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PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa

17 aprile 2013Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanaledi rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità diaggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,sociale, economico e sindacale.Buona lettura.

Il PD di San Donato Milanese

14/ 17 aprile 2013Anche la rassegna di oggi abbonda di notizie. Buona parte degli articolitrattano ancora il caso del video postato su You tube da Davide Dall’Aglio einerente a polemiche e accuse all’amministrazione Checchi perl’assegnazione della struttura Club House dislocata in prossimità delLaghetto. La coalizione di Centrosinistra ha diffuso a tal proposito uncomunicato stampa che è stato ripreso e commentato da tutti i giornali locali.Troverete i ritorni de Il Cittadino, il Giorno, Milano today, 7Giorni.info tra ipezzi usciti martedì.L’articolo più interessante sul caso è comunque quello uscito domenica su “IlGiorno” col titolo “Il video rubato? Volevo risposte dal mio sindaco”.Chissà perché Dall’Aglio ha cominciato a “rubare” le dichiarazioni del sindacoChecchi registrandole di nascosto già tra luglio e settembre corso? Perchépartire così prevenuto nei confronti di una giunta in carica da poco più di 2mesi? Come poteva già sapere che avrebbe dovuto fare i conti con una“burocrazia nemica”? Aveva già da allora intenzione di raccogliere materialeda utilizzare per scopi personali addirittura 6 mesi dopo?Altri articoli di rilevo SPAZIO COMPITI - Il nuovo progetto, decollato in via sperimentale

settimana scorsa (Martedì - il Cttadino e 7Giorni.Info) A Poasco - Si allontana la cittadella “sanitaria”(mercoledì il cittadino

articolo 2) Telecamere in rete contro i malviventi - L’assessore Andrea Battocchio

intende unificare gli impianti dei privati (mercoledì – L’Eco - articolo 4)

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Domenica 14 aprile Fonte: IL GIORNO1. San Donato: "Il video rubato? Volevo risposte dal mio sindaco"San Donato Milanese, 14 aprile 2013 - Un video che ha fatto scalpore, una bomba lanciata su SanDonato ha fatto esplodere il caso della Club House. Dopo un anno di silenzio, i ragazzidell’associazione Dream Lair hanno cercato di dare uno scossone all’amministrazione comunale,pubblicando su YouTube una ricostruzione video della vicenda, inserendo alcune registrazionirubate durante un incontro riservato tra David Dall’Aglio, il fondatore dell’associazione, e il sindacoAndrea Checchi. A creare scandalo sono state delle frasi azzardate di Checchi che, senza mezzitermine, ha definito San Donato «una città bastarda». Il mondo della politica è in subbuglio. Ilprimo cittadino ha annunciato querele, i ragazzi si difendono dicendo di aver registrato il colloquiodi nascosto perché in un anno di battaglie non hanno mai ricevuto nessuna comunicazione ufficialesui motivi che hanno congelato l’assegnazione definitiva del locale. Il 22 marzo i grillini hannoprotocollato un’interpellanza al sindaco, senza risposta.

Vetri rotti a colpi di sassi, scritte sui muri e sporcizia. È la fotografia della Club House, strutturarealizzata da un privato sulle sponde del laghetto di via Europa, consegnata al Comune nel 2008 eabbandonata ormai da cinque anni. La prima pietra è stata posata tre sindaci fa e, mentre lapolitica continua a fare slittare i tempi, la struttura è sempre più degradata. È una vicendacomplicata, dove nessuno sembra volerci mettere mano. Intanto, però, al centro della vicenda c’èun progetto rimasto al palo.La Club House è stata affidata provvisoriamente all’associazione giovanile Dream Lair, cheavrebbe dovuto aprire un punto di ritrovo dove fare musica, arte e intrattenimento. Il 19 aprile del2012 c’è stata la consegna delle chiavi, ma dal Comune nessuno ha mai firmato i documenti perl’assegnazione definitiva della struttura. I motivi? Nessuno li sa. «Siamo gli assegnatari del localeda un anno, ma non possiamo iniziare i lavori perché non abbiamo la certezza che la concessionenon ci verrà revocata — spiega David Dall’Aglio, fondatore dell’associazione —. Stiamo lottandoper avere certezze, perché in Comune nessuno ci ha mai dato una risposta scritta con i motivi per iquali la vicenda si è impantanata. Il sindaco parla di motivi legali, ma non ha mai prodotto nessunodocumento in cui spiega quali siano i problemi».Il Comune ha preso in carico la struttura nel 2008, poi il sindaco è cambiato e il locale è rimastovuoto per due anni. «Siamo stati noi a spingere la precedente amministrazione comunale aemettere un bando per assegnare l’area — continua David Dall’Aglio —, il locale era vuoto da dueanni e noi abbiamo tempestato il Comune di mail». Il bando alla fine è stato emesso, ma è andatodeserto. «Il bando era deludente — ricorda il giovane sandonatese —, aveva orari troppo restrittivi:avremmo dovuto chiudere alle 20.30 durante l’inverno e alle 22 in estate. A quel punto nonabbiamo partecipato, nonostante avessimo già versato 1.790 euro di cauzione».Nessuna busta, a quel punto il Comune decide di passare alla procedura negoziata, affidando illocale direttamente alla Dream Lair. «E lì sono iniziati i guai — afferma Dall’Aglio —: abbiamofirmato l’assegnazione provvisoria e, quando ci hanno consegnato le chiavi, io mi sono licenziatoper fare partire il progetto». Due mesi dopo, l’amministrazione è nuovamente cambiata e lavicenda subisce un nuovo stop. «È tutto bloccato da un anno — dice Dall’Aglio — non ci hannorestituito nemmeno la cauzione al bando andato deserto. Se Checchi ci avesse scritto, non avreiregistrato di nascosto le conversazioni avvenute durante un nostro incontro. Se c’è un problemalegale, mi scriva qual è. Ho sentito i miei avvocati: secondo una sentenza della Corte diCassazione, quando un cittadino si sente vittima di soprusi può usare questi mezzi per avere dellerisposte. E io l’ho fatto. Ora speriamo di arrivare alla conclusione di questa odissea». Patrizia Tossi

