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LINGUAGGIO ASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXII n. 129 Inverno 2002

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LINGUAGGIOASTRALE

dal 1970

Pubblicazione Trimestraledel Centro Italiano di Astrologia

ANNO XXXII n. 129Inverno 2002

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La Redazione

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3Argomento

SOMMARIO110 Il siero della verità ............................................................................................................................................. 4

HORTUS CONCLUSUS130 André Barbault: Fuochi incrociati .............................................................................................................. 10150 James Hillmann: Conferenza magistrale ................................................................................................ 20612 Meskalila Nunzia Coppola: Counselling astrologico e trãtaka ...................................................... 29367 Grazia Mirti: Piccolo specchio di astrologia .......................................................................................... 40

I PERSONAGGI170 Mario Costantino: Padre Pio “Santo? Mistificatore?” ........................................................................ 48360 Patrizia Zivec Raggi: Il processo d’individuazione di Italo Svevo attraverso i protagonisti

della sua trilogia ................................................................................................................................................ 61388 Nadia Paggiaro: Com’era e dov’era… ....................................................................................................... 79

CASA SETTIMA631 Elisabetta Mirti, Annarita Rovere: S.O.S.: astropsicologo cercasi ................................................. 84

CASA SESTA - IL LAVORO PAZIENTE DEI NEOFITI630 Matteo Pavesi: Mitologia di Efesto ........................................................................................................... 96655 Guardare il firmamento ................................................................................................................................. 98690 Computer Club ................................................................................................................................................... 100650 Lianella Livaldi-Laun: Lilith in transito nelle case (VII-IX) ............................................................... 102697 La posta di Marco Pesatori ............................................................................................................................ 107698 Stefano Vanni: Astrologia della coppia (2ª parte) La scelta del partner .................................... 110

CASA QUINTA …SETTORE PUDICO…599 Vacanze dilettevoli ........................................................................................................................................... 124928 Bilancio dei dodici viaggi-studio ................................................................................................................ 125930 Impressioni dal viaggio studio in Portogallo ......................................................................................... 131540 L’omaggio di turno ........................................................................................................................................... 136550 Linguaccia Astrale ............................................................................................................................................ 139850 Regula Hoch: Cosa pensano di noi italiani… ........................................................................................ 148

CASA DODICESIMA820 Marief Ruperti-Cavaignac: Ricordo di Bernard Crozier ................................................................... 156848 Franco Santoro: Il mondo dell’alto (Astrosciamanesimo) ................................................................ 159632 Luca Biazzo: Nettuno e il suo rapporto con l’infinito ....................................................................... 169633 Omaggio a Nettuno: due poesie di Salvatore Arcidiacono ............................................................. 172

CORSI, CONGRESSI E INIZIATIVE668 Congresso di Astrologia del CIDA-Campania ........................................................................................ 176992 Il Convegno del CIDA-Lazio .......................................................................................................................... 178999 Annunci vari ........................................................................................................................................................ 180945 Viaggio vacanza-studio del CIDA alle Isole Canarie ............................................................................ 185991 Grazia ed Elisabetta Mirti: Iniziative astrologiche .............................................................................. 187

CASA NONA - CONGRESSI E NOVITÀ DALL’ESTERO973 Claudio Cannistrà: Primo Forum europeo sopra Astrologia e Società ........................................ 193975 Gracentro (da Valencia) ................................................................................................................................... 196920 Charles Ridoux: Un incontro di qualità ................................................................................................... 199980 Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA ............................................................................................ 204

pag.

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4 Argomento

L.A. 129-110

Nel numero precedente Victoria Hill riportava la perizia giurata di un astrologo, co-me prova per condannare un killer che agiva consultando le stelle (n. 128 a pag 24).

Possiamo anche noi fare qualcosa di simile, sia pure per nostro diletto, per giu-dicare se la fama - giusta o ingiusta – su personaggi del passato trovi una giustifi-cazione astrologica.

Abbiamo scelto Lucrezia Borgia, approfittando della messe di manifestazioniindette dalla città di Ferrara per il 500° anniversario del suo ingresso nella città perandare sposa ad Alfonso d’Este.

La città che l’accolsetrionfalmente e la vide fe-lice desidera ancor oggicontrastare la sua famasinistra di avvelenatrice,inaugurata da Victor Hu-go sulla base di incautemaldicenze, ma già con-testate nell’800 dal gran-de e serio storico Grego-rovius e nel ‘900 da MariaBellonci.

Lucrezia era spagno-la, e figlia naturale di Pa-pa Alessandro VI Borjanonchè sorella di Cesare,il Valentino ispiratore delMachiavelli.

IL SIERO DELLA VERITÀ

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La sua vita si può dividere in due parti: alla corte papale, in cui dovette subireil pressante amore paterno e la probabile violenza incestuosa del fratello Cesare,che fece uccidere i suoi amanti o presunti tali, oltre al secondo marito.

Andata sposa – dopo due vedovanze ! - per motivi politici a 22 anni ad Alfon-so I - abile fabbricante di cannoni - figlio del grande Ercole I che inaugurò la cortepiù raffinata d’Europa -, rivelò straordinarie doti politiche, amministrative e cultu-rali, tanto da contribuire notevolmente alla creazione di un circolo raffinato, invi-diato in tutta Europa, di cui facevano parte il Trissino,Tito Vespasiano Strozzi, AldoManuzio, Ludovico Ariosto e soprattutto il Bembo, cui fu legata da casto affetto.Progettava addirittura di fondare una Accademia. Ferrara divenne il più importantecentro musicale d’Europa; anche Enrico VIII d’Inghilterra – buon musicista -intratte-neva rapporti epistolari con la corte Estense.

Venne a Ferrara anche il grande architetto Biagio Rossetti autore del Palazzodei Diamanti.

Adorata dal suocero – che morì tre anni dopo - amò sinceramente suo maritocui diede 8 figli (e con l’ultimo morì di parto a 39 anni). Anche Alfonso la stimava alpunto di delegarle il potere durante le sue assenze militari. Fu in armoniosi rapporticon i cognati, il maldicente cospiratore Ferrante, il dissennato Don Giulio, lo spieta-to Cardinale Ippolito e la raffinata Isabella duchessa Gonzaga. L’Ariosto – oltre ad

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6 Argomento

un Epitalamio in latino di circostanza al suo arrivo – volle dedicarle una lode appas-sionata anche nel Furioso.

Tanto fu amata in Ferrara che ancor oggi a 500 anni di distanza le si è dedica-to un anno intero di festeggiamenti e manifestazioni e cortei storici. A Palazzo Bo-nacossi è stata allestita una mostra molto suggestiva e particolare: in ogni stanza siè riprodotta una struttura architettonica d’epoca in cartongesso, con spettacolarieffetti luminosi e scenografici.

Peccato che di Lucrezia non ci siano pervenuti ritratti sicuri, e che scarsegginosuoi documenti diretti, salvo le lettere al Bembo. Alla mostra c’era solo una cioccadi capelli biondi – in verità bellissimi – e una nota spese assai accurata (sempre Toroera!) .

Tutte queste lodi, e una fama che perdura così a lungo, fanno sospettare chesolo i retaggi del suo passato romano potevano incrinare la nobiltà di questa splen-dida figura.

Ma noi abbiamo a disposizione, come si diceva all’inizio, il nostro “siero dellaverità”…

Va premesso tuttavia che il tema natale non esprime “ valori morali di com-portamento” – è classica la indistinguibilità fra temi di Sante e di Maddalene – eche fra l’altro variano a seconda dei popoli.

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7Argomento

I dati natali adottati sono quelli proposti concordemente dagli studiosi recentidi Lucrezia (in particolare Maria Bellonci) e riportati ufficialmente nei festeggia-menti del Comune di Ferrara.

L’ora che abbiamo adottato non è garantita, ma è soprattutto “funzionale”, inquanto con essa Urano entrerebbe in settima proprio a 24 anni, due anni dopo lasua entrata in Ferrara, quando la morte del padre le permise di esprimere tutte lesue vere qualità e di cambiare totalmente vita di relazione. Un Plutone e un Satur-no in prima concorderebbero con il suo fascino straordinario, ma ben controllato egestito.

Balza comunque subito agli occhi una Luna in esilio, aggredita dai fuochi in-crociati di Plutone, di Venere, dalla Luna nera, e come non bastasse da una opposi-zione di Giove e Nodo che suggeriscono una pesante oppressione da parte del po-tere e del destino. Unico ma non trascurabile conforto è il largo trigono col Sole,che gode di buoni rapporti con Saturno e con Mercurio.

Pare quindi che la sua vita si possa distinguere in una fase lunare, dolorosa, ein una fase solare – gestione del potere – saggia e prudente una volta allontanatada casa (in IX).

Il simbolo lunare può qui essere inteso come destino subìto, e quello solare co-me destino scelto.

L’opposizione Venere-Plutone può essere vista anche come violenza sessualesubìta più che “ stravaganze culinarie per gli ospiti”.

Lasciamo ai nostri lettori più specializzati la possibilità di definire altri dettagli,fino al colore dei capelli e alla lunghezza delle unghie.

Nel tema del fratello, (sembra precisa l’ora natale), spicca subito evidente lasua luna sopra il Sole di Lucrezia, opposta a Urano+Nettuno in terza casa! Una di-sposizione alla violenza può essere sospettata da Saturno+Marte in Leone opposti aGiove. Uno stellium all’Ascendente con un Sole imprigionato da Luna nera, Plutonee nodo trasmette una sensazione inquietante, o anche un carisma diabolico. Marteè trigono sinastrico con Venere della sorella.

Nel 1891 un abile e serio scrittore svizzero (Angel Ferdinand Meyer) ha scrittoun romanzo in parte di fantasia, sulla cugina Angela Borgia, ripubblicato per l’occa-sione in questi giorni. Nel descrivere l’ingresso di Lucrezia a Corte, fra i personaggiche l’accompagnavano sapendo del suo passato, figura anche un “matematico eastrologo”che

“ considerava la Principessa una donna secondo natura, deviata solo da circo-stanze eccezionali e stranianti influssi di costellazioni, che potesse ora compiere unappropriato percorso femmineo sotto mutate stelle in un nuovo ambiente”. Insom-ma astrologia condizionalista!

C’è da chiedersi quindi se ad ogni individuo sia concesso solo in parte di viverei propri pianeti e raramente tutti; e spesso in tempi successivi : questo spiegherebbefra l’altro le differenze fra gemelli astrali. Ne deduciamo che alla fine ci è concessodi essere solo una parte di noi stessi. Non buttiamo il tema insiema al pianeta!

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8 Argomento

LUCREZIA BORGIATRANSITI SUL TEMA

E’ curioso notare che all’aperturadelle celebrazioni borgiane diquest’anno , oltre ad un affet-tuoso Sole-Venere sulla Luna, faspicco la coppia Giove- Nodoche si ripropone con un abbrac-cio sulla stessa coppia in con-giunzione natale. La giustiziaKarmica… I due pianeti congiun-ti all’Ascendente natale si ritro-vano disgiunti, e alle due estre-mità dell’asse mediano: una di-stinzione opportuna fra intrighie saggezza.

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HORTUS CONCLUSUS

130 – Barbault:Capi nazifascisti contro i capi alleati

150 – Hillman:Conferenza magistrale

612 – Coppola:Trãkata e counselling

367 – Estratti da “Specchio della Stampa”

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10 Hortus conclusus

L.A. 129-130

Prima di illustrarvi i miei esempi, permettetemi di ritornare ai principi che regolanolo studio dei rapporti interpersonali.

In effetti, devo constatare che si diffonde sempre più la pratica di erigere unnuovo Tema per la data media tra quelle di nascita delle due persone analizzate, at-tribuendogli il significato di Tema comune. Che cosa giustifica una simile operazio-ne? Si sa che in Astrologia si può fare tutto ciò che si vuole, ottenendo sempre ri-sultati plausibili! Mah… pur supponendo che questo procedimento abbia un qual-che valore, in tutti i casi si tratta di una svalutazione del metodo perché abbiamoun Tema indiretto, differito, derivato: perché girare intorno alla questione senza es-sere sicuri che sia fondata nel momento in cui usiamo un simile metodo?

Molto meglio andare direttamente ai fatti, attraverso un faccia a faccia imme-diato tra i pianeti della coppia analizzata. In questo caso non c’è artificio: questacomparazione interpersonale riceve da sempre piena conferma dal punto di vistainterpretativo.

Possiamo constatare insieme il miglior bilancio astrologico possibile. Si trattadi un’osservazione statistica eseguita da Didier Castille all’INSEE attraverso l’anali-si di 6.498.658 matrimoni celebrati in Francia dal 1976 al 1997 (fig. 1).

L’analisi si basa sulle posizioni longitudinali del Sole dello sposo e del Sole dellasposa. Tali posizioni sono considerate l’una in rapporto all’altra attraverso lo scartoangolare: questo scarto va da 0° (congiunzione Sole–Sole che avviene quando i co-niugi hanno in comune la data di compleanno) a 180° (quando i loro compleannidistano 180 giorni). Emerge immediatamente con chiarezza che il maggior numerodi matrimoni viene celebrato tra compleanni vicini, con un picco sulla congiunzionea 5° di orbita, 10 giorni di distanza tra le date di nascita della coppia. Ci troviamo difronte ad un fatto astrologico che testimonia un effetto di congiunzione che tendead unire affettivamente l’uomo alla donna nel matrimonio.

Questo metodo del confronto diretto, nella sua essenzialità, sebbene segua lavia tradizionale, è esaustivo, dal momento che confronta la configurazione pienadell’uno con la configurazione piena dell’altro, all’interno di una multidimensiona-

ANDRÉ BARBAULT

FUOCHI INCROCIATITESTO DELLA RELAZIONE TENUTA AL SECONDO CONGRESSOFAES DI MONTPELLIER (6 LUGLIO 2002)TRADUZIONE DI GRAZIA MIRTI

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11Hortus conclusus

lità della relazione umana. I fondamenti delle nostre relazioni astrali si basano d’al-tra parte su configurazioni interpersonali. L’uomo e la donna hanno una loro fisio-nomia astrale personale; successivamente come coppia generano un figlio: chevenga alla luce al levarsi o alla culminazione di un tale pianeta, il frutto del loroconcepimento tende comunque a ripetere la stessa configurazione, quale trasmis-sione di un patrimonio ereditario attraverso il tessuto dello stesso temperamentoplanetario.

Attraverso l’analisi collettiva dei matrimoni abbiamo osservato l’effetto dellacongiunzione.

Constatiamo ora l’effetto dell’opposizione nel caso più eclatante che io cono-sca. Tra i personaggi storici della mia collezione non ne ho trovato nessuno miglioredel duo Napoleone–Bernadotte, con una quintupla opposizione Sole–Sole, Mercu-rio–Mercurio, Venere–Venere, Marte–Marte e Giove–Giove (fig. 2)!

Come se i pianeti fossero schierati gli uni contro gli altri. Un legame di paren-tela ha collegato questi due personaggi, poiché Bernadotte ed il fratello maggioredi Napoleone, Giuseppe, sposarono due sorelle.

L’antagonismo tra i due fu immediato e arrivò a punte estreme. Bernadotte ri-cordò: ‘Ho riconosciuto questa fatalità che mi colpisce da molto tempo e che miperseguita da sempre, senza che ci siano errori da parte mia, nei confronti delle in-tenzioni del Primo Console, arrivando al punto di pensare di ‘essere al mondo lapersona che l’Imperatore odiava di più’.

Questo maresciallo di Francia, nominato dall’Imperatore dopo avere goduto del

Figura 1

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12 Hortus conclusus

massimo prestigio e dei fasti militari dell’Impero e dell’esercito, diventato principeereditario di Svezia, darà il colpo di grazia a Napoleone dopo la sconfitta di Lipsia,avendo per di più segretamente tentato di prendere il suo posto come capo delloStato francese.

Ciò che rende ancora più eclatante la storia del potere conflittuale dell’opposi-zione tra i due uomini è che tra loro c’era una donna, Désirée Clary, che era stata fi-danzata con Bonaparte prima di diventare moglie di Bernadotte – le sue posizionisono all’interno del grafico – con il Sole in Scorpione (drammaticamente congiuntoa Saturno) equidistante dalle posizioni solari dei due. Curioso personaggio, questatenebrosa vendicatrice, che ha la Luna e Marte molto vicini alle posizioni comple-mentari (coppie Sole–Luna e Venere– Marte) di suo marito e, nel medesimo tempo,di fronte a quelle del suo antico fidanzato. Se Napoleone ha definito Bernadotte‘l’uomo ostacolo’ per il fatto di averlo dovuto incontrare costantemente contro lasua volontà, Désirée non si sbagliò nella sua scelta, avendo detto di quest’ultimo:‘Ho accettato di sposarlo quando mi è stato detto che era capace di tenere testa aNapoleone’. Sì, si trattava della sua vendetta di fidanzata, platealmente abbandona-ta dal giovane corso e tutto lascia pensare che ella desiderasse assaporare un lievema piacevole desiderio di punizione. La si può osservare nel suo ruolo di interme-diaria tra i due giganti, nell’introdursi sempre di più politicamente al centro delconflitto tra i due rivali, assistendo desolata e rallegrata, in un’esaltazione bagnatadi lacrime, all’esilio dell’aquila imperiale. Questa storia triangolare non è forse chia-

Figura 2

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13Hortus conclusus

Figura 3

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14 Hortus conclusus

ramente leggibile nella perfetta simmetria dei loro destini astrali? Al di là del cer-chio intimista e della relazione privata, questo fenomeno interpersonale si realizzanella società fino ad un incastro tra generazioni. Ne ho offerto un esempio illustrededicando il numero 133 dell’Astrologue allo studio dei cinque fondatori dell’Astro-nomia moderna.

Nella realizzazione della rivoluzione scientifica si può osservare un concatena-mento nell’ambito di un albero genealogico che segue un grande ciclo Urano–Net-tuno in Scorpione, iniziato con Copernico e terminato con Newton. Si possono rile-vare tre punti zodiacali di particolare interesse, due dei quali coinvolgono il Sole inCapricorno, segno di Tycho Brahe, Keplero e Newton; nei Pesci vibra il Sole di Co-pernico e di Galileo; inoltre su questi ultimi vengono a trovarsi Giove di Keplero,una congiunzione Giove–Saturno di Newton ed un grandioso trigono collegato aduna posizione comune in Scorpione (fig. 3 e 4).

Figura 4

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15Hortus conclusus

Pensandoci bene, questo insieme di correlazioni testimonia una solidarietà in-tellettuale di altissimo livello, un vero e proprio monumento temporale che ha lagrandezza di un Pantheon!

Prima di giungere alle mie considerazioni non posso fare a meno di sottoporviil caso del rapporto tra uno Stato ed un personaggio, che si è verificato di recentein Francia.

La Quinta Repubblica ha visto la luce con la congiunzione Giove–Nettuno a 3°- 4° dello Scorpione; il generale De Gaulle, con il suo Urano all’Ascendente a 29° Bi-lancia, ne è stato il creatore. Naturalmente i primi gradi del Toro si trovano di fron-te, punto simbolico di divisioni e conflitti. Così, mentre il referendum che istituiva leelezioni presidenziali a suffragio universale, risale al 28 ottobre 1962, quando unSole trigono a Giove ed a Nettuno vibra sulla grande congiunzione, si può consta-tare il ripetersi di episodi critici in occasione dei passaggi solari opposti di fine apri-le: colpo di Stato dei generali algerini nel 1961, esplosione della crisi di maggio1968, uscita di De Gaulle l’anno successivo (è sempre una luttuosa congiunzioneSole–Saturno che transita nel 1969: la morte del padre), ecc….

Il rivale principale di De Gaulle, François Mitterrand, aveva curiosamente Giovea 0° del Toro, ma al tempo stesso il Sole a 2° Scorpione. Con una tale opposizione dinascita non può stupire che abbia fatto ondeggiare il regime gaullista della QuintaRepubblica portando l’opposizione di sinistra al potere, dando luogo al primo esem-pio di coabitazione politica.

Ebbene, Jean–Marie Le Pen (fig. 5), con Giove a 3° Toro, spalleggiato per con-giunzione da un ultra-aggressivo Marte in Ariete, non dimostra forse il più eclatan-te segno di conflittualità? E per di più questo oppositore numero 1 dei valori repub-blicani ha vissuto i momenti più significativi della sua ostilità al regime tre volte:

Figura 5

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16 Hortus conclusus

quando il Sole transitava sul suo Giove ed all’opposizione della congiunzione Gio-ve–Nettuno della Quinta Repubblica.

Non ottenne nemmeno l’1 % dei voti alle elezioni presidenziali del 1974, maera un 5 maggio. Al contrario, l’effetto sorpresa si è manifestato nelle presidenzialidel 1988 con il 14,39 % di suffragi: questa volta lo scrutinio è del 24 aprile, con ilSole a 4° Toro che tende a congiungersi a Mercurio ed a Giove 7° - 10° Toro e con itrigoni di Saturno, Urano e Nettuno!

Più tardi ottiene il 15,1 % alle presidenziali successive del 23 aprile 1995, men-tre il Sole si trovava a 3° Toro in compagnia di Mercurio. Alla fine – mentre il suoSole natale riceveva un trigono da Urano di transito – il Sole era a 1° del Toro inquel fatidico 21 aprile 2002 quando, ottenendo più del 17 % di voti, Le Pen passavaal secondo turno delle ultime elezioni presidenziali.

Non è forse significativa questa ripetizione di passaggi solari, questo procedi-mento comparativo in maniera adeguata, non abbiamo forse in mano uno stru-mento formidabile di indagine circa la relazione umana? Aggiungiamo anche cheJacques Chirac ha Venere a 3° dello Scorpione…

Dopo questa introduzione generale, concentriamoci adesso sui sei principalistatisti protagonisti della Seconda Guerra Mondiale: Hitler e Mussolini e, con DeGaulle, Churchill, Roosevelt e Stalin, a proposito del quale il registro della Chiesa diGori, in Georgia, dice che nacque il 6 dicembre 1878 (secondo il Calendario Giulia-no, cioè il 18 dicembre secondo il Calendario Gregoriano) e non il 21 dicembre1879, come diceva lui (fig. 6).

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17Hortus conclusus

Una comparazione di Temi esprime il confronto di una dozzina di posizionidell’uno con una dozzina di posizioni dell’altro, con le loro reciproche interferenze.Interconnessioni di aspetti che bisogna incastrare osservando i punti di incontro,prese dirette, dove si delineano legami essenziali. Nel microcosmo di un piccologruppo di protagonisti, vale a dire i nostri sei statisti, bisogna schematizzare le lorovibrazioni in una sintesi comune nella quale si giochino gli effetti di congiunzione edi opposizione. Di qui emerge la sintesi del loro e del nostro divenire storico.

Potete osservare ora il grafico che illustra lo scoppio della Seconda GuerraMondiale attraverso i personaggi citati. Ne emerge un asse conflittuale che polariz-za gli antagonisti in due campi tra loro contrastanti.

Non si tratta soltanto di una comune segnatura urano–saturnina (i due pianetisono angolari per l’uno e per l’altro) di tendenza dittatoriale che avvicina Hitler eMussolini. Si tratta soprattutto di constatare che il frenetico tedesco ha il suo Me-dio Cielo sul Sole leonino dell’enfatico italiano (forse allo stesso grado). E si tratta,in senso più ampio, della sovrapposizione di una congiunzione Medio Cielo–Satur-no del primo su una congiunzione Sole–Mercurio, signora del Medio Cielo, del se-condo.

L’intervento di Saturno, certamente potenziato da una congiunzione Luna–Giove in Capricorno, ma nel medesimo tempo incastrato in caduta con un quadratomarziano in esilio, trasforma il Furher nel cattivo genio del Duce. Nulla può confer-marlo meglio del Tema personale di quest’ultimo, con la presenza dei tre maleficiMarte, Saturno, Plutone, in Settima Casa: è il suo socio che lo distrugge. Mussolini èpartito piuttosto bene: finirà male.

Al di là del centro di gravità dell’asse Berlino–Roma, si allineano le posizionidominanti degli altri quattro personaggi, coalizzati nel loro effetto di opposizione.

Churchill con Saturno a 9° AcquarioStalin con Giove a 7° AcquarioRoosevelt con Sole a 11° e Venere a 6° AcquarioDe Gaulle con Giove e Marte a 6° e 11° Acquario

Si deve inoltre osservare che né Pétain, né Laval e nemmeno Franco, hannoposizioni in Leone o in Acquario. Tutt’al più si può osservare che il Sole di Pétain al-l’inizio del Toro è equidistante dai due poli, ciò che si presta ad un ruolo di doppiogioco, tenendo conto che la vibrazione del Sole di Hitler con quello di Pétain possaavere spinto l’anziano maresciallo ad accettare la vittoria tedesca. L’imperatore delGiappone, Hirohito, aveva anche lui il Sole all’inizio del Toro….

Invece Churchill e Hitler si detestavano visceralmente, come due animali estra-nei l’uno all’altro: le loro dissonanze sono ad un livello di record, soprattutto Martedel Primo Ministro inglese che vibra su Urano del dittatore. Tra Roosevelt e Hitler siinnalza il muro dei principi politici antitetici, essendo Saturno dell’uno dissonanterispetto al Sole dell’altro in un gioco incrociato che impediva qualunque dialogo.

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18 Hortus conclusus

L’ambivalenza delle relazioni tra Stalin e Hitler chiarisce i due tempi di questa guer-ra: quello del Patto tra Germania e Unione Sovietica giustificata dalla sovrapposi-zione capricorniana di Mercurio del signore del Cremlino sulla congiunzione Lu-na–Giove del capo nazista; più tardi la guerra tra i due paesi che giustifica l’opposi-zione di Marte dell’uno a Marte dell’altro. Sulla base comune che raggruppa in Ac-quario i partner alleati, si entra nell’ambito delle relazioni singole tra l’uno e l’altroche collegano le componenti dei loro Temi.

Tra Churchill e De Gaulle – i due primi partner – esiste un forte effetto di con-giunzione, come se fossero obbligati a collaborare: con i loro compleanni vicini, ilSole a 8° di distanza, Venere a 4° e Mercurio a 15°. Nessun politico francese nel1940 avrebbe potuto meglio di De Gaulle relazionarsi con il Primo Ministro britan-nico.

Si tratta di una sovrapposizione Giove–Ascendente a 22°-23° Bilancia in unambiente comune vivacizzato dalla congiunzione Marte–Giove dalla Bilancia all’Ac-quario. Si realizza una condizione propizia grazie a Saturno di Churchill sovrappostoal duo Marte–Giove di De Gaulle, nonostante la durezza delle relazioni, anche bur-rascose, sulle quali avrebbe prevalso l’obiettivo degli interessi di due paesi vicini.

Tra Churchill e Roosevelt ecco una serie di numerosi trigoni e sestili che colle-gano i loro grafici, in particolare nella triplicità d’Aria. Questi due gioviani si capi-scono benissimo; come due amici trattano interessi comuni nella migliore atmosfe-ra. Quanto alla sovrapposizione Saturno–Sole, se Hitler l’ha fatta subire a Mussoliniscatenando la sua sconfitta, si può capire qui che con la vittoria la potenza solareamericana è giunta in soccorso degli inglesi, immersi nella prova saturnina della lo-ro guerra solitaria.

Il salvataggio è venuto anche da Stalin, vincitore dello stesso nemico, come sipuò capire da Giove del capo russo che vibra come un balsamo sulla miseria satur-nina di un’Inghilterra isolata di fronte ad un continente europeo occupato dal ne-mico.

Soltanto 19° separano il Sole Sagittario di questi due personaggi (Churchill eStalin), ciò che poteva avvicinarli per reazione considerando che il nemico del loroprincipale nemico poteva trasformarsi in un alleato efficace. Per quanto differenteed estraneo potesse essere il britannico gioviano debordante nei confronti del silen-zioso solitario saturnino del Cremlino.

E’ tra Roosevelt e Stalin che si presenta la migliore vibrazione attraverso unacongiunzione Sole–Venere del primo sul Giove del secondo. D’altra parte è grazie almigliore Giove in Acquario che in quell’epoca è emerso colui la cui valorosa armatarossa aveva distrutto la macchina da guerra nazista meritando gratitudine e dispo-nibilità da parte del Presidente americano. Quest’ultimo aveva così sperato di am-mansirlo per avvicinarlo alla democrazia. Tentativo vano di amicizia acquariana…

Giove su Giove tra De Gaulle e Stalin esprime la situazione occasionale dell’u-no che si appoggia all’altro per controbilanciare la crescente espansione anglo-americana. Diversamente i due uomini avrebbero fatto presto ad urtarsi reciproca-

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mente attraverso l’opposizione di Saturno e Sole a 4° da Marte dell’altro. Nel mede-simo tempo, è sullo stesso grado che si sovrappongono il Sole di Roosevelt e Martedel capo della Francia libera, si conosce bene d’altra parte l’ostilità tra i due perso-naggi…

Siamo alla conclusione: non è forse vero che la comparazione tra Temi è utile?

Secondo Congresso della Federazione Astrologica dell’Europa del SudMontpellier, 6 luglio 2002

DATI DI NASCITA:

Jean Bernadotte: Pau, 26 gennaio 1763 ora non conosciuta.Napoleone Bonaparte: Aiaccio, 15 agosto 1769 tra le 11 e le 12.Désirée Clary: Marsiglia, 8 novembre 1777, ora non conosciuta.Winston Churchill: Blenheim, 30 novembre 1874, 1,30Adolph Hitler: Braunau am Inn, 20 aprile 1889, 18.30Benito Mussolini: Predappio, 29 luglio 1883, 14.45Charles De Gaulle: Lille, 22 novembre 1890, 4.Franklin Roosevelt: Hyde Park, N.Y., 30 gennaio 1882, 20.45

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L.A. 129-150

Una rivisitazione critica della struttura astrologica, degli archetipi, della preponde-ranza degli effetti sulle cause e dell’approccio verso la nostra disciplina.

All’interno delle sue sfere, il Cielo trattiene la metàdi tutti i corpi e di tutti i mali (Paracelso)

Questo è il vostro settore di competenza, non il mio; la vostra professione, nonla mia; la vostra responsabilità.

Il fatto che non abbia alcuna responsabilità né in quest’antica arte, né in que-sta stimata - e altrettanto bistrattata – professione, mi permette di non sentire ilpeso di quanto penserò e dirò stamani. Solo in virtù di quest’irresponsabilità, miposso sentire abbastanza libero di dire quello che penso possa servirvi.

Al contrario dell’impegno che voi mettete nel vostro lavoro e nella vostra arte,il mio è solo un interesse costante, forse anche un amore, per l’astrologia come fe-nomeno archetipico, vale a dire diffuso, senza tempo, irresistibile, che tocca le cordeinterne e pieno di risorse, ma allo stesso tempo enormemente pericoloso. Tuttavia,in ragione di queste qualità l’aggettivo archetipico è decisamente appropriato.

Se è archetipica, l’astrologia è qui per restare e poiché è destinata a non passa-re, deve essere archetipica. Ed io sono certo che non passerà.

Lo storico della cultura Theodore Zeldin scrive: “ nel 1975 un gruppo di 192eminenti scienziati, fra cui 19 premi Nobel, guidati da un professore di Harvard, fir-marono un manifesto nel quale si dicevano molto preoccupati della crescente ac-cettazione dell’astrologia in varie parti del mondo……Uno dei firmatari, un profes-sore d’astronomia dell’UCLA, si lamentò del fatto che un terzo dei suoi studenti di-ceva di credere nell’astrologia ed anche sua moglie ci credeva.“ Zeldin va avanti af-fermando che un terzo della popolazione francese ed inglese ammette di crederenell’astrologia e che in Francia (“dove la lucidità è la virtù nazionale”) il 90% dellapopolazione conosce il proprio segno zodiacale”. 1

Prima di andare oltre dobbiamo dire qualcosa sulla pericolosità di un archeti-po. Il potere penetrante dell’astrologia mi colpì 45 anni fa a Zurigo quando mi trac-ciarono per la prima volta il tema di nascita, sebbene già ne conoscessi il linguaggio

JAMES HILLMAN

CONFERENZA MAGISTRALETRADUZIONE DI MARGHERITA FIORELLO

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stenografico e simbolico. Quest’interesse costante, questa fascinazione, quest’amorenon mi ha mai lasciato. Voglio essere chiaro, non ci credo, non la pratico, né capiscocome funzioni, anche se l’astrologia è uno dei linguaggi di base in cui formulo lemie riflessioni psicologiche.

Semplicemente, per me, l’astrologia riporta gli eventi agli Dei. Tutto dipendedal fatto che le sue immagini provengono dal cielo. Essa invoca in senso metafori-co, poetico, mitico, politeistico, ciò che è imprevedibilmente reale. Questo è ciò cherende l’astrologia un’arte, un linguaggio, una maniera di pensare, terribilmente effi-cace. Nella mente popolare è la conferma di una grande tradizione che ci tramandache gli esseri umani vivono in un cosmo intelligente, che dà risposte più grandi diquanto possano essere le domande umane. Ci obbliga ad immaginare ed a pensarein termini psicologici. Inoltre non si fonda sulla fede per un unico Dio - è politeista- e marcia controcorrente rispetto al pensiero dominante della storia occidentale.

Prendo in prestito il termine efficace da Paracelso che scrisse: ”divenne un me-dico solo quando si accorse che ciò che non è ancora nominato, che è invisibile edimmateriale è tuttavia efficace. ” Ed ancora prendo a prestito questo termine dal-l’interpretazione delle posizioni planetarie e delle relative influenze fatta dai Neo-platonici. Nel Rinascimento, o forse anche prima, esse fornivano una lettura beni-gna, efficace, anche dei pianeti considerati più maligni, come Saturno, e delle piùtremende costellazioni. Tutti gli Dei ci riempiono di benefici; è compito dell’essereumano, dell’interprete scoprirli. Altrimenti ci lasciamo sfuggire le benedizioni e lescambiamo per maledizioni.

Durante le mie peregrinazioni, scoprii i benefici di Saturno, mentre mi trovavoa Roma qualche anno fa. Stavo osservando un vecchio tempio di Saturno, chiuso aivisitatori. A Roma, si dice chiuso per restauro. Il restauro durava da circa cinquecen-to anni e ne sarebbe durato altri cinquecento: è il modo della Chiesa cattolica di te-nere lontana dal presente la vecchia religione politeistica, impedendo l’accesso degliedifici dell’antichità ai visitatori. Molti templi sono in restauro o architettonicamen-te pericolanti, o debbono essere ricostruiti,.

Ad ogni modo, stando lì, mi venne in mente che le maledizioni di Saturno chemi avevano afflitto – freddezza e distacco, ossessioni del pensiero, sindromi depres-sive che mi paralizzavano nell’azione, preoccupazioni materiali, goffaggine nell’uti-lizzo di congegni elettronici o, in generale, di cose a me non familiari, fardelli di re-sponsabilità, periodi di rigidità ed intrattabilità verso gli altri e verso me stesso –tutte queste maledizioni erano state valutate solo per la loro apparenza. Non avevoafferrato la loro efficacia - com’esse mi avevano protetto, tenuto fedele alla miavocazione, lasciato il tempo di pensare ed apprezzare la solitudine e come avesseropermesso che la mia tendenza all’ordine fosse sconfitta in favore dell’assenza e delvuoto. In altre parole le maledizioni che attribuivo a Saturno erano delle benedizio-ni. Quel giorno compresi che siamo noi che facciamo di Saturno un pianeta sinistroe maledetto interpretando le sue benedizioni in una visione ristretta ed oppressiva,come pesanti fardelli piuttosto che carichi di doni. Scordiamo una metà; la parte

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celeste del male. Per questa ragione non c’è un Dio che ci maledice; siamo noi cheabbiamo maledetto Dio, male interpretando la sua efficacia.

L’astrologia neoplatonica attribuì le ragioni della nostra caparbietà, della ten-denza al vittimismo, simbolizzate da Saturno - per continuare nel nostro esempio -al fatto che le nostre anime sono intrappolate nella stupidità del Naturalismo, delprendere tutto alla lettera, nel considerare solo ciò che è concreto. Prendiamo allalettera le nostre sofferenze, comprendiamo le cose solo come ci appaiono ai sensi,insistiamo nel fatto che solo ciò che è concreto è reale. Quest’errore di comprensio-ne è causato dal fatto che le nostre anime sono prigioniere della Hyle, parola grecache vuol dire “ forma di legno “. Se è davvero così, il viaggio dell’anima, come lo de-scrive l’alchimista Michael Meier, comincia da Saturno e si conclude in Saturno. Co-mincia dal farci sentire vittime e oppressi mentre, nascoste dalla “legnosità” dellenostre menti, troviamo tutte le benedizioni del Dio, il cui vero scopo, scrive chi co-nosce il segreto, è condurre all’illuminazione guidando l’intelletto verso la cono-scenza di quello che è buono ed utile.

Non dobbiamo dimenticarci che efficace non vuol dire positivo. I doni di Sa-turno possono essere veramente oppressivi e limitanti. Un dono spesso non è soloquello che sembra: dobbiamo incartare i nostri regali in belle confezioni, per na-scondere che ogni dono è potenzialmente negativo. In inglese la parola dono è“gift”, ma Gift è anche la parola tedesca per veleno. Questo è talmente evidente chein alcune culture, come quella cinese, il regalo può essere usato come maledizioneocculta, subliminale, che tiene legato chi lo riceve, se questo non provvede pronta-mente con un contro-regalo. Allo stesso modo, per noi occidentali, nel ricevere unregalo, più tempo aspettiamo a scrivere un biglietto di ringraziamento, più diventadifficile farlo. Un regalo, una volta scartato dal suo bell’involucro, mostra la suamaledizione latente.

La lettura di un oroscopo alla maniera dei Neoplatonici, restituisce quanto do-vuto agli Dei, ma non è un banale rendere le cose positive a tutti costi. Semplice-mente, una lettura efficace rifiuta di dividere le cose in negative e positive ed alloraun quadrato può diventare Beethoven, un trigono Forrest Gump.

Una lettura efficace de “l’altra metà” invisibile che condiziona i nostri corpi edi nostri mali, come dice Paracelso, non significa una lettura fortunata di pianeti for-tunati in posizioni fortunate. Giove in Leone in seconda od in decima casa non si-gnificano solamente ottimismo, magnanimità, calore umano; sappiamo che essi in-dicano anche esagerazione, prodigalità, entusiasmo indiscriminato. Le spiagge a cuiGiove ci fa approdare possono essere luoghi avventurosi, ma anche distruttive edesagerate. In ogni caso dobbiamo considerare la posizione culturale della personache si ha di fronte, di cui si sta analizzando la carta.

Voglio approfondire il concetto di posizione. Un essere umano ha una posizio-ne, una carta ha la sua posizione. Il momento della nascita è sempre situato in unluogo che non è solo una coppia di coordinate, latitudine e longitudine. Quel postoha la sua cultura, la sua natura, la sua storia, la sua politica, una geografia, una lin-

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gua, uno stile, un carattere. Un luogo non è solo un incidente della nascita, ma èl’unico e solo posto del quale Plotino disse che è una delle quattro cose che un’ani-ma sceglie: i propri genitori, il proprio corpo, la propria sorte, ed un luogo per en-trare nel mondo.2

Il luogo che si è scelto per vivere e per entrare nel mondo importa all’Anima. Equesto dove ci riporta al modo in cui gli astrologi costruiscono una carta.

Un abitante della Bay Area può rispondere frettolosamente ad un “Buongior-no”. Un segno d’assenso, un sorriso, così come gli è stato insegnato in famiglia. NelMaine, un “Buongiorno” può avere come risposta “Ho altri progetti”. A Manhattan,“Si faccia gli affari suoi” e in Alabama “Grazie, grazie di cuore, buongiorno anche alei, spero che torni presto” . Sottolineo il fatto che queste differenze nelle rispostecorrispondono a differenze geografiche – non è importante adesso sapere a qualesegno zodiacale corrispondano Bay Area, Maine, Manhattan, Alabama – quantosottolineare l’importanza del luogo nel fare una carta, perché ogni posto ha il suoumore ed il suo tempo, la sua atmosfera e la sua vegetazione, la sua storia e la suacultura.

La diagnostica psichiatrica considera il luogo come parte del quadro clinico. Miricordo di un mio insegnante in Svizzera, che ci avvisava circa le diagnosi mania-co–depressive. Siate certi del luogo di provenienza del vostro paziente, perché quel-la che sembra depressione può essere la condizione normale nelle scoscese e roccio-se vallate dell’interno della Svizzera e quella che sembra mania è il comportamentoabituale dei Bavaresi. L’ospitalità polinesiana ed il rigore spartano sono più che leg-gende, sono determinanti; il sentimento civico di Minneapolis e le atmosfere deca-denti di New Orleans sono atmosfere di luoghi planetari, che dipendono dalla loroposizione per il carattere ed il destino, allo stesso modo dei pianeti di una carta.

All’inizio del mio discorso ho detto che l’astrologia è archetipica, estremamen-te potente e pericolosa allo stesso tempo. Voglio ora parlarvi dei pericoli, lo stessopericolo che ho combattuto per molti anni, in molti scritti, in molti modi – la ten-denza all’interpretazione letterale. Nello specifico, oggi, l’interpretazione letterale inastrologia.

Due tipi d’interpretazione letterale affliggono l’astrologia, che, come la psicoa-nalisi, tende a divenire una fede fondamentalista. La prima ha a che fare con il tem-po. Io la chiamo interpretazione Letterale – Temporale. Si nutre di calcoli, tavole,esattitudini, minuti e secondi. Essa non si fa troppe domande sulla qualità del Tem-po, ma è imprigionata piuttosto dalla sua misura. Penso che si possano fare dei cal-coli matematici, ma si debba guardare loro meno come ad una accurata misura deltempo e più come ad un rituale, un teurgico Abracadabra che serve a costellare lavisione interiore, la capacità di focalizzare, ad elaborare una modalità di distacco –come in altre arti e come in medicina, si usano misure attente ed accurati dosaggi,anche in culture meno tecniche della nostra. Ma questo non è che un rituale perfocalizzare l’attenzione e rifinire la propria tecnica piuttosto che un modo di spie-gare i risultati di quello che sta avvenendo, è avvenuto o avverrà nella inconoscibile

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sfera invisibile, l’altra metà al di là del nostro mondo. Contemporaneamente, libe-randoci dell’attaccamento al tempo possiamo sbarazzarci dell’altra potente tenta-zione che prende di mira gli astrologi: quella della predizione.

La seconda tendenza è l’influenza causale dei corpi astrali o dei pianeti fisici.Essa si basa sulla convinzione di poter conoscere “l’altra metà”, quella celeste, ed at-traverso precisi calcoli matematici (di cui abbiamo parlato a proposito della Inter-pretazione Letterale - Temporale) attribuire una relazione di causa- effetto a questeforze celesti. Credo che sia necessario smontare queste modalità di pensiero lettera-le, credo che il compito dell’astrologo sia quello di pensare poeticamente e metafo-ricamente, non adoperando la logica di causa – effetto a cui obbedisce la scienzanewtoniana. Non penso che sia necessario attribuire ai pianeti od alle costellazioniil ruolo di cause ed allo stesso tempo non mi importa di sapere perché l’astrologiafunziona. Sarebbe meglio lasciar lavorare la carta come se fosse un mantra che cipuò offrire preziose rivelazioni, uno sguardo al di là, una mappa dell’invisibile, uncompendio di poteri nascosti che lavorano all’unisono. Potremmo parlare di questipoteri come di Dei che governano, di forze che influenzano, senza pretendere di co-noscere dove questi poteri risiedono, come agiscono, cosa vogliono dire.

Quello che voglio suggerire è un modo di interpretare la carta meno metafisi-co o teologico e più fenomenologico, prendendo le cose così come esse appaiono,avulse da speculazioni sulle origini, cause, spiegazioni o teorie. E’ lo stesso modo incui io procedo con la psicologia. Non ho una teoria dei sogni – da dove vengono,cosa vogliono dire, da cosa sono prodotti. Ed allo stesso modo, non ho teorie deisintomi, delle neurosi, della follia, della salute psichica. E nemmeno conosco le cau-se di tutti i fenomeni con cui vengo in contatto ogni giorno nella pratica professio-nale. Non so cosa causi gli eventi che i miei pazienti mi raccontano e non me nepreoccupo. Non attribuisco all’abuso di un padre o all’abbandono di una madre unarelazione di tipo causa- effetto: invece, io studio il fenomeno. Osservo quello che sipresenta – i problemi, le immagini, il dolore, i rovesci del destino – cercando di pre-servare il fenomeno dalle spiegazioni, per concentrarmi su quello che vedo. Prendoogni cosa per quello che appare. Cerco di mettere in pratica quello che da sempre lafilosofia orientale ed occidentale ci hanno insegnato, e cioè che il nesso di causa –effetto è illusorio. Dirò di più: esso diventa il modo di non affrontare il fenomenoche ci sta di fronte. Questo concetto è quel che sottintendo quando dico di noncomprendere l’astrologia e non fare niente per capirla. Per me è sufficiente sapereche essa è efficace e quindi portatrice di innumerevoli rivelazioni.

Allora un quadrato Giove - Saturno in segni fissi, come il mio, od una Luna oun Plutone isolati, collegati ad altri pianeti solo con aspetti minori, o addiritturasenza aspetti, non saranno più cause di problemi od errori, sventure o sforzi. Questeposizioni della carta diventeranno invece spunti di meditazione, immagini simboli-che di una più vasta produzione mitica; esse diventano doni degli Dei, archetipi.

Quello che sto cercando di fare è di mostrare il parallelo tra un approccio ar-chetipico e fenomenologico nella pratica psicologica ed in quella astrologica. Sto

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cercando di distinguere tra pratico ed empirico; l’astrologia è una arte pratica, manon una scienza empirica..Per essa, alcuni, come Gauquelin, possono cercare unabase empirica raccogliendo una serie di dati statistici, ma io non ne ho bisogno.Possiamo stabilire il valore e l’autenticità di un’arte attraverso dei dati statistici? Lanostra evidenza, sia nell’astrologia come nella psicologia, non è di tipo scientifico,ma si basa sull’essere umano: i suoi racconti, le sue testimonianze, le sue rivelazioni.

Forse non dovrei trattare in modo così netto la distinzione tra pratico ed empi-rico. Infatti in origine “empirico” non significava seguire il moderno metodo scienti-fico, ma si riferiva tradizionalmente ai medici, ai fisici ed a tutti coloro che pratica-vano la loro arte attraverso le loro osservazioni e la loro esperienza piuttosto che sustudi teorici. Quello che vorrei dire è che per noi non è necessario avere delle teorieche spieghino le nostre esperienze astrologiche e/o psicologiche in base alle qualiesercitare le nostre professioni; tutto ciò che ci serve è di dedicarci ai fenomeni;dobbiamo studiarli, averne attenzione, osservarli, ascoltarli, in modo tale da essereresponsabili del nostro lavoro.

Debbo confessarvi che prendo alla lettera la prima parte della frase di Paracel-so “Il cielo trattiene, all’interno delle sue sfere” e non cavillo sulle parole “metà” e“tutti” della seconda parte. Non penso che egli intendesse la metà matematica, ilcinquanta per cento. Penso che egli intendesse che noi conosciamo solo metà ve-rità, un rimedio parziale, una visione errata se dimentichiamo il Cielo. E quanto allaparola “tutti” debbo pensare che tutto il Cosmo subisca le influenze celesti, a menoche non si voglia pensare che alcune delle sue parti non partecipino di esso e chealcuni eventi ed alcuni corpi siano indipendenti dalle sue leggi.

Ma in quelle prime parole “il Cielo trattiene”, si nasconde il mistero! Cielo, l’ori-gine ultima di questa parola rimane sconosciuta; e mi piace pensare che il suo si-gnificato più profondo sia proprio questo- l’ignoto. Essa viene definita come “al dilà delle nuvole”, mentre al plurale – cieli - indica le regioni, le schiere, le gerarchieda cui siamo governati, al di là ed ignote ed alle quali non solo ogni vita, ma ognisingolo momento di esso, aspira come al suo ultimo fine. Celeste è un attributo deldivino, un po’ come quando infreddoliti assaggiamo una densa cioccolata fumantee ci lasciamo sfuggire un celeste, divino. Al “settimo cielo” troviamo la più grandefelicità e nei cieli è la dimora degli Dei.

Paracelso ci dice anche che questo Cielo che governa metà delle nostre esi-stenze, non solo è invisibile al di là delle nuvole, fuori della portata umana, ma hor-ribile dictu afferra, trattiene, preserva, non si lascia scappare metà delle nostre vite,dei nostri corpi e delle nostre sofferenze. Egli è sotto l’influenza di un Dio saturnino,anale e ritentivo, un Dio assente che tiene nelle sue mani metà delle nostre vite, mache, allo stesso tempo, non mostra il suo volto, non si apre? Penso che ai tempi incui egli scriveva, potesse essere la visione del Cielo prevalente, ma che egli non fos-se un tale figlio di Saturno e che non pensasse queste cose. Mi piace pensare cheegli ponga l’attenzione sulla metà invisibile delle nostre vite, la parte astrologica-mente governata dalle sfere celesti, fuori della portata delle scienze naturali e dalla

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comprensione strettamente materiale. Possiamo cercare di raggiungere il Cielo at-traverso la speculazione teologica, il misticismo, la poesia, la matematica, ma il Cie-lo trattiene i suoi segreti e le sue sfere sono chiuse ermeticamente. Consci di ciò,noi esseri umani dobbiamo vivere in un mondo fatto di mezze verità e vedere comein uno specchio oscuro ed allora ci rivolgiamo all’astrologia per cercare di ritornareal cielo, alla fonte invisibile che condiziona i nostri corpi ed i nostri mali. In terminijunghiani, siamo in cerca di Dio non solo nella malattia, ma nel dis-agio, che chia-miamo vita. L’astrologo risale all’origine degli eventi fino alle loro radici celesti, libe-rando le persone dai lacci della materia fino al Cielo. Da qui il sentimento di aver ri-cevuto una rivelazione che ci prende di fronte ad un’interpretazione particolarmen-te pregnante: le porte del cielo si aprono e le due metà tra cielo e terra si ricon-giungono; l’astrologia diventa un’arte divina, ma mai divinatoria.

Il compito dell’astrologo, come quello dello psicologo del profondo, è darenuova vita agli Dei piuttosto che portare i doni degli Dei nella nostra vita ed ogniinsight, ogni patologia, ogni cosa bella o brutta che possa collegarsi ai pianeti tienevivi gli Dei. Questo processo di connessione degli eventi visibili ai celesti Invisibili,che nella dottrina cristiana si chiama redenzione, mi piace più assimilarlo al proces-so di epistrophè del Neoplatonismo, o del ta’wil nel misticismo persiano. Questaconcezione vuole che l’intero universo sia riempito dall’innato desiderio di ricon-giungersi con la sua fonte prima, la sua essenza archetipica, l’altra metà in cielo.

Allora un ascendente Gemelli come me, con tutti suoi difetti – la debolezzadi carattere, l’attenzione spesso distratta, la duplicità, la tortura di essere due cosee sentirne tutta la tensione, con il fascino e l’impazienza, la tendenza alle bugie,la sveltezza della lingua, la sensibilità sovraeccitata, le dita svelte ed il pettegolezzo,lo stress che deriva dall’agitazione – tutte caratteristiche che appartengono almio carattere, che è il deposito celeste nella mia anima, un tesoro fatto di argentovivo e mercurio, un metallo ed allo stesso tempo un corpo celeste che la mia vitapuò rendere brunito e fare lustro ed utile. Questo perfezionamento dei difetti è la“costruzione dell’anima” di cui parlano scrittori come Blake, Keats e Lawrence. Essarestituisce agli Dei, quello che essi ci hanno dato in pegno per la nostra vita sullaTerra, rendendolo rifinito e sofisticato, tanto per usare la terminologia degli alchi-misti.

Ogni volta che una consultazione astrologica può servire a trasmutare un di-fetto in una qualità divina, lucidare un problema affinché brilli in una luce diversa,rivelare il Dio in un momento di dolore, lasciare intravedere al cliente uno scorciodell’altra metà celeste, vuol dire che l’astrologo sta celebrando una epistrophè, statrasformando il caos dell’umano in un mito degli Dei.

Affinché non si dica che tutta la mia enfasi sugli Dei, divinità, cieli, invisibili siaesagerata e troppo elevata, voglio ricordare che i pianeti dimorano in costellazionicon forme e nomi di animali, dove si trovano perfettamente a loro agio. Perché chiha dato il nome a quelle parti del Cielo non ha usato falchi e civette o colombe,aquile od uccelli azzurri, ma animali terrestri come serpenti e scorpioni, pesci e

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27Hortus conclusus

granchi, capre, cavalli e tori? Cosa significa la preponderanza di questo tipo di ani-mali?

Per la nostra mentalità occidentale “animale” vuol dire bestiale, stupido, senzafavella, che occupa il gradino più basso della scala evolutiva. Ma in tempi più anti-chi ed ancora oggi in molti luoghi della terra, gli animali sono gli insegnanti piùsaggi dell’umanità, spiriti guida e compagni dell’anima. Alcuni terapisti stanno cer-cando di recuperare questa connessione arcaica con gli animali, ma l’astrologia lofa da sempre. Nato nell’anno della Tigre -che bello! Sole in Cancro - Ooh! Marte inToro e Venere nello Scorpione- attento!

Queste forme animali che pervadono l’immaginario astrologico presentano glianimali come canalizzatori di poteri invisibili. Gli animali sono forme del divino,esattamente quello che pensavano gli antichi Egiziani e che ancora affermano leculture del Giappone scintoista e della Polinesia, fino all’Africa ed ai Nativi america-ni. L’astronomia continua a lavorare su degli spazi fatti a forma di animale, ottenutitirando delle linee tra punti luminosi di stelle. Unite i puntini, e vedrete l’Invisibiledivenire un toro, un leone, una coppia di pesci.

L’astrologia lavora matematicamente e normalmente si potrebbe pensare chenumeri ed animali hanno poco in comune fra loro, gli uni astratti - gli altri concreticome il loro sangue, gli artigli, i peli ed il veleno. Ma ci sono due importanti passag-gi nei testi di cosmologia della cultura mitologica occidentale ed islamica che met-tono insieme numeri ed animali. La prima la troviamo nell’Arca di Noe, quando de-scrive dettagliatamente le misure per costruire la barca che deve contenere gli ani-mali. La seconda è il Timeo di Platone (verso 55). Lì possiamo leggere di una figura adodici lati usata dal creatore per il “tutto”. Platone descrive le forme geometrichedei quattro elementi, ed un’altra per il quinto che li contiene tutti e “che è a formadi animale”. Questa figura a dodici lati, a forma di animale la ritroviamo in un’altraopera di Platone, La Repubblica, (verso 589) dove egli presenta “l’immagine simboli-ca dell’Anima” come un animale dalle innumerevoli teste, alcune mansuete, altreferoci.

Nell’antica cosmologia non c’è distinzione tra il geometrico e l’organico; essistanno assieme per dirci che i calcoli matematici non hanno solo lo scopo di cen-trare l’attenzione nel caso studiato e renderlo astratto in un modello schematico. Inumeri sono anche modalità di quantificazione dei vari poteri animali, la bestia amolte teste che ci rivitalizza e segna il cammino da compiere, la guida istintualeche agisce come Compagna dell’Anima. Ecco di nuovo il pericolo dell’astrologia:mentre giochiamo con i numeri ed i gradi, stiamo in realtà scoprendo l’Animale cheguida la nostra anima, o più esattamente che guida l’intero Cosmo. E, non dimenti-chiamolo, sono gli animali – compreso l’animale uomo – che il dio biblico consideracome l’unica parte della creazione che vale la pena di salvare, tramite i deliberati edesatti calcoli matematici di Noè.

Per concludere, se non fosse vera, se i suoi calcoli non fossero che un ritualeed i suoi riferimenti ad i pianeti fisici niente altro che una metafora, perché delle

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persone istruite, intelligenti, razionali, come quelle raccolte qui oggi dovrebberoparlare di astrologia? Perché in volo su un aereo che potrebbe portarci diritto finoalla morte, la prima cosa che facciamo è aprire il nostro giornale all’ultima pagina,quella della previsioni mensili? Perché quando captiamo qualche pettegolezzo pen-siamo a Mercurio retrogrado, od analizziamo il comportamento del nostro partnerin base alla sua Luna mutevole, od aspettiamo qualche cambiamento finanziario ra-dicale quando abbiamo un transito sulla seconda casa? Anche se leggendo quell’ul-tima pagina dobbiamo mettere da parte l’incredulità, ci sentiamo un po’ vergognosidi non aver saputo resistere a leggere gli imbrogli di quell’indovino.

Allora, perché dobbiamo rivolgerci all’astrologia? Perché ne siamo affascinaticosì facilmente? Perché tramite quell’ultima pagina troviamo la nostra Stella, il dai-mon che governa una parte del nostro Destino, l’altra metà. Cerchiamo qualcosache ci metta in contatto con quel compagno primigenio, quel fratello o quella so-rella del cielo che vive fuori del nostro corpo fisico e che tuttavia divide con noi lavita in ogni istante – e questo istante potrebbe essere anche quello della morte – ildaimon del nostro fato, la Moira – una parola greca che significa semplicementeporzione, la metà di Paracelso.

In quell’ultima pagina cerchiamo, tra saggi consigli ed avvertimenti, le predi-zioni e le lusinghe, così enigmatiche, ma allo stesso tempo familiari, che ci mettanoin contatto con quei poteri, ritmi e miti del cosmo, ci sollevino da quell’aereo chevola a 35.000 piedi, aldilà delle persone e dei problemi, dai giorni buoni e di quellicattivi. Quei piccoli paragrafi sulla Vergine o la Bilancia disegnano nelle nostri mentiun linguaggio non terreno, fatto di stelle ed animali celesti dove l’anima possa ri-trovare la sua casa.

Sebbene la notte stellata sia oscurata dall’inquinamento, le stelle siano tuttespente ed i segni zodiacali sbiadiscano sulle pubblicità commerciali, Marte e Veneresiano ridotti ad emblema del sesso e la Luna, ormai, solo ad un posto dove piantareuna bandiera americana, nonostante tutto, il linguaggio dell’astrologia, i suoi ritualimatematici, i suoi sacerdoti, i suoi incantesimi ed amuleti che posso tatuare su unmuscolo, od appendere alla gola, riescono a tenere lontano tutti i mali dal mio cor-po conteso da Gilette, Exxon, Disney, McDonald e la Banca d’America. Un tocco d’a-strologia - basta un lieve accenno - e torna il Cielo, torna il Destino.

Astrologi, voi avete ricevuto una chiamata che viene dall’alto, servite quelloche non è umano, l’altra metà. Non preoccupatevi di usare parole troppo elevate ospirituali, gli Dei non si curano di essere inflazionati; sanno come proteggersi me-glio di noi mortali. Il fatto che si bilancino l’un l’altro conserva il loro potere e forseè proprio per questa ragione che sono immortali, incuranti d’ogni usurpazione daparte di qualunque ideologia monoteista.

1 An Intimate History of Humanity, Harper & Collins, 1994, pag. 339.2 The Soul Code, ed. italiana Il codice dell’Anima, Adelphi.

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L.A. 129-612

Integrazione personale tra Astrologia, Gestalt e Tantra con descrizione di alcunepratiche antiche e di una nuova sperimentazione del Counselling.

Il trãtaka

Nel presentare questa triangolazione tra Astrologia, Gestalt Psicosociale e Trãtaka,partirò dalla descrizione di una tecnica di gruppo nella quale ho integrato risorsegestaltiche e tantriche, per poi passare ad un’esperienza più recente, sperimentatanel corso di una consultazione astrologica ed ancora in via di perfezionamento.

