Acb-informa febbraio 2013

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ANNO XVII N. 2 VIA CRETA 42, BRESCIA TEL: 030 - 220011 FAX: 030 - 220041 E-MAIL: INFO@ACB.BS.IT WWW.ACB.BS.IT IN QUESTO NUMERO: PAG. 3 TAR E SPENDING REVIEW Quando il Tar boccia i tagli agli Enti locali PAG. 3 DOTE CONCILIAZIONE da Regione Lombardia un bando per favorire aziende e neo- genitori PAG. 4 LE INIZIATIVE E I CORSI Da ACB e ACB Servizi Srl tutte le iniziative e i corsi in atto o di prossimo avvio PAG. 6 SCUOLA DI ALTRAM- MINISTRAZIONE A Padernello con i Comuni virtuosi e Cogeme per imparare la sostenibilità PAG. 13 DICE LA LEGGE La nostra consueta rubrica su sentenze e casi interessanti PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI FEBBRAIO 2013 Da ACB una lettera aperta sulle esigenze degli Enti locali Un appello ai candidati bresciani Riportiamo di seguito la lettera che Associazione Comuni Bresciani ha fatto pervenire alle segreterie politiche dei candidati bresciani per Senato, Camera e Regione Pregiatissimi, a breve si terranno le consultazioni elettorali per il rinnovo della camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e della Regione Lombardia, Istituzioni per noi riferimento superiore e, in questi anni, interlocutori importanti e fondamentali. Il difficile momento ci spinge ad un appello che, crediamo ed auspichiamo, non debba rimanere inascoltato, posto che le difficoltà non riguardano i soli Enti locali ma le nostre Comunità. Crediamo che il sistema delle Autonomie locali, negli ultimi anni così vessato e toccato da normative, norme, regolamenti, da tagli e contrazioni non è più in grado di consegnare alle Comunità e alle loro diverse e versatili componenti, in particolare alle fasce deboli, ai giovani, alle piccole e medie imprese, ai lavoratori, un’esistenza serena, autonoma, dignitosa. I temi da affrontare sono molti. In ambito politico isti- tuzionale, economico- finan- ziario, amministrativo e ter- ritoriale. E’ necessario - rivedere al più presto i tagli lineari previsti nella spending review, che per il 2013 prevede un sacrificio per i comuni di 2,25 miliardi di euro; - attribuire l’IMU nella sua totalità ai Comuni; - pensare ad un nuovo patto di stabilità che punti sul- l’equilibrio di parte corrente ed escluda gli investimenti dai vincoli, ma che in particolare non sia applicato agli Enti locali più piccoli; - ridisegnare il sistema del welfare e lasciare i Comuni liberi di individuare risorse, energie, criteri territoriali per un settore, quello socio- assistenziale, che sta raccogliendo in maniera esponenziale i disagi delle nostre Comunità. In ambito politico-istituzionale va ripreso il tema della riforma delle Province e del Senato federale per affrontare poi il tema delle gestioni associate e delle unioni dei Comuni, per arrivare ad una ridefinizione e razionalizzazione del rapporto tra Comuni e Corte dei Conti in materia di controlli. Per quanto riguarda l’ambito economico-finanziario non va tralasciato il tema del federalismo municipale; va semplificato il quadro delle imposte e dei tributi locali

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IN QUESTO NUMERO:

PAG. 3

TAR E SPENDING

REVIEW

Quando il Tar boccia i tagli agli

Enti locali

PAG. 3

DOTE CONCILIAZIONE

da Regione Lombardia un bando per favorire aziende e neo-

genitori

PAG. 4

LE INIZIATIVE E I CORSI

Da ACB e ACB Servizi Srl tutte le iniziative e i corsi in atto o di prossimo avvio

PAG. 6

SCUOLA DI ALTRAM-

MINISTRAZIONE

A Padernello con i Comuni

virtuosi e Cogeme per imparare la sostenibilità

PAG. 13

DICE LA LEGGE

La nostra consueta rubrica su sentenze e casi interessanti

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI FEBBRAIO 2013

Da ACB una lettera aperta sulle esigenze degli Enti locali

Un appello ai candidati brescianiRiportiamo di seguito la lettera che Associazione Comuni Bresciani ha

fatto pervenire alle segreterie politiche dei candidati bresciani per Senato, Camera e Regione

Pregiatissimi,

a breve si terranno le consultazioni elettorali per il rinnovo della camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e della Regione Lombardia, Istituzioni per noi riferimento superiore e, in questi anni, interlocutori importanti e fondamentali.

