Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

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Nicola Argirò A Vasto ingegneria, tecnologia e innovazione Erasmo Di Tonno A Loreto i trasformatori Ice Feragalli a Pescara È arrivata la risonanza magnetica Ciro Pirone, Pilkington La stanza del manager Anno VI Numero 2 - MARZO / APRILE 2011 All’interno SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE: dal nostro inviato a Shanghai Maurizio O.Delfino,Tecno Service, Icobit, Gruppo Fanì, Puccioni, Re-Hash E poi Ermando Parete e la Fondazione Parete Bratspis Shalom, la famiglia Febo presenta Ekk, Vincenzo Duilio Ferretti e i figli Sonia, Gianni e Marzia impegnati nel gruppo Ferretti, Paolo Valentini di Studio81, lo studio dentistico di Gianluigi e Annafranca Giammaria, la presentazione di Amico Medico di Paolo Angelucci e Sabatino Trotta, il golf in Abruzzo, Franco D’Eusanio di Chiusa Grande POSTE ITALIANE SPA - DL 353/2003 (CONV IN L 27/02/2003 N. 46) ART. 1 COMMA 1 PE/AUT. RICH. - BIMESTRALE - NUOVA EDIZIONE

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Magazine bimestrale di informazione locale abruzzese

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Nicola ArgiròA Vasto ingegneria,

tecnologia e innovazioneErasmo Di Tonno

A Loreto i trasformatori Ice

Feragalli a PescaraÈ arrivata la risonanza

magnetica

Ciro Pirone,PilkingtonLa stanza

del manager

Anno VI Numero 2 - MARZO / APRILE 2011

All’interno SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE: dal nostro inviato a Shanghai Maurizio O.Delfino,Tecno Service, Icobit, Gruppo Fanì, Puccioni, Re-Hash

E poi Ermando Parete e la Fondazione PareteBratspis Shalom, la famiglia Febo presenta Ekk,Vincenzo Duilio Ferretti e i figli Sonia, Giannie Marzia impegnati nel gruppo Ferretti, PaoloValentini di Studio81, lo studio dentisticodi Gianluigi e Annafranca Giammaria,la presentazione di Amico Medico di PaoloAngelucci e Sabatino Trotta, il golf in Abruzzo,Franco D’Eusanio di Chiusa Grande

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AbruzzoMAGAZINE06

SOMMARIO

Direttore responsabileDonato Parete

VicedirettoreLoris Di Giovanni

CAPOREDATTOREANDREA BEATO

RedazioneLorenzo Dolce

Daniele Marsili (grafica e impaginazione)

Valerio Simeone (foto)Diego Panico (foto)

Matteo Francavillese (foto)

Hanno collaboratoSergio Di Tillio

Maurizio O. DelfinoFrancesca Dandolo

Francesca CicchinelliRoberto Di Gennaro

Gianni ScassaGeneroso D’Agnese

Marzia AquilioStefano CianciottaMassimo Di CintioFrancesca Lupone

Simone D’AlessandroIsabella Pennoni

Florio CorneliMauro Di Pietro

Andrea SistiGuido Ramini

Virginia MuratoreAlessandra Dolce

Segreteria di redazioneEsilde Collini

StampaPrinter Group Italia S.r.l.

Supplemento aVacanzeCultura.it

Registrazione del Tribunale diPescara n. 3 del 01/02/10

Editore VACANZECULTURA.IT

Redazione, direzione, amministrazione e abbonamenti

Via Mazzini n. 75/165122 PescaraTel. 085 27543

[email protected]

Anno VI Numero 2 (nuova edizione)Marzo / Aprile 2011

Abruzzo Magazine è un marchio registrato di proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio. Il numero è stato chiuso in redazione il 18/03/11 e tirato in

20.135 copie.

La foto di copertina è di Valerio Simeone

www.abruzzomagazine.it

EDITORIALE

La nostra visione glocal 09

PRESS ROOM 10

COVER STORY

Nicola Argirò 14

IMPRESE

Toto Group 20

Gruppo Di Gennaro 22

Terna 24

Glm e Mta 26

Ferretti 29

Notti D’Oro 31

Cooperativa Plenilia 32

Chiusa Grande 33

Habitat 34

Ice Transformers 36

PRODOTTO

Come nasce un transformatore 38

LA STANZA DEL MANAGER

Ciro Pirone / Pilkington 40

PROFESSIONISTI

Feragalli 42

Studio81 44

Marco Santilli 47

Antonio Cruciano 49

Studio dentistico Giammaria 50

ABRUZZESI NEL MONDO

Vincent Scarza 52

L'ABRUZZO VISTO DA FUORI

Matteo Zoppas 54

MARKETING TERRITORIALE

Ekk, Abruzzo in sintesi 56

Aeroporto d’Abruzzo 58

Interporto Val Pescara 62

INNOVAZIONE

Polo Technovalley 64

REGIONE

Riforma Consorzi 65

EVENTI

Rotary per i 150 anni d’Italia 66

Convegno Totalconsult 67

Giorno della Memoria 68

L’ABRUZZO NELLE FIERE 70

SPECIALE

Internazzionalizzazione 75

L’ADVERTISING IN ABRUZZO 42

Oiko Service 86

Concept Store 88

ASSOCIAZIONI

Aidp 90

Apco e Hbr 92

Federmanager 93

Crealavorogiovani 94

LEAN

Press room 96

Galgano 99

ABRUZZO NO PROFIT

Amico Medico 100

Ematologia Pescara 101

SPORT & SPONSORSHIP

Pallavolo Pineto 102

Adriatech e Consorte 104

ABRUZZO E GOLF

Campi e strutture 106

BLACK TIE

Festa Marco Pardi 110

Festa Abruzzo Magazine 111

ABRUZZO ARTE

Nicola Costanzo 112

ABBIAMO CENATO PER VOI

Ristorante Mec e Tatillo 114

Nicola ArgiròA Vasto ingegneria,

tecnologia e innovazioneErasmo Di Tonno

A Loreto i trasformatori Ice

Feragalli a PescaraÈ arrivata la risonanza

magnetica

Ciro Pirone,PilkingtonLa stanza

del manager

Anno VI Numero 2 - MARZO / APRILE 2011

All’interno SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE: dal nostro inviato a Shanghai Maurizio O.Delfino,Tecno Service, Icobit, Gruppo Fanì, Puccioni, Re-Hash

E poi Ermando Parete e la Fondazione PareteBratspis Shalom, la famiglia Febo presenta Ekk,Vincenzo Duilio Ferretti e i figli Sonia, Giannie Marzia impegnati nel gruppo Ferretti, PaoloValentini di Studio81, lo studio dentisticodi Gianluigi e Annafranca Giammaria,la presentazione di Amico Medico di PaoloAngelucci e Sabatino Trotta, il golf in Abruzzo,Franco D’Eusanio di Chiusa Grande

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EDITORIALE

LA NOSTRA VISIONE GLOCAL LE INIZIATIVE DELLA FONDAZIONE PARETE BRATSPIS SHALOME DI INTERCULTURA PER PERMETTERE AI RAGAZZI ABRUZZESIDI VIVERE ESPERIENZE STRAORDINARIE FUORI DI CASA... di Donato Parete

Abruzzo Magazine su ogni numero accompagna i let-

tori nella conoscenza di abruz-zesi che lavorano, che spendo-no il proprio denaro e il proprio volto per fare profitti innanzitut-to, ma creando intanto lavoro per sé e per altri. La redazione guidata dal giovane giornalista Andrea Beato vi porterà su que-ste pagine ad incontrare gruppi industriali come quello di Ni-cola Argirò, a Vasto, eclettico personaggio, pure impegnato in politica (è consigliere regio-nale), con soluzioni innovative per le imprese manifatturiere. Un’attenzione particolare, su questo numero, è data al co-raggio dell’internazionalizzazio-ne. Raccontando aziende come il gruppo Puccioni di Vasto, la Icobit dell’hinterland Chieti-Pescara, Pelletteria Arcadia della teramana Corropoli. Per questo abbiamo affrontato l’im-pegno di inviare il giovane diri-gente di banca ed editorialista da sempre del nostro giornale, Maurizio Delfino, alla scoperta dell’orizzonte Shanghai e degli abruzzesi che ne sono coinvol-ti. Questa è la visione glocal che Abruzzo Magazine sposa e vuole contribuire a diffondere. Amiamo l’Abruzzo, ci vogliamo restare e contribuire a migliorarlo. Ma bisogna guardare fuori, uscire dal provincialismo e dalle ristret-tezze di visione il più possibile, guardare gli altri, imparare dagli altri. L’urgenza deve nascere sin dal piano educativo, nella coscien-za di genitori, insegnanti e chiunque abbia influenze. Accanto al nostro giornale è nata la Fondazione Parete Bratspis Shalom che, insieme al motivo per cui si è costituita (il Giorno della Memoria, 27 gennaio, con il primo convegno raccontato da pagina 68 sulla testimonianza dell’ex sottufficiale della Guardia di Finanza, super-stite di Dachau, Ermando Parete), sposa così tanto questa visione

da collaborare con l’associazio-ne nazionale Intercultura, le cui attività congiunte verranno pre-sentate a Pescara a fine settem-bre. Periodo nel quale giova-nissimi abruzzesi, i ragazzi che inizieranno allora la terza supe-riore, potranno concorrere alle selezioni ultrameritocratiche per vivere l’intero quarto anno, l’anno scolastico 2012/13, fre-quentando la scuola in un paese diverso, nel Nord Europa, Stati Uniti, Est Europa, ma anche Sud America, Cina, Australia, Suda-frica. Con accanto la possibilità di trascorrervi anche solo sei mesi, o un trimestre, o un bime-stre, o i programmi solo estivi di 4 o 6 settimane. Comunque un’esperienza che cambia la vita, letteralmente. E non solo per l’inglese, con il quale torne-ranno e questo è già essenziale: l’obbligo, per tutti, a non restar tagliati fuori dal mondo intero. Ma c’è molto altro, ne abbia-mo cominciato a parlare con l’appassionata presidente del centro Intercultura di Pescara Silvia Saturno: molte pagine presenteranno già sul prossimo numero del giornale, in maggio, le modalità di candidatura per i ragazzi abruzzesi, in vista della

presentazione di fine settembre. Intercultura lavora su base com-pletamente volontaristica, grandi e importanti aziende finanziano borse a copertura dei costi, spesso per la passione di importanti manager che sono stati a loro volta borsisti, tanti anni prima. Una borsa, un’opportunità per una ragazza o un ragazzo abruzzese, ver-rà interamente sostenuta dalla Fondazione Parete Bratspis Shalom, altre da altre istituzioni e aziende abruzzesi, con il piccolo contribu-to alla comunicazione e alla visibilità di queste opportunità che darà il nostro Abruzzo Magazine. Appuntamento al prossimo numero per tutte le informazioni in merito...

AMIAMO

L’ABRUZZO,CI VOGLIAMO

RESTAREE

CONTRIBUIREA MIGLIORARLO.

MA BISOGNAGUARDARE

FUORI

AbruzzoMAGAZINE 09Marzo / Aprile 2011

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PRESS ROOM

SUL MONDO IL DOSSIER ABRUZZO. L’EMERGENZA È FINITA, ORA PUNTARE ALLO SVILUPPOVentuno pagine interamente dedicate alla nostra regione nel numero del 18 marzo del settimanale economico di Rcs

C’è tanto Abruzzo, un dossier intero. Si ini-

zia con l’intervista, a firma del giornalista pescarese Massimo Di Cintio, al pre-sidente di Confindustria regionale, Mauro Angeluc-ci, che afferma: «La poli-tica abruzzese deve dare risposte certe. Noi impren-ditori ci siamo e non siamo

disposti a tollerare ulteriori ritardi. Siamo entrati in una nuova fase in cui c’è necessità di cogliere tutte le opportunità disponibili a livello europeo, dove occorre presentarsi con progetti sostenibili e in-novativi». E la replica di Chiodi, governatore della Regione, arriva indirettamente, sfogliando qual-

che pagina dopo: c’è un piano da un miliardo di euro, si legge, messo a punto per il rilancio dell’industria. «La buona notizia - aggiunge Alfre-do Castiglione, vicepresidente e as-sessore allo Sviluppo economico - è

che, con ogni probabi-lità riusciremo a finan-ziare tutti i dieci poli di innovazione». Intanto il principale impegno degli imprenditori abruzzesi sembra es-

I due dipendenti di E-Security, società con sede a Montesilvano

(Pescara) e guidata da Rinaldo Cantò (nella foto accanto), inter-vengono sulle pagine del periodico economico per offrire il loro punto di vista sul tema. La preoccupa-zione principale delle aziende è la

perdita di dati sensibili, per questo si prevede sul mercato un’im-missione di soluzioni capaci di integrare sicurezza fisica e logica. «È una soluzione battezzata cross correlatore - afferma Berardi, diretto-re tecnico». «È un tipo di intervento regolato da norme ben precise - aggiunge Piretti, respon-sabile operatio - le telecamere sono poste solo in luoghi di passaggio e di certo non vanno a investigare sull’attività del singolo. Non a caso sono paragonate a un badge e i dati vengono conservati secondo i tempi pre-visti dalla giurisprudenza sulla privacy».

Sei bottiglie per veri intenditori. Sul nu-mero di inizio febbraio del settimanale

Mondadori vengono citate le produzioni di eccellenza di aziende presenti su tutto il territorio nazionale. Tra queste anche Ursini con Tandem. Nell’articolo si legge in rife-rimento: «Opera Mastra, blend di cultivar autoctoni, dedicato ai contadini di San Gio-vanni in Venere sulla Costa dei Trabocchi, a sud dell’Abruzzo, dal mastro oleario Giu-seppe Ursini. Magnum in edizione limita-

ta». E il prodotto abruzzese svetta sul Comincioli, il Manni, il Planeta, il Librandi e il Mon-te Etna. La giornalista Fiammetta Fadda commenta: «Adesso che la cucina mediterranea, di cui l’olio è protagonista e l’Italia maggiore interprete, entra a far parte del patrimonio immateriale Unesco, è stupefa-

cente pensare che, negli anni Cinquanta, l’Accade-mia italiana della cucina spaccava l’Italia in due».

E-SECURITY E LA SICUREZZA INFORMATICA PANORAMA E L’OLIO TANDEM DI URSINISul Mondo l’intervento di Marco Piretti e Antonio Berardi Per la Fadda l’olio dell’azienda è tra i migliori d’Italia

Marzo / Aprile 2011

sere decisamente quello di produrre e trasferire l’innovazione, organizzandosi anche con risorse proprie. Accade così che la Val di Sangro, quarto distretto in Italia per l’automotive e la metal-meccanica, con imprese del calibro di Sevel, Honda, Honeywell, diventi luogo dove generare e avviare importanti iniziative. L’ul-tima è il polo tecnologico Technovalley, nato su impulso del Cisi Service. Non va dimenticato il settore alimentare, ancora in grado di pesare sulle esportazioni, con il contributo di realtà come Delverde, Pa-stificio Cocco, Verrigni, Rustichella. Alla pari, se non maggiore, il contributo del vi-tivinicolo, con il rosso Montepulciano d’A-bruzzo a guidare la classifica della pro-duzione e delle performance di mercato (+18% sul 2010) e con le cantine a farla da padrone: Valentini, Cantina Tollo, Ma-sciarelli, Valle Reale, Terra d’Aligi, San Lorenzo, Fattoria La Valentina, Cataldi Madonna, Pepe, Zaccagnini, Illuminati e Marramiero; per proseguire con la pro-duzione di oli delle etichette Valentini, Montecchia, Palusci, Urini, Mascian-tonio, Due Colline, Olivicola Casolana e Forcella, che si arricchisce, in alcuni casi, di specialità tradizionali sott’olio, come quelle prodotte da Oleum della famiglia D’Onofrio e da Villamagna. E poi ci sono le eccellenze ormai consolidate, come Brioni, Cordivari, Micron, Dompé, e quelle in forte crescita: Elecom, Wampum, Centerba Toro, Faraone, Argon Energia, Metrakit, Crmp, Cruing, Capuzzi…

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PRESS ROOM

Nonostante le conseguenze del terremoto, l’Università dell’A-

quila non si ferma e, sulle pagine del Venerdì di Repubblica, vengono pubblicati i risultati di una ricerca sull’antica spezia. Un antiossidante prodigioso, stando a quanto analizzato dalla studiosa aquilana Silvia Bisti, in grado di rallentare le malattie dege-nerative della retina, in particolare controllare le patologie più diffuse che causano cecità in tarda età. Sfogliando

il numero salta all’occhio l’eleganza di una pagina pubblicita-ria. Il nome dell’azienda è Riflessi, realtà con sede a Ortona (Chieti), che produce ed effettua la fornitura di complementi d’arredo, specchi e tavoli allungabili. Nella sua filosofia la fondamentale soddisfazione del cliente e l’attenzione al mercato. Una miscela tra attenzione e tradizione artigianale, con un’organizzazione moderna ed efficiente.

Dieci pagine dedicate all’ultima edizione del Pitti Uomo e tra i

migliori marchi della moda viene ri-portato anche Rodrigo, il marchio di Industria Adriatica Confezioni. «Tessuti morbidi per linee essenziali - si legge nell’articolo delle giornaliste Hélène Battaglia e Cecilia Lulli. Fusione di tessuti morbidi con linee asciutte ed essenziali per Rodrigo. Nella camiceria si evi-denziano tessuti leggeri doppiati con fantasia a grandi quadri rossi, blu, e grigio/marrone. Le maglie evocano i grandi freddi con disegni e trecce e “punti”; i cardigan sono “consi-stenti” e chiusi con alamari, il collo sciallato

è declinato nell’accoppiamento blu scu-ro con l’antracite. Completano l’assorti-mento maglioni con tasche e cappuccio staccabile, arricchiti dall’applicazione di patch. Le giacche sono ad “effetto maglia” e piumini in tessuti “effetto lana”. Nei pantaloni domina il “chinos” lavato». Un bel riscontro anche dalla stampa nazionale per l’azienda pescarese che nella kermesse dell’alta moda ha riscontrato il successo di pubblico ed operatori del settore.

ZAFFERANO E RIFLESSI SUL VENERDÌ BUSINESS PEOPLE INCORONA RODRIGOLa ricerca dell’Università dell’Aquila e l’azienda di Ortona Nello speciale “Tendenze” spazio alla moda abruzzese

Marzo / Aprile 2011

IL BANCHIERE GRAZIANO TARANTINI, LA MODA DI BRIONI E L’ENOLOGIA DEL TERAMANOUn numero molto abruzzese del Mondo, a cominciare dalla copertina, tutta dedicata al “nuovo banchiere di Dio”

Chi è il “nuovo banchiere di Dio”? È Grazia-no Tarantini, manager e avvocato, classe

1960, nato a Pizzoferrato (Chieti), ma brescia-no d’adozione. Il suo nome inizia a circolare negli ambienti che contano come possibile successore di Giuseppe Guzzetti, alla presi-denza della Fondazione Cariplo. Certo, mancano ancora due anni allo scadere dell’ultimo manda-to di Guzzetti, ex notabile della

sinistra Dc, alla guida del più antico e potente ente bancario d’Europa, ma la candidatura di Tarantini si fa insistente. Tarantini è da die-ci anni membro della Commis-sione centrale di beneficenza, l’organo che detta gli indirizzi strategici generali della Fonda-zione ed elegge il consiglo di amministrazione. Ed è conside-rato, da molti, l’astro emergen-te delle attività economiche di Comunione e Liberazione. Nello stesso numero del settimanale c’è spazio anche per Brioni, con la notizia riguardante Tom Mun-ro come fotografo della nuova

Mario Nuzzo Giustino Di Carlantonio Michele Pisante

campagna pubblicitaria dell’azienda con sede a Penne (Pescara). Con un concept pubblicitario che mette in luce il carattere leisurewear e in evidenza l’eleganza senza tempo e lo stile uni-co del brand. Protagonisti i volti di Philippe Reynaud e Hilary Rhoda. Infine, nella rubrica Cibovino, si

parla di Mario Nuzzo, presidente della Fondazione Tercas, Giustino Di Carlantonio, presidente della Camera di commercio di Tera-mo, e Michele Pisante, prorettore dell’Univeristà cittadini. Tutti e tre

uniti per soste-nere il patrimo-nio enograstro-nomico del loro territorio. E, in particolare, le vigne di Monte-pulciano d’Abuzzo Colline Tera-mane che costituiscono l’area a maggior vocazione vitivinicola. Un vero tesoro che si estende sui pendii di media e alta colli-na, a circa mezz’ora di dal mare, nell’ambito di una regione che è uno dei più importanti bacini naturali d’Europa.

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COVER STORY

I due fratelli, Nicola (a destra) e Giuseppe Argirò, alla guidadel gruppo di famiglia

Da sempre investiamo nella ricercae nello sviluppo per avere mezzi

più tecnologici e avanzati

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COVER STORY

NICOLA ARGIRÒ INGEGNERIA, TECNOLOGIA

E INNOVAZIONEInsieme al fratello Giuseppe, è alla guida del gruppo di famiglia che opera nel settore della progettazione e realizzazione di impianti di automazione e macchinari d’eccellenza.La sede è nella zona indutriale di Vasto, nelle vicinanze dello stabilimento Denso,per cui ha appena progettato una linea di assemblaggio finale per alternatori...

Dietro ogni azienda c’è anche il volto di chi, ogni giorno, si mette in gioco, raccogliendo le diverse sfide e mandan-do avanti l’attività. Nel caso del gruppo Argirò i volti sono tre: il presidente e fondatore, Mario Argirò, il general manager, Giuseppe Argirò, e il finan-cial manager, Nicola Argirò. Amante dello sport, della buona lettura e della storia, Nicola Argirò non è soltanto uno stimato imprenditore, ma è impegnato, fin dal 1994, anche in politica. Eletto nel dicembre del 2008 con 4.869 preferenze, è oggi consigliere regionale e presiden-

«Dentro ogni macchina c’è un po’ di Ar-girò». È con queste parole che Nicola Argirò definisce l’essenza del gruppo

industriale di famiglia, appunto il gruppo Argirò. L’azienda, che ha sede a San Salvo (Chieti), opera ormai da 55 anni nel settore della progettazione e costruzione di macchi-ne e linee di produzione completamente au-tomatiche, nel rispetto della formula “chiavi in mano”. È inoltre impegnata nella costru-zione di attrezzature speciali, nella revisione dei macchinari, nel miglioramento degli im-pianti aziendali e nei servizi di manutenzione all’interno degli stabilimenti dei clienti. Il Gruppo Argirò, che ha un fatturato annuale di circa nove milioni di euro, è composto da cinque società, ognuna delle quali respon-sabile di un settore specifico. La Am’90 Project si occupa della progettazione, la Ar-girò srl è impegnata nella lavorazione di macchine utensili, la Automatic Sud si dedi-ca alla carpenteria, al montaggio e all’as-semblaggio e la Aj Marketing, infine, si oc-cupa della commercializzazione dei prodotti. I settori dell’attività sono quelli della “tecno-logia di saldatura della plastica”, a cui è de-dicato il 32% della produzione, quello della “tecnologia per vetro di automotive e buil-ding” (29%), quello della “tecnologia di as-semblaggio” (25%) e quello della “costru-zione di attrezzature” (14%). La sede del Gruppo Argirò si trova nell’area industriale di San Salvo, in provincia di Chieti, in una

zona famosa per le grandi aziende che ospi-ta, come ad esempio la Denso e la Pilking-ton, con cui tra l’altro Argirò collabora. L’a-zienda svolge la sua attività in quattro capannoni di proprietà, su un’area totale di 14.000 metri quadrati, di cui 7.000 dedicati alla produzione ed altri mille riservati agli uffici. Il gruppo conta 48 dipendenti assunti, per un totale di circa 100 addetti, conside-rando i collaboratori esterni. Il lavoro azien-dale viene svolto sfruttando le potenzialità dei più aggiornati sistemi Cad bi e tridimen-sionali, che consentono di ottimizzare la progettazione ed i risultati produttivi. «Da sempre investiamo nella ricerca e nello svi-

di Lorenzo Dolce - foto di Valerio Simeone

te della quarta Commissione Attività produttive. Nicola è sposato ed ha un figlio di 20 anni, che studia ingegneria meccanica a Modena. «Una volta finiti gli studi - spiega - insieme agli altri nipoti, mio figlio tornerà per occuparsi dell’azienda di famiglia». «Amo molto lo sport - racconta Nicola -, una volta sciavo, giocavo a pallavolo, a basket e a calcio. Amo anche la buona lettura e la storia». C’è anche un’altra cosa che Nicola Argirò ama: aiutare gli altri.Proprio per questo è impegnato in attivi-tà di volontariato.

luppo - spiega il direttore amministrativo, Nicola Argirò -, per avere mezzi più tecnolo-gici ed avanzati. Appena c’è una nuova tec-nologia, noi la sposiamo subito». È anche per questa costante ricerca di innovazione se il punto di forza del gruppo è la qualità del lavoro svolto, grazie alla quale è possibi-le garantire ai clienti la realizzazione di un prodotto in linea con le esigenze e nel ri-spetto delle norme di sicurezza della nazio-ne che lo ospiterà. L’azienda, negli anni, al fine di garantire la qualità del proprio lavoro, ha ottenuto dal Rina le certificazioni Uni En Iso 9001 2000 relativa all’efficienza e al co-stante miglioramento dei processi aziendali

TRA IMPRESA, CULTURA E IMPEGNO NEL NO PROFIT

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COVER STORY

16 AbruzzoMAGAZINE

e la Uni En Iso 14001 nell’ambito della nor-mativa sulla gestione ambientale. Il gruppo dispone inoltre della certificazione Nca Emas per la fabbricazione di altre macchine di impiego generale. Tutte le fasi della pro-duzione vengono svolte in sede: prima la progettazione, poi la lavorazione e infine i test pre-collaudo degli impianti, che saran-no poi installati negli stabilimenti dei clienti, nella maggior parte dei casi all’estero. I clienti del gruppo Argirò, infatti, sono spar-si un po’ in tutto il mondo: dall’Italia al Re-gno Unito, dalla Germania alla Spagna e fino agli Stati Uniti, al Brasile e all’Australia. Da sempre il gruppo lavora su commessa per grandi aziende, come, appunto, le vicine Denso e Pilkington, ma anche Fiat, Renault, Peugeot, Tachnint, Inergy e Fameccanica. Negli ultimi anni, però, l’azienda ha iniziato anche a brevettare dei marchi propri. Ne è un esempio il Teknisolar, dedicato alla pro-duzione di impianti fotovoltaici. «La nuova sfida - sottolinea infatti Argirò - è il lavoro su brevetto. E in tal senso riusciamo ad ot-tenere degli ottimi risultati proprio grazie all’esperienza maturata in tanti anni di la-voro su commessa».Sono tante le pro-duzioni firmate Argirò, utilizzate dai clienti di tutto il mondo. L’azienda, ad esempio, è al momento impegnata, tra le tante attività, nella realizzazione di una linea di assemblaggio degli alter-natori per la Denso, di alcune piattafor-me per la manutenzione dei treni della Metro C di Roma e di un macchinario per l’assemblaggio di serbatoi delle Por-sche, su commessa della Inergy. La “Linea assemblaggio finale alternatori SC120 - SC2”, commissionata dalla Denso, impor-tante multinazionale leader nella fornitura di componenti per l’industria automobilistica, è in fase di assemblaggio. Il macchinario, composto da due rami di 40 metri ognuno e da 27 stazioni, è in grado di produrre un pezzo ogni sei secondi. Sono ancora in cor-so le operazioni di collaudo parziale, mentre il collaudo totale, date le dimensioni del macchinario, verrà effettuato direttamente nello stabilimento Denso, che allestirà un’apposita area per installare l’impianto. Il progetto, da tre milioni e 200mila euro, è stato portato avanti, tra interni ed esterni alla società, da oltre venti persone. Negli uffici Argirò dedicati alla progettazione e alla realizzazione dell’impianto sono ben vi-sibili le bandiere giapponesi ed italiane: la linea, infatti, è frutto di una collaborazione

tra il gruppo abruzzese e la multinazionale quotata nella borsa di Tokio, che tra l’altro ha uno stabilimento di produzione proprio di fronte alla sede di Argirò. La multinazio-nale - per la prima volta un progetto del genere è stato affidato ad un’azienda italiana - ha commissionato l’impianto a settembre e i primi pezzi, già a giugno, saranno pronti per essere messi in funzione. Per l’azienda abruzzese, il progetto, uno dei più grandi degli ultimi dieci anni, rappresenta una sfida importante. Per aggiudicarsi l’appalto, infat-ti, è stata vinta una gara con altri otto forni-tori, non solo grazie ad un ottimo rapporto qualità prezzo, ma anche alla garanzia di una concreta assistenza post-produzione e post-vendita. Altro progetto importante por-tato avanti dal gruppo abruzzese è quello

relativo alla realizzazio-ne di alcuni strumenti per la manutenzione dei treni della Metro C di Roma, la terza linea della metropolitana della capitale, in fase di realizzazione nell’ambi-to di un progetto che prevede circa 3 miliardi e 47 milioni di euro di investimento. In particolare il gruppo Argirò si è occupato di realizzare tredici piattafor-me che saranno montate in una delle offici-ne meccaniche per la manutenzione dei treni. I convogli, infatti, dopo aver percorso un determinato numero di chilometri, devo-no essere sottoposti a controlli. Le piatta-

Gruppo Arg i rò

IL GRUPPO ARGIRÒ IN SINTESI

MARIO ARGIRÒ (manufacturing)Specializzata nella realizzazione di tutto il processo di fabbricazione meccanica, dalla programmazione Cad/Cam alle lavorazioni di macchine utensili a controllo numerico.

AUTOMATIC SUD (final assembly)Gli ambiti di intervento della società sono la verniciatura, l’assemblaggio meccanico ed elettrico, l’installazione presso il cliente finale e la messa in servizio degli impianti.

AM ’90 PROJECT (engineering)Dagli studi di fattibilità in co-design con il cliente alla realizzazione di avanprogetti, allo sviluppo progettazione meccanica/elettrica/software fino alla documenta-zione as-built e alla manualistica di uso e manutenzione.

AJ MARKETING (sales)La più giovane tra le società di Argirò,è incentrata sulla vendita dei prodottie dei servizi offerti dal gruppo.

MARIO ARGIRÒ

AUTOMATIC SUD AJ MARKETING

AM ‘90 PROJECT

Graniti

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Linea C

Linea C

Marzo / Aprile 2011

I figli con il padre, Mario Argirò (al centro), fondatore dell’omonimo gruppo

Page 17: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE 17

COVER STORY

ANCHE NELLE OFFICINE MECCANICHE DELLA METRO C DI ROMA

“Dentro ogni macchina c’è un po’ di Argirò”, ma non solo nelle macchine. Il grup-po abruzzese, infatti, è impegnato nella realizzazione di alcuni impianti che saranno utilizzati in una delle officine meccaniche per i treni della linea C della Metropolitana di Roma. Curata dal consorzio Metro C, la linea è in fase di realizzazione, nell’ambito di un investimento, relativo alla sola tratta “Clodio-Mazzini Montecompatri” definita fonda-

mentale, di 3 miliardi e 47 milioni di euro, finanziati in parte dallo Stato, in parte dal Comune di Roma e in parte dalla Regione

Lazio. Tutti i treni, dopo un tot di chilometri, necessitano della dovuta manutenzione. In tal senso

la Argirò ha realizzato tredici piatta-forme rotanti, che consentiranno di

sollevare i convogli per i dovuti controlli. L’investimento per

questo progetto è pari a circa 600mila euro.

Graniti

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Linea C

Linea C

La realizzazione di alcuni impianti che sarannoutilizzati in una delle officine meccaniche della Metro

Marzo / Aprile 2011

Giappone

Cina

Stati Uniti

Canada

Argentina

Brasile

Regno Unito

Germania

PoloniaSlovacchia

Repubblica Ceca

Uzbekistan

Spagna

Australia

Italia

ANDAMENTODEL FATTURATO

SETTORI ATTIVITÀCLIENTI PIÙ IMPORTANTI

I PROGETTINEL MONDO

32% Tecnologia saldatura plastica

29% Tecnologia per vetro automotive e building

*Forecast

14% Costruzione attrezzature

25% Tecnologia di assemblaggio

Il gruppo Argirò conta quarantottodipendenti, più diversi collaboratori esterni,per un totale di circa cento addetti

Page 18: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE

COVER STORY

18

Il progetto per Denso. È la prima volta che la realtà giapponese affida un progetto del genere ad una società italiana. Finora, infatti, si era sempre rivolta in Oriente

La sede della Denso a Vasto, a pochi metri da quella del gruppo Argirò

Luigi Ciancaglini

LINEA ASSEMBLAGGIO ALTERNATORI PER DENSO

«Per la prima volta un pro-getto di queste proporzioni è stato affidato ad un’azienda italiana»: sono le parole che Nicola Argirò usa per spiegare la rilevanza dell’impianto affi-dato al gruppo abruzzese dalla Denso, importante multina-zionale leader nella fornitura di componenti per l’industria automobilistica. Il progetto, commissionato a settembre, prevede la progettazione, la realizzazione e la messa in opera della “Linea assemblag-gio finale alterna-tori Sc120-Sc2”. Tra i vantaggi del nuovo alternato-re c’è la capacità di produrre il 50 per cento in più di energia elettrica rispetto ad un mo-dello convenzio-nale. Tecnicamente, si tratta di uno strumento molto più piccolo, multifunzione, ad alto rendimento, ad alta efficienza e dal peso leggero. In partico-lare, l’aumentare della densità di avvolgimento della bobina dello statore farà diminuire la resistenza di quest’ultima, migliorando le prestazioni di radiazione. La Denso, società giapponese quotata in borsa, è la prima azienda al mondo ad introdurre un alternatore di questo tipo. La “Linea as-semblaggio finale alternatori

Sc120-Sc2” è stata commis-sionata al gruppo Argirò a set-tembre del 2010 e i primi pezzi saranno pronti per essere mes-si in funzione già a giugno. Il progetto è al momento in fase di assemblaggio. Sono già stati effettuati i primi collaudi par-ziali, mentre quello finale, date le dimensioni del macchinario, sarà effettuato direttamente nello stabilimento della Denso, che allestirà un’apposita area per installarlo. Sono circa 25, tra dipendenti e collaboratori

esterni, le persone che hanno contri-buito alla realizza-zione del progetto, c o m m i s s i o n a t o nell’ambito di un investimento da tre milioni e 200mila euro. Per il gruppo Argirò si tratta di

uno dei progetti più grandi de-gli ultimi dieci anni e, di con-seguenza, di una sfida impor-tantissima. L’azienda, infatti, potrà puntare sempre più sulla progettazione e realizzazione di impianti altamente tecnolo-gici di tale portata. Il gruppo abruzzese è riuscito ad aggiu-dicarsi l’appalto vincendo una gara a cui hanno partecipato altri otto fornitori. Argirò ha garantito un ottimo rapporto qualità prezzo, ma anche una concreta assistenza post-pro-duzione e post-vendita.

Marzo / Aprile 2011

Nicola Argirò

Page 19: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE 19

COVER STORY

forme rotanti realizzate in Abruzzo, per un investi-mento di circa 600mila euro, consentiranno, assieme ad altri strumenti, di sollevare i va-goni per la dovuta manutenzione. Un terzo progetto in fase di preparazione nello stabi-limento di San Salvo è quello relativo alla realizzazione di un macchinario per l’assem-blaggio dei serbatoi che saranno montati su alcuni modelli di Porsche. Su commissione della Inergy Automotive System, leader mondiale nella produzione di serbatoi e si-stemi carburante, nell’ambito di un progetto da circa 400mila euro, il gruppo Argirò sta realizzando un impianto per la lavorazione dei serbatoi, in grado di “sfornare” un pezzo ogni 45 secondi. Con le sue produzioni ri-chieste in tutto il mondo, il gruppo Argirò è oggi uno dei simboli dell’Abruzzo, e più in generale dell’Italia, che tenta di uscire dalla crisi. Nicola Argirò ne è certo: «Il 2012 sarà l’anno della ripresa. Facendo prototipi - spiega - noi anticipiamo e, nonostante nel periodo 2009-2010 i fatturati si siano ridotti di circa il 25%, per noi il 2011 sarà l’anno della rinascita, in quanto le proiezioni parla-no di un fatturato di circa nove milioni di euro, pari a quello degli anni precedenti alla crisi». Quella del gruppo Argirò, ammini-strato oggi da Nicola e Giuseppe Argirò, ri-spettivamente Financial Manager e General Manager, è la storia di una famiglia, prima ancora che di un’azienda. L’impresa nasce infatti nel 1956, da un’idea di Mario, padre degli attuali amministratori. Nato in provin-

Tutte le fasi della produzione vengo-no svolte in sede: prima la progetta-zione, con lo staff di ingegneri, poi la lavorazione e i test-pre collaudo degli impianti che saranno poi installati negli stabilimenti dei clienti, in molti casi anche all’estero. I referenti del gruppo Argirò sono presenti nei cinque continenti

cia di Reggio Calabria nel 1916, don Mario - così amano chiamarlo

gli amici - a tre anni si trasferisce con la fa-miglia a Torino, dove successivamente con-segue il diploma magistrale, specializzando-si in meccanica di precisione. Negli anni inizia a girare il mondo per lavoro, spostan-dosi dall’Italia alla Svezia, dove trascorre quasi cinque anni, e al Sud Africa. Rientrato in patria riceve la nomina a cavaliere per me-riti aeronautici. Nel corso della sua attività professionale entra in contatto con perso-naggi illustri del settore, come ad esempio Gianni e Umberto Agnelli e Cesare Romiti. Grazie all’attività svolta in Fiat e alla sua esperienza maturata in tanti anni di lavoro come assemblatore meccanico, decide di mettersi in proprio: è così che nel 1956 fon-da, nel capoluogo piemontese, l’azienda che porta il suo nome. Dopo 20 anni di attività, nel 1976, con l’obiettivo di servire al meglio le aziende Fiat del Sud Italia, Mario decide di trasferire la sua attività in Abruzzo, a San Salvo, che dal 1982 è la sede amministrativa e produttiva del gruppo Argirò. È grazie alla tenacia e alla determinazione del fondatore se l’azienda oggi ha raggiunto risultati così importanti. La storia del gruppo, dunque, non può prescindere dal percorso di vita dell’uomo che l’ha fondato, di colui che ha fatto le scelte giuste affinché divenisse un punto di riferimento ed una realtà proiettata verso il futuro, che oggi prosegue la sua at-tività sotto la guida dei due figli.

