Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

13
G L O S S A R I O R O M A G N O L O S A L I N A R E S C O C E R V E S E Nino Giunchi Cervia AFRACHE’ pigiare coi piedi il sale nella < burcela> al fine di aumentarne la capacità di carico da 8 a 10 quintali. Dal 1913, quando il sale della <burcela> veniva calcolato a stazza, si procedeva al carico nel modo più soffice possibile. Si fa anche negli angoli del <mont>“ per aumentarne la tenuta affinché il sale non aggrotti. AFUNDE’ affondare, nel senso di ricoprire tutta la salina di acqua vergine. Questa operazione viene effettuata alla fine della < armesa > Ha una duplice funzione : preservare tutti gli argini e i fondi della salina dai venti e dalle piogge invernali ; sciogliere tutti i minerali (carbonati e solfati) che sono precipitati, durante la campagna salifera, nelle vasche di evaporazione. Nella primavera seguente viene scaricato tutto a mare. E’ una specie di lavaggio di tutte le saline. ALVADUR : canali pensili, costruiti dal 1909, dopo l’idrovora della <bua>. Con questi nuovi canali e l’idrovora si riuscì ad aumentare la superficie dei <murer> e farne di nuovi sfruttando zone prative dove l’acqua, con la sola forza della marea, non riusciva più ad arrivare. AMALE’ ammalati, riferito ai <cavden> . Succedeva, da sempre, una cosa strana e imponderabile. All’improvviso, due o tre <cavden > non salavano più e i fondi diventavano neri come la pece e senza traccia di sale e molli. Se succedeva a metà campagna salifera venivano abbandonati oppure lavati con acqua di bassa gradazione. AQUA acqua salata in generale. AQUA COTA acqua satura, untuosa e rossastra che pur avendo raggiunto la densità di cristallizzazione rimane in stallo e il cloruro di sodio non precipita se non spruzzando dell’acqua dolce. E’ un processo fisico (aurachia) che si manifesta anche con altre soluzioni sature. acetato (di soda – nitrato d’argento ecc.). Era noto fino dall’antichità ( vedi – “La Storia Naturale” di Plinio, “De Salinis Cerviensibus” del Zanoni, “Le Meraviglie dell’Industria” del Figuier). Ci sono, ancora oggi, saline artigianali nel Corno d’Africa che usano lo stesso sistema di salificazione e cioè aggiungendo all’acqua satura dell’acqua dolce. Anche la cristallizzazione ad < Occhio di bue > usa lo stesso procedimento. ARMESA trasporto del sale, tramite le <burceli > , dalle saline ai magazzini e alle aie predisposte, in caso di raccolti eccezionali. Iniziava un mese dopo l’ultimo raccolto, per permettere lo scolo dell’acqua madre e, a volte, terminava a metà dicembre e oltre. ARPIANE’ riportare a livello i fondi delle vasche evaporanti e salanti togliendo i 1

description

Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

Transcript of Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

Page 1: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

G L O S S A R I O R O M A G N O L O S A L I N A R E S C O C E R V E S ENino Giunchi Cervia

AFRACHE’ pigiare coi piedi il sale nella < burcela> al fine di aumentarne la

capacità di carico da 8 a 10 quintali. Dal 1913, quando il sale della<burcela> veniva calcolato a stazza, si procedeva al carico nel modopiù soffice possibile. Si fa anche negli angoli del <mont>“ peraumentarne la tenuta affinché il sale non aggrotti.

AFUNDE’ affondare, nel senso di ricoprire tutta la salina di acqua vergine. Questaoperazione viene effettuata alla fine della < armesa > Ha una duplicefunzione : preservare tutti gli argini e i fondi della salina dai venti edalle piogge invernali ; sciogliere tutti i minerali (carbonati e solfati)che sono precipitati, durante la campagna salifera, nelle vasche dievaporazione. Nella primavera seguente viene scaricato tutto a mare. E’una specie di lavaggio di tutte le saline.

ALVADUR :

canali pensili, costruiti dal 1909, dopo l’idrovora della <bua>. Conquesti nuovi canali e l’idrovora si riuscì ad aumentare la superficie dei<murer> e farne di nuovi sfruttando zone prative dove l’acqua, con lasola forza della marea, non riusciva più ad arrivare.

AMALE’ ammalati, riferito ai <cavden> . Succedeva, da sempre, una cosa strana e imponderabile. All’improvviso, due o tre <cavden > non salavano più e i fondi diventavano neri come la pece e senza traccia di sale e molli. Se succedeva a metà campagna salifera venivano abbandonati oppure lavati con acqua di bassa gradazione.

AQUA acqua salata in generale.