Il difficile momento ci spinge ad un appello che, crediamo ed auspichiamo, non debba rimanere inascoltato, posto che le difficoltà non riguardano i soli Enti locali ma le nostre Comunità.

Crediamo che il sistema delle Autonomie locali, negli ultimi anni così vessato e toccato da normative, norme, regolamenti, da tagli e contrazioni non è più in grado di consegnare alle Comunità e alle loro diverse e versatili componenti, in particolare alle fasce deboli, ai giovani, alle piccole e medie imprese, ai lavoratori, un’esistenza serena, autonoma, dignitosa.I temi da affrontare sono molti. In ambito politico isti-tuzionale, economico- finan-ziario, amministrativo e ter-ritoriale.

E’ necessario - rivedere al più presto i tagli lineari previsti nella spending review, che per il 2013 prevede un sacrificio per i comuni di 2,25 miliardi di euro; - attribuire l’IMU nella sua totalità ai Comuni;- pensare ad un nuovo patto di stabilità che punti sul-l’equilibrio di parte corrente ed escluda gli investimenti dai vincoli, ma che in particolare non sia applicato agli Enti locali più piccoli;- ridisegnare il sistema del welfare e lasciare i Comuni liberi di individuare risorse, energie, criteri territoriali per un settore, quello socio- assistenziale, che sta raccogliendo in maniera esponenziale i disagi delle nostre Comunità.

In ambito politico-istituzionale va ripreso il tema della riforma delle Province e del Senato federale per affrontare poi il tema delle gestioni associate e delle unioni dei Comuni, per arrivare ad una ridefinizione e razionalizzazione del rapporto tra Comuni e Corte dei Conti in materia di controlli.

Per quanto riguarda l’ambito economico-finanziario non va tralasciato il tema del federalismo municipale; va semplificato il quadro delle imposte e dei tributi locali

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minori, rimandando al 2014 l’applicazione della Tares; va offerta la possibilità di provvedere a nuove assunzioni, là dove necessario, per garantire l’efficienza della macchina amministrativa ma anche per offrire nuove opportunità professionali ed occupazionali ai giovani, alle donne.

Infine temi quali l’innovazione e l’agenda digitale, gli investimenti per le infrastrutture, la gestione dei servizi pubblici locali, la tutela del territorio, la sicurezza e l’ordine pubblico.

Chiediamo ai Candidati responsabilità politica, trasparenza dei processi decisionali, forte sostegno alle politiche per la legalità e contrasto alla corruzione, ma soprattutto attenzione alle realtà locali, e in questo senso la nostra provincia ne è testimonianza esemplare, attive, laboriose, vitali, promotrici di un territorio e di un sistema, quello bresciano, universalmente riconosciuto.

Se gli argomenti sopra evidenziati sono facilmente riconducibili alla totalità degli Enti locali italiani, non vanno dimenticate le questioni più bresciane, che negli ultimi mesi hanno segnato la vita delle Comunità: il tema della chiusura degli uffici postali, della ridistribuzione degli uffici giudiziari sul territorio, della gestione del catasto, dei rapporti con Anas nella manutenzione stradale, degli sfratti per morosità incolpevole; la vicenda delle caserme dell’Arma dei Carabinieri completate e non utilizzate; l’emergenza immigrazione, che anche nella più recente accoglienza legata al conflitto in nord Africa in molti casi è ricaduta sugli Enti locali; il mancato trasferimento di risorse ai Comuni bresciani toccati dal terremoto dell’Emilia Romagna; il rallentamento dell’attività produttiva delle aziende bresciane e in molti casi la chiusura di realtà economiche un tempo note e riconosciute.

Questioni fondamentali che riguardano le nostre Comunità e i Comuni, per i quali chiediamo la disponibilità ad assumere impegni precisi e concreti, consapevoli della difficilissima fase che attraversa il Paese e della domanda urgente di riforme e innovazione posta dai cittadini.

Questa Associazione da subito assicura il proprio supporto al Vostro lavoro, perché crediamo che solo insieme, congiuntamente, saremo in grado di individuare soluzioni concrete e reali ai nostri problemi. Anche per questo confidiamo nella Vostra attenzione e nel Vostro sostegno.

