9 dicembre 2014

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Martedì 9 Dicembre 2014 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno III Numero 188 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale MATTEO SALVINI IN RUSSIA PER LA SECONDA VOLTA IN MENO DI 2 MESI IL CACCIATORE DI RUBLI Continua la "campagna di Russia" di Matteo Salvini, arrivato la notte scorsa a Mosca per una visita lampo in citta', da dove non ha perso occasione per ri- badire il no della Lega alle sanzioni oc- cidentali e attaccare il governo, trovandosi "per la prima volta" d'ac- cordo con la cancelliera Angela Merkel sulle critiche all'Italia per le "insuffi- cienti" riforme attuate. Si tratta della seconda visita nella Federazione, in meno di due mesi, per il leader del Car roccio, il quale ha avvertito ... Continua a pagina 2 REGNO UNITO: ALLARME POVERTA’. A RISCHIO 500MILA BAMBINI Sempre più poveri tra i ricchi, è emergenza alimentazione nel Regno Unito. Secondo un rapporto parlamentare 4 milioni di persone sono a rischio fame e non possono permettersi un sufficiente regime alimentare. Sempre più cittadini si devono quindi rivolgere alle 272 banche del cibo disseminate nelle grandi e piccole città. La situa- zione è particolarmente grave per 500 mila bambini che vivono in famiglie che non possono assicurare loro una alimentazione costante e corretta. Downing Street ha af- fermato che ora considererà "seriamente" i risultati del rapporto che fa già comunque discutere. Ieri l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, in un intervento sul Mail on Sunday, aveva affermato che l'emergenza cibo in Gran Bretagna è per certi versi più scioccante di quella in Africa, che purtroppo è conosciuta. Fra le cause di questa situazione, osserva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” è l'impoverimento di una fascia della popolazione, i ritardi dei sussidi pubblici e i costi delle bollette, troppo alti. Dopo la notizia dei finanziamenti russi al Front National di Marie Le Pen, alleata della Lega, il segretario leghista ha detto che non rifiuterebbe un "prestito conveniente" da una banca russa. LM FRANCHISING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524 Fax: 06/93.14.362 [email protected] LM FRANCHISING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524 Fax: 06/93.14.362 [email protected] "E AVANTI A LUI TREMAVA TUTTA ROMA!" ...E OGGI TRACIMANO LE FOGNE! di Emanuel Galea vanti al grande scandalo trema tutta Roma. Consigliere regionale e presidente del Consiglio comunale lasciano l’incarico. Sms intriso di baci al “capo”. Si preoccupa il Cardi- nale Pietro Parolin di questa società dominata dall’illegalità. Molto conte- nuto il presidente del Consiglio e non si sbilancia. Sembrerebbe sia il big bang della capitale. Roma ha co- nosciuto altri episodi di pestilenza. La peste nera, la peste del 1656, la calamitas calamitatum del 1630 e altri ancora. La presente è la più vi- rulenta e fa tremare Roma, l’area me- tropolitana nascitura e non solo. Roma tremava così anche in un’altra occasione. Nell’atmosfera piena di tensione, seguendo i venti rivoluzio- nari provenienti dalla Francia, sulla scia dalla caduta della prima Repub- blica Romana, sabato 14 giugno 1800, stesso giorno della Battaglia di Marengo, a terrorizzare la cittadi- nanza con pugno di ferro, dall’alto di Palazzo Farnese, a Roma ci stava il barone Scarpia. Deteneva il potere, amava la gloria, cercava il denaro e seduceva le belle dame. Tosca è stata sua ultima “cosa bramata”. Non chiedeva. Anche lui era “capo”. Finì esteso per terra freddata dallo stesso suo oggetto ... A LORIS: GENITORI PORTATI IN PROCURA a pagina 2 MANGO MUORE SUL PALCO Stroncato da infarto durante concerto a pagina 3 VELLETRI PRESIDENZA TRIBUNALE La beffa della poltrona vacante a pagina 4 Continua a pagina 2 NAPOLI VIOLENTA: LA RUBRICA I commenti sui fatti della settimana Christian Montagna a pagina 3

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Martedì 9 Dicembre 2014

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno III Numero 188

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

WWW.OSSERVATOREITALIA.ITWWW.OSSERVATOREITALIA.IT

L’editoriale

MATTEO SALVINI IN RUSSIA PER LA SECONDA VOLTA IN MENO DI 2 MESI

IL CACCIATORE DI RUBLI Continua la "campagna di Russia" diMatteo Salvini, arrivato la notte scorsaa Mosca per una visita lampo in citta',da dove non ha perso occasione per ri-badire il no della Lega alle sanzioni oc-cidentali e attaccare il governo,trovandosi "per la prima volta" d'ac-cordo con la cancelliera Angela Merkelsulle critiche all'Italia per le "insuffi-cienti" riforme attuate. Si tratta dellaseconda visita nella Federazione, inmeno di due mesi, per il leader del Carroccio, il quale ha avvertito ...Continua a pagina 2

REGNO UNITO: ALLARME POVERTA’. A RISCHIO 500MILA BAMBINI Sempre più poveri tra i ricchi, è emergenza alimentazione nel Regno Unito. Secondoun rapporto parlamentare 4 milioni di persone sono a rischio fame e non possonopermettersi un sufficiente regime alimentare. Sempre più cittadini si devono quindirivolgere alle 272 banche del cibo disseminate nelle grandi e piccole città. La situa-zione è particolarmente grave per 500 mila bambini che vivono in famiglie che nonpossono assicurare loro una alimentazione costante e corretta. Downing Street ha af-fermato che ora considererà "seriamente" i risultati del rapporto che fa già comunquediscutere. Ieri l'arcivescovo di Canterbury, JustinWelby, in un intervento sul Mail on Sunday, avevaaffermato che l'emergenza cibo in Gran Bretagnaè per certi versi più scioccante di quella in Africa,che purtroppo è conosciuta. Fra le cause di questasituazione, osserva Giovanni D'Agata presidentedello “Sportello dei Diritti” è l'impoverimento diuna fascia della popolazione, i ritardi dei sussidipubblici e i costi delle bollette, troppo alti.

Dopo la notizia dei finanziamenti russi al Front National di Marie Le Pen, alleata della Lega, il segretario

leghista ha detto che non rifiuterebbe un "prestito conveniente" da una banca russa.

