Accade all’ · Parlamento europeo. Importante sarà da questo punto di vista la posizione finale...

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settimana dal 16 al 20 marzo 2015 resoconto della settimana 9 al 13 marzo 2015 Accade all’ UE 253 Bollettino d’informazione sulle attività delle Istituzioni Comunitarie

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se t t imana dal 16 al 20 marzo 2015 r e s o c o n t o d e l l a s e t t i m a n a 9 a l 1 3 m a r z o 2 0 1 5

Accade all’UE n° 253

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L a s f i d a d e l T T I P , i l C o n s i g l i o e u r o p e o

Giovedì prossimo nuova riunione a Bruxelles dei Capi di Stato e di Governo europei. Sul

piatto vari dossier dall’Unione dell’energia alla sfida terrorista, l’Ucraina, la Libia, lo

stato dei rapporti col Governo greco, il TTIP.

Un contesto ancora incerto per quanto riguarda cosa emergerà dall’incontro, proprio

nel momento in cui sono riunite - per la prima volta da anni – condizioni ideali per il

rilancio della crescita.

Ma pesa su tutto la difficoltà a trovare la quadra con il Governo Tsipras, che sta

provocando tra l’altro una spaccatura in Germania, con il ministro Schauble sempre più

intollerante e la Merkel a soffiare sul fuoco tanto da invitare a Berlino il leader greco

per spegnere l’incendio e provare a trovare una soluzione.

In questo contesto, che prevede domenica prossima elezioni amministrative francesi

molto importanti per lo “stato di salute” del Governo socialista in carica e che

potrebbero vedere Marine Le Pen in testa in termini di voti percentuali, se non in

seggi, l’altro avvenimento rilevante della settimana è l’incontro a Bruxelles, venerdì,

fra la Commissaria al Commercio Cecilia Malmstrom e il Capo negoziatore americano

Michael Froman riguardo il TTIP, il progetto di trattato tra Europa e Stati Uniti.

Partito in sordina, e in modo poco trasparente, il negoziato commerciale più ambizioso

mai tentato dall’Unione europea è finito per diventare, in vari Paesi membri dell’UE, il

nuovo “nemico da abbattere” tanto che a difenderne la valenza positiva anche come

“benchmark” per ogni futuro accordo di questo tipo è dovuta scendere in campo nei

giorni scorsi la Cancelliera Merkel in persona, - ancora lei – anche perché proprio dalla

Germania spirano i venti più contrari a qualsiasi intesa con gli americani.

Ma mentre questi ultimi negoziano su più tavoli – ad esempio per un accordo simile

con i Paesi dell’area del Pacifico – gli europei hanno pochi colpi in canna, per così dire,

avendo anche per ora congelato ai minimi livelli i loro rapporti con la Russia.

Un accordo transatlantico globale stabilirebbe le regole del gioco per tutti, generando

benefici che, negli scenari più ambiziosi, tutti gli istituti di ricerca giudicano significativi,

segnatamente per il nostro Paese, ma le cose non sono in effetti così semplici a livello

emotivo da un lato e negoziale dall’altro.

L’E

dit

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l

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dit

oria

le

Entr

o venerd

ì la

Com

mis

sio

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nderà

nota

la

sua prim

a valu

tazio

ne sul

dis

egno di

legge di

sta

bilità ita

liano,

ma c

i si aspett

a a

nche u

n inte

rvento

, per

una v

olta,

sui conti t

edeschi che f

a g

molto r

um

ore

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o.

Del

giu

diz

io di

Bru

xelles sul

testo

del

govern

o Lett

a sono già

uscite alc

une anticip

azio

ni

sulla

sta

mpa c

he p

arlano –

fors

e i

n m

odo e

ccessiv

am

ente

ott

imis

tico -

di

un p

are

re "

sosta

nzia

lmente

positiv

o"

sulla m

anovra

, a c

ondiz

ione c

he s

i m

ante

ngano la t

raie

ttoria e

i s

ald

i di quanto

mandato

a B

ruxelles,

cio

è d

el te

sto

vara

to d

a L

ett

a e

Saccom

anni.

Natu

ralm

ente

, in

mezzo,

ci sono i t

rem

ila e

passa e

mendam

enti e

d è

chia

ro q

uin

di che l’e

serc

izio

è

estr

em

am

ente

difficile perc

hé dall’E

uro

pa verr

à un m

onito a chiu

dere

la

part

ita a sald

i in

variati,

mentr

e non è cert

o che questa

sia

la

linea delle fo

rze politiche,

specie

nella fa

se convuls

a che

stiam

o v

ivendo.

Molto p

robabilm

ente

, la

Com

mis

sio

ne m

ett

erà

in r

ilie

vo l

’im

pegno d

el

govern

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tenere

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del lim

ite d

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sul quale

si è g

ià e

spre

ssa la s

cors

a s

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imana e

farà

capire c

he s

olo

ris

pett

ando

scru

polo

sam

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belle di

marc

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te (c

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2014 al

2,7

%)

può aprirs

i

concre

tam

ente

la

possib

ilità

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meccanis

mi

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ilità

pre

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bbe d

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me (

due o

tre

milia

rdi

per

esem

pio

)

per

investim

enti s

enza inta

ccare

i lim

iti sta

biliti.

E’

questo

senza dubbio

lo

scenario al

quale

pensa Lett

a quando chie

de che il suo govern

o sia

giu

dic

ato

"a

fine 2014".

Vedre

mo nelle pro

ssim

e due/t

re sett

imane se questo

scenario sarà

possib

ile…

....

