8 Novembre 2012

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SAVIGLIANO – Che sta succedendo nel centrosini- stra saviglianese, la coalizio- ne di maggioranza che da quasi vent’anni governa la città? Ci sono almeno due ele- menti oggettivi che fanno dire che il quesito non è cap- zioso. Il primo è l’approccio con cui il maggior partito di mag- gioranza, il Pd, si avvia alle primarie. Per la prima volta si regi- stra, da parte dello “zoccolo duro” del partito, un’insoffe- renza per la scelta fatta dal sindaco Sergio Soave, da sempre incontestato ed incon- trastato leader maximo locale. La sua adesione al Comi- tato Renzi, infatti, per quanto legittima, è stata una scelta che i maggiorenti dell’ala sinistra non hanno accolto di buon grado e che non potrà non pesare quando, tra un anno e mezzo, si dovrà sce- gliere il futuro candidato sin- daco. Il secondo riguarda le tensioni emerse nell’ultima seduta del Consiglio comu- nale. Per la prima volta l’auto- revolezza del sindaco nulla ha potuto contro una compo- nente (in larga parte giovani- le) che – su una questione pur marginale qual era la vicepresidenza del Consiglio – ha rivendicato il diritto delle “mani libere”. Ottaviano Ferraro, Mario Tomatis, Francesco Boglio- ne, Luca Grindatto, Pasquale Portolese e Sergio Tesio hanno dimostrato, per quan- to in modo frammentario e confuso, che la maggioranza consiliare non è più così gra- nitica come in passato. Malessere passeggero, oppure la “gioiosa macchina da guerra” – per usare l’infau- sta espressione usata da Occhetto – comincia a mostrare segni di cedimento? Forse – osserva qualcu- no – sono i segni premonitori che la guerra di successione è iniziata con largo anticipo. g.t. a pag. 3 CORRIERE di SAVIGLIANO e dintorni Redazione: Via Torre de Cavalli, 9 - Savigliano - Telefono (0172) 71.17.31 - Telefax (0172) 71.17.58 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale. DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB-CN - Abbonamento 42 euro; semestrale 30 euro; c/c. 12021127; una copia 1,20 arretrati il doppio. Registr. Tribunale di Saluzzo n. 117, del 5-3-1990 Dir. resp. Giampaolo Testa - Editrice Multimedia srl - Dir. editoriale Corrado Galletto - Fotocomp. e stampa Tip. Saviglianese - Via Torre de Cavalli 9, Savigliano SETTIMANALE ASSOCIATO ALLA FIPEG - Abbonamento Posta - 12038 SAVIGLIANO (Italy) ANNO XXIII - N. 41 Giovedì 8 novembre 2012 1,20 euro SITO INTERNET per scriverci: [email protected] per leggerci: www.corrieresavigliano.it Le tensioni in Consiglio comunale e le primarie del Pd mettono a nudo una inedita fragilità politica Crisi di nervi in maggioranza? Nel centrosinistra si è aperta, con largo anticipo, la guerra di successione SAVIGLIANO – Prima di venire ridotto ad infermeria e quindi chiuso definitivamen- te, negli anni ’50 l’ospedale militare di Savigliano era una “cittadella” nella città, un quartiere autonomo dove la vita e le attività erano legate alla funzione stessa della struttura sanitaria. In quei tempi il maresciallo di Sanità Vincenzo La Porta faceva parte dello staff che governa- va l’ospedale. La Porta ricorda i tempi, le persone, le situazioni e le molte iniziative che venivano prese per dare svago e conforto alle centinaia di rico- verati e personale di servizio con le famiglie. Lo spaccato della vita, dei divertimenti e della varia umanità che gira- va attorno e dentro una comunità militare che aveva fatto arrivare a Savigliano centinaia di famiglie, poi fer- matesi e inserite nella comu- nità cittadina. a pag. 8 La vita e gli svaghi dei soldati ricoverati nell’ex convento di Santa Monica C’era una volta l’ospedale militare Dal 1° gennaio la Provincia resterà senza assessori