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RASSEGNA STAMPA 8 marzo 2016

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RASSEGNA STAMPA

8 marzo 2016

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News Italia

FareTurismo 2016 a Roma dal 14 al 16 marzo

Nuovo appuntamento con FareTurismo che, per l'edizione 2016, avrà luogo a Roma, presso il Salone delleFontane - Eur, da lunedì 14 a mercoledì 16 marzo.

Ideato e organizzato dalla Leader srl, da ben 17 edizioni (di cui 5 a Roma e 1 a Milano con il patrocinio di

Expo, 11 a Salerno) rappresenta l'unico appuntamento nazionale dedicato alla formazione, al lavoro e alle

politiche turistiche. Tra i "testimonial" di FareTurismo 2016: Gabriele Burgio, Presidente e Amministratore

Delegato di Alpitour; Fabio Maria Lazzerini, Consigliere Delegato dell'ENIT e Direttore Generale di Emirates

Italia; Renzo Iorio, Amministratore Delegato di Accor Italia, Grecia, Israele e Malta. Vari e interessanti i

convegni e gli studi previsti nelle giornate del 14 e 15 marzo. Solo per citarne alcuni: "Work in Tourism - Il

futuro del lavoro nel settore del turismo"; "Lo scenario del turismo e i fabbisogni professionali delle imprese:

il Sistema Informativo Excelsior"; "Scuola e impresa: quali opportunità dall'Alternanza Scuola-Lavoro". Nei

giorni 15 e 16 marzo, prenotandosi sul sito www.fareturismo.it, sarà possibile svolgere colloqui di selezione

con le aziende: Alpitour World / VOIhotels, Barceló Hotels & Resorts, Blastness, Blu Hotels, Blue Globe

Hotels, Bluserena, Elite Club Vacanze, Hilton, Holiday Inn, Hotel Capo d'Africa, Hotel Invest Italiana, La

Griffe Roma MGallery Collection, LDC Rome Hotels, Meliá Hotels International, Minerva Club Resort Golf &

SPA, NH Hoteles, Niquesa Hotels & Residences, Hotel Nord Nuova Roma, Planetaria Hotels, Renco,

Roscioli Hotels, Royal Group Hotels & Resorts, Sheraton Parco de' Medici Rome Hotel, Starwood Hotels &

Resorts, TH Resorts, Hotel Valadier, Visconti Palace Hotel. Diverse le figure ricercate: animatore,

assistente bagnanti, bagnini, barman, bellboy, cameriere bar/sala, capi e segretari di ricevimento, chef de

partie, chef de rang, commis cucina, commis sala, cuoco, direttore struttura ricettiva, governante, hostess di

sala, istruttore sportivo, macellaio, maitre, pasticciere, pizzaiolo, portiere di notte, revenue manager, room

division manager, sommelier. E ancora, addetti: amministrazione, back office, booking, congressuale,

food&beverage, guest relations, info point, revenue, sales&marketing; responsabili bagnini, bar,

manutenzione, ristorante; figure "junior" di hotel manager, food&beverage manager, chef. Sarà possibile

svolgere colloqui anche per degli stage formativi: amministrazione, booking, commis di sala e cucina, e-

commerce/web marketing, front office, organizzazione eventi, revenue, risorse umane, ristorazione/bar. Le

sedi di lavoro per cui si ricerca in Italia sono Roma, Milano, Napoli, Venezia, Firenze, Siena, Vicenza,

Civitavecchia, Cortina, Porto Santo Stefano, Sorrento e altre ancora in Abruzzo, Basilicata, Calabria,

Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana; all'estero Armenia, Congo, Kazakistan, Mozambico, Russia. All'interno

del programma sono inoltre previste: attività di orientamento post diploma e post laurea a cura degli Istituti

Tecnici Superiori e delle Università, presentazione delle figure professionali e delle competenze emergenti

con la testimonianza di prestigiosi manager dell'industria turistica, seminari di aggiornamento per gli

operatori turistici e su formazione professionale e creazione d'impresa per il target giovanile, con una

vetrina dedicata alle startup.

