[23-02-2014] Casoriadue - N.49

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Settimanale di Informazione Distribuzione gratuita - E-mail: [email protected] ANNO XIV - N° 06- DOMENICA 23 FEBBRAIO 2014 OTTICA AURIEMMA Farmacia Zenatto s.a.s Aperta 24 ore su 24 365 giorni l’anno Anche tue le domeniche e festivi Sempre al servizio del ciadino con cortesia e competenza Via Naz.le delle Puglie n°9 Casoria (Arpino) Tel. 081.7590590 email. [email protected] CHE PECCATO VEDERE CASORIA COSI’ UNA CITTA’ NEL DEGRADO, NELL’INEFFICIENZA, NELLA MONNEZZA, NELLA POLVERE

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1DOMENICA23 FEBBRAIO 2014

Settimanale di InformazioneDistribuzione gratuita - E-mail: [email protected] ANNO XIV - N° 06- DOMENICA 23 FEBBRAIO 2014

OTTICA AURIEMMA

Farmacia Zenatto s.a.sAperta 24 ore su 24

365 giorni l’annoAnche tutte le

domeniche e festiviSempre al servizio del cittadino

con cortesia e competenzaVia Naz.le delle Puglie n°9

Casoria (Arpino) Tel. 081.7590590email. [email protected]

CHE PECCATO VEDERE CASORIA COSI’

UNA CITTA’ NEL DEGRADO, NELL’INEFFICIENZA,

NELLA MONNEZZA, NELLA POLVERE

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Non ve l’ho mai detto. Adesso ve lo racconto. Tante volte, in tutti questi anni, ho fatto da guida a giornalisti e scrittori, nella mia Città, in questa Città che ho amato e amo. L’ho mostrata e fatta vedere a Guido Prestisimone, rimanendo per ore a chiacchierare sulle scale della Chiesa del Sacro Cuore, in Piazza Giovanni Pisa, a Joe Marrazzo, il papà di Piero Marraz-zo, il diffamato presidente della Regione Lazio e autore del best seller “Il Camor-rista”, da cui è stato tratto un film, con la partecipazione di un grandissimo Ben Gazzarra, nella parte di Raffaele Cutolo; erano i tempi del Casoria in serie C, e a quei tempi ho fatto da guida a Gianfran-co Coppola, noto volto televisivo RAI; in tempi più recenti a Enzo Ciaccio, inviato de Il Mattino in un giro turistico religioso e politico a Casoria, a Franco Vastarel-

la de Il Mattino e Patrizia Capua, di la Repubblica, a Casoria, per raccontare il brutale omicidio di Stefano Ciaramella, a Gaetano Zavitteri, di Canale 5, per lo stesso e tragico motivo, a Paolo Chiariello di Sky, per il crollo del fabbricato di via Cavour ed a tantissimi altri colleghi. Il caffè da Gennaro al “Centro America”, il pranzo al “Parco dei Fiori” e poi via, in giro per la Città. Ricordo con Enzo Ciac-cio, magnifico inviato de Il Mattino, par-timmo dal salone di Totonno o’ barbiere, in via Santa Croce, un locale inaugurato nel 1924, tra o vico e casarusso e o vico e’ don Nemesio e mentre Totonno raccon-tava al mio ospite tanti aneddoti, alcuni riguardanti addirittura il Duce, nelle sue visite personali a Casoria, ncoppa a’ ferrovia, sento i rintocchi delle campane della Basilica di San Mauro, mormoro

tra me e me, ed entro in Chiesa e indico i tanti dipinti di scuola napoletana appesi nelle nicchie laterali della Chiesa, trionfo dell’arte barocca napoletana, di San Mau-ro Abate. Gli faccio notare i furti avvenuti in quella chiesa: la statua d’argento di San Mauro, l’angelo in marmo sulla fonte bat-tesimale, opera di Lorenzo Vaccaro. Mi viene in mente don Carmine Genovese, arrivato a Casoria dai quartieri spagnoli, l’artefice principale della ristrutturazione del seicentesco complesso monumentale di San Mauro Abate. Come è difficile scrivere di degrado e di monnezza ed anche delle meraviglie di questa Cit-tà. I miei ospiti guardano estasiati il trionfo dell’arte barocca, il magnifico Campanile di San Mauro. Ammirano le cupole: quella settecentesca di S. Maria delle Grazie, quella arabeggiante di San Benedetto, quelle modernissime di San Paolo, Sant’Antonio Abate e San Giusti-no de Jacobis. Però, poi, il loro sguardo cade sui palazzi fatiscenti, i cui balconi, panciuti sul punto di crollare, sono ornati da angeli anneriti con le ali rotte, sui fregi in stucco deturpati sulle facciate degli antichi palazzi.

