2012-04-20 - Costruire Green Edition - Dalla val di Fiemme la bellezza dei...

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.......................................... Realizzare un pavimento privo di sostanze petrolderivate, ma allo stesso tempo resistente e bello: questa la scommessa – vinta – da cui nel 1993 è partita Fiemme 3000, l’azienda nel cuore della Val di Fiemme attualmente leader nel mercato dei pavimenti biocompatibili. Abbiamo incontrato Marco Felicetti,  48 anni, l’amministratore delegato. PREDAZZO Felicetti, da dove nasce l’idea di specializzarsi in pavimenti biocompati- bili? Da tre amici che venivano da diverse espe- rienze nel mondo dell’edilizia e che avevano il sogno di realizzare un pavimento diverso, privo di sostanze tossiche ed inquinanti. Ci sono voluti anni di ricerca per realizzare un prodotto assolutamente naturale, anche per quanto riguarda la posa, resistente alle mac- chie e all’usura, coniugando bellezza e prati- cità. In 16 anni di attività abbiamo raccolto sufficienti dati per affermare che i nostri casi di insuccesso rappresentano meno dell’1% del totale. Cioè? Dopo 10 o 15 anni sono tanti i clienti che ci dicono che il loro pavimento è più bello di un tempo, perché l’evoluzione di un prodot- to naturale dà effetti unici. Anche il mercato ci sta dando ragione: negli anni Novanta si rincorreva il mondo della ceramica, ora sono loro a rincorrere noi con i gress che imitano l’effetto del legno. Perché avete deciso di puntare sulla biocom- patibilità? Perché l’uomo è naturalmente attratto dalla natura, dal legno: ad ognuno piace l’idea di portarsi a casa un pezzo di bosco. Chi realizza pavimenti usando trattamenti chimici, per co- modità nella gestione del prodotto, tradisce le aspettative del cliente. Noi invece le abbiamo rispettate, contribuendo a creare una situa- zione di benessere. La tossicità dei prodotti ha infatti conseguenze sulla salute delle perso- ne e, dopo aver apprezzato le innovazioni nel campo del risparmio energetico, i clienti oggi chiedono salubrità. Avete avuto ripercussioni sull’attività per la crisi economica? Beh, calcolando che dal 1994 al 2008 abbiamo avuto un trend di crescita costante, che è pas- sato da zero a 12 milioni di euro di fatturato, la flessione del 2009 è dovuta certamente alla sfavorevole congiuntura economica. Nella se- conda metà del 2010 abbiamo però registrato segnali positivi ed è probabile che chiudere- mo l’anno con leggero incremento rispetto all’anno scorso. Considerando l’andamento particolarmente difficile dell’edilizia, il nostro è un risultato più che soddisfacente. Anche il 2011 sarà un anno difficile, ma siamo pronti. Su cosa punta il piano di sviluppo? Il nostro è un prodotto che si colloca nella fascia alta del mercato. Nel 2009 sono stati venduti 11 milioni di metri quadrati di parquet in Italia, di cui solo 150 mila sono nostri. Il nostro 1,5% di quota di mercato è comun- que significativo per la tipologia di prodotto, siamo leader nella nicchia dei pavimenti  in legno  biocompatibili. Stiamo  finendo di selezionare, sul territorio nazionale, 100 ri- venditori specializzati che contribuiscano a far conoscere il valore di Fiemme 3000. Per loro abbiamo organizzato un programma di formazione avanzata. Ci racconti un lavoro particolarmente im- portante. Da otto anni pavimentiamo tutte le sedi del- la Diesel, nota marca di abbigliamento nel mondo. Da subito hanno trovato il nostro prodotto molto funzionale, oltre che bel- lo. Abbiamo pavimentato a Breganze, nel vicentino, anche il loro nuovo stabilimento improntato sull’autosufficienza energetica: 30.000 metri quadrati di parquet in rovere. All’ingresso abbiamo realizzato il disegno della testa del moicano, icona del brand, gra- zie ad un sistema ad intarsio con il laser: un puzzle composto da 10 mila pezzi di legno.   Quali sono le tendenze del mercato? Vengono richieste molto le lavorazione par- ticolari delle superfici, che altro non sono un’anticipazione dei segni dell’usura da cal- pestio che il cliente produrrebbe comunque nell’arco di vita del pavimento. Su questo fronte abbiamo lavorato molto, dando vita a diverse finiture, come il piano sega, il pial- lato a mano, il piallato leggero, ma anche la finta tarlatura, che riscontrano un crescente successo sul mercato. Molto richiesti anche i trattamenti di antichizzazione o di invecchia- mento precoce del legno, che anticipano gli effetti del tempo con quelle variazioni croma- tiche, ossidazioni ed ingrigimenti che prima o poi modificano inevitabilmente il legno. Quali sono i prodotti più richiesti? “Evoluzioni” è la nostra linea di grande DALLA VAL DI FI- EMME LA BELLEZZA DEI PAVIMENTI NA- TURALI 11 COSTRUIRE GREEN EDITION 12 successo, con tipologie di antichizzazione che creano effetti cromatici diversi e che è possibile riprodurre sia sulla serie Natura (larghezze standard) che sulla serie Artigia- nale (legno di recupero, con varie larghezze e lunghezze). Qui troviamo le nostre maggiori soddisfazioni: non in termine numerici, ma di prestigio e di realizzazioni. Quali sono i prodotti al top della gamma? Alcuni prodotti della serie artigianale come il noce nazionale, essenza pregiata con una lavorazione che dà affidabilità ed allo stesso tempo prestigio. Chi sceglie Fiemme 3000? Chi vuole portarsi a casa un po’ di natura, consapevole che un pavimento in legno contribuisce a dare la sensazione di un cer- to benessere abitativo ma che questo non è sufficiente se il parquet viene trattato e po- sato con sostanze petrolderivate. Siamo una delle poche aziende ad essere assolutamente coerenti con il concetto di biocompatibilità. Qual è il vostro segreto? Il prodotto, innanzitutto. E poi una grande squadra, composto da persone giovani e ca- paci. Puntiamo su di loro e non solo a parole: una decina di dipendenti, che occupano posti di rilievo, hanno infatti meno di 30 anni e sono cresciuti all’interno dell’azienda. .......................................... TESTO SILVIA CONNOTER COSTRUZIONI MARCO FELICETTI TITOLARE E AMMINISTRATORE DELEGATO DEL GRUPPO DKZ-FIEMME 3000 ......................................................................................... L’uomo è naturalmente attratto dalla natura, dal legno: ad ognuno piace l’idea di portarsi a casa un pezzo di bosco. Chi realizza pavimenti usando trattamenti chimici, per comodità nella gestione del prodotto, tradisce le aspettative del cliente. Noi invece le abbiamo rispettate, contribuendo a creare una situazione di benessere