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Sito Web MasterViaggi OnlineLa p

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FEDERTURISMO CONFINDUSTRIA - Rassegna Stampa 08/03/2016 7

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TOSCANA RAPPORTI 24 / TERRITORI TOSCANA Il business dell'ospitalità

Per il turismo un 2016 da 45 milioni di presenze

Stimato quest'anno un +1,5% di pernottamenti - È nata Toscana promozione turisticaLaura Dominici

«Dobbiamo costruire prodotti, abbiamo bisogno di avere sul tavolo qualcosa da vendere, che produca

incremento della ricchez- za, che premi chi investee che consenta di implementare la struttura

imprenditoriale». Sono le parole di Stefano Ciuoffo, assessore al Turismo della Regione Toscana, che

aggiunge: «A livello di immagine moltoè stato fatto- prosegue l'assessore -, ma ora si tratta di allargare lo

spettro dell'offerta turistica». «È una scelta di campo strategica da parte della giunta regionale quella di

investire sul turismo come volano di ricaduta economica del mondo imprenditoriale» sottolinea Alberto

Peruzzini, direttore di Toscana Promozione turistica, nata al posto di Toscana promozione con la riforma

della legge 6 del 2000 appena approvata dal Consiglio regionale. La nuova agenzia, focalizzata

esclusivamente sul settore turistico, parte con un budget 2016 di 3,5 milioni di euro. Ora sul tappeto c'è la

riforma della legge turistica regionale, la numero 42 del 2000: l'assessore Ciuoffo ha deciso di rinviare

all'estate la parte riguardante la disciplina dell'extralberghiero, prendendosi del tempo per incontrare le

rappresentanze di tutte le categorie; attualmente invece il Governo regionale si preparaa riordinare le

funzioni amministrative che erano in capo alle Province (e che saranno affidate a Comuni e Città

metropolitana di Firenze). «Stiamo cercando di garantire agli operatori stesse regole per tutti - dice il

presidente di Federalberghi Toscana, Paolo Corchia -. Bisogna agire sul fronte della professionalizzazione.

Quanti svolgono attività economiche devono detenere la partita iva e rispettare le normative, sia per la

denuncia degli alloggiati che sul fronte della sicurezza». La concorrenza di affittacamere, b&be player della

sharing economy come Airbnb stanno mettendo in crisi tante piccole strutture alberghiere tradizionali.

Afferma Beatrice Grassi, vicepresidente sezione industria alberghiera di Confindustria Firenze: «Il centro

studi regionale (Centro studi turistici, ndr) indica che nel 2015 il 47% dei turisti ha utilizzato strutture

extralberghiere. Le affittanze turistiche rappresentano un enorme volume di presenze, specialmente nelle

città d'arte, e Airbnb dichiara 9.000 appartamenti sul mercato a Firenze». L'assessore al Turismo di

Firenze, Giovanni Bettarini, ha siglato un accordo con Airbnb, con il qualeè previsto- spiega Bettarini- «il

pagamento della tassa di soggiornoe l'uso di una piattaforma informatica per la sua gestione, come avviene

a Parigi. L'operatività del patto è legata ad un passaggio formale previsto nella legge regionale in via di

definizione». Si attende quindi la disciplina dell'extralberghiero con la riforma di cui sopra. Corchia invoca

intanto la necessità di riqualificare le strutture tradizionali e punta il dito contro la politica di promozione

turistica: «Va rivista - dichiara - perché finora non siamo riusciti a far conoscere le tante realtà della nostra

regione. Servono stanziamenti adeguati per valorizzare i vari territori e rilanciare alcuni settori in difficoltà,

quali il termale e il balneare». «Stiamo creando valore aggiunto per posizionare la Toscana sul mercato

mondiale in ambiti interessanti - sottolinea Peruzzini -. Da qui la nascita di nuovi temi di vacanza: il wedding,

il turismo attivo, il Giubileo che ruoterà attorno alla Via Francigena e alla Via Romea. Intensificheremo la

nostra attività sul settore congressuale. Creeremo un sistema di monitoraggio sull'andamento di que- sto

segmento d'offerta. Tra gli obiettivi dell'agenzia c'è anche la creazione di un evento b2b che favorisca

l'incontro tra gli operatori regionali e il trade internazionale». L'anno scorso i pernottamenti in regione sono

cresciuti del 2,1% rispetto al 2014.Ei flussi stranieri hanno dato una mano al settore. Nel 2015 hanno

espresso più della metà dei pernottamenti totali (53,8%). Le presenze estere sono cresciute del 2,3%

rispetto al 2014. Un trend trainato in primo luogo dai turisti cinesie indiani, che hanno avuto aumenti

superiori al 20%. In generale l'andamento dei flussi turistici dall'Europaè stato abbastanza stabile rispetto al

