Abruzzo Magazine Settembre Ottobre 2014

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All’interno Speciale Formazione: Gruppo Sicurform, Cifap Formazione, Cipat Abruzzo, DR Business Plus, Artigianservice, Infobasic, Cna Chieti Anno IX Numero 5 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2014 GIOVANNI LOLLI L’intervista al vicepresidente della Regione SICUREZZA, ECOLOGIA E... VOLLEY INAZ A PESCARA L’AGENZIA GUIDATA DA VINCENZO TROISI Al centro Tommaso Lanci con i figli Andrea (a destra) e Nunzio. La famiglia è impegnata imprenditorialmente con il Gruppo Sieco Service e, in ambito sportivo, con la squadra di pallavolo Impavida Ortona

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Magazine bimestrale di informazione locale abruzzese.

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All’interno Speciale Formazione: Gruppo Sicurform, Cifap Formazione, Cipat Abruzzo, DR Business Plus, Artigianservice, Infobasic, Cna Chieti

Anno IX Numero 5 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2014

GIOVANNILOLLI

L’intervista alvicepresidente

della Regione

CANTINA FRENTANARESTYLING PER LATORRE VINARIA SICUREZZA, ECOLOGIA E... VOLLEY

INAZA PESCARAL’AGENZIAGUIDATA DAVINCENZOTROISI

Al centro Tommaso Lanci con i figli Andrea (a destra) e Nunzio.

La famiglia è impegnata imprenditorialmente con il Gruppo Sieco Service e, in

ambito sportivo, con la squadra di pallavolo Impavida Ortona

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Certificauto è un circuito di officine e carrozzerie specializzate, che determina lo stato d’uso di auto e veicoli usati, valutandone correttamente le condizioni e mettendo in luce tutti i difetti meccanici, elettrici, di carrozzeria e amministrativi, tutelando così sia l’acquirente che il venditore.Attraverso una semplice verifica, sarà possibile valutare gli eventuali interventi da effettuare evitando così di incorrere in un acquisto sbagliato.

Certificauto, il servizio innovativo capace di trasformarsi in un prezioso alleato.

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CONSUMATORETUTELATO

Perché certificauto?Certificauto serve per evitare rischi amministrativi e rischi meccanici nella compravendita tra privati, ma anche nell’acquisto da un concessionario o salonista, in quanto decidendo di far certificare la vettura prima dell’acquisto, il venditore mal intenzionato si ritirerà dalla trattativa.Non servirà più portare il proprio meccanico in giro con voi a far provare la vettura da voi scelta, ma i centri Certificauto indipendenti dai venditori, e scrupolosamente controllati dai nostri responsabili commerciali, saranno garanti del vostro acquisto.

Chi è CertificautoCertificauto nasce dalla fusione del know how di 2 aziende che operano nel mondo dell’Automotive da oltre 30 anni, offrendo servizi innovativi con la massima professionalità nel rispetto del cliente finale. Il nostro obbiettivo nasce per colmare la necessità di sicurezza del cliente che sta acquistando un veicolo usato, dal privato o dal concessionario. Certificauto si propone come un ente terzo tra chi compra e chi acquista, proprio per questo il nostro slogan è USATO CERTIFICATO CONSUMATORE TUTELATO.

Cos’è?Certificauto è la certificazione dello stato d’uso della vettura o del veicolo commerciale che si sta acquistando, per avere la certezza di comprare un veicolo controllato da una rete di esperti e specializzati nel valutare le condizioni d’uso del veicolo, in modo imparziale e indipendente dal venditore.

Il ContestoIl contesto in cui operiamo è quello della crescente diffidenza che il consumatore finale ha prima di acquistare un veicolo usato, sia dal concessionario ed in particolare da un privato, per avere la certezza che:- la vettura non sia incidentata - la vettura abbia dei difetti meccanici o elettronici- i km letti sul cruscotto corrispondano a realtà - il veicolo non sia soggetto a fermi amministrativi che impediscano il passaggio di proprietà.Partendo dal principio che la vendita tra privati è priva di garanzia, salvo gravi vizi occultati dal venditore di turno, con Certificauto si ha la possibilità di tutelarsi da questa mancanza. Infatti, grazie alle prove effettuate si può richiedere una garanzia convenzionale con copertura dei principali organi meccanici, della durata di due anni. Servizio rivolto all’utente finale dal Network Certificauto.

Cosa controlla?Certificauto prevede oltre 45 controlli indispensabili e analizzati da professionisti del settore, garantendo il miglior stato d’uso possibile, applicato a 6 aree del veicolo esaminato:

1. analisi del veicolo per il controllo della documentazione con relativa visura PRA per verificare l’esistenza di fermi amministrativi;2. analisi dell’interno del veicolo con verifica dell’efficienza dei dispositivi di sicurezza;3. analisi esterno veicolo con relativa quantificazione dei danni;4. analisi Motore;5. analisi sottoscocca con relativo controllo e misurazione scocca per controllare se deformata;6. test drive.

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CONSUMATORETUTELATO

Perché certificauto?Certificauto serve per evitare rischi amministrativi e rischi meccanici nella compravendita tra privati, ma anche nell’acquisto da un concessionario o salonista, in quanto decidendo di far certificare la vettura prima dell’acquisto, il venditore mal intenzionato si ritirerà dalla trattativa.Non servirà più portare il proprio meccanico in giro con voi a far provare la vettura da voi scelta, ma i centri Certificauto indipendenti dai venditori, e scrupolosamente controllati dai nostri responsabili commerciali, saranno garanti del vostro acquisto.

Chi è CertificautoCertificauto nasce dalla fusione del know how di 2 aziende che operano nel mondo dell’Automotive da oltre 30 anni, offrendo servizi innovativi con la massima professionalità nel rispetto del cliente finale. Il nostro obbiettivo nasce per colmare la necessità di sicurezza del cliente che sta acquistando un veicolo usato, dal privato o dal concessionario. Certificauto si propone come un ente terzo tra chi compra e chi acquista, proprio per questo il nostro slogan è USATO CERTIFICATO CONSUMATORE TUTELATO.

Cos’è?Certificauto è la certificazione dello stato d’uso della vettura o del veicolo commerciale che si sta acquistando, per avere la certezza di comprare un veicolo controllato da una rete di esperti e specializzati nel valutare le condizioni d’uso del veicolo, in modo imparziale e indipendente dal venditore.

Il ContestoIl contesto in cui operiamo è quello della crescente diffidenza che il consumatore finale ha prima di acquistare un veicolo usato, sia dal concessionario ed in particolare da un privato, per avere la certezza che:- la vettura non sia incidentata - la vettura abbia dei difetti meccanici o elettronici- i km letti sul cruscotto corrispondano a realtà - il veicolo non sia soggetto a fermi amministrativi che impediscano il passaggio di proprietà.Partendo dal principio che la vendita tra privati è priva di garanzia, salvo gravi vizi occultati dal venditore di turno, con Certificauto si ha la possibilità di tutelarsi da questa mancanza. Infatti, grazie alle prove effettuate si può richiedere una garanzia convenzionale con copertura dei principali organi meccanici, della durata di due anni. Servizio rivolto all’utente finale dal Network Certificauto.

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SOMMARIO

DIRETTORE RESPONSABILEDonato Parete

VICEDIRETTORELoris Di Giovanni

CAPOREDATTOREANDREA BEATO

REDAZIONE E GRAFICARosella CiampoliAntonella VillaniSvieta Boyko (foto)

DIRETTORE COMMERCIALELeo Di Girolamo

HANNO COLLABORATODaniele MarsiliMichele PirroGiovanni De BenedictisLucio LauretiPiero RighiWolf HardtRoberta VilliniLuciana MastrolonardoRoberto Di GennaroMonica Di PilloSonia Di MassimoRaffaella SciarraMaria OrlandiFederico NiasiAndrea Sisti Luca Di Evangelista

STAMPAPrinter Group Italia S.r.l.

Abruzzo MagazinePeriodico bimestraleRegistrazione del Tribunaledi Pescara n. 3 del 01/02/10

Editore VACANZECULTURA.IT

Redazione, direzione, sede legale, amministrazione e abbonamentiVia Carlo Poerio n. 365122 PescaraTel. 085 799 81 [email protected]

Anno IX Numero 5 (nuova edizione)Settembre / Ottobre 2014

Abruzzo Magazine è un marchio registratodi proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio.Il numero è stato chiuso in redazione il 30/09/2014 e tirato in 16.300 copie.

La foto di copertina è di Daniele Francavillese

www.abruzzomagazine.it

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All’interno Speciale Formazione: Gruppo Sicurform, Cifap Formazione, Cipat Abruzzo, DR Business Plus, Artigianservice, Infobasic, Cna Chieti

Anno IX Numero 5 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2014

GIOVANNILOLLI

L’intervista alvicepresidente

della Regione

CANTINA FRENTANARESTYLING PER LATORRE VINARIA SICUREZZA, ECOLOGIA E... VOLLEY

INAZA PESCARAL’AGENZIAGUIDATA DAVINCENZOTROISI

Al centro Tommaso Lanci con i figli Andrea (a destra) e Nunzio.

La famiglia è impegnata imprenditorialmente con il Gruppo Sieco Service e, in

ambito sportivo, con la squadra di pallavolo Impavida Ortona

EditorialeA Pescara il convegno

per conoscere il trust

Cover StorySieco Service

L'IntervistaGiovanni Lolli

PeopleStrange Office

ImpreseInaz per l'Abruzzo

Euler Hermes

Ap Raicam

Lb Sollevamento

Glocal

Speciale Formazione

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Gruppo Sicurform

Cifap Formazione

Cipat Abruzzo

DR Business Plus

Artigianservice

Infobasic

Corsi in Abruzzo

Marketing TerritorialeSaga

Un Tedesco in Abruzzo

GreenAbruzzo e mobilità

Europa Chiama AbruzzoAdristorical Lands

SaluteGli Squaletti

80

82

Abbiamo Cenato Per VoiNinì

News Dalle AziendeBeWasBeen, Tenuta Sant’Ilario,

Maico

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EDITORIALE

A Pescara ilconvegno perconoscere il trustSabato 15 Novembre 2014 convegno sul trust a Pescara all’Auditorium Petruzzi. Organizzano Adecco, Northern Fides e il nostro Abruzzo Magazine…

ella mattinata di Sabato 15, dalle ore 9.30, all’Auditorium Pe-truzzi di Pescara Vecchia si terrà il convegno dal titolo “Trust, strumento per la gestione e la protezione dei patrimoni”. Orga-nizzatori di rango: Adecco, il commercialista pescarese Aldo

Marcotullio, già impegnato nella consulenza per la istituzione di trust, Northern Fides, che è il trustee professionale del gruppo finanziario in-glese Orwell di Londra, e il nostro giornale, impegnato ad invitare tutti gli imprenditori e manager locali che sono i nostri abituali lettori e che possono avere molto interesse a conoscere a fondo uno strumento giuri-dico particolare come il trust, ancora poco diffuso dalle nostre parti ma di grande versatilità e valore. Il trust (comunque di lontana origine roma-nistica, è bene precisarlo…) si è diffuso in Inghilterra da mille anni, da quando come narra quella che ormai è leggenda gli uomini che andavano in guerra “affidavano” ad un “amico” degno della fiducia massima i beni che avevano, perché costui (il trustee, colui nel quale si poteva riporre una fiducia così grande) li gestisse da vero proprietario, non godendone lui però, ma facendone godere i frutti alla famiglia abbandonata da sola in patria (magari con figli ancora piccoli che di certo non sarebbero stati in grado di gestire gli averi), per riconsegnare poi tutti questi beni al pre-cedente proprietario qualora fosse tornato vivo dalle battaglie oppure, in caso di sua morte, attendendo il momento adatto in cui i discendenti po-tevano finalmente essere in grado di gestire appropriatamente tutto quanto loro destinato. Dunque la fiducia nel trustee era grande, e comunque in Inghilterra si affermarono rimedi giuridici appropriati, che potessero ben vegliare sulle condotte dei trustee. Nasce il cosiddetto Tribunale dell’E-quity, in qualche modo parallelo alle corti di common law, che per tradurre alla lettera potremmo definire il Tribunale di Coscienza, visto che di fidu-cia e di profondi rapporti personali si parla. Oltre alle guerre, i contrasti di natura fiscale con il re e i grandi feudatari e persino l’arrivo in Inghilterra dei francescani che da religiosi avevano bisogno di destinare patrimoni familiari fecero sì che via via in tutto il mondo anglosassone quasi non ci fosse patrimonio senza trust. Il resto del mondo ne prese atto, se è vero che il grande giurista inglese Paul Matthews scrisse che «il mondo si divide tra coloro che non possono fare a meno del trust e coloro che non sanno nem-

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di Donato Parete

meno che esiste», e si arriva così alla Convenzione internazionale dell’Aja del 1985 perché tutti i paesi aderenti potessero riconoscere validi i trust: tra questi, con molta lungimiranza, anno 1989, altri tempi, l’Italia. Come sempre i malfattori in Italia si accorsero del valore dello strumento prima dei probi, e questo spiega la diffidenza di molti (oltre a una certa pigrizia anche degli addetti ai lavori per studiare cose nuove): purtroppo abbiamo letto dei Riva, dei Ligresti… Possiamo dire che solo oggi, finalmente, il sentire comune è in cambiamento: quando si legge degli Antinori, di Am-plifon, di De Longhi (The Long E Trust, si chiama, con spiritosa inventiva anglofona), di Brunello Cucinelli, si comprende che il rapporto giuridico del trust funziona ed è lecitissimo, paradossalmente l’unico problema è rilevare che non solo questi grandi nomi, ma anche patrimoni di appena gli appartamenti di famiglia e un po’ di liquidità possono essere “separati in sicurezza”. Quello che conta è il fine vero. Non si può fare un trust per ottenere risparmi fiscali (pur se ci sono), né solo per proteggere i beni dai rischi d’impresa: un trust nobile e forte nasce per preservare l’unitarietà di un patrimonio e custodirlo e tramandarlo attraverso più generazioni. Di questo verrà a parlarci la mattina del 15 Giuseppe Lepore, tra i più grandi esperti di trust in Italia, ospite d’onore al convegno.

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COVER STORY

È amministratore di Sieco Service, figlio minore di

Tommaso e fratello di Nunzio. Si divide tra l’azienda di

famiglia e l’impegno nel volley, dov’è capitano della Sieco

Service Impavida Pallavolo Ortona. 34 anni, è in prima

squadra dal 1994, arrivando a giocare più di 600 partite

Andrea LanciFiglio maggiore, ricopre il ruolo di amministratore di At

Consultants, società che costruisce attrezzature ed

esegue alcune manutenzioni per conto di Sieco. Al di

fuori dell’attività professionale, è l’allenatore della Sieco

Service Impavida Ortona, pronta per la Serie A2

Nunzio Lanci

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arlare di petrolio in Abruzzo non è mai semplice: Ombrina Mare 2, la Croazia pronta a trivellare i fondali dell’Adriatico, i capodo-gli spiaggiati a Vasto (Chieti) e l’ipotesi dell’air-gun tra le possibi-li cause del loro disorientamento... Il confine tra la buona e cattiva informazione è labile. Appare necessario approfondire il tema per-ché la nostra regione è tra i territori più ricchi d’idrocarburi. Una

risorsa ancora fondamentale, attorno alla quale è necessario costruire un dibattito sano, privo di pregiudizi, ascoltando gli operatori impegnati quotidianamente sul campo. Sieco Service, azienda di Ortona (Chieti), dal 2000 svolge servizi ecolo-gici e di messa in sicurezza su pozzi petroliferi eroganti olio. Come background la grande competenza di Tommaso Lanci, 71 anni di grinta e autenticità. «Sono capitano superiore di macchina della Marina mercantile - tiene a precisare -. Dopo

L’AZIENDA DELLA FAMIGLIA LANCI SI OCCUPA DI FORNIRE SERVIZI ECOLOGICI E DI MESSA IN SICUREZZA SU POZZI PETROLIFERI EROGANTI OLIO. IN PIÙ PORTA AVANTI LA PASSIONE PER LA PALLAVOLO, CON L’IMPAVIDA ORTONA IMPEGNATA NEL CAMPIONATO DI A2...

di Andrea Beato - foto di Daniele Francavillese

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SIECOSERVICESICUREZZA, ECOLOGIA,E... VOLLEY

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 17

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18 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

aver frequentato l’istituto tecnico nautico, a diciotto anni e mezzo ho preso la classi-ca valigia con lo spago, quattro lire e sono andato a Genova a cercarmi un imbarco. In quegli anni era il miglior porto d’Europa. Dormivo in uno stanzone insieme con altre dodici persone, in una pensione di via Prè, il quartiere emblema della piccola crimi-nalità basata su contrabbando di sigarette, prostituzione e ricettazione. La “laurea” - dice accennando un sorriso - l’ho presa tra i carrugi. Passavo le mie giornate su una panchina, aspettando una chiamata del vicino ufficio di collocamento. Qualche volta, preso dallo sconforto e dalla solitu-dine, ho pianto, non mi vergogno di dirlo. Sembra un film, invece è la mia storia, quella di un ragazzo abruzzese con il papà muratore e la madre casalinga». Dopo un mese arriva il momento tanto atteso. «L’in-disposizione di un allievo ufficiale è stata l’occasione. In trenta minuti ho raccolto le mie cose e sono salito a bordo per sostitu-irlo. Ho navigato per un anno e mezzo in tutto il Mediterraneo e nel Mar Nero. Sce-so a terra ho dovuto assolvere l’obbligo di leva». Conclusa questa parentesi, inizia a lavorare per Exxon, una delle principali compagnie petrolifere statunitensi, quella, per intenderci, che, sul mercato europeo, opera con il marchio Esso. «Ci sono rima-sto per diciotto anni, imparando molto e percorrendo i vari step di carriera. Ho visto il mondo intero: America, Oceania, Asia, fino alla proposta di trasferirmi stabilmen-

te nel quartier generale di Florham Park, nel New Jersey. Il mio compito sarebbe stato quello di coordinare l’Energy con-servation team, una squadra di specialisti incaricata di controllare il consumo degli impianti sulle navi. Ho declinato l’offerta, pensando anche a mia moglie che per fare semplicemente un po’ di spesa avrebbe do-vuto prendere la station wagon e guidare per sessanta chilometri. La vita sarebbe cambiata totalmente, così Ortona è torna-ta a essere la nostra casa». Nella provin-cia teatina e in cerca di un impiego, Lanci

Soluzioni mobili (onshore e offshore) utilizzabili in molteplici occasioni. Le unità (nell'immagine sopra) sono composte da una stazione azoto 200 bar, gruppo oleodinamico e pompe, separatore trifasico, casse di stoccaggio per recupero fluidi e una fiaccola abbattitore H2s

Le unità antipollution

Sieco Service, diOrtona, svolge servizi ecologici e di messa insicurezza su pozzipetroliferi eroganti olio

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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 19

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È un’attrezzatura (nella foto grande a sinistra) idonea per la bonifica sealine, di

metanodotti e oleodotti, per lo spiazzamento string nei pozzi per clean up, nell’assistenza

lavori con pig e per prove di produzione

Il separatore bifasico

Ha contribuito a portare l’industria dell’oro nero nel distretto di Ortona (Chieti): «Dove oggi ci sono le sedi di realtà multinazionali del settore, un tempo non c’era niente». Non è ingegnere, la sua “laurea” l’ha presa tra i carrugi di Genova. «Sono - afferma con orgo-glio Tommaso Lanci, 71 anni, - capitano superiore di macchina della Marina mercantile». Ha lavorato per Exxon (rifiutando una mega offerta per trasferirsi in New Jersey), Ram, Beker Hughes e Geoservices. Poi l’intuizio-ne di assemblare una serie di macchine speciali per

LA GRINTA DI TOMMASO LANCIridurre al minimo il rischio inquinamento per l’ambien-te e le persone impiegate sul campo. Nell’avventura imprenditoriale ha coinvolto anche i suoi due figli, Nunzio e Andrea. Attualmente, in Sieco Service, si occupa di tutto il marketing tecnico e commerciale. Da anni è presidente della Impavida Pallavolo Ortona ed è stato tra i fondatori, quando la compagine era ancora una squadra di una parroc-chia locale. Ora è un team vincente, in varie categorie, con l’obiettivo di fare bene nel campionato maschile di Serie A2.

