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www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. Rassegna stampa del 28/07/2009 Il Resto del Carlino Ravenna Morte al porto: tre condanne(Prime Pagine) Un furto da 150mila euro (prima pagina Lugo)(Prime Pagine) Cittadini di Solarolo e romeni(Sanità e sociale) La Voce di Romagna Ravenna E il mare partorì un topolino (prima pagina)(Prime Pagine) Lite familiare degenera. Giovane all'ospedale(Cronaca) Il Sole 24 Ore Errani: subito chiarezza sulle risorse vere(Pubblica Amministrazione) Querele di falso per contestare i verbali di polizia(Pubblica Amministrazione) Italia Oggi E la Lega nelle mense pubbliche vuole la dieta federalista(Scuole e servizi per l'infanzia) La Consulta agli enti locali: giù le mani dalla maturità(Pubblica Amministrazione) P.a., dietrofront sulle partecipate(Pubblica Amministrazione) Sui tagli agli enti inutili non si tratta(Pubblica Amministrazione)

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Rassegna stampa del 28/07/2009

Il Resto del Carlino Ravenna

Morte al porto: tre condanne(Prime Pagine)

Un furto da 150mila euro (prima pagina Lugo)(Prime Pagine)

Cittadini di Solarolo e romeni(Sanità e sociale)

La Voce di Romagna Ravenna

E il mare partorì un topolino (prima pagina)(Prime Pagine)

Lite familiare degenera. Giovane all'ospedale(Cronaca)

Il Sole 24 Ore

Errani: subito chiarezza sulle risorse vere(Pubblica Amministrazione)

Querele di falso per contestare i verbali di polizia(Pubblica Amministrazione)

Italia Oggi

E la Lega nelle mense pubbliche vuole la dieta federalista(Scuole e servizi per l'infanzia)

La Consulta agli enti locali: giù le mani dalla maturità(Pubblica Amministrazione)

P.a., dietrofront sulle partecipate(Pubblica Amministrazione)

Sui tagli agli enti inutili non si tratta(Pubblica Amministrazione)

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press LIETE28/07/2009 RAVENNA

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il Resto de Carlino

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Morte al porto: tre condanneIl pm ne aveva chieste sette . La vittima, Luca Vertullo, aveva 21 anni Servizioapagina 5

Vendevan obirra scaduta:

maxi multa

False dichiarazion iper garantirs i

un posto all'asil o

Servizio a Irrglna 7

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Rapinator idi orologi: cacci a

a tre complic i

II napoletano arrestare venerdìnone dai carabinieri d iCervia-Milano Marittima ha agitoassieme ad altre persone fug iresu urta Sr –r v . Tanti indizi

Nuova influenza57 bambini guariti ,

14 ancora malati

Migliora --rt razione n Ifr ei lomacui si

esviluppato un focolaio d i

Anche gli ospiti ormaisenza febbre restano pereprecnuzronalmct ce in isolamento

Martedì 28 Luglio 2009

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press LIETE28/07/2009

il Resto dei Orlino

RAVENNA

PesTo del LarbnoFAE MA.LuG

ALLA PRIMA EDIZIONE DI FRUITALY

Martedì 28 luglio 2009

www.ilrestodelcarlino .i te-mai/ : cronaca .faenza@ilcarlino .ne t

Redazione : via XX settembre 15, 48018 Faenza - Tel . 0546 26589 - Fax 0546 664750

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Un furto da l5OmìIa euroIl colpo' in una casa a Conselice, nel bottino anche 3 Rolex d'oro

Servizioa pagina 1 7

Cavalieri faentin iprotagonist ia Sulmon a

Un'associazion eriunisce

i residenti romeni

Troppo alcol ,ritirate 5 patenti

nel week end

Rogo di paglia ,bruciate le stoppi e

di sette ettari

S :rnpeénera per difendere gl iinmr ssi dei connazional iaiutando chi si crei, in difficoltaecenonaiche e tenendo rapport icon IL malta e le istituzioni italian e

Servizio a pagina 16

Gigantesco incendio inca mamn nnella zona situata nei pressi dell aUnigra in via Predola Mas:ari . Lefi_r irae potrebbero essere scaccic :L SLCC do un mozzioan u

Servizio o pagina 1 8

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press LIETE28/07/2009

ilResto dei Carlino

RAVENNA

Cittadini di Solarolo e romeniAiuterà nelle relazioni con le autorità e le istituzioni italian e

I E COSTITUITA l 'Ars, Associazionedei romeni a Solarolo . L'atto costitutiv oè stato approvato nei giorni scorsi nella

sala del Museo, ex Chiesetta dell'Annunziata .L ' Ars, nelle intenzioni degli associati, vuolerappresentare un punto di riferimento per tut -ti i cittadini romeni che risiedono nel territo -rio di Solarolo ; al l ' interno dell 'associazione c isi potrà incontrare e collaborare in una atmo-sfera di serenità e in un clima di fiducia, perdiscutere di problemi legati all ' integrazione,alla difesa degli interessi dei membri nelle re -lazioni con le pubbliche autorità e con le istitu -zioni italiane e romene . L ' atto costitutivo met-te a fuoco altre finalità di Ars : organizzare esostenere iniziative volte a riconoscere i diritt idei cittadini romeni in Italia; mantenere vivele tradizioni e la cultura romena; organizzareprogetti culturali e sociali ; aiutare le famiglieromene di Solarolo che si trovano in difficoltà

economiche. Il tutto, ottenendo la fiducia tra imembri della comunità solarolese .

