¬ 10... · Il Resto del Carlino Ravenna Corriere Romagna Ravenna INDICE Prima Pagina 10/01/12...

Ufficio stampa

Rassegna stampamartedì 10 gennaio 2012

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Il Resto del Carlino Ravenna

Corriere Romagna Ravenna

INDICE

Prima Pagina10/01/12 Prima pagina 5

Duecento ristoranti con vista mare sul litorale cervese10/01/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 6

Sono favorevole alle liberalizzazioni Però è a rischio la nostra economia10/01/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 8

La spiaggia diventa ‘libera’ Niente limiti per feste e bar10/01/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 9

Ma i ragazzi non torneranno10/01/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 10

Carburanti, autostrade e imposte10/01/12 Economia e Territorio 11

Il diesel tiene a galla le immatricolazioni10/01/12 Economia e Territorio 13

Rudy Gatta: «Le priorità? E55 e i fondali portuali»10/01/12 Economia e Territorio, Lavoro 15

RAVENNA, INCAMPOANCHEMERCATALI10/01/12 Sport 16

Cittadini scovano 1.468 posti auto tutti nuovi «E nessuno tocchi il Parco delle lucciole»10/01/12 Parchi 17

«Questa è l’ultima area verde pubblica dentro le mura»10/01/12 Parchi 18

Dove sono finiti i trentamila euro versati in autunnodai genitori?10/01/12 Sport 19

Il mio aiuto agli alluvionati10/01/12 Ambiente 20

A.a.a. volontari cercansi, il Mistral apre le porte10/01/12 Ambiente 21

‘Borgo Faina, guard rail pericolosi’10/01/12 Cronaca 22

Stop al traffico in viale Europa10/01/12 Edilizia e Infrastrutture 23

Parata di campioni delmondo In pedana Montano e la Vezzali10/01/12 Sport 24

Pansac, è ripartita la produzione in attesa delle scelte del tribunale10/01/12 Lavoro 25

Barbolini nuovo direttore di Bpr10/01/12 Economia e Territorio 26

I cacciatori tutelano l’Ortazzo10/01/12 Ambiente 27

Dubbi sull’operazione Marinara10/01/12 Economia e Territorio 28

I contributi per il centro sfumano per un soffio10/01/12 Politica 29

Fra le idee giardini, internet wi-fi e aree da riqualificare10/01/12 Politica 30

È come il primo giorno di scuola10/01/12 Istruzione 31

La lotteria di Natale regala quasi tremila euro10/01/12 Istruzione 32

La nuova guida del Mar con Spadoni e Dondini10/01/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 33


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La Voce di Romagna Ravenna

Aletti chiede tempo: «Ho un socio»10/01/12 Sport 35

«Moratoria di due anni per la creazione di nuove strutture commerciali»10/01/12 Economia e Territorio 36

Parco delle lucciole: presentate 1.800 firme10/01/12 Parchi 37

Nuovo attraversamento pronto per viale Europa Da lunedì via ai lavori10/01/12 Cronaca 38

Sì alla liberalizzazione degli orari dei negozi10/01/12 Economia e Territorio 39

In breve10/01/12 Economia e Territorio 40

Al via il decimo corso di protezione civile10/01/12 Ambiente 41

Si prepara il faccia a faccia con l’azienda In 90mila aderiscono al boicottaggio10/01/12 Lavoro 42


Il Ravenna si ripresenta in aula10/01/12 Sport 44

Che mobilitazione Sono iniziate le prime collette all’interno del tifo organizzato10/01/12 Sport 45

L’altro aiuto Il Ravenna auspica sponsorizzazioni10/01/12 Sport 46

Comune di Ravenna in pressing sulla proprietà “Ci dia l’autorizzazione per far giocare i ragazzi”10/01/12 Sport 47

Protesta verde10/01/12 Parchi 48

A Ravenna il 2012 vale meno 0,1%10/01/12 Economia e Territorio 50

RAVENNA NELLA RETE DEI NAS Operazione Smart drugs10/01/12 Sanità e Politiche sociali 51

Contro le nuove imposte sui fabbricati rurali il Tavolo Verde si appella ai sindaci della provincia10/01/12 Edilizia e Infrastrutture, Politica 53

Storia di una cancelliera esemplare10/01/12 Lavoro 54

Abbattere il costo del denaro per far respirare l’agricoltura A disposizione delle imprese nuovi prestiti atasso ridotto10/01/12 Agricoltura, Economia e Territorio 55

Cambio al vertice della Banca Popolare10/01/12 Economia e Territorio 56

Un bonus per ristrutturazioni agevolate10/01/12 Economia e Territorio, Edilizia e Infrastrutture 57

Comuni e consumatori contro i ‘falsi di Stato’10/01/12 Economia e Territorio 58

Cantieristica fiore all’occhiello dell’economia ravennate”10/01/12 Economia e Territorio 59

“Grande opportunità di sviluppo per commercianti e cittadini”10/01/12 Economia e Territorio 60

Agroalimentare La Regione stanzia 19 milioni per la filiera10/01/12 Agricoltura, Economia e Territorio 61

“Lo scontrino, prego!” Campagna anti evasione10/01/12 Economia e Territorio 62

I DATI DEL COMMERCIO10/01/12 Economia e Territorio 63

“Quelle strutture sono dannose Fermatele10/01/12 Economia e Territorio 64

Oltre 400 studenti in lotta per il titolo10/01/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 65

Già in vendita i biglietti10/01/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 66

“Finitela con le chiacchiere sull’Omsa”10/01/12 Lavoro 67

La nuova guida del Mar10/01/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 68

Il professore: “Via dall’Ausl Ravenna Faenza apra la trattativa con Forlì”10/01/12 Sanità e Politiche sociali 69

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Corriere della Sera

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

La Padania

La Repubblica

Unità

Polizia e carabinieri senza giovani L'età media è di 42 e 44 anni10/01/12 Sanità e Politiche sociali 70

Dopo i professori tornerà la politica Speriamo abbia capito la lezione10/01/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 72

Senza la riforma del voto sarà crisi della democrazia10/01/12 Politica Nazionale 73

Referendum, la Consulta decide10/01/12 Politica Nazionale 74

Meno parlamentari? Calma, calma10/01/12 Politica Nazionale 75

Italiani alla fame, manager pubblici nell'oro10/01/12 Pubblica Amministrazione 76

I partiti alla ricerca della fiducia perduta10/01/12 Politica Nazionale 78

LA RISORSA STRANIERA10/01/12 Sanità e Politiche sociali, Economia Nazionale 79

Spero nel sì della Consulta se si cancella il Porcellum rivivrà la legge precedente”10/01/12 Politica Nazionale 80

«Capitalismo in crisi Dovranno salvarlo le sinistre europee»10/01/12 Economia Nazionale 82

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Pansac, la lunga attesa del verdetto g A pagina 9

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pressunE il Resto del Carlino 10/01/2012 Ravenna

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www.itrestodetcartino.itiravenna Martedì 10 gennaio 2012 e-rnait: cronaca.ravennaffitcarlino.net

[email protected]

Redazione: via Salare 40, 48100 Ravenna Tel. 0544 249611 Fax 0544 39019 Ed Pubblicità: S.P E. Ravenna - LE. Alberti, 60 TeL 0544 278065/ Fax 0544 270457

pw aua appy hour e r,„Ail ,z'E S., Nan ona:e e alle pag 2-3

O SAPPIAMO ,..Me in città ci sono problemi pio importanti del Illumina

Arla anche i pii, ,s,retrid ne coewerrannek abbiamo da un bet pezzo oltrepassato 1 F soglia del ridicolo. Ad no eil:lettatore come 0i:ometti che papa pur rlifizr sc,Mlere in punpa i SUDI rChfaZà., COtia si può dire." Che un piccolo pallone d'ora lo meriterebbe anche lat. Ala adesso ?..adesso non si ?a. Mia aranti. Domenica. il secondo portim gifilli;r0SSO ha mon-norma- llispiace, devo tornare a casa à non incasso un miro di rimborso spese e la /Ma famiglia non ha t soldi per mataeneimi». In quelle parole c'è

thammatica fine di un sogno che ogni n0?P0 /10 coltivato ria ragazzo: diventare calciatore, o quanto meno, avere una chance. I1 Ravenna tìi chance pare non-averne poi. E lodevole la colletta dei tifosi, ;rea se alla porta non bussa un personaggio serio si rischia non di perdere la trgia abbondantemente avvenuto), ma di perdmai 711,11-0. NeS.S'IMO SOgild il marinate spendaccione, tua solo no inasidttnte normale. E allora rierur do mandare questo W essaggio a isatuzioni imprenditori: latta l'Italia sta ridendo di 77.01, glialCUPO può intervenire per lasore'

Pulizie fa

Seibbiattire di feceiet

Il Reale dei Caglino continua il viaggio noi territorio della nostra provincle

Una «redazione mobile» visilera Genti grandi e piccoli del territorio

per raccogliere segnahzioni e lamentele dai cittadini

‘NO'Dielii *n'

It Comitato non vuote il. parcheggio

o Alle pagine 4-5

Macchia 7 a2 e 45100 Ravranno tF

. 0544 524155 Fax 0544 474514

oeprogreetalravennoit

eniclehme edile e industriale

disterei di etrutture metalliche

Vertniclatura e limblan Flitmetintenti ignifughi Antieorirosione

Lotta contro il tempo

Mercatali in campo per salvare il calcio o: Nello Sport

IL COMMENTO di ANDREA DEMI

QUALCUNO GONFI PALLONE

Oggi su Internet skmilrestedeicarlineirenna

n"\\N FNOGALLERY ;(-::„ Guarda i lavori

e dei fumettista Reviati

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in spiaggia: di la tua

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Ripartita La produzione

concessionari e La crisi

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i salva solo il diesel

«Non toccate l'ex Vivaio, ci sono 1500 posi auto liberi e: A pagina 7

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Due-en,,,te-an,

press unE il Resto del Carlino 10/01/2012 Ravenna

OGGI SI CHIUDE AL TRAMONTO GLI STABILIMENTI BALNEARI CERVESI, TRANNE ALCUNE OCCASIONI PARTICOLARI COME NOTTE ROSA E FERRAGOSTO, CHIUDONO ALLE 20

SOS ALLA REGIONE IL COMUNE, TRAMITE L'UFFICIO COMMERCIO DELLA REGIONE, STA APPROFONDENDO IL TEMA DELLE COMPETENZE SULLE ATTIVITÀ' BALNEARI

LO SCENARIO

Duecento nsto d ti con vista mare sul litorale cervese

L'ASSESSORE «I NOSTRI UFFICI STANNO STUDIANDO LA LEGGE — SPIEGA ANDREA CORSINI — CREDO CHE COZZI COL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI»

IL FILMATO che riprende deci-ne di giovani scalmanati assedia-re una coppia di anziani a bordo di una vecchia Panda rossa è di-ventato un 'cult'. Era il 15 agosto del 2009 e tutto si svolgeva nel tar-do pomeriggio in viale 2 giugno, a Milano Marittima, al termine di un happy hour sulla spiaggia. Al-la fine, fortunatamente, nessuno s'è fatto male. Ma dopo il 'caso del-la Panda rossa', a Cervia nulla è stato più come prima. L'ammini-strazion.e ha deciso di fissare rego-le più severe alle feste in spiaggia ed ai decibel degli street bar, la maggioranza di centrosinistra è andata in fibrillazione e ha perso qualche pezzo, le categorie econo-miche del turismo si sono spacca-te tra conservatori e nuove leve. Il modello cervese però ha trovato un nuovo equilibrio tra diverti-mento e qualità dell'accoglienza che, adesso, rischia di essere spaz-zato via dal decreto che liberaliz-za le attività sulle aree demaniali. E la spiaggia di Cervia, con i suoi oltre duecento stabilimenti bal-neari che chiudono al tramonto, potrà essere frequentata anche di sera. Significa che dall'oggi al do-mani potrebbero esserci duecento ristoranti in più e duecento picco-le discoteche in più, con vista ma-re, tra 'Tagliata e Milano Marini-

ma. Con buona pace di ristoratori e locali storici, e degli alberghi sul lungomare vocati a una clientela di famiglie.

UNA RIVOLUZIONE totale. Questo spiega perché l'ammini-strazione e le stesse associazioni di categoria stiano facendo simu-lazioni, mentre si consultano feb-brilmente con esperti di diritto amministrativo per capire cosa po-trebbe restare delle ordinanze co-munali che oggi disciplinano le at-tività sulla spiaggia. Il Comune sta approfondendo la materia in stretto contatto con l'ufficio com-mercio della Regione. «Può esser-ci un conflitto di competenze fra Stato e Regioni — spiegano dagli uffici di piazza Garibaldi — visto che la legge 217 e il successivo de-creto intervengono a formare le attività balneari che sono invece prerogativa proprio delle Regio-ni». Sembra di capire che l'obiettivo sia di rimarcare la differenza tra pubblici esercizi tradizionali e quelli che operano sulla spiaggia dove l'attività balneare resta co-munque prevalente: insomma ri-storazione e ballo sono stati e e do-vranno continuare a essere com-plementari e non il 'core busi-ness' degli imprenditori balneari.

«In ogni caso — ribadiscono dal Comune di Cervia — è necessario che emerga un orientamento uni-forme. Con il decreto, potenzial-mente è possibile che aprano due-cento nuovi ristoranti».

ANCHE SE le attività dovranno essere in regola con le norme di igiene e di sicurezza prescritte dall'Ausl. Comunque si tratta di una bella patata bollente, destina-ta a far discutere gli addetti che si. riuniranno proprio questa matti-na nella nuova palazzina uffici del Comune, dove si discuterà dell'ap-plicazione della direttiva Bolke-stein: riflettori e microfoni punta-ti, in particolare, su Giancarlo Cappelli, vicepresidente regiona-le del sindacato balneari di Con-konunercio, e su Danilo Piracci-ni, presidente della C000perativa stabilimenti balneari di Cervia.

Martello Petronelli

Pagina 2

i aJne,nia

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press unE

il Resto del Carlino 10/01/2012 Ravenna

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COSA CAM BIA N Legge

Si va veni la liberalizzazione

dei demanio: bandi pubblici per le spiagge

e niente vincoli stagionali o di orari per bar ristoranti. La legg i:

è in vigore dal 1 gennaio, ci sono 15 mesi

per attuarLa

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Dovranno essere assegnate secondo

criteri che rispettino i principi di concorrenza,

garanzia dell'esercizio, vatorizzazione

dell'impresa e tuteta

degli investimenti

Recita la legge; «Per Mandare Le attività

turistiche-balneari non possono essere

poste Limitazioni di orario o dì attività diverse

da quelle applicate agli esercizi ubicati su tetto il territorio comuriale

Bar, ristoranti, intrattenimenti musicali e danzanti sono soggetti

solo alle norme urbanistiche,

igieniche, edilizie e di inquinamento

acustico. Vengono cosi a cadere

i vincoli stagionali e dì orario

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VS7CZIVSTS ROBERTO BAGNOLIN i (RISTOR.ATOR1 CONFCOMMERCIO)

«Sono favorevole alle liberalizzazioni Però è a rischio la nostra economia»

IL MODELLO L k CERVIA

Siamo cresciuti e d siamo affermati grazie al grande equilibrio tra i diversi settori che operano nel turismo. intervenire ora, con La crisi che c'è, significa sconvolgere it territorio»

Roberto Banolini, presidente dei ristoratori di Confcommercio, penso che il 'modello Cervi& sia al tramonto?

«No. La nostra proposta turistica è forte e si regge sull'equilibrio tra settori e servizi. Ma abbiamo una qualità e una ricchezza di proposte di livello assoluto. In questo senso la 'proposta Cervia' rimane sempre competitiva».

Mo l'equilibrio tra i diversi settori dell'indu- stria turistico oro viene messo in discussione.

«Già. Il decreto annunciato dalla nuova legge apre sce-nari completamente nuovi».

Teme ripercussioni sullo ristorazione tradizio-nale?

«Io sono favorevole alle liberalizzazioni. Sono convin-to del fatto che il progresso non si possa fermare. Cer-to consentire la ristorazione in spiaggia creerebbe dei problemi».

in particolare?

«Tutto avviene in un momento di forte crisi economi-ca, in cui la capacità di spesa delle famiglie è diminui-ta. Si aprirebbe un fronte critico per moltissime azien-de».

Insomma non ci sarebbe spazio per tutti? «E' proprio quello che temo. La 'torta a disposizione si assottiglia anno dopo anno, e se i commensali au-mentano all'improvviso, molti rischiano di restare a digiuno. Diverse attività già ora sono in debito di ossi-geno».

Quindi si opporrà al decreto? «La metterei in un altro modo»

Quale? «Ci stiamo evolvendo e non mi sento di ostacolare le liberalizzazioni. Tuttavia è impensabile che in nome di questo principio vengano sconvolti un territorio ed un'economia comunque solida come la nostra. Mi au-guro si riesca a trovare una sintesi capace di dare una nuova vita al 'modello Cervia'

nì.p.

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La spiaggia diventa 'libera Niente finiti per feste e bar Una vera rivoluzione, via al decreto in 15 mesi IL MAREMOTO sul nostro lito-rale è annunciato. Il Governo fis-sa a 15 mesi da oggi, entro aprile 2013, il termine per adottare il de-creto legislativo sulle concessioni demaniali. La legge 217 dell 5 di-cembre 2011, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 1 gennaio, annuncia, al comma 6, una vera ri-voluzione (fatte salve le eventuali deroghe temporali, sulle quali in. molti scommettono già).

COSA CAMBIA? Dire tutto è ec-cessivo, certamente però potreb-be cambiare moltissimo. Special-mente a Marina di Ravenna e Mi-lano Marittima su due fronti: fe-ste danzanti e cene in riva al ma-re. In pratica, per bar, ristoranti, pub e i locali per le feste danzanti sulla sabbia varranno gli stessi li-miti di unii gli altri esercizi ubica-ti nel territorio comunale. L'obiet-tivo, recita la legge è ((promuove-re il rilancio delle attività turisti-

ARiA NUOVA La legge è in vigore dai primo gennaio

sono 15 mesi per attuarla

co-balneari e la tutela della con-correnza ... ferme restando nor-me, prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica, igienico-sanitaria e soprattutto di inquinamento acustico». Restano quindi ferme le norme, ma le atti-vità di intrattenimento e svago danzante non saranno più «sog-gette a limitazioni nel numero de-gli eventi, nelle modalità di esple-tamento e nell'utilizzo di apparati tecnici e impiantistici necessari al-lo svolgimento delle manifestazio-ni». E se non si scontrerà con le ordinanze vigenti (gli uffici comu-nali, non solo di Ravenna, stanno studiando tutti i cavilli) verranno spazzati via il black out musicale

di mezzanotte, il numero delle fe-ste settimanali consentite sul qua-le sindaco e operatori avevano a lungo discusso e impallidisce an-che la 'concessione' di Matteucci sulla festa domenicale dalle 18 al-le 21 prevista per l'estate 2012.

QUALCHE chilometro più a sud ecco che la rivoluzione non balla più in spiaggia ma siede al ta-volo per una bella cenetta col sot-tofondo delle onde marine. Tra gli altri principi direttivi del de-creto, si prevede di «stabilire limi-ti minimi e massimi di durata del-le concessioni, anche rispetto all'entità degli 'in vesti me nti di costruire criteri e modalità di affi-damento nel rispetto dei princi-pi» di concorrenza e sviluppo ma anche c'è la libertà di concorrenza (e quindi il divieto di prolungare automaticamente le concessioni) e i diritti di quanti già operano fra lettini e ombrelloni.

Leda Santoro

pere fese' e bar

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«Ma i ragazzi non tomer o» La Duna è pessimista. Il Toto: «Occasione da cogliere ai volo»

ONDEGGIANO tra malinconia e fiducia i pareri dei gestori dei due locali simbolo di Marina di Ravenna 'prima e dopo la cura'. «Certo, se fossimo nel 2009 all'api-ce del successo di Marina forse po-tremmo reggere la concorrenza di Rimini e Milano Marittima nel caso di un'eventuale liberalizza-zione degli orari — racconta Ma-nuda Francesconi titolare della Duna degli Orsi ma stante la mancanza di infrastrutture, par-cheggi, alberghi, il pensiero che ci viene è che se Milano Maritti-ma, Rimini e Riccione aprono la spiaggia la notte non ce ne sarà più per nessuno, Ibiza compresa». Ma la Duna è disposta a riaprire la notte, a tornare ai fasti del passa-to se si allontana la spada di Da-mode delle multe? «Organizzare feste non è come accendere o spe-gnere uninterruttore—continua Fra:n.cesco n i . 11 turismo giova-nile che ci amava ha trovato altri. luoghi non è scontato che sia di-sposto a ritornare dopo essere sta-to trattato 'a pesci in faccia' da chi, co tue l'anìmi nistrazione lo ri-teneva un problema non una ri-sorsa. Decreti o no bisogna essere realisti. Nel 2009, quando nel re-sto delle località si soffriva la crisi noi eravamo con troten.d.e nza».

E SEMBRA che, orari liberi o fe-ste contingentate, per la titolare della Duna cambierà di poco l'aspetto della località.

ìW «Perché le feste abbiano successo è necessario che ci sia la gente — continua —. I ragazzi frequenta-vano Marina per l'idea di diverti-mento che eravamo riusciti a crea-re. I giovani erano disposti a dor-mire in macchina perché ci sono in tutta la località i posti letto che ha un solo albergo di Milano Ma-

«Se Rimini e Milano Marittima ne approfitteranno per noi la partita è già persa»

rittima. Oggi il pubblico è emigra-te. I nostri clienti ci raccontano che vanno in Salento, dove si bal-la fino alle 3 di notte in riva al ma-re. Tornare indietro, secondo me, sarà veramente

NON VUOLE tornare indietro ma si aspetta una rivoluzione dan-zante Salvatore Vitale, titolare del Toto beach, uno dei due stabili-menti che ha portato grazie a lavo-

ri e permessi — la capienza al tet-to delle mille persone contro le 300 della maggioranza dei colle-ghi.

«CREDO che gli orari liberi sa-ranno una manna per le feste in spiaggia E non mi riferisco alla tanto dibattuta domenica, il limi-te delle 21 concesso dall'ultima or-dinanza del sindaco va più che be-ne. Ma per le altre serate poter continuare a ballare oltre la mez-zanotte sarebbe un vero passo avanti. Lo stesso vale per la possi-bilità di gestire in totale libertà il numero dei 'trattenimenti dan-zanti'». 11 Toto si prepara a fare baldoria ogni sera? «Non tutte le sere sottolinea il titolare ----- ma certo approfitterei dell'opportuni-tà più che volentieri. E sono certo che lo faran no tanti miei colleghi. Potremmo anzi riunirci attorno a un tavolo e gestire il divertimento libero: una sera io, un'altra tocca a te. Credo che il turismo avrebbe un'accelerata».

PREME però il freno l'assessore al Turismo Andrea Corsini: «I no-stri uffici stanno studiando il de-creto. Credo che questa legge va-da a cozzare col lesto unico degli enti locali. L'arenile, la pineta, non sono luoghi che possono esse-re equiparati agli esercizi sparsi sul resto del territorio».

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Sei d'accoi'do con La tibel''aLizzazione delle spiagge?

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FOCUS SU MARINA

Ogni sera Questanno, dopo

le recenti ordinanze ogni bagno potrà organizzare tre feste alla settimana.

Coi. decreto gioni sera potrà essere danzante

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«La musica anche oltre la mezzanotte sarebbe un bel vantaggio» dice

Salvatore del Toto. «Ora siamo ai livelli di

come Cenerentola»

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La legge non ne fa menzione ed è lavoro

da azzeccagarbugli capire in anticipo se

i bagni saranno vincolati al tetto in vigore adesso

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' ENRICO BENEL

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poste E il peggio deve ancora vare» Giuliano Gamberini non si nasconde: «Vedo il sturo molto incerto»

«Carburanti, autostrade e e

Somberirsi, lei è uno dei con-cessionari storici della nostra città. Come giudica al mercato del 2011?

«Non bisogna nascondersi: Fiat ha effe.tti -vamente perso qualcosa. Ma siamo comunque riusciti a mi-gliorarci grazie agli altri marchi del gruppo, ovvero Lancia, Alfa Romeo e Land Rover».

La preoccupa il futuro? «Il futuro lo vedo molto incerto. Il peggio insomma deve arrivare perché, con l'aumento dei carbu-ranti e delle tariffe autostradali, si andrà sempre peggio. Senza di-menticare l'aumento della tassa sul passaggio di proprietà. Per le auto di grossa cilindrata sarà un massacro».

Dov'è possibile salvarsi? «Nella gamma cosiddetta bassa ci sono quantomeno buone prospet-tive, perché le alimentazioni a gas e metano hanno ancora un certo appeal. Con 10 curo si possono fa-re anche 270 chilometri. Fiat, che monta l'impianto a metano di se-rie su Panda, Punto, Doblò e Cu-bo, ha buone performance. Con 12mila curo ci si porta a casa una macchina».

E per le cilindrate più grosse? «Cominciano i problemi. La cac-cia ai furbetti ha aiutato. Non c'era bisogno di andare a Cortina per scovarli, bastava andare alla Motorizzazione. Adesso i bolidi comprano i veri ricchi, in grado

he di mantenerli pagando le tasse».

Mentre l'usato... «I-la subito un crollo verticale per-ché non c'è più mercato».

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La Jaguar é un indicatore di benes uonriaenvolta. anche Perchéise' ma Qn la trendenzuaè

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I NUMERI

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i modelli di Jaguar di cilindrata più bassa'

hanno incontrato i favori dei ravennati più esigenti.

al palo, invece, sia La Cadillac che La Benttey

, DELUSIONI

k E SODDISFAZIONI

Fiat ha effettivamente perso qualcosa, ma siamo riusciti a migliorarci grazie altri altri marchi del gruppo: Landa, Alfa Romeo e Land Rover

LA SALVEZZA E NELLE PICCOLE

Netta gamma bassa d sono buone prospettive, mentre con le cilindrate più grosse cominciano i problemi L'usato? In crollo verticale

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CRI1511 flessione del 9,5% nelle immatricola:doni é pesante, ma inferiore al dato nazionale (meno 10,88 %)

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IJ diesel tiene a cella le imuiaaicoIazio ii


HANNO PAGATO DAZIO CON IL SEGNO NEGATIVO HANNO CHIUSO CITROEN, CHEVROLET, FIAT, FORD, PEUGEOT, RENAULT E, IN MISURA MINORE, MERCEDES E OPEL

SONO ANDATE BENE DELLA TOYOTA LA PERFORMANCE MIGLIORE; BUONI RISULTATI PER ALFA, AUDI, DACIA, HYUNDAI, JEEP, KIA, LANCIA, MINI, NISSAN, SMART E VOLVO

Il diesel tiene a galla le i atricol azioni Auto, nel 2011 vendite in calo del 10,88%; in netta Jlesstone anche gpl o metano MENO 930 per cento. E a suon di segni 'meno' che marcia il mer-cato dell'auto. E la nostra provin-cia non è tanto lontana dal dato nazionale che, rispetto al 2010, ha fatto registrare un -10,88 per cen-to. Ma, in fin dei conti, c'è addirit-tura da abbozzare un timido sorri-so perché un anno fa, di questi tempi, a Ravenna si piangeva per un incredibile -16,14 per cento di immatricolazioni (rispetto però a un 2009 molto buono); il dato re-gionale era -9,77 per cento e quel-lo nazionale -9,22 per cento. Nel 2011 a Ravenna e provincia sono state immatricolate 12.546 auto-vetture, appunto il 9,50 per cento in meno rispetto ai dodici mesi precedenti. Dal 1990 non si trova un dato assoluto di vendite peg-giore. Anche nel 1994 — quando si scese a 13.618 auto — le cose an-darono meglio.

IL DATO più preoccupante, e forse più emblematico della crisi, è quello degli acquisti dei privati, e quindi delle famiglie, che chiu-dono l'anno con una quota di mer-cato ai minimi storici: 66,3 per cento del totale, rispetto a una me-dia del 77,4 per cento del periodo 1990-2010. Ciò è la logica conse-guenza del difficile andamento ge-nerale dell'economia, confermato dal risultato del Pil che, nel terzo

trimestre, ha registrato una fles-sione dello 0,2 per cento, primo indizio di un'attesa e di una preoc-cupante fase di recessione. A ciò si aggiungono la riduzione dei consumi, in particolare di quelli dei beni durevoli e la contrazione dei redditi disponibili, colpiti dal-la pesante imposizione tributaria.

nostro territorio i marchi che han-no pagato dazio alla crisi sono Ci-troen, Chevrolet, Fiat, Ford, Peti.- à,eot, Renault e, in misura mino-re, Mercedes e Opel. Fiat, in parti-colare, ha visto dimezzare in due anni le immatricolazioni, passan-do dalle 4.433 del 2009 alle 2.234 del 2011. Ci sono tuttavia anche

diversi casi col segno positivo. Toyota ad esempio (887) ha quasi raddoppiato il dato 2009 (542), tornando ai livelli del 2007 (1.055). Col segno 'più' anche Al-fa Romeo, Audi, Dacia, Jeep, Kia, Lancia, Mini, Nissan, Seat, Smart e Volvo.