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La Sieco Service ImpavidaOrtona pronta per un nuovo campionato di Serie A2Gli equilibri aziendali vengono inoltre riproposti nel volley. Una conduzione familiare, ma risultati da big. Sugli spalti, a dare la buona dose di tifo e incorag-giamento, il presidente Tommaso Lanci, che è stato tra i fondatori della società. I suoi due figli sono invece in campo. Nunzio, 43 anni, ex giocatore (campione d’Italia Under 16 e Under 18 con la maglia dell’Impavida) e ora primo allenatore a impartire schemi, e Andrea, 34 anni, capitano, palleg-giatore, con più di 600 partite disputate. La Sieco Service Impavida Ortona è la realtà più solida di tutto il movimento pallavolistico regionale, con un’organizzazione impeccabile e un impegno su più livelli, anche in ambito femminile. In questa stagione prende parte al settantesimo campionato di Serie A2 UnipolSai. Negli ultimi due anni sono stati fatti passi da gigante. Nel 2012/2013, matricola terribile, l’Impavida ha affrontato a muso duro tutte le avversarie, chiudendo in ottavo posto in classifica e arrivando alla fase dei playoff. Nel 2013/2014, quinta posizione e semifinali

Alberto Cisollaex nazionale, è l'ultimo grande

acquisto targato SiecoService Impavida Ortona

playoff. Quest’anno la squadra può migliorare e tutta la città è pronta a supportarla. La prima gara è in casa, il 19 ottobre, contro la formazione calabrese della Tonno Callipo Vibo Valentia, allenata dal mito Ferdinando Fefè De Giorgi. «Il nostro sogno - confida il presidente Lanci - oltre chiaramente a puntare al massimo campionato, è quello di poter un giorno schierare un intero sestetto formato da giocatori abruzzesi».

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risponde a un annuncio su un giornale. A pubblicarlo è la Ram, società che sta per aprire una sede a Montesilvano (Pescara) ed è collegata alla famiglia Loro Piana, re del cashmere. La moda non c’entra, il core dell’attività è nell’oro nero. «L’in-gegnere con il quale ho fatto il colloquio,

ha impiegato venti minuti per assumermi». Esperienza durata fino all’89, poi il passaggio in Baker Hughes e infine l’appro-do alla francese Geoservices. «Per Geoservices ho ricoperto il ruolo di country manager Italia. Le nostre squadre erano spesso in Val d’Agri (Basilicata), uno degli “oil field” più grandi del

nostro continente. I ragazzi lì impegnati si lamentavano delle condizioni di peri-colo in cui si trovavano ad agire. Olio che schizzava dalla testa pozzo, gas nocivi che potevano essere respirati…». È qui che Lanci ha l’intuizione giusta e porta avanti un progetto per garantire la sicurezza del personale e dell’ambiente. In sostanza l’assemblaggio di più componenti, mac-chine speciali per una salvaguardia com-pleta. «Soluzione presentata ai vertici di Geoservices, ma da loro bocciata, senza mezzi termini. A quel punto mi sono rivol-to all’Eni che, dopo aver visto in funzione l’unità, ha subito voluto firmare il contrat-to di utilizzo». I presupposti per intrapren-dere il percorso imprenditoriale ci sono tutti. Nell’avventura, il padre coinvolge i figli: Andrea (amministratore Sieco Servi-ce) e Nunzio (amministratore At Consul-

tants, società che costruisce attrezzature ed esegue alcune manutenzioni per conto di Sieco). «Abbiamo iniziato con l’antipol-lution (antinquinamento) e, tuttora, siamo l’unica realtà nazionale a fornire interventi di tale tipologia. Nel tempo abbiamo am-pliato la gamma di servizi, includendo l’i-nertizzazione tank, l’ingrassaggio valvole, il monitoraggio pressione e temperatura, il pompaggio azoto e fluidi, il riscaldamento fluidi e il well testing. I dipendenti, formati sotto più profili, sono trentacinque; i clienti le maggiori aziende del settore petrolifero. Un business che non risente della crisi, con un fatturato in costante crescita e la volontà di mettere al centro sempre la prevenzione, la protezione degli addetti e del territorio». Anche avendo a che fare con il petrolio.

La Sieco Service Impavida Ortona non è la solita squadra di volley. Primo tifoso è il presidente Tommaso Lanci. I due figli Nunzio e Andrea sono, rispettivamente, allenatore e capitano

Abbiamo iniziato con l’antipollution e, tuttora, siamo l’unica realtànazionale a fornirequesti tipi d'interventi

Sieco Service, la cui sede si trova in Contrada Sant’Elena a Ortona (Chieti), vanta nel suo curriculum la Certificazione di eccellenza. Questa racchiude la Iso 9001 per la Qualità, la Iso 14011 per l’Ambiente e la Ohsas 18001 per la Salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Un si-stema di gestione integrato per garantire un servizio finalizzato alla prevenzione dell’inquinamento e alla massima soddi-sfazione del cliente. Una politica diffusa a tutti i livelli dell’organizzazione, portata anche all’esterno, che viene riesaminata almeno una volta l’anno.

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L’INTERVISTA

icepresidente Lolli, la sua delega alle crisi industriali implica un grande impegno in un periodo così complicato per le piccole e medie imprese abruzzesi. Cosa si sente di

dire attraverso le pagine del nostro magazine, che si occupa di aziende ed economia del territorio, a quegli imprenditori che, nonostante tutto, vogliono credere nel rilancio industriale della regione?«Come avrete avuto modo di vedere c’è, da parte mia, un impegno costante e produttivo nell’essere, quanto più possibile, presente ai tavoli istituzionali che, via via, affrontano le delicate situazioni legate alle ver-tenze aperte. La crisi è generalizzata e lo sforzo va fatto non solo nel garantire ammortizzatori sociali ma, piuttosto, nell’individuare soluzioni e nuove politiche di rilancio per far fronte alle numerose crisi industriali e occupazionali, che interessano la nostra regione. Mi corre l’obbligo dire, però, che vi sono nella nostra re-gione anche aziende in salute che vogliono investire, cito ad esempio la LFoundry e la Fiamm di Avezzano (L'Aquila), il polo chimico farmaceutico abruzzese

V

di Giovanni De Benedectis e Andrea Beato

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 23

con le sue eccellenze aquilane e, infine, l’automoti-ve della Val di Sangro, che rappresenta il più grande polo industriale del Centro sud. Questi li ritengo punti di forza su cui bisogna lavorare molto. Più volte ho avuto modo di affermare che questo governo regio-nale intende attivare un processo di trasformazione integrale che l’Abruzzo attende da tempo, destinato a impattare sulla società e sull’economia della regione a partire dalla volontà d’incentivare nuovi investimenti e progetti imprenditoriali delle piccole e medie imprese, per favorire la nascita di nuove attività e la possibile reindustrializzazione delle aree di crisi. Si lavorerà per attrarre nuovi investimenti e per incrementare quelli esistenti, attraverso strumenti innovativi come i Poli di Innovazione, le reti e le alleanze tra aziende, per aumentare il know-how e, conseguentemente, le ca-pacità di sviluppo. Innovazione quindi di processo e di prodotto e la ricerca, punti importanti da cui ripartire per rendere competitivo il sistema regionale».Su quali elementi la Regione concentra la sua atten-zione per sollecitare la produttività delle aziende, e, a questo proposito, quale ruolo potranno avere

ACCANTONATA L’IPOTESI PARLAMENTARE, GIOVANNI LOLLI RIMANE IN ABRUZZO E PARLA DELLA NECESSITÀ DI PUNTARE SUI POLI E LE RETI D’IMPRESA, DI AGEVOLARE L’ACCESSO AL CREDITO DELLE AZIENDE PER RIDARE OSSIGENO AL TESSUTO ECONOMICO

In Regioneper onoraregli impegni

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24 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

L’INTERVISTA

i Poli di innovazione rispetto a quello che hanno avuto nel recente passato?«I Poli di Innovazione rappresentano sicuramente una scommessa su cui puntare. In questo ultimo mese li abbiamo incontrati tutti per conoscerne le caratteristi-che e le problematiche, prima della convocazione della piattaforma prevista per il 16 di ottobre. In Abruzzo se ne sono costituiti 14, che la Regione finanzia con fondi europei finalizzati all’attuazione di piani indu-striali di filiera, alla valorizzazione dei prodotti e all’in-ternazionalizzazione. Infine vi sono le reti d’impresa, realtà nuova e attiva, che mira a valorizzare le risorse abruzzesi in ogni settore nell’ambito dell’internazio-nalizzazione. Sono state create con il contributo dello Stato nell’ambito del programma Abruzzo 2015. Tali aggregazioni risultano molto efficaci, soprattutto per la crescita competitiva delle imprese, in un momento in cui le imprese si trovano a fronteggiare una difficile congiuntura economica. Sono convinto, altresì, che as-sume particolare importanza migliorare le condizioni per l’accesso al credito in termini di liquidità, al fine di restituire ossigeno alle imprese abruzzesi. È mio impegno costante individuare strumenti snelli e d’im-mediata attuazione a sostegno delle micro e piccole imprese abruzzesi, che scontano in maniera particolare

gli effetti della crisi economica».Parlando d’industria in Abruzzo non può passare inosservato che, negli ultimi mesi, due grandi realtà come la Honda di Atessa e la Pilkington di San Sal-vo hanno deciso di uscire da Confindustria. Come legge lei questo fatto e quali conseguenze pensa che ciò possa avere?«Non ritengo corretto, da parte mia, entrare nel merito di vicende interne a un’organizzazione che era, e rima-ne per me, un’importante interlocutore».Ha suscitato molte polemiche la decisione di esclu-dere la Marsica dai fondi europei per lo sviluppo industriale. Il presidente D'Alfonso ha voluto ras-sicurare gli imprenditori dell'area parlando di un “progetto Marsica”. Ci può dire in sostanza in cosa consisterà?«Va precisato, in primis, che la mappa tracciata con la Carta degli aiuti a finalità regionale per il settennio 2014/2020, che passa da 88 comuni del precedente set-tennio ai 35 dell’attuale, non coincide con l’accesso ai fondi europei, nazionali o di qualsiasi altra fonte. L’er-rore di far coincidere le due cose suscita chiaramente anche un risentimento per tutti quei territori esclusi, che va letto nelle giuste dimensioni. Nella maggior parte dei casi l’intervento nella aree 107.3.c del Tfue consente solo una maggiorazione di 5 pp rispetto alle aree al di fuori. Non mi sembra che questo possa osta-colare una politica industriale attenta alle esigenze di quei territori. Più volte ho incontrato, in questi mesi, i sindaci, gli imprenditori e le associazioni di categoria del territorio della Marsica per fare il punto sui nuovi indirizzi dettati dalla giunta regionale, in merito alla programmazione delle risorse per il 2014/2020. Sono stati incontri molto positivi, nel corso dei quali ho raccolto le legittime richieste di attenzione ai proble-mi del territorio marsicano provenienti dalle strutture produttive locali che mostrano forti segnali di vitalità, nonostante le innumerevoli difficoltà causate dalla crisi economica e produttiva. Le scelte operate dalla giunta regionale non vanno interpretate come un segnale di disattenzione nei confronti del sistema produttivo e non determinano certo l’esclusione della Marsica dai finanziamenti comunitari. Al contrario, ribadisco la particolare attenzione che metteremo nel seguire al-cune imprese operanti nel territorio per le quali ver-ranno usati tutti gli strumenti a disposizione, oltre ad una volontà del governo regionale di dare impulso alle iniziative volte a favorire il credito soprattutto in favore delle piccole e medie imprese. In definitiva, pensiamo di predisporre un preciso “piano di interventi per le imprese della Marsica”, attraverso la messa in campo di una serie di strumenti programmatori focalizzati sul-lo sviluppo delle potenzialità del tessuto economico-produttivo dell’area, con la potenzialità di tradurre in iniziative di sviluppo e di occupazione la voglia di fare

LEGNINI AL CSM, MA LOLLI RESTA IN ABRUZZOTutto invariato ai vertici della Regione Abruzzo dopo l'elezione

a vicepresidente del Csm di Giovanni Legnini (in foto con il presidente Napolitano), ex sottosegretario all'Economia con

delega alla Ricostruzione dell'Aquila. In molti si aspettavano che Giovanni Lolli, primo dei non eletti, avrebbe preso il suo

posto in Parlamento ma, in una conferenza stampa, ha voluto spazzare via ogni dubbio e confermare il suo impegno di vice-

presidente della Regione. «Mi è stato assegnato - ha detto Lolli - un ruolo all'interno di un progetto politico e di governo del Pd abruzzese e di Luciano D'Alfonso che non intendo lasciare per

uno scranno al Parlamento».

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26 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

L’INTERVISTA

e scommettere di questa terra».È di poche settimane fa la notizia del crollo di un balcone di un palazzo facente parte del Progetto Case a Cese di Preturo (L’Aquila). Portare avanti la ricostruzione è un bisogno sempre più impellente per L'Aquila e per i paesi limitrofi ma, come lei ha sostenuto, i 400 milioni stanziati dal Cipe per la zona non basteranno per coprire il 2014. Quali sono le speranze della Regione di trovare ulteriori risorse e, da aquilano, che messaggio vuole lanciare ai suoi concittadini?«Ovviamente le notizie dei crolli sono tragiche. D’altra parte stiamo parlando di case costruite in 70 giorni e costate ben 2.800 euro il metro quadro, che, alla luce di quanto sta drammaticamente succedendo, si sono rive-late una scelta disastrosa. Ricordo che all’epoca sono state presentate all’opinione pubblica come il compi-mento di un miracolo e, oggi, il Comune si trova a ge-stire, purtroppo, il disastro provocato da quel miracolo. Rimane comunque il problema delle risorse e bisogna ringraziare il governo che, anche per merito dell’im-pegno di Giovanni Legnini, ha stanziato ulteriori 250 milioni di euro per il 2014 e ne ha sbloccati altri 275, che erano appostati negli anni successivi, rendendoli immediatamente utilizzabili. Tuttavia rimane aperto il problema di un flusso di risorse certo e costante per il prossimo futuro in maniera da programmare i tempi e le modalità di rientro nelle case».Parlare della ricostruzione vuol dire parlare an-che delle realtà imprenditoriali del cratere che, in

questi anni, hanno usufruito di agevolazioni fiscali, agevolazioni che la Commissione Europea sta po-nendo sotto esame per una possibile infrazione. Gli imprenditori locali, a detta del direttore di Confin-dustria dell'Aquila Carlo Imperatore, temono di dover essere loro a pagare le conseguenze di questa situazione e lamentano l'assenza del governo, il cui presidente del Consiglio non si è ancora espresso sul tema, ma ha annunciato una sua prossima vita del capoluogo abruzzese. Cosa farà la Regione?«Sicuramente vi è una convergenza significativa di strategia tra il governo e la Regione di fronte alle richie-ste della Commissione Europea, in merito agli aiuti di Stato alle aziende del cratere e alle partite iva che hanno ottenuto contributi, a seguito dei danni causati dal terremoto del 2009. Su questa incresciosa vicenda il governo ha dimostrato ampia disponibilità ad ascoltare gli argomenti che, come Regione, abbiamo portato. Soprattutto è emersa la necessità che nella trattativa con l’Europa, più che al mero rapporto danno/com-pensazione, impresa per impresa, va con forza posto l’accento sul danno del sistema complessivo che le imprese aquilane hanno subito dal terremoto. Uno stra-volgimento completo del mercato e della concorrenza che non ha paragoni rispetto alle altre imprese europee, che hanno operato nello stesso periodo in condizioni di normalità. Sono convinto che la richiesta sollevata dall’Europa è assurda e profondamente ingiusta, oltre ad avere effetti decisamente negativi sull’intero tessuto economico del cratere».

UNA VITA DI POLITICANato all’Aquila il 3 giugno del 1950, Giovanni Lolli (in foto) si dedica fin da giovane alla politica. Negli anni '70 entra a far parte della segreteria nazionale della Fgci, di cui era stato pre-cedentemente segretario regionale in Abruzzo. Negli anni '80 viene prima eletto segretario del Pci all'Aquila, poi consigliere comunale del capoluogo abruzzese e, in seguito, segretario regionale del partito. Con la fine del Pci aderisce al Pds, nel quale diventa coordinatore della segreteria nazionale e respon-sabile nazionale per l’associazionismo e lo sport. Per il governo di Romano Prodi del 2007, viene scelto come sottosegretario alle Politiche giovanili e allo Sport. L'anno seguente entra nel Pd di cui è il vicecapolista alla Camera e, proprio in questa legislatura, si fa notare per il suo impegno per il terremoto aquilano. Nel 2014, con l'elezione di D'Alfonso alla presidenza della Regione Abruzzo, Lolli va a occupare il ruolo di vicepresi-dente e, tra le sue deleghe, quella allo sviluppo economico.

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28 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

NELLA FOTO IN ALTO, DA SINISTRA I CO-FOUNDER

ILIO DEL TOSTO, RICCARDO CICERONE E STEFANO

DIVIZIA. NELLA PAGINA A FIANCO UN'IMMAGINE DEL

PALAZZO CHE OSPITA STRANGE OFFICE

IN BREVEStrange Office non è il solito ufficio, è un luogo di opportunità: di passare a un livello più avanzato del proprio lavoro, allargare il proprio bacino di clienti e di partner.