PRESIDENTE dell ' associazione è stata elet-ta Adriana Lang, di 30 anni, impiegata part-ti-me in due aziende di Mass aLombarda. Il comitato diretti-vo è invece composto da Si-mion Sumalan (primo vice pre-sidente), Alexa Alin Florin (vi-ce presidente), Marin StangaciuCiprian (responsabile dell 'orga-nizzazione), Maria Corneli aChechedi (amministratore), Ovidiu Pintilie(tesoriere), Ioan Irimes (attività sociali), Da-niel Calin Lang (segretario), Talia Vatui (re-sponsabile della sede), Elena Alina Banan Bau-man, Ileana Anamaria Budai, Vasile Cojoca-ru, Alexandru Gergely, Roxana Raspopa e Ma -ria Ioana Sfat. L'Associazione nei prossimi

giorni diffonderà un documento attraverso i lquale si presenterà alla cittadinanza di Solaro-lo, un appello all 'amicizia e alla collaborazio-ne tra le due comunità e soprattutto la collabo -razione con tutte le autorità del paese, nonch è

la promozione di iniziative cul-turali con Pro Loco e SolaroloEventi. Un primo, importanterisultato nel versante dell ' inte-grazione è arrivato con la mas-siccia partecipazoine deiromenialle elezioni amministrative :dei 111 aventi diritto, ben 104

hanno chiesto e ottenuto l 'iscrizione nelle li-ste elettorali ; dei cento presenti (4 erano in Ro-mania), ben 91 si sono presentati alle sezion ielettorali . Il comitato direttivo ha inoltre rin-graziato il consigliere comunale Ermanno Zac-chini, per la collaborazione all'organizzazionedell'assemblea .

L'assembleaha eletto

presidenteAdriana Lang

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press LJfE28/07/2009

1AVOC Re, àg,n aRavenna

. mndanne per 2 anni e 8 esi . Pt de u ;>ì, i genitori non commentano . lacati cauti

Sci : : 'Me, poi spente, nel Governo

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a Kabule torna la pace

anche tra L,r;a Pdl

Ic. Ai Guai a ferma r . . ~sancHinowa di Nogara (Verona impresa di mac-chine e impianti fondata nel 1987 danti grup -

_- podi professionisti che hanno saputo miralare una buona dose di costanza, ottimismo eun po' di fortuna. La superficie occupata è di

i 30 .000 mq dei quali oltre 13 .000 sono c r er-ti da insediamenti produttivi e palazzine al -ci . Con oltre 80 addetti la produzione si svi -

i loppa in 5 categorie di prodotti: piattaformeaeree, miniescavatori , minidumper e carri ,

z tutti cingolati e palette gommate. Con 'rr, as tutto il mondo, Hinowa ha pero come merca-i to di rifermeuto l'Italia e l'Eueopa e ha chiusoi il 2008 con un valore della produzione in au -

mento del 19%, un risultato operativo in a -i svita del 61% e un indice di redditività d' c a=. pitale proprio dell'Lt%, L'attenzione al mer-

caco e alle sue richieste ne

un'azienda di

Porto: sentenza

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Martedì 28 luglio 200 9Anno XII N . 206 €t I

i su,' :-vo . Anche in tempi d crisi come rombo_

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vittime dello

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A pagina 1 1Montanari

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Ciò che ninno è

l'opposto di ci ò

che crediamo

Caraceni a pag. 1

Scoperto clii bara per le graduatorie ma gli immigrati stiri( troppi

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As : finti poveri e veri .N li r~

Dossetti

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e disastroso

Mezza a pag . 1 6

.il Comune spende,.O da eurt per ingqg are un po l di aperti

Si teme sia mortoal largo diLido

Paura

per Andrea

11 delfino

ocherelloneGelino morto a Lido :

A pagina 11 sarà Andrea?

