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Ufficio stampa Rassegna stampa martedì 3 settembre 2013 Pagina 1 di 131

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Ufficio stampa

Rassegna stampamartedì 3 settembre 2013

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Il Resto del Carlino Ravenna

Corriere Romagna Ravenna

La Voce di Romagna Ravenna

INDICE

Prima pagina03/09/13 Prima pagina 6

«Sconto in bolletta? Più urgente tornare alla normalità»03/09/13 Cronaca 7

Opposizione all’attacco: «Acqua cattiva, gestione poco trasparente»03/09/13 Cronaca 8

Dal Cer al Lamone fino al Nip: ecco cosa beviamo03/09/13 Cronaca 9

La città sui passi del Sommo Poeta E gli studenti tornano protagonisti03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 10

Quattro giorni animati dalla poesia tra spettacoli, arte e incontri «Il padre della nostra identità»03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 11

Sei rapine in banca nel Ravennate in un anno03/09/13 Cronaca 13

«Uno scoppio simile a una cannonata» Salta il bancomat di Sant’Alberto03/09/13 Cronaca 14

«Le cure furono adeguate». Medici scagionati03/09/13 Sanità e Politiche sociali 15

«Un milione e mezzo per salvare la Pansac»03/09/13 Economia e Territorio, Lavoro 16

Riflettori su Franceschini, anche il ministro ora sta con Renzi03/09/13 Politica 17

La lezione di Dante e il riscatto di “quella umile Italia”03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 18

Prima pagina03/09/13 Prima pagina 19

I Renziani al congresso con un proprio uomo03/09/13 Politica 20

Dopo Zanonato, stasera arriva Franceschini03/09/13 Politica 22

50 milioni per la Capitale03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli, Economia e Territorio 23

«Per le imprese non cambia nulla»03/09/13 Economia e Territorio 25

Università, già 650 le domande di partecipazione ai test d’ingresso per i corsi ravennati03/09/13 Istruzione 26

«Acqua cattiva, indaghi la Procura»03/09/13 Cronaca 27

Fira, una festa lunga quindici giorni03/09/13 Economia e Territorio 28

Settembre, il “Paradiso” non può attendere03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 29

Prima pagina03/09/13 Prima pagina 31

Disoccupazione, cure da cavallo03/09/13 Economia e Territorio, Lavoro 32

Cinema in centro Dal porno al declino03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 33

Su Facebook scatta la crociata contro ‘l’incrocio maledetto’03/09/13 Viabilità 35

Tutti in sella per la pace col Guzzi Club03/09/13 Sanità e Politiche sociali 36

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Corriere della Sera

Il Resto del Carlino

Il Sole 24 Ore

Allarme Bancari Cisl “In un anno rapine raddoppiate in provincia”03/09/13 Cronaca 37

ECONOMIA03/09/13 Economia e Territorio 38

“Imu, le imprese continuano a boccheggiare”03/09/13 Economia e Territorio 39

L’appello degli albergatori “Non ci (I)mungete ancora”03/09/13 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 40

Boom di domande per iscriversi all’Ateneo03/09/13 Istruzione 41

Liceo a caccia di volontari per tinteggiare le aule03/09/13 Sanità e Politiche sociali 42

Acqua potabile maleodorante I Consumatori pronti ad avviare class action03/09/13 Cronaca 43

Il Comune tutela 21 alberi privati03/09/13 Ambiente 44

Budget da 45 milioni per la capitale03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 45

Incrocio killer su via Quarantola Il Comune è pronto per installare gli autovelox03/09/13 Viabilità 46

ARCANE OMBRE03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 47

Al Club Nautico Chiaretti presenta il suo lavoro03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 48

Le sorprese di una notte al Paguro03/09/13 Ambiente 49

Renzi incassa il sostegno dagli ex popolari03/09/13 Politica Nazionale 50

Tra i banchetti dei libri scolastici il ritorno dei manuali già sottolineati03/09/13 Istruzione 51

Meno gettito Imu, sale il deficit Tutti i tagli per restare sotto il 3%03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 52

MERCATO DELLE CASE INAFFITTO, CHE COSA CAMBIA SENZA L’IMU03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 54

La copertura Imu fa altre vittime Taglio ai fondi per lavoro e sicurezza03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 57

Tutti saltano sul carro del rottamatore Abordo anche i big della vecchia guardia03/09/13 Politica Nazionale 59

Franceschini incorona Renzi «Pronto a votarlo se unisce il Pd»03/09/13 Politica Nazionale 60

Imue pagamenti Pa spingono il fabbisogno03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 61

Alla Difesa risparmi per 1,3 miliardi03/09/13 Lavoro, Pubblica Amministrazione 62

Statali, pensione senza rinvio03/09/13 Lavoro, Pubblica Amministrazione 63

In prima linea docenti universitari e magistrati03/09/13 Lavoro, Pubblica Amministrazione 65

Dribbling alle scelte del Tar Lazio03/09/13 Lavoro, Pubblica Amministrazione 66

Mutui casa, prestiti Cdp alle banche a regime agevolato03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 67

«L’aumento Iva non si può evitare per sempre»03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 68

Imu: acconti e accise a rischio aumenti03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 69

Casse e operatori in allerta03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 70

L’arbitraggio del Fisco tra previdenza e mattone03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 71

Sulle polizzeun«taglio» retroattivo03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 72

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Italia Oggi

La Repubblica

La Stampa

Ravenna e Dintorni

Fondi ai Comuni: in arrivo 2,5 miliardi dal Viminale03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 74

L’Imu «grazia» militari e prefetti03/09/13 Pubblica Amministrazione 75

Stop all’imposta in due tappe03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 76

Entro fine mese 2,4 miliardi di rimborsi agli enti locali03/09/13 Pubblica Amministrazione 77

Alloggi sociali e no profit esenti03/09/13 Pubblica Amministrazione 79

La maggiorazione Tares anche solo con il saldo03/09/13 Pubblica Amministrazione 80

Coniugi, centellinati i benefici03/09/13 Pubblica Amministrazione 81

Co.co.co., stretta anti-furbetti03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 82

Tutto pronto per il federalismo demaniale03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 84

Cani vietati in spiaggia, sì ma servono aree ad hoc03/09/13 Pubblica Amministrazione 85

Lavoro, ferrovie e lotta all’evasione il governo sacrifica altri fondi per far decollare la manovra Imu03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 86

Il sindaco conquista anche Bologna “Il programma è la Costituzione aiutiamo l’Italia, niente liti tra noi”03/09/13 Politica Nazionale 87

Imu: tagli per un miliardo su lavoro, sicurezza e Fs03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 88

La Bologna di Bersani applaude Matteo “Mi candido per restituirvi il partito”03/09/13 Politica Nazionale 89

Sprint finale verso il 2019 Ravenna prepara 50 milioni29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 90

la sfida (prima pagina)29/08/13 Prima pagina 91

Il centro storico il primo tema dei nostri aperitivi29/08/13 Economia e Territorio 92

«Il nuovo Mariani dopo la Notte Oro29/08/13 Economia e Territorio 93

«A fine settembre riapre l’Astoria»29/08/13 Economia e Territorio 94

Il mercato coperto chiude l’8 settembre29/08/13 Economia e Territorio 95

Bersani, Epifani, Renzi, Civati Tutti i big dei democratici al pala De Andrè dal 30 agosto29/08/13 Politica 96

Sulla spiaggia della Duna con i parlamentari M5s29/08/13 Politica 97

SEL APPOGGIA I REFERENDUM PROPOSTI DAI RADICALI29/08/13 Politica 98

IL CIRCOLO ARCI DOCK61RIAPRE CON IL MARX DI PANEBARCO29/08/13 Politica 99

Un museo nell’ex fabbrica in Darsena E in tre anni rivivrà la Divina Commedia29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli, Edilizia e Infrastrutture 100

Sono 19 le aspiranti capitali29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli, Economia e Territorio 102

LE RIVALI29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 103

LE RIVALI29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli, Economia e Territorio 106

«C’è bisogno di una grande campagna informativa sulla sicurezza stradale»29/08/13 Edilizia e Infrastrutture 109

«I NUOVI MEZZI OFFRONO PRESTAZIONI ELEVATE»29/08/13 Edilizia e Infrastrutture 110

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Unità

Da Pasqua il sangue di oltre trenta centauri sulle strade29/08/13 Cronaca 111

Da Pasqua il sangue di oltre trenta centauri sulle strade29/08/13 Cronaca 112

MOTO CLUB RAVENNA COMPIE 110 ANNI29/08/13 Edilizia e Infrastrutture 113

Il collezionista: «Non si guida con le infradito»29/08/13 Edilizia e Infrastrutture 114

In Thailandia il riposo dei ciclisti29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 115

Il pilota: «La strada non è fatta per la velocità»29/08/13 Edilizia e Infrastrutture 117

I CICLOMOTORISTI HANNO UN SINDACATO IN CITTÀ29/08/13 Edilizia e Infrastrutture 118

Quei due ragazzi finiti sulle prime pagine dei giornali29/08/13 Cronaca 119

Lettere e opinioni29/08/13 Cronaca 120

O Musiva Musa: due serate con Marescotti e Costantini29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 121

MOSTRE, INCONTRI E RIEVOCAZIONI SULL’ALIGHIERI E LA DIVINA COMMEDIA29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 122

Dante 2021: quell’umiltà italiana nella visione del Sommo Poeta29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 123

Ammutinamenti, e la danza diventa un “corpo a corpo”29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 124

Il mostro di Ericailcane come il Colombre di Buzzati29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 125

Da Goran Bregovic ai Modena City Ramblers alla festa del Pd29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 126

Riduzione delle tariffe per le famiglie in difficoltà29/08/13 Economia e Territorio 127

FESTA DI FINE ESTATE29/08/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 128

Tagli dolorosi per «pagare» l’Imu03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 129

«Le abitazioni di maggior valore vanno tassate»03/09/13 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 130

A tutto Dante Ravenna celebra l’Alighieri03/09/13 Turismo, Cultura, Spettacoli 131

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Martedì 3 settembre 2013

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il Resto del Carlino

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03/09/2013 press unE

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Redazione; via Sa1a ra 40, 48121 Ravenna - Tel. 0544 249611 Fax 0544 39019 Pubbkità. S.P.E. Ravenna - LR, Aiberti, 60 - Tel. 0544 278065/ Fax 0544 270457

Salva due turisti e rischia di egare Coraggioso intervento di un baywatch . in spiaggia a Milano Mari. ma

IL calendario di iniziative ene dererima';tn cer 9 ffiornì in un im'rene sta 1~e a A pagina 6

Settembre dantesco: studenti pro tagonis

Servizio a A pagina 16

Crescono le polemiche

«Acqua cattiva, ci pensi la Proc a»

Alle pagine 2 e 3

Denuncia dí un turista

«Bottiglie scagliate da ubriachi.» 6:A pagina 16

La °Consegna dell'elio' aprirà k celebrazioni

in Nazionale e alte pagine 4 e 5

A Sanniberto

Fanno esplodere bancomat

Crisi Pansac

Incontro positivo con le banche per ripartire 6' A pagina 9

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Morte in clinica, si archivia Scagionati tre medici per il decesso di un paziente Servizio a A pagina 8

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Ponte Nuovo

Oggi l'addio a 'Filo'

A pagina 8

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tL COMUNE NO COMMENT DELL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE GUERRIERI: «OGGI I RISULTATI DEFINITIVI DELLE ANALiSI DELL'AUSL»

«Sconto in bolletta Più urgente tornare alla normalità» A UNA settimana dal riversamen-to delle acque del Reno nei rubi-netti dei ravennati, si fanno anco-ra attendere le analisi definitive dell'Ausl sui campioni prelevati. Hera e Romagna Acque hanno su-bito assicurato la potabilità dell'ac-qua e l'assenza di valori fuori dalla norma, in base ai controlli di routi-ne effettuati autonomamente dai due enti; ora si aspetta la confer-ma dell'Ausl, che ha tenuto moni-torata la situazione durante i con-trolli dei campioni inviati ai labo-ratori dell'Arpa di Bologna. «Sono sereno e domani (oggi per chi legge; ndr) arriveranno i risul-tati ufficiali, che confermeranno l'assoluta sicurezza dell'acqua», ga-rantisce l'assessore all'Ambiente, Guido Guerrieri. In fondo, spiega

l'assessore, si è trattato di un «di-verso miscelaggio di due acque normalmente presenti nei rubinet-ti dei ravennati». Infatti il riversa-mento dell'acqua del Reno nella canalina Ex-Anic e quindi nel

CAUS «All'origine di tutto, la rottura di un argine del Fossatone che pota L Lamone al Np»

Nip, è stato dovuto «alla rottura di un argine del Fossatone, che porta l'acqua del Lamone, a sua volta de-rivata dal Cer, nella canalina ex-Anic. Anche l'acqua del Reno de-fluisce nella canalina, in percen-

tuali minori. Venuta a mancare la parte proveniente dal Lamone, la composizione è cambiata Ecco, probabilmente c'è stata una pron-ta reazione nei trattamenti, incen-trati sui parametri dell'acqua di-versamente rniscelata». In ogni ca-so, assicura l'assessore, «con Ro-magna Acque affronteremo il te-ma dei procedimenti da attuare per evitare che in futuro si ripeta-no casi simili. Mi dispiace solo — aggiunge Guerrieri — che questo incidente andrà a compromettere anni di buone pratiche e promo-zione dell'acqua». Certo, sorge spontanea una do-manda: «Come mai le analisi non sono state pubblicate dal momen-to in cui i risultati sono stati dispo-nibili, a beneficio di tranquillità,

L'assessore all'Ambiente Guido Guerrieri

dal momento che le stesse risulte-rebbero secondo quanto dichiara-to dal gestore, negative?», la stessa è rivolta dal consigliere del Movi-mento 5 Stelle, Andrea Defrance-schi, alla Regione, dove il grillino ha presentato un' interrogazione, sulla scia della richiesta di visione degli atti inoltrata ieri dal collega Pietro Vandini in Comune. Il Mo-vimento insiste poi nella richiesta di agevolazioni e risarcimenti per i cittadini che da una settimana usano «un'acqua maleodorante e dal pessimo sapore». Sul tema Guerrieri risponde con un no coni-ment: «Al momento mi interessa di più che il servizio ritorni alla normalità e che sia fatto il possibi-le perché la cosa non si ripeta».

Valeria Melloni

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posizione all' attacco: «Acqua cattiva, gestione poco trasparente» Parte segnalazione ai magistrati. Il capogruppo di Lista net. Ravenna nitrita il dito: «Assordante silenzio degli enti coinvolti»

«VISTO il silenzio assordante di tut-ti gli enti coinvolti, sarà la Procura occuparsi dell'acqua `fuorilegge'». Aivaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, dopo varie interroga-zioni a riguardo passa la palla alla Procura, dal momento che «conti-nua ad arrivare un fiume di segnala-zioni esasperate, secondo

tutt'ora l'acqua cattiva continua a fluire dai rubinetti». In particolare il problema persiste «nel borgo San Biagio (via Maggiore, Faentina, de- gli Spreti), nella zona Molinetto/Pa- la De André, ma anche nel forese, Sa- vanta e Sant'Antonio a nord, Mari- na di Ravenna e Punta Marina ad est, Fosso Ghiaia, la zona Standiana-

Mirabilandia e Roncal- ceci. Perfino la

'sorgente urbana'

nel bor- go San

Rocco — segnala An-

cisi —, in zo- na mercato ambulante, distribuisce

acqua non buona. Tale situazione e ulteriori valutazioni mi spingono ora ad affermare che c'è ampia mate-ria perché se ne occupi la Procura della Repubblica». Questo per tre motivi - «C'è innanzi-tutto la violazione del decreto legisla-tivo numero 31 del 2001 in attuazio-ne della direttiva europea relativa al-la qualità delle acque destinate al consumo umano — spiega Ancisi in una nota il quale impone, tra i va-lori di riferimento per la potabilità dell'acqua, che le sue caratteristiche organolettiche (odore, sapore, colore e torbidità) siano 'accettabili per i consumatori e senza variazioni ano-male'». Se così non fosse «l'autorità d'ambito, sentito il parere dell'Ausl locale in merito al possibile rischio per la salute umana, dovrebbe `di-

sporre che vengano presi provvedi-menti intesi a ripristinare la qualità delle acque ove ciò sia necessario per tutelare la salute umana'. Comune e Aus l? Tacciono entrambi». Oltreatt-

T Ms N .,4NZE «Continuano ad arrivare segnatazIoni da varie zone det ravennate e del forese»

to, «la volta che un'ordinanza sareb-be stata più che doverosa, come pre-visto dall'ordinamento degli enti lo-cali, il sindaco non apre neanche boc-ca».

C'È POI un problema di fondo, pro- segue il capogruppo di Lista per Ra-

Movimento 5 Stette

Occorre un risarcimento per i cittadini che vivono questo disagio, magari con uno sconto in bolletta

verma, che riguarda «il passaggio di proprietà e la gestione del Nip da He-ra a Romagna Acque. Ravenna si è sempre alimentata delle acque del Retto già dal primo impianto dell'ac-quedotto nord di Ravenna, sul finire degli anni Sessanta, e non ha mai fi-nito di alimentarsene, anche da quando è entrato in funzione l'acque-dotto di Ridracoli». Sulle operazioni idriche in Valle della Canna che avrebbero portato al versamento del-le acque del Reno nella canalina, il consigliere riporta poi il messaggio di un lettore: «Se l'acqua del Reno produce tali effetti, perché a Volta Scirocco (che si trova nel corso infe-riore del Reno tra l'abitato di. Sant'Alberto e la strada statale 309 Romea, ad una distanza di circa 9 km della foce) vi è una traversa mobi-le che rende possibile la derivazione del fiume per gravità in un canale ar-tificiale verso Ravenna, a vantaggio di una pluralità di utenze, del settore agricolo (consorzi di bonifica Roma-gna) e di quello industriale, nonché per la produzione d'acqua potabile tramite il Nip? Perché Fiera ha sem-pre potabilizzato tale acqua e non si. sono mai avuti questi problemi?». Tuttavia «pure Romagna Acque tace — insiste Ancisi —. Ma questo è un problema non più solo contingente, bensì gravemente strutturale, su cui occorre indagare e chiarire. In tale as-sordante silenzio di tutta una serie di soggetti pubblici obbligati ad atti-varsi e ad esprimersi, si impone per-ciò la chiamata in causa della Procu-ra della Repubblica».

v. M.

PIETRO VANDINI

ALVARO ANCIS1

Lista per Ravenna

Com'è passibile che l'acqua del Reno altrove non crei problemi, mentre qui è imbevibite e inutilizzabile? Pagina 2

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SCHEDA

Dal Cer al L one fino al Nip: ecco

cosa beviamo

L'impianto di potabilizzazione in via Bassette

E' UN mondo 'sommerso' quello della gestione e della diffusione dell'acqua nel forese. Canali, fuim.i e impianti sono collegati gli uni agli altri da percorsi intricati quasi quanto il sistema di monitoraggio che ruota attorno alla semplice apertura di un rubinetto. Prima di tutto, l'acqua immessa in rete è interamente acquistata da Romagna Acque - Società delle Fonti S'pa. Gli impianti di potabilizzazione utilizzati sono quelli di Ravenna, in via Bassette (il cosiddetto Nip, Nuovo impianto di potabilizzazione), e a Lugo, ma quest'ultimo é usato solo in caso di emergenza. Nip alimentato tramite la canaletta Anic, con acqua di origine superficiale, mediante due derivazioni dal fiume Lamone (integrato da una derivazione del C',er) e dal fiume Reno. L'acqua prodotta, oltre ad alimentare parte dei consumatori di. Ravenna, contribuisce alla parziale fornitura dei Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Fusignano, Russi e, in situazioni di emergenza, Cervia. I requisiti di qualità sono determinati da parametri microbiologici (che indicano la presenza di germi patogeni nell'acqua), parametri chimici (tra cui metalli pesanti, antiparassitari, solventi e altri inquinanti), parametri indicatori del funzionamento dell'impianto e parametri accessori, quali alghe (il sapore dell'acqua attuale è dovuto a un'alga monocellulare) e altri indicatori biologici.

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I a città sui passi del So o Poeta E gli studenti tornano protagonisti

Ricchissimo il calendario che si apre con la cerimonia dell' olio

LA CITTÀ, come vuole la tradi-zione del Settembre dantesco, ce-lebra il Sommo poeta che qui a Ra-venna morì nel 1321. Fino al 17 ottobre un ricco calendario di ap-puntamenti animerà il centro sto-rico, e non solo, con letture, incon-tri, spettacoli teatrali, mostre e concerti. Domenica ci saranno il. corteo celebrativo, la messa solen-ne e la tradizionale cerimonia dell'olio al sepolcro del Poeta. Ieri a Palazzo Merlato i promotori del-le numerose iniziative hanno pre-se:n.tato l'intero programma che, inaugurato il 24 agosto dalla mo-stra 'Lezione di Galilea Galilei sulla strutiura dell'Inferno di Dante' al Centro dantesco dei Fra-ti minori, entrerà nel vivo doma-ni con l'apertura del festival Dan-te 2021, Dal 10 al 14 settembre il. Museo dantesco ospiterà 'L'Uni-versità per Dante', nuovo proget-to nato dalla collaborazione tra Comune e Università che si artico-lerà in Conversazioni dantesche e incontri con gli autori, La Biblio-

teca Classense affiancherà, alle Letture Classensi, la mostra bi-bliografica dedicata a Giovanni Boccaccio nell'anno del centena-rio. Ucraina, estone e gallega sono le traduzioni presentate quest'an-no in San Francesco nell'ambito della Divina Commedia nel mon-do, progetto ideato e curato da Walter Della Monica del Centro relazioni culturali.

GLI STUDENTI ancora una volta saranno protagonisti grazie al progetto nazionale Dante in Re-te. Due gli appuntamenti previ-sti: uno spettacolo al Rasi e Dante M carcere, evento già sperimenta-to lo scorso anno con successo che vedrà i ragazzi del Classico portare Dante nella casa circonda-riale di Ravenna. Qui verrà allesti-ta anche una mostra filografica con le immagini realizzate dai de-ienuti che hanno seguito un corso di fotografia tenuto dal fotorepor-ter Giampiero Corelli. Tra gli al-tri appuntamenti da ricordare c'è

Sopra, un

momento della

cerimonia dell'olio

al sepolcro del poeta A fianco l'attore Alessio

Boni, in piazza

giovedì sera

anche quello del Comitato Amici della Faentina che, per attirare l'attenzione sull'antica ferrovia che congiungeva Ravenna a Fi-renze, ha invitato Ivano Marescot-ti alla Sala Muratori della Classen-se per una serie di letture dante-sche (il 13 settembre alle 16). E an-

cora, le visite ai mosaici danteschi a cura di RavennAntica, attraver-so gli eventi di Hystriodanza e gli appuntamenti per i più piccoli al Museo NatuRa di Sant'Alberto. Info: classense.ra.it e turismo.ra-venna.it.

a. e.

SERATE

DI MUSICA

LA MUSICA non mancherà. Domani serata dedicata a `Chopin uttrarnondano - con Michele Fedrigotti al

pianoforte, giovedì Alighieri & Jazz in piazza del Popolo con Steve Grossman, Kàlman a

nos Egri e Piero Borr. Venerdìe invece sarà la voltadsetrcaoncerto di Francesco Baccini e sabato interludio musical.° a cura del Gruppo Zed.

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Giovedì, ai Chiostri, toccherà alla tavola rotonda 'Lingua italiana per oggi e per domani' guidata dal direttore di On Giovanni Morandi

Tra I relatori la presidente detrAccademia detta Crusca Nicotetta Maraschio e kitonici Patuelli, presidente dell'Alzi e del, Gruppo Cassa

Presenti anche Francesco Sanata% curatore del 'Pronto soccor tico h tv e Federico Signorini, vicedirettore della Banca d'Italia

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

03/09/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

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L:: RASS.Eú k‘ PROMOSSA DALLA FONDAZIONE

altro giorni animati dalla poesia » tra spettacoli , arte e incontri

«Il padre della nostra identità» «DANTE è uno dei maggiori vei-coli della cultura italiana all'este-ro ed è tutti noi, appartiene alla nostra identità culturale, e persi-no i bambini, senza saperlo, lo ci-tano». Con queste parole Domeni-co De Martino, coordinatore di. Dante 2021 ha spiegato l'essenza di questa 3 °edizione, incentrata sul contributo determinarne di Dame all'identità della lingua e della cultura italiana, elemento fondamentale della stessa identità culturale e morale dell'Europa.

La manifestazione, voluta e pro-mossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio, con la direzione arti-stica dell'Accademia della Cru-sca, animerà i luoghi danteschi della città, dai Chiostri francesca-ni a piazza del Popolo, con incon-tri, musica, teatro e mostre. Il de-butto, domani alle 18.30 ai Chio-stri, è affidato ad un incontro con studiosi internazionali, da Carlo Ossola a Winfried Wehle, che di-scuteranno del ruolo che Dante ha avuto non solo nei loro studi,

ma nella loro vita. Alle 21 inaugu-razione della mostra 'Ne la pittu-ra tener lo campo', con opere di Giovanni Breschi e Lorenzo Per-rone e, alle 22, concerto del piani-sta Michele Fedrigotti.

GIOVEDÌ, ai Chiostri, si terrà la tavola rotonda 'Lingua italiana per oggi e per domani' che, guida-ta dal direttore di Qn Giovanni Morandi, vedrà confrontarsi la presidente dell'Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio, Francesco Sabatin i, presidente onorario e curatore del 'Pronto soccorso linguistico' di Rai Uno Mattina, Paolo Attivissimo, gior-nalista della tv svizzera, Massimo Bernardini, conduttore su Rai 3 di TV Talk, Antonio Patuelli, pre-sidente dell'Abi e del Gruppo Cas-sa di Risparmio, Luigi Federico Signorini, economista e vicediret-tore della Banca d'Italia. Alle 21 in piazza del Popolo Alessio Boni e Marcello Prayer presenteranno 'Anima smarrita', sulla 'Vita nuo-va', accompagnati dalla musica jazz di Steve Grossman e del suo quartetto. Tra gli appuntamenti dei giorni successivi l'incontro con il direttore di Musei vaticani, Antonio Paolucci, la premiazione dell'attore V irginio Gazzolo e il concerto di Francesco Baccini (ve-nerdì). Sabato, dopo l'intervento di Claudia Villa e le letture di San-dro Lombardi, chiuderà il festi-va!, in piazza del Popolo, il nuovo spettacolo di Michele Placido, 'Quali colombe', con il figlio Bren-no e Linda Gennari. Programma completo: wsv,,v.darite2021.it.

Annaffiarla Corrado

SABATO C'E MICHELE PLACIDO \

Il calender o degli spettacoli serali del 6 e 7 in piazza del Popolo è stato modificato con L'inversione degli appuntamenti per consentire la partecipazione di Michele Placido alrinfalatIVa in memoria del maestro Pavarotti a Modena. Placido sarà a Ravenna 117

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03/09/2013 il Resto del Carlino

RAVENNA

Fiba-CA l delr 'a-Roma stati,4 lei relativi alle rapine

o nelle banche della regione nei odici mesi fra il primo luglio 2012 e il 30 gin-

scorso. In Emitia,..Romagna gli tassar sono

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RUMORE !INFERNALE

Il bancomat saltato la scorsa

notte e, sotto, il macellaio

che ha sentito il tremendo

boato

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«Uno scoppio s* e a una cd onata» Salta il bancomat di Sant' Alberto

Malviventi in azione all'Unicredit. Fuggono a mani vuote su un'auto rubata

NUOVO assalto agli sportelli au-tomatici, è l'undicesimo dall'ini-zio dell'anno e il secondo in due settimane (sabato 24 venne colpi-ta la Cassa di San Pietro in Vinco-li e i ladri portarono via 30mila eu-ro). Questa volta a saltare è stato il bancomat dell'Unicredit in piaz-za Garibaldi a Sant'Alberto. «Uno scoppio simile a una cannonata», così lo hanno descritto i residenti, svegliati nella notte tra domenica e lunedì da quello che molti pen-savano fosse stato un incidente. E invece, usciti in strada hanno vi-sto il fumo provenire dalla vicina banca. I carabinieri intervenuti so-no al lavoro per identificare i la-dri, ma le telecamere, oscurate dai

malviventi, non permettono un ri-scontro visivo. Il colpo è stato ef-fettuato ieri notte alle 4.20, I mal-viventi, per forzare il bancomat e arrivare alla cassetta dei soldi, hanno utilizzato l'ormai collauda-

GLI ASSALTI

DA GENNAIO

R colpo allo sportello automatico di Unicredit

è l'undicesimo dell'anno in provincia e il secondo in due settimane

ta tecnica dell'acetilene. Uno scop-pio fragoroso che ha distrutto lo sportello e 'catapultato' il macchi-nario all'interno della banca, do-ve ha distrutto le vetrate di due uf-fici, Danni ingenti alla filiale, ma

i ladri sono rimasti a bocca asciut-ta. Non sono infatti riusciti a pre-levare il contante, anche se il botti-no, in ogni caso, non sarebbe sta-to di grandi dimensioni, L'ultima volta il bancomat era infatti stato

IL BOTTINO

A SAN P. IN VINCOLI

Sabato 24 agosto venne colpita la Cassa

di San Pietro in Vincoli. i Ladri fuggirono

portando via 30mila ero

caricato venerdì per il fine setti-mana, per cui ieri non conteneva nemmeno un migliaio di curo. «Ero in negozio che stavo prepa-rando tutto l'occorrente per l'aper-tura racconta Giovanni Valbo-netti, macellaio di Sam'Alberto —. Inizialmente ho pensato che fosse successo qualcosa all'inter-no della macelleria, ma corso in strada ho visto il fumo uscire dal-la banca e ho capito».

FORSE arrabbiati per il mancato colpo, sembra che i malviventi si siano poi rifatti su una Fiat Uno parcheggiata nei paraggi: l'hanno forzata e sono scappati.

Alessandro Cieognani

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SCNES':', UN ANNO FA UN 78ENNE MORI ALLA DOMUS NOVA DOPO IL TRASFERIMENTO DALL'OSPEDALE

«Le cure furono adeguate». Medici scagionati E' finita in archivio "inchiesta av-viata un anno fa dalla Procura in re-lazione alla morte di un Thenne emiliano, Mirco Andreoli, di Novi di Modena, avvenuta la mattina del 16 settembre 2012 alla casa di cura Domus Nova. Tre i medici in-dagati, due dell'ospedale civile do-ve Andreoli era rimasto ricoverato nel mese di agosto e uno della clini-Ca. L'inchiesta era stata avviata a se-guito di un esposto presentato dal-la figlia dell'uomo, Tania Andreo-li, consigliere comunale a Novi di Modena. Il pensionato era a Raven-na per una serie di sedute di ossige-noterapia al centro iperbarico, a se-guito di una 'dermatite acuta vesci-colare' alle gambe con episodi di ne-crosi, una situazione verosimilmen-te collegata allo stato diabetico d.ell'uomo. Concluso il ciclo di ossi-genoterapia l'uomo, poco prima di

Ferragosto, fu ricoverato all'ospeda-le Santa Maria delle Croci per un monitoraggio sugli sbalzi dei valo-ri glicemici. 11 7 settembre la figlia di Andreoli chiese il trasferimento del padre alla Domus Nova in quanto insoddisfatta delle terapie praticate dai sanitari ospedalieri e sostenendo anche che a suo giudi-zio le sedute all'iperbarico avrebbe-io dovuto proseguire. 11 paziente fu. trasferito il 12 settembre: quattro giorni dopo, l'improvviso decesso.

TANIA Andreoli, che già aveva presentato un esposto sostenendo che il padre non veniva curato ade-guatamente in ospedale, si rivolse nuovamente ai carabinieri chieden-do che venisse fatta piena luce sulla morte dell'uomo. E fu proprio l'au-topsia, disposta dal pm Isabella Ca-vallari con le garanzie per i tre .inda-

gati (assistiti, gli ospedalieri, dall'avvocato Ermanno Cicognani e il medico della Domus Nova dall'avvocato Pier Anna Merenda) a chiarire immediatamente il qua-dro clinico del paziente deceduto. La morte fu causata da una 'trom-ba embolia polmonare massiva' do-vuta a una trombosi venosa in un paziente con gravi situazioni di 'trombo embolismo venoso". Il me-dico legale, Roberto Nannini, evidenziò, nella relazione al pm, che le cure mediche prestate al pen-sionato erano da ritenersi perfetta-mente rispondenti alle linee guida previste per la complessa situazio-ne. E il pm, proprio perchè non so-no stati ravvisati profili di colpa professionale, ha chiesto e ottenuto dal gip (Antonella Guidomei) l'ar-chiviazione degli atti.

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GLI OPERAI Davanti alla sede della Pansac. L'azienda è in serie difficoltà da circa due anni

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ECONOMA LA RICHIESTA DI ISTITUZIONI E COOP ALLE BANCHE

«Un one e mezzo per salvare la Pansac»

UN MILIONE 9 mezzo per riav-viare la Pansac. E quanto chiesto ieri da istituzioni e cooperative al-le otto banche locali convocate, per tentare il salvataggio dell'azienda dì via Trieste. Soldi liquidi con i quali la cooperativa formata da dirigenti e lavoratori potrebbe rimettere in piedi tutto l'assetto produttivo, e provare a ri-sanare un'impresa che da due an-ni vive con l'acqua alla gola. A par-te un'unica offerta, non accettata da parte del commissario straordi-nario Marco Cappelletto in quan-to considerata non congrua, sull'impianto ravennate della Pan-sac si è avuto solo silenzio da par-te di eventuali finanziatori priva-ti. E così oggi tocca agli operai, con l'appoggio delle tre principali società cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci), evitare l'epilogo della ditta attiva nel set-tore degli imballaggi industriali.

«AL TERMINE dell'incontro le banche si sono prese il tempo per analizzare i conti e il piano indu-striale» spiega l'assessore alle atti-vità produttive Massimo Camelia - ai, ieri presente all'assemblea in-sieme al sindaco Matteucci. «La speranza è quella di ricevere rispo-sta positiva dal maggior numero di banche — prosegue l'assessore

L'INCONTRO er IL vertice suLL'azIenda IL tempo però è poco: La scadenza é ft 13 settembre

—, in modo da spalmare il più possibile l'investimento». Per di più per le banche locali si tratte-rebbe di una nave sulla quale non si sono mai imbarcati, non aven-do alcun debito pregresso con la successiva gestione della Pansac

targata Fabrizio Lori, il quale si era affidato a banche nazionali. I tempi per sapere se l'impresa di via Trieste riuscirà ad avere o me-no un futuro sono quindi agli sgoccioli. Entro il 1.3 dovrà essere presentata l'offerta al commissa-rio Cappelletto, che prevede il riavvio della società con un milio-ne di capitale sociale composto dal fondo di garanzia del sistema cooperativo e dal valore della mo-bilità percepita attualmente dai di-pendenti. Offerta che, se approva-ta, porterebbe alla cessione del ra-mo d'azienda ai lavoratori. «In questo modo le banche avranno però la possibilità di prendere vi-sione della situazione chiude l'assessore —. Anche perché la Pansac la si salva tutti assieme. Se dovesse mancare un solo tassello, crollerebbe tutto».

NEL FRAITEMPO venerdì scorso si sono conclusi i colloqui che porteranno alla scelta dei 20 operai con cui verrà riavviato l'im-pianto. «Giovedì ci sarà l'incon-tro tra le tre cooperative e i vertici operativi rimasti per discutere la gestione — interviene Stefano Pe-razzini di Femca Cisl e questo direi che dimostra la voglia di pro-seguire nel progetto».

Alessandro Geognani

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RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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ZSTA

Riflettori su Franceschini, anche iL ministro ora sta con Renzi GRANDE attesa per la presenza oggi a Ravenna del ministro per il Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. Proprio ieri, intervenendo alla festa nazionale di Genova, Franceschini ha dichiarato il suo sostegno a Matteo Renzi come prossimo leader dei democratici. Il ministro sarà intervistato da Gianmaria Canè, caporedattore a Bologna de '11 Corriere della Sera', questa sera alle 21, nello Spazio dibattiti della Festa provinciale del Partito Democratico di Ravenna,

SUL PALCO centrale il concerto `La musica che mi gira intorno'. Altri punti di attrazione all'interno del Pala De André, la mostra 'Carlo Levi, il volto del Novecento', oltre cento opere in mostra fra scultura, pittura e disegni. La mostra è curata dall'associazione culturale ll Cerbero'. In programma, ancora: Caffè concerto, di scena Gianni Paganelli. Nell'Arena Ballo del allo Malpassi alle 21, Mt3SiCa

con l'Orchestra `Giò Raffoni'. Nell'Arena Sport Uisp, serata con l'A.S.D. Golf per tutti. Nell'angolo della scienza tutte le sere sono presentati divertenti esperimenti e curiosità scientifiche, per grandi e piccini, sotto la guida di tutor esperti, e sperimentati direttamente dal pubblico.

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I caffè CULTURA I SPETTACOLI I SOCIETA

03/09/2013

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A RAVENNA DA DOMANI A SABATO IL FESTIVAL DEDICATO AL SOMMO POETA

lezione di Dante e il riscatto di "quella umile Italia" RAVENNA

ANCORA una volta "Dante 2021" rende omaggio al Sommo poeta nella città che gli ha reso meno amaro l'esilio. Il festival, voluto e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, verrà inaugurato domani alle 18,30 ne-gli Antichi chiostri francescani. Interverranno Lanfranco Gualtie-ri, presidente della Fondazione, Nicoletta Maraschio, presidente dell'Accademia della Crusca, cui. è stata affidata la direzione artisti-ca della manifestazione, e il coor-dinatore Domenico De Martino. Alle 1.9 toccherà alla tavola roton-da "Dante per me", nella quale studiosi di fama internazionale, dal filologo Carlo Ossola al presi-dente della Deutsche Dante Ge-

sellschaft, Winfried Wehle, rac-conteranno che cosa Dante ha si-gnificato per loro non solo negli. studi ma nella vita. Alle 21 appun-tamento con la vernice della mo-stra "Ne la pittura tener lo cam-po" ai Chiostri. Alle 22, sempre

;L TEMA Convegni, mostre e spettacoli ispirati al celebre verso del primo canto dell'inferno

nei Chiostri, concerto del pianista Michele Fedrigotti dal titolo "Chopin Ultramondano". La manifestazione, inserita nel "Settembre dantesco", ricco calen- dario di omaggi che Ravenna

ogni anno dedica al poeta fiorenti-no, prende il titolo da un celebre verso del 1 0 canto dell'Inferno, "Di quella umile Italia". «È un ti-tolo —spiega Domenico De Mar-tino — cui teniamo particolar-mente, perché l'Italia in questo momento ha bisogno di un riscat-to, lo stesso riscatto che auspicava Dante per l'Italia del suo tempo con la celebre profezia del veltro».

FINO al 7 settembre Dante 2021 ospiterà grandi nomi della cultu-ra, dello spettacolo e dell'econo-mia riuniti nel nome di Dante e della poesia. Dagli attori Michele Placido, Alessio Boni e Sandro Lombardi, ai musicisti Steve Grossmann e Francesco Baccini. "Lingua italiana per oggi e per do-

mani" è il titolo dell'incontro in programma il 5 settembre: coordi- nato dal direttore di Qn e Resto del Carlino, Giovanni Morandi, vedrà attorno al tavolo, Ira gli al- tri, Nicoletta Maraschio, il con- duttore Rai Massimo Bernardini, Antonio Patuelli e Luigi Federi- co Signorini. A Dante e all'arte del suo tempo sarà dedicato l'in- contro con il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucei (6 set- tembre). Il Premio Dante Raven- na, infine, promosso dalla Fonda- zione e dall'Accademia della Cru- sca, verrà consegnato qu est'a n no all'attore e grande interprete di Dante, Virginio Gazzolo (sabato alle 21 in piazza del Popolo). Per il programma: www.dante2021.i t

a .c.

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orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Young e Niles due Usa al senti° della nuova Aget

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REDAZIONE E PUBBLICITA:VIADEGASPER1.5-RAVENNA-TEL 0514218262 FAX: 9514-33793. SPEDIZIONE IN A.P.-D.L. 351'03 (COM ,. IN L. 27102Po41 ART.1 COMMA1 -DCB FORLI'ALTRE SEDI: RIMINI (0511-351111), FORLÌ (0543-35520), CESENA (0547-611900), IMOLA (0542-28780). 555 (0549-955147) - E-MAIL: RAVENNACORRIEREROMAGNAJT - IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA

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MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013

Il palazzo di giustizia

L'istituto di credito preso di mira (foto Fiorentini). SERVIZIO a pagina 8

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DÌ FRANCESCO WC I N

«Nessuna svolta, solo una presa d'atto» Il sindaco riconosce il ruolo di Renzi

In fuga a mani vuote senza un euro Renziani al congresso con un proprio nome Assalto fallito al bancomat della Unicredit di Sant'Alberto

ma le parole espresse per Matteo Renzi. E i renziani si preparano al congresso con un proprio candidato.

• SE RVIZIO a pagina 3

RAVENNA. Nessuna svolta, ma u-na presa di coscienza di un ruolo «di cui non si può non tener conto». Il sindaco Fabrizio Matteucci confer-

L'edicola incendiata da ignoti vandali la scorsa notte ad Alfonsine

REENEN

Ancisi attacca: «Acqua cattiva

indaghi la procura» RAVENNA.

Non si attenuano le polemiche sul-la cattiva qualità dell'acqua che sgorga in questi giorni dai rubi-netti dei raven-nati, Ancisi chie-de alla procura di indagare sul disservizio.

• SERVIZIO a pagina 7

ALFONSINE. A un anno e mezzo dagli incendi do-losi nelle scuole elementa-ri di via Matteotti e via Murri, e dei tendaggi e-sterni di alcuni esercizi commerciali, i piromani sono tornati a colpire. L'al-larme ai carabinieri è sta-to dato ieri mattina verso le 5 da alcuni cittadini che, recandosi al lavoro, hanno visto bruciare le tende pa-rasole di tre negozi.

• GENNARI a pagina 15

MORDANO. L'uomo ha una congiuntivite. La Regione tranquillizza: «Solo patologie lievi»

Operaio contagiato dall'aviaria È isolato in casa con la famiglia. E si sospetta un altro caso

IMOLA. Il virus dell'a-viaria ha contagiato un uomo. È risultata positi-va al virus H7N7 una per-sona affetta da congiunti- vite che lavora in uno de-

l'ex scuola di musica Imola, a Girani

gli allevamenti di Morda- tra le polemiche no del Gruppo Eurovo. E c'è un secondo caso so-spetto in fase di accerta-mento. •SERVIZI a pagina 23

• SERVIZI a pagina 21

I FUNERALI

Ponte Nuovo prepara l'addio al piccolo "Filo"

RAVENNA. Si terranno questo pomeriggio i funerali di Filippo Marzola, morto a soli 14 anni. Previsto un commovente addio dei suoi amici a Ponte Nuovo.

• SERVIZIO a pagina 8

CERVIA

Bagnino rischia di annegare per salvare due bagnanti

CERVIA. Per salvare due bagnanti in difficoltà ha rischiato a sua volta di annegare. Il bagnino e i due turisti sono stati salvati da un secondo marinaio di salvataggio.

• SERVIZIO a pagina 20

WaHlaME2LN23 IMOLA

Donna scippata di un collier da duemila euro

IMOLA. Scippo domenica sera in via Manzoni. Due giovani hanno sottratto a una donna un collier da duemila euro e sono fuggiti.

• SERVIZIO a pagina 22

Piromani in azione nella notte: avevano già colpito

miizuzzam Tre negozi dati alle fiamme

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orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Direttore responsabile: Pietro Caricato

03/09/2013

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pressunE

Il senatore: «Qui non ci saranno accordi su candidature uniche. Siamo disposti al confronto vero ma niente gattopardismi»

Pagina 3

IRenziani al congresso con un proprio uomo

Il primo cittadino: «Renzi è un leader

popolare che intercetta il cambiamento e non credo proprio si possa

non tenerne conto»

Dopo l'apertura del sindaco Fabrizio Matteucci nei confronti di Matteo Renzi alla Festa del Pd, il senatore Stefano Collina invoca il cambiamento

I Renziani al congresso con un proprio uomo Fra le richieste, primarie aperte e rinnovo delle cariche locali dopo l'assise nazionale RAVENNA. Difficile

parlare di svolta, ma l'a-pertura del sindaco Fa-brizio Matteucci nei confronti di Matteo Ren-zi, fatta sabato scorso dal palco della festa del Pd, in una delle rocca-forti bersaniane, non passa inosservata, men-tre i renziani incassano e preparano la fase con-gressuale, pronti ad e-sprimere anche a livello locale propri candidati.

«In questo momento -spiega Matteucci - non posso che ribadire le mie parole. Renzi è un leader popolare che in-tercetta il cambiamento e non credo proprio si possa non tenerne con-to».

Non un cambio di fron-te, ma la sconfitta elet-torale di febbraio pone il tema del cambiamento e tanto basta al senatore renziano Stefano Colli-na per cogliere un se-gnale nuovo.

«Non credo ci debba sorprendere se le propo-ste di Renzi appaiono sempre più convincenti. Renzi non sta costruen-do una corrente ma un

nuovo Pd. Quanto al sin-daco, non abbiamo certo bisogno di adesioni for-mali; certe prese di po-sizione hanno un'inci-denza sul percorso verso la candidatura alla se-greteria nazionale di Renzi. Stiamo vivendo una fase di grande cam-biamento, negli ultimi mesi abbiamo toccato con mano inadeguatezze e limiti all'interno del partito nazionale. Mi au-guro che arrivino altre prese di posizione. Il Pd deve confrontarsi con u-na società complessa e gli schemi del passato non sono adeguati».

L'apertura di Matteuc-ci arriva dopo quelle di Balzani, Fassino, Emi-liano e Merola, primi cittadini a Forlì, Torino, Bari e Bologna, e le pre-se di posizione di Debo-rah Serracchiani, presi-dente della regione Friu-

li Venezia Giulia e Ste-fano Bonaccini, segreta-rio regionale del Pd. I ba-gni di folla di queste set-timane del sindaco di Fi-renze nelle feste Pd a Reggio Emilia, a Borgo

Sisa, a Genova e ieri se-ra a Bologna galvanizza-no i renziani pronti ad affrontare in autunno il congresso, nonostante le incognite relative alla data di svolgimento e al-

le regole. «A noi - precisa il se-

natore renziano in viag-gio per Bologna per sen-tire Renzi alla festa del Pd - le regole fissate dal-lo statuto vanno benissi-

mo, con primarie aperte e congressi locali dopo quello nazionale; se altri vogliono cambiarle a li-vello nazionale daremo battaglia. L'assemblea deciderà la data il 21 set-

tembre». Se prevarrà l'idea di

svolgere prima i con-gressi locali, qui in ma-no bersaniana, allora non ci sarà molto spazio per la componente ren-ziana che preme per en-trare nelle stanze che contano e per esprimere delegati al congresso na-zionale. «Non si può pre-tendere di fare l'assise locale - conclude Collina - ignorando la presenza di tutti i contendenti in campo. Quindi non ci sa-ranno accordi su candi-dature uniche; come tali non avrebbero spazi po-litici per essere compre-se. Ci saranno invece le nostre candidature. Sia-mo disposti a un con-fronto vero, ma non pos-siamo avvallare gatto-pardismi del tipo tutto cambi perché nulla cam-bi. Il congresso s'ha da fare, poi dobbiamo dedi-carci al governo del Pae-se per rispondere alla cosa più importante: i problemi di famiglie e imprese».

