2008 maggio - giugno

16
MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione BOLLETTINO PARROCCHIALE Il mese di Maria e del rosario Segue a pagina 2 MAGGIO Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969. Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL. Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) L a tradizione del popolo cristia- no ha radicato nel cuore la presenza della Santa Vergine, Madre di Gesù e nostra. Per que- sto il mese di maggio è trapuntato di preghiere e feste indirizzate alla Madonna con semplicità e profon- dità di fede. Santuari, cappellette, edicole, testimoniano anche nella nostra terra lʼaffetto filiale da sem- pre riservato a Maria. La Madonna ascolta, accoglie, sostiene, ma soprattutto guida verso Gesù: “Fate quello che egli vi dirà” sono le parole rivolte ai servi- tori di tavola alle nozze di Cana. Eʼ quanto ripete anche a noi! Riesorta ad ascoltare Cristo e a fidarci delle sue parole anche quando diventano impegnative se non addirittura incomprensibili. Solo affidandoci alle sue indicazio- ni avvengono i miracoli come quel- lo dellʼacqua che diventa vino. Ciò è accaduto a Cana di Galilea, ma Antonello da Messina (1430 c. - 1479), Madonna Benson. Washington, National Gallery. Anno 95, n. 5 - 6 MAGGIO - GIUGNO 2008

description

M A G G I O Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione Anno 95, n. 5 - 6 MAGGIO - GIUGNO 2008 MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) Segue a pagina 2 Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

Transcript of 2008 maggio - giugno

Page 1: 2008 maggio - giugno

MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA

Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione

BOLLETTINOPARROCCHIALE

I l m e s e d i M a r i a e d e l r o s a r i o

Segue a pagina 2

M A G G I O

Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro:Poste Italiane s.p.a. - Spedizione inAbbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL.

Direttore editoriale: il parroco Don CostantinoMarostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto CarloDelconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. -Castelnuovo Scrivia (AL)

La tradizione del popolo cristia-no ha radicato nel cuore lapresenza della Santa Vergine,

Madre di Gesù e nostra. Per que-sto il mese di maggio è trapuntatodi preghiere e feste indirizzate allaMadonna con semplicità e profon-dità di fede. Santuari, cappellette,edicole, testimoniano anche nellanostra terra lʼaffetto filiale da sem-pre riservato a Maria.La Madonna ascolta, accoglie,sostiene, ma soprattutto guidaverso Gesù: “Fate quello che egli vidirà” sono le parole rivolte ai servi-tori di tavola alle nozze di Cana.Eʼ quanto ripete anche a noi!Riesorta ad ascoltare Cristo e afidarci delle sue parole anchequando diventano impegnative senon addirittura incomprensibili.Solo affidandoci alle sue indicazio-ni avvengono i miracoli come quel-lo dellʼacqua che diventa vino. Ciòè accaduto a Cana di Galilea, ma

An

ton

ello

da

Me

ssin

a (

14

30

c.

- 1

47

9),

Ma

do

nn

a B

en

son

. W

ash

ing

ton

, N

atio

na

l G

alle

ry.

An

no

95

, n

. 5

- 6

M

AG

GIO

- G

IUG

NO

2

00

8

Page 2: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 2 Maggio - Giugno 2008

si può ripetere ogni giorno nellʼespe-rienza comune quanto più, come cre-denti, ci conformiamo con generositàalle proposte alte del vangelo.Il miracolo del bene si moltiplica e sidiffonde attraverso quotidiani compor-tamenti cristiani e Dio chiede la nostracollaborazione: chiede che portiamo aLui lʼacqua che abbiamo, poca o tanta,limpida o torbida che sia.La Madonna ci ricorda inoltre la santafamiglia di Nazaret, prima cellula, fon-

damento della società e culla dellavita. Lʼinvito alla preghiera è poi lacostante di ogni apparizione mariana.Ascoltiamo questo invito e viviamolo inmodo personale (ad esempio durante iviaggi), familiare (la sera o la domeni-ca), comunitario (le chiesette dove ci siraccoglie in queste sere di maggio). Nellʼinvitare tutti alla processione che ,come da tradizione, partirà dalSantuario delle Grazie per giungereallʼIstituto don Orione e chiudere così il

mese di maggio, raccomando il coin-volgimento dei bambini e dei giovaninella preghiera presso le varie chieset-te, edicole, cappellette.Per concludere ricordo questa affer-mazione di Giuseppe Schryvers: “Sela Madonna ti ha chiamato e con-dotto nella sua casa, è perché certa-mente ha su di te progetti di amorespeciali.”

don Costantino M.

Due parole per evidenziare unarealtà di Castelnuovo che il23/04/2008 ha compiuto 2

anni: si tratta del CAVF, il Centro diAiuto alla Vita e alla Famiglia che hasede presso lʼIstituto don Orione.Alla sua nascita era uscito, sempresul bollettino, un articolo di presenta-zione; passati due anni, siamo a ren-dere noto il fatto che, grazie allʼimpegno della parrocchia e dellevolontarie che sono tante e motivate,e ultima, ma non ultima laProvvidenza, questa realtà è cre-sciuta e prende sempre più forma econsistenza.Di grande sostegno a tutte le iniziati-ve realizzate e in programma è lapreghiera di Adorazione che si svol-ge nella chiesetta ogni mercoledìdalle 16 alle 17 guidata e curata conzelo da suor Arfina e accompagnatada tutte le suore di Casa Madre.Aumenta, quindi, la necessità diconoscenza, sostegno, confronto ericonoscimento verso questoCentro. Ma, andiamo per gradi; per chi anco-ra non lo conosce il CAVF è, comesi diceva, un Centro di Aiuto allaVita, istituzione fondata a Firenzenel 1975 che in Italia conta circa298 Sedi; una di queste è aCastelnuovo, lʼunica sul nostro terri-torio e collabora fraternamente con iCAV di Voghera e Novi e la Casa diAccoglienza di Tortona. Ma qual è lʼobiettivo del CAVF? Eʼun Centro al servizio della donnache si trova in difficoltà a seguito

della sua gravidan-za; il CAVF offre gra-tuitamente e in mododiscreto ascolto eaccoglienza, aiutopratico e sociale,consiglia contatti conpersone o Enti di cuiogni caso necessita,offre incoraggiamen-to alle famiglie in dif-ficoltà e sostegno,con la convinzioneche una vita puòessere salvata oanche solo migliora-ta sempre e che nes-sun problema è irri-solvibile nel rispettodella dignità degliadulti che si avvici-nano e dei loro figligià nati oppure no. Attraverso il contri-buto delle sue pre-ziose volontarie, ilCentro Aiuto Vita diCastelnuovo sostie-ne ad oggi N° 35famiglie che arrivanoda tutto il territoriotortonese, fornisce ogni mese omo-geneizzati, pannolini, latte, pastine,per bambini fino a 18 mesi, corrediniper neonati, abiti per bambini sinoa 12 anni; e tanto ascolto.Per festeggiare questo anniversarioe far crescere la conoscenza tra lefamiglie, i volontari e la popolazionecastelnovese è stata celebrata mer-

coledì 23 aprile la S.Messa nellaCappella dellʼIstituto ed è stato pre-parato per sabato 26 un incontro difesta presso lʼoratorio. Di questodaremo notizia sul prossimoBollettino. Il CAVF è cresciuto, crescete connoi perché nessuno mai dovrebbesentirsi solo.

DUE ANNI DI AIUTO ALLA VITAC A V F

Page 3: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 3Maggio - Giugno 2008

Questa frase,tratta dalfamoso libro

della scrittrice belgaYourcenar "Memoriedi Adriano" del1951, illustra conefficacia una grandeverità: quella dipreferire i fatti alleparole e,soprattutto, dicercare dicomprendere larealtà osservandolacon sufficientespirito libero ecritico.Ovviamente, anchela parola può esserein qualche modo“fattuale”: perché, aseconda dei casi,una parola può

ferire mortalmenteo, al contrario,donare una grandegioia. La preferenzava data, però, aifatti se le parolediventano – rispettoad essi – fallacipromesse,ingannevolirappresentazioni evuoti rimandi. Anchele “formule” possonotradire, sepretendono diinquadrare la realtàin misure tropporigide e formali. Ma,soprattutto, è moltointeressante ilrichiamo adosservare piuttostoche a giudicare.Se è vero che

giudicare è spessonecessario (perscegliere, valutare oagire), è altrettantovero che il giudiziodeve essere il puntofinale di un percorsofatto di attenteverifiche e puntualiaccertamenti, nellaconsapevolezza che,comunque, le nostrepur scrupoloseoperazioni non cimettono al riparo dapossibili errori. Iopenso, poi, che“saper osservare”significhi nonsoltanto un attento,lento e scrupolosoesaminare di cose opersone, ma anche“saper rispettare e

aspettare” larivelazione naturalestessa delle coseche, ad un certopunto, si “giudicano”da sole,manifestandosi –prima o poi – perquello che sono.Concludo conquesto semplicemotto: lʼuomo“giudica” il cibo, Dio“guarda” il cuoco!Vale a dire: Dio nonsi ferma alleapparenze, maguarda il percorsointeriore dellʼuomo elʼimpegno della suacoscienza che, nellaverità delle cose,appare per quelloche è realmente.

Oblòdi R. C. D.

“Spirito pratico, m'insegnò a preferire le cosealle parole, a diffidare delle formule, a osserva-re piuttosto che a giudicare”

(Marguerite Yourcenar)

In occasione della serata del 15 febbraio a ricordo di Fulvia Bernardini, lʼAssociazione per la pace della provincia diAlessandria, alla cui costituzione contribuì fortemente Fulvia nel 1988, aveva lanciato il seguente appello denomi-nato “Lʼulivo e il libro”.

Alla notizia della scomparsa di Khamal Al-Qaisi, che molti hanno conosciuto in una delle sue frequenti visi-te ad Alessandria e a Castelnuovo, o durante uno dei pellegrinaggi in Terrasanta, i suoi tanti amici alessan-drini in ricordo del suo impegno a favore degli altri, del suo interessamento per la soluzione di molti casiumani, soprattutto riguardanti bambini palestinesi, della sua generosità a costo anche di pesanti sacrificipersonali e familiari, ha deciso di dar vita ad una sottoscrizione per indicare che la pace e la cultura cammi-nano insieme – quasi “unʼadozione a distanza”, allo scopo di permettere ai due figli di Kamal, Khaled eKhader, di poter continuare gli studi nella scuola che attualmente frequentano a Betlemme.È un impegno che dovrebbe durare allʼincirca per cinque anni con un costo complessivo di meno di 2000euro lʼanno.