1 PIENNA - Solo per scegliere qua -le sia il progetto migliore per alte

--ano il Comunecarina mila curo assumend o'n

di 14 r--Adenti . Il band o... 'e' sa giorni

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proposta in primis dalla CA „ „

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press LJfE28/07/2009

1AVOC RL,àgn a

Ravenna

Massa

Ife miliareceneri

Giovane alrcTelle

MASSALOMBARDA -La lite familiare degene -ra in una scazzottata euno finisce all'ospedale .E' successo ieri sera aMassalombarda, in vi aBorgo Pescatori, traver-sa di via Martiri dell alibertè . Il litigio, inizia-to in un appartament onella nuova arca resi-denziale, sarebbe scop-piato verso le 20 e 30 tr aun italiano e un africa-no . Che poi avrebber ocontinuato a darsele anche in strada fino aquando uno dei due ,forse per sfuggire all epercosse dell'altro, èscappato a casa di amic iin via Decorati al valo rcivile, una via poco di -stante . Por soccorrere idue feriti è intervenut oil 118 con un'ambulanzae un'auto mcdicalizzata .Uno dei due feriti è sta-to trasportato all'ospe-dale di Lugo . Sulla v icenda indaga la polizia .

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press LIf1E28/07/2009 Il Sole 341('I)IfiS

Lettera al premier . «Sui finanziamenti rispettare gli accordi di marzo» . Domani la conferenza unificat a

Errani: subito chiarezza sulle risorse vereROMA

«Ho scritto una lettera alpresidente del Consiglio perchiedere di fare immediatamen -te il punto sulla situazione delFas, a partire da quello nazionaleche finora è stato usato come unbancomat per coprire spese cor -renti» . Il presidente della Confe-renza delle Regioni, Vasco Erra-

ni, è determinato a.incalzare Sil-vio Berlusconi e Giulio Tremon -ti già nella conferenza unificat aStato-regioni-città che si terr àdomani pomeriggio. Pretende i lrispetto degli impegni sottoscrit-ti dal governo il 6 marzo scorso:mantenimento di una quota asse-gnata ai programmi regional iper un totale di 27.027 milioni e

chiarezza sulle disponibilità 'dicassa legate ai programmi regio-nali approvati.

Domani mattina Errani chia-merà a raccolta i colleghi Gover -natori per definire una posizio -ne comune. Il Fas è un tema cheunisce, da qualche tempo: nonsono solo le Regioni del Sud achiedere il chiarimento, ma an-

che le nove regioni di centro-nord che hanno giàvisti approva-ti i programmi per un totale di 3, 5miliardi chiedono disponibilitàconcrete di cassa.

Sul piano per il Sud, Erran inon nasconde lo scetticismo.«O - dice il governator edell'Emilia-Romagna - c'è unnuovo tentativo del governo di

utilizzare le risorse delle regio-ni per intestarsi un piano per i lSud, eventualità alla quale c iopporremmo strenuamente ,oppure siamo di fronte alla soli -ta propaganda» .

La propaganda, secondo Er-rani, è quella di «annunciareun piano per il Mezzogiorn odel governo che consistereb-be nella sola accelerazione de iprogrammi regionali, come ,per altro, il governo si è già im-pegnato a fare a marzo, in occa-

sione dell'intesa sugli ammor-tizzatori sociali».

Le Regioni chiedono anzitut-to al ministro Tremonti di sape -re «a che punto è la cassa delFas, quota nazionale e quot aper le Regioni» . Il timore è chele vere risorse di cassa da qui a l2011siano del tutto insufficient idopo che il governo ha utilizza-to le disponibilità per coprireesigenze di legislazione nazio-nale per circa i6 miliardi .

G . Sa .

Pagina 3q ui Sud siparteda Siciliac Puglia

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press LIf1E28/07/2009 Il sole 4 ' `

Codice del'E s ada. Per la Cassazione

Querela di falsoper contestarei verbali di polizia

Guglielmo Saporito

Un'automobile frena pocoprima della pattuglia di poliziastradale : l'autista si aggiusta lacintura oppure, secondo gliagenti, la indossa . Il verbale nelquale la stradale esclude la pre -senza della cintura giunge alleSezioni unite della Corte di cas -sazione, che si pronuncia co nsentenza 24 luglio n.17355.Moltiautomobilisti e pubblici ufficia -li attendevano una parola defmi -tiva su questa e altre simili con -troversie, contestando un pas-saggio con il rosso o le sanzioni

, per auto identificate con la sol atarga . Le Sezioni unite non privi-legiano la parola dei vigili suquella della parte, ma indican ole procedure per contestare effi-cacemente i verbali.

Esistono due tipi di percezio-ni che possono essere verbaliz-zate da pubblici ufficiali : stati-che e dinamiche. A loro volta,tali percezioni cumulano un apluralità di stimoli sensoriali,elaborati dall'agente nella lor ocomplessità e decisività. Alcu-ni di questi stimoli si svolgon ocosì repentinamente da non po-tersi controllare (Cassazione