Trãtaka significa fissare con fermezza, focalizzare tutte le energie interne edesterne in un unico punto, fino a realizzare lo stadio in cui il soggetto, l’azione el’oggetto diventano una stessa realtà. In India, il Trãtaka è stato usato in vari modi eper i fini più disparati. I saggi che vivevano nella giungla selvaggia, ad esempio, lousavano per difendersi dall’assalto delle tigri, fissandole negli occhi, fino a stabilireun’altalena d’immedesimazione tra le reciproche identità. La pratica rituale è moltoantica e si diversifica da scuola a scuola, arricchendosi di particolari o riducendosiall’essenziale, secondo le variazioni planetarie ed i calendari lunari. Alcuni astrologihindu la usano per visualizzare il diagramma oroscopico e per scoprire il volto se-greto del consultante tra le linee del cielo natale. Nei vari tipi di yoga,1 essa fungeda metodo di concentrazione nella fase propedeutica alla meditazione; in alcuni ca-si, diventa una vera e propria meditazione. Il Trãtaka più interessante è quello ese-guito come pratica di gruppo, in quanto produce e distribuisce energia. S’incomin-cia, di solito, scegliendo uno specifico oggetto di concentrazione, tale da possederegià in sé delle buone vibrazioni: il mantra Om, la foto di una Divinità o di un Mae-stro, ecc. La parte introduttiva consiste nel fissare l’oggetto, senza batter ciglio, finoalla fuoriuscita delle lacrime per poi riprodurlo, fedelmente, ad occhi chiusi e diven-tare consapevoli delle emozioni che esso risveglia. Le scuole ad indirizzo tantricousano la fiamma di una candela o di una lampada, proseguendo poi con mezzi piùraffinati, quali uno jantra,2 un mandala,3 le proprie pupille o quelle di un’altra per-

MESKALILA NUNZIA COPPOLA

COUNSELLING ASTROLOGICOE TRÃTAKASATURNO E PLUTONE AL MEGACONCERTO DI NEW YORK CITY

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sona, ecc. Dopo un periodo di focalizzazione esteriore, si passa, alla concentrazioneinterna, senza l’ausilio d’oggetti ed immagini concrete; allorché il praticante è pron-to per un’esperienza integrata, si passa alla meditazione vera e propria per dedicar-si, infine, alla conoscenza dei Chakra4 ed al risveglio della Kundalini.5

Il Trãtaka prevede, dunque, una fase esteriore ed una interiore: la prima, dettaBahir Trãtaka, adatta ai periodi di luna piena, si effettua ad occhi aperti, fissandouna fonte visiva esterna, è appropriata ad uno stadio iniziale ed è più semplice per-ché gli occhi sono già automaticamente attirati dalle immagini; la seconda, dettaAntar Trãtaka, è adatta ai periodi di luna nuova e di eclissi, si esegue ad occhi chiusie va utilizzata dopo un certo periodo di pratica perché il soggetto, volto troppo al-l’interno di se stesso, all’inizio tende a stancarsi o a divagare. Di solito, tra le due viè una sequenza intermedia, detta Madhya Trãtaka, praticata nei periodi di luna cre-scente e decrescente, in cui gli occhi sono tenuti aperti o chiusi, a fasi alterne. Intutti i tre stadi, l’ascolto del ritmo respiratorio proprio ed altrui, la focalizzazionedegli occhi o della fiamma, attraverso un continuo alternarsi di figura-sfondo, uni-tamente alla suggestività dell’immagine luminosa ed al potere del flusso respirato-rio del gruppo, si rivelano fattori che, accentuando la percezione simultanea dellesensazioni, finiscono per favorire un buon processo sinestesico. I cicli di respirazionelenti, ma regolari e l’uso consapevole della vista, in associazione agli altri sensi, oltrea rilassare la mente ed il corpo, permettono il flusso spontaneo delle emozioni allesoglie del confine o pronte per l’elaborazione. La conoscenza immediata di questeultime favorisce, a sua volta, l’amplificazione della coscienza ed una maggiore forzaintuitiva. In casi speciali, soprattutto quando all’immagine è associato un mantra,6può capitare che l’intero gruppo scivoli nello stato di yoga nidrã.7

Il Trãtaka permette il contatto con i propri corpi8, attraverso visualizzazioni divaria intensità, una serie di Mudrã9 e la successiva purificazione dei cinque elemen-ti (Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Etere). Le pratiche che riguardano il corpo fisico si ba-sano sulla lettura delle sensazioni, prodotte da esperienze tattili e stimolazioni divario genere; la ciotola vibratoria10 è uno strumento molto utilizzato in questa fasee personalmente, mi appare come un ottimo strumento gestaltico, perché permetteuna diretta esperienza di sfondo e figura, di luce e ombra, toccando tutti i cinquelivelli d’esperienza (livello corporeo, sensoriale, immaginativo, emotivo, cognitivo).

In un momento successivo, le attività di consapevolezza sono utilizzate ancheper il contatto con oggetti, immagini e figure esterne, per arrivare infine agli jantraed ai mandala, di cui la parte energetica è il Bindu,11 ricettacolo dell’ombra e simbo-lo del sole e della luna. La pratica a cadenza regolare e gradualmente prolungatanei tempi, può spesso causare una considerevole modificazione degli stati psichici.Va però ricordato che gli stati alterati di coscienza, in assenza della consapevolezzae di una successiva integrazione delle sensazioni e degli effetti percepiti, rischiereb-bero di ridurre l’esperienza ad una “mera catarsi”; per questa ragione, all’inizio, èconsigliabile praticare il Trãtaka solo per pochi minuti e con l’assistenza di una per-sona referente.

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In un certo qual modo, alcuni effetti del Trãtaka possono essere paragonati al“continuum di consapevolezza” gestaltico, ossia alla concentrazione ed all’osserva-zione dell’esperienza istantanea, con la messa in figura dei pensieri, delle sensazionie delle emozioni che, attimo dopo attimo, sorgono alla coscienza dell’individuo.

Trãtaka gestalico

Il Counselling, secondo la metodologia della Gestalt Psicosociale, segue il modellooperativo ideato da Fritz Perls, la cui caratteristica è l’attenzione costante al presen-te (continuum di consapevolezza). Nella relazione d’aiuto gestaltica, il “qui ed ora”,la Consapevolezza e la Responsabilità dell’esser-ci nell’esperienza sono le premes-se di un processo evolutivo il cui obiettivo principale è ritrovare la propria forma, lapropria interezza e l’equilibrio delle polarità. Tale processo avviene grazie al Contat-to, all’Espressione ed alla Creatività.

L’applicazione del Trãtaka nel counselling, oltre ad essere un valido strumentopromotore d’insight, aiuta a ritrovare l’energia nei casi di persistente interruzione diflusso e là ove sorga il bisogno di ricaricarsi o implementare l’intensità dell’incontro.Quale elemento strategico, è molto efficace anche nelle situazioni opposte alla pre-cedente, ad esempio, nei casi in cui la confusione del consulente o dell’utente, ri-chieda un certo distacco dall’argomento o una deflessione strategica, senza doverinterrompere il dialogo.

Personalmente, usando spesso questa tecnica nel counselling astrologico, hopotuto notare che in simili situazioni, il Trãtaka non solo offre una pausa creativama si tramuta, grazie alla concentrazione sull’esperienza e sull’immagine, in un cosìprofondo viaggio simbolico, da offrire all’astrologo ed al consultante una visioneinaspettata e differente di una stessa problematica lasciata, precedentemente, insospeso.

Nella formazione personale con esperienze di gruppo e d’intergruppo, il con-tatto oculare e la comunicazione attraverso la respirazione cosciente, diventano ot-timi mezzi per evitare che un’eccessiva razionalizzazione alteri la spontaneità deldialogo e per sviluppare, dunque, un necessario ma transitorio stato di confluenza.

Mi sembra opportuno premettere che non è consigliabile iniziare un lavoro digruppo, immediatamente con il Trãtaka o almeno, prima che l’ambiente sia statotonificato dallo scambio delle risorse umane dei presenti; i partecipanti dovrebbero,dunque, già aver condiviso altre esperienze o aver partecipato a vari incontri.

Descrizione di una tecnica di gruppo

Per quest’esperimento, ho preferito il Madhya Trãtaka ed ho scelto tre elementi dibase: la candela, la respirazione e gli occhi. In un primo momento, gli strumenti diconfine-contatto soggettivo sono stati la vista e la respirazione sinergica. La fiam-ma ha funto, invece, da bindu o punto centrale del cosiddetto temenos, illuminan-

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do il confine oggettivo e sacro, ossia lo spazio adatto a ricevere e restituire le im-magini interiori.

Fatta eccezione per le regole di base che non possono essere alterate, ho adat-tato le sequenze tantriche del Trãtaka allo stile gestaltico, grazie ad un ritmo di sti-molazioni, mirate alla consapevolezza dell’energia psicofisica, piuttosto che asceti-ca. Per realizzare ciò, ho ridotto le visualizzazioni ed ho eliminato sia la parte medi-tativa, sia alcune sequenze troppo ritualistiche e quindi, non adatte all’occasione.Prima d’iniziare, ho accennato brevemente alla storia della pratica per poi passaredirettamente alle istruzioni tecniche; ho evidenziato la necessità di restare sedutinella stessa posizione, con la schiena ben dritta, per favorire una respirazione fluidae ritmata ed ho posto l’accento sull’assoluta importanza del silenzio, al fine di ren-dere possibile la concentrazione. Ho invitato i partecipanti a scegliere un partnerdel segno o dell’ascendente opposto al proprio ed a sedersi a terra, l’uno di fronteall’altro, ad un braccio di distanza, fissando una candela accesa. Ho chiesto loro direspirare tranquillamente, prima autonomamente e poi in sintonia con l’altro. Inuna fase successiva, ho chiesto loro di usare la respirazione per far muovere lafiamma della candela, senza spegnerla. Nel momento in cui si è presentata una ri-duzione rilevante di contatto, alla respirazione ritmata è stato abbinato l’accosta-mento delle quattro mani. A poco a poco, ogni coppia ha incominciato a respirareall’unisono e la fiamma della candela ha danzato al ritmo del soffio respiratorio,senza spegnersi.

Durante il percorso, il contatto ed il ritiro si sono succeduti in modo abbastan-za equilibrato ed a volte, integrato: pur restando in contatto, ognuno è riuscito aconservare la propria intimità, permettendo all’altro di salvaguardare la propria. Ineffetti, il contatto è avvenuto attraverso le mani ed il respiro, mentre il ritiro è statopossibile grazie alle visioni personali e ad una sorta di sogno ad occhi aperti. Lacondivisione generale delle esperienze vissute è stata infine favorita dai feed backofferti da tutti i presenti.

Sin dall’inizio, mi è sembrato di capire che il ritiro ed il contatto, oltre a succe-dersi a fasi alterne, possono anche coesistere, magari agiti in parti diverse di unastessa persona. Ad esempio, mentre persiste un contatto attraverso le mani o la re-spirazione, la vista interiore diventa il presupposto per proiettarsi in uno spazio per-sonale e riservato; oppure, come nella fase in cui si fissano le pupille dell’altro,mentre gli occhi realizzano il contatto, la respirazione personale assicura, nello stes-so tempo, il ritorno al proprio centro.

Dal punto di vista pratico, durante la conduzione, mi sono resa conto che, inquesto particolare contesto, chi convoglia l’attività, dovrebbe ridurre al minimo icomandi, perché le suggestioni mal indirizzate e troppo enfatizzate, potrebbero tra-dursi in una direttività poco spontanea, magari recepita come forzatura dai parteci-panti. Molti elementi della conduzione, dell’attuazione e dell’attivazione dipendono,inoltre, dallo stato emotivo del conduttore e del gruppo, dalle esperienze personalid’ogni singolo, dagli eventi che hanno preceduto l’incontro, dal grado di motivazio-

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ne, così come da tanti altri fattori personali ed ambientali (i Maestri indiani, primadi avviare un’esperienza di questo genere, osservano le posizioni astrali del momen-to, del luogo, di ogni singolo partecipante e dell’insieme del gruppo). Ho avuto poila conferma che le variabili della messa in opera sono tantissime e qualche volta,possono essere modificate in itinere dall’ispirazione o dalla creatività istantanea,purché pertinente al tema su cui si lavora ed alla storia che il gruppo vive in quelmomento. Persino una persona arrivata all’ultimissimo istante, può essere integratanell’esperienza o addirittura, diventare la protagonista di un evento che favorisce ilcompimento della Gestalt. In realtà, l’arrivo di una collega al momento del feedback, lungi dal disturbare gli astanti o dallo spezzare il flusso, ha permesso l’inte-grazione corale di uno stato di sospensione emotiva ed il ritorno da una retrofles-sione collettiva, causata da un carico troppo intenso. Ognuno, discostandosi per unattimo dal proprio stato emotivo e ritornando ad essere presente al gruppo, ha ac-colto con naturalezza la nuova arrivata, offrendole una fiamma, un pensiero, ungesto ed una parola. L’affettuosa spontaneità ha provocato un’immediata ed inat-tesa reazione emotiva nella compagna sopraggiunta che è scoppiata in singhiozzi,di un pianto molto sommesso e dolce. I presenti, me compresa, benché impreparatiad una tale reazione, hanno condiviso un momento di profonda comunione. Vi èstata una mutua comprensione; la richiesta della collega era chiara e perciò, turbatida un’intensa ma velata emozione, tutti siamo rimasti in silenzio. Per non invaderelo spazio emotivo della compagna, nessuno ha manifestato la propria commozionepiù dello stretto necessario, così da rispettare la sua riservatezza ed il suo confine,pur esprimendole vicinanza ed affetto. Si è trattato di una conclusione altamentesimbolica, l’aria sembrava rarefatta, la sensazione era quella di un saluto finale,quasi un addio, confuso e vago da parte nostra, consapevole e schivo da parte sua:questa persona, oggi non è più tra noi perché ha lasciato la Terra, ha oltrepassatol’orbita di Plutone e ha intrapreso il suo viaggio nel Cosmo, alla ricerca dell’Infinito.

Trãtaka e counselling astrologico

L’esperienza precedentemente descritta, mi ha suggerito un nuovo approccio diconsulenza astrologica: dopo un colloquio individuale, ho invitato quattro volonta-rie ad una consultazione di gruppo … e l’Arte si sta ampliando.

Il connubio degli elementi gestaltici con quelli del Trãtaka mi ha permesso divalutare, in maniera differente, il presente aspetto di Saturno e Plutone. In terminiindividuali, l’ho analizzato così come si riflette nella configurazione oroscopica na-tale ed in termini collettivi, così come si manifesta negli avvenimenti mondiali. Hovoluto poi sperimentare, attraverso una tecnica di gruppo, la similitudine e l’inca-stro dei simboli collettivi con i corrispettivi personali.

Prima d’iniziare, mi sembra opportuno accennare brevemente alla natura del-l’astrologia secondo il Tantra, alla qualità del ciclo Saturno-Plutone ed all’approccioda me ideato.

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1. LA NATURA DELL’ASTROLOGIA SECONDO LA SCUOLA TANTRICASecondo l’Astrologia tantrica, nel corpo umano con i suoi processi biologici e

psichici, agiscono le stesse forze che muovono il Cosmo. La struttura microcosmicaè simile alla manifestazione macrocosmica e tutto ciò che esiste nell’individuo, esi-ste in proporzioni diverse nell’Universo. Il disegno dell’oroscopo di nascita è la rap-presentazione grafica dell’esatto momento in cui si è delineata la sincronicità co-smica tra una configurazione celeste, un particolare luogo della Terra ed un deter-minato individuo. Per questa ed altre ragioni, ogni oroscopo, tracciato o visualizza-to, è uno jantra su cui meditare, uno strumento per intuire parti della natura e delKarma12 dell’individuo cui esso appartiene.

2. IL CICLO SATURNO PLUTONEIl ciclo Saturno-Plutone è iniziato nel 1982-83 con la congiunzione negli ulti-

mi gradi della Bilancia ed è giunto all’opposizione dei due pianeti, dai Gemelli al Sa-gittario. Dal punto di vista collettivo, la relazione tra i due corpi celesti riflette l’e-mergenza ed il bisogno di trasformare l’antico sistema di sopravvivenza umana informe più adeguate alla nuova realtà del globo terrestre; si delineano così le carat-teristiche di una nuova generazione, con rinnovate forme di pensiero, avanzatissi-me strutture del linguaggio e della comunicazione, ma anche un incremento deiconflitti dottrinali e religiosi, così come un succedersi stressante di confronti ed af-fronti sociali, crisi politiche e culturali. Dal punto di vista individuale, questa posi-zione facilita il contatto con la propria ombra ed inclina ad una ridefinizione co-sciente del senso che si attribuisce al caso ed all’evento inatteso. In effetti, lo spazioindefinibile che intercorre tra la rigorosa onestà di Saturno e la forza esplosiva diPlutone, equivale all’orizzonte che unisce e separa due sezioni di tempo, quelle incui si passa dal sonno al risveglio, dalla vita alla morte o viceversa. La pausa infini-tesimale tra le due frazioni di tempo nasconde una gamma incredibile di eventi e diopportunità per gli esseri umani che, pur restando tributari delle circostanze, hannola libertà di esplorare o costruire le condizioni favorevoli per fronteggiare ciò chepiù temono di se stessi e degli altri, ma soprattutto per rinnovare la capacità di so-pravvivere, di resistere, di affrontare nuove verità emotive e di funzionare efficien-temente ed a modo proprio, sia come individui indipendenti, sia come membri di ungruppo sociale. Naturalmente, quando gli aspetti tra i due astri sono dissonanti, l’o-rizzonte diventa fosco, la scrupolosità può diventare rigidità, la forza può trasfor-marsi in delirio d’onnipotenza con imperiosi impulsi alla manifestazione del poterepersonale, ed il risveglio può tramutarsi in una violenta e distruttiva esplosione diconflitti. Da una crisi così violenta potrebbe però nascere il bisogno di una maggio-re determinazione nell’affrontare o semplicemente, accettare gli eventi. D’altro can-to, allo stesso modo in cui la società cambia attraverso conflitti e accordi, l’indivi-duo cresce, attraverso contrasti e corrispondenze.

Attualmente, a livello mondiale e quindi collettivo, come già accennato, Satur-no e Plutone sono in opposizione, dai Gemelli al Sagittario. Plutone in Sagittario

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trasforma le prospettive individuali in pilastri del progresso o del regresso sociale,simbolizza l’impatto collettivo di eventi i cui semi furono piantati da tempo e poiignorati; simbolizza l’influenza di un qualsiasi intervento capace di destabilizzare ciòche trova sul suo cammino, scagliandone i frammenti fuori ed in alto, come freccefulminee o forze cieche che partono dal profondo della terra e squarciano il cielo.All’estremo opposto, Saturno in Gemelli costruisce strutture sociali e comunicazioniche implementano una visione più estesa della realtà o al contrario, la restringono;inoltre, il pianeta in questo segno vaglia con lucida e imparziale razionalità tutti glielementi comunicativi dell’esplosione, inclusi i più impercettibili microgesti espressi-vi, così da permettere l’integrazione delle parti ritrovate. L’azione oppositiva tra l’au-sterità saturnina e l’energia detonante plutoniana funziona come lo strumento diun archeologo che scavando, porta fuori tesori misti a detriti d’ogni genere, preziosireperti mescolati con rottami irrecuperabili, scorie frammiste con utili materiali dariciclaggio ed altro ancora. Viaggiando attraverso il Sagittario, ma fronteggiato dalsevero controllo di Saturno in Gemelli, il Pianeta archeologo attiva un profondo di-lemma morale, ideologico o spirituale, su quelle che si pensava fossero le proprieverità e sicurezze, su tutto ciò in cui si è creduto e si crede. Si delinea così un con-trollo razionale ed a tratti, distruttivo sulle forze prorompenti dell’inconscio, mentreda un’altra angolatura, deflagra il conflitto tra la forza di volontà e quello che sipensa sia il fato. Si tratta di una perturbazione ad impatto individuale e mondiale.Sul piano personale, gli effetti di questo terremoto del profondo si evidenziano solodopo uno sconvolgimento totale in cui ordine e caos si alternano in un ritmo irre-golare e, a volte, angosciante. In seguito, però, gli effetti dell’opposizione produconouna maggiore energia interiore, un incremento delle proprie capacità e soprattutto,la coscienza di avere più forza e tenacia di quanto si pensasse per affrontare quelpiccolo, ulteriore sforzo, necessario per l’ottenimento dei risultati in cui non si spe-rava più. In pratica, quest’aspetto può rappresentare un doloroso varco da attraver-sare per il raggiungimento della propria evoluzione, o può indicare il momento, leragioni e le modalità della sconfitta; ma in genere si tratta di un misto dei due.

3. L’APPROCCIO DA ME IDEATOSpesso, nel counselling astrologico, dopo aver io stessa meditato sul quadro

astrale del consultante, invito il soggetto a focalizzare il suo disegno celeste per ri-cavarne una visione personale. Di solito, dopo una visione generale ed un’accurataanalisi dei particolari, estrapolo un solo aspetto, magari il più esclusivo e difficile,poi invito la persona ad eseguire un vero e proprio Trãtaka sulla figura formata daipianeti. Nel corso degli anni, questo metodo ha prodotto risultati soddisfacenti, so-prattutto nei casi di persone pronte al confronto ma ancora troppo fragili per rap-porto alle configurazioni nevralgiche del proprio oroscopo. Lavorare sulle sensazioniderivanti dal Trãtaka, sui simboli e sui glifi, ha spesso consentito un dialogo direttocon i pianeti interiori, dissolvendo barriere d’incomprensione e resistenze di variogenere.

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4. LA NUOVA ESPERIENZAPer l’esperimento, ho scelto quattro persone nate in luoghi e tempi differenti

ma tutte con Saturno e Plutone in aspetto sensibile. Tale scelta è stata fatta perrendere possibile una conduzione di gruppo con persone diverse, ma accomunateda una caratteristica speciale: la relazione astrologica tra i due pianeti lenti. Di co-mune accordo ed in rispetto della loro privacy, ho cambiato i nomi delle quattro vo-lontarie e mi sono limitata a riportare solo il vissuto legato all’esperienza con il Trã-taka, evitando qualsiasi accenno alla loro vita personale.

Dal punto di vista natale, Anna e Lisa, nate rispettivamente nel 1943 e nel1977, ricevono un bilanciato sestile tra i due pianeti; Nina, nata nel 1947, presentaun’ambigua congiunzione; Olga, nata nel 1955, evidenzia uno stridente quadrato;naturalmente, sono tutte sfiorate dall’influsso collettivo dell’attuale posizione pla-netaria.

Nel corso dell’incontro, le quattro volontarie non sono riuscite a distaccarsidagli stati emotivi legati ai tragici avvenimenti dell’undici settembre a Manhattan;ed io con loro. In effetti, le partecipanti hanno preferito restare sul tema del conflit-to mondiale, anche se ognuna ha vissuto l’aspetto interplanetario collettivo, secon-do le caratteristiche individuali della propria configurazione natale.

Dopo che ognuna ha guardato per un po’ il proprio tema astrale, io ho chiestoloro di metterlo da parte e di costruire o disegnare un simbolo che rappresentassela relazione attuale tra Saturno e Plutone. Hanno confabulato per un po’, scam-biandosi idee e raccontandosi parte delle loro storie, hanno condiviso i timori per lagravità degli eventi mondiali, poi quasi all’unisono, hanno deciso di rappresentare ipianeti, esattamente, con gli stessi glifi che li raffigurano.

Insieme abbiamo preparato il setting, mettendo il disegno al centro della stan-za, spegnendo la luce centrale ed accendendo una lampada dal chiarore più discre-to e soffuso, in modo da illuminare i simboli, senza affaticare gli occhi. Dopo variesercizi di respirazione su di una candela, è stato più facile fissare la figura, senzabatter ciglio e poi chiudere gli occhi per lasciarla riapparire come immagine menta-le.

Ricordo la frase che Olga ha ripetuto per ben tre volte: “Il cambiamento èinevitabile. Stanno cambiando le strutture cognitive e linguistiche della co-municazione. Dobbiamo cambiare, prima che una sconvolgente esperienzacollettiva ci obblighi a farlo”

Dopo un po’, senza accorgermene, quasi trascurando la conduzione, sono en-trata anch’io nel gioco metalinguistico ed ho tradotto i simboli, attraverso questestrane sensazioni:

“Scherzo speculare tra la polarità di due piattaforme identiche e contrarie; so-dalizio tra la comunicazione e la mistificazione, incrocio tra il senso del dovere e l’a-stio personale, comunione ideologica tra la giustizia e la vendetta, la pace da otte-nere con la violenza, il fondamentalismo contro la globalizzazione, l’informazionesugli eventi e la disinformazione sugli intenti, l’esposizione lucida degli accadimenti

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ed il buio totale sulle dinamiche tra le parti, tutto è palese e niente è chiaro, cadonoi baluardi del potere, crollano i pilastri della sicurezza, la guerra è ambiguità in di-retta, le strategie e le armi fatali restano occulte per entrambe le fazioni, la resi-stenza è un muro di cartapesta e la logica è la maschera della paura. Quando duevalori si oppongono, polarizzandosi agli estremi di una singola linea, la soluzioneviene cercata nel capro espiatorio di turno, mentre i burattinai affinano le armi al-trove”.

Ad un certo punto, mi sono accorta che l’impatto dell’elemento collettivo,pressante anche per me, mi stava inducendo ad una confluenza fuorviante e pococonsona al servizio che mi si richiedeva; insomma, invece di condurre il gruppo,stavo scivolando in tutt’altra esperienza. Mi sono subito resa conto di non saperepiù se seguivo intuizioni personali, se assorbivo le immagini ravvicinate della mentedelle astanti, se si trattava di un feeling personale sull’aspetto generazionale deicorpi celesti, se condividevo l’angoscia per la minaccia di guerra o se si trattava del-l’influenza associativa dell’aspetto interplanetario. Nello stesso momento in cui hopreso coscienza del fatto, le quattro partecipanti si sono afferrate per mano edhanno cambiato ritmo di respirazione, quasi a voler marcare un confine visibile tra iruoli da mantenere. Mi sono trovata fuori del cerchio, così com’è giusto che sia ecosì come volevano le consultanti che, di tacito ed istantaneo accordo, hanno dife-so la loro posizione. In un baleno, ho compreso il valore della responsabilità nelledinamiche del lavoro in gruppo e la necessità di salvaguardare, senza rigidità, ilruolo d’appartenenza. Nelle relazioni d’aiuto, l’empatia priva del necessario distacconuoce ad entrambe le parti; il distacco privo d’empatia irrigidisce i ruoli ed ostacolala relazione…ma come sempre, tra i due estremi si trovano mille altre strade possi-bili e colui che coordina il viaggio deve saper individuare il percorso più adeguato almomento, alla persona, all’ambiente ed alla situazione, accettando anche l’evenien-za di un temporaneo ribaltamento o stravolgimento dei ruoli e delle regole…cosache non sempre riesce facile.

Quando il Trãtaka focalizza simboli che mettono in figura potenti archetipi,producendo un’illusione o una visione collettiva, il rispetto dei ruoli non è cosa fa-cile e non c’è regola che tenga; quando la razionalità saturnina è folgorata dall’e-splosione irrazionale di Plutone che porta alla luce un crollo collettivo, non c’è tec-nica che segua un canone stabilito… quando nel pieno del Trãtaka, Anna e Lisahanno voluto interrompere la pratica perché in TV iniziava il megaconcerto per NewYork city… nessuna di noi ha potuto resistere al richiamo, nemmeno Nina che dallapratica ad occhi chiusi era scivolata in uno stato onirico… ed insieme, al di là diogni regola stabilita, in modo atipico, abbiamo scoperto il potere dei due pianeti inopposizione… lo schermo è diventato un nuovo ed occasionale strumento di Trã-taka e di counselling… il microgruppo ha guardato e vissuto le reazioni della lonta-na, ma chiara esperienza del macrogruppo. In altre parole, quando si schiantano ipilastri della sicurezza centrale, crolla ogni resistenza al cambiamento e crolla pertutti, compresi i referenti; e Clapton, gli Stones, gli Who, altri ancora ed infine Mc

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Cartney che, in passato, in nome della libertà, partecipavano ai concerti pacifisticontro la guerra in Vietnam, hanno attualmente cantato, in nome della libertà, peronorare le vittime di Manhattan e per incoraggiare i giovani a partecipare all’inter-vento in Afganistan. Guardando, abbiamo provato compassione per la folla feritanel cuore ma ignara dei giochi di potere al vertice… e poi chi avrà compassione, chisuonerà e chi canterà dall’altra parte del mondo, per la moltitudine d’innocenti,ugualmente vittime dell’altrui follia?

E noi cinque abbiamo ascoltato e guardato e sentito… ed alla fine, abbiamo in-terrotto la tv e spento la candela ancora accesa, turbate da un misto di consapevo-lezza e confusione sul nuovo significato della parola libertà. Abbiamo chiuso l’in-contro con un paio di domande che restano ancora delle Gestalt incompiute:

Fino a che punto è necessario il cambiamento? E quando esso arriva dalle macerie di due torri frantumate, dai resti di corpi

lacerati dall’esplosione, dal genocidio che risponde allo sterminio in massa, fin doveè giusto adeguarvisi e come?

Questo era ieri.

Nata a Napoli, ho vissuto per quindici anni in India e risiedo a Perugia. Studioe pratico Astrologia da circa trent’anni. Sono stata discepola dell’astrologo indianoChakradher Joshinãth. Sono conoscitrice dell’arte dei Tarocchi.

Ho studiato, sperimentato e praticato i principi del Tantra, grazie alle iniziazio-ni ed agli insegnamenti ricevuti dai Maestri Lãngtã Bãbã e Jay Kãlã Brãhmã MahãTãrã Mahakãla Vinãsini.

Sono esperta in “Comunicazione e gestione delle risorse umane” secondo laGestalt Psicosociale. Sono Consulente in Gestalt Psicosociale.

Insegno Lilã Kriyã e conduco seminari sulla parte non iniziatica del Tantra, inItalia ed all’estero.

Ho insegnato ai ragazzi pluriminorati gravissimi, usando le tecniche del NadaYoga.

NOTE1 Yoga = in senso letterale, unione, fusione. In senso spirituale è l’unione dell’individuo con il Co-

smo e con il Divino, grazie ad una serie di pratiche speciali. Vi sono vari tipi di yoga, da quelli piùcorporei a quelli che non comprendono alcuna postura o movimento. Tutti i tipi di yoga dannoun’importanza basilare alla respirazione.

2 Jantra = letteralmente, strumento, sostegno, supporto. Nelle pratiche spirituali, è un diagrammasacro, un circuito di forze sottili che rappresentano una determinata Divinità o un simbolo parti-colare. Gli astrologici ne costruiscono alcuni molto speciali a beneficio dei consultanti.

3 Mandala = Il termine sanscrito deriva dalla radice manda, “essenza, purezza” e dalla desinenza la,“ricettacolo o sfera o possessore.” Da cui “Ricettacolo o Sfera o possessore d’Essenza.” La parolaMandala in Sanscrito designa anche il cerchio, il disco e l’orbita. Secondo Jung, quando nella fan-tasia o nei sogni o nelle immagini mentali vi è l’apparizione spontanea di diagrammi, tra cui imandala, l’ego rivela la sua capacità di assimilare parti dell’inconscio; in alcuni casi, egli dice, può

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trattarsi anche di un tentativo di eludere la disintegrazione della psiche. Nelle pratiche hindu, in-vece, i mandala e gli jantra, oltre ad essere finalizzati all’evoluzione spirituale, presuppongonouna fase obbligatoria di destrutturazione e ristrutturazione dell’immagine iconica, unitamente al-le varie parti del praticante, dall’esterno all’interno e viceversa.

4 Chakra = letteralmente significa ruota, vortice, condotto, disco, orbita, centro, plesso, disegnooroscopico. Secondo la fisiologia e la filosofia hindu, i sette chakra principali si trovano all’internodel midollo spinale, lungo la colonna vertebrale, dal coccige alla sommità del capo. Ogni chakra,oltre ad esprimere un preciso tipo di consapevolezza, è connesso a determinate funzioni fisiche,psichiche e spirituali. La meditazione ed alcune forme di yoga tendono a reintegrare le funzionidei chakra, risvegliandoli. Anche C. G: Jung approfondì lo studio dei Chakra.

5 Kundalini è l’energia arrotolata come le spire di un serpente.Giace addormentata nel primo chak-ra, all’altezza dell’osso sacro. Viene risvegliata, attraverso varie pratiche, per far sì che ascendalungo il canale centrale e si unisca al principio di conoscenza. Al suo passaggio, l’individuo speri-menta una fase di destrutturazione totale, seguita da una fase d’integrazione in cui vengono allaluce anche insospettate potenzialità.

6 Mantra = formula sacra, parola o sillaba o suono di potere, spesso privo di significato ma capacedi risvegliare particolari stati di coscienza.

7 Yoga nidr_ = si tratta di uno degli stati di coscienza, quello del sonno profondo con sogni lucidisui quali, volendo, il praticante può liberamente intervenire. Le nidr_ più potenti sono prodottedalle tecniche avanzate di gruppo.

8 Corpi = Secondo il sistema hindu, l’individuo possiede tre corpi: il terreno, il sottile ed il causale oeterico. I tre corpi non sono separati e distinti ma interconnessi ed interdipendenti.

9 Mudrã = gesti speciali delle mani che risvegliano alcune energie e le integrano ai propri stati d’a-nimo, attraverso il corpo. Sono anche potentissimi mezzi di trasformazione e trasmutano l’espe-rienza sensoriale in consapevolezza. Eseguite in sequenza rituale, in alcuni casi, possono indurrestati alterati di coscienza.

10 Ciotola = rappresenta la coppa sacra, l’utero della Dea, l’Universo e la volta celeste con tutta laconfigurazione astrale di ogni singolo. Non esiste rito induista in cui non sia presente la ciotolacerimoniale. La meditazione sulla ciotola è un potentissimo strumento di amplificazione della co-scienza. Quella vibratoria è uno strumento costruito con vari tipi di metallo, incorporati l’uno nel-l’altro e va percepita non solo attraverso la vista ma attraverso tutti gli altri sensi ed in modo par-ticolare, tramite la propria pelle.

11 Bindu = Il Bindu o punto è la parte più importante di uno jantra, di un mandala e dello stesso in-dividuo. Dal punto di vista cosmologico, rappresenta l’origine della creazione; da quello psicolo-gico, designa l’armonia del maschile e del femminile nella persona; da quello spirituale, rappre-senta il nucleo della propria essenza vitale. Si chiama Bindu anche il punto centrale tra le soprac-ciglia. Ogni Bindu del nostro corpo rappresenta un punto esatto dell’universo con le sue galassie.

12 Karma = è il frutto dell’azione, la legge di causa-effetto che permette all’individuo di raccogliere,integrare o disgregare gli effetti delle vite passate. Si tratta del principio cosmico che coinvolgequalsiasi essere vivente nel perenne ciclo del divenire. In Occidente, lo si associa, erroneamente, aldestino che è tutt’altro.

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L.A. 129-367

Un saluto e un omaggio al decano dell’astrologia torinese, Federico Capone, Capri-corno tenace da poco scomparso, attraverso una sua frase: L’uomo è ben lontanodall’essere uno schiavo delle stelle, egli è al contrario libero quanto le stelle, comedi fronte alla sua immagine riflessa nello specchio, nel quale vede disegnati i suoimovimenti. L’Astrologia rende possibile la rappresentazione del proprio io e del de-stino di ciascuno, liberandoci dall’inquietudine della lotta per la vita; essa insegnala via per raggiungere una sommità dalla quale vedremo di più e potremo gettareuno sguardo su quel tutto, di cui noi siamo una parte. ( Introduzione al piccolomanuale di Astrologia, 1977).

Manilio, poeta romano degli inizi del I secolo, fu autore di un capolavoro stel-lare in 5 libri, l’Astronomicon . Leggiamone alcuni versi che descrivono i 12 segni:Primo l’Ariete, splendente nel suo vello d’oro/ Stupisce nel veder sorgere il dorso delToro, /Toro che chiama, a testa bassa, i Gemelli/ Cui segue il Cancro; e il Leone seguequello / Poi la Vergine e la Bilancia con giorni e notti eguali, /Che tocca lo Scorpionee la sua stella lucente, /La coda cui mira il Centauro col suo arco,/ Pronto a scoccarela sua freccia veloce./Viene ancora la stretta curva del Capricorno,/dopo di lui l’Ac-quario che dall’urna versa/ Acque che son preziose per i seguenti Pesci,/Che toccanoAriete, ultimi tra i segni.

Nel momento in cui il segno della Bilancia sta per concludersi, ecco un omag-gio a Venere, sua signora, scritto da Plinio nella sua Cosmologia:

Al di sotto del Sole gira un grosso pianeta chiamato Venere, dal corso alterna-to, e che gareggia già nei nomi che porta, con il sole e la luna. Infatti quando anti-cipa il sole e sorge prima dell’alba ha nome Lucifero, perché è come un altro soleche fa affrettare il giorno; all’opposto, quando scintilla dopo il tramonto, è deno-minato Vespero, perché prolunga la luce e fa la parte della luna. Già in grandezza èal di là di tutti gli astri, e il suo splendore è così forte che solamente i raggi di que-sta stella producono ombre. Per il suo influsso ogni cosa è generata sulla terra,spargendo una rugiada fecondatrice.

GRAZIA MIRTI

PICCOLO SPECCHIO DI ASTROLOGIARIPRESO DA “SPECCHIO”, SUPPLEMENTO DEL SABATO DE “LA STAMPA” DI TORINO

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Il segno dello Scorpione è (a torto!) il più chiacchierato dello Zodiaco. Sarà peril suo mitico pungiglione o per la sua lucida stella Antares, simbolo di pericolo.Esprime morte e rinascita, tra i mesi di ottobre e di novembre, quando il ciclo sta-gionale si conclude e ne inizia uno nuovo. Commemorazione dei defunti e Hal-loween, ecco due eventi in apparenza contrastanti, che esprimono la sintesi di unsegno provocatorio, che dà vita a personaggi mai banali. ‘Quindici uomini sulla cas-sa del morto e una bottiglia di rum’, ecco un verso scaturito dalla penna dello Scor-pione Stevenson, che tiene buona compagnia al grande Dostoievskji, a Camus e aldissacrante Voltaire. La tradizione astrologica afferma che vale la pena essere amatialmeno una volta da uno Scorpione, per scoprire l’intensità della passione.

Dal fatidico 11 settembre scorso nelle mailing list astrologiche internazionaligli studiosi non si stancano di commentare le date di nascita dei protagonisti: il Pe-sci Osama Bin Laden (10 marzo 1957, ora sconosciuta) e Il Cancro George W. Bush(6 luglio 1946 alle 7 e 26’ a.m. New Haven), confrontandole con la data dell’Indi-pendenza americana, 4 luglio 1776 alle 17 e 10, Filadelfia. L’americano Stephen Ar-royo, autore di alcuni best seller, ha osservato che nell’aprile 2000 si è verificata unacongiunzione Giove/Saturno in Toro (segno delle Borse) , 16 mesi prima del disastrodel Twin Towers. La stessa congiunzione si era verificata nell’aprile 1940, proprio 16mesi prima di Pearl Harbor. Di qui, secondo la sua opinione, una forte volatilità diBorsa per almeno 6 settimane. Altri attribuiscono buone chance agli USA per alcunimesi, ma fanno notare che in agosto 2002 si ripetono gli stessi pianeti dell’invasio-ne del Kwait.

Astrologia umanistica o deterministica? Ecco un grande equivoco che impedi-sce di considerare l’antica disciplina nel giusto modo. Si crede che essa consistasemplicemente nel prevedere il futuro a breve o a lunga scadenza. In realtà essaanalizza l’uomo, ponendolo al centro dell’universo nel momento in cui viene alla lu-ce. Di qui la sua natura geocentrica, mirata a conoscerne a fondo inclinazioni easpirazioni. Dal movimento dei pianeti successivo alla nascita (detto transito) pos-sono nascere possibili previsioni, ma esse si basano pur sempre sulle coordinateastronomiche iniziali. Per momento esatto della nascita si intende il taglio del cor-done ombelicale, o la firma di un contratto per aziende o eventi.

Anthony Aveni, docente di astronomia statunitense, studioso di calendari, micattura da anni con le sue opere che collegano Cielo e Terra, scritte con competen-za e poesia. La mia preferita è ‘Conversando con i pianeti’, da cui (pag. 195, ed. De-dalo) vi propongo questo breve brano: ‘Per gli antichi Greci che inventarono l’astro-logia i pianeti non erano mossi dalla gravitazione ma avevano una volontà propriae, come gli esseri umani, possedevano un’anima che infondeva loro la vita. Nel me-dioevo la forza che collegava tutte le componenti della natura fu concepita comepneuma, un fluido elastico, invisibile, simile all’aria, che collegava tutte le cose dan-

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do all’universo intero una qualità collettiva paragonabile all’anima: era letteralmen-te il respiro dell’universo. I fisici cercarono questa sostanza fino al ventesimo secolo.

Dedicato al Sagittario, Arcitenens latino, nono segno, di Fuoco, Mobile (sta acavallo di due stagioni: autunno e inverno) , governato da Giove. Il suo amore piùgrande è la libertà. Viaggiatore, giramondo, curioso di tutto, poco asservito ad ob-biettivi finanziari e di carriera, è incline a seguire ideali ed utopie. E’ formidabile co-me insegnante (emulo del celebre Chirone, maestro di Achille e di Alessandro) e nel-la letteratura infantile: Jonathan Swift , Collodi, Louise Alcott, Walt Disney , WoodyAllen, Steven Spielberg, ecco altrettanti personaggi emblematici del segno. Che nonva sottovalutato. Apparentemente ingenuo e bonaccione, è l’unico a viaggiare ar-mato in tutto lo Zodiaco, con la sua freccia da scoccare per raggiungere luoghi ter-restri e mentali sempre più lontani. Utile anche per difesa, nel caso.

Risale a Tolomeo (II secolo dopo Cristo) l’attribuzione dei segni zodiacali aipaesi e alle città. L’Italia e Roma al Leone, per esempio. Altre volte si sceglie una da-ta emblematica, per redigere la Carta del Cielo simbolica di un luogo. Per Torino siusa di solito il 7 febbraio 1563 alle 10 e 30, quando (come riferisce il cav. Luigi Ci-brario nella sua Storia di Torino) ‘madama Margarita di Francia, duchessa di Savoia,fece la sua solenne entrata con pompa regia sotto ad un baldacchino di tela d’oro’.Ne risulta un Acquario Ascendente Toro. Il segno della tecnologia e delle invenzioniben si addice alla città-simbolo dell’auto, culla del cinema. il Toro Ascendente nespiega una certa staticità e l’attenzione al risparmio. Parigi è invece legata alla Ver-gine, Venezia al Cancro, Firenze all’Ariete, Londra ai Gemelli.

Accanto ai giornali di Astrologia a larga tiratura ne esistono altri a minore dif-fusione, che raccolgono i lavori di ricerca di studiosi sconosciuti ma attenti. Provie-ne dagli Stati Uniti il bimestrale The Mountain Astrologer, uno dei pochi a colori, ea grande tiratura. Meno diffuso ma di grande qualità è Considerations, pubblicatotrimestralmente a New York. Esce a Parigi un classico, l’Astrologue, diretto dal fa-moso André Barbault. ASTRALIS proviene da Lione, a cura del Cédra. In Germania visono numerose riviste, la più importante è Meridian, a cura della DAF. In Inghilterraè un classico l’Astrological Journal, più scientifico è Correlations, alternativo TheAstrology Quarterly. In tutto il mondo si arriva a una cinquantina di testate: le rice-vo regolarmente, e le leggo con grande attenzione.

Raymond Merriman è uno degli specialisti più apprezzati in Astrologia Finan-ziaria, a livello mondiale. Il 15 ottobre scorso ha avuto l’onore di pubblicare un lun-go articolo sul Wall Street Journal, a proposito dell’impatto dell’attuale opposizioneSaturno/Plutone sull’economia. Per poterne parlare con cognizione di causa Ray èandato indietro nel tempo, ricercando analoghe configurazioni in passato. In parti-colare negli anni 1834 e 35, quando negli Stati Uniti vi fu l’euforia per la costruzio-

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ne delle prime ferrovie, con una forte speculazione terriera. Pochi anni più tardi sicreò una crisi violenta, che fu superata solo molto tempo dopo (1857). Di qui il mo-nito a non sottovalutare la situazione economica e mondiale attuale, ispirandosi aprincipi di grande prudenza e tenendo conto che i cicli planetari hanno regole mol-to precise. Se nei primi anni ’90 la regola era incrementare il capitale, oggi dobbia-mo pensare soprattutto a preservarlo.

Che cos’è un Capricorno? E’ un animale fantastico, una capra con coda di del-fino, forse anticamente proveniente dal coccodrillo mesopotamico, cui fu abbinatolo stambecco, adorato da sempre per la sua forza simbolica. Aigokeros e Amaltea necostituiscono gli archetipi dal punto di vista mitologico. Secondo Jung la caprettacapricorniana si inerpica ogni giorno sui sentieri della montagna, accontentandosidi una manciata di sale. Raggiunge la sua meta al tramonto e si tuffa nel mare cir-costante, per rifare metodicamente lo stesso cammino nei giorni successivi. Di quicostanza, metodo, ambizione: qualità del segno che detiene la cornucopia dell’ab-bondanza. Il pianeta-guida del Capricorno è Saturno Crono, io dio che aveva inse-gnato ai greci l’arte di misurare il tempo, proprio perché impiega 30 anni a compie-re un’orbita in cielo , il tempo di una generazione.

Homer’s secret Iliad è un libro curioso, che ha richiesto decenni di lavoro a duecoraggiosi coniugi americani, Florence e Kenneth Wood (John Murray ed.) . Si trattadi un’interpretazione astronomico stellare del poema omerico. Gli uomini e gli dèiprotagonisti altro non sarebbero che l’espressione di stelle, costellazioni e pianeti,attraverso il ‘declino’ dell’Orsa Maggiore e il ritorno di Sirio, la stella più brillante, adessere visibile nei cieli della Grecia. Un soldato ferito a un occhio coinciderebbe conla stella che si trova nell’occhio della costellazione corrispondente, e così per il pet-to. Il grande duello tra Achille ed Ettore altro non sarebbe che l’inseguimento inCielo delle costellazioni del Cane Maggiore e di Orione. Ipotesi affascinanti, chespiegherebbero alcuni misteri dell’Iliade.

La Luna Nuova del 12 febbraio racchiude significati importanti soprattutto inOriente. Essa coincide con il Capodanno Cinese, frutto di un Calendario Lunare an-cora oggi adottato in Asia, e festeggiato presso le comunità cinesi in tutto il mon-do. Si conclude così l’anno del Serpente e Inizia l’anno del Cavallo, della serie Yang,elemento Acqua. Anno dopo anno il Capodanno Cinese ha inizio con la Luna Nuovache cade nel segno dell’Acquario. Per questo motivo chi è nato tra gennaio e feb-braio deve per forza conoscere l’esatta data del Capodanno, per essere sicuro diquale animale simbolico gli corrisponde. La sequenza degli animali è fissa: Topo,Bufalo, Tigre, Lepre, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane, Cinghia-le. Ciascun anno può poi essere Yin o Yang e appartenere a uno dei 5 elementi:Fuoco, Terra, Metallo, Acqua, Legno.

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E’ il mistico Onorio di Autun detto il solitario, vissuto nel XII secolo in Germa-nia (all’epoca era papa Innocenzo II) , a spiegarci l’antica teoria astrologica della di-scesa delle anime sulla Terra, oggi cara agli studiosi di Karma e Reincarnazione: ‘Di-cevano i filosofi che le anime erano create ab aeterno e collocate in stelle compa-gne e quando esse vedevano dall’alto procreare le madri vagheggiavano di essereincorporate e cadevano dalle regioni celesti per tale desiderio. I filosofi ponevano adogma inoltre che due fossero le porte del cielo, l’una nel segno del Cancro, dondele anime uscivano e cominciavano a discendere, in tal modo incorporandosi. L’altranel segno del Capricorno, attraverso la quale tornavano al Creatore, dopo che aves-sero svestito il corpo attraverso il regno di Plutone, cioè tenebroso, rientrando nellastella compagna di sempre’. Non a caso il Cancro è governato dalla Luna (mater-nità), e il Capricorno da Saturno (destino).

Nel n. 9/2001 della rivista Piemonte-Parchi un’interessante e precisa incursionedi Anna Ferrari su Astrologia e Cattedrali: ‘La convivenza tra le radici pagane dell’a-strologia e il messaggio cristiano si perfeziona in età medioevale e si diffonde conl’interpretazione allegorica in cui l’astrologia diventa uno strumento di conoscenzae avvicinamento della verità. Ecco allora monumenti insigni (dalla Sacra di San Mi-chele alle cattedrali francesi) che ospitano personaggi della Bibbia e segni dello Zo-diaco. L’Ariete, per esempio, viene assimilato all’agnello che Cristo Buon pastore re-ca sulle spalle. La Bilancia allude alla giustizia divina e al Giudizio Universale. Il Leo-ne, emblema di potenza e giustizia, personifica il Cristo Giudice e Re, il Capricorno(capro con coda di pesce) sintetizza la duplice natura dell’uomo, in cui forze oppo-ste si contendono il dominio dell’anima. E così per gli altri segni, alla ricerca dell’ar-monia universale’.

‘Vorrei parlarti del cielo stellato’ (ed. Simonelli) è un libro speciale, che può, peruna volta, unire nel piacere della lettura astronomi, astrologi, letterati e amanti dipoesia. Alessandra Tarabochia Canavero, docente di Storia della filosofia medievale,vi ha inserito un nutrito epistolario con un amico inglese, Glenn. Entrambi coltivanola passione di cercare stelle, ‘perché l’uomo è fatto per osservare il cielo. Guardandole stelle può prenderle a modello. Conoscere i percorsi degli occhi quando guardanouna volta stellata può aiutarci a riprodurre in noi l’armonia del nostro cielo: le stellesono là , e quelli che ne sono capaci possono leggerle’. Un viaggio celestiale, trachiese, musei, testi antichi, magia naturale, animali veri e fantastici, miti, colori, let-teratura e citazioni speciali. Intenso come quello dell’Opéra Cosmique, spettacolodel Cielo attualmente in gran voga alla Cité des Sciences di Parigi, Porte de la Villet-te.

Secondo Jai Singh, sovrano indiano nato nel 1686, fondatore della mitica Jai-pur, uno strumento astronomico deve avere il Cielo come unità di misura: più ègrande meglio misurerà i fenomeni celesti. Allo scopo fece costruire 5 osservatori

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oltre alla città che lo ha reso celebre, su una struttura quadrata che applica i princi-pi dell’Astrologia Indù, con un pianeta guida per ciascuno dei 9 quartieri. Le tradi-zionali caste seguivano lo schema dei domicili celesti. Il tutto regolato dal JantarMantar , con i suoi astrolabi sospesi, le meridiane equatoriali, i numerosi gnomonizodiacali. C’è chi accusa Jai Singh di aver trascurato l’aspetto scientifico per co-struire palazzi che dialogano con le stelle, veri capricci astrologici, o, come ha scrit-to Roberto Casati sul Sole 24 ore del 3 marzo scorso, ‘l’equivalente in pietra dellamusica delle sfere, spiegandoci com’è fatta l’architettura siderale’: splendido obbiet-tivo poeticamente raggiunto.

Il Codice di Dresda è uno dei soli 4 libri maya sopravvissuti: proviene dallo Yu-catan e risale all’XI secolo. E’ fatto di scorza d’albero ricoperta di calce e dipinta concolori vegetali, strettamente riservato alla casta sacerdotale. Non è stato facile de-cifrarlo: si è capito che il massimo interesse era rivolto al computo del tempo e inparticolare al calendario di Venere, calcolato con estrema precisione. Per quella ci-viltà Venere era un dio maschile, chiamato Quetzalcoatl. Essi erano affascinati dal-l’armonia del pianeta, dal suo metodico ritorno nella medesima posizione ogni 8anni. Il viaggio di Quetzacoatl nel mondo inferiore coincide con la ‘scomparsa’ delpianeta nel crespuscolo serale, per poi ricomparire 8 giorni più tardi, all’alba. Mon-tezuma, re degli Aztechi al tempo dell’invasione spagnola, depose le armi credendoche , secondo un’antica profezia, Questzalcoatl fosse tornato a reclamare il proprioregno, dopo un lungo esilio.

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46 Argomento

Ci segnala Angelo Vigorelli questa notizia ripresa dal Messaggerodel 10/11/02

GINEVRA - Una grande catena di supermercati elvetica, la “Mi-gros”, è stata costretta a ritirare dagli scaffali di tutti i suoi locali irotoli di una marca di carta igienica che, se guardati in trasparenza,sembrava recassero impressi i nomi in grafia araba di Allah e delprofeta Maometto. In effetti, sul verso la carta riproduceva i segniastrologici dello Scorpione e della Vergine che, alla rovescia, pote-vano anche assomigliare alle denominazioni originali delle due figu-re più sacre per l’Islam. Un quotidiano svizzero riferisce che i diri-genti delle comunità musulmane nei cantoni di Ginevra e di Zurigohanno voluto evitare scandali dalle conseguenze probabilmente im-prevedibili, soprattutto nella fase iniziale del santo mese del Rama-dan.

Il Centro Culturale Il Simbolo, in collaborazione con il Comune diBrescia, negli ultimi anni ha organizzato dei cicli di conferenzeaventi come tema “L’uomo ed i suoi grandi interrogativi esistenzia-li”. Le conferenze sui temi “Il disagio di vivere e la paura” ed “Iti-nerari di speranza” sono state raccolte in due volumi, editi dal Co-mune di Brescia. Ne è ancora disponibile un numero limitato cheverrà inviato gratuitamente. Contattare Danila Biglino - via S. Orsola 145/L - 25135 Brescia -Tel. 030-360357

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I PERSONAGGI

170 – Padre Pio

360 – Italo Svevo

388 – Il campanile di San Marco(com’era e dov’era)

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48 I personaggi

L.A. 129-170

Introduzione

Santo? Mistificatore? Conosciamo la risposta a questa domanda poiché negli ultimianni si è fatta piena luce sulle ombre che, in alcune fasi della vita di Padre Pio, alcu-ni personaggi hanno cercato di insinuare nei Suoi confronti e la Sua opera. Ne sonostate pubblicamente confermate le straordinarie doti umane e la fenomenologiamiracolosa per giungere al recente processo della Sua santificazione.

Nel nostro campo d’indagine è possibile comprendere gli aspetti ora ricono-sciuti più veri, genuini, intimi di una personalità tanto complessa e per lungo tempofraintesa e osteggiata dagliambienti religioso e scientifi-co? Attraverso l’arte astrologi-ca, seguendo i dettami dell’in-segnamento degli antichi, èpossibile fornire al riguardoalcuni elementi di estremo in-teresse.

Nel rimandare ad altri la-vori per un approfondimentodei riferimenti biografici econcernenti le eccezionali fa-coltà attribuite al “Fraticello diPietrelcina”, introduciamo, inquesto articolo, un campo af-fascinante e poco studiato,quello del divinare e dei feno-meni che frequentemente ac-compagnano personaggistraordinari. Mi riferisco ai fe-nomeni di un’acuta intuitivitàe sensibilità, per giungere ad

MARIO COSTANTINO

PADRE PIO “SANTO? MISTIFICATORE?”

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eventi quali l’ispirazione divina, le visioni mistiche, la preveggenza, le guarigioni mi-racolose e quant’altro rientra nelle varie forme di sensitività con cui l’uomo anticoaveva familiarità e lo scienziato conosceva ed accettava in quanto rientrante nelcampo dell’osservazione dei fenomeni naturali riguardanti l’essere umano.

“I moti dell’animo” e l’agire

Riveste un carattere fondamentale cercare di comprendere la sfera d’azione e gliambiti nei quali l’essere umano tende ad esprimere le sue caratteristiche fonda-mentali. In tale indagine risulta preziosa la lettura del Quadripartito di Tolemeo, inparticolare lì dove concerne le “qualità dell’animo1” e la “professione2”.

Secondo l’astrologia classica vi è la possibilità di indagare le istanze principali,gli impulsi e le forze trainanti che orientano la psiche, l’anima e lo spirito. A questoscopo, nella natività si osservano con grande attenzione gli astri significatori delle“qualità dell’animo”, che sono la Luna e Mercurio. La Luna riguarda la componenteemotiva – l’anima sensitiva – e Mercurio la componente razionale - l’intelletto ra-zionale -. Inoltre, si osserva chi domina su di essi, in modo da trarre delle importantiinformazioni sulle attitudini, sugli orientamenti di vita, sulle caratteristiche interiori- sui “moti dell’animo” -.

Le attitudini e caratteristiche personali tendono ad esprimersi in forme svaria-te di attività, lavori, professioni. Tolemeo al riguardo chiarisce quali particolari con-dizioni devono caratterizzare l’astro che nel tema di nascita può meglio indicare laqualità dell’agire.

I passi tolemaici riportati nell’articolo si riferiscono alla traduzione di GiuseppeBezza, così come il commento dei vari passi è stato oggetto di un suo seminario ro-mano.

Secondo Tolemeo3 “La stella che detiene la signoria delle azioni viene assuntasecondo due modi: dal luogo del Sole e dal segno culminante. Sarà quindi necessa-rio osservare sia la stella che ha compiuto assai da presso l’apparenza mattutinarispetto al Sole, sia quella al culmine elevato, in particolare allorché prende l’appli-cazione della Luna”.

Con questa affermazione si stabilisce che gli astri efficaci per l’agire devonosorgere dai raggi del Sole - essere mattutini4 al Sole e nella fase di levata eliaca5 -,in seconda istanza, devono essere in aspetto al Mediocielo (in quanto luogo depu-tato alle attività). Laddove vi sia un astro mattutino in levata eliaca ed un astro alculmine, la preferenza è data all’astro che emerge dai raggi del Sole. Questa parti-colare condizione dell’astro esprime la concezione, che è tipica del modo di pensaredei greci, secondo cui il Sole è la causa delle attività nel senso che trasmette ad unastro, quando appare dai raggi e mostra la sua luce, la qualità dell’agire.

Proseguendo, Tolemeo specifica che la qualità delle azioni si trae dalla condi-zione dei pianeti veloci, pertanto, Mercurio, Venere e Marte sono definiti i significa-tori naturali delle attività e ne vengono chiarite le principali distinzioni qualitative.

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“Le varie forme di sensitività”

Per la questione della sensitività, quando la Luna e Mercurio al momento della na-scita sono in particolari condizioni, la persona è in grado di esprimere date capacitàe fenomeni che, nel caso di destini eccezionali, caratterizzano fortemente un parti-colare modo d’agire ed operare. Riportiamo, quindi, il passo di Tolemeo contenutonella parte finale del 4° capitolo del libro quarto in cui introduce le molteplici for-me di divinazione e sensitività:

“In particolare, se la Luna possiede il luogo dell’azione procedendo nel suomoto dall’unione al Sole con la stella di Mercurio, nel Toro, nel Capricorno e Cancrofa gli auguri, i sacrificatori, i lecanomanti. In Sagittario e Pesci i negromanti ed isuscitatori degli spiriti. In Vergine e Scorpione i maghi, gli astrologhi, coloro che ri-velano ciò che è nascosto e che hanno prescienza del futuro. In Ariete, Leone e Bi-lancia, coloro che sono ispirati divinamente, che interpretano i sogni, che scongiu-rano gli spiriti.”

Sono due le condizioni da ricercare: la Luna deve occupare il luogo delle atti-vità – questo si realizza quando la Luna sorge dai raggi del Sole o è prossima al me-diocielo -; la Luna deve “procedere” con Mercurio e trovarsi in uno di questi segni6.

Nel caso in cui la Luna non rappresenta l’attività vera e propria, indicata ancheda altri fattori, può comunque indicare queste capacità quando “la Luna procedecon Mercurio”. Quindi, se la Luna ha un aspetto con Mercurio ed è posta in questisegni, una data capacità c’é.

La condizione della Luna che procede con Mercurio, in molti casi, è rappresen-tata da figure che avvengono per declinazione. Ai fini di questo argomento sullasensitività, se questa fosse la natura dell’aspetto tra la Luna e Mercurio e ci sono glialtri elementi che indica Tolemeo, la figura è efficace.