Associazione Comuni Bresciani

Si chiama “P@LOMA” ed è il nuovo applicativo dell'Agenzia del Dema-nio che raccoglie e rende di facile reperibilità e consultabilità le infor-mazioni sugli immobili disponibili sul mercato e offerti in locazione o vendita per le esigenze di affitto del-le Amministrazioni dello Stato. I pro-prietari degli immobili (persone fisi-che o giuridiche pubbliche e priva-te), gli Enti pubblici territoriali e gli Enti pubblici non territoriali, posso-no ora, infatti, accedere e registrarsi

on-line al sistema inserendo le informazioni sugli im-mobili. I dati così raccolti verranno utilizzati dall'Agenzia e segnalati alle Amministrazioni dello Stato, così da fornire un quadro dettagliato dell'offerta di immobili classificati per diverse destinazioni, carat-teristiche, consistenze e dotazioni impiantistiche. Successivamente, le stesse, se interessate all'acquisizio-ne, potranno utilizzare direttamente il database per le proprie ricerche di mercato. E' possibile accedere direttamente alla piattaforma dal seguente link:

http://paloma.agenziademanio.it

P@ALOMAE’ on-line il nuovo portale

che offre immobili alle P. A.

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG. 3

Da Regione Lombardia un aiuto concreto per aziende e neo-genitori

Arriva la “Dote Conciliazione”

Regione Lombardia ha approvato il bando “Sostegno del welfare azien-dale ed interaziendale e della conci-liazione famiglia - lavoro in Lombar-dia”, in attuazione della DGR n. 4221 del 25/10/2012, il cui duplice obbiet-tivo è, da un lato, il sostegno di ini-ziative di welfare aziendale ed interaziendale e, dall’altro, quello alla conciliazione famiglia-lavoro dei geni-tori che rientrano al lavoro dopo il congedo per la nascita di un figlio. Le risorse disponibili ammontano a 5.000.000 di euro per le iniziative aziendali e 4.888.000 destinate alle ASL per la sperimentazione della “Dote Conciliazione Servizi alla per-sona”. Il bando prevede l’attuazione di progetti della durata di 12 mesi e l’entità del contributo può raggiungere l'80% della spesa totale ritenuta am-missibile, fino ad un massimo di € 100.000. Eventuali domande devono essere presentate entro le ore 12.00 del 30 settembre.Informazioni e chiarimenti relativi al bando possono essere richieste alla casella di posta:

Informazioni e assistenza sulla Dote Conciliazione possono essere richie-ste alla casella di posta:

Nella diatriba interpretativa in tema di Spending review sono intervenuti di recente anche i Tar regionali (nello specifico al fine di dirimere questioni legate ai conti presentati nel 2012 alle Province, ed inseriti nel decreto re-datto il 25 ottobre scorso dal Viminale sulla base del Dl 95/2012). Il Tar del Lazio ha ricevuto ben 27 richieste di contestazione da parte di Amministrazioni locali, con esiti, per altro, almeno per le prime evase, estremamente vari: le ordinanze n. 214 e 449 hanno infatti concesso la sospensiva a Napoli e Caserta ma la stessa è stata negata ad altre 3 Amministrazioni. A discriminare sa-rebbero i cosiddetti “consumi inter-medi”, cioè quelle spese di funziona-mento che fungono da parametro al calcolo dell’entità della decurtazione attribuita a ciascun Ente, e che pos-sono variare sensibilmente da caso a caso (per le Province di Napoli e Caserta ha influito per esempio la competenza suppletiva per i rifiuti). I Comuni, per il 2012, avevano con-venuto col Governo un metodo di elaborazione del dovuto che con-templasse metodologie utili a calco-lare i fabbisogni medi inseriti dal federalismo così da selezionare, per ciascuna attività in carico all’Ammini-strazione, il giusto importo a debito. Per il 2013 tuttavia l’accordo è salta-to, ed anche i Comuni potrebbero an-dare incontro ai medesimi problemi interpretativi che hanno portato gli ermellini ad intervenire sulla questio-ne. Ma soprattutto, essendo fissa l’en-tità totale dei tagli imposti, il pericolo è che per ogni ricorso vinto da uno, un altro vi rimetta più del dovuto.

In due casi il Tar è intervenuto bocciando i tagli agli Enti locali

Tar e Spending review

Sulla Gazzetta ufficiale n. 27 del1 febbraio scorso è stata pubblicata la legge 14 gennaio 2013, n. 10 recante "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani". Obiettivo principale della legge è l'effettivo incremento della piantumazione di alberi nelle aree urbane per ogni nuovo nato e prevede, tra l’altro, l'istituzione presso il ministero dell'Ambiente del "Comi-tato per lo sviluppo del verde pub-blico" con vari compiti, incluso quello di verificare l'attuazione della legge stessa. Tra le novità introdotte: misure di salvaguardia degli alberi monu-mentali di particolare pregio, dispo-sizioni sulla giornata nazionale del-l'albero e sulla piantagione degli alberi per ogni nuovo nato e iniziative volte allo sviluppo ed alla tutela delle aree verdi.

