2002-4 Oratorio di Anghiari

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PERIODICO DEL VICARIATO DI ANGHIARI E MONTERCHI N. 4 AGOSTO - SETTEMBRE 2002 Sped. in A.P. - art.2 comma 20c legge 662/96 Filiale E.P.T. 52100 AREZZO aut. Nr. 909 del 29/9/1997-Anno XXXVI-Per. del Vic. di Anghiari e Monterchi Con approvazione della Curia di Arezzo - Aut. Tribunale di Arezzo n. 5 del 28 aprile 1967 - Dir. Resp. Renato Bertini - Stampa Grafiche Borgo, Sansepolcro

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PERIODICO DEL VICARIATO DI ANGHIARI E MONTERCHI 1 Sped. in A.P. - art.2 comma 20c legge 662/96 Filiale E.P.T. 52100 AREZZO aut. Nr. 909 del 29/9/1997-Anno XXXVI-Per. del Vic. di Anghiari e Monterchi Con approvazione della Curia di Arezzo - Aut. Tribunale di Arezzo n. 5 del 28 aprile 1967 - Dir. Resp. Renato Bertini - Stampa Grafiche Borgo, Sansepolcro

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PERIODICO DEL VICARIATO DI ANGHIARI E MONTERCHIN. 4 AGOSTO - SETTEMBRE 2002

Sped. in A.P. - art.2 comma 20c legge 662/96 Filiale E.P.T. 52100 AREZZO aut. Nr. 909 del 29/9/1997-Anno XXXVI-Per. del Vic. di Anghiari e MonterchiCon approvazione della Curia di Arezzo - Aut. Tribunale di Arezzo n. 5 del 28 aprile 1967 - Dir. Resp. Renato Bertini - Stampa Grafiche Borgo, Sansepolcro

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In copertina: Pietro Ganganelli visto da Luca Pucci - vedi articolo a pag. 3

SommarioNotte estiva di Vera Cuccini pag. 2Il professor Dracula di Cmr " 324 agosto San Bartolomeo " 3Calendario Liturgico agosto settembre " 4Festa a San Lorenzo " 5Il Palterre: dove gli anghiaresi parlano di Anghiari

Bel paese di S. Lombardi " 6La colpa di Aldo Tognetti " 6Il giuramento di Mario Del Pia " 6Accettiamoci così come ci ha voluti di Cmr " 7Auguri a Camilla " 7Lettera aperta al cittadino del Borgo di M. Del Pia " 7A settembre in Costa Azzurra " 7

La Madonna Bella di Quinto Giorgini " 8Un amore eterno ma soprattutto... fresco " 9Il cestino del Borgo della Croce " 9L'Assemblea dei Soci della Misericordia e dintorni " 10Questione di date di Daniele Finzi " 11Auguri a Giorgia " 12Annuncio della famiglia Romani " 12Anonimo del XX secolo " 12Carissimo David " 12Angolo della Missione a cura di Franco Cristini " 13L'organo della Propositura " 13Alain Albert Leluc " 13Il decennale di Clèto " 13Il Terrato - Nomi vecchi e nuovi di Civis " 13Dal Gruppo “Fratres” a cura di P. Ganganelli

Alle Cinque Terre con il gruppo Donatori “Fratres” " 14Dalla Confederazione Nazionale “Fratres” " 15

Elezioni comunali: Le liste, i candidati, gli eletti pag.16Elezioni amministrative ad Anghiari " 17Dalla Parrocchia di Monterchi " 18Dalla Parrocchia di San Leo " 1811 luglio anniversario dell'apparizione " 19Comunicato del Vicariato " 19Convegno Parrocchiale " 20La nostra vera ricchezza: Il capitale umano " 21Da Tavernelle a cura di A. Bivignani

La Festa della Famiglia " 22Recital del Gruppo Giovani di Tavernelle " 22Scaloaquito " 23Ricordo di un sorriso sempre vivo " 23

Caprano e S. Maria di Belvedere di F. Badini " 24Ricordi di Francesca " 25C'erano due candelabri di Cmr " 25La vacanza mancata di Maria Pia Fabiani " 26Banderuole 2 di Emmedipì " 26Quando il dubbio è lecito di Scacciapensieri " 263 maggio 2002: festa in parrocchia " 27Oggi sono felice di Ilaria Andreozzi " 27Lo "Studio Lirico" ospite di Anghiari " 27La nuova ambulanza di Francesca " 28Vecchie strade anghiaresi di Armando Zanchi " 28Settembre in collina di Vera Cuccini " 29La mia cara amica Franca di Assuntina Ruggeri " 29Fatti di casa nostra di W. Del Sere

Daniel A. Nigro " 30Mucchi di rena " 30

Cronachetta dei fatti... di Anghiarino Anghiarese " 31

Notte estivadi Vera Cuccini

Uno squarcioargenteo di lunaci sorride dall’altopiccole stellele brillano attorno,pallidi riflessitra l’azzurrocupo del cielo.Ombre diafanes’aggirano nell’arialeggermente mossadalla tiepidabrezza estivaesalando delicatiprofumi di pianteed erbe.È notte, la magicanotte dell’estate.

Il vostro contributo

Anche in questo ultimo periodo ditempo sono giunte le vostre offerte percontribuire alla pubblicazione del-l'Oratorio.Chi non lo ha ancora fatto può rivol-gersi all'Ufficio Postale di Anghiari:

C/C N. 11802527 intestato a INSI-GNE PROPOSITURA S.BARTOLOMEO ANGHIARI

Oppure presso:

Banca di Credito Cooperativo C/CN. 5053

Banca Popolare dell'Etruria e delLazio C/C N: 3389

Monte dei Paschi di Siena C/C N.2643/46

Il Beato Magi

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Il professor Dracula di Cmr

segue la sua insana passione:voglia di sangue!Raggiunge in frettaquel gruppo sciaguratodi ben 16 vampiri come lui(non mancano le donne!).Ma con i denti aguzzinon attaccan le vene giugulari,loro nel braccio infilanosterile un agoper aspirare ingordi il rosso nettaredi cui non si satollano,lo mettono invece rapidiin appositi sacchettie poi lo stivanocome se fosse orocon tanta cupidigia.Dopo ballano svolazzandocome farfalle nei neri mantelli,per l’aie deserte.C’è chi va matto per l’enotecama Ganganelli and companymatti son per l’emoteca.

Fin qui abbiamo scherzato. Parlando seriamente un GRAZIE DI CUORE da parte di tutta la co-munità, al Presidente dei donatori “FRATRES”, al consiglio direttivo ed ai tanti donatori, con lasperanza e l’augurio che ogni giovane, compiuti i 18 anni, senta non il dovere ma il desiderio, lagioia di donare col proprio sangue un po’ di vita ai meno fortunati.

Il volume della sfera èquattro terzi pi greco erre tre.Afferma lapidario il professore.Alla luce del soleogni mattinaGanganelli Pietroprofessor di matematicasalito in cattedracerca di metter nella testadi tanti citti e cittequanto sia bella la sua materia.Pitagora, Euclide, algebra e geometria.Paziente, sereno, seraficamente calmo,pur nella scuolaè un padre di famiglia,da tutti uomo stimato.Ma quando all’ora vespertinal’aria s’imbrunasi fa inquieto il nostro Ganganellie scesa la nottefurtivamente lasciamoglie e figlioed avvolto in nero mantello

24 agosto:San Bartolomeo Apostolofestanella parrocchia di Anghiari

Nel pomeriggio viene celebrata la SantaMessa alle ore 18 e poi ci sarà un momen-to di festa negli spazi dell’Oratorio dovetutti i parrocchiani sono invitati a parte-cipare.

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CALENDARIO LITURGICO

Mese di Agosto Mese di Settembre

1° agosto giovedì – Primo Giovedì del mese. Si invitano ifedeli alla preghiera per le vocazioni.

2 agosto venerdì – Perdono di Assisi. Al mattino, ore 8,pellegrinaggio dal Cenacolo di Montauto fino alla Maestà diSan Francesco legata al passaggio del santo che dalla Verna,dopo essersi fermato dai conti Barbolani, si avviava versoAnghiari. Alle ore 10 S. Messa al Cenacolo.Primo Venerdì del mese. Nella Pieve di Micciano alle ore 20Santa Messa per il Gruppo Uomini dei Ritiri di perseveranza.

4 agosto - Domenica XVIII del Tempo Ordinario. SanteMesse secondo l’orario festivo.

6 agosto martedì – Trasfigurazione di Gesù . Primo Martedìdel mese “Gesù condusse su un alto monte Pietro, Giacomoe Giovanni, e si trasfigurò davanti a loro”. In Propositura alleore 17 Ora di Guardia con recita del Santo Rosario.

7 agosto mercoledì – San Donato. Festa grande ad Arezzoper il Santo Patrono.

10 agosto sabato – San Lorenzo diacono e martire: fudiacono della Chiesa di Roma e subì il martirio nella perse-cuzione dell’imperatore Valeriano; fu disteso sopra unagraticola di ferro rovente. Festa nella parrocchia di sanLorenzo dove alle ore 19 sarà celebrata una Messa solenne.

11 agosto - Domenica XIX del Tempo Ordinario. SanteMesse secondo l’orario festivo.

15 agosto giovedì – Assunzione della Beata Vergine Maria.Sante Messe secondo l’orario festivo. “Una donna ha chiusole porte del cielo, una donna l’apre per noi: Maria, Madre delSignore, alleluia.” Festa nella parrocchia di Micciano.

18 agosto - Domenica XX del Tempo Ordinario. Sante Messesecondo l’orario festivo.

24 agosto sabato – San Bartolomeo Apostolo, protettoredella nostra parrocchia. Nato a Cana di Galilea, fu condottoa Gesù dall’Apostolo Filippo. Dopo l’Ascensione del Signo-re è tradizione che egli abbia predicato il Vangelo in Indiadove subì il martirio.

25 agosto - Domenica XXI del Tempo Ordinario. SanteMesse secondo l’orario festivo.

28 agosto mercoledì – Sant’Agostino vescovo e dottoredella Chiesa . Nacque a Tagaste in Africa nel 334; dopo unagiovinezza irrequieta e dissoluta si convertì alla fede edivenne in seguito illustre Dottore della Chiesa. Morì nel430.

29 agosto giovedì – Martirio di San Giovanni Battista. AdAnghiari si ricorda il Beato Bartolomeo Magi (foto a pag. 2).

1° settembre - Domenica XXII del Tempo Ordinario. SanteMesse alle ore 9,30 e 18. Festa nella parrocchia di SantoStefano. Sante Messe alle ore 8,30 e 11.

3 settembre martedì – Primo martedì del mese. Nella chiesadi Propositura alle ore 17 Ora di Guardia con recita del santoRosario.

5 settembre giovedì – Primo Giovedì del mese. Si invitanoi fedeli alla preghiera per le vocazioni.

6 settembre venerdì - Primo venerdì del mese. Nella pievedi Micciano alle ore 20,30 Santa Messa per il Gruppo Uominidei Ritiri di Perseveranza.

8 settembre - Domenica XXIII del Tempo Ordinario. Nati-vità della Beata Vergine Maria. Sante Messe secondo l’ora-rio festivo.

14 settembre sabato – Esaltazione della Santa Croce. “Tiadoriamo Cristo e ti benediciamo: con la tua Croce hairedento il mondo.”

15 settembre - Domenica XXIV del Tempo Ordinario. BeataMaria Vergine addolorata. Sante Messe secondo l’orariofestivo.

21 settembre sabato – San Matteo apostolo ed evangelista:nato a Cafarnao, esercitava il mestiere di esattore delleimposte quando fu chiamato da Gesù. Scrisse un Vangelo inlingua ebraica e si dice che abbia predicato in oriente.

22 settembre - Domenica XXV del Tempo Ordinario. SanteMesse secondo l’orario festivo.

29 settembre - Domenica XXVI del Tempo Ordinario. SantiArcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Sante Messe secon-do l’orario festivo.

Nella foto lasplendida tela

conservata nellachiesa della Croce

ed attribuita aCarlo Dolci che

raffigura il“Ritrovamento

della vera Croce”

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SANTE MESSE FESTIVECELEBRATE NELLE CHIESEDEL VICARIATO DI ANGHIARI...

Ore 8,00 -PIEVE DI MICCIANO-CHIESA DI SAN LEO

Ore 8,30 -ANGHIARI: Chiesa di S. StefanoOre 8,40 -PIEVE DI SOVARAOre 9,00 -CHIESA DEL PONTE ALLA PIERA

-CHIESA DI TUBBIANO-CHIESA DI CATIGLIANO

Ore 9,30 -ANGHIARI: Chiesa di ProposituraOre 10,00 -SANTUARIO DEL CARMINE

-CENACOLO DI MONTAUTOOre 10,30 -CHIESA DI SAN LEOOre 11,00 -ANGHIARI: Chiesa di Propositura

-PIEVE DI MICCIANOOre 11,30 -CHIESA DI TAVERNELLE

-CHIESA DI VIAIOOre 12,00 -CHIESA DI TOPPOLEOre 18,00 -ANGHIARI: Chiesa della Croce

... E DI MONTERCHI

Ore 8,30 S. Maria della Pace Le VilleOre 8,45 San Michele Arc.lo a PadonchiaOre 9,30 CHIESA delle monache MonterchiOre 10 CHIESA della Madonna Bella PocaiaOre 11 S. Maria della Pace Le VilleOre 11,15 San Simeone profeta a MonterchiOre 16,30 (ore 18 estivo) San Simeone a Monterchi

Ultima domenica del mese chiesa di San Michele Arc.lo aPianezze ore 15 (ore 17 estivo).