2014. In crescita, lenta ma costante, i turisti provenienti dall'Australia e dal Canada; in aumento i turisti

statunitensi (+4%, sempre con riguardo ai pernottamenti). Anche il mercato italiano nel 2015 siè comportato

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SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 08/03/2016 10

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meglio dell'anno prima: +1,9% gli arrivi e +1,8% le presenze. Per il 2016 «la stimaè di registrare un +1,5%

di presenze in regione - annuncia Grassi -, trend che potrebbe far toccare alla Toscana il record dei 45

milioni di pernottamenti». L'andamento di prenotazioni più dinamico è atteso per l'offerta di prodotti legatia

cultura, enogastronomia, shopping, lusso accessibilee sport. Indicazioni rilevanti arrivano anche dal

sistema aeroportuale toscano. «Da qui al 2029 - dichiara il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai -

prevediamo una crescita dagli attuali 7,2 milioni di passeggeri fino a 11,5 milioni, con incrementi da 93a 128

destinazionie da 32 a 55 compagnie aeree. Per lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano, che

rappresenterà la vera porta d'ingresso in regione, sono previsti oltre 300 milioni di euro di investimenti per

la realizzazione della nuova pistae del nuovo terminal dell'aeroporto di Firenze e 60 milioni di euro per

l'ampliamento del terminal di Pisa».

Foto: Matrimonio a Firenze. Le nozze di Rohan Mehta, erede di una facoltosa famiglia indiana

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SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 08/03/2016 11

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L A V I T A IMPOSSIBILE DI BRAY, S E FASSINA NON MOLLA (NON MOLLA)PASSEGGIATE ROMANE

Renzi e due problemini con i ministri dei Beni culturali, presenti ed ex

Ma veramente a Roma, chiuso il capitolo primarie, la minoranza interna del Pd ripartirebbe dall'ex ministro

per i Beni culturali Massimo Bray? I gazebo non erano ancora chiusi che già si parlava solo di questo

argomento. E l'ipotesi prendeva tanto più corpo dopo che si è saputo che il predecessore di Dario

Franceschini non è andato a votare alle primarie. "Lo ha fatto per potersi candidare e tenersi le mani

libere", era il ragionamento fatto dai più, politici di centrosinistra o giornalisti che fossero. Ovviamente una

soluzione e del genere presupporrebbe il passo indietro di Stefano Fassina. Me le cose non stanno così.

Primo, la minoranza interna del Partito democratico, eccezioni fatta per Massimo D'Alema, che sembra

disposto persino allo strappo, non ha nessuna intenzione di rompere per una sfida come quella di Roma

che non poterebbe da nessuna parte. E di certo alla vittoria, anzi rischierebbe di essere la dimostrazione

del teorema Renzi, e cioè che la sinistra preferisce veder governare i grillini e financo il centrodestra pur di

mettere in difficoltà il premier e di negargli un successo alle elezioni amministrative. Roberto Speranza,

Nuco Stumpo, Gianni Cuperlo non escludono che a un certo punto la loro strada potrà allontanarsi da

quella del Partito democratico, ma non sarà certo il voto romano a determinare un'eventuale rottura. Le

immagini di Cuperlo a colloquio con Giuseppe Sala la dicono lunga sulle intenzioni della minoranza:

nessuna fuga in avanti e nessun passo falso. Ma c'è una seconda ragione che rende impraticabile la strada

della candidatura di Massimo Bray. O, meglio, la strada di una sua candidatura condivisa dal variegato

mondo della sinistra. Stefano Fassina, infatti, non ha intenzione alcuna di farsi da parte. Anzi. Il candidato

di Si a Roma lo ha detto e ripetuto in tutte le salse. Lui non farà nessun passo indietro, anche se sa bene

che una parte di Sel non lo appoggerà. Dà per scontato il fatto che alcuni esponenti del movimento di