Spazi verdi urbani: le novità

Dalla Gazzetta Ufficiale le nuove norme per lo sviluppo

[email protected].

dote.conciliazione@arifl

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1 e 22 marzo: due seminari

sulle GESTIONI ASSOCIATE E sul PATTO DI

STABILITA’

Associazione Comuni Bresciani, con la consulenza e la collaborazione del-l'Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia, propone i due seminari dal titolo “Esercizio as-sociato delle funzioni e dei servi-zi: le Società partecipate quale modello per l'esercizio associato di servizi”, previsto per il 1 marzo e “Realizzazione opere pubbliche in tempo di crisi - Gli investimenti e il patto di stabilità” che avrà invece luogo il 22 marzo prossimo. Entrambe le occasioni si terranno presso la sede Territoriale della Regione Lombardia in via Dalmazia 92/94 a Brescia. Gli in-contri sono gratuiti, ma la parteci-pazione è a numero chiuso. Saranno ammessi 90 iscritti, le richieste che per-verranno alla nostra segreteria, entro e non oltre il 25/02/2013, saranno evase per ordine di arrivo.

21 e 22 marzo Corso di formazione e aggiornamento per MESSI COMUNALI

ACB Servizi srl propone, per il mese di marzo, nei giorni 21 e 22, un corso di formazione ed aggiornamento per messi comunali e notificatori. Il superamento dell’esame finale permet-terà, ai sensi dell’art. 1, comma 159 della Legge 296/06, di conseguire l’abilitazione alla professione.

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E NOTIFICATORI

19 febbraio il

seminario:“Novità in materia di

controlli in-terni intro-dotte dal D.L. 174/2012 e

le nuove disposizioni riguardanti il bilancio degli

Enti locali a seguito della Legge di stabilità 2013”

L’Associazione Comuni Bresciani, per il tramite di ACB Servizi srl, a seguito delle novità introdotte dal D.L. 174/2012, convertito nella Legge 213/2012, in tema dei controlli in-terni e in considerazione delle dispo-sizioni della recente Legge di stabilità 2013, ha ritenuto utile proporre ai propri associati un incontro formativo di cui sarà relatore, il 19 febbraio prossimo, il dott. Sergio Marzari.

A marzo la nuova edizione del corso per addetti al settore NE-CROFORI E

TUMULATORI dipendenti co-munali e di ditte appaltatrici

Torna il corso di formazione per necro-fori e tumulatori. Si svolgerà in 4 matti-ne in Brescia per un totale di 16 ore. Le

date di svolgimento previste sono: 21 e 28 marzo, 4 e 11 aprile 2013. Al ter- mine del percorso formativo (che preve-de una frequenza non inferiore al 75% del monte-ore totale) sarà rilasciato specifico attestato di presenza. Per tutti i Comuni interessati ed iscritti al corso saranno, inoltre, forniti gratuitamente, previo sopralluogo da parte della do-cente, consigli di miglioramento per la gestione del cimitero comunale. La scheda d'iscrizione dovrà essere restitu-ita compilata entro il 14 marzo prossimo

Corso di aggiornamen-to per coordi-

natori della SICUREZZA

NEI CANTIERI

Acb Servizi srl e Cenpi propongono un corso di aggiornamento per un totale di 40 ore, per coordinatori della sicurezza nei cantieri, che si svol-gerà, ripartito in 5 lezioni di 8 ore ciascuna, dal 5 marzo al 9 aprile prossimi. E’ previsto un numero mas-simo di 25 partecipanti, per una quota d'iscrizione pari a euro 500 + IVA. E’ inoltre possibile, per i dipendenti dei Comuni associati ad Acb, fruire di uno sconto quantificato nel 50% per i di-pendenti full-time e 10% per quelli part-time. Al termine del corso, che prevede frequenza obbligatoria per almeno il 90% del monte-ore totale, è previsto un test finale. Per informazioni o iscrizioni rivolgersi presso i nostri uffici entro e non oltre la data del 29 marzo 2013. E’ possibile, a richiesta, l’iscrizione anche a singoli moduli.