Nella natività di Padre Pio la Luna, posta in Cancro, esce dai raggi del Sole eprocede con la stessa declinazione di Mercurio; pertanto, determina un’attività chesi manifesta come modo di essere dell’animo e incide anche fortemente sul mododi essere fisico7.

Quando Tolemeo dice “in Toro, Capricorno e Cancro, auguri, sacrificatori , le-canomanti”, intende una catalogazione dal valore disgiuntivo, cioè, in Toro gli àu-guri, in Capricorno i sacrificatori e in Cancro i lecanomanti.

In Toro indica gli àuguri e gli indovini - i mantes -8. In Capricorno indica i sacerdoti addetti al sacrificio i quali sezionavano la vit-

tima, aprivano le visceri e divinavano dalle interiora, quindi àuguri in questo senso9.In Cancro indica la lecanomanzia in cui la superficie divinatoria era costituita

dall’acqua contenuta in grandi vasche10. Dopo questa triade si prosegue con alcune altre forme di divinazione.In Sagittario e Pesci indica i negromanti11 e i suscitatori degli spiriti. Sono le

figure di sensitivi che oggi chiameremmo “medium”12.In Vergine i maghi - che in epoca ellenistica erano sacerdoti guaritori ed esor-

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cisti della malattia - e gli astrologi13. Qui vi comprendiamo anche lo Scorpione cheriguarda in particolare quelli che “rivelano ciò che è nascosto”.

In Bilancia, Ariete e Leone, quelli che sono ispirati divinamente, che interpre-tano i sogni e che scongiurano gli spiriti. In particolare, in Bilancia interpretano isogni14; in Ariete abbiamo coloro che sono ispirati divinamente15; mentre in Leoneabbiamo gli esorcisti16.

Infine, è giusto precisare che, secondo il vaglio dell’esperienza, dobbiamo pren-dere tutte le minute specificazioni delle varie forme di sensitività appena descrittenel loro senso più ampio in quanto, nell’investigazione pratica, dovremo sempre ri-ferirci ad un modo di espressione, di queste stesse caratteristiche straordinarie, as-solutamente personale.

Padre Pio da Pietrelcina

Passiamo all’osservazione di alcuni degli aspetti fondamentali del tema di nativitàdi Francesco Forgione, meglio conosciuto come Padre Pio, nato a Pietrelcina (BN) il25 maggio 1887 alle ore 17,10 (ora di fuso). In questa circostanza si è proceduto aduna minima rettifica del momento di nascita dichiarato. Pertanto, proponiamo la fi-gura di nascita stilata per le ore 17,08 di fuso, quando Giove apre quasi al suo mas-simo una porta del nascere rispetto al cardine del mediocielo17:

Il grado ascendente è a 9°04’ Scorpione: domicilio di Marte; triplicità di Veneree Luna; confini di Venere. Venere (DH19 1,81) si trova sulla cuspide della nona Casa,unita a Saturno e in aspetto al grado ascendente. La Luna ha vicinanza di declina-zione con Marte e Mercurio e, nel suo movimento nel segno del Cancro, si applicaall’unione con Venere, quindi, Venere influenza fortemente le caratteristiche delcorpo e del “temperamento”, senza dimenticare Marte e Mercurio.

Prima ancora di esprimerci sulla sensitività di Padre Pio, dobbiamo soffermarcisul grande senso di fede qui indicato da vari elementi. Il primo è senza dubbio l’u-nione tra Saturno e Venere nella nona Casa. In questo caso è anche l’indicazione diuna vita condotta in castità, perché tra Saturno e Venere non vi è un dominio co-mune nel segno in cui sono posti (Saturno e Venere sono in Cancro, dove Saturnonon ha domini). Questa unione è in quadratura a Giove ed alla sorte del Genio (oDaimon: )20, posti in dodicesima Casa. In tutta questa figura la sovreminenza21

ed i maggiori domini sono di Venere (Giove e Daimon22 in segno del domicilio di Ve-nere; Saturno e Venere in segno della triplicità di Venere); i vari elementi sono inluoghi cadenti i quali hanno sempre un significato sulle parti più sottili dell’organi-smo, sull’intelletto e sullo spirito. Giove, in un senso generale, è il senso di fede,quando è retrogrado, in dati casi, rafforza il significato di qualcosa che attiene aiprocessi dell’animo e dello spirito. Qui la Luna si applica a Venere; Venere e Saturno(insieme a Marte e Mercurio) formano aspetto con il grado ascendente e la Luna.Vengono quindi interessati i principali significatori del corpo fisico (Luna e grado

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latitudini declinazioni distanza oraria*

Sole - +20.98 4.25Luna -3.59 +19.70 2.38Saturno +0.06 +22.08 1.55Giove +1.41 -09.15 4.83Marte +0.06 +19.51 4.74Venere +2.25 +24.95 1.81Mercurio +0.20 +20.72 4.40

* Per la distanza oraria si rimanda alla nota contenuta nell’articolo “Matrimonio e figli” pubblicatosu L.A.

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ascendente) da cui azzardiamo l’ipotesi che, in un certo qual modo, alcune istanzedell’animo e dello spirito possano trovare una forma di espressione e manifestazio-ne anche attraverso l’organismo. Riguardo al fisico ed alla salute la circostanza cheMarte, signore dell’ascendente e della sesta Casa, sia posto in settima Casa - unodei luoghi deputati alle malattie -, indica la presenza di malattie nel corso della vita.Il fatto poi che Marte e Mercurio siano sotto i raggi indica anche malattie di cui vi èdifficoltà di diagnosi. Inoltre, per Padre Pio ritroviamo una condizione di possibiliaffezioni o piaghe alle estremità, in quanto sorge lo Scorpione e Marte - suo signo-re - si trova in settima Casa posto sotto i raggi del Sole23.

Una certa scontrosità dei modi viene indicata dall’unione spuria di Mercuriocon Marte in settimo luogo. In questo caso, il complesso del tema fa pensare adun’estrema sensibilità che favorisce una continua tensione interna – data anche daLuna, Sole, Mercurio e Marte uniti per declinazione ma posti in segni disgiunti, daSole e Luna in segni di diversa natura – e che dice di una non facile composizioneed equilibrio delle componenti dell’animo. Vi è una fragilità del fisico ed una com-ponente nervosa che tende ad esaurirsi presto. I luminari nell’ottavo luogo (in parti-colare il Sole in ottava Casa descrive bene il suo rifuggire la pubblicità e l’esibizionedi sé o delle proprie doti), l’unione di Venere e Saturno e gli altri elementi, rivelanouna tendenza all’introversione, la presenza di un ricco mondo interiore prevalentema anche un’intensità del sentire interiormente (che qui si fa “slancio del cuore”eamore infinito verso gli altri) che, in una certa misura, venivano disturbati, interrot-ti, dalla dimensione e le questioni pratiche.

Tra gli altri elementi, osserviamo che la sorte di Eros culmina ed è unita al no-do nord. La sorte di Eros ha un significato generale anche sulla vitalità fisica e lepassioni ma qui può rappresentare il “matrimonio con Dio” ed il grande fervore reli-gioso dimostrato nella sua vita. Nel contempo, tutte le sue energie ed anche unasua capacità di acquisizioni materiali – indicati dalla sorte di fortuna (o Tyche: )nella prima Casa in trigono mondano rispetto al cardine del mediocielo - si indiriz-zano al perseguimento di ideali elevati. Il nodo lunare nord unito al meridiano su-periore indica una “protezione divina” e la possibilità di dare un esito alle propriesperanze. Il nodo sud nel quarto luogo può, d’altronde, riguardare la vita condottain povertà.

Fenomeni prodigiosi

La Luna è nel segno del Cancro, nel proprio domicilio. Questa circostanza indica giàun istinto che giunge a compimento e significa qualcosa e delle capacità quandotutte le figure del tema confermano questo. Tre giorni prima si è realizzato il novi-lunio e, per il momento della nascita, la Luna è alla sua prima visibilità (arcus visio-nis –19,73), mentre vi é un’identità di declinazione con Mercurio, in cui la Luna sisepara per declinazione da Mercurio. Lo scarto di declinazione è di circa 1°, per cui idue pianeti possono essere considerati “procedenti per la stessa via”. La Luna tro-

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vandosi a 6°32’ Cancro (decl. 19,70) ha già raggiunto il suo picco di declinazione eridiscende, allontanandosi dalla declinazione di Mercurio (decl. 20,72) e applicando-si alla declinazione di Marte (decl. 19,51).

Inoltre, la Luna posta nel Cancro si applica all’unione del benéfico Venere percui quanto è significato da questa figura: preveggenza, visioni, estasi mistiche, gua-rigioni miracolose e quant’altro, viene espresso “nel modo più nobile”: il prestareservizio divino e l’opera sacerdotale.

Le stelle brillanti

Per quanto concerne le stelle fisse, alcune tra le più importanti della tradizione so-no presenti in vicinanza dei principali elementi della natività. Con il Sole e Mercuriovi sono Aldebaran (natura Marte) e le Pleiadi (natura Marte/Venere), che hanno ri-guardato l’enorme consenso da parte dei fedeli e della gente comune, ma anche icontrasti, le forti opposizioni di alcuni personaggi, i problemi di salute; la Luna ècon la stella Alhena (natura Mercurio/Venere); Venere è con le stelle dei piedi deiGemelli (natura Mercurio/Venere); Saturno è con Procione (natura Mercurio/Marte);Giove è con Alphecca24, la brillante nella Corona Boreale (natura Venere/Mercurio);il mediocielo è con Alphard (natura Venere/Saturno); il grado ascendente è conUnukalhai (natura Saturno/ Marte); la sorte del Genio è con la stella Arturo (naturaGiove/Marte).

Proseguiamo l’indagine con l’esame di unmomento estremamente significativo nella vitadi Padre Pio, il momento dell’apparizione dellestimmate.

Stigmatizzazione

Le stimmate sono apparse per la prima volta il 20settembre 1918 e se ne trova conferma nella let-tera che il 22/10/1918 Padre Pio scrive a padreBenedetto descrivendo il fenomeno che “lo coin-volge nel fisico e ne sconvolge l’intimo dell’ani-ma”25.

Per i nostri fini propongo la figura della di-rezione primaria26 calcolata per il 20 settembre1918 (arco di direzione 32,29) da cui emergonofigure estremamente significative:

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Confini Declinazioni Distanza oraria

Oroscopo Giove -21.03Mediocielo Marte +03.42Sole Marte +23.43 5.97Luna Venere +18.47 4.16Saturno Mercurio +13.77 3.30Giove Giove -18.57 2.47Marte Saturno +23.32 5.21Venere Mercurio +15.36 3.51Mercurio Saturno +23.45 5.73Fortuna Mercurio -23.37 5.45Dai mon Mercurio -16.62 2.35

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Il Sole diretto (DH 5,97) è giunto all’occidente formando opposizione all’a-scendente di nascita; il grado ascendente diretto è giunto a 4°23 Sagittario, gradozodiacale opposto al Sole di nascita; la Luna diretta (DH 4,16) è giunta al Sole dinascita (DH 4,25); Venere diretta (18°17’ Leone) è nel grado zodiacale del medio-cielo di nascita (17°20’ Leone) e della sorte di Eros di nascita (18°33’ Leone); la sor-te del Genio diretta (DH 2,35) e Giove diretto (DH 2,47) sono giunti all’equidistan-za della Luna di nascita (DH 2,38); Sole, Marte e Mercurio sono vicini alla declina-zione di Venere e Saturno di nascita.

L’aspetto fondamentale è dato dal Sole diretto che giunge all’occidente poichéquesto indica sempre un momento di importante crisi personale. Per il momentodella nascita il Sole tiene Marte – signore dell’ascendente - sotto i suoi raggi, quin-di, le figure del Sole in direzione riguardano anche la salute ed il fisico. In questostesso periodo la Luna diretta giunge sul Sole a conferma di un momento che ri-guarda le questioni fondamentali della vita. Inoltre, Venere diretta giunge al gradozodiacale del mediocielo, Giove e Daimon diretti giungono all’equidistanza della Lu-na di nascita, nel suo caso, questi aspetti precisano che i cambiamenti e gli eventiriguardano il senso della fede e la spiritualità.

Rivoluzione dell’anno 1918

La figura di rivoluzione solare di quest’anno – che si realizza il 26/5/1918 alle ore3,49 U.T. - è un plenilunio, in cui il Sole è appena sorto e la Luna tramonta. Marte(Vergine) è in segno quadrato a Sole (Gemelli) e Luna (Sagittario); Saturno (DH 0,24)forma un preciso quadrato nel mondo a Sole (DH 5,86) e Luna (DH 5,89). Giove,Marte e Saturno, i tre astri superiori, sono in aspetto al plenilunio. Venere diventasignora dell’anno27, nella seconda parte del periodo. L’evento è avvenuto a settem-bre, quando il dominio dello spazio di profezione28 dell’anno passa da Mercurio aVenere, all’inizio del Cancro. Considerando circa 2° e _ per ogni mese, da maggio asettembre, lo spazio giunge all’inizio del segno del Cancro ed accoglie la Luna di na-tività29, mentre Venere prende il dominio (quale Divisore della Luna diretta giunta a7°15’ Leone)30.

Per riepilogare le cose evidenti si può semplicemente osservare queste figurerispetto alla natività. Venere prende il dominio nel momento in cui la profezionedell’ascendente transita sui gradi in cui è la Luna di nascita. Poi, Venere passerà an-che sui gradi in cui sono Venere e Saturno di nascita.

La rivoluzione solare è un plenilunio in cui tutti i pianeti superiori testimonia-no i luminari (ad indicare l’importanza dell’evento). Venere è anche opposta al luo-go della sorte del Genio di nascita.

Ci limitiamo a queste osservazioni, considerata anche l’eccezionalità dell’even-to rappresentato:

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latitudini declinazioni DH

Sole - +20.97 5.86Luna -1.41 -22.82 5.89Saturno +0.90 +18.78 0.24Giove -0.33 +22.66 4.98Marte +1.12 +05.44 2.48Venere -2.05 +06.29 4.09Mercurio -3.43 +11.31 4.97

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Conclusioni

Accostarsi ad un personaggio della statura morale di Padre Pio da la misura diquanto possa essere complessa l’indagine del carattere e delle istanze interiori del-l’essere umano. Personalmente ritengo importante ribadire in questa sede l’eviden-za, anche attraverso l’indagine astrologica, della veracità e sincerità di un sentire in-teriore e di una fenomenologia straordinaria che lo ha riguardato. Queste cose soloin parte possono essere colte soffermandosi sulle peculiari caratteristiche (e solo al-cune di queste sono state qui menzionate). Per certo, le sue umili origini e un’infan-zia povera hanno influito anche su alcune debolezze del fisico. Il riferimento agli al-ti ideali religiosi e morali, attraverso un percorso di sofferenza, gli hanno consentito,non di chiudere, non di ritrarre il proprio animo (in quanto poteva esserci questapossibilità) ma di aprire il cuore sincero e dedicarsi alla “cura delle anime” attraversoil servizio sacerdotale fornendo un esempio concreto con la sua stessa vita.

NOTE

1 Claudio Tolemeo: Quadripartito, III libro, 14° capitolo su “le qualità dell’animo”.2 Claudio Tolemeo: Quadripartito, IV libro, 4° capitolo su “la professione”.3 Vedi nota 2.4 Se poniamo il Sole all’ascendente della figura, sono mattutini i pianeti posti tra l’ascendente ed il

mediocielo e tra il discendente ed il fondocielo: I e III quadrante; sono vespertini i pianeti postitra il mediocielo e il discendente e tra il fondocielo e l’ascendente: II e IV quadrante. Vedasi ilcommento a Tolemeo di ´Al_ ibn Ridw_n, pag. 868 di “Arcana Mundi”, Giuseppe Bezza, 1995.

5 Nel ciclo luminoso del pianeta rispetto al Sole è il momento (determinato per un dato orizzontelocale) in cui il pianeta esce dai raggi del Sole ed appare visibile (levata eliaca mattutina) e quan-do il pianeta è ancora visibile e sta per entrare sotto i raggi del Sole (levata eliaca vespertina). Inqueste due fasi si realizza la massima operosità del pianeta in quanto aumenta di moto e di luce.

6 Rimane il dubbio se in questi segni indicati ci deve stare la Luna oppure Mercurio. Oppure è indif-ferente che ci sia o l’una o l’altro. Così come non è chiaro se la Luna deve solo applicarsi a Mercu-rio. A questo proposito il Bonati interpreta che la Luna deve avere un dominio sull’ascendente osul mediocielo, in modo che questa forma della Luna che occupa il luogo delle attività è da inten-dere come uno qualsiasi dei pianeti significatori delle attività. Inoltre, ritiene che qui Tolemeo in-tende che “se la Luna dal novilunio si dirige a Mercurio”. In una compilazione di Antioco d’Atenesi legge che “la Luna nuova o piena fa gli ispirati dagli dei”, cioè, quelli che divinano. Generalmen-te le forme della divinazione erano recensite in vari modi e a seconda che avvenissero in stato diveglia o durante il sonno. La seconda forma è sicuramente più comune ed in questo caso il feno-meno dipende non solo dalla Luna in sé, ma da tutta un’osservazione dei pianeti del “tempera-mento” e di quei pianeti che sono nel terzo e nel nono luogo. Ancora, secondo quanto dice Tole-meo rispetto ai segni, ogni segno dello zodiaco converrebbe ad una particolare natura del lumi-nare. Egli esclude i Gemelli e l’Acquario, probabilmente per le familiarità di Saturno e Mercurioche indicano i modi della ragione attenta e vigile. Oppure, come osserva il commentatore arabo,Ali Ibn Ridwan, perché in quei segni non c’è alcuna familiarità della Luna, di Venere e di Giove, e ildivinare non può darsi senza la familiarità di questi astri (si riportano le riflessioni di GiuseppeBezza).

7 Qui si intende dire che il divinatore, in quanto tale, in un certo modo muta il proprio essere cor-

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poreo poiché viene totalmente “preso” dal fatto; inoltre, queste condizioni descritte conferisconoall’attività stessa qualcosa di mutevole e di variabile.

8 L’esaltazione della Luna e il domicilio di Venere producono la divinazione in Toro.9 sacrificatori perché in Capricorno c’é la triplicità di Venere, ma anche le dignità di Saturno e di

Marte.10 Il Cancro è il domicilio della Luna e segno della triplicità di Venere.11 I negromanti sono quelli che attualmente chiameremmo “spiritisti”, ma anche personaggi dell’an-

tichità quali la pizia e le sibille. 12 Questo è indicato per il dominio di Giove e per l’essere Mercurio in esilio, secondo il Cardano

“giacché significa ciò che è contrario alla natura umana quali i morti e i demoni”. Inoltre, sonosegni bicorporei – mobili - e quindi significano un duplice divisamento, un duplice modo di in-tendere.

13 Presumibilmente per la triplicità di Venere ed il domicilio di Mercurio.14 Cardano dice “a causa delle dignità di Saturno e di Venere”. Il commentatore arabo indica la Bi-

lancia per Saturno, Venere e Mercurio; mentre il Nabod indica, senz’altro per Saturno “perché sidorme”.

15 Nabod dice “a causa di Marte e del Sole”.16 Questo per il dominio del Sole oppure, come dice il Cardano, “perché la natura del Sole si oppone

a quella della Luna e siccome alla Luna convengono gli spiriti al Sole conviene l’esorcismo.17 Si tratta di quelle “aperture delle porte” in cui i pianeti formano rapporti di uguaglianza numerica

in virtù dei loro moti, isaritmie (che devono essere considerate secondo il moto orario), rispetto alsorgere o al culminare. Per approfondire l’argomento delle isaritmie tolemaiche si può vedere l’ar-ticolo di Giuseppe Bezza e Marco Fumagalli: “Henri Paul, l’autista di Diana” pubblicato su Lin-guaggio Astrale.

19 Con l’abbreviazione DH ci riferiamo alla distanza oraria.20 Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a

quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido,nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onoratipropongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido maviene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con leascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch inquello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teo-riche e le modalità del calcolo, si segnala, per l’estremo interesse ed il carattere di assoluta novità,l’articolo recentemente pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.it dell’associazione Cielo eTerra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia con recenti impor-tanti riflessioni quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo PlacidoTiti” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).

21 In una coppia di pianeti è sovreminente, per il moto orario diurno, quello tra i due che è sortoprima, che risulta destro, più orientale. Tale condizione è massimamente operativa nella figura diquadrato ma si osserva nei vari aspetti ed anche nella congiunzione tra pianeti. Tale efficacia èintegra sempreché il pianeta “destro” sia sopra l’orizzonte o, quantomeno, non si sia ancora sepa-rato dal cardine dell’ascendente o del discendente.

22 Daimon è la sorte del Genio o sorte del Sole, indicata nei grafici con il simbolo ; tyche è la sor-te di Fortuna o sorte della Luna, indicata nei grafici con il simbolo .

23 Vi è un aforisma secondo cui se il signore dell’ascendente si oppone all’ascendente e questi si tro-va sotto i raggi del Sole sono possibili affezioni o piaghe alle estremità, alle mani o ai piedi.

24 Nella tradizione questa stella rafforza il significato di un’integrità morale e dei costumi. 25 Notizia tratta dal libro di Antonio Motta “Vita di Padre Pio attraverso le lettere”, Oscar Mondatori,

1995.

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60 I personaggi

26 Moto primo o direzione di un punto della sfera locale è il suo spostamento nel senso del motodiurno verso un secondo punto, rimanendo invariate le sue coordinate celesti dell’istante iniziale.L’arco che il primo punto percorre in gradi equatoriali è l’arco di direzione. Quando il primo puntogiunge per direzione al circolo orario del secondo punto, si dice che tra i due punti avviene un in-contro di direzione. L’osservazione di questo moto costituisce il primo fondamento dell’arte dellaprevisione astrologica (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).

27 Signore dell’anno è il pianeta che domina lo spazio di profezione dell’anno. Vedi anche la nota se-guente.

28 Profezione o perfezione di un punto della sfera locale è il suo spostamento, nel senso del motodiurno, attraverso i circoli orari delle 12 case, in modo tale che in 1 anno percorra lo spazio di unacasa, e dopo 12 anni ritorni al punto iniziale. Il segno nel quale cade la profezione prende il nomedi “segno di profezione” e, nel caso che il punto “proferito” sia l’oroscopo (l’ascendente), è dettosegno dell’anno (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it). Per il calcolo siveda l’articolo di Giuseppe Bezza “La profezione. Come si calcola, come si interpreta.”, pubblicatosu Linguaggio Astrale 104, settembre 1996.

29 Lo spazio di profezione dell’anno transita per quest’anno i gradi della Luna di natività e rievoca isignificati connessi alla Luna di natività: gli eventi che toccano il fisico e le questioni fondamen-tali della vita.

30 Quando la profezione (o perfezione) giunge al segno del Cancro o del Leone, si prende come si-gnore dello spazio di profezione, rispettivamente, il divisore della Luna o del Sole di questo perio-do. In questo caso, nel trascorrere dei mesi, quando lo spazio di profezione transita il primo gradodel Cancro, signore dell’Anno diventa Venere, signora dei confini (secondo la suddivisione degliegizi) del grado in cui è giunta la Luna diretta: 7°15’ Leone.

Vittorio Ruata ha cooptato Rossella Bilotta come Collaboratore nel-la staff della Delegazione romana, grazie al suo impegno fattivo nel-l’organizzazione del recente Convegno CIDA-LAZIO, che ha ri-scosso consensi e approvazioni dai Soci.

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61I personaggi

L.A. 129-360

Italo Svevo, nella vita Ettore Schmitz, nacque a Trieste il 19 dicembre 18611 da ma-dre italiana, Allegra Moravia e da Francesco Schmitz, commerciante ebreo di originetedesca. Negli anni giovanili studiò in Germania, poi visse nella Trieste ottocentesca,crocevia di commerci, ma soprattutto di culture di popoli diversi, avvertendo la crisidei miti e dei valori della società in un Impero Asburgico ormai in dissoluzione. Fuimpiegato bancario prima, poi industriale e uomo di affari ma, soprattutto, fu unoscrittore rivoluzionario che, attraverso i suoi personaggi, compì una continua rifles-sione sulle situazioni della vita, consapevole di trovarsi sempre fra i “vinti” e mai frai vincitori.

L’uomo Svevo non vive, ma si guarda vivere, scrutando la sua inettitudine, lasua natura di “rassegnato”; è un piccolo borghese, costretto fino ai quarant’anni al-la routine dell’impiego bancario, che vive il suo isolamento culturale e sociale inuna città cosmopolita, in cui si affrontano la cultura italiana e quella mitteleuropea.Svevo ha l’abilità di descrivere con ironia la debolezza umana, ma egli stesso fu ac-cusato implicitamente di debolezza per non essere riuscito a rendere più virili i per-sonaggi dei suoi romanzi. Stanislaus Joyce, fratello di James, scrive che solo chi nonconosceva Ettore Schmitz poteva muovergli una simile accusa, l’aveva conosciutoquando era già un ricco uomo d’affari, in grado di trattare con i rappresentanticommerciali di governi stranieri, ottenendo contratti economicamente vantaggiosiper la ditta di vernici navali di proprietà del suocero e non lo definisce sicuramenteun perdente, né nella vita né nella morte, pur confrontandosi con le realtà e le ir-realtà di entrambe.

Stanislaus scrive: “....[Inoltre, quando un autore ha usato la propria vita comemateriale su cui lavorare è un ragionamento falso quello che lo associa troppostrettamente alle creature della sua immaginazione, che sono sempre ciò che eglisarebbe stato potenzialmente, non ciò che era.] In Svevo ci fu qualche debolezza,ma d’altro genere, la debolezza di permettere all’ottusità dei critici e ad una vitafatta di prosperità materiale di frustrare la sua vita d’artista per così tanti anni....”2

PATRIZIA ZIVEC RAGGI

IL PROCESSO D’INDIVIDUAZIONEDI ITALO SVEVO ATTRAVERSOI PROTAGONISTI DELLA SUA TRILOGIA

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62 I personaggi

Esaminiamo ora il percorso autobiografico dell’uomo Svevo attraverso i prota-gonisti dei suoi tre romanzi, che ripercorrono le fasi della sua presa di coscienza.

Purtroppo non esistono documenti attestanti l’ora natale, neppure nel Museosveviano di Trieste, per cui il tema è figurato per le ore 12.

Il primo romanzo “Una vita”

Svevo iniziò a scrivere il suo primo romanzo nel 1887, che pubblicò nel 1892con il titolo “Una vita”, quello originario avrebbe dovuto essere “Un inetto”, ad en-fatizzare la psicologia del protagonista Alfonso Nitti, ma l’autore cambiò il titolo inseguito al rifiuto di un grande editore, che poi non stampò il libro.

Lilith è a 16.49 del Toro

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63I personaggi

Alfonso Nitti è assunto quale impiegato presso la Banca Maller di Trieste, main realtà accarezza sogni di gloria letteraria e di conquiste femminili, che però nontenta neanche di realizzare. Trova alloggio presso la modesta famiglia Lanucci, incui alternativamente svolge il ruolo di despota e di benefattore, quasi per rivalersidelle umiliazioni che quotidianamente subisce, o crede di subire, in ufficio. Viene in-vitato nella ricca casa dei Maller, dove conosce e corteggia Annetta, la figlia delbanchiere, che poi riesce a sedurre, compiendo così l’unico gesto deciso della suavia. La ragazza è disposta a sposarlo, ma per Alfonso il matrimonio segnerebbe la fi-ne delle sue inutili fantasticherie e dei suoi sogni utopistici, inoltre ritiene di nonvoler conseguire la ricchezza in tal modo. Allora, adducendo quale scusa la malattiadella madre, che poi per un destino paradossale muore davvero, fugge al paese. Alsuo rientro in città trova un’accoglienza inaspettata, infatti, in banca viene trattatocon disprezzo e scopre che nel frattempo Annetta si è fidanzata con il cugino Ma-cario. Per Alfonso l’unica via d’uscita per rimanere fedele al suo sogno di “contem-platore” sconfitto è il suicidio.

In questo romanzo, che esprime una visione della vita che lo scrittore non rin-negherà mai, sono fortemente presenti i temi della vita e della morte in un esameintrospettivo ed autobiografico, seppur in senso psicologico e morale, del giovaneSvevo nel suo rapporto con una società ingiusta, ma paternalisticamente protettiva.Analizza con il suo realismo la società dall’interno, attraverso la crisi dei suoi valorie la coscienza del personaggio rappresentato; dalle pagine dei suoi scritti, testimo-nianza di una continua auto-analisi, si coglie come attraverso il senso di “inettitudi-ne” egli ricavi il metodo essenziale per conoscersi meglio.

Il protagonista, Alfonso Nitti, è incapace di affrontare la vita (forti valori net-tuniani ed un Sole molto leso), di inserirsi nell’ambiente, nella società che egli noncomprende e da cui non è compreso (Nettuno in Pesci oppone la congiunzione Gio-ve e Saturno in Vergine).

Il libro si conclude con la sua rinuncia alla vita per l’incapacità di amare e pernon essere sopraffatto dai padroni, ai quali non riconosce il diritto di controllarlo edirigerlo. Venere è nel cerebrale Aquario, quale punto di Talete su cui si scarica l’op-posizione Urano-Mercurio, quindi vi è difficoltà ad inserirsi nell’ambiente anche peruna ritenuta superiorità intellettuale che sfoga il suo potenziale negativo su un’a-quariana Venere/affettività/amante che da una parte non ama farsi coinvolgere inrapporti profondi per timore di perdere la propria libertà e dall’altra, tende a viverela vita affettiva in modo lacerante e distruttivo, vivendo ora la parte del dominato-re, ora quella della vittima in un sottile gioco autodistruttivo (Venere al quadrato diPlutone).

Alfonso Nitti, vissuto in un paesino del Carso, dopo aver compiuto studi supe-riori umanistici (Sole e Mercurio in Sagittario), trova lavoro a Trieste in una banca, sitrova inquadrato in una gerarchia rigida e severa (Saturno in Vergine congiunto aGiove) e si sente inetto, disadattato ed incompreso (Saturno all’opposizione di Net-tuno ed al quadrato del Sole).

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64 I personaggi

Inoltre, è incapace d’inserirsi nei rapporti sociali a causa di quell’Urano che sitrova nel superficiale e mondano segno dei Gemelli, in opposizione a Mercurio/pen-siero posto nel segno cosignificante la casa degli studi superiori.

Tutto ciò fa comprendere l’entità della lacerante crisi esistenziale dell’intellet-tuale sradicato, Nitti dal suo paese natio, Italo Svevo quale intellettuale scisso - co-me lo testimonia già il suo nome d’arte - anche linguisticamente in una Triesteasburgica che, a causa dei suoi commerci e della sua posizione geografica, è certa-mente di mentalità mitteleuropea, ma nel contempo italiana, città che peraltro co-stituisce l’unico scenario possibile ai suoi romanzi.

“Il quadro del suo mondo è il quadro della coscienza che ha smarrito le coor-dinate della totalità. È ormai un quadro schizofrenico.... L’ottimismo positivistico haceduto il passo alla percezione nevrotica della catastrofe.”3

Il romanzo inizia con la lettera alla madre cui esprime il desiderio di tornare alpaese natio, si lamenta dell’aria di Trieste, dell’ambiente lavorativo denunciando lasua indole rinunciataria, la sua malinconia e la sua difficoltà a sopravvivere nell’am-biente circostante e già dalle prime righe si avverte in lui la certezza di essere supe-riore intellettualmente e culturalmente ai colleghi ed ai capi, che pure lo disprezza-no ed il desiderio che riemerge qua e là nella narrazione è di voler affermarsi da sénella vita.

Qui c’è tutto il primo Svevo: il Sole in Sagittario congiunto al destinico NodoNord in Capricorno, sta quasi a sottolineare la dura scalata capricornina al successo,cui potrebbe arrivare solo dopo aver superato quel Nodo Sud in Cancro, che lo por-ta a crogiolarsi nel mondo cancerino, rimpiangendo l’utero materno nel quale riti-rarsi per proteggersi dalle difficoltà della vita. Agogna di fuggire dai problemi delmondo, costituiti in fondo dal suo disadattamento, ritornando da sua madre (Lunain Cancro), nel paese avito, alle origini (Nodo Sud in Cancro).

Tuttavia questa realizzazione quasi predestinata dovrà fare i conti con dure sfi-de. Da un lato c’è la quadratura all’idealista e sognatore Sole sagittariano da partedi quel Nettuno in Pesci che lo immerge in un mare magnum di sensazioni qualefuga dalla realtà della vita, dal mondo, rendendolo nel contempo ricettivo e vulne-rabilissimo nei confronti dell’ambiente e delle persone. Dall’altro vi è la quadraturaal Sole di Giove e Saturno proprio strettamente legati fra loro, apertura e chiusura,fiducia e difensiva, socievolezza e riservatezza, che si specchiano in quel forte edestroso Nettuno.

Dunque, cosa ritrova Svevo/Nitti di fronte a sé nel suo cammino? La società, ladura realtà del quotidiano che lo rende inadeguato, che ogni giorno della sua vitagli dice: “Non vedi, gli altri sono più bravi di te, più capaci, più precisi, più ordinati,perfetti quindi; tu non sei apprezzato perché sei un inetto, le lodi e gli onori vannoagli altri e tu, per quanto possa lavorare duramente (Saturno in Vergine) non riu-scirai mai ad eguagliarli.” E tutta questa sua inadeguatezza lo porta a ritirarsi nelsuo mondo pescino, a chiudersi in sé, a sognare vane realizzazioni attraverso laquadratura al Sole.

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65I personaggi

Svevo/Nitti ha una personalità fortemente nettuniana e pertanto difficile dacapire: sensibile, ricettivo, confuso, irrazionale, estremamente vulnerabile, troppospesso considerato inaffidabile, mentre in realtà è frainteso dagli altri che non capi-scono il suo vagare qua e là intuitivamente e percettivamente, anziché razional-mente e conformemente ai desideri di una società, che non ama i diversi perchénon può organizzarli, catalogarli, incasellarli, inaridirli (Giove e Saturno in Vergine,cosignificante la 6a casa).

Dunque l’uomo Svevo ha di fronte a sé l’elemento razionale, Saturno, che vuo-le responsabilizzarlo ed egli, al di là delle proiezioni sugli altri, vorrebbe disciplinarese stesso, come lo esigeva suo padre (Saturno quadrato Sole), un padre rigoroso chenon capiva gli ideali e le motivazioni dell’anima e come lo esigeva la società stessa.

A chi dare ascolto? Come vivere questa dualità, senza provare diffidenza versogli “altri”, senza timore di fallire al loro confronto, ma sfuggendo alla competizioneed affogando nei sensi di colpa per l’inadeguatezza provata? La letteratura è, perSvevo, uno strumento insostituibile per mantenere il punto di equilibrio tra il prin-cipio della realtà e il principio del piacere, tra doveri imposti e desiderio.

Il principio della realtà, i doveri imposti sono sicuramente da attribuire al virgi-neo Saturno, il principio del piacere ed il desiderio si ritrovano in quella cerebraleVenere punto di Talete e di “fuga” fra la sua percezione dell’ambiente (Urano in Ge-melli) da una parte ed il suo idealismo forse un po’ ingenuo e la sua intellettualitàelitaria dall’altra (Mercurio in Sagittario), che lo portano ad esprimersi in modo ori-ginale (Urano opposto Mercurio) attraverso la letteratura. Quest’ultima è considera-ta sì come mezzo per esprimere i miti collettivi, manifestando più o meno esplicita-mente il disagio e le contraddizioni che vi sono nella collettività e che si ripercuoto-no sulla psiche del singolo, ma soprattutto è intesa come strumento terapeutico in-dividuale che consiste in una continua e capillare presa di coscienza effettuata at-traverso una spietata analisi interiore.

Quindi, dall’esame del tema, la linea di fuga potrebbe essere data da quella Lu-na in Cancro, punto di Talete su cui si scarica l’opposizione fra Nettuno/Pesci e Gio-ve-Saturno/Vergine, quindi, tale è la frustrazione per l’incapacità di vivere questalacerante, impossibile scissione che Svevo comincia a creare, a scrivere.

Guardando i transiti di Svevo a partire dai primi mesi del 1887, periodo in cuiiniziò questo suo primo romanzo, si nota che Saturno sta per congiungere la Lunanatale, concretizzando le sue sensazioni e la sua creatività. Saturno fa poi trigonocon Nettuno natale, dando una forma, un’intelaiatura ai suoi ideali ed alla sua stes-sa persona e forma un sestile verso la congiunzione Giove e Saturno, equilibrandocosì il suo comportamento verso gli altri e dandogli la possibilità di avvicinarsi aitraguardi che si era prefisso di raggiungere. Quando Urano di transito tocca con l’a-spetto di sestile Mercurio natale e con aspetto di trigono Urano natale, fa scattarein lui la scintilla dello scrittore “strano”, controcorrente, potenzialità che già si tro-vava insita nel suo tema natale con quel rivoluzionario Urano in Gemelli opposto aMercurio.

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66 I personaggi

I transiti del 1892, data di pubblicazione del romanzo, sono altrettanto elo-quenti: Saturno ha appena concluso il suo primo ciclo portando l’uomo e lo scritto-re ad una maggior consapevolezza, responsabilizzazione e verso un nuovo inizio equadra il Sole natale; subito dopo Saturno congiunge il Giove natale. Sono passaggiindicativi che, in un primo tempo, lo mettono davanti al rifiuto di un editore dipubblicargli il libro, mentre poi gli consentono finalmente di ottenere l’agognatapubblicazione seguita dall’elogio da parte di uno scrittore tedesco, il futuro PremioNobel Paul von Heyse.

lilith a 28.45 Pesci

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67I personaggi

Tornando al nostro Nitti la causa del suo totale insuccesso non è da attribuirsiné al mondo del lavoro, né all’ambiente circostante, ma soltanto alla sua incapacitàdi fare come fanno gli altri. È molto ambizioso, non può rinunciare ai suoi sogni edai suoi ideali (Sole e Mercurio in Sagittario), allora insegue vani sogni di dominio edi successi sociali (gli stessi valori di prima al negativo), ma si rende conto che nonpotrà mai conseguire tutto questo (lesione di Nettuno al Sole) perché il suo “desti-no” è di soccombere in senso psicologico. Cerca di combattere (Marte forte in Scor-pione) ma passa dalla timidezza alla violenza che lo ricacciano nel suo eterno ruolodi sconfitto. È la crisi esistenziale dell’intellettuale, tema caro allo Svevo, l’incapacità

Lilith: 15.36 Bilancia

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68 I personaggi

di contemperare le capacità intellettuali, teoriche, con quelle esecutive, pratiche.Nitti e dunque il primo Svevo, non riescono a farlo e l’autore fa soccombere il suoalter-ego nettunianamente (si suicida con il gas), ma Alfonso Nitti cerca il suicidionon per dichiarare la propria sconfitta, ma per affermare la propria superiorità, è unsuicidio di esaltazione non di disperazione, di coerenza, non di debolezza. Freud eraancora lontano, ma i valori scorpionici agivano in Svevo istintivamente pur non es-sendosi ancora pienamente manifestati come psicoanalisi e qui nel primo romanzo,Marte si fa sentire più che altro nel suo quadrato con Venere, quindi difficoltà adavere rapporti armoniosi con gli altri, mancanza di armonia interiore che lo porta ascaricare sul prossimo la colpa della sua stessa incapacità a risolvere i propri proble-mi e poi la seduzione di Annetta, la figlia del titolare, quindi il sesso inteso qualecompensazione alla frustrazione ed al disordine affettivo.

A tutto questo, nel giovane Svevo, si aggiunge questo forte Marte che dialogacon quella tenera Luna in Cancro consentendogli di esprimere la sua creatività. Fral’altro nel tema, a non voler essere pignoli ed allargando la tolleranza delle orbitesolitamente usate, si può vedere il grande trigono d’acqua che lega quel Martescorpionico alla Luna cancerina ed al Nettuno pescino, non a caso tutti e tre si tro-vano nel loro domicilio, volti a riunire in Svevo tutte le sfaccettature di una perce-zione emotiva molto profonda ed introspettiva.

La fine del romanzo vede Nitti trasformare la propria sconfitta in un successoillusorio e la rinuncia, motivata dalla sua debolezza ed inettitudine, si tramuta inuna specie di conquista. Qui per la prima volta s’incontra il concetto di “senilità”che verrà ripreso ed ampliato nell’omonimo romanzo prima e nella “Coscienza diZeno”, poi. In questo primo Svevo di “Una vita” non è avvenuta ancora l’integrazio-ne fra significato tragico e contemplazione ironica, che farà delle successive “accet-tazioni” e “rinunce” sveviane, situazioni universali dell’impotenza borghese.

Il secondo romanzo “Senilità”

Italo Svevo scrisse il suo secondo romanzo “Senilità” tra il 1896 ed il 1898; vediamoi transiti sul suo tema: Saturno è sul Marte natale, molte chiavi di lettura, quindi.Innanzitutto l’energia è frenata e potrebbe dare frustrazione, ma Svevo ha lavoratoduro, ha disciplinato quest’energia, indirizzandola verso il suo lavoro, cui si è appli-cato seriamente. E poi Marte/vir ricevendo l’aspetto del “senile” Saturno diventa piùconsapevole, disciplinato; la virilità e l’impulso marziano sono frenati dalla raziona-lità saturnina a seguito di un rigido esame della realtà. Vediamo poi lo scorpionicoMarte congiungere Mercurio in Sagittario ed opporre Urano in Gemelli, aspetto chelo spinge a scrivere in maniera introspettiva e spietata e, contemporaneamente,Plutone in Gemelli (altro segno secondo Lisa Morpurgo dalle forti valenze scorpio-niche) transita sull’Urano natale, opponendosi a Mercurio. Su quel punto è appenapassato l’illusorio Nettuno, ora Plutone trasforma l’ambiente circostante e cambia ilsuo modo di pensare, di scrivere e di manifestare le sue idee.

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69I personaggi

Dal 15 giugno al 16 settembre 1898 il romanzo appare a puntate sul giornaletriestino “L’indipendente” e sempre nello stesso anno esce in volume a spese del-l’autore. Per quanto riguarda i transiti troviamo il ritorno di Giove, Marte congiungePlutone natale ed oppone Marte radix, mentre Saturno sta per toccare ed incupire ilsagittariano Mercurio natale che riceve anche l’opposizione di Plutone di transito.Nettuno e Lilith stanno opponendo l’uno il Sole l’altro il Nodo Nord di nascita : Paulvon Heyse questa volta gli invia un giudizio negativo e la critica italiana ignora ilromanzo.

Due anni prima, il passaggio di Nettuno in opposizione a Mercurio lo avevaispirato ed illuso; ora, con il passaggio di Lilith in opposizione alla congiunzione So-

Lilith 21.47 Pesci

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le-Nodo Nord natale all’illusione si sostituisce il rimpianto per quello che avverte unfallimento che, unito all’amarezza ed al pessimismo dovuti al transito di Saturno edall’ossessione per l’insuccesso dovuta al transito di Plutone su Mercurio, lo induco-no ad immergersi nella lettura di Ibsen, Dostoevskij e Tolstoj. Sembra una rinunciaall’attività letteraria, in realtà Svevo continuerà per molti anni a scrivere segreta-mente.

Anche il protagonista del secondo romanzo è un impiegato, Emilio Brentani,un altro inetto, conscio tuttavia della sua incapacità di vivere e di autoingannarsi econ lui abita la grigia sorella, Amalia. A loro sono contrapposti da una parte, Angio-

Lilith 1.30 Cancro

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71I personaggi

lina, una ragazza di facili costumi di cui il protagonista è innamorato, dall’altra, l’a-mico di Emilio, lo scultore Stefano Balli. Emilio, nel suo intimo, è consapevole dellarealtà della vita della sua amante, ma nonostante ciò la idealizza, attirandoseneperò il disprezzo. Egli chiama la ragazza Ange, angelo; ma non si ribella quando ilBalli la chiama spregiativamente Giolona, Angiolona. Il sogno e la realtà, Emiliooscilla dall’uno all’altra, il suo è un continuo dividersi, incapace di trovare l’unità oalmeno una coerenza morale, ma la scissione dell’Io porta all’umiliazione ed allasconfitta; Ange abbandona Emilio e fugge con un nuovo amante. Amalia, che datempo è innamorata non corrisposta del Balli, si droga, diviene un’alcolizzata emuore dopo un’atroce agonia. Dopo l’abbandono di Angiolina e la morte di Amalia,la vita di Emilio si richiude su se stessa: si allontana la giovinezza, sostituita ormaidefinitivamente dalla “senilità”, non intesa in senso fisico, ma come quel processodell’uomo in cui egli, completamente disincantato, ha perso anche la fiducianell’“Io”, di cui con rassegnazione vede ed accetta la labilità e la miseria, il fallimen-to e la colpa, con la triste saggezza di chi “vede grigio e sente grigio”.

Emilio ha ereditato da Alfonso Nitti l’incapacità di vivere, l’inettitudine che, inquesto romanzo, ha perso le caratteristiche romantiche che culminano nell’altrocon il suicidio. Qui Svevo mette in risalto la consapevole passività dei suoi perso-naggi vittime della vita e descrive il momento in cui l’uomo, perduta la fiducia nel-l’Io, di cui vede ed accetta rassegnato colpa e fallimento, si autoinganna rifugian-dosi nell’evasione simbolica dalla realtà.

Il romanzo si svolge attraverso la dialettica dei quattro protagonisti, i due atti-vi, solari, estroversi, concreti, sani, l’amico Stefano Balli ed Angiolina ed i due passi-vi, introversi, umbratili, disperati, malati, Emilio e la sorella Amalia. Viene spontaneoattribuire ad Emilio quei valori nettuniani e sagittariani così lesi, con l’alternarsi diatteggiamenti da super-uomo ad intime fragilità e frustrazioni; mentre sua sorellaAmalia, grigia e malinconica, incapace di vivere e di amare, si potrebbe ritrovare inquella Luna cancerina, punto di Talete fra l’opposizione di Saturno in Vergine con ilNettuno pescino.

Stefano, lo scultore rude e spregiudicato, concreto, energico ed intraprenden-te, lo possiamo individuare in quel forte Marte in Scorpione ed infine Angiolina,donna da alcova, popolana, desiderosa di salire socialmente senza porre limiti aisuoi piaceri e senza porsi problemi morali, è quella Venere in Aquario, non troppocoinvolta emotivamente, trigona ad Urano.

Qui Svevo fa lavorare quel Marte, piuttosto trascurato nel suo primo romanzo,attraverso il personaggio del Balli che ha istruito il timido e romantico Emilio sulletecniche amorose e di seduzione ed in lui Emilio vede il modello ideale dell’uomod’azione cui vorrebbe assomigliare ed uniformarsi. Sembra quasi che la storia diEmilio con Angiolina sia il risultato della lezione di vita appresa dall’amico (Martequadrato Venere), anche perché vi è un grande contrasto di carattere fra il sognato-re Emilio e l’amante scaltra e sensuale. L’amico poi cercherà di aprire gli occhi alprotagonista che ormai preso da Angiolina non riesce a vedere la realtà delle cose. È

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interessante notare ad un certo punto che Emilio talmente idealizza Angiolina daalterarne la vera immagine, attribuendole tutte quelle doti di sensualità e vitalitàche la sorella non ha, ma che desidererebbe trovare nella donna amata. Qui lo scrit-tore vorrebbe integrare le qualità lunari cancerine con quelle venusiane aquariane.Nel suo tema non vi sono aspetti fra Luna e Venere e l’unico mediatore fra le due èquel Marte scorpionico, che dialoga con la Luna attraverso intensità di emozioni edi sentimenti che nel tema di Svevo si manifestano come creatività. Molto più pro-blematico è il rapporto fra lo scorpionico Marte e la cerebrale Venere aquariana, adindicare che per lo scrittore l’unico rapporto possibile con la donna è inteso nel suoruolo di amante, l’iniziativa amorosa è vista quale aggressione e si basa sulla passio-ne fisica, ma ne è deluso perché la fredda Venere in Aquario non ama i forti coinvol-gimenti emotivi, che sono indispensabili a Marte in Scorpione e tende a privilegiarele unioni libere alle costrizioni dei legami, essendo fortemente uranizzata. Per conci-liare poi l’ambigua Venere al femminile cancerino di Svevo (Luna in Cancro) vi è lanecessità di integrare i valori venusiani con quelli lunari, impresa peraltro impossibi-le senza una profonda consapevolezza ed un grosso lavoro di introspezione neimeandri più profondi della psiche (Marte in Scorpione). Ecco il perché l’esperienzaamorosa di Emilio, da lui vissuta sul piano del sentimento, si tramuta in una torturainteriore, in una malattia psicologica, mentre per la bella Angiolina è impossibilecomprendere la sofferenza di Emilio (Venere lesa in Aquario). Quando il protagonistadiventa consapevole della vera natura della ragazza, crolla tutto il suo mondo. L’in-felice sorella innamorata non corrisposta dal Balli, muore distrutta dall’alcool e dalladroga (Luna punto di Talete dell’opposizione Nettuno/Saturno), con grande doloredi Emilio sul quale la disgrazia ha un effetto positivo riportandolo ad un contattopiù concreto con la realtà della vita. Il dolore di Emilio per la perdita di Amalia, è daattribuire alla difficoltà dello stesso Svevo a rapportarsi con il femminile, con ladonna, al di là di un certo tipo di rapporti amorosi. Nel portare a galla la consapevo-lezza di quella Venere “sgualdrina” scopre che non resta più nulla, sparisce anchequella Luna cancerina. Le sue parole alla fine del romanzo sono eloquenti:

“...Nella sua mente di letterato ozioso, Angiolina subì una metamorfosi strana.Conservò inalterata la sua bellezza, ma acquistò anche tutte le qualità d’Amalia chemorì in lei una seconda volta. Divenne triste, sconsolatamente inerte, ed ebbe l’oc-chio limpido ed intellettuale. Egli la vide dinanzi a sé come su un altare, la personi-ficazione del pensiero e del dolore e l’amò per sempre, se amore è ammirazione edesiderio....”4

Il terzo romanzo “La coscienza di Zeno”

Italo Svevo scrisse questo romanzo fra il febbraio 1919 e l’estate del 1922, dopoventicinque anni di apparente silenzio letterario, periodo che servì allo scrittore perraggiungere una complessa maturazione spirituale e letteraria, ispirato dai suoi stu-di inerenti la psicanalisi di Freud ed incoraggiato dall’amico James Joyce. Nel frat-

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tempo l’uomo Svevo aveva conseguito un certo successo nel mondo degli affari,senza mai abbandonare i suoi sogni letterari.

I transiti sono oltremodo indicativi: negli ultimi anni Plutone di transito ha op-posto il Sole e congiunge ora esattamente il Nodo Sud in Cancro, dove sta transi-tando anche Giove, quindi profondo era il bisogno di Svevo di sondare il suo incon-scio dopo i cambiamenti psicologici vissuti con Plutone sul Sole e questi cambia-menti profondi e personali toccano soprattutto la psiche e tutte le problematicheirrisolte, che si portava dietro dall’infanzia. Plutone tutto distrugge per rinascere sunuove basi e Svevo, avvertendo con questo passaggio delle pressanti spinte interiorial cambiamento, analizza se stesso attraverso la psicanalisi, lo fa spietatamente allo

Lilith 0.55 Scorpione

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scopo di tentare di superare, attraverso la “coscienza”, le sue debolezze, la sua inet-titudine, i suoi egoismi e la sua passività, risalendo alle radici dell’Io, ripercorrendogli oscuri meandri dell’inconscio. Il Nodo Sud in Cancro, poi, indica il retaggio di unpassato di attaccamento alle radici familiari, il bisogno di vivere immerso e protettodal liquido amniotico materno, in contrapposizione al Nodo Nord in Capricorno,quindi il progetto di vita nel tema di Svevo prevede il superamento di questi legamifamiliari per realizzarsi nel mondo in maniera “costruttiva”, secondo un modello“paternalistico”, rigido ed apparentemente scevro da debolezze.

È interessante evidenziare l’importanza della congiunzione Plutone - Giove ditransito, pianeti che hanno da poco passato l’opposizione al Sole, infatti, Zeno/Sve-vo ha grossi problemi con la figura paterna, inoltre il Sole è apice del T-quadratoformato dall’opposizione Giove/Saturno con Nettuno. E mentre Svevo si dedicavaalla stesura del romanzo, Saturno stava compiendo il suo terzo ciclo e dunque il suosecondo ritorno su se stesso, rimettendo in moto la dinamica natale, ma questavolta consentendogli di gettare quel seme, come dice Ruperti, da trasmettere allegenerazioni future affinché venga piantato e possa fruttificare, seme che costitui-sce la saggezza, dunque l’immortalità dell’individuo stesso.

L’interesse di Svevo è ora rivolto agli aspetti più profondi della vita, al fine dicomprenderne i meccanismi psicologici, quindi non c’era modo migliore di sondare isuoi pensieri che sviscerarli nei suoi scritti, approfittando del transito di sestile alPlutone natale di Plutone in Cancro, segno legato all’infanzia, agli attaccamenti af-fettivi, all’immagine genitoriale, ma anche al passato, con tutto il suo pesante ba-gaglio inconscio che l’uomo, raggiunta la maturità, scandaglia alla ricerca delle mo-tivazioni che stanno alla base dei suoi comportamenti e delle sue complesse proble-matiche.

Il periodo è oltremodo fertile e propizio all’immaginazione e la sua mente èvolta a creare (Nettuno transita in trigono a Mercurio ed oppone Venere), scinden-do il reale dall’immaginario.

“Fu un attimo di travolgente ispirazione. Non c’era possibilità di salvarsi. Biso-gnava fare quel romanzo. Certo si poteva fare a meno di pubblicarlo, diceva.…: cosìSvevo rievoca l’inizio del tempo di Zeno”.5

Ed egli, sulla spinta di questo transito, pone fine al suo proposito di non scri-vere più ed inizia il suo terzo romanzo.

Zeno Cosini, anziano commerciante triestino, si propone di smettere di fumaree tenta perciò di iniziare una cura psicanalitica. Dopo molte intime resistenze ac-contenta un medico psicanalista ed inizia a scrivere - abbandonandosi a riflessionisu se stesso e sugli altri – gli episodi della vita che gli sembrano più importanti: lasua infanzia, la dolorosa morte del padre che in punto di morte alza la mano controdi lui, ad ulteriore conferma del loro problematico e conflittuale rapporto, la gelosiaper l’amico Guido che poi si suicida per debiti, il matrimonio con la meno piacentedelle quattro sorelle Malfenti, il suo adulterio con una povera ragazza, Carla, di cuipresto si stanca, la sua rivincita quale abile speculatore. Il tempo, nella memoria di

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Zeno, si dilata e si restringe a seconda delle sue esigenze interiori ed egli rende unracconto fatto di mediocrità, di propositi mai portati a termine (come quello dismettere di fumare), mai collocato in ordine di tempo e mai troppo attendibile. Ze-no non è consapevole di mentire, ma il suo io instabile e dunque “malato”, non ri-conosce più la verità e la sua coscienza manipola ciò che le invia l’inconscio. Alla fi-ne egli scopre la sua malattia e la propria inferiorità anche negli altri, per conclude-re con una profezia di una prossima ed inaudita catastrofe cosmica provocata daqualcuno “più ammalato degli altri”, la quale restituirà ordine, armonia, silenzio esalute.

Lilith 19.44 Pesci

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Questa autobiografia è un’analisi della coscienza (Plutone di transito in oppo-sizione al Sole) in cerca di un nuovo senso e di un autentico fine della vita; Zenoesplora la sua vita interiore, mettendosi a nudo e così il problema dell’individuo di-venta il problema dell’uomo ed il protagonista assurge a simbolo, quale eroe rap-presentativo di una nuova epoca che si analizzerà per scoprire gli indizi del propriodisfacimento.

L’uomo borghese, com’è inteso dallo Svevo, tenta di guarire dalla malattia at-traverso la psicanalisi, scrivendo ciò che attinge dalla propria coscienza, ma a guari-gione avvenuta, si accorge della sua vera malattia fisica. Alla fine Zeno ritrova la sa-lute nell’azione, diventando cioè saggio e consapevole, ma perde la speranza dellafelicità, perché comprende che alla base della vita c’è l’inquinamento, la malattia ela solitudine e per liberarsi da tutto ciò, vi può essere solo l’annientamento cosmico,quindi la nuova scoperta dello scrittore è “l’assurdo esistenziale della vita”.

...Ma Zeno si differenzia dagli altri suoi confratelli Alfonso ed Emilio non soloperché si narra da sé, ma anche perché la sua analisi, descritta quando già l’espe-rienza di vita si è compiuta (si sta compiendo il secondo ritorno di Saturno), fa cor-po unico con la sua perpetua ironia (Svevo è riuscito a far funzionare la sua con-giunzione Plutone-Lilith di nascita in Toro, è riuscito a sondare le profondità/Pluto-ne, distaccandosi/Lilith dai suoi valori, dalle sue sicurezze emotive e materiali/Toro),per mezzo della quale egli dissolve ogni sentimento ed ogni ricordo, sentendo tuttala vacuità di ogni sogno (valori Nettuno/Pesci), di ogni entusiasmo (valoriGiove/Sagittario), di tutto ciò che costituì la ragione stessa del suo vivere. L’ironia èla sua salvezza perché gli ha consentito di autoconoscersi....6

Quindi, l’ultimo Svevo è sempre pessimista, ma non ci sono più i toni dramma-tici dei primi due romanzi, ora la narrazione risente di una sua visione ironico -umoristica della vita. Quella vita che, nonostante l’impegno umano di compierlacon intelligenza e saggezza, si svolge invece secondo un suo disegno, lasciando l’in-dividuo pienamente consapevole del fatto che i risultati raggiunti non rispondonoalle aspettative progettate e che il caos è l’unica cosa che attende l’uomo alla fine.

L’umorismo esprime la saggezza raggiunta da Zeno ed è l’unico valore che sisalva da quell’annientamento cosmico della vita che non ammette atti eroici masolo quelli mediocri che caratterizzano uomini che riescono al massimo a raggiun-gere un po’ di buon senso. Tale ragionamento rende Svevo uno scrittore anticonfor-mista e polemico in una società che concepiva il mito del “super-uomo” ed egli, at-traverso “La coscienza di Zeno”, descrive come gli uomini costruiscono la loro infeli-cità (Sole al quadrato di Saturno) credendo di realizzare le loro illusioni(Saturno/realizzazione congiunto a Giove/ottimismo opposti a Nettuno/illusione) edesprime la propria condanna alla società che ha distrutto l’uomo con l’industrializ-zazione e con la mistificazione.

Il passaggio di Plutone natale attraverso il segno del Toro gli ha dato - a livellopersonale - la potenziale capacità di sondare i suoi valori, di usare i poteri innatidella mente e le sue predisposizioni psicologiche portandoli alla consapevolezza,

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mentre - a livello transpersonale - gli ha dato il potenziale per portare l’energia del-la Natura (Toro) ed i valori ereditati dal passato, ad un nuovo, più profondo, livellodi efficacia e di produttività non solo in termini di singolo individuo, ma dell’interaumanità.

Il passaggio di Plutone attraverso il segno dei Gemelli gli ha insegnato “comemeglio usare” le sue risorse (Toro) interagendo con l’ambiente circostante e con lepersone, sviluppando la propria intelligenza analitica in modo da operare con sicu-rezza nel campo intellettuale e sociale, affrontando e trasformando le limitazioniimposte dall’ambiente.

Infine, Plutone è transitato nel Cancro, cosignificante la IV casa. Di questotransito Rudhyar dice che “il contributo più prezioso della persona alla società do-vrebbe essere la capacità, che può essere dimostrata attraverso la sua vita perso-nale, di integrare energie e tendenze in una personalità integrata e potente.”7

Ogni uomo è condizionato dai modelli familiari, sociali e culturali, tuttavia ta-luni individui acquisiscono delle caratteristiche individuali per diventare autonomi ecapaci di realizzarsi da sé. Ognuna di queste persone dunque s’individualizza ed at-traverso una volontà spirituale (che possiamo chiamare anche spirito, o anima, o sé)realizza ciò che era solo una potenzialità del proprio essere.