Marzo / Aprile 2011

PRESIDENTE DELLA QUARTACOMMISSIONE CONSIGLIARENella tabella sottostante i dati numerici di sintesi dell’attività svolta nell’anno 2010.

Si riporta, inoltre, una breve scheda descrittiva di alcuni dei provvedimenti che hanno suscitato vivo interesse e ampia partecipazione:

• Estensione della durata delle concessioni demaniali per uso turistico-ricreativo.

• Norme per l’esercizio degli apparecchidi sollevamento e degli automezzi dotati di bracci aerei.

• Norme in materia di Commercio.

• Modifiche ed integrazioni alla L.R. 10 settembre ‘93, n. 58 ‘Disciplina delle Mostre, Fiere ed Esposizionie delega delle relative funzioni amministrative.

• Disposizioni in materia di aree sciabili attrezzate:disciplina dei tappeti mobili a vocazione turistica o sportiva.

• Nuova legge organica in materia di Confidi.

QUARTA COMMISSIONE CONSIGLIARE“INDUSTRIA E COMMERCIO, TURISMO”

FASI 4^

SEDUTEEffettuate 27

Di cui con audizioni 21

PROGETTIDI LEGGE

Pervenuti 50

Licenziati 35

PROVVEDIMENTIAMMINISTRATIVI

Pervenuti 5

Licenziati 4

PARERIPER LA GIUNTA

Pervenuti 6

Licenziati 4

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IMPRESE

AbruzzoMAGAZINE20

È di toto la talpapiù grande del mondoConsegnata la tbm “Martina” che verrà utilizzata dal gruppo per la costruzione dei cinque chilometri della galleria Sparvo. Un investimento complessivo di 53 milioni di euro...

di Andrea Sisti

IL PROGETTO DELLA VARIANTE DI VALICO E LA GALLERIA SPARVO PER LO SVILUPPO DEL PAESE

Per il trasferimento della macchina da Schwanau (Germania) al cantiere vengono impiegati imponenti mezzi di trasporto. Dopo il “montaggio di prova”, la tbm viene smontata, trasportata al porto di Khel, dove alcune componenti sono trasferite su chiatta fino al porto di Rotterdam e caricate su nave per raggiungere il porto di Ravenna. Dal porto italiano, via terra, con l’ausilio di mezzi di trasporto eccezionali, vengono infine trasportate fino al cantiere in cui la macchina sarà definitivamente assemblata

La società Toto Costruzioni Generali ha preso in consegna sul finire del 2010, a Schwanau (Germania), la

più grande tbm (tunnel boring machine) al mondo. La costruzione della tbm, battez-zata col nome “Martina”, è stata affidata, nel 2009, alla tedesca Herrenknecht Ag (società leader, a livello mondiale, nella progettazione e costruzione di macchine per scavo meccanizzato in galleria), con un investimento complessivo per Toto di 53 milioni di euro circa. Si tratta del valore di vendita più elevato mai realizzato dalla ditta tedesca per singola macchina. Il fi-nanziamento dell’operazione è stato orga-nizzato dalla WestLb Ag, filiale di Milano, e garantito dalla Hermes, l’agenzia pubblica di credito all’esportazione tedesca. Si tratta della prima operazione conclusa dalla Her-mes in Italia, a testimonianza della politica del governo tedesco, mirata a supportare le vendite dei prodotti delle proprie aziende all’estero. La macchina è stata acquistata da Toto per la costruzione dei cinque chi-lometri della galleria Sparvo, opera inserita nell’ambito del progetto denominato “Lotti 6-7” del sistema viabilistico della Variante di Valico, sull’autostrada A1. Il contratto di appalto, del valore di circa 340 milioni di euro, è stato affidato in gara da Autostra-de per l’Italia, nell’ambito del progetto di ampliamento e potenziamento dell’Auto-strada del Sole. L’opera che Toto Costru-zioni Generali andrà a realizzare con questa tbm è particolarmente impegnativa, con un grado di difficoltà estremamente ele-

vato. Per questo, data la complessità del contesto geologico e morfologico, è stato necessario prevedere una macchina tbm in modalità epb (earth pressure balanced). La scelta compiuta ha il vantaggio di ridurre notevolmente i tempi di scavo: la macchi-na consentirà un avanzamento dei lavori a velocità superiori ai 10 metri al giorno (contro i 15-20 metri al mese ottenuti con l’utilizzo della tecnologia tradizionale) e di portarli a valori certi, avendo eliminato i lunghi tempi necessari per gli interventi di consolidamento, scavo e smarino e scon-giurato le perdite associabili a possibili rilasci del fronte. L’utilizzo di uno scavo completamente automatizzato ha il vantag-gio di ridurre fortemente i rischi per l’in-columità delle maestranze. «La consegna della tbm “Martina” - ha dichiarato Alfonso Toto, amministratore delegato di Toto Co-struzioni Generali - conferma la vocazione della società alla realizzazione di proget-ti infrastrutturali ad elevata complessità tecnologica e riafferma la fiducia che gli istituti di credito, anche internazionali, ri-conoscono al gruppo. Le straordinarie di-mensioni della tbm e la complessità tecno-logica dell’opera che andremo a realizzare sulla Variante di Valico, conferiscono un valore altamente strategico a quest’investi-mento e confermano le capacità tecniche della nostra società che, attraverso il suo know-how pluriennale e la realizzazione di grandi opere pubbliche, contribuisce con-cretamente allo sviluppo infrastrutturale del nostro Paese».

La tbm sarà utilizzata per la costruzione della galleria Sparvo, opera inserita nell’am-bito del progetto denominato “Lotti 6-7” del sistema via-bilistico della Variante di Valico, sulla A1. Lo Sparvo è una galleria a doppio fornice a scorrimento parallelo per una lunghezza di 2,5 km ciascuno. Le due canne ospiteran-no entrambe una stra-da a tre corsie, con “by-pass” pedonali e carrabili e nicchie sos.

Marzo / Aprile 2011

Page 21: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE 21

COSTRUZIONIGENERALI

COSTITUZIONETOTO S.p.A.

COSTITUZIONEAIR ONE S.p.A.

AGGIUDICAZIONEGARA GESTIONE

A24/25

COSTITUZIONESTRADA DEI

PARCHI S.p.A.

CESSIONE AIR ONEACQUISIZIONE QUOTA 5% IN

ALITALIA S.P.A. COSTITUZIONE

AP FLEET

AVIATION

CONCESSIONI AUTOSTRADALI

ENERGIE RINNOVABILI

ALTRE ATTIVITÁ

1960 1995 2001 2003 2008 2010

SETT

ORI

DI A

TTIV

ITÀ

EVEN

TI P

RIN

CIP

ALI

Sviluppo attività general contractor

Sviluppo attività AP fleet

Start up gestione energie rinnovabili

Crescita nel settore delle concessioni autostradali

La società opera prevalentemente come appaltatore

su commesse pubbliche di

opereinfrastrutturali (strade, ponti,

gallerie,ferrovie)

Sviluppo di Air One,da piccola

compagnia aerearegionale

a competitornazionale

dellacompagniadi bandiera

Cessionedi Air Onea Alitalia;

costituzionedi AP Fleet

Ltd, società

di leasingaeronautico

Ingresso nel settore della gestioneautostradale in partnership con

Autostrade per l’Italia; Strada dei Parchi

(ASPI 60%, Toto 40%)si aggiudica la gara internazionale bandita da ANAS ed inizia a gestirele autostrade A24 Roma-L’Aquila e

A25 Roma- Pescara

GRUPPO TOTO: 50 ANNI DI STORIA GUARDANDO AL FUTURO

I NUMERI DELLA TBM “MARTINA” SONO TUTTI DA RECORD

PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI

Carlo Toto

PIANO INDUSTRIALE 2010-2015

IMPRESE

CONSUMO DI ENERGIA IN UN ANNO:

62.000.000 di kWh(pari a quello di un centro abitato di 12.000 abitanti)

VALORE DELLA SPINTA:

39.485 t(pari ad una pressione di 500 BAR)

DIAMETRO DI SCAVO:

15,62 m(pari all’altezza di un palazzo di cinque piani)

PESO TOTALE:

4.500 t(pari al peso di 25 Jumbo Jet B747-400)

LUNGHEZZA COMPLESSIVA:

130 m

TOTALE POTENZA INSTALLATA:

18 mW(sufficiente ad alimentare circa 6.000 abitazioni)

Dal punto di vista operativo, “Martina”, così come tutte le moderne macchine di scavo del tipo epb, ha componenti meccaniche ed elettroniche complesse, che le permette-ranno di eseguire gli scavi con precisione, attraverso la definizione ed il successivo controllo di “parametri guida”, remotizzati in centrali di controllo. L’avanzamento sarà controllato da un operatore altamente specia-

lizzato, posizionato all’interno di una cabina di pilotaggio mediante appositi monitor e sistemi computerizzati. Durante le operazioni di scavo saranno costantemente tenuti sotto controlli i parametri operativi e i dati di scavo essenziali. Attraverso un idoneo programma di gestione informatica, i dati saranno poi trasformati in tabelle e grafici per monitorare la macchina e lo scavo.

Dati in sintesi2008 2009 2010 E 2011 plan 2012 plan 2013 planE/mgl E/mgl E/mgl E/mgl E/mgl E/mgl

Valore della produzione 175.531 161.286 174.158 242.551 247.077 257.209

EBITDA 15.101 17.698 13.138 36.306 47.481 35.018

Ebitda margin % 9% 11% 8% 15% 19% 14%

EBT 28.399 5.761 5.302 25.791 32.433 17.715

Ebt margin % 16% 4% 3% 11% 13% 7%

N° dipendenti 508 598 660 800 800 800

Marzo / Aprile 2011

Alfonso Toto, ad di Toto Costruzioni Generali

La talpa “Martina” pronta per essere consegnata al gruppo Toto

Page 22: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE

IMPRESE

“Progetti e concorsi” del Sole 24 Ore, ha dedicato spazio al nuovo brevetto della Teknoedil, società del gruppo Di Gennaro. Omni-block Z raggiunge ottime presta-zioni in termini di trasmittanza. Rispetto agli altri prodotti in late-rizio, pur essendo di dimensioni ri-dotte, rispetta tutte le norme e con un cappotto di 4-5 cm si può otte-nere una parete di classe A, anche A+. È prodotto in due tipi: da 25 cm, con due pesi (13,5 e 7,2 kg), usati rispettivamente per tramezzature e tampo-namenti, e quello da 30 cm, per le tamponature.

22

Di gennaro group:abitare oggi il futuro

Abitare è un concetto profondo. Dal 1950 è il principio che ispira la filosofia costrut-tiva del gruppo Di Gennaro. A infondere

questo spirito è stato Vittorio Di Gennaro, pa-triarca dell’azienda, che ha poi tramandato ai due figli, Flavio e Serafino, una profonda concezione etica del lavoro, che si traduce in ricerca della massima vivibilità, attenzione per l’ambiente e salvaguardia della sicurezza. Da ditta artigianale, piccola impresa che costruiva case per privati, a solida realtà impegnata in diversi settori, con il core business sempre focalizzato sull’edilizia. «Per anni - racconta Flavio Di Gennaro - ho eser-citato l’attività di professionista: sono un tecni-co e avendo studiato architettura all’Università di Pescara, mi occupavo di progettazione e de-sign; forte di questa formazione e di significati-ve esperienze, ho sempre più voluto dedicarmi

Un gruppo operante nell’edilizia, nell’immobiliare, nell’industria e nel turismo. La crescita di un’azienda che ha superato i confini regionali spingendosi fino in Romania e Costa Rica

di Andrea Beato

Serafino Di Gennaro

A Tortoreto, in via Ferrari, immerso nel verde degli ulivi, sorge il complesso residen-ziale composto da apparta-menti che godono, nella quasi totalità, di una splendida vista mare. L’elegante struttura ri-spetta totalmente i requisiti di risparmio energetico, iso-lamento termico e acustico. Architettura moderna per ele-ganza ed esclusività.

GLI ULIVICON VISTA MARE

all’imprenditoria, impegnandomi nell’azienda di famiglia. Nel tempo abbiamo posto le fonda-menta per crescere velocemente, diversificando-ci in campi complementari. In quello industriale siamo entrati con la Teknoedil It, specializzata nella realizzazioni di pavimentazioni, murature e arredi urbani. Recentemente abbiamo brevettato e lanciato sul mercato Omniblock Z, un blocco in cemento e argilla o lapillo, di dimensioni ri-dotte rispetto ai tradizionali manufatti in lateri-zio, leggero e facilmente lavorabile. Grazie alla sua forma a zeta, pur essendo un monoblocco, crea, di fatto, una monoparete con tutte le carat-teristiche di una doppia parete, ma riducendo lo spessore delle murature. Lo abbiamo utilizzato, con ottimi risultati, per le nostre costruzioni e ora lo forniamo alle imprese». È invece datata 2003 l’inizio dell’avventura nel ramo turistico, grazie ad un accordo con un tour operator ri-minese, al quale venne affidata la gestione del Tortorella Inn Resort. «Da costruttori - continua

Di Gennaro - ci siamo poi trovati, a causa delle difficoltà del nostro partner, a dover amministrare l’intera struttura: un residen-ce situato sulle verdi colline di Tortoreto, un ambiente rilassante e distensivo, ideale per trascorrere le vacanze al mare». Lo stile e la serietà del gruppo sono stati esportati anche oltre confine, in particolare Romania e Costa Rica, dove sono attive società diret-tamente controllate. Infine si è voluto dare spazio anche alla cultura, con la fondazione

Vittorio Di Gennaro, in onore del padre, con l’obiettivo di promuovere la crescita del territorio e della qualità della vita in Abruzzo, nella convinzione che lo svi-luppo passi necessariamente attraverso l’arricchimento intellettuale.

BREVETTO TEKNOEDIL

Con Omniblock, ottenendo monopareti non sarà necessario costruire interca-pedini o pacchetti di isolamento. Otti-mizzando i vuoti, all’interno del blocco sono inseriti degli isolanti riflettenti

Marzo / Aprile 2011

«Speriamo che la crisi globale, che ha investito soprattutto il nostro com-parto, possa presto essere supe-rata, in modo da ripartire più forti e strutturati di prima».

La sede del gruppo a Tortoreto (Teramo)

Page 23: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE

Il complesso si trova a Torto-reto Lido a poche centinaia di metri dal mare. Le soluzioni abitative sono armonicamente distribuite all’interno di tre pic-cole palazzine e costituiscono un investimento ottimale sia per l’utilizzo residenziale che

per quello turistico.

AL CENTROLE AZALEE

23

IMPRESE

L’ARCHITECTURAL HERO MICHELI PER PARCO VITTORIA

Una “city” al centro di Tortoreto. Il complesso, da 16mila metri cubi, che sta compiendo la Refin, società del gruppo Di Gennaro, è il primo in Abruzzo nell’utilizzo di fonti di energia alternative. Galleria Leoardo, questo il nome, è resa quasi completamente au-

tosufficiente: accanto ai pannelli solari termici che, fra l’altro, serviranno all’illuminazione delle parti comuni e all’isola-mento “a cappotto”, sarà realizzato un impianto geotermico costituito da 50 sonde, di circa 120 metri di profondità, che

utilizzeranno il flusso di energia proveniente dal sottosuo-lo, riscaldando o climatizzando gli ambienti a seconda

delle stagioni. Lo stesso servirà a produrre acqua calda ed eliminerà l’uso del gas metano. La struttu-

ra avrà 100 unità immobiliari tra appartamenti e negozi e ospiterà un Conad di 800 metri quadri.

Flavio Di Gennaro

Un complesso dal design inconfondibile, realizzato nel rispetto delle normative sul risparmio energetico. La costruzione si trova in posi-zione strategica, nel tessuto urbano di Tortoreto Lido, a pochi metri dal mare e dal centro del paese. Innovative le finiture e i materiali uti-lizzati. Il complesso è pronto dalla stagione estiva 2009.

MEDITERRANEOA TORTORETO

Galleria Leonardo, il complesso che ospiterà cento unità immobiliari

La stessa tecnologia utilizzata per Galleria Le-onardo verrà impiegata per un altro intervento di prossima realizzazione a Pescara, chiamato “Parco Vittoria”, che sorgerà tra via Lago di Campotosto e via Cetteo Ciglia. In tutto cen-tocinquanta unità residenziali e direzionali, ad opera della Di Gennaro Costruzioni. Sostenibili-tà ambientale e risparmio energetico i principi che verranno seguiti nella realizzazione. All’inter-no del complesso trove-ranno spazio residenze e uffici dotati delle più mo-derne soluzioni impian-tistiche e tecnologiche, con un grado di finitura di altissima qualità. In tutto tre edifici, di cui due residenziali, e l’ultimo denominato Emb, acronimo di Extraordinary multifunctional building, progettato dall’architetto toscano di fama internazionale Simone Micheli, che rap-presenterà una nuova icona per la città adriati-

Particolare della realizzazione curata da Micheli

ca. «Chi sceglierà Galleria Leonardo - conferma Flavio Di Gennaro - più che una casa sceglierà un vero e proprio stile di vita: sarà possibile ri-lassarsi sugli ampi balconi e le splendide terraz-ze, o negli spazi comuni arricchiti da giardini pensili e specchi d’acqua, fare jogging immersi

nel verde dei parchi circo-stanti o lunghe passeggia-te sul vicino lungomare; vivere con tutto a portata di mano, ma lontano dal caos del centro cittadino. Compatibilità ambienta-le, risparmio energetico, attenzione all’isolamento termico e acustico saranno i valori aggiunti di questo complesso. Ai nostri acqui-

renti garantiremo energia a costo zero, grazie alle migliori tecnologie e all’utilizzo delle ener-gie alternative». L’opera, presentata all’ultima edizione dell’Eire (Expo Italia real estate) di Milano, ha attirato l’attenzione di molti visitato-ri e l’interesse degli addetti ai lavori.

Parco Vittoria sorgerà a Pescara in un’area lontana dalla confusione del centro cittadino, ma con tutti i servizi nelle vicinanze

Marzo / Aprile 2011

GALLERIA LEONARDO: L’ENERGIA DAL SOTTOSUOLO

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IMPRESE

L’abruzzo nei pianidi sviluppo di terna

Passa dall’Abruzzo una parte consi-stente del riammodernamento del-la rete elettrica nazionale. Il dato è

stato confermato a Milano, nel corso della presentazione del nuovo piano strategico 2011-2015 di Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, i cui indicatori eco-nomici hanno registrato per il 2010 una crescita a doppia cifra con ricavi superiori a 1.580 milioni di euro (+14% rispetto al 2009) e il margine operativo lordo che si attesta a 1.170 milioni di euro (+17%). Gli investimenti raggiungono i 1.160 milioni di euro (+30%). La redditività aumenta di due punti percentuali attestandosi al 74%. Dei quindici interventi principali previsti per l’Italia dal piano strategico uno in par-ticolare interessa l’Abruzzo: l’interconnes-sione Italia-Montenegro, del valore di 775 milioni di euro. L’intervento è una delle due nuove interconnessioni con l’estero previste nel nuovo piano (l’altra colleghe-rà l’Italia e la Francia, ndr) e si aggiungerà alle ventidue autostrade dell’energia che già collegano il sistema elettrico italiano

Il gestore della rete elettrica nazionale individua, tra le pros-sime opere strategiche, l’interconnessione Italia-Montene-gro, con un ruolo fondamentale per la nostra regione

AbruzzoMAGAZINE Marzo / Aprile 201124

ItaliaItalia

MontenegroMontenegro

2005

200

1.1601.160

900900

765765

573573

345345263263

400

600

800

1000

1200

1400

02006 2007 2008 2009 2010

5x

FusioneTERNA-GRTN

Nuovo CdA

FusioneTERNA-GRTN

Nuovo CdA

Fonte: Terna Spa. Dati in milioni di euro

e quello dei Paesi confinanti. L’intervento garantirà alla nostra regione minori costi in termini di milioni di euro, una produzio-ne di energia più efficiente, una drastica ri-duzione di emissione di anidride carbonica

e un notevole risparmio energetico pari al consumo medio di alcune decine di miglia-ia di famiglie. Avrà anche ricadute occupa-zionali significative, saranno infatti impe-gnati, per tre anni, oltre duecento addetti e circa sessanta diverse imprese. Comples-sivamente per ammodernare la rete elet-trica italiana, Terna investirà nei prossimi cinque anni 5 miliardi di euro, di cui un miliardo per l’ammodernamento della rete elettrica nelle città di Milano, Genova, To-rino, Roma, Napoli e Palermo. L’intervento che interesserà l’Abruzzo è l’investimento più elevato tra quelli individuati nel nuovo piano strategico e costituisce più di un ter-zo degli investimenti complessivi di Terna per le regioni del centro Italia. Gli altri principali interventi riguardano invece il collegamento Sorgente-Rizziconi, il “pon-te elettrico” tra Sicilia e Calabria, la nuova autostrada dell’energia tra Pavia e Lodi, la linea a 380 kW “Chignolo Po-Maleo” e le due nuove inteconnessioni con l’estero. A questi vanno aggiunti le nuove stazioni elettriche per la raccolta e l’immissione in rete dell’energia rinnovabile e le appa-recchiature per la regolazione dei flussi di elettricità e della tensione.

TERNA SPA: L’ACCELERAZIONE DEGLI INVESTIMENTI (2005-2010)

Flavio Cattaneo,ad di Terna

Il nostro ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, e il collega montenegrino, Vladimir Kavaric, ministro dell’economia. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sui principali investimenti italiani nella repubblica, dove l’Italia è il primo investitore estero

di Andrea Beato

Page 25: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

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Page 26: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

IMPRESE

AbruzzoMAGAZINE26

Automotive: glm acquisisce mtaL’azienda di Forcini e Barlafante acquista le quoterappresentative dell’intero capitale sociale di Mta Service

Marzo / Aprile 2011

ATTIVITÀ

Produzionee assemblaggiocomponenti per

il settore automotivee moto, lavorazioni

prodotti in filo e tubo

Produzionedi componenti

per auto e moto

Progettazionee costruzione

di stampi

RICAVI 25,5 mln € 11,8 mln € 1,0 mln €

CLIENTI FINALI

Volkswagen, Audi,Porsche, Bmw,

Daimlere Peugeot,

Honda (moto)

Ferrari, Maserati, Mercedes, Bmw, Audi, Volkswagen, General

Motors, Fiate Alfa Romeo

Glm, Raicam Industrie

DIPENDENTI 186 128 11

TRE AZIENDE ABRUZZESI PER UNA SOLA SINERGIA

Peppino BarlafanteGraziano Forcini

Alfredo D’Incecco (nella foto) assiste Glm sin dalla sua costituzione e hacurato la struttura finanziaria e societaria dell’intera operazione

Dati al 31.12.2010

STUDIO D’INCECCO

di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

Glm cresce e si rafforza. L’azienda teramana guidata dagli imprendito-ri Graziano Forcini e Peppino Bar-

lafante, specializzata nella produzione di componenti meccaniche per i più impor-tanti marchi mondiali dell’automotive, si è aggiudicata l’acquisto delle quote rappre-sentative dell’intero capitale sociale di Mta Service. Lo ha fatto partecipando al bando indetto dalla Sezione fallimentare del Tri-bunale di Teramo. Mta nasce, infatti, come realtà del gruppo Metalfin che, nel 2004, ha fatto ricorso alla procedura di concordato preventivo. L’attuale operazione giunge alla fine di un iter che ha visto il giudice dele-gato ai fallimenti, Flavio Conciatori, farsi

promotore di un’iniziativa innovativa avendo affidato al commercialista Walter

Strozzieri, di Alba Adriatica, la gestione dell’azienda con la mission di risanare i con-ti, evitare il tracollo e realizzare un profitto dalla sua vendita ad esclusivo beneficio dei vecchi creditori. Ora l’ingresso di Glm porta alla nascita di una sinergia dalle grandi po-tenzialità. Forcini e Barlafante oltre a servi-re le principali case automobilistiche, quali Ferrari, Maserati, Bmw, Mercedes, Toyota, Peugeot, Mini e Iveco, sono fornitori di pri-mo livello (diretti, ndr) di Volkswagen Group (Vw, Audi, Porsche, Seat, Skoda e Bentley), presenti anche nel settore moto attraverso Honda Italia, Ducati e Bmw. La società nel 2010 ha conseguito un fatturato di oltre 25 milioni di euro, arrivando ad occupare circa 180 dipendenti, e detiene una partecipazio-ne di controllo nel capitale di Rf Stampi di Chieti, impegnata nella costruzioni di stampi e attrezzature. Performance che si andranno a integrare con quelle di Mta Service, la cui attività è incentrata nella realizzazione di tubi di scarico per il mercato primo impianto per diverse case automobilistiche: Ferrari, Ma-serati, Mercedes, Bmw, Audi, Volkswagen, General Motors, Fiat, Alfa Romeo, Mini,

nonché Iveco, Daf e Volvo per i veicoli in-dustriali. «Per Glm - conferma Alfredo D’Incecco, dottore commercialista che con il suo studio pescarese assiste l’azienda sin dalla sua costituzione - l’acquisizione di Mta rappresenta un’opportunità per l’espan-sione e lo sviluppo, visto che quest’ultima opera con il medesimo parco clienti, ma su prodotti diversi. I benefici saranno misu-rabili in termini di incremento di fatturato, efficienze logistiche e derivanti dall’integra-zione dei cicli produttivi, salvaguardando, nel contempo, l’occupazione in ambedue gli stabilimenti».

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AbruzzoMAGAZINE 29

IMPRESE

Costruire è un’arte di famiglia

L ’impresa di costruzioni fondata dal geometra Vincenzo Duilio Ferretti, nasce come ditta individuale nel

1958, quando Duilio, non ancora ventu-nenne, ottiene il primo incarico. La ditta resta tale fino al 2007 con il subentrare dei tre figli, che trasformano l’impresa in società di capitali, la Ferretti srl. Vincenzo

Con il passaggio generazionale il gruppo Ferretti si rafforza. Sonia, Gianni e Marziaproseguono l’attività seguendo la strada tracciata dal padre, il geometra Vincenzo Duilio

Il geometra Vincenzo Duilio Ferretti, 73 anni, fotografato all’interno della sede aziendale in viale Bovio a Pescara. Sotto un momento da ricordare: l’inaugurazione di un’importante ope-ra pubblica realizzata da Ferretti, il ponte Europa sul fiume Saline. Tra le passioni del geometra, il collezionismo di radio e auto d’epoca

Duilio ha operato soprattutto nel settore dei lavori pubblici, dando vita ad opere importanti tra cui il ponte Europa sul fiu-me Saline, inaugurato nel ‘92 e, negli anni Settanta, due serbatoi pensili alti 120 me-tri all’Aquila. I serbatoi non hanno subito danni di alcun tipo in seguito al sisma e Ferretti ha ricevuto un attestato di bene-

merenza dalla Gsa, l’ente gestore degli acquedotti aquilani. Il passaggio genera-zionale dell’impresa è stato graduale ed è coinciso con un cambio di strategie: se prima l’impresa era gestita da un’unica persona, oggi Sonia, Gianni e Marzia Fer-retti gestiscono la ditta in collaborazione. I ruoli dei tre fratelli sono dettati da una vocazione naturale: Sonia è architetto e si occupa della progettazione e dell’a-spetto economico, Gianni è geometra e cura la parte operativa, Marzia gestisce tutto il settore amministrativo. I tre fra-telli hanno varie collaborazioni esterne e gestiscono diversi cantieri tra Monte-silvano e Città Sant’Angelo; hanno svol-to incarichi anche presso Confindustria, Confidi, Bcca e Ance, nel cui direttivo il padre Duilio è ancora membro; Marzia e Sonia, infine, hanno fatto parte del grup-po Giovani Imprenditori, con Sonia che

ha ricoperto la carica di vicepresidente. Una delle prossime realizzazioni della Ferretti srl riguarda il settore ricetti-vo: sarà costruita una grande strut-tura alberghiera di oltre 8.000 mq. nei pressi di Città Sant’Angelo.

I fratelli Ferretti. Da sinistra Gianni, che cura la parte operativa, Sonia, architetto che si occupa dell’aspetto economico, Marzia, che gestisce il settore amministrativo

Marzo / Aprile 2011

di Francesca Cicchinelli - foto di Matteo Francavillese

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IMPRESE

AbruzzoMAGAZINE 31Marzo / Aprile 2011

A pescara il riposo è di qualitá, garantito da notti d’oroAntonio D’Angelo ci porta a scoprire il negozio più bello d’Italia dedicato ai prodotti per il sistema riposo. Un nuovo traguardo per il marchio presente nelle Marche e in Abruzzo

di Francesca Cicchinelli

I l 30 gennaio è stato inaugurato in via Nicola Fabrizi, 43 a Pescara il nego-zio più bello d’Italia per la vendita di

prodotti per il sistema riposo: Notti D’Oro. Come ci ha spiegato Antonio D’Angelo, il titolare, all’interno del punto vendita viene proposto l’intero sistema letto: dal ma-terasso, su cui sono specializzati, ai bel-lissimi letti della Bontempi, alla rete fino ad arrivare ai cuscini e alla biancheria. I prodotti, come copriletto, trapunte e com-pleti letto sono tutti di alto livello. Si va da Liu Jo a Les Copain, da Biblos a Fazzini. Il marchio Notti D’Oro conta sette punti vendita tra Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Montesilvano e Pescara, per un totale di quindici dipendenti. La nascita del primo negozio della famiglia D’Angelo risale al 1982, quando ad Ascoli Piceno, il padre di Antonio, Vincenzo D’Angelo, dopo aver lavorato anche in Sud America per l’esportazione di materassi, apre la sua attività. Ad Ascoli ancora oggi si trova la

Cristina (moglie)

Natasha (figlia)

Sergio (figlio)

Il negozio di Pescara progettato dall’ar-chitetto Daniela Tomassini. Sotto Antonio D’Angelo con il nipote, il piccolo Matteo

LA FAMIGLIA D’ANGELO

“Casa del materasso”, un ampio negozio di 600 mq che si occupa di vendita al det-taglio dei prodotti. Il marchio Notti D’Oro nasce invece sette anni fa. Notti D’Oro è rivenditore autorizzato di marchi storici, dei quali vende i modelli di punta: per Simmons materassi a molle insacchetta-te, per Tempur il “memory”, per Pirelli il lattice, per Lorelan le molle. Vengono ven-duti anche materassi con il marchio Notti D’Oro: ottima qualità ad un prezzo compe-titivo, presentando anche la personalizza-zione del tessuto di rivestimento. All’inter-no del negozio gli spazi prova sono dieci, ma si può scegliere tra una quarantina di materassi diversi presenti nel catalogo. «Il riposo è importante - ha spiegato Antonio D’Angelo - di un materasso si ricorda solo se ci ha soddisfatto». Il negozio Notti D’O-ro di Pescara è gestito dalla signora Cinzia Amicarella, consulente del riposo, sempre pronta a dare delucidazioni sui prodotti sapientemente esposti.

Un’attività quasi trentennale quella della famiglia D’Angelo, iniziata da Vincenzo D’Angelo, che nel 1982 diede il via ad Ascoli Piceno, nelle Marche, a questa real-tà. Oggi proseguita dal figlio Antonio.

All’interno del punto vendita pescarese vengono pro-posti i migliori prodotti nel campo del sistema riposo

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AbruzzoMAGAZINE

IMPRESE

La cooperativa plenilia pronta a festeggiare i cinquanta anni L’attività di duecentocinquanta soci, conduttori o titolari di aziende olivicole, localizzate principalmente nel comune di Pianella (Pescara). Per un olio sano e di qualità...

di Andrea Beato

5. ELIGIO D’ADDARIO - consigliere

1. GIANFRANCO D’ADDARIO - presidente

6. ANTONIO LAUDUCCI - consigliere

2. GIAMPIERO DELLI ROCILI - presidente collegio sindacale

7. GIOVANNI DE LEONARDIS - componente collegio sindacale

3. FLAVIO DI GIACOMO - vicepresidente

8. LUANA DE BERARDINIS - componente collegio sindacale

4. CAMILLO CHIAVAROLI - consigliere

COO

PER

ATIV

A PL

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1 2

3

45

67

8

La Cooperativa Plenilia, nel 2010, ha lanciato sul mercato un nuovo marchio: “Le Masserie di Plenilia”. Si tratta di prodotti genuini delle aziende agricole associate, che spaziano dai carciofi alle melanzane e alle zucchine sott’olio, fino alla passata di pomo-doro formato famiglia e ai pomodori pelati per la ristorazione.

I NUOVI SVILUPPIOttantamila piante di ulivo, una pro-duzione di quindicimila quintali di olive, dalle quali sono stati ottenuti

duemilacinquecento quintali di olio. Sono questi i numeri 2010 della Cooperativa Plenilia. «Un nome - ci spiega il presidente, Gianfranco D’Addario - con una doppia va-lenza, legata al latino (“plenus” sta a indicare l’abbondanza, in questo caso di olio) e riferito al paese di Pianella (sede della società e da sem-pre territorio del buon olio)». La società si appresta, quest’estate, a festeggiare i cinquanta anni di attività. A darle inizio, nel 1961, un piccolo gruppo di coltivatori, circa una ventina, sulla spinta di Coldiretti, sezione provinciale. Negli anni ’70 è la prima cooperativa a livello regio-nale a commercializzare parte del prodotto con il proprio marchio “Olio Re”. Seguo-no tempi burrascosi, con una necessaria riorganizzazione e conseguente potenzia-mento, fino ad arrivare a rappresentare gli attuali duecentocinquanta soci, conduttori

o titolari di aziende olivicole. L’esperienza ha permesso di sviluppare una conoscenza contadina raffinata e di selezionare alcune varietà, fra le quali la Dritta, che trova la sua massima rappresentatività proprio

nel comune di Pianel-la, e, in minor misura, la varietà del Leccino. Il prodotto è esclusiva-mente olio extravergine di oliva (Dop aprutino pescarese, tracciato e aromatizzato), ottenuto con impianti all’avan-guardia, con l’uso dei più moderni sistemi a

ciclo continuo che conferiscono la mas-sima sicurezza e qualità. Genuinità e igie-nicità sono garantiti dall’autocontrollo che viene sempre effettuato dall’azienda. Dopo la raccolta con sistemi tradizionali, la la-vorazione delle olive inizia con il defoglia-mento e lavaggio, processi che portano ad un’elevata eccellenza del prodotto, e si conclude con lo stoccaggio dell’olio nelle grandi cisterne interrate che, lontano dalla luce e da fonti di calore, ne garantiscono un’ottima conservazione.

Una selezione dei prodotti “Olio Re”

Il nuovo brand “Le Masserie di Plenilia”. L’obiettivoè diversificare e raggiungere nuovi mercati

32 Marzo / Aprile 2011

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AbruzzoMAGAZINE 33

IMPRESE

Franco d’eusanio: storia di un “vinosofo” multisensoriale

Che nome potrebbe avere un personag-gio a metà strada tra Don Quixote de la Mancha e Oscar Wilde, ossia tra un

sognatore e un dandy? Franco D’Eusanio è l’unica risposta possibile! Tra i pochi in Ita-lia ad aver coniugato filosofia e vinificazio-ne, può essere considerato un “Vinosofo Multisensoriale”, appellativo di sua esclusi-va invenzione. Ascoltando i suoi “dieci co-mandamenti” che altro non sono se non le regole etiche, filosofiche e produttive, ci si rende immediatamente conto dell’autenticità e dell’urgenza esistenziale di questo eccen-trico winemaker: 1. Tornare alla natura; 2. Sognare ad occhi aperti; 3. Trascorrere una vita piacevole; 4. Fuggire le false ambizioni. 5. Evitare le mode fugaci. 6. Sedurre e la-sciarsi sedurre dalla terra; 7. Essere corretti anche quando non conviene; 8. Riscoprire l’arcaica civiltà rurale abruzzese; 9. Fare un vino buono senza essere schiavi del profit-to; 10. Aver cura del benessere di chi beve. D’Eusanio ha costruito le fondazioni teoriche e produttive della cantina Chiusa Grande (www.chiusagrande.com) a partire dall’in-treccio tra l’agricoltura biologica e la “follia di Erasmo da Rotterdam”. Dalla sua testa, ancor prima che dalla sua vigna, nascono i vini Perla Nera, Ulevio, Ciferette, Tommolo,

In attesa del Vinitaly 2011, Franco D’Eusanio ci apre le porte della sua Chiusa Grande,realtà vitivinicola tra le più certificate in Europa nel campo dell’agricoltura biologica

di Andrea Sisti

Nelle foto la sede dell’azienda a Nocciano (Pescara)e un primo piano di Franco D’Eusanio

Una selezione dei vini Chiusa Grande. Al centro il Perla Nera, pro-dotto con uve Montepulciano di antiche selezioni provenienti da un vigneto coltivato nel territorio del comune di Cugnoli (Pescara)

Rocco Secco, Soma, per citarne solo alcuni. Franco incarna il pensiero irrequieto di un ideatore di “sensazioni colme d’uva”. Re-centemente ha sorpreso gli appassionati di Chiusa Grande, dando vita alla linea Natura (un rosso e un bianco assolutamente privi di solfiti) e alla linea Is, Ea, Id che gioca con gli aspetti più profondi della psiche e delle tendenze sessuali, perché in ciascuno di noi alberga una componente maschile, una femminile e un’altra “ibrida”. È, poi, autore di un libro apprezzato in Italia e all’estero: Vinosophia/Vinofollia, scritto a quattro mani assieme allo scrittore Simone D’Alessandro.