3522/1999) secondo un metròobiettivo, sicché lasciano spa-zio ad apprezzamenti personal i(tipico caso, l'oggetto in movi-mento). Altre percezioni, qualila lettura della targa di un'auto,la descrizione di un luogo, nonhanno margine di apprezzamen-to . Da questa distinzione derivauna diversa «fede privilegiata», cioè presunzione di verità delverbale . Per contestare la fed eprivilegiata, non basta ungiudi-zio di opposizione (a norma del-la legge 689/1981), ma occorreuna querela di falso. Occorrecioè che, all'interno della proce-dura di opposizione, inizi un'ul-teriore, specifica fase di conte-stazione del contenuto del ver-bale, con specifici elementi diprova. Attraverso una quereladi falso, si possono smontarepercezioni sia statiche sia dina-miche, si può dimostrare una ve:locità desumendola da un rom-bo o da uno stridore di freni, con-testare il divieto imposto da unsemaforo. Senza la querela di fal-so, le affermazioni contenut enei verbali prevarranno sulle di -chiarazioni degli interessati e dieventuali testimoni. Non è ne -,

cessaria la querela di falso perdimostrare circostanze non per-cepite dal pubblico ufficiale,quali ad esempio lo stato di ne-cessità che può avere indott oun medico a guidare a velocitàeccessiva, oppure il numero d itarga che non corrisponde amarca e tipo di auto descritt anel verbale. Ma in tutti gli altricasi, la percezione del pubblicoufficiale prevarrà . In tal modo laCassazione agevola il buon an-damento dell'amministrazione ,lacui attività deve essere affian-cata da una presunzione di veri-dicità . Se esistono elementi seridi prova che possono contrap-porsi ai dati precisi e dettagliaticontenuti nel verbale, il cittadi-no potrà agire con querela di fal -so, da chiedere tempestivamen-te al giudice e da dimostrarecon elementi concreti; diversa-mente, prevarrà quanto percepi-to dal pubblico ufficiale .

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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E la Lega nelle mense pubbliche vuole a dieta federalistaPunteggi maggiorati nelle gare d'appalto alle ditte che propongono prodotti tipici e local i

Che i bambini delle mense scola-stiche di Treviso debbano man-giare radicchio cinese, quand ola loro città è la patria di una

delle specie più apprezzate del cosiddet-to fiore che si mangia, i leghisti propri onon lo possono mandare giù . Ma ancheche in Campania si debbano consumarepomodori pachino, quando ci sono degliottimi san marzano, lo trovano non sol oun delitto gastronomico ma anche uninutile contributo all'inquinamento, vi-sto il trasporto necessario per far arri-vare il pomo rosso dalla lontana Sicilia .E così la Lega si è decisa a mettere incampo la riforma della dieta federalista ,dopo quella del federalismo legislativo efiscale che ha visto, in questo anno e piùdi governo Berlusconi; protagonista ilministro della semplificazione, RobertoCalderoli . È infatti pronto al senato ildisegno di legge che tutela í menù localinei servizi di ristorazione pubblica, sucui il partito di Umberto Bossi è decis oa dare battaglia da settembre, alla ripre-sa dei lavori parlamentari . Il dd1, prim ofirmatario Gianpaolo Vallardi, nativodi Oderzo (Treviso) e capogruppo leghi-sta in commissione agricoltura, punta afavorire l'adozione «di modelli alimenta-ri corretti», recita il titolo dell'articolato,«nella ristorazione collettiva» preveden-do punteggi maggiorati nelle gare d 'ap-palto per le ditte che utilizzano prodottidi un elenco speciale messo a punto dalministro dell'agricoltura, Luca Zaia . Il

ministro dovrà infatti schedare nel gir odi 60 giorni dall'approvazione del prov -vedimento, e d'intesa con le regioni, letipicità del territorio .

Nella lista dei top dell'alimentazionemade in Italy ci saranno i prodotti chesi fregiano dei marchi di qualità ricono-sciuti dall'Unione europea (Dop, Igp, Stg,biologici, vini di qualità di zone partico -

lari), quelli che rispondono ai requisitidella tipicità e tradizione, e poi quelliottenuti nell' ambito delle filiere corte,ovvero peri quali le fasi di produzione,trasformazione ed elaborazione non sia-no allocate a più di 70 Km di distanza .

Essere nella lista consentirà di avereun titolo preferenziale nell'aggiudica-zione degli appalti per la ristorazione

collettiva dei luoghi di lavor odella pubblica amministrazione.Sicché la platea dei destinatar iè piuttosto ampia, riguardandopotenzialmente circa 3 milionidi soli travet : ci sono le mense e ibar interni ai ministeri, quelli de itanti enti locali, e poi la sanità ,sénza dimenticare la scuola, dovein questo caso i fruitori sono so-prattutto gli studenti, quelli piùpiccoli degli asilo e della scuoladell 'infanzia e quelli più grandidelle elementari e delle medie chehanno l'orario continuato . «Lamensa pubblica deve essere an-che un'occasione per fare educa-

zione alimentare», spiega Vallardi ,«specie quando il servizio è erogat oin ambito scolastico» .