Vendola a Roma hanno un ottimo rapporto con il Pd di Nicola Zingaretti, il quale, come è noto, ha stretto un

patto d'azione con Matteo Renzi e per questo motivo è arrivato addirittura a una rottura con esponenti del

partito ai quali era molto legato, come Goffredo Bettini e Walter Veltroni. Perciò Fassina resta in campo,

anche se resterà orbo di un pezzo di Sel, e ciò significa che i piani di Massimo D'Alema, il vero sponsor

della candidatura dell'ex ministro dei Beni culturali, si complicano. A Roma e a Napoli i renziani si godono la

vittoria, ma nei corridoi dei palazzi della politica si continua a parlare (c'è chi lo fa con preoccupazione e chi

sperandoci) della possibilità che Renzi possa essere defenestrato dopo il referendum costituzionale del 22

ottobre. Che fare in quel caso? Sta prendendo piede l'ipotesi di scongiurare le elezioni. Come? Affidando la

guida del governo a un esponente del Pd che si è alleato con il premier e che è stato determinante nella

defenestrazione di Enrico Letta. Si sta parlando dell'attuale ministro dei Beni culturali Franceschini, che

adesso ha con Renzi un rapporto altalenante. Nel senso che resta ancora un suo grande alleato (infatti i

franceschiniani si sono schierati tutti per Giachetti a Roma), ma a chi lo conosce bene non nasconde che

tra lui e il premier esiste una certa rivalità. Confermata dai continui riferimenti ironici a Franceschini che

Renzi non perde mai occasione di fare nel corso dei suoi interventi pubblici durante le iniziative di partito.

Raccontano che Renzi non abbia smesso di prestare attenzione alla pratica Rai, anche se si affida al

direttore generale Campo Dall'Orto e a Carlo Verdelli. La prossima tappa sarà lo scambio ai vertici dei

telegiornali. Non avverrà subito perché prima Verdelli vuole capire bene quale nuova formula si possa

sperimentare, dal momento che l'attuale non tira più. Si dice che alla fine la soluzione possa essere un tris

di donne su cui ci sarà poco da polemizzare. Sara Varetto al Tg1, forte della sua esperienza a Sky, Lilli

Gruber al Tg2 e Lucia Annunziata al Tg3, in modo che all'ex Telekabul nessuno possa dire che Renzi ha

cercato di cancellare l'identità di sinistra. E' vero che la Annunziata è già stata direttrice di quel tg, ma le

seconde volte, come Paolo Mieli e Ferruccio de Bortoli insegnano, riescono bene e comunque la giornalista

non nasconde di avere con Renzi un rapporto paritario e di consigliarlo spesso e volentieri.

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SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 08/03/2016 22

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EFFETTO TERRORISMO

La Riviera romagnola torna di moda in Germania

ROBERTO GIARDINA

Giardina a pag. 16 Domani si apre l'Itb, la più grande fiera del turismo al mondo. Il tema implicito è:

viaggiare nell'era del terrorismo. Nonostante tutto, i tedeschi vogliono andare in vacanza, spendere sempre

di più, ma senza rischiare. Se ne andranno dunque sul Baltico o nella Foresta Nera, oppure sceglieranno

mete sicure. Cinicamente, potrebbe essere il momento dell'Italia, sempre se noi non ci dimostrassimo

capaci di non sprecare l'occasione. L'Itb compie cinquant'anni e celebra se stessa. Nel 1966, in una Berlino

divisa dal Muro, in piena guerra fredda, fu una sfi da nel segno dell'ottimismo, invitare i professionisti delle

vacanze nel cuore della Ddr, dove era vietato viaggiare. Cinque i paesi partecipanti: oltre la Germania, la

Guinea, l'Iraq, il Brasile e l'Egitto. Gli espositori furono 250 su 500 metri quadrati, quanto un grande

appartamento. Alla prossima rassegna, i paesi sono 185, con 10 mila espositori, su 160 mila metri quadrati,

quanto una dozzina di campi di calcio. L'anno scorso il bilancio superò i cinque miliardi di euro, quest'anno

si dovrebbero raggiungere i sei miliardi e settecento milioni. Nonostante la Siria, gli attentati dall'Egitto alla

Tunisia che hanno visto tra le vittime turisti tedeschi, si vuole continuare a viaggiare, e si spende con

generosità: sempre mezzo secolo fa, i tedeschi che trascorsero le ferie all'estero furono 29 milioni, e

spesero in media 700 deutsche mark a testa, al cambio di allora poco meno di 140 mila lire. Entro il

prossimo Natale, i turisti saranno oltre 50 milioni, e la spesa media per nucleo familiare sarà di 2.400 euro.

