9 LA SCELTA DEGLI OBIETTIVI E DELLE STRATEGIE DI MARKETING
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Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3
9LA SCELTA DEGLI OBIETTIVI E
DELLE STRATEGIE DI MARKETING
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Che cosa sono? le mete da raggiungere
Punti di riferimento su cui misurare successivamente la performance aziendale o di
sue funzioni (es.Marketing)
DEFINIZIONE BUSINESS e MISSIONEnon sono sufficienti
OBIETTIVI
OBIETTIVI
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Avere carattere di messaggio trainante e sfidante
Essere realisti Essere compresi Essere interiorizzati Non devono essere contrari ai principi di
etica degli affari Essere congruenti, orizzontalmente e
verticalmente
CARATTERISTICHE COMUNI E DESIDERABILI PER GLI OBIETTIVI
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DOPO AVERE FISSATO GLI OBIETTIVI …
Definire la strategia Generare:
– Piani di azione– Budget, che riguardano
l’allocazione di risorse economico-finanziarie e viene espresso in valori numerici certi o presunti
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I Livello struttura organizzativa e/o area funzionale
II Ampiezza temi abbracciati
III Obiettivo (scopo) sotteso
Classificazione STRATEGIE in relazione a:
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Strategie per realizzare gli obiettivi generali e missione azienda nel suo complesso
Strategie che riguardano le divisioni, le SBU (Strategic Business Unit)
Strategie riguardanti le aree geografiche di azione Strategie funzionali: di marketing, del personale, ecc.
I. IN RELAZIONE AL LIVELLO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E/O ALL’AREA FUNZIONALE AZIENDALE
II. IN RELAZIONE ALL’AMPIEZZA DEI TEMI CHE ABBRACIANO
EsempioUn’impresa fissa l’obiettivo di incrementare il suo volume d’affari del 20% nel prossimo anno; decide di adottare una strategia di sviluppo nuovi prodotti potenziando il settore Ricerca e Sviluppo.(strategia di primo livello)Tra le varie modalità possibili, viene adottata la substrategia (strategia di secondo livello) di assumere due ricercatori senior per affrontare temi che l’azienda non padroneggia adeguatamente.
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OPZIONI STRATEGICHE DI BASE
su quale fondamento?
STRATEGIE FINALIZZATE
verso quale meta?
MODALITÀ
come?
2 approcci•Porter•Matrice Valore percepito/Prezzo
Numerose, affrontabili in gran parte sia secondo logica esterna che interna
OPZIONI STRATEGICHE DI BASE
su quale fondamento?
STRATEGIE FINALIZZATE
verso quale meta?
MODALITÀ
come?
2 approcci•Porter•Matrice Valore percepito/Prezzo
Numerose, affrontabili in gran parte sia secondo logica esterna che interna
III. IN RELAZIONE ALL’OBIETTIVO SOTTESO (SCOPO)
Le Opzioni strategiche di baseLe Strategie Finalizzate Le Modalità
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Ogni azienda per aver successo deve operare nel proprio settore con una STRATEGIA DI BASE definita. (Porter)
generale 1. LEADERSHIP DI COSTO 2. DIFFERENZIAZIONE
specifico 3A. FOCALIZZAZIONE SUI COSTI
3B. FOCALIZZAZIONE SULLA
DIFFERENZIAZIONE
costi differenziazione
vantaggio competitivo
ambit
o co
mpe
titivo
OPZIONI STRATEGICHE DI BASESu quale fondamento?
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Diventare il produttore a più basso costo ed operare nell’intero settore.
Fonti di vantaggio competitivo:– accesso a materie prime– economie di scala o di scopo– manodopera– superiorità tecnologia di processo
Funzioni maggiormente interessate:– progettazione (ingegnerizzazione)– acquisti– produzione– distribuzione fisica
Rischi– non soddisfare i livelli minimi di qualità (industry standard)– guerre di prezzo.
Esempi:– VOBIS - personal computer– SEAT / SKODA - veicoli commerciali– BIKA - componenti per infissi
OPZIONI STRATEGICHE DI BASE: LEADERSHIP DI COSTO
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Soddisfare in modo unico alcune variabili ritenute importanti dai Clienti ed operare nell’intero settore.
Fonti di vantaggio competitivo:– qualità, affidabilità del prodotto– modalità di distribuzione / consegna– servizi post vendita– superiorità tecnologia del prodotto
Funzioni maggiormente interessate:– marketing– ricerca e sviluppo– progettazione del prodotto– controllo di qualità
Rischi– prezzi eccessivamente elevati (fuori mercato)– fenomeni di sovrapposizione.