Gancia sola al comando CUNEO – Il 1° gennaio decadranno gli assessori della Provincia. Resteranno in carica fino al novembre 2013 soltanto la presidente della Giunta, Gianna Gancia, che avrà la facoltà di asse- gnare deleghe a tre consi- glieri, e il presidente del Con- siglio, Giorgio Bergesio. Per il futuro non più ele- zioni dirette, ma solo di “secondo livello” per la desi- gnazione dei 12 nuovi consi- glieri che indicheranno poi il presidente. a pag. 2 Cronaca Continua l’ondata di furti notturni nei paesi alle pagg. 20 e 23 Le grandi camerate dell’ex ospedale militare Politica Il vecchio e il nuovo di Corrado Galletto In questi giorni ci inte- ressiamo più alle elezioni americane che non alla nostra situazione. La vittoria di Obama per gli americani rappresenta ancora quella sferzata di novità rispetto alla politica che ha governato la nazione più potente della terra nei decenni scorsi. Noi, invece, facciamo fatica ad accettare le novità. Solo 20 anni fa in Italia votava l’80% della popolazione e in America poco più del 30%; adesso sono loro che vanno a votare in massa, più del 60%, men- tre nelle ultime elezioni in Sicilia ha disertato le urne più di un elettore su due. Siamo stanchi della politica perché non c’è niente di realmente nuovo e tutto cam- bia molto lentamente. Dopo la vergogna degli scandali, sentiamo solo belle e ipocri- te parole; niente fatti. Ci hanno promesso la riforma elettorale perché quella attuale è impresentabile, ma molti hanno già scommesso che andremo a votare con il vecchio “porcellum” perché i nostri deputati e i nostri partiti non trovano, o non vogliono trovare, un accor- do. Avevano anche promesso solennemente il taglio sul numero dei deputati e sena- tori. Hanno fatto qualcosa? E adesso vengono a dirci che non si può continuare con un governo “tecnico” perché non eletto dal popolo. Con la metà della gente che non vuole più andare a votare, come pensano di rappresen- tare il popolo? In tutte le situazioni e in tutte le realtà di importanti responsabilità politiche e sociali, chi occupa posizioni di potere se agisce con volontà e correttezza esauri- sce le sue energie e le sue spinte innovative e propositi- ve in pochi anni e poi, se non c’è ricambio, si adagia a gestire la sua posizione pri- vilegiata, magari anche con ricatti e sotterfugi. Forse solo gli uomini di pensiero, liberi da ogni condiziona- mento, possono continuare a produrre idee e saggezza per lungo tempo. Ecco allora che la nostra società è ferma perché è ferma la nostra classe politi- ca, così incapace di rinno- varsi; il vecchio non lascia spazio al nuovo e la maggior parte dei partiti e forze poli- tiche esistono perché fanno riferimento ad una sola per- sona, quasi come nelle ditta- ture. Se lascia Berlusconi sparisce il Pdl, se lascia Di Pietro sparisce l’Idv, se Gril- lo andasse via scomparireb- be anche il Movimento Cin- que Stelle, così come è entra- ta in profonda crisi la Lega Nord dopo il crollo di Bossi. È una nostra immaturità di fondo quella di aver paura del nuovo e non saper affrontare i cambiamenti. Così continuano a tenere banco e a parlarci di rinno- vamento quelli che dicevano le stesse cose venti anni fa. Così non abbiamo più voglia di seguire la politica. a pag. 27 Racconigi La Provincia fa slittare a fine mese l’esame in Consiglio dell’attesa “bretella” Mezzi pesanti in transito nel quartiere di borgo Maira Marene Reduce della guerra d’Africa racconta a pag. 24 Villanova Domenica Fiera di San Martino a pag. 23 Giuseppe Nervo Monasterolo È mancato l’ex sindaco Galletto a pag. 22 Piermario Galletto L’incontro dei sostenitori di Bersani al Mutuo Soccorso (a sinistra) e quelli di Renzi alla Gran Baita