Chiara Bis si

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03/09/2013

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press unE

Pierluigi Bersani

(a sinistra)

e Fabrizio Matteucci

Nella foto in alto

Matteo Renzi

(al centro)

ad un dibattito

alla festa del Pd

a Ravenna

nel 2012

insieme

al sindaco

di Ravenna

Pagina 3

IRenziani al congresso con un proprio uomo

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Dopo Zanonato, stasera arriva Franceschini Il ministro dei rapporti con il Parlamento intervistato all'interno dello spazio dibattiti

RAVENNA. Dopo il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenuto ieri sera alla Festa provinciale del Partito Democratico, questa sera toccherà ad un altro esponente dell'Esecutivo, il ministro ai rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, che alle 21 verrà intervistato all'in-terno dello spazio dibattiti. Al palco centrale la festa propone invece il con-certo "La musica che mi gira intorno", un omaggio a Mia Martini e a Franco Califano (in collaborazione con l'associazione culturale "George Gordon Byron"). In scena Aida Cooper, vocalist nei tour di Loredana Bertè, e già corista al fianco di Mia Martini e di altri artisti. Con lei, saranno sul palco del Pala De Andrè alcuni giovani cantanti: Valentina Cortesi, Federica Ba-lucani, la ravennate Eleonora Mazzotti, Claudia Cieli, Valentina Gentilini, e Alessio Creatura. Ospite d'eccezione, Gloria Turrini; infine il cast sarà ar-ricchito anche dalla presenza di un altro ravennate, Già De Luigi. La band è formata da Ale D'Altri (batteria), Giovanni Sandrini (chitarra), Massimo Selvi (basso), Davide Lavia (tastiere). Da non perdere, all'interno del Pala De André, la mostra dedicata a "Carlo Levi, il volto del Novecento", oltre cento opere in mostra fra scultura, pittura e disegni. La mostra è curata dall'associazione culturale "Il Cerbero". Il programma della serata propone ancora il Caffè concerto, con Gianni Paganelli, mentre all'Arena del Ballo Malpassi, alle 21, la musica con l'Orchestra "Giò Raffoni". Nell'Arena Sport Uisp, si giocherà invece con il golf per tutti, e nell'angolo della scienza di-vertenti esperimenti e curiosità scientifiche, per grandi e piccini, sotto la guida di tutor esperti e sperimentati direttamente dal pubblico. L'intervento di Flavio Zanonato di ieri (foto Massimo Fiorentini)

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Pagina 3 ANS

IRenziani al congresso con unpmprio uomo

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;19q: MV:,

50 milioni per la Capitale

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Questo ed altro trapela negli ultimi frenetici giorni di attesa che anti-cipano l'importante tra-guardo della presentazio-ne ufficiale delle candida-ture a Capitale Europea della Cultura 2019 tramite i singoli dossier. Quelli presentati saranno poco meno di 20, ma solo 5 o 6 di questi saranno i prescelti per la selezione finale.

Le notizie sul dossier ra-vennate filtrano proprio nel giorno in cui da L'A-quila (altra importante pretendente al titolo) arri-va una stocca- ta che sembra però più che al- tro una caduta di stile: «Non c'è nessun cen- tro storico che abbia le nostre dimensioni - ha dichiarato ieri il coordi- natore locale Errico Centofanti Il cen-tro di Ravenna, a parte quattro strepitose eccel-lenze non vale quello di Paganica (frazione dell'A-quila di appena cinquemi-la anime)».

Lo stesso Centofanti ha poi subito corretto il tiro: «Ovviamente è un'iperbo-le». Ma l'iperbole è stata comunque battuta ieri dalla agenzie arrivando in tempo reale anche a Ra-venna, dove (con tutto il rispetto per Paganica e il suo grazioso centro stori-co) sul progetto Capitale 2019 la classe dirigente lo-cale gioca gran parte del suo futuro e della sua cre-dibilità e dopo le stoccate di Repubblica, con tanto di accuse di provinciali-smo, la sensibilità locale di fronte a certe critiche è ovviamente aumentata.

Il documento del capo-luogo abruzzese, colpito duramente dal terremoto

del 2009, è composto da 190 pagine e sarà presentato al ministero dei Beni cul-turali il prossimo 19 set-tembre. L'annuncio è sta-to fatto ieri dalla senatri-ce Stefania Pezzopane, presidente del Comitato promotore e dallo stesso Centofanti. «Rispetto alle altre città candidate, L'A-quila ha in più la sfida del-la ricostruzione - ha spie-gato Pezzopane - lo scetti-

cismo della gente è nor-male, per la natura di que-sta città e per le problema-tiche aggiunte dal sisma. Quello che non va bene è lo scetticismo delle istitu-zioni». Per Centofanti «le concorrenti sono più note di noi perché hanno lavo-rato molto nel passato per mantenere alta la propria qualità. Le uniche vere differenze stanno nella maggiore capacità di de-

naro che le altre hanno, anche perché hanno già stanziamenti o promesse da parte delle rispettive Regioni. Noi abbiamo le promesse, ma ora comin-ciano a servire i soldi. Pe-raltro, a breve ci saranno le elezioni». Centofanti ha concluso sottolineando che «possiamo vincere o meno. Se non vinciamo il problema sarà ben più grave: che l'Italia avrà de-

Ravenna punta su un budget notevole e alcuni progetti di riqualificazione come quello dell'ex mangimificio

50 milioni per la Capitale E L'Aquila presenta il proprio dossier punzecchiando Ravenna

RAVENNA. Cinquanta milioni di eu-ro da allegare al dossier da spedire alla Ue entro il 20 settembre insieme alla riqualificazione della Darsena e al recupero dell'ex mangimificio, og-gi cornice vuota del murales di Eri-cailcane.

ciso di abbandonare il no-stro centro storico a città fantasma».

Appare dunque chiaro che in Abruzzo legheran-no non poco il riscatto del-la città alla scelta finale per il 2019, un arma "emo-tiva" che potrebbe avere un peso specifico notevo-le.

Ben diversa la strategia ravennate che invece punta esplicitamente pro-

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;19q: MV:,

50 milioni per la Capitale

prio su quei capitali che in Abruzzo sono stati in-vocati ieri.

«Il nostro dossier è stato ultimato - ha dichiarato ieri l'ex assessore Alberto Cassani -, ma oltre agli e-venti la Ue vuole vedere i numeri». E nel budget o-perativo della candidatu-ra spuntano cifre notevo-li: per la precisione tra i 40 e i 50 milioni. «All'80% si tratta di fondi che proven-gono da fuori Ravenna, come Regione, Stato e la stessa Ue che premia il vincitore con 1,5 milioni. A questi si affiancano gli investimenti nelle infra-strutture e sulla riqualifi-cazione urbana. Con la Regione abbiamo già di-scusso del miglioramento dei collegamenti viari con Bologna e Rimini».

Resta poi il capitolo della riqualificazio-ne urbana: il recupero dell'ex mangi-mificio, ma an-che quello di Palazzo Raspo-ni delle Teste, in piazza Ken-

nedy, che dopo il restauro diventerà una delle "case" della cultura ravennate.

Cassani - ieri mattina nel corso della conferenza stampa su "Ravenna per Dante" (vedi altro servizio a pagina 29) ha poi voluto rispondere anche alle ac-cuse dell'articolo apparso sul Venerdì di Repubbli-ca: «Abbiamo speso 900mila euro in tre anni? E' vero, ma si tratta in gran parte di risorse di sponsor non del Comune e poi se vinceremo torne-ranno milioni indietro, mentre se dovesse andare diversamente quei pro-getti messi in campo re-steranno comunque a di-sposizione della città». In-fine una replica sulle ac-cuse di provincialismo? «Abbiamo invitato gente come Bauman e Kureishi e coinvolto il nostro terri-torio, non capisco certe critiche».

Il prossimo

20

settembre

scade il

bando per la

presentazione

dei singoli

dossier per

diventare

Capitale

della

Cultura nel

2019, il

coordinatore

Cassani

respinge le

accuse di

provincialismo

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«Acqua cattiva, indaghi la Procura»

, Per le Imprese .on

«Per le imprese non cambia nulla»

RAVENNA. «Con l'abolizione dell'Imu sulla prima casa, per le imprese non cambia nulla». E' il grido d'allarme di Gianni Lusa, presidente di Confimi Impresa Ravenna, che avverte: «Averla mantenuta per i fabbricati indu-striali ancora una volta non aiu-terà le imprese a fare sopravvi-vere le loro attività». Sotto accusa l'inasprimento della tassazione che colpirà capannoni e labora-tori in particolare delle piccole medie imprese, che già boccheg-giano dopo 5 anni di crisi. «Non è più sostenibile - afferma Lusa -che le nostre aziende, ancor pri-ma di essere sul mercato, venga-no tassate quattro volte: la prima con l'Imu, la seconda con l'inde-ducibilità dell'Imu ai fini reddi-tuali, la terza con l'indeducibilità dell'Imu ai fini IRAP e la quarta con l'indeducibilità ai fini Ires del valore del terreno su cui sorge lo stabile. E certamente la possibi-lità di dedurre l'imposta munici-pale unica dalle imposte sui red-diti per il 50% (eventualità peral-tro saltata nella versione finale del provvedimento) ed esclusiva-mente in relazione ai beni immo

bili relativi alla attività economi-ca esercitata, non è che una goc-cia nel mare che non solleva in alcun modo i bilanci delle azien-de».

Al coro di proteste si aggiungo-no anche gli albergatori, che chie-dono ai parlamentari locali che chiedono di interessarsi per inse-rire le loro strutture tra gli im-mobili esentati.

«Il governo ha cancellato l'Imu sulle abitazioni principali ed ha esentato in particolar modo il set-tore agricolo, nessun segnale in-vece per il sistema ricettivo na-zionale, per la maggior parte al-berghi e hotel che sono a tutti gli effetti strumenti di impresa e che quest'anno hanno avuto un altro aumento che ha portato ogni al-bergo a pagare diverse migliaia di euro», afferma Filippo Donati, presidente nazionale di Asshotel Confesercenti, contrario ad un ul-teriore inasprimento della tassa-zione «senza mettere mano ad u-na reale politica di controllo e di eliminazione degli sprechi nella pubblica amministrazione non dà nessuna prospettiva nel breve e medio periodo».

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Università, già 650 le domande di partecipazione ai test d'ingresso per i corsi ravennati RAVENNA. Sono circa 650 le do-

mande di partecipazione ai test d'ingresso per i corsi di laurea ra-vennati in infermieristica, logope-dia, ingegneria e beni culturali. «Un numero in crescita rispetto all'anno scorso - sottolinea il vice-sindaco Giannantonio Mingozzi - e un buon segnale anche per le im-matricolazioni in corso e aperte fi-

no a fine settembre in giurispru-denza e scienze ambientali. Sono dati ancora parziali ma per i nume-ri programmati risaltano gli iscritti alle prove di logopedia (228 su 15 po-sti a disposizione) e il buon anda-mento di beni culturali, con 182 i-scritti ai test di valutazione per la triennale di beni culturali. Mi fa piacere - commenta il vicesindaco -

che anche la nuova laurea magi-strale in restauro registri 9 doman-de, su 10 posti a disposizione, pur essendo piuttosto alta la tassa di i-scrizione che supera i 5mila euro; per logopedia è impegno nostro quello di aumentare i posti a dispo-sizione perché a fronte delle doman-de sono veramente pochi quindici posti».

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‹<Acgua cattiva, indaghi la Procura ,›

Perleimpmse embia.aull»

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A L•iN A. La FOLLI

A

Ancisi invia anche a palazzo di Giustizia l'interrogazione presentata al sindaco: «Violate due normative in materia»

«Acqua cattiva, indaghi la Procura» Dubbi sulla potabilizzazione di Romagna Acque e i grillini chiedono di vedere le analisi

RAVENNA. L'acqua di Ravenna conti-nua a puzzare di muffa. E se i grillini chiedono a Hera uno sconto in bolletta, il consigliere di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi sembra invece intenzionato a non fare sconti a nessuno, chiedendo alla Pro-cura della Repubblica di occuparsi del ca-so dopo aver fatto pervenire a palazzo di Giustizia l'interrogazione inviata anche al sindaco di Ravenna. Ad alimentare i dubbi di Ancisi a riguardo non ci sareb-bero solo due presunte violazioni delle norme in materia, ma anche sospetti sul-la qualità della potabilizzazione eseguita da Romagna Acque che, come noto, ge-stisce da mesi al posto di Hera il cosid-detto Nip. Proprio nel Nip sarebbe finita per errore nei giorni scorsi acqua del fiu-me Reno al posto di quella del Lamone; da qui la qualità a dir poco cattiva dell'ac-qua immessa nei rubinetti dei ravennati. Eppure - fa notare Ancisi, riprendendo una lettera di protesta di un cittadino -anche in passato le acque del Reno fini-vano nelle nostre case, ma il sapore era normale. E' stato forse modificato il pro-cesso di potabilizzazione per ridurre i co-sti e aumentare i profitti? Perché - si chie-de ancora il consigliere - l'Ausl non fa u-na verifica nell'impianto per capire co-me avviene il processo? In questo assor-dante silenzio di Ausl, sindaco e Roma-gna Acque - continua Ancisi - si impone la chiamata in causa della Procura».

Il capogruppo della lista civica indivi-dua due norme che sarebbero state vio-late. «Innanzitutto il decreto legislativo 31 del 2001 in attuazione della direttiva europea n. 83 del 1998 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano, il quale - scrive Ancisi - impone, tra i va-lori di riferimento per la potabilità dell'acqua che le sue caratteristiche or-ganolettiche odore, sapore, colore e tor-bidità siano "accettabili per i consuma-

tori e senza variazioni anomale". L'art. 14 afferma che, "in caso di non confor-mità ai valori di parametro, l'autorità d'ambito, sentito il parere dell'azienda u-nità sanitaria locale in merito al possi-bile rischio per la salute umana, dispone

che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualità delle acque ove ciò sia necessario per tutelare la salute umana"». L'altra violazione, secondo Ancisi, sarebbe quella dell'articolo 50, comma 5, del testo unico sull'ordinamen-

to degli enti locali, decreto legislativo n. 267 del 2000 relativo al ruolo del primo cittadino: "In caso di emergenze sanita-rie o di igiene pubblica a carattere esclu-sivamente locale le ordinanze contingi-bili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità lo-cale". «L'articolo dice, imperativamente, "sono adottate", non "possono essere a-dottate". Ma la volta buona che un'ordi-nanza sarebbe stata più che doverosa -attacca il capogruppo di minoranza - il sindaco non apre neanche bocca».

E sempre dall'opposizione, in questo caso il grillino Pietro Vandini, come preannunciato domenica ha presentato ieri una mozione per richiedere ad Hera una decurtazione dalle prossime bollet-te, in relazione alle giornate nel quale il problema si è verificato (dal 25 agosto fi-no all'i settembre, riservandosi la possi-bilità di aggiungere altre giornate nel ca-so il problema perduri). «Ho fatto inoltre un accesso agli atti per avere le analisi chimico-fisiche e microbiologiche - ha di-chiarato ieri il consigliere sulla sua pa-gina Facebook -; una volta ricevute potrò fare valutazioni più approfondite, al mo-mento quello che posso dire è che da una settimana l'acqua è inutilizzabile, sia per scopi alimentari, sia per altro (igiene personale, lavaggio biancheria) a causa del pessimo sapore e dell'odore nausean-te. Non capisco per quale motivo non si siano pubblicate le analisi nel momento in cui i risultati sono stati disponibili, questo avrebbe aiutato a fare ulteriori approfondimenti e avrebbe anche tran-quillizzato chi ha dei timori circa l'even-tuale pericolosità dell'acqua; non capi-sco inoltre per quale motivo inizialmen-te, una volta individuato il problema, non sia stata fatta alcuna interruzione del servizio (e nessuna comunicazione) in attesa delle analisi effettuate».

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Sopra, una passata edizione della Fira

Pagina 10 „ Cronaud Raverna

Fira, una festa lunga quindia giorni

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Cì n

Dall'8 al 22 settembre torna la tradizionale Fiera dei Sett Dulur. In programma un ricco cartellone di iniziative che animeranno la città

Fira, una festa lunga quindici giorni La novità di quest'anno sarà il rilancio del mercato coperto con mostre e degustazioni

RUSSI. E' la sagra più celebre della Romagna. Dall'8 al 22 settembre torna a Russi la "Fira dei Sett Dulur", nata come festa religiosa per rendere omaggio al culto della Madonna Addolorata, che nel tempo si è arricchita con manifestazioni culturali, zone di mercato, luna park, spettacoli pirotecnici, eventi musicali e la gastronomia con i prodotti tipici.

In questi anni la Fira ha allargato il proprio perimetro, coinvolgendo i gio-vani con le band locali che in questa

edizione suoneranno o-gni sera, dal 12 al 16 set-tembre, nel giardino del-la Rocca "Terzo Melan-dri".

Molto spazio sarà dedi-cato anche ai temi del so-ciale, sottolineando l'im-pegno delle diverse asso-ciazioni che operano sul

territorio. La solidarietà sarà di scena anche al Teatro Comunale con il rico-noscimento dell'Amico per Russi a Mar-co Pirini e Elisa Coralli, responsabili della "Casa Famiglia S.S. Angeli Custo-di" dell'associazione comunità Papa Giovanni XXIII.

La novità di quest'anno sarà il rilancio del mercato coperto che ospiterà mostre, ristorazione e degustazione di prodotti tipici, offrendo agli esercenti annuali un'opportunità in più per le loro atti-vità. Proprio al mercato coperto, in col-laborazione con l'Accademia della Cu-cina, avrà luogo l'assaggio dei bél-e-cot dei produttori locali (12 settembre). I vincitori della Gara del bél-e-cot 2013 sa-ranno proclamati in piazza Farini, nella serata di lunedì 16 settembre, prima del gran finale pirotecnico.

Ricco è anche il pro-gramma delle mostre che saranno allestite nelle principali sedi espositi-ve del centro; gli artisti di strada del singolare "treppinfira" si esibiran-no nei vicoli più caratte-ristici. Non mancherà ovviamente il luna park

disseminato per le vie e le piazze cit-tadine per la gioia dei più piccoli e non solo. Su piazza Farini si inizierà all'in-segna della solidarietà, con la tombola di beneficenza organizzata dal locale Lions Club (12 settembre) ed altre serate d'in-trattenimento che domenica 15 e lunedì 16 non mancheranno di stupire le mi-gliaia di visitatori che giungeranno a Russi per il grande spettacolo pirotec-nico di girandole e fuochi d'artificio che da sempre contribuisce a render famosa la nostra Fira.

La festa partirà domenica 8 settembre con la tradizionale processione al segui-to della Madonna dei Sette Dolori e si concluderà domenica 22 settembre al Teatro comunale dove l'Amministrazio-ne e la Pro loco conferiranno il ricono-scimento "dell'Artoran a Ross' all'illu-stre cittadino onorario Antonio Patuel-li; ospite d'eccezione, il senatore Sergio Zavoli, che ne traccerà il profilo.

Gli artisti di strada del singolare "treppinfira" si esibiranno nei vicoli più caratteristici

Il riconoscimento Artoran a Ross' andrà al cittadino onorario Antonio Patuelli

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Settembre, CParadiso" non uò attendere

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Tra il 4 e il 7 settembre torna il festival "Dante2021": attesi Alessio Boni e Michele Placido RAVENNA PER DANTE Il Centro Dantesco propone

mostre e conferenze: visite ai mosaici con RavennAntica

Settembre, il "Paradiso" non può attendere Più di sessanta eventi di elevatissima caratura culturale per le celebrazioni che la città dedica al Sommo Poeta

di ALESSANDRO FOGLI

RAVENNA. Come di con-sueto intenso, composito e di elevatissima caratura culturale, il Settembre dantesco - ormai da qual-che anno titolato Raven-na per Dante - è una sor-ta di contenitore (con ol-tre sessanta eventi) delle celebrazioni che ogni an-no Ravenna dedica al Sommo Poeta. Una propo-sta come sempre declina-ta secondo diverse voca-zioni, ma univoca, di forte impatto che coinvolge la comunità su un tema i-dentitario quale il patri-monio dantesco, non solo in vista del progetto di candidatura di Ravenna Capitale Europea della Cultura 2019, ma anche al-la luce delle celebrazioni del centenario del 2021.

Centro Dantesco. Il ca- lendario si è già aperto con gli eventi organizzati dal Centro Dantesco, con mostre, l'alta formazione della Scuola estiva inter-nazionale in studi dante-schi, conferenze di appro-fondimento, eventi musi-cali e celebrazioni liturgi-che, ma centrale in questa offerta, attenta alle diffe-renti prospettive, sarà il 13 settembre Dantis Poe-tae Transitus, commemo-razione affidata a monsi-gnor Giuseppe Laurizio nella basilica di San Fran-cesco.

Dante2021.Trai14ell7 settembre si svolge invece la terza edizione del festi-val Dante2021 (quest'an-no titolato "Di quella umi-le Italia"), manifestazione che vanta la direzione scientifica dell'Accade-

mia della Crusca di Firen-ze, e che vedrà sfilare, tra antichi Chiostri France-scani e Piazza del Popolo, nomi del calibro di Ales-sio Boni, Michele Placi-do, il jazzista Steve Gros-sman o l'attore Sandro Lombardi.

Museo Dantesco e Uni-

versità. Dal 10 al 14 ecco poi che il Museo Dantesco ospita l'Università per Dante, un nuovo progetto realizzato dal Comune di Ravenna in collaborazio-ne con l'Università di Bo-logna teso a coniugare la dimensione della ricerca e dello studio con quella della divulgazione, sullo sfondo del Museo Dante-sco inteso come spazio di relazione e di narrazione. Il progetto si articola in "Conversazioni dante-sche" (1'11, 12 e 13 settem-bre) che, seppur non ne-cessariamente a soggetto dantesco, hanno in Dante un nobile pre-testo per la condivisione di ambiti di ricerca.

La Divina Commedia nel mondo. Ucraina, estone e gallega sono le traduzioni presentate quest'anno nella basilica di San Fran-cesco (il 14, 20 e 27 settem-bre) nell'ambito de La Di-vina Commedia nel Mon-do, progetto ideato e cura-to da Walter Della Monica direttore del Centro Rela-zioni Culturali, nato dalla lettura integrale del poe-ma dantesco tenuta da Vittorio Sermonti a Ra-venna fino al 1997. Defini-te un evento unico, mai registrato nella storia del-la critica e della divulga-zione dantesca, con que-st'edizione le versioni

presentate ammontano a 49.

Ravennantica. La conti- guità tra l'ampiezza delle visioni dantesche e le sug-gestioni delle collezioni museali costituiscono il contesto del progetto di collaborazione, già avvia-to nella scorsa edizione, con RavennAntica in u-na serie di appuntamenti (il 19, 26 e 29 settembre) di visita ai mosaici dante-schi attraverso gli eventi di "HistrioDanza", che quest'anno culminano in una vera processione dan-zante che unisce Tamo al Museo Dantesco in un' i-deale continuità tematica evocata dalla dimensione performativa.

Dante per i più piccoli. In continuità con lo scor-so Settembre dantesco, ec-co che anche nel 2013 vie-ne dedicata un'attenzione particolare al pubblico dei più piccoli: i lettori vo-lontari di "Nati per Legge-re" condurrà infatti i bambini nella suggestio-ne del ritmo e del suono della poesia e delle narra-zioni ritmate in alcuni musei del territorio (il 10, 17 e 24, tra Museo Dante-sco, Museo di Campiano e Mar) per coniugare visio-ne e ascolto in un'espe-rienza di gioco e appren-dimento.

Biblioteca Classense.

Centrale è il ruolo di tra-smissione dantesca della Biblioteca Classense. Spetta infatti a questa isti-tuzione la realizzazione della lectio magistralis che suggella il program-ma di domenica 8 settem-bre, giorno dell'Annuale, occasione della tradizio-

nale offerta dell'olio da par-te del Comune di Firenze alla tomba di Dante. Poi le Letture Classensi (dal 28 settembre al 30 no-vembre), momento di eccellenza internazio-nale nell'ambito de-gli studi danteschi, e ancora le letture dantesche di Iva-no Marescotti il 13 settembre.

Altre iniziative. Non mancheran- no poi un "Trekking dantesco" (29 settem-bre) organizzato in collaborazione con Trail Romagna e am-bientato nella pineta di Classe, iniziative al Museo NatuRa di Sant'Al-berto (il 15, 22 e 29), due in-contri a Casa Matha (en-trambi il 23 settembre) e il progetto "Dante in carce-re" presentato da Dante in Rete, Casa Circondariale di Ravenna, Liceo Classico Dante Alighieri insieme al fotografo Giampiero Corelli.

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orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Direttore responsabile: Pietro Caricato

03/09/2013

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press LinE

Alessio Boni Massimo Bernardini e Antonio Paolucci:

tre degli ospiti

11111.■ per Dante

Pagina 29

Settembre, CParadiso" non uò attendere

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

03/09/2013

Periodicità: Quotidiano

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press unE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO Zig IMOLA

Buio in sala II cinema in centro tra ieri e domani Di undici che erano ne è rimasto uno solo. Gli altri hanno avuto gli epiloghi più svariati. Ecco che fine hanno fatto le sale cinematografiche in centro a Ravenna, tra declino e voglia di riscatto. Spadoni a pagina 9

entro il cadavere del figlio usciva dall'obitorio per raggiungere Tor-

re del Greco dove verranno celebrati i funerali, il padre veniva dimesso dall'ospedale, e portato in carcere. Si sono incrociati per l'ultima volta in tarda mai lino i destini di Nunzio e Giuseppe Paolino, 36 anni f I primo e 72 il secon-do, vittima e reo confesso del-l'omicidio di Sant'Alberlo. La sorella del defunto, dopo ave-re ripercorso lo choc di quel giorno davanti al por, è stata soccorsa dal 11 ft c accompa-gnata in ospedale. Per il 72en-ne, che ora si trova a Port'Au-ea, la difesa ha già chiesi° al-

la procura una perizia psi-chiatri.. L presto si rivolgerà al tribunale del Riesame per contestare gli "eccezionali motivi" che hanno giustifica-to la carcerazione dell'inda-gato sebbene silura settanten-ne. Verranno in quella sede chiesti i dorniciliari in un'ido-nea struttura.

Colombari a pagina 10

L'EDITORIALE

L'imprevisto Sconosciuta compagnia Sarà capitato anche a voi di essere tristi per un amore fi-nito o neppure cominciato. E di uscire di casa senza me-ta perché l'unica meta pos-sibile, non negoziabile, era quell'amore tramontato o semplicemente immagina-to. E' l'incipit di una delle più belle canzoni di Lucio Battisti, "La compagnia", praticamente snaturata, mi permetto di dire da vecchio dj, nella recente interpreta-zione di Vasco Rossi, Sarà capitato anche voi, nei no-stri tempi duri, di uscire di casa e di vagare senza meta perché si è perso il lavoro o perché non si hanno i soldi per pagare le bollette. Batti-sti non dà ricette per gli a-mori finiti o per la crisi eco-nomica, ovviamente. Ma la-scia trasparire una speranza. Impalpabile, certo, ma mol-to più umana di ogni sol dell'avvenire di destra e di sinistra. "Finché ho sentito cantare m un bar". Spesso la felicità non si trova nel salot-to buono ma nei locali fu-mosi e pieni di musica. Do-ve può spuntare, sorpren-dendo la nostra maliconia o la nostra rabbia, una mano ignota che ci regala un fiore. Abbiamo bisogno di imbat-temi in questa "sconosciuta compagnia " per"sentire più caldo il nostro cuor". Tu chiamale se vuoi emozioni.

Stefano Andrini

LIEckila cl.te.

k l'rt-Oactr verr FESTA PROVINCIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO

p

30 AGOSTO 16 SETTEMBRE i 222,2297tpLAND,15. IFF] 2:22=`22:::rtur"'

Partito emocratico www.pdriseenna.it

AVIARIA

Contagiati due operatori Il virus dell'aviaria ha contagiato due operatori dello stabilimento Eu-rovo a Mordano, il primo in cui l'Istituto zooprofilattieo di Farli ha rile-vato galline ovaiole contagiate dall'infezione. Congiuntivite il sintomo dei due lavoratori, aviaria la diagnosi. Restano vere le indicazioni a più riprese comunicate dal ministero della Sanità, l'aviaria non può trasmettersi all'uomo attraverso il consumo di uova o carni infette.

Tosi a pagina 3

LUCIO BATTISTI

Riposerà a Rimini? La moglie è in città, vuole traslare la salma

Grazia Letizia Veronese, vedova di Lucio Battisti, vuole traslare da Holten° la salina dell'Immortale cantautore e una delle destina-zioni più probabili sarebbe Rimini dove la famiglia ha una casa. Pro-prio qui si sono conosciuti, oggi l'anniversario di matrimonio: la si-gnora è in città :n questi giorni. Conti e De Tommaso, pagine 6-7

Genuuttà, ecr Votata imporlo.° e &tacito meno il mit voutta anwneo cdo kabiliment

Via G. Verdi, 27 - 48018 Faenza (RA) Tel/Fax 0546 22051

PIO

CE LA V 3. SETTEMBRE 2013

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M

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

1101010111 11111€;42

ANNO XVI

XVI

La difesa chiederà i domiciliari per il pensionato reo confesso dell'assassinio del figlio

In carcere il padre omicida

Lugo Truffe agli anziani E' emergenza Le Isa aperto la porta con-vinta dai suoi modi educati, ma quella finta impiegata delle Poste alla fase le Isa ru-bato quasi 600 euro, la sua pensione. E' l'ennesimo an-ziano preso di mira in Bassa Romagna, dove truffatori riescono a carpire la fiducia delle persone spacciandosi per impiegati di qualche en-te, entrare in casa e rubare.

A pagina 18

MiMa Salva due turisti e finisce all'ospedale Una coppia è stata soccorsa poco prima delle 18 dal ba-gnino all'altezza del bagno del Pino a Milano Marittima. I due stavano facendo il ba-gno quando si si sono tro-vati in difficoltà. Immediata-mente è partito il soccorso del bagnino. Tutti e tre han-no bevuto acqua durante il salvataggio e sono ricorsi alle visite mediche.

A pagina 20

SOCCORSO

Non vedente si perde in campagna Ha perso l'orientamento ed è caduto in un ampio fossato pieno d'acqua. Disavventura a lieto fine quella vissuta tra il tardo pomeriggio e la notte di domenica da un ragazzo non vedente di Sant'Al-berto che per fortuna è stato rintracciato dai ca-rabinieri e messo in salvo.

A pagina 10

CARLO PELANDA DISOCCUPAZIONE AZIONI FORTI

UCC0110Mista

passa in rassegna tutte le possibili soluzioni per affrontare una delle piaghe più brutte del nostro tempo A pagina 5

PUGNI E MORSI PER UN CELLULARE

Rapinano 15enne e vanno dentro

'è il pericolo che commettano altri reali dello stesso tipo. Ma soprattutto c'è il fatto che sembrano non a- vere colto il significato di "disavventure" simili con la giustizia eccedute loro anche di recente. Sono le ra-

gioni per le quali il gip ha deciso che devano rimanere in CHT(7,1,

eri [nimbi i giovani arrestati giovedì noi [e con l'accusa di avere prima rapinato il cellulare a un I5enne. E di avere quindi reagito ai poliziotti intervenuti ferendone uno. Le versioni fornite dai due indagati sano siate ritenute dal giudice non plausibili.

A pagina 12

ALL'INTERNO

RLR

MARTEDÌ

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Disoccupazione, cure da caudlo

L'ANALISI ECONOMICA Una soluzione, secondo Pelanda, è quella di incentivare le assunzioni con misure straordinarie contando sul fatto che i potenziali di crescita ci sono

Disoccupazione, cure da cavallo I l mercato globale mostra turbo-

lenze, quello dell'Eurozona ri-mane ingabbiato da un eccesso di rigore, ma è più probabile,

pur tra "scossoni", una ripresa eco-nomica in tutto il sistema. Sarà len-ta, ma sufficiente per dare un traino esterno alla ripresa in Italia. Al mo-mento il nostro sistema economico è ancora in fase di inversione della recessione. La ripresa prenderà evi-denza nell'ultimo trimestre, ma si annuncia lentissima perché, nono-stante la vitalità dell'export, il mer-cato interno resta appesantito da carichi fiscali e vincoli eccessivi, complicati da una perdurante restri-zione del credito. Qualche mese fa l'Istat ha previsto che nello scenario di ripresa lentissima la disoccupa-zione continuerà a salire fino ad un picco del 12,3%. I dati correnti mo-strano un lieve miglioramento di questa tendenza, ma anche un peg-gioramento impressionante sul lato

della disoccupazione giovanile: 40%. Nelle fasi di rimbalzo dopo recessio-ni gravi è normale il fenomeno della "ripresa senza occupazione" perché le aziende vogliono essere sicure che la ripresa ci sia prima di investi-re ed aumentare i costi. In caso di ri-presa lentissima, come è probabile al momento in Italia, questo feno-meno potrebbe allungarsi nel tem-po. Pertanto c'è il rischio che la di-soccupazione si stabilizzi per anni sopra il 10% e che, soprattutto, quel-la giovanile resti tra il 30 e il 40%. Ciò renderebbe endemica la stagna-zione in Italia e comporterebbe l'impoverimento permanente e gra-ve di circa 1/3 della popolazione mettendo a rischio la stabilità sia e-conomica sia sociale del nostro si-stema. Soluzioni?

La migliore per efficacia sarebbe quella di dare stimoli fiscali fortissi-mi al mercato, cioè tagliare sostan-zialmente spesa pubblica e tasse,

Pelanda

modo anche per risanare le banche perché sconterebbero nel presente un futuro di crescita forte. Ma non

è credibile che il nostro sistema po-litico voglia e/o possa farlo in tempi utili e nelle quantità necessarie.

L'altra soluzione - meno efficace, ma comunque salvifica - è di incen-tivare le assunzioni con misure straordinarie contando sul fatto che i potenziali di crescita ci sono. In al-tre parole, se per le aziende il costo e la rigidità dei contratti del lavoro si riduce, molte di queste aumente-ranno gli occupati rapidamente.

Per esempio: (a) contratti a zero oneri previdenziali e totalmente flessibili per i giovani fino ai 30 anni; (b) periodo di 5 anni in cui sarà pos-sibile, in generale, accendere con-tratti di lavoro in deroga dalle regoli attuali. Aumenterebbero i precari? Con onestà e realismo dobbiamo chiederci: meglio precario o disoc-cupato?

Carlo Pelanda www.carlopelanda.com

Pagina 5 ECONOMIA

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D i undici che erano ne è ri-masto uno solo. Gli altri hanno avuto gli epiloghi più svariati, e molti dell'o-

riginario aspetto 'cinematografico' non conservano neppure il ricordo. Nonostante la mattanza del 'fenome-no multiplex' la nostalgia per il gran-de schermo a misura di centro storico è ancora viva. Sarà per questo che il futuro prossimo del cinema in città vede grandi cambiamenti alle porte. Dopo l'ultimo anno trascorso, segna-to dal record negativo per il numero di sale in città (con la chiusura dell'A-storia), ci si prepara a una nuova fio-ritura che porterà entro il 2014 alla ri-nascita di due nuovi cinema in cen-tro: il Mariani e il Centro congressi, già ribattezzato 'Palazzetto del cine-ma'. Proprio qui, nel complesso che si af-faccia su Largo Firenze, alle spalle di palazzo Corradini, le novità arriveran-no entro fine anno. Con un investi-mento aggiuntivo compreso tra i 30mila e i 40mila euro (già messi a bi-lancio) sarà completato l'adeguamen-to antincendio dello stabile, come di-sposto dalla commissione Pubblico spettacolo. t'ultimo stralcio dei lavori, considerato che le attrezzature per le proiezioni sono già state acquistate, interessa il bar che dovrebbe avere u-na duplice funzione: quella diurna, per gli studenti che dal cortile del pa-lazzo Settecentesco entrano nel cen-tro congressi. E quella serale durante la fruizione pubblica della sala. Nello specifico, spiega il vicesindaco Gian-nantonio Mingozzi, "occorre un divi-sorio per evitare che non ci siano conflitti tra l'università e il cinema". La data per il taglio del nastro - dopo l'enpasse sicurezza a sei mesi dall'i-naugurazione nel 2012 -, Mingozzi la ipotizza per la fine dell'anno. Sul Mariani invece è stato detto tanto: l'apertura slittata verso fine novembre

per il progetto dell'imprenditore Maurizio Bucci, vedrà sorgere nell'ex multisala di via Ponte Marino uno spazio culturale in cui convergeranno proiezioni, musica e cibo. Era il 2006 quando, schiacciata dalla concorren-za, subì una sorte comune ad altre sa-le storiche, cercando uno spiraglio at-traverso la via dell'hard. Era il 12 mag-gio, e le tre 'lussuose' sale proiettaro-no "La sindrome di Max", "La moglie del dentista" e "Caldi ricordi a Bolo-gna". A chiudere il cerchio dei cinema in centro ci pensa il Jolly, ultimo ba-luardo sopravvissuto grazie all'essai nella parrocchia di San Rocco. Quale sorte è toccata invece alle altre sale? In via Cairoli a un passo da Pa-lazzo Merlato, campeggia il cartello "manutenzione straordinaria ex Ci-nema Italia". La storia dell'immobile (anche questo di proprietà Bucci) parte nel 1908. Ravenna aveva appe-na conosciuto il 'cinematografo' e in onore dei padri della macchina da presa, era stato battezzato Sala Edi-son: sull'enfasi del successo, nel Ven-tennio venne ampliato su progetto di Arrigo Mazzesi, aggiungendo la gal-leria a gradoni e la gloriosa facciata a 'schiena d'asino' che accompagnaro-no il cambio del nome in Sala Italia. Poi il declino, e la svolta a luci rosse che prese il nome di Majestic scanda-lizzò l'austerità bizantina. Anche la speranza della ristrutturazione, per trasformarlo in un libreria Mondadori collegata alla piazzetta delle Antiche carceri, oggi pare messa al palo, con le transenne richieste dal Comune per motivi di sicurezza. E' di una trentina di anni fa la fine del Marconi, all'angolo tra via Diaz e vi-colo degli Ariani. Anche qui il cartel-lone nei giorni delle ultime proiezioni era di quelli che lasciavano il rossore sul volto dei passanti, e non per l'en-fasi dell'attivismo studentesco cono-

sciuto sul finire degli anni '70: dove o-ra sorge un'ottica, negli ultimi '80 gli sguardi dei più impavidi spettatori si posarono su "Lilli Carati, una moglie molto infedele". In via Paolo Costa in-vece non vi è più traccia dell'Embassy (ex sala Ravenna). La sua fine, sfociata in una serie di appartamenti, è co-munque più rosea di quella del cine-ma Moderno (poi Elite), in piazza Ba-racca. Sarebbe dovuto diventare un parcheggio a più piani, ma problemi economici subentrati dopo l'avvio dei lavori, nel 2008, hanno bloccato tutto: ora il bar che aveva occupato la hall è chiuso, mentre sul retro lo 'schele-tro' dell'edificio ancora transennato mostra un cartello di inizio cantiere ormai cancellato. Era gestito da Gior-gio Gallina, proprietario di due altre sale storiche: il Capitol all'angolo tra via Salara e via Matteucci, che per pri-mo alzò bandiera bianca a soli tre an-ni dall'arrivo del CinemaCity, nel

Un tempo erano undici le sale del centro. Ora solo il Jolly è sopravvissuto. Ma entro la fine dell'anno si spera nell'inaugurazione del Mariani (in alto) e del Palazzetto del Cinema. A destra il Roma, in via Nino Bixio e il Marconi, in tra via Diaz e vicolo degli Ariani

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1- 1 a1 r

2000. Ora al suo posto c'è la Cassa dei risparmi di Forlì e della Romagna. Ma anche l'Astoria, che tentò il testa a te-sta con il multiplex ampliandosi da tre a sette sale, prima di cedere e pas-sare sotto la proprietà di Acmar. Oggi l'inaugurazione, dopo la chiusura dell'ultimo anno per la bonifica dall'amianto, dovrebbe soddisfare i nostalgici entro l'autunno; le voci di corridoio nella gestione CinemaCity Group vedono tuttavia con certo scetticismo la tanto sperata riaper-tura a settembre. C'era poi l'economico il cinema Ful-gor-Patronato. Questa volta l'altra traccia di storia cancellata conduce in via D'Azeglio, dove il progetto di recupero ha portato al rinvenimento di importanti reperti archeologici, confluiti ora nella Domus dei tappeti di pietra. Ne restano altri tre. Di proprietà della Curia, il Roma, in via Nino Bixio, sa-rebbe dovuto divenire un archivio bi-bliotecario ecclesiastico, ma attende ancora tra la polvere che si accumula dietro le saracinesche che sbarrano l'immensa sala da 800 posti. In via di Roma, invece, il Corso è ancora fun-zionante (anche grazie ai fondi rice-vuti nel 2000 per il Giubileo) e so-pravvive ospitando i festival cinema-tografici ravennati, dal Mosaico d'Eu-ropa Film Festival al Ravenna Screen, ancora orfani di un polo disponibi-le. A chiudere il cerchio è l'Alexander. In via Bassa del Pignataro, era un tempo noto come Astra, mentre ora è stato riqualificato in un ristorante che ha deciso di mantenere invariate le caratteristiche dell'originale strut-tura. Porta ancora l'insegna dell'epo-ca fascista, "Alecsander", quando era proibito utilizzare lettere straniere nei nomi. Le caratteristiche tendine rosse ne fecero il primo e più longevo cinema hard della città, prima anco-ra che naufragasse il tentativo di creare una rete di sale d'essai del centro. Poi al posto della platea arri-varono i tavolini: un'atmosfera retrò in stile foto d'epoca. Forse l'unica sa-la a Ravenna, pur senza scermo e proiettore, che tra le undici del cen-tro ha avuto un meritato lietofine.

Federico Spadoni

Con un ulteriore investimento di 30mila euro dovrebbe aprire entro il 2014 il Centro Congressi in Largo Firenze

Tutto fermo in via Cairoli per la riqualificazione della Sala Italia. Anche l'edificio che ospitava il Moderno, in piazza Baracca, è ridotto a uno scheletro

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awÀ

(1:193591

'Affranto solo perché non può rincasare'

'l'incrocio maledetto'

MADONNA DELL'ALBERO

Su Facebook scatta la crociata contro `l'incrocio maledetto'

Un sit in di protesta per sbloc-care la situazione di stallo ve-nutasi a creare per l'incrocio pericoloso tra Ravegnana e A-

driatica nei pressi dell'abittao di Madon-na dell'Albero. A lanciare la proposta su Facebook è stato Nicola Grandi, consi-gliere comunale di Lista per Ravenna. "Vogliamo bloccare l'incrocio, anche solo per pochi minuti, con un'azione dimo-strativa al fine di ottenere certezze su tempi, modi e responsabilità della messa in sicurezza", si legge nel post.

L'incrocio è teatro di frequenti inciden-ti con una lunga lista di morti e feriti. "Le proteste non bastano più - scrive Grandi sulla bacheca del gruppo battezzato 'Un sit-in per la sicurezza dell'incrocio' - vo-

L'incrocio killer tra Ravegnana e Adriatica

gliamo dimostrare al Comune, all'Anas e all'Italia intera che non possiamo rima-nere in silenzio ad aspettare che su que-sto incrocio perdano la vita altre perso-

ne" All'inizio di agosto il sindaco Matteucci

aveva annunciato la firma di un protocol-lo tra le istituzioni coinvolte per la costru-zione di un rotonda al posto dell'incrocio, una rotonda simile a quella da poco i-naugurata ai Tre Ponti, lungo la Romea Dir. "Nessun impegno sulla rotondina an-nunciata a mezzo stampa dal sindaco Matteucci tra l'Adriatica e la Ravegnana", aveva poi ribattuto Alvaro Ancisi che, per nulla convinto che, in luogo del sovrap-passo progettato almeno quindici anni fa, fosse fattibile un rotondina del genere, il 14 agosto aveva inoltrato alla dirigente del servizio Strade del Comune, l'inge-gner Anna Ferri, una richiesta di accesso agli atti e alle informazioni sul caso.

Pagina 10 RAVEN. AOCE

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Tutti in sella per la pace col Guzzi Club SOLIDARIETÀ Sabato e domenica prossima due giornate in moto per sostenere le associazioni di volontariato Linea Rosa e Realizzo il tuo sogno

Grazie alla sua voglia di allar-gare il "senso" dell'essere mo-tociclisti, il Guzzi Club Raven-na ha creato un appunta-

mento che oramai è diventato una tappa fissa del calendario: la manifestazione "In Moto per uno Straccio di Pace" giun-ta all'undicesima edizione e che dall'an-no 2010 ha assunto anche la denomina-zione "In Sella per la Vita". La manifesta-zione ha come scopo la sensibilizzazio-ne dell'opinione pubblica sulle temati-che della pace e della devastazione che la guerra porta, senza, però, rinunciare ad un'attenzione alla vita e alla sicurezza sulle strade. Anche quest'anno il 7 e 8

Torna "In moto per uno straccio di pace"

settembre il Guzzi Club Ravenna dà la possibilità a chi lo voglia, di manifestare applicando uno straccio bianco ad ogni moto partecipante (da cui il nome della

manifestazione) contro la violenza della guerra e i "terrorismi in tutte le forme", in sella alla propria moto. La manifesta-zione prevede due giornate a favore dei partecipanti: il sabato, dalle 9, con l'a-pertura delle iscrizioni, in piazza Mame-li, che avrà una vocazione più turistica con visita guidata ai monumenti della città e che si concluderà con la cena a buffet presso il ristorante "da Matteo" e il dopocena al wine bar "RossoDivino" a Marina di Ravenna e la domenica con la partenza del corteo dalla Basilica di S. A-pollinare in Classe all'alba, in direzione Roma; arrivo a piazza San Pietro con vi-sita guidata alle Tombe Papali, pranzo e

rientro a Ravenna, con scorta della Po-lizia Stradale sia all'andata che al ritor-no.

Condurre a termine la manifestazione che si prevede sarà composta da oltre quattrocento motociclisti e dallo staff tecnico e di supporto, comporta uno sforzo non indifferente per chi è incari-cato di garantirne la sicurezza sulla stra-da, oltre naturalmente al traffico circo-stante: parliamo della Polizia Stradale di Ravenna a fianco del Guzzi Club Raven-na fin dalla prima ora. I proventi della manifestazione saranno devoluti a favo-re delle Associazioni "Linea Rosa" e "Realizzo il tuo sogno".

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RAVEN.

Rapina a 15enne, in earoem i due 19muti

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SICUREZZA

Allarme Bancari Cisl "In un anno rapine raddoppiate in provincia" Boom di rapine in banca in Emilia-Romagna, con 77 'colpi' nei soli primi sei mesi dell'anno, il 33% in più dell'anno precedente. A lanciare l'allar-me è il segretario generale della Fiba-Cisl Emilia-Romagna, Marco A-madori. Di sicurezza si è parlato ieri mattina a Bologna nel 'parlamenti-no' dei bancari della Cisl, che ha esaminato i dati semestrale sulle rapi-ne elaborati dall'Osservatorio regionale. La maglia 'nera' va alla provin-cia di Rimini, dove le rapine sono quadruplicate rispetto ai primi sei mesi del 2012: l'incremento, infatti, è stato del 200%. Segue Piacenza (+125%), Reggio Emilia (+125%), Modena (+50%), Parma (+50%), Ra-venna (+50%) e Forlì-Cesena (+33,3%). Le rapine sono aumentate in sette province su nove. Si 'salvano' Ferrara, che ha ricalcato lo stesso dato dell'anno precedente (tre rapine nei primi sei mesi dell'anno) e in parte Bologna, dove si registra un calo del 29,6%.