Ricercato ed esclusivo anche nel Packaging, D’Eusanio utilizza, per le sue etichette, figu-re esoteriche, liberty, tradizionali e moderne stampate su etichette cangianti, in alcuni casi trasparenti. Oggi continua a stupirci con il progetto Diwine Jazz: 6 musicisti hanno degustato 9 vini, componendo per ognuno di essi un brano che sapesse coniugare le note con le caratteristiche organolettiche; una voce narrante ha, inoltre, interpretato le retro etichette “filosofiche” di ogni vino. Ri-sultato? Parole, musica, letteratura e vino in un orgasmo di piacere all’insegna della mul-tisensorialità. Diwine Jazz è stato accolto con successo non soltanto in Italia, ma anche a Tokyo e a Singapore. Le prossime tappe del percorso? New York, Montreal e Miami, ne-cessariamente! D’Eusanio è, infine, un bio-esploratore perché, assetato di ricerca, ha riscoperto antichi biotipi di Trebbiano e Mon-tepulciano. Quest’anno, come di consueto, sarà presente al Vinitaly e cercherà ancora una volta di spiazzarci: attendiamo con trepi-dazione i suoi ennesimi “voli pindarici”!

Marzo / Aprile 2011

Page 34: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

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34 AbruzzoMAGAZINE

È a chieti l’habitat delle fonti energetiche rinnovabili

Taglio delle emissioni di gas serra, nel rispetto degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto, e aumento dei

posti di lavoro nel settore, che saliranno fino a 225mila in nove anni: sono solo alcuni dei vantaggi dello sviluppo delle energie rinnovabi-li ed in particolare del fotovoltaico. In tal senso, una delle principali aziende per la consulenza e la vendita è Habitat – Energie rinnovabi-li, la cui sede abruz-zese si trova nel centro storico di Chieti. Nata in Campania nel 1998, grazie ad una serie di progetti nel settore fotovoltaico, Habitat non ha il solo obiettivo commer-ciale, ma anche quello di “modificare la cultura energetica delle persone”. Le figu-re principali dell’azienda sono l’ingegnere Giovanni De Cristofaro, direttore generale

L’azienda di Giovanni De Cristofaro e Giuseppe Costanzo ha realizzato, nel 2010,oltre cento impianti. Un fatturato di 5 milioni di euro, di cui l’80% realizzato nel fotovoltaico

2.429.604 kWh/annidi produzione energetica

da fonti rinnovabili.

Mancata emissionedi 1.639.982,7 kg

di CO all’anno, con risparmio energetico

di 558,80 tonnellate di petrolio equivalente.

Mancata emissionedi 3.644,41 kgdi NOx all’anno.

I RISULTATI

Nel 2010, Habitat ha realizzato più di cento impianti su tutto il territorio nazionale. Di particolare interessel’intervento per la Provincia di Salerno (terza foto in alto a destra), un’installazione fotovoltaica da 50 kWp

L’ingegnere Giovanni De Cristofaro, direttore generale e commerciale di Habitat, alla guida della sede abruzzese

e commerciale, che gestisce l’attività de-gli uffici chietini, e Giuseppe Costanzo, direttore generale e tecnico, responsabi-le della sede campana. L’azienda offre ai clienti un servizio completo e di qualità: dalla consulenza alla progettazione e alla

realizzazione di im-pianti ad hoc, fino al rilascio di certifica-zioni, alla cura de-gli aspetti finanziari e all’assistenza. «La nostra particolarità - sottolinea Giovan-ni De Cristofaro - è

che, grazie alle convenzioni con le strut-ture, offriamo una qualità elevata ad un prezzo competitivo». Habitat, inoltre, è da sempre impegnata in una serie di progetti mirati a sensibilizzare i cittadini dal pun-to di vista ambientale, anche grazie ad un costante contatto con l’Università d’An-nunzio di Chieti-Pescara.

Stefano Cerritelli Davide Ciufici

2

Marzo / Aprile 2011

di Lorenzo Dolce - foto di Valerio Simeone

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Page 35: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

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Page 36: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE36

IMPRESE

«Cosí ho trasformato la nostra azienda»Trentacinque anni fa Di Tonno ha fondato la Ice Transformers. Oggi è una realtà leader, in Italia ed Europa, nella produzione di induttori, trasformatori e componenti avvolti

Sono oggetti molte volte sconosciuti. Spesso ne ignoriamo perfino l’esi-stenza, ma sono fondamentali per il

funzionamento delle comodità dei nostri tempi, dalle automobili, agli elettrodome-stici fino ai computer. Si tratta dei trasfor-matori elettrici, ovvero quelle “macchine” elettriche che, ricevendo energia ad una de-terminata tensione, la rilasciano ad una ten-sione differente. In Abruzzo una delle prin-cipali aziende impegnate nella produzione di trasformatori elettrici è la Ice Transformers (Industria Componenti Elettrici) di Loreto Aprutino (Pescara). L’azienda, nata alla fine degli anni ’80 dalla Corael (Costruzione e rappresentanza elettrica), impresa simile, ma di tipo artigianale, si trova nell’area in-dustriale del comune vestino, nota per es-sere la patria dei produttori di olio. Fondata da Erasmo Di Tonno, conta 68 dipendenti, oltre a decine di collaboratori esterni, per un totale di circa cento addetti, la maggior parte dei quali provenienti da Loreto Apruti-

no e dall’area vestina. La Ice ha un fatturato di circa 4,5 milioni di euro ed è impegnata, con i suoi prodotti, nei settori dell’elettroni-ca di potenza, del trasporto ferroviario, delle telecomunicazioni e dell’industria militare. Il lotto minimo dell’azienda è di un solo pezzo, mentre quello medio è di circa 500. Punto di forza è la produzione altamente “custo-mizzata”, personalizzabile, che consente di esaudire le esigenze di ogni singolo cliente. «Siamo in grado di rispondere ad ogni tipo di esigenza - afferma il responsabile com-merciale, Ciriaco Petruzziello -, abbiamo la capacità di produrre un mix di materie pri-me velocemente. È questa la ricetta che fino ad oggi ci ha consentito di ottenere sempre maggiori successi». Il 2011, per la Ice, è un anno importante: si festeggiano i 35 anni di attività. La sua storia, infatti, ha inizio nel 1976, quando nasce la Corael che, nel 1989, si trasformerà nell’attuale Ice Transformers. Da una realtà artigianale si è passati ad una vera e propria realtà industriale. All’inizio

ICE TRANSFORMERS

l’impresa di Di Tonno è caratterizzata da una stretta collaborazione con la Telettra di Chieti, una delle principali imprese italiane di progettazione e produzione di apparati per le telecomunicazioni. Col passare del tempo la Ice cresce dal punto di vista tec-nico, inizia a svolgere lavori conto terzi ed è in grado di proporsi a livello nazionale ed internazionale. In tal senso vanno sottoline-ate le collaborazioni con la Marconi, con la Italtel e con la Ericsson. Così come accade per ogni realtà industriale, però, l’azienda deve affrontare periodi difficili: «Il 2001 è

Da sinistra Ciriaco Petruziello, responsabile commerciale e tecnico, Erasmo Di Tonno, fondatore e amministra-tore, e Stefano Corradi, direttore aziendale. Ice Transformers si appresta a festeggiare i 35 anni di attività

ANNO DI FONDAZIONE 1976

NUMERO DI DIPENDENTI 68

FATTURATO 2010 4,3 MLN €

FORECAST 2011: 5 MLN €

Marzo / Aprile 2011

di Lorenzo Dolce - foto di Valerio Simeone

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AbruzzoMAGAZINE 37

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Marzo / Aprile 2011

Dall’Abruzzo, i prodotti della Ice. Transformers hanno fatto il giro del mondo, con il Campionato di Formula Uno, nelle stagioni 2009 e 2010: sulle Ferrari F60 ed F10, pilotate rispettiva-mente dal finlandese Kimi Räikkönen e dal-lo spagnolo Fernando Alonso, erano montati,

COMMESSE PER LA FERRARI E L’ALCATEL DI SHANGHAI

Lo stabilimento Icea Loreto Aprutino (Pescara)

stato un anno micidiale - racconta il diret-tore Stefano Corradi -. Nel 2000 era stato raggiunto il massimo livello di fatturato, ma nel giro di pochi mesi c’è stata una crisi im-provvisa. La Ice, in maniera drastica, è sta-ta costretta a ridimensionarsi del 60%. Se oggi siamo ancora qui, - sottolinea - è stato merito della proprietà, che ha continuato a credere nel lavoro svolto ed ha mantenuto viva questa realtà». La Ice Transformers ha sede in uno stabilimento che si sviluppa, tra uffici e produzione, su circa 3.500 metri quadri. Questo è composto da un magazzi-

no delle materie prime, che tra l’altro è uno dei siti di stoccaggio del rame più grandi d’Abruzzo, dai locali destinati alla produ-zione vera e propria e dagli uffici. L’azienda dispone inoltre di un magazzino verticale automatizzato, grazie al quale ogni articolo è catalogato e può essere facilmente repe-rito. «Abbiamo - conclude Di Tonno - da sempre compreso l’importanza di un lavoro di “qualità”, dotandoci di strumenti sempre più evoluti per l’attuazione efficace ed effi-ciente di tutti i processi che concorrono alla realizzazione del prodotto finito».

infatti, i trasformatori Rm6, realizzati proprio dall’azienda di Loreto Aprutino.Ma non è tutto: la Ice. è anche fornitrice di un prodotto specifico - il trasformatore Rm5 - per la Alcatel Mobile Phones, l’a-

zienda cinese di telecomunicazioni nata nel 2004 dalla fusione tra la francese Alcatel-Leucent e la cinese Tcl Communication.«In un contesto in cui ogni azien-da italiana subisce fortemente la concorrenza cinese - sottolinea il proprietario, Erasmo Di Tonno -, anche noi avvertiamo gli effetti di questo sistema, eppure esportiamo un prodotto proprio in Cina».

Alta competenza delle risorse umane, conoscenze tecnologiche ed estrema flessibilità: è questa la ricetta che ha permesso alla Ice di raggiungere ottimi risultati e soddisfare ogni tipologia di cliente

Ice esporta in Cina il trasfor-matore Rm5. Il modello viene prodotto per la Alcatel Shang-hai. Un vanto per l’azienda abruzzese

I trasformatori Rm6 Ice sono stati installati sulla Ferrari Formula Uno

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PRODOTTO

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IN SEI FASI LA NASCITA DI UNTRASFORMATORE ICE

AVVOLTI CUSTOM PER DIVERSI SETTORI DI UTILIZZO: DALL’ELETTRONICA ALLE TELECOMUNICAZIONI

L’AVVOLGIMENTO AL SUPPORTO

Il filo di rame viene avvolto attorno ad un supporto pla-stico. Il processo può avve-nire manualmente o essere effettuato da una macchina.2

L’ASSIEMAGGIO DELLE COMPONENTI

Con questa tecnica le di-verse componenti vengono assemblate. È uno degli ul-timi passaggi prima di veder finito il trasformatore.4

IL COLLAUDO FINALE

È la fase di verifica, per va-lutare se il trasformatore presenta qualche difetto. Viene svolto a conclusione del processo produttivo.5

L’IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO

Su ogni trasformatore viene applicata un’etichetta con le informazioni necessarie. Il prodotto è pronto per es-sere immesso sul mercato.6

LA STAGNATURA A 440 GRADI

Il processo di stagnatura avviene a 440 gradi centi-gradi. Lo stagno è un ottimo conduttore di elettricità, con basso punto di fusione.3

LA MATERIA PRIMA: IL RAME

Il rame è fondamentale nella produzione di un trasformato-re. Nella sede Ice si trova uno dei maggiori siti di stoccaggio abruzzesi per questo metallo.1

TELECOMUNICAZIONI7%

ELETTRONICA DI POTENZA

20%

20%TRASPORTI

3%MILITARE

ELETTRONICA DI CONSUMO

50%

Marzo / Aprile 2011

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LA STANZA DEL MANAGER

40 AbruzzoMAGAZINE

PILKINGTON SAN SALVO, DOVE NASCONO I VETRI DELLE NOSTRE AUTOIntervista all’ingegnere Ciro Pirone, presidente e country manager Italia del colosso del vetro. Uno sguardo sullo sta-bilimento abruzzese costruito negli anni ’60 dove, oggi, su un’area di 800.000 metri quadrati, lavorano 2.600 persone

Fa effetto varcare i cancelli dello sta-bilimento di San Salvo (Chieti) e sa-pere che qui vengono prodotti vetri

poi installati su quattro milioni di vetture. Il dato ce lo comunica direttamente l’in-gegnere Ciro Pirone, presidente e country manager di Pilkington Italia, ricevendoci nella sala riunioni dell’azienda: «Copriamo circa il 25% del mercato europeo. Possia-mo affermare che, nel vecchio continente, una macchina su quattro è equipaggiata con i nostri prodotti». Pirone, 59 anni, sa-lernitano, ha iniziato la sua carriera in Siv, Società italiana vetro che, nel 1994, è stata acquisita da Pilkington. Quest’ultima è poi passata, cinque anni fa, alla Nsg, acronimo di Nippon sheet glass. E oggi il gruppo è un colosso mondiale presente in cento-trenta Paesi, proprietario di quarantanove impianti float e diciotto in joint-venture, con un fatturato che raggiunge quota 4,7 miliardi di euro e 28.500 dipendenti. Un rafforzamento che ha influito positivamen-te sul polo abruzzese in termini di produtti-

vità, innovazione, sicurezza e occupazione. «Essendo presenti nell’automotive - con-tinua Pirone - in particolare nel segmento primo equipaggiamento e in quello dei ri-cambi aftermarket, le nostre installazioni float sono in funzione ventiquattro ore su ventiquattro, tutti i giorni dell’anno. Nel 2007 abbiamo speso più di 30 milioni di euro per sostituirle e, seppur in tempi di forte crisi globale, negli ultimi diciotto mesi, sono state impiegate ingenti risorse in nuove linee, stampi e avviamenti». Con

UN’AUTO SU QUATTRO IN EUROPA

È EQUIPAGGIATA CON VETRI

PILKINGTON PRODOTTI

A SAN SALVO

Un’immagine della sede abruzzese di Pilkington Italia

MODERNITÀ, FLESSIBILITÀ E INVESTIMENTI PER COMPETERE A LIVELLO INTERNAZIONALE

Lo stabilimento di San Sal-vo rappresenta il più grande centro produttivo Pilkington in Italia. Costruito negli anni ‘60, copre un’area di oltre 800.000 metri quadrati e vi lavorano circa 2.600 persone. I settori produttivi sono costi-tuiti dalle “prime lavorazioni” (dalla materia prima, la sabbia silicea, alla lastra di vetro) e dalle “seconde lavorazioni” (la

lastra diviene vetro per auto). I processi sono essenzial-mente tre: float, accoppiato e temperato. Le ultime due linee sono presenti sia nell’origina-rio stabilimento Siv che nel nuovo Crs, uno degli insedia-menti a più alta tecnologia del gruppo. Pilking-ton San Salvo

produce una vasta gamma di prodotti per il mercato eu-ropeo dell’auto: parabrezza (3.700.000 all’anno), vetrature laterali (21.200.000) e lunotti (4.000.000). Vengono forniti

i maggiori co-struttori di auto nei loro siti di assemblaggio n e l v e c c h i o cont inente e

nel mondo (General Motors, Fiat, Bmw, Psa, Renault, Audi, Volkswagen, Seat, Daimler Chrysler, Ford, Pininfarina, Nissan, Honda, Toyota). In Abruzzo è anche presente la sede principale dell’automotive engineering, che progetta im-pianti destinati agli stabilimenti auto del gruppo in tutto il pia-neta, nonché un’unità di ricer-ca e sviluppo dell’automotive.

Marzo / Aprile 2011

di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

L’ingegnere Ciro Pirone, 59 anni,presidente e country managerdi Pilkington Italia

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AbruzzoMAGAZINE 41

LA STANZA DEL MANAGER

Marzo / Aprile 2011

La Fiat di Pomigliano produrrà la nuova Panda. Il lancio dovrebbe avvenire entro fine anno, con un investimento da 700 milioni di euro. Novità este-tiche arriveranno nella parte posteriore: saranno introdotti i fanali a sviluppo verticale sui montanti e un lunotto di maggiori dimensioni. San Salvo fornirà l’80% dei vetri installati su ogni modello.

MARCHIONNE CHIAMA SAN SALVO

Nello stabilimento di San Salvo si rispetta l’ambien-te. Negli anni sono stati installati: un sistema di riciclo delle acque, una caldaia per il riutilizzo del calore, filtri per abbattere le polveri, un impianto di cogenerazione che permette di produrre energia elettrica e vapore dal metano. Tredici Panda a metano sono a disposizione nell’area aziendale.

PILKINGTON PENSA IN VERDE

Ciro Pirone ha iniziato la sua carriera in Siv, Società italiana vetro che, nel 1994, è stata acquisita da Pilkington. In questi anni ha ricoperto molti ruoli di rilievo all’interno dell’organigramma aziendale fino a diventare attuale presidente e country manager Italia. Il lavoro lo ha portato a girare il mondo: Germania, Inghilterra, Svezia, Spagna, Cina…

UNA CARRIERA NEL MONDO

Da ex bersagliere, Pirone la definisce la passione non coltivata. Quando può si tiene in allenamento e, ogni anno, cerca di non perde l’appuntamento con la stracittadina di Roma. Un evento che vede correre, chi più chi meno, per i suggestivi vicoli e vie della capitale, italiani e stranieri, tutti per il solo scopo di divertirsi e qualcuno per vincere.

LA PASSIONE PER LA CORSA

l’ingresso dei giapponesi, sono aumen-tate le precauzioni durante le diverse fasi lavorative, al fine di ridurre al massimo gli infortuni. Ogni giovedì viene tenuto un meeting di aggiornamento con gli addetti alla produzione e il servizio di infermeria è stato reso sempre attivo, in grado di inter-venire in pochi istanti. Si è deciso di punta-re su ricerca e sviluppo, con un gruppo di persone impegnate nello sviluppo costante di nuovi modelli, con design e curvature che rispecchiano le esigenze funzionali ed

estetiche dei clienti. A San Salvo è presen-te anche la sede mondiale dell’automotive engineering, con centodieci risorse umane dedicate e impegnate quotidianamente. Non va infine dimenticato l’impegno per il rispetto ambientale: è stata installata, sulla linea float, una caldaia in grado di riciclare il calore, riutilizzarlo prima che venga im-messo nell’atmosfera; si è proceduto all’in-stallazione di filtri per abbattere le polveri e, dal 2010, tredici Panda a metano circo-lano all’interno dell’area aziendale.

Nelle foto alcune fasi della produzione che avvengono all’interno dello stabilimento Pilkington di San Salvo

FOTO

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AbruzzoMAGAZINE

L’avanzata tecnologia e l’elevata professionalità di una struttura d’avan-

guardia in pieno centro a Pe-scara: è ciò che caratterizza la Bleu srl, da tutti conosciuta come “Centro medico Feragal-li”. Specializzato in diagnostica per immagini e in terapia fisica e riabilitativa, il centro, uno dei

più avanzati in Abruzzo, si tro-va in via Anco-na. Radiologia tradizionale, tac, e c o c o l o r d o p -pler, ecografia in te rn is t i ca e muscolo-schele-trica: sono solo

alcuni dei tanti servizi offerti. All’inizio dell’anno, si è aggiun-ta una nuova ed importante

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PROFESSIONISTI

Centro medico feragalli:prevenzione, diagnostica, terapiaIl dottor Antonio Feragalli è il direttore sanitario dell’omonimo centro medico attivonel cuore di Pescara. Una struttura all’avanguardia capace di offrire un servizio completo

LA TRADIZIONE IN CAMPO MEDICO

Luigi, poi Antonio, poi ancora Luigi e Beatri-ce: quella della famiglia Feragalli è la storia di una tradizione medica che si trasmette di generazione in generazione. Lo dimostra un documento dell’Univer-sità di Napoli, del 1794, che conferisce la laurea in Medicina “all’ExcelensDr. Vincentius Feragalli”.

tecnica di indagine, ovvero la risonanza magnetica. Il mac-chinario acquistato, strumento fondamentale per la diagnosti-ca, a differenza di quelli tradi-zionali, è aperto e può essere utilizzato anche nel caso di pa-zienti pediatrici o claustrofobi-ci. La struttura, accreditata con il servizio sanitario nazionale, si sviluppa su tre livelli, per un totale di 1.500 metri quadrati. Al piano terra si effettuano i servizi di diagnostica e terapia radiante, al primo e al secon-do, invece, viene praticata la fi-siokinesiterapia, ovvero l’insie-me di tecniche di riabilitazione, quali, ad esempio, la tecar, l’ipertermia, la kinesi, il linfo-drenaggio, la rieducazione fun-zionale individuale e di gruppo, oltre a tecniche magneto e ad infrarossi. Negli anni il centro si è evoluto passando dalla radiologia analogica a quella digitalizzata, con sistemi infor-

matici di refertazione, e arric-chendosi di metodiche sempre più all’avanguardia. È stato costante l’aggiornamento dei macchinari e delle competenze in modo da offrire ai pazienti un servizio completo ed effi-ciente. Lo staff è composto da circa 15 medici, tra radiologi e fisiatri, e da una trentina di col-laboratori, tra impiegati, tecni-ci e fisioterapisti. Responsabile e direttore del centro medico è Antonio Feragalli, figlio del fondatore. A coadiuvarlo ci sono la moglie, Annamaria De Blasiis, direttore amministra-tivo, e i figli Beatrice e Luigi, entrambi medici. L’attività dei Feragalli, famiglia di medici per tradizione, ha inizio negli anni ’30 grazie a Luigi, padre dell’attuale responsabile. Da sempre in via Ancona a Pesca-ra, negli anni ’80, da un piccolo studio, il centro si è trasferito nella attuale sede.

Seduti il dottor Antonio Feragalli e la moglie Annamaria De Blasis, direttore amministrativo. In piedi i figli, il dottor Luigi e la dottoressa Beatrice Feragalli

Marzo / Aprile 2011

Parte dello staff medicodel centro Feragalli

di Lorenzo Dolce - foto di Matteo Francavillese

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PROFESSIONISTI

Marzo / Aprile 2011

LE NUOVE ATTREZZATURE PER LA RISONANZA MAGNETICA

Particolari del moderno macchinario impiegato dal centro medico Feragalli per offrire ai pazienti un nuovo servizio: la risonanza magnetica. Lo strumento è completamente aperto, adatto anche per pazienti pediatrici e claustrofobici

dimensioni, che garantisce un facile posi-zionamento ed un maggior comfort per il paziente, oltre ad una elevata stabilità per un’ottima qualità di immagine. «La nuova apparecchiatura per la risonanza magne-tica - spiega il dottor Antonio Feragalli - è dotata di bobine e sequenze dedicate,

che consentono di ottenere immagini ad alta risoluzione. Il macchinario può essere utilizzato per qualunque tipolo-gia di paziente. L’acquisto si inserisce nella strategia di continua evoluzione e aggiornamento che, da sempre, contrad-

distingue il nostro centro».

All’inizio di quest’anno il centro medico Feragalli si è arricchito di un nuovo ed importante servizio rivolto ai pazienti: la risonanza magnetica. È stato infatti acquistato un macchinario di ultima generazione che, a differenza di quelli tradizionali, è completamente aperto, risolvendo così il problema dei pazienti pediatrici e claustrofobici. Nata negli anni ’80, la risonanza magnetica è oggi la tecnica di diagnostica più efficace, che permette di esplorare l’interno del corpo umano e di definire con precisione le condizioni dei vari organi, anche di quelli più profondi. Il macchinario del centro medico, ideale per ogni esigenza di indagine muscolo-scheletrica, consente di esami-nare in modo approfondito tutti i distretti articolari, dagli arti, alla spalla fino alla colonna. Lo strumento utilizza un lettino asimmetrico rotante, di grandi

Gli eleganti ambienti, gli specia-listi e i macchinari d’avanguardia che si possono trovare all’interno del centro medico localizzato a Pescara, in via Ancona 25Feragalli è dotato di certificazione Iso 9001, sinonimo di qualità nei processi aziendali

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PROFESSIONISTI

Alla sicurezza ci pensa studio81La società di Paolo Valentini offre la sua consulenzaanche nel campo della medicina del lavoro, dell’igiene degli alimenti, della sorveglianza sanitaria dei lavoratori

In Abruzzo gli infortuni sul lavoro diminuiscono, ma aumentano quelli morta-

li. Nel 2009, secondo l’ultimo rapporto regionale dell’Inail, sono stati denunciati com-plessivamente 19.705 inci-denti, con un decremento di circa il 10%, rispetto al 2008. Il dato è in linea con la media nazionale (9,7%). È il settore industria e servizi a registrare una significativa contrazione degli infortuni rispetto all’an-no precedente, passando dai 16.561 casi del 2009 ai 18.752 del 2008. Per il 2009 si è re-gistrato un calo degli incidenti anche nel settore costruzioni: si è passati dai 2.483 infortuni del 2008 ai 2.229 del 2009, con una riduzione percentuale di circa l’11.63%. Torna a salire, invece, il numero degli infor-tuni denunciati in agricoltura, invertendo un trend ultraquin-quennale. La percentuale di in-cremento è del 3,12% rispetto al 2008. Questo miglioramento

La moderna sede di Studio81 in via Flumendosa 1, a Montesilvano (Pescara)

generale è riconducibile, es-senzialmente, alla diffusione di una maggiore cultura pre-ventiva. In questo contesto si colloca l’attività di Studio81 di Paolo Valentini, direttore. «Il nostro nome è legato al decre-to legge 81 (del 9 aprile 2008) - spiega Valentini - emanato in attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di la-voro, che rappresenta il punto di riferimento per il settore. Il dl, in prima istanza, stabilisce “il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere, di età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati”. Pertanto la prima e fondamentale indicazione in materia di sicurezza sul lavo-ro è il rispetto dei diritti civili e sociali di tutti i lavoratori. I successivi 306 articoli sanci-scono ulteriori e importanti di-

SICUREZZA SUL LAVOROFORMAZIONEGESTIONE RIFIUTIIGIENE ALIMENTARECONSULENZA PRIVACYD.P.I.

SICUREZZA SUL LAVORO

Marzo / Aprile 2011

di Andrea Sisti - foto di Valerio Simeone

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PROFESSIONISTI

Marzo / Aprile 2011

Studio81 è un centro di formazione Cnai-Aifos riconosciuto. Nell’immagine l’aula dotata di quarantadue comodi posti a sedere, idonea ad ospitare ogni tipo di corso

ritti e doveri sia del lavoratore che del datore di lavoro, al fine di prevenire qualsiasi rischio e pericolo alla sicurezza e alla salute del lavoratore e dell’am-biente circostante. In data 20 agosto 2009, inoltre, è entrato in vigore il decreto correttivo testo unico 106/09, intitolato decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106: “Disposizioni integrative e correttive del de-creto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luo-ghi di lavoro”, che ha introdot-to rilevanti novità». Valentini ha iniziato la sua carriera pro-fessionale in una nota società di architettura e ingegneria di Pescara. Nel 1997, dopo aver conosciuto Giuseppe Ciarcellu-to, esperto di sicurezza e oggi vicepresidente nazionale di Ai-fos, decide di iniziare con lui una nuova collaborazione. «Poi nel 2002 - continua il direttore - mi sono messo in proprio, po-sizionando il mio ufficio sem-

pre nella città d’annunziana, in via L’Aquila, insieme ad altri colleghi professionisti. Cre-scendo il lavoro ho deciso due anni fa di spostarmi qui a Mon-tesilvano e aprire questa sede». Una crescita che ha portato ad offrire anche nuovi servizi: non più solo consulenza nel campo della sicurezza sul lavoro, ma anche della medicina del lavo-ro, dell’igiene degli alimenti, della sorveglianza sanitaria dei lavoratori. «L’azienda - sottoli-nea Valentini - grazie all’espe-rienza maturata, è in grado di rispondere a tutte le esigenze di adeguamento alle normative vigenti, attraverso le miglio-ri soluzioni professionali per la corretta applicazione di un valido sistema di conoscenza e mezzi. Adeguare la propria attività, sia essa un ufficio piuttosto che un cantiere, si-gnifica procedere ad un’attenta individuazione delle situazioni di rischio e attivare le misure necessarie per fronteggiarle,

per rendere l’ambiente di lavo-ro più sicuro». Tra i clienti, in tutto circa 350, figurano molte pmi (piccole e medie imprese) localizzate nella provincia di Pescara e in quella di Chieti, soprattutto nell’area della Val di Sangro. Molte di queste ap-partengono all’indotto di grandi realtà, su tutte Sevel e Honda. «In molte di queste ho assunto l’incarico di responsabile della sicurezza. Riusciamo, inoltre, a lavorare molto bene con le scuole, sia pubbliche che pri-vate, per le quali teniamo corsi di tutti i tipi: pronto soccorso, antincendio, formazione/in-formazione generica… Con il know-how che contraddistin-gue la struttura, Studio81 è in grado di collaborare con ogni datore di lavoro, instaurare con lui un rapporto proficuo per adempiere, integralmente, alle disposizioni cogenti».

1

234

1. PAOLO VALENTINI - direttore2. SIMONE CAPOZUCCO - resp. igiene alimenti, privacy, rifiuti, scuole ed enti3. LORENZO TORDONE - resp. gare, preventivi e aggiornamento normativo4. MARIKA DI GIOVANNI - resp. ammnistrativo, sicurezza e formazione

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ISTI

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AMPO

CENTRO DI FORMAZIONE CNAI-AIFOS

Giuseppe Ciarcelluto Renzo Di Renzo

Vista la particolare atten-zione che il legislatore pone alla formazione, Studio 81 è un centro di formazione Cnai (Coordinamento na-zionale associazioni im-prenditori, presieduto dall’abruz-zese Ora-zio Renzo

Di Renzo) e Aifos (Associa-zione italiana formatori sulla sicurezza di cui è vicepresiden-te nazionale il nostro corre-gionale Giuseppe Ciarcelluto) riconosciuto. «Uno dei pochi

sul nostro ter-ritorio - tiene a precisare Paolo Valen-tini. Questo

fa sì che i docenti di cui ci serviamo siano tutti certificati e preparati. Chi si rivolge a noi in aula non si addormenta, ma ha a disposizione persone che ve-ramente lasciano qualcosa».

I loghi rappresentativi dell’Aifos e del Cnai

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IL DISCORSO DEL RE

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PROFESSIONISTI

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Il film “Il discorso del re” ha riportato al centro il proble-ma delle balbuzie. Nel 1925 il principe Alberto, duca di York e figlio di re Giorgio V, tiene il discorso di chiusura all’Empire Exhibition. Il suo problema di balbuzie, gli rende difficile portare a termine l’incarico. Il principe decide di rinun-ciare ad eventuali eventi pubblici. Sua moglie Elizabeth, viene a conoscen-za delle capacità di un certo Lionel Logue, considerato uno dei migliori terapeuti per chi ha problemi di lin-guaggio, che lo aiuterà.

la nuova parola per affrontare il disturbo della balbuzieIl dottor Marco Santilli, abruzzese, con l’associazioneLa Nuova Parola e il centro specialistico dedicato, da oltre vent'anni cura i disturbi del linguaggio e dell’apprendimento

Capita spesso che i balbuzienti siano persone costrette a tenere discor-si davanti a un vasto pubblico. Lo

stesso Giorgio VI d’Inghilterra soffriva di una grave forma di balbuzie e forse non tutti sanno che anche Alessandro Man-zoni, Demostene e Paolo Bonolis erano balbuzienti. Già Aristotele studiava questo problema. Il professor Marco Santilli, che da oltre vent’anni opera in questo campo, ha spiegato che i balbuzienti sono spesso persone molto intelligenti, sensibili e intu-itive. Santilli, specializzato in “disturbi del

linguaggio e dell’apprendimento”, è presi-dente dell’Associazione italiana La Nuova Parola, che si occupa di ricerca scientifi-ca nel campo della balbuzie, e fondatore del Centro specialistico per l’eliminazione della balbuzie. Il centro, con sede princi-pale a Roma, ha 23 sedi operative in tutta Italia, di cui due in Abruzzo: a Pescara e Vasto. L’associazione del professor Santilli organizza corsi per adulti e ragazzi affet-ti da questo tipo di disturbo e promuove seminari e convegni rivolti agli insegnanti. Marco Santilli ha affermato che per curare

la balbuzie bisogna capire che cosa essa sia: è una disabilità del parlato, dovuta ad ansia verbale, a tensione nervosa ed emotiva, a un tessuto cognitivo ereditario; è un problema di tipo sociale dunque. Bisognerà pertanto intervenire anche sull’auto-stima e sulla motivazione e in que-sto contesto il coinvolgimento della famiglia e della scuola, per quanto riguarda i ragazzi, è molto importan-te. Il corso di Santilli dura 14 giorni e in Abruzzo si svolge presso il Grand Hotel Montesilvano, con due appun-tamenti fissi annuali, che quest’anno cadranno il 12 giugno e il 23 luglio; in passato hanno partecipato fino a 150 famiglie provenienti da tutta Italia. Durante la prima settimana di corso si intraprende un lavoro tec-nico con esercizi particolari come quello della lettura “pentagramma-ta”, legata ai principi dei tempi mo-

tori armonici. Con questo esercizio si defi-niscono le giuste pause, si spiega quale sia la corretta emissione dell’aria, e si intervie-ne per eliminare i blocchi e l’apnea fonica; il balbuziente infatti quando canta non ha problemi perché le parole hanno un flusso continuo e sono regolate da ritmo e melo-dia. Nella seconda settimana vengono in-trapresi lavori di supporto psicologico, che puntano all’accrescimento dell’autostima, con prove da ansia verbale. Nei successivi venti mesi ci saranno dei richiami per con-solidare quanto appreso e per motivare il paziente. Il corso è di tipo intensivo, per cui già dopo i primi 3 o 4 giorni, l’allievo vedrà miglioramenti ed è possibile arrivare a recuperare una fluenza normalizzata.

Marco Santilli, oltre venti anni di specializzazione

di Francesca Cicchinelli - foto di Matteo Francavillese

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PROFESSIONISTI

Marzo / Aprile 2011

Il ruolo del commercialista: collaborazione e innovazioneAntonio Cruciano, dottore commercialista, con un passato da imprenditore nel tessutomarchigiano, analizza la professione sotto una nuova ottica. Un mix tra lavoro in teame propensione verso le nuove tecnologie, che possono velocizzare e snellire le pratiche

Il dottore commercialista Antonio Cruciano è laureato in Economia e Commercio a Pescara e, dopo una

parentesi marchigiana, qui si è stabilito, esercitando la professione nel suo studio di via Elettra, a Pescara. Cruciano viene da una famiglia di impren-ditori e il suo percorso professionale parte pro-prio da qui. Fino al 2003, infatti, per quattro anni, è stato imprenditore nel settore industriale nelle Marche, ricoprendo il ruolo di amministratore e responsabile commer-ciale della sua società. Qui si è confrontato con realtà diverse, ha lavo-rato in team con altri professionisti, commer-cialisti e avvocati internazionalisti. Quan-do per scelte aziendali la società è venuta meno, inevitabilmente è tornata alla luce la sua vocazione naturale, quella per cui ha studiato; è stato allora che si è stabilito

definitivamente a Pescara. Le esperienze professionali vissute da Cruciano danno una marcia in più alla sua attività. Spesso, infatti, i numeri non bastano a chiarire la realtà aziendale, il commercialista dovreb-be stare di più in azienda, perché a volte è

necessario vivere il pro-blema per la sua risolu-zione. In alcune partico-lari occasioni Cruciano lavora in collaborazione con colleghi marchigiani e docenti universitari (su tutti Sebastiano Di Die-go e Fabrizio Micozzi) e auspica che lo stesso si verifichi presto anche con colleghi abruzzesi. Le delicate operazioni di cui si è occupato vanno da cessioni di aziende,

a fusioni, a valutazioni di rami d’azienda. Cruciano ha tenuto a precisare quanto sia importante offrire al cliente un servizio che abbracci più ambiti, avvalendosi di professionisti competenti.