Ogni primo venerdì del mese,alle ore 21, recita del

Santo Rosario

Comunità di Santo Stefanodi Giemme

In preparazione alla festa della Madonna chesarà il 1° settembre 2002 i festarini, assieme adaltri collaboratori, si sono già riuniti stendendoil programma in linea di massima che sarà cosìpredisposto.

La settimana prima della festa si svolgerannodiverse gare serali quali calcetto, briscola ebiliardino.

Il sabato sera, 31 agosto, Tombola per lefamiglie e i ragazzi. Ci terranno compagniaquelli della “Miriggi rèda” che faranno unprogramma particolare e che farà ridereabbastanza (speriamo!).

La domenica della festa, alle ore 8,30 SantaMessa poi colazione nel prato, dietro alla chiesa.Alle ore 11 Messa solenne a cui farà seguito laprocessione con l’immagine della Madonna ealle ore 16 momento di preghiera eringraziamento.

La sera, finale dei giochi nel viale e cenasociale alle ore 20.

Si spera in una buona riuscita augurandociche la nostra gente collabori come negli annipassati e i festarini facciano il loro dovere.

Festa a San Lorenzo

Sabato 10 agosto, lungo la via per Monterchi e Citerna, nel vil-laggio di San Lorenzo, a poca distanza da Anghiari, siete attesi perl’annuale festa.

Durante la celebrazione della S. Messa delle ore 19 i parrocchianie gli intervenuti potranno apprezzare alcuni elementi della corale diAnghiari mentre eseguiranno appropriati canti. Poi un breve momen-to di convivialità con un fresco spuntino.

Quest'anno i visitatori che si recheranno in quel luogo potrannovedere che la croce, posta all’incrocio con la strada provinciale edabbattuta da una macchina in transito e diretta ad Anghiari, è statasistemata e ricollocata nel suo luogo originario grazie all’impegno diPalmiro Camaiti di San Lorenzo e Gino Gorfini di Valcelle. Sta a tuttinoi rispettare questi antichi segni disseminati nel territorio.

BENVENUTIA SAN LORENZO

SANTUARIO DEL CARMINE

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IL PALTERRE: dove gli anghiaresi parlano di Anghiari, e non solodi

gita

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Il giuramentodi Mario Del Pia

Giovedì 13 giugno, prima riunione del nuovo Consi-glio Comunale. Dopo un attimo di attesa per l’aperturadel portone del palazzo del Vicario, i neoeletti giungonoper l’importante riunione. Per le statistiche: l’ultimo adarrivare è stato Simone Matteagi (complici le Ferroviedello Stato). Secondo me la causa del ritardo potrebbeessere stata il mancato suono del campano che, così comeprevede il nuovo Regolamento, dovrebbe sollecitare i con-siglieri e, perché no, i cittadini, un'ora prima dell'iniziodelle riunioni della principale assise del nostro comune.

Dopo la formula di giuramento di Danilo Bianchi inqualità di sindaco e l’intervento dei capigruppo, vengonocomunicate le competenze dei nuovi assessori.

Claudio Cambi: vicesindaco, assessore al sociale ealla pubblica istruzione.

Silvano Bruni: assessore ai lavori pubblici e alleattività produttive.

Riccardo La Ferla: assessore all’urbanistica.Simone Matteagi: assessore beni e attività culturali,

ambiente e assetto del territorio.Barbara Croci: assessore ai progetti speciali.Il sindaco Danilo Bianchi sarà anche assessore alla

sanità e allo sport.Nella foto di Paolo Mariotti un Consiglio d’ “altri

tempi” in occasione della consegna di una medaglia d'oroa Mario Bindi (in piedi davanti al banco del consiglio) peril suo titolo di campione nazionale di bocce, il 29novembre 1975.

Sono riconoscibili da sinistra: Pietro Giabbanelli(appena visibile), Cesare Ceppodomo, Bruno Camaiti,Danilo Bruni, Mario Del Pia, Claudio Cambi, SauroCerofolini, Paolo Mariotti, il sindaco Berio Nocentini,Franco Talozzi, Antonio Carboni, Dino Ferrini, FrancoMondani, Giuseppe Panichi, Gino Rosadi, GiuseppeGrazi, Silvano Bruni, Brunello Maioli; assenti AntoniettaMerendelli e Vito Buzzichini.

BEL PAESEdi Sergio Lombardi

Alludo ad Anghiari, cioè per noi che cisi abita e che quindi vediamo ogni gior-no gli stessi panorami e si vive in modofrenetico per inseguire una vita che poinon sappiamo più qual è, non ne ap-prezziamo le bellezze né assaporiamole sue caratteristiche.

Alcuni devono avere i globuli rossida corsa, ma questo paese è molto ap-

prezzato e gradito a livello nazionale per cui ritengo cheil suo futuro sarà lo sviluppo turistico a patto che il sud-detto turismo venga inteso in modo serio e funzionale.

Insomma non possiamo fare come quello che primacomprò la frusta e poi il cavallo. Occorre creare le infra-strutture e prendere iniziative finalizzate alla realizza-zione di avventure storiche: mi spiego in modo pratico.Come prima cosa bisognerebbe ricercare le cartinetopografiche partendo dall’inizio della storia feudale diAnghiari e allora ci si renderebbe conto che all’epocaquesto paese era al centro delle vie commerciali, infattilo stesso ex-ospedale era nato come ostello per viandantigestito dai frati cappuccini. In quel periodo molta im-portanza avevano quelle che ora sono le frazioni di An-ghiari.

Allora mi chiedo perché non si incentiva, per esem-pio, la collaborazione fra comune e Meridiana, in modoche il turista possa avere una adeguata informazione delluogo; come persona atta allo scopo suggerirei il Papini.

Dinamismo gente, chi si ferma è perduto!!

La colpadi Aldo Tognetti

-O sòcera, son tanto amareggiato!La su’ figliola è docile, carina,perfino appassionata di cucina:ma ‘l bimbo che sognavo ‘un me l’ha dato!

-Non principiamo con gli indovinellimescolando le fave coi fagioli!Ho partorito dodici figliolie dopo quattro aborti, tre gemelli!

Perciò sono fattrice senza ingannosiccome i pappagalli cacatùacapaci di covare tutto l’anno.

E ‘n questo la mi’ bimba non dirazza!Figlioli ‘un te ne fa?!… la colpa è tua!N’ha fatti due perfino da ragazza!!

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Beatitudini della seradi Cmr

Accettiamoci cosìcome ci ha voluti

Dio vide quanto aveva fatto,ed ecco, era cosa molto buona.(Genesi 1/3)

Ancora la luce non splendeva sulla terra quando DioPadre decise che, a suo tempo, ci avrebbe creati. Tuttinoi, uno diverso dall’altro e tutti ci avrebbe amati, cosìcome siamo.

Certo, se avessimo potuto scegliere, avremmo chiestodi essere Apollo o Venere a seconda del sesso, con unamente (a dir poco) come quella di Pico della Mirandolao del più moderno Einstein e invece siamo come siamo.

Nella massa c’è qualcuno che emerge per bellezza,intelligenza o doti morali, ma in massima parte siamopovere creature con tanti difetti esteriori e interiori. PeròDio ci ama, così come ci ha creati.

E per questo immenso dono d’amore che è la vitaaccettiamoci e vogliamoci bene. Il somarello che ci porta(il nostro corpo) rispettiamolo: è l’involucro che racchiu-de ciò che di noi non morrà e ritornerà al Padre. Di questonoi cristiani siamo certi e nostro impegno quotidianodeve essere il cammino verso la santità.

Accettare la propria condizione non vuol dire stazio-nare e crogiolarsi nella naturale limitatezza, ma prenderecoscienza del disegno in cui Dio ha voluto coinvolgerci

Se ci accettassimo si vedrebbero in giro meno musilunghi, si ascolterebbero meno lamentele; forse sarebbe-ro meno affollati gli ambulatori dei nostri medici di base.Il discorso si fa più pertinente per noi anziani chesubiamo il naturale declino delle forze e di tutte le facoltà.

Signore, grazie per come ci hai fatti. Magari col nasolungo, gli occhi inespressivi, le gambe storte e la pancetta,con tante debolezze per cui ricadiamo nel peccato. Appenarialzati ricadiamo. Ma Tu ami l’ergastolano e la prostituta,il debole e il forte, il simpatico e l’antipatico e in tutti tu vediquella piccola cosa buona che c’è. Vediamola anche noi esiamone fieri: un piccolo talento regalatoci dal Padre, untalento nascosto tra la polvere in un angolino del nostro“io”. Spolveriamolo, quel talento. Ci fa sentire importanti,sia esso un dono morale o fisico.

Forse ricorderemo di aver ricevuto due mani che sannofare gli occhi alle pulci, forse una massaia sarà fiera delbuon odore che spande la sua pomarola o il suo stufatino,altri saranno fieri di avere il pollice verde o insegnato conimpegno a tanti ragazzi, di aver lavorato con onestà ecoscienza e tanto a lungo si potrebbe continuare.

Signore, grazie per le piccole cose che hai messo dentrodi noi. Tu ci hai voluti così; la tua misericordia aiuti me etutti i fratelli ad essere felici per come ci hai voluti.

Lettera apertaal cittadino del Borgo

Mi è giunta la tua lettera e ho cercato di capire la tuadenuncia. Ma non sono sicuro di averne capito le moti-vazioni.

Ripeto alcuni concetti che anch'io ritengo importanti:quando si va ad eleggere una amministrazione, gli inte-ressi generali, della comunità, dovrebbero prevalere suquelli spiccioli, di bottega; quando si discute lealmente dicose pubbliche i vari punti di vista contrastanti sono utiliper prendere la giusta decisione. Ancora: quando si va avotare occorre esaminare bene i vari candidati perché sesi consegna il governo democratico a “bari e furbi”questo “si rivela la peggiore delle dittature”.

Ora ad Anghiari abbiamo votato e ne è uscita una listavincente. Mi auguro che quella che ha vinto meriti, coni fatti, di aver vinto. All’opposizione il ruolo di “sentinel-la” perché gli interessi di tutti prevalgano, perlomenospesso, su quelli di pochi.

Nel salutarti, ti ricordo che il personaggio, simpaticis-simo, a cui fai riferimento all’inizio della tua lunghissimalettera, si chiamava “Mencoghiozzo”.

Un saluto a te, agli anghiaresi e, perché no, anche aiborghesi.

Mario Del PiaDal Borgo della Croce, 3 maggio 2002

Auguri a Camilla

Il giorno 2 maggio 2002 Camilla Ortalli ha di-scusso la tesi: “Dinamiche di produzione diflavonoidi in ecotipi diversi di iperico” presso l'Uni-versità degli Studi di Perugia, Facoltà di Farmacia,ottenendo la lodevole votazione di 102/110.

Relatore il professor Alessandro Menghini.Gli amici e la Redazione salutano la neodottoressa,

nostra concittadina.

A settembre in Costa azzurra

Il Centro di Aggregazione Sociale di Anghiari orga-nizza una gita per soci e non dal 13 al 15 settembre.Meta della gita: Montecarlo, Costa Azzurra, Nizza,Cannes, San Remo.Quota individuale 210 Euro.

Per iscrizioni, fino al completamento dei posti di-sponibili, presso la sede, telefono 0575/788796.

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LE NOSTRE CHIESE NELLA STORIA E NELL'ARTEdi don Quinto Giorgini

La Madonna Bella, patrona degli autisti e dei viaggiatori

È il piccolo Santuario Mariano della Valle del Cerfone,in Comune di Monterchi, nell’ambito della Parrocchia di S.Biagio a Pocaia. La sua origine va collocata tra la fine del sec.XV e gli inizi del XVI in una di quelle “Maestà” che lareligiosità popolare eresse lungo la via pubblica che da laVilla (oggi Le Ville) attraverso l’antico villaggio di Pocaiaconduceva al Castrum di Monterchi, esattamente al bivio perl’erta strada mulattiera che saliva verso il Ranco e la medie-vale. Chiesa priorale di S. Biagio, vicino ad un antico pozzoche tutt’ora esiste presso la Chiesa secentesca della MadonnaBella.