Quindi, le potenzialità trasformative che Svevo ha avuto di nascita quale re-taggio, unite alla capacità di usarle, interagendo con l’ambiente attraverso i suoirapporti ed i suoi scritti, hanno fatto sì che egli fosse in grado di coordinarle, inte-grarle ed assimilarle collegandole al sé, per costruire la propria visione personalerealizzando la potenzialità di essere.

Tale configurazione nel suo piano più elevato di realizzazione dovrebbe far sìche la coscienza abbandoni ogni sentimento individuale, universalizzando il propriosenso del sé, l’alternativa potrebbe essere di avvertire un’immagine confusa di sé edella propria coscienza.

Svevo ha sondato i meandri della psiche, dell’inconscio, fino ad arrivare allaconsapevolezza del suo destino personale e di quello di tutta l’umanità: l’uomo mo-derno, che vive inconsapevolmente la propria vita, incapace di ironia, non può checausare catastrofi, ma l’uomo individualizzato e consapevole che accetta con ironiae tolleranza la propria umanità, può evitare la catastrofe personale e collettiva.

BIBLIOGRAFIA

■ ITALO SVEVO, Tutti i romanzi e i racconti, a cura di Mario Lunetta, Newton “I Mam-mut”

■ ITALO SVEVO, La coscienza di Zeno, Dall’Oglio, Milano■ GIUSEPPE GENCO, Italo Svevo. Tra psicoanalisi e letteratura, A. Guida Editore■ BRUNO MAIER, Racconti - Saggi - Pagine sparse, Dall’Oglio, Milano■ ENRICO GHIDETTI, Italo Svevo: La coscienza di un borghese triestino, Editori Riuniti■ VARI, Enciclopedia Garzanti della letteratura, Garzanti

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■ GIACINTO SPAGNOLETTI, Storia della letteratura italiana del Novecento, Newton “IMammut”

■ GIUSEPPE GIACALONE, Da Svevo ai nostri giorni, Signorelli, Milano■ FRANCA GAVINO OLIVIERI, Storia della letteratura italiana, N.E.G., Genova■ STANISLAUS JOYCE, Joyce nel giardino di Svevo, MGS Press Editrice■ DANE RUDHYAR, L’astrologia e la psiche moderna, Astrolabio, Roma■ DANE RUDHYAR, Le case astrologiche, Astrolabio, Roma■ ALEXANDER RUPERTI, I cicli del divenire, Astrolabio, Roma

NOTE

1 Al Museo Sveviano di Trieste è raccolta la cospicua documentazione relativa alla vita privata edartistica di Ettore Schmitz-Svevo donata dalla famiglia.

2 STANISLAUS JOYCE, Joyce nel giardino di Svevo, L’incontro fra Svevo e Joyce.3 ITALO SVEVO, Tutti i romanzi e i racconti, Newton - Introduzione a Italo Svevo, a cura di Mario Lu-

netta.4 ITALO SVEVO, Senilità.5 Racconti-Saggi-Pagine sparse, a cura di Bruno Maier.6 Il corsivo è tratto da Giuseppe Giacalone Da Svevo ai nostri giorni.7 DANE RUDHYAR, Le Case Astrologiche.

AVVERTENZA - I grafici relativi ai Transiti sul tema natale di Italo Svevo pur essendo non domificatiriportano, a causa del software astrologico usato, l’indicazione dell’Ascendente e del Medium Coeli.Naturalmente non si deve tenerne conto.

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L.A. 129-388

Sarà “deformazione professionale” ma quando leggo una data con l’ora esatta di unfatto accaduto mi viene subito l’impulso di fare il “grafico/tema” di quell’avveni-mento.

Così è stato quando, nel “Gazzettino” di Venezia, ho trovato un inserto sul cen-tenario del crollo del campanile di S.Marco, avvenuto il 14 luglio del 1902, alle ore09.47.

Una tragedia di ieri vista con gli occhi di oggi, un crollo che la mente può col-legare alla drammatica caduta delle Torri Gemelle di New York. Con le debite pro-porzioni, s’intende, perchè allora non vi fu attentato e, fortunatamente, non vi fu-rono vittime. Così anche Venezia ebbe, 100 anni fa, il suo “Gruond zero”.

Il campanile, “El paron de casa” come lo chiamavano affettuosamente i vene-ziani, era lì da 1000 anni, da quando il Doge Pietro aveva fortificato il centro dellacittà e aveva costruito un torrione nei pressi della Basilica e del Palazzo Ducale. Neltempo era diventato torre campanaria della basilica, che scandiva i ritmi della città.

Il campanile era cresciuto via via di statura, fino a raggiungere i 99 metri di al-tezza ed era diventato uno dei simboli della città, conosciuto in tutto il mondo. Adistanza di anni sulla sua sommità fu posto un angelo d’oro, a protezione della cittàe di chi vi arrivava.

Un caldo lunedì di luglio il campanile si accasciò improvvisamente, come unvecchio stanchissimo. Ma non furono il tempo e il caldo a farlo crollare. “Abbattutodall’imperizia degli ingegneri governativi” titolò il Gazzettino appena 2 giorni dopo.

Sin dai primi giorni di luglio infatti si erano formate delle fenditure sul latoche dava verso la basilica che, giorno dopo giorno, diventavano sempre più larghe,tanto che fu deciso di avviare dei lavori di sostegno. Ma i ripetuti sopralluoghi deitecnici risultavano sempre tranquillizzanti.

Alle 9.30 del 14 luglio un ingegnere del genio civile, visto che la fessura si eraallargata paurosamente e cominciavano a cadere pietre e calcinacci, radunò i vigiliurbani, fece uscire operai e guardiano dal campanile e intimò alla folla di allonta-narsi, bloccando gli accessi alla piazza e sgomberando i negozi e i caffè vicini.

Alle 9.47 precise la fenditura si aprì, il colosso dondolò, poi ripiegò su se stesso,lentamente, quasi volesse evitare una catastrofe maggiore. La terra tremò, tra lapaura della folla mentre con il crollo si levò una gigantesca nube di polvere cheoscurò il sole. L’Angelo d’oro si inabissò in quel cumulo di macerie ma, nel crollo, la

NADIA PAGGIARO

COM’ERA E DOV’ERA…

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basilica rimase intatta, quasi che una mano misteriosa avesse voluto salvare queltesoro di inestimabile valore.

Per superare lo choc bastarono poche ore. La sera stessa del crollo, il consigliocomunale, riunito d’urgenza, prese un impegno importante: “Com’era e dov’era”. Fa-cile da dire, più impegnativo da attuare, ma solo 10 anni dopo il Campanile ripresea dominare e proteggere Venezia con la sua ombra, tale e quale a prima. “El paronde casa” era tornato.

All’alba del novecento, con i mezzi di allora, fu possibile fare in poco tempoquello che nel 2000 sembra impossibile fare, e mi riferisco alla Fenice, bruciata nelrogo del gennaio 1996 e ancora lì ad aspettare il miracolo della sua rinascita. Letecnologie di oggi sono di gran lunga superiori a cento anni fa, ma forse sono di-versi gli uomini che ci governano, sono diversi gli ideali. Ricostruire il campanile su-bito e dov’era rappresentava la garanzia che la storia di Venezia restasse solida e siproiettasse più forte verso il futuro.

Anche Massimo Cacciari, allora sindaco di Venezia, dopo il rogo disse la stessafrase di Filippo Grimani, sindaco al tempo del crollo: “Com’era e dov’era”, ma per ilmomento stiamo ancora aspettando il nostro amato Teatro. Troppa burocrazia,troppa politica, troppi interessi....non sono più i tempi di una volta.....

La ricostruzione del campanile cominciò il 25 aprile, giorno di S.Marco, del1903. La prima pietra fu posta e benedetta dall’allora Patriarca di Venezia, Giuseppe

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SARTO, destinato a diventare dopo pochi mesi Papa Pio X°. Ma da Roma continuò aseguire con attenzione la crescita del nuovo campanile.

Quando il 25 aprile 1912 ebbe luogo l’inaugurazione, qualcuno lo chiamò altelefono in Vaticano per fargli sentire le campane di S.Marco che avevano ricomin-ciato a suonare ed egli pianse di commozione perchè Venezia era sempre nel suocuore.

Analizzando il “tema” del crollo, troviamo Urano e Luna Nera sulle fondamenta(FC) in opposizione a Venere/Plutone/Marte/MC (evento improvviso e destabilizzan-te).

La sovrapposizione con Luna/Nettuno del tema Radix di Venezia può indicare ilclamore che l’evento suscitò nel mondo intero. In questo tema il Sole è opposto aSaturno, aspetto che troviamo anche nel tema di “nascita di Venezia” (25/03/0421ore 12.00), con Sole congiunto a Urano al MC. opposto a Saturno al FC., a significa-re che “l’ossatura”, la struttura di base della città è fragile ed esposta ad imprevisti,quindi, come per le zone a rischio di terremoto, per questa città “unica” si dovreb-bero usare tecnologie particolari (Urano) per la sua salvaguardia e stabilità. Notareanche il Sole del giorno del crollo che si congiunge alla Luna Nera e all’AS. di Vene-zia, a dimostrare la “ferita” che la città ha subito.

Ci sono altri particolari curiosi in questa comparazione ma lascio a voi il gustodi ricercarli.

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CASA SETTIMA

631 – S.O.S.: astropsicologo cercasi

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84 Casa Settima

L.A. 129-631

“Solo chi è pronto a tutto, chi non esclude nulla, neppure ilpiù grande degli enigmi, vivrà la relazione con un altro comecosa viva e sfrutterà fino in fondo anche la propria esistenza”

Rainer M. Rilke

La telefonata

Sbaglia chi sottovaluta l’importanza della telefonata tra cliente e astrologo: essainizialmente rappresenta l’unico e reciproco biglietto da visita, che cattura le im-pressioni di entrambi. Saper cogliere al volo, con pazienza, disponibilità (senza mo-strare superiorità), le esigenze ed i bisogni di chi è all’altro capo del filo è importan-te nella fase di acquisizione delle informazioni. Non bisogna dimenticare, infatti,che questo “contatto via cavo” dura pochi istanti ed è l’unico mezzo a disposizione(per entrambi) per poter maturare un’aspettativa. Per l’astrologo si tratta inoltre didimostrarsi professionale e comprensivo, allo scopo di raggiungere l’obiettivo: fissa-re l’appuntamento.

Con l’esperienza s’impara ad inserire la persona all’interno di una categoria,che può essere definita in base al tipo di approccio (il cliente scortese; il cliente di-staccato; il cliente invadente; ecc…). Ogni persona è unica ed irripetibile, ma tuttiseguiamo degli script, copioni che ciascuno di noi impiega nella vita quotidiana (ilcopione del ristorante: entro, mi siedo, arriva il cameriere, ordino; lo script del par-rucchiere: entro, saluto, mi accomodo, mi lavano i capelli, li asciugano. Si tratta diveri e propri riti che seguono precise regole, le cui fasi successive non cambianomai: è improbabile che dal parrucchiere mi asciughino i capelli prima di lavarli). Inastrologia non si parla di un vero e proprio script, ma in linea di massima la telefo-nata segue un copione: saluti, lieve imbarazzo da parte di chi chiama (mhmmm, miha dato il suo numero una mia amica, pausa, verrei volentieri; frasi poco spontaneeche rivelano difficoltà nell’inserirsi in un ambiente diverso da quelli normalmentefrequentati), mancanza (nella maggior parte dei casi) di conoscenza della disciplinaastrologica (è lei che fa le carte?).

ELISABETTA MIRTI - ANNARITA ROVERE

S.O.S.: ASTROPSICOLOGO CERCASIPER UN CODICE DI COMPORTAMENTOTRA ASTROLOGO E CONSULTANTE

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85Casa Settima

L’approccio

Tra gli altri, si possono individuare alcuni approcci-tipo:1) approccio fiducia cieca (la mia amica Francesca è venuta da lei e mi ha detto

che ha azzeccato tutto, posso venire anche io, magari oggi pomeriggio?); 2) approccio cauto e timoroso (vorrei venire da lei, ma non desidero comunicarle

il mio numero di telefono, chiamo il giorno precedente l’appuntamento per laconferma;

3) approccio ironico 1 (mi hanno regalato un oroscopo, sono agnostico, ma cu-rioso di approfondire);

4) approccio ironico 2 (parlo con le stelle? Vorrei incontrarne una);5) approccio cuore spezzato (in questo caso la difficoltà consiste nel riuscire a

fissare un appuntamento districandosi tra un singhiozzo e l’altro);6) approccio ultima spiaggia (sono stato dall’avvocato, dal medico, dall’omeopa-

ta, dall’estetista, dalla parrucchiera, dal parroco. Posso venire anche da lei?)7) approccio confidenziale (ciao, come stai? Sei tu che fai gli oroscopi? Allora

senti… Di solito si tratta di una persona che non si è mai vista prima, che uti-lizza una terminologia psicologicamente invasiva).

8) approccio sintetico (sono x, desidero un appuntamento, ci vediamo giovedì)9) approccio fiume in piena (mi chiamo x, sono figlia di y, prima di incontrarci

avrei piacere di raccontarle brevemente la mia storia. Sono nata…)10) approccio normale, come con un professionista di altre materie.

Il ruolo dell’esperienza

Ogni caso presenta delle caratteristiche uniche, irripetibili, che rendono speciale lapersona. Tuttavia, con il trascorrere del tempo l’astrologo costruisce una grigliamentale che costituirà un valido aiuto nell’analisi immediata della persona chechiama. L’esperienza diventa il tassello fondamentale in questo tipo di lavoro: in-contrare molte persone e confrontarsi con problematiche differenti ogni giorno,aiuta ad ampliare i propri orizzonti di giudizio ed a stilare un identikit sempre piùpreciso dei bisogni espressi dalle persone. Senza voler andare troppo nel particolare,è qui che si colloca il dibattito tra i teorici della materia e quelli che potremmo defi-nire “praticanti”. In ambito astrologico la discussione si può esprimere nei terminiseguenti: è importante possedere una preparazione della disciplina astrologica intermini storici, astronomici, matematici. Ma anche l’esperienza di interpretazionediretta, on the road, sul campo, ha importanza. Può il valore dell’esperienza praticaprendere il sopravvento sulla teoria pura? Non capita di rado che i testi di astrolo-gia legati all’interpretazione siano scritti da autori che non fanno oroscopi e se nevantano: si tratta di un grosso limite, poiché soltanto attraverso migliaia di inter-pretazioni si apprende e si affina la tecnica, arricchendo la propria conoscenza disfumature, nuove considerazioni e diventando via via sempre più sicuri. D’altra par-

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te un proverbio molto conosciuto dice che sbagliando s’impara… Analizzare moltiTemi Natali permette di creare una propria casistica personale: ai congressi, sia na-zionali sia internazionali, i relatori presentano spesso studi di carattere statistico (es.la Luna in Capricorno nei musicisti; l’influenza di Marte negli sportivi). Si tratta diricerche che offrono nuovi impulsi all’astrologia: essa, come ogni altra disciplinache si rispetti, richiede continui aggiornamenti.

Alcune regole pratiche

Esiste un comportamento migliore di un altro nella fase del colloquio telefonico?Certamente la cordialità è l’elemento fondamentale per la buona riuscita del dialo-go, così come il mostrare interesse nei confronti di ciò che viene detto. Snobismo edistacco non sono consigliabili, così come l’eccessiva confidenza. Rispetto e dignità,buon’educazione e cortesia sono alla base.

Ecco alcune regole basilari che non bisognerebbe trascurare: 1) L’appuntamento dev’essere fissato almeno 2 giorni dopo il colloquio telefonico

(la persona in questione penserà che non abbiamo molti clienti se la riceviamocosì presto);

2) Non richiamare se non si presentano all’appuntamento (ne fisseranno subitoun altro e non verranno nuovamente); accettare le scuse, anche se in ritardo,semmai rimandando un successivo incontro (“Sono molto occupato in questoperiodo”);

3) Dichiarare con franchezza l’onorario richiesto, senza falsi pudori. In questomodo il cliente si sente preparato. Se la telefonata avviene in presenza di unaterza persona è bene non rivelare la tariffa (soprattutto se si applicano tariffedifferenziate a seconda della clientela: è meglio dire: “Al momento sono occu-pata, le spiacerebbe richiamare tra una mezz’oretta?”).

4) Preparare delle risposte standard di fronte a richieste tipo: “Mi farebbe un pic-colo sconto?”, oppure “Mi sembra molto caro”. Si può replicare nel modo se-guente:”Signora, sono sicura che allo specialista in medicina o all’avvocatonon chiede sconti; lei si senta completamente libera. Io le suggerirei di riflet-terci con calma, il mio numero lo conosce, se ha bisogno di me ci risentiamo.”

5) Educare la clientela: si tratta di un cammino molto lungo, che richiede pazien-za e sangue freddo (di fronte a persone che telefonano a tutte le ore, domeni-ca mattina e giorno di Natale compresi). Le emergenze vanno prese in conside-razione, in tutti gli altri casi è bene stabilire un orario, in modo da non crearenervosismi in famiglia. Non bisogna dimenticare, soprattutto se si ha l’abitudi-ne di offrire consulti nella casa di abitazione, che anche gli altri membri dellafamiglia hanno diritto al loro spazio. L’astrologo non è un Telefono Amico.

6) Un’altra situazione che capita spesso è quella in cui una persona chiede uncolloquio telefonico: in altre parole, vuole evitare di venire per non dover pa-gare e pensa che l’astrologo sia a completa disposizione al telefono. In questo

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caso è meglio dire:”Guardi, al momento sono molto occupato/a, se desiderapossiamo fissare un appuntamento, può richiamarmi?”

7) Sorvolare e distaccarsi dalle critiche rivolte ad altri colleghi: ”Sono andata daTizio e non sono stata contenta; poi ho visto Caio, peggio che mai”. E’ meglioassumere una posizione neutrale, con riservatezza: esiste una grande probabi-lità di essere noi le prossime vittime.

8) Quando un cliente si presenta con un suo Tema Natale precedente gli si puòdire: “Sono molto contento che lei abbia una copia del suo oroscopo, tuttaviapreferisco redigerlo con il mio computer, se non le dispiace”. Avere la carta in-testata con il proprio nome, cognome e indirizzo è utile: stampare il graficosopra permetterà a chi lo riceve di avere bene presente i recapiti in caso desi-deri ritornare.

Si tratta naturalmente di pillole di buon senso, più che di consigli. L’esperienzaaiuta a muoversi meglio di fronte a situazioni talvolta imbarazzanti. In generaletutti gradiscono oroscopi gratuiti che non sono <disponibili>disposti a remunerare.In questi, come in altri casi, ecco come affrontare l’argomento: “Cara Francesca, mifa molto piacere redigere un oroscopo per te e per la tua famiglia; tuttavia, dal mo-mento che la preparazione astrologica richiede studi, corsi e l’acquisto di libri moltocostosi, t’informo che il costo della mia prestazione è di euro…”. Si tratta di un utiletest per selezionare chi ci frequenta a scopo di sfruttamento. In poco tempo coloroche anelavano a letture astrologiche si dilegueranno come neve al sole.

Da un punto di vista strettamente analitico durante il colloquio telefonico ilconsulto è nella sua fase embrionale. Ma si considera ufficialmente iniziato quandodall’altra parte del filo, l’astrologo chiede i dati e fissa l’appuntamento. Nel lasso ditempo che intercorre fra il contatto telefonico ed il colloquio, il consultante si creatutta una serie di fantasie sia sulla persona sia si troverà davanti, sia su come sisvolgerà il consulto, un “qualcosa “ di non ben definibile, ma misterioso. Si tratta diaspettative in senso bidirezionale, poiché anche l’astrologo alimenta una serie dipensieri, pur di tipo completamente diverso. (aspettative di tipo temporale: saràpuntuale?; aspettative economiche legate alla parcella; pensieri interpretativi preli-minari se ha già redatto il grafico).

Le aspettative reciproche sono a volte elevate. La loro soddisfazione dipenderàda numerose variabili (simpatia, antipatia, capacità di ascolto, di entrare in sintonia,affinità reciproche in campo astrologico). E’ essenziale tener ben presente che ilconsultante spera di trovare la risoluzione immediata ai suoi problemi, qualcunoche gli dica cosa fare, come e quando. Se il cliente sviluppa fantasie di questo ge-nere, analogamente nell’astrologo, a livello inconscio, potrebbe cominciare a pren-dere forma la figura del “mago”, del “deus ex machina”, di colui che è in grado diprevedere, di salvare. Tale dinamica è connaturata all’essenza stessa della relazioned’aiuto e caratterizza spesso la prima fase della terapia fra psicoterapeuta e pazien-te. Immaginate quindi quale importanza riveste il prendere coscienza di questi fe-

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nomeni proiettivi in un rapporto, quale il consulto astrologico, che per sua natura èammantato da un’aura di alchimia e segretezza. È un “incontro fra ombre”, inevita-bile, ma è importante saperlo e prenderne attenta distanza.

Un asso nella manica

L’astrologo ha un asso nella manica rispetto al consultante, che gli permette di por-tarsi in una posizione di vantaggio, prima dell’incontro vero e proprio: l’astrologia.

Attraverso lo studio della Carta Natale entra in contatto virtualmente con ilconsultante, comincia a farsi un’idea ben precisa di lui. Dallo studio degli aspettipuò evidenziarne attitudini, propensioni, gusti, ma soprattutto delineare un quadrodelle possibili problematiche che emergeranno nel corso del colloquio.

Un’analisi di Mercurio-comunicazione potrà dare indicazioni circa il tipo di lin-guaggio da adottare durante il consulto. Ad esempio, Mercurio-Vergine ama ascol-tare, incasellando ciò che sente: apprezzerà un linguaggio conciso, chiaro, anchetecnico; suscettibile e permalosetto, non gradirà invece eccessive sottolineature. UnMercurio-Cancro, emotivo e sensibilissimo, coglierà del colloquio ogni dettaglio esfumatura: lo sguardo, il tono della voce, le pause, avranno la stessa rilevanza delleparole. Potrebbe anche venire utile dare un’occhiata ai rapporti sinastrici che inter-corrono tra astrologo e consultante, tanto per farsi un’idea delle dinamiche delconsulto (difficoltà a comunicare, a farsi capire, oppure sintonia e feeling immedia-ti). Non dimenticando comunque che uno sguardo accogliente aiuta ad aprire leporte, anche sbarrate, dell’animo umano.

Un ulteriore elemento a favore dello studioso è che i segni zodiacali vivonouna certa ciclicità di appuntamento: nei periodi in cui, ad esempio, ci sono interfe-renze marziane in Toro, sarà più facile avere clienti Scorpione; quando un segno vi-ve contrarietà stellari, nella statistica degli appuntamenti i suoi rappresentanti pre-valgono dall’astrologo: emerge l’inconscio collettivo, i nati in un segno vivono unperiodo complesso, sia a livello personale sia di gruppo. Attribuire momenti difficilialle posizioni planetarie ha un effetto benefico dal momento che aiuta a non accol-larsi completamente il peso di un fallimento, in famiglia e fuori.

Si tratta, inoltre, di un modo per instaurare il dialogo con la persona che a vol-te è impacciata ed ha bisogno di essere guidata.

Facciamo un esempio: “Ho redatto il suo oroscopo, premetto che si tratta di unperiodo complesso per il suo segno, che vive interferenze da parte di Marte, Urano,ecc…”.

“Davvero? Allora non è tutta colpa mia! Perché mia moglie mi colpevolizza, imiei figli sono scostanti. Ora le racconto…”.

Il ghiaccio è rotto e si può procedere nell’analisi astrologica.

Senz’altro tutti ci siamo domandati almeno una volta perché, eccezion fattaper i cultori dell’arte astrologica, in un dato momento della vita di una persona, di-

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venta importante farsi redigere la carta natale. Questa richiesta sottende un biso-gno, un problema che cerca una soluzione, una dinamica del passato che emergeper essere risolta.

Tutte le persone hanno periodicamente necessità di aiuto e consiglio man ma-no che attraversano stadi e transizioni della vita, abbiamo sperimentato personal-mente che la nostra lucidità decisionale è inversamente proporzionale al nostrocoinvolgimento emotivo.

Perché proprio l’astrologo?

Ecco, quindi, da dove sorge la necessità di rivolgersi a qualcuno che possa dare unconsiglio o almeno un semplice parere. Ma perché non rivolgersi ad un amico op-pure ad un sacerdote od ancora ad uno psicoterapeuta? Perché proprio a colei o co-lui che interroga le stelle? Oltre al peso che riveste la speranza di avere una previ-sione sul proprio futuro, possibilmente azzeccata, sicuramente l’assenza di un’eti-chetta impedisce di essere etichettati (specie come un caso patologico), così comeun giudizio non viziato da coinvolgimenti affettivi o credenze religiose viene rite-nuto sicuramente più obiettivo.

Se il consulto astrologico sottende un bisogno, il suo scopo principale è il sod-disfacimento di tale bisogno. Ecco quindi che il consulto viene a configurarsi comeuna vera e propria relazione d’aiuto e l’astrologia una professione attinente. C. Ro-gers definisce la relazione d’aiuto come “una relazione in cui almeno uno dei prota-gonisti ha lo scopo di promuovere nell’altro la crescita, lo sviluppo, la maturità ed ilraggiungimento di un modo di agire più adeguato ed integrato”. Lo scopo diventapromuovere la consapevolezza dell’individuo, anche se limitatamente ad un proble-ma, ad una scelta affettiva o professionale.

Questo compito distingue nettamente la relazione d’aiuto e, quindi, il consultoastrologico da quelle che sono le semplici relazioni quotidiane per le quali non siesige una preparazione tecnica. Ma lo studio approfondito dell’ astrologia, la suacostante pratica, la buona volontà, il desiderio di aiutare l’altro non sono sufficienti.Una preparazione psicologica non accurata comporta il rischio di proiettare duranteil consulto e, di conseguenza, nella relazione le nostre difficoltà, i nostri complessipersonali, i nostri pregiudizi.

Quali sono i presupposti fondamentali per i quali il consulto astrologico possaessere definito vera relazione d’aiuto?

Il primo requisito, il più importante, è l’autenticità, la capacità di essere libera-mente e profondamente se stessi nel rapporto con l’altro, anche nei confronti disentimenti negativi, per non incorrere in messaggi ambigui o contraddittori. Saràcapitato a tutti di trovarsi davanti ad una persona, durante il colloquio astrologico edi non condividere un’affermazione, un modo di vivere, un pensiero dalla medesimaesternato.

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In questi casi, che si verificano più sovente del previsto, sarebbe più onestoastenersi da giudizi e pareri, anche se espressamente richiesti.

Alcuni esempi pratici: 1) un cliente desidera conoscere la data della propria morte e noi non condividia-

mo quest’uso dell’astrologia. Una risposta possibile: “Guardi, io non credo diessere la persona giusta per questo tipo di approccio, preferisco mescolareAstrologia e positività”. In questo caso non si prende una posizione esplicita (sene vada perché non ho intenzione di fare una cosa del genere), allontanandosidalla situazione spinosa in modo elegante.

2) Un cliente che svolge una vita che non approviamo: “Io per mantenermi facciola prostituta. Alcuni clienti mi hanno proposto di non utilizzare alcun dispositi-vo di protezione in cambio di una maggiore remunerazione. Che cosa ne pen-sa? Dovrei accettare?”. Una risposta possibile: ”Non credo di poterla aiutare,non ho esperienza in questo campo. Le consiglierei di consultare un ginecolo-go, posso indicargliene uno di fiducia”.Conservare nel cassetto il recapito telefonico di altri validi professionisti (me-

dico, psichiatra, psicologo) è utile per aggirare una situazione di impasse.E’ importante che il nostro parere non entri all’interno della relazione, dal mo-

mento che ogni pregiudizio andrebbe ad influenzare il nostro atteggiamento(espressioni del corpo e del viso comprese). In ogni caso è bene ricordare che, difronte ad atteggiamenti che contrastano con il nostro modo di pensare, sarebbemeglio esplicitare la nostra avversione anziché mascherarla.

La giusta misura è caldamente consigliata, chi siede di fronte a noi esprime unbisogno che prima di tutto dev’essere compreso; chiunque può giudicare, noi no.

L’autocontrollo è fondamentale, anche nelle espressioni del viso: mai celarestupore, ridere od esprimere pareri non richiesti; in alcuni casi è importante ribadireil segreto professionale (il segreto professionale è garantito, non deve preoccuparsi).A questo proposito è importante scegliere un setting adeguato (sala d’attesa, am-biente, abbigliamento adatto alle circostanze), dove non vi siano interferenze ester-ne ed i clienti non possano incontrarsi tra loro.

Il valore dello scambio - Alcuni requisiti indispensabili

Autenticità significa anche essere mossi da altruismo e generosità e da quel senti-mento di solidarietà che dovrebbe ispirare anche le comuni relazioni umane. Nonc’è nulla di male a condividere l’esperienza di chi è davanti a noi, raccontando lanostra.

Consultante: “Mi sto separando ed è un periodo veramente difficile”.Astrologo: “La capisco, anch’io ho vissuto quest’esperienza ed ho dovuto lavo-

rare molto su me stesso per uscirne”.Non trattandosi di un rapporto analitico stretto, nel corso del quale il terapeu-

ta non rivela fatti personali, l’astrologo può, se lo ritiene opportuno, intervenire co-

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me detto sopra. Il consultante si sentirà compreso, ascoltato, e soprattutto, senteche il suo problema è stato di un’altra persona che lo ha superato e può capirla. L’e-sperienza può intervenire vantaggiosamente anche nell’educazione dei figli ed inmolte altre situazioni della vita.

Altro requisito imprescindibile è l’ascolto empatico, che consiste nel riuscire avedere le cose con il cuore, con i sensi, con l’intelligenza dell’altro rimanendo sestessi, assumendo senza preconcetti la visione dell’altro. Empatia non significa sim-biosi: non si può essere d’aiuto se c’è totale identificazione con l’altro. Non ci puòessere aiuto autentico senza amore per la propria professione e per l’altro che cisiede di fronte, senza pretese di creare vincoli o stipulare ipoteche. Strettamentecorrelata con questi aspetti, è l’accettazione positiva incondizionata, di cui abbia-mo già accennato e che consta in una forma mentis né valutativa, né giudicante,ma che si esplica in una totale accettazione dell’altra persona con il suo vissuto,con le sue scelte di vita che presuppongono spesso una scala di valori diversa dallanostra.

Chirone, il mitico centauro che insegnò ad Esculapio l’arte di guarire è una fi-gura che ben si presta a rilevare l’essenza profonda di ogni relazione d’aiuto e quin-di anche del consulto astrologico. Affetto da piaghe incurabili incarna l’archetipodel guaritore-ferito, che comprende le ferite altrui.

L’asteroide Chirone, particolarmente caro a chi si occupa di astrologia medica,rappresenta nel tema natale la nostra capacità di autoguarigione, il potere del no-stro corpo di rigenerarsi. L’immagine mitologica del guaritore-ferito è molto diffusain parecchie culture. In india, Kalì è la dea del vaiolo ed anche colei che lo cura. L’ar-chetipo riunisce in sé i due opposti e ciò comporta non solo che il paziente ha unmedico dentro di sé, ma anche che nel medico c’è un paziente. Compito di colui cheesercita una professione d’aiuto è quello di riconoscere dentro di sé il cliente-pa-ziente cioè una parte che patisce, che soffre.

Compito del buon astrologo è quello di capire che le problematiche del con-sultante sono anche le sue problematiche. Quando l’astrologo sarà in grado di spe-rimentare il disagio dell’altro come una possibilità esistenziale dentro di sé, allora neincarnerà l’archetipo. Parliamo di possibilità esistenziale: ciò significa che non è ne-cessario aver vissuto la medesima esperienza, con le stesse caratteristiche, per com-prendere lo stato d’animo di chi ci sta di fronte. Ma è indispensabile contemplaredentro se stessi l’eventualità di una perdita, di un abbandono, di un tradimento. Al-tre volte l’esperienza del consultante è simile alla nostra e riecheggia dentro nelprofondo, riaprendo antiche ferite. Si tratta, in questo caso, di una circostanza mol-to delicata, soprattutto quando la problematica condivisa non è stata superata dal-l’astrologo o lo è stata in modo differente dal consultante e cerca di spingerlo inquella direzione.

E’ importante riconoscere innanzi tutto che ognuno ha il suo personale per-corso evolutivo in sintonia col proprio carattere e con la propria personalità. Rico-

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noscere l’altro come diverso da sé implica il porsi in una posizione paritaria: capita avolte che lo specialista si collochi su un piedistallo e pensi che l’interlocutore debbanecessariamente seguire i suoi consigli (e in certi casi baciargli la pantofola di tau-maturgo).

L’astrologo deve fare i conti con l’ombra del potere che gli proviene da unaprofessione che ben si presta alla possibilità di condizionare le scelte di vita creandorapporti, anche di totale dipendenza. Guardiamoci dal cedere alle lusinghe dellaprevisione secca; se induciamo nella tentazione di voler essere bravi a tutti i costi,non agevoliamo la crescita della persona, né il suo percorso verso la consapevolez-za. Ma soprattutto è opportuno che prendiamo le distanze da quel tipo di “astro-terrorismo” che sicuramente fa scappare i clienti oltre che screditare la professione.

L’ideale è impostare un approccio di questo tipo: “Proviamo ad analizzare unaserie di soluzioni possibili per risolvere questo problema: a, b, c…”. Tra le altre si puòproporre anche la propria; spetterà a lui/lei decidere che cosa fare. Lo sforzo dell’a-strologo consiste nel mantenere una posizione obiettiva. Ci vuole molto tempo, an-ni addirittura per raggiungere questo stadio: sicuramente il confrontarsi quotidia-namente con la sofferenza aiuta ad essere tolleranti e a essere meno giudicanti.

Un caso pratico

Analizziamo un caso delicato, esaminando il suo possibile dipanarsi dal punto di vi-sta analitico:

L’astrologo, donna di circa 40 anni, è sposata e non ha figli. Ha tentato inutil-mente di adottare un bambino, senza risultati positivi. Ha abbandonato l’idea, congrande dolore.

Il consultante: ‘Sono venuta da lei perché mi hanno detto che è molto prepa-rata. Le spiego in breve quale è il mio problema: sono due anni che io e mio maritoaspettiamo l’affidamento di un bambino, ma non abbiamo saputo più nulla. Io sonomolto preoccupata, questa situazione mi sta uccidendo, sono nervosa, stressata,mio marito è inquieto. Secondo lei ci sarà uno sblocco?

Il caso è molto complesso: nel racconto della donna sicuramente l’astrologa ri-vedrà il suo iter, la sua agonia.

Ma la donna vive una situazione diversa, che può avere un esito negativo co-me è stato per lei, ma anche un esito positivo.

L’analisi astrologica dev’essere obiettiva: contenere sia i pro sia i contro e nonsoltanto i contro che si possono vedere in superficie: l’invidia è sempre latente epuò venire a galla in qualsiasi momento, insieme ad un ego molto forte (se è anda-ta male a me, figuriamoci se può andare bene a lei; io avevo tutti i requisiti per di-

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ventare madre, lei non immagina neanche che cosa ci vuole… lei è più giovane ebella di me: non dà affidamento! Ecco una serie di pensieri che possono affiorare,inquinando l’analisi astrologica).

Non siamo macchine, abbiamo sentimenti, nutriamo emozioni e possiamocompiere errori, in buona fede. Possono capitare queste situazioni, succede di nonsaperle gestire e di combinare qualche pasticcio: riconoscere i propri errori è già unprimo passo, con il trascorrere del tempo si deve imparare ad intuire la zona di peri-colo e ad inviare un S.O.S.: suggerire un collega specializzato in queste problemati-che, oppure affrontare questa prova emotiva con tutto l’impegno possibile. Per po-ter stabilire delle relazioni soddisfacenti, l’astrologo deve imparare prima a con-frontarsi con il proprio inconscio, accettare le proprie ombre ed i propri aspetti re-conditi, compiere un personale cammino di consapevolezza.

E’ molto utile avere un punto di riferimento astrologico, una persona che sistima e si ritiene preparata, da contattare nei momenti difficili: una sorta di super-visore al quale presentare Temi Natali da interpretare per domandare un parere, unaltro punto di vista, sempre utile. Si stanno sviluppando, in diverse città italiane,gruppi di studio di astrologi: si analizzano Temi di persone, conosciute e non e sidelineano strategie di approccio e studio delle problematiche, con successo. L’errorepiù frequente che si rileva in ambito astrologico, è una certa superiorità: “Non hobisogno di frequentare seminari e corsi, ormai ne so abbastanza”: si tratta di unosbaglio, dal momento che si rifiuta l’aggiornamento e la crescita della disciplina.

L’idea di una supervisione astrologica non è da sottovalutare, non è detto chenon si realizzi nel futuro: sicuramente essa costituirebbe un tassello che porterebbemaggiore credibilità, avvicinandola sempre più alle discipline psicologiche. Attraver-so il confronto si favorisce l’accettazione di se stessi, elemento fondamentale pervivere con serenità il ruolo di astrologo, ma prima di tutto di persona, con pregi edifetti.

”Se un medico (e per analogia uno psicologo, un educatore,un astrologo etc…)vuole aiutare un paziente, deve accettarlo così com’è, ma può far questo solo se haaccettato se stesso così com’è”, scriveva C. Gustav Jung.

Nella relazione d’aiuto non c’è un soggetto che prende ed uno che dà, la rela-zione è di reciprocità, serve per conoscere meglio l’altro ed al tempo stesso ap-profondire la conoscenza di sé. Solo ascoltando il consultante (cercando di articola-re un colloquio che non sia solo tecnico-astrologico, ma che permetta a due sog-gettività di confrontarsi in un contesto di apertura reciproca di rispetto e libertà) cisi avvicina alla vita interiore ed alle ferite del cuore celate o rimosse.

Se la relazione è autentica entrambi usciranno arricchiti da quell’esperienzache entra dentro, che “fa anima”.

Sbaglia chi valuta il proprio successo astrologico esclusivamente dal ritorno omeno del consultante in un periodo successivo: ci sono clienti-meteore che non sirivedono più, altri che periodicamente si fanno sentire. Ciascuno ha i suoi ritmi, senon vogliamo chiamarli col termine più adeguato di “cicli”, con i relativi momenti di

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“applicazione” cliente/astrologo e di successiva “separazione”, parafrasando la dina-mica degli aspetti.

Raggiungere la consapevolezza di aver fatto del proprio meglio è già molto.“Mi faccia sapere, se lo ritiene opportuno, come è andata”. La porta rimane sempre aperta per l’ascolto, il resto viene da sé.

* * *

Elisabetta Mirti si è laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi diTorino con una tesi astrologica intitolata “Lo Zodiaco Organizzativo”.

Collabora con la madre, Grazia Mirti: entrambe condividono un obiettivo dicrescita della cultura astrologica.

Annarita Rovere è laureata in Giurisprudenza, specializzata in Mediazione Fa-miliare Sistemica, in Relazioni d’Aiuto ed in Counseling presso la Facoltà di Medici-na e Chirurgia dell’Università del Piemonte Orientale.

Studiosa di Astrologia da molti anni, cura la rubrica di “Astrologia Estetica” perLe Nouvelles Esthetiques. E’ autrice, insieme a Marco Pesatori, di “Astrologia del No-vecento”, Edizioni FK.

Nel corso del recente Convegno Astrologico Torinese è stata insignita del Pre-mio Serena Foglia 2002 come nuovo talento emergente.

Consultare sempre il sito

www.cida.net

per le notizie sulla vita associativa

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CASA SESTAIl lavoro paziente dei neofiti

630 – Mitologia: Efesto

655 – Guardare il firmamento

690 – Computer club: l’usato

650 – Lilith nelle case VII-IX

697 – La posta di Marco Pesatori

698 – Astrologia della coppia (2)

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96 Casa Sesta

L.A. 129-630

Chi è

Efesto, il Vulcano dei Romani, è figlio di Era (Giunone); secondo alcuni autori, fra iquali Esiodo, nacque senza alcun aiuto maschile.

Alla sua nascita era talmente brutto che Era rossa di vergogna, lo lanciò giù daun dirupo per liberarsene, Efesto nella caduta diventò zoppo ma fu salvato dalle di-vinità del mare e da loro accudito all’insaputa di tutti. In una caverna nascosta Efe-sto imparò l’arte di forgiare con l’aiuto del fuoco i metalli, preziosi e non. Col passa-re del tempo Efesto diventò bravissimo a creare armi, scudi e preziosità. Opere suesono il carro del Sole, i fulmini e lo scettro di Zeus, la corazza d’oro d ‘Eracle, l’arma-tura e lo scudo di Achille, i palazzi dell’Olimpo. Fu sua anche la creazione di Pando-ra, la donna bellissima andata in sposa ad Epimeteo, fratello di Prometeo.

La sua bruttezza comunque non gli impedì di ricevere la bella Afrodite in sposaper volere di Zeus, ma la dea non gli fu certo fedele. La bella Afrodite ebbe moltiamanti, il più focoso dei quali fu Ares. L’infedeltà della moglie era ragione di sber-leffo da parte di tutte le divinità ed Efesto, uomo di grande ingegno con forti mu-scoli ma poca beltà, si vendicò più di una volta con un’astuzia da molti neanche im-maginata.

Il Vulcano dei romani non si discosta da Efesto, anche se in origine Vulcanusera una divinità benefica che proteggeva il focolare domestico. Al posto di avere insposa Venere ebbe in moglie la dea Stata Mater protettrice degli incendi. I Romaniprimitivi lo tenevano in grande considerazione, tanto che nei suoi templi si riuniva-no i capi per trattare i più gravi affari della Repubblica.

Il suo significato

Il nome di Efesto si può, secondo il Graves, ritenere una correzione di Hemerophai-stos, la cui traduzione è “colui che brilla per tutto il giorno” quindi il sole. Il bruttis-simo Efesto differisce molto in verità dalle divinità che normalmente rappresentanola luce solare, di solito sono giovani belli e forti, come Apollo ad esempio. Secondoun’altra tradizione diffusa dalla Scandinavia all’Africa occidentale il dio fabbro èsempre zoppo. Dal punto di vista simbolico, essere zoppi indica l’imperfezione terre-na, contrapposta alla perfezione divina. L’imperfezione di Efesto quindi contrasta

MATTEO PAVESI

MITOLOGIA DI EFESTO

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con la magica bellezza degli strumenti che escono dalle mani di questa strana divi-nità. Dalla mitologia di Efesto si deduce però che non è solo la potenza del fuoco,ma è il potere intrinseco di questo elemento, in qualche modo una sua evoluzione,una sua applicazione. È il fuoco che diventa strumento di potere e di creazione. Ilfuoco di Efesto non rappresenta il calore, l’illuminazione, la speranza, la protezioneceleste, ma la forza della folgore che può essere intrappolata nelle armi e neglistrumenti di difesa e permettere la vittoria o la distruzione. Non si deve dimenticareinfatti che i fulmini che Zeus scaglia contro i malcapitati sulla terra sono creati daproprio da Efesto.

La bruttezza di Efesto richiama il ribrezzo e la crudeltà degli avi di tutti gli dei,Urano e Crono. Fra l’altro Efesto, che per alcuni autori greci lavorava nell’isola diLemno e per quelli Romani nella fucina dell’Etna, si faceva aiutare dai ciclopi, divi-nità che appaiono ai primordi della mitologia. Secondo Esiodo, essi furono liberatiuna prima volta da Crono dopo che erano stati rinchiusi nel Tartaro da suo padreUrano, ma nuovamente rimprigionati. La liberazione definitiva avvenne ad opera diZeus che vinto il padre Crono, li liberò facendoli diventare esperti fabbri.

Si può immaginare quindi che Efesto, capo dei Ciclopi, abbia assorbito le va-lenze di Crono e di Urano dopo che furono spodestati da Giove.

Collegamenti astrologici

Agli astrologi, il contemporaneo richiamo ad Urano e Crono può suggerire imme-diatamente l’associazione col segno del Capricorno. Ma perché Efesto, divinità difuoco, potrebbe essere protettore di un segno di terra?. Secondo i miei studi, cheforse alcuni di voi conoscono, i segni di fuoco si evolvono in quelli di terra. Cosìl’impulso e la fretta dell’Ariete possono, nel migliore dei casi diventare la ragione e ilmetodo del segno della Vergine secondo la legge del quinconce. La fiamma e la vo-lontà del Leone possono diventare la realizzazione e il risultato nel Capricorno e in-fine la brace ovvero la fiamma della conoscenza del Sagittario può diventare, nelmigliore dei casi la comprensione, la saggezza naturale del segno del Toro.

Osservando in questo caso più da vicino il segno del Capricorno, si può notareche per questo segno il Leone cade in ottava casa. Questo messaggio zodiacale puòesser interpretato in molti modi: a mio parere il Capricorno è capace di trasformare(parola chiave dell’ottava casa) l’energia e la fiamma (il segno del Leone) in realtà,in parole povere il decimo segno dello zodiaco, da sempre collegato alla realizzazio-ne e al successo, è sicuramente in grado di trasformare i desideri, le speranze, leazioni in risultati concreti. Il Capricorno rappresenta quindi la forza dei desideri e lacapacità dell’individuo di realizzarli.

Così succede a Efesto che dalla materia grezza, con l’aiuto del fuoco crea og-getti, spade, corazze scudi magici di una bellezza unica.

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L.A. 129-655

Per chi volesse volgere uno sguardo “anche” in alto, oltre che sul PC o sulla cartanatale, diamo qualche consiglio “orientativo” in modo da evitare studi complicati enel contempo utilizzare le conoscenze astrologiche già acquisite per un orienta-mento di base. In pratica fare un percorso opposto a quello degli antichi…!

Si puo’ partire dal grande carro, che tutti sanno trovare.Nella stessa zona è facilmente individuabile una W diritta o capovolta a secon-

da della posizione : è la costellazione di Cassiopea, vanitosa madre di Andromeda. Ilpunto nord si trova pressappoco a metà fra Carro e Cassiopea.

Torniamo al grande carro e prolunghiamo la curva del timone : si arriva adstella assai brillante (Arturo), che significa “Coda dell’Orsa”

Come mai il Carro si chiama ORSA? In realtà il carro è solo una parte di unaenorme costellazione, visibile al completo solo in condizioni favorevoli (in monta-gna o in mare). Si può notare come il carro sia il corpo dell’Orsa e il timone sia inrealtà la sua coda. Nelle notti limpide si vedono anche le “zampette”

Torniamo al puntonord. Dalla parte oppo-sta si trova il punto SUD,in cui si trova il segnocorrispondente al MedioCielo.

Ad esempio a finegennaio (Sole in Aqua-rio) verso mezzanotte ilSole è a fondo cielo e ilLeone sarà a Sud ,ossiacome è noto, al MedioCielo. Ma purtroppo nontroveremo la costellazio-

DIGAMMA

GUARDARE IL FIRMAMENTO

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ne del Leone, causa gli equinozi, ma la costellazione del Cancro. Poco male, perchéalla sua sinistra sarà sempre presente la costellazione del Leone, un largo trapeziocon testa e zampe. Fra l’altro la costellazione del Leone è particolarmente agevoleda trovare, è proprio sotto al grande carro.

Trovata una costellazione, basta seguirne la successione zodiacale verso sini-stra così come avviene nelle carte natali.

A sinistra del Leone cercheremo la Vergine, poi la Bilancia ecc.Tenete conto che alcune costellazioni sono facilmente individuabili (Ariete, To-

ro, Gemelli, Leone, Scorpione), altre (Cancro, Aquario, Capricorno) solo in condizionidi perfetta visibilità.

Lo Scorpione, che sivede meglio nel meri-dione o a bassa latitudi-ne, è la più bella fra lecostellazioni Zodiacali , emerita di scrutare a lun-go il cielo solo per l’e-mozione di trovarla, inparticolare il suo acu-leo...

Il “cuore” rossastrodelle Scorpione è Antares (ossia anti-Ares),posto nei pressi dell’eclittica e, ribadiamo,nel SEGNO del Sagittario

Un’altra bella costellazione che meri-ta di essere conosciuta, visibile d’inverno enon zodiacale è quella di Orione, che mol-ti avranno presente per quelle tre stelleallineate, dette anche i Re magi. Questesono solo la cintura di Orione, dalla qualenelle notti stellate si vede pendere il col-tello di nebulose. Le quattro stelle lateralisono tutte di prima grandezza e assai bril-lanti (Betelgeuse, Rigel, Bellatrix, e Alde-baran)

Il cielo estivo è meno interessante; ol-tre al solito carro e a Cassiopea, si osservaun tipico triangolo sul tetto del cielo: sonoAltair, Deneb e Vega, di tre costellazioni po-co appariscenti, Aquila, Cigno e Lira.

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L.A. 129-690

Il mercato dell’usato

Con le prossime feste, crisi permettendo, molti acquisteranno un computernuovo. Pertanto si libereranno, sul mercato dell’usato, parecchi PC a prezzi concor-renziali.

Per noi astrologi, ma non solo, potrebbe essere un interessante occasione peracquistare a pochi euro un PC perfettamente funzionante. Per quanto riguarda lecaratteristiche tecniche che esso dovrà avere, vi rimandiamo ai precedenti numeridi Linguaggio Astrale. Ciò che invece vi suggeriremo nelle prossime righe è comevalutare la bontà di un PC in base al corredo software offerto ed in particolare alsistema operativo installato. Per chi decidesse di acquistare un computer nuovo, ilproblema è risolto alla radice, nel senso che il venditore offre attualmente comeunica scelta di sistema operativo, Windows XP. Già ma che cos’è un sistema opera-tivo? Senza entrare in particolari tecnici inutili, il sistema operativo è semplicemen-te un programma base che permette di far funzionare il PC. In pratica senza sistemaoperativo il PC non potrebbe fare nulla. Grazie al sistema operativo, possiamo co-piare i file, creare cartelle, e far eseguire i programmi applicativi come i software divideoscrittura, i programmi di disegno, quelli di calcolo e ovviamente quelli diastrologia.

Per coloro invece, che si rivolgono al mercato dell’usato c’è la possibilità disentirsi proporre un PC con un sistema operativo diverso da Windows XP. Le possi-bilità sono un PC con DOS, Windows 95, 98 e ME (Millennium Edition). Scartate su-bito il PC con DOS o Windows 95, perché significa che il computer, tecnologica-mente parlando, è vecchio, pertanto non è conveniente l’acquisto, a meno che nonabbiate un’esigenza particolare, come ad esempio utilizzare un vecchio programmadi astrologia che funziona solo in ambiente DOS. In quest’ultimo caso, però potrestevalutare la possibilità di accettare un computer con installato Windows 98. Questosistema operativo, risulta tutto sommato stabile (cioè il computer si “inchioda” po-co) e appoggiandosi ancora al DOS, permette l’esecuzione di vecchi programmi, cheperò potrebbero risultare ancora utili da usare. Ancora meglio sarebbe riuscire adacquistare un PC usato con Windows 98 SR2 (second edition), una versione miglio-rata e potenziata di 98.

COMPUTER CLUBA CURA DI STEFANO BERTONE

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Fino allo scorso anno, cioè all’uscita di Windows XP, il PC venduti per uso casa-lingo avevano installato come sistema operativo Windows ME. Progettato e svilup-pato in occasione del nuovo millennio, questo sistema operativo abbandona il DOSe offre funzioni aggiuntive in termini di multimedialità. Su questa versione della fa-miglia Windows, come sempre, si è formata una schiera di sostenitori e una schieradi critici che mettono in evidenza pregi e difetti. Per esperienza personale, si trattacomunque, di un sistema operativo valido o quanto meno non peggiore dei prece-denti. Ricordiamo a tutti coloro che acquistano un PC, sia usato che nuovo, di farsiconsegnare una copia originale del sistema operativo e di tutti quei programmi,detti driver, che permettono di sfruttare le caratteristiche aggiuntive di ogni com-ponente del PC. Ad esempio, grazie ai driver video, è possibile visualizzare le imma-gini a 32.000 colori piuttosto che ha soli 16 colori della configurazione standard diWindows.

Oltre ai sistemi operativi di casa Microsoft, è possibile reperire sul mercato del-l’usato PC con installato Linux. È un sistema operativo poco diffuso, ma molto sta-bile, che si usa più frequentemente in ambiente di lavoro. Alcune versione di questosistema operativo, permettono di far funzionare anche i programmi scritti per Win-dows. Ma il sistema operativo, da solo non basta. Infatti è necessario procurarsi altriprogrammi per poter scrivere, fare calcoli, divertirsi e predisporre oroscopi. Tra i pro-grammi più diffusi per svolgere lavori d’ufficio c’è Office della solita Microsoft. E’una raccolta di diversi prodotti, sviluppati apposta per le comuni attività lavorative:Word per la scrittura, Excel per i calcoli su foglio elettronico, Access come database,Power Point per le presentazioni multimediali.

Una alternativa gratuita a Office, può essere reperita su Internet su www.ope-noffice.org. Da questo sito è possibile scaricare gratuitamente un clone di Office,con tanto di programma di videoscrittura, un foglietto elettronico, un database, etc.Inoltre, i file creati con openoffice, possono essere letti da e verso i programmi Mi-crosoft.

Per quanto riguarda invece i software di astrologia, essendo poco diffusi sulmercato dell’usato, l’unica soluzione è rivolgersi all’autore per l’acquisto di una co-pia originale. In alternativa è possibile scaricarli da Internet (cida.net compreso), al-cuni di essi a prezzo estremamente contenuto, ma purtroppo disponibili solo in in-glese.

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L.A. 129-650

Prosegue l’estratto dal libro “Lilith in Transit” pubblicato in lingua tedesca da Chi-ron.

Lilith in transito in settima casa

Con il passaggio di Lilith nella casa delle relazioni potrebbero verificarsi situazioni diconflitto con l’altro sesso e nel rapporto di coppia. Il mito narra che Adamo e Lilithnon potevano vivere in armonia. I litigi tra loro erano all’ordine del giorno; il primouomo e la sua compagna non erano adatti per la vita in comune. Un motivo di for-te tensione tra loro era il sesso. Lilith si opponeva a giacere sotto il suo sposo edogni volta che lui la costringeva, ella s’infuriava e ribadiva di essere stata creatadalla stessa terra e per questo si sentiva in tutto e per tutto uguale a lui. Giaceresotto significava per lei, doversi sottomettere e soccombere.

Per questo non sarà un periodo facile se non viviamo le nostre relazioni in mo-do paritario. Se uno dei partner ha la tendenza a dominare e cerca in modo più omeno evidente di sottomettere l’altro, il transito di Lilith punterà il mirino su questoconflitto. Se siamo noi che fino a adesso abbiamo dovuto sopportare le pretese didominanza del partner e, per il buon vivere, non ci siamo ribellati e gli abbiamo la-sciato invadere giorno per giorno il nostro spazio personale, sentiremo crescere ildesiderio di farci valere e dargli contro. Nel periodo influenzato dal transito mostre-remo più grinta e determinazione e non ci sentiamo più in grado di subire prepo-tenze e prevaricazioni. Questo vale anche nei rapporti di lavoro e non solo nell’am-bito delle relazioni intime. Lilith risveglia in noi il bisogno d’indipendenza che si eraassopito per comodità, ci rende di nuovo battaglieri, specialmente se nel nostrooroscopo ci sono valori volitivi, rimasti per un periodo di tempo repressi da transitidi Saturno o di Nettuno.

Se invece siamo noi la parte prevaricante del rapporto, subiremo delle sorpre-se. Le cose stanno cambiando e nella nostra coppia sta tirando vento di tempesta.La persona che da tempo vive al nostro fianco si sta risvegliando, comincia ademanciparsi e se prima aveva nei nostri confronti un atteggiamento remissivo,adesso non é più disposta a continuare su questa strada e pretenderà una ridefini-zione dei ruoli nell’ambito del rapporto. L’intensità del conflitto dipenderà della no-

LIANELLA LIVALDI-LAUN

LILITH IN TRANSITO NELLE CASE (VII-IX)

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stra posizione nei confronti di questi cambiamenti. Se siamo consapevoli della no-stra smania di controllo e di dominanza e siamo disposti a metterci in discussione,si avranno degli scontri leali e se acconsentiamo di lasciare spazio all’altro il rappor-to si avvierà verso una svolta positiva. Se invece cercheremo subdolamente di ri-guadagnare terreno e di soffocare con ulteriori pretese il bisogno d’emancipazionedi chi ci sta accanto, allora non dovremmo meravigliarci se un bel giorno il partner(o la partner) se n’andrà per la propria strada. La Luna Nera é un principio che sim-boleggia uguaglianza. Lilith non si ribellava a Adamo per puro spirito di contraddi-zione, essa voleva essere trattata alla pari, con rispetto, voleva essere compresa enon umiliata. Nel mito che ci viene tramandato nella Cabala é lei che decide di an-darsene, che rinuncia al Paradiso per ritrovare se stessa. Pur di vivere la sua vera na-tura é pronta ad attraversare il deserto. Sceglie l’isolamento e non ritorna più indie-tro, nemmeno quando i tre angeli inviati da Dio tentano di convincerla a ritornareda Adamo. Essa risponde pressappoco in questo modo: “Come posso adesso che hovissuto quest’esperienza lontano dal Paradiso, ritornare ad essere quella di prima!”Durante i transiti di Lilith riscopriamo la nostra vera natura, facciamo delle espe-rienze che ci trasformano e ci riconducono alla nostra natura autentica, per questonon possiamo più ritornare ad essere quelli che eravamo prima del transito.(mi rife-risco ai transiti della Luna Nera nelle case, in aspetto ai nostri pianeti personali e deitransiti dei pianeti lenti su Lilith radicale).

Per vivere in modo costruttivo il transito di Lilith in settima dobbiamo impara-re a rispettare la vera natura della persona amata, impegnarci a non cercare di sot-tometterla e di reprimere il suo bisogno d’autonomia. Così come se siamo noi adessere sottomessi, dobbiamo imparare a fare valere le nostre esigenze, a farci rispet-tare. Durante il transito di Lilith in settima è possibile che il conflitto tra il bisognodi stabilità nella coppia e l’esigenza di fare esperienze proprie influisca sull’anda-mento del rapporto. Anche in questo caso dobbiamo sforzarci ad instaurare unequilibrio tra queste due esigenze.

Essere autonomi e padroni di noi stessi non sta in fondo in contrasto con unavita di coppia soddisfacente, anzi é una prerogativa per vivere un rapporto vera-mente appagante.

Le relazioni che non funzionano più da tempo e che sono ormai sorpassate fi-niranno di esistere sotto questo transito. In questo caso ci stimolerà l’idea di ritor-nare single, di vivere le proprie inclinazioni in santa pace, senza dovere rendere con-to a nessuno delle nostre azioni.

Se invece siamo già da tempo single e nutriamo il desiderio di legarci in modostabile, non è adesso il periodo adatto per realizzare il nostro desiderio. Un rapportoiniziato sotto l’influsso di Lilith in transito in settima casa rivelerà ben presto la suanatura insidiosa, se naturalmente non ci sono transiti paralleli che influiscono inmodo armonico sull’incontro e sulla decisione di legalizzare le nostre unioni.

Durante la mia attività di consulente mi è capitato ben due volte di sentire ilracconto di due clienti uomini che durante un transito di Lilith in settima casa ave-

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vano conosciuto due signore molto magnetiche e seducenti. Due donne che subitodopo poco tempo si sono rivelate per quello che erano, possessive e gelose fino alparossismo. I miei due clienti hanno entrambi fatto la stessa esperienza: sono statirinchiusi a chiave in una stanza dall’amante che voleva impedire loro di uscire congli amici.

Dato che la figura di Lilith viene spessa associata alla femmina “rubamariti”,non é escluso che una terza persona s’introduca nel nostro rapporto. Non sempreperò si tratta di una figura femminile, in temi maschili ho riscontrato che un secon-do uomo può, durante questo transito, minacciare la stabilità del rapporto di coppiadel consultante, in questo caso Lilith simboleggia la figura della moglie infedele

Lilith in transito in ottava casa

Con il transito di Lilith in casa ottava, la gestione di beni in comune con altre perso-ne, siano queste soci, coniugi o parenti, provocherà degli spiacevoli dissensi. È pos-sibile che ci sentiremo la parte che trae meno benefici. Una manifestazione spiace-vole del transito potrebbe essere quella di rimanere vittime di raggiri ed inganni daparte di persone di cui ci siamo fidati.