Lunedì 15 aprile Fonte: LA REPUBBLICAStop al mercato delle pulci di San Donato - La polemica - I vigili sabato notte hannochiuso l’area perché mancano i dati su tutti i venditori e 5 di loro hanno precedentiIL COMUNE vieta il mercato delle pulci domenicale di San Donato. Nella notte fra sabato e ieri, i200 venditori arrivati nel piazzale della fermata San Donato del metrò hanno trovato ad attenderli ivigili urbani, che hanno impedito il montaggio delle bancarelle. Palazzo Marino ha impedito il

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mercatino perché l’associazione dei venditori non ha fornito i dati sugli associati, una sorta dianagrafe prevista dal nuovo regolamento comunale. «Quello di San Donato è un mercatino discambio, con la possibilità eccezionale di vendita solo fino a 300 euro — spiegano i vigili — nonsono dunque ammessi venditori che abbiano una licenza commerciale ». Altro problema: non tutti ivenditori hanno dimostrato di essere incensurati, come richiede il regolamento. Quello che oradovranno faregli espositori è consegnare in fretta la documentazione che provi il loro status diappassionati di scambio di merce varia: dall’abbigliamento al piccolo antiquariato, dalle vecchiestoviglie all’artigianato africano. «I documenti richiesti sono tanti — dice Assunta Ammendola,presidente dell’associazione dei venditori — perderemo almeno un paio di settimane. Se anche ilnostro impegno non dovesse bastare, siamo pronti a dare battaglia e a occupare abusivamentel’area. È assurdo che, con la crisi che c’è, la burocrazia danneggi chi lavora». Quantoall’esclusione dei venditori con precedenti penali, che fra i 200 espositori sono cinque, Ammendoladice: «Se i condannati per corruzione possono fare i ministri, non si capisce perché chi ha un annodi condanna scontata per un furtarello in gioventù non possa vendere al mercatino». FRANCOVANNI

Martedì 16 aprile Fonte: IL CITTADINO

1. La maggioranza interviene sulla vicenda “video choc”:«Un caso montato adarte»

Video choc sul complicato iter per l’assegnazione dell’edificio sul Laghetto? La maggioranza dicentro sinistra non ha dubbi nell’affermare che il filmato divulgato sui social network fornisce «unaversione dei fatti molto discutibile, incompleta, con estrapolazioni e montaggi ad arte». In una notadiramata ieri la coalizione, parte l’attacco: «Con l’evidente intento di attivare una macchina delfango sono state estrapolate alcune frasi da tre colloqui, durati oltre un’ora ciascuno, proponendoall’ascoltatore una ricostruzione non fedele dei fatti». L’attenzione viene così riportata sulladenuncia pubblica del giovane, David Dall’Aglio legato all’associazione che si era aggiudicata invia provvisoria l’utilizzo della struttura. Trascorso quasi un anno senza che l’iter si sia chiuso conl’aggiudicazione definitiva, il diretto interessato parla in un video, diffuso nei giorni scorsi, in cuiinserisce le registrazioni di colloqui intercorsi con sindaco, assessore e dirigente, a cui somma idialoghi di due dipendenti comunali le quali sferrano attacchi nei confronti di colleghi e struttura.Ricordando i passaggi che portarono al primo bando andato deserto, gli esponenti dei simbolialleati, sottolineano: «I lavori della club house sono stati ultimati nel 2008; la precedenteamministrazione di centrodestra ha avviato le procedure di gara per affidarne la gestione nel2011». Proseguono: «Dopo quasi un anno, nel marzo del 2012, il centrodestra decideva di nonriproporre una gara pubblica ma, al contrario, invitava direttamente 5 soggetti, individuati non si sacon quali criteri». E ancora: «Per una strana coincidenza, l’unico soggetto che si presentava eraun’associazione facente capo al fratello di una consigliera comunale della stessa maggioranza dicentrodestra che aveva proceduto con l’invito diretto». I partiti alleati concludono: «Purtroppo èl’attacco che un sindaco deve subire per aver cercato di spezzare un sistema di favoritismi agendocon imparzialità e nel rispetto delle regole».

2. Blindata l’area del terminal M3 per un nuovo maxi blitz al “suk”CONTROLLI: gli agenti sono entrati in azione nella notte fra sabato e domenicaNuovo blitz presso il suk della metropolitana da parte della polizia locale di Milano, che nella nottetra sabato e domenica ha effettuato controlli a tappeto sugli ambulanti. I preparativi sono partiti sindalle 21 di sabato, con sbarramenti in prossimità dell’accesso all’area del mercato, per consentireagli agenti, al momento dell’arrivo degli espositori iscritti alla storica associazione, di poterprocedere nei loro confronti con la richiesta della documentazione. Le verifiche hanno coinvolto icirca 200 ambulanti legati al sodalizio, a cui è seguito un intervento massiccio nei confronti degliabusivi, si parla di qualche centinaio di venditori improvvisati, che sono stati fatti allontanaredall’area. Inoltre, il bilancio di una notte di lavoro parla di 6 sequestri di merce, di cui due penali,nonché di 25 contravvenzioni per divieto di sosta. Fino alle 7.30, nel noto indirizzo a ridosso dellametropolitana le divise hanno continuato ad effettuare gli accertamenti programmati con l’obiettivodi riportare un clima di rispetto delle regole nello spazio che già da tempo è al centro