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NANDO TROISE

CHE PECCATO VEDERE CASORIA COSI’UNA CITTA’ NEL DEGRADO, NELL’INEFFICIENZA,

NELLA MONNEZZA, NELLA POLVERE

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Il traffico: il grido dei clacson che fa da colonna sonora alla vita quotidiana di Via Gioacchino D’Anna, via Diaz, via San Rocco, Piazza Giovanni Pisa e il corso Vittorio Emanuele. Arrivo con i miei ospiti nel borgo natìo, Piazza Santa Croce, bello da sembrare una cittadina del Perugino, con la sua Santa Croce del 1638 (utilizzata quando, in quegli anni, era una unica e grande Piazza, quale “colonna degli infami”), la statua a Padre Ludovico, la seicentesca Cappella del Carmine, la Madonna del Carmelo, bion-da e carnosa, da sembrare una contadina normanna e chi vive in quei posti resta stranito, basito, allibito e si domanda: “Perché? E’ un mistero! Ci sono tutte queste cose belle ed antiche e viviamo nel degrado più assoluto. Perché non se ne occupano?”Il nostro giro continua. Sono anni che propongo di rendere <ZONA RELIGIO-SA> o vico dei monacielli e tutto quanto lo circonda. La vera valorizzazione turistica di questa città potrà avvenire partendo da questa idea, coinvolgendo, in maniera positiva, le Suore Elisabettine Bigie e le Francescane, le Sacramentine e tutti gli ordini religiosi di Casoria. E

torniamo al degrado. Via Calvanese, il venerdì, si trasforma in un suk arabo. Ascolti urla che sembrano i lamenti dei muezzin. La folla è fittissima. Bisogna spingere e prendere anche qualche go-mitata pur di riuscire a vedere, il “teatro” del mercato delle pezze: piramidi di olive bianche e nere, ventagli di origano, sacchi di spezie profumate, torri di peperonci-no tritato, ceste di limoni, frutti di mare e pesce sul quale passeggiano beate le mosche. Il tutto in una strada centralis-sima, abitata da migliaia di persone (per fortuna mai un 118 il venerdì!!!!), davanti alla Chiesa, da qualche tempo, anche Parrocchia, di San Giustino, a pochi passi sia del Parco SIE che del Comando dei VV.UU., sotto lo sguardo annoiato di adolescenti. E loro, proprio loro, ci interessano, i giovani e uno di essi mi confida: “il problema più grosso a Casoria è la disoccupazione specie quella giovanile. Chi non trova lavoro può finire nel giro delle scommesse clandestine o in quella degli scippi, rapine e furti di appartamenti. A Casoria, come dappertutto, tutto ciò che è illegale viene gestito dalla camorra”. Concludo il giro, confidando ai miei ospiti, che una ventina di anni fa, chiac-chierando con l’indimenticabile Padre Piscopo, gli dissi: “mi farebbe piacere di

vedere sulle bancarelle o anche nelle vetri-ne delle pasticcerie le statuette dei Santi di Casoria”. Lui non c’è più. Non le ha viste. Spero che i nostri giovani, possano in un futuro non troppo lontano, beneficiare di questa grande risorsa del TURISMO RELIGIOSO.Alla prossima…………………….

Via G. Rocco, 2 - 80026 Casoria (NA)Cell. 335.8157475

email. [email protected]

La mattina di mercoledì 19 febbraio il Sindaco Dr. Vincenzo Carfora ha assegnato le deleghe degli Assessorati:Assessorato agl Affari Istituzionali, Sviluppo ed Attività Produttive: Antonio Lanzano;Lavori Pubblici e Manutenzioni: Sergio D’Anna;Assetto del Territorio: Tommaso Casillo;Patrimonio e Decentramento: Mariano Marino;Attività Culturali ed Istruzione Pubblica: Luisa MarroPolitiche per l’Ambiente e Ciclo Integrato dei rifiuti: Pasquale Tignola;Bilancio, Programmazione Economica, Avvocatura: Sergio Marchetti

COMUNICATO

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ASSO CIATO

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Zona Gallery, in palazzina signorile, ap-partamento ben rifinito, composto da ingresso, soggiorno con cucina a vista, due camere da let-to, studio, bagno e lavanderia. Euro 185.000

Grazioso app.nto ristrutturato e composto da ampio soggiorno, cucina abitabile, due camere da let-to, bagno e lavanderia. Ben rifinito, come nuovo, con duplice esposizione e posto auto Euro 150.000

Zona Gelsomino, ampio app.to con terraz-zo a livello di circa 180mq e composto da accogliente salone doppio, cucina abitabile, due camere da letto, doppio servizio, rispostiglio e cantoniola Euro 290.000

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A ridosso di Via Amendola, delizioso ed esclu-sivo appartamento su due livelli, con terrazzo, box e po-sto auto. Ben rifinito, come nuovo e realizzato con ma-teriale di alto pregio. Da non perdere. Euro 275.000

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A ridosso di P.zza Castello, in piccola palaz-zina, appartamento composto da accogliente soggior-no, cucina abitabile, due camere da letto e doppi servizi. Con duplice esposizione e posto auto. Euro 120.000

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Via Bruno Buozzi, in piccola palazzina, ap-partamento di 128 mq, composto da ingresso, sa-lone doppio, cucina abitabile, due ampie camere, bagno e ripostiglio. Con posto auto.Euro 160.000

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A ridosso di C.so A. De Gasperi, appartamento in buono stato, composto da soggiorno con cucina a vista, due ampie camere da letto, cameretta, doppi servizi e 1/3 del cortile, cantinato e terrazzo di copertura. Euro 145.000