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RAVEN.

Rapina a 15enne, in earoem i due 19mu8

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ECONOMIA

Grande successo per i mutui Cassa Sui mutui prima casa a tassi a-gevolati, grande successo dell'i-niziativa della Cassa Ravenna Spa e Fondazione a sostegno delle famiglie e dei giovani. E-saurito anche il quinto plafond per un totale di 50 milioni di eu-ro costituito per l'erogazione di mutui destinati all'acquisto della prima casa. Considerato il forte valore sociale dell'operazione di finanziamento, la Cassa ha deci-so di rafforzare per la sesta volta il plafond con ulteriori 10 milioni di euro, per la concessione di mutui prima casa a tasso di inte-resse particolarmente agevolato.

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Corsi Il Sestante Lavoro garantito Si è appena concluso il corso lfts per "Tecnico superiore della lo-gistica integrata" organizzato da Il Sestante, ente di formazione di Confindustria Ravenna, e già 9 dei 17 partecipanti hanno trovato un impiego nelle aziende del territorio. Il corso di 8 mesi ha formato 17 disoccupati tra i 20 e i 45 anni, che hanno frequentato 500 ore in aula e 300 di stage

presso aziende ed enti pubblici. Oltre all'esperienza in azienda, i partecipanti hanno visitato realtà portuali europee all'avan-guardia come il porto di Anversa e quello di Kooper.

Al via la scuola estiva di legge Si apre oggi pomeriggio alle 17.30 presso la Facoltà di Giuri-sprudenza di via Oberdan la scuola estiva di informatica giu-ridica diretta dalla professores-sa Monica Palmirani che prose-guirà per tutta la settimana in corso. Sono 25 gli iscritti prove-nienti da varie parti del mondo, numeri che confermano una particolare propensione della nostra città ad ospitare le Sum-mer School proposte da vari ambiti scientifici, dalla conser-vazione di beni culturali al dirit-to della navigazione e alle scienze ambientali.

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"Imu, le imprese continuano a boccheggiare " TASSE/2 Lusa (Confimi): non è più sostenibile che le aziende ancor prima di essere sul mercato vengano tassate 4 volte

"1128 agosto scorso un autorevole quo-tidiano titola, in prima pagina 'Intesa sull'Imu, Letta respira'. Al contrario le imprese continuano a loccheggiard". Commenta così la manovra del Gover-no e la decisione di abolire l'Imu il Pre-sidente di Confimi Gianni Lusa. "No-nostante la crisi che da cinque anni sta massacrando il tessuto imprenditoriale italiano, nonostante gli appelli affinché il nostro Paese si doti finalmente di un nuovo sistema fiscale moderno, sem-plice, chiaro, equo e sostenibile, le a-ziende, e di conseguenza i loro lavora-tori, non vengono considerate". "Con l'abolizione dell'Imu di fatto, per le im-prese, non cambia nulla. Avere mante-nuto l'Imu per i fabbricati industriali ancora una volta non aiuterà le impre-

se a fare sopravvivere le loro attività. Il Governo, ancora una volta non ha pre-so in considerazione le difficoltà delle imprese e in particolar modo delle pic-cole e medie, dimenticando che queste rappresentano il 97% del totale del tes-suto industriale del Paese".

"Non è più sostenibile - dichiara Lu-sa - che le nostre aziende, ancor prima di essere sul mercato, vengano tassate 4 volte: la prima con l'Imu; la seconda con l'indeducibilità dell'Imu ai fini red-dituali; la terza con l'indeducibilità dell'Imu ai fini Irap e la quarta con l'in-deducibilità ai fini Ires del valore del terreno su cui sorge lo stabile". "Il ca-pannone sta all'impresa manifatturiera così come l'abitazione principale sta al cittadino", conclude Lusa.

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L'appello degli albergatori "Non ci (I)mungete ancora" TASSE/1 Asshotel critica le scelte del governo "Senza esenzione a rischio tutto il settore turistico"

Il governo ha cancellato l'Imu sul-le abitazioni principali ed ha e-sentato in particolar modo il set-tore agricolo, nessun segnale in-

vece per il sistema ricettivo nazionale, per la maggior parte alberghi e hotels che sono, a tutti gli effetti, strumenti di impresa, e che quest'anno hanno a-vuto un altro aumento che ha portato ogni albergo a pagare diverse migliaia di euro". Lo sfogo, a pochi giorni dalla manovra cancella Imu del governo Letta, porta la firma di Asshotel. Se-condo il Presidente Nazionale dell'as-sociazione albergatori Filippo Donati "questo provvedimento non solo é da ritenersi inadeguato nei confronti del-le esigenze che hanno le aziende di es-sere alleggerite di un carico fiscale non

più sostenibile, ma non è neppure de-gno di un Paese che tenta di contra-stare la contrazione dei consumi e quindi dei fatturati e dei ricavi. Volere a tutti i costi proseguire con un ina-sprimento della tassazione", ha prose-guito Donati, senza mettere mano ad una reale politica di controllo e di eli-minazione degli sprechi nella Pubblica Amministrazione non dà nessuna prospettiva nel breve e medio periodo. Se il turismo è uno dei pochi settori di sviluppo spendibili per favorire la ri-presa del Paese, anche questo è un banco di prova concreto. E così non ci siamo. Chiediamo anche ai Parlamen-tari locali - conclude Donati - di inte-ressarsi à problema per inserire gli al-berghi tra gli immobili esentati".

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Il vicesindaco con due recenti laureate con 110 e lode in giurisprudenza

Sono circa 650 le domande di partecipazione ai test d'in-gresso per i corsi di laurea ra-vennati in infermieristica, lo-

gopedia, ingegneria e beni culturali. "Sono in crescita rispetto all'anno scorso - sottolinea il vicesindaco Giannantonio Mingozzi - e rappre-sentano un buon segnale anche per le immatricolazioni in corso e aperte fino a fine settembre in giurispruden-za e scienze ambientali. Sono dati an-cora parziali ma per i numeri pro-grammati risaltano gli iscritti alle pro-ve di logopedia (228 su 15 posti a di-sposizione) e il buon andamento di beni culturali, con 182 iscritti ai test di valutazione per la triennale di beni culturali. Mi fa piacere — commenta il vicesindaco - che anche la nuova lau-

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rea magistrale in restauro registri 9 domande, su 10 posti a disposizione, pur essendo piuttosto alta la tassa di iscrizione che supera i cinquemila eu-ro; per logopedia è impegno nostro quello di aumentare i posti a disposi-zione perchè a fronte delle domande sono veramente pochi quindici posti. Voglio ricordare a studenti e famiglie che oltre ai servizi di orientamento of-ferti dal campus di via Baccarini , po-tranno usufruire della collaborazione del Comune e della Fondazione Fla-minia per tutte le informazioni ne-cessarie e utili alla scelta universitaria attinenti l'offerta ravennate che ormai non ha nulla da invidiare a quella di altri Atenei, potendo contare ormai su una media di 3500 studenti iscritti e 600 lauree conseguite ogni anno".

Boom di domande per iscriversi all'Ateneo UNIVERSITÀ Sono già 650 gli studenti che hanno fatto richiesta per partecipare ai test di ingresso ai corsi di laurea in infermieristica, logopedia, ingegneria e beni culturali. Mingozzi: "In crescita rispetto all'anno scorso"

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Liceo a caccia di volontari per tinteggiare le aule SCIENTIFICO il dirigente scolastico Gianluca Dradi lancia appello sul sito internet dell'Istituto "Provincia al verde, cerchiamo manodopera tra genitori e studenti per imbiancare i locali didattici"

Cercasi volontari tra genitori e studenti per tinteggiare le aule scolastiche". L'insolito appello, da ieri mattina,

compare sulla home page del Liceo Scientifico Oriani. Tempi di magra per le casse pubbliche - in questo caso quelle 'al verde' son quelle della Provincia, l'ente cui compete la ma-nutenzione degli istituti scolastici superiori - ed ecco che anche a scuola ci si deve appellare all'arte dell'arrangiarsi. Coinvolgendo nella manutenzione fai-da-te anche stu-denti e genitori. "Le classi 2A - 3A - 4A — 2B — 1C - 2C — 1D — 2D — 2E - 3E - 5E — 3G - 4G, nonché le aule della succursale 3B — 4C — 5C — 4F hanno indiscutibilmente bisogno di essere imbiancate - scrive la dirigenza sco-lastica nell'appello on line - ma gli enti preposti non hanno risorse e-conomiche sufficienti e ci hanno messo a disposizione unicamente il materiale. Nel nostro istituto una parte del personale ATA si è reso di- Gianluca Dradi

sponibile ad effettuare i lavori - pro-segue la Dirigenza - ma il numero è insufficiente per riuscire a fare tutto. Per iniziare l'anno scolastico in aule dignitose è pertanto necessaria la collaborazione di studenti e genitori dal 6 al 12 settembre". A riguardo abbiamo interpellato il dirigente scolastico ed ex assessore comunale Gianluca Dradi: "Ci sono tra le 15 e 20 aule che hanno una indiscutibile necessità di manutenzione, anche per questione d'igiene - afferma Dradi - la competenza sarebbe della Provincia, purtroppo però, per via delle risorse scarse, l'ente riesce giu-sto a fornirci rulli e vernice. A questo punto non ci resta, dunque, che contare sui volontari. Per program-mare i lavori - conclude Dradi - chi è disponibile è pregato di comuni-carlo entro il 6 settembre alla segre-teria didattica, anche tramite mail all'indirizzo dell'istituto [email protected]".

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Sulle infinite ragioni Consumatori e forze d'opposizione avanzano qualche perplessità...

IL CASO Adoc e Adiconsum affilano le armi. E Ancisi passa le carte alla Procura

Acqua potabile maleodorante I Consumatori pronti ad avviare class action

cqua maleodorante nella rete idrica. Dopo le proteste dei cittadini defla- grate sul web e le richieste di chia- ezza rivolte al sindaco dagli espo-

nenti dell'opposizione - su tutti Movimento 5 Stelle e Lista per Ravenna - anche le asso- ciazioni dei Consumatori locali scendono in campo per tutelare gli utenti del servizio idri- co. Se Adiconsum - attraverso il proprio refe- rente locale, l'avvocato Alessandra Nannini rivela di aver già ricevuto alcune segnalazioni e annuncia possibili ricorsi definendo poi il caso "allarmante, dato che riguarda un bene primario che deve essere fornito per legge se- condo precisi ed inderogabili parametri qua- litativi", il responsabile ravennate di Adoc - Enzo Camanzi - va oltre annunciando una protesta formale sottoforma di class action: "Gli estremi ci sono tutti - premette Camanzi - a partire dall'assurda spiegazione fornita da Hera per giustificare il disservizio. Resta il fat- to - aggiunge Camanzi - che gli utenti hanno diritto per legge ad avere acqua pura, cosa che non avviene da giorni". Mentre i Consu- matori affilano le armi, il caso dell'acqua di fiume finita per sbaglio nella rete idrica do- miciliare approda in Regione. Il Movimento 5 Stelle regionale ha infatti depositato un'in- terrogazione con la quale chiede alla giunta Errani "di fare chiarezza sui motivi che hanno spinto il gestore Hera a non pubblicare le a- nalisi sull'acqua nel momento in cui i risultati

sono stati disponibili" e a chiarire "per quale motivo, una volta individuato il problema, non sia stata fatta alcuna interruzione del ser-vizio e nessuna comunicazione all'utenza". Einterrogazione segue la mozione che il ca-pogruppo grillino in Comune Pietro Vandini ha depositato a Palazzo Merlato, mozione con la quale si chiede al Consiglio Comunale di impegnare il sindaco "a richiedere ad Hera una decurtazione dalle prossime bollette, in relazione alle giornate nel quale il problema si è verificato, per tutte le utenze coinvolte". Sul caso 'acqua sporca interviene nuovamen-te anche il capogruppo LpRa Alvaro Ancisi: "Con la mia interrogazione al sindaco, pub-

blicizzata sabato e domenica scorsi, ho di-mostrato come l'acqua disgustosa, per odore e sapore, a volte anche colore, che arriva da oltre una settimana in ampie zone del terri-torio comunale, non sia potabile, perché fuo-rilegge - afferma Ancisi - tuttora l'acqua cat-tiva continua largamente a fluire dai rubinet-ti, persino - mi segnalano diversi cittadini -dalla "sorgente urbana" in zona mercato am-bulante. Tale situazione e il silenzio assordan-te di Atersir, AUSL, sindaco e Romagna Acque mi spingono ora - continua Ancisi - ad affer-mare che c'è ampia materia perché del caso se ne occupi la Procura, alla quale ho tra-smesso copia della mia interrogazione".

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AMBIENTE

Il Comune tutela 21 alberi privati

Su proposta di Guido Guerrieri, assessore al-l'Ambiente, la giunta ha approvato il verbale della commissione che ha valu-tato le istanze avanzate dai cittadini per l'inseri-mento di alberi di loro proprietà tra quelli consi-derati di pregio e per que-sto tutelati dal Comune. Ai 23 alberi già tutelati dall'amministrazione - no-ve pini, nove querce, due pioppi, un cedro del liba-no, un gelso nero e un ginko biloba - se ne sono così aggiunti altri 21, per un totale di 44. Con l'av-venuto riconoscimento della tutela il Comune provvede, a proprie spese, alla manutenzione delle alberature protette anche private, tramite l'azienda che esegue le ordinarie manutenzioni del verde pubblico. Tra i 21 nuovi al-beri tutelati dal Comune figurano un ciliegio da frutto, una quercia e 19 pi-ni. Il ciliegio da frutto si trova a Santerno, in via Carraia Bezzi 178. La quer-cia si trova a San Pietro in Vincoli, in vicolo Santa Croce 4. Infine si è deciso di tutelare 19 pini che si trovano a Savarna, in via Savarna angolo via Aratro.

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.,010 L'ex mangimificio della Darsena, oggi `casa' del murales di Ericailcane e tra i simboli della sfida 2019

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Budget da 45 milioni per la capitale DOSSIER 2019 Tra i progetti clou la messinscena della Divina Commedia

u na messa in scena della Divina Com-media con le tre can-tiche divise in tre an-

ni: si parte idealmente con l'In-ferno nel 2019, si prosegue col Purgatorio nel 2020 e si chiude col Paradiso nel 2021, quando ri-correrà il settimo centenario del-la morte del Sommo poeta. Una messa in scena negli obiettivi imponente, che proverà a coin-volgere tutte le compagnie tea-trali della Romagna. È questo u-no dei primi progetti di peso che emerge dal dossier di "Ravenna 2019", lo staff che sta confezio-nando la proposta di candidatu-ra della città dei mosaici a capi-tale europea della cultura 2019 e che entro il 20 settembre dovrà consegnarla al ministero dei Be-ni culturali. "Il dossier è ormai ultimato e a breve lo presentere-mo a Roma - afferma il coordi-natore Alberto Cassani, dentro ci sono eventi e progetti, tra i quali il fiore all'occhiello è pro-prio la messa in scena del capo-lavoro dantesco". Al di là degli e-venti, però, l'Ue vuole vedere an-che i numeri: così nel budget o-perativo della candidatura, come spese di realizzazione del pro-gramma artistico-culturale e di promozione, spuntano tra i 40 e i 50 milioni di euro di risorse di-

sponibili. All'80% si tratta di fon-di che provengono da fuori Ra-venna: Regione, Stato, la stessa Ue che premia il vincitore del 2019 con 1,5 milioni, sponsor va-ri. "A questi si affiancano gli in-vestimenti sulle infrastrutture e sulla riqualificazione urbana. Con la Regione abbiamo già di-scusso del miglioramento dei collegamenti viari con Bologna e Rimini". Immancabile anche il capitolo della riqualificazione urbana legata al progetto di can-didatura (qui spiccano i progetti per la Darsena) e il recupero dei pezzi pregiati del centro storico (Palazzo Rasponi dalle Teste). Il coordinatore ravennate ne ap-profitta per confermare la vali-dità del progetto: "Abbiamo spe-so 900 mila euro in tre anni? Per i due terzi si tratta di risorse degli sponsor, non comunali. Senza dimenticare - scandisce Cassani - che le altre città candidate non hanno speso certo di meno, li ri-teniamo investimenti importan-ti: se si vince torneranno indietro milioni". E il presunto profilo "provinciale" delle iniziative ra-vennati? "Non lo vedo: abbiamo ospitato Zygmunt Bauman, Ha-nif Kureishi. Abbiamo coinvolto le associazioni e tutto il territo-rio, non siamo provinciali", ri-marca Cassani.

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IL CASO SI AVVICINA LA MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA TEATRO DI INCIDENTI MORTALI

Incrocio killer su via Quarantola Il Comune è pronto per installare gli autovelox Un cartello stradale spostato di qualche decina di metri. E' il primo, necessario passo burocratico, per la messa in sicu-rezza dell'incrocio tra via Quarantola e via Bizzuno. Con l'atto appena appro-vato dalla giunta del Comune di Lugo, di posizionare il cartello di delimitazio-ne di centro abitato "Bizzuno" della Via Sentiero a 430 metri dalla Quarantola, infatti, si potrà precedere in regola con le norme del Codice della strada a in-stallare postazioni di controllo della ve-locità. Autovelox, insomma, mai come

in questo caso considerati una benedi-zione, per convincere gli automobilisti a moderare la velocità in un tratto di strada che negli ultimi anni ha registra-to una raffica di incidenti. Anche mor-tali. Il progetto di messa in sicurezza della Quarantola, invocato dai cittadini di Bizzuno, prevede, oltre a due auto-velox - uno a circa 50 metri prima del-l'incrocio per chi proviene da Lugo e un secondo simmetrico per chi arriva da Fusignano - anche la delimitazione del-lo spiazzo antistante il Consorzio Agra-

rio, il cui accesso verrà collocato più di-stante dall'incrocio. Complessivamente la viabilità dell'incrocio resterà invaria-ta, tranne un particolare: chi proviene dalla frazione, lungo la comunale Biz-zuno, potrà svoltare solo verso Lugo e non più verso Fusignano. I lavori di ri-sistemazione dell'incrocio dovrebbero concludersi entro ottobre e diventare definitivi entro la fine dell'anno. Con-fidando che in futuro si riesca a inter-venire anche sugli altri incroci della Quarantola.

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Apre la porta de rubano la pensione

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Sarà dedicata alla lingua ucraina, alla gallega e all'e-stone l'edizione di quest'anno de La divina commedia nel mondo (dal 14 al 27 settembre) che celebra le ver-sioni del capolavoro in altre lingue e raggiunge la ci-fra record di 49 idiomi che hanno rispecchiato le let-ture date nel corso degli anni da specialisti stranieri.

Una babele di lingue traduce la ricchezza della Commedia

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DI QUELLA UMILE ITALIA

ARCANE OMBRE 11 settembre ravennate è un mese dantesco che si tinge di eventi dedicati al Sommo Poeta: tra gli ospiti più illustri Michele Placido e Antonio Paolucci insieme a innumerevoli artisti e insigni studiosi

I)agli studi galileia- ni delle geome- trie architetto- niche dell'Infer- no alle trasdu- zioni coreutiche del Paradiso fil-

trato dall'azzurro diKandinskij, dalla

messa per il transito ultra-mondano del Sommo Poeta al rito dell'olio offerto da oltre cent'anni dai fiorentini in o-maggio a Dante e in simbolico risarcimento alla ferita dell'esilio ingiustamente imposto: intersezioni feconde e scontri generativi fon-dano e uniscono le miriadi di iniziative che costellano il Settembre Dantesco: sembra di trovarsi al centro di un campo di forze gra-vitazionali, per cui un'energia diffusa unisce eventi e incontri, spettacoli e conferenze co-me particelle accomunate da un'unica dire-zione e da un solo destino: ovvero la celebra-zione del massimo poeta mondiale, ammes-so che esistano podi nell'Elisio, graduatorie sfavillanti come gradazioni di luce e meda-glie di diverse magnitudine a misurare e san-cire la luminosità degli astri di pensiero e poesia che hanno attraversato il cosmo: il nucleo rovente di questo Settembre risiede forse nella programmazione di Dante 2021, idealmente dedicata all'attuale condizione di crisi da cui ci si può risollevare con uno scatto deciso e una virtuosa accelerazione come quella simboleggiata da Dante nella profezia del veltro da cui proviene il verso che dà il titolo all'edizione di quest'anno: "Di

quella umile Italia". Numerose le iniziative che dal 4 al 7 settembre inonderanno la città: dagli incontri dantologici ai Chiostri France-scani con ospiti del calibro di Antonio Pao-lucci, già ministro dei Beni Culturali e attuale direttore dei MuseiVaticani, che venerdì par-lerà di Dante e l'arte del suo tempo. Tra gli spettacoli spicca l'esibizione di Michele Pla-cido in "Come Colombe" che coronerà sa-bato sera questa edizione. Settembre a Ra-venna è un mese dantesco e Ravenna per Dante si fa spazio ricco di proposte, variegate e ampie a imitazione dell'opera universale di Dante: forse è giusto collegare la città al-l'immagine del poeta che qui si è rifugiato, ha vissuto una parte preziosa dell'esistenza e qui è morto. Questi eventi intrecciati in vir-tuose intersezioni diventano riti che unisco-no la città al poeta in uno scambio simbolico e simbiotico che arricchisce la sua attrattiva e costituisce una traccia della candidatura ravennate a Capitale Europea della Cultura. Tra approfondimento e divulgazione si svol-geranno le Letture Classensi che tratteranno temi come il giardino o la statuaria trovando inediti collegamenti con la creatività dante-sca. Sugli aspetti più esoterici della Comme-dia si concentreranno gli eventi organizzati da Casa Matha. Iniziative dantesche a misura di bimbo e interazioni dell'antica poesia con la natura nostrana prenderanno corpo in i-spirate gite guidate da artisti avvolti dall'eco dell'orma dantesca, ombra gigantesca che ci indica con le sue dita d'inchiostro il potere inarrestabile della luce.

Emanuele Palli

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UN MARE DI LIBRI Dante Alighieri primo turista in Romagna è il titolo del volume che racconta le "incursioni" romagnole del sommo poeta

Al Club Nautico Chiaretti presenta il suo lavoro Venerdì 6 settembre il Club Nautico di Rimini ospita la presentazione del libro Florentinus natione non moribus. Dan-te Alighieri primo turista in Romagna, del professore Angelo Chiaretti ( Casa Editrice Pliniana-Perugia per conto di "Tre penne"-Repubblica di San Mari-no".

Il libro racconta della "brigata gode-reccia e spendereccia di giovani fioren-tini benestanti ed acculturati" che a-mava sciamare periodicamente in Ro-magna attraverso i passi appenninici, anticipando di molti secoli la stagione dei turisti.

Anche all'epoca del sommo poeta la Romagna attraeva per le ragioni che la rendono anche oggi una delle mete preferite dai turisti: le reminiescenze e le vestigia dell'antica Roma (Roma-

gna=Romania=Piccola Roma), ma an-che il binomio amore-gastronomia, da sempre celebre nelle nostre terre. Vitel-loni felliniani ante litteram ammirano le rovine imperiali e gli splendidi mo-saici di Ravenna, conoscono i primi componimenti poetici della fin amor cortese, toccano con mano la protervia delle dinastie emergenti (Malatesta, Da Polenta, Ordelaffi, Manfredi, Bentivo-glio ecc.), si lasciano portare dalle sug-gestioni del tremolar della marina (Pur-gatorio, canto primo), frequentano le giovani donne dalla mascolina infles-sione linguistica, progettano viaggi ver-so il Medio Oriente costeggiando le a-gevoli rive del Mare Adriatico.

Uno di loro, Dante Alihieri, ne resta così folorato da proiettarsi completa-mente nello spirito romagnolo, dicen-

do di sé Florentinus natione non mori-bus (fiorentino di nascita ma non di co-stumi) e affermando che gli Alighieri, attraverso il trisavolo Cacciaguida degli Elisei, derivano da antiche famiglie ro-mane, la più antica delle quali è la Gens Anicia, di cui fecero parte, tra gli altri, Santa Vittoria, Santa Anatolia, San Gre-gorio Magno, Sant'Ambrogio, Severino Boezio, Galla Placidia e l'imperatore Giustiniano.

Il libro del professor Agelo Chiaretti,presidente del Centro Studi danteschi san gregorio, vuol essere un vero e proprio manuale per un nuovis-simo ed inedito modello di turismo, certamente suggestivo per quanti vo-gliano seguire le tracce lasciate dall'A-lighieri, homo viator, nelle terre di Ro-magna fra XIII e XIV secolo.

venerdì 6 settembre 20,3 ore 21100

prrsentazione lie1 Vivo D'ANI V. VIZIAI() TU R1STA. ROMAGN.A

La locandina e la copertina del libro che Angelo Chiaretti presenta al Club Nautico

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Le sorprese di mut notte al Paguro

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03/09/2013

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press unE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Le sorprese di una notte al Paguro Cronache dal fondale In uno dei luoghi più suggestivi del nostro mare i sub della Gian Neri immortalano per la prima volta un rombo peloso

E' una splendida serata, il mare calmo e le previsioni meteo ottime, le condizioni ideali per una notturna al Paguro. Per chi ancora non conoscesse questo celeberrimo sito per immersioni, diciamo che la Piattaforma Paguro è uno dei relitti più famosi dell'Alto Adriatico. Si tratta di quel che rimane di una piattaforma metanifera per l'esplorazione petrolifera, di tipo autosollevante, costruita tra il 1962 e il 1963 a Porto Corsini, in provincia di Ravenna, assieme alla Peno Negro per conto dell'AGIP. A metà del 1965 la piattaforma fu posizionata nell'Alto Adriatico sul pozzo denominato PC7, a 11 miglia dal porto di Marina di Ravenna, all'altezza della foce dei Fiumi Uniti, su di un fondale di 25 metri. Dopo che la perforazione raggiunse il giacimento di metano, si verificò un'eruzione di gas che causò l'incendio della piattaforma e quindi il suo affondamento il 29

settembre. Dopo i tentativi iniziali di domare l'eruzione, la piattaforma venne abbandonata la sera del 28 settembre; nel disastro morirono annegati tre tecnici dell'Agip. Oggi il relitto della piattaforma Paguro è stato riconosciuto come sito di interesse comunitario (IT4070026) dalla Regione Emilia-Romagna nel 2010. La ricchezza di vita che racchiude porta ogni anno sul posto migliaia di subacquei. I Ragazzi della Gian Neri raccontano oggi l'emozione di un nuovo interessante avvistamento avvenuto in una delle ultime immersioni. L'equipaggio salpato dal porto di Rimini per il Paguro è formato solo da subacquei esperti; dopo tutto si tratta di un'immersione impegnativa a molte miglia dalla costa riminese. Arrivati sull'ormeggio troviamo delle buone condizioni di visibilità fino ai venti metri di profondità, un po' di corrente, ma facilmente gestibile e una temperatura che definirei rinfrescante, considerata l'afa estiva. Il relitto ha sempre il suo fascino,

ma di notte le sensazioni aumentano a dismisura: tanti crostacei e tanti pesci di tana lasciano gli anfratti sicuri per uscire allo scoperto. Abbiamo ammirato tantissime corvine e scorfani, ma l'incontro più significativo è stato con un simpatico rombetto peloso.

Era la prima volta che ne incontravo uno qui da noi; solo un'altra volta ero riuscito a fotografarlo, a Chioggia, dove mi hanno riferito fosse comune. Il rombo peloso (Zeugopterus regius) in Veneto riconosciuto dai pescatori come rombeto de grota, è un pesce piatto sinistrorso (con occhi migrati a sinistra) della famiglia Scophthal-midae. Il termine peloso deriva dal tipo di squama, caratterizzata da una super-ficie ruvida e un margine munito di dentelli; Di colorazione bruno-marrone con macchie e punti scuri. Una macchia ocellata e scura si trova verso la parte finale della linea laterale. Una mac-chia più piccola è presente verso la fine della curva della linea laterale. Altre due macchie grandi e quasi simmetriche si trovano sopra e sotto la linea laterale, vicine ai margini del corpo. Può raggiungere i venti centimetri di lunghezza totale, ma comunemente misura intorno ai dodici centimetri. Come soggetto fotografico è facile da avvicinare, ma molto difficile da far risaltare rispetto al fondale sul quale lo si incontra a causa del suo perfetto mimetismo. Nel mio incontro sul Pa-guro però sono stato fortunato, aven-dolo avvistato su un punto del relitto di colore rosso ruggine, sul quale il pesce risaltava perfettamente.

Filippo Ioni

Il nome deriva dalle squame munite di appendici

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Le sorprese di una notte al Pagum

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I partiti I democratici

Renzi incassa il sostegno dagli ex popolari Si di Franceschini: tenga il Pd unito. E il sindaco conquista la «rossa» Bologna

DAL NOSTRO INVIATO

BOLOGNA Un po' disperati e per nulla sazi, i Democratici bolognesi, o comunque una massiccia parte di loro, hanno definitivamente messo da parte freddezze e diffidenze e hanno affidato le loro speranze di ri-scatto ai 38 anni e alla verve di Matteo Renzi, fino all'altro ieri considerato da queste parti (e non solo) una sorta di corpo estraneo. In migliaia (tra le 5 e 6 mila) hanno riempito ieri sera il tendone alla festa del Pd bolo-gnese al Parco Nord, in prima fila molti big locali (dal sindaco Me-rola, al segretario regionale Bo-naccini, a quello provinciale Do-rtini), gran parte dei quali «de-bersanizzati» per l'occasione (nel senso che fino a poco tempo fa erano schierati con l'ex segre-tario). Un'accoglienza da star, sorrisi e richieste di autografi, nella patria della «svolta» della Bolognina, terra di ortodossia e

di antiche convinzioni, che ora sembra decisamente virare verso quel «renzismo» che solo alle primarie dello scorso inverno uscì nettamente sconfitto (Ber-sani 61%, Renzi 39%).

Una giornata da cerchietto rosso per il sindaco di Firenze. Se la conquista dell'Emilia segna una tappa fondamentale nella corsa alla segreteria del partito (a cui manca solo l'ufficialità), a far schizzare ancora più in alto le quotazioni renziane sono gli an-nunci giunti nelle ultime ore da gli ex Popolari. l)ario France-schini, con la sua «Areadem», e Beppe Fioroni, due di cui finora non si era notata una particolare simpatia nei confronti di Renzi, anzi, hanno pubblicamente di-chiarato, pur tra qualche distin-guo, di essere pronti a sostenere il primo cittadino.

«Matteo? Un uomo solo al co-mando» gongolano i suoi, quasi impauriti da tanta audience. Ne-anche loro forse si aspettavano

una tale apertura di credito dagli ex Popolari. «Se Matteo lavorerà per unire e costruire, io sono pronto a votarlo» ha affermato l'ex segretario, Dario Franceschi-

alla Festa nazionale di Geno-va. E a chi subito gli ha chiesto come si conciliasse il sostegno a Renzi con il ruolo attuale e so-prattutto futuro del premier Let-ta, Franceschini si è abilmente rifugiato in una metafora calci-stica: «I talenti vanno usati tutti. Quando ero bambino mi arrab-biavo se Valcareggi faceva gioca-re un tempo Mazzola e l'altro Ri-vera e mi chiedevo "perché non usarli assieme?"...». Parte invece da un dato oggettivo, Beppe Fio-roni: «In un congresso in cui c'è un candidato che rappresenta l'8o% e altri 6 o 7 che faticano a dividersi il 20%, io prendo atto che c'è un solo candidato». Detto ciò, l'esponente ex popolare chiede però un congresso vero, «costituente», dove non sia l'ari-tiberlusconismo a fare da collan-

te, «ma le idee». Un congresso che non si limiti «a mettere Ren-zi al posto di Bersani per conti-nuare sulla stessa strada, ma of-fra alla gente qualcosa in cui cre-dere». Parole che scaldano molto poco l'entourage di Renzi. «I so-stenitori non si scelgono» pren-dono le distanze i suoi, che non dimenticano i colpi bassi di un recente passato e non nascondo-no il timore che dietro a questa improvvisa conversione si celi qualche tranello.

Scenari di palazzo. Per ora Renzi si gode la luna di miele con la base pd. «C'è gente che è qui dalle 4 del pomeriggio per un posto in prima fila» fanno sapere gli organizzatori alle 9 di sera quando il sindaco sbarca alla Fe-sta bolognese (la stessa dove solo poche decine di persone hanno seguito nel pomeriggio il dibat-tito del deputato Matteo 01114 «giovane turco»). Non c'è gara. E un entusiasmo contagioso. Ren-zi parla con il pubblico. Scherza:

«Non aspettatevi uno show». Mette «la speranza» al centro del suo futuro agire e spara sulle lo-giche correntizie: «Adesso siamo renziani, cuperliani, pittelliani, poi ci sono i sempreverdi dale-miani, veltroniani e bersaniani: ma per fare cosa? Dobbiamo es-sere uniti, sennò diventa il con-gresso dei 7 nani: e io sarei Bron-tolo». Suggella la sua discesa in campo: «Non mi sono candidato per prendere il partito ma per re-stituire il partito». Su Berlusconi è tranciante: «Quando le senten-ze sono definitive, non ci sono giochetti». Poi due passaggi a forte valenza emiliana: «Sogno un Pd che non deve chiedere la linea a Roma sulle cose da fare». E un altro contro chi, nell'ombra, affondò Prodi nella corsa al Qui - rinale. Manna per la base del Partitone emiliano (ex?), dove l'allergia per le larghe intese si taglia con il coltello.

Francesco Alberti C RPRODUZION E RISFP'f,Th

«Pronto a guidarvi» Alla festa del Pd di Genova domenica Matteo Renzi, accolto da un bagno di fola, ha detto: «lo sono assolutamente disponibile a guidare il Pd, ci ho fatto un pensiei 'no, ma poi decidono gli elettori». E ancora: «Al congresso non voglio voto dei renziani, ma di tutti coloro che hanno a cuore il partito. Se il Pd parla dell'Italia, vince. Se parla del Pd, perde» «Cercare Voto dei delusi.» «Se vogliamo vincere le elezioni, attività che sarebbe a uspicable é evidente che dobbiamo recuperare dei punti: o prendiamo il voto dei delusi del centrodestra e k.:rkia o, o non li prendi e ti 'cicci' il governo con quelli dei ceritrodestra. Secondo me delle due e meglio la prima ipotesi», ha detto ieri Renzi alla festa pd di Bologna

La promessa Alla festa nella città emiliana «Non mi sono candidato per prendere il partito ma per restituire H partito»

Presa d'atto Fioroni: «Se un candidato al congresso rappresenta 1'80% io prendo atto che c'è un solo candidato»

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Seconda mano I consumatori: testi nuovi cari, Gli editori: solita polemica, è falso, i costi sono più bassi

Tra i banchetti dei libri scolastici il Atomo dei manuali già sottolineali

La tendenza, dicono, è la stessa. Da Nord a Sud. Banca-relle sempre più visitate. Lunghe attese nelle librerie dell'usato. Traffico onlin.e in aumento sui siti specializza-ti. Di tutto pur di affrontare quello che le associazioni dei consumatori chiamano «caro libri». Mentre gli edi-tori parlano di «adeguamen-to al tasso d'inflazione».

Ecco, a proposito di cifre: la «guerra» è ripartita. «Que-st'anno per ogni figlio le fa-miglie spenderanno una me-dia di 521 euro solo per i te-sti scolastici e due diziona-ri», calcola l'Osservatorio nazionale Federconsumato - ri. «Un aumento del 2,8% ri-spetto al 2012, addirittura +6% per gli studenti del pri-mo anno di liceo». «Secon-do i nostri conti mamma e papà pagheranno il 5% in più», aggiunge il Codacons. Numeri smentiti dall'Asso-ciazione italiana editori. «Il mercato in Italia è di circa 630 milioni di euro all'an-no. Se li dividiamo per i 4,5 milioni di studenti delle scuole medie e superiori non si va oltre i 140 euro pro ca- pite».

Mentre i con- ti non tornano, le famiglie in questi giorni sono alla ricer- ca di sconti, oc- casioni, eventi per compra-re manuali già evidenziati spendendo il meno possibi-le. Secondo un sondaggio di. Skuola.net il 14% dei giova-ni intervistati dice che li ac-quisterà solo usati. Quasi la metà (49%) opterà per una via di mezzo. Il 36% pensa di comprarli freschi di stampa.

«C'è un sensibile aumen-to delle persone che vengo-no a comprare testi non nuo-vi», racconta Emiliano Bo-vetti, venditore di Oberdan

Banco 4, sul Lungotevere di Roma, molto affollato in questi giorni. Rispetto al 2012, poi, «appena possono i libri li comprano subito: ab-biamo aperto il 16 agosto e decine di famiglie hanno fat-to tutta la spesa entro 24, 48 ore».

Anche a Milano le vendite sono in rialzo, «Certo, man-ca ancora qualche giorno al-l'avvio dell'anno», precisa. Paolo Duse„ responsabile scolastico del «Libraccio» di viale Vittorio Veneto. Che poi rivela: «Per la prima vol-ta in moltissimi mi hanno chiesto di prenotare i testi di seconda mano. Ma è una cosa che non facciamo».

Nerio Nanni, titolare della «Libreria Nanni» di Bolo-gna, dice che anche dal suo osservatorio le cose sono cambiate sen.sibillmente. «Vengono molte più perso-ne e con più frequenza», analizza. «L'incremento è

del 20-25% rispetto al 2012. E se prima passavano a ri-dosso dell'avvio della SC1E0-- la, quest'anno per la prima volta molte famiglie hanno comprato i libri già a giu-gno». Poi ce ne sono altri che «è come se li comprasse-

ro a rate: a giugno ne acqui-stano due, a luglio altri due, ad agosto altri ancora».

Segno positivo anche alla «Libreria Portinaio» di Paler-mo. «Sono venuti molti più genitori rispetto all'anno passato», sintetizza Iolanda. «Ma que-st'anno sono atten-tissimi a quello che comprano: lo scon-to del 40-5o% non basta. Qualcuno vuole anche manua-li usati che siano ben tenuti per riven-derli l'anno dopo».

Se la crisi ha quin-di aumentato il volu-me d'affari, più di qualche rivenditore lamenta però la decisione di «molte scuole di adottare nuove edizioni»: «spesso non siamo in grado di soddi-sfare tutte le richieste e le fa-miglie non riescono a rispar-miare più di tanto». Ragio-namento che Giorgio Palum-

A Bologna «Rispetto ai 2012 i clienti sono aumentati del 20-- 25°1», dice Nero Nanni, libraio dí Bologna

bo, presidente del gruppo educativo dell'Associazione italiana editori, non gradi-sce. «Se di aumento possia-mo parlare, sui testi nuovi, si tratta di poco meno del. 2%, in linea con l'inflazio-

onto aiDnlOto sul t«tl scolzaffiel

del nostro Paese

ne», sottolinea. «Se poi vo-gliamo davvero fare un con-fronto, i libri appena stam-pati oggi hanno un costo medio di circa il 20% inferio-re agli stessi nuovi negli an-ni precedenti. Facciamo mol-ta attenzione al prezzo, ma dobbiamo anche tenere con-to dell'incremento del costo delle materie prime e del la-voro». Quanto incide il mer-cato dell'usato? «Insieme al-la mancata vendita, parlia-mo di un 30-40% in meno nei fatturati delle case editri-ci», calcola Palumbo.

Molto si muove anche in Rete. Subito. ft ha analizzato i trend sul proprio sito e ha scoperto che «negli Ultimi. due mesi, la ricerca dei ter-mini "libri/testi scolastici" è aumentata del 542% rispetto allo stesso periodo del 2012».

Leonard Berberi iberberi#con.iere.it

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Imposte -Risparmi ance calle Fs e dai fondi per la

Fassina: va reìntroc atta la tassa sulle case di luss(

Meno gettito Imu, sale 11 deficit Tutti i tagli per restare sotto il 3% Il fabbisogno a quota 60 miliardi. A agosto peggioramento di 9,2

ROMA — Tutto conferma-to. C'è anche un taglio da 5o milioni ai fondi per le assun-zioni finalizzate alla sicurezza, oltre alla riduzione delle ri-sorse per incrementare il nu-mero degli ispettori nella lot-ta contro l'evasione fiscale, tra le coperture del decreto :Iniu che approderà alla Came-ra la prossima settimana. La scure si abbatte inoltre per 300 milioni sulle risorse de-stinate alla manutenzione della rete ferroviaria.

Fra tagli lineari ai ministeri

La rete Ridotte di 300 milioni le risorse per la manutenzione della rete ferroviaria

e tagli selettivi per 675,8 mi-lioni, complessivamente la contrazione per lo Stato cen-trale sfiorerà il miliardo.

Il governo mette il lucchet-to ai conti: per evitare che si sfori il tetto del 3% nel rap-porto Deficit/Pil, una clausola di salvaguardia prevede che eventuali falle nelle copertu-re, riscontrate dal monitorag-gio del ministero dell'Econo-mia, vengano saldate tramite aumenti degli acconti Ires e Irap, da emanare entro no-vembre.

L'attenzione al bilancio è giustificata. I dati del fabbiso-gno di agosto, diffusi ieri, se-gnalano un notevole scosta-mento rispetto a un anno fa:

9,2 miliardi rispetto ai 5,9 del 2012. Trimestre su trimestre il fabbisogno giugno -agosto 2013, pari a 3,9 miliardi, va confrontato con un avanzo di circa 1,6 miliardi dei tre mesi dello scorso anno.

Il ministero dell'Economia spiega che «il peggioramento riflette sia la diversa platea dei contribuenti interessati allo slittamento delle scadenze fi-scali, sia un'accelerazione del-la dinamica dei prelievi delle amministrazione pubbliche, anche in relazione al paga-mento dei debiti pregressi», oltre ai maggiori prelievi da. parte degli enti previdenziali.

In particolare si registrano maggiori entrate fiscali dalla delega unica per circa 1,5 mi-liardi. A fronte però ci sono aumentati i tiraggi per circa 4 miliardi da parte degli enti esterni al settore statale, de-stinati per la gran parte al pa-gamento dei debiti pregressi, di cui 1,8 sono anticipazioni della Cassa depositi e prestiti a valere su fondi statali. Ci so-no poi maggiori rimborsi fi-scali per circa Sao milioni e il mancato gettito dell'incasso imu sulla prima abitazione per circa 2,4 miliardi, in attesa che gli effetti delle coperture previste dal nuovo decreto :Imu si verifichino tra novem-bre e dicembre prossimi.

La parte considerata aleato - ria delle coperture del decreto Imu riguarda due voci: la pri-ma è il maggior gettito Iva de-rivante da pagamenti della Pa alle imprese per ulteriori 7,2 miliardi rispetto ai 20 previsti

nel 2013 (13 nel 2014). Il go-verno stima un incasso di 925 milioni.

L'altra voce considerata ipotetica è quella della sana-toria con aliquota al 25% per i gestori di slot condannati in. primo grado dalla Corte dei Conti a pagare complessiva-mente 2,5 miliardi, che do-vrebbe portare 6o0 milioni. Altri 300 milioni di copertura arrivano dalle «disponibilità dei conti bancari di gestione riferiti alle diverse compo-nenti tariffarie intestati alla cassa conguaglio settore elet-trico».

Quanto ai 250 milioni pre-levati dal Fondo per l'occupa-zione, il premier Enrico Letta spiega che «quei soldi non sa-rebbero stati utilizzati que-st'anno, sarebbero andati in economia», a causa delle «mi-sure sulla produttività non ancora implementate».

Il decreto conferma che le case di villeggiatura non sa-

Arretrati alle Imprese Per il pagamento degli arretrati alle imprese il fabbisogno è peggiorato di 4 miliardi

ranno sottoposte all'Irpef e che per ora l'Imu sui capan-noni industriali non sarà de-ducibile dal reddito d'impre-

viceministro dell'Econo-mia, Stefano Fassina, suggerì-s c e di introdurre la deducibilità a gravare sulle case di lusso. Ma se ne parlerà con la legge di Stabilità, a ot-tobre.

Per garantire il pensiona-mento anticipato ad altri 6.5oo esodati, il decreto stan-zia 583 milioni tra 2014 e 2019, ma il capognippo del Pdl alla Camera, Renato Bru-netta, contesta i conteggi del-la Ragioneria.

Antonella Baccano O RIPRODUZIONE PSERVATA

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Cedolare

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La riforma Anche i locatari verseranno una quota della Service Tax

MERCATO DELIY CASE IN AFFITTO CHE COSA CAMBIA SENZA LIMU Dalla cedolare al L agli aiuti per i morosi incolpevoli

Nelle grandi città i cartelli affitta-si sono sempre più numerosi e ri-mangono appesi sempre più a lun-go sulle cancellate. Eppure la do-. manda di affitto dovrebbe salire, vi-sto che il blocco dei mutui ha tagliato fuori dall'acquisto le fasce più deboli. A rendere difficile il mercato vi sono da un lato il costo dei canoni, scesi come i prezzi delle case ma ancora troppo elevati per chi deve fare i conti con redditi pre-cari, dall'altro l'aumento dell'offerta soprattutto da parte di proprietari che cercano di locare immobili a di-. sposizione per rientrare sui costi di gestione e fiscali. Spesso si tratta di case messe in vendita e poi ritirate dal mercato perché non hanno tro-vato acquirenti a un prezzo soddi-sfacente.

Il decreto legge 1.02 oltre a elimi-nare il pagamento della prima rata dell'Imu contiene alcune disposi-zioni che hanno il pregio almeno di

segnalare una maggiore consape-volezza sulla strategicità della loca-zione in questa fase economica, cer-cando di contemperare le esigenze degli inquilini in difficoltà e quelle dei proprietari che reclamano un minor carico tributario.

In entrambe le direzioni cerca di andare la misura fiscale contenuta nell'articolo 4 del decreto: l'abbas-samento, già da quest'anno, della cedolare secca sui contratti di loca-zione a canone concordato, allo scopo di diffondere questa tipologia di affitto e calmierare il mercato. L'aliquota è di ben cinque punti in-feriore a quella sugli investimenti finanziari diversi dai titoli di Stato ma bisogna fare i conti con la realtà del mercato. I contratti a canone concordato sono previsti dalla legge sulle locazioni e vanno stipulati sul-la base degli accordi territoriali de-. cisi dalle associazioni dei proprieta-ri e i sindacati inquilini con la me-

diazione del Comune. Dove ci sono gli accordi danno spesso luogo a ca-noni teorici molto più bassi di quel-li correnti e i proprietari preferisco no tenere le case vuote.