AQUA COTA acqua satura, untuosa e rossastra che pur avendo raggiunto la densità dicristallizzazione rimane in stallo e il cloruro di sodio non precipita senon spruzzando dell’acqua dolce. E’ un processo fisico (aurachia) chesi manifesta anche con altre soluzioni sature. acetato (di soda – nitratod’argento ecc.).Era noto fino dall’antichità ( vedi – “La Storia Naturale” di Plinio, “DeSalinis Cerviensibus” del Zanoni, “Le Meraviglie dell’Industria” delFiguier). Ci sono, ancora oggi, saline artigianali nel Corno d’Africa cheusano lo stesso sistema di salificazione e cioè aggiungendo all’acquasatura dell’acqua dolce. Anche la cristallizzazione ad < Occhio di bue >usa lo stesso procedimento.

ARMESA trasporto del sale, tramite le <burceli > , dalle saline ai magazzini e alleaie predisposte, in caso di raccolti eccezionali. Iniziava un mese dopol’ultimo raccolto, per permettere lo scolo dell’acqua madre e, a volte,terminava a metà dicembre e oltre.

ARPIANE’ riportare a livello i fondi delle vasche evaporanti e salanti togliendo i

1

Page 2: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

sedimenti di <melta e feltar> che si formano, dopo un decennio, dallaparte opposta del vento dominante. E’ una operazione difficile cherichiede una certa arte.

BALEN insieme di quattro o cinque <sturi> arrotolate assieme con una tecnicaparticolare , fermate con due o tre <piron>, in modo da formare ungrosso cilindro, per agevolarne il trasporto.

BARCON una salina tipo è formata da due <barcon> ed è divisa al centro dalle<verghi>. Vista dall’alto, potrebbe sembrare un’ enorme barca con lachiglia al centro e le corbe o costole o ordinate o staminali, fino aiconfini laterali. Negli anni cinquanta era rimasta una salina ad un<barcon> e 14 da tre. Questo era determinato dalla disponibilitàdell’area di costruzione ed era un’ eccezione.

BARCON < DE’ E nel caso fosse in previsione un grosso nubifragio, per non perdere il salegià concreato in salina, veniva dato l’ordine della <pulidura>. In centroa Cervia veniva suonata ripetutamente la sirena della Direzione cheavvertiva tutti <cavadur> di recarsi immediatamente in salina mentre,sui caselli, veniva issata una bandiera rossa che indicava ai salinari di<spenzar> tutto il sale possibile.

BARELA cassa in legno, con quattro manici portanti , aperta da un lato, per iltrasporto del sale dal <mont> alla <burcela>. Quella di dimensioniminori era per il trasporto della <melta> in salina per lavori dirifacimento.

BICHENA battipalo, in legno di rovere, cerchiato alle estremità con una lamina di ferro, per conficcare pali in salina, manovrato da una o due persone.

BLANZON Stadera di grandi dimensioni, (poteva pesare oltre un quintale di sale)appesa a una cavalla ed era munita di cassone per il pesatore.Erausata nei magazzini per la vendita e spedizione del sale, mentre, aisalinari, il sale veniva calcolato, fino al 1912 ,in corbelle, con un certosvantaggio a loro carico in quanto il volume dipendeva dalla grossezzadella grana del sale.

BUCHETI cassette di legno di abete, con aperture laterali, di varie dimensioni,munite di una piccola saracinesca, doppia nei <caden>, per le servitedi acqua da una vasca all’ altra. Sono affogate nelle <varzeli> ericoperte d’argilla.

BIS alga macroscopica che si forma nelle vasche e nei canali con bassagradazione salina. Era necessario tagliarla col <fron> perché limitava ilnormale flusso dell’acqua e la sua evaporazione.

BUA località dove erano posizionate le bove o chiuse sul <canalon>. Era daqui che si regolava l’afflusso e il riflusso dell’acqua per tutte le saline.Nel 1907 fu costruita la prima idrovora, azionata a gas, di hp. 60 e dellaportata di 10.000 metri cubi di acqua all’ora. Era inoltre collegato, almotore, un generatore di corrente elettrica, trasformata in trifase, che

2

Page 3: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

alimentava i <nastar>, costruiti nel 1912, dei magazzini del sale,.

