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Ufficio stampa

Rassegna stampagiovedì 31 maggio 2012

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ALTRE TESTATE

Corriere Romagna Ravenna

Il Resto del Carlino Ravenna

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

INDICE

Repubblica: I MICRO-LIBRI DI FRASI D’ARTISTA TRA CAMPANA E ALDA MERINI31/05/12 Cultura e Turismo 4

Più soldi a strade e scuole31/05/12 Economia e lavoro 5

Una bandiera per Ravenna 201931/05/12 Cultura e Turismo, Economia e lavoro 6

I tedeschi disertano ma gli italiani colmano il gap31/05/12 Economia e lavoro 7

Le Cronache di Paolo Bolzani31/05/12 Cultura e Turismo 8

«La Provincia toglie risorse allo sviluppo per sostenere il galleggiamento di Stepra»31/05/12 Sanità, sociale, servizi per l'infanzia 9

PIEVI IN MUSICA FA TAPPA A S. STEFANO IN TEGURIO31/05/12 Cultura e Turismo 10

ABI, ALLE BANCHE I PROTOCOLLI DI SMOBILIZZO31/05/12 Pubblica Amministrazione 11

Doppie agevolazioni in Comuni diversi31/05/12 Pubblica Amministrazione 12

LA CASA PORTA 10 MILIARDI A STATO E SINDACI31/05/12 Pubblica Amministrazione 14

Anticipi maggiori per chi decide di dividere la rata31/05/12 Pubblica Amministrazione 16

L’utilizzo effettivo decide la pertinenza31/05/12 Pubblica Amministrazione 19

L’aliquota locale resta fuori gioco alla prima scadenza31/05/12 Pubblica Amministrazione 21

Sconti a ostacoli per le case in affitto31/05/12 Pubblica Amministrazione 23

Effetti diversi per categoria31/05/12 Pubblica Amministrazione 24

La detrazione per i figli fuorisede varia caso per caso31/05/12 Pubblica Amministrazione 26

Vale 252 milioni il debito delle Regioni con l’Inps31/05/12 Pubblica Amministrazione 27

L'Imu per ora non cambia31/05/12 Pubblica Amministrazione 28

L'Agenzia del territorio prepara il suo googlemap31/05/12 Pubblica Amministrazione 29

Lo sblocco dei debiti anche nelle regioni del Sud31/05/12 Pubblica Amministrazione 30

Debiti Pa, ecco chi lucra sui ritardi31/05/12 Pubblica Amministrazione 31

Al bando i regali ai dipendenti pubblici31/05/12 Pubblica Amministrazione 33

Scarichi, bollino blu fuorigioco31/05/12 Pubblica Amministrazione 34

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La Voce di Romagna Ravenna La Bassa sorride31/05/12 Economia e lavoro 35

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Una mostra celebra i 30 armi di "Pulcinoelefante" marchio creato da Alberto Casiraghi

I WCRO-LIBRI DI FRASI D'ARTISTA TRA CAMPANA E ALDA MERINI

STEFANIA PARM EGGIAN I

lda Merini telefonava ogni giorno. Anche dieci o quindici volte. Raccontava e cominciava a det- tare: una scheggia di poesia, un aforisma, una frase limpida e perfetta. Destinata all'amico Alber-

S—\ to Casiraghi, l'editore dellaPulcinoelefante che datrent' anni stampa e rilega artigianalmente pic- .ì\s., coli e inimitabili libri. E così, di quelle frasi nate per gioco, gliene ha donate 1200. Ognuna è di-

ventata un libro, spesso accompagnato dai colori su titanio di Pietro Pedeferri, parte di un catalogo che og-gi conta 8.600 titoli e che viene celebrato da una mostra, nella ex Chiesa in Albis di Russi (Ravenna).

Il curatore Gianni Zauli ha allestito un'esposizione in cui i librini di Casiraghi dialogano con volumi in ferro battuto di Claudio Ballestracci, un riferimento all'ossimoro che dà il nome alla casa editrice, quel pul-cino elefante, che Marino Sinibaldi, direttore di Radio3, legge come un'implicita critica della via dimezzo: «In effetti bisogna essere o pulcino o elefante, o farsi piccoli e passare attraverso le maglie del mondo o es-sere grandi e farsi sentire dal mondo». La casa editrice di Casiraghi è entrambe le cose. Piccola, anzi picco-lissima, perché i suoi volumi non superano mai le otto pagine, contate a partire dal frontespizio, non co-stano più di dieci euro e sono stampati in una tren-tina di copie: caratteri mobili su carta pregiata, rile-gatura a mano, disegni originali, piccole sculture, incisionie fotogrammi È però ancheuna grande ca-sa editrice perché in questi trent'anni ha raccolto la voce di Allen Ginsberg, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Tonino Guerra, Fernanda Pivano, Ce-sare Zavattini, Mario Luzi, oltre a quella dell'amica Alda Merini, conosciuta attraverso Vanni Scheiwil-ler, l' editore milanese che con i suoi micro-libri ave-va recuperato poeti dimenticati, da Sbarbaro a Re-bora.

«Il mio primo pulcino l'ho stampato nell'82, era l'aforisma di un anziano amico - spiega Casiraghi -che mi aveva colpito in un pomeriggio ventoso. Vo-levo fare qualcosa di poetico partendo dal mio me-stiere, tipografo». Casiraghi, ancora ragazzo, era stato assunto alla Same di Milano dove si stampa-vano alcuni tra i più importanti quotidiani. Indro Montanelli lo chiamava per comporre i titoli della prima pagina. Era bravo già allora. «I caratteri mo-bili hanno un potere unico: se una frase è bella la rendono ancora più bella, ma se è brutta allora ri-schiano di farla diventare orribile. Non è la tecnica che fa la bellezza». Ci vuole qualcosa di più, "il gioco dell'arte", come lo chiamavaMunari, artistaben co-no sciuto da Casiraghi che più volte ha stampato li-bri con suoi disegni. E non solo... «Una volta, duran-te un pranzo, mi disse: questi sono torroni imp o ssi-bili! Erano così duri che sembravano pietre». Insie-

C's AAk. ;go conZu aC esso ;,600 stankatì Mka

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U: ,InkkZ.a pntgl.a;a o:m .:isegni otA.:Anan Aleaa~ ntanz;

me stamparono un "pulcino" con dentro un mar-tello, una provocazione che giocava di rimando con ifamosissimi"libriilleggibili". E che b en si sposacon il titolo di cui lo insignì Enrico Baj: "Reggente della cattedra di Pulcinoelefantologia della Patafisica".

La scienza delle soluzioni immaginarie praticata per intuito da Casiraghi quando nell'82 stampò il primo "pulcino" e coltivata fino alle ottomilafonni-che disegnate in 44 copie da Emilio Isgrò per festeg-giare gli altrettanto numero sititoli dellaPulcinoele-fante. Ma non è tutto qua: «Non lavoro solo con au-tori importanti, dando corpo a pensieri di bambini e persone sconosciute». Compresi i detenuti del carcere di San Vittore «che hanno trovato nelle pa-role la libertà perduta».

Gli autori spesso trascorrono una giornata nella sua casa-laboratorio di Osnago dove troneggial'Au-

I LIBRI D'ARTISTA Dall'alto in basso, il libro di Confucio; una libreria in mostra e il libro firmato da Dario Fo e Franca Rame

dax Nebiolo, tornio di stampa a piombo strappato alla rottamazione. L'atmosfera è conviviale, anche se l'ospite è un totem della critica: «Gillo Dorfles è passato un mese fa e si è fermato per una intera gior-nata». Cattelan è stato o spite p eruna notte: «Era an-cora un ragazzo». I classici sono stati portati da altri: «Sebastiano Vassalli mi suggerì Campana, Pasolini l'ho fatto su richiesta di un suo amico, che un gior-no di tanti anni fa bussò alla mia porta perché vole-va rendergli omaggio». E così Kafka, Pound e Beckett. Anche le loro impronte vivono nella carta di Alberto Casiraghi, poeta, violinista, liutaio, dise-gnatore, p atafisico, cocciuto difensore dell'arte ti-pografica o più semplicemente «un pulcino che ha salvato le parole di grandi elefanti», come diceva di luiAlda Merini.

CRI,ODLZIONE RISERVATA

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press unE 31/05/2012 la Repubblica

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La sede della Provincia

press LIETE 31/05/2012

Caiiere

RAVENNA

Più soldi a strade e scuole Provincia: seconda variazione

del bilancio di previsione RAVENNA. Più risorse a strade e scuole. Il con-

siglio provinciale ha approvato a maggioranza la seconda variazione del bilancio di previsione del-la Provincia. Hanno votato contro Lega Nord, PdL e Udc. Favorevoli Fds, Pd e Sel.

Gli stanziamenti di bi-lancio sono stati comples-sivamente incrementati di 6.715.103 euro, in parte attraverso lo storno fra diversi interventi di spe-sa. «Di questa somma - ha spiegato l'assessore al Bi-lancio Luciano Ronchini -6 milioni di euro sono dovuti a un incremento dello stan-ziamento per opera-zioni di reimpiego della liqui-dità, anche se non è det-to che tali o-perazioni si riescano ad effettuare, mentre le altre le più significative ri-guardano: l'applicazione di maggiori entrate tribu-tarie stimabili in 440mila euro per l'Imposta pro-vinciale di trascrizione (Ipt) e in 381.965 euro per l'addizionale sui consumi di energia elettrica».

L'incremento delle en-trate è stato utilizzato per finanziare l'acquisto di materiale per le manu-tenzioni ordinarie delle

strade e negli edifici sco-lastici. «Una quota di 370mila euro dell'avanzo di amministrazione vin-colato agli investimenti sarà disponibile per il co-finanziamento di inter-venti di carattere am-bientale ed energetico

previsti nell'area Bassette o-vest - ha ag-giunto Ron-chini -. I 220.000 euro di mutui Cassa depo-siti e presti-ti serviran-no a finan-ziare il con-corso alla realizzazio-

ne del Tecnopolo di Ra-venna (134mila euro) e un impianto fotovoltaico sempre a servizio dell'A-pea Bassette Ovest (86mi-la euro)». Ronchini ha poi precisato che la variazio-ne del bilancio è dipesa dal taglio delle risorse re-gionali per la manuten-zione delle strade e ad u-na diversa modalità di fi-nanziamento degli acqui-sti di materiali per le ma-nutenzioni ordinarie.

Pagina 6 Crona. Raverna

I tedeschi discrtano vagli italiani colmano gap

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press LinE 31/05/2012

Caiiere

RAVENNA

Parenti e Cassani con la nuova bandiera Confcommercio-Ravenna 2019

Confcommercio. Parenti: «Grande opportunità per la città e il turismo»

Una bandiera per Ravenna 2019 Nel nuovo vessillo dell'associazione raffigurate le 5 tracce

RAVENNA. I temi delle cinque tracce scelte per de-lineare il percorso di can-didatura di Ravenna Capi-tale europea della cultura 2019 che sono citati sulla nuova bandiera di Con-fcommercio Ravenna: por-ta, contrari, acqua, imma-ginario, trasformazione. Confcommercio sostiene anche con questa iniziati-va i lavori portati avanti dal Comitato istituzionale, presieduto da Sergio Zavo-li, e dallo Staff di Raven-na2019, coordinato da Al-berto Cassani, per aggiudi-carsi questo prestigioso ti-tolo. «Stiamo partecipan-do a un percorso stimolan-te e coinvolgente - dice il

«Stiamo partecipando a un percorso stimolante

e coinvolgente» presidente di Confcom-mercio Ravenna Graziano Parenti - che ci sta facendo capire sempre di più la sua portata e la grande oppor-tunità che si sta delinean-do per Ravenna e per il tu-rismo: un settore economi-co fondamentale che po-trebbe in questo modo a-prirsi ancor più alla voca-zione culturale e alla rile-vanza europea che la no-stra città merita e che sti-mola i ravennati a rimboc-carsi le maniche. La no-stra associazione si è infat-

ti impegnata per promuo-vere iniziative concrete, come i corsi per i commer-cianti di inglese e di storia e cultura ravennate e la diffusione della nuova bandiera "C onfcommer-cio-Ravenna2019" nelle se-di delle attività di tutti i nostri associati. Ringrazio infine il dirigente scolasti-co Marcello Landi per aver ospitato la realizzazione delle foto nella sede storica dell'Istituto d'arte per il Mosaico Severini di Ra-venna, di fronte alla ripro-duzione fotografica a di-mensione intera del mo-saico raffigurante la Corte di Giustiniano della Basi-lica di San Vitale».