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In parco, appartamento di 80 mq, composto da accogliente soggiorno con ampia cucina a vista, due ca-mere da letto, bagno e ripostiglio. Luminoso e soleggiato, con duplice esposizione e posto auto. Euro 130.000

CASORIA

CASORIA

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7DOMENICA23 FEBBRAIO 2014

Ci è capitato di leggere la “direttiva generale per l’attività amministrativa” del Comune di Napoli. Troppo vicine Napoli e Casoria per non tenerne conto: sono in migliaia i residenti di Casoria “innamorati di Napoli”.La circolare è firmata personalmente dal Sindaco Luigi De Magistris e veico-lata ai vari uffici dal Direttore Generale Silvana Riccio. Protocollo generale n. 3012/47584, in cui il 19 di gennaio il Sindaco di Napoli dà le direttive ai Dirigenti.“Assicurare la guida costante degli uffici e del personale loro affidati.”“il Dirigente deve informare preven-tivamente l’assessore di riferimento e il direttore generale prima di adottare provvedimenti di propria competenza che riguardino: conferimento di incari-chi, l’affidamento di appalti o l’acquisto di beni, la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, l’approvazione di bandi di concorso, l’affidamento di incarichi e la stipula di integrazioni ai contratti di servizio in essere con società in house, o comunque, partecipate del Comune”.“I dirigenti devono riferire mensilmente al Segretario Generale sui procedimenti

disciplinari avviati e sui provvedimenti adottati”. “Devono vigilare che i propri dipendenti rispettino i principi di lega-lità, correttezza, imparzialità e traspa-renza amministrativa e devono organiz-zare il lavoro in maniera da prevenire fenomeni di corruzione e di illegalità, segnalando tempestivamente al segreta-rio generale ogni ipotesi di irregolarità che richieda un’attenta verifica”.“l’uso corretto dei veicoli in dotazione”; “di non sprecare energia elettrica e ma-teriali di consumo”.La circolare termina con un monito

ben chiaro: “qualora i dirigenti venis-sero meno agli obblighi stabiliti dalla direttiva il direttore generale ne darà comunicazione all’Organismo indipen-dente di valutazione della performance per gli accertamenti di competenza sui risultati dell’attività amministrativa, tecnica e della gestione”.La direttiva nasce per arginare sprechi, assenteismo, abusi di ufficio, clienteli-smo.

FONTE: la Repubblica Napoli.

COMUNE DI NAPOLIDIRETTIVE CONTRO

SPRECHI, ASSENTEISMO, CLIENTELISMO E ABUSI DI UFFICI

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9DOMENICA23 FEBBRAIO 2014

Stato di agitazione dei lavoratori ex LSU, che dal 2001 svolgono servizi di pulizia in più di 4.000 Istituti scolastici: solo in Campania sono impegnati ben 5.000 lavoratori. Hanno deciso, Lunedì scorso, di oc-cupare le scuole perché, da quan-do gli appalti di pulizia sono stati affidati dal MIUR alla CONSIP, il salario è stato ridotto notevolmen-

te con retribuzioni base di circa 300/400 euro al mese. Ma nella nostra Regione la situazione si è ulteriormente aggravata, in quanto la gara CONSIP è stata invalidata e ciò determinerà per il 28 Febbraio licenziamenti. “ Riteniamo” essi dichiarano com-prensibilmente preoccupati “che tutto questo sia indegno di una società civile: notevoli ripercussioni negative ricadranno non solo su noi lavoratori, ma anche sulla scuola, che subirà certamente un servizio di pulizia più scadente”; “inoltre”

aggiungono “un altro colpo man-cino sarà inferto alla già dissestata situazione economica del Mezzogior-no, visto che più di 11.500 famiglie andranno sul lastrico.”La proposta che essi avanza-no per risolvere la vertenza è di “internalizzare”il servizio di pulizia nelle scuole attraverso l’inserimento dei lavoratori ex LSU nelle gradua-torie ATA con il riconoscimento del servizio prestato nelle scuole dal 1995 ad oggi. “Ciò consentirebbe a noi” affermano “di percepire uno stipendio dignitoso, di permettere ai Dirigenti scolastici di gestire tutto il personale della scuola, compreso gli ex LSU, garan-tendo un servizio più funzionale e, infine, si otterrebbero indubbi vantaggi economici, essendo stato calcolato che, eliminando i Consorzi affidatari dell’appalto, il MIUR ri-sparmiereb-be più di 60 milioni di euro l’anno, senza ta-gliare salari e posti di lavoro”. Al riguar-do, fanno notare che l’Unione Sindacale di Base ha denuncia-to quanto

già evidenziato nella trasmissione televisiva Report del 2 Dicembre scorso, in cui la conduttrice Gaba-nelli pose in rilievo che il Gover-no continua ingiustificatamente ad attuare soluzioni che di fatto vanno a discapito dei lavoratori e del servizio di pulizie nelle scuole, garantendo solo di fatto le aziende appaltatrici, ossia le lobby. Al momento in cui scrivo, si sta svolgendo una riunione a Palazzo Chigi su tale vertenza e si auspica che l’esito sia positivo, per consen-tire agli studenti di riprendere le lezioni. Intanto, gli ex LSU si scusano con i genitori degli alunni per il disagio che hanno creato, ma puntualiz-zano che non hanno avuto, finora, margini di trattativa e sono stati costretti, quindi, a ricorrere a tale forma di lotta.

