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38121 GARDOLO via Soprasasso, 32 tel. 0461.992105 [email protected] www.otticadonati.it e... in Piazza a GARDOLO | anno XXVII | aprile 2016 | bimestrale di cultura | politica | attualità | NORD di Trento S TA M P A 3 8 NUMERO I nternet ha rivoluzionato il modo di co- municare: nel bene e, qualche volta, nel male. Nell’ambito di un uso distor- to della rete, si possono annoverare le – purtroppo sempre più numerose – truffe, cui può andare incontro un utente poco at- tento o troppo fiducioso. In linea generale, è arrischiato pensare di concludere “grandi affari” via internet: è vero, si può comprare di tutto, risparmiando rispetto ai tradizionali acquisti in negozio; è altrettanto vero che molti siti sono gestiti in maniera seria, tale da mettere subito fuori combattimento eventuali mal intenzionati. Tuttavia le menti truffaldine, che “smanettano” con grande abilità, sono sempre in agguato e le vittime sono spesso persone per le quali le perdite subite risultano notevoli rispetto alle loro capacità patrimoniali. C’è il caso di chi si vuol comprare un’auto- mobile on-line e paga, anticipatamente, il prezzo stabilito (davvero conveniente!), senza tener conto che il mezzo deve essere regi- strato presso il Pubblico Registro Automobi- listico e che l’operazione abbisogna dell’atto di passaggio di proprietà. C’è chi prenota, versando una caparra ne- A n n i d i A t t i v i t à Da oltre 30 anni leader nella progettazione e produzione di accessori elettrici ed elettronici per i settori caravaning e boating. Via Vienna, 4 | z.i. Spini di Gardolo (settore D | 38121 Trento | Tel. +39 0461 991598 | Fax +39 0461 960009 [email protected] - www.cbe.it anche tanto irrisoria, una vacanza presso un villaggio turistico da sogno, o la settima- na bianca nelle Dolomiti tramite un’agenzia virtuale, che reclamizza di aver soddisfatto migliaia di clienti: peccato che quando si ar- riva sul posto, non c’è alcuna prenotazione e, se va bene, ci si deve “accontentare” di una sistemazione molto più costosa oppure, se il luogo turistico registra il tutto esaurito, tornarsene a casa. C’è il piccolo albergatore che riceve, a conferma di una prenotazione per un gruppo numeroso di turisti stranieri per tutto il mese di novembre (!), un lauto assegno emesso, a prima vista, da un istituto bancario di prim’ordine, salvo poi essere richiesto di restituire parte della somma (a causa della rinuncia di alcuni partecipanti al viaggio) con bonifico bancario: questo viene eseguito prima dell’esito dell’assegno, che verrà reso insoluto, perché falso, e caricato di spese e commissioni d’incasso. C’è chi, affidandosi a sedicenti agenzie spe- cializzate, paga l’affitto e la cauzione di un appartamento per il figlio che va a studiare okkio @lletruffe moncher moncher GAS INDUSTRIALI - MATERIALI PER SALDATURA moncher moncher GAS INDUSTRIALI - MATERIALI PER SALDATURA CONSEGNA a DOMICILIO ORARIO > dal lunedì al venerdì 8.00-12.00 e 14.00-18.00 - sabato CHIUSO Via Bassa, 21 38121 Canova di Gardolo (TN) tel. + 39 0461 822192 cell. + 39 389 1939137 TRENTO CENTRO DIREZIONE BOLZANO [continua in pagina 2] Piste ciclabili UN NUOVO MODO DI GESTIRE E AMMINISTRARE, VALORIZZANDO IL PATRIMONIO IMMOBILIARE Stabile Servizi via Passirio, 9 - 38121 Trento tel. 0461 15 33 111 - cell. 366 95 15 272 www.stabileservizi.it T empo di primavera, tempo di aria aperta, di passeggiate, di cam- minate, corsette e biciclettate: cosa allora meglio di una pista ciclabile? In Trentino c’è solo l’imbarazzo della scelta: ce ne sono per 450 km, alcune davvero suggestive e panoramiche come quelle del Ponale, del Limarò, le Marocche, passo Pordoi, ponte di Mostizzolo oppure quelle attraverso centri città storici come Trento, Rovereto, Riva. Da precisare subito che “ciclabile” non indi- ca un uso esclusivo delle due ruote bensì un percorso aperto a chiunque cerchi sicurezza per i propri passi e un ambiente piacevole: comuni passeggianti, camminatori di lunga gittata, bimbetti ai primi passi e nonni con il bastone, tricicli, praticanti del jogging, patti- natori a rotelle, skiroller, bikers in braghet- te di micro tessuto e rampichino da 6 mila Euro, carrozzine (anche la mia!) e quelle di tanti altri. Per Trento nord ne passano ben due: una di 4 km attraversa la piazza di Gardolo e por- ta in centro o verso Lavis; l’altra, facilmente raggiungibile a Roncafort, va verso Lavis – Bolzano e, oltre, fino alla estesissima ed efficientissima rete austriaca. Quella verso nord è la centenaria strada arginale sulla “rosta” dell’Adige. I due percorsi si snodano in gran sicurezza, però è bene ricordarsi che sulle ciclabili vale pienamente il codice della strada, contravvenzioni e richieste di danni inclusi (articolo 182 DL 282 del 1992). [continua in pagina 2]

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38121 GARDOLOvia Soprasasso, 32tel. 0461.992105

[email protected]

www.otticadonati.ite... in Piazza a GARDOLO

| anno XXVII | aprile 2016 | bimestrale di cultura | politica | attualità |

NORDdiTrentoSTAMPA38

NUMERO

Internet ha rivoluzionato il modo di co-municare: nel bene e, qualche volta, nel male. Nell’ambito di un uso distor-to della rete, si possono annoverare le

– purtroppo sempre più numerose – truffe, cui può andare incontro un utente poco at-tento o troppo fiducioso. In linea generale, è arrischiato pensare di concludere “grandi affari” via internet: è vero, si può comprare di tutto, risparmiando rispetto ai tradizionali acquisti in negozio; è altrettanto vero che molti siti sono gestiti in maniera seria, tale da mettere subito fuori combattimento eventuali mal intenzionati. Tuttavia le menti truffaldine, che “smanettano” con grande abilità, sono sempre in agguato e le vittime sono spesso persone per le quali le perdite subite risultano notevoli rispetto alle loro capacità patrimoniali.C’è il caso di chi si vuol comprare un’auto-mobile on-line e paga, anticipatamente, il prezzo stabilito (davvero conveniente!), senza tener conto che il mezzo deve essere regi-strato presso il Pubblico Registro Automobi-listico e che l’operazione abbisogna dell’atto di passaggio di proprietà.C’è chi prenota, versando una caparra ne-

Ann idiAtti

vità

Da oltre 30 anni leader nella progettazione e produzione di accessorielettrici ed elettronici per i settori caravaning e boating.

Via Vienna, 4 | z.i. Spini di Gardolo (settore D | 38121 Trento | Tel. +39 0461 991598 | Fax +39 0461 960009

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anche tanto irrisoria, una vacanza presso un villaggio turistico da sogno, o la settima-na bianca nelle Dolomiti tramite un’agenzia virtuale, che reclamizza di aver soddisfatto migliaia di clienti: peccato che quando si ar-riva sul posto, non c’è alcuna prenotazione e, se va bene, ci si deve “accontentare” di una sistemazione molto più costosa oppure, se il luogo turistico registra il tutto esaurito,

tornarsene a casa.C’è il piccolo albergatore che riceve, a conferma di una prenotazione per un gruppo numeroso di turisti stranieri per tutto il mese di novembre (!), un lauto assegno emesso, a prima vista, da un istituto

bancario di prim’ordine, salvo poi essere richiesto di restituire parte della somma (a causa della rinuncia di alcuni partecipanti al viaggio) con bonifico bancario: questo viene eseguito prima dell’esito dell’assegno, che verrà reso insoluto, perché falso, e caricato di spese e commissioni d’incasso.C’è chi, affidandosi a sedicenti agenzie spe-cializzate, paga l’affitto e la cauzione di un appartamento per il figlio che va a studiare

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Via Bassa, 2138121 Canova di Gardolo (TN)tel. + 39 0461 822192cell. + 39 389 1939137

TRENTO CENTRO

DIREZIONE BOLZANO

[continua in pagina 2]

Piste ciclabili

UN NUOVO MODO DI GESTIRE E AMMINISTRARE,VALORIZZANDO IL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Stabile Servizivia Passirio, 9 - 38121 Trentotel. 0461 15 33 111 - cell. 366 95 15 272www.stabileservizi.it

Tempo di primavera, tempo di aria aperta, di passeggiate, di cam-minate, corsette e biciclettate: cosa allora meglio di una pista

ciclabile? In Trentino c’è solo l’imbarazzo della scelta: ce ne sono per 450 km, alcune davvero suggestive e panoramiche come quelle del Ponale, del Limarò, le Marocche, passo Pordoi, ponte di Mostizzolo oppure quelle attraverso centri città storici come Trento, Rovereto, Riva.Da precisare subito che “ciclabile” non indi-ca un uso esclusivo delle due ruote bensì un percorso aperto a chiunque cerchi sicurezza per i propri passi e un ambiente piacevole: comuni passeggianti, camminatori di lunga gittata, bimbetti ai primi passi e nonni con il bastone, tricicli, praticanti del jogging, patti-

natori a rotelle, skiroller, bikers in braghet-te di micro tessuto e rampichino da 6 mila Euro, carrozzine (anche la mia!) e quelle di tanti altri.Per Trento nord ne passano ben due: una di 4 km attraversa la piazza di Gardolo e por-ta in centro o verso Lavis; l’altra, facilmente raggiungibile a Roncafort, va verso Lavis – Bolzano e, oltre, fino alla estesissima ed efficientissima rete austriaca. Quella verso nord è la centenaria strada arginale sulla “rosta” dell’Adige. I due percorsi si snodano in gran sicurezza, però è bene ricordarsi che sulle ciclabili vale pienamente il codice della strada, contravvenzioni e richieste di danni inclusi (articolo 182 DL 282 del 1992).

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2 NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO

“A NORD DI TRENTO”Periodico bimestrale iscritto al Registro Stampan. 1367 del Tribunale di Trento, in data 31.07.2008

PROPRIETÀAssociazione culturale “IL GRUPPO”Via Caproni 15, Roncafort (TN)[email protected] - www.ilgrupporoncafort.org

DIRETTORE RESPONSABILEUgo Bosetti

REDAZIONEc/o Anna Mussi (0461.420577)

RESPONSABILE PUBBLICITÀGianni Angelini (0461.993046)

IN REDAZIONERenato Beber, Maria Giovanna Conci,Franco Faes, Alberto Mattedi,Anna Mussi, Luisa Nicolini,Alessandro Serra

TIRATURA/DIFFUSIONE 5000 copie

REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPA litografica - Trento - [email protected]

[da pag. 1 OCCHIO@LLETRUFFE]

Att

ualit

à [da pag. 1 PISTE CICLABILI]

all’estero; l’immobile esiste, ma all’arrivo dello studente sul posto, il legittimo, ignaro proprietario non ha nessuna intenzione di darlo in locazione oppure lo abita lui stesso!C’è l’azienda che pubblicizza i suoi prodotti o manufatti sulla rete e riceve, con lo stes-so mezzo, un ordine di merce da compratori davvero interessati, i quali inviano una let-tera su (falsa) carta intestata di una famosa banca estera cui è allegato un (falso) titolo di credito di notevole importo: per errore la banca avrebbe compilato il va-glia con una somma superiore al dovuto e si chiede all’azienda venditrice, pertanto, la restituzione dell’im-porto in eccesso, tramite bonifico bancario.C’è addirittura chi, baciato improvvisamente dalla dea bendata, è destinatario di un teso-ro di milioni di dollari, custodito in un Paese straniero, che aspetta solo di essere “sbloc-cato” dalle autorità del luogo, tramite il pa-gamento di qualche centinaio di euro dovuto a costi meramente burocratici!

