Accoglienza e corresponsabilità nella gestione del conflitto

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Accoglienza e corresponsabilità nella gestione del conflitto La procedura di lavorazione dei casi di discriminazione razziale

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Accoglienza e corresponsabilità nella gestione del conflitto. La procedura di lavorazione dei casi di discriminazione razziale. PRASSI PER LA TRATTAZIONE DEI CASI DI DISCRIMINAZIONE. istruttoria da parte del i livello (contact center) del soggetto locale azione - PowerPoint PPT Presentation

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Accoglienza e corresponsabilità nella gestione del conflitto

La procedura di lavorazione

dei casi di discriminazione razziale

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PRASSI PER LA TRATTAZIONE DEI CASI DI DISCRIMINAZIONE

• istruttoria – da parte del i livello (contact center)– del soggetto locale

• azione – da parte del secondo livello (Direttore, Dirigente,

Funzionari UNAR)

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ITER DELLA SEGNALAZIONE• Il caso giunge al I livello dai seguenti canali:

Numero Verde 800 90 10 10Sito Web www.unar.itPosta elettronica dell’UNAR Rassegna stampa – Monitoraggio Siti Web

• Il caso giunge al Soggetto locale da– Segnalazione diretta allo sportello– Invio dall’UNAR– Altro (?)

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Ambiti e contestiCasa: Affitto – acquisto –

agenzie immobiliari – case popolari – condomini e vicini

Lavoro : Accesso all’occupazione – condizioni lavorative – condizioni di licenziamento – retribuzione – mobbing con aggravante – accesso alla formazione – colleghi

Scuola istruzione: personale scolastico – studenti – genitori

Salute: Ospedale – pronto soccorso – ASL - specialisti

Trasporto pubblico: Personale di servizio – azienda di trasporto – altri utenti

Forze dell’ordine: Polizia di stato – carabinieri – Polizia municipale

Erogazione servizi da enti pubblici: servizi anagrafici – servizi socio assistenziali – altro

Erogazione servizi da pubblici esercizi: bar – discoteca – ristorante – altro

Erogazione servizi finanziari: mutui – prestiti – finanziamenti – polizze assicurative

Mass Media: stampa – TV – radio – internet

Vita pubblica: politica – scritte xenofobe – spazi pubblici – aggressioni

Tempo libero: associazioni – sport – spettacolo

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CasaIn questo ambito sono inserite tutte le segnalazioni correlate al tema dell’affitto o dell’acquisto dell’abitazione (compresi i rapporti con intermediari come le agenzie immobiliari), alla partecipazione a bandi pubblici per l’assegnazione di case popolari, nonché problematiche sorte nella relazione con condomini e vicini di casa

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• Un iracheno vive con la famiglia in un Residence. Altri due inquilini italiani lo insultano, lo minacciano e tentano di creare problemi chiamando poi le Forze dell’Ordine al fine di ottenere l’allontanamento della famiglia di stranieri e far subentrare nell’appartamento il figlio di uno dei due italiani. L’UNAR interviene contattando il responsabile del Residence e invitandolo a mediare il conflitto. Dopo questo intervento le aggressioni cessano e il caso – d’accordo con il segnalante – viene chiuso

• Una marocchina sposata con un pakistano aspetta un figlio e cerca casa a Torino ma tutti – agenzia immobiliare compresa - le dicono “non affittiamo agli stranieri”. L’UNAR interviene contattando il responsabile dell’agenzia che – in un primo tempo - si giustifica dicendo che l’unica casa utile per la segnalante era di proprietà di una signora che non vuole affittare a stranieri. Poi però si dice disponibile a ricevere di nuovo la segnalante, le chiede scusa e si impegna a trovarle una casa.

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LavoroIn questo ambito ricadono: azioni di mobbing (violenze verbali, fisiche, psicologiche reiterate); difficoltà di accesso al lavoro (richiesta della cittadinanza italiana o conoscenza della lingua italiana come madrelingua o annunci di ricerca di personale che escludono alcune categorie, …); condizioni lavorative particolarmente gravose; condizioni di licenziamento in contrasto con le norme di tutela dei lavoratori; difficoltà di relazione con i colleghi.