ANTONIO BOTTA

STATO DI AGITAZIONE DEI LAVORATORI EX LSU SCUOLA

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10 DOMENICA23 FEBBRAIO 2014

Tempo di crisi, tempo di chiusu-re, di avvitamento sulle proprie paure, sulle ansie per il domani incerto, ma anche tempo di insi-curezze per un presente gravido di preoccupazioni a causa di un lavoro precario, malpagato o che

addirittura si rischia di perdere. Si vive con la sensazione che da un momento all’altro non ce la si possa fare: la fiducia vacilla e non si coglie negli occhi la speran-za che prima o poi la situazione cambi. Eppure, basta un gesto, a vol-te, per riprendere lena, vigore e sorridere, nonostante tutto, alla vita. Le istituzioni latitano? Si avverte il vuoto intorno? Nessun

problema! Si prende di petto la situazione e, fidando su “stelle luccicanti” nel buio della notte, quel vuoto lo si riempie con una luce che emana raggi di generosi-tà senza confini. E’ successo nel nostro territorio,

di cui sono messe spesso in ri-salto le pecche, ma che nasconde storie che danno respiro all’ani-mo: presso la scuola dell’infanzia del plesso “Vittorio Emanuele”, Istituto Comprensivo “Palizzi” mancava una fotocopiatrice, stru-mento indispensabile per ripro-durre schede didattiche utilissime per i bambini. Ebbene, quattro persone, senza alcun indugio, hanno messo mano alla tasca e

l’hanno comprata, offrendola alle insegnanti del Plesso. Ecco il nome delle “stelle”che, insieme, hanno formato una splendida co-stellazione, vincendo,con il vivido splendore, il buio della latitanza e dell’indifferenza: Nicola Miran-da, proprietario della cartoleria King Of Graphics di Arzano; Rino Del Grosso, titolare della palestra Fitness di Casoria; Salvatore De Rosa, responsabile della palestra Fitness di Casoria; Capriati Ro-berto, carabiniere scelto. Questi gentiluomini vanno ringrazia-ti con le parole dello scrittore bulgaro Elias Canetti, per il quale siamo anzitutto chiamati a essere uomini e donne che, prendendo su di sé le vite degli altri, vivono l’amore senza contare fatiche e paure, uomini e donne che, senza proclami e senza ricompense, nel silenzio, fanno ciò che devono fare, consapevoli che il nostro compito supremo nel mondo è custodire delle vite con la propria vita. Un gesto di solidarietà sen-tito, il loro, che va sicuramente posto in risalto, non per renderli gonfi di orgoglio, ma per scuotere noi dall’apatia, dicendoci che in un contesto di disimpegno e di ri-fugio nel privato c’è bisogno di far sorgere nel nostro cuore la forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca.

ANTONIO BOTTA

Un magnifico e nobile gesto di solidarietà per continuare a sperare, nonostante tutto.

MANCA LA FOTOCOPIATRICE? VE LA DONIAMO NOI!

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11DOMENICA23 FEBBRAIO 2014

In un Paese dove l’arte e la cultura hanno sempre meno peso, soffocate da una politica e da una società che logorano tutto ciò che non è imme-diata produttività, c’è chi ha ancora il coraggio di puntare sulla musica.Nel 2007, il maestro Vincenzo Sor-rentino ha fondato a Casoria l’Asso-ciazione Royal Music con l’intento di diffondere la musica attraverso l’insegnamento e vari eventi.Abbiamo parlato con lui per com-prendere le ragioni di chi crede ancora che la passione possa superare gli ostacoli economici e politici che, spesso, rendono irrealizzabili i propri progetti.La Royal Music è giovane. E’ pos-sibile, dunque, non solo mantene-re ma, addirittura, creare nuove imprese in un periodo di instabilità economica?Sì, è possibile. Tuttavia, diventa diffi-cile nel momento in cui non si incon-tra il sostegno della politica casoriana. La burocrazia è sempre un problema e, per alcuni documenti, si rischia di attendere anni ed anni. L’indiffe-renza delle istituzioni è l’ostacolo più arduo. Prossimamente la Royal Music si trasferirà molto probabilmente ad Arzano, dove porterò avanti questo progetto insieme a quello di Singer Inside, un programma per la Rai.In un periodo di crisi, le famiglie sono ancora disposte a fare sacrifici per sostenere i figli in un’attività artistica?Ritengo che, quando un ragazzo mostri talento, sia necessario che sia

seguito da maestri e insegnanti preparati.Per accedere al conservatorio o, comunque, per ottenere una preparazione adeguata, non basta uno studio scolastico dello strumento, bisogna fornire al ra-gazzo un supporto professionale in modo da aiutarlo a crescere.Se i genitori si rendono conto delle aspirazioni e dell’attitudine dei loro figli, sono disposti a far sì che vengano seguiti.Dal 2010 sono nati i licei musi-cali e, da settembre del prossimo anno, l’istituto Sacro Cuore ospiterà anche questo indirizzo di formazione.Sarà un incentivo per i giovani ad avvicinarsi alla musica o potrà rappresentare un pericolo per le scuole private come la sua?Il liceo musicale è sicuramente un incentivo: si può offrire allo studente una buona infarinatura. Tuttavia, a volte, questa infarinatura non basta per accedere al conservatorio.E’ ovvio che, da un punto di vista tecnico, è difficile offrire al ragazzo una preparazione adeguata senza che venga seguito costantemente e, soprat-tutto, da maestri preparati.Inoltre il problema di fondo, soprat-tutto nell’ambito delle scuole statali, è spesso quello della reale preparazione dei docenti.C’è ancora meritocrazia nel mondo della musica?Nella mia personale esperienza, posso dire che la meritocrazia esiste. Il con-