C’è chi riesce a vendere un trattore o un macchinario ad alta tecnologia ad un Pa-

ese africano: il compratore, a causa di strane, incomprensi-bili leggi locali, prima di poter

eseguire il pagamento, deve ricevere a sua volta una somma di denaro (solo qualche centinaio di euro!) che gli permette di otte-nere l’autorizzazione a pagare dalle autorità del suo Paese.Tutte queste truffe hanno in comune qual-che caratteristica: i pagamenti avvengono con bonifico bancario, a favore di beneficiari stranieri, che spesso detengono il conto cor-rente presso una banca situata in un terzo Paese estero (ad esempio si paga a Tizio, residente in Belgio, ma con conto corrente in Polonia). Ricevuto il bonifico, i malfattori prelevano tutto e spariscono dalla circolazio-ne e non si riesce più a contattarli né trami-te posta elettronica, né tramite l’eventuale telefono cellulare. In genere il malcapitato si accorge di essere stato frodato quando è troppo tardi per tentare di recuperare la

somma, ma ciò che contribuisce ulterior-mente ad avvilirlo è il tentativo di denunciare l’accaduto presso polizia postale, carabinie-ri, finanza. Spesso le forze dell’ordine fatica-no a raccogliere i rapporti, in qualche caso consigliano addirittura di “lasciar perdere, tanto non si riesce a recuperare nulla”: la maggior parte delle denunce non ha alcun seguito e, nella migliore delle ipotesi, esse rimangono impilate su qualche scrivania in attesa di essere archiviate.Ci si chiede se questo avvenga per incapa-cità, o per ordini superiori (“non è compito mio”) o per ignoranza delle lingue straniere oppure per mancanza di volontà d’ interlo-quire con i preposti enti sovranazionali (In-terpol, ecc.). In attesa di conoscere le moti-vazioni di queste mancate iniziative, stiamo all’erta e ... occhio alle truffe!

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A questo proposito, sarebbe opportunissi-ma un’assicurazione: costa poco e viaggia-te sicuri voi e gli altri!Scegliete una direzione, procuratevi scarpe adatte ma van bene “anca quele de la fe-sta”, bici, pattini ecc... e... in marcia! Non mancano le panchine per tirare il fiato né le occasioni per farsi distrarre, vuoi da un ai-rone cinerino in agguato su un ramo sopra il fiume, vuoi dalle svariate colture agricole in serra e in campo aperto, carote, sparzi, pomi, ciliegi, radicchietto, capussi ecc..Punto di forza della ciclabile verso nord è l’attraversamento del biotopo “Foci dell’A-visio”, istituito nel 2007 e di prossimo al-lungamento fino allo sboccare del Noce nell’Adige. Si tratta di un pezzetto di terra, credo 144 ettari, restituiti alla spontanea creatività della natura che, da par suo, ci ha impiegato ben poco a rimettere le cose nel suo proprio ordine: l’interno della rosta, il biotopo vero e proprio, è un brulicare di acacie, carpini, pruni, salici, distese di erbe, felci, asparagi selvatici, fiori di giaggiolo, calta palustre e di onnipresenti margheri-tone gialle del topinambur. Rinascita anche per la fauna con la ricomparsa in massa di una serie di animali solitamente invisibili tra cui l’ululone dal ventre giallo, il rospo sme-raldino, il piro piro piccolo, il marangone dal ciuffo, la cutrettola, il colubro d’Esculapio, il geotritone alpino ecc...Non ne avete mai sentito la mancanza? A “Geo e Geo” si vedono meglio? Di ululoni dal ventre giallo ne avete già 18 in canti-na e vi bastano? Il vostro spirito ecologista si ferma alla raccolta differenziata? Ahi ahi voi, miserrimi tapini del genere “homo im-poltronitus”!!! Il consiglio tassativo è di en-trare a passi lievi nel biotopo, ammirarne in rispettoso silenzio la straordinaria biodiver-sità e comprenderne l’insostituibile impor-tanza e l‘improcrastinabilità di ogni ulteriore allargamento! Usciti da questo incanto si prosegue costeggiando il carcere (“visita”

sconsigliata!!) per attraversare l’Avisio alla passerella di Lavis: da lì si può continuare verso San Michele oppure prendere la Va-ca Nonesa nella vicina stazione e tornare in panciolle a Gardolo.

A trarre gran beneficio dalla gita sarà, oltre lo spirito, il vostro giro vita! Ogni minuto di camminata tranquilla, infatti, vi costa 2,6 kilocalorie (passo veloce 4, di corsa 12, in bici 10 e da seduti 1: si tratta di valori gene-rali medi). Ad esempio, dopo un’ora di passi avrete consumato 60min x 2,6kcal/min = 156 kcal, di passo veloce 60 x 4 = 240, di corsa 60 x 12 = 720, in bici 60 x 10 = 600, stravaccati sul sofà 60 x 1 = 60 kcal. Esempio pratico: per il 50° di matrimonio di vostra suocera pranzetto con: smacafam (50 g = 300 kcal), polenta, crauti, costine, pancetta (200 g = 600 kcal), mezzo di te-roldego (alcol 60 g = 420 kcal), luganega (100 g = 180 kcal), gorgonzola (70 g = 240 kcal), tiramisù (100 g = 385 kcal), caffè, caffè con resentin, resentin da sol (50 g = 350 kcal), extra vari (200 kcal). In tutto buone 2500 kcal, praticamente ‘na tonada

e meza per il fegato!!! Allora calcoliamo i tempi per bruciarle! Camminando: 2500 kcal: 2,6 /min = 950 minuti ossia buone 15 ore; di corsa: 2500:12,5=200 min ossia 3 ore e venti e via calcolando. (dal libro di M. Pizzinini “La salute comincia a tavola”). Quindi gente, camminate, correte e pedala-te (e meditate)!Piccola defaillance è la mancanza di un “Bicigrill”, un punto di ristoro, chiacchiere e cazzeggio (termine un po’ triviale ma che rende benissimo!!), di assistenza e informa-zione, di alloggio e sosta. Quello di Trento sud è sempre affollato da ciclisti, frequenta-tori di bar, parenti venuti a recuperare con-giunti stremati da qualche centinaio di metri di corsa, cazzeggiatori assortiti ecc... Beh... si può sempre rimediare!!

Ugo Bosetti

F I L A T E L I AL’Associazione è lieta di invitare tutta la popolazione all’annuale mostra per fe-steggiare i 15 anni di vita del sodalizio. Nell’ambito filatelico verrà esposta la collezione di francobolli sulle “Cera-miche del Mondo” curata dal socio e

Prof. Giuliano Stroppari. All’interno della mostra sarà ricavato uno spazio per una selezione di vecchi cimeli e oggetti d’epoca in cera-mica. A margine del percorso fi-latelico, infine, verrà allestita una piccola raccolta di bonsai arti-

gianali del sig. Fabio Nicolini. La mostra, liberamente visibile, presso il entro civi-co di Gardolo, con accesso da Via Marco Pola, rimarrà aperta dal 29 aprile fino a domenica 1 maggio, con orario di vistia dalle 9 alle 20. Vi aspettiamo numerosi!

Mosna Giovanni il PRESIDENTE dell’ASSOCIAZIONE CULTURALE

di FILATELIA e COLLEZIONISMO di GARDOLO

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Attu

alità

| numero 38 | aprile 2016 |

Giulio Regeni si trovava al Cairo per completare la sua tesi di dottorato sui diritti dei lavoratori e i sinda-cati egiziani. Il 25 gennaio 2016,

quinto anniversario della rivoluzione contro il regime di Mubarak, Giulio scompare. Il suo corpo viene ritrovato, con evidenti segni di tortura, il 3 febbraio in un fosso alla periferia della capitale egiziana.La brutale uccisione di Giulio ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica italiana la situazione dei diritti umani in Egitto – un paese alleato dell’Italia dove il governo li-mita fortemente la libertà di espressione, associazione e incontro. Migliaia di perso-ne sono state arrestate negli ultimi mesi, e centinaia sono scomparse.Amnesty International Italia ha lanciato una campagna per impedire che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per es-sere dimenticato, per essere catalogato tra le tante “inchieste in corso” o peggio, per essere archiviato accogliendo una qualche “versione ufficiale” proposta dal governo del Cairo. Deve essere respinto qualsia-si esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente – da raggiungere anche col prezioso contribu-to delle donne e degli uomini che in Egitto provano ancora a occuparsi di diritti uma-ni, nonostante la forte repressione cui sono sottoposti. L’Italia ha peraltro tutti gli stru-

menti diplomatici, politici ed economici per spingere le autorità egiziane a occuparsi se-riamente del caso. Sarebbe importante che “Verità per Giulio Regeni” diventasse la richiesta di tanti enti locali, dei principali co-muni italiani, delle università e di altri luoghi di cultura del nostro paese: a loro chiedia-mo di esporre questo striscione, o comun-que un simbolo che inviti tutti a impegnarsi per avere la verità sulla morte di Giulio. Lo dobbiamo alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi colleghi che da ogni parte del mondo chiedono solidarietà.L’Università di Trento ha risposto all’appello

VERITÀ e giustizia per Giulio Regeni

di Amnesty esponendo all’ingresso delle varie sedi i cartelli che chie-dono giustizia per Giulio Regeni.A un mese di distan-za dal ritrovamento del corpo di Giulio, martedì 2 marzo si è svolto al-la Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento l’incontro “L’inver-no arabo. Lo stato dei diritti in Egitto e nei paesi vicini”. L’incontro è stato or-ganizzato dal gruppo di Trento di Amnesty International e dall’Unione degli Universitari di Trento.Partendo dal caso Regeni, si è discusso in particolare dello stato della libertà di espres-sione e della repressione nel mondo arabo. L’incontro è stato introdotto da Lorenzo Fer-rari (Amnesty International gruppo di Trento) ed è stato concluso dal professor Massimo Campanini, docente di storia dei paesi e del pensiero islamico presso l’Università di Trento. Al centro sono state messe le testi-monianze e le analisi di tre giovani ricer-catori italiani ed egiziani che, come Giulio Regeni, si sono recentemente occupati della situazione politica nel mondo arabo trascor-rendo dei periodi sul campo. Da un lato, il caso Regeni appare eccezio-nale: in fondo è raro che in Egitto vengano

colpiti gli stranieri, e ancor più raro che si-ano colpiti i ricercatori. È stato quindi inte-ressante capire come siano visti gli stranieri nei regimi del Medio Oriente, e quali limiti e rischi incontrino i ricercatori che – come i relatori dell’incontro – intendono studiare la situazione di quei paesi. Dall’altro lato, è del tutto evidente che il caso Regeni non è per nulla eccezionale: le spa-rizioni forzate e le torture in Egitto si susse-guono quasi quotidianamente, e il problema si è aggravato nell’ultimo anno. Nel corso dell’incontro si è quindi fatto il punto sullo stato dei diritti e della democrazia in Egitto e nei paesi vicini, guardando alle speranze deluse degli scorsi anni e alle prospettive che si presentano per il futuro. L’iniziativa ha visto una grande partecipazio-ne di studenti universitari.