In questo luogo, nel 1533, esisteva un Sacello o piccoloOratorio in cui un certo Cosimo Vagnuzzi da Monterchi viaveva fondato un legato di 20 S. Messe annuali, donandogli“un pezzo di terra contiguo”. Di questa donazione e di un

“ORATORIUM SUB TITULO BEATAE VIRGINISIUXTA STRATAM PUBLICAM IN VILLA POCHARIAE”si parla, sia nella Visita Pastorale del Vescovo burgenseMons. Niccolò Tornabuoni del luglio 1568, sia negli ActaBeneficiaria dal 1563 al 1589, (Tomo 1°, carte 64-66)conservati nell’Archivio Vescovile di Sansepolcro. QuestoOratorio cinquecentesco non si chiamava ancora con il nomepopolare di Madonna Bella, ma semplicemente “Cappelladella Maestà” (= Cappella Maestatis) nella quale fu trasferitanel 1596 l’antica e venerata Statua di Scuola robbiana dellaMadonna Bella, attribuita a Benedetto Buglioni (1459-1521)che fino a quell’anno era stata venerata in un’altra Maestàvicina, presso la località “I Vagnoni”, tuttora esistente informa ridotta e restaurata.

Il culto della Madonna Bella si sviluppò soprattuttodurante e subito dopo la grande peste del 1630-31. L’orribilepestilenza di manzoniana memoria raggiunse anche la To-scana e la nostra terra di Monterchi, suscitando paura,miseria e desolazione tra la popolazione che in gran parte siammalò e morì. Particolarmente colpiti da questo immaneflagello furono gli abitanti del Castello di Monterchi. Comeracconta Don Bruno Giorni nel suo volume, trascrivendo letestimonianze del Taglieschi e del Muzi, su circa 300 abitan-ti, ne sopravvissero soltanto 18-20. La tradizione vuole cheil morbo contagioso sia stato più indulgente verso gli abitantidi Pocaia e delle altre Frazioni rurali che ricorsero fiduciosialla celeste protezione della Madonna Bella posta lungo lavia pubblica in aperta campagna. Per evitare il contagio, leS. Messe, nel periodo della pestilenza, venivano celebrateall’aperto, fuori delle chiese e agli incroci delle strade.

Terminata la grande pestilenza, i superstiti, in segno difede, di gratitudine e di ringraziamento per lo scampatopericolo di morte, decisero di costruire, in onore dellaMadonna Bella un Nuovo Oratorio più grande e più bello delprecedente con la raccolta delle offerte del popolo di S.Biagio a Pocaia e dintorni. Inoltre fu fatto voto, cioè unasolenne promessa, di celebrare una Festa nella secondaDomenica di settembre, dedicata al Santissimo Nome diMaria. Soprattutto attraverso questa Festa, la devozione alla

Madonna Bella si diffuse tra tutta la popolazione monterchiesee della Valle del Cerfone e sul solco di una plurisecolaretradizione, in forme diverse è giunta fino a noi. È statocelebrato il Quarto centenario della traslazione della mira-colosa Immagine, con solennità, l’8 settembre 1996.

L’attuale Chiesa della Madonna Bella del 1633, fu sem-pre considerata Pubblico Oratorio fin dall’inizio, come risul-ta dal Contratto di Fondazione rogato da F. DomenicoBaldeschi l’anno 1634 nel mese di marzo... in casa deiVagnuzzi abitanti nella Cura di S. Biagio, che diedero il sitoper erigerlo. Questo Oratorio Seicentesco è giunto intattonella sua forma originale fino al 1954, anno in cui laCompagnia dei Compatroni ne fece demolire la facciata ed ilsoprastante piccolo campanile a vela, per allungarlo di circa4 metri. L’interno del Santuario custodisce un bell’altare dipietra che si adorna di lunghe colonne di pietra, scanalate,con capitelli a fogliame, che sorreggono un timpano pure dipietra. Le due colonne incorniciano un bel dipinto in tela del1634 del pittore locale Girolamo Monanni. La parte alta deldipinto rappresenta la Gloria del Paradiso con al centro ilPadre Eterno con il mappamondo in mano e circondato danumerosi angeli, di cui uno cala la corona del S. Rosario aiSanti Domenico e Caterina inginocchiati ai lati della statuadella Madonna Bella. Sul portone d’ingresso, appesa allaparete interna, c’è una tela settecentesca raffigurante l’An-nunciazione dell’Angelo a Maria.

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Veniamo ora a parlare della venerata ed artistica statuadella Madonna Bella. Il nome, più unico che raro, è certa-mente di origine popolare e vuole evidenziare la singolare“bellezza” di questa statua policroma, invetriata di scuolarobbiana, dal volto dolce, grazioso e solenne, lo sguardomaterno e composto, naso e bocca proporzionati, il collo unpo’ allungato. Siede in trono come regina. Mentre le statuerobbiane, in genere, appaiono piuttosto fredde, questa sem-bra una persona viva e tenera verso il Figlio Gesù, mostrato,a chi guarda, con la manina benedicente.

All’origine il volto e l’intera immagine erano certamentepiù belli. Infatti i lavori di restauro effettuati da esperti dellaSoprintendenza delle Belle Arti di Arezzo nel primo seme-stre del 1986 hanno rivelato diverse riverniciature subitedalla statua attraverso i suoi lunghi 500 anni di vita. Furono

riscontrati e tolti tre strati di pittura, il trucco sul volto ecc...per cui solo in parte il volto ed i colori policromi delle vestie del manto hanno ricuperato il primitivo splendore. Hasubito alcuni ritocchi nelle parti mancanti perché la statuanon era destinata a rimanere chiusa in un museo ma espostaalla venerazione e devozione di un intero popolo.

Sul capo, la Madonna porta un velo biancastro chetuttavia permette in parte la visione dei lunghi capelli castaniche scendono sul collo coprendo in parte le orecchie. Il mantoe celeste-azzurro, con l’orlo verde, e la veste che appare sottoil manto è di colore marrone in alto, con i lembi rossastri aipiedi. Gesù Bambino, ritto sul ginocchio sinistro della Madreè completamente nudo, anche se avvolto simbolicamente dauna fascia scarlatta.

La devozione popolare ha deposto sul capo della Madon-na e del Bambino due corone d’argento per indicare la lororegalità. Ricordiamo che la pregiata Statua della MadonnaBella, è datata tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo edè attribuita a Benedetto Buglioni della Scuola Robbiana.

La Festa della Madonna Bella che si celebra ogni annonella Seconda Domenica di settembre, preceduta la seraprima da una solenne processione notturna “aux flambeaux”per le vie della frazione di Pocaia, è la più antica e sentitacelebrazione mariana del nostro popolo verso questa miraco-losa Immagine invocata contro i flagelli della peste e dellecalamità naturali e quelli moderni degli incidenti stradali edell’aids.

Questa Chiesa è stata rimessa al nuovo dal parroco DonQuinto Giorgini con il contributo del popolo di S. Biagio e dialtri Enti, nel settembre 1996. Fino a circa 40 anni fa era diproprietà di una Compagnia detta “Compatroni della Ma-donna Bella” corrispondenti ai seguenti nomi e cognomi:Luigi Conte Carleschi, Benedetto Alberti, Piero Alberti,Filippo Alberti, Giovan Battista Vagnoni, Carlo Vagnoni,Luca Alberti... che la donarono alla Parrocchia di San Biagioa Pocaia.

Nell’anno del Grande Giubileo del 2000 è stato costruitoil Sacrato ed un nuovo marciapiede in lastre di pietrascalpellate, offerte dal Sig. Francesco Geom. VAGNONI.

Nell'altra pagina l'esterno del Santuario della Madonna Bellae, nel riquadro, la venerata immagine della Madonna. Qui sopral'interno della chiesa.

La vignetta di ScacciapensieriUn amore eterno ma, soprattutto... fresco!!

Sono un cestinoBen ordinatoIo nella stradaMi tengo a lato

Raccolgo carteAnche lattineLettere fogliE letterine

Di casa tuaTanti sacchettiPortali pureNei cassonetti

Sarò più belloEd accoglienteMi vorrà beneTutta la gente

Il cestino del Borgo della Croce

Questo il testo del foglietto trovato sopra il cestino collocatonel Borgo della Croce vicino alla chiesa della Maddalena dovevengono depositati impropriamente rifiuti domestici. Natural-mente il discorso è valido anche per altri... cestini.

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NOTE DALLA MISERICORDIAa cura di Massimo Redenti

Come da programma, domenica 9 giugno u.s. si è riunital’assemblea dei soci per approvare il bilancio consuntivo 2001dell’Associazione.

Il governatore ha illustrato anzitutto gli aspetti generalidell’attività della Confraternita, con particolare riferimentoall’operato degli autisti: nell’anno 2001 sono usciti per 1.091volte con i mezzi a disposizione (quattro ambulanze, auto diservizio sociale e carro funebre) per altrettanti servizi, percor-rendo un totale di 36.120 Km., quindi con una media giorna-liera di quasi 3 servizi ed una percorrenza di quasi 100chilometri.

Lo sforzo ed il generoso impegno degli autisti si commentada sé; ringraziamo per tutti il loro coordinatore responsabile,Sig. Umberto Bigioli, vero asse portante della struttura deiservizi.

Su richiesta del governatore medesimo alcuni soci hannoapportato il loro contributo di idee finalizzato al miglioramen-to dei servizi prestati e soprattutto al coinvolgimento deigiovani, che in genere sono abbastanza “distanti” dalla Con-fraternita di Misericordia.

È maturata l’idea di proporre una forma di concorso per lescuole del paese, analogo a quello più volte organizzato daiDonatori di Sangue Fratres, per coinvolgere studenti ed inse-gnanti sul percorso del volontariato sociale come forma dipartecipazione al corretto vivere civile.

È stata ipotizzata inoltre la necessità di creare e pubblicareun opuscolo riguardante il medesimo argomento, persensibilizzare la nostra popolazione con uno strumento difacile consultazione e diffusione.

Il governatore si è impegnato a studiare attentamente,all’interno del Magistrato, entrambi i suggerimenti. Successi-vamente è stata data lettura alle voci di bilancio che sono stateriassunte in entrate per 166 milioni ed uscite per 155 milioni.

Estrapolando alcuni dati dall’insieme delle scritture con-tabili, è emerso in maniera inequivocabile (e fra l’altro nonc’erano dubbi in proposito) che la Confraternita di Misericor-dia può continuare a mantenere la propria attività di servizisoprattutto in virtù della generosità della gente anghiarese.Infatti i proventi di rimborso viaggi pagati dalla USL 8 noncoprono da soli il totale complessivo delle spese inerenti allagestione delle spese per gli automezzi (carburante, bolli,

assicurazioni, riparazioni, materiale sanitario,…). Senza pen-sare alle necessità finanziarie al momento dell’acquisto dinuove ambulanze.

Questa considerazione, se ci lascia un po’ perplessi sul-l’onere di un servizio che dovrebbe essere presumibilmente acarico della struttura pubblica, dal punto di vista morale ci faapprezzare ancora di più la disponibilità e la generosità deinostri concittadini, ai quali vanno i più sentiti ringraziamenti.

Nel pomeriggio, nel corso di una breve ma significativacerimonia, alla presenza delle autorità civili e militari, si èprovveduto alla consegna dei diplomi di “soccorritore volon-tario di livello avanzato” a tutti coloro che avevano partecipatoall’impegnativo corso di istruzione negli ultimi mesi dell’an-no passato superando poi il relativo esame nel gennaio diquest’anno. Questi sono i volontari che hanno ottenuto l’ido-neità: Buzzichini Catia, Chiribini Fabrizio, Comanducci Nevio,Dejaco Antonio, Del Pia Grazia, Draghi Assuero, FontanelliMarco, Gabrielli Fabrizio, Mencarini Laura, Meozzi Quinto,Nicchi Bruno, Paci Luciano, Pagliaroli Costantino, PaterniSilvano, Puleri Maurizio, Rondoni Marco, Tortori Amedeo,Venturini Giuliano e Zafferani Catia. A tutti loro rinnoviamocon orgoglio i più fraterni ringraziamenti e l’invito a continua-re nel loro impegno a favore di tutti i nostri malati.

Nel piazzale di fronte alla sede della Misericordia DonMarco ha provveduto a benedire la nuova ambulanza, con ilsuccessivo simbolico gesto di inaugurazione, il taglio delnastro tricolore, affidato al neo-sindaco di Anghiari, DaniloBianchi, al quale vanno i nostri rallegramenti e la convinzioneche saprà svolgere il proprio mandato con serietà ed impegno.

L’importante giornata ha avuto conclusione con il tradi-zionale rinfresco al quale era invitata tutta la popolazione.L’organizzazione del convivio era stata affidata al nostro vice-governatore Carla Zanchi e all’amica Franca Madiai, che, conla collaborazione di altre persone vicine alla Misericordia,hanno superato sé stesse offrendo a tutti noi veramente unabellissima tavola apparecchiata.

Concludiamo con il solito appello: gli iscritti alla Confra-ternita di Misericordia sono invitati a pagare la quota sociale2002 nei modi ormai noti.

Invitiamo inoltre tutti i non iscritti a non rimanere tali maad entrare a far parte della nostra grande famiglia.