A TENERE banco sono tuttavia le proiezioni e le prospettive. Che non sono propriamente rosee e che, a livello nazionale, fanno rife-rimento alle prime elaborazioni del centro studi Unrae. Secondo l'Unione nazionale dei rappresen-tanti di autoveicoli stranieri risul-ta infatti profondamente modifi-cata la composizione del mercato riferita all'anno appena concluso-si rispetto al 2010. Sono aumenta-ti, sia in valore assoluta (+6,7 per cento), che in termini di rappresentatività (dal 46,2 per cento al 55,4 per cento) le autovet-ture diesel, mentre sono scese dell'80 per cento quelle alimenta-te a gpl, e del 42 per cento quelle a metano che, complessivamente, hanno rappresentato il 5,4 per cento del mercato 2011 contro il 17,6 per cento dell'anno preceden-te. Ma soprattutto, a fronte di una domanda dei privati che si con-trae del 17,4 per cento rispetto al 2010, gli acquisti delle società di noleggio sono aumentati del 7,6 per cento.

Roberto Romin

La manovra estiva, e quella più re-cente chiamata 'Salva Italia", con gli aumenti di assicurazione rc au-to, accise sui carburanti, Iva, im-posta di immatricolazione, super-bollo e pedaggi autostradali, ha poi fatto il resto.

COME si evince dalla tabella, nel Pagina 13 di 83

h LE IMMATRICOLAZIONI IN CITTÀ

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Rudv Gatta: «Le priorità? E55 e i fondali portuali»

«IL MIGLIORE augurio da fare a Ravenna per il nuo-vo anno, come ha detto nei giorni scorsi il sindaco — af-ferma Rudy Gatta, responsa-bile infrastrutture logistica e porto di Legacoop — è che il 2012 sia l'anno dell'ap-provazione dei lavori per l'E55 e del via libera, col fi-nanziamento, dell'approfon-dimento del canale Candia-no. Innanzitutto l'E55 per-ché solo grazie a questa ope-ra fondamentale Ravenna potrà agganciare diretta-mente l'occasione costituita dal flusso di traffici che at-traverseranno d Corridoio Baltico». «Diversamente — aggiunge Gatta — le infra-strutture esistenti si rivele-rebbero inadeguate, insuffi-cienti e ne costituirebbero un limite. La realizzazione dell' E55 rappresenta tra l'al-

tro, concretamente, quell'idea di sviluppo di pa-ese che pare esprimere l'at-tuale Governo, perché attra-versa le regioni, diventa ope-ra nazionale e aggancia l'Ita-lia all'area dell'Est, che rap-presenta un'area strategica per le nostre attività di im-port ed export. Ricordiamo-ci che la vicina Russia nel 2011 ha avuto un Pil del. 5"».

NEI MESI scorsi è stata ag-giudicata la gara per la tra-sformazione in autostrada della Ferrara - Porto Gari-baldi. La realizzazione al-meno del tronco Cesena - Porto Garibaldi della E55 è fondamentale per canalizza-re il traffico da Ravenna ver-so Est o verso il Brennero via Ferrara». E poi il porto: attraverso i containers «pos-siamo importare ed esporta-re tutte le merci, anche quel-le che tradizionalmente non transitano lungo il Can-diano. Per fare questo atten-diamo con urgenza i 70 mi-lioni di curo necessari per approfondire il canale. Il tra-sferimento statale delle ri-sorse rappresenta una pre-condizione alla realizzazio-ne del nuovo grande termi-nal containers da parte di Sapir, Contship e Cmc». Con il nuovo terminal — spiega il responsabile di Le-gacoop —il porto sarà più autrattivo, competitivo e per-metterà a tutti gli operatori della logistica di avere mag-giori possibilità di risalire la china di questa fase di estrema difficoltà.

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A sinistra, Sergio Aie &ti,

quando ancora i tifosi credevano in lui. Sopra, Gianni Fabbri

'' Eintanto tifosí tendano

la colletta

In attesa che qualcosa si muova, c'e chi ha gù?,:ato 072Zier0 i tifini, Il Club Fedelissimi del presidente Carlo Ramilli ha aperto una sottoscrizione per aiutare la squadra nelle spese vive della trasfeita di domenica a Santa Croce

Stessa idea hanno avuto i membri del forum Linea giallorossa che hanno già raccolto 500 eao Anche il Centro di coordinamento si muoverà in maniera analoga, . n l

L'intermediario L'ex sindaco Mercatali è a caccia di potenziali compratori


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'storica firma Fabbri può chiedere • .. al giudice di ritornare in possesso delle quote

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Verso il crac A Trieste il Tribunale ha chiesto il fallimento della società giuliana

A Trieste, davanti al Tribunale fallimentare, ;Metti promette l'ennesima ricapitalizzazione: l'udienza slitta al 31

Cado Raggi Ravenna

C'È UN OSTACOLO ingom-brante, sulla strada del sal-vataggio del Ravenna

srl e si chiama Sergio Aletti. A Ravenna, nei suoi confronti, non vi sono de-nunce in Procura (ad esem-pio insolvenza fraudolenta, o appropriazione indebita), né alcuno dei creditori, e so-no tanti, sembra avere in-tenzione di presentare istan-za di fallimento. Ma va da sé che è una lotta contro il tempo perché l'attuale situa-zione, che si riverbera diret-tamente sulla squadra (i ra-gazzi non hanno un CUM per mangiare, per muover-si, la squadra non ha dena-ro per le trasferte, l'allenato-re Giorgetti non viene paga-to, anzi paga per poter far giocare la squadra), non po-trà durare a lungo, difficil-mente è destinata a raggiun-gere la primavera. Se non si troverà una soluzione, tutto si dissolverà e a quel punto il fallimento potrebbe esse-re inevitabile. E sarebbe un bello smacco, a ridosso del centenario (il 2013) della fondazione della società giallorossa.

DUE APPAIONO gli stru-menti per togliere di mezzo l'ostacolo: a Ravenna si chiama Gianni Fabbri, a Trieste si chiama tribunale fallimentare e Procura della Repubblica. Gianni Fabbri ha una carta formidabile in mano, si chiama articolo 700 del co-

dice di procedura civile, ov-vero un ricorso d'urgenza al giudice civile per denun-ciare l'inadempienza dell'obbligazione assunta dalla società Aletti spa il 21 giugno 2011 allorché, per mano dell'amministratore unico Elisa Aletti, formalizzò contrattualmen-te davanti al notaio Scarano l'acquisto delle quote del Ravenna. In realtà la Metti spa (traduciamo comunque in Sergio Aletti) ne ha solo il possesso perché non ha adempiuto al pagamento e a Fabbri basta un ricorso per vedersi confermata la

proprietà del Ravenna srl e rientrare in posses-

so delle quote. Naturalmen-te con tutti gli oneri del ca-so, anche quelli successivi al 21 giugno.

IL FRONTE triestino sem-bra il più consistente sotto il profilo del diretto esauto-ramento di Aletti, che della società alabardata è il presi-dente.. All'udienza di ieri davanti al tribunale falli-mentare, Aletti, solo a paro-le, come sempre, ha afferma-to che è già stata fissata l'as-semblea per l'aumento di capitale (20 e 24 ge:n.:n.aio) e

che sta per entrare un nuo-vo socio. Gli hanno dato cre-dito e la nuova udienza è fis-sata per il 31 gennaio. Ma intanto la Procura prepara le armi. (penali) per il dopo fallimento, dato per (quasi) scontato.

TORNIAMO a Ravenna, do-ve Fabbri, all'interno di uno scenario movimentista che vedrebbe in azione an-che l'ex presidente onora-rio Vidmer Mercatali, sta fa-cendo di tutto perché si fac-ciano avanti imprenditori seri per rilevare la società, «Non appena lo avremo tro-vato — dice Fabbri — io presenterò il 700, riprende-rò le quote e le cederò gra-tuitamente e immediata-mente all'acquirente». Per facilitare le cose due com-mercialisti, Giorgio Bartoli-ni, ex calciatore del Raven-na, e Alessandro Brunelli, già membro del collegio sin-dacale del Ravenna, stanno analizzando l'ultimo bilan-cio disponibile anche per contestare affermazioni di-vulgate negli ultimi tempi da un imprenditore, espo-nente del Pdl. ravennate. «Sto raccogliendo la rasse-gna stampa e io querelerò. I bilanci delle società sporti-ve, prima di parlare, biso-gna saperli leggere» eviden-zia Fabbri. Il quale confer-ma: «Certo che stiamo lavo-rando per evitare il falli-mento. I creditori della so-cietà mi conoscono, sono appassionati al calcio, han-no capito la situazione, spe-rano in un futuro migliore, non vogliono infierire. Per il momento».

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BATTAGLIA La protesta del comitato in difesa del parco; a destra, la zona delle serre

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IN COMUNE 1.800 ARNIE CONTRO LA CREAZIONE DI UN'AREA DI SOSTA

A STUDIO SUI PARC EGGI DA PARTE DEL COMITATO VIA BATTISTI

Cittadini scovano 1 A68 posti auto tutti nuovi .

«E nessuno tocchi il Parco delle lucciole» d ANNAMAR1A CORRADO

AL PARCO delle lucciole non vo-gliono rinunciare, così i residenti della zona di via Cesare Battisti, per convincere l'amministrazione a non realizzare un parcheggio nell'area dell'ex vivaio comunale, si sono calati nei panni di 'investi-gatori' e sono andati alla ricerca di tutte le aree di sosta della città. Le hanno studiate una ad una, quelle ufficiali e non, per capire se siano utilizzate efficacemente.

«NEGLI elenchi ufficiali — spie-ga Stefano Preda, del comitato cit-tadino — risulta un totale di 7.512 posti auto, ma secondo un conteg-gio esatto sono 8.948, cioè 1.450 in più. Inoltre, considerando i possi-bili sviluppi dei parcheggi esisten-ti si potrebbe arrivare a quota 10.416». Lo studio raccoglie oltre settanta parcheggi, divisi in base alla zona e alla distanza, in minu-ti, da piazza Kennedy. C'è Largo Giustiniano con i suoi 360 posti

glio allargare quelli esistenti e mi-gliorare la segnaletica, spesso in-sufficiente e poco chiara. E poi bi-sognerebbe sviluppare, tramite nuove tecnologie, un sistema che segnali i posti liberi. Quello attua-le, quando c'è è impreciso, appros-simativo e molte volte errato».

I RESIDENTI di via Cesare Bat-tisti insomma non 'mollano' e hanno deciso anche di promuove-re una raccolta di firme contro il progetto del parcheggio, riuscen-do ad attirare l'attenzione ben ol-tre i confini della via in cui abita-no. Le firme raccolte, 1.800, sono state depositate ieri a Palazzo Mer-lato. Il comitato, sostenuto da di-verse associazioni ambientaliste, è convinto insomma che la realizza-zione di un nuovo parcheggio sia inutile, e non solo nell'area dell'ex vivaio. «Quasi tutti i mille posti auto che la giunta ha dichiarato di voler realizzare — conclude Pre-da — non sono necessari perché già esistenti»,

•

Na della Rocca Rrancaleone vengono segnalati ufficialmente 70 posti, che in realtà sono 35. A questi se ne potrebbero aggiungere 20, sempre con una maggiore razionatizzazione degli spa

.,...

ì. parcheggio dì via Fiume Abbandonato, definito per la sua posizione «strategico», potrebbe addirittura raddoppiare la capienza — ad avviso dei promotori — se fosse utilizzato più sapientemente e se fosse anche ampliato

•

•

LE PROPOSTE

che, assicura il comitato, con un migliore posizionamento delle aree di sosta ne potrebbe avere al-meno il 40 per cento in più. E poi l'area della Rocca Brancaleone con 70 posti ufficiali che in realtà sono 85, a cui se ne potrebbero ag-giungere 20 con una maggiore ra-zionalizzazione degli spazi. Piaz-za Mameli, 62 posti, viene invece presa ad esempio per «la segnaleti-ca approssimativa e spesso non

funzionante». Il parcheggio di via Fiume Abbandonato, definito «strategico» per la posizione, po-trebbe addirittura raddoppiare la sua capienza se ampliato. Ecco allora che le proteste dei commercianti per la chiusura del parcheggio di piazza Kennedy ap-paiono, al comitato sostenitore del parco, ingiustificate. «Per i ne-gozi del centro — aggiunge — non servono altri parcheggi. Me-

È posizionato nel cuore della città e — assicura il cos cittadino in difesa dell'ex vivaio — basterebbe un migliore dposizionamento delle aree dì sosta per ottenere almeno ìL 40% di posti in più rispetto ai 360 attuati

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E h.; L'avvocato Ivano Goadagnìnì con Gaconno Lamino


L'avvocato Guadagnini vuole formare una nuova associazione sportiva ,‘, I per rendere possibile entro il 16 L'iscrizione ai campionati giovanili

,

«Dove sono finiti i trentamita euro versati in autunno dai genitori?»

Ravenna «DOVE sono finiti quei ven-ti-trentamila curo che Ser-gio Aletti ha incassato qual-che mese fa dai genitori dei 150 giovani del Ravenna per il tesseramento?» Se lo chiedono tutti i genitori e se lo chiede anche l'avvoca-to Ivano Guadagnini., pro-

otore di una iniziativa fi-nalizzata al salvataggio del settore giovanile prima che il Ravenna calcio srl affon-di. Ed è certo che se non ar-riverà una risposta entro

Se non ricompariranno sarà presentato un esposto alla Procura

breve, partirà un esposto di-retto alla Procura della Re-pubblica. «A ogni campio-nato — spiega Guadagnini — i genitori versano una quota di trecento curo chi in una chi in due soluzioni. Serve per la gestione delle quadre giovanili. Di quei venti-trentamila curo non è

eventuale mancata iscrizio-ne da parte di Aletti. Io — prosegue Guadagnini avevo anche già parlato con Paolo Sciaccaluga, ma poi ha declinato la proposta.

Ora sto contattando altre persone e sono ceno che riuscirò a individuare quella giusta. Va da sé prosegue Guadagnini che poi sarà necessario l'aiuto eco-nomico di qualcuno, ma ci sarà tempo, il campionato giovanile inizia pii avanti. E' certo comunque che per l'avvio, noi genitori ci rilas-seremo». Di qui l'attualità dell'inter-rogativo iniziale: in quale tasca sono finiti quei venti-trentamila curo incassati in autunno?

c. r.

stato utilizzato un curo. Inoltre il 16 gennaio scade il termine per l'iscrizione ai campionati giovanili, ma non siamo affatto sicuri che Aletti provveda. E già la Fi-gc ha fatto sapere che non sarà facile surrogare l'even-tuale inazione di Aletti».

PER QUESTO Guadagnini ha intenzione di procedere su una diversa strada, ovve-ro quella di dar corso subi-to a una nuova Asd, ovvero Associazione sportiva dilet-tanti. «Sto lavorando a que-

sta soluzione che permette-rebbe al settore giovanile di sganciarsi dal Ravenna cal-cio e di avere una propria autonomia. Così si potreb-be aggirare l'ostacolo della

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press unE il Resto del Carlino

10/01/2012 Ravenna

TEM, IONANSS MASSIMO COFFARI ERA I N LIGURIA

«Il mio aiuto urli alluvionati» MISTRAL è tra le protezioni ci-vili con il maggior numero di vo-lontari in regione. Ecco la testimo-nianza di Massimo Coffari, 21 an-ni, operaio, membro dell'associa-zione che racconta la sua parteci-pazione agli interventi in Liguria dopo la terribile alluvione del no-vembre scorso: «Abbiamo ripuli-to il fango e i detriti che si erano formati dopo la catastrofe — rac-conta è stata un'esperienza toc-cante, perché quando vedi una macchina infilata in una casa e persone che hanno perso tutto, ti rendi conto dell'importanza del nostro lavoro di volontari e ti sen-ti orgoglioso di poter dare una ma-no».

I VOLONTARI, inoltre, sarebbe-ro dovuti partire, per la prima vol-ta all'estero, a ottobre 2011, preci-samente in Saharawi, per interve-nire negli ospedali, montando an-tenne e ponti radio per favorire la comunicazione tra gli ospedali e formare i volontari su come utiliz-zarli. Tuttavia, dopo il rapimento di Rossella UME, avvenuto la setti-mana prima della partenza, la Far-nesina ha bloccato tutte le parten-ze e perciò i volontari ravennati sono rimasti in Italia.

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IMPEGNO Massimo Coffari

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?3C7=ONZ CALE AL VIA DA DOMANI IL CORSO PER ENTRARE NELL'ASSOCIAZIONE

A.a.a. volontari cercansi, il Mistral apre le porte AL VIA il nuovo corso per volon-tari Protezione civile del Mistral di Ravenna, giunto al decimo an-no, e che conta già 90 iscritti. L'iniziativa, da domani, si artico-lerà in dieci lezioni e due incontri settimanali (il mercoledì dalle 20 alle 23 e il sabato dalle 14,30 alle 18,30 nella Sala Buzzi in via Ber-linguer), con una parte teorico-pratica e rappresenterà il caratte-re eterogeneo delle attività svolte dall'associazione: dagli infermie-ri professionali del 118 che forme-ranno i corsisti sulle tecniche di primo soccorso, alla pubblica incolumità con la collaborazione della polizia municipale, fino ad arrivare agli interventi in caso di incidenti domestici dovuti a con-tatto con il fuoco.

DA SEGNALARE l'introduzio-ne, da parte dell'associazione Mi-stral, nella didattica del corso del-la psicologia delle catastrofi, indi-rizzata sia ai soccorritori che alle famiglie delle vittime. Al termine verrà rilasciato un attestato ai par-tecipanti. «Il 35-40% dei cittadini che si iscrivono diventano volon-tari dell'associazione», mette in evidenza Daniele Rotatori, presi-dente e fondatore del Mistral. So-no ben 128, infatti, i volontari iscritti, usciti dai corsi organizza-ti a partire dal 2000. Le attività so-no varie e abbracciano diversi set-tori: pubblica incolumità, tutela

dell'ambiente, servizio davanti al-le scuole, manifestazioni culturali e sportive, interventi durante l'estate per le ondate di calore e monitoraggio sulle zanzare-tigre in collaborazione con l'Asl, inter-venti per l'emergenza freddo, in. collaborazione con l'Asp. Il Mi-stral, da alcune settimane, si occu-pa inoltre della gestione delle ten-de per i senza tetto, ogni notte, con due volontari impegnati nella regolazione della temperatura in-terna e altre esigenze, con altri uo-mini addetti ai trasporti, alla ma-nutenzione e alla logistica dell'ac-campamento allestito nella sede di via Romea Nord 270.

IL TARGET degli iscritti all'as-sociazione è trasversale, ha visto un incremento delle presenze femminili e, in generale, è in con-tinuo aumento. «C'è bisogno di collettività, di spirito pubblico», aggiunge l'assessore alle politiche sociali Giovanna Piaia, per la qua-le è necessario «costruire una cul-tura del volontariato e del bene co-mune». Il 4 febbraio, penultimo giorno di corso, i frequentanti. svolgeranno una prova pratica presso il centro operativo di via via Romea Nord. Le iscrizioni al corso sono aperte fino a mercole-dì 11 e sul sito internet dell'asso-ciazione Mistral www.remistrallt è possibile scaricare il modulo.

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NEL MIRINO I guard rad di Dismano

.zsz e 'Borgo Fama, guard rati pericolosi' «TROPPI incidenti a Borgo Faina causati dal guard-rail troppo alto». Giulio Bazzoc-chi di Lista per Ravenna de-nuncia la scarsa visibilità do-vuta al guard rail sul tratto di Dismano che attraversa la frazione, e l'alta velocità dei veicoli che transitano. «Già dall'ottobre del 2009 sotto-linea Bazzocchi — segnalo il problema all'amministrazio-ne provinciale. Nell'estate del. 2010 si sono verificati tre incidenti gravi, e a luglio 2011 un giovane è uscito di strada. L'ultimo episodio è del 6 gennaio scorso: coinvol-te due auto, sei feriti tra cui due bambini. Perché la Pro-vincia non verifica l'effettiva incidenza del guard-rail sul-la sicurezza degli incroci?».

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SOLUZIONI La mappa che il Comune ha preparato e diffuso per illustrare la viabilità alternativa durante il periodo dei cantieri

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v.Anw'rÀ SUI PERCORSI ALTERNATIVI SARÀ SOSPESO IL BLOCCO ANTISMOG DEL I 9

Stop al traffico in viale Europa Lavori dal 16 ai 25 gennaio sull'attraversamento dello scolo Bidente VIALE Europa sarà chiuso al traf-fico dal 16 al 25 gennaio nel tratto compreso fra la rotonda Gran Bre-tagna e via don Carlo Sala: è infat-ti in programma un intervento di manutenzione straordinaria, per la sostituzione del manufatto che fiinge da attraversamento dello scolo consorziale Ridente. Sarà in-stallata una nuova struttura realiz-zata con elementi prefabbricati sca-tolari in cemento armato precom-presso, «più adeguata — spiega il Comune — a sostenere i carichi mobili tipici di un'asse stradale di rilevante importanza quale è viale Europa». Nel periodo dei lavori (salvo varia-zioni dovute al meteo), sul tratto interessato, verrà istituito il divie-to di transito per tutti i veicoli. Per-tanto, anche in occasione del bloc-co del traffico di giovedì 19 genna-io, sarà possibile circolare su alcu-ni percorsi alternativi, in deroga all'ordinanza antismog. In particolare, i veicoli diretti in via Romea (rotonda Gran Breta-gna, Via Galilei, Via Romea Sud) potranno percorrere via Destra Ca-nale Molinetto (tratto rotonda Francia — via Beli ucci), via Bel-lucci, di nuovo via Destra Canale Molinetio (tratto circonvallazione Piazza d'Armi via Rubicone),

circonvallazione Canale Mol Met-to, via Cesarea (tratto circonvalla-zione Canale Molinetto — via Manganina) e via Romea (tratto via Manganina rotonda Gre-cia). Chi invece procede in direzio-ne viale Europa può percorrere via Panfilia, via Rubicone, via Destra Canale Molinetto, Rotonda Fran-cia e Viale Europa.

TUTTAVIA. «data l'improrogabilità dell'intervento, e considerati i prevedibili fenome-ni di congestione per la circolazio-ne che si potranno verificare lun-go i suddetti percorsi», l'ammini-strazione invita gli automobilisti a scegliere, se possibile, gli itinerari esterni: ovvero, in direzione via ROMea, il tragitto viale Europa — rotonda Francia via Destra Ca-nale Molinetto (direzione Punta Marina Terme) — SS 67 Ci assica-na (direzione Rimini) — svincolo per Classe — via Romea Sud — via Romea. In direzione viale Eu-ropa, il percorso consigliato è via Romea via Rornea SU d SS 67 Classicana (direzione Porto) svincolo per Punta Marina Terme — via Destra Canale Molinetto (di-rezione Ravenna) — viale Europa. Conclusi i lavori, l'ordinanza and-smog verrà interamente ripristina-ta fino al 31 marzo.

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Scherma Venerdì al Pala De Andrè te qualificazioni ai nazionali assoluti

Parata di campioni del. mondo In pedana Montano e La Vezzali ii Ravenna CAMPIONI olimpionici, campioni mondiali di scher-ma da venerdì a domenica al Pala De Andrè di Ravenna. Si disputa la prima prova na-zionale di qualificazione per il campionato italiano asso-luto, con in gara il 'gotha' della scherma italiana. Si co-mincia venerdì, dalle 8,30, prima il fioretto maschile poi quello femminile. Saba-to, alle 8.30 la spada maschi-le quindi alle 12.30 la sciabo-la femminile. Domenica, in-fine, alle 8.30 la spada fem-minile e alle 11.30 la chiusu-ra con la sciabola maschile.

L'ingresso è libero. In palio ci sono il diciannovesimo Memoria! Walter Candotti (per la spada maschile) e il quinto Trofeo Rosario Pre-ziosi (per le gare di sciabo-la). Organizza il Circolo Ra-vennate della Spada, con il patrocinio del Comune e il contributo della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Ra-venna, Fondazione del Mon-te e Camera di commercio. In gara grandi atleti: Aldo Montano campione del mondo e oro ad Atene nella sciabola; Valentina Vezzali campionessa del mondo, oro ad Atene e Pechino, Eli-

sa Di Francisca nel fioretto femminile; Andrea Cassarà campione iridato, Giorgio Avola nel fioretto maschile; Matteo Taghiariol, Paolo Piz-zo, Alfredo Rota nella spada maschile; Natalhie Moel-lhausen nella spada femmi-nile. E sei portacolori del Circolo Ravennate della Spa-da che si sono qualificati per questo grande evento: Ema-nuele Rocco e Luca Bellomi nella spada maschile, Miche-la Mancinelli, Isabella Signa-ni, Melinda Mancinelli, Martina Ascani nella spada femminile.

Augusto Mari

portacolori ravennati in gara per k quafificazioni al campionato italiano

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Pawe, prxipzione m ansa celle sedie ae!itlina!:


Pansac, è ripartita la produzione in attesa delle scelte del tribunale In via Meste si stanno lavorando le ultime scorte di magazzino LO STAFF del commissario straordina-rio lavora sedici ore al giorno per comple-tare la relazione economica e industriale del gruppo Pansac da sottoporre al tribu-nale di Milano. La scadenza infatti ormai è alle porte. Entro giovedì, l'avvocato Mar-co Cappelletto è determinato a consegna-re il rapporto che potrebbe decidere la sor-te dell'azienda: amministrazione straordi-naria o procedura fallimentare. In teoria Cappelletto potrebbe chiedere una proro-ga di altri trenta giorni per completare la 'radiografia' della Pansac. Ma sta proce-dendo a ritmi forzati per consegnare il la-voro entro il primo mese in modo da met-tersi subito all'opera, nel caso il tribunale conceda la gestione straordinaria, per ten-tare di raddrizzare la barca.

LE CONDIZIONI del gruppo apparte-nuto alla famiglia Lori di Mantova sono critiche. Esposizione debitoria per 61 mi-lioni di euro, di cui 2,5 con i fornitori di energia elettrica, una liquidità di cassa pa-ri a 1,7 milioni, materiale grezzo in magaz-

PRESIDIO à durato LIII1 mese e mezzo

zin.o per un valore di I milione e prodotto finito per 500.000 euro. Ma, anche, rap-porti quasi del tutto compromessi con i principali clienti, a causa dell'attuale fase di fermo produttivo. Questa la situazione che lo stesso commissario ha rappresenta-to durante la riunione al ministero dello Sviluppo economico prima di Natale. In

quella occasione, Cappelletto aveva anche ribadito la speranza di arrivare puntuale alle scadenze per l'ottenimento definitivo dell'omologa dell'amministrazione straor-dinaria, «per poi iniziare a lavorare al ri-lancio industriale del gruppo».

A RAVENNA, dove è presente uno dei quattro siti produttivi del gruppo, da qual-che giorno intanto si è tornati al lavoro, seppur con ritmi ridotti, per completare una serie di commesse sospese ai primi di novembre, quando l'azienda aveva ferma-to tutta l'attività per il congelamento del-le linee di credito deciso dalle banche. Gruppi di 10-12 operai si avvicendano sul-le linee e in magazzino per lavorare le ulti-me scorte di materie prime e spedire il prodotto ai clienti più importanti:è un tentativo di ristabilire un minimo di rap-porti e di dare continuità all'attività com-merciale, nella speranza che giovedì il tri-bunale autorizzi l'amministrazione straor-dinaria. Per il resto ci si affida all'esperien-za e dalla determinazione di Cappelletto.