LM FRANCHIS ING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524Fax: 06/93.14.362

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"E AVANTI A LUI TREMAVA

TUTTA ROMA!" ...E OGGI

TRACIMANO LE FOGNE!

di Emanuel Galea

vanti al grande scandalo trematutta Roma. Consigliere regionale epresidente del Consiglio comunalelasciano l’incarico. Sms intriso dibaci al “capo”. Si preoccupa il Cardi-nale Pietro Parolin di questa societàdominata dall’illegalità. Molto conte-nuto il presidente del Consiglio enon si sbilancia. Sembrerebbe sia ilbig bang della capitale. Roma ha co-nosciuto altri episodi di pestilenza.La peste nera, la peste del 1656, lacalamitas calamitatum del 1630 ealtri ancora. La presente è la più vi-rulenta e fa tremare Roma, l’area me-tropolitana nascitura e non solo.Roma tremava così anche in un’altraoccasione. Nell’atmosfera piena ditensione, seguendo i venti rivoluzio-nari provenienti dalla Francia, sullascia dalla caduta della prima Repub-blica Romana, sabato 14 giugno1800, stesso giorno della Battaglia diMarengo, a terrorizzare la cittadi-nanza con pugno di ferro, dall’alto diPalazzo Farnese, a Roma ci stava ilbarone Scarpia. Deteneva il potere,amava la gloria, cercava il denaro eseduceva le belle dame. Tosca èstata sua ultima “cosa bramata”.Non chiedeva. Anche lui era “capo”.Finì esteso per terra freddata dallostesso suo oggetto ...

A

LORIS: GENITORI PORTATI IN PROCURAa pagina 2

MANGO MUORE SUL PALCOStroncato da infarto durante concerto

a pagina 3

VELLETRI PRESIDENZA TRIBUNALELa beffa della poltrona vacante

a pagina 4Continua a pagina 2

NAPOLI VIOLENTA: LA RUBRICA I commenti sui fatti della settimana

Christian Montagna a pagina 3

pag. 2 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Martedì 9 Dicembre 2014 - Anno III Numero 188

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

... che lo si vedra' "sempre piu' di fre-quente" in Russia. La speranza e' quella diincontrare "il prossimo anno", magari agennaio ("ormai l'appuntamento e' quasimensile"), il presidente Vladimir Putin, colquale era riuscito ad avere un colloquio amargine del vertice Asem di ottobre a Mi-lano. Allora, il segretario leghista ed euro-parlamentare era appena tornato dal tourche lo aveva visto a Mosca e in Crimea,dove ora annuncia che il suo partito sta la-vorando con le autorita' locali per facilitareinvestimenti italiani nella regione, annessaalla Russia dopo un controverso referen-dum non riconosciuto dalla comunita' in-ternazionale, ma subito accolto con favoredalla Lega. Sull'argomento, ha ricordato ilpresidente dell'Associazione Lombardia-Russia, Gianluca Savoini - anche lui nelladelegazione leghista - si terra' un conve-gno, il 15 dicembre a Padova, a cui "parte-ciperanno due vice ministri russi, ilsindaco della citta' veneta e forse il gover-natore Luca Zaia". Nella giornata, Salviniha avuto incontri con rappresentanti delleistituzioni, come il presidente della com-missione Esteri alla Duma, Aleksei Pu-shkov, e altri non precisato colloqui con"alcuni russi che vogliono lavorare conl'Italia, in diversi settori", ha dichiarato allastampa italiana a margine di un convegno,organizzato proprio alla Camera bassa delparlamento russo sulla collaborazione trai due Paesi. Lo scopo di rafforzare i legami

con Mosca - dove la Lega, "primo e unicotra i partiti italiani" come ha sottolineatoSalvini, sta per siglare un protocollo di in-tesa con la formazione di governo RussiaUnita - e' quello di fare da "agevolatori gra-tuiti" tra gli interessi sui due fronti, russoe italiano, ha tenuto a chiarire Salvini.Dopo la notizia dei finanziamenti russi alFront National di Marie Le Pen, alleatadella Lega, il segretario di Via Bellerio hadi nuovo escluso che la questione sia og-getto della sue missioni nella Federazione,anche se ha detto che non rifiuterebbe un"prestito conveniente" da una banca russa.A chi gli chiede se non sia Berlusconi a fa-cilitare i suo contatti con l'"amico" Putin,risponde che coll'ex Cavaliere "sulla Russiaabbiamo la stessa idea, ma ci muoviamo inmodo autonomo". "Vado via con propostedi partnership concrete su alcuni fronticome turismo e agricoltura, proporremoagli imprenditori italiani di scommetteresul futuro e investire al di la' delle san-zioni", ha riferito Salvini, secondo il qualea Bruxelles "c'e' aria" di rinnovare le mi-sure punitive contro Mosca, a marzo. Perquesto, il segretario della Lega ha tenuto asottolineare l'urgenza di "riallacciare undialogo con la Russia, non solo commer-ciale, ma anche culturale". A questo fine,ha annunciato Savoini, in ogni regione delNord Italia nasceranno, o sono appenanate, associazioni sul modello di Lombardia-Russia.

dalla prima “IL CACCIATORE DI RUBLI ”dalla prima l’editoriale di Emanuel Galea

... del desiderio. Ecco come siesprimeva: “Ha più forte saporela conquista violenta che il melli-fluo consenso. Io di sospiri e dilattiginose albe lunari poco mi ap-pago. Non so trarre accordi di chi-tarra, né oroscopo di fior né farl'occhio di pesce, o tubar cometortora! Bramo. - La cosa bramataperseguo, me ne sazio e via lagetto... volto a nuova esca. Dio creò diverse”. Spregevole, irreve-rente, altero, prepotente cometanti altri che stanno venendofuori alla cronaca. Ora tutti si af-fannano a voler sapere nomi, co-gnomi. Tutti indagano perscoprire appartenenza politica diquesti sanguisuga del popolo ita-liano. Come sono arrivati in queiposti? Chi li ha messi? Che si ri-sparmi lo scomodo. Poco importa.Ci sono stati altri a fare tremaretutta Roma, città aperta dal 1943al 1944. Pochi, di quelli chehanno vissuto quegli anni, pos-sano dimenticare i nove mesi dioccupazione nazista e l’arrivo libe-ratorio degli alleati. Roma gemevasotto il segno dell’occupazione,però questo attuale è peggio per-ché è vergognosamente perpe-trato dagli stessi consanguinei. Aqueste organizzazioni delinquen-ziali è da attribuire, presumibil-mente, gran parte del declino,della crisi finanziaria. La politica,in senso lato, è pienamente re-sponsabile. Arbitrariamente e len-tamente ha spogliato il cittadino