BURCELA barca a fondo piatto usata, in prevalenza, per il trasporto del sale aimagazzini. La peculiarità di quella cervese era di avere due prue perl’impossibilità di invertire la rotta negli stretti 46,522 chilometri dicanali delle saline. Fino agli anni venti del novecento erano in legno dipino poi furono commissionate in lamiera di ferro, dopo un soloesemplare, in cemento armato, andato fallito. Negli anni cinquanta ilnumero delle <burceli> era di 75. Caratteristiche: lung. m. 12,25, larg.m.2,18, stazzatura massima q.li 120.Per particolari vedi: pez ; paradura ; paiul ; paradel ; rem ; resta ; tulir; sesula

BUSA DE’ CAVDEN buca nel <cavden> verso il <servidur> Un po’ piu ampia del <zurnet>per permettere, con lo stesso, il sollevamento dell’acqua verso la vascadi evaporazione contigua più alta <servidur> e non gettare a mare, incaso di pioggia, acqua ancora satura di sale.

BUTON casello, a forma di ogiva, situato all’ inizio delle 31 saline “ Boti “ delmarchese Boti di Genova. Demolito con la trasformazione delle salinedel 1958.

CADEN buca circolare dove confluiscono le acque di <volte> o vasche per lamovimentazione particolare delle stesse. Vedi anche <trinchet> .

CANALIN D’AMADORI canale immissario, costruito negli anni venti, in mezzo alla pineta diCervia, munito di 2 idrovore, per caricare acqua vergine dal mare allesaline. Prese il nome dal custode e manovratore e fu inaugurato nel1925.

CANALON porto canale di Cervia. Fino al 1925 è stato l’ immissario ed emissarioper i movimenti di tutte le acque delle saline, poi divenne solo discarico. Anticamente arrivava in centro a Cervia Vecchia, dove, ai cuilati, erano i vecchi magazzini del sale.

CAPANA primitivo riparo dalle intemperie e dal sole con intelaiatura in stanghedi zappino e salice fatta a forma di mezza ogiva e ricoperta da <sturi>.Particolarmente adatta a resistere agli impetuosi venti di tramontanache nella larga delle saline raggiungono velocità di oltre centochilometri all’ora. Lung. m. 2,20 larg. in entrata m. 1,60, alta m.1,50.In un angolo, a Nord , veniva praticato un buco nell’argilla permantenere in fresco l’acqua e il vino. Qualche volta è capitato che, perla forza del vento, sia volata nel canale con dentro il <saliner> e i<cavadur> riparatisi al suo interno.

3

Page 4: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

CAPAN capanno interamente in legno di abete. Ha sostituito la <capana> neldopoguerra con le stesse funzioni. A forma di casetta, col tetto a dueacque e, le pareti, con una o due finestre. Il tutto era smontabile. Non neesistono più.

CARIOL particolare carretto, ad una sola larga ruota cilindrica e lunghe stanghedi circa 4,5 metri, per il trasporto del sale dai <cavden> alla <tomba>.La cassa non era posizionata sulla <roda> perché col tempo il pesoavrebbe deteriorato ed avvallato le <verghi> e i <purtadur>sono cosìlunghi per alleviare il peso sulle braccia dei <cavadur>. Per particolarivedi : purtadur ; polsi ; roda ; rudon; sporta ; casa ; polsi ; ureci ;travarsen ; lungaron ; panira .

CARIOLA DA MELTA piccola carriola , dimenticata, usata per lo scavo dei canali e percostruire delle nuove saline. Era uno dei lavori più faticosi.

CARIULIN piccolo carriolo, in legno di abete, con ruota concava, adatta perpercorrere le strette <varzeli> dei <cavden>. Su di esso venivaimperniata la <turbena> col motore per il sollevamento di acqua dai<cavden> ai < servidur > .

CASA cassa in legno di abete, posizionata sul <cariol>, per la raccolta e il trasporto del sale, con apertura laterale amovibile e, dalla parte opposta, un traverso per lo svuotamento della stessa, sul <mont> . Ha sostituito,negli anni venti, la <sporta> in vimini. Ha una capacità di kg. 120 . Dimensioni cm. 85x105x15.

CAVDEL alto argine che circondava tutta una salina o un gruppo di saline dellostesso proprietario.

CAVDEN vasche salanti, al centro e nella parte più bassa della salina, divise dal<zeman> dove, alla densità dell’acqua da 26 a 28,6 Bè. si concrea eprecipita il cloruro di sodio quasi puro. Erano in numero quasi standardi 25 per parte e la loro dimensione è di circa m. 5 X 10 . Alcune salineavevano 50 <cavden> per parte e altre ne avevano con dimensioni dim. 5x 23 . Il loro fondo è perfettamente piano e livellato perché vieneservito con minime quantità d’acqua (da cm.1 a 2) in base allaprevisione di una giornata secca e ventosa oppure umida che il bravosalinaro deve prevedere. Vedi : uriol ; feltar ; busa decavden.

CAVE’ nel senso di cavare, raccogliere il sale ( forse l’etimologia della paroladeriva da CAV-DEN o viceversa) .