A Castelnuovo sono stati versati 1420 euro, consegnati allʼAssociazione di Alessandria. I responsabili, Nicoletta eMario, comunicano di aver già provveduto alla consegna alla moglie di Khamal e chiedono al Bollettino parrocchialedi farsi tramite della loro personale gratitudine e di quella della famiglia e degli amici di Betlemme nei confronti di quelgrande personaggio che è stato Fulvia Bernardini e di tutti i suoi conterranei castelnovesi.

In r icordo di FULVIA BERNARDINI

LʼAssociazione per la PACE di Alessandria ringrazia i Castelnovesi

Page 4: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 4 Maggio - Giugno 2008

2appuntamenti per conosceremeglio la

nostraParrocchiale

LA VISITA GUIDATA

Una sessantina di persone hanno partecipato nel pomeriggio didomenica 2 marzo alla visita guidata organizzata dalla

“Commissione lavori” della Parrocchiale. Due ore di descrizioni, divicende, di aneddoti, di tecniche di restauro, di fatti curiosi e di osser-vazione diretta di opere non sempre sottomano, quali ad esempio lecentinaia di reliquiari conservati nellʼArchivio, documenti antichi, lacroce processionale in rame dorato risalente alla seconda metà delQuattrocento.

IL RESTAURO DELLA PIETRA E DEL LEGNO

Serata organizzata dalle “Commissioni lavori e finanze”, sabato 19marzo sono state inaugurate le ultime due opere restaurate, ossia

il portale di magister Albertus e le bussole (con relativi portoni) dei treingressi della chiesa. Partecipazione, ad essere sinceri, stranamentepiuttosto modesta. Sono intervenuti don Costantino, i restauratoriVolta e Rivoira, Valeria Brunetti e Marì Botta.Don Costantino ha tra lʼaltro assolto al compito di ringraziare tutti colo-ro che hanno reso possibile realizzare gli interventi. Anzitutto le duefondazioni bancarie di Tortona (24.200 euro) e di Alessandria (5.000euro) e il Comune di Castelnuovo (2.000 euro) e i molti castelnovesiintervenuti con offerte. Poi le imprese (Castagnaro, Brecciaroli e DiGaetano) intervenute a fianco dei restauratori. Infine i componentidella Commissione lavori e singoli che hanno contribuito con interven-ti particolari e gratuiti, quali Occhi Alberto per la copertura in piombodel portale, Agostino Capelli per la creazione di chiodi antichi da collo-care nei portoni e il geom. Egidio De Maestri di Pontecurone, donato-re di una trentina di piastrelle identiche a quelle dellʼingresso dellachiesa risalenti al 1924.I due restauratori hanno raccontato e visualizzato con il computer i lorointerventi di restauro. Valeria Brunetti, sempre coadiuvata da immagini, ha illustrato ogniaspetto del portale, aggiungendo una lettura ormai definitiva dellequattro figure dei capitelli, figure che rappresentano le quattro stagio-ni. Tesi documentata dallʼalternanza delle figure maschili e femminili,dagli oggetti o animali che tengono in mano (una roncola per farelegna, frutti, uno sparviero per la caccia e un mazzolino di fiori), daifondali con campi arati o con biche di covoni.Infine Marì Botta ha presentato il rendiconto economico di questʼulti-mo anno di lavori e illustrato quanto si andrà a fare ( per complessivi90.000 euro) nel 2008 nel campanile. Forse anche nel 2009 poichéoccorrerà diluire nel tempo le opere per mancanza di finanziamenti,considerato che la CEI non ha inserito Castelnuovo fra i paesi a cuidare contributi per interventi sugli edifici religiosi.

Il portone principalea conclusione lavorie, a fianco, lʼingressolaterale a destra conla porta per i disabili.

A destra: ore 15, 30, inizia la visita guidata. A sinistra: il presidente della Fondazione C.R. Tortona, CarloBoggio Sola, dichiara la propria soddisfazione per lʼottimo esito dei lavori finanziati dallʼente che presiede.

Page 5: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 5Maggio - Giugno 2008

Sono iniziati ilavori allʼinternodel campanile

con i seguentiinterventi:- Installazione delcantiere nel cortiledella canonica.- Smantellamentodella scala lignea.- Elevazione di unponteggio interno sinoallʼaltezza della cellacampanaria.- Collocazione deipianerottoli diappoggio delle varierampe.- Prime rampe ascendere dalla cellacampanaria, orafinalmente ripulita.- Restauro delleantiche travi.Nella cappella delpresepe sono invisione alcuni pezzidella scala cheindicano il forte statodi degrado che non neconsentiva piùlʼutilizzo.Sono evidenti ipassaggi delle cordeche un tempoazionavano imovimenti dellecampane.Ora la scala ligneaverrà rifatta con scalinidi ferro zincatorispettando erestaurando latravatura interna. Ilcosto complessivodella scala di ferroammonta a circa 30.000euro, a cui dovrannoessere aggiunti i costi perle altre opere (scala dibase in pietra,consolidamento, cellacampanaria, tinteggiaturaesterna, impianto elettrico,ecc). Purtroppo il contributo CEI(ricavato dallʼotto permille) non è stato

concesso e quindi laParrocchia di Castelnuovodovrà far leva sulleproprie esclusive forze epossibilità economiche.

Su ogni scalino verràapposto il nomedellʼeventuale donatore(tramite un contributo dialmeno 100 euro).

Di conseguenza chi èintenzionato atestimoniare la propriacompartecipazione deverecarsi in canonica per ladonazione. Gli scalini sui quali verràincisa la firma e la data dinascita sonocomplessivamente uncentinaio. Lʼelenco deidonatori verrà pubblicato

sul Bollettino e collocatoin una vetrinetta alla basedel campanile.

Alla data del 2 maggio idonatori sono unatrentina.

Grazie di cuore a tutticoloro che ci aiuterannocon contributi o anche conla semplice solidarietà eattenzione.

Il primo scalino è stato offertoda Angiolino Novelli, nato nel1926

Alcuni frammenti delle scalelignee smontate e non piùrecuperabili

Esempio di travi internesvuotate da antichi sgocciolii edalla mancata manutenzione.Verranno conservate, consolidatee restaurate, come indicato dallaSoprintendenza di Torino, sia atestimonianza del passato sia perla funzione di tiranti (non più disostegno scala e pianerottoli).

Si sta lavorando nella partealta: pulizia cella campanaria,ripristino muretti, restauromeccanismo antico in ghisa elegno per azionare le campane,pavimentazione e scolo acquemeteoriche, demolizione intonacoammalorato, sistemazione quattrofinestre di culmine e, nella foto,collocazione agevole pianerottoloin ferro zincato e salita al pianocampane tramite scala protettacon appoggiaschiena ricurvo ebotola ribaltabile. Operatori:imprese Castagnaro e Maimone.

UNO SCALINO FIRMATO

Page 6: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 6 Maggio - Giugno 2008

Settimana Santa

Più che cronaca, è uncommento al modo in

cui la nostra comunità havissuto la serie di comme-morazioni, un presente piùche un passato, come è unpresente la Chiesa.La Chiesa non è qualcosadi astratto, di lontano da noie dalla nostra vita dʼognigiorno. La Chiesa siamonoi, credenti e battezzati,con le nostre virtù e i nostridifetti. Come tutte le comu-nità organizzate abbiamobisogno di guide, di maestri.Quando frequentavamo ilcatechismo, la chiamavanola Chiesa Docente, il Papaed i Vescovo uniti con lui.Semplicemente, natural-mente. Mentre ci si indigna del bul-lismo dilagante, che denotala scomparsa del rapportodi reciproca fiducia tra chiinsegna e chi impara , dob-biamo evitare di divenirefedeli bulli, magari richia-mandoci ad una pretesa dilibertà a senso unico, chepropone, ma non accettaosservazioni.Che cosa cʼentra questosproloquio con la Settimanasanta lo si troverà alla con-clusione.Sono state tre giornate vis-sute intensamente da chiha partecipato. Il giovedì ci si è raccolti acommemorare lʼistituzionedellʼ Eucaristia. Un momen-to di gioia, anche se perva-so dalla tristezza per lʼimminente tragedia delGolgota.A sera, le due Corali, a SanRocco e nella Parrocchiale,hanno guidate le meditazio-ni preparate dai nostrisacerdoti. I Cenacoli, nellealtre chiese e cappelle,sono stati altri stimoli alla

riflessione. La luna piena, incielo, rammentava dʼessereresponsabile di questaPasqua così bassa. Il fred-do pungente ricordava unaprimavera ancora da venire.Il venerdì abbiamo meditatoil mistero dʼun Dio fattouomo ed ingiustamentesacrificato con il suppliziodella Croce. La funzionepomeridiana è stata condot-ta con attenzione, senzamomenti di distrazione,completa. A sera lʼormai tra-dizionale Via Crucis ci haidealmente uniti con la piùuniversale preghiera aRoma. Agli anziani, cui puòvenire in mente di raffron-tarla con la spettacolareprocessione che si è svoltafino a quarantʼ anni fa, fac-ciamo notare un aumento dispiritualità. È calata la par-tecipazione, anche esterna.Un tempo, non mancavamai almeno un lume allafinestra. Non è un rimprove-ro, ma la constatazione checʼè tanto più buio…Buia e triste era la chiesaparrocchiale allʼinizio dellafunzione del sabato. Poi, èscoppiata le luce: Cristo èrisorto, è Pasqua! Ancorauna volta la messa, quasiguidata da un invisibile regi-sta, si è svolta in modo per-fetto. Non è stata quellafunzione…che non finivamai. Doveroso un grazie ainostri sacerdoti, anche acolui che venuto dalla lonta-na Africa, era temporanea-mente castelnovese e testi-mone dellʼuniversalità dellaChiesa.Spesso si sente dire cheuna comunità ha i sacerdotiche si merita (così come imaestri o gli amministratoripubblici). Sta a noi aiutarliad essere come li vogliamo.Ci sono, bisogna saperli tro-vare…Un poʼ come a scuo-la. Non cʼè il professore chedà e lʼallievo che riceve, e

basta. È una reciproca tra-smissione di formazione.Gli alunni formano il bravomaestro, mentre collabora-no con lui (collaborare valelavorare insieme). A Pasqua, la nostra ChiesaDocente è stata nostra. Ailettori scoprire a chi va ilmerito.