dal suo sacrosanto diritto di poterscegliere i propri rappresentanti.Nelle stanze dei bottoni, e sembraproprio là, dove la malavita al-lunga la mano, proprio in quellestanze, le persone furono e an-cora sono scelte dai partiti. Se-nato, Camera, Comuni, Regioni,Province, Partecipate, Coopera-tive e Collegate, sono occupateda personale scelto a propria im-magine e somiglianza dei partiti.Il risultato di tale scempio del di-ritto della rappresentanza staemergendo con tutta la sua evi-denza. Prova di questo il fatto chela maggioranza è restia a scio-gliere la Giunta per infiltrazionemafiosa. Rifiata la nomenclatura.Dicono trattasi di sole melemarce da sostituire. Si cerca dirianimare la Giunta-cadavere consostituzioni e piccoli operazionidi artificio. Sbaglia chi è controun radicale rinnovamento in tuttequeste amministrazioni. Solo az-zerando e ripartendo ex nuovo sipuò parlare di rinnovamento.Dice l’Evangelista Marco 2,18-22“ Nessuno cuce una toppa dipanno grezzo su un vestito vec-chio; altrimenti il rattoppo nuovosquarcia il vecchio e si forma unostrappo peggiore”. L’incendio stabruciando Roma. E’ stata scoper-chiata una cloaca a cielo aperto. A che punto possono stare tran-quilli i Comuni limitrofi che glischizzi non piovano nelle loro piazze?

LORIS: GENITORI PORTATI IN PROCURAVeronica Panarello, madre del piccolo An-drea Loris Stival ucciso a Santa Croce Ca-merina, e' stata condotta negli uffici dellaProcura per essere sentita come personainformata sui fatti dal procuratore capoCarmelo Petralia e dal sostituto Rota. Insieme a lei il marito.Gli investigatori di polizia e carabinierisono entrati nella casa dei genitori di Loris,li hanno fatti salire in auto e li hanno ac-compagnati in questura. Il gruppo di inve-stigatori giunti nell'abitazione dellafamiglia Stival e' nutrito. Tra gli altri, cisono il capo della Squadra mobile, NinoCiavola, ufficiali dei carabinieri, funzionari

dello Sco.La nuova convocazione di Veronica Pana-rello e' stata decisa dalla Procura di Ragusaperche', secondo quanto si apprende, e'stato completato l'esame sia delle imma-gini di tutte le telecamere presenti lungo iltragitto che la donna sostiene di aver com-piuto sabato, sia dei tabulati telefonici del suo cellulare.A questo punto, i Pm intenderebbero chie-dere a Veronica Panarello puntuali chiari-menti su una serie di circostanze da leiriferite e che non combaciano con i datiemersi dagli accertamenti tecnici sulle immagini e sul traffico telefonico.

ISIS: ARRIVATA IN EUROPA LA BOMBA "SPORCA" CON 40

KG DI URANIO

Isis sarebbe riuscito a far arrivarein Europa la "bomba sporca", rea-lizzata con 40 kg di uranio trafu-gato dai depositi dell'universita' diMosul, a giugno. E' quanto riferisceSite, l'organizzazione specializzatanel monitoraggio dei siti jigadisticitando un messaggio su Twitter.La prima rivendicazione di Isis ri-

sale al 30 novembre scorso quandosempre via Twiter annunciarono diavere una "bomba sporca", ossiaun'arma "radiologica". SI tratta diun ordigno realizzato con un nu-cleo di esplosivo convenzionalecircondato da uno strato piu' omeno denso di uranio (scorie ra-dioattive anche di vecchi macchinea raggi x), non in grado di inne-scare un'esplosione atomica ma ca-pace di contaminare con unfall-out radioattivo un'area di di-verse centinaia di metri di raggio.Bomba che avrebbe comunque ef-fetti devastanti se fatta deflagrarein una grande citta' come Londra,anche se fonti dei servizi di sicu-rezza britannici, ritenevano e ri-tengono tutt'ora che sia quasiimpossibile farla arrivare in unPaese occidentale, mentre sarebbefacile usarala in Iraq. Era statal'edizione domenicale del tabloid

Daily Mirror a dare per primo lanotizia citando come fonte il bri-tannico Hamayun Tariq. Trenta-sette anni, originario di Dudleynelle Midlands occidentali, e' un exmeccanico di auto, che ha dichia-rato di aver combattuto dal luglio2012 nella regione pakistana delWaziristan, al confine con l'Afgha-nistan, al fianco dei talebani perpoi unirsi da mesi ad Isis in Siria.La notizia in se' del furto del ma-

teriale radioattivo a Mosul erastata data per primo dall'ambascia-tore iracheno all'Onu, MohamedAli Alhakim, in una lettera inviatal'8 luglio scorso al segretario gene-rale Ban Ki-moon.

RENZI IRONIZZA SU GRILLO: “GRAZIE A NOI E’

TORNATO ALLO SPETTACOLO”

"Quando il 25 maggio ci siamo svegliaticon quel 41 per cento, e' accaduta unacosa molto importante: si e' messa la pa-rola fine al populismo di Grillo e il mondodello spettacolo vi devemolto, dato che dal 13marzo Grillo tornera' afare teatro". Lo ha dettoMatteo Renzi interve-nendo alla convention deiGiovani democratici. "None' vero che 'uno vale uno'.Ciascuno conta come glialtri ma se ciascuno di voiprova a mettersi in gioconon vale uno ma molto dipiu'", ha aggiunto Renzi."Se volete essere gruppodirigente, siamo orgo-

gliosi e vogliamo che ci mettete alla prova.Ciascuno di voi, tornati a casa, e' un pezzodella scommessa dell'Italia", ha aggiunto ilpresidente del Consiglio e leader Pd.