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WZOr7C PRENDE IL POSTO DI FABRIZIO TOGNI

Barbolini nuovo direttore di Bpr GIORGIO Barbolini, modenese, 57 anni, già responsabile della divisione 'Largo Corporate' di Banca Popolare dell'Emilio Romagna, è il nuovo direttore generale della Banca Popolare di Ravenna. Subentra a Fabrizio Togni, chiamato da Bper a ricoprire il ruolo di vice direttore generale. «Si tratta di una scelta di continuità —afferma il presidente di Bpr Giuseppe Poggiali — rispetto alla politica portata avanti dalla banca con le direzioni Vitti e

Togni. In questo particolare momento economico proseguiamo sulla linea di attenzione e sostegno al vasto tessuto di pmi, alle famiglie, allo sviluppo economico e culturale del territorio». «Sono molto soddisfatto di questa opportunità — commenta Barbolini (nella foto) — e sottolineo l'attenzione sempre prestata alle persone e alle imprese del territorio, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà»,

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I cacciatori tutelano Ortazzo

dì GAUDIO MICCOL1 •

L'ACER prosegue nella sua attività di denuncia delle situa-zioni di degrado ambientale delle nostre aree più pregiate, nell'intima convinzione che sia indispensabile agire in pri-ma ,Nrsona senza dovere sem-pre demandare al pubblico. In questo caso la nostra attenzio-ne si è indirizzata verso io zo-na umida dell'Ortazzo, uno dei gioielli delle zone umide Ravennati, vincolata da tanto di Decreto Afinisteriale e su cui insistono tutte le forme di tutela che esistono nell'ordina-mento giuridico nazionale in materia ambientale. In questi anni ci siamo adope-rati in molti, quasi in modo eco,- bonaro ,per evitare che l'Onaz-zo morisse, lavorando ogni an-no insieme a funzionari della Provincia , vi; lontariato vena-tori() e Consorzio di Bonifica della Romagna Centrale a,ffin-ché si riuscisse ad evitare l'essic-cazione della zona umida, ma-novrando di volta in volta con la paratoia sull i cquara o con la pompa »mita , mi sembra , addirittura dalla protezione ci-vile Regionale. Questa estate il problema si è mostrato in tut-ta la sua drammaticità, perché è stata sufficiente un rottura

(dovuta all'inesauribile lavoro delle solite nutrie) per "Scola-re" completamente l'Ortazzo , ed è stato ancora una volta il mondo venatoria che ha evi-denziato, ed anche in più fasi , il problema mettendo in moto un meccanismo che ha permes-so, con l'intervento del Consor-zio, di rialirnentare di acqua l'Ortazzo

LA SITUAZIONE che si presentava era sinceramente drammatica, l'Ortazzo era tut-to secco e si notava una sola pozza di acqua nera nella zo-na più bassa a ridosso degli ar-gini di Bevano e Acquara si-tuazione questa di gravissimo rischio epidemiologico per que-sto tipo di zone dove l'esplosio-ne di un infezione di Botulino è sempre possibile e peraltro già verificata più volte nel re-cente passato, con il rinveni-mento anche di numerosi di morti. Appare evidente co-me sia necessario superare l'at-tuale sistema di gestione (se mai ve ne era uno) che ha por-tato l'Ortazzo al collasso am-bientale cercando il coinvolgi-mento di tutte le categorie chx.. hanno interesse alla sopravvi-venza della zona e che esprimo-, no professionalità e disponibili-, tà volontaria nella gestione ani-, bientale. In questo quadro at-tuale appaiono quasi scherzose le richieste di ulteriori chiusure

venatoria di aree contermini all'Orkizzo finaliz-zate „ come si legge, a tutelare questa zona altrimenti esposta a rischio .

* Presidente Acer

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Noi ravennati di di CARLO RAGGI

Dubbi sull'operazione Marinara ANCORA una volta la prepotenza di questa giunta fa capolino in città e non tarderà a fare ulteriore danni per i cittadini. Nella tor-bida vicenda Marinara si identificano i pri-mi accordi politico-imprenditoriali che in-vestono il Pd sia a livello nazionale che loca-le: Italia Navigando Spa è sostenuta dal de-naro pubblico visto che è di fatto del Mini-stero dell'Economia, e la struttura è basata interamente sui pilastri del Pd visto che il presidente è un ex parlamentare vicino a D'Aletta e Bersani. Mi chiedo se fosse il ca-so di continuare a umiliare il territorio do-po il fallimento imprenditoriale di quelle co-operative guidate dalla Czur di Filo di Ar-genta e ne deduco che il potere e il denaro ormai sono parte di quella parte politica che criticava il governo appena tramontato, ma che di quel governo segue quello che fino a ieri era scandaloso.

Nicola Tritto Ravenna

**************** ITALIA Navigando è una società per azioni appartenente al gruppo Sviluppo Italia controllato completamente dal ministero dell'Economia, Una società che si interessa di

gestione di porti turistici, alla quale una società privata, la Seaser, il cui 72 per cento è detenuto dalla curatela nell'ambito del fallimento Cmr, ha ceduto la gestione del complesso di Marinara. Per il lettore, dietro a questo accordo, almeno così sembra di capire, farebbe capolino la «prepotenza della giunta» di Ravenna. Onestamente è incomprensibile ipotizzare che la giunta, o il Pd, possa avere avuto un qualsiasi ruolo in un 'oggetto sociale' che riguarda parti private quando una di queste ovvero Seaser è rappresentata per la maggioranza da una curatela fallimentare ogni gesto della quale deve avere il consenso del giudice, il cui operato è assoggettato solo alla legge, non certo a influenze partitiche o giochi di potere. Per carità, chiunque può avere proprie opinioni, ma non si deve confondere la "doxa' con la certezza.

Le letture (mux 15 rìghe) votino indiduate

il Resto del Confino via 5uhuro, 40 - 48100 RAVENNA

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COSA IL COMUNE AVREBBE POTUTO INDIRE UN CONCORSO PER REALIZZARE I PROGETTI

COME LA REGIONE AVREBBE COPERTO BUONA PARTE DEI COSTI DEI LAVORI

iL BANDO BOCCIATO DALLA REGIONE UN PROGETTO CHE FINISCE APPENA FUORI DAI VINCITORI

I contributi per il centro sfumano per un soffio Bagnacavallo e Lugo avranno i soldi della Regione, ma non Faenza

BAGNACAVALLO e Lugo ce la fanno; Faenza in graduatoria. Non è una partita di calcio ma il risultato di un bando di un con-corso regionale per accedere a un finanziamento di 74mila curo per poi realizzare un concorso d'archi-tettura di riqualificazione delle città: 105 i comuni che hanno par-tecipato al bando regionale; il 15 dicembre sono stati decretati 19 progetti vincitori e la conseguen-te graduatoria degli esclusi. Il pro-getto messo a punto dall'Ufficio del territorio di Faenza dal titolo Paentiae forum centro vivo' è ri-sultato, purtroppo, 2lesimo, quin-di nei quartieri altissimi della clas-sifica, appena due posti dietro a quelli che hanno ottenuto il finan-ziamento fra i quali i 'cugini' del-la Bassa Romagna. L'occasione era ghiotta perché i vincitori del bando di gara, che si finanzieran-no costi del concorso compresi i premi per i primi tre, potranno poi entrare nella disponibilità eco-nomica della Regione per iniziare i lavori veri e propri. Un'occasio-ne persa per Faenza ma che non fa disperare gli addetti ai lavori che sperano nella buona posizio-ne in graduatoria per poter rien-trare in qualche modo in gara.

FAENZA si era presentata con un progetto di riqualificazione che ruotava attorno a tre punti fondamentali: il rifacimento del-la pavimentazione in piazza del Popolo, parte di quello di piazza Martiri della Libertà (piazza delle Erbe) oltre ad arredi urbani e ri-qualificazione del percorso da

queste piazze sino agli ex Salesia-ni; dunque riqualificazione di via Zuffe, Marescalchi e San Giovan-ni Bosco e all'interno dei Salesia-ni con il restauro di parte del fab-bricato. Tra questi anche la realizzazione del parcheggio nell'area del cam-po di calcio. Un progetto a basso impatto ambientale, che avrebbe, senza versare un briciolo di asfal-to, creato stalli per auto e piantu-mazione di alberi per l'ombra nei periodi estivi; centinaia di posti auto, che avrebbero dato un bel re-spiro alla richiesta continua in cit-tà. Ouesto avrebbe inoltre libera-

FIDucu, Si spera di poter comunque rientrare fra i finanziati data La buona posizione

to l'attuale piazza principale del complesso rendendola disponibi-le per altre soluzioni, in vista del-la ristrutturazione e ripensamen-to dell'intero complesso sia per uso universitario, abitativo, con possibilità di locali ad uso com-merciale e servizi oltre al progetto di realizzare all'interno una 'Fa-brica culturale'. Così purtroppo

non è stato. Il progetto messo a punto dagli uffici comunali evi-dentemente non è stato ritenuto altrettanto valido dai valutatori re-gionali come invece quelli di Lu-go e Bagnacavallo.

FIRMATI i protocolli d'intesa, ora i 19 Comuni selezionati do-vranno bandire, entro marzo, i concorsi di architettura con i sol-di della Regione. Poi arriveranno altri fOndi per portare avanti le ri-qualificazioni, non si parla certo della la copertura totale ma alme-no di buona parte.

Antonio Veca

NUMERI

corsa Al bando regionale partecipavano 105 comuni. In tutto sono stati 19 i progetti vincitori de L corposo finanziamento Fra questi Lugo e Bagnacavallo

Nel progetto 'Faentiae forum centro vivo cerano anche 11 rifacimento della pavimentazione di piazza del Popolo, rigualificazIone di vie e parte del restauro, del complesso Salesiani

ILICHEA oi punti del progetto c'era la ripavirraentazione o Ware.

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CENTRALE H Pavaglione di Lago intorno a cui ruotano molti progetti

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1:ST: COSA CONTENGONO I CONCORSI DI ARCHITETTURA CHE SARANNO INDE I H IN BASSA ROMAGNA

Fra le idee giardini , intemet wi-fi e aree da riqualificare A LUGO il concorso di architettura (di cui il carlino ha già dato notizia nelle scorse settimane) sarà indetto per la riqualificazione urbana del Pavaglione e delle aree adiacenti per valorizzarne le qualità in funzione del processo di rinnovo urbano assunto dal Master Plan, ma anche per rimarcarne il ruolo di luogo di eccellenza all'interno dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. I temi da affrontare con specifici progetti a concorso riguardano il 'Giardino meraviglioso' (progettazione della piazza interna al Pavaglione con l'uso di vegetazione, arredo urbano, illuminazione, creazione di luoghi d'incontro e la

possibilità di realizzare una struttura leggera con funzioni di auditorium); il progetto di dehors permanenti per attività commerciali ed esercizi pubblici; la definizione di linee guida per la riorganizzazione del mercato

ambulante.

AI TRE TE.M.1 principali sono af-fiancati anche il restyling del Pavaglione, la realizzazione di un impianto di rigenerazione e l'ampliamento del servizio wi-fi.

A Bagnacavallo l'intervento è intitolato 'Polo sud: la trama urbana tra Antico Convento di. San Francesco e Palazzo Abbondanza come varco di accesso al Centro Storico'. L'area oggetto della proposta riguarda edifici di proprietà comunale (l'Antico Convento di San Francesco e Palazzo Abbondanza) e aree pubbliche (porticati, strade e piazze) che presentano in parte condizioni di vetustà e incuria, non completate nel recupero o poco. La riqualificazione di questa situazione è prevalentemente finalizzata a usi pubblici di carattere sociale e culturale.

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«È come il primo giorno di scuola» inaugurata ieri la nuova ala del Liceo: ora tutte le sezioni hanno una unica sede dì LORENZA MONTANARI

PRIMO GIORNO nella 'nuova scuola', ieri, per gli studenti delle sezioni classica e linguistica del Liceo di Lugo. Finora dislocati nell'ex convento del Carmine, in piazza Trisi. Gli studenti si sono definitivamente trasferiti nella nuova ala del Liceo costruita a fianco della sede 'storica' del Li-ceo scientifico, in viale Orsini. Ad accogliere gli studenti nel nuovo edificio c'erano la preside Giusep-pina Di Massa, il sindaco Raffaele Cortesi, il presidente della Provin-cia Claudio Casadio, gli assessori e i tecnici che hanno seguito l'in-tervento. Tutti insieme per festeg-giare quello un evento molto atte-so: l'apertura della nuova ala ha infatti finalmente consentito di riunire in un'unica sede tutte le se-zioni del Liceo di Lugo, già da tempo riunite sotto un'unica dire-zione e amministrazione, con con-seguente vantaggio sia per gli inse-gnanti che per lutti gli operatori scolastici, e al contempo ha per-messo di liberare gli spazi dell'ex convento del Carmine che ora sa-ranno utilizzati dal Comune per allestirvi la pinacoteca comunale, che a Lugo è sempre mancata, spa-zi culturali e per uffici. Il nuovo edificio si presenta molto moder-

no, con ampie vetrate e collegato alla sede del Liceo scientifico da due corridoi 'trasparenti' al piano terra e al primo piano, «Un edifi-cio molto bello e accogliente, con aule molto grandi — hanno com-mentato alcuni studenti delle se-zioni classica e linguistica al ter-mine delle lezioni. Unico proble-ma, ha sottolineato una studentes-sa il sole che entra dalle grandi

vetrate, che ci ha dato problemi per tutta la mattinata, speriamo che ci mettano le tapparelle». Dal-le parole degli studenti è anche emersa un p0' di nostalgia per la sede di piazza Trisi: «Era bellissi-ma, il massimo, però è anche vero che le aule erano troppo piccole, qui c'è molto più spazio».

SODDISFAZIONE è stata

Per gli insegnati e tutti gli operatori c'è stata tanta soddisfazione per essere riusciti a fare un trasloco così impegnativo

espressa dalla preside Giuseppina Di Massa: «Questo primo giorno è andato bene: avevamo già infor-mato i ragazzi sulla dislocazione delle aule, attraverso mappe pub-blicate anche sul sito in ternet del-la scuola, quindi non ci sono stati problemi. Per gli insegnanti e per lutti gli operatori è stata grande la soddisfazione per essere riusciti a effettuare un trasloco di certo mol-to impegnativo: abbiamo lavora-to insieme tutti i giorni delle va-canze natalizie, soprattutto per al-lestire la biblioteca e gli archivi. Devo ringraziare tutti i miei colla-boratori, i docenti Antonio Piraz-zini e Mirco Banzola, il segretario Giorgio Landini, l'ex vicepreside Claudia Bartolotti e l'ex tecnico Enzo Cortesi che, pur essendo en-trambi in pensione, ci hanno aiu-tato tanto. 'Tutti insieme abbiamo dedicato un grande impegno alle operazioni di trasloco, non facili perché trasferire una scuola 'stori-ca' come il liceo classico di Lugo non è certo un'operazione da po-co». L'inaugurazione ufficiale del-la nuova ala del Liceo è prevista tra fine gennaio e inizio febbraio. Nel frattempo, il 17 gennaio sarà inaugurata, nella nuova e ampia biblioteca allestita al piano terra, la mostra 'Macchine matemati-che'.

RIENTRO Alcuni studenti mentre fanno ritorno a casa

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LIN'2IATWA ORGANIZZATA DAI GEN TORI ALL'ISTITUTO MATTEOTTI

La lotteria Natale regala quasi tremila euro

ALLA sala Glilliver si è svolta l'Estrazione della Lotteria di Natale orgartizzat3 dai genitori del Consiglio dell'Istituto ',Matteotti'. L'iniziativa, rgeivanntà;haella9useuascatenrnzoa

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SALA D'ATTO

La nuova guida del Mar con Spadoni e Dondini OGGI, alle 18, nella sala D'Attor-re della Casa Melandri, in via Pon-te Marino 2, verrà presentata la nuova guida del Museo d'arte del-la città. Interverranno: Walter Della Monica, direttore del Cen-tro Relazioni Culturali di Casa Melandri, Uber Dondini, presi-dente del Museo d'Arte della città di Ravenna, Anna Puritani, diret-trice del Mar, Claudio Spadoni, direttore scientifico del Mar, Al-berta Fabbri, autrice della pubbli-cazione. Nella guida il racconto di una collezione si intreccia con la storia della città, la storia di una congregazione religiosa e di un complesso monumentale, fino alle più remote ascendenze stori-che che riposano nei versi di Dan-te e negli affreschi di scuola rimi-nese.

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orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

REDAZIONE E PUBBLICITÀ: VIA DE GASPER 5 - RAVENNA- TEL 0544-218262 FAX: 054433793. SPEDIZIONE IN A P.- D.L. 353103 (CONV. 1i L.271021011 ART. 1 CONINI51 - DCB FORLI' ALTRE SEDI: RIMINI (0511-354111), FORLI ,,0543355201, CESENA (0547311900), FAENZA-LU GO (0546-23120 IMOLA (0542-24714 RAM (0549-995147)- E-MAIL: RIOENNÚCORRIEREROMAGNA.IT- IN ABBINAMENTO GON LA STAMPA

euro 1,20 Anno XX N. 9

MARTEDÌ 10 GENNAIO 2012

42 Àl Paia De André tornail memorial Walter

VK

9 Aget, sembra tutto pronto per il ritorno di Foiera

Il patron Sergio Aletti

IMOLA

Pirata della strada Arrestato dalla polizia

IMOLA. Tampona un'auto e la manda fuori strada poi scappa. La polizia lo arresta.

• SERVIZIO a pagina 13

REIBIEREIREINE IMOLA

Agricoltori La Cia volta pagina dopo le polemiche

IMOLA. Sfiduciato Massimo Pirazzoli, la Cia ha eletto presidente Giordano Zambrini.

• SALOMONI a pagina 15

IMOLA

Stazione Nuovo accesso al sottopasso

IMOLA. Il sottopasso della stazione avrà presto un accesso in più. L'intervento sarà realizzato dalla Unicoop.


Il tribunale di Trieste concede una proroga all'ex presidente giallorosso che annuncia: «Ho un socio»

Colletta per il Ravenna I tifosi raccolgono soldi per la trasferta, Aletti show a Trieste

RAVENNA. Il presidente tro il 31 gennaio) la ricapi- to. L'ex presidente del Ra- cerca fondi e sponsor per del tribunale di Trieste ha talizzazione di sei milioni di venna è stato duramente proseguire il suo triste cam-concesso una proroga a Ser- euro necessaria a evitare il contestato dai tifosi giulia- pionato. gio Aletti per eseguire (en- fallimento del club alabarda- ni, mentre il club giallorosso • SERVIZI alle pagine 3 e 38

L"""NWI,ZZZZZK~ Presentate 1.800 firme per il parco delle lucciole

Naufragio in Brasile , arrivati i familiari Giorgia Pierguidi, arrestata con Davide Migani, riabbraccia la madre

FORLI. La madre di Gior-gia Pierguidi ieri ha visita-to la figlia nel carcere bra-siliano dove la 36enne for-livese si trova rinchiusa dal 24 dicembre quando la donna è stata arrestata in-sieme al compagno cervese Davide Migani dopo il nau-fragio della loro imbarca-zione con 250 chili di coca.


Muore Gianotti fisioterapista

della Toro Rosso • SERVIZIO a pagina 10

28 Giovecì tributo a Ivan G

V AL

Comitato di cittadini e ambientalisti contrari al parcheggio nell'ex vivaio SERVIZIO a pagina 6

press LinE 10/01/2012 C atiOninffl e orriere

di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

SALDI

RAVENNA. Legge 21 del 2 gennaio

L ' onda liberalizzatrice arriva sulle spiagge

e tocca anche le feste RAVENNA. Con l'arrivo del

2012 nuovi scenari potrebbero de-linearsi per gli stabilimenti bal-neari. La spinta liberalizzatrice del Governo potrebbe dare il via a feste in spiaggia tutti i giorni.


Omsa, verso il faccia a faccia Boicottaggio: sì da 90.000

FAENZA. La telefonata tra mi-nistero e Golden lady non si sa se ufficialmente c'è stata. L'unica cosa che esce è che «il filo diretto tra le istituzioni per arrivare a de-finire una data certa prosegue».

• ISOLA a pagina 10

Villa Verlicchi, ci si riprova dopo la prima asta deserta.

CONSELICE. Dopo la prima asta andata deserta viene ri-proponiamo l'alienazione di Villa Verlicchi. a Lavezzola. residenza monumentale.


Via Ca cinaro 2133 47023 Cesena (FC) -Tel. 0547 631778 - Fax 0547 639371 - [email protected]

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A lato,

Aletti

in curva

a Trieste

e al Benelli

Sotto,

i tifosi

del Ravenna

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press LIETE 10/01/2012

L'ex presidente giallorosso contestato anche di fronte al tribunale giuliano dai tifosi, la resa dei conti sembra sempre più vicina

Metti chiede tempo: «Ho un socio» Il tribunale di Trieste concede una proroga per una ricapitalizzazione

RAVENNA. Il presidente del tribunale di Trieste ha concesso una proroga a Sergio Aletti per eseguire (entro il 31 gennaio) la ri-capitalizzazione di sei mi-lioni di euro necessaria a evitare il fallimento del club alabardato.

Questo, in sintesi, quan-to deciso al termine dell'attesa udienza di ieri alla quale Aletti si è pre-sentato con un nuovo av-vocato ma con la promes-sa di sempre: «Presto i sol-di arriveranno».

Un "classico" del reper-torio Aletti che non ha convinto quasi nessuno a Trieste, primi fra tutti i ti-fosi dell'Unione che han-no accolto il loro presi-dentissimo con uno stri-scione tutto per lui che re-citava così: «Cinque mesi di falsità ora via da questa città!».

Ma se entro la fine del mese di quei milioni pro-messi non ci sarà traccia, allora sarà davvero inevi-tabile la nomina di un cu-ratore fallimentare che gestisca l'ingloriosa fine

della Triestina, così come chiesto dal pm della pro-cura giuliana Federico Frezza, titolare dell'in-chiesta per evasione di I-va a carico di Aletti che ha fatto scattare la scorsa settimana il sequestro dei conti correnti dell'ex pre-sidente del Ravenna e del-le sue partecipazioni so-cietarie.

Un capitale ricercato dalla Finanza in dicias-sette conti correnti. La sensazione che serpeggia-va ieri negli ambienti giu-diziari triestini è che la concessione della proroga per ricapitalizzazione da parte del presidente del tribunale sia da leggersi come un atto più che altro formale, compiuto per e-vitare che in futuro sorga-no "originali" rivendica-zioni da parte dell'attuale presidente della società a-labardata in caso di di-chiarazione di fallimen-to.

Ipotesi a questo punto tutt'altro che remota no-nostante ieri Aletti abbia prospettato al pm Frezza

persino la presenza di un nuovo socio in grado di portare capitali freschi.

E proprio di questo nuo-vo compagno di cordata si

dovrebbe discutere nel corso del cda straordina-rio convocato per il pros-simo 20 gennaio.

Dove invece Aletti (e fi-

glia) non sono più reperi-bili da tempo è Ravenna, città nella quale (vedi al-tro articolo nello sport) non risultano esserci al

momento istanze di falli-mento pendenti. Molto probabilmente anche gra-zie a quel milione e due-centomila euro ancora da

incassare per la vendita di Piovaccari e Scappini che la Lega ha congelato (come fidejussione) in at-tesa che l'attuale società paghi le ultime mensilità ai giocatori dello scorso anno.

Un milione e duecento-mila euro che, in caso di fallimento, non andrebbe-ro ai nuovi proprietari ma verrebbero dirottati verso i creditori.

Ne sa qualcosa, ad e-sempio, il gestore dell'al-bergo di Trieste che aveva appena ottenuto da Aletti i sessantamila euro utili a saldare il conto per il ri-tiro estivo della squadra. Da mesi chiedeva quei soldi, ma quando è andato in banca ha scoperto che i due assegni appena stac-cati non erano incassabi-li. I conti correnti erano infatti stati appena seque-strati dalla procura. (c.d.)

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Metti chiede tempo: «Ho un socio >

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Aloraloria di due uni per la ovazione i nuoveslrullureemmerciali

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«Moratoria di due anni per la creazione di nuove strutture commerciali»

LA PROPOSTA

Lo propone Lista per Ravenna che sostiene un emendamento a salvaguardia delle piccole attività e dei negozi di vicinato sulla scorta di quanto approvato di recente in Veneto e nelle Marche

RAVENNA. Lista per Ravenna pro-pone con un emendamento una mo-ratoria di due anni ai criteri per il rilascio di nuove autorizzazioni per l'apertura di strutture commerciali medio-grandi, in discussione giovedì prossimo in consiglio comunale.

«La crisi del settore commerciale, soprattutto delle strutture di vendita minori, già in atto a Ra-venna nell'ultimo decen-nio - spiega il capogruppo Alvaro Ancisi -, è stata particolarmente, e forse drammaticamente, acui-ta dall'attuale fase di gra-ve crisi economica del paese e dall'introduzione dei pesanti provvedimen-ti di risanamento della fi-nanza pubblica, tanto da far temere un vera e pro-pria recessione degli scambi commerciali, fre-nati da una forte minore propensione agli acqui-sti. Lo si è percepito chia-ramente dall'andamento delle vendite durante le festività di fine anno. La tendenza involutiva delle attività commerciali nel nostro comune (dati ne-gativi dei fatturati e dei bilanci di esercizio, saldo negativo tra apertura e chiusura degli esercizi commerciali, pesanti contrazioni dei consumi) è stata notoriamente in-fluenzata da fattori di scompenso e di saturazio-ne provocati dalle strut-ture commerciali di mag-giore dimensione e im-patto, a danno soprattut-to di quelle piccole, di vi-cinato o medio-piccole». Per questo motivo, l'even-tuale autorizzazione di nuove strutture di vendi-ta medio piccole (tra 251 e 1.500 metri quadrati di su-perficie) e medio-grandi (tra 1.501 e 2.500 metri

quadrati), rischia di in-fliggere gravi ripercus-sioni sulle attività com-merciali minori e sulla qualità della vita dei re-sidenti del forese e dei li-di. Da qui la proposta di una moratoria di due an-ni, sull'esempio di quanto

hanno già fatto la Regione Veneto e la Regione Mar-che, che però non riguar-da le strutture di vendita con superficie superiore a 2.500 metri quadri, di competenza della Provin-cia. Nello stesso tempo, come spiega Ancisi, la

moratoria può rappre-sentare un'opportunità per effettuare «uno studio sulla situazione e sulle prospettive della rete di-stributiva, in relazione anche a fattori di squili-brio e di saturazione in-dotti dalle strutture di

maggiore dimensione e impatto, al fine di perse-guire, attraverso oppor-tune revisioni dei proces-si di pianificazione, un rapporto ponderato tra le diverse tipologie, piccole, di vicinato, medie e gran-di strutture».

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Parco delle lucciole: presentate 1.800 firme Contrario al parcheggio nell'ex vivaio,

il comitato chiede un confronto con la giunta RAVENNA Con la presenta-

zione di 1.800 firme il comitato cittadino e le associazioni am-bientaliste tornano a chiedere la trasformazione dell'ex vi-

vaio comunale in un parco de-dicato alle lucciole e si dicono contrari all'idea di farne un parcheggio, come ventilato dal Comune.

Lungo l'elenco dei pro-tagonisti: Wwf, Legam-biente, Naturista Ra-vennate, Fiab, federa-zione italiana amici del-la bici, e comitato citta-dino, tutti pronti a pro-seguire la raccolta di fir-me per decidere il desti-no dell'ultima area ver-de pubblica presente all'interno delle mura storiche ravennati, an-che aprendo un tavolo di confronto con le as-sociazioni di categoria e la giunta per discutere del problema dei par-cheggi. Preoccupati per la sorte delle lucciole che abitano l'area di ol-tre 2 mila metri quadra-ti, grazie alle condizioni di inquinamento atmo-sferico e luminoso favo-revoli, le associazioni puntano il dito contro le

scelte in tema di traffico e di piano della sosta dell'amministrazione comunale.

L'annunciata chiusu-ra alle auto di piazza Kennedy pone l'obbligo di trovare alternative, compito non facile, che per il comitato cittadino

A sinistra, la raccolta di firme

organizzata dal Comitato

cittadino e dalle associazioni

per salvare il parco che si

affaccia su via Port'Aurea

diviene un problema malposto.

«Crediamo che sia di scarsa lungimiranza po-litica pensare ancora di risolvere il problema di piazza Kennedy con la costruzione di un nuovo parcheggio nell'ex vi-vaio». In una nota i di-

fensori dell'area verde lamentano una scarsa conoscenza dei parcheg-gi presenti in città da parte dei ravennati, che si legge, si distinguono per lo «scarso utilizzo dei parcheggi privati». Le accuse poi passano al sistema di indicazione

dei parcheggi «deficita-rio, inesistente o non funzionante» e al man-cato aggiornamento del numero e della «reale capacità dei parcheggi sullo stesso sito internet del Comune», per finire con la drastica conclu-sione che «la maggior

parte dei 1.000 posti au-to, che la giunta ha di-chiarato di voler co-struire, non sono neces-sari perché già esistenti per la domanda di so-sta».