Non é escluso che alcune persone con le quali fino a adesso abbiamo avuto unbuon rapporto di collaborazione o di parentela, mostrino la loro vera faccia e ci de-ludano alquanto quando in ballo entrano questioni di denaro.

In questo periodo é consigliabile assicurarsi che la persona nelle cui mani met-tiamo l’amministrazione dei nostri beni sia affidabile ed integra. Quando Lilith siaggira negli oscuri meandri della casa ottava é bene badare ai propri interessi e sesiamo costretti a metterli in mano ad altri, dobbiamo tenere gli occhi bene aperti.Questo vale anche per la stesura di documenti e la stipulazione di contratti, bisognaagire in questi casi con accortezza.

Durante l’effetto di questo transito dobbiamo assolutamente evitare di chiede-re denaro in prestito. Questo potrebbe metterci in un rapporto di dipendenza e, da-to che Lilith non sopporta dipendenze di nessun tipo, é bene non provocare una si-tuazione del genere perché potremmo pentircene. Specialmente se la propostad’aiuto viene da persone che potrebbero approfittare della situazione e pretendereun pareggio dei conti che non era in programma.

A livello familiare potrebbero scoppiare dei litigi per questioni d’eredità. Non èraro essere stati esclusi da un’eredità sulla quale contavamo e la sensazione di esse-re stati vittima di intrighi o vendette familiari ci riempirà di rabbia e senso d’impo-tenza. Una mia cliente durante il transito di Lilith in ottava casa si sentì svantaggia-ta nei confronti di una sorella e di un fratello. Il padre aveva lasciato la maggiorparte dell’eredità al figlio maschio ed una cospicua somma alla figlia minore chesoffriva di una malformazione fisica e non era in grado di svolgere una professione,mentre alla mia cliente aveva lasciato una somma di denaro minore rispetto a quel-

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la destinata agli altri figli. Il padre aveva giustificato nel testamento la sua decisio-ne con il fatto che, essendo in condizioni economiche migliori dei suoi figli, avessemeno bisogno di denaro. Per la mia cliente invece si trattava di un problema causa-to da una carenza affettiva. Si era sempre sentita, come figlia di mezzo, trascuratadai genitori e la questione d’eredità fu per lei la conferma del poco affetto del pa-dre nei suoi confronti.

Durante il transito di Lilith in campo ottavo può nascere in noi un bisogno disondare i misteri dell’esistenza. Saremo attratti da temi occulti. Se il nostro orosco-po personale, però, contiene degli aspetti negativi di Nettuno ai pianeti personalisituati in ottava od al signore dell’ottava, é bene tenersi lontano da certi ambienti ecerte pratiche. Ciò che potrebbe manifestarsi durante le sedute potrebbe causarestati d’inquietudine, d’angoscia o di confusione. Inoltre non sono esclusi sotto que-sto transito incontri con persone poco serie che operano in questo campo.

La tematica della morte potrebbe divenire campo d’esperienza durante l’influs-so di questo transito. Ho conosciuto persone che con grande coraggio hanno co-minciato a fare volontariato nell’assistenza di malati terminali. Altre che hanno vis-suto in prima persona esperienze di premorte ed hanno avuto la conferma che oltrela vita esistono altre dimensioni. Le Esperienze fuori dell’ordinario, come appunto loé il viaggio ai confini tra questa dimensione e l’altra dimensione, simboleggiato dalpassaggio nel tunnel, sono una peculiarità dell’influsso della Luna Nera, dato chequesto punto sensitivo nell’oroscopo sprigiona un’energia legata ad esperienze d’i-niziazione.

La casa ottava, come le altre case appartenenti all’elemento acqua, é associataai contenuti inconsci e rimossi. È possibile che durante questo transito sentiamo ilbisogno di lavorare sulla nostra psiche per riportare a galla ciò che da tempo é statorepresso o rimosso. Per chi soffre di paure inconsce o di fobie che da tempo sono lacausa di stress emotivo é consigliabile la terapia di regressione. Ma anche quando cidecidiamo ad intraprendere un’esplorazione all’interno di noi stessi dobbiamo sce-gliere con cura il terapeuta, cioè la persona che ci accompagnerà in questo viaggio.Durante i transiti di Lilith non sono esclusi incontri con persone che usano il loropotere personale per soggiogare gli altri. Dipende dalla serietà e correttezza dellapersona cui ci affidiamo, la qualità e la validità terapeutica di questo viaggio.

Lilith in transito in nona casa

La tematica di questo passaggio della Luna Nera in campo nono é il bisogno di allar-gare il proprio orizzonte personale con esperienze inusuali. Se adesso é stata la mo-rale corrente a dettare il nostro comportamento, sentiremo nascere in noi il deside-rio di rompere con le limitazioni. Il nostro spirito vuole finalmente liberarsi dai vecchischemi e tutto quello che si trova al di là delle frontiere del pensiero, ma anche dellefaccende quotidiane, ci incuriosisce. Ci sentiamo stimolati ad evadere dalla routine,ad allontanarci dall’ambiente di tutti i giorni. Sentiamo il bisogno di vedere facce

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nuove e respirare aria di libertà. Il “lontano” può divenire sotto l’influsso di Lilith unrichiamo così irresistibile, come lo era la voce delle sirene per l’inquieto Ulisse.

Può darsi che ci decidiamo finalmente di prendere un aspettativa dal lavoro edintraprendere finalmente un lungo viaggio che da tempo sognavamo. Le esperienzeche faremo durante questo viaggio non escludono incontri erotici e avventure intri-ganti con affascinanti compagni di viaggio o con gente del luogo. Le avventureerotiche che nascono sotto l’influsso della Luna Nera in transito in casa nona, sonoda gustare sul momento, da prendere come eccitanti parentesi vissute lontano dalquotidiano. Fanno parte del viaggio e sono un’espressione della nostra voglia dievasione. Le relazioni nate sotto un passaggio di Lilith si rivelano spesso spinose. Ilpericolo che corriamo durante questo transito é quello di perdere il cuore (e la ra-gione) per una persona che proviene da una cultura completamente differente dallanostra. Una persona che per la sua diversità ci affascina, ma che potrebbe, proprio acausa di questa diversità, rivelarsi non adatta a noi. Una mia cliente s’innamorò, du-rante il transito di Lilith in congiunzione alla sua Venere in nona, di un cittadinoturco che la corteggiò insistentemente. Nel giro di pochi mesi si sposarono. Subitodopo venne fuori la vera ragione del suo comportamento così insistente. Dovevasposarsi per poter rimanere in Germania. Appena sposati fece venire a casa loro iparenti rimasti in Turchia. Per la mia cliente iniziò un periodo da incubo che grazieal Cielo durò poco, perché essa chiese dopo solo un anno di matrimonio, il divorzio.

A seconda dei transiti paralleli al passaggio di Lilith in nona il tanto aspiratoviaggio potrebbe, se gli altri transiti lo contrastano, rimanere un sogno nel cassetto.Gli obblighi familiari e il senso di responsabilità non ci permettono di liberarci efuggire. Lilith in campo nono ci rende irrequieti e scontenti, ma i bambini ancorapiccoli, la dipendenza economica o gli impegni lavorativi ci impediscono di salpareverso nuove mete. Allora il tanto desiderato viaggio verso la libertà, verso la tra-sgressione e verso l’inaspettato rimarrà una fata morgana, un sogno irrealizzabile,almeno per il momento.

Per persone impegnate politicamente o in campo sociale il passaggio di Lilithin nona potrebbe spingerle ad occuparsi di stranieri, rifugiati politici o di progetti inpaesi di sviluppo. Tali esperienze potrebbero rivelarsi molto profonde e rinnovatrici.

Un’altra manifestazione del transito é la perdita della fede od il bisogno dimettere in discussione l’educazione religiosa ricevuta. Come Lilith nel mito, potrem-mo ribellarci alle imposizioni dettate da un ambiente bigotto.

Alla perdita di un credo (religioso, politico o filosofico) potrebbe seguire un pe-riodo di disorientamento, una mancanza di significati profondi. La caduta di vedutee di convinzioni finora nutrite può lasciare un vuoto profondo. Lilith ci spinge peròa ricercare nuovi contenuti, nuove verità più vicine alla nostra natura. Liberandocida ideali sorpassati possiamo sgombrare la via per permetterci di avvicinarci adesperienze più autentiche e più gratificanti.(continua)…

Gli articoli precedenti sono state pubblicati sui numeri 126 e 127 di Linguaggio Astrale.

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Scrive Isabella:Oggi mi va di pensare all’astrologia e mi viene da sottoporti un paio di do-

mande che potrebbero essere di interesse generale. Valuta tu e perdona la miaignoranza in materia…Tenendo come obbiettivo la realizzazione della persona,dando per acquisita la consapevolezza e la padronanza della forza di volontà chepuò consentire una scelta di percorso, quando un pianeta si trova “ospite” in unacasa non sua, è bene fare uso di questa energia in quel determinato campo dellavita oppure sarebbe bene non farne uso? La Luna Nera ha un domicilio?

Un pianeta “in una casa non sua” può essere un pianeta, se ho ben inteso, in“caduta” o in esilio”. Ad esempio un Plutone in seconda casa è in esilio, così come lostesso è in esilio in settima. Un Saturno in prima è anch’esso in una casa non sua e“fuori casa” è anche un Mercurio in seconda, un Saturno in quinta, una Venere inottava o in prima…et cetera et cetera…Io non sarei così radicale e rigido nell’atte-nermi alla voce del verbo astrologico letta con i paraocchi del tecnicismo. Pericolo-so e poco elastico e per nulla vero, anche. Personalmente ritengo che il nostro “co-dice genetico” o in altri termini il nostro tema natale, meriti più rispetto e amore. Ilche non significa ricoprirsi gli occhi di fette di salame e nemmeno scambiare gli oc-chi per fette di salame. Un pianeta in esilio o in caduta – in una casa non sua – èun pianeta che ha la sua funzione nell’equilibrio generale del tema natale ( e dellapersona o individuo: torneremo su questo punto); è un pianeta per nulla debole, seben aspettato e soprattutto se ben integrato, grazie all’esperienza e all’analisi per-sonale; è un pianeta che può esprimere potenzialità di “caduta” o di “esilio” estre-mamente feconde, vive, ricche, felici. Pensa solo, tanto per fare uno degli esempi ci-tati sopra, ad un Plutone in seconda casa nella sua simbologia – comune anche alsettore – di “ricchezza”. Pensa ad un bel Saturno in quinta (in esilio) equilibrato, nel-la sua simbologia di educazione o di genitore dei propri figli o ancora di “età matu-ra” in relazione ad un vissuto passionale che certo sarà stato scarsamente felice opoco equilibrato in età giovanile. Pensa ancora ad una bella Venere in prima, nellasua simbologia di “fascino” e di “bellezza”… A seguire le tue premesse, cara Isabella(ma che Isabella sei, senza cognome, forse quella di Spagna che regalava caravelle adestra e a manca?), si finirebbe “per non fare uso di questa energia”: cioè non di-

LA POSTA DI MARCO PESATORI

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vento ricco (Plutone in seconda), non faccio l’amore dopo i quarant’anni (Saturnoin quinta), non godo del mio fascino e della mia bellezza (Venere in prima). Perchè“non fare uso di un’energia”, come dici tu? E poi è possibile – anche con la volontàdi Vittorio Alfieri – “non fare uso di un’energia che abbiamo? Ce la teniamo in ta-sca?

Piuttosto sottolineo una parola della tua letterina (interessante davvero),quando dici “tenendo come obbiettivo la realizzazione della persona”. In questo mo-do inscrivi un ambito preciso di campo: quella della “persona”, vale a dire della ma-schera, dell’essere condizionato dal mondo, dell’individuo diviso e separato da sestesso. In termini psicanalitici “persona” è già un tributo al super-io squilibrato. Sì,proprio la persona è costretta a calcolare, a farsi animale “politico”, che si muovenel mondo con le sue paure e i suoi timori – anche sacrosanti – ma anche coi suoicalcoli e soprattutto con la perdita di quella spontaneità, naturalezza, unità, inte-grazione che è quella dell’individuo ormai pacificato con se stesso, realizzato sulpiano dell’identità, quasi a un passo dal sé luminoso, che della “persona”-maschera-ego tutto sommato se ne sbatte. Ecco allora un uso dell’astrologia (perdonabile,comprensibile) al servizio della persona, dell’io, del narcisismo. E quest’uso sta lì acalcolare, a cercare di capire, a valutare se un pianeta “va usato oppure no”, invecedi comprenderlo, di amarlo, di viverlo fino in fondo nelle sue potenzialità, ben ca-pendo che un pianeta è come una corda della chitarra. Tu la puoi accordare, manon la puoi gettare nel cestino. Quella chitarra è la tua chitarra e quella corda è latua corda ed è lì per essere suonata, ascoltata, liberata in tutta la sua qualità. Anchedissonante, blue-note dell’anima, a volte distorta, a volta pizzicata ancora in modoinesperto o scolastico o timoroso, ma comunque tua.

Ecco allora, per tornare al paio di esempi fatti sopra, la bellezza di un Saturnoin quinta o in quarta o in prima (esili e cadute) che sa far uso dell’esperienza inamore, con una capacità di trasformare la passione in insegnamento e l’insegna-mento in passione (Saturno in quinta), oppure è padre o madre saggio, consapevo-le, profondo, responsabile (Saturno in quarta) e non riflette più autolesionistica-mente il riflettore della critica contro se stesso, ma è autorevole, serio, affidabile,con la schiena dritta, cosciente e distaccato da se stesso (Saturno in prima). Eccoallora un Plutone in seconda che ha imparato a dissodare i suoi terreni (l’aratro èstrumento che “ribalta” la terra, non la distrugge), ad amarli senza farsi affossare nétrasformarsi in albero incapace di movimento e che non vive in modo distruttivo inrapporto col proprio ambiente (seconda) ma lo domina e lo feconda creativamente.Ed ecco che un Plutone in settima non gioca più diabolicamente con l’altro in undelirio di potere, ma dall’altro è pronto a ricevere i termini di una complicitàprofonda, che creativamente lo vivifica e a sua volta vivifica e potenzia il sociale,con un’energia aperta. O, tanto per chiudere con gli esempi, ecco una Venere in pri-ma non più travolta dal proprio narcisismo e dalla propria bellezza riflessa dallo sta-gno, ma “è” bellezza, immagine di simmetria formale e gusto, insegnamento delsenso ed esemplare movimento di armonia.

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Quanto al domicilio della Luna Nera lascio sospesa la domanda, in attesa diqualche lettore che abbia una risposta che a me manca. Mi verrebbe da dire che perla sua natura la Luna Nera non “abita” in nessun posto. Ma penso che questo, oltrea deludere te, deluderà anche parecchi altri. Ciao!

Marco Pesatori è a disposizione dei soci che

sottopongano argomenti di ordine generale.

Inviare i quesiti:

– per posta all’indirizzo:

Via Crema, 21 – 20145 Milano.

– per e-mail: ([email protected]).

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Sintesi della parte precedente

Le spiegazioni psicologiche della necessità dell’uomo di creare una coppia so-no molteplici; si fa riferimento spesso a quella freudiana e quella junghiana.

In psicologia è corretto suddividere i legami amorosi in “legami di breve e dilunga durata”, in relazione alle capacità di questi di tollerare sofferenza e conflittisenza rompere il rapporto. La scelta del partner è in stretta relazione con la storiapersonale del soggetto; nella scelta di lunga durata l’oggetto deve rispondere con-temporaneamente a due requisiti; soddisfare quindi gran parte dei desideri co-scienti del soggetto, e nello stesso tempo contribuire a rafforzare l’io e a renderlopiù sicuro. Per queste ragioni è importante analizzare il tema natale allo scopo ditrarne delle indicazioni sia in merito alle tendenze della persona nel portare avantiun rapporto affettivo sia per gli orientamenti relativi alla scelta del partner.

E’ necessario analizzare la posizione del Sole e della Luna per valutare aquale livello della personalità agisce l’immagine parentale e quali riflessi questomodello ha creato nella psiche del soggetto esaminato. Si tratta di comprendere seil soggetto si trova in rapporto conflittuale col proprio modello genitoriale o tendea subirne un’identificazione. Gli aspetti fra i due luminari forniscono indicazionisulla possibilità o meno di un armonico scambio gli archetipi maschile e femminilenella psiche del soggetto, armonia che può favorire o meno una migliore compren-sione del partner di sesso opposto.

Venere ci informa sulle capacità e le modalità di contatto affettivo col mondoesterno, tanto come intensità delle capacità di amare quanto come modalitàdi espressione dell’amore stesso; vanno dunque valutati i rapporti di Venere congli altri pianeti, e la collocazione nei diversi segni dello zodiaco allo scopo di verifi-care come viene sviluppata l’energia di questo pianeta. Se Venere esprime l’affetti-vità e il rapporto con l’oggetto d’amore il campo V ci dice che tipo di esperienzed’amore siamo portati a fare e come queste modifichino il nostro modo di esprime-re l’amore.

STEFANO VANNI

ASTROLOGIA DELLA COPPIASECONDA PARTE

LA SCELTA DEL PARTNER

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Infine si dovrà prendere in esame l’asse Ascendente-Discendente ed i piane-ti che sono in rapporto angolare con esso. Il Discendente rappresenta anche il no-stro modo di rapportare agli altri l’immagine di noi stessi ed è quindi il luogo dovetroviamo l’immagine che diamo agli altri, ovvero come essi ci vedono.

L’INFLUENZA DELLE IMMAGINI GENITORIALI NELLA SCELTA DEL PARTNER

I primi oggetti d’amore del bambino e il rapporto che instaura con essi restanosempre dei riferimenti di base per l’evoluzione psichica del bambino e per i rapportiaffettivi successivi che instaurerà.

Quando il riferimento a queste primarie esperienze emotive è sfumato, noncomporta grossi problemi nell’instaurazione del rapporto affettivo dell’individuoadulto ; quando invece è troppo massiccio e condizionante può accentuare le diffi-coltà di relazione.

Ritroviamo questo tipo di condizionamento nei casi di ragazze giovani che silegano preferenzialmente ad uomini molto più maturi: dall’oggetto scelto si aspet-tano la soddisfazione di un gran numero di bisogni, soprattutto quello di essereprotette; la loro scelta inconscia si orienterà perciò su partners che per analoghe ra-gioni, sono predisposti a calarsi nel ruolo paterno.

Questo tipo di rapporto può evidentemente manifestare una serie di problemi,in particolare quando uno dei due, per una motivazione qualsiasi, si evolve verso unruolo diverso (per esempio la donna bambina cresce psicologicamente e non ha piùbisogno o del papà) Il comportamento simmetrico a quello appena descritto per ladonna è quello dell’uomo che è spinto a ricercare nella propria partner delle carat-teristiche materno-protettive .

Per capire il senso e il peso di queste scelte e di questi bisogni è necessario ri-cordare che la persona desidera riscoprire nella relazione le impressioni affettiveche ha ricevuto nell’infanzia, e non ricercare materialmente l’identità, fisica o psico-logica del genitore nel partner. In quest’ottica può essere interessante, per verificareil livello di condizionamento dovuto al rapporto con il genitore, analizzare qualianalogie esistono fra il tema natale dei genitori e quello del compagno/a prescel-to/a.

Quando si hanno soggetti che nell’arco della loro vita affettiva hanno avutomolteplici partners può essere interessante comparare l’oroscopo di alcuni di questi(quelli a disposizione) con il tema natale di un genitore (spesso quello di sesso op-posto, ma vi sono significative eccezioni). Ho rilevato, quando ho avuto questa op-portunità, ricorrenti collocazioni dei pianeti veloci o dell’ascendente del partner ne-gli stessi gradi nei quali il genitore aveva il sole, luna , mercurio, venere, marte oascendente.

Da un punto di vista astrologico non è possibile individuare quello che in psi-cologia è conosciuto come il complesso di Edipo, tuttavia il tema natale può segna-lare squilibri affettivi che possono determinare delle tendenze.

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Non è sufficiente comunque un solo aspetto, un’unica configurazione astrolo-gica per determinare una fissazione affettiva, ma è necessaria la presenza di ele-menti concomitanti che si confermino a vicenda, per avere indicazioni attendibili.

Si può in generale affermare che gli aspetti di Saturno con i luminari, in parti-colare quando siano disarmonici, indicano frustrazioni nel rapporto con le immaginigenitoriali, in particolare se vengono riscontrati a conferma aspetti di squilibrio cheinteressano l’asse IV-X.

Quando le configurazioni disarmoniche coinvolgono anche Venere, le probabi-lità di un rapporto negativo con l’archetipo maschile o femminile sono maggiori, econ esse maggiori sono anche le probabilità di difficoltà di espressione nel rapportodi coppia, e di ripetizione, nel rapporto sentimentale, delle esperienze affettive vis-sute nell’infanzia .

Condizionamenti simili, nei risultati, possono aversi nel caso di angoli negativifra Sole e Luna, in particolare quando uno dei due pianeti è sovraccarico di aspetti,oppure è in aspetto disarmonico con Plutone. In quest’ultimo caso l’intervento delpianeta lento porta a un condizionamento istintuale che può far assumere al rap-porto con le figure genitoriali un aspetto morboso, di condizionamento massiccio edi ambivalenza fra amore e odio.

In tutti questi casi occorre sempre studiare attentamente la storia affettivadel soggetto che si vuole comparare o di cui si vuole comprendere la vita amorosa,perché il rapporto con i genitori risulta qui non solo condizionante, ma spesso de-terminante ai fini delle tendenze evolutive del soggetto e del suo atteggiamentonel rapporto di coppia.

In ogni caso l’elemento che può dare maggiori indicazioni, rispetto ad even-tuali fissazioni edipiche, è la tipologia di comportamento affettivo del soggetto.Quando ci troviamo di fronte a soggetti che tendono frequentemente a ritrovarsi insituazioni affettive negative, delle quali puntualmente si lamentano, è necessarioindagare in modo approfondito per verificare se ciò non sia frutto di forti condizio-namenti parentali.

E’ il caso dell’oroscopo N. 1, analizzato più avanti nel quale si può rilevare l’ef-fetto di un eccessivo attaccamento da parte della madre che ha stimolato maggior-mente istanze edipiche già presenti nel figlio.

Scelta del partner come difesa dalle immagini parentali

A volte può succedere che il soggetto utilizzi il partner come forma difensiva permeglio proteggersi da desideri edipici troppo intensi spesso rimoss… In questi casi ilsoggetto seleziona le caratteristiche del partner accuratamente per poter dire astesso: “Sono così poco condizionato nella scelta affettiva dal genitore tant’è cheho scelto un partner completamente diverso”. In questo modo tenta di rinforzare imeccanismi di difesa verso i desideri edipici inconsci.

Se l’individuo associa la sua scelta amorosa a questa esigenza difensiva per

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evitare il ritorno della parte rimossa, al partner verrà richiesto, oltre che di procura-re le soddisfazioni tipiche del rapporto amoroso già esaminate in precedenza, ancheun contributo all’organizzazione difensiva del proprio io nella parte in cui si sentepiù debole .

Nel tema natale, questa forma difensiva, può essere rilevata negli aspetti di-sarmonici fra Urano e uno dei luminari (per l’uomo la Luna, per la donna il Sole). Inpresenza di questi aspetti di Urano abbiamo, in particolare se altri aspetti del temaindicano la presenza di tendenze edipiche, un rifiuto delle immagini parentali comemodelli di riferimento. In questi casi si ha la scelta di un partner con caratteristicheopposte a quelle del genitore, come il negativo di una fotografia.

E’ questo un caso che ho avuto occasione di studiare, e che, per l’interesse chemi ha suscitato, ho pensato di portare come esempio di condizionamento dovuto aalla difficoltà di distaccarsi da un certo tipo di relazione con un genitore.

Il soggetto in questione ha il Sole nel segno dello Scorpione e l’Ascendente nelCancro; la casa V è fortemente occupata, Plutone é congiunto alla Luna e entrambisono quadrati al Sole. Vi sono inoltre altri elementi indicatori dei problemi affettividi questo soggetto: Marte in opposizione alla congiunzione Plutone-Luna e le duequadrature di Venere con Plutone e con Marte.

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L’infanzia di questo soggetto è stata caratterizzata da un notevolissimo attac-camento alla madre con difficoltà nei rapporti con il padre, di cui preferisce nonparlare (Luna congiunta a Plutone e in quadratura con il Sole). I forti valori canceri-ni e la madre stessa (di cui purtroppo non ho il tema natale ) hanno contribuito aquesto attaccamento considerando il figlio come un prolungamento di se stessa.

Nell’ambito di questo clima affettivo il soggetto ha finito per delegare alla ma-dre tutto il proprio sviluppo emotivo: la porzione di autonomia affettiva che ho po-tuto riscontrare anche nell’individuo adulto è estremamente carente, e limitata daun forte senso di insicurezza e da serie difficoltà di avere un rapporto autonomo siadall’immagine sia dai condizionamenti materni sia in campo affettivo che in camposessuale.

Da quello che ho potuto dedurre dal dialogo con questo soggetto , egli è for-temente condizionato dagli impulsi edipici trasferendo fin da bambino sull’oggettod’amore materno non solo l’affetto filiale, ma anche l’impulso sessuale; ci sonoquindi le premesse perché il soggetto abbia difficoltà a liberarsi dal primitivo ogget-to d’amore e dai suoi condizionamenti anche nelle scelte successive

Egli ha ammesso che nel periodo della sua adolescenza temeva il momento incui avrebbe dovuto allacciare una relazione con una sua coetanea; ciò era dovutoalla paura di perdere quella struttura affettivo-sensuale che lo teneva unito allamadre e, che dandogli sicurezza, lo teneva al riparo dalla delusione.

La mancanza di aspetti disarmonici fra Saturno e la Luna fa pensare infatti aun rapporto non frustrante con l’immagine materna, che si presenta, anche se unpo’ autoritaria (Luna nel segno del leone), adatta a fornire al figlio tutte le soddisfa-zioni . La mancanza di aspetti frustranti con la Luna non esclude comunque la pre-senza di altri tipi di problemi: una situazione conflittuale, in particolare, dovuto al-l’opposizione della Luna con Marte, probabilmente resa più complessa dall’opposi-zione di Plutone con Marte stesso.

Per molti anni questo soggetto , nei suoi rapporti con le donne ha evitato diprendere l’iniziativa ricercando, al limite , relazioni amichevoli con l’altro sesso(campo V ,molto occupato, che richiama i valori, per opposizione, del campo XI);tuttavia, spinto da una serie di tensioni nel tema natale, che richiamano elementi acarattere sessuale e di affermazione della propria virilità, e stato infine condotto adallacciare una serie di relazioni dal punto di vista affettivo abbastanza superficiali(Mercurio in V), ma aventi una forte caratterizzazione sessuale.

Evidentemente il soggetto è sottoposto all’impulso di verificare continuamen-te la propria efficienza sessuale, la propria virilità (rapporti Marte-Luna, Marte-Ve-nere, Plutone-Venere); nello stesso tempo teme di essere troppo coinvolto dal pun-to di vista affettivo (rapporti Saturno-Venere e Luna-Venere).

La fissazione affettiva nei confronti della madre, confermata da parecchiaspetti del tema, ma in particolare dai rapporti di Venere con la Luna e dalla con-giunzione della Luna con Plutone, non consente altrimenti: è un po’ come se la-sciasse la madre fuori dalla stanza da letto, con un meccanismo che gli consente di

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salvaguardare incontaminato e idealizzato l’amore, in origine non privo di sfumatu-re sensuali, che ha proiettato sull’immagine materna (rapporto Nettuno-Luna: idea-lizzazione e metamorfosi del rapporto con la madre ).

L’impegno esclusivamente sessuale gli permette di non pregiudicare il rapportoaffettivo con la madre e nello stesso tempo di operare una scissione fra sessualità eaffettività riservando la prima alle sole partners e quindi “purificando” il sentimentoprovato nei confronti della madre.

Le forti valenze scorpioniche, la V casa molto occupata, Marte in larga quadra-tura al Sole e la presenza, in questo campo, dì Mercurio, portano il soggetto a per-fezionarsi, se è lecito esprimersi così, in tecniche erotiche e amorose. Egli ha capitoche può raggiungere un buon distacco emotivo, (Saturno congiunto con Venere) ilsuo atteggiamento diventa per lui fonte di sicurezza nuova, egli si afferma come unCasanova che in fondo prova disprezzo nei confronti delle molte partners, perché illoro amore (meglio sarebbe dire l’amore che egli disposto a provare nei loro con-fronti ) non è amore “Puro” come quello che invece ha riservato alla madre.

Naturalmente non bisogna pensare che tutti questi ragionamenti siano nelsoggetto razionali e coscienti: alla mia domanda sulle motivazioni che, lo avevanospinto a passare da una donna all’altra, ha risposto che erano da ricercarsi nel fattoche per lo più si era imbattuto in compagne superficiali, spesso incapaci di com-prenderlo; il senso di insoddisfazione che ricavava dalle molteplici esperienze lo im-putava naturalmente, non al proprio atteggiamento, bensì alla propria partner.

Con questo non si vuole dire che il soggetto dell’oroscopo n° 1 si sia creato so-lo delle false immagini del rapporto affettivo che viveva con le numerose partners;é invece più probabile che abbia scelto, inconsciamente ma di proposito, soggettinon in grado di coinvolgerlo profondamente a livello affettivo perché gli consentis-sero di mantenere intatta la propria distinzione fra sesso e amore e nello stessotempo di giustificarla ai propri occhi.

Secondo le parole stesse del soggetto, egli era talvolta stimolato a cercare untipo di rapporto diverso, ma, allorché egli si avvicinava all’inevitabile modello affet-tivo, degno di amore (la madre) sorgevano notevoli problemi a carattere sessuale,dovuti all’identificazione della partner con la figura materna, e quindi alla sensazio-ne inconscia di avere un rapporto incestuoso con la madre; naturalmente le susse-guenti défaillances sessuali minavano la sicurezza nelle proprie capacità virili.

La sicurezza di questo casanova era messa in discussione, inoltre, ogni qualvol-ta non riusciva a conquistare l’oggetto d’amore, oppure allorché una donna inter-rompeva il rapporto con lui prima che avesse potuto stancarsi: in questi rari casi di-ventava improvvisamente innamoratissimo, ed era disponibile anche a un legamepiù duraturo, salvo poi allontanarsi velocemente non appena la persona cedeva.

In uno di questi casi appunto la partner ha spinto le proprie resistenze moltoavanti, tanto che la fase di innamoramento è arrivata al punto da coinvolgere i ge-nitori di entrambi.

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La madre del nostro soggetto ha accettato apparentemente senza grossi pro-blemi la “rivale”, probabilmente perché pensava di poterla facilmente dominare; ilfiglio si è dunque sposato, pur decidendo di coabitare, insieme con la moglie, con igenitori.

In questo modo gli resta una possibilità, sia pur ridotta di un del legame con lamadre. La moglie in seguito, ha cercato di ottenere maggiore autonomia affettivadal marito; la madre naturalmente, ha cercato a questo punto dì recuperare terrenocriticando la nuora, cercando di metterla in cattiva luce agli occhi del figlio.

In questo clima la situazione familiare é divenuta in breve tempo invivibile. Daqualche tempo infatti la moglie chiede ripetutamente di andare a vivere lontanodai genitori di lui; il soggetto ha attualmente deciso di accettare le condizioni dellamoglie , ma ciò provoca in lui delle spinte aggressive nei confronti della donna chevuole allontanarlo dalla madre (la triangolazione Marte, Venere , Luna- Plutone si fadi nuovo sentire).

A seguito di queste spinte aggressive con la moglie il soggetto ha di nuovo co-minciato a trovare le proprie soddisfazioni sessuali fuori casa, nel tentativo di unrecupero della propria sicurezza virile che lo va preoccupando a causa dell’identifi-cazione completa fra moglie e la madre (non più presente) e quindi a rinnovare lascissione sesso-amore che è per lui fonte di rassicurazione.

L’influenza di Nettuno sulla idealizzazione nella scelta del partner

Nel periodo iniziale di ogni rapporto amoroso, si entra nella c.d. “fase di innamora-mento”, nella quale si ha una idealizzazione dell’oggetto amato. Quando la fase diidealizzazione è molto spinta, nessun argomento può contrastare la speranza di unrapporto gratificante. Molto spesso non soltanto colui che idealizza non ha più al-cun senso critico ed è pronto a perdonare tutto al partner, ma giunge a disconosce-re ogni suo difetto e manchevolezza. Il soggetto idealizzante può giungere a rifiu-tare di prendere in considerazione la sue stesse sensazioni e percezioni se questenon sono conformi alla sua visione idealizzata.

Nel tipico colpo di fulmine la scelta dell’essere amato si impone alla razionalitàdel soggetto. I benefici narcisistici di ognuno dei partners sono molto forti. Essereamati da un partner che si percepisce come la persona che si è sempre desideratoavere è senza dubbio gratificante.

Questo processo di idealizzazione, secondo la teoria psicanalitica di MelanieKlein, trova la sua più lontana origine nei primi momenti di vita psichica del neona-to.

In “Invidia e Gratitudine” la Klein analizza in profondità lo svilupparsi del rap-porto del bambino col suo primo oggetto d’amore: la madre, ed individua nell’inevi-tabile situazione di dipendenza del neonato verso la madre onnipotente la scintillache accende l’invidia costituzionalmente presente in ogni essere umano.

Quando poi il bambino non viene soddisfatto nei suoi bisogni nascono le pri-

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me pulsioni aggressive nei confronti della madre, pulsioni che non consentono diinteriorizzare immediatamente e completamente la madre come un oggetto buonoe soddisfacente. Ma il bambino ha la necessità di costruire di un oggetto internobuono che è fondamento per la sicurezza e la serenità interiori.

Il bambino dipende dalla madre e non può distruggerla, sia pure nella propriafantasia, con le sue pulsioni aggressive tutte le volte che questa non risponde conimmediatezza alle sue richieste di essere soddisfatto. La psiche del bambino tenta disuperare questo problema attraverso la scissione: divide la realtà fra oggetti buoni eoggetti cattivi e indirizza gli impulsi aggressivi, originariamente diretti contro lamadre, verso gli “oggetti cattivi” tentando di allontanarli. Gli oggetti buoni sarannoinvece interiorizzati.

In questo modo il bambino ha la possibilità di separare gli aspetti cattivi dellamadre che diventano una sorta di madre cattiva che si diverte a far piangere ilbambino e che poi diventerà la strega delle favole contro cui bisogna lottare e di-fendersi. Rimane così una madre completamente buona, che accudisce e soddisfa ilbambino in modo poterla interiorizzare e identificarsi con lei Questa scissione con-sente perciò al bambino di sfuggire all’intensa angoscia cui è esposto a causa dellasua totale dipendenza dall’oggetto d’amore primario.

Il bambino dovrà poi superare questa fase acquisendo la consapevolezza che lamadre non è completamente buona, ma ha, come tutti gli esseri umani, vincoli e li-miti; questo passaggio richiederà, per il bambino, di superare una delusione conl’acquisizione di un nuovo livello di maturazione psicologica.

La domanda amorosa riprende un po’ questo processo, richiede il ricorso allascissione e all’idealizzazione per ritrovare nel partner un oggetto buono e gratifi-cante. Il mondo dell’innamorato viene di nuovo diviso in due, da un lato l’oggettobuono che appartiene al soggetto, dall’altro il resto del mondo che può contenereanche oggetti cattivi (gli ostacoli che si frappongono all’unione) che se possibilevengono ignorati (innamorati soli al mondo).

La strategia amorosa riproduce questo stato, tendendo, talvolta con un note-vole uso di immaginazione a mantenere il carattere totalmente buono del partner, ein questo modo si ricostruisce il sentimento di onnipotenza, con un grande benefi-co narcisistico.

E’ raro che la fase dell’innamoramento sia priva di una supervalutazione delpartner: tuttavia si tratta di un processo naturale, in questa prima fase. In certi casiperò l’idealizzazione può diventare più marcata, oppure si può prolungare molto ol-tre il momento iniziale, e può talvolta assumere caratteri patologici.

Naturalmente, e più che mai in questo campo, non esiste un criterio che con-senta di operare una netta distinzione fra ciò che è normale e ciò che invece non loé; possiamo in certe situazioni ò avanzare qualche dubbio. Può essere il caso di sog-getti in cui rileviamo il ripetersi di queste esperienze nonostante delusioni e falli-menti, oppure quando il soggetto tende a negare ogni difficoltà, ogni problema og-gettivo che a tutti balza agli occhi).

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Nell’ innamoramento, anche in quello normale, arriva il momento in cui l’idea-lizzazione non può più essere mantenuto, e si fa quindi strada la delusione che vie-ne avanti più o meno rapidamente.

E’ un punto cruciale nella vita della coppia, il momento in cui risorgono le pul-sioni aggressive prima soffocate o indirizzate verso l’esterno, e la realtà psichica delsoggetto torna a modificarsi, c’è il ritorno della razionalità.

La stretta correlazione fra delusione e sensazione della inadeguatezza dell’og-getto d’amore a rappresentare il nostro ideale dell’io si fa strada in questo precisomomento, e quanto più spinta è stata l’idealizzazione, tanto più forte è la delusio-ne: in casi limite il partner può essere improvvisamente visto come una specie ditraditore delle aspettative iniziali. Raramente il soggetto ammette di non avere vi-sto, in tempo utile, queste carenze e invece preferisce attribuisce al partner la re-sponsabilità di averlo/a imbrogliato/a.

Il risveglio dell’ambivalenza sentimentale nei confronti dell’oggetto d’amorepuò essere difficile da sopportare, e presuppone che il soggetto riconosca in sé unacerta dose di aggressività, una certa capacità di odio nei confronti di quell’oggettod’amore che non risponde più alle aspettative di essere completamente buono.

Questa fase di maturazione non è certo agevole da superare. Risvegliare neiconfronti dell’oggetto d’amore pulsioni aggressive, per quanto controllate e limita-te, significa dare un duro colpo al beneficio narcisistico; aggredire con la critical’oggetto d’amore interiorizzato vuole dire anche aggredire se stessi per la sceltafatta. In questo caso si ripristina certamente una capacità di critica e di autocriticama si abbandona con dolore un’immagine completamente falsa di noi stessi allaquale era piacevole credere identificandoci col partner ed idealizzandolo.

Nei casi di intervento più forte e massiccio delle spinte idealizzanti, abbiamosovente una incapacità di stabilire, dopo la fase di innamoramento, una relazionecon le necessarie ambivalenze. In questo caso si determina una delusione totale , eun conseguente rifiuto di ogni rapporto con la persona che, non potendo più essereperfetto, (perchè rivela notevoli pecche e discrepanze rispetto all’immagine idealecostruita dal soggetto) diventa completamente imperfetto. Maggiore è l’idealizza-zione e più è rilevante la distanza fra le qualità specifiche proprie e reali dell’ogget-to d’amore e quelle immaginate. Quando subentra la fase di ambivalenza, il partnernon sarà considerato sufficientemente buono ma completamente cattivo, oltre chetraditore (spesso completamente innocente) delle aspettative del soggetto.

La tendenza a un’eccessiva idealizzazione dell’oggetto d’amore ricade astrolo-gicamente nell’ambito della problematica di Nettuno. Una forte presenza del piane-ta in un oroscopo, soprattutto con aspetti dissonanti, oppure anche una forte pre-senza di valori d’acqua, rafforzata da una scarsa influenza di valori di terra e da unadebole presenza di Saturno, possono caratterizzare tipologie come quelle descritte.

Questo discorso vale soprattutto per gli aspetti di Nettuno con Venere; laddo-ve, negli aspetti armonici può esservi una generica idealizzazione dell’amore e unanotevole tendenza al romanticismo cronico, e può predominare, nel soggetto, l’ele-

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mento del sogno infantile; la capacità critica razionale, pur non compromessa, indefinitiva ne risulta affievolita.

Negli aspetti disarmonici le caratteristiche di sogno irraggiungibile vengonoesasperate, e conducono di conseguenza a frequenti delusioni, e spesso alla impos-sibilità di superare la fase ambivalente del rapporto Le persone che hanno questeconfigurazioni possono essere soggette al susseguirsi di numerosi innamoramentiche, però, non riescono a consolidarsi in amore perché finita la fase di idealizzazio-ne il partner viene rifiutato.

Gli aspetti di Nettuno che coinvolgono il campo V conducono talvolta (poichénelle case sono rappresentate le nostre esperienze) a una sorta di coazione a ripete-re, che provoca a sua volta un atteggiamento vittimistico nei confronti delle proprievicende sentimentali, a una diffidenza a priori nella costante preoccupazione di es-sere ingannati .

Se ci sono inoltre forti tendenze pescine l’atteggiamento affettivo può mani-festare tendenze riparatorie che cercano di riscattare esperienze infantili Ci si puòsacrificare per l’oggetto amato e nel contempo ci si identifica con questo. Attraver-so questa modalità il soggetto può assumere il ruolo del genitore buono, e agiscenei confronti del partner come avrebbe desiderato che i propri genitori si fosserocomportati con lui. Si cerca in questo modo di riparare a comportamenti negatividei genitori In altri casi il soggetto assume invece il ruolo del bambino buono e faassumere al partner il ruolo del genitore. Si riscattano così eventuali sensi di colpaper essere stati la causa della mancanza di affetto dei genitori

Dando amore e sacrificandoci per l’oggetto tentiamo di compensare, in uncerto senso, quegli atteggiamenti inconsci per i quali ci sentiamo colpevoli. Questecompensazione, attraverso scambio di ruoli, proiezioni e identificazioni, può essereattuata anche al sopravvenire della fase di passaggio dall’innamoramento all’amore,allorché non si riesce ad accettare l’aggressività critica nei confronti del partner e cisi sente in colpa per questo.

Gli aspetti di Nettuno con la Luna o col Sole può esservi una forte idealizzazio-ne delle figure genitoriali, e quindi la scelta del partner può essere molto condizio-nata dal riferimento a queste immagini.

Nella pratica, in particolare quando gli aspetti sono dissonanti, l’immagine deigenitori che è stata costruita spesso non ha contatto con la realtà, e può anche es-sere stata fonte di delusioni infantili nei confronti delle figure parentali che poi nonsi sono dimostrate “all’altezza”. In questi casi la ricerca del genitore idealizzato puòessere causa dell’accumularsi di frustrazioni, che, quando ripetute, finiscono con ilriproporre una riconferma delle delusioni originarie con forme di generalizzazioni(tutti gli uomini – o le donne – sono così…) E’ interessante rilevare come questa ge-neralizzazione porta alla fine a giustificare il comportamento del genitore, in quan-to parte di un insieme, i cui membri (gli uomini, o le donne) hanno una sorta dicomportamento “geneticamente” predeterminato

Anche in questi casi, che ho appena descritto, vale la pena di ricordare, come

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stato già fatto per la componente edipica, che non è sufficiente una sola configu-razione astrale per caratterizzare un certo atteggiamento, in particolare se questoassume connotazioni patologiche; è necessario che alla tendenza all’idealizzazione,si associ una forte insicurezza caratteriale del soggetto stesso, con una certa diffi-coltà di esprimere completamente la propria aggressività (o meglio di accettarla);tutto questo , ancora una volta può essere compreso solo attraverso l’analisi globaledell’oroscopo.

Il tema natale N° 2 è quello di un soggetto femminile, e può essere utile percapire meglio quanto ho illustrato precedentemente. Il tema, infatti, pur non essen-do caratterizzato da una determinante influenza nettuniana (Nettuno è tuttaviaforte, soprattutto dal punto di vista affettivo, in quanto è in aspetto col Sole e conVenere), ci fa comprendere come l’intervento concomitante di un trauma infantile ela spinta verso compensazioni fantastiche, ha creato nel soggetto notevoli difficoltànel superare la fase di idealizzazione .

Il soggetto ha avuto un’infanzia difficile, a causa della morte precoce del pa-dre, e della pratica impossibilità di accudire la figlia da parte della madre. Nel temanatale troviamo Saturno nella casa XII, ma congiunto a Marte e all’Ascendente. Honotato con una certa frequenza che la congiunzione di Saturno e Marte quando sitrovano in casa XII o in vicinanza dell’Ascendente ed in quadratura con l’asse MedioCielo-Fondo Cielo, e quando inoltre il Sole o la Luna o entrambi siano colpiti da

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aspetti negativi, è facile che vi siano stati, nell’infanzia, dei traumi affettivi che ri-guardano il rapporto con uno o entrambi i genitori.

In questi casi il problema dell’integrazione dell’aggressività e quindi delle suemodalità d’espressione diventa molto importante per il soggetto.

Nel nostro caso la presenza di Saturno all’Ascendente, la collocazione di Martenella Vergine, insieme alla Luna ha determinato, nel soggetto in questione, una for-te difficoltà ad esprimere le proprie istanze aggressive, che sono state di conse-guenza interiorizzate.

La collocazione della Luna nel segno della Vergine e la sua quadratura conUrano sembrano chiaramente indicare í problemi affettivi generati nei confrontidella madre, che, a seguito della morte del marito, ha accentuato la propria instabi-lità psichica, tanto da non trovare più il modo di avere un rapporto continuativocon la figlia.

Il Sole ben aspettato (congiunzione con Giove e trigono con Plutone) e i fortivalori di fuoco (Sole in Sagittario e Ascendente in Leone) hanno dato al soggettol’energia necessaria per contrastare in parte i pesanti riflessi psicologici di questieventi.

La bambina é stata infatti affidata a parenti anziani, che la hanno allevata co-me una figlia, assicurandole un ambiente familiare confortevole.

Tuttavia queste vicende sono state vissute dalla piccola come un rifiuto daparte della propria madre. La mancata possibilità di esteriorizzare la propria aggres-sività ha avuto come conseguenza un introflettersi delle istanze marziane, che sonostate utilizzate in una logica saturnina accentuando i sensi di colpa.

In sostanza la bambina si accusava di essere stata cattiva, di essere stata puni-ta con l’abbandono da parte dei genitori a causa della sua cattiveria. Una sua fan-tasia ricorrente era quella in cui ella si identificava con una bambina che era statavenduta dai genitori perché troppo cattiva, ma che, col passare del tempo, venivarimpianta dai genitori che si erano ricreduti e che la riprendevano con loro riab-bracciandola con gioia. In questa fantasia, che è frequente in questi casi e abba-stanza conosciuta nella clinica psicologica, è esplicitata non solo la convinzione diessere la causa del distacco dalla madre, ma vi è anche il tentativo di trovare unagratificazione, attraverso l’immaginazione, ad una situazione di insoddisfazione af-fettiva.

Nettuno nel tema natale si trova congiunto alla cuspide della casa III e in per-fetto sestile col Sole in casa IV e in quadratura larga con Venere in V (va rilevato cheNettuno però è in Bilancia domicilio di Venere). Questa configurazione sembra indi-care il tentativo di operare, attraverso la fantasia, per modificare l’ambiente circo-stante nella ricerca dell’affetto e della serenità perdute.

La bambina sente questo trauma come una punizione che le viene inflitta, efantastica la speranza di poter dimostrare di essere una bambina buona e, di conse-guenza, di poter essere amata. Ecco quindi che proietta sugli oggetti d’amore leproprie esigenze affettive, cercando di compiacere gli altri per esserne accettata.

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Molti suoi atteggiamenti erano sottoposti a continua verifica, maturando in leiuna forte insoddisfazione e anche un senso di inferiorità (Saturno all’Ascendente eLuna nella Vergine). Nella fase dell’adolescenza le capita spesso di innamorarsi dipersone che non la ricambiavano, e di avere quindi frequenti delusioni.

La presenza contemporanea di Nettuno quadrato a Venere e della Luna qua-drata ad Urano ha un effetto duplice: Urano mette temporaneamente fuori uso laLuna virginiana (Urano è anche opposto alla V) e Nettuno stimola la restia Venere inCapricorno ad idealizzare l’immagine del partner.

Il partner veniva quindi spogliato da tutti i difetti, diventando cosi l’ideale del-l’io, in modo che la ragazza potesse identificarsi in lui e, amandolo, tornare ad esse-re l’oggetto buono; in questo modo tentava di superare il proprio senso di inferio-rità e di sopperire alle proprie esigenze affettive insoddisfatte .

Erano, situazioni che potevano durare poco tempo, perché la mancanza nelpartner di sufficienti disponibilità nei suoi confronti faceva si che questi non potes-se funzionare da supporto duraturo.

Ecco che riapparivano i difetti e le carenze, il partner veniva rifiutato in quan-to oggetto cattivo, nel quale non era possibile identificarsi e sul quale proiettavaparte dell’aggressività che aveva represso. Ella quindi non riusciva a superare la fasedi idealizzazione.

Dopo una serie di delusioni la Venere in Capricorno e Saturno in vicinanza al-l’Ascendente forniscono una spinta verso l’autosufficienza affettiva, verso quindi larinuncia alla possibilità di trovare soluzione alle proprie esigenze affettive, rinunciache per lei è anche rifiuto verso il mondo ostile che continua a rifiutarla.

Ecco quindi che comincia a proteggersi verso l’eccessivo coinvolgimento af-fettivo, privilegiando l’aspetto sessuale del rapporto (Marte trigono a Venere) anchese non lo ritiene eccessivamente gratificante.

E’ lei che mantiene il distacco, stabilisce limiti precisi nei rapporti che ha, equando si accorge che il partner pretende un suo maggiore coinvolgimento affetti-vo si stacca freddamente.

Durante queste esperienze affettive, conosce un uomo sposato, che le proponeuna relazione per un periodo limitato con l’impegno di lasciarsi “da buoni amici”.

L’uomo non le piaceva eccessivamente, ma il fatto che fosse sposato e avessequalche anno più di lei stimolava probabilmente una dinamica edipica. Il fatto chefosse lui a definire le caratteristiche della relazione, che non pretendesse il suocoinvolgimento affettivo, esonera lei dal prendere protezioni “saturnine”; questo lefa vivere una bellissima esperienza e quando viene il momento di lasciarsi ella si ac-corge di essere innamorata; cerca a tutti i costi di rivederlo ma lui conferma la suascelta di lasciarsi da buoni amici .

Saturno in quel momento sta transitando sull’Ascendente, in congiunzionecon il Saturno natale al primo giro di boa dei trenta anni, al momento del primo bi-lancio: la ragazza si sente ancora una volta rifiutata, rivive il trauma dell’abbandonodei genitori, cade quindi in una forte depressione e tenta il suicidio.

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CASA QUINTA…settore ludico…

599 – Vacanze dilettevoli

928 – Dodici viaggi studio

930 – Impressioni dal Portogallo

540 – Omaggio a Milano

550 – Linguaccia Astrale

– Etimologia avanzata

– Striscia la notizia

– Il mondo di Mirka: Cancro

– Cosa pensano gli altri

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124 Casa Quinta

L.A. 129-599

Nel 2003 fioriscono le occasioni per abbinare il relax e gli svaghi allo studio dell’A-strologia:

● Sabato 15 e domenica 16 febbraio 2003 - a SIENA: Visita della città e alle collinedel Chianti, in occasione dei corsi tenuti da Grazia Mirti. (Corrispondente Susan-na Rinaldi) (v. dettagli a pag. 182).

● Da Domenica 23 febbraio a domenica 2 Marzo - Settimana bianca, organizzatada Arturo Zorzan e Nadia Paggiaro (v. dettagli a pag. 186).

● Domenica 2 marzo - a NAPOLI: Visita alla Napoli esoterica, in concomitanza conil Convegno CIDA-Campania. Organizzato da Clara Negri, Tel. 081-407550 (v. det-tagli a pag. 176).

● Domenica 9 marzo – a CUNEO - Festa astrologica della donna: 12 temi di donnefamose analizzate da Grazia Mirti e commentate al piano da Dante Valente, Tel.0171-65825.

● Da mercoledi 30 aprile a domenica 4 maggio - Seminario ai piedi delle Dolomitiorganizzato da Grazia ed Elisabetta Mirti (v. dettagli a pag. 188).

● In primavera (data da definire) - Visita guidata agli affreschi astrologici di Palaz-zo Schifanoia a Ferrara, con possibile “giro delle mura” in bicicletta. Organizzatodalla Delegazione di Lombardia.

● fine giugno - Vacanza-studio a Sharm el Sheik: Astrologia della coppia. Tema in-tegrato e sue applicazioni. Organizzato da Grazia ed Elisabetta Mirti (v. pag. 189).

● Settembre 2003 - in data da definire: con Arturo Zorzan, Nadia Paggiaro e Do-centi vari: La Vacanza-studio del CIDA alle isole Canarie (Fuerteventura) (v. det-tagli a pag. 185).

Dettagli sul prossimo numero della Rivista.Per informazioni più dettagliate contattare Delegati e organizzatori.

VACANZE DILETTEVOLI

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125Casa Quinta

L.A. 129-928

Oltre agli organizzatori-docenti, e al Segretario solo due persone hanno partecipa-to a tutti i dodici viaggi-studio: Giovanna Mellino, madre di Grazia Mirti e GiorgioMaresio, giornalista. Oltre ad un elogio con pubblico applauso per la fedeltà, ab-biamo richiesto loro di compilare una sintesi-commento dei singoli viaggi, che viriportiamo:

Da GIOVANNA MELLINO:

Non mi sono mai occupata di Astrologia, chi conosce questa disciplina diceche al mio segno zodiacale, il Sagittario, piace viaggiare. Sarà forse questo (oltre alpiacere di condividere l’esperienza con mia figlia Grazia) uno dei motivi che mi han-no spinta a partecipare costantemente alle iniziative di viaggio organizzate dal CI-DA, fino a raggiungere il bel numero di 12 nel 2002. Obiettivo che risulta di mag-giore prestigio considerando la mia non verdissima età: sono nata infatti in provin-cia di Cuneo il 2 dicembre 1920 alle 5 del mattino per chi volesse indagare tra lestelle e comprendere le ragioni del mio piccolo record.

Ricordo ancora con entusiasmo la prima trasferta nell’isola greca di Kos, il vil-laggio azzurro di Lakitira, il contrasto tra la struttura supermoderna che ci ospitavae le greggi che sostavano sulla collina retrostante, come ai tempi di Omero e di Ip-pocrate. La gita nell’isola di Rodi mi fece scoprire mondi che avevo conosciuto soloattraverso le letture e i racconti di mio marito, combattente in Grecia nella secondaguerra mondiale. Non ho più dimenticato il caratteristico villaggio di Lindos e ifrutti dell’impegno italiano profuso nell’isola. In tutto il Dodecanneso mi colpironofavorevolmente la simpatia e l’entusiasmo nei confronti dell’Italia specialmente daparte dei meno giovani, testimoni di tempi difficili vissuti in comune.

Nel 1992 fummo felici di tornare una seconda volta a Kos, alla ricerca di nuoveemozioni. Scrutando nella memoria rivivo la visita alle isole di Lero e soprattutto aPatmos, luogo di delizie indimenticabile. La visita al convento nel quale secondo latradizione San Giovanni scrisse l’Apocalisse obbligò tutti noi a indossare curiosi in-dumenti adeguati alla santità del luogo. Alcuni (tra i quali Giorgio Maresio) assun-sero un aspetto grottesco francamente esilarante, che contrastava chiaramente conla devozione dovuta al luogo sacro.

A fine settembre 1993 cambiammo meta e ci recammo in Tunisia, ad Hamma-met. Mi colpì in particolare la bella cittadina di Sidi Bou Said, nei pressi di Tunisi,

BILANCIO DEI DODICI VIAGGI-STUDIO

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con i suoi colori vivacissimi, il vento travolgente, il te’ bevuto nel bar frequentato daErnest Hemingway. Bellezze che mi compensarono della pochezza di ciò che resta diCartagine. Nel mio ruolo di insegnante l’avevo forse idealizzata un po’ troppo. Il cli-ma dolce di quel paese e la gentilezza dei suoi abitanti mi spinsero nell’inverno suc-cessivo a tornare in Tunisia e a trascorrervi la bellezza di tre rilassanti settimane.

Il Marocco, meta del 1994, ci riportò a civiltà remote quasi bibliche. La piazzadi Marrakech con i suoi incantatori di serpenti, le dentiere di plastica rosa e azzurrevendute dagli ambulanti, odori speziati e minareti costantemente al lavoro sonostate impressioni indimenticabili. Ad Agadir ottimi acquisti di borse e manufatti inpelle. Ancora rimpiango una borsa di Hermes, anni dopo vittima di uno scippo ag-gressivo. La notte della partenza ho avuto il raro onore di ammirare Dante Valentein slip, uscito di soppiatto per sistemare la sua valigia all’esterno della camera, men-tre la porta si richiudeva alle sue spalle.

Minosse e l’isola di Creta occupano un posto privilegiato nei miei ricordi: bel-lissimo albergo, con il filo di Arianna arrotolato nella hall. Ciascuno occupava unavilletta in riva al mare o in giardino, gruppi di oche beccavano allegramente la testadi Lucia Demeglio e Francesco Giammarino sdraiati al sole. Indimenticabile la cenada Salvatore, oriundo italiano esibizionista e sgarruppato, il cui ricordo ancora oggisuscita il riso. Conoscemmo quell’anno Enzo Siesto e Maria Grazia La Rosa, romaniriservati e un po’ misteriosi che si rivelarono più tardi affettuosi e simpatici, entran-do stabilmente a far parte della nostra compagnia itinerante.

Da Creta all’Egitto il passo fu breve e per me decisamente emozionante. Scen-dendo dall’aereo ad Hurgada fummo investiti da un’ondata di calore davvero sor-prendente. La barriera corallina, le sculture di verdure preparate dallo chef, il coloredella fauna ittica, le meraviglie di Luxor caratterizzarono l’edizione 1996 del viag-gio. Rammento con particolare simpatia i pipistrelli bianchi che volteggiavano tra lecolonne del tempio semideserto di Denderah. Fummo protetti con grande dedizionedalla polizia egiziana, timorosa di eventuali attentati.

Della Giordania (1997) serbo un ricordo indelebile. La visione di Petra e dellealtre vestigia delle numerose civiltà che si sono succedute fu decisamente superiorealle nostre aspettative. Il tramonto sotto le stelle nel deserto dell’Uadi Rum fu qual-cosa di solenne e unico. Fu il solo paese islamico in cui trovammo donne impiegatenegli uffici pubblici, forse grazie al re Hussein.

La Turchia (1998) si differenziò nettamente rispetto ai paesi visitati in prece-denza: moderna ed efficiente, ricca di bellezze naturali e artistiche ci ospitò tra illusso nel villaggio Pine Bay di Kusadasi, dopo la visita a Istanbul e il tour in Cappa-docia. Shopping sfrenato ogni sera: ancora oggi indosso con piacere capi pseudofir-mati e un Rolex fiammante da 15 $ che funziona perfettamente e al cambio dellapila attira i commenti invidiosi degli addetti ai lavori.

La mia schiena fu messa alla prova nel 1999 durante il viaggio in Siria, ricco distimoli, ma altrettanto faticoso, non solo fisicamente ma anche moralmente, nel-l’osservare le cattive condizioni di vita degli abitanti e il contrasto con il culto im-

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perversante della personalità di Assad, l’allora presidente-sovrano. Aleppo, Dama-sco, Palmira compensarono la gestione dittatoriale dei nostri accompagnatori siria-ni, che ci rimproveravano se cambiavamo posto in pullman e mostravano scarsaconsiderazione per le donne. Uno di loro per dimostrare la democrazia in cui vive ilpaese raccontò che al suo matrimonio erano state invitate persino delle donne….illuogo che mi piacque maggiormente fu ciò che resta dell’antica basilica di S. Si-meone Stilita. Per accedere alla moschea di Damasco noi donne indossammo pa-landrane di dubbia pulizia che ci trasformarono in zombi.