Antonio Cruciano, 44 anni, esercita l’attività con il suo studio pescarese

a volte ènecessario

starein aziendaper vivereda vicino

i problemie risolverli

di Francesca Cicchinelli - foto di Matteo Francavillese

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AbruzzoMAGAZINE50

PROFESSIONISTI

Per Giammaria e Frascaria al centro la cura del paziente

A fine dicembre dello scorso anno una nota multinazionale asiatica

operante nel settore dell’im-plantologia dentale ha organiz-zato un meeting convocando, a Genova, alcuni dei migliori cli-nici italiani e stranieri. In tutto diciannove dottori tra i quali fi-guravano anche due nostri cor-regionali: Gianluigi Giammaria e Massimo Frascaria. Il primo, medico chirurgo pescarese, è specializzato in odontostoma-tologia, con perfezionamento in chirurgia orale e implantolo-gia avanzata; il secondo, oltre a svolgere l’attività di libero

I due odontoiatri abruzzesi faranno parte,con altri colleghi, di un team di ricerca clinicaapplicata costituito da una multinazionale operante nel settore dell’implantologia

professionista, ricopre l’incari-co di responsabile del reparto di Protesi e implanto-protesi presso la clinica odontoiatri-ca dell’Università dell’Aquila. «La convention tenuta nel ca-poluogo ligure - raccontano - è stata incentrata su alcune tematiche ben precise». Dopo la presentazione delle meto-dologie e dei prodotti, tutti approvati Fda (U.S. Food and drug administration), sinoni-mo di massima qualità e si-curezza, i rappresentanti della società coreana sono passati ad illustrare la morfologia delle superfici implantari e il proto-

«La fortuna è che abbia-mo una mentalità vecchio stampo, come quella di nostro padre (scomparso nel 1995) - affermano Gianluigi e Annafranca Giammaria. Fin da piccolissimi ci siamo avvi-cinati e appassionati alla me-dicina: pranzavamo guardan-do gli interventi in tv, facendo mille domande a papà, con lui che ci spiegava tutto». In quegli anni il mondo dentisti-co era completamente diverso

Nella pagina accanto il dottor Oreste Giammaria con i figli Gianluigi e Annafranca e una foto attuale con i due medici nel loro studio dentistico

rispetto a quello odierno. A Pescara i dentisti erano pochi. Si era creato un gruppo di sette, otto colleghi/amici: oltre ad Oreste Giammaria ne facevano parte i dottori Fanini, Lo Sap-pio, D’Alfonso, Di Bonaventu-ra, Muzzi, Roscitti, Brodactz, che, spesso, si consigliavano tra di loro. Ciò avveniva in un contesto informale, magari una cena, dove si ritrovavano e si confrontavano, si creava coesione tra professionisti

GLI INSEGNAMENTI DEL DOTTOR ORESTE GIAMMARIAper il bene del paziente, per percorrere la migliore soluzione possibile. Oggi, pur essendo il contesto totalmente cambiato e molto più competitivo, Gian-luigi e Annafranca Giammaria continuano a mantenere questa prassi collaborando con altri odontoiatri e con medici di specialistiche diverse.

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di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

Gianluigi Giammaria, medico chirurgo specializzato in odontostomatologia, con perfezionamento in chirurgia orale e implantologia avanzata

Una foto storica del dottor Oreste Giammaria

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PROFESSIONISTI

Marzo / Aprile 2011

LA PROCEDURA DELLA SEDOANALGESIA

È un sistema terapeutico che si realizza mediante la som-ministrazione di farmaci attivi sul sistema nervoso centrale, avente lo scopo di fornire una condizione di rilassamento, amnesia e controllo del dolore durante una procedura diagno-stica o chirurgica senza la perdita, da parte del paziente, dei riflessi protettivi e della capacità di interagire con il persona-

le medico. La sedazione viene effettuata da personale specia-lizzato. La sedoanalgesia può essere particolarmente adatta per fobici, persone “a rischio”, bambini, portatori di handicap e per adulti che trovano una soluzione alle proprie ansie.

Massimo Frascaria

collo, da loro utilizzato, del ca-rico immediato sugli impianti. Particolare attenzione è stata data alle diverse linee di ricer-ca attualmente in via di sviluppo nei loro laboratori, so-prattutto lo studio di una nuova mor-fo-proteina osteoin-duttiva (in grado di favorire la formazio-ne ossea) che, una volta in commercio, potrebbe rappresentare una vera e pro-pria rivoluzione. «L’elemento fondamentale di questo incon-tro - concordano Giammaria e Frascaria - è però risultato essere la massima apertura e disponibilità ad ascoltare sug-gerimenti e indicazioni di noi professionisti. Si è concretiz-zata la volontà di stabilire una collaborazione attiva, costitu-ire un team di ricerca clinica applicata, di cui faremo parte, che prevederà un dialogo co-stante e visite periodiche nei loro centri». Verranno appro-fonditi progetti su nuovi mate-riali, innovative tecniche mini invasive capaci di accelerare i tempi di trattamento, ridur-re il disconforto operatorio e l’impatto chirurgico della te-rapia. Il tutto ponendo sempre

al centro la parte deontologica medica: la cura. Questo è il principio fondamentale che da sempre guida i due odontoia-

tri abruzzesi nella quotidianità del loro lavoro. Gianluigi Giammaria, in par-ticolare, lo ha visto mettere in pratica fin da piccolo, gra-zie al papà Oreste, uno dei primi denti-

sti di Pescara e fondatore, nel 1959, dello studio ubicato in via Ravenna. E oggi l’attività continua nello stesso identico stabile: assieme al dottor Gian-luigi Giammaria opera anche la sorella maggiore, Annafranca, che si occupa prevalentemen-te della parte protesica. Nel suo curriculum un’importante esperienza negli Stati Uniti, alla Tufts University di Boston, con il professore Gino Passa-monti; ha poi collaborato con L’Istituto Mario Negri di Santa Maria Imbaro, con l’Università di Chieti, ha ricoperto il ruolo di consigliere dell’Associazio-ne nazionale dentisti italiani, sezione provinciale, e, attual-mente, è membro del Consi-glio dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Pescara. «Nostro padre - conclude - ci ha trasmesso la serietà e l’im-pegno, non dimenticando mai che, in questo mestiere, il rap-porto con il paziente è il vero valore aggiunto».

La dottoressa Annafranca Giammaria specializzata nella protesica fissa, mobile e su impianti

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ABRUZZESI NEL MONDO

Nome: VINCENT

Cognome: SCARZA

Luogo di nascita: FILADELFIA

Segni particolari: LA CARRIERA TELEVISIVA

DI VINCENT SCARZA INIZIA NEL 1963, DOPO

ANNI TRASCORSI COME REGISTA TEATRALE E

OPERISTICO; NEI PRIMI ANNI ‘70, LAVORA NEL

CINEMA ED OGGI É FIERO DI ESSERE COIN-

VOLTO IN TUTTI E TRE I CAMPI

VINCENT SCARZAL’UOMO DELLA MONDOVISIONEScarza è un produttore e regista televisivo di successo negli Stati Uniti. Le sue origini sono abruzzesi,di Appignano, un piccolo paese ai piedi del Gran Sasso

di Generoso D’Agnese

La madre di Scarza, Tosca Marchese, era nata a Filadelfia da una famiglia abruzzese, il padre veniva da Castiglione Messer Rai-mondo (Teramo) e la madre da Montesilvano (Pescara)

Il “Live Aid”, l’evento musica-le live più grande della storia, è stato prodotto da Scarza. L’ultima sua creatura è inve-ce un reality, “Manhunters: Fugitive Task Force”

52 AbruzzoMAGAZINE

l’italo-americano non smette mai di eviden-ziare le comuni origini con i corregionali famosi nel mondo dello spettaco-lo: è firmata Vincent Scarza la produzione di uno “special” di Tony Bennett mentre al grande Dean é rimasto affezionato per «il suo calore umano e l’immen-so talento». Vincent Scarza è nato a Filadelfia, nello stato del-la Pennsylvania, anzi Filadelfia sud, tiene a precisare, una zona, come ricorda Vince, «all’epoca molto popolata da abruzzesi». Il padre, Silvio Scaricamazza, era immigrato nel 1921 da Appigna-no, un piccolo paese ai piedi del Gran Sas-so. La madre, Tosca Marchese, era nata a Filadelfia da una famiglia abruzzese (i genitori venivano da Montesilvano). La

L’ultima fatica da produttore va in onda regolarmente su A&E Televi-sion Network, una delle TV cavo più

seguite degli Stati Uniti. E per Vincent Scar-za si tratta dell’ennesimo riconoscimento al proprio talento. “Manhunters: Fugitive Task Force” è un reality a sfondo dram-matico trasmesso sulla A&E Network e nel giro di pochi mesi è diventato un altro for-mat cui tante televisioni del mondo stanno dando la caccia. Non è una novità per chi, come Scarza, il talento della televisione ce l’ha nel sangue. Scarza però non ha mai di-menticato la sua terra natale e la sua regione. Lui che è nato in terra americana ha sempre amato le sue origini e non perde occasione per rinfrescarle. Il produttore cinematografi-co, televisivo e teatrale ha fatto infatti dell’Ita-

lia il suo chiodo fisso. Insieme alla passione sincera per Dean Martin. Sì, perché per Vin-cent Scarza il conterraneo preferito é pro-prio il crooner originario di Montesilvano. Un amore nato professionalmente e basato

sulla reciproca stima, quello che legò Scarza a Martin. Produttore e regista

televisivo di successo in America,

Marzo / Aprile 2011

Page 53: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE 53

ABRUZZESI NEL MONDO

carriera televisiva di Vincent Scarza inizió nel 1963 dopo

anni trascorsi come regista te-atrale e operistico; nei primi anni

‘70, inizió a lavorare nel cinema ed oggi é fiero «di essere coinvolto in tutti

e tre i campi». La sua base, però, é sempre rimasta New York, usando Hollywood solamen-

te come punto di riferimento. Nel campo televisivo portano la firma abruzzese le produzioni di Billboard’s Disco

Party con Donna Summer; di “Spring Break Reunion” con Frankie Avalon; di “A Special Evening With Tony Bennett”, di “Weddings of a Lifetime” nel Disney World. Per cinque anni Scarza ha diretto il cast satellitare (una produzione in mondovisione) per la “Interna-tional Conference on AIDS”, con basi in Italia, Olanda, Germania, Giappone, Vancouver, British Vancouver” e New York. Più recenti le sue produzioni dal titolo “Buns of Steel” e “Staying Younger” con Depak Chopra e gli special TV “Just Ask George, (about George Washington)” sulla vita di Washington. Negli ultimi 38 anni, Scarza ha prodotto e diretto programmi televisivi per tutte le reti america-ne, incluse Abc, Nbc, Cbs e la rete pubblica Pbs . La serie televisiva incentrata sulle biografie (“Biography”) viene trasmessa da anni con successo per l’emittente A&E. Suo anche un personalissimo record. Quello di aver prodotto l’evento musicale live più grande

della storia contemporanea: “Live Aid” in favore dell’Africa fu una sua creatura, e fu l’evento clou di una stagione musicale capace di smuovere milioni di supporter in tutto il mondo per uno scopo unico. Con la mo-tivazione: «Per aver onorato il lavoro italiano all’estero come Produttore cinematografico e televisivo» Vincent Scarza è sta-to premiato nella trentaduesima edizione del Premio Emigrazio-

ne di Pratola (2008) e quando viaggia usa con la stessa disinvoltura il nome di Scarza (per i documenti americani) e Scaricamazza (per quelli italiani). A Vince piace parlare italiano, specialmente quan-do si parla di cucina o di altri abruzzesi. «Il mio primo viaggio in Abruzzo», ricorda Scarza, «quando sono andato a visitare i parenti di mio padre, rimarrá sempre nella mia memoria. Io e mia moglie eravamo ospiti a casa di mia cugina Enrichetta che ci fece dormire nella stessa stanza dov’era nato mio padre. Mettendo una mano fuori dalla finestra si poteva quasi toccare il piccolo campanile della chiesa dove mio padre mi raccontava che era stato chierichetto».

Scarza in uno dei suoi viaggi in Abruzzo con gli amici N’duccio e Dom Serafini

Per Vincent Scarza il conterraneo preferito è Dean Martin, il crooner originario di Montesil-vano. Al grande Dean è rimasto affezionato per il suo calore umano e l’immenso talento. Per i più giovani, Dino Paul Crocetti, in arte Dean Martin, è stato tra i più grandi cantanti e attori statunitensi. Acquisì lo pseudonimo dal cognome “Martino” della madre, che era di Riccia in Molise. Il padre era invece abruzzese. La sua prima esibizione è datata 1946, ad Atlantic City.

IL CONTERRANEO PREFERITO

Marzo / Aprile 2011

Serata speciale per Abruzzo nel Mondo e per Nicola D’O-razio. Alla presenza di amici e collaboratori, il fondatore

del mensile abruzzese per i conterranei nel mondo ha infatti ricevuto un attestato di stima da parte dell’agenzia culturale “un Ponte per la Cina nel rosso dell’Arcobaleno”. Un riconoscimento importante, consegnatogli direttamente dalla manager Chi Xiao Hong che ha voluto così riassumere un senso di gratitudine per l’ottima collaborazione che da anni unisce l’associazione alla realtà culturale cinese. Nella

sala allestita negli spazi del locale “Osvaldo” a San Giovanni teatino (Chieti), collaboratori della testata e amici del “Ponte”

hanno dato vita a una mani-festazione che ha avuto un carattere ufficiale senza tuttavia dimenticare il clima di recipro-ca cordialità. Il coordinamento della serata è stato affidato al giornalista Generoso D’Agne-se, coinvolto nelle iniziative di entrambi i sodalizi culturali. D’Agnese ha ripercorso i temi che hanno visto collaborare a stretto contatto Abruzzo nel Mondo e “un Ponte per la Cina nel rosso dell’Arcobaleno”.

Da sinistra Pierluigi Spiezia, Nicola D’Orazio, la cinese Chi Xiao Honge Nicola Ciammaricone, segretario fondazione Abruzzo Solidale in Venezuela

“ABRUZZO NEL MONDO” AMICO DELLA CULTURA CINESE

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AbruzzoMAGAZINE54

L'ABRUZZO VISTO DA FUORI

Intervista a Matteo Zoppas, erede dell’omonima famigliae proprietario delle acque San Benedetto. Un punto di vista sull’Abruzzo a cui è legato anche imprenditorialmente

di Isabella Pennoni

A partire da questo nu-mero e per i succes-sivi, ho intenzione

di curare una rubrica in cui intervisterò imprenditori, professionisti, personaggi di spicco a livello nazionale, al fine di mostrarvi come viene percepita la nostra regione sotto i punti di vista più vari al di fuori dei nostri confini. Spero che l’iniziativa, oltre a creare un va-lore aggiunto per questa rivista, possa so-prattutto riscontrare un vostro interesse e gradimento. In questa prima intervista ho pensato di iniziare con Matteo Zoppas, un veneto doc, che, per i motivi che leggerete sotto, già conosce molto bene l’Abruzzo, e che ringrazio davvero di cuore per la grande gentilezza e disponibilità che ha mostrato nel rispondere con piacere alle mie domande. Di cosa si occupa?«Lavoro nell’azienda di famiglia, l’Acqua Minerale San Benedettto Spa. Sono con-sigliere di amministrazione, responsabile dell’information technology e dei rapporti di copacking (imbottigliamento per marchi

terzi, circa l’8% del fatturato aziendale)». Cosa produce la sua azienda?«Acqua minerale, bibite piatte e bibite gasate».Cosa conosce dell’Abruzzo?«Da anni pratico lo sport

dell’Enduro ed ho partecipato a diverse gare di campionato italiano e Trofei delle Regio-

IL MARCHIO ZOPPAS

Zoppas ricopre anche il ruolo di presidente dei Giovani Industriali di Confindustria Venezia, in carica fino al 2013. Fa parte della famiglia che diede vita alla storica azienda produttrice di elettrodomestici. È ancora noto il “Zoppas li fa, nessuno li distrugge” che accompagnava tutti

i messaggi pubblicitari. Nel 1970 questa realtà veneta fu rilevata e assorbita dalla Zanussi di Pordenone, fin ad al-lora principale concor-rente nazionale, e negli anni ’80 assorbita, a sua volta, dalla svedese Electrolux.

ni sia a Bussi sul Tirino che a Gioia dei Marsi. Con l’Enduro si percorrono centinaia di chi-lometri di sentieri fuoristrada in motocicletta ed è un modo molto bello per conoscere la natura. Conosco i confetti di Sulmona che vorrei avere al mio prossimo matrimonio. Ho anche vissuto una delle scosse del recente tragico

terremoto. Sono spesso a Popoli, dove la nostra azienda Gran Guizza imbottiglia tra le altre la Primavera di Popoli».Cosa conosce invece della nostra regione dal punto di vista imprenditoriale?«Come anticipato, in Abruzzo abbiamo un’attività che visito spesso. È una fonte sita in un’area molto affascinante. Per una ca-sualità siamo vicini agli impianti degli amici Fassa Bortolo così come lo siamo anche al Nord. Ho visitato gli stabilimenti della di-smessa Campari. Ho trovato professionalità concrete e persone lavorativamente molto disponibili. Sarebbe bello conoscere più im-prenditori abruzzesi».Cosa pensa dell’Abruzzo?«È una terra che apprezzo molto. La Maiella ed il Gran Sasso hanno un fascino raro. Per una persona che ama la natura come me è il massimo. Ho trovato equilibrio di principi e valori nelle persone che vivono ancora lega-te alla loro terra e alla società con tradizio-ni e senso di appartenenza molto spiccato. Semplicità, educazione e rispetto. Quando so di dover andare a Popoli parto sempre molto volentieri».

L’acqua minerale, prodotto di punta del marchio San Benedetto

Matteo Zoppas

GLI ABRUZZESI NESSUNOLI DISTRUGGE

VENDITA AUTO - RICAMBI ORIGINALI - SERVIZIO ASSISTENZA

L’etichetta della Primaveradi Popoli imbottigliata in Abruzzo

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VENDITA AUTO - RICAMBI ORIGINALI - SERVIZIO ASSISTENZA

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SPAZIO ALLA TIPICITÀGrande inaugurazione per la struttura fortemente voluta dalla famiglia Febo. La casa di tutte le tipicità abruzzesi

Venticinquemila metri quadrati in-teramente dedicati ai servizi ricet-tivi, ricreativi, enogastronomici e

di valorizzazione dei prodotti tipici: è “Ekk - Abruzzo in sintesi”, il nuovo complesso - unico per dimensioni in tutta la regione - destinato alla promozione territoriale. La struttura, ideata nei locali dell’ex Cantina Sant’Angelo, è stata inaugurata lo scorso 10 marzo. Ekk nasce, dopo tre anni di la-vori, grazie ad un’idea di Umberto Febo, storico imprenditore del pescarese. «In questa struttura - ha detto il patron durante la cerimonia di inaugurazione - c’è l’Abruz-zo intero. Lo scopo è quello di far vedere ciò che la nostra regione riesce a fare. La

In alto il momento del taglio del nastro affidato a Mario Febo. Sopra la famiglia al gran completo, insieme per una giornata fortemente voluta e indimenticabile

particolarità di questa idea è che noi met-tiamo a disposizione la location, ma il re-sto lo devono fare gli altri, i produttori».Nel giorno della presentazione di Ekk c’era anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Mauro Febbo. «La nostra è una piccola re-gione, con piccoli numeri - ha detto -, ma con tantissime peculiarità. In questo modo si realizza quello che stiamo cercando di fare: il marchio Abruzzo».

MARKETING TERRITORIALE

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L’inaugurazione è stata preceduta da una partecipata conferenza stampa di presentazione.1.Nino Germano 2. Mauro Febbo 3. Guerino Testa 4. Gabriele Florindi 5. Daniele Becci 6. Licio Di Biase

La comunicazione di Ekk, curata dall’agenzia pubblicitaria pescarese Sinergia Advertising, ha incuriosito, sapendo cogliere nel segno, richia-mando un forte legame con le nostre tradizioni.

Riccardo Mantini

Nella foto, da sinistra Claudio Ucci, Eurocon-sulting ed esperto di marketing turistico, e TinoDi Sipio, consulente di prodotti tipici.

GLI OSPITI DELL’INAUGURAZIONE

AbruzzoMAGAZINE56 Marzo / Aprile 2011

di Lorenzo Dolce - foto di Matteo Francavillese

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MARKETING TERRITORIALE

IL MEGLIODEL MARCHIOABRUZZO

Seicento metri quadri dedicati alle eccellenze e alle tipicità d’Abruzzo: 135 produttori e 1.300 prodotti, suddivisi in base alla provincia d’o-rigine. È il primo mercato monore-gionale permanente in Italia.

EKK TIPICO D’ABRUZZO

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I momenti più significati dell’inaugurazione. Una sequenza di scatti che ben riassumono la giornata 1.Nino Germano con Umberto Febo 2. Antonella Febocon i responsabili di Giardinia Group 3. Antonella Febo intervistata dalle emittenti locali 4. Enzo Febo 5. I genitori Mario e Cristina Febo 6. Un particolare all’interno della Cantina Santangelo 7. Da sinistra Gianni Pagliarone (Imar), Daniele Becci e Daniele Sebastiani (Interservices Leasing) 8. Gianfranco e Antonio Merletti (Dataone)

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Per una pausa che abbia il gusto della tradizione abruzzese c’è Ekk Cafè. Non solo caffè, ma anche bi-scotti e cioccolata. La qualità è ga-rantita: i prodotti provengono tutti dal mercato Tipico d’Abruzzo.

EKK CAFÈ SANT’ANGELO

Nuova sede per lo storico gruppo abruzzese. Ottomila metri quadri dedicati al verde e alla valorizza-zione della casa: dall’hobbistica al giardinaggio evoluto, fino alla pro-gettazione dei giardini pensili.

FEBO GARDEN

L’albergo, grazie ai materiali e alle strategie di gestione ecocom-patibili, appartiene alla catena Ecoworldhotel. Le camere da letto sono state ricavate nelle botti in cui, un tempo, nasceva il vino.

EKK HOTEL

Gestito dallo chef Gabriele Mar-rangoni, è il fulcro dell’offerta eno-gastronomica del complesso. È il luogo ideale per cene ed eventi a tema, le cui portate sono preparate con i prodotti del mercato tipico.

EKK RISTORANTE

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IL 2011 DELL’AEROPORTO D’ABRUZZO

MARKETING TERRITORIALE

Il presidente Carla Mannetti e il neo direttore Piero Righi annunciano l’impegno per trasformare lo scalo

in un centro culturale e di aggregazione insieme allo sviluppo delle attività “non-aviation”

58 AbruzzoMAGAZINE

Lo staff Saga

Posano insieme per Abruzzo Magazine il presidente Saga Carla Mannetti e il nuovo direttore generale dell’aeroporto, il romano Piero Righi

Nuovo anno e nuovi ambiziosi obiettivi all’orizzonte. L’Aeroporto d’Abruzzo, oltre ad essere il punto di rife-rimento regionale per tutte le attività legate al trasporto

aereo e al volo in generale, vuole ora proporsi come luogo di stimolo culturale e di aggregazione. «La volontà è di aprire l’aeroporto, farlo conoscere. Per fare questo - spiega Car-la Mannetti, presidente Saga (società di gestione) - abbiamo in programma una serie di iniziative: si parte con gli incontri

“Mettersi in cammino”, organizzati con il contributo della se-zione locale del Cai (Club alpino italiano) e della scuola di volo Aviomag; coinvolgeremo poi le scuole in visite guidate della struttura. Sono già venuti a trovarci quarantanove studenti del liceo scientifico “G. d’Annunzio” di Corropoli (Teramo), che hanno avuto la possibilità di passare dai libri alla pratica, scendere sul piazzale, conoscere le fasi di check-in, imbarco e sbarco dei passeggeri, le operazioni di atterraggio, decollo,

Marzo / Aprile 2011

di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

Page 59: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE 59

MARKETING TERRITORIALE

Romano, 51 anni, sposato con due figli. Nel curriculum una laurea in Ingegneria meccani-ca alla Sapienza, ottenuta con il massimo dei voti. Da oltre venticinque anni è nel traspor-to aereo (Alitalia e poi Meridiana), dopo una breve esperienza in Comau, società del grup-po Fiat specializzata nell’automazione indu-striale. Di Pescara dice: «Ho avuto un impatto molto positivo, una città che non conoscevo e che trovo viva culturalmente, aperta, un luogo ideale dove posizionare un aeroporto, un ec-cellente punto d’ingresso della regione». Il suo interesse per l’enograstronomia ben si sposa con l’Abruzzo. Fuma il sigaro, «uno a settima-na - precisa - l’approccio è lo stesso di un buon bicchiere di vino». È un appassionato lettore, predilige soprattutto libri di matematica e sto-ria. Per citare un titolo: “La prova di Gödel” di Ernest Nagel e James R. Newman.

La sezione pescarese del Cai (Club alpino italiano), nella persona di Gianfranco Di Profio, accompagnatore di media monta-gna, coadiuvato da Domenico Di Bartolo-meo, alpinista extra-europeo, organizzano, in collaborazione con Saga e con l’associa-zione volo “Golden Eagles”, una serie di in-contri culturali incentrati sul tema del viag-gio. Da gennaio a maggio sono in programma, presso la sala conferenze dell’aeroporto di Pescara, numerosi convegni aperti alla citta-dinanza, nel corso dei quali alcuni viaggiatori mostreranno i reportage fotografici dei loro viaggi e relazioneranno su ciò che hanno visto e conosciuto, concentrandosi sulle motivazioni che li hanno spinti a mettersi in cammino.

Nella foto Piero Righi, dal primo gennaio 2011 nominato nuovo direttore dell’Aeroporto d’Abruzzo. «Spero di dare un contributo importante alla crescita dello scalo»

L’esterno dell’Aeroporto d’Abruzzo che punta a diventare un punto d’incontro per la cittadinanza

IL DIRETTORE RIGHI

rullaggio e movimentazione degli aeromobili, accompagnati ad assistere a una fase di briefing di volo, alla sua simulazione e all’interno di alcuni aerrei; in questo piano di rilancio chiederemo il parere di Giordano Bruno Guerri, scrittore, giornalista e storico, nominato consulente di immagine di Pescara». Per quanto invece riguarda la disponibilità delle aree da destinarsi ad uso commerciale, il cda Saga ha da poco approvato un avviso mirato alla raccolta delle manifestazioni d’interesse. I locali sono ventidue, ubicati tra la sala par-tenze (air side “duty free”) e la zona partenze e arrivi (land side). I destinatari di questa comunicazione sono le imprese che intendono essere contattate per proporsi alla stipula di un contratto di sub-concessione. «Gli altri aeroporti puntano moltissimo su negozi, parcheggi, sale congressi e servizi aggiuntivi -

continua il presidente - e analizzan-do il nostro bilancio emerge proprio un non adeguato ritorno da queste voci, che cercheremo ora di poten-ziare. Per raggiungere il traguardo dei seicentomila passeggeri e pro-muovere le nuove rotte, daremo un forte impulso alla biglietteria». Interventi che trovano d’accordo anche il neo direttore Piero Righi, 51 anni, romano, un passato in Ali-talia e Meridiana: «L’aerostazione di Pescara ha un’idonea dotazione di infrastrutture, con buone com-petenze nel personale. Nel fare un salto di qualità bisogna cercare di sviluppare, come fanno molti sca-

li, soprattutto la parte “non aviation”, il non aeronautico. Occorre lavorare, contemporaneamente, sul consolidamento del volume di traffico e sulla seg-mentazione del portafoglio clienti. Va capito che i voli low-cost hanno deter-minate caratteristiche, il traffico su direttrici nazionali ne ha altre, più d’affari. L’aeroporto ha un ampio gruppo di referenti: compagnie aeree, viaggiatori e tutte le aziende che operano sia direttamente sull’indotto aeroportuale che nel proporre i loro prodotti e servizi ai passeggeri. Con tutti questi soggetti bisogna intavolare un rapporto di collaborazione proficuo, ascoltare le loro necessità e indirizzarli meglio in funzione delle varie finalità».

RACCONTI DI VIAGGIO: DAL MONDO ALL’AEROPORTO

Da sinistra Domenico Di Bartolomeo, Gianfranco Di Profio, il direttore Righi, il presidente Mannetti, Marco Di Lorenzo, amministratore dell’azienda aeronautica Aviomag, e Giusep-pe Failla, presidente dell’associazione volo Golden Eagles

Il calendario degli incontri

Marzo / Aprile 2011

Page 60: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR9365 14.40 16.40 dal 03/01/2011al 25/03/2011 L - - - V - -

Ryanair FR9365 08.20 10.20 dal 16/02/2011al 23/03/2011 - - M - - - -

Ryanair FR9365 15.05 17.05 dal 27/03/2011al 23/10/2011 - - - - - - D

Ryanair FR9365 19.15 21.15 dal 29/03/2011al 25/10/2011 - M - - - - -

Ryanair FR9365 11.05 13.05 dal 31/03/2011al 28/10/2011 - - - G - - -

Ryanair FR9365 14.00 16.00 dal 05/05/2011al 27/10/2011 - - - G - - -

PARTENZEBarcellona (GRO)

ARRIVIprenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR9364 17.05 18.50 dal 03/01/2011al 25/03/2011 L - - - V - -

Ryanair FR9364 10.45 12.30 dal 16/02/2011al 23/03/2011 - - M - - - -

Ryanair FR9364 12.55 14.40 dal 27/03/2011al 23/10/2011 - - - - - - D

Ryanair FR9364 17.05 18.50 dal 29/03/2011al 25/10/2011 - M - - - - -

Ryanair FR9364 08.55 10.40 dal 31/03/2011al 27/10/2011 - - - G - - -

Ryanair FR9364 11.50 13.35 dal 05/05/2011al 27/10/2011 - - - G - - -

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR4016 19.15 20.25 dal 03/01/2011al 26/03/2011 L M M G V S D

Ryanair FR4016 10.55 12.05 dal 27/03/2011al 28/10/2011 L M M G V - -

Ryanair FR4016 13.20 14.30 dal 29/03/2011al 29/10/2011 - - - - - S -

Ryanair FR4016 19.50 21.00 dal 29/03/2011al 29/10/2011 - - - - - - D

Ryanair FR4016 16.50 18.00 dal 18/04/2011al 24/10/2011 L - - - - - -

Ryanair FR4016 16.40 17.50 dal 15/04/2011al 28/10/2011 - - - - V - -

PARTENZEBergamo (BGY)

ARRIVIprenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR4015 21.05 22.15 dal 03/01/2011al 25/03/2011 L - M - V - D

Ryanair FR4015 20.50 22.00 dal 04/01/2011al 26/03/2011 - M - G - S -

Ryanair FR4015 21.45 22.55 dal 27/03/2011al 28/10/2011 L M M G V - -

Ryanair FR4015 15.05 16.15 dal 29/03/2011al 29/10/2011 - - - - - S -

Ryanair FR4015 21.35 22.45 dal 29/03/2011al 29/10/2011 - - - - - - D

Ryanair FR4015 15.15 16.25 dal 18/04/2011al 24/10/2011 L - - - - - -

Ryanair FR4015 15.05 16.15 dal 15/04/2011al 28/10/2011 - - - - V - -

MARKETING TERRITORIALE

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5015 14.50 16.55 dal 27/03/2011al 23/12/2011 - - - - - - D

Ryanair FR5015 20.20 22.25 dal 29/03/2011al 29/10/2011 - M - - - S -

Ryanair FR5015 09.35 11.40 dal 31/03/2011al 27/10/2011 - - - G - - -

PARTENZEBruxelles (CHARLEROI)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5016 17.20 19.25 dal 27/03/2011al 23/10/2011 - - - - - - D

Ryanair FR5016 17.50 19.55 dal 29/03/2011al 29/10/2011 - M - - - S -

Ryanair FR5015 12.05 14.10 dal 31/03/2011al 27/10/2011 - - - G - - -

ARRIVI

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5526 09.25 10.50 dal 17/02/2011al 24/03/2011 - - - G - - D

Ryanair FR5526 10.55 12.20 dal 27/03/2011al 26/10/2011 - - M - - - D

PARTENZECagliari (CAG)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5527 11.15 12.30 dal 17/02/2011al 24/03/2011 - - - G - - D

Ryanair FR5527 12.45 14.00 dal 27/03/2011al 26/10/2011 - - M - - - D

ARRIVI

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5528 15.00 17.05 dal 29/03/2011al 27/10/2011 - M - G - - -

Ryanair FR5528 08.20 10.25 dal 02/04/2011al 29/10/2011 - - - - - S -

PARTENZEEindhovEn (Ein)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5529 17.30 19.35 dal 29/03/2011al 27/10/2011 - M - G - - -

Ryanair FR5529 10.50 12.55 dal 02/04/2011al 29/10/2011 - - - - - S -

ARRIVI

Francoforte (HHN)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR6727 14.50 16.40 dal 04/01/2011al 24/04/2011 - M - G - S -

Ryanair FR6727 06.30 08.15 dal 27/03/2011al 28/10/2011 L - M - V - D

PARTENZE

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR6726 17.05 18.50 dal 04/01/2011al 24/03/2011 - M - G - S -

Ryanair FR6726 08.40 10.30 dal 27/03/2011al 28/10/2011 L - M - V - D

ARRIVI

TUTTI I VOLIDA E PER

PESCARA

60 AbruzzoMAGAZINE Marzo / Aprile 2011

Per info e prenotazioni:Tel 895.898.9512 - 899.130.310Fax 085.43.24.225email [email protected]

PARTENZEprenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Travel Service QS106 15.10 17.05 dal 20/07/2010

al 07/09/2011 - - M - - - D

Creta (CHR)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorniTravel Service QS107 17.55 19.50 dal 20/07/2010

al 07/09/2011 - - M - - - -

ARRIVI

Pescara

Milano

Francoforte

Barcellona

BruxellesEindhoven

Parigi

Cagliari

Londra

Oslo

Tirana

Toronto

Trapani

Bergamo

Page 61: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

PARTENZEprenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR983 06.30 08.10 dal 01/11/2010al 25/03/2011 L - - - V - -

Ryanair FR983 13.20 15.00 dal 05/01/2010al 23/03/2011 - - M - - - D

Ryanair FR983 21.40 23.20 dal 27/03/2011al 28/10/2011 L - M G V - D

Londra (STN)PARTENZE

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorniTravel Service QS106 17.20 18.50 dal 26/04/2011

al 25/03/2011 - M - - - - -

Travel Service QS106 17.30 19.00 dal 21/04/2011

al 21/04/2011 - - - G - - -

Travel Service QS106 20.40 22.10 dal 20/07/2011

al 07/09/2011 - - M - - - -

Praga (PRG)

MARKETING TERRITORIALE

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5621 06.30 09.30 dal 29/03/2011al 25/10/2011 - M - - - - -

Ryanair FR5621 17.05 20.05 dal 02/04/2011al 29/10/2011 - - - - - S -

PARTENZEOslo (TRF)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5622 09.55 12.55 dal 29/03/2011al 25/10/2011 - M - - - - -

Ryanair FR5622 20.30 23.30 dal 02/04/2011al 29/10/2011 - - - - - S -

ARRIVI

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5011 15.00 17.05 dal 28/03/2011al 28/10/2011 L - M - V - -

Ryanair FR5011 09.25 11.30 dal 01/03/2011al 26/03/2011 - M - - - S -

PARTENZEParigi (CDG)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5012 17.30 19.35 dal 28/03/2011al 28/10/2011 L - M - V - -

Ryanair FR5012 09.25 11.30 dal 01/03/2011al 26/03/2011 - M - - - S -

ARRIVI

PARTENZEprenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Belleair LZ282 14.30 16.00 dal 27/03/2010 L - - - V - -

Belleair LZ282 08.00 09.30 dal 27/03/2010 - - - - V - -

Tirana (TIA)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Belleair LZ281 12.20 13.50 dal 27/03/2010 L - - - - - -

Belleair LZ281 10.00 11.20 dal 27/03/2010 - - - - V - -

ARRIVI

PARTENZEprenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Air Transat TS641 12.45 17.00 dal 09/06/2011al 13/10/2011 - - - G - - -

Toronto (YYZ)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Air Transat TS641 20.10 11.00 dal 08/06/2011al 12/10/2011 - - M - - - -

ARRIVI

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR982 08.35 12.00 dal 01/11/2010al 25/03/2011 L - - - V - -

Ryanair FR982 15.25 18.50 dal 05/01/2010al 23/03/2011 - - M - - - D

Ryanair FR982 17.50 21.15 dal 27/03/2011al 28/10/2011 L - M G V - D

ARRIVI

PARTENZE

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

AlitaliaAZ1242AF3705BT5572

08.55 10.05 dal 31/10/2010al 27/10/2011 L M M G V S -

AlitaliaAZ1242AF3705BT5572

09.20 10.30 dal 28/03/2011al 05/06/2011 L M M G V S -

AlitaliaAZ1242AF3705BT5572

09.20 10.30 dal 11/06/2011al 07/08/2011 L M M G V S D

Milano (LIN)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

AlitaliaAZ1241AF3702BT5581

20.05 21.15 dal 31/10/2010al 26/03/2011 L M M G V - D

AlitaliaAZ1241AF3702BT5581

20.05 21.15 dal 27/03/2011al 05/06/2011 L M M G V - D

AlitaliaAZ1241AF3702BT5581

20.05 21.15 dal 11/06/2011al 07/08/2011 L M M G V S D

ARRIVI

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5013 10.55 12.20 dal 28/03/2011al 28/10/2011 L - - - V - -

PARTENZETrapani (TPS)

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorni

Ryanair FR5014 12.45 12.20 dal 28/03/2011al 28/10/2011 L - - - V - -

ARRIVI

AbruzzoMAGAZINE 61Marzo / Aprile 2011

prenotazioni compagnia volo n° partenza arrivo periodo giorniTravel Service QS105 15.00 16.30 dal 26/04/2011

al 26/04/2011 - M - - - - -

Travel Service QS105 15.10 16.40 dal 05/01/2010

al 23/03/2011 - - - G - - D

Travel Service QS105 12.50 14.20 dal 20/07/2011

al 07/07/2011 - - M - - - -

ARRIVI

Pescara

Milano

Francoforte

Barcellona

BruxellesEindhoven

Parigi

Cagliari

Londra

Oslo

Tirana

Toronto

Trapani

Bergamo

Page 62: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

MARKETING TERRITORIALE

Dino Di Vincenzo

LO SVILUPPO INDUSTRIALE PASSA DALL’INTERPORTO D’ABRUZZOLa struttura di 960.000 metri quadrati dedicata allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto è pronta, da questa estate, alla piena operatività. Mosè Renzi, direttore generale, illustra caratteristiche e servizi in un’ottica completamente green transport solution

AbruzzoMAGAZINE62

Quando iniziamo l’intervi-sta ha appena concluso un appuntamento con

dei potenziali clienti cinesi, ve-nuti a visionare l’infrastruttura. Mosè Renzi è il direttore generale dell’Interporto d’Abruzzo e dal suo ufficio è visibile una buona porzione dell’intera area che sor-ge a Manoppello Stazione e che, fra qualche mese, sarà perfino accessibile attraverso un casel-lo dedicato sulla A25. «La totale operatività inizierà nella prossi-ma estate - esordisce, mentre ci invita a guardare al di fuori

della finestra per testare l’avan-zamento dei lavori - mancano solo alcune fasi per il definitivo completamento». Sono passati ben ventidue anni da quando le Camere di Commercio di Chieti e Pescara diedero vita alla società per azioni Interporto Val Pescara, oggi presieduta dall’imprendito-re Dino Di Vincenzo. A questa si è poi affiancata l’altra business unit, Intermodale srl. «La causa della dilatazione dei tempi - spe-cifica Renzi - è da ricercare nell’e-spletamento di una serie di iter tecnico-burocratici impegnativi e

tortuosi. Un lasso da interpreta-re positivamente perché alla fine ha permesso di creare un valido esempio di public private partner-ship, con un progetto di finanza in cui sono intervenuti i privati che, da gestori del si-stema interportuale, hanno ammodernato il progetto, renden-dolo funzionale alle esigenze della logi-stica moderna e globalizzata». I magazzini general purpose sono, ad esempio, realizzati nel rispetto

di alti standard qualitativi con una maglia strutturale molto ampia (12x24) un’adeguata altezza sot-totrave (11 metri) e con il dop-

pio fronte di ribalte. Criteri adottati anche per i piazzali con stalli per il rimessaggio dei mezzi pesanti e per i due yard che servono il terminal ferroviario. La palazzina spedizio-nieri è dedicata a quel-

le realtà in grado di fornire servizi ad alto valore aggiunto: broker assicurativi, spedizionieri, socie-

DALLA COCA-COLA ALL’INTERPORTOLe sue origini sono emiliane, ma è cresciuto in Abruzzo. Nel curriculum formativo di Renzi una laurea in Scienze Politi-che, mentre la prima importante esperienza professionale è in Coca-Cola. Nell’azienda della bevanda più conosciuta del mondo brucia presto le tappe fino a diventare logistic specialist. Nel 2002 avviene il passaggio in Conad Adriatico, con il ruolo di logistic manager. L’anno successivo approda in Fas come direttore logistica & vendite. Oggi, a 39 anni, è direttore generale dell’Interporto d’Abruzzo e tra i con-siglieri di Federmanager-Adiam Abruzzo e Molise. Sposato e padre, tra le sue passioni ci sono il basket e l’equitazione.