La nostra scuola nei secoli

Sullʼ intelligente rivista ,che periodicamente

pubblica la comunità diLunassi, Antonello Brunettiracconta dʼaver incontrato ilMaestro Marini diViguzzolo, storico e poetadialettale originalissimo, edessere stato edotto dʼundocumento redatto in epocanapoleonica , riguardante lanostra comunità. Siamo nel1803.Quando si parla di storia, ipopoli sono considerati unasemplice unità astratta,dalla quale emerge solo unCapo. È lui che decide sevivere in pace o dichiarareguerre, vince o perde nellealterne vicende della storia.Gli altri? Le donne e gliuomini che soffrono nellalotta quotidiana della vitanon esistono per i libri distoria.Raccontava mia nonnadʼaver udito suo padre,dodicenne nel 1859, rac-contare una sua avventuracapitata nei tre giorni dʼoc-cupazione austriaca diCastelnuovo. Un eventoignorato da quasi tutti i libridi storia, se escludiamo gliautori locali Mauro Bertetti eCarlo Guerra. Il ragazzino siera imbattuto in un gruppodi soldati occupanti, cheparlavano come quelli diMede. La cittadina dellaLomellina era già sabauda.

Ma molti dei soldati asburgi-ci provenivano, forse, dallaLombardia e dal Veneto, enon parlavano tedesco. Lefucilate sparate dalla torret-ta di Via Dante…non appar-tengono alla storia; il conflit-to viene fatto iniziare qual-che settimana dopo, aMontebello, dove avvenne ilprimo scontro tra armati. Torniamo al documento,che per me è occasionedʼuna considerazione.Allʼinizio del secolo XIX icastelnovesi, sudditi dellʼImpero francese, avevanouna scuola. Successiva aquella prestigiosa fondatadai Gesuiti. Il foglio parladʼuna visita degli ispettorigenerali dellʼistruzione aTortona, con la raccoman-dazione di farli incontrarecon i migliori allievi dertoni-ni. Il viceprefetto Carpaniosserva che, se gli stessifossero dirottati aCastelnuovo, anche senzapreavviso, avrebbero trova-to i migliori ragazzi delmondo . Siamo ai tempi diNapoleone.Nellʼottantatrè del secoloscorso, una delegazione deimaggiori esperti giapponesidellʼistruzione vennero inItalia, per cercare spuntionde umanizzare le scuoledel Sol Levante, ormai per-vasi da un bullismo senzaideali. Roma scelse percaso due province,Alessandria e Brescia. Inostri reggitori alessandrini,sempre per caso, dirottaro-no la delegazione verso trescuole, la Vochieri diAlessandria, la Valenzianodi Tortona e la nostraBaxilio. Sarà stata fortuna,ma quei giapponesi furonoammirati dei ragazzi castel-novesi, specialmente per leloro espressioni artistiche(saccheggiarono, per averevalidi esempi in patria, tutti ilavori esposti in classe dalla

c r o n a c h edi L. Stella

Page 7: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 7Maggio - Giugno 2008

c a s t e l n o v e s iProf. Barbero), per il modocon cui si muovevano inpalestra, per lʼattività musi-cale condotta dai MaestriBernini e Dabbene. E poi lasplendida coltivazione diorchidee, e la capacità dʼunDocente di scienze di crea-re un centro informatico conmateriale improvvisato, mafunzionante. Don Brunoconquistò la delegazione, insplendido inglese, trattandoi problemi dellʼumana esi-stenza. Lʼ avventura nippo-nica è ricordata da docu-menti provenienti daAlessandria e da Tokio, chesaranno spunto per qualchestorico che vivrà tra duesecoli. Se è vero che, a distanza dicentottantʼanni, ragazze eragazzi castelnovesi nonhanno perso lʼabitudine dimettersi in evidenza, vuoldire che costituiscono terre-no fertile per lʼistruzione. Igiovani dʼoggi hanno tutti lapossibilità di continuare adessere “les meilleursenfants du monde”. Unaugurio a darsi da fare.

Il prof. Brunetti chiamasciocchezzuole la notizieavute da Viguzzolo.Sarebbe bello vivere diquelle “sciocchezzuole” ,anziché di quella serietàattuale che ci opprime.

Ester

Se dovessimo censiretutti gli allievi che lʼin-

contrarono nella sua carrie-ra scolastica, ne troverem-mo migliaia. Fu anche miaprofessoressa per due setti-mane, nel burrascoso qua-rantatré del secolo scorso,un anno triste, difficile, chetra tante distruzioni dellaguerra ci faceva anelarealla pace. Il senso della vitae delle libertà riusciva a pre-valere, grazie alle guide chetrovavamo a noi di fronte, inclasse.Poi fummo colleghi nellascuola serale Arti e mestieri(che cosa non riuscivano adorganizzare i Comuni negli

anni cinquanta per lʼistruzio-ne popolare!) e nelle scuo-le media e di avviamentoprofessionale , poi confluitenellʼunica scuola alla rifor-ma del 1962. Nella palestraimprovvisata, ma pur capa-ce, quante volte propose il“Valzer delle candele” nelsuo programma di ginnasti-ca ritmica! Poi, a Castelnuovo sicostruirono palestre vere,ad opera di amministratori,che ancora oggi sono ese-crati per le loro decisioni!Lontano dalla …patria,ritrovai Ester nella primascuola che ebbi la venturadi guidare, S. SebastianoCurone; finchè esistetteautonoma, fu “la più belladel mondo”. Poi, rientram-mo in paese. Non possodimenticare gli incontri sulsagrato della parrocchiale, ilmese di maggio. Il PrevostoDon Bianchi, negli anniquaranta e cinquanta, ciinvitava, la sera, a pregarela Madonna. Perfino leragazze potevano uscire dasole durante quel periodo…

Alla fine, Ester ci raggua-gliava sugli ultimi avveni-menti paesani. In fondo allapiazza, davanti al bar, GigiGhiggino difendeva, urlan-do, il suo Bartali contro leoffensive dei coppiani.Eravamo semplici, puri,anche nelle dispute sporti-ve, dove i processi si esau-rivano in piazza; solo talvol-ta marcati, al mercoledì, dalgrande Carlin sulTuttosport.Il mondo di Ester è lontano.Poi, scopri che è spuntatoin cortile un tulipano selvati-co, mentre quasi invano locerchi alla strada del Cerro;dieci anni fa ne crescevanomigliaia, questʼanno ne hocontati solo tre. Cresconogigli rossi alla strada perViguzzolo. Allora pensi allacolomba che portò a Noèun ramoscello dʼulivo dopoil diluvio. Chi vuole distrug-gere la natura è solo forte inapparenza. Lʼ arcobaleno,dopo il temporale, è unmessaggio di speranza peri buoni, le loro sempliciidee, alla fine, prevarranno.

Don Francesco Giorgi (al centro) eragiunto a Castelnuovo da un paio dʼanni

come cappellano di SantʼIgnazio, ma anchecome animatore dellʼOratorio e responsabi-le delle varie associazioni religiose. Molte legite organizzate in quel periodo. La foto èstata scattata a Lugano.In prima fila da sinistra: Renata Angeleri,Fulvia Bernardini, Piera Sella, Maria TeresaTorti, Rita Veronese, Maria Novelli, ?, BrunaQuaglini, Pinetta Pessini, Augusto CuroneIn seconda fila Lina Stella, CarlaBottamino, Laura Gavio, Pinetta Cairo, AdaChizzoniti, Maria Silvia Filippini, AmaliaGrassi, ?, Tina Bottamino, Maria Chicchino,Piera Morini, Anna Maria Spinola, zia diPupa Allori, Maria Bensi, Adriana Stella,mamma di Pupa AlloriIn terza fila Vittorina Torti, Anna MariaIsetta, Enrica Bassi, Piera Gavio, AnnaMaria Curone, Luigi Facelli, Pina Curone,Piergiovanni Rossi, don Francesco Giorgi,Anna Maria Ferrari, Venanzio Corti, MariaAssanelli.

Foto dʼepoca: GITA DELLE GIOVANI DELLʼAZIONE CATTOLICA

10 Luglio 1958, Santuario del Sasso - Lugano

Page 8: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 8 Maggio - Giugno 2008

G u a z z o r a

FESTIVITA ̓ PASQUALI

La grande ricorrenza diPasqua è stata precedutadalla celebrazione della

domenica delle Palme con laprocessione degli ulivi, la S.Messa e la lettura a tre voci delVangelo della Passione e, neigiorni successivi, si sono rea-lizzati i riti della settimanasanta. Il Giovedì Santo dopo la messain Coena Domini del pomerig-gio, la sera è seguita lʼadora-zione a Gesù Eucarestia allʼal-tare della reposizione. IlVenerdì Santo, nelle ore pome-ridiane si è celebrato il ricordodella Passione e morte delSignore e la sera è stata recita-ta e cantata la Via Crucis. La S.Messa solenne del mattino diPasqua, molto partecipata, èstata animata dal coro parroc-chiale, accompagnato allatastiera da Paolo Fumagalli.Nella Parrocchia di Guazzora,con lʼesposizione dellʼeffigedella Divina Misericordia, èstata istituita una particolaredevozione a S. FaustinaKowalska, polacca, canonizza-ta da Papa Giovanni Paolo II.La Santa ha divulgato la festadella Divina Misericordia stabi-lita da Papa Woytila nellaprima domenica dopo Pasqua,già domenica in Albis. Nella Parrocchiale, un gruppodi fedeli, guidati da PieraContardi e da FabrizioDamaschi, hanno partecipatoalla novena con la recita dellacoroncina e delle litanie dellaDivina Misericordia, iniziata ilvenerdì Santo fino alla primadomenica di Pasqua. La stes-sa coroncina viene recitataogni primo venerdì del meseper tutta la durata dellʼanno.