24h operatività / 7 giorni su 7

12 postazioni fisse

6 postazioni spot

85 mq per il co-working

45 mq per sala riunioni

• Arredamenti Las Mobili

• Accesso a internet

• Servizio di reception

• Stampante e fotocopiatrice

• Plotter

• Illuminazione a led

• Zona living

• Area cooking

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PEOPLE

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 29

UNO"STRANO UFFICIO"

PER L'AQUILA

uando li incontriamo all'Aquila fer-vono ancora gli ultimi preparativi in vista dell'imminente inaugurazione. Negli ampi e luminosi spazi al primo piano del complesso commerciale del “Palazzo del Tosto” veniamo ac-

colti dai co-founder Riccardo Cicerone, Ilio Del Tosto e Stefano Divizia, che ci sorpren-dono fin da subito per la giovanissima età e il loro entusiasmo. Già dal nome capiamo

Q

Nasce Strange Office,il primo spazio di co-working d'Abruzzo. Condivisione,innovazione e creativitàper guardare al futuro

di Giovanni De Benedictis

di trovarci di fronte a qualcosa di completa-mente diverso da un semplice ufficio: Stran-ge Office vuole rivoluzionare il modo di lavorare in Abruzzo e, per farlo, punta tutto sul co-working. Questo “strano ufficio” è un luogo dove svolgere liberamente la propria attività e, al contempo, essere in contatto con altri profili professionali, confrontare le idee e ampliare gli orizzonti. Nel 2013 Cicerone e Daniele Proietti (anche lui ideatore di Stran-ge Office, a Cremona per motivi professio-nali), hanno partecipato a una call dell'incu-batore di startup H-Farm di Treviso, seconda al mondo per importanza. Proprio grazie a questa esperienza, oggi, hanno deciso di intraprendere una nuova sfida nella nostra regione. «Consci e paghi del bellissimo pe-riodo a H-Farm - afferma Cicerone - ci siamo detti: perché non fare qualcosa del genere anche all'Aquila? Ho contattato il mio ami-co Ilio Del Tosto, proprietario della galleria commerciale che ora ospita Strange Office, il quale si è subito mostrato entusiasta di fronte a un progetto così innovativo». L'av-ventura nasce così in maniera molto spon-tanea: quattro amici che mettono insieme le proprie abilità per provare a fare qualcosa di grande. Anche loro, proprio come H-Farm, hanno lanciato una call per raccogliere le candidature delle persone che occuperanno le 12 postazioni, con l'intento di assortire lo

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30 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

spazio con dei profili che siano il più possi-bile diversi tra loro. Creare un ambiente di condivisione dei background lavorativi di ognuno è il loro obiettivo. Tra le candidatu-re arrivate ci sono architetti, ingegneri, web developer, designer, giornalisti, avvocati, esperti di programmazione europea, giovani e meno giovani che in questo spazio posso-no sfruttare al massimo le personali poten-zialità. Grazie al contatto con professionisti di ambiti differenti si possono creare delle sinergie per il miglioramento del lavoro di ciascuno. Lo spazio di Strange Office non è un business center, ma qualcosa di più: con i suoi 85 metri quadri dedicati al co-working, i 40 di sala riunioni, l'accesso a internet ve-loce, le stampanti, il plotter e la zona living dove rilassarsi, questo open space si confi-gura come una realtà unica nel suo genere.

«Questo progetto - spiega Del Tosto - ci sta regalando grandi soddisfazioni perché ci troviamo a fare qualcosa che amiamo nella città che amiamo. Strange Office è un'idea tutta abruzzese, partendo da noi fondatori fino ad arrivare agli arredamenti forniti da Las Mobili di Tortoreto (Teramo). Questa è la nostra più grande fonte di orgoglio». Per il primo anno, all'interno di Strange Office, non si dovranno pagare canoni di locazione, ma solo contribuire alle spese di gestione. Ogni co-worker potrà scegliere se sfruttare la sua postazione sette giorni su sette per 24 ore o lasciarla a disposizione di altri in modo da creare un turn-over degli occupan-ti dell'ufficio. Come ci sottolinea Stefano Divizia: «L'obiettivo finale del progetto è quello di lasciare autonomia agli inquilini, in modo che siano essi stessi a gestire le fu-

ture richieste d'interesse e decidere chi potrà entrare a farne parte. Strange Office è uno spazio aperto a tutti, anche ai non lavorato-ri. Tra le iniziative dei prossimi mesi ci sarà una cooperativa universitaria che utilizzerà la sala riunioni per organizzare corsi di lin-gua e di preparazione universitaria». La vo-glia di questi ragazzi di investire sulla condi-visione per abbattere i costi è un'ottima idea per contrastare l'attuale crisi economica. La sorpresa è stata nel conoscerli personalmen-te: Riccardo, Ilio e Stefano dimostrano, con la loro passione, di poter davvero dare una svolta al rilancio dell'Aquila. Hanno visto la possibilità di un futuro diverso e si stanno dando da fare per costruire una realtà in-novativa nel cuore della loro città. Strange Office non è solo un ufficio ma una vera e propria speranza.

Riccardo CiceroneNato all'Aquila, 26 anni, studente di Economia e commercio, ha fondato nel 2011 il free magazine Facenews, che distribuiva fino a 15.000 copie nel territorio aquilano. Nel 2012 ha poi avviato la startup Toffees, sito di e-commerce geolocalizzato, selezionata per l'H-Camp 2013 di H-Farm. Nel 2104 si è trasferito a Milano dove ha lavorato come sales manager e social media manager presso Triclò, una società di ciclo logistica. Amante del calcio, ha praticato questo sport per molti anni prima di scoprire il tennistavolo (guai a chiamarlo ping pong), che pratica a livello agonistico e in cui ha vinto il campionato di categoria D2.

Stefano DiviziaAnche lui aquilano, 33 anni, ha vissuto e lavorato in Lombardia per alcuni anni ma, dopo il sisma, ha deciso di tornare nella sua città natale. Nella vita fa il grafico e il fotografo free-lance. Ha vissuto un'esperienza professionale presso la galleria d'arte contemporanea Lia Rumma di Milano, dove ha affinato il suo gusto estetico e la sua creatività. Ha una sua produzione artistica che contamina con varie influenze, non ultima la cultura hip-hop, suo background naturale. Pratica snowboard a livello amatoriale, sport di cui sta curando la parte comunicativa all'interno del Festival della montagna all'Aquila.

Ilio Del TostoAquilano, 25 anni, diplomato al liceo classico, è al momento studente di Economia e commercio. Proviene da una famiglia di imprenditori e, tra le loro proprietà, figura anche il Palazzo che ospita Strange Office. All'interno della struttura si occupa anche di gestire un negozio di abbigliamento e un bar. La sua passione per le sfide lo ha spinto a impegnarsi in questa startup, conscio di poter realizzare qualcosa di importante. Appassionato di musica, si diletta nel fare il dj. Proprio per questo ha deciso di aprire un locale dove gli aquilani potranno ballare e divertirsi.

Daniele ProiettiHa 27 anni ed è romano di nascita, ma si può dire ormai a tutti gli effetti aquilano di adozione. Ha vissuto per anni nel capoluogo abruzzese insieme alla moglie, ma al momento risiede e lavora a Cremona, dove svolge la professione di programmatore e web developer a tempo pieno. Ha fondato nel 2012 insieme all'amico Riccardo Cicerone la startup Toffees con cui ha partecipato all'H-Camp 2013 organizzato dall'incu-batore di startup H-Farm. Le sue più grandi passioni sono l'informatica, declinata in tutti i suoi aspetti, e il design. Si ama definire inoltre orgogliosamente un “Apple addicted”.

PEOPLE

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al 1981 è responsabile Inaz per l’intero Abruzzo e Molise. I trentatré anni di esperienza di Vincenzo Troisi hanno una spiega-

zione ben precisa: costante impegno nello sviluppo dell’attività, attenzione e dedi-zione al cliente, capacità di trasmettere e implementare i valori di competenza e innovazione della casa madre. «Sono un amministrativo con grandi capacità tecni-che - sottolinea durante l’intervista conces-sa nella centralissima sede Inaz di Corso

Ddi Andrea Beato

32 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

IMPRESE

Vittorio Emanuele II a Pescara -. Prima di cominciare questa lunga parentesi ho lavorato per Olivetti, trattando apparec-chiature, sistemi di calcolo e applicazioni basate sui computer di allora. Il passaggio al campo dell’amministrazione e gestione del personale è stato un qualcosa di natu-rale. Inaz, grazie alla costante spinta del suo fondatore Valerio Gilli, ha avuto un ruolo da precursore nel contesto italiano del software gestionale, intuendo le poten-zialità della nuova tecnologia per portare le applicazioni perfino alle piccole aziende e

agli uffici». Alla realtà milanese, presente in tutta Italia, va dato un ulteriore merito: «Da “paghisti”, ci siamo progressivamente aperti all’intero mondo delle “hr” (human resources), costruendo un’offerta che va dal payroll all’archiviazione digitale, dal-la direzione all’organizzazione dei turni e delle presenze dei dipendenti. Soluzioni studiate ad hoc per rispondere al meglio alle esigenze delle imprese». Così, nel tem-po, anche il target di riferimento ha subito un ampliamento, prendendo in considera-zione non più solo i consulenti, ma diret-tamente le società pubbliche e private, di piccole, medie, grandi dimensioni. «Un’e-voluzione - spiega Troisi - vissuta ugual-mente nel nostro territorio, dove serviamo dalle multinazionali, alle Pmi e alle micro realtà, alle pubbliche amministrazioni… In tutto circa duecento clienti, alcuni seguiti

A guidarla con successo è Vincenzo Troisi. Un punto di riferimento della società specializzata in software e soluzioni per amministrare, gestire e organizzare il lavoro

Inaz: a Pescaral’agenzia perl'Abruzzoe il Molise

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fin dagli anni Ottanta e con i quali abbiamo costruito un percorso di upgrade costante, che li ha portati a servirsi di piattaforme sempre più moderne. I prodotti di punta e una solida organizzazione sono fondamen-tali, ma altrettanto decisivo è parlare con i nostri interlocutori, ascoltare le necessi-tà, scoprire insieme la strada migliore da

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 33

IMPRESE

49AGENZIE COMMERCIALI

32PUNTI ASSISTENZA

450ADDETTI

2 mlnDIPENDENTI/MESE GESTITI

CON SOFTWARE INAZ

8FIGURE SPECIALIZZATE

DI STAFF

90 milaCEDOLINI/MESE ELABORATI

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Inaz è l’azienda italiana specializzata in software e soluzioni per amministrare, gestire e organizzare il lavoro. Realtà fondata da Valerio Gilli nel 1948 e, oggi, condotta dalla figlia Linda. In tutto 49 agenzie commerciali, 32 punti assistenza e 450 addetti su tutto il territorio nazionale. Un centro studi che è polo di riferimento per i professionisti delle risorse umane e 2 centri sviluppo software a Milano e Pisa.

La soluzione Inaz per gestire la comunicazione aziendale interna. Con il Portale, i processi vengono automatizzati e resi più rapidi. I dipendenti possono chiedere ferie e permessi, presentare giustificativi e aggiornare i propri dati attraverso un dashboard dedicato. Il responsabile può confermare o meno le variazioni richieste, inoltrandole alla gestione presenze e memorizzando il calcolo. Il lavoratore riceve un’email con l’esito della richiesta.

IL PORTALEDEL DIPENDENTE

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10%Enti pubblici

percorrere. La completezza e la qualità del portfolio Inaz sono davvero in grado di fare la differenza. Il segreto è far convivere tec-nologia, problematiche e giuste decisioni, non penalizzando mai l’etica e i rapporti umani. Perfino un’attività tecnica come la nostra, concepita nel razionale, deve dare spazio e valore al cuore».

È responsabile Inaz per le regioni Abruzzo e Molise. 60 anni, agente certificato di qualità, formatore e specialista nel settore Hr. Neodiplomato, ha subito lavorato nell’area sistemi informativi di Olivetti ed è approdato in Inaz nell’81. Qui ha creato e implementato le sue competenze tecniche, dando vita alla prima struttura Inaz di zona

VINCENZO TROISI

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34 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

IMPRESE

di Giovanni De Benedictis

Euler Hermes, con la sua agenzia a Colonnella (Teramo), propone consulenza e supporto alle imprese del territorio

opo quasi un biennio in terreno negativo, nel primo trimestre del 2014, in Abruzzo, si è assistito a un rimbalzo della produzione industriale con una crescita di quasi tre punti percentuali anno

su anno. Ciò nonostante il Pil abruzzese è previ-sto ancora in flessione nel 2014 di oltre un pun-to percentuale (-4,1% nel 2013), con un valore aggiunto pro-capite superiore solo a quello del Meridione. Continuano a soffrire investimenti e consumi, non solo nei piccoli negozi, ma anche nella grande distribuzione. Variazione positiva invece (+4,4%) per l'export regionale nel primo semestre 2014, contro il -2,8% dell'Italia meri-dionale e insulare nello stesso periodo, grazie al settore delle automobili che rappresenta più del 18% del totale export regionale. Bene gli arti-coli in gomma (+14%), mentre un forte calo è

D

UNA POLIZZA SUI CREDITICOMMERCIALI RIDUCE ILRISCHIO DEFAULT E ASSICURAIL FUTURO DELLE AZIENDE

Alessandra Simonetti, procuratore e responsabile dell’agenzia Euler Hermes per l’Abruzzo

Andrea Novelli, agente generale Euler Hermes

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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 35

IMPRESE

LE SOLUZIONI EXPORT DI EULER HERMES ITALIA

CAP MULTIMARKETCOPERTURA DI SECONDO LIVELLO CHE COMPLETA LA POLIZZA EULER HERMES DI PRIMO LIVELLO QUALORA L’ASSICURATO NECESSITI DI EXTRA GARANZIE PER RISCHI SENSIBILI.

BIZ EXPORTCOPERTURA ASSICURATIVA CONTRO I RISCHI DEL CREDITO COMMERCIALE PER I PICCOLI ESPORTATORI CHE SVILUPPANO UN FATTURATO TOTALE ALL’ESPORTAZIONE NON SUPERIORE AI 2,5 MILIONI DI EURO ANNUI. LA POLIZZA SI COMPLETA CON I SERVIZI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E RECUPERO CREDITO.

COUNTRY RISKCOPERTURA ASSICURATIVA PER TUTTI GLI ESPORTATORI CHE SVILUPPANO UN FATTURATO TOTALE SUPERIORE A 10 MILIONI DI EURO CON LA POSSIBILITÀ DI LIMITARE LA POLIZZA ALLE ESPORTAZIONI EFFETTUATE VERSO UNO O PIÙ MERCATI. LA POLIZZA SI COMPLETA CON I SERVIZI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E RECUPERO CREDITO.

GLOBAL EXPORTLA COPERTURA ASSICURATIVA PER CHI HA FATTO, O VUOLE FARE, DELL’EXPORT IL VOLANO DELLA PROPRIA AZIENDA. UN PRODOTTO PERSONALIZZABILE CHE OFFRE LA POSSIBILITÀ DI PROTEGGERE I PROPRI CREDITI COMMERCIALI “WORLDWIDE”. LA POLIZZA SI COMPLETA CON I SERVIZI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E RECUPERO CREDITO.

stato registrato dai computer (-51%). Complice l’accesso al credito diventato negli ultimi anni sempre più problematico, il tessuto imprendi-toriale registra un aumento dei fallimenti solo parzialmente controbilanciato dalla diminuzio-ne dei concordati preventivi. Continua la morìa di negozi (al ritmo di 100 al mese), mentre la creazione di nuove imprese presenta dati altale-nanti. Euler Hermes, il leader mondiale dell’as-sicurazione crediti, è andato ad analizzare il fe-nomeno dei mancati pagamenti tra le imprese italiane (oltre 450.000 monitorate). Dall’analisi emerge che, nel primo semestre 2014, i mancati pagamenti in Italia hanno segnato un trend in decelerazione (rispetto allo stesso periodo del 2013), sia in termini di frequenza che di severità degli importi. Il calo però non va letto positi-vamente, in quanto il dato è frutto di un rallen-tamento generale dell’economia nazionale, im-

pattata dalla riduzione dei consumi e dal credit crunch, che continua a pesare sulle imprese. I livelli di rischiosità del fare impresa sono quin-di ancora molto elevati, basti pensare ai livelli degli importi medi confrontati con il pre crisi (+40%). Dopo l’uscita dal mercato delle impre-se più piccole e più fragili finanziariamente, il dato evidenzia uno spostamento dei debiti non onorati sulle imprese più strutturate, senza trala-sciare quelle con vocazione export. L’Abruzzo segue il trend nazionale dei mancati pagamenti, rispetto allo stesso periodo del 2013 i dati sono in deciso miglioramento, ma se paragoniamo l’importo medio degli insoluti rispetto al 2007, ci si accorge che i livelli sono circa un 10% in più. A soffrire principalmente è il settore delle costruzioni e l’indotto stesso. Per cercare di su-perare gli ostacoli degli insoluti, Euler Hermes e la sua agenzia territoriale in Abruzzo offrono

soluzioni su misura per le aziende che operano sul mercato interno ed estero. Il servizio si espli-ca attraverso la valutazione del rischio (monito-raggio di oltre 40 milioni di società nel mondo), l’assicurazione del credito contro il rischio della perdita definitiva, totale o parziale del credito, e infine il recupero crediti, effettuato da un’estesa rete di corrispondenti nazionali e internazionali. “Simplicity” è il modo più facile per entrare in contatto con i servizi offerti dall’assicurazio-ne del credito. Ideata per le imprese fino a 5 milioni di fatturato, è un prodotto innovativo che fornisce all’imprenditore la possibilità di uscire dalla crisi ampliando i mercati di sbocco delle sue forniture avendo chiare le condizioni di assicurazione, usufruendo sia di un servizio di “prospetting” immediato sia, in caso di neces-sità, del servizio recupero crediti cui è abbinato un servizio di traduzioni “legali”.

NEL MONDO• Leader globale dell’assicurazione crediti con una quota di mercato pari al 34%.• 2,4 miliardi di euro il girod’affari consolidato. IN ITALIA• 221 milioni di euro di fatturato consolidato.• Prima compagnia d’assicurazione crediti commerciali, con una quotadi mercato pari al 48%. IN ABRUZZO• Un portafoglio clienti di circa2 milioni di euro.• 250 le aziende visitatein media in un anno.