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SAVIGLIANO – Che stasuccedendo nel centrosini-stra saviglianese, la coalizio-ne di maggioranza che daquasi vent’anni governa lacittà?

Ci sono almeno due ele-menti oggettivi che fannodire che il quesito non è cap-zioso.

Il primo è l’approccio concui il maggior partito di mag-gioranza, il Pd, si avvia alleprimarie.

Per la prima volta si regi-stra, da parte dello “zoccoloduro” del partito, un’insoffe-renza per la scelta fatta dalsindaco Sergio Soave, dasempre incontestato ed incon-trastato leader maximo locale.

La sua adesione al Comi-tato Renzi, infatti, per quantolegittima, è stata una sceltache i maggiorenti dell’alasinistra non hanno accolto dibuon grado e che non potrànon pesare quando, tra unanno e mezzo, si dovrà sce-gliere il futuro candidato sin-daco.

Il secondo riguarda letensioni emerse nell’ultimaseduta del Consiglio comu-nale.

Per la prima volta l’auto-revolezza del sindaco nullaha potuto contro una compo-nente (in larga parte giovani-le) che – su una questionepur marginale qual era lavicepresidenza del Consiglio– ha rivendicato il diritto delle“mani libere”.

Ottaviano Ferraro, MarioTomatis, Francesco Boglio-ne, Luca Grindatto, PasqualePortolese e Sergio Tesiohanno dimostrato, per quan-to in modo frammentario econfuso, che la maggioranzaconsiliare non è più così gra-nitica come in passato.

Malessere passeggero,oppure la “gioiosa macchinada guerra” – per usare l’infau-sta espressione usata daOcchetto – comincia amostrare segni di cedimento?

Forse – osserva qualcu-no – sono i segni premonitoriche la guerra di successioneè iniziata con largo anticipo.

g.t.

a pag. 3

CORRIERE di SAVIGLIANO e dintorni

Redazione: Via Torre de Cavalli, 9 - Savigliano - Telefono (0172) 71.17.31 - Telefax (0172) 71.17.58 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale. DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma1 DCB-CN - Abbonamento 42 euro; semestrale 30 euro; c/c. 12021127; una copia ! 1,20 arretrati il doppio. Registr. Tribunale di Saluzzo n. 117, del 5-3-1990Dir. resp. Giampaolo Testa - Editrice Multimedia srl - Dir. editoriale Corrado Galletto - Fotocomp. e stampa Tip. Saviglianese - Via Torre de Cavalli 9, Savigliano

SETTIMANALE ASSOCIATO ALLA FIPEG - Abbonamento Posta - 12038 SAVIGLIANO (Italy) ANNO XXIII - N. 41Giovedì 8 novembre 2012

1,20 euro

SITO INTERNET

per scriverci: [email protected] leggerci: www.corrieresavigliano.it

Le tensioni in Consiglio comunale e le primarie del Pd mettono a nudo una inedita fragilità politica

Crisi di nervi in maggioranza? Nel centrosinistra si è aperta, con largo anticipo, la guerra di successione

SAVIGLIANO – Prima divenire ridotto ad infermeria equindi chiuso definitivamen-te, negli anni ’50 l’ospedalemilitare di Savigliano era una“cittadella” nella città, unquartiere autonomo dove lavita e le attività erano legatealla funzione stessa dellastruttura sanitaria. In queitempi il maresciallo di SanitàVincenzo La Porta facevaparte dello staff che governa-va l’ospedale.

La Porta ricorda i tempi,

le persone, le situazioni e lemolte iniziative che venivanoprese per dare svago econforto alle centinaia di rico-verati e personale di serviziocon le famiglie. Lo spaccatodella vita, dei divertimenti edella varia umanità che gira-va attorno e dentro unacomunità militare che avevafatto arrivare a Saviglianocentinaia di famiglie, poi fer-matesi e inserite nella comu-nità cittadina.

a pag. 8

La vita e gli svaghi dei soldati ricoverati nell’ex convento di Santa Monica

C’era una volta l’ospedale militare

Dal 1° gennaio la Provincia resterà senza assessori

Gancia sola al comandoCUNEO – Il 1° gennaio

decadranno gli assessoridella Provincia. Resterannoin carica fino al novembre2013 soltanto la presidentedella Giunta, Gianna Gancia,che avrà la facoltà di asse-gnare deleghe a tre consi-glieri, e il presidente del Con-siglio, Giorgio Bergesio.