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dell’attenzione. Ricordando la sinergia in corso, il sindaco Andrea Checchi rivolge un plauso aicolleghi milanesi, per le misure adottate nei confronti di un problema che riguarda il confine con laperiferia. «Questa costante attività di controllo a ripristino e tutela della legalità - afferma il primocittadino sandonatese in una nota diramata ieri-, dimostra il “cambio di passo” impresso di comuneaccordo dalle due amministrazioni nella gestione dell’area della metropolitana». E, mantenendol’attenzione puntata sul bazar che fa discutere da anni, aggiunge: «Anche nelle zone di confinelegalità e decoro non devono mancare. Per realizzare questo obiettivo negli scorsi mesi con ilsindaco Pisapia e la sua giunta abbiamo avviato un percorso di dialogo e collaborazione, che stadando i primi frutti». Nel caso specifico, a scadenza delle proroghe riguardanti il rispetto dellenorme previste dall’assessore al commercio di palazzo Marino, è stato accertato che i direttiinteressati si fossero adeguati. Del resto presso il mercatino della M3, che come è noto negli anniscorsi ha ospitato ripetuti fenomeni di ricettazione, anche nel 2012 sono state concentrate ingentirisorse. L’anno passato si è chiuso infatti con una quarantina di servizi organizzati, in cui sono statiimpiegati oltre 500 vigili, a cui si sommano decine di denunce e oltre 700 persone controllate neiprimi 10 mesi dell’anno. Sulla scia di quanto fatto, il 2013 si è aperto con un’intensa attività, in cui iriflettori restano puntati sulle bancarelle del complicato angolo in prossimità del terminal dellametropolitana.

3. SPAZIO COMPITI - “Dopo scuola”promosso a pieni votiSpazio compiti promosso a pieni voti. Il nuovo progetto, decollato in via sperimentale settimanascorsa, ha già coinvolto 19 alunni sandonatesi. Il servizio, ospitato presso la scuola media di viaAgadir, è rivolto anche agli studenti del plesso di via Gramsci e si tiene due giorni alla settimana, ilmartedì e venerdì, per fornire un sostegno nei compiti, dando al tempo stesso agli adolescentisandonatesi un’occasione di socialità. Gli utenti infatti pranzano in compagnia, collaborano nelriordinare lo spazio, si applicano davanti ai libri insieme agli educatori e concludono il pomeriggiocon un’attività sportiva alla presenza di un allenatore. «Sapevamo - afferma l’assessore ai servizisociali Gianfranco Ginelli - che il progetto avrebbe raccolto i favori dei genitori che si sentono“rassicurati” dalla presenza di educatori qualificati che per due volte alla settimana seguono i figliproponendo loro, in un contesto come quello della scuola, anche attività non strettamentedidattiche. Tante persone e tante realtà stanno facendo squadra per la realizzazione dell’iniziativa:le famiglie che hanno accolto la proposta, le cooperative sociali con i loro educatori e leassociazioni sportive». Mentre l’assessore all’istruzione Chiara Papetti, fa notare: «Il progetto chesi affianca al servizio operativo nello spazio polifunzionale di via Parri, è reso possibile dall’ottimacollaborazione della direzione didattica che voglio qui pubblicamente ringraziare».

4. Vento di protesta alla SnamSCONTENTI VOLANO GLI UTILI, MA ZERO BENEFICI PER I DIPENDENTI«Ricavi in aumento, utili in aumento, benefici ottenuti dai dipendenti zero». Soffia vento di protestatra i sindacati Snam che nella giornata di ieri, all’indomani dell’approvazione da parte del Consigliodi amministrazione del bilancio consolidato dell’azienda per il 2012, hanno annunciato treassemblee per la giornata odierna, in cui hanno invitato tutti i dipendenti riuniti sotto lo stessocolosso. Una riunione si terrà sul territorio di Milano, mentre altre due avranno sede nella città deipalazzi di vetro. Guardando la scaletta sul territorio, gli appuntamenti fissati da Cgil, Cisl e Uilteccon i lavoratori si terranno rispettivamente dalle 10 alle 11.30 per gli addetti delle palazzine Inso dipiazza Santa Barbara e dalle 14.30 alle 16 per quelli impegnati in via Maastricht e Torre Betapresso il Quartiere Affari. Non viene esclusa l’ipotesi riguardo una futura mobilitazione contro lestrategie intraprese dai vertici della società. In attesa di sviluppi, nel volantino diramato nellagiornata di ieri, i sindacati parlano di aumento dei ricavi dell’11,6 per cento, nonché dell’utileoperativo del 7,8 per cento, per proseguire con una serie di dati, tutti con il “più davanti”. Dal cantoproprio i rappresentanti sindacali fanno presente che, di fronte a questi risultati, al personale non èstato riconosciuto alcun premio di partecipazione, alcuna risorsa per il welfare azienda, e alcunaltro tipo di beneficio. Scelte che hanno generato un clima di scontento.Giu. Cer.

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Fonte: IL GIORNO1. CENTROSINISTRA - «Club House: un video creato per infangare»Il CENTROSiNISTRA fa quadrato intorno al sindaco sulla vicenda della Club House del laghetto. Iquattro partiti della coalizione di maggioranza (Pd, Sel, Idv e la lista civica «Noi per la città» )partono all'attacco sul video circolato sui sodai network con i commenti roventi registrati dinascosto dai ragazzi dell'associazione “Dream Lair” durante un incontro con il primo cittadinoAndrea Checch . «Il video dà una versione dei fatti molto discutibile - si legge in una nota inviatadalla coalizione - incompleta, con estrapolazioni e montaggi ad arte di telefonate e colloqui. Conl'evidente intento di attivare una macchina del fango, sono state infatti estrapolate alcune frasi datre colloqui durati oltre un'ora ciascuno, proponendo all'ascoltatore non una ricostruzione fedele deifatti bensì una versione costruita per screditare l'amministrazione e attaccare l'onorabilità dellepersone». La maggioranza chiede chiarezza: «L'amministrazione Dompè dopo quattro anni diinspiegabili ritardi ha messo in atto una procedura non propriamente trasparente che non si ènemmeno curata di concludere, lasciando alla nuova amministrazione una difficile matassa dasbrogliare. Per una strana coincidenza, l'unico soggetto che si è presentato all'invito perl'affidamento diretto era un'associazione facente capo al fratello di una consigliera comunale deltastessa maggioranza. Come dichiarato nel video, la precedente amministrazione aveva garantitoall'associazione di cui sopra un trattamento di favore in quanto si era impegnata a modificare lecondizioni del bando iniziale, nonostante ciò sia contrario alla legge». di PATRIZIA TOSSI