Acquisti Fabiano 10Alberti Rosita 26Bianchi Giovanni - la famiglia

alla memoria 700Boriosi Federico 20Brondoli Gino - Del Sere Walter

alla memoria 50Bruni Bruna Ruggeri - la fami-

glia alla memoria 500Calli Ascanio 50Cangi Concetta - fam. Capacci e

Mazzoni alla memoria 25

Cancellieri Vadero 20Centro agg. sociale 120Ceppodomo Avanti Ghino 1.033Chiasserini Franco 30Chieli F.lli 100Cooperativa lav. Anghiari 200Crociani Francesco 45Donatori Sangue Fratres An-

ghiari 2.500Donnini Giselda - la famiglia

alla memoria 133Fattoria “La Barbolana” 200

Faviani Teresa 10Giorgeschi Cesarina - Dini

Michele 20Giorgi Carla 10Giorni Giuseppe (Pino) 50Giusti Nello - la famiglia alla

memoria 330Lamagna Liborio 100Mangoni Bruno 50Marzi Remo- Marzi Valeria 150Mondani Marco 65Nardi Tiziana 40

Memonti Franca - Senesi Marioe Assuntina alla memoria 50

Moscetti Panichi Rosella 50Nicchi Elvira - famiglie Capacci

e Mazzoni alla memoria 25Nicchi Elvira - la famiglia

Mazzoni alla memoria 100Nicchi Ottorino - Nicchi Nilo

alla memoria 200Palazzeschi Ildo 110Palombini Ornella 5Pettinari Giuliana 50

Proseguiamo con l’aggiornamento dei dati sulla raccolta a favore della nuova

L'Assemblea dei Soci e dintorni

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Ci sono date che s’incrociano, che s’accavallano, che diventano fondamentali per alcuni, inutili per altri. Date che ticolpiscono, altre che si dimenticano. Ricordate le date della storia? Sono l’angoscia degli studenti. L’insegnante checomincia e ti chiede in che giorno, mese ed anno è successo qualcosa e tu non ricordi la data e non capisci perché sia tantoimportante. Qualcuno trova difficile ricordare quando è partito per il servizio militare, figurarsi la data in cui l’Inghilterradivenne una monarchia costituzionale o quella in cui Meucci inventò il telefono.

La data è la sintesi numerica della categoria del tempo, tempo nel quale viviamo e che segna i nostri successi ed insuccessi,l’inizio il durante e la fine di qualcosa. Il tempo è la lancetta dell’orologio che gira senza sosta, il tempo d’un appuntamento,è quanto rimane per…, quanto ci vuole per…, quell’evento che mettiamo nel cassetto della memoria, la data di nascita edi morte.

Il tempo è segnato da quella serie di righe vuote che occupano le pagine del diario degli alunni o del registrodell’insegnante, quelle in cui ogni giorno s’annotano i contenuti delle lezioni e che all’inizio sembrano tante e pois’accorciano sempre più come il tempo della vita.

Lunedì 3 giugno, il giorno in cui la nazionale italiana batteva l’Ecuador dimostrando al mondo tutta la sua indiscutibileabilità, io ho terminato la mia carriera d’insegnante. Quindici giorni dopo, il 18 giugno, poche ore prima che l’Italia fossesconfitta dalla Corea del sud, mio padre è morto. Tutti ricorderanno le vicende della nazionale italiana, nessuno i fattipersonali di un quasi sconosciuto insegnante e di un vecchio ormai novantaduenne che trascorreva il suo tempo fra il lettoe la sedia a rotelle, prendendo quindici pillole al giorno ed attendendo in silenzio che fosse scritta la data della sua morte.

Un’ora di lezione, quella del tre, particolarmente squallida, proprio una di quelle che segnano la fine di qualcosa: io senzavoglia, i ragazzi distratti, preoccupati per quello schema del colloquio orale che non si decidevano a mostrarmi forse perpaura di qualche suggerimento in più o di qualche appunto che li avrebbe costretti a rivedere il lavoro già preparato.

Eppure ho sempre amato quell’ora del lunedì, dedicata con il solito scrupolo all’Educazione alla legalità e culturacostituzionale, volgarmente detta Educazione civica o Civica solamente. Ad essa ho dedicato tutte le mie competenze, lamia fede nel diritto, la certezza che un paese si debba e si possa compattare più sulla Costituzione che sull’inno nazionale.Voce nel deserto, ma voce. Agli esami tutti i miei alunni (ormai ex) hanno saputo rispondere. Oggi sanno che votare è undovere, che il lavoro è un diritto, che la responsabilità penale è personale, che se ci fosse stata la Costituzione, ed in particolarel’articolo 3, le leggi razziali del 1938 non sarebbero state promulgate e tanti cittadini italiani non avrebbero sofferto. Sannoanche come funziona la nostra repubblica, qual è l’iter legislativo, che cosa è la finanziaria, a cosa sono soggetti i giudici,ecc., ecc.

Ho visto mio padre per l’ultima volta domenica 9 giugno. Steso sul letto dai bordi di ferro, aveva già le sembianze delmorto. L’ho accarezzato e sono stato certo che non l’avrei rivisto. È stato un uomo di grande cultura e di grandi capacitàprofessionali, ma non gli ho mai perdonato quella sua fuga da Sansepolcro di trent’anni fa, quell’atto di puro egoismo cheper me ha significato la perdita della mia famiglia d’origine. Forse l’ha fatto perché nel fondo dell’animo era ancora un ebreoerrante: era fuggito dalle tensioni familiari di Trieste nel 1929 per andare a studiare chimica a Bologna, dall’Italia nel 1939per salvarsi dalle persecuzioni fasciste, da Tel Aviv nel 1942 per andare a lavorare in Persia, ad Abadan; era fuggito dallaPalestina sconvolta dalla guerra nel 1946 per cercare un po’ di pace e lavoro in Italia. Infine, era fuggito da Sansepolcronel 1972 per dare un taglio netto al passato. Ma in quell’ultima fuga s’era dimenticato che il passato non è fatto solo di date,di eventi, ma anche di persone, d’affetti, di obblighi.

Mi dispiace perché è morto, ma mi dispiace ancor di più perché per me è morto prima. Questione di tempo!Ormai il tempo è scaduto per tutti e due, è solo ricordo. Per me, quello gradito di un lavoro che ho amato finché ho avuto

la certezza che fosse utile; per lui è il nulla, la seconda data sulla lapide in quel dimenticato e squallido cimitero ebraicodi Parma.

Piomboni Ines 100Poderini Giuseppe e Guerrino,

in memoria deigenitori 200

Poggini Giovannino 50Poggini Ines - la famiglia alla

memoria 100Poggini Marisa 200Polcri Duilio 50Procelli Silverio 10Quercioli Bruna - la famiglia

alla memoria 560

Suor Pasquarosa - le amichealla memoria 28

Tavernelli Eleonora Snc 550Valbonetti Giovanni 50Valentini Giorgio 5Zanchi Carla 20

ambulanza e dell’autovettura da utilizzare per i servizi sociali del paese.

Raccolta attuale € 9.100Precedente segnalazione € 35.913Totale raccolta € 45.013

Aiutateci ancora. Siamo sulla buona strada. Tuttiassieme raggiungeremo l’obiettivo prefissato.

Anghiari, 2 luglio 2002

Questione di datedi Daniele Finzi

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Anonimo del XX secoloDa secoli, da sempre, si discute sulla intelligenza delledonne. A me pare che si possa tagliar la testa al toro conuna semplice considerazione: esse non hanno ancora ca-pito – escluse le vecchie che dovrebbero incappottarsi dacapo a pie’ – che sono più belle nude che vestite. Anchequando fa freddo. Anche quando vengono vestite dalmigliore estetista del mondo.

***

Correva l’anno ..., correva sempre e non arrivava mai.

***

Scommettere sull’esito di una partita di calcio è comeviaggiare al buio, perché troppi sono gli errori, le incer-tezze, le sviste, le simpatie, gli odii, i pre-giudizi e tantealtre aleatorietà che possono influire sul comportamentodei giocatori, degli arbitri e dei guardalinee. Non ultimoquello dei delinquenti che minacciano e mettono in attol’attaccamento alla loro squadra con coltelli, bombe eoggetti d’ogni genere.

Auguri a GiorgiaIl giorno 6 maggio 2002, Giorgia Babbini, anghiaresedi 26 anni, ha discusso la tesi di Laurea all’Universitàdegli Studi di Firenze – Corso di Laurea in Medicinae Chirurgia – sull’argomento: “Trattamentoriabilitativo nelle lombalgie di origine degenerativa”presso il Dipartimento di Scienze Ortopediche,Ricostruttive e del Lavoro ottenendo la prestigiosavotazione di 110 e lode.Relatore Prof. G.V. Di Muria; Correlatore Dott. P.Sangregorio.Alla neodottoressa gli auguri della redazione e degliamici.

Carissimo David,

nel donarti questa piccola croce, simbolo dell’Amore superno e supremo che si spinge fino al sacrificio estremodella propria vita, noi vogliamo tentare di farti capire ciò che potrai comprendere appieno soltanto quando, a tuavolta nonno, proverai gli stessi sentimenti che oggi, giorno del tuo santo Battesimo, ispiri a noi.

Tu, così piccolo e fragile, così straordinariamente buono e dolce, così prodigo di sorrisi innocenti senza riservee senza malizie; tu che sfiori con maldestre, dolcissime carezze i nostri volti e affondi le manine grassottelle neibianchi capelli della nonna; tu che volgi gli occhioni limpidi a scoprire il mondo; tu che chiedi così poco eppurepretendi tutto l’amore di cui siamo capaci. Tu che sei la luce dorata del nostro tramonto, promessa di amore peri nostri cuori induriti dall’esigenza di negarsi e difendersi dagli egoismi e dalle cattiverie di cui siamo autori,fautori e vittime al tempo stesso. Tu che rompi tutti gli abituali e collaudati schemi e sistemi di questo mondogridando sommessamente alla gente, insieme a Gesù Bambino: eccomi, sono in mezzo a voi, vi porto la miainnocenza, la mia capacità di dare e ricevere amore; io sono quanto di più prezioso può offrirvi la vita. Io saròquello che voi vorrete che io sia: A voi la responsabilità e l’eventuale rimorso. A voi il premio o la pena per ciòche voi farete di me. Non disperdete i doni celesti che vi offro io, paradigmatico raggio del Cielo! Tu, promessadi vita futura per i tuoi nonni che quasi tutta la strada hanno percorsa: “non omnis moriar” come dice il poeta,non tutto io morirò perché in te rivivono i nostri geni, le nostre qualità e inclinazioni attraverso il lavoro educativoche abbiamo svolto con la tua mamma e in te si appuntano le nostre residue speranze.

Non potremo tenere a lungo la tua manina nelle nostre più grandi e protettive. Presto leverai al vento la tuavela e navigherai percorrendo, solo, la tua rotta. Ma quando il vento si farà procelloso e i flutti ruggiranno controdi te, ricorda che noi saremo, in spirito, accanto a te per guidarti e sostenerti nel tuo viaggio. Con questi sentimenti,caro bambino, ti stringiamo forte al cuore.

Grezzano, 12 Maggio 2002Il nonno e la nonna

Annuncio della famiglia Romani

“Benvenuto Gabriele,

dolce annuncio di vera gioia, prezioso dono per

mamma Sara, papà Giulio e per nonni, zii e

cugini.”

Lugano, 18 aprile 2002

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LE LOGGEdi Clèto

Angolo della MissioneRubrica a cura di Franco Cristini

Il decennaleBeppe: Alora, Cecco. Mo ci s’ha anche ‘l Sindaco novo.

Sperèmo d’andère sempre meglio che ho sintito che lagente se lamenta tanto.

Cecco: Ma Beppe, noi ormai sémo vecchi, la gente ‘n’èmai contenta. Non sano mica quel che vogliono!

B: Io veramente lu saprebbi. Tutti i giorni passo sotto ale Logge. ‘Gni tanto guardo per aria e ho visto che‘n’antr’anno è dieci anni che hano armisso al posto‘ste Logge. Me piacerebbe che a fe’ la festa ‘n cifusson le colombe!

C: ‘Ste colombe son proprio ‘n problema! Anche se lì ale Logge de problemi ci n’è più d’uno. Vedaremo.

B: Mo te saluto che vèdo da la Vesta che la mi’ nora voleche gni porti l’elenco dei spettacoli che fèno perAnghièri 'st'estète!

C: Alora vengo cun te che ciò da passère da la posta aritirère 'n pacco!

Il Terratodi Civis

Passo spesso per il Terrato. Come tutti vedo che lapavimentazione, o perché fatta male, o per interventi succes-sivi, comincia a dare segni di “stanchezza”.

Se verrà rifatta la pavimentazione mi auguro che nonvengano utilizzate quelle mattonelline da giardinetto ma dellelastre di pietra o, perché no, sarebbero da sperimentare deimattoni messi di taglio. D’altra parte anche in documentiantichi troviamo che alcune delle nostre strade venivanoammattonate. Anche se è una novità per quella strada, riten-go che questa tecnica sia da sperimentare.

Nomi vecchi e nuovidi Mario Del Pia

La poesia di Armando Zanchi (vedi poesia a pag. 28) miha fatto ricordare che in un documento del 1890 sono ripor-tati diversi nomi di strade che non sono quelli ufficiali maquelli tramandati dalla tradizione e, alcuni, giunti fino a noi.A volte il nome è affiancato da quello ufficiale.