..

Sem

pre

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applicazio

ne delle dis

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macro

econom

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6%

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nfr

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3

Alcune cose che chiedono gli americani fanno storcere la bocca a molti, mentre altre

rivendicate dagli europei difficilmente saranno avallate da Washington, pur se

paradossalmente Obama ha le mani più libere ora, con un Congresso dominato dai

rivali repubblicani, che quando era sotto controllo democratico.

L’obiettivo di “portare a casa qualcosa” entro il 2015 è ambizioso, ma perseguibile a

condizione di avere una delibera del Congresso americano che affidi maggiori poteri

negoziali all’Amministrazione USA e di un voto senza troppi “veti” preventivi del

Parlamento europeo.

Importante sarà da questo punto di vista la posizione finale del gruppo socialista e

democratico del PE, diviso fra convinti -pur con qualche distinguo- e contrari in modo

quasi ideologico e che rischiano di favorire il fronte variegato che a vario titolo si

oppone “senza se e senza ma” con motivazioni anche molto diverse, ad un accordo con

gli americani.

La partita entra nel vivo. Staremo a vedere.

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L a S e t t i m a n a

Durante questa settimana si riuniscono i gruppi polici, ma lunedi’ e martedi’ anche

alcune commissioni parlamentari di interesse per l’industria. E’ il caso in primis della

commissione INTA, dove sarà discusso il progetto di relazione dell’on. Lange (S&D,

Germania) sul negoziato di libero con gli Stati Uniti. Il giorno successivo, sempre in

INTA si parlerà del dossier “conflict minerals” che continene alcune proposte ad alta

sensibilità politica.

Inoltre, il 18 marzo la Commissione dovrebbe presentare il cd “Pacchetto trasparenza”

in materia fiscale, per migliorare la cooperazione tra Stati membri in materia fiscale.

Infine, per parlare anche un po’ “di noi” segnalo che lunedi’ e martedi’ la Delegazione

di Bruxelles ospiterà il FORM IN 2015, al quale partecipano 25 giovani neo assunti del

Sistema di Confindustria.

M a t t e o B o r s a n i

set

tim

an

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al

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n ° 2 5 3 S c a r i c a b i l e d i r e t t a m e n t e :

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1. AC C AD E I N PAR L AM E N TO R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I

A m b i e n t e C o m m e r c i o i n t e r n a z i o n a l e P r o b l e m i e c o n o m i c i e m o n e t a r i T u r i s m o e T r a s p o r t i

2. AC C AD E I N COM MI SS IO N E P a c c h e t t o t r a s p a r e n z a

3. AC C A D E I N CO N SI GL IO C o n s i g l i o E u r o p e o

4. R I UN IO NI ED E VE N TI S e m i n a r i f o r m a t i v i s u i t e m i e u r o p e i : P r o p r i e t à

i n t e l l e t t u a l e I n d u s t r i a 4 . 0

5. BAN DI E F INAN Z I AM EN T I E v e n t i i n f o r m a t i v i

Resoconto della settimana 9 al 13 marzo 2015

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1. AC C AD E I N PAR L AM E N TO

R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I

A M B I E N T E

Il prossimo 18 marzo si riuniranno i deputati della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo. All’ordine del giorno segnaliamo:

Il resoconto sul negoziato interistituzionale relativo alla proposta di emendamento alla Direttiva 98/70 concernente la qualità dei combustibili e la Direttiva 2009/28 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (cosiddetta Direttiva Indirect Land Use Change: ILUC)

L’annuncio del calendario relativo alla modifica della Direttiva 94/62 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio al fine di ridurre il consumo di borse di plastica in materiale leggero

Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) e Marco Mannocchi ([email protected])

[Torna su]

C O M M E R C I O I N T E R N A Z I O N A L E Mercoledì 18 e giovedì 19 marzo si riunirà la Commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo (INTA). L’ordine del giorno prevede, nella mattinata di mercoledì, uno scambio di opinioni con Keiichi Katakami, ambasciatore del Giappone presso l’UE sulle relazioni commerciali UE-Giappone. A seguire la Commissione INTA proseguirà l’esame del Progetto di relazione dell’On. Bernd Lange (S&D, Germania) relativo ai negoziati TTIP. Si ricorda che la scadenza per la presentazione degli emendamenti è stata fissata al 26 marzo. Nel pomeriggio di mercoledì alle ore 15.00 si terrà uno scambio di opinioni con Cecilia Malmstrom, Commissario Ue per il commercio, sugli esiti della consultazione pubblica sul tema dell’ISDS (Investor-state dispute settlement) nell’ambito del TTIP. A seguire, alle ore 16.15 è prevista un’audizione dal titolo “TTIP: quali vantaggi per i cittadini europei?”.

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Nella mattina del giorno successivo la Commissione INTA sarà chiamata dapprima ad esaminare il Progetto di relazione dell’On. Alessia Mosca (S&D) sulla strategia per la protezione e l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi. A seguire è previsto l’esame degli emendamenti presentati in Commissione INTA alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema europeo di autocertificazione dell'esercizio del dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori responsabili di stagno, tungsteno, tantalio, dei loro minerali e di oro, originari di zone di conflitto e ad alto rischio (c.d “Conflict minerals”). Il dossier legislativo per cui è relatore l’On. Iuliu Winckler (PPE, Romania) dovrebbe andare poi al voto nel corso del prossimo incontro della Commissione INTA, previsto per aprile.