Esempi:– Caterpillar - movimento terra– HP - computer– Mandelli - macchine utensili– Olivari, Wurth, Valli & Colombo - componenti per infissi
OPZIONI STRATEGICHE DI BASE: LA DIFFERENZIAZIONE
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Scegliere un’area ristretta del settore, in cui– diventare il produttore a più basso costo
(focalizzazione sui costi)oppure– soddisfare in modo unico alcune variabili ritenute
importanti dai Clienti (focalizzazione sulla differenziazione).
Il segmento prescelto deve presentare differenze rispetto agli altri del settore:– comportamento dei fattori di costo (trasporti, materie prime, lotti
piccoli, ecc.)– specifiche esigenze della domandatali che il segmento risulti difficilmente servibile dalle aziende che si
rivolgono all’intero mercato. segmentazione
Esempi:– PC Toshiba: qualità ed innovazione, ma solo portatili– Fotocopiatrici Kodak: solo per alti volumi– Apparecchi sanitari Bocchi: solo per disabili– Sanitari Dolomite: bassi prezzi, solo nord-Italia
OPZIONI STRATEGICHE DI BASE: LA FOCALIZZAZIONE
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STRATEGIE FINALIZZATE
Scelta la opzione strategica di base, resta aperta la questione della
direzione verso cui andare
• Crescita• Mantenimento• Uscita
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Un’azienda può svilupparsi seguendo quattro strade (Ansoff):
mercati attuali
PENETRAZIONE DEL MERCATO
SVILUPPO DEL PORDOTTO
DIVERSIFICAZIONE
INTEGRAZIONE
prodotti attuali nuovi prodotti
SVILUPPO DEL MERCATO
nuovi mercati
STRATEGIE PER LA CRESCITA
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Operare con i prodotti in portafoglio e sul mercato già conosciuto:
– accrescendo le funzionalità d’uso e le occasioni di consumo / utilizzo es: produttori di materie plastiche o sintetiche ricercano nuove
applicazioni per i propri prodotti
– attaccando i Clienti della concorrenza es: HP ha lanciato una campagna di sconti, servizi di conversione
e facilitazioni per i Clienti IBM che desiderano passare ad HP
– attaccando il mercato potenziale ancora non servito o non penetrato (a livello di settore) es: produttori di macchine CNC puntano su aziende che utilizzano
ancora macchine a controllo manuale.
PENETRAZIONE DEL MERCATO
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Rimanere sui Clienti conosciuti, proponendo prodotti innovativi:
– es: servocomandi da meccanici ad elettronici con firmware da elettronici con firmware ad elettronici con software
– es: Gruppo Policarbo offre gestioni termiche con telecontrollo– es: Windows 2000 a XP– es: SAME ha lanciato una serie di trattori a basso consumo di combustibile
SVILUPPO DEL PRODOTTO
Offrire i prodotti in portafoglio ad altri mercati: nuovi mercati geografici
– es: mercato cinese per produttori italiani di macchine utensili e tessili
– es: mercato estremo oriente per produttori italiani di rivestimenti per edilizia (marmi, graniti, ceramiche)
nuove categorie di Clienti nuovi canali di distribuzione
SVILUPPO DEL MERCATO
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Servire mercati nuovi con prodotti nuovi (per l’azienda)
Diversificazione concentrica: sfruttare sinergie tecniche, produttive o di marketing per offrire nuovi prodotti su nuovi mercati:– es: produttori di supporti magnetici musicali si lanciano
nei supporti magnetici informatici
Diversificazione conglomerale: prodotti e Clienti completamente nuovi– es: Montedison (anni ‘80) dalla chimica alla grande
distribuzione ed alle assicurazioni
Estendere la presenza lungo la propria filiera
DIVERSIFICAZIONE
INTEGRAZIONE
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Mantenere la propria posizione, difendendosi dagli attacchi della concorrenza
Può essere necessario abbandonare una parte del mercato al fine di ridurre i costi e mantenere a livelli soddisfacenti la redditività della linea di prodotti
Concentrarsi sui segmenti più profittevoli
STRATEGIE DI MANTENIMENTO
Prima o poi i prodotti devono essere ritirati dal mercato perché non più richiesti Periodo di transizione che deve essere gestito
– Mantenimento prodotto vecchio e nuovo con differenziale di prezzo– Ritardo alla introduzione del nuovo prodotto
STRATEGIE DI USCITA
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ACTION PLAN
Elenco delle azioni che esprimono e materializzano una strategia.
BUDGET
Evidenzia le risorse necessarie, la quantificazione dei ricavi e dei costi previsti in termini monetari e di indicatori in un arco temporale piuttosto breve (1-2 anni)
Il budget può essere elaborato per singole funzioni e più livelli: dell’intera azienda della Produzione del Marketing e Vendite dei costi generali ................
ACTION PLAN E BUDGET