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• Il segnalante lamenta che su un sito di un’agenzia interinale c’è un annuncio in cui tra i requisiti per accedere al posto di lavoro si richiede che la persona sia “bresciana di nascita”. L’Ufficio predispone nota all’agenzia al fine di invitarla a non pubblicare inserzioni discriminatorie. L’agenzia risponde e si scusa per il disagio.

• Il segnalante è destinatario di offese razziste da parte dei colleghi. In questo caso l’Ufficio non deve intervenire perché il I livello riesce a eliminare la discriminazione aiutando la vittima ad avere un sereno colloquio con i colleghi e con il datore di lavoro.

• Un sindacalista di colore viene aggredito con epiteti razzisti durante alcuni normali controlli sulla sicurezza in un cantiere. L’Ufficio predispone ed invia una nota di reato alla Procura competente e una nota d’informazione e di solidarietà alla categoria della vittima.

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Erogazione servizi finanziari

La categoria raccoglie le segnalazioni relative ad atti discriminatori nella concessione di prestiti, mutui, finanziamenti, polizze assicurative.

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• Un segnalante rumeno lamenta che una compagnia di assicurazioni applica tariffe più alte rispetto ai cittadini italiani. L’operatore verifica inserendo nel modulo on line diverse cittadinanze di potenziali contraenti e accerta che la tariffa viene maggiorata rispetto a quella italiana quando viene indicata la cittadinanza romena. L’UNAR invia una nota alla compagnia di assicurazione. Questa risponde dichiarando che le differenziazioni delle proprie tariffe ed i relativi premi di polizza sono determinati in base a valutazioni di carattere esclusivamente tecnico/statistico senza che possa esistere una tariffa fondata univocamente sullo “stato di cittadinanza” o, tantomeno, sul fatto che sia rivolta a cittadini romeni. L’UNAR avvia una serie di contatti con l’ISVAP e l’ANIA al fine di costituire un comitato tecnico congiunto che, in base ai compiti istituzionalmente affidati all’Ufficio dal D. Lgs. n. 215/2003, proceda alla definizione di un codice di condotta in materia di polizze RCA

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TrasportiSono qui raggruppate le segnalazioni che denunciano eventi discriminatori che a volte si spingono fino alla mancata fornitura del servizio ai danni di utenti stranieri da parte del personale del servizio di pubblico trasporto

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• L’UNAR apprende dalla stampa che una persona straniera è stata vittima di un comportamento razzista all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) da parte di una guardia addetta al controllo, tanto che non ha potuto imbarcarsi. L’UNAR invia una nota scritta all’ENAC (che sta conducendo delle indagini in merito), per avere maggiori informazioni a riguardo. L’ENAC risponde che il dipendente responsabile di tale comportamento è stato sottoposto a procedimento disciplinare.

• Una associazione lamenta che l’azienda dei trasporti ha soppresso una fermata in prossimità di un campo Rom costringendo queste persone a lunghe camminate a piedi. L’UNAR invia una lettera all’azienda e per conoscenza all’ Assessore alla mobilità e trasporto pubblico locale, per chiedere chiarimenti e spiegazioni sulla soppressione della fermata. L’azienda comunica che verrà effettuato un sopralluogo tecnico con gli Enti competenti per verificare la possibilità di creare le condizioni idonee all'effettuazione della fermata in completa sicurezza

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Scuola ed istruzione A questa categoria sono

riconducibili i casi che segnalano atti discriminatori nei confronti di utenti stranieri (studenti e genitori) da parte del personale della scuola ; contrasti tra alunni e/o le loro famiglie; questioni inerenti al riconoscimento del titolo di studio

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• Due facilitatori linguistici sottopongono all’UNAR un'analisi-denuncia riguardo ad un libro predisposto per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri; nel testo è presente un'unità didattica su "gli zingari" , dove compaiono i soliti stereotipi. L’UNAR invia una lettera all’editore il quale risponde giustificandosi ma rendendosi disponibile a un incontro con i segnalanti.

• Un ragazzino di origine colombiana che frequenta la II media viene aggredito da un gruppo di compagni. Per difendersi ferisce un ragazzo che finisce all’ospedale. Della vicenda parlano i giornali e anche il sindaco dichiara che è tutta colpa del ragazzo colombiano già autore di altre risse. La madre del ragazzo contatta il sindaco il quale smentisce di aver mai detto ciò che è stato riportato dai giornali. Il ragazzo viene indagato per lesioni. Il suo avvocato però è intenzionato a sporgere querela per razzismo contro i compagni. L’UNAR invia lettera all’avvocato assicurando assistenza ove lo ritenesse opportuno.