Ecco alcuni esempi. Terrato/Mazzini, Fosso/Trieste. CorsoMatteotti, che a quei tempi era via Garibaldi, viene indicatocome Croce/Garibaldi. Nel suo libro anche Giuseppe Barto-lomei invitava l’amministrazione comunale a rimettere ilnome di Borgo della Croce a questa nostra strada.

Ecco altri nomi riportati nel documento citato: Bordello,Borghetto, Carlone, Ammazzatoio, Malpiscio, Fornaciaccia.

Quelli erano i nomi vecchi: veniamo a quelli nuovi. Mol-ti cittadini ed occasionali visitatori non conoscono molti deinomi dati alle nuove strade di Anghiari.

Sarebbe buona cosa se venisse pubblicato l'elenco com-pleto dei nomi delle strade e poi, perché no, pensare anche ainomi vecchi.

Un sentito ringraziamento a tre istituzioni dell’Al-ta Valle del Tevere che hanno contribuito in manierasostanziale allo sviluppo della missione di Kibakwe inTanzania: alla International Inner Wheell di Città diCastello che ha devoluto 6.200 Euro per la costruzionedi un pozzo, alla Croce Rossa di Città di Castello cheha contribuito con 7.580 Euro per il completamentodel pozzo stesso e alla Croce Rossa di Sansepolcro perla donazione di un apparecchio altamente qualificatoper le analisi di laboratorio.

Per tutti pace e bene

ALAIN ALBERT LELUCriposa nel Cimitero di San Leo di Anghiari

Nelle pagine di cronaca de “LA NAZIONE” del 26giugno u.s. fu pubblicata la notizia che un cittadinofrancese era morto all’Ospedale di Arezzo e che nessunone reclamava la salma per la sepoltura. Alain AlbertLeluc (tale il nome del defunto) era nato ad Argenteuil,nei dintorni di Parigi, nel 1948 e, rimasto solo nella vita,era approdato prima a Nizza poi a San Leo di Anghiari,dove nella sua povertà e semplicità, si era fatto benvolereda tutti.

Le pastoie della burocrazia, essendo egli sprovvisto dicertificato di residenza e del permesso di soggiorno, neritardavano il seppellimento. Si è fatta carico di tutti gliadempimenti la Parrocchia di San Leo di Anghiari checon la valida collaborazione del Maresciallo dei CC., delSindaco, della Confraternita di Misericordia e del Parro-co Don Fabio, ha accompagnato Alain al sepolcro la seradel 27 giugno u.s., al calar del sole.

È stata una cerimonia sobria ma commovente.Ora Alain, anche lui figlio di Dio e fratello nostro,

riposa tra i nostri morti, circondato dall’affetto dellacomunità di San Leo e protetto dal vigile silenzio deicipressi.

L'organo della Propositura

Ha preso il via l'iniziativa per la manutenzione del-l'organo della Propositura.

Nel prossimo numero daremo notizie più dettagliatesu questa importante iniziativa. Per ora ricordiamo chesocietà, imprenditori, commercianti ed artigiani contri-buendo ad una importante opera di salvaguardia dei no-stri beni artistici potranno dedurre tale somma fino allaconcorrenza del 2% del reddito d'impresa.

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Dal Gruppo Donatori di Sangue “Fratres”Anghiari

DONARE SANGUE, UN IMPEGNO DI TUTTI...... che può salvare molte vite umane!!!

MILIONI DI VOLONTARI LO STANNO FACENDO... E TU?Informati presso la nostra sede, Corso Matteotti, 129, oppure telefonando allo 0575/789577

Alle CINQUE TERRE...con il GRUPPO DONATORI “FRATRES”di Cesare

Nella foto: Porto Venere. Il gruppo dei gitanti, con sullo sfondo la chiesettadi San Pietro (sec. VI)

Gruppo Donatori di Sangue “Fratres” ha in programma quest’anno.Domenica 19 maggio ultimo scorso, alle prime luci dell’alba, dal Campo alla Fiera, sono partite cinquantacinque

persone, a bordo di un nuovissimo autobus gran turismo, ansiose per le fortissime emozioni che avrebbero vissuto.Dopo circa quattro ore di viaggio, attraversate le provincie di Firenze, Pistoia, Lucca, Massa e Carrara, sono

arrivate a La Spezia, fra barzellette e intrattenimenti vari: particolarmente attivi, oltre al solito Stefano Comanducci,la maestra Mirella Dragoni ed il signor Buzzichini. Fatto un rapido sopralluogo nell’area del porto e presa visionedegli orari dei battelli che solcano il magnifico “Golfo dei Poeti “, si sono dirette verso Portovenere , pittoresco paese,incantevole località e centro turistico di suggestiva bellezza, adagiato lungo la frastagliatissima costa, in vista delmare aperto. A dir poco suggestiva è stata la visita alla chiesetta di S. Pietro (sec. VI), posta su un promontorioroccioso dal quale è possibile godere di un panorama strepitoso (vedi foto).

Terminata la pausa pranzo, tutti a bordo di un battello con il quale iniziava il momento forte della giornata: ilgiro completo via mare delle Cinque Terre e più precisamente di altrettanti pittoreschi villaggi di pescatori, a piccosul mare (Riomaggiore, Manarola , Corniglia, Vernazza e Monterosso), dalle caratteristiche case a schieramulticolori, su ripidi pendii.

Dopo quasi tre ore di mare, la comitiva approdava intorno alle diciotto nel porto di La Spezia, da dove, risalitanell’autobus, iniziava il viaggio di ritorno, completamente soddisfatta di quanto appena vissuto.

Ah… dimenticavo!!! Cosa dire del tempo? Ancora una volta si è rivelato clemente con i Fratres: è piovuto pertutto il viaggio di andata ma come sono stati messi i piedi a terra, le nuvole hanno lasciato il posto ad un solesplendente, che ha resistito per tutto il giorno. Che sia per una speciale “raccomandazione divina”??? Speriamo.

Nella parte più occidentale della Riviera Ligure,in uno scenario che non ha paragoni, sorgono leCinque Terre, arroccate sui pendii e nascoste incaratteristiche insenature.

In questa zona si conservano testimonianze del-la presenza dell’uomo risalenti a migliaia di annifa, i cosiddetti menhir, delle grosse pietre infissenel terreno.

Da quel momento i popoli che si sono susse-guiti in questo angolo di terra, hanno sempre cer-cato di strappare terreno alla montagna per potersopravvivere.

Ecco quindi che in questa splendida zona na-scono i terrazzamenti, coltivati a ulivi e vignetiincorniciati dal verde dei boschi dei montisoprastanti che ancora oggi costituiscono unosplendido spettacolo di colori della natura tanto daessere dichiarata Parco Naturale Regionale .

Come avrete ben capito è stata proprio questala meta del primo dei due viaggi turistici che il

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Il 19 giugno del 1971, a Lucca, fu approvato lo statuto del“Centro nazionale Donatori di Sangue Fratres delle Miseri-cordie d’ Italia”. Era l’atto di nascita ufficiale della nostraConsociazione Nazionale, che per la prima volta assumevapiena autonomia, pur restando strettamente legata alla casamadre, il movimento delle Misericordie. I primi gruppi didonatori erano già cominciati a nascere, in forma spontanea,fin dagli anni Cinquanta: nel 1964 fu deciso di dare un’orga-nizzazione unitaria a questo movimento e all’interno dellaConfederazione delle Misericordie d’Italia fu costituito ilCentro dei donatori di sangue “Fratres”. Ma soltanto nel1971, con il primo Congresso Nazionale, la Fratres acquistapiena autonomia.

Ricordare le origini a trent’anni dalla fondazione, nonvuole essere solo un momento celebrativo: guardare al pas-sato serve soprattutto per richiamare la nostra ispirazione,gli ideali che fin dall’inizio hanno animato i gruppi, per ri-cordare le tante persone che con il loro impegno e la lorodedizione hanno contribuito a far crescere e sviluppare lanostra associazione.

La nostra attenzione resta comunque rivolta principal-mente al futuro, al cammino che ancora ci aspetta, agli sforziche ancora dobbiamo fare per diffondere sempre di più quella“cultura del dono” che oggi, come trent’anni fa, resta ilnostro principio ispiratore.

Il dono di parte di sé del donatore Fratres trascende laquotidianità, supera i condizionamenti umani, vince le per-plessità insite nella natura umana, non pensa a sé o allaopportunità ma esplode in uno slancio del cuore irrefrenabile,superando il rischio di una qualsiasi razionalizzazione. Sonoquesti i sentimenti che tengono unita la Fratres, che fanno

superare i contrasti e le contrapposizioni, perché questivengono intesi come sprone per conseguire al meglio il nostrounico scopo: donare per amore.

Da tempo il problema delle trasfusioni di sangue è all’or-dine del giorno e nonostante una continua crescita del numerodelle donazioni, queste non raggiungono ancoral’autosufficienza. Le richieste di sangue umano aumentano incontinuazione, grazie ai grandi progressi raggiunti sia nellamedicina che nella chirurgia, negli ultimi anni: si disponeoggi di tecniche nuove, che consentono risultati di grandeefficacia in molte patologie, una volta ritenute disperate.Trasfusioni occorrono in occasione di gravi traumi, nei grossiinterventi chirurgici, nei trapianti di organi ecc. ecc… per farfronte a queste emergenze, per salvare vite umane, il sistemasanitario nazionale deve disporre di adeguate e non di radoabbondanti quantità di sangue compatibile. In Toscana ognianno occorrono almeno 190.000 donazioni di sangue, piastri-ne e plasma. Nonostante che negli ultimi dieci anni ci siastato, anche qui, un costante aumento delle donazioni, non siè purtroppo ancora raggiunto l’obiettivo della pienaautosufficienza: nell’anno 2001 ne sono mancate ben 10.000!!!

Oggi come ieri, quindi, c’è assoluto bisogno di nonabbassare in questo campo la guardia e di non lasciare nulladi intentato, nel creare le condizioni per un sistematicoconsolidamento del numero dei donatori periodici che metto-no a disposizione degli altri, in modo volontario, responsa-bile e gratuito, questo prezioso liquido. Il Gruppo “Fratres”di Anghiari , fin dalla sua fondazione, sta collaborando contutte le altre associazioni di volontariato e con la Confedera-zione Nazionale affinché tale traguardo sia raggiunto al piùpresto, nell’interesse preminente di tutti i nostri malati.

Dalla Confederazione Nazionale "Fratres"

VIAGGIO TURISTICO DI DUE GIORNITRIESTE- GROTTE DI POSTUMIA (SLOVENIA)

SABATO 17 e DOMENICA 18 Agosto 2002

Programma di massima

SABATO 17Ore 05.30: Partenza dal Campo della Fiera con autobus

G.T.; ” 08.30: Colazione presso un autogrill autostradale; ” 12.30: Arrivo in Hotel ***, nei pressi di Trieste; siste-

mazione in camera e pranzo; ” 15.00: Partenza per Postumia (ex Jugoslavia) e visita

alle famose grotte; ” 19.30: Rientro in Albergo e cena; ” 21.30: Serata organizzata.

DOMENICA 18Ore 08.00: Colazione in Albergo; ” 09.00: Partenza per Redipuglia, sede del celebre

Sacrario Militare (guerra ‘15/’18); ” 13.00: Pranzo in Ristorante, lungo la costa dell’alto

Adriatico; ” 15.00: Un po’ di……. mare (portare il costume !!!); ” 18.00: Partenza per Anghiari; ” 23.30: Arrivo al Campo della Fiera.

La quota di partecipazione è di EURO 130 ( euro 110 per i DONATORI ATTIVI e per i bambini al di sotto dei 12anni) e comprende alloggio e pensione completa in Hotel ***, pranzo al ristorante della domenica, bevande ai pasti.

Il viaggio è organizzato in collaborazione con l’agenzia ALPE DELLA LUNA TRAVEL di Sansepolcro e sarà effet-tuato con almeno 40 iscritti.