Pagina 6 Crona. Raverna

I tedeschi discrtano vagli italiani colmano gap

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i sgR

I icdcschi disertano iu gli indiani colmano il gap

press LinE 31/05/2012

Corriere

RAVENNA

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I tedeschi disertano ma gli italiani colmano il gap

Bene Ravenna, soffrono invece Cervia e il Faentino

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RAVENNA. In flessione i turisti stranieri, ma il responso della Provincia su arrivi e presenze nel primo quadrimestre di quest'anno è di sostanzia-le tenuta rispetto al 2011. Merito anche degli italia-ni, che hanno colmato il vuoto lasciato dai turisti tedeschi (circa 5mila pre-senze in meno), mentre Ravenna, città d'arte e mare, assieme a Cervia (450mila presenze, pari all'85 % del totale provin-ciale) si confermano l'au-tentico polo di attrazione del territorio. «Il dato sul periodo gennaio-aprile ri-sente ancora del calo del primo trimestre, influen-zato anche dalle ingenti e inusuali nevicate dello scorso febbraio - spiega-no da piazza dei Caduti -ma dopo la leggera con-trotendenza positiva a marzo, il buon riscontro di aprile, nonostante le avverse condizioni me-teo, risulta incoraggian-te». Aprile segnala 108.448 arrivi e 291.488 presenze, con una leggera flessione rispettivamente dell'1,08%e dello 0,03%, mentre nel primo quadri-mestre ci sono stati 194.495 arrivi (-1,53% sul 2011) e 525.834 presenze (-3,83%). Il calo di presen-ze si sta comunque ridu-

cendo negli ultimi mesi, ed è passato dal -11,72% di gennaio, sino all'attuale -3,83%.

Ravenna. Contro ogni a-spettativa aprile è stato positivo, con un +4,76% negli arrivi (per un totale di 46.844) e addirittura +13,77% nelle presenze

(per un totale di 130.193). Da segnalare la crescita dei lidi che registrano 82.760 presenze (14.414 in più su aprile 2011) pari al 21,09%. Bene anche la cit-tà d'arte (oltre 47.000 pre-senze), con un incremen-to del 2,90%. Un aprile po-sitivo riequilibra anche il

dato dell'intero quadri-mestre, che sia pure leg-germente negativo, è in linea con gli standard del periodo pre-estivo 2011, grazie a 89.067 arrivi (-0,40% sul dato 2011) e 248.709 presenze (-0,97%).

Cervia. Non è bastato un buon marzo a compen-sare la flessione del mese successivo, -4,54% negli arrivi e -8,31% nelle pre-senze, costringendo la lo-calità a cedere, nel qua-drimestre, rispettiva-

Exploit di Brisighella, con +11% negli arrivi e + 13% nelle presenze mente il 3,31 % ed il 5,98%, anche se le presen-ze sono state comunque 201.457.

Faenza. Nonostante l'e-xploit di Brisighella, con un +11% negli arrivi e +13 % nelle presenze, Faenza perde rispettiva-mente il 13% e il 20%. Ma

è l'intero comparto a sof-frire nel primo quadrime-stre, con un -5% negli ar-rivi e un -14,87% delle presenze.

Bassa Romagna e Rus-

si. Nonostante una legge-ra flessione in aprile, si segnala come la realtà che, già da fine 2011, ha imboccato un trend vir-tuoso, con una crescita degli arrivi del 9,72% (to-tale 10.568) e delle presen-ze pari all'8,24°/0 , per un totale di 29.833.

Bacino estero e nazio- nale. La flessione degli stranieri (-12,6%) è com-pensata dagli italiani, provenienti in particola-re da Emilia Romagna e Lombardia. Sono venuti meno tedeschi e turisti dell'Est Europa (quest'ul-timi 10mila presenze in meno). In controtendenza positiva, invece, francesi, svizzeri, e soprattutto i turisti provenienti dagli Usa, che hanno sfiorato un + 22%.

Alloggi. I turisti conti-nuano a preferire gli al-berghi, che pur perdono il 5% sul 2011. Meglio per le strutture extra alber-ghiere (0,17%), grazie all'appeal dei campeggi, che nel primo quadrime-stre totalizzano 54mila presenze, con una cresci-ta del 43%.

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A lato la

copertina

del libro di

Paolo

Bolzani

Pagina 9 Cronaud RAverna

<Ni racconto la mia Kabul,

lamnachediPaoloBolzani

press LIETE 31/05/2012

Caiiere

RAVENNA

Le Cronache di Paolo Bolzani Oggi la presentazione del volume dell'architetto ravennate

Raccolta di 13 anni di scritti

RAVENNA. Dopo tredici anni di cronaca, storia, approfondimento sulle trasformazioni urbane, sui riti e miti dell'abitare, esce, raccolta in un volu-me, la serie di articoli re-datti da Paolo Bolzani dal 1998 al 2011 per le edizioni Reclam. "Cronaca e rac-conti di architettura a Ra-venna e in Romagna" ver-rà presentato oggi, alle 18,30 alle Cantine di pa-lazzo Rava, in via di Ro-ma 117. All'incontro sa-ranno presenti Guido Guerrieri, assessore all'ambiente del Comune di Ravenna, e gli architet-ti Emilio Rambelli e Pao-

Bolzani con le conoscen-ze dello storico e l'espe-rienza dell'architetto ha ricucito le vicende salien-ti della città, attraverso grandi architetture e pic-coli episodi urbani. Il vo-lume introdotto dagli scritti di Nullo Pirazzoli, docente universitario, già presidente dell'ordine de-gli architetti della provin-cia di Ravenna e di Beppe Errani, giornalista, consi-gliere nazionale dell'Ordi-ne, è corredato da circa 260 schede di architettura e urbanistica, dotate di un ricco apparato iconografi-co, fra cui oltre 70 tavole a colori fuori testo. Il libro

stica, in equilibrio fra tra-dizione e tendenze del mo-mento. Nelle pagine si susseguono avvenimenti riferibili a edifici storici e vicende relative a grandi e piccoli committenti, si riconoscono inoltre opere di famosi progettisti e ca-paci professionisti che o-perano in città e in Roma-gna come in tutto il Paese. Il lettore può trovare la ge-nesi di interventi e riqua-lificazioni compiute, ma anche edifici oggi man-canti all'appello e progetti annunciati e non realizza-ti, può rileggere gli esiti di dibattiti accesi e dichiara-zioni di intenti.

lo Focaccia. «Dal libro -spiega Bolzani - emerge un ritratto della città per piccole schede, come tes-sere di mosaico. Così si compone una lettura per frammenti, capace di re-stituire l'immagine di u-na città, per tutto il No-vecento e fino ad oggi, in continua evoluzione. Alle

riflessioni storico archi-tettoniche sul centro sto-rico si sommano le inda-gini sulle periferie, sulla darsena. Una lettura che non si ferma solo alle o-pere pubbliche di vecchi maestri come Naglia e Ceccarelli, ma arriva fino a Purini, Rambelli, Lelli e Rava».

raccoglie in ordine crono-logico rubriche e crona-che pubblicate nelle pagi-ne dei settimanali "Ra-venna & Ravenna", "Ra-venna & Dintorni" poi nel-la rivista mensile "Trova Casa". Il volume racconta la dimensione pubblica degli spazi urbani indaga-ta insieme alla scoperta dei modi dell'abitare dei cittadini ravennati e di al-cune città della Romagna (Faenza, Cesena, Santar-cangelo, Alfonsine, Ba-gnacavallo, Russi, Cervia e Milano Marittima), fino a Tesi, in una galleria di stili, di memorie familia-ri, di modelli di vita dome-

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press LinE 31/05/2012

a Resto del Carlino

RAVENNA

SN'.ZM CENTO OSPITI DI CASE DI RIPOSO AL CIRCOLO DEI PORTUALI

Pomeriggio di svago alla Standiana ALLA STANDIANA prende l'avvio oggi la quinta edizione dell'iniziativa voluta dal Circolo sportivo ricreativo e culturale Por-tuali di Ravenna e rivolta agli an-ziani non autosufficienti residen-ti in Casa residenza anziani e inti-tolata 'Insieme per un giorno.., a primavera'. Il progetto ha l'obiet-tivo di offrire la possibilità di tra-scorrere una giornata fuori dalle strutture, creando occasioni di di-vetri mento e spensieratezza, utili anche a spezzare la routine quoti-diana della comunità in cui que-sti anziani vivono tutta la loro fra-gilità. Hanno aderito al progetto Pallavicini Baronio, Garibaldi, S.Chiara, Santa Teresa, Baccari-ni, Maccabelli di Russi, Busigna-ni di Cervia, Villa Verde di Mila-

no Marittima, Zalambani di S.A1- berto e Ghinassi di Piangipane. Gli anziani coinvolti saranno me-diamente cento ad ogni uscita; a loro si aggiungeranno operatori e familiari. Gli ospiti delle struttu-re trascorreranno tre pomeriggi (oggi, il 7 e il 12 giugno) nello spa-zio che il Comune di Ravenna ha concesso in gestione al Csrc Por-tuali presso il lago della Standia-na e che è stato predisposto per ac-cogliere anche persone disabili.

I POMERIGGI prevedono un momento di spettacolo organizza-to dagli animatori ed una meren-da. Le attività di intrattenimento cambieranno a ogni uscita: oggi ci sarà una gara di cori delle strut-ture richiesta direttamente dagli

anziani, il 7 giugno spettacolo di burattini e karaoke, il 12 giugno pomeriggio danzante. C'è anche la possibilità di fare un giro del la-go nel trenino messo a disposizio-ne dai Portuali. L' evento sarà possibile grazie ad un lavoro di rete e di collaborazio-ne che vede partecipi enti, orga-nizzazioni e singoli cittadini per raggiungere l'obiettivo comune di integrazione delle risorse locali a favore di persone anziane non autosufficienti proponendo un virtuoso esempio di lavoro di re-te. Anche numerosi familiari par-teciperanno alle giornate. A sotto-lineare 1' importanza del progetto oggi alle 15 saranno presenti auto-rità laiche e religiose del territo-rio.

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press LIETE 31/05/2012

il Resto del Carlino

RAVENNA

PV IN MUSICA FA TAPPA A 5 STEFANO TEGURIO TERZO appuntamento con la rassegna Pievi in Musica: sabato alle 21 presso la pieve di S. Stefano in Tegurio a Godo di Russi. Protagonisti di questo appuntamento i Solisti dell'Orchestra Alighieri con un concerto dal titolo «Mozart e Beethoven due geni a confronto».