Il modello di riferimento èquello dell ' Inghilterra, «dove datempo, per combattere l'obesitàgiovanile, hanno fatto ricors oalla dieta mediterranea» . Manon c'è il timore di danneggiar ela libera concorrenza e alla fine

di far salire i prezzi del servizio? «No,perché utilizzare preferenzialmente iprodotti del luogo significa anche in-crementare la produzione di tipicitàpoco note», spiega Vallardi, «dando os -sigeno all 'agricoltura locale e alla fin espuntando anche prezzi competitivi» .

Alessandra Ricciard i

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La Consulta agli enti locali : giù le mani dalla maturitàLa Corte blinda l'esame di stato, rispetto al federalismo resta nella competenza esclusiva dello stato

'esame di stato non può esserefederale. La struttura e le mo-dalità della verifica conclusiv adel corso di studi di istruzione

superiore sono impostate dal legislatorenazionale e non possono trovare modifi-che e deroghe proposte dagli enti locali .Sulla base di questo principio la Cortecostituzionale ha recentemente accoltoil ricorso presentato dal presidente de lconsiglio dei ministri mirante ad accer-tare la illegittimità di una normativaemessa dalla provincia autonoma diBolzano . La decisione è contenuta nell asentenza n. 213 pubblicata il 14 luglioscorso e sancisce l'incostituzionalità del -la legge provinciale esaminata .

Si tratta dell'art. 8, comma 1, della leg-ge n. 2/2008 della provincia altoatesin ache aveva previsto «corsi annuali a favo -re di persone in possesso di un diplom aprofessionale conseguito nell'ambito deipercorsi della formazione professionale» ,allo scopo «di creare i presupposti» perpoter sostenere un «esame di stato», «uti-le anche ai fini dell'accesso all'universit àe all'alta formazione artistica, musicalee coreutica» . La legge disponeva altresì ,all'art. 12, una particolare disciplina perle prove di esame, nonché diverse moda-lità di nomina della relativa commissio-

ne rispetto alla normativa statale .Questa legislazione ha sollevato l'at-

tenzione del governo, che legittimato a dagire nei giudizi sui conflitti di attribu-zîone tra ipoteri dell'amministrazione ,si è rivolto alla consulta ritenendo i lcontrasto con le norme costituzionali sulriparto di competenze legislative fra lostato e la provincia autonoma, in basealle quali la disciplina dei titoli idonei a

determinare l'accesso agli studi superio -ri spetta soltanto allo stato. La materiaoggetto del caso è, infatti, da ritenersiestranea tanto alla potestà esclusivain materia di formazione professionale ,quanto alla potestà concorrente in ma-teria di istruzione, attribuita alle pro -vince autonome dal dpr n . 670/72 . Ladisciplina dell'esame di stato, inoltre ,rientra per dettato costituzionale (art .117, secondo comma, lettera n) tra l enorme generali sull'istruzione .

Nel dichiarare fondato e quindi nell'ac-cogliere il ricorso, la corte costituzionaleha rimarcato come spetta allo stato, invia esclusiva, la potestà legislativa rela-tiva alle norme generali sull'istruzione ;siccome spetta alle regioni, in via resi-duale, la potestà legislativa concernentela formazione professionale .

La corte ha rilevato che le norme inesame avevano dato luogo, all'organiz-zazione di un corso annuale (corrispon-dente al quinta anno integrativo deglistudi di formazione professionale) voltoa «creare i presupposti» per poter so-stenere un «esame di stato» diverso d aquella disciplinato dalle norme nazio-nali, suscettibile di consentire l'accessoagli studi universitari direttamente da lsistema della formazione professionale .

La provincia aveva, quindi, istituito, u nesame maturità diverso da quello na-zionale che prevede lo svolgimento ditre prove scritte e di un colloquio ora -le su tutte le materie del programm ascolastico, mentre la legge provincialein questione stabiliva che «le prove diesame vertono sulla valutazione dellecompetenze acquisite in cinque dellematerie fondamentali», «nonché in al-meno una delle materie caratterizzantil'indirizzo».

Così facendo, l'ente non aveva operat onell'ambito dei limiti prestabiliti, inva-dendo la sfera di competenze riservat aall'amministrazione centrale.

La disciplina degli esami conclusiv iricade nella materia dell'istruzione, inquanto conclude il percorso di istruzionesecondaria superiore ed avvia gli studidi universitari. In tal senso, sottoline ail giudice delle leggi, l'impostazionedell'esame di maturità rappresenta unelemento di quella struttura essenzialedel relativo sistema nazionale che nonpuò essere oggetto di normazione diffe-renziata su base territoriale e deve esse -re regolata in modo unitario sull'inter oterritorio.