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IMPRESE

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l nome Raicam non passa certo inosser-vato ai nostri lettori, buoni intenditori del tessuto economico. Più volte abbiamo ce-lebrato l’impresa, perché oggettivamente lo merita, sulle pagine di Abruzzo Ma-gazine. L’ultima, nel 2012 (cfr n. luglio/

agosto, pagg. 58-59), con l’articolo intitolato “Nicola Di Sipio: automotive e vino, innova-zione e tradizione”. Un racconto dettagliato di una calda serata estiva, all’interno della Tenuta a Ripa Teatina (Chieti) e alla presenza della comunità finanziaria locale. Adesso l’appun-tamento si ripete. Un’occasione più formale e con molte novità. Siamo a metà settembre, esattamente qualche giorno dopo il commissa-riamento di CariChieti. Lo scenario bancario è mutato radicalmente rispetto a due anni fa. Di fatto, anche l’ultimo grande istituto di credito territoriale ha perso la sua autonomia. Nella sala ci sono i rappresentanti di UniCredit, Bnl Gruppo Bnp Paribas, Credem, Tercas Caripe, Banca Marche e anche della Cassa di Rispar-mio di Chieti. Al tavolo dei relatori l’impren-ditore Nicola Di Sipio, il figlio maggiore, Mas-simo (general manager), e Alfredo D’Incecco, dottore commercialista e advisor del Gruppo. Prima dei numeri e delle performance viene de-

IINDIA, BRASILE E LABORSA PER AP RAICAM

cisamente altro: «Raicam - spiega D’Incecco - vive da quindici anni una crescita virtuosa, con una sana, prudente gestione/amministrazione.

Massimo Di SipioFiglio maggiore di Nicola, ricopre il ruolo di general manager. A lui il compito

di presentare alla platea il nuovo brand Ap Raicam e

descrivere il Gruppo che conta tre stabilimenti in

Italia e uno in Inghilterra

Nicola Di Sipio incontra

la comunità finanziaria locale all’interno della

sua tenuta vitivinicola.

Performance e piani di sviluppo per un top player

dell’automotive internazionale

PERFORMANCE

DIVISIONE FRENI DIVISIONE FRIZIONI

StabilimentiManoppello Scalo (Pescara)Bruzolo (Torino)

Gamma prodottiGanasce e pastiglie freno Totale risorse220 dipendenti Principali clientiAlfa Romeo, Bosch, Continental,Fiat, Ford, Iveco, Knott, Lancia

StabilimentiMoie di Maiolati Spontini (Ancona)Kit frizione203 dipendenti Leamington Spa (Warwickshire, Uk)Kit frizione, torsional damper128 dipendenti Principali clientiAlfa Romeo, Aston Martin, Fiat,Ford, Iveco, Jaguar, Lancia,Land Rover, Lotus, McLaren,Multicar, Porsche, Volvo

57% Divisione Frizioni

43% Divisione Freni

di Andrea Beato

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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 37

È stata capace di diventare il più importante player indipendente di pastiglie per freno a di-sco, ganasce per freno a tamburo e sistemi di frizioni destinati al mercato del ricambio e di primo impianto Oe. Il segreto? L’impegno, la dedizione costante, l’ambizione, l’attenzione maniacale ai particolari. Elementi che contrad-distinguono il fondatore e, a cascata, i vertici e i dipendenti. Si è iniziato in uno scantinato per diventare oggi globali». Tocca a Massimo Di

In primo piano Nicola Di Sipio, fotografato insieme all’advisor del Gruppo, il dottore commercialista Alfredo D’Incecco. A quindici anni Di Sipio faceva il cameriere di notte e l’agricoltore di giorno e a ventinove anni vendette la sua Fiat 128 Coupé per dare vita alla prima attività: rigenerava ganasce usate da vendere alle officine meccaniche. Oggi è a capo di un’azienda globale

Nelle immagini una serie di modelli, delle migliori case automobilistiche, che montano componenti prodotte da Ap Raicam

PERFORMANCE

DIVISIONE FRENI DIVISIONE FRIZIONI

StabilimentiManoppello Scalo (Pescara)Bruzolo (Torino)

Gamma prodottiGanasce e pastiglie freno Totale risorse220 dipendenti Principali clientiAlfa Romeo, Bosch, Continental,Fiat, Ford, Iveco, Knott, Lancia

StabilimentiMoie di Maiolati Spontini (Ancona)Kit frizione203 dipendenti Leamington Spa (Warwickshire, Uk)Kit frizione, torsional damper128 dipendenti Principali clientiAlfa Romeo, Aston Martin, Fiat,Ford, Iveco, Jaguar, Lancia,Land Rover, Lotus, McLaren,Multicar, Porsche, Volvo

57% Divisione Frizioni

43% Divisione Freni

Sipio annunciare la nascita del brand “Ap Rai-cam”. Brand che racchiude insieme la divisione frizioni (Ap), quella freni (Raicam) e porta con sé il payoff “Automotive product”. Fra i clienti le major del settore: Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Iveco, Ford, Aston Martin, Jaguar, McLaren, Lotus, Porsche, Land Rover, Volvo… La Fiat 500, Panda, Punto, la New Ford Ka, la New Lancia Y, l’Iveco Daily Euro 4, la Land Rover Freelander, la McLaren My14, la Lotus Evora

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38 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

IMPRESE

Rocco ValentiniHa disegnato e pensato

il concept di cantina Di Sipio. La struttura

è un mix tra tradizione e modernità, arte e

cultura. Presto verranno realizzate all’interno della tenuta anche 9 suite per

accogliere gli ospiti

Tenuta Di Sipio,vini e architetturaLa struttura dell’incontro con la comunità finanziaria sorge all’interno della Tenuta di 66 ettari, dove si producono 120 mila bottiglie di vino l’anno. La location, parte della rete di Mas Grandi Eventi, ospita ricevimenti di matrimonio, banchetti ed eventi. La cantina è una vera e propria opera architettonica, esaltata da numerose riviste nazionali e internazionali. L’ultima, in ordine di tempo, è la canadese Prestige Design Magazine, che, nella pubblicazione di settembre 2014, dedica un ampio servizio dal titolo “L’art de marier les passions” (L’arte di sposare le passioni). E, casualmente, sulla copertina del numero è riportata una McLaren 650s Spider, auto che monta una componente prodotta proprio da Ap Raicam. Non è tutto, ultimamente anche il Corriere della Sera, nella versione on line, ha rivolto l’attenzione alla realtà di Nicola Di Sipio con un articolo a firma di Nicola Catenaro: «L’idea iniziale - si legge - era comprare la tenuta per fare seimila bottiglie di bollicine, la mia passione […] All’estero vendiamo bene a New York, Parigi, Mosca, Hong Kong e in Cina […] Parla chi, per sbarcare il lunario, a quindici anni faceva il cameriere di notte e l’agricoltore di giorno e a ventinove anni vendette la sua Fiat 128 Coupé per dare il via alla sua prima attività».

Crescere e investire: due must per Nicola Di Sipio e Ap Raicam. Sono 3,7 i milioni di euro destinati all’ampliamento dello stabilimento di Bruzolo (Torino) per la ricerca & sviluppo (in foto). Intanto, dopo aver acquisito nel 2013 la commessa da Ford Motor Company, la società abruzzese ha dato vita a due newco in India e Brasile per produrre kit frizione (start up commercializzazione nel 2017). Nel primo caso, a Sanand, nello stato di Gujarat, saranno destinati 4 milioni per la realizzazione del complesso industriale e 3 per i macchinari e le attrezzature.

e l’Aston Martin V8 Vantage sono solo alcuni dei modelli che montano le componenti create dalla realtà con il cuore abruzzese. Gli stabi-limenti sono quattro, a partire dallo storico di Manoppello Scalo (Pescara) (con 6 milioni di ganasce l’anno), poi Bruzolo (Torino), Moie di Maiolati Spontini (Ancona) e Leamington Spa (Inghilterra). Ma la notizia è la costituzione di due newco in India e Brasile. “Plant” che pro-durranno kit frizione per Ford Motor Company, con lo start up della commercializzazione fissa-to, in entrambi i casi, per il 2017. Lo sviluppo prosegue a gonfie vele, «il fatturato - sottolinea D’Incecco - è passato dai 92, del 2011, ai 102 milioni di euro previsti per fine 2014. Le risor-se umane impiegate sono 539 unità e l’elevata automazione raggiunta fa sì che il costo del lavoro sia pari a un quinto della produzione». Nella volontà di Nicola Di Sipio c’è di più: «L’obiettivo è trasformare la governance, da organo monocratico a collegiale, con un cda aperto all’ingresso di investitori istituzionali. E, nel medio termine (5 anni), vogliamo pun-tare al classamento in Borsa». Ap Raicam po-trebbe così risultare la prima società regionale a essere quotata a Piazza Affari.

L'INVESTIMENTO A BRUZOLOE DUE NEWCO IN INDIA E BRASILE

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IMPRESE

PER OGNI TIPODI SOLLEVAMENTO C'È LB

Luigi Bisogno, amministratore di Lb. Per lui una grande esperienza nel mondo delle tecniche e dei materiali per il sollevamento funi d’acciaio, cavi, tiranti, bilancini e tutti gli accessori relativi al settore

La forza di gravità è un peso leg-gero, se conosci le sue regole». In questa frase è racchiusa tutta la filosofia di Luigi Bisogno e di Lb Sollevamento. Bisogno, 58 anni, è amministratore della società. Nel

suo curriculum una lunga esperienza nella Di Vincenzo Dino e una parentesi per un’impor-tante multinazionale del settore. Nel 2001 l’idea d’intraprendere il personale percorso imprendi-toriale, per offrire un servizio diretto e costruito sulle reali esigenze del cliente. Il core business incentrato su prodotti di qualità: funi d’acciaio, strallature, capicorda a testa fusa e a pressare, terminali filettati, anelli continui, tiranti con ter-minali a disegno… «Tutto ciò che può servire a sollevare, ancorare o tensionare - sottolinea il titolare -». La moderna sede, localizzata nell’a-rea industriale di Chieti Scalo (Parco Paglia) e inaugurata a fine 2008, permette di disporre di un ampio magazzino e completare, all’interno, le fasi necessarie per l’assemblaggio dei mate-riali. «Così possiamo misurarci con competitor anche molto blasonati e fornire le nostre solu-zioni a grandi player». Petrolifero, cantieristica ed edilizia, industria, agricoltura sono gli ambiti

«di Federico Niasi

Funimetalliche

Tirantidi fune

Tirantidi catena

Tirantidi nastro

Accessori per funi e catene

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IMPRESE

Per diversificare e offrire nuove soluzioni, Lb Sollevamento propone un sistema “Linea Vita”. Si tratta di un insieme di ancoraggi posti in quota sulle coperture, ai quali si agganciano gli operatori tramite imbracature e relativi cordini. La sicurezza delle persone è così messa al primo posto e vengono rispettate tutte le normative vigenti

di riferimento. Il raggio d’azione è chiaramente concentrato nel Centro Italia, ma l’operatività si estende sull’intero territorio nazionale. «Non ci occupiamo solo di sollevamento, ma anche di oleodinamica (il 25% del business). Nella tipi-ca applicazione oleodinamica, la portata d’olio generata da una pompa all'interno di un circu-ito viene impiegata per muovere un martinetto o un motore idraulico a seconda che l'effetto meccanico desiderato (forza o movimento) sia lineare o rotatorio. Un classico attuatore linea-re oleodinamico è il cilindro, costituito da una camicia in cui scorre un pistone, il quale spinge uno stelo che esplica il moto. Per il moto rotato-rio si possono richiamare, ad esempio, le ruote delle macchine movimento terra, come gli esca-vatori o grandi trattori agricoli, oppure pensare agli argani. Il compartimento è in forte espan-sione, grazie alla capacità di gestire notevoli potenze tramite componentistica di dimensioni e pesi ridotti rispetto a tecnologie alternative». Lb Sollevamento sta iniziando a guardare con

Lb Sollevamento ha contribuito, con i suoi pro-dotti, ad armare la Micoperi 61. La piattaforma del consorzio d’imprese Titan Micoperi si è rivelata fondamentale nelle operazioni di recu-pero della Costa Concordia all’Isola del Giglio. In particolare, la Micoperi 61 si è occupata delle caratterizzazioni e delle pianificazioni sul fondale marino ed è stata propedeutica all’av-vio delle attività di ancoraggio della nave.

Una produzione e una disponibilità di componenti per il sollevamento, tanto da rendereLb la principale realtà operante in Abruzzo per il sollevamento a mezzo fune di acciaio

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 41

interesse al territorio dei Balcani e dell’ex Ju-goslavia: «È un’area - conclude Luigi Bisogno - in forte crescita, che offre delle opportunità di business interessanti. Il nostro know-how, le nostre competenze potrebbero presto essere lì impiegate, rimanendo, chiaramente, con il no-stro headquarter sempre in Abruzzo».

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GLOCAL

42 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

Potrebbero avere un alleato in più i prodotti agroalimentari abruzzesi per competere al meglio sui mercati nazionali ed internazionali: uno sportello che ne certifichi la qualità e la bontà, nel rispetto dei parametri internazionali di igiene e sicurezza alimentare. A lanciare l'idea è il re della pasta nel mondo, Filippo Antonio De Cecco (in foto), in veste di respon-sabile dell'Agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara, che ha presentato l'iniziativa all'assessore regionale all'Agricoltura Dino Pepe. «I clienti, siano essi distributori, buyer, chef o consumatori finali - spiega De Cecco - sono molto attenti, soprattutto all'estero, alla qualità certificata dei prodotti agroalimentari. Crescere e credere nel futuro per le aziende abruzzesi del food significa anche adeguarsi alle normative vigenti e investire nella certifi-cazione che garantisca l'eccellenza dei nostri prodotti». Lo sportello, alle cui regole si lavo-rerebbe in equipe per apportare tutto il konw how possibile, garantirebbe la genuinità e la sicurezza di tutto ciò che esce dalle aziende abruzzesi, sempre con una grande attenzione anche verso il territorio.

CONFINDUSTRIA E ICE PRESENTANO LE OPPORTUNITÀ DEL MERCATO CANADESE E ILLUSTRANO LA MISSIONE ORGANIZZATA A MARZO 2015. TESTIMONIAL D’ECCEZIONE LA CANTINA ZACCAGNINI

Il Canada chiama i prodotti agroalimentari made in Italy e il Ministero dello Sviluppo Economico e l'agenzia Ice (Istituto commercio estero) rispondono con il “Progetto Agroalimen-tare Canada”. Confindustria sta organizzando una missione commerciale in Canada, a marzo 2015, per la promozione dei prodotti tipici dell’industria alimentare di alta gamma. Un’occasione da non perdere anche per le aziende agroa-limentari abruzzesi, come Cantina Zaccagnini, testimone delle concrete possibilità di crescita offerte dal mercato canadese. L'export manager Angelo Ruzzi ha spiegato che, nonostante la complessità del mercato canadese, Zaccagnini sta attuando da tempo una strategia di sviluppo nel Paese, che racchiude grandi opportunità di business. La sfida, ma anche il punto di forza per le aziende vitivinicole della nostra regione, durante la missione prevista a marzo, sarà puntare sul brand “Montepulciano d'Abruzzo”.

Nuove opportunità di export in Canadaper le aziende agroalimentari abruzzesidi Monica Di Pillo

Negli store di Farinetti ci saranno l'aglio rosso di Sulmona, i sott'oli e i patè dell'azienda D'Alessandro, la pasta artigianale di Masciarelli, il vino della cantina Margiotta e le tradizionali pizzelle di “Dolci e Sapori d’Abruzzo”. «Una bella soddisfazione per le nostre aziende, ma soprattutto per il nostro territorio - commentano i produttori di Valle Peligna-Italia Autentica - segno della qualità delle produzioni di questa terra».

Uno sportello per certificare la qualità dei cibi abruzzesidi Monica Di Pillo

I prodotti di Valle Peligna Italia Autentica per “Eataly per l'Aquila”di Andrea Sisti

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SPECIALE FORMAZIONE

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 45

el consueto approfondimento, abbiamo voluto, in questo numero, esplorare da vicino il mondo della formazione. Il nostro viaggio ci ha portato a conoscere realtà di notevole interesse: da Avezza-no (L’Aquila), con il Gruppo Sicurform

e la società DR Business Plus, a Chieti, con Ar-tigianservice e la Cna locale, fino a Pescara con Cifap Formazione, Cipat Abruzzo e l’istituto Infobasic, da sempre orientato all’informatica, alla grafica e al Web. Abbiamo scoperto che non esiste una sola formazione, ma diversi tipi. Ogni realtà ha la sua specializzazione, le sue peculiarità e, questo, non può che arricchire il panorama dell’offerta presente in Abruzzo. Troppo spesso la formazione viene relegata in secondo piano, non capendone fino in fondo il vero significato: non è un insieme di nozioni,

NLA FORMAZIONE UTILE

ma il risultato di piani organici, di sforzi di staff competenti che tendono a strutturare, solidifica-re e rinforzare in maniera completa le persone e le aziende. È un’opportunità che, specie in una lunga fase di crisi come quella che stiamo vi-vendo, non può non essere presa in considera-zione e giustamente valorizzata.

