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www.agricoltura.regione.lombardia.it 80.000copieAnno XXVIIFebbraio 2011Numero 2POSTEITALIANE s.p.a. - SPED:. ABB. POSTALE - NAZ/396/2008 - PUBBL:MAX 50%LA VOCE DEGLI ESPERTI, DEI RICERCATORI E DEGLI AGRICOLTORIPER METTERE A FUOCO LE NUOVE FRONTIERE DELLE FILIERE CEREALICOLE, CUORE DELLAGRICOLTURA LOMBARDAPACEntra nel vivo la discussione sui criteri per la redistribuzione degli aiuti diretti GrandicoltureGrandicoltureVERSOLANUOVA01_cover febb. ok.qxp21-02-201116:13Pagina 1Ad ogni maiscoltoreil proprio MerlinUnagammarisolutivasuabutilon,farinello, erba morella, altre dicotiledoni,sorghettadasemee,nellasuaevoluzione,anchesupoligonaceeegraminaceeLungaduratadazionegrazieallasuariattivazioneOttimizza il risultato del post-emergenzawww.crop.bayercropscience.itAgrofarmaco autorizzato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Seguire attentamente le istruzioni marchio registrato novit novitMerlin Linea INF AGRARIO 21x28720-01-201017:42Pagina 1I FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 3II EDITORIALEIVISIONE DINSIEME DI UN PERCORSO IN SALITAal mio punto di vista, nel senso letter ale di cosa vedo dallalto del r uolo che ho lonor e di r icopr ir e, c una vista pr ivilegiata. Vista che, almeno percome ho inteso inter pr etar eil r uolo di assessor e, non segna un distacco, anzi. Chi mi conosce sa bene quantaimportanza io attr ibuisca allascolto, al coinvolgimento del ter r itor io e, sopr attutto,delle per sone che sono in pr ima linea nelle aziende, nei campi, negli allevamenti, tr a ifilar i dei vigneti e, tr oppo spesso, tr a le car te della bur ocr azia. Quanto sia fondamentaleesser e tr a di lor o, par tecipando alle assemblee, alle fier e, visitando le lor o impr ese. Ci non toglie che esser e assessor e r estituisce anche una visione complessiva sullostato del pr imo settor e lombar do, che va ben oltr e la semplice media algebr ica tr a cr iticit e punti di for za delle diver se filier e, nel contesto di una cr isi globale cheancor a fr ena la r ipr esa che tutti auspichiamo. Colgo la velocit in cui le cose accadono, lintensit del lavoro, la delicatezza di unsistema che deve potersi mantenere in equilibrio per poter sfruttare tutto il suopotenziale: penso ad esempio allesplosione delle quotazioni del mais mentre il settoresuinicolo si mobilita per lo stato di crisi, o alle performance del grana padano mentregli allevatori conducono una solitaria battaglia per salvaguardare il proprio reddito. Ma penso anche alla bellezza del nostro paesaggio, alla sicurezza dei nostri alimenti, alla solidit delle nostre tradizioni, allavanguardia delle nostre tecnologie come fili allacciati al lavoro operoso e responsabile dei nostri agricoltori. Sono r imasto molto soddisfatto dalla gr ande par tecipazione al convegno sul futurodella Pac (di cui parliamo nel servizio da pag. 7), dallentusiasmo dei giovani agr icoltor idel settor e lattier o casear io, lombar di e nazionali, che abbiamo pochi gior ni fa ospitatopr esso la Dir ezione gener ale agr icoltur a e che legittimamente chiedono alle istituzionigli str umenti persostener e la competitivit delle lor o impr ese. Fr onte sul qualeRegione Lombar dia non insensibile e immobile, anzi il 22 febbr aio abbiamopr ogr ammato un convegno sul tema Mercato del latte e, a seguir e, il Tavolo della filiera. Abbiamo anche tenuto a battesimo la nascita dei pr imi Distr etti agr icoli, a confer ma che sempr e pi impr enditor i sono flessibili a un cambio di pr ospettiva,inser endosi in una logica di r ete.I compiti che ci attendono sono molto impegnativi e sottovalutar li sar ebbe un fataleer r or e. Ser ve r imboccar ci le maniche, con dedizione e ser iet. Sopr attutto, non mistancher di r ipeter lo, serve essere uniti, aver e un comune obiettivo. Il per cor so cer tamente in salita, ma questa anche lunica dir ezione che conduce alla vetta, doveci attendono la soddisfazione che r ipaga della fatica e la vista su panor ami miglior i.Unire le forzeper un obiettivo comuneGiulio De CapitaniAssessore allAgricoltura della Regione LombardiaD03Editoriale_febb.qxp21-02-201113:10Pagina 3I FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 5II IN PRIMO PIANOIIN PRIMO PIANOIl futuro della Pac in LombardiaFrutta nelle scuole, una battaglia culturaleVarate le norme sullammassoPSR 2007-2013Per non perdere le misureSPECIALEIL PREZZO DA PAGAREPER LE GRANDI COLTUREAggregazione e sostenibilitvanno a braccetto Le interviste ai cerealicoltoriVariet provate direttamente in aziendaLe due facce del sorgoUna filiera produttiva per valorizzare il monococcoFrumento, calano le superficiaumenta la qualitLa qualit il futuro del nostro maisNel pieno cuore della filiera zootecnica Fitosanitario, le linee guida712141519222426262828303033DALLE PROVINCELodi, la forza costruttiva della sperimentazioneMONTAGNANon tremate anche se gli orsi son tornati SPERIMENTAZIONERicerca, 14 progetti al viaEVENTI & ATTUALITI SOMMARIOIMENSILE DELLA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA DELLA REGIONE LOMBARDIAPiazza Citt di Lombardia, 1 20124 Milanoanno XXVII - n. 2 - febbraio 2011Reg. Tribunale di Milano n. 188/96 del 23/3/96Diffusione 80.000 copieCOORDINAMENTO EDITORIALERosamaria PrevostoDIRETTORE RESPONSABILEMichela Longo REALIZZAZIONE EDITORIALEEditing Srl Via Vitruvio, 4320124 [email protected] Direzione Agricoltura(Carlo Silva), Ersaf e FotoliaFOTOLITOEditing Srl - RomaSTAMPAPostel Spa - Pomezia (RM)CONCESSIONARIA ESCLUSIVA DELLA PUBBLICITO.P.S.A.I.Srl Via Monte Rosa, 19 20149 MILANO Tel. 02/4694949 - 48018114Fax 02/4693172 - www.opsai.come-mail: [email protected] PUBBLICIT E MARKETINGClaudio Pietraforte1636404605 Sommario.qxp21-02-201116:19Pagina 507-10 PAC_OK.qxp21-02-201116:28Pagina 6I FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 7 II IN PRIMO PIANO ILa discussione sulla Pac si fa sempr epi str ingente. Lo dimostr a linfittir -si di incont r i e di at t i ist it uzionali,d a lcos id d et t oRappo rto Lyo n d elParlamento Europeo, approvato il 1luglioscor so a Br uxelles, alla Comunicazionesul futuro della Pac della CommissioneEur opea, var ata a novembr e. A maggiola Commis s ion eeur op a r la men t a r eAgricoltura, presieduta da Paolo De Castro,ha in pr epar azione un altro Rapportoche entr er di pi nel mer ito delle misu-r e, ma perla pr ima pr oposta legislativabisogner aspettar e lestate, se non lini-zio dellautunno. I giochi, dunque, non sono ancor a chiu-si ma siamo entr ati nella fase finale, chedet er miner il fut ur o dellagr icolt ur aeur opea e della Politica comunitar ia dal2014 al 2020. La posta in gioco alta e laLombar dia vuole aver e un r uolo da pr o-tagonista nel dibattito. Per questo, lo scor-so gennaio la Regione ha or ganizzato unconvegno, La Lombardia verso la Pac2020 con r elator i di pr imo piano nellapar tita: Paolo De Castro, pr esidente del-la Commissione agr icoltur a e sviluppor ur ale del Par lamento eur opeo; MarioCatania, capo dipartimento delle Politicheeur opee e inter nazionali del Minister odelle Politiche forestali; Beatriz Velazquezdella Commissione Eur opea. Il pr esiden-te Roberto Formig oni ha fatto gli ono-r i di casa, r icor dando che se vogliamocibi sicur i, tr acciati, pr odotti con moda-lit contr ollate e cer tificate, r ispettosedellambiente, del ter r itor io, dei lavor a-tori, del benessere animale, abbiamo biso-gno di una Pac che intr oduca e valor izzila qualit dei pr odotti, la tipicit e la tr ac-ciabilit. Perla Giunta lombar da, il pun-to pi delicato della Pac r iguar da la redi-s tribuzio nede g li aiuti t r a St at i e t r aRegioni, che, se fosse basata sul cr ite-rio della sola superficie agricola, compor-ter ebbe il taglio pi significativo a car icodella Lombar dia, par i a quasi il 50%,r imar ca For migoni. Se il cr iter io fosseil numer o degli occupati, il taglio sar ebbedel 40% cir ca. Quello meno penalizzanteperla Lombar dia, con una r iduzione del15% risulta essere il valore aggiunto del-le produzioni agricole. Per questo il pre-sidente lombar do sollecita Gove rno eRegioni a unazione coordinata di for-te pressione sulle istituzioni europee.Una r edistr ibuzione r adicale, impor tan-te ed impr ovvisa delle r isor se comunita-r ie non sar ebbe a favor e dellItalia e del-la Lombar dia, ha r icor dato lassessor eallAgricoltura regionale Giulio De Capitani,a conclusione del convegno sulla Pac. Manon sar penalizzando i modelli di agr i-coltur a pi intensiva e capitalizzata chepr odur r emo pi cibo sui ter r eni agr ico-li, sempr e meno estesi, che abbiamo adisposizione. Sullottimizzazione nel-l' utilizzo di risorse pi limitate, De Capitani favor evole alla lor o concentrazionea favore delle cosiddette aziende atti-ve, pi capaci di far le fr uttar e a vantag-gio di tutti. Quali gli scenar i possibili?Pr oviamo a ipotizzar lo nelle pagine cheseguono attraverso la voce delle istituzio-ni e unilluminante ricerca dellInea.A PALAZZO PIRELLI, I PROTAGONISTIISTITUZIONALI A CONFRONTO SULTEMA DELLA POLITICA COMUNITARIA POST 2013. LA DISCUSSIONE SI CONCENTRA SUI CRITERI DI REDISTRIBUZIONE DEGLI AIUTIDIRETTI TRA PAESI E REGIONI,UNA PARTITA CRUCIALE PER TUTTI7060504030201000,7%0,6%0,5%0,4%0,3%0,2%0,1%0,0%198019811982198319841985198619871988198919901991199219931994199519961997199819992000200120022003200420052006200720082009Sussidi alle esportazioniAiuti diretti accoppiatiSviluppo ruraleAltre forme di sostegno al mercatoPagamenti disaccoppiati% del PIL e dellUEUE-10 UE-12 UE-15 UE-25 UE-27Nel grafico, illustrata laripartizione degliaiuti Pac e la suaevoluzione neglianni. Nel 2009, laspesa per ilsostegno statadi oltre 50 miliardidi euro, pari al41% del bilancioUe e solo allo0,5% del Pil Ue.t EVOLUZIONE DELLA SPESA E DELLE RIFORME DELLA PAC(prezzi costanti del 2007)In miliardi di euroFonte: CommissioneEuropea- DGAgricolturaesvilupporuraleIn percentuale sul PILDa sinistra, lassessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, lassessore allAgricoltura Giulio De Capitani, il presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni.Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale AgricolturaIl futuro della Pac in Lombardia 07-10 PAC_OK.qxp21-02-201116:28Pagina 71 LA RICERCA DELLINEA METTE IN GUARDIA LITALIA SULLA REDISTRIBUZIONEI 8 I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011 II IN PRIMO PIANO IBruxelles sta lottandoper non ridurre le risorsePaolo DeCas tro, pr esidente del-la Commissione agricoltura e svi-luppo rurale del Parlamento euro-peo, ha voluto sottolineare il nuovo ruo-lo confer ito dal Tr attato di Lisbona alParlamento Europeo, che oggi ha voce incapitolo alla pari con il Consiglio nel pro-cesso legislativo comunitario. Un r uoloche pu r ivelar si fondamentale in que-sta delicata fase di contr attazione perla definizione della Pac visto che, comeDe Castr o ha r ibadito, la volont parla-mentare lespressione diretta dei citta-dini dei territori e delle istanze che nasco-no dalla base. Dunque anche dagli agr i-coltori e dalle loro associazioni. De Castroinvita quindi a par tecipar e al dibattitocon maggiorattenzione e in siner giacon il Par lament o, che st a por t andoavanti una battaglia ser r ata perman-tenere le stesse risorse attuali anche perla Pac post 2013. Gr azie alla pr ocedur adi codecisione, il Par lamento pu cer -care di intervenire anche in uno dei pas-saggi focali della Pac, ovver o la deter-minazione dei nuovi criteri di ripartizionedegli aiuti ai singoli Stati. Ci sono Paesiche, come la Francia, con i suoi 24 milio-ni di ettari coltivati, sono favorevoli alla-dozione della super ficie come cr iter iobase. Ma lItalia si distingue per una super-ficie contenuta (8 milioni di ettar i, chepossono salir e a 9 con vigneti e fr utte-ti) e un valore elevatocome produzione lor-da vendibile, come va lor e a g g iun t o,insomma come r icchezza pr odotta perettaro. Non possiamo considerare un etta-ro di superficie a pascolo nord europeo ugua-le a un ettaro di agricoltura intensiva nelsud dEuropa, a ffer macon vin t o DeCastr o, e noi, nel gioco di sponda tr aPa r la men t o e Con s ig lio, d ob b ia mofaremer ger e questi elementi. Un altr oaspetto impor tante sul quale si soffer -mato il pr esidente della CommissioneAgr icoltur a la sicur ezza alimentar e,tema vitale che da solo spiega come mairiservare il 38-40% delle risorse europeealla Pac indispensabile. De Castr o spe-cifica che si r ifer isce alla sicurezza degliapprovvigionamenti alimentari quandodice che il tasso di crescita della doman-da alimentare mondiale superiore al 4%e il tasso di crescita dellofferta inferioreal 2%. Quindi necessar io gover nar e imer cati pergovernare la nuova instabi-litche causa unincontrollabile volatilitdei prezzi, a livello planetario. Il r ichiamoallo zuccher o esemplar e: Fino a ierilindustria europea voleva avere la possi-bilit di comprare prodotti agricoli a bassoprezzo in giro per il mondo. Oggi non litrova, e se li trova sono a caro prezzo. Lozuccher o a mille dollar i a tonnellata,quando abbiamo fatto la r ifor ma che stata un disastr o er a a tr ecento dol-lar i a tonnellata. Oggi lo paghiamo duevolte: perla r istr uttur azione e percom-prarlo a mille dollari. Per questo abbia-mo bisogno di una Politica comune for-te, r obusta, che dia r isposta alle gr an-di sfide. De Castr o cita i numer i Usa asostegno di questa cer tezza, dando lanotizia che la Commissione da lui pr e-sieduta sta cer cando di or ganizzar e unincontro con quella del Congresso ame-r icano pr opr io sul tema degli appr ov-vigionamenti agr icoli. Nel 2009 (nonho i dati 2010) gli Stati Uniti hanno mes-so sul Farm Bill 124 miliardi di dollari. Unpo meno del doppio della Pac con due milio-ni e mezzo di agricoltori. Noi contiamo 10milioni e mezzo di agricoltori e spendia-mo un po meno della met.Pochi giorni dopo il Convegno organizzato a Milano da RegioneLombardia sul futuro dellagricoltura legato alla riforma della Pac,nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles lInea ha tenuto unseminario dalleloquente titolo, Le prospettive finanziarie dellUe ele implicazioni per lagricoltura italiana della Pac oltre il 2013,presieduto da Paolo De Castro. A Bruxelles il direttore generaledellIstituto nazionale di economia agraria, Alberto Manelli, hapresentato una simulazione dello scenario ipotizzabile per il nostroPaese. Dopo aver fatto notare che il peso dellagricoltura nel bilanciocomunitario si via via ridotto, fino a contare oggi poco pi del 40%,Manelli ha ricordato che la parte preponderante del sostegno agricolo quella dei pagamenti diretti del primo pilastro, disaccoppiati dallaproduzione. Con la Pac post 2013, che prevede una redistribuzionedelle risorse relative ai pagamenti diretti tra gli Stati membri, lItaliapotrebbe vedersi ridurre in maniera importante lammontare deicontributi europei: tutto dipender dai criteri che si individuerannoper la riallocazione. Se prevalesse la sola superficie coltivata, lItalia sivedrebbe ridurre il massimale di spesa in maniera molto penalizzanteper avvicinarsi alla media di sostegno europea. Va invece consideratoche il nostro Paese contribuisce in maniera significativa alla PLVeuropea cos come alla produzione evalorizzazione dei beni pubblicieuropei. Il lavoro svolto da Inea in collaborazione con il Mipaaf ed evidenziato nei grafici di seguito, illustra alcune ipotesi possibili.I PAGAMENTI DIRETTI PER SUPERFICIE AGRICOLASe si rapportano i massimali dei pagamenti diretti per Paese alla superficie agricola che ha generato i diritti allaiuto, il valoremedio comunitario sarebbe pari a poco meno di 300 euro/ha e lItalia si collocherebbe al di sopra di tale valore (433,7 euro).OlandaMaltaBelgioItaliaDanimarcaGreciaCiproGermaniaFranciaSloveniaLussemburgoIrlandaSpagnaAustriaUngheriaRegno UnitoRepubblica CecaBulgariaFinlandiaSveziaPoloniaPortogalloSlovacchiaRomaniaLituaniaEstoniaLettonia250,0%200,0%150,0%100,0%50,0%0,0%Scostamento dal flat rate(aiuto di base - /ha, UE = 100)07-10 PAC_OK.qxp21-02-201116:28Pagina 8I FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 9 IIl Mipaaf: criteri equi e autonomia per gli StatiMario Catania, capo dipar timen-to delle Politiche eur opee e inter -nazionali del Mipaaf, inizia il suointer vento inquadr ando le cr iticit del-lagr icoltur a comunitar ia. Se da un latola globalizzazione ha aperto nuovi mercati,dallaltro concorrenza e volatilit dei prezzihanno effetti negativi importanti. Le causedi debolezza dipendono sopr attutto dal-lelevato numero delle aziende e dalla polve-rizzazione dellofferta. In It alia la sit ua-zione ancorpi cr itica, con un settor epr imar io debole r ispetto al secondar io,perleccessiva fr ammentazione azienda-le e gli elevati costi di pr oduzione. La Pacdi oggi non mette pi gli agricoltori al ripa-ro dai mercati, come avveniva fino a qualcheanno fa, quando la Politica comunitaria li ave-va forse isolati dal mercato, generando unsistema produttivo insano. Oggi, r ilevaCatania, non possiamo per chiedere aipro-duttori di r imaner e sui mer cati, di diven-tare pi competitivi, senza considerare glihandicap strutturali dellEuropa di fronte alleagricolture pi competitive del pianeta e quan-to pesano sui costi di produzione i vincoliimposti dalla regolamentazione dellUnione.Il sostegno economico agli agr icoltor ieur opei , dunque, una r emuner azioneche dobbiamo r iconoscer e, ma pur enecessario dotare la Pac di meccanismi chepermettano di prevenire le crisi di mercatoo almeno di limitarne gli effetti. Fecendo r ifer imento alla Comunicazionesul Futur o della Pac della CommissioneEur opea, Catania conviene sulla possibi-lit di modificare i parametri di ripartizionedegli aiuti diretti, a condizione che sianooggettivi e soprattutto equi. Ma fa notar e(avvalorando le parole di De Castro) comesia inaccettabile la richiesta di alcuni Statimembri di adottare una distribuzione dellerisorse in funzione della sola superficie agri-colanazionale. Oggi, infatti, il nostro Paeseper cepisce un volume di aiuti dir etti assaielevat o, se r appor t at o alla super ficie,rispetto alla media comunitaria e una redi-str ibuzione basata solo su questo cr ite-r io, consider at a la modest a super ficieagricola nazionale, sarebbe estremamen-te penalizzante. Non va poi dimenticatoche le aziende agricole operano in un con-testo economico con costi di pr oduzionee con un poter e di acquisto assai diver -sificati nelle diver se r egioni eur opee. Perquesto occorre prendere in considerazionela produzione realizzata, il lavoro, gli inve-stimenti, i costi di produzione e il potere diacquisto degli agricoltori. In ogni caso, ilMipaaf auspica un passaggio al nuovor egime estr emamente gr aduale. Il Capodipar timento del Minister o cr itica anchelipotesi di per venir e a una unifor me er o-gazione allinter no di ciascun Paese (odi ciascuna regione), rilevando come oggila distr ibuzione degli aiuti fr a le aziendeitaliane sia par ticolar mente disomoge-nea. necessario salvaguardare lautono-mia degli Stati membri nella distribuzionedegli aiuti, con un congruo periodo di tran-sizione nel pr ocesso di allineamento.La Commissione pr evede di r affor zar elefficacia ambientale della Pac attr aver -so una componente ecologica (greening).Questo str umento, da attuar si nei paga-menti dir etti del pr imo pilastr o, consistein un menu di misur e ad hoc obbligato-r ie (pascoli per manenti, coper tur e vege-tali, r otazione ecc). Ma perr affor zar e lavalenza ecologica della Pac, secondo MarioCatania, la via pi semplice quella di con-solidare le misure previste allinterno delsecondo pilastro, piuttosto che complicare ilmeccanismo dei pagamenti diretti.I PAGAMENTI DIRETTI RISPETTO ALLA PLV AGRICOLASe si tiene conto di altri criteri distributivi delle risorse, la situazione si modifica, notevolmente a svantaggio del nostroPaese. La PLV un parametro di grande interesse per ladistribuzione dei pagamenti diretti, perch sintetizza molti criterioggettivi (specializzazione, forza lavoro, strutture, ecc.). LItalia contribuisce in modo rilevante alla Produzione LordaVendibile europea (12,7%), ma limporto medio degli aiuti per 1000euro di PLV vede il nostro Paese molto al di sotto (76,7%) rispetto al dato medio europeo (123 euro).I PAGAMENTI PER SUPERFICIE E PER PLV CORRETTI CON LA PPP(PPP = purchase power parity, parit di potere dacquisto)Essendo il potere dacquisto molto diverso nei vari Paesi Ue, 100 euromedi di aiuto corrispondono a un valore molto differente da Paese aPaese. Per questo Inea ha applicato il criterio della Parit di poteredacquisto (PPP) per correggere i dati.Un flat rate medio europeo di 296,2 euro/ha pari a 320,9 in Italia, a379,9 nel Regno Unito, e solo a 121,7 euro in Bulgaria o a 142,8 inRomania. Quindi, per avee un flat rate per ettaro rispondente alla PPPin Italia bisognerebbe scendere da 433,6 a 320,9 euro e non a 296,2euro. Con la PLVin PPP in Italiabisognerebbeportare laiutomedio da 94,8euro per 1000euro di PLV a133,9 euro (enon a 123,6euro).OlandaMaltaBelgioRepubblica CecaSlovacchiaLituaniaUngheriaRegno UnitoEstoniaSveziaLettoniaPoloniaFinlandiaSloveniaFranciaSpagnaAustriaLussemburgoGermaniaDanimarcaRomaniaItaliaCiproPortogalloBelgioMaltaOlanda200,0%180,0%160,0%140,0%120,0%100,0%80,0%60,0%40,0%20,0%0,0%Scostamento dal flat rate(aiuto di base - /1.000 di PLV, UE = 100)SAU Sau (PPP) PLV PLV (PPP)Italia 433,6 320,9 94,8 113,9Regno Unito 260,8 379,9 168,9 158,5Germania 347,6 375,5 117,7 156,7Polonia 213,9 176,6 140,4 73,7Bulgaria 249,3 121,7 196,3 50,8Romania 204,3 142,8 105,3 59,6UE 296,2 296,2 123,6 123,607-10 PAC_OK.qxp21-02-201116:28Pagina 9I IN PRIMO PIANO II 10 I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011 II MASSIMALI SECONDO CRITERI OGGETTIVIInea ha ipotizzato un altro modo per agire sulla distribuzionedelle risorse, ovvero rivedere i massimali individuandocriteri oggettivi che tengano conto della potenzialit diproduzione di beni pubblici da parte dellagricoltura.Come esempio, ha utilizzato 4 criteri con pesi diversi,ovvero: superficie ammissibile, PLV, popolazione rurale(indicatore di ruralit) e la superficie delle aree Natura2000(come indicatore ambientale). Il massimale italianocos ricalcolato, indipendentemente dai pesi adottati perognuno dei quattro criteri, resta sempre stabile e in lineacon quello attuale, mentre per altri Paesi non cos.Questo risultato visibile nel grafico a barredove simettono a confronto massimali diversi per lItalia, basatisu diversi parametri di calcolo: le ultime tre barre inbasso, sono relative a massimali ricalcolati