Per maggiori informazioni: Carlo Pirrone ([email protected]) [Torna su]

T U R I S M O E T R A S P O R T I

Il 16 e il 17 marzo si riunirà la commissione parlamentare per i Trasporti e il Turismo (TRAN). Tra i punti all’odg del 16 marzo si segnala, in particolare:

L’esame del progetto di relazione dei deputati Dominique Riquet (ALDE) Inés Ayala Sender (S&D) sulla proposta di regolamento relativa al Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)

Tra i punti all’odg del 17 marzo:

Esame del documento di lavoro sulla “Messa in atto del Libro bianco 2011 sui trasporti: bilancio e via da seguire per una mobilità sostenibile” del relatore Wim van de Camp (PPE)

Audizione Libro bianco sui trasporti: bilancio e via da seguire per una mobilità

sostenibile (draft programme).

Per maggiori informazioni: Maria Cristina Scarfia ([email protected]) [Torna su]

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2. AC C AD E I N COM MI SS IO N E

P A C C H E T T O T R A S P A R E N Z A Il prossimo 18 marzo la Commissione europea presenterà un “pacchetto trasparenza” in materia fiscale, nel quale saranno inclusi una proposta di modifica della direttiva 2011/16 relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale che dovrebbe introdurre l’allargamento dello scambio automatico di informazioni tra le amministrazioni ai tax ruling, e un documento di approfondimento sulla disclosure delle informazioni fiscali.

Per maggiori informazioni: Pietro Mambriani ([email protected]) [Torna su]

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3. AC C AD E I N CO N SI GL IO

I prossimi 19 e 20 marzo si riunirà a Bruxelles il Consiglio Europeo. Tra i punti all’ordine del giorno uno scambio di vedute sull’Unione Energetica, la strategia di medio e lungo periodo in materia di politica energetica e climatica presentata dalla Commissione Europea lo scorso 25 febbraio. I Capi di Stato e di Governo forniranno alcuni orientamenti sulla base delle proposte presentate dalla Commissione e dei dibattiti già intercorsi in alcune configurazioni del Consiglio. In particolare, si concentreranno su tre aspetti:

Il rafforzamento della sicurezza energetica Il completamento del mercato interno dell’energia Le misure per potenziare le fonti di energia rinnovabile e l’efficienza

energetica

Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) e Marco

Mannocchi ([email protected] )

[Torna su]

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4. R I UN IO NI ED E VE N TI

S E M I N A R I F O R M A T I V I S U I T E M I E U R O P E I : P R O P R I E T À

I N T E L L E T T U A L E Rispettivamente i prossimi 26 e 27 marzo 2015, la Delegazione di Confindustria presso l’Unione europea organizza due seminari sul tema della proprietà intellettuale:

“La gestione dei diritti di proprietà intellettuale in Horizon 2020” – Bruxelles, giovedì 26 marzo 2015;

“Prospettive europee per la protezione della proprietà intellettuale e del diritto

d’autore” – Bruxelles, venerdì 27 marzo 2015;

Ai due seminari complementari, che sono rivolti al sistema associativo di Confindustria e a tutti coloro che ne fossero interessati, è dedicata, per ciascuno, una intera giornata di incontri istituzionali. È, pertanto, possibile possibile iscriversi ad un solo seminario ovvero ad entrambi.

Il primo seminario, che avrà luogo la giornata di giovedì 26 marzo, sarà dedicato alla “Gestione dei diritti di proprietà intellettuale in Horizon 2020”. Difatti, con Horizon 2020, l’Unione europea si prefigge l’obiettivo di potenziare la base tecnologica e scientifica europea incrementando i benefici con impatti sulla società, così come il miglior sfruttamento del potenziale economico e innovativo delle politiche di ricerca e sviluppo tecnologico.

La gestione della proprietà intellettuale è importante in tutte le fasi di sviluppo del progetto europeo, dall’ideazione fino alla sua conclusione, al fine di assicurare una corretta disseminazione dei risultati e al contempo tutelarne la riservatezza. Il seminario approfondirà:

Il quadro normativo di riferimento;

la gestione dei diritti di proprietà intellettuale durante l’intero ciclo di vita del progetto di ricerca e innovazione (grant agreement, consortium agreement, gestione background knowledge, exploitation strategy);

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I servizi che l’IPR Helpdesk che la Commissione europea mette a disposizione delle imprese;

il ruolo del JRC nella gestione dell’IPR della Commissione europea e le opportunità per le imprese;

Esempi concreti di applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nei progetti di R&I.

Durante il secondo giorno di lavori, venerdì 27 marzo, si terrà il seminario “Prospettive europee per la protezione della Proprietà Intellettuale e del Diritto d’Autore”, dedicato ad affrontare le proposte legislative in materia di proprietà intellettuale attualmente all’esame delle istituzioni comunitarie e ad approfondire l’azione della Commissione europea per la tutela della proprietà intellettuale ed industriale. Per quanto riguarda i dossier, si affronteranno la proposta di Direttiva sulla protezione del segreto industriale (trade secret), il nuovo “Pacchetto marchi” con particolare riferimento alle norme che riguarderanno le merci in transito, e la futura revisione della Direttiva sul diritto d’autore (Copyright). Infine, ampio spazio sarà riservato allo stato dei lavori per la creazione del brevetto unitario e del tribunale unico dei brevetti. I relatori saranno funzionari della Commissione europea, della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Ue, di BusinessEurope e di Confindustria. Cliccando qui si accede ai programmi dei due seminari, due note sui contenuti per ciascun seminario e la scheda di iscrizione. Si segnala che alcuni interventi potrebbero essere in lingua inglese e potrebbe non essere prevista la traduzione simultanea.