Per i sostenitori del parco delle lucciole ba-sterebbe porre maggio-re attenzione alle alter-native rappresentate dai parcheggi, oggi sot-toutilizzati, di via Port'Aurea, via Guida-rello e piazza della Re-sistenza dove «la parte destinata alle corriere, quasi mai presenti, può essere utilizzata con un'ordinanza nei mesi invernali dalle macchi-ne, creando una dispo-nibilità di almeno 100 nuovi posti auto prossi-mi al centro. Ecco per-ché sollecitiamo la giun-ta a non procedere verso la cementificazione del parco per la costruzione di un nuovo parcheggio come sembra sia deter-minata a fare».

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RAVENNA. Dal 16 gennaio il tratto tra viale Eu-ropa e l'incrocio con via Don Carlo Sala sarà inte-ressato da un intervento urgente di manutenzione straordinaria della durata di 10 giorni. Verrà sostitui-to il manufatto che funge da attraversamento dello scolo consorziale Bidente, con una nuova struttura realizzata con elementi prefabbricati scatolari in cemento armato precom-presso, più adeguata a so-stenere i carichi mobili ti-pici di un'asse stradale di rilevante importanza qua-le è viale Europa. Al fine di consentire i lavori, dal 16 al 25 gennaio, verrà quindi istituito il divieto di tran-sito per tutti i veicoli in viale Europa, nel tratto tra la rotonda Gran Bretagna e via Don Carlo Sala. Per die-

ci giorni, anche in occasio-ne del blocco del traffico di giovedì 19 gennaio, sarà possibile circolare sui se-guenti percorsi in deroga all'ordinanza antismog: in direzione via Romea (ro-tonda Gran Bretagna, Via Galilei, Via Romea Sud, ecc.), via Destra Canale Molinetto (tratto rotonda Francia - via Bellucci), via Bellucci, via Destra Cana-le Molinetto (tratto circon-vallazione Piazza d'Armi -via Rubicone), circonval-

lazione Canale Molinetto, via Cesarea (tratto circon-vallazione Canale Molinet-to - via Manganina), via Romea (tratto via Manga-nina rotonda Grecia). I vei-coli diretti in viale Europa (rotonda Germania, Via Stradone, Via Destra Ca-nale Molinetto, ecc.), po-tranno invece percorrere via Panfilia, via Rubicone, via Destra Canale Molinet-to, Rotonda Francia e Via-le Europa. Nel caso di una congestione della viabilità

lungo questi percorsi, l'Amministrazione invita gli automobilisti a percor-rere: viale Europa, roton-da Francia, via Destra Ca-nale Molinetto (direzione Punta Marina Terme), Ss 67 "Classicana" (direzione Rimini), svincolo per Clas-se, via Romea Sud, via Ro-mea (rotonda Gran Breta-gna) - oppure: viale Euro-pa, rotonda Francia, viale Europa, rotonda Germa-nia, via Stradone, Ss 67 "Classicana" (direzione Rimini), svincolo per Clas-se, via Romea Sud, via Ro-mea (rotonda Gran Breta-gna); oppure, via Romea, via Romea Sud, Ss 67 "Clas-sicana" (direzione Porto), svincolo per Punta Marina Terme, via Destra Canale Molinetto (direzione Ra-venna), viale Europa (ro-tonda Francia).

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Nuovo attraversamento pronto per viale Europa

Da lunedì via ai lavori

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«Sì alla liberalizzazione degli d •e orari negozi» Argentin (Generazione Futuro): «Una misura che farebbe bene anche al nostro centro storico»

RAVENNA. «Sì alla liberalizzazione degli orari dei negozi». A parlare è il coordina-tore provinciale di Generazione Futuro, movimento giovanile di Futuro e Libertà Luca Argentin. «Merita attenzione e ap-prezzamento la misura orientata a libera-lizzare gli orari degli esercizi commerciali contenuta nel decreto Salva-Italia», dichia-ra Argentin secondo cui un intervento a-nalogo era contenuto anche nel programma elettorale presentato da Fli lo scorso mag-gio allo scopo di rilanciare il dinamismo nel centro storico di Ravenna. «I punti di forza di una piena e reale liberalizzazione del commercio sono molteplici e riguardano davvero tutti - aggiunge il coordinatore. Per

quanto concerne i cittadini residenti, i be-nefici consistono in un miglioramento della qualità della vita risultante da una più li-bera gestione della propria giornata: anda-re a far la spesa non sarà più una corsa contro il tempo, solo per citare un esem-pio». Attraverso la liberalizzazione si an-drebbe poi a creare un circolo virtuoso in grado di valorizzare autenticamente il cen-tro della città. Liberalizzare i giorni di at-tività e gli orari di apertura e di chiusura dei negozi inoltre implicherebbe anche per i turisti una migliore gestione del proprio soggiorno a Ravenna «che avranno l'oppor-tunità di usufruire al meglio dei servizi e degli svaghi che la nostra città propone, or-

ganizzando con assoluta libertà la propria vacanza». Di fronte a questi benefici, «spia-ce constatare l'opposizione di certe associa-zioni e dell'assessore regionale Melucci -aggiunge Argentin. Non vi è, in primo luo-go, alcuna violazione della Costituzione, la quale dispone all'art.117 la competenza e-sclusiva dello Stato in materia di tutela del-la concorrenza». Il finiano sollecita dunque il sindaco e la giunta ad allinearsi il prima possibile alle leggi nazionali: «La mancata liberalizzazione del commercio - conclude -costa alla famiglie 930 euro all'anno; sbloc-care questa situazione, dunque, rappresen-ta un incentivo alla crescita non così tra-scurabile».

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IN BREVE 4.\

ECONOMIA • MINGOZZI ELOGIA LA ROSETTI MARINO

Il varo avvenuto nei giorni scorsi del rimorchiatore d'altura "Remar-kable" realizzato dalla Rosetti Ma-rino di Ravenna ed entrato a far parte della flotta del gruppo D'Amato, ha spinto il vice sindaco Giannantonio Mingozzi a esaltare la cantieristica ravennate come «settore d'eccellenza dell'economia locale». Mingozzi ha anche elogiato la Rosetti Marino «che rappresenta la città anche in Kaza-kistan dove si gioca la partita dei rifornimenti energetici per i pros-simi vent'anni». L'importante com-messa, vista come «segnale di cre-scita in un momento di crisi», ha indotto Mingozzi a stimolare le i-stituzioni sulla necessità di adeguare i collegamenti infrastrutturali per ga-rantire «ulteriore sviluppo ai com-parti della meccanica, della cantie-ristica e dell'off-shore».

LAVORO • COME DIVENTARE BARMAN

Si terrà lunedì 21 al Cescot la prima lezione del nuovo corso di barman. Per informazioni e iscrizioni, è pos-sibile rivolgersi allo 0544 292711.

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Volontari della Rc Mistral


Al via il decimo corso diprotezione civile Le lezioni per diventare volontari sono organizzate dall'associazione Rc Mistral

RAVENNA. Il corso per volon-tari organizzato dall'associa-zione di protezione civile R.C. Mistral compie dieci anni. Prenderà infatti il via domani alla sala Buzzi di via Berlin-guer l'edizione 2012 delle le-

zioni teorico-pratiche tenute da infermieri professionali del 118, medici dell'emergen-za, operatori di polizia muni-cipale, personale dei vigili del fuoco e gli stessi volontari dell'associazione.

Al termine del corso, gratuito e aperto a tutti i cittadini, verrà rilasciato un attestato e sarà possi-bile iscriversi come volon-tari all'associazione Mi-stral. L'associazione na-sce nel 1994 da un gruppo di persone accomunate da un grande senso civico e dall'interesse per l'am-biente. Dal 2000 Mistral è convenzionata con il Co-mune e la Polizia Mtmici-pale per numerosi proget-ti di pubblica incolumità. Oggi il gruppo, che conta circa 130 iscritti, è impe-

gnato in oltre 3mila servi-zi annui, dalle manifesta-zioni sociali a quelle spor-tive e culturali, dalle rac-colte fondi ai servizi di si-curezza davanti alle scuo-le. A queste si è aggiunta quest'anno quella di sup-porto nella gestione dell'accoglienza per quan-to riguarda l'emergenza freddo: nelle tende allesti-te in via Romea Nord sono infatti presenti due volon-tari giorno e notte per aiu-tare i senzatetto.

Alla conferenza stampa di presentazione era pre-sente anche l'assessore al Volontariato Giovanna Piaia che ha sottolineato quanto il contributo del volontariato sia fonda-mentale «per la creazione di modelli di cittadinanza attiva che vedono i cittadi-

ni aggregarsi per lo svol-gimento di attività di inte-resse generale in uno spi-rito di collaborazione con l'amministrazione e di sussidiarietà».

Il corso, che al momento conta 90 iscritti, durerà un mese circa, si articolerà in due lezioni settimanali e verterà su leggi e ordina-mento del volontariato di protezione civile, primo soccorso, psicologia dell'emergenza, viabilità e restrizioni alla circola-zione, messa in sicurezza di incidenti stradali, ele-menti di sicurezza per i soccorritori in emergenza e nella quotidianità. Una lezione pratica sarà dedi-cata all'utilizzo dei mezzi e alle comunicazioni radio tramite gli apparati in do-tazione.

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Si prepara il faccia a faccia con l'azienda In 90mila aderiscono al boicottaggio

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FAENZA. La telefonata tra mini-stero e Golden lady non si sa se uf-ficialmente c'è stata. L'unica cosa che esce di formale è che «il filo di-retto tra le istituzioni per arrivare a definire una data certa prose-gue».

A questo punto, visto che siamo al 10 di gen-naio, è molto probabile che l'incontro fissato al ministero per giovedì 12 gennaio slitti. Un faccia faccia molto delicato, in quanto finalmente do-vrebbe uscire qualcosa di più specifico e concre-to sul piano di riconver-sione, a cui saranno chia-mati a sedere intorno al tavolo anche i sindacati.

Cosa ci si aspetta ades-

so. Che il ministero ab-bia chiamato Nerino Grassi, quindi, non è da-to sapere. Così come non è dato sapere se, dove e quando l'incontro ri-stretto tra le istituzioni e la Golden lady si terrà. Incontro nel quale verrà ufficialmente chiesto a Nerino Grassi di «ritira-re la lettera di licenzia-mento» mandata ai sin-dacato il 30 dicembre scorso. Un "buon anno", quello spedito da Casti-glione delle Stiviere, che non è stato digerito bene da Faenza. Basti guarda-re come, all'improvviso, la vertenza sulle 239 lavo-ratrici e lavoratori dello stabilimento dell'Omsa sia riesploso a livello na-zionale facendolo diven-tare, grazie all'interessa-mento dei mass media, di nuovo un caso caldo da seguire con attenzione. Un simbolo della fragile situazione economica ed

occupazionale che sta at-traversando l'Italia, Ro-magna compresa. Per non parlare poi della mo-bilitazione e dell'atten-zione che questa verten-za ha riscosso e sta ri-scuotendo sul web.

Anche I'Udc sull'Omsa.

Questa la posizione di Gilberto Bucci, esponen-te dell'Udc manfredo: «Sta per chiudersi un al-tro capitolo della doloro-sa vicenda Omsa. Dopo l'ennesimo trasloco in-

dustriale in Serbia occor-re porre rimedio alle di-screpanze che ci sono nel sistema economico, poli-tico e finanziario italia-no. Riteniamo che sia i-nutile sperare in un ri-pensamento. Occorre tu-

telare coloro che intendo-no continuare a investire in Italia, fornendo gli strumenti e le opportuni-tà necessarie affinché ve ne sia convenienza». Per quanto riguarda la que-stione dell'Omsa «la si-

tuazione è ancora molto nebulosa. Si parla di ipo-tetici interessi da parte di imprenditori non me-glio definiti». Per questo «se vi è realmente un in-teresse» Bucci sprona le istituzioni locali e nazio-nali «a costruire un per-corso fatto di disponibi-lità amministrative per ragionare sulle esigenze di ristrutturazione dell'area e di concessione di provvidenze economi-che agevolate affinché venga favorito l'insedia-mento e lo start-up di nuove iniziative impren-ditoriali».

"Mai più Omsa" supera

le 90 mila adesioni. Su in-ternet, da una settimana, il popolo viola ha lancia-to l'iniziativa di boicot-taggio contro l'acquisto dei prodotti a firma Gol-den lady. Una forma di protesta attiva che ha ri-scosso un apprezzamento straordinario a livello della rete. Nella giornata di ieri le persone che han-no sottoscritto l'appello di "Mai più Omsa" sono infatti arrivate a quota 90mila.

Riccardo Isola

Una recente iniziativa

sindacale delle lavoratrici

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OGGI L'UDIENZA La ,,.:,,, cchra propneta creciLL d a!

c; ar.-3; --,t i to 1., lI 1 1 3 che

RAVE.NMA Sarà il. giudice civiiist.a Ginrigiacorno 1_,03eillT.73. (il' estaniiiiitina ore 12., rte• da 3/0 Tl Irbttcile 3:13 33')

O prOVVedinient.0 (:3.U1.1e.:337t3 COri

quale viiiicchirtpitoi,)rietà venni; idieede illSCCii3CS" ,;TO conser-vativi) dei crediti t:A3.■. -.1`. il sodalizi ) gli:il:grosso valiti: in l_iega. (i.1:32a131 Pahitri e. soci si SCM ,I) 00 i da-vanti iintiat- tueile ;3] 30

CLA.1.t.:3

aCCeird:

prietan delle ire lideiiissioni lì aila Cassa di Iltisucinnic.

iter un totale

e4ro. sfiirgio, c'è LO" la' ool.i' t

pitssit r.iiintriir.e in 1..30S":3C3:.30 dell.e poI' ditl• th: PAT qu:_esto

tinto rovveili;:inertio la ilrantri].atica siti3 azione nella qtpile societa iiiiiiiiiiiiiiiii::nm:i:it-ticiizxettic ---:::ctatiiiii•:•-•- ••••••••••• - •- c - •

aTIC17.g -I`. 57:erCOrSO. i...)0E•t 0 01,3 0-3' pei . az-

quale nece.ssario tc31 0nip3e3,e1)t1,.1-•

stanzi; di

ipotesi coien.i,titi- • : • • "". """

SCA1C., (.111e11 -72. C;17.1 concordato ' !317,A31t3V0 cit...-..i.raccnedain.n-

itú irtie tretta itietterel,iscriy3-

C2.1".Y.adlZ103ti q1:51 (13 3)10003 ;k3

giocai e in cantilionaio 'Intanto è tiald 31 3 i gennaio ia decisione del giudice del : Tribit civile di Triesle, varmi ',cinse:ie. tneri lo alla E' ancora in ped l'ipotesi che la t:int-me:etc, della Tigesia

giustizia che hanno esposto uno stnincione che recitava "Cinque mesi falsità ., ora viia da questa

reseti latosi con l'invoca-to Dil-so e con lì commercialista Persi, 11,13 73310€ 110 entro 24 gennaio la convocazione dell'as-SCAlible3. Stra:TA -dinaria dei soci per prendere decisioni. M merito :311:1 tinia7, :::).(ie de:i:ti:giade] club e avrebbe avanzalo 13131151,1 l'ipo-tesi dell'irigresso nera società di

ntervo socio che possa pertai:e gejaildre la Coneliib -

ne detta :A3..g.:;3fie, pe:3.31:ZZata bliC0 di 6 23.iliOni tri e-

st:ne ci diCW.IG che a oiecisa chiesi:a il preSidertte dlì1. Trieste ;sa noti abbia però piesentato al-cun tipo di garanzia scritta su tale ingresso. Conierupimineamente è stata rinviata l'o die,za chiesta dai legali di Cristina Angelis, ex presidente ed ex compagna di Aletii, in ridazicine aria sun edro-miesione dalla carica di preèiden-te del CADI alahaTdat;) aVVe11à3t3

ad ciito bre. il mito, ;mentre la nquadra comincia ad '35 ('333,0)0

tune le difficoltà della situazione:

3 l0€3i 031 anche a Trieste, come a. travel-ma, alcuni giocatori hanno pt ti: eng con Wi alloggi 331)03)1 ristmanti. Tutti: conti di Aletli e del club so-no bloccati.; L squadra e andata

Sal313 3010 grazie all'intervento del P.:31, che 1)0 )30051,50 ai conio aperto dalla Finitiirazione come contributo stracirdinalgo per le tmese di 3373315113 staccando mi assegno di 3000 euro. Fra due set-timane atmlogo intervento dovrà essere fatto per :a trasferta a Sira cusa.

Massimo Montanari

vecchia proprietà possa rientare in irentina tilosi davanti all'in-

gresso principale del 1 di possesso delle quote della società •

Pagina 9 3110 3101 111111 11 91.M0

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SCrhnene, con VerSarnern0 del COnirlalAtp dellasoclaz;one stessa. lma sottoscrlzone ha aperto da :e-Il :anche il Club Fedellssimi, allInterno del Centro di Coordi-nan'íento, pe;' reperlre end per la trasferta di dOMerílca Salta CrOCe s'ArctarillEi cruciale nel can-i:mino verso la SalVEZZa ; viStO che c.-hallorossi aRrronterani'm l'ultliTia casslflca, pelli G utenti dl Llneagallorossmneti torum del tlf•s: e scistenitorl naell0 ragglunto glà un pnmo signiflcativ ,.) rsultao: fim) a ieri sera ; alle 21.30, erano

• forum, nel prossiml cll 600 euro, destinati ac: aurnen- .

RAVENNA (mm) Lappello accorato dl Giorgetti - 'alutatecl a t: v e? una sponsorizzazione per tarCi andare

Ctil nOrl ; soldi per mang:are ; per la benzlna o per l'al:- ritto' ksmciato dornenlca sera dopo la partita non ià caduto ne: vuoto, La tifoserla giallorossa utticiale, quella rappresen-tata dal tlf0 OrgaerZZate e dalle aSSOClaZlOnl l'iC.0:105Cln'te, 10 ha raccolto irnmedlatamente e fin da :ed mattina Si e mos-sa, per Clhelle che sono le posslb:IlIa del slngoll. per trovare ;or rne flnanZlaMentO d; S0Stentarneha0 alla squadra. or rnai ln regime di autogestione vista la prolungata latitanza della proprietm No Clailoross: ; l'assoclazione che raccoghe gli ex glocatoh e i veterani del Ravennm avviera Lint3 sotto-

rare. Anche I'lnter Club d: Ravenna ;la garantit ,.) c ,)rirri- lauto economIco. Ch: per :l momento reSta ternie SOn0 gil

Lneaqaorossanet gwantsce 9;:a 1600 me. Ferrai per ora glí Ultras: "C sembm wo:ung2re :'2.gona" oltras, Antaarno una riunior:e nei prossli -r:: giorni - dlC0.-

no dal Dlrettivo - ln cul deClderere0 Enerl1:0„ Ena l'idea generale sarebbe quelle, di non c:ontrlbulR. E non e perchè non si vuote anttare: a SqUiadra: SlaMO vicini ad c ,z ,:a plp

tara altrl, i sckì E abblardo tirat: :dor: per andare sempre in trasferta. e a andremo acche domenica. E se giocatori hanno blsoqr -:0 di un passaggio n prendidmo volended Non vorremmo che queste collette avesc'o però l'ottetto

l'agonla della squadra e allontanare l'iter rner;:al'e Cile ; al EneMentp, C; Sernbla SelUZiOne lfllghOre per Sperare Cne Cale.:0 a Ravenna possa avere pn tUtUro. Siamo dlsposti rI anciare a rompere le scatole credltor i •erche iacciano l'istanza: prlma c'è il ialllmento e plù arnplo

O il rgi d: tempo per t rOVa re una nuova proprietà. An- che stavolta probabilmente andremo controcorrente: amo-me criticati per questo ma credo che (mi ci conosce capirà le nostd,

Pagina 9

i; RiEnmunUil

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Laftro "'" D \ C3 V C.:

RAVGMA Oltre a;:a fElecolUE1 popolare. c'è un altro Versante più istituzicinaie che 5: aUgqra ntette in moto: quel:o dee sponsonzzaz:ont L'appel lo di Glorgetti era rivo:t°, lntatti, non so:o ai tifosl che hanno a cuore la squadra bizantlna ma anche a quelle aziende a:TfiChe O simpatizzanti che, pur in un :T -E0 -- mento di crts: econernEc : ,:i geneté37733, possono con cretamente (fare una mano, :l cana:e ufticia:e è San-dra Flontinl, la 'esponsabile dE.?1 marketing e della pubblicità del Ch_ff) gallOreSSai tosse tntere5,5,ato DUO contattarla in sede tOÌU e nmasta una delle poche persone a 'frequentare I.E1 sede del (lub) e con-cordare con ld modalità della sponsori77azione, proventi confluirebbero su nn conto corrente dedica_ to, non legato all'attuale pro:arleta.

Pagina 9

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SPONSOR "AnEI\IDE FATEVI AVANTI"

Lt riunlorte c1 tec..nv-t dei viveri d;t2.; se e t.-:A ne prosegulte balt;v;tà

Pagina 9

SETTORE GIOVANILE :asseT:::ore (..-Juerier

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RAVENNA :Non c'è soie la prinia squadra ai centro dell;;;tten.:?;:o-ne deli città. ,Inc tie Sett0i-e

inVanUe, che ha blOCC:WO ìth-

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b:CITA Urgenti. e dellean da Id.301.-

vere in -tempi rapj.W.SSiEll. I ge-

nitdd, COCirdinati dallraVVOCad)

GUadagdiU. StaM10 hrWarmcie

sua tlea COSdirUi.:Ce ni-fASd. Che

ss-a garantire il prosieguo nellattività. Ieri sera si è tenuta Una riunione tra le figure targa-niz>"aiive dei setio ,glotTan,iie e teenid per deddere Se e come

andare avanti. la riunione si è prolungata ed è stata aggiornata ad gi, Era re :dnedì. prossimo we -rno confermate Olia Figc le :-

SC3 - iziord delle varie se alce ai

caratAonati della seconda fase. ridlin- ilft;i5d7aZiOne Ccarddilale

Sta muovendo per sbloccare la situazione. Ho c ontattato la proprietà, attraverso Claudia Fabbri., per chiedere una libera-to.ria - rivela lassessore allo sport GUidn Gllerded. che con-senta il regolare svoiglinento dell'ai:dà -ie. attraverso l'Aset che si andrebbe a costituire. 1-io par-lato con Recedi che cci ho ga randto che entro gioveilei ad da-ranno una risposta. Sarebbe un grave daddn per la città., per il úvaio, per il calcio a Ravenna se questa proprietà si rneitesse di

traverso e CO'aredesse O questa opert.;zione, Non ci sa-

rebbe niente Nudo di int- pedire ai ragazzi di giocate, Per noi loerativita settore gio Vanfie e IO pi--iorlla. E{o sano pro-sente che 3:1;)ri si chiedono Soldi

a questa p rop neo: si lavorereb-be in totale autogestione". 'Ma l'amninn5strazione comunale nionliora

cori attenzione cieche Pevoluzicate della situazione :in-terno alla prima squadra. "Gior getti col suo appello ha SCOSSO

coSaiCrIZC spiega Guerrieri. - e nel suo geStO è raCChinSa lola

la volontà di tenere duro se-rando entro ialciaaa possa accadere: scendere in campo è quanto spetta alla squadra",

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LA QM mzx -„1 " „„,„ k.,0

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DEPOSITATE IN COMUNE 2MILA FIRME I'arla il rappresentante dei residenti: "Assurdo ti,:asrornittre Vitrea in parcheggio. il Culmine l -)er una volta ascolti Ì cittadini e salvi le itReiole"

per eVitaie Che l'area. ett cornu-

imie finisca con spitare U.13. pardleg-

del Co leale Uti,sa PoitAtirea e Cesare Battisti, Sí3 Cfnei 2mila metri quadri so-gnano di vedere realizzato un parco. E per quell'area.verde, :3:1:3.- dazata :ma che il Coniune ipotizza trasiforroare parchitI- -egio (visita ane,he la prossima eh31531ra di piazza 1<eir ti:id:v), hanno già pronto :m nome: 'Parco :lede :lin:e:joie. A guida.re d Co mitato nella SUa battaglia "verde" è Stefano Preda. Preda, quando è nata l'idea di creare

parCO Rlek: eXs, , .S.Vag)COM.:11:ate «Qualche anno fa, quarnto alalne per-sone rmaSerC: 31-d11; se dalla se:33T51 at-tenzione che d Comune riservava alla riqualificazione di quesfarea in pieno centro storico". Seconde voi qUelr area sarebbe sprecata se trasformata h3 parcheggio? "Certamente, Sa:Cebbe aSSUrd.O. Ed assurdo lasciarla nelle condizioni. at-tuali. Da fdiet. di un decennio

in.13.tiliZZatO e le SitrUttUre ormai sono fatiscenti, (,-iUeStrea. COSÌ geSti:1, e di:- ver0u30 covo per miti e .zanzare". Quindi avete avanzato delle proposi:e:

nel ritauo dei 2010 aidtianio to all'allora Circoscrizione Una richie-sta corredata da svariate firme per einedere riqualificazione dell'area e la creazione di. un parco". Come è adata? «Bene, la Circoscrizione nel maggio 20 i 0 votò all'unanimità a. favore ded progetto passando tutta la documen-tazione in Comune. Poi per ilianCanZa

di fondi, o almeno cosi :i disse l'am-ministrazione, 110I1 se ne :lèce nulla, questo mal trado il costo di .iiquacazione fosse di appena l O mila curo. .Ad. ottobre dello scorso ne abbiamo saputo che it Comune era. inter:zio:m-to a realizzate e e pireclieggio, Non POSSO naSeGridere la sorpresa anche perché i posteggi a Ravenna non 311011-Ca:3.0, peraltro anCile j. corni:tenda:e:ti hanno dichitnato che quell'area per lo-ro non può si:istituire piazza Kennedy".. E così è iniziata la raccolta firme per salvare ilprogetto del parco.- "Esatto, e ::3.1300 ;1:13. ;113 :mese ali- biamo raccolto 1800 firme, depositate ieri. n Comune, Un risultato M:preti sionante trattandosi di un te3113.rooito sipecnieo, esprie,:,..1,c, Liceo, di to ravennati sentano la necessità di vivere in :3:3 a CjItà pii: Verde. I acota bella di questo :3.0S310 percorso è che e stato un crescendo di partecipazione spontanea. Al gruppetto iniziale di re-sidenti si sono a.ggiunti altri. CitUldi.13:

anChe Legairibient e, l'Asso- cazione Naturista Ravennate e la Ee- deritzione Bici, Cre- do sia itnclie una :eisposta chiara a quanti dei. 13:::)ndo politico er haono Etc:dato di essere un piccolo gruppo attento solo agli interessi di quartiere'. Perché questo BORVie, Parco delle Lucciole? "Lex vivaio è l'ultin:a area verde pub 131;Ca presente all'interno delle mota :53031 ho nivei:man. Coi suoi. 2000 metri quadri ha tutte le caratteristiche di un EIHREN vero e proprio pareo. Col tempo qui si e creato un habitat particolarmente

riv.riegiaio dai punto di vista ambien-tale essendo l'area protetta 00 una parte dalle mura storiche e dallaltra dalle carceri, :3::a soprattutto perché in disuso da oltre un decennio. C111iliz10

13: cito hanno permesso lo sviluppo delle lucciole che non possono so-pravvivere in neuanall condizioni di in-quinamento atmosferico e 3.1:3".1

speitacolo a maggio e giugno iaséia senza fiato gràdieli e piccini.. Avete altre idee per 11 Parco delle Lucciole? "Certamente. Questo quartiere serobra ormaI abbandonato 11 se inenno, invece stiamo cercando di difenderlo e :Tranci:trio. Abbiamo già con:in:dato ad organizzare eventi aggregar:vi co-

niei barbecue di quartiere, con Iresi-denti che cucinano e :mangiano tutti insieme In strada, Nei ore:i:situi mesi -pensiamo di tillargarè liniziativa a li-vello cittadino e :noi tutti speriamo di poter festeggiare l'evento nel Parco delle Tuttavia, la nostra 51)e- ra.P.Z.3. Cpkella aVere U3Varea d_OVe porranno essere diarinuroate essenze vegetali autoctone, realizzando Un. pereC:37SC: nalliraliSt;GO deStinai:0 anChe Mie stiokidesche..lnuriagiriimno pan-chine., roa anc.he giochi., perché lo sco-

no fondamentale è reridere tale area fruibile ai baMbilli.C.1 tutte le età. tut-to dovrebbe essere integrato nel pro-getto di risi:rutti:razone dei ie mura storiche che già iniziate, ma che a parer :1305tre: non si sposa con la co-S;I3.:ZiOhe di 313: parcheggio a ridosso proprio di questo storico nionirmen-

