[17-02-2013] Casoriadue - N.07

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Settimanale di Informazione Distribuzione gratuita - E-mail: [email protected] ANNO XIII - N° 7 - DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013 Cento miliardi in politica

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1DOMENICA10 FEBBRAIO 2013

Settimanale di InformazioneDistribuzione gratuita - E-mail: [email protected]

ANNO XIII - N° 7 - DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013

Cento miliardi in politica

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a cura di palla avvelenata

Bufera al Comune: non si può mai stare tran-quilli. Polizio aveva appena superato la burrasca legata ai rapporti con i politici della sua Repub-blica, i quali si sono, poi, impadroniti della cosa pubblica, ed ecco che gli cade un’altra tegola in testa. Gli uomini dell’Amministrazione in carica (cioè il pd, figlio della margherita, il fli (un po’ an, un po’ missino, tanto democrist), gli eredi di Di Pietro, gli autonomisti di Arpino e gli ex sociali-sti delle api) lo accusano di aver sparlato di loro dappertutto (sui marciapiedi, negli uffici comu-nali, nelle interrogazioni, nell’aula consiliare, nelle commissioni consiliari e sul suo periodico e non vogliono più avere a che fare con lui. “Ab-biamo fatto un atto di indirizzo in cui si chie-de ad un avvocato di grido se si può ricorrere, contro Polizio, alla Autorità Giudiziaria”. Che peccato! Non la fa apposta, viene trascinato in ciò dalla nostalgia, dalla saudade di troppi anni fuori dalla politica casoriana. Sono anni che non riesce a gestire e sono anni che le amministrazioni che si susseguono non ascoltano i suoi tanti consigli.

La politica, a Casoria, riunisce i superstiti del socialismo casoriano e nazionale. Come nel

film di Rodriguez “Dal tramonto all’alba”, idea di Quentin Tarantino del basso circuito ame-ricano, visto qualche sera fa su Sky Cinema, in cui i defunti escono dalle loro tombe e cercano di abbarbicarsi ai vivi. Se non ci fossero stati cento anni e più di storia socialista e socialisti in carne e ossa e nome onorato, si sarebbe potuto pensare, guardando i consigli comunali, che a Casoria di socialisti non ne sono mai esistiti.Il dibattito, oggi, 2013, viene sempre occupato da questo fondamentale argomento: “noi eravamo corrivi alla corruzione, ma gli altri? Non erano, forse, della stessa pasta?” oppure “tutti colpevoli, nessun colpevole”, come disse il compagno Craxi. A pensarci bene, viene il dubbio che, forse, non fosse nemmeno un partito. Infatti, stanno ancora a domandarsi, i superstiti: come mai con milioni di voti, i socialisti, andata in crisi l’organizzazio-ne, non hanno trovato di meglio di passare armi e bagagli a Forza Italia prima e Popolo della Li-bertà poi, insieme e con, i missini di An? Al di là della sporadica iniziativa di Psi e Nuovo Psi, partiti dalla bassissima percentuale elettorale.I socialisti portano avanti un’ eredità di ran-cori e di equivoci. I socialisti, di oggi, na-scosti in tante sigle, vorrebbero che ci si ras-

segnasse alla decadenza progressiva della politica, al disinteresse della gente. E’ questo il loro obiettivo. E…….. si sta avverando.

Niente paura, siamo italiani, figli dei Borgia e di Machiavelli, nel sangue abbiamo la furbizia e nel cervello i geni dell’intrigo. In tutti i campi dello scibile umano, applichiamo la regola del “qui nessuno è fesso, fessi, semmai, saranno gli altri”. In politica siamo imbattibili, ci scateniamo e non abbiamo rivali. La storia è piena di esempi: codici e pandette li teniamo in valigia, quando andiamo in giro per il mondo e anche nei merca-tini rionali di casa nostra. Poco importa che, alla fine, ci rimettiamo vagoni di soldi e di credibili-tà. L’ importante è fare i furbi, il resto non conta.L’annata amministrativa è all’inizio. Il Consiglio Comunale è concentrato sul-la elezione del Vice Presidente dello stesso Consiglio. E, siccome questo ruolo tocca all’op-posizione, la maggioranza ha pensato ad An-drea Capano, che “sarebbe” all’opposizione.

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CENTO MILIARDI DI POLITICALA FEBBRE DI QUESTO MILLENNIO

I Socialisti non ci sono più

IL MERCATO DELLE BRUTTE FIGURE

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SEGUE DA PAG. 3Le cronache sono piene di schermaglie e di mer-cato anziché di resoconti politici veri e propri.Tra Antonio Lanzano e Luisa Marro è in atto un contenzioso su un assessorato importante: Ser-vizi diretti alla Persona, cioè assistenza sociale, cultura, sport e tempo libero. Sono stati parecchi, in un passato abbastanza recente, gli incontri con il segretario provinciale Pd Luigi Cimmino nel tentativo di recuperare nella maggioranza la sezione casoriana dedicata ad Angelo Vassallo. Tra blitz, accordi segreti, accordi pubblici, c’è da far ingiallire la memoria del povero Simenon, uno che dell’intrigo raccontato aveva fatto il suo mestiere e le sue fortune. Se dovesse avvenire il miracolo di una pacificazione con il Pd, cambie-rebbe totalmente la Giunta e certamente il Bilan-cio sarebbe l’Assessorato più ambito. L’Assessora-to al Personale e agli Affari Generali resta saldo nelle mani di Antonio Lanzano, espressione po-litica del nuovo partito I Moderati che vedono leader il consigliere regionale Nicola Marrazzo, assistito da Cosimo Boemio. Un partito che sta effettuando una profonda riflessione. La strate-gia degli ex socialisti oggi api, stufi dei continui attacchi che gli fa Polizio, riguardo la gestione del settore urbanistica e l’attività del suo assesso-re di riferimento Casillo, non è andata proprio a buon punto. Tommaso Casillo sta pensando alla campagna elettorale parlamentare spiegando ai più la sua scelta di voto per Monti e la sua lista.Il Sindaco vuole ingaggiare i due dirigenti dei due concorsi espletati, cioè un nuovo Comandante dei VV.UU. ed il dirigente del settore urbanistica, ma con una nota esplicativa per il colto e l’inclita: i Set-tori da coprire sono l’Area Tecnica e la Vigilanza.Da anni, purtroppo, la nostra politica rischia di finire alla berlina quando entra nei gorghi de-gli assessorati. Alle segreterie provinciali, però, avrebbero dovuto capire che, con questo Sinda-co, hanno finito di trattarci come gonzi. E’ finita l’epoca di quando gli assessorati salivano di quo-tazione e venivano impiantate aste colossali che indebitavano la nostra politica, squalificandola sotto l’aspetto etico e dell’immagine. Mai una Giunta Municipale e mai Assessori sono durati così tanto: solo due avvicendamenti e per scelte proprie e personali: gli Avv.ti Bene e Gagliardi.In politica, è ancora in corso lo sforzo di traghettare verso la Seconda Repubblica.