Il progettodellʼAmministrazioneComunale, con la

collaborazionedellʼAmministrazioneProvinciale e della FondazioneCassa di Risparmio diAlessandria, di organizzare unconcerto in memoria deigiovani guazzoresi GuidoAutelli e Matteo Mensi si èrealizzato, con ottimo risultato,la sera di sabato 5 aprilepresso la chiesa parrocchiale.Il programma, di particolareinteresse culturale, è statocurato dai musicisti guazzoresiAndrea Mauri e CarloGuandalino, consigliericomunali, oggi professionisti divalore, che entrambi hannomosso i primi passi della loroprofessione artistica allʼorganodella Parrocchia. Lastraordinaria esecuzione è statapresentata dallʼOrchestradʼarchi del Conservatorio“A.Vivaldi” di Alessandria direttada Andrea Mauri e allʼorganoCarlo Guandalino. Sono stati eseguiti brani diG.Muffat, J.F. Haendel, JStanley, A.Vivaldi, J.S.Bach. Inumerosi presenti, tra cui alcuniSindaci della zona e moltiabitanti di paesi vicini, hannoapprezzato e applaudito iconcertisti; hanno,comprensibilmente, riservatoagli artisti Mauri e Guandalinoparticolari manifestazioni dicalorosa e lodevolericonoscenza. Il Sindaco Piera Vignoli, nellapresentazione iniziale ha rivoltocommosse parole di ricordo perGuido e Matteo, scomparsirispettivamente nel 1995 e nel2005 e ha consegnato alle loromadri un omaggio floreale dadeporre sulla tomba. Il Sindaco,

oltre a ringraziare tutti ed inparticolare il Parroco, per avermesso a disposizione la Chiesa,ha riportato alla memoria ilvuoto che Guido e Matteohanno lasciato in paese e haaffermato: “…questa sera siamoqui in tanti a ricordare Guido eMatteo…sono i nostri ragazzi…sono vissuti tra noi…non lidimenticheremo…”. Il Parroco Don Costantino haringraziato lʼAmministrazioneComunale per lʼiniziativa, gliorchestrali ed in particolareAndrea Mauri e CarloGuandalino per averci offerto unpoʼ di gioia. Poi, haaffermato:“…è doveroso avereun ricordo per i due amici Guidoe Matteo…dobbiamo loroqualcosa…dobbiamo restituirequalcosa: la preghiera e un poʼdi silenzio (momento collettivodi pausa) lo facciamo con segni:la preghiera, la musica, i fioriofferti. I nostri Andrea e Carlosono due giovani che ricordanoaltri due giovani di questacomunità, Guido e Matteo…Don

Costantino ha concluso: “questasera abbiamo messo volentieria disposizione la Chiesa ed ilnostro antico organo Mentastidel 1836… uno strumento chesi usa per pregare; se i nostriavi lo hanno donato, è giustoche venga utilizzato anche peroccasioni come queste…”. Altermine il Parroco ha espressoun auspicio ed una richiesta aMauri e, in particolare, aGuandalino, che vive in paese:suonare lʼorgano in alcunesolennità religiose dellaParrocchia. Eʼ seguito unapplauso di condivisione di tuttii presenti.La piacevole serata si èconclusa con la speranza di tuttidi un prossimo appuntamento econ lʼapprezzamento, da partedi chi veniva da fuori, per ilparticolare decoro della Chiesa.Ciò risulta ancora piùencomiabile per il preziosolavoro dei volontari che, indiversi modi, mantengonolʼedificio sacro in condizionidegne della Casa di Dio.

Festa della donna

LE GUAZZORESI SI INCONTRANO

La sera dellʼ 8 marzo presso la Pizzeria “del Pozzo” numerose guazzoresi sisono ritrovate anche questʼanno per ricordare la festa della donna.Lʼiniziativa spontanea, organizzata attraverso un passa-parola rapido ed effi-

cace, anche questʼanno ha registrato un notevole successo e ha aggregato unnutrito gruppo al femminile, con la presenza del Sindaco Piera Vignoli e dellʼas-sessore Anna Zorzetto Cervetti. La serata è stata lʼoccasione per ritrovarsi, rive-dersi e chiacchierare ai tavoli, allietati non solo da graziosi rametti di mimosa…Infatti i titolari della Pizzeria hanno riservato unʼaccoglienza prelibata e lʼincontroè stato connotato da serenità e armonia. Alla prossima!

La Giunta comunale, Sara GoraniAutelli, mamma di Guido, TeresaCitron Mensi, mamma di Matteo,con lʼorganista Carlo Guandalino,il maestro Andrea Mauri e ilParroco. Lʼorgano Mentasti del 1836.

GRANDIOSO CONCERTO NELLA PARROCCHIALE

Page 9: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 9Maggio - Giugno 2008

A l z a n o

Domenica 20 aprile nella piazza antistante laChiesa di Guazzora, la Croce Rossa BassaValle Scrivia ha promosso unʼencomiabile ini-

ziativa a favore di Telefono Azzurro, la linea telefonicache da anni raccoglie le segnalazioni di episodi di vio-lenze consumate ai danni dei minori e interviene conattività di informazione e sensibilizzazione nel settore.Lʼazione benefica della Croce Rossa si è tradottanella vendita di ortensie e di palloncini colorati, a cuii parrocchiani hanno aderito allʼuscita dalla Liturgiadomenicale.

INIZIATIVA DELLA CROCE ROSSA PRO TELEFONO AZZURRO

Come da tradizione la sera del 21 marzo si è svolta in Alzanola Via Crucis del Venerdì Santo. Numerose persone hannoaccompagnato per le vie del paese la Santa Croce che è

stata portata in processione dai papà dei ragazzi che il 27 aprilehanno ricevuto la S. Cresima.Dalla prima stazione, posta in piazza Bassi, sino allʼultima, postain Chiesa, le luci delle candele portate dai fedeli hanno illuminatoil percorso che questʼanno si è svolto lungo Via delle Scuole, ViaMegardi, Via Scrivia e Via Balduzzi.Ad ogni stazione le famiglie di Alzano hanno posto dei fiori e deiceri attorno alle croci che rappresentavano i momenti salienti dellapassione e morte di Cristo.Il Diacono Ernesto ha svolto le meditazioni per ogni singola stazio-ne concludendo le medesime con preghiere per la popolazione diAlzano e soprattutto per le persone anziane ed ammalate.Le donne e le ragazze di Alzano hanno enunciato il significato diogni stazione. Si ringraziano per la collaborazione le persone chehanno addobbato le strade nonché tutti coloro che hanno parteci-pato in modo raccolto e pregando alla rappresentazione di questogrande mistero della passione del Signore.

Nuovo orologio sul campanile

Lʼ11 aprile, giusto prima della S. Pasqua, il nostrocampanile è stato dotato di un nuovo e modernoorologio.

I tecnici della ditta Trebino, conosciuta in tutto il mondocome azienda leader del settore, hanno smantellatolʼorologio esistente posizionando il nuovo quadrante con lanuova motorizzazione per la movimentazione delle sfere.Il lavoro di montaggio è stato eseguito con lʼaiuto di unapiattaforma che ha permesso ai tecnici di operare adunʼaltezza di circa 20 metri, in tutta sicurezza.Il suono delle ore e la vista del nuovo orologio hannoriportato lʼattenzione degli Alzanesi verso il campanile dopoche per diversi mesi si udivano i suoni delle ore ma lelancette rimanevano inesorabilmente ferme.Nonostante i tempi moderni, lʼorologio della chiesa èancora lo strumento che scandisce per tutti gli Alzanesi loscorrere del tempo nella nostra parrocchia.

La Via Crucis del Venerdì Santo

Page 10: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 10 Maggio - Giugno 2008

La Quaresima, quaranta giorni di riflessione e di peni-tenza, che prepara i fedeli al gaudio della SantaPasqua di resurrezione, ai non più giovani ricorda

con nostalgia lʼarrivo in parrocchia del predicatore. Era,di norma, un religioso che spesso veniva da lontano eche per tutto il periodo viveva col parroco.Alla sera, dopo cena, egli riuniva tutti i fedeli in chiesa peri vespri; durante la funzione divulgava la parola di Dio inunʼatmosfera mistica che si concludeva con la solennebenedizione impartita con lʼostensione del SantissimoSacramento. A quei tempi il predicatore, dopo aver celebrato la Messadel mattino, passeggiava sul sagrato della chiesa echiacchierava con i presenti. Lo stesso San Luigi Orioneracconta che, da ragazzo, mentre aiutava il padre a ripa-rare il selciato della piazza, notando un padre cappucci-no, si fece coraggio, lo avvicinò e gli confidò il desideriodi abbracciare la vita religiosa. Fu quel frate a consigliar-gli di chiedere lʼannessione presso il Convento diVoghera. Al pomeriggio confessava e poi, insieme al par-roco, passeggiava per il paese fermandosi a conversarecon i parrocchiani; alcuni, con gioia, lo invitavano a pran-zare nella loro casa.Quanta serenità, quanto rispetto e quanta devozione neinostri vecchi! Quanti religiosi al servizio delle anime! Orada noi il parroco deve gestire ben cinque parrocchie.Come sono cambiate le cose! Oggi, a causa della scar-sità di sacerdoti, non è più possibile impegnare preti ofrati per un così lungo periodo al servizio di una solacomunità.Questʼanno, la Confraternita, approfittando della sinceradisponibilità del confratello Dott. Ernesto Stramesi, diaco-no, ha voluto riportarci al passato e lʼabbiamo invitato,per ogni martedì di quaresima, a celebrare una funzionereligiosa parlando ai fedeli con meditazioni sul significatopenitenziale della quaresima e la gioia della resurrezio-ne. Eʼ stato un interessante percorso. Ernesto, con la suabrillante oratoria, ha sviluppato con successo il tema:“Incontro con la morte per entrare nella vita”.In occasione del Giovedì Santo, la Vice-priora AlbinaFarinetti e le sue collaboratrici, hanno preparato magnifi-camente la chiesa e la nostra corale, diretta dallaMaestra Lorenza Lombardi, ha reso solenne e suggesti-va la cerimonia serale.In tale occasione, nella sagrestia, è stata esposta sotto ilcrocifisso, lʼeffige (di origine spagnolesca) della MadonnaAddolorata. Anticamente veniva portata in processioneda un gruppo di pie donne che ad intervalli cantavanostrazianti preghiere: le cosiddette “lamentazioni”.Molti sono stati i fedeli che si sono soffermati a pregarela dolente Madre di Dio, raffigurata da questa statua chealcuni ritengono miracolosa. Possiamo testimoniare di unevento “miracoloso”, verificatosi negli anni ottanta, quan-do la statua si trovava per il restauro nel laboratorio deifratelli Gabba a Tortona. Essendosi sviluppato un incen-dio, nel locale dove era custodita, tutto attorno ci fudistruzione; la statua, invece, restò indenne. Solo i vesti-ti di pizzo nero furono distrutti dalle fiamme.Che questa nostra Madonna Addolorata (anche dettaMadonna della “frisa” - che gelosamente custodiamo), inquesti momenti difficili, porti nel mondo intero pace elavoro!