LE NOSTRE INIZIATIVE DI

FORMAZIONE

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG. 5

Dal 4 aprile al via il nuovo corso di for-mazione per certificatori energetici de-

gli edifici. Un Ccorso accre-ditato Cened codice n. 930

La recente deliberazione IX/4416 della seduta del 21 novembre scorso della Giunta di Regione Lombardia ha introdotto interessanti novità per chi desideri operare come certificatore energetico degli edifici. In particolare, il punto “D” della Delibera sanci-sce che “è ammessa la possibi-lità, per dipendenti comunali accreditati ed iscritti come certi-ficatori energetici nel’elenco del-l’Organismo regionale di accre-ditamento, di certificare anche edifici che insistono sul territorio del comune da cui dipende il loro rapporto di servizio”. Associazione Comuni Bresciani Servizi srl propone, in tema di certificazioen energetica, la nuova edizione, in Brescia, del corso ac-creditato Cened 930. Si svilupperà in 72 ore ripartite in 9 incontri da 8 ore ciascuno. Il periodo di svolgimento è previsto tra il 4 aprile ed il 30 maggio prossimi. Eventuali iscrizioni dovranno pervenire ai nostri uffici entro e non oltre il 29 marzo prossimo.

Presto i corsi abilitanti all'uso di PIATTAFORME

ELEVABILI e GRU per AUTOCARRO

ACB Servizi srl e Cenpi, in previ-sione del prossimo avvio dei corsi utili all'ottenimento dei "patentini" per l'uso di montaferetri, piattafor-me di lavoro elevabili e gru su auto-carro, intendono, al fine della corret-ta progettazione ed organizzazione degli stessi, promuovere una rileva-zione del fabbisogno formativo nei Comuni bresciani, oltre all'eventuale numero di dipendenti potenzial-mente coinvolti. Le comunicazioni in merito sono da far pervenire entro il prossimo 20 febbraio. all'indirizzo di posta elettronica: [email protected]

Per INFO sui corsi:

POMERIGGI DI STUDIO CON

ANUSCA.Il 12 aprile

prossimo l’incontro:

Tornano i pomeriggi di studio con ANUSCA. Venerdì 12 aprile, presso la Sala consiliare del Comune di San Zeno Naviglio, l’incontro dal titolo: "Le anagrafi alla prova del cambio di residenza in tempo reale: rebus per gli operatori?".

“LE ANAGRAFI ALLA PROVA DEL CAMBIO DI RESIDENZA

IN TEMPO REALE”

www.acb.bs.it

13 marzo 2013: “RI-ORGANIZ-ZARE LA RISTORA-ZIONE SCOLA-STICA”

ACB, nell’ambito dello Sportello Appalti (ma con apertura a tutti gli Associati) e Optima, propongono un incontro formativo gratuito sul tema dell’organizzazione della ristorazione collettiva. Tra i temi affrontati: maggiori economicità del servizio, sensibilità sociale e ambientale, qualità e controlli igienico-dietetici, e la possibilità di un’eventuale gestione as-sociata. L’occasione formativa si svolge-rà presso la nostra sede e vedrà la chiusura delle iscrizioni obbligatorie al raggiungimento del tetto delle prime 25 pervenute.

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E’ al via dal mese prossimo, presso il castello di Padernello, la prima edi-zione della “Scuola di Altra ammi-nistrazione”, un corso di formazione promosso dagli amministratori locali e specificatamente dedicato ai temi della sostenibilità. L’iniziativa intende rivolgersi a chiunque sia interessato ad apprendere trucchi e strumenti di sostenibilità, (come tagliare, ad esem-pio, la bolletta energetica del 70% o portare al 90% la raccolta differen-ziata) ed è aperta, dunque, tanto a Sindaci, Assessori e Consiglieri comu-nali come a tutti i cittadini che deside-rino saperne di più sull’argomento. L’idea nasce dall’Associazione Comu-ni Virtuosi ed è stata tradotta in pratica grazie ad una collaborazione attivata con Fondazione Cogeme, partner locale dell’evento. Gli incontri si propongono di condividere storie, progetti, buone pratiche, esperienze concrete e dirette sui temi dell’eco-logia, trasferire conoscenza e stru-menti operativi in grado di favorire la replicabilità di azioni già sperimen-tate con successo in giro per l'Italia (gestione del territorio, energia, beni comuni, rifiuti, partecipazione, nuovi stili di vita). Ogni modulo sarà introdotto da un’esposizione generale del problema, per inquadrarlo, a cui seguirà la presentazione di una best practice da parte dei protagonisti amministrativi (politici e funzionari) che l’hanno concretizzata nel proprio territorio, e si concluderà con il “tempo dello scambio orizzontale”, in cui ci si potrà confrontare liberamente e scambiare informazioni, domande, richieste, soluzioni. Il programma prevede la presentazione di quattro mm

buone pratiche: il piano regolatore a crescita zero di Paderno Francia-corta; la riqualificazione a zero emissioni di un ex-discarica di Berlingo; il bilancio partecipativo di Capannori; il comune certificato di Malegno. Le sessioni formative saran-no accompagnate da relazioni intro-duttive di docenti universitari. La “Scuola di Altra Amministrazione” di Padernello è dedicata alla memoria dello scomparso Dario Ciapetti, Sindaco di Berlingo e membro del Direttivo nazionale dell’Associazione Comuni Virtuosi, che ha attivamente lavorato all’ideazione ed organizzazio-ne dei corsi.