applicando i 4criteri oggettivi indicati con pesi diversi (rispettivamente40-20-20-20 per hp1; 30-30-20-20 per hp2; 40-40-10-10 per hp3).INFO: www.inea.itLa Commissione punta sul greeningBe atriz Ve lazque z ha par lato anome di Lor etta Dor mal Mar ino,vice d ir et t or e g en er a le d ellaDirezione Agricoltura della CommissioneEur opea, sottolineando che le questio-ni sollevate allinterno della Comunicazionedella Commissione sul Futuro della Pac,adottata lo scor so 18 novembr e 2010,sono trattate in modo piuttosto generaleal fine di creare un punto di partenza perun dibattito interistituzionale che possagenerare nuove proposte legislative.Par tendo da una r iflessione sulle evo-luzioni della Pac dalle sue or igini adoggi, la Velazquez ha evidenziat o lastruttura a due pilastri un pr imo pila-str o che include i pagamenti diretti e lemisure di mercato, e un secondo pilastr ocompr endente misure pluriennali di svi-luppo rurale , il sostegno agli agricolto-ri per lo pi disaccoppiato e soggetto allacondizionalit, il r uolo dei meccanismidi intervento sul mercato (ridotto a retedi sicur ezza) e la politica di sviluppor ur ale r affor zata con pi r isor se e nuo-vi str umenti. Tutto ci ha contr ibuito a una miglio-r e competitivit, a una efficienza di tr a-sfer imento in aumento, a unagr icol-tura pi sostenibile, a un approccio inte-gr ato applicabile alle zone r ur ali, e ingener ale a una Pac che contribuisce allastabilit di bilancio dellUe. Tuttavia, le sfide attuali di tipo econo-mico, ambientale e ter r itor iale r ichie-dono la necessit di una riforma della Pac,con lintento di renderla verde, inclusi-va e socialmente responsabile. necessar ia una r ifor ma che si occu-pi della sicur ezza degli appr ovvigiona-ment i aliment ar i e dellaument o deipr ezzi delle der r ate alimentar i, r ispon-d en d o a llanecessit di soddisfare ladomanda globale di prodotti alimentari incontinua crescita, nonch delle pr oble-matiche sulle differenze territoriali tra levarie regioni dellUe a 27. Dal punto divista ambientale, impor tante sfrutta-re il potenziale del settore agricolo intermini di riduzione delle emissioni, gr a-zie a misur e basate sullinnovazione efinalizzat e allefficienza pr odut t iva,ener getica, al sequestr o del car bonioe alla pr otezione del car bonio conte-nuto nel suolo.In g en er a le,lid ea d ifon d od ellaCommissione di consentire agli agri-coltori europei di ottenere una fetta delvalore aggiunto dalla loro produzione chesia pi adeguata e bilanciata rispetto aquella ottenuta dagli altri soggetti dellacatena di distribuzione. In particolare, i pagamenti diretti dovran-no essere pi mirati, ridistribuiti e ride-finiti. La Velazquez ha poi descr itto ilpossibile nuovo pagamento diretto carat-terizzato da un aiuto di base (flat rate)a titolo di sostegno del r eddito (con deitetti massimi perle gr andi aziende) acui aggiungere una componente ambien-tale obbligatoria ed eventualmente unacomponente legata alle aree con difficoltnaturalispecifiche.In olt r elaComunicazione pr opone, dove neces-sario, pagamenti specifici accoppiati eun ulteriore aiuto destinato ai piccoli pro-duttori. Infine la r appr esentante dellaCommissione ha sottolineato non soloche lagr icoltur a dovr ebbe per seguir euna cr escita sostenibile e ver de affi-dandosi a str umenti e tecnologie checontribuiscano alla lotta ai cambiamen-ti climatici, ma anche che questo obiet-tivo dipender dal tipo di scelte politi-che pi o meno r adicali e pr essanti che ver r anno pr ese nei confr onti del-la nuova Pac.Massimali (all. VII Reg. 73/2009)Massimali con parametro SAUMassimali con parametro SAUcorretto PPPMassimali con parametro PLVMassimali con parametro PLVcorretto PPPMassimali con criteri oggettivi hp1Massimali con criteri oggettivi hp2Massimali con criteri oggettivi hp32.0002.500 3.0003.500 4.0004.5005.0005.5006.0006.5004.3742.9873.2765.7016.2514.3474.6184.48107-10 PAC_OK.qxp21-02-201116:28Pagina 1031 RAGIONI IN PI PER ACQUISTARE UN PUMA CVX23% MAGGIORE PRODUTTIVIT, 8% MINORI CONSUMIFACILIT: che vi fa risparmiare. Grazie alle tecnologie pi utili e semplicida usare, come il sistema APM di gestione automatica della produttivit.PRODUTTIVIT: 23% di prestazioni in pi con il sistema di gestione dellapotenza del motore.ECONOMIA: risparmiate tempo, carburante e mezzi di produzione. Consideratoil migliore della categoria per lefcienza dei consumi, funziona ad un ridotto regime del motore.COMFORT: la cabina pi silenziosa della categoria. Estremamente confortevolee progettata per garantire alloperatore il massimo livello di protezione e disemplicit operativa.MAX-Customer Support 00 800 / 22 73 44 00 www.caseih.com120%110%100%90%80%70%60%Puma CVXcon EfficientPower+23 % PRODUTTIVITDATI DLG POWERMIX-8 % CONSUMII nuovi trattori Serie Puma CVX sono molto produttivi, versatili, facili da utilizzare e offrono tutta la potenza necessaria per raggiungere i vostri obiettivi giornalieri. Afdabile. Potente. Il pi efciente della categoria per i consumi. Il Puma CVX con EfcientPower vi d di pi.I IN PRIMO PIANOII 12I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011 IFrutta nelle scuole,una battaglia culturaleSecondo lospedale Fatebenefr a-t elli d i Mila n o il 6,9 p ercen t odei r agazzi delle scuole elemen-tar i cittadine obeso, mentr e il 19 percento in sovr appeso. Solo due annifa i pr imi er ano il 5,4 percento, i secon-di il 16 percento. Si tr atta di dati allar -manti, che legittimano una battaglia se non una guer r a peraffer mar e iprincipi di una sana educazione alimen-tar e. Regione Lombar dia, in par ticola-r e la Dir ezione gener ale Agr icoltur a,pr omuove da anni pr ogetti sul temarivolgendosi sia agli studenti delle scuo-le pr imar ie e secondar ie, sia ai citta-dini in gener ale. Due esem-pi: le Fattorie Didattiche(2002),ilp r og et t oOr tocir cuito. Fr uttae Ver dur a, Altr o gir oaltr o gusto (2005). Ed del 2010 la sottoscr izionedel pr otocollo di intesa Ver soExpo 2015 Un per cor so di edu-cazione aliment ar e, che punt a acoinvolgere gli studenti nellapprofon-dir e il tema dellalimentazione. In que-sto contesto si situa la campagna Fruttanelle scuole, progetto di matrice euro-pea gestito dal Ministero delle PoliticheAgr icole Alimentar i e For estali di con-cer t o coni Min is t er i d ellaSa lut e edellIstr uzione Univer sit e Ricer ca. Idestinatari, in Lombardia, sono 480 isti-tuti scolastici pr imar i, il che vuol dir e9.847 classi e 184.977 alunni. Aderendoa questa iniziativa, Regione Lombardiacon fer malag r a n d e a t t en zion e ch eda sempr e dedica ai temi delleduca-zione alimentar e e della pr omozioned eip r od ot t iagr oalimentar i locali come gar anzia diuna sana, buona e cor r etta alimenta-zione, affer ma Giulio De Capit ani,assessor e r egionale allAgr icoltur a.Sono soddisfatto che sia AOP UnoLombar dia ad esser si aggiudicato ilbando perla somministr azione di fr ut-ta e verdura fresca. Dove possibile favo-r ir emo il consumo di pr odotti a chilo-metr o zer o, ma impor tante sottoli-near e che lobiettivo non economicoma cultur ale. I bambini devono impa-r ar e a mangiar e bene.UNA SFIDA IMPORTANTECo meh aa n t icip a t oDeCa p it a n i, il p r og r a mmaperla Regione Lombar dia affidato a un r aggr uppa-mento tempor aneo di impr e-se: Aop Veneto Ortofrutta, Brioe Kiwi Sole e, come capofila, AopUnoLombar dia. Ha r agione las-sessor e: una sfida cultur ale, diceAmbr ogio De Ponti, che della capo-fila pr esidente. I nostr i pr ogr am-mi commer ciali sono quelli di sem-pr e, ma i nostr i agr icoltor i possonoPRENDE IL VIA IN 480 SCUOLELOMBARDE UNINIZIATIVA DIEDUCAZIONE AL CONSUMO DIFRUTTA E VERDURA CHE COINVOLGEI PRODUTTORI REGIONALI.UNA SFIDA CON CUI REGIONELOMBARDIA PUNTA A DIVULGARE I PRINCIPI DI UNA CORRETTAALIMENTAZIONE E A FARCONOSCERE I PRODOTTI DEL TERRITORIO, LOMBARDO MA ANCHE DI ALTRE REGIONI12-13 edu alimentareOK.qxp21-02-201117:27Pagina 12farconoscer e i lor o pr odot t i anchefuor i dai confini r egionali. Al r ag-g r up p a men t o t emp or a n eo, in fa t t i,sono stati assegnati i lotti 2, 3 e 5 delb a n d o ,va lead ir eVa lled Ao s t a ,Tr entino-Alto Adige, Veneto, Fr iuli-Ve n e ziaGiu lia ,La zio ,Sa r d e g n a ,Mar che (oltr e alla Lombar dia). Gli studenti coinvolti nel progetto sonocir ca520mila . Il la t o cult ur a le canche nel conoscer e i pr odotti comeespr essione di un ter r itor io, pr ose-gue De Ponti. Gli studenti del Lazioimpar er anno chela Valtellina eccel-lenza nella pr oduzione di mele, e quel-li della Lombar dia che la pr ovincia diLatina lo peri kiwi. Una campagnadi sensibilizzazione a tutto tondo, quin-di, riassunta sotto il nome di Benesserea color i, dove questi ultimi sono cin-que: r osso, giallo-ar ancio, ver de, blu-viola e bianco. Ciascuno di essi r ife-r ito a un fr utto o a un or taggio, e li-deale sar ebbe mangiar ne, appunto,cinque por zioni al gior no. TRACCIABILIT E SICUREZZACo mes i s vo lg e , inco n cr e t o , lin i-zia t iva ? Dis t r ib uen d o n elle s cuole,fino a giugno (ma si dovr ebbe r ipar -tir e a ottobr e, dopo averr accolto leadesioni delle scuole), al posto dellemer endine, fr utta e ver dur a gi pr on-t e p eril con s umo: la va t e, t a g lia t e,sbucciate e sigillate in apposite con-fezion i. Un acor r en t e d i p en s ier ovor r ebbe che i r agazzi impar asser oa sb ucciar e un a mela o un a car ot a,ma io cr edo che conti anzitutto il r isul-tato, conclude De Ponti. Se darlor oquesti alimenti gi pr onti da mangia-r e significa abituar li al consumo, benvenga. I t r adizionalismi non ser vo-no: se una car otina in busta viene vistacome ung ioco e r iesce asost it uir euna patatina, possiamo dir e di averr aggiunto lobiettivo. Teniamo anche conto che ci r ivelala tr acciabilit degli alimenti, che lacosa pi importante, gli fa eco VittorioRiboldi, r esponsabile di Vitaminika,azienda lombar da pr oduttr ice di quar -ta gamma. Il consumator e, e in que-sto caso il r agazzo, deve potercapir ecosa sta mangiando, poterr isalir e alter r itor io di pr ovenienza del pr odot-to, potercapir e come stato coltiva-t o. Tut t o q ues t o s eg n a le d i ma g -gior e gar anzia alimentar e. E quindi dimaggiorsicur ezza. Igor Principe12-13 edu alimentareOK.qxp21-02-201117:27Pagina 13Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: lEuropa investe nelle zone ruraliPSR 2007-2013 Direzione Generale AgricolturaI IN PRIMO PIANOIVarate le normesullammasso La difficile situazione dimer cato del compar tosuinicolo spinge le isti-tuzioni, eur opee e nazionali,a pr ender e adeguate e r api-de contr omisur e. Dal 1 feb-br aio sono attive le misur eeuropee per il sostegno allam-masso privato della carne sui-na, che il commissario DacianCiolos h a comun ica t oa lConsiglio dei ministri agrico-li dello scor so 24 gennaio aBr uxelles e che sono conflui-te nel Regolamento n. 68/2011del 28 gennaio. La Commis-sione Europea si mossa dopoaverr iconosciuto che il livel-lo dei prezzi delle carcasse har aggiunto il limite al quale attivabile un r egime di aiu-to allammasso pr ivato del-CON IL DECRETO 910 REGIONELOMBARDIA APRE AGLI OPERATORILE MISURE ANTI CRISI.LAZIONE ARRIVA SUBITO DOPOLEMANAZIONE DEL REGOLAMENTOCOMUNITARIO 28/2011nale (OPR), gli operatori lom-bardi possono presentaredomanda alle Province ovehanno sede legale le r ispet-tive impr ese. Di nuovo, laReg ion e h ad imos t r a t o d isaper venire incontro in tem-po r eale alle esigenze deglioper ator i, cogliendo fin dasubito l' oppor tunit offer tadal sostegno comunitar io,ha detto lassessor e r egiona-le allAgr icoltur a Giulio DeCapitani.le carni. Destinatari del prov-vedimento sono gli oper ato-r i in gr ado di immagazzina-re le carni di determinate cate-gor ie individuate dal r egola-mento stesso, perun per io-do che pu esser e di 90, 120o 150 giorni. Le quantit mas-sime fissate sono di 10 ton-nellate per i prodotti con los-so e di 15 pergli altr i. Al ter -mine del suddetto per iodo lacar ne potr tor nar e sul mer -cato eur opeo.Regione Lombardiasi mos-sa subito, con una r apiditdettata dalla for te vocazionesuinicola del pr opr io ter r ito-r io, e conil d ecr et o n . 