Accalappia Buone Pratiche

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Promuovere il benchlearning interno ed esterno, pianificato su temi chiave dell'Istituto, coinvolgendo gli stakeholder interni ed esterni, utilizzando risorse interne ed esterne disponibili (limitando al massimo i costi), potenziando la collaborazione interna (fare sistema) anche attraverso il lavoro di gruppo.

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L’Accalappia Buone Pratiche - Benchlearning interno ed esterno

Circolo Didattico di Conselve (PD)

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I problemi affrontati

L’utilizzo non strutturato di buone pratiche interne ed esterne esistenti

su temi chiave dell’Istituto.

L’area di miglioramento è stata rilevata tramite brainstorming del

Gruppo Autovalutazione e Sviluppo (GAS) in fase di autovalutazione

e intendeva tenere conto di esigenze/aspettative interne (personale)

ed esterne (partner istituzionali e non).

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Le soluzioni adottatePrevedere e realizzare un iter per la diffusione di buone pratiche interne ed esterne e applicare lo stesso ad alcuni temi chiave dell’Istituto, hanno consentito di:- coinvolgere in misura rilevante il personale:1 Dirigente -74 docenti (70%)- 13 Ata (44%); 265 alunni (26%) per la sperimentazione su “la qualità in classe”; gli esterni: 173 Genitori e 6 esperti per “la qualità in classe”;- Mettere in atto azioni di supporto o di correzione in itinere (Rete interna), ai vari livelli e a cura dei diversi soggetti, ogni qual volta si siano rese necessarie, per il raggiungimento degli esiti attesi;- integrare efficacemente le azioni e le risorse;- valorizzare le competenze esistenti attraverso l’individuazione delle competenze dei team e la loro utilizzazione;- porre in evidenza l’utilità del percorso per la soluzione di problemi sentiti dai docenti (qualità come risorsa per situazioni critiche riconosciute);- favorire la consapevolezza e la diffusione del grande patrimonio di positive esperienze-competenze generalizzabili, da riutilizzare con i necessari adattamenti.

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I risultati raggiunti- Realizzazione di procedura e linee guida per buone pratiche interne ed esterne.- Applicazione degli iter procedurali ai due temi chiave previsti (La comunicazione dei risultati dei progetti di plesso agli stakeholder; Ambiente, scuola e cittadinanza consapevole. Cosa facciamo noi?).- Realizzazione dei due progetti sopraccitati con isorisorse coinvolgendo tutti i componenti le rispettive commissioni (B. pratiche interne).- Realizzazione del progetto di sperimentazione “La qualità in classe” nelle articolazioni/azioni previste coinvolgendo anche più classi/sezioni rispetto alle previste (B. pratiche esterne).- Realizzazione del progetto “Documentare per crescere” come avvio ad un sistema strutturato di documentazione multimediale nei plessi e nel Circolo (B. pratiche interne).- Coinvolgimento di tutti i soggetti interni ed esterni previsti.- Presentazione (tramite giornate di studio) dei risultati del Piano di miglioramento agli stakeholder interni ed esterni: valutazione positiva 100%.- Riconoscimento dell’utilità del percorso e dei suoi risultati per affrontare la situazione critica della Scuola (tagli, riforma, crescenti e diversificate esigenze degli alunni, delle famiglie e della società): 100% valutazione positiva in Collegio Docenti.

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I fattori di successo

- L’efficace gestione dell’integrazione delle azioni e la “tenuta” dei responsabili ai vari livelli (con puntuali verifiche in progress e finali).- La diffusione della cultura della qualità negli anni, progressivamente consolidata ed estesa dalla dimensione organizzativa a quella più specifica della professionalità docente (La Qualità in classe).- I report prodotti ai vari livelli di responsabilità, oltre ad evidenziare il raggiungimento degli obiettivi previsti, hanno individuato le aree di miglioramento e le proposte di sviluppo nel breve termine.- La valutazione/revisione del Piano con relative “misure”, “apprendimento”, “miglioramento”, sono stati utili suggerimenti per l’implementazione dello stesso.- L’accresciuta soddisfazione del personale docente in controtendenza rispetto al clima generalizzato di negatività che investe la Scuola: da 76% a 83% (grado di soddisfazione espressa dai docenti nei questionari).

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Le criticità incontrateL’aspetto più problematico è risultato connesso alla difficoltà di coniugare azioni-tempi di alcune parti del Piano (progetto “La qualità in classe”) con le incertezze/trasformazioni nell’assetto normativo e regolamentare; le difficoltà stesse sono state, in ogni caso, presentate e recepite ai vari livelli come opportunità per affrontare le novità della “Riforma” e le criticità connesse attraverso:- la coesione interna;- l’utilizzo di modalità/strumenti funzionali alle esigenze degli alunni;- la razionalizzazione/ottimizzazione delle risorse sempre più limitate. In particolare la revisione in progress dei tempi è stata una scelta determinata dalla volontà di attuare la parte più delicata e sensibile del progetto (la sperimentazione delle azioni di miglioramento della professionalità docente in classe) in un periodo in cui gli attori (docenti e alunni) potevano essere nelle migliori condizioni per ottenere i migliori risultati possibili.

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Per informazioni

Responsabile del Piano: Catterina Pasqualin (Dirigente Scolastico)

Referente del Piano: Roberto Chiaretto (Coll.DS e Resp.Qualità dell’Istituto)

Tel. 049-5384153Fax 049-5385147

E-mail Istituto: [email protected] web Istituto: www.circolodidatticoconselve.it

Per i dettagli del Piano di miglioramento si rimanda alla pagina

www.circolodidatticoconselve.it/Autovalutazione/buone_pratiche_progetto.html