Marzo / Aprile 2011

di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

Mosè Renzi

Page 63: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE 63

MARKETING TERRITORIALE

TOTALE INTERPORTOSUPERFICI RACCORDITotale(mq)

Coperta(mq)

Scoperta(mq)

Raccordi(Q)

959.000 88.500 480.000 1

AREA LOGISTICASUPERFICI VOLUMITotale(mq)

Uff./Servizi(mq)

Magazzini(mq)

Magazzini(mc)

312.000 10.750 86.500 820.000

tà di hardware e software capaci di fornire prodotti di warehouse management system piuttosto che di transport management sy-stem. Servizi di ristoro, bancari, postali, sale convegni e ulteriori postazioni lavorative trovano in-fine collocazione all’interno del centro direzionale. L’Interporto è una best practice nazionale anche a livello tecnologico, con un sistema di controllo accessi e uno di video-sorveglianza digi-talizzata, con visual security, che rileva ogni tipo di spostamento creando una gestione attiva, con l’invio di messaggi di warning. Tecniche d’avanguardia destinate

ad evolversi ulteriormente grazie alla partenership con la UIRNet, che proprio all’interno del siste-ma interportuale ha creato una società territoriale che erogherà servizi di sistema in tutto il centro Italia. «Questa - conclude il diret-tore - è, per posizione strategica e caratteristiche, un’opera che fa guadagnare competitività al mon-do dell’industria. Rappresenta un punto di forza per il territorio e di attrattività per nuovi insediamen-ti. Occorre, però, reingegnerizza-re i processi organizzativi delle aziende, cambiare la modalità di trasporto passando da quella stradale a quella intermodale».

AREA INTERMODALESUPERFICI

Totale(mq)

Uffici(mq)

Lungh.binari(m)

Binari(Q)

71.000 400 680 4

I provider logistici sono i principali fruitori di tutti i servizi dell’Interporto d’Abruzzo

MODERNITÀ ED EFFICIENZA IN LINEA CON GLI STANDARD INTERNAZIONALI

L’infrastruttura trova insediamento nell’area del sistema urbano Chieti-Pescara. Questa rappresenta il polo principale delle attività di interscambio e commercializzazione della regione

I piazzali con stalli per il rimessaggio dei mezzi pesanti

Marzo / Aprile 2011

Page 64: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE64

INNOVAZIONE

Marzo / Aprile 2011

La rete di innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico

Si chiama Technoval-ley e già nel nome racchiude mission

e obiettivi: favorire l’inno-vazione del prodotto e del processo di produzione, con l’integrazione di sistemi e di strumenti disponibili e da acquisire per accresce-re il ruolo industriale della provincia di Chieti e della Val di Sangro. Promossa da Cisi Service, società di servizi del Consorzio Cisi (Consorzio italiano subfor-nitura industriale), questa è una struttura situata nel cuore della Val di Sangro, in lo-calità Castel di Septe, a tre chilometri dal casello dell’autostrada A14. Un’area già promotrice di iniziative innovative, ricono-sciute come validi motori dello sviluppo: il Campus Automotive (Iam) e il progetto Costa dei Trabocchi (Progetto Via Verde). All’interno di Technovalley sono attual-

mente ospitate imprese, enti e associazioni in grado di offrire servi-zi e competenze che spaziano dalla logistica all’assistenza ammini-

Da fine 2010 è attivo il polo Technovalley in Val di Sangro: un’opportunità per le imprese e per l’intero territorio, un importante punto di raccordo tra il nord e il sud d’Italia

di Maurizio O. Delfino

La provincia di Chieti occupa oltre25 mila addetti con un fatturato

di circa 7,8 miliardi di euro.

La Val di Sangro è tra leprime 4 zone industriali d’Italia.

AL TOP DEL SISTEMA INDUSTRIALE

strativa, commerciale e legale, inseriti an-che con un ausilio scientifico/progettuale. «Il modello concreto di polo tecnologico - spiega Mario Ranieri, amministratore de-legato di Cisi Service - nasce dalla costante necessità per il territorio di disporre di un luogo fisico in cui confrontarsi e amplia-re le proprie conoscenze, dove sviluppare progetti e dove apprendere quegli elementi innovativi che favoriscano la competitività sul mercato, ancor prima della fase proget-tuale». «Si apre una nuova era - aggiunge il presidente del comitato Piccola industria di Confindustria Chieti, Pietro Rosica, tra i promotori dell’iniziativa - quella dell’inno-

vazione, della ricerca, dello sviluppo tecno-logico sostenibile che possono diventare elementi concreti solo se appartengono a una rete e a un gruppo che aziona scam-bio e trasferimento». Nella fase iniziale, il principale obiettivo del polo tecnologico abruzzese sarà quello di contribuire a crea-re una rete di collaborazione che si estenda per tutta la costa adriatica, collegandosi ad altri importanti e già avviate iniziative, anche non vincolate al settore automotive, proprio al fine di favorirne il passaggio di esperienze. Si tenderà ad ampliare la co-municazione, il design industriale e le re-lazioni con il mondo accademico e della ricerca e, non ultimo, a realizzare una “So-cial Works Valley” con il chiaro obiettivo di entrare nel mondo della solidarietà e della sussidiarietà.

All’inaugurazione del polo tecnologico, avvenuta a fine 2010, hanno preso parte oltre 200 tra imprenditori e autorità. Il talk show è stato moderato dal giornalista pescarese Massimo Di Cintio

Esterno della struttura che sorge in Val di Sangro, località Castel di Septe

Nell’immagine Pietro Rosica, presidente del comitato Piccola industriadi Confindustria Chieti e tra i principalipromotori dell’iniziativa Technovalley

Page 65: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

REGIONE

La riforma dei consorziindustriali per competere

L’Abruzzo sta progressivamente ridise-gnando il proprio modello di sviluppo economico territoriale, muovendosi

con decisione verso una logica legata alle reti d’impresa e ai poli d’innovazione, in grado di favorire maggiormente la modernizzazione, la qualificazione e la competitività del siste-ma produttivo. Ed è in questo contesto che si inserisce la riforma della disciplina delle aree industriali, presentata a inizio febbraio dalla Regione Abruzzo. Il testo della riforma, predisposto su iniziativa del vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Alfre-do Castiglione, prevede il superamento dei consorzi industriali esistenti, ritenuti non più adeguati ai tempi, e la loro fusione in un unico ente pubblico economico demandato a fornire servizi qualificati alle imprese. Il sog-getto unico opererà nei comprensori tramite le strutture organizzative presenti. Le attuali sedi dei consorzi (sette) fungeranno quindi da sedi periferiche, contribuendo a predispor-re il territorio nella conseguente interazione con altri attori aggregati, quali reti d’impresa, poli di innovazione e cluster. «La riforma dei consorzi industriali rappresenta una svolta epocale - ha sottolineato il Vice presidente Castiglione - e allo stesso tempo necessaria. Gli attuali consorzi industriali abruzzesi mo-strano da tempo un disequilibrio strutturale e sono orientati verso un modello di gestio-

Il testo, predisposto dal vicepresidente e assessore regionale Alfredo Castiglione,punta al superamento dei consorzi e la loro fusione in un unico ente pubblico economico

di Roberto Di Gennaro

AbruzzoMAGAZINE 65Marzo / Aprile 2011

ne ormai superato. La creazione di un unico soggetto che accorpi gli attuali consorzi rap-presenta un passaggio inevitabile nell’ambito della nuova geografia industriale e del nuovo modello integrato di sviluppo economico del territorio che questa Regione sta via via de-finendo». Il testo della riforma pone quindi le fondamenta per una complessiva riorga-nizzazione, puntando maggiormente sul po-tenziamento e sull’ottimizzazione dei servizi (in particolare servizi essenziali, servizi per la sostenibilità ambientale e servizi innova-tivi) al fine di creare un contesto favorevole allo sviluppo e al consolidamento del tessuto industriale e produttivo. Le disposizioni pre-viste hanno l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta delle aree industriali, innalzare la capacità di innovazione e il livello di qualifi-cazione delle risorse umane, programmare e coordinare le attività di marketing, di attrazio-ne delle imprese e di erogazione dei servizi. Un altro punto significativo riguarda poi la di-sciplina delle aree produttive ecologicamen-te attrezzate (Apea), indirizzata a favorire la realizzazione di specifiche zone caratterizzate da una particolare qualità ambientale. In de-finitiva, regole semplici e competenze chiare per creare un clima idoneo alle imprese. «La legge di riforma - ha dichiarato Castiglione - va nella direzione dell’ottimizzazione dei ser-vizi. Non più finanziamenti a pioggia per mac-

PER LE PMI PRONTI 80 MILIONILa Regione Abruzzo è l’ottava regio-ne che ha previsto in bilancio più ri-sorse finanziarie in favore delle Pmi per innovazione, reti d’impresa e ac-cesso al credito. Il dato emerge da una graduatoria pubbli-cata dal Sole 24 ore. La dote finanziaria è di 80 milioni.

Alfredo Castiglione, vicepresidente

e assessore allo Sviluppo economi-

co della Regione Abruzzo

chinari e capannoni, ma una politica mirata e in grado di accrescere l’effettiva competitività del sistema industriale, per arrivare infine alla creazione di poli d’innovazione, reti d’impre-sa e cluster che saranno regolati da appositi atti normativi in via di approvazione». Con questa importante riforma si aggiunge per-tanto un ulteriore tassello al quadro delle ini-ziative e degli investimenti messi in atto negli ultimi mesi dall’amministrazione regionale, e dall’assessorato competente in particolare, allo scopo di ridefinire il nuovo assetto eco-nomico e industriale regionale e dare slancio al tessuto produttivo territoriale. Proprio “Il Sole 24 ore”, in un recente articolo relativo ai finanziamenti da destinarsi nel 2011 alle pic-cole e medie imprese, ha evidenziato l’ottavo posto dell’Abruzzo tra le regioni italiane, con complessivi ottanta milioni di euro messi a disposizione per processi di innovazione, reti d’impresa ed accesso al credito. Una dotazio-ne finanziaria analoga all’Emilia Romagna e prossima a quella della Regione Veneto.

Magazzino all’internodi un’azienda abruzzese

Page 66: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE Marzo / Aprile 201166

EVENTI

“La lunga e difficile unità del Paese Ita-lia. Momenti cruciali e protagonisti del nostro cammino”. È stato questo l’im-

pegnativo e vasto tema che il Rotary Club Pescara Nord ha voluto affrontare e portare all’attenzione della cittadinanza, in un mo-mento caratterizzato dalle tante iniziative per commemorare i centocinquanta anni. Il valo-re aggiunto dell’incontro è stato sicuramente rappresentato dalla presenza di uno dei più stimati storici contemporanei, il professore Nicola Tranfaglia, illustre docente di Storia dell’Europa all’Università di Torino e docen-te di Storia del Giornalismo all’Università

IL ROTARY PESCARA NORD RILEGGE L’UNITÀD’ITALIA CON IL PROFESSOR TRANFAGLIAAll’Auditorium Petruzzi la lectio magistralis del docente. Un evento fortemente voluto dal presidente del club, Manuela Cornelii, per proporre storia e cultura

Alla lectio magistralis è intervenuta una platea di adulti e giovani

L’intervento del professor Nicola Tranfaglia. Sullo sfondo il presidente Manuela Cornelii

Lumsa di Roma. Il merito di averlo ospitato all’inter-no dell’Auditorium Petruzzi di Pescara va, soprattutto, a Manuela Cornelii, presi-dente del club. Ad intro-durre la lectio magistralis di Tranfaglia, l’intervento dell’avvocato Carmine Cio-fani, socio del Rotary, ma anche presidente dell’as-sociazione “Numerozero”, che da anni si impegna, a Pescara, per sollecitare l’attenzione alla cultura, elemento primario dell’anima, dello spirito e dell’intelligenza. E il pubblico, composto da adulti e moltissimi giovani, ha dimostra-to di apprezzare molto l’evento. Una platea stimolata, quasi inorgoglita, scossa nell’ani-mo dalle parole di Tranfaglia: «Abbiamo una grande Carta costituzionale, non scordiamo-

lo mai. Una Carta che ancora oggi è tra le più straordinarie e avanzate di tutta Europa e del mondo. È il simbolo per eccellenza della nostra unità, un elemento di assoluta attua-lità e, per questo, difficilmente sostituibile, nonostante il tentativo di altre culture e le minacce di separatismo».Carmine CiofaniManuela Cornelii

A fine incontro è stato consegnato un piccolo volume con il ricordo di uno dei momenti più dram-matici vissuti dal nostro Paese: la firma dell’armistizio ed il conseguente capovolgimento di fronte del 1943. Le riflessioni di Nino Tritapepe, all’epoca diciannovenne al-lievo ufficiale, il suo ritorno a Pescara e le sensazioni provate nel trovarsi di fronte ad una città desolatamente

vuota. Un omaggio del Ro-tary Club Pescara Nord allo “zio Nino”, scomparso due anni fa, tenace promotore della costituzione di questo Club, pensato per dare continuità all’attività dei giovani del Rotaract del Rotary Pescara Ovest.

LA MEMORIA

Pasquale Tritapepe

di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

Page 67: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE 55

EVENTI

Totalconsult organizza, in collabo-razione con l’Aifos (Associazione italiana formatori sulla sicurezza) e

con il Cnai (Coordinamento nazionale as-sociazioni imprenditori), in data 26 marzo alle ore 09.00, presso l’Auditorium Petruzzi di Pescara, un convegno per di-battere la tematica della sicurezza per l’azienda ai sensi del D.Lgs 231/2001 e dei collegati disposti del Testo Unico sulla Sicurezza. «Il convegno - sottolinea Rober-to Ardizzi, amministratore unico di Totalconsult - è rivolto ad im-prenditori, aziende, consulenti e associa-zioni, e fornisce un’occasione d’approfon-dimento sul significato, sulle differenze e stato dell’arte di reati “esimenti”, modelli di gestione e certificazione del Sistema gestione sicurezza (Sgs), secondo quanto previsto dal D.lgs 81/2008 e s.m.i.». Con il D.Lgs. 231/01, il legislatore ha introdotto

IL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001 COME STRUMENTO DI DIFESA PER L’IMPRENDITOREIl 26 marzo, a Pescara, il convegno organizzato da Totalconsult, società di servizi reali integrati alle imprese, con la preziosa collaborazione di Aifos e Cnaidi Maurizio O. Delfino

Marzo / Aprile 2011

Roberto Ardizzi

un regime di responsabilità diretta a cari-co dell’impresa per alcuni reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’impre-sa stessa. Con l’entrata in vigore della L. 123/07, tra i reati contemplati dal D.Lgs. 231/01 sono stati inseriti l’omicidio colposo

(art. 589 c.p.) e le lesioni colpose gravi o gravissime (art. 590 c.p.), commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro. Il coinvolgimento dell’im-presa, dovuto ad un reato cagio-nato da persone che a vario titolo

operano nella stessa, può avere notevoli conseguenze, non solo in termini di sanzio-ni (pecuniarie e interdittive), ma anche sulla sua immagine. Secondo quanto disposto dal D.Lgs. 231/01, la responsabilità azien-dale è però evitabile e non punibile se viene provato che: è stato adottato ed attuato un modello di organizzazione e gestione ido-

neo a prevenire il reato che si è verificato; è stato costituito un organismo di vigilanza con il compito di vigilare sul funzionamento del modello adottato; il reato è stato com-messo da un soggetto che ha eluso fraudo-lentemente il modello di organizzazione e gestione. La responsabilità che può essere contestata alle imprese è una responsabili-tà diretta che trova origine nella mancanza di idonei controlli gestionali. Per tutti i reati ricompresi nel decreto, e quindi anche per i reati in materia di sicurezza e salute nei luo-ghi di lavoro, in aggiunta alle responsabilità individuali del soggetto che ha commesso l’illecito, sono previste sanzioni interdittive e pecuniarie per l’impresa.

Page 68: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE68

Una foto di Parete prima della prigionia

27 GennaioGIORNOMEMORIA

della

Comune di Montesilvano - ore 18.30Il Giorno della Memoria in AbruzzoErmando PareteEx sottufficiale della Guardia di FinanzaSuperstite del Campo di sterminio nazista di DachauShalom HazanRabbino e direttore Centro Ebraico di Monteverde - Chabad LubavitchVicepresidente della Fondazione Parete Bratspis ShalomNiccolò RinaldiEurodeputato e autore del libro “Piccola anatomia di un genocidio - Auschwitz e oltre”Attilio Di MattiaConsigliere Provinciale di PescaraVicepresidente della Fondazione Parete Bratspis ShalomPasquale CordomaSindaco di Montesilvano

ModeraPietro LambertiniGiornalista de IL CENTRO

SalutiVittorio CatonePresidente del Consiglio Comunale di MontesilvanoGiorgio De LucaPresidente del Consiglio Provinciale di Pescara

Presentazione ed esposizione quadri della pittrice Mira Cancelli

EVENTI

È forte la commozione e il ricordo all’in-terno della sala del Comune di Monte-silvano. Le parole di Ermando Parete,

ex sottoufficiale della Guardia di Finanza, superstite del campo di sterminio nazista di Dachau, sono dirette e crude. Si emoziona ancora nel ricordare la tragica esperienza vissuta durante la Seconda Guerra Mondia-le. Sono ferite che porta dentro, che lo tor-mentano ancora oggi, ma nel contempo lo spronano a diffondere la sua storia alle nuo-ve generazioni. E le forte emozioni, vive nel suo animo, si trasmettono al pubblico che, numeroso, è intervenuto per testimoniare che queste cose non possono essere dimen-ticate. Il merito dell’organizzazione di questo evento va alla Fondazione Parete Bratspis Shalom, in una delle sue prime “uscite” pubbliche, rappresentata dai vicepresidenti Attilio Di Mattia e Shalom Hazan. Proprio

Di Mattia, conosciuto per il suo impegno come consigliere della Provincia di Pescara, sottolinea: «La nostra fondazione nasce per combattere ogni forma di razzismo e antisemitismo, per tutelare i diritti civili. Sono con-vinto che lo strumento per farlo sia la conoscenza. Se vediamo nel nostro quartiere una perso-na che viene malmenata, come è possibile che si decida di tirare dritto? Se, però, si conosce quella persona, anche se si sono trascorsi appena dieci minuti con lei o se solo si conosce qualcosa della sua fami-glia, allora il nostro comportamento sarà di-verso». «È necessario tenere alta la guardia - aggiunge Shalom Hazan, rabbino e diretto-re del Centro ebraico di Monteverde (Roma) - perché il germe dell’odio può tornare».

«Ho vissuto ogni giorno come fosse l’ultimo, All’alba una domanda: resterò vivo fino a sera? Quando mi fucileran-no morirò gridando “viva la Guardia di Finanza, viva l’Italia”. I forni crema-tori erano accesi sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro, per bruciare i corpi. I nazisti ci guardava-no in bocca per vedere se c’erano denti d’oro, facevano esperimenti scientifici

su di noi. Personalmente mi hanno sottoposto alla prova dell’ibernazione, per testare il grado di resistenza dei soldati al mare gelido del nord».

La locandina

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L’ABRUZZESE ERMANDO PARETE RACCONTA L'INCUBO DEL CAMPO DI STERMINIO NAZISTALa Fondazione Parete Bratspis Shalom ha organizzato,in occasione del Giorno della Memoria, il convegnocon l'ex finanziere sopravvissuto a Dachau...

L’UOMO NUMERO 142192

Ermando Parete,ex sottoufficiale della Guardia di Finanza e padre del direttoredi Abruzzo Magazine

di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

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EVENTI

La sala gremita del Comune di Montesilvano. Una platea numerosa venuta ad ascoltare la testimonianza di Parete

Rivolgendosi alla platea invita a riflettere: «Perché secondo voi i dieci comandamenti sono stati scritti su due tavole? Per essere letti sia in verticale, come siamo abituati, che in orizzontale. Così il primo, “Io sono il Si-gnore Dio tuo”, corrisponde al quinto, “Non uccidere”, un precetto che accomuna qualsi-asi religione, ogni dottrina. “Non uccidere”, dettato dalla razionalità può avere delle ecce-zioni, ma quando è un comandamento di Dio è perentorio». A prendere la parola prima dell’intervento di Parete, l’eurodeputato Nic-colò Rinaldi, autore del libro “Anatomia di un genocidio”: «Se oggi l’Europa esiste è per-ché è figlia di quell’orrore. È stata una reazio-ne degli stati e dei popoli per evitare che ciò accadesse di nuovo. Tutto il continente par-tecipò a quello sterminio, solo la Danimarca escogitò qualcosa. Il re si mise la stella gialla di David e invitò tutta la popolazione a fare lo stesso. Così i tedeschi non seppero chi prendere. Il resto d’Europa ebbe invece una silente accettazione delle leggi razziali, dei

soprusi che gli ebrei subirono perdendo il lavoro, diritti, facoltà, spingendoli a una nuo-va ghettizzazione. Nelle università i docenti di origine ebraica perdevano il posto e altri subentravano senza dir nulla. Nessun dibat-tito, senza dimostranze, nulla». Quello che forse non ci fu allora, è nato in un secondo momento anche grazie alle testimonianze di uomini coraggiosi, come il nostro corregio-nale Parete, nativo di Abbateggio (Pescara): «Nel 1942 mi arruolai in Finanza e inviato a combattere in territorio slavo. L’Italia capito-lò e decisi di tornare a casa, ma venni cattu-rato dai nazisti e deportato a Dachau. Persi la mia identità, diventando l’uomo numero 142192, subendo atrocità inimmaginabili da parte dei tedeschi. Riuscii a resistere e, infine, venni liberato dalle truppe alleate. Da Dachau feci ritorno al mio paese in Abruzzo: impiegai 36 giorni, arrivando a pesare poco più venti chili. Sono stato un miracolato e da allora decisi di tramandare ai giovani questa mia esperienza».

GLI IN

TERVEN

TI

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Shalom Hazan, rabbino, direttore del Cen-tro ebraico di Monteverde (Roma) e vice-presidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom. «Bisogna tenere alta la guardia perché il geme dell’odio può tornare».

Attilio Di Mattia, consigliere provinciale di Pescara con l’Italia dei Valori e, anche lui, vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom. «Razzismo e antisemiti-smo vanno combattuti con la conoscenza».

Niccolò Rinaldi, eurodeputato e autore del libro “Anatomia di un genocidio - Auschwitz e oltre”. «Se l’Unione Europea esiste è figlia di quell’orrore, una reazione degli stati e dei popoli».

LA CULTURA, STRUMENTO PER NON DIMENTICARE

Mira Cancelli

L’evento di Montesilvano, in occasione della Giornata della Me-moria, ha visto in programma anche momenti artistici per contribuire a non dimenticare l’incredibile orrore dell’olocausto. Sono stati esposti i quadri della pittrice Mira Cancelli, nota per aver rappresentato in colori il diario di Anna Frank, Primo Levi e la bambina di Sarajevo. Un tema, quello dello Shoah, che ricorre nei suoi dipinti da oltre quaranta anni. La serata si è poi conclusa con uno straordinario concerto “klezmer”. Sul palco Giovanni Ciaffarini, Ubaldo Di Gregorio, Nicola Russo e la cantante Luisa Torrese, che ha interpretato in lingua yiddish origi-nale. Carlo Castorani e Maria Rosaria D’Orazio hanno letto brani simbolici.

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In alto lo stand di Ali d’Oro di Giovanni Di Giosia, da tre generazioni impegnata nella miglior tradizione pasticcera. Sopra lo spazio di Diedi Group che ha presentato “1000piedi”

L’ABRUZZO NELLE FIERE

Dal Pitti Uomo al Sigep di Rimini, la Bit e il Macefdi Milano e i molti appuntamenti internazionali

Essere in fieraè importante

I primi mesi dell’anno sono, di consue-to, mesi importanti in cui si conden-

sano molti eventi fieristici di rilievo. Fa piacere scoprire che le aziende abruzzesi continuano a considerare questi ap-puntamenti come strategici, in grado di sviluppare nuovi rapporti di lavoro. In questo numero raccontiamo l’esperienza delle sedici realtà presenti al Pitti Uomo, dove si ritrova la moda internazionale; delle numerose realtà regionali interve-nute al Sigep di Rimini, il grande show mondiale dl dolciario artigianale, per poi fare un salto negli Stati Uniti, per il Fancy

di Andrea Beato

La moda uomo internazionale parte da Firenze e le abruzzesi ci sono

Il Pitti Immagine Uomo n. 79 si è chiuso confermando ampiamente

l’alta qualità delle presenze dei com-pratori, soprattutto quelli provenienti dai nuovi mercati. I dati sull’affluenza finale hanno fatto registrare un au-mento significativo dei buyer esteri (a quota +9%), provenienti da un centi-naio di Peasi. La cifra complessiva dei visitatori si è attestata, più o meno, sugli stessi livelli della scorsa edizione: circa 23.100 i compratori, di cui oltre 7.700 esteri, per un totale che va oltre i 30.000 visitatori. Anche la presenza dei compratori italiani è stata valutata molto positivamente dalle aziende, nonostante il lieve calo. Occorre infatti considerare che il commercio italiano, soprattutto il piccolo dettaglio, anche

Quest’anno l’edizione numero 79 del Pitti ha fatto registrare un aumento significativo dei buyer esteri, soprattutto di quelli provenienti dai Paesi emergenti. Nella foto in alto a sinistra lo spazio di Ferrante, sopra quello di Dolce Punta e qui a destra l’allestimento di Dnm-Brand

nel corso del 2010, ha visto ridursi notevolmente il numero dei punti ven-dita, mentre i nostri consumi interni, come tutti sanno, sono ancora piutto-sto deboli. All’evento hanno parteci-pato anche sedici realtà della nostra regione. A fiera conclusa abbiamo contattato alcuni rappresentanti per tracciare un bilancio di questa edizio-ne. Tra gli altri sono stati intervistati Aureliano Paolini (Chiribiri), Emiliano Ferrante (Amedeo Ferrante), Marco del Bufalo (Reign), Massimo Gallinari

Food Show di San Francisco e per il Namm Show di Los Angeles. La nostra carrellata continua con la Borsa italiana del turismo e il Macef, Salone internazionale della casa, a Milano. Vi portiamo infine a scoprire alcune fiere di nicchia che, comunque, richiamano migliaia e migliaia di visitatori ad ogni edizione: il Carpitaly, dedicata al carp fishing (pesca della carpa), il Compo-tec di Carrara, dedicata all’industria del materiale composito, e il Motor bike expo, per tutti gli appassionati delle due ruote.

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L’ABRUZZO NELLE FIERE

A Rimini va in scena il grande show mondiale del dolciario artigianale

A sinistra un’immagine dello spazioGlobal Packaging di Marco Tuccella. Accantol’ampio spazio espositivo di Frigomeccanica,con esposte tutte le ultimissime novità 2011

Nella foto lo stand Faber al Sigep,azienda specializzata in arredi sedie e tavoli

Nonostante la crisi anche la presenza dei compratori italiani è stata valutata positivamente dalle aziende. Un numero che, in totale, ha raggiunto la quota di 15.300. Nelle immagini qui sotto lo stand di Reing e Maglificio Gran Sasso

Al Pitti si è percepita voglia di ripartire. C’è stata grande qualità e contenuti di ricerca nelle collezioni e negli allestimenti. In alto due particolari della proposta UmbertoVallati. Sopra lo stand Rodrigo

(Dnm-Brand), Pietro Felice (Dolcepunta), Biagio Bocchetti (Ro-drigo), Carlo Di Ste-fano (Maglificio Gran Sasso), Carlo Ferretti (Santo Sfefano Cra-vatte), Umberto Val-lati (V-Trading e A.b. Kost). Tutte le loro testimonianze han-no avuto come punto in comune una chiara chiave di lettura: al Pitti Uomo si è percepito ottimismo e voglia di ripartire. C’è stata grandissima qualità e contenuti di ricerca nelle collezioni e negli allestimenti. L’attenzione della stampa e dei buyer internazionali è stata catturata. Ai partecipanti è stata data la possibilità di essere presenti sulla piattaforma digitale E-Pitti, dove poter continuare a presentare le colle-zioni nel mondo virtuale.

Cinque giorni, da sabato 22 a mercoledì 26 gennaio, dedicati

alla trentaduesima edizione di Sigep, Salone internazionale della gelateria, pasticceria e pianificazione artigianale. La manifestazione ha richiamato più di centomila operatori professionali, per quello che è il salone più importante al mondo dedicato al dolciario artigiana-le. Presenti anche oltre diciassettemila visitatori stranieri, da cento Paesi. «Il Sigep 2011 ha rispettato e superato le attese - ha commentato Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera. Per mesi abbiamo lavorato all’ulteriore sviluppo di un salone così strategi-

co per noi e per tutto il sistema del dolciario artigianale, prima firmando accordi pluriennali con le associazioni di riferimento e poi moltiplicando gli investimenti sul fronte dell’internazio-nalizzazione. La totale soddisfazione delle imprese è il risultato che più di ogni altro ha coronato il nostro impegno. La partecipazione degli operatori è stata contraddistinta da un elevato profilo qualitativo e internazio-nale e tutto ciò è il frutto di un gioco di squadra». Nei padiglioni occupati dall’area espositiva sono intervenute anche quattordici aziende abruzzesi. Realtà che hanno portato a Rimini

importanti novità. Come la Ali d’Oro di Giovanni Di Giosia che ha presen-tato i miniconi per gelali “Palì”, dai diversi colori, adatti per i più piccoli; o come Frigomeccanica, specializza-ta nella produzione di arredamento per bar e banchi frigo, che al Sigep ha mostrato le novità 2011, caratte-rizzate da un elegante design ed alta tecnologia. Infine Diedi Group, rap-presentata da Daniele De Cristofaro, ha puntato su “1000piedi”, strutture modulari che sintetizzano un nuovo concetto d’arredo.

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L’ABRUZZO NELLE FIERE

La Regione Abruzzo quest’anno non era

presente alla Borsa in-ternazionale del turismo che, come di consueto, si tiene a Milano a febbraio. L’assessorato al Turismo ha deciso di puntare su di-verse iniziative. Nonostan-te ciò, all’appuntamento c’era tanto Abruzzo, rap-presentato dalle moltis-sime attività presenti nel settore. Su tutte Cerrano Tour, giovane e dinamica società guidata da Cristian Tobia e Gianluca Di Santo, che si occupa della gestione e locazione di immobili, villaggi, residence e hotel per finalità turi-stiche. Le location dei soggiorni riguardano, soprattutto, le caratte-ristiche località balneari di Pineto, Silvi e Roseto degli Abruzzo. Da alcuni anni, Cerrano si occupa di tour operating nelle regioni del sud Italia, territori dove opera grazie ad un’accurata selezione delle strutture presenti. «La presenza alla Bit - ha affermato Tobia - ci ha permesso di conosce-re operatori interessanti».

Qui si mangiaabruzzese

San Francisco è, per tradizione, città aperta e innovativa ed è stata la sede del

Winter Fancy Food Show tenuto a gennaio. Si tratta della più grande esposizione di specialità alimentari della “west coast”, con ottantamila diverse specialità, tra cibi e be-vande, tutte riunite sotto il tetto del Mosco-ne Center. Più di milletrecento espositori per diciasettimila partecipanti. E per l’Abruzzo era presente una numerosa schiera di azien-de: Tenuta I Fauri, Azienda Agricola Nicola Di Sipio, Cantina Tollo, Cinquina Industria Alimentare, i pastifici Delverde, Cocco e De Cecco, William Di Carlo con i suoi confetti e Marcafè. Un’occasione per far ulteriormente conoscere agli americani i sapori e le eccel-lenze del nostro Abruzzo.

Al Macef, Salone internazionale della casa di Milano, erano diverse le realtà abruz-

zesi. A distinguersi Minù Design. Il giovane brand reinterpreta l’oggetto del quotidiano in casa. Complementi e accessori di design esclusivamente made in Italy, nati dall’intui-zione di Manuela Cinalli, amministratore di Sidercolor, e del designer Giampietro Preziosa. Manuela, 28 anni e laureato alla Bocconi, ha già maturato importanti esperienze all’estero, che ha saputo reinterpre-tare proiettandole nella dimensione della produzione industriale e investendo energie in Minù, il marchio che da nuova vita all’abitare.

Il marchio Minù Designal Macef di Milano

A sinistra lo stand dell’Azienda Agricola Nicola Di Sipio. Sotto gli spazi di Di Carlo e Cantina Tollo

Locandina del Macef

Lo stand Minù Design con il porta ombrelli “Lello”,con inserto interno per poggiare anche ombrelli piccoli

L’ingresso dello stand Italia al Winter Fancy Food Show di San Francisco tenuto a metà gennaio

Cerrano Tour protagonista della Bit di Milano

Centomila le presenze per questa edizionedella Bit. Un appuntamento che si conferma di livello

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Il gruppo abruzzese Atr ha preso parte al Compotec 2011, di Carra-ra, presentando Leonardo, una bicicletta da competizione dal telaio

concepito e realizzato completamente in fibra di carbonio presso gli stabilimenti di Colonnella (Teramo). Questo rappresenta per Atr il primo accesso diretto al mercato europeo della bici, nonostante, già in passato, abbia lavorato in questo ambito realizzando strutture conto terzi. A Car-rara era presente anche Slc k300, la minivettura, già molto conosciuta, frutto del più antico amore dell’azienda per il mondo dei motori.