FolopilEmE ,lommonnami

13..x vivaio comunale tra sAa Port'Autea e ‘4,.: Cesare battisti resktent sogrtano C130 F3:35C5 parco Pagina 11

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cIeca UrrOCalli'ati;z1 alle Ocagparictricì dati Pi:esi:td prevsoni economi- friedeUa f iltiertiateifigerrin endie

(The :per il 2012 e raliegarsi. per-. della variaziorte deireccupazio-clafta„.:Venna peede SOi• 10 OJriecoi trieita(0 2u07-2.010. A

per tient°. Lel reCeSSitifirl, Irialat- n:WC:Ma n è positive, ma tia p:cevisi„a per („trietn'alaito da di -poc Passi:noi 0,2 per cento, e- analisti ed economisti -per q:a:valenti 3.226 posti. di lavoro.

lia, Iti]. 1)0 : ill.tir10 rilifa- tueglio sele (

niente nstraProvincia, tlati per cent,o, .1.232 eiSSUriZinlifil

San (1', Ciriiir.e ritiri I ier etp ,r:0 Parnita ( per Cerd0 e 2.n32

201 dell ' eC013.0fara regienale sanzioni). ii resto Clirl ilare:ari passato e il futuro delle pro -Or:ce entiliario-roima- del terdipho„ Mentre in Ihtlia si pela .vtle Pc posti di -prevede uria decTesdlla :1'A va- L:e0.-r0 porsi. Pereentoaimeni,

iore agghtiti,o .delle 0,3 per Celi.- e }.'en-am laeitta alte soffre d -lo, la regione e in linea cce Ra- pinz la !dessi:nue dei :pita -litro

tocrii aria pro ac calo \ferma (meno 0,1 cento), cento,

dep0 2iVer Agnedtura e Misstria dici guadagnato lo 0,g per ce -;T:Io .nei sgregati deirUCCUp;'"Zierie per 2011 virerà in negativo nell'ara , set - lore cont rap o no hi corso. Ma, giii--irdartdo gli grande affanno nel coi -in:pino

altri -iie3TPiori, si potrebbe 33'a

tirare un sospiro di soiliievo li -migliore è (tacilo del marnlat-

segno fa capolmo solo a t 13ier0 rie:11 0l5 7.7011 (ei:

(0,2 per cento) mentre 1(3,3 cento), Gilititdagria..ra..-

per: Reggie l'ano Op -ct-nted0:•:0 litnen atte (Ptie pet elet-

:h.ti. Starle:. Le altre perdo -ne tripità ed eietlroilica (2,7 per

Re:Velli:la è tarli delle cento), tacit resto a.: ce nega-

eit.i''aerna e Mode- 1 lvo civiAnqUe Nel dettaglio, e na., Cal tilieig9;0, etiOnil altra la reg iietie, ri

C Ce:Sellar: pr-- samoda' a perdere di reacon deranno ben rne>iy:o punto per- ill I:7,2 per cento di addetti in t:Ci:Thai:i Venenti° da tin inetini pelde

hen poc o esaltarrte (!dimini h:3 !per cento, la Layeraz:or:e dei avute -t up, inerecnente delle 0,2 fai 1,2 per Crifa0„ le-

o iOa, ft DATO NAZIONALt

tipografica per cento. la irtvorazione dei rnetAli Li 5,3 per ce: }a d_teerapic3 L i -9? Si COnliideran0

9,1 per Ceti:le, ilaSpOrin C-Ie n ''''')nd() ne(1U per ore defle s.,;eC; dera solo u- struzix ,rd calo dep , 12 per no di ess. i. Io .Zirnbabsose,

ceni° ed d aN-, o & -hore da, dir)

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0,7 ;:er cento di addetti it; terno k) ''d() r5?0 k” e o

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iTif.0:ThaZi ,.).:3.e cornninicazione (più 7,0 per cento), LOat tività eroi 0500)1 si I), selentifiche tee-•

nvi ,, -) avuto ;113. iviere-

Inent ,.) di p ,. -)sti !per

Gli addetti delle agenzie di. viaggio SOn0 eillakirltari

per eeifle plen;•re. ;;; atirVirà ar-

;_ipfif idi7e barili° II 4,9

per cento ti.ddetti in pini

nunseF assokffl i se: tnri

Creiain OfrapaZiarre, ali- -

vello di allS0111.0. S011ee

bar e Silfirin 44';), ristorazione (11'21 gMeraie edj.fiCj.

(2.77), serviiKi logistiet (1n4), )./eraziOne e CfroSerVaZli-rrie de

frutta (170). Perde lreireCiii .la.

denarPiere:e i 0371, costruzione di edifici (-

386l, alberghi (-292), altre a -di-vi:a ne di Ce:latte (- 224)„

gtiessandre Montanari

Pagina 13

Pagina 50 di 83

genzia delle dogane sono rita:: eseguiti: 3_9 prowethinenti di :13stodia CaWela-re, emessi dal gip dei Tribunale di Ca-tania, di cui '3 in carcere e i:3 :uve-sti dorinciliarl, per associazione per etelinquete finaiizzata. al commercio di prodotti pericolosi per la saiutp, trai- tiC0 sostanze 51:113eat-erld

siano, nei confronti di altrettanti, sog getti, a}rartai dei CI:3:di già pregi:Una , : per reati specifici: il sequesiro penale

Irti()V0 CORI tri(-..-re i e di 12 nuiture commerciali, per un va- , lere di o itee „5 milioni di eure,

urogiìe 'v O uS d'rt):3 dr0 Mia ,,,er Verg.0 OS',CUraMen;0 del sito web cla ()(i( t(- '°' - t da tOrideSe, capotila del traffico illeci-

to, coo da.Ua Dire - zinco distrettuale antimafia ( pocnr ,i-

„ll„ „„ atr in„ t„ to re aggiunto Scavo) e dalla c„r„bini,„i Nas ProeUra deLla Re -p -U[3;31:1M dr Catania

e l'Ager, zia delle dc,_ (sostituto prderiratOre AlagelO busacca, gnue hanne poll ai. ° e Alessandro So irentinop hit perinesso

di individuare un'organizzttzio ne de-

ncolata attività inve- els"' "vey" re' li zzat" imP"r- stig„ tt,„ dernomt riata tanie :tete coininerc ii9e a liveilo

r atnbm) di un „o mme„ci e iH ec it„ naie di prodotti riconducibili a sinart sinar; drugs, tratta di sos; ,:e d i eirugs, Con vertice presso una societa'

sintesi di nuova, concezione nioleco- i:" 1:1 " es ' e e sede }e t-;"I '' tititz1"me "t" - sla„, s iirtile a lla canapa indiana, c „ ri,„ inente dbiear.a nella Pepubbiica Ceca.

inerc Mediard'e prodotti desti- e materie Prime Prt ivetlie"ti d"lia nati apparentemente ad usi lec iria venivai"" ia-v"ta"' -z' mi-scela" (:"" che manifestano effetti alitichiogeni il"P"be"ti P"ste' a lla ,d . tegua delle d toghe, tradi„d o nan, conffizioni airappeneriza pro ittinattiri D ea...„, ed aromenizzanti per ambienti eGIT: Va-

fettu ati tuitta alenni anche in idi""iiai fantas"" ' 1"11t"i"ane', ‘" 1:."11'3":, provincia eli Ravenna, llidie0 territorio ecc. , dis"db"it" Press" rom „ _?: „ cd p co t u,,,,d 1„ , e ll-i rid„ gt i..i „, rosi negozi fitleiizzati in tuito terri-

ctit-se3 co.„„i„d„ di,-; Re_ tOri0 ndZierdale. Gli arrie011. ttfEC.:3

parto arialiSi. dei CCUilad do Carabinieri 1 " e ""r e c " 1 " 1"erc 1 " 3te per 13 tirt ,la de ll a

n30 I Utile lecito, non utilizzai ,e tradiZjei- z i one cori i Nas Roma e G.:can ja e nati Canali di approvvigionamento de-

Cein ami:i:ode centrale dell'A-

gli stupefficenti ed erano destinati ad una t-Oovanissinia clientela ben consa - pevtile dellazione pisco-ar, <dva dei prodotti, sia su passanarola che in coni- , menti su foruni ori-line e siti ',vett Gra

anChe ai SUrYpOriri, &t; an- tifrode centritite.. dell'Agenzia delle dogane, sono state inonitoratte le

e i Zie:M iriteinitz:ittriith del iraffico, esten-d e r-i, ad accertare le modalita' di vendita al detbigiio. Gli esiti di li:ho:i:affido delle contezi tini sequestiwe durante le Lrt-dagini hanno riscontrato la presenza

inseriti in tateli:; ef-i:--etie di so- reco;; te sintesi nOti, arie:ira

tabellate come d toghe. 1,,e analisi, ese-gube dai laboratori dellAgenzia della 'Dogane con ±rd duplice approccio. chimico e farmaco logico, hanno per-ineSSO di evidenziare pericolosita' per la salute delle sostanze chi:mie:lie presenti nei prodo di, permettendo di perseguire il ommercio anche dei principi attivi ai:COI:anon inseriti in ;3- be.Ua. Infatti, per la pinna volta rO Ca- Tali:Mieti hanno contestato allo stesso tenipo il traffico e lo spaccio eli sostanze stupefacenti e la 'detenzione ed ;tntmerci° di sostanze pericolose per la salute (-442 C.P.), COd rìgdard0 al eandabLP,Cide sintetico :3::31 ancora vietato. IStutipia rete conlinerciale ille-cita e in via dì espansione e' stata di-sai:t:colaia con: l'arresto dei responsa-

E, C.:NE D: SEQUEPR: E ARREST: in hillaja P ; -t- q .; ?).- 1ienzI a CI ,

Cara') in ìeri ferrna no

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lk ì'ee re 1: et, .izh resti e,(ìnuct tan

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\

bili o geston dei negozi, molti. dei guaii aria' con pregiudizi penali per spaccio di sostanze StilperaCerlti; se- qUeStr(3 di 12 esercizi di Venditi dei

ccii te 'ai ai iio 'oilede province ai Alessandria.Eìoiona. Cariapoaso, Frosinone, Padova, Reggio Errtilia, Roma.. orino, eVicenza. lì valo com-rileGiale delle strutture e dei prodotti. in deposito oggetto di vincolo penale supera 1,.5 .milioni di eUrO,Nello stesso contesto sono st ah sequestrati anChe

di3e distributori. automatici, posizio nati all'esterrio di altrettanti negozi, all'interno dei. quail erano poste :e

COrIt'..- 2:i0 P.: di 'profana:1ton' Cile per- tant G VertiVar0 3itiii77ati. come pusher virtuali perti. laelle 24 ore e soprattutto eccerrihili anCile a :minoenni. L'esecuzione delle naisute cautelan delle perquisizioni ha interessato an-che le province di Latina., Lecco„ The- ste„ 'ridine e VCriez per 113 1-.0 .:81e di.

cffiie -uivi che ria. richiesto l'impiego di 3.00 i acabncec de Nei e dei reparti. dell'Anna competenti. per territorio e 30 lanzionari. della struttura antifirdln centrale e delle direzioni regionali di. Torino, \ Tenezia /Trieste e .R011ia ii&I'A-

genzía delle dogane. CO:3 la contestazione del-

l'articolo 442 del Codice penale, "afe-

rito alla comanercializzazione di so stanze perico::::se per la sal: dn publiiì - ca., coanse:eroi 'me:cedente proce-durae ad ottain per la prinaa. voi a dal-la Polizia gludiztaria dalla niaigintra, tura th Catania per future attlyna' coni:rasici al colurnetclo di smari -drugs;ha PernieSSO la disanicoitthone dice COnSistente cat- 3L'i cli approvvi-

ionamento di sostanze 130rioni per la

salute„. causa di almeno 30 episodi di gravO intossicazione dì giovani -Regi;

Sn'iatnep::e lii Italia eog- etto di allerta da pa.:(te del D:part1nento delle politiche anticiroga.

3:_sat.stne

commento a, • • •

ttela Ai aceti ("vie"— , i iNtrc ddio ts, iii te

nee "■ ; --3 39Asec.: le Sff3i3T: ;)3:1_;RS Che

t'°° 19 ouritriiie ad escece ari

resielte, le ri"cri:(3 'Orci e:3'1(1ot dì Nei; e iiell'Ag; .etazit, -

Ulte

- ' 'i gice or

ce r ini p:" i iN clic c iiìeii

resta("irsettitit :zii ti -iati -,/r ••":,•<(_•.:3t•>iitl -:. 3ri' ai -,>; tr:357 '313:_,

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gcinic) il itg,= a toi iii unici en-

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- d r hc ,

Vitii, 5i i si-acido 'iii zia noie

eirreirttia•ruirttiativer:::

cero una ',itiuucniec -co 10 cOni ti citO

ìiìiOQiìici (ci

- ce ari 'i'-ioee e turi-ce dr-llcc rata- mari; ctce c si;\ ' :p'ito l'erri-ca - iearc'c' Si; iceaccisutu atte

•••••••••••••••••••••••••••• • • • • • ••••••••••••• •••••••••••• • ••••••••• • • • •••••

ClassIcle eor Sniari Pregi; seuThrano più leggere nia SOn0 dannose ed illegali quanto à 'rnaria' e ecstasy. Eppure alcune venivano

a(P.Ilkitinta ln cllsIrlbdtoti destinati ad uniE --: gloveinisslnia clientela

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AGRICOLTURA Le associazioni: 'Si prevedono aumenti di tassazione che raggiri_ Gli Ent, locali abbasshio aliquote per non uccidere il settore"

gono andle il 2:50'7,i

;TaVeieVerde i-li:Ve:ti:via,

entiritirill0 da nitte Orga- ittizza.zioni Agit:i:le e dalle _I. Centrali COOperai.i\R'. prn-

VinCiab tlri t:;e13.-

al° SCnlui, tiniit SintlaC. dei

COnain.; della :p.inVinda let-

tera i.-en ricl -lltsti-.1initarle del niendo igeico.to. "Si tratta

Gennaro _133 'fidi:, Con dinatore 'favole Verde - ClUeShi

VrAta della appli::2iZi.Orte a par-

COnStSienre

e di taSSaZieliie retreni, Da. proiezioni fatte si preve-

dono aumenti di taSSaZiarie Che raggiungono in aie: Lud ei:sr an-

che il 25dllt., th quella aditale Qutitill aggra-idei iyinsisteine

per un senore. che. passa da Una.

CriSi all'aftra. il (inverno moti-vato dalle iiirip)SiZinai. della li

e dalla di Un risana-:nenie urgente del debite, tiab-

neppare apeelii C013.treiitt)

ie rappretiertilanZe eCOD.0-

iilielhe,COSÌ COMe Ceri i Sindaedri.

QUITitli ilari C'è Sta-

te ileSSiiiie StNiZi.0 di trattativa sitite rnistue. proposte. Ota. però

applicazitine del1'11\1U da niiii3va Imposta. IVItinicipiate)

dail0 Margine agli

LOCiltii Ch .O\S..te itliOdi-

fiCaTe 311Minie al M:entri n

illinirinzinne fini: a 3 punti.

Conitud affinci3é nella regola-. rue:dazi:me della nuova inipo-sta. -tengano adeguatamente conto delle condizioni del set-rore igeicoto. Occorre avere preseme ctie per i fabbricati in-rali. attualmente il reddito e .51

dcornpreso in quello dei terreni

e che le inieVe avrari 10 MA etICtio peSathiSSilli0

inCati strumentali (stalle, ma gazzini , capannoni., ricoveri. at-ne7:zi, ecc.) che liaiiii0 reildhe

alte ma spesso sono parzi-nen:te -inieti o poco

tire Ci:312012 delle in h noneitté ferie. dellòtppog- peit.entuart. Per q tieSte Onrii- ste sui fal-313.ricittl rurali. ;anche g,in su -agrari:3e magsiorair- inizzazioni ravennad rlitrUtie stnininittall) oltre eh(' d.e.il'aU- ?:a delle f, irze poritiiittte.. nen ha Tavolo Verde. hanno scritto ai

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e S e T1 O a re .......

RANENNA Dopo 40 anni di o-norato servlzio, andata in pensione3 cancelllera della procura Sattla Donatln1 ; trn le altre cose notai per ricoprire la carica di presidente provinciale della Fisrvt, la federazlone no scuole materne.

lqura gentile e risoluta, la 1)o-nattril orlgEnarla di Harradl, classe '1948 - 3\les.ia ln:ZlatO a la-. \forare ill6 marzo del 1972 co-me co-auditrlce dattllograta (protesslone che fino O qualche anno prima en3 stata contradd- La caftt'elliera Sn a Denahnl snui:Et dalla class:ficu- ?ione 'amanuense") pretura di Busto Ai In inone di un concorso vinto ;: 7 novembre 1967..

30 agosto serripre del 1972 l3Ve -Vd preso se(viz.io trlbunale Ravenna grazie a un trasferimento concesso a domanda. Al

giuramento. aveva parteclpato anche maglstrato allora sostituto procuratore E.? oggl SeZiOne al pensloriamento. gennalo 1973, terminatoll periodo di prova., la Donatini era stata mantenuta in ruolo. Qualche anno dopo - era il 13 maggio 1987 &a, passata alla pretura 9 Lupo. Ouivl

ottobre 1989; grazle a un Ceni per ttoli, era assegnata ,, procu:d

Ferrara rn qudlita di assistente gludizlar io.

11'18 aprlle del '1990 era tornata a Pavenna per pres;,are ser\dzio alla procura clrcondanale. Cap0 el'a dOtlel" Mazziottl pol sostittilto dai dottor Possl. 2 gli:qua 1999., dati di unlficazlone delle due procure clttadine (quella pretura e quella nel trlbunale). la Don:Fttini era stata confermata nel suo gjolo, procuratore capo era \Acini. E 28 giugno 200.4 era stitita pron-iossa al livello di assistente gludlziaria posizione economica 3 super. Ouindi il 29 luglio .s 2010, per ttttetto r5

cura rlqualiticazione del personale ; er2, dlventata Lancelliere della pro-cura„ conca che ha conservato 'tlno al 'termine del servlzlo.. Con questo ruolo lavorato nell'uffick) del i .„)n) D'Anicile, Ancora

avr-Na I.) ,,,o2to in quelle :lel prn deceduta nel 2901 CalSa di Una Malati:L': e •Ei:la C;;;;3le StatEl dzE:diCata

dienze penall in tribunale. A Sattla Donatlni va tutta stima detla mdazione della Voce Per questi anni dl intensa dedizione al lavoro.

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— ..

AGRIFID1 La giunta regionale I -ta destinato .un unti ione 2()0 imita euro al sostegno des: p-,,,estimen.ti I. presiti coprono le spese elle I'linprenditore deve anticipare T)er a compie-lati-tento nel cielo produttivo

7---"-\\NE.“'estirsi per 105 nfilioni ailo scerso aollo,a1E'ahhatti- enoperative (13,e opemoo a live.E. vendití3 ckri. - -riodouil 1,>1.0iperEo . . . . • ;;,

'''''''' dotto rispetto all'ordì-„à.... nario di 1,70 pUnd Per-

M:312:ij, E .1;',3 ,25.110 ji.V0filhie de;

finanZiarnehd. bahCad. per i - :

credito di condiE.-i"on e :3 taSSO

lidOttO a faVOre delle imprese ' -31e. fiEtiveithle nell'etansa.a a-

grar3. 2()].2 pC:: ihiZiatiVa della Regione, La Giunta regionale, suproposta EleiPassessere ùllA grcoltura Tiberi o BabbOni laa destinalo i milione 800 niiia eriro„ centernalla in più rispetto

Entínto deE costo del de.E3.aro per le spese d'esercizí.o richiesto da.- gli agrico.Etorl alle baric.he per l.E tearEhte degh.A.0:111, i Consorzi. eh ( --;-3t3.1:2:::3 Che OpeMPO ir: a-

griCOItUrd. Le imprese potranno p:i-esentare domanda al -proprio 1-sEtitto di credito e al Confidi dE appartenehZa f:13.0 3.115 IllarZO

20í2„ Il SìSter.P.a dei. M._.... ._-

è SOSter;LUO attraverso la Eegge regionale /-1:- deE "E Sn7 ed e attualmente costituito, a se0i--M di alcune fusioni, da ClinqUe

lo provinciale e inE.e.rprovi.E3.eia-Ee. 'E Confidi provvedono diret-taniE.mte all'istruttoria dell'i.- stanza, alla CO:neeSSiOne ',,Es. alla

Elepiiciaziane deE -03 .-..;'! . ::i.b1.:110 i.P.

COilt.() ifftere3Se ' .11.Vh.r1;333:3 be-nEEíficiarla utilizzando .le„ risorse asEví.íguare detiia Re.gione. T p;.'e-

cori dít.rata fine. , a 12, niE.Eísi, co-pregio -fa E.Eíese cl - Ee l'iMpren di-tore agricolo (leve ar.Eticipare per l] C()ITIFAetialPlentle: del Ci.C10

produttivo - colturale fino alla

h:assirat) del preStiP)pet 32ien-

da è eli 150 niila curo ed è cal-colato attraverse)Parar3.er.:ele- ,

ilniti con riftsXirt3e::::110 alle super-fici ceEtivette, 3..; Cap.: 3.1:CVail; ■)

alle attività sverte. Sono :3M.-

irleSr,e. le.Ì.P.IpICC.S.E`. Clì....E' , presenta--n() ri.ciíEí..stí., non irEE.'erEeri a h paha e Ereo, ()Erre 3.it'abbartiMer_-

tio del tasso d.: hitereSSe di 11,7 pl urti. pereentuaEl, í prestiti pz -r-. teartEE o cor.EtarEí spl.Ea gar3.13.2:.:3.

offerta, .7, ,,aí]. ca -pitab. propri, dai Confidì,

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............ ............................... ............................................... ................................................ ............................................... .......

Batb,tAìni ., dE.?1lE:

ECONOMIA II ino(ienesc GIorgio liarbolini nominato movo direttore generale dellisiltUt:0 Va\rtIllate

li manager 57enne succede a Fabrizio Togni. I )residente "Scel la di continuità -

Cambio al vertice detta anca Popolare iavorato ma clic coriosco e alp-

pre ...zo s prattat•iO per rzEtpe ,...--

gilien 1`.0 SitOriU0 CD.1 -Wrale e l:taci-t:3g-

cf .3313Inentail rtua OR;

raVe Rate - p ,i-erid0 S il n. LO

dalie parole dei pr,isidente

P(3ggiall per ribadire clie questa tenue sign:-

: fica continuità. ;31 prilChk

ciuti )„, :ilori. clic da sempre so-no parte Integrante del coni-pottantento e del modo perar:: della Banca, Che si tra-duconol a Mode eSenTtCpPticiii.--

tue nut nrin ne: iustivo

•sw‘»kk:,,: art3 i ir, a;

la Banca Ponolar,

Giorgio

,,,, InOzielleSe.37am7d,

Pestio.natnte della fiivis Large Corperate di Banca

Popolare ci.ell'illtrillia Reini a-

Giorgio !garbo:i:i: satin()

.131:(".i -migliori alt‘g3.137: bliOn

1.3VDrO, CO,Sì conte a l'ogni elhaMa:.0 dalla CapOgflipp0 a ricoprire 1. -M ltriperta:ite inca-

3ro as 3tZt in St.3a

carriera nell'allora Batica Po-peiare di .r.'\Picleri.a„ poi. Banca Popolare dell'Enlllia Roinagna , I lf-,7 3 cippo -una prima e-

spetienza di mania pre330 Uf-

fici centrali ha sviluppato in retie il proprio percorso lavo - ra -dvo assuniende la direzion e

di diverse filiali, pcissando poi DiriEr.Klonri di Area fino a ri-

coprire i'ultinto incarico pres-

so Rovi vvero la ollrezie)ie della P:i:visi:me ,arge Corp(3- rate Sa te molte soddisfatto di

questa opportunità che efferta, att ,a) in Un te:-

ritOri0 ( :11.3.ale OOP: h° Ma;

leo Ug: iìa

attenzione ai terrítoilo"

nisnio locale", Popolare ,e tra.glt islilali teca

aderiscont; all'accordo provin-ciale per il sostegno ai redditi delle -famiglie e alla courpeti-tività del sistema .imprendio-rictie accordo siglato per la prima ft a nel 2(.3 .10 al fine dI

ctssicurare azien-de e, ai lavoratoti in attesa di nassa integrazione le-

aZkffil indispensabili per v:- ve te dignitosartieniti,

...................

• s.b.ito

d N:24 •

Si.313e311Ta a Fal.-3rizio C •litiaMa;l0 •••••••••" ---.2•••••••••••••••••• ••••• ••

l.3 -per a. ri.ctiprire iliii le c.t

direttere generale. "Si trai- ta di i ti -U.ì se:Cita di

al la a ta afferrnii.

p().,;;;,1„, p,_.

• G.;',._tSO1311:e

sp ,-,?.. - ttc.) alla -politicii.:;:tr)rtata a-

• ;33,ii da Bar coci E)ireziorii e qies-cii parti-

cr):.cire PDpOil.are. 33.3:venir:a

prcisegue ia tat a digrancl.e attenzione e d: sostegno al ve.- sto tectctuto di -piccole e ruedie iltriese. del.la PovILI3. SR-',13.13.a e di tettri.Cori in

13:3fled o),iera, eC;) :13 . (-33-13í(7.9

tenzione prestala da seTnpre alle persone e alle ling:rese dei territori:), anche e soprat lutto

i InOMe.n.:d di difficoltà., sen-za CliMe.n.:d.C:a.:Ce gli aE•;•pett;

3..; si)steg.no :lel mondo della cultura ;i deli'associazio-

.

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Un bonus re» nstruttur-i3ziOni a cievo ate Dopo respEnienza RaveriR3 circa 6 mesi ero- gati 80mila curo a SI/ cittadifl ichiE?denti l'innov'ativo oroget-

lo della Fondazione Dei Monte, "C.,:,sa Nova" a sostegno delle 4-21'i:111i:111i:1F spese di rflarii..il:PR7nop

CaSaa ?Spande a: comuni di ;-:!USS; Cervia, Ora anche in

,. tr:-.21..9 possiriiie

di 10 E.?firo ciascuno. secondo un semplice meccanisfno: ogni 20 curo di spesa, 10 sono a carico deila Fondazione, fino ad un Fcmdì per ristrutturare casa inassirno di 2mila euro, Possono ricti:edir-gli proprietari o inquilini per interventi rieirabitazicrie guaii, ad esempio, messa in sicurezza d: :upianti. imbiancature, sostituzione di infissi etc„ isfie presentino recWito Isee iSEE relativo ai redditi 2010 nori SLipert0P -:` i8HI.E--; PUM ,s„..abte d: (-• elevato a 20mila nei casi in cui un componente la famii -,fiia abbà recentemente peiduto l'occu-pazione. Gli interessali devono scegliere il fornitore tra iE? iinprese cori sede legale nei tre comuni e iscritte alla Carnera di Commer-cio Reisierma 1: budget a (1l .sposizione per Raverina„ Cervia Russi, gestito dal consorzio Aq:ape pe:- conto della Forte:azione

dei Monte, è di 145mila euro. Ravenna inoduio di ciou:aida è disponbile presso lo Sportello dell'Ufficio Reiazioni coi Pubblico del Corniine in via Da Poienta 4, nelle sedi degli uffici Decentiati (Ex Circoscrizioni) e allo io sporlello pfE.?disp ,,,-)sto dal C ,,,-)nsorzio

De etre curerà la gestione ope- rativa del progetto e sui siti .:.,v\isi'w.corrinne,ra.it e ‘Ari.cp,i.conspizioagape,rait; anche i Corntini di Cervia e pi,:ssi nanrio attivato i rispettivi uffici Relazioni con il pubblico per agevoiare i cittadini nelle pratiche dt richiesta dei buon: casa nelle seguenti sedi: a Cervla :n viale Roma 33, a Russi :n Piaiza Farini Valutati requisiti di aLLèssii, Consoi zio Agape contatteià chiedente coi -nuricandogli deila domanda; in caso :: -.)ositivo„ i lavori dOVranr;Ci eSSere COUnpbtati entro 6 rnesi to. 1.Tha volta terminati i lavori gli assegnatari dei Buoni pagie- ,

ranno direttamente la quota a provi() carico alla Chtla zE:SzE:ClItilee

dietr ,,) brEisenta‘ionE: di regoiare t; ,̀tn;r3.: irrn -;CdntaMente, deip)

la Fondazione dei Monte verserà a sna volta direttamente all'in -i- , preSa 12, propria quota.