Per maggiori informazioni: si prega di rivolgersi al segretariato della Delegazione di Confindustria presso l’Unione europea ([email protected])

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I N D U S T R I A 4 . 0 Martedì 17 marzo, si terrà al CEPS il seminario “Industrie 4.0 for Europe? Investment, Regulation and the Digital Single Market”.

Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected]) [Torna su]

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5. BAN DI E F INAN Z I AM EN T I

E V E N T I I N F O R M A T I V I Segnaliamo che lo scorso 10 marzo la Commissione europea, nell’ambito del programma Horizon 2020, pilastri Societal Challenges e Science with and for Society, ha lanciato le competizioni sui temi: “Migliore uso degli antibiotici” (Better use of Antibiotics) e “Donne Innovatrici” (Women Innovators). M I G L I O R E U S O D E G L I A N T I B I O T I C I

L’ obiettivo generale del premio è sviluppare un test rapido in grado di identificare, in caso di patologie quali le infezioni al tratto respiratorio superiore, se è necessario un trattamento che prevede l’uso di antibiotici o meno. Gli obiettivi specifici del premio sono:

ridurre l’uso non necessario di antibiotici in caso di infezioni virali del tratto respiratorio superiore;

ridurre i costi e gli effetti collaterali legati all’uso di antibiotici; ritardare la comparsa di organismi resistenti agli antibiotici; consentire agli operatori sanitari di prendere decisioni rapide nella gestione

delle infezioni del tratto respiratorio superiore (rapido avvio e interruzione del trattamento);

contrastare il problema sanitario diffuso e significativo delle infezioni respiratorie.

Il concorso è aperto a tutti i soggetti giuridici (comprese le persone fisiche) appartenenti ai 28 Stati membri e ai paesi che aderiscono al programma H2020. Il premio in palio ammonta a 1 milione di euro. Le proposte di candidatura dovranno essere inviate tramite il Participant Portal entro il 17 agosto 2016.

D O N N E I N N O V A T R I C I

La competizione è aperta a donne innovatrici residenti nei 28 Stati membri e nei paesi che aderiscono al programma H2020, fondatrici o co-fondatrici d’impresa, le quali hanno raggiunto dunque risultati innovativi e li hanno trasferiti sul mercato.

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Le candidate, in prima persona, o le imprese che rappresentano devono aver beneficiato, inoltre, di un finanziamento europeo per Ricerca e Innovazione. Il budget totale messo a disposizione dalla Commissione europea ammonta a 180.000 euro, così ripartiti:

primo premio 100.00 euro; secondo premio 50.000 euro; terzo premio 30.000 euro.

Le candidature dovranno essere inviate tramite il Participant Portal entro il 20 ottobre 2015. Per ulteriori informazioni sugli Horizon Prizes si rimanda al sito ufficiale della DG Ricerca e Innovazione e alla pagina dedicata nell’area riservata del sito web della Delegazione di Confindustria. Segnaliamo inoltre che questa settimana si terranno a Bruxelles i seguenti eventi di interesse per le imprese:

EVENTO DATA E LUOGO TEMATICA

CEF Energy Infoday

16 marzo,

Charlemagne

Building

Infoday sulle priorità, il

contesto politico e i dettagli

pratici delle prime due call

CEF Energy previste per

2015.

Conference: The Role

of Patents –

Innovation in a

European Digital

Single Market

17 marzo, Hotel

Renaissance

Conferenza organizzata dall’

Institute for Prospective

Technological Studies del JCR

con lo scopo di analizzare il

ruolo dei brevetti nel

supporto alle politiche di

innovazione europee per il

mercato unico digitale.

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Clean Sky Forum

17 marzo, The

Hotel

Il forum Clean Sky si

focalizzerà sui progressi

tecnologici compiuti in

materia di emissioni di CO2 e

riduzione dei rumori prodotti

dagli aeromobili, nonchè

sulle informazioni utili

riguardanti il programma.

Smart specialisation

strategies: state of

implementation and

prospects for

cooperation between

regions

17 marzo,

Comitato delle

Regioni

Evento volto a presentare le

strategie 2014-2020 sul tema

“Smart specialisation” e

discutere le possibilità di

cooperaizone tra le regioni.

Boosting economic

growth and

facilitating

investments through

Bioeconomy: How to

build effective

regional strategies"

20 marzo,

Comitato delle

Regioni

Evento volto a stimolare il

dibattito tra le regioni e i

maggiori stakeholders

europei su come le strategie

regionali in materia di

bioeconomia possono

supportare lo sviluppo, la

crescità e la sostenibilità

europee.

Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna ([email protected]) e Ilaria Giannico ([email protected])

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Resoconto della settimana

dal 9 al 13 marzo

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1. AC C AD E I N PAR L AM E N TO S E S S I O N E P L E N A R I A S T R A S B U R G O R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I

P r o b l e m i e c o n o m i c i e m o n e t a r i T a x e

2. AC C AD E I N CO N SI GL IO C o n s i g l i o t r a s p o r t i C o n s i g l i o G i u s t i z i a e A f f a r i i n t e r n i C o n s i g l i o E C O F I N

3. R I UN IO NI ED E VE N TI V i o l a z i o n i d e i d i r i t t i d i p r o p r i e t à i n t e l l e t t u a l e

set

tim

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1. AC C AD E I N PAR L AM E N TO S E S S I O N E P L E N A R I A S T R A S B U R G O R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I