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Salute

Questa tematica raccoglie i casi che segnalano episodi di discriminazione per la fruizione dei servizi sanitari, pubblici e privati, da parte di pazienti stranieri

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• Due volontarie ospedaliere segnalano di essersi recate a visitare un bambino bosniaco di 8 anni ricoverato in ospedale. Sono andate a parlare con il medico di turno e questi avrebbe detto: " i rom sono recuperabili entro i quattro anni di età; da quattro anni e un giorno vanno tutti ammazzati. I rom dopo i quattro anni sono delinquenti, criminali e ladri “

• Il segnalante ha condotto al pronto soccorso la sua compagna che viene inserita in lista d’attesa. Sentendo questa forti dolori, il segnalante chiede per due volte l’intervento dei sanitari. Alla terza si sente rispondere da una infermiera: ” ci manca pure questa marocchina”.

• L’UNAR apprende dalla stampa che un parlamentare ha fortemente criticato il provvedimento preso da un ospedale di apporre nelle corsie dei cartelli in inglese e in arabo definendo questa misura "Un abuso ai danni non solo dell'identità culturale italiana, ma anche di altre etnie che potrebbero sentirsi escluse". L’UNAR ha invece ritenuto positiva questa iniziativa

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• Due associazioni denunciano che una giovane ucraina sarebbe stata esclusa dalla lista di attesa per il trapianto perché ha il visto scaduto da una settimana. L’UNAR invia lettera al Direttore sanitario per avere informazioni. Nella risposta si danno informazioni tecniche e si comunica che la paziente è stata trasferita in altro ospedale più idoneo per trapianto

• L’UNAR raccoglie dalla stampa alcune critiche contro l'apertura di un ambulatorio ostetrico per donne immigrate. L’UNAR invia una lettera al Direttore Generale della ASL per chiedere chiarimenti sull'iniziativa. Nella risposta si chiarisce che l'iniziativa non aveva alcun fine discriminatorio ma solo di facilitare l’accesso delle donne immigrate alle cure mediche.

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Forze dell’ordine Vengono qui inserite le

segnalazioni di episodi discriminatori compiuti dalle forze dell’ordine a danno di cittadini stranieri ( controllo eccessivo nei confronti di determinate persone, spesso legato a stereotipi e luoghi comuni; difficoltà di dialogo e comprensione)

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• Il chiamante è stato fermato da un pattuglia della polizia di stato mentre guidava l’auto. Gli agenti lo avrebbero trattato male, spintonato ed insultato; una volta controllati i documenti ed accertata la sua nazionalità marocchina, hanno deciso di portarlo in Commissariato insieme all’amico che era con lui. Qui, durante l’interrogatorio sarebbe stato colpito violentemente alla testa e sulle braccia. Alla richiesta di rispetto dei suoi diritti gli sarebbe stato risposto: “qui non hai diritti pezzo di m… “. Sostiene che è sparito il suo cellulare e la somma di 280 Euro.

• La chiamante si trovava insieme ad alcuni amici in un parco. Mentre stava lì, alcuni vigili urbani avrebbero fermato un ragazzo indiano sospettando che stesse rubando un auto. La segnalante è intervenuta a sua difesa. Due vigili in borghese si sono avvicinati a lei, l'hanno presa per un braccio e strattonata; hanno cominciato ad offenderla: "Brasiliana di m… ecc.” Le hanno fatto firmare un verbale per aver ostacolato il loro lavoro e le hanno detto di cercarsi un avvocato. La segnalante si è spaventata molto perché non conosce nessun avvocato e teme di incontrare difficoltà per il rinnovo del permesso di soggiorno.

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Erogazione servizi da enti pubblici

Vengono qui inserite le segnalazioni di episodi discriminatori compiuti da personale degli Enti Pubblici (Comuni, Regioni, ecc.) nell’erogazione dei propri servizi (servizi anagrafici, concessione della residenza, difficoltà di iscrizione dei minori nelle scuole di infanzia, ecc.)

