74 - La Salamandra

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GIUGNO ESTATE 2019 74 SPECIALE CONCERTI Decine di live per un’estate di musica SCAMBIO CULTURALE TREVISO-MELBOURNE Due testimonianze dagli studenti del Mazzotti

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GIUGNOESTATE

2019

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SPECIALE CONCERTIDecine di live per un’estate di musica

SCAMBIO CULTURALE TREVISO-MELBOURNEDue testimonianze dagli studenti del Mazzotti

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#scuola #studenti #professori #copiare TEMPO DILETTURA 5�

Quante ne escogitano gli alunni per copiare durante le verifiche? Parlando con insegnanti o “rubando” confessioni di allievi fieri di rivelare qualche segreto, si scoprono modi fantasiosi e creativi.Uno – il più comune - è sicuramente quello dei bigliettini, piccoli e scritti a mano con abilità amanuense, per i quali l’adulto invidia la vista del giovane. I bigliettini possono essere occultati sotto o fra i fogli protocollo, sotto il banco o sul retro della calcolatrice o della sedia del compagno davanti, collocati nel cinturino dell’orologio o all’interno di pic-cole fessure create durante le lezioni nel bor-do del banco come fanno i detenuti che lavo-rano per prepararsi la via di fuga attraverso i muri della prigione. Ma i famigerati bigliettini possono essere nascosti anche nella penna o attorno a essa, nelle scarpe o nei calzini (al-meno da chi li usa!), nelle gambe delle sedie dopo aver tolto i tappini, sulle cosce a mo’ di giarrettiera celata dalla gonna (i maschi non lo possono fare!), sotto la bottiglietta dell’ac-qua o nell’astuccio fra penne ed evidenziato-ri. E a proposito di bottiglietta dell’acqua, c’è chi stacca l’etichetta, incolla al suo interno un lungo biglietto e poi la risistema per leggere formule o annotazioni attraverso l’acqua che farà da lente d’ingrandimento. Esiste pure la versione mobile, bigliettini occultati sotto o fra i fogli protocollo eventualmente da passa-re - fra compagni complici - di mano in mano, di piede in piede o nel fazzoletto di carta di cui il compagno ha “improvvisamente” bisogno. Un secondo universo di strategie non prevede il bigliettino. Fra le innumerevoli righe del vocabolario si possono occultare ver-sioni, formule o note varie sfruttando la leggerezza della grafite. Sul palmo delle mani lo spazio è risicato, meglio usare la pelle dal polso in su. Possono essere sfruttati la suola delle scarpe (sotto e ai lati), le confezioni di caramelle, biscotti o cracker dichiarando una fame insopportabile che potrebbe essere all’origine di una scadente prestazione.Aggiungerei la sfacciataggine di chi piazza il libro o il quaderno degli appunti sotto il banco con un oggettivo sprezzo del peri-colo, riflessione questa che collega la scelta dell’inganno con la posizione dell’allievo in aula. Non si dia per scontato che quelli in prima fila sono dei santi, a volte approfittano proprio della comu-ne convinzione che bisognerebbe essere pazzi per far certe cose

sotto il naso del prof portato naturalmente a cercare i fur-betti lì in fondo, nell’angolo, non certo davanti, a un paio di metri di distanza. Anche il foglio della brutta copia (se auto fornito dall’allievo) è un comodo supporto su cui scrivere a matita di tutto e di più.Il terzo universo punta sulla tecnologia. Scontato il posses-so di un secondo cellulare che sostituisca quello requisito

all’inizio della prova, esistono veri o finti SmartWatch in grado di contenere rilevanti quantità di dati o testi e lettori MP3 collegabili ad auricolari da mime-tizzare fra i capelli... beh, lo possiamo immaginare per farne cosa!Di modalità ne possiamo citare anche una quarta, la intitolerei “della scusa piagnucolosa”. Fra questi merita di es-sere ricordato il classico bisogno di an-dare a tutti i costi in bagno per un mal di pancia improvviso o per sistemarsi una lente a contatto che si è spostata. En-trambi possono essere spudoratamen-te inventati, lenti comprese!Dovessimo passare in rassegna tutte le strategie dovremmo dedicarvi un li-bro intero, riassumendo diciamo che si tratta di limitare al minimo movimenti o atteggiamenti sospetti e garantirsi una consultazione che richieda il minor

tempo possibile, per non essere sgamati e mandare all’aria tutti gli sforzi profusi nel piano di battaglia.Ci si potrebbe chiedere se tutta l’energia impiegata nel tro-vare il modo di “fregare” il docente non potrebbe essere uti-lizzata per studiare. Indubbiamente sì, tuttavia non ci sono solo il voler ingannare il docente o compensare il non stu-dio, c’è anche l’insicurezza derivante dalla preoccupazione di vedersi capitare la domanda proprio su quell’autore poco chiaro o su quel capitolo studiato superficialmente.Di là della malevola intenzione va comunque apprezzata la creatività.Gli allievi vivono queste astuzie come una sorta di guerra con il prof, ma è possibile che quest’ultimo sia così ingenuo e distratto da non sapere, da non accorgersene e da non averlo fatto quand’era studente? Che cosa fa escludere che il prof se ne accorga e non dica niente? Perché non dire nul-la? Per non umiliare! Per lasciare il tempo di vivere questa piccola guerra e crescere! O magari per aspettare al varco e dimostrare – verifica alla mano – che si vede quanto è stato scopiazzato poiché certe frasi sono poco integrate rispetto al resto!Non esiste una soluzione a questo atavico conflitto che in realtà non dovrebbe essere un conflitto. La funzione dei do-centi non è quella di umiliare o sconfiggere i propri alunni, bensì di istruirli ed educarli, specialmente con l’esempio, insegnando anche la comprensione verso il colpevole, la-sciandogli il tempo di maturare la consapevolezza dell’erro-re, nel giusto equilibrio fra giustizia e compassione.

Alessandro FortPsicologo formatore, scrittore e docente di Scienze Umane

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SULL’ARTE DEL COPIARE

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#manga #aiken #giappone TEMPO DILETTURA 2�

#finali #vincitori #torneisportivi #cps TEMPO DILETTURA <1�

“Aiken”, ovvero cane adorato, è la nuova li-nea di BAO Publishing dedicata ai manga, presentata in anteprima ad aprile a Napoli e giunta a maggio nelle librerie. I primi ti-toli, presentati anche al Salone del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio, appartenenti a questa collana di fumetti giapponesi sono: HENSHIN di JM Ken Niimura, FIORI DI BISCOTTO e DOSEI MANSION vol.1 di Hisae Iwaoka.Ogni volume è contrassegnato dal logo che richiama il simbolo dell’editore (Cliff, il cagnolino e mascotte di BAO) e la bambo-la votiva (una figura giapponese che simboleggia la costanza e l’ottimismo).Il primo libro in uscita, HENSHIN, è una raccolta di racconti brevi a fumetti, che offre una visione unica e originale di Tokyo e della vita giapponese, grazie anche alla maestria del disegno

dell’autore, già noto per l’apprezzatissimo “I kill Giants”. DOSEI MANSION è il primo episodio della serie di sette volumi (tanko-bon), che raccontano la vita nello spazio e i sentimenti umani, e che verranno pubbli-cati in Italia a cadenza bimestrale. Verso fine maggio esce FIORI DI BISCOTTO, la

storia dedicata alla difficile integrazione nella scuola giappo-nese, alla solitudine e all’inesorabile scorrere del tempo, tutti temi raccontati in tono poetico e con la dolcezza nostalgica tipica dell’autrice. Infatti, Hisae Iwaoka è una mangaka giap-ponese molto apprezzata, i cui lavori sono stati comparati a quelli di A.A. Milne, il creatore di Winnie the Pooh. La sua serie “Dosei Mansion” è stata premiata nel 2011 con il Grand Prize al Japan Media Arts Festival.

Susanne Furini

Dopo un lungo percorso che ha visto impegnate in totale quasi 100 squadre, divise tra le diverse discipline, si sono svolte le finali dei tornei sportivi “L’unione fa lo sport” promossi dalla Consulta Provinciale degli Studenti, di seguito le scuole vincitrici.Calcetto maschile: 1° Istituto Besta 2° Is Galilei 3° Istituto MazzottiCalcetto femminile: 1° Ipssar Beltrame 2° Istituto Rosselli 3° Isis ObiciPallavolo maschile: 1° Isis Scarpa 2° Isis Casagrande 3° Itis PlanckPallavolo femminile: 1° Liceo Da Vinci 2° Isis Fanno 3° Istituto BestaPallacanestro maschile: 1° Itcg Sansovino 2° Liceo Da Vinci 3° Isis MarconiPallacanestro femminile: 1° Liceo Da Vinci 2° Ipssar Beltrame 3° Isis Obici

W I MANGA! - Arriva “Aiken”, la nuova collana di fumetti giapponesi di BAO Publishing

CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI - Le finali dei tornei sportivi 2019

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#puppets #ballo #contest #family TEMPO DILETTURA 1�

Nel mondo del ballo è fondamen-tale vivere esperienze diverse dalle lezioni tradizionali. Questo perché  il bagaglio artistico di ogni ballerino dev’essere il più vario possibile al fine di possedere numerose influenze che vanno a completare il proprio re-pertorio artistico.Per questo il collettivo Pup-pets Elite sta girando lette-ralmente l’Italia tra Genova, Rimini, Gorizia e Bologna per partecipare a vari con-test, stage e concorsi. L’ul-tima esperienza è stata al “The Beat Dream” di Santa Margherita Ligure, dove il gruppo Puppets Elite si è esibito al fianco di molti altri gruppi provenienti da tutta la penisola.La competizione sana giova allo spirito di tutti i ballerini, che spingono al massimo le proprie capacità per dare il meglio di sé. Segui il mondo Puppets Family sui nostri canali social per restare connesso alla Big Family!

PUPPETS ELITE

PATENTIAM - A - B - BE - C - D - E - CQC

www.4ruotesas.it

Via Della Resistenza, 40PAESE (TV) - Tel.0422 950061

Via Dei Bersaglieri, 54PADERNO (TV) - Tel. 0422 969928

#concorso #corefestival #volontariato #treviso TEMPO DILETTURA 1�

#orientamento #lavoro #aziende #giovani #visite TEMPO DILETTURA 2�

Si è appena concluso il contest #cATTIVIperungiorno! È nato dal partenariato con Core Festival, Volontarinsieme CSV – Treviso e Consulta Provinciale degli Studenti (CPS). Ha dato la possibilità ai giovani C(ittadini) attivi di vincere 2 bi-glietti con pass d’accesso al backstage per il Core Festival di Treviso e poter conoscere i loro artisti preferiti. Per partecipa-re era sufficiente pubblicare sul proprio profilo Instagram una foto o un video che raccontava la propria attività di volontaria-to o di cittadinanza attiva con l’hashtag #cATTIVIperungiorno e taggare i profili @ConsultaTreviso e @CoreFestival.Lo scopo di tale progetto è di valorizzare le esperienze di vo-lontariato dei ragazzi; sono tanti, infatti, i giovani che si impe-gnano in attività di volontariato, sotto varie forme, ma spesso queste esperienze non sono riconosciute dai ragazzi.