L’appuntamento è quello riservato agli appassionati di una disciplina di nicchia,

il carp fishing, ovvero la pesca della carpa. Ogni anno si ritrovano a Gonzaga (Mantova) in migliaia, per scoprire tutte le novità del settore. Padiglioni e padiglioni dedicati a boiles (esche), canne e articoli più disparati, per soddisfare le particolari esigenze di ogni pescatore. Tra le aziende leader in questo campo troviamo la Best One Productions, con sede a Spoltore (Pescara), specializzata nella commercializ-zazione e produzione di attrezzature dedicate a questa disciplina. La realtà abruzzese era presente con uno stand dedicato, all’interno della struttura principale della fiera.

Leonardo by Atral Compotec di Carrara

Proel a Los Angeles per il Namm

Proel, azienda di Sant’Omero (Teramo), leader in-discussa nella progettazione, produzione e com-

mercializzazione di sistemi audio-video e lighting destinati al mondo dello spettacolo e degli eventi, nonché al settore dell’installazione, anche quest’anno ha partecipato al Namm Show tenuto a metà gennaio in California. In questa edizione la manifestazione si è confermata un’ottima vetrina, soprattutto per incontrarsi con le società dei brand internazionali distribuiti in Italia e con i partner, alla presenza del presidente del gruppo Proel, Fabrizio Sorbi.

Lo stand della Proel all’interno del Namm Show tenuto, anche quest’anno, in California

Particolari di Leonardo, la bicicletta realizzata in fibra di carbonio da Atr Group, azienda abruzzese che ha sede a Colonella. Il prodotto è stato presentato nel corso del Compotec 2011

I modelli prodotti dall’azienda con sede in Val di Sangro (Chieti), che offre al mercato degli appassionati delle due ruote una vasta gamma di parti speciali e accessori per moto. Metrakit è un marchio di Gabriele Scalzi, amministratore Rossocromo

Best Oneal Carpitaly 2011

Lo stand Best One presen-te all’interno del Carpitaly, la fiera dedicata al carp fishing

Metrakit protagonista del Motor Bike Expo

L’area esterna del Motor Bike Expo di Verona dove gliaspiranti piloti sono saliti in sella ad una Metrakit MiniGp 50Sp

Numerosi aspiranti piloti hanno partecipa-to alle selezioni, a Verona, nell’area ester-

na del Motor Bike Expo, per salire in sella ad una Metrakit MiniGp 50Sp. Mancava in Italia un progetto capace di rilanciare l’attività gio-vanile motoclistica in ambito racing. Ora i pic-coli piloti potranno entrare nella prestigiosa Minigp School. Un vivaio fortemente voluto da Metrakit, società con sede in Val di Sangro, che offre al mercato degli appassionati una vasta gamma di parti speciali e accessori per moto. In più, produce moto da 50cc che saranno date in gestione ai promettenti piloti. La Minigp School gode del supporto del Civ e della Federazione, che ne hanno riconosciuto il valore e ne seguono, da vicino, le sei gare del campionato in programma.

L’ABRUZZO NELLE FIERE

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Nel caffèNel gelato

“Digestivo”

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del Mediterraneo), il foro di incontro istitu-zionale ed economico tenutosi in occasione dei Giochi di “Pescara 2009”, che ha visto la presenza di numerose delegazioni este-re, e poi con tutta una serie di iniziative ad esso collegate, si sono poste le basi per la costruzione di una stabile rete di relazioni e per favorire le opportunità all’estero delle aziende abruzzesi. Quest’anno, come pro-grammato, si svolgerà la seconda edizione di Forumed. Proprio a seguito dell’espe-rienza di Forumed, l’Abruzzo ha iniziato a stipulare una serie di rilevanti accordi con specifici Paesi e territori, soprattutto situati nell’area dei Balcani (Federazione di Bosnia-Erzegovina, Albania, Montenegro, Serbia), al fine di favorire progetti e programmi utili allo sviluppo dei rispettivi sistemi impren-ditoriali e produttivi. Alla luce degli ottimi rapporti venutisi a creare in particolare con la città di Mostar, la Regione Abruzzo ha partecipato lo scorso aprile alla tredicesima Fiera internazionale di Mostar, con l’obietti-vo di valorizzare le potenzialità commerciali delle imprese abruzzesi. La presenza dell’i-stituzione regionale nella città bosniaca si è recentemente rinnovata in occasione della manifestazione “Timbro del Corriere della Sera”, evento in cui sono state premiate una serie di personalità nazionali ed inter-nazionali che si sono distinte nei settori della cultura, dello sport, della musica e dell’economia. Infine, tra le varie iniziative messe in campo dalla Regione Abruzzo ne-gli ultimi mesi, specifica attenzione è stata riservata ai percorsi di formazione integra-ta per aziende e giovani, con la predispo-sizione di diverse attività formative legate all’internazionalizzazione. In questo ambito, meritano sicuramente una menzione le due edizioni dei Focus sul Mediterraneo.

Spinta all'internazionalizzazione, una necessitá per tuttiQuesto speciale è dedicato ad un tema molto sentito dal mondo imprenditoriale.Sguardo sull’impegno della Regione Abruzzo e su alcune particolari case history aziendali

La Regione Abruzzo ha elaborato e messo in atto negli ultimi anni un intenso programma strategico

nell’ambito delle attività relative all’inter-nazionalizzazione e alla promozione inter-nazionale. Le iniziative hanno riguardato primariamente la realizzazione di missioni istituzionali ed economiche (incoming e outgoing), la predisposizione di una serie di attività di formazione e di progetti speciali e lo sviluppo di azioni rivolte specificatamen-te verso l’area mercato del Mediterraneo. Riepiloghiamo, sinteticamente, alcuni delle principali attività svolte o in corso di svol-gimento. Tra i progetti realizzati nei mesi scorsi, si distingue certamente la partecipa-zione della Regione all’Esposizione univer-sale di Shanghai, con un’affluenza record di oltre 70 milioni di visitatori. Lo spazio espositivo abruzzese, allestito nel periodo di settembre 2010 all’interno dei settemi-la metri quadrati del Padiglione Italia, ha consentito di promuovere il territorio, far

conoscere il know how locale e favorire l’attrazione di potenziali investimenti. Il re-cente incontro, ad inizio febbraio, con una delegazione di amministratori e imprendi-tori russi porta avanti, invece, le attività del progetto interregionale ‘’Sviluppo del Made in Italy in vista delle olimpiadi invernali di Sochi 2014’’, che vede la Regione Abruzzo capofila, insieme a Ice (Istituto commer-cio estero) e Regione Lombardia, Regione Marche e Regione Veneto, con l’obiettivo di promuovere le aziende italiane nei vari set-tori collegati alla realizzazione ed organizza-zione dei prossimi Giochi Olimpici Invernali in Russia. Un’area mercato, poi, su cui la Regione sta puntando molto a livello strate-gico da almeno due anni, sia per ragioni di vicinanza geografica e culturale che per le prospettive di crescita, è certamente quella del Mediterraneo. Sin dalla realizzazione del grande evento Forumed (Forum biennale

SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE

di Roberto Di Gennaro

OBIETTIVO AUSTRALIA PER 48 ABRUZZESI

AbruzzoMAGAZINE 75Marzo / Aprile 2011

“Australia: il quadro economico e le opportunità d’affari”. È questo il titolo dell’interessante incontro svolto, a febbra-io, nella Camera di Commercio di Pescara, al quale hanno partecipato quarantotto aziende abruzzesi di diversi settori merceologici. Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo economico, da quasi venti anni l’Australia registra tassi di crescita economica sopra la media delle economie avanzate, evitando

in questo modo la recessione. Con una popolazione che è un terzo di quella italiana e un territorio che è venti volte più esteso, presenta un Pil del valore pro-capite notevolmente superiore. Il nostro Paese è all’undicesima posizione tra i fornitori. Il saldo della bilancia commer-ciale Australia/Italia è a noi favorevole.

L’incontro, nella Cciaa di Pescara, sulle opportunità di internazionalizzazione verso l’Australia

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AbruzzoMAGAZINE76

Uno, nessuno, 1 miliardo e 250 milioniEsclusivo reportage da Shanghai dove il nostro inviato ha incontrato personaggi, istituzioni e storie nella nazione che segnerà le sorti del ventunesimo secolo

Se il compito del cronista era scovare e rintracciare i legami e le relazioni fra l’Abruzzo e la città capofila di que-

sta “rivoluzione” epocale, che è il boom eco-nomico cinese, la scoperta ha dello straordi-nario: perché l’uomo che ha concretamente avviato e attuato la bonifica dei territori fra Shanghai e Nanchino, nel 1600, era un in-gegnere appartenente al ramo abruzzese di una antichissima e nobile famiglia che affonda, senza perderle, le proprie radici nell’alto medioevo. Si tratta di Sabatino de Ursis, “convocato” in Cina nel 1607 nien-te meno che da Matteo Ricci che, ormai al cuore della sua missione e della sua opera in Oriente, ebbe a richiedere menti eccelse e uomini di massimo valore, adatti a sfide ai limiti dell’umano. Gli uomini al top delle “skills” e delle capacità, si direbbe oggi, e de Ursis era uno di questi. Allievo dei maestri

all’assoluta avanguardia, al tempo, nell’in-gegneria idraulica e meccanica, che erano gli svizzeri, e che dal Collegio Romano, dove si trovava, ancora piuttosto giovane, si mise personalmente all’opera per bonifica-re quei terreni che oggi, 400 anni più tardi, accolgono l’insediamento di quelle migliaia e migliaia di aziende che rappresentano uno dei motori dell’ormai prossima prima eco-nomia del mondo. Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai, è un discendente della famiglia di de Ursis e per quelle curiose trame del destino dal 2005 si è trovato a ripercorrere le stesse strade ed anzi ad animarle di quelle iniziati-ve ed eventi che permettono agli italiani di essere considerati «gli arbitri assoluti dell’e-leganza, individui geniali per definizione e tuttavia», aggiunge con molta cautela l’alto funzionario “i cinesi conoscono bene anche

a cura del nostro inviato a Shanghai Maurizio O. Delfino

L’inviato Maurizio Delfino con Claudio D’Agostino,avvocato e vicepresidente della Camera di commercio italiana in Cina e socio del locale studio Dla Piper

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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE

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l’altra faccia della medaglia dell’italianità”, e quindi una certa attitudine a cambiare le carte in tavola, le intenzioni, i programmi…Un limite che viene stigmatizzato allo stesso modo da Claudio D’Agostino, vicepresiden-te della Camera di Commercio italiana in Cina e avvocato, che lamenta, da un osser-vatorio a dir poco superprivilegiato questo nostro «fare un po’ le cose a caso, investire poche risorse, scarsa programmazione e poi il cambiare idea». Sembra di trovarci in piazza Duomo, per i modi e l’accento smac-catamente milanese di D’Agostino, che pure parla e scrive cinese avendo intuito tutto 15 anni fa dopo la laurea, e che riceve una chiamata e racconta di quest’azienda italia-na, nota a livello nazionale, che pochi anni fa non credendo appieno nella Cina ha co-stituito una società italocinese, diventata poi solo cinese e senza più soci italiani, col ri-sultato che nel frattempo in Italia il marchio è fallito, qui si contano 36 punti vendita. «In Cina c’è tutto», incalza l’avvocato «buone infrastrutture, tensione all’efficienza ed an-che molti luoghi comuni, come quello della grande corruzione, va smitizzato» spiega

chi vive e lavora sul posto da 15 anni «per-ché non mi pare che vi sia qui una maggior propensione all’inganno che nel resto del mondo». Raccontando così anche il caso di una grande azienda che intimidita dall’idea dello sbarco in Cina, si è lasciata truffare nel più banale dei modi da un italiano se-dicente esperto di luoghi e prassi. «Il libro della Cina di 15 anni fa è già storia antica», ci dice D’Agostino mostrandoci, per strada, le tabelle di un’agenzia immobiliare. «Oggi gli annunci che prima erano in inglese sono solo in cinese, e sono quelli delle case mul-timilionarie. Per ritrovare l’annuncio in in-glese dobbiamo scendere al target medio». Questa la base e il sottofondo della realtà che si incontra e che si respira ovunque: una città, una società, un’economia e una realtà in moto, in crescita, in ordinata inces-sante progressione verticale e orizzontale. «400 milioni di nuovi consumatori nei pros-simi 10 anni», ricordava Cristiano Fagioli a Pescara nell’interessantissimo (e disertato) seminario organizzato da Enrico Rotolo in Confindustria (cfr Abruzzo Magazine n.1). Ordinata perché per trovarci in una città da 23 milioni di abitanti (censiti), la sensazione è quella di una netta pro-pensione all’equilibrio, a governare i processi. Si nota nei costumi, in uno stile occidentale abbracciato senza forzatura, senza contrasto e senza opposizione al passato e alla propria cultura. Si evidenzia nell’organizzazione della viabilità urbana, alla ottima integrazione fra autobus, una metropolitana formidabile e taxi (che rila-sciano lo scontrino e che si

pagano a chilometro e non a tem-po, così che i costi del traffico non gravano sul lavoro); nella velocità con cui è stato imposto e viene at-tuato l’obbligo di motore elettrico su qualunque scooter ed assimila-ti. Si vede anche nel rapporto fra le aree modernissime della città e quelle più vecchie, simili nella cura e nella pulizia, nel lunghissimo ma non stressato orario di lavoro quotidiano, aree che si integrano svolgendo ciascuna la propria fun-zione ma nella stessa prospettiva: la crescita. Questa sì incredibile, quasi inspiegabile, come ricorda Paolo Sabbatini quando «nel 1985 c’era un solo albergo occidentale

e sembrava di stare sulla luna». Cosa che ci racconta anche Francesco Bovara che in questa storia si è letteralmente catapultato meno di un anno fa abbracciando la corag-giosa e lungimirante sfida di Arcadia (cfr Abruzzo Magazine n.1), l’azienda di Corro-poli che ha deciso di tentare l’ingresso nel mercato con il più grande potenziale del mondo. «Non è facile per un’azienda della nostra dimensione» sottolinea spesso, mo-strandoci il palazzo in cui un noto marchio francese ha realizzato la sagoma di una va-ligia grande quasi 10 piani. «Ma grazie alla caparbietà dei f.lli Tondi, alla qualità di un prodotto molto curato, e ad alcune scelte intelligenti, come la collocazione dei primi negozi in una città più piccola, la percezio-ne è quella di un possibile successo, pur in un contesto con le sue tante peculiarità culturali», ci spiega raccontando la diffe-rente fisionomia e funzione che svolgono le fiere da queste parti, così come l’approccio investigativo dei potenziali clienti, la neces-sità di provare il proprio peso e le proprie capacità. Differenze e peculiarità di cui te-

ner conto ma che non vale quasi la pena cercare a tutti i costi di capire

secondo la nostra mentalità. «Qui non funziona la logica

aristotelica cartesiana», riflet-te Paolo Sabbatini, sollecitato a dare linee guida o idee di

sintesi sulla Cina «perché il procedimento è come il loro linguaggio, cioè giustapposizione di idee concetto». Per cui una piccolissima sfumatu-ra, oppure la diversa

Scorcio di Pudong con il particolare del World Financial Center, il più alto edificio in Cina, terzo al mondo

Shanghai è un mix tra tradizione e innovazione. A grattacielidal design rivoluzionario, si alternano costruzioni antiche

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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE

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AAA CERCASI BAMBINI PER FESTA COMPLEANNOCronaca e storie di italiani in Oriente…

«Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà» disse una volta Napoleone. E quale che sia l’accento più veritiero, se quello di Claudio D’Agostino, che demi-stifica molti luoghi comuni, molte sugge-stioni, che propone uno sguardo non in-genuo ma semplificato e scevro da miti, oppure quello di Sabbatini che invece evidenzia l’irriducibilità a sistema dell’u-niverso Cina, ma ciò che intuì il con-dottiero corso rimbomba, guardandosi attorno e ascoltando i racconti di chi qui si è messo in gioco. «Nove mesi fa Shen-yang, dove stiamo aprendo i primi nego-zi, era un cantiere, oggi è una metropoli ambiziosa di 7 milioni di abitanti» rac-conta stupendosene ancora, Francesco Bovara, che con Giulia Sum, cinese e con un importante trascorso lavorativo in Ita-lia, guidano la doppia sfida della piccola Arcadia, che vuole portare le sue raffinate borse nel mercato più difficile e promet-tente contro i ciclopi della moda mondia-le. «Quando sono arrivato qui nel 2002» incalza Paolo Santinelli della Necta, che

si è avvalsa del giovane bergamasco per introdurre il caffè nell’orizzonte dei cinesi, storici consumatori di thè, «gli occidentali per strada si salutavano, e si rimaneva sen-za parole vedendo in estate milioni e milio-ni di persone, intere famiglie, dormire per strada sui loro materassi per scongiurare un po’ di caldo». Cosa ben lontana dalle moderne strategie di politica industriale, ad ascoltare un altro giovane manager, Ales-sandro Asperti, della Santoni Macchinari, che da qualche anno produce macchine per l’industria tessile per clienti solo cinesi e che scherza sul federalismo pratico qui già molto in voga: «l’idea vincente è stata scegliere un distretto amministrativo peri-ferico ancora poco sviluppato che oggi, ri-conosciuto il nostro ruolo, accingendoci a comprare il terreno per il nuovo stabilimen-to, ci offre un’altra grossa fetta di terreno gratis, così che possiamo persino pensare a qualche investimento speculativo e a con-centrarci per l’ingresso nella borsa cinese» ricorda il giovane bresciano, che racconta anche del rapporto corretto con gli operai,

ZOOM STORIE

delle 40 ore settimanali e degli straordinari pagati. «Bisogna stare qui» taglia corto il bergamasco, Luca Buttarelli, dello storico Cotonificio Albini, in visita occasionale al responsabile per l’estero del gruppo, Enrico De Pieri, che raccontano delle difficoltà del tessile, dei margini ridottissimi, della pas-sione come ultima arma di combattimen-to, del proprio orgoglio (che serve anche a concludere contratti) di produrre le camice interamente a Bergamo, utilizzando materia prima raffinata, come il cotone dei terreni in Egitto di proprietà dell’azienda. Proprio De Pieri però, trevigiano di origine, brescia-no di adozione, da anni ormai in giro peren-ne per il mondo, ci ricorda anche i sacrifici e il contraltare di queste avventure, come la necessità, che esterna ai commensali, di reperire bambini fra i 5 e gli 8 anni, di qualunque nazionalità, per la festicciola di compleanno da organizzare per la figlia che lo raggiungerà, non potendo calendarizzare rientri in Italia molto facilmente. Un compi-to che Abruzzo Magazine potrebbe assolve-re egregiamente…

Nella foto Francesco Bovara e Giulia Sum, gli artefici sul campo dell’avventura di Arcadia, l’azienda di moda di Corropoli, specializzata nella produzione di borse, che sfida i giganti dei marchi mondiali. In Cina la realtà abruzzese ha già inaugurato diversi negozi monomarca

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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE

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consecuzione dei segni o delle parole, pro-ietta il senso in direzioni lontanissime. Da questo deriva una certa inflessibilità che è speculare all’instabilità della realtà e all’im-prevedibilità delle sue combinazioni per cui «per esempio nei rapporti commerciali il contratto in sé e per sé è carta straccia, è la decisione quello che conta» ci avverte Sabbatini. Che ha esperienze internazionali di lungo corso e che mai come in questo caso segnala più che l’impossibilità, l’inuti-lità a tentare un quadro ordinato. «In Cina il primo giorno si scrive un romanzo, dopo un mese articoli e trattati, ma dopo un anno non si scrive più nulla» diceva David Bona-via, corrispondente del South China Mor-ning Post e forse il più esperto e autorevole osservatore occidentale di quei luoghi. Per cui forse l’unico atteggiamento sensato è un po’ di avventura, come quella di France-sco Bovara che dopo pochi giorni dal suo arrivo, senza conoscere la città, né la lingua, ha comprato un motorino e ha cominciato a perdersi per ritrovarsi, «dovevo entrare in contatto con i luoghi, ridurre le paure e le mediazioni» ci racconta «così ho comincia-to a entrare in rapporto diretto con la città, con il suo ritmo incessante ma non freneti-co, con la sua dimensione pazzesca eppure recuperabile». La Cina, antichissima come il suo linguaggio di simboli, modernissima come un nuovo occidente, incomprensibile come le sue bacchette per mangiare…

Gli Istituti Italiani di Cultura sono or-ganismi pubblici, dipendenti funzio-

nalmente dal Ministero degli Esteri, area di promozione culturale, che affiancano l’attività diplomatica e consolare classi-ca, con finalità di promozione, diffusio-ne e conoscenza della cultura italiana in tutte le sue forme. Naturalmente per un Paese come l’Italia, che dello stile, l’e-leganza, l’immagine e il buon gusto, fà un vero e proprio brand, nonché la leva principale del marketing nazionale, il ruolo e l’attività dell’Istituto può definirsi fondamentale. A Shanghai in 5 anni sono stati proposti oltre 1300 eventi a tutto campo, arte, musica, moda, letteratura, artigianato, cinema, tutto con le difficoltà comunque presenti dove «di regola all’i-nizio tutto è proibito» ci ricorda il diret-tore, che spiega come possano servire pratiche lunghissime per cose semplici.

CULTURA IMMAGINE ECONOMIA IL RUOLO E LO SCOPO FONDAMENTALEDEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA ALL'ESTERO

Come nel caso recente dei documen-ti necessari per autorizzare un “lettore universitario”: i documenti sono 47, l’ul-timo dei quali, da parte dell’Università che accoglie il lettore, presupporrebbe la sua presenza, impossibile senza aver completato l’iter burocratico. Quindi una specie di enigma senza soluzione. Ma nulla spaventa Paolo Sabbatini, origina-rio della vicina Sant’Elpidio, per 27 anni funzionario delle Nazioni Unite in tutto il mondo, il più giovane funzionario nella storia dell’Onu, da 5 anni a Shanghai, dopo essersi rimesso in gioco profes-sionalmente proprio nel luogo dove 4 secoli prima un antenato illustre (e non per questo più illustre dei tanti evidenti in un grande e bellissimo albero genea-logico appeso alla parete) aveva, si può dire in senso letterale, spianato le strade della Cina.

Nella foto un momento dell’intervista del nostro inviato. Maurizio Delfino, a Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, consigliere per le Arti del Municipio di Shanghai, consigliere speciale dell’Accademia del Teatro della metropoli cinese, ed esperto per l’Opera Italiana al Gran Teatro di Shanghai. Nella scatto accanto lo staff dell’Istituto Italiano di Cultura, sezione di Shanghai

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AbruzzoMAGAZINE

LA TEMPESTA ECOLOGICA PRONTA A CONQUISTARE

GLI INGLESI

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ZOOM TECNOSERVICE / ECO STORM

Tecno Service in crescitaI progetti dell’azienda pescarese specializzata nel settore delle energie alternative,soprattutto fotovoltaico: una sede rinnovata, assunzioni e una nuova immaginedi Andrea Beato

Nonostante la riduzione degli incentivi statali e i possibili scenari futuri del settore ancora fortemente incerti, il 2011 è partito nel migliore dei modi per Tecno Service. La re-

altà pescarese, impegnata nelle energie rinnovabili e guidata dai giovanissimi Patrizio Camplone, Ivan Bellucca e Valentina Motolese, ha portato a termine, nel solo periodo di gennaio/feb-braio, ben ventidue installazioni. E in cantiere ci sono una serie di nuovi progetti che porteranno ad un ulteriore rafforzamento. Molto è già stato fatto. In primis la sede, totalmente rinnovata ed estesa a 350 mq., con uffici, sale riunioni, aree relax e showroom prodotti. A questo si aggiunge un piano di nuove assunzioni che ha già portato a incrementare la già numerosa squadra, con l’innesto di un ingegnere e due operai, più una figura totalmente dedicata all’amministrazione; infine l’investimento nella comunicazione, con una campagna pubblicitaria affidata alla Publievolution dei fratelli

D’Angiolella, per rinnovare il marchio e tutta l’immagine coordinata dell’azienda.

LA PAROLA AGLI ESPERTI

Responsabile tecnico di Tecno Service: «Il cliente deve tenere in considerazione la sto-ricità e la serietà della ditta che propone l’im-pianto fotovoltaico».

Responsabile dei corsi di formazione Tecno Service: «La preparazione e la conoscenza delle tematiche sono un elemento essenziale per gli operatori».

Matteo Facenna

Da aprile a dicembre 2010 il mercato inglese del fotovol-taico è esploso, con una cre-scita vertiginosa del 1500%. Un trend inimmaginabile, un incremento che va collegato ai forti incentivi statali entrati in vigore nel Paese della regina. Cogliendo questa opportu-nità, Eco Storm, società legata a Tecno Servi-ce e di cui sono amministratori Matteo Facenna ed Elisabetta Ser-sante, ha deciso di entrare nel mercato d’oltremanica. L’o-biettivo è quello di aprire, al più presto, una sede operativa a Londra per la distribuzione dei prodotti e la formazione per installatori e ingegneri del settore. Il marchio scelto, con cui è in essere un rapporto da esclusivista, è Iats, azienda spagnola leader nella produ-

zione di moduli. Il pannello che verrà proposto ai sudditi di sua maestà avrà la corni-ce dal design Tecno Service. Un contributo che lo renderà esteticamente più gradevole, andando a mettere un pizzi-co di buon made in Italy, in questo caso tutto abruzzese.

«Abbiamo a lun-go monitorato il contesto di riferimento e le abitudini dei con-sumatori - com-menta Facenna. In Inghilterra si è molto più attenti

al discorso dell’eco-sosteni-bilità e dell’abbattimento delle emissioni di anidride carbo-nica, piuttosto che ad una questione puramente econo-mica, legata al prezzo, come avviene in Italia. Per il mo-mento abbiamo stimato una distribuzione di 400 kilowatt al mese a partire dal 2011».

Da sinistra Ivan Bellucca, Valenti-na Motolese e Patrizio Camplone.Sopra alcuni degli impianti fotovol-taici realizzati da Tecno Service.

Lorenzo Giovannini

Monica De Luca

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AbruzzoMAGAZINE 81

L'eccellenza di IcobitL’azienda abruzzese offre soluzioni liquidi impermeabilizzanti, prodotti distribuiti in tuttaItalia e anche in molti Paesi dell’estero grazie ad una rete commerciale capillare

Program produce e di-stribuisce, in Italia e all’estero, soluzioni

liquide impermeabilizzanti, proponendole con il marchio Icobit: un brand che, da oltre trenta anni, ne contraddistin-gue l’offerta di mercato. L’a-zienda, la cui sede si trova nel-la zona industriale Salvaiezzi, a Chieti Scalo, ha sempre profuso un largo impegno nei processi di implementazione e qualificazione dell’organizzazione commer-ciale. «Consapevoli - dice Danilo Buccella, direttore commerciale - che promuovere e proporre soluzioni impermeabilizzanti in modo corretto ed efficace può essere attivi-tà estremamente delicata, abbiamo affian-cato ai nostri uomini presenti sul territorio (solo in Italia più di cinquanta agenti) un gruppo di lavoro con delle competenze spiccatamente tecniche. L’obiettivo è quel-lo di dare supporto coadiuvando la distri-buzione nelle fasi di conoscenza e di propo-sizione al loro mercato di riferimento delle

di Andrea Beato

Danilo BuccellaDirettore commerciale

Due dei prodotti a marchio Icobit. Icoper e Icoper-hp rappresentano una rivoluzione nel settore di riferimento

Stand Icobitin un appuntamento internazionale

nostre soluzioni. Abbiamo poi organizzato dei calendari di at-tività che prevedono info point dimostrativi presso le strutture delle rivendite e degli info im-prese, a cui diamo un taglio molto più selettivo ed appro-fondito per la formazione e la specializzazione all’uso delle nostre soluzioni. La volontà è

creare una macro strategia che possa esse-re perseguita sull’intero territorio naziona-le, nel tentativo di dare omogeneità alla po-litica commerciale: è chiaro che le diversità fra le singole aree vengono tenute in debita considerazione e, viste come un’opportuni-tà, determinano delle specifiche modalità operative». Anche grazie a questi accorgi-

menti Program ha chiuso il 2010 con die-ci milioni di fatturato, con un organico di trentatre dipendenti. «Buoni risultati - com-menta ancora Buccella - considerando che, a livello generale, gli ultimi anni sono stati estremamente difficili e complicati da gesti-re. I volumi hanno subito contrazioni, il cre-dito è diventata una variabile molto delicata da gestire, la distribuzione ha attraversato una fase di incertezze. Il nostro approccio è stato mirato a qualificare e arricchire il nostro assortimento prodotti e a potenziare l’intero canale distributivo».

IL BRASILE NEL PRESENTE E NEL FUTURO DI PROGRAM

Andrea AgrelliExport manager

Alcuni degli ultimi interventi realizzati da Program nei Caraibi e in Sud America: le copertura del Mi-nistero delle Telecomunicazioni a Cuba e quella per un sambodromo in Brasile, nella città di Sao Paolo

Negli anni l’interesse di Program, oltre che per il contesto nazionale, è cresciu-to verso l’export. Sono stati aperti nuovi mercati in molti Paesi del mondo: soprat-tutto Sud America e area caraibica, climi caldi e assolati che esaltano le prestazioni dei prodotti Icobit. Il

Brasile rappresenta, in que-sta ottica, il vero punto di ri-ferimento per l’azienda. «Lì - sottolinea Andrea Agrelli, export manager di Program - abbiamo effettuato diversi interventi e vogliamo con-

tinuare a investire in questa nazione che si appresta a vivere un quadriennio d’oro con l’organizzazione dei Mondiali 2014 e delle Olimpiadi 2016. Eventi che porteran-

no un’ulteriore crescita e sviluppo, nuove opportunità di business da saper coglie-re». Oltre al Brasile ci sono poi Panama e Messico, Repubblica Dominicana, Cuba, Venezuela, ma anche Spagna, Francia,

Nord Africa, Iran e Afghanistan. L’attività internazionale di Pro-gram viene sviluppata anche attraverso la partecipazione ed eventi fieristici di livello, con stand dedicati: il Feicon Batimat di Sao Paulo, il Batimat di Parigi e il Construmat di Barcellona. «Sono appuntamenti fonda-

mentali - conclude Agrelli - che ci permet-tono di instaurare e consolidare rapporti con importatori e tecnici che operano nel nostro settore di riferimento».

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ZOOM PROGRAM / ICOBIT

SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE

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AbruzzoMAGAZINE82

Fanì investe in MoldaviaIl gruppo con sede a Silvi ha recentemente avviato un percorso di internazionalizzazioneche lo sta portando verso l’Est Europa, dopo passate e positive esperienze nel Nord Africa

La società Fanì Vincenzo & C., gruppo con sede a Silvi (Teramo) che riuni-sce l’apporto di conoscenze e capa-

cità di otto imprese di famiglia con oltre 40 anni di esperienza nel settore dell’ingegneria integrata, ha recentemente avviato un per-corso di internazionalizzazione che la sta portando verso la Repubblica di Moldova, espandendo così il raggio delle proprie at-tività riguardanti la gestione e la fornitura di servizi integrati e multi-settoriali. I ser-vizi offerti dalla società abruzzese coprono tutti gli ambiti relativi alle nuove costruzio-ni e alle ristrutturazioni (movimento terra, trasporti, pavimentazione, smaltimento e riciclaggio detriti, urbanizzazioni, demolizio-ni), con una particolare attenzione al settore della progettazione e realizzazione di opere

Il gruppo Fanì si era già aper-to al processo di internazio-nalizzazione verso la fine del 2008, come naturale evoluzio-ne rispetto agli investimenti effettuati in nuove tecnologie e macchinari d’avanguardia e alla costante formazione del-le risorse umane, e stimolato anche dal difficile periodo di congiuntura economica che si è venuto a determinare a se-guito dell’esplosione della bol-

di Roberto Di Gennaro

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ZOOM GRUPPO FANÌ

edili pubbliche e private di qualsiasi genere (strutture civili, industriali, turistiche, com-merciali, prefabbricate) eseguite in proprio o tramite appalti. Contraddistinto dal lavo-ro e dall’esperienza di personale esperto e qualificato, il gruppo è continuamente cre-sciuto confrontandosi con nuove realtà pro-fessionali. Ora, forte del proprio bagaglio pluri-decennale di esperienze e know-how, è pronto a cogliere le molteplici opportu-nità di business presenti nel mercato mol-davo. La Repubblica di Moldova sta infatti portando avanti un intenso programma di

sviluppo nell’ambito delle costruzioni e del-le infrastrutture. Recentemente, inoltre, si è assistito ad un’evoluzione della presenza imprenditoriale italiana in tale Paese, con l’affermarsi di joint venture o contratti con produttori locali per la fornitura di softwa-re, l’assemblaggio di parti meccaniche o di beni strumentali, materiali ed attrezzature per l’edilizia civile ed industriale. «La neces-sità primaria è quella di internazionalizzare il business - ha affermato l’amministratore Unico, Vincenzo Fanì - e per farlo bisogna crederci affrontando anche sacrifici, delu-sioni, inutili attese e piccoli insuccessi. È fondamentale farsi conoscere, aumentare la visibilità e conquistare nuovi spazi sui mer-cati esteri, e per riuscirci dobbiamo essere presenti nell’attuale contesto globalizzato».

la speculativa americana. I primi Paesi oggetto di interesse, scelti anche per la vicinanza geografica, sono stati inizialmente quelli del Maghreb (Libia, Tunisia, Alge-ria). Tuttavia, a causa dell’insta-bilità sociale nell’area, in atto da diversi mesi, questa soluzione è passata progressivamente in se-condo piano. La società ha quindi concentrato la propria attenzione verso l’Europa orientale, e il mer-cato moldavo in particolare, rite-

nendo questa destinazione mag-giormente adeguata alle proprie caratteristiche aziendali. La Fanì Vincenzo & C. ha intrapreso da tempo un percorso di qualità me-diante l’istituzione, l’applicazione ed il mantenimento attivo dello standard internazionale Uni En Iso 9000, finalizzato ad ottenere uno strumento di gestione atto ad assicura-re, in maniera sistematica e continuativa, le prestazioni

INGEGNERIA INTEGRATA OLTRE CONFINE: LA CHIAVE DEL SUCCESSO

qualitative dell’azienda nei con-fronti dei mercati di riferimen-to. Tale condotta ha portato la società a conseguire, la certi-ficazione di qualità aziendale secondo lo standard interna-zionale Iso 9001:2008.

Gli interventi Fanì si sono concentrati in Nord Africa e adesso Est Europa

Vincenzo Fanì, amministra-

tore unico dell’omonimo

gruppo

SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE

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AbruzzoMAGAZINE 83

Puccioni, born to fertilizeInnovazione e diversificazione per l’azienda con origini toscane, giunta alla quintagenerazione e pronta a nuove sfide. Su tutte quella della crescente internazionalizzazione

Una realtà imprenditoriale arrivata alla quinta generazione che affonda le sue radici nel lontano 1888. Più di

centoventi anni di storia, una storia iniziata in Toscana e proseguita in Abruzzo. Oggi alla guida ci sono Cesare Puccioni, presi-dente che da pochissimo è stato designato anche al vertice di Federchimica nazionale, e suo figlio Mario, amministratore delegato. Il core business è da sempre incentrato sui fertilizzanti. Un mercato divenuto, nel tem-po, sempre più articolato, al quale l’azienda ha saputo adeguarsi offrendo agli utilizza-tori una serie di prodotti tecnici, efficienti e intelligenti per soddisfare le esigenze di nutrizione delle diverse colture. «Anche in periodi non certo semplici - commenta il presidente - abbiamo continuato a investi-re e la nostra proposta si è arricchita con i biostimolanti, i microelementi ed integra-tori fogliari, perché siamo convinti di dover fornire risposte globali alle richieste specifi-che degli agricoltori». E il marchio Puccio-ni si è così diffuso in tutto il mondo, con la mission che si è andata ad ampliare fino ad abbracciare aspetti etico-sociali: è stato infatti stimato che se oggi si fermasse, nel mondo, la produzione di fertilizzanti, nel

di Andrea Beato

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ZOOM PUCCIONI

CRESCONOLE ESPORTAZIONI

Nella foto Cesare Puccioni, presidente dell’omonima azienda e da pochissimo nominatoal vertice di Federchimica nazionale. Un importante risultato per lui e per l’Abruzzo intero

La sede Puccioni a Vasto

Mario Puccioni

giro di due mesi morirebbero due miliardi di persone, circa il 30% della popolazione (fonte: International Fertilizer Association). «Le superfici coltivabili - sottolinea l’ad Mario Puccioni - sono per la maggior parte già utilizzati, ma gli abitanti della Terra cre-scono e con loro aumentano i bisogni. Le economie emergenti si sviluppano con ritmi del 5, 6% annuo. Cinesi, indiani, brasiliani vogliono mangiare di più e meglio, con più calorie, e per produrre in quantità maggiori non ci sono alternative, bisogna affidarsi a coltivazioni razionali che sfruttano al meglio le soluzioni che il mondo industriale e la tec-nologia offrono». L’impegno di Puccioni è anche rivolto al rispetto dell’ambiente. Per la sede vastese, che sorge in contrada Osca, è stata già ottenuta l’autorizzazione per re-alizzare un allestimento fotovoltaico della potenza di 1 mW; in più, in Regione, è stata presentata domanda per la creazione di un impianto a biomasse che andrebbe ad az-zerare tutto il fabbisogno elettrico e termico dello stabilimento. «Con queste premesse - conclude Mario Puccioni - continueremo a produrre fertilizzanti anche in futuro, con tutta la passione, la professionalità e l’abilità imprenditoriale di cui siamo capaci».