Lorenzo Ferrari, Alberto Lavelligruppo DI AMNESTY INTERNATIONAL di Trento

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Entro il mese di marzo verranno av-viati i lavori di ampliamento e ade-guamento dell’immobile adibito a RSA Stella del Mattino a Gardolo

per un importo di 1.290.000 euro.I lavori, commissionati dall’azienda pubblica di servizi alla persona Civica di Trento, prevedo-no la nuova costruzione di un blocco – super-fetazione a ovest della struttura in cui ricavare, per ogni piano, una sala da pranzo e uno spa-zio di soggiorno a disposizione degli anziani ospiti residenti. Situazioni queste ad oggi ga-rantite in locali e contesti non ottimali sia per la superficie esistente, sia per la distribuzione logistica all’interno della struttura. Contestual-

mente verranno realizzati i bagni all’interno delle stanze situate al primo piano ad oggi servite da servizi igienici esterni alle stanze e verrà costruito, ad est, un locale da adibire a soggiorno/giardino d’inverno a piano terra. L’intervento è anche occasione per migliorare gli impianti esistenti e sostituire, in alcuni loca-li – ad esempio i corridoi – il pavimento. In particolare verrà installata un’ulteriore bat-teria di ascensori proprio a servizio della nuo-va costruzione delle sale e dei soggiorni. Infine verrà riveduta l’entrata semplificando e razionalizzando gli attuali percorsi. L’entrata sarà unica e la struttura diventerà accessibi-le attraverso una comoda rampa di accesso

Lavori alla RSA Stella del Mattino di Gardolo

coperta e protetta. Il progetto in corso di rea-lizzazione è stato elaborato con la partecipa-zione di tutti i lavoratori in servizio presso la RSA e degli ospiti/familiari che la abitano, in modo da rispondere al meglio alle esigenze di funzionalità e di comfort di chi vive nella strut-tura, evitando omissioni o errori talora rilevati in particolare nelle opere pubbliche.I lavori verranno effettuati nel corso dell’an-no e, come da capitolato, saranno completati, salvo imprevisti, entro 300 giorni utili.Durante l’esecuzione dei lavori e la correlata presenza del cantiere, alcuni posti macchina non saranno agibili, in particolare durante la costruzione dell’ala di ampliamento per le sale

da pranzo e i soggiorni. I dipendenti e i visita-tori, potranno comunque utilizzare i parcheggi fronte strada messi a disposizione dalla ditta Mondini spa.

Mario ChiniDIRETTORE DELLA CIVICA DI TRENTO

4 NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO

Solid

ariet

à - A

ssociaz

ioni

cola spinta di appoggio visibile ed invisibile. Il recarsi a Budapest, a Röszke, a Slavonski Brod, a Šid, a Gevgelija, a Spielfeld, a Bel-grado, sull’isole di Leros e di Samos o a Idomeni non è mai stato inteso solo come un apporto di giornalismo o monitoraggio, ma un’iniziativa politica nella quale inchie-stare e prendere contatti con le realtà at-tive, conoscere e parlare con i migranti, vedere coi propri occhi le evoluzioni in atto, misurarsi con le modifiche dei dispositivi di controllo degli Stati applicati alla mo-bilità, confrontarsi una volta tornati a ca-sa su come essere solidali e complici del cammino senza farsi imbrigliare e margi-nalizzare nel ruolo di volontari caritatevoli. Questa iniziativa costante ha voluto e ha sa-puto costruire ponti in tante direzioni. Nella costruzione di questi non per forza c’è un ordine di importanza piramidale e determi-nato, bensì tiene insieme elementi personali con elementi collettivi e di autorganizzazio-ne. Un ponte tra attivisti e rifugiati che non si è palesato nell’ambiguo rapporto dell’a-iuto nella pietas, ma che invece ha mes-so al centro sia le esigenze materiali delle persone bloccate sia la conoscenza delle storie personali, e la comprensione ed il sostegno dei meccanismi dell’autogestione e cooperazione tra i rifugiati. Riconoscere che di fronte ci sono persone non (solo) vulnerabili e fragili, ma forti e consapevo-li e pronte a rivendicare diritti e lottare per

ottenerli, non è un dato scontato, visto che la maggior parte delle organizzazioni uma-nitarie attive opera in modo unidirezionale utilizzando la retorica dell’aiuto e consi-derando il migrante un soggetto passivo. Essere lì presenti e provare a costruire un ponte tra un attivismo sociale ed uno po-litico ha sovvertito la modalità caritatevole, facendo vedere che è possibile coniugare la solidarietà con la rivendicazione politica, l’apporto concreto di supporto con la mobili-tazione nelle vie di Salonicco e sotto i palazzi del potere. Un ponte, nel contempo, tra luo-ghi di confine diversi ma immediatamente riconoscibili nel momento in cui il Brennero è la prossima zona di frontiera sottoposta ad una militarizzazione forzata e selezione della mobilità umana. Aver lanciato proprio da Idomeni la partecipazione di Overthefor-tress alla manifestazione del 3 aprile per mantenere aperto il confine italo-austriaco e rivendicare la libera circolazione delle per-sone, non è stato solo un gesto evocativo, ma la concatenazione in modo lineare tra la contrarietà al regime dei confini e l’evidenza che esiste una parte di società che proprio sui temi della mobilità, dell’accoglienza e dei diritti pretende un’Europa diversa. Violare quel confine e richiedere dei canali umani-tari, inoltre, proprio il giorno prima dell’avvio dei rimpatri dalla Grecia alla Turchia rende chiaro come i “canali”, quando sono fatti per espellere ed escludere le persone dal vec-

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Overthefortress: una campagna solidale da Idomenial Brennero guardando avanti

chio continente, sono attivati in tempi brevi e, purtroppo, funzionano. Infine va segnalato un altro dato importante da tenere in consi-derazione: ovunque nei luoghi di frontiera, quello che risalta è l’enorme apporto di gio-vani che fanno dell’impegno sociale e del-la solidarietà un valore ideale che ha delle potenzialità tutte da scoprire. Molti di loro sono partiti in modo autonomo senza orga-nizzazioni di riferimento, alcuni invece con contratti precari nelle grosse ong. Finita la propria esperienza è certo che non saranno uguali a prima. La campagna sociale e politica di Overthe-fortress non si fermerà in tempi brevi: biso-gnerà restituire sui territori in modo plurale questa significativa esperienza, scambiare e mettere in comune riflessioni e suggestio-ni: nel frattempo si è già attivata la staffetta per continuare, e implementare, il progetto “No border Wi-Fi” a Idomeni ed un viaggio di monitoraggio a Calais è in preparazione. Altre idee ed iniziative sono in cantiere per-ché la sfida collettiva lanciata al regime dei confini deve ampliarsi e connettere tante re-altà e soggetti diversi che non accettano fili spinati e deportazioni di massa.

Stefano Bleggi

Per leggere gli articoli pubblicati sull’esperienzadi Overthefortress: www.meltingpot.org

L’esperienza straordinaria della marcia Overthefortress partecipata da 300 persone che, dopo essere stata in Grecia al campo di Idomeni,

immersa nell’umanità di una crepa dell’Eu-ropa fortezza, si è ritrovata al Brennero il 3 aprile, assieme ad altre 1000 corpi in marcia, con l’intento di aprire altre brecce e dare vita ad un effetto domino di forza e solidarietà, in antitesi a quel cinismo che ha provocato la chiusura della rotta dei Balca-ni e il patto meschino tra l’UE e la Turchia. Abbiamo cominciato a muoverci in estate dello scorso anno quando la rotta balcani-ca era aperta e la caratteristica principale del flusso di persone era rappresentata dal transito. Il cammino dei migranti, special-mente a piedi e sui binari, ma anche in-vadendo le corsie di strade ed autostrade, è riuscito per mesi a forzare i regolamenti europei inadeguati ed attivare una soli-darietà di attivisti e cittadini mai vista pri-ma d’ora. La staffetta overthefortress si è mossa lungo le direttrici delle rotte imposte “accompagnando”, camminando al fianco dei migranti e cercando di essere una pic-

Il giorno 5 aprile si è svolta la premiazione del Concorso a premi “GEMELLAGGIO GARDOLO-NEUFAHRN 2015” indetto dall’Associazione Amici del Gemellag-

gio, allo scopo di valorizzare il significato dello scambio scolastico tra i ragazzi di Gardolo e di Neufahrn e promuovere questa opportunità che permette di: entrare in contatto con la cultura e la realtà tedesca instaurare rap-porti di amicizia favorire l’apprendimento linguistico promuovere la solidarietà e l’in-

tesa tra le due comunità. Per l’elaborato si è lasciata ampia libertà nello svolgimento, pote-va essere disegno, un cartellone, uno slogan, un video, una foto, una canzone, una poesia... ma soprattutto simboleggiare il valore del ge-mellaggio e suscitare riflessioni su di esso. È stata una piacevole mattinata, per i ragazzi italiani e tedeschi, ospitati dalla presidente del Consiglio Lucia Coppola, nel salone d’o-nore di palazzo Thun a Trento, oggi sede del Consiglio Comunale, dove, dopo gli opportuni

Il concorso a premi “GEMELLAGGIO GARDOLO-NEUFAHRN 2015”

saluti si sono presentati gli elaborati e i premi, che consistevano in buoni in denaro versati sul c/c della scuola da utilizzare per le future uscite, delle chiavette per pc e un significativo

portachiavi con stampati i simboli delle due associazioni. Alla cerimonia erano presenti le insegnanti italiane che si sono adoperate per la buona riuscita del progetto e gli insegnanti tedeschi, responsabili dei ragazzi d‘oltralpe, il Dirigente della scuola Media S. Pedrolli di Gar-dolo, il Presidente della Circoscrizione di Gar-dolo, i rappresentanti dell’Associazione Amici del Gemellaggio e la signora Katia, responsa-bile dei gemellaggi in Trentino.