Il richiamo dell’Egitto si fece sentire nuovamente nel 2000, con la lusinga dellacrociera sul Nilo. La visita al Cairo e ad Abu Simbel mi colpirono profondamente. Lenavi abitualmente in navigazione sul Nilo sono alquanto numerose, a tal punto chenon ci fu possibile assistere in diretta al passaggio delle chiuse per eccessivo affol-lamento nelle ore notturne. Ricordo con entusiasmo la bella gita in feluca all’isoladelle banane. Allegri ragazzini abbordavano i turisti cantando per ciascun gruppouna canzone adeguata in lingua. Per i francesi la Marsigliese e per gli italiani Bellaciao.

Nell’isola Elefantina decine di gatti affamati di tutte le fogge, alla ricerca di-sperata di cibo, ci fecero stringere il cuore.

Il viaggio 2001 ebbe una meta originale e riposante: l’isola di Cipro, nell’am-biente confortevole di un villaggio di gran classe, nel quale soggiorna anche la regi-na Elisabetta quando si reca nell’isola. Il luogo di nascita di Venere, le chiese bizan-tine, la casa di Dioniso con i suoi mosaici furono le attrattive maggiori. La capitaleNicosia, ancora divisa dal muro che separa Greci e Turchi, mi colpì per i ricordi del-l’arcivescovo Makarios. Si trattò della vacanza più riposante in assoluto, senza cam-biamenti di albergo e trasferte faticose.

Dulcis in fundo nel 2002 il Portogallo, che avevo già visitato in passato, e miha nuovamente catturata con il suo fascino discreto, i suoi tram tintinnanti, il suobaccalà a tutte le ore e in tutte le salse. Non mi aspettavo le meraviglie di civiltà edi verde concentrate in Algarve, l’oceano e i gabbiani facevano il resto. I camini adispirazione islamica, i mosaici stradali, il comfort di Cascais e della reggia di Sintracompletarono le emozioni rinnovate di Fatima.

Il mio apprezzamento va ad Arturo e Nadia, che mi hanno costantemente vez-zeggiata: il premio di fedeltà che mi hanno offerto alla fine del dodicesimo viaggio(un’icona bizantina) fa bella mostra di se’ tra i miei ricordi più cari. Ringrazio chi miha concesso di sedere sempre in prima fila sui pullman e l’attenzione affettuosa chetutti i partecipanti hanno avuto nei confronti della loro decana, alternandosi al miofianco, cercando di sorreggermi (a volte li ho sorretti anch’io) e augurando a tuttinoi di ritrovarci in futuro con lo stesso spirito amichevole e solidale.

Stretta la foglia larga la viaDite la vostra che ho detto la mia

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Noi desideriamo aggiungere che Nonna Giovanna ci ha regolarmente umiliatopartecipando in prima fila a tutte le escursioni (anche in pendenza!)senza manife-stare la minima lamentela.

Inoltre nei primi viaggi con una radiolina percorreva i parchi degli hotel fino atrovare un punto di cattura della RAI, per informarci sugli sviluppi del campionato(Juve soprattutto) o di un Gran Premio.

Per cui merita anche il premio ANSA-CIDA.

Da GIORGIO MARESIO

“Scriveresti un pezzo per “Linguaggio Astrale”?”. Come si fa a dire di no alla ri-chiesta, espressa con la consueta cortesia e dolcezza, di una persona cara come Na-dia Paggiaro?

Eccomi, dunque, a cercare di rovistare tra centinaia di ricordi e di impressioniassorbiti in dodici anni di viaggi settembrini con gli astrologi del Cida, incasellati al-la rinfusa e al tempo stesso ancora nitidi nella mia memoria privata. La riflessionesuggerita non mi dispiace, dirò di più mi tenta: cercare di sintetizzare in libertà, daun punto di vista assolutamente soggettivo, un’avventura lunga dodici anni con ilCida. Anche perchè devo in qualche modo sdebitarmi con molte persone, ringra-ziarle per una lunga ospitalità che mi ha incuriosito, talvolta convinto e stupito,spesso divertito e comunque arricchito sotto diversi aspetti. Parola di scettico since-ro, che in ogni caso ha sempre rispettato, pur non esitando a esprimere personalis-simi giudizi critici, una forma di conoscenza e di cultura tanto antica quanto indub-biamente affascinante. Mi fa sorridere, ad esempio, se solo estraggo da uno dei cas-setti della mia memoria quella volta che a Kos - era il 1992, la seconda volta che civenivamo insieme - Nadia tentò generosamente e disperatamente di far capire al-cune nozioni fondamentali di Astrologia a un gruppo di discoli buontemponi sedutiintorno, occupati più a spiare il mare celeste oltre le tende dei finestroni dell’alber-go che a seguire con un minimo di partecipazione le sue parole fin troppo pazienti.Ci siamo: è arrivato finalmente il via libera ai flash back estemporanei della mente,ai pensieri che fluiscono anarchici dentro ognuno di noi. E se soltanto torno indie-tro nel tempo, rivedo con chiarezza la prima volta di un’esperienza che si è protrat-ta fino a poche settimane fa.

Il viaggio verso la culla occidentale, sempre Kos (1991), dell’Astrologia: il mareblu, il bagliore dell’Egeo, le lunghe notti di Atene, il sole che tramonta come un’in-credibile arancia tra lo smog e quasi si nasconde dietro il Partenone. L’abbraccio deicipressi, assordati dalle cicale, sulle scalinate dell’ospedale di Ippocrate a inseguire ilguizzo delle rondini e a scrutare le montagne ocra oltre lo stretto ostile.

Due anni dopo, siamo nel 1993, un viaggio imprevisto verso il principio dell’A-frica, ad Hammamet in Tunisia. Il primo impatto con un continente favoloso, dovela luce riesce a dar sostanza e ad esaltare ogni colore, tra suggestioni impensabili.

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Ho ancora davanti agli occhi la serenità di un piccolo cimitero arabo in riva la mare,gremito di tombe azzurre e verdi, delimitato da un muretto oltre il quale si proten-dono palme che tentano di sfuggire alla linea liquida dell’orizzonte.

Africa ancora, stavolta il 1994. Il Marocco che ti aggredisce con i profumi dellepiante e dei fiori. Che ti rapisce con una mezzaluna che si erge all’improvviso oltreun minareto, ti inebria con vallate smeraldo tra le infinite gradazioni dell’elementoterra, ti accoglie nel vento insistente che soffia tra le rocce, tra le sabbie del desertoe l’oceano potente. E che riesce a estraniarti, quando ti aggiri nel pulviscolo doratoche disegna ghirigori tra le stanze e i cortili dei palazzi di argilla, da cui sbucanofacce d’ebano di berberi sorridenti.

E poi, a Creta nel 1995, nella magia di un eden fiorito che digrada sul mare,dove si immergono gli dei e dove riesci a percepire i primi battiti della civiltà. Unluogo prediletto da ninfe e fauni, che ancora si aggirano nelle grotte dei padri o re-pirano al ritmo regolare dei mulini a vento, di fronte ai bastioni desolati che parlanodi navi e di sfide secolari che trovavano quiete momentanea solo tra le rive e i mar-mi di Venezia.

Egitto, 1996. Un tuffo emozionante nei primi millenni della storia dell’uomo.Una serata tra il Nilo e le rovine parlanti del tempio di Karnak a Luxor: ad ascoltarerapito le confessioni dei faraoni e delle loro favorite, le lotte e le accensioni, i furorie le tragedie di età misteriose e splendide, così lontane eppure così familiari perchènulla è cambiato in fondo dai tempi di Amon-Ra, eterno e immutabile. O tra le on-de del giardino di Allah - il Mar Rosso davanti a Hurghada - a sfiorare coralli pre-ziosi e pesci dai colori dell’iride, incuranti degli abissi e del fuoco del Tropico.

In Giordania, nel 1997. La desolazione di gole e pietre, dove la vita è un ricordoindistinto; nel tremolare gommoso del mar Morto o sulla rupe di Mosè. Di fronte al-la spettacolarità dei templi, dei labirinti lussureggianti e degli anfratti arcobaleno diPetra; giù, giù fino alle sabbie di Lawrence il condottiero, alle costellazioni luminoseche indicano la rotta al viaggiatore stordito dal silenzio, al muezzin che richiama ilbeduino e zittisce i dromedari semiaddormentati. Istanbul e l’Anatolia, 1998. Unametropoli immensa e provvisoria come il ponte che collega Occidente e Oriente, trarovine, torri, monumenti che sfidano i secoli, stremati dagli odori di spezie, sbalor-diti davanti ai tesori dei sultani. Nelle caverne e nelle chiesette rischiarate dagli af-freschi dei devoti, nei pinnacoli preferiti dagli eremiti, verso le isole che fronteggia-no la costa scoscesa, da dove sbucano triremi dalla cui prua si protende il bustocorrucciato di Nettuno.

Siria, un anno dopo. Mercati estesi come città, cittadelle che mescolano in pa-ce religioni e razze, il viale verso Palmira, costellato di archi e colonne, che si perdeall’orizzonte nel deserto. Un tramonto atteso, in cui l’ultimo raggio è bagnato dal li-quore all’anice che la guida ci porge premurosa; il buio insonne, vegliato da centi-naia di palme che stormiscono alla brezza come ali di farfalle. Il fremito che ti faaccarezzare le rose scolpite nella pietra e fissare con nostalgia le volte della chiesadei Crociati al Crac dei Cavalieri, quando ti sembra di avvertire il lampo delle spade

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e delle corazze indossate da ombre che hanno difeso fino all’ultimo un sogno im-possibile. I muri sbriciolati dalle distruzioni, che nascondono codici e segni che ab-biamo decifrato per superare l’inesprimibile; le ruote di Hama, simboli dimenticati dietà trascorse, che alludono ad acque e giardini da mille e una notte.

2000: Egitto. Il ritorno ai balbettii primigeni che solo il Nilo riconosce. Dal vor-ticare incessante del traffico della capitale, dove al limitare del deserto sbucano lepiramidi appena nascoste dai grattacieli, al bagliore rossastro dei giganti di AbuSimbel sfiorati dal raggio divino del sole. Decine di feluche che si inseguono nelleacque placide del padre dei fiumi, stormi di battelli gremiti di turisti ansiosi di av-vertire oltre l’ansa il pulsare millenario delle valli incandescenti dove dormono in-quieti re e regine.

Cipro, 2001. Costruzioni bianchissime che interrompono spiagge dorate e chevolgono le spalle alle montagne sacre, sepolte da pini millenari, dove si nascondonomonasteri e l’aria mescola insieme il salso e la resina. Una presenza dolorosa, conte-sa da due mondi, che ostenta relitti offesi da troppe guerre e reliquie di un’antichitàfavolosa che propone all’improvviso, oltre la scarpata che nasconde il mare, laschiuma soffice che si aprì all’opulenta sensualità di Venere.

Portogallo: un ponte a sfidare il cielo e la terra sopra l’enorme foce del Tago,vegliata dalle fortificazioni dei taciturni marinai lusitani. Speroni rocciosi dalle for-me più bizzarre che si contrappongono all’oceano, tolde di velieri flagellate dalletempeste che bisbigliano la rotta agli avventurieri che sfidavano l’ignoto. Galeonicarichi d’oro di ritorno dal mondo nuovo, schiavi impauriti che si stringevano l’unl’altro nella piazza abbacinante di Lagos. Il rincorrersi di migliaia di gabbiani sopra lereti dei pescatori; Lisbona risorta che avvolge il curioso di mistero, tra i saliscendidelle colline tagliate dai binari dei tram e le musiche velate di tristezza che cantanol’amore, il distacco, la nostalgia di sempre…

Buon compleanno, Cida.

Marco Columbro, araba fenice, ringrazia tutti i Soci che con i loroaffettuosi pensieri hanno contribuito a rimetterlo in grande forma.Auguri, caro Marco!

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L.A. 129-930

Il primo ciclo di viaggi-studio organizzato da Arturo Zorzan e Nadia Paggiaro, conGrazia Mirti e Arturo relatori, si è concluso in Portogallo, terra pescina come il dodi-cesimo segno.

Nei viaggi precedenti si sono alternate vacanze “fisse” in isole assolate a va-canze “mobili” con numerosi trasferimenti. Ma alla fine si portavano a casa sempredei bei ricordi.

Quest’anno si è scelta una prima fase “mobile” a Lisbona (con Fado, chitarreportoghesi, tramway, foto-ricordo con Pessoa, e qualche favolosa escursione nell’in-terno ), e una settimana “fissa” sulla splendida e ingiustamente sconosciuta rivieradell’Algarve, su imponenti zoccoli rocciosi e falesie rossastre assai suggestive, conottima organizzazione alberghiera.

Una scoperta favolosa: i dolmen di Evola.Per l’anno prossimo si preannunciano mete extramediterranee.Anziché un resoconto virgineo, quest’anno abbiamo preferito riportare le im-

pressioni flash di alcuni partecipanti, caratterizzate da un clima … mesto di “fado”che vi riportiamo:

… Lisboa era lì offerta in un palmo di terra… Un viaggio sharada dove nuvole,sab-bia,onde,emozionano e coinvolgono come l’Astrologia, con una sorpresa finale: iDolmen di Evora

Maura de Nardis

* * *

Portogallo: un Nettuno senza tridente Anna Cipolletti

* * *

Tanta luce, ma anche tante ombreFulvia Rovere

* * *

IMPRESSIONI DAL VIAGGIO STUDIOIN PORTOGALLO

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Neanche il Sole riscalda il cuoreAlberto Zennaro

* * *

Terra di ponti, conquiste, mancanze, piogge, nuvole, Porto tinto, baccalà, assenze,essenze, porto branco, Fado.Speranza che il calore dell’Astrologia italiana lasci un sorriso al cuore dei portoghesi.

Marialuisa Dell’Orto

* * *

Terra di nostalgia, di tristezza e malinconia, ma anche di luce, dignità ed orgoglioPortoghesi: popolo chiuso, diffidente, distaccato, quasi indifferente. Fado: melodialanguida, struggente, senza speranza

M.Grazia La Rosa

* * *

Un Paese sospeso fra passato e presente e proteso verso il futuro. Un Paese di per-sone orgogliose del loro passato quando Fede e vita erano profondamente integra-te.

Carla Barison

* * *

Fiori, cieli,aria che ti accarezza ad ogni momento. Mare spumeggiante in un conte-sto storico da ammirare

Rosy

* * *

Del mio soggiorno nel pescino Portogallo dalla peculiare tendenza alla “saudade” emolto ben rappresentato dal Fado nostalgico e struggente, mi rimarranno in me-moria tre ricordi particolari:– LISBONA, la capitale dai sette colli,vista dal Tago, sembrava avvolta in una luce

filtrata,come ricoperta da un velo trasparente che attutiva le sue asperità e larendeva misteriosa e melanconica.

– Le selvagge scogliere dell’estrema punta dell’Algarve, battute incessantementedalle burrascose acque oceaniche che scavano impressionanti grotte dalle milleforme inquietanti e dalla quale ci si aspetta di vedere uscire nel suo splendore ildio del mare

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– Il candore accecante delle bianche case dall’architettura moresca sormontate daeleganti comignoli delicatamente traforati

E per finire conserverò un gradevole ricordo del moderno porticciolo di Villamourache mi ha regalato graditi momenti momenti di svago con belle passeggiate e suc-culente soste gastronomiche.

Geneviève Jama Gianmarino

* * *

Alla ricerca (fruttuosa) del tempo perdutoDante Valente

Algarve, praia de Rocha, colori che ricordano Petra, sensazioni da elemento Acqua.Grotte che richiamano l’utero materno, dove la luce dall’alto evoca la vita (Cancro).Labirinti di rocce in cui incamminarsi e trovare sempre una “porta” aperta versonuovi orizzonti e nuove visioni (trasformazione di 8a). Il mare (Nettuno) e il suocanto come sottofondo per meditare sulle bellezze del mondo e sul “grande archi-tetto” che le ha create.

Nadia Paggiaro

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Ci complimentiamo con la nostra Socia Maura!

Le AtlantiDeeQuadri di Donne e Pianeti di Maura De Nardis

…da me alla stella un passo mi separa:lampi di quello scoppio casuale della nascita,tra la luce che dispersenella notte che fu e che sarà…(forse nell’interspazio che sta al centro,s’incrociano segrete migrazioni)… Josè Saramago

Comune di Genova - Centro Remigio ZenaSalita del Prione 26/1 - 010.2513818

INAUGURAZIONE IL GIORNO 21 NOVEMBRE ALLE ORE 18

Esposizione dal 21 al 28/11 dalle ore 16 alle 19

Per informazioni telefonare a 3477569645

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APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI 2003PARIGI: 29 – 30 MARZO – Congrès Astrologique Sep Hermès – Palais des congrès – Porte Maillot.“Filiations et transmissions familiales en astrologie et en psychologie”. Partecipano:– Lynn Bell – Les lacunes de la filiation rendues visibles.– Jean-Francois Berry – Le syndrome du gisant, témoin de la rupture.– Catherine Gestas – Comment une malédiction familiale peut devenir une bénediction créatrice.– Francine et Robert Gouiran – La dette de filiation – le cas Wilde.– Katherine Hyman – La filiation par le nom.– Sylvie Lafuente et C. Duchaussoy – Les structures familiales.– Yves Lenoble – L’arbre généalogique du milieu astrologique.– Grazia Mirti – L’astrogénéalogie d’une dynastie: les Kennedy.– C. Rialland et M. Barbault – La psychogénéalogie en astrologie.– Michèle Raulin – Transmission cellulaire de la mémoire familiale.– Gilles Verrier – Les configurations significatives de l’astro-psycho-généalogie.Iscrizioni: 120 Euro a Yves Lenoble, 98 rue Charles Maréchal, 78300 Poissy.Email: [email protected]

SOESTERBERG (OLANDA): 11 – 13 APRILE – 30th Astrologencongres, organizzato da StichtingNederlands Astrologen Congres (N.A.C.). Partecipa fra gli altri: Karen Hamaker Zondag. Info:30-75-6401230.

NEW YORK: 16 – 18 Maggio – 11th Annual Astrology & Stock Market. Organizzata dall’AstrologersFund presso l’Hotel Intercontinental con Timothy Bost, Alphee Lavoie, Richard Mogei, RebeccaNolan, Henry Weingarten. Info: 1-212-949-7211.

SEATTLE: 23 - 26 May 2003 - “NORWAC” The 20th Annual Northwest Astrological Conference.Suites Hotel, Seattle, WA, USA, with Lynn Bell, Robert Blaschke, Maurice Ferandez, Steven Forrest,Demetra George, Dana Gerhardt, Robert Hand, Ko Hashiguchi, Lynda Hill, Rick Levine, David Pond,Mikel Poulsen, Kim Rogers-Gallagher, Philip Sedgwick, Diana Stone, Anne Toth. Informazioni, LauraGerking; Tel:1-206-5452912. Email: [email protected]

PALMA DE MALLORCA: 19 – 22 Giugno – XX Congresso Iberico – Palma de Mallorca, Baleari,Spagna. “Visiones de la Casa VIII”.Iscrizione: 75 Euro. Rivolgersi a Delia Minguez e Frederic Suau – Tel: 0034-871-932936 /-666744671.Email: [email protected]

YORK University (G.B.): 28 Agosto – 1 Settembre – 35th Annual Conference: “Uranus in Pisces,Awakening the Vision” organizzato dalla Astrological Association. Partecipano Patrick Curry, BaldurEbertin, Liz Greene, Pat Harris. Info: 44-208-880-4848.

ANAHEIM, CALIFORNIA (U.S.A.): 8 – 13 OTTOBRE 2003 – Congresso I.S.A.R. Partecipano fragli altri: Robert Blaschke, Demetra George, Glenn Perry, Raymond Merriman, Alan Oken, Tad Mann,Verena Bachmann (Svizzera), Nick Campion (Gran Bretagna), Brian Clark (Australia), John Frawley.Per l’Italia Grazia Mirti parlerà del ruolo di Lilith in Astrologia interpretativa con particolare riguardoall’aspetto finanziario. Info: 1-305251-4223.

VALENCIA: 6 – 8 DICEMBRE 2003 – VIII GIORNATE MONDIALI DI ASTROLOGIA E CABALA, organiz-zate da Gracentro, Universidad Internacional Menendez Pelayo (UIMP).Per informazioni e iscrizioni, tel: 0034-96-3911433.

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L.A. 129-540

Dopo Torino, culla storica del CIDA, dedichiamo questa puntata a Milano.Domanda di rito: perché questa scelta? Ma perché è troppo facile parlare bene

di Roma, di Firenze, di Napoli, è quasi banale. Invece di Milano è quasi d’obbligo“parlarne male”

E a ragione, se si valuta Milano con il metro con cui si guarda a Firenze o Ro-ma, in base a monumenti e vie.

I palazzi e i monumenti di Milano sono di una estrema sobrietà. Ma c’è una ra-gione: i milanesi – almeno in passato – ritenevano disdicevole ostentare le loro ric-chezze ai passanti meno fortunati: per questo le più belle sorprese si scoprono al-l’interno dei palazzi, nei grandi giardini del Centro, nei cortili scenografici, nelle de-corazioni interiori, ecc. Anche il bello della Scala è tutto all’interno.

Il milanese DOC non passeggia, transita; non discute, contratta, non si diverte,passa il tempo.

Può sembrare ben triste, però le cose si ribaltano se si pensa che, visto che illavoro occupa tanto tempo della nostra vita, vale la pena di renderlo gradevole. Perquesto diventa piacevole far parte di una struttura ben oliata, dove ogni tassellofunziona a dovere; il lavoro diventa meno faticoso, spesso gradevole, e si crea unaatmosfera quasi gioiosa. Il lavoro pesa quando subentra l’incompetenza, la traco-tanza, la confusione.

L’anima inconfondibile milanese si ritrovava anche in quelle attività estrema-mente specialistiche tramandate da generazioni, come le cornici d’arte, i bottoni, leviti, che so eccetera,con pochi addetti ma ben selezionati in base alla vocazione.

Si respirava un’atmosfera gaia, l’intera famiglia era coinvolta affettivamentenell’attività. Ma questo vale anche per altre città. La differenza sottile stava forsenel rispetto e nell’amore per l’oggetto, che doveva andare in mani adeguate, e nonal semplice ricco che magari l’avrebbe trascurato; quasi a mo’di giudice che valutaun caso di affido.

Volevo comprare un quadro con una veduta sui Navigli (mi interessava la cor-nice) e il proprietario mi disse “Ma se l’è no milanes, ghel du no” (ma se non è mila-nese non glie lo lascio), forse mi aveva letto il pensiero o aveva captato la mia metàpartenopea.

L’OMAGGIO DI TURNOMILANO - Il prezzo dell’efficienza

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E’ una città di commercio, ma qualificato, e non per “vendere ad ogni costo”:non a caso vi è fiorita la moda. In compenso il Milanese in vacanza è un pesce fuord’acqua, noioso e petulante .

Manca anche un vero “orgoglio” milanese da sbandierare, come avviene perquasi tutte le altre città: forse è ritenuto poco economico, o una debolezza pocoproduttiva, o peggio un sottile complesso di superiorità che non richiede esterna-zioni.

Un grosso colpo al “cuore” di Milano è stata la scomparsa della “ringhera”, queilunghi balconi-corridoio rivolti all’interno del cortile, che favorivano la vita socialedel caseggiato: le donne uscivano dalla cucina il tempo necessario per scambiarequalche commento con le dirimpettaie, senza fare crocchi nel cortile, e rientravanorapidamente per proseguire i lavori in casa. C’era grande solidarietà e partecipazio-ne per gli altri.

Il razzismo dei Milanesi è sempre stato comportamentale, verso i lazzaroni, gliimbroglioni o i mantenuti. I figli nati a Milano, fosse l’inquinamento, fosse la neb-bia, nascevano già con il bernoccolo, anzi con il piacere dell’efficienza e della pro-duttività.

Questa cura degli oggetti, questo rispetto dei simboli e forse anche l’introver-sione può spiegare la tradizionale attribuzione al segno del Cancro (vedi avanti leprove), come per New York- ora accomunate anche da lanci di aerei sui grattacieli –ma in particolare la capacità di “accogliere in casa”: da sempre Milano ha assorbitoforestieri di qualunque provenienza, bastava che amassero il lavoro; i matrimoni“misti” non sono mai stati un problema, a differenza di altre città. Alla fine il me-scolamento è stato tale che oggi nessun giovane parla correttamente e “colorita-mente” il milanese. Però su queste ceneri è nata una città nuova, non provinciale eproiettata verso il futuro.

Milano merita anche giustizia per i torti subìti da Cinecittà. Il milanese vienedescritto sempre esclusivamente come il Commenda miliardario, volgare, spietato,insensibile e con una voce roca.

Solo De Sica le ha reso giustizia, prima come attore in “Gli uomini che mascal-zoni” del 1938, un bellissimo affresco dell’atmosfera di lavoro milanese, (con il bur-bero taxista “papà di lei” che simpatizza per il “bravu fioeu” romano), e poi come re-gista in “Miracolo a Milano”.

Forse il momento più toccante della milanesità era l’omaggio ai “ghisa” i vigili,il giorno della Befana: i bambini depositavano cumuli di panettoni attorno alla suapedana e sul viso severo compariva un rapido sorriso. I Milanesi ci tenevano a rin-graziare questo essere soprannaturale che non alzava mai la voce, severo ma edu-cato, custode dell’ordine e amico dei deboli - una figura oggi completamente estin-ta…-

Quella descritta è tuttavia la Milano del passato: oggi ha perso molto del suosmalto, sembra vivere di semplice manutenzione, mentre le altre città –in propor-zione – hanno fatto maggiori progressi.

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Prima che scompaia del tutto, dedichiamole come omaggio un oroscopo vir-tuale, anzi molto molto speciale … in cui balza subito all’occhio una bella … opposi-zione Venere-Mercurio, perché se si ama non si ragiona. Ma Venere è anche trigonaa Sole perché chi ama il lavoro fa carriera. Di conseguenza anche il Sole è sestile aMercurio perchè il segreto del successo è una capacità di ben comunicare.

Giove e Saturno poi presentano due aspetti: un trigono e un quadrato: Come èpossibile? A Milano tutto è possibile! Basta che un quadrato celeste diventi un tri-gono nello spazio locale: significa che quelle che nel resto del mondo sono diffi-coltà qui diventano virtù…

E per finire ricorderemo che nel suo “inno” sulla “bela Madunina” si ritrova tut-to lo spirito speciale della città: a differenza di altre canzoni partigiane -che esalta-no solo le doti della propria città - in questa canzone si riconoscono anzitutto i me-riti delle altre città ( ma un cicinin anca de num) e poi si conclude (ma pochi losanno)

Su, venite senza pauraNoi vi stenderemo la mano…

Ma ve slongarèm è più af-fettuoso …

* * *

Poco oltre la soglia del Duo-mo si trova una lunga lista mar-morea orizzontale che contiene,intervallati, degli strani accoppia-menti di segni zodiacali: primapesci-scorpione, poi ariete-bilan-cia, poi leone-vergine e infine,isolato il segno del Cancro. Evi-dentemente per esaltare adegua-tamente il segno “di casa” si sonoaddirittura scomodate le coppiein antiscia con esso, come unacornice, un corteo adeguato peresaltarne la gloria…

(Digamma)

Una formella raffigurante l’anticafacciata del Duomo. Il progetto dellafacciata attuale risale al 1805.

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L.A. 129-550

ETIMOLOGIA AVANZATA

Ecco finalmente la derivazione verace dei segni zodiacali.

Ariete: da arderete (tutti)Toro: abbreviazione di T(iene l’) oroGemelli: quando geme non la finisce piùCancro: sa essere un “canchero” all’occasioneLeone: perché da sempre retta ai “le(cc)oni”Vergine: da vera igieneBilancia: ossia bi-lancia, una volta lancia di qui e una di làScorpione: hanno aggiunto in seguito una “erre” Sagittario: perché s’agitaCapricorno: dall’antico napolitano “ Cap’e’corna” ossia testa duraAquario: perché quando è il momento se ne lava le maniPesci: perché abbocca spesso, e quando è nettunizzato non sa che pesci

pigliare(senza offesa per nessuno…)

STRISCIA LA NOVIZIA…

Come mai Vittorio Ruata (v. pag. 60) ha cooptato la Signora Rossella Bilotta comeassistente per la Delegazione Laziale?

Da segrete indagini abbiamo appurato che Rossella ...è la sua legittima, fedelee unica consorte.

E’ vero che è efficiente, ma è anche giusto che i Soci sappiano dei favoritismifra i soliti romani.

Per quanto riguarda le due Consigliere di Delegazione (M.Grazia Larosa e MaryOlmeda) pare siano risultate immacolate nei loro rapporti con il Delegato.

LINGUACCIA ASTRALE

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Per questa puntata, in onore dei tanti Consiglieri CIDA del segno (6 su 18)ab-biamo scelto il

CANCRO

Così come ce lo descrive Mirka Martini (Amori Zenitali - Edizioni Acanto)

* * *

ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

In effetti non é che un crostaceo: ossia uno di quegli animaletti acquatici a piùzampe che camminano a ritroso o al massimo di sghimbescio senza avanzare mai,ben rannicchiati al riparo del loro guscio, ove si ritraggono del tutto in caso di peri-colo. Secondo la nostra tradizione, un granchio, come del resto molti cominciano achiamarlo per evitare accostamenti raccapriccianti.

Ma cosa fa il granchietto solo solo nel suo rassicurante rifugio, immobile tra leacque immobili della laguna? Dorme, sogna, si sveglia - non completamente - rie-voca il passato. Va, come Proust, alla ricerca del tempo perduto. I ricordi sono lerocce cui si aggrappa con le chele per avere la certezza di esistere. Se li contempla,se li culla, se li guarda e riguarda mille volte come se fosse al cinema, aggiungendovarianti con la fantasia. E’ un vegetativo, un retrospettivo che aborrisce il futuro,così ignoto e imprevedibile.

Il passato invece lo rassicura: sa che l’unico modo per possedere veramente lecose é che siano già avvenute.

Il Cancro teme il divenire perche lo strappa all’essere. Si volta sempre indietro, e questo gli impedisce di andare avanti. Ma é esatta-

mente ciò che lui vuole.

Gambero o struzzo?I cinesi, contrariamente ai latini che lo chiamavano Cancer, granchio, sostengonoche sia un gambero. La differenza non é poi molta, nel senso che le due bestie, dalpunto di vista del comportamento, in fondo si somigliano. Snobbando latini e cine-si, viene però da dire che questo animale zodiacale ha piuttosto l’aria di essere unostruzzo. Specie quando c’é da guardare in faccia la realtà. Orrore. A un nativo delCancro chiedete tutto, ma non di affrontare la realtà.

Lui e lei hanno bisogno di vivere nel proprio sogno. Sono dei sonnambuli e non tengono nemmeno le mani in avanti. Se li costrin-

gete a svegliarsi, o se il sogno quotidiano li delude, ficcheranno la testa sotto lasabbia, come gli struzzi.

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La mestiziaSe amate la mestizia, l’individuo Cancro è quel che fa per voi. E’ sognatore, si, ma lesue chimere hanno sempre una nota dolente.

Perfino la gioia lo fa soffrire. Tutto sommato è un mesto contento. Sfugge il lavoro perche lo distrae da quel sonnambulismo imbambolato che gli

consente di vedere il mondo attraverso una coltre di nebbia e di struggersi sulleproprie fantasticherie. Il Cancro è un tipo nostalgico, notturno, etereo e fiabesco. Laluna, sua protettrice e padrona, lo rende romantico ed evanescente. Forse potrebbeanche volare. Ma quel suo vezzo di stare nell’acqua a sognare trote e sorgenti sullostile di Schubert...!

Ne emerge solo per contemplare vagamente le stelle o poetare al suo astro rie-vocando un passato che possibilmente lo renda infelice, come faceva quel concen-trato di melancolia che era Giacomo Leopardi, più Cancro che mai, così angosciatoda tutto e specialmente da una gobba che in fondo, se non ci avesse sempre rica-mato sopra, non avrebbe nemmeno dato tanto nell’occhio. Nascendo Capricorno,sarebbe potuto diventare ministro degli Esteri. Ma non avrebbe appagato la sua ti-pica mania di persecuzione. Essere - o meglio credersi - sfruttati, avviliti, calpestatiè una necessità imprescindibile del Cancro, probabilmente segno dei masochisti pereccellenza. Bisognerebbe chieder conferma al divino Marchese sulle origini zodiacalidelle sue vittime.

Vaghe stille dell’OrsaLei poi, la signora Cancro, per la malinconia è l’optimum.

Già la sua natura sognante la rende quasi ultraterrena, le notti insonni - tra-scorse a vegliare la luna e forse a farcisi la tintarella -le conferiscono un che dispettrale. Piacevolmente spettrale. Come se fosse un angelo.

Ma santo Dio, è cosi triste essere angeli! E così angosciante essere vivi! e sere-ni! e felici! Lei sa che voi l’adorate, ma è terribile essere amati in quel modo, fa veni-re da piangere. Tanto più che una volta, prima di incontrarvi, non l’amavate affatto.

“Nel 1929 non ti importava niente di me!” “Veramente non ci conoscevamoancora…”

“Vedi che non mi amavi? Lo ammetti!” E giù stille…La signora Cancro piange per un nonnulla, che a lei sembra sempre un motivo

gigantesco. Ha le lacrime non in tasca, che sarebbe banale,ma direttamente nell’oc-chio, già bell’e pronte a schizzare sulla coscienza dell’interlocutore, che è poi coluiche le ha provocate. Voi.

Ma non sempre é tempo di stille. Quando riesce a perdonarvi tutto il male chele fate, le avete fatto o vorreste farle, é tempo di dolci, struggenti, teneri sospiri. Lasignora Cancro, avvolta in veli di mussola più immateriali di una ragnatela, sogna esospira, ricama e sospira, smette di ricamare e sospira.

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In attesa della notte -la complice, la benefica -la sua giornata si snoda all’inse-gna dell’ozio e del sospiro.

Se non correte ai ripari, dopo un po’ avrete la casa piena di spifferi.

Come acchiappare il Cancro…Bisogna buttarla sul sentimentale, sul romantico. Imbastire il discorso su qualcosadi toccante. Il Cancro é molto interessato ai problemi del prossimo perché sogna diessere un altruista. Se volete far presa su di lui inventatevi una disgrazia, una vedo-vanza. Si mostrerà molto comprensivo e parteciperà con gioia al vostro dolore. Vidarà ottimi consigli che non siete tenuti a seguire, e vi consolerà con frasi vibranti.

Quando é di fronte a una sciagura il Cancro trova sempre le parole giuste, saconfortare, capire, condividere. La catastrofe é il suo elemento, specie quella deglialtri. Perciò costituisce anche un approccio per il futuro amoroso, che lui intendesoprattutto come comunione di anime nel bene e nel male, ma meglio nel male.Parlategli quindi di buddismo, di reincarnazione e anche di morte, suo argomentoprediletto.

Se gli piacete e se si fida di voi, sposarlo non sarà difficile, visto il suo sviscera-to amore per la casa. Basta azzeccare il momento in cui é dell’umor giusto.

Per creare l’atmosfera che lo spinga al matrimonio, la cosa migliore é invitarloa un funerale. Se in quel periodo non vi é morto nessuno, nemmeno un lontano co-noscente, ricostruite un ambiente analogo portando il vostro spasimante al cimite-ro. Lì, nella pace dei cipressi, all’ombra quieta delle lapidi, leggetegli epitaffi con vo-ce tremula di pianto. Sarà vostro subito, e per sempre.

Compreso l’aldilà, chiaro.

…e signora Non é sensibile, é ipersensibile. La signora Cancro possiede uno sviluppato altruismoe un viscerale senso materno.

Per far subito colpo parlatele di bambini. Meglio se poveri. Meglio se orfani.Meglio se abbandonati. Il sogno che accarezza in segreto -ma neanche tanto -é diesser mamma del mondo intero, ma per fortuna rimane un sogno: la mamma Can-cro quando ti abbranca non ti molla più, seppur affettivamente parlando. Ti infila lechele nel costato, e chi la scolla é bravo. Certo, si mostra trepida, sollecita, premuro-sa, pronta a sacrificarsi e naturalmente a ricordartelo a ogni istante. Ma tremenda-mente appiccicaticcia.

Per conquistarla conducetela spesso a teatro, al concerto, al cinema, purché lospettacolo sia melenso o stimoli a fantasticare. Ma se volete regalarle qualcosa diveramente toccante, che la renda felice benché lacrimosa, portatela al brefotrofio.Abbraccerà i pargoli, senza parsimonia idrica, li stringerà al seno e sospirerà “sietetutti figli miei”.

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A questo punto, a meno che non siate disposti a diventare papà di centocin-quanta adorabili infanti sconosciuti, allontanatevi frettolosamente in punta di piedi.

Baciami l’anima Si presume che in un individuo simile, romantico e praticamente immateriale - al-meno per aspirazione - la zona erogena sia situata nell’anima. L‘ipotesi non é bi-slacca come sembra.

Il massimo desiderio sentimentale del Cancro é di creare con l’amato, o l’ama-ta, un’intesa spirituale. Ciò che gli preme é l’appagamento mistico - più il suo che ilvostro -, due anime che battono all’unisono come orologi svizzeri adorni di cuorici-ni.

La madre dei granchiCosì, l’avete conquistata. Ma se non sono arrivati bambini, e se lei non é riuscita afarvi adottare l’intera comunità dei Martinitt, del Don Orione o del Cottolengo, cer-cate di rassegnarvi: in mancanza di meglio la parte del pargolo dovete farla voi.

La donna Cancro non tollera di non essere mamma. Se non lo é, lo diventa.Piuttosto che di nessuno anche vostra.

Il suo più sublime istinto le suggerirebbe di allattarvi, ma non illudetevi: inquesto caso non vede in voi il maschio, bensì il figlio. Cercate quindi di comportarvicome tale, se non volete deluderla.

Per riuscirci, guardatela con pupilla trepida, non staccatevi un momento dallesue gonne, chiedetele aiuto, protezione, consiglio, conforto e naturalmente affetto.Siate soltanto suo e ripetetele sovente che di mamma ce n’é una sola: lei.

Non ama rivangare infatti che prima ne abbiate avuto un’altra. Perche la si-gnora Cancro non é una semplice mamma biologica, come la comune creatura chevi ha dato i natali, ma la Mamma per eccellenza, quella ancestrale, perenne, la divi-nità femminile che si identifica con la Luna, maga e strega di fecondi, obnubilati ri-ti. Esemplare e devota come la madre dei Gracchi. Anzi, dei granchi.

Umor balzano Non dite mai a un Cancro che é lunatico: lo é, ma non se ne rende conto.

Durante la giornata può mutare opinione due o trecento volte, con la convin-zione che l’ultimo parere espresso sia quello giusto. Che contrasti con gli altri due-centonovantanove precedenti non importa, non ne tiene conto, forse non se lo ri-corda. E comunque non gli interessa.

E un tipo capace di passare dall’amore all’odio in un batter di ciglia. I suoicambiamenti d’umore sono improvvisi e assolutamente immotivati, almeno per glialtri.

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Va pazzo per una cosa poi, cinque minuti dopo, non gli piace più. Perche? La vede brutta, ecco tutto. E prima? Non la trovava forse bella? No, per

niente, questo non l’ha mai detto. Nemmeno pensato. E ne é profondamente convinto. A dargli retta c’é da uscir di senno. Tuttavia, se non dovete far troppo caso a quello che dice, dovete viceversa far

molto caso a quello che dite voi: assorbe le vostre parole come un aspirapolvere, ese c’é non una frase, ma una virgola che non gli sfagiola, é crisi sicura. E crisi per ilCancro significa doloroso silenzio: si ritira nel suo guscio e vi chiude la corazza infaccia. Per riaprirla ci vorrebbe il trinciapollo.

Venirne a capo é laborioso, perche più analizzerete la faccenda e più vi convin-cerete di non aver fatto o detto nulla di offensivo nei suoi confronti. Che non vivenga in mente di domandarglielo: si offenderebbe maggiormente perchè non locapite. Se volete riconquistarlo, chiedetegli scusa. Non importa che sappiate di checosa. Fatelo e vi getterà le chele al collo.

Le ricordanze “Ah, se vent’anni fa avessi fatto diversamente!” “Se non mi fossi sposata sarei di-ventata una grande ballerina…” “Se fossi nata in America sarei presidente degli Sta-ti Uniti.” “Se avessi studiato l’arabo, a quest’ora…” “Se potessi tornare indietro…”

Se, se, se. E la particella preferita sulle labbra della signora Cancro, i cui discorsicominciano quasi sempre con un se e finiscono inevitabilmente con un ma.

Provate a farle un regalo. Si mostrerà entusiasta: “E bellissimo, stupendo, sen-sazionale. Ma…” Quel ma, accodato con titubanza a tre o quattro aggettivi esaltan-ti, lascia intendere moltissime cose e può preludere a una lunga dissertazione in cuiverranno elencate tutte le alternative alla realtà, se questa non fosse tale.

Per esempio: le avete regalato un vestito giallo? Lo troverà fantastico, unico,inimitabile, il migliore di tutti, ma… ”Se fosse rosso sarebbe forse più bello”. Se violapiù aggressivo, se nero le avrebbe donato di più. Per non parlare dell’evenienza chefosse verde, o blu, o bianco, o grigio, o turchese, o… Per farla tacere bisogna tappar-le la bocca con un bacio. Illanguidirà di turbamento, e abbandonata tra le vostrebraccia sussurrerà: “Certo, che se fosse di tutti i colori…” Ogni cosa al suo posto

Vivere col Cancro non é affatto facile. Sotto la corazza dolce e affettuosa delvostro crostaceo si nasconde un gelosone che può divenire preda di veementi furorise per caso si sente tradito. E si sente tradito per un nonnulla. Basta uno sguardogentile, un sorriso a qualcuno che non sia lui. Ma invece di buttar fuori il rospo co-me farebbe l’ Ariete, scatenando una scenata ma chiarendo subito il perche, il Can-cro si inalbera e comincia a camminare a ritroso. Detesta divulgare i suoi sentimen-ti, perciò bisogna tirare a indovinare. Se non possedete doti divinatorie, coccolatelo.

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Al contrario della signora Cancro che é una moglie-mamma, il signor Cancro é unmarito-figlio: dovete dedicargli tutta la vostra attenzione, vezzeggiarlo e magaricantargli la ninna nanna. Si addormenterà fiducioso come un bambino.

I problemi ricominciano quando si sveglia. Benche lunatico, il Cancro é un pa-tito dell’ordine. Le due affermazioni sembrano contrastanti, e lo sono, avvalorandocosì la tesi della mutevolezza cancerina.

Se non sopporta di vedere il vostro collant in giro, se si agita trovando il gior-nale per terra, se é colto da irritazione quando gli spostate il dopobarba di mezzocentimetro, non perdete la calma. Pensate che il vostro beneamato Cancro ha biso-gno dell’ordine esteriore per compensare il suo disordine interiore. Ma non lasciate-lo assolutamente trapelare. Sarebbe il caos.

Una valle di lacrimePer il Cancro la vita é una valle di lacrime. Ma la cosa non lo addolora affatto. Anzi.La tristezza, e di conseguenza il pianto, sono per lui fonte, se non proprio di piacere,di profonda soddisfazione.

Se volete far gioire la vostra signora Cancro, raccontatele storie di sciaguremortali e di malattie senza speranza: ne godrà, non tanto perche goda del male al-trui, quanto perche potrà soffrire in sintonia con l’interessato e ciò la rallegreràmoltissimo.

La signora Cancro ama rendersi utile, specie nelle disgrazie. Non c’é infortunio, incidente stradale, peritonite acuta, leucemia fulminante

che non la veda al capezzale dell’infelice, più protagonista dell’interessato. Sublime,dolce, rassegnata, si sacrifica con un sorriso da martire e quasi sembra che la mori-bonda sia lei. Non vuole ringraziamenti - figurarsi, per così poco! - la professionedell’infermiera le é congeniale. Le basta, superato il dramma, poter sospirare in sor-dina: “Se non c’ero io…”

Con una moglie così, non dovete temete di prendervi il raffreddore, la bronchi-te o il morbillo. Vi assisterà con amorevolezza senza pari, smaniosa di assistere, cu-rare, guarire o tenervi la mano in caso di morte.

Perciò, niente reticenza. Ammalatevi pure: la riempirete di gioia.

Avvinto come l’ederaIl Cancro é come l’edera, dove s’attacca muore. Data la sua natura spirituale, però,quando ama non ama solo fino alla morte, ma anche oltre. Il che rende ancor piùdifficoltoso liberarsene mentre si é in vita. E se la relazione é di vecchia data, le dif-ficoltà si acuiscono. Attaccati al passato come sono, sia lui che lei, dal momento incui rappresentate ormai il loro passato é chiaro che non vi mollano.

L‘impulso suggerirebbe di offenderli a sangue, cosa semplicissima visto che so-no suscettibili. Ma attenzione, i cancerini non hanno reazioni prevedibili, quindi puòcapitare che più li oltraggiate e più si impuntino.

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Forse entra in ballo anche quel famoso masochismo che negano di possedere,ma che possiedono.

Ah, soffrire! e soprattutto potervi rinfacciare giorno e notte, per tutta la vita,quanto li avete fatti soffrire.

Lei, la signora, pronta a tramutarsi in una préfica dal lamento perenne, inter-rotto per questioni di efficacia da inondazioni lacrimali. La sera, al vostro rientro, vifisserà con espressione dolorosa, emetterà un sospiro e vi indicherà la tavola appa-recchiata per uno, voi, dicendo: “Non ho fame”. Quando si sente offesa non ha maifame, e tuttavia non dimagrisce di un etto. Lui, il partner maschio, si chiuderà vice-versa in un mutismo accusatore e trascorrerà le giornate a passare in rassegna itorti subiti, decorandoli col pennello della fantasia come un affreschista.

Il sistema per debellare il Cancro, maschio e femmina, consiste principalmentenel negargli affetto. Non chiedetegli più scusa per i suoi sbalzi d’umore. Fategli ca-pire che é strambo, lunatico e irrazionale. Non ci crederà, ma se ne adombreràugualmente. Giocate, con perfidia giustificata solo dall’istinto di conservazione, sul-la sua ansia perenne: ha bisogno di essere tranquillizzato? Non fatelo. VuoI parteci-pare alla vostra vita? Impediteglielo. Ignorate la parola tenerezza.

Con lei cercate di assumere i suoi stessi difetti: siate mutevoli e cambiate spes-so idea. Non vi sopporterà più.

Non vuole ringraziamenti - figurarsi, per così poco! - la professione dell’infer-miera le é congeniale. Le basta, superato il dramma, poter sospirare in sordina: “Senon c’ero io…”

Con una moglie così, non dovete temere di prendervi il raffreddore, la bronchi-te o il morbillo. Vi assisterà con amorevolezza senza pari, smaniosa di assistere, cu-rare, guarire o tenervi la mano in caso di morte.

Perciò, niente reticenza. Ammalatevi pure: la riempirete di gioia.

Avvinto come l’ edera Il Cancro é come l’edera, dove s’attacca muore. Data la sua natura spirituale, però,quando ama non ama solo fino alla morte, ma anche oltre. Il che rende ancor piùdifficoltoso liberarsene mentre si é in vita. E se la relazione é di vecchia data, le dif-ficoltà si acuiscono. Attaccati al passato come sono, sia lui che lei, dal momento incui rappresentate ormai il loro passato é chiaro che non vi mollano.

L ‘impulso suggerirebbe di offenderli a sangue, cosa semplicissima visto chesono suscettibili. Ma attenzione, i cancerini non hann-o reazioni prevedibili, quindipuò capitare che più li oltraggiate e più si impuntino.

Forse entra in ballo anche quel famoso masochismo che negano di possedere,ma che possiedono.

Ah, soffrire! e soprattutto potervi rinfacciare giorno e notte, per tutta la vita,quanto li avete fatti soffrire.

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147Casa Quinta

Lei, la signora, pronta a tramutarsi in una préfica dal lamento perenne, inter-rotto per questioni di efficacia da inondazioni lacrimali. La sera, al vostro rientro, vifisserà con espressione dolorosa, emetterà un sospiro e vi indicherà la tavola appa-recchiata per uno, voi, dicendo: “Non ho fame.” Quando si sente offesa non ha maifame, e tuttavia non dimagrisce di un etto. Lui, il partner maschio, si chiuderà vice-versa in un mutismo accusatore e trascorrerà le giornate a passare in rassegna itorti subiti, decorandoli col pennello della fantasia come un affreschista.

Il sistema per debellare il Cancro, maschio e femmina, consiste princi- palmen-te nel negargli affetto. Non chiedetegli più scusa per i suoi sbalzi d’umore. Fateglicapire che é strambo, lunatico e irrazionale. Non ci crederà, ma se ne adombreràugualmente. Giocate, con perfidia giustificata solo dall’istinto di conservazione, sul-la sua ansia perenne: ha bisogno di essere tranquillizzato? Non fatelo. Vuoi parteci-pare alla vostra vita? Impediteglielo. Ignorate la parola tenerezza.

Con lei cercate di assumere i suoi stessi difetti: siate mutevoli e cambiate spes-so idea. Non vi sopporterà più.

Con lui, criticate le sue arti amatorie, spostategli continuamente il rasoio, la la-metta, il piegabctffi. Diventate sciatta.

Si ritireranno.Ma voi dovrete prepararvi a essere odiati per sempre, in questa e anche nell’al-

tra vita, se c’é.

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L.A. 129-850

Dalla Rivista svizzera “ Astrologie Heute” abbiamo spulciato quest’articolo sullasorte della nostra Nazione.

Sembra che una grossa responsabilità per le nostre pecche sia imputabile allecase ottava (Sole/Urano) e nona (Saturno+Plutone) della Repubblicagemellina…peccato che nel 1946 un astrologo influente non abbia consigliato An-dreotti di aspettare ancora un paio d’ore…

Il prossimo anno potrebbe essere decisivo per Berlusconi.Il tempo valuterà la correttezza delle previsioni, forse un po’ di parte.Ne approfittiamo per aggiungere che rispetto agli altri Paesi gli Italiani sanno

comunque sopravvivere nonostante il governo…

Forza Italia – Italia, forza!

E’ ben noto che noi svizzeri critichiamo con piacere gli italiani e deridiamo cer-te loro abitudini, mentre allo stesso tempo li ammiriamo per molti aspetti, anzi ad-dirittura li invidiamo. Infatti, viaggiamo sempre con piacere verso il sud pur ironiz-zando sul fatto che laggiù le cose vadano così come vanno. Tuttavia da un annoguardiamo increduli verso la pianura padana e non riusciamo a capire perché ab-biano scelto un simile governo.

La stella del giornalismo conservatore, l’apprezzato scrittore Indro Montanelli,morto a tarda età nel luglio del 2001, sosteneva prima delle ultime elezioni, quandosi delineava la vittoria del polo di Berlusconi, che si dovesse interpretare il fatto co-me se l’Italia fosse stata contagiata da un virus influenzale e ora dovesse costruirsigli anticorpi per acquistare l’immunità contro quel virus e quindi guarire. Infatti, èesplosa una pesante forma d’influenza.

Nel mondo occidentale non esiste neppure una forma di cultura politica comequella italiana, in cui sia presente in misura spudoratamente evidente il vantaggiopersonale e l’egoismo e ciò non avviene soltanto a partire dai tempi dell’attuale ca-po del governo. I segni distintivi della grande maggioranza dei politici italiani nonsono certo quelli di veri uomini di stato, grandezza di spirito e distacco dagli interes-

LINGUACCIA ASTRALE

REGULA HOCH

COSA PENSANO DI NOI ITALIANI…TRADUZIONE DI ANNA BAGNIS MAZZOLI

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si personali – ed evidentemente gli italiani non se lo aspettano neppure, altrimenti sicomporterebbero in modo diverso davanti all’urna elettorale. Così permettono che laloro casta nazionale di politici sia costituita da gente ambiziosa e chiacchierona, chesi autocompiace della propria importanza con atteggiamenti da primadonna. Quindipotremmo dedurre che gli italiani si meritano il governo che hanno.

Evidentemente essi vivono le loro qualità gemelline nella forma di una memo-ria a breve termine ben sviluppata e di una memoria a tempi lunghi decisamentecarente, almeno per quanto riguarda il capo del governo Berlusconi. Da molto tem-po è nota la lunga lista dei suoi numerosi punti critici. Ciò malgrado, egli guardasorridendo i fotografi della stampa mondiale e si crogiola beatamente nella gran-dezza spirituale che lui stesso si è attribuito e nella convinzione, che nessuno intor-no a lui osa contraddire, di essere il migliore di tutti. Il suo stile di governo si è ma-nifestato sin dal momento della sua presa di potere nel 1994. Con una serie d’ini-ziative di legge presentate in tutta fretta, che sarebbero potute essere suggerite ad-dirittura dal manuale di Machiavelli per governare senza scrupoli, ha voluto daresolidità al proprio potere. L’informazione di stato, organizzata con la sigla RAI, èstata profondamente modificata ed affidata a persone ossequienti nei confronti delgoverno. Nel settore dell’editoria e delle costruzioni ha promosso con forza dei de-creti ben confacenti ai suoi interessi personali. Quindi ha modificato la conduzionedei processi penali, in maniera che le porte del carcere sono state aperte per faruscire i suoi ex-ministri ed ex-parlamentari coinvolti in scandalose corruzioni, cosache peraltro ha scatenato nel popolo una reazione talmente violenta che il decretoha dovuto essere ritirato. Il conflitto d’interessi con le proprie aziende è rimasto irri-solto – ha dovuto però dimettersi da capo del governo a causa delle dimissioni diun alleato della coalizione.

A questo punto siamo portati a chiederci: ma gli italiani non hanno più buonsenso? Il paese è malato d’influenza o non piuttosto di una pestilenza vera e pro-pria?

L’oroscopo dell’Italia

L’ottava Casa dell’oroscopo della nazione italiana con la congiunzione Sole-Urano(fig. 1) indica che i capi politici hanno la tendenza ad assumersi una grande quan-tità di poteri. Più che in forma positiva, come simbolo per un potere orientato versol’innovazione, le riforme, lo sviluppo ed i valori essenziali che sostengono la societàe la comunicazione, in realtà i governi italiani sono piuttosto ben conosciuti per leloro chiacchiere, l’incostanza, la vita breve, il cattivo uso del potere e l’incapacità didominare gli interessi dei vari ministri e partiti. Queste forze disgregatrici diSole/Urano in ottava vengono completate dalla notoria tendenza dei politici versola corruzione ed il potere mafioso. Che alla giustizia spetti un compito molto im-portante è indicato dai pianeti in nona Casa, con Saturno e Plutone, in maniera de-cisamente chiara. D’altra parte le braccia misteriose della piovra generano una tra-

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sformazione in eroi di avvocati procuratori e di avversari della mafia, tanto che i te-mi dell’ottava e nona Casa mostrano una notevole polarizzazione.

Perciò questi temi, manifestatisi in maniera ancor più evidente con Berlusconi,non mostrano nulla di nuovo. Nel suo oroscopo il Sole in Bilancia (fig.2) cade pro-prio sul Nettuno del Paese, indicando i sogni ed il compiacimento collettivo degliitaliani, che accettano le sue favole e celesti promesse, specialmente quando arriva-no tramite il mezzo di comunicazione televisivo (Mercurio/Nettuno).

L’oroscopo radix di Berlusconi

Diamo ora uno sguardo alle posizioni planetarie di Berlusconi (fig.2): il fatto dicomparire in pubblico sempre elegante è per lui quasi un culto e da molto tempodisponeva di un guardaroba vasto e lussuoso (Bilancia-Ascendente). Lavora conestrema disciplina e con un’efficienza che arriva alla pedanteria. A qualsiasi ora delgiorno e della notte può chiamare i propri collaboratori nel suo ufficio, per svilup-pare insieme nuove strategie di programma (Marte in Vergine in undicesima). Unavolta ha detto: “Nessuno si preoccupa di raggiungere i propri obbiettivi in manierapiù ostinata di me. La grande differenza tra me e gli altri è quella che i sogni deglialtri rimangono sogni, mentre io i miei sogni li trasformo in realtà” (Nettuno in do-dicesima opposto a Saturno in sesta).

FIGURA 1La Repubblica Italiana è nata a Roma(41N54, 12E29) il 10.6.1946,ore 18.00 LT, 16.00 GT secondo Koch.

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Per di più egli mostra un’evidente debolezza per le donne formose ed affasci-nanti. Quando disponeva di maggior tempo libero, si recava volentieri a visitare isuoi centri televisivi dove sostavano tutte le ragazze poco vestite. La sua attuale se-conda moglie, una bellezza mediterranea, la conobbe in occasione di uno spettaco-lo teatrale. Così nacque una grande passione. Con lei egli costituì, accanto alla suafamiglia ufficiale con due figli, una famiglia parallela tenuta strettamente segreta,della cui esistenza per lungo tempo solo i suoi uomini di più stretta fiducia eranoinformati. La sua attuale moglie mostra delle caratteristiche influenze di Lilith, inquanto da anni evita di mostrarsi in pubblico. Disse una volta: “Complessivamentenoi siamo in trasmissione 24 ore al giorno. Io mai e mio marito sempre.” Scorpione-Venere/Plutone/Lilith dal vivo.

Ciò che risulta particolarmente interessante in questo contesto e riveste carat-tere di attualità, è il grande quadrato indice di tensione tra Giove/Nettuno/Satur-no/Chirone, che cade sulla posizione Sole/Urano/Nodo Lunare dell’oroscopo dell’Ita-lia. Qui intervengono con l’asse delle Case 3/9 i temi dei mezzi di comunicazionenonché della giustizia e con l’asse 6/12 quelli del duro lavoro, dei sogni e delle vi-sioni. La posizione di Chirone accanto al Nodo Lunare Ascendente in nona Casa(rafforzata dall’opposizione di Giove) costituisce con ogni probabilità una posizionechiave nell’oroscopo di Berlusconi. Come intervento “benefico” ha portato nei salot-ti italiani la televisione privata con le soap-opere (anche se i relativi programmi nonservono a molto altro che a promuovere imbecillità) e con questo ruolo si è ancheidentificato, quando nel 1994 si è presentato sulla scena politica come il salvatore

FIGURA 2Oroscopo radix di Silvio Berlusconi.Nato il 29.9.1936, ore 6.30 LT, 5.30 GTA Milano (45N28, 9E12) secondo Koch

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degli italiani dai “comunisti”. Con una forma di penoso orgoglio parla di sé come delmiglior politico che esista al mondo. Allo stesso tempo non sopporta che lo si con-traddica. Il suo ambiente è formato da persone che dicono sempre di sì. Da anni ècoinvolto in un gran numero di processi in patria e all’estero e guida una crociatacontro la giustizia italiana, che gli vuole liberare con una personale missione dallasoggezione al comunismo. Non è in grado di comunicare su un piano paritario inuno scambio di argomenti, come esigerebbe il Nodo Lunare Ascendente, ma preferi-sce la radicalizzazione e la diffamazione di chi la pensa diversamente da lui. A tal fi-ne si serve del suo potere sui media e lo utilizza al massimo, esprimendo così in ma-niera molto chiara la costrizione dei temi del Nodo Lunare Ascendente e gli aspettiproblematici di Chirone. Il fatto che indichi regolarmente i comunisti come capriespiatori è ridicolo se si tiene conto della loro reale potenza, indica però che laproiezione del nemico avviene anche attraverso il canale nettuniano, che forma indodicesima un’opposizione a Saturno e trova un’appropriata corrispondenza nellaforma di “nemici occulti” e nella difesa da diffuse paure.

L’Italia nell’immediato futuro

A che punto è “l’influenza”? Si sta profilando la guarigione? L’opposizione politica èdebole, divisa e senza idee ed, al momento, non presenta affatto alternative al go-verno esistente. Dopo 9 mesi, nel febbraio del 2002, si è costituito un movimento diopposizione, il quale – iniziato da intellettuali impegnati e da uomini di cultura –comprende un’ampia fascia di persone ed è culminato in aprile in uno sciopero ge-nerale durante il quale undici milioni di italiani hanno sospeso il lavoro e tre milionihanno manifestato per le strade. L’atmosfera nel paese è molto tesa. Non passagiorno senza che il gruppo di governo colpisca al fianco la sinistra, sebbene questanon sia al momento in grado di diventare pericolosa per la sua sopravvivenza. E’ lalotta dei virus contro gli anticorpi?