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,n1e.de!!, !'c&a:

•

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.""",;T; ."‘k" ,

k„.4 DLcftU

Sotio decine :e arnmihistra -finn: Romagna che hanno aderito all'invito di Coldiretti approvando un ordine dei giorno a tutela del made in Italy re, Dopo Dopo la risposta dell'assessore reglon:ale all'Agrftoltpra, -ribetie annterrogazione di un gruppo di glieri regionali sull'operato della Smest, a socleta contro-- lata dal ministero gello Sviluppo Economico, cne tinanzia produzloni imitazlone di quelli italiani, ma prodotti tota:rnente all'estero, Province, (man, Camere di Com-mercio insieme ad associazioni consumatori e ambentali sti si ateneo SeNerande a :avare del MaCle in Italy e contro

"fal.s: di Stato", approvando un ordir:e del giorno per comPattere la dltfusione di prodotti che traggono in in-ganno circa la vera or iglne geografica e 2,9g:rano i consu-matori che non hanno la possibil:LE: di scegliere in modo conSapevole,Ad oggi t:anrn q:à ileliberat O 55 (..omitni,

enfi ravennatr.

Fronte compatto a nitela de: Made :taly

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tit

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0FF SHORE 11 vícesndaco Mir.gozzi al varo (lel .nuovo .r.nnorchiatore dei canlied 1;oseiki

I ::::,,,ksi - i ,--1 ,4,.. 'N R 1 :i -- ---,...-:-- :ì fl

",,,,, ,... — * ,

‘,'\'t.,..,..,_ k',,,......%.,„/'.\,, 3..3...\—. 3.-3. _k,..A._ Ik.,,,_ • k'.,„..._,.1._......,3,,,,,,A..,‘„,

-N e: ,„, della: ceb0133a del varo .. . . del rimorchiatore d'altura Re- •' 1 ' • ' marabe, consegna° dai cantie-

unosetti alla società annoioda:re Fratelli D'Amato cli Napoli, è intervenuto il vicesindaco Giannantonlo D.4ingozl. «La canne iistica ravennate e in pacticoiare hi. no-serti Marino -- ha. detto Mingo .... ..... - rappre-sentano annoi un eetere'eccellenza del-l'eco:t:onda ravennate„ capace di ottenere coniniesse dai pii; iinportan:Iailna ,:On lian:, prneo tra i quali :il gruppo D'Amaro. ire t o questo va a merito della solidità del gruppo Roseti:i, che rnpresenta Ravenna rinche in KaZakitari dtaVe SÌ gi.00a la partita

dei rifornimenti energetic.: per l. prossimi vent'anni. Dei suo: riirie .grrli a Partire -12-

La c:Mrnorà conclusasi con vero ìea uova

officine, cciiir come .l'imprenditonaiità inter-icii:male nei settore cleiroff shore garantisce annoi a niolie jrnpreSe WenriatunSUCCeS-

j.InVidi.abile, segno di crescita anChe

delle nostre attività portuali e un elemento ci: fiducia per futuro delle nostre tinprese, panicoiarmente gradir° in ±1.n momenro CeingiUnt;113. intern 31e n O n Ce:I0 faVO-

reVOle. Lente pubblico e le istituzioni :raven-nati hiinno il dovere di illimolate il governo e il pM+31-nertiO affinché adhe SOV.0 ilprOfilo

LI:iftastrnttu tale .R.averina venga dotata di quelle nuove vie di. comunicazione, come la E 55, che possono garantire ulteriore svilup-po ai corn•paiti della meccanica., della can-lieristica e delloff hore". Mingozzi ha uoi.

fnpi: 0' 1 Li D'I, itsCi í-)e, 'i 2 fi , '2 i; ri

e dal prcisiderite dei grrf:po . artintrxr.n: gli ai:motori napmerapa si e

cose:i:tiro nei relupra un rapporto solido, che u:ossi:Ai i::A to.. ,ve_ r,:riiiii:lci-

i'irro•°c:irrsr t:esce -io progeitista delle ri: -.2osra. nell'impresa Rosei:ti", e -ner le 3,,CSn'e.

Pagina 16

C:33-Ph., ,,iik,de;!,

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ORARI Ll.z3ERLZZATI Futuro e bei tà sì schiera c-,in la norma decisa ek

‘tt„ì-v, .1,A" k_ft j,„„ , 1

ier ‹rz“ ---\,s Nkvskl 0: -NN'N - N

t iOVUrilO

RAVENNA "Si alla .11beralizzazone degli orari dei:negozi, unlopportunità rilan-cio pe: centro, a scriverio in una :nota.

ilaltalrG e Libertà comunale. Secondo Uniant "ll cog detto clecirto se da in iOparte ha ligrande nei ho di ..p.fer ulteriormente elevato la pressione fiscale, dall'altra contiene primi Sernì

di una politica. economica votata allo sviluppo, in 1i:3rd:io iare, menta atteh2ata-

ne e apprezzamento la hdattra Orientata

a liberalizzare gli orari degli. esercizi COnanaertiTaiL Nel :nostro progirinuna e-ettoraie dello scoUSO rilage era cont

nuto proprio un intervento di questo ti-po, allo scopo cl: dalarni3PC10

dei centro storico di. :Ravenria", Per FU "i punti di forza di una piena e reale libe-ratizzazione del comrnereio sono moi-tplici e :riguardano davvero tutti.. Per quanto concerne i cittadini residenti, i benefici consistono in tiri miglioramenlo della cilicillin della vita risultante da una più geShOhe della propria giorna-

andaiea Lo io cìo. tirh.Sald: reti erTi

COraa Centre 'il tempo, solo per citare tiri

€-- aio. Si potrà poi comprare un :libro o tirì pale sti :carpe inaga.ri di sera, pas-seggiando fra I.e cenito e ferman-dosi in un bar o in. un ristorante. Si ali-meriterebbe ;i1. qUeStO Inodo

virtuoso in grado di va:ori:unte auterat :, - camene CèSlItTO della In. un'epoca in cui si ha sempre meno traitpo da ;le-

dícare alle attività di acquisto di beni di

Cpta:S;aSi hp0, maggiore possibilità di sceita -unocca.ione dc non iasciarsi riaiggire. Negli Stati. Uniti si può compra :e tulto itUte le ore. Sarebbe bello poter dire Io stesso ariChe di llaverina.

Liberalizzare gicimi attività e gli ratiiii apertera e di. chiusura dei negozi atipikia -per i turisti una :nitglio:re gestio.- ne del p1101:i0so....-.;g:cirrio a Ravenna. winno, infatti, :l'opportunità di usufrui re al rnet-ilio dei servizi e degli svaghi. che

n • •

Negozi aperti di serw per Eh c i to

1••.EnidE.? opporttintà

Ia nostra città propone, organizzando I on assoluta libEii-tà ia -propria vacanza.. Per dia destate i:negozi sono aperti Solri

li Verierdt sera? Un turista deve aver il :ritto di. godere della. Citht 131 rtin-

mento, Non c'e dubbio sui fado Che

trarre grande giovamento da una vita notturna molto p:h:intensa dell'attuale sarebbe al special catodo :i centro slo:d-co, Pla sempre bistratto da quesr

Per i piccoli commercianti "sì tratte-fetibe di tal ttiPet ad orgrinizzare :i pro-', ,-

dattandello alle diverse esigenze dei dill-larenti cm:SU:M:Od, venen.do così real-mente incontro ad essi. Nascerebbe l'opportimill-1, tnollre, di investire a costo zero sua proprio negozio, :facendo teVa

Sial coraggio e sullo spirito d'inae3111Va.

Di fronte a uesti ingenti benefici, :piace constatare l'opposizione di certe asso-ciazioni. e dell'assessore regionale lucci" anche perché, ricorda. Pii., "otto 1-

tatiTia: Sti di:tè': vedono con favore un in tervento di incesto tipo. Da ultimo, il te-nia dei dipendenti degli eSerei.Z1 com-merciali: i diritti di chi ia.vora in questo canipo sono già ampiamente tutelati d.a una vasta gamma di sentenze, leggi Sta-

tati e COntrarti C011eha11:".Alla tElee di ciò :Fii invita 'Sindaco e Giunta. ad alli-nearsi:il prh-na possibile alle leig ria2do-nali".

Pagina 17 -

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R‘e A R P O - e • stanz a 19 m bnì Der n nera

Promuovere l'aggrega:zii:me irnpreis-,e del cornparto lattiero-caseario per essere più forti

E. cornpetillvi sui Riei"(7.3t.:, ViSt•Ei della scadenza del re0 -ne delle quore latte prev:- sta 2015, ..T3tanzia rnilioni di tkOhSe pi..ib-nliChe (Che potranno rnovimentare investi-menti per circa SO rndion: d: euro) il bando della Regione per il finanzidnento di i, -3rogettl di flliera in uno dei cornparti di punta

, —• ••,,,, ••••••• ner ,.,,,, • ---•-•••••

iiliJstrati dall'assessore req:onaie coltura liberi° Pabboni detti:3r:: rnattina.

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CON DACONS

-\ , , •

_./a.:21o2t-n:a ip ere AV EA Contto t'evasto ne tiscate e

perché ttifft coittilitiiseano in modo e-quo al pagamento delle tasse, il Coda-cons land.a anche in Romagna la campagna "Lo scontrino, prego!", at.- reco ita quale si trnende sentiibiliz-

zare cittadini. della regione circa Pim-portanza del rilascio c1011o scontrino scai' e da patte dt4r esereeure, quando si effetRta 'In questo mo-mento in cui alle far:lig:1C vengono à-titailtth enormi sacrifici. attraverso noo-V0 tasse e tineatt a D.C:31 finire, è giusto che rutti contdbuiscanci allo stesso mo-do a fiS011eVaTe le sorti del as-- spie

ga.i i PreSiCien:e Car:0 -- Per que sto è impottatite che i diradi:ti, quan-do effettuano Un preten.dano con assoluta fermezza remissione del-lo scontrino fiscate da parte dei vérilli - topo'. Di. qul tinizithiva "Lo semi:ritto, prego".,. con la quale sl invitano gli tenti Rornagna non solo a rteitiedere al negoziante lo scontrino fiscale, Ma anChe a segridare gli eser-cizi commerciali ch.e, noi te univo di

ere te tasse, non to emettono 31:-.

tomattcaniente. A tate scopo Vasstiela zione ha predisposto un apposito spa-zio sui web. ai blog www.canorienzi.it.

Pagina 17 -r ì:vooes

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dapnt

'

runte NEGOZI Lista per [avenna chiede w o hstop di l ui,

an it ì -"Cr SUrilernci en rn erel ai ( i) [i ri'dì (11M1 -'nSli nì i "-- • "-- "

rtaitini :lane S.r.b.rrbire.d .r.t:Rigg3,.)- ''i AiTlCOLO

ilitneElt.SiOr.i'd i i3.-.2311i.lit3.. )eit:- itttitttttittttttttttttitttttttttitttttttitttttHttitttttttt,

seguire, arrra', eSe , 'rpnirCLurre

r..:: .; .pr()•‘1:e5,:' pla ,- iìf:::37:rnie, raI) .- HHn HHH HUH;;H;HHHH:;;H;H::HHH;H;H::HH;H :

perrli0

gie l:tiectile, vi.cinatid, -tiietiie grantli.

sitnitt tuie). Sì; iid l:il:' a, Spiega

ziat svit.itrierua le, n

5b3 Vf -).10 -! -,:filpellìrica

istitliz.:()Id t:Th.1_013A; 1e.(70gliCrC e..

ma tare \i' .311.0 CleileiThina.75313e.. C.UTUe.

fatto„ i:ecciti -temer ite, .1aR.egielle Ve

t , 1:3 n" ,5 ,.rui 2:1;)i :e.. di rinitiat

Veliddi.t.: fine; air:lpprOVaZi. ■:',37„e do nuova legge. regionale SIA. corninercitz

crime e Le 1-1egio.ne Mache,

duo i. clii:ksI --`30,./irc..C,

S.I.SPende33-I".

C.ì

per un pericitio nittssinici

(ier:

uove aniorizzazt tini per

StirtOrrre cc jnaLc aLLrrEe-

Cllc_:-grar;Cll

MUn_ae: glOVeCri ;."_: -.MS5U-310

b i eralSiglir: eli P. tema mal

L. licetolo per La rete dine:gotta dei ler-

ritorio. io che Lista per liavetina ir-rompe nel dibattilo :ori Una proposta

i -aie, firmai a dal aziarcw Alva-

re. destinata a far:lisci:titr: so-

spendere Crp due anni la COrlee5 ,.ielle

di licenze 3 canine strutture ed avviare

una studio sul iesslitii cOrartler_eilie Io-

calci. "Le crisi dei sei:iire cotC;;AC.

cOpTelli.v.ito delle strutture cli vendita

ntilson, già in atte a RaVenri_a

CieuebariO, particlarnierne,

titase drarni -natir,amenie, dal-

l'aritaie laci di grave crisi connoti iieti

- ricorda idsti: cii;t:Ravertriti - dal l'in- .

ititnititoi :e Ue3 peSabl: pRA ,Ve(lane:rb

di risana:ridille della finanZa pubblica

Limai da temere Lin vera e propria

recessione cìe1litiCandhi

frenali da una foite ritrose propensio-

ne agii L() ile piEtrcepilo d:a

rai:nen:e con 1,ailarbebtO dalli: tea -

disti durante le feS[b.' ..:::' .1.tb. nrre

ltietyttitelo Arteisi, le ter -idenza ivaletivi

ìci]I aiiÌtti con inierciaii nel tiUStIU , COPiRrie ((bigi nega;bej dei fanurat: e

dei ltilanci di esei .-eittan, saldo rari trae

tra apertina e chiusura degli esercizi

cominerciaii, pesai -i:i contrazioni dei

consumi) "è slata nolo:no:nenie in-

fluerizata da lattici di crei npensiti e di

SatUr3Zírare sCgra_r_t_Ue

conartierciali eli -Maggiore dinteuSione

e impatto, a datino siepi -ai:int iir di :ind-

ie piccole, di vicinato o nied -io-picco-

le.

La delibera su cui si discuti, giovedì ri-

guarda i nuovi Ciiteri perii dfascie del-

le alitorizzardord per le n tedie strutture di ven dira i clic Coni prenda:m n ti elle

rtreda)- picer)ie, tra 251 e 3500 inetri

quadrati di superificie, e quelle inedie:-

rendi, tra I501 e 25tillmetn quadrati.

;3',7,:Al e aperture di guaste

rielfatirittie congiuntura, ari.-

che in previsione dell'impano prodot-

daila iiheralizzaztorse degli Gra.r3. Cli.

aprii -tura, di ir.fliggeTe gravi ricadute

negative 3 -11k: rci'lltri-_3 degli eseii:izi mai-

ricci conseguenze sociali a

danno popo-

lazione residerne nelle -traidiadt del l'o-

rese e deludi. Per tali ragirMi..r.i.Sra. per RaVerra a ne

preSerda:rii co -sì eneilcL me tra silo dir,e133.510 -ae, clic - , in

sostaz. MtrtidintreblIte nicratoria

lino ad un massimo di. due anni ne: n-

lasdp di antoiri',.."azioni per riziove a-

periund di sitaidure di vitudita

grandi. Su quelle garidi, eott super -lide riz.-tmit -ire di 2.50d metri guadi - mi, :a

z..133TipedenY3 èCleb Pr3 ,firtf.3.3, 511C151

aUSpiCa sI aSSUI -3a 31"i'aftai0g3 iniziali-Sii, asic-ca anche ti:riunitici -rito di Silper-

ride delie struitiite esistenti

oiì le OSfi'SSliui dì '

35t.3.:E17:1:33e S1 1 -AC.'.. -` e:tiVe

,-1CU3 ;e:C. i- il-agiva, in . an-

che a fattori di semililide e cd satura-

St1per0ic3 commerciali li nedie e grandi diensic.,nL LOCiSE che.de tnorator:a

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.

O tre 100 studenti in ott a ono 41:F gli alunni di seconda me-

kg,1/4 dia delle scuote della città e dei fo e che in questi mesi stanno

LI tecipando o parteciperanno alict te: za edizione del : i.orriiio di geografia",

della conoscenza de paesi europei pro-mosso dall'assessorato ai Decenti -à:mento e realizzato CC:D.1a C011abCgaZiOtie dell'Uf-.

fido Europe Direct-Carrerfour Europeo-Romagna. La conoscenza della geografia dell'Europa con:Unitaria, le sue principali p io blernanche sci7i311 ed aaltiin31i,"

di. riai pe.i Che C:03.g ei igdrid E ferimenti airalrOpa costituiscono lterre-no di gioco co ccci io squadre si conironia-no per o:interideri. titoio di cauipione s:eocrafia :e l m eg-nate so:1C , i parte:lenti a 9 scuole. Fino atia line di gen-

inalo ta competizione coinvolgerà la Da-rula:30 Noveilo, io DCM. i\l-inzon e la Minatori: da medi. felitrialo a metà aprile

Mon -tariari, io iViattei. di Marina di Pia-vena, la Corrado Viali di SantAlbeip,

ccccreco (: c'h

ruolo Gessi di Sart PietrG inVincoli e 10Tin.0 do _Peltre di. San Pietro in Cmpiano.

ai libri di narrativa i:quali gazzi sta3r3.0 confrontando e si confron-teranno: per citar:ne alcuni, "I ragazzi clella via Pal." di. lierenc Moinar, diario" diAn-na Frank, " -Un. cane al i ernp o degli uomini iiben" Brandfo "Ti visconte dimezzato" di 'riailo Calvino. Al termine dei percorso, diVentati 'CaMpi.On; •,1; Cittadi-

nanza europea" i patecipanii si Mcontie- r:. -1

insieme la Giornata dell'Europa.

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RAVENNA MUSIC:

\ _ r a :n venc (, biglietti n 1., . PAVENNA Mentre cresce t' at ;..clia p+a: la stagihne “kiVenna Musica" curata dall'Associa--Lione Angelo Mar:iati; che de-iniiienii 31 laiatlia Alighie;"i do-menica 22 genti:aie) con iottr-cestra Sinfonica Nazionale della Rad. diretta dai' cilin. Ixel-rod, da. tunedi scorso è gia posse acquistare i bigtietti pet tutti i concerti del cartel-lone, ;nesso la biglietteria de..1 1-1‘cititet Ailghten., tain gll spotelli della Cassa di Risparmi() di inaVedian, gil ;Al dì RaVeiatia e Lerifia., tAT,,-ti.13.0 da; Siria

www.teatroatignieri.hrg. iiniti a; 2Z gennaio, eaTatit0, pinia.ETitiii la Vendita del-i11 .: 313- ;3013.:Etnieint; 311'it:i - era stagione, che prevede grandi. protagoni-sti coene il riainlate gruppo Or chestrale t Solisti Venc;t: diretti da Claudio Sciino:le Che 1:01- il an O all'Alishiert dopo dodiei atiiii di aSSe13.2iii, ii. pia:a:Sta file-So ;-3etiaS Bere2:0VSkY . VineniOre (ICI; Pninn0 CinkViiki; di M0 -

iina, l'Atalai del:3in dell> Circle-Stra :Mozart, Creatura di Clau-do ;13i:taciti che nell'occasione sarà affiancata dal 1a3130S0 Vi0-

intiCeiniSta Enr1C0 Bronzi sul pateo nel doppio ruolo di spie s e Itirettore Grande feetnento anche per la performance dell'ecteinco pia-nista Stefano Boll3.ni che si e - Sibirà in. tP.i0 COn il COnliabbaii-iiiSta i e.spia .30;diseo e ti batte-rista Morte Lund Per r-e.'o SU: prognmtn: Asso-eìpzìone Angeko Marìanì, 0544 3%37 oppure www,angeloma-rippLorg

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zitzione prosegua anche oltre il 12 marzo; che alla fine della eigs siano utilizzati. ultedorl anunor-lizzatori sociali per aVer :tempo di. a:37'1Vare a Uila :131:1;:iStriate SUI Sìt.G faatintin che l'itz:iatitia di-chiari che ta procedura

11:3.1aZZata a tin accordo per gestire dall'azienda SU ba-se volonitària e di pensilinamento con ncentiv, non per licenzia

menti foi . t. i. Se alte richieste Soldeniady .risp ond e p oSitYa-Mente il percorso per la soli v'io-ne occupazionale ai lavoratori 3)01) continuare. Seaaò registre-remo rinaffid.abilità dell'impres-Tanti ora si dicono solidali oitte voratori ma al. ti: 12 dei p.i- octitnii. azienda e soggetti a partire dai Ministero si sfot zitto di crini re e agevolare tutte le soluzioni",

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iedmechie, al3t Esc

- N ' 1

; s ks.

LA C1SL tuona: La proprie vuoi n v mistero arich(- -

"'"""1 akilS3j31. 3 a la situazione aitsa mentre si awici- na la line 1:3:iregf32:10ae e 2.39 ta-

voottori rischiano. Non si sa nep-pure se è confermato strinntit tra le pard. dei 12 gennaio a Rorna (bocche ci-tinse di. sindaco e staff), per :ira tuona Lo:cer:tri Zoti (l'ainca Cisti; "li tempo delle chiacchiere è finito. La vertenza Goldeni.ad - aperta da 2 anni;

oitietiladv ha dimo-strato mancanza di serietà nel-l'affrontare l'iniptigno aHa. fein..- dostdanz2:azione; tit. recente il ri-cerca di iniprendort. inttireisati a .inVeStiae Sit0 è stata gestita con nia.ggior responsabilità a

Si è trovata soluzione. E la procedura di inobilità a perta dall'azienda il 23 di: CC:CL:bre è Stalla t:TU:provocazione, tilto tmilataiale D.Cia L.a-- zienda ha calcolato i t eritiini gierid della pretesta la procedura e effettuato la co- _ natiticazione io modo da aver la possibilità d. licenziare lavoratori a fine Ligi?. anche senza ac cordo Sin.Cia.Cal.e, QW-Id è linten- zione di Cioidentaty tavetto di trattativa Lenica prPti-tp de che iproced.ere al ileCiaZliaraerl-to'aZien.da 0:31:disca iìlteD.Z;Dia: ctae Stan dietro atri-i:edanti for-male detta procedura di mobilità; C.he Uni:pegno di. reindostrializ-

d pendenti Cintsa Otto, .1 01i C iS;

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La ova Z."'§ \M , • •■■ • Ma

Per reseer

Oj

noce n-

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SANITÀ EVERARDO MNARD..II.. SINDACO INIZI A PENSARE ALL'..AUSI.. DI AREA VASTA ROMAGNA i CITT.ADINI POTREBBERO Li 5 UFRUIRE DI ESAMI E PRESTAZIONI A SOLI... 12 MINUTI D'AUTO

Ho letto su “Scacsere" tervista Tiziano Carta-dori rig del/Ansi Raverina. Ci .sono harrare SCOnCertari-

;Il e offrnShie per 1:d giiíri,r:a

coinanaledi Ftien.w. osa capisce perché a dicembre Carradori non andò al convegno di .Laboratorio Rienza; la rottura

e R:2Veflid.0 :2 prOpOSÚ-0

SIA:nità flett,r2. Si po- teva già evidetíziare a fine

gírrinclo, scioha

Lts di .Rtenza, Si pdt,'3Va.

scegliere dfl,*,"i'afe :70:d Rd flao IMO la. e sasn ss i

StOltainerLte di WUICar COn.

RaifeTind. I.,'erò che Malpez- zi non ha /4: -.,itto altro che

constatare che la ròttara ra. airirennia orna:dna po; ora, arti:riga ha molto da „hire di innoítativo di fronte a S'è, ei:Idr:f,inde di ca-dere nella trappola, delle di-chiarazioni di Carradori (che ha l'appoggio della filaggiera,f2W 1--)d pre-

PinCiale),NON è ora che co-minci a pensare un '..Ausi a ira uasn.i. Roaia? Non

ora che :la Tkie,h,za si apra Pzi.tiathu. Cef:. Arisl

in modo da impedire che i cittadini di Faenza e torni Silà.CCiafi.0 pdi di 30

kfn per aiddare :2 .i .k.F.Vei?..fla

a risi...fruire di esami e pre-stazioni che possono irova-

Eveniti.lo docrete

re ben più nicine casa.? p..epeo di s'i per up pri;rtíco: sapere girai:ari tern-no ci írnole per andare al

Pierantoni di Forh, da Faenza-rotoncia del .Borgo, via Villa Giyipha?

da me: 12 n2Muti..b• non _so-rn? un: fnnatico della cita. sorn? cainpagnaf Allora perchS per(let - tempo con gli eredi dei bizantini?Se non Si in genera VOlfaWneflte qU(31- Che provocazione la politi-ca del Pd immobile, .Ma intanto il mondo Cadibia

Ctri2 M. Ma ti. in en, ogn giorno. i?: allora dobbiamo ceírobiare anche

Everardo Minardi Doeérite di Sociologia

• . .

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I buchi in organico ORGANICO EFFETTIVI DIFFERENZA

Sevraintendenti 20.000 15.810 _4,190

DIFF. %

Ispettori 29.531 App. e Car. 61.450

U. Direttivi

28.230

59.970 ,1

3.340

503

42,59

-2,41 35,91

-2,28 41,15

4,57 53,50

-78

22

18

Ispettori

Sovraintendenti

Direttivi

Dirigenti

Assistenti agenti

POLI 48

47

43

53

39

14.719

12.857

2.310

854

-970

-77

65.110 5.450

MAL

Sovraintendenti

U. Direttivi 2.763

App. e Finanzieri 27.887

Ispettori 23.1 U.Dirigenti

9.620

2.430

25.565

21.864

424 -34 I -7

-3.880

-333

-2.242

-1.738

47

39

38

43

51

-4,41

A

ETÀ MEDIA 46,45

-1.301

-1.480

-8.945

-7.143

press unE 10/01/2012 CORRIERE DELLA SERA

Polizia e carabinieri senza giovani L'età media è di 42 e 44 anni Stessa tendenza nella Finanza. Mancano 27 mila uomini

ROMA - Carabinieri, poliziotti e fi-nanzieri sono sotto organico e quelli in servizio invecchiano sempre più. Il divario tra numeri previsti e reali ten-de a crescere di anno in anno, e le nuo-ve regole sulle pensioni porteranno a un aumento dell'età media del perso-nale in servizio.

In tempi di polemiche sulla crimi-nalità metropolitana in aumento (rea-le o percepita che sia) e sul più o me-no efficace controllo del territorio, so-no dati preoccupanti. Le cifre del disa-gio emergono dalla relazione scritta, concordata tra i responsabili delle tre forze, consegnata dal vicecapo della polizia Francesco Cirillo, il 4 gennaio, durante la sua audizione alla commis-sione Giustizia del Senato. Quel gior-no furono la battuta sul costo dei brac-cialetti elettronici («fossimo andati da Bulgari avremmo speso meno») e le riflessioni sulla difficoltà ad acco-gliere i neo arrestati nelle celle di sicu-rezza di commissariati e caserme a conquistare titoli e resoconti, facendo passare in secondo piano l'emergenza contenuta negli altri numeri. Gli uo-mini e le donne addetti alla sicurezza del Paese sono quasi il dieci per cento in meno di quanti dovrebbero essere: 263.606 anziché 290.545, con un «sal-do negativo» pari a 26.939. Esatta-mente il 9,2 per cento.

I dati sono aggiornati al dicembre 2011, e andando nel dettaglio si sco-pre che la polizia soffre un deficit di 11.685 unità, pari all'il per cento. Il divario si allarga di anno in anno, giacché nel zoio era del io per cento e nel 2009 dell'8. I «buchi» riguarda-no soprattutto i quadri intermedi,

con gli ispettori che sono per oltre un terzo al di sotto del previsto (-38 per cento) così come i sovrintendenti (-36 per cento). Tra i direttivi c'è una carenza del 3o per cento, mentre la massa degli assistenti e degli agenti (oltre la metà del personale) sono l'8 per cento in più rispetto all'organico, poiché da anni non si fanno concorsi per salire di grado; i dirigenti, invece, sono l'8 per cento in meno. L'età me-dia dei poliziotti è salita a 42 anni, nel

zoio era di 41 e mezzo, nel 2009 di 4o e qualche mese.