Fonte: 7GIORNI.INFO1. Caso Club House a San Donato: la coalizione di Centrosinistra non ci sta e

risponde alle accuseNon accennano a placarsi le polemiche relative al “caso” Club House a San Donato, a seguito delvideo circolato in rete nei giorni scorsi e intitolato “Ostaggio di una Pubblica Amministrazione”.Alla luce di ciò, la coalizione di Centrosinistra al governo della città (Pd, Noi per la città, Sel, Idv) havoluto ribattere colpo su colpo, rispedendo le accuse al mittente.«Il video – recita seccamente una nota congiunta – dà una versione dei fatti molto discutibile,incompleta, con estrapolazioni e montaggi ad arte di telefonate e colloqui. Con l'evidente intento diattivare una macchina del fango sono state infatti estrapolate alcune frasi da tre colloqui, duratioltre un'ora ciascuno, proponendo non una ricostruzione fedele dei fatti, bensì una versionecostruita per screditare l'attuale amministrazione ed attaccare l'onorabilità delle persone».Gli esponenti della coalizione fanno presente come, nel marzo 2012, la precedenteAmministrazione di Centrodestra avesse deciso di affidare la gestione della struttura Club Houseinvitando direttamente 5 soggetti, dopo un bando fallimentare nel 2011. «Per una stranacoincidenza – recita la nota –, l'unico soggetto che si presentava era un'associazione facente capoal fratello di una consigliera comunale della stessa maggioranza di Centrodestra che avevaproceduto con l'invito diretto». «Come dichiarato nel video – si prosegue –, la precedenteAmministrazione aveva garantito all'associazione di cui sopra un trattamento di favore, in quanto siera impegnata a modificare le condizioni del bando iniziale. L'Amministrazione Dompè ha messo inatto una procedura non propriamente trasparente che non si è nemmeno curata di concludere,lasciando alla nuova Amministrazione una difficile matassa da sbrogliare».Il video viene quindi tacciato come una pura “speculazione politica”, realizzata al solo scopo discreditare l’attuale maggioranza. Redazione web

2. Nuovo blitz delle forze dell’ordine presso il “suk” di San Donato: variecontravvenzioni, sequestri e allontanamento di abusivi

Non si placa la “morsa” delle forze dell’ordine all’indirizzo del “suk” di San Donato, il celebremercato etnico allestito presso il capolinea sandonatese della metropolitana, al confine con Milano.Nella notte tra sabato 13 e domenica 14 aprile, in linea con i controlli effettuati nelle settimaneprecedenti, la Polizia locale di Milano è entrata in azione verificando la regolarità dei documentidegli espositori iscritti all’associazione titolare della gestione dello spazio. Gli accertamenti hannoriguardato circa 200 commercianti, cui ha fatto seguito l’allontanamento dei diversi gruppi diabusivi che, a margine del mercato, smerciano prodotti di dubbia provenienza. Oltre a ciò,l’operazione ha portato ad alcuni consistenti sequestri di merce e all’emissione di diverse

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contravvenzioni per divieto di sosta. «Anche nelle zone di confine, legalità e decoro non devonomancare – ha commentato al proposito il sindaco sandonatese, Andrea Checchi –. Per realizzarequesto obiettivo negli scorsi mesi con il sindaco Pisapia e la sua Giunta abbiamo avviato unpercorso di dialogo e collaborazione che sta dando i primi frutti». Redazione Web

3. Spazio Compiti" di San Donato: non solo un luogo didattico ma una rete socialeAll'inizio di aprile, a San Donato si è attivato il progetto pilota dello "spazio compiti". Esso è rivoltoai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e ha luogo bisettimanalmente presso le medie divia Agadir. Il progetto vuole essere uno spazio educativo all'interno della scuola, ma non si vuolefermare al mero aspetto didattico di questa istituzione.Infatti, gli educatori non si limitano a sostenere i ragazzi nell'esecuzione dei compiti a casa, mapropongono anche momenti di tipo relazionale. Essi partecipano inoltre ad attività sportive diretteda un allenatore.Gli assessori Gianfranco Ginelli e Chiara Papetti si dichiarano soddisfatti dell'iniziativa. Ginelliafferma: «Sapevamo che il progetto avrebbe raccolto i favori dei genitori che si sentono“rassicurati” dalla presenza di educatori qualificati che per due volte alla settimana seguono i figliproponendo loro, in un contesto come quello della scuola, anche attività non strettamentedidattiche». Per quanto riguarda i ragazzi, l'Assessore sostiene: «Riscontriamo inoltre ilgradimento degli alunni che stanno testando un nuovo modo di fare i compiti, condividendo con icompagni pomeriggi all’insegna dello studio e dell’aggregazione».L'iniziativa è stata proposta dagli Assessorati ai Servizi sociali e all’Istruzione, con lo scopo diconsolidare una rete relazionale tra comune, scuole e famiglie. Lo scopo del progetto sembraessersi realizzato, infatti Ginelli dichiara: «Tante persone e tante realtà stanno facendo squadraper la realizzazione dell'iniziativa: le famiglie che hanno accolto la proposta, le cooperative socialicon i loro educatori, le associazioni sportive per la loro parte e la scuola che ci ha accolto econcesso gli spazi». Claudia Zanella