CAVADUR o CAVADORI

gli addetti alla raccolta del sale, effettuata all’alba, quando la salina nonera ancora <incalurida> dal calore del sole e le <melti> abbastanzasolide.

CIUTUR nome dato alle guardie di finanza dai salinari in quanto, non essendoquesti pratici di biciclette, spesso cadevano nei canali e rimaneva a gallail berretto provvisto di un tappo di sughero dove era infilata una penna.

COPP particolare forma, a coppo rovesciato, che prende la <melta> ricca di

4

Page 5: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

<feltar> se viene lasciata , per troppi giorni, senza acqua. E’ da evitareche questo avvenga in tutta la salina ma specialmente nei <cavden>. La<melta>, se non è frammista a microalghe, priva di acqua, si trasformain polvere .

CORS BUREN corrente marina, proveniente da Nord e diretta a Sud, che puòraggiungere la velocità di quattro o cinque nodi. Gli addetti alle boveprima e quelli alle idrovore poi, se non c’era una necessità immediata,non caricavano acqua in salina perché era di bassissima gradazione esporca. Questo è dovuto al posizionamento dei maggiori fiumi italiani aNord di Cervia. Se era possibile si caricava acqua, con venti e correntiprovenienti da Sud, meno inquinata e con maggiore gradazione.

COTG grosso e pesante cilindro di rovere o gelso, con scanalaturelongitudinali, come una colonna ionica, munito di <polsi> e <tincell>.Usato, prevalentemente, all’ inizio della campagna salifera percompattare il fondo dei <cavden>, dei <vargulen> e delle <verghi>.Solo eccezionalmente nelle vasche di evaporazione. Lungo cm. 130 X32 circa.

CROSTA velo di sale che si forma sui <cavden> con lo spirare dei ventipomeridiani. Se raccolto, prima che precipiti, si ottiene il <sal fiore>.Con la fine della raccolta del <sal fiore>, questa crosta veniva abbattuta,nel primo pomeriggio, per aumentare l’evaporazione, con il <gavarin>.

CUTGENA come il <cotg>, ma leggermente più piccolo e senza scanalature, per la rifinitura dei fondi e renderli più lisci e compatti.

CURBAL vasche di 3 evaporazione, dove l’acqua, servita a 14° raggiunge la densità di 19° Bè. Fino al XVIII secolo erano vasche di seconda evaporazione, disposte in tre file, ma collegate e aperte fra loro. Erano servite direttamente dal <moraro> tramite la <volta di curbal> .

CURBELA recipiente in legno, a forma di bigoncio. Usato, fino al 1912, come misura di capacità, per misurare la quantità di sale scaricato dalle <burceli>. Veniva calibrato, prima della <armesa>, tutti gli anni con la misura originale, in rame, custodita nella Direzione, e marchiato a fuoco. Capacità: kg. 20; litri 27 .

DAMA parallelepipedo di varie dimensioni, forme e altezze, in legno di rovere emanico di acero, per compattare, con urti violenti, la <melta> dovenecessita. In specie quella dei <vargulen e verghi>che essendo sempre acontatto con acqua satura di sale, se questa riesce a penetrare da qualchefessura, ammorbidisce irrimediabilmente le stesse.

DA’LVENT è il vento di Levante (eurus – subsolanus). Era bramato da tutti i salinariperché è un vento costante, ne troppo caldo, ne troppo freddo e privo diumidità. L’ ideale per produrre grandi quantità di sale di buona grana.

5

Page 6: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

FELTAR tappeto di microalghe che si faceva formare nei <cavden> per permettere la raccolta di sale più bianco non venendo questo a contatto con la <melta>.

FORABUS bastone a gomito, con una parte affusolata, per aprire fori, nelle<varzeli>, per le servite di acqua nei <servidur> e nei <cavden>.Mediante minore o maggiore pressione è possibile regolare ladimensione del foro e conseguentemente la quantità di acqua cheprecipita da una vasca all’altra.

FORABUS DALPINDEGULI

asta in legno, leggermente ricurva e affusolata, per aprire fori nelle<verghi> per lo scolo dell’acqua dai <cavden> verso il <zeman> .

FRE piccola turbina in legno, azionata da un motore a scoppio, per ilsollevamento di acqua dal <zeman> verso il <murer>. Prese il posto,nell’immediato dopoguerra, del <zoran> e fu un vero risparmio di faticae di tempo per i salinari cervesi.

FRON ampie falci di ferro trainate, alternativamente, con due corde, sul fondodei canali, per staccare il <bis> che impediva il normale flussodell’acqua e la sua evaporazione.

FARLOTA parte terminale a T del manico del <palet> e della <pela>.