Fino al 2001 l’azienda si era concen-trata sulla potenzialità del solo mercato interno. Quella che era nata come una scommessa è oggi, invece, diventato un elemento fondamentale, che incide con una quota del 35% sul fatturato com-plessivo (40 milioni di euro nell’ulti-mo anno). Nel 2010 è stato organiz-zata la prima convention radunando i diversi distributori che si sono potuti

scambiare esperienze diverse sul cam-po e informarsi direttamente sui nuovi prodotti. Attualmente Puccioni esporta in 53 nazioni dei cinque continenti e in ognuna di queste è presente un impor-tatore esclusivo: Kenya, Ghana, Zim-bawe, Tanzania, Colombia, Cuba, Co-sta Rica, Ecuador, la penisola balcanica, Russia, Cina, Pakistan sono solo alcuni dei Paesi più interessanti. «Stiamo per aprire due nuovi mercati - ci anticipa Mario Puccioni - Etiopia e Angola; è in fase di definizione un importante pro-getto per costituire negli Stati Uniti una società da noi controllata e gestita. L’e-vento però epocale per la nostra attività imprenditoriale si verificherà ad aprile, ripetendosi poi a maggio, quando dal porto di Vasto partirà un’intera nave di fertilizzanti con destinazione Uruguay».

I fertilizzanti Puccioni utilizzati in Africa

SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE

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AbruzzoMAGAZINE84

I pantaloni capolavoroF.g. 1936 del gruppo Caucci, con sede in Val Vibrata, offre l’alta sartorialità italiana nella produzione di pantaloni. Capi di qualità, con l’esclusività del brand di punta Re-Hashdi Andrea Sisti

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ZOOM F.G. 1936 / RE-HASH

F.g. 1936 è una società appartenente al gruppo Caucci che vanta un’e-sperienza trentennale nel settore

dell’abbigliamento. L’azienda si pone nella cerchia dei principali produttori di pantaloni d’alta sartorialità italiana. La dedizione al lavoro è il codice d’ingresso della sede abruzzese, che sorge in Val Vi-brata, dove grazie alla tenacia ed alla determinazione è stato possibile raggiungere l’eccel-lenza. F.g. 1936 nasce da un’i-dea ben definita, come dichiara l’ammini-stratore unico e titolare, Maurizio Caucci: «Il nostro progetto di produrre solo panta-loni “Made in Italia” è il plus valore dell’a-zienda». La mission si pone come obietti-vo primario quello di garantire un capo di qualità, perfetto per stile, che sappia esse-re sintesi di creatività e ricerca, tecnolo-gia e cura artigianale, di valori e tradizio-ne italiana. Brand di punta di F.g. 1936 è Re-Hash, il marchio uomo-donna nato nel

Maurizio Caucci

RE-HASH GUARDA AGLI STATI UNITI

La distribuzione del marchio Re-Hash si sviluppa capillarmente sia a livello nazio-nale che estero, dove, attraverso l’inter-mediazione di agenzie di distribuzione qualificate, l’azienda è già presente nel mercato russo, svizzero e perfino giap-ponese. L’obiettivo di penetrazione finale è l’intero mercato europeo ed è imminen-te l’apertura verso canali di distribuzione americani, dato che gli Stati Uniti sono da sempre considerati la patria del jeans.

L’impegno dell’azienda sarà quello di articolare in maniera appropriata l’ar-chitettura dei canali distributivi, ge-stire ed incrementare le relazioni, in un’ottica di trade marketing; proporre

criteri ad hoc per misurare le perfor-mance di canale e, di conseguenza, ottimizzare tutte le scelte distributive.

Immagini dell’ultima campagna Re-Hash.Il marchio è presente, capillarmente, in tutta Italia

New York

Capi di qualità, stile perfetto, un mix tra creativitàe ricerca, tecnologia e cura artigianale made in Italy

2001, che ad oggi rappresenta il 40% del fatturato aziendale. Per la stagione prima-vera/estate 2010 è stato presentato al Pitti Bimbo il progetto Junior, che apre le porte

al processo di espansione an-che del segmento bambino, da 4 a 14 anni. La sartorialità è l’a-nima del mondo Re-Hash, che mira a trasformare i pantaloni da capo da lavoro a capolavoro. Ogni fase di lavorazione viene realizzata all’interno dell’azien-da: dall’ideazione e selezione di

tessuti pregiati, allo sviluppo dei prototipi, alla sapiente manifattura caratterizzata da elementi distintivi e raffinate finiture quali, impunture, bottoni ed inserti interamente cuciti a mano. «Ci occupiamo di tutto - specifica Maurizio Caucci - ottimizzando i costi dal momento in cui il pantalone viene progettato, nell’accurata scelta dei tessuti, nella confezione, fino alla realizzazione del capo e l’immissione sul mercato».

SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE

Page 85: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

Multicopia ServiceViale Benedetto Croce, 147 - Chieti Scalo - Tel. 0871 551111 - Fax 0871 560291 - email: [email protected]

• Sistemi digitali multifunzione a colori• Nuova serie image runner advance• Prima gamma al mondo ad utilizzare bioplastica ignifuga

R I V E N D I T O R E A U T O R I Z Z AT O

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L’ADVERTISING IN ABRUZZO

1. Congresso mondiale Fiba 2010

NON SOLO EVENTI

2. Sito web Invictus3. Logo per eventi e aziende4. Bimestrale della Fim5. Fim gala 2010

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OIKO SERVICE: DIETRO I PIÚ GRANDI EVENTI SPORTIVI INTERNAZIONALI CI SIAMO NOIL’agenzia abruzzese di Alfani, Vitale e d’Elci è fortemente specializzata nell’organizzazionee nella gestione di eventi mondiali. Guarda al locale con un know-how nel green marketing

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I più importanti eventi sportivi richiamano milioni di spettatori e appassionati. Die-tro i gesti tecnici ci sono organizzazioni

impeccabili, per garantire la perfetta riuscita delle kermesse. In questo campo si colloca il core business di Oiko Service. Una realtà abruzzese che nasce nel 2000 per iniziativa di Giancarlo Alfani, Giulio Vitale e Andrea d’Elci. Un’unione avvenuta grazie alla comu-ne passione musicale, poi trasferita anche in ambito professionale. «Inizialmente - ri-corda Alfani - ci siamo proposti come web agency. Come primo progetto abbiamo cu-rato il sito del dipartimento marketing della Federazione internazionale di pallacanestro, proiettandoci subito in una dimensione glo-bale. Da qui ci siamo mossi verso le rap-presentative mondiali di diverse discipline. Ancora oggi figurano nel nostro portfolio clienti, oltre la già citata Fiba (basket), la Fim (Federazione internazionale motociclismo), Fih (hockey), Fita (tirco con

di Andrea Beato

l’arco) e Uiaa (alpinismo e climbing). Dalla Rete siamo passati al design per finire, circa cinque anni fa, ad attuare una ridefinizione della nostra agenzia di comunicazione. Un nuovo posizionamento che ha puntato mol-to sulla gestione eventi». Subito, nel 2004, un importante banco di prova all’interno del-la manifestazione olimpica di Atene, curan-do l’organizzazione di un’esclusiva cena di gala; due anni più tardi il salto verso il Fiba World Championship in Giappone, la massi-ma competizione internazionale di pallaca-nestro. «I giocatori, i fan e i media - precisa Alfani - lo ricordano come “the best ever championship”, per il numero di record che sono stati infranti. Nel nostro piccolo abbia-mo contribuito con 5 container, 3.270 metri di pagine sponsor, 1.500 metri di pannelli stampati, 14 membri dello staff, 188.00 km di voli, 1.800 ore di lavoro. Nel 2010 l’espe-rienza si è ripetuta, questa volta in Turchia,

dove ci siamo occupati della realizzazione di tutte le grafiche, la gestione del brand degli sponsor e della logistica». In occasione del campionato si è anche tenuto il congresso mondiale della Fiba e Oiko ha provveduto all’allestimento dei 5.900 metri quadri degli spazi adibiti a meeting, eventi, collateral e cene di gala. Di particolare impatto la sce-nografia studiata per il palco: un grande palla di basket, per simboleggiare l’impor-tanza di questo sport. È, infine, datato lo scorso dicembre il Fim Gala. Sul red carpet del casinò di Estoril, in Portogallo, sono sfilate tutte le stelle, di ieri e di oggi, del motociclismo. «Sulla complessi-va fase progettuale e di realizza-zione dell’appuntamento c’era la nostra firma - conclude Alfani. Sei mesi di intenso lavoro per condensare e veicolare immagini ed emozioni».

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L’ADVERTISING IN ABRUZZO

I NUMERI DI ANNO DI FONDAZIONE: 2000

FATTURATO MEDIO ULTIMI 3 ANNI: 850.000 E

NUMERO DIPENDENTI: 7

COLLABORATORI E CONSULENTI: 22

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6. EuroBasket Women 20077. Sito collezione autunno inverno 2005/2006 Sixty8. Riunione Cijm Pescara 20099. Sito e advertising Markbass10. Sito e advertising Fas

Lo staff Oiko Service. Al centro il senese Andrea d’Elci (socio). Accanto a lui Giulio Vitale (socio e ammini-stratore) e Giancarlo Alfani (socio e amministratore)

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Giancarlo Alfani all’interno della sede Oiko a San Giovanni Teatino (Chieti)

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L’IMPEGNO IN ABRUZZO

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L’ADVERTISING IN ABRUZZO

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1. PASTIFICIO VERRIGNI - Packaging

FRESCA CREATIVITÀ

2. RISTORANTE LA BANDIERA - Packaging3. EURONICS VERSO CASA - Nuova comunicazione4. BANCO ALIMENTARE ABRUZZO - Campagna stampa5. FATER - Campagna stampa nazionale6. FIDAS PESCARA - Campagna di comunicazione

CONCEPT STORE: PICCOLI, MA LA CULTURAPUBBLICITARIA È DA GRANDE AGENZIAMarco D’Aroma e Diego Scimone presentano la loro agenzia. Un’organizzazione dinamica adatta per ogni tipo di comunicazione

Chi c’è dietro al nome di una delle più creative agenzie di pubblicità abruzzesi in questo momento? Stia-

mo parlando di Concept Store e loro sono Marco D’Aroma, graphic designer di tren-tuno anni, originario di Pescara, e Diego Scimone, art director trentacinquenne, na-tivo dell’Aquila. Una collaborazione iniziata qualche anno fa in un altro contesto lavora-tivo e poi proseguita in questa nuova espe-rienza. «L’idea di dar vita a Concept Store - raccontano ad Abruzzo Magazine - ci è ve-nuta nel 2007. Abbiamo fondato l’agenzia che offre servizi di comunicazione integrata nell’advertising, packaging, below the line e web. Lo slogan che ben ci rappresenta è: una piccola agenzia con la cultura pubbli-citaria delle grandi. La struttura flessibile e l’organizzazione dinamica permettono di dedicarci, in prima persona, al cliente e affiancarlo, passo dopo passo, nelle scelte

aziendali. Il know-how acquisito negli anni da entrambi, lavorando per note agenzie e su grandi

Da sinistra Marco D’Aroma e Diego Scimone. Concept Store è a Pescara, in piazza Garibaldi

Marzo / Aprile 2011

realtà, ci consente, oggi, di garantire un migliore approccio strategico e una mi-gliore qualità creativa. Sappiamo adat-tarci con facilità alle diverse esigenze dei nostri interlocutori, di qualsiasi dimensione, scegliendo come metico-losa cura fotografi, registi e le diverse figure tecniche, che contribuiscono alla realizzazione delle nostre idee». Que-sto mix ha portato D’Aroma e Scimone ad aggiudicarsi, nel 2007, due premi Agorà per il miglior annuncio stampa e la migliore affissione nella regione Abruzzo, con la campagna di comuni-cazione commissionata da Fidas Pescara. «Un premio - sottolineano - che atte-sta la qualità della nostra comunicazione ed esalta il valore e l’importanza nel sociale». Nel futuro di Concept Store la voglia di continuare a crescere e confermarsi tra le realtà emergenti del panorama pubblicitario locale.

di Andrea Beato - foto di Diego Panico

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ASSOCIAZIONI

Si è svolto a Pescara, all’Università d’Annunzio, il seminario “Gli accordi sindacali di Mirafiori e Pomigliano”,

organizzato da Aidp, Associazione italia-na per la direzione del personale, sezione Abruzzo e Molise. Dopo la presentazione dei relatori, il presidente e uno dei vicepresiden-te di Aidp Abruzzo e Molise, rispettivamen-te Raffaele Credidio e Domenico Moretti, hanno introdotto l’argomento, dichiarando come sia importante ragionare su questi temi cercando di non prendere nessuna posizione univoca. La professoressa Fau-sta Guarriello, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche della facoltà di Economia della d’Annunzio, ha spiegato come si tenga a far passare anche il lavoratore per il suc-cesso dell’azienda: pensiamo ad esempio al

AIDP PORTA IN UNIVERSITÀ GLI ACCORDISINDACALI DI MIRAFIORI E POMIGLIANOInteressante incontro organizzato dall’Associazione italiana per la direzionedel personale. Al centro le ultime vicende Fiat e i riflessi sugli accordi sindacali

di Maurizio O. Delfino

Domenico Moretti, vicepresidente Aidp, coordinatore dei lavori e direttore del personale in De Cecco

Fasi produttive e operaiall’interno degli stabilimenti Fiat

Fausta Guarriello Francesco Colaci Giuseppe Prisco Valerio Speziale

“Codice della partecipazione” presentato dal ministro Sacconi. Una peculiarità su tutte ri-guardo agli accordi Fiat infatti è quella del referendum dei lavoratori, con l’assenza di coinvolgimento dei pubblici poteri. Quello della cogestione è un tipico modello renano di cui ora si parla molto, poiché il modello tedesco, fortemente rinsaldatosi, è diventa-to la locomotiva d’Europa. C’è da dire poi che la decisione di rinnovo nella vicenda Fiat è partita direttamente dall’azienda, per que-sto motivo qualcuno ha paura di una virata verso il sistema nordamericano in cui la for-za sindacale è fortemente ridotta. Francesco Colaci, esperto di diritto del lavoro ha espo-sto alcuni dati relativi alla Fiat e ha rivolto l’attenzione alle cause che hanno portato a stipulare gli accordi. Bisogna tener conto

Marzo / Aprile 2011

Il 27 e 28 maggio 2011 si terrà il congresso nazionale di Aidp, quest’anno in Abruzzo, al Pa-lacongressi di Montesilvano. Il tema scelto è “Insieme per eccellere: un nuovo dialogo tra università e impresa”

IL CONGRESSO NAZIONALE

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AbruzzoMAGAZINE 91

ASSOCIAZIONI

che nel mercato dell’auto di oggi esistono almeno tre distinte forme di domanda: quel-la dei Paesi emergenti in cui l’auto è uno status symbol sociale; le economie mature, invece vedono crescere il bisogno di veicoli eco-compatibili a basso consumo; gli Usa poi sono, forse, il Paese che, più di ogni altro, è stato condizionato dal ruolo dell’au-tomobile. «Oggi la globalizzazione - ha spie-gato Colaci - costringe i produttori a esse-re in grado di soddisfare contestualmente tutte e tre queste domande. I referendum degli stabilimenti di Pomigliano prima e di Mirafiori poi dovrebbero spianare la strada al gruppo Fiat per poter giocare la partita come un costruttore globale competitivo». Il tasso medio di utilizzo degli impianti, in Italia oscilla tra il 30 e il 40%, contro una media dell’80% negli impianti dei costrutto-ri franco-tedeschi. Su queste basi, in teoria, si fonderebbero gli accordi separati a Pomi-gliano e Mirafiori. Giuseppe Prisco, esperto di relazioni industriali, ha riportato un’inda-gine del 2009 sull’assenteismo del settore metalmeccanico italiano, in cui risulta che la media di ore di assenza per ogni lavoratore è pari a 121,1, ossia l’8%, contro il 2,6% di un lavoratore americano. Per porre ripa-ro a questa situazione, secondo gli accordi Mirafiori, se nel primo semestre dell’anno il

tasso di assenteismo sarà superiore al 6%, saranno imposte sanzioni agli operai che, non avendo particolari patologie, si assen-teranno dopo ferie, riposo settimanale o festività per almeno due volte; in questo caso il primo giorno di as-senza non sarà pagato. Secondo gli accordi i tempi di pausa sono stati ridotti di 10 minuti: da due pause di 20 minuti si è passati a tre pause da 10, in questo modo ci sarà un notevole incremento del nu-mero di auto costruite. A chiusura del semi-nario è intervenuto Valerio Speziale, profes-sore di Diritto del lavoro presso la facoltà di Economia della d’Annunzio. Speziale ha spiegato come le divisioni sindacali sareb-bero considerate da qualcuno un ostacolo per la competitività dell’azienda, «è anche per questo che Marchionne - ha affermato Speziale - ha trasferito Mirafiori nella nuova società Fiat Industrial, che non ha iscritto a Confindustria, e si è accordato quindi con Crysler. Questo accordo è profondamente innovativo, soprattutto per l’adozione del sistema Ergo-Uas, già adottato in via speri-mentale a Mirafiori e grazie al quale si ridur-ranno i tempi morti. Obiettivo del gruppo Fiat è raggiungere, al più presto, la piena saturazione dell’impianto».

GLI STABILIMENTIDI ASSEMBLAGGIO AUTO

IN ITALIALa Fiat in Italia può contare 22.080 operai con una produzione di 29,4 auto per dipenden-te; in Brasile, dove la

Fiat ha 9100 dipendenti, ogni operaio produce 77,6

automobili. Questa inefficienza ci ha inesorabilmente fatto cadere al 118° posto della classifica Ocse, su 139. È questo uno dei motivi per cui l’ad della Fiat ha stipulato Accor-di separati con le rappresentanze sindacali, esclusa la Fiom che non ha aderito. Il 23 dicembre è stato si-glato l’accordo con Mirafiori e il 29 dicembre con Pomigliano D’Arco. con gli Accordi è stata creata una joint venture tra Fiat e Chrysler per oltre un miliardo di euro.

STABILIMENTI DIPENDENTI

Mirafiori (Torino), 1939 5.486

Cassino - Piedimonte S. Germano (Frosinone), 1972 3.939

Giambattista Vico (Pomigliano - Napoli), 1968 4.730

Melfi (Potenza), 1993 5.280

Termini Imerese (Palermo), 1970 1.342

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C D

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Uno scatto della platea intervenuta al seminario. Nella prima foto sopra il presidente Aidp Abruzzo e Molise, Raffa-ele Credidio (Micron). Nell’altra, da sinistra Florio Corneli, presidente regionale Federmanager, Tommaso Prete (Tommaso Prete & Associati), vicepresidente Aidp, ed Elisa Antonioni (Sinergie Education), vicepresidente Aidp

John Elkann

Gianni Agnelli1921 - 2003

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ASSOCIAZIONI

In un mondo in cui il social media è uno strumento sempre più utilizzato, come muta il comportamento di aziende e

imprese rispetto a qualche anno fa? Il con-vegno: “I social Media: cosa cambia per le Pmi abruzzesi” ha voluto rispondere a que-sta domanda. L’evento, svoltosi presso la sede di Confindustria Pescara il 27 gennaio, è stato organizzato da Apco, Associazione professionale italiana dei consulenti di di-rezione e organizzazione e da Confindustria Pescara. Social media come Facebook o Twitter, stanno quasi obbligando le aziende a cambiare completamente il modo di inte-ragire con il cliente, creando un approccio del tutto nuovo con il consumatore. Quiri-no Piccirilli, responsabile della delegazione Abruzzo di Apco e Enrico Rotolo, presidente Terziario Avanzato di Confindustria Pescara, hanno spiegato che l’interesse che suscita l’argomento è molto alto, internet infatti è diventato un nuovo stile di vita che ci ha cambiato l’esistenza; si può costruire o di-struggere un brand o un prodotto parlando in tempo reale con persone sconosciute. C’è quindi da chiedersi che fine faccia il mar-keting tradizionale: è giusto abbandonar-lo? «Il rapporto tra azienda e consumatore oggi è cambiato - afferma Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review Italia - l’azienda non deve più pensare soltanto a rivolgersi a molti, ora grazie a internet, si è arrivati all’ubiquità e la velocità è una grande

Harvard Business Review Italia, rivista a cadenza mensile, è l’edi-zione italiana del’omonimo perio-dico americano. Harvard Business Review, pubblicata in 12 lingue di-

verse e prima rivista di management del mondo, nasce nel 1922 come progetto editoriale della Harvard Business Scho-ol e dei suoi studenti. L’obiettivo del periodico è dare a manager e consulenti idee pensate per un impatto sulla realtà.

SOCIAL MEDIA: OPPORTUNITÀ E PERICOLI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ABRUZZESIApco Abruzzo (Associazione professionale dei consulenti di direzione e organizzazione)e Hbr hanno organizzato l’incontro su come Facebook & co. influenzano le aziende

di Maurizio O. Delfino

alleata per il successo. Bisogna far pubbli-cità di un altro tipo allora, il marketing 2.0 infatti sta modificando l’atteggiamento del mondo intero e tutto deve essere rivisto in una funzione digitale». Il presidente di Apco, Marco Beltrami, ha spiegato che ora ci sono nuove regole da considerare: esistono due canali con cui poter interagire, quello fisico e quello digitale, si pensi alle vendite on line; bisogna poi ascoltare il cliente, coinvolger-lo e accettarne i giudizi, tantissime azien-de infatti hanno creato delle community in cui i clienti possono scambiarsi opinioni; è utile usare i social network come forma

di collaborazione per esempio per avere informazioni sul prodotto. Fabrizio Barba-rossa, autore del libro “Google Marketing”, ha proposto un quesito: «Meglio google o i social network per il marketing aziendale? Il social network è un luogo virtuale di dialogo e di capitalizzazione dei rapporti con i propri contatti-clienti, su google invece si va per bisogno, quest’ultimo però si può utilizzare per indicizzare i social network». Ma se la grande impresa sui social deve proteggere il suo marchio, la Pmi deve aumentare la propria visibilità, conquistare i brand natu-rali e difenderne la reputazione. «Quindi - ha concluso Barbarossa - tra google e i social network, meglio internet, ossia meglio usar-li entrambi». Luciano Fratocchi, professore associato dell’Università degli Studi dell’A-quila, ha riportato l’esperienza di “Le nuvo-le” di Tombari, un artigiano di pipe che nel 1999 ha aperto un sito web per le vendite on line con enorme successo nel mondo e nel 2009 ha aperto una pagina su facebook.«I social media - ha dichiarato Fratocchi - non sostituiscono completamente gli strumenti di marketing tradizionale, semmai li inte-grano, ma bisogna tener presente che farsi trovare è importante quanto farsi preferire, bisogna monitorare lo strumento leggendo i commenti». È bene ricordare però che le nuove tecnologie non creano automatica-mente valore, occorre comunque lavorare sul cambiamento e sui processi.

Enrico Rotolo Fabrizio Barbarossa Luciano Fratocchi

IL PERIODICO DI PESO

Da sinistra Enrico Sassoon, direttore Hbr Italia,Marco Beltrami, presidente nazionale Apco,e Quirino Piccirilli, coordinatore delegazione Apco Abruzzo

Il tavolo dei relatori pre-senti all’incontro/dibattito, patrocinato da Confindu-stria Pescara, sul tema “I social media: cosa cambia per le Pmi abruzzesi?”. Il moderatore è stato Quiri-no Piccirilli, coordinatore delegazione Apco Abruzzo

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(Foto di Valerio Simeone)

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“L’aperitivo in Federmanager con…” è lo strumento ideato dal direttivo della Federmanager-Adiam per affrontare,

in maniera non convenzionale, i più impor-tanti temi economici e sociali della nostra regione e sta diventando un momento e un luogo di incontro e di confronto dei di-rigenti aziendali. Il 28 gennaio 2011 i diri-genti, associati alla Federmanager, hanno consumato l’aperitivo con il presidente provinciale degli industriali, Enrico Marra-miero, che per l’occasione era accompa-gnato dal vicepresidente, nonché cofonda-tore del polo alta moda dell’area vestina, Marco Belisario per parlare delle reti d’im-presa. Florio Corneli, presidente della Fe-dermanager-Adiam, ha colto l’occasione per esprimere solidarietà ai dirigenti e lavoratori della Procter & Gamble sog-getti ad un importante e grave processo di mobilità in quanto la direzione aziendale ha deciso di delocalizzare il centro di sviluppo e ricerca di San Giovanni Teatino. Enrico Marramiero ha illustrato le

“UN APERITIVO IN FEDERMANAGER CON…” IL PRESIDENTE ENRICO MARRAMIERONegli uffici regionali di Federmanager, l’incontro con il numero uno degli industrialidella provincia di Pescara. Un’occasione per affrontare i temi economici e sociali

di Florio Corneli (Foto di Valerio Simeone)

reti d’impresa evidenziando il grande con-tributo del direttore Luigi Giosaffatte che ha favorito il processo per la creazione di due reti d’impresa in provincia di Pescara a fronte di dodici complessive del territorio nazionale. Marco Belisario ha illustrato la rete d’impresa del polo dell’alta moda che vede, tra gli altri, anche la partecipazione della Brioni. Nell’obiettivo di valorizzare i prodotti tessili dell’area vestina la rete for-nisce un contributo determinante, senz’al-tro, allo sviluppo delle imprese che fanno parte della rete, ma anche del territorio in cui le aziende sono insediate esaltando l’u-tilità sociale delle stesse imprese. I dirigen-ti presenti hanno espresso, al presidente dell’Associazione Industriali della provincia di Pescara, l’auspicio che tutte le parti si attivino e diano il loro fattivo contributo per la diffusione delle reti d’impresa che, senza ombra di dubbio costituiscono uno strumento di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio.Nella foto un primo piano di Florio Corneli, presidente

dell’associazione Federmanager-Adiam Abruzzo e Molise

Sopra Enrico Marriamiero. Nella foto accanto, insieme a Corneli e Marramiero, Mar-co Belisario, vicepresidente Confindustria Pescara (secondo da sinistra) e Giovanni Del Bianco (quarto da sinistra)

ASSOCIAZIONI

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AbruzzoMAGAZINE94

ASSOCIAZIONI

Sono decisamente allarmanti i dati provenienti dal mondo del lavoro. A marzo si è rilevato un tasso di disoc-

cupazione dell’8,6% con una crescita di 0,2 punti percentuali su base annua. Secondo l’Istat è in aumento il tasso di disoccupa-zione giovanile, in una fascia di età com-presa tra i 15 e i 24 anni, il quale ha rag-giunto il 29,4%. L’associazione abruzzese Crealavorogiovani, presieduta da Claudio Bonasia, opera proprio per fornire il suo piccolo ma prezioso contributo e aiutare i ragazzi nell’avvicinamento al mondo del lavoro e nelle esperienze collegate. Tra le ultime iniziative promosse, merita un ap-profondimento il corso di formazione sul-la contabilità degli enti locali, sviluppato in collaborazione con gli Itc Manthonè e Aterno di Pescara e l’Itcg Galiani di Chieti, che si è concluso a febbraio. Il progetto è consistito in un corso articolato in un ciclo di seminari di formazione e di informazione diretto a fornire conoscenze utili ai fini della preparazione ai concorsi pubblici per istrut-tore contabile ed istruttore amministrativo, riservati a diplomati. A tenere le diverse “lezioni” il professor Mario Collevecchio, ti-tolare dello studio Pa Consulting di Pesca-ra, esperto di pubblica amministrazione e

CREALAVOROGIOVANI, LE INNOVAZIONIDEL SISTEMA AMMINISTRATIVO LOCALEL’associazione guidata da Claudio Bonasia punta alla formazione dei più giovani e ha organizzato, con la collaborazione di Mario Collevecchio, un corso sulla contabilitàdegli enti locali. Solo una delle tante iniziative messe in campo…

L’ASSOCIAZIONE IN BREVECrealavorogiovani è l’associazione che, dal 2010, si è posta l’obiettivo di sostenere i giovani nella loro sfida lavorativa creando percorsi alternativi a quelli tradizionali. Corsi, servizi ed eventi per rendere più comprensibile il mondo del lavoro.

Claudio Bonasia

docente a contrat-to della Scuola di specializzazione in studi amministra-tivi (Spisa) dell’U-niversità “Alma Mater” di Bolo-gna. «I destinatari - dice Collevecchio - sono stati cinquanta studenti delle classi quinte dei tre istituti tecnici individuati dai consigli di classe, in numero di tre per ciascuna classe, sulla base del profitto nelle discipline giuridico/economico/aziendali e della motivazione personale. Il corso si è articolato in quat-tro moduli formativi utilizzando anche un approccio “ludico” per alleggerire le tema-tiche trattate. Nel primo è stato affrontato l’ordinamento istituzionale: i principi costi-tuzionali dell’autonomia e del decentramen-to, gli organi, le funzioni attribuite dalla lag-ge, la governance; i successi hanno invece riguardato l’ordinamento amministrativo, l’ordinamento finanziario, l’ordinamento contabile e una prova conclusiva. A chi ha superato il test finale è stato rilasciato un certificato che attesta l’esperienza formati-va, valutabile anche ai fini dell’attribuzione del credito scolastico».

Sopra Mario Collevecchio, docente del corso ed esperto di pubblica amministrazione. Sotto il figlio, l’ingegner Pietro, che lo ha coadiuvato

di Andrea Beato - foto di Matteo Francavillese

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Page 96: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

MAPPATURA DEL FLUSSO DEL VALORE

Sergio di Tillio in azione nella Value Stream Mapping in Fluid Power/Comer

Il 21 marzo nella City di Londra si è tenuto il primo Lean Office Meeting (The Lean Office 2011). Il Process Excellence Network,

organizzatore dell’evento, pone l’accento sul fatto che si tratta del ‘primo’ e ‘vero’ simposio internazionale, in programma fino al 23 marzo, focalizzato sulla Lean applicata ai servizi e ai processi tran-sazionali. E non sui processi produttivi e logistici dove è nata e si è sviluppata negli ultimi anni. Tra le aziende che supportano a spada tratta l’iniziativa ci sono multinazionali manufat-turiere come l’inglese Gkn, l’olandese Philips e l’americana Nike.

Il 19 aprile primo Lean Workshop organizzato di Lean Partners negli uffici di via Mazzini 75/1 a Pescara. L’evento, organizzato

in collaborazione con Executive Business Center, tratterà dello strumento principe per eseguire la mappatura dei processi della propria azienda (sia produttivi sia di servizi) secondo la filosofia Lean. Il workshop sarà condotto da consulenti esperti di Lean Partners.

La mappatura del flusso del valore è stato lo strumento fondamentale del

progetto guidato da Sergio di Tillio (at-tuale consulente senior di Lean Partners) effettuato presso lo stabilimento Fluid Power di Gaggio di Piano, in provincia di Modena, recentemente passato dal gruppo industriale Comer Industries alla Poclain Hydraulics. Lo strumento

ha permesso di mettere insieme in una vista univoca dei dati relativi alle vendite, produzione, qualità, logistica ed acqui-sti. E tale mappa ha reso disponibile alla direzione uno strumento robusto e molto diretto per stabilire in pochissimo tempo le aree dove poter ottimizzare e le conseguenti azioni di miglioramen-to. Nello stabilimento si è passati dalla

logica di grandi lotti all’uso di kanban di fabbricazione, da un’asssemblaggio basato su stazioni singole ad un’unica linea di montaggio. Sono stati abbattuti i vecchi magazzini verticali portando la logistica a livello shop floor con significativa riduzione dei tempi di attraversamento e del valore dei magazzini e dei semilavorati.

Strumento:MAPPATURA DEL FLUSSO

DEL VALORE (O VALUE STREAM MAPPING)

Quando servePRIMA DI OGNI PROGETTO LEAN

Perchè va usato:PER CAPIRE DOVE CI SI TROVA

E STABILIRE DOVESI VUOLE ANDARE

A chi serve:DIRIGENTI E MANAGEROGNI TIPO DI AZIENDA

(DALLA PMI ALLA MULTINAZIONALE)

Chi lo ha inventato:TOYOTA

SCHEDA TECNICA

LEAN OFFICE NELL@ CITYDI LONDRA (GB) 21 MARZO 2011

MAPPATURA DEL FLUSSO DEL VALORE (VALUE STREAM MAPPING)@ PESCARA IL 19 APRILE 2011

Come si esegue la mappatura del flusso del valore (Value stream mapping)

La City di Londra

LEANPress Room

AbruzzoMAGAZINE Marzo / Aprile 201196

Page 97: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

Lean EXECUTIVE SEARCHLean EXECUTIVE RECRUITING

Lean ASSESSMENTLEAN - WCM - SIX SIGMA - KAIZEN

Lean PartnersVia Mazzini 75/165123 PescaraTel. 085 [email protected]

Page 98: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

FATER @ HARVARD BUSINESS REVIEW

NEW HONDA CIRCLES @ ATESSA (CHIETI)

Harvard Business Review Italia, l’edizione italiana guidata da Enrico Sassoon della rivista di management più diffusa al

mondo, ha pubblicato recentemente un articolo sulla Fater, evi-denziando che l’azienda pescarese ha innovato il suo modello di business ponendo la sostenibilità sia come elemento di respon-sabilità sociale sia come fattore competitivo. Creando in questo modo una metodologia innovativa. Inoltre la Fater, dice l’artico-lo, redatto da Alessandro Zollo, ad di Rewords, e Maurizio Zollo, professore di strategia e responsabilità sociale presso l’Università Bocconi, ha implementato un sistema di "scorecards" con l’obiet-tivo di misurare la sostenibilità dei processi nell’ottica del miglio-ramento continuo. E sul fronte dei processi logistici, Fater ha ap-portato miglioramenti alle modalità di spedizione e di carico dei prodotti finiti (usando la nave come mezzo per alcune destinazioni) conseguendo così una riduzio-ne del 20% dei vettori su strada.

Ferve l’impegno dei Circoli di Qualità nella sede Hon-

da Italia di Atessa, che si prepara, come di consueto, ad ospitare il prossimo luglio la Convention locale dei Circoli Qualità, occasione in cui vengono presentati e selezionati i progetti realiz-zati da gruppi di lavoro sia interni, sia appartenenti al circuito fornitori. I Circoli di Qualità o New Honda Circle, originati dal più ampio approccio giapponese alla qualità, arrivano in Honda Italia già nel 1982 e presto si estendono al circuito fornito-ri, quale esempio di esporta-zione culturale dalla grande impresa al sistema di subfor-nitura. Si configurano come gruppi di lavoro spontanei,

paritetici e trasversali rispetto ai ruoli o ai reparti, impegnati nel trovare soluzioni a proble-mi concreti e quotidiani che impattano sull’attività lavorati-

va di ognuno, in qualsiasi am-bito, attivando così il processo di miglioramento continuo in azienda, secondo la filosofia Honda della crescita dal basso.

Questo tipo di attività, che ogni anno vede aumentare i gruppi di partecipanti, consente al personale di ogni livello di interagire, acquisire nuove conoscenze, essere maggiormente flessibile e immettersi in uno stimolante percorso di crescita all’inter-no dell’azienda. I team che superano infatti la selezio-ne a livello locale hanno l’opportunità di partecipare alla Convention Europea, che quest’anno si terrà nel mese di settembre proprio presso la sede Honda di Atessa.