Il 29% confi da di voler superare la spesa del 2015 per le vacanze, e si calcola che la somma complessiva

supererà i 70 miliardi. Negli Anni Sessanta era l'Italia la meta preferita, in particolare il Teutonengrill, come

veniva chiamata con autoironia la riviera adriatica. Poi venne la Spagna, e, con i voli low-cost, mete più

esotiche. A Rimini e Riccione hanno saputo organizzarsi, le spiagge sono pulite, gli ombrelloni dotati di

wireless, e i prezzi sono sempre contenuti. Al posto dei tedeschi sono venuti i russi, ora tenuti lontani dalle

sanzioni anti-Putin. Non così altrove in Italia. Una vacanza ai Caraibi costa meno che un weekend a Roma

o ad Amalfi. E molti hotel non si sono modernizzati. Il terrorismo consiglia alla prudenza: aumenteranno del

30% quanti decideranno di restare in Germania, o di spingersi in Austria. Diffi cile trovare una località sicura

nel Mediterraneo: l'anno scorso 5 milioni e mezzo andarono in Turchia, ma dopo l'attentato del 12 gennaio

a Istanbul che ha provocato la morte di dieci turisti tedeschi le prenotazioni sono crollate quasi a zero. E

così per la Tunisia, l'Egitto e gli altri paesi arabi. Con la Spagna, l'Italia è vista in ascesa dagli addetti ai

lavori alla vigilia dell'Itb. Andare sul Teutonengrill o a Majorca è quasi come trascorrere le vacanze a casa.

E vale per la Toscana o per il Lago di Garda. Tornare a Rimini a Riccione, a Cesenatico, spiega il

giornalista Uwe Rada è qualcosa più di una vacanza, è un ritorno al passato e all'infanzia per milioni di

tedeschi. Rada ha scritto un libro, Die Adria, die Wiederentedeckung eines Sensuchtsorte, l'Adriatico, la

riscoperta di un luogo della nostalgia, i primi spaghetti, i primi irt. Peccato che all'Itb noi ci presentiamo in

ordine sparso. L'Enit è senza fondi, distrutta dai politici, e le regioni giocano ognuna per sé. Si spende

magari molto ma si ottiene molto meno di quanto sarebbe possibile. E così ci passano avanti la Spagna e

la Francia che giocano come nazione. © Riproduzione riservata

Foto: Il libro del giornalista tedesco Uwe Rada, spiega che tornare a Rimini e Riccione è un ritorno

all'infanzia per milioni di tedeschi, molto più di una vacanza

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SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 08/03/2016 18

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Tiratura: 376.775 Diffusione: 195.317 Lettori: 907.000Dir. Resp.: Roberto Napoletano

Servizi di Media Monitoring

Sezione: SETTORI E IMPRESE Foglio: 1/1Estratto da pag.: 23

Edizione del: 08/03/16

Peso: 14%106-141-080

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NELL'INCONTRO CON L'ASSESSORE AL DEMANIO IL PUNTO SUI PROGETTI DEL COMUNE DILAVAGNA L'ANNUNCIO

Spiagge, la promessa di Scajola ai balneari: «Fondi raddoppiati »

Pi ù di un milione per rimediare alle mareggiateSIMONE ROSELLINI

LAVAGNA . Agli operatori balneari che, oltre alla situazione sull'applicazione della direttiva Bolkestein,

chiedevano conto dei danni delle mareggiate e della necessità di ripascere il litorale, l'assessore a

Urbanistica e Demanio della Regione Liguria, Marco Scajola, ha delineato una possibilità che potrebbe

anche diventare via maestra per arrivare a eliminare il famoso "tappo" da 300 mila metri cubi di sabbia alla

foce dell'Entella: «Quest'anno raddoppiamo, da 600 mila euro e un milione e 200 mila, i contributi per il

litorale. Proprio la settimana scorsa, poi, ho portato in giunta un progetto condiviso con Corsica e Sardegna

per ottenere fondi europei». Tante, potenziali, risorse, come quelle che servirebbero per il lavoro richiesto,

ieri, da Andreino Croce e dall'amministrazione comunale, che ha elencato tutti i propri progetti da sottoporre

alla Regione: dalla rotonda da realizzare in via Moggia alla regimazione di tutti i torrenti, sino agli argini

crollati lungo l'Entella, al prolungamento della passeggiata a mare con sistemazione dell'esistente, al

prolungamento sino alla spiaggia del sottopasso di piazza della Libertà: «Abbiamo i danneggiamenti sul

litorale - ricorda il sindaco, Giuseppe Sanguineti - e lo stato di calamità che abbiamo chiesto potrebbe

arrivare, attraverso il riconoscimento dei problemi sulla viabilità». La zona di Sant'Anna, che, come

ricordato da Fabrizio Licordari, «ha visto spesso la strada chiusa e la ferrovia a rischio». Il presidente di