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Abi, alle banche i protocolli di smobilizzo ROMA

L'Abi ha inviato alle banche i due protocolli sottoscritti il 22

maggio scorso con le imprese per agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica ammi-nistrazione e per favorire il fi-nanziamento di progetti di inve-stimento. I testi, si legge in una nota di Palazzo Altieri, sono sta-ti inviati in attesa della pubblica-zione dei 4 decreti necessari per avere il quadro normativo com-

pleto, una volta definito il quale, le banche aderenti avranno 3o giorni di tempo per rendere ope-rativi gli accordi. Per lo smobiliz-zo dei crediti vantati dalle impre-se nei confronti della Pubblica amministrazione, in particolare, il plafond minimo è di 10 miliar-di di euro derivante dagli impor-ti attivati dalle banche, sulla ba-se dellaprovvista messa a dispo-sizione dalla Banca centrale eu-ropea (Bce), dalla Cassa deposi-ti e prestiti (Cdp) o attraverso al-

tri canali di finanziamento, che consentano di praticare all'im-presa condizioni vantaggiose di accesso al credito. Le modalità tecniche per l'uso del plafond, spiega l'Abi, sono: lo sconto pro soluto, con l'impresa che cede il proprio credito allabanca; l'anti-cipazione con cessione del credi-to, realizzata anche nella forma dello sconto pro solvendo, dove l'impresa non esce di scena ma resta a garanzia del credito; l'an-ticipazione senza cessione del

credito. In quest'ultimo caso, vi-sto che non è prevista la cessio-ne del credito, l'impresa si impe-gna a dare alla banca mandato ir-revocabile all'incasso del credi-to ed é necessario che ci sia la co-pertura del Fondo di garanzia per le Pmi o di un altro garante equivalente. L'anticipazione non potrà essere inferiore al 70% dell'ammontare del credito che l'impresa vanta nei confron-ti dellaPa e la durata sarà coeren-te con la data di pagamento pre-

vista. Le imprese che possono ac-cedere al plafond "Crediti Pa" so-no le Pmi che operano in Italia, definite dalla normativa comuni-taria, di tutti i settori. Al momen-to della domanda non devono avere posizioni classificate dalla banca come sofferenze, partite incagliate, esposizioni ristruttu-rate o esposizioni scadute - scon-finanti da oltre 90 giorni, né pro-cedure esecutive in corso. Per le imprese con esposizioni scadu-te - sconfinamenti da oltre 90 giorni fino a i8o, labanca può va-lutare la realizzazione dell'ope-razione se il ritardo nel paga-mento è imputabile al mancato incasso dei crediti Pa. I crediti

che possono essere smobilizzati devono essere certificati come certi, liquidi ed esigibili. Il tasso d'interesse applicabile sarà de-terminato dal costo della provvi-sta per la banca e da uno spread funzione della qualità dell'im-presa, del garante e della tipolo-gia dell'operazione. Il costo del-la provvista è equivalente al co-sto di accesso effettivo per la banca alla provvista Bce ed è co-stituito dal tasso di riferimento principale della Bce, maggiora-to di uno spread collocato all'in-terno di una forchetta tra 8o e 137 punti base.

R.Boc. RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 49 Fondo garanzia anche per lens'

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Il soler /,1

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Doppie agevolazioni in Comuni diversi

Il passaggio dall'Ici all'Imu ha visto restringer-si la nozione di abitazione principale. In primo luo-go la «dimora abituale» e la «residenza anagrafi-ca» devono ora coesistere, mentre con l'Ici le risul-tanze anagrafiche costituivano una semplice pre-sunzione. Dunque, per l'Imu non è più prevista la prova contraria, cioè la dimostrazione che il luogo dell'abituale dimora è diverso dalla residenza ana-grafica. La versione originaria del D12oi/n collega-va i due requisiti al solo possessore dell'immobile, tralasciando la presenza anche dei familiari.

La legge 44/12 ha ora ristretto ulteriormente il concetto di abitazione principale ricomprendendo anche i componenti del nucleo familiare. La norma non contiene alcuna definizione di «nucleo familia-re», anche se appare più probabile il riferimento al-la famiglia anagrafica (utilizzata per l'Ise e) trattan-dosi di un elemento facilmente riscontrabile. La norma precisa inoltre che le agevolazioni per l'abi-tazione principale e le pertinenze si applicano per un solo immobile nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abitua-

le e la residenza anagrafica in immobili diversi nel-lo stesso Comune. La circolare ministeriale affer-ma che tale restrizione non si applica agli immobili ubicati in Comuni diversi, poiché in questo caso il rischio di elusione è bilanciato da effettive necessi-tà, per esempio esigenze lavorative. Di fatto il mini-stero sembra aprire alle "doppie" abitazioni princi-pali situate in Comuni diversi, anche se la conclu-sione potrebbe apparire incompatibile con la rile-vanza della convivenza familiare prevista dalla pri-ma parte della norma e quindi porsi in contrasto con le sue finalità antielusive.

Infine, il riferimento all'unica unità immobiliare farebbe decadere il concetto di alloggi contigui co-stituenti di fatto un'unica abitazione, come soste-nuto dalla giurisprudenza per l'Ici. Sul punto la cir-colare afferma che non è possibile applicare le age-volazioni per più di un'unità immobiliare, a meno che il contribuente non abbia prima proceduto al loro accatastamento unitario.

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La disciplina Imu ha introdotto una serie di parametri più stringenti rispetto Alci per l'individuazione dell'abitazione principale, che richiede La presenza contemporanea di residenza e dimora abituate del proprietario o detti olare del diritto reale sull'immobile

La definizione normativa La definizione di abitazione principale è contenuta all'articolo 13, comma 2 del Dl 201/2011. Per abitazione principale si intende rimim. iscritto o iscrivibile nel catasto ed i izio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile.

Il domicilio La definizione è contenuta all'articolo 43 èdenleCi iundoicgo eciin cui

essadomicilio di una persona

essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari ',e interessi.

La residenza Sempre in base all'articolo 43 del Codice civile, la residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La connessione fra i due parametri, dunque,era già implicita ma viene rafforzata dalla previsione espressa nella normativaimu

Dimora abituale La dimora "abituale" corrisponde alla "residenza" del soggetto (si veda sempre l'articolo 43 del Codice civile) ed è un concetto diverso dalla semplice dimora (ad esempio: la seconda casa per il fine settimana ,'o per le vacanze).

La residenza anagrafica La residenza anagrafica è quella che risulta dai registri comunali e non consente al contribuente di provare il contrario, cioè che il luogo in cui dimora abitualmente è diverso dalla residenza anagrafica.

IL nucleo famigliare La normativa Imu non definisce il concetto di nucleo familiare. In assenza di indicazioni normative, si potrebbe utilizzare la nozione di "famiglia anagrafica" prevista dall'articolo 4 del Dpr 223/89 (regolamento anagrafico della popolazione residente).

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La casa porta 10 miliardi a Stato e sindaci Ancora 18 giorni per il primo pagamento: sugli immobili in affitto aumento del 90%

Eugenio Bruno Gianni Trovati

Una "cedola" da circa io miliardi di euro. È quella che 17,5 milioni italiani proprietari di immobili staccheranno allo Stato e ai Comuni entro il 18 giu-gno, quando scadranno i termi-ni per il pagamento dell'accon-to sull'Imu che da quest'anno prende il posto dell'Ici e (dell'Irpef sui redditi fondiari).

Dei 21,4miliardi di gettito cal-colati dal Governo con il decre-to «Salva Italia» - che ha deci-so l'introduzione con un bien-nio d'anticipo dell'imposta fe-deralista - con la prima rata del tributo dovrebbe entrare nelle casse erariali e municipali cir-ca la metà. O poco meno, per-ché il versamento di giugno sa-rà effettuato sulla base delle ali-quote standard (4 per mille sull'abitazione principale e 7,6 per mille sugli altri immobili): per l'abitazione principale, poi, l'imposta potrà essere pa-gata quest'anno in tre tranche, ognuna delle quali p ari a un ter-zo dell'imposta anziché il 50% previsto per la ripartizione classica tra acconto e saldo.

Vista con gli occhi del contri-buente, la chiamata alla cassa entro il 18 giugno rappresenta un appuntamento oneroso. Sull'abitazione principale, il prelievo scriverà la parola «fi-ne» a quattro anni di esenzio-ne (con le poche eccezioni di chi ha continuato a pagare sul-la propria casa di lusso), men-tre sugli altri immobili l'Imu si attesta a livelli decisamente più alti dell'Ici, perché con la

stessa imposta bisogna soste-nere sia il bilancio statale sia quelli locali. Tant'è vero che su seconde case affittate, nego-zi e immobili d'impresa gli au-menti oscilleranno fra il 100 e il 250 per cento, con punte an-cora più alte per i canoni con-cordati che fino al 2on godeva-no di agevolazioni comunali difficilmente replicabili nel nuovo quadro. Gli effetti com-plessivi, in verità, si sentiran-no a dicembre, quando si do-vrà tenere conto nel saldo de-gli aumenti di aliquota decisi a livello locale.

Già con il primo appunta-mento alla cassa, comunque, si

TERREMOTO

Adempimento rinviato a settembre

Il fisco si ferma peri con-tribuenti colpiti dal terremo-to. Per loro slitteranno al 3o settembre tutte le scadenze fiscali previste per i prossimi mesi, compresa quella relati-va all'acconto lmu. Lo ha de-ciso ieri il Consiglio dei mini-stri. E sempre ieri in «Gazzet-ta Ufficiale» è stata pubblica-ta la deliberazione dello sta-to di emergenza in conse-guenza del sisma, che durerà 6o giorni.

RIPRODUZIONE RISERVA -A

faranno sentire i nuovi molti-plicatori da applicare alla ren-dita catastale (16o invece di 100 come accadeva con l'Ici) e l'incremento di aliquota (7,6 per mille invece del 6,43 medio applicato l'anno scorso). In sol-doni, l'acconto Imu chiederà a ogni abitazione diversa dalla principale il 00% in più di quan-to versato 12 mesi fa per pagare la prima tranche della vecchia imposta comunale.

Oltre che costosa, la scaden-za si annuncia tutt'altro che semplice anche dal punto divi-sta degli adempimenti, nono-stante i chiarimenti contenuti nella circolare 3/2012 del dipar-timento Finanze. Il versamen-to, in primo luogo, può essere effettuato con tre modelli: quel-lo dedicato all'Ici, che conti-nua a essere valido per la nuo-va imposta, l'F24 "ordinario" e quello semplificato, diffuso dall'agenzia delle Entrate la scorsa settimana. A dicembre, quando sarà la volta dell'accon-to, al novero degli strumenti si aggiungerà anche il bollettino fiscale. Nel grafico qui a fianco si possono leggere le istruzioni per la compilazione delle due tipologie di E24, comprese le modalità per specificare il nu-mero di rate scelte per il paga-mento dell'acconto sull'abita-zione principale: sull'obbliga-torietà di questa indicazione le istruzioni ufficiali non hanno brillato per chiarezza, ma per evitare complicazioni è ovvia-mente meglio compilare tutte le parti del modulo.