Speciale di AbruzzoMagazine tutto dedicatoalla formazione, per scoprire le realtà che nella nostra regione lavorano ogni giorno per creare figure specializzate e diffondereuna sana cultura

PAG. 46GRUPPO SICURFORM

PAG. 50CIFAP FORMAZIONE

PAG. 52CIPAT ABRUZZO

PAG. 54DR BUSINESS PLUS

PAG. 56ARTIGIANSERVICE

PAG. 58 INFOBASIC

PAG. 60CORSI IN ABRUZZO

IN QUESTO SPECIALE:

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46 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

rovarsi di fronte alla titolare del Grup-po Sicurform e capire che si tratta di una donna giovane e solare fa l’effetto di una ventata di freschezza e di posi-tività. Sentirla poi parlare con compe-tenza e un linguaggio rigorosamente

tecnico, che non dà adito a fraintendimenti, è una sorpresa rivoluzionaria: significa che, con impegno e passione, ogni giovane può costruirsi il futuro che sogna, anche in tempo di crisi. L’entusiasmo di Rosa Pestilli ci con-tagia, mentre racconta di sé e di come ha cre-ato la sua attività. «Sicurform nasce nell'aprile 2007, dopo la mia laurea, a novembre 2006, come Giurista d'Impresa. Avevo 21 anni». La Pestilli ha anticipato i tempi: la figura profes-sionale dell’operatore giuridico d’impresa è di

TI SERVIZI

SICUREZZAE SALUTE

QUALITÀ E AMBIENTE

FORMAZIONE

MEDICINADEL LAVORO

MODELLIORGANIZZATIVI231

GRUPPO SICURFORM =SICUREZZA + FORMAZIONEdi Roberta Villini

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SPECIALE FORMAZIONE

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 47

La mission del Gruppo Sicurform è la formazione alla sicurezza e alla

salvaguardia della salute di chiunque operi sui luoghi di lavoro. Compito che

richiede grande senso di responsabilità e una profonda conoscenza di norme e leggi

recente formazione, creata a seguito di eventi drammatici - in primis la tragedia della Thys-senKrupp del 2007 -. La sua volontà di for-marsi e accrescere le proprie competenze la porta a specializzarsi in Tecniche di Gestione delle Imprese e delle Pubbliche Amministra-zioni. «Ho iniziato - spiega - a formarmi su Iso 9000, certificazioni di qualità e sicurezza sul lavoro, operando nel periodo di transizione tra la 626/94 e la 81/2008, con l’intento di es-sere figura di riferimento per le aziende che, in fatto di consulenze in materia, non sapevano a chi rivolgersi. All’epoca si pensava alla sicu-rezza sul lavoro solo in edilizia. Con l'81/2008 finalmente tutti, anche le attività commerciali, i liberi professionisti e i trasporti devono fare sicurezza». I passaggi fondamentali per fare

sicurezza sono tre: documentazione, forma-zione del datore di lavoro e dei dipendenti, medicina del lavoro e sorveglianza sanitaria. Sicurform opera, principalmente, in tutta la Marsica e provincia dell'Aquila: collabora con aziende agroalimentari, che fanno parte delle filiere di grandi supermercati (Conad, Euro-spin, Coop) e con le aziende di trasporti a esse collegate. «Sta cambiando la cultura: le azien-de che esportano all'estero devono fornire cer-tificazioni come Global Gap e Iso 22000 per l'agroalimentare. Sono certificazioni che non si ottengono se, alla base, non c'è una sicurez-za sul lavoro ad hoc». Secondo l'ultimo report, aggiornato al 2013, in Abruzzo il 47% degli infortuni è in agricoltura e il 38% in edilizia, il resto in tutti gli altri settori. «I nostri inter-locutori provengono da tutti gli ambiti: edile, agroalimentare, trasporto nazionale e interna-zionale, piccole attività come bar, commercio e negozi. Ci rivogliamo anche all'industria». Il Gruppo si suddivide in due rami: nel primo la Pestilli opera come libero professionista, oc-cupandosi d’infortuni mortali e di perizie tec-

Dall’1 al 3 ottobre, Milano ha ospitato l’Expo Training, la fiera della formazione: un'opportunità di sviluppo del business che mette in relazione i professionisti della formazione con i loro mercati chiave. Tra gli espositori, FondItalia, fondo interprofessionale cui il Gruppo Sicurform ha aderito e con il quale ha presentato il progetto Marsica Sicura, un corso tecnico sull’utilizzo delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale.

La sede centrale ad Avezzano (L'Aquila)

In primo piano, Rosa Pestilli, titolare del Gruppo, con parte del suo staff. In Sicurform lavorano circa 20 persone, tra dipendenti e collaboratori esterni: medici e biologi per la medicina del lavoro, ingegneri, legali e docenti. Secondo da sinistra, il marito di Rosa, Giuseppe Truono, che si occupa della parte tecnica e logistica

Il lavoro di una squadra

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48 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

SPECIALE FORMAZIONE

IL MODELLO EX D.LGS. 231/2001

Il Modello ex d.lgs. n. 231/2001, ai sensi della legge italiana, è un atto privato adottato da una persona giuridica, o associazione priva di personalità giuridica, volto a prevenire la responsabilità penale derivante dal decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231. Viene riportato nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, il Decreto Legislativo 81/2008, all'articolo 300 che prevede la possibilità di implementare i modelli 231 per i reati fiscali, contro la pubblica am-ministrazione, per i reati ambientali, per i reati legati alla sicurezza sul lavoro, per cui qualsiasi violazione è penale.

Vulcanica e inarrestabile, Rosa Pestilli è il motore e l’anima di Sicurform. Trent’anni a dicembre, originaria di Celano (L’Aquila). Dopo la prima laurea come Giurista d’Impresa, conseguita nel 2006, inizia la propria attività come libero professionista nel 2007, anno in cui nasce Sicurform. Si forma sulla sicurezza, salute, protezione e prevenzione nei luoghi di lavoro e, nel 2013, consegue una seconda laurea in Scienze Aziendali, con indirizzo Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro. Consulente tecnico e finanziario, effettua perizie tecniche di parte e d’ufficio in caso di infortuni gravi, gravissimi e mortali. Il 10 novembre conseguirà la laurea come Legale d’Impresa. Non solo studio e lavoro: la Pestilli è sposata con Giuseppe Truono, al suo fianco anche nel Gruppo Sicurform, ed è mamma di Lorenzo, cinque anni.

Largo ai giovani competenti

niche di parte e d'ufficio; nell’altro è il Gruppo Sicurform srl, dedicato a medicina del lavoro, formazione e consulenza con tutti i servizi annessi (sicurezza sul lavoro, valutazione dei rischi, certificazioni di qualità…): è un orga-nismo in fase di accreditamento alla Regione Abruzzo. «La conclusione dell’iter ci sarà in ottobre e, a dicembre, inaugureremo una nuo-va sede aggiuntiva, dedicata alla formazione, sempre ad Avezzano (L’Aquila), in centro, vicino piazza Castello Orsini. 150 metri qua-drati, due aule formative, due laboratori infor-matici e una reception all'interno. Rispecchierà lo stile degli uffici attuali, che saranno invece dedicati totalmente alla medicina del lavoro. Abbiamo già acquisito le quattro certificazioni di qualità per ogni settore, come richiesto dalla Camera di commercio: per la formazione, per la qualità (per i servizi sicurezza), per la medi-cina del lavoro (sorveglianza sanitaria) e per la sicurezza sul lavoro. Stiamo formando una so-cietà d’ingegneria e di architettura con docenti universitari e insegnanti di scuola superiore a Pescara, che seguono da noi corsi per essere coinvolti nel Gruppo Sicurform. Entro fine anno partirà un terzo centro proprio a Pesca-ra, vicino all’università, dove si farà progetta-zione e formazione». Il 2 aprile scorso, presso il Salone della Ricostruzione all’Aquila, per conto del Collegio dei Geometri dell’Aquila,

la Pestilli ha tenuto un corso di alta forma-zione specialistica sul Modello organizzativo 231. Tanti i progetti per il futuro: tra i più im-portanti, la realizzazione, nel 2015, del cam-po prova per le attrezzature. Ci sarà un corso accreditato presso la Regione, si svolgerà sia al chiuso che all’aperto e sarà tra i primi nel Centro Italia.

Rosa Pestilli

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SPECIALE FORMAZIONE

ifap: Consorzio industriale per la for-mazione e l’addestramento professio-nale. Una realtà che nasce nel 1982, ma che, recentemente, sta vivendo una nuova fase di rilancio e crescita. Il merito è di due noti imprenditori

locali: Piero Barbuscia (Gruppo Barbuscia), che ne è amministratore, e Gerardo Gigli (Edimac), che ricopre il ruolo di consiglie-re all’interno della società. Nella sede di via Tavo a Pescara, che si estende su una superfi-cie di circa 240 metri quadrati, incontriamo il direttore, Riccardo Rocco Perna, e il giovane coordinatore, Manuel Marini. «Oggi Cifap Formazione - spiega Perna, una lunghissima esperienza vissuta nel settore - è un organismo accreditato presso la Regione Abruzzo. Attra-verso una visione strutturata delle problema-tiche connesse alla crescita e all’innovazione, siamo in grado di progettare e realizzare inter-venti per lo sviluppo delle imprese e delle or-ganizzazioni. L’obiettivo è la creazione di va-

CLa società si è specializzata nel settore sicurezza e attrezzature con l’ingresso degli imprenditori pescaresi Piero Barbuscia e Gerardo Gigli. Il direttore, Riccardo Rocco Perna, e il coordinatore, Manuel Marini, presentano l’ampia offerta di Cifap

DA INIZIO 2014...

UNA NUOVAFASE DI SLANCIOPER CIFAPFORMAZIONE

OLTRE

1.000DI FORMAZIONE EROGATE

PIÙ DI

500ALLIEVI FORMATI

ORE

di Andrea Sisti

Riccardo Rocco Perna è il direttore di Cifap. Esperienza quarantennale nel settore e l’obiettivo di formare figure qualificate per le aziende abruzzesi

48 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 13

SPECIALE FORMAZIONE

lore tramite lo sviluppo di figure professionali competenti e responsabili. La volontà quella di fornire ai nostri interlocutori risorse umane qualificate, dal punto di vista delle conoscenze tecniche e pratiche. La nostra specializzazio-ne è nel settore sicurezza e attrezzature, anche grazie ai due ampi campi prova per le esercita-zioni concrete. Allo stesso tempo, eroghiamo corsi a catalogo che riguardano ambiti diversi: ambiente, informatica, comunicazione, lin-gue… Lavoriamo indistintamente con Pmi e grandi realtà, collaboriamo con enti, fondi in-terprofessionali, alcune associazioni datoriali e agenzie di lavoro interinale». Il metodo va dall’insegnamento classico fino all’e-learning, mettendo inoltre a disposizione un laboratorio interno con quindici moderne postazioni con-nesse in Rete. «Il tutto sempre incentrato sul-la massima qualità, potendo vantare anche la certificazione Iso 9001». «Dall’inizio dell’an-no - sottolinea Marini - abbiamo formato ol-tre cinquecento persone, andando a sfiorare

le mille ore di didattica. Ci avvaliamo della professionalità di una rete di docenti e consu-lenti, capaci di rispondere a ogni richiesta». «In più - aggiunge il direttore - abbiamo un ufficio progettazione e presto apriremo anche all’universo dell’europrogettazione. Se si vuo-le competere a livello globale, bisogna cono-scere, a trecentosessanta gradi, le opportunità che offrono le istituzioni europee. Le aziende hanno bisogno di una guida per districarsi in un sistema abbastanza complesso. Nei progetti a lungo termine c’è anche quello di replicare il format Cifap fuori dai confini regionali ma, al momento, il nostro ambito d’interesse rimane ancora ben radicato in Abruzzo».

SICUREZZA SULLAVORO IN PRIMO PIANO

In questo delicato ambito il riferimento normativo è rappresentato dal Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (decreto legislativo 9 aprile 2008 numero 81). In più, l’accordo tra Stato, Regioni e Province autonome, stipulato il 22 febbraio 2012, ha individuato le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori (gru a torre, gru mobile, gru per autocarro, carrelli elevatori semimoventi con conducente a bordo, trattori agricoli e forestali, macchine movimento terra, pompe per calcestruzzo). L’accordo ha specificato anche i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi e i requisiti minimi di validità della formazione. Cifap, essendo in possesso di determinati requisiti, può erogare questi servizi e, grazie alla sinergia con il Gruppo Barbuscia ed Edimac, mettere a disposizione, a Pescara, due ampi campi prova pratica per attrezzature specifiche.

CIFAP EGARANZIA GIOVANI

Cifap Formazione vuole essere protagonista anche con Garanzia Giovani e sta ultimando le pratiche di accreditamento necessarie all’erogazione dei servizi. Garanzia Giovani è il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi membri, con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento al lavoro.

Manuel Marini è il giovane coordinatore di Cifap Formazione: «Dall’inizio dell’anno - sottolinea - abbiamo formato oltre cinquecento persone, andando a sfiorare le mille ore di didattica. Ci avvaliamo della professiona-lità di una rete di docenti»

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52 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

SPECIALE FORMAZIONE

oberto Furlotti è in Cipat dal 1984: di progetti ne ha coordi-nati tanti, non solo in Abruzzo. «Questo lavoro - spiega - mi permette di girare molto: ab-biamo avuto partnership con

Portogallo, Spagna e Slovacchia…». Categorie svantaggiate e immigrati, ma anche giovani con un trascorso di tossi-codipendenze: tutti possono contribuire alla vita sociale, grazie alle conoscen-ze e agli strumenti giusti che operatori e docenti mettono a loro disposizione. Cipat nasce come ente della Confedera-zione italiana agricoltori, specializzato

RCIPAT ABRUZZO GUARDA

PROFUMI E AROMI... DALLA NATURA

In primo piano, Roberto Furlotti, rappresentante e direttore del centro Cipat di Pescara, di cui è presidente Domenico Falcone. Alla sua destra, Luca De Fabritiis, consulente informatico, Tiziana Vitullo, responsabile amministrativo, Massimiliano Natale, anche lui consulente informatico, e la coordinatrice Paola Mosca. Manca Federica Venditti, responsabile di segreteria, neo mamma

Lo staff di Cipat Abruzzo

Il progetto, nato nel 2013, finanziato dal Fondo sociale europeo, è una misura riservata ai soggetti in condizione di svantaggio sociale e psicofisico. Collaborano con Cipat il Csv, la comunità terapeutica Ali D’Aquila, l’Eas e il Sert di Chieti. Dieci ragazzi si sono occupati della coltivazione delle erbe officinali utilizzandole in cosmesi e medicina.

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SPECIALE FORMAZIONE

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 53

Progetto è stata la parola più ricorrente, durante la nostra

intervista con lo squadra di Cipat Abruzzo, nella sede pescarese. Perché progetto è sinonimo di

futuro e di credere nel futuro si ha bisogno, soprattutto in un’epoca

sempre più povera di prospettive

nei processi e nei percorsi di formazio-ne alle imprese agricole. È presente in quasi tutte le regioni italiane, con 22 centri. «Quello abruzzese - dichiara con orgoglio il direttore Furlotti - è il primo Cipat in Italia per volume, fatturato e at-tività. Ci occupiamo in particolare della formazione dei giovani imprenditori al primo insediamento. Nel corso dell’ul-tima programmazione ne abbiamo for-mati più di 300, che si sono insediati in tutte e quattro le province abruzzesi».

Nel tempo, grazie anche all’entrata in vigore dei fondi strutturali, l’attività si è diversificata. «Abbiamo iniziato a occuparci di sociale, di ragazzi diver-samente abili e di tossicodipendenti; abbiamo fatto progetti per gli immigra-ti: grazie a programmi comunitari, tra cui Celine, abbiamo aperto un centro a Pescara, negli anni 2006-2008, nella Galleria Muzii, dove alle donne immi-grate insegnavamo a creare impresa. Ci siamo occupati di cooperazione medi-terranea, ci siamo interessati di energie alternative: per noi oggi la green eco-nomy è un tema centrale». Tra ottobre e novembre partirà Made in Sud, progetto che coinvolge otto regioni del sud Ita-lia, tra cui l’Abruzzo: verranno formati i giovani sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla trasformazione alimenta-re del prodotto coltivato. Filiera corta,

IL CIPATABRUZZO È

SVILUPPOLOCALE E

CORRELAZIONEINTER-TERRITORIALE

FORMAZIONESPECIALISTICA

CONSULENZA SPECIALISTICAE ASSISTENZA

TECNICA

FORMAZIONESU SVANTAGGIO

E DISABILITÀ

SVILUPPO DELLE COMPETENZE

E DELLE CONOSCENZE

di Roberta Villini

multifunzionalità delle aziende agrico-le e fattorie didattiche per coinvolgere le famiglie alla scoperta dei processi di produzione e alla riscoperta dei sapori autentici. «Tramite progetti quali Culti-var e Res Tipica, ci occupiamo del tema della sicurezza alimentare, della trasfor-mazione di prodotti tipici e del territorio e delle strategie di valorizzazione». Con il carcere di Vasto (Chieti) è nato il pro-getto Proserpina: «Abbiamo insegnato a 12 internati a coltivare e trasformare i prodotti agricoli. Tra qualche gior-no inizieremo il progetto Proserpina 2, formeremo altri detenuti e il carcere di Vasto metterà in piedi una linea di pro-duzione. I prodotti verranno commer-cializzati tramite “Mercato Contadino”, circuito dove i consumatori possono incontrare le imprese e conoscere il me-glio delle realtà produttive».

AL FUTURO

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54 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

SPECIALE FORMAZIONE

el nome che Domenico Maccallini e Renata Sabatini hanno scelto di dare alla loro società ci sono già i presuppo-sti per capire la loro mission. DR Bu-siness Plus, dove le due lettere iniziali stanno a indicare i nomi dei fondatori,

si vuole proporre al mercato come un business center che dia un plus ai propri clienti e che pos-sa portare le aziende all'eccellenza. Il loro scopo è poter essere per gli imprenditori, o per quelli che vogliono diventare tali, chi li possa condurre a soddisfare tutte le proprie esigenze. Domenico Maccallini è stato per 18 anni sottoufficiale del corpo forestale dello Stato prima di fare il gran-

NAlla scoperta di DR Business Plus che, con i suoi servizi di consulenza, coaching, formazione e marketing, è diventata ormai un punto di riferimento per gli imprenditori

de salto nel mondo della consulenza aziendale. Renata Sabatini, invece, ha avuto un'esperienza ventennale in una multinazionale con il ruolo di controller. Lui è specializzato nel coaching, nel business coaching e nel marketing, lei è esperta di time management e project management. In-

IL SUCCESSO DELLE AZIENDE PASSA DA QUI

Imprenditore, consulente, formatore e coach. Ha prestato servizio per 18 anni nel Corpo Forestale dello Stato, dove ha ricoperto ruoli di comando e di alta responsabilità. Laureato in Giurisprudenza e laureando in Diritto dell'ambiente si è specializzato nella formazione. È stato amministratore unico di Lexeco e ora di DR Business Plus. Svolge attività di coaching per imprenditori, manager, neo-laureati, atleti, team aziendali e sportivi.

Domenico Maccallini

Laureata in Economia e Commercio, nel 1995 inizia giovanissima la sua esperienza professionale in importanti aziende multinazionali. Durante la sua carriera lavorativa, svolge ruoli di rilievo e di crescente responsabilità, coordinando gruppi di lavoro di personale altamente qualificato nell’ambito del controllo di gestione. Si è specializzata in analisi finanziaria, predisposizione di business plan, project management e supporto a nuove attività imprenditoriali e start up.

Renata Sabatini

ANCHE UN LIBRO...