Uno sguardo alle soluzioni attualmente possibili ci porta a concludere che nonc’è un “ferragosto prolungato” nell’agenda politica. L’opposizione dei tre pianetitransaturniani nell’oroscopo del paese (fig.1) simboleggia le polarizzazioni che esi-stono nel paese, che dovrebbero accentuarsi nei prossimi mesi: Urano di transito,che in autunno forma un’ultima opposizione al Marte dell’Italia, indica avvenimentiimprevisti nella conduzione, che potrebbero consistere tanto nell’uscita dal governodi altri ministri, come anche nell’improvvisa defezione di un partner di governo. Inogni caso possiamo attenderci qualcosa di molto diverso da un clima di stabilitàche permetta di occuparsi di temi politici. Un’opposizione di Nettuno a Plutone inCasa nona, che agisce già da un certo tempo, indica la vulnerabilità e la debolezzadel sistema giudiziario e la necessità di un nuovo ordine generale. Quello che sarà ilcompito speciale che attende il paese nei prossimi anni, è simbolicamente indicatodall’opposizione di Plutone alla grande congiunzione nel segno dei Gemelli, che du-rerà fino al 2004. In questo il paese non può evitare di attraversare un fonda-

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mentale processo di cambiamento per arrivare ad una nuova consapevolezzae ad una coscienza pulita. La situazione dell’ottava Casa radix indica una doppiainfluenza del tema plutoniano, che può trasformarsi in maniera esplosiva. Sarebbeallora inevitabile che elementi finora significativi, siano essi persone, istituzioni ostrumenti di potere, vengano abbandonati. Dal momento che Plutone radicale è in-fluenzato dalla Casa nona, è pensabile che questi cambiamenti riguardino la guidapolitica e provengano dall’estero o dalla giustizia. La vulnerabilità di Berlusconi so-pra descritta riguardo giustizia ed ingiustizia potrebbe influenzare poco favorevol-mente questa variante.

Previsioni per Berlusconi

Anche dal suo oroscopo personale si può dedurre che il capo dovrà subire pesantipressioni (fig.2). Dal settembre 2002 fino a maggio 2003 Saturno si muove nella zo-na del suo Nodo Lunare Discendente, Chirone forma una congiunzione con l’IC edun quadrato con Sole/Mercurio, mentre Plutone si sposta verso il diciottesimo gra-do in tensione con Giove, Nettuno e Saturno. Tale situazione si prolunga fino al tar-do autunno 2003. In base al fatto che Chirone si trova sul Midpoint tra Giove e No-do Lunare, i temi dell’asse dei Nodi Lunari entrano anch’essi in gioco. Poiché questitemi costituiscono anche i temi importanti ed i punti deboli di Berlusconi (media,giustizia) pare che possiamo attenderci delle spiegazioni, volute (cosa che in questomomento sembra improbabile) o non volute, sulla sua sfera di interessi. Dal mo-

FIGURA 3Rivoluzione Solare di Silvio Berlusconi29.9.2002 ore 5.06 GT a Roma(41N54, 12E29) secondo Koch

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mento che vive il polo gioviano in sopraelevazione unilaterale potrebbe manifestar-si – oltre al principio di Plutone – anche quello di Saturno sotto forma di limitazioniimposte dall’esterno.

E’ senz’altro possibile che già il prossimo anno possa essere quello deci-sivo per la futura carriera di Berlusconi. Gli assi dell’oroscopo solare per il 2002cadono sugli assi radicali; inoltre si verifica una ripetizione di Sole/Mercurio retro-gradi ed identiche posizioni nel segno per Venere e Marte. Anni simili sono spessodecisivi per l’ulteriore sviluppo della storia personale.

Possiamo mostrarci curiosi ed in base alle costellazioni astrologiche avere fon-date speranze nel senso indicato da Indro Montanelli che l’Italia sia guarita dallamalattia. Un’alternativa politica peraltro non si mostra ancora con chiarezza all’o-rizzonte. Ma le stelle continuano ad immergersi alternativamente nel mare di unazzurro profondo ed il caffè ha un gusto eccellente. Non c’è nessun motivo di ri-nunciarvi.

(da Astrologie Heute, n. 98 agosto/settembre 2002)

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Casa Dodicesima

820 – Ricordo di Bernard Crozier

848 – Il mondo dello sciamanesimo

632 – Su Nettuno e l’infinito

633 – Due poesie su Nettunodi Salvatore Arcidiacono

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156 Casa Dodicesima

L.A. 129-820

E’ stata Anne, la vedova di Bernard Crozier, a comunicarmi nell’agosto scorso perlettera la notizia della scomparsa di suo marito. Le ho chiesto un ricordo astrologi-co, che mi è pervenuto da un’altra vedova illustre, Marief Ruperti-Cavaignac. En-trambe mi hanno fatto tornare alla mente il nostro primo incontro, avvenuto aLondra ai primi di settembre 1992. Unica italiana presente, mi aggiravo con circo-spezione al cocktail inaugurale del Congresso, dopo che un simpaticone inglese miaveva apostrofata con una battuta fulminante, riferita al recente assassinio diGiovanni Falcone, in Sicilia. ‘Oh, dear Mrs. Mirti, are you coming from Palermo?’. Miero affrettata a rispondergli che la mia città di residenza era Torino… ancora mag-gior piacere mi fece il caloroso, fraterno benvenuto delle due coppie di lingua fran-cese: i coniugi Crozier e Ruperti mi ‘adottarono’ immediatamente, costruimmo in-sieme un nucleo neolatino inossidabile, ai pasti ed in giro per la città. Non a casoessi parteciparono negli anni successivi alle nostre iniziative veneziane e qualcheanno più tardi ho avuto con mio marito l’onore ed il piacere d’essere ospite per unweek end nella splendida casa provenzale di Anne e Bernard. Essi hanno vissutodolcemente in un’atmosfera magica, un casale di campagna, a Rognes, avvolto daromantici rampicanti, con le persiane azzurro/Provenza, un portico nel quale man-giare da soli o con amici ed una grande piscina al centro del prato, visitata da verdiraganelle . Raccontavano sorridendo che si erano conosciuti quando Anne prende-va da Bernard lezioni di Astrologia. Un colpo di fulmine del maestro per l’allievapsicologa, che si era inevitabilmente concluso con un matrimonio molto felice. La-scio la parola a Marief, amica di sempre:

(Grazia Mirti)

Addio Bernard!Bernard ci ha lasciati! E’ stato colpito da una leucemia folgorante il 12 luglio

2002 alle 3 del mattino ad Aix-en-Provence (Francia) dove risiedeva da circa diecianni. Lascia Annie, una moglie molto cara e due figli che adorava, Sophie e François.

Bernard aveva 70 anni e sperava di vedere il ritorno di Urano. Era nato il 28marzo 1932 a Nimes (Francia): Ariete, Ascendente Leone. Aveva iniziato gli studi dimedicina che aveva dovuto interrompere in seguito alla morte del padre. Seguì al-

MARIEF RUPERTI-CAVAIGNAC

RICORDO DI BERNARD CROZIERTRADUZIONE DI JOLANDA BOYKO

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lora un percorso professionale che, attraverso l’Inghilterra (era diventato esperto diFrancese/Inglese), lo portò dalla banca alla metallurgia ed a innumerevoli viaggi.

Ebbe così l’occasione di praticare più a fondo quel che era diventata la suapassione di ricercatore: l’astrologia che egli riteneva potesse accostarsi alla sua pri-mitiva passione non realizzata, la medicina. Si era accostato “per caso” (?) all’astro-logia verso la fine degli anni 70, studiò da solo (John Addey, Ebertin, ecc.), seguì deiseminari di Alexandre Ruperti. Nel 1982 vi incontrò Annie Edgar-Rosa che diventeràsua moglie e che l’aiuterà e sosterrà attivamente ed ininterrottamente sino alla fi-ne. La sua passione di ricercatore (Urano congiunto a Mercurio) si era concentratasull’aspetto psicologico dell’astrologia, ma anche sulle armoniche, i mezzi-punti, l’e-liocentrismo come pure sul tempo. Tuttavia la parte più interessante delle sue ricer-che rimane la relazione Astrologia-Medicina con numerosi casi (lascia una ventinadi studi) in collaborazione con un medico.

Ricerca, ma anche insegnamento con la sua collaborazione – tra l’altro – in uncorso di astrologia per corrispondenza che fu in seguito pubblicato nel 1991 dalleEditions du Rocher in tre volumi:1 Basi fondamentali2 Metodo e dizionario di interpretazione3 Esercizi pratici

In precedenza, le Editions Traditionnelles (Parigi) avevano pubblicato nel 1987il suo “Fil d’Ariane”. Ed il suo ultimo sogno, non realizzato, era di scrivere un librosulla filosofia dell’astrologia. Innanzitutto, Bernard come uomo era un passionale,un entusiasta. Dotato di un rigore e di un’onestà rari, andava a fondo delle sue ideecon determinazione. Ma aveva pure un suo modo di parlare franco, molto provoca-torio, che gli valse qualche scontro con gli astrologi. Paradossalmente aveva il cuorein mano, pronto sempre ad accogliere calorosamente ed aiutare chiunque bussassealla sua porta. Astrologicamente, nel giorno della sua scomparsa il Sole transitava algrado sul Plutone natale facendo chiarezza sul suo destino. La Luna progressa eratransitata pure su Plutone qualche mese prima quando terminava il suo periplomensile in casa XII, preludio ad una rinascita. Ed il Nodo Nord della Luna si trovava,in transito, allo stesso grado del Sole progresso di Bernard, al 17* dei Gemelli.

Se prendiamo l’asse dei Nodi Lunari come simbolo del destino, il Nodo Nordrappresenta questo punto. L’immagine simbolica* di questo grado 17 dei Gemellimostra “La testa di una giovane robusta mutarsi in quella di un maturo pensatore,per metamorfosi mentale: culmine, conclusione, illuminazione per questo pensatoreUrano.Mercurio? Personalmente, gli ho voluto un gran bene e l’ho molto ammirato.Lui e mio marito Alex Ruperti si erano “riconosciuti” immediatamente. Era un’amici-zia fatta di complicità, erano uniti da stima reciproca di “fratelli che percorrono lastessa strada”. Ritengo che “lassù” (o ‘altrove’), essi abbiano ripreso le loro discussio-ni filosofico-medico-astrologiche appassionate, accompagnando/guidando assiemecoloro che li hanno amati, ammirati e seguiti.

Addio Bernard!

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La morte non è nullaSono passato semplicemente nella stanza accantoIl filo non è stato recisoNon sono distante, solo dall’altra parte del cammino…

* DANE RUDHYAR: An Astrological Mandala, Random House, New-York. Traduzione in francese: “Sym-boles Sabian”, Ed. Librairie des Médicis, Paris.

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L.A. 129-848

La cosmologia della maggior parte delle tradizioni sciamaniche considera tre aree omondi fondamentali (Mondo del Basso, Mondo di Mezzo e Mondo dell’Alto) colle-gati tra loro per mezzo di un asse centrale. Quest’asse, posto al centro di un cerchiocosmico, è conosciuto come Asse Verticale, Albero del Mondo, Montagna Cosmicaed altre denominazioni secondo le tradizioni di riferimento. Il Mondo del Basso è illuogo della conoscenza istintiva in cui dimorano i poteri animali, vegetali, mineralie tutti gli spiriti connessi con i misteri della terra. Il Mondo del Basso è anche il re-gno dei morti ed il luogo in cui generalmente si procede dopo l’abbandono del cor-po fisico. Il Mondo di Mezzo corrisponde sia alla nostra realtà ordinaria o tonal,1 siaad una sua trasposizione in chiave non ordinaria nella quale è possibile viaggiaresciamanicamente avanti ed indietro attraverso la storia dell’umanità. L’esplorazionedel Mondo di Mezzo consente di spaziare lungo i territori della realtà quotidianaper localizzare sostanze ed aree di potere o stabilire comunicazioni telepatiche, in-dividuare fonti di disturbo, ecc. Questo Mondo contiene inoltre entità intrappolatee distruttive, rancori o residui di vite passate. Il Mondo dell’Alto, altrimenti chiama-to Cielo, è invece il regno degli esseri cosmici, dei maestri spirituali, dei vecchi saggi,degli dei e delle dee, del Sole e della Luna, dei pianeti, delle galassie dell’universo edella nostra storia più antica. Il viaggio in questo Mondo offre l’opportunità di ri-scoprire le origini remote del genere umano e di ricevere informazioni sull’effettivomotivo della nostra presenza sulla Terra. Per certi versi è come ritornare alla primacasa, alla terra natale tanto agognata ed attesa, o così temuta ed osteggiata. Qui èpossibile provare sensazioni di leggerezza e connessione con il Tutto e ricevere vi-sioni luminose, indicazioni e consigli spirituali riguardo alla nostra effettiva motiva-zione sul pianeta.

Il rapporto con la dimensione del Mondo dell’Alto è stato sempre vivo sin daglialbori del genere umano. I primi rituali degli esseri umani erano intesi ad onorare leenergie del Cielo in cambio di benessere e abbondanza per la Terra. Queste cerimo-nie funzionavano come veri e propri atti di scambio cui si provvedeva regolarmenteper garantire l’equilibrio e la sopravvivenza della comunità. In quest’ambito, col

FRANCO SANTORO

IL MONDO DELL’ALTOIL RAPPORTO CON LA DIMENSIONE DEL CIELOSECONDO L’ASTROSCIAMANESIMO

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passare del tempo, emersero alcuni individui che diventarono specialisti in tale ge-nere di pratiche. Mentre la maggior parte degli esseri umani investiva energie cre-scenti nell’agricoltura e nella manipolazione dei cicli naturali, queste persone conti-nuarono a mantenere e sviluppare la capacità di spostarsi lungo l’Asse Verticale perviaggiare negli spazi dei tre mondi. I loro strumenti non si basavano sull’uso dellatecnologia o della logica, ma sull’immaginazione, l’intento e la fede. Nel corso deitempi il loro ruolo subì diverse contaminazioni e mutamenti. Quando la maggioran-za degli uomini rinunciò definitivamente a rapportarsi con le realtà non ordinarie,questi individui assunsero il ruolo privilegiato di sciamani, stregoni, astrologi o sa-cerdoti ed iniziarono a formare una struttura gerarchica di mediazione tra Cielo eTerra. L’uomo comune si rassegnò a ricorrere a questa classe di pochi eletti ed i mi-steri del Cielo diventarono per lui un patrimonio inaccessibile.

Durante il secolo XX ed in questi ultimi anni, il Cielo, sia da un punto di vistascientifico sia spirituale, sta ritrovando un crescente interesse e si sta aprendo allaconoscenza dell’uomo comune. Scoperte astronomiche, viaggi spaziali, libri e film difantascienza, UFO, messaggi stellari, canalizzazioni da altre dimensioni, tematicheNew Age, astrologia, ecc. fanno ora grande presa nell’immaginario collettivo. Moltiocchi sono puntati verso il cielo stellato, così come lo erano ai primordi dell’uma-nità.

Dalla Terra, osservando il cielo notturno, possiamo vedere ad occhio nudo finoa 20000 stelle. Un numero minimo, se consideriamo che solo nella Via Lattea ve nesono più di 200 milioni, tuttavia sufficiente a creare incanto e mistero. Tra le stellevisibili, ve ne sono 110 che hanno svolto da tempi immemorabili un ruolo di parti-colare importanza. Si tratta delle cosiddette stelle fisse. In realtà, esse non sono af-fatto fisse ma, poiché la loro distanza dalla Terra è assai remota, appaiono in questomodo perché il loro movimento non può essere percepito dall’occhio umano. Leopinioni degli astrologi sulle stelle fisse sono contrastanti: alcuni di loro le ignoranocompletamente, mentre altri le considerano talvolta molto significative. Nel consi-derare le stelle fisse si tiene solitamente conto di vari fattori, tra cui: magnitudine ograndezza (definita secondo una scala da -1, per la più luminosa, a 6, per la menoluminosa), declinazione (distanza angolare dall’Equatore Celeste) e longitudine (po-sizione lungo l’eclittica). Una stella fissa è ritenuta solitamente significativa soloquando si trova in stretto aspetto di congiunzione (uguale longitudine) e parallelo(uguale declinazione) con un angolo od un pianeta prominente della carta natale,quando evidenzia caratteristiche che confermano le indicazioni di base generali deltema ed allorché è oggetto di un transito da parte di un pianeta lento.2

Alcuni canalizzatori sostengono che il compito delle stelle verso la Terra èquello di coinvolgerla in un’attività di scambio intesa a liberare rancori e malattieed a ricevere luce e amore. Secondo queste visioni, il potere delle stelle viene ema-nato attraverso raggi d’irradiazione che arrivano in diversi modi sulla Terra e ne in-fluenzano tutto ciò che ha vita. Questo potere rappresenta l’elemento d’attivazionee trasformazione dell’intero universo ed attraverso di esso è possibile collegarsi al

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Mondo dell’Alto ed alla propria vera identità originaria. In questa prospettiva, ogniessere vivente sulla Terra è un canale attraverso cui scorrono le onde stellari. Lestelle ed i pianeti sono come Maestri che ci insegnano a recuperare le nostre me-morie ed a trasformarci. “Al momento della creazione dell’universo, gli elementi piùpesanti, di cui sono composti i nostri corpi ed il resto della materia fisica, non furo-no creati. Essi derivarono dall’esplosione di una grande stella, una supernova. L’im-menso calore generato dalla supernova si concluse nella fusione che a sua voltaportò al carbonio, al ferro e così via. E’ paradossale che la distruzione inimmagina-bile di una stella abbia portato alla creazione degli ingredienti della materia fisica.Noi siamo, letteralmente, nati da una stella”.3

La maggior parte delle culture tribali possiede molti miti e conoscenze sul cielostellato. Tra questi popoli ve ne sono alcuni in particolare che si distinguono per ilprivilegio che accordano al Cielo. Popoli come i Lakota Sioux, i Maya, gli Aztechi, gliSkidi Pawnee, i Dogon, ecc. hanno sviluppato conoscenze sul nostro universo cheprecedono ampiamente le scoperte astronomiche avvenute in occidente dopo l’in-venzione del telescopio. Per esempio, i Dogon del Mali sapevano già da tempo deglianelli di Saturno, dei quattro satelliti principali di Giove, dell’orbita ellittica dei pia-neti attorno al Sole e dell’appartenenza della Terra ad un sistema galattico a spirale.La fonte di queste conoscenze astronomiche, secondo i Dogon, è dovuta all’anticadiscesa di un gruppo d’esseri superiori provenienti dal sistema stellare di Sirio. Que-sti furono i primi fondatori della civiltà sulla Terra. La loro religione riconosce quindicom’elemento centrale la stella Sirio, la più luminosa vista dalla Terra, insieme aduna sua stella gemella (po tolo) che vi ruota attorno ogni cinquant’anni. Quest’ulti-ma è totalmente invisibile ad occhio nudo e può essere identificata solo con l’aiutodi un potente telescopio. I Dogon, come altri popoli, aspirano a ricongiungersi allaloro stella d’origine ed attendono il ritorno dei loro progenitori. Un altro esempio èquello della tribù degli Skidi Pawnee delle praterie degli odierni Kansas e Nebraska(USA). A differenza della maggior parte dei nativi d’America che considerano la Ter-ra come madre ed il Cielo come padre, gli Skidi Pawnee riconoscono il Cielo comeloro unico genitore. Essi, così come la Terra, sono figli del Cielo. Il Cielo è il loro luo-go d’origine a cui un giorno faranno ritorno. Ciò probabilmente è già accaduto inquanto gli Skidi Pawnee si sono da tempo estinti completamente sul pianeta. Unloro mito racconta che “quando giungerà il tempo in cui le cose finiscono, la nostragente si trasformerà in piccole stelle e volerà verso la Stella del Sud, laddove essaappartiene. Quando giungerà il tempo della fine del mondo le stelle cadranno nuo-vamente sulla Terra. Esse si mescoleranno tra la gente e questo sarà un messaggioche è giunto il momento di prepararsi ad essere trasformati in stelle”.4 Il ruolo dellestelle d’annunciatori della volontà divina ed il riferimento alla loro caduta è comu-ne anche a tradizioni più familiari, come quella biblica: “e le stelle del cielo cadderosulla terra così come un fico, scosso da un gran vento, lascia cadere i suoi frutti im-maturi” (Apocalisse, 6, 13).

A grandi linee, secondo l’astrosciamanesimo,5 il Mondo dell’Alto è connesso

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generalmente con i pianeti Nettuno e Urano. In astrologia l’esposizione ad un’in-fluenza predominante da parte di questi corpi celesti è indicata da diversi fattori,tra cui, in particolare, la presenza d’Urano o Nettuno in prossimità di uno dei quat-tro angoli del tema natale (Ascendente, Medium Coeli, Discendente, Imum Coeli) ela loro congiunzione con il Sole o la Luna. Coloro che sono in stretta sintonia conquesti pianeti tendono a sviluppare, talvolta prematuramente, una forte sensibilitàper il Mondo dell’Alto ed a farne un elemento ispiratore decisivo per la loro esisten-za. Questo vissuto è solitamente in contrasto con l’esperienza ordinaria ed il tenta-tivo di dare ad esso forma o riconoscimento può essere fonte di notevole instabilitàinteriore o di accesi scontri con l’ambiente esterno. Per gli individui sensibili al Cielo,le limitazioni e le illusioni dei modelli di vita convenzionali sono molto evidenti e lanecessità di innalzare la coscienza alla ricerca di nuovi potenziali diventa alla fineun’esigenza vitale. Talvolta quest’esigenza si esprime attraverso la ribellione fine ase stessa, la fuga dalle responsabilità, la mancanza di concretezza, la dipendenza dadroghe, la repulsione per la vita materiale, la tendenza ad erigersi a salvatori dell’u-manità o a sentenziare direttive in nome d’esseri di luce, extraterresti e similari.Questi atteggiamenti sono spesso indicativi di un’incapacità di collegamento con laTerra che di per sé rende vana ogni effettiva connessione con la dimensione delCielo. La saggezza sciamanica evidenzia il bisogno di recuperare, comprendere eguarire il rapporto con le radici del passato e con lo stato del nostro presente sullaTerra. Prima di trascendere la realtà terrena, è preferibile incorporare qualità comel’autodisciplina, l’integrità, la maturità, la costanza ed il rispetto per le proprie odaltrui tradizioni. In astrologia queste caratteristiche sono rappresentate da Saturno.Questo pianeta, che un tempo costituiva il limite del sistema solare, conferisce il ra-dicamento e la stabilità necessarie per proseguire verso i poteri successivi d’Urano eNettuno. Tali pianeti promuovono l’esperienza dell’unità con il Tutto ed il riconosci-mento della nostra natura multidimensionale che si muove priva di limiti sia nellospazio sia nel tempo. Questo tipo d’esperienza è la caratteristica di base dell’univer-so ed è quindi accessibile in ogni momento, tuttavia per poterla raggiungere consa-pevolmente e farla diventare parte integrante della propria esistenza è utile impie-gare strumenti che consentono di andare oltre l’illusione del senso di separazioneimperante nella mente umana. A questo scopo, sciamani e ricercatori di tutti i luo-ghi e tempi hanno impiegato varie tecniche e discipline. “Coloro che si arrendonoalle energie estatiche di Nettuno per mezzo di queste discipline vanno oltre i veli diMaya o illusione della realtà, per congiungersi con la fonte universale della vita. Inmolte culture lo sciamano o la Donna Medicina agisce come ponte tra il mondospirituale ed il mondo della materia. Un’estenuante formazione apre la via per l’e-sperienza psichica e spirituale. La saggezza sciamanica enfatizza l’importanza di in-corporare le qualità di Saturno come l’autodisciplina, la maturità e la costanza, nel-la ricerca nettuniana dell’illuminazione”.6

Nel mondo sciamanico, tra le diverse concezioni riguardo alle cause delle ma-lattie o della sofferenza, quella che predomina nettamente è costituita dalla perdita

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dell’anima. Ciò significa che “la malattia è riferita ad uno smarrirsi dell’anima ovve-ro ad un furto dell’anima - e la cura, nel complesso, consiste nel cercare quest’ani-ma, nel catturarla e nel reintegrarla nel corpo del malato”.7 Secondo tale visione,ogni volta che abbiamo dei traumi, una parte della nostra anima si separa da noiper sopravvivere e per sfuggire da quella situazione di dolore. Sulla Terra la maggiorparte delle nostre energie è usata o sprecata nella ricerca continua di questi pezziperduti di noi stessi. Ciò avviene in genere inconsciamente e nei modi più diversi:formando relazioni d’amore o d’odio che ci riflettono queste parti, sognando ad oc-chi chiusi od aperti, acquistando oggetti e proprietà, inseguendo carriere ed obietti-vi, viaggiando o cambiando residenza, seguendo maestri o percorsi spirituali, parte-cipando a sessioni o gruppi terapeutici, ecc. Nel lavoro astrosciamanico, per ritrova-re le parti perdute del nostro essere, è utile prima di tutto sapere dove si trovano. Aquesto scopo esiste una specifica topografia che descrive le realtà non ordinarie eche permette di individuare sia le componenti separate sia gli strumenti di guari-gione. La carta astrologica rappresenta per molti versi un’elaborazione tecnica emoderna di questa topografia dell’anima. Nell’astrosciamanismo essa assume laforma di Sacro Cerchio e diventa un campo d’esplorazione in cui sia il facilitatore(termine qui usato al posto di guaritore o sciamano) che il ricercatore (termine im-piegato in luogo di paziente o cliente) si muovono direttamente durante il viaggiosciamanico. A questo riguardo si tratta di individuare le parti perdute impiegandosia le informazioni geografiche descritte dalle mappe sia quelle fornite da Guide, al-leati, entità, esperienze o situazioni incontrate nel corso del viaggio. Una volta chesi riesce a trovare questi frammenti perduti, occorre in genere usare validi argo-menti o strumenti per trattare con essi e recuperarli. Nel Mondo dell’Alto si nascon-dono sovente pezzi d’anima caratterizzati da una natura trascendente, geniale, an-gelica od idealista che sono stati profondamente delusi e frustrati dalle limitazionio dalla convenzionalità della nostra vita passata o presente. In questo caso si trattadi evidenziare che si è disponibili a cambiare il proprio stile di vita o di dimostrareche le condizioni che causarono la perdita di parte dell’anima non esistono più nelpresente.

Nelle sessioni d’astrosciamanismo, il ricercatore è un protagonista attivo a cuiviene richiesto di essere pienamente consapevole. Nella maggioranza dei casi, attra-verso l’aiuto e la conoscenza del facilitatore astrosciamanico e della sua Guida, il ri-cercatore stesso entra in rapporto con la sua Guida. In questo modo, una volta rag-giunta la necessaria preparazione, egli può proseguire autonomamente il dialogocon le parti da cui si è separato. Le operazioni di recupero dell’anima, per essere ef-ficaci, richiedono generalmente una familiarità operativa con la Guida ed un adde-stramento sciamanico sia tecnico sia esperienziale. I viaggi sciamanici nei tre Mondied altre tecniche d’esplorazione interiore possono invece essere praticate con effi-cacia da chiunque possegga una mente aperta e senta il sincero desiderio di andareoltre la propria percezione ordinaria. Si tratta di pratiche semplici, in grado di forni-re visioni, messaggi o esperienze notevoli anche a chi non possiede alcun tipo di

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conoscenza al riguardo. Il rapporto con il Mondo dell’Alto è accessibile in ogni mo-mento sia con l’esposizione fisica al Cielo, sia attraverso sogni, visioni, viaggi scia-manici, meditazioni, rituali, relazioni con Guide ed il racconto o la lettura dei mitistellari che ci sono giunti dalle tradizioni antiche. Al di là degli aspetti suggestivi eromantici, per rapportarsi effettivamente con il potere delle stelle è necessario pos-sedere un tipo di coscienza piuttosto rara sulla Terra: quella galattica. Per la mag-gior parte delle persone sul nostro pianeta è già difficile andare oltre l’identificazio-ne con la propria famiglia, razza, paese o nazione. Solo pochi individui riescono adesprimere esperienzialmente e non solo da un punto di vista ideale, una coscienzaplanetaria. Ciò significa considerare pienamente se stessi come una cellula dellaTerra e come parte di un unico organismo vivente di cui tutto quello che esiste at-torno sono altrettante parti. Tale stato richiede tempo e si conquista attraverso laliberazione progressiva del senso di separazione. E questo è solo il primo passo: persviluppare una coscienza galattica, occorre andare ancora oltre. Dopo l’identifica-zione con la Terra, è necessario sviluppare quella con il sistema solare. Qui si trattadi riconoscere il Sole come nostro Centro e di sentire piena comunione con esso econ ogni pianeta o corpo celeste del suo sistema. Solo quando abbiamo raggiuntoquesto traguardo, possiamo procedere in avanti verso un’identificazione più ampia.Questo non significa che dobbiamo nel frattempo rinunciare a dialogare con il Cieloed a farci incantare dalla sua bellezza. Noi siamo un prodotto delle stelle e la lungastrada di recupero delle nostre memorie ci condurrà inevitabilmente ad esse. E’quindi ovvio che ne sentiamo attrazione: ciò che appare lassù ci dona un barlumedel ricordo della nostra dimora d’origine. Una dimora a cui potremo pienamente ac-cedere se solo ci assumiamo piena responsabilità per tutte le circostanze che cihanno portato a trovarci così come ci percepiamo ora sulla Terra.

Nell’astrosciamanismo, il lavoro con il Mondo dell’Alto consiste generalmentenel visitare la propria stella o pianeta di origine per mettersi in contatto con la Gui-da del Mondo dell’Alto. Tale figura fa parte, secondo varie tradizioni, della trinitàdelle Guide Verticali (insieme con la Guida del Mondo del Basso e quella del MondoMedio). La sua funzione è di introdurci e guidarci negli infiniti scenari dell’universoal fine di farci comprendere ciò che esiste oltre la nostra condizione di abitanti dellaTerra. Questa Guida opera, congiuntamente alle altre due, nel lavoro di trasforma-zione e liberazione dei rancori e del senso di separazione. Secondo l’astrosciamane-simo il suo compito consiste in breve nel ricevere i rancori del Mondo di Mezzo edel Basso attraverso le rispettive Guide, per poi farli fluire nell’Alto, laddove possonoessere trasformati e lasciati scendere sotto forma di Luce sulla Terra.

Ognuno di noi possiede un suo collegamento individuale con il Mondo dell’Al-to, retaggio dell’appartenenza originaria a tale dimensione. Secondo alcuni canaliz-zatori ed operatori sciamanici contemporanei questo contatto può essere attivatoper mezzo di specifici codici di accesso (sotto forma di immagini e vibrazioni sono-re) che permettono il collegamento con una sorta di rete informatica multidimen-sionale. Qui l’utente può entrare in rapporto con informazioni predisposte apposita-

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mente per la sua codifica e le sue specifiche mansioni operative sulla Terra. Per ade-guamento ai nostri attuali schemi culturali, questo sistema funziona similmente aquello di un computer o di un sistema internet di alta sofisticazione. Esso è finaliz-zato ad attivare i circuiti di collegamento del ricevente attraverso un processo co-stante di deprogrammazione, inserimento ed elaborazione di nuovi dati. Nell’astro-sciamanismo, per esempio, viene impiegato un sistema, denominato Programma diIniziazione del Sacro Cono, di cui il ricercatore riceve, o il facilitatore fornisce, unaprima chiave di accesso che poi trova definizione e sviluppo completo mediante illavoro con le Guide.

Intendiamo qui fornire brevi suggerimenti tecnici ed un modello di esempio sucome affrontare il viaggio sciamanico nel Mondo dell’Alto per incontrare l’appositaGuida. Per favore, consideratelo come tale e non come un’indicazione prescrittiva.In genere ognuno può avvicinarsi a questo tipo di pratiche ad eccezione di coloroche hanno problemi neurologici o fanno uso regolare di psicofarmaci o sostanze al-lucinogene. Qualora non ci si senta a proprio agio nel procedere da soli, è preferibilefarsi assistere da una persona competente del settore o partecipare ad un appositoseminario. Prima di iniziare, assicuratevi che il luogo in cui vi sistemate sia confor-tevole e che nessuno vi disturberà per l’intera durata della pratica. Per creare un’e-nergia di supporto si può accendere una candela, circondarsi di oggetti sacri (cri-stalli, piume, cerchi di pietre, o qualunque altro oggetto di potere), indossare abitiparticolari, fumigare l’ambiente e sé stessi con incenso od erbe. Queste indicazioniservono solo come aiuto per rendere più agevole l’immersione in uno spazio rituale:non si tratta di istruzioni fondamentali e nel caso rappresentino delle complicazio-ni, è preferibile lasciarle perdere. La cosa essenziale è mantenere invece un atteg-giamento di semplicità e portare l’attenzione al proprio intento, ovvero le reali mo-tivazioni riguardo a ciò che si sta per fare. L’intento emana dal centro del cuore estabilisce il modello di energia sul quale si sviluppa il viaggio. Esso può essereespresso attraverso un’affermazione, un gesto, un sentimento di devozione o amo-re, un canto od una serie di parole articolate a voce bassa od alta. Una volta stabili-to l’intento, è necessario lasciare andare le aspettative su quello che si scoprirà nelcorso del viaggio e mantenere un atteggiamento di apertura. Sdraiatevi comoda-mente in posizione supina o seduta con la spina dorsale eretta. Oscurate la stanza ocoprite gli occhi con una benda. Aspettate di essere rilassati, respirate profonda-mente e poi focalizzate tutta l’attenzione sul vostro intento. Quando siete pronti,cominciate a immaginare od a ricordare un luogo alto: una montagna, la cima diun albero, il fumo che sale da un camino, una fontana che zampilla verso l’alto, iltetto di una casa, un tifone, ecc. Poiché l’ingresso nel Mondo dell’Alto avviene dallarealtà ordinaria o Mondo di Mezzo, è importante che questo punto di accesso siaun luogo esistente sulla Terra e visto (realmente od in un filmato o fotografia) al-meno una volta nella vita. Cercate un luogo che doni tranquillità, piacere o deside-rio di esplorazione. Impiegate tutti i vostri sensi nel percepire questo luogo (inclusoolfatto e udito) e guardatelo per qualche minuto, osservandone ogni dettaglio. Par-

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tite quindi per il viaggio. Per facilitare la concentrazione e la distensione necessarie,s’impiegano forme specifiche di stimolazione ritmica. In genere viene usato il suonomonotono del tamburo sciamanico o del sonaglio. Questi strumenti sono in gradodi generare le lunghezze d’onda cerebrali associate ai sogni ed agli stati di trance.Con uguale efficacia si possono adoperare apposite registrazioni esistenti in com-mercio o strumenti similari. Una volta partiti, chiamate la vostra Guida ed affronta-te l’intero viaggio con lei. Spesso si può incontrare un animale guida od un uccelloche rende agevole la salita od usare, a questo scopo, un ponte a forma di arcobale-no, un ponte di stelle o la Via Lattea. Qualunque sia ciò che s’incontra, chiedeteespressamente di essere portati nel Mondo dell’Alto per incontrare la relativa Guida.Questa richiesta va palesata con chiarezza e, nel caso in cui abbiate l’impressione diandare a finire da qualche altra parte, va ripetuta più volte durante il viaggio. Os-servate il paesaggio che vi si presenta, stabilite un contatto con lo spazio circostan-te impiegando tutti i vostri sensi. Sentite la consistenza del vostro corpo che simuove, fate attenzione ad ogni dettaglio e memorizzate le caratteristiche di ciò chepercepite. Lasciatevi guidare dall’intento e dalla determinazione ad incontrare laGuida del Mondo dell’Alto. Talvolta in questa dimensione è necessario procedere at-traverso delle sorte di membrane e di livelli o stazioni. Spostatevi sempre in compa-gnia del vostro Spirito Guida e lasciatevi guidare da lui. Se vi sentite a disagio conciò che vi appare, chiedete che vi giungano altre forme, immagini o sensazioni. Unavolta che incontrate qualcuno, avvicinatevi e chiedetegli se è la vostra Guida delMondo dell’Alto. A questa domanda vi sono solo due possibilità di risposte: sì o no.Nel caso riceviate un no o qualora non vi venga data alcuna risposta, ringraziatequell’entità e proseguite nella vostra salita. Quando vi viene risposto chiaramente sì,rivolgetevi alla Guida che vi accompagna e chiedetegli una conferma. In caso diconferma positiva, stabilite subito un contatto energetico con la Guida del Mondodell’Alto ed apritevi al suo amore. In seguito chiedete a lei il suo nome e ciò chev’interessa sapere sulle vostre origini, sulla natura dei vostri compiti sulla Terra e suqualsiasi tema di natura spirituale. Come per tutti i rapporti con le Guide e gli Spiri-ti, non siamo costretti ad accettare od a mettere in pratica i messaggi che ci vengo-no dati, ma dobbiamo essere almeno disponibili a riceverli. Se usate un nastro ditambureggiamento, continuate fino a quando non udirete il segnale di ritorno. Incaso contrario, impiegate una sveglia e programmate la sua suoneria per un temponon superiore ai venti minuti. Giunti al termine, ringraziate la Guida, salutatela echiedete a chi vi ha accompagnato di riportarvi al punto da cui siete partiti. Al ter-mine del viaggio, come per ogni esperienza di viaggio interiore, è fondamentale do-cumentare quanto è successo trascrivendo le informazioni raccolte in un appositodiario. Quando riceviamo energia dalle realtà non ordinarie, abbiamo una responsa-bilità essenziale. Dopo aver viaggiato nel Cielo, si tratta di fare i conti con la Terra. Aquesto riguardo è necessario dare forma a ciò di cui siamo stati testimoni. Un modoper farlo è quello di prendere appunti, disegnare, compiere azioni concrete in armo-nia con ciò che è accaduto, oppure, se stiamo lavorando in gruppo, comunicare la

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nostra esperienza agli altri ricercatori, senza fare confronti od ostentazioni, ma soloper condividere il nostro mondo interiore. Gli spazi delle realtà non ordinarie, a dif-ferenza di quelli ordinari, non sono documentati dalle convenzioni quotidiane. Ingenere quando visitiamo un territorio presente nella realtà fisica siamo abituati aimpiegare informazioni predefinite e disponibili da qualche tempo. Se intendiamoorientarci per la città di Roma, acquistiamo una carta geografica e non ci mettiamocerto a realizzarne una noi. Fortunatamente qualcun altro ha già svolto questocomplesso lavoro. Al contrario, per quanto riguarda i nostri mondi interiori, la map-pa completa la possiamo realizzare solo noi. Possiamo usare alcune carte provviso-rie (come quella astrologica) per orientarci approssimativamente, ma la vera mappacomincerà a delinearsi solo allorché saremo disposti ad avere una diretta esperienzadi questi mondi ed a prenderci l’impegno di legittimarne pienamente l’esistenza.

© 2000 - Franco Santoro, Cluny Hill College, Forres IV36 2RD, Scotland

FRANCO SANTORO: Iniziatore dell’astrosciamanesimo, consulente sciamani-co, astrologo esperienziale, Supply Director del Sacred Cone Circle e membro dellaFacoltà della Findhorn Foundation. Dal 1964 iniziò a relazionarsi con dimensioninon ordinarie ed a vivere un’esistenza parallela spesso fonte di conflitti nel rapportocon la realtà convenzionale. Nel 1976, dopo un pellegrinaggio in Scozia, ricevette latrasmissione diretta di antichi insegnamenti che, grazie al successivo incontro consciamani di diversi lignaggi, lo aiutarono ad acquisire chiarezza riguardo la sua ef-fettiva funzione. Fondatore dell’Osho Press Service, fu addetto stampa del maestroindiano Osho Rajneesh. Il suo cammino di ricerca lo ha portato a confrontarsi conalcune tra le principali tradizioni religiose ed esoteriche del pianeta e ad operare at-tivamente presso varie comunità ed ordini spirituali. Il suo lavoro si fonda sullaconnessione con realtà multidimensionali per scopi di guarigione e trasformazione,il recupero e l’integrazione delle tradizioni sciamaniche e misteriche occidentali. E’autore di vari articoli, corsi e opere sull’argomento, tra cui i libri Iniziazione all’A-strosciamanesimo: la via astrologica alla Guida Interiore, Ed. Mediterranee e A Gui-de Book to Astroshamanism, Sacred Cone Press. Dal 1996 guida l’Operative Trainingin Astroshamanism, un sistema triennale di iniziazione inteso a formare facilitatorie guaritori sciamanici. Ha inoltre prodotto registrazioni di canti e tambureggiamen-ti sciamanici, tra cui Drumming for the Astroshamanic Voyage. Vive nel nord dellaScozia, presso il Cluny Hill College, dove guida i programmi educativi della FindhornFoundation.

NOTE1 Secondo la visione di don Juan Matus, descritta nelle opere di Carlos Castaneda, il tonal

rappresenta la realtà ordinaria in cui si muove l’uomo comune, incluso tutto ciò che questi può pen-sare o concepire: un’isola in cui egli vive confinato, senza sapere nulla di ciò che avviene al di fuori.In contrasto, il nagual rappresenta ciò che non è compreso nel tonal, il mistero o realtà non ordina-

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ria che circonda l’isola. Per una descrizione dettagliata di questi concetti vedi: Carlos Castaneda, L’i-sola del Tonal, Rizzoli. Victor Sanchez, Gli insegnamenti di Don Carlos: applicazioni pratiche delleopere di Carlos Castaneda, Ed. Il Punto d’Incontro.

2 Per ulteriori informazioni: ENZO ACAMPORA, Le Stelle Fisse, Armenia, Milano, 1988. VIVIAN ROB-SON, Fixed Stars and Constellations in Astrology, 1923, reprint 1996, Sun Publishing.

3 PAGE BRYANT, Starwalking: Shamanic Practices for Traveling into the Night Sky, Bear & Co.,p. 92.

4 VON DEL CHAMBERLAIN, When Stars Came Down To Earth, p. 144, citato in Bryant, op. cit., p.212.

5 Il termine astrosciamanesimo identifica un sistema di ricerca spirituale finalizzato adespandere la percezione della realtà attraverso l’integrazione delle conoscenze sciamaniche conquelle derivate dall’astrologia esoterica, le scuole misteriche occidentali ed i contemporanei processidi trasformazione della coscienza umana. Per ulteriori informazioni vedi: Franco Santoro, Iniziazioneall’astrosciamanesimo: la via astrologica alla Guida Interiore, Ed. Mediterranee, 2000.

6 LINDSAY RIVER and SALLY GILLESPIE, The Knot of Time: Astrology and Female Experience, TheWomen’s Press, 1987, p. 99.

7 MIRCEA ELIADE, Lo sciamanismo e le tecniche dell’estasi, Ed. Mediterranee, p. 239.

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L.A. 129-632

Nettuno è il pianeta trans-saturniano che apporta il respiro cosmico nel mondo in-dividuale.

Tre divinità nella mitologia greca rivelano numerosi aspetti nettuniani. Uno èPoseidone, il dio del mare, il secondo Dioniso, il dio dell’estasi, il terzo è Orfeo, ilmusicista e poeta. Anche la storia di Ulisse è tipicamente nettuniana. Con un’esi-stenza guidata da questo pianeta la difficoltà consiste nell’imparare ad avere fidu-cia nella vita, a considerarla con disillusione. Appare difficile credere in qualcosa,perché tutto è mutevole. Allora bisognerà apprendere a liberarsi dagli schemi men-tali: Saturno, come corpo-mente, perde valore immerso nelle acque del dio mare,ma nello stesso tempo le inquina rendendo triste il nettuniano e portandolo alladepressione. Osservando la propria tristezza bisogna capire cosa non funziona nel-l’utilizzo dell’energia nettuniana nella propria vita.

Cosa vuol dire tutto ciò in termini pratici? Poseidone è il dio dei cavalli e que-sti simboleggiano le energie compulsive. La rabbia del dio, si scatena quando incon-tra la banalità della vita quotidiana. Il problema quindi sta nel singolo uomo checerca di eliminare ciò che si può solo integrare. Saturno al cospetto di Nettuno nonpuò che essere sconfitto. Ma la routine è fondamentale all’uomo per raggiungereun successo materiale, di qualsiasi tipo si tratti. Deve regolamentare la propria vitacon orari, doveri e scadenze. Nel momento in cui un nettuniano cerca di perseguirequesto scopo restringendo il proprio campo d’azione e la sua spontaneità, la suanatura estrosa si ribella e immette impulsi di discontinuità, di fantasia, di apatia, didebolezza: le nevrosi che fanno fallire il piano saturnino di conquista del mondo.Quindi il nettuniano deve integrare la sua parte saturnina moderando le proprieambizioni materiali, perché il motivo dei suoi fallimenti sta in sé, in quei desideri dilibertà, sogno e tenerezza che lui tiene nascosti e che, quando emergono, trascina-no con sé le fondamenta sulle quali egli sta cercando di costruire l’edificio del suopotere personale.

Un’altra manifestazione nettuniana è la forma estatica suggerita da Dioniso: ilvino fa sognare, ma... passata la sbornia? Più selvaggia la ricerca estatica nell’Eros,nelle orge dei riti eleusini sacralizzati dall’iniziazione. La partecipazione delle Bac-

LUCIA BIAZZO

NETTUNO E IL SUO RAPPORTOCON L’INFINITO

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canti, che rifiutano il rapporto sessuale fine a se stesso con i satiri e gli uomini, ren-de possibile la divinazione nello stato orgiastico. Dioniso è il dio del desiderio “nongiunto a compimento”. Importa solo la tensione sessuale. Tutto è centrato nella ten-sione esasperata del desiderio come energia mirata alla realizzazione della Trascen-denza. Senza Plutone, che è il seme, manca il soggetto dell’amore verso cui dirigersi.Nettuno è privo di ciò, ed è per questo che rappresenta l’amore universale, quelloproclamato dagli hippies, tipico gruppo appartenente a questo pianeta. Ed è qual-cosa di più della pura teoria uraniano-acquariana dell’amore universale, perché quasi passa all’azione vera. Il nettuniano ama realmente tutti quanti; è uno sbaglio,quindi, sia limitare il suo sentimento verso una sola persona, sia pretendere l’esclu-sività del suo amore da parte dei suoi partners.

Con Orfeo il desiderio ribelle “di staccarsi dalla terra” porta alla poesia, allamusica (chissà perché mi vengono in mente i Requiem!), che con le sue vibrazionisottili penetra ogni cosa. Il volo nettuniano è possibile con la danza, con la recita-zione, con la pittura, l’ARTE. Nella pittura l’Astrattismo si rivela come “Arte spiritua-le”. Un’Arte che nell’equilibrio tra le parti cerca il significato del Tutto. La creazioneartistica è il veicolo mediante il quale l’essenza - non di Nettuno, stiamo attenti(egli è assolutamente libero e sta nei cieli) - del nettuniano abbandona il propriocorpo come recinto fisico, limite angusto, e si libra nell’aria ed all’interno delle per-sone con le quali comunica. Nettuno ama la seduzione, ma anche il misticismo. Laseduzione di tipo sessuale è la più diffusa e anche piacevole, ma quella della tra-scendenza è anche più dolce. Ma come si fa ad entrare in uno stato trascendentesenza perdersi?

Ulisse potrebbe fornire una risposta: durante la navigazione; prima di incon-trare le sirene, si fece legare all’albero della nave, perché così poteva ascoltare il lorocanto senza pagare la seduzione con la vita! Un simbolo astrologico paragonabileall’albero della nave potrebbe essere il Sole. Se si rimane centrati su se stessi, av-viandosi sull’itinerario dell’autoconsapevolezza, ci si apre alla trascendenza senzaperdersi, o meglio, senza perdersi nel momento sbagliato.

Ed ora arriviamo ad un punto centrale: il rapporto del nettuniano con l’amore.Non è della natura nettuniana il trovar pace, neanche con l’amore o l’amicizia. Se liraggiungesse, uscirebbe dalla scena. Perché nulla può soddisfare la sete d’infinito.Non c’è alcuna meta da conseguire. Lo stesso regno dei cieli è troppo stretto per isuoi desideri. Si rende conto della sua angoscia, sa che l’amore è irraggiungibile; omeglio, si può viverlo con un partner, ma questo non basta. Vuole amare tutto l’U-niverso! E così gioca all’amore. In questo concetto di amore infinito si riscontra larealtà dei Segni. Infatti, i due dominati dall’Astro sono il Sagittario e il Pesci. Il pri-mo insegue l’infinito in maniera quantitativa, moltiplicando il numero di relazioni; ilsecondo persegue l’infinito a livello qualitativo, amore inteso come fusione assolu-ta, rimanendo poi deluso, perché, in effetti, vorrebbe l’amore di tutto il mondo riu-nito in una sola persona, e cioè vorrebbe l’Amore in persona.

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171Casa Dodicesima

Facendo un riferimento a Heidegger: l’essere è la luce che illumina ogni cosa; ilmondo si crea dal nulla e quel nulla che allora ci resterebbe oscuro è spinto fuoridella volontà dell’uomo, questa volontà di autocreare e di cercare altrove. Plutone èla luce che nasce dal buio la quale illumina ciò che ancora non esiste, ma è Nettunola volontà di credere in ciò che ancora non esiste e che è realmente impossibile cheesista, finché l’uomo-dio non fa il miracolo della sua personale ed individuale crea-zione.

Capire, o meglio, accettare la logica irrazionale di un pianeta collettivo, qual èNettuno, è realmente molto difficile, soprattutto per la morale corrente. E` per que-sto che i nettuniani non appaiono, si nascondono agli altri e spesso sono costrettiad esprimersi in segreto, o peggio ancora, a non esprimersi affatto. I più fortunatidiventano artisti, altri ricorrono alla droga ed all’alcool per sfuggire all’opprimenterealtà che il mondo, ed a volte, loro stessi, impongono. Altri ancora diventano mis-sionari e dedicano la loro vita al prossimo sofferente. Alcuni vivono una doppia vita,una rispettabile e “normale”, un’altra disinibita, trasgressiva e segreta. Ma c’è un ti-po di nettuniano deluso, arrabbiato ed estremamente pericoloso: il maniaco mega-lomane o il criminale; non vuole denaro e neppure gloria, ma solamente ucciderequella sensazione di mediocrità che l’opprime, e vista l’amoralità nettuniana, cercadi farlo nell’unico modo che crede possibile, ribaltando il suo immenso amore po-tenziale in immenso odio effettivo, la bontà in cattiveria, il servizio in tirannia. Etutto questo sempre seconda la sua ottica illimitata: all’infinito.

Lasciateli liberi quindi, lasciateli galoppare nelle immense praterie della lorofantasia: aiuteranno loro stessi ed anche voi, ed eviteremo inoltre di risvegliare ilLeviatano che dorme nel loro inconscio. Il loro mare vi farà galleggiare nel mondodell’impossibile e vi mostrerà la profondità delle cose e le verità nascoste che vi po-tranno aiutare a dare un senso alla vostra Vita.

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172 Casa Dodicesima

L.A. 129-633

Nel medioevo i marinai andavano scalzi in pellegringgio nel Norfolk, al Santuariodi Nostra Signora di Walsingham. Vedasi Robert Lowell, Il Cimitero dei Quaccheri aNantucket, in Poesie, Longanesi, Milano, 1972, p. 39.

IL MONDO A WALSINGHAM

Non vanno più scalzii penitenti a Norfolk,non pregano piùora che li affannano soltanto orrore e distruzione.E’ scomparsa la stirpe temerariache si legava all’alberoper dirigere la rotta.L’ulivo e il bovecedono a corvi e arpiee trascina sfaceli la correntedi Eraclito l’oscuro.Non una chiave schiude santuari:s’affloscia lo spinnakermentre languono i cutter in bonaccia.Né promette più tregua l’arco d’Iride.Covini d’ossa rotolanotrebbiate a Josafat.Pure, vorrà tornare il mondo ancoraa Walsingham.E corvi e arpie a miriadiVedremo sprofondare negli abissi.

OMAGGIO A NETTUNO: DUE POESIEDI SALVATORE ARCIDIACONO

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173Casa Dodicesima

LA CHIESA DEI MARINAI

Un terso mattino mi videnella chiesa dei marinaie mi udì mormorare:- Che chiederti, mio Dio,se splende il sole alto sopra me,se il vento stamane mi porta antichi aromi,mi accarezza i capelli,ribatte alla mia spallacome un vecchio compagno?Cosa chiederti in questa solitudine?Avverto la tua mistica presenza,dei tuoi arcani sentori il salso incenso.E questi vecchi marinai,solenni nella loro nostalgia,gli apostoli mi sembrano del tuo Verbo immortale.Flautato mi raggiunge anche il canto del mare:quasi che le campane d’una pievelenissero dei miei silenzi il bastocon un loro rintocco dolce e lieve.

Tratto da La Linea delle croci, di Salvatore Arcidiacono, Edizioni il Meridiano, Saler-no, 2002. L’Autore, nato a Messina nel 1923, laureato in giurisprudenza e già uffi-ciale di marina, ha pubblicato otto raccolte di versi. Vincitore di numerosi premiletterari, sue poesie sono state tradotte in francese, greco e rumeno. Svolge un’in-tensa attività di critico, collaborando fra gli altri al quotidiano “Gazzetta del Sud” eal mensile “Il Meridiano”.

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174 Argomento

Le illustrazioni “d’epoca”

sulla Ferrara del 1500

sono tratte dal romanzo

«ANGELA BORGIA»

di Angelo F. Meyer (1891)

— 2G Editore —

sponsor il Comune di Ferrara

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CORSI, CONGRESSIE INIZIATIVE

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176 Corsi, Congressi e Iniziative

L.A. 129-668

SABATO 1° MARZO 2003Istituto Goethe - Riviera di Chiaia, 202

PROGRAMMA:

ore 9.15 CLARA NEGRI: Apertura dei lavori e saluto ai partecipanti. Presentazione del tema conduttore del convegno: Astrologia: arte, scienza o illusione? con breve relazione

ore 10.15 ELDA FOSSI: Il cielo nella pietra

ore 10.55 MASSIMO CIAGLIA: Astrologia e iridologia

Pausaore 11.50 MARIA TERESA MAZZONI: Astrologia, miti e culti religiosi

ore 12.35 PAOLO CRIMALDI: Tempo astrologico, tempo psicologico e tempo storico:ovvero la ricerca del senso della vita

Pausa pranzoore 15.00 MARIA CARMELA RAIOLA: Saturno e Marte fra Plutone e Nettuno

ore 15.45 SUSY GROSSI: Astrologia e astronomia: la faccia materialista e la faccia simbolista della stessa medaglia

ore 16,.30 TERESA TAURO: I cicli della vita in astrologia: i transiti come blocco o come crescita

Pausaore 17.20 CIRO DISCEPOLO: Astrologia del terzo millennio:

verso la scienza, verso l’arte o verso cosa?

ore 18.00 MARIA VACCA: Il libro di Kells

ore 18.50 MARCO PESATORI: Etica ed empatia nella dinamica del consultoDANTE VALENTE: Conclusioni e chiusura dei lavori

CONGRESSO DI ASTROLOGIADEL CIDA CAMPANIACOL PATROCINIO DEL CIDA NAZIONALE - CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIAe con la partecipazione di Ciro Discepolo

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177Corsi, Congressi e Iniziative

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE Da spedire entro il 30 gennaio 2003

COGNOME ...........................................................................................................................................................................................

NOME ...........................................................................................................................................................................................................

INDIRIZZO ............................................................................................................................................................................................

CITTÀ .......................................................................................................................................... CAP ...............................................

Tel/fax ..........................................................................................................................................................................................................

e-mail ..........................................................................................................................................................................................................

❏ SOCIO IN REGOLA

❏ NON SOCIO O SOCIO MOROSO

❏ NEOISCRITTO

QUOTE PARTECIPAZIONE:

INGRESSO EURO 5NEOISCRIZIONE AL CIDA EURO 20ATTI DEL CONGRESSO SOCI EURO 15ATTI CONGRESSO NON SOCI EURO 20CENA SABATO A PERSONA EURO 30GITA FACOLTATIVA DOMENICA EURO 15

Inoltrare fotocopia di questa scheda (una a persona) a:Clara Negri - Via Trinità degli Spagnoli, 3380132 Napoli - Tel. 081407550

Per i Soci: come attestato di iscrizione varrà il foglio inviato conla Rivista su cui viene stampato il vostro indirizzo e la scadenzadell’abbonamento.

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178 Corsi, Congressi e Iniziative

L.A. 129-992

In una splendida ottobrata romana si è svolto l’annunciato Convegno organizzatodalla Delegazione romana nella prestigiosa Sala dei Dioscuri, all’interno del Com-plesso Architettonico di Sant’Andrea al Quirinale.

Il tema riguardava i pianeti transaturniani.Il pubblico numeroso (circa 170 erano le prenotazioni) ha potuto apprezzare

sia il filone applicativo ed innovativo dell’Astrologia (Grazia Mirti, Renzo Baldini,Clara Negri) sia quello psicologico- evolutivo ( Maria Vittoria Boni, Lucio Canonica,Maria Teresa Mazzoni, Lidia Fassio, Sandra Zagatti, Paolo Crimaldi, Cristina Caretta)ed infine quello psicologico- esoterico (Bianca Pescatori, Armando Profita, ErrolWeiner). Inoltre, libere interpretazioni sui pianeti transaturniani elaborate dai com-ponenti della Mailing List Convivio Astrologico, sono state presentate da Mary Ol-meda.

Assenti per motivi personali Adriana Rampino Cavadini ed Alberto Crescitelli lecui relazioni, l’una sotto il profilo astrologico-esoterico e l’altra sull’Astrologia mon-diale, sono state inserite negli atti del Convegno.

L’organizzazione era stata predisposta con puntualità ed efficienza dai Consi-glieri di Delegazione Mary Olmeda, M. Grazia La Rosa e M. Teresa Mazzoni con lasupervisione del Delegato Vittorio Ruata.

Dopo una serata festosa presso il Circolo Montecitorio, con balli e cori improv-visati, la mattina successiva i partecipanti hanno potuto approfittare di una discus-sione più “intima” con i relatori in una vivace tavola rotonda presso la sede romanadel CIDA, nella quale alcuni Relatori (Paolo Crimaldi, Lidia Fassio, Grazia Mirti, Bian-ca Pescatori, Sandra Zagatti,) hanno espresso il loro punto di vista sui vari approcciall’astrologia in chiave tradizionale, psicologica ecc.

Gli atti sono andati rapidamente esauriti (riportiamo sinteticamente il conte-nuto: la funzione essenziale della simbologia di Urano nel processo dell’evoluzionebio-psichica; Lilith che si congiunge ai pianeti transaturniani ed i suoi effetti nel te-ma natale e nei transiti con un’ampia descrizione di casi di personaggi conosciuti;schizzi di Storia dell’Arte filtrata astrologicamente e centrata sul alcune particolari“svolte epocali” degli ultimi mille anni; osservazione dei simboli planetari sotto

IL CONVEGNO DEL CIDA-LAZIO

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179Corsi, Congressi e Iniziative

un’altra luce, riscoprendone le origini; Plutone che, come “mago dell’anima”, attivala nostra capacità di portare “in essere” ciò che prima non era, plasmando in mododiverso la nostra vita; un’ampia casistica relativa ad Urano, Nettuno e Plutone af-fiancati od in successione nel Tema Natale; la trasformazione in esperienza colletti-va di ciò che i tre pianeti transaturniani possono dare all’individuo a livello perso-nale; gli effetti delle crisi plutoniche come opportunità di cambiamento tramite ilsuperamento delle reazioni istintive; la possibilità di vivere appieno le potenzialitàdi Nettuno attraverso la discesa e la conseguente trasformazione e rinascita di Plu-tone; il percorso verso la libertà offerto da Urano, Nettuno e Plutone; un’interpreta-zione approfondita di Nettuno come illuminazione che può aprire a sensazioni in-tense, quasi mistiche; l’azione dei pianeti esterni nelle dinamiche di oscuramentodei Luminari; il nostro oroscopo come mandala sacro e come chiave di volta percomprendere cosa è la nostra vita e per poter affrontare il nostro viaggio nell’aldilà;l’oscuramento della luce della tradizione nel segno dei transaturniani; le tre qualitàdell’Anima riferite ad Urano, Nettuno e Plutone nell’Astrologia Transpersonale; breviinterpretazioni di Urano, Nettuno e Plutone attraverso gli scambi di un gruppo distudiosi in un ambiente virtuale).