ISCRIVETEVI SUBITO PRESSO L’UFFICIO DELLA PRO-LOCO (sig.ra Vesta)tel. 0575/749279, versando una caparra di 50 euro. Procurarsi Carta di Identità valida per l’espatrio

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Elezioni comunali: LE LISTE, I CANDIDATI, GLI ELETTI

Lista N. 1Libertà per Anghiarivoti 1608% 38,53

Candidato a Sindaco: Paolo Mariotti

Candidati a Consigliere e preferenze

Acquisti Renato, commerciante 107Lamagna Liborio, medico chirurgo 8 8Pulcinelli G. Battista, imprenditore 8 0Rossi Michele, consulente assicurativo 8 0Giorni Luca, coltivatore diretto 7 9Giuliattini Palmiro, artigiano 7 7Meozzi Massimo, dottore in economia 7 6Catacchini Franco, impiegato 5 4Guadagni Piero, impiegato 5 2Ruggeri Andrea, bancario 5 0Alberti Gian Piero, pensionato 4 7Coleschi Katia, dottoressa in legge 4 6Neri Donato, artigiano 3 8Bianchi Umberto, commerciante 3 6Leonardi Michele, studente universitario 2 6Lombardi Imola, maestra elementare 1 6

Lista N. 2Centrosinistra per Anghiarivoti 2054% 49,22

Candidato a Sindaco: Danilo Bianchi

Candidati a Consigliere e preferenze

Matteagi Simone, assessore uscente 190Senesi Maddalena, sindaco uscente 164Croci Barbara, assessore uscente 161Meozzi Mirco, studente universitario 139Boncompagni Assuero, pensionato 102Bruni Silvano, assessore uscente 89Ricceri Giuseppe, impiegato 81Cambi Claudio, ingegnere, insegnante 80Merendelli Elena, decoratrice 69La Ferla Riccardo, avvocato 63Rossi Loris, pensionato 61Santi Ermindo, agricoltore 58Rosadi Loriano, operaio 55Moretti Giacomo, studente universitario 52Ferrini Luca, geometra 47Fontana Emanuele, funzionario As. Categ. 38

Lista N. 3Anghiari agli anghiaresivoti 511% 12,25

Candidato a Sindaco: Santi Roberto

Candidati a Consigliere e preferenze

Guadagni Bruno, artigiano idraulico 2 0Camaiti Maurizio, segretario università 1 8Magrini Walter, operaio Tesar 1 7Pernici Miriam, imprenditrice 1 7Senesi Alvaro, artigiano 1 6Buzzichini Settimio, agricoltore 1 5Lombardi Marco, impiegato 1 5Innocenti Elio, autista SITA 1 4Nespoli Egizia, operaia 1 4Franceschetti Silvie, studentessa universitaria 1 0Procelli David, operaio specializzato 1 0Fuligni Lorenzo, impiegato 8Ghignoni Matteo, operaio tessile 6Boriosi Federico, operaio 5Meoni Stefania, artigiana 5Baldi Beatrice, laureata in pedagogia 4

La nuova amministrazione di Anghiari, per i pros-simi cinque anni, sarà guidata da Danilo Bianchiin qualità di Sindaco e da 11 consiglieri della me-desima lista e che sono:

Assuero BoncompagniSilvano BruniClaudio CambiBarbara CrociRiccardo La FerlaSimone MatteagiElena MerendelliMirco MeozziGiuseppe RicceriLoris RossiMaddalena Senesi

La minoranza avrà cinque Consiglieri di cui quat-tro della Lista N. 1...

Paolo MariottiRenato AcquistiLiborio LamagnaG. Battista Pulcinelli

...e uno della Lista N. 3

Roberto Santi

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Danilo Bianchi, neoeletto sindaco lista “Centrosinistra per Anghiari”Siamo soddisfatti del risultato elettorale perché era una battaglia non semplice, non scontata,

come qualcuno diceva. Le questioni sul tappeto erano diverse; c’erano state anche diverseproblematiche spiegate non in modo corretto: l’acqua, il gas. Dovevamo quindi ricostruire, se nonun rapporto, perlomeno chiarire questi elementi con la popolazione.

Ci ha aiutato sicuramente l’alleanza politica dei partiti dell’ulivo, ci ha aiutato anche unprogramma serio, una lista di qualità, donne e uomini in gamba. Questa qualità è stata riconosciuta

anche dagli elettori. Abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo: persone, progetti, idee, alleanza politica.Abbiamo anche cercato di guardare al di là dello schieramento politico perché il messaggio del centrosinistra nonera rivolto solamente agli elettori del centrosinistra ma era rivolto anche a tutte le persone che hanno a cuore ilbene di questo paese.

Tutte queste cose insieme hanno reso possibile la vittoria.Questo quasi 50 per cento ci soddisfa proprio per il fatto che con tre liste era difficile pensare di andare oltre.La lista civica soprattutto è una lista trasversale. L’analisi dei flussi elettorali ad Anghiari non si può fare. Io

penso che dei 511 voti presi dalla lista di Santi per lo meno la metà siano i nostri. Senza la lista di Santi la nostralista avrebbe superato tranquillamente il 50 per cento.

Paolo Mariotti, capogruppo lista “Libertà per Anghiari”Chi governa questo paese, per la prima volta, governa con meno del 50 per cento dei voti. La

lista del centrosinistra, anche se ha vinto, ha vinto con circa il 49 per cento e quindi con meno dellametà del consenso della popolazione che è andata a votare.

È evidente che il popolo è sovrano: il popolo ha deciso dando e concedendo fiducia alla lista delcentrosinistra e noi ne prendiamo atto. A Danilo Bianchi, buona fortuna nella speranza che Anghiari

riesca a rifiorire sotto il profilo socio-economico.Da parte nostra credo che i 1608 voti che sono confluiti nella lista Libertà per Anghiari, unica lista che aveva

l’appoggio della Casa della Libertà, sia un successo, visto le precedenti elezioni di carattere amministrativo.È stato superato il 38 per cento dei voti, risultato che è superiore alle elezioni amministrative di quattro anni

fa, nonostante che ci sia stata una terza lista che ha preso 511 voti che, a mio avviso, oltre i quattro quinti sonostati presi alla nostra lista.

Il Santi ha fatto otto anni fa il candidato a sindaco, ha fatto 4 anni fa il capolista sempre per una lista alternativadel centrosinistra: i 511 voti della sua lista provengono per i 4/5 dalla nostra parte politica. Ha preso i votisoprattutto nei partiti che fanno riferimento alla Casa delle Libertà.

Roberto Santi, capogruppo lista “Anghiari agli anghiaresi”Per noi è stata piena soddisfazione prendere tanti voti però è anche amarezza perché sappiamo

che la nostra lista poteva prendere molto, molto di più.A una settimana dal voto i nostri consensi erano ben maggiori di quelli poi ottenuti.Un’ultima osservazione riguarda il giorno del voto perché stare davanti ai seggi come è stato fatto

da alcuni candidati di una lista è una cosa che io non ho mai visto in venti anni. Gli elettori devono essere lasciatitranquilli, in pace, almeno al momento del voto.

Le altre due liste rappresentano gli altri partiti di destra e di sinistra. In realtà sono le due facce della stessamedaglia perché in realtà siedono tutti insieme nelle varie società di gestione come Coingas, Ato, Nuove Acque;hanno approvato insieme la gestione privata del Palazzetto dello Sport e insieme sostanzialmente fanno i grandiaffari che esistono tipo quello sul piano cave.

Abbiamo quindi di fronte una situazione nella quale i cittadini litigano, per conto dei partiti naturalmente, almomento delle elezioni però in realtà i loro rappresentanti eletti in Consiglio comunale si trovano d’accordo suigrandi problemi che contano cioè quelli che sono mossi dai vari gruppi di interesse che esistono a livelloprovinciale e a livello di vallata.

Elezioni amministrative ad Anghiari:le valutazioni dei candidati

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Dalle nostre ParrocchieDa Monterchi

Domenica 7 luglio è stata celebrata a Monterchila festa dei Donatori di Sangue nel ventesimo difondazione di questa associazione. Alle ore 18 c’èstata la Messa solenne nella arcipretura a cui hafatto seguito una lauta merenda per tutti gliintervenuti.

Il 16 e 17 luglio c’è stato il pellegrinaggio diuna cinquantina di persone a San GiovanniRotondo guidato dal parroco. Siamo andati arendere omaggio al nuovo santo, San Pio daPietrelcina, e a pregare sulla sua tomba. Lapopolarità di questo santo è nota a tutti e non fameraviglia che la gente chieda di visitare queiluoghi.

Il 10 agosto presso la restaurata chiesa di SanLorenzo a Ricciano, con programma da stabilirsi,verrà celebrata l’annuale festa della Confraternita diMisericordia a cui fu affidata questa chiesa percelebrarvi le ricorrenze liturgiche di questa anticaassociazione.

Il 18 agosto viene invece celebrata con una certasolennità la festa della Madonna Assunta in cielonella chiesetta di Pianezze, in cima alla Padonchia.Verranno celebrate due messe: la prima alle 12, acui farà seguito una breve processione e la secondaalle 17, 30 nel pomeriggio.

La seconda domenica di settembre , quest’annocoincide con l’8 settembre, preceduta da un triduoaux flambeaux, verrà celebrata la festa dellaMadonna Bella con tre Messe: alle 8 alle 10, alle12, 30 e un’altra alle 17,30 a cui seguiranno itradizionali giochi popolari e la pesca dibeneficenza organizzata dai giovani del luogo.

Il 6 ottobre, prima domenica di ottobre, verràcelebrata la festa patronale di San Simeoneprofeta a Monterchi e la Cresima di un gruppo diragazzi: quelli che risulteranno preparati.

Da San LeoIl 2 agosto è l’anniversario della strage di Bologna, ci

ritroviamo con il, Sindaco con il gonfalone per ricordarequesto avvenimento che colpì anche San Leo. Dopo la SantaMessa ci recheremo al cimitero di San Leo per ricordareRoberto Procelli. Al nome di Roberto abbiamo il circolo deigiovani qui di San Leo. Si cerca di ricordarlo per quello cheera: un ragazzo in gamba, spiritoso. Dopo tant’anni non èstato ancora chiarito quel triste avvenimento. Non si sa chiè stato e lascia l’amaro in bocca il fatto che i responsabili nonsiano stati puniti. Sì, qualcuno è stato in prigione ma siamoancora lontani dall’aver chiarito tutti gli aspetti di questatriste vicenda. Chi ne soffre di più è certamente la famigliadi Roberto che aveva questo unico figlio

Il 15 di agosto c’è la festa della Madonna Assunta edè tradizione qui a San Leo recarsi presso la chiesa diCorsano. Quest’anno non ci potremo andare per i lavori incorso ma è importante che questi lavori siano iniziatiripristinando la chiesa che mi auguro verrà riportata agli usiper cui era sorta così da restituire questo luogo alla comunitàlocale ed ai tanti forestieri che desiderano visitarla. L’affe-zione di tante persone per questo luogo è dovuto anche aduna sacra immagine della Madonna nell’atto di allattareil Bambino . Era una delle “Madonne del latte” diffuse nelnostro territorio a cui si rivolgevano in particolare le donnenei momenti difficili del parto. Questa chiesa ha avutonumerose vicende. Nel 1954 venne riaperta al culto dopo unlungo periodo di chiusura con la partecipazione del vescovoMignone. Si fece una processione dalla chiesa di San Leofino a Corsano con una lampada accesa che venne lasciatain quella chiesa. La chiesa è monumento nazionale; miauguro che anche una eventuale attività nel luogo non sia diimpedimento al mantenimento di questo importante luogo difede per la comunità di San Leo ma non solo.

Nei primi di settembre, dal 2 al 5, verrà organizzata unagita a Pompei e visto che ci siamo faremo anche una visitaa Napoli, Ischia e il Vesuvio.

In settembre riprendono le attività scolastiche ed ancheil circolo intitolato a Roberto Procelli riprenderà la suaattività.

Le nostre opere d'arte sono esposteLa Madonna di Loreto già dal mese di aprile è in restauro presso lo Studio di restauro Piero della Francesca diSansepolcro. Questa scultura lignea, attribuita a Tino da Camaino, tornerà così all’aspetto originale così come lavolle il suo autore.Dopo il restauro sarà presente ad Arezzo alla Mostra sulla scultura policroma del territorio d'Arezzo.Questa importante opera, conosciuta come Madonna di Loreto, orna l'antica Badia camaldolese. In onore dellaMadonna, ogni anno, il 10 dicembre, le donne di Anghiari vecchio, preparano una festa che coinvolge tantissimibambini.

La deposizione del Puligo, una delle importanti opere che si conservano nella chiesa della Propositura, restauratanel 1997 da Enti, Associazioni e da molti anghiaresi per ricordare Fausto Valbonetti, verrà esposta presso la GalleriaPalatina a Firenze per l'importante Mostra “All’ombra di Andrea del Sarto: Domenico Puligo fra gli eccentricifiorentini del primo Cinquecento”. Firenze: Galleria Palatina, Sala Bianca, 27 settembre 2002 – 5 gennaio 2003.

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11 LUGLIO ANNIVERSARIO DELL'APPARI-ZIONE DELLA MADONNA DEL CARMINESono partiti da Anghiari, ma anche da Micciano e da Tavernelle, perraggiungere il Santuario del Carmine. Parlo di quelli che sono partitia piedi e che al termine della serata si sono sentiti ancora piùsoddisfatti di questa giornata. Passando dalla Calla, o dal Poggiolo, oda Sastille, saranno ritornati un po’ a quell’11 luglio del 1536, quandodi case non c’era ombra se non una modesta abitazione dove abitavala giovane Marietta alla quale la “Signora” dette indicazioni sullacostruzione di una cappella dove collocare l’immagine che tutt’ora sivenera nel santuario.

Nel chiostro del Santuario (la chiesa attualmente è inagibile acausa del terremoto) un folto gruppo di pellegrini, compresi quelligiunti in macchina, ha ascoltato le parole del vescovo GualtieroBassetti ed ha reso onore alla Madre celeste con canti e preghiere.