Il Direttivo

5| numero 38 | aprile 2016 |

Uno dei luoghi comuni più difficili da scardinare è quello che erige il Trentino come un virtuoso pa-drino dell’ambiente e della bio-

diversità: un’immagine così ostentata dagli enti che elevano questa regione rispetto le altre, immune ai tentativi di contaminazione da parte del malaffare: l’eccezione del qua-dro italiano da prendere come modello di crescita e sviluppo sostenibile tramite la va-lorizzazione, la tutela e la conservazione del bene comune. Famosi gli spot pubblicitari trasmessi sui canali televisivi più mainstre-am, che presentavano scenari paradisiaci, montagne incontaminate, passeggiate di ila-ri turisti immerse nel verde seguite dalla de-gustazione di prodotti tipici territoriali di “ec-cellente” qualità, come le mele dalla Val di Non o taglieri di salumi e formaggi (poco im-porta se queste cosiddette eccellenze siano il prodotto di un cospicuo utilizzo di pesticidi

e fitofarmaci). Curioso come questi promoter siano in realtà responsabili di una scellerata politica di saccheggio del ter-ritorio, speculazione e indebi-tamento. È necessario forse chiedere il consulto di qualche psichiatra per illustrarci al me-glio questa schizofrenia, resa in maniera evidente nel caso degli impianti sciistici trentini che, oltre a portare con sé immani lavori di cementifica-zione e spreco di risorse, compromettono il benessere anche di chi non vive questi terri-tori, a causa del sistema clientelare che nella nostra provincia circonda il mondo del turi-smo invernale. Infatti, ingenti quantità di de-naro pubblico senza alcun criterio vengono continuamente destinate a società appar-tenenti ad un settore in forte crisi che ogni anno produce perdite altissime, nonché forti

Ambien

te - A

ssociaz

ioni

impatti ambientali sul territorio attraverso la continua realizzazione di nuove infrastrutture all’interno di zone protette. Per quanto riguarda l’altopiano Folgaria, fino a metà degli anni ‘90, essa rappresentava una località in cui il turismo conviveva con una serie di altre attività tipiche delle piccole comunità di montagna. Quando la logica del profitto di pochi ha spodestato il buonsen-so, si è visto da parte delle giunte comunali puntare aggressivamente sugli impianti da

sci, grazie anche e soprattutto alle decine di milioni di investimenti pubblici che sono stati continuamente erogati alla società impian-tistica, la Carosello Ski. La situazione tragi-comica è rappresentata dal fatto che nono-stante essa continui a chiudere in rosso, i suoi impianti sono in continua espansione sempre grazie ai cospicui contributi provin-ciali. Questo circolo vizioso non è dato solo da evidenti deficit di valutazione ma anche e soprattutto dall’influenza esercitata da per-sonaggi come Cappelletti e Olivi, principali responsabili di tale scempio e della sua per-petuazione.Si è da poco conclusa la stagione invernale, da molti ritenuta la più calda in assoluto che ha permesso di far ripartire in modo anco-ra più acceso il dibattito sui cambiamenti climatici. Partendo da questo presupposto è impossibile non soffermarsi sul fatto che in mancanza di precipitazioni nevose si sia dovuto ricorrere ad un massiccio utilizzo di neve artificiale. Ma a quale prezzo? Per la sua creazione occorrono grandi quantità di acqua ed energia, alterando la composizio-ne del terreno, della vegetazione e la biodi-versità delle zone alpine per una spesa di 136mila euro per ettaro di pista. Basti pen-sare che per la consueta Marcialonga sono stati utilizzati 8.500 camion per trasportare 105.000 metri cubi di neve artificiale realiz-zata con l’impiego di 40.000 metri cubi di acqua potabile prelevata dagli acquedotti di 17 comuni. Impatti ambientali, economici, sociale e cul-turali che non sono nuovi alla storia trentina, non immune a sperperi di risorse in favore ad opere inutili, costose e devastanti, com-pensati con ingenti tagli alla sanità, all’istru-zione e di tutti quei servizi fondamentali per il benessere e la dignità degli abitanti.

Un contributo di EcoMagazine- Trento

Lo scorso primo aprile il Coro ha tenuto la pro-pria assemblea ordina-ria. Il Presidente Tiziano

Mattedi ha tracciato un bilancio più che lusinghiero dell’attività 2015, con due trasferte in Ger-mania; la prima a Monaco, la seconda a Giggenhausen, su invito del coro locale e grazie all’organizzazione dell’associa-zione del Gemellaggio di Gar-dolo-Neufahrn.In entrambe le occasioni il Coro ha saputo portare con successo il proprio repertorio canoro, conquistando anche con simpatia e allegria gli amici tedeschi . Anche la ras-segna a Povegliano Veronese, organizzata dalla locale sezione ANA, ha lasciato un bel ricordo in tutti i coristi e ha permesso di co-noscere altre realtà corali fuori dalla nostra Provincia.Il coro è stato anche nelle case di riposo di Lisignago e a Lavis, portando agli anziani, ai loro familiari e al personale qualche mo-mento di allegria canora.

Il 10 settembre, c’è stata poi la partecipa-zione, con alcuni canti, all’inaugurazione della mostra sulla guerra di Alberto Mattedi e Mario Moser. In quella serata il coro ha fi-nalmente presentato il nuovo compact disc dal titolo “Il Viaggio continua”.A Gardolo il coro ha cantato anche per la festa dell’Oratorio e soprattutto ha parte-cipato alla manifestazione “Incanti at-to terzo”. Nella serata del 28 novembre il coro, con tanti altri artisti ha regalato al sobborgo una serata magica, fatta di luci, suoni, voci, balli, negli angoli più vecchi e

caratteristici di Gardolo. Il Coro ha avuto anche il supporto tecnico di un maestro della Federazione dei Cori in alcune interessanti serate di prove.Il presidente ha rigraziato infine il Maestro Franco Tomasi, per il suo costante impegno, che sa coin-volgere con entusiasmo e com-petenza i coristi, nelle prove e nei concerti. Un ringraziamento è stato riservato anche a quanti si dedica-no alla gestione della sede, del sito

internet e nel lavoro di segreteria e archivio.Per il 2016 Il Coro ha in programma, per ora due concerti: il pimo alla Casa di riposo di Via Borsieri a Trento il prossimo 30 aprile e il secondo alla casa “Stella del Mattino” di Gardolo il 21 maggio.Il Direttivo ha anche in cantiere l’organizza-zione del 50° del Coro Alpino Trentino nel 2017. Un traguardo importante che sarà festeggiato degnamente con un concerto, una mostra fotografica e una reincisione di vecchi dischi.

Tiziano Mattedi

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Impianti ambientali, economici e socialidel settore turistico invernale trentino

CORO ALPINO TRENTINO... un anno ricco d’impegni

6 NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO

Asso

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Nell’ottica di un proget-to generale di ringio-vanimento, assume la carica di Presiden-

te del circolo Marco Ianes, che succede al Presidente storico Guerino Tezzon, che ha guidato il circolo per 16 anni. Nuove forze entrano a far parte di questo rinnovato diret-tivo: oltre al neo presidente, si uniscono Ilaria Pontalti, giovane ventiduenne, che assume la carica di vice-presidente vicaria e Clau-dio Scaramuzza. Riconferme per gli uscenti Guerino Tezzon, che rimane come vice pre-sidente, per Bruno Rizzi segretario, Giusep-pe Merler cassiere e per gli altri consiglieri Claudio Barbacovi, Augusto Casata, Lugi Moser, Egizia Pozzatti, Raffaella Elide Svaldi.Il nuovo direttivo si pone l’obiettivo ambizio-so di continuare nelle attività svolte finora, cercando di ampliare la presenza sul terri-torio, con eventi culturali e di informazione-formazione ai cittadini. Una interessante no-

vità è rappresentata dall’apertura, in questi giorni, della pagina Facebook del circolo. Con questo primo passo verso i social network, anche il circo-

lo Acli di Gardolo intende aprire le porte ad una maggiore comunicazione con le perso-ne e con il territorio, al fine di favorire la pro-mozione delle attività e la possibilità di dia-logare anche con l’utilizzo dei nuovi sistemi informatici. Il direttivo di Gardolo sta lavorando, in que-sti giorni, alla preparazione di nuove iniziati-ve; la prima in calendario riguarderà un e-vento culturale; si tratta di un incontro con lo scrittore Gabriele Biancardi, noto dj di Radio Dolomiti e autore del libro “Il mio nome è Ai-da”; nel romanzo si narra una storia d’altri tempi, coinvolgente ed emozionante. La sto-ria di una donna coraggiosa, ragazza ma-dre negli anni ‘30, dove la cosa è scandalo-sa. Una storia per rivivere il nostro passato, ma anche per riflettere sul nostro presen-

Al Circolo ACLI di Gardolo rinnovato il direttivo

te. Appuntamento presso la sede del Circo-lo Acli di Gardolo per venerdì 13 maggio o-re 20.30. Il neo insediato direttivo si sta pre-parando per il prossimo congresso provin-ciale delle Acli, che si terrà domenica 17 a-prile; alcuni membri del direttivo di Gardolo si candideranno al consiglio provinciale acli-sta, con la volontà di portare proposte e idee nuove per il movimento e anche per dare la giusta rappresentatività al nostro territo-rio, che vede oltre trecento iscritti. Sarà pre-sentata una mozione di proposta di rinnova-mento che sarà resa pubblica dopo il con-gresso, tramite la pagina Facebook dedica-ta al circolo stesso. Il direttivo Acli di Gardolo si riunisce, di nor-ma, ogni primo e terzo venerdì del mese, per programmare le attività; chiunque può far pervenire suggerimenti, proposte e idee e lo può fare contattando direttamente i membri del direttivo, oppure tramite e-mail o la pa-gina Facebook.

CONTATTI CIRCOLO ACLI DI GARDOLO

Marco Ianes 349/8778198Link alla pagina Facebook:

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A tutto basket è una proposta di CAMP SPOR-TIVO DIURNO dedicato al MINIBASKET ed al BASKET per bambini/e e ragazzi/e nati dal 2003 al 2007, che l’Associazione Sportiva Arcobaleno Basket organizza da alcuni anni nel Comune di Trento presso il Centro Sporti-vo Trento Nord di Gardolo.L’idea ed il progetto sono quelli di trascorre-re uno o due turni dedicando la giornata ad allenamenti specifici di pallacanestro (in pa-lestra ma anche all’aperto), con l’occasione di divertirsi con il basket, di perfezionarsi e

di mettersi alla prova con compagni ed amici, unendo il tutto ad attività alternative nei momenti liberi e di svago, con in più una gita fuori porta dal gusto avventuroso.

Attività diurna dal lunedì al venerdìFULL TIME 8.00-17.001° TURNO: dal 13 al 17 giugno2° TURNO: dal 20 al 24 giugno

Esce allo scoperto con molto en-tusiasmo la nuova proposta di SEI SULL’ONDA, idea di CAMP SPOR-TIVO RESIDENZIALE per bambini/e e ragazzi/e nati dal 2003 al 2007. Questa nuova proposta è un tandem fra qualche giorno di attività spor-

Camp estivi con SPORT e MARE

tiva in città e successiva partenza per alcuni giorni di spiaggia, mare, sole, una fresca pineta ed anima-zione serale! Le giornate saranno organizzate su una base sportiva, anche non strettamente legata alla pallacanestro, in affiancamento ad iniziative ludico/ricreative.Il tutto sotto la guida attenta di istruttori provenienti da più discipli-ne sportive ed animatori qualificati (istruttori qualificati delle F.S.N., laureati in Scienze Motorie, diplo-mati ISEF e diplomati educatori professionali), motivati, con voglia di stare con i bambini, in modo da offrire un’esperienza sempre nuo-

va, diversificata e nel complesso polivalente, sia nello sport che nella socializzazione.

Attività residenziale dal lunedì al sabatodal 29 agosto al 3 settembre

Altre proposte per l’estate 2016: SPORT ESTATE INSIEME & JUNIOR SPORT sono proposte di centro estivo diurno a TRENTO e SAN MICHELE ALL’ADIGE con varie possibilità

di iscrizione in base alle esigenze famigliari nella fascia di età 5-14 anni.L’idea ed il progetto sono quelli di trascorrere assieme una o più settimane (dal lunedì al venerdì) durante il periodo estivo e nell’arco di questo tempo socializzare con nuovi amici, fare attività all’aria aperta, praticare sport, vi-sitare e conoscere qualche posto nuovo della nostra provincia e località turistiche.