La passione di Maccallini per le sfide non ha limiti e all'impegno in DR Business Plus ha affiancato quello di scrittore. È infatti autore di Come creare e gestire un'azienda di successo (pubblicato in Se vuoi puoi, collana di Roberto Cerè), un libro per imparare le migliori strategie di gestione aziendale.

di Giovanni De Benedictis

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SPECIALE FORMAZIONE

SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 55

sieme hanno dato vita a questa collaborazione e hanno scelto come strategia quella di specia-lizzarsi in consulenza strategica d'eccellenza e in consulenza strategica intesa come ristruttura-zione aziendale. La prima consiste in una for-mazione a 360 gradi delle società, cercando di accompagnarle da quando nasce il progetto di un'attività fino al successo. La seconda, invece, è finalizzata ad aiutare le imprese in difficoltà a ri-sollevarsi ed evitare il fallimento. «Ci sono tante aziende in crisi - ci dice Maccallini - che non si sono mai preoccupate di controllare i costi. Molti imprenditori si sono trovati a fare questo mestiere senza averne le minime nozioni. È un po' come se qualcuno si mettesse a guidare una barca senza sapere quale rotta seguire. La no-

stra attività di tutoraggio interviene proprio qui: quello che facciamo è aiutare gli imprenditori a diventare capitani della propria nave». Consu-lenza strategica, progettazione, reperimento dei fondi europei, formazione, marketing e comuni-cazione formano il core business di DR Business Plus. Tra i clienti ci sono piccole, medie e grandi imprese provenienti non solo dall'Abruzzo ma anche da Lazio e Campania. Vengono segui-ti tutti i settori d'impresa, dalle software house alle ditte di edilizia, dalle startup alle strutture di ricezione turistica. Fondamentale per DR Business Plus è poi la formazione, suddivisa tra quella a pagamento e quella finanziata dai fondi interprofessionali. Un progetto formativo attivato di recente è “Help Aziende”, una serie di seminari gratuiti che diano input utili a capire l'importanza della formazione. C'è un plus, quin-di, che Maccallini e Sabatini aggiungono, ed è la capacità di riscontrare i problemi delle società e porre attenzione alle parti che funzionano me-glio. Le difficoltà degli imprenditori provengo-no prevalentemente dalla disattenzione ai cambi strutturali della società moderna: DR Business Plus, attraverso il business plan e il marketing strategico, li aiuta a cambiare il proprio modo di vedere il mondo, ad avere un nuovo approccio al lavoro e a costruire un'azienda di successo.

LE SPECIALIZZAZIONI• FORMAZIONE E COACHING• CONSULENZA AZIENDALE STRATEGICA• PROGETTAZIONE, EUROPROGETTAZIONE • MARKETING• SUPPORTO STARTUP

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56 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

SPECIALE FORMAZIONE

’accrescimento delle competenze pro-fessionali rappresenta un’importante opportunità per riqualificarsi e aiutare le imprese a superare la crisi. È fon-damentale innalzare la qualità della formazione individuale perché chi pos-

siede professionalità ha meno difficoltà a collo-carsi nel mondo del lavoro. In questo contesto s’inserisce Artigianservice, il braccio operativo di Confartigianato per tutto ciò che ruota intor-no alla formazione professionale e ai servizi alle imprese. L’obiettivo è contribuire allo sviluppo delle conoscenze scientifiche e tecnologiche con percorsi formativi, anche pratici, tramite l’ana-lisi dei fabbisogni formativi aziendali, quella delle competenze dei lavoratori, la progettazio-ne di percorsi formativi ad hoc, corsi finanziati dal Fondo sociale europeo, corsi finanziati dai fondi interprofessionali per la formazione conti-nua, corsi a catalogo riconosciuti dalla Regione, corsi liberi a pagamento. Artigianservice vanta l’accreditamento della Regione Abruzzo per la formazione continua e superiore, è polo didat-

L

LA FORMAZIONEDI ARTIGIANSERVICE

tico dell’Università telematica Pegaso (con più di 600 corsi a catalogo in modalità e-learning) e, da alcuni mesi, è stata accreditata, dal Mi-nistero della Salute, in qualità di provider per l’Educazione Continua in Medicina (Ecm). Può svolgere, di conseguenza, tutti i percorsi di ap-profondimento rivolti alle professioni sanitarie e finalizzati al mantenimento dei requisiti ne-cessari per le iscrizioni annuali ai rispettivi albi professionali. Confartigianato, attraverso Arti-gianservice, è pronta ad ampliare ulteriormente i suoi orizzonti d’intervento. A breve sarà infatti inaugurata la Confartigianato Academy, scuola dell’Arte bianca per creare figure specializzate nella panificazione, la pasticceria e l’alta cucina.

Daniele Giangiulli, segretario di

Confartigianato Abruzzo. Marcella Tunno è

invece responsabile di Artigianservice. Nelle altre immagini alcuni

corsi erogati

di Andrea Sisti

SULLA SICUREZZA• Svolti: 47• Persone formate: 472• Totale ore erogate: 5.530 FONDO SOCIALE EUROPEO• Svolti: 3• Persone formate: 180• Totale ore erogate: 596 FONDI INTERPROFESSIONALI• Svolti: 3• Persone formate: 83• Totale ore erogate: 96 RICONOSCIUTI DALLA REGIONE• Svolti: 2 (in corso di svolgimento)• Persone formate: 43• Totale ore erogate: 2.000

Il braccio operativo diConfartigianato presenta molti corsi e novità, tra cuila scuola dell’Arte bianca,di prossima inaugurazione

CORSI DI FORMAZIONEANNO 2014

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44 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

SPECIALE FORMAZIONE

nfobasic nasce a Pescara, nel 1999, come istituto di alta formazione specializzato nel campo dell’infor-matica. Nel 2003 diventa un ente accreditato dalla Regione Abruzzo. Imparare facendo è la metodologia

adottata dall’istituto: «È - dice il fondatore e amministratore Gianluca Diodati, - l’unico modo per stare al passo con i tempi e, spesso, anticiparli. Siamo stati tra i primi, sul terri-torio, a puntare sulla grafica. E oggi è la no-stra punta di diamante». Oltre alla grafica i percorsi abbracciano il Web, la progettazione, il video, il networking… Nel tempo abbiamo inserito nella nostra offerta i trienni (con un biennio comune e un anno di focus), i master

I

L’istituto Infobasic di Gianluca Diodati da sempre punta la sua azione formativa verso i

settori più all’avanguardia: dalla grafica al Web

I PUNTI DI FORZADI INFOBASIC

Nelson Mandela amava ripetere: «L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo». Durante il percorso di studi in Infobasic, gli alunni possono lavorare su progetti specifici, commissionati da aziende del settore. In questo modo hanno l’opportunità di misurarsi con strumenti reali e relazionarsi, in modo professionale, con il mondo del lavoro. Le imprese possono visionare diversi concept, idee concrete da cui attingere soluzioni produttive. Al termine dei bienni e in chiusura di ogni singolo anno di specialistica, Infobasic rilascia la qualifica professionale corrispondente. Queste qualifiche sono legalmente riconosciute dal Ministero del lavoro e codificate secondo la classifi-cazione ufficiale Isfol. Sono spendibili in Italia e all’estero e valide anche nei concorsi pubblici.

CREATIVITÀ E INNOVAZIONEannuali e le specializzazioni: dall’animazione e grafica 3d al social media marketing e web communication, dall’interior design arrivan-do, perfino, allo sviluppo di app. Infobasic è stata capace di costruire, progressivamente, una rete di circa ottanta aziende, regionali e non, dove tutti gli allievi seguono un perio-do di stage pratico e rappresenta uno sbocco diretto verso il mondo del lavoro. È l’unica “scuola” in Abruzzo a svolgere percorsi fina-lizzati al conseguimento di prestigiose certifi-cazioni a livello internazionale (Patente euro-pea del computer, Microsoft office specialist, Trinity certification, Adobe certified associa-te, Cisco, Zend, Php on MySql, Linux, Oracle database, CompTia).

Da sinistral’amministratore Gianluca

Diodati, fotografato all’interno della sede di

Infobasic, in via Spaventa a Pescara. A partire da

gennaio 2015, la struttura sarà ulteriormente ampliata per garantire spazi e servizi sempre più all’avanguardia

di Federico Niasi

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Istituto InfobasicVia S. Spaventa, 62 - 65126 Pescara (PE)

www.infobasic.it - Email: [email protected] - Tel. 0854549018

TRIENNALEDI GRAFICA

TRIENNALEDI WEB

MASTERANNUALI

WEB E MULTIMEDIA

GRAFICA E ANIMAZIONE 3D

SOCIAL MEDIA EGOOLE MARKETING

WEB DEVELOPER

CON RILASCIO DI QUALIFICA PROFESSIONALE

CREATIVE E MULTIMEDIA DESIGN WEB E MULTIMEDIA DESIGN MASTER ANNUALI

Ministero del lavoroe delle politiche sociali

IDEAS, INNOVATION AND MORE

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60 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

SPECIALE FORMAZIONE

L’OPEN DAY REDGLI INGREDIENTIFONDAMENTALIPER IL FUTURODELL’AGENTEDI COMMERCIO

A metà settembre, presso l’orangerie del Ristorante Ninì (nella foto Nicola Salvatorelli) a Montesilvano Colle (Pescara), si è tenuto il corso dal titolo “Il cibo dei bambini”. Molte mamme, nonne e anche rappresentanti del mondo medico e scientifico hanno assistito alla “lezione” di Elena Alquati (nel tondone), esperta di alimentazione naturale e collaboratrice, da lungo tempo, del noto professore Franco Berrino. I partecipanti sono stati condotti alla scoperta di originali zuppe, cereali, verdure da proporre ai più piccoli. Si è parlato anche di nuovi metodi di cottura: quali pentole utilizzare, l’uso corretto dell’energia del fuoco e di come il cibo interferisce sullo stato emotivo. Il Ristorante Ninì ospiterà presto dei nuovi corsi sempre dedicati al mangiare sano.

Il cibo dei bambini

Un corso teorico pratico sulla

prevenzione delle malattie in cucina

Si è tenuto a metà settembre, presso la sede dell'Università di Teramo, il convegno dal titolo “Gli ingredienti fondamentali per il futuro dell'agente di commer-cio” organizzato da Atsc-Agenti Teramo Senza Confini e Univer-sità degli Studi di Teramo per inaugurare la seconda edizio-ne del corso di laurea in Scien-ze della Comunicazione per gli agenti di commercio, ideato da Usarci Teramo in collaborazio-ne con l'Università degli Studi di Teramo. Un connubio vincente, suggellato dai successi otte-nuti dagli agenti iscritti al primo anno e confermato dall'elevato numero d’iscrizioni previste per l'anno accademico 2014/2015. Un’esperienza partita circa un anno fa con l'intento di creare un percorso formativo che incon-trasse le esigenze degli agenti, attraverso due interventi: da un lato curvando su di esse parte dei programmi di alcune mate-rie, dall'altro individuando alcune materie a scelta mirate, tra cui tecniche di vendita e diritto com-merciale. Dei 52 agenti iscritti

molti provengono da fuori regio-ne e, attraverso una piattaforma on line, possono consultare a di-stanza i materiali didattici in essa presenti, tra cui lezioni video, audio e test di autovalutazione. Durante l'incontro si è parlato, poi, di formazione continua e di due strumenti innovativi al ser-vizio della professione: il gruppo Linkedin “Opportunità Agenti” e l'applicazione Sellf, ideata dalla H-Farm e da Agenti Senza Con-fini. «La formazione continua e la certificazione di Qualità sono tra le carte vincenti per l’agente del futuro - ha sottolineato Franco Damiani (nel tondone), presi-dente Atsc Agenti Teramo senza Confini -. Il convegno è stato per noi un momento d’incontro e confronto per illustrare quelli che sono gli ingredienti fonda-mentali per il futuro dell’agente di commercio, che non è impre-vedibile, ma si può concretizzare attraverso la formazione, la tec-nologia digitale, valori forti come la famiglia, le regole, il proprio background e la propria cultura».

di Maria Orlandi

È stato Mauro Uliassi, due stelle della guida rossa Michelin, l'eccezionale testimonial che ha letteralmente incantato il pubblico che ha affollato gli spazi dell'Accademia di cucina ReD, in occasione dell'Open Day organizzato a San Vito Chietino (Chieti), per presentare l’ampio programma di corsi e master che la scuola, fondata più di due anni fa da Luigia Bucci d'Orsogna, propone per l’anno 2014/2015. Al termine dello show cooking, lo chef ha evidenziato l'importanza della formazione nella creazione dei professionisti del futuro. Brindando con un bicchiere di Montepulciano d'Abruzzo, Uliassi ha ringraziato lo staff di ReD per l'ospitalità definendo l'accademia «una realtà fantastica che l'Abruzzo ha la fortuna di ospitare e che ha il bel compito di promuovere la cultura e della cucina. Io mi auguro - ha concluso - che possa avere un grande successo».

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Azienda specializzata nella vendita all’ingrosso diprodotti per la scuola e per l’ufficio. Distribuisce inesclusiva per l’Abruzzo il marchio “In Linea”.

I nostri articoli:

Cancelleria Carte regalo, confezioni e nastri Ca Cartotecnica Scrittura e correzione Disegno tecnico Arredo ufficio Archiviazione Scuola Modulistica Mac Macchine per ufficio Spedizione e imballo

Page 62: Abruzzo Magazine Settembre Ottobre 2014

MARKETING TERRITORIALE

62 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

A COSA SERVE UN AEROPORTO?tilizzare l’aereo per raggiunge-re la destinazione di un nostro viaggio è ormai un’esperienza comune. Sono lontani gli anni per cui solo il “jet set” prendeva

l’aereo, per lo più per motivi di lavoro, ciò era considerato uno “status symbol” e il costo di un biglietto aereo era quasi pari allo stipendio di un mese. Oggi l’esigenza di mobilità è ritenu-ta un bisogno essenziale del cittadino, come la salute, l’istruzione e la sicurezza personale. La domanda è dunque mal posta? A ben guardare la risposta è no perché il dibattito su benefici e costi degli aeroporti è oggi più che mai aperto e investe tanto gli scali di maggiori dimensioni, in particolare in ragione del loro impatto ambien-tale, che gli scali minori per gli elevati costi di esercizio, spesso posti a carico della collettività. Proprio di questo ultimo effetto ci occuperemo in questo articolo. Si pensi a una regione dell’I-

Udi Lucio Laureti e Piero Righi*

talia continentale e al grado di soddisfacimento della legittima esigenza di connettività del ter-ritorio. Questa può essere assicurata con moda-lità diverse, per via terrestre o per via aerea. La particolare orografia dell’Italia, nonostante gli ingenti investimenti fatti nel secolo scorso per dotare il nostro paese di una moderna infrastrut-tura ferroviaria e autostradale, fa sì che ancora oggi l’aereo sia il sistema trasportistico i cui co-sti d’impianto sono i più bassi: con una semplice striscia di asfalto di 3.000 metri (la pista di volo) è possibile collegare un territorio con il resto del mondo! Ma c’è molto di più. Tempi e costi del viaggio aereo sono stati enormemente ridotti negli anni al punto che, dopo l’avvento delle cosiddette compagnie “low cost”, raggiungere l’aeroporto è spesso la parte più onerosa (in tem-po e costo) del viaggio. Ci sembra che il taxi che ci porta in aeroporto costi più del biglietto aereo del volo che ci porta a Londra. Eppure non è stato

sempre così. Molti studi sono stati fatti su quale sia il valore economico generato da un aeropor-to. La letteratura specializzata lo definisce e lo quantifica secondo quattro diverse dimensioni economiche: il valore generato dall’impatto di-retto, il valore generato dall’impatto indiretto, il valore generato dall’impatto indotto e il va-lore generato dall’impatto dinamico. I primi tre sono di più facile valutazione. Corrispondono all’attività economica prodotta per la fornitura dei materiali e dei servizi, diretti e indiretti, ne-cessari all’esercizio dello scalo e al soddisfaci-mento dei fabbisogni di tutti gli occupati diretti e indiretti. Si stima che a ogni occupato “on site”, cioè ad ogni lavoratore aeroportuale, cor-rispondano quattro occupati “off site”. Nel caso dell’Aeroporto d’Abruzzo gli occupati sono cir-ca 300 (senza contare i reparti militari e di po-lizia schierati sullo scalo). Questo significa che l’impatto occupazionale complessivo è di circa

Piero Righidirettore Aeroporto

Internazionale d'Abruzzo

Lucio Laureti è, da quasi tre anni, presidente di Saga, società che gestisce lo scalo di Pescara. 56 anni, bocconiano, proveniene da una famiglia d’imprenditori impegnata nel petrolifero e nel turismo. Docente di Economia inter-nazionale all’università d’Annunzio e di Economia politica interna-zionale alla Lum-Jean Monnet. Qui fotografato nel suo ufficio di presidenza all’interno dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo

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1.500 unità. Il valore economico dell’impatto dinamico è più difficilmente quantificabile, ma è sicuramente maggiore dei primi tre. L’aeroporto facilita gli spostamenti delle persone per motivi di viaggio o di lavoro, promuove l’immagine del territorio, attrae imprese, favorisce il turi-smo, aumenta la competitività dell’area grazie ai processi d’innovazione generati dal trasporto di merci e passeggeri (“innovation effect”) e dalla diffusione di competenze (“skill effect”). Tutti questi benefici sono reali. Riprendendo l’esem-pio del volo per Londra, perché la capitale del Regno Unito è forse il miglior esempio dell’ef-fetto leva che si produce sul territorio grazie al collegamento aereo e anche perché Londra è stata la prima destinazione servita da Ryanair sin dal lontano 2001. Anche quest’anno si trat-ta di una delle mete maggiormente apprezzate dalla clientela del nostro aeroporto. Nel corso dei mesi di luglio e agosto scorsi, quasi 23.000 passeggeri sono partiti o arrivati da Londra e il coefficiente di riempimento dei voli è stato superiore al 94%, risultato ancor più degno di nota se si pensa che, rispetto allo scorso anno, il numero dei voli è aumentato del 20%. Recenti analisi hanno anche confermato che il 60% circa del traffico si origina nel Regno Unito. Si trat-ta, dunque, in maggioranza di turisti o di nostri concittadini che rientrano in Italia per le vacan-ze, molti dei quali spendono i propri denari nel nostro territorio. Grazie a una rilevazione stati-stica effettuata all’interno dell’aeroporto è stato anche possibile stimare il valore economico di questa componente dell’indotto aeroportuale: si tratta di oltre 100 milioni di euro ogni anno, pari al 10% circa del fatturato turistico complessivo della regione Abruzzo. Quanto vale la promo-zione dell’immagine del territorio, la capacità di attrarre imprese, l’incremento di competitività che si realizzano grazie all’aeroporto? Difficile dirlo; certamente alcuni punti di Pil, ma per capi-re l’importanza dobbiamo per un attimo pensa-re cosa sarebbe l’economia della nostra regione senza l’aeroporto. E l’incremento di connettività prodotto dalla riduzione dei tempi di viaggio? Se non fosse disponibile un volo da Pescara a Londra il nostro passeggero tipo (tipicamente residente nella fascia costiera) dovrebbe sobbar-

Il prossimo dicembre saranno tre anni dall’inizio del suo incarico in Saga, la società che gestisce l’Aeroporto In-ternazionale d’Abruzzo. Il presidente Lucio Laureti, 56 anni, bocconiano, proveniente da una famiglia d’imprendito-ri impegnata nel petrolifero e nel turismo, docente di Economia internazionale all’università d’Annunzio e di Economia politica internazionale alla Lum-Jean Monnet, parla delle ultime novità che riguardano lo scalo. Uno scalo che, in un momento generale così complicato, tiene bene e vince il confronto con altri hub dello stesso cluster (Ancona, Rimini, Trieste…).Presidente, parliamo dell’offerta commerciale, cosa c’è di nuovo nel piano voli?«A conferma delle buone performance nel traffico passeggeri e delle prospettive di crescita dell’aeroporto, possiamo annunciare il raddoppio del volo Pescara-Milano Linate e l’apertura, a partire dalla stagione estiva 2015, di un nuovo collegamento bisettimanale con Bucarest. Quest’ultimo segna l’inizio della colla-borazione con la compagnia Wizz Air, il

Intervista al presidenteprincipale operatore a basso costo dell’Europa dell’Est che, quest’anno, ha trasportato oltre 15 milioni di persone. Sulla città lombarda, invece, i trasferimenti continueranno a essere serviti da Alitalia».Proprio su Alitalia, il matrimonio con Etihad avrà delle ripercussioni su Pescara?«In positivo. Adesso, anche grazie all’aiuto della Regione Abruzzo, si va verso la chiusura di un favorevole accordo, nel quale potrebbe essere inoltre compreso il destino dell’hangar di Airone Technic. Un accordo capace di farci fare un importante salto di qualità».Qualche mese fa è stata stipulata la convenzione tra Regione e Saga per il conferimento di oltre 8 milioni di euro dei fondi Fas per gli interventi di completa-mento dell’aeroporto. A che punto siamo?«In primavera prossima partiranno i lavori per la manutenzione e la messa in sicurezza della pista, nonché del parcheggio aeromobili. Per quanto riguarda invece la riqualificazione dell’area “landside”, ovvero dell’ammoder-namento dell’aerostazione, ci troviamo nella fase di progettazione gara. Un input consi-derevole che ci permetterà di potenziare le attività, rendendo l’operatività della struttura più dinamica e competitiva».