Fonte: MILANO TODAY1. Replica Comune su vicenda Club House Laghetto"Il video circolato in questi giorni su vari social network, in relazione alla gestione della Clubhouse del Laghetto, dà una versione dei fatti molto discutibile, incompleta, conestrapolazioni e montaggi ad arte di telefonate e colloqui.Con l'evidente intento di attivare una macchina del fango sono state infatti estrapolate alcune frasida tre colloqui, durati oltre un'ora ciascuno, proponendo all'ascoltatore non una ricostruzionefedele dei fatti, bensì una versione costruita ad arte per screditare l'attuale amministrazioneed attaccare l'onorabilità delle persone.In un'ottica di trasparenza e per ristabilire la verità è necessario ed opportuno fare chiarezzaI lavori della Club house sono stati ultimati nel 2008; la precedente amministrazione dicentrodestra ha avviato le procedure di gara per affidarne la gestione nel 2011, dopo ben tre annisenza assumere alcun provvedimento in merito. Il relativo bando conteneva però condizioniinspiegabilmente assurde al punto che nessuno ha presentato un'offerta per la gestione di unbene, situato in uno degli ambiti più belli e centrali della nostra città.Dopo quasi un anno, nel marzo del 2012, il centrodestra decideva di non riproporre una garapubblica ma, al contrario, invitava direttamente 5 soggetti, individuati non si sa con quali criteri, adavanzare una proposta di gestione della Club House, mantenendo le stesse gravose condizionieconomiche del bando del 2011, ricordiamo, andato deserto.Per una strana coincidenza, l'unico soggetto che si presentava era un'associazione facentecapo al fratello di una consigliera comunale della stessa maggioranza di centrodestra cheaveva proceduto con l'invito diretto.Come dichiarato nel video, la precedente amministrazione aveva garantito all'associazione dicui sopra un trattamento di favore in quanto si era impegnata a modificare le condizioni delbando iniziale, nonostante ciò sia contrario alla legge in quanto discriminante nei confronti deisoggetti che non avevano preso parte al bando proprio a causa delle clausole del bando di gara.Questo modo di agire denota chiaramente una mancanza di trasparenza ed imparzialità che, per inostri valori, devono essere elementi imprescindibili per una pubblica amministrazione.L'amministrazione Dompè, dopo quattro anni di inspiegabili ritardi, ha messo in atto una procedura

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non propriamente trasparente che non si è nemmeno curata di concludere, lasciando alla nuovaamministrazione una difficile matassa da sbrogliare.Oggi si vogliono addebitare tutte le responsabilità al Sindaco Checchi che, ricordiamo, ha trovatoaltre pesanti, talvolta disastrose, questioni lasciate in sospeso, come il pericolo di fallimento dellasocietà comunale ACS, la questione, delicatissima, del personale di ACS e del suo destino, il bucoda milioni di euro sul parco Mattei, insieme ai suoi problemi gestionali e manutentivi, solo per citarealcune questioni.Ogni Cittadino ha il diritto di far valere le proprie ragioni nei confronti dell'amministrazione pubblica:la legge prevede strumenti accessibili a tutti per ottenere ciò di cui si ha diritto, se questosussiste. L'utilizzo, invece, di un video realizzato con sotterfugi e manipolazioni, postato suYoutube con l'intento apparente di sbloccare una situazione, denota, invece, che il vero fine èesclusivamente una speculazione politica, peraltro caratterizzata da un'inaccettabilescorrettezza nelle forme e nei contenuti.Questo purtroppo è l'attacco che un Sindaco deve subire per aver cercato di spezzare unsistema di favoritismi agendo con imparzialità e nel rispetto delle regole". 15 aprile 2013

Mercoledì 17 aprile Fonte: IL CITTADINO1. Prevenzione ed equilibrio: La “rivoluzione” del cibo comincia da cascina RomaSmart food revolution, “rivoluzione del cibo intelligente”, ovvero approccio al cibo mediato daconsiderazioni rivolte alla prevenzione e all’equilibrio della dieta. Da cui il nome di un programmadi educazione alimentare promosso dall’Istituto europeo di oncologia, che è stato di casa venerdìscorso nell’ambito della conferenza-aperitivo organizzata dal gruppo d’acquisto solidale Equogas acascina Roma, in collaborazione con l’amministrazione. L’appuntamento ha trovato postoall’interno della rassegna di eventi “Fa’ la cosa giusta”, frutto della collaborazione tra vari Gas eassociazioni sensibili al consumo critico dell’area sudmilanese. La partecipazione non è mancata,e sono stati numerosi i sandonatesi che hanno seguito, a partire dalle 18, la conferenza tenuta daldivulgatore scientifico Marco Bianchi e dalla nutrizionista Lucilla Titta. Tra gli argomenti affrontatidurante l’incontro, a cui ha presenziato anche il primo cittadino Andrea Checchi, fondatore diEquogas, una panoramica di regole da tenere presente per un’alimentazione sana e consapevole:in tempi di cibo-spazzatura e merendine, norme quali “non è cibo se viene servito attraverso ilfinestrino dell’auto” o “mai mangiare qualcosa che finge di essere qualcos’altro” assumono il valoredi simpatici promemoria volti a orientare la scelta verso alimenti di qualità. Come quelli prodotti nelParco agricolo Sudmilano, che sono stati serviti come aperitivo dopo la conferenza.