L'argomento forse più discusso

del decreto riguarda la sei -vice tax, destinata a sostituire l'Imu. Da un punto di vista formale si tratta di un dibattito improprio perché di servi-- ce Sax nel testo di legge non si parla affatto, ma sarà il pezzo forte della

legge di stabilità, in arrivo metà ot-tobre. Si sa che sarà composta di due parti, la `Fari che sostituirà la tassa sui rifiuti e che, come già suc-cede oggi, verrà pagata da chi occu-pa la casa, e dalla Tasi, una tassa sui servizi indivisibili che nelle case lo-cate sarà suddivisa tra proprietari e inquilini. Il punto cruciale è capire quanto costerà, se sarà modulata anche sul reddito e soprattutto qua-le percentuale pagheranno gli in-quilini. Si può ritenere che una quo-ta troppo alta a carico degli occu-panti non sarà a conti fatti un buon affare per le proprietà: sui contratti in corso aumenterebbe il tasso di morosità, mentre per le case vuote sarà necessario un ulteriore ribasso delle richieste di canone, almeno fin quando perdureranno la crisi economica e l'eccesso di offerta.

Infine, l'articolo 6 stanzia fondi per le famiglie disagiate che vorreb-bero andare in affitto, dotando con. 30 milioni all'anno per il prossimo biennio il Fondo nazionale di soste-gno istituito dalla legge sulle loca-zioni e prevede 20 milioni all'anno per il biennio per un Fondo nazio-nale di sostegno per la "morosità incolpevole" in favore di inquilini in difficoltà a causa del lavoro o per malattia.

Gno Paglitica RIPRODUZIONE RISERVATA

ge La cedolare secca sugli li affitti è un'imposta che, se

scelta, sostituisce quelle ordinariamente dovute sulle locazioni. E cioè: l'Irpef e le addizionali sul reddito degli affitti, l'imposta di registro e l'imposta di bollo alla registrazione. E ancora: l'imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del

contratto di locazione e l'imposta di bollo, se dovuta, sulle risoluzioni e proroghe del contratto. L'articolo 4 del decreto legge 102 prevede l'abbassamento, già da ques t'a onta, della cedolare secco sui contratti di locazione a canone concordato allo scopo di diffondere questa tipologia di affitto e calmierare il ?mercato

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L'andamento del mercato

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2.403 1.969

*82-106 9,0 - 10,7 - 7,9 3 74- 87

e 4,6 - 6,0 Bari eo - 13,1

e 8,6 - 11,2

* 5,2 - 6,8

Napoli a 13,0 - 102 !

* 98 - 13,0

6.8 - 92

* 10 - 6.9

Roma

19,8 - 25,0

12,7 - 167

e 0,6 -11,4

Palermo 8,2 - 9,6

* 72 - 8,2

4,2 - 5,4 ,r1r,

MEDIA NAZIONALE MEDIA NAZIONALE

2.403 1.969

Milano , 6.743 * 5.487

4.015 e 2..28

Firenze z: 4.681

3.829

3.054 2.496

Bari , 3.550

3 069

2.356

* 1.860

Napoli 4 960 3 .534

2.480

1,845

Lo sconto

Cosi. il canone concordato Per 500 euro al mese un vantaggio di 1.260

La cedolare secca sulle locazioni consente di assolvere con un'aliquota fissa gli obblighi riguardanti Irpef e addizionali, imposta di registro e bollo. Introdotta come una rivoluzione in realtà ha sempre dato introiti fiscali

nettamente inferiori alle aspettative, sia perché negli ultimi anni sono diminuiti i contratti di locazione sia perché il sommerso nel mondo degli affitti è ancora ampiamente diffuso. Le misure draconiane minacciate dalla legge per chi venisse scoperto ad affittare in nero (anche a seguito di denuncia dell'inquilino) sono rimaste sulla carta. La cedolare è applicabile solo se proprietario e inquilino sono soggetti hpef e solo su immobili residenziali. In opzione il proprietario può scegliere il trattamento fiscale ordinario. Le aliquote sono differenziate a seconda del contratto: sulle locazioni a canone libero si applica il 21%,

su quelle a canone concordato il decreto legge 102 ha. portato l'aliquota dal 19 al 15%. Significa che su un canone da 500 euro al mese stipulato liberamente si pagano ogni anno 1.260 euro; se la somma invece deriva da un canone concordato si scende a 9oo. L'applicazione ha una controindicazione non indifferente per il proprietario: per tutta la durata del contratto non può adeguare il canone all'incremento del costo della vita. Nei contratti concordati questa norma finisce per pesare meno, perché l'adeguamento massimo può essere comunque non superiore al 75% dell'indice Istat (nei contratti liberi si può applicare il 1.00%) e perché la durata del contratto e di 5 anni e non di 8.

O RIPRODUZIONE 61511RVAT4

Tosi

Per 80 metri quadrati con l'ipotesi del 6 per mille un versamento di 200 euro

2 L'Imu è un'imposta, la Tasi una tassa. La differenza non è solo nominalistica, ma è di sostanza. Perché l'Imu è un prelievo patrimoniale mentre la Tasi verrà richiesta come corrispettivo dei servizi che il comune eroga

all'immobile e a chi lo abita. La pagherà l'inquilino, perché ad esempio fruisce dell'illuminazione pubblica o delle iniziative culturali che l'amministrazione fornisce, ma anche il proprietario perché i servizi del comune consentono al suo immobile di conservare valore. Se questo è l'impianto teorico del nuovo tributo i problemi pratici sono soprattutto quelli riguardanti il "quanto". Cioè quali aliquote saranno applicate, se e come saranno modulate a seconda del reddito di proprietario e inquilino e come sarà ripartito il tributo. :Dopo l'allarme lanciato dai sindacati sul rischio di incrementi anche di mille euro per i costi le dichiarazioni politiche hanno cercato di buttare acqua sul fuoco e l'intenzione sarebbe quella di limitare al 20%

massimo la quota di compartecipazione al tributo dell'inquilino. Da un'analisi che il Corriere della Sera ha condotto sulla base dei valori medi fiscali delle abitazioni e ipotizzando un prelievo del 6 per mille a titolo di Tasi, con una quota del 20% a carico dell'inquilino emerge che a Milano chi sta in affitto in 8o metri pagherebbe 208 euro all'anno, a Torino 216, a Roma 286 e a Napoli 163. Si tratta però di una stima preliminare, i calcoli, se dobbiamo rifarci all'esperienza dell'Imu, saranno possibili solo ad autunno inoltrato. Del 2014,

Genova

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03/09/2013 press unE CORRIERE DELLA SERA Fondato nel 1876 i i m www.coriere.it

Direttore Responsabile: Ferruccio De Bortoli

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In caso di perdita di lavoro

Un fondo di 20 milioni per chi non riesce più a pagare l'appartamento

3 I 20 milioni all'anno per il prossimo biennio in dotazione del fondo per la morosità incolpevole potranno sanare per un breve periodo forse tre o quattromila situazioni di disagio ma certo non potranno arginare l'emergenza sfratti. Secondo gli.

ultimi dati del Ministero degli Interni nel 2012 sono stati decisi 67.790 provvedimenti di sfratto in Italia, con una crescita del 6,18% rispetto all'anno precedente. Le procedure avviate ma non pervenute ancora a un giudizio di merito, sono state 120.903. Gli sfratti eseguiti sono stati 27.695, in diminuzione del 3,3%. Stanno quindi crescendo le situazioni di occupazione abusiva delle case. L'88% delle richieste di sfratto riguarda l'inadempienza dell'inquilino. Sono in aumento le situazioni in cui l'inquilino lascia l'immobile dopo qualche mese senza pagare nulla e senza che si avvii la costosa procedura di convalida dello sfratto; crescono anche le contrattazioni al ribasso dei contratti in essere. Il Fondo di sostegno per gli affitti, rifinanziato con 3o milioni all'anno per il prossimo biennio, è previsto dall'articOlo il della legge 441/98 ed è ripartito tra le regioni. Consente alle famiglie che avrebbero i requisiti per l'accesso alle abitazioni di edilizia popolare di ottenere un contributo per il pagamento del canone; il fondo può intervenire anche per sanare situazioni di morosità. Un dato può essere interessante per capire come sono cambiati i tempi; la legge del 1998 stanziava per i primi tre anni 600 miliardi di lire all'anno. Sono quasi 310 milioni di euro, senza tenere conto dell'inflazione.

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Caccia a 10 miliardi In vista della Legge di stabilità governo deve trovare 10 miliardi: dalla abolizione della seconda rata Imu prima casa (2,4 miliardi), alla deducibilità per le imprese (1,5), allo stop del rincaro ivi (1 miliardo)

I nodo Service tax IL governo si è impegnato ad alleggerire di 2 miliardi il peso totale [5 miliardi) di Imu e Tares sui rifiuti che confluiranno nella Service tax: i 2 miliardi dovrebbero compensare i Comuni

il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

03/09/2013 press unE

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I a copertura Imu fa altre vittime Taglio al fondi per lavoro e sicurezza E il mancato gettito fiscale della casa pesa sul fabbisogno di agosto

BARETTA LN FA I CONTI

Si devono trovare svariati miliardi. Cè un pacchetto importante, iL governo può durare ma serve un chiarimento politico sulle priorità

OLìvìa Posavi ROMA

MENO di un mese e mezzo per tro-vare 4 miliardi per il 2013 e indivi-duarne tra i 6 e i 10 g)er il 2014. L'impresa affidata a Fabrizio Sac-comanni è titani)3., visto che il mi-nistero dell'Economia è costretto a reperire somme ingenti in po-chiss irt3 O tempo e tra IIE Aie difficol-tà. A fare le spese del mancato pa-gamento della prima rata Imu sul-la prima casa saranno settori sensi-bili. Il fondo per l'occupazione si vedrà sottrarre 250 milioni. «Quei fondi — minimizza Letta — non sarebbero stati utilizzati, meglio destinadi ai la Cig»,Ma ci saranno meno soldi per assu-mere vigili del fuoco e fora– • mate. In sostanza vi dimezzo«) (con en te milioni) il fon. zione e il crimine. E saranno art:' che 20 milkW

ni in meno per assu-mere gli 007 desti-- nati a scovare gli

evasori fiscali.

IMETTERC1 che le politi-e di risparmio ervenco. La Unutenzione la rete krrovia-

mia verrà privata di 300 milioni, mentre per i ministeri il taglio complessivo sarà di 975,8 milioni. E per evitare di far pagare l'Irmt, 6 milioni e 300mila cittadini che hanno sottoscritto polizze assicura-tive sulla vita, sulla non autosuffi-cienza o contro gli infortuni paghe-ranno più Irpef: 125 euro in più sul 2013 e 201 curo sul 2014, visto che si vedranno dimezzare il limi-

conto corrente costa meno Sfiora i 04 euro in un anno ANKIITALIA ha calcolato la spesa annua me-

dia del conto corrente in Italia, registrando un lieve calo l'anno scorso rispetto all'anno precedente: nel 2012, il costo medio sostenu-to da un correntista italiano è stato di 103,8

uro, 4,1 in meno rispetto al 2011 e 6,7 in mano rispetto al 2010. La leggera flessione della spesa è dovuta alla diminuzione (sem-pre contenuta) delle spese fisse e delle com-missioni in caso di affidamenti e di scoper-ti di conto; in aumento invece le commis-sioni sulle operazioni allo sportello.

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03/09/2013 press unE

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Esodati e ticket decreto Imu allarga

la salvaguardia ad altri 6.500 esodati (583 milioni fino al 2019) e stanzia altri 500 milioni per la Cig in deroga; servono poi 2 miliardi per evitare l'aumento del ticket , sanitano da gennaio

te di fruizione della detrazione del 19% dei premi dall'Itpef

ANCORA da capire quali saranno le coperture per eliminare anche la rata di dicembre dell'Imu. Ver-ranno stabilite dalla Legge di stabi-lità, che deve essere varata a metà ottobre e che dovrà tra l'altro dise-gnare la nuova Service tax. Intan-to per quest'anno, come ricorda il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, «si devono trovare 2 miliardi per la seconda rata Imu, un miliardo per l'Iva un altro mi-liardo per la cassa integrazione in deroga e per rffinanziare le missio-ni all'estero». Sul tavolo, «c'è un pacchetto importante, il governo può durare, ma serve un chiari-mento politico sulle priorità». An-che perchè i conti pubblici non vanno bene. Ad agosto il fabbiso-gno è aumentato di 9,2 miliardi: un netto peggioramento dovuto al pagamento dei debiti della pubbli-ca amministrazione e al mancato gettito dell'Imu. Quanto all'Iva, il miliardo di cui parla Barella ri-guarda solo il rinvio dell'aumento

I cuneo fiscale L taglio del cuneo fiscale non è neppure quantificato e sarà fatto in base alle limitate isorse recuperabili

con la Legge di stabilità, magari agendo attraverso la riduzione Irap sul costo del lavoro

per 3 mesi, mentre non è stata an-cora data una risposta concreta al-le imprese a cui è stata promessa la deducibilità dell'Imu sui beni stru-mentali (capannoni e negozi), «Dobbiamo reintrodurrre l'Imu sul 5% delle abitazioni di maggior valore e con il miliardo l'anno re-cuperato coprire la deducibilità», insiste il viceministro Fassina.

LA LEGGE di stabilità dovrà trova-re poi i 2 miliardi che il governo si è impegnato a trasferire ai Comu-ni in modo a rendere la Service tax meno pesante rispetto alla somma di Imu e Tares. E se si vuole evita-re che l'aumento dell'Iva scatti nel 2014 bisognerà reperire altri 4 mi-liardi. Confindustria e sindacati chiedono poi la riduzione delle tas-se sul lavoro, ma servirebbero sva-riati miliardi. Intanto, entro metà mese dovreb-be essere approvato il decreto Fare 2, Il sottosegretario De Vincenti ha confermato che conterrà un ta-glio delle bollette elettriche, attra-verso l'emissione di obbligazioni, pari a 3 miliardi, di cui l per le fa-miglie.

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03/09/2013

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CON LUI POPOLARI E UNA PARTE DI EX DI ESSE

Tu ti saltano sul c • o del m atone A bordo anche i big della vecchia guardia ROMA

SE DIVENTO segretario abolisco le correnti, ha spiegato qualche giorno fii Manco Renzi, ripetendo più o meno le stesse parole pro-nunciate prima di lui da buona parte dei leader che in passato ave-vano concorso alla guida del parti-tone. Come è andata poi si è visto, e con buona pace di Renzi è proba-bile che al di là degli esiti della bat-taglia congressuale, le correnti nel Pd siano destinate a rimanerci. Il fatto è che nelle ultime settima-. ne le correnti interne al Nazareno sono state un viavai animatissimo. Porte girevoli. L'endorsement pro-Renzi manifestato ieri a Geno-va da. Franceschini ne è la confer-ma. E non sarà l'ultimo, perché di qui al congresso le truppe demo-cratiche saranno in continuo mo-

SCHIERATI Dario

Franceschk::, nì e, sopr

Debora Serrac-

Nani (Ansa, i rive)

út.

vimento. Nella maggior parte dei casi verso quello che a questo pun-

to può anche essere consi-derato come una sorta di iccandi dato unico», come Fioroni ha ieri definito Manco Rerizi.

CORRERE in aiuto del ti vincitore, l'antico vi--

zio italico. Che ha portato sulle orme del rottamatore de- menti in teoria di- stanti anni luce

dal sindaco di Firenze. Parlia- mo per esem- pio del sindaco

di Bologna Virgi- nio Merola, o del

segretario emiliano Stefano Bonaccini, ex diesse di provata fe- de, che nella batta- glia per le primarie

di dieci mesi fa O tutti con

Bersani, e che appena hanno fiuta-to l'aria nuova (la sconfitta di Ber-sani alle elezioni) hanno saltato il fosso. Stessa cosa che ha fatto la go-vernatrice del Friuli Debora Ser-racchiani, che ebbe da Bersani la candidatura alla Regione, lo so-stenne alle primarie contro Renzi salvo poi passare col sindaco non appena è stata eletta a Trieste, mo-strando peraltro grande abilità nel farsi passare per renziana della pri-ma ora. Verso Renzi pure una parte della truppa ex diesse, prima tra tutti l'ex segretario Walter Veltroni e, adesso con la migrazione di Fran-ceschini e Area-dem, anche Piero Passino. Senza contare che lo stes-so Massimo D'Alerna è sospettato

LE M 055,E D D'AL EM A L'ex premier è pragmatico: sa che é megLio stare con chi vince o può vincere

di intelligenza di quello che a paro-le di entrambi è un nemico ma con il quale pare esserci un'intesa di fondo. D'altronde D'Alema è sempre stato un tipo pragmatico, e sa bene che è meglio stare dalla parte di chi vince o può vincere. TI fatto che per Renzi si siano schiera-ti personaggi come Nicola Lator-re, da sempre vicino al leader Ma-xim°, la dice lunga.

RENZI insomma vede arricchire le proprie fila, che non contano solo renziani della prima ora come il ministro Delrio, alcuni sindaci fa-mosi come il barese Emiliano o il catanese Enzo Bianco, ma gente che è stata con Bersani fino a ieri l'altro, fino a quando la speranza

di uno strapuntino governativo è svanita. Tipo la ex bersaniana doc Alessandra Moretti, data da alcuni in direzione del sindaco toscano. Resta da vedere adesso che cosa fa-ranno Letta e Bersani. Ti primo cercherà in tutti i modi di distin-guere i piani congressuali e gover-nativo anche se alla fine appogge-rà Manco, il secondo con ogni pro-babilità darà vita comunque a una candidatura, anche se destinata a perdere, per il solo scopo di inte-starsi poi la minoranza interna. Si parlava di Fassina, ma se il gover-no minaccia di durare — come pa-re — il viceministro resterà lonta-no da beghe correntizie.

p, f. d. r.

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il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

03/09/2013 press unE

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Francese incorona «Pronto a votarlo se Bersani spiazzato. li sindaco acclamato a

ce il Pd» «Basta polemiche» )

Mara Pi tari ROMA

«SONO PRONTO a votarlo». L'ul-timo endorsement a Manco Renzi spiana al sindaco la strada verso la vittoria. L'appoggio arriva, a sor-presa, da Dario Franceschini, che a Genova ha spiazzato tutti: «Do-po anni di scontri nel centrosini-stra c'è bisogno di unità e se Renzi lavorerà da segretario per innova-re il Pd, tenendolo unito e non di-videndolo, sono pronto a votarlo». La mossa del ministro per i rappor-ti con il Parlamento, vicinissimo al premier Letta (che, al momen-

O LO SRDANTE CUPERLO

Fare un passo indietro? Assolutamente no Sto girando te feste, io sono e rimango un candidato alla segreteria

to, non entra nella mischia: «Ora penso al governo»), pesa definitiva-mente sugli equilibri democratici e destabilizza i bersaniani, che non hanno ancora trovato un no--me forte. Nessuna minaccia alle larghe intese e al ruolo di Letta. «La pluralità di leadership non può essere vista come un limite —dice Franceschini —. Quando una squadra ha più talenti, si usano tut-ti. E Matteo è un talento»,

PAROLE che riecheggiano da una Festa democratica all'altra. A Fi-renze Anna Finocchiaro, irriduci-bile, replica: «Renzi mi deve anco-ra convincere che non voglia fare il segretario del partito solo per fa-re il candidato premier». Bersani non ha apprezzato la scelta di Franceschini perché, avrebbe spie-gato ai suoi, prima di sostenere un candidato bisognerebbe sapere quale idea di partito e ha in testa. Idea che, a suo avviso, Renzi non ha ancora finto conoscere. A Tori-no, invece, sonora contestazione a Violante e Fassina causa le larghe intese. Nelle stesse ore, Renzi fa 'tutto esaurito' a Bologna, dove ad attenderlo ci sono cinquemila per-sone. Arriva in ritardo, fa il bagno di f011a e abbraccia il sindaco felsi-neo, 'Virgilio iMerola, da poco sali-to sul suo carro. Poi raccoglie la sfi-

da di Franceschini: «Il Pd non fac-cia polemica interna. Dobbiamo essere uniti sennò il congresso di-venta quello dei sette nani: io sarei Brontolo». E gin applausi. Come quando afferma che «io non mi so-no candidato per prendere il parti-to, ma per restituirvelo» visto che «da venti anni i problemi sono sempre quelli, ma cambiano le fac-ce». E ancora: «Sogno un partito che smette di chiedere la linea a Roma». Sulla copertura per il ta-glio dell'Imu, una frecciata: «E inaccettabile la transazione con le aziende di slot machine»,

MA RENZ1 non spaventa Gianni Cuperlo: «Un passo indietro? As-

\\,\

solutarnente no. Sto girando le fe-ste, sono e resto candidato ,, Affan-no inutile, secondo Beppe Fioro-ni, da sempre in conflitto con Ren-zi, che invece ora ammette: «In un congresso in cui c'è un candidato che rappresenta l'80%, e 5, 6 o 7 candidati che faticano tutti insie-me a dividersi il 20%, io prendo at-to che c'è un solo candidato». Paro-le che scatenano l'ironia amara di Civati: «Dopo gli endorsement di Franceschini e Fioroni è fatta: si propongono le larghe intese anche nel Pd. Mi pare un'ottima idea, che mi pertnenerò di contrastare, fino all'ultimo giorno, Con decisio-ne, passione e orgoglio. La sinistra italiana si merita altro».

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03/09/2013

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press unE

S°Ierld CAS

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Dbayamo, In otto mesi superati i 60 miliardi

Imu e pagamenti Pa spingono il fabbisogno Rossella Bocciarelli ROMA

Il mancato gettito della pri-ma rata Imu e le erogazioni per il rimborso dei debiti Pa fanno aumentare il disavanzo di cas-sa dello Stato. Ad agosto, se-condo quanto ha comunicato ieri il ministero dell'Econo-mia, il fabbisogno del settore statale è risultato pari, in via provvisoria, a circa 9,2 miliar-di, in aumento di 3 miliardi e 214 milioni rispetto ai 5,986 mi-liardi di agosto 2012. Il peggio-ramento, spiega il comunicato di via XX Settembre, riflette sia la diversa platea dei contri-

Ad NUMERI agosto il fabbisogno

ha raggiunto quota 9,2 miliardi: rispetto all'anno scorso l'aumento è di 3 miliardi e 214 milioni

buenti interessati allo slitta-mento delle scadenze fiscali, sia un'accelerazione della dina-mica dei prelievi delle ammini-strazione pubbliche, anche in relazione al pagamento dei de-biti pregressi.

Nel confronto con lo stesso mese dell'anno precedente si evidenziano, inoltre, maggiori prelievi da parte degli enti pre-videnziali. Ai fini di un con-fronto omogeneo - prosegue la nota - si ritiene utile prendere in considerazione le risultanze relative al trimestre giugno-lu-glio-agosto 2013 con quelle del-lo stesso periodo del 2012. Que-sto trimestre del 2013 ha fatto registrare un fabbisogno pari a circa 3,9 miliardi, a fronte di a un avanzo di circa 1,6 miliardi che si è avuto nei tre mesi corri-spondenti dello scorso anno: lo sbilancio in relazione allo stesso periodo del 2012 è quin-di pari a 5,5 miliardi.

Fra le principali determinan-ti dello scostamento si segnala-no• maggiori entrate fiscali da delegaunica per circa 1.5oo mi-

lioni; maggiori tiraggi per cir-ca 4.000 milioni da parte degli enti esterni al settore statale, destinati per la gran parte al pa-gamento dei debiti pregressi, di cui 1.800 milioni quali antici-pazioni della Cdp a valere su fondi statali; maggiori rimbor-si fiscali per circa 500 milioni (a tutto agosto +3.100 milioni); mancato gettito dell'incasso Imu sulla prima abitazione per circa 2.400 milioni.

Gli effetti delle coperture previste nel decreto, avverte in ogni caso il ministero, si veri-ficheranno nei mesi di novem-bre e dicembre (dunque alme-no in parte lo sbilancio è desti-nato a rientrare tra tre mesi). Va detto che sul livello del fab-bisogno, che complessivamen-te nei primi otto mesi dell'an-no è dunque pari a 6o miliardi e 146 milioni (contro i 33,5 mld dell'analogo periodo del 2012) ha inciso anche il sostegno ai paesi dell'area dell'euro in dif-ficoltà:un aiuto che complessi-vamente ha raggiunto quota 5o,8 miliardi. Al peso in termi-ni di Pil di questo contributo italiano all'equilibrio dell'Eu-rozona ha fatto riferimento an-che il Governatore della Ban-ca d'Italia Ignazio Visco, che domenica scorsa, da Ventote-ne, dov'è intervenuto a un se-minario dell'istituto di studi fe-deralisti Altiero Spinelli, ha ri-cordato come la recessione ab-bia finito con il mettere in om-bra i risultati finanziari ottenu-ti con una politica di bilancio volta al risanamento:«Nono-stante l'aumento dell'avanzo al netto degli interessi al 2,5 per cento del prodotto, dall'1,2 del 2011- ha spiegato il gover-natore - il rapporto tra il debi-to pubblico e il Pil è cresciuto di oltre sei punti percentuali, al 127 per cento, riflettendo so-prattutto la brusca decelera-zione del prodotto. Vi ha con-tribuito - ha aggiunto - per qua-si 2 punti il sostegno finanzia-rio che l'Italia ha fornito agli al-tri paesi dell'Unione».

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03/09/2013

Periodicità: Quotidiano

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press unE

ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Nlinisted, Pronto il decreto che punta a tagliare in dieci anni il personale militare di 20mila unità

Alla Difesa risparmi per 1,3 miliardi Roberto Turno ROMA

Addio a generali e mare-scialli. A sergenti e a caporali. E via a una massiccia fuoriusci-ta di dirigenti e di impiegati ci-vili. La nuova cura dimagrante per le forze armate di casa no-stra, missioni di "pace" o meno che ancora resisteranno, ha una nuova dead line ormai scritta nero su bianco: i12024. E una mission di ferro: tagliare il personale militare di altre 20mila unità in dieci anni e ri-durre sempre entro la stessa da-ta il personale civile del mini-stero della Difesa di altri 7.026 posti. Il 25% in meno di oggi. Obiettivo: risparmiare a regi-me oltre 1,3 miliardi. Un rispar-

mio ulteriore che va ben oltre l'asticella già fissata per la Dife-sa dalla spending review targa-ta Mario Monti.

Se Enrico Letta frena sulla missione in Siria, il Governo promette intanto di mettere in qualche anche un argine alle spese militari. Lo sta per fare con un decreto legislativo ad hoc che trae spunto da una del-le ultimissime leggi della pas-

MIRMO In bilico gli organici di esercito, aeronautica e marina - Giro di vite anche sui dipendenti civili: prevista la riduzione di 7.926 posti

sata legislatura - quella sulla «revisione dello strumento militare nazionale» (la legge n. 244 del 2012) - che a questo punto darà almeno qualche boccata d'ossigeno in più an-che ai conti pubblici. Proprio mentre il Governo è più che mai a caccia di risorse in vista della legge di stabilità 2014 e a tamponare le promesse che fanno tremare i partiti tra Imu da azzerare, Iva da non rinca-rare e Cig da rifinanziare.

Sia chiaro: solo una coincin-denza quella della messa a pun-to del Dlgs - un rompicapo dii5 articoli in 31 fittissime pagine destinato per i suoi infiniti ri-mandi ai cultori (e interessati) della materia - che detta le li-

nee sulla riduzione del perso-nale militare e civile della Dife-sa «nonché sulla funzionalità dell'amministrazione» con le esigenze sempre più pressanti di contenimento della spesa pubblica. Una coincidenza feli-ce, però, a questo punto. E non a caso la stretta del decreto che applica la legge del 2012 arriva proprio in questo momento. Con una mannaia sul persona-le militare che - dopo la ridu-zione da i9omila a vomila uni-tà entro il 2016 già previsto con la spending review - porterà i dipendenti militari a 150mila unità entro il 2024. In bilico le dotazioni organiche dell'Eser-cito, della Marina militare (escluso il corpo delle capita-

nerie diporto) e dell'aereonau-tica. Oltre 2mila ufficiali anco-ra in meno, primi marescialli che diminuiranno di altre 2.837 unità, dimagrimento di 3.080 marescialli e di oltre nmila ser-genti, anche se con incrementi in gradi più bassi.

Il tutto, contando su rispar-mi tendenziali a regime di 1,1 miliardi (contributi previden-ziali e contributivi inclusi), per un taglio delle dotazioni del 13 per cento. Ma sia chiaro: non c'è esercito senza scivoli o paracadute. E così il decreto, tra freni ai cicli delle promo-zioni di stelletta in stelletta e dei profili di carriera evitando però improvvisi colpi di scu-re, non nega ciambelle di salva-

taggio per i militari in esube-ro: dal transito ad altre ammi-nistrazioni civili dello Stato al-le esenzioni dal servizio, pas-sando per l'aspettativa per «ri-duzione quadri». Insomma, le scappatoie per evitare drasti-ci colpi di cesoie e penalizza-zioni improvvise non manche-ranno. Non ultima, la previsio-ne di rivedere le agevolazioni per l'inserimento nel mondo del lavoro e le riserve di posti nei concorsi pubblici a favore dei volontari «in ferma prefis-sata senza demerito» delle Forze armate, estendendo al-cune agevolazioni anche a fa-vore dei volontari in servizio permanente.

Ma a fare le spese del colpo di scure sulla Difesa, sarà an-che il p ersonale civile del mini-stero. Che dovrà a sua volta di-magrire di 7.926 unità rispetto alla dotazione organica fissata

all'inizio di quest'anno. Una volta che i tagli andranno a regi-me, dunque, il personale civile dovrà fermarsi a quota 20mila dipendenti, per una ulteriore ri-duzione di spesa che la relazio-ne tecnica al Dlgs del Governo stima in 240 milioni, il 21,7% in meno rispetto allo stanziamen-to di bilancio di 1,106 miliardi previsto per quest'anno. Aggi-rare il turn over per il persona-le civile sarà così ancora più dif-ficile. Anche se in cambio, co-me per il personale militare, qualcosa sarà concesso: non meno del 2% e non più del 5% dei risparmi ottenuti grazie al-la riduzione del personale, in-fatti, potrà essere destinato co-me premio di «produttività». In pratica, suggerisce la relazio-ne tecnica, si tratterà di una sor-ta di «reimpiego di risorse nel medesimo settore».

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I tagli al personale militare Dopo la riduzione da 190mila a 170mila unità entro il 2016 già previsto con la spending review il nuovo decreto legislativo taglierà i dipendenti militari di 20mila unità portandoli 150mila entro

2024

•• •". $

I tagli al personale civile Il giro di vite non risparmierà il personale civile che dovrà dimagrire di 7.926 unità rispetto alla dotazione organica fissata all'inizio di quest'anno. Con i tagli a regime la dotazione organica dovra fermarsi a 20mila dipendenti

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Statali, pensione senza rinvio ■Tel decreto sulla Pa stop al contenzioso di chi vuole restare in ufficio fino a 70 anni

Davide Colombo ROMA

Non c'è solo l'allungamento fino a fine 2015 della validità dei vecchi requisiti pensionistici (pre riforma Fornero) per gestire il per-sonale in soprannumero o ecce-dente della Pa.I1 d1101/2013, già tra-smesso al Senato, contiene infatti una norma di interpretazione au-tentica che intende scongiurare la possibilità che i dipendenti pubbli-ci possano rimanere in servizio fi-no a 70 anni. La norma, contenuta nei commi 4 e 5 dell'articolo 2, chia-risce che le amministrazioni «de-vono» procedere al pensionamen-to di tutti i dipendenti che hanno maturato il requisito entro il 2011e fa salvi i limiti previsti nei diversi

L'ESTEMMNE Anche nei prepensionamenti la risoluzione del rapporto di lavoro ha carattere obbligatorio peri dipendenti con i requisiti pre-riforma

ordinamenti. In pratica si dà forza di legge primaria a un dispositivo che era già stato espresso in una circolare (la n. 2/2013) dal Diparti-mento Funzione pubblica, condi-viso dai ministeri dell'Economia e del Lavoro, ma che poi annullata dal Tar Lazio (n. 2446/2013). Biso-gna insomma evitare che il conten-zioso che s'è aperto dopo il varo della riforma delle pensioni si con-solidi con danno economico per amministrazioni obbligate a ge sti-re al ribasso il costo del personale.

A impugnare gli atti di pensio-namento sono soprattutto alti di-rigenti e professori universitari, che per resistere alla procedura di collocamento a riposo aveva-no opposto l'articolo 24 comma 4 del decreto "Salva Italia". La scel-ta di attribuire valore di legge pri-maria a questa misura è chiarita nella Relazione che accompagna il decreto, un testo in cui si segna-la che sono arrivate anche pro-nunce favorevoli all'orienta-mento espresso nella circolare della Funzione pubblica da par-te dei Tar dell'Emilia Romagna (n. 201 del 2013) e del Veneto (n.

303 sempre di quest'anno). Un'altra norma di interpreta-

zione autentica arriva con il com-ma 6 dello stesso articolo 2 del de-creto e riguarda i prepensiona-menti previsti dalla spending re-view (articolo 2 comma n dl 95/2012). Si chiarisce in questo punto che la risoluzione del rap-porto di lavoro ha «carattere ob-bligatorio» per il personale in pos-sesso dei requisiti pre-riforma. In pratica un ulteriore rafforzamen-to di un orientamento di cui fino a oggi non si è sperimentata la prati-cabilità concreta e che invece vie-ne ritenuto essenziale «per gesti-re il processo di assorbimento de-gli e suberi in maniera ordinata e senza costi di contenzioso per le amministrazioni».

Nel 2012, stando ai dati forniti dall'Inps nell'ultimo Rapporto an-nuale sulle nuove pensioni ex Inpdap, sono state 100.076 le nuo-ve pensioni. La Cassa dov'è stato registrato il più alto numero di nuove liquidazioni è quella dei trattamenti pensionistici statali (58%) seguita dalla Cassa pensio-ni dipendenti degli enti locali (38%). Naturalmente da quei dati di flusso non è compreso alcun prepensionamento legato alla spending review. Se si guarda agli importi complessivi dei nuovi as-segni erogati dall'Inps ad ex di-pendenti pubblici - intesi come media delle prestazioni dirette e indirette - si scopre che questi va-riano dai 4.549 euro mensili per la Cassa pensioni sanitari (sono il 3% delle nuove prestazioni sorte nel 2012) ai 1.502 euro mensili del-la Cassa pensioni insegnanti. Gli importi medi più elevati si regi-strano nell'ambito della magistra-tura (8.225 euro mensili), settore seguito dall'Università (3.546 eu-ro) e delle Forze Armate (2.614 eu-ro). Ma se in quest'ultimo caso l'età media alla decorrenza del pensionamento è attorno ai 59 an-ni, per i magistrati si sale al 68,7 mentre per l'Università a 65,1. So-lo per il personale delle aziende autonome (1.311 pensionamenti l'anno scorso) si è riusciti ad anda-re oltre, con un'età media al mo-mento dell'incasso del primo ver-samento Inps di 72,2 anni.

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6176

LA DINAMICA Le cessazioni per limite di età o di servizio registrate nel pubblico impiego negli ultimi anni

2006 2007 2008 2010 2011 2009

DONNE

UOMINI

P

62,56 62,15 62,16 62,11 ETÀ MEDIA

I numeri

Enti territoriali

Stato

Enti territoriali

Stato

LE REGOLE PER L'USCITA La disciplina del pensionamento in base ai requisiti raggiunti il 31 dicembre 2011

Requisiti al 31/12/2011 Per i soggetti con requisiti perfezionati en ro il 2011 la finestra mobile risulta aperta

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Si applicano le regole previgenti Dl 201/2011 Fatta salva la facoltà di trattenimento in servizio per un biennio

Fonte: Elaborazione del Sole 24 Ore su dati Inps-Inpdap

Si applicano i nuovi

requisiti introdotti dal Dl 201/2011

per il 2013

DONNE

41 anni e 5 mesi UOMINI

42 anni e 5 mesi

di contributi

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LIdentildt Uomini in maggioranza

In prima linea docenti universitari e magistrati

Gianni Trovati MILANO .

Uomo, docente universi-tario o magistrato. Ha questi li-neamentil'identikit del dipen-dente pubblico più avanti con gli anni, e quindi più diretta-mente interessato alla norma di interpretazione autentica inserita dal Governo nel Dl 101/2013 con le regole sul pub-blico impiego. Il decreto pro-va a fermare con la forza della legge il contenzioso sui pen-sionamenti "forzati", introdot-ti come misura di razionalizza-zionc della spesa pubblica ne-gli anni della crisi, con batta-glie di carta bollata fra ammini-strazione e dipendente che hanno interessato anche alcu-ni alti dirigenti della Pubblica amministrazione.

A livello di comparti, sono però università e magistratura a primeggiare nella piramide dell'età, che negli uffici pubbli-ci è cresciuta anche a causa dei vincoli sempre più stretti al turn over. Secondo il censi-mento più aggiornato, sono più di 20mila i dipendenti del-la Pubbliche amministrazioni che hanno già superato il 65e si-mo anno di età. In media, signi-fica sei persone ogni mille in forza al pubblico impiego, ma tra i ruoli della magistratura la percentuale si impenna al 9,48%, una quota oltre 15 volte la media, mentre in accademia si attesta al 5,7 per cento. Ov-viamente, questo dipende dal-

le caratteristiche del settore e dalle regole previdenziali che lo disciplinano, e proprio l'unione di questi due fattori determina il fatto che restrin-gendo l'osservazione agli over 68, il predominio di magistra-tura e accademia si fa assolu-to: sono poco meno di 3mila i dipendenti pubblici ad aver raggiunto questa età, e nell'85% dei casi sono o magi-strati o professori universita-ri. La regola dei 70 anni, ribadi-ta dal decreto sul pubblico im-piego, si rivolge quindi diretta-mente a loro. Per capire le pro-porzioni, nei ministeri gli ul-tra68enni sono meno di 5o, mentre nelle aule universita-rie se ne contano 1.80o e altri 190 sono divisi fra enti di ricer-ca e servizio sanitario naziona-le. Negli enti locali, invece, so-lo 8 persone in tutta Italia ave-vano deciso di rimanere in ser-vizio anche se l'orizzonte dei 70 anni si approssimava.

L'altra caratteristica della platea più immediatamente coinvolta dalle regole sull'uscita forzata è data dalla netta prevalenza maschile. Nel tempo il pubblico impie-go si era progressivamente femminilizzato, le donne sono il 55% della forza lavoro e nella fascia fra i 4o e i 6o anni rag-giungono spesso il 6o% del to-tale. Non accade così invece nelle fascie estreme, dove la prevalenza maschile è netta: oltre i 65 anni di età la quota

femminile fra i dipendenti pubblici è del 33,1%, e crolla al 23,8% se si guarda solo a chi di anni ne ha già compiuti 68. Un dato, quest'ultimo, che c'entra solo in parte con le caratteristi-che attuali dei settori in cui si concentrano gli over 65, per-ché in magistratura e universi-tà le donne sono il 43-46% del personale, ma che si spiega piuttosto con l'evoluzione del-la società italiana, perché in questi comparti la presenza femminile è diventata impor-tante in anni più recenti di quanto accaduto in altri setto-

Secondo il censimento più aggiornato sono più di 20mila i dipendenti che hanno superato i 65 anni di età

ri. Per capirlo è sufficiente guardare l'evoluzione delle corti di casa nostra: nella magi-stratura le donne rappresenta-no saldamente la maggioran-za fino alla classe di età 45-49 anni, po i la loro presenza decli-na man mano che si risale la scala anagrafica dei ruoli.

Su un piano complessivo, dunque, la regola rilanciata dal decreto ora all'esame del Senato dopo le difficoltà appli-cative incontrate dai primi ten-tativi non appare destinata a cambiare i grandi numeri nei pensionamenti del pubblico impiego, che dal 2006 a oggi ha visto uscire per raggiunti li-miti di età o di servizio in me-dia poco meno di 40mila per-sone all'anno (una quota rile-vante delle cessazioni dipen-de da altre cause, a partire dal-le dimissioni). Lo scopo, piut-tosto, è quello di appianare il contenzioso che ne è sorto.

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Cessazione

Nel pubblico impiego la «cessazione» indica genericamente l'uscita dal servizio, e non coincide necessariamente con il pensionamento. Per questa ragione gli ultimi censimenti dell'Indpap, oggi accorpato a distinguono le cessazioni per raggiunti limiti di età o di servizio (nel 2011 l'80% del totale nelle Pubbliche amministrazioni centrali, e il 61% negli enti territoriali) da quelle per dimissioni, decesso, invalidità e altre cause

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la wespettiva, I nuovi limiti non contano

Dribbling alle scelte del Tar Lazio Fabio Vena nzi

Il Dl sul pubblico impiego, evitando il ricorso al Consiglio di Stato, pone fine alla querelle in-terpretativa che aveva portato al-la ribalta la sentenza 2446/2013 del Tar Lazio (si veda Il Sole 24 Ore del 25 giugno scorso). Sen-tenza che aveva annullato la cir-colare n. 2 del Dipartimento del-la Funzione Pubblica nella parte in cui prevedeva il collocamento a riposo d'ufficio al compimento del 65esimo anno di età nei con-fronti di quei dipendenti che en-tro il 2011 erano già in possesso della massima anzianità contri-

butiva, o comunque dei requisiti prescritti per l'accesso ad un trat-tamento pensionistico diverso dalla pensione di vecchiaia.

In particolare, fornendo un'in-terpretazione autentica all'artico-lo 24, comma 3, del Dl 201/2011, l'articolo 2 del D1101/2013 precisa che il conseguimento da parte di un lavoratore dipendente delle pubbliche amministrazioni di un qualsiasi diritto a pensione entro il 31 dicembre 2011 comporta ob-bligatoriamente l'applicazione del regime di accesso e delle de-correnze previgente la Riforma Monti-Fornero. In altri termini, il

possesso del diritto entro il 2011 - ancorché non esercitato dall'inte-ressato - comporterà l'obbligo in capo all'Amministrazione di pro-cedere alla risoluzione del rap-porto di lavoro - di norma - al compimento del 65e simo anno di età o al raggiungimento dell'an-zianità massima contributiva di 40 anni, qualora tale seconda ipo-tesi sia applicabile nell'Ente.

Inoltre, l'articolo 2, comma 5, del Dl 101/2013 fornisce una ulte-riore interpretazione in merito al-la prosecuzione dell'attività lavo-rativa nella Pa oltre i rispettivi li-miti ordinamentali. L'articolo 24,

comma 4, del Dl 201/2011 deve es-sere interpretato nel senso che per i dipendenti delle Pa il limite ordinamentale, previsto dai sin-goli settori di appartenenza per il collocamento a riposo d'ufficio e vigente alla data di entrata invigo-re del Dl 201, non è modificato dall'elevazione dei requisiti ana-grafici previsti per la pensione di vecchiaia e costituisce il limite non superabile, se non per il trat-tenimento in servizio o per con-sentire all'interessato di consegui-re la prima decorrenza utile della pensione ove essa non sia imme-diata, al raggiungimento del qua-

le il datore di lavoro pubblico de-ve far cessare il rapporto di lavo-ro o di impiego se il lavoratore ha conseguito, a qualsiasi titolo, i re-quisiti per il diritto a pensione.

La citata sentenza del Tar ave-va ammesso che l'articolo 24 del decreto Salva Italia si prestava a due letture, ma privilegiava quel-la a favore del dipendente che vo-leva essere mantenuto in servizio oltre i limiti ordinamentali vigen-ti, ancorché avesse già maturato entro il 31 dicembre 2011 un diritto a pensione di anzianità con oltre 4o anni di contributi, e fino al rag-giungimento dei nuovi requisiti pensionistici introdotti dalla ri-forma Monti-Fornero. Di segno opposto, la circolare 2/2012 del Di-partimento della Funzione pub-blica che aveva sostenuto - unita-

mente all'Inps con il messaggio 8381/2012 - sin dall'origine l'im-possibilità in capo al dipendente, con diritti pensionistici già matu-rati entro il 2011, di optare per i più elevati requisiti pensionistici. In-fatti, in presenza di anzianità con-tributive non inferiori a 4o anni entro il 2011, la prosecuzione dell'attività lavorativa comporta un incremento della propria ren-dita previdenziale a causa della valorizzazione della quota contri-butiva a decorrere dal i ° gennaio 2012. Invece, fino al 2011,1e anziani-tà superiori a detto limite non por-tavano nessun beneficio in termi-ni pensionistici poiché il coeffi-ciente di rendimento veniva "cri-stallizzato" in corrispondenza dei quaranta anni di contributi.

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Pbno lupt L'Abi: i dettagli nella convenzione

Mutui casa, prestiti Cdp alle banche a regime agevolato

Massimo Frontera

ROMA

L'accesso delle banche al-la liquidità di 2 miliardi di Cas-sa depositi e prestiti per dare nuovo impulso ai mutui casa è "tax free".

La misura prevista dall'arti-colo 6 (comma i, lettera "a") del decreto 102/2013 (Imu) è infatti esente da qualsiasi im-posta di registro, di bollo, ipo-tecaria, catastale come pure da «ogni altra imposta indiret-ta, nonché ogni altro tributo o diritto». A prevederlo è un ri-chiamo del testo al decreto legge n.269/2003 (articolo 5, comma 24) che, fra le altre co-se, ha determinato il nuovo corso dell'Istituto di Via Goi-to trasformandolo in società per azioni.

Dunque, le banche che fa-ranno richiesta di questi soldi godranno di una fiscalità neu-tra. Resta da capire se di que-sto beneficio potranno avva-lersi anche le famiglie che sti-puleranno i mutui con le ban-che che hanno attinto alla liqui-dità di Cdp.

«Tutti gli elementi verran-no definiti nella convenzione che verrà sottoscritta con Cas-sa depositi e prestiti», rispon-dono fonti dell'Abi, facendo anche capire che la convenzio-ne con Cdp è un cantiere anco-ra da avviare e che attende co-me minimo la conversione in legge. Tra l'altro, un elemento non secondario che la conven-zione dovrà indicare, è la stes-

sa entità della provvista. Il va-lore di due miliardi, infatti, re-sta una stima di Cdp riferita dal governo e non trova riscon-tri nel decreto pubblicato in «Gazzetta».

Se il testo del Dl non verrà modificato in Parlamento, la convenzione Cdp-Abi, inol-tre, non potrà che confermare la non obbligatorietà, per la banca, di destinare la provvi-sta attinta da Cdp in mutui pri-ma casa (per acquisto o per ri-strutturazione). Potrà dunque concedere mutui fondiari an-che per seconde case (incluse ristrutturazioni).

Ma gli istituti di credito so-no al lavoro anche su un altro fronte. Si stanno infatti prepa-rando a cogliere l'opportunità - sempre offerta dal decreto "Imu" (articolo 6, comma i, let-tera "b") - che consente di emettere obbligazioni a fron-te di mutui garantiti da ipote-ca su immobili residenziali e ti-toli frutto di cartolarizzazioni di crediti aventi come sotto-stante mutui garantiti da ipote-ca su immobili residenziali.

«Le banche stanno già lavo-rando sul loro portafoglio di mutui residenziali in vista di una rinegoziazione o di una eventuale cessione, anche per presentarsi con le carte in re-gola all'appuntamento di Basi-lea3», afferma un notaio della Capitale che ha ricevuto una maxi commessa da un istituto di credito per verificare uno stock di oltre 7mila contratti.

L'obiettivo finale di questo

vaglio è distinguere i mutui "di qualità" da quelli invece meno certi che è invece oppor-tuno confinare in una una sor-ta di "bad company" e cercare di vendere.

Ovviamente Cdp non è inte-ressata ai mutui di quest'ulti-mo tipo. L'istituto di Via Goi-to, sarà molto occhiuto nell'analisi e nella verifica dei mutui sottostanti ai titoli da va-lutare per la sottoscrizione, controllando sia l'alloggio (lo-

SENZA PRELEEVO

Le operazioni di finanziamento della Cassa depositi e prestiti agli istituti di credito esentate da imposte, tributi e diritti

calizzazione, consistenza, pre-gio) sia la solvibilità del mutua-tario, sia naturalmente l'affida-bilità dell'istituto di credito.