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MARKETING TERRITORIALE

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carsi un disagevole e lungo viaggio verso l’aero-porto di Fiumicino. L’allungamento del tempo di viaggio di sola andata o ritorno supererebbe le 4 ore, tenendo conto della percorrenza autostra-dale, della congestione del traffico nella viabilità di accesso e dei maggiori tempi di imbarco in aeroporto. Una tale penalizzazione, rapportata a una durata del volo di 2 ore e 30 minuti, po-trebbe anche far desistere il nostro passeggero dalla decisione di volare a Londra. L’aeroporto consente in questo caso di evitare costi indotti molto rilevanti. Quanti sono i cittadini ingle-si che, grazie al collegamento aereo, vengono regolarmente in Abruzzo (incoming) e hanno finanche acquistato qui la loro casa delle va-canze? Quanti sono i giovani abruzzesi in cerca di diverse opportunità di studio o di lavoro che, grazie alla qualità e all’economicità della tratta Pescara Londra, hanno a tal punto allargato i propri orizzonti che, ormai cittadini del mondo, prendono l’aereo come prima si prendeva il tre-no e tornano qui in Abruzzo ogni settimana, ogni mese o, definitivamente, per vivere nella nostra regione? Nonostante gli evidenti benefici si di-scute sull’utilità dell’aeroporto o, meglio, sul rapporto costi/benefici e, da più parti, si sollecita un’impossibile autosufficienza finanziaria della società di gestione. Anche la Commissione eu-ropea ha recentemente riconosciuto che i piccoli aeroporti regionali non possono coprire i costi

di esercizio con i ricavi generati dai servizi di assistenza e dalle concessioni commerciali. È dunque necessario e opportuno, per i motivi sopra esposti, che lo Stato intervenga al fine di assicurare la continuità del servizio e lo sviluppo del traffico fino al raggiungimento della soglia di autonoma sostenibilità finanziaria dell’attivi-tà, a tutto vantaggio del territorio che è il vero “azionista” di questo bene pubblico. Alla Saga, società di gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo, resta il compito non semplice di fornire servizi di qualità (siamo il secondo aeroporto per puntuali-tà nel network europeo Ryanair), nel rispetto di stringenti standard di sicurezza (certificazioni), obiettivi di economicità (sono stati ridotti tutti i costi e aumentato l’indice di produttività del lavoro) e favorire, con il contributo degli opera-tori del settore, l’incremento delle destinazioni e della connettività aerea a tutto vantaggio dell’e-conomia, della cultura e della prospettiva futura della intera nostra regione. L’obiettivo della Re-gione e di Saga è il raggiungimento del numero di passeggeri su indicato: questa soglia viene generalmente indicata a un milione di passeg-geri. Noi siamo molto lontani da questa soglia, ma gli obiettivi di medio termine, indicati nel piano industriale recentemente redatto, portano verso quella direzione.

*Presidente e direttore Saga

A partire dal 26 ottobre 2014, al tradizionale volo Alitalia “mattino-sera” si aggiungerà un nuovo collegamento con partenza da Milano Linate alle 14 e rientro da Pescara alle 16. I voli saranno operati da Alitalia, dal lunedì al venerdì, con moderni aeromobili Embraer 175/190 da 88-100 posti. La disponibilità di questo secondo volo nella fascia oraria pomeridiana consentirà una maggiore scelta dell’orario di rientro a Pescara o di arrivo a Milano per la clientela abruzzese e l’offerta di un comodo collegamento diretto, fruibile anche dalla clientela “business” in partenza da Milano per brevi permanenze nella nostra regione. Il raddoppio della frequenza del volo consente, inoltre, di poter sfruttare, con grande facilità e a

Raddoppia Linate e la novità Bucarestprezzi particolarmente vantaggiosi, la disponi-bilità di voli in connessione presso l’aeroporto di Milano Linate per destinazioni finali quali Amsterdam, Londra Heathrow e Londra City Airport, Bruxelles, Parigi Charles de Gaulle, Parigi Orly e Francoforte. Inoltre, dal 27 luglio 2015, la compagnia aerea Wizz Air collegherà tutto l’anno le città di Pescara e Bucarest due volte a settimana, nei giorni di lunedì e venerdì, con aeromobili Airbus A320 da 180 posti. Viene così ad essere soddisfatta la richiesta di un volo diretto, sollecitata da imprenditori, operatori turistici e residenti di nazionalità rumena, interessati alle prospettive di lavoro o attenti alle opportunità di svago e vacanza offerte dal collegamento aereo con il paese danubiano.

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SENTIRE LA NATURA…

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SENTIRE LA NATURA…

UN TEDESCO IN ABRUZZO

icordiamo bene come quat-tro anni fa, nel 2011, il primo Ironman, uno dei più famosi marchi sportivi mondiali, è ar-rivato in Italia con la realizza-

zione di un festival del triathlon a Pescara. Due anni fa Xterra, straordinario marchio mondiale del multi sport, con più di 400 eventi nel mon-do, è approdato per la prima volta nel cuore dell’Abruzzo, al Lago di Scanno (L’Aquila). Queste manifestazioni sportive si sono rivelate due straordinarie operazioni di marketing, pro-muovendo la visibilità del nostro territorio in ambito internazionale e apportando un notevole indotto economico durante il loro svolgimen-to. Un terzo evento è pronto a partire: l’Eco

Rdi Wolf Hardt*

Tre eventi sportivi di assoluto rilievo per garantire risonanza internazionale, anche a livello mediatico, alla regione Abruzzo

Wild Epic, una copia della più famosa gara di mountain-bike del mondo, la Cape Epic, che si svolge in Sud Africa: otto giorni ininterrot-ti di gara con la partecipazione di circa 2.000 ciclisti, provenienti da ogni parte del mondo che attraverseranno l’intero territorio abruzze-se, ambientata nella natura, realizzata in Italia. Per il 2015 ci saranno dei cambiamenti sia in merito all’attuale Ironman che a Xterra Abruz-zo. Ironman: dopo tre anni il proprietario ame-ricano del Marchio, la Wtc (World Triatholn Corporation) con sede in Florida, ha deciso di non avvalersi più della collaborazione di Mi-rus, una piccolo-media agenzia di comunica-zione di proprietà del pescarese Michele Russo, nell’organizzazione della gara. Dal prossimo anno, Wtc prenderà direttamente il comando collaborando con le autorità locali e utilizzando una squadra del posto. Xterra: per il lago di Scanno, “il cuore dell’Italia” (come definito da Aldo Rock di Radio Deejay Tv), si sta concre-tizzando l’opportunità di ospitare i campionati europei di Xterra. Dopo la realizzazione dei due eccellenti eventi nel 2013 e 2014, la titolare ha-waiana del marchio, la Team Unlimited, ha avu-to modo di apprezzare la nostra regione come una splendida sede per il multisport e Xterra Abruzzo è stata riconosciuta come una delle

* Impegnato da 25 anni nell’industria del

turismo con la rea-lizzazione di eventi

internazionali, ha portato Ironman a

Pescara nel 2011. Nel 2013 Xterra in Abruzzo

e sta pianificando uno dei più grandi eventi

del mondo di mountain bike, nel “più selvaggio giardino d’Italia”, come

a lui piace definire l’Abruzzo

WTC PRENDE LE REDINIDI IRONMAN PESCARA

XTERRA EUROPEANCHAMPIONSHIP

AL LAGO DI SCANNOECO WILD EPICPRONTO A PARTIRE

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migliori mete internazionali, collocandosi allo stesso livello dell’Asia-Pacific Championship in Australia e dell’Usa Championship in Utah. Tutto questo per l’Abruzzo significa un’ulte-riore spinta verso l’internazionalizzazione. Per elevare a un livello internazionale il successo conseguito, è importante riuscire a sfruttare al meglio la fama e la diffusione nel mondo di questi marchi e, per fare ciò, è necessaria una perfetta squadra di lavoro: sinergia e coope-razione di tutte le forze per riuscire a dare il massimo. Ogni singola persona, dal più sem-plice collaboratore al presidente della Regione è parte di un tutto, un pezzo del mosaico che, alla fine, deve comporre assieme a tutti gli altri un bel disegno, uno scenario perfetto. E poiché ognuno di questi eventi ha bisogno di propri carattere, personalità e stile, Pescara e l’Abruz-zo hanno la grande opportunità di mostrare al mondo l’inestimabile valore della diversità e, al contempo, unicità del nostro territorio. Come accennavo, per il 2015 un terzo evento è pron-to a partire! La più grande gara di mountain-bike del mondo, la famosa Cape Epic del Sud Africa è interessata a creare un grande evento Mtb nel territorio “più selvaggio d’Italia”, in Abruzzo. Questa sarà davvero una grande op-portunità per la nostra regione, per mostrare, con un evento “all in one” per così dire, i singoli comuni, i Parchi, le province, i piccoli paesi, gli antichi borghi, il meraviglioso panorama e la campagna. Eco Wild Epic (Eco sta per eco-friendly, rispetto per la natura e l’ambiente),

è un percorso in mountain-bike della durata di 8-10 giorni. Una gara attraverso lo sterrato (800-1.000 chilometri/12-15.000 m D+), con al seguito più di un centinaio di giornalisti e una decina di troupe televisive. I primi giri di prova sono già stati fatti. La sostenibilità di un evento di questo tipo stabilisce nuovi standard e, nella realizzazione del progetto, si creano forti opportunità, come la prospettiva della re-alizzazione, nel corso della prossima estate, di servizi fotografici per produttori internazionali di biciclette per la creazione di 4-5 milioni di depliant esclusivamente con le immagini della nostra terra, come base per la loro pubblicità e comunicazione. E, oltre questa, ci sono altre im-pagabili opportunità che concorreranno a fare conoscere la nostra regione oltre confine. Tutti hanno sentito parlare della maratona di New York, del Giro d’Italia, del torneo di tennis di Wimbledon e l’Abruzzo sembra che diventerà famoso con Xterra, Ironman e, speriamo bene, con il “all in one Eco Wild Epic”. Tutti tasselli significativi per internazionalizzare una regio-ne come l’Abruzzo. La responsabilità di portare a buon fine un progetto di questo tipo è enorme, la speranza di realizzarlo con una gestione seria, anche più grande, per ottenere il massimo e far sì che l’Abruzzo venga considerato una meta internazionale che confermi lo slogan: “Abruz-zo, always in front (sempre avanti)!”. Grazie di cuore e arrivederci al prossimo numero di Abruzzo Magazine con la rubrica "Un tedesco in Abruzzo".

Tre momenti agonistici tratti

dalle competizioni Ironman, Xterra e

Cape Epic

UN TEDESCO IN ABRUZZO

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GREEN

ntrato prepotentemente nel lessico comune, “smart city” è uno di quei termini che vanno di moda oggi. Per molti una città è “smart” se integra la tecnologia nella vita quotidiana. In realtà il concetto è molto più ampio e focalizza la messa in rete di aria, energia, acqua, spazio, servizi, conoscenze, persone e luoghi. Il primo e più importante concetto legato a

una città intelligente è quello della mobilità, strettamente connesso al pro-blema dell’aria che respiriamo ogni giorno. Come si colloca l’Abruzzo, cuore verde d’Europa, regione di Parchi, aree protette e riserve, rispetto al problema della mobilità? Ricordiamo tutti, un anno fa, l’enorme campagna di comunicazione legata a “Bike To Coast”, il progetto di pista ciclopedonale lungo la costa abruzzese che puntava a essere la più lunga d’Italia, con 131 chilometri ciclabili, attraverso 19 comuni nelle province di Teramo, Pescara e Chieti, con partenza da Martinsicuro (Teramo) e arrivo a San Salvo (Chieti), per una spesa complessiva di 32,8 milioni di euro. Del 58% della pista ciclabile da realizzare entro due anni, poco è stato fatto. Solo in primavera si è proceduto all’acquisizione della tratta

E

UN QUADRO REGIONALE FATTODI MOLTE OMBRE, MA QUALCOSA DA SALVARE C’È. ECCO DOVE...

Abruzzo e mobilità:a che punto siamo?

di LUCIANA MASTROLONARDO*

Pescara è la città abruzzese che, più di ogni altra, si presta a una mobilità lenta, sostenibile e basata su uno scambio tra mezzi leggeri e mezzi pubblici. Eppure affronta grosse criticità: da quella ideologica a quella strutturale

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lungo la costa dei Trabocchi: 49 chilometri lungo la ferrovia dismessa e l’inizio dei lavori è ancora da definire. Nelle città le cose non vanno me-glio. Teramo, forse la più virtuosa, con ampi percorsi pedonalizzati, non ha saputo compiere scelte radicali verso una diversa mobilità. Se Chieti e L’Aquila, per questioni orografiche, non riescono a mettere in campo strategie di mobilità sostenibile di alto profilo, è per mancanza di alterna-tive. Occorrerebbero scelte forti basate sull’interscambio di diversi mezzi, pedonalizzando il più possibile i centri storici e facendo delle scelte anche impopolari. Come la scelta fatta dalla vecchia amministrazione di Pesca-ra, che con la pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele ha avuto una enorme quantità di critiche, salvo oggi vedere premiata la sua decisione dal fronte di coloro che non vogliono vederla di nuovo carrabile, come vorrebbe fare la nuova amministrazione di centrosinistra. Pescara è la città abruzzese che più di ogni altra si presta a una mobilità lenta, soste-nibile e basata su uno scambio tra mezzi leggeri e mezzi pubblici. Eppure affronta grosse criticità. Da quella ideologica, di coloro che non vogliono rinunciare alla strada parco, in favore di una filovia nata già vecchia, a

Teramo, con percorsi pedonaliz-zati, non ha compiuto scelte verso una diversa mobilità. Se Chieti e L’Aquila, per questioni orografiche, non riescono a mettere in campo strategie di mobilità sostenibile è per mancanza di alternative

Come si colloca l’Abruzzo, cuore verde d’Europa, regione di Parchi, rispetto al problema della mobilità? Occorrerebbero scelte forti basate sull’interscambio di diversi mezzi, pedonalizzando il più possibile i centri storici

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quelle correlate alla crisi dell’azienda Gtm del trasporto pubblico urbano, che per un minor flusso di denaro da parte del comune, ha tagliato oltre 13.000 chilometri l’anno di percorsi effettuati dagli autobus urbani, gene-rando una sfiducia costante verso il mezzo pubblico, sempre in ritardo e sovraffollato. Le uniche buone pratiche le troviamo guardando al singolo cittadino, che fa scelte coraggiose, nonostante le difficoltà riscontrate a li-vello gestionale e politico. Lidia Di Russo, vicepresidente di Pescara Bici (che organizza spesso eventi di sensibilizzazione tra cui Day-bY(ke)-day lo scorso 18 settembre), insieme alla sua famiglia, ha rinunciato del tutto alla macchina e, intervistata anche da Ballarò nel 2013, ha raccontato un’esperienza fatta di scelte culturali, che in altre città europee appar-tengono alla maggioranza della popolazione. Recarsi al lavoro, andare in giro per servizi o acquisti, e fare un viaggio, sono azioni quotidiane effettuate con bici o mezzi pubblici, con un enorme risparmio nel bilancio familiare. Il gruppo Pescara Pattini, nel periodo estivo, attraversa la regio-ne dalla costa alla montagna, monitorando lo stato delle piste ciclabili ed effettuando tragitti che passano anche per le strade nazionali, segnalando così le carenze di una regione che potrebbe diventare un’eccellenza dal punto di vista della mobilità e che, invece, effettua quelle scelte strategi-che di cui potrebbe beneficiare anche un certo tipo di turismo.