GAITON non è considerata coma vasca di seconda evaporazione, ma comeappendice del <murer> dove l’acqua diventa madre, in quanto iniziano aprecipitare i primi sali minerali, e raggiunge la densità di 9 gradi Bè.Fino al XVIII secolo la superficie faceva parte del <murer>. Negli anni50 c’erano ancora saline che ne erano prive.

GARETI ricoveri, anticamente in legno poi in cemento, posizionati nell’argineinterno del canale circondario delle saline ad uso della Guardia diFinanza per il controllo dei furti di sale.

GARBEN vento di libeccio (africus). Dopo la pioggia è la cosa più catastrofica chepossa capitare ad una salina perché è un vento impetuoso e caldo, pernon dire bollente, che brucia e volatilizza l’acqua, producendo un salefinissimo e amaro (saloca o pulenta). L’unico vantaggio che porta è cheper via della termoconvettività, si riesce a caricare in salina, dal mare,dell’acqua di maggiore gradazione Bè.

GAVARIN attrezzo per abbattere la <crosta> di sale che si forma per il vento sullasuperficie dei <cavden>. Lavoro da fare quotidianamente, nel primopomeriggio, perché tale <crosta> limita la normale cristallizzazione delsale. Formato da una tavoletta di legno di abetedi cm..80x5x1 con asta di salice sottile e leggera di circa m.5.

GHEVAR DA attrezzo per spingere il sale prodotto verso l’ <uriol de cavden> perfacilitarne la raccolta. Formato da una tavola di legno di abete di circa

6

Page 7: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

SPENZAR cm.100x15x2 con imperniata al centro una lunga asta di salice di circam. 5.

GHEVAR DA DE’ SO attrezzo per togliere il sale dall’ <uriol> e spingerlo verso il centro del<cavden> .(mezzo accumulamento) . Le dimensioni sono di cm. 80x12x1,5 mentre l’asta imperniata al centro è di circa m. 2,50.

GHEVAR DA SMASE EDA SGAVARE’

attrezzo per muovere, quotidianamente, il sale nei <cavden> edimpedirne cosi l’agglomerazione che rende difficoltosa la sua raccolta.Serve inoltre per sgravare dai <cavden> la <leca> che si forma sulpiano degli stessi all’inizio della stagione o dopo un’ abbondantepioggia. Formato da una tavoletta di legno di cm. 80 x 7 x1,5 L’astaimperniata al centro è di salice della lunghezza di m. 5.

IMBURINE' riferito al tempo quando il vento, durante il suo giro normale di brezza,non riesce a superare la direzione di 45° (greco) e precipita verso lequattro pomeridiane. In salina tutto si ferma. la cristallizzazione èminima e l’evaporazione quasi nulla. La servita di acqua del giornoseguente è anch’essa minima. Questa situazione può durare quattro ocinque giorni ed è un grave danno per la produzione del sale.

INAMUREDA riferito alla <melta> quando, venuta a contatto con acqua di altagradazione, rimane morbida e non indurisce se non dopo diversi giorni ea volte, come nei <vargulen> è impossibile rimediarvi se nonrivoltandola completamente, portando in superficie <melta> vergine.Era un lavoro faticosissimo e qualche salinaro, se possibile, preferivacambiare salina e lasciare l’incombenza al nuovo venuto.

INCASCHEDA riferito alla salina quando la stagione è troppo secca e priva di piogge etutta la stessa diventa come un forno. Non si riescono più a controllarele gradazioni delle acque e mentre nei <cavden> l’acqua diventa densa,untuosa e rossastra, non cristallizza più e cominciano a salare i<servidur> “ . E’ allora che i salinari bramano una debole pioggia cherinfreschi tutta la salina.

INTAVULE’ riferito ai <cavden>. Dopo una debole pioggia che riesce a sciogliereuna minima quantità di sale, questo,col ritorno del sole, ricristallizza informa lamellare, unendosi con quello granuloso rimasto sul fondo eformando un unico blocco vetroso. E’ un grosso guaio, perché èimpossibile raccoglierlo, e richiede un lavoro certosino. Col <ghevar dasmasè> “ si colpisce, dall’alto al basso, questa agglomerazione,cercando di non scorticare o ferire il fondo delle vasche, rompendola inminutissimi pezzi.

7

Page 8: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

INZIZE riferito a un sale bianchissimo, ma non cristallino e opaco perché al suo interno è precipitata una grossa quantità di solfato di calcio ( gesso ) per errati spostamenti di acque prive della giusta densità .

LAVUR vasche di seconda evaporazione dove l’acqua, servita a 9° Bè., passa a14 ° .Fino al XVIII secolo erano un tutt’uno coi <curbal>.Negli anni 50 c’era ancora qualche salina che ne era priva.