P R O B L E M I E C O N O M I C I E M O N E T A R I

A Strasburgo, durante la mattinata del 12 marzo si sono riunite in seduta congiunta le Commissioni Parlamentari per i Problemi Economici e Monetari (ECON) e la Commissione per i Bilanci (BUDG). L’ordine del giorno ha previsto l’esame del progetto di relazione sul Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) presentato dai relatori Bullmann ( S&D, Germania) e Fernandes (PPE,Portogallo). La seduta si è aperta con gli interventi dei due relatori ed è proseguita con la presentazione delle domande da parte dei membri delle due Commissioni. Dal dibattito è emerso come vi siano perplessità circa la governance del fondo e come non sia ancora maturato il consenso in merito a quali risorse dovranno essere utilizzate a garanzia del FEIS. Nei prossimi giorni bisognerà dunque trovare un accordo in merito alle modalità più opportune per assicurare un equilibrio tra offrire adeguati incentivi al settore privato per il cofinanziamento di progetti garantiti dal fondo e democratizzazione del processo di allocazione delle risorse. Nel corso del suo intervento l’On. Fernandes ha evidenziato la necessità di giungere ad un accordo sulla proposta di regolamento entro il mese di luglio così da permettere l’immediato finanziamento dei progetti. Con riferimento alla governance del fondo ha invece ribadito la necessità di coinvolgere il Parlamento nelle operazioni di monitoraggio della attività del FEIS. Sulla provenienza delle risorse che l’UE metterà a disposizione del fondo sottoforma di garanzia si è evidenziato il bisogno di giungere ad un accordo definitivo circa la loro provenienza. È infatti impensabile, a detta del relatore, che il Parlamento si trovi di anno in anno a prendere decisioni in merito alle voci di spesa da aggredire a vantaggio del FEIS. L’On. Bullmann ha invece manifestato una certa delusione nel constatare l’assenza di un contributo diretto degli Stati membri a vantaggio del FEIS, anche se ha sottolineato l’importanza dell’impegno manifestato da alcune banche di sviluppo nazionali a favore del Piano Juncker. A tal proposito si cita l’interesse manifestato nei confronti di una partecipazione al piano da parte delle banche di sviluppo italiana, tedesca, francese e spagnola (malgrado le modalità di partecipazione al piano non siano ancora state chiarite, stando ad una nota prodotta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), CDP contribuirà al piano di investimenti con una somma di 8 miliardi di euro da

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indirizzare al finanziamento di iniziative “articolate nei settori previsti dal Piano stesso ed in particolare per favorire il credito alle PMI, la Digital economy, il sistema delle infrastrutture di trasporto e dell’energia”). L’On Guardiazabal (S&D, Spagna), relatrice ombra in commissione BUDG, ha sostenuto la possibilità di predisporre soluzioni maggiormente creative per reperire i fondi a garanzia del FEIS. In contrasto con quanto affermato dall’On. Fernandes, il suo discorso ha aperto alla possibilità di sfruttare di anno in anno i margini offerti dal bilancio UE per costituire la garanzia. Tale visione risulta peraltro condivisa anche dall’ On. Ayala Senders ( S&D, Spagna) la quale, nella veste di relatrice per parere della commissione per i trasporti (TRAN) sostiene la necessità di non svuotare di risorse né il programma Horizon 2020 né la CEF (Connecting Europe Facility). Nel corso dei successivi interventi i deputati hanno insistito sulla trasparenza del processo decisionale e sul bisogno di assicurare l’indipendenza del comitato responsabile della scelta degli investimenti. Sono poi emersi dubbi in merito alla costituzione dell’advisory hub. Dal momento che il servizio di consulenza sui progetti dovrebbe essere fornito in modo gratuito, si potrebbe infatti manifestare il rischio di un numero di richieste eccessivo provocando un rallentamento delle operazioni di tale struttura. Dubbi sono emersi anche in merito al rapporto tra FEIS e politiche di tutela della concorrenza, in merito a cui alcuni deputati hanno manifestato preoccupazioni circa la possibilità che il FEIS possa erogare i propri finanziamenti a vantaggio di monopoli ed oligopoli. Alcuni deputati ritengono inoltre opportuno che il principale criterio adottato per la scelta degli investimenti sia la valutazione del progetto in termini di ricadute positive sui livelli di occupazione. L’On. Muresan (PPE, Romania) ha poi evidenziato la necessità di evitare una politicizzazione delle scelta dei progetti: il rispetto di tale condizione risulta, infatti, cruciale dato che il FEIS si pone l’obiettivo di attrarre capitali privati. L’On. Zanni (EFDD) ha apprezzato sia il chiarimento del concetto di addizionalità previsto per i progetti che la definizione maggiormente coerente di PMI fornita all’interno della proposta di regolamento presentata dai due relatori. Vengono comunque evidenziate criticità in tema di governance del fondo e di trasparenza dei criteri di scelta degli investimenti. In linea con il parere dell’On. Fernandes, l’On. Zanni ritiene che un approccio annuale volto all’identificazione delle risorse a garanzia degli investimenti potrebbe dare flessibilità al bilancio ma creare incertezza per gli investitori. L’On. Valli (EFDD) ha espresso preoccupazione circa il rischio di tagli alla ricerca di base ed ha sottolineato la necessità di inserire disposizioni esplicitamente a tutela di start up e PMI. Durante il dibattito, un rappresentante della Commissione europea ha espresso preoccupazione circa l’eventuale cancellazione degli articoli 18 e 19 dalla proposta (ossia degli articoli riguardanti i tagli ad Horizon2020 e CEF). Un processo annuale di identificazione delle voci di spesa cui sottrarre fondi potrebbe infatti incrementare l’imprevedibilità del bilancio UE. I margini annuali di manovra, inoltre, sono piuttosto