Questo contest è il modo per poterli, per potervi, ringraziare del-la passione e dell’impe-gno investiti. Il concorso si è conclu-so il 31 maggio con il sorteggio del vincitore, testimonial del volontariato trevigiano ed esempio di giovane cittadino attivo nella propria realtà. Per scoprire chi ha vinto, vai sulla pagina Instagram @Treviso-Volontariato e resta aggiornato sulle novità. Per chi ci ha messo il Core (Festival).#cATTIVIperungiorno

In Azienda è il progetto ideato per sostenere i giovani nell’o-rientamento alle scelte professionali e nell’ingresso del mondo del lavoro, attraverso un percorso di conoscenza e dialogo con le imprese del tessuto produttivo locale e valorizzando le realtà capaci di innovare e competere.Finanziato dal Bando regionale Piani di intervento in materia di politiche giovanili (DGR 1392/2017), il progetto è promosso dal comune di Spresiano, capofila, in partnership con una rete di altri 13 comuni con il coordinamento di La Esse.Attraverso un ciclo di incontri e visite guidate, i giovani di età compresa tra 19 e 29 anni, diplomati o laureati, potranno en-trare in contatto con le aziende del territorio, organizzate in tre

filiere produttive: agricola e vitivinicola, meccanica e mec-catronica, domotica e energetica. La filiera è la chiave individuata per comprendere il mercato del lavoro proposta dal progetto a rappresentare un terri-torio, quello compreso tra i 14 comuni partner, che oggi si sta riorganizzando facendo rete e intessendo nuove e con-crete collaborazioni.Le visite sono per i giovani l’occasione di conoscere specifici sistemi di produzione e diversi modelli organizzativi, ma anche di scoprire le dinamiche della filiera e le relazioni attive tra le imprese del territorio, toccando da vicino due temi importan-ti: la contaminazione tra processi produttivi, solo in apparenza distinti, e la trasversalità delle competenze richieste oggi.Tutte le informazioni sono pubblicate nel sito www.inazien-datreviso.it dove è possibile trovare il calendario aggiornato degli incontri e compilare il form online per partecipare alle visite. Sono attivi anche i canali social del progetto, la pagina facebook e l’account instagram @inaziendatreviso.

#cATTIVI SI DIVENTA

“IN AZIENDA” - Dalla scuola al lavoro nuove generazioni si orientano

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#recensione #mormoni #libertà #studio #crescita TEMPO DILETTURA 4�

L’EDUCAZIONE – Recensione del libro di Tara WestoverFino all’età di 9 anni Tara non ha mai avuto un certificato di nasci-ta, né è mai stata da un medico. Fino ai 16 anni, non è mai andata a scuola. Iscriversi alla Brigham Young Univer-sity sarà una scelta che finirà per cambiare la sua vita e per spezzare per sempre i legami con parte della sua famiglia.L’educazione è l’auto-biografia di una ragazza nata nel 1986 e cre-sciuta in una comunità di mormoni survivalisti tra le montagne dell’I-

daho, ultima di sette figli, con un padre che li prepara alla fine del mondo, in continua lotta con le istituzioni e il go-verno, e una madre amorevole ma sottomessa, che opera da levatrice ed erborista. Tara si scopre donna in un mon-do abituato a relegare ogni aspetto femminile al focolare della casa e a considerare l’istruzione valida solo se coniu-gata attraverso il Sacro Verbo.Non sono questi capitoli facili da digerire, specie pen-sando che i fatti narrati sono veri e risalgono non più di trent’anni fa; nel corso della storia si rivelano incidenti estremi e reiterati episodi di violenza che fanno emer-gere il ritratto di un padre probabilmente bipolare e di un fratello violento e manipolatore. Eppure nelle paro-le di Tara non si leggono solo rancore o accusa, ma spe-cialmente amore, tristezza e comprensione. L’autrice ha scritto in primis per sé stessa, per fare chiarezza sul processo che l’ha portata a perdere metà della sua fami-glia, e poi come testimonianza: perché situazioni come quella da lei vissuta non sono un fantasma del passato, ma un’eredità che si ripresenta ancora oggi, lì dove estre-mismo, fanatismo e ignoranza persistono, radici difficili da estirpare e certo non delimitate a una sola epoca o a un solo luogo. L’educazione per Tara sarà una scoperta continua e meravigliosa, che le permetterà di aprire la mente e allargare i suoi orizzonti, finalmente svincolata dalle catene del pensiero unico paterno. Non si tratta solo di frequentare i corsi universitari e di fare i conti con una Storia che le era ancora ignota, dando senso a parole prima sconosciute come “olocausto”, ma anche di aprirsi ad altre persone, esterne al circolo chiuso della famiglia e della sua comunità, e di conquistare il proprio corpo, libe-randolo dai veli della vergogna con cui il padre e suo fra-tello Shawn lo avevano rivestito, imparando a prendersi cura di se stessa e andando contro, quando necessario, ai precetti imposti.Vincere la borsa di studio a Cambridge sarà il tassello che determinerà il suo futuro: a quel punto Tara è così diversa dalla ragazzina che era, così cambiata, che non può più permettersi di tornare a casa e di mettersi a tacere, ac-cettando le imposizioni della sua famiglia. Sostenuta da

Tyler, il fratello che prima di lei aveva rotto i ponti e si era libe-rato di dogmi tanto stretti quanto ridicoli, l’autrice perseguirà i suoi obbiettivi fino a conseguire un dottorato di ricerca in Sto-ria e raggiungerà, non senza tentennamenti, dubbi e afflizioni morali, l’indipendenza e così la libertà di essere sé stessa. La testimonianza di Tara quindi è quella di una giovane donna che trova la forza e il coraggio di credere in sé stessa a dispetto di tutto e di tutti, e di perseguire la sua strada comprendendo in-fine che l’amore che prova per i suoi genitori non potrà mai an-teporsi alla necessità di allontanarsi da relazioni abusive e di vivere a pieno in una società che accoglie, nutre e valorizza la sua indipendenza e la sua intelligenza. “L’educazione” di Tara Westover è una lettura assolutamente consigliata a studenti e insegnanti, che potrebbe suggerire importanti riflessioni tra i banchi di scuola.“L’educazione” è disponibile per il prestito e la prenotazione presso la sede di Città Giardino “A. Zanzotto” della Biblioteca Comunale di Treviso.

“Lovingbooks è un attracco per bibliofili. Raccoglie recensioni, brani, e altro materiale legato ai libri che ho letto o che mi sono stati consigliati, ma anche opere di artisti, fotografie e notizie dal mondo letterario. Qui potrai scoprire anche ulteriori con-tenuti legati a questa recensione e aggiungere se vorrai un tuo commento!

Siracusa Angelahttp://angelawriter90.wordpress.com

BLOG

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#palladio #illustrazione #dante #inferno #mostra TEMPO DILETTURA 4�

La classe III D GEC (ITIS, indirizzo di Grafica e Comunicazione) dell’Istituto “A. Palladio” quest’anno tra fine gennaio e febbra-

io ha realizzato un Laboratorio di illustrazione e letteratura centrato sull’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighie-ri e conclusosi con una mostra dei lavori prodotti dagli allievi tuttora visibile nell’atrio dell’Istituto.Il laboratorio è una sorta di sperimentazione didattica, un progetto pluridisciplinare ideato da Carlos G. Coccia (esperto esterno) e me (docente di Lingua e lett. italiana), con la colla-borazione dei colleghi Filippo Corazza e Francesco Scagnet (docenti di Tecnologie dei processi di produzione e rispettivo Laboratorio, materia di indirizzo). Le ore svolte rientrano an-che nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro.

Prof.ssa Francesca Tadini

[…] L’arte dell’illustrazione, cioè l’inserire una figura (disegno o fotografia) a corredo del testo per la produzione di libri, gior-nali, cartoline, poster e manifesti, risale sin al lontano Medio-evo; oggi coinvolge qualsiasi tecnica e supporto, dal digitale al collage, dall’uso della matita e dei pennelli all’incisione ed alla stampa a timbro.Carlos G. Coccia ci ha spiegato semplicemente e in modo concreto diverse tecniche di illustrazione. Il laboratorio ci ha permesso di esplorare delle tecniche specifiche e di realizzare composizioni grafiche creando illustrazioni a partire da testi letterari scelti individualmente dall’Inferno della Divina Com-media di Dante Alighieri.Le tecniche di illustrazione proposte attraverso l’utilizzo di

timbri e maschere hanno consentito di creare imma-gini di forte impatto visivo grazie alla pastosità dei colori, alla sintesi di figure e testo ed all’armonia delle forme. Abbiamo realizzato le illu-strazioni dei versi di Dante in base alla nostra creati-vità e alla nostra fantasia. Abbiamo così imparato diverse tecniche di illu-strazione, come scegliere ed usare il colore, l’impor-tanza dell’immaginazione per esprimere le emozioni,

i principi del graphic design al servizio della creatività.È stato un percorso interessante e stimolante, ricco di signifi-cati letterari da interpretare in illustrazioni, guidato dalle spie-gazioni chiare, semplici e concrete di Carlos, dai suoi consigli ed ispirazioni per continuare e completare il lavoro.Ci siamo resi conto che ognuno possedeva una propria inter-pretazione dei versi danteschi ed abbiamo osservato illustra-zioni realizzate dai compagni a cui non avevamo pensato.È stato infine un lavoro utile per imparare e capire meglio la “Divina Commedia”, comprendendone i significati sia evidenti che latenti.

Anna De Marchi

Avete mai pensato di realizzare dei collage partendo dalla let-tura dell’”Inferno” di Dante?[…] Gli studenti sono partiti dalla lettura di alcuni canti della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, scegliendo poi alcuni passi per loro significativi. A questo punto, guidati da un esper-to esterno, lo scenografo e graphic designer Carlos Coccia, gli allievi hanno realizzato delle illustrazioni delle terzine scelte utilizzando la tecnica del collage su fogli A3.

Carlos Coccia durante i tre incontri laboratoriali non solo ha stimolato la fantasia e la progettualità degli studenti, ma ha anche arricchito le loro conoscenze e competenze mostrando alcuni suoi lavori realizzati con tecniche diverse.Alla fine di tutto il percorso è stata allestita una mostra al pia-no terra dell’Istituto con l’esposizione di tutti i lavori prodot-ti, ordinati dal I al XXXIV canto dell’Inferno per evidenziare il tema del viaggio nell’universo dantesco.Dalla selva oscura a Paolo e Francesca, passando poi per la città di Dite, fino ad arrivare al viaggio impossibile di Ulisse ed all’incontro finale con Lucifero, il visitatore può ammirare come la fantasia degli studenti sia giunta ad esprimere emo-zioni attraverso accostamenti tra pittura, immagini ritagliate da giornali ed illustrazioni di età vittoriana e timbri.E’ stato un percorso creativo stimolante che ha motivato gli studenti allo studio della poesia dantesca, sviluppando anche la loro creatività e la loro manualità.Ciò ha permesso inoltre di creare collegamenti tra discipline differenti, in particolare tra Lingua e letteratura italiana e Tec-nologie dei processi di produzione.Questa è la scuola che tutti vorremmo, dove, oltre ad impa-rare, si utilizzano e si sperimentano nuove tecniche, lasciando piena autonomia espressiva agli studenti.