LECA liman, inconsistente e cremoso, di colore nero-bluastro e puzzolente,composto da <melta>, da un insieme di minerali, da organico, damicroalghe, da pesci e crostacei in decomposizione. Quello del<zeman> è ideale per cure termali.

LESTI un comparto dello stabilimento salino, <lesti di foss>; <lesti ad mezz> ;<lesti giareni> del reparto “ Boti “. Queste saline, in numero di 31,furono costruite dal Conte M. Maffei nel 1680 per la C.A. e vendute alMarchese Boti di Genova nel 1726, da cui presero il nome.

MELTA argilla in generale. Quella vergine è di colore grigio argenteo eabbastanza consistente. Vista al microscopio è di forma lamellare equesta peculiarità la rende, quando viene a contatto con acqua,impermeabile. Tutta la salina di Cervia è in un letto di questa argilla.

MONT inteso come cumulo di sale che viene fatto sulla <tomba>. Dallaparticolare forma di piramide tronca allungata con la seguente formula èpossibile calcolarne il volume, anche se, i salinari , contando il numerodelle <sturi>, riuscivano a valutarne il peso, fino al 1912 in “ curbeli “poi in quintali.

META con le “ Solenni Convenzioni “ del 1824 i salinari non potevanoprodurre più di 300.000 <curbeli> di sal fiore e 200.000 di sal regaliache la C.A. si impegnava a comprare. L’eccedenza veniva tenuta inconto per le annate non produttive. Ogni salina aveva, in base allagrandezza, la sua <meta> “ da raggiungere e se questa non venivaraggiunta rimaneva in debito fino all’estinzione dello stesso.

MURER moraro, prima vasca di evaporazione, di derivazione latina. ( mora =attesa ) .L’acqua introdotta a 3,5 gradi Bè arriva a 7 gradi per la servitaal <gaiton> . In questa fase di evaporazione, dove l’acqua diminuiscedella metà, non ci sono precipitazioni di minerali.

MURA < FE’ effettuare il giro completo ( servita ) delle acque in tutta una salinapartendo dai <cavden> e arrivando al <murer>.

8

Page 9: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

MUTA Insieme di operazioni volte alla rimessa, trasporto, facchinaggio,

immagazzinaggio del sale.PAIUL paglioli in legno della <burcela> per impedire che il sale caricato

venga a contatto col fondo della stessa, dove è presente sempre un po’d’acqua.

PALET vanga in legno con la parte tagliente rivestita in ferro. Indispensabile in salina per tagliare la <melta> e il <sel de mont> che si è indurito con lapioggia. La parte terminale del manico è munita di <farlota>.

PALUNZEL badili interamente in legno, con pala in faggio e manico in salice, divarie dimensioni e forme : da <cavè> con pala molto convessa econcava di piccola dimensione, adatto per la raccolta del sale; da<mont>, quasi piatto con pala ampia ( il sale è più leggero per lo scolodi una parte di acqua ) ; da <armesa> di dimensioni ancora più grandiperché ormai il sale è asciutto e privo di acqua quindi più leggero ; da<melta> quando, con il continuo sfregamento col sale, la pala si riduce adue terzi, diviene adatto per movimenti di <melta> per il ripristino diargini .

PANIRA

cesta con manico, fino agli anni 20 in vimini poi anche in legno di abete, per la raccolta del sale. Con capacità di Kg.15/20.

PARADELL vedi “ Rem “

PARADURA parti terminali piane interne della <burcela>, sopraelevate dal fondo, peril suo governo tramite il <rem>.

PELA specie di <sesula> in betulla, con manico terminante con la <farlota>ideale per togliere la <leca> che si è accumulata nella <busa dicavden> o negli <uriul> .

PEZZ dritto di prua o di poppa della <burcela>.

PI è la parte più lontana dei <cavden> rispetto alla <tomba>.

PINDEGULA foro trasversale fatto nelle <verghi> verso il <zeman> per scaricare edeliminare dai <cavden>, l’acqua non più idonea per la formazione delsale.

PIRON picchetti di legno di varia forma, lunghezza e spessore in base a dovevengono posizionati sul <mont> per trattenere le <sturi> dai venti ;quelli da <melta> sono corti e robusti conficcati ai piedi del <mont> ; da<mont> sono lunghi e sottili; da <coium> ( la parte più alta del cumulodi sale ), anche questi lunghi e con una specie di freccia in testa per undoppio fissaggio delle <sturi>.

9

Page 10: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

POLSI perni in ferro piantati al centro della <roda de cariol> per il suocollegamento alle <ureci> dello stesso. Quelle del <cotg e cutgena>hanno in testa una formaggetta di circa cm.4 di diametro per impedirel’uscita dei <tincell>.