servatorio di Napoli, di certo, non si lascia sfuggire i veri talenti.Ovviamente, come in ogni altro contesto, c’è anche chi va avanti per nepotismo.Che consiglio darebbe a un giovane che si avvicina ora al mondo della musica?Consiglio sempre ai miei allievi di fare una scuola che gli permetta di accedere anche all’università e, poi, di farsi seguire seriamente da un bravo maestro. Quello della musica è un mondo difficile: l’accesso al conservatorio non è una meta, ma solo un punto di partenza. Seguo numerosi ragazzi che, nonostante siano già stati ammessi al conservatorio, necessitano ancora di essere seguiti per una preparazione che consenta loro di passare gli esami.

GIANLUCA GRIMALDI

Associazione Royal Music: melodie in tempi di crisi

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12 DOMENICA23 FEBBRAIO 2014

Giuseppe Avolio, meglio noto come Peppart, è uno dei più talentuosi e simpatici vignettisti italiani in circolazione. Nato a Napoli i l 12 lu-glio del 1977, pian piano è riuscito a trasformare la sua passione in arte e successivamente in lavo-ro, facendosi conoscere ed apprezzare non solo nel territorio campano. Molte sono, infatti, le esperienze importanti che f ino ad oggi compa-iono nel suo curriculum: le sue vignette di satira politica, sportiva e di attualità pubblicate su testate come Cronache di Napoli, Albatros, L’informatore Popolare e Il Corriere del Pallone; partecipazioni televisive soprattutto con Telecapri Sport, Italiamia Telere-gione, Tele A e persino su Sky nel periodo dei Mondiali 2006. Da non dimenticare anche le collaborazioni con le sue divertenti carica-ture sulla SSC Napoli pubblicate sul giornale uff iciale della squadra, Il Napoli, e le mostre e le raccolte bibliografi-che delle sue opere. Per sapere qualcosa in più su di lui e sul suo mestiere, gli abbiamo fatto alcune domande.Come è nata questa passione e come l’hai coltivata nel tempo?“È una cosa che ho avuto sin da bambino. Pren-devo matite, pastelli e

pennarelli e mi mettevo sempre a scarabocchiare. È un qualcosa che mi è stato inculcato da mia madre perché anche lei ha avuto sempre questa passione. Pian piano l’ha trasferita a me e col passare degli anni mi sono avvicinato sempre di più a questa arte. Alle elementari e alle medie

mi divertivo a dise-gnare le caricature dei miei compagni di classe mi piaceva tantissimo. Infine si arriva ad oggi, dove continuo a coltiva-re e a continuare questa mia dote. Ed è tutto molto divertente: vedere il lato giocoso e positivo di qualsiasi cosa, ridere e scherzare, rappresentare le persone in modo buffo tramite queste f igurazio-ni!”.

Hai frequentato delle particolari scuole o corsi per imparare a disegnare così?“No! Non ho mai segui-to corsi né mi sono mai iscritto a scuole per que-sto mestiere. Si sa poi che chi fa questo particolare tipo di arte segue un suo stile e un suo modo di pensare e rappresentare

le cose, spesso rif iutan-do le regole. Qualcosa comunque ho dovuto imparare, come i nuovi programmi da disegno o qualcosa di innovativo come Photoshop. Anche qualche nuove tecnica di colore e tratteggio perché si deve essere aggiornati e al passo con i tempi. Tutto in maniera autodi-datta però”.È stato difficile intra-prendere questo percor-

so e raggiungere poi la meta attuale?“Abbastanza. In questo settore c’è molta con-correnza. Inoltre il mio stile, a detta di Mimmo Carratelli , è come l’en-glish humor: molto sotti-le e particolare, quindi a volte non viene percepito. Oltretutto sono napoleta-no e inserendo qualcosa

in dialetto nelle vignette non è stato facile far-mi comprendere da chi non era partenopeo. Ma anche con i conterranei è stato diff icile perché la nostra è una lingua che rende meglio nella recitazione ed è comples-sa da rappresentare in un disegno. Quindi, anche far avvi-cinare il pubblico è stato complesso”.Quali fra i vignettisti

La fantasia, i colori e l’ironia: conosciamo meglio il vignettista Peppart!