GiuseppeMantica

Pagina 11

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Il rnaxiemendamento ha cassato la norma del dl 78 che anticipava la scadenza al 30/9/200 9

E a •dietrofront sulle parte cl ateIl termine per le dismissioni torna al 31 dicembre 201 0

DI ROBERTO CiAMPORESI *

1 termine assegnato all epubbliche amministrazioniper dismettere con forme d ievidenza pubblica le parte-

cipazioni in società di capital itorna al 31 dicembre 2010 . Loslittamento a fine 2010 della sca-denza, originariamente prevista(dalla Finanziaria 2008) al 3 0giugno 2009, era stato dispostocon l'approvazione definitiva de ldisegno di legge sulla sempli-ficazione (legge n . 69/2009) mapoi il decreto legge manovra (d ln . 78/2009) l'aveva anticipata al30 settembre 2009, prevedendoaltresì l'obbligo di trasmissionedella delibera che approva ledismissioni alla Corte dei cont inonché l'imputazione per respon-sabilità erariale in caso di man-cato avvio delle procedure di di-smissioni . Tutte queste modifichesono però state cassate in sede diconversione del decreto nel ma-xiemendamento su cui il governoha avuto la fiducia dalla camera .Il termine perciò non sarà anti-cipato al 30/9/2009, ma resteràprorogato fino al 31/12/2010 .

La norma della Finanziaria2008 è sta emanata al fine evita-re alterazioni o distorsioni dellaconcorrenza e del mercato e diassicurare la parità degli ope-ratori e prevede una limitazionealla capacitàgiuridica dalleamministra -zioni pubbliche,di cui all'art . 1,

comma 2, deldlgs 165/2001, 'a costituire o 1detenere par-tecipazioni i nsocietà di capi -tali a meno ch enon abbiano aoggetto attivitàdi produzioni dibeni e di serviz inon strettamen-te necessarie peril perseguimentodelle finalità isti-tuzionali dell'ente, ovvero cheproducono servizi di interess egenerale nell'ambito dei rispetti-vi livelli di competenza. L' assun-zione di nuove partecipazioni e i lmantenimento delle attuali devo-no essere autorizzati dall'organoelettivo con delibera motivata inordine alla sussistenza dei pre-supposti sopraccitati. Per le par-tecipazioni in società «vietate »scatta dunque l'obbligo della di-smissione con forme di evidenz apubblica entro il nuovo terminedel 31110/2009.

Sulla valenza di tale terminesi era già espressa la Corte deiconti che lo ha ritenuto ordinato -rio poiché «stante i vincoli postidal legislatore con l'introduzionedell'art . 3 comma 29 della legge244/2007, l'interpretazione ch eappare conforme al principio d ibuon andamento della pubbli -ca amministrazione induce aconsiderare il 30 giugno 2009 ,quale termine entro il quale

deve essere già avviato, ma nonobbligatoriamente perfezionato,il programma di dismissione del-le società e delle partecipazionivietate».

Un'altra modifica introdott ariguarda l'eliminazione dell epartecipazioni «indirette» dallavalutazione generale che l'entedeve compiere.

La mancata adozione delladelibera ricognitoria.A questopunto gli enti interessati potran-no valutare in tempi maggiori l escelte che riguardano le propriepartecipate ancorché non siasta-to chiarito quale effetto abbia lamancata adozione della delibe-ra dell'organo elettivo che dovràesprimersi sulle sorte della par-tecipazione stessa ovvero dovràesprimersi se sussistono le condi-zioni di legge affinché possa esse -re mantenuta in proprietà oppu-re dismessa . La questione attienealla capacità giuridica dell'enteproprietario di esercitare i diritt idi soci. Indubbio il fatto che l'entenon appena assunta tale delibe -razione avrà piena capacità diagire come socio e la mancan-za di un termine espresso perl'assunzione della deliberazionenon può che rimandare a quell oprevisto per le dismissioni cosic-ché potrebbe anche ritenersi chein pendenza del termine si attau n

regime di transizion econ poteri limitati aquelli che necessitanoper operazioni urgentie improrogabili per lasopravvivenza dellasocietà .

I problemi ope-rativi . Le dispo-sizioni normativesoprarichiamat eintroducono nel no-stro ordinamento lenuove nozioni, quali«servizi di interessegenerale» ovvero at-tività di «produzio-ne di beni e serviz inon strettamentenecessari per il per-

seguimento delle finalitàistituzionali dell'ente».

Gli uffici degli enti si sonoquindi affrettati a effettuare unaricognizione delle proprie parte-cipate ma hanno avuto non poch edifficoltà a ricondurre i diversioggetti sociali all'interno dell edue diverse categorie individuatedal legislatore .

Infatti, per servizi di interes-se generale si dovrà fare riferi-mento ai servizi pubblici localia rilevanza economica anche sediverse attività svolte dalle socie -tà partecipate, pur non ricadendofra i servizi pubblici, rivestono unrilievo nel contesto sociale e de lterritorio comunale e sottendonola soddisfazione di un interessegenerale .

Decisiva in tale senso la quali-fica dell'ente stesso poiché spettaa ogni ente locale valutare qualisiano le necessità della comunitàlocale e, nell'ambito delle compa-tibilità finanziarie e gestionali ,stabilire le politiche necessari e

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a soddisfarle, per esempio qualerisposta in termini di erogazionidi servizi di interesse generale.