PRUVET areometro Bè, chiamato anche pesa sale, usato per misurare lagradazione e il contenuto di sale nell’acqua.

PULIDURA la prima raccolta di sale che veniva effettuata in tutta la salina ma anchein previsione di grossi nubifragi.

PURTADUR Le lunghe stanghe del <cariol> di legno di salice o platano dellalunghezza di circa m.4,5.

RABIEL attrezzo particolare, composto da una tavola in legno dicm.70x15x2 conmanico di un massimo di m. 2 , ideale per tirare a se la <leca> dall’<uriol> e per il rifacimento dei vari argini della salina.

RASENA con l’avvento dei<nastar> nel 1913, ai salinari, il sale non veniva piùcalcolato a <curbeli> ma vennero stazzate le <burceli>. Al passaggiodella <bua> due addetti rasavano il carico di sale con un asta di legno e,alla consegna ai magazzini,veniva di nuovo controllato. Non eraammesso nessun calo per non incorrere in pesanti sanzioni.

REM remo, usato prevalentemente come timone per dare la direzione alla<burcela> o usato come <paradell>( asta usata nelle lagune perimprimere velocità alla barca, conficcandola sul fondo o sugli argini equindi spingendosi fortemente) La pala era munita, all’estremità, didue spuntoni di ferro che permettevano di fare presa sugli argini o sulfondo dei canali. In legno di faggio della lunghezza di m. 5 e con unampia pala che funge da timone.

RESTA cima di circa 30 metri, in canapa, per il traino della <burcela> .

RISEN riferito al sale di piccola grana ma abbastanza consistente. Si ottiene insettembre quando le temperature non sono eccessive.

RODA la ruota del <cariol> in pioppo o pino. Dimensioni cm.60x30.

10

Page 11: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

SALENA è l’insieme di vasche e argini dove il salinaro, con la sua arte, riesce a togliere dall’acqua di mare esclusivamente del cloruro di sodio quasipuro. Ed è questo lo scopo di una salina. E’ un’ opera di ingegneriaidraulica non indifferente. Basti pensare che tutti i passaggi di acque, siadal mare che da una vasca all’altra, avviene per caduta naturale e che ildislivello fra la <volta ad caric> e il <zeman>, è di circa 60/70centimetri che corrispondono alla media delle escursioni di marea dellanostra zona. Inoltre è un perfetto laboratorio di chimica che nonpermette errori se non minimi. La superficie è di circa 25.000 metriquadrati divisa in due parti: quella evaporante e quella salante con unrapporto di, circa, 9 a 1. Questo rapporto,dato dall’esperienza di secoli,è scaturito dalla latitudine in cui siamo che condiziona l’irradiazionesolare, l’intensità dei venti. l’umidità giornaliera e la frequenza dellepiogge.

SALOCA riferito a un sale finissimo, sgradevole e amaro al gusto, difficile ancheda raccogliere, che si forma col <garben>.

SEL sale comune, sale da cucina, cloruro di sodio. Aggregazione molecolareionica di forma cubica, formata da cloro al 61% e sodio 39%. Il sale diCervia ha una purezza di 97,5%. Il peso specifico è di 22,57, mentre unmetro cubo oscilla in più o meno sui kg.880 in base alla grossezza econsistenza dei cristalli.Può capitare di vedere, al mattino presto, rompendo la crosta di saledell’<uriol>, frammisti all’acqua, filamenti di cloro di un colore verdepisello brillante, quasi fosforescente.

SERVIDUR quarte e ultime vasche di evaporazione dove l’acqua passa da 19 a 25,6gradi di densità e danno la servita ai <cavden>.

SCAFA scalino che si forma , nel <mont>, e dopo ogni <caveda> viene rialzatofino a raggiungere l’altezza massima

SCHELA scala a pioli, in legno, per salire sul <mont> quando raggiunge unaconsiderevole altezza.

SPENZAR spingere il sale nel <cavden> col <ghevar> verso l’<uriol> perpermetterne la raccolta. La striscia di sale che si forma viene chiamata<videl>.

SPORTA ampio cerchio di vimini intrecciati e battuti, come il fondo di un cesto,del diametro di circa cm.95 , usato sul <cariol> fino agli anni venti peril trasporto del sale dai <cavden> alla <tomba>.

SUNZEI vedi zunzei.STURA stuoia di paviera battuta fitta e con cimosa ben intrecciata e resistente

usata per ricoprire il <mont>. Quella cervese, costruita a Villanova diBagnacavallo, dai cui proventi le ragazze da marito si facevano ilcorredo, misurava cm.150x200 e in base al numero di <sturi> impiegatoi salinari riuscivano a calcolare la quantità di sale prodotta in ognimomento della campagna salifera.