Carfora, Ferrara, Polizio, la Giunta, gli Assessori, la festa al paese, le api, i comu-nisti, i socialisti, i fascisti……….. Storie del nostro villaggio globale, città mul-ti – etnica e dalle cosce sempre aperte.E’ venerdì sera e la mente corre verso il racconto di cinque giorni pieni di trambusto politico, di incontri, di lamentele, di litanie, di lagne, di rim-

proveri, di interpretazioni esatte ed errate. Pro-viamo a raccontarvele: è lunedì mattina e somma delle meraviglie, ecco le prime avvisaglie: Fratelli d’Italia ci tiene a precisare: “ogni partito della co-alizione ha la sua storia, la sua identità, la propria cultura ed i propri ideali politici, non abbiamo nessuna intenzione a fare di questa coalizione un gruppo unico e non è vero che Berlusconi è il can-didato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Ribatto: “invece di tanti oziosi bla bla bla, non sarebbe più corretto affermare che i vostri rap-porti sono sfilacciati? Ditelo chiaro che, ormai, con Berlusconi non avete un rapporto idilliaco”.La risposta: “il candidato premier verrà scelto in base ai voti raccolti da ogni sin-golo partito. Questo è il motivo che ren-de importante votare per Giorgia Meloni”.

Passiamo a Polizio. Ha ragione. Carfora e il centro destra non hanno riacceso la sfida, i protagonisti sono altri. La sfida l’ha accesa lui. Ormai veste i panni del giustiziere. Non lo ha fatto ma lo dovrebbe fare: ricordare ai nostal-gici della sua epoca i grandi interventi del com-pianto Marcello Zanfagna, e quelli più recenti e molto più duri di Michele Florino, la cui figlia Emanuela è candidata con Casapound. Il pro-tagonista è sempre lui e con lui nel sostenere

l’accusa verso la maggioranza governativa di questa Città e di Casillo, in particolare, sono stati Pasquale Fuccio e il gruppo consiliare Pd e Emi-lio Polizio, con la sua eloquente vena oratoria.Scassabolle ricorda all’Assessore Lanzano che questa Giunta, questo Sindaco, i numi tute-lari che li indirizzano, e, quindi, anche lui, hanno avuto una apertura di credito da par-te della stampa e anche dalla opposizione. Gli esponenti politici di questa Città dovreb-bero capire che la libertà di opinione viene sbandierata dai partiti che loro fanno riferi-mento. Per il particulare, invece, e cioè scelte degli assessori, investimenti produttivi, aree dismesse ed altro, il confronto democratico predilige, a priori, il rispetto delle altrui idee. Alla prossima!

“uno, nessuno e centomila”

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ANTONIO OREFICE

Il giorno 7 Febbraio 2013 alle ore 19 presso la sala con-siliare del Comune di Ca-soria si è svolta una seduta straordinaria del consiglio comunale avente per ogget-to i seguenti punti: adem-pimenti preliminari, elezio-ne del Vicepresidente del Consigli Comunale e pro-posta di regolamento per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea (taxi-noleggio con conducente). Ha introdotto il dibattito il Presidente del Consiglio Comunale Stefano Ferrara che ha giudicato valida la seduta accertata la presen-za di 22 membri del con-siglio, e di soli 3 assenti. È seguita la richiesta del Consigliere Pugliese che ha chiesto un minuto di silenzio per la scomparsa del di Car-lo Iuliano, storico esponente del giornalismo partenopeo. È seguita la proposta del Cosigliere Polizio che ha fatto formale richiesta al consiglio di intitolare a Car-lo e Gilberto Iuliano “due fratelli, figli di Casoria”, le aule dell’ente che vengono utilizzate in genere per le ri-unioni di maggioranza e op-posizione, proposta accolta con piacere dal Presidente Ferrara e dal consiglio tutto. Prima di passare al primo capo all’ordine del giorno è intervenuto il Consiglie-re Balsamo interrogando il Sindaco in merito a due avvisi pubblici di recen-

te pubblicazione, il primo riguardante la consulta di redazione di bilancio e il secondo attinente la pro-posta fatta dal dirigente co-munale Dr. Napolitano, in merito allo strumento di pianificazione territoriale. Riferendosi al primo di tali avvisi, il Consigliere del PD ha ricordato quando il suo partito aveva propo-sto di ridurre a zero i costi a carico dell’ente affidando il bilancio sociale al perso-nale interno del Comune. Tale proposta venne però bocciata e ora non si spiega la comparsa di questo avviso pubblico. Inoltre il Consi-gliere ha ritenuto insuffi-ciente il tempo previsto (di 15 giorni) per portare a co-noscenza della cittadinanza il contenuto di tali avvisi. A questa interrogazione, ne è seguita una seconda, riguar-dante l’Ospizio Marino di Padre Ludovico, da parte del Consigliere Pugliese: “Biso-gna scongiurarne la chiusu-ra!” ha affermato Pugliese. In merito alle interrogazioni del Consigliere Balsamo, il Sindaco Carfora ha richiesto che queste gli venissero pre-sentate formalmente e per iscritto in modo da potergli dare una esauriente risposta, ritenendo inoltre più che sufficienti i 15 giorni per la conoscenza di tali avvisi da parte della cittadinanza. A tale affermazione Balsamo ha risposto: “Dati i preceden-

ti sulla risposta ,da lei data dopo oltre 2 mesi, all’interro-gazione sulla Tubi Bonna, che il mio partito le ha rivolto, non vedo perché non si possa discutere di un problema di interesse pubblico, civilmente e qui in sede di consiglio”. A Pugliese il Sindaco Carfora ha invece risposto: “Ho avu-to modo di parlare con la Ma-dre Superiora che gestisce l’O-spizio che non è a conoscenza del futuro della struttura ma mi ha rassicurato sul fatto che gli anziani ricoverati nella struttura sono stati trasferiti in altre strutture napoletane con mezzi messi a disposizio-ne dal Comune di Napoli”. Ha poi preso la parola il Pre-sidente Ferrara che ha invi-tato i presenti a tornare ai punti all’ordine del giorno. In merito agli adempimenti preliminari Ferrara ha mes-so a votazioni diverse deli-bere che sono state approva-te con 12 voti favorevoli e 6 contrari. Si è pas-sati alla votazione per l’elezione del Vicepresidente del Consiglio Comu-nale. Il Consigliere Polizio ha invita-to nuovamente il consiglio a votare per il Consiglie-re Del Prete per via della sua rap-presentatività, in quanto consiglie-re più votato dai cittadini casoria-

ni. Tale candidatura è stata accettata di buon grado da Del Prete. È seguito il di-scorso di autocandidatura del Consigliere Capano. Nel ricordare ai presenti che per ottenere la nomina del Vice-presidente bisogna raggiun-gere un quorum del 50%+1 dei presenti (quindi 13 con-siglieri), Ferrara ha nomi-nato scrutatori i consiglieri Colurcio e Polizio. Con 22 votanti, 12 voti per Capano, 9 per Del Prete e 1 scheda bianca, non si è raggiunto il quorum e l’elezione è stata ulteriormente rimandata alla seduta straordinaria di lunedì 18 Febbraio. Si è dun-que passati al terzo e ultimo capo all’ordine del giorni, la proposta di regolamento per la disciplina degli autoser-vizi pubblici non di linea. Il capo è passato all’una-nimità dei voti, dopo che l’opposizione ha abban-donato l’aula consiliare.