Per il futuro non più ele-zioni dirette, ma solo di“secondo livello” per la desi-gnazione dei 12 nuovi consi-glieri che indicheranno poi ilpresidente.

a pag. 2

CronacaContinual’ondatadi furtinotturninei paesi

alle pagg. 20 e 23

Le grandi camerate dell’ex ospedale militare

Politica

Il vecchio e il nuovodi Corrado Galletto

In questi giorni ci inte-ressiamo più alle elezioniamericane che non allanostra situazione.

La vittoria di Obama pergli americani rappresentaancora quella sferzata dinovità rispetto alla politicache ha governato la nazionepiù potente della terra neidecenni scorsi. Noi, invece,facciamo fatica ad accettarele novità. Solo 20 anni fa inItalia votava l’80% dellapopolazione e in Americapoco più del 30%; adessosono loro che vanno a votarein massa, più del 60%, men-tre nelle ultime elezioni inSicilia ha disertato le urnepiù di un elettore su due.Siamo stanchi della politicaperché non c’è niente direalmente nuovo e tutto cam-bia molto lentamente. Dopola vergogna degli scandali,sentiamo solo belle e ipocri-te parole; niente fatti. Cihanno promesso la riformaelettorale perché quellaattuale è impresentabile, mamolti hanno già scommessoche andremo a votare con ilvecchio “porcellum” perchéi nostri deputati e i nostripartiti non trovano, o nonvogliono trovare, un accor-do. Avevano anche promessosolennemente il taglio sulnumero dei deputati e sena-tori. Hanno fatto qualcosa?E adesso vengono a dirci chenon si può continuare con ungoverno “tecnico” perchénon eletto dal popolo. Con lametà della gente che nonvuole più andare a votare,come pensano di rappresen-tare il popolo?

In tutte le situazioni e intutte le realtà di importantiresponsabilità politiche esociali, chi occupa posizionidi potere se agisce convolontà e correttezza esauri-sce le sue energie e le suespinte innovative e propositi-ve in pochi anni e poi, se nonc’è ricambio, si adagia agestire la sua posizione pri-vilegiata, magari anche conricatti e sotterfugi. Forsesolo gli uomini di pensiero,liberi da ogni condiziona-mento, possono continuare aprodurre idee e saggezza perlungo tempo.

Ecco allora che la nostrasocietà è ferma perché èferma la nostra classe politi-ca, così incapace di rinno-varsi; il vecchio non lasciaspazio al nuovo e la maggiorparte dei partiti e forze poli-tiche esistono perché fannoriferimento ad una sola per-sona, quasi come nelle ditta-ture. Se lascia Berlusconisparisce il Pdl, se lascia DiPietro sparisce l’Idv, se Gril-lo andasse via scomparireb-be anche il Movimento Cin-que Stelle, così come è entra-ta in profonda crisi la LegaNord dopo il crollo di Bossi.

È una nostra immaturitàdi fondo quella di aver pauradel nuovo e non saperaffrontare i cambiamenti.

Così continuano a tenerebanco e a parlarci di rinno-vamento quelli che dicevanole stesse cose venti anni fa.Così non abbiamo più vogliadi seguire la politica.

a pag. 27

RacconigiLa Provinciafa slittarea fine mesel’esamein Consigliodell’attesa“bretella”Mezzi pesantiin transitonel quartieredi borgo Maira

Marene Reducedella guerrad’Africa racconta

a pag. 24

VillanovaDomenicaFiera diSan Martino

a pag. 23

Giuseppe Nervo

MonasteroloÈ mancatol’ex sindacoGalletto

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Piermario Galletto

L’incontro dei sostenitori di Bersani al Mutuo Soccorso (a sinistra) e quelli di Renzi alla Gran Baita