LUIGI IPPOLITO

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13DOMENICA23 FEBBRAIO 2014

italiani reputi i tuoi maestri in assoluto?“Forattini e Giannelli , anche se quest’ultimo è più estremista del primo. Per questo, considero Forattini il più grande di tutti: la sua satira

è sempre pulita, senza volgarità, tranquilla e pungente al punto giusto, senza mai sfociare nella cattiveria eccessiva. I suoi disegni e le parole che usa sono inconfondi-bili!”.Quali sono state, fino ad oggi, le esperienze più significative che ti hanno dato le emozioni più forti?“Sicuramente la prima apparizione in tv su Telecapri Sport: avere un impatto e un riscontro

televisivo per me è stato importante. A questa esperienza si aggiun-ge una più recente, che riguarda la mostra delle mie caricature su Mas-simo Troisi al Pan di Napoli: credo che sia il

gradino più alto del mio percorso! Un altro lavoro che porto nel cuore, e che rappresenta il massimo per me in televisione, è la collaborazione con il ca-nale inglese ESPN Classic Sport: oltre a conosce-re personaggi illustri dello sport, come Vialli e Panatta, ho avuto la possibilità di acquisire notorietà anche al di fuo-ri della mia nazione e di farmi apprezzare. Lavo-rare poi con i britannici è stato fantastico, loro

sono dei professionisti nati!”.C’è una vignetta che è la più importante di tutte?“Nessuna in particolare. Porto nel cuore ogni dise-gno che ho fatto dall’ ini-zio f ino ad oggi. Ricordo le prime caricature che ho fatto sui calciatori del Napoli del primo scudet-to e tutte quelle che ho poi elaborato negli anni successivi sino al presen-te. Ognuna ha un valore specif ico!”.Quali sono i tuoi pro-getti futuri?“Innanzitutto c’è una mostra al teatro Dia-na, con quindici tavole di disegni e caricature, su Troisi, sul Napoli e sulla politica. Poi c’è una seconda raccolta che sto progettando, ma devo concordarmi ancora bene con gli editori: r iguarda l’ultimo triennio della squadra partenopea di calcio e la situazione parlamentare italiana, dall’avvento di Berlusco-ni alla sua uscita e la sua recente collaborazione con Renzi”.Quanto ha inciso Napo-li città e l’essere napole-tano nel tuo lavoro?“Napoli è una vignetta di per sé. Noi napoletani, si sa, viviamo ogni giorno col sorriso sul volto per affrontare le diff icoltà che molto spesso ci si presentano. Abbiamo sempre la battuta pron-

ta e prendiamo tutto in maniera positiva, cercan-do di lasciare alle spalle la tristezza. È quello che Totò, Eduardo e Troisi hanno saputo rappresen-tare con le loro opere. Il mio carattere è quello di un napoletano doc e ha inciso sul mio modo di vedere le cose e rappre-sentarle, e quindi nel mio mestiere. Si nota subito il tratto giocoso e sponta-neo, felice e senza pensie-ri, nelle mie linee”.Cos’è per te l’arte?“L’arte è magia ed è l’essenza della mia vita. Vivere è come essere in un sogno, dove si r imane incantati da ogni picco-la cosa che ci circonda. L’arte è proprio la fonte primordiale di ispira-zione, la capacità di osservare e riprodurre in modo sublime tutto ciò che è intorno!”.Che consiglio vuoi dare a chi vuole intraprende-re la tua stessa carrie-ra?“Direi che bisogna essere forti, senza arrendersi mai, procedendo al con-tempo stesso con grande umiltà. Direi di accettare in qualsiasi caso le cri-tiche, sia quelle positive ma soprattutto quelle negative perché così si cresce e si matura. Inol-tre, bisogna sempre avere un occhio di riguardo per tutte le diverse tematiche del mondo”.

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Anna Capasso quando inizia e come la sua car-riera artistica?«Sono stata molto preco-ce, ho iniziato alla tenera età di 8 anni. A 11 anni ho iniziato a studiare canto al teatro Bellini con Gabriella De Carlo e, suc-cessivamente, con Jenny Sorrenti. Poi ho studiato teatro sempre al teatro Bellini prima di seguire un corso di dizione e recitazione con Gianfran-co Gallo».Nel suo percorso tea-trale lei ha lavorato con tantissimi artisti: cosa le hanno lasciato?«Ognuno mi ha insegna-to molto, da ognuno ho carpito i segreti per stare sul palcoscenico. Ricor-

do con grande piacere le esperienze con Nello Mascia in “Festa di Piedigrotta” così come le numerosissime al fianco di artisti del calibro di Tullio Del Matto, Umber-to Bellissimo, Caterina De Santis, Massimiliano e Gianfranco Gallo, Gianlu-ca Di Gennaro, Claudio e Pino Insegno, Angelo Di Gennaro, Antonio Otta-iano, Ciro Capano, Mario Aterrano, Rosa Miranda, Michele Caputo, Rosario Verde e tantissimi altri».Tante apparizioni in Rai, una lunga tournée con l’ex campione di Pugilato Patrizio Oliva nello spettacolo “2 ore all’alba”: una bella espe-rienza? Qual’era il suo

personaggio?«La tournée di “2 ore all’alba” è stata molto intensa e, professionalmente, tanto gratificante con tappe signifi-cative all’“Eliseo” di Roma, al “Nuo-vo” di Milano e al “Cardinal Massa-ia” di Torino. Nello spettacolo vestivo i panni di Angelotta, una donna perfida, che si scontrava sulla scena con Pulcinella, imper-sonato da Patrizio Oliva. In Rai, oltre le esperienze a “Sanremo Giovani”

ho preso parte a numero-se trasmissioni, tra queste “Applausi” di Gigi Mar-zullo».