Le banche si aspettano che Cdp sottoscriverà dunque so-lo di obbligazioni di elevata qualità, che verranno offerte con una doppia garanzia: quel-la della b anca e quella dell'ipo-teca dell'immobile.

Aldilà della convergenza di interessi tra la banca che met-te ordine nel proprio portafo-glio di mutui casa e Cdp che in-veste fruttuosamente il suo pa-trimonio, c'è anche l'interesse dei potenziali mutuatari.

La banca non si "libera" dei mutui sottostanti ai bond sot-toscritti da Cdp, ma avrà a di-sposizione nuova liquidità di-sponibile anche per concede-re nuovi mutui. Ma in questo caso, il testo del D1102/2013 la-scia la massima libertà all'isti-tuto di credito.

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Prestito alle banche Il decreto 102/2013

introduce la possibilità che Cassa depositi e prestiti possa mettere a disposizione delle banche che ne faranno richiesta somme (a valere su una provvista qua ntificata in 2 miliardi) da destinare a mutui residenziali (per acquisto e ristrutturazioni) riferiti «prioritariamente» ad alloggi prima casa. L'operazione è esente da qualsiasi imposta diretta e indiretta (articolo 6, comma 1, lettera " a")

Sottoscrizione di "casa-bond" Il medesimo decreto Imu

apre a Cassa depositi e prestiti anche la possibilità di sottoscrivere obbligazioni emesse da istituti di credito emesse dalle banche a fronte di mutui garantiti da ipoteca su immobili residenziali e titoli frutto di cartolarizzazione di crediti aventi come sottostante mutui garantiti da ipoteca su immobili residenziali (articolo 6, lettera "b")

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MAGO ECO NO MICA

«Un miliardo entro fine mese» Secondo Pier Paolo Baretta,

sottosegretario all'Economia in quota Pd, «l'aumento dell'Iva non si può evitare per sempre. È l'Europa che ci chiede di spostare la tassazione dalle persone alle cose». Intervenendo a «Nove in punto su Radio 24, l'esponente dell'esecutivo ha sottolineato che «entro fine mese va trovato un miliardo di euro» per evitare l'aumento dell'Iva che «nell'immediato comporterebbe delle complicazioni»

03/09/2013

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La and'ìta d'atttAve, Per il sottosegretario Ba retta la sterilizzazione va prolungata a fine anno ma non oltre, serve una riforma

«L'aumento Iva non si può evitare per sempre» ROMA

Un intervento in due fasi. Con un nuovo prolungamento a fine anno dello stop dell'aumen-to in calendario il i° ottobre, sem-preché vengano individuate le risorse necessarie. E una rifor-ma da inserire nella legge di sta-bilità e da far scattare dal 2014 per ricalibrare il "paniere" tra le varie aliquote ma ponendo fine al periodo di sterilizzazione. A rilanciare questo percorso per intervenire in via definitiva sull'Iva è il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baret-ta, dai microfoni di "Nove in punto" su Radio 24. «Entro fine mese bisogna trovare i miliardo per evitare l'aumento dell'Iva», dice Baretta, aggiungendo che «bisogna fare di tutto perché» il balzello «come effetto immedia-to avrebbe delle complicazio-ni». Ma sottolineando anche

che «Non si può evitare di au-mentare l'Iva per sempre».

Una strada, quella della steri-lizzazione permanente, che per il sottosegretario non è percorri-bile anche perché è «l'Europa che ci ci chiede di spostare le tas-se dalle persone alle cose».

Ma il Pdl non è d'accordo e va all'attacco. Con l'ex ministro Mariastella Gelmini che affer-ma: Dopo l'Imu «battaglia analo-ga va fatta sull'Iva, evitando che essa venga aumentata di i punto percentuale. Solo così daremo segnali chiari e positivi a tutto il

BOTTA E FUSPOSTA «Serve un chiarimento politico sulle priorità». Il Pdl replica: stessa battaglia dell'Imu, se non si evita il balzello si uccide la ripresa

Paese, in modo particolare a quelle categorie che per troppi anni sono state sacrificate». An-che la portavoce del Pdl alla Ca-mera, Mara Carfagna, sottoli-nea: «Aumentare l'Iva significa uccidere la ripresa».

Nella "strana maggioranza", insomma, resta alta la tensione anche in vista della difficile par-tita sulle risorse da individuare per far fronte ai cosiddetti impe-gni obbligati nell'agenda del Go-verno di fine 2013: oltre all'Iva, la cencellazione della rata di di-cembre, la Cig e il rifinanzia-mento delle missioni internazio-nali di pace. A questo proposito Baretta anzitutto ricorda che en-tro il prossimo mese, e comun-que prima del varo della legge di stabilità previsto per metà otto-bre, il Governo deve trovare «2

miliardi per la seconda rata dell'Imu, i miliardo per l'Iva e

un altro miliardo circa per la Cig e per il rifinanziamento delle missioni all'estero, sperando che non si aggiungano altre emergenze». Un'operazione tutt'altro che semplice. Anche per questo motivo, per il sottose-gretario, è necessario un «chiari-mento politico» sulle priorità, non si può continuare a «discu-tere un problema alla volta»: c'è «un pacchetto importante» di misure che hanno bisogno «di copertura» che non può essere affrontato «sfogliando i pezzi uno alla volta». Per Baretta il Go-verno può durare ma deve fare un chiarimento politico, «an-che noi al Mef dobbiamo porre con forza la questione delle prio-rità, perché non si trova un mi-liardo e mezzo in 20 minuti».

Per trovare le risorse, secon-do Baretta, bisogna da un lato «superare un pezzo di corporati-

vismi che tutti abbiamo, dall'al-tro andare avanti con i tagli e la riorganizzazione complessiva della spesa». Il sottosegretario punta i riflettori sulla questione delle deduzioni e detrazioni fi-scali (nel complesso 25o miliar-di di euro per oltre 700 voci): è «arrivata al capolinea» ed è «ar-rivato il momento di metterci mano». E altrettanto va fatto con la spending review: «I ta-gli» del decreto varato mercole-dì «sono semilineari nel senso che non sono a pioggia su tutti ma su alcuni ministeri, non la scuola, esclusa da qualsiasi» stretta, dice Baretta. Che aggiun-ge: per proseguire però «ci vuo-le una sensibilità collettiva e un salto di qualità» che è «difficile in una condizione di instabilità politica costante».

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Imu: acconti e accise a rischio aumenti Brunetta: esodati e Cig, la copertura non convince - Tagli ai fondi per sicurezza e occupazione

Marco Rogari ROMA

Quasi sicuramente prima del-la fine di novembre scatterà. Al-meno in parte. La clausola di sal-vaguardia in formato aumento ac-conti Ires e Irap e balzello accise, alla quale è statavincolat a l'impal-catura contabile (per alcuni aspet-ti non immune da scricchiolii) del decreto sull'azzeramento della ra-ta Imu di giugno, non è destinata a rimanere soltanto uno strumento per rassicurare Bruxelles.

Nessun dubbio sul pacchetto di tagli da oltre 1,2 miliardi, di cui uno direttamente a carico dei mi-nisteri, che per 3oo milioni agisce sulla spesa corrente e 675 sulle uscite in conto capitale (v. Il Sole 24 dell'i settembre). Con il risulta-to di ridurre risorse già stanziate per assunzioni finalizzate alla si-curezza e lotta all'evasione fisca-le e quelle destinate al fondo occu-pazione (in primis per la produtti-

vità) e alla "gestione" delle rete ferroviaria, manutenzione straor-dinaria compresa (300 milioni).

Anche se il premier Enrico Let-ta precisa perché il governo ha fat-to leva sul fondo occupazione: «Quei soldi non sarebbero stati utilizzati quest'anno, sarebbero andati in economia», a causa del-le «misure sulla produttività non ancora implementate». E ricorda che è stata rifinanziata la Cig.

Più di un 'incertezza invece gra-va sull'esito della sanatoria delle maxi-multe sulle new slot (che do-vrebbe garantire 600 milioni). E non mancano le incognite, in ter-

PARTITA 9A W MILIARDI Di difficile individuazione i 4 miliardi per il decreto bis e lo stop all'aumento Iva Per il 2014 altri 6 miliardi in carico alla legge di stabilità

mim dipossibili lentezze burocra-tiche a livello territoriale, sull'im-mediata operatività dello sblocco della nuova tranche di oltre 7,2 mi-liardi di ritardati pagamento della Pa (attesi 925 milioni di extragetti-to Iva). Due fattori "ballerini" che sembrano rendere inevitabile l'in-nesco di uno dei due meccanismi della clausola di salvaguardia: ul-teriore ritocco verso l'alto degli degli acconti Ires e Irap di fine an-no; nuovo balzello delle accise (carburanti compresi). La decisio-ne, che dovrà essere presa entro novembre, spetterà al ministero dell'Economia.

La partita sulle coperture, in-somma, è ancora lontana dal con-cludersi. Anzi, forse solo nei pros-simi giorni entrerà veramente nel vivo visto che devono ancora es-sere definite le sorti dell'aumento dell'Iva in calendario il i° ottobre e della cancellazione del versa-mento Imu di dicembre su cui fi-

no a questo momento c'è solo un impegno politico. Ma la stessa co-pertura del decreto appena vara-to, che comincerà dalla Camera il suo cammino parlamentare con tutto il suo carico di misure, è tutt'altro che un capitolo chiuso.

A confermarlo indirettamente è il capogruppo Pdl a Monte cito-rio, Renato Brunetta, che, tornan-do a criticare i tecnici di via XX settembre, lascia intendere come l'utilizzazione della clausola di salvaguardia sia qualcosa di più di un'eventualità. «Non convince pienamente la relazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato», afferma Brunetta, che pun-ta il dito soprattutto «sull'impian-to contabile» utilizzato per «eso-dati e Cig in deroga». E aggiunge: «Si naviga al buio. Alla fine, tutto confluisce in un unico grande cal-derone, che rinvia ad un successi-vo monitoraggio: preludio, e a pensar male si fa peccato con

quel che segue, per un aumento dell'acconto Ires ed Irap, nonché delle accise sui carburanti».

Quanto al pacchetto tagli del decreto, in gran parte (quasi i mi-liardo) arrivano da spese a carico, o autorizzate, dai ministeri dell'Economia e della Difesa. nel mirino soprattutto le spese in con-to capitale (autorizzate e non del tutto impegnate). A cominciare da quelle per le assunzioni per la sicurezza, i vigili del fuoco e le for-ze armate. Su questo fronte è, ad esempio, previsto un giro di vite di 5o milioni sulle risorse stanzia-te dall'ultima legge Finanziaria. Altri 20 milioni vengono sottratti alle risorse stanziate per le assun-zioni di nuovi ispettori finalizzate alla lotta all'evasione. Si riduce di io milioni anche il fondo per in-centivare la mobilità e le trasferte del personale che combatte i con-tribuenti meno fedeli con il fisco. Il giro di vite sul fondo occupazio-

ne è di 300 milioni, di cui 25o dal fondo produttività.

Intanto si cominciano ad af-frontare i capitoli del nuovo stop fino a fine anno dell'aumento dell'Iva e dell'azzeramento della seconda rata Imu. In tutto, com-preso il rifinanziamento delle mis-sioni internazionali di p ace, servo-no 4 miliardi. Che salgono a io considerando le risorse da sbloc-care per il 2014 con la legge di sta-bilità: dallo stop all'aumento dei ti-cket sanitari fino alla deducibilità Imu sui beni d'impresa ai fine Ires e Irpef. Risorse, soprattutto sul 2013, molto difficili da individua-re. Non caso il vic eministro dell'Economia, Stefano Fassina, torna a rilanciare la reintroduzio-ne dell'Imu sul 5% delle abitazio-ni principali di maggior valore per recuperare i miliardo da desti-nare alla deducibilità dell'Imu al-le imprese.

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mazoni. Dopo il decreto legge

Casse e operatori in allerta Marco lo Conte

«Giù le mani dalla previ-denza». Il taglio delle detra-zioni alle polizze Vita e infor-tuni disposto dal decreto 102

ha messo in allerta enti previ-denziali e fondi pensione per una pluralità di ragioni: la decisione viene letta co-me un'inversione di tenden-za rispetto alle scelte che ne-gli scorsi decenni hanno in-centivato il risparmio previ-denziale destinato al Welfa-re individuale, nelle diverse forme, dai contratti assicura-tivi alla previdenza comple-mentare ai fondi sanitari. Inoltre, crea un precedente che tiene in allarme gli inve-stitori istituzionali italiani.

«È una mossa miope - di-ce Andrea Camporese, pre-sidente di Adepp, l'associa-zione delle Casse dei profes-

sionisti -: in un paese in cui va decrescendo il tasso di co-pertura del primo pilastro, ossia dello Stato, ridurre l'in-centivo al risparmio indivi-duale non aiuta certo nè i sin-goli nè la collettività, che do-mani si troverà con fasce di popolazione in difficoltà. Fi-no a 4o anni i lavoratori diffi-cilmente si interessano e chiedono informazioni sul proprio destino previden-ziale: e questo è il segno di una scarsa cultura e di scar-sa consapevolezza sul pro-

prio futuro». C'è il timore che il patri-

monio delle Casse possa ca-dere sotto un'analoga scure? «Gli enti versano ogni anno decine di milioni di euro l'an-no di Imu; abbiamo soddi-sfatto i criteri di sostenibili-tà a 5o anni, sopportiamo una doppia tassazione come fossimo uno strumento fi-nanziario invece che di pre-videnza, veniamo considera-ti in questi casi privati ma soggetti pubblici quando si tratta di spending review; inoltre, sul nostro patrimo-nio immobiliare paghiamo decine di milioni di euro di Imu. Giunti a questo punto il messaggio che mi sento di dare è: non venite a bussare al nostro portone».

La guardia resta alta an-che se il provvedimento in

questione non tocca diretta-mente gli strumenti previ-denziali come fondi pensio-ne ed enti di primo pilastro, ma anzi riguarda strumenti per certi versi considerati "concorrenti" nelle scelte di risparmio dei cittadini, come i contratti assicurati-vi di ramo I.

Il punto in discussione è il messaggio che viene dato al mercato: «Il mio timore di fronte a questo tipo di misu-re - dice Sergio Corbello, pre-sidente di Assoprevidenza è che producano un effetto di alta disaffezione per il si-stema oltre che per gli stru-menti in questione, a fronte di un gettito modesto o co-munque non coerente con la qualità dell'operazione. Il ri-schio è che molti risparmia-tori vengano disincentivati

al risparmio, che è invece la base di ricchezza di ogni pae-se e, in particolare, del no-stro. Inoltre - aggiunge Cor-bello - queste iniziative fan-no temere che a fronte di ne-cessità di cassa contingenti, forme strutturali di rispar-mio di lungo periodo, e defi-nite da tempo, possano esse-re messe in dubbio».

L'industria assicurativa, ovviamente, si trova spiazza-ta dal decreto in vigore da sa-bato scorso e che va a incide-re sui versamenti dell'anno in corso. «Si tratta di una sor-presa "molto negativa" per il settore e per i circa 6,5 milio-ni di contribuenti che hanno sottoscritto polizze vita - si limita a commentare Dario Focarelli, direttore generale dell'Ania, l'associazione del-le imprese assicurative -. È un brutto segnale - aggiunge - anche per una previdenza che sempre di più supplisce al calo del Welfare».

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'e e;

La preoccupazione

è che la penalizzazione

del risparmio

crei disaffezione

negli investitori

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Marco Io Conte

L'arbitraggio del Fisco tra previdenza e mattone

he il risparmio degli italiani sia nel radar del

,j Fisco - se non nel mirino - è cosa nota. E non c'è bisogno di rievocare l'abusato prelievo dai conti correnti di vent'anni fa. Le necessità di cassa dello Stato hanno spinto l'Esecutivo Monti a varare nel decreto Salva Italia il prelievo dello 0,1% sugli investimenti, salito quest'anno allo 0,15%. Una patrimoniale da cui erano sfuggiti proprio le polizze Vite (diramo I), i fondi pensione e sanitari, in virtù della loro natura "etica": quella cioè di consentire agli individui di rendersi meno dipendenti dal supporto dello Stato. E proprio per questo gli strumenti di secondo pilastro vengono anzi fiscalmente incentivati.

Ma con il decreto di cancellazione dell'Imu lo Stato produce un sostanziale arbitraggio tra le attività finanziarie e immobiliari:

penalizzando le prime e sostenendo di fatto le seconde (anche se l'intervento riguarda la cancellazione dell'Imu delle prime case), che negli ultimi lustri hanno subito un'impennata record dei prezzi: con un raddoppio delle quotazioni nel decennio 1995-2005 del prezzo medio degli immobili residenziali, seguito da piccoli ritocchi verso il basso. Lo Stato "mattonaro" ha scelto le polizze proprio perchè possono essere dismesse solo dopo molti anni dalla sottoscrizione: costi e commissioni "caricati" nei primi anni rendono penalizzante l'interruzione o la dismissione. Una volta dentro, non si esce più e l'incentivo fiscale è determinante, caduto il quale restano intasca poche solo briciole. Le alternative non erano molte: la nazionalizzazione, ad esempio, della previdenza privata è stata evocata più volte negli ultimi mesi, sull'esempio dell'Ungheria o dell'Argentina. Affidare la previdenza complementare a chi svolge attività di primo pilastro solletica istinti bipartisan: ma produrrebbe l'effetto nefasto di dare ai mercati, cui l'Italia chiede da qui alla fine dell'anno 120 miliardi circa, l'immagine di uno Stato costretto a rischiare lo scontro sociale e a cancellare le strategie di lungo periodo, per far fronte alle esigenze di cassa di breve termine.

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Sulle polizze un «taglio» retroattivo Resta immutata solo la deducibilità dei versamenti per i fondi pensione e la sanità integrativa

Lorenzo Lodoli Benedetto Santacroce

Polizze infortuni e malattia con detraibilità fiscale ridotta con effetto retroattivo dal 2013. È questo uno degli effetti indotti dal decreto Imu, che per steriliz-zare la prima rata della specifica imposta cerca risorse in ogni pie-ga dell'ordinamento.

L'articolo 12 del D1102/13 è in-tervenuto, infatti, sui limiti alla detrazione dei premi assicura-tivi disciplinati dall'articolo 15, comma i, lettera f) del Dpr 917/86 disponendo, con una nor-ma già valida per l'anno d'impo-sta in corso, il dimezzamento della detraibilità dei premi versa-ti per assicurazioni aventi ad og-getto il rischio di morte o invali-dità permanente, che passa da-gli attuali 1.291,14 euro a 63o euro per il periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013, per scendere ancora a 230 euro dal periodo d'imposta 2014.11 se-condo comma estende, poi, tali

IL QUADRO Vengono penalizzati anche i contratti che proteggono dall'invalidità permanente e dalla non autosufficienza

limiti anche ai contratti di assicu-razione sulla vita e sugli infortu-ni stipulati o non rinnovati entro il 31 dicembre 2000.

Ancor prima divalutare il con-tenuto e la condivisibilità della scelta di intervenire sulle pre-dette polizze, bisogna evidenzia-re la problematica connessa alla retroattività della disposizione. In effetti, essa, in aperta "dero-ga" rispetto a quanto stabilito dallo Statuto dei diritti del con-tribuente, ha fissato la riduzione per la detrazione dei premi assi-curativi con effetto già dal 2013 e così andrà a colpire anche i pre-miversati nei primi mesi dell'an-no. Lo Statuto, infatti, sancisce che i rapporti tra amministrazio-ne fmanziaria e contribuente de-vono essere improntati aiprinci-pi della trasparenza e collabora-zione disponendo, all'articolo 3 ("Efficacia temporale delle nor-me tributarie"), il divieto di emettere disposizioni con carat-tere retroattivo ed aggiungen-do altresì che per i tributi di ca-rattere periodico (quali Irpef ed Ires) «le modifiche introdotte si applicano solo a partire dal pe-riodo d'imposta successivo a quello in corso alla data di entra-ta in vigore delle disposizioni che le prevedono».

Questa modalità di interven-to, anche se espressamente dero-gata dallo stesso articolo 12 del D1102/13, costituisce un ulterio-re esempio di come i diritti del contribuente vengono dal legi-slatore regolarmente disattesi.

Sul piano, poi, del contenuto

la disposizione in questione sta-bilisce una riduzione delle age-volazioni fiscali riservate ai pre-mi versati per i contratti di assi-curazione disciplinati dall'arti-colo 15, comma i, lettera f) del Dpr 917/86. Si tratta:

dei contratti aventi ad ogget-to il rischio morte, nei quali rientrano sia quelli che preve-dono l'erogazione della presta-zione in caso di morte, sia quel-li che prevedono l'erogazione anche in caso di permanenza in vita (in tale secondo caso si può beneficare della detrazio-ne solo per la parte del premio riferibile al rischio morte);

dei contratti aventi ad oggetto il rischio d'invalidità permanen-te, sia se causata da infortuni sia se deriva da malattia;

dei contratti aventi ad oggetto il rischio di non autosufficienza che assicurano il rischio di non autosufficienza nel compimen-to in modo autonomo degli atti della vita quotidiana;

dei contratti di assicurazione sullavita sottoscritti entro il 31 di-cembre 2000.

Ai premi corrisposti in rela-zione a detti contratti il tetto massimo di detraibilità quindi passerà da euro 1.291,14, ricono-sciuto per l'anno d'imposta 2012, ad euro 63o, previsto per il periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013, per poi ridursi ulteriormente fmo ad euro 230 a decorrere dal peri-odo d'imposta 2014.

Restano esclusi dalla norma in questione i premi versati in relazione ai contratti di assicu-razione sulla vita e di capitaliz-zazione sottoscritti dall'i gen-naio 2001 aventi prevalente contenuto finanziario per i quali non è, già, a oggi previsto alcun beneficio fiscale in ter-mini di detraibilità.

Un discorso diverso, invece, va fatto per i contributi e premi versati per le forme pensionisti-che complementari e per i con-tributi di assistenza sanitaria in-tegrativa, esclusi dalla norma in questione, e per cui è invece prevista, entro determinati li-miti, la deduzione dal reddito complessivo Irpef. Tale dedu-zione non è stata toccata dalla normativa in questione con la conseguenza che restano vali-de le deduzioni previste dal Tu-ir e più specificatamente:

per i contributi e premi versati alle forme pensionistiche com-plementari (cosiddetto fondi pensioni) l'articolo 10, comma lettera e bis) del Dpr 917/986 sta-bilisce che sono deducibili dal reddito complessivo Irpef fino ad un massimo di euro 5.164,57;

per i contributi di assistenza sanitaria integrativa l'articolo io, comma i, lettera e bis del Dpr 917/986 stabilisce che so-no deducibili dal reddito com-plessivo Irpef fmo ad un massi-mo di euro 3.615,20.

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'tà Assicurazioni oggetto invalìd permanente (sia da infortuni che da malattia)

230

U' AS`z.:\

Detrazione del 19% sui premi versat i fino a euro

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e del 19% versati o

Detrazione del 19° sui premi versati fino a euro

«Assicurazioni con ogge to no n autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana

Assicurazio M su lla vita .

con capitalizzazione . , , dei premi versati stipulate prima del 31.12.2000

Assicurazione oggetto rischio morte (premio erogato soloi caso di morte)

Assicura aloni su la vita stipulate dal 1 ° gennaio 20 01 con capita lizza zione dei preml versa 1. Per ta li tipi di contratto non er beneficiofiscale in termini dr detraibilità dei premi fiscali

4wi2i~hk:~ i• \z,, ■,k~ &RContributi e pre i versati per forrne pensionistiche oContributi versati ai fondi integrativi delServizio

co plementarì(fondi pensione)', sa nita rìo nazionale

Ai sensi dell'artico deducibili dalredci

5 .1 o 10, cornma 1, lettera e-bis) del Dpr 917/1986,re to complessivo Irpet,fino a un messimodi euro

Aí sensi dell'articolo 10, comma 1, lettera e-bis del Dpr 917/1986, restati deducibili dal reddito complessivo Il -pettino a un massimo dì euro

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Sotto la lente del Fisco

Tipologie di polizze interessate e non interessate dai tagli alla detraibilità dei premi assicurativi

Detrazione 2013 Per il periodo d'imposta 2013 la detrazione massima consentita dall'articolo 12 del nuovo decreto legge 103/13 sui premi versati per assicurazioni aventi ad oggetto il rischiodi morte o invalidità permanente è più che dimezzata rispetto ai 1.291,14 euro previsti in precedenza. Per il periodo d'imposta 2014 la detraibilità scenderà fino a 230 euro. Il secondo comma estende tali limiti anche ai contratti di assicurazione sulla vita e sugli infortuni stipulati o non rinnovati entro il 31 dicembre 2000

Il valore dei premi vita La somma costituisce quanto versato alle compagnie assicurative nel 2012. Circa 4 i miliardi detratti fiscalmente dai contribuenti

A

L'obiettivo dell'Erario È l'incremento previsto dal Fisco per il 2013. Si tratta di una cifra destinata a raddoppiare per il 2014 (a invarianza di mercato)

(*; \

I sottoscrittori Sono i risparmiatori in possesso di queste polizze, per la cui diffusione il traino fiscale è sempre stato considerato una componente fondamentale

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ìtgEat La rata È il valore della seconda tranche del Fondo di solidarietà comunale, che sara erogata giovedì dal Viminale ai Comuni. l_a distribuzione delle risorse tiene conto delle stime basate sui criteri 2013, anche se manca ancora il decreto

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Enti locali, Manovre da rifare per chi ha ritoccato l'Imu 2013

Fondi ai Comuni: in arrivo 2,5 miliardi dal Viminale Gianni Trovati MILANO

Arriva una nuova tranche del fondo di solidarietà co-munale, un'iniezione di liqui-dità da 2,5 miliardi che sarà erogato dal Viminale giovedì prossimo, e nel frattempo il te-sto definitivo del DI 102/2013, che cancella per sempre la pri-ma rata Imu 2013 sull'abitazio-ne principale, certifica una brutta notizia per i sindaci che quest'anno hanno alzato l'aliquota sperando di spunta-re così una compensazione più sostanziosa dallo Stato: la tabella degli "indennizzi" alle-gata al Dl conferma che i valo-ri di riferimento sono gli in-cassi del 2012.

Per questa ragione le ammi-nistrazioni che, come Milano, Bologna, Verona, Genova e al-tre città, avevano ritoccato l'aliquota o pensavano di farlo, deve rivedere i propri pro-grammi: le risorse in più non arriveranno dallo Stato, che "congela" il quadro 2012, ma andranno trovate per altra via.

La nuova rata del fondo di solidarietà è la notizia più im-portante per le casse dei Co-muni alle prese con problemi spesso ormai strutturali di li-quidità.I1 ministero dell'Inter-no ha lavorato a tempo di re-cord per rispettare la scaden-za del 5 settembre, data entro la quale avverrà l'erogazione, e ha dovuto anche destreggiar-si nel caos normativo che do-mina i conti locali.

Il fondo di solidarietà deve infatti tener conto dei nuovi criteri di distribuzione delle ri-sorse e dei tagli operati dalla

spending review, che nel 2013 dipendono dal livello medio dei consumi intermedi regi-strati da ogni Comune nel 2010/2012.

La definizione di questi cri-teri, però, non è ancora arriva-ta al traguardo, ma del resto non era possibile seguire la via della prima rata erogata a ini-zio anno che è stata misurata sulla base delle assegnazioni del 2012: in questo modo, infat-ti, molti Comuni si sarebbero

I numeri

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l'abolizione oliziorie della prima rat Imu, resa definitiva dal Dl 101/2013. Per il 2014 sono previsti invece 79 milioni di giuro, e gati dell"im posta sui fa n tbebrr yi cati' merce e agli

degli alloggi sociali. Il restotceon la legge

,eal netto di interventi gge di stabilità, andrà

recuperato con la service tax

visti assegnare risorse che poi avrebbero dovuto restituire in base ai nuovi calcoli, aumen-tando il già elevato livello di confusione nei conti. Per que-sta ragione, il Viminale ha scel-to di simulare gli effetti dei nuovi parametri, in attesa del loro passaggio in Conferenza unificata e della loro successi-va ufficializzazione, per mini-mizzare l'effetto dei conguagli finali. La dote più consistente arriva a Napoli (137,2 milioni), seguita da Palermo (54,6), To-rino (47,3) e Genova (39,9), mentre a Milano e Roma non arriva un euro perché l'effetto combinato del gettito Imu e dei tagli ha già azzerato le "competenze".

Per il capoluogo lombardo la notizia è doppiamente nega-tiva: Milano è penalizzata sia dai parametri della spending review, che con l'estensione degli anni di riferimento dal so- lo 2011 alla media 2010/2012

hanno peggiorato le cose, sia dalla scelta di ancorare le com-pensazioni Imu agli incassi 2012, sterilizzando gli effetti degli aumenti 2013. Anche per questo, mentre oggi arriva alla commissione diPalazzo Mari-no la manovra fiscale 2013, l'as-sessore al Bilancio, Francesca Balzani, vola a Roma per cerca-re di spuntare qualche corretti-vo nel trattamento riservato al-la città dell'Expo: l'aumento li-neare al rialzo dell'addiziona-le Irpef, largamente anticipato nelle scorse settimane, pare però una prospettiva sempre più difficile da evitare.

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Esenàont Effetti collaterali del nuovo decreto

L'Imu «grazia» militari e prefetti Maurizio Bonazzi

C adeau di fine estate per mi-litari, poliziotti e vigili del fuoco: ai fini Imu un fabbricato sarà co-munque considerato abitazione principale, anche se si tratta del-la casa delle vacanze di un milita-re che risiede anagraficamente in caserma e, semmai, dimora abitualmente, con la propria fa-miglia, nell'appartamento di pro-prietà della moglie o dei genitori.

E' l'effetto dell'articolo 2, com-ma 5, del Dl 102/2013 dove si leg-ge che ai fini Imu, se il fabbricato è posseduto dal personale in ser-vizio permanente nelle forze ar-mate o di polizia, o nei vigili del fuoco o in quello appartenente al-la carriera prefettizia, non è ri-chiesta né la dimora abituale né la residenza anagrafica per consi-derare l'immobile abitazione principale. Due soli i limiti: l'im-mobile deve risultare iscritto o iscrivibile in catasto come unica unità immobiliare e non deve es-sere concesso in locazione.

Si tratta quindi di una deroga all'articolo 13, comma i del Dl 201/2011, che definisce «abitazio-

ne principale» l'immobile in cui il possessore e il suo nucleo fami-liare dimorano abitualmente e ri-siedono anagraficamente.

Il Governo, intervenuto per eliminare un'evidente stortura contenuta nella disciplina Imu che, di fatto, imponeva di consi-

PARADOSSO Per chi dimora in caserma

e non ha altri fabbricati

anche la casa al mare

può essere considerata

abitazione principale

derare seconda casa quella in cui il militare effettivamente dimo-ra ma, per motivi di servizio, non può risiedere anagraficamente, è probabilmente andato oltre le intenzioni; l'interpretazione let-terale della norma, facendo ve-nir meno la condizione della di-mora abituale, consente di consi-derare abitazione principale an-che un appartamento e le perti-nenze (un C2, un C6 e un C7) nel

quale il militare non dimora abi-tualmente, come si verifica se ha la residenza in caserma, o dimo-ra con la propria famiglia nell'ap-partamento della moglie e ha una casa al mare. Ebbene, in que-sto caso si verificherebbero tut-te le condizioni previste dall'arti-colo 2, comma 5, del D1 ioz/zon e quindi l'appartamento delle va-canze potrebbe legittimamente essere considerato abitazione principale del militare con tutte le connesse agevolazioni. Altret-tanto accade se l'unico fabbrica-to posseduto dal militare sia con-cesso in comodato a terzi.

Resta poi da capire la decor-renza del beneficio. A differenza dei fabbricati-merce, dell'hou-sing sociale e degli immobili de-stinati alla ricerca, nulla viene specificato per i fabbricati dei mi-litari, gli alloggi "ex Iacp" e quelli delle coop, tutti considerati abi-tazioni principali. Il che potreb-be indurre ad almeno tre possibi-li letture: che si tratti di disposi-zioni di interpretazione autenti-ca, quindi decorrenti dal 2012; 2) che si applichino dal anno d'im-posta 2013, con effetto anche sull'acconto di giugno che po-trebbe così essere chiesto a rim-borso; 3) che decorrano dal 31 agosto, data di entrata del Dl 102/2013. Sarà opportuno che il le-gislatore faccia chiarezza.

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L'ABOLIZIONE DELEIMU/ La questione sarà risolta insieme con la Service tax

Stop all'imposta in due tappe Un provvedimento ad hoc per l'eliminazione del saldo

Pagina a cura DI VALERIO STROPPA

Stop all'Imo sulla pri-ma casa per il 2013. La cancellazione dell'ac-conto, già sospeso a

maggio dal dl n. 54/2013, è ora nero su bianco. Per l'elimina-zione del saldo di dicembre, invece, bisognerà aspettare un mese, cioè quando partiranno i lavori sulla legge di stabilità per il 2014. Esenzione anche per gli immobili merce, ossia quelli costruiti dalle imprese edili ma non ancora venduti (purché non locati). È quanto prevede il dl n. 102/2013, pub-blicato sulla G. U. n. 204 del 31 agosto 2013. Alla fine, rispetto alle ipotesi sul tavolo dell'ese-cutivo nei giorni scorsi, è ve-nuta meno la reintroduzione dell'imponibilità parziale ai fini Irpef delle seconde case tenute a disposizione. A fronte di tale rinuncia, però, palazzo Chigi ha accantonato (almeno per il momento) l'ipotesi della de-ducibilità al 50% dell'Imu dal reddito d'impresa o di lavoro autonomo. Confermata la Tares solo per il 2013, con possibilità per i comuni di modificare le re-gole per il saldo: le modifiche dovranno essere varate entro il 30 novembre, ma i municipi dovranno in ogni caso recapita-re al contribuente il bollettino

precompilato per il pagamen-to. Dal 2014 arriverà la Service tax, di cui però non vi è traccia nel dl n. 102: anche in questo caso per la sua regolamentazio-ne bisognerà attendere qual-che settimana. Norme fiscali retroattive in chiaroscuro per il contribuente: a suo favore va la riduzione dell'aliquota della cedolare secca per locazioni a canone concordato (dal 19% al 15%), ma al contempo arriva la penalizzazione sulla minore detrazione per i premi assicu-rativi su polizze vita e infortuni (già dal 2013). Per garantire la copertura finanziaria del prov-vedimento, che pesa per 2,9 mi-liardi di euro per quest'anno e per altri 1,6 miliardi nei tre successivi, il governo ha lavora-to su più fronti: dai tagli semi-lineari alla spesa pubblica alla sanatoria sulle maxi-multe per i gestori di new slot, includendo anche 925 milioni di euro di Iva che dovrebbe essere «messa in moto» dai pagamenti p.a. per oltre 7 miliardi. Non manca un piano alternativo: qualora queste misure non si rivelas-sero sufficienti, il Mef entro novembre potrà aumentare le accise e gli acconti Ires e Irap (questi ultimi, peraltro, sono già stati elevati al 101% dal dl n. 76/2013). OThproduzione riservata E

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Stop alritilitosta in due tappe

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GIOVEDI INVECE UN'INIEZIONE DI 2,5 MLD A TITOLO DI ANTICIPO DEL FONDO DI SOLIDARIETA

Entro fine mese 2,4 miliardi di rimborsi agli enti locali Entro fine mese i comuni riceveranno circa 2,4 miliardi di rimborsi Imu. Entro giovedì prossimo, invece, il ministero dell'interno erogherà 2,5 miliardi a titolo di anticipo del fondo di solidarietà. Ma mentre il primo trasferimento riguarderà tutti i municipi, dal secondo saranno esclusi quelli per i quali il fondo è negativo. Con la pubblicazione sulla G. U. n. 204 del 31 agosto, il decreto Imu (dl 102/2013) diviene operativo, con il consolidamento delle cifre, dei tempi e delle modalità della complessa partita di dare-avere fra centro e periferia. Il testo finale contiene anche qualche novità importante, come lo slittamento del termine per la presentazione della rela-zione di inizio mandato da parte dei sindaci eletti la scorsa primavera.

Rimborsi Imu. La relazione tecnica al dl 102 quantifica in 2442,1 milioni di euro la perdita di gettito per i comuni deri-vante dalle modifiche introdotte in materia di Imu. Si tratta di un importo leggermente superiore a quello stimato dal dl 54 (2426 milioni). Le stime sono state effettuate in base ai versamenti 2012 e non tengono quindi conto degli aumenti eventualmente deliberati nel 2013. Invero, l'art. 3 si riferisce solo ai comuni delle regioni ordinarie e quantifica il rispettivo rimborso in complessivi 2.327 milioni (75 milioni per il 2014), che saranno ripartiti dal Viminale entro 30 giorni dall'entra-ta in vigore del dl. Per i comuni delle regioni speciali, come chiarito dalla relazione, il rimborso verrà erogato attraverso un minore accantonamento sulle somme dovute a titolo di compartecipazione ai tributi erariali.

Anticipo del fondo. Entro il 5 settembre, il Viminale pagherà un ulteriore acconto sul nuovo fondo di solidarietà comuna-le, nelle more della sua definitiva ripartizione. La relazione precisa che gli importi (indicati per ogni comune nell'allegato A del dl 102) sono stati calcolati sulla base di una possibile distribuzione del fondo, tenendo conto sia del primo acconto corrisposto sia dei recuperi da operare sugli enti cosiddetti «in-capienti», per i quali l'assegnazione è negativa, ossia dà luogo a recuperi. Conseguentemente, l'anticipazione è riconosciuta esclusivamente a favore dei comuni per i quali il fondo assume valori positivi. Viceversa, i comuni per i quali l'importo è pari a 0 non riceveranno più nulla e potrebbero dover restituire una parte dell'anticipo incassato a febbraio.

Relazione di inizio mandato. Oltre al termine per l'ap-provazione dei bilanci, il testo finale dell'art. 8 proroga al 30 novembre anche la scadenza per la redazione e la sottoscrizio-ne della relazione di inizio mandato negli enti il cui l'attuale consiliatura ha avuto inizio dopo il 31 maggio 2013.

Matteo Barbero

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Ma ora incombe la trappola dei residui Bilancio di previsione degli enti locali rin-

viato a novembre, mentre si attende ancora la quantificazione del fondo di solidarietà. Il dl 10212013 Imu non lascia gli enti locali tranquilli, a causa della consapevolezza che la puntuale rideterminazione dei residui fa-rebbe emergere, più o meno per tutti, disavan-zi nascosti, unita alla constatazione che, in molti casi allo stato dell'arte, non si riuscirà a quadrare la previsione 2013. Per fortuna anche l'armonizzazione dei bilanci slitta al 2015. Infatti, se in questo contesto di incertez-za e difficoltà, si fosse inserita anche la nuo-va metodologia contabile della competenza finanziaria potenziata, allora le quadrature e le possibilità di spesa sarebbero state ancora più problematiche.

La strategia del rinvio non tocca invece la Corte dei conti: era stata per il momento a guardare, per comprendere come sarebbe evo-luta la normativa, ma riprenderà quasi sicu-ramente con le diffide di cui al dlgs 14912011, che, dopo la constatazione delle «irregolarità finanziarie», finirà per condurre alcuni enti al dissesto guidato, con le problematiche conse-guenze per la collettività e per tecnici e ammi-nistratori coinvolti. Prima ancora che neces-sità di bilancio, diventa allora imperativo da un lato ridurre i costi e, dall'altro, stabilizzare l'ente finanziariamente, soprattutto dopo la boccata di ossigeno concessa dal dl 35.

Diventano dunque utili per questa strategia due strumenti normativi, posti in campo nel corso del 2012.

A) Attivazione dei controlli interni: con gli strumenti di garanzia e di stimolo che la nor-mativa e la prassi aziendale forniscono agli enti è possibile attivare una serie di controlli interni che consentono ad amministratori e dirigenti di effettuare scelte consapevoli di razionalità economica.

B) Adozione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale: ormai collaudata da molti enti, anche se mancano ancora provve-dimenti di approvazione definitiva dei piani adottati, data l'incertezza generata per le pre-

visioni 2013, che rendono difficile l'opera di verifica da parte della Finanza locale.

La procedura, che alcuni autori hanno im-propriamente chiamata pre-dissesto, mentre nulla ha a che fare con il dissesto, consiste nel-la adozione di un piano di riequilibrio decen-nale, che contenga tutte le misure necessarie a superare le condizioni di squilibrio rilevate.

Piano di riequilibrio che, spalmato appunto in un periodo decennale, appare più che sop-portabile al bilancio degli enti locali, tenuto conto che per il raggiungimento dell'obiettivo l'ente può, tra l'altro, deliberare le aliquote o tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita; è soggetto ai controlli centrali in materia di copertura di costo di alcuni servizi ed è tenuto ad assicurare la copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda indivi-duale; è tenuto ad assicurare, con i proventi della relativa tariffa, la copertura integrale dei costi della gestione del servizio di smalti-mento dei rifiuti solidi urbani e del servizio acquedotto; è soggetto al controllo sulle dota-zioni organiche e sulle assunzioni di personale e alla revisione della spesa con indicazione di precisi obiettivi di riduzione della stessa.

Entro 10 giorni dalla data della delibera di ricorso al riequilibrio pluriennale, lo stesso è trasmesso alla competente Sezione regiona-le di controllo della Corte dei conti, nonché alla Commissione di cui all'articolo 155 del Tuel. Entro 60 giorni, la Commissione, svolge la necessaria istruttoria, all'esito della quale la Commissione redige una relazione finale, con gli eventuali allegati, che è trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti. La sezione regionale di controllo della Corte dei conti, entro 30 giorni dalla data di ricezione della documentazione de-libera sulla approvazione o sul diniego del piano, valutandone la congruenza ai fini del riequilibrio. In caso di approvazione del pia-no, la Corte dei conti vigila sull'esecuzione dello stesso, adottando in sede di controllo apposita pronuncia.

Enzo Cuzzola

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Alloggi sociali e no prora esenti

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L'ABOLIZIONE DELEIMU/ Trattamento agevolato anche su beni destinati alla ricerca

Alloggi sociali e no profit esenti Ma il beneficio fiscale si applicherà soltanto dal 2014

DI SERGIO TROVATO

Esenti dall'Imu gli im-mobili posseduti e uti-lizzati dagli enti non profit e destinati alle

attività di ricerca scientifica con modalità non commercia-li. Lo prevede l'art. 2 del dl sull'imposizione immobiliare e la finanza locale (102/2013), che estende inoltre il tratta-mento agevolato previsto per l'abitazione principale anche agli immobili destinati ad al-loggi sociali. Entrambi i benefi-ci fiscali, però, si applicheranno dal prossimo anno.

Ricerca scientifica. Dun-que, si amplia la platea degli enti non profit che hanno di-ritto a fruire delle agevolazioni Imu, sempre che gli immobili siano destinati, in tutto o in parte, allo svolgimento delle attività previste dalla legge con modalità non commercia-li. La disciplina Imu riconosce

l'esenzione alle attività elenca-te tassativamente dalla norma purché non abbiano natura esclusivamente commerciale. In effetti, l'articolo 91 bis dal-la legge 27/2012 di conversione del dl liberalizzazioni ha pre-visto che gli enti ecclesiastici e non profit non pagano l'Imu se sugli immobili vengono svolte attività didattiche, ricreative, sportive, assistenziali, sanita-rie e via dicendo con modalità non commerciali. Alle attività indicate dalla norma si ag-giunge anche quella di ricerca scientifica. Tuttavia, qualo-ra l'unità immobiliare abbia un'utilizzazione mista, l'esen-zione si applica solo sulla parte nella quale si svolge l'attività non commerciale.

Alloggi sociali. Dal pros-simo anno il trattamento age-volato previsto per l'abitazione principale, oltre agli immobili di edilizia residenziale pubbli-ca (Iacp, Ater), spetta anche

a quelli di civile abitazione destinati ad alloggi sociali. L'art. 2 del dl equipara all'abi-tazione principale gli alloggi sociali e ne assicura lo stesso trattamento. Per individuare correttamente questi immobili la norma richiama il dm Infra-strutture 22/4/2008, emanato di concerto con quello della so-lidarietà sociale, delle politiche per la famiglia e per le politiche giovanili e le attività sportive. In particolare, viene definito alloggio sociale quello adibito a uso residenziale, in locazio-ne permanente, che svolge la funzione di interesse genera-le, in quanto riduce il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati che non hanno la possibilità di pagare l'affitto. Si tratta di fabbricati realizzati da operatori pub-blici e privati, finanziati con contributi o altre forme di age-volazioni pubbliche.

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La maggiorazione Tares anche solo con il saldo

La maggiorazione sui servizi viaggia anche da sola. Il nuo-vo balzello può essere versato allo stato con l'ultima rata anche separatamente dalla tassa sui rifiuti, per non rende-re eccessivamente gravoso il pagamento al contribuente. Può essere infatti data una soluzione positiva al problema che si sono posti alcuni comuni in merito alla legittimità della scelta di richiedere la tassa sui rifiuti con le prime rate e di far versare la sola maggiorazione con l'ultima rata, purché il pagamento allo stato avvenga entro l'armo in corso. A meno che non vengano introdotte, con regola-mento, le modifiche previste dall'articolo 5 del dl 102/2013, che consentono di commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie di rifiuti prodotti per unità di superficie, tenuto conto degli usi e della tipologia di attività svolte. In quest'ultimo caso, infatti, la norma dà all'ente la pos-sibilità di predisporre e inviare ai contribuenti il modello di pagamento dell'ultima rata del tributo che tenga conto delle variazioni tariffarie. Il comune ha il potere di fissare il numero delle rate. Quin-di, è legittima la scelta di prevedere il pagamento della mag-giorazione con l'ultima rata, ancorché non sia contestuale a quello della tassa sui rifiuti. In questo modo viene rispet-tato il dettato normativo, anche nella sua formulazione letterale, e si alleggerisce per i contribuenti il pagamento delle rate precedenti. Va ricordato che in base alle modifiche apportate alla disci-plina della Tares dall'articolo 10 del decreto legge 35/2013, convertito dalla legge 64/2013, la maggiorazione standard pari a 0,30 euro per metro quadrato è riservata allo stato e va versata in unica soluzione. Ex lege il pagamento può essere effettuato con il modello F24 oppure, in via alter-nativa, utilizzando apposito bollettino di conto corrente postale. In effetti l'articolo 10, che deroga alla disciplina or-dinaria del tributo (articolo 14 del decreto legge 201/2011), dispone che le rate possono essere determinate in base a quanto già versato dai contribuenti nell'anno 2012 per Tarsu, 'Hal e Ila2. Gli enti locali, con propria deliberazione,

hanno facoltà, di stabilire il numero delle rate di versamen- to del tributo. Ma i cittadini devono essere informati, anche con la pubblicazione sul sito internet del comune, almeno 30 giorni prima della data di scadenza dei pagamenti. Se il comune invia direttamente gli avvisi di pagamento, a titolo di Tares, gli acconti devono poi essere scomputati dal quantum dovuto per l'anno in corso. Tuttavia, nulla impedisce che il saldo sia limitato solo al versamento della maggiorazione. Concessionari e gestori del servizio pos- sono continuare a riscuotere il tributo, con l'unico dubbio che possano incassarlo per tutto il 2013, anche a saldo, o solo in acconto. Si ritiene più aderente al dettato normati- vo la circolare del ministero dell'economia e delle finanze (1/2013), che ha optato per la prima soluzione, rispetto a quanto sostenuto dall'Ifel (fondazione Anci), che ha inve- ce ritenuto che la riscossione da parte dei soggetti sopra indicati sia limitata agli acconti. Dal contrasto di posizio ni tra Ifel e ministero, emerge però in maniera chiara e

netta che quantomeno per i pagamenti in acconto non c'è alcun dubbio che i gestori del servizio o i concessionari possano incassare le relati- ve somme. Nonostante l'in- certezza della formulazione letterale dell'articolo 10, si ritiene che nella definizione giuridica di «gestori» pos- sano rientrare anche i sog- getti che fino al 2012 hanno riscosso Tarsu e 'Ha, vale a dire società pubbliche, so- cietà miste, concessionari iscritti all'albo ministeriale e agenti della riscossione. Il comune o l'affidatario del servizio possono inviare ai contribuenti i modelli di pagamento precompilati nei quali vanno riportati il co- dice catastale dell'ente e gli importi dovuti.

