2009 - Sebastiano A. Patanè - Il cavaliere crociato (Stupor Mundi)
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Transcript of 2009 - Sebastiano A. Patanè - Il cavaliere crociato (Stupor Mundi)
Sebastiano A. Patanè
Il cavaliere crociato (Stupor mundi)
Catania 2009
Proprietà letteraria di
Sebastiano A. Patanè
Catania 2009
Occhi nel vento
corazza arrugginita
non c'è menzogna
che mi riporti a casa
(L'uomoceronte vecchio di secoli
è appeso all'albero
presso le mura di Gerusalemme
sotto l'immane peso della miseria)
Non c'è paura
che mi riporti indietro
nei gusci clericali
o sotto gli stendardi uterini
e l'inquisitore revoca distanze
scandendo oscene verità
Che sarà mai la croce
se non il vessillo giustificatore
di tanta morte. Vergogna
crudele sazietà, elusa pietà
mantide laica modificata
inutile dogma rinascimentale
Troverò
dal bosco al traliccio
un prete cambogiano
che mi darà da bere
L'arco del cielo è chiuso da tempo. Già sapevo della menzogna ma ho
voluto sperare una volta ancora che dall'abisso dell'anima venisse fuori
la tolleranza e dall'immenso esterno, l'intelligenza.
C'è un sacro impero nel mio petto
che mi nasconde i mulini
e allontana mirabili Dulcinee
ma le cromature fisse
si estendono dai piedi al dono
e si ribellano i Cid e gli Orlando
i Chisciotte e i Barbarossa
incatenati ai pozzi di Baku
furiosi nelle loro dimore
di cadaveri immortali.
Non venderò il cavallo
dal cardano lucente
e Maddalena mi mostrerà
l'intera medaglia...
Ed è per quella madre
che si cerca la coppa
fuori dalle mura
Sogno e confessione
irrigidiscono le redini
e spingono a ripiantare
l'antico seme e la lanterna
può diventare un sole
se dalle definitive grotte
romperemo i bianchi
lasciando nelle tenebre
le marmitte spalancate
Giriamo il sarcofago
sotto la croce un'arca
e sotto un'altra croce
Monologo di Barbarossa
Ah! se ci fosse scampo a questa miseria, se ci fosse rifugio dove espiare
le colpe della stupidità.
Cosa c'è di sacro nell'uomo che riesce a trovare sempre un motivo per
uccidere, nel nome di un potere che da millenni si lascia appena
intravedere nel lucido degli occhi di un'estasi, nel labirinto metafisico
di una illusione volutamente mistica oppure nel culto esasperante
dell'individualità, del corpo ad ogni costo colmo di certezze e di
eternità? Cosa c'è di leale nella distribuzione della luce che serve solo
ad accecarti e cosa, nel distribuire alle parti, vaghe verità quando la
necessità di accumularle si riduce ad una performance di veline e tronisti
o peggio, di populisti approvigionatori di masse incoerenti e
qualunquiste?
Che ho fatto dopo la caduta dell'impero se non dormire e dormire
lasciando che tutto si riempisse di demoni o falsi angeli?
Voglio uscire dal sogno, dall'onirico schermo che mi riempie di illusioni,
approdare sulla sponda opposta alla schiavitù mediatica e riaccendere
la fiamma dell'idea per ripartire dal babbuino ed arrivare a Dio, che si
è girato di spalle, homo sapiens ridiculum!
Intervento di Darwin
Non può il fato essere bugia ma un'equazione con milioni di variabili
spesso casuali dove si muovono sincronicamente tutte le possibili scelte.
La determinazione della scelta finale sarà dovuta all'insieme di
esperienze e capacità di elaborazione.
Può quindi ciascuno crescersi il suo giardino ma secondo uno dei
milioni di schemi predefiniti (fato) già nella natura stessa.
L'incapacità di comprendere il tutto non deve esimerci dal cercar di
capire il dettaglio e tentare di arrivare all'intero. E questo dovrebbe
allontanare dall'uomo quegli atteggiamenti che non arrivano a nulla o
che, addirittura, risultano distruttivi.
Discorso di Barbarossa a Maddalena (con intervento di Buster
Keaton)
Raccolgo le ipotesi
attorno all'alveare
ché solo a pochi
è dato d'essere regina
Maria del puro esempio
martire dell'inganno
senza nessuna lama
Le corse senza scarpe
frantumano i traguardi
e sono pali
quelli all'orizzonte
non braccia aperte in dormiveglia
(Buster Keaton) - E se, passeggiando per Montmatre tra rigattieri, caffè
e signorine, tra le pulci dei mercati, trovassimo risposte anche se vaghe,
alla deformazione degli eventi?
o forse le chimere volano tanto basso da oscurare ogni verità? e se il
sacro fosse solo una acrobatica risata che ci allontana... -
...dal rimorso e dalla vergogna?
risposte forse, ma non si può giustificare
il nero sopra i gigli
Piangiamo almeno
per salvare la dignità della spada
Ulatempa (poetessa Ivoriana 2024 - 2101)
"Al cuore il battito, alla mano la carezza, al cielo la battaglia"
Il tempo scorre e le fate diventano ignoranti mentre la giustizia risolta
con un libero convincimento riflette da specchi senza argento.
Nemesis gioca d'inganno tra preamboli e postulati ma la verità giace
sepolta da tonnellate di idrogeno fra l'agrifoglio e le stelle.
Abbiamo nascosto le riserve ed ora ci rimangono scarpiere
vuote e libri prigionieri dell'inconsistenza. Senza nemmeno ombre.
Il calendario ha solo sabati, niente corone solo anonimi cappelli per
nascondere vanità e superfluo.
Roberta D'Aquino (poetessa napoletana)
La fretta e l'ovvio consumano i dettagli riuscendo a cancellare anche
l'incolore gessetto. Se la riflessione non fosse soltanto un fenomeno
fisico e se ogni peso avesse il suo peso non approssimativo, potremmo
penetrare quegli specchi moltiplicatori e comprendere interamente
il debito d'aprile. A noi spettano le scelte, il fato fa il resto.
Il fiume deve arrivare al mare per mescolare cammino e furia, argini ed
immenso oppure, può perdersi nella sete "anzitempo".
Lui, il fato calcola il probabile, la sua femmina l'impossibile.
Conclusione di Barbarossa
...L'essere che fonde tutto dentro se, coerenze e contraddizioni e quindi
mi domando: avranno sbagliato Giovanna d'Arco o Percival nella
ricerca infinita?
avrà sbagliato il Nazareno ad immolarsi e fare della croce un simbolo
e, nonostante il preavviso, stanno sbagliando tutti quei piccoli
messia, presunti figli di Maddalena, che giorno dopo giorno
diventano supporto per medaglie?
Non lo so più!
Io, il Barbarossa, mi dimetto da uomo e cavaliere lasciando ai posteri
l'improbabile quanto inutile sentenza!
- esce attraverso il muro e gli altri lo seguono -
http://leviepoetiche.blogspot.it/