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CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

Matera - Stroncato da un infarto sul palco mentrestava cantando uno dei brani che lo ha reso famoso,'Oro', e' morto il cantante Mango. Il malore lo ha col-pito alla fine di un concerto a Policoro, in provincia di Matera. Aveva sessant'anni. Mango si e' accasciatosul palco del Palaercole di Policoro ed e' stato imme-diatamente soccorso e trasportato in ospedale, dove

pero' e' arrivato gia'morto. La notizia dellasua scomparsa e' subitorimbalzata sui social-netwrk. Sgomenti i fan sutwitter e facebook, dovela pagina ufficiale riporta

la notizia con un secco e scioccato "Pino e' morto". Inmolti ricordano il cantautore con pensieri e brevibrani tratti dai suoi successi. "La nostra rondine e'volata via...un poeta della musica", e' l'ultimo salutodi una fan. Giuseppe Mango, per gli amici 'Pino',nasce il 6 novembre del 1954 a Lagonegro, in provin-cia di Potenza. Nel 1975 va a Roma e incide per laRCA Italiana l'album 'La mia ragazza e' un gran cal-do', che sara' pubblicato nel 1976. Due brani attiranol'attenzione di Patty Pravo che decide di inserirli nelsuo album 'Tanto'. Anche Mia Martini e' attratta dallemelodie di Mango e inserira' una canzone di mangonel suo album 'Che vuoi che sia... se t'ho aspettatotanto'. Il successo arriva negli anni Ottanta e viene

consacrato con la partecipazione al Festival di San-remo, dove nel 1985 vince il premio della critica con'Il viaggio'. Calchera' ancora molte volte il palco dellacitta' dei fiori, sette volte come cantante e due comecompositore. La sua lunga carriera lo vede lavorare,tra gli altri, con Mogol, Lucio Dalla, Franco Battiato,Claudio Baglioni e Andrea Bocelli. Dallo scorso 25aprile e' in radio 'Scrivimi', celebre brano di Nino Buo-nocore, anticipazione del nuovo album di cover inuscita il 27 maggio dal titolo 'L'amore e' invisibile' (suetichetta Columbia Sony Music). Nel disco tre ineditie riletture di Sting, U2, De Andre', Battisti, Minghi,Don Backy, Beatles, Bowie, Pino Daniele e una can-zone della tradizione sarda

MANGO E' MORTO: STRONCATO DA INFARTO SUL PALCO

VENEZIA: COMMISSARIATO IL MOSE DAL PREFETTO DI ROMA

di Simonetta D'Onofrio

Venezia - Il Prefetto di Roma GiuseppePecoraro, ha commissariato il ConsorzioVenezia Nuova, che è incaricato di co-struire il Mose, il sistema di dighe mobiliprogettato per scongiurare il fenomenodell’acqua alta nella laguna veneziana.La decisione ha fatto seguito alla richie-sta del presidente dell’Autorità anticor-ruzione, Raffaele Cantone, che circa unmese fa ha ritenuto che le sostituzioniai vertici del consorzio, dopo gli arrestidello scorso giugno, non siano state suf-ficienti per scongiurare la possibilità direiterare i comportamenti delittuosi chesono stati al centro dell’inchiesta. Inluogo degli amministratori del consor-zio, il prefetto ha indicato il vicediret-tore dell’Agenzia delle Entrate, LuigiMagistro, e il professore di Ingegneriastrutturale e geotecnica al Politecnico di Torino, Francesco Ossola.Il consorzio Venezia Nuova è stato alcentro di un fitto traffico di finanzia-menti illeciti, mazzette e tutta una seried’illeciti di tipo amministrativo. Sonostati arrestati il sindaco di Venezia,

Giorgio Orsoni, l’ex ministro e governa-tore del veneto, Giancarlo Galan, e altretrentatré persone, con un centinaio d’indagati. La notizia del commissaria-mento non ha però trovato l’adeguatacopertura mediatica che meriterebbe. Inquesto provvedimento mette in luce dueaspetti da non sottovalutare. Il primo èche la rete d’interessi è così fitta chenon si toglie decapitando le società

coinvolte. Aver messo Mauro Fabris eHermes Redi al posto occupato primada Giovanni Mazzacurati, vero deus exmachina del sistema illecito, due per-sone non coinvolte nell’inchiesta, nongarantiva (a detta di Cantone e Pecoraro)che il consorzio potesse non ricadere nelle pratiche corruttive.La seconda osservazione che la vicendaci suggerisce è la relatività dell’impor-

tanza di una notizia. Il commissaria-mento del consorzio non è meno importante degli arresti di giugno,quando la vicenda giudiziaria ha ini-ziato. Il provvedimento odierno rappre-senta, in sintesi, una prima entenza di condanna dell’intero sistema. Il gran rumore generato però dall’inchie-sta chiamata “Mafia Capitale”, che hafatto scoprire un altro sistema nonmeno illecitamente organizzato rispettoa quello veneziano, ha oscurato il com-missariamento, ponendolo in secondopiano rispetto all’altro commissaria-mento di questi giorni, quello che havisto il Premier Matteo Renzi congelarela struttura capitolina del Partito Demo-cratico, ponendone a capo, provvisoria-mente, il Presidente del partito, l’altro Matteo del Nazzareno, Orfini.Ed è proprio dalla mail settimanale cheRenzi, da quando era solo sindaco di Fi-renze, invia ai suoi sostenitori che èstata rilanciata la notizia del commissa-riamento veneziano, quasi a voler spo-stare l’attenzione dalle vicende romane,per evitare che il lievitare mediaticopossa travolgere Marino e la sua giunta.

RUBRICA SETTIMANALE: NOTIZIE IN BREVE DALLA NAPOLI VIOLENTA - IL COMMENTO

DEI FATTI DELLA SETTIMANA

In forte aumento i casi di violenza sull donne nel napoletano.

di Christian Montagna

Napoli - Una brutta storia di violenzanei confronti di una donna questa setti-mana ha richiamato la mia attenzione.Ancora una volta sono proprio le donnead essere vittime della follia dell'uomo.Troppo spesso accade e il fenomenonon accenna a diminuire. A Battipaglia,in provincia di Salerno, un uomo ha pic-chiato ripetutamente la moglie provo-candole cicatrici con cicche di sigaretta.Nemmeno le antiche torture cinesi.Dopo ripetute aggressioni, la donna si èdecisa ad allertare i carabinieri chehanno denunciato l'uomo a piede liberoper lesioni e maltrattamenti. E si, avetecapito bene: l'uomo non è finito in car-cere perché il nostro sistema legislativonon lo prevede. Una denuncia e passatutto. Ma immaginate quanto possa im-piegare quella povera vittima a dimenti-care le torture subite? Accompagnata in

ospedale dai militari, i medici hannomedicato le lesioni al volto, al torace ehanno scoperto l'atroce metodo di tor-tura. Il tutto accadeva anche dinanzi aidue giovani figli. Una storia di violenzainaudita che coinvolge un intero nucleofamiliare che non riesce a liberarsi dalleangherie di un folle uomo mentalmentedisturbato.In alcuni periodi, addiritturasono stati costretti al trasferimento inaltre abitazioni di parenti e amici pur dinon essere malmenati. Sotto shock ora