Consiglio comunale del 7 Febbraio 2013:Ancora rimandata elezione vicepresidente, approvata all’unanimità

proposta di regolamento per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea

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DANIELA ABBATE

C’eravamo lasciati l’ultima volta con la vicenda della ex Tubi Bonna, una delle aree in disuso della nostra città. In attesa di scoprire gli ul-timi risvolti sulla questione spostiamo la nostra atten-zione su altri siti da poter recuperare e riutilizzare al fine di operare una vera e propria rivitalizzazione ur-bana. Cominciamo dal recu-pero delle aree dismesse di limitate dimensioni, che, in quanto tali, non comporta-no l’attuazione di complesse strategie di riqualificazione né determinano consumo di suolo. Tale azione sarà ne-cessaria per incrementare attrezzature pubbliche e re-cuperare ambiti urbani de-gradati. Non a caso si inseri-sce nel progetto di riuso del Comune di Casoria l’ex cine-ma Rossi. In un’epoca in cui prevale la concezione delle multisale cinematografiche, lo storico cinema ad un solo schermo, o al massimo due, ha subito una forte crisi. Ma

il cinema Rossi chiude i bat-tenti prima ancora di poter essere testimone di queste profonde trasformazioni. Ormai l’edificio è in disuso da vari decenni. Ovviamen-te l’idea di restituire al cine-ma la precedente funzione è fuori discussione. Dunque, l’amministrazione comuna-le ha approvato il progetto di riutilizzo dell’edificio, che prevede la realizzazione di un parcheggio multipia-no a uso pubblico. La strut-tura, sita in via Umberto I, la stradina che da Piazza Cirillo porta alla stazione, ridurrebbe di molto il pro-blema del traffico veicolare con conseguente migliora-mento della vivibilità ur-bana. Il progetto prevede la realizzazione di un par-cheggio di 8 livelli con 67 posti auto ad uso pubblico a tariffa oraria agevolata e altrettanti pertinenzia-li, aree di sosta pubbliche e parcheggi a rotazione.In una visione più attenta

al miglioramento dei col-legamenti delle aree peri-feriche con le zone centra-li, si inserisce il progetto del “Parco delle Arti”. Le zone da rivitalizzare sono situate tra via Calvanese e via Caruso. E’ un enorme distesa di terra che tocca via Petrarca, via Cortese, via Alfieri e via Boccaccio. Questa caratteristica rende questa zona particolarmen-te adatta alla creazione di un luogo di incontro per la collettività e di cultura. Le varie funzioni immerse nel parco cittadino potran-no essere a disposizione di tutti, grazie alla realizza-zione di collegamenti via-ri mancanti che consenti-ranno di servire la nuova opera pubblica. Rispetto al riuso del cinema, la rea-lizzazione di un parco rap-presenta forse un’azione più complessa e ardita, do-vendo creare ex novo un complesso di 25.995 mq.Un’altra fondamentale

azione di rivitalizzazio-ne della città è costituita dalle opere di bonifica. In questo caso parliamo del sito di stoccaggio rifiuti in località Cantariello. Fi-nalmente, dopo oltre die-ci anni, lo scorso ottobre sono state avviate attività di analisi dei rifiuti. Dopo la bonifica bisognerà capi-re come impiegare l’area.Insomma, di lavoro ce n’è tanto, e molto altro dovrà essere recuperato, e pur-troppo, anche questa volta siamo in balia dei tempi della burocrazia. Sarebbe bello, uno di questi gior-ni, poter informare i nostri concittadini sulla conclu-sione dei numerosi progetti pianificati. Ma al momento non possiamo fare altro che aspettare, lasciando questa volta un barlume di speran-za. Quella di vedere presto nella realizzazione di servi-zi, opere pubbliche e nella diffusione della cultura un futuro migliore per la città

Programmi di rivitalizzazione urbana

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GIUSEPPE NAVARRA

Guardiamoci intorno è l’in-vito che Carfora e Tignola hanno rivolto alla collettività nel primo dei quattro appun-tamenti programmati. Dopo aver letto l’articolo informa-tivo pubblicato su Casoriadue di Domenica 27 gennaio, un iscritto all’associazione San Pio di Via Settembrini mi ha intercettato mentre mi recavo da don Raffaele, il barbiere che cura quel che resta della mia chioma, invitandomi a visitare il giardinetto all’an-golo tra Via Settembrini e Via Vittorio Emanuele. E’ un

angolo già riqualificato, do-tato di fontanella, lampade bipallate, palo per l’illumina-zione con fanale puntato sullo spiazzo, sistema di irrigazione automatico a pelo di terreno. Mentre mi mostrava la fonta-nella semidivelta, si sono av-vicinati altri iscritti al circolo che, in coro, si sono lamentati

della mancata o cattiva manu-tenzione di questo angolo di verde. Mi hanno indicato un platano che loro stessi han-no ancorato al suolo perché rischiava di abbattersi sulla strada, lo scarico otturato del-la fontanella, gli ugelli degli innaffiatoi che, asseriscono gli astanti, sono stati spezzati da-gli addetti al taglio delle erbe, la condotta dell’acqua che una volta aperta la chiave d’arresto schizza un getto ad una deci-na di metri d’altezza ed infine le lampade che danno luce ad intermittenza o che non si

accendono per nulla. Il proble-ma, aggravatosi nel tempo, era già noto al Sin-daco ed all’As-sessore al LL.PP. che nel dicembre del 2011 si reca-rono sul posto su invito dei re-sidenti per con-statare il cattivo

funzionamento degli impian-ti idrico e di illuminazione e le altre disfunzioni elencate. Purtroppo dopo quella visita non ce ne sono state altre, né s’è mai visto nessun incarica-to. Tutto è rimasto come nel dicembre del 2011. La fonta-nella traballa, la chiave d’ar-resto dell’acqua è chiusa da

un pezzo, gli alberi attendono da anni una potatura, l’illumi-nazione è sempre afflitta da tic elettrico e quel che resta degli ugelli è sparso tra l’erba. Lo slargo non ha neppure un nome. Perché, una volta rimes-so a posto (si spera), non lo si dedica a San Pio come l’As-sociazione che ne ha promosso la realizzazione? Oltre al Largo Santa Giulia Sal-zano, San Mauro e San Giustino De Jacobis si onori anche San Pio che anche a Casoria vanta moltissimi devoti. Carmine, la persona che mi ha contat-tato, e tutti gli abitanti della zona, sperano che questa se-gnalazione sortirà l’effetto de-siderato: il ripristino e la cura di questo spicchio di verde.Io ci credo poco. In passato in diversi articoli ho segnalato l’abbandono della villa comu-nale in Via Pio XII ed in par-ticolare la rottura della pompa di riciclo dell’acqua che dalla cascatella dovrebbe riversar-si nella vasca dove le quattro ochette superstiti nuotano (se e quando piove). Da tempo immemore non viene né ri-parata né sostituita. I quattro

salici piangenti che bordava-no la vasca sono stati rasi al suolo perché le foglie, essendo caduche, finivano in acqua. Pulire la vasca diventava fati-coso. Allora via i salici. Largo alle palme. Alcune mimose che si ammantavano di gial-lo annunciando l’imminente arrivo della primavera sono sparite. Sradicate. Forse per-

ché i ragazzini non resisteva-no alla tentazione di staccarne qualche rametto? Al loro po-sto, i ligustri. Non so se i ba-gni funzionano. Quel che non ha mai funzionato, ne sono certo, è il campo di bocce in fondo alla villa. L’incompiuto. Monumento all’inefficienza. Quando piove diventa uno stagnetto maleodorante. Per-ché non eliminarlo? Martedì 5 febbraio, incontrando per caso l’assessore Tignola in Via Principe di Piemonte, gliene ho parlato. Mi ha assicurato che il problema della pompa è in via di soluzione. Chissà, mi son detto, “fusse ka fusse la vorta bbona” come soleva dire il compianto Nino Manfredi?!