Il Priore Lelio Sottotetti

“Lasciate che i bambinivengano a me” eranoqueste le parole che

disse Gesuʼ quando predicavaalla gente che gli si avvicinava euna gran folle di bambini correvada lui con la stessa gioia e la stessa semplicità con cui si correincontro ad un amico.Eʼ proprio come un amico che ibambini imparano a vedere Gesuʼe con grande entusiasmo ascolta-no la sua parola, i suoi racconti, lasua vita e ne traggono il grandemessaggio dʼamore che ci ha tra-smesso. Con i più piccoli, i bambi-ni di prima elementare, ho iniziatoil mio cammino di catechista dopo2 anni di aiuto catechista; per meè stato un onore ricevere questoimpegno da Don Costantino eDon Fabrizio, lʼidea accolta ini-zialmente con entusiasmo hasubito comportato qualche pauranel non riuscire a svolgere unimpegno così importante, ma hoaccettato questa sfida.Con lʼaiuto e la compagnia di miacugina abbiamo iniziato questocammino, unʼesperienza nuova,chiamate da Cristo per rendercitestimoni della sua parola pren-dendo per mano i più piccoli econdurli alla scoperta di Gesù.Da ciò che la chiesa e i miei geni-tori mi hanno insegnato in questimiei 19 anni, voglio trarre il mas-simo per poter trasmettere a que-sti bambini valori importanti dellavita e lʼimmenso amore che Gesùci dona per dare lʼimmagine di luicome quella di un amico che nonli abbandona mai soprattutto nelmomento del bisogno. Sonoimmagini semplici e i valori con-creti che al giorno dʼoggi si trova-no in ben pochi ragazzi forse per-ché tutto nasce dalle fondamentae da ciò che ci è stato insegnatoda piccoli, per questo credo siaimportante avvicinare nel miglioredei modi i bambini, anche piccoli,alla chiesa affidandoli nelle manidi Cristo che li saprà condurresulla giusta via. Lʼimpegno di noicatechisti è infatti simile a quellodi un contadino che semina colti-va e che aspetta con pazienza diraccogliere i frutti. Spiegare ecomunicare lʼamore di Cristo aipiù piccoli è come seminare inloro un seme che se sarà ben col-tivato, darà un fiore e poi un fruttoche maturerà in loro mostrando

così a tutti cioè che la chiesa, igenitori e noi catechisti abbiamoinsegnato loro. Certo, esserecatechista è un grande impegno eper noi che frequentiamo ancorala scuola lo è ancora di più, maimpegno non è sinonimo di pesoanzi, è un servizio che svolgiamovolentieri non per averne meriti,ma per continuare a portare avan-ti i sani pilastri della nostra reli-gione. Lʼora del sabato con i nostribambini trascorre con gioia trachiacchiere, racconti personali ein compagnia delle opere e dellavita di Gesù. Tra letture, disegni ecolori i piccoli della prima elemen-tare hanno imparato a conoscereDio partendo dalle basi ed arri-vando fino alla Pasqua diResurrezione. Tante volte sonorimasti affascinati e incantati difronte a ciò che abbiamo loro rac-contato e altre ancora hannosaputo intervenire nella lezioneper dire la loro idea con estremainnocenza e semplicità,con quellagioia e trasparenza negli occhiche ti da tanto. Quello che i loroocchi, un loro sorriso e un loroabbraccio trasmettono a noi cate-chiste, alle prime armi, vale più diqualsiasi cosa ed è proprio veroche cʼè più gioia nel dare che nelricevere. Ho imparato tanto daquesti bambini che tra una chiac-chiera e lʼaltra, affrontano concuriosità ed entusiasmo ognilezione di catechismo e parteci-pano sempre numerosi allamessa della domenica. Per loro èun appuntamento importante,così come dovrebbe essere pertutti. Si affrettano a sedersi neiprimi posti, con i loro compagni ovicino a me, o chi più timido rima-ne vicino alla propria mamma, maciò che importa è essere tuttiinsieme vicino a Gesù. Eʼ sempreuna grande emozioni vederli tuttinei primi banchi magari con unfoglietto in mano a seguire, conun poʼ di fatica, le letture o ascol-tare ciò che dice il parroco per poiritrovarsi in quello che abbiamospiegato il sabato prima. Eʼ unagrande gioia vederli numerosi efelici nellʼaccostarsi alla messadomenicale e vorrei che questagioia li accompagnasse per tuttala vita anche quando sarà iltempo di fare delle scelte impor-tanti: nella scuola,nella famiglia,nel lavoro, nella vita per far si chesi diffonda con parole e opere, ilmessaggio di Gesù come luceche illumina.

Il quaresimale tenutosi a San Rocco

“INCONTRO CON LA MORTE PER ENTRARE NELLA VITA”

Imparando a conoscere e seguire GesùElisa Basiglio

Page 11: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 11Maggio - Giugno 2008

La vita per un giovaneassume diverse,intense e, senza

dubbio affascinantisfumature. Per un ragazzo,come me, per unadolescente svegliarsi almattino non significasemplicemente subire inmodo passivo einsignificante tutte lesituazioni che una giornatati può porre dʼinnanzi, ma,al contrario, ancheinconsapevolmente,accettare una sfida checontinuamente si rinnova e,di volta in volta, ti coinvolge sempre di più.Una sfida con se stessi,con le proprie capacità, ipropri desideri, la propriavoglia di fare, di emergere,spesso troppo soppressada determinate imposizionisociali. Una sfida perottenere una propria libertà,per tentare di crearti unmondo tuo, custode gelosodi tutti i tuoi segreti, dovealbergano i tuoi sogni, letue illusioni, il tuo esserecome sei, che ti rendespeciale. E la cosa cheforse più tocca da vicino ungiovane, oggigiorno, èquella ricerca continua,insistita, tenace,comunque, nel suosvolgersi quotidiano, per ottenere uncompromesso con lasocietà di oggi; una societàche ormai impedisce adogni ragazzo di esserepura espressione di sestesso, di un animo sìturbato, sconvolto, a volteconfuso, ma pur sempre innocuo, perchéfatto di semplici emozioni,di aspirazioni, di voglia dicrescere e di scoprire. Un

giovane, in fondo, è la suacuriosità, il suo desiderio dicambiare, di cambiarsisempre, di piacersi, dimettersi in discussione, dinon arrendersi, di ribellarsispesso, è vero, ma soloper il bisogno di farsisentire, non per distruggere ciò che locirconda. La voce di ungiovane penso siaimportante, non soloperché, come ormaisempre si dice, si tratta delnostro futuro, ma perchécredo, fermamente, che iragazzi dʼoggi abbianoqualcosa di importante daregalare: le loro idee, laloro creatività, una lorovisione del mondo nuova,spregiudicata, sognante,preziosa. Ma per fareemergere tutti questi valorinoi giovani non dobbiamo essere soli. E,delresto, non li siamo.Possiamo contare su unappoggio speciale, un aiutoche si fa sempre sentirevivo quando più ce nʼèbisogno, una presenzacostante, concreta anchese spesso sfuggente, checi accompagna in ogniscelta quotidiana e che cichiede solo di aprircitotalmente,senzariservatezze,senza timori.Sto parlando della forzache solo Dio ci può dare,una forza che va al di làdellʼaffrontare semplicisituazioni quotidiane, mache trova la sua più reale eintima proiezione nellafede. Perché proprioquestʼultima deve esserelʼalimento irrinunciabiledella nostra vita spirituale einteriore. Ed è proprio sulbinomio fede- giovani chesi è articolato lʼincontro ,inoccasione della GiornataMondiale della Gioventù,che la Diocesi di Tortonaha pensato di organizzare