restano anche i due giovani figliche mai poi mai potranno dimen-ticare la cattiveria di quel padre troppo violento.Certo che in un processo forma-tivo di due adolescenti, una scenadel genere non può che influirenegativamente. Di episodi similisubiti esclusivamente da donne inCampania se ne verificano fintroppi e il numero non accenna a

diminuire. Violenza fisica, psicologica estalker sono i danni causati al gentilsesso. E non sempre finisce bene: donnesfigurate da acidi; volti deturpati e nellapeggiore delle ipotesi la tragedia. Nelcaso di Battipaglia, come spesso accade,la donna aveva espresso la volontà di se-pararsi dal coniuge, volontà però nega-tala vista l'irruenza con cui vi si è scagliati contro. Accade quasi sempre così, quando i rap-porti cominciano a logorarsi, quando le

donne sono stanche di subire, gli uo-mini delirano e attuano i loro piani difollia. Soltanto nel 2014, nella zona diBattipaglia si sono verificati dieci casi diviolenza sulle donne. Dati allarmantiche registrano un'alterazione pericolosadelle menti umane; come se ci fossequalche virus nell'aria che brucia i neu-roni. Il senno si perde letteralmente: siammazzano figli, si violentano donne esi picchiano mogli senza alcuno scru-polo. Una situazione allarmante chepone le donne in una posizione di graverischio. Certo è che se le vittime non de-nunciano, mai si potrà mettere la parolafine al problema. Basterebbe semplice-mente pensare, che un uomo che pic-chia è un uomo che non ama. Ma mirendo conto che la situazione non è cosìsemplice. Ricordate, gentili signore, chenon siete sole e che delle vostre bestiepotete liberarvene tranquillamente equando volete...

di Cinzia Marchegiani

Roma – E’ finito male il remake di "TotòTruffa" per l’impostore che a Roma sispacciava per un diplomatico keniotaresponsabile del personale della Fao,mentre in realtà era un truffatore connumerosissimi precedenti di Polizia sututto il territorio italiano oggetto, per-fino, di inchieste dedicate alle sue impreseda importanti quotidiani nazionali. Conmodi distinti, ben vestito, aveva conqui-stato la fiducia di una sua connazionalealla quale, in virtù della sua asserita ca-rica, aveva promesso l’assunzione alla Fao.L’uomo però, aveva subordinato tutto alversamento di una somma di 800 euro,necessaria, a suo dire, per il pagamentodi un’assicurazione a favore della strut-tura, ed indispensabile per l’assunzione.La ragazza, pur di riuscire nel suo in-

tento ha accettato, proponendo anchead una sua amica di aderire alla propo-sta. Le due, pertanto, hanno contattatotelefonicamente l’uomo, con il quale sisono date appuntamento per il giornosuccessivo, ricevendo da lui la promessache nella circostanza avrebbe fatto fir-mare loro il contratto e avrebbe conse-gnato due pass per entrare all’internodella struttura. Fortunatamente le dueamiche, insospettite dall’iter che dove-vano eseguire il giorno successivo, chegli avrebbe permesso di entrare a farparte di una struttura importante comela FAO solo dopo un corposo paga-mento, hanno fatto una ricerca su inter-net. Con loro grande sorpresa sonovenute a conoscenza che l’uomo era bennoto per essersi reso responsabile diuna serie innumerevole di truffe e che,addirittura, su un noto social network i

truffati avevano creato un gruppo dove,nella pagina dedicata, era riportato ilnumero di telefono del truffatore, risul-tato essere proprio quello attraverso ilquale loro lo avevano contattato. Realiz-zato che erano vittime di un raggiro, ledue ragazze hanno contattato la Polizia.Ad evitare l’ennesima truffa sono statigli agenti del Commissariato Celio, di-retto dalla dott.ssa Tiziana Lorenzo, chehanno organizzato un servizio di poli-zia giudiziaria che ha permesso di indi-viduare e bloccare l’uomo che, anchequesta volta, aveva agito con una tec-nica ben collaudata. Alle giovani hannosuggerito di presentarsi regolarmente ilgiorno successivo all’appuntamento, manella circostanza sarebbero state se-guite a vista dai poliziotti, che le hannoanche munite di un microfono perascoltare le conversazioni, fotocopiando

preventivamente il danaro da conse-gnare. Le due, come da copione, hannoincontrato in viale Aventino il truffatoreche però, ad un certo punto, temendoforse che qualcosa non stesse andandoper il verso giusto, ha iniziato a correreverso la Stazione Ostiense. Rincorso etenuto sempre a vista dagli agenti, èstato poco dopo bloccato. In suo pos-sesso, sono stati rinvenuti due pass intestati alle donne. Condotto in Commis-sariato, sono scattate ulteriori indagini.Dagli accertamenti esperiti è emerso chel’uomo, un keniota di 47 anni, non hamai fatto parte a nessun titolo dell’orga-nizzazione internazionale e che i passrinvenuti in suo possesso erano assolu-tamente falsi. Al termine, l’uomo è statodenunciato all’autorità giudiziaria, da-vanti alla quale dovrà rispondere deltentativo di truffa.

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REDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIAREDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIANOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

ROMA, TOR SAPIENZA: CONTINUANO I ROGHI TOSSICI DEL CAMPO ROM

Roma - "Le promesse di Marino vanno in fumo comei roghi tossici che tutt'ora divampano dal campo no-madi di Via Salviati, come documentato dalle foto diqueste ultime ore, ma a differenza degli annunci delSindaco Marino che non producono nulla, i continuiroghi stanno producendo diossina che inquina i nostri quartieri. In questi giorni è intervenuta la Questura di Roma

con una brillante operazione a tappeto effettuandoun servizio straordinario di controllo del territorio,con particolare riferimento al campo nomadi di viaSalviati, ma questo insediamento è abusivo e pericoloso e va chiuso in tempi brevi ". Così dichiarano in una nota congiunta Fabrizio San-tori, consigliere della Regione Lazio ed EmilianoCorsi, esponente del Comitato DifendiAmo Roma.

"E mentre qui va tutto in fumo il V Municipio di Romaha pensato di risolvere i problemi di quartieri esa-sperati come Tor Sapienza o Torpignattara con unbando per le feste di Carnevale, che in questo mo-mento - conclude la nota - non possono essere lapriorità per una città interamente allo sbando e quar-tieri abbandonati al degrado, all’insicurezza e all’il-legalità". Concludono Santori e Corsi.

VELLETRI, TRIBUNALE: LA BEFFA DI AVERE LA POLTRONA DEL PRESIDENTE VACANTE

Si dovrà nuovamente indire un pubblico concorso per selezionare un nuovo presidente del Tribunale di Velletri.