Angolo di Via Settembrini

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VIVIEN BUONOCORE

Un manuale operativo per gli addetti comunali alla rimo-zione dei rifiuti abbandonati in strada, un portale sui ro-ghi tossici, corsi di formazio-ne per gli agenti della polizia municipale sulle tecniche di controllo del territorio e sul-la prevenzione in materia di rifiuti. Sono queste le princi-pali azioni proposte dal vice prefetto Cafagna, nominato commissario anti-roghi dal ministro dell’Interno, nel corso della riunione svoltasi pochi giorni fa a Casalnuo-vo, a cui hanno partecipa-to gli assessori comunali all’Ambiente di Casalnuovo, Acerra, Caivano, Casoria, il sindaco di Frattaminore, i rappresentanti del Coordi-namento Comitato Fuochi, don Patriciello, il parroco

anti-roghi di Caivano, e pa-dre Alex Zanotelli. La ricetta del commissario contempla innanzitutto la creazione di competenze adeguate sul territorio, ed anche la stan-dardizzazione delle proce-dure di rimozione dei rifiuti sotto l’egida dell’ARPAC. Proprio all’agenzia regiona-le per l’ambiente è affidato il compito di stilare le linee guida operative, che saranno poi distribuite alle ammini-strazioni locali, per la rimo-zione, la classificazione e la caratterizzazione dei rifiuti abbandonati e per la messa in sicurezza delle aree inqui-nate. Un altro punto chiave per il contrasto del fenome-no è la realizzazione, attesa nel giro di pochi giorni, del portale “Prometeo”, per la

raccolta dei dati sui roghi e sui relativi interventi delle forze dell’ordine e delle am-ministrazioni locali. Il siste-ma informatico di raccolta dati avrà il duplice scopo di misurare l’ampiezza del problema e di monitorare la risposta dei soggetti com-petenti. Tra le altre attività proposte da Cafagna c’è an-che l’attivazione di isole eco-logiche nei comuni che non ne sono ancora dotati, per disincentivare le pratiche di smaltimento illecito di rifiu-ti. Nel programma del com-missario è inoltre previsto un rafforzamento delle azio-ni di controllo. A livello am-ministrativo, la supervisione sarà effettuata attraverso la “cabina di regia anti-roghi”, un gruppo di lavoro perma-

nente in Prefettura, formato da Regione Campania, asses-sorati all’Ambiente della pro-vincia di Napoli e Caserta, ARPAC, ASL e prefetture di Napoli e Caserta. Sul piano operativo, il miglioramento delle attività di controllo del territorio sarà conseguito grazie a specifici corsi di for-mazione rivolti agli opera-tori della polizia municipale sui temi dello sversamento illecito dei rifiuti. Le lezio-ni inizieranno a marzo e si svolgeranno presso la scuola regionale delle polizie locali. Dunque, formazione per gli addetti ai lavori, creazione di procedure standardizzate e informazione per i cittadi-ni, sono queste le principali azioni che verranno presto messe in campo per contra-stare il problema dei roghi tossici. Tutto questo sarà sufficiente a rendere l’aria della nostra provincia più pulita? Probabilmente no, ma se non altro è un inizio.

Guerra ai roghi tossici di rifiuti, ecco la ricetta del commissario Cafagna

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ESPEDITO D’ANTO’

Il Teatro Ateneo è una strut-tura che nasce con lo scopo di favorire ogni forma di arte scenica e musicale nella pro-vincia a nord di Napoli con il fine di diventare punto di riferimento per la cultura di tutto il territorio. Situato a Casoria,in via Circumvalla-zione Esterna, all’interno del Parco Secra, ha una capienza di 100 posti, la sala è clima-tizzata e munita di service au-dio-luci. Parcheggio gratuito. Sabato 26 gennaio 2013 è andato in scena il concerto dell’artista Mario Maglione.Con Mario Maglione la can-zone classica napoletana trova, grande affermazionenel panorama della melodia napoletana di tutti i tem-pi. L’espressione musicale,per Maglione, vulcani-co interprete della cultu-ra canora partenopea, èsentimento e passione, che esprime al meglio attra-verso il canto. Un grandeevento per Casoria. Domenica 27 gennaio,invece, si è con-cluso il progetto sulla shoah che è stato organizzato in

collaborazione con l’Assesso-re alla Pubblica Istruzione e Cultura Dott.ssa Luisa Marro.Un progetto che ha pre-visto una mostra dal tito-

lo “Oltre quel muro” dellaFondazione Memoria del-la Deportazione sul lager di Bolzano e lo spettacolodella Compagnia Ateneo

“Il diario di Anne Frank” regia di Nunzio Zuzio.Nella settimana dal 22 gennaio al 25 gennaio le scuole di Casoria hannopotuto vedere la mo-stra e assistere allo spet-tacolo e intrattenersi,successivamente, con gli at-tori. Lo spettacolo “Il diario di Anne Franke”, andato in scena alle ore 21:00, è stato ad ingresso gratuito su in-vito per celebrare la Gior-nata della Memoria sempresotto il patrocinio del Co-mune di Casoria e dell’As-sessorato alla Pubbli-ca Istruzione e Cultura.Un’iniziativa molto interessan-te dal punto di vista culturale e molto importante e istruttiva soprattutto per i giovani, non a caso ha visto l’amministrazio-ne comunale collaborare con la dottoressa Giovanna Pos-sente al fine della buona riusci-ta della manifestazione, coin-volgendo le scuole di Casoria.

SPETTACOLO AL TEATRO ATENEO

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ALESSIA FRAIESE

Lo scorso venerdì (8 feb-braio 2013) alla scuola An-drea Torrente si è tenuta la presentazione dell’ul-timo libro di Raffaele

Cantone, “Football clan”.In realtà l’incontro è sta-to, come già preannun-ciato nell’esordio del diri-gente scolastico Giovanni De Rosa, un momento di riflessione, confronto e scambio di esperienza.Cantone, dopo aver saluta-to calorosamente tutti i do-centi e i ragazzi presenti, si è brevemente presentato a quanti non lo conoscessero, dicendo che è stato magi-strato, che ha lavorato per 8 anni come p.m. alla Dire-zione distrettuale antimafia alla procura della Repub-blica di Napoli chiedendo e ottenendo l’ergastolo nei confronti dei capi del clan dei casalesi , e, infine, che dal 2007 è giudice presso l’Ufficio del massimario della Corte di Cassazione. Molto ha lottato costui che da anni vive sotto scorta solo perché è dalla par-te della giustizia e dell’a-more per la propria città.L’aspetto più sbalorditivo di quella mattinata è stato il grande coinvolgimen-to da parte degli astanti. Il tema, certo dei più scottan-

ti, ha interessato molto gli alunni che hanno partecipa-to attivamente al convegno, intervenendo con numero-se, raziocinanti e pertinenti

domande, chiedendo con-siglio e cercando risposte.E’ indubbio, poi, quanto sia avvincente il libro pre-sentato, basti solo pen-sare al fatto che si parla esclusivamente di calcio. Forse la parte più oscu-ra, illecita e raggelante, ma pur sempre di calcio.“Nessuno ha voglia di sentirsi dire che la propria fidanzata è donna di facili costumi … La fidanzata in questio-ne è sua maestà il calcio”Quello di Cantone e Di Feo (caporedattore de L’Espres-so che lo ha aiutato nella ste-sura del libro) è un vero atto di responsabilità e coraggio, perché in genere, a nessuno piace mettere in discussione ciò che si ama, meno che mai per riconoscerne ed ana-lizzarne gli aspetti loschi.Ed è con questo spirito, che comincia l’indagine, in “Football Clan”: attraver-sando la storia del calcio dalla finale dei Mondiali di Buenos Aires vissuta in pie-na dittatura, il 25 giugno 1978, alle frequentazioni di Diego Armando Maradona con i Giuliano di Forcella;