910h as t a b ilit o ch e dal 2 fe b-brai o ,t r a mit eilp r op r ioOr ganismo Pagator e Regio-14-15OK.qxp21-02-201113:37Pagina 14I FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 15II PSR 2007-2013Is cia t o d a llaPr ovin cia ; a lleper sone fisiche o giur idiched i d ir it t o p r iva t o; a g li en t igestor i di par chi e di r iser -ve natur ali, ai Comuni e aller e gli effetti dei cambiamen-ti climatici. La misur a si r ivol-ge agli impr enditor i agr ico-li pr ofessionali in possessodellattestato di qualifica r ila-NELLA CONSUETARUBRICA SUL PSR,LINDICAZIONE DELLEMISURE APERTE,OLTRE A UNA BREVEDESCRIZIONEE I RIFERIMENTI PER INFORMAZIONIE APPROFONDIMENTIUn memorandum per non perdere le misureMISURA216In tema di tutela ambienta-le e miglior amento del pae-s a g g io r ur a le, ag en n a io stata r iaper ta la misur a 216sugli Investimenti non pr o-duttivi. Sar possibile pr e-sentar e le domande di con-t r ib u t ofin oa l 31 ma g g io2011. La dotazione finanzia-r ia pr evista perquestazio-ne, che si applica su tutto ilt e r r i t o r i o d i p i a n ur a ,a mmo n t aa2 4mi l i o n id ie uro . Gli in t er ven t i fin a n -ziati (al 100% delle spese tota-li ammissibili) r iguar dano,d au n ap a r t e ,lar e a lizza -zione di s truttureve g e talil i n e a r iefa s c et a mp o n ebos cate ; dallalt r a, il r ecu-per o di fontanili e la r inatu-r alizzazione delle zone umi-de pi in generale. Beneficiaripossono esser e le impr esea g r icole, i p r iva t i e g li en t ipubblici.MISURA221Finanzia la cost it uzione sut e r r e n i a g r ico li d i bo s c hipe rmane nti eimpianti diarboricoltura da legno, perr icost it uir e le r et i ecolog i-che, incentivar e le pr oduzio-ni ecosostenibili e attenua-Pr ovince, allEr saf, ai con-s or zi d i b on ificae aq uellifor estali pubblici.MISURA223Finanzia la cost it uzione dib o s c h ip e r ma n e n t i c o nfinalit ambientale, paesag-g ist icao p r ot et t ivasu t er -r eni non agr icoli della pia-nur a lombar da. Limpeg noassunto dai beneficiar i (chesono gli st essi della misur a221) deve esser e di 15 anni,convin colo for es t a le p er -manent e. MISURA DATA APERTURA DATA SCADENZAMISURA 216Investimenti10/01/2011 31/03/2011non produttivi 01/04/2011 31/05/2011MISURA 221Imboschimento22/02/2008 31/07/2013dei terreni agricoliMISURA 223Imboschimento23/01/2009 04/02/2013di superfici non agricolePer approfondimenti sulProgramma di svilupporurale 2007-2013 e sulle singole misure :- [email protected] www.agricoltura.regione.lombardia.itFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: lEuropa investe nelle zone ruraliPSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura14-15OK.qxp21-02-201113:37Pagina 15I DALLE PROVINCEII 16I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011ILodi, la forza costruttiva della sperimentazioneQuellad i Lod i un ad elle p r o-vin cie a pi alta vocazione agr i-cola, sviluppata nei settor i del-lallevamento, della lavor azione lattie-r o-casear ia e della tr asfor mazione del-le car ni. Negli ultimi anni stato intr a-pr eso un pr ocesso di r adicale tr asfor -mazione del compar to, in cui r icer ca,innovazione e aggregazione giocano unr uolo fondamentale. Abbiamo fatto ilpunto con lassessor e pr ovinciale alla-gr icoltur a, Matteo Boneschi. di questi giorni la notizia del decollo delDistretto del latte, che vede come capofilala cooperativa Santangiolina di Lodi. Lodigianesono anche realt importanti che hanno datovita al distretto delle agroenergie. Come gio-cheranno queste nuove aggregazioni nellosviluppo del settore?Lidea che le politiche di sostegno allafiliera del latte dovessero trovare unap-plicazione int er pr ovinciale, pr opr iomediante la costituzione di un distr ettodel latte, da sempr e una convinzioned ellaPr ovin ciad i Lod i, r ib a d it ap ivolte in documenti ufficiali di pr ogr am-mazione.DUE DISTRETTI APPENA NATI,QUELLO DEL LATTE E UNOINTERPROVINCIALE IN AMBITOAGROENERGETICO, UN POLODECCELLENZA NELLA RICERCA TECNOLOGICA E UNA VOCAZIONEALLAGROALIMENTARE DI QUALIT.CON LASSESSORE PROVINCIALEALLAGRICOLTURA MATTEOBONESCHI, FACCIAMO IL PUNTO SU UN TERRITORIO PER IL QUALE IL SETTORE PRIMARIO DA SEMPRE UN MOTORE FONDAMENTALE Si tr atta, sostanzialmente, di super ar ele cr iticit str uttur ali della filier a attr a-ver so politiche di ampio r espir o, con-cer tate tr a i diver si attor i. Il mondo agr o-alimentar e, come e pidi altr i settor i pr oduttivi, vede oper ar eattor i di filier a giganteschi e lobby mol-to for ti: n la singola azienda agr icola,n la dimensione cooperativa, sono quin-di in gr ado di costituir e un inter locuto-re autonomo dinanzi a tali potenze. Nona caso qui si intende innescar e un mec-canismo di livello sovr a ter r itor iale: lin-tento sempr e quello di valor izzar e illavor o dei nostr i allevator i, pr emiando-ne la qualit, anche mediante iniziativeinnovative nelle fasi di tr asfor mazione,commercializzazione e promozione pres-so i consumator i.Il Lodigiano ha i numer i perpar tecipa-r e da attor e pr otagonista allimma-gine di unagr icolt ur a for t e: il Par coTecn olog icoPa d a n o,ilMa r ch ioLodigiano Terra Buona e, guarda caso,un altr o distr etto legato allagr icoltur a,quello agro-energetico, sono aspetti checi pongono davvero in prima fila in cam-po agr icolo.t TECNOLOGICOIl Polo della ricerca di Lodi, di cui ilParco tecnologico parte, fruttodi tre Accordi di Programma traRegione Lombardia, Provincia,Comune e CCIAA di Lodi eUniversit degli Studi di Milano.Lultimo, stretto nel 2009, prevede iltrasferimento della Facolt diMedicina Veterinaria e di alcunecomponenti della Facolt di Agraria,con un costo di 83,8 milioni di eurodi cui 12,6 milioni di euro a carico diRegione Lombardia, 20.950 milionidi euro a carico di Provincia eComune di Lodi e i rimanenti acarico dellUniversit. Il testodellaccordo disponibile sul sitowww.agricoltura.regione.lombardia.it16-17 provinceOK21-02-201114:45Pagina 16I FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 17IIl grande polo di ricerca che si sta via via imple-mentando attorno al Parco tecnologico pada-no svolger un ruolo fondamentale di sup-porto alle aziende agricole locali e non solo.A che punto siamo e quali i prossimi step?Per il futuro, saranno fondamentali alcu-ni pr esupposti, pr imo fr a tutti il suppor -to politico di Milano, nelle anime delPir ellone e di Palazzo Mar ino. Da par telodigiana, stiamo proprio in questi gior-ni completando literbur ocr atico pr o-pedeutico al tr asfer imento dellinter aFacolt di Medicina Veter inar ia a Lodie della par te biotecnologica di Agr ar ia.Altr o pr ogetto assolutamente str ategi-co il Bio&Food par k, uno spazio dedi-cato alle impr ese agr oalimentar i e del-la salute, che ospiter impr ese persvi-luppar ne idee, pr ogetti e mer cato. Con il marchio collettivo Lodigiano TerraBuona, avete intrapreso un percorso di valo-rizzazione delle produzioni agroalimentaridi qualit e non solo. Ci spiega il senso del-liniziativa e quanto questa incide sullo svi-luppo dellintero territorio anche dal puntodi vista turistico? Risponder in modo compiuto a questadomanda nel 2014, al ter mine del miomandato, quando sar conclusa la fasedi avvio del processo che abbiamo inne-stato. Il Marchio esiste gi da alcuni anni,ma solo sposando la certificazione conla par te commer ciale e quella pr omo-zionale che si d valor e al mar chio stes-so e si pu sper ar e di incider e. Ci stia-mo applicando pr opr io a questa fase,tuttaltr o che semplice o scontata. Motivo in pi perinvitar e le altr e pr o-vince e la stessa Regione, nel caso r av-vedano unoppor tunit in questo setto-r e, a muover si con celer it nella dir ezio-ne dei mar chi di qualit o di qualsiasialtr o str umento di difesa e valor izzazio-ne delle produzioni tipiche. LoperazioneTerra Buona a tutto titolo un proget-to turistico, specie se non si creano com-partimenti stagni tra i diversi settori del-la vita economica e sociale, ma ci si muo-ve nellambito di una str ategia globale,come stiamo cer cando di far e a Lodi.Come il settore agricolo contribuir alla sal-vaguardia del territorio e del paesaggio?La r isposta tanto banale quanto inec-cepibile: continuando a vivere. Unaziendaagr icola aper ta gi di pers un pr e-sidio del ter r itor io, quindi tutti abbia-mo convenienza a far la sopr avviver e.Come? Altr a banalit: gar antendo r ed-dito. E ancor a, come? Qui il ventagliosi amplia: continuo a sostener e che sidovr far e un monumento a Luca Zaia,il quale in soli due anni da Ministr o haportato un tema completamente dimen-ticato alle pr ime pagine dei gior nali. Ilmer ito di molti dei fr utti che lagr icol-t ur a pot r ebbe ot t ener e nei pr ossimianni andr ascr itto alla gigantesca ope-r a di sensibilizzazione avviata da Zaiae ot t imament e int er pr et at a da molt ialtr i, come il Gover nator e For migoni eil nostro assessore regionale De Capitani,i quali hanno notevolmente alzato lat-tenzione ver so il settor e agr icolo. Mi siper metta per uno spunto di r iflessio-ne fondamentale: non si basi la sopr av-vivenza dellagr icoltur a sugli incenti-vi a pr atiche che str idono con lo sco-po atavico dellagr icoltur a stessa, quel-lo di pr odur r e cibo. Mi r ifer isco in par -t icolar e alla pr oduzione ener get ica:se le sovvenzioni a biogas e sopr attut-to biomasse sono str umenti occasio-nali oppur e par te di una ser ie di azio-ni peraiutar e lagr icoltur a, mi pu sta-r e bene. Ma non si concent r ino soloin quella dir ezione tutti gli sfor zi. Mip ia cer eb b e, p eres emp io, un as olu-zione economicamente possibile e faci-le da percorrere dal punto di vista buro-cr atico, perlincentivo agli agr icoltor ia piantar e filar i di alber i, ad invader -ne il territorio: cos, agricoltura, ambien-te e tur ismo andr ebber o sempr e pi abr accetto.Gavina RujuE la ricerca? La r icer ca for se il pr incipale punto difor za peril Polo di Lodi. Una r icer ca cheabbraccia casistiche di amplissimo respi-ro, come il genoma del bovino e del melo,finiti in copertina su due delle pi impor-tanti r iviste scientifiche mondiali, maanche pr ogetti pi pr atici perutilizza-r e un ter mine chiar o, quelli che r ispon-dono ai bisogni delle impr ese.Pr opr io la capacit di tr asfor mar e ler icer che pi avanzate in r isultati perilmondo produttivo dovr essere semprepi il mar chio di fabbr ica del Par co. Gioggi pi di 30 impr ese lodigiane han-no pr ogetti di