Sofia Baù

VIAGGIO NELL’INFERNO DANTESCOLaboratorio di illustrazione e letteratura al Palladio

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#santabona #festival #estate #musica #eventi TEMPO DILETTURA 1�

#cps #scuola #treviso #arte #creatività TEMPO DILETTURA <1�

L’importanza delle periferie sta tornando al centro dell’in-teresse collettivo.Il quartiere di Santa Bona, che ha impiegato molti anni per uscire dallo stereotipo di pe-riferia malfamata, annuncia la prima edizione del SAN-

TA EBBASTA, primo grande festival di periferia organizzato dall’associazione “Quartieri Vivi e Attivi”. La nascita del festi-val deriva da una tradizione di oltre quarant’anni riguardante la festa della strada e il torneo di calcetto che a Santa Bona è molto sentito tra i ragazzi. All’interno del Festival si presentano eventi di tutti i tipi, ma per i giovani le serate più interessanti saranno la CVU RAP BATTLE STREET e il concorso DA FAMILY MUSIC COMPETI-TION, rispettivamente nei sabati del 15 e del 22 giugno.

Ogni serata, dal 9 al 28 giugno, sarà aperta a tutti con numerosi ospiti per garantire un intrat-tenimento sano e culturale ad ogni fascia d’età. L’ingresso è sempre gratuito, e l’unica cosa che può fermare il festival è il meteo: in caso di maltempo, le giornate di pioggia dovranno saltare per forza maggiore. Il Santa Ebbasta ti aspetta nel quartiere di Santa Bona!Per maggiori informazioni segui la pagina Facebook Santa Eb-basta e il canale Instagram Da Family Magazine, per proporti come staff scrivici al [email protected]

Mercoledì 17 aprile presso Villa Mar-gherita si è svolta la Giornata dell’Ar-te e della Creatività Studentesca promossa dalla Consulta Provinciale

degli Studenti di Treviso in collaborazione con il Centro Servizi

per il Volontariato e i Centri Informagiovani della Provincia di Treviso dal tema “On the road – Perdersi per ritrovarsi”.Nella mattinata si sono succeduti concerti, workshop ed espo-sizioni.Un ringraziamento a Enzo Lattanzio per le foto

“SANTA EBBASTA” - 1^ edizione del Festival di Santa Bona

GIORNATA DELL’ARTE E DELLA CREATIVITA’“On the road – Perdersi per ritrovarsi”

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Dal lunedìal venerdì 9.00-21.00

Sabatodomenicae festivi 9.00-19.30

(potranno subire variazioni in funzione delle condizioni meteo)

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dal 19.05 al 08.09

TREVISO: Via le Europa, 40 - Tel . 0422.433631 - info@natatorium. it Attività sportive acquatiche e terrestri con Istruttori Federal iper Bambini e Ragazzi dal la Scuola d'Infanzia al la Terza MediaFIERA-SELVANA: Vicolo Zanel la , 67a -Tel . 0422.422803- selvana@natatorium. it

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#suonidimarca #treviso #scuolalavoro #musica #estate TEMPO DILETTURA 3�

Il Festival musicale Suoni di Marca è pronto ad accogliere le adesioni dei giovani frequentanti le classi III e IV delle scuole superiori di Treviso. “Aderiremo anche quest’anno ai “Per-corsi per le competenze trasversali e

per l’orientamento”. L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti frequentanti gli ultimi tre anni delle scuole superiori (licei compresi) è una delle in-novazioni più significative della legge 107 del 2015 e si pone in linea con il principio della scuola aperta - ha spiegato Pa-olo Gatto, direttore artistico della manifestazione, nonché professore ordinario di musica in un istituto trevigiano – in questo contesto Suoni di Marca cerca di offrire agli studenti la possibilità di lavorare attivamente all’interno di un grande evento musicale, garantendo un’esperienza unica, altamente formativa e allo stesso tempo stimolante. Ogni studente – ha continuato Gatto - sarà assegnato a un tutor esterno che ne seguirà l’inserimento e il percorso formativo durante i 18 gior-ni del Festival, dal 18 luglio al 4 agosto 2019”.Gli studenti potranno scegliere fra tre aree di inserimento, in base alle proprie propensioni e al percorso di studi prescelto.• Ambito ecosostenibilità e isole ecologicheGrazie al supporto di Contarina S.p.A., Suoni di Marca è riusci-to a trasformare la manifestazione in una vera e propria best practice a livello nazionale, acquisendo il riconoscimento di “evento a impatto zero”. Lo studente accompagnerà i visitato-ri nella raccolta differenziata durante i giorni del Festival, nel tentativo di comunicare al pubblico l’importanza del riciclo dei

rifiuti, nonché allo scopo di evitare l’abbandono di immondizia in luoghi poco idonei, nel pieno rispetto dell’ambiente.• Ambito backstage, audio e luciGli studenti avranno la possibilità di assistere gli operatori nella gestione dei palchi, in tutti gli aspetti dell’allestimento: dall’au-dio alla fonica, dalla gestione impiantistica agli asset pretta-mente scenici. “I candidati dovranno essere in possesso di alcu-ne conoscenze di fisica e di acustica, nonché garantire una conoscenza di base delle strumentazioni ne-cessarie – ha sottolineato Gatto – sensibilità, gusto e conoscenze musicali, rappresentano ovviamen-te un valore aggiunto del quale si terrà conto nel processo di selezione degli studenti”.• Ambito hostess e comunicazioneInfine, lo studente ha la possibilità di candidarsi come addetto all’accoglienza, hostess o come membro dello staff dell’ufficio stampa e comunicazione. In questo ambito saranno valoriz-zate la propensione alle relazioni e la capacità di scrittura. In linea con le esigenze quotidiane di comunicazione del Festival, gli studenti potranno apprendere come viene gestita la comu-nicazione di un evento musicale, come avviene la redazione degli articoli e la realizzazione dei video; inoltre saranno di supporto all’area di accoglienza delle persone diversamente abili, alle quali la manifestazione garantisce la massima acces-sibilità e assistenza. (Foto: Raffaella Vismara)

TIROCINI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO“Suoni di Marca” apre alle candidature per l’edizione 2019

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#galilei #advar #volontariato #beneficienza TEMPO DILETTURA 3�

È ormai una bella e proficua consuetudine la partecipazione dell’I-stituto Scolastico Paritario Galileo Galilei all’iniziativa Baskettan-do promossa dalla F.I.P. (Federazione Italiana Pallacanestro). L’iniziativa consiste in una lotteria dove si possono vincere im-portanti premi (ad esempio un motorino Piaggio Liberty) il cui ricavato viene devoluto in beneficenza a favore dell’associazio-ne Advar. Questa è una Onlus fondata dalla professoressa Anna Mancini nel 1988 che, con tanta energia e generosità, è riuscita a creare un’associazione che si occu-pa dell’assistenza dei malati terminali nell’ultima fase della loro vita. Advar non si prende cura solo degli assistiti ma anche delle loro famiglie, dando loro l’opportunità, assolutamente gratuita, di essere seguiti da uno psicologo in questo delicato periodo della loro vita.Inizialmente Advar è nata come un ser-vizio gratuito di assistenza domiciliare disponibile 24 ore su 24. Quest’anno sono state assistite più di trecento famiglie. Successivamente è stata fondata una casa di cura, “La casa dei Gelsi”, dotata inizialmente di poche stan-ze e successivamente ampliata. Tutte le stanze sono arredate come veri e propri appartamenti, con una cucina, un bagno ed uno spazio usufruibile dai familiari nel caso in cui vogliano sta-re più vicini al loro caro. Questa iniziativa ci è stata presentata dal preside Giovanni Fontana e dal direttore Sandro Spigariol, i quali hanno sottoli-neato l’importanza del volontariato nella società d’oggi, atten-ta e sensibile nei confronti dei più bisognosi.

È da quando si è giovani che il volontariato dovrebbe esse-re parte della propria vita poiché è utile per lo sviluppo della cittadinanza attiva, tema che sta particolarmente a cuore del nostro preside. Essere cittadino attivo non consiste solo nel partecipare alla vita della società, ma anche prendersi cura del prossimo, mettendosi in gioco per aiutare persone che posso-no aver bisogno in un momento particolare della loro vita. Nel nostro piccolo, noi studenti del Galilei, abbiamo fatto del

volontariato vendendo i biglietti, con-segnatici dal direttore, della lotteria promossa da Baskettando.Subito tra gli studenti è cresciuto l’en-tusiasmo per questa iniziativa a sco-po benefico; infatti alcuni di noi non si sono limitati alla vendita di un solo blocchetto, ma hanno richiesto di po-terne vendere anche un secondo o, come nel caso di Alessio Romagnoli,

ben quattro! Bravo Alessio!Il ricavato della vendita è stato di undicimilacento euro, una som-ma record per la nostra scuola, che ha reso la direzione e noi stu-denti particolarmente soddisfatti e fieri del nostro lavoro.Il giorno 3 aprile è avvenuta ufficialmente la consegna dell’as-segno del ricavato direttamente alla professoressa Anna Mancini, che, vedendo la somma è rimasta letteralmente sba-lordita e ci ha voluto ringraziare con un emozionante discorso.Per noi studenti è stata un’esperienza assolutamente positiva da ripetere sicuramente anche nei prossimi anni.