Non si trascurano le tante leggerezze incoscienti degli idoli di oggi, dalla visita di Mario Balotelli a Scampia, sotto braccio a personaggi scomodi, alle disinvolte ami-cizie dell’ex capitano della nazionale di calcio Fabio Cannavaro, fino ad arrivare alla passione di tanti gioca-tori dell’italico pallone per le scommesse sportive sicu-re, frutto di partite taroccateIl libro narra anche di spre-giudicate avventure im-prenditoriali con capitali di dubbia provenienza, come quella tentata da Giorgio Chinaglia per riprendersi l’amata Lazio, o le incredi-bili scalate alla Roma ed al Bologna da parte di fanto-matiche cordate di impren-ditori che facevano capo a Fioranelli, o di come la San-remese sia finita nelle mani di biechi criminali che non hanno esitato a minaccia-re i calciatori della squadra (tra cui il “pampa” Sosa”), fino ad uccidere un ragaz-zo che troppo aveva visto.L’analisi di Cantone e Di Feo ci offre quella verità di cui si ravvisava la necessità.

Il merito di quest’opera è nell’aver descritto il calcio non più solo come il “paese delle meraviglie”, ma anche quale luogo di affari delle

mafie, che hanno l’unico in-teresse di sfruttare squadre e giocatori, al fine di realizza-re obiettivi criminali precisi. Il Calcio, dunque, utiliz-zato per lucrare e per ot-tenere il controllo delle masse, per fungere da in-cubatore di voti, favori, affari, contatti, consensi.Non un “tradimento”, quello di Cantone e Di Feo nei confronti del “pallo-ne”, ma al contrario, un vero atto di amore e veri-tà, che solo chi ama il cal-cio al pari della legalità e della giustizia poteva fare.“Oltre che essere un atto d’a-more, questo libro racchiude in sé il desiderio di credere che i sogni, a volte, si avverino.E che il calcio sia uno dei mezzi che lo rende possibile.”Questa citazione, tratta dal suo stesso libro, è stata scel-ta da Raffaele Cantone per chiudere quella mattinata a Casoria, forse con l’ inten-zione di ravvivare la spe-

ranza dei tanti giovani, la maggioranza di certo tifosi, che erano presenti a questo strepitoso evento a cui Caso-ria ha fatto da palcoscenico.

RAFFAELE CANTONE INCONTRA GLI ALUNNI DELL’ANDREA TORRENTE

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14 DOMENICA10 FEBBRAIO 2013

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15DOMENICA10 FEBBRAIO 2013

VALENTINA IACONO

Il giorno 10-01-2013, Pres-so la Biblioteca Comunale di Casoria si è tenuta la presentazione ai MM.MM.GG dei P.D.T.A (percorsi diagnostici terapeutici as-sistenziali), relativi a: dia-bete mellito, ipertensione arteriosa e broncopneu-mopatia cronica ostruttiva, attivati presso il Distretto Sanitario 43 di Casoria. Il dibattito si è incentrato soprattuto sull’esistenza da tempo di movimenti atti a tutelare la salute del cittadino, e in grado di in-dividuare le strategie mi-rate alla “Difesa del nostro sistema di Welfare (set-tore sociale e sanitario)”. L’ obiettivo principale di tali strategie è concen-trarsi sulla “Promozione di politiche socio-sanitarie, ovvero sulla tutela dei di-ritti delle persone colpi-te da patologie croniche e rare, come la disabilità”. Bisogna inoltre, adotta-

re tali politiche sanitarie, per poter promuovere lo sviluppo di percorsi dia-gnostico-terapeutici-assi-stenziali, per ogni singola patologia cronica e rara; poter fornire un accesso tempestivo ai farmaci e parafarmaci; garantire il supporto psicologico sem-pre per il trattamento delle patologie croniche e rare a carico del settore sociale e sanitario; fornire l’aggior-namento dei Livelli Essen-ziali di Assistenza ed il ri-conoscimento ministeriale di molte patologie croni-che e rare. Hanno parteci-pato all’incontro il Sindaco Vincenzo Carfora, la dott.ssa Nicoletta De Rosa (dia-betologa), l’ Assessore alla Sanità del Comune di Ca-soria Mariano Marino, il dott. Giuseppe Fiorentino, il dott. Tommaso Celardo (cardiologo), il dott. Luigi Senese (pneumologo), e i dottori Domenico Russo e

Daniela Marchesini (dot-tori di medicina generale). Adottare i PDTA significa standardizzare quel pro-cesso di cura condiviso, riducendo così il grado di variabilità nel trattamen-to clinico e nelle moda-lità di accesso per conte-nere il dispendio di costi e di energie. Con questo intento, quindi nasce la “Clinical Governance”, coordinata dal Direttore Responsabile Dott. Fer-dinando Russo; altri rap-presentanti sono medici di Medicina Generale, Pe-diatri di Libera Scelta, spe-cialisti ambulatoriali, me-dici dirigenti del distretto. I vantaggi del PDTA sono: la programmazione pe-riodica dei controlli da parte dei MM.MM.GG; l’attivazione immediata dell’esenzione ticket per patologia; la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni; migliorare

l’informazione all’uten-za su una certa patologia; accesso preferenziale alla diagnostica di secondo livello (ecocardiocolor dopplergrafia, ecografia, esame fondo oculare). L’accoglienza inoltre rap-presenta un perno fon-damentale, pianificata attraverso una serie di atti e procedure, in gra-do di raccogliere la do-manda del territorio. La flessibilità degli orari di apertura degli ambula-tori può assicurare a tutti i cittadini una facile pos-sibilità di accesso. Altri elementi essenziali sono: il rispetto della privacy, la comunicazione, la par-tecipazione a programmi di ricerca epidemologica e l’informazione degli am-bulatori in grado di ga-rantire la riconversione delle strutture territoriali e l’umanizzazione del-la medicina nei distretti.

PROMUOVERE POLITICHE SOCIO-SANITARIE, IN PARTICOLARE I PDTA(PERCORSI DIAGNOSTICI TERAPEUTICI ASSISTENZIALI) PER TUTELARE I DIRITTI DELLE PERSONE COLPITE DA PATOLOGIE CRONICHE E RARE.