collabor azione con il polodi Cascina Codazza: il numer o sale a80 se si consider ano t ut t e le aziendeitaliane, a cui vanno aggiunti i 50 Paesi,eur opei, nor damer icani e delle zone invia di sviluppo, che hanno avviato pr o-getti con il Par co.16-17 provinceOK21-02-201114:45Pagina 1719-21 ape spec.qxp22-02-201111:23Pagina 18I FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 19 II SPECIALE Ia cura di Gavina Ruju ed Eleonora MarchiafavaIl prezzo da pagare per le grandi coltureAPRIAMO QUESTO SPECIALE SULLECOLTURE PI IMPORTANTI PER LA LOMBARDIA, DAL MAIS ALFRUMENTO, CON LANALISIECONOMICA DI UN ESPERTO, CHERICHIAMA LATTENZIONE SUCRITICIT E PUNTI DI FORZA.LA VOLATILIT DEI PREZZI SI CONFERMA COME UNO DEI FATTORI PI DIFFICILI DA GOVERNARE E PREVEDERE, CON QUOTAZIONI INTERNAZIONALICHE, DOPO IL PICCO DEL 2008,SONO NUOVAMENTE IN SALITASul finir e del 2010 i pr ezzi inter na-zionali delle commodities agr o-alimentar i hanno r ipr eso a cr e-scere. Nel mese di gennaio, con una cre-scita quasi del 40% in sei mesi, lindiceFao dei prezzi alimentari risultato infat-ti super ior e al livello r ecor d del mar zo2008 di cir ca il 6%. Il tr end segnalatodalla Fao inoltr e confer mato da ana-loghi andament i degli indici messi apunto dalla Banca Mondiale e dal FondoMonet ar io Int er nazionale. Tut t avia,rispetto al 2008, i prezzi dei diversi grup-pi di commodities stanno muovendosiin modo differ enziato tr a lor o: lincr e-mento maggior e stato fatto segnar edallo zuccher o (+70% nellultimo seme-str e) che ha r aggiunto un livello pr es-soch doppio r ispetto ai mesi caldidel 2008, mentr e i cer eali e gli oli e gr as-si vegetali, purcon una cr escita di oltr eil 50% in sei mesi, per mangono anco-r a sotto il livello massimo di due annifa ; la n d a men t o d el p r ezzo d ei p r o-dotti zootecnici, peril momento, stainvece agendo da par ziale calmier e.Scendendo pi nel dettaglio dei prez-zi di riferimento dei pr incipali pr odot-ti del compar to dei cer eali e dei semioleosi (e v id e nz iat i ne l g rafico d e llapagina seguente) il livello r aggiunto ainizio 2011 indica un tr end di cr escitasostenuto a par tir e dallultima estate,con quotazioni super ior i ad eccezio-Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: lEuropa investe nelle zone ruraliPSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura19-21 ape spec.qxp22-02-201111:23Pagina 191 I FATTORI DETERMINANTI NELLANALISI SWOTI SPECIALE II 20 I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011Ine del r iso r ispetto al gennaio 2010 eanaloghe a quelle dellinizio 2008, maancor a decisamente infer ior i ai picchir aggiunti tr a mar zo e luglio 2008.La r agione di questa nuova impennata,che alcuni temono possano trasformar-si da shock tempor aneo a nuova cr isialimentar e, come sempr e r isiede pr in-cipalmente nello squilibr io tr a doman-da e offer ta.Landamento pr oduttivo degli ultimianni stato complessivamente buonoe perlannata 2010/11 ci si attende uncalo r elativo (5%) solo peril fr umen-to, purcon il ter zo r accolto di sempr e,mentr e r iso e mais dovr ebber o ar r iva-r e ai massimi stor ici. Sui r isultati pr o-duttivi hanno comunque pesantemen-te influito alcuni eventi climatici, comela lunga est at e calda in Russia e inUcraina e la Nia nellarea del Pacifico,che hanno cr eato pr oblemi alle coltu-re sia durante il ciclo vegetativo e in fasedi r accolto che nelle pi r ecenti semi-ne autunnali. A fr onte di questo discr e-to andamento pr oduttivo, che ha per -messo di r icostituir e le scor te scese aiminimi livelli nel 2008, sta comunque lacontinua cr escita della domanda che inun decennio ha por tato a un incr emen-to dei consumi par i a cir ca il 14% perr iso e fr umento, al 30% peril mais e al50% perla soia. Tale incr emento, come noto, der iva siadallut ilizzo perbiocar bur ant i (maisnegli Usa, semi oleosi in Eur opa, ecc.)sia dal costante aumento dei consumidi car ne nelle classi medie dei Paesiemer genti (Cina e India in pr imis).Pr evisioni sullandamento futur o deipr ezzi sono difficili: nellimmediato, pich ed i ve r eep r o p r ies p e cu la zio n i,essi potr ebber o r isentir e di compor ta-menti dei diver si attor i (gover -ni, tr ader , ecc.) in funzione del-le diver se aspettative sui pr ez-zi stessi (anticipi di acquisto,r est r izioni alle espor t azioni,ecc.).Al di l di questo, in uno sce-nar io di continua r incor sa tr adomanda e offer ta, ben chia-r o che occor r er abituar si allavolatilit dei pr ezzi, non solodei prodotti agricoli, ma anchedei mezzi pr oduttivi, come sisegnala peri fer tilizzanti, gitornati sui prezzi di inizio 2008,in pr evisione di un aumentodella r elativa domanda.Laltro elemento di scenario con cui biso-gner far e i conti la pr eannunciataennesima r ifor ma della Pac che, stan-do ai documenti circolati, dovrebbe vin-colar e par te del PUA a misur e di eco-condizionalit.In questo contesto la situazione pr odut-tiva delle gr andi coltur e in Italia, conla sola eccezione del r iso, non appar econfor tante: mentr e le super fici semi-nate sono scese di cir ca un milione diettar i negli ultimi cinque anni e le pr evi-sioni Istat perla nuova annata agr ar iavanno in dir ezione di un ulter ior e calo,il tasso di auto-approvvigionamento per-mane quasi costantemente infer ior e al50% peril fr umento tener o, al 70% peril dur o, mentr e in dieci anni si passatiperil mais dalla quasi autosufficienza auna dipendenza dallester o intor no al20%, e per le farine da semi oleosi da unaquota nazionale del 22% a meno del 9%.In Lombar dia, dove si concentr a cir cail 13% della superficie nazionale di cerea-li e semi oleosi, il compar to ha una r ile-vanza str ategica perquanto r iguar dasia il r iso (con oltr e il 40% della pr odu-STRENGTHS (PUNTI DI FORZA) Dimensione media strutturale delleaziende (soprattutto nel riso)Produttivit dei terreniCapacit tecnologiche dei produttoriConcentrazione nazionale ed europeadella produzione di risoScarsa/nulla competizione tra iproduttoriIntegrazione aziendale con zootecniat LESPERTO Il professor Dario Gianfranco Frisio,esperto del settore cerealicolo, direttore del Dipartimento di Economiae Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale dellUniversit degliStudi di Milano. A fronte di unandamento produttivo in crescita negli ultimi anni, soprattutto per riso e mais, lo studioso fa notare ancheuna continua crescita di domanda e consumi a livello mondiale.Nelle tabelle a fianco, laschematizzazione delle positivit e delle negativit del settorecerealicolo regionale, secondolanalisi del professor Dario G. Frisio.Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura19-21 ape spec.qxp22-02-201111:23Pagina 20I GRANDI COLTURE Izione nazionale) che il mais, alla base diuna filier a agr o-zootecnica che concen-tr a quasi il 70% del valor e della pr odu-zione agr icola r egionale.Le pr ospettive del compar to a livellor egionale dipendono da una moltepli-cit di fattor i; si pu tentar ne una sche-matizzazione attraverso lanalisi SWOT(p r esen t a t ainocca sion e d el Ta voloCer ealicolo dello scor so set t embr e),ovver o a t t r a ver s o lin d ivid ua zion ed ei puntidifo rza edide bo le zza,delle opportunit e delle minacce chesi pr esentano. Tr a i punti di for za su cuipoggiar e sicur amente figur ano il capi-tale umano e la fer tilit del ter r itor io,mentr e tr a i punti di debolezza emer -gono in par t icolar e lo scar so pot er edi mer cato e lar r esto della cr escita del-la pr oduttivit, evidenziata in par tico-lare dalla stagnazione delle rese del maisnellultimo decennio.A fr onte delle minacce che si pr ospet-tano e che, in buona par te sono statedelineate pi sopr a, possibile indivi-duar e anche delle oppor tunit e/o deip er cor s i ch e p os s on o mig lior a r e lasituazione.Oltr e a quelle pi tr adizionali (miglio-r amento genetico, concentr azione del-loffer ta, ecc.), dovr ebbe esser e pr esain par ticolar e consider azione loppor -tunit che le nuove tecnologie infor ma-tiche offr ono peril monitor aggio deirisultati economici e produttivi derivan-ti dalle diver se scelte coltur ali e azien-dali sul piano sia dei costi di implemen-tazione che della restituzione delle infor-mazioni ai pr oduttor i.Dario G. FrisioI FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 21 IWEAKNESSES (PUNTI DI DEBOLEZZA)Squilibri strutturali a livello locale e onerosit dellampliamento della base fondiariaCrescita della produttivit bloccataLimitata capacit imprenditoriale nella fase di commercializzazioneScarsa concentrazione dellofferta >scarso potere contrattualeProblematica corrispondenza ai requisiti merceologici e igienico-sanitari richiestiVincoli alle scelte produttive nelle aziende agro-zootecnicheInsufficiente conoscenza condivisa dei risultati delle scelte gestionaliOPPORTUNITIES (OPPORTUNIT)Concentrazione dellofferta a livelloterritoriale (vedi anche grano duro)Estensione del ruolo dei produttorinell'ambito delle filiere > investimentiAmmodernamento della contrattualisticae della rete delle Borse Merci Information Technology: nuovemodalit di monitoraggio gestionaleMiglioramento varietale orientatoallefficienza/rendimento dei mezzi impiegatiA livello aziendale: destinazione energetica Dimensioni di scala nelle sceltegestionali > riduzione del rischioTHREATS (MINACCE)Calo e instabilit della redditivit (vedi Pac e volatilit dei prezzi)Aumento dellimport dallEst europeo(vedi Pac e quote latte)Innalzamento standard igienico-sanitariCompetizione sui mercati europei(vedi WTO) per il risoVincoli ambientaliA livello di sistema: destinazione energeticaGen- 07Mar - 07Mag - 07Lug - 07Set-07Nov - 07Gen- 08Mar - 08Mag - 08Lug - 08Set-08Nov - 08Gen- 09Mar - 09Mag - 09Lug - 09Set-09Nov - 09Gen- 10Mar - 10Mag - 10Lug - 10Set-10Nov - 10Gen - 11$ USA per tonnellata1.000,0900,0800,0700,0600,0500,0400,0300,0200,0100,0Prezzi Internazionalimag - 08963mar - 08440giu - 08287lug - 08554US N2,Frumento Red Winter ord. Prot, US Fob Gulf US N2, Mais Giallo, US GulfSemi di soia US, Cif RotterdamRiso bianco, Thai 100% B second grade, Fob BangkokFonte: Elaborazioni OECV-DEPAAA su dati IGC, USDA e Jackson Son19-21 ape spec.qxp22-02-201111:23Pagina 21I SPECIALEII 22I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011IIl fine ultimo rimane quello di produr-r e di pi inquinando di meno, e ilmodo ottimale quello della coopera-zione. Anche perla cer ealicoltur a, coscome per lagricoltura in generale, que-sta la dir ezione sugger ita dalle politi-che r egionali: a settembr e scor so lavviodei nuovi distr etti agr icoli lombar di e,nei mesi scor si, il lavor o sul Pr ogr ammadi sviluppo r ur ale e sulle nuove azionisottoposte allapprovazione della Ue, tracui la misur a 214M, che r iconoscer ebbecontr ibuti agli impr enditor i che pr atica-no lagr icoltur a conser vativa. Sul pr imofr onte, quello della cooper azione, peror a sono dieci i distr etti agr icoli accr e-ditati, a cui se ne aggiunger anno pr oba-bilmente di nuovi grazie al secondo ban-do regionale pubblicato a ottobre e aper-to fino al 31 maggio 2010. Ma lefficien-za pr oduttiva e, quindi, la competitivitsi conquista pr ima di tutto sul campo,con una gestione aziendale che valor iz-zi le potenzialit delle coltur e, evitandospr echi e disper sioni di sostanze