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• L'assessore ai servizi sociali propone di assegnare alcuni alloggi pubblici ad affitto calmierato a residenti nel comune da 50 anni. L’UNAR invia una lettera al Sindaco, il quale risponde specificando che non è stato fatto alcun atto amministrativo in tal senso.

• L’UNAR intervenendo sul Comune riesce a far sì che una coppia (marito italiano e moglie moldava) possano rientrare in un bando per l’assegnazione di un bonus per l’acquisto della prima casa facendo eliminare il requisito di cittadinanza italiana.

• All’UNAR viene segnalato il regolamento per accedere agli asili nido comunali nel quale, per formare la graduatoria, si assegna un punteggio per ogni anno di residenza nel comune. L’UNAR redige un parere in cui specifica che tale regolamento è discriminatorio e lo invia al comune

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Mass Media Questo ambito raccoglie le

segnalazioni relative a presunte discriminazioni messe in atto su carta stampata, televisione, radio, internet (connotazione dell’etnia nella relazione dell’evento; risonanza mediatica data all’evento; pubblicazione di notizie che si basano su stereotipi e non presentano i fatti in modo obiettivo; uso non corretto della terminologia; accostamento nella medesima pagina di articoli sul terrorismo e sull’immigrazione, sulla criminalità e fenomeno migratorio, ecc…)

                             

             

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• Il segnalante denuncia alcuni commenti razzisti riportati in un sito web. In seguito all’invio del caso alla Polizia Postale, il link è stato rimosso.

• La segnalante fornisce all’UNAR i link di diversi gruppi che inseriscono contenuti a carattere discriminatorio su Facebook, pieni di espressioni offensive verso diversi credi religiosi, in particolare verso gli ebrei e i mussulmani. In seguito alla segnalazione l’Ufficio effettua un controllo dei gruppi indicati. Avendo rinvenuto un gran numero di commenti a sfondo razzista, antisemita e islamofobo l’UNAR invia una segnalazione alla Polizia Postale. Dopo alcuni mesi l’Ufficio constata l'effettiva rimozione dal social network dei link segnalanti.

• Viene segnalata all’UNAR la presenza di annunci di ricerca lavoro su un settimanale dove si richiede la cittadinanza italiana per lo svolgimento di attività lavorative di tipo generico nella ristorazione. L’UNAR invia una lettera al direttore del settimanale. Questi , comunica alla propria redazione incaricata della rubrica di valutare attentamente ogni richiesta di inserzione per evitare in futuro qualsiasi annuncio che possa avere un contenuto discriminatorio.

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Vita pubblicaSegnalazioni che presuppongono un rapporto di estraneità tra soggetti occasionalmente presenti sullo stesso luogo pubblico. Inserite anche le segnalazioni riguardanti: - manifesti elettorali- dichiarazioni di esponenti

politici - scritte a sfondo razziale e

xenofobo- aggressioni

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• L’assessore regionale all’immigrazione, durante un intervista, propone di usare il mitra per arrestare i flussi migratori dall’Africa del Nord

• Sulla serranda di una macelleria islamica compaiono scritte xenofobe. Il proprietario le rimuove ma l’UNAR, che ha acquisito la notizia dalla stampa, invia alla vittima una lettera di solidarietà.

• Il segnalante dice di aver parcheggiato il suo furgone nel posto riservato per lo scarico di merci, davanti a una gelateria. Per questo è stato aggredito dal titolare del negozio. L'uomo prima gli ha spaccato il finestrino del furgone e successivamente ha aggredito anche lui, rivolgendogli degli insulti del tipo: “Arabo di m…, marocchino di m…, vattene via........non puoi parcheggiare qui”.

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Tempo liberoLa tematica comprende le segnalazioni riguardanti contesti di vita comunitaria quali la partecipazione ad associazioni,attività sportive, di intrattenimento (difficoltà di accesso in luoghi di ritrovo; esclusione di persone straniere da una competizione sportiva; …)

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• Una squadra dilettantistica composta da rumeni è solita allenarsi e disputare il campionato locale nel campo sportivo di un piccolo Comune. Cambia il sindaco e alla squadra viene negato tutto ciò adducendo come motivo che il campo non è più libero e già troppo utilizzato. Il presidente dell’ Associazione sportiva rumena scrive una mail all’UNAR perché ritiene che la sua squadra venga discriminata in quanto composta solamente da rumeni. Il Direttore contatta il Sindaco.  