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La casa port2

10 miliardi • a Stato e sindaci

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Il Sole12 press unE 31/05/2012

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La compilazione del modello F24 «ordinario Fino al 31 maggio 2013 può essere anche usa

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e del modello «semplificato» (utilizzabile dati.° giugno). a la versione 'ci del modello ordinario

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va indicato l'importo dell'Imu dovuta in acconto, al netto della detrazione (l'acconto in

questo caso 'è i1 50% dell'imu annua calcolata con te regole statali); va indicata la quota di detrazione riferita all'acconto (qui il 50% dei 200 euro) chi paga l'acconto in due rate (giugno e settembre) deve indicare «0102» nella colonna rateazione; C chi paga l'acconto in due rate, indica un terzo dell'imposta dovuta; C anche la detrazione va parametrata all'acconto (un terzo di 200 euro, senza virgole)

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Anticipi maggiori per chi decide di dividere la rata Scegliendo il versamento in tre tranche si paga il 66% dell'imposta e non il 50% Giuseppe Debenedetto

Il pagamento dell'Imu per abitazioni princi-pali e pertinenze presenta diverse variabili, che non riguardano solo il calcolo dell'imposta ma anche le modalità di versamento, rese peral-tro più articolate per via dell'ulteriore dilazio-ne in tre rate.

L'imposta si calcola applicando al valore dell'immobile (rendita x 1,05 x i6o) l'aliquota ri-dotta e il sistema delle detrazioni: 200 euro di ba-se e 5o euro per ogni figlio sotto i 26 anni.

Quest'anno il calcolo dell'acconto andrà effet-tuato con l'aliquota standard (0,4%), mentre quella determinata dal Comune (che ha un mar-gine di manovra di +/- 0,2 punti percentuali) en-trerà in gioco solo al saldo di fine anno. Altra par-ticolarità del 2012 è costituita dalla possibilità di versare l'imposta in tre tranche: un primo accon-to a giugno pari al 33% dell'imposta calcolata sul-lo 6,4%, un secondo acconto pari al primo e il sal-do a dicembre. Chi paga in tre rate, quindi, versa in acconto il 66% dell'imposta "standard" e non il 50%. Per effettuare l'ultimo versamento si do-vràp artire dall'imposta annuale, questa volta cal-

colata sulle aliquote comunali, al netto degli ac-conti di giugno e settembre.

Il pagamento dell'acconto va effettuato solo con il modello F24, mentre per il saldo si potrà utilizzare anche il bollettino postale. Ogni sog-getto passivo è tenuto ad effettuare il versamen-to singolarmente.

Anche i coniugi comproprietari al 50% della sola abitazione principale, ad esempio, devono compilare due F24, indicando il codice catasta-le del Comune ove è situato l'immobile, il codi-ce tributo, il numero degli immobili (conteg-giando le pertinenze), l'anno d'imposta cui si ri-ferisce il pagamento e l'importo. Quest'ultimo va riportato al netto delle detrazioni, da esporre nella casella in basso a sinistra, rapportata alpe-riodo (metà o un terzo).

L'imposta non è dovuta in caso di importo an-nuale inferiore a 12 euro (salvo diverse decisio-ni dei Comuni), senza però tenere conto della rateizzazione e della suddivisione dell'Imu tra Stato e Comune: se ad esempio l'acconto è di to euro, si verserà solo il saldo.

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Anticipi per chi derlde di di‘idere 'arata

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Nel caso dell'abitazionesuprcipale, la le

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Le rate Per l'abitazione principale il contribuente ha due possibilità per quel che riguarda l'acconto 2012:

Opzione 1: Pagamento in due rate Ac onto in unica soluzione (entro i l18 giugno) = 50% dell'imposta calcolata con aliquota e detrazione standard (200 euro, di cui 100 utilizzabili in sede di acconto) ed eventuale maggiorazione per i figli conviventi fino a 26 anni (50 euro, di cui 25 utilizzabili in sede di acconto);

• Saldo (entro 1117 dicembre) = imposta annua omplessiv (calcolata sulla base delle

aliquote decise dal Comune) meno somma pagata in acconto

Opzione 2: Pagamento in tre rate • Prima rata di acconto (entro il 18

I g'ugno) =

33% dell'imposta calcolata con a l' uota e detrazione standard (200 euro, dr icui 66,67 u t ilizzabili in sede di primarata d'acconto) ed eventua le rnaggiorazione p e r i figli conviventi fino o a 26 anni (50 euro, di cui 1

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abirlj ta d in sei dacco edinoptri m(anrt i

rata d'acconto); Seconda segue le o i l 17

stesse regole della orirr rata ed è equivalente;

• (calcolata (entro i117 dicembre) = imposta annua

olata sulla base delle aliquote decise dal c omune) meno le somme versate in sede dí

primo e secondo acconto N 7 B:pQouest'anna non è Possibile versare l'imposta a municipale in un'unica soluzione a giugno. Per quel che riguarda le modalità di

versamento, a giugno e settembre può essere utilizzato esclusivamente l'F24, mentre per il aldo di dicembre si può usare anche il

bollettino postale

Arrotondamento "matematico": L'articolai comma 166 della legge 296/06 (Finanziaria 2007) prevede che «il pagamento dei tributi locali deve essere effettuato con arrotondamento all'euro per difetto se la frazione :è inferiore a 49 centesimi, ovvero eccesso se superiore a detto importo». La circolare ministeriale 3/DF del18 maggio 2012 chiarisce che «l'arrotondamento per difetto va effettuato anche nel caso in cui la frazione sia uguale a 49 centesimi, in linea, peraltro, con il meccanismo stabilito per i tributi erariali». L'ar otondamento va effettuato sulla somma da pagare, mentre quote di detrazione vanno calcolate al centesimo (e non al decimo di euro, come erroneamente indicato nelle slide illustrative diffuse dal dipartimento delle Finanze insieme alla circolare 3/2012).

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confuso con quello di 30 euro previsto dalla legge 44/2012 (articolo 3 commi 10 e 11), che riguarda l'attività di recupero dell'ente e non già il versamento ordinario del contribuente. Quest'ultima norma, in sostanza, impedisce di attivare forme di riscossione coattiva quando il credito da recuperare, comprensivo dí sanzioni e interessi, non supera i 30 euro

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Il primo passo parte dalla rendita catastale, che si può reperìr

ul rogito (atto di vendita) dell'immobile, Se si tratta di una

compravendita anteriore aL 1992 però, le rendite sono vecchie

e occorre recarsi agli sportelli dell'agenzia del Territorio o, più

semplicemen,te, andare sul sito wwmagenziaterritorio.it

e c uccare su visure catastali" e "accedi al serv'lzio qui si indica il proprio codice fiscale e, quando verranno chiesti

i dati catastali dell'immobile, questi si rilevabili dal rogito nel 99% dei casi. Una volta rilevata la rendita si segue

questa procedura:

poi

Con un esempio concreto di un'abitazione prin ipale con rendita di 1.000 euro:

LO 00 x 168 = base imponibile

68.0 00 euro'.

Il terzo passo è il calcolo delle detrazioni: ne spettano due,

uguale per tutti dì 200 euro su base annua, e altri 50 euro

per ogni figlio convivente sino al 26° anno compiuto

con un massimo di 8 figli.

In ambedue i casi la detrazione va calcola su b e men quindi, se La casa è stata acquistata prima deL 16 marzo,

competeranno 16,7 euro al mese, e per i mesi di possesso (presunti) del 2012 la detrazione principale assomma

a 166,67 euro e quella per un figlio a 4,17 euro al mese a 41,67 euro in tutto per il 2012.

In totale, quindi, in assenza di figli spetterebbero 200 euro

(166,67 euro se l'acquisto è stato fatto in marzo) e con un figlio si arriverebbe a 250 euro (208,34 euro se l'acquisto è stato

fatto in marzo).

• IMPOSTA LORDA — DETRAZIONI et: IMPOSTA NETTA

A questo punto, proseguendo

672 — 250'= 422 euro

ta del 5% e entico e ci

• RENDITA x 16

In realtà si dovr oltiplicareil't i

risparmia un pa

8 BASE IMPONIBILE IMI.1

ebbe prima aumentare la rendi

a tto per 160 ma il risultato è ìd ssaggio, provare per credere,

ll quarto passo dipende dal numero di rate che contribuente ha scelto (si veda anche la scheda qui afianco) ':

Il secondo passo è il calcolo dell'imposta, basta pplicar alla base imponibile l'aliquota di legge dello 0,4% o quella gia

deliberata dal Comune se più favorevole (al minimo potrebbe

essere lo 0,2 per cento). In ogni caso chi non riesce a informarsi può beniss'mo applicare lo 0,4% e non sba

• BASE IMPONIBILE x ALIQUOTA IMPOSTA LORDA

Proseg endo con L'esempio dì prima, sì fa:

168,000 x 0,4% = 672 euro

A)

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to è l'imp

oseguendo

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e, la formula è:

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con l'esempio precede

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Quindi, con l'esempio

422 3 =141,00 euro

Questo è l'Importo da pagare sia per che per la seconda del 17 settembre.

Nel modello F24 l'importo va arrotondato quando si indica l'importo rigo per rigo

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L'utilizzo effettivo decide la pertinenza

La disciplina sull'Imu contiene una definizio-ne stringente di pertinenza: una sola unità immobi-liare per ciascuna delle categorie catastali C/2 (cantine e soffitte), C/6 (autorimesse), C/7 (tetto-ie). Quindi se un contribuente ha un'abitazione principale e due autorimesse, di categoria C/6, po-trà scontare l'imposta con aliquota ridotta solo per una di esse. È stata inoltre abrogata la disposizione che consentiva ai Comuni di disciplinare autono-mamente l'individuazione e il numero delle perti-nenze, che quindi ora sono al massimo tre, compre-se quelle censite insieme all'abitazione.

Il legislatore dell'Imu non ha tuttavia fornito al-cuna definizione di «pertinenza», quindi occorre rifarsi al concetto civilistico («cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un'al-tra cosa») e ai due requisiti individuati dalla giuri-sprudenza: i) soggettivo, rappresentato dalla vo-lontà effettiva di creare il vincolo strumentale e funzionale tra il bene principale e quello accesso-rio; 2) oggettivo, consistente nel rapporto funzio-nale tra abitazione e pertinenze. Ciò consentireb-

b e di risolvere il problema delle pertinenze ubica-te in edifici diversi, dovendo in tal caso valutare se la distanza trai fabbricati sia tale da poter conside-rare la pertinenza (ad esempio il garage) a servizio dell'abitazione. Va tenuta presente la coincidenza di titolarità tra abitazione e pertinenze, perché il vincolo può essere impresso dal proprietario del bene principale (articolo 817 Codice civile).

Qualche problema potrebbe sorgere sulle perti-nenze "eccedenti", da sottoporre ad aliquota ordi-naria, in caso di unità non autonomamente accata-state, ma presenti nella stessa planimetria dell'uni-tà principale. A rigore l'aliquota ridotta può essere utilizzata solo su una delle due pertinenze: in tal caso il contribuente dovrebbe scorporare la perti-nenza eccedente dalla rendita totale e utilizzarla come base per l'aliquota ordinaria. L'operazione è difficile e potrebbe sfuggire a molti, che commette-rebbero una violazione (in buona fede) difficilmen-te accertabile dai Comuni.

G.Deb. e RIPRODUZIONE RISERVATA

I.a norma l'indivicluazione delle pertiileanrtz.e dell'abitazione principaleièid. isciplinata dati' ico o 13, cornma 2 del Dl 201/20 Per pertinenze dell'abitazione principale si intendono estclusivamenctei6qeueclile7cnlasusificate nelle categorie ca astali C/2, a misura massima di u un ità pertinenzaianlceieer ciascuna delle categorie catastali indicate, e se iscritte in catast unitarnente all'unità ad uso abitativo °

Le categorie catastall . . . . C/2: magazzini e locali di deposito. cantine e soffitte

se non unite all'unita immobiliare abitativa; • C/6: stalle, scuderie, rimesse, autorimesse:

C/7: tettoie.