Per attività di produzioni d ibeni e di servizi strettamentenecessarie per il perseguimentodelle proprie finalità istituziona-li, da un lato si dovrà fare rife-rimento ai compiti istituzionalie dall'altro lato a quelle attivitàstrumentali o serventi l'ent estesso, svolte in regime di appal-to, ovvero l'esternalizzazione difunzioni amministrative, per l equali il legislatore ha individua-to una,specifica disciplina conte-nuta nell'art. 13 del di 4/06/2006n. 223 convertito nelle legge4/08/2006 n . 248 che riguardain massima parte tali attività oservizi, quando svolti da societàa ciò dedicate. Su tale distinzioneè intervenuta la Corte dei conti

sollecitata da richieste di parer edaparte degli enti locali offrendospunti interpretativi fra i quali siricorda che «l'ente dovrà attenta-mente valutare i costi e i benefic idell'affidamento del servizio allasocietà, in termini di efficienza,efficacia ed economicità di gestio-ne in un'ottica di lungo periodo,nonché le ricadute sui cittadinie sulla responsabilità dell'am-ministrazione stessa» (Corte deiconti sez . regionale controllo peril Veneto 15/01/2009 n. 5)

°Le soluzioni riscontrate

nella prassi. L'occasione dellanorma di legge ha imposto agl ienti un'azione di riflessione sul-le partecipate dando vita a dueprocessi :

* da un lato una valutazion edel riposizionamento strategic odelle società in coerenza con gli

obiettivi dell'ente;* dall'altro lato un piano di ra-

zionalizzazione basato su :- riduzione della proliferazione

degli enti/società;riduzione dei costi di strut-

tura e/o per funzioni di staff at-traverso modelli applicabili algruppo ente locale ;

* la dismissione delle societàpartecipate:

- che non rispondono ai requi-siti di legge;

- che non sono più «strategi-che» per l'ente locale;

- che non hanno raggiuntogli obiettivi economici ovverohanno costantemente chiuso inperdita.

*Componente commissione«Governante delle partecipa -

te» area enti pubblicidel Cndcec

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Valducci: . pronta al dialogo ma senza snaturare il ddl Calderoli . Anci e . Upi federati per risparmiare

Sui h agli enti inutili non si trattaMa dopo il Codice autonomie via alla riduzione dei parlamentar i

DI FRANCESCO CERISAN O

on finirà a tarallucci evino come molte riformeitaliane rimaste tali sol osulla carta e naufragat e

in parlamento per l'ostruzioni-smo delle lobby di turno. I tagliai costi della politica locale e agli«enti inutili» (difensori civici, co -munità montane, circoscrizioni ,enti parco, bacini imbriferi, con -sorzi di bonifica e via dicendo) ,che costituiscono il «cuore» de lCodice delle autonomie appro-vato dal consiglio dei ministri ,«non saranno oggetto di tratta-tiva quando il ddl arriverà inparlamento» . Parola di MarioValducci, presidente della com-missione trasporti della camerae primo firmatario di una pro-posta di legge per l'eliminazionedegli enti inutili che ha costitu -ito un p o' il canovaccio del ddlCalderoli. AltaliaOggi Valducci ,che è anche responsabile vicari oenti locali del Pdl, promette unastagione di riforme che non faràsconti a nessuno, parla -mentari compresi .E non potrebbe,essere di-versamen-te, perché«non s ipuò predi -care benee razzolaremale», chie -dere sacri -fici aglialtri

livelli di governo e rispedireal mittente ogni tentativo diridurre il numero degli scran-ni in parlamento . Ma anche leassociazioni delle autonomi edovranno fare la loro parte ,sperimentando, perché no, formefederative da cui non potrannoche scaturire risparmi.

Domanda. Presidente, il ddlCalderoli ha superato indenne loscoglio del primo esame in cdm .Ma siamo solo all' inizio e alleporte ci sono prove molto durecome il passaggio in Unificata e ,dopo il varo definitivo di palazzoChigi, l'approdo in parlamento .E intanto crescono le polemicheper la mannaia che si abbatteràsul sistema di governante locale .Crede che alla fine riuscirete aportare in porto il testo nel suospirito originario o verrà fuori lasolita riforma edulcorata?

Risposta. L'approvazione deltesto in consiglio dei ministri èun risultato incredibile . Abbia-mo lavorato tantissimo com emaggioranza e come gruppo delPdl per arrivare a una riformache segni davvero un cambia-

mento radicale nell'ordina-mento delle autonomie .

Certo, si tratta di un testoaperto, migliorabile inparlamento grazie al con-tributo delle opposizioni ,sull 'esempio di quanto

accaduto con il federali -smo fiscale . Ma su alcuni

punti cardine non faremosconti, altrimenti verrebb emeno tutto lo spirito dell a

riforma .D. Quali ?