vitalicome il car bonio, e tutelando lambien-te. Pr ove on far m e sper imentazioni incor s o s t a n n o d imos t r a n d o lab on t delle tecniche sugger ite dallagr icoltur aconser vativa, in linea col Pr otocollo diKyoto, secondo cui le emissioni di gasclimalteranti possono essere ridotte attra-ver so lincor por azione di CO2in or ga-nismi e sistemi naturali in grado di seque-Aggregazione e sostenibilitvanno a braccettoANCHE SE IL SETTORE CEREALICOLONON NE HA ANCORA APPROFITTATOAPPIENO, LE POLITICHE REGIONALIPUNTANO SULLINTEGRAZIONETERRITORIALE PER AUMENTARE LA COMPETITIVIT AZIENDALE. CON UN OCCHIO ATTENTO ALLAMBIENTEE ALLE TECNICHE CHE LO TUTELANOFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura22-23 spec.agri blu.qxp21-02-201113:46Pagina 221 IL SOSTEGNO DEL PSR PER LA CEREALICOLTURAI GRANDI COLTUREIstrarla stabilmente. Anche la CommissioneEuropea lha detto in un recente rappor-to: in r ealt il suolo a r ivestir e un r uo-lo cruciale nel mitigare i cambiamenti cli-matici, e ladozione di tecniche conser -vative nella gestione dei suoli agr icoliconsente di r idur r e il consumo di car bu-r anti. Il pr ogetto Agr iCO2ltur a, cur atodallEr saf, sinser isce nel quadr o delleiniziative avviate dalla Regione in questocampo. Studi che stiamo realizzando inLombardia, spiegano dallErsaf, mostra-no in suoli argillosi accumuli di carboniodi 12-24 t/ha, cor r ispondenti a cir ca 45-85 t/ha di CO2equivalente (1 t C = 3,66 tCO2); inoltr e lagr icoltur a conser vativaconsente un r ispar mio di car bur anti sti-mabili in 100 kg/ha/anno di CO2. Perpassar e dallagr icoltur a tr adizionale aquella conservativa serve cambiare men-talit e super ar e il timor e di una pr odu-zione minor e, che pu scender e nei pr i-mi anni perpoi r isalir e quando il siste-ma suolo-pianta sassesta.PI PRECISI CON LA WEBCAMUn altr o modo di far e agr icoltur a soste-nibile quello di optar e perlutilizzo dimoderne tecniche di precisione che han-no dimostr ato di r idur r e il consumo dica r b ur a n t i e d i con cimi, at ut t o va n -taggio dellefficienza coltur ale. C chiha gi sper imentato queste tecniche,come Fabio Campana, che da ForestoSparso, in provincia di Bergamo, hadato il via a un sistema tanto innovativoq ua n t o effica ce, il Si s te mabaci o ,che in quattr o anni ha gi super ato lepi rosee aspettative. Ho iniziato le pro-ve nel 2007, in Romania, dove seguivounazienda agr icola di 3500 ettar i, r ac-conta Fabio Campana, che prima di anda-r e in Romania ha viaggiato permoltot emp o a lles t er o, s op r a t t ut t o inSudAmer ica. In Romania si tr attavano ter -reni argillosi, pesanti, destinati alle semi-ne primaverili: utilizzando il Sistemabaciosiamo riusciti a portare la resa media delmais in asciutta dalle 2 tonnellate allet-tar o alle 7 tonnellate, suscitando linte-r es s e a n ch e d ei g r a n d i ma r ch i d ellesementi. Dalla Romania Campana quin-di r ientr ato in Italia periniziar e la pr o-mozione di un nuovo modo di far e agr i-coltur a, che ha diver si punti di for za,spiega lui stesso: Innanzi tutto, la gestio-ne in super ficie dei r esidui della coltu-r a pr ecedente, e la distr ibuzione di pr e-cisione dei liquami. Il Sistemabacio por-ta infatti agli estr emi il concetto di agr i-coltura di precisione: La macchina smi-nuzza il ter r eno solo dove ser ve perlager minazione, lasciando gr ossolano ilr imanente ter r eno, che in questo modopu sgr ondar e lacqua in eccesso, r ivi-talizzar si e sostener e cos elevate pr o-duzioni. Precisione anche nella fase del-la concimazione, si diceva, gr azie a unatecnologia Gps cr eata appositamenteperspander e il liquame senza per dite,ma alle distanze ottimali dalla pianta.Ma non sono solo parole: il Sistemabacio infatti gi stato testato in diver se r ealtitaliane: Labbiamo pr ovato a Udine,Venezia, Fer r ar a, Piacenza e Mantova,dove lanno scor so abbiamo posiziona-to la stazione meteo, una telecamer a fis-sa che r imane in campo dur ante tutti imesi di cr escita delle coltur e, perper -mettere agli agricoltori di vedere coi pro-pr i occhi, gr azie ai filmati mandati suyoutube, che si pu coltivar e mais conrese eccellenti, usando solo effluenti dal-levamento. Oggi la stazione installa-ta a Castelleone, in provincia di Cremona,ma basta un clic su www.sistemabacio.com.Eleonora MarchiafavaI FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 23It IL SISTEMABACIOLa stazione meteo installata in mezzoal mais a Castelleone (sopra) ha unatelecamera che consente di verificarein diretta sul web la situazione incampo. Fa parte di Sistemabacio,una tecnica che prevede tra laltro la semina sui residui della colturaprecedente (foto a sinistra).Lintento sarebbe accompagnarelagricoltore nei primi anni, quando pi alto il rischio derrore,riconoscendogli i maggiori costi e imancati redditi fino al raggiungimentodelle condizioni agronomiche epedologiche del nuovo equilibrioraggiunto con le tecnichedellagricoltura conservativa. Cosfunzionerebbe lazione 214M delProgramma di sviluppo rurale 2007-2013, proposta daRegione Lombardia allaCommissione europea,che non s ancoraespressa. Intanto il 22marzo la Direzionegenerale Agricolturaspiegher in un incontrodedicato agli agricoltoriinteressati i puntidellazione, che darebbecontributi alla semina susodo e alla minimalavorazione dei terreni.Altri sostegni allacerealicoltura potrebbero arrivare dalla214B, anchessa in esame alla Ue, eche allargherebbe i contributi aseminativi non previsti finora daipagamenti agro-ambientali come ilmais e il riso (al quale dedicataanche la 214I). Chiusa invece adicembre, con 921 domande dicontributo ora in istruttoria, la 121, ched aiuti ai cerealicoltori che investonoin macchinari e tecnologie innovative.22-23 spec.agri blu.qxp21-02-201113:46Pagina 23I SPECIALEIDallaziendadiPagazzano,inprovinciadiBergamo, a ogninuovastagionepar teilpaccocoicampionidivar ietdisor godafor aggio,destinazioneUsa:quiven-gonoanalizzatiper deter minar eilfattor eksullivellodidiger ibilitperil bestiame, e poi r ispediti al mit-tente. Il tutto in una ventina di gior nie al costo di 30 dollar i ad analisi. InItalianonesistelabor ator iochefac-cia queste analisi, dice BattistaAr-rigoni, titolar e dellomonima azien-dazootecnica fondatanel1913dalnonno.Ilsor gounottimafor ag-ger a, che gar antisce un fattor e di di-ger ibilitmaggior er ispettoaquellodegli insilati di mais 4 punti r ispet-toai3.2delmaisebassicostidiconcimazioneedir r igazione,mainItaliapococoltivata,for seper chFlazienda er a associata a una coo-per ativadovesiallevavanovac-che da latte, confer endo il latte al-la Latter ia Sor esina. Poi qualche dif-ficoltper ladiver sitdivedutetr aisoci nella gestione e gli altalenanti an-damentidelmer catohannoconvintoPr imo e il figlio Mar co, che gestisconoinsiemelazienda difamigliaSama-raniaTrigolo,inprovinciadiCre-mona, a chiuder e le stalle perdedicar -si alla monocoltur a a mais. Scelta chenegliannihapor tatoallottimizzazio-ne dei costi di pr oduzione investendosullameccanizzazione,eadeseguir etutteleoper azionicoltur alisenzain-ter ventidapar tedelcontoter zista.Ai110ettar idestinatiagr anelladimaissi aggiungono 8 ettar i di pr ati stabili equalchefettaditer r enor iser vataallepr ovevar ietalidegliibr ididimais.Abbiamodecisodidestinar elinter aattivitaziendaleallamonocoltur aper chpir edditizia,epoiper lamia scelta di divider mi tr a lazienda elattivitdir icer ca,eliber apr ofessio-ne, che mi pr ende molto tempo, spie-gaMar co,36anni,unalaur eainScienzeAgr ar ieeunaspecializzazio-ne in cor so, ma continuiamo comun-que a far e sper imentazione in aziendapar tecipandoaller etionfar m,cheper mettono sia a noi che agli impr en-ditor i che vengono in visita di veder ecome cr esce la pianta e di aver e quin-dir iscontr idir ettisullenuoveva-r iet.Sar allor afor seanchegr aziealla pr epar azione e specializzazione diMar cocheinaziendacir colanopa-r ole dor dine come massima pr odut-tivitedefficienzadellazoto.Ac-quistiamoglieffluentidallevamentoda aziende zootecniche vicine, spiegar ichiedeuncambiamentonelsiste-madivalutazionedellalimentazionedelbestiame,chenonpubasar sisolo sulle analisi chimiche, continuaAr r igoni,chealleva350vacchedalatte e 500 scr ofe a ciclo chiuso perlapr oduzionediGr ansuinopesante,mentr e i 350 ettar i coltivati nel 2010 amaisgr anella(220ettar i,dicui52loiessainpr imasemina),aor zo(90ha) e a er ba medica (22 ha) sono de-stinati al consumo aziendale. nel-la bocca delle vacche che ottieni la r i-sposta.Bisognaper aver eilcor ag-giodicambiar e,esor talimpr endi-tor e ber gamasco, che da 12 anni, daquandocioandaHoustonapr e-sentar eipr odottilombar diallaco-munit italiana, visita per iodicamen-telegr andiaziendezootecnichede-gliStatidelSud.Lcisonoaziendecon7milacapiemungitur er ipetuteanche tr e volte al gior no, ma con unmanagementsemplicissimo.Lunicadiffer enza che lor o sanno far e beneAnche in aziendacoltiviamo la sperimentazione Spesso manca il coraggio di cambiareI 24I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011 IFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura24-25spec. inter.qxp21-02-201113:48Pagina 24I GRANDI COLTUREISu 330 ettar i di Sau,sono cir ca ot t o lecoltur e in r otazio-ne, tra grano tenero, mais,er ba medica e sor go, chesi pr endono la fetta mag-gior e di ter r eni con cir ca50 ettar i ciascuno, e poigr ano dur o autunnale epr imaver ile, or zo, colzae gir asole. sostanzial-mente una scelta di mer -ca t o, ci s p ieg aNi co laSt ri ng a,ch ed ir ig elaSociet Agricola Serenasrl di Pizzale, in provin-cia di Pavia. Siamo anco-r a nellOlt r ep pianeg-giante, a pochi chilome-tri da Voghera, terra voca-ta percer eali di alta qua-lit e or ticole tipo cipol-la , p a t a t e , p o mo d o r i.Qu e llod e l Co n s o r ziopr oduttor i della cipolla un buon esempio di qua-led ir e zio n ed o vr e b b epr ender e anche il setto-r e d e ice r e a li, d iceStr inga; lor o sono statica p a ci d i va lor izza r e ilpr odotto, cosa che inve-ce n oi n onr ius cia mo afare. Servirebbe una mag-gior e or ganizzazione dimer cat o che, par allela-mente a un maggiorcon-tr ollo sui pr ezzi di mer -ca t oes u i co s t i d i p r o -d uzion e d ap a r t e d eg lienti pubblici, sostenesseme g lioi p r o d u t t o r i d iseminativi. Volatilit deipr ezzi e r incar i continui,come quello del petr olio,sono le gr andi incogni-te che tengono in bilico ilsettore, nonostante il trendp o s it ivo ch e s t a n n oimb o cca n d oinq u e s t oper iodo i pr ezzi di vendi-ta. Negli ultimi 6 mesi cstata effettivamente unasvolta, con aumenti anchedel 35% sui pr ezzi di ven-dita dei cer eali, ammet-te il dir ettor e dellazien-d a , lacui p r od uzion e destinata in par te al mer -cato, perquanto r iguar -d as or g o, ma iseder b amedica, e in parte alla mol-tiplicazione da seme, perquanto r iguar dai cer ea-li da paglia e il gir asole.Ce r t o ch e q u e s t iaumenti, benvenuti, sonosufficienti persopr avvi-vere ma non possono sod-disfar e appieno, per chci sono sempre gli alti costidi pr oduzione a cui dob-biamo farfr onte. Lur ea,peresempio,pr odot t olegato al petr olio, pas-sat a dai 320 eur o a t on-nellata dellanno scor soa i 420 d i q u es t a n n o, emaspetto aumenti anco-r a, cos come il gasolio,che negli ultimi dieci anni,con lavvento delleur