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Coniugi, eer lellinati i benefici g I I L, II

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L'ABOLIZIONE DELEIMU/ Cosa accade per le fattispecie di prima casa più frequenti

Coniugi, centellinati i benefici Agevolazione per un solo immobile nello stesso comune

Pagina a cura trarre la conclusione che due all'abitazione principale (e DI SERGIO TROVATO coniugi non possano fruire di non hanno revocato il bene-

una doppia esenzione solo se ficio) o intendono farlo per il

I coniugi possono frui- gli immobili sono ubicati nel- 2013. Del resto, l'articolo 13 re dell'abolizione della lo stesso comune. Quindi, se del dl 201/2011 prevede che il prima rata Imu, previ- il trasferimento formale della trattamento agevolato possa sta dall'articolo 1 del dl residenza da parte di uno dei essere concesso per le unità

102/2013, per un solo im- coniugi avviene in una secon- immobiliari possedute, a tito-mobile nello stesso comune, da casa, ubicata in una loca- lo di proprietà o usufrutto, da anche nel caso in cui uno dei lità di mare o di montagna anziani o disabili che sposta-due trasferisca la residenza. diversa da quella di residen- no la residenza in istituti di Il beneficio, inoltre, è limitato za dell'altro coniuge, non vi ricovero o sanitari a seguito a un solo immobile anche nel sarebbe alcun impedimento di ricovero permanente, non-caso in cui vengano utilizza- a fruire due volte della stessa ché per quelle possedute, a ti- ti come abitazione principale agevolazione. tolo di proprietà o usufrutto, due o più fabbricati distin- in Italia dai cittadini italiani tamente iscritti in catasto. Abolizione per un im- non residenti nel territorio Dell'agevolazione prima casa mobile dello stato, a condizione che possono fruire anche anziani, Secondo il dipartimento non risultino locate. disabili e residenti all'estero delle finanze del ministe- °Riproduzione riservata-.

se i comuni non hanno re- ro dell'economia (circolare vocato per l'anno in corso il 3/2012) l'abolizione del pa-trattamento agevolato rico- gamento vale solo per un nosciuto nel 2012 o se inten- immobile, in quanto per abi-dono concederlo per il 2103. tazione principale s'intende

l'immobile, iscritto o iscrivi- Agevolazioni per la fa- bile nel catasto edilizio urba-

miglia no come unica unità immobi- Per abitazione principale si liare. Dunque, il contribuente

intende l'immobile nel quale può fruire delle agevolazioni il possessore e il suo nucleo «prima casa» per un solo im-familiare dimorano abitual- mobile, anche se utilizzi di mente e risiedono anagrafica- fatto più unità immobiliari mente. Nel caso in cui i com- distintamente iscritte in ca-ponenti del nucleo familiare tasto, fino a che non provveda abbiano fissato la dimora al loro accatastamento uni-abituale e la residenza ana- tario. grafica in immobili diversi situati nello stesso territorio Anziani, disabili e resi- comunale, le agevolazioni denti all'estero per l'abitazione principale, Gli immobili posseduti da e relative pertinenze, si ap- anziani, disabili e residenti plicano per un solo immobile. all'estero non pagano la pri-Dalla formulazione letterale ma rata Imu se i comuni li della norma, però, è possibile hanno già assimilati nel 2012

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Coniugi. centellinati i benefici

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Alcune delle misure del dl 201/2013 di riforma del pubblico impiego, pubblicato in G.u.

Co.co.co., stretta anti-furbetti Sanzioni pesanti per la p.a. che usa false collaborazioni

DI LUIGI OLIVERI

Una mini-spending re-view nel lavoro pub-blico. Con un taglio alle auto blu e alle

consulenze e la stretta sulle false collaborazioni, che na-scondono veri rapporti di la-voro subordinato, e un ritorno al passato per la mobilità, che torna facoltativa. Un anno in più (fino a fine 2015) per ot-tenere il riconoscimento della maturazione dei requisiti pen-sionistici e accedere al pensio-namento. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 204 del 31 agosto 2013, diviene operativo il dl 101/2013, che contiene riforme concernenti il lavoro e l'organizzazione pubblica (si veda ItaliaOggi del 31/8/2013).

Meno auto blu. Passa dal 21 dicembre 2014 al 31 di-cembre 2015 il termine finale del periodo nel quale, ai sen-si dell'articolo 1, comma 143, della legge 228/2012 è vietato alle amministrazioni pubbli-che acquistare o acquisire in locazione nuove autovetture. Inoltre, se le amministrazio-ni non forniranno i dati per il censimento permanente delle vetture di servizio, non

potranno effettuare spese di ammontare superiore all'80% del limite di spesa previsto per l'anno 2013 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buo-ni taxi. I dirigenti che violino i precetti visti sopra saranno chiamati a responsabilità era-riale e dirigenziale.

Tagli a consulenze e studi. Ennesimo tentativo di mettere sotto controllo e ridurre la spesa per attività lavorative di soggetti estranei alle amministrazioni pubbli-che. Il dl 101/2013 impone di tagliare di un ulteriore 10% la spesa per consulenze e studi, che già le amministrazioni avrebbero dovuto tagliare dell'80% rispetto alla spesa del 2009. Usare il condiziona-le è d'obbligo, perché sia i dati della banca dati PerlaPa, sia il Conto del personale, hanno rivelato che nel 2011, primo anno di applicazione della riduzione sul 2009 imposta dal dl 78/2010, convertito in legge 122/2010, la spesa per consulenze esterne è rimasta identica a quella degli anni 2009 e 2010.

Allo scopo di permettere un maggiore controllo, il dl 101/2013 impone di modifica-

re i bilanci e prevedere le spe-se per consulenze e studi in un capitolo unico, per evidenziare meglio il rispetto dei precetti fissati. Restano salvi i capitoli istituiti per incarichi previsti da disposizioni di legge o re-golamentari.

Collaborazioni sotto tiro. Anche le collaborazioni coordi-nate e continuative vengono prese di mira, per evitare che si utilizzino per nascondere veri e propri rapporti di lavoro subordinato, sotto falso nome. Si impone, dunque, alle ammi-nistrazioni di includere anche le collaborazioni nel rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate da trasmettere, entro il 31 gen-naio di ciascun anno, ai nuclei di valutazione o ai servizi di controllo interno e alla Fun-zione pubblica.

Soprattutto, fermo restan-do il divieto di conversione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato, si estende la sanzione della nullità dei con-tratti, se adottati in violazione delle regole, e della responsa-bilità erariale e dirigenziale prevista per violazione della disciplina del rapporto di la-voro flessibile.

Prepensionamenti ed ec-cedenze. Il dl 101/2013 con-

ferma che è il pensionamento secondo le regole ante riforma-Fornero la strada principale per assorbire le eccedenze nel lavoro pubblico.

Pertanto, si modifica il ter-mine inizialmente indicato dal dl 95/2012, convertito in legge 135/2012, per ottenere il rico-noscimento della maturazio-ne dei requisiti pensionistici e accedere al pensionamento: il termine si sposta dal 31 di-cembre 2014 al 31 dicembre 2015.

Il decreto impone in manie-ra più chiara alle amministra-zioni di risolvere il rapporto di lavoro col personale che ma-turi i requisiti pensionistici. E conferma che le cessazioni per mobilità non possono essere considerate come risparmi ai fini delle nuove assunzioni

Si specifica, ancora, che i posti connessi a unità di la-voro considerate in ecceden-za non possono più essere ripristinati.

Mobilità tra pubbliche amministrazioni. Il decreto corregge la stortura introdotta dalla riforma-Brunetta sulla mobilità volontaria, che era stata configurata come pre-supposto necessario per effet-tuare assunzioni. La mobilità torna a essere facoltativa e il

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, , • (:o.eo.eo., stretta arti-iiirl ■etti

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t az 9 ECIIMISLII:0.1:1111.11MICII 11: POUTICO

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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

03/09/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 127.349

Diffusione: 78.822

nuovo testo dell'articolo 30 eli-mina ogni residuo dubbio cir-ca la permanenza del potere del datore di lavoro di dare il nulla osta al trasferimento.

Mobilità tra società par-tecipate. Una novità interes-sante è l'introduzione della mobilità, intesa come trasferi-mento del personale mediante cessione del contratto, tra so-cietà partecipate.

Quelle appartenenti alla medesima amministrazione detentrice del patrimonio, po-tranno, sulla base di accordi tra loro promossi dall'ente dominus, trasferire tra esse il personale. Il decreto chiarisce che i dipendenti delle parte-cipate non potranno, però, es-sere trasferiti verso gli uffici dell'ente proprietario.

Nel caso in cui le società risultino in difficoltà econo-miche o denuncino una spesa di personale superiore al 50%, previa consultazione sindaca-le, dovranno avviare questo nuovo tipo di mobilità e per favorire la ricollocazione dei lavoratori, i trasferimenti in questo caso possono avvenire anche tra società partecipate da enti diversi, sia in ambito regionale, sia extra regionale, sulla base di specifici accordi.

—o Riproduzione nservata—.

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9 ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

03/09/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 127.349

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Tutto pronto per il federalismo demaniale

Parte il federalismo demaniale. Entro il prossimo 30 novembre regioni ed enti locali possono richiedere l'attri-buzione a titolo non oneroso di beni di proprietà dello stato ai sensi dell'art. 56-bis del dl 69/2013. Lo faranno utilizzando un software da ieri disponibile sul sito dell'Agenzia del demanio la quale, verificata la sus-sistenza dei presupposti per l'accogli-mento, ne comunicherà l'esito entro i successivi 60 giorni. L'attribuzione avverrà a titolo gratuito, ma sarà sot-toposta a una condizione: trascorsi tre anni dal trasferimento, il demanio ef-fettuerà un monitoraggio all'esito del quale i beni che dovessero risultare inutilizzati verranno riacquisti dallo stato. Entra così nel vivo l'operazione previ-sta dal cosiddetto decreto del fare per ovviare al fallimento del format origi-nario risalente al dlgs 85/2010. A tal fine, è stata introdotta una procedura semplificata basata sulla richiesta di-retta da parte degli enti interessati al demanio, che il nuovo applicativo consente di compilare e di trasmettere in via informatica. Nella richiesta, che deve essere sot-toscritta dal rappresentante lega-le dell'ente, deve essere riportata l'identificazione catastale del bene, una specifica sulle finalità di utilizzo e l'indicazione di eventuali risorse fi-nanziarie preordinate a tale utilizzo. Sono esclusi dal trasferimento i beni in uso per finalità dello stato o per quelle in materia di razionalizzazio-

ne degli spazi e di contenimento del-la spesa, quelli per i quali siano in corso procedure volte a consentirne l'uso per le medesime finalità nonché quelli già oggetto di operazioni di va-lorizzazione o dismissione. La nuova procedura non si applica, inoltre, ai beni appartenenti al demanio storico - artistico, che potranno essere trasfe-riti solo nell'ambito di specifici accor-di con l'amministrazione statale. Come detto, l'Agenzia del demanio do-vrà rispondere entro 60 giorni dalla richiesta: per l'avvio dell'istruttoria; tuttavia, occorrerà attendere la sca-denza dei termini, quindi la dead-line è fissata per fine gennaio 2014. La procedura prevede, inoltre, un eventuale riesame del provvedimen-to e, laddove le richieste abbiano a oggetto immobili assegnati alle am-ministrazioni dello Stato, la verifica della effettiva sussistenza delle esi-genze istituzionali all'utilizzo dell'im-mobile. Qualora per il medesimo bene per-vengano richieste di attribuzione da parte di più livelli di governo, esso sarà attribuito, in forza dei princi-pi di sussidiarietà e di radicamento sul territorio, in via, prioritaria ai comuni e alle città metropolitane e subordinatamente alle province e alle regioni. I beni già utilizzati, invece, saranno prioritariamente trasferiti agli enti utilizzatori che ne facciano richiesta.

Matteo Barbero O Riproduzione riservata—.

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t az QINUTIOUNO ECIINU1LIE0.1:111.11MICII 11: POUTICO 9

press LinE

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

03/09/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 127.349

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Cani vietati in spiaggia, sì ma servono aree ad hoc

Niente cani in spiaggia? Resta valido il provvedimento del comune, che però deve comunque assicurare sugli arenili spazi ad hoc agli animali in base all'accordo stato-regioni per la pet therapy. È quanto emerge dall'ordinan-za 3204/13, pubblicata dalla seconda sezione bis del Tar Lazio. Segna un punto l'associazione ecologista Earth, difesa dall'avvocato Massimo Rizzato. L'ordinanza del comune parla chiaro: i conduttori di animali non possono accedere alle spiagge libere durante la stagione balneare, vale a dire dal 1° maggio al 30 settembre. Ma attenzione: nel frattempo la giunta regionale ha recepito l'accordo con il governo, che risale al 2006, secondo cui i comuni sono tenuti a individuare tratti di arenile da destina-re all'accoglienza temporanea di animali da compagnia, con strutture per le quali il servizio veterinario dell'Asl competente per territorio rilascia il nulla-osta sanita-rio a garanzia del benessere degli animali e del rispetto dell'igiene pubblica. L'articolo 10 parla chiaro: è necessa-rio assicurare agli animali domestici la fornitura d'acqua, la presenza di appositi contenitori per la raccolta degli escrementi e spazi d'ombra adeguati. Le strutture delle at-tività, già, esistenti devono adeguarsi entro un anno dall'en-trata in vigore della disposizione. Con tanto di multe ai trasgressori: si applicano le sanzioni previste dalle leggi regionali del Lazio 34/1997, 33/2003 e dal regolamento di polizia veterinaria e successive modificazioni. E dunque il comune deve adeguarsi al più presto destinando aree dedicate ai cani e agli altri amici dell'uomo mentre l'or-dinanza resta valida, complice probabilmente la stagione balneare agli sgoccioli. «Non sussistono i presupposti per la sospensione dell'atto impugnato», conclude l'ordinan-za del Tar Lazio, «in quanto la richiamata disposizione regionale, non immediatamente precettiva, subordina

l'individuazione dei trat- ti di arenili a specifiche prescrizioni volte alla tutela dei rilevanti inte- ressi coinvolti».

Dario Ferrara

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Cacata.. stretta arti-furhetti "

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IO L'ordinanza em,le p,dt sul Sito www.italia-

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la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro

03/09/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 509.141

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Lavoro, ferrovie e lotta all'evasione il governo sacrifica altri fondi per far decollare la manovra Imu Ilfabbisogno vola. Crescita, asse imprese-sindacati

LUCIO CILLIS

ROMA — Pur di far quadrare il decreto Imu e reperire i fondi per la Cig e gli esodati, il governo non esita a tagliare risorse destinate all'occupazione, alla lotta all'e-vasione, alla manutenzione fer-roviaria, alle energie rinnovabili, alle forze dell'ordine. Uno schiaffo a sindacati e Confindu-stria, che ieri hanno siglato un documento congiunto con le priorità da tenere in conto nella Legge di stabilità per accompa-gnare la crescita.

Un polverone che agita Palaz-zo Chigi e costringe il premier, in serata, a spiegare la ratio dietro i provvedimenti e i tagli: «I soldi destinati agli incentivi alla pro-duttività — spiega Enrico Letta dalla Slovenia — non sarebbero stati utilizzati, sarebbero andati in economia». Anche dal mini-stero delLavoro arrivalaprecis a-zione che «le risorse del decreto utilizzate per coprire il finanzia-mento della cassa in deroga non incidono sull'applicazione per il

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salario di pro duttività per i12013, in quanto la decontribuzione verrà applicata ne12014 con fon-di esistenti». Ma le rassicurazio-ni non bastano e le sforbiciate che accompagnano il via libera al decreto stanno scatenando la reazione preoccupata delle par-ti sociali e di parte dello stessa maggioranza. Con il capogrup-po dei deputati Pdl Renato Bru-netta, non «convinto» dalla rela-zione tecnica predisposta dalla Ragioneria generale dello Stato.

Per tenere in piedi l'impianto del decreto, il governo mette ma-no a 250 milioni presenti nel Fondo per l'occupazione. Altri 300 milionivengono dalla dispo-nibilità di 40 conti correnti che garantiscono le risorse della Cassa conguaglio del settore elettrico (finanzia l'efficienza energetica e le energie rinnova-bili). A mettere una pezza al bu-co aperto dal provvedimento ar-rivano anche i 300 milioni de-pennati dai fondi che aiutano la manutenzione affidata a Rfi (Ferrovie), più altri 100 messi in cantiere dal 2015 per diverse opere ferroviarie.

E perde un sostegno impor-tante il comp arto sicurezza" gra-zie" ad un taglio da 55 milioni. A farne le spese un po' tutte le figu-re professionali, dai vigili del fuoco alle forze armate: il decre-to legge del 2008 che stanziava 100 milioni l' anno per la preven-zione e il contrasto al crimine at-

traverso deroghe alle assunzio-ni, subisce infatti una riduzione complessiva di 55 milioni.

Vittima del decreto Imu, poi, la lotta all'evasione fiscale che perde per strada ben 20 milioni di risorse elargite dieci anni fa per agevolare le assunzioni di nuovi ispettori. Riduzione di al-tri 10 milioni per il fondo che in-

centiva la mobilità e le trasferte del personale che combatte i contribuenti meno fedeli al fi-sco, il lavoro nero, il gioco illega-le e le frodi fiscali.

Ma è proprio il mancato incas-so dell'Imu a pesare sugli ultimi dati relativi al fabbisogno comu-nicati ieri sera dal Tesoro. Nei primi otto mesi de12013 vola b en

oltre i 60 miliardi, è quasi il dop-pio rispetto ai 33,5 del 2012. Nel solo mese di agosto si è attestato a9,2 miliardi proprio a causa del - la cancellazione della prima rata dell'imposta sugli immobili ol-tre che per l'accelerazione dei pagamenti dei debiti della Pub-blica amministrazione.

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IL DECRETO La versione finale del decreto Imu ha riservato molte novità rispetto a quanto annunciato

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"NO AL CONDONO PER LE SLOT MACHINE" "Riempire le nostre città di macchinette - ha detto Renzi - è inaccettabile. Chiedo al Governo dì ripensarci prima di fare questa transazione

la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro

03/09/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 509.141

Diffusione: 396.446

Il sindaco conquista anche Bologna "Il programma è la Costituzione aiutiamo l'Italia, niente liti tra noi" Stand demolito perfar posto allafolla. "Decadenza, alt ai giochi"

MICHELE SMARGIASSI

BOLOGNA — «Primo punto, l'I-talia è una repubblica fondata sul lavoro...». Cinque proposte. Prese dalla Costituzione. E già il programma di Renzi segretario Pd. Il sindaco di Firenze ha pro-nunciato il suo «sono pronto» da meno di 24 ore. Alla Festa dell'U-nità di Bologna allunga già sul passo da congresso. «Da ora in poi, invece di discutere sulle cor-renti, sulle divisioni, si riparte da qui. La politica deve dare un mi-nimo di speranza. Per far questo c'è bisogno che il Pd non faccia per l'ennesima volta una pole-mica interna».

Alle insidie dei posiziona-

menti che rischiano di ingab-biarlo, Renzi preferisce il movi-mento, la fuga in avanti, vuole sfuggire alla trappola degli ab-bracci più o meno avvelenati, al-la melina delle alleanze, alle spi-re delle acrobazie di cordata. I suoi lasciano filtrare una decisa diffidenza, per non dire di più, dell'aspirante segretario per l'endorsement dell'area cattoli-ca del Pd; ma lui, dalla piazza centrale dove lo aspettano fin dal pomeriggio alcune migliaia di persone, sorvolerà con ironia sulle grandi manovre interne, «i renziani, i sempreverdi dale-miani, i bersaniani... Ma così di-venta il congresso delPd dei set-te nani... Io ovviamente sarei

Brontolo...». Niente di più. I capitoli del nuovo program-

ma, in verità, sono quelli cari al sindaco già nella corsa di un an-no fa: formazione, antiburocra-zia, scuola, turismo, giustizia ra-pida, semplificazione e riequili-brio fiscale, abolizione del finan-ziamento ai partiti... Con le at-tualizazioni del caso. «Articolo tre, tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge...», basta l'ac-cenno per sollevare l'onda degli applausi, ma per chi non capi-sce, la conclusione è chiara: «Quando le sentenze sono defi-nitive e passano in giudicato, non ci devono essere giochetti». È uno stop allalineaViolante: «Le istituzioni hanno detto la parola

Il problema non è quello che faccio io, il problema è quello che decidete voi. E arrivato per il Pd il tempo di prendere il coraggio a due mani

definitiva». E avanti, «la Repub-blica riconosce le autonomie...», si ferma, ride, «come ci hanno presi in giro sul federalismo...», parte un fendente contro la Le-ga. Ma ce n'è anche peri 5Stelle, «siete convinti che il voto che avete dato a Grillo è servito?».

La Festa è la stessa che un an-no fa aveva «dimenticato» di in-vitarlo, recuperando poi all'ulti-mo minuto. Oggi, per fargli più posto hanno demolito le pareti dello stand del Pd, è una metafo-ra involontaria ma molto freu-diana. La stessa Festa dove un anno fa a riceverlo c'era solo, ir-rigidito nell'aplomb del dovere, il segretario di federazione. Oggi c'è un parterre du roi, sindaco di Bologna Merola e segretario re-gionale Bonaccini in prima fila felici e plaudenti. La stessa Festa dove, per farsi vedere dai fan, un anno Renzi fa salì su una pol-troncina vuota (sempre per chi ama le metafore). Oggi c'è un maxischermo di sei metri che lo gigantizza in Matteo scope da tre metri d'altezza, per tutto il po-meriggio ha annunciato, in stile un po' militare, «Ore 21 Renzi Matteo». Alle 18.30 un dibattito con un altro Matteo, il «giovane turco» Orfini, è letteralmente cannibalizzato dall'attesa, «questa sera sono il gruppo di spalla...», il servizio d'ordine sor-veglia che il popolo renziano non si porti via le sedie. Il sinda-co di Castenaso Stefano Ser-menghi ha fatto stampare centi-naia di magliette «Adesso, Bolo-gna per Renzi» e le distribuisce perché «Matteo non si senta so-lo». Ma che solo e solo. In prima

fila, cartelli nominativi riserva-no le sedie ai dirigenti locali. Da rottamatore a «candidato uni-co», per dirla con B epp e Fioroni. In platea una ragazza si guarda attorno e twitta sarcastica: «que-sta sera l'indirizzo della Festa è: via di D amas co ».

Intanto Renzi è arrivato all'ar-ticolo «tutti i cittadini hanno di-ritto di associarsi...». Siamo tor-nati appunto all'argomento bol-lente: il partito, il congresso. «Il problema non è quello che fac-cio io, il problema è quello che decidete voi». Siamo alla cors afi-nale: «È arrivato per il Pd il tem-po di prendere il coraggio a due mani. Fra partiti che democrati-ci non sono». Ma dopo, «sarebbe auspicabile vincere le elezioni» e per questo «oltre ai voti dei delu-si del centro -detra dobbiamo re-cuperare i delusi dei 5 stelle... Ma soprattutto i voti dei delusi del Pd». L'appello finale, più che la conferma definitiva della scesa in campo, è già uno slogan da campagna primaria: «Non mi sono candidato per prendere il partito, ma per restituirvelo», scoppia qui l'applauso più forte, liberatorio, partono i coretti, parte un Jovanotti a tutto volu-me «ti porto via con me».

Giro finale di cucine e stringi-mani, rito riservato un tempo so-lo ai segretari in carica. Poi il sin-daco corre nella città di cui è an-cora sindaco. Ha convocato i giornalisti a mezzanotte. Dal-l'auto twitta: «rientro a Firenze per sistemare di notte le strade attorno alla stazione, #tappala-buca».

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Il fabbisogno dello Stato: col taglio Imu è quasi raddoppiato

Le risorse che vanno: trovate per coprire

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03/09/2013 press LinE LA STAMPA Direttore Responsabile: Mario Calabresi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 350.297

Diffusione: 253.971

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Imu: tagli per un miliardo su lavoro, sicurezza e Fs

RAFFAELLO MASCI ROMA

Intanto tagli per un miliardo. E poi lo spettro del chissà che cosa per trovarne altri 10 tra quest'anno e l'inizio del prossimo (di cui 5 subito). La fine dell'Imu questo compor-ta, così come la copertura delle altre iniziative (e pro-messe) del governo, dall'Iva alla Cassa integrazione in deroga, a tutto il resto.

Mercoledì 28 agosto il coro dei ministri era tutto sull'Al-leluja nell'annunciare l'aboli-zione della tassa sulla casa, ora però si debbono fare i conti e cominciano i dolori. Tanto per cominciare il mini-stero dell'Economia rileva che senza la prima rata Imu il fabbisogno ad agosto si è im-pennato: era stato di 5,9 mi-liardi nell'agosto del 2012, è lievitato a 9,2 miliardi. Un al-larme. Poi parla il sottosegre-tario all'Economia Paolo Ba-retta ai microfoni di Radio24: «Entro il prossimo mese, e co-

munque con la Legge di stabili-tà, il Governo deve trovare due miliardi per la seconda rata dell'Imu, un miliardo per l'Iva e un altro miliardo circa per la Cassa integrazione e per il rifi-nanziamento delle missioni al-l'estero, sperando che non si aggiungano altre emergenze».

Totale, 4 miliardi. Ma non ba-sta mica solo questo: siamo a settembre e si guarda già ai con-ti dei prossimi mesi che sforano nel 2014, così che l'elenco dei fondi da trovare si allunga. Oltre ai 2 miliardi per l'Imu, altri due

ne servono per l'alleggerimento della service tax (la tassa ce so-stituirà Imu e Tares e che do-vrebbe essere più leggera della somma delle due messe insie-me), la deducibilità Imu per le imprese costerà un altro miliar-do e mezzo, se si vuole stoppare l'Iva serve un ulteriore miliardo, il rifinanziamento delle missioni all'estero costerà almeno 400 milioni, la copertura del manca-to aumento dei ticket sanitari, richiede 2 miliardi. Facciamola breve: servono 10 miliardi tra quest'anno e il prossimo, e la

metà subito, cioè con la legge di stabilità che è alle porte.

La toppa all'Imu si mette, per intanto con un taglio di qua-si un miliardo a 11 ministeri che perdono 300 milioni solo alla voce «consumi intermedi», cioè a tutte le spese funzionali. Ma c'è anche una decurtazione di 250 milioni al fondo per l'occu-pazione che fa saltare sulla se-dia i sindacati («ma come, una gaffe del genere nel giorno del-l'accordo tra noi e Confindu-stria per il lavoro», commenta Raffaele Bonanni) e che il pre-

mier Letta giustifica dicendo che «tanto non sarebbe stato utilizzato». Dopo di che il mini-stero dell'Economia ha agito con la mannaia su voci di spesa sancite da precedenti Finanzia-rie dal 2005 in avanti. E così, a leggere nell'elenco dei tagli, si scopre un «definanziamento» di 300 milioni alla rete ferrovia-ria, 55 milioni che vengono tolti a una manovra del 2008 per l'assunzione di agenti delle for-ze dell'ordine, di 35 dovrà fare a meno l'Anas, 20 milioni erano stati stanziati dalla finanziaria

del 2005 per l'assunzione di guardie di finanza e anche que-sti scompaiono, 50 milioni li aveva previsti l'ultima legge di stabilità per personale della di-fesa, degli interni, della giusti-zia e dell'economia. Via anche questi, più una sequenza di ta-gli «mirati» ai bilanci dei mini-steri, per un il totale di 975 mi-lioni. E siamo solo all'inizio.

Che fare? Il viceministro del-l'Economia Stefano Fassina ha un'idea: «Si dovrebbe reintro-durre l'Imu sul 5% delle prime abitazioni di maggior valore e con il miliardo di euro all'anno recuperato coprire la deducibi-

Il ministro Del Rio: «I sindaci stiano sereni in autunno rivedremo il Patto di Stabilità»

lità dell'Imu alle imprese. Tra rendita e fattori produttivi dob-biamo scegliere i fattori produt-tivi». Il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio ga-rantisce che i soldi si troveran-no senza introdurre nuove tasse e vuole tranquillizzare i comuni) preoccupati per l'Imu che sva-nisce e per il patto di stabilità da rispettare: «Sappiamo che i bi-lanci hanno bisogno di certezze - ha detto - e sono convinto che con la legge di stabilità verran-no risolte le incertezze che agi-tano il cuore dei nostri sindaci».

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03/09/2013 pressunE LA STAMPA Direttore Responsabile: Mario Calabresi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 350.297

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La Bologna di Bersani applaude Matteo "Mi candido per restituirvi il partito"

Davanti a migliaia di persone il discorso più politico: ripartiamo dalla Costituzione

Il tour tra il popolo democratico

atteo Renzi scarta ancora. L'anno scorso scelse Torino

l

per cambiare passo alla sua campagna per le primarie abbandonan-do i panni da rottamatore per comincia-re a parlare di contenuti, della sua idea di sinistra.

Ora, il giorno dopo la sua disponibili-tà a correre per la segreteria del Pd, sceglie Bologna, la capitale della sini-stra italiana, per cambiare ancora pas-so. Proprio lì dove l'anno scorso si erano addirittura «dimenticati» di invitarlo, oggi è impossibile contare la gente che dalle 18, tre ore prima dello «show» co-me lo chiamano alcuni, occupano già tutti i posti a sedere. D'altra parte è un discorso importante quello che Renzi decide di fare.

Quasi l'avessero capito, molti diri-genti locali del partito sono in prima fila ad applaudirlo. Tutti bersaniani o qua-si, tra l'altro. Il sindaco Virginio Merola, il suo vice, l'intera giunta, parlamentari ortodossi (fino a ieri) all'ex segretario Pd. Guidati dal potente segretario re-gionale Stefano Bonaccini: un bersania-no doc che già all'indomani del voto di febbraio aprì al «nemico» Renzi. E dopo mesi di freddo con «Matteo», arriva an-che Giorgio Gori, suo braccio destro ai tempi delle primarie.

Renzi ha fretta. Deve tornare a Fi-renze entro mezzanotte per fare un so-pralluogo sui cantieri notturni. È sicuro di sé e non solo perché ha incassato l'ap-poggio di Dario Franceschini, colui che aveva definito il «vice-disastro» all'in-domani della sua nomina a segretario del Pd. Ride, scherza interagisce con il suo - nuovo - pubblico e lancia le sue cin-que proposte, tutte basate su altrettan-ti articoli della Costituzione. Il messag-gio al Pd è di smetterla con le polemiche interne tanto più ora che sembra essere rimasto senza rivali. Forse meno cari-smatico del solito, più prudente nelle

Fori Nella città romagnola, Renzi è salito sul palco e ha parlato dopo diverse settimane di silenzio

parole e negli esempi, sicuramente più a sinistra rispetto a un anno fa.

Il suo progetto è articolato in cinque punti e da un'idea di fondo. «Rifiutare l'idea che la politica faccia schifo. Non vi rassegnate all'idea di declino: e siccome il futuro dipende un po' anche da me mi metto in gioco», spiega.

Si comincia ovviamente dall'articolo 1 della Costituzione, da quella Repubblica «fondata sul lavoro» senza che in realtà la-voro ci sia. «Se il Pd vuole fare le cose se-rie, non si mette a di-scutere solo dell'Imu ma prova a fondare veramente la Repubblica fondata sul lavo-ro». Come? attraverso le «cose concrete». Modifica della formazione professionale (troppe volte serve al formatore e non al formato, dice tra gli applausi); ripensare i centri per l'impiego, sburocratizzazione.

Il secondo punto è basato sul l'articolo

Rego Enfia Grande successo di pubblico per il comizio a Reggio Emilia: quasi seimila persone presenti

tre quello dell'uguaglianza sostanziale. «Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. Io ci credo - dice cogliendo l'occa- sione per attaccare Berlusconi -. Uno è innocente fino a sentenza definitiva: non basta un articolo di giornale, né un rinvio a giudizio per condannare una persona. Ma quando la sentenza passa in giudicato non ci possono essere giochini. Rispetto

l'opinione di chi crede sia una sentenza sba- gliata, ma si rispetta- no le istituzioni, pri- ma delle opinioni».

Per Renzi non è sbagliato chiedere un

contributo a chi guadagna più di 3500 eu- ro di pensione al mese, né che si riorganiz- zi il fisco perché diventi più amico di per- sone e aziende. Ma è eguaglianza anche permettere «a tutti i bambini un posto ne- gli asili e di avere una scuola di livello».

La macchina dello Stato va riformata secondo l'articolo 5 della Carta, ripartendo

Genova Domenica il sindaco di Firenze ha annunciato la sua candidatura alla segreteria alla Festa nazionale del Pd

dai territori: «Finora ci hanno solo preso in giro. Ora serve ridare veramente centrali-tà alle autonomie locali». Che potrebbero fare parte del nuovo Senato delle Regioni e autonomie locali che Renzi vede come una grande sfida. «In base all'articolo 49 le per-sone possono associarsi in partiti, ma che partito vogliamo? Ci vuole una grande scommessa sul coinvolgimento. Vogliamo cambiare l'Italia? Cambiamo prima noi. Eliminiamo i livelli istituzionali per abbat-tere costi e posti della politica Eliminiamo il Senato e il finanziamento pubblico dei partiti» (e qui la gente applaude, ma meno convinta). L'ultimo punto cita l'articolo 54: «I cittadini che hanno incarichi pubblici hanno il dovere di adempiere con discipli-na e onore». Per Renzi è l'onore della politi-ca che va riabilitato. «Non mi sono candi-dato per prendermi il partito, ma per resti-tuirlo». Saluta e se ne va con ancora Loren-zo Jovanotti in sottofondo. «Ti portò via con me», dove una strofa dice «ribaltere-mo il mondo». Ecco, lui ci crede davvero.

I GRANDI TEMI 11 lavoro , l'uguaglianza

le autono mie, le riforme e l'ono re nella politica

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29/08/2013 press LinE RAVENNA )1 NT( -nzNi

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

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Sprint finale verso il 2019 Ravenna prepara 50 milioni

Il 20 settembre i giochi saranno chiusi: le città che non avranno con-segnato il dossier non saranno della partita per il titolo di Capitale euro-pea della cultura nel 2019. Ora il budget ravennate ha una dimensione: 50 milioni di curo circa. Giorni frenetici nei comitati organizzativi. Ab-biamo fatto un viaggio tra tutte le città italiane che si contenderanno lo scettro con Ravenna. Entro fine anno la prima scrematura con le finali-ste (probabilmente cinque). Entro la fine del 2014 l'assegnazione finale.

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RAVENNA NTORN

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Editore Reclam .Au -. Trib. di Ravenna n. 1172 del 17/12/2001 Dire Core resporsapile. Fa lo Piazza Stampaa, Galeati Industrie Grafiche Anno XI nr. 546. Poce Ita iane Sood. in aolo. post. Di, 353/2003 icona egge 27102/200 0 -. 461 50. 1 comma 1 DCEC.R.P. - '3. RAVENNA. 5p.06.669.412

CENTRO STORICO

Il Mariani riaprirà dopo la Notte d'Oro

A PAGINA 3

POLITICA

Bersani apre la festa Pd Attesi i big democratici

A PAGINA 4

VIAGGI

Un altro capitolo del giro del mondo in bicicletta

A PAGINA 10

SETTEMBRE DANTESCO

Al via il festival Dante2021

A PAGINA 12

ANTIC I PAZION

Da Ammutinamenti a Giallo Luna Nero Notte

A PAGINA 13

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Sprint finale verso il 2019 Ravenna prepara 50 milioni

II 20 settembre i giochi saranno chiusi: le città che non avranno con-segnato il dossier non saranno della partita per il titolo di Capitale euro-pea della cultura nel 2019. Ora il budget ravennate ha una dimensione: 50 milioni di euro circa. Giorni frenetici nei comitati organizzativi. Ab-biamo fatto un viaggio tra tutte le città italiane che si contenderanno lo scettro con Ravenna. Entro fine anno la prima scrematura con le finali-ste (probabilmente cinque). Entro la fine del 2014 l'assegnazione finale.

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Motori: un viaggio tra passione, sport e attualità

di Idell!Aidge o • e

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La cronaca estiva ogni anno re-stituisce un bollettino di guerra dalle strade ravennati: tra vittime e feriti i centauri pagano un tribu-to di sangue pesante. Ma le due ruote sono anche passione e sport, tra collezionismo e gran premi.

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Il centro storico il primo tema dei nostri aperitivi

Il futuro del centro storico di Ravenna —sia dal punto di vista architettonico (dalla riqualificazione di piazza Kennedy al nuovo mercato coperto passando per piazza delle Antiche Carceri) e sia dal punto di vista commerciale e turistico (con le iniziative a sostegno del tessuto economico) — sarà il te-ma al centro del primo appuntamento con gli aperitivi di Ravenna&Dintorni.

Un ciclo di incontri che inizierà il 12 set-tembre al Caffè Belli di via Guerrini, proprio a due passi da quella piazza che oggi ospita oltre centotrenta posti auto e, nei program-mi del Comune, all'inizio del 2015 dovrà essere una grande area pedonale (partenza dei lavori ipotizzata all'inizio del 2014). Un progetto che ha suscitato dibattiti e reazio-ni contrastanti (nella foto accanto un rende-ring di come sarà la nuova piazza).

Ogni volta con noi ci sarà un ospite diver-so. E per parlare degli sviluppi della città il nome giusto non poteva che essere quello di Andrea Corsini: basta elencare le deleghe sulle spalle dell'assessore comunale e cioè Turismo, Commercio e Lavori pubblici.

Il nostro sarà un viaggio dentro la città, in tutti i sensi: parleremo dei temi che coin-volgono i ravennati e che stanno più cuore a chi vive a Ravenna e lo faremo spostando-ci ogni appuntamento in un locale diverso, in una zona diversa, per riscoprire spazi che a volte finiscono per essere dimenticati. E saranno serate all'insegna dell'informalità: un modo perché redazione e lettori possano incontrarsi anche faccia a faccia oltre ai tradizionali incontri del giovedì sulla carta del settimanale e di ogni altro momento sulla rete del nostro sito internet. Le notizie riportate sui nostri mezzi saranno lo spunto per un dialogo aperto a tutti con grande li-bertà: sarà la redazione a dare il benvenuto poi chiunque potrà rivolgere le proprie cu-riosità o potrà restare semplicemente ad ascoltare. Saranno serate pensate prima di tutto per i nostri lettori ma anche con i no-stri lettori: sarete voi a proporre i temi e gli ospiti che vorreste vedere e con cui vorreste condividere un bicchiere di vino confron-tandosi.

Non ci resta altro da aggiungere se non invitarvi per il 12 settembre al Belli.

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Responsabile: Fausto Piazza

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«Il nuovo Mariani dopo la Notte Oro»

« Sicuramente in autunno ma do- po la Notte d'oro». La data della ria- pertura del Mariani in via Ponte

Marino — nella nuova veste con cinema, pub e ristorante — è sempre più vicina ma, come spiega il proprietario Maurizio Bucci, non

sarà il prossimo 12 ot-tobre in occasione della settima edizione della notte più lunga in città come aveva auspicato in

d'essai in via Ponte Marino principio l'imprenditore stesso nonché consiglie-

re comunale del Pdl. Mentre i lavori sono in corso siamo entrati nella ex multisala accompagnati da Bucci. Le foto e il racconto della visita in

anteprima sono sul nostro sito in-

ternet www.ravennaedintorni.it

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Ristorante, pub e cinema

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«A fine settembre riapre l'Astoria»

Presto i ravennati potranno tor- nare al cinema Astoria di via Trie- ste. «Alcuni ambienti sono già

pronti» conferma Gior- gio Tani, direttore ge- nerale di Acmar, l'a- zienda proprietaria del- lo stabile che si è occu- pata dei lavori in questi mesi. L'Astoria è chiu- so dal 22 novembre scorso per bonificare il sottotetto dalla presen- za di amianto. «Manca

La multisala riaprirà dopo la qualche pratica buro- bonifica dall'amianto cratica ma entro fine

settembre il cinema dovrebbe essere di nuovo aperto e iniziare la pro-grammazione», di cui si occupa il gruppo Cinema City. Per i lavori la spesa complessiva sarà di alcune centinaia di migliaia di euro.

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Coop Adriatica rifarà il look del mercato coperto

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Il mercato coperto chiude 1'8 settembre

È arrivato l'ultimatum per i com- mercianti del mercato coperto: entro 1'8 settembre dovranno lasciare la

struttura. Il Comune ha fatto partire la lettera di sfratto, in vista dell'or-mai noto progetto di ri-qualificazione a firma di Coop Adriatica, che ot-terrà la struttura in con-cessione da Palazzo Mer-lato per i prossimi 35 an-ni. L'inizio dei lavori è previsto per la prossima primavera: in arrivo on'osteria, negozi, un su-

permercato e altri spazi aperti fino a mezzanotte. A oggi sono rimasti quat- tro i banchi negli spazi di piazza Co- sta. Le storie e la rabbia dei quattro commercianti in un articolo che tro- vate su www.ravennaedintorni.it

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Bersani, Epifani, Renzi, Civati Tutti i big dei democratici al pala De Andrè dal 30 agosto

I big nazionali del Partito Democratico ci saranno tutti nei diciotto giorni di incontri e confronti sui temi più cal-di della politica, locale e nazionale, alla festa del Pd pro-vinciale a Ravenna negli spazi del palazzo Mauro De An-dré il 30 agosto, per proseguire fino al 16 settembre. Il ca-lendario politico è praticamente a punto, fanno sapere dall'ufficio stampa democratico, e i confronti seguiranno alcuni filoni, con le personalità di maggior rilievo del Pd e non solo. Il primo sarà dedicato a "Il Pd del futuro". Sa-ranno sul palco Pierluigi Bersani (30 agosto, ore 21), Da-vide Zoggia, responsabile organizzazione della segreteria nazionale Pd e Stefano Bonaccini, segretario regionale Pd (9 settembre, ore 21), Gianni Cuperlo (11 settembre, ore 18.30), Giuseppe Civati (13 settembre, ore 21). Devono confermare la data di presenza Matteo Renzi e Guglielmo Epifani. Si parlerà poi di governo nazionale ed enti locali a partire dall'intervista con il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci e il presidente della Provincia, Claudio Casadio, a cura dei capiredattori dei quotidiani locali (31 agosto, ore 21). Donne e uo- mini contro la violenza (1 settembre, ore 21): interviene Josefa Idem (senatrice Pd). A seguire gli incontri con il ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato (2 settembre, ore 21), Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento (3 settembre, ore 21).

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Sulla spiaggia della Duna con i parlamentari M5s

Parlamentari on the beach. Questo è il nome dell'iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle di Ravenna per sabato 31 agosto dalle 14 alla Duna degli orsi. I parlamentari grillini rac-conteranno cosa sta succedendo a Roma, cosa stanno facendo e come stanno vivendo la loro esperienza. Sarà la Costituzione al centro del dialogo. La promessa alla vigilia è di rivelare il re-troscena di Montecitorio e Palazzo Madama «che i media non dicono: come e perché vogliono cambiare la Costituzione». Quattro: le senatrici Michela Montevecchi e Maria Mussini e i deputati Vittorio Ferraresi e Giulia Sarti.

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SEL APPOGGIA I REFERENDUM

PROPOSTI DAI RADICALI

Sinistra Ecologia Libertà (Sel) anche a Ravenna partecipa alla raccolta di firme per alcuni dei re-ferendum proposti dai radicali. I quesiti affrontano tematiche im-portanti, dall'immigrazione alla politica in materia di droghe, dal divorzio breve all'8 per mille. Il partito afferma di appoggiare «con convinzione i quesiti su lavoro e immigrazione perché riteniamo fondamentale abrogare il reato di clandestinità, inutile e dannoso, e regolarizzare quel mezzo milione di migranti che lavorano in nero e in condizioni spesso schiaviste». Ecco dove si può firmare: a Raven-na in piazza del mercato, il merco-ledì e il sabato mattina; a Casti-glione di Ravenna in piazza del mercato 10/9 e 17/9; a Lugo in lar-go della Repubblica 4/9 e 11/9, a Faenza in piazza del Popolo 31/8, 7/9 e 14/9; a Cervia davanti a Coop 5/9 e 12/9; a Bagnacavallo in piazza del mercato3l/8, 7/9 e 14/9; a R ussi in piazza Dante 3/9 e 10/9.

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IL CIRCOLO ARCI DOCK61 RIAPRE

CON IL MARX DI PANEBARCO Il 30 agosto (dalle 18) il

circolo Arci Dock61 in dar-sena (in via Magazzini Po-steriori 61, di fronte all'Al-magià) riapre dopo la pau-sa estiva con l'inaugurazio-ne della mostra di tavole a fumetti originali di Daniele Panebarco sulla vita di Marx di inizio anni '80 dal titolo "Marx al Dock61". Durante la serata sarà pre-

sente l'autore. Ingresso riservato ai soci Arci.

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Pagina 5 Un museo nell'ex L bbricainDusena E in Ire anni rivilúl la Divina Commedia

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Un museo nell'ex fabbrica in Darsena E in tre anni rivivrà la Divina Commedia di Luca Manservisi

Sono giorni frenetici in via Ponte Marino, quartier generale di Raven-na2019, per la consegna del dossier di candidatura, atto conclusivo di questa lunga fase preparatoria pri-ma dell'inizio della gara vera e pro-pria. Il 20 settembre è il termine ul-timo per consegnare i documenti e rispondere così al bando pubblicato nei mesi scorsi dal Ministero per ar-rivare alla definizione di quella che sarà la Capitale europea della cultu-ra per l'Italia nel 2019. Pochi mesi e una commissione mista — formata da sei membri nominati dal governo italiano e sette dalle istituzioni eu-ropee — farà una prima selezione, scegliendo di fatto le finaliste, presu-mibilmente cinque, tra le 17-18 città candidate (l'unica incertezza al momento è legata alla partecipazione di Torino — vedi pagine 6-7). Raven-na, stando anche alle dichiarazioni delle rivali, parte in pole position e il coordinatore Alberto Cassani è consapevole di aver in mano un dos-sier pesante, «una sintesi di quanto abbiamo fatto e argomentato in questi ultimi tre anni», ma non solo. «Nel 2019, se saremo Capitale, ogni giorno saranno in programma più eventi — dice Cassani —, in coordina-mento anche con le altre città che sostengono la nostra candidatura». Ma nel dossier (che è in realtà un questionario in cui Ravenna rispon-derà a tutte le domande, anche

quelle facoltative), ancora non è tempo di stilare un calendario. «In generale si può dire che il program-ma seguirà il filo delle Cinquetracce (ossia i macrotemi individuati negli anni scorsi e che già stanno caratteriz-zando la programmazione di Raven-na2019, ndr), che saranno articola-te a loro volta in nuclei tematici e in progetti ed eventi; di alcuni di que-sti, i cosiddetti eventi principali, an-dremo a dare una prima sommaria presentazione nel dossier». Il pro-getto più imponente, forse, è quello relativo all'immensa messinscena della Divina Commedia, da rea-

lizzare in tre anni (rispettivamente Inferno, Purgatorio e Paradiso), dal 2019 al 2021 (anno del settimo centenario della morte di Dante), coinvolgendo tutte le città della Ro-magna e con protagoniste le com-pagnie teatrali del territorio.