2. A POASCO - Si allontana la cittadella “sanitaria”Più lontano il Cerba da Poasco con gli sviluppi dell’ultima settimana. Il Comune di Milano ha datotempo tre mesi, aprile maggio e giugno, agli investitori nel centro di ricerca biomedica avanzata,per rifinanziare il progetto e presentare un nuovo schema. Altrimenti, i 620mila metri quadrati per lacittadella sanitaria affiancata allo Ieo, l’Istituto europeo oncologico, torneranno al Parco agricoloSudmilano, dal quale sono stati stralciati. E il loro valore potrebbe subire lo stellareridimensionamento da 120 milioni di euro a poche decine di migliaia. Quanto si paga il suolo adestinazione agricola generica. La questione Cerba su San Donato ha una rilevanza modesta, manon inesistente. All’area infatti si accede in due soli modi: da via Ripamonti, attraverso Opera eNoverasco, e dall’abitato di Chiaravalle Milanese attraverso la stessa strada che entra a Poasco difronte al nuovo centro sportivo, e poi devia verso San Donato e Sesto Ulteriano. L’apertura delCerba quindi potrebbe significare aumento di traffico “parassitario” a Poasco e Sorigherio,soprattutto dalla direttrice sud-est che cercherebbe di evitare l’accesso in tangenziale, utilizzandostatali e provinciali. L’apertura dei cantieri comunque è tutt’altro che imminente, dati anche gli ultimisviluppi. Al Centro di ricerca biomedica avanzata sono necessari 62 ettari, 620mila metri quadrati,stralciati dal Parco Sud nella zona di Macconago. Il progetto presentato dall’oncologo UmbertoVeronesi si è affacciato alla ribalta delle aree verdi di Chiaravalle e Opera sei anni fa. È del 2007 laprima convenzione con palazzo Marino, all’epoca sotto amministrazione di Letizia Moratti. Il Cerbadoveva essere costruito dal gruppo edile immobiliare Ligresti, finanziato da un pool di banche(Unicredit, Bpm) e altri creditori, fra cui lo stesso Ieo di Veronesi. Il fallimento del gruppo presieduto

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dal noto costruttore, avvenuto l’anno scorso, ha però posto tutti di fronte a un bivio. O il Cerba vaavanti, per evitare il crollo del valore dei suoli, oppure torna al Parco Sud, lasciando un po’ più diverde e meno traffico in giro, ma buchi di bilancio dappertutto.Emanuele Dolcini

3. Meno treni e attese più lunghe: «Giù le mani da Borgolombardo»RACCOLTA FIRME IL RIDIMENSIONAMENTO È LEGATO ALLA NUOVA FERMATA DIVIA TOLSTOJDimezzamento dei treni a Borgolombardo: i pendolari non ci stanno. E, nonostante la decurtazionesia un’eventualità legata alla realizzazione della stazione sangiulianese di Zivido, giàcontrattaccano con una raccolta firme. La notizia del taglio ha iniziato a circolare una decina digiorni fa, quando è stato reso noto dai vertici dell’ufficio tecnico di San Giuliano che, in caso direalizzazione della nuova fermata, Rfi avrebbe attuato la soppressione di un treno su due allafermata di Borgolombardo, in modo da mantenere invariato il tempo di percorrenza della S1. Iconvogli fermerebbero alternativamente a Borgolombardo o a Zivido, facendo lievitare i tempid’attesa dalla mezz’ora attuale all’ora intera. Tutto ciò, naturalmente, dipende dalla positivarisoluzione dello scontro tra l’operatore del nuovo centro commerciale San Giuliano, soggettoresponsabile della realizzazione dell’opera, e il municipio di via De Nicola. Se la fermata è tutt’altroche certa, è sicuro che l’ampio flusso di lavoratori e studenti di Borgolombardo e Certosa che inquesti anni ha preso l’abitudine di salire sul “passante” per raggiungere la metropoli non è dispostoa cedere a compromessi. I pendolari hanno già messo le mani avanti, con una petizione lanciatalunedì dal sandonatese Enrico Coviello. Questi, anche attivista di Rivoluzione civile, in qualità dipendolare si è posto alla testa dei fruitori della stazione affermando che «siamo più di centopersone solo per le corse delle 7.16, 7.46 e 8.16, e saremmo colpiti in maniera devastante da undimezzamento del servizio, che significherebbe la sua compromissione». La petizione, pertanto,«chiede a tutti i soggetti coinvolti di non assumere tale decisione». L’iniziativa è stataimmediatamente condivisa dal comitato Parri-Di Vittorio, e solo nella giornata di ieri ha riscosso piùdi 50 firme sul sito firmiamo.it, oltre a quelle raccolte personalmente da Coviello e altri promotoridirettamente in stazione, tra le 7 e le 8 della mattina. D’altro canto, l’assessore alla mobilitàSimona Rullo ha osservato che «preferisco ragionare sui fatti piuttosto che su prospettivenebulose: sulle stazioni esistenti ci stiamo muovendo per riqualificarle e migliorarne la fruizione.Quando e se la fermata di Zivido verrà realizzata, andremo a trattare con Rfi e San Giuliano».D’altronde, «per ora non abbiamo ricevuto alcun tipo di comunicazione da nessuno dei due».Mentre l’annosa battaglia tra l’amministrazione Lorenzano e l’operatore non cessa di essere alcentro dell’agenda politica sangiulianese, un’eventuale positiva risoluzione avrebbe quindiripercussioni anche sul terreno della città dell’Eni.

4. Cap interviene per adeguare la rete fognariaInterventi per 21 milioni di euro targati Cap per adeguare rispetto alle norme vigenti depuratori ereti fognarie della provincia di Milano, sistemate anche le fognature di San Donato con cantieri indiversi punti della città. Cap Holding, attraverso le direttive dell’Ato (Ambito territoriale provinciale),deve investire 120 milioni complessivi per sanare la procedura di infrazione comunitaria. Nellescorse settimane sono partiti sette cantieri in altrettanti centri del Milanese, per 21 milioni totali. ASan Donato sono stati sistemati vari tratti di fognatura comunale.