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17DOMENICA10 FEBBRAIO 2013

ANTONIO BOTTA

Un quadro drammatico emerge dal dossier regionale sulle pover-tà 2012, presentato dalle Caritas diocesane della Campania. I dati pongono in rilievo in maniera impietosa gli enormi disagi esi-stenziali, acuiti da una crisi per-sistente, che si ripercuotono sulle fasce deboli della popolazione della nostra Regione. A soffrir-ne sono soprattutto le famiglie, soprattutto con più di un figlio a carico. Come rilevato anche dai dati delle Caritas delle Parroc-chie di Casoria, sono sempre più in aumento i nuclei familiari in-digenti, caduti in stato di povertà negli ultimi tre – quattro anni. Il PIL, in Campania, è sceso ulteriormente (- o,6) rispetto alle altre regioni, mentre quel-lo pro capite è pari a 16.448,8 euro, risultando il più bas-so tra tutte le regioni italiane. La nostra regione, dunque, pro-duce meno ricchezza rispetto al resto dell’Italia; anche con-frontando questi dati con quelli delle altre regioni del Mezzo-giorno, essa si colloca all’ultimo posto. Ciò è imputabile ad un alto tasso di disoccupazione, pari al 18,5%, senza contare la situazione, effettivamente gra-vissima, dei giovani: ben il 44,4% è senza lavoro. “Inoltre,la quota di giovani che non lavorano, non studiano e non sono in fase for-mativa raggiunge annualmente in Campania il livello più alto in Italia con il 38,8%. Quindi, per 4 ragazzi su 10 che vivono in regio-

ne non vi è alcuna possibilità di lasciare la famiglia, di sposarsi, di avere figli, in pratica di diventare adulti ed avere un futuro.” Elevato, allora, è il rischio che molti gio-vani si lascino ammaliare dalle lusinghe di guadagno facile e di vita comoda, benché pericolo-sa, della criminalità organizzata.Ora, tutti quelli che si propon-gono alla guida del Paese lan-ciano promesse roboanti per ottenere il nostro consenso nelle imminenti elezioni nazionali. Molti di loro, però, che chie-dono il voto varie volte sono stati nel passato membri del Governo e/o del Parlamento, corresponsabili, dunque, di un tracollo economico che ha pro-dotto un debito colossale, pari a oltre 2000 miliardi di euro. I posti di lavoro diminuiti in Campania, tra il 2011 e il 2012, sono stati 12.000, perpetuandosi, purtroppo, in maniera esponen-ziale il vistoso calo occupaziona-le degli anni precedenti con oltre 200.000 posti di lavoro persi. Anche la qualità della vita nel-la nostra regione è pessima, in particolar modo, come abbiamo denunciato in precedenti arti-coli, nella provincia di Napoli e nel Casertano, dove lo scempio ambientale provoca da anni un aumento della mortalità per patologie tumorali , endocrine, respiratorie e cardiovascolari, a causa dell’inquinamento am-bientale prodotto dall’interra-mento dei rifiuti pericolosi e dei

roghi tossici. I maschi vivono in media 77,7 anni, mentre le femmine 83,o anni: sono i dati in assoluto più bassi rispetto a quelli delle altre regioni italiane. Dovrebbe essere un dato positivo il fatto che la Campania è anco-ra la regione più giovane d’Italia, ma, come giustamente fa rilevare il Dossier, “quest’aspetto non rap-presenta una risorsa per la regione ed addirittura diventa uno svan-taggio a causa della carenza cro-nica di politiche per la famiglia”. Nei Centri di ascolto campani affluisce una quota ragguarde-vole di donne, pari al 61,7%, a dimostrazione del fatto che esse chiedono aiuto per soddisfare le esigenze dell’intero nucleo fami-liare: sussidi economici (35,3%), beni e servizi materiali (29,6%). Le difficoltà economiche, come accennato sopra, aumentano in proporzione del numero dei figli minori: “l’incidenza di po-vertà è pari al 14,8% tra le coppie con due figli e al 27,8% se i figli sono minori”. A tal riguardo è da evidenziare che il fenomeno dell’indebitamento delle famiglie residenti nelle province campane è in crescente espansione: ci si in-debita anche per piccole somme, finendo, in tal modo, per diven-tare facili prede degli strozzini. Nella graduatoria delle famiglie italiane che si sono indebitate a causa della crisi economica, quelle residenti nelle province campane “sono comprese tutte entro le prime venti posizioni, con

una crescita che supera almeno il 40%. Le famiglie napoletane ri-sultano quelle maggiormente in-debitate in Campania con 16.767 euro”. In campagna elettorale gli esponenti dei vari schieramenti insistono sulla necessità di dare impulso alle politiche sociali, di incentivare la crescita, di rifor-mare il fisco, di limitare la spesa pubblica con una lotta serra-ta agli sperperi, di dismettere il patrimonio immobiliare per favorire i ceti più deboli, ma la domanda dei cittadini è: “Perché tutto questo non è stato fatto ne-gli ultimi 15 – 20 anni da chi ha governato L’Italia ? Si sapeva del debito pubblico in rapida crescita: perché non si è provveduto ai rime-di con le ricette miracolistiche che ora ci sono propinate? Nella cam-pagna del 2008 tutti parlarono di abolire le province e di dimezzare il numero dei parlamentari. Nulla è stato fatto. E allora? Papa Bene-detto XVI, alla ribalta delle cro-nache nazionali e internazionali in questi giorni per la rinuncia al soglio pontificio, nell’enci-clica “Deus caritas est”, citando S. Agostino, ha scritto che uno Stato non retto secondo giustizia rischia di ridursi “ad una banda di ladri”. Ora, le Caritas diocesa-ne, che hanno stilato il Dossier, sollecitano le istituzioni, come ha affermato il vescovo ausiliare An-tonio Di Donna, a creare tavoli di concertazione per individuare le priorità da affrontare. Ci vo-gliono fatti, dunque, non parole!

Dal Dossier regionale sulle povertà 2012 un quadro drammatico delle condizioni di vita delle famiglie campane

APPELLO ALLE ISTITUZIONI: FATTI, NON PAROLE!

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ANTONIO ORECCHIO

L’undici Febbraio, apparizione della Vergine Maria, è un avve-nimento importante impreziosito dalla XXI° giornata mondiale dell’ammalato, sentita in modo particolare dai volontari dell’amo-re pronti a pronunciare il proprio “ Eccomi “ per quelle persone che hanno bisogno e farli assaporare attraverso la condivisione dei fra-telli, le gioie della vita. E’ quello che si fa nella parrocchia di San Bene-detto, dove la comunità, mettendo

in pratica un passo della lettera del buon samaritano che recita “ Và, e anche tu fa lo stesso “ si è raccolta per celebrare la Santa ricorrenza e l’ha fatto dedicando un‘intera giornata agli ammalati, protetti dallo sguardo della Madonna di Lourdes la quale sembrava vo-ler abbracciare tutti come una mamma fa con i propri figli. Una comunità da sempre vicino alle necessità degli ammalati e dei biso-gnosi. Iniziata con la Santa Messa e proseguita poi con l’adorazione e il Santo Rosario, la giornata è trascorsa via in un’atmosfera fra-terna dove tutti si rendevano utili a tutti. Verso l’una tutti insieme, ammalati, barellieri, dame, vo-lontari e gruppi sociali nel salone della parrocchia per consumare il pranzo sapientemente preparato

dal bravissimo Rosario.Un pran-zo consumato in un salone riscal-dato dall’amore di quanti si sono adoperati per le sofferenze altrui. Tanti erano i volontari presenti che tralasciando cose personali han-no voluto essere presenti in questa Santa giornata per prestare la pro-pria opera e far sentire ai tanti am-malati presenti la propria vicinan-za. Tra di loro spiccavano, anche per la loro gioviale allegria Diego, Anna, Ciro, Giuseppina, Carmela,