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limitati e non consentirebbero di identificare risorse sufficienti da porre a garanzia del fondo. Sempre in tema di risorse, un rappresentante della BEI ha fornito ulteriori chiarimenti circa la struttura del fondo, il cui scopo è quello di fornire una garanzia così da permettere alla BEI di assumere rischi più alti del normale. A tal proposito si è sottolineata l’attenzione che le agenzie di rating attribuiranno alle modalità di costituzione della garanzia e come questa possa influire sulla capacità della BEI di reperire fondi addizionali sul mercato. Nel corso dei loro ultimi interventi i relatori hanno poi ribadito l’importanza del FEIS ed hanno sottolineato come da questo strumento l’Europa possa trarre importanti benefici in termini di crescita ed occupazione. Nel rispondere alle critiche all’advisory hub sollevate da alcuni deputati, l’On. Fernandes ha sottolineato come questo si ponga a sostegno delle regioni con minore capacità amministrativa, in quanto consentirebbe alle regioni in ritardo di sviluppo di incrementare le possibilità di accesso ai fondi mediante la predisposizione di progetti maggiormente strutturati. In merito alla provenienza delle risorse a garanzia del fondo si è evidenziato come il ritorno economico proveniente dagli investimenti potrebbe essere impiegato per finanziare i programmi da cui i fondi sono stati prelevati . In chiusura, il presidente della commissione BUDG, l’On. Arthuis (ALDE, Francia) ha ribadito la necessità di giungere in tempi brevi ad un accordo. Il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per il 19 marzo alle ore 12.00.

Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected])

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T A X E

Lunedì 9 marzo si è tenuta la prima riunione della commissione sulle decisioni anticipate in materia fiscale (TAXE), durante la quale i deputati hanno avuto uno scambio di opinioni sul mandato e sul metodo di lavoro della commissione. Per primo è intervenuto il Presidente della commissione Alain Lamassoure (Francia, PPE) il quale ha sottolineato come tutti i membri siano d’accordo nel voler far luce sulla legislazione in materia di accordi fiscali nei 28 Stati membri e capire come questa legislazione è applicata. Il Presidente ha poi rilevato che la commissione ha la responsabilità di contribuire a far rispettare i trattati e le regole di concorrenza garantendo il buon funzionamento del mercato interno. La finalità della commissione è quella di presentare alla fine del suo mandato, della durata di sei mesi, un rapporto attraverso il quale formulare raccomandazioni alla Commissione europea sul tema degli accordi fiscali. L’attività della commissione - ha continuato il Presidente - sarà coordinata con quella della commissione ECON, che su questo tema presenterà due relazioni di iniziativa: la prima (procedura di iniziativa

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legislativa) riguarderà la trasparenza, il coordinamento e la convergenza nelle politiche dell'Unione in materia di fiscalità delle imprese, mentre la seconda sarà una relazione d'inchiesta sull'equità fiscale in Europa. Gli eurodeputati intervenuti in seguito si sono trovati d’accordo sul fatto che il tempo a disposizione è esiguo rispetto al mandato della commissione. È dunque necessario che, sfruttando lo slancio delle informazioni rese pubbliche qualche mese fa (c.d. scandalo Luxleaks), si agisca in tempi brevi e in modo incisivo. Inoltre, è stato sottolineato come l’importante ruolo della commissione nel contribuire a creare condizioni più eque di imposizione fiscale per le imprese all’interno dell’UE. Il contributo della commissione dovrà essere redatto secondo criteri obiettivi e dovrà essere una spinta non solo per la Commissione, ma anche per i parlamenti nazionali. La prossima riunione della commissione sarà il 30 marzo. Durante l’incontro interverranno in audizione il commissario agli Affari economici e Finanziari e alla Fiscalità Pierre Moscovici e quello alla Concorrenza Margrethe Vestager.

Per maggiori informazioni: Pietro Mambriani ([email protected]) [Torna su]

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2. AC C AD E I N CO N SI GL IO

C O N S I G L I O T R A S P O R T I

Il 13 marzo si è svolto a Bruxelles il Consiglio Trasporti. Nel corso dei lavori, i ministri dei trasporti hanno esaminato la direttiva e il regolamento relativi a governance e apertura del mercato del quarto pacchetto ferroviario, che mirano ad aprire alla concorrenza i servizi di trasporto ferroviario nazionali e a migliorare la governance delle ferrovie. Inoltre, i ministri hanno avuto uno scambio di opinioni sul contributo del settore trasporti alla competitività, alla crescita e all'occupazione dell'UE. I risultati di tale dibattito forniranno un contributo a una relazione di sintesi, che sarà presentata al Consiglio europeo di marzo nell'ambito del processo annuale del Semestre europeo.