Sabato 15 Marzo alPalazzetto dello Sport,proprio a Tortona. La serataè stata di quelle chedifficilmente si dimenticano,per i valori trasmessi, perlʼimportanza degliargomenti toccati, perlʼatmosfera sensazionale esemplicemente unica che siè venuta a creare. Il tuttograzie, soprattutto, ad unapersona speciale, ospitedella nostra diocesi, che hadeciso di intrattenerci a suomodo e di farci viverequelle emozioni che solo ilvero amore verso Dio,verso gli altri, verso la vita,ti possono regalare. Sitratta di Don Giosy Cento,un sacerdote che ha decisodi far vivere la propria fedein Dio in una delle sue piùgrandi passioni: la musica.Da diversi anni ormaiincide dischi di cantiliturgici, che sono, di fatto,insegnamenti di vita,preghiere, mani proteseverso Dio, parole disperanza, che nasconodalla voglia di cambiarequalcosa, di agire in nomedi qualcosa di importante.Quella sera Don GiosyCento ci ha proposto diecinuove canzoni, dalle cuinote, dal cui testo, dalla cuimelodia, emergeva tutto ciòche dovrebbe essere ungiovane oggi. Ogni suonoci raccontava unʼemozione,ci faceva riflettere su ciòche siamo, ci facevasorridere per la felicità dipoter contare su Dio, cifaceva commuovere per letante storie di quelli che Dio non loconoscono o lo rifiutano, cifaceva pensare, credere diessere e sapere di potere,ci rendeva forti,consapevoli che ogniragazzo al giornodʼoggi,come sempre, èqualcosa di speciale agli

occhi del nostro Signore eche lo deve essere ancheagli occhi della società.Non si trattava,certamente,di brani qualunque, direipiuttosto di immagini, avolte splendide, a voltedifficili da accettare.Raffiguravano giovani chehanno saputo scoprire laforza della fede, ma anchetanti altri che la fiducia nelproprio Padre Celestelʼhanno persa, smarrita inun contesto familiare,sociale, quotidiano,puramente superficiale,povero di valori cristiani,complesso,struggente. Nonè unʼidiozia dire che,purtroppo, tanti ragazziormai non si rendono contodi come lʼaiuto di Dio, ilSuo essere accanto a noisempre, in modo concreto,sia indispensabile peraffrontare ogni nostroproblema, ogni nostrasfida, per farci capire comedavvero la fede nel nostroSignore, il nostro parlarecon Lui, affidarci a Lui, sialʼunico vero modo perrealizzarci pienamente, pertrasformare le nostreillusioni in certezze, per farvivere nella nostraquotidianità tutti i nostrisogni. Vedere, quella sera,sugli spalti di quelpalazzetto, tanti ragazzidella mia età cantare,sorridere, battere le mani,abbracciarsi e guardarsi infaccia con occhideterminati, occhi disperanza, di desiderio dicambiare le cose, quasi adirsi “Noi possiamo, perchéDio è con noi”, ha accesoin me qualche barlume disperanza. Perché comedice S. Paolo nella letteraai Filippesi (4,13) “Tutto èpossibile in coLui che mi dàforza”. E, pensandoci bene, io cicredo.

D o n G i o s y C e n t o p e r l a G M G

La musica della fede nel cuore dei giovani

Marcello Spinetta

Page 12: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 12 Maggio - Giugno 2008

La Cresima segnalʼinizio di una vita gio-cata con lo Spirito. La

Chiesa nel corso di questiduemila anni di storia, hacompiuto opere grandinella misura in cui si èimpegnata a giocare conlo Spirito. Quando hapreteso di far a meno delConsolatore, ha conosciu-to solo delusioni e tris-tezze.Lo Spirito agisce in cias-cuno di noi e ci guida ariconoscere lʼopera di Dio,che in Gesù si rivela Padredi tutti gli uomini. Quandoavremo scoperto lagrandezza di questo donogratuito di Dio, avremoraggiunto la santità. LaChiesa orientale esprime ildesiderio di santità inmodo particolare con leicone: esse rappresentanouna finestra sullʼeternità,pongono lʼuomo in sintoniacon Dio. In esse lo Spiritodivino è presente per

aiutare il discepolo inpreghiera a salire versoDio, a raggiungere il divinoche nella storia di Gesù haincontrato gli uomini.Accogliere lo Spirito sig-nifica lasciar dipingere nelprofondo di noi stessi ilvolto di Gesù Cristo. Eʼlʼesperienza dellʼicono-grafo, che dipinge appuntole icone: lʼuomo, il mona-co, il santo, che si preparaa raffigurare la santità diDio e si lascia guidaredallo Spirito. La raffigu-razione scaturisce solodopo digiuni e preghiere,in un clima di ascolto e disilenzio, aperto alla sor-presa di Dio.Lʼiconografo non può per-mettersi di raffigurare ciòche vuole e come vuole. Cisono delle regole precisenellʼuso dei colori, nelleproporzioni, nelle simbolo-gie. Ma soprattutto vi è unitinerario da seguire. Uncammino che ha un inizio,delle tappe e un termine.Quando il monaco ha raf-figurato il volto di Cristo,ha raggiunto il culminedella sua vocazione. Da

questo momento in poinon potrà più dipingereicone.Il cammino esteriore èfigura di quello cheavviene nel cuore: lʼicono-grafo rappresenta esterior-mente quello che lo Spiritodipinge nel suo cuore.Lo Spirito è presente in noiper dipingere il volto diCristo, per aiutarci a com-prendere chi è quel Gesùche ci ha rivelato Dio.Esaurisce la sua operaquando avrà ultimato laraffigurazione di Cristo innoi. Lo Spirito ci viene datoper conoscere Gesù, perapprofondire la suaParola, per giungere conlui al Padre. Noi conosci-amo il Padre solo grazieallo Spirito che continua-mente chiarifica al nostrocuore chi è Gesù.Rientrare in noi stessi perincontrare Gesù significaproprio affidarci allo Spiritoe lasciare che sia lui aguidarci incontro al Padre.Lo Spirito ci sprona contin-uamente ad essere testi-moni di Cristo, di quel voltoche in noi dipinge. Gesù ci

invita infatti a non ignorar-lo: prima di salire al cielodice agli apostoli: “Avreteforza dallo Spirito Santoche scenderà su di voi emi sarete testimoni aGerusalemme, in tutta laGiudea e la Samaria finoagli estremi confini dellaterra” (At 1,8). Allora cris-tiano è colui che ha il cor-aggio di testimoniare nellescelte di ogni giorno ciòche lo Spirito opera in lui.Così, domenica pomerig-gio 13 aprile la nostracomunità parrocchiale hafesteggiato il numerosogruppo dei cresimati,insieme alla presenza delVescovo, Sua EccellenzaMons. Martino Canessa,del parroco donCostantino, del vice-parro-co don Fabrizio e dei cate-chisti. Chiediamo a tutta lanostra comunità parroc-chiale, che ha accompag-nato fino a questo momen-to i nostri ragazzi, di con-tinuare ad essere di stimo-lo per crescere nellʼamoredi Colui che ha saputocondividere con tutti la suastessa vita.

LASCIA GIOCARE LO SPIRITO! VINCERAI!

Helenio Pasquali

Page 13: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 13Maggio - Giugno 2008

M o l i n o d e i T o r t i

Domenica 30 marzo, nella Chiesa parroc-chiale, splendente di luci e di fiori, laComunità ha onorato il compaesano

Padre Ermanno (Agostino Lodi) MissionarioPassionista, nel sessantesimo della sua ordina-zione sacerdotale. Il Parroco Don CostantinoMarostegan ha ringraziato il “novello” sacerdo-te per la sua intensa opera a servizio dellaChiesa; Padre Ermanno, visibilmente commos-so, in una cordiale cornice di parenti e di amici,ha ringraziato il Signore per avergli consentito ilconseguimento di tanto traguardo.A ricordo dellʼavvenimento, il giovane RiccardoTraverso ha donato, a nome dei molinesi, unatarga ricordo allʼillustre Sacerdote. Padre Ermanno ha consegnato a tutti i presen-ti unʼimmagine sacra , augurandosi che lʼavve-nimento potesse avere un seguito nella tradi-zione del paese di offrire operai per la vigna delSignore. A tale scopo si continua a pregare tuttii venerdì, alle ore diciotto.

P.M.

I s e s s a n t ʼ a n n i d iS a c e r d o z i o d i

P a d r e E r m a n n o

Offerte (in euro)Dall ̓11 novembre 2007 al 14 aprile 2008

Per l ̓impianto di riscaldamento.Riccardo Traverso 20. - Famiglie Zampolini e Curone 100. -Piero e Cesira Balduzzi 250. - Pro Loco 600. – Geom. AchilleGranellini 100. - Maestra M. Rori 50. - Colleghe di DanielaAngeleri 30. - Guido Balduzzi 50. - Ricavo della rappresenta-zione teatrale 200. - Daniela Angeleri 20. – Franco Bettaglio 80.– I familiari di Agostino 100. - Remo Torti 30. - Ercolina Soldini50. - Scuola dellʼ Infanzia 100. - Sposi Tiziana e GiuseppeNovelli 120. - N.N. 25. - I Genitori, in occasione del battesimodi Matteo 30. - Dott. Piera Rizzotti 150. - N.N. 20. - FamiglieGranellini, a ricordo di tutti i Defunti 2400. - N.N. 20. - In ricor-do di Adelia Torti i figli 100. - In ricordo di Pierina ed Emilio Torti40. - Pia Leardi, ricordando la Mamma 100. - Anna Greco, ricor-dando Ermes130. - N.N. 50. -- N.N. 100. - In occasione del bat-tesimo di Lorenzo Guadagno 30. - Paola ed Alessia 30. - LinoTorti 50. - Ricordando Aurelia 50. - Giancarla, ricordando laMamma 30. - N.N. 50. - Valeria Torti 20. - Maria Cagnoni 80.- Maria e Lice Torti, ricordando i genitori 30. - Famiglia RenzoTorti 100. – I familiari di Felicina, ricordandola 100. - FamigliaMassimo Cantelli 100. - Paolo ed Elide 80. - FernandaGranellini 40. - Adele Cattaneo 35. - N.N. 50. - N.N. 15. - N.N.10. – Rocco e Maria Sanchirico nel 50° di nozze 50. - N.N. 50.- Pierino Dellacasa 20. - Secondo unʼintenzione 20. - N.N. 10.Per il BollettinoAda Giani 10. - Adele Cattaneo 10. - Lina Torti 10. - N.N. 10.

Castelnuovo - Foto dʼepoca

Scuola Materna di Castelnuovo Scrivia nellʼanno 1900, nei locali attualmenteristrutturati dal Comune come case popolari e fino a qualche decennio faAsilo Infantile Regina Elena gestito dalle Suore Immacolatine.