Da segnalare l’impegno di Beppe, Gasparino e Pietro (caposqua-dra) che hanno realizzato, con materiali di recupero, il palco dove hatrovato posto l’altare per la celebrazione eucaristica e il lavoro delledonne del Carmine che hanno reso accogliente lo spazio del chiostro.C’è solo da segnalare che il vescovo ha avuto un attimo di esitazionee non voleva scendere gli scalini della pedana. No, abbiamo scherzato!Tutto è stato fatto con competenza e senz’altro a loro e agli altri chehanno collaborato, va una lode da parte di tutti.

Nella foto a sinistra i fedeli attorno al pozzo del chiostro per lacelebrazione eucaristica e, nel riquadro, il vescovo Gualtiero al momentodell'omelia. Digitalfoto Emmedipì

COMUNICATO DEL VICARIATO FORANEO DI ANGHIARI-MONTERCHIAttualmente la nostra DIOCESI di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e suddivisa in sette Zone Pastorali ed in ventuno

Vicariati. Noi apparteniamo alla Zona Pastorale Valtiberina che è articolata in quattro Vicariati: Sansepolcro,Anghiari-Monterchi, Pieve S. Stefano-Caprese M.lo e Badia Tedalda-Sestino.

Fino al 1996 Anghiari e Monterchi erano ecclesiasticamente due Vicariati distinti poi, in seguito alla riforma diMons. D’Ascenzi che ridusse il numero delle parrocchie e dei Vicariati, fu costituito il nuovo VICARIATO DIANGHIARI-MONTERCHI che si compone di quattordici Comunità parrocchiali: Anghiari, Monterchi, Sovara,Tavernelle, Gello, Ponte alla Piera, Micciano, Viaio, S. Leo, Toppole, Catigliano, Le Ville, Pocaia, Padonchia.

Il numero complessivo degli abitanti dei due comuni e di circa ottomila anime affidate alla cura pastorale deiseguenti sacerdoti elencati in ordine alfabetico: Ardila Rios D. Juan Carlos, Bartolomei D. Fabio, Cortelazzi D.Bruno, Comanducci D. Fabio, Donati-Sarti D. Vasco, Galastri D. Pietro, Giorgini D. Quinto, Manfredi D. Romano,Montini D. Mario, Salvi D. Marco.

Ai Sacerdoti secolari di cui sopra, dobbiamo aggiungere altri tre giovani sacerdoti religiosi: i fratelli Claudio,Luigi e Giuseppe che con quattro sorelle formano la Fraternità Francescana di Betania nell’ex Monastero benedettinodi Monterchi. Dobbiamo aggiungere la presenza attiva del Diacono permanente D. Fabio Mondani e due Comunitàreligiose femminili: le Suore di Nostra Signora del Cenacolo di MONTAUTO e le Suore Agostiniane presso la Casadi Riposo alla RIPA.

Il Diritto Canonico e lo Statuto Diocesano dei Vicariati Foranei stabiliscono le norme per la scelta e la nominada parte del Vescovo di un sacerdote che svolga il servizio pastorale e giuridico di VICARIO FORANEO che ha ildiritto e dovere di promuovere la “comunione presbiterale” tra i sacerdoti ed animare e coordinare l’azione pastoralecomune a livello vicariale. Dovrà avere particolare cura per i sacerdoti anziani ed ammalati; in caso di morte cureràche siano celebrate dignitose esequie ed inoltre secondo il dettato del can. 555 paragrafo 3 prenderà in consegnal’archivio parrocchiale perché non vadano “perduti o asportati documenti, libri, suppellettili sacre ed ogni altra cosaappartenente alla Chiesa”.

Nel quinquennio passato quest’incarico fu svolto, all’inizio, dal compianto D. Vittorio Bartolomei e dopo la suamorte, avvenuta nel settembre 1998, fu scelto e nominato D. Quinto Giorgini a proseguirlo.

Lo scorso mese, il Vescovo ha nominato nuovo Vicario Foraneo di Anghiari-Monterchi il pievano di Sovara DonRomano Manfredi indicato all’unanimità dai sacerdoti presenti alla riunione del 6 maggio 2002 nella Propositurad’Anghiari. Al neo eletto, che ha tutti i carismi per svolgere bene questo delicato servizio, i migliori Auguri da partedel nostro Periodico “ORATORIO” che è lieto di comunicare questa notizia ai nostri lettori.

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PARROCCHIE DI ANGHIARIE TAVERNELLE

Convegno parrocchiale“La parrocchia comunità viva”

Cenacolo di Montauto

sabato 14 settembre 2002

Sono invitati tutti coloro che vivono un'esperienza di fede e vogliono impegnarsi nellavita parrocchiale.

COSTITUZIONE CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Il giorno 14 settembre 2002 presso il Cenacolo di Montauto, per dare concretezza e vivacità all’azionepastorale della parrocchia, avrà luogo un incontro di tutti i ministri e operatori della parrocchia di Anghiarie di Tavernelle per costituire il consiglio pastorale parrocchiale ed approfondire attraverso la preghiera,relazioni, catechesi e lavori di gruppo il tema: La parrocchia comunità viva.

Gli ambiti di approfondimento saranno i seguenti: catechesi (ragazzi, giovani e adulti), liturgia, carità(emergenza del bisogno, Caritas parrocchiale e ammalati), cultura (Oratorio e riscoperta di una identità),missione e, infine, l’ufficio economico (affari economici, risorse e giudizio di utilizzo).

La serata avrà il seguente svolgimento:

- ore 15 Ritrovo al Cenacolo e preghiera.- ore 15, 30 Introduzione (parrocchia come ambito di vita) di seguito la relazione di don Angelo

Chiasserini: La parrocchia comunità viva.- ore 16,30 Lavori di gruppo così strutturati: ogni gruppo avrà un coordinatore predeterminato che

provocherà e animerà il lavoro e un segretario che sintetizzerà e verbalizzerà.- ore 17,30 Assemblea- ore 18,30 Santa Messa

Chiediamo preghiere a tutta la comunità parrocchiale affinché lo Spirito Santo ispiri e guidi questa serata.

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LA NOSTRA VERA RICCHEZZA:IL CAPITALE UMANO

Più volte abbiamo ripetuto come la nostra Banca di Credito Cooperativo sia al servizio della comunità e come operiattivamente allo scopo di contribuire alla promozione e allo sviluppo del territorio in cui si inserisce. In questo sensopossiamo dire di assolvere una duplice funzione: abbiamo sì la responsabilità di essere impresa, efficace ed efficiente peri nostri soci e clienti, ma il nostro compito non si esaurisce una volta raggiunti gli obiettivi dettati dalla logica aziendale:abbiamo anche una responsabilità sociale nei confronti della comunità, dal momento che ci candidiamo ad essere partnerprivilegiato per ogni iniziativa che miri allo sviluppo locale e al miglioramento delle condizioni di vita della nostra gente.

La stessa nozione di capitale ha per noi un significato più ampio, che non si limita alle sole risorse patrimoniali, macomprende anche quelle “umane” rappresentate dai soci, dai collaboratori, dai clienti, insomma da tutte le energie chel’impresa catalizza. Ma c’è anche un altro capitale, parimenti prezioso e prestigioso: è quello rappresentato dal consensoche ci siamo guadagnati in tanti anni di proficua attività, un capitale frutto della credibilità, dell’affidabilità, della coerenzatra il nostro agire e i valori di cui ci facciamo portatori, un capitale che si alimenta di un patrimonio sempre crescente diesperienze condivise con gli abitanti del nostro territorio, di iniziative promosse e di sfide intraprese, di difficoltà ancorada superare e di traguardi già raggiunti, sempre nell’interesse della nostra gente e mai perdendo di vista che i nostri principiispiratori sono la cooperazione e il mutualismo. Per questo motivo riteniamo fondamentale instaurare un rapporto direttodi partecipazione con gli abitanti del nostro territorio di competenza, sapendo bene che la vera “merce” che trattiamo,prima ancora che il denaro, è la fiducia: per nessuna altra impresa è tanto importante questo concetto come per una BCC,che può prosperare solo se riesce ad intessere rapporti reciproci di fiducia con la comunità in cui è inserita, guadagnandoconsenso e concedendo credito.

Questa nozione di “capitale” e il radicamento nel territorio sono fondamentali per la nostra Banca di CreditoCooperativo e rappresentano il motivo per cui, anche nell’era delle grandi concentrazioni e dei colossi del credito, lebanche locali trovano ancora spazi d’azione: ciò è dovuto alla grande attenzione che questi istituti dedicano al “singolo”,al cliente tradizionale che, sia egli imprenditore locale o semplice risparmiatore, vuole una banca che sappia in primo luogo“ascoltarlo”, rispondere alle sue esigenze, instaurare con lui un rapporto di fiducia e collaborazione.

Superata la soglia dei 3.400 socidel Credito Cooperativo

La migliore riprova di come la nostra Banca riesca adattrarre consensi è il sensibile e costante aumento del numerodei nostri soci che nel giugno ha raggiunto le 3.459 unità.

In coerenza con il carattere cooperativo del nostro istitu-to, rivolgiamo particolare attenzione alla categoria dei soci,ben consapevoli del ruolo attivo e partecipe che la nostracompagine sociale è chiamata a svolgere. Con la sottoscrizio-ne di azioni il socio da un lato entra a godere di condizionivantaggiose per quanto riguarda prodotti e servizi offerti,dall’altro si impegna a contribuire allo sviluppo della Bancalavorando intensamente con essa, promuovendone lo spiritodi appartenenza e l’integrazione.

La principale occasione per diffondere l’informazionesull’andamento della gestione e per promuovere la parteci-pazione è l’annuale Assemblea in cui i soci sono chiamati aesprimere la loro volontà in base alla regola cooperativa delvoto capitario, a prescindere dal numero di azioni posseduteda ognuno.

Quest’anno l’Assemblea del 5 maggio scorso, durante laquale si sono svolte anche le elezioni per il rinnovo dellecariche sociali, si è rivelata quanto mai un momento diincontro e di socializzazione ed ha registrato un numerosignificativo di presenze, segno evidente dell’alto grado dipartecipazione della nostra compagine sociale alla vitaaziendale. Gli amministratori e i dirigenti si propongono disviluppare e intensificare momenti di integrazione e diincontro di questo tipo, indicendo assemblee generali osettoriali con maggiore frequenza.

La Banca di Anghiari e Stiaa sostegno della scuola

A riprova di quanto dicevamo circa la valorizzazione delcosiddetto “capitale umano”, non si può non ricordare comela Banca stia orientando la sua attività verso le giovanigenerazioni, garantendo loro servizi innovativi etecnologicamente avanzati, assistendoli nella formazioneprofessionale e aiutandoli nell’inserimento nel mondo dellavoro. Già da tempo operiamo in questa direzione avendostabilito contatti sia con l’istruzione secondaria superiore(alternanza scuola-lavoro per alcuni studenti) che con quellauniversitaria (convenzione stipulata con l’Università diPerugia per consentire lo svolgersi di stages formativi all’in-terno della nostra struttura). Nel futuro ci proponiamo diintensificare questi rapporti di collaborazione, di intrapren-dere ulteriori iniziative a sostegno dei giovani, di favorire laloro affermazione lavorativa e produttiva, sostenendo ilfenomeno in continua crescita dell’imprenditoria giovanile.Anche quest’anno abbiamo voluto ripetere l’iniziativa delleborse di studio agli studenti soci o figli di soci che si sianoparticolarmente distinti per meriti scolastici. La premiazione,svoltasi durante l’assemblea del 5 maggio, ha interessato 32studenti e l’ammontare della borsa di studio è stato propor-zionale al titolo conseguito (licenza media, diploma dimaturità, laurea). Premiando gli studenti più meritevoliperseguiamo un duplice scopo: quello di concedere un ade-guato riconoscimento ai giovani del nostro territorio perl’impegno profuso e quello di stimolarli a migliorare semprela loro preparazione culturale, condizione imprescindibileper il futuro inserimento nel mondo del lavoro.

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Da Tavernelle Rubrica a cura di Alessandro Bivignani

RECITAL del GRUPPO GIOVANI di TAVERNELLEdi Laura & Chiara

Sabato 22 giugno sul piazzale della chiesa di Tavernelle si e svolto l’ormai tradizionale Recital, liberamentescritto ed interpretato da noi ragazzi di Tavernelle. Il tema che abbiamo deciso di affrontare è stato quello dellaPACE, forse un po' scontato, ma visto gli avvenimenti accaduti quest’anno c’è sembrato più che opportuno dire lanostra a proposito.

Abbiamo parlato di come i differenti punti di vista su questo argomento possono portare a discussioni fra lepersone, abbiamo dunque creato 5 personaggi i quali avevano ognuno un’idea differente di pace, c’era chi se nefregava completamente credendo che questo argomento non lo riguardasse da vicino, chi ci credeva fin troppo edinfine chi sosteneva che la pace vive nell’immaginazione di ogni persona. In questo modo siamo arrivati a dire che lapace è solo una bella parola, questa affermazione l’abbiamo portata avanti fino alla fine quando poi riflettendo tuttiinsieme abbiamo capito che la pace non può essere solo una bella parola e che se ci crediamo può essere raggiunta.Per ovviare al solito recital quest’anno si è unito a noi il gruppo musicale dell’oratorio, composto da : Walter albasso, Alessandro alla chitarra, Gabriele- detto PGB- alla chitarra e tastiera e Enrico alla batteria, cogliamo quindil’occasione per ringraziarli ancora una volta. Vogliamo inoltre ringraziare in modo particolare Alessandro B. e ilDOTTO che ci hanno aiutato con gli impianti e tutto il resto ed infine, non certo per importanza, tutti gli spettatori!!