Alvise Canziani e Alvise Lorenzon

PROGETTO VOLONTARIATO A SCUOLA - Un gesto, un dono, una luce

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#palladio #gita #strasburgo #dusseldorf #heidelberg TEMPO DILETTURA 5�

die moderne, fino ad arrivare ai cellulari di nuova generazione, il museo, inizialmente industria di carbone, è una vera fonte di pro-gresso per il quale vari artisti provenienti da tutto il mondo, han-no collaborato al fine di realizzare questo magnifico complesso.Il museo della Ruhr invece ci ha regalato una storia sulla raffina-zione del carbone; 6 piani che parlano della storia del bacino del-la Rhur e un piano dedicato a molti reperti storici, dai fossili alle macchine industriali del 18° e 19° secolo.Alla fine è stato il momento dell’amabile Heidelberg. Heidelberg, cittadina tedesca, ci ha riportato in una fiaba con le sue rovine antiche e il bellissimo lungofiume. Anche il castello di Heidelberg, con la sua imponenza e con la sua vista mozzafiato, ci ha emozionati. Il panorama tra le montagne con lo scorcio di città divisa a metà dal fiume Neckar è stata sicuramente una meta im-portante per il nostro viaggio. Il 23 mattina, la corriera ci aspettava alle porte dell’hotel, direzio-ne? La nostra amata Treviso.Eravamo stanchi, assonnati e i nostri piedi chiedevano pietà per le lunghe camminate, ma eravamo felici, appassionati e fieri di aver fatto questo “mini tour” nel cuore dell’Europa.Gli obiettivi che ci erano stati prefissati sono stati raggiunti? As-solutamente sì: noi ed i nostri insegnanti ne siamo orgogliosi, per lo più, è stata una sfida riuscire a conciliare i due indirizzi del no-stro istituto (“Grafica e Comunicazione” di Francesco e “Costru-zioni Ambiente e Territorio” di Linda), ma soprattutto organizza-re per filo e per segno un viaggio d’istruzione di 6 giorni di ben quattro classi è stata un’impresa!Un viaggio d’istruzione di questo tipo aiuta a consolidare i rapporti fra compagni e insegnanti, crea nuove amicizie, ti fa

entrare in altri mondi diversi dal tuo, ti fa conoscere persone nuove che maga-ri un giorno tornerai a trovare, ti aiuta nelle lingue straniere, ti fa semplice-mente notare come le tue abitudini si-ano totalmente diverse da quelle di chi abita in un’altra nazione, e soprattutto ti crea un ricordo. Il viaggio è l’assaggio alla tua futura indipendenza, e ti apre gli occhi sulla responsabilità che porti sulle spalle e che consapevolmente non vorrai per-dere più.Ne è valsa la pena? Completamente.

Saluti, Linda e Francesco

IL PALLADIO NEL CUORE DELL’EUROPA - Racconto di un viaggioSalve! Siamo Linda e Francesco, studenti dell’Istituto Palla-dio di Treviso e siamo qui per raccontarvi l’esperienza del nostro viaggio d’istruzione all’estero del 18 marzo 2019. All’appello tutte le classi erano presenti: 3^E GEC, 4^B CAT, 5^A CAT e 5^B CAT […]Come è noto “viaggiare è cibo per la mente”, e noi ragazzi, assieme ai docenti, sicuramente ci siamo cibati di ben tre città diverse: Strasburgo in Francia, Düsseldorf e Heidel-berg in Germania.

La nostra prima tappa è sta-ta la magnifica Strasburgo, con le sue “timber framed houses”, la sua immensa Pla-ce Kleber, la spettacolare Notre Dame de Strasbourg, che ci ha emozionato con le sue luci notturne. Questa città ci ha allietato ancor più grazie alla visita, la mattina dopo, della catte-

drale di Notre Dame, vista sia dall’interno che dall’esterno, in tutta la sua imponente bellezza, espressa dai minimi det-tagli della facciata frontale, delle strombature, dei pinnaco-li, delle guglie e del rosone. Prima di lasciare questa bellissi-ma città sosta d’obbligo al Parlamento Europeo.Strasburgo ci è rimasta nel cuore e sicuramente non è pas-sata inosservata ai nostri occhi, sfortunatamente il tempo nella bella città era poco e noi dovevamo già partire per la nostra seconda tappa: Düsseldorf.Il terzo giorno il nostro risveglio è stato nella bellissima città sul Reno, che da una parte ti mostrava il fulcro di tutta la sua modernità, data dagli alti palazzi di vetro del centro finanziario ed economico progettati da archistar contempo-ranei, dai palazzi sghembi di Frank Gehry sul fiume, dal museo di arte moderna K21 con la magnifica opera dell’artista Tomas Saraceno “In Orbit”, che ci ha permesso di camminare su una rete sospesa e dall’altra parte invece ti riportava nell’antica città di una volta con le strade dall’acciottolato consumato e gli edifici storici.In particolare, il museo di arte moderna K21 ci ha affasci-nato molto, poiché ogni artista aveva per sé una stanza, uno spazio, dedicato alla sua arte, dalla pittura fino ad arrivare a qualsiasi forma artistica per sorprenderti a tutto tondo e lasciarti così ammaliato e allo stesso tempo dubbioso di ciò che stavi ammirando. Il giorno successivo ci siamo recati ad Essen, nella zona della Rhur, una volta bacino siderurgico, luogo delle grandi industrie tedesche e oggi convertito in parco culturale con piste ciclabili, tanto verde e due musei molto interessanti ricavati nelle vecchie fabbriche, il museo Red Dot Design e il museo di Rhur.Con tutta la sua modernità, il Red Dot ci ha condotti nel mondo magico del Design. Dalle biciclette elettriche alle se-

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#mare #jesolo #bus #bici TEMPO DILETTURA 2�

#intercultura #treviso #turchia #italia #scuola TEMPO DILETTURA 4�

E’ il bus il mezzo più sicuro ed ecologico per la mobilità nel tempo libero. Andare al mare in autobus adesso è ancora più conveniente: Mobilità di Marca ha pensato soprattutto ai gio-vani con la formula carnet 10 corse che consente di viaggiare da Treviso a Jesolo con solo 2,50 Euro.I servizi da e per il mare si confermano sempre più graditi dai giovani trevigiani grazie ai costi contenuti e alla possibilità di viaggiare senza pensare a code nel traffico e problemi di par-cheggio: nell’ultimo triennio le corse da Treviso a Jesolo hanno segnato un incremento dei passeggeri del 38,6% e la stagione 2019 punta ad innalzare ulteriormente la crescita grazie ad una partenza anticipata dei servizi e alle promozioni. Mobilità di Marca ha pensato soprattutto ai giovani con la formula car-

net 10 corse lo sconto tariffario è del 42%.Fino al 9 Giugno sarà in vigore il servizio pre-estivo: da Trevi-so e da Cittadella-Castelfranco corse dirette per Jesolo sia nei giorni feriali che festivi. Dal 9 Giugno all’8 Settembre, l’estate entra nel vivo con il servizio estivo e 11 linee dedicate ai colle-gamenti per il mare (partenze da: Asolo, Bassano del Grappa, Cison di Valmarino, Nervesa della Battaglia, Segusino, Treba-seleghe, Feltre, Camposampiero, Cittadella/Castelfranco Ve-neto, Vittorio Veneto/Conegliano).Tra le novità 2019 anche il servizio Bus&Bike che consente di andare al mare con la propria bicicletta al seguito. I posti sono limitati, quindi è necessario prenotare on line il posto-bici. Tul-le le informazioni aggiornate su: www.mobilitadimarca.it .

Ogni anno, tra marzo e aprile, nei nostri Centri Locali viene organizzata la Setti-mana di Scambio. Sette giorni in cui gli studenti stranieri hanno la possibilità di spostarsi in un’altra regione d’Italia, co-

noscere una nuova città e il territorio. Ogni Centro Locale prepara un ricco programma, che possa soddisfare la curiosità dei ragazzi ma anche farli riflettere su temi importanti.Cuneyt, dalla Turchia, che sta vivendo la sua esperienza annuale a Treviso, ci ha voluto raccontare le sue impressioni sulla Settimana di Scambio. Ha avuto la possibilità di scoprire la zona di Siracusa, in Sicilia ma anche di conoscere i ragazzi che abbiamo ospitato a Treviso.Le mie due settimane di scambio sono state davve-ro stupende, vorrei iniziare raccontando della settima-na di fine marzo, quando ab-biamo ospitato gli studenti stranieri a Treviso. Abbiamo accolto cinque ragazzi: Hi-deto dal Giappone, Natalia dalla Russia, Waan dalla Thailandia, Fauzan e Acha dall’Indonesia. Hideto sta vivendo il suo anno all’este-ro vicino Perugia, Natalia a Sessa Aurunca, Waan a Siracusa, Fauzan a Vibo Valentia e Acha a Matera. Abbiamo legato tanto fra di noi, ci siamo rac-contati le nostre esperienze in Italia, come si vive nella città in cui siamo ospitati, cosa facciamo durante il giorno... Penso che sia davvero importante conoscere altri ragazzi che stanno facendo la mia stessa esperienza e trascorrere del tempo con loro, perché spesso hanno avuto problemi e difficoltà simili ai miei e tra di noi ci possiamo confrontare e aiutare. Anche se si tratta solo di una settimana, è un’occasione unica per entrare in contatto con un’altra cultura e scambiarsi idee diverse, cre-are nuovi legami in giro per il mondo.Durante questa settimana abbiamo fatto diverse attività, sia gite per esplorare il territorio (come Venezia e l’Oasi di Cer-

vara a Quinto di Treviso), che incontri nelle scuole per far co-noscere Intercultura. Anche questo è un aspetto molto impor-tante della Settimana di Scambio, perché possiamo portare la nostra esperienza ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori insieme ai racconti dei nostri Paesi di origine, di cui magari si conosce poco. Quando sono partito per la mia Settimana di Scambio a Sira-cusa ero molto curioso e non vedevo l’ora di conoscere la fami-glia che mi avrebbe ospitato, i nuovi compagni e fare le attività che erano state preparate. Abbiamo visitato luoghi antichi, città molto belle - tra cui Avola, Ragusa e la stessa Siracusa - che avrei voglia di visitare ancora e ancora. Le strade, lo stile dei palazzi erano davvero

stupendi, così come le storie che ci hanno raccontato sul-le città. Le differenze tra nord e sud dell’Italia le avevo già sen-tite raccontare dalla mia famiglia e dai miei amici ma sperimentare in prima per-sona è una cosa completa-mente diversa. Ho imparato tante cose nuove sulla cul-tura italiana, su come si vive nelle diverse zone del Paese, sulle differenze linguistiche,

ecc... Mi ha fatto piacere conoscere tantissime persone nuove e soprattutto accoglienti.Per quanto riguarda la mia esperienza in Italia, mancano or-mai pochi mesi alla fine. Dovrei essere contento di ritornare a casa mia, dai miei genitori, nel mio Paese natale ma dentro di me, sento una tristezza profonda al pensiero di lasciare la mia famiglia ospitante, i miei compagni di classe, tutti gli ami-ci che ho conosciuto qui e la città in cui ho vissuto. Durante questo anno ho vissuto tanti momenti indimenticabili che mi hanno fatto riflettere sulla mia vita e su come crescere e mi-gliorarla. Ma ciò che non dimenticherò mai, sono le occasioni in cui mi sono trovato in difficoltà e ho capito che ero capace di superarle da solo.

L’ESTATE PARTE ADESSO!Al mare a Jesolo con il bus

INTERCULTURA, LA SETTIMANA DI SCAMBIO

Articolo promozionale in collaborazione con Mobilità di Marca Spa

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Sconto carnetE' in vendita il Carnet 10 corse per Jesolo: solo 2,50 € per ogni viaggio sulla linea 108. IlCarnet può essere utilizzato tutta l'estate (fino all'8 settembre 2019) ed è unipersonale.