Irene, Vincenzo, e tanti altri ancora, che hanno consumato il pranzo tra tanta gioia e serenità. Sistemati con affianco il proprio accompagna-tore, hanno trascorso la giornata ripercorrendo, ognuno di loro, nella propria mente e nel proprio cuore, le espe-rienze vissute nelle città Santa di Lourdes. Dopo

il pranzo, tutti in chiesa per la ce-rimonia della Santa unzione degli ammalati, tutti ben disposti in pri-ma fila ai piedi dell’altare i quali in quel preciso momento avranno pensato al passo del vangelo che re-cita: “ Alzati e và, la tua fede ti ha salvato “ (Lc 17,19). La giornata si è poi illuminata in modo celestia-le durante la solenne celebrazione officiata da Sua Eccellenza Mons. Armando Dini, Vescovo della diocesi di Campobasso, arricchita dalle splendide voci della corale parrocchiale che ha dato alla ce-lebrazione quel tocco di miraco-losa atmosfera. Una celebrazione intensa ascoltata con amore da tantissimi fedeli conclusasi poi con la rituale fiaccolata in onore della Madonna di Lourdes tanto bella ed emozionante da far respirare

ai presenti l’aria di Lourdes. La celebrazione ha messo in risalto l’organizzazione di tutta la parroc-chia, da anni vicini agli ammala-ti, soprattutto con l’associazione amici di Lourdes fondata circa quarant’anni fa da Don Maurino Piscopo, che svolge la propria l’at-tività, di dame e barellieri, non solo a Lourdes ma anche durante tutto l’anno e su tutto il territorio, offrendo assistenza ai disabili, agli anziani e a tutti coloro che necessi-tano di conforto. Importante è an-che l’opera dell’Associazione Uniti per il sorriso, nata circa tre anni da un’esperienza vissuta a Lourdes fa da quattro giovani molto legati alla Vergine Maria ed attiva in molti ambiti, offrendo un sorriso a coloro che davvero ne hanno bi-sogno e collabora, in perfetta siner-gia, con il Santuario di San Bene-detto, avendo sempre come punto di riferimento la parrocchia. Il tut-to sotto l’attenta e meticolosa super visione di Don Pasquale Fioretti che ha degnamene raccolto, inten-sificandola ancora di più, la gran-de opera di Don Mauro Piscopo suo predecessore. Opera che oggi vede impegnata tutta la comuni-tà, sopratutto i giovani, cresciuti nel seme della condivisione e della carità, e baciati dal dono dell’a-more per i bisognosi e i disagiati. Per quelle persone per le quali spesso non si hanno ne occhi ne orecchie, dimen-ticando invece che proprio quei gesti, rendono il nostro cuore puro e colmo di gioia ma soprattutto libero da scorie agli occhi di Dio. Una ce-rimonia che alla fine

ha di certo acceso nel nostro cuore una fiammella di speranza per la quale non bisogna mai rassegnarsi se vogliamo veramente compren-dere l’amore profondo di Dio verso ogni essere umano, specialmente quando si trova nella malattia e nel dolore. Non è lo scansare la sof-ferenza, la fuga davanti al dolore, che guarisce l’uomo, ma è proprio la capacità di piegarsi davanti alle tribolazioni che lo rende for-te. Infatti, non bisogna mai resta-re indifferenti a questa gente che cerca in ognuno di noi un fratello, una sorella, un padre, una mam-ma, un amico, ma soprattutto quell’amore che possa accompa-gnarlo per tutta la propria vita. Quella predisposizione alla con-divisione delle sofferenze altrui che ha segnato la vita di un no-stro grande concittadino, (il Beato Ludovico da Casoria) che con le sue grandi opere ha lasciato un segno indelebile per tutti noi, in-dicandoci il cammino da percor-rere, fatto d’ amore e carità verso il fratello, senza dimenticare che quello che abbiamo non ci ap-partiene, tutti possiamo trovarci nella disperazione e nella soffe-renza, ben sapendo che percor-rendo il giusto sentiero troveremo l’amore,fraternità e soprattutto la forza di affrontare con immenso amore il mondo dei malati e la precarietà della loro vita. Tutto ciò protetti dalla vergine Maria che sempre benedice tutti, in partico-lare gli ammalati e quanti offrono la loro opera per il bene degli stessi.

Da Lourdes a Casoria la distanza immensa ma l’amore per gli ammalati Identico!

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21DOMENICA10 FEBBRAIO 2013

Fin dal 2008 il Ministero della Salute, in coordinamento con l’Istituto Su-periore di Sanità, ha realizzato sistemi di sorveglianza sulle abitudini ali-mentari dei bambini e sulla pratica dell’attività fisica, attraverso un’indagine denominata “OKkio alla salute”. I risultati dell’indagine del 2010, che ha coinvolto circa 42.000 bambini di tutte le regioni italiane frequentanti la terza classe della scuola primaria, hanno delineato che circa il 23,9% dei bambini risulta in sovrappeso e ben l’11,1% è obeso. Sono dati allarman-ti, che impongono d’intraprendere delle misure per contrastare quello che ormai sta diventando un problema dilagante e comune a livello mondia-le. La scuola, in questa situazione, può giocare un ruolo da protagonista.Per questo è fondamentale l’obiettivo educativo dell’alimentazione. Errori o buone abitudini potranno avere delle conseguenze, sia positive che negative, nella vita futura. È indispensabile parlare di alimentazione corretta fin dalla più tenera età, per acquisire da subito buone pratiche di vita. La scuola gio-ca un ruolo determinante nel promuovere stili di vita che possono inciderepositivamente sul bambino e sull’intera famiglia creando un circolo virtuoso “scuola- bambino- famiglia- comunità- società”. I bambini, nelle modalità ido-nee alla loro età, vanno aiutati a prendere consapevolezza dei numerosi fattori e dei condizionamenti esterni che orientano e influenzano le scelte alimentari.A tal fine quest’anno l’Area Evolutiva del D. S. 43 di Casoria ha pro-posto un progetto teorico-pratico di educazione alimentare con dei laboratori per insegnare ai bambini come fare la pasta in casa. Impastare, manipolare, creare, amalgamare, pasticciare sono attività che piac-ciono molto ai bambini. Mettere insieme i bambini per fare qualche ricetta è un’attività che permette di condividere esperienze, rafforzare legami affettivi e relazionali e infine, ma non meno importante, insegna a conoscere gli alimenti, le loro qualità, le loro caratteristiche. Cucinare insieme permette di trasferire co-