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nanziati dal Programma OperativoFondo Sociale Europeo 2015/2016/2017

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La Sfera

Durante i primi mesi del 2016 la Cooperativa Sociale La Sfera ha vi-sto la realizzazione del

progetto di comunicazione Spot-ForPeople, premiato lo scorso anno in occasione del ventennale di attività in ambito al concorso SferaChangeUp.Il progetto SpotForPeople è nato allo scopo di dare la possibilità ad alcuni studenti delle scuole supe-riori di Trento di conoscere dall’in-terno il mondo della cooperazione sociale, in modo da poterlo pro-muovere attraverso la tecnica del video storytelling. Sono stati quindi attiva-ti due percorsi di stage rivolti a sei ragaz-zi degli istituti Tambosi e Rosmini di Trento, i quali, grazie alla disponibilità dei dipenden-ti coinvolti, hanno potuto toccare con ma-no la realtà lavorativa de La Sfera e collabo-rare attivamente con il regista trentino Joe Barba nella realizzazione di quattro brevi vi-deo, cimentandosi sia nel ruolo di attori sia in quello di registi. Grazie alla forza emotiva del linguaggio metaforico propria della tec-nica del video storytelling, questi spot rac-contano con originalità la realtà de La Sfe-

ra e ne esprimono, ognuno secondo una specifica declinazione, il significato più pro-fondo: quello di essere una realtà che con-sente a chi sta attraversando un periodo di difficoltà esistenziale di riscattare se stes-so mediante il lavoro, attività che in que-sto contesto assume il ruolo fondamentale di strumento di valorizzazione umana. Non a caso quindi i titoli dei quattro video si al-lineano perfettamente ad alcuni dei valori cardine de La Sfera: #Rinascere, #Rifio-rire, #Divertirsi, #Valorizzare.In seguito, al fine di attivare un processo partecipativo che consentisse a dipenden-ti, soci, stakeholders e sostenitori in gene-rale di esprimere la propria preferenza per lo spot ritenuto più efficace, è stato aper-to il Contest online “SpotForPeople” grazie all’utilizzo di canali di diffusione quali you-tube, facebook e il sito stesso de La Sfera (www.lasfera.org).Stando ai dati, nelle due settimane in cui è stato attivo (19 febbraio - 7 marzo 2016), il Contest ha saputo coinvolgere circa un migliaio di persone, la maggior parte del-

SPOT for PEOPLE...un progetto per raccontare la cooperativa La Sfera

www.lasfera.orgla sferaSCS – ONLUS

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le quali ha infine votato per il vi-deo #Rinascere, oggi spot ufficia-le della cooperativa e in proiezio-ne presso le sale del cinema Mo-dena di Trento. In ogni caso tutti e quattro i video potranno essere vi-sualizzati in qualunque momento accedendo alla sezione “Progetti Speciali” presente all’interno del-la pagina web della cooperativa o digitandone il titolo sulla piattafor-ma youtube. Ciò che in partico-lare ha segnato l’unicità del pro-getto SpotForPeople è stato l’ele-vato numero di persone coinvolte nel realizzarlo e l’importanza fon-

damentale del ruolo di ognuna di loro al fi-ne del raggiungimento del risultato finale. Infatti il progetto ha potuto trovare vita ef-fettiva proprio grazie all’accoglienza dei di-pendenti e alla loro capacità di raccontar-si, alla disponibilità delle scuole nell’attiva-re questi percorsi, all’impegno dei ragazzi e al loro sapersi mettere in gioco, alla profes-sionalità di Joe Barba e alla partecipazione di chi ha tenuto attivo il Contest esprimen-do la propria preferenza. La partecipazione entusiasta di ognuno ha inoltre permesso a tutte le potenzialità intrinseche al proget-to SpotForPeople di trovare attuazione, con-segnando a La Sfera non solo quattro vi-deo di ottima qualità, ma anche un’occa-sione di collaborazione e formazione, grazie alla quale ognuno ha potuto dare qualcosa

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di sé per sentirsi parte di un processo di si-gnificato più ampio. La soddisfazione per il valore del lavoro svolto è stata condivisa fra i molti che vi hanno collaborato e la consa-pevolezza che nulla sarebbe stato possibile senza il contributo di ognuno rende eviden-te l’essenza propriamente cooperativa del progetto SpotForPeople.

8 NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO

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Oggi le famiglie devono affrontare ogni giorno piccole e grandi sfi-de: l’educazione dei figli, i conti che non tornano, la casa da si-

stemare e i nonni che cominciano ad avere bisogno di qualche aiuto. Districarsi tra gli impegni quotidiani non è facile ed a volte si avrebbe bisogno di una mano per riuscire a rispondere alle esigenze di tutti. “Cosa pos-siamo fare per le famiglie di Trento Nord?”Questa è la domanda a cui provano a ri-spondere le cooperative, le associazioni e le istituzioni che stanno partecipando al pro-getto ‘Per un distretto a misura di famiglia’, un’iniziativa promossa da Trentino Social Tank, incubatore di impresa che si occu-pa di sostenere lo sviluppo di nuove idee

nell’ambito del welfare e del benessere.“La nostra sede è in via Pas-sirio qui a Gardolo, al piano terra di un insieme di palaz-zine. Ogni giorno dalle nostre vetrate vediamo passare i giovani, le famiglie con bam-bini e gli anziani che abitano il quartiere, un territorio che ha subito molti cambiamen-ti negli ultimi anni” racconta Annemie Hendrickx, socia fondatrice di Trentino Social Tank e referen-te del progetto. “Abbiamo provato a capire cosa potevamo fare: crediamo che pro-muovere il benessere di questa comunità

ed investire sulle famiglie e sui servizi a loro rivolti possa essere un buon modo per dare il nostro contributo”.Il progetto vuole mettere le basi per creare un Distretto Famiglia proprio qui a Trento Nord. Si tratta di uno strumento creato e promosso dall’Agenzia provin-ciale per la famiglia per soste-nere le varie organizzazioni di un territorio che vogliano impe-gnarsi in azioni per valorizzare e sostenere il ruolo delle famiglie

FAMIGLIA al centro! Vota anche tu i progetti per la circoscrizione di Gardolo

nella società e per favorire lo sviluppo del territorio. Oggi in provincia di Trento ne sono attivi 15, di cui solo uno si trova nel territo-rio comunale di Trento (il Distretto Famiglia della collina est a Povo).I lavori del progetto sono partiti a dicembre: Trentino Social Tank ha raccolto molte in-formazioni sul territorio della circoscrizione, sulle realtà attive nella zona e sui servizi rivolti alle famiglie per creare una mappa che presto sarà disponibile online per tutti gli abitanti. Molte organizzazioni - tra cui cooperative, associazioni, la parrocchia, il polo sociale etc - hanno già partecipato ai tavoli di la-voro per condividere le proprie attività e le proprie esperienze. Durante gli incontri so-no stati selezionati - tra le numerose idee

emerse - quattro progetti tra cui sarà scelto il servizio da sperimentare a partire dal mese di giugno. E a sceglier-lo saranno gli stessi cittadini. Da qualche giorno, infatti, in diverse zone della circoscri-zione si possono trovare dei box contenenti le cartoline per votare il servizio più in-teressante e utile per le fa-miglie della zona. È possibile farlo anche online - fino a

metà maggio - collegandosi al sito www.trentinosocialtank.it. I risultati saranno pubblicati sul sito e sulla pagina facebook di Trentino Social Tank.

Anna e Ilaria

SOLUZIONE CRUCIVERBA A PAGINA 12

SLOTERSGNINFABECOLARBARTALIAGONISTASORZATRNECOCANEODEDANZABARGIGLIEEASERENAENELAORENTONIATONELNREOAVARIB

SCOGNERBACRPELOIARIDAROLAIRANROBATAVANZACONZACETINA

Penelope è una cooperativa socia-le ONLUS il cui obiettivo è quello di migliorare il benessere e la qualità di vita personale e fami-

liare, in modo da favorire la conciliazione tra famiglia, lavoro e vita sociale. Il nome della cooperativa si ispira alla figura di Penelope e si basa sull’idea della persona che costru-isce e modifica il proprio operato cadendo e rialzandosi proprio come accade nella vita. Fondata nel 2014 ha recentemente amplia-to gli obiettivi generali e la sua offerta grazie all’apporto di nuove socie e competenze. La cooperativa comprende un team variegato ed entusiasta di professioniste motivate a promuovere il benessere individuale. La Presidente Annamaria Frioli; la Vicepresi-dente, Psicologa e Psicoterapeuta Paola Maria Taufer; la Psicologa e Neuropsicolo-ga Giulia Virginia La Monica, la Psicologa e Psicomotricista Lilliana Georgeta Ciupitu, la Assistente domiciliare Milena Stenico; due Arteterapeute Cinzia Zeni e Silvia Fassan; le Educatrici-Tagesmutter Constantina Cauc e Elisa Dematté; la Biologa e Nutrizionista Francesca Baraldi; la Consulente d’Imma-gine Fiorenza Caliari; l’Estetista Maria Braz, l’Etnoantropologa Serena Angeli; e l’Artista del riuso Emanuela Faes. In armonia con file rouge della cooperativa sono stati elaborati una serie di progetti che

comprendono tutte le fasi della vita e sono raggruppabili in 8 categorie:

Arti Terapie con la scuola ARTEDO che propone corsi di arte terapia - musico-terapia - danza movimento terapia - teatro terapia.

benessere psicofisico dell’adulto e dell’anziano di cui si occupano un’equipe di psicologhe, psicoterapeute, psicomotrici-ste, ausiliarie domiciliari;

attività ludico-educative per i bam-bini organizzate nel servizio di educatrici specializzate in tagesmutter;

educazione alimentare e predispo-sizione diete condotte da una biologa-nutrizionista;

valorizzazione personale che include consulenze e coaching per l’immagine;

massaggi specializzati e servizi e stetici per il proprio benessere;

promozione della lingua e della cul-tura italiana con percorsi di lingue per adulti e studenti;

laboratori creativi e di riutilizzo dei materiali volti a promuovere la creatività e la manualità individuale.Le attività proposte hanno il comune de-nominatore di favorire il benessere psico-fisico della persona e delle loro famiglie nel quotidiano. In un contesto sociale in cui alle persone viene richiesto di essere molto per-

La Cooperativa PENELOPE si presenta...

formanti, le attività della cooperativa Pene-lope vogliono essere un concreto supporto all’equilibrio ed alla serenità individuale.

Per maggiori informazioni:0461 402020 - [email protected]

...un po’ come la nostra vita

che è un continuo fare e disfare

per migliorare!

...l’angolino divertente!

Sai qual’è la differenza tra la scuola e la vita?

- A scuola, primati insegnano una lezione e poi ti mettono alla prova.- Nella vita primavieni messo alla prova...che poi t’insegneràuna lezione!

9| numero 38 | aprile 2016 |

Sicu

rezz

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socia

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Secondo valide statistiche, in Ita-lia in 10 anni dal 2004 al 2013, sono morti 6.429 pedoni e 204.288 feriti, anche se i sini-

stri sono diminuiti del 40% e quelli dei pedoni con diminuzione del 22%.Ogni settimana, in ambito nazionale, si contano 11 pedoni morti e 393 feriti.A forte rischio sono gli over 65, l’istat afferma: il 15% delle vittime della stra-da sono pedoni, di questi il 62% hanno superato i 65 anni; alla luce di questo, sono allo studio misure che compensino la diminuzione del rendimento fisico e mentale degli anziani.A tutela dei pedoni, sono in arrivo strumenti elettronici di assistenza alla guida montati sulle auto, questi sono in grado di avvisare gli automobilisti sul movimento improvviso di persone entro un determinato raggio.Tra pedone e automobilista c’è sempre sta-ta rivalità, poco rispetto delle regole che de-terminano troppi incidenti. Il pedone quale utente debole della strada, non ha per que-sto sempre ragione, egli vanta di poter avere tutte le priorità, impegna le strisce pedonali e fuori da esse, in modo repentino, senza osservare se ci sono veicoli vicini, mettendo-li in seria difficoltà con il rischio di collisione.La gran parte dei pedoni, sono distratti, usa-no il telefonino o parlano tra loro, quando at-traversano la strada, si buttano sulle strisce in modo incurante e incosciente, nonostante l’auto si trovi a meno di due metri; se l’auto viaggia a 30 orari non può fermarsi entro 2 metri. I conducenti di veicoli non usano la dovuta prudenza, hanno fretta, sono spesso distratti, creando pericolo per i pedoni.