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#merano #giardini #musica #festival #visiteguidate TEMPO DILETTURA 2�

Inaugurati a Merano (BZ) nel 2001, i Giardini di Castel Trauttmansdorff, conosciuti anche come i Giardini di Sissi, offrono al visitatore uno spet-tacolo unico e stupefacente: oltre 300 mila bulbose tra tulipani, narcisi e ranuncoli, contornati da piante esotiche e arbusti di vario tipo e dalle varie sfumature di verde. An-che per il 2019 confermate le visite guidate a tema, i vari pacchetti e numerosi eventi in programma fino a metà no-vembre. La mostra temporanea di quest’anno ha come pro-tagoniste le “Piante killer – le carnivore verdi”: attraverso vari supporti visivi vengono svelati i trucchi e gli ingegnosi espedienti che queste piante utilizzano per attirare gli in-setti nelle loro trappole. Foglie appiccicose, fiori seducenti e strani tentacoli sono alcuni degli strumenti che garantisco-no a questa particolari piante la sopravvivenza. Nella Ser-ra e in alcuni scenari del parco è possibile ammirare alcuni esemplari dal vivo e per soddisfare ogni curiosità vengono organizzate visite guidate specifiche. Ma i Giardini di Sissi sono anche lo scenario ideale di una rinomata kermesse musicale: il World Music Festival. Cin-que i concerti in cartellone a partire da quello del 13 giugno con la band blues rock statunitense degli Weishly Arms. Il 25 giugno on stage il cantautore dall’inconfondibile timbro vocale Tom Walker, che ritorna in Italia con il suo album “What a Time To Be Alive”, che è anche il titolo di una delle

sue più belle canzoni d’amore. Il 4 lu-glio è la volta del violinista Ara Ma-likian: musicista di origini armene, nato a Beirut e residente a Madrid, considerato un vero prodigio del vilino con numerosi riconoscimen-ti alle spalle, tra cui il prestigioso Premio Niccolò Paganini. Con gli Al-phaville, l’8 agosto ci si tufferà nelle

atmosfere synth pop e new wave di questa formazione tedesca, che ebbe grande notorietà negli anni ‘80, con il tormwntone “Fo-rever Young” e “Big in Japan”. A chiudere il WMF, il 22 agosto va in scena “The Legend of Morricone”, il concerto dedicato al grande compositore italiano proposto dall’Ensemble Symphony Orchestra diretta dal maestro Giacomo Loprieno. Tutti i concerti avranno inizio alle 21, con ingresso e visita ai Giardini dalle 18. Per info e prenotazioni www.trauttmansdorff.it

Susanne Furini

I GIARDINI DI CASTEL TRAUTTMANSDORFF - Natura & Musica

#comitatigenitori #scuola TEMPO DILETTURA 2�

Con l’Assemblea dello scorso 28 marzo il “Coordinamento”, che ha come mission la rappresentanza dei Comitati Genito-ri di tutti gli Istituti Secondari e Comprensivi della provincia di Treviso, si è ritrovato e ha ripreso vigore. L’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi Presidenti dei Comi-tati Genitori di alcuni Istituti Superiori e di diversi Istituti Comprensivi anche da fuori città, ha sancito un passaggio fra la presidenza di Carlo Boscardin, uno dei presidenti fon-datori e illuminata guida dal 2012 ad oggi, e la presidenza ad interim di Stefano Vicedomini, già vicepresidente dal 2013, che “traghetterà” il Coordinamento alla prossima Assem-blea Elettiva del Direttivo per il triennio 2019-2022.L’Assemblea ha tributato un sentito ringraziamento a Carlo Boscardin al termine del suo discorso di saluto. Le attività del CoCoGe non si fermeranno, ha ribadito il nuovo presi-dente ad interim Vicedomini, anzi riprenderanno con inizia-tive orientante al sostegno e all’aiuto dei genitori con la riat-tivazione del sito web, la costruzione di una “rete” di contatti e scambi fra i Comitati Genitori per condividere progetti e iniziative culturali e di sostegno alle famiglie, azioni di crow-dfunding a sostegno delle attività, il convenzionamento di più e diverse attività e organizzazioni del territorio operanti nel settore scolastico e parascolastico per garantire rispar-mio e agevolazioni agli studenti degli istituti aderenti, ecc. Alcune di queste azioni sono già in corso e altre sono state presentate all’assemblea come il progetto “Wodem” di M. Minardi sull’Intossicazione Digitale che prenderà prossima-mente il via con alcuni incontri pilota per i genitori, il proget-to “Mezzi Pubblici – Guida Utente” di MOM per i ragazzi/e di 3 media a orientamento nell’uso dei mezzi pubblici per recarsi agli Istituti Superiori e altro ancora. Dopo l’elezione del nuovo direttivo a brevissimo si prepareranno i lavori per il prossimo A.S. 2019/20.

Stefano Vicedomini - CO.CO.GE.Tv e [email protected]

RIPARTE IL CO.CO.GE.Novità dal Coordinamento Comitati Genitori

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Istituto Scolastico Paritario“G. Mazzini”

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#libri #jacklosquartatore TEMPO DILETTURA 1�

Un romanzo am-bientato nella Lon-dra di fine ‘800, dove aleggia ancora il fantasma di Jack lo Squartatore, ter-rorizzando l’opinio-ne pubblica. Il libro segue le indagini dell’ispettore Se-bastian Wincott e dell’elegante dama Laura, gemella dell’ultima vittima rinvenuta, Virginia Hayley, che ha tutto l’interesse di sco-prire chi e perché ha voluto uccidere

la sorella in maniera truce e misteriosa. I due protagoni-sti, così tanto diversi tra loro, sono però accomunati da numerose analogie, che rendono la storia avvincente. Singolare la scelta narrativa: la prima parte del libro è scritta in terza persona, fintanto che i protagonisti incon-trano il personaggio DeWitt, testimone oculare e vivente di determinati fatti, raccontati in prima persona.L’autore è Alessio Filisdeo, originario di Ischia, che dall’età di 16 anni scrive storie fantasy, horror e gotiche con al suo attivo 4 romanzi e vari racconti. Il suo stile, creati-vo e tutt’altro che banale, cattura il lettore con dialoghi coinvolgenti e descrizioni dettagliate, senza mai essere ridondante o eccessivo grazie all’ampia capacità espres-siva e lessicale.Il libro è disponibile in formato Kindle e cartaceo in li-breria oppure è ordinabile sul sito di NPS Edizioni, www.npsedizioni.it, il marchio editoriale dell’associazione cul-turale “Nati per scrivere”.

Susanne Furini

IL MISTERO DI VIRGINIA HAYLEY

#emozioni #stress #impegni #felicità TEMPO DILETTURA 2�

Se dovessi scegliere la mia emozione ideale probabilmente sce-glierei la gioia, ma ora come ora la felicità non è dalla mia parte. Sono una ragazza a cui piace vivere, stare in compagnia e soprat-tutto essere positiva.[…] Attualmente però mi sento triste, più che triste sono stressa-ta da tutto e da tutti. Ho un sacco di impegni scolastici e non, ciò che mi fa stare meglio è riuscire a sfruttare ed organizzare tutto il mio tempo. È da un qualche settimana che scrivo una “lista delle cose da fare”, così la chiamo, e vedere che tutti i miei obbiettivi della giornata sono stati raggiunti mi rende soddisfatta.Il mio stress non deriva solo dagli impegni, anzi, soprattutto dalle persone: nell’ultimo periodo ho conosciuto molte persone a cui tutt’ora sono affezionata e loro lo sono a me. Vorrebbero passa-re più tempo con me, ma il problema è proprio il tempo, il mio tempo, e a causa di questo sto perdendo i rapporti di amicizia con queste persone… sentirmi dire “non esci mai con me” non mi fa

piacere, non mi fa sentire capita.Un altro motivo di stress è l’avere amici maschi. So di esse-re una bella ragazza, me lo sento dire spesso, e avere amici maschi per me è diventato un problema, perché non capisco chi mi desidera per ciò che sono e non per come appaio.In sintesi la tristezza che provo deriva dallo stress e sento il bisogno di sfogarmi. Non ho mai pensato che piangere po-tesse essere una sorta di sfogo e non vorrei nemmeno che lo diventasse. Fortunatamente tra i miei impegni c’è la palla-volo, dopo un allenamento sto meglio, mi sento più leggera e con meno problemi addosso, oppure la musica, qualche canzone del mio artista preferito mi fa sentire capita.Nei momenti così tristi mi sono sempre arrangiata, non ho parlato con alcuno, non ho voluto aiuti da qualcun altro, ho sempre fatto ciò che mi fa stare bene e risolto i miei pro-blemi da sola. Non penso che la tristezza sia un’emozione negativa, se si affronta con impegno e forza si può ottenere la gioia. Non bisogna aver paura di essere tristi. I periodi che per noi possono essere i peggiori, a volte ci trasmettono più inse-gnamenti rispetto a quelli felici. Nel mio caso capirò chi mi vuole veramente bene nonostante io stia vivendo questo periodo di stress. Sento che passerà presto grazie ai miei sforzi nel fare il meglio. Caro lettore, non so se io ti abbia chiarito le idee su cosa sia la tristezza o su come affrontarla, so solo di aver scritto cosa provo e di aver capito come mi sento. E tu come stai? Spero che tu un giorno possa trovare la felicità. Con affetto, Giulia.

IPSSAR Massimo Alberini

LA MIA EMOZIONE

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#undergroundstudio #band TEMPO DILETTURA 2� #viridianaura TEMPO DI

LETTURA <1�

#dafamilymag #rap #treviso TEMPO DILETTURA <1�

Noi siamo gli Underground Studio, un gruppo di ragazzi dell’I.I.S. “A. Palladio” frequentanti dal-la prima alla quinta superiore, che si ritrovano ogni settimana per condividere emozioni attra-verso il suono liberatorio della musica.La nostra passione spazia dal rock al pop melodi-co, dal rap fino alla musica d’autore e – perché no – anche psichedelica (con cover di Jimi Hendrix., Amy Winehouse., Fabrizio De Andrè ecc...).

Proveniamo dalle esperienze più disparate: alcuni si sono già esibiti in altri contesti, altri sono alla primissima esperienza come parte di un gruppo.Spesso la difficoltà maggiore per un musicista è incontrare altri che condividano la stessa pas-sione, costruire un gruppo, darsi un obiettivo comune: il nostro è portare il bagaglio di emozio-ni, la passione condivisa anche fuori dalla nostra “piccola” aula del seminterrato, condividere alla luce del sole il nostro star bene insieme mentre si fa musica.Insieme abbiamo già realizzato diversi concerti, interni alla scuola (concerti di Natale e di fine Anno scolastico) ed Esterni (partecipazione al progetto Inside del Miur e – con questo – alla giornata della Creatività in villa Margherita davanti a più di 3000 studenti). In particolare, du-rante le ultime vacanze natalizie, abbiamo realizzato, in collaborazione con il Progetto Giova-ni, patrocinato dal Comune di Treviso, l’evento Freezing Rock, in cui ci siamo esibiti in Piazza Borsa, alternandoci con gli strumenti, nella performance e vivendo insieme anche l’esperienza logistica e organizzativa del pre- e post- concerto.Il progetto di Laboratorio musicale parte dalla consapevolezza del bisogno naturale di comu-nicare attraverso il suono le istanze più profonde e insieme più taciute dell’animo umano.Il Laboratorio offre uno spazio per questo, un’occasione per imparare, esprimersi, condividere.