ROMA, "TOTO’ TRUFFA": KENIOTA SI SPACCIAVA COME DIPLOMATICO DELLA FAO

di Chiara Rai

Velletri - Torna l’alta marea al Tribunale di Velletridove si conclude con un nulla di fatto il braccio di ferrotra il magistrato Lucio di Lallo e l’ex presidente del Tri-bunale Francesco Monastero in contesa per la presti-giosa poltrona. Il 23 ottobre 2014 arriva la nominaufficiale di Di Lallo a Presidente del Tribunale di Velle-tri in ottemperanza alla decisione del Consiglio di Statodel 7 Aprile 2014, ma la beffa è che il neo Presidentenon siederà neppure un giorno in poltrona perché è an-dato in pensione il 5 dicembre scorso. Il posto adessoè in sostanza di nuovo vacante ed è tutto da rifare. Ciòsignifica che si dovrà nuovamente indire un pubblicoconcorso per selezionare un nuovo presidente del Tri-bunale di Velletri. Una vicenda questa che ha dell’incre-dibile, in quanto Lucio Di Lallo, il quale ha svolto peroltre quindici anni, tra il 1992 ed il 2008, un incaricosemidirettivo, quale presidente di sezione del Tribu-nale di Velletri e per un periodo le funzioni presiden-ziali, di fatto non è riuscito ad essere incardinato nellefunzioni di presidente a seguito del conseguimentodella nomina dopo un braccio di ferro con FrancescoMonastero, quest’ultimo nominato nel 2009 Presidente

del Tribunale di Velletri. La nomina di Francesco Mo-nastero, impugnata da Lucio Di Lallo, ha aperto unaserie di ricorsi e impugnazioni tra i due magistrati finoad arrivare all’ultimo giudizio. Infatti, il 7 aprile la sen-tenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorsoproposto dal magistrato Lucio Di Lallo contro il Consi-glio Superiore della Magistratura per l’ammissione al-l’incarico di Presidente del Tribunale di Velletri e difatto condanna il Ministero della Giustizia ed il CSM arestituire a Di Lallo le spese dell’ultimo grado di giudi-zio. Ma poi soltanto il 23 ottobre, dopo una serie di in-cartamenti, è arrivata la nomina di Lucio Di Lallo. Unainvestitura davvero sbalorditivamente tardiva. E così ilTribunale di Velletri brancola ancora nell’incertezza enella confusione senza un presidente al timone che difatto c’è ma ha finito la propria carriera al servizio dellagiustizia. I cittadini e tutti gli utenti devono barcame-narsi nel caos del Tribunale che non può garantire almeglio una organizzazione dell'attività giudiziaria:dalla cancelleria, agli avvocati fino ad arrivare a sem-plici ratifiche di tirocini o divorzi. Lucio Di Lallo, nonterminerà certo con la sua carriera la sua battaglia le-gale per ristabilire la certezza del diritto. Intanto la pol-trona di presidente rimane vuota. LUCIO DI LALLO

ROMA, VIA DEL CORSO: PIROMANE INCENDIA 2 APPARTAMENTI IN RISTRUTTURAZIONE

Roma – I Carabinieri del Comandopiazza Venezia hanno arrestato un ita-liano di 60 anni, già noto alle forzedell’ordine, con l’accusa di incendio do-loso aggravato. Il piromane, che già inpassato è stato protagonista di episodianaloghi, la scorsa notte, in via delCorso, ha forzato il portone d’ingresso

di uno stabile conl’intento di rubare.Una volta all’in-terno, resosi conto

che si trattava di appartamenti in fasedi ristrutturazione ha appiccato il fuocoad alcuni materiali edili presenti. Il mi-litare di servizio alla Caserma allarmato

dal forte odore di bruciato proveniredallo stabile ubicato proprio alle spalledella Caserma ha immediatamente aller-tato una pattuglia. I Carabinieri interve-nuti hanno sorpreso l’uomo. A seguitodelle perquisizione il 60enne oltre all’ac-cendino è stato trovato in possesso diun grosso coltello, utilizzato per forzare

il portone dello stabile tutto seque-strato. L’uomo arrestato dai Carabinieri,è stato anche denunciato a piede liberoper porto abusivo di arma da taglio eviolazione di domicilio, ed è stato ac-compagnato in caserma a disposizionedall’Autorità Giudiziaria, in attesa delrito direttissimo.

A seguito delle perquisizione il 60enne oltre all’accendino è stato trovato in possesso di un grosso coltello, utilizzato

per forzare il portone dello stabile tutto sequestrato.

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REDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBOREDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBONOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

AMATRICE (RI), IL SINDACO PIROZZI A MATTEO RENZI: "LASCIACI STARE"

Matteo Renzi: “Non sappiamo se quello che emerge dipinge dei tangentari all'amatriciana o dei mafiosi"

TARQUINIA (VT): LA CITTA' PREMIATA DALL’ANCITEL PER IL RICICLO DEI RAEE

Tarquinia (VT) - L’Ancitel premia Tarquinia per es-sersi distinta nel 2013 nel riciclo dei rifiuti di appa-recchiature elettriche ed elettroniche, nell’ambito del“Bando RAEE 2014”. Il Comune, nella fascia identifi-cata come “misura 2”, si è classificato al primo postonel Lazio e all’ottavo in Italia, ottenendo un finanzia-mento per potenziare il servizio di raccolta. «Questoriconoscimento parla di un modello virtuoso per unacittà che ha risposto positivamente al servizio di con-ferimento all’eco area delle apparecchiature elettri-che ed elettroniche. - dichiara il sindaco MauroMazzola - Dobbiamo continuare su questa strada el’unico modo per farlo è la collaborazione tra istitu-

zioni e cittadini». Smartphone, tostapane, carica-bat-terie, ma anche frigoriferi e vecchie lavatrici non pos-sono essere gettati nell'indifferenziata né tantomenoabbandonati vicino a secchioni o, peggio, nelle cam-pagne. Tutti gli apparecchi elettronici ed elettrici, icosiddetti RAEE, una volta che termina il loro ciclo divita diventano rifiuti catalogabili dalla normativacome “pericolosi” ma, se correttamente conferiti aicentri di raccolta o alle isole ecologiche è possibilerecuperare materie prime quali rame, ferro, acciaio,alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio. Ilcentro di raccolta presso l’ex cartiera è aperto dal lu-nedì al sabato: il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle

ore 6 alle ore 12; il martedì, il giovedì e il sabato,dalle ore 8 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17. Il nu-mero verde per il ritiro dei rifiuti ingombranti800.8043.33 è attivo dal lunedì al sabato, dalle ore 9alle ore 12.