o, aumentato del 100%, pernon par lar e delle attr ez-zatur e meccaniche, checo n t in u a n o a s u b ir eaumenti.E.M.ancor a Mar co, ed effettuiamo analisiper iodiche del suolo perstabilir e qua-letipodiconcimazioneminer aleat-tuar e e in quali dosi, inter venendo co-s con soluzioni ottimali sia in pr e cheinpostsemina.Unattenzioneallesingole fasi di pr oduzione della coltu-r achepassaancheattr aver sotr atta-mentiantipar assitar i,cr ucialinellalotta alle avver sit come pir alide e dia-br otica.Abbiamodapocoinvestitosullammoder namentodellessicca-toio,checiper mettediottener eunamaggior e qualit del pr odotto, sebbe-nepoinonvengacomunquer icono-sciutasulmer cato,concludeMar coSamar ani,edessiccar e,infasedir accolta,dai1500ai2000quintalidimaisalgior no,abbassandocosilr i-schio micotossine. E.M.i conti, mentr e noi abbiamo impar a-to a usar e il foglio di calcolo di Excelsolo qualche anno fa. Dobbiamo im-par ar e a confr ontar ci con la globaliz-zazione,sevogliamosopr avviver e,osser vaAr r igoni.Nonsoselacol-pa sia solo della Ue e della sua scar -satempestivitnellinter venir econazioniefficacima,concludelim-pr enditor e, anzich il Psr , agli agr i-coltor iser vir ebbepoter acceder eamutui ventennali, i soli su cui pr oget-tar epianidisvilupposer i.RegioneLombar dia ha fatto molto, sopr attut-toper quantor iguar dalaquestionedei nitr ati e le agr o-ener gie, ma ar -r ivato il momento di agir e. E.M.Insieme ai prezzi sonoaumentati anche i costiI FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 25IFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale AgricolturaFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: lEuropa investe nelle zone ruraliPSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura24-25spec. inter.qxp21-02-201113:48Pagina 25I SPECIALEII 26I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011IIl pr ogetto Gr andi Coltur e, finan-ziato da Regione Lombar dia nel-lambitodeiser viziinnovativiegestitodaEr saf,incollabor azioneconilCr aealtr ientidir icer caeinpar tenar iatoconlepr ovince,atti-vodal2002. Daallor a,hasvoltone-glianniunr uolofondamentaleneltr asfer imentodelleinnovazioniincampo cer ealicolo. Una sor ta di ser -vizio per manente alle impr ese, capa-cedifor nir eindicazionisulleculti-varpi adattabili agli ar eali lombar -di, nozioni tecniche perla valor izza-zionedellepr oduzioni,valutazionieconfr ontistatisticisullediver ser i-Variet provate direttamente in azienda LA METODOLOGIA ADOTTATA DAL PROGETTO GRANDI COLTURECONDOTTO DA ERSAF PER CONTO DI REGIONE LOMBARDIA, GRAZIE A UNA RETE DI AZIENDE CHETESTANOLE NUOVE CULTIVARFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale AgricolturaFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale AgricolturaIlsor gosistafacendolar gocondecisioneanchenellecampagnelombar dedoveoccupaar eesem-pr epivaste,tantchenelper iodo2007-2010sisonor egistr atiunr ad-doppiodellasuper ficieinvestitaeuncostanteincr ementodeller ese.Que-stoper quantor iguar dailsor godagr anella,anchese,gr azieallaconsi-stentepr esenzadiimpiantiabiogasnellanostr ar egione,sistasviluppan-doungr andeinter esseancheper ilsor go da biomassa, da utilizzar e al po-sto del tr inciato di mais peralimenta-r eidigestor ianaer obici,inabbina-mento ai liquami zootecnici. Di conse-guenzasisonomoltiplicatelesper i-mentazioni del pr ogetto Gr andi Coltu-r e, all' inter no del quale, oltr e ai campidimostr atividisor godagr anella,peril secondo anno consecutivo sono sta-ter ealizzatepr oveagr onomicheconibr idi di sor go perbiomassa. La coltu-r a di sor go a fini agr oener getici sta in-fattiassumendosempr emaggior er i-levanza, gr azie a una spiccata attitudi-necheder ivadallaltocontenutodizuccher i e fibr e del cer eale, oltr e a tut-ta una ser ie di altr e peculiar it eviden-ziatedallar icer cadegliultimianni.Rober toReggiani,dellaziendaagr a-r iasper imentaleStuar ddiPar ma,coor dinator e delle pr ove su sor go nel-lambitodelPr ogettoGr andiColtur e,non ha dubbi: Il sor go ha dimostr atodi dar e pr oduzioni uguali/ super ior i almais in ar eali non ir r igui e a bassa fer -tilit.Inoltr e,essendounacoltur adar innovo, per mette di ampliar e la r ota-zione, con ottimi r isultati nella succes-sione a cer eali autunno ver nini, r icor -r endo a una tecnica coltur ale molto si-mileaquelladelmaismaconminor iinpute,quindi,acostir idotti.Inquesti anni, la sper imentazione statamoltoimpor tanteper laselezionede-gliibr idi,tantocheoggilenuoveva-r ietdisor godagr anella(anullooLe due facce del sorgo ACCANTO A QUELLO DA GRANELLA,SEMPRE PI APPREZZATO NELLECAMPAGNE LOMBARDE, ANCHEQUELLO DA BIOMASSA SI STADIFFONDENDO GRAZIE ALLE SUECARATTERISTICHE ENERGETICHE. LO TESTIMONIA PROPRIO IL PROGETTO GRANDI COLTURE,PORTATO AVANTI INCOLLABORAZIONE CON LAZIENDASPERIMENTALE STUARD DALRICERCATORE MARCO REGGIANI26-27spec.g coltureOK.qxp21-02-201113:49Pagina 26I GRANDI COLTUREIspost eagr onomicheepr odut t ivedeivar igenot ipi.Unamacchinacomplessafor tediunar etedi40-50aziender eali,cheogniannosir endonodisponibiliallevar iesper i-mentazioniabeneficioditutteleal-tr e.Lepiimpor tantir iguar danoicampivar ietalielepr ovedimostr a-tivo-sper imentali,lacosiddettaatti-vitonfar m,suor zo,fr umento,mais,r isoesor go(dicuiparliamoproprioinquestepagine,nellartico-loinbasso),questultimointr odottonel 2008. I r isultati dei campi dello scor so an-nosonostatir ecentementepr esen-tatiallEnter isidiCastellodAgo-gnaloscor so18gennaio(gliattisipossono scar icar e sul sito dellEr saf,allindir izzowww.ersaf.lombardia.it)e,pir ecentemente,aBer gamonelcor sodellaconsuetagior natadedi-cata al mais. Sulle futur e edizioni delpr ogettoGr andiColtur e,r ilevanoallaDir ezioneAgr icoltur a,sar ap-por t at aqualchemodificavolt aar aggiunger eunamaggior etempe-stivit nella diffusione dei dati e a r i-dur r eleccessivacomplessitbur o-cr aticaeamministr ativa,alfinedicontenener ne loner osit.G.R.bassocontenutoditannini)possonoesser eunavalidaalter nativaalsilo-maisper iltr inciatointegr aleche,tr alaltr o,pr esentaunottimaappetibilitper glianimalir uminanti,oltr eadotidi qualit e conser vabilit. Tutte pecu-liar itchenefannounapossibileal-ter nativa al mais, come confer ma Reg-giani.Losicur amente,sopr attuttoper leaziendezootecnichechehannolanecessitdipr odur r egr andiquan-tit di for aggio peralimentar e gli ani-mali. Laddove non sia possibile la mo-nosuccessionedelmais,diventaindi-spensabile dispor r e di una coltur a chepr oduca come il mais: sia in ter mini diquantitdibiomassasecca,siaperquantor iguar dailvalor enutr izionaledel for aggio, misur abile in diger ibilite nella cosiddetta ener gia netta latte.Maivantagginonfinisconoqui.Ilsor gopar ticolar menteinter essanteanchedalpuntodivistafitosanitar io,peril basso r ischio micotossine e per -chnonsubiscealcundannodadia-br oticaedapir alide.Gliesper tisonotuttidaccor do.Lodimostr aunaspe-r imentazioneplur iennalecondottadalla facolt di Agr ar ia dellUniver sitdiTor ino,dallaqualeemer gecomelinter vallar elacoltur adimaisconilsor gosiaunmodoefficaceesosteni-bileper contener eladiabr otica.Ilsor gopar econvincer egliagr icoltor ilombar di,continuaReggiani,tantocheultimamentehannovolutor iser -var e a questa coltur a ter r eni pi fer tilidove,secondottainasciutta,puda-r e per for mance pr oduttive simili o ad-dir ittur asuper ior iaquelledelmais.moltoimpor tantechelar icer cacontinuineipr ossimianni,concludeReggiani, perla valutazione comples-sivadellepotenzialitpr oduttivedelsor go da gr anella e di alcuni ibr idi dabiomassa nei diver si ar eali della r egio-ne.Inoltr edovr emoconcentr ar eglisfor zisullindividuazionedivar ietinpossessoditoller anza/r esistenzaaspecifiche avver sit (str oncamento, al-lettamento,dannidauccelli,ecc.)epr oseguir enellazioneconoscitiva/di-vulgativa sul ter r itor io al fine di cr ear euna filier a sor go, anche perquanto r i-guar daleagr oener gie,vistocheperalcune pr ovince questo cer eale nuo-vo o addir ittur a sconosciuto.Gavina Rujut ATTIVIT ON FARMQui e in basso, campi sperimentali disorgo e, a lato, una risaia del ProgettoGrandi Colture, che viene svolto in partenariato con i settori agricolturadelle Province di Pavia, Milano, Lodi, Brescia, Bergamo e Cremona.26-27spec.g coltureOK.qxp21-02-201113:50Pagina 27I SPECIALEII 28I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011IFinoaqualcheannofaer aquasisconosciuto in Lombar dia. Poi, lapubblicazionedeir isultatidiunpr ogettofinanziatodallaRegioneLombar dia e lattenzione cr escente deiconsumator iver sopr odottidallealtequalitdietetico-nutr izionalihannoaccesoir iflettor isulmonococco,unfr umento vestito r esistente alle malat-tieeadattabileadambienticoltur alidiver si. In Italia sono pi di tr ecento leaziende agr icole che hanno puntato suquestocer ealenotoanchecomefar -r opiccolo.InLombar dia,apor tar eavanti il lavor o iniziato col pr ogetto dir icer car egionaleMonicaMono-cocco perlinnovazione cer ealicola edalimentar e,tesoavalutar elelineeUna filiera produttivaper valorizzare il monococcoGRAZIE ALLE SUE CARATTERISTICHEDI RESISTENZA IN CAMPO E ALLEVIRT NUTRIZIONALI, QUESTOANTICO CEREALE POTREBBE ESSEREUNINTERESSANTE ALTERNATIVA.MA OCCORRE LA VOLONT DISVILUPPARE UN PROGETTO CAPACEDI COINVOLGERE TANTI SOGGETTIDANDO VITA A UNINIZIATIVA DI MARKETING TERRITORIALEFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale AgricolturaFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:lEuropa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale AgricolturaSebbenenegliultimiannilasu-per ficie nazionale coltivata si siar idottadel10%,da627milaet-tar inel2004acir ca560milanel2009(fonteIstat),ilfr umentomantienelasua r ilevanza, con una pr oduzione to-taleannuadi2.900.000tonnellate.IlNor doccupail76,2%dellasuper ficieper untotaledi433.213ha,conunar esaunitar iamediadi5,3t/haeunapr oduzioneannuaintor noai2,3mi-lioniditonnellate,par ial78%dellapr oduzionenazionale.EmiliaRoma-gna, Veneto, Piemonte e Lombar dia ler egioni dov maggior mente diffuso. IlCRA-SCV,exIstitutoSper imentaleper laCer ealicoltur adiSantAngeloLodigiano,daanniimpegnatonelFrumento, calano le superficiaumenta la qualitPER MIGLIORARE LE RESE E LARESISTENZA DEL FRUMENTO, ILLAVORO DEL CRA DI SANTANGELOLODIGIANO FONDAMENTALE.IMPORTANTE ANCHE LATTIVIT DIPREVENZIONE NEI CONFRONTI DIAVVERSIT E MALATTIE, COME LEFAMIGERATE MICOTOSSINE 28-29spec.frumentoOK.qxp22-02-201111:29Pagina 28I SPECIALEII FEBBRAIO 2011 I LOMBARDI AVERDE I 29Iavanzate del cer eale dal punto di vistaquantitativoequalitativoper r eintr o-dur lo in coltur a (dal sito della Dir ezio-negener aleAgr icoltur a,www.agricol-tura.regione.lombardia.it, si pu scar ica-r e il r elativo Quader no della r icer ca), la cooper ativa sociale agr icola LAnti-caTer r a(www.lanticaterra.it),cheadoggipr oducepane,galletteebiscottima che in futur o, con lultimazione delmulinoincostr uzione,amplier lapr oduzioneallefar ine.ACigole,inpr ovinciadiBr escia,dovesitr ovalacooper ativa, sono state condotte alcu-ne pr ove in campo del pr ogetto, men-tr elapar tescientificastatasvoltadallUnitdir icer caper laselezionedei cer eali e la valor izzazione delle va-r ietvegetalidiSantAngeloLodigia-noedallUnitdir icer caper lavalo-r izzazione qualitativa dei cer eali di Ro-madelConsiglioper laRicer caelasper