Viridian Aura, band progres-sive metal di Treviso/Pado-va, è compo-sta da Alberto Dal Bo alla chitarra, Loris Benetti chitarra e voce, Federica Niola voce, Billy Veck al basso, Al-vise Carrao alla batteria e France-sco Bortuluzzi a piano e tastiere.“Hypnagogic Agony” è il nostro primo singolo e ora stiamo registrando le al-tre canzoni dell’album.

La scena rap di Treviso sta cre-scendo sempre di più. Da Family Magazine vuole unire i rapper di Treviso in un unico brano che rac-chiuda i migliori talenti del trevi-giano, invitando tutti gli artisti ur-ban della scena a partecipare alle riprese del video ufficiale.Un’unica traccia rappresentativa

di Treviso, per la prima volta nella storia hip hop della nostra città. Il team Da Family Magazine produrrà la registrazione, il mixaggio e la realizzazione del video coi partner Apollo Limited Studio, Whyte Studio e Caveau Lab. L’unione fa la forza: aspettatevi grandi cose dai giovani talenti della no-stra Treviso!

UNDERGROUND STUDIO VIRIDIAN AURA

RAPPER TREVIGIANI UNITEVI!Un brano unirà i talenti della scena rap locale

#giotto #cappelladegliscrovegni TEMPO DILETTURA 2�

C’è un detto popolare che recita: “Venezia la bella, e Padova sua sorella”. Il paragone con Venezia dovrebbe già far comprendere, a chi non è mai stato o

la conosce poco, cosa si può trovare in questa splendida cit-tà, che dista meno di un’ora da Treviso. A poche centinaia di metri dalla stazione dei treni, c’è la Cappella degli Scrove-gni, che a vederla da fuori è una piccola e semplice costru-zione, ma che racchiude il più importante ciclo di affreschi di Giotto, un vero e proprio capolavoro dell’arte occidentale.Giotto impiegò solo due anni a completare l’incarico ricevu-to da Enrico Scrovegni nel 1303. Sotto un incantevole cielo stellato, si possono ammirare gli episodi della vita di Gioac-chino e Anna (riquadri 1-6), quelli della vita di Maria (riqua-dri 7-13) e gli episodi della vita e morte di Cristo. In basso a questi affreschi, una serie di riquadri illustra le allegorie dei Vizi e delle Virtù. La sensazione complessiva per chi si trova all’interno della Cappella è di stare dentro un’Arca con nu-merosi oblò che incorniciano i tondi delle immagini di Cristo tra gli Evangelisti e i Profeti. L’affluenza di turisti e visitatori è cospicua tutti i giorni tutto l’anno e si accede solo in piccoli gruppi e su prenotazione, chiamando il call center allo 049.2010020 oppure dal sito www.capelladegliscrovegni.it.Da maggio e fino a fine agosto l’iniziativa “Giotto sotto le stelle” consente di visitare la Cappella anche di sera, dalle

19 alle 22 tutti i giorni tranne il lunedì.La Cappella si trova all’interno dei Giardini dell’Arena Romana, dove nel periodo estivo, da più di 30 anni, si svolge la rassegna di Cinema all’aperto, arricchita da spettacoli di musica, teatro e arte. Per maggiori informazioni sulla programmazione, consulta-re la pagina FB Promovies Padova.

Susanne Furini

VISITA ALLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI

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#dailycrunch #band #punk #rock TEMPO DILETTURA 2� #fritturamista TEMPO DI

LETTURA <1�

Quando nel 2010/11 iniziammo a suonare insie-me non avremmo mai pensato che un piacevole passatempo potesse evolversi in un’esperienza così articolata ed imprevedibile. Il nostro unico pensiero era mettere insieme un paio di accordi e qualche parola da cantare, possibilmente ac-cordati e a tempo. Chi avrebbe mai immaginato che avremmo suonato in così tanti posti da per-dere il conto, inciso canzoni che non piacciono

più soltanto a noi, conosciuto gente fantastica e creato una realtà che va oltre al semplice concetto di band.Col tempo siamo diventati una famiglia e non solo tra noi quattro, ma anche con tut-ti coloro con cui abbiamo legato durante questo percorso e che ci seguono. Siamo eternamente grati di tutto l’appoggio e l’energia che ci arriva, amiamo stare a con-tatto con le persone e per questo siamo ancora qui a scrivere musica e a suonare. Finora abbiamo composto musica energetica per cui se avete bisogno di qualche pil-lola di energia vi invitiamo ad ascoltare “Endless Habits”, il disco che abbiamo pub-blicato sulle varie piattaforme musicali. A breve invece uscirà il nostro nuovo video, nonché singolo, “Shortie”, una delle nostre primissime canzoni alla quale abbiamo lavorato con molta cura e che non vediamo l’ora voi possiate sentire. Al momento stiamo lavorando all’evoluzione del nostro sound e a registrare altri gruppi/musici-sti (… psss! contattateci pure se avete bisogno di registrare musica! ) e siamo anche molto disponibili per eventuali collaborazioni, per cui se avete idee in cui vi piacereb-be la nostra partecipazione, fateci sapere!Ovviamente per saperne di più e per scoprire future date visitate il nostro sito www.dailycrunch.it dal quale potre-te accedere alle varie piattaforme.Un saluto a tutti coloro che hanno letto l’articolo ed un ringraziamento speciale a Salamandra che supporta realtà locali! Pace

“Frittura mista” è un gruppo nato nel 2018 da un’idea di un gruppo di ragazzi quasi tutti studenti di musica classica volta a voler ripro-porre un repertorio che va dalla nascita della musica leggera fino ad oggi, trattato con arrangiamen-ti particolari che fondono insieme elementi stilistici propri di svaria-te epoche e culture musicali, più o meno recenti, con l’obiettivo di creare una fusione tra diversi modi e abitudini di pensare ed ascoltare la musica, il che rende nel comples-so il lavoro del gruppo adatto ad un pubblico di tutte le età.

DAILY CRUNCH FRITTURA MISTA

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#bologna #gita #museo #anatomia TEMPO DILETTURA 4�

La classe 4^’HS dell’Istituto Besta di Treviso ha avuto l’opportunità di partecipare ad una visita guidata a Bo-logna, il giorno 9 aprile 2019. Bologna, detta “la Dotta”, perché è sede della prima Università del mondo occi-dentale, nata nel 1088, “la Grassa”, per la sua cucina sostanziosa e opulenta e, in-fine “la Rossa” per i riflessi dei mattoni dei suoi palazzi e delle sue torri, e perché sede della Ferrari e della Ducati, che sfornano automobili e moto prettamente di colore rosso, che, insieme alle Lam-borghini e alle Maserati, fanno di questa città la “terra dei motori” ed infine “Rossa” per l’orientamento politico, di Sinistra, contrassegnato, appunto, dal colore rosso.La classe ha avuto il piacere di visitare in primo luogo il Museo “Luigi Cattaneo”, allestito dal 1908 presso l’Isti-tuto Universitario di Anatomia Umana, al cui interno sono depositate molte cere anatomiche e, in alcune te-che, addirittura dei teschi umani. Le cere rappresentano

alcune malattie e il modo in cui esse in-cidono sulla forma e l’aspetto del corpo umano: vi sono sche-letri di bambini con gravi malformazioni congenite, gemelli siamesi, nani, ritagli

di pelle con tatuaggi dell’800, effetti di vaiolo, peste o sifilide. Si possono trovare campioni di organi malati, se-zioni cerebrali, studi sulle varie componenti del volto, dei vari sistemi, come quello circolatorio, respiratorio ecc. Queste sono, per la maggior parte, opere di artisti cero-plasti come: Clemente Susini, Giuseppe Astorri e Cesare Bettini.Dopo le due ore di pausa pranzo la visita è continuata nel “Museo di Palazzo Poggi”, il quale fu acquistato dal Se-natore bolognese nel 1711, per ospitare l’Istituto delle Scienze e delle Arti, ma, dopo tre secoli circa, le grandi sale ospitano affreschi, camere di geografia, storia na-turale, fisica, architettura, nautica, anatomia umana e ostetricia. Gli studenti hanno potuto visitare la sala del museo di Anatomia Umana, la quale ospita cere anato-miche settecentesche, tra cui la collezione di Ercole Lelli. Quest’ultima comprende sei statue a grandezza naturale e due nudi, Adamo ed Eva e al centro dell’aula vi è il tavo-lo originale del 1637 che i medici usavano per le dissezio-ni. Le statue mostrano gli strati muscolari più profondi, oltre a particolari miologici. In un’altra sala vi è un sus-seguirsi di vetrine che contengono riproduzioni in argilla delle varie posizioni del feto nel momento del parto, tut-te inadeguate […]. È presente anche una sedia da parto, sempre settecentesca, con vari strumenti e un utero in cristallo. Proseguendo si arriva alla Venerina Bolognese,

riproduzione più o meno fedele della Venere dei Medici. Si può ammirare il suo corpo sdraiato con numerosi dettagli anato-

mici, per lo più degli organi interni.Infine la classe ha potuto visitare il “Palazzo dell’Archiginnasio”, l’uni-ca sede dell’Università che ospita il teatro anatomico, dove si sezio-navano cadaveri durante le lezioni di medicina e anatomia, il tavolo posto al centro dell’aula è la co-pia dell’originale. L’aula è decorata con sculture, inoltre è caratteriz-zata da una statua dove sedeva il professore, al di sopra vi è un bal-dacchino retto da altre due sta-tue di uomini nudi senza pelle, gli

“spellati”. All’entrata ci sono due statue, le più importanti, che raffigurano Ippocrate e Galeno, rispettivamente il più impor-tante medico greco e il più importante medico romano. Nel tardo pomeriggio i ragazzi hanno potuto visitare il cuore di Bologna, con le sue mille vie, i suoi affreschi e le splendide Chiese.Per noi, che studiamo materie come Igiene e Cultura medi-co-sanitaria, è stato utilissimo aver visitato questi luoghi, che dimostrano come l’interesse per il corpo e il suo funzionamen-to, per le sue patologie e disfunzioni, abbia origini lontane e abbia sollecitato la ricerca e gli studi che ancora oggi sono alla base delle nostre conoscenze. Ringraziamo le nostre profes-soresse che ci hanno dato questa preziosa opportunità.

Silvia Granello, 4^HS Istituto Fabio Besta Servizi Socio -Sanitari

UNA GIORNATA TRA TESCHI E CERE ANATOMICHE

#arte #mostre #treviso #solidarietà TEMPO DILETTURA <1�

Gli spazi di Banca Mediolanum in Piazza Pola a Treviso ospi-teranno nel prossimo bimestre due mostre d’arte ad ingres-so gratuito con possibilità di donazione volontaria a favore di un’associazione Onlus del territorio.