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Realizzare un pavimento privo di sostanze petrolderivate, ma allo stesso tempo resistente e bello: questa la scommessa – vinta – da cui nel 1993 è partita Fiemme 3000, l’azienda nel cuore della Val di Fiemme attualmente leader nel mercato dei pavimenti biocompatibili. Abbiamo incontrato Marco Felicetti,  48  anni, l’amministratore delegato.

PREDAZZO Felicetti, da dove nasce l’idea di specializzarsi in pavimenti biocompati-bili?Da tre amici che venivano da diverse espe-rienze nel mondo dell’edilizia e che avevano il sogno di realizzare un pavimento diverso, privo di sostanze tossiche ed inquinanti. Ci sono voluti anni di ricerca per realizzare un prodotto assolutamente naturale, anche per quanto riguarda la posa, resistente alle mac-chie e all’usura, coniugando bellezza e prati-cità. In 16 anni di attività abbiamo raccolto sufficienti dati per affermare che i nostri casi di insuccesso rappresentano meno dell’1% del totale.

Cioè?Dopo 10 o 15 anni sono tanti i clienti che ci dicono che il loro pavimento è più bello di un tempo, perché l’evoluzione di un prodot-to naturale dà effetti unici. Anche il mercato ci sta dando ragione: negli anni Novanta si rincorreva il mondo della ceramica, ora sono loro a rincorrere noi con i gress che imitano l’effetto del legno.

Perché avete deciso di puntare sulla biocom-patibilità?Perché l’uomo è naturalmente attratto dalla natura, dal legno: ad ognuno piace l’idea di portarsi a casa un pezzo di bosco. Chi realizza pavimenti usando trattamenti chimici, per co-modità nella gestione del prodotto, tradisce le aspettative del cliente. Noi invece le abbiamo rispettate, contribuendo a creare una situa-zione di benessere. La tossicità dei prodotti ha infatti conseguenze sulla salute delle perso-ne e, dopo aver apprezzato le innovazioni nel campo del risparmio energetico, i clienti oggi chiedono salubrità.