Viterbo - “Il Laboratorio di restaurodella Provincia di Viterbo rischia di chiu-dere a causa delle nefaste conseguenzedella legge di riforma degli enti locali.E’nostra ferma intenzione tuttavia impe-dire che ciò avvenga. Per questo motivoci faremo carico di reperire in bilanciole risorse utili a scongiurare questa ipo-tesi”. E’ quanto ha dichiarato l’assessoreprovinciale alla Cultura Giuseppe Frati-celli ai microfoni del Tg3 Lazio che haraccolto il grido d’allarme della dott.ssaPaola Sannucci, direttrice del Laborato-rio e degli operatori che vi lavorano ognigiorno con grande professionalità ed efficienza. “Dal primo gennaio 2015 – haspiegato Fraticelli – in virtù della leggedi riordino degli enti locali che ha difatto svuotato di competenze le pro-vince italiane, la gestione del Laborato-rio di restauro passerà alla Regione enoi non potremo più svolgere alcuna

funzione. Questo è ciò che stabilisce lanormativa di riferimento cui siamo te-nuti ad attenerci. Tuttavia la RegioneLazio, come del resto le altre regioni ita-liane, ha comunicato di non esserepronta a prendere in carico le nuovecompetenze almeno nell’immediato,con il risultato che il Laboratorio, cosìcome tante altre strutture operative, si verrà a trovare in una sorta di limbo.La Regione non ha previsto fondi in bi-

lancio per finanziarnele attività nonostantele disposizioni nor-mative. Senza fondi ilLaboratorio di re-stauro rischia di chiu-dere i battenti inpochi mesi”. L’asses-sore Fraticelli è moltoduro nei confronti delgoverno: “La riforma è

stata approvata ed attuata senza tenereminimamente conto dei pesanti impattiche la sua entrata in vigore avrebbe pro-vocato sul territorio – ha aggiunto – e lavicenda del Laboratorio sta a dimostrarloinsieme a tante altre. Un fiore all’occhiellodella nostra provincia, un polo d’eccel-lenza che opera da quaranta anni sul ter-ritorio quale punto di riferimento per iComuni e numerose altre realtà nel re-stauro di opere d’arte, pitture, sculture,

ceramiche ma anche antichi manoscrittie statuti, rischia di cessare la proprie at-tività a causa del caos normativo e ge-stionale creato da una legge discutibilesotto ogni profilo, sia sul piano politicoche tecnico. Non possiamo permetterlo.Per questo in pieno accordo con il presi-dente Marcello Meroi, consapevole quantome della necessità di salvare questo stra-ordinario patrimonio culturale della Tu-scia, abbiamo deciso di destinarecomunque un finanziamento alle attivitàdel Laboratorio, studiando le forme e ipercorsi consentiti dalla normativa. Conla speranza di poter così assicurare alLaboratorio ed ai suoi operatori chequotidianamente producono eccellentirisultati, la possibilità di continuare a la-vorare, in attesa che già dal prossimoanno, la Regione si prenda in carico lastruttura e provveda ad inserire nel pro-prio bilancio le necessarie risorse”.

VITERBO: ALLARME CHIUSURA PER LO STORICO LABORATORIO DI RESTAURO

A cura di Sergio Pirozzisindaco di Amatrice (RI)

Amatrice (RI) - Leggo basito le dichiara-zioni che il Presidente del Consiglio - Mat-teo Renzi - ha rilasciato oggi all’assembleadei Giovani Dem: “Non sappiamo se quelloche emerge dipinge dei tangentari all'ama-triciana o dei mafiosi, lo dirà la magistra-tura ma noi non lasceremo la capitale in mano ai ladri”.Informo il Presidente del Consiglio che nel2011 il Comune di Amatrice diffidò tutti iDirettori dei quotidiani nazionali ad utiliz-zare il termine “all’amatriciana” come ag-gettivo sostantivato, aggiunto ad altritermini, così da risultare carico di un signi-ficato negativo e disdicevole per la Città diAmatrice e per gli amatriciani, suoi abitanti.Immagino la sua reazione da Sindaco se unPresidente del Consiglio avesse definitouno scandalo nazionale com’è purtroppoquello di Roma, della “Mafia Capitale”, di-stinguendo tra il malaffare di “tangentarialla fiorentina” e quello di cosche mafiose: sempre “malaffare” è !Si sarebbe offeso, come in questo mo-mento io, quale rappresentante del proprio Comune.

Non so se Lei conosce Amatrice, sicura-mente no, ma colgo l’occasione per farlesapere che facciamo la raccolta differen-ziata (60%), non applichiamo la TASI, nonapplichiamo la TARI, abbiamo ristruttu-rato la nostra scuola in tre mesi, i nostriConsiglieri non percepiscono nessun com-penso, non abbiamo telefonini di servizio,non abbiamo auto blu (e neanche rosa!),abbiamo un ospedale di montagna che ab-biamo difeso con i denti, ……e tanto altro ancora.Siamo conosciuti nel mondo per essere lapatria degli “spaghetti all’amatriciana”, icui ingredienti (guanciale, pecorino e po-modoro) rappresentano idealmente i va-lori della montagna, della parte sanadella nostra straordinaria Nazione. Nonmi risulta invece che Amatrice abbia datoi natali ad Al Capone, a Matteo MessinaDenaro, né a Fiorito, né a Maruccio, anzila comunità romana è onorata di tantiamatriciani che hanno reso grande la no-stra Capitale.Siamo stufi di veder accostare il nome diAmatrice a malaffare e ruberie di ogni ge-nere, passi per un giornale, passi per unpersonaggio dello spettacolo, ma mi per-metta, non lo posso accettare dal mioPresidente del Consiglio.

La Regione non ha previsto fondi in bilancio per finanziarne le attività nonostante le disposizioni normative.