Dalla natura alla natura – Pa-esaggi immaginari tra segni e filiMostra personale di Patrizia Polese dal 18 maggio al 2 giu-gno (lun-ven 9-19, sab-dom 9-13 e 15-19).

Il ricavato sarà devoluto all’Associazione Onlus “Ogni Gior-no per Emma” impegnata nel sostenere la ricerca per la cura dell’atassia di Friedreich.

Accerchiati incantiMostra personale di France-sca Della Toffola dall’8 giugno al 23 giugno (lun-ven 9-19, sab 9-13 e 16-19, dom 16-19).Il ricavato sarà devoluto all’As-sociazione “Una mano per un Sorriso – For Children” onlus attiva con diversi progetti in Si-ria, Turchia, Kenya e Tanzania.

ARTE IN CITTA’

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#caveau #treviso #streetwear #puppets TEMPO DILETTURA <1�

Caveau si trasforma mantenendo la stessa anima. Non più un negozio, ma un vero e proprio centro d’aggregazione. Numerose attività commerciali del centro storico, faticano a resistere alla guerra eco-nomica degli e-commerce come Amazon: le attività Trevigiane del centro, infatti, sembrano in difficoltà. Per questo Caveau ha deciso di cambiare le proprie vesti, da Negozio tradizionale a Club d’Aggregazio-

ne streetwear incentrato sul Resell e sulla direzione di tutto l’universo Pup-pets Family, compreso il web magazine Da Family e la web radio Baseline. Nel corso dell’estate 2019 saranno parecchi i cambiamenti del Caveau, che pur abbandonando il commercio tradizionale, mantie-ne vivo un centro culturale urbano nel cuore della città di Treviso. Segui la pagina Instagram caveau_clothing per rimanere aggiornato sulle novità che abbiamo in serbo per la nostra città!

CAVEAU: RIVOLUZIONE IN ARRIVO

#liceoartistico #fisica #conoscere #scelte TEMPO DILETTURA 2�

Sono cresciuta tra astronomia, saghe di fanta-scienza e nottate passate in alta montagna con il telescopio. Sono cresciuta in famiglia, nell’ar-te, visitando i centri storici veneti e le ville di Andrea Palladio. Ho seguito inconsciamente i passi dei miei ge-nitori fin dai tempi delle medie -concludendo il triennio con una tesina sull’Apollo 11- e, imme-diatamente dopo, iscrivendomi al primo anno del Liceo Scientifico. Mi sono ritrovata, finito quel primo anno delle superiori a dover fare una scelta: continuare o meno il percorso di Scienze applicate -fra l’altro ripetendo l’anno- o arrischiare qualcos’altro. Tentai la seconda opzione. In preda al panico per la imminente scadenza dovuta alla cruciale scelta impostami, chiamai numerosi istituti che proponevano ogni genere di percorso, ma sen-za ottenere alcun riscontro positivo. Nessun posto era disponibile visti i tempi. I re-quisiti che ricercavo nelle scuole si facevano sempre più marginali e lontani rispetto alle mie aspettative ma il tempo incalzava a tal punto da essere disposta ormai ad accettare qualunque alternativa pur di poter continuare gli studi. Ricordo quanto siano state snervanti quelle settimane.Infine trovai un posto disponibile nel Liceo Ar-tistico più vicino. Quello di Treviso. Quello che ora frequento.Tre anni dopo il mio ingresso all’Artistico pos-

so affermare che questa è stata una delle migliori opportunità che io abbia mai avuto. È stata una vera boccata d’aria fresca sperimentare un tutt’altro ambiente. Tuttavia ho compreso di non essermi mai accorta quanto mi piacesse la Fisica fino a quando non ne ho sentito la mancanza. Ma ora sì, dal momento che ne ho ripreso lo studio –e questo a partire dal terzo anno-, la trovo affascinante e coinvolgente. Quel tanto da innescare in me un sen-timento di insoddisfazione; impulso che potrebbe apparire quasi contradditorio: più mi informo e più sento crescere in me la curiosità, il desiderio di conoscere.

Federica Borsato

QUEL DESIDERIO DI CONOSCERE

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I CONCERTI DELL’ESTATE

Elisa 28 maggio Gran Teatro Geox Padova

Core Festival Calcutta, Ghemon … 7 giugno Treviso

Core Festival Salmo, Achille Lauro … 8 giugno Treviso

Core Festival J-Ax + Articolo 31, Maneskin … 9 giugno Treviso

Rkomi 12 giugno Sherwood Festival Padova

Giorgio Barbarotta 12 giugno Porta San Tommaso Treviso

Colle Der Fomento 14 giugno Sherwood Festival Padova

Coma Cose 18 giugno Sherwood Festival Padova

Dropkick Murphys + The Interrupters 19 giugno Sherwood Festival Padova

Carl Brave 21 giugno Sherwood Festival Padova

Giorgio Barbarotta 21 giugno Santa Ebbasta Festival Treviso

Altavoz De Dia 22 giugno Sherwood Festival Padova

Il Volo 22 giugno Piazza Grande Palmanova (Ud)

Lacuna Coil 25 giugno Sherwood Festival Padova

Capo Plaza 26 giugno Sherwood Festival Padova

Carmen Consoli – Marina Rei -Eva - 28 giugno Piazzale Zenith - Spiaggia Bibione

Motta 28 giugno Sherwood Festival Padova

La Scimmia 28 giugno Festa Estate Vascon (Tv)

Ska-P 29 giugno Sherwood Festival Padova

Rumatera + FGMD Band 29 giugno Festa Estate Vascon (Tv)

Canto Libero 30 giugno Festa Estate Vascon (Tv)

Lunedì Italiano Super 1° luglio Festa Estate Vascon (Tv)

Madman 2 luglio Sherwood Festival Padova

Goran Bregovic 3 luglio Piazzale Zenith - Spiaggia Bibione

Max Gazzè 4 luglio Castello Udine

Thirty Seconds to Mars 4 luglio Arena Live @ Gran Teatro Geox - Padova

Irama 5 luglio Arena Live @ Gran Teatro Geox - Padova

Subsonica 5 luglio Sherwood Festival Padova

King Crimson 6 luglio Piazza Grande Palmanova (Ud)

Franz Ferdinand 8 luglio Summer Festival Marostica (Vi)

Yann Tiersen 9 luglio Villa Manin Codroipo (Ud)

Ligabue 9 luglio Stadio Euganeo Padova

Francesco De Gregori 10 luglio Summer Festival Marostica (Ud)

Antonello Venditti 11 luglio Piazza Grande Palmanova (Ud)

Home Festival Aphex Twin, Editors, Jon Hopkins … - 12 luglio Parco San Giuliano (Ve)

Home Festival Paul Kalkbrenner, LP, Pusha-T … 13 luglio Parco San Giuliano (Ve)

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I CONCERTI DELL’ESTATE

Home Festival Young Thug, Mura Masa, Guè Pequeno … - 14 luglio Parco San Giuliano (Ve)

Giorgia 15 luglio Villa Manin Codroipo (Ud)

Negrita 16 luglio Arena Alpe Adria Lignano Sabbiadoro (Ud)

Thom Yorke 17 luglio Villa Manin Codroipo (Ud)

Stefano Bollani e Hamilton De Holanda 18 luglio Villa Manin - Codroipo (Ud)

Irama 19 luglio Arena Alpe Adria Lignano Sabbiadoro (Ud)

Giorgio Barbarotta 19 luglio Alternativa Ambiente Vascon di Carbonera (Tv)

Marlene Kuntz 19 luglio Castello Udine

J-Ax + Articolo 31 20 luglio Piazzale Zenith - Spiaggia Bibione (Ve)

Laura & Biagio 20 luglio Stadio Euganeo Padova

Alan Sorrenti 20 luglio Suoni di Marca Treviso

The Darkness 21 luglio Area Concerti Festival Majano (Ud)

Ex-Otago 21 luglio Suoni di Marca Treviso

Nada – La Rappresentante di Lista 24 luglio Suoni di Marca - Treviso

Madman + Achille Lauro + Priestless 25 luglio Castello - Udine

Calcutta 26 luglio Area Concerti Festival Majano (Ud)

Tango y Cielo El Cachivache Quinteto 26 luglio Suoni di Marca - Treviso

PFM 27 luglio Piazza Duomo Aviano (Pn)

Eugenio Bennato Taranta Power 27 luglio Suoni di Marca - Treviso

Tre Allegri Ragazzi Morti 28 luglio Suoni di Marca Treviso

Jethro Tull 28 luglio Area Concerti Festival Majano (Ud)

Village People 29 luglio Suoni di Marca Treviso

Max Gazzè 30 luglio Suoni di Marca Treviso

Sting 30 luglio Arena Live @ Gran Teatro Geox - Padova

Canto Libero 31 luglio Castello Udine

Anna Calvi 31 luglio Suoni di Marca Treviso

Omar Pedrini 1° agosto Suoni di Marca Treviso

Matt Bianco 2 agosto Suoni di Marca Treviso

Eugenio Finardi 3 agosto Suoni di Marca Treviso

Bandabardò 4 agosto Suoni di Marca Treviso

Nomadi 4 agosto Arena Alpe Adria Lignano Sabbiadoro (Ud)

Pinguini Tattici Nucleari + Rumatera - 7 agosto Arena Alpe Adria Lignano Sabbiadoro (Ud)

Pink Sonic 10 agosto Area Concerti Festival Majano (Ud)

Salmo 12 agosto Beach Arena Lignano Sabbiadoro (Ud)

The Offspring 15 agosto Stadio Comunale G. Teghil Lignano Sabbiadoro (Ud)

Giorgio Barbarotta 31 agosto Piazza San Donà

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#ananke #violenza #donna #terapia #kintsugi TEMPO DILETTURA 4�

Ho deciso di intitolare il mio articolo “Aggiusta-re il vaso che la violenza dell’altro ha rotto”, rife-rendomi ad una metafora che ha riportato una ra-gazza durante un collo-

quio quando lavoravo al Centro Antiviolenza del Comune di Venezia e che ora utilizzo spesso durante gli incontri con donne o giovani ragazze che raccontano nel setting privato la loro storia di violenza e di maltrattamento.E’ un esempio di forza e di possibilità di uscita dalla violenza, loro non sono le uniche vittime di uomini violenti e come al-tre possono, non solo desiderare di uscire da una relazione violenta ma anche riuscirci.La ragazza durante uno dei primi colloqui mi aveva detto: “dottoressa mi sento un vaso rotto ed è stato lui a rompermi”, riferendosi al compagno che frequentava ormai da molti anni. “La loro era una relazione maltrattante, ma lei non riusciva a vederlo. Lui spesso si arrabbiava e arrivava ad insultarla e qualche volta anche a picchiarla, per poi pentirsene e chiederle scusa. Lei ha sempre creduto alle sue parole di pentimento e ha sempre pensato che lui, il suo uomo, il suo amore potesse cambiare, capire quanto lei lo amava. Spesso la ragazza pen-sava di essere lei la causa del malessere del compagno per cui cercava di assecondare sempre le sue richieste e pensava che se lei fosse riuscita a cambiare, lui sarebbe diventato più buo-no e avrebbe smesso di dirle quelle brutte parole e di picchiar-la. Tutti i giorni lei pensava a come fare per essere più bella, più magra, più attraente e doveva anche ricordarsi di non dire certe parole ma soprattutto di non salutare gli altri ragazzi e di non uscire più con le sue amiche, anche se quest’ultime le mancavano davvero molto”.