CONTINUA A PAG. 17

La Cantante Attrice Anna Capasso Si Racconta su Casoria Due

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SEGUE DA PAG. 15

A breve al cinema uscirà un film che la vede sem-pre come attrice con un bel cast, “Vacanz... ieri, oggi e domani”: qual è i suo ruolo e di cosa tratta il film?«In questo film sono presente con un cammeo: sono una zingara che vuole leggere la mano a Lucio Ciotola. Nel cast ci sono tanti bravissimi attori come Patrizio Ri-spo, Ernesto Lama, Lucio Ciotola, Fabio Massa e il grande Carlo Croccolo. Il film uscirà ad aprile in tutte le sale italiane».Un suo sogno nel cas-setto?«Come ogni artista che si sdoppia sia come cantante che come attrice sogno di entrare nel cast di un grande musical e fare una lunghissima tournée».Quale ruolo le piace-

rebbe interpretare? Un consiglio che da ai gio-vani che iniziano questo magico mondo dello spettacolo?«Ai giovani suggerisco di avere sempre tanta umiltà e di studiare. Altrimenti non si va da nessuna par-te. Non basta solo avere le qualità artistiche: bisogna studiare, tantissimo». Non ho un vero e proprio desiderio per quel che riguarda il ruolo, mi sono cimentata sia in ruoli drammatici che comici senza difficoltà».Lei è anche cantante: qual è la canzone na-poletana che a lei piace molto interpretare?«Avendo preso parte per ben due edizioni di “Sanremo Giovani” amo tantissimo la canzone. Per quel che concerne le me-lodie partenopee adoro il brano “Io te vurria vasà” che interpreto con tanta

passione».Il suo legame con Mario Merola?«Trent’anni fa, quando sono nata, ho avuto come

“compare” di battesimo proprio l’indimenticato “re della sceneggiata”. Sarà stato un segno del destino?»

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VALENTINA IACONO

Questa sett imana abbiamo incontrato i l t i tolare del Risto-rante-Pizzer ia “L a Genuina”, s ito in Via III Strada Masser ia Lombardi Cardito (Na) ovvero Gaetano Guanto. I l Sig . Guan-to ha fondato i l Suo Ristorante nel 2003, sapendosi af f iancare di un personale a lta-mente qual i f icato. Al Ristorante L a Ge-nuina è poss ibi le ap-prezzare non solo la cordia l ità è l’ott imo ser viz io of fer to dai dipendent i , ma so-prattutto la genuinità

dei sapor i medi-terranei che carat-ter izzano i l menù; un menù dove a far da padrone è i l pesce. S ono infat-t i , piatt i a base di pesce f resco che pr imeggiano, ma anche piatt i a base di carne, come ad esempio quel la argent ina. Aper to a l pubbl ico da l le 12 :00 a l le 15 :30 e da l le 18 :00 a l le 24 :00 da l lunedì a l la domenica . Nonostante i tem-pi di cr is i , i l t i tola-re Gaetano Guanto,

fe l icemente c i r ivela , d i non aver subito un ca lo del le vendite ,

ma anzi ha potuto reg istrare dat i sod-dis facent i che g l i hanno per-messo di ampliare i l personale . <<Posso r itenermi soddis fat to e gratif ica-to, c i dice , per l’an-damento del la mia attiv ità , chi lavora

sodo può benef ic iar-ne dei r i sultati>>. I l Sig . Guanto prosegue poi , lanciando un messaggio a coloro che intendono lavo-rare nel campo del la gastronomia: <<E’ impor tante innanzitutto f requen-tare un’ot t ima scuola di formazione, ma in par ticolar modo fare tanti stage che t i permettono di ap-prendere al meglio ogni aspetto di questa professione . Bi sogna poi , essere determina-ti e por tare avanti i propr i proget t i senza scorag g iarsi al pr imo ostacolo>>.

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La città di Casoria vanta di mol-tissimi professionisti del settore medico. Un esempio è stato il con-vegno del progetto Epica organiz-zato dai medici di base sullo studio dell’incidenza e della mortalità dei tumori in territorio casoriano. Questa volta ci siamo soffermati su una particolare branca della medicina: quella dell’ otorinolarin-goiatria. Per soddisfare la nostra curiosità in merito ci siamo rivolti al dottor Sperandeo che da anni ormai esercita la sua professione di otorino al poliambulatorio in via Manzoni a Casoria. Da quanti anni esercita la profes-sione di otorino all’Asl?Sono circa 25 anni. Lavoro nei po-liambulatori di Casoria, Afragola, di Arpino, di San Giorgio a Crema-no e al Loreto Crispi nei pressi di Piazza Amedeo. Ci parli della sua attività nello specifico.Io sono un ambulatoriale, lavoro 38 ore a settimana. La mia attività è diagnostica, dunque mi occupo di prevenzione. La mia branca è pret-tamente chirurgica, ed è importante avere la possibilità di fare diagnosi preventive, da cui è possibile dia-gnosticare i carcinomi della laringe e altre patologie serie come, ad esempio, le otiti croniche. In questo modo dalla diagnosi è possibile tro-vare una cura, altrimenti, trovato il problema, i pazienti vengono indirizzati in ospedale, dove mol-ti di questi possono essere presi in tempo e salvarsi. Credo che sia una professione importante proprio per-ché offre l’opportunità di intervenire prima che sia troppo tardi. Tutta-via, è anche un lavoro stressante, le visite sono davvero tante. I miei orari di lavoro in genere vanno dal-le 8:00 alle 12:00 la mattina e dalle 13:00 alle 19:00 il pomeriggio, dal lunedì al giovedì. Come fa a gestire lo stress?Quando si lavora tanto bisogna stare attenti a ciò che fai e a ciò che dici. Sono sempre molto concentra-to. Sicuramente esercitare la profes-sione di medico in ambulatorio ha i suoi vantaggi. A differenza delle attività ospedaliere, nel mio caso