NORMATIVAI pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, nei viali, nei sottopassi e so-

vrappassi ed in altri spazi riservati. Se questi mancano o sono interrotti o insufficienti, de-vono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia, senza creare il minimo intralcio alla circolazione; in centro abitato se la strada è a senso unico il pedo-ne può camminare sia a destra che a sini-stra della carreggiata.

ATTRAVERSAMENTII pedoni durante l’attraversamento pedo-nale, se visibile e segnalato, per la propria sicurezza, devono assicurarsi che i veicoli circolanti da ambo le direzioni, li abbiano notati e si siano fermati; perchè diverse stri-sce sono mal collocate e poco visibili, per la presenza vicina di siepi, alberi, abitazio-ni, incroci, che costituiscono un tranello e un pericolo per gli automobilisti anche se viaggianti nel rispetto delle regole. Devono

poi attraversare speditamente l’arteria, osservando il traffico ( pochi lo fanno ); con strisce pedonali più lontane di 100 metri, può attraversare la strada fuori da esse, solo in senso perpendicolare, dando la precedenza ai veicoli. Gli at-traversamenti semaforizzati, possono essere dotati di pulsante di chiamata verde e di segnalazione acustica per i non vedenti.

FUORI DAI CENTRI ABITATII pedoni hanno l’obbligo di camminare in senso opposto a quello di marcia dei veicoli sulle carreggiate a due sensi di marcia e sul margine destro rispetto la direzione dei vei-coli su strade a senso unico; su arterie fuori paese, prive di illuminazione, i pedoni devo-no camminare in fila indiana da mezz’ora dopo il tramonto del sole e fino a mezz’ora prima del suo sorgere.È vietato sostare sulla carreggiata o indugia-re nell’attraversamento, questo causa incer-tezza all’automobilista; se sono in gruppo è vietato ostacolare gli altri pedoni; nella salita e discesa da autobus e filobus in fermata è vietato passare anteriormente agli stessi.Non osservare le varie norme del codice del-la strada, il pedone incorre nella sanzione di 25 euro, 41 se passa col semaforo rosso o giallo, oltre al concorso di responsabilità in caso di incidente; è vietato circolare o alle-narsi sulle strade con tavole a rotelle, pattini o altri acceleratori di andatura.Le macchine ad uso dei bambini o di perso-ne invalide anche se dotate di motore, che rispetti le caratteristiche, possono circolare nelle parti di strada riservate ai pedoni.Il ciclista che conduce il veicolo a mano, è assimilato ai pedoni, durante l’attraversa-mento della strada; le biga, quale mezzo di locomozione a due ruote bilanciate, devono

La pericolosità dei pedoni sulle strade osservare le norme dei pedoni, in quanto non ancora classificate dal codice stradale e usare gli stessi spazi, a velocità massima di 6 Km/h e 20 orari sulle piste ciclopedonali.

IMPORTANTEI conducenti di veicoli che si trovano davanti un invalido o persona con ridotte capacita motorie, carrozzelle, o persone munite di bastone bianco o bianco-rosso o accom-pagnate da cane guida, che attraversano la strada sulle strisce o fuori da esse, devono rallentare, fermarsi e dare precedenza; in caso contrario incorrono nella sanzione di 163 euro+ 8 punti patente; stessa multa per chi non da la precedenza ai pedoni sulle strisce o che si accingono ad attraversare su di esse; uguale sanzione + 4 punti paten-te al conducente che non rallenta e non si ferma, se il pedone attraversa fuori strisce. Nel caso in cui il trasgressore sia minoren-ne o incapace di intendere o volere, della sanzione ne risponde chi era tenuto alla loro sorveglianza.

IMPORTANTE SENTENZADELLA CASSAZIONEOve la condotta del pedone sia repentina e poco accorta che non trasmette al condu-cente del veicolo la sua vera intenzione con conseguente oggettiva imparzialità da parte dell’investitore di evitare l’incidente, viene attribuita la colpa al pedone. Cass. del 2010 n. 14064.A fronte dei tanti sinistri, è necessario che l’educazione stradale venga intensificata nelle scuole di ogni ordine e grado e che gli adulti e i genitori rispettino le regole e le in-segnino ai propri figli.La strada è di tutti, veicoli e pedoni, permet-te di spostarsi ovunque, diventa pericolosa laddove non vengono osservate, anche per pochi istanti,le regole stradali.

Giovanni Corazza

Un’altra stagione sportiva da in-corniciare per il Gruppo Sportivo Canova. Sabato 12 e domenica 13 marzo scorso si sono con-

cluse a Pordenone presso il bocciodromo “Torre di Pordenone” le fasi finali del cam-pionato nazionale di società di bocce 2015-16 di serie B.Sabato 12 marzo si è disputata la semifinale di campionato, l’incontro più difficile per la formazione trentina, quello contro il Belluno, un confronto sportivo dove la formazione bellunese partiva favorita potendo contare già da subito su quattro punti di vantaggio nelle specialità veloci, ma il Canova annulla-va questo vantaggio con i tiri tecnici con Tiso e Senad portando il punteggio finale di gara in pareggio 12 a 12. A questo punto dell’in-contro le due formazioni si sono giocate lo spareggio con i tiri al pallino ed a punto

(dei rigori parlando in gergo calcistico): con il punteggio finale di 3 a 2 il Canova l’ha spunta e si guadagnandosi un posto in fina-le. Domenica 13 marzo, il giorno successivo, sempre presso il bocciodromo “Torre di Por-denone” il Canova si gioca la finale contro la Chierese (Torino); la formazione trentina parte bene: nella prima frazione di gara vince tre delle prime quattro specialità, la coppia, l’individuale ed il combinato singolo, lascia all’avversario i due punti della quadretta. Nei veloci il Canova perde la staffetta ma vince il progressivo, perde invece i punti preziosi dei due tiri tecnici specialità che sono quasi sempre state vinte dal Canova. Inizia l’ultima frazione di gioco con le due squadre a pari punti 8 a 8. Il Canova ci crede ancora ma verso la fine del tempo regolamentare, uno scarto non perfetto, sia nella coppia che nel-la terna, penalizzano le due formazioni tren-

tine in modo irrecuperabile; vince solamen-te Bresovec nell’individuale con una grande partita, le altre tre specialità sono appan-naggio della formazione Chierese. Peccato, il Canova si deve arrendere per 13 a 11 ed accontentarsi dell’onorevole secondo posto sul podio. Un doveroso ringraziamento del presidente Livio Tasin è rivolto a tutti i gio-catori per l’invidiabile traguardo conseguito: Tiso Sergio (capitano della squadra), Diego Divina,Tommaso Fazio, Marino Casagranda,

Matteo Avesani, Renato Zorzi, Moreno Ze-natti, Clemen Podgordek, Primoz Bresovec, Ramic Senad; i tecnici: Franco Vernarelli e Silvio Ceranelli; gli accompagnatori: Fabrizio Tasin e Luciano Grassi. Un grazie agli sponsor ed a tutto il nostro pubblico che ci ha seguito costantemente durante tutto il campionato ed un arrivederci alla prossima edizione.

Silvio Ceranelli

Il gruppo dopo la vittoria sul Belluno e a fianco la premiazione della squadra

Il CANOVA si qualifica vice CAMPIONE nazionale di società

10 NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO

Storia

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Duomo. Guarinoni, con un fervente appello, si rivolse al consiglio comunale con le seguenti parole: E qual altra specie di eroismo mag-giore di questa vi potrà mai essere che l’e-sporsi per mero sentimento d’umanità al più evidente pericolo di perdere la vita per salvare l’altrui? Tale è il fatto accaduto sabbato scor-so 15 corrente di cui me ne fù spedita oggidì per la relazione, che in copia quivi trasmetto al lod(evole) ci(vic)o Magistrato quale rillevatane la verità nelle debite forme voglia usare della sua innata generosità porta a dolo? a cogni-zione dalla con presente per superiore Autori-tà con favorevole rapporto alto ad impetrare al valoroso liberatore della perduta fanciulla, una qualche corrispondente rimunerazione. Riconoscendo l’esemplare l’atto di coraggio civile, la municipalità decise che Con alto ro scritto Governiale venne encomiato il Ri-corrente, e premiato pub-blicamente della somma di Fiorini 25 di Vienna. Non è dato sapere se Antonio Ste-fenelli effettivamente percepì quel premio, poiché il libro di cassa di quell’anno è an-dato perduto, ma comunque si trattava di cifra importante poiché in quel tempo nel Re-gno Lombardo-Veneto, sot to-messo all’Impero austriaco, il prezzo di 5 staia di frumento

Buone Feste...a fine stagione per evita-re incendi e allagamenti.

Una delle cause principali degli in-cendi di camini e tetti è dovuta all’incendio della fuliggine nelle canne fumarie che può bruciare

sviluppando temperature molto elevate, che possono raggiungere e superare i 1000° e questo può causare la rottura del camino, spingendo l’incendio sul tetto. Per questo motivo, ogni anno, a fine stagione invernale è importante far pulire il camino da uno spazza-camino certificato, poiché durante l’inverno si accumula fuliggine in abbondanza. Un altro frequente problema, che insorge ti-

picamente in primavera e in estate, è quello degli allagamenti dovuti alla pioggia: in que-sto periodo, infatti, sono frequenti forti ed im-provvise precipitazioni che causano la caduta di moltissima acqua in poco tempo. Per far si che l’acqua non si accumuli causando allaga-menti è importante far pulire le gronde di case e condomini, i tombini ed i canali di scolo dei piazzali, in modo che all’arrivo delle piogge tutte le condutture siano libere. È importante anche far eseguire controlli e manutenzione alle pompe sommerse nei garages sottosuolo e nei tombini (ove presenti), in modo che sia-no efficienti in caso di necessità.I Vigili del Fuoco Volontari di Gardolo sono a disposizione per fornire alla cittadinanza tutte

le informazioni e per rispondere ad eventuali domande circa le questioni sopra descrit-te o altre possibili argomentazioni. Ricor-diamo anche che il Corpo di Gardolo cerca nuovi Vigili del Fuoco. Potete contattarci al-lo 0461.990594 il martedì e il venerdì sera (20.00-23.00) o potete scrivere a [email protected]

Un SALVATAGGIO premiatoIn un giorno di primavera, il 13 maggio 1820, nei pressi dei Vodi a Spini accadde un episodio la cui testimonianza è una lettera custodita fra le carte dell’Archivio