Per maggiori informazioni: Maria Cristina Scarfia ([email protected]) [Torna su]

C O N S I G L I O G I U S T I Z I A E A F F A R I I N T E R N I Il 12 e 13 marzo, si è tenuto a Bruxelles il primo Consiglio Giustizia e Affari Interni (clicca qui per il link al comunicato stampa) sotto Presidenza lettone. Il secondo giorno è stato dedicato al Regolamento generale sulla protezione dei dati personali. Il Consiglio ha raggiunto un accordo parziale sui capitoli VI e VII e i relativi considerando sul meccanismo dello “sportello unico”, e sul capitolo II sui principi generali per la protezione dei dati, e in particolar modo, sull’ottenimento del consenso dell’utente per l’uso dei dati personali. Quanto al meccanismo dello sportello unico, che ha il duplice obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi per le imprese e di permettere ai cittadini di ricorrere alle autorità e ai tribunali locali al fine di proteggere la loro privacy, nel corso della riunione il ministro alla giustizia irlandese ha proposto una versione “beta” di tale meccanismo e l’introduzione di una clausola di revisione, che permette al legislatore di mettere a punto il sistema nel caso questo non soddisfi le aspettative. Secondo il testo approvato, il meccanismo di sportello unico dovrà avere un ruolo solo in importanti

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casi transfrontalieri e prevederà la cooperazione e la presa di decisione congiunta tra diverse autorità di protezione dei dati. Il testo precisa che la decisione previamente concordata sarà adottata dall’Autorità di protezione dei dati nella posizione migliore per fornire la protezione più efficace dal punto di vista del data subject. Quanto all’EDPB (European Data Protection Board), l’organo che dovrebbe decidere nei casi di violazione transfrontalieri più importanti, l’Irlanda - con il supporto del Regno Unito, dei Paesi Bassi, della Polonia e della Finlandia -, ha proposto l’introduzione di un “filtro quantitativo” al fine di decidere quali casi saranno discussi dal EDPB e quali no. L’introduzione di questo filtro obbligherà l’Autorità regolatrice che vuole rinviare la causa all’EDPB ad avere il supporto di almeno un terzo delle Autorità per la protezione dei dati degli altri Stati membri. Dalla discussione è emerso il disaccordo del Portogallo e della Lituania all’introduzione di tale procedura. Quanto al capitolo II, i ministri concordano su una serie di principi che rendano il processo dei dati personali, trasparente equo e legittimo. Inoltre, maggiore attenzione è stata riservata alle categorie speciali di dati personali e alla richiesta del consenso. Infine, i Ministri europei hanno deciso di incontrarsi in Lussemburgo a giugno per il negoziato finale, con l’obiettivo di produrre un testo generale che sarà la base sulla quale verranno avviati i negoziati con il Parlamento europeo. La proposta di un primo incontro negoziale è stata avanzata dalla Germania e accolta con successo dalla Francia, dal Portogallo, dalla Bulgaria e dalla Slovenia. Il Commissario UE alla Giustizia Vera Jourova ha aggiunto che ci sarà un altro incontro a fine aprile, per preparare l’incontro di giugno e rispettare l’obiettivo di adottare il Regolamento generale sulla protezione dei dati entro il 2015. BusinessEurope si è espressa attraverso un comunicato stampa sulle conclusioni del Consiglio Giustizia, sottolineando l‘importanza del meccanismo dello sportello unico e di preservare la formulazione originale predisposta dalla Commissione europea, per evitare che il coinvolgimento di diverse autorità per la protezione dei dati nei processi decisionali comporti procedure legislative lunghe e generi incertezza legislativa sia per i cittadini che per le imprese.

Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected]) [Torna su]

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C O N S I G L I O E C O F I N Lo scorso 10 Marzo si è riunito a Bruxelles il Consiglio dei Ministri delle finanze dell’UE sotto la guida del Ministro delle Finanze lettone Jānis Reirs. L’agenda dell’incontro ha previsto un confronto in particolare sui seguenti temi :

Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) Unione Bancaria Governance Economica Procedura di debito eccessivo per la Francia

F E I S

Il Consiglio ha adottato una posizione negoziale in merito alla proposta di regolamento sul Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) . Tale sviluppo permetterà alla Presidenza del Consiglio di cominciare le negoziazioni con il Parlamento quando quest’ultimo avrà formalizzato la sua posizione. L’obiettivo dichiarato è quello di giungere ad un accordo entro giugno di quest’anno così da permettere l’effettivo finanziamento dei progetti già a partire dal mese di luglio. La proposta di regolamento presentata dalla Commissione prevede che l’iniziale dotazione del fondo ammonti a 21 miliardi di euro, 5 dei quali forniti dalla BEI ( Banca Europa degli Investimenti) mentre 16 miliardi di garanzie proverranno dal bilancio UE. Nelle previsioni della Commissione il fondo dovrebbe esercitare una funzione catalizzatrice nei confronti degli investimenti privati fino a raggiungere un totale di 315 miliardi di euro di investimenti reali. Gli Stati membri potranno partecipare al fondo sia aumentandone la dotazione, sia su base progettuale o attraverso piattaforme di investimento. Tale intervento sarà possibile anche attraverso banche di sviluppo nazionali. Si registra a tal proposito l’impegno in favore del piano Juncker di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), KfW, Caisse des Dépôts (CDC) e Bpifrance (BPI) ed Instituto de Crédito Oficial (ICO). In particolare, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha dichiarato che Cassa Depositi e Prestiti apporterà il proprio contributo al piano Juncker mediante l’investimento di 8 miliardi di euro. Secondo una nota riportata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, CDP erogherà i finanziamenti a vantaggio di “diverse iniziative, articolate nei settori previsti dal Piano ed in particolare per favorire il credito alle Pmi, la Digital economy, il sistema delle infrastrutture di trasporto e dell'energia”. Le iniziative cui si fa riferimento nella nota richiederanno investimenti per oltre 20 miliardi di euro e, oltre al contributo finanziario di CDP, dovranno beneficiare anche dell'intervento di privati e del cofinanziamento della BEI.