Con il proseguire del percorso la ra-gazza è uscita dal-la sua posizione di sottomissione dal compagno che la an-nichiliva totalmente ed ha assunto quella di soggetto, ha ini-ziato lentamente ad

incollare i pezzettini e a ricomporsi come vaso e a non aver più bisogno delle parole del suo compagno per sentirsi una persona, una donna.Al termine del percorso la ragazza mi riferisce di non sentir-si più un vaso rotto, ma di essere riuscita a rimettere assie-me i pezzi. “I pezzi sono stati incollati e il lavoro fatto assieme a lei è stato la mia colla. Sono ritornata ad essere un vaso, un bel vaso, non si vedono quasi i punti di rottura e sembra quasi nuovo, tuttavia, nonostante il bel lavoro fatto io rimarrò sempre un vaso rotto”. Il vaso non può certo ritornare come prima ma, come sug-gerisce un’antica arte giapponese, il KINTSUGI, si possono trasformare le ferita in qualcosa di positivo e come dice Massimo Recalcati “elevarle alla dignità della poesia”. Il Kintsugi evidenzia le fratture, le impreziosisce e aggiun-

ge valore all’oggetto rotto. Si chiama kintsugi letteralmente oro (“kin”) e riunire, riparare, ricongiunzione (“tsugi”). Quest’arte di restauro giapponese antichissima prescrive l’uso di un metallo prezioso – che può essere oro o argento liquido o lacca con polvere d’oro – per riunire i pezzi di un oggetto di ceramica che si è rotto, esaltando le spaccature del vaso. La tecnica consiste nel riunirne i frammenti dandogli un aspetto nuovo, impreziosendo i punti di unione dei pezzi. È una metafo-ra che possiamo applicare anche alla nostra vita quando subiamo dei traumi e cerchiamo di ricostruirla. Decidendo di aggiustare il vaso rotto, la ragazza ha scelto di aggiustare se stessa, di iniziare a desiderare e di riprendersi in mano la vita. Quando una tazza si rompe lo fa in modo unico e anche la ripa-razione con la polvere d’oro che la impreziosisce la rende unica e irripetibile, sta qui il fascino e la bellezza di questa antica arte Giapponese e la conquista della libertà da una relazione maltrat-tante.

Dott.ssa Giuliana TosettoPsicologa – Psicoterapeuta

ANANKE VENEZIA

AGGIUSTARE IL VASO CHE LA VIOLENZA DELL’ALTRO HA ROTTO

#poesia #amore TEMPO DILETTURA 1�

Perché mi hanno chiesto cosa ci facessi al mondo,gli è bastato guardare una tua foto per un secondo.

Come glielo spiego ai miei che è per teche mi alzo dal letto subito

e non per andare a scuola e sentirmi stupido.

Scusa se ti scrivo mille volte che ti amo:una per quando prendo la tua mano,

una per quando noi lo sguardo lo incrociamo,una per ogni volta che mi guardi e poi ridiamo.

Era scritto nelle stelle: non lo avevi letto?Il mio cuore batte meglio con la tua testa sul mio petto.

Senza te non vado Avanti.Ho finito la benzina.

Dimmi solo che ci sarai in questa vita.Che senso ha respirarese non nel tuo sorriso,che senso ha guardare

se non il tuo viso.

Non sono come gli altri, di passaggio.Ho comprato il bus intero per assicurarmi

un posto affianco a te nel viaggio.Non ho mille cuori, ne ho uno solo.

No, non mi scambiare per uno dei tanti.Non ho più le ali. No, non volo

Andrò sotto terra come tutti quanti.Ma io ora non ho paura e sai perché?

Ho perso, sì, ma tu eri con me.GMP

NON E’ DA MORTI CHE SI VIVE IL PARADISO

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Rivista interscolastica ed universitaria bimestrale a diffusione gratuita Anno XII n. 74 - Reg. Tribunale Treviso n. 50 del 16-01-07

Impaginazione: www.anomaliecreative.it

Stampa: Trevisostampa Srl (Villorba - Tv)

Direttore Responsabile: Paolo Binotto

Editore: Paolo Binotto - [email protected] - Tel. 328.6994839

Sede: Via B. Marcello 16 - Treviso

#mazzotti #australia #scambioculturale #viaggi #scuola TEMPO DILETTURA 5�

Un giorno d’aereo, dieci ore di fuso, mil-le raccomandazioni, un passaporto e due valigie; è bastato questo per stravol-gerci la vita. Avevamo seguito passo per passo le istruzioni delle pro-

fessoresse; avevamo contato i giorni che ci separavano dall’i-nizio di questa avventura; avevamo fantasticato, sperato e atteso ma finalmente il 28 febbraio era arrivato e con lui ini-ziava il nostro viaggio.Siamo partiti da Venezia alla volta dell’Australia con i sorri-si stampati sui volti e con l’agitazione che saliva sempre di più. La possibilità di visitare una terra così lontana trasforma un sogno in realtà e quando ho scelto di partecipare a que-sto scambio culturale, il mio desiderio era quello di trovare un paese diverso dall’Italia, dove avrei potuto imbattermi in nuove opportunità, nuovi amici e in una nuova famiglia esat-tamente dall’altra parte del mondo. L’esperienza di viaggiare, infatti, può darti così tanto… Mi ha aperto gli occhi su un nuo-vo modo di pensare, di essere e di vivere. Prima di raggiungere Melbourne abbiamo visitato il centro turistico più famoso dello stato: Sydney. Abbiamo trascorso quattro giorni indimenticabili visitando i simboli della città che prima avevamo visto solo in foto. E’ inspiegabile la sen-sazione che si prova mentre, per la prima volta, ci si ritrova davanti all’Opera House e, sono più che certa, che i miei occhi brillavano come quelli di un bambino che per la prima volta si reca al Luna Park.La trepidazione legata ad un nuovo incontro con gli amici australiani, venuti a Treviso l’ottobre precedente, ha avuto la meglio su di noi e senza farcelo ripetere due volte abbia-mo preparato le valigie e siamo volati a Melbourne. All’uscita dell’aereo, un agglomerato di genitori e Aussies ci attendeva da almeno un’ora e lì ho incontrato Marcus. Nei giorni suc-cessivi abbiamo notato le enormi differenze tra noi e loro, tra il sistema scolastico Italiano e quello Australiano; abbiamo visitato lo zoo con i canguri e i koala, l’acquario della città, il centro di Melbourne con i grattacieli troppo alti e ovviamen-te abbiamo partecipato anche alle feste in stile americano.Dieci giorni con la famiglia mi sono bastati per non voler più tornare a casa e ho amato ogni singolo momento che ho tra-scorso con loro. Un grazie non basterebbe per esprimere tutta la gratitudine che ho provato e che ancora oggi provo. Mi hanno accolto come una figlia, mi hanno trattata da prin-cipessa e mi hanno aiutato come un genitore farebbe con il proprio figlio e come un fratello farebbe con la sorella.Il momento di andare però è arrivato presto e devo ammet-tere che le lacrime scese non sono state poche ed è proprio vero che si parte con la valigia piena di vestiti e si torna con la testa piena di ricordi. Eppure ora, per noi, quello che conta è esserci promessi che questo non sarebbe stato un addio ma un semplice arrivederci.

Elisa Cervesato, 4E, ITT “G. MAZZOTTI”

Lo scambio con i nostri amici australiani è stata sicuramente una tra le esperienze più importanti e formative delle nostre vite. Dopo aver ospitato i ragazzi di Melbourne lo scorso ottobre, l’attesa per la nostra partenza, a fine marzo, ci è sembrata ancora più intermi-nabile, essendo tutti impazienti di rivedere i nostri compagni au-straliani con i quali avevamo già stretto un forte legame durante il loro soggiorno a Treviso. Potete quindi immaginare quanto era-vamo felici una volta atterrati a Melbourne, finalmente riuniti ai nostri amici. Siamo stati ospitati come parte della loro famiglia e ognuno di noi si è sentito come fosse a casa propria. Il primo giorno siamo andati al St. Bernard’s College e abbiamo ricevuto un caloroso benvenuto dal resto degli studenti e da tutti gli insegnan-ti, compreso il preside, che ci ha accolti con un discorso in italiano. Ab-biamo visitato il college e frequentato le lezioni, per concludere con un giro del quartiere italiano, del museo dell’immigrazione e della cit-tà, decisamente diversa dalle realtà cui siamo abituati. Nei giorni seguenti abbiamo visitato lo zoo di Melbourne, dove abbiamo vi-sto koala, canguri, emù, ornitorinchi, pappagalli e molti altri anima-li. I nostri amici ci hanno poi portato con loro in centro e molti di noi sono saliti sull’Eureka Skydeck, dal quale si ha una bellissima vista su tutta la città. C’è chi, invece, è andato a Philip Island a vedere la marcia dei pinguini, chi ai Dodici Apostoli e alle spiagge prospicenti l’oceano, chi nelle foreste di eucalipto… Abbiamo, infine, visitato il Queen Victoria Market, dove ci siamo lasciati andare all’acquisto di boomerang e altri souvenir artigianali, e molti musei come l’A-boriginal Centre of Melbourne, la National Gallery of Victoria ed il Royal Exhibition Building. Il nostro viaggio si è concluso con la visita al Melbourne SeaLife e con una cena al St. Bernard’s per le famiglie e i loro ospiti. Al momento della partenza non sono mancate le emozioni, ma ci siamo ripromessi di rivederci tutti molto presto. Infatti, alcuni di noi stanno già aspettando i loro corrispondenti per i loro prossimi soggiorni in Italia, pronti ad ospitarli di nuovo in quanto crediamo sia proprio questa la parte più bella dello scambio. Vogliamo conclu-dere ringraziando i presidi e gli insegnanti del St. Bernard’s College e del Mazzotti per l’impegno nell’organizzazione del viaggio, le nostre famiglie e quelle ospitanti che ci hanno regalato un’indimenticabile esperienza e naturalmente i nostri nuovi amici australiani, che spe-riamo di rivedere il prima possibile qui a Treviso, nello spirito che da ormai dieci anni caratterizza questa bellissima iniziativa.

Pietro Rizza, 4E, ITT “G. MAZZOTTI”

SCAMBIO CULTURALE TREVISO-MELBOURNE 2018-2019

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Via Postumia Castellana 24 - Quinto di TV - Tel. 0422/451955

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