Capitolo importante del dossier di candidatura è naturalmente anche quello relativo alle risorse economi-che, con Ravenna che sta lavorando per predisporre un budget operativo (ossia quello riferito alle spese diret-te per il programma e la sua promo-zione) tra i 40 e i 50 milioni di euro. «Un budget — spiega Cassani — in

grado di abbracciare otto anni, dal 2014 al 2021, anno delle celebra-zioni dantesche, e di cui 1'80 per-cento proviene da risorse esterne al Comune di Ravenna, quali lo Stato, la Regione, sponsor e sostenitori va-ri (compreso il milione e mezzo di euro di premio dell'Unione Europea, ndr). A fronte di queste spese è calcolato un indotto di diverse centinaia di milioni di euro tra turismo e risorse che convergeranno su Ravenna per investimenti infrastrutturali». Nel dossier è previsto infatti anche un budget relativo alle infrastrutture. «Stiamo predisponendo un piano di

Prime indiscrezioni sul dossier che

Ravenna presenterà per diventare

Capitale europea della cultura

investimenti che riguarderà inter- venti di riqualificazione urbana, in- frastrutture di collegamento, piani di sviluppo e miglioramento delle li- nee ferroviarie, ad esempio, con Bo- logna e Rimini, per i quali abbiamo

avviato già un dialo-go con la Regione». Previsti anche nuovi contenitori cultura-li. «Nel dossier sono presenti alcuni pro-getti che riguardano la Darsena di città —rivela Cassani — tra cui anche un'idea di riutilizzo dell'ex mangimificio che ora ospita il murale di Ericailcane». Uno spazio molto vasto, che si estende su cin-que piani, dove l'ipo-tesi è quella di avvia-re tra le altre cose esperimenti di co-working e dedicare un piano intero a un grande spazio espo-sitivo. In centro, in-vece, spicca Palazzo

Rasponi delle Teste, in piazza Kennedy, che dopo il restauro verrà dedicato alla cultura e all'Europa e, nella speranza dello staff, a Raven- na Capitale. «Ma abbiamo chiesto anche ad ogni città coinvolta nel progetto — conclude il coordinatore di Ravenna2019 — di individuare e puntare su un contenitore cultura- le. Ovviamente, stiamo parlando di progetti che, se si vince, avranno la possibilità di essere realizzati entro il 2019, ma se anche Ravenna non di- ventasse capitale, dovranno restare tra le priorità dell'agenda della città».

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nel dossier di candidatura oscillerà tra i' 40 e i 50 milioni di euro e abbrac-cerà otto anni di iniziative, dal 2014 al 2021, anno delle cele , , brazioni dantesche,

budget OPerativo (Spese Per PrOgettl ver e propri, la coronicazione e di gestione] che Ravenna insen a

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L'ex mangimificio in Darsena, dove ora campeggia il murales di Ericailcane, nel 2019 potrebbe ospitare al suo interno anche un vasto spazio espositivo

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Sono 19 le aspiranti .pitali

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I LA MAP.P.A

Sono 19 le aspiranti capitali 1120 settembre si chiude il bando. Poi la scelta delle finaliste

È vicina la fatidica data del 20 set-tembre, entro la quale le città italia-ne interessate dovranno ufficializza-re la propria candidatura a diventare Capitale europea della cultura ri-spondendo al bando pubblicato dal ministero lo scorso novembre. A po-chi giorni dalla scadenza, dunque, è difficile nascondersi e ora la lista del-le avversarie di Ravenna è abbastan-za ben definita. Rispetto ai nomi che ancora oggi circolano sul web, diver-se città hanno fatto un passo indie-tro, rinunciando alla sfida europea. Si tratta per esempio, e un po' a sor-presa, di Amalfi — come ci ha confer-mato al telefono l'assessore alla Cul-tura, Daniele Milano — Catanzaro, Brindisi e Carbonia, mentre è torna-ta in gioco all'ultimo minuto Aosta, dopo un periodo di ripensamento. Quattro squadre che non saranno della partita, come probabilmente (anche qui a sorpresa e non senza polemiche interne) rischia di non presentare il dossier neppure Torino, come ci sussurrano al telefono alcu-ni addetti ai lavori piemontesi. Altre, però, sono scese in campo (anche so-lo negli ultimi giorni, come Reggio Calabria) e vogliono giocarsi tutte le loro carte.

Da un punto di vista geografico, iniziando dalla parte settentrionale della Penisola, detto già di Aosta, non si può che partire con il mega progetto del Nord-Est, che vede come capofila ancora Venezia, tornata in corsa dopo che in passato era stato lo

stesso sindaco ad annunciarne il riti-ro. Poi Giorgio Orsoni è sceso a più miti consigli per non arrivare a una frattura diplomatica con Industriali, enti e regioni coinvolte nel progetto (Regione Veneto e Friuli Venezia Giulia, Province di Bolzano, Trento e Venezia). Restando al nord, appare forte la candidatura di Bergamo, mentre resta in campo anche Man-tova. Scendendo lo stivale la batta-glia si fa molto più serrata (anche perché è convinzione comune che il sud possa essere premiato per que-stioni geopolitiche dopo che in pas-sato l'Italia ha scelto come rappre-sentante per la manifestazione euro-pea città del nord come Firenze, Ge-nova e Bologna), ma prima di arriva-re al meridione ecco che fa impres-sione la campagna mediatica utiliz-zata da Urbino, che può vantare una lista sterminata di sostenitori, che vanno da Umberto Eco all'alle-natore di calcio Roberto Mancini, ed è considerata una candidatura forte anche quella doppia, e incentrata sulla figura di San Francesco, di Pe-rugia-Assisi. In Toscana c'è molta attesa per Siena, dove alla stesura del dossier è impegnato il noto eco-nomista della cultura Pier Luigi Sac-co, mentre presenta il documento anche Pisa, nonostante si tratti di una candidatura più recente e non appoggiata ufficialmente neppure dalla Regione. Già tutto pronto inve-ce a L'Aquila, che addirittura ha già

approvato e pubblicato on line il do-cumento da consegnare alla com-missione, e che punta tutto sulla ri-costruzione della città dopo il terre-moto. Ecco dunque invece il sud, con in pole position naturalmente Mate-ra (tra le prime a prepararsi per que-sta sfida insieme a Ravenna), ma de-vono fare paura alle rivali anche le due candidature pugliesi, Lecce (so-stenuta da Brindisi dopo il ritiro) e Taranto (sostenuta invece da Bari, altro soggetto che sembrava in pro-cinto di partecipare) e le due sicilia-ne: oltre a Palermo, infatti, è recen-temente scesa in campo ufficialmen-te anche Siracusa, sostenuta dal Sud-Est della regione. Dopo un pe-riodo di stasi, arriva poi la conferma che anche Caserta (grazie esclusi-vamente al lavoro di Confindustria) parteciperà alla sfida, restando così l'unica città della Campania dopo la rinuncia di Amalfi. In ultimo è di po-chi giorni fa l'annuncio che (con Carbonia ritirata per «mancanza di fondi») in Sardegna sarà Cagliari a candidarsi, mentre in extremis spunta quasi inaspettatamente an-che Reggio Calabria.

Complessivamente, quindi, sono 19 (Ravenna compresa e conside-rando al momento ancora Torino) le città che entro il 20 settembre pre-senteranno il dossier rispondendo così al bando del ministero. Poi la commissione avrà alcuni mesi di tempo per fare un'ulteriore selezione e giungere a una cosiddetta "short li-st" di finaliste. Obiettivo alla portata di Ravenna, come dicono un po' tutti (ed è possibile verificare anche leg-gendo le interviste di queste due pa-gine) ma che non è comunque così scontato raggiungere, dando un'oc-chiata ad alcune delle rivali.

Luca Manservisi

Uno scorcio di Matera, considerata dagli addetti ai lavori la grande favorita della sfida europea

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Le mappa con le città che si candideranno a diventare Capitale europea della cultura

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Cosa succederà prima, durante e dopo il 2019?

Con quale budget?

Chi passerà la preselezione?

Parlano le città candidate a Capitale europea

della cultura: «Ravenna resta tra le favorite»

AOSTA (35.031 abitanti) PISA (85.968 a i .)

«SPERIAMO CONTI LA GEOGRAFIA» Risponde l'assessore alla Cultura Andrea Edoardo Paron. «Nel 2019, se saremo capitale, Aosta sarà il cuore dell'Europa, e lo rappresenterà concretamen-te. La nostra candidatura si basa sui temi del paesag" gio, dell'integrazione e della storia» «Nel 2020, dopo che saremo stati iapitale, la città non sarà cambiata molto, perché abbiamo già avvia-to un processo in questi anni di rinascita all'insegna della cultura, stiamo già organizzando eventi di cara-tura internazionale e siamo impegnati in interventi dí riqualificazione urbanistica», «Il budget che abbiamo lprevisto per il progetto capi-tale é di circa 30 milioni di euro per la parte opera-tiva». «Non vedo città favorite in questa sfida, spero però che la selezione awenga per zone geografiche. Ra-venna? Non Posso giudicare, non conosco quanto è stato fatto».

«MUSEI IN 3D E SULLE ANTICHE NAVI)) Risponde l'assessore alla Cultura Dario Danti. «I I nostro è un percorso che va dal 2014 al 2019: il tema fondamen-tale della candidatura è I la navigazione tra tradizione 'e innovazione. In questi anni abbiamo già investito 20mi-lioni di euro nei progetti cofinanziah dall'Europa per ri- qualificare e rendere più fruibile il nostro patrimonio ar-tistico-culturale. Per il 2019 una delle suggestioni riguar- davlai rroemahlzazione del museo nazionale delle antiche navi e)>. «Nel 2020 Pisa sarà cambiata, e in ambi : t o culturale il nostro obiettivo per esempio ,'è -

avere un sistema di musei in 30» «Abb- quello

di m° a zione un budget, com.. preso q per lela infrastdrUsttPu°sreir,

di 140 mi o , cui - a u izzare perle spese operative». «Non vedo città favorite in questa sfida, se non forse Matera che e quella che finora ha comunicato meglio. Speriamo che non avvengano criteri su basi geo-grafiche, Ravenna? Sta facendo un buon lavoro, ma co- me tutte le città che hanno intrapreso un percorso vero».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 103 di 131

Page 104:  · 2013-09-03 · Il Resto del Carlino Ravenna Corriere Romagna Ravenna La Voce di Romagna Ravenna INDICE Prima pagina 03/09/13 Prima pagina 6 «Sconto in bolletta? Più urgente

29/08/2013 press LinE RAVENNA !)1N-FoRNI

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

SIENA (54.646 a i .)

«ENTUSIASMO PER LA CULTURA» Risponde il professor Pier Luigi Sacco, direttore della candidatura. «Nel 2019 a Siena, che sarà capitale , succe- deran no molte cose

' ma non tanto grandi mostre o fest -

vai, Siamo al lavoro su progetti innovativi che mostrino come la cultura possa entrare nella vita di ognuno. Ci in-

trearnenssamgoli nnitaoiii a seguire,

-2919 con iniziative che continue . o negli l'obiettivo è quello di

aver creato una disponibilità molto più entusiasta verso la cultura tra la gente.Senon dovessimo vincere portere- mo avanti una sorta di piano B, senza disperdere la crea- tività dei gruppi si sono impegnati sul territorio per la candidatura 1:P«l

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Acbebíramo.

e d

individuato un budget operati- vo di circa 40-50 milioni

per le infrastrut- ture, potendo contarei suni 3s 9itema f ilioinni sistema rastruttur ale già recentemente i .rpt ) «Da un punto di vista etico non mi sento di citare città favorite. Di Ravenna posso di-re però che la conosco bene, che sta lavorando con se-rietà e che rappresenta una candidatura forte».

CASERTA (78.872 a i .)

«L'IDEA È UNA CITTADELLA DELLO SPAZIO» Risponde Donatella Cagnazzo del direttivo di Coosnsfiienrcl « Nel che si sta occupando di redigere il dossier. 2019, da capitale, aumenterà sicu- ra

mente la nostra isola pedonale, mentre tra le suggestioni cito il nostro progetto sull'aerospa-

zio e l'idea di una cittadella dello spazio sul modello di quella di Tolosa. Nel 2020 ci piace - rebbe essere nel pieno della nostra rinascita cul _

turale, Caserta può contare sul turismo, su siti e artisti di eccellenza. Purtroppo per molti anni ab-biamo pagato il fatto di essere vicini a luoghi

no tí per ben altri motivi come la criminalità. tà Per- quanto riguarda il budget siamo ancora in alto

mare, aspettando risposte dalle istituzioni». «Le favorite secondo me al momento sono Palermo, Lecce, Matera e Ravenna, che a una riti

ro ho visto molto Preparata. Spero ln ministero co- munque nella vittoria di una città del sud».

PALERMO (654.858 a .)

«PREMIATECI PERCHÉ' SIAMO IMPERFETTI» Risponde l'assessore alla Cultura Francesco Giambro-ne. «La nostra candidatura agisce su due fronti: Palermo intesa come luogo privilegiato di osservazione dei d`

ritti e della pacge,c:e il ruolooesdi del eila città come Punto di contro , di frontiera, paesi tra i

città arabo e quel-

li della miffeleuropa. Nel 2020 lacitta

sarà diversa' a partire dalla mobilità, con un investimento miliard i ento di 2 mili d

i e 300 milioni già disponibili e già in corso di utilizzoPer la metropolitana e il raddoppio della linea ferroviaria

. Stiamo predisponendo un itinerario turistico arabo" normanno e interventi di recupero in centro storico con

il completamento del polo della contemporaneitak «Abbiamo a disposizione un budget complessivo di 200 milioni di euron «Non so quali saranno le finaliste, ma Palermo 'e L'Aquila dovrebbero essere premiate p oprio perché imper ette, perché hanno problemi che potreb-bero risolvere con la candidatura, come successo a Mar-siglia in Francia».

SIRACUSA (118.706 a i .)

«LA FRONTIERA, DENTRO IL TEATRO GRECO» Risponde l'assessore alla Cultura Alessio Lo Giudice

. «La nostra candidatura nasce per valorizzare un intero territorio, quello di Siracusa 'e il sudest, quindi anche R gUsa e Catania. L'obiettivo è quello di, e Programmare

lepolitiche culturali. li tema è quello del territorio di frontiera, dell'Europa, penso agli sbarchi, ma anche dal punto di vista storico-culturale con l'Oriente. Per que-sto stiamo pensando a rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa declinate secondo i temi della candidatura. Nel 2020 l'Europa dovrà essere arrivata in qUesta .,terra, essendo impegnati in una sfida in termini di qualità della vita, infrastrutture, e non solo culturale». «Stiamo ancora valutando quale possa essere budget da mettere in campo, che non deve essere per forza ele-vato, non puntiamo su macro eventi non sostenibili, ma nel mettere in rete le iniziative». «Le finaliste, se devo fa-re un pronostico, secondo me saranno Matera, Ravenna Perugia-Assisi e Siena, oltre a Síracusa, naturalmente...».

ENEZIA (259.970 ab.)

«IL NORD-EST, UNA SFIDA E FORSE UN LIMITE» Parla il coordinatore della candidatura Innocen-zo Cipolletta «Venezia si presenta come capita- le con un grande territorio, il Nordest (dal Vene-to al Friuli, passando per il Trentino Alto Adige ndr), una novità che rappresenta anche forse un limite della nostra candidatura, ma che ci per-mette dí intraprendere una sfida importante per costruire una rete soft, un'infrastruttura ge-stionale integrata dei beni culturali. Il tema portante è la celebrazione della pace, con un'i- dea di collaborazione internazionale». «Non ab-.

'amo ancora immaginato unug e in ci aspettiamo che lo Stato dia una mano dal lpluvno:

to di vista infrastrutturale». «Non mi sento di di-re quali siano le città favorite, Ravenna di certo è una delle prime che ha intrapreso il percorso e ha delle chance. Siamo oltretutto molto vicine e se vinciamo noi ci sarà modo di collaborare».

L'AQUILA (68.304 ai.)

((AL CENTRO C'È LA RICOSTRUZIONE» Parla la senatrice ed ex assessore Stefania Penopane «Nel 2019 saranno trascorsi dieci anni dal terremoto del 6 aprile, Non a caso il cuore del progetto di candidatura è la ricostruzione dell'Aquila, che mi auguro possa es- ser ricostruita più bella e più sicura».«Ii lavoro che abbia-mo avviato e che porteremo avanti è finalizzato anche a far conoscere il grande patrimonio artistico, storico e cul-

turale, le emergenze ambientali del nostro territorio e l'enorme bellezza del centro storico di questa città». «Il nostro documento di candidatura prevede 20 milioni di euro per il budget operativo e i miliardo e 200 milion` per strutture e infrastrutture». «A prescindere da quali e quante quila sarà una di loro». «Ravenna è una magnifica città, ha un patrimonio artisti-co di grande valore e apprezzo molto il lavoro che sta portando avanti in vista del 2019. Mi auguro

Poter col- laborare con Rav enna per progetti comuni».

MATERA (59.973 a i .)

»NAscERA L'ABITANTE CULTURALE» Risponde Paolo %ferri, direttore di candidatura, «Quello

che succederà a Matera nel 2019 i cittadini se lo saranno costruiti e nell'anno precedente arriveranno giovani ta-lenti della cultura europea per costuire insieme una se- rie

, prima, Nel 2020 in città ci saranno luoghi mai v

ma, ma è prevista anche un'eredità immateriale' st : chi arriverà a Materà troverà il racconto, l'entusiasmo per quello che è stato». «Abbiamo immag(nato una serie di laboratorí internazionali già a partire dal 2015: lo s

co la nascita f ta deirabitante culturale , con artisti inter: nazionali ormeremo la cittadinanza»',

stm budget uPerparedtevivosiiaamgogir3a5iont4ornu ai 40 milioni dineouro, mentre ne 50 per le infrastrutture». «Se devo azzardare un prost

le cinque finaliste per

quanto visto finora saran nnouRicao'venna, Siena, Perugia, Matera euanaqsuint.

ernio. quinta del sud tra Lecce e Pal Non

remmo stupiti vincesse a e c

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LECCE (89.839 a ..)

«UN 2019 DI CRESCITA SOCIALE» Risponde il direttore di candidatura Raffaele P

a I

ge «Lecce2019 sarà ricco di progetti, di iniziafive,dr iaenveni ti, di momenti di partecipazione, condivisione, e crescita sociale, artistica, infrastrutturale». «Il claim della nostra candidatura ”Reinventare Utopia" pone il focus sull'utopia, che non è, nella sua accezione negativa, una chimera inaccessibile e irraggiungibile, ma è un qualcosa che non si smette mai di indagare

' di ricer-

care, di raggiungere». «Stiamo, ad esempio, lavorando in ottica smart city, ovvero un modello per l'introduzione di applicazioni e infrastrutture volte a garantire migliora- menti radicali' nella qualità della vita del cittadino».«Non posso, al momento, riferire alcun budget perché atten-diamo ancora dei dati importanti anche dalla Provincia e dal Comune di Brindisi (inc il budget operativo dovreb-be aggirarsi sui 40 milioni di euro, ndr)». «Un pronosti- co? Non conosco i programmi e i progetti delle altre can- didate, pertanto non posso esprimermi».

Pagina 7

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Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

URBINO (15.627 ab.)

Risponde su UNIVERSITÀ

• E SOSTENITOR RSITA I»

fliamo tenta re odili driolanOcriaserettille Marche, 'e il territorio, of-

sponde Raim ' della Regione Marche.«Vo-

rendo al europeo una città rivista riamnioder- nata ,ealzaionniev i, ap ,tapearindiin l enr -

nei servizi, Peo

pio rno p o l bene

' più piccala, i vi c'e oin l apiccole cai t toàguoo:»i iPi.

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città del sud

Piuslitzibedri tre cOosnccaer,nctihnie:e

rioaadcrtaI iiinnoti i

su come mo, Lecce o addirittura Taranto, dato che obiettivo è an-che migliorare realtà con dei problemi. Ma la favorita nu-mero uno resta Ravenna, anche se credo sia difficile as-segnare il riconoscimento a un'altra città della stessa re-gione dopo la scelta di Bologna in passato».

PERUGIA-ASSISI (162.800-28.147 a g.)

«DIALOGO TRA I POPOLI E CREATIVITÀ» Parla l'assessore alla Cultura Alberto Cernicchi. «Il tema centrale della candidatura è il dialogo fra i popoli e si tratta d mente di un progetto molto partecipato, essendo ufficial- La

città '108 i soggetti entrati nella fd9

trasformata'

ondazione per il 2019. nel 2020 sarà ad ogni mod o grazie

sal ndPiano strategico culturale che stiamo realizzando ba- a oci su modello di sviluppo imperniato sulla cultura,

Finipresa creativa svanl igrnriitzzazione del territorio» «Non

. n obbiamo sull'implementazione di even- ti,

vi sto c già he possiamo contare à su un grande cartello- ne, piuttosto sui conten suetiorertiginali»." 1 l budget Pre- feriscooeconmadntenerlo ancora segreto». «Le cinque finali - stel

s

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e a tre

NON CI HANNO RISPOSTO CAGLIARI, MANTOVA, BERGAMO E TARANTO Si candidano ufficialmente anche altre quattro città, oltre a quelle presenti nei box di queste due pagine. Ma nonostante i nostri tentativi, non hanno voluto , o potuto , rispondere alle nostre do-mande. Si tratta di Cagliari, la, cui candidatura ha preso vigore solo nelle ultime settimane e non 'è anco- ra quindi ben delineata - Taranto (abbiamo parla- to con l

, assessore alla Cultura senza risultati) e

di due città piuttosto considerate dagli addetti ai lavori come Mantova (dall'ufficio stampa ci han- no risposto in che n questi giorni hanno «cose più importanti da fare») e Bergamo, che ha fatto parlare di sé in questi mesi per aver assegnato la realizzazione del dossier a esperti stranieri e che non ha trovato il tempo per risponderci né al te-lefono, ne via mail.

o me, oltre Perugia, verranno selezionate Ra- venna, Matera, perché partite prima, Lecce e una outsi- der come Urbino». «Ravenna può contare su persone in gamba e ha struttu-rato un percorso convincente, un progetto se io nche r a se non so se il migliore».

TORINO IN FORSE. SPUNTA REGGIO CALABRIA Bisognerà attendere il 20 settembre, giorno del-la consegna del dossier di candidatura, per capi-re se davvero sarà in gara anche una big come . Torino. La candidatura era stata lanciata ai tempi del sindaco Sergio Chiamparino, ma con la gi n-ta Fassíno l'entusiasmo è andato via via sceman-do, al punto che ora è quasi impossibile ottenere una dichiarazione sul tema. Addetti ai lavori escludono al momento una partecipazione dí To rino, anche se dall'Ufficio Cultura del Comune ci dicono, dopo vari tentativi, che il dossier verrà consegnato. Anche i giornalisti dei quotidiani della città, però, ne sono quasi a 'oscuro, Proprio mentre stiamo per andare in stampa, in-vece, arriva dal Sud l'annuncio di quella che sarà la díciottesima (o díciannovesima, in base alla scelta di Torino) candidata: si tratta di Reggio Ca-labria

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Le mappa con le città che si candideranno a diventare Capitale europea della cultura

Pagina 6

29/08/2013 press unE RAVENNA )1 NT(ÌRN

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Cosa succederà prima, durante e dopo il 2019?

Con quale budget?

Chi passerà la preselezione?

Parlano le città candidate a Capitale europea

della cultura: «Ravenna resta tra le favorite»

AOSTA (35.031 abitanti) PISA (85.968 a i .)

«SPERIAMO CONTI LA GEOGRAFIA» Risponde l'assessore alla Cultura Andrea Edoardo Paron. «Nel 2019, se saremo capitale, Aosta sarà il cuore dell'Europa, e lo rappresenterà concretamen-te. La nostra candidatura si basa sui temi del paesag" gio, dell'integrazione e della storia» «Nel 2020, dopo che saremo stati iapitale, la città non sarà cambiata molto, perché abbiamo già avvia-to un processo in questi anni di rinascita all'insegna della cultura, stiamo già organizzando eventi di cara-tura internazionale e siamo impegnati in interventi dí riqualificazione urbanistica», «Il budget che abbiamo lprevisto per il progetto capi-tale é di circa 30 milioni di euro per la parte opera-tiva». «Non vedo città favorite in questa sfida, spero però che la selezione awenga per zone geografiche. Ra-venna? Non Posso giudicare, non conosco quanto è stato fatto».

«MUSEI IN 3D E SULLE ANTICHE NAVI)) Risponde l'assessore alla Cultura Dario Danti. «I I nostro è un percorso che va dal 2014 al 2019: il tema fondamen-tale della candidatura è I la navigazione tra tradizione 'e innovazione. In questi anni abbiamo già investito 20mi-lioni di euro nei progetti cofinanziah dall'Europa per ri- qualificare e rendere più fruibile il nostro patrimonio ar-tistico-culturale. Per il 2019 una delle suggestioni riguar- davlai rroemahlzazione del museo nazionale delle antiche navi e)>. «Nel 2020 Pisa sarà cambiata, e in ambi : t o culturale il nostro obiettivo per esempio ,'è -

avere un sistema di musei in 30» «Abb- quello

di m° a zione un budget, com.. preso q per lela infrastdrUsttPu°sreir,

di 140 mi o , cui - a u izzare perle spese operative». «Non vedo città favorite in questa sfida, se non forse Matera che e quella che finora ha comunicato meglio. Speriamo che non avvengano criteri su basi geo-grafiche, Ravenna? Sta facendo un buon lavoro, ma co- me tutte le città che hanno intrapreso un percorso vero».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 106 di 131

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29/08/2013 press unE RAVENNA !)1N-FoRNI

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

SIENA (54.646 a i .)

«ENTUSIASMO PER LA CULTURA» Risponde il professor Pier Luigi Sacco, direttore della candidatura. «Nel 2019 a Siena, che sarà capitale , succe- deran no molte cose

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vai, Siamo al lavoro su progetti innovativi che mostrino come la cultura possa entrare nella vita di ognuno. Ci in-

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CASERTA (78.872 a i .)

«L'IDEA È UNA CITTADELLA DELLO SPAZIO» Risponde Donatella Cagnazzo del direttivo di Coosnsfiienrcl « Nel che si sta occupando di redigere il dossier. 2019, da capitale, aumenterà sicu- ra

mente la nostra isola pedonale, mentre tra le suggestioni cito il nostro progetto sull'aerospa-

zio e l'idea di una cittadella dello spazio sul modello di quella di Tolosa. Nel 2020 ci piace - rebbe essere nel pieno della nostra rinascita cul _

turale, Caserta può contare sul turismo, su siti e artisti di eccellenza. Purtroppo per molti anni ab-biamo pagato il fatto di essere vicini a luoghi

no tí per ben altri motivi come la criminalità. tà Per- quanto riguarda il budget siamo ancora in alto

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PALERMO (654.858 a .)

«PREMIATECI PERCHÉ' SIAMO IMPERFETTI» Risponde l'assessore alla Cultura Francesco Giambro-ne. «La nostra candidatura agisce su due fronti: Palermo intesa come luogo privilegiato di osservazione dei d`

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. Stiamo predisponendo un itinerario turistico arabo" normanno e interventi di recupero in centro storico con

il completamento del polo della contemporaneitak «Abbiamo a disposizione un budget complessivo di 200 milioni di euron «Non so quali saranno le finaliste, ma Palermo 'e L'Aquila dovrebbero essere premiate p oprio perché imper ette, perché hanno problemi che potreb-bero risolvere con la candidatura, come successo a Mar-siglia in Francia».

SIRACUSA (118.706 a i .)

«LA FRONTIERA, DENTRO IL TEATRO GRECO» Risponde l'assessore alla Cultura Alessio Lo Giudice

. «La nostra candidatura nasce per valorizzare un intero territorio, quello di Siracusa 'e il sudest, quindi anche R Tisa e Catania. L'obiettivo è quello di, e Programmare

lepolitiche culturali. li tema è quello del territorio di frontiera, dell'Europa, penso agli sbarchi, ma anche dal punto di vista storico-culturale con l'Oriente. Per que-sto stiamo pensando a rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa declinate secondo i temi della candidatura. Nel 2020 l'Europa dovrà essere arrivata in qUesta .,terra, essendo impegnati in una sfida in termini di qualità della vita, infrastrutture, e non solo culturale)). «Stiamo ancora valutando quale possa essere budget da mettere in campo, che non deve essere per forza ele-vato, non puntiamo su macro eventi non sostenibili, ma nel mettere in rete le iniziative». «Le finaliste, se devo fa-re un pronostico, secondo me saranno Matera, Ravenna Perugia-Assisi e Siena, oltre a Síracusa, naturalmente...».

ENEZIA (259.970 ab.)

«IL NORD-EST, UNA SFIDA E FORSE UN LIMITE» Parla il coordinatore della candidatura Innocen-zo Cipolletta . «Venezia si presenta come capita- le con un gran de territorio, il Nordest (dal Vene-to al Friuli, passando per il Trentino Alto Adige ndr), una novità che rappresenta anche forse un limite della nostra candidatura, ma che ci per-mette dí intraprendere una sfida importante per costruire una rete soft, un'infrastruttura ge-stionale integrata dei beni culturali. Il tema portante è la celebrazione della pace, con un'i- dea di collaborazione internazionale». «Non ab-.

'amo ancora immaginato unug e in ci aspettiamo che lo Stato dia una mano dal lpluvno:

to di vista infrastrutturale». «Non mi sento di di-re quali siano le città favorite, Ravenna di certo è una delle prime che ha intrapreso il percorso e ha delle chance. Siamo oltretutto molto vicine e se vinciamo noi ci sarà modo di collaborare».

L'AQUILA (68.304 ai.)

((AL CENTRO C'È LA RICOSTRUZIONE» Parla la senatrice ed ex assessore Stefania Penopane «Nel 2019 saranno trascorsi dieci anni dal terremoto del 6 aprile, Non a caso il cuore del progetto di candidatura è la ricostruzione dell'Aquila, che mi auguro possa es- ser ricostruita più bella e più sicura».«Ii lavoro che abbia-mo avviato e che porteremo avanti è finalizzato anche a far conoscere il grande patrimonio artistico, storico e cul-

turale, le emergenze ambientali del nostro territorio e l'enorme bellezza del centro storico di questa città». «Il nostro documento di candidatura prevede 20 milioni di euro per il budget operativo e i miliardo e 200 milion` per strutture e infrastrutture». «A prescindere da quali e quante quila sarà una di loro». «Ravenna è una magnifica città, ha un patrimonio artisti-co di grande valore e apprezzo molto il lavoro che sta portando avanti in vista del 2019. Mi auguro

Poter col- laborare con Rav enna per progetti comuni».

MATERA (59.973 a i .)

• «NASCERA L'ABITANTE CULTURALE» Risponde Paolo Verri, direttore di candidatura. «Quello che succederà a Matera nel 2019 i cittadini se lo saranno costruiti e nell'anno precedente arriveranno giovani ta-lenti della cultura europea per costuire insieme una se- rie

, prima, Nel 2020 in città ci saranno luoghi mai v

ma, ma è prevista anche un'eredità immateriale' st : chi arriverà a Materà troverà il racconto, l'entusiasmo per quello che è stato». «Abbiamo immag(nato una serie di laboratorí internazionali già a partire dal 2015: io scn

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LECCE (89.839 a ..)

«UN 2019 DI CRESCITA SOCIALE» Risponde il direttore di candidatura Raffaele P

a I

ge «Lecce2019 sarà ricco di progetti, di iniziafive,dr iaenveni ti, di momenti di partecipazione, condivisione, e crescita sociale, artistica, infrastrutturale». «Il claim della nostra candidatura ”Reinventare Utopia" pone il focus sull'utopia, che non è, nella sua accezione negativa, una chimera inaccessibile e irraggiungibile, ma è un qualcosa che non si smette mai di indagare

' di ricer-

care, di raggiungere». «Stiamo, ad esempio, lavorando in ottica smart city, ovvero un modello per l'introduzione di applicazioni e infrastrutture volte a garantire migliora- menti radicali' nella qualità della vita del cittadino».«Non posso, al momento, riferire alcun budget perché atten-diamo ancora dei dati importanti anche dalla Provincia e dal Comune di Brindisi (inc il budget operativo dovreb-be aggirarsi sui 40 milioni di euro, ndr)». «Un pronosti- co? Non conosco i programmi e i progetti delle altre can- didate, pertanto non posso esprimermi».

Pagina 6

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

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29/08/2013 press unE RAVENNA )1 NTORN

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

URBINO (15.627 ab.)

Risponde su UNIVERSITÀ

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fliamo tenta re odili driolanOcriaserettille Marche, 'e il territorio, of-

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su come mo, Lecce o addirittura Taranto, dato che obiettivo è an-che migliorare realtà con dei problemi. Ma la favorita nu-mero uno resta Ravenna, anche se credo sia difficile as-segnare il riconoscimento a un'altra città della stessa re-gione dopo la scelta di Bologna in passato».

PERUGIA-ASSISI (162.800-28.147 a g.)

«DIALOGO TRA I POPOLI E CREATIVITÀ» Parla l'assessore alla Cultura Alberto Cernicchi. «Il tema centrale della candidatura è il dialogo fra i popoli e si tratta d mente di un progetto molto partecipato, essendo ufficial- La

città '108 i soggetti entrati nella fd9

trasformata'

ondazione per il 2019. nel 2020 sarà ad ogni mod o grazie

sal ndPiano strategico culturale che stiamo realizzando ba- a oci su modello di sviluppo imperniato sulla cultura,

Finipresa creativa svanl igrnriitzzazione del territorio» «Non

. n obbiamo sull'implementazione di even- ti,

vi sto c già he possiamo contare à su un grande cartello- ne, piuttosto sui conten suetiorertiginali»." 1 l budget Pre- feriscooeconmadntenerlo ancora segreto». «Le cinque finali - stel

s

'incognita e a new entry

e a tre

NON CI HANNO RISPOSTO CAGLIARI, MANTOVA, BERGAMO E TARANTO Si candidano ufficialmente anche altre quattro città, oltre a quelle presenti nei box di queste due pagine. Ma nonostante i nostri tentativi, non hanno voluto , o potuto , rispondere alle nostre do-mande. Si tratta di Cagliari, la, cui candidatura ha preso vigore solo nelle ultime settimane e non 'è anco- ra quindi ben delineata - Taranto (abbiamo parla- to con l

, assessore alla Cultura senza risultati) e

di due città piuttosto considerate dagli addetti ai lavori come Mantova (dall'ufficio stampa ci han- no risposto in che n questi giorni hanno «cose più importanti da fare») e Bergamo, che ha fatto parlare di sé in questi mesi per aver assegnato la realizzazione del dossier a esperti stranieri e che non ha trovato il tempo per risponderci né al te-lefono, ne via mail.

o me, oltre Perugia, verranno selezionate Ra- venna, Matera, perché partite prima, Lecce e una outsi- der come Urbino». «Ravenna può contare su persone in gamba e ha struttu-rato un percorso convincente, un progetto se io nche r a se non so se il migliore».

TORINO IN FORSE. SPUNTA REGGIO CALABRIA Bisognerà attendere il 20 settembre, giorno del-la consegna del dossier di candidatura, per capi-re se davvero sarà in gara anche una big come . Torino. La candidatura era stata lanciata ai tempi del sindaco Sergio Chiamparino, ma con la gi n-ta Fassíno l'entusiasmo è andato via via sceman-do, al punto che ora è quasi impossibile ottenere una dichiarazione sul tema. Addetti ai lavori escludono al momento una partecipazione dí To rino, anche se dall'Ufficio Cultura del Comune ci dicono, dopo vari tentativi, che il dossier verrà consegnato. Anche i giornalisti dei quotidiani della città, però, ne sono quasi a 'oscuro, Proprio mentre stiamo per andare in stampa, in-vece, arriva dal Sud l'annuncio di quella che sarà la díciottesima (o díciannovesima, in base alla scelta di Torino) candidata: si tratta di Reggio Ca-labria

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28/08/2013 press unE RAVENNA )1 NTORN

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

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«C'è bisogno di una grande campagna informativa sulla sicurezza stradale»

«L'appassionato di mo-to non deve avere presun-zioni e ricordare che la strada non è una pista». A dirlo è il referente della se-zione ravennate del coordi-namento italiano motoci-clisti (Cim) Giancarlo Gattelli. Ma la strada of-fre più di un pericolo per i centauri: «In Italia i guar-drail sono pensati solo per le auto e restano aperti nel-la parte inferiore. Il perico-lo è rappresentato dal pa- letto di sospensione che causa, in caso di scivolata del motociclista, gravissimi danni» e in certi casi la morte, come accaduto a luglio sulla rampa di accesso alla stata-le 16 da via Faentina.

«Di certo l'incidente in moto è più pericoloso che in automobile — sottolinea il presidente del Moto Club Ra-venna, Massimo Bertaccini —. Ma è anche vero che fa più notizia. Servirebbe una grande campagna d'informa-zione sulla sicurezza stradale, per tutti, non solo auto e moto».

Sulla lunga lista di incidenti in moto occorsi nel perio-do estivo, il presidente del Guzzi Club Daniele Pol-grossi sostiene che vi sia un grosso imbarbarimento sulle strade e che le regole non siano rispettate quasi da nessuno. Per questo il club cerca di insegnare ai motoci-clisti a utilizzare un abbigliamento sicuro, visibile e che protegga. «Andare al mare in moto in ciabatte è terribi-le», sentenzia il presidente. Poi il ricordo di un episodio: «Tornavam in gruppoo da un motoraduno in Abruzzo, viaggiavamo ai 60 orari. Uno di noi indossava pantalon-cini e t-shirt poi ci ha ripensato e si è messo tutte le pro-tezioni. Poco dopo per evitare un altro socio appena cadu-to &finito contro il guardrail. Non si è fatto assolutamen-te nulla, se fosse rimasto in pantaloncini e tshirt...».

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29/08/2013 press unE RAVENNA )1 NTORN

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

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polizia stradale

«I NUOVI MEZZI OFFRONO PRESTAZIONI ELEVATE» «e difficile andare piano in moto perché il mezzo invita alla velocità e quelli più recenti offrono presta zioní non semplici da gestire». lcioma ll adante Provinciale della Po - zi

st radale, Angelo Tancredi parlare dei rischi le gati

tiene due ruote e dei tanti inciden- che ogni estate segnano le stra

de raven nati. «Le moto con certe caratteristiche particolarmente '

elevate sono poco adatte al ciclo urbano dove i pericoli sono molti e le distrazioni sempre in agguato. Serve molta attenzione».

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....«,‘ ..

::\•\:... ' ,en"`

\..Z",.... Pagine a cura di Fabrizio Cilindro e Matteo Pezzani. Sul sito internet www.ravennaedintorniit altri articoli sul mondo delle due ruote

Da Pasqua il sangue di oltre trenta centauri suLle strade

29/08/2013 press unE RAVENNA N rlON

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Da Pasqua il sangue di oltre trenta centauri sulle strade

Da Pasqua alla fine di agosto so-no avvenuti nella provincia di Ra-venna 35 incidenti con lesioni gra-vi o decessi che hanno coinvolto motocicli o ciclomotori. Nella fatti-specie, dieci cadute, ventitre scontri auto-moto e due investimenti di pe-done. In totale i feriti sono stati 37 e i morti sei. Questo emerge analiz-zando l'attività di soccorso del 118.

Se si allarga il punto di vista e si parla di incidenti stradali in genera-le, nel 2012, sulla base di una stima preliminare dell'Istat, si sono verifi-cati in Italia 184.500 incidenti stradali con lesioni a persone. Il nu-mero dei morti, entro trenta giorni dall'incidente, è pari a 3.650, men-tre i feriti sono 2 60mila. Rispetto al 2011, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti con le-sioni a persone pari al 10,3 percen-to e del numero dei morti del 5,4 percento, in calo anche i feriti (-10,8 percento).

I dati specifici per le due ruote a livello nazionale non sono disponi-bili per gli ultimi anni e si devono prendere in esame le statistiche re-lative al 2010 quando gli incidenti stradali che hanno causato lesioni a persone e in cui è stato coinvolto un ciclomotore o un motociclo so-no stati 71.108 (34 percento degli incidenti totali), causando il deces-so di 1.244 persone e il ferimento di 84.548. In Emilia Romagna (sem-pre nel 2010) sono stati 20mila gli incidenti totali di cui 5.392 hanno

visto coinvolto un ciclomotore o motociclo. Negli incidenti con vei-coli a due ruote i morti sono stati 111, mentre i feriti sono 6.173. Il tasso di mortalità così registrato è pari a 2,1 (fonte Istat).

Il trend generale è in diminuzio-ne da vari anni e, con questo passo, l'Italia potrebbe riuscire a raggiun-gere la media richiesta dal pro-

gramma europeo per la sicurezza stradale.

Dati sul parco circolante al 31 di-cembre 2012: in Italia i motocicli (cilindrata superiore a 50 cc) circo-lanti sono circa 6,5 milioni, di cui 504.095 in Emilia Romagna e 47.388 nella provincia di Ravenna (fonte Istat-Pra). I ciclomotori (ci-lindrata fino a 50 cc) circolanti so-

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Pagine a cura di Fabrizio Cilindro e Matteo Pezzani. Sul sito internet www.ravennaedintorni.it altri articoli sul mondo delle due ruote

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Da Pasqua il sangue di oltre trenta centauri sulle strade

Da Pasqua alla fine di agosto so-no avvenuti nella provincia di Ra-venna 35 incidenti con lesioni gra-vi o decessi che hanno coinvolto motocicli o ciclomotori. Nella fatti-specie, dieci cadute, ventitre scontri auto-moto e due investimenti di pe-done. In totale i feriti sono stati 37 e i morti sei. Questo emerge analiz-zando l'attività di soccorso del 118.

Se si allarga il punto di vista e si parla di incidenti stradali in genera-le, nel 2012, sulla base di una stima preliminare dell'Istat, si sono verifi-cati in Italia 184.500 incidenti stradali con lesioni a persone. Il nu-mero dei morti, entro trenta giorni dall'incidente, è pari a 3.650, men-tre i feriti sono 2 60mila. Rispetto al 2011, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti con le-sioni a persone pari al 10,3 percen-to e del numero dei morti del 5,4 percento, in calo anche i feriti (-10,8 percento).

I dati specifici per le due ruote a livello nazionale non sono disponi-bili per gli ultimi anni e si devono prendere in esame le statistiche re-lative al 2010 quando gli incidenti stradali che hanno causato lesioni a persone e in cui è stato coinvolto un ciclomotore o un motociclo so-no stati 71.108 (34 percento degli incidenti totali), causando il deces-so di 1.244 persone e il ferimento di 84.548. In Emilia Romagna (sem-pre nel 2010) sono stati 20mila gli incidenti totali di cui 5.392 hanno

visto coinvolto un ciclomotore o motociclo. Negli incidenti con vei-coli a due ruote i morti sono stati 111, mentre i feriti sono 6.173. Il tasso di mortalità così registrato è pari a 2,1 (fonte Istat).

Il trend generale è in diminuzio-ne da vari anni e, con questo passo, l'Italia potrebbe riuscire a raggiun-gere la media richiesta dal pro-

no attestati, sempre a fine 2012, in-torno a 2,1 milioni per un totale ap-prossimativo di 8 milioni e 600mila veicoli a due ruote.

Le immatricolazioni per il 2012 della serie Storica, invece, sono sta-te 206.422, di cui 147.119 scoo-ter, questo è quanto riporta Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Mo-tociclo Accessori).

gramma europeo per la sicurezza stradale.

Dati sul parco circolante al 31 di-cembre 2012: in Italia i motocicli (cilindrata superiore a 50 cc) circo-lanti sono circa 6,5 milioni, di cui 504.095 in Emilia Romagna e 47.388 nella provincia di Ravenna (fonte Istat-Pra). I ciclomotori (ci-lindrata fino a 50 cc) circolanti so-

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q N

MOTO CLUB RAVENNA COMPIE 110 ANNI

Il Moto Club Ravenna, fondato nel 1903, è tra i più antichi d'Italia. Gestisce la pista Tre Ponti a Sant'Alberto, un impianto spor-tivo Coni che ospita gare regionali di mo-to cross. Il circuito (aperto tre giorni a set-timana per allenamenti) è dotato di siste-ma di innaffiamento artificiale e omologa-to per trenta piloti ed è lungo 1.400 metri. Per info e prenotazioni: 333.2949666 op-pure 0544.453893.

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$4'

Il collezionista: «Non si guida con le infradito» In trent'anni Rambelli ha raccolto venticinque moto: «Servono protezioni adatte»

Ugo Rambelli di Russi, farmaci-sta, è un grande collezionista di moto.

Quante ne ha? «Venticinque. Tutte storiche, le-

gate al mio passato, la mia epoca, i miei ricordi. Soprattutto degli an-ni '70, quando sono anche andato a vedere la partenza della prima edizione della Parigi-Dakar».

Quali preferisce? «A me piacciono molto le bici-

lindriche, di una volta. Quelle di oggi sono troppo tecnologiche, tolgono al pilota il contatto since-ro con il mezzo, non sono più a mi-

sura d'uomo. Se devi fare una ri-parazione a una moto odierna, tra centralina e tutto il resto ti tocca smontare l'intero motore».

Cosa sono per lei le moto? «Un prolungamento, un'esten-

sione dell'uomo». Com'è iniziata la passione? «I miei genitori erano un po'

spaventati. A 16 anni, superate le loro preoccupazioni, comprai la prima. Aspettai un mese prima di guidarla. Il primo giorno incontrai un amico. Lo feci salire per un giro e in un curva cademmo. Riuscii a nascondere l'incidente ai miei e ri-

parai la moto da solo». Il rischio incidenti è un aspetto

importante. «Serve un codice di comporta-

mento cui attenersi e un equipag-giamento minimo di protezione. Vedo troppa gente che va in moto in maglietta, pantaloncini e infra-dito, è da incoscienti. Ma a volte la strada stessa è un problema: cor-doli, guard rail, buche.

Cosa pensa dei controlli delle forze del'ordine?

«Dovrebbe avere una funzione vigilante e invece mi pare che cer-chino solo di far multe».