• Durante una partita la tifoseria rivolge cori razzisti all’indirizzo di un giocatore di pelle scura.

• Il giocatore bosniaco xxx non può giocare nel campionato di calcio di serie B perché le norme interne della federazione lo negano. L’avvocato inoltra ricorso al giudice civile ottenendo una sentenza favorevole al calciatore e viene quindi rimossa la discriminazione.

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COSA FARE

1 (R)ACCOGLIERE LE SEGNALAZIONI2 OCCUPARSI DELLE SEGNALAZIONI3 Non siamo né un centro d’ascolto né uno

sportello immigrati4 Siamo piuttosto un luogo di mediazione di

conflitti culturali

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LA SEGNALAZIONE: gli elementi da raccogliere

• Quando• Dove• Chi è il responsabile (indirizzo,telefono)• Perché• Testimoni• Azioni intraprese: legale, ente, sindacato, forze

dell’ordine etc…• Se in possesso di documenti relativi al caso da

allegare all’evento• Cosa si aspetta dal nostro servizio

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COME OCCUPARSI DELLA SEGNALAZIONE Acquisire informazioni

raccogliendo documentazione dalle persone interessate- contattando altri soggetti coinvolti (avvocati, colleghi,

testimoni,….)- contattando, previa autorizzazione del segnalante, il presunto

autore della discriminazione per chiedere la disponibilità a fornire la sua versione dell’accaduto.

- facendo una ricerca delle notizie collegate alla segnalazione eventualmente già pubbliche (stampa, internet …)

- facendo una ricerca di eventuali sentenze, leggi, delibere, regolamenti inerenti al caso

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COME OCCUPARSI DELLA SEGNALAZIONE

Intervenire per rimuovere la discriminazione

- Fornendo informazioni, orientamento e, se necessario, supporto psicologico.

- Accompagnando le vittime delle discriminazioni nel percorso di conciliazione attraverso attività di mediazione tra le controparti.

- Accompagnando le vittime delle discriminazioni nel percorso giurisdizionale, qualora esse decidano di agire in giudizio per l'accertamento e la repressione del comportamento lesivo.

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ALTRI SOGGETTI CHE SI POSSONO COINVOLGERE

• Associazioni di legali (l’UNAR ha stipulato alcune convenzioni)

• Sindacati• Associazioni di categoria• Consigliera di parità• OSCAD (Osservatorio per la sicurezza

contro gli atti discriminatori)• Linea Amica• Ordine dei giornalisti

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L’UNAR INVIA LA SEGNALAZIONE AL SOGGETTO LOCALE

- Per raccogliere elementi reperibili solo territorialmente che permettano un’azione di rimozione dell’UNAR (per esempio: documenti o regolamenti delle istituzioni locali, scritte razziste e manifesti, rassegna stampa locale)

- Per fornire al segnalante la possibilità di parlare di persona con un operatore

- Per favorire attività di mediazione direttamente sul territorio contattando e incontrando direttamente la controparte.

- In presenza di discriminazioni istituzionali poste in essere da amministrazioni pubbliche vigilate, partecipate o controllate dall'Amministrazione che ha istituito il Centro/Osservatorio, ad esempio una ASP comunale, una ASL nel caso degli osservatori regionali, ecc.

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IL SOGGETTO LOCALE INVIA ALL’UNAR LA SEGNALAZIONE

• Quando il “rango” o la “fisionomia” o la “competenza” del soggetto responsabile della discriminazione induca a ritenere preferibile che l’interlocutore non sia un soggetto locale ad esempio discriminazioni istituzionali poste in essere da Enti previdenziali o altri Enti nazionali, ecc.

• Quando il caso di cui ha avuto notizia non è di propria competenza territoriale. Gli eventi apparsi su mass media nazionali sono già monitorati dall'UNAR.

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CONCLUSIONE DELL’ISTRUTTORIA

• L’istruttoria si conclude – O con la chiusura del caso già al I livello– O con il monitoraggio se si tratta di un caso

giudiziario– O con la trasmissione al Direttore con

proposta (e) di tutela