Avete avuto ripercussioni sull’attività per la

crisi economica?Beh, calcolando che dal 1994 al 2008 abbiamo avuto un trend di crescita costante, che è pas-sato da zero a 12 milioni di euro di fatturato, la flessione del 2009 è dovuta certamente alla sfavorevole congiuntura economica. Nella se-conda metà del 2010 abbiamo però registrato segnali positivi ed è probabile che chiudere-mo l’anno con leggero incremento rispetto all’anno scorso. Considerando l’andamento particolarmente difficile dell’edilizia, il nostro è un risultato più che soddisfacente.  Anche il 2011 sarà un anno difficile, ma siamo pronti. Su cosa punta il piano di sviluppo? Il nostro è un prodotto che si colloca nella fascia alta del mercato. Nel 2009 sono stati venduti 11 milioni di metri quadrati di parquet in Italia, di cui solo 150 mila sono nostri. Il nostro 1,5% di quota di mercato è comun-que significativo per la tipologia di prodotto,

siamo leader nella nicchia dei pavimenti  in legno  biocompatibili. Stiamo  finendo di selezionare, sul territorio nazionale, 100 ri-venditori specializzati che contribuiscano a far conoscere il valore di Fiemme 3000. Per loro abbiamo organizzato un programma di formazione avanzata.

Ci racconti un lavoro particolarmente im-portante.Da otto anni pavimentiamo tutte le sedi del-la Diesel, nota marca di abbigliamento nel mondo. Da subito hanno trovato il nostro prodotto molto funzionale, oltre che bel-lo. Abbiamo pavimentato a Breganze, nel vicentino, anche il loro nuovo stabilimento improntato sull’autosufficienza energetica: 30.000 metri quadrati di parquet in rovere. All’ingresso abbiamo realizzato il disegno della testa del moicano, icona del brand, gra-zie ad un sistema ad intarsio con il laser: un

puzzle composto da 10 mila pezzi di legno.    Quali sono le tendenze del mercato?Vengono richieste molto le lavorazione par-ticolari delle superfici, che altro non sono un’anticipazione dei segni dell’usura da cal-pestio che il cliente produrrebbe comunque nell’arco di vita del pavimento. Su questo fronte abbiamo lavorato molto, dando vita a diverse finiture, come il piano sega, il pial-lato a mano, il piallato leggero, ma anche la finta tarlatura, che riscontrano un crescente successo sul mercato. Molto richiesti anche i trattamenti di antichizzazione o di invecchia-mento precoce del legno, che anticipano gli effetti del tempo con quelle variazioni croma-tiche, ossidazioni ed ingrigimenti che prima o poi modificano inevitabilmente il legno.

Quali sono i prodotti più richiesti?“Evoluzioni” è la nostra linea di grande

DALLA VAL DI FI-EMME LA BELLEZZA DEI PAVIMENTI NA-TURALI

11 COSTRUIRE GREEN EDITION 12

successo, con tipologie di antichizzazione che creano effetti cromatici diversi e che è possibile riprodurre sia sulla serie Natura (larghezze standard) che sulla serie Artigia-nale (legno di recupero, con varie larghezze e lunghezze). Qui troviamo le nostre maggiori soddisfazioni: non in termine numerici, ma di prestigio e di realizzazioni.

Quali sono i prodotti al top della gamma?Alcuni prodotti della serie artigianale come il noce nazionale, essenza pregiata con una lavorazione che dà affidabilità ed allo stesso tempo prestigio.

Chi sceglie Fiemme 3000?Chi vuole portarsi a casa un po’ di natura, consapevole che un pavimento in legno contribuisce a dare la sensazione di un cer-to benessere abitativo ma che questo non è sufficiente se il parquet viene trattato e po-sato con sostanze petrolderivate. Siamo una delle poche aziende ad essere assolutamente coerenti con il concetto di biocompatibilità.

Qual è il vostro segreto?Il prodotto, innanzitutto. E poi una grande squadra, composto da persone giovani e ca-paci. Puntiamo su di loro e non solo a parole: una decina di dipendenti, che occupano posti di rilievo, hanno infatti meno di 30 anni e sono cresciuti all’interno dell’azienda.

..........................................TESTO SILVIA CONNOTER

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MARCO FELICETTI TITOLARE E AMMINISTRATORE DELEGATO DEL GRUPPO DKZ-FIEMME 3000

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L’uomo è naturalmente attratto dalla natura, dal legno: ad ognuno piace l’idea di portarsi a casa un pezzo di bosco. Chi realizza pavimenti usando trattamenti chimici, per comodità nella gestione del prodotto, tradisce le aspettative del cliente. Noi invece le abbiamo rispettate, contribuendo a creare una situazione di benessere