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REDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINAREDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINA

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FROSINONE: LA POLIZIA DI STATO PASSA AL SETACCIO IL TERRITORIO PROVINCIALE

L’avvicinarsi delle prossime festività richiede una mirata pianificazione dei servizi che il Questore Santarelli ha stabilito

Frosinone - La preziosa collaborazione tra le Volantidella Questura di Frosinone ed il Reparto PrevenzioneCrimine Lazio continua a garantire una costante con-trollo del territorio allo scopo di contrastare i fenomenidi microcriminalità e prevenire episodi delittuosi. L’av-vicinarsi delle prossime festività richiede una miratapianificazione dei servizi che il Questore Santarelli hastabilito tenendo conto delle specifiche esigenze del pe-riodo. Gli equipaggi della Polizia di Stato si sono quindidedicati, nel territorio del capoluogo ed in quello deicommissariati di Cassino e Fiuggi, al controllo dei centricommerciali e delle strade ove maggiore è la presenzadi esercizi pubblici. Non sono state trascurate, inoltre,le zone di periferia dove la prevenzione ha riguardato, in questo caso, soprattutto i reati predatori.Infatti, proprio nei pressi di alcune abitazioni isolate, èstata fermata un’autovettura a bordo della quale viag-giavano due uomini, entrambi trentenni, i quali, da unaverifica in banca dati, annoveravano precedenti perfurto. Il controllo esteso all’autovettura permetteva aipoliziotti di rinvenire arnesi atti allo scasso per il cuipossesso i due sono stati denunciati. Le Volanti dellaQuestura hanno, inoltre, sanzionato con il foglio di viaobbligatorio un uomo ed una donna di origine campanasorpresi in atteggiamento sospetto nella zona scalo delcapoluogo. 15 posti di controllo, 185 persone identifi-cate, 83 veicoli controllati, 12 stranieri accompagnati inUfficio per accertarne la posizione sul territorio nazio-nale, numerose contravvenzioni al Codice della Stradasono i risultati dei servizi che hanno come unico obiet-tivo quello di garantire la sicurezza.

Formia (LT) - Un vero e proprio depo-sito di hashish quello rinvenuto dai mi-litari della Compagnia Carabinieri diFormia nella disponibilità di un impren-ditore minturnese, Paolo Matano, classe85. Oltre 20 chili, abilmente occultatiutilizzando ogni accortezza volta adeludere le perquisizioni più accurate.Parte dello stupefacente, infatti, era in-terrato ad un metro di profondità nelgiardino di casa, tanto che per dissep-pellirlo è stato necessario impiegare unoscavatore. Ad attirare l’attenzione deimilitari è stato un bidone posto al cen-tro del giardino, per indicare il puntodel seppellimento. Lì vi era la parte più

consistente, 16 chilogrammi. Un’altraparte era contenuta all’interno di unpneumatico, che è stato necessario ta-gliare per far emergere i panetti. All’in-terno dell’abitazione, parte dellostupefacente era celata nel divano ealtra ancora in un anfratto della mura-

tura nella camera da letto: era probabil-mente quella per lo spaccio al dettaglio. Un quantitativo ingente di hashish, maanche cocaina, ben 50 gr., oltre ad un bi-lancino di precisione e materiale per ilconfezionamento. Al dettaglio lo stupe-facente avrebbe fruttato otre 200.000euro. Ed è infatti dalla consegna di unacospicua parte di stupefacente chel’operazione è iniziata. Alla centraleoperativa, infatti, sono state segnalatedue macchine sospette che si muove-vano velocemente ed erano dirette versoil centro di Formia. I Carabinieri hannorepentinamente raggiunto tali autovet-ture, nel frattempo giunte nei pressi

della Chiesa di San Giovanni a Formia eproceduto ad identificare i soggetti allaguida delle stesse, uno di loro Paolo Ma-tano e l’altro Olindo Testa, classe 77, en-trambi ben noti per precedenti specifici.Non è stato difficile capire cosa stesse ac-cadendo, e cioè la consegna di stupefa-cente, il quale era occultato in un borsone.Da lì sono poi partite le perquisizioni do-miciliari. E’ ipotizzabile che le sostanze se-questrate fossero destinate al mercatoformiano, ma anche a Gaeta, Scauri e Minturno. Gli arrestati sono stati tradotti presso ilcarcere di Cassino a disposizione del-l’autorità giudiziaria inquirente.

FORMIA (LT): OLTRE 20 KG DI DROGA NEL GIARDINO DELLA PROPRIA ABITAZIONE

Al dettaglio lo stupefacente avrebbe fruttato otre 200.000 euro.

Cori (LT) - Poco ma buono. È questo il motto che stacaratterizzando la raccolta delle olive di quest'annoanche nelle campagne di Cori e Giulianello. Un'an-nata difficile, alla quale gli operatori locali hanno rea-gito salvaguardando l'elevata qualità dello scarsoprodotto finale. La raccolta delle olive, che cade ingenere fra novembre e dicembre, è al solito vissutocome un rito e i vicoli del paese sono invasi dal pro-fumo proveniente dai frantoi artigianali, confer-mando quanto sia importante la produzione olivicolae olearia nella cultura di questo territorio. L’ulivo,importato dalla Magna Grecia e diffusosi nel Laziodal VI secolo a.C., ha trovato sui colli coresi e giulia-nesi un’area fertile. La raccolta delle diverse varietàtipiche in questa zona viene effettuata ancora preva-

lentemente a mano, per mantenere intatta la qualitàdelle olive da mensa e dell’olio extra vergine, famosoed apprezzato per le sue caratteristiche D.O.P. “Col-line Pontine”. La festa contadina comincia quandovengono stese le grandi reti sotto gli alberi e si acca-rezzano i ramoscelli per far cadere le olive mature;come dei provetti pescatori, i raccoglitori le “ritirano”e ne riversano con cura il contenuto nelle cassette fo-rate dove le olive rimangono fino al momento dellamolitura. L’oro verde di Cori e Giulianello, e le suematerie prime, sono prodotti tipici di eccellenza e iriconoscimenti finora ottenuti testimoniano l’impe-gno degli olivicoltori nel rilanciare un importante set-tore produttivo di questa terra, tutelando ilpaesaggio e valorizzando una delle più antiche tra-

dizioni locali. L’olio extra ver-gine di oliva, soprattuttoquello ottenuto dalla cultivarItrana, non è solo un alimento.I primi risultati nel campodella ricerca hanno eviden-ziato lo stretto legame tra ca-ratteristiche organolettiche di

pregio dell’olio extra vergine e le sue proprietà bene-fiche per la salute. I più importanti studi scientificipubblicati sull’argomento, hanno dimostrato che lepersone che consumano una quantità significativa diolio extravergine d’oliva presentavano un rischio mi-nore di sviluppare una neoplasia, in particolare il car-cinoma della mammella e dell’apparato digerente.

CORI E GIULIANELLO (LT): ANNATA DIFFICILE PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE

Le persone che consumano una quantità significativa di olio extravergine d’oliva presentavano un rischio minore di sviluppare una

neoplasia, in particolare il carcinoma della mammella e dell’apparato digerente.