*architetto e Ph.D. in Progettazione ambientale presso il dipartimento di Architettura dell’Università d’Annunzio di Pescara-Chieti. Oltre all’attività di progettazione, sviluppa ricerca su ecologia industriale e su prodotti e tecnologie locali

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Pescara Bici organizza molto spesso eventi di sensibilizzazione, tra cui l’ormai famoso Day-bY(ke)-day, che quest’anno ha avuto luogo lo scorso 18 settembre. Un’iniziativa di valore per cercare di diffondere una nuova cultura

Il gruppo Pescara Pattini, nel periodo estivo, attraversa buona parte della regione, dalla costa alla montagna, monitorando lo stato delle piste ciclabili ed effettuando tragitti che passano anche per le strade nazionali

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na cooperazione interregionale, di respiro europeo, per pro-muovere i borghi e i piccoli centri dell'Adriatico al di là dei confini regionali e nazionali. Questo l'obiettivo principale di "Adristorical Lands - Storia, Cultura, Turismo, Arti e Arti-

gianato Antico nel Territorio Adriatico Europeo", progetto comunitario inserito nel programma transfrontaliero Ipa-Adriatico (Instrument for Pre-accession Assistance), che ha celebrato il suo atto pubblico conclusivo presso Villa Dragonetti a Paganica (L’Aquila), il 22 e 23 settembre scorsi. L'evento, ultimo “steering committee” progettuale, con relativa conferen-za stampa di chiusura, ha rappresentato una concreta occasione per fare il punto della situazione sull'esperienza sin qui maturata, nonché per appro-fondire tematiche legate alle prospettive future di sviluppo del turismo nel quadro della strategia della Macroregione Adriatico-Ionica, con un occhio puntato, in particolare, anche sulla nuova programmazione comunitaria

U

di Roberto Di Gennaro*

EUROPA CHIAMA ABRUZZO

2014-2020. Nel centro aquilano si sono ritrovati i diversi partner italiani e stranieri delle oltre dieci aree territoriali che hanno portato avanti questa iniziativa. Le realtà italiane coinvolte sono, segnatamente, la Regione Mo-lise (capofila del progetto), l'Abruzzo, le Marche, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e ancora le province di Bari e Ravenna. Quelle estere comprendo-no la regione carsico litoranea dell'Istria slovena, l'isola di Hvar (Croa-zia), il Cantone Erzegovino-Narenta (Bosnia Erzegovina) e il Comune di Lezha-Alessio (Albania). Presenti all'appuntamento numerosi esponenti istituzionali e responsabili progettuali provenienti dai vari territori partner, incluso Mario Ialenti, presidente del comitato nazionale Ipa e coordinatore dell’intero progetto. Per l’Abruzzo sono intervenuti il presidente del Con-siglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e i dirigenti regionali Giancarlo Zappacosta e Paola Di Salvatore, dell'autorità di gestione del programma Ipa-Adriatico. A contraddistinguere il progetto "Adristorical Lands" vi è

Storia, cultura e turismo con Adristorical Lands

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EUROPA CHIAMA ABRUZZO

* ESPERTO IN COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E GIORNALISTA PUBBLICISTA, MASTER IN PUBLIC AFFAIRS, HA MATURATO PLURIENNALE ESPERIENZA PRESSO REALTÀ MULTINAZIONALI, ENTI E SOCIETÀ DI SERVIZI, COLLABORANDO A EVENTI E PROGETTI DI RILEVANZA INTERNAZIONALE O IN AMBITO UE.

certamente la capacità di promuovere nuove forme di turismo sostenibile inerenti luoghi e percorsi suggestivi, e tuttavia spesso misconosciuti, del patrimonio storico-culturale delle coste adriatiche (borghi storici, città mu-rate, palazzi, teatri…), riponendo inoltre specifica attenzione alle impor-tanti opportunità economiche collegate. Si è inteso in particolare favorire la creazione di itinerari turistici transfrontalieri, per esaltare i punti di forza culturali e naturali dei territori coinvolti, evidenziandone nel contempo la matrice comune così come le peculiarità specifiche. Come ha avuto modo di spiegare il dirigente Giancarlo Zappacosta, il progetto guarda al turismo sostenibile con «una visione complessiva di grande pregio perché mette insieme organicamente i territori che si affacciano sull'area adriatica, quale logico preludio all'orizzonte della Macroregione Adriatico-Ionica». L'Abruzzo ha gestito direttamente una parte rilevante del budget, curando il marketing e la comunicazione complessiva di tutto il progetto, incluso la realizzazione e lo sviluppo del sito web di riferimento (www.adristorical-lands.eu) e la progettazione di 20 itinerari tematici che, nell'attraversare più regioni e territori, danno origine ad un'offerta turistica nell'insieme coeren-te e, in taluni casi, consimile (come ad esempio la Marca adriatica Marche-Abruzzo-Molise). Suddivisi in sei categorie principali ("vie d'acqua", "i veneziani e gli ottomani", "le città murate e castelli", "i teatri storici", "le case d'artista", "la fede e la spiritualità"), i venti percorsi turistici tracciati consentono di puntare i riflettori su siti ritenuti a volte secondari, dando valore alle proposte dei piccoli centri e di quelle aree situate al di fuori dei grandi circuiti internazionali. Il cammino sostenuto da Adristorical Lands ha consentito quindi di offrire visibilità a luoghi di alto interesse storico-artistico dell'area adriatica, valorizzandoli contestualmente attraverso una serie di strumenti (mostre, educational tour, totem informativi, brochure, mappe), volti a rafforzare e diffondere le peculiarità di un patrimonio di enorme ricchezza. La prospettiva è quella di proseguirne l'azione anche nell’ambito delle strategie della nuova programmazione, con l'eventuale costruzione di un brand Adriatico-Ionico.

All’appuntamento conclusivo di Adristorical Lands, sono intervenuti, per l’Abruzzo, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e i dirigenti regionali Giancarlo Zappacosta e Paola Di Salvatore, dell'autorità di gestione del programma Ipa-Adriatico

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SALUTE

di Giovanni De Benedictis

L'acquaticità come approccio naturale e gioioso alla vita: con le attività degli Squaletti i bambini scoprono come stare in acqua senza paura, crescono, giocano e rafforzano il loro rapporto con i genitori

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Genitori e bimbitutti in vascacon gli Squaletti

a parola acquaticità potrebbe suonare strana ad alcuni, eppure è quanto di più naturale ci possa essere per tutti gli esseri umani. Acquaticità non significa saper

nuotare ma saper stare bene nell'acqua, risco-prire quel legame unico che ci lega ad essa fin da quando siamo ancora immersi nella placenta materna. È proprio del concetto di ac-quaticità e dell'educare i bambini a rapportarsi all'acqua in maniera spontanea e divertente che si occupa la Società Sportiva “gli Squaletti”,

L

un team di esperti che guidano i bambini dai 3 mesi ai 4 anni in questo percorso. I piccoli, ac-compagnati dai genitori, imparano a vivere con naturalezza i primi contatti con l'acqua nelle strutture della piscina comunale di Sambuceto, nella piscina del centro “Fisicoidea” a Mon-tesilvano, e presso lo stabilimento balneare “Onda Marina” di Pescara in estate. Antonio Biagio Maiorano, team manager, Giuliana D’Addario, psicologa e Valentina Fagnani, responsabile del settore acquaticità, coadiu-vati da Francesca, Stefania, Carla, Andrea e Luana, accompagnano gli “squaletti”, questo è il soprannome che viene dato ai bambini, fin dai primi contatti con l'acqua e insegnano ai genitori a condividere con i propri figli queste emozioni. Ogni bimbo, attraverso esercizi propedeutici al nuoto e alle apnee, entra in contatto con i suoi coetanei e viene stimolato nella crescita e nell'apprendimento delle proprie capacità motorie. L'acquaticità

infatti permette al neonato di incrementare le sue capacità psicofisiche, cognitive, relaziona-li e facilita lo sviluppo dell’apparato cardio-polmonare. Fondamentali in questo processo sono gli esercizi proposti sotto forma di gioco, che apportano una stimolazione multisenso-riale senza la quale il bambino impiegherebbe molto più tempo a sviluppare le sue abilità. Stando in vasca con gli altri bimbi, anche solo per imitare i coetanei, lo “squaletto” speri-menta nuovi giochi e nuove abilità, e, inoltre, cosa non meno importante, impara a socia-lizzare. Il grande beneficio dell'acquaticità è che permette al bimbo che gioca nell'am-

Tutti i componenti del team, oltre alle proprie professionalità, sono anche istruttori nazionali di acquaticità pre e post natale, con il brevetto della prestigiosa “Apnea National School”, nonché ambasciatori della campagna nazionale di sensibilizzazione “Acqua-ticità e sicurezza 0-12” patrocinata dal Ministero della Salute.

ANTONIO BIAGIO MAIORANO:TEAM MANAGER - AREA ORGANIZZATIVA

GIULIANA D'ADDARIO:PSICOLOGA - AREA PSICOLOGICA

VALENTINA FAGNANI:RESPONSABILE SETTORE ACQUATICITÀ- AREA SPORTIVA

IL TEAM

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SALUTE

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biente acquatico di sviluppare delle capacità senso-motorie che non potrebbero svilupparsi nell’ambiente terrestre. In questo rivestono una notevole importanza le figure dei genitori che, non solo danno sostegno al proprio bambino nelle sue avventure acquatiche, ma fortificano al contempo anche il legame col proprio figlio e il loro rapporto di coppia. Dal punto di vista psicologico, infatti, l’acquaticità neonatale aiuta a rafforzare la relazione padre-figlio e ma-dre-figlio poiché anche una sola ora a settimana in acqua con il proprio bimbo può contribuire ad accrescere la fiducia dei genitori in se stessi.

Parallelo al progetto degli “Squaletti” c'è quello delle “SqualOtte”, ovvero l'accompagnamento delle gestanti in tutto il periodo della gravidanza, sia dentro l'acqua che fuori. Le future mamme, nelle ore che passano in acqua, iniziano a scoprire i benefici dell'acquaticità e, grazie all'aiuto di una psicologa, affrontano col sorriso ogni minima difficoltà. La gestante in piscina si trova immersa in un caldo abbraccio (l’acqua è a 32 gradi) che la avvolge e la sostiene e le permette di riappropriarsi della calma e di acquisire pazienza. Stando a stretto

contatto con altre future mamme e con il proprio compagno, si rafforza la capacità di fidarsi degli altri, una qualità che sia durante il parto che nei primi mesi con il neonato è indispen-sabile per una felice maternità. La re-lazione tra madre e figlio inizia, infatti, sin dai primi momenti della gravidan-za e cresce sempre di più nei mesi successivi, anche grazie all’acqua, il loro naturale elemento di unione. Inoltre la società si prende cura delle future mamme anche fuori dall'acqua con corsi di accompagnamento alla nascita, infant massage in gravidanza, danza del ventre e tanto altro ancora... Il tutto avviene nella nuova sede di 200 metri quadrati, situata presso il centro commerciale L'Arca, la cui inaugurazione è prevista il 18 ottobre.

WWW.GLISQUALETTI.IT

GLI SQUALETTI CHE GIOCANO IN VASCA INSIEME AI LORO

GENITORI

UN'ESPERIENZAUNICA ANCHE PERLE FUTURE MAMME

NELLE FOTOLE SQUALOTTE

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NINÌ, SAPORID’ABRUZZOTRA TRADIZIONEE INNOVAZIONE

ABBIAMO CENATO PER VOI

Q ualche anno fa, dalla sinergia di Nicola Salvatorelli e Niko Romito, l’uno esperto in medicina del benessere e l’altro noto chef abruzzese pluristellato, nasceva, in un luogo magico sul belvedere dell’antico borgo di Montesilvano Colle (Pescara), il ristorante Ninì, affacciato su un panorama mozzafiato che

già da solo vale la visita. Non solamente una mera attività imprenditoria-le, ma un progetto con una mission ben precisa: unire la passione per la buona cucina all’educazione alimentare, senza sacrificare né il gusto né la tradizione. Questa idea di fondo è rimasta stabile nel tempo e perdura ancora oggi con il giovane chef Alessandro Corradetti, formatosi con Gualtiero Marchesi presso l’Alma di Colorno, e perfezionatosi prima dal celebre Cannavacciuolo e poi al Reale di Romito. È lui che ci accoglie, tra le luci soffuse e l’antico soffitto a botte, accompagnato da Piera Borrelli, che gestisce la sala, la cantina e la pasticceria. Insieme a Salvatorelli, ci spiegano su quali basi si fonda il progetto del ristorante e qual è la filosofia soggiacente alla loro idea di cucina: ingredienti sani e naturali, cotture lun-ghe a bassa temperatura, in sottovuoto o al vapore, per mantenere meglio i sapori e limitare l’uso dei grassi pericolosi per la salute. I risultati sono straordinari, eccellenti, non c’è piatto che non esalti al massimo il gusto e il sapore degli ingredienti impiegati. Qui il menù cambia sempre, perché tutte le pietanze sono preparate con prodotti di stagione. L’offerta è soprat-tutto sui piatti di terra, ma il venerdì è pesce su prenotazione, sempre con pescato del momento. L’attenzione al territorio è massima: sono utilizzate carni freschissime di produttori locali e prodotti abruzzesi di qualità. Le ricette della tradizione, rivisitate, danno origine a piatti dai nomi seducenti e dai sapori antichi, ma aperti all’innova-zione. Nascono così, per citarne qualcuno, gli spaghettoni al latte di baccalà e bottarga, il filetto di agnello con crema inglese al pecorino, il petto d’anatra con glassa alle ciliegie o, ancora, il baccalà in crosta di pistacchi, salsa di peperoni e cipolla al lampone e il gettonatissimo stracotto, servito in salsa al pomodoro d’estate e al Montepulciano nei mesi più freddi. Incuriositi, iniziamo con l’assaggiare le classiche pallotte cacio e ove, presentate in nuove vesti: impanate col pecorino, senza farina, appena fritte e non ripassate, ma

adagiate su salsa di pomodori freschi. La pallotta in tal modo non assorbe il sugo, ma rimane croccante fuori e morbida all’interno, mantenendo una pregevole leggerezza e pienezza di gusto. Seguono baccalà in tempura su salsa di peperoni, baccalà mantecato su crostini di pane, assaggi delicati e saporiti al tempo stesso. I piccoli pani che vengono serviti sono fatti in loco, di diversi tipi: ai semi di papavero, all’uvetta, alla farina di solina e noci; notevoli le sottili sfoglie stese a mano, ai semi di sesamo tostato, la cui croccantezza predispone piacevolmente al pasto. La cantina è ben fornita e annovera soprattutto vini di aziende abruzzesi, molti biologici, con qualche apertura alle bollicine del settentrione. Per noi, un corposo Montepulciano d’Abruzzo delle colline teramane, accompagnato a un altro piatto forte, il carpaccio di vitellone servito praticamente a crudo con un filo d’olio aromatizzato e un insolito e sorprendente gelato al pe-corino. Come primo piatto, profumati tortelli di ricotta al limone, chiusi al momento di essere serviti, deliziosi, come il tenerissimo maialino in salsa al passion fruit e confettura di albicocche, cotto in sottovuoto per ben quarantotto ore. La cucina è leggera perché povera di grassi, ma saziante, e a fatica riusciamo a spizzicare dal tripudio di ottimi dolci preparati da Piera: cestino di frolla con crema chantilly e frutta fresca, crostatine alla “scrucchiata” d’uva abruzzese, meringhe, parrozzini all’aurum, cantucci, neole. Terminiamo con amari e caffè e ringraziamo per la splendida cena. Anche il conto riesce ad essere leggero, se rapportato alla qualità, all’otti-mo servizio, all’elevato livello della cucina proposta e all’accurata ricerca che si cela dietro ogni singola portata. Consigliatissimo.

Via Giardino degli Aranci, 1Montesilvano Colle (Pescara)Tel. 085 4689174

RISTORANTE NINÌ

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di Raffaella Sciarra

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Il primo pensiero pensando a un qualcosa di “irregolare” è l’arte. L’arte intesa come forma d’espressione della propria creatività, delle proprie passioni che, fin troppo spesso, è in netta contrapposizione con luoghi, pareri e pensieri comuni. Prendiamo in considerazio-ne una delle rappresentazioni più elementari dell'arte: la tela. Al concetto di tela si ispira BeWasBeen, il progetto con cui Antica Sartoria, Artemoda e l'artista abruzzese Graziano Fabrizi (in foto) hanno deciso di rompere gli schemi fisici e concettuali che legano una grafica al proprio supporto. Condividere l’arte, attraverso il proprio indumento, grazie ad una tecnologia ide-ologicamente innovativa e mai utilizzata sino a oggi in questi specifici ambiti. Grazie alle cover art, realizzate tramite l’utilizzo di fasce di clips removibili, che vengono applicate su un ritaglio di tessuto, sarà possibile, con un semplice e intuitivo gesto, cambiare ogni giorno, in ogni momento, a seconda delle emozioni, l’immagine o il messaggio, vettore del proprio pensiero, utilizzando un’unica tecnologia. Una strategia del tutto nuova, innovativa e al tempo stesso personale e creativa. Sarà ognuno a decidere quali e quante grafiche indossare e dove indossarle. Un’unica base, infinite possibilità espressive, condivisione totale.

NEWS DALLE AZIENDE

BeWasBeen, the irregular clothing

Un nuovo grande successo per l'Abruzzo: Tenuta Sant'Ilario di Pineto (Teramo) ha presentato a Londra, in occasione della Speciality London, un prodotto innovativo che sta già conquistando chef, gourmand e che potrà costituire il futuro della gastronomia portando un po' d'Abruzzo nelle cucine di tutta il mondo. Si tratta di Sferolio, un nuovo modo di produrre olio extravergine d'oliva, che racchiude una goccia d'olio in una perla ricoperta da una membrana di gelatina naturale, insapore e incolore, capace di trattenere tutte le essenze del prodotto, senza che si mescoli ad altri ingredienti, e di dare all'olio una forma non dissimile da quella del caviale. Questa tecnica di produzione permette all'olio di sciogliersi e liberare il suo sapore una volta che la perla entra in contatto diretto con il palato e, quindi, di non confondersi con altri aromi e profumi presenti nel piatto. L'olio, che sarà commercializzato in diverse qualità di aroma (basilico, peperoncino…) potrà accompagnare piatti sia freddi che caldi, e adattarsi sia a pietanze a base di carne, che di pesce, che di latticini. Ma le novità di Tenuta Sant'Ilario non sono finite. A breve saranno introdotte anche altre forme di Sferolio che vanno dalle stelle ai cuori e che potranno permettere a tutti di dare sfogo alla propria fantasia in cucina.

L'olio in perle come il caviale: la novità di Tenuta Sant'Ilario

Quasi tremila controlli: solo a Pescara ne sono stati effettuati 590. È stato un vero e proprio suc-cesso l’edizione 2014 di “Nonno Ascoltami!”, la campagna di screening gratuito dell’udito, giunta quest’anno alla sua quinta edizione. Medici, au-dioprotesisti, professionisti del settore e volontari, in sette piazze d’Abruzzo (oltre a Pescara anche Chieti, Lanciano, Teramo, Giulianova, L’Aqui-

Grande Successo nelle piazze abruzzesi per “Nonno Ascoltami”

la e Penne), si sono messi a disposizione dei tantissimi nonni (e non solo), che sono accorsi in piazza per un controllo dell’udito, effettuato nelle strutture mobili messe a disposizione dalla Croce Rossa e dalla Misericordia. Grande soddisfazione per gli organizzatori, a cominciare da Mauro Men-zietti, vicepresidente nazionale dell’Anap, che di “Nonno Ascoltami” è l'ideatore.

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