Assobalneari ha sollevato il tema della proroga delle concessioni demaniali, «che noi vogliamo sia per 30

anni - ha risposto Scajola - e per questo ci stiamo battendo. Ci vorrà chiarezza, perché ci sono Regioni,

come l'Emilia Romagna, che, quando ci riuniamo, invece, parlano di 36 mesi. Chiarita la posizione di tutti,

l'Italia dovrà farsi sentire in Europa, cosa che non ha ancora fatto». Di problemi organizzativi la categoria ne

ha esposti altri: «In base alla classificazione nazionale delle opere "di facile rimozione" e alle linee guida

che ne ha derivato la Regione - ha detto Cesare Boggiano - chi ha delle palafitte sulla spiaggia dovrebbe

smontarle a ottobre, per rimontarle a marzo. È un'assurdità. Qui a Lavagna c'è anche chi ha dovuto fare

ricorso al Tar. Bisogna che mandiate alla Capitaneria una circolare esplicativa che escluda le opere di

quelle dimensioni». L'assessore ha promesso di parlarne già gioved ì con la Capitaneria, che deve far

eseguire le disposizioni di legge. «Complessivamente, un ottimo avvio di dialogo con l'assessore, che

speriamo abbia sviluppi in futuro», commenta il sindaco.

Foto: Scajola (al centro), con sindaco e vicesindaco di Lavagna

Foto: FLASH

Foto: I balneari sono tornati a protestare contro la Bolkestein

Foto: FLASH

08/03/2016Pag. 20 Ed. Levante

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TURISMO BALNEARE - Rassegna Stampa 08/03/2016 49

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IERI L'INSEDIAMENTO DEL NUOVO CEO, IL QUARTO NEGLI ULTIMI 4 ANNI PER LA COMPAGNIA

Alitalia, l'ad Ball punta all'utile

Obiettivo: tornare al profitto entro il 2017 con un attivo stimato in 108 milioni di euro. Intanto il presidenteMontezemolo invia una lettera a tutto il personale a sostegno del nuovo top managerAngela Zoppo

Primo giorno ufficiale di lavoro ieri per il nuovo amministratore delegato di Alitalia Cramer Ball, 48 anni,

australiano con moglie italiana. Unica pausa della giornata il pranzo alla mensa con i dipendenti. Il suo

arrivo è stato salutato da una lettera di benvenuto del presidente Luca Montezemolo, girata a tutto il

personale della compagnia aerea. «Cramer arriva in Alitalia portando un'esperienza ventennale nel settore

del trasporto aereo e dopo aver recentemente completato con successo la riorganizzazione di Jet Airways

e Air Seychelles», scrive Montezemolo. «Sono certo che le sue competenze nell'industria ne facciano la

persona giusta per proseguire il lavoro avviato e raggiungere così l'obiettivo dell'utile nel 2017». Nel piano

congiunto Alitalia-Etihad quell'obiettivo che Ball è chiamato a centrare con la chiusura dell'esercizio 2017 è

fissato in 108 milioni di euro, con ricavi attesi a 3,66 miliardi e un ebitda di 526 milioni di euro. Montezemolo

ammette che sarà un lavoro duro, ma aggiunge anche che i presupposti ci sono tutti, ricordando che sia i

conti del 2015 che quelli dei primi mesi del 2016 «sono in linea con le previsioni». Il 2015 si è chiuso con un

rosso di 200 milioni di euro; non proprio un risultato esaltante ma che sta a significare che la compagnia è

riuscita ad assorbire i danni per 80 milioni imputati dall'incendio del maggio 2015 a Fiumicino, che si

andavano a sommare alla perdita di 130 milioni del primo semestre. Montezemolo ha ricordato anche che

lo sviluppo delle rotte intercontinentali prosegue come programmato (Santiago del Cile e Città del Messico

le prossime inaugurazioni, più Pechino in attesa di assegnazione degli slot). «Occorre proseguire con

determinazione quanto iniziato per portare Alitalia a essere una compagnia di riferimento in Italia e nel

mondo. La guida di Cramer Ball sarà determinante in questo definitivo rilancio», conclude Montezemolo.

