Buone pratiche corsisti

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Buone pratiche M.Giuseppina Staderini 25 giugno 2013

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Buone pratiche

M.Giuseppina Staderini25 giugno 2013

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E’ l’ultimo anno di un grande progetto triennale, nazionale

interessante e necessario individuare alcune “buone pratiche”

per rendere evidenti i risultati

dal vostro punto di vista

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Un punto di vista prezioso perché voi siete il progetto: corsisti-tutor

Le buone pratiche mettono in risalto

quanto voi avete fatto e aggiunto con la vostra personale professionalità

al progetto stesso

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Come trovare “buone pratiche”?Quali sono rispetto al PON?

Gli indicatori che definiscono una buona pratica

sono vari e diversi secondo i fini del progetto

ve ne mostriamo alcuni per discuterne insieme

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RiproducibilitàValutabilitàInnovativitàSostenibilitàRadicamento

Uno stesso sguardo selettivo perCorsisti e Tutor

Alcune differenze legate al ruolo

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Gli indicatori “indicano”, orientano lo sguardo selettivo le “rilevanze”.

Non si tratta di una griglia con domande a cui rispondere :

indicano cosa cercare, come ripensare,….

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Pensate quali azioni, eventi, momenti, caratteristiche della vostra esperienza si

avvicinano ai punti di vista propostiE

fate largo anche ai vostri successi entusiasmi osservazioni stupori

non risposte a domandema

“euristica narrativa”che segue alcuni fili orientativi

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Non è necessario che ogni indicatore sia completamente soddisfatto

perché Ie vostre esperienze siano definibIli come “buone pratiche”

ma….soprattuto una

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Pensate se l’esperienza con gli studenti è riproducibile in situazioni e ambienti analoghi a quelli in cui l’avete realizzata; se l’esperienza con gli studenti è stata condizionata, orientata dal lavoro svolto con i colleghi del corso e col tutor.E’ riproducibile il collegamento con altri docenti della scuola (solo se si è verificato).

Se i risultati sono esclusivamente legati a situazioni particolari, non riproducibili in altre classi e contesti simili non può dirsi che le azioni intraprese siano “buone pratiche” anche se ottime esperienze.

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Pensate se l’esperienza sviluppata con gli studenti è stata orientata a dimostrare il grado di raggiungimento di alcuni obiettivi e di alcuni risultati chiave, ripensate anche attraverso quali riscontri oggettivi quantitativi e/o qualitativi.Pensate quali aspetti del corso vi hanno aiutato e sono stati signficativi a questo proposito.

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Pensate se sono stati utilizzati strumenti, trovate soluzioni o usate in modo alternativo le conoscenze già possedute per migliorare i livelli iniziali degli studenti.Pensate se il lavoro con i pari sia stato importante a questo proposito.Inoltre riflettete se le stesse osservazioni possono essere attribuite anche alla vostra professionalità.

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Pensate se ci sono buone possibilità che i risultati raggiunti si mantengano nel tempo anche dopo la chiusura del progetto e delle azioni di sostegno previste dalla formazione. In prospettiva pensate che la continuità e la stabilità di aspetti innovativi si manterranno sia in voi, sia negli studenti. Pensate se il lavoro con i pari sia stato importante a questo proposito.Esprimete quali sono le ragioni a sostegno di tali convinzioni.

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Pensate se il valore aggiunto che avete riscontrato nella vostra esperienza (sia di insegnamento che di formazione professionale) potrà generare nuovi livelli di coinvolgimento per esperienze simili a livello della scuola di appartenenza o nel territorio.Esprimete quali elementi vi fanno sostenere tali affermazioni.