Tra i carabinieri la differenza si fer-ma a 7.027 unità in meno (6,1 per cen-to), ma è cresciuta negli ultimi due an-ni. L'età media sfiora i 44 anni, men-tre la Guardia di Finanza può contare su 59.903 persone rispetto alle 68.13o previste: 8.227 in meno, cioè il 12 per cento. Anche nelle Fiamme gialle l'età media è arrivata a 44 anni.

Queste cifre, ricorda la relazione,

Detenuti «Con il decreto svuota carceri serviranno dieci operatori per ogni fermato» 11■11111111 1

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contrastano con i maggiori sforzi che saranno richiesti a poliziotti, carabi-nieri e finanzieri dal decreto legge chiamato «svuotacarceri», varato dal governo per fronteggiare il sovraffol-lamento nei penitenziari. Per via della norma su cui s'è maggiormente sof-fermato il prefetto Cirillo nel discorso «a braccio» ai senatori, che tratterrà nelle 1.057 camere di sicurezza dispo-nibili gli arrestati in flagranza fino al-l'incontro col giudice; per ogni ferma-to serviranno «minimo dieci operato-ri nell'arco di 24 ore, con esclusione della possibilità di un loro impiego esterno», precisa il documento scrit-to, auspicando udienze in tribunale anche di sabato e domenica per svuo-tare in fretta commissariati e caser-me.

Ma l'allarme personale riguarda an-che l'allungamento da dodici a diciot-to mesi del residuo di pena che si po-trà scontare agli arresti domiciliari, da cui deriverà il quasi raddoppio dei detenuti in casa, stimati in 7.127 anzi-ché 3.800. «Ciò comporta ulteriori no-tevoli ripercussioni — avverte la rela-zione — derivante dall'impiego di per-sonale per i conseguenti controlli, at-teso che già oggi si registra una rile-vante carenza organica degli operato-ri da impiegare in numerosi compiti istituzionali, con specifico riferimen-to a quello per il controllo del territo-rio, che necessita sempre più di perso-nalità adeguate, sia sotto l'aspetto nu-merico per le pattuglie da disporre, sia sotto l'aspetto dell'idoneità ai ser-vizi più esposti .e impegnativi che ren-dono necessaria la presenza di perso-nale preferibilmente giovane».

Le cifre su organici effettivi e anzianità del personale, continua il documento, «evidenziamo come la si-tuazione diventi sempre più preoccu-pante, atteso il crescente aumento del-l'età media»; con la riforma delle pen-sioni «tale situazione potrebbe ulte-riormente aggravarsi in conseguenza del generale adeguamento dell'età per il collocamento a riposo».

Giovanni Bianconi RIPRODUZIONE RISERVATA

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UNA CRISI, QUATTRO PROTAGONISTI

Dopo iprofessori tornerà la politica Speriamo fibila capito la lezione di MICHELE SALVATI

'› iniziato un anno decisivo per il futuro del nostro Paese: alla sua fine forse capiremo se l'Italia ha qualche possibilità

.„ di farcela, di rovesciare le tendenze che sembrano condurla a un declino irreversibile, o se meste tendenze verninno conferinate. Quattro i protagonisti del dramma, tre interni e ll contesto esterno. Cominciamo da quest'ultimo. Anche se i protagonisti interi si comporteranno al meglio delle loro possibilità, è improbabile che la loro azione possa aver successo se il contesto esterno non sarà favorevole. E in particolare se l'Europa (leggi: la Germania) non allenterà le condizioni recessive che ci impone: se ciò non ;wverra i ntereati scommetteranno sulla continuazione del ristagno, i rendhnenti del debito pubblico resteranno molto elevati e questo presto o tardi ci condurrebbe all'insolvenza. Sta nella consapevolezza di questo possibile esito la ragione dell'attivismo del governo sul fronte europeo. Veniamo allora al governo, il primo grande protagonista interno. Due le direttive della sua azione: il fronte che abbiamo appena ricordato internazionale e soprattutto europeo —per il quale mi limito a constatare che non potremmo avere un negoziatore migliore di Mario Monti. E il fronte domestico. Su questo va ribadito che la manovra di Natale era necessaria, soprattutto per presentarsi in

d modo creibile al negoziato europeo: si è trattato di una manovra hievitabilmente recessiva, ma, dati i tempi e le circostanze, i suoi effetti di iniquità sono stati contenuti. Resta aperto il problema di una maggiore equità e soprattutto dello sviluppo, cui il governo si accinge a marce forzate, scandite dai prossimi riscontri europei. Sul primo problema, l'equità, ottima l'insistenza sull'evasione fiscale: con Cortina, Befera ha dato a Monti un assist magistrale. l,e misure di li realizzazione e di efficienza previste vanno nella direzione giusta, ma i hyro effetti sulla crescita saranno lenti a natio are. E se l'Europa non aiuta, se S aremo costretti ad altre manovre recessive, saranno difficilmente attuabili: liberalizzare e promuovere efficienza riesce assai meglio in una fase di crescita. Il secondo grande protagonista interno è

il sistema politico. È stato sovente osservato che l'Italia non può permettersi

riavvio della politica «normale» dopo le elezioni dei 2013 (ammesso che ci si arrivi) Con un f ieri ±licebann!s, con un ritorno a un assetto istituzionale immutato e al bipolarismo urlato e inconcludente degli anni 2000. Non è compito di questo governo provvedere con riforme istituzionali e costituzionali adeguate. E soprattutto con una legge elettorale decente. E compito del Parlamento e dei partiti politici. Attribuire il rimedio a chi è causa del guasto non lascia adito a graniti speranze. Ma e inevitabile. Quando Monti se ne andrà lascerà un cantiere aperto ed è essenziale che la «politica normale» continui il lavoro secondo le sue indicazioni: se torniamo alla vecchia politica queste indicazioni saranno sicuramente disattese

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e l'Europa tornerà a guardarci come ci guardava prima. Il terzo grande protagonista interno siamo noi, la società it oliano, gli numeri e gli orientamenti che in esso prevarranno, tl modo in cui reagivi alle impopolari misure del governo. Finora non c'è stata una reazione di rigetto: i sindacati hanno reagito come da copione, ma in modo moderato, e l'opinione pubblica sembra divisa e perplessa, più che apertamente negativa. Ma il difficile deve venire: che cosa succederà quando, in un contesto di recessione e disoccupazione, caleramomo provvedimenti che incidono su molti interessi particolari, di solito molto reattivi? Segmenti dei media e alcuni partiti politici (Lega, idv, Grillo, ma anche parti dei due grandi partiti che appoggiano Monti) faranno da cassa di idS011a0Za: avranno successo oppure riuscirà a prevalere un orientamento più positivo? E per questo non intendo un intatti succube, stanco, remissivo. Ma la consapevolezza diffusa, e orgogliosa, che si tratta di Uno prova dura ma trae`. a3aria per tornare a essere un grande Paese. La probabilità congiunta che tutti i quattro grandi protagonisti (e soprattutto quello sul quale la politica interna non ha controllo, l'Europa) si comportino bene non è elevata. Ma non è neppure nulla.

PiSFPJA,

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press unE 10/01/2012

Il Sole12

WIMC." :~y-Ateneé",,"MIWAYMMAM

INTERVISTA Gaeta no Quaglia dello Vicecapogruppo Pdl

«Senza la riforma del voto sarà crisi della democrazia» di Barbara Fiammeri

a Corte farà ovvia- « mente quello che

crede. Io penso - e non è un auspicio ma una me-ra riflessione - che sulla base dei precedenti l'ipotesi di una sentenza di rigetto sia più che plausibile. Comunque sia, la scelta della Consulta non può e non deve essere decisiva. La politica sulla riforma elettora-le e in generale su quella isti-tuzionale non può e non deve farsi tirare per la giacca bensì assumere unainiziativa auto-noma». Gaetano Quagliariel-lo, vicecapogruppo vicario dei senatori del Pdl, appoggia apertamente la mozione pre-sentata dall'esponente del Pd Vannino Chiti e ritiene che la modifica del sistema di voto e dell'attuale assetto istituzio-nale sia decisivo per evitare che «la crisi della politica si risolva in una crisi della de-mocrazia».

Sono anni che siparla di ri-formare lo Stato e di rivede-re il sistema di voto e non se n'è fatto nulla, difficile esse-re ottimisti...

Siamo in una situazione che è senza precedenti. Abbiamo un'occasione unica per recu-perare, ricostruire il rapporto tra la politica e i cittadini, per-derla sarebbe ingiusitificabi-le, in ballo c'è il futuro stesso dell'Italia.

Al momento fa più paura lo spread.

Ma quel che sta avvenendo sul fronte della speculazione internazionale è semmai la conferma ulteriore di quanto questa decisione non sia più rinviabile. Nonostante i no-stri fondamentali siano infatti ben più solidi di quelli spagno-li, i bonos reggono sul merca-to meglio dei Btp. Questo per-ché sul dopo Monti regna la più totale incertezza. È inutile parlare di riduzione dei costi

Gaetano Quagliarietto

«Da sola la revisione dette regole elettorali non basta, serve il riassetto istituzionale»

della politica quando il più grande esborso i cittadini lo pagano per l'inefficienza della politica. Non è un caso se tutti i governi succedutisi negli ulti-mi anni, e il governo Monti non fa eccezione (anzi), han-no fatto un gran ricorso alla de-cretazione d'urgenza...

Vuol dire che in Italia altri menti non si governa?

Prendo semplicemente at-to di quanto sta avvenendo. Il nostro sistema è obsoleto e se non ci sbrighiamo a cambiar-lo verremo travolti. E non mi riferisco certo solo al sistema di voto...

Ma è di quello che si parla di più e su cui la Corte si pro-nuncerà tra qualche ora!

Non ne sottovaluto l'impor-tanza ma attenzione a attribui-re alla legge elettorale effetti rivoluzionari. Non è così. An-

zi, spesso abbiamo dovuto constatare che i cambiamenti della legge elettorale hanno prodotto effetti ben diversi da quelli che immaginavano i proponenti. È avvenuto alla fi-ne dell'età giolittiana, quando dopo l'avvento del proporzio-nale arrivò il fascismo e è acca-duto anche molto più di recen-te. Si pensava che l'abolizione delle preferenze risolvesse il problemma della corruzione nella politica, adesso si vuole invece tornare alle preferen-ze in nome del diritto di scelta degli elettori...Ecco perché dobbiamo essere consapevoli che la sola legge elettorale non può bastare.

Lei ha detto di condivide-re la mozione di indirizzo presentata da Chiti: è cam-biato qualcosa con il Pd da quando siete insieme per so-stenere il governo?

Noi continuiamo a ritener-ci due forze politiche alternati-ve, con visioni assai diverse. Questa maggioranza si è for-mata per un comune senso di responsabilità nei confronti del Paese ma è un'anomalia de-stinata a durare per il tempo strettamente necessario. Dob-biamo però dimostrare di sa-per usare bene questo tempo e la riforma istituzionale e con essa quella elettorale rappre-sentano un obiettivo comune.

Ma voi siete favorevoli a un sistema proporzionale di tipo tedesco?

Nessuno deve presentarsi al confronto con delle pregiu-diziali, altrimenti ci si ferma prima ancora di cominciare. Noi siamo convinti che vada salvaguardato un bip olari-smo tendenziale e venga ga-rantito agli elettori di poter continuare a decidere chi li go-verna, il che non significa solo decidere il leader. Su quale si-stema possa offrire maggiori garanzie il confronto è aperto.

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Legge elettorale. Tra domani e giovedì la sentenza - Balduzzi: il governo non ha paura dei quesiti, sono ammissibili

Referendum, la Consulta decide La giurisprudenza propende per il no, ma tutti gli scenari sono ancora aperti

L'appuntamento Domani la Consulta esaminai

due quesiti referendari sulla legge elettorale (li cosiddetto Porcellum) e già in serata o al più tardi giovedì potrebbe arriva re il verdetto

Le richieste Anche se diversi nella forma,

entrambi i quesiti puntano all'abrogazione del Porcellum e a far «rivivere» il Matta rellu m, ferma restando la possibilità del Parlamento di apportare eventuali aggiustamenti, se nelle urne vincessero i sì all'abrogazione

La decisione Nell'esaminare le richieste

avanzate dai comitati referendari, la Corte costituzionale dovrà verificare anzitutto se le domande siano chiare, univoche e omogenee. Successivamente la Consulta dovrà accertare che l'abrogazione della legge elettorale non crei un vuoto normativo e infine se la «normativa di risulta» sia immediatamente applicabile in modo da garantire l'operatività dell'organo (nuove elezioni) pur in mancanza di una nuova legge elettorale.

I precedenti Finora la Corte ha sempre

escluso che l'abrogazione di una legge per referendum faccia rivivere le norme ad essa precedenti. Se confermerà questa giurisprudenza, i quesiti dovrebbero essere dic hia rati i na mmissibili. Se invece accoglierà la tesi dei promotori (non si tratta di una vera e propria «riviviscenza» ma di una «ries pa nsione» della vecchia normativa) la Corte correggerebbe se stessa e le decisioni del passato, dando via libera alla consultazione popolare.

Donatella Stasio ROMA

Mancano solo ventiquat-tr'ore all'appuntamento della Cor-te costituzionale con i due referen-dum elettorali, e qualcuna di più al verdetto. Che, con i riflettori da giorni puntati su Palazzo della Consulta, potrebbe arrivare già domani sera o giovedì. Nulla è an-cora deciso né scontato, anche se i "precedenti" sembrano (co)strin-gere i quindici giudici costituzio-nali nell'angolo dell'inammissibili-tà, cioè della bocciatura dei quesi-ti e quindi della consultazione po-polare, al di là dei desideri incon-fessati e inconfessabili di ciascu-no, destinati a rimanere fuori dalla porta della camera di consiglio di domani. Se, ingenerale, ogni deci-sione della Corte è condizionata dai "precedenti", cioè dalla giuri-sprudenza, in questo caso lo è an-cora di più poiché la discontinuità equivarrebbe a un revirement (co-me si usa dire) di 36o gradi, di per sé non impossibile ma «rischio-so» sul piano dei principi, della lo-ro stabilità e prevedibilità, tanto più nell'attuale situazionepolitico-istituzionale. fi compito di convin-cere i giudici incerti che invece «si può fare» spetterà ai costituziona-

listi Alessandro Pace e Federico Sorrentino per conto del Comita-to promotore, presieduto da An-drea Morrone, anch'egli costitu-zionalista, che ha messo insieme Di Pietro, Vendola, Segni, parti del Pd e qualche voce del Pdl. Tut-ti, insomma, ad eccezione della Le-ga, anche se in questa vigilia tutti, ad eccezione dell'Idv, tifano silen-ziosamente per l'inammissibilità dei referendum, convinti che l'ac-cordo su una nuova legge elettora-le vada trovato in Parlamento sen-za avere sul collo il fiato della con-sultazione popolare (prevista per il prossimo giugno, qualora la Cor-te desse il via libera). Nel governo, tuttavia, ci sono voci che si dichia-rano in favore dell'ammissibilità: «Il governo Monti-ha detto ieri il ministro della Salute Renato Bal-duzzi - non teme il referendum elettorale e per quanto mi riguar-da, come costituzionalista, miuni-

GLI ALTRI CASI Nulla è scontato ma i precedenti sembrano stringere i giudici nell'angolo dell'inammissibilità cioè della bocciatura dei quesiti

sco all'appello dei m colleghi che riconosce la piena ammissibilità dei due quesiti referendari».

Alla Consulta le bocche sono cucite e si ripete che «tutto è anco-ra possibile». Continuità contro discontinuità. Peraltro, è difficile dire no a un referendum chiesto da i milione e zoomila persone e sentito dalla stragrande maggio-ranza dei cittadini come l'unico strumento per restituire al popolo la scelta dei propri rappresentanti in Parlamento. Tuttavia, in ballo non c'è la bontà o meno del cosid-detto Porcellum - la legge che nel 2005 ha introdotto il sistema mag-gioritario con un forte premio di maggioranza e liste bloccate - ma solo l'ammissibilità dei due quesi-ti con cui il Comitato promotore ne chiede l'abrogazione. Nel pri-mo caso, in modo esplicito e tota-le, nel secondo caso in modo indi-retto, mediante cancellazione dei

LA GIURISPRUDENZA Questa volta pesa più che mai: la discontinuità sarebbe rischiosa sul piano dei principi visto anche il quadro politico-istituzionale

cosiddetti «alinea», frasi con cui il Porcellum ha abrogato le norme prima in vigore (il Mattarellum). Due quesiti diversi nella forma, non nella sostanza: entrambi pun-tano a far «rivivere» il Mattarel-lum, la legge elettorale con cui si andò a votare nel '94, '96 e 2001

(collegi uninominali maggioritari con quote di proporzionale). In questo modo, sostengono ipromo-tori, non si creerebbe alcun vuoto normativo e si potrebbe votare an-che subito se - per avventura - la legislatura finisse prima del 2013. Tra l'altro, la legge sul referen-dum (n. 352 del '70) prevede che l'efficacia abrogativa possa essere posticipata di 6o giorni per con-sentire al Parlamento di rimedia-re a eventuali «inconvenienti» e, sempre secondo ipromotori, que-sto termine potrebbe essere pro-rogato dal Presidente della Repub-blica se la Corte "correggesse" in tal senso la legge 352.

La Consulta deve anzitutto de-cidere se i due quesiti referendari sono chiari, univoci e omogenei, verificare se l'eventuale abroga-zione del Porcellum determine-rebbe o meno un vuoto normati-vo, se la cosiddetta «normativa di risulta» sarebbe immediatamen-

te applicabile e idonea a garantire - in mancanza di una nuova legge - l'operatività dell'organo (cioè nuo-ve elezioni del Parlamento). Ma in questo caso, quale sarebbe la «nor-mativa di risulta»? Se vincessero i sì, il referendum abrogherebbe tutte le norme vigenti e la Corte, non più di un anno fa (con la sen-tenza n. 24/20u sul referendum suiservizipubblici locali) ha esclu-so la «riviviscenza» delle norme precedenti alla legge abrogata, confermando peraltro una giuri-sprudenza costante. I promotori obiettano, però, che non si tratte-rebbe di «riviviscenza» ma di«rie-spansione» delle vecchie norme (il Mattarellum), che il Paklamen-to potrebbe sempre aggiustare successivamente. Perciò la Corte non può bocciare il referendum. Né limitarsi a criticare tra le righe il Porcellum, come fece nel 2008 quando «segnalò» al Parlamento di «considerare con attenzione gli aspetti problematici di una legisla-zione che non subordina l'attribu-zione del premio di maggioranza al raggiungimento di una soglia minima di voti e/o di seggi». Una segnalazione - un avvertimento? - rimasta inascoltata.

©RIPROEUZIONE REUVATA

Un'udienza alla Corte costituzionale

press unE 10/01/2012

Il Solere /,1

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Nessun leader politico si oppone apertamente ai tagli. Ma tutti cercano di non farli

Meno parlamentari? Calma, calma Casini chiede gradualità. Quagliariello vuole tutto, cioè nulla

DI MARCO BERTONCINI

Ei tagli alla politica? In particolare: e la ridu-zione del numero dei parlamentari? Ultimate

e vacanze, teoricamente il Se-iato potrebbe, una buona volta, Iffrontare di petto la questio-ie, che giace ancora alla fase di sommissione nella prima aula n prima lettura. Che il provve-limento riesca a trovare il ne-:essario consenso al Senato pri-na, alla Camera'poi, e di nuovo n seconda lettura nei due rami lel Parlamento, comincia a di-venire arduo. A dir la verità, nel nondo politico, dai democratici li centristi ai pidiellini, abbon-'ano coloro che preconizzano -dorme costituzionali a iosa. Poiché l'esperienza insegna che

occorre tempo in abbondanza per raggiungere risultati con-creti, già l'anno e mezzo molto scarso che ci separa dalla fine della legislatura (siamo, di fat-to, a poco più di un anno) non lascia sperare in numerose re-visioni costituzionali.

A far capire che per potare deputati e senatori ci siano dif-ficoltà basterebbero due recenti e autorevoli interventi. Intervi-stato ieri dall'Unità, Pier Fer-dinando Casini ha sì chiarito che «pregiudiziale è la riduzione del numero dei parlamentari» (e fin qui ci sarebbe soltanto da applaudire), ma ha subito spe-cificato di volere «una diminu-zione graduale e realistica». In soldoni: «una riforma che tagli, per la prossima consultazione, cento parlamentari». Conti alla mano, si tratterebbe di scendere da 630 deputati a 560, e da 315 senatori elettivi a 285. Dopo di che, «a regime» (quando?), Camera e Senato sarebbero ridotti «a due terzi di quel che sono ora»: ergo, a 422 deputati e 211 senatori. Saremmo molto, decisa-mente molto, sopra l'au-spicato dimezzamento. In ogni caso, si trattereb-be di una ridu-zione minima, a breve termine, e di una più consistente, al-le calende greche.

Casini, almeno, premette alle altre riforme il contenimento del numero dei parlamenta-ri. State invece a sentire quel che pontifica il vicecapogrupt po vicario dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, inter-vistato, anche lui ieri, dal*Tem-po: «Modifica dei regolamenti parlamentari, rivisitazione del

bicameralismo differenziando le funzioni di Camera e Sena-to, riduzione dei parlamentari, capo dell'esecutivo eletto a suf-fragio universale e quindi legge elettorale».

A parte il fatto che riscrivere i regolamenti parlamentari pri-

ma di una simile abboffata di riforme costituzionali sarebbe insensato, è logico che postula-re in poco più di un anno una ristrutturazione storica di tal fatta significa una sola cosa: non far niente delle riforme co-stituzionali, e quindi affossare

la semplice riduzione del nume-ro dei parlamentari.

In sintesi: chiunque leghi la diminuzione dei componen-ti le assemblee legislative ad altre e più complesse riforme costituzionali, vuole serbare i numeri attuali. Quagliariello

mette avanti poderose riforme della Carta, ben sapendo che le difficoltà sono inumane. Casini si accontenta di postulare una sforbiciata. Entrambi gradi-rebbero che non si riducesse la struttura delle Camere. O Ripmduzione riservata--m

Pagina 9 Aleno parlamentari? (alma., caLnr

La voglia di un futuro migliore non è in recessione.

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ubblici nell'oro .


PADANIA :14411100eMiNORte

Italiani alla fame ma alter pubblici nell'oro ANDREA BALLARIN

Sui costi della politica la di-scussione da un po' di tempo a questa parte si sta facendo seria, merito soprattutto delle (decennali) pressioni del Car-roccio che, storicamente, so-stiene la necessità di proce-dere a drastiche riduzioni di spesa nella pubblica ammi-nistrazione.

Proprio perché se ne parla, i politici, le loro indennità, i rimborsi, le agevolazioni, fi-niscono nell'occhio del ciclo-ne e, puntualmente, scatena-no bufere mediatiche e in-dignazione tra la gente co-mune. Ma, in fondo, c'è casta e casta. A sguazzare silen-ziosamente nell'oro c'è un esercito di Paperoni che non ha gli stessi riflettori puntati addosso, che solo occasional-mente deve vedersela con il clamore suscitato - inevita-bilmente - dalla diffusione dei dati su stipendi, emolumenti, compensi e retribuzioni varie: è composto dalle danarose truppe dei supermanager pubblici, strapagati, troppe volte ingiustificatamente, quelli che il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni ha de-finito senza tanti fronzoli «boiardi di Stato». Funzionari-feudatari che dalle società pubbliche ricevono centinaia di migliaia di euro in com-pensi e prebende, non sempre ottenendo, come logica con-tropartita imporrebbe, risul-tati aziendali ragguardevoli. Politici o manager statali: qual è la vera Casta, quella con la "C" maiuscola? Per far-si un'idea del fenomeno, la tabella che pubblichiamo pa-re sufficientemente eloquen-te.

I nomi dei personaggi citati sono straconosciuti, i loro megastipendi, anche se già da tempo di dominio pubblico, un po' meno. Gli annunciati aumenti di gas ed elettricità peseranno come macigni sui già magri bilanci delle fami-glie italiane, ma per Paolo

Scaroni e Fulvio Conti, ri-spettivamente amministrato-re delegato di Eni ed Enel, e i relativi presidenti delle due aziende, Roberto Poli e Piero Gnudi, la stretta di cinghia sarà del tutto trascurabile, percependo lor signori - in

Paolo Scaroni (Eni), il più pagato

ordine di citazione -4.420.000, 1.380.000, 1.101.000 e 1.695.211 euro di retribuzione per il prezioso (e sin troppo costoso) con-tributo lavorativo apportato alla pubblica amministrazio-ne. E che importanza ha sa-pere se si tratta di stipendio lordo o netto, le cifre spa-venterebbero, comunque, an-che il sultano del Brunei.

Via la Lega Nord dal Go-verno, l'ascia di guerra per mettere un tetto a tali, im-probabili, stipendi sembra es-sere stata sotterrata dal pre-sidente del Consiglio Mario Monti e il suo squadrone di "tecnici". Nell'ultima mano-vra dell'Esecutivo, il cosiddet-to decreto salva-Italia, la pre-visione di porre un tetto ai mega-salari dei dirigenti pub-blici è stata vanificata da un codicillo inserito all'ultimo istante per il quale sì, le re-tribuzioni dei manager non possono superare per legge il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione (311.000 euro),

ma per le "posizioni apicali" possono essere previste delle deroghe. Traduzione: rimane tutto come prima. Ma in tem-po di sacrifici, non c'è ragione - nessuna, nemmeno una -per la quale questa gente con-tinui a percepire tali cifre che rappresentano un affronto a chi fatica ad arrivare a fine mese con il mutuo da pagare e

Il senatore del Carroccio Stiffoni li ha definiti «boiardi di Stato», di tirare la cinghia non ci pensano affatto le bollette del gas e dell'elet-tricità schizzate alle stelle. Il premier Monti rifletta seria-mente e prima di caricare le spalle dei cittadini di nuove gabelle, avvii una profonda revisione dei criteri con i quali vengono stabiliti i parametri di retribuzione dei dirigenti

delle società pubbliche o a partecipazione statale. Maga-ri partendo dallo stipendio di quell'Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate e presidente di Equitalia, che da una settimana impartisce lezioni di etica fiscale agli "evasori" del Nord che, lavo-rando, producendo, pagando tasse e interessi al limite dell'usura sulle cartelle dell'agenzia di riscossione da lui diretta, gli assicurano 456.733 euro di paga annua. Lorda o netta ha poca im-portanza, è una vergogna in tempo di crisi e con tassi di evasione galoppanti. Avesse il coraggio, oltre a Cortina, di organizzare agguati anche a Casal di Principe, nei Quar-tieri Spagnoli o in qualsiasi altra zonaccia del Mezzogior-no, il suo megastipendio, for-se, avrebbe più senso. Ma non ne avrà, come non avranno audacia tutti gli altri manager pubblici nel riconoscere di rappresentare una distorsio-ne da correggere in un Paese dalla casta facile. I politici? Sì, forse saranno anche dei ma-scalzoni ma, in fondo, c'è ca-sta e casta.