noscenze, in modo piacevole e divertente, anche alimentari, comprendere l’im-portanza di usare prodotti buoni, freschi, conoscere i vari alimenti che servono per fare ad esempio una torta, un contorno di verdure belle e colorate. Inoltre aiuta anche a capire l’importanza di rispettare una sequenza (i vari passaggi di una ricetta), insegna a osservare fenomeni come la lievitazione e il senso “dell’attesa”. Insomma è un’attività che aiuta a instaurare un buon rapporto con il cibo, ma soprattutto consolida rapporti, creando una complicità e un’atmosfera amorevole. È un’attività che si stacca dalla quotidiani-tà, perché si fa ogni tanto, per occasioni speciali, per celebrare qualchemomento particolare… e insegnerà ai bambini ad aumen-tare la propria manualità e coordinazione nei movimenti.Questo tipo di attività si addice di più ad essere fatta a casa, nella propria cucina,che a scuola, ma ciò non implica il divieto di proporre ai bambini delle attività che possano condividere con i loro coetanei, sotto la guida de-gli esperti dell’ASL . L’ attività proposta è quella di preparare la pasta a mano, ogni bambino avrà : - una tovaglietta leggermente incerata per coprire i banchetti su cui impastare-grembiulino-vassoio per poggiare la pasta-fari-na- uova-acqua-matterello-pellicola-rotella per tagliare la pasta. à educativeLa finalità di questo percorso è il recupero della tradizione della cucina campana, per cui verrà insegnato ai bambini la preparazione della pa-sta tipo lagane che si abbina ai ceci; oppure le tagliatelle, definite in dialetto anche “pettole” che si usano per preparare le lasagne, o la pasta al forno. La dietologa elaborerà insieme ai bambini “il quaderno delle ricette” a base di orzo e farro per far conoscere anche alle famiglie l’importanza di questi alimenti ai fini di una giusta ed equilibrata alimentazione nello stile della dieta mediterranea. Durata del progetto: 1 anno Personale coinvolto:-Responsabile Area Evolutiva, dott. ssa Maria Arnone dietologa, dott.sa Adriana De Rosa-Responsabile URP , Dott. ssa Angela Silvestre-insegnanti referenti alla salute, Tuccillo Maria, Giusi Caccavale, Barbara Cassandro, Fiorenza Minnunno.Un ringraziamento particolare va ai Dirigenti dei circoli didattici di Casoria, nonché al Direttore del D. S. 43, Dott. Ferdinando Russo, da sempre promo-tori di progettualità per l’ educazione ai corretti stili di vita in età evolutiva.

Creatività e tradizione per una sana alimentazione in età evolutiva

ANGELA SILVESTRE

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22 DOMENICA10 FEBBRAIO 2013

Elezioni politiche 24 e 25 febbraio 2013

Pasquale

PUGLIESE

Casoria

ha il suo ca

ndidato!

Candidato alla camera dei deputati scheda rosaBARRARE SOLO IL SIMBOLO

VOTA COSI’

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23DOMENICA10 FEBBRAIO 2013

Davvero emozionante la prima del musical di Gianfranco Gallo “Quar-tieri Spagnoli” al Trianon di Napoli. La compagnia ha debuttato giovedì 7 febbraio 2013 con enorme successo. Tante le persone presenti in sala tra cui diversi artisti: Angeli Di Gennaro, Patrizio Oliva e non poteva manca-re il “collega di fiction” Giuseppe Zeno, anche lui presente ad omaggiare un grande artista quale Gianfran-co Gallo. Uno spettacolo davvero ricco di sorprese, un Gianfranco che veste i panni di “Tonin o’ tedesco”, un camorrista che decide di cambiare vita per amore di una donna, Lisetta , interpretata dalla bravissima Daniela Salteri. Lo spettacolo ci fa capire che una donna può davvero cambiare un uomo. Infatti le donne del musical Lisetta, Donna Assunta (Laura Borelli), Shaquira (Anna Capasso) e Maruzzella (Alessia Cacace) si alleano e si negano ai loro rispettivi uomini: Tonino, Armando ò pesce (Nello Nappi), il cantante neomelodico Ciro Cali-fornia (Michele Selillo) e Ciciniello (Andrea Sannino). Tutto questo per evitare di dare vita ad una nuova gene-razione destinata alla violenza e alla morte. Il mondo in cui si muovono i protagonisti è quello assurdo di cantan-ti da matrimonio. Tutto succede per colpa di un Neome-lodico, il fratello di un boss, che è l’unico cantante non chiamato per il matrimonio del figlio del boss rivale e da lì iniziano i guai...Davvero una bellissima compagnia, composta da quasi tutti giovani ma allo stesso tempo molto bravi che hanno saputo entrare perfettamente nella parte, da Raffaele Espostio (Franchetiello Paler-mo ò menager) a Andrea Alario (Giovanni Capone) e Marco Maietta (coro). Bellissimi anche i testi musicali firmati dallo stesso Gallo e gli arrangiamenti di Carmi-ne Liberati. Il tutto impreziosito da un corpo di ballo composto da i ballerini: Valentina Ungaro, che ha anche curato le coreografie, Rossella Lubrino, Rossana Nappo, Maria Grazia Coppola e Daniele Di Salvo. Le scene sono di Luciano Quagliozzi, i costumi di Annalisa Ciaramella, il disegno delle luci di Gianluca Sacco. Un spettacolo che resterà in scena fino a domenica 17 febbraio, davvero da vedere perchè ci fa riflettere sul mondo che c’è oggi, sulla violenza delle donne e sul fatto che se una persona vuole può davvero cambiare, anche se il finale a volte non è sempre “ e vissero tutti felici e contenti”. di Alessandra Vergara

Grande debutto per il musical “Quar-tieri Spagnoli” di Gianfranco Gallo.

14 FEBBRAIO 2013

LUTTOQuesta mattina 12 Febbraio 2013 si è spenta la cara esi-

stenza di Pasquale Bianco, “figlio” di Casoria, storico espo-nente locale del Partito Socialdemocratico, già Consigliere

comunale ed Assessore della nostra città. Casoriadue si unisce al dolore dei familiari, in particolare della moglie Emilia Orefice, del figlio Gianni, Presidente

della Pro loco, della figlia Francesca, della nuora Annalisa Necco, Assistente Capo di Polizia Locale, del genero Mas-simo Parrella e dei nipoti: Emilia, Virginia, Maria Vittoria,

Carmine e Maria.

Il cantante Peppino Di Bernardo in occasione del Festival si esibisce

nelle piazze di Sanremo

Dopo due anni di assenza il cantante partenopeo Peppino Di Bernardo, in occasione del Festival fa di nuovo tappa per le piazze di Sanremo per portare un po’ di musica napoletana, e presentare il suo ultimo album discografico ”Finché c’è Vita c’è Speranza”. Il

cantante partenopeo per 7 anni consecutivi ha parteci-pato ad importanti manifestazioni correlate al Festival di Sanremo, come la notte bianca nella città Ligure, un concerto nel ristorante “Il Pirata”, la sua immancabile

presenza all’Accademia di Sanremo, dietro le quinte del teatro Ariston ha partecipato ad “Una Voce per Sanre-mo”, al teatro Ariston per Rai uno mattina è stato pre-sente alla conferenza stampa sempre in occasione del

Festival, premiato con un attestato di merito al Premio “Mino Reitano”. Un artista canoro molto impegnato nel

sociale, ha partecipato a diversi eventi di solidarietà, tra cui la serata del 29 settembre per la lotta contro

l’Atassia. Prossimamente sarà anche protagonista del film “Barbara ed io” al fianco di Martina Colombari e

Raffaele Esposito.

di Umberto D’Orsi

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