La struttura di governance del FEIS prevede invece la creazione di uno “steering board” responsabile sia della definizione delle politiche di investimento del fondo che dei

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criteri cui i progetti dovranno rispondere per l’accesso alle garanzie. Contrariamente a quanto proposto in un primo tempo dalla Commissione, almeno in un primo momento tale organo sarà composto esclusivamente da rappresentanti della BEI e della Commissione al fine di prevenire influenze politiche in merito alla scelta dei progetti. La scelta dei progetti ammessi alla ricezione della garanzia spetterà invece ad un pool di otto esperti indipendenti guidati da un managing director. In linea con quanto previsto nella proposta di regolamento sarà inoltre costituito un hub europeo di consulenza per l’identificazione, preparazione e sviluppo dei progetti. Si sottolinea infine come il FEIS costituisca la base operativa del cosiddetto piano Jucker. Tale piano mira a rilanciare gli investimenti in Europa e a colmare l’investment gap allargatosi in concomitanza della crisi. U N I O N E B A N C A R I A

In tema di unione Bancaria, il Consiglio ha fatto il punto circa lo stato di avanzamento dei lavori grazie alle informazioni fornite da Elke König, presidente del Single Resolution Board (SRB) per le banche. Occorre evidenziare come sia l’SRB che il Single resolution fund (SRF) andranno a comporre un meccanismo unico teso a favorire la ristrutturazione o lo smantellamento delle banche prossime al fallimento. L’accordo intergovernativo da cui deriva il meccanismo prevede inoltre disposizioni in materia di trasferimento e di mutualizzazione dei contributi al fondo.

G O V E R N A N C E E C O N O M I C A

Durante la riunione, i Ministri delle Finanze dell’UE hanno anche discusso dei rapporti-Paese presentati in febbraio dal Consiglio, nei quali si fa il punto circa lo stato d’implementazione delle politiche economiche e di bilancio degli Stati membri. Si tratta di un nuovo tassello nel cosiddetto “Semestre Europeo”, finalizzato a consentire una maggior consapevolezza delle sfide che attendono ciascuno Stato al momento di definire i Piani di Stabilità o Convergenza ed i Piani Nazionali di Riforma che andranno presentati a Bruxelles entro il 15 aprile. Per i 16 Stati per i quali nel mese di novembre, sulla base di uno scoreboard di indicatori, era stato evidenziato il rischio di possibili squilibri macroeconomici eccessivi, i rapporti-Paese contengono un’informativa maggiormente approfondita sulle aree di debolezza individuate. Secondo le previsioni, il Consiglio dovrebbe discutere più nel dettaglio queste analisi approfondite il 12 maggio, mentre le raccomandazioni-Paese nei confronti di ciascuno Stato membro saranno oggetto di dibattito durante il prossimo 19 giugno. P R O C E D U R A D I D E B I T O E C C E S S I V O P E R L A F R A N C I A

Per la terza volta il Consiglio ha concesso alla Francia altri due anni per riportare il rapporto deficit/PIL sotto il valore di riferimento del 3% previsto nel Patto di Stabilità e di Crescita (PSC). Secondo le indicazioni del Consiglio il rapporto deficit/PIL del

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governo francese dovrà attestarsi sul valore del 4% nel 2015, del 3,4% nel 2016 e del 2,8% nel 2017. Si sottolinea come Parigi sia sottoposta ad una procedura per deficit eccessivo dall’aprile del 2009. L’ulteriore proroga dei termini di rientro nei criteri del PSC viene giustificata alla luce degli sforzi fiscali già sostenuti a partire dal 2013 ed in virtù della ancor debole ripresa economica. Nel definire il 2017 come nuova scadenza per il rientro nei parametri, il Consiglio ha valutato non solo le attuali condizioni economiche ma anche le riforme strutturali attualmente in fase di implementazione. I Ministri delle Finanze dell’UE hanno dunque richiesto alla Francia un aggiustamento annuale nel bilancio strutturale che sia almeno pari allo 0,5% del Pil, misura in linea con quanto indicato all’interno del PSC. Il Consiglio ha inoltre indicato alla Francia il 10 giugno come data ultima per l’adozione di misure correttive della propria situazione.

Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected]) [Torna su]

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3. R I UN IO NI ED E VE N TI

V I O L A Z I O N I D E I D I R I T T I D I P R O P R I E T À I N T E L L E T T U A L E Mercoledì 11 marzo 2015 l'Osservatorio dell’Uami (Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno) sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale ha presentato uno studio riguardo l’impatto che tali violazioni producono nel settore della cosmetica e dei prodotti di bellezza. La contraffazione di trucco, profumi e altri prodotti per la cura personale arrecano un danno pari a 4.7 miliardi di fatturato per i produttori, rivenditori e distributori dell’Ue. Ciò equivale al 7,8% delle vendite totali del settore cosmetico. I mancati ricavi hanno prodotto un taglio di cinquantamila posti di lavoro all’interno del settore industriale. Un effetto a catena che ha portato ingenti danni anche al settore dei fornitori. Inoltre, 1.7 miliardi di euro vengono tolti dalle casse statali (in contributi e prelievi fiscali) a causa della contraffazione. In Italia, Inghilterra e Germania che rappresentano il 6% delle vendite dirette del settore si perdono ogni anno 419 milioni di euro. La relazione e ulteriori informazioni sulla questione sono disponibili cliccando qui.

Per maggiori informazioni: Matteo Borsani ([email protected]) [Torna su]

A C U R A D I M A T T E O B O R S A N I E G I U L I A N A P E N N I S I

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