E tempo di grandi saert ei ■

ma non per tutti: il denaro per megastipendi prebende privilegi e sprechi c'è sempre

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laPADANIA :INIVOCeMiN0Et

Paolo Scaroni, ad Eni 4.420.000 Pierfrancesco Guarguaglini, presidente Finmeccanica fino all'i dicembre 2011 2.475.000 Piero Gnudi, presidente Enel fino al 16 maggio 2011 1.695.211 Fulvio Conti, ad Enel 1.380.000 Massimo Sarmi, ad Poste Italiane 1.205.327 Roberto Poli, presidente Eni 1.101.000 Alessandro Castellano, ad Sace 800.000 Maurizio Prato, presidente Fintecna 720.000 Giovanni lalongo, presidente Poste Italiane 590.472 Giovanni Gorno Tempini, ad Cassa Depositi e Prestiti 523.887 Mario Canzio, Ragioniere Generale dello Stato 520.000 Graziano Tarantini, presidente A2A 505.100 Guido Pugliesi, ad Enav fino al 22 novembre 2011 478.750 Giovanni Pitruzzella, presidente Antitrust 475.000 Elio Catania, presidente Atm Milano fino al 27 luglio 2011 , 466.643 Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate e presidente di Equitalia 456.733 Paolo Garimberti, presidente Rai 448.000 Lorenza Lei, Direttore Generale Rai* 420.000 Marco Staderiní, ad Acea 354.000 Marco Bonamico, ad Sogei 352.700 Ferruccio Ferranti, ad Istituto Poligrafico Zecca Stato 335.000

ranco Bassanini, presidente Cassa Depositi e Prestiti 313.666 ftosario Bifulco, consigliere A2A 304.800 itaffaete Ferrara, ad Consip fino al 28 aprile 2011 285.553 Nando Pasquali, ad Gse, Gestore servizi energetici 270.000 Carlo Flamment, presidente Formez 248.640 Paolo Andrea Colombo, consigliere Eni 245.000 Pierluigi Scibetta, consigliere Eni 245.000

241.987 Innocenzo Cipolletta, presidente Ferrovie dello Stato (periodo 2006-2010) Vincenzo Assenza, presidente Sogesid Spa 215.123 Tommaso Affinita, ad Rete Autostrade Medit 205.000 Mario Rinaldi, presidente Università di Bologna 204.434

iccardo Mancini , ad Eur Spa 198.750 DOmenico Arcurí, ad Ag. Invest. Svil. Impr. 184.917 Angelo Maria Petroni, consigliere Rai 160.500 Folgo Cremona, presidente Gse, Gestore servizi energetici 136.944 Ioi orto Mazze', presidente Istituto Poligrafico Zecca Stato 135.000

nl Petrucci, presidente Coni 128.000 Pierluigi Borghini, presidente Eur Spa 127.500

nfranco Tosi, consigliere Enel 123.250 *ha chiesto un aumento di ulteriori 330.000 euro

ubblici nell'oro

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ALLA RICERCA DELLA FIDUC PERDUTA GUIDO CRAINZ

i partiti alla ricerca della fiducia perduta

GUIDO CRAINZ

LA :DIVINITÀ acceca chi vuol mand are t rovina: a questo fa -pensare l'ostina-

zione con cui i partiti resistono alla riduzione di privilegi e costi della politica che confliggono in modo aperto con la sensibilità del Paese.

SEGUE A PAGINA 41

(segue dalla prima pagina)

nacronistici da tempo, e resi sempre più intollerabili dalla crisi che l'Italia attraversa e dai costi altissimi che è costretta a pagare (co-

stretta, in primo luogo, dalla irresponsabi-lità del ceto politico che ha governato). Resi intollerabili, anche, dall'improntitudine con cui alcuni parlamentari hanno persino negato la realtà, presentandosi come i me-no pagati d'Europa: spesso son.o gli stessi pronti a scendere inctunpo in difesa dei"po-veri ricchi" e a bollare un normale e dovero-so controllo come ingiusta vessazione e ne-fanda lotta di classe.

Mi colpì dolorosamente molti anni fa un rapporto del prefetto di Belluno conservato negli archivi dello Stato e scritto subito do-po il Capodanno dei 1964. Segnalava il "va-sto malumore, specieneiCadore" peri bloc-chi stradali "effettuati dai superstiti del Vajont": avevano disturbato coloro che si recavano a festeggiare il nuovo anno a Cor-tina. Che persone indelicate, quegli abitan-ti diErto, Casso e Longarone: chissà cosa ne

avrebbero detto Daniela Santanchè e Fa bri-zio Cicchitto,

Colpisce l'arroganza esibita nel difende-re privilegi e immunità che nacquero per opposte ragioni. Nell'Italia liberale l'elezio-ne al Parlamento tutelò i dirigenti dei Fasci siciliani ingiustamente incucerati o i socia-listi e i democratici colpiti dalla repressione del 1898: quella, per capirci, iniziata con le cannonate del generale Bava Beccaris. Che c'entrano, di grazia., i Cosentino e i Papa con Nicola Barbato e Filippo Turati?

Colpisce ancordiplillapenzicacia con cui un "sistema dei partiti senza partiti" sta im-pedendo una riduzione dei propri costi im-mediata e radicale come i sacrifici imp osti ai cittadini. Sono cecità che abbiamo già visto in passato, assieme alle loro dev astanti con-seguenze.

E esemplare la storia del finanziamento pubblico, varato nel 1974 p er moralizzare la. politica—si disse—dopo che le " tangenti pe-trolifere" avevano mosnato una corruzione diffusa e metodica, conpercentuali fisse. Fu zittito chi chiedeva controlli rigorosi, e già quattro anni dopo un referendum portò al-

la luce le inaspettate dimensioni del disagio e la montante protesta dei cittadini. Quella legge fu p oi gene ro samente rifinanziata ma l'inesistenza di controlli re ali fu confermata e alimentò anch'essa il crescere della corru-zione. E il discredito della politica, nella to-tale cecità dei partiti: ancora nel 1991 Craxi pensava che quel discredito fosse larga-mente sopravvalutato (lo ha testimoniato Luigi Covami in un bel libro, Menscevichi). Quel ceto politico ostentò una immobilità. statuaria, come fu detto, di fronte alle vora-gini che si stavano aprendo: e fu poi travolto dal crollo. Dilagò così un'antipolitica che aveva in realtà al suo interno tutti i peggiori guasti della "prima Repubblica".

La stessa immobilità statuaria si ripropo-ne oggi, e dinuovo i p artiti sembrano deltut-to inconsapevoli delle conseguenze disa-strose del suo prolungarsi: a prescin.de re an-che dagli ulteriori scampoli di indecenza of-ferti dal Pdl e dalle sue sparse propaggini.

Anche oggi, infine, tutto ciò avviene nella sostanziale assenza di alternative. Allora il Pci-Pds pagò a carissimo prezzo non solo il proprio coinvolgimento, sia pur parziale,

nella corruzione ma. anche la sua incapacità. di proporre modalità diverse della politica: lasciò cosi campo libero all'esito peggiore di quella crisi.

Questo stesso -nodo si ripropone oggi ed è decisivo per tutti che la spirale si inverta, che si inneschi davvero un proce sso di ricostru-zione. Fa malissimo i1Partito democratico a sottovalutare il logoramento crescente del-la sua stessa credibilità: cioè la credibilità dell'unica forza che può realizzare il cam-biamento. E ha fatto un gravissimo errore a perdere sin qui tutte le occasioni possibili.A non dare segnali forti. A non avanzare proposte radicali su questo terreno. E banco di prova urgentissimo, forse l'ultima possi-bilità di riaprire il dialogo con i cittadini: so-lo i14% di essi, secondo l'indagineDemos-la Repubblica pubblicata ieri, ha ancora fidu-cianelpartiti. E quasi unitaliano su due pen-sa che la democrazia possa funzionare sen-za di essi. Anche al di là di questa indagine, delresto, sono sempre più numerosi gli elet-

delPardto democratico che vincolano il proprio voto futuro a scelte nette, e netta-mente alternative all'esistente. Scelte che

contribuiscano a far cessar „ anche, l'occu- pazione partitica dello Stato e degli enti 'pubblici, e da questo punto di vista la Rai è uno snodo essenziale: non a caso il Pdl è in-sorto in forze appena Monti ha espresso la sacrosanta e benemerita intenzione di af-frontare anche questa materia.

Qualche mese fa Mario Pirani propose al centrosinistra di presentare progetti chiari contro i costi della politica e di rafforzarli con scelte unilaterali, concrete e simboliche al tempo stesso: ivi compresa la riduzione dei compensi dei propri parlamentari, con-siglieri regionali e così via, impegnando il denaro rimanente informe di solidarietà so-ciale (Gli stipendi da dimezzare," la Repub-blica", 20 luglio 2011).

Tutte le ragioni sottese a quella proposta sono state drammaticamente confermate in questimesi: in primo luogo l'estrema gra.- vità della situazione economica e la perico-losità delle derive che essa può alimentare. Il bisogno assoluto, quindi, di una proposta politica credibile, limpida nelle sue moda-lità e nei soggetti che la propongono.

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la Repubblica Farmacie e notai., si e<triyia

A.,Islojp_osentno Ealegarottràs:

press unE 10/01/2012 la R ubblica

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LA RISORSA STRANIERA

TITO BOERI

AQUANTO pare la riforma dell'immigrazione non farà parte della fase 2 del

governo. Eppure sarebbe una riforma in grado di aumentare il potenziale di crescita della no-stra econ onda e capace di taglia - re sprechi di denaro pubblico. Il momento politico, con la Lega all'opposizione, sembra propi-zio per interventi mirati, prag-matici, che taglino molta buro-crazia inutile migliorando l'uti-lizzo di capitale umano già pre-sente inel nostro Paese,

SEGUE A PAGINA 40

("segue dalla prima pagina)

attraendo cervelli e mano-dopera qualificata. Il fatto stesso di trattare di immigra-ione nell'ambito di un pac-

chetto per la crescita segnerebbe una svolta importante per il Paese. Sa-rebbe il segnale di un cambiamento di prospettiva, un rovesciamento dell'atteggiamento politico e cultu-rale sin qui prevalente, che ha visto nell'immigrazione solo gli sbarchi di clandestini a Lampedusa e i danni le-gati alla criminalità. L'immigrazio-ne, se ben gestita, può aiutarci a tor-nare a crescere e contribuire a farci superare la crisi del debito.

Il governo Monti si è sin qui occu-pato di immigrazione solo con riferi-mento alla tassa introdotta nell'otto-bre scorso da Tremonti a carico degli immigrati che chiedono il rinnovo dei loro permesso di soggiorno. Si tratta di un contributo elevato in rap-porto a quanto richiesto in altri Pae-si per pratiche di questo tipo, che si aggiunge ai costi già sostenuti dagli immigrati per ottenere il permesso informato elettronico, all'imposta di bollo e a quanto versato a Poste ita-liane per inoltrare la richiesta, In to-tale si arriva a 272 euro nel caso dei permessi per i soggiornanti di lungo periodo, quando il reddito medio mensile degli immigrati in attesa di regolarizzare il permesso di soggior-no e che trovano lavoro in Italia è di circa 700 euro. Hanno fatto bene per-ciò i ministri Cancellieri e Riccardi a rivedere la norma, introducendo una serie di esenzioni per gli immi-grati con basso reddito,

giusto chiedere agli inunigrati di contribuire ai costi amministrativi legati alla regolarizzazione della loro posizione e a un percorso di forma-zione e integrazione che li porti al-l'acquisizione della cittadinanza ita-liana. Ma la norma prevede che solo il 15 per cento delle somme riscosse col contributo sia destinata a coprire le spese amministrative per il rinno-vo del permesso. Tutto il resto del gettito serve a finanziare (per. i150%) le spese di espulsione degli immigra-ti irregolari, le spese per la sicurezza e l'ordine pubblico (20%) e gli esami che serviranno per decidere sulla re-voca del permesso di soggiorno e l'e-spulsione dello straniero nell'ambi-to del cosiddetto "accordo di inte-grazione" (15%). In altre parole, la legge chiede all'immigrato che vuole regolarizzare la propria posizione di coprirei costi legati a norme volte so-lo a rendere più difficile la perma-nenza degli immigrati nel nostro Paese.

Il nostro Paese sta già chiedendo un contributo fiscale molto rilevante agli immigrati, anche senza contare questo ennesimo balzello lasciatoci in eredità da Giulio Tremonti. pressione fiscale ha da noi raggiunto quasi il 50 per cento, portando via

metà del reddito generato da tutti co-loro che operano in Italia, immigrati compresi. Potrebbero decidere di andare a lavorare altrove, privando di assistenza molti anziani non più autosufficienti e impedendo così ai loro famigliari di lavorare, Dovrem-mo, a fronte di tutto questo, impe-gnarci a favorire la progressione so-ciale e professionale degli immigrati che vogliono lavorare legalmente da noi. Non è solo una questione di equità, Ci servirà per tornare a cre-scere, utilizzando meglio il capitale umano che è già cla noi e incentivan-do l'arrivo di 'immigrazione più qua-lificata.

Oggi questa progressione è bloc-cata dagli ostacoli imposti dalla leg-ge Bossi-Fini all'immigrato che vuo-le cambiare lavoro per aumentare il proprio reddito, dalla difficoltà di ot-tenere il riconoscimento dei titoli di studio e deitit oli professionali a equi-siti all'estero e dall'impossibilità di accedere ai concorsi pubblici. Sono tutte norme che servono unicamen-te a proteggere i lavoratori italiani maggiormente istruiti dalla concor-renza degli immigrati. Q ueste norme impediscono, ad esempio, ai medici che vengono dall'estero di operare nelnostroPaese,nonostantelinvec-chiainento della popolazione ripon-ga di fronte a una crescente carenza dipersonale medico in molte specia-lità. Impediscono la progressione anche degli immigrati di seconda ge-nerazione, quelli su cui tipicamente si cementa l'integrazione delle mi-noranze nei Paesi di accoglienza.

Per incentivare i figli degli immi-grati a integrarsi e a investire in istru-zione, bisognerebbe invece 1 -)re-iniarli concedendo loro il permesso di soggiorno di lungo periodo o addi-rittura la cittadinanza in caso di me-rito scolastico. Per attrarre talenti da noi bisognerebbe garantire a chi si iscrive a un dottorato in Italia di ave-re un visto pertutta la durata del pro-prio corso di studi invece di dover passare lunghe giornate in questura per farsi rinnovare un visto che spes-so arriva quando è già scaduto. E poi, al termine del percorso di studio, bi-sognerebbe offrire agli stranieri che hanno avuto il dottorato in Italia un permesso di soggiorno che permetta loro di cercare (o di crearsi) un lavo-ro all'altezza delle proprie compe-tenze. Il principio deve essere quello di coinvolgere le scuole e le univer-sità nella valutazione e nella selezio-ne degli imctigrati.l l anno t utt igl iin - centivi a scegliere bene i propri stu-denti. E sotto in grado di compiere queste valutazioni molto meglio del-la burocrazia creata dalla Lega per i continui rinnovi dei permessi ddî sog-giorno, per fornire corsi di educazio-ne civica (di un giorno!) agii immi-grati e per valutarne i progressi nel - l'appre n dere la lingua e la c ultura it a -

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LA RISORSA STRANIERA TITO BOERI

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Spero nel sì della Consulta si cancella il Porcellum rivivrà la legge precedente Zagrebelsky: fischiosofennareibeferendum

CARMELO LOPAPA

ROMA— «Una decisione negati-va della Corte suonerebbe come frustrazione. E le frustrazioni politiche, in democrazia, sono molto pericolose. Ma la que-stione è prima di tutto giuridi-ca». Alla vigilia dell'atteso pronunciamento sul refe-rendum, Gustavo Zagrebel-sicy, ex presidente della Con-sulta, anticipa il suo punto di vista: consultazione sul Por-ceilum ammissibile sotto il profilo tecnico- giuridico, necessaria sotto l'aspetto dell'opportunità.

Professore, il. tam tam, le indiscrezioni di questi gior-ni possono turbare il giudi-zio della Corte?

«Sulla base della mia esperien-za, rispondo no. Anche perché la Corte giustamente tende a pro-teggersi dal clamore della politi-ca. Le sue decisioni sono prese :nell'elaborazione della camera di consiglio. Soprattutto su decisio-ni così complesse, spesso i giudi-ci vi entrano avendo certe idee e ne escono convinti di altre, in ba-se alla discussione. Penso che an-che questa volta sia così. Questa è la /fisiologia, per un organo come la Consulta, Solo così se ne difen-de l'autonomia e ii prestigio».

Lei cosa si augura? «E stato detto di tutto. Le opi-

nioni sono nettamente divise tra sì erte,. Miauguro solo che, datala pregnanza politico-costituzio-nale della domanda alla quale la Corte dovrà dare risposta, gli ar-gomenti siano all'altezza».

Quali sono secondo lei gli ar-gomenti "all'altezza"?

«L'unico è la necessità di una legge pienamente canace di one-

rare. Niente vuoti, quindi. Una democrazia rappresentativa sen-za legge elettorale sarebbe un az-zardo, un fatto di eccezionale gra-vità».

Appunto, secondo alcuni se il sistema in vigore venisse abro-

gato, si creerebbe un vuoto. Ed ecco perché il referendum do-vrebbe dichiararsi inammissibi-e. È così?

«Qui, sopravvengono gli argo-menti che io considero "non al-l'altezza"»,

Quali sono? «Entriamo in un territorio che

app are pregiudicato da una visio-ne biologica del diritto».

Biologica? «Sì. Reviviscenza o non revivi-

scenza di una legge, come se si trattasse di corpivivi, morti, resu-scitabili o non resuscitabili. Si di-ce: la vecchia legge (il Mattarel-limi) è stata definitivamente uc-cisa dalla nuova (il Porcellum) Se viene elimina: a questa, ti.o n rina-sce quella. Mn la vita o la morte di una legge non sono fenomeni biologici. Siamo noia doverstabi-lire cosa accade. Nulla ci è impo-sto biologicamente. Sono i prin-cipi giuridici a doverci guidare».

E quindi? «Davvero l'abrogazione del

"Porcellum" creerebbe un vuoto?

Wegaào w,cchRa

Sono i principi giuridici a doverci guidare. E se gli elettori chiedono di

abrogare una nuova legge, è perché

preferiscono la vecchia

Davvero non sarebbe a quel punto applicabile il Matta-rellum? Questa è la tesi della non "reviviscenza" che porta

alla inammissibilità del referendum».

Lei ragiona così? «No».

Spieghi perché. «Perché le leggi elettorali sono

leggi molto particolari. Non solo devono esserci, ma definiscono, modificandolo, uno status degli elettori acquisito. Sono leggi sugli elettori. Qui si tratterebbe per la

OK ALLA CONSULTAZIONE "Il governo non teme il referendum". Lo dice ministro Renato Balduzzi. "Come costituzionalista — aggiunge — mi unisco all'appello dei 111 colleghi che riconosce l'ammissibilità dei quesiti"

Corte di considerare argomenti nuovi, su cui non ha avuto modo di pronunciarsi finora. Questa p articolare natura delle leggi elet-torali comporta che quando gli elettori chiedono l'abrogazione di una nuova legge, lo fanno per-ché vogliono rimanere com'era-no: preferiscono la vecchia alla nuova».

Sembra ovvio. Ma perché tan-te discussioni tra costituzionali-sti?

«Perché in generale, nella giu-risprudenza della Corte Costitu-

VogNa confa:.v

Un 'no' suonerebbe come frustrazione delle energie politiche in cui si è manifestata la voglia di contare dei cittadini-elettori

Pagina 13 ',22..1321gdellaCersulta ,,,almiladPoreedum


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zion aie è prevalsa l'idea del refe-rendum come legislazione nega-tiva».

Che significa? Non è la stessa cosa?

«No, perché in quanto legisla-zione negativa il referendum può servire a modificare le leggi in vi-gore attraverso l'eliminazione di frasi, parole, commi Non è mai accaduto finora che il referen-dum sia stato presentato al puro scopo di eliminare una legge elet-torale, cioè, dicono i giuristi, co-me contrarius actus, atto di resi-stenza. Quindi, siamo di fronte a una novità da valutare come tale, anche alla luce di ciò che volle il Costituente, quando respinse la possibilità di una legis [azione tra-mite referendum»,

Quindi lei si augura una deci-sione a favore del referendum?

«Mi auguro che la Corte sappia decidere considerando la parti-colarità del caso, traendone le conseguenze. Se così non fosse, i referendum elettorali sarebbero o impossibili o necessariamente quell'insulso ritaglio dalla legge vigente di parole, parolette, frasi, frasette, congiunzioni, avverbi».

Cosa accadrà se la Consulta dovesse bocciare il referendum? Davvero i partiti sarebbero in grado di approvare una nuova legge elettorale?

«Il Parlamento è libero di mo-dificare la legislazione elettorale. Referendum o non referendum. Che sia in grado di farlo politica-mente è tutto da vedere. E le ra-gioni per dubitarne sono molte.

In materia elettorale, ogni partito opera in causa propria. Calcoli di utilità particolare rendono molto difficile l'accordo. La mia preoc-cupazione è su un altro piano».

Quale? «Il referendum di cui discutia-

mo viene da una fase di mobilita-zione politica di cittadini che chiedono di contare. Una deci-sione negativa della Corte suone-rebbe come frustrazione e le fru-strazioni politiche, in democra-zia, sono molto pericolose. Peri-colose per la fiducia che deve esi-stere tra cittadini e loro rappre-sentanti. Non pensa che la prospettiva di essere chiamati a votare nel 2013 con qualcosa che a buon diritto si chiama Porcel-lum susciti"' giustificato e presso-ché unanime orrore da parte dei cittadini-elettori?».

Qualcuno sostiene anche che i referendum potrebbe far vacil-lare il governo 1VIonti.

«La materia elettorale non spetta al governo, ma al Parla-mento. Lo stesso presidente Monti lo ha precisato. Che i p arti-ti riescano o no a mettersi d'ac-cordo su questa materia, non do-vrebbe influire sull'esecutivo. Se dovesse accadere il contrario, sa-remmo di fronte a una grave pro-va di irresponsabilità delle forze politiche. Superata solo se deci-dessero di farci votare ancora con quella legge, sciogliendo antici-patamente le Camere e mandan-do a monte il referendum».

RiPRODUZiONE RiSERVATA

Pagina 13 della Corsulta

,,,almiladPoreedum


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« apitalismo in crisi Dovranno salvarlo e sinistre europee»

wenàe: che nel '92 affrontò un altro passaggio drammatico: «Non solo battersi per l'equità. Bisogna anche pensare al futuro e a un nuovo patto sociale»

FEDERICA FANTOZZI

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el settembre del :1992 l'Italia era in una crisi drammatica. Giulia-no Amato, da presi-dente del Consiglio,

varò una manovra di entità tale -90 mila miliardi di lire - da permet-terci il primo avvicinamento ai pa-rametri di Maastricht, e dunque di avviare il percorso per l'ingresso nell'euro. Scoppiarono polemiche furiose, a cominciare da quella sul prelievo forzoso sui conti correnti. Si capì però che l'Italia era salva. Lo è rimasta per vent'anni ma ora vive un altro momento critico. Che differenze vede tra la crisi di allo-ra e quella di oggi? «Dal punto di vista del riaggiusta-mento finanziario interno, quando c'è un debito pubblico troppo alto e ci sono titoli di Stato senza compra-tori le esigenze di pareggio d.ei con-ti si somigliano tutte. Ma questa cri-si va molto ai di là dell'Italia. Pre-senta variabili più grandi di noi». Affrontabili in qualche modo? «Con un linguaggio vecchio direi: dove sta andando il capitalismo? Cosa gli succede? Sembra aver per-so la bussola del funzionamento, le sue dinamiche vengono messe in di-scussione. Le diseguaglianze gigan-tesche che crea lo privano della le-

-ft:dm:azione sociale che gli è neces-saria».

N :,'estalo

'euro? Sono fiducioso H futuro deirUe dipende dalla nostra tempestività Dopo raccordo fiscale la Germania si impegnerà» Da tempo si dibatte sui difetti dei ca-pitalismo, ma non si è mai trovata un'alternativa «Questa non è la prima crisi a porre simili interrogativi: successe anche negli a.nni '20, E infatti io non credo che cadrà il capitalismo, ma che si impongano esigenze di profondo rinnovamento proprio come negli anni '30. Qualcuno ha scritto che il capitalismo, vivend.o di profondi squilibri, ogni qualche decennio esce di carreggiata e servono dei correttivi». Quali correttivi vedrebbe in questo inizio di millennio? «Secondo me dobbiamo prima chie-derci se siamo pronti a misurarci con questo problema. à un fatto che uno storico come Giuseppe Ber-ta chiede su II Mulino alla sinistra italiana ed europea se stia cercan-do risposte a questo cruciale inter-rogativo».

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N. s.s. Monti ami Ver'&21,

Writà. trivi i,erio agi

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Significa che la sinistra italiana e quella europea non hanno la percezione che l'Italia e l'Europa, se non il mondo, stan-no andando a sbattere? «Significa che si muove su un oriz-zonte più basso di quello. à attenta a tutelare gli interessi che rappresen-ta, agli ammortizzatori sociali, all'equità dei sacrifici chiesti. Cose es-senziali, sia chiaro. Ma rimettere in carreggiata la macchina esige una ri-flessione di più alto livello che spero cominci. Fra l'altro i partiti socialisti e di centrosinistra sono forse attesi alla prova di governo in Francia, in Germania e in Italia». Le sinistre si attardano su pensioni, arti-colo 18, cassa integrazione, mentre il mondo si capovolge? «Non dico che difendano troppo il passato, ma che non sanno vedere il futuro. E questa impossibilità le indu-ce a un atteggiamento difensivo. For-se tornare a Mani è troppo, ma fer-marsi agli ammortizzatori sociali è troppo poco». Qualche suggerimento? «Disponiamo di cervelli e di una accu-mulazione culturale sufficienti per elevare il livello dell'analisi. Sul meri-to, mi limito a ricordare che il capitali-smo ha ripreso a funzionare quando è riuscito a ristabilire insieme capaci-tà di sviluppo e di coesione sociale». Insomma, i tempi sono maturi per un nuovo patto sociale? Nuove forme di distribuzione del reddito? «Sl, serve un diverso patto sociale, che peraltro non si può più stipulare entro i confini nazionali. E questo è parte cospicua del nuovo problema che abbiamo di fronte». Siamo alla vigilia di un nuovo Trattato europeo. È l'ultima chiamata per l'Ue? Che prospettive vede? «I:2, possibile che da questo tormenta-to lavorio esca un'Europa più forte e integrata con un Regno Unito più di-- stanziato dall'eurozona. La difesa della stabilità dell'euro in crisi ha re-so ineludibile una maggiore integra-zione fiscale. È questo l'accordo inter-governativo di cui si discute. Ma l'in-tegrazione fiscale è a sua volta inso-stenibile senza un'adeguata integra-zione politica. È il percorso che si in-travede». Integrazione fiscale e politica con Lon-dra solo moderatamente euroscetti-ca. Non è troppo ottimista? «La questione che pesa sulle nostre teste come un macigno riguarda i tempi. L'Europa storicamente si muo-ve a passo di mesi se non anni, ma questa crisi non ce lo consente. l'uni abbiamo in testa una domanda: ce la faremo? Ebbene, il sì dipende dai tempi che ci metteremo». L'euro ce la farà? «La moneta unica e il suo futuro di-pendono dalla nostra tempestività. lo sono abbastanza fiducioso. Siamo vicini all'accordo sulla disciplina fi-

scale a cui tiene tanto la Merkel. A quel punto saremo in condizione di chiedere alla Germania, che non po-trà rifiutare, un impegno solidale co-mune per la crescita dell'eurozona». Lei è un sostenitore storico della Tobin Tax. Ma se Sarkozy la applica e Carne-ron no? «Monti è consapevole delle difficol-tà. Se Cameron dice no si crea un bel problema. Merkel e Sarkozy ritengo-no che si convincerà. Ma io non ne sono affatto convinto». La manovra del governo Monti è alle spalle ma gli effetti stanno arrivando. Il rigore c'è. L'equità sociale? «Ho detto ai miei amici nel governo che avrei cominciato subito toccando in modo significativo redditi e pensio-ni alte. Fui il primo a introdurre il con-tributo solidale sulle pensioni alte: ora era giusto ripristinarlo e accen-

L'abbrivio della manovra ave-va suscitato molte critiche, poi alzan-do la soglia delle pensioni non indiciz-zate, si è raddrizzata la rotta«.

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«Bisogna cambiare la legge elettorale. Ma non toccare il ruolo del capo dello Stato Parlare di presidenzialismo strisciante è sbagliato» Nessun altra critica? «C'è stata una reazione negativa per l'aumento delle accise, benzina in particolare. Monti con signorilità se lo è accollato. Ma bisogna dire la veri-tà: è stata una richiesta delle Regioni per finanziare il trasporto locale,. il blitz del fisco a Cortina demagogia o choc salutare per il Paese? «Trovo giusta l'operazione in sé. Se ci vai quando non c'è nessuno spre-chi solo tempo. Ma è stato opportu-no non rendere pubblici casi singoli. E giusto perseguire chi danneggia.il bene comune, ma bisogna evitare la sensazione che siamo tornati all'uso della gogna, di cui c'è gran voglia in questi tempi inquieti, ma che non ap-partiene ai metodi democratici». Secondo lei, la cosiddetta Seconda Re-pubblica è giunta alla fine? E sarebbe opportuno intervenire durante la fase Monti per ridisegnare un ordine istitu-zionale? «A mio avviso è essenziale cambiare la legge elettorale a prescindere dal responso della Corte Costituzionale. Mentre lavorare sul ruolo del capo dello Stato perché ampliato in una fase di crisi sarebbe sbagliato e dimo-strerebbe scarsa comprensione delle dinamiche del governo parlamenta-re in tempo di crisi». Insomma, non c'è un presidenzialismo strisciante? «E una lettura sbagliata. Ne ho viste tante in questo periodo».+

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