imentazioneinAgr icoltur a(Cr a),insieme con il dipar timento di Scienzeetecnologiealimentar iemicr obiolo-giche(Distam)dellUniver sitdegliStudidiMilano.Par tner essenzialilaFondazionePianur aBr esciana(www.raiscultura.it), impegnata nellam-bito della valor izzazione del ter r itor io,e il Consor zio Aliment, networ k perladiffusionedellacultur aalimentar e.Colmonococcopossiamooffr ir esulmer catounpr odottonuovo,spiegaRiccar do Geminati, dir ettor e de LAn-ticaTer r adalgustor affinato,simileallamandor latostata,edallequalitnutr izionali indubbie, con un contenu-topr oteicodi18punti,contr ogli11del gr ano, e una composizione pr otei-ca davver o inter essante. La cooper a-tiva sta lavor ando inoltr e al fianco delr epar todigastr o-enter ologiadellO-spedale civile di Br escia pervalutar neilpotenzialecomealter nativaper chisoffr e di celiachia e di intoller anze. Lasper imentazione,avviataunannofa,simuovesuduelivelli:sanitar io,coitestsuipazientiaffettidaceliachia,eagr onomico,conlostudiodinuovevar ietcondottodalCr adiSantAn-geloLodigianoedalPar cotecnologi-copadanodiLodi,impegnatianchenellanalisigeneticaper ilmiglior a-mentodellar edditivit.Seminomo-nococcodaottoanni,concludeGe-minati, e posso dir e che una coltur adalla for te r esistenza ad avver sit, co-me la r uggine o le infestanti; pr oduceil30,40%difienoinpidavender esul mer cato e chiede poco concime, ilche compensa in par te le basse r ese r i-spetto ad altr i cer eali. Ser vir ebbe per uncambiodimentalit,necessar ioacr ear eunaver aepr opr iafilier apr o-duttiva, che unisca gli sfor zi individua-liegliinvestimentidiagr icoltor i,tr a-sfor mator iecommer cianti,dandovi-taaunver oepr opr iopr ogettodimar keting ter r itor iale. E.M.miglior amentoenellavalor izzazionedella pr oduzione nazionale di fr umen-to tener o e, in par ticolar e, nella car at-ter izzazionemer ceologicadelleva-r ietpicoltivatesulter r itor ionazio-naleedellenuovecostituzioniiscr itteal r egistr o nazionale, di cui identifica ilmiglior ambientedicoltivazioneelamiglior edestinazioneduso.Laso-pr avvivenza della coltur a del gr ano te-ner o nelle zone vocate, spiegano i r i-cer cator i del Cr a, dipende dalle inno-vazionie,quindi,daiselezionator i,chiamati a r ilasciar e genotipi r esisten-tiallemalattieeconunelevataeffi-cienza di utilizzo dellazoto.Delle30var ietvalutatenegliultimitr eanni,nellaclasseFPquellaconlapiampiacapacitdadattamentointuttigliar ealir isultatalaPR22R58,mentr elAubussonsembr alapiin-dicataper gliar ealidellItaliasetten-tr ionale. Tr a i fr umenti di qualit si se-gnalanoBologna(FF)per lar ealeNor d,mentr eAr ticocomeFBadattoa tutti gli ar eali malgr ado le oscillazio-ni di r esa negli anni.Illavor odelCr asiconcentr apoisuitr attamenti di difesa contr o le malattiecr ittogamiche, causa di per dite ingen-ti di pr oduzione e qualit della gr anel-la.Laconcentr azionedideossiniva-lenolo (DON) nella gr anella di fr umen-to tener o e dur o r appr esenta un par a-metr o di valutazione dei lotti commer -ciali,spieganoinfattidalCr a,ilcuicompito anche quello di for nir e agliagr icoltor iinfor mazionitecnicheedagr onomiche, com stato col pr oget-tointer r egionaleMicocer coor dinatodaRegioneLombar diaedaCr a-Qce(Unitdir icer caper lavalor izzazionequalitativadeicer eali)diRoma,chehavalutatoglieffettidellagr otecnicasullacontaminazionedaDON.Es-sendoir esiduicoltur alipr esentisulsuolo la pr incipale fonte dinoculo del-linfezione,letecnichedilavor azionedelsuoloelavvicendamentosvolgo-nounr uolor ilevante.Bastipensar eche i r ischi maggior i dinfezione si so-no r egistr ati nel caso in cui il fr umen-tosuccedeaunacoltur adimaisdagr anella, mentr e lar atur a ha pi voltedimostr atodicontener elafusar iosidellaspigaelecontaminazionidaDON r ispetto alla minima lavor azionee alla semina dir etta su sodo.Eleonora Marchiafava28-29spec.frumentoOK.qxp22-02-201111:29Pagina 29I SPECIALE II 30 I LOMBARDI AVERDE I FEBBRAIO 2011IAumentar e e qualificar ele pr oduzioni di maisp eret t a r o s emb r alastrada obbligata perch il maisitaliano possa restare sul mer-cato in modo competitivo, con-tr astando lagguer r ita con-cor r enza dei Paesi dellEstEur opa e nonostante i vinco-li str ingenti di natur a sanita-ria e agro-ambientale cui sonos ot t op os t ig lia g r icolt or i.Quello che la r icer ca deveadottare un approccio gene-tico alla produttivit, sostie-ne Alberto Verderio, dellUnitdi Ricer ca perla Maiscoltur adel Cr a di Ber gamo, con lo-biettivo di accrescere le cono-scenze scientifiche e tecnolo-effetti dir etti e dr ammaticisulla composizione chimicadelle car iossidi, perfor ma,colore, struttura, caratteristi-che fisiche. Ben not i sono imais bianchi, i mais vitr ei e ilpop-cor n, peresempio. Neltempo si sono ottenuti maisspeciali con pr ecise destina-La qualit il futurodel nostro maisPI PRODUTTIVO E QUALIFICATO: PERCOMPETERE CON I PAESIDELLEST, IL MAISITALIANO DEVE AVEREUNA MARCIA IN PI. LOBIETTIVO CHE SI PONELA RICERCA, COME SPIEGAALBERTO VERDERIO DEL CRA DI BERGAMOPr esentedaoltr eunsecolosulter r itor iopr ovinciale,ilcon-sor zioagr ar iodiCr emonavanta str uttur e e tecnologieallavanguar dia,chegliconsentonodisvolger eunr uolopr imar ionellavalo-r izzazionedellevar iefilier eagr icole, ivi compr esa quel-lamaidicolachequicontasuben80milaettar i,quasiun ter zo dellinter a super fi-cier egionalededicataaquesta coltur a. Inoltr e, se sipensacheCr emonalacapitale del latte italiano,utilizzatoper lopiper lepr oduzionidiGr anapada-no e Pr ovolone, ma anchelater zapr ovinciasuinicolaitaliana, r isulta evidente co-meilmais,pr incipedeice-r eali,possaesser eilver opr otagonistadellafilier azootecnica.Ilmaispernoi una mater ia pr ima fon-damentale,affer maPaoloNolli,dir ettor edelConsor -zio, avendo un mangimifi-ciochepr oduceoltr edue-Nel pieno cuore della filiera zootecnicaIL CASO VIRTUOSO DELCONSORZIO AGRARIO DICREMONA, DOVE SICONCENTRA UN TERZODELLA SUPERFICIEREGIONALE A MAIS. SENZA DIMENTICARELERBA MEDICA, CHE INCAMPO E NEI MANGIMI HA UN RUOLO IN CRESCITAgiche dei pr ocessi pr odutti-vi del mais permiglior ar neadattabilit e qualit. Il passosuccessivo quello del trasfe-r imento delle infor mazioniacquisite in prodotti commer-ciali innovativi. Il mer catomondiale evidenzia una sem-pr e pi mar cata segmenta-zione tr a commodity e par ti-te a valor e aggiunto, in cui laqualit perdestinazione du-so gioca un r uolo fondamen-tale. Ver der io ce ne delineail quadro generale, da cui emer-g eun a mp ioven t a g liod ioppor tunit perla filier a delmais italiano. Nella specie esiste una gran-de var iabilit genet ica concentomilatonnellatedimangime allanno destinatoai bovini, non solo della no-str apr ovincia.For tediquestavocazione,ilCon-sor zioingr adodioffr ir eal settor e una vasta ser ie diser vizi.Ilr uolosvoltosto-r icamentedalconsor zio,continua Nolli, quello delr itir o del pr odotto, con unacapacitdiammassoespr essadaunar etecapil-lar edipuntidir itir ocosti-tuita da pi di venti agenziee quattr o filiali dir ette, mol-to vicino quindi alle aziendeagr icolepr oduttr ici.Gr azieancheallacapacitpr odut-tivadegliessiccatoi,ilmaisFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: lEuropa investe nelle zone ruraliPSR 2007-2013 Direzione Generale AgricolturaFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: lEuropa investe nelle zone ruraliPSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura30-32spec.maisOK.qxp22-02-201111:32Pagina 30I GRANDI COLTURE Izioni duso attr aver so alter a-zioni nella composizione del-lamido e delle pr oteine del-la cariosside, e altri per carat-ter i genetici complessi, qua-li: mais w axy, mais am yloseextender, mais dolce , maishigh lysine, mais ad alto olio,mais alto olio alto oleico emais high protein . Anche nel-le par tite di mais nor maliesistono molteplici differ en-ze. Vi sono poi alcune par ti-te di mais con una extr a-uti-lit duso, che le r ende clas-sificabili nelle categorie ad ele-vato valore aggiunto, con filie-r e di pr oduzione tr acciatee specifiche r eti di commer -cializzazione a livello interna-zionale. Fatta questa premes-sa, passiamo allanalisi dellevarie sementi per filiera. Quelladel mais alimentar e, sostie-ne Ver der io, ha costituito inItalia la pr ima applicazioneoperativa della strategia basa-ta sulla promozione della qua-lit duso. I molini si sono tr o-vati a farfr onte a una nuovadomanda di alimenti gluten-free sostitutivi dei prodotti dafr umento, di alimenti diete-tici ad alto contenuto di com-posti bio-attivi, salutistici efunzionali.Tutte cir costanzealla base della recente tenden-za a una for te specializzazio-ne di tutti i contr ibutor i dellafood-chain alimentare e dellor o coor dinamento in filier edi pr odotto for temente nor -mate e contr attualizzate, ingr ado di r ealizzar e un sensi-bile valor e aggiunto e di r idi-str ibuir lo lungo linter a filie-r a. La par te del leone per svolta ancora dal mais per la-limentazione del bestiame, dicui Ver der io delinea gli ulti-mi sviluppi. In gener ale ,spiega, il compar to mangi-mistico sembra essere in evo-luzione: il set t or e in cui simacinava tutto ora pi atten-to alle differ enze tr a le par ti-t e e q uin d i a llat r a ccia b i-lit d ellema t er iep r ime.Ultimamente si stanno crean-do filiere di produzione di maisa basso linoleico per lalimen-tazione del suino pesante, cheassicur ano vantaggi appr ez-zabili a un settor e str ategiconel nostr o agr oalimentar e.Inoltr e, perlalimentazionedelle galline ovaiole, si sonodiffusi mais color ati, r icchi dibetacarotene e con endosper-ma a frattura vitrea, come quel-li in grado di aumentare le resee la qualit delle uova: par titedi mais con queste car atter i-stiche spuntano prezzi miglio-ver devieneessiccatoperesser epoiadeguatamentestoccato peril tempo neces-sar ioagiunger eallesuc-cessive fasi di tr asfor mazio-neinfiocchi,mangime,ecc.Vantiamopoiunlabo-r ator iodianalisiallavan-guar diasulqualeabbiamofatto un gr osso investimen-to e di cui andiamo par tico-lar mentefier i.Gr azieaquesta str uttur a e allimpie-go di tecnologie innovative,siamo in gr ado di ver ificar ein tempo r eale la pr esenza omenodiaflatossine;quisisvolgonoinoltr eanalisipicomplesseasecondadellenecessit,conlobiettivodella massima r iduzione deitempie,quindi,delleffi-cienza. Sul fr onte dei pr ez-zi,lapoliticaadottatami-r ataacontener eleconse-guenzedellalor ovolatilit.Noioffr iamoagliagr icol-tor i dei contr atti dove la de-ter minazionedelpr ezzoottenutadaunamediachemetta al r ipar o confer enti eConsor ziodalleeccessivefluttuazioni che in questi ul-timiannihannocar atter iz-zato il mer cato. Un occhiodi r iguar do anche alla valo-r izzazionedellepr oduzionicer ealicolelocali.Perquantor iguar dailfr umen-to, dice ancor a il dir ettor e,potr ebbeesser eestesoinfutur o ad altr i cer eali.Accantoalmais,negliulti-mitempianchelerbame-dica hadestatointer essecome alter nativa r edditualeper gliagr icoltor i,conunapr oduzionepassatadai70mila quintali del 2009 ai 120miladel2010.Anchesul-ler bamedicacunbeldi-abbiamo deciso di valor iz-zar e la pr oduzione di gr anodur o,siaquantitativamen-te,siaqualitativamente,at-tr aver sounaOr ganizzazio-nediPr oduttor i,denomi-nataO.P.Cer ealidItalia,che ha stipulato un accor doper lafor nitur adimater iapr imaallaBar illa.Sitr