Chi desiderasse una copia degli atti potrà contattare il Delegato, Vittorio Rua-ta. Il costo è di 25 Euro, comprensivo delle spese di spedizione; per invio contrasse-gno occorrono 8 euro aggiuntivi.

Più avanti sono riportate delle foto a colori: numerose altre sono consultabilinel sito www.cida.net sotto “Ultimissime”.

Il CIDA ringrazia il dott. Silvio Amelio e la staff del Teatro dei Dioscuri perl’amabilità e l’efficienza dimostrata e le signore Rossella Bilotta e Franca Filipponiper l’apporto organizzativo.

(D.V.)

Per l’organizzazione del Convegno CIDA-SICILIA del14 settembre 2003 , nella Delegazione CIDA di CATANIAprocedono alacremente – nonostante le nubi vulcaniche delMongibello - i lavori coordinati da Liliana Cosentino e conl’apporto di Armando Profita da Palermo.

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180 Corsi, Congressi e Iniziative

L.A. 129-999

Il Consiglio CIDA ha nominato due nuovi Corrispondenti:

– per Civitavecchia Fabrizio Corrias– per Brescia Fulvia Rovere(per il recapito si veda elenco Delegati)ai quali va l’augurio di attività proficue e feconde.

* * *

Merita un annuncio in anteprima il testo di Marco Gambassi (edizioni Chiara Capo-ne) sullo “Studio astronomico-astrologico delle stelle fisse” (che a suo tempo otten-ne il primo premio Serena Foglia nel 2000).L’esposizione della componente astrologia è anche uno spunto per ampie digressio-ne sui risvolti poetici di ogni stella, con implicazioni letterarie, mitologiche, etimo-logiche . Una lettura avvincente.Sarà nostra cura avvisare tempestivamente i lettori sulla sua diffusione nelle libre-rie.

* * *

Corso di interpretazione del tema natale di Antonio Capitani

Il corso è rivolto agli allievi già pratici di ascendente, cuspidi delle case, posizioni deipianeti, per affrontare l’interpretazione del tema natale attraverso un metodo sche-matico e ragionato.

Corso di astrologia previsionale

Rivolto a chi sa già interpretare il tema natale e possiede una buona padronanzadelle simbologie zodiacali e planetarie. In programma ‘interpretazione della rivoluzione solare, dei transiti, del tema di lunanuova e di altre tecniche previsionali solitamente meno utilizzate (armoniche, temaprogresso, ecc).

ANNUNCI VARI

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181Corsi, Congressi e Iniziative

Gli incontri , per entrambi i corsi , si svolgeranno a Sesto San Giovanni(MM1 Sesto Marelli) una o due volte al mese, generalmente di domenica, per un in-tero pomeriggio.Per ricevere i programmi e informazioni più dettagliate, scrivere a:[email protected] cliccare sul sito:http://utenti.lycos.it/antoniocapitani

* * *

Il 24 novembre, a Bolzano, dopo la riunione del Consiglio Direttivo, si è svolto unincontro informale fra i Consiglieri e i Soci della Delegazione atesina, con un fertilescambio di idee e di suggerimenti. Ottima l’organizzazione locale predisposta daFranca Bernardi e da Gianna Mascis.Una iniziativa che sarà estesa anche ad altre Delegazioni, che avranno la possibilitàdi meglio esporre le esigenze e le prospettive locali.

* * *

Domenica 9 marzo 2003 a Cuneo, presso lo “Zuavo” di via Roma – alle ore 16,30 –Grazia Mirti commenterà 12 temi di donne famose, con sottofondo musicale diDante Valente.Contattare Fiorella Lunati allo 0171.65825.

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182 Corsi, Congressi e Iniziative

Turismo & Astrologia a Siena

Sabato 15 e domenica 16 febbraio 2003 week end a Siena in com-pagnia di Grazia Mirti. Presso il bellissimo Hotel Garden di via Cu-stoza n. 1, conferenza introduttiva allo studio dell’Astrologia alleore 15,30 del sabato e Ministage di approfondimento la domenicadalle 9,00 alle 12,30 (quota 25 €). Il livello di insegnamento saràrapportato alle conoscenze astrologiche dei presenti. Chi lo desiderapuò usufruire di un interessante programma turistico a cura di Su-sanna Rinaldi:Per chi arriva il venerdì sera cena in trattoria tipica. Sabato mattinatour a piedi della città di Siena (con visita a Ermete Trismegisto inDuomo), pranzo in hotel, cena in Contrada. Domenica pomeriggio visita nel Chianti con cena in trattoria tipica.Informazioni e prenotazioni presso– Susanna Rinaldi (tel. 335.7116003)

e-mail: [email protected]– Elisabetta Mirti (tel. 011.4376192 dalle 15 alle 19)

e-mail: [email protected]

Chi fosse interessato agli atti del Convegno-simposio di Verona puòrivolgersi a Carla Pretto (v.elenco Corrispondenti). Occorrono 10euro, comprese le spese di spedizione.

Relazioni di Grazia Mirti (Lilith), Simeoni Rita, Bartolomeo Dassi-sti, Carla Pretto (protagonisti e parenti nell’incidente dell’ aereo ru-meno all’aeroporto di Verona)

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183Corsi, Congressi e Iniziative

IMPORTANTE: DEDICATOA CHI INSEGNA L’ASTROLOGIA

Sappiamo che numerosi soci CIDA si dedicano con successo all’insegnamento delladisciplina astrologica. Pensiamo che sarebbe utile avere alcuni criteri comuni nelladefinizione dei programmi, in modo che chiunque affronti lo studio della materiapossa percorrere cammini affini per stile, qualità, risultati finali.Per fare questo dobbiamo prima di tutto conoscerci meglio. Il breve questionarioche abbiamo predisposto non è impegnativo e vuole semplicemente rilevare l’inte-resse sul problema da parte dei nostri soci, e acquisire nel contempo alcuni ele-menti di conoscenza relativi non solo ai docenti, ma anche a tutti coloro che sa-rebbero interessati a svolgere attività di docenza astrologica. Tutto questo al fine dipoter studiare un sistema comune di evoluzione collettiva nella difficile arte di tra-smettere la propria Conoscenza. Sarà così più semplice tutelare chi svolge questo delicato compito.

Cognome e Nome .....................................................................................................................................................................................................................................

Indirizzo ......................................................................................................................................................................................................................................................................

Città ....................................................................................................................................................................................................... prov ..............................................

cap ............................................................................................................................................................................................................ tel. ...................................................

E-mail .............................................................................................................................................................................................................................................................................

❏ Sono interessato all’insegnamento

Sono insegnante di Astrologia dal ..................................................................................................................................................................

❏ Insegno privatamente

❏ Tengo corsi collettivi

❏ Mi limito a corsi preliminari introduttivi

❏ Insegno in più livelli di corso (segnalare la propria esperienza)

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184 Corsi, Congressi e Iniziative

SI NO

Sono interessato a un Albo dei Docenti di Astrologia � �

Approvo l’idea di svolgere un programma astrologico comune � �

Vorrei acquisire competenze didattiche � �

Vorrei perfezionare didattica e contenuti � �

Vorrei approfondire meglio alcuni argomenti � �

Mi piacerebbe avere un supervisore con il quale collaborare � �

Mi piacerebbe che la frequenza alla mia scuola fosse � �

riconosciuta dal CIDA

Commenti personali:

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Inviare a:Stefano Vanni - via Montecarlo, 10 - 41012 - CARPI (MO) - tel. 059.699569e-mail: [email protected]

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185Corsi, Congressi e Iniziative

L.A. 129-945

In questi 12 anni abbiamo visitato tutta l’area del Mediterraneo e ogni viaggioci ha regalato, oltre al tempo libero, al divertimento, la cultura e le bellezze dei luo-ghi visitati, un approfondimento dello studio della nostra amata disciplina. Il 1° ci-clo si è concluso con il Portogallo.

Con il 2003 iniziamo il 2° ciclo, con un inizio arietino nell’isola di origine vul-canica di FUERTEVENTURA, nell’arcipelago delle Canarie, per una vacanza all’inse-gna dell’amore per la natura. E’ l’isola più vicina alle coste del Marocco, ancora “ver-gine” con immense e bianchissime spiagge soleggiate. Un paradiso per i surfisti eper chi ama sole e mare.

Fuerteventura appare come un prolungamento del deserto del Sahara magica-mente affiorato dall’oceano, caratterizzata da lunghe distese di sabbia, da oasi epalmizi; tanto particolare che il poeta Unamuno la definì “oasi nel deserto della ci-viltà”.

L’isola è fornita di centri ben organizzati con un ottimo livello di strutture al-berghiere e commerciali, ma non manca di posticini molto caratteristici. Consentedi fare parecchie escursioni: safari in cammello, trekking lungo percorsi alternativiimmersi nella natura incontaminata dell’isola, maxi catamarano a vela o minicrocie-ra alla vicina Lanzarote, l’isola dei vulcani, dichiarata dall’Unesco “Riserva mondialedella Biosfera”.

In questo 2° ciclo di incontri abbiamo deciso di portare qualche cambiamentoper rinnovare e perfezionare lo studio dell’astrologia e per rendere i partecipantinon più “passivi” ma “attivi”, cioè coinvolti nelle tematiche offerte loro.

I docenti saranno 4 o 5 e ognuno svilupperà un tema particolare. Ne elenchia-mo qualcuno:

Nodi Lunari e Cicli di Saros – Sviluppo di un calendario previsionale personaleattraverso le Stelle Fisse – Marte e Venere nel confronto tra maschile e femminile –Saturno, signore del Tempo.

E’ previsto anche un corso parallelo per principianti.Vi aspettiamo quindi numerosi in un luogo di ristoro per il corpo e di emozioni

per la mente ad un prezzo assolutamente contenuto.Il programma definitivo e completo di ogni dettaglio verrà pubblicato nel

prossimo numero di Linguaggio Astrale.Un saluto affettuoso da Arturo Zorzan e Nadia Paggiaro.

VIAGGIO VACANZA-STUDIO DEL CIDADAL 20 AL 27 SETTEMBRE 2003 ALLE ISOLE CANARIE

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186 Corsi, Congressi e Iniziative

Neve e AstrologiaUna settimana bianca con le stelle

Da domenica 23 febbraio a domenica 2 marzo 2003

Riprendo, dopo qualche anno, l’iniziativa di proporre ai Soci del CIDA una set-timana bianca sugli sci, unendo una sana vacanza allo studio dell’astrologia.Ho scelto le nevi del “Gruppo Civetta” in località Selva di Cadore (Santa Fosca,mt. 1425) in un comodo albergo a 3 stelle, per non appesantire la borsa. Ilcomprensorio Civetta e l’albergo sono a circa un’ora d’auto da Cortina d’Am-pezzo e a mezz’ora da Alleghe. Comprende 80 km di piste da sci per tutti i li-vellli. La giornata sciistica si chiude alle 16, sino alle 18 si può scegliere tra ilriposino, la nuotata alla piscina dell’Hotel, un massaggio o la sauna. Dalle 18alle 20 si farà Astrologia. Gli argomenti astrologici saranno differenziati, ognigiorno un argomento diverso. Relatore Arturo Zorzan. Verranno esaminati:– Il Tema Lunare secondo il metodo personalizzato dall’autore, il Tema di Luna

Prenatale e l’influenza dei Nodi Nord e Sud.– Identificazione dell’aspetto più significativo di un Tema attraverso l’uso del-

le Antiscie e Controantiscie. Interpretazione del tema stesso.– Esame del Tema di un condannato innocente e sua evoluzione (Rivoluzioni

solari: accusa e difesa).– Tavola rotonda e discussioni su richiesta dei partecipanti.Costo della settimana bianca:– Pensione completa Euro 580,00– Mezza pensione Euro 510,00– Supplemento singola Euro 70,00– Piano famiglia: 2 adulti + 2 bambini (fino a 10 anni) pagano 3 quote adulti

Iscrizioni - Per ragioni di prenotazione è indispensabile che chi desidera par-tecipare a questa iniziativa, confermi telefonicamente ad Arturo Zordan(0422.22843 - cell. 347.4474877 o tramite fax 0422.298378 entro e non oltreil 20 gennaio p.v.), con versamento dell’intera quota entro il 31 gennaio, amezzo assegno non trasferibile o vaglia postale al mio indirizzo: Via S. BonaNuova, 106/A - 31100 Treviso.Minimo richiesto per effettuare la vacanza-studio: 15 persone.

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187Corsi, Congressi e Iniziative

L.A. 129-991

ALMANACCO ASTROLOGICO 2003

L’Agenda 2003 è stata prodotta dalla premiataditta Mirti (Grazia) & Mirti (Elisabetta). Contiene:Effemeridi giornaliere per le ore 12; graficoastrologico settimanale (ogni lunedì); fasi dellaLuna; previsioni annuali segno per segno per levoci più significative (amore, denaro, lavoro, casa,studi ecc.); previsioni astrologiche settimanali;consigli settimanali per Borse e Investimenti; no-te culturali di Astrologia. E’ illustrata con imma-gini tratte dall’Astrolabium Planum di JohannesEngel (II metà del XV secolo). E’ rilegata ad anellie costa 20 € comprese le spese postali. Prenota-zioni allo 011.4376192 dalle 15 alle 19 dei giorniferiali. Email: [email protected]

STELLE & FINANZAIn compagnia di Grazia Mirti

Dove? A TorinoQuando? Sabato 25 gennaio 2003A che ora? Dalle 9,30 alle 12; dalle 14 e 30 alle 18A chi è rivolto? Trader, operativi di borsa, appassionati e conoscitori di Gann e sueteorie, appassionati di AstrologiaTra gli argomenti:– Lettura economico-finanziaria dei simboli celesti con particolare attenzione alla

Luna e ai suoi cicli– Corrispondenza tra Astrologia e settori merceologici– Esempi di cicli con EXP e Gann Trader– Commodities

INIZIATIVE ASTROLOGICHEA CURA DI GRAZIA ED ELISABETTA MIRTIwww.graziamirti.com

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188 Corsi, Congressi e Iniziative

La quota di iscrizione comprende ampia documentazione cartacea.E’ prevista l’analisi del Tema Natale di ciascun partecipante (con pseudonimo) inchiave finanziaria. Documentazione preventiva inviata on-line con le nozioni astro-logiche di base.La prenotazione è obbligatoria

APPUNTAMENTI & SEMINARI con Grazia Mirti

Sabato 22 febbraio 2003 (ore 14,45-18,00) presso la Sala Audiovisivi dell’istitutoAvogadro di Torino Seminario su La Luna Nuova Prenatale.

Sabato 5 aprile 2003 (ore 14,45-18,00) presso la Sala Audiovisivi dell’istituto Avo-gadro di Torino Seminario su Astrologia & Medicina.

PERCORSI KARMICI in compagnia di Grazia Mirti

Seminario di Formazione AstrologicaDolomiti, 30 aprile – 4 maggio 2003Argomenti trattati:Introduzione all’Astrologia KarmicaIl Tema di Concepimento e le sue applicazioniLilith, la fascinatrice del nostro istinto La sua interpretazione in chiave karmica.La Luna Nuova Prenatale come crogiolo cosmicoIl percorso a ritroso dell’anima attraverso il Nodo della Luna e il Tema NodaleLa medicina del karma. Il corpocome specchio dell’anima

Iscrizioni a informazioni:Elisabetta MirtiLe iscrizioni dovranno pervenireentro e non oltreil 15 febbraio 2003Tel.: 011.4376102ore 15,00-19,00e-mail: [email protected]

Amuleto con gli otto diagrammi e il presagio di fortuna generale

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189Corsi, Congressi e Iniziative

3° CONVEGNO ASTROLOGICO TORINESE

VENERE AFRODITE Maestra d’Amore e di Fortuna

Sabato 7 giugno 2003Hotel ConcordVia Lagrange, 47Torino

Interverranno:Loris Brizio (Torino), AntonioCapitani (Milano), Lidia Calle-gari (Trieste), Novella Cerofolini(Firenze), Maurice e Anne Claude Charvet (Lione) , Maria Grazia Dassetto Granaglia(Torino), Rino Maneo (Forlimpopoli), Arianna Mendo (Sassari), Massimo Michelini(Modena), Marina Regno (Voghera), Annarita Rovere (Arona), Giuse Titotto (Torino)e Stefano Vanni (Modena).

Nella serata di sabato è previsto l’intervento di Franco Santoro, esperto di Astroscia-manesimo della comunità di Findhorn (Scozia) che ci accompagnerà verso i mondisconosciuti della spiritualità.

SEMINARIO DI GRAZIA MIRTI suLilith, un’alleata straordinaria per l’interpretazione astrologica

nella Carta del Cielo e nei Transiti. Domenica 8 giugno 2003

Al termine, la consueta colazione in campagna a casa Ruscalla, un’occasione pergustare manicaretti prelibati chiacchierando di e tra le stelle!Il modulo di iscrizione può essere richiesto a Elisabetta Mirti

TURISMO & ASTROLOGIA AL MARE UN ANTICIPO DI VACANZA A FINE GIUGNO

A Sharm el Sheik

Mirato all’Astrologia della Coppia: Tema Comparato e Integrato, di Gruppo. Comevivere positivamente i rapporti d’amore e di trasgressione, traendo insegnamentodelle esperienze passate.

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190 Corsi, Congressi e Iniziative

I NUOVI CORSI PER CORRISPONDENZAIl corso è rivolto a coloro che possiedono una conoscenza di base dell’Astrolo-gia e desiderano migliorare le loro qualità interpretative approfondendo nuovetecniche di grande efficacia.

Corso monografico sul metodo delle Case Derivate– Lezione 1: Basi teorico-pratiche delle Case Derivate: gli studi fondamentali

di Eudes Picard, teorico del metodo. Il ruolo delle Case Derivate nell’universointerpretativo dell’Astrologia. L’impostazione ragionata dell’oroscopo. Esem-pi pratici.

– Lezione 2: Le prime sei Case dell’oroscopo e i loro significati derivati. Esempipratici.

– Lezione 3: Le Case dell’oroscopo dalla Settima alla Dodicesima. Esempi pra-tici.

– Lezione 4: L’applicazione delle Case Derivate alle Tecniche Previsionali: Rivo-luzione Solare, Tema Progresso, Transiti. Esempi pratici.

L’affascinante mondo dei transiti, strumento dinamicoe insostituibile dell’Astrologia

– Lezione 1: Concetto di transito e sue basi astronomiche. Pianeti lenti e pia-neti veloci. I ritmi stagionali, mensili e giornalieri. I movimenti della Luna edel Sole. Come utilizzare vantaggiosamente le Effemeridi. Applicazioni pra-tiche. Esempi pratici.

– Lezione 2: I movimenti di Mercurio, Venere, Marte, Giove in chiave positiva enegativa.Valore dei pianeti retrogradi. I transiti della salute, dell’amore, dellaricchezza, del successo, nel bene e nel male. Esempi pratici.

– Lezione 3: I grandi cambiamenti della vita: Saturno, maestro del destino.Come usufruirne nel migliore dei modi. Consigli per l’uso. Esempi pratici.

– Lezione 4: I transaturniani e i loro effetti sulla Carta del Cielo. Transiti e tec-niche previsionali: Rivoluzione Solare e Tema Progresso. Come armonizzareindicazioni contrastanti. Esempi pratici.

L’iscrizione al Corso comprende: Il materiale didattico (ciascuna lezione sicompone di circa 100 pagine rilegate) - Immagini astrologiche a colori - Undischetto per l’esecuzione di grafici astrologici - Eserciziari La costante assi-stenza di un Tutor Materiale integrativo (audiocassette e dispense di ap-profondimento) L’abbonamento alla ‘Scuola tra le stelle’, rivista mensile inviataagli iscritti al corso.Ciascun iscritto può scegliere i tempi didattici preferiti. E’ prevista l’analisi delTema Natale di ciascun partecipante con particolare attenzione alla tecnicastudiata.

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191Corsi, Congressi e Iniziative

ASTROLOGIA & MASS MEDIAA cura di Grazia ed Elisabetta Mirti

Corso in 6 lezioni per imparare a collaborare con giornali, radio, televisione, Inter-net, ottenendo buoni risultati.– Lezione 1: Alcune regole preliminari. Lessico letterario e lessico astrologico. L’A-

strologo di riferimento. Vari tipi di oroscopo: giornaliero, settimanale, mensile,trimestrale, annuale. Come utilizzare le Effemeridi.

– Lezione 2: Che cosa significa target: a chi ci rivolgiamo. Quale persona usare neldiscorso: Uomini, Donne, Giovani. Come informarsi sullo stile del giornale. Alcunisuggerimenti per chi è alle prime armi. Per chi ha carenze linguistiche, di fanta-sia, di creatività.

– Lezione 3: I contatti con i Mass Media. Ciò che non si può e non si deve fare. Ga-lateo giornalistico non scritto. Come promuovere il proprio lavoro. Previsioni di fi-ne anno. Il numero di battute. Il segno superfavorito, come sceglierlo. Le stelline.

– Lezione 4: Parità di trattamento rispetto a tutti i segni. Posta astrologica. Semanca l’ora di nascita. I bastian contrario. Come rinnovare i contenuti con l’A-strologia esoterica. La Luna, alleata irresistibile dell’astrologo su carta stampata.

– Lezione 5: Prove d’autore: suggerimenti per l’uso. Se cambia il direttore del gior-nale. Problemi di concorrenza più o meno sleale. Come utilizzare begli oroscopigià scaduti. Calendari e giorni favorevoli.

– Lezione 6: Collaborazioni con più giornali: come diversificarsi. Il tono karmico edevolutivo. Come arricchire il messaggio utilizzando la teoria dei Segni Derivati oCampi. Lo stress marziano. Gli eufemismi edulcoranti. La parola di conforto.

Ogni lezione contiene il materiale per eseguire prove e verifiche, con una guida si-cura. Alla fine della sesta lezione si può richiedere un supporto-guida per la primacollaborazione giornalistica, con modalità individuali da concordare. L’iscrizione al Corso comprende: Il materiale didattico Immagini astrologiche a co-lori - Un dischetto per l’esecuzione di grafici astrologici - Eserciziari La costante as-sistenza di un Tutor Materiale integrativo (audiocasette e dispense di approfondi-mento) - L’abbonamento alla ‘Scuola tra le stelle’, rivista mensile inviata agli iscrittial corso. Ciascun iscritto può scegliere i tempi didattici preferiti.Maggiori informazioni possono essere richieste adElisabetta Mirti - via Giacinto Collegno 12 bis - 10143 TorinoTel e fax: 011.4376192e-mail: [email protected]

Per ricevere il programma cartaceo e ulteriori informazioni contattareElisabetta Mirti

tel. 011.4376192 dalle ore 15,00 alle 19,[email protected]

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CASA NONACongressi e novità dall’estero

973 – Barcellona: primo forumeuropeo - Mercurio-3

975 – Gracentro: premio mondiale

920 – Simposio di Rambures

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193Argomento

L.A. 129-973

Organizzato dalla rivista spagnola Mercurio-3, il 6, 7 e 8 dicembre si è svolto aBarcellona un incontro di grande interesse, che ha fatto il punto sulla situazionedella nostra disciplina in Europa, mettendo a confronto studiosi ed esperienze divarie parti del mondo. Nel congresso sono state affrontate le principali tematicheastrologiche, ad ognuna delle quali era stato dedicato uno specifico spazio, a curadi un relatore particolarmente versato in quel determinato settore. Il tutto sotto laguida e la benevola coordinazione del “grande saggio” dell’astrologia spagnola, quelDemetrio Santos, che è sicuramente uno fra i personaggi più preparati su cui puòcontare la nostra disciplina, a livello europeo, per non dire mondiale.

Ha aperto i lavori della manifestazione Vincente Cassanya, direttore della rivi-sta “Tu Suerte”, che ha affrontato il complesso capitolo dell’astrologia mondiale, inrelazione ai grandi cicli planetari, che influiscono sugli eventi e sulle fluttuazionieconomiche.

Per il settore Astrologia e Finanza era presente Inma Fernandez che, coadiuva-ta da un esperto in previsioni economiche, ha portato un ampio studio sull’anda-mento del mercato borsistico dalla nascita dell’indice Dow-Jones fino ai giorni no-stri. I rapporti fra Astrologia, Scienza e mondo universitario sono stati illustrati daJesus Navarro, cattedratico dell’università di Saragozza, che ha fatto il punto sullasituazione dell’insegnamento astrologico e sulle sue prospettive di riconoscimentoin Europa, mentre un altro esponente del mondo accademico, il professor José An-tonio Gonzáles Casanova, ha parlato del ruolo rivestito dalla nostra disciplina nellasocietà attuale. Il ricercatore e medico iridologo Francisco Verdù ha illustrato lenuove scoperte dell’astrologia medica, mentre José Luis Pascual, esperto in Astro-meteorologia, ha posto l’accento sull’importanza rivestita in campo previsionale daun aspetto, spesso dimenticato, come la quadratura corta.

Le relazioni della nostra disciplina con la psicologia sono state affrontate daJesús Gabriel, mentre Mariano Aladren, come suo costume, si è occupato di “Tradi-zione” con una dotta esposizione sulla teoria degli umori e le sue conseguenze sulcarattere e sul destino. Il mondo sudamericano era rappresentato da due esponentidi grande rilievo: l’uruguagio, Boris Cristoff, che ha trattato le nuove possibilità pre-visionali aperte dal sistema della Pro-Luna e l’argentino, naturalizzato americano,Luis Kaplun, che ha affrontato le possibilità e le differenze insite nell’astrologia ve-

CLAUDIO CANNISTRÀ

PRIMO FORUM EUROPEO SOPRAASTROLOGIA E SOCIETÀBARCELLONA: DICEMBRE 2002

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194 Casa Nona

dica. Al sottoscritto e al francese Yves Lenoble, coordinatore generale della F.A.E.S., ètoccato il compito di illustrare il percorso storico-evolutivo compiuto dalla nostradisciplina negli ultimi secoli fino al suo stato attuale, rispettivamente in Italia e inFrancia. L’incontro si è chiuso con la relazione del presidente del Forum, DemetrioSantos, che ha stupito l’auditorio trattando un tema poco conosciuto, ma di grandefascino, in relazione ai computi astrologici, soprattutto lunari, esistenti nei tempiantichi del Paleolitico.

Di particolare interesse è stato il “Forum” della domenica, al quale erano pre-senti oltre ai relatori, tutti i principali esponenti dell’astrologia spagnola, responsa-bili delle diverse associazioni esistenti nel paese, come Maria Jesús Azkue, José LuisSan Miguel De Pablos, Helia Ramos, José Luis Carrion, Marta Xargayó, Pepita San-chis. Lo scopo era di mettere a fuoco i fattori principali che ruotano intorno allanostra professione e di creare un coordinamento generale fra gli studiosi, che favo-risca un dialogo e uno scambio di informazioni sempre più proficuo. Sono state af-frontate sia le questioni strettamente tecniche, proprie della pratica quotidiana, siai problemi morali, che il nostro ruolo comporta. E’ stata tentata un’analisi collettivadegli obiettivi principali che devono guidare sia la pratica astrologica professionaleche la ricerca e l’investigazione. Tutto ciò allo scopo di favorire una migliore inte-grazione della professione astrologica nell’attuale società.

Nell’ambito della manifestazione sono stati anche assegnati i Premi “Gloria dePubill”, in ricordo di colei che fu la fondatrice di Mercurio-3 nel lontano 1987; talipremi erano riservati ai migliori articoli pubblicati sulla rivista nel corso dell’anno,dopo un referendum promosso fra i lettori. I vincitori sono stati rispettivamenteJuan Estadella per gli articoli spagnoli e Luis Kaplun per quelli provenienti dal restodel mondo.

Il merito di aver organizzato questo incontro, primo nel suo genere, va al Di-rettore di Mercurio-3 Jaume Martín e alla sua compagna, l’infaticabile Carmen Oli-veda, ben coadiuvati da Juan Estadella e Lourdes Franquet.

La rivista Mercurio-3 ha una notevole diffusione non solo in Spagna, ma an-che in tutti i paesi sudamericani. Si tratta di un trimestrale di gran formato, circacento pagine, che pubblica articoli provenienti da tutto il mondo, affrontando le te-matiche più varie, con un occhio di riguardo sia alle tecniche astrologiche del pas-sato sia alle nuove tendenze, come l’Astrocartografia o l’Astrometeorologia. Nonmancano reportage sui principali avvenimenti internazionali, oltre a notizie su con-gressi, seminari, recensioni di novità editoriali e di software computerizzati.

Il costo molto contenuto, appena 35 Euro per un abbonamento annuale perl’Europa, ne fanno una guida preziosa per essere aggiornati sulla nostra disciplina eper aprire una finestra non solo sull’emergente mondo spagnolo, ma anche sull’im-menso e sorprendente universo astrologico sudamericano, altrimenti difficilmenteraggiungibile dall’Italia. A parte riportiamo il sommario di uno degli ultimi numeri.Per le sottoscrizioni ci si può rivolgere a: Revista astrologica - Mercurio 3 - Apartado Correos, 4103 - 08080 Barcelona(Spagna).

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195Casa Nona

SECCIONES:EDITORIAL ............................................................................................................................................................... 1EFEMÉRIDES: 1° TRIMESTRE 2002 por Jaume Martin .......................................................................... 4LUNACIONES: 1° TRIMESTRE 2002 por Centre Urania ........................................................................ 6ENTERVISTA: Jesùs Navarro (y 2) .................................................................................................................. 37VIVENCIAL: Astrologia y empresa por Juan Estadella .......................................................................... 59ASTROLOGÌA VÉDICA (y 5) por Luis Kaplun .............................................................................................. 65ASTROMETEOROLOGÌA: Planning astrometeorològico 2002 por José Luis Pascual ................. 74TRIBUNA ABIERTA: AstroCartoGrafìa (3); El ataque a USA del 11 de septiembre por

Vicente Gigli y Claudia Ena Lamata ..................................................................................................... 80ESPECIAL ASTROMUNDIAL: Astrologìa y macroeconomìa por Vicente Cassanya ..................... 85OPINIÒN Y COMENTARIOS (1° Congresso de Astrologia Andorra-2001) ...................................... 89LIBROS RECIBIDOS por MERCURIO-3.......................................................................................................... 93AGENDA ................................................................................................................................................................... 94

ARTÌCULOS:INVESTIGACIÒN:ASTROLOGÌA Y FONÉTICA (1) por Pepita Sanchis ...................................................................................INVESTIGACIÒN:GEOMETRÌA, COLOR Y ASTROLOGÌA MÉDICA por Marta PovoASTROLOGÌA E HISTORIA:UTOPÌAS DEL RENACIMIENTO: Una visiòn astrològica por Alberto Chislovsky .........................INTRPRETACIÒN:CUANDO LOS ASTRÒLOGOS HABLAN EL MISMO IDIOMA por M. Dupen, R. Giardino,

B. Lòpez, A. Garcìa, L. Kamlun, G. Londo ............................................................................................ENSAYO:EL ÉXITO EN LA CONSULTA ASTROLÒGICA por José Benito Nicolàs ...............................................

Mercurio-3 n° 351er trimestre 2002

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196 Casa Nona

L.A. 129-975

Riceviamo dall’Associazione Astrologica “Gracentro”, che ha sede a Valencia e che faparte della nostra FAES (Federazione Astrologica dell’Europa del Sud) il Bando diConcorso per la terza edizione del Premio Mondiale di Investigazione Astrologica. Lapremiazione si terrà in occasione delle Giornate di Astrologia e Cabala che si svol-geranno il 6, 7 e 8 dicembre 2003.

3° EDIZIONE DEL PREMIO MONDIALE DI INVESTIGAZIONE ASTROLOGICA

ANNO 2003 - TERZO DEL TERZO MILLENNIO DELL’ERA CRISTIANA

IN CONTEMPORANEA CON LA VIII EDIZIONE DELLEGIORNATE MONDIALI DI ASTROLOGIA E CABALA

6 – 7 - 8 DICEMBRE DELL’ANNO 2003

INVITIAMO TUTTI COLORO CHE FANNO RICERCA CON DESIDERIO DI PERFEZIONA-MENTO A PRESENTARE I LORO LAVORI

INVITIAMO TUTTI COLORO CHE DESIDERANO PARTECIPARE AL MIGLIORAMENTODELLA CULTURA ASTROLOGICA A PRESENTARE LE LORO RICERCHE

Terza Edizione dei Premi Mondiali di Investigazione Astrologica “Gracentro” 2003.

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA

1) Opere originali pubblicate o inedite (in qualsiasi lingua), purchè inviate in spa-gnolo.

GRACENTRODA VALENCIA: TERZO PREMIO MONDIALEDI INVESTIGAZIONE ASTROLOGICA

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197Casa Nona

2) I lavori originali vanno inviati in cinque copie cartacee e in esemplari separati, informato a4, numerati e scritti a doppio spazio su una sola facciata, correttamen-te impaginati, oltre che in un dischetto contenente la ricerca presentata, in for-mato WORD o TXT, con eventuali grafici o figure incluse o a parte.

3) Su ogni copia del lavoro deve figurare il nome dell’autore, in modo da permetter-ne l’identificazione, solamente sul frontespizio del lavoro presentato.

4) Sulla prima pagina, dovranno essere riportati il motto, il nome, il cognome e lanazionalità dell’autore, il numero di passaporto o di carta di identità, l’indirizzo oaltro recapito postale, il telefono e l’E-mail.

LUOGO DI PRESENTAZIONE

III Edizione del premio Mondiale di Investigazione Astrologica c/o Gracentro S.A. - Plaza de la Santa Cruz, 9 - 46003 Valencia (Spagna).

TERMINE DI PRESENTAZIONE

Il termine ultimo per la presentazione deilavori scadrà irrevocabilmente il 30 settem-bre 2003.

PREMI● Gran Premio Mondiale di Investigazione

Astrologica “Gracentro”.Alla miglior opera di ricerca.

● Gran Premio Mondiale di InvestigazioneAstrologica “Gracentro”.Alla miglior opera inedita.

● Gran Premio Mondiale di InvestigazioneAstrologica “Gracentro”.Premio Speciale “Mercé Tamarit”Alla figura astrologica di maggior rilievoin campo internazionale, come riconosci-mento del suo impegno e dei suoi contri-buti in favore della ricerca e della crescitadella cultura astrologica.

REGOLAMENTO

1) Possono concorrere Astrologi o Astrolo-ghe, di qualsiasi nazionalità con un la-voro a tema libero. Verranno tenute inconsiderazione soprattutto la novitàdella ricerca presentata, la creatività e

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l’importanza che nel mondo astrologico rivestirà il lavoro per l’avanzamentodelle conoscenze.

2) Per poter concorrere ai premi, i lavori presentati dovranno possedere requisiti dioriginalità (in relazione a questioni concettuali, tecniche, storiche o di qualsiasialtro genere) e basi metodologiche (chiarezza dei presupposti, documentazionebibliografica delle fonti, etc.).

3) Il termine ultimo di presentazione dei lavori scadrà il 30 settembre 2003.4) Il Premio potrà essere frazionato in via eccezionale tra due opere (ex-aequo) co-

sì come essere dichiarato non aggiudicato o andato deserto, se la Giuria consi-dererà che nessuno dei lavori presentati possegga i requisiti per meritarlo. Inquesto caso la Giuria potrà concedere fino a due menzioni speciali a titolo di ri-conoscimento.

5) La Giuria sarà composta da:– Presidente: Il Presidente di Gracentro.– Componenti: Ricercatori Internazionali di fama riconosciuta.– Segretario: un Membro di Gracentro, ente organizzatore del premio, con di-

ritto di parola, ma senza diritto di voto.6) Le designazioni della Giuria saranno rese pubbliche una volta scaduto il termine

di presentazione delle opere.7) Il Premio si assegnerà in una riunione pubblica organizzata a tal fine da Gracen-

tro nella notte fra il 6 e il 7 dicembre, sempre se le circostanze lo permetterannoe non capiteranno eventi che obblighino a scegliere un’altra data.

8) Gracentro si riserva il diritto di pubblicare una prima edizione dell’opera vincitri-ce con una tiratura massima di 1000 esemplari; con l’aggiudicazione del premioè implicita da parte dell’Autore la cessione dei diritti per questa prima edizione.

9) Se per qualsiasi motivo trascorrerà più di un anno dalla data dell’assegnazionedel premio senza che l’opera venga stampata, l’Autore avrà piena libertà di pub-blicarla a suo piacimento, purchè sulla copertina dell’opera venga indicato che è”vincitrice del Gran Premio Mondiale Di Investigazione Astrologica”, e al suo in-terno siano riportate le caratteristiche del Premio e che è stato organizzato daGracentro - Valencia (Spagna).

10) Su proposta della Giuria e previo accordo con gli autori, potranno anche esserepubblicate quelle opere presentate che Gracentro ritenga meritevoli.

11) Le opere non premiate dovranno essere ritirate dal suo autore o da persona le-galmente autorizzata, entro il termine massimo di due mesi dalla data di aggiu-dicazione del premio, presso la sede di Gracentro - Plaza de la Santa Cruz, 9 -46003 Valencia (Spagna), previa la presentazione di un documento di identità.

12) Il fatto di partecipare a questa competizione implica l’attenersi alle regole sue-sposte e la loro totale accettazione.

Tutte le norme e le situazioni che dovessero verificarsi non previste nel presente re-golamento saranno risolte dalla Giuria quando si riunirà; la sue decisioni sarannoinappellabili.

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199Casa Nona

L.A. 129-920

Si è svolto dal 16 al 18 giugno scorso, nella splendida cornice di Rambures (a sud diAbbeville, ai confini tra Piccardia e Normandia), un evento astrologico importante,rappresentato dalla riunione di storici e medioevalisti sul tema: “L’Astrologia ieri edoggi”.

L’obiettivo di questa riunione, organizzata da un medioevalista germanistaprofessore all’Università di Rouen (Jean-Marc Pastré) e da un medioevalista astrolo-go professore all’Università di Valenciennes (Charles Ridoux) era di permettere unoscambio di qualità e soprattutto senza intenti polemici, considerando il fatto astro-logico come una realtà la cui pratica può essere oggetto di studio come qualsiasialtra attività spirituale.

Ha partecipato, infatti, un pubblico attento e numeroso e c’è stato un fruttuo-so scambio di idee sia da parte di medioevalisti sia di astrologi.

Sin dall’inizio si è parlato della distinzione tra astrologia ed astronomia nelMedio Evo. In quel periodo, infatti, non esisteva il termine “astrologo” nella linguafrancese, mentre, nel periodo latino, gli astrologi venivano designati col termine dimatematici. Già nel VII secolo, Isidoro di Siviglia, che rappresenta una delle piùgrandi fonti della cultura del Medio Evo, distingue una “astronomia naturale”, lecitaed una “astronomia superstiziosa”, illecita. Carmen Mira (dell’Università di Rouen),cita qualche opera letteraria in lingua romanza in cui appaiono personaggi o de-scrizioni in relazione con l’astrologia. Ricordiamo, in particolare, la descrizione delmantello dell’incoronazione di Erec nel primo romanzo di Christian de Troyes, “Erece Enide”, del quale sono tessute le arti liberali, sintesi della conoscenza medioevale.Nel romanzo di Teb, è il carro di Anfiarao ad offrire un quadro analogo. Si possonoancora citare tre donne in rapporto con la magia o la profezia: la Sibilla Cumana nelRomanzo di Enea (una riscrittura medioevale dell’Eneide di Virgilio), Medea nel Ro-manzo di Troia e la Pulzella dalle Bianche Mani nel Bell’Inconnu di Renaud deBeaujeu. Pare che nelle opere letterarie della fine del XII secolo, non venga fatta di-stinzione tra astronomia ed astrologia e non venga espressa alcuna condanna all’e-sercizio di questa pratica. Jean Maurice (dell’Università di Rouen) ricorda il famosoepisodio di Merlin di Robert de Boron riguardante la disfatta degli astrologi di fron-te alla scienza profetica di Merlino. Se gli astrologi sono ricordati come la crema

CHARLES RIDOUX

UN INCONTRO DI QUALITÀRESOCONTO DEL SIMPOSIO DI RAMBURES - 16/18 GIUGNO 2002

TRADUZIONE DI JOLANDA BOYKO

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dell’élite intellettuale, dei luminari di scienza e saggezza, incontrando il proprio li-mite nel fatto che la scienza è umana, la conoscenza profetica di Merlino, invece,viene da Dio (infatti Merlino conosce il passato a causa della sua nascita diabolica -è stato generato da un incubo - ma ha ricevuto da Dio la conoscenza del futuro).Anne Berthelot si occupa, da parte sua, di tecniche e decodificazioni del romanzo diPerceforest (datato nel XIV secolo, collegamento tra il mondo di Alessandro e l’uni-verso di re Artù) e richiama il caso di Parsifal di Wolfran von Eschenbach in cui gliastri sembrano dei puri segni (è leggendo la scrittura delle stelle in cielo che Flege-tario decifra il nome di “Graal”).

Tonalità più filosofiche assume Alain Corbellari (Università di Losanna) cheanalizza il termine “ostruance” nelle opere di Girard d’Amiens, termine sopravvissu-to nel francese moderno “malotru” (zoticone) che significa, parlando normalmente,“nato sotto una cattiva stella, sotto funeste astralità”. Ricordiamo che la prima atte-stazione scritta della parola “astre” in francese risale al 1382. Ed è ancora su Merli-no, profeta e mago (“incantatore”) che ci intrattiene Robert Baudry, grande speciali-sta del mito del Graal nella letteratura del XX sec. Christian de Mérindol, studiosoaraldico allievo di Michel Pastoureau, ci parla delle ricerche sulle tracce di rappre-sentazioni astrologiche nei molteplici documenti, in relazione con i principi dellaCasa di Francia alla fine dell’epoca medioevale, mettendo l’accento sull’importanzadegli Ordini cavallereschi e delle onorificenze reali.

In realtà la lettura delle opere medioevali in francese lascia sempre l’astrologiaun po’ in ombra, per il fatto che non ne viene mai fatta menzione della pratica

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astrologica, se non attraverso vaghi accenni ad una conoscenza più o meno sulfu-rea cui si riferiscono i termini di “negromanzia” o di “alchimia”. Paul Zumthor propo-ne, inoltre, nel suo libro consacrato a ‘Merlin le Prophète’ di tradurre “negromanzia”come “arte di far giocare liberamente e fantasticamente (ma senza l’intervento dipotenze infernali) le forze della natura” (1) Ma bisogna sempre rammentare che du-rante tutto il Medio Evo, la lingua della scienza e della filosofia, come pure dellateologia, era il latino.

Certo, spiace che un eminente studioso come Giuseppe Bezza, ottimo conosci-tore della tradizione tolemaica, sia in arabo sia in latino, non sia potuto venire aRambures dov’era invitato, perché avrebbe indubbiamente presentato un punto divista essenziale della tradizione astrologica medioevale nelle opere greche, latine edarabe.

Le competenze di Patrice Guinard, pure invitato, avrebbero senz’altro permessodi puntare uno sguardo originale sulla transizione tra astrologia tolemaica ed astro-logia kepleriana. Siamo tuttavia riusciti a penetrare nella profondità metafisica conl’esposizione di Pierre Deghaye, grande specialista di Paracelso e dei teologi tedeschidel XIX secolo sulla “natura eterna” nella teosofia di Jacob Boehme (1575-1624).

Questo teosofo, che segna profondamente il pensiero tedesco del periodo ro-mantico e si avvicina a Novalis, non ha nulla a che vedere con Helena Blavatsky,presentandosi talvolta come portatore della scienza di Dio e della filosofia della Na-tura. Ma per Boehme, esistono due Nature: una Natura “naturale” ed una natura“trascendente”, eterna e divina.

La via mistica consiste precisamente nell’operare, per mezzo dell’unione tra-sformatrice con il divino, un’unione tra il Cielo degli angeli (Spirito dell’anima) ed ilCielo sottostante (Anima del Mondo). Ed è alla presentazione della cosmogonia mi-stica di Boehme che si è collegato Pierre Deghaye., mostrando come in particolare lastrada dei sette Spiriti del Mondo primordiale corrisponda agli archetipi dei pianeti,essendo il cielo inferiore in un rapporto di analogia con il cielo superiore, secondo lafamosa formula di Ermete Trismegisto, ben conosciuta da tutti gli astrologi.

Da parte di noi astrologi, l’intento era di trattare non soltanto l’astrologia anti-ca e medioevale - aspetto purtroppo poco toccato, data l’impossibilità di taluni spe-cialisti di queste questioni di partecipare a questo simposio - ma anche di presenta-re una specie di quadro dell’attività astrologica attuale su un piano telematico (imolteplici campi in rapporto con l’astrologia) e su un piano geografico (degli ele-menti storici dell’astrologia contemporanea in alcuni paesi dell’Europa occidentale).E’ così che Francis Santoni ha ripreso l’argomento dei rapporti tra astronomia edastrologia, insistendo sulla distinzione tra credenze astrologiche ed evento astrolo-gico. Mentre Paul Bernard (il cui intervento è stato letto in sua assenza) trattava deirapporti tra astrologia e matematica, Didier Castille, da parte sua, presentava un in-teressante documento storico statistico attraverso gli anni, che evocava l’antichitàdelle statistiche nelle civiltà come l’India, la Cina, Israele o Roma e poi la nascita del-la statistica descrittiva nel XVI secolo ed i progressi dovuti al calcolo delle probabilità

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a partire dal XVIII secolo, per concludere sull’importanza della statistica nelle scienzecome la genetica o la sociologia che apparvero nel XIX secolo. Ma fu solo nel XX se-colo che apparve un interesse dell’astrologia per la statistica, e Didier Castille si sof-ferma sulle condizioni del buon uso delle statistiche in rapporto all’astrologia.

Grazia Mirti, che ha diretto a lungo la rivista italiana “Linguaggio Astrale” ed èspecialista di astrologia finanziaria, ricorda il Liber Astronomiae di Guido Bonatti, incui vede un precursore dell’astrologia economica moderna, di cui uno dei migliorirappresentanti è un nostro confratello americano, Raymond Merrimann.

Grazia Mirti spiega l’uso fatto da Guido Bonatti delle Parti Arabe, che fornisco-no una fotografia dettagliata del mondo agricolo medioevale e che serve a preve-dere la fertilità dell’annata. Ricorda pure il trattato di Copernico sulla moneta e lostudio di Keplero sui flussi del vino.

Mi tornava naturale - dopo aver sottolineato la rarità della doppia qualifica-zione nella stessa persona di medioevalista e di astrologo - di trattare l’AstrologiaMondiale, cosa che venne fatta presentando due esempi complementari che illu-stravano i legami possibili tra tradizione e modernità. Da un lato, l’utilizzo dei me-todi antichi nell’approccio di eventi contemporanei; dall’altro lato, lo studio di unaparte del passato medioevale per mezzo di strumenti adatti all’astrologia contem-poranea.

A titolo di esempio, il famoso attentato di New York dell’11 settembre 2001come è stato studiato dal nostro collega americano Robert Hand, secondo un me-todo stabilito nel IX secolo dall’astrologo persiano Albumasar.

Furono anche toccati alcuni aspetti della storia del Medio Evo occidentale par-tendo dallo studio del ciclo Nettuno-PIutone, che va dal 905 al 1399.

Il nostro collega spagnolo, José Luis San Miguel de Pablos, i cui studi si carat-terizzano per il suo sistematico approccio al nostro sistema solare, partendo dallasua opera “Il libro di Gaia e di Urano”, si è spinto ad una riflessione appassionatache ha suscitato una vivace discussione sugli antichi e moderni paradigmi partendodalla scoperta dei pianeti transaturniani e delle cinture di asteroidi, come pure suivalori simbolici attribuiti ai pianeti tradizionali. La sua visione arriva ad una speciedi incastro negli spazi sempre più vasti partendo da Gaia (il sistema Terra-Luna),verso il sistema solare, la Galassia ed infine l’Universo intero.

L’inglese Roy Gillet, presidente dell’Astrological Association dopo Charles Har-vey e Nicholas Campion, ha tracciato una sintesi della vita astrologica nel suo paesedopo la grande congiunzione Nettuno-PIutone del 1891, ricordando Alan Leo,Charles Carter, John Addey, Charles Harvey, Olivia Barclay ed altri ancora. Segnalache Nicholas Campion dirige all’Università di Bath, un ciclo di studi di astrologiaculturale e che un insegnamento universitario dell’astrologia esiste negli Stati Unitial College Kepler di Seattle (nello stato di Washington): due esempi da tener pre-senti per le università francesi.

Il nostro amico Yves Lenoble ha illustrato in parallelo l’attività astrologica fran-cese, partendo anche lui dalla congiunzione Nettuno-Plutone del 1891, insistendo

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sulle due “rivoluzioni” che intervennero nella pratica astrologica: i Temi con l’Arietea sinistra (innovazione dovuta a Choisnard, che spodestava così la predominanzadelle Case sui Segni), e più tardi il passaggio verso il 1939 da un’astrologia che ruo-tava attorno al segno Ascendente ad un’astrologia ancorata sul segno in cui si trovail Sole (così, ancora oggi, “essere Leone”, significa essere nato con il Sole in Leone;prima del 1930, significava avere il proprio Ascendente in Leone).

Barbara Obrist, ricercatrice del CNRS, autrice di un articolo importante sulle il-lustrazioni dello zodiaco all’epoca carolingia (2), conclude questo colloquio tornan-do a parlare dell’”archeologia del sapere astrologico” all’epoca dell’Alto Medio Evo.Barbara Obrist, che ha diretto un simposio ad Abbon de Fleury (XI secolo), rimprove-ra aspramente l’ignoranza volontaria degli storici di numerosi testi di epoche arcai-che relative alla pratica dell’astrologia. Attitudine che fa pensare alla distrazione de-gli storici di scienza circa le attività astrologiche di Keplero o di Newton, alla qualel’opera di Gérard Simon, ‘Kepler astronome et astrologue’, si sforza di rimediare.

Nella serata di venerdì, il nostro caro André Barbault ha tenuto una conferenzadal titolo “Parlare di Astrologia”, nella quale ha esordito con una specie di sintesidella sua esperienza di astrologo in lotta contro i pregiudizi del suo tempo. Chi me-glio di lui poteva farlo? Ci ha anche ricordato che nel 1953 aveva ottenuto il patro-cinio di Mircea Eliade per il VII Congresso internazionale di astrologia a Parigi e ri-cordava i suoi incontri, alla rivista Psyché, con Teilhard de Chardin e Gaston Bache-lard. Ma, più del ricordo di un tempo, è la riflessione fondamentale sulla natura del-l’astrologia e sul suo ruolo scientifico nel XXI secolo che André Barbault ha portatoalla meditazione del suo pubblico. Sarà possibile presto leggerne l’interessante testocome pure quello di coloro che hanno partecipato a questo simposio, poiché grazieall’interessamento di Jean Marc Pastré dell’Università di Rouen, i testi del simposiodi Rambures godranno di una rapida pubblicazione, cosa poco comune nelle tradi-zioni universitarie.3

Resta da ricordare la calorosa accoglienza dei nostri ospiti, i castellani di Ram-bures, il Conte e la Contessa di Blancherot che generosamente hanno messo il lorocastello a disposizione negli ultimi due o tre anni e che, con molta attenzione, par-tecipano ai nostri lavori. Precisiamo, per quel che può interessare, che il castello diRambures, che è scampato alla demolizione sotto Richelieu per il fatto che il signo-re di Rambures aveva salvato la vita di Enrico IV nella battaglia d’Ivy, è un’imponen-te fortezza di tipo militare e può essere visitato dalla primavera all’autunno, al cen-tro di un parco rimarchevole, che merita di essere visto.4

NOTE1 ZUMTHOR PAUL, Merlin le Prophète, Un Thème de la littérature polémique de l’historiographie et des

romans, Ginevra Slatkine, 2000 (1ª ed. Losanna 1943), p. 234.2 OBRIS BARBARA, La représentation carolingienne du Zodiaque. A propos du manuscrit de Bale, Uni-

versitatsbibliothek, F III 15a, in Cahiers de civilisation médiévale, t.44, 2001, pp. 3-33.3 Gli Atti di questo Seminario sono previsti nel corso del 2003.4 Castello di Rambures - [email protected] 03 22 25 10 93.

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L.A. 129-980

Presidente:DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel: 02-69005576e-mail: [email protected]

Segretario:CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel: 051-342445e-mail: [email protected]

DELEGATI

ABRUZZOBIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel:06-6877803Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel: 085–9065565

CAMPANIACLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli,33 - 80132 Napoli - Tel: 081-407550www.astrarmonia.it

Collaboratore:MARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a C remano (Napoli). - Tel: 081-7711034e-mail: [email protected]

EMILIAARMANDO BILLI - Via Berengario da Carpi, 7 - 40141 Bologna - Cell: 348-8057972e-mail: [email protected]

Collaboratore:ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9- 40139 Bologna - Cell: 347-5600067. e-mail: [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIALIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263e-mail: [email protected]

Segreteria:LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel: 040-224647

Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste):Via Mazzini, 30 - V piano – 34121 Trieste

ELENCODEI DELEGATI E CORRISPONDENTIDEL CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIA

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LAZIO VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108- 00139 Roma - Tel:06-88640922. e-mail: [email protected]

Consiglieri di Delegazione:MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8- 00146 Roma - Tel: 06-5572242e-mail: [email protected] OLMEDA - Via Foglia, 3- 00199 Roma - Tel: 06-86200959e-mail: [email protected]

Collaboratore:ROSSELLA BILOTTA - Tel: 06-88640922e-mail: [email protected]

LIGURIATIZIANA BERTONE - Piazza A. Massena 5 int.11 - 16152 Genova - Tel: 010-6502617 - Cell: 338-

6258781e-mail: tizianabertone @libero.it

LOMBARDIA ANDREA ROGNONI - Via Berchet, 7- 20052 Monza (Milano) - Tel. 039-329577. Fax 039-365793. e-mail: [email protected]

Vicedelegato:LOREDANA PENNATI - Via Forze Armate 14 - 20146 Milano - Tel: 02-40090888

e-mail: [email protected]

PIEMONTE MARIA GRAZIA DASSETTO GRANAGLIA - Via Luisa del Carretto,17 - 10131 Torino - Tel. 011-8195021

TOSCANA RENZO BALDINI - Via di Cocco, 9 - 50145 Firenze - Tel: 055-315580 / 055-8468095e-mail: [email protected]

TRENTINO-ALTO ADIGE FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel: 0461-237068. e-mail: [email protected]

Collaboratore:ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel: 0461-913591

VENETO ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel: 0422-22843 - Cell: 347-4474877a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel: 041-5226201e-mail: [email protected]

Collaboratore:NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel: 041-5346047. e-mail: [email protected]

CATANIA Vicedelegata:

LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel:095-312251e-mail: [email protected]

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206 Casa Decima

ROMAGNAATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158

Collaboratore:RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 –48100 Ravenna - Tel: 0544-270652e-mail: [email protected]

RAGUSA PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel:0932-642619e-mail: [email protected]

CORRISPONDENTIAGRIGENTO

SEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel:0922-595230e-mail: [email protected]

ALESSANDRIAALDO VISENTIN - Via Testore, 5 A - 15100 Alessandria - Tel: 0131-236445e-mail: [email protected]

ASCOLI PICENOSTEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via Leopardi, 9 - 63100 Ascoli Piceno - Tel: 0736-252576

ASTILIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel: 0141-840868e-mail: [email protected]

BIELLALOREDANA BORTOLIN - Regione Valgrande, 4 - 13856 Vigliano Biellese (Biella)Tel. 0348-7490205 (dalle ore 14 alle ore 17 dei giorni feriali)e-mail: [email protected]

BOLZANOGIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel: 0471-920015. e-mail: [email protected]

BRESCIAFULVIA ROVERE - Via Luzzatti, 6 - 25123 Brescia - Tel: 030-2090283

CASERTAPAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910e-mail: [email protected]

CHIETIONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel: ab. 0872-569454 - Tel:

uff. 0872-56862

CIVITAVECCHIAFABRIZIO CORRIAS - Via Monti Volsini, 4 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel: 0766-542307e-mail: [email protected]

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207Casa Decima

CUNEOFIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel: 0171-65825

PARMAMARIA ELISA LEVATI MASINI - Via Ognibene, 22 - 43100 PARMA - Tel: 0521-964484

PIOMBINOLUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089e-mail: [email protected]

REGGIO EMILIALAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel:0522-513635e-mail: [email protected]

SALERNOMASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel: 338-6913555e-mail: [email protected]

SASSARIARIANNA MENDO - Via del Faro - Residence della Marina, 3 - 07020 Palau (Sassari)Tel: 0789-708380 (dalle ore 18 alle 20,30) - Cell: 335-8165504e-mail: [email protected]

SIENASUSANNA RINALDI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel: 335-7116003 (dalle ore 21 alle 22,30

ogni lunedi, martedi, mercoledi)e-mail: [email protected]

VARESE DANIELA GREGORI - Viale G.B. Vico, 34 - 21100 Varese - Tel: 0332-224875

VERONACARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116- 37126 Verona - Tel. e fax: 045-8344149e-mail: [email protected]

VOGHERAMARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel: 0383-49523 - Fax: 0383-

363609 - Cell: 338-7344877e-mail: [email protected]

GRUPPI AFFILIATI

PADOVAGruppo Zodiaco presieduto da Ottavio Zanellato - Via Bagno, 29 - 35030 Cinto Euganeo (Pd)Tel: 049-94079 - Cell: 338-1452321e-mail: [email protected]

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CORRISPONDENTI ESTERI

ARGENTINAPIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel: 54-18128768

AUSTRALIAELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265

CROAZIASLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel: 0385-16159907e-mail: Slaven [email protected]

GERMANIALIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel: 0049-762112453e-mail: [email protected]

GRAN BRETAGNA e IRLANDAROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBTLondra Tel: 0044-1817322717 - Dublino Tel: 00353-12601955

GRECIATHOMAS GAZIS - Franghiadon, 49 - 18537 Pireas - Grecia

OLANDAGIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel: 0031-715214017e-mail: [email protected]

REPUBBLICA CEKARADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika

RUSSIAPTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia - Tel. e Fax: 07-091-

4177332e-mail: ptolomei@levante oppure e-mail: [email protected]

SLOVENIABERN JURECIC - Jrastje, 21- 68310 Senjernej - Slovenija - Tel: 00386-6842906 - Fax: 00386-

68323091 (Krka - Novo Mesto)

SPAGNAJOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana - Tel:0034-

91-4281897

STATI UNITIJAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road

ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A.

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IArgomento

Immagini dal ConvegnoCIDA-LAZIO

del 19 ottobre 2002.(Resoconto a pag. 178)

Il giorno seguente, nella sederomana del CIDA, i Relatoridel precedente Convegnosono stati bersagliati da unfuoco di file di domande deiSoci. Pare se la siano cavatabene…

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II Argomento

Una spiaggia selvaggiasulla costa occidentale

del Portogallo…

… e Pessoa che spiegaal nostro inviato che cosasia veramente l’Astrologia

Immaginidal dodicesimo

viaggio

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IIIArgomento

Un appuntamento importante!

a Napoli, sabato 1° marzo 2002

Convegno del CIDA-CAMPANIA

con Relatori Campani e Nazionali

presso l’ISTITUTO GOETHE

Riviera di Chiaia 202

abbinato ad una visita

alla Napoli esoterica

vedi dettagli a pagina 176

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IV Argomento

Gemellata virtualmente con “Linguaggio Astrale” questa rivista spagnola ha compiuto«tres años di ottimo trabajo» (vedi pag. 193)