.

Dal 22 al 23 marzo il corso è nella splendida cornice del castello di Padernello

Per imparare la sostenibilità...

MINACCE ALLA SICUREZZA INFORMATICA

DELLE P.A.? ARRIVA IL

“FIREWALL” DI STATO

Sopra: uno scorcio del castello di Padernello

http://www.altramministrazione.it

Per info:

Cresce il problema della sicurezza informatica e, a tentare di porre rimedio ad una minaccia sempre più frequente e concreta, è giunto da poco un decreto a firma del Presidente del Consiglio e membri del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica che prevede la prima definizione di un’architettura di sicurezza ciber-netica nazionale e di protezione delle infrastrutture critiche. Una stima di Assinform indica che il 40% degli attacchi richiedono almeno 4 giorni per essere risolti e, nel 90% dei casi, vanno a buon fine proprio a causa dell’errata configurazione del sistema di sicurezza o per la man-canza di competenze specifiche. I costi sostenuti da privati e PA per proteggersi sono, del resto, significa-tivamente consistenti (sono infatti stimati pari a 55 miliardi di dollari nel 2011, 60 nel 2012 e una pre-sunzione di costo di 86 miliardi en-tro il 2016). L’architettura istituzio-nale individuata dal decreto si sviluppa su tre livelli d’intervento: - Politico (per l’elaborazione degli

indirizzi strategici, affidati al Comi-tato interministeriale per la sicu-rezza della Repubblica);

- Supporto operativo ed ammini-strativo e, a carattere permanen-te, il Nucleo per la Sicurezza Cibernetica (presieduto dal Con-sigliere Militare del Presidente del Consiglio);

- Gestione di crisi (affidato al Tavolo interministeriale di crisi ciberne-tica).

Il Decreto prevede inoltre la messa a punto, in raccordo con il settore privato, di un quadro strategico na-zionale, che si tradurrà nella pros-sima adozione di un Piano nazionale per la sicurezza dello spazio ciber-netico.

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DICE LA LEGGE...Sentenze e casi interessanti

Accesso agli atti delle P.A.: basta un interesse “potenziale”

Informazioni tratte dalla stampa specializzata

non corretta manutenzione del manto stradale da parte dell'Ente preposto alla tutela, la responsabilità gravante sulla Pubblica Amministrazione, ai sensi del-l'articolo 2051 Cc, per l'obbligo di custo-dia delle strade demaniali è esclusa ove l'utente danneggiato abbia tenuto un comportamento colposo tale da inter-rompere il nesso eziologico tra la causa del danno e il danno stesso, dovendosi altrimenti ritenere (ai sensi dell'articolo 1227 Cc primo comma), che tale com-portamento integri soltanto un concorso di colpa idoneo a diminuire, in propor-zione dell'incidenza causale, la respon-sabilità della Pubblica Amministrazione (in applicazione di tale principio, il Tribunale di Roma ha affermato la responsabilità concorrente del danneg-giato nella causazione dell'evento lesivo determinato dalle radici di un albero, rilevando che il pedone, tenuto conto delle dimensioni e della estensione sul marciapiede della pianta, avrebbe potuto prestare maggiore attenzione ed evitare il sinistro).

ragionevolezza tecnica potendo, quin-di, il giudice compiere una valutazione preliminare solo sull’osservanza di det-ti principi e sostituirsi alla P.A. nel-l’evenienza in cui questi non risultino garantiti. Il Consiglio di Stato ha rammentato inoltre come tale regola discenda dall’attuazione del fonda-mentale principio costituzionale della separazione dei poteri.

Società partecipate da più Enti locali e il requisito del controllo analogo congiunto

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG. 7

Per dimostrare un interesse qualificato ed una legittimazione utile ad accedere alla documentazione amministrativa è necessario trovarsi “in una posizione differenziata ed avere una titolarità di posizione giuridicamente rilevante”, che significa non titolarità di un diritto sog-gettivo o di un interesse legittimo, bensì di quella che viene definita una posizio-ne giuridica soggettiva “anche mera-mente potenziale”. Il parametro di riferi-mento perché un ricorrente abbia diritto di accesso alla richiesta documenta-zione, infatti, è costituito, ai sensi del-l'art. 22, comma 1, della L. n. 241 del 1990, dalla sussistenza, in capo allo stesso, di un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situa-zione giuridicamente tutelata e collegata ai documenti per i quali è chiesto l'accesso, per tutelare posizioni diffe-renziate e qualificate, e correlate a spe-cifiche situazioni rilevanti per la legge.