La definizione La definizione delle pertinenze e desuumbi le <d<sadlIn'aortpitotlo 817 del Codice civile, in base al quale

er nenze le cose destinate in modo durevole a ervizio o ad ornamento dì un'altra cosa»,

Il requisito i nddispensa bile è naturalmente la coincidenza i titolarità fra il bene principale e la pertinenza, dal momento che la destinazione può essere effettuata dal proprietario della cosa principale o da chi ha un diritto reale sulla medesima. Su questa base, si innesta una condizione soggettiva (la volontà dì creare il vincolo) e iadougegbeettnivoa (l'effettivo rapporto fun ziona le furan

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Il Sole12 CDIS

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Page 20: Rassegna stampa...Rassegna stampa giovedì 31 maggio 2012 Pagina 1 di 35 ALTRE TESTATE Corriere Romagna Ravenna Il Resto del Carlino Ravenna Il Sole 24 Ore Italia Oggi INDICE Repubblica:

Cassazioneil «Ai fini della sussistenza del vincolo pertmenziale tira bene principale e bene accessorio è necessaria a presenza del requisito soggettivo dell'appartenenza di entrambi al medesimo so etto, nonché dei re uisito o ettivo della cont guità, anche solo di servizio, tra i due beni a' fini det qua le bene accessorio deve arrecare u'ri utilità al bene principale e non al proprietario id. esso; ne discende che l'assegnazione della c 1 coniugate deve intendersi estensibite box,aqsauale pertinenza delta cosa principale, qualora questo sia oggettivamente& servizio dell'appartamento, essendo situato sullo stesso pabzzo, ed en rambi gli immobili appartengano ad un sol ge (Corte di Cassazione, Sezione sent:nczeann111. 24104

1.3 novembre 2009)

Per la cos ituzione del vincolo pertinenziate sono necessari un elemento oggettivo, consistente nella materiale destinazione del bene accessorio ad una relazione di complementarità con quello PrinciPale e demente soggettive, consistente nella effett'oivivnotontà, del titolare det diritto di pr,oprie,tà, i altro diritto reale sui beni collegati,

estmazione e a "res a servizio o atrornamento del bene principale (Corte di Cassazione, Sezione II, sentenza n. 9911 det 28 aprile 2006)

Il problema La disciplina sull'Irnu individua il numero massimo delle pertinenze, considerando anche quelle

'scritte in catasto unitamente all'unità ad uso . abitativo».

Le istruzioni Sut punto la cir colare mmistenale n.3/DF del 18 . maggio 2012 evidenzia quanto segue: «Bisogna anche tenere conto dell'evenienza in cui due pertinenze, di solito la soffitta e la cantina, siano accatastate unitamente all'unità ad uso abitativo. In tale caso, in base alle norme tecniche catastali, rendita attribuita all'abitazione ricomprende anche

redclitività di tali porzioni immobiliari non connesse. Pertanto, poiché dette pertinenze, se ossero accatastate separatamente, sarebbero

classificate entrambe in categoria C/2, per rendere operante la disposizione in esame, si ritiene che contribuente possa usufruire delle agevolazioni per Palpitazione principale solo per un'altra pertinenza classificata in categoria catastate C/6 o C/7».

Il nodo applicativo Nel caso di due pertírlenze della stessa categoria (ad ese, m pio C/2) accatastate unitarnente a ll'abitaziori principale, ilcontribuente dovrebbe scorporare unea perdtinenza dalla rendita totale e a V iren ita presunta della pertinenzaPePcclecdaerensteutie 'aliquota «ordinaria>>,

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Anticipi 11121,ind

per chi ditale di dividere la rata

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L\\

L'aliquota locale resta fuori gioco alla prima scadenza Per il versamento di giugno si usano solo i valori nazionali - Rimane il rebus saldo Luigi Lovecchio

Anche per le case diverse dall'abitazione prin-cipale, per determinare l'imponibile si parte dalle rendite catastali aggiornate con il 5% di aumento e si moltiplica la rendita così rivalutata per il coeffi-ciente 16 o. Il calcolo dell'acconto, in scadenza il 18 giugno, dovrà essere effettuato applicando all'im-ponibile l'aliquota base dello o,76% e dividendo il risultato per due. Tanto, supponendo un periodo di possesso pari a 12 mesi. L'unica modalità am-messa è il pagamento in due rate. Non sembra pos-sibile utilizzare l'aliquota deliberata dal Comune, eventualmente più bassa di quella ordinaria, an-che se conosciuta per tempo prima della scadenza di legge. Si tratta di una situazione che potrebbe essere piuttosto frequente per i fabbricati locati. Nella circolare 3/2012 del dipartimento Finanze l'unica eccezione ammessa, rispetto all'applica-zione della misura ordinaria di Imu, riguarda infat-ti l'abitazione principale. La ragione è da ricercare nell'esigenza di avere a disposizione dati attendi-bili per effettuare stime di gettito corrette. Per il 2012 i pagamenti in acconto sono per definizione «provvisori», in attesa di stabilire le aliquote defi-

nitive in funzione degli incassi reali dell'imposta. Per tutte le seconde case trova applicazione la

quota d'imposta erariale che pari allo o,38% dell'imponibile, che va versata unitamente all'im-posta municipale propria indicando l'apposito co-dice tributo nel modello F24.

La complicazione di calcolo derivante dalla quota erariale si presenterà in sede di saldo, in sca-denza al v dicembre prossimo. In quell'occasio-ne, infatti, si dovrà tener conto delle aliquote deli-berate dai Comuni. In proposito, va ricordato an-che che dopo le prime delibere in scadenza alla fine di giugno, i Comuni potranno intervenire nuo-vamente con modifiche entro la fine di settembre. È quindi evidente che se i Comuni hanno adottato numerose aliquote differenziate per le seconde ca-se, in funzione della tipologia delle stesse, il contri-buente dovrà eseguire altrettante serie di doppi conteggi per determinare l'imposta erariale.

Nell'ipotesi, piuttosto improbabile, in cui an-che in sede di saldo dovesse restare vigente l'ali-quota ordinaria del 7,6 per mille, l'imposta da ver-sare a saldo sarà ovviamente pari all'acconto.

O RIPRODUZIONE RISERVATA

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Uni igunt, locale 'A, : T. regatucApluvo— dla primasendenvo

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Come per l'abitazione principale, il primo passo parte dalla rendita catastale, che si può reperire sul rogito (atto di vendita)

dell'immobile, agli sportelli dell'agenzia del. Territorio o sul web (www.agenziaterritorio.it). Una volta rilevata

la rendita si segue all'inizio la stessa procedura dell'abitazione principale:

RENDITA x 168 = BASE IMPONIBILE IMU

Con un esempio concreto di un'abitazione principale con rendita di 800 euro:

00 x 168 w base imponibile di 134.400 euro

sso è il calcolo dell'imposta: basta applicare onibile l'aliquota di legge dello 0,76 per cento conti 2012 è l'unica possibile.

NBILE x ALIQUOTA = IMPOSTA LORDA

con l'esempio di prima, sì fa:

76% w 1.021,44 euro:

l secondo pa alla base imp che per gli ac

• BASE IMPO

oseguenclo

4.400 x0

I terzo passo è calcolo delrac conto (sull'abitazione che non

ia quella principale non spetta o detraziom di alcun genere) e non sono ammesse rateazioni dell'acconto.

a formula è quindi:

i IMPOSTA: 2 = RATA DI GIUGN o Proseguendo con L'esempio di pri m

1021,44 2 , 510,72 euro

Questo è l'importo dell'acconto complessivamente da pagare il 18

parti uguali' Tuttavia questo importo va a sua volta suddiviso

i n due va allo Stato e L'altra al Comune Nel modello F24 si indicheranno quindi, con due codici tributo diversi e su due righe diverse, due importi uguali di 255,00 euro

Nel modello F24 l'importo va arrotondato solo alla fine, quand i indica l'importo complessivamente dovuto per tutti

gli immobili soggetti a Imu e per altri eventuali tributi locali

a, fa:

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Il Sole/ /,1

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I margini di manovra sulle aliquote

Regola jmnlfaccoltkattlibuite al Cornuti

0,76% 1 +Li 1 ba [io. 0,46 a

Fino allo O l%

La situazione delle seconde case cambia note-volmente in funzione della loro destinazione. Va infatti ricordato che l'Imu assorbe anche l'Irpef sui re dditi fondiari degli immobili non loc ati. Que-sto significa che mentre le unità locate subiscono un aggravio di imposizione, le case a disposizione sono senz'altro meno penalizzate. Per le prime in-fatti l'Imu si aggiunge alle imposte sui redditi (o alla cedolare secca), per le seconde invece, dal 2012, il contribuente risparmierà per intero l'Irpef sulla rendita catastale. Si ritiene peraltro che il pro-prietario di un immobile a disposizione possa già ridurre la prima rata di acconto Irpef per tener conto dell'esonero, adottando il metodo previsio-nale di determinazione dell'acconto. In questa si-tuazione si trovano ad esempio gli immobili con-cessi in uso gratuito a parenti. Tali fabbricati, che erano esenti da lei in presenza di un regolamento comunale di assimilazione, scontavano le impo-ste sui redditi. Nell'Imu il rapporto è esattamente rovesciato:il tributo comunale sarà infatti applica-to con l'aliquota ordinaria, salvo diversa delibera-

Si applicano le stesse detrazioni previste per l'abitazione principale; non si applica la riserva della quota statale quindi i Comuni potranno ridurre l'aliquota senza dover versa realcuna somma all'erario

Si applica Lo stesso regime (aliquota e detrazioni FITY.i.5t225119...9 121t9?12Bi.l?119.5j.P.9J!

JL'assegnazione detta casa coniugale, ai fini Imu, si intende effettuata a titolo di diritto di abitazione

Époss ibileassimilare" tali fattispecie all'abitazione principale

a similare" taliTatti'speCié

zione del Comune che però non potrà assimilare l'immobile all'abitazione principale.

Per le unità in locazione, proprio per tempera-re l'impatto della nuova imposta, il legislatore ha previsto la facoltà per i Comuni di deliberare ali -

quote ridotte fino allo 0,4%. P tuttavia evidente che il principale ostacolo è rappresentato dalla quota di imposta erariale, che non viene intacca-ta dalle riduzioni deliberate dai Comuni. Se il Co-mune decidesse di applicare lo 0,4%, quasi l'inte-ro gettito dei beni locati andrebbe allo Stato. Per questo motivo, appare più probabile che gli enti optino per riduzioni m irate. In proposito, l a circo lare 3/2012 ha affermato che nell'Imu sperimenta-le i poteri di differenziazione delle aliquote sono molto ampi. Sarà dunque possibile, ad esempio, adottare aliquote più basse per le locazioni a ca-none concordato. Sempre secondo la circolare, in nessun caso potranno approvarsi aliquote più basse dei minimi di legge.

0,76%

L'aliquntgkicalc .

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Effetti diversi per categoria

La difficoltà maggiore per l'applicazione dell'Imu sulle seconde case sarà rappre senta-ta dal reticolo di aliquote differenziate che i Comuni potrebbero approvare. L'impatto con le delibere locali è comunque rinviato al saldo di dicembre, poiché il primo versamen-to deve essere effettuato sempre ad aliquota base (7,6 per mille). Le fattispecie sono infatti molto diverse l'una dall'altra e per alcune si-tuazioni il trattamento diversificato è addirit-tura doveroso. Si pensi alla macro-categoria degli immobili locati rispetto a quella delle unità a disposizione. Mentre per la prima è necessario evitare un aggravio pesante dell'imposizione locale, che si aggiunge alle imposte sui redditi, per la seconda questa esi-genza non è così pressante. Un impatto pe-sante con l'Imu ci sarà anche per i fabbricati locati a canone convenzionato. Nell'Ici, per queste situazioni i comuni potevano adotta-re aliquote anche inferiori ai limiti minimi Nell'Imu invece non si potrà in nessun caso scendere al di sotto dello o,4%.