11

Page 12: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

STURUR pezzi di stuoie, tagliati da stuoie vecchie, per coprire gli angoli del < mont>.

TESTA è la parte più larga del <videl>.

TINCELL aste in legno, per la movimentazione del <cotg e cutgena>. Sonomunite di <farlota> e di due semicerchi di ferro che vanno infilati nelle<polsi> .

TOMBA aia, è la parte più alta della salina dove viene riposto il sale raccolto alriparo da eventuali allagamenti. Dal latino – luogo alto nella palude -.

TULIR pareti divisorie della parte centrale della <burcela> per contenere il sale.Queste pareti, muovibili, ne permettevano la stazzatura .

TRESI insieme di tutti gli argini divisori di una <salena>. Quelle del <murer>e dei <lavur> hanno un’ apertura laterale intercalata, per impedire cheventi un po’ sostenuti spostino grosse quantità di acqua da una parte odall’altra delle vasche.

TRINCHET presa principale, formata da un ampia buca con doppie saracinesche, peril caricamento dell’acqua di mare in una salina, e lo scarico di acquepiovane o madri. Ha perso la sua importanza dal 1925 con lacostruzione di canali pensili e delle idrovore del <canalin> e del<valon> e da allora serve solo per lo scarico.

TURBENA piccola turbina azionata da un motore a scoppio e posizionata sul <cariulin> per il trasferimento di acqua dai <cavden> ai < servidur> . Ha sostituito, nel dopoguerra il <zurnet>.

URECI due grossi rinforzi in legno che servono da supporto alla <roda de cariol> e sono inchiodati nella parte anteriore dei <purtadur>.

URIOL gronda o doccia di scolo. Situata nei contorni periferici di tutte levasche, per permettere il prosciugamento delle acque dalle stesse.

VARGULEN divisioni trasversali dei <cavden> e <servidur>.

VARZELI divisioni longitudinali e trasversali di tutte le vasche di evaporazione.

VARZLON alti argini di divisione per le <volte> di carico del <murer> e dei<curbal>. Rispettivamente dalla <tomba> e dai <pi> di una salina.

VERGHI larghi sentieri piani al centro della salina, divisi dallo <zeman>, per permettere il passaggio del <cariol> per la raccolta del sale.

VIDELL striscia di sale che si forma spingendo lo stesso verso <uriol> dei<cavden> per permetterne la raccolta. Ai due lati ha un parte più grossa<testa> e una più sottile <coda> in ragione dei venti dominanti.

12

Page 13: Glossario Romagnolo Salinaresco Cervese Nino Giunchi

VOLTA AD CARIC piccolo canale, il più alto di una salina, che partiva dal <trinchett> earrivava al<murer> per il caricamento dell’acqua di mare . Dal latinovolta= fuga, in quanto l’acqua scorreva velocemente.

VOLTA DI CURBAL come sopra, ma questo partiva dal <gaiton> verso i <curbal> per laservita di acqua agli stessi , dove l’acqua doveva entrare veementementeper potersi mescolare con quella rimasta.

ZEMAN piccolo canale di scolo, posto al centro della salina. E’ la parte più bassadella salina. Dal latino gemine = gemello in quanto divide la salina indue parti uguali. Da qui viene scaricata l’acqua madre che ha raggiuntoun eccessiva gradazione o, in caso di pioggia, l’acqua in eccesso.E’ quiche si forma il famoso liman usato per le cure termali.

ZIRCUNDERI canale circondario, che racchiude tutto lo stabilimento salino perimpedire l’intrusione di acqua dolce dalle terre circostanti e dei variruscelli del territorio. Costruito nel 1639 dal frate Gianipero. Nel 1657vengono rialzati gli argini di oltre 2 metri e costruiti i caselli di guardia.

ZORAN gottazza. Attrezzo appeso a tre pali tramite un fune, per lo spostamentodi grosse quantità di acqua, in caso di piogge consistenti, dal <zeman>verso il <murer> sostituito dal <fre> negli anni 40/50. Era il lavoropiù faticoso, ma permetteva di non gettare a mare acqua ancora di buonagradazione e rimettere a sale , in breve tempo, la salina

ZURNET piccola gottazza. Per lo spostamento di piccole quantità di acqua, incaso di piogge non eccessive, dai <cavden> ai <servidur> . Sostituitodalla <turbena> dal 1945.

ZUNZEI sorgenti di acqua dolce che filtrano dal fondo di una salina.

cervese a.u. Nino Giunchi 3486101148

13