Inciampa su una radice che sporge dall’asfalto: responsabilità al 50%

Il Tribunale di Roma, con la sentenza 22887/2012, ha accolto il ricorso di una signora che si era infortunata cadendo a causa di una grossa radice che fuoriu-sciva dall'asfalto su di un tratto di strada di grandi dimensioni ed ampiamente compromesso da logorio e scarsa manu-tenzione. I giudici, applicando le tabelle della Capitale, hanno liquidato il pre-giudizio ritenendo che la donna fosse responsabile al 50 per cento dell'evento perché la radice era molto evidente. In particolare, nella sentenza si legge che “ove si verifichi un sinistro a seguito di

Gara d’appalto e limiti del sindacato giurisdizionale per le valutazioni tecniche delle P.A.

Il Consiglio di Stato, sez. VI, con la sentenza n. 395 del 23 gennaio 2013, si è espresso ancora una volta sui limiti del sindacato giurisdizionale alle valutazioni tecniche compiute dalla Pubbliche Am-ministrazioni nella determinazione della anomalia delle offerte e, più in partico-lare, sulle motivazioni rese dalla stazione appaltante in ordine alle giustificazioni offerte dall’impresa. Il Collegio ha riba-dito il divieto per il giudice ammini-strativo di insinuarsi nelle scelte ammini-strative ove le stesse non si pongano in contrasto con i principi di coerenza e

A seguito della Sentenza n. 2090 emessa il 20 dicembre scorso dal Tar della Toscana, Sez. 1, in merito ad un problema emerso nel Comune di Prato, è fatta chiarezza circa il requisito del controllo analogo congiunto nel caso di società partecipate da più Enti locali. Nel caso di affidamento in house con-seguente all’istituzione da parte di più Enti locali di una società di capitali da essi interamente partecipata per la gestione di un servizio pubblico, emerge dalla Sentenza, il controllo, analogo a quello che ciascuno di essi esercita sui propri servizi, deve intendersi assicurato anche se svolto non individualmente ma congiuntamente dagli Enti associati, deliberando (se del caso anche a maggioranza), ma a condizione che il controllo sia effettivo. Questo perché il requisito del controllo analogo essere verificato secondo un criterio sintetico e non atomistico, sicché è sufficiente che il controllo della mano pubblica sull'Ente affidatario, purché effettivo e reale, sia esercitato dagli Enti partecipanti nella loro totalità, senza che necessiti una verifica della posizione di ogni singolo Ente.

Non spetta al Comune individuare le funzioni fondamentali per sod-disfare i bisogni locali

Il TAR di Puglia, Sez. II, con la Sentenza n. 2109 del 7 dicembre scorso, ha af-frontato la complessa questione del-l'individuazione delle funzioni fondamen-tali per il soddisfacimento dei bisogni primari delle comunità locali che, ha dichiarato, costituisce di fatto materia riservata all’esclusiva potestà legislativa dello Stato ai sensi dell'art. 117 della

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Costituzione. L'elencazione dei servizi locali indispensabili per i Comuni è contenuta nel D. M. 28/5/1993 adottato dal Ministero dell'interno di concerto con il Ministero del Tesoro. Tale D. M. costituisce applicazione dell'art. 11 del D. L. 18/1/1993 n. 8, convertito in L. 19/3/1993 n. 68 (Disposizioni urgenti in materia di finanza derivata e di contabilità pubblica). Ancorché il citato D. M. non r isulti espressamente richiamato nell'art. 159 T.U.E.L. lo stesso integra atto di normazione secondaria con carattere di tassatività. La fonte normativa del citato atto di normazione secondaria, art. 11 del D. L. 8/1993, convertito in L. 68/1993, è stato oggetto di espressa abrogazione ex art. 123 lett. Q) del D. Lgs. 77/1995 come sostituito dall'art. 46 del D. Lgs. 11/6/1996 n. 336. Tale circostanza non può ritenersi idonea a determinare il venir meno della competenza ministe-riale in ordine all’individuazione dei servizi locali indispensabili, atteso che "l'individuazione delle funzioni fonda-mentali per il soddisfacimento dei bisogni primari delle comunità locali costituisce comunque materia riservata alla potestà legislativa esclusiva dello Stato ai sensi del novellato art. 117 Cost., tant'è che la relativa disciplina ha formato oggetto di delega parlamentare al Governo (art. 2 c. 1 L. 5/6/2003 n. 131)". La riserva di potestà esclusiva in favore dello Stato ai sensi dell'art. 117 Cost. così come riformulato a seguito delle modifiche del Titolo V Parte II della Costituzione, costituisce circostanza idonea a determinare la perdurante validità e vigenza del citato D. M. del 1993, colmando il vuoto normativo determinatosi a seguito dell'abrogazione dell'art. 11. del D. L. 18/1993. Tuttavia, anche in ipotesi diversamente opinando, atteso comunque il carattere derogatorio dell'art. 159 T.U.E.L., un ipotetico venir meno del potere di formazione primaria e secondaria in capo allo Stato non consentirebbe, cioè, comunque al Comu-