non si è soggetti a turni, la notte si resta a casa e si è lontani dallo stress scaturito dalle responsabilità chirurgiche. Del resto, ogni profes-sione ha i suoi pro e contro, l’im-portante è amare il proprio lavoro. Io qui non ho primari, sono molto autonomo. In ambulatorio godiamo di una certa libertà professionale.Quanto è cambiata la diagnosi rispetto a 25 anni fa?Sono aumentati i tumori. La causa potrebbe essere riconducibile all’am-biente in cui viviamo e alle cattive abitudini. Per i tumori di mia perti-nenza, come bocca, laringe, lingua e gola, le cause principali sono dovute al fumo e all’alcool, soprattutto se messi insieme. E’ difficile trovare un carcinoma in un soggetto che non ha mai fumato. Me ne saranno capi-tati un paio. Chi si ammala appar-tiene solitamente alla categoria dei fumatori incalliti o di chi ha smesso. Io stesso provai sulla mia pelle gli effetti negativi del fumo, infatti, fui operato, da un collega alla corda vo-cale sinistra nel ’98, dopodiché smisi di fumare. Smettere di fumare è la prima terapia da fare. Lo consiglio soprattutto ai giovani, i quali, al giorno d’oggi, in tantissimi comin-ciano a fumare molto presto.Cosa rende diversa la sua attività rispetto a quella di un’altra spe-cializzazione?Dunque, il mio lavoro è di diagno-si e non di terapia. Il cardiologo, infatti, dopo aver effettuato una diagnosi, prescrive la sua terapia, che risulta essere di vitale impor-tanza per cardiopatico. La terapia dell’otorino, invece, è più blanda; consiste nella somministrazione di aerosol, di antinfiammatori e di an-tibiotici. Non c’è un problema grave da curare. Il mio impegno è tutto sulla diagnosi e sulla prevenzione. E’ un lavoro che mi piace e che fac-cio volentieri.Come mai l’otorino?Perché mi piaceva di più. Io ho fatto

di tutto: ho cominciato da ragazzo con la medicina dei prelievi, poi la guardia medica, ho lavorato in una clinica convenzionata a San Seba-stiano al Vesuvio e poi alle terme di Castellammare. Infine, ho avuto la possibilità di entrare nella specia-listica ambulatoriale. Lì feci una scelta. Avevo già la specializzazione in otorinolaringoiatria, avevo fatto già esperienza nella clinica dove mi sono formato e ho avuto la possi-bilità e la fortuna di conoscere i Panetti, sia padre, allora aiuto della Ascalesi, sia figlio, attualmente primario della Ascalesi. Lì sono cre-sciuto e ho imparato molte cose con loro. L’università mi ha preparato ma la vera scuola è stata la clinica. Non ho mai pensato di lavorare in ospedale. Mi piaceva l’idea di essere indipendente e avere una mia auto-nomia di vita. Infine, mi parli della gestione dei pazienti più problematici.A differenza dell’ospedale in cui vanno i pazienti chirurgici, nel reparto otorino ci va il paziente oncologico che, una volta diagnosti-cato il tumore alla laringe, va ope-rato e va aiutato dal punto di vista psicologico. E’ il caso di chi deve subire interventi demolitivi come la laringectomia totale. Parliamo dei pazienti ai quali sono introdotti tubicini alla gola per respirare dopo l’operazione. Essi hanno dei seri problemi relazionali, detestano il loro aspetto e non si sentono amati. In questo caso si interviene anche dal punto di vista psicologico coin-volgendo i familiari. Poi, è chiaro per terapie più semplici come la poliposi nasale è tutto diverso.Dopo 25 anni di attività in campo medico scopriamo un professioni-sta ancora innamorato del proprio lavoro, che svolge la sua profes-sione con pazienza e con passione, dando importanza soprattutto agli aspetti relazionali con i propri pazienti.

DANIELA ABBATE

Intervista a Giacomo Sperandeo

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21 FEBBRAIO 2013

Autorizzazione del Tribunale di Napolin. Reg. 5116 del 28/02/2000

Direttore Responsabile: Ferdinando TroiseStampa: PRINTING HOUSE - CASORIA

Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita.Questo numero è stato chiuso il 20 FEBBRAIO 2014

Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli

Direzione, Redazione, Amministrazione e PubblicitàVia Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271

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(nullità di matrimonio presso i Tribunali Ecclesiastici)

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Poesia di Mariano Menna

Fotografie

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