Storico di Trento.“Tirolo Meridionale No 74 Fasc. XIX - Gardolo, li 15 Maggio 1820 / Signor Capo Comune /Il qui presente Antonio figlio del vivente Gio. Bat-ta Stefenelli manente conte Salvetti. Dimanda vi è alcuna mercie per aversi egli il giorno di sabato scorso di matina messo a rischio della propria sua vita per liberare una fanciulla ca-scata giu dal ponte di un grose rimone verso al vodi con un cestone a spalle che andava a prender legna, la quale si nomina Maddalena di Antonio de Matè da Penedal ora a servizio di Fra. Paton manente Sardagna alle Giaje. La misera già abbandonata alle onde per tiro di passi circa No 40 a vista del Sigr. Giuseppe fu Graziadeo Giani, Batta Uber, Andrea Mosaner di Gardolo e Bortolo Nardelli di Meano. Niu-no ebbe il coraggio di frontare l’acqua ed egli come sopra ebbe l’ardire di solcare l’impetuo-so Avis e salvarli la vita a sta codesta Povera fanciulla che già stava sul pericolo di vendere l’anima a Dio. Li quali già sono pronti a farne buona fede Giuseppe Gianni. / Nicolò Battista-ta pregato scrissi”.Quel Nicolò, rappresentante del Comune di Gardolo, omologo dell’odierno consigliere co-munale, mediante la lettera si rivolse al capo di quel Comune il conte Giovanni Battista Bas-setti, il quale, a sua volta, informò l’attuario ossia il segretario comunale, già console di Trento, Sigismondo Guarinoni (1770-1844) figlio di Pietro cancelliere del Capitolo del

costava 8 Fiorini (1 staio equivaleva a circa 25 litri). Dunque per il premio di 25 Fiorini il coraggioso contadino si sarebbe potuto com-perare 390 litri di frumento! Va ricordato che allora un insegnate di villaggio percepiva lo stipendio annuo di 150 fiorini. È interessan-te conoscere il destino dei protagonisti di quell’evento. Nicolò Battistata, era nato il 18 febbraio 1790, figlio di Nicolò e Margherita de Carli detti Arches cioè gente che allestiva gli argini dei fiumi. Egli abitava a Trento e il 26 marzo 1822 mentre svolgeva la sua profes-sione di zattiere venne sommerso nelle acque dell’Adige e il suo corpo fu ritrovato dopo un mese, il 24 aprile. La ragazza salvata dalle acque dell’Avisio, era la quindicenne Maria Maddalena Mattè da Penedallo presso Civez-zano figlia di Antonio e Barbara de Mattè del fu Omobono. Maddalena, essendo al servizio

di Francesco Paton oriundo da Meano, ma residente a Gardolo, dimorava alle Ghia-re cioè nei pressi di Spini di Gardolo, non lontano dai Vo-di. All’epoca dell’incidente citato Paton aveva 36 anni ed era sposato con Teresa Stefenelli figlia di Domenico. Maddalena cessò di vivere all’età di 31 anni il 24 ago-sto 1836 lo stesso giorno della madre cinquantaquat-

trenne Barbara, vedova, entrambe morte per colera che imperversava allora nel Trentino. Invece il ricorrente Antonio Stefenelli figlio di Giovanni Battista e di Ursula Tomasi, nato il 12 dicembre 1783, abitava sulla Stradone cioè vicino a quel tratto viario che conduceva a Lavis l’attuale via Sant’Anna, nella casa del conte Andrea Salvetti (1753-1829) di cui era manente cioè contadino vincolato alle cam-pagne e al servizio del proprietario. All’epoca del Governo Bavaro nel 1810 venne rilasciata ad Antonio una carta di sicurezza per poter liberamente spostarsi dal paese. Tuttavia due anni prima del salvataggio, esattamente il 16 maggio 1818, egli, assieme ad altri due abi-tanti di Gardolo, venne segnalato alla munici-palità come persona sospetta di ladrumecci di campagna. Era un periodo di grande carestia e per procurarsi il sostentamento gli affamati contadini non sdegnavano l’illecito modo di procacciarsi un po’ di cibo. Il 9 febbraio 1828 lo Stefenelli, ancora nubile a 42 anni, condus-se all’altare della chiesa di Gardolo una sua cugina Francesca Stefenelli d’anni 31 figlia di un altro Antonio. Alla cerimonia presenziarono il sacrestano Giacomo Tommasi e l’oste del villaggio Leonardo Zatelli. Quattro mesi dopo, il 28 giugno, Antonio Stefenelli morì improvvi-samente per doglia biliosa. Fra gli altri testimoni dell’evento colui che fec-ce buona fede fu l’altro oste di Gardolo Giu-seppe Gianni, figlio di Graziadio che abitava ai Gandini, e possedeva anche un’altra casa a Piazza. Ulteriori presenti all’accaduto Battista Uber, Andrea Mosaner e Bortolo Nardelli niuno ebbe il coraggio di frontare l’acqua.

Pulizie di primavera. Importanti misure di prevenzione...

Jean Francois Millet (1814-1875),Ragazze con sottobosco (1852)

di Barbara Gerlich

11| numero 38 | aprile 2016 |

Rimedi omeopatici per le allergie

Un sapone fai da te per coccolar-si durante la doccia o il bagno, che non aggredisca la pelle con sostanze chimiche e smacchiare

i capi delicati con un detersivo biologico è possibile: basta farsi in casa il detergen-te, in piena filosofia non sprecona!

INGREDIENTI: un paio di arance, cannella tri-tata, soda caustica, olio d’oliva

PROCEDIMENTO: Procuratevi della farina di scorza di arancia e cannella tritata, ottenu-ta facendo seccare delle arancia non trat-tate. Frullate poi con una stecca di cannella spezzata in piccoli pezzi, la quantità è a gu-sto personale (io ho abbondato perché vole-vo ottenere un sapone bello profumato). Nel-la seconda ciotola mettete l’acqua che ave-te utilizzato per lavare il bicchiere del frulla-tore. Dopo avere messo mascherina, guan-ti, e occhiali protettivi in una pentola mettete 600 gr (mi raccomando pesare bene gli in-gredienti) di quel brodino di polvere di can-nella e arancia della seconda ciotola e 250 gr di soda caustica; mescolate per bene e lasciate raffreddare. In una seconda pento-la versate 2 chili di olio di oliva, mettete sul fuoco il tutto e portate l’olio alla temperatura di 45°. Mescolate spesso l’acqua con la so-da per fare abbassare velocemente la tem-peratura: quando anche questa sarà arrivata a 45°, versate l’olio nella pentola con all’in-terno brodino e soda; con l’aiuto di un frul-latore ad immersione frullare molto bene (at-tenzione a tenerlo sempre verso il fondo del-la pentola per non rischiare schizzi perico-

Le malattie allergiche nel loro com-plesso sono determinate da un i-nappropriata risposta del sistema immunitario a stimoli esterni detti

“allergeni”. Il 10-15% della popolazione i-taliana soffre di tali affezioni. All’instaurarsi di queste patologie contribuiscono fattori fa-miliari. Il rischio di sviluppare tali disturbi è del 60% se un genitore ne è affetto e sale all’80% se entrambi ne soffrono.Le malattie allergiche tipiche sono tre: L’A-SMA BRONCHIALE; LA RINITE ALLERGICA O RAFFREDDORE DA FIENO; LA DERMATITE ATOPICA. Tali patologie possono essere pre-senti contemporaneamente o svilupparsi u-na dopo l’altra.

L’asma bronchiale è una difficoltà respi-ratoria di tipo parossistico. Essa è dovuta ad un’ iperreattività bronchiale secondaria all’infiammazione della mucosa dei bron-chi, di origine allergica o infettiva. La con-seguenza è un restringimento improvviso del lume dei bronchi. Questo causa diffi-coltà respiratorie con incapacità a inspira-re o ad espirare l’aria, sensazione di soffo-camento e conseguente cattiva ossigena-zione del sangue.

La rinite allergica o raffreddore da fieno, è una conseguenza tipica dell’allergia ai polli-ni; insorge solo in determinati mesi in con-comitanza dell’impollinazione delle piante a cui si è allergici. In generale la più diffusa è l’allergia alle Graminaceae, che sono ubiqui-tarie e che fioriscono tra aprile e giugno, le Betullaceae, che fioriscono in febbraio-mar-zo e le Compositae che sono responsabili di rinocongiuntiviti estive. Il raffreddore allergi-co può essere provocato anche da altri al-lergeni e i disturbi possono persistere tut-to l’anno. I sintomi che insorgono sono il raf-freddore che diviene continuo, il naso che cola; ci sono salve di starnuti, ostruzione e prurito nasale. Anche l’occhio può risentir-ne con infiammazione della congiuntiva, la-crimazione profusa, prurito e arrossamento.

La dermatite atopica è una sindrome mul-tifattoriale a trasmissione ereditaria autoso-mico recessiva. È detta anche eczema ato-pico ed è dovuta ad una ipersensibilità della pelle ai più diversi allergeni quali pollini, ali-

Come fare il sapone

losi). Quando sarà arrivato il punto del na-stro, ve ne accorgerete perché sulla superfi-cie si formerà una specie ci crosticina gela-tinosa. A questo punto versate la farina di a-rancia e cannella. Mescolare ancora per fa-re amalgamare e versare negli stampi de-siderati (io preferisco utilizzare gli stampi in silicone per facilitare l’estrazione del sapo-ne dopo 3 giorni dalla produzione, ma vanno benone anche contenitori di riciclo quali yo-gurt, vassoi frutta e verdura formaggi spal-mabili vari) riporre in luogo fresco e asciutto e dopo 3 giorni circa estrarli dai contenitori se necessario tagliare nelle forme desidera-te e riporli su grate per fare stagionare (io u-tilizzo delle cassette di plastica di riciclo del-la frutta e verdura).Dopo una stagionatura minima di 4 settima-ne avrete ottenuto un sapone fai da te natu-rale, 100° biodegradabile che rispetta l’am-biente a chilometro zero, a basso costo e so-prattutto molto idratante la vostra pelle.

Chi non avesse tempo per farselo in casa, può pagarlo a prezzi molto modici suetsy.

Ecolo

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menti, sostanze chimiche, acari, peli di ani-mali ecc... Ne consegue un forte prurito con necessità di grattare la parte fino a provo-care lesioni cutanee, ispessimento della cu-te e pliche cutanee in rilievo. In molti pazien-ti la malattia permane anche dopo la puber-tà e può evolvere in raffreddore da fieno op-pure in asma.

Come già detto, l’allergia è un comporta-mento anomalo del sistema immunitario che provoca una reazione abnorme nei con-fronti di sostanze generalmente innocue.Queste sostanze vengono chiamate allerge-ni, stimolano il sistema immunitario scate-nando le allergie. Possono essere pollini di piante, ma anche acari della polvere, peli di animali, muffe, alimenti ecc.Ci sono vari tipi di allergie: ALIMENTARE INALATORIA BATTERICA AGENTI FISICI

MEDICAMENTI.Attualmente si riconoscono circa 20.000 diversi agenti allergizzanti. Dal punto di vi-sta biochimico si tratta, normalmente, di proteine innocue che il corpo improvvisa-mente riconosce come nemiche e combat-te con violenza.Nel corpo umano a livello delle mucose

(congiuntiva, mucosa nasale, bronchiale e intestinale) sia nel derma della pelle, sono pre-senti cellule chiamate MASTO-CITI responsabili delle reazioni allergiche.Nei Mastociti vengono raccol-te varie sostanze, tra cui l’I-STAMINA che è un mediatore chimico coinvolto nella reazio-ne infiammatoria. Nel proces-so intervengono gli anticorpi detti anche IMMUNOGLOBULI-NE che appartengono a 5 clas-si definite da lettere dell’alfa-

beto A, E, M, G, D.A noi interessano le IGE principali responsa-bili delle reazioni allergiche nell’organismo. Ad un primo contatto con l’allergene le cel-lule del sistema immunitario producono le molecole delle immunoglobuline IGE che si fissano sulla superficie dei Mastociti. Quan-do un allergene incontra un Mastocita si crea un legame tra l’allergene e la relati-va IGE specifica nello stesso modo in cui u-na chiave si infila in una serratura, quando un allergene incontra due molecole di IGE si forma un legame detto “a ponte” la forma-zione di un legame a ponte tra due molecole IGE provoca una reazione violenta: la parete dei mastociti si rompe e le sostanze in essa raccolte si liberano (degranulazione dei ma-stociti) tra queste anche l’Istamina.Questa sostanza a livello di cute e muco-se provoca arrossamento, gonfiore cutaneo, prurito, secrezioni a carico delle mucose (la-crimazione, formazione di muchi, starnuti, catarro nei bronchi).Oltre alle terapie tradizionali (utilissime e in-

dispensabili), vi è un’ampia pos-sibilità di trattamenti attraverso le cure non convenzionali tra cui anche l’omeopatia.Ricordiamo sempre che è oppor-tuno che i medicinali siano prescritti da un omeopata esperto va esclusa la terapia “fai da te” perché pericolosa.