LAVORI 2005 - 2006

Situazione al 31 marzo 2008

Spesa ripristino impianto

riscaldamento € 65.152

Spesa ripristino Cappella Lunga

€ 22.884

Spesa restauro affreschi navata

centrale € 183.447

Ammontare complessivo della

spesa € 271.483

Offerte dei fedeli parrocchiani

€ 189.780

Contributo Compagnia San Paolo

Torino € 70.000

Ammontare complessivo delle

entrate € 259.780

Importo ancora scoperto al31/03/08 € 11.703

Page 14: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 14 Maggio - Giugno 2008

Oratorio

Michele Italiano (compleanno) 22. -Paola Colnaghi (compleanno) 50. -Pietro Stringa (ricordandoGiacomo) 150. - Tomas Raggio(compleanno) 35. - N.N. 40. -Paolo, Irene e Matteo (ricordando lanonna Pinetta) 70. - CondominioSmeraldo 1 20. - Animatori (ricor-dando il nonno di Alessio Villani) 70.- Luca Peschieri (compleanno) 50.- Paolo Lavezzari (compleanno)50. - N.N. 10. - N.N. 10. - N.N. 10.- N.N. 15. – N.N. 5. - N.N. 5. -Francesca Reale (compleanno) 50.- I vicini di casa, ricordando UgoPisa 100. - Antonietta Zecchini(compleanno) 50. - AlessiaCanegallo 50. - Lucia Caracciolo(compleanno) 50. - Famiglia Cairo30. - Animatori 80. - Matteo Santi50. - Pia Giorgi 10. - N.N. 20. -Alessandra Balduzzi (compleanno)50. - Gruppo Famiglie 275. - N.N.40. -

San Rocco

Ada e famiglia in suffr. di ChizzonitiFranco 20 - Chichino Franca per ifiori di S. Rocco 20 - Cassinelli Carlaper i fiori di S. Rocco 20 - CassinelliCarla pro missione Filippine 35 - N.N. pro missione Filippine 10 -Alloisio Franca pro missioneFilippine 34

Bollettino

Roveda e Caprile 20. – Lina Torti(Molino) 10. - Elena Torlaschi(Molino) 10. - N.N. 10. – N.N. 10. -N.N. 10. - Antonietta 5. - N.N. 20.- Douglas e Liliana Vischi 10. -Anna Sottotetti 10. - Piera a MarioSetti 20. - Famiglia Pisa 20. - AnnaDanielli 10. - Bruno Baiardi 20. -Antonietta Zecchini 10. - RomanaPascazio 10. - N.N. 10. - Ede Cairo10. - Famiglia Ventura 20. - RenzaSottotetti Leone 20. - N.N. 50. -Mara 5. - Angiolina Campilio 20. -

Maurizio Previderè 20. - FamigliaCurone/Chiapedi 10. - N.N.(Alzano) 20. - Luigi Celotti 10. -Anna Orsi 20. - Romana MariaTaverna 20. - Pinetta Tortora 50. –Liliana Bordone 20. - Luigi Sacchi20. - Claudia e Pinetta Torti 50. -Prandi/Balduzzi 20. - FamigliaTabbone 10. - N.N. 20. - FrancoBassi 10. - Michela 20.

Per i poveri

N.N. 20. - Sandra Pisa (occas.matrimonio) 100. - Alessandra eMaurizio 50. - N.N. 25. - N.N. 10. -N.N. 20. - N.N. 70.

Varie

Famiglia Cardillo (battesimo diAlice) 50. - Famiglia Mussini, ricor-dando Pietro (alla chiesa dellaCroce) 50. - Silvia Sacco, a ringra-ziamento 50. - Antonietta ErcolessiMaggi, per San Damiano 50. - N.N.per Emmanuel Liturgical 20. -Amiche di Mariuccia, per il Santuariodelle Grazie 620. - Carla Setti (pertappeto) 50. - Famiglia Savalli, inoccasione del battesimo di Sofia100. - Genitori Trovamala, in occa-sione del battesimo di Flavia 100. -Familiari di Giorgia, in occasione delbattesimo 20. - N.N. per affissionemanifesti 20. - Famiglia Burlon, inonore di Santʼ Anna 20. – LauraSanti, per grazia ricevuta 50.

Suffragio Defunti

Familiari di Anna Maria LevatiStringa 200. - N.N. 20. - S.ig.raCallegari 50. – N.N. 50. - MarcellinaTaverna, ricordando Pasqualino 20.- Familiari di Lidia Belvedere 25. -Famiglia Rolandi 250. - LidiaPelizza ricordando Mario 25. -Giancarlo Bassi 50. - FamigliaChiesa, ricordando Ferdinando 20.- Mattioli 20. - Setti/Curone 50. -Alberto Gatti, ricordando il Nonno25. - Sergio e Vittoria 15. -

Concettina Gatto 20. - RinoBesuzzi 50. - Garavelli e Sella 50.- Carla Stella 50. - Famiglia Torti20. - N.N. 10. – Sig. Corbo 10. -Famiglia Isetta, ricordandoCelestino 50. - Luigi Mattioli, ricor-dando Ghibaudi Maria 600. -Familiari di Lina Setti 100. -Famiglia Basso – Gonella 50. -Rosella Veniale 50. - N.N. 30. -Antonietta 30. - Agnese ed AnnaBramato 50. – N.N. 200. - FamigliaMelis 30. - Famiglia Novelli 300. -Tonino Bloise 50. - VincenzoScaffini, ricordando la moglie MariaMaddalena Gavio 250. - Paolo,Irene e Matteo ricordando la nonnaPinetta 70. - N.N. 50. - N.N. ricor-dando Maria Ferrari 100. - FamigliaMussini 10. - Curone/Ghiglione 50.- N.N. 100. - Filomena Oliva 50. -Francesco Prima 20. - TeresaPipero 20. - Giovanna Pipero 20. -Piera e Mario Setti 30. - GianniPiva, ricordando la Mamma 100. -Andrea Lanfranchi 20. - AngelaLabruna 10. - Silvana Cremonese30. – Gabriella Torti 25. - GiovannaBertiero 25. - Famiglia Andriolo 50.- Famiglia Pisa 200. - BrunoBaiardi 150. - Famiglia Zerbinati20. - Giuseppina Torti 50. –Loredana Scacheri 20. – AnnaRossi 50. - Famiglia Stella 300. -Stefano Gatti 20. – Sig. ra Chilelli50. - Famiglia Carbonato 50. - BicePisa 40. - Ester ed Armando 100.- Susanna Marini 100. - AntoniettaArgento 10. - Angela Labruna 20.- N.N. 10. - Carmela Cotroneo 20.- Domenica Larocca 30. - RitaStringa 100. - N. N. 20. - LuigiAdorni 10. - Luigi Sacco 50. -Bruna Simonelli 30. - Vicini di casadi Mariuccia Prandi 140. - N.N. 30.- Giuseppina Veneziano 50. - DeMattei 30. - N.N. 200. - N.N. 40. -Giancarlo Bassi 50. - Familiari diCarlo Setti 100. - Giuseppe Frattini50. - Angiolina Torti Contardi e figlie200. - Anna Bensi 50. - Bonizzoni15. - N.N. 20. - Ede Cairo 20. -N.N. 10. - N.N. 50. - Sorelle

Le vostre offerte a Castelnuovo Scriviadal 9 febbraio al 10 aprile 2008, in euro

Ci scusiamo per eventuali errori e omissioni

Page 15: 2008 maggio - giugno

Sperandio 25. - Bruno Baratella30. - Bruno De Faveri 50. -Francesco Prima 10. - FamigliaVentura 30. - Salvadeo 15. -Elena Angeleri Giussanti 250. -Settimio Amendola 50. - N.N. 30.- N.N. 50. - N.N. 50. - FamigliaSottotetti/Gavio 20. - N.N. 20. -Famiglia Bussolini, ricordandoGiuseppe Giussanti 50. -Giuseppe Curone 15. - T.M. 15. -Familiari di Angela Tuccio 50. -Familiari ricordando Maria eGiuseppe 50. – FamigliaCurone/Chiapedi 90. - GabriellaMedagliani 100. - Luigi Musarò20. - Paolo e Roberto Berri, ricor-dando la Mamma 100. - Familiaridi Ugo Pisa 50. - Alda, Francescoe Cristina, ricordando Ivo 50. -N.N. 10. - Anna Orsi 30. -Romana Maria Taverna 30. -Liliana Bordone 90. - FamigliaCairo 50. - N.N. 40. – Luigi Cairo40. - Sergio Cairo 20. – N.N. 400.- Clementina Angelici 30. - AdaGrassi 30. - N.N. 200. - Familiaridi Teresa Campanella 25. - N.N.10. - Prandi/Balduzzi 30. – N.N.15. - N.N. 30. - N.N. 50. - N.N.50. - Vittorio Grammatico 30. -Fam. Di Gaetano , ricordando inonni 50. – Gianni Masino 20. -Moglie e figli, ricordando GiovanniBreglia 100. - Ada Concaro 50. -Maria Simaz 10. - RosangelaTodeschini 35. - N.N. 20. -Gianna Curone 50. - TeresaMusarò 20. - Giuseppina Musarò20. - Famiglia Burlon 20. - M. S.1000. - Graziano Dellacasa 50. -Cassinelli / Dematti 80. - AldoCasasco 50. - N.N. 50. - Angelerie Padovese , ricordando Teresio.Maria e Domenico 50. - MariaAgata Aloisi 20. - N.N. 50. - MariaArgento 10. - Franco Bassi 70. -Famiglia Bassi, ricordandoVittorina Ruffino 20. -

Lavori

Virginio Roveda e Iva Caprile 100.- Famiglia Novelli 200. - MarioDe Agostini 50. - Brenzi 50. -Pia Giorgi 20. - Famiglia Sottotetti20. - Teresa Stramesi 20. - FeliceColombassi 20. - Anna Denti 20.- A.F. 100. - Carla Taverna 50. -Elena ed Angiolino, ricordandoGiuseppe Giussanti 2000. - Rosa

Biancardino 20. - N.N. 50. - Inesed Elio Angeleri, ricordandoGiuseppe Giussanti 500. -Famiglia Bussolini 50. - MassimoTrevisan , ricordando GiuseppeGiussanti 100. - Pia e PierAngelo, ricordando lʼamicoGiuseppe 150. - Renza e Luigina,ricordando Giuseppe Giussanti100. - N.N. 5000. - GiulioCastellini, ricordando GiuseppeGiussanti 50. - VittorioGrammatico 20. - FamigliaGianna Curone 100. - Classe1938, ricordando GiuseppeGiussanti 100. - Ramaplast 300.- Elettrostampi 300. - FamiglieAldo e Giuseppe Scacheri, GianniCioccale e Angelo Chicchino,ricordando Giuseppe Giussanti250. - I familiari di Rita 50. -Famiglie Angeleri e Padovesi,ricordando Giuseppe Giussanti50. - Angela Battaiola 10. –

Nota I posteri, chesaliranno le scale delcampanile, non si pre-

occuperanno di leggere i nomi,che, pudicamente nascosti, signifi-cano due cose, un messaggio acoloro che tra qualche secolo sioccuperanno di storia, e la volon-tà, oggi, di non apparire, ma diconsentire a molti di ammirare ilpaese dal campanile. È uno spet-tacolo unico. Ricordiamo il loronome (elenco parziale) per coloroche, tra quattro secoli, cercheran-no notizie della vita di oggi. Ad essiaggiungo un collaboratore, chevuole vivere nellʼanonimato. Hadonato le targhette che ricordano ibenefattori di oggi, ma spera soloche lo scoprano i ricercatori delXXVI secolo. Questo lʼelenco dichi ha firmato i gradini: AngiolinoNovelli (due gradini), Luigi Gavio,Anna Stella, Giampietro Gavio,Renato Botta, Sandra Pasquale,Marì Botta, Giuseppe Giussanti,Gerardo Torti (due gradini),Serafino Bagnera, Paolo Bagnera,Filippo Rossi, Bruno Bassi,Francesca Bassi, Franca e MariaChicchino, Aldo Secondo, Coscrittidel 1938, Dr. GiuseppeCastagnaro.