Fonte: MILANO TODAY1. Snam, i dipendenti si mobilitanoVolano gli utili, ma zero benefici per i dipendenti I sindacati Snam si mobilitano“Ricavi in aumento, utili in aumento, benefici ottenuti dai dipendenti zero”. Recita cosi ilvolantino che annuncia mobilitazioni dei sindacati Snam, che nella giornata di lunedì all’indomanidell’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione del bilancio consolidato dall’aziendaper il 2012, hanno annunciato tre assemblee per i prossimi giorni.I sindacati parlano di aumento dei ricavi dell’11,6%, nonché dell’utile operativo del 7,8& perproseguire con una serie di dai tutti in positivo, senza però alcun riconoscimento erogato aidipendenti sotto forma di premio di partecipazione o di risorsa per il welfare aziendale. FuturaMarchesi16 aprile 2013

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Fonte: L’ECO1. Andrea Checchi “spiato” sul webUN VIDEO INCASTRA IL SINDACO SULLA QUESTIONE DEL CLUB HOUSEIl primo cittadino avrebbe pronunciato frasi gravi nei confronti della cittàFulmine a ciel sereno sulla persona di Andrea Checchi, sindaco Pd di San Donato Milanese elettogiusto un anno fa nelle fila del centrosinistra. Un video riprende il primo cittadino in un incontroavuto con alcuni giovani di un’associazione che, poco più di un anno fa, aveva inoltrato domandaal Comune per l’apertura di una struttura ludico ricreativa sul parco pubblico del laghetto di viaEuropa.Il video dura circa mezz’ora metà della quale è occupato da un giovane che racconta levicissitudini vissute all’interno degli uffici comunali nel tentativo di avere la licenza di apertura.L’altra metà del filmato riporta i colloqui avuti con il sindaco Checchi, assessori e dirigenticomunali, i quali non pensavano certo di essere ripresi da una sorta di candid camera, la famosatelecamera che Nanni Loi usava negli anni ‘70 per riprendere di nascosto ignari viaggiatori in trenomentre mangiavano pane e prosciutto e bevevano vino dal fiasco. Naturalmente il colloquio fra ilsindaco e i suoi interlocutori era a ruota libera per cui ognuno diceva ciò che in quel momento glipassava per la testa, senza molto pensarci. Evidentemente si pensava di parlare fra amici. Ma cosìnon era. Sembra che il sindaco sia stato incastrato mentre si lasciava andare a frasi non propriolusinghiere nei confronti della città e anche due dirigenti comunali pare se la siano presa con gliuffici del comune per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura del locale.Il video è intitolato “Ostaggio della pubblica amministrazione” e ha avuto un grosso seguito, circa12mila utenti in poche ore, su YouTube e su altri social network nel corso della settimana scorsa.Sul web insomma il sindaco “spiato” on line ha attirato la curiosità dei cittadini che hanno più volterivisto il filmato. Checchi, come c’era da aspettarselo, si è fortemente risentito e ha minacciatoquerela dando mandato ai propri legali di verificare se nel video si ravvisino gli estremi per unadenuncia, a carico degli autori, per diffamazione di tutti i soggetti coinvolti. “La vicenda dellagestione del Club House viene ricostruita in modo di parte- afferma Andrea Checchi -con mezzimolto discutibili e con toni fortemente diffamatori nei confronti del sindaco, di un componente dellaGiunta e di alcuni dirigenti e dipendenti comunali”. Il giovane protagonista del video appartiene auna famiglia molto nota in città, impegnata da molti anni nel sociale, ed era intenzionato insiemead alcuni amici alla realizzazione di un locale per la vendita di prodotti a chilometro zero e spaziespositivi di musica e libri. Il progetto era stato presentato un anno fa in Comune insieme aduemila euro di cauzione ma intoppi vari, non ultima l’elezione del nuovo sindaco nel maggio 2012,ne hanno ritardato la realizzazione. Al tempo del sindaco Dompè era stata bandita una garapubblica che però era andata deserta. “Tale vicenda implica responsabilità a vario livelo – dichiarail sindaco Checchi in una nota stampa – e stiamo tuttora verificando la corretta gestione di tutte leprocedure interne precedenti e successive all’indizione della gara. L’Amministrazione comunale –prosegue il primo cittadino – intende anzitutto chiarire che non ha avviato nessuna guerra neiconfronti di un proprio concittadino, né ha assunto atteggiamenti di vessazione verso chicchessia;la vicenda in questione è assai più complessa e delicata dal punto di vista tecnico, legale eamministrativo rispetto a quanto emerge dal video. Un video, oltretutto – asserisce infine –costruito con fonti fortemente discutibili quali le registrazioni di conversazioni private e leestrapolazioni di frasi o singole parole da contesti ben più ampi e articolati”. La storia è destinata acontinuare in aula consigliare. di Domenico Palumbo

2. Il Pdl: “Il sindaco spieghi...”! Lusetti chiede un Consiglio comunale straordinarioImmediata reazione dei partiti di opposizione sulla vicenda del Club House di San DonatoMilanese. Il capogruppo del Pdl, Manolo Lusetti, in nome del suo partito e della lista Insieme perSan Donato, chiede la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per dare l’opportunitàall’Amministrazione di spiegare cosa sta succedendo. “Se infatti fosse confermata la situazionedescritta nelle dichiarazioni pubbliche sostiene Lusetti in una nota – saremmo di fronte a fattigravi”. Anche i due esponenti del Movimento 5 Stelle hanno chiesto al sindaco Checchi di riferiresui motivi che hanno impedito di effettuare un nuovo bando di gara per l’assegnazione dellastruttura, dopo che il primo tentativo era andato a vuoto. D.P.