«So che farete del vostro meglio per sostenere Cramer e portare Alitalia a raggiungere il successo». Ball

avrà a disposizione per quest'anno un plafond di investimenti per circa 400 milioni di euro. Il consiglio di

amministrazione del 25 febbraio scorso gli ha attribuito tutte le deleghe conferite ad interim a Montezemolo

dopo le dimissioni dell'ad Silvano Cassano. Ball è il quarto amministratore della compagnia negli ultimi

quattro anni. Prioritari nella sua agenda sono lo sviluppo del lungo raggio, la conquista di un nuovo terminal

dedicato nello scalo di Fiumicino, l'inserimento nella flotta dei nuovi aerei (con possibile acquisto attraverso

Etihad) e l'abbattimento dei costi del carburante legati a quelli del petrolio, il cui prezzo è intanto è tornato

oltre quota 40 dollari al barile. (riproduzione riservata)

Foto: Cramer Ball ieri in mensa con i dipendenti Alitalia

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Il Manifesto

«Il Nord può diventare l'hub della mobilità»

M.Mor.

pCompletare il sistema dei corridoi europeie dei valichi alpini; svilupparei porti del Nord Italia come porte di

accesso della macroregione alpina; aumentare le connessioni aeree per l'attrattività dei territori; realizzare

un programma di mobilità specifico per le aree metropolitane; sviluppare servizi efficienti e di qualità per la

mobilità di persone e merci. Sono i cinque punti in cui si articola il Manifesto per una mobilità integrata e

sostenibile della macroregione alpina, presentato ieri in anteprima alla Mobility Conference dal presidente

di Confindustria Lombardia, Alberto Ribolla. Il Manifesto ha l'obiettivo di rilanciare il Nord Italia come luogo

di innovazione e sviluppo per costruire la mobilità del futuro. «Per sviluppare appieno le sue potenzialità -

osserva Ribolla - la macroregione non potrà prescindere dal diventare un'area fortemente interconnessa,

con sistemi di trasporto rapidi, efficienti e competitivi attraverso una maggiore integrazione delle

infrastrutture, sia digitali sia dei trasporti.Èa questo proposito - continua Ribolla - che le Confindustrie delle

regioni che aderiscono a Eusalp hanno dato vita al Manifesto, documento fortemente voluto da

Confindustria Lombardia la quale ha da tempo sostenuto la nascita di Eusalp come strumento per

rafforzare il legame tra imprese e territori». Lo sviluppo dei porti marittimi e degli aeroporti del Nord Italia

sono tra le priorità del Manifesto. Nota Ribolla: «Attualmente i porti del nord Europa da soli gestiscono un

quinto di tutte le merci che arrivano via mare, e spesso la destinazione finale sono proprio le aree

produttive e di consumo della macroregione alpina. I porti dell'Alto Adriatico e dell'Alto Tirreno devono

diventare le porte di accesso "in"e "out" per le merci della macroregione alpina». Discorso analogo per gli

aeroporti: «Tutte le aree più avanzate d'Europa- osserva Ribolla - hanno un aeroporto tra i primi 10 per

traffico passeggeri. Nessun scalo del Nord Italia è tra i primi 10 aeroporti d'Europa. Malpensa è solo al 23°

posto in Europa. Meglio va per il cargo, dove Malpensa si colloca al 9° posto in Europa». Migliorare la

connettività aerea degli aeroporti del Nord Italia è un requisito imprescindibile per migliorare l'attrattività dei

territori e la competitività delle sue imprese. Ma è anche necessario collegare gli scali aeroportuali alle reti

ad alta velocità per consentire il rapido spostamento di personee merci verso le aree urbane. Infine il

sistema dei corridoi europei: «È fin troppo chiaro- conclude Ribolla - che garantire una migliore accessibilità

all'Europa significa realizzare le tratte Ten-T della macroregione alpina». La macroregione alpina è

attraversata da ben 6 dei 9 corridoi centrali della rete transeuropea di trasporto, di cui4 riguardano

direttamente il Nord Italia. La necessità di completare questi corridoi è una priorità per tutte le imprese del

Nord. Dunque, per l'Italia nel suo complesso.

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