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ne un libero e indiscriminato uso del po-tere di individuazione dei servizi locali indispensabili. Ente.

destinato alla pubblicità e di una cornice ad esso distinta ed oggettivamente inidonea ad essere utilizzata per la dif-fusione dei messaggi, l'imposta deve essere commisurata soltanto in relazione al predetto spazio, mentre se l'impianto è strutturato in modo tale che l'intera sua faccia è utilizzata per la pubblicità, l'imposta andrà ragguagliata alla totalità della superficie.

Anagrafe: nella querelle dei doppi nomi discrimina la virgola

I molti italiani che hanno un nome dop-pio (a volte sui documenti riportato congiunto, altre slegato), conoscono il problema. La legge n.219/2012, che ha introdotto modifiche al codice civile in materia di riconoscimento dei figli natu-rali, ha ora portato con sé anche impor-tanti effetti in materia anagrafica su cui il Ministero dell'Interno ha richiamato l'attenzione degli operatori con la circo-lare n. 33/2012. La nota, firmata dal di-rettore centrale per i servizi demografici Giovanna Menghini, si concentra sulle modifiche alle norme regolamentari in materia di stato civile. L'art. 5, comma 2 della legge ha sostituito l'art. 35 del dpr n. 396/2000 e, in continuità con le re-gole consolidate, ha previsto che quando al bambino sono stati attribuiti più nomi (non superiori a tre) separati dalla virgo-la, negli estratti e nei certificati debba essere riportato solo il primo dei nomi. La novità però, chiarisce la circolare, non opererà retroattivamente, ma sarà operativa solo a partire dal 1° gennaio 2013. Non ci saranno dunque modifiche per i nomi attribuiti negli atti formati prima dell'entrata in vigore della legge. Allo stesso modo anche i certificati e gli estratti rilasciati dopo l'entrata in vigore della legge, se relativi ad atti formati antecedentemente, dovranno continuare ad essere emessi con i criteri vigenti prima della riforma.

Per i canoni di conces-sione pubblicitaria contano gli spazi realmente occupati

A porre il punto fermo sulla questione è stata la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 85 del 4 gennaio scorso. Il ricorso prendeva le mosse dalla scelta di una società che aveva citato il Comune in Tribunale per l’illegittimità di un consi-derevole numero di richieste di paga-mento del canone di concessione per installazione su bene comunale di mezzi pubblicitari che, a parer suo, erano state formulate sulla base della superficie espositiva ma non, anche, dell'ingombro gravante sul suolo pubblico, e quindi in violazione dei criteri direttivi imposti dall'art. 27, comma 8, D. Lgs. n. 285 del 1992, sostanzialmente riproduttivi di quelli previsti dall'art. 8, R. D. n. 1749 del 1933. Riconosciuta l’erroneità di alcune comunicazioni da parte del Comune, la Corte ha però ricordato come, in mate-ria di pubblicità, varie siano le discrimi-nanti da prendere in considerazione (i messaggi pubblicitari basati su forme di comunicazione visive o acustiche, ad e-sempio, si assoggettano a diritti dissimili da quelli delle pubbliche affissioni e c’è da considerare finalità e caratteristiche degli stessi sulla base di varie normative, non ultimo il D. Lgs. n. 507 del 1993). L'art. 7 dello stesso decreto, in partico-lare, dispone che l'imposta sulla pubbli-cità si determini in base alla superficie della minima figura piana geometrica in cui è circoscritto il mezzo pubblicitario indipendentemente dal numero dei messaggi in esso contenuti. LA Corte ha poi ricordato la Sentenza n. 23023 del 2009, secondo la quale, se la faccia dell'impianto si compone di uno spazio