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Cambiano le regole per l'imposta sugli immobili di

m dio alla ' vinco lo interesse storico-artistico, sott oposti da

rarte delle Sovrintendenze. Ad pioPboansi

bassa lerecpriaelcopta base de lla

a base tariffa

meccanismo pile nella zona, cancellata per un

nuovo nismo che pero impone rincari

Tra le seconde case vi potrebbero essere fabbricati d'interesse storico-artistico. Per questi immobili la disciplina dell'Io prevedeva che l'imponibile fosse comunque determinato sulla base della minore delle tariffe d'estimo vigenti per le: unità abitative ubicate nella medesima zona CeIlStfaria. La normativa dell'Imu invece dispone che r Imposizione avvenga sull'imponibile ridotto alla

metà. sNeeudenrivache il calcolato deve essere effettuato secondo emodahta ordinarie, partendo dalla rendita catastale iscritta in atti e rivalu ata del 5 per cento. La condizione di fabbricato d'interesse storico nhonoè cono. s.

'

ciuta ci:ufficio dalcomune' Ne

pr obabilmente presentare una dichiarazione Se l'immobile e stato già dichiarato ai fini Ici, denuncia non dovrebbeessere ripresen a a. es a fermo che il possessore è legittimato ad app licare la riduzione a metà, anche in assenza di dichiarazione.

La circolare amplia al massimo la possibilità dei Comuni di differenziare le aliquote per categorie. Rimangono come criteri guida

quelli, generali

dell'autonomia tributaria, che impone di effettuar scelte che non contrastino con i principi di ragionevolezza e non discriminazione

Decadono le assimilazioni all'abitazione principale individuate negli anni scorsi dai Comuni ai fini 'ci . perché la nuova imposta prevede la possibilità

non locati assimilare solo gli immobili posseduti da anziani ricoverati in strutture di lungodegenza o da residenti all'estero

I Comuni hanno ampi poteri dí differenziazione delle aliquote irti Secondo il dipartimento delle Finanze (circolare n. 3 del 2012), tale potere puii essere esercitato sia per categorie catastali' di immobili sia all'interno della medesima fatttspecie di riferimento Vi è probabilmente da attendersi l'adozione di aliquote vicine al massimo (10,6 per mille) per le unità immobiliari a disposizione (ad esempio, seconde case al mare), perché per esse l'Imu sostituisce l'Irpef dovuta sulla rendita catastale. Per i fabbricati locatí, la differenziamone più probabile è tra beni beati a canone concordato e beni locati a canone di mercato. Potrebbe inoltre !'. riproporsi! una aliquota ridotta ad hoc per le unità locate a soggetti che vi adibiscono la propria abitazione principale. Non è tuttavia da escludersi una segmentazione di aliquote per categorie catastali. Il comune potrebbe ad esempio approvare .

aliquote più atte per le seconde case :n categoria A/1, A/8 e A/9.0 anche per le ocazioni aventi ad oggetto immobili di lusso.

Il regime del comodato gratuito ai figli e

principale. Nell'Imu, invece, i Comuni, per queste fattispecie, non possono in alcun modo adottare

totale esenz ione, ione, in presenza di un regolamento comunale di assimilazione all'abitazione

Nell'Ici, queste situazioni potevano dare diritto alla radicalmente mutato cori l'Imu.

lun trova va validità. applicazione

Ne de forme di oassrimmilazfopnerlio ac.aali,

per

nve regolamenti comunali approvati ai fini Ic ,

dunque, hanno pers o qua che peri c

m dati ai parenti licazione

d' aria dello 0,76 per r centoweiq elat quuota di imposta erariale ll metà di quee un impo

t a.

È possibile che gli enti

ai

tribuno, evitare atto

"brusco" con il pr p e ovino aliquote

ridotte per queste situazioni. Va pero evidenziato che, secondo la circolare n. 3 del 2012 delle Finanze, l'aliquota minima non potrà scendere a i sotto del 4,6 per m i lle. In compenso, va ribadito che mentre questi fabbricati scontavano l'Irpef sino al 2011, da quest'anno ne sono esenti.

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Tocca al Comune indiv'cluare i fabbricati inagibili inabitabili, e fissare nel regolamento della nuov a imposta le caratteristiche di intervenuta fatiscenza

che fanno scattare l'agevolazione. Quando invece esiste uno stato di fatto, per esempio in seguito a un'ordinanza di sgombero, non servono altri dati

Un'altra agevolazione riguarda i fabbri

iniziale i i e di fatto non ' 'zzati. La i na bitabili n utili formulazione o

cati inagibili

iniziale dell'Imu non prevedeva alcuna agevolazione al riguardo. La legge 44/2012 ha ripristinato l'agevolazione vigente nell'Ici, prevedendo la riduzione a metà dell'imponibile

' Occorre tuttavia

applicare ues

ricordare che per appli rduzone il contribuente d e v e previamente ci ldichiarare

ii(si

i tii i al c

omune lo stato di inagibilità o 'nta a

b atit,.' a me no che l'ente non ne sia già a conoscenza pensi ad

esempio a un'ordinanza di avvenire con una dichiarazionenisostitu Civiòa Pd? ò

notorietà oppure con una perizia di stima richiesta all'ufficio tecnico comunale, a so

comunicata lontribuente. Se tale condizione o

municata ai fini ici , si ritie

non debba essere presentata una nuova dichiarazione Imu Va inoltre

segnalato che il Comune può regolamentarelo st ato

dí fatiscenza del fabbricat o della inagibilità o Inanbitabilità°, rPrimaea tizz da I l aa pc po in' cdai

condizione otlna e

riduzione a metà, dunque, e opportuno controllare il regolamento con;unale.

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La detrazione per i figli fuorisede varia caso per caso Da valutare qual è la dimora abituale Luigi Lovecchio

Il figlio universitario che ha un contratto di locazione nella città in cui studia non può rite-nersi per ciò solo non dimorante nell'abitazione principale. A tale scopo, occorre un esame caso per caso. Per gli immobili in mul-tiproprietà, in mancanza di una disposizione analoga a quella dell'Ici, ciascun comproprieta-rio dovrà versare la sua parte di Imu, senza che a tale adempi-mento possa provvedervi l'am-ministratore della multiproprie-tà. Per le unità di proprietà con-dominiali, invece, restano salve le dichiarazioni Ici già presenta-te. L'amministratore del condo-minio, inoltre, ha comunque fa-coltà di provvedere al pagamen-to dell'intera Imu dovuta sui be-ni di proprietà comune, per ra-gioni di semplificazione.

È, infine, possibile avvalersi, già in sede di primo acconto, dell'assimilazione all'abitazione principale eventualmente delibe-rata dal Comune perle case di an-

MAGOECONOMICA

AL vertice. Fa brizia La Pecorella

ziani e disabili residenti in istituti di ricovero.

Sono alcune delle risposte di maggiore interesse fornite dal ministero delle Finanze ai quesiti proposti dai lettori dal Sole 24 Ore.

Il caso del figlio universitario, residente nell'abitazione con i ge-

nitori, di età non superiore a 26 anni, è molto diffuso nelle do-mande dei lettori. La domanda è se, in presenza di un contratto di locazione stipulato nella città universitaria, i genitori possano ugualmente fruire della maggio-razione della detrazione di 5o eu-ro. Del tutto correttamente, le Fi-nanze escludono la possibilità di una risposta a priori. E invero, poiché il concetto di dimora abi-tuale presuppone necessaria-mente un esame della situazione di fatto, occorre una verifica ca-so per caso. Così, ad esempio, se il figlio, pur sussistendo il con-tratto di locazione, si reca nella città universitaria solo per una parte della settimana e magari do-po i primi mesi dell'anno accade-mico vi ritorna solo in occasione degli esami, la dimora abituale ri-mane con i genitori.

Le Finanze inoltre sembrano aprire alla possibilità di applicare in sede di acconto tutte le agevo-lazioni deliberate dai Comuni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Regioni::: mit- d gi Abruzzo 11.954.739

Basilicata 4.709.450

Calabria 23.005.534

Campania 7.531.064

Emilia-Romagna 44.637.763

Friuli Venezia Giulia 3.199.996

Lazio 10.312.682

Liguria 4.030.000

Lombardia 131.000.000

Marche 15.918.367

Quota Regionale da versre ad aggi

t- :egl 3n Quota Regionale da versare ad oggi

604.3313l .638.203

49.546,134 17.888.639 2.6a9.075 8.005 060

-46 211

Molise 5.399.998

56.508.254

26.301.748

7.800.000 9.350.000

30.659.494 1.400.000

700.000 14.007.415

Piemonte

Puglia

Sardegna

Sicilia

Toscana

P. A. Trento

P. A. Bolzano

Umbria

Valle d'Aosta

Veneto

A99:667: AU:

200.000 28.688.000

.074.425

89.462 5.665

,147,684 5.174.784

37.312.737

63.696

2.449

7.027,227

Valori in euro

Fonte: Regione Campania

Ammorezzatofl, Gli enti locali hanno coperto solo il 63,4% della somma stanziata dall'istituto

Vale 252 milioni il debito delle Regioni con l'Inps Francesco Prisco NAPOLI

Le regioni devono all'Inps 252,3 milioni di contributi per gli ammortizzatori sociali in deroga corrisposti dal 2009 a oggi ai la-voratori delle aziende colpite dalla crisi. Fino a questo momen-to, infatti, gli enti locali hanno co-perto soltanto il 63,4% della som-ma complessiva che negli ultimi tre anni l'i stituto ha stanziato per conto loro.

Colpa di problemi di cassa, vin-coli del patto di stabilità e tempi tecnici di certificazione delle ci-fre erogate da parte dell'Inps. Ma il vero problema, a quanto pare, è altrove: la crisi morde, le risor-se a disposizione per le indenni-tà ai lavoratori stanno finendo e abreve la conferenza Stato regio-ni dovrebbe inviare una lettera al governo Monti per chiedere proprio il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in dero-ga. Ne hanno discusso ieri a Ro-ma gli assessori al Lavoro dei venti esecutivi regionali, conve-nendo sulla necessità di produr-re insieme con il presidente della conferenza Vasco Errani un do-

cumento unitario da inviare a Pa-lazzo Chigi e al ministro del Lavo-ro Elsa Fornero per chiedere al più presto nuove risorse per que-sta forma particolarissima di so-stegno al reddito.

Passata la "bufera", sembra es-sere il senso del loro intervento, ci sarà insomma il tempo per fa-re i conti dei debiti. Che ci sono eccome: più di tutti deve versare la Puglia (49,5 milioni), seguita dalla Campania (484 milioni) e dal Lazio, il cui debito si attesta sui 37,3 milioni. Cifre significati-ve anche quelle che devono ver-sare il Veneto (25 milioni) e la Sar-degna (17,8 milioni). La Lombar-dia per quanto riguarda la partita degli ammortizzatori sociali al momento deve invece solo 1,5 mi-lioni all'Inps, perché da marzo a oggi ha versato b en 42 milioni. Le ragioni del debito vanno cercate in più direzioni. C'entrano in al-cuni casi i problemi di cassa de-gli enti, ma non bisogna dimenti-care che le regioni - che fino al 30 aprile 20n contribuivano per il 30% agli ammortizzatori in dero-ga e da quel momento in poi of-frono un contributo del", ilre-

RCERCA G1 GROUP

Apprendistato professionalizzante più usato al Sud

Una percentuale di azien-de del Centro Sud che dichiara di aver utilizzato a partire dal 2003 l'apprendistato professio-nalizzante leggermente supe-riore rispetto alla media nazio-nale (67,7% contro 64,2%); Set-te punti percentuali in più il nu-mero di aziende locali che di-chiara di non impiegare tale strumento poiché nonne ha bi-sogno (3091 contro 23,1%), mentre il 209h dichiara di non esserne a conoscenza (20% vs 12,8%). Questi i principali dati locali e nazionali della Survey sull'apprendistato professio-nalizzante condotta da Gi Group, la più grande agenzia italiana per il lavoro, in collabo-razione con OD&M Consul-ting presentata ieri a Napoli.

sto è a carico dello governo cen-trale- attingono dalFondo socia-le europeo le risorse impiegate sulla partita. Con tutti gli annessi e connessi del caso, a cominciare dal rispetto del patto di stabilità interno. Per ottenere da Bruxel-les i fondi, bisogna poi presenta-re la certificazione dettagliata dell'Inps che avviene secondo tempi tecnici.