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3. Una pista ciclabile “taglia” il parco Nord - I sindaci, Checchi e Lorenzano, hannoinaugurato il tratto ciclopedonale diretto al Policlinico - È lunga circa unchilometro, larga tre metri ed è costata un milione di euro

Era attesa da anni, da quando la Provincia di Milano, nel 2006, pro-mosse il progetto MiBiCi perinvogliare i cittadini a muoversi in bicicletta, o a piedi, per andare all’ospedale e da qui raggiungerela metropolitana per recarsi a Milano, finanziando apposite piste ciclabili. Per quella dicollegamento fra San Donato e San Giuliano Milanese l’ente provinciale aveva predisposto unfinanziamento di 500mila euro, 313mila euro per San Donato e 187mila per San Giuliano, ma lasua realizzazione ha richiesto più tempo del previsto. Mancavano i progetti e i due comuni nonerano pronti a iniziare i lavori anche per mancanza di fondi, quelli necessari per completare l’operanel territorio di competenza. L’opera complessiva prevedeva la realizzazione di due distinti tronconiper San Donato e San Giuliano con un costo complessivo di un milione di euro di cui, come s’èdetto, la metà a carico della Provincia. A muoversi per primo fu il comune di San Giuliano checostruì quasi subito lungo via della Repubblica il tratto ciclopedonale scuola Cavalcanti-laghettoblu, all’altezza della discoteca Luna Rossa, in via Risorgimento, dove negli anni successivi fu purecostruita una rotatoria. Un’opera rimasta a lungo ignorata. L’anno scorso l’Amministrazionecomunale di San Donato realizzò il tratto di collegamento con il Comando dei carabinieri el’ospedale partendo dalla chiesa Sant’Enrico e connettendosi al tratto preesistente nella zona di viaPascoli. L’intento era di congiungerlo con il troncone di San Giuliano attraverso il parco Nord.L’intervento dei due assessori di competenza, la sandonatese Simona Rullo e il sangiulianeseMario Oro, sono stati decisivi al fine di velocizzare la pratica. L’unione fra i due più grossi comunidel Sud Milano è stato completato soltanto un mese fa, dopo la bonifica di un tratto di 150 metri delparco Nord in prossimità del parco della Quercia. I nuovi tratti sono stati realizzati in calcestrecontornato da cordoli di calcestruzzo, hanno una larghezza di circa 3 metri e una lunghezzacomplessiva di circa 1 Km.Prossimamente il percorso sarà completato con l’impianto di illuminazione notturna, già progettatoe finanziato, attrezzato con cestini e panchine per renderlo ancora più vivibile.Una pista ciclabileche “taglia” il parco Nord è una manna per gli amanti della bicicletta e gli appassionati di podismoche potranno liberamente muoversi in mezzo alla natura, fra alberi, fontanili e grandi prati, evitandoil traffico asfissiante della via Emilia. Nel giorno dell’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio didomenica 7 aprile, due... eserciti contrapposti di volontari ecologisti in sella alle loro bici, unoproveniente dalla metropolitana e l’altro dalla scuola Cavalcanti, si sono dati appuntamento alparco della Quercia per il rituale taglio del nastro. I due cortei erano capitanati dai sindaci dei duecomuni, Andrea Checchi e Alessandro Lorenzano, entrambi con la fascia tricolore. Sul piazzaleerano ad attenderli una folla immensa di persone. Alla cerimonia era pure presente l’assessoreprovinciale Giovanni De Nicola. “Contiamo molto sull’impatto positivo che quest’opera avrà sullamobilità locale da San Giuliano a San Donato”, ha dichiarato il sindaco di San Donato, Checchi.“Sarà sicuramente attraente muoversi all’aria aperta vicino al parco Nord, lasciando a casa l’autosoprattutto con l’arrivo della bella stagione”, gli ha fatto eco il suo collega di San Giuliano, Lo-renzano. Era la seconda DomenicAspasso per gli automobilisti costretti a subire il blocco delleauto dalle 10 alle 18. Il battesimo della pista ciclabile all’interno del parco Nord non potevaavvenire in modo migliore. Domenico Palumbo

4. Telecamere in rete contro i malviventi - L’assessore Andrea Battocchio intendeunificare gli impianti dei privati

Mettere in rete tutte le telecamere, pubbliche e private, presenti sul territorio di San DonatoMilanese e renderle visibili, cioè realmente funzionali ed efficaci, all’interno della centrale operativadella Polizia locale di via Cesare Battisti. Un’impresa difficile che però sembra trovare praticaattuazione in una proposta dell’assessore alla Sicurezza del Pd, Andrea Battocchio, che dopoaverne parlato in giunta e pubblicato un avviso sul periodico comunale SDM, ha visto arrivare unasfilza di pareri favorevoli da parte dei cittadini. La sicurezza non ha prezzo, vien voglia di dire.Tutto è nato quando poco tempo fa Eni ha fatto un accordo con il Comune e il coinvolgimento dellaPolizia locale per l’installazione di apparecchiature altamente tecnologiche, telecamere ad altadefinizione, nei posti maggiormente esposti, all’entrata e all’uscita della città, in grado di filmarequanto avviene nelle loro vicinanze. Il gigante energetico così si sente alquanto protetto da

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eventuali “infiltrazioni” malavitose all’interno del suo grandioso complesso. Il progettoevidentemente è piaciuto agli amministratori comunali che hanno deciso di interessare soprattutto ititolari delle aziende e i condomini degli stabili molto preoccupati per i continui furti e danni subitidentro le loro strutture. Gli imprenditori di Poasco e dintorni, passando da via Grandi, Buozzi e viaXXV Aprile, ma anche i condomini, hanno accolto con favore l’iniziativa del Comune. L’assessoreBattocchio intende convocare le parti interessate per definire le modalità tecniche per ilcollegamento via cavo con la centrale operativa della Polizia locale. In tutto il territoriosandonatese esistono almeno una cinquantina di telecamere installate presso le aziende e inappartamenti privati, ma solo tre di esse si definiscono ad alta definizione, cioè in grado diindividuare anche la pulce che passa sotto il neon, una in via Parri e due in via Alfonsine.La loro visione consente il riconoscimento della persona dopo un fatto delittuoso e la lettura dellatarga di un autoveicolo. La gran parte delle apparecchiature non danno queste certezze, specie sel’azione ripresa da lontano. L’ideale mettere in rete ad alta definizione tutte le telecamere esistentie farle funzionare come si deve. Ne trarrebbe vantaggio la sicurezza di tutti i cittadini. D.P.