R. Il ddl Cal-deroli può esse-re diviso ide-almente intre capitoli : itagli ai costi

della po-litica, l efunzioni

fondamentali degli enti locali ele agevolazioni ai piccoli comu-ni assieme alla riforma del pat-to di stabilità. Sugli ultimi duesiamo aperti al confronto. Facci oun esempio: i comuni si sono la-mentati per il mancato inseri-mento delle funzioni catastalitra le competenze fondamentalidei municipi . In parlamento cisarà lo spazio per correggere ,eventualmente, questa anoma-lia, così come per introdurre ilterzo mandato per i sindaci deipiccoli comuni, anche se perso-nalmente sono contrario, perch éritengo-che due mandati bastin oe avanzino anche nei mini-enti.Ma i tagli ai costi della politi-ca non potranno essere oggett odi trattativa, altrimenti cascatutto . Difensori civici, comunitàmontane, circoscrizioni e con-sorzi dovranno sparire, non sidiscute . Province, enti parco econsorzi dovranno essere razio-nalizzati .

D . Qualcuno potrebbe obietta-re: i deputati diano per primi ilbuon esempio . . .

R. Sono d'accordo, e infatti ,come auspicato dal presiden-te Berlusconi, la riduzione delnumero dei parlamentari dovràessere portata a termine nel girodi un anno, un anno e mezzo. Edovrà andare di pari passo con ilrestyling della Costituzione e ilsuperamento del bicameralismoperfetto . Lo chiede il paese e ilparlamento non può arroccarsia difesa dei propri privilegi so-prattutto quando chiede sacri-fici agli altri livelli di governo .Ma anche le associazioni deglienti locali dovranno fare la loroparte. . .

D. Vuol dire che sono in arri -vo tagli anche per le associazionidelle autonomie?

R. E una questione di logica .Se le comunità montane spari -ranno l'Uncexn non avrà più ra -gion d' essere e dovrà confluire

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nell'Anci. E con la razionalizza-zione delle province anche l'Upísarà a mio parere obbligata apensare a una sorta di federa-zione con l'Anci . Anche questosarebbe un bel risparmio .

D. Ne ha parlato con i direttiinteressati?

R. Il progetto di una federa-zione tra le associazioni dell eautonomie sarà al centro de lprogramma dei candidati Pd lnella stagione congressuale chesi aprirà in autunno .

D . Dica la verità, il Pdl stafacendo un pensierino alle pre-sidenze di Anci e Upi. . . .

R. Ne avremmo titoli e nu-meri .. Il centro-destra govern ain Italia in moltissimi comuni eprovince di peso, superiori pe rnumero di abitanti a quelli am-ministrati dal centrosinistra.

D. Giusto o sbagliato elimina -re le province ?

R. Personalmente, ho semprecreduto che le province debbanodiventare enti di secondo livello ,ma non è detto che così si rispar-mi . In termini di costi, con un asimile soluzione non ci sarebbe-ro vantaggi per i cittadini .

D. Un'altra delle obiezion imosse al ddl Calderoli riguard ail rischio di un neocentralismoregionale . Insomma, il testoavrebbe dato un po' troppi pote-ri ai governatori a cui spetteràl'ingrato compito di assegnare aivari livelli di governo le funzionisvolte dagli enti soppressi . Cosane pensa?

R. Abbiamo fatto di tutto perevitare il rischio di un centrali-smo regionale . Ma anche su que-sto punto siamo pronti al dialog oin parlamento.

D. Riuscirete ad approvareprima dell'estate la riforma de lcodice della strada?

R. Il testo è già arrivato a pa-lazzo Madama . Tutto dipenderàdalla buona volontà dei senatori.Se si vuole si può .

CONSULTA

Enti montaniRestylingillegittimo

La Corte costituzionale habocciato la razionalizzazio-ne delle comunità montanevoluta dall'exministro LindaLanzillotta . Con la sentenzan.237 depositata in cancel-leria il 24 luglio, la Consultaha accolto i ricorsi presen-tati dalle regioni Veneto eToscana contro il riordinodegli enti montani dispostodalla Finanziaria 2008.A giudizio della Corte l'art.2 comma 20, che disciplina lasoppressione delle comunitàmontane nel caso di manca-ta attuazione delle normepreviste a livello centrale ,comma 21 ultimo periodoe comma 22, sono illegitti-mi perché violano l'art . 117quarto comma della Costi-tuzione, secondo cui la di-sciplina in materia di mon-tagna, e quindi di Comunitàmontane, è di competenzaregionale .«Questa sentenza», ha det -to il presidente dell'Unce mEnrico Borghi, «rappresentafinalmente un momento diserietà. Viene sconfitta la fi-losofia del partito Amici, ch eha ispirato il ministro Lan-zillotta prima e il ministroCalderoli oggi- il presuppo-sto di liquidare le comunitàmontane per saccheggiare ilbottino di quei territori conlegge dello stato è stato di-chiarato incostituzionale».

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