Gli esecutivi regionali, tutta-via, in questa fase appaiono più preoccupati da un altro aspetto della partita: «Per la Campania -spiega l'assessore al Lavoro di Pa-lazzo Santa Lucia Severino Nap-pi che, nei giorni scorsi, ha pole-mizzato sul tema con il ministro Fornero - chiediamo lo stanzia-mento di 15o milioni relativi agli ammortizzatori in deroga del 2012. Al momento abbiamo infat ti copertura fino al 3o giugno. Con un rifmanziamento gover-nativo di questa portata- aggiun-ge l'assessore -, salderemmo il de-bito con l'Inps e assicureremmo continuità di trattamento ai be-neficiari degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre».

O RIP RODUZI3 N E RISERVATA

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Alleggerito il decreto infrastrutture. Ingegneri e architetti, tetto alle tariffe

L'Imu per ora non cambia No a esenzioni per case non di lusso e negozi

DI ANDREA MASCOLINI

M arcia indietro del governo sulla detra-zione degli interessi passivi dei mutui

per acquisito della prima casa, sull'esenzione Imu per due anni per le abitazioni fino a 200 mila euro di valore dichiarato e sulle locazioni commerciali in deroga; confermato l'incentivo del 55% per la &p edificazione energetica ma non a regime, soltanto con una proroga a fine 2013; l'aumento della detrazione del 36 al 50% per le ristrutturazioni edilizie varrà fino a tutto il 2014. Nel settore delle infrastrutture confermata la norma «salva-tariffe» per l'in-gegneria e architettura, in attesa dei nuovi parametri che non po-tranno però superare i livelli delle tariffe abrogate. Viene infine pro-rogata di un anno l'entrata in vi-gore delle norme sul performance bond per gli appalti integrati oltre i 75 milioni e per gli affidamenti a contraente generale. È quanto si prevede nella nuova versione (29 maggio) del decreto-legge sulle in-frastrutture, trasmessa ieri sera alla Presidenza del consiglio dei ministri in vista della adozione da parte del consiglio dei ministri di domani.

Per quel che riguarda la parte sugli incentivi fiscali, innanzi-tutto scompaiono dal testo tre norme molto significative: quel-la sulla detrazione totale degli interessi passivi dei mutui per acquisto di abitazione principale, quella che concedeva l'esenzione Imu per due anni delle abitazioni acquistate con valore dichiarato inferiore a 200 mila euro e, infine, quella sulle locazioni commercia-li in deroga. Relativamente alle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica, la nuova versione del decreto-legge modifica la precedente disposizio-ne che metteva a regime la detra-zione di imposta fino al 55%; nella nuova versione infatti ci si limita a prorogare l'attuale normativa di un anno, dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2013. Viene poi po-sto un limite (31 dicembre 2014) anche alla norma, anch'essa con-fermata nei suoi contenuti, sulla detrazione al 50% (dall'attuale 36%) delle spese documentate per ristrutturazioni edilizie. Sempre con il limite di 96 mila euro (oggi a 48 mila euro).

Rimangono nel testo, inoltre,' sia l'esenzione Imu per il cosid-detto «invenduto» per tre anni (si valuta un costo di 35,1 milio-ni l'anno), sia il ripristino dell'Iva per cessioni e locazioni di nuove costruzioni destinate ad uso abi-tativo.

Per quel che riguarda le infra-strutture, rimangono ferme le di-sposizioni sui project bond emes-si dalle società di progetto (vedi ItaliaOggi del 22 maggio 2012), mentre va segnalato come sia sta-ta invece eliminata la norma che avrebbe consentito di attuare le misure di defiscali nazione anche alle infrastrutture già aggiudica-

architetti. La norma prevede poi la disposizione di «salvezza» che consente alle stazioni appaltanti, fino all'emanazione del decreto, di continuare ad applicare il dm 4 aprile 2001 e l'articolo 14 della legge 143/49.

Sulla complessa partita relati-va alla remissione dei certificati dei lavori eseguiti sulla base del-le nuove disposizioni del Regola-mento del Codice, in vista della scadenza dell'8 giugno (data a decorrere della quale non potran-no più essere utilizzati i vecchi certificati per la qualificazione) si conferma il meccanismo auto-matico di conversione tra vecchie categorie. La riemissione dei cer-tificati dovrà essere attuata per la categoria OG11, oltre che per le OS 7,8,12, 18, 21 e 2, laddove le imprese abbiano chiesto la remissione dei certificati..

Una novità non da poco con-cerne poi la proroga di un anno dell'entrata in vigore della di-sciplina sul cosiddetto «perfor-mance bond» (garanzia globale di esecuzione) che si applica agli appalti integrati di valore supe-riore a 75 milioni e agli affida-menti a contraenti generali.

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• Soppresse le norme sulla detrazione degli interessi dei muti «prima casa», sull'esenzione per due anni dell'Imu per acquisiti di abitazioni di valore fino a 200 mila euro e sulle locazioni commerciali in deroga

• Proroga a tutto il 2013 per la detrazione del 55% sulla riqualificazione energetica e,fino al 2014, per la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni, con il limite di 98 mila euro

• Proroga di un anno per l'entrata in vigore del perfor-mance bond

• Salve le tariffe degli ingegnerie e degli architetti in attesa di un dm con nuovi parametri che però non dovranno superare le precedenti tariffe

te da realizzare con contratti di partenariato pubblico-privato.

Confermata, ma con una signi-ficativa precisazione, la norma che tenta di risolvere il problema dettato dall'abrogazione delle ta-riffe professionali per quanto ri-guarda gli effetti determinati sul-

le procedure di aggiudicazione di incarichi di servizi di ingegneria e architettura. I parametri per i compensi da liquidarsi in via giu-diziale, dettati dal ministero della giustizia, non dovranno determi-nare valori superiori a quelli delle precedenti tariffe per ingegneri e

Urna per ora non eanabia

nelle regioni del Sud

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I piani: i comuni accederanno a visure catastali fotografiche

L'Agenzia del territorio prepara il suo googlemap

DI CRISTINA BARTELLI

Agenzia delle entrate prepara una sorta di googlemap (mappe fotografiche accanto alla cartografia catastale) a uso e consumo dei comuni. Ed è in preparazione un'ana-

grafe immobiliare integrata, una super bancadati con la vocazione a essere lo strumento per la fiscalità immobiliare per eccellenza. Costo dell'operazione 2.060.000 euro. Sono questi alcuni degli elementi che emergono dalla lettura del piano 2012 dell'Agen-zia guidata da Gabriella Alemanno che sarà pre-sentato il 5 giugno alle sigle sindacali dei lavoratori dell'Agenzia.

I comuni potranno accedere all'Anagrafe sulla base di un sistema di regole tecnico giuridiche che dovrà disciplinare modalità e termini del servizio. Una volta ultimato il processo che l'Agenzia prevede di completare nel 2013, i comuni avranno a disposi-zione un efficace strumento a supporto del governo del territorio e della fiscalità immobiliare per cui l'Agenzia rivendica il ruolo di regina. L'Anagrafe si legge ancora nel documento, «consentirà quindi, in futuro, di sviluppare servizi di consultazione ad uso di Istituzioni, professionisti e cittadini, fruibili anche con navigazione su base geografica, attraverso un'in-terfaccia costituita da foto aeree integrate con carto-grafia catastale e grafistradali, che potranno fornire, in un'unica soluzione, informazioni ipotecarie e ca-tastali in modo più diretto di quanto consentano le attuali diverse modalità di visura». Per arrivare al super cervellone della fiscalità immobiliare l'Agen-zia continuerà la progressiva integrazione delle banche dati catastali censuarie e di pubblicità immobiliare con quelle cartografiche che contribuiranno ad incrementare l'Indice sintetico del livello di qualità delle banche dati, nonché le attività di digitaliz-

zazione e.caricamento in banca dati di informazioni disponibili solo in formato cartaceo, in modo da am-pliare ulteriormente il patrimonio di informazioni e l'Agenzia consultabile in formato digitale. In merito alla cooperazione con altri Enti per l'acquisizione delle informazioni al proprio dominio , finalizzata ad accrescere i contenuti informativi dell'Anagra-fe Immobiliare Integrata, sulla base della positiva esperienza del 2011 di collaborazione con l'Istat saranno avviate le attività per il completamento dell'Archivio nazionale degli stradari e dei nume-ri civici. Inoltre nel 2012, verrà avviata la fase di progettazione del modello univo delle successioni e la trasmissione telematica da parte dei privati delle volture e dei documenti di aggiornamento del Catasto terreni. Gli investimenti delle diverse operazioni di implementazione sono quantificati complessivamente in 63.790.000 euro.Perplessità sono manifestate da Sebastiano Callipo, segretario nazionale del Salfi: «Il piano, ad un'attenta lettura, segnala una grave discrasia fra "adeguatezza" della medesima ad affrontare i nuovi scenari nell'ambito dell'equità fiscale in campo immobiliare e "lo stato di semilavorati" in cui versa ancora la Agenzia». Calli-po infatti: «stigmatizza che anche per l'agenzia del Territorio si proclamino "atti di guerra all'evasione", pur nella evidenziata consapevolezza che la stessa non è ancora in condizione di garantirne la realiz-zazione». la nota dolente è insomma la gestione dei lavoratori: «Quanto sopra», continua Callipo, ancor-ché gli eccezionali nuovi obiettivi sfidanti, compor-tino per il personale nuovi ed aggiuntivi "sacrifici", a fronte dei quali nessuna concreta premialità è,

oggi, realisticamente configurata, nonostante che il piano dell'Agen-zia, in diversi passaggi, ne richiami valenza, valorizzazione e percorsi di progressioni di carriera». o Rtproduzione nservata—A

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Emendamento dei relatori al decreto legge sulla spending review

Lo sblocco dei debiti anche nelle regioni del Sud DI MATTEO BARBERO

Sblocca debiti anche per le regioni del sud. Ma rimangono escluse le Asl. Lo prevede un emendamento presentato dai relato-ri al disegno di legge di conversione del

decreto sulla spending review depositato marte-dì al Senato da Francesco Sanna (Pd) e Gilberto Picchetto Fratin (Pdl), che introduce nel corpo del dl 52/2012 un nuovo art. 13-bis, correttivo in più parti della disciplina legislativa in materia di certificazione e compen-sazione dei crediti van-tati dai fornitori di beni e servizi nei confronti delle pubbliche ammini-strazioni (artt. 9 del dl 185/2008, 28-quater del dpr 602/1973 e 31 del dl 78/2010). Se la proposta verrà accolta, occorrerà, quindi, procedere alla revisione dei decreti attuativi varati la scorsa settimana.