L’omeopatia che cos’è? Ubbidisce al princi-pio di similitudine: una sostanza che provo-ca in una persona sana determinati sinto-mi, è in grado di guarire un malato che ab-bia sintomi identici o simili. Un rimedio ome-opatico si ricava da una sostanza che vie-ne molto diluita e dinamizzata (=scossa 100 volte). L’omeopatia classica è detta Unici-smo Hahnemaniano, dal nome dello scopri-tore (Samuel F. Hahnemann).È rivolta alla singola persona. Ogni cura è soggettiva: se 10 persone hanno il mal di testa ciascuna avrà un rimedio(farmaco) di-verso.Nel prossimo numero parleremo dei rimedi per queste patologie utili anche nei raffred-dori da fieno.

a cura della Dott. Angela [email protected] - cell.3383166787

12 NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO

Cominciamo dal nome: Bolzano, Bo-zen, Balsan, Bulsan, Busan, Pouzen, Poazen, Bolzan. In realtà il suo pri-mo nome certo fu, in epoca romana,

Pons Drusii (ponte di Druso) ma probabilmen-te quelli che erano già lì da millenni, i parenti di Oetzy, i Reti e i Celti ne usavano un altro! In seguito capitarono i Romani (quelli de ‘na volta!) che rimasero 400 anni. Alla loro “dipar-tita” fece seguito l’insediamento di popolazioni germaniche cui ancor oggi si deve l’impronta etnica di un quarto della popolazione e di buo-na parte dell’abitato. Perché tutti quei nomi? Perché quando ci sono di mezzo paturniosi contrasti a base di nazionalismo, patriottismo, sciovinismo e via smenando, si fa presto a far venire l’orticaria a qualcuno! Il nome attuale pare derivi da quello di una donna celta, certa signora Bautius, pro-prietaria del “Praedium Bautianum” (il podere di Bautius”) diventato poi “Baudianum” da cui “Bauzanum” e da ultimi i vari nomi citati sopra in italiano, tedesco, ladino e dialetti vari. Un’al-tra ipotesi si rifà ad un ipotetico “Castellum Balteanum”, ossia “accampamento in terreno paludoso”, dall’indoeuropeo balt e/o balz da cui Bauzanum ecc... La città, 106 mila abi-tanti per il 75% di lingua italiana, ha un red-

colate manovre politiche e militari tutto il ter-ritorio e, nel 1276, la città stessa. Bolzano fu dichiarata città (Stadt) nel 1268 e cominciò a diventare ricca grazie a mercanti sia germa-nici che trentini, lombardi, veneziani! Quando nel1363 la contessa Margherita di Tirolo e Gorizia (nick name Maultasch = Boccalarga), ultima discendente dei conti del Tirolo, rese l’anima al Signore, lasciò i suoi diritti eredita-ri alla casa d’Asburgo e da quel momento la città, la provincia e tutto il Tirolo storico fecero parte della corona asburgica.Bolzano come Trento fu ed è soggetta a riven-dicazioni nazionalistiche tra chi la considerava (e la considera tuttora!) assolutamente italiana al 100% e chi indubitabilmente al 100% te-desca. In questa controversia non è mancato

dito pro capite sempre in cima alle classifiche italiane (Trento un passettino dietro – zeruch!) ben meritati conoscendo la laboriosità dei suoi cittadini. In verità, la città è ai vertici di quasi tutte le classifiche di qualità della vita del nostro Paese, tipo sanità, piste ciclabili, biblioteche, pratica sportiva, incidenza della criminalità ecc… in uno stretto testa a testa con noi trentini (vedi varie classifiche del Sole-24Ore). Come Trento, due fiumi, Adige=Etsch e Isarco=Eisack, ed un torrente (Talvera- Tal-fers) la attraversano suddividendola in zone ben definite. Il clima è più o meno quello di Trento, solo ci piove un po’ di meno.Storicamente la città fu soggetta a Trento e Bressanone finché il mitico Mainardo, conte del Tirolo, si “pappò” con una serie di speri-

il ridicolo come la costruzione a fine ‘800, di una torre medioevale “tedesca” in via Museo tirata su per dar a Bolzano un’aria di auten-tica Germania. Per i fascisti capitati dopo il ‘18, però, la città doveva avere un aspetto da ridente città italiana e così ne segarono via un bel pezzo. Poi, anni ’90, la resurrezione: la torre è riportata alla sua altezza originale, non come falso di un falso bensì come continuità storica della città!Intendiamoci, il senso del ridicolo non è man-cato neanche a Trento. Qui vari edifici pre 1918 troppo simil-Austria, le poste, l’albergo Vienna ecc.. furono demoliti per far posto ad altri da vera Italia, torre compresa, quella con uomo, badile e moschetto di piazza Venezia! In questo trentini e bolzanini sono, come si era soliti dire tempo fa, cugini!Noi, cittadini di una terra di confine ora ver-so sud ora verso nord, non mettiamo becco nella controversia. Ci limitiamo a far presente che, considerato l’afflusso di sventurati in fu-ga da fame, guerre, tirannie, (ben 15 mila a Bolzano!) il problema sarà, tra 50 anni, quello di non vederci ridotti a riserva indiana, protetti per legge come gli orsi, l’aquila, el gal zedron e le stelle alpine.

Piccola nota per i solutori: un asterisco (*) per le parole dialettali di uso comune o dif-ficiline, ad esempio la 4 verticale; due (**) per quelle utilizzate più raramente, come la 42 orizzontale; tre (***), tipo la 1 orizzonta-le, per quelle ormai in bocca e orecchi di chi ha passato, ahilui, più volte gli “anta”! PS: Questi i testi principali utilizzati per la ricerca etimologica: “Vocabolario trenti-no-italiano” di Vittorio Ricci, 1904; “Di-zionario dell’antico dialetto Trentino” di Aldo Bertoluzza, 1997; “Tracce tedesche nei dialetti trentini” di Giuseppe Osti (www.vivoscuola.it); Vocabolario etimologico Pianigiani (www.etimo.it).

ORIZZONTALI: 1- Sudicione, mascalzone (***). 7- Ragazza smorfiosa, viziata e schizzino-sa (**). 14- Piluccare, sbocconcellare, beccare di uccelli (*). 16- L’eterno rivale di Fausto Cop-

pi. 18- Sportivo, atleta competitivo. 20- Picco-lo topo, topolino (*). 21- Targa di Rimini. 22. Rimbombo, risonanza. 23- Casa, abitazione (*). 25- Le figlie dei figli (*). 26- Ballo, movimen-to ritmico con musica. 28- Appendici rosse ai lati del becco di galli, tacchini e altri pollastri. 30- Ente Autonomo. 31- Tranquilla, gioiosa, ri-lassata. 32- Tra “M” e “O” (*). 34- Lavoratori infaticabili (**). 37- Il dio del sole egiziano. 38- Esercito di Liberazione Nazionale. 39-Colpevo-le, responsabile. 40- Tirchi, taccagni, spilorci. 42- Dovere, essere in obbligo (*). 44- Simbolo chimico del “Bario”. 45- Assiste feriti e prigio-nieri sui campi di battaglia (sigla). 46- Calvizie galoppante, alopecia (***). 48- Attacco incon-tenibile di risate (*). 50- Lo stato con capitale Teheran. 51- Cosa posseduta, bene materiale. 53- Insetto succhiasangue alle mucche (*). 54- Morso, morsicatura, addentata (**). 55- Già, di già (*). 56- Donna molto devota (**).

VERTICALI: 1- I più sospettosi le tengono su

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

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CRUCIVERBA “italo-trentino-gardoloto” a cura di Ugo Bosetti

ben diritte (*). 2- Combustibile per stufe, focola-ri, caminetti ecc.. 3- Il marito “giulivo” dell’oca. 4- Tuonare (*). 5- Fa muovere navi, motoscafi e aerei. 6- Tessuto morbido, perlopiù in seta. 8- Sulle targhe d’Oltremanica (sigla). 9- Tiene su gli occhiali (*). 10- Sarcasmo, derisione. 11- Impedito, maldestro, goffo (*). 12- Nelle nostre tasche accanto a chiavi e portafogli (*). 13- Il ragazzo con la lampada dei tre desideri. 15-Il Radio-Telegrafista (sigla int.). 17- L’ “Andate in pace” alla fine delle messe di una volta. 19- Un insetto con noi tra le lenzuola. 24- Roccia se-dimentaria fatta di sabbia compressa. 27- Gas per insegne luminose. 28- Denominazione del

calcestruzzo di cemento. 29- Casa per uccelli (**). 31- Mandare un odore sgradevole, puzza-re (**). 33- Impacciato, timido, esitante (*). 35- Tre sere prima di postdomani (*). 36- Persone che compiono atti di grande coraggio. 37- Il monte dell’arca di Noè. 41- Il padre superiore di un’abbazia. 42- Figura geometrica a pun-ta e/o forma di gelato. 43- Di solito dovrebbe essere verde. 45- Gruppo sociale o familiare, cerchia di amici. 46- Seme di nocciola, noce ecc.. o merletto o vetta di monte (*). 47- Il più grande della nostra provincia è quello di Caldo-nazzo (*). 49- Uova (*). 52- Simbolo dell’oncia (unità di misura).

Storia Un po’ di storia di Gardolo attraverso le sue vie

Spesso abitiamo in vie o piazze intitolate a persone il cui nome non ci dice assolutamen-te nulla oppure trae origine da toponimi locali per noi totalmente privi di significato. Un esempio a Trento Nord? via Giuseppe Tosetti, via Gaspare Crivelli, via Crosare, via Car-penedi... Da qui la proposta di Fabio Giacomoni: presentare il “titolare” (con attenzione

speciale ai Gardoloti!), il perché, il dov’è e il cos’è di una via o piazza di Gardolo, Roncafort, Canova ecc.. ed il motivo di tanto riconoscimento! Con questo numero concludiamo la serie dedicata ai toponimi altoatesini (Via Alto Adige, Via Innsbrück) presenti nella cartografia di Trento: chi altro poteva essere se non via Bolzano - Bozen, dal sottopasso della tangenziale all’altezza del Bren Center fino alla rotonda nuova di trinca a fianco del Bermax?

a cura di Ugo Bosetti