Logo dell’Iniziativa“New Honda Circles” alias NHC

La sede della Honda in Abruzzo. Si trova ad Atessa (Chieti), in Val di Sangro, e a luglio ospiterà la convention locale dei Circoli Qualità ("New Honda Circles")

Nella foto Roberto Marinucci, direttore generale Fater

La sede Fater a Pescara, progettata da Fuksas. Sorge in via Italica, tra il vecchio molino De Cecco e l’ex sede della Fater stessa

LEANPress Room

98 AbruzzoMAGAZINE Marzo / Aprile 2011

Page 99: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

AbruzzoMAGAZINE 99

Mariacristina Galgano Pietro Rosica Renato Galgano

Alberto Galgano, presidente dell’o-monima società di consulenza di direzione, lavora da molto tempo

sull’applicazione del sistema Toyota. Ogni anno sono più di quattromila i manager e i professionisti che partecipano a interven-ti di formazione e di consulenza Galgano. Questa volta è toccato all’Abruzzo, grazie all’iniziativa di Confindustria Chieti, ospi-tare un evento del genere. «Il World class manufacturing (Wcm) - ha spiegato Alberto Galgano - è un sistema produttivo innovati-vo, basato sul miglioramento rapido e con-tinuo, più conosciuto con il nome di Lean production. Tale approccio è un sistema che trova riferimenti in grandi personalità del mondo occidentale (Galileo, Michelan-gelo, Socrate, Aristotele, Leo-nardo, Cesare, Napoleone…) e deve essere prima di tutto rece-pito dalle direzioni generali che,

Alberto Galgano,presidente gruppo Galgano

CHI È GALGANOAlberto Galgano è nato a Firenze il 26 novembre del 1927. Nel 1952 si è laureato in Ingegneria Chimi-ca presso il Politecnico di Milano. Inizia la carriera come direttore industriale in Bassetti e poi in Lane-rossi. Nel 1959 entra in Progredi e nel1962 decide di proseguire in un lavoro molto innovativo per quell’e-poca, creando una delle primissime società italiane di consulenza di direzione. Fonda così la Galgano & Associati, di cui è tuttora presiden-te. La società si mette a disposizione delle aziende, italiane e non solo, per offrire interventi consulenziali e corsi di formazione basati sullo studio approfondito della specifica realtà del cliente.

attraverso una potente azione di leadership, si assumono la responsabilità di diffonder-ne e applicarne i principi, portando l’azienda al raggiungimento di alti livelli di qualità, a costi competitivi. L’aspetto strategico del Wcm si basa su tre significati. Questi sono il senso del fare qualità, il senso dell’efficien-za e il senso dell’innovare. Le azioni chiave da perseguire nell’applicazione del sistema manageriale Wcm si riassumono in: visua-lizzazione degli sprechi, individuazione degli errori prima che diventino difetti, elimina-zione degli sprechi e correzioni degli errori, miglioramento dei processi, investimento

delle risorse risparmiate in attività, che creano valore per il cliente. L’obiettiv del Wcm è il miglioramento rapido, realizzabile attraverso la settimana Kaizen (approccio alle azioni di miglioramento con risultati in soli cinque giorni) e la mappa del flusso del valore (rappresentazione di tutte le azioni richieste per realizzare un prodotto, dalla materia prima al cliente). Ridurre gli spre-chi significa quindi eliminare i costi della non qualità, investire nel miglior funziona-mento dei processi aziendali e nella capaci-tà delle persone e produrre valore e soddi-sfazione per il cliente, ottenendo vantaggio

competitivo di lungo termine. Perseguire l’eccellenza significa tendere alla “perfezione”, in ot-tica di miglioramento continuo. Tale miglioramento deve essere realizzato “bottom-up”, ossia con il pieno coinvolgimento del personale operativo».

IL MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITÀ COMMERCIALE CON L’APPLICAZIONE DELL’APPROCCIO LEAN THINKINGNel polo Technovalley, il seminario per eliminare gli sprechi e far fluire meglio il flusso del valore necessario a sviluppare un’offerta idonea per il cliente...

LEAN

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di Andrea Beato - foto di Diego Panico

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ABRUZZO NO PROFIT

Presentata a Pescara l’associazione presieduta da Paolo Angelucci per rendere più umano il rapporto medico/paziente, per avvicinare realmente il mondo scientifico alle persone

Quando qualcuno sta male, quando qualcuno è costretto a fare esami diagnostici di vario genere, non è

facile districarsi nei percorsi burocratici a cui la sanità ci obbliga o trovare qualcuno che ci spieghi come fare, è allora che tutti avrebbero il desiderio di una facilitazione. L’associazione Amico Medico può dare una risposta a questi problemi, lo spirito che la anima infatti è quello di far incontrare le istituzioni con i bisogni della gente, che

spesso non sa a chi chiedere aiuto. Amico Medico è un’idea nata da un gruppo di ami-ci, tra cui il dottore commercialista Paolo Angelucci e il primario del reparto di Psi-chiatria dell’ospedale di Pescara, Sabatino Trotta, rispettivamente presidente di Amico Medico e presidente del comitato scientifico dell’associazione, presentata con un conve-gno lo scorso dicembre presso l’auditorium Leonardo Petruzzi di Pescara. All’apertura dell’incontro ha portato i suoi saluti an-che Nicoletta Verì, Presidente della quinta Commissione Consigliare Affari sociali e Tutela della salute della Regione Abruzzo e sempre attenta ai bisogni del paziente. «In questo momento particolare per la sanità e per l’Abruzzo, nonostante gli impegni isti-tuzionali - ha dichiarato la Verì - per me è importante essere presente all’inaugurazio-ne di un’iniziativa di questo tipo, soprattutto quando sono gli stessi specialisti a mettersi a disposizione del cittadino. Questo genere di associazioni sono molto significative per la nostra regione e devono dare l’esempio». Amico Medico grazie a un numero verde, il 3934687502, sarà vicina ai pazienti in diffi-coltà; in questo modo uno specialista sarà a disposizione per chiarire qualunque cosa all’utente, avvicinando il mondo scientifico alla gente e trasmettendo le giuste modalità da seguire. Al convegno è intervenuto an-che il dottor Stefano Di Loreto, che ha fatto

una panoramica dell’evoluzione del sistema sanitario, che negli anni ‘90 ha subito un’a-ziendalizzazione. Di Loreto ha poi spiegato come si potrebbe migliorare la sanità ridu-cendo i costi e soprattutto i tempi di attesa. In Abruzzo c’è una scarsa cultura manage-riale: anche se si investe denaro, la qualità della sanità regionale è sotto la media e bi-sogna chiedersi perché. L’ospedale del futu-ro deve avere dimensioni contenute per un basso impatto ambientale e, come ha affer-mato Trotta, deve subire una “umanizzazio-ne”; questo è lo scopo primario dell’associa-zione Amico Medico: dare risposte in tempi brevi per raggiungere un grado positivo di efficienza. Al convegno hanno preso parte anche presidenti e collaboratori di altre as-sociazioni vicine a chi ha bisogno, come Ro-berta Pellegrino, presidente di Ananke, che dal 2005 combatte la violenza sulle donne, la quale è stata presa ad esempio per aver fatto di Pescara la prima città a creare una rete di associazioni; sono state ringraziate anche le associazioni A.m.i.c.o. Per le mal-formazioni infantili chirurgiche e Clown Doc, che regala sorrisi con la clownterapia, pres-so i reparti di Chirurgia pediatrica ed Onco-ematologia pediatrica. «È bello sapere che esistono medici e volontari - ha affermato Paolo Angelucci - che si uniscono a noi per regalare ore del loro tempo al servizio di associazioni come queste».

IL MEDICO È AMICO, UNA SANITÀ MIGLIORE

Presidente associazione Clown DocAlessandra Lupone

Roberta Pellegri

Presidente associazione Ananke

COME ALI DI FARFALLA

È il romanzo di Valen-tina Palleri che narra la vicenda di Ilaria, sua figlia, che oggi a cinque anni. Circa un anno e mezzo fa le è stato diagnosticato un linfoma non hodgkin. La famiglia è stata

catapultata in un mondo diverso. «La soddisfa-zione - dice l’autrice - è vedere mia figlia aprire gli occhi accanto a me, ogni mattina».Diritti d’autore destinatiall’acquisto di un ecografoper l’ospedale di Pescara

AbruzzoMAGAZINE Marzo / Aprile 2011

Da sinistra Sabatino Trotta, primario del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Pescara e presidente della commissione scientifica di Amico Medico, il profes-sore Enrico Di Fonzo, direttore dipartimento Salute mentale dell’ospedale di Pescara, e Paolo Angelucci, presidente associazione Amico Medico

di Francesca Cicchinelli - foto di Valerio Simeone

Page 101: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

ABRUZZO NO PROFIT

Inaugurato nel 1973, il reparto è diventato un polodi attrazione per pazienti di tutta la regione e non solo.L’evoluzione con il primario Giuseppe Fioritoni

EMATOLOGIA DI PESCARA: TRENTOTTO ANNI DI STORIA ED ECCELLENZA

CLOWN DOC

Nel reparto di Ematologia dell’ospe-dale di Pescara è stato da anni attivato anche un progetto con l’associazione Clown Doc (che fa parte della Fede-razione Operazione Buonumore), e che coinvolge medici e infermieri, per rallegrare e rendere più sopportabile la degenza dei piccoli pazienti. Un lavoro dal valore inestimabile. Per chi volesse dare un contributo a Clown Doc può farlo attraverso il nuovo numero di conto per le donazioni:IT 21 K 02008 15412 000401437018.

La storia dell’ematologia a Pescara ha inizio nel novembre 1973, con l’apertura presso il presidio ospeda-

liero Spirito Santo, della divisione di Ema-tologia con annesso centro trasfusionale. Sotto la direzione del professor Glauco Torlontano, inizia una sfida ambiziosa che porta alla realizzazione di un modello or-ganizzativo multifunzionale. Nel 1993 vie-ne istituito il dipartimento di Ematologia e di medicina trasfusionale, costituito dalla aggregazione di quattro unità operative. Quella di Ematologia clinica viene affidata al dottor Giuseppe Fioritoni, attualmente alla direzione. In questi anni l’obiettivo è stato quello di far crescere e consolidare la struttura. Nel 2003 le sezioni di degen-za sono state completamente ristrutturate grazie all’Ail. Gran parte dei ricoveri pro-vengono, oggi, dalle altre Ausl d’Abruzzo

o da altre regioni limitrofe (oltre il 50% dei ricoveri). Sin dall’istituzione, il reparto di Ematologia di Pescara si è occupato della cura dei pazienti pediatri-ci affetti da empatie acute e da neoplasie solide. Il reparto è centro di riferimento regionale Aieop e nel 2007 è stata istitu-ita una U.o. semplice di onco-ematologia pediatrica. La struttura di degenza è sta-ta realizzata con fondi dell’associazione Agbe e di Trenta ore per la vita. In questo ambito è stato istituito il servizio scolasti-co in ospedale e grande impegno è stato riservato ai progetti di umanizzazione. Si è proceduto all’attivazione di un servizio di psicologia per l’assistenza dei pazien-ti adulti e bambini, di uno sportello per-manente di assistenza socio-sanitaria e, infine, di un call center per facilitare il contatto con il mondo esterno.

101AbruzzoMAGAZINEMarzo / Aprile 2011

Lo staff medico del reparto di Ematologia con il primario, Giuseppe Fioritoni al centro

di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

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SPORT E SPONSORSHIP

Una nuova guida per tornare ad essere grandiGrazie all’intervento della cordata di imprenditori locali, la squadra di pallavolo che gioca in A si è trasformata.Con il nuovo progetto sono ricominciati anche i successi

«Il progetto non è nulla, la pianifica-zione è tutto». La frase del generale Dwight D. Eisenhower fotografa alla

perfezione la situazione della Pallavolo Pine-to. L’idea di far tornare a splendere il titolo di società di punta del movimento del volley abruzzese difatti non può bastare se dietro questa targa non c’è una strategia ben pre-cisa per crescere. Tassello dopo tassello in queste settimane il progetto della pallavolo a Pineto sta prendendo corpo, grazie alla cordata di imprenditori del posto, guidati da Umberto Mongia, che dal 22 dicembre 2010 ha preso in carico le sorti del sodali-zio gialloblù. Il primo obiettivo fissato dal-la dirigenza è quello di mantenere l’attuale categoria. La vetrina prestigiosa offerta dal campionato di serie A, con dirette televisive in tutto il mondo e la possibilità di far circo-lare il nome del Pineto squadra e di Pineto città nel globo è un punto sul quale si stanno

concentrando gli sforzi della nuova società. Per tagliare questo traguardo sono stati in-seriti vari pezzi di un mosaico che giorno dopo giorno sta acquistando valore. Prima si è pensato allo staff di supporto, quindi si è passati alla squadra, con innesti di qua-lità che sono andati a rinforzare l’organico e, come ciliegina sulla torta, è arrivato in panchina Hugo Conte. L’argentino è uno dei giocatori di volley più forte di tutti i tempi: la federazione internazionale (Fivb) lo ha in-serito nella lista degli otto atleti migliori di questo sport. Per gli appassionati di volley Conte è un’icona, essendo stato per tante stagioni uno dei protagonisti assoluti del campionato italiano. L’argentino ha vinto tre volte il “Trofeo Gazzetta” (1987, 90 e 91) destinato al miglior realizzatore del torneo e vanta un palmarés incredibile da giocatore. Ha raggiunto nel corso delle ultime stagioni anche degli ottimi risultati come allenatore,

UMBERTO MONGIA GUIDA IL NUOVO CORSO

Il cambio al vertice della Pallavo-lo Pineto è stato perfezionato il 22 dicembre scorso quando, una cordata di giovani imprenditori, ha rilevato la società dalla vecchia dirigenza. Secondo quanto stabilito dall’accordo, a gestire il campionato in corso sarà il neo procuratore generale Umberto Mongia. Previsto inoltre l’acquisto del titolo sportivo a fine campionato da parte di una nuova società guidata dallo stesso Mongia. A sostenerlo ci sono già Ruggero Balducci, Roberto Cerquitelli, Giovanni Mongia, Guido, Antonello e Graziano Abbondanza, Daniele e Massimina Erasmi, Amedeo ed Emiliano Ferrante. I tifosi hanno salutato con entusiasmo questa svolta.

La tifoseria ha salutato con entusiasmo la svolta societaria. Sostenitori della squadra hanno donato a Umberto Mongia (al centro nella foto in alto) una targa

Ogni partita è una storia a sè. L’obiettivo fissato dalla nuova dirigenza per questa stagione è rimanere in A, per poi puntare in alto il prossimo anno

102 AbruzzoMAGAZINE Marzo / Aprile 2011

di Maurizio O. Delfino

Page 103: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

SPORT E SPONSORSHIP

Ha cominciato da piccolo con il nuoto fino a 12 anni per poi dividersi tra Volley e Ba-sket. A 16 anni è convocato per le selezioni provinciali di entrambe le specialità e sce-glie la pallavolo. Tre anni dopo l’ingresso nella Nazionale Juniores Argentina. Me-daglia di Bronzo ai Mondiali ‘82, è stato inserito nella lista dei migliori 8 giocatori di tutti i tempi stilata dalla Federazione Internazionale Fivb. Ha ricevuto il premio “Olimpia de Plata” (assegnato dal circolo dei giornalisti argentini ai migliori sportivi connazionali dell’anno) nel 1985, 1987, 1990 e 1999. Ha vinto tre volte il “Trofeo Gazzetta” (‘87, ‘90 e ‘91), nel 2000 il pre-mio «Delfo Cabrera» al merito sportivo e

prima a Catania e poi a Bologna, dove nel 2009/2010 ha chiuso la regular season al secondo posto, pur partendo senza i favori del pronostico. La sua grinta e il suo carisma hanno riacceso i carboni della passione che si erano bagnati negli ultimi mesi del 2010 dopo qualche risultato sportivo non certo esaltante. La nuova dirigenza, gli ultimi gio-catori arrivati, con il supporto di uno staff che si completa mano a mano hanno ripor-tato tanti sportivi al Pala S. Maria, teatro de-gli incontri casalinghi del Pineto. Gradinate sempre più piene ed entusiasmo alle stelle, con tanti bambini che hanno chiesto di ri-cominciare i corsi di mini volley, sintomo di una passione che abbraccia tutte le fasce di

nel 2002 il premio Clarín «A la trayectoria deporti-va». Come allenatore ha allenato a Catania (play-off) e Bologna (secondo posto in regular season). In coppia con Waldo Cantor, palleggiatore argentino, ha imperversa-to nel campionato italiano per tanti anni. Tra le curiosità statisti-che quella sul numero dei punti in una gara sola: 74. In Abruzzo ha giocato con Ugento una partita infuocata con-tro Pescara, finita 2-3 con botte a fine gara e squalifica per lui.

L’ARGENTINO CHE GUIDA LA RIFONDAZIONE

Hugo Conte, gloria del volley e allenatore del Pineto

età e in un rapporto tra squadra e territorio sempre più saldo. A catalizzare l’attenzione ovviamente ci ha pensato Hugo Conte, to-tem della pallavolo internazionale al quale si sono interessati i mass media di mezzo mondo. Accanto a questo organigramma opera anche Marzia Aquilio, titolare dell’a-genzia “Ma comunication & corporate ima-ge” di Pineto ed esperta di comunicazione, che ha iniziato a creare uno dopo l’altro de-gli eventi che hanno coin-volto l’intera cittadinanza. La decisione di puntare in maniera decisiva sul rap-porto con l’esterno e sul marketing in generale ha

spinto la dirigenza della società gialloblù a lavorare su un doppio binario. Da un lato la gestione dell’immediato e delle necessità contingenti, dall’altro la programmazione a più lungo raggio che porti i suoi frutti dalla prossima stagione sportiva. Gli ingredienti per fare bene non mancano. La passione dei dirigenti, la professionalità dei componenti dello staff e l’affetto di un numero crescente di tifosi possono, se ben mischiati, creare

un cocktail micidiale per i competitor sportivi e rilanciare in alto le quota-zione del titolo Pallavolo Pineto nella “borsa” del volley italiano.

Schiacciate e muri:il Pala S. Maria si infiamma per le prestazioni della squadra di casa e sostiene i suoi beniamini

103AbruzzoMAGAZINEMarzo / Aprile 2011

Page 104: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

SPORT E SPONSORSHIP

Adriatech e consorte insieme per la storica “route du rhum”L’azienda pescarese, specializzata nella produzione e fornitura di attrezzature per laperforazione, ha sponsorizzato l’imbarcazione di Davide Consorte nella famosa regata

di Alessandra Dolce

L’IMPEGNO DELL’AZIENDA E DELLO SPONSOR ADRIATECH

Il 2010 è stato l’anno della nona edizio-ne della “Route du Rhum”, la storica regata transatlantica in solitario che,

ogni quattro anni, tra ottobre e novembre, vede impegnati skipper di tutto il mondo sulla rotta tra la Francia e i Caraibi un tem-po percorsa dai trasportatori di rhum. Tra i novanta concorrenti c’era anche l’abruzze-se Davide Consorte, 31enne di Pescara. Il giovane velista, in gara con la sua imbar-cazione Pogos 40 S/Class 40 “Adriatech”, dedicata all’Associazione italiana leucemie, linfomi e mieloma (Ail), è stato costretto a ritirarsi dopo pochi giorni per problemi tecnici. Nonostante ciò Consorte, data la partecipazione ad un evento di tale porta-ta, è tornato a casa da vincitore. Sponsor dell’imbarcazione è stata l’azienda pescare-se Adriatech group che, operante da oltre 25 anni nel settore della perforazione del sottosuolo, da sempre promuove la salvaguardia ambientale e la cul-tura dell’etica, della solidarietà e del sostegno alle iniziative sportive. L’azienda, lea-der nel settore a livello europeo e interna-

zionale, grazie agli aggiornamenti continui del know-how, ai rapporti sinergici con partner tecnologici sta-tunitensi ed europei e a procedure aziendali dettate dall’implementazio-ne del sistema di qualità Iso, riesce a soddisfare le esigenze di ogni tipo di cliente. Punto di forza di Adriatech è la valorizzazione delle risorse umane e, so-prattutto, del lavoro di squadra, fondamen-tale per distinguersi nel proprio settore e conquistare rispetto, fiducia e credibilità. In tal senso, la scelta della vela e delle traver-sate oceaniche estreme di Davide Consor-te non è casuale. Decidere di associare il nome e l’immagine aziendale ad una imbar-cazione a vela, ad un navigatore oceanico, è audace ed è una conferma della grinta, della determinazione, della forte personali-tà e dell’umiltà di un’azienda sempre pronta

ad accettare le sfide e la competizione. Tali qualità d’altronde sono le stesse necessarie nella vela. Fondamentale per Adriatech, così come nelle regate transoceaniche estreme, è il lavoro di squadra. L’azienda ha tratto notevoli benefici da questa sponsorizzazione in

termini di visibilità e rispetto. Questa visibi-lità è stata condivisa con l’Ail in occasione di tutte le regate oceaniche disputate nel 2010, generando così altre esperienze per-sonali ad alto valore aggiunto e una reale consapevolezza in ambito sociale a favore del prossimo. L’amministratore unico di Adriatech, Tiziana Pennese, è determina-ta a continuare il percorso intrapreso e a sostenere le attività agonistiche nello sport della vela anche per il 2011, soprattutto ora che Pescara ha raggiunto un alto livello di visibilità con la recente nomina a Città Euro-pea dello Sport 2012. «Azioni di sostegno a favore degli atleti del territorio - sottolinea Pennese - sono necessarie sia da parte del-le aziende, ma anche e soprattutto da par-te delle istituzioni, affinché Pescara possa ulteriormente e fattivamente distinguersi sempre di più nello sport».

Il giovane velista Davide Consorte,31 anni di Pescara Adriatech Europe è la società, con sede a Pescara,

specializzata nella produzione e fornitura di at-trezzature per la perforazione. La clientela servita è costituita da compagnie petrolifere, contrattisti

di perforazione pozzi petroliferi e pozzi per ricerca idrica, società di sondaggi, palificazioni e fondazioni. Gli uffici commerciali e il magazzino ricambi si trovano in via Prati 39, su un’area di 1.800 mq. L’officina di produzione, localizzata in altra sede, si estende su un’area totale di 5.000 mq di cui 1.000 occupati da capanno-ne industriale munito di carroponte da 5.000 kg di capacità al

gancio, torni e centri di lavoro a controllo numerico, reparti di foratura, fresaggio, alesaggio e saldatura.

Adriatech in un evento fieristico

La sfida di un uomo e la sua imbarcazione da soli contro il mare

104 AbruzzoMAGAZINE Marzo / Aprile 2011

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ABRUZZO & GOLF

IL GOLF INABRUZZO

GLI ESORDI, I PROTAGONISTI E I CAMPIDELLA NOSTRA REGIONE

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di Andrea Beato - foto di Matteo Francavillese

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ABRUZZO & GOLF

MIGLIANICOÈ lo sport che, attualmen-

te, sta conoscendo il più rapido sviluppo, meri-

to del lavoro svolto, in questi anni, dalla federazione nazio-nale, che ha saputo avvicina-re moltissimi giovani. E sono nati nuovi campi, cresciuti gli iscritti, esplosi baby campioni: dai fratelli Manassero a Moli-nari, da Diana Luna al nostro Luca D’Andreamatteo, diciotto anni, primo giocatore profes-sionista abruzzese. È proprio intervistandolo, presentando la sua storia (riportata all’in-terno dello scorso numero di gennaio/febbraio di Abruzzo Magazine, ndr) che ci è venu-ta voglia di saperne di più, di aprire una finestra continua sul golf nella nostra regione. Il nostro intento sarà quello di realizzare pagine informative con le novità dai campi, i per-sonaggi che ruotano attorno a questo mondo, riportare il calendario e i risultati dei tor-

nei più importanti. E, a poco a poco, analizzare il tutto anche a livello tecnico, sotto la guida del maestro Igor Fantini. Chi verrà catturato potrà poi met-tersi alla prova e scoprire che il golf non è uno sport d’elite, per pochi, dai costi inacces-sibili. Lo si può praticare dai sei agli ottanta anni, ci si può divertire con amici e colleghi ai costi di un normale abbo-namento annuale in palestra, con tante offerte e promozioni per le diverse tipologie di gio-catori. Con la differenza che qui, in più, si ha il vantaggio di stare all’aria aperta e vivere il contatto con l’ambiente. Par-tendo da zero, nel giro di due, tre mesi si è già pronti per cal-pestare il manto erboso, con il serio rischio che ferri e pallina si trasformino in quello che gli americani chiamano “the opium green”. Il nostro mes-saggio vorrà arrivare anche agli opinion leader e ai politici

Miglianico Golf & Country Club

• 18 buche

• par 72

• www.miglianicogolf.it

Il campo, situato sulle colline di Miglianico, è stato progettato da uno dei più famosi architetti americani del golf, Ronald Kirby. Le caratteri-stiche tecniche sono, a detta di tutti i giocatori sia professionisti che dilettanti che lo frequentano, di notevole interesse vista la personalità dell’intero percorso. Il campo si articola sulle canoniche 18 buche che si snodano tra boschi, vigneti e bunker artificiali. Le buche sono tecniche, impegnative ma anche divertenti.

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Soci del club con il presidente Carmine D’Andreamatteo (secondo da sinistra)

Francesco Diana,Red & Green I maestri Igor (a sinistra)

e Marvin Fantini

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Il circolo è nato nel 2008, gra-zie all’iniziativa di un gruppo di imprenditori di Giulianova che ha dato vita a questo driving range, con 12 postazioni co-perte e putting green. Il campo si estende su una lunghezza di 250 metri. Direttore del club è il finlandese Aki Leppänen. La Fattoria Cerreto mette a disposizione i servizi di hotel, ristorante, piscina e centro benessere. In calendario, a primavera, l’appuntamento “golf clinic” con Piero Sabelli-co, il maestro dei maestri.

Il San Donato Golf, fondato nell’agosto del 2002, è situato a Santi, 870 metri di altitudine, a pochi chilometri dall’Aquila e non distante da Roma. La struttura comprende campo da golf 18 buche, attrezzatissimo driving range, un fornito pro-shop. La club-house con bar, piscina, foresteria e centro benessere, completa il circolo immerso nel verde. La gestione è affidata alla società Rio Forcella, guidata da Paolo Cicchetti. Presidente del circolo è invece Antonio Cicchetti.

ABRUZZO & GOLF

SANTI DI PRETURO

MOSCIANO S. ANGELO

per far capire che questo sport può essere un buon strumento di marketing territoriale, capa-ce di incidere su un turismo di nicchia, ma di grande valore. Si prendano come esempio i casi di Spagna e Sicilia che vi hanno decisamente puntato, creando modelli da poter replicare an-che all’interno dei nostri confi-ni. In questo numero partiamo con una presentazione generale delle principali strutture: il Mi-glianico Golf & Country Club, il San Donato Golf Club e il Golf Club di Giulianova, driving range. Tre centri immersi nel verde e nella tranquillità dove poter dedicarsi alla pratica, cir-

condati da tutti i comfort. Ma come era lo scenario del golf in Abruzzo più di venti anni fa? Non esisteva, non erano ancora attive le strutture di Miglianico e Brecciarola, ma era già viva la passione di alcune persone: su tutte l’onorevole Peppino Quieti, primo vero tesserato pescarese, e Carmine D’Andre-amatteo, socio del club di Fiug-gi; e poi un gruppo di amici, tra cui Alessandro Acerbo, Rocco Di Pillo, Piero Cetrullo, Emidio Tenaglia e Alfredo Capacchietti, che si allenavano in spiaggia o sui campi da calcetto del risto-rante “Poggio degli ulivi”, adi-biti a campi rudimentali.

San Donato Golf Club

• 18 buche

• par 68

• www.sandonatogolf.it

Aki Leppänen

Golf Club Giulianova

• driving range

• www.golfclubgiulianova.it

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Leppänen con Riccardo Valeri (primo da sinistra) e Piero Sabellico

Page 109: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

Nuova Astra St Elective 1.4 € 16.100, IPT esclusa, con ecoincentivi Opel. Offerta non cumulabile con altre iniziative in corso. Foto a titolo di esempio. Alcuni equipaggiamenti descritti sono ottenibili a pagamento.

Consumi ciclo combinato da 4,1 a 7,4 l/100 Km. Emissioni CO da 109 a 174 g/km

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Page 110: Abruzzo Magazine - Marzo Aprile 2011

BLACK TIE

Lui compieva gli anni e Kiklos, il ne-gozio del campione Danilo Di Luca, dedicato al mondo del ciclismo, ta-

gliava il traguardo del primo anno di attivi-tà. La coincidenza è stata presa al balzo e così si è deciso di festeggiare insieme, con i tanti invitati, in tutto circa ottocento, che hanno presenziato alla serata venendo, perfino, da fuori regione. «Quando Danilo mi ha proposto questa location - commen-ta a fine serata Pardi - non ci credevo. Da dieci anni passo il mio compleanno con i miei amici, ma sempre in qualche locale. L’idea di ambientarlo nei locali di Kiklos è stata particolare e, devo ammettere, vera-mente giusta». Tra gli ospiti anche Jarno Trulli, pilota di formula uno, e il cantante Piero Mazzocchetti. La serata è stata arric-

chita dalla musica del gestore del Mi.ma., famoso stabilimento di Milano Marittima, e dalla collaborazione di Giampiero Paglia-rone. Nella vita privata, Marco Pardi lavora nell’azieda di famiglia, la Dra che si occupa della distribuzione di ricambi auto, avendo a disposizione i migliori marchi del setto-re. Il suo ruolo è particolarmente orientato alla parte commerciale, con conseguen-ti viaggi in Italia e all’estero per curare i rapporti con i diversi fornitori. La sede dell’attività è localizzata di fronte all’aero-porto d’Abruzzo, ospitata in una struttura da 4.000 metri quadri, dove lavorano circa diciassette collaboratori. «Essendo un im-piego molto impegnativo - conclude Pardi - la festa ha rappresentato l’occasione per incontrare i miei amici».

Marco Pardi festeggia con KiklosCirca ottocento invitati nei locali del negozio di Danilo Di Luca. Amici di Marco Pardie del campione di ciclismo venuti da tutta Italia per trascorrere insieme una serataall’insegna della buona cucina, del divertimento e della musica di qualità

di Andrea Sisti

1. Giampiero Pagliarone, Di Luca e Mazzocchetti 2. Laura Spadano ed Elvira Maino, palestra Nubiana 3. Jarno Trulli con la moglie di Di Luca 4. L’avvocato Valentina Concione, l’avvocato Vittorio La Piscopia e Francesca Intranuovo 5. Al centro Salvatore Verderosa 6. L’ingegnere Francesco Vicaretti (ultimo a destra) 7. Giuseppe

Bucciarelli e Antoietta Candeloro 8. Un momento della festa ospitata nei locali di Kiklos a Pescara 9. Da sini-stra Marta D’Orazione, Francesca D’Andreamatteo, Marco e Nando Barbarossa di Acqua & Sapone

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7. Il commercialista Paolo Angelucci con le famiglie Colussi e Rosini 8. L’avvocato Ludovico De Benedictis, l’avvocato Vittorio La Piscopia e Andrea Maurizio, imprenditore di FoodItalia 9. Il vicedirettore Loris Di Giovanni 10. Il medico Sabatino Trotta

BLACK TIE

Il glamour Tortuga dei fratelli Pola la loca-tion, Abruzzo Magazine il protagonista. La festa del periodico di informazione

locale, attento al tessuto imprenditoriale, ai personaggi e alle tendenze della nostra re-gione, ha confermato il successo della nuo-va edizione di gennaio/febbraio 2011. Molti gli amici, i sostenitori e i lettori che vi hanno preso parte. Presente la redazione al com-

pleto. Un’occasio-ne per parlare an-che dei prossimi progetti editoriali,

in un’ottica di rafforzamento, nella ricerca costante di notizie di qualità, capaci di far emergere le eccellenze abruzzesi. Nel corso dell’evento, l’amico e partner Sergio Del Ca-sale, accompagnato da tutta la famiglia, ha messo a disposizione una selezione dei suo eccellenti vini vastesi. A conclusione della serata anche l’estrazione di alcuni premi: quello più ambito un weekend nella capitale inglese, offerto dal por-tale viaggi VacanzeCul-tura.it e dall'American Academy di Pescara.

La festa al Tortuga di Abruzzo Magazine

Una serata per presentare alla community locale la nostra nuova iniziativa editoriale. Un appuntamento per festeggiare il successo del primo numero, quello di Nicoletta Verì

1. Il direttore Parete con le promoter di Abruz-zo Magazine 2. Lo staff di redazione 3. Nicolet-ta Verì, personaggio di copertina del numero scorso 4. Parete con il vicepresidente regionale Alfredo Castiglione e consorte 5. Al tavolo con il vicedirettore Di Giovanni, primo a sinistra il presidente dell’Uppi Chieti, Giuseppe Buccia-relli, il tecnico d’aerei Ermanno Zappacosta, il professionista Fabio Florindi e consorti 6. Lo staff di College & American Academy

11. La docente d’inglese Raffaella Sciarra 12. William Lanzellotti, amministratore di Centroazienda 13. L’imprenditore vinicolo Sergio Del Casale 14. Enrico Lombardi e Franco Radoccia dell’agenzia Dispen-

ser 15. Il dentista Domenico Di Croce con accanto la moglie Ekaterina e la designer Margherita Truszkowska

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di Andrea Sisti - foto di Diego Panico

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ABRUZZO ARTE

Tempus fugit è stato il tema centrale della mostradell’artista. Un’apertura e un interesse verso il reale,nel solco di una tradizione artistica tutta pescarese...

La giusta collocazione per le sue opere potrebbero essere le sale

dei più famosi musei internaziona-li di arte contemporanea. Nicola Costanzo è incisore, pittore, saggi-

sta, fine intellettuale, con un passo antico, registrato nel rigore della xi-

lografia ed artista veloce di acrilici che variano dal figurativo all’astratto futurista. Dal 15 al 23 gennaio 2011, lo Spazio Arte del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pesca-ra ha ospitato venticinque sue creazioni, di vario formato e di questo ultimo decennio di attività: per l’esattezza tredici acrilici e dodici xilografie. Filo conduttore quello della fugacità del tempo. Tutto è spezza-to e scompare nella transitorietà, che av-volge e scioglie, che abbraccia e stritola. Costanzo da vita a contenitori di istanti che colgono l’attimo, rappresentano una visio-ne astigmatica, fumosa, onirica, allusiva-

mente predittiva del reale. Questa filosofia di fondo funge da lente ottica con la quale mette a fuoco la mission della sua poetica: ispezionare il mondo da continui sposta-menti dei punti di osservazione, portando avanti una ricerca stilistica permanente. Gli influssi del Futurismo, Dadaismo, Cubi-smo ed Espressionismo sono rielaborati in modo singolare e autonomo, approdando ad una capacità compositiva sicura nell’in-cisione e nella pittura. Fatalità, illusione e movimento all’interno di immagini confuse che ne contengono altre o sovrapposte ad altre in atmosfere mai aggressive, ma cru-deli come il destino, in cui c’è l’uomo, rap-presentato con forme circolari labirintiche e in abbracci o separazioni; e ci sono gli oggetti della quotidianità: frutta, scatole, vetrate, automobili, insegne, graffiti. Tutti istanti dell’odierna e complessa vita metro-politana.

UNA VITA TRA ARTE, STORIA E FILOSOFIANicola Costanzo, pittore, incisore, xi-lografo, saggista è nato a Pescara, abita e lavora a Montesilvano. Dopo gli stu-di classici, consegue la laurea in Scien-te politiche a Perugia, l’abilitazione in Storia e filosofia a Roma e frequenta un corso di incisione presso l’Istituto d’arte di Urbino. Negli stessi anni è attento al percorso innovativo degli ar-tisti pescaresi Spalletti, Di Blasio, Del Greco e Summa. In seguito, conosce molti uomini di cultura e artisti: Mario Pomilio, Carlo Sgorlon, Dario Fo, Mi-chele, Giovacchino e Pietro Cascella, Giuseppe Di Prinzio.

Le opere di Nicola Costanzo esposte nello Spazio Arte del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Dodici xilografie e tredici acrilici uniti dal tema della fugacità del tempo e della condizione dell’uomo

di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

L’artistaNicola Costanzo

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Continua la rubrica del professor Scassa che ci porta alla scoperta di alcuni dei ristoranti migliori della nostraregione, dove mangiare bene e spendere il giusto

di Gianni Scassa

BRODETTO SUCCULENTO DATATILLO

A tmosfera da trattoria degli artisti nell’unica ma accogliente sala del Ristorante “da Tatillo”, situato ac-

canto al Conservatorio L. d’Annunzio in Viale Bovio. Il servizio svelto e premuroso del gestore Alessandro, per gli amici Tatil-lo, porta in tavola un assaggio di filetti di gallinella saltati in padella seguiti da alici passate nel pan grattato e cotte a scot-tadito come si deve, da accarezzare con

un’eccellenza locale d’olio d’oliva extra vergine. Altri stuzzicanti anti-pasti proposti da Alessandro, alcuni dei quali innovativi, sono solo un pia-cere per l’udito, perché cedono il posto a una voglia di cucina marinara pescarese, che detta la scelta del prossimo piatto: un brodetto classico di pesci dell’Adriatico. La zuppa di pesce, nelle sue diverse ver-sioni regionali, se cucinata come si deve

è buona e basta. Una delle versioni è quella alla pe-scarese, che non ha niente da invidiare ad altre zuppe più famose. Un buon pro-fumo precede l’arrivo di un generoso tegame fumante che eccita la tavola. È d’ob-bligo un appello dei pesci, dei cefalopodi, dei crosta-cei e degli ingredienti che fanno la differenza nella preparazione di questo piatto squisito. All’appel-lo rispondono presente: seppia, scampo, triglia, canocchia, merluzzo, te-stone, coda di rospo, galli-nella, zanchetta, busbana, cozze e vongole. Tutti nuo-tano in un’invitante salsa di pomodoro ben equili-brata nel gusto. Un onesto Montepulciano d’Abruzzo esalta i sapori dei pesci, che finiscono presto. Sale una tentazione: usare la salsa rimasta per condire

un po’ di pasta alla chitarra, com’è chia-mata questa lavorazione tipica abruzzese della pasta all’uovo, che si sposa egregia-mente con i condimenti a base di pesce. Con complicità Tatillo soddisfa la voglia. Arriva la pasta invischiata di sugo, non ne rimane neanche un filo. Brodetto e tenta-zione sono stati buoni e basta. Per chiu-dere si fanno apprezzare dei cantuccini e una crostata di produzione propria, ac-compagnati dal caffè e dagli immancabili amari. E il conto? 38/40 euro, secondo il numero degli antipasti e dei pesci da far nuotare nel brodetto.

Osteria “Mec & Tatillo” - Aperto a pranzo e a cena - Chiuso domenica sera e lunedìViale Bovio,98-65123 Pescara Tel. 3471611410 (Tatillo). È gradita la prenotazione.

Gianni Scassa

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