Tre le novità principali: 1) la possibilità di compensare i crediti con i

debiti fiscali e contributivi iscritti a ruolo viene estesa anche ai creditori delle amministrazioni centrali (Stato ed enti pubblici nazionali), mentre al momento è circoscritta a quelli di regioni, enti locali e del servizio sanitario nazionale;

2) la certificazione viene estesa anche alle re-gioni sottoposte ai piani di rientro dai deficit della sanità (ovvero Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia Calabria e Si-cilia), anche se rimane esclusa la componente sanitaria. Peraltro, è stata introdotta una clausola di salvaguardia per le attestazioni rilasciate dalle regioni già com-

missariate nel 2010, ovvero nell'ambito di opera- zioni di gestione del debito sanitario;

3) il termine per il rilascio della certificazione da parte dell'ente debitore viene dimezzato dal 60 a 30 giorni, mentre rimane invariato il termine di 60 giorni per l'eventuale intervento sostitutivo del commissario ad acta (di cui 10 giorni per la nomina del commissario stesso e 50 per il prov-

vedimento). Proprio sulla tempi-

stica per il rilascio della certificazione, peraltro, si registrano ancora problemi, segnalati so- prattutto dalle imprese che operano nel setto- re dei lavori pubblici. In tale ambito, infatti, i pagamenti in acconto

sono regolati da una disciplina ad hoc (art. 141 del dpr 207/2010 - Regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice dei Contratti Pubblici). Tale disposizione prevede il rilascio, da parte del responsabile del procedimento, di «certificati di pagamento» delle rate di acconto, che vengono emessi sulla base degli stati avanzamento lavori e che di norma dovrebbero essere pagati entro il

rn termine di 45 giorni. La richiesta delle imprese è quella di considerare tale certificato equivalente alla certificazione rilasciata ai sensi dell'art. 9 del dl 185/2008, in modo da non appesantire ulterior- mente le già ingarbugliate procedura di spesa, evitando che ai 45 giorni previsti dal dpr 207 si

aggiungano i 30 giorni per il rila- scio della seconda certificazione ed eventualmente gli ulteriori 60 per le procedure di competenza del commissario.

—o Riproduzione riservata

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Debiti Pa. ecco chi lucra sui ritardi

Un dossier riservato fa il punto sul mercato del factoring. Che gioca sulla cessione dei crediti •

Debiti Pa, ecco chi lucra sui ritardi Decine di società bancarie, rappresentate da Confindustria

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DI STEFANO SANSONETTI

parole è difficile tro- vare qualcuno che non sia d'accordo. Nessuno può essere ragionevol-

mente in grado di negare che la pubblica amministrazione italiana dovrebbe pagare più velocemente i suoi fornito-ri. Cosa che oggi avviene in media dopo 180 giorni, se va bene, con punte che arrivano anche a più di mille giorni. Un'eternità, non c'è che dire. Ma su questi tempi biblici c'è chi lucra un bel po', e quindi ha tutto l'interesse a mante-nere la situazione attuale. Si tratta dell'altra faccia della medaglia, quella popolata da un nutrito drappello di società di factoring, ovvero realtà che fanno della gestione dei credi-ti altrui il loro core business. E che rientrano praticamente tutte nel perimetro dei grandi gruppi bancari e, guarda un po', anche nel caleidoscopico mondo confindustriale. Già, perché le medesime società di factoring, per il tramite della loro asseciazione As-sifact, aderiscono in bloc-co a quella stessa Confin-dustria che da una parte dice di volere un più tempestivo pagamento

da parte della Pa dello stock di debiti che ormai avrebbe raggiunto i 90 miliardi di euro, ma dall'altra rappre-senta proprio quelle imprese finanziarie che sui ritardati versamenti hanno costruito il loro fiorente mercato.

Per capire come stanno le cose occorre soffermarsi sul-la parola chiave: factoring. Le società di questo settore, in pratica, agiscono facendosi cedere la gestione dei crediti altrui, come lo sono quelli che i for-nitori vantano nei confronti della Pa. In cambio for-niscono un servizio che può arrivare fino alla ri-scossione del credito stes-so. La

cessione avviene pro solvendo, quando è il cedente a mante-nere il rischio dell'eventuale mancato pagamento del credi-to ceduto, oppure pro soluto, quando è il cessionario ad as-sumersi questo rischio. Detto ciò, si può passare subito a una rassegna delle principali società attive in Italia, quasi tutte controllate dalle mag-giori banche: Unicredit Fac-toring (Unicredit), Ubi Factor (Ubi Banca), Factorit (Bpm e

Banca Popolare di Sondrio), Mps Leasing&Factoring (Mps), Mediofactoring e Cen- tro Factoring (Intesa Sanpa- olo), Ifitalia (Bnp Paribas), Emilro (Unibanca e Banca Popolare dell'Emilia Roma- gna), Farmafactoring (socie- tà finanziaria londinese Apax Partners), Banca Ifis (famiglia Agnelli), Ge Capital (gruppo americano General Electric).

Secondo un dossier riservato messo a punto da un primario

istituto di credito, di cui ItaliaOggi è in pos-

sesso, a fine 2010 queste 11 realtà avevano comples- sivamente rag- giunto un giro d'affari di 134 milioni di euro. Ed è logico che con queste me-

die di ritardo nel pagamento dei de-

biti pubblici, non fanno altro che

aumentare le

Passera Giorgio Squinzi

orrad

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ItaliaOggi

e./

possibilità di incremento del business. Ora, diventa anche curioso notare che oltre a esse-re difese dal mondo bancario al quale appartengono, le società di factoring hanno trovato da tempo il cappello protettivo di Confindustria. E pensare che sono ancora fresche le parole con le quali il nuovo presiden-te dell'associazione, Giorgio Squinzi, qualche giorno fa aveva definito insufficienti i circa 30 miliardi di debiti del-la Pa che il governo guidato da Mario Monti e dal super-ministro di sviluppo e infra-strutture, Corrado Passera (ex banchiere proprio di Inte-sa), è intenzionato a sbloccare. Si dà infatti il caso che tutte le società di factoring citate nel dossier facciano parte di un'associazione di categoria, l'Assifact, che aderisce a Con-findustria servizi innovativi e tecnologici.

Insomma, di giorno Con-findustria preme sul gover-no perché elimini il ritardo con cui la Pa paga le aziende fornitrici, mentre di notte dà

rappresentanza alle socie- tà di factoring che su quei ritardi basano la ragione fondamentale dei loro ricchi affari. e Riproduzione riseruutu

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Al bando i regali ai dipendenti pubblici

Niente regali ai dipendenti pubblici se connessi all'espletamento delle loro funzioni, a meno che non siano di valore modesto e ri-entrino nei limiti di cortesia. Lo prevede un emendamento al ddl corruzione delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, stabilendo di inserire nel codice etico previsto dal governo «il divieto per tutti i dipendenti pubblici di chiedere o accettare a qualsiasi titolo, compensi regali o altre utilità in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d'uso, purché di modico valore e nei limiti delle rela-zioni di cortesia». La Camera ha approvato l'art. 1 con cui si stabi-lisce la nascita dell'autorità nazionale anticorruzione. Disco verde anche all'emendamento che prevede che «ai magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, agli avvocati e procuratori dello Stato e ai componenti delle commissioni tributarie è vietata, pena la decandenza dagli incarichi e la nullità degli atti compiuti, la partecipazione a collegi arbitrali o l'assunzione di arbitro unico». Un altro emendamento del governo prevede di disciplinare i casi di non conferibilità di incarichi dirigenziali ai soggetti estranei alle amministrazioni che, per un adeguato periodo di tempo, non infe-riore ai tre anni, antecedente al conferimento, abbiano fatto parte di organi di indirizzo politico, abbiano rivestito incarichi pubblici elettivi o siano stati candidati agli stessi incarichi, escludendo in ogni baso il conferimento di incarichi dirigenziali a coloro che presso le medesime amministrazioni abbiano svolto incarichi di indirizzo politico o incarichi pubblici elettivi, nel periodo immediatamente piecedente al conferimento dell'incarico, co-munque non inferiore ai tre anni.

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DI STEFANO MANZELLI

Dal 10 febbraio scorso il

andatononale bollino blu

definitivamente fue- essere rigioco. Non può più

ne richiesto ne rilasciato agli utenti stradali in quanto il'controllo obbligatorio de dispositivi di combustione l e scarico degli autoveicoli e motoveicoli è effettuato esclusivamente al momen-to della revisione periodica

mezzo. Sono state infatti gate

ile d ello smog dei veicoli. Lointla.

me te

rti c ia circolare

ministero dei trasporti ea il

con . prot. n 105

. 241 di erli*re ljto art i 11, comma c° 9 11u a n 8 del

decreto n febbraio nella 12e0gig.2 . 5 , convertito

e 4 aprile 2012, a h eato ' 11. 3 ha

t

spedii hia e e ad

e reedrall'

torio

«ccooeEssiollo oluilbbanlien14a n 0eie deilil e ‹,e:

de e alla vigenza

se e a volte con-

è però n

dovuto intervenire indicazioni l ali

formulazione he m.deicetrasporti.rtezze

ee centrale lascia a parere dell'organo'

tecnico

rm ione della disposi- one ni

eative. Dal 10 febbraio 2012 data di entrata in vigo d

ae àl sempliffcazione l'unica verifica obbligatoria relitti-

al rispetto delle emissioni dei gas di scarico dei veicoli

motore è quella che si ef

a

ettua in occasione della re- visione periodica dei me zi in conformità tdl'art. 80 del codice stradale. In buena so- tanza la novella ha tacita-

mente abrogato ogni diversadisposizione comunale pr viociale o regionale ine r.eno-

té al controllo ro - graminate dello smog P g prodotto dai vel-

coli a combustione. La fica periodica del rispettodei limiti di

' i emissione, pro-

e del direttore

circolare a firma ttore generale del

dipartimento per i traspor. ti terrestri, Maurizio Vitelli

, si effettua solo hit occasione v ,!. dellal. revisione periodica del

eniu

di tecnica,

' operazione ca, versa da quella di

revisione, finalizzataal con

.

- di trocllocodposeal ieedeeeerztrsimsd" esiii aettiinxiibit;.ari

deve

o a -

pure inefficace il relativo titolo. In buona sostanza il h

ollino blu non ha neppure I, alcun valore in caso di con-

delle

d .e0 degli a

emissioni 'dei gas ,

utovelcoli esel

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della revisione illatoeurt';(1: periodica del mezzo», Per t tttollo stradale« chiarire definitivamente la

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TU IS o

La Bassa sorride

I l territorio della Bassa Romagna e di Russi segna un dato inco-raggiante per il turi-

smo locale. Lo dicono i nu-meri degli arrivi e delle presenze, raffrontati con lo stesso periodo dello scorso anno. I comuni dell'Unio-ne - allargati alla città di FarMi - nonostante una leggera flessione in aprile, si segnalano - in verità già a partire dagli ultimi mesi del 2011 - come le città che hanno imboccato un trend virtuoso che prosegue so-stanzialmente anche in questo primo quadrime-stre del 2012. Il dato aggre-gato del comparto "Bassa Romagna e Russi", registra infatti nel periodo una cre-scita degli arrivi pari al 9,72% (totale 10.568) e un incremento delle presenze pari all'8,24%, per 29.833.

lacoutomfflocomplehmente ubl-à:zrOorno

press unE LAVOCE.,.' 31/05/2012

Ravenna

Pagina 23 LUGO

1~1 Firme falseper la Lega Tr 3r,ola presoiione

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