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 15Maggio - Giugno 2008

TORNATI AL PADREMaria Ferrari Massacani(26.12.16 – 20.2.08)Mario Stella (24.11.17 – 22.2.08)Mariuccia Prandi Torlasco (11.3.39– 21.2.08)Maria Palmira Piva (24.3.29 –24.2.08)Ugo Pisa (3.5.34 – 28.2.08)Giuseppina Torti Bassi (17.11.12 –1.3.08)Angelo Marini (6.3.30 – 3.3.08)Marisa Di Pietro De Faveri(11.1.35 – 6.3.08)Mario Carnevale (30.10.15 –10.3.08)Giovanna Pozzi Berri (14.11.32 –11.3.08)Giovanni Valentini (30.4.32 –17.3.08)Giuseppe Giussanti (13.12.38 –18.3.08)Bruna Cavalli Gagliardi ( 11.9.32 –25.3.08)Alessandro Gabutti (18.10.10 –27.3.08)Marcella Solari Baucia (25.8.20 –29.3.08)Rosetta Sacco Bassi (24.5.20 –8.4.08)Ester Sacco (24.6.22 – 8.4.08)Paolino Ferrari (25.3.28 – 13.4.08)

BATTESIMI12 febbraioAlice Cardillo

16 marzoSofia SavalliFlavia Trovamala

22 marzoGiorgia Naccarato

C a s t e l n u o v o S c r i v i a

G u a z z o r a

BATTESIMI26 AprileAlfarano Elisa

Page 16: 2008 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 16 Maggio - Giugno 2008

Quando arriva il mese dimaggio, mese dei fiori edella speranza, lieti e

nostalgici ricordi si accavallanonella mente e mi riportano allaverde piana di Ova; là, maggio,mi sembrava ancor più bello. Ricordo il lungo viale di querce,ormai scomparso, che dallaCavigiola portava alla piazzetta.Proseguiva, poi, intersecando lastradina della cascina Rocchinosullo Scrivia (dove erano ancoravisibili i ruderi dellʼantica fortifi-cazione) e arrivava alla Bruciatadove, possente, sta il “platano diNapoleone”. Quellʼalbero fupiantato a ricordo del passaggiodelle truppe francesi quandoNapoleone, lasciata Voghera,dopo la sosta a Castelnuovo,attraversato lo Scrivia, raggiun-se la Maretta e Ova, dirigendosia Torre Garofoli. In quella nottefu svegliato dai colpi di cannoneprovenienti da Marengo, luogodella vittoriosa e memorabilebattaglia che gli aprì la stradaallʼimpero.A maggio, mi piaceva recarmi inOva, non solo per le coltivazioniche la mia famiglia aveva allaMaretta e al Cavigiolino, maanche per godermi il verde ed ilprofumo della campagna.Inoltre mi arrecava grande sere-nità la partecipazione alle tradi-zioni campestri in onore dellaMadre Celeste che in quel meseil mondo cristiano ricorda congrande devozione.Quella gente di campagna,ricca della fede dei vecchi, allasera, dopo il lavoro, cantava lelitanie alla Madonna e recitava,davanti alle edicole campestri, ilrosario.Queste semplici ed antiche fun-zioni, si svolgevano nella par-rocchiale di San GiovanniBattista e nelle cappelle sparseper la campagna; qui, i ricchiproprietari, i fittabili delle casci-ne ed i salariati si riunivano fian-co a fianco attorno allaMadonna.La chiesa parrocchiale era sem-pre gremita poiché, oltre a colo-ro che abitavano la frazione, siunivano le famiglie delle casci-ne Bruciata, Monterucco,Rocchino, Diletta e Bernalda.Allora la popolazione superava i

300 abitanti; il centro era com-posto da un gruppo di caseposte accanto alla chiesa ecomprendeva il salone per i gio-vani, la scuola e lʼambulatoriomedico. Cʼerano varie attività: labottega di Angelina Bellomo(dove si vendeva di tutto), lʼoffi-cina fabbro-meccanica Goggi eil laboratorio del falegnameStramesi. Vʼerano anche: ilpeso pubblico, le abitazioni delbidello, del calzolaio, del guar-diacaccia, del sarto e del sacre-stano (Ariodante). Ad Ova risie-devano alcuni imprenditori agri-coli: Paolo Barbieri con il figliodottor Enrico, GiovanniCastellotti e figli e GiovanniValdata.Un bellissimo e secolare parcocircondava la villa del MarcheseVittorio Negrone, cugino delprincipe Centurione, nella qualeabitava con il figlio Ambrogio(che aveva sposato la famosaaviatrice Carina Negrone), lafiglia Anna (che sposò ilMarchese Frescobaldi, giornali-sta e noto produttore di vini inToscana) e la figlia Violante,nubile. Attorno alla nobile fami-glia, vivevano: lʼamministratoreBerutti, il maggiordomo BiagioCoscia, un Padre Francescano(cappellano della famiglia) eduna schiera di servitù, camerierie giardinieri.Gli altri luoghi dove veniva cele-brato il mese mariano erano:- lʼedicola della cascinaPalazzina, dove abitavaLuciano Concaro, qui partecipa-vano al rosario la famigliaMilanesi di Castello Armellino,seguita dagli abitanti dellecascine Santa Maria eMaddalena;- lʼartistica chiesetta di SanBovo alla Cavigiola, sotto ilpatronato dei baroni GuidobonoCavalchini, congiunti del cardi-nale Caccia Dominioni; qui con-venivano i Ghibaudi, i DeAngelis e gli abitanti di Goide, iMandirola della Spinetta e gliabitanti della parte di Gerbidisotto Castelnuovo (allʼepoca aGerbidi non cʼera la chiesa);- la chiesa della MadonnaAssunta e San Michele che lamia famiglia costruì allaMaretta; qui convergevano gliabitanti della Maretta,Cavigiolino, Cavigiolone eMorra.In quella pace agreste, che io

non dimenticherò mai, ci si sen-tiva vicini al Signore. Dopo ilrosario, con il fraterno amicoEnrico Barbieri, chiacchierava-mo di mille cose e, passo dopopasso, raggiungevamo laCavigiola dove lʼavvocatoAnnibale Guidobono (che fupodestà di Castelnuovo) ci

accoglieva calorosamente; conlui, se era di sabato, facevamole ore piccole. Ritornato allaMaretta, dopo la passeggiata,anche se era tardi, prima diandare a letto stavo sul terrazzoa contemplare il cielo stellato eda godere il silenzio profondo eristoratore. Allora non cʼera ancora lʼauto-strada ad attraversare i campi.Alla mattina successiva, giornodi domenica, prima di andarealla messa cantata delle undici(officiata dal parroco e dal cap-pellano Francescano), mi reca-vo sino allo Scrivia, vicino allʼac-qua che dolcemente scorreva,lambendo un gruppo di gabbio-ni. Essi formavano una “testa”avanzata verso il fiume dove ilmarchese teneva legata unabarca che serviva agli abitantidel luogo per traghettare e rag-giungere lʼaltra sponda dovecʼera la fermata della tramviaCastelnuovo-Tortona).Ricordo tanta gente e fra questiil maestro Roberto Galasco che,nelle belle giornate, portava iragazzi allo Scrivia e, fra il verdee lʼombra dei pioppi, facevalezione.Conservo alcune foto risalentiagli anni cinquanta e sessanta

che ritraggono le mie figlie ed imiei nipoti di Castelnuovo eRoma, tutti ancora bambini,mentre si rincorrono gioiosa-mente nei prati della Maretta. Inuna di esse, cʼè Micaela, dipochi mesi, che gioca con miopadre fra i fiori del prato accan-to alla chiesetta.

In quegli anni verdi, in Ova,cʼerano molti giovani, i salariatiavevano famiglie numerose, siera così formata una squadrettadi calcio che intendeva compe-tere con quella più prestigiosadel capoluogo.Pochi giorni fa, io e lʼamicoOsvaldo Mussio, anche luimolto legato ad Ova, abbiamoportato lʼestremo saluto ad uncomune conoscente: lʼultranovantenne Alessandro Gabutti.Mussio mi diceva: “Ti ricordiquando Gabutti era il pilastrodella squadra di calcio di Ova?Quando giocava metteva in dif-ficoltà anche la castelnovese!”.Oggi, Ova, è spenta. La causadel declino sta nel fatto che lìnon esiste la piccola proprietà;ci sono solo grandi tenute agri-cole che un tempo davano lavo-ro ad un forte numero di salaria-ti. Mentre oggi, con la mecca-nizzazione, il lavoro manuale èpressoché scomparso. La scuo-la è stata venduta, la bottega edi laboratori chiusi; rimane solo ilrumore delle macchine agricolee quello dei veicoli che sfreccia-no sullʼautostrada, veloci comelʼinesorabile succedersi degliavvenimenti che determinano lavita.

Lelio Sottotetti

I l M e s e M a r i a n o a d O v a

La chiesetta di S. Maria Assunta e S. Michele costruita dalla famigliaSottotetti alla Cascina Maretta in Ova alla fine degli anni ʼ50.