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Il viaggio di Meini

e Gondolini durerà 5 anni «Riscopriamo

la nostra piccolezza»

■••••‘..!'.`

29/08/2013 press unE RAVENNA NTORN

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I In Thailandia il riposo dei ciclisti In sei mesi da Ravenna all'Asia. Ora una sosta poi si riparte per completare il giro del mondo

In sei mesi da Ravenna hanno raggiunto la Thailandia una pedala-ta dopo l'altra. Là hanno deciso di fermarsi qualche settimana, ripo-sandosi su un'isola. Poi ripartiran-no per completare il giro del mondo che li riporterà in città nel 2017. Continuiamo con piacere a pubbli-care il diario di viaggio dei ravenna-ti Giovanni Gondolini e Marco Mei-ni, alcuni dei precedenti capitoli so-no stati pubblicati sulle pagine di questo settimanale e alcuni sulle pagine del nostro sito web.

E poi si rallenta un po', quasi fino a fermarsi qualche tempo. Sono trascorsi sei mesi dalla no-stra partenza da piazza del Popo-lo e un poco ci sentiamo diversi. Arrestarsi una settimana, un mese, fa parte del viaggio, ne è parte fondamentale, serve per ri-percorrere con la testa la strada vissuta e i fatti accaduti, per de-dicare un pensiero alle persone incontrate e ai paesi ormai lon-tani.

Parcheggiare la bici per alcu-ni giorni mi fa pensare al buon scudiero che conduce il cavallo nella stalla sicura, lo nutre e lo fa riposare come per ringraziarlo del viaggio fatto insieme. Io e Marco come porto felice dove porre l'ancora in questo caldo agosto asiatico abbiamo scelto la Thailandia e una sua isoletta che ha il profumo d'Europa, dalla

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29/08/2013

Periodicità: settimanale NI Tiratura: n.d.

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movida spagnoleggiante e l'ac-cento parisienne.

Dopo le impegnative pedalate nella vallata del Gange indiano, la nostra mappa ci ha condotto nell'affascinante Nepal. Nella nazione più alta al mondo, ab-bracciata dai monti Himalayani siamo rinati, siamo tornati ciclo-turisti, perché ogni vagabondo in sella alla bici si sente volare solo quando si arrampica in sali-ta e si tuffa in discesa. Il mio Ne-pal è la terra dei sorrisi, i sorrisi della sue persone felici, i sorrisi degli occhi profondi di Buddha. La sua gente mi sembra abbia compreso meglio di altri il segre-to e mistico legame che unisce la natura all'uomo, tentando ogni giorno di vivere gli uni al servizio degli altri, nel massimo rispetto della madre terra simboleggiata qui dalle alte vette innevate.

Le risaie del Nepal meridiona-le sono il preludio di una terra che via via diventa più selvaggia, con torrenti in piena e sentieri verticali, altipiani ventosi e laghi d'alta quota. Ma se è la natura l'indiscussa protagonista, a me, nomade innamorato degli uomi-ni, sono i magnifici templi indui-sti e buddisti a lasciarmi senza fiato e con tanti sogni. E ancora una volta riscopro la mia igno-ranza e piccolezza dinanzi a que-ste religioni così grandi e così complesse.

Mi inchino entrando nelle di-more sacre e come ogni uomo dai tempi dei tempi continuo a por-mi domande. e intanto in questa Thailandia buddista la prima ri-sposta arriva: io credo nell'Uo-mo, in tutti gli Uomini che anco-ra "pedalano insieme" coltivan-do l'Amicizia e l'Amore in qual-siasi forma si manifesti.

Giovanni Gondolini

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29/08/2013 press unE RAVENNA )1 N )1eN

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Periodicità: settimanale

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I LIMIERMSTAII .......

Il pilota: «La strada non è fatta per la velocità» Il 1 9enne Faccani reduce dal successo di Imola nel Civ: «Servono mille occhi»

Marco Faccani è un 19enne pilota ravennate del team Evan Bros al suo secondo campiona-to italiano di velocità (Civ) nel-la categoria 600 Supersport. Il giorno prima del suo ultimo compleanno (30 luglio) Marco si è fatto un regalo: secondo posto in gara 1 e vittoria (terza stagionale) in gara 2 sul circui-to di Imola. Ora è secondo in classifica generale a 27 punti da Stefano Cruciani.

Marco, la vittoria del cam-pionato è possibile?

«Sarà difficile con quel di- Marco Faccani sul circuito di Imola (foto Matteo Collina)

stacco. A settembre al Mugello vediamo quel che succede ma in ogni caso andrà bene».

Come inizia la passione per la moto?

«Con le minimoto nel 2002-2003. La moto è una tradizioen di famiglia: mio babbo da gio-vane andava spesso in sella e anche mia mamma la usava».

Che rapporto ha con la velo-cità fuori dai circuiti?

«In strada è inutile. Bisogna sempre usare la testa, soprat-tutto oggi con tutte le auto che ci sono in giro. Servono mille

occhi per calcolare ogni rischio possibile in mezzo al traffico. lo, fuori dal circuito, uso la mo-to come un semplice mezzo di trasporto».

Perché la gente va veloce? «Può essere uno sfogo, per

chi non ha la possibilità di an-dare in pista. Con un mille o uno steso ti vien voglia di an-dare forte ma non ha senso. Oltretutto in strada un mille non si può nemmeno sfruttare a pieno regime. Girare in pista ha dei costi importanti ma non vale la pena rischiare in città».

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l'associazione/l

I CICLOMOTORISTI HANN O. UN All' i nizio

S I N dDeAl 2 C0A1 •13r O. IN CITTÀ ,e arrivato a Ravenna

inviaoCirconvallazione Piazza d'Armi il p sportello del coordinamento

italiano motociclisti (Cim), associazio- ne nata del 1991 a Roma per la tutela de. i diritti deí motociclisti. «Nop, prga- pariamo motoraduni e ritrovi birra e salsiccia" - chiarisce il referente Gian-carlo Gattelli 7 la nostra ambizione è diventare un sindac,ato per i ciclomo

II modello -

toristi». e . la francese Ffmc

' (in italiano.

Fd ederazione francese dei

motociclisti in collera) a una

che ricopre og -

gi in Franci posizione molto rile-

misto si e nel dialogo con le autorità. Sol

o wwiff.rovennoedintorni l'articolo o completo. •

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Un 1.111Mn RAVIANA

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L'OSSERVATaRIO

Quei due ragazzi finiti sulle prime pagine dei giornali

di MOLDENKE

Un po' di tempo fa, qualcuno si ricorderà, uscì sui quotidiani locali e sui vari siti inter-net ravennati la notizia dell'arresto di due ra-gazzi rom, fidanzati di 27 e 23 anni, accusati di aver pestato un'anziana per rapinarla, dopo non essere riusciti a truffarla. I carabinieri consegnarono ai cronisti anche le foto dei gio-vani, due primi piani molto stretti finiti natu-ralmente dritti dritti sulle pagine dei giornali. Attenti a questi due, era il messaggio che vole-vano veicolare i carabinieri. E ci sono riusciti. La loro faccia di certo non se la dimentiche-ranno i soliti commentatori dei siti internet locali. Eccone alcuni, dei loro interventi, pe-scati sul web, riferiti naturalmente ai due rom.

««Io gli darei una casa popolare e dopo che sono entrati gli darei fuoco».

«Che torni da dove è venuta....zengana bro-ta raza».

«Io un paio di anni per aver ucciso uno di questi che mi viene a rubare a casa me li farei volentieri».

«Che gli sparassero in mezzo alla fronte a sti due e a tutti quelli come loro».

«Gli zingari bisogna bruciarli tutti, di not-te, mentre dormono...».

E via discorrendo. Ecco, l'altro giorno, qualche settimana do-

po il fatto, leggo sempre sui quotidiani (ma sul Carlino in piccolo piccolo, dopo che invece la notizia dell'arresto era stata ripresa in grande grande) che i due rom sono stati scar-cerati. Ma non per una falla nelle leggi, questa volta, no. Semplicemente sono «venuti a man-care i gravi indizi di colpevolezza a carico dei due». Che tra l'altro si erano sempre dichiara-ti innocenti. In pratica, leggo molto incuriosi-to, il loro avvocato portando testimonianze molto circostanziate ha dimostrato che i due il giorno della rapina si trovavano addirittura in un'altra città, a Fano, dove sarebbero stati allontanati da un parcheggio anche da un vigi-le urbano. La fidanzata, poi, aveva partorito proprio a ridosso del giorno della rapina.

Ok, sono d'accordo con voi, cari lettori mo-derati dei siti on line ravennati, avete ragione, chissenefrega, bruciamoli tutti `sti zingari, che così non se ne parla più.

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di GIANLUCA COSTANTINI

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a cura di

FAUSTO PIAZZA

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail [email protected] oppure al fax 0544 271651 o all'indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

QUEL PONTE CICLABILE CHIUSO PER DUE ESTATI Gentile direttore, da maggio

del 2012 è interrotto il ponte ci-clabile che collega il Parco Pri-mo Maggio a Lido di Savio dan-neggiato dalle fiamme appiccate da un piromane. Fa parte della ciclabile che collega Ravenna a Cervia. Come può comprendere sono ben due estati che non è praticabile una ciclabile tanto utilizzata, sia dagli sportivi, sia dai turisti. L'unica alternativa è entrare sull'Adriatica (si può immaginare famiglie con bimbi in bici su tale arteria!) o utilizza-re un passaggio improvvisato pericoloso, dissestato e col fondo in terra che con due gocce di ac-qua si trasforma in un pantano impossibile da percorrere, tanto che i ciclisti continuano ad usa-re pericolosamente il ponte dan-neggiato con la cattiva stagione. So che ci sono interrogazioni in Comune di Nicola Grandi rima-ste inascoltate e senza risposta al riguardo. Cosa si può fare? Per la ciclabile di Marina sono ba-stati otto mesi (sic), per questa due anni non bastano? E pensa-re che Ravenna si fa tanto vanto per le sue ciclabili... Lettera firmata

A MARINA ROMEA NON SI CAMMINA... Signor direttore, camminare

per Marina Romea non è affatto facile, ragion per cui il pedone è sovente costretto a deambulare in mezzo alla strada, quasi sem-pre praticabile in modesta parte a causa delle auto parcheggiate su ambedue i lati. Il pedone se la deve così vedere con biciclette, motorini ed autovetture. I mar-ciapiedi? Impraticabili. Prendia-mo ad esempio una delle arterie principali: Via dei Platani. I marciapiedi strettissimi, sono

occupati da lampioni, alberi e cartelli stradali. Il fondo, mai aggiustato dalla fondazione del paese, è sconnesso, squassato. I rami, non potati, che sporgono da alcune abitazioni fanno il re-sto. Il pedone che, caparbiamen-te, vuole percorrere il marcia-piede, ha buone probabilità di slogarsi una caviglia. Comun-que anche a Viale degli Ippoca-stani e Viale delle Conifere non se la passano meglio e potrem-mo continuare fino a Viale degli Olmi, ove non solo il marciapie-de è impraticabile, ma anche il fondo stradale è ricco di cunette e avvallamenti. Marina Romea

non mi pare per nulla il paese ideale per carrozzine di vario ge-nere, anziani, ipovedenti e per-sone con difficoltà deambulato-rie. Lettera firmata

SUI DISAGI AL PRONTO SOCCORSO Mi chiamo Emanuela Folli e

lavoro nel Comune di Ravenna. Circa una settimana fa io e mia figlia siamo andate alla Guardia Medica, che si trova dove c'era l'ex pronto soccorso, a causa di un fortissimo mal di denti. Nella sala d'attesa, compreso io e mia figlia, c'erano altre cinque per-

sone. Dopo circa cinque minuti di attesa è uscito il medico di turno dicendo che si deve asso-lutamente telefonare prima al numero verde che avrebbe co-municato al dottore di turno il nome del paziente e inserirlo così nella lista. Noi presenti nella sala d'attesa ci siamo detti che questo metodo è vergogno-so, primo perchè noi paghiamo le tasse anche per la sanità; se-condo, quando i cittadini si re-cano al pronto soccorso hanno il diritto di essere visitati e tra l'altro il parcheggio non deve essere a pagamento ma gratui-to come una volta. Un altro ca-so che mi è successo di persona, mi ero fatta accompagnare da una mia vicina al pronto soc-corso per causa dei forti dolori al petto, il cuore mi andava a mille. Stavo attendendo troppo e così mia figlia è andata a chie-dere quando sarebbe stato il mio turno. L'ultima volta che ha chiesto, le infermiere crede-vano che io fossi già stata fatta entrare, così ho dovuto aspetta-re ancora un po'. Inoltre a mia figlia, che s'è fratturata la tibia e il perone quasi 14 anni fa, le hanno ingessato tutta la gam-ba. Aveva all'incirca 20 chili di gesso che le hanno causato co-sì un'osteoporosi (ha avuto an-che una precedente immobilità a letto per un'operazione) che si è regredita, però da qualche anno le è stato diagnosticata un'artrosi alle caviglie. Se an-diamo al Pronto Soccorso non è che desideriamo ricevere altro male. In più, sempre per quel mal di denti, sono riuscita a trovare dopo diversi tentativi un solo studio dentistico a Ra-venna perché tutti gli altri era-no chiusi ovvero ad agosto non puoi avere mal di denti. Emanuela Fo Pagina 11

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Dante 2021: itAana ndla visione del Sommo Poeta

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29/08/2013 press LinE RAVENNA )1 NT( -nzNi

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

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Ì p()E-me-A--ft: O Musiva Musa: due serate con Marescotti e Costantini

Ivano Marescotti sarà ospite d'eccezione al nono appunta-

mento della rassegna "O Musiva Musa" diretta da Franco Co- stantini, che si terrà giovedì 29 agosto dalle 21, sul sagrato di

Santa Maria Maggiore in via Galla Placidia. Tema della serata ll VianDante, il RicorDante... e il DeborDante! che raccoglie an- che i frutti del seminario interscolastico tenuto per il secondo

anno consecutivo all'Istituto Camillo Morigia proprio su Dan-

te, la metrica e la recitazione. Gli studenti coinvolti in questo ì

percorso interdisciplinare saranno accompagnati sul palco da Marescotti. Sabato 31 agosto (stesso luogo sempre alle 21)

sarà la volta invece dell'incontro dal titolo ll viaggiatore è libro: da Omero a

Dante, da Vincenzo Consolo a James Joyce, una serata dedicata al mito di Ulisse a cura dell'associazione RavennaPoesia. Protagonisti lettori Maria

Giovanna Maioli e Franco Costantini, con Maurizio Asero alle percussioni.

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Dante 2021: itAana nella ,isionc del Sommo Poeta

29/08/2013 press LinE RAVENNA )1 NTORN

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale Tiratura: n.d.

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settembre dantesco

MOSTRE, INCONTRI E RIEVOCAZIONI SULL'ALIGHIERI E LA DIVINA COMMEDIA Ecco gli appuntamenti dedicati all'Alighieri in oc-casione del tradizionale 'Settembre Dantesco'. Sabato 31 agosto al Centro Dantesco dei Frati Minori sarà presentata la mostra La Divina Commedia disegnata da Made (ore 17.30, in via Alighieri). Alle 18, vicino all'entrata della basilica di San Francesco sarà scoperto il busto dedicato a Severino Ragazzini, il padre francescano fon-datore del Centro Dantesco ravennate; seguirà una Santa Messa presieduta da Giovanni Voltan. Alle 19.30 awerrà la presentazione di una pre-ziosa edizione della Commedia illustrato da Madè, pubblicata in sole tre copie. Domenica 1 settembre, sempre a San Francesco, appuntamento con Deus ex Petra, le ture del-l'attore Gianfranco Tondini, accompagnato al piano da Koro lzutegui (inizio ore 21). Tra il 4 e il 7 settembre si svolgerà la terza edi-zione del festival Dante2O2l (vedi'l'articolol qui a fianco con il cartellonedettagliato degli eventi). Domenica 8 settembre alle ore 11 si terrà la Nies-sa solenne nella Basilica di San Francesco con concerto e la tradizionale manifestazione con l'Offerta dell'olio da parte del Comune di Firen-ze alla Tomba di Dante. Tra 11 1 e il 13 settembre sono in programma in-vece le Conversazioni Dantesche nella Sala IVIultímedíale del Museo Dantesco, che vedranno studiosi e specialisti dibattere su temi legati alla figura del Sommo Poeta e del suo rapporto con .

Ravenna, il paesaggio e la natura. A partire dal 14 settembre a San Francesco si ter rano le letture della rassegna internazionale La Divina Commedia nel mondo. Da segnalare anche il progetto Dante testimone di fede, che affronta, ín modo trasversale, diverse temati-che legate alla figura del Poeta con mostre, con-certi e letture.

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Dante 2021; querumilta italiana nella visione del Snowno Poeta

29/08/2013 press LinE RAVENNA I N l 'O R I

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

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Dante 2021: quell'umiltà italiana nella visione del Sommo Poeta

di Matteo Pezzani

Al via la terza edizione di Dante 2021, manifestazione voluta e pro-mossa dalla Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell'Accademia della Cru-sca di Firenze, che dal 4 al 7 settembre occuperà gli spazi danteschi della città. Prosegue dunque il percorso ce-lebrativo verso il settimo centenario della morte del Sommo Poeta con in-contri, spettacoli e concerti. Il titolo scelto per l'edizione 2013 sarà Di quel-la umile Italia, che trae ispirazione «dal primo canto dell'Inferno dantesco ed è, a sua volta, una citazione dall'Enei-de di Virgilio — testimonia Domenico De Martino, coordinatore di Dante 2021 —. Con "umile Italia" Dante non esprime un concetto di miseria, ma anzi di opposizione alla superbia. Ec-co, per noi l'Italia umile è un valore importante legato alla cultura che non deve essere separativa, arrogan-te, ma una cultura che mostra al pub-blico il proprio percorso di ricerca».

Il progetto, che si sintonizza alla candidatura di Ravenna capitale eu-ropea della cultura, quest'anno è in-centrato sul contributo determinante di Dante all'identità della lingua e del-la cultura italiana. Ed è soprattutto l'accezione morale che vuol richia-mare quell'«umile» che, nel I canto dell'Inferno, rappresenta non solo una citazione virgiliana, ma anche l'esigenza di un rinnovato spirito eti-co. «Umile è una parola importante per Dante — afferma il coordinatore dell'iniziativa — l'umiltà può portare al riscatto dell'Italia».

La manifestazione, le cui iniziative sono tutte ad ingresso libero, si apre mercoledì 4 settembre negli antichi Chiostri Francescani (alle 18.30) con l'incontro Dante per me che vedrà illu-stri studiosi come Carlo Ossola, Claudio Marazzini, Cristina Aci-dini e Winfried Wehle raccontare che cosa Dante ha significato e come

l'opera del Poeta li ha accompagnati nei loro studi e nella loro vita. «Le pa-role e le espressioni di Dante — conti-nua il professor De Martino —ci seguo-no nella vita e ci appartengono. È un personaggio della nostra quotidia-nità». Alle 21 sarà aperta la mostra pittorica di Giovanni Breschi e Lo-renzo Perrone, mentre alle 22 Mi-chele Fedrigotti darà vita ad un concerto per pianoforte dal titolo Cho-pin ultramoderno.

La seconda giornata del festival presenterà una tavola rotonda intito-lata Lingua italiana per oggi e per doma-ni, alla quale parteciperanno, tra gli altri, il giornalista e conduttore Mas-simo Bernardini, la presidente del-l'Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio, Francesco Sabatini (presidente onorario) e Antonio Pa-tuelli. Nella serata lo spettacolo sarà a base musicale con il Concertato a due voci sulla Vita nuova degli acclamati at-tori Alessio Boni e Marcello Prayer e il quartetto jazz capitanato dal cele-bre sassofonista Steve Grossman.

Venerdì 6 sarà il turno di Antonio Paolucci, già ministro dei Beni Cul-turali che parlerà sul tema Dante e

l'arte del suo tempo (ore 17.30), a se-guire, in Piazza del Popolo, l'assegna-zione del premio "Dante Ravenna 2013" (che sarà consegnato all'attore Virginio Gazzolo) e il concerto di Francesco Baccini.

La giornata finale di sabato 7 sarà dedicata al laboratorio di ricerca di Claudio Villa accompagnato dalle letture di Sandro Lombardi. La se-rata conclusiva del festival vedrà in scena lo spettacolo Ouali colombe di e con Michele Placido (ore 21 in Piaz-za del Popolo).

«Spero sia ancora viva nella memo-ria del pubblico l'edizione 2012 — ave-va affermato Nicoletta Maraschio del-l'Accademia della Crsuca alla presen-tazione del festival dantesco — sono si-cura non solo che quest'anno si ripe-terà il successo dello scorso anno, ma anche che si otterrà molto di più». Pagina 12

A destra due degli attori protagonisti del festival "Dante 2021": Alessio Boni e Michele Placido.

In basso, l'ideatore e lettore di "O Musiva Musa", Franco Costantini

Tra gli ospiti gli attori Alessio Boni e Marcello Prayer, i musicisti Steve

Grossman e Francesco Baccini. Finale con Michele Placido

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Ammutinamenti, e la danza diventa un "corpo a corpo"

Pagina 13 Ammutinamenti. e la danra diventa un "corpo a corpo"

29/08/2013 press LinE RAVENNA )1 NT( -nzNi

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

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di Gea Rambelli

Ammutinamenti a passo di danza invade-ranno presto Ravenna. Anche quest'anno in-fatti, dal 14 al 22 set-tembre, la città accoglie il Festival di danza ur-bana e d'autore giunto alla sua XV edizione che porta come mes-saggio un titolo del tut-to innovativo, come del resto il festival stesso si propone di essere. "Cor-po a corpo", dove danza contemporanea, spazi urbani e pubblico si amalgamano fra di loro creando un'atmosfera densa di ma-gia e sorprese.

Quest'anno come in passato il fe-stival è promosso dall'assessorato alla cultura del Comune Comune di Ravenna con il patrocinio e il contri-buto della Regione Emilia Roma-gna, il patrocinio della Provincia, del Ministero dei Beni e delle Atti-vità Culturali, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio.

Parlando con Serena Bassini, co-direttrice artistica degli eventi insie-me con Monica Francia, si percepi-sce immediatamente l'entusiasmo e la passione con la quale le due orga-nizzatrici stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli del festival. Sarà ancora una volta l'Associazione Cantieri ad allestire la rassegna e a compiere una ricognizione su nuove forme e nuovi creatori dell'arte co-reutica inserendo le performance anche in spazi inconsueti come luo-ghi pubblici di frequente passaggio cittadino come un negozio, un loca-le o una semplice vetrina. Ed è pro-prio la "Vetrina della giovane danza d'autore", una delle tre sezioni del festival, che cercherà di mettere in luce le nuove generazioni di danza-

tori. Giovani artisti che sono i veri i protagonisti di questo festival di danza Urbana, uno dei pochi realiz-zati in Italia, oltre a quelli di Bolo-gna e Genova. La selezione di coreo-grafi e danzatori emergenti avviene tramite una rete nazionale di esper-ti del settore, una sorta di "antenne" del loro territorio che fanno capo al-l'associazione Anticorpi XL. Questi talent scout solitamente si riunisco-no a tarda primavera e segnalano i vari autori "scoperti". In seguito la direzione artistica di Cantieri pre-senta agli autori selezionati gli spazi pubblici in cui potranno esibirsi du-rante il festival. Queste aree possono andare da luoghi all'aperto come la Darsena di città o istituzioni cultu-rali come ad esempio il Mar, la bi-blioteca Classense, il museo Nazio-nale...

Il significato della danza urbana non a caso è il tentativo di ricercare un linguaggio coreografico in stret-to rapporto con la dimensione citta-dina. E il 20,21 e 22 settembre, nei giorni conclusivi del festival arri-verà a Ravenna la Comunità della Danza Contemporanea composta da importanti artisti internazionale

Dal 14 al 20 settembre, fra

Darsena e centro storico, gli eventi

del XV festival di danza urbana

ideato da Cantieri per valutare le creazioni degli autori emergenti.

Tre sono le sezioni fondamentali di "Ammutinamenti": Darsena Dan-ce Raids (il 14 settembre), che offre spettacoli, laboratori, eventi site specific nei suggestivi angoli della Darsena della città. dove gli artisti porranno il pubblico al centro delle loro performance, permettendogli di vivere questi luoghi con un'ottica diversa. Tra gli eventi previsti Su-pernova di Gabriella Maiorino; Collettiv0 Cinetic0 di Francesca Pennini e PopUpPlay per mettere in relazione adulti e bambini.

Altra sezione, la già citata Vetrina della giovane danza d'autore (dal 20 al

22 settembre) articolata a sua volta in due parti: 1' OUT che presenterà tredici artisti alla città in spazi pub-blici e l'IN con produzioni ideate per spazi teatrali (ospitati per l'occasio-ne all'Almagià). Aprirà le danze, nel vero senzo della parola, Angela Belmondo (Lombardia) in Hister; e a seguire 13 compagnie e solist fra cui Mara Cassiani (Marche) in Uno su uno, un corpo per 1 mq; suc-cessivamente Camilla Monga (Ve-neto) con Iperspazio; poi ancora la compagnia Umma Umma dance (Marche) di Guido Sarli presenterà Fifth corner; la Compagnia Bellan-da (Friuli) di Giovanni Leonarduzzi presenterà Senza saper né leggere né scrivere; il duo Andrea Gallo Rosso e Manolo Perazzi (Piemonte -Abruzzo) proporrà No habla...

Infine, la sezione a cura di Gitta Wigro che si snoderà lungo tutto il festival: Video Dance / Moving Virtual Bodies. Finestre luminose e sonore spalancate sulle sperimentazioni in-ternazionali che incrociano danza, musica, video e varie forme artisti-che contemporanee.

Il festival prevede anche diversi momenti spettacolari con compa-gnie di origine locale ma ormai note a livello nazionale come il Gruppo Nanou, Collettiv0 Cinetic0, NN-Chalance.

Il programma dettagliato di "Ammutinamenti 2013" con in-terviste, servizi esclusivi e im-magini sul festival sarà pubbli-cato in un inserto di 4 pagine sul Ravenna&Dintorni in distri-buzione giovedì 5 settembre.

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I PRO.G.EUDARIET.I.C..0............

Il mostro di Ericailcane come il Colombre di Buzzati

Per i topolini minacciati, cinque tane di mosaico ideate e realizzate per un corso dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna

Il mostro di Eriwilmne come il Colombredi Buradi

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A destra, il murales di Ericailcane. In alto, una delle tane di mosaico create quale rifugio simbolico per i topini minacciati dal mostro.

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k verr& FESTA PROVI..

30 AGOSTO SETTEMBRE

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29/08/2013 pressunE RAVENNA )1 N 1_ - g

Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

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Abbiamo tutti in mente il murales gigantesco realizzato da Ericailcane in zona Darsena. Questa opera d'arte urbana fa richiamare addirittura uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento: Dino Buzzati.

L'idea è venuta a Loretta Merenda, tutt'ora "allieva anomala" dell'Acca-demia di Belle Arti di Ravenna, ex in-segnante di Educazione all'Arte pres-so la facoltà di Scienze della Forma-zione di Bologna e inoltre laureata in scultura presso la stessa Accademia, la quale, passando ogni giorno in au-to sotto il murales, ha collegato l'ope-ra al mostro marino Colombre, crea-to dallo scrittore nel romanzo I mira-coli di Valmorel del 1971.

Colombre stesso è stato illustrato nel romanzo da Buzzati, che pone inoltre l'iscrizione «Il Capitano Simo-ne Lak / al comando del Maria / Im-macolata assalito / dal gran Colom-bre / la largo di Forasti / addì marzo 1867». Dal collegamento fra il mura-les, che raffigura un mostro che si av-vicina a una nave carica di topolini bianchi, e il disegno di Buzzati nasce il progetto Ex Voto, portato avanti da-gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna e dai loro insegnanti.

In occasione dell'esposizione di fi-ne anno, in cui gli studenti mostrano i lavori realizzati durante l'anno ac-cademico, sono stati creatI dei picco-li "rifugi" per i topolini. Si è immagi-nato dunque che la nave dei topolini

sia stata colta dal mostro mentre na-vigava nella nostra Darsena; tutta-via, il mostro che Buzzati descrive è sì spaventoso, ma del tutto innocuo. Non è chiaro quindi se i topolini pro-vino effettivo terrore oppure sola-mente una sorta di sorpresa e mera-viglia nei confronti della grandezza del mostro.

Scrive infatti lo stesso Buzzati: «il mostro, che dobbiamo chiamare così perché meraviglioso non già perché apportatore di sventure, fu visto di colore verdastro, o verde, o azzurro

verdastro, che, inoltre [...] non ha mai fatto male ad alcuno. Lo spaven-to dei marinai alla sua vista, grandis-simo, non autorizza ad attribuirgli azioni disonorevoli».

Ciononostante, i topolini possono continuare la loro pacifica navigazio-ne fino a giungere all'Accademia del-le Belle Arti e possono rifugiarsi nelle cinque tane, decorate a mosaico con tessere ricavate da piastrelle e fram-menti di vetro (seguendo le orme, fra gli altri, di Antoni Gaudì), che sono state realizzate da Daniela Cavicchi,

Alice Merenda Somma, Giovanna Tinnirello Sammito, Virna Valli e Lo-retta Merenda.

Questo progetto nasce dunque in seguito al ciclo di incontri Open Gar-den - frammenti di paesaggio fra l'Acca-demia e la città, svoltosi in Accademia nel febbraio 2013 e che ha visto pro-tagonisti Fabio Fiori, Marco Pellizzola e Mario Bencivenni. Il tema di queste conversazioni era appunto il giardi-no, nell'obbiettivo di riqualificare gli spazi verdi di Ravenna e in particola-re lo stesso giardino dell'Accademia. I risultati del progetto sono stati mo-strati al pubblico il 7 giugno 2013.

Gli studenti dell'Accademia, gui-dati dal direttore Maurizio Nicosia, dalla professoressa Maria Rita Benti-ni e da Loretta Merenda, sono dun-que stati in grado di svolgere perfet-tamente il tema del rapporto fra arte e natura e di applicarlo, scegliendo la zona della Darsena come luogo dello "svolgimento della narrazione", nel-l'ambito cittadino e della candidatu-ra di Ravenna a Capitale della Cultu-ra 2019.

di Luca Graziani

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I Da Goran Bregovic ai Modena City Ramblers alla festa del Pd

Arriva la Grande Festa del Partito democratico, il tradizionale appuntamento che per oltre due settimane offrirà al pubblico an-che tanti spettacoli al Pala de Andrè di Ravenna (dal 30 agosto fi-no al 16 settembre). Fra i tanti nomi che si esibiranno al palco cen-trale quello che spicca maggiormente è Goran Bregovic, musicista e compositore di origine bosniaca, autore di innumerevoli colonne sonore del cinema che si esibirà sabato 7 settembre (il costo del concerto è di 25 curo). Ma andiamo per ordine. L'apertura della festa, venerdì 30 agosto, è affidata a Wanda e i Metallurgica Vi-ganò, mentre sabato 31 il pubblico potrà gustare lo spettacolo del popolare comico Enzo Iachetti dal titolo Chiedo scusa al signor Ga-ber (per questa serata l'ingresso all'area prevede un'offerta minima di 5 curo). Domenica 1 settembre sarà la volta di Bobby Solo, in-vece lunedì 2 toccherà ad Alessandro Ristori. Martedì 3 ci sarà un concerto in ricordo di Mia Martini e Franco Califano, con la partecipazione della cantante Aida Cooper. Mercoledì 4 la musica live prosegue con Mondo Rock, formazione in cui sarà presente il chitarrista Ricky Portera (fondatore degli Stadio) e il bassista ra-vennate Gigi Puzzo, insieme a Mimmo Camporeale e Beppe Leon-cini. Il 5 settembre sarà una serata di divertimento con lo show co-mico di Giuseppe Giacobazzi (accesso all'area con offerta mini-ma di 5 curo), mentre venerdì 6 torna la musica con i Moka Club.

Sabato 7, tocca a Goran Bregovic, mentre domenica 8 ritorna-no I Nomadi (costo del concerto: 10 curo). Lunedì 9 Salvo canta De Andrè con the Faber's Social Club che omaggeranno il grande cantautore genovese. Il 10 settembre gli appassionati potranno gustare L'ultima Thule di Francesco Guccini, presentata live dalla sua band con alla voce l'ex cantante dei Nomadi, Danilo Sacco (in-gresso al concerto con offerta minima di 5 curo). Mercoledì 11 ar-riva il rock alternativo dei Tre allegri ragazzi morti, mentre gio-vedì 12 torna la comicità con Giovanni Vernia e il suo popolare personaggio Jonny Groove (offerta minima 2 curo).

Le ultime serate saranno interamente dedicate alla musica live. Venerdì 13 si esibiranno i Modena City Ramblers che a febbraio hanno presentato il loro ultimo album; sabato 14 e domenica 15 tocca a due cantautori storici: il bolognese Andrea Mingardi e l'italo-britannico Shel Shapiro. La serata conclusiva di lunedì 16 sarà affidata a Ravenna Live 2.0, la rassegna dedicata alle band emergenti della zona.

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I SCUOLE ,,

Riduzione delle tariffe per le famiglie in difficoltà Fino al 60 % in meno sulle rette per chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione

Fino a un 60 per cento in meno sulle tariffe scola-stiche: questa l'iniziativa del Comune di Ravenna per andare incontro alle difficoltà delle famiglie più colpite dalla crisi. In attesa di un provvedimento na-zionale per quanto riguarda la riforma dell'Isee, la giunta comunale ha deciso infatti di prevedere spe-ciali agevolazioni tariffarie sui servizi educativi e scolastici comunali, statali e convenzionati con il Co-mune (cren, crem, nidi, ristorazione, pre post scuola, trasporto scolastico). «Avevamo bisogno — ha spie-gato l'assessore all'Istruzione Ouidad Bakkali — di concepire uno strumento veloce ed efficace che an-dasse incontro ai rapidi cambiamenti, purtroppo in peggio, che questa fase di contrazione economica sta riservando alle famiglie. La crisi è sempre più violen-ta e le famiglie faticano ad affrontare il regolare pa-gamento delle tariffe dei servizi, soprattutto quando subentra un cambio reddituale in corso d'anno e l'I-see registra tali cambiamenti con notevole ritardo, riferendosi ai redditi percepiti nell'anno preceden-te». Avranno diritto alle agevolazioni :

- tutti i dipendenti con contratti a tempo indeter-minato che a partire da gennaio 2013 e fino al ter-mine dell'anno scolastico 2013/2014 subiscono

una significativa riduzione dell'orario di lavoro, si trovano in cassa integrazione, in mobilità o sono sta-ti licenziati (esclusi i licenziamenti per giusta causa, non superamento del periodo di prova, superamento del periodo di comporto);

- i lavoratori a tempo determinato, a condizione che abbiano lavorato con un unico contratto alme-no per 8 mesi nel 2011 e altri 8 mesi nel 2012, che abbiano perso il lavoro a partire da gennaio 2013 e fino al termine dell'anno scolastico 2013/2014;

- i lavoratori autonomi, piccoli imprenditori e ar-tigiani che cessano l'attività con chiusura della par-tita Iva a partire da gennaio 2013 e fino al termine dell'anno scolastico 2013/14.

«L'Amministrazione ha già delle tariffe diretta-mente collegate ai redditi familiari — aggiunge la dot-toressa Daniella Maroni, responsabile comunale dell'area Istruzione e Politiche di sostegno —, ma la crisi determina situazioni urgenti».

Le agevolazioni potranno essere richieste dalle fa-miglie con Isee inferiore a 35.000 curo. I moduli per la richiesta saranno presto disponibili online sul sito del Comune e saranno da presentare, con le do-cumentazioni attestanti il proprio stato lavorati-vo agli uffici dell'Area Istruzione e infanzia in via Massimo d'Azeglio 2. La nuova tariffa de-correrà dal mese suc-cessivo alla presentazio-ne della richiesta com-pleta di documenti per i servizi a tariffa mensile, mentre per i servizi a ta-riffa annuale (pre post scuola e trasporto scola-stico) verrà applicata la nuova tariffa. Le ridu-zioni sulla retta andran-no dal 20 al 60%.

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29/08/2013 press LinE RAVENNA )1 NT( -nzNi

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

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FESTA DI FINE ESTATE

A Tamo, il museo dedicato al mosaico nel complesso di San Nicolò, in via Rondinelli 2, le attività di "Tamo for kids" pro-pongono, mercoledì 4 settem-bre, alle 17.30, una festa di fi-ne estate e un baby rinfresco pensato per i più piccoli, a in-gresso libero. Info: tel. 0544 213371

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03/09/2013 press unE 1 Unità Direttore Responsabile: Claudio Sardo

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 97.468

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Tagli dolorosi per «pagare» l'Imu L.V.

MILANO

Non è 50110 semplice raggiungere l'ac-cordo politico che ha portato al decre-to per cancellare la prima rata. dell'irriti, Ma ancora più difficile po-trebbe rivelarsi trovare le risorse neces-sarie per coprirne il mancato gettito e incassare le prevedibili polemiche, dati gli ipersensibili capitoli di spesa su cui incombono i tagli destinati a finanziare il provvedimento, che complessiva-mente costerà due miliardi e mezzo di euro: occupazione, trasporti, efficien-za energetica, sicurezza e lotta all'eva-sione fiscale.

I tagli lineari ai consumi intermedi e agli investimenti fissi colpiranno quasi tutti í .ministeri, con l'importante ecce-zione della scuola e dell'università, e dovrebbero sfiorare la quota di un mi-liardo di curo (per l'esattezza le risorse sottratte ai dicasteri centrali ammonte-rebbero a 975,8 milioni). Circa 675 mi-lioni di curo dovrebbero arrivare dalla riduzione della spesa già autorizzata di un ampio ventaglio di precedenti leggi e decreti legge, con tagli mirati ad alcu-

ne voci ormai considerate non più prio-ritarie (o meno monitorate dai rifletto- ,

ri dell'opinione pubblica), la cui gestio-ne è affidata soprattutto al ministero dell'Economia guidato da Fabrizio Sac-comanni.

Ad essere tartassato sarà, in partico-lare, il comparto del trasporto pubbli-co, colpito dal definanziamento per 300 milioni di euro dello stanziamento autorizzato dalla -vecchia legge Finan-ziaria del 2006 per gli investimenti sul-le infrastrutture relativi alla rete ferro-viaria, E non meno doloroso sarà sot-trarre 250 milioni di euro al fondo per l'occupazione, che pure richiederebbe ben più risorse di quelle di cui dispone attualmente per affrontare l'ennesimo autunno di crisi economica e di contra-zione del mercato del lavoro (in talia il tasso di disoccupazione è arrivato al 12%, percentuale che per i giovani sale al 39%). Tanto più che le parti sociali già adesso lamentano che il decreto sull'Imu recentemente approvato dal governo abbia sottratto «risorse che sa-rebbero state meglio impiegate per mi-sure più efficaci per il rilancio delle im-prese e il sostegno dei lavoratori», co-

me si legge nel documento unitario si- glato ieri da Confindustria, Cgil, Cisl e

Secondo le prime ipotesi al vaglio di via XX Settembre, saranno prelevati 300 milioni alla disponibilità della cas-sa di conguaglio del settore elettrico per finanziare l'efficienza energetica e le rinnovabili. Sarebbe poi previsto un taglio ai fondi per le assunzioni finaliz-zate alla sicurezza, pari a 55 milioni di euro, che erano previsti dalla manovra estiva del 2008 per assunzioni nelle Forze dell'Ordine in relazione ad «esi-genze connesse alla tutela dell'ordine pubblico, alla prevenzione ed al contra-sto del crimine». In vista anche una ri-duzione delle risorse per rimpinguare gli ispettori in lotta contro l'evasione: si tratta dei 20 milioni stanziati nel 2003 per le assunzioni di nuovo perso-nale all'Agenzia delle Entrate e dei 10 milioni che erano stati destinati al fon-do per incentivare la mobilità e le tra-sferte del personale che combatte i con-tribuenti meno fedeli, il lavoro nero, il gioco illegali e le Frodi fiscali, Ed altri 35 milioni di curo arriveranno dall'Anas.

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«Le abitazioni di ma or valore vanno tassate» Stefano Fassina

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LUIGINA VENTUIRELLI MILANO

Un pungolo affinché l'azione dell'esecutivo Letta si prepari ad una legge di Stabilità più attenta alle forze produttive e meno a quelle del-la rendita. E quanto dovrebbe diven-tare il documento unitario delle par-ti sociali, non solo negli auspici dei suoi sottoscrittori, ma anche in quel-li dell'anima democratica del gover-no stesso. A cominciare dal vicemini-stro all'Economia Stefano Fassina. Come giudica l'iniziativa unitaria di Cgil Cisl, Uil e Confindustria per detta-re al governo gli obiettivi da persegui-re in vista della ripresa? «Già nei mesi scorsi i sindacati confe-derali, l'associazione degli industria-li e tutte le altre forze sociali aveva-no dimostrato piena consapevolezza della delicata fase che il nostro Pae-se sta affrontando. Ed oggi, dopo l'ac-cordo sulla rappresentanza e demo-crazia nei luoghi di lavoro, hanno confermato di essere degli attori im-prescindibili per riportare l'Italia sul-la via della crescita e dello sviluppo economico. Da questo punto di vista mi sembra molto importante il rico-noscimento della governabilità co-me valore da difendere». Purché, si legge nel documento, la go-vernabilità porti a soluzioni ai proble-mi reali del Paese. «Certo senza stabilità non è possibi- le per la politica elaborare risposte

efficaci alle esigenze degli italiani, Le parti sociali hanno dimostrato di saper svolgere quella funzione generale che guarda all'interesse di tutto il Paese e che va oltre la rappresentanza degli in-teressi specifici di categoria. Con buo-na pace di chi in questi anni li ha dipin-ti esclusivamente come soggetti corpo-rativi». Non le sarà sfuggita, però, la frecciata sull'ultimo decreto del governo e sulle ri-sorse che sarebbero state meglio impie-gate per il rilancio delle imprese e il so-stegno dei lavoratori. «Una frecciata corretta e meritata. Una frecciata inevitabile da parte di chi assume ad obiettivo della propria azione le vere priorità del Paese, senza sventolare bandierine propagandiste e classiste. Nel decreto siamo dovuti arri-vare ad un compromesso politico com-plessivamente utile, ma che pure con-tiene parti sbagliate nel sottrarre risor-se a investimenti e occupazione per cancellare l'Imu anche alle case di mag-gior valore. Spero che questo interven-to di Cgil, Cisl. Uil e Confindustria aiuti il presidente Letta e il Partito democra-tico ad affermare con forza ciò che è davvero importante realizzare per il

,<Non sì possono premiare gli interessi della rendita e n'aSaWare quelli della \ •.• , N

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bene dell'Italia». Da dove cominciate? «Dalla revisione delle politiche fiscali di cui parla il documento delle parti so-ciali, per ridurre il carico sul lavoro e sulle imprese. Si potrebbe reintrodur-re la deducibilitàdell'imu per le impre-se, finanziandola con il ripristino dell'Imu su quel 5% di abitazioni di maggior valore. Cosi si arriverebbe a risparmiare un miliardo di euro». Ma come? lI dibattito intorno alla revisio-ne dell'Imu si è appena concluso, e già sì annunciano polemiche roventi per le co-perture finanziarie al decreto che po-trebbero arrivare anche da tagli ai fondi per l'occupazione. «Per questo spero che l'impulso dato dalle parti sociali con questo documen-to unitario consenta di rimettere in or-dine le priorità, che stanno tutte dalla parte dei fattori produttivi e non da quella delle rendite. Non a caso c'è an-che Confindustria tra i firmatari del te-sto». Industriali e Cgil, Cisl e UN invocano an-che una cabina di regia nazionale sulle crisi d'impresa.

sembra una proposta condivisibi-le. I segni di ripresa sono reali e innega-bili, ma vanno sostenuti in modo ade-guato. Non illudiamoci: senza una cor-rezione delle politiche economiche a li-vello europeo che abbandoni l'obietti-vo dell'austerità cieca perseguita fino-ra, il mondo della produzione e dell'oc-cupazione non riusciranno a recupera-re il terreno perso e rimarranno invi-sch iati nella spirale perversa della re-cessione». Le parti sociali intervengono anche nel campo più propriamente politico, invo-cando la revisione degli assetti istituzio-nali e la messa in efficienza della spesa pubblica. «Senza un meccanismo decisionale adeguato, del resto, è difficile adottare le buone politiche economiche di cui l'Italia ha estremo bisogno. Il che signi-fica, tra l'altro perseguire il superamen-to del bicameralismo perfetto, la crea-zione di una Camera delle autonomie regionali, e il cambiamento della legge elettorale per restituire voce ai cittadi-ni nella scelta dei loro rappresentanti». Sembra così che il documento delle par-ti sociali guardi anche oltre il governo Letta. «Il documento guarda a tutte le priori-tà di questa fase, che non sono solo eco-nomiche e sociali, ma anche istituzio-nali e costituzionali».

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A TUTTO DANTE: RAVENNA DA IL VIA ALLA

TERZA EDIZIONE DI UN FESTIVAL DEDICATO

AL SOMMO POETA, quattro giorni dal 4 al 7 settembre con la collaborazione dell'Academia della Crusca di Firenze. Un'invasione «dotta» degli spazi dante-schi della città, dagli antichi Chiostri francescani alla Piazza su cui domina-va l'antico palazzo dei Da Polenta, en-trambi a pochi passi dalla tomba dell'Alighieri. Un percorso celebrativo che lentamente si avvicina verso il setti-mo centenario del Poeta (nel 202i) con incontri, spettacoli e concerti accomu-nati sotto la citazione dantesca «Di quella umile Italia» (Inferno, I, v. 106).

Quest'anno il progetto si concentra sul contributo di Dante all'identità del-la lingua e della cultura italiana, come elemento fondamentale della stessa identità culturale e morale dell'Euro-pa. L'accento è proprio sull'accezione

A tutto Dante Ravenna celebra l'Alighieri di «morale» che richiama l'«umile» nel canto dell'Inferno, omaggio all'autore prediletto di Dame, Virgilio, ma anche come esigenza di un rinnovato spirito etico.

Sotto queste premesse si apre dun-que la breve ma intensa kermesse coor-dinata da Domenico De martino, che pone la terza edizione proprio sotto il segno di questa «umiltà operosa» e di «quella umile Italia». L'avvio è domani negli antichi Chiostri francescani con un incontro condotto da Alberto Pino su «Dante per me». Interventi di studio-si come Cristina Addirti, Carlo Ossola, Claudio M at•azzini e Winfried Weide, che racconteranno come il Poeta li ab-bia accompagnati nello studio e nella vita. Negli stessi suggestivi spazi si inaugurerà la sera la mostra «Ne la pit-tura tener lo campo» a cura di Sergio Risaliti che accosta le opere del fiorenti-

no Giovanni Breschi e del milanese Lo-renzo Perrone, create e ispirate alle opere di Dame, mentre un concerto di Michele Fedrigotti con musiche di Cho-pin chiude la prima serata. Giovedì è in programma una tavola rotonda su «Lingua italiana per oggi e per doma-ni», letture dantesche per la sera con Alessio Boni e Marcello Praywer e jazz alighieriggiante con il quartetto di Ste-ve Grossman con composizioni al poe-ta ispirate. Venerdì Antonio Paolucci, attuale direttore dei Musei Vaticani, parlerà di «Dante e l'arte del suo tem-po». Il Premio Dante Ravenna 2013 quest'anno lltdrà a Virginio Gazzolo, apprezzato interprete di spettacoli su opere del Poeta. A concludere la mani-festazione sabato lo spettacolo creato appositamente da Michele Placido in piazza del Popolo: Quali colombe, ispira-to a temi d'amore danteschi.

VALERIA TRIGO

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