LA FESTADELLA FAMIGLIANon ci poteva non essere quest’anno, nella bella coin-

cidenza della particolare dedicazione PastoraleDiocesana alla Famiglia, alcuna novità alla Festa dellaFamiglia di Tavernelle.

Naturalmente non a causa di questo, ma per altrimotivi, la Festa si è svolta per la prima volta nel pratotra il Centro Parrocchiale (che non a caso si chiama“La Famiglia”) e la chiesa di Tavernelle, abbandonan-do quindi l’originaria e ormai consolidata sede del Cam-po Sportivo della frazione.

Naturalmente un po’ di tristezza, alcuni ricordi ecome sempre alcuni giudizi affrettati, nel lasciare la sedeche ha ospitato la manifestazione per ben 17 anni con-secutivi, dandole i natali e accompagnandola nello svi-luppo fino ad arrivare all’odierna organizzazione.

Comunque la festa si è svolta regolarmente, con lasolita partecipazione ed attivismo della gente di Taver-nelle. Ed infine anche i più anziani, i forti sostenitorinel tenere la festa al campo Sportivo, si sono largamen-te complimentati per la scelta.

La serata vigiliare, come sempre, è il recital dei gio-vani che introduce la festa del paese, che la riaccende,affinché l’indomani tutti siano già nel clima della festastessa.

E la mattina infatti si inizia con la Messa, celebratada don Marco e animata dal coro di Anghiari e Taver-nelle. Tanta la gente che ha preso parte a questo mo-mento così significativo ed importante per la riuscita

della festa. Al momento della Processione Offertoriale,sono state due famiglie a portare i doni per la mensaeucaristica: la prima quella di Andrea Piomboni e Catia,assieme al piccolo Luca, che formano la più giovanefamiglia della Parrocchia, ed infine la Elena Tavernellie Lorenzo, che la domenica successiva si uniranno inmatrimonio, e quindi la famiglia che continuamentenasce e si rinnova.

Poi nel pomeriggio i giochi e la merenda, la lotteria,il tiro alla fune e tutti gli altri ingredienti che sono ser-viti per passare una bella Festa della Famiglia.

Nella tarda serata, mentre un po’ di musica intratte-neva il pubblico, il team dei “festarini” si è stretto in-torno a Gianni Natalini che finiva 50 anni; anche lui,tra l’altro, infaticabile organizzatore della Festa.

Infine un ringraziamento a tutti quelli che si sonoadoperati per il buon esito della festa, alla gente di Ta-vernelle che ha preparato generosamente la merenda, ea tutti quelli che hanno partecipato con noi nel festeg-giare, come ogni anno, la famiglia, dedicandogli ap-punto la FESTA della FAMIGLIA.

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Venerdì 31 maggio nel cortile della scuola elementare diTavernelle si è svolta la consueta recita di fine anno scolasti-co.

“Scaloaquito”: viaggio in Ecuador di sola andata, era iltitolo della rappresentazione svoltasi quest’anno nell’ambi-to delle attività legate all’ampliamento dell’offerta formativanella scuola di base. Nell’arco di 10 pomeriggi aggiuntivirispetto al normale orario scolastico gli alunni delle cinqueclassi sono stati guidati nella realizzazione di due importan-ti progetti.

- Laboratori di ceramica: nei quali veniva chiesto aglialunni di rappresentare su mattonelle di argilla (dopo unostudio sul territorio) angoli o scorci caratteristici della realtàa loro vicina: Tavernelle. Con le mattonelle è stato realizza-to un bel pannello murale. A tal proposito si ringrazia ilprofessor Tofani dell’Istituto d’Arte di Anghiari per la colla-borazione dimostrata da sempre e ripetuta in questa occasio-ne, nella fase di cottura dei materiali.

- Laboratori teatrali di drammatizzazione: durante que-sta attività è stato composto uno studio relativo alladrammatizzazione e i bambini sono stati guidati a rifletteresu una realtà conoscibile soltanto attraverso testi, immagini,documentari: l’Ecuador. Il “vicino” e il “lontano” sono statiquindi gli elementi guida alla base di progetti che hannovisto il loro momento conclusivo di fronte ad un vasto pub-blico nella serata di venerdì 31 maggio.

Presenti anche diversi rappresentanti del Centro di Do-cumentazione Città di Arezzo, promotore del progettounitamente a ONG Aretina Ucodep. Parte del lavoro svolto

Ricordodi un sorriso sempre vivo

Nel caldo pomeriggio di giovedì 23maggio una immensa folla di gentesi è radunata nella chiesa di Taver-nelle (risultata naturalmente insuf-ficiente) per dare un ultimo saluto aGiovanni Bianchi.

Giovanni, o come lo chiamava-mo ormai tutti “Nanni dellaLorentina” (per distinguerlo da altri

Nanni di Tavernelle) era una persona conosciuta datutti, dagli anziani, adulti e anche dai più giovani. Ungrande cercatore di funghi, amante del lavoro esoprattutto della famiglia. Un instancabile collabora-tore, tutti gli anni, alla Festa della Famiglia.

Poi martedì 21 maggio un malore lo ha coltomentre stava lavorando in un campo, e lì si è spentoin silenzio e senza far rumore, come del resto ricordoil suo carattere.

A Tavernelle lo ricordiamo tutti con un sorrisoche non mancava mai a nessuno. Un sorriso mai in-vadente o di circostanza, ma schietto e sincero, ri-servato, ma sicuramente fresco di vera autenticità.

con gli alunni è stato documentato anche da una bella mo-stra fotografica “Narrare d’Ecuador”, presentata all’VIII edi-zione della Mostra del Libro per ragazzi di Anghiari.

Responsabile e curatore del progetto in prima personaGianni Micheli, esperto di Teatro e collaboratore della Libe-ra Università dell’Autobiografia di Anghiari.

Di seguito riportiamo parte della presentazione del pro-getto consultabile anche nel sito internet: www.ucodep.org

Progetto “Trovare le parole”: Presentazione

Uno strano fervore ha guidato il “gioco “ teatrale scola-stico. È stato difficile entrarci dentro ma una volta entrati leparole sono state spontanee, così i gesti e le emozioni. Ne èvenuto fuori un copione teatrale, Scaloaquito, frutto del la-voro delle insegnanti (Cristina Donati, Brunella Mancini,Graziana Meoni, M. Pia Pari), del curatore del laboratorioGianni Micheli, ma anche degli studenti di tutte cinque leclassi. Per avvicinarli all’Ecuador gli studenti, prima ancorache con i fatti o le parole li abbiamo chiamati a confrontarsicon le immagini, con i colori, con l’immaginazione di unmondo lontano eppure vivo. Spontaneamente è emerso il fa-scino dell’abbigliamento, dei gioielli, dei vivaci colori deitessuti, dei cibi. La diversità, in primo luogo, come per il“dulce di panela”, ma anche l’affinità nelle cime alberate deimonti che uno degli studenti ha riconosciuto simili alle pro-prie. Dalla visione delle fotografie siamo passati allo studiodel paese, dei costumi, delle usanze, cercando di conservareun punto di vista fantastico dell’esplorazione. Aspiravamoad un Ecuador da narrare con occhi partecipi ma avvinti nel-l’immaginazione, evitando di scivolare nello stereotipo. Cosìfacendo abbiamo favorito la fantasia a discapito di altri aspettidell’educazione allo sviluppo, comunque importanti, marimandabili ad altre annualità scolastiche.

Il risultato è una mostra fotografica, per narrare con lenostre immagini l’esperienza laboratoriale, e Scaloaquito,uno spettacolo vivace e curioso, che si sofferma in un merca-to ecuadoriano privilegiando aspetti visivi ed emotivi, piùche documentari. Non dunque la rappresentazione del mer-cato di Otavolo, così com’è, a molti di noi sconosciuta, ma lamessinscena di una fiera ecuadoriana, intessuta dei colori edella fantasia degli studenti più che del popolo di Quito, conl’ambizione di aver segnato la via per un sentiero da esplo-rare ancora negli anni futuri, a scuola ma anche a casa.

Un ringraziamento particolare a: Carla per la disponi-bilità che sempre dimostra, ad Alessandro (Dotto) per lapazienza, la cura nel montaggio delle luci e degli impiantiaudio.

Scaloaquitoa cura di Gianni Micheli

DOMENICA 1° SETTEMBREFESTA A S. STEFANO

Orario delle S. Messe

Chiesa della Propositura: ore 9,30Chiesa di Santo Stefano: ore 8,30, 11. Alle ore

16 incontro di preghieraChiesa della Croce: ore 18

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Caprano e S. Maria di Belvederedi Franco Badini

Quarantamila secondo alcuni, ventimila secondo altri, manulla permette di stimare con qualche precisione il numeroeffettivo dei fedeli che il 10 settembre 1684 accorsero sui collidi Caprano, per la traslazione dell’Immagine miracolosadella Madonna nel nuovo Santuario di Belvedere. Tuttavia sitrattò certamente di una moltitudine di persone, di tutti i cetie provenienza, che quel giorno (sembra fosse anche piovoso),si radunò a Città di Castello, richiamata dalla famataumaturgica della Beata Vergine.

Si hanno notizie di gruppi venuti da Cortona, da Perugia,da Montauto, da Anghiari e dal Casentino, ed è facilmenteimmaginabile il disagio che sopportarono quei pellegrini neglispostamenti e nella permanenza, dato che senza dubbio permolti fu un impegno che si protrasse per più giorni.

Su richiesta del Vescovo, per organizzare i festeggiamentie la processione, era stata costituita una Commissione cuifecero parte Pompeo Longini, Filippo Albizzini, il marcheseVincenzo Bourbon del Monte e il conte Tommaso L. Pizzotti.

Il simulacro, in terracotta colorata, dopo essere statotrasferito a Città di Castello dalla chiesetta di S. Maria diCaprano per permetterne la sosta anche presso i conventi diClausura, fu trasportato solennemente, posto su di unmarchingegno a forma di torre abbellito con statue e drappi,talmente alto che fu necessario abbattere la volta della portaS. Egidio per permetterne l’uscita dalla città.

“Alle ore venti del giorno (due ore avanti l’Avemaria)nell’ora cioè esatta in cui l’anno prima i Turchi furonodebellati e vinti, iniziò la sfilata della grande Processione.”

Il corteo , cui parteciparono le Confraternite cittadine coni propri stendardi, le Congregazioni monastiche, il Clero dicampagna e capitolare e tutte le autorità, fu ricevuto sul colledi Belvedere dall’Abate-Parroco D. Pietro Migliorati, cheprese in consegna la statuetta e la pose sull’altar maggioredella nuova bella chiesa, costruita tra il 1669 e il 1684 dagliarchitetti Gabrielli e Barbioni, per sostituire la cadente chiesettadi Caprano posta su un vicino colle situato a Est versoApecchio.

Il Santuario di S. Maria di Belvedere è stato da alloracentro di culto e meta di pellegrinaggi, ma ha subitoinnumerevoli vicissitudini, come il crollo della cupola per ilterremoto del 1789 e i danneggiamenti e furti dovuti alletruppe napoleoniche. Data la sua importanza , vi ebberoresidenza stabile per lungo tempo numerosi Sacerdoti, tantoche dovette essere stabilito un turno per permettere a tutti didire la propria Messa quotidiana. Su un “Avviso” ancoraesistente nella sagrestia, dato il 12 aprile 1826 da “JoannesArchiepiscopus Episcopus Tiferni”, essendo CancelliereCamillo Prosperini, e stampato da Francesco Donati nel1827, si sa che i sacerdoti presenti erano almeno in numerodi cinque: l’Abate e quattro cappellani, denominati 1° cappel-lano, 2° cappellano, ecc., che tra la fine di una Messa e l’iniziodella seguente doveva trascorrere almeno mezz’ora, che laprima del mattino il cui orario variava secondo la stagione era

di competenza (sepossibile) dell’Aba-te, e che l’ultimadoveva essere cele-brata alle ore 11.30.Non è riportato ilnome dell’Abate,ma i cappellani ven-gono indicati connome e cognome conil seguente ordine:R.ndo Don Vincen-zo Lignani - R.ndoDon Michele Campanelli - R.ndo Don Giacomo Pacciarini -R.ndo Don Pasquale Fiorucci

Oggi, il Santuario dopo essere stato addirittura privo perqualche tempo di un Sacerdote titolare è attentamente e conprofitto, fin dal 1996, presenziato da una Comunità di FratiCappuccini, e la chiesa e le abitazioni hanno subito un attentorestauro, peraltro non ancora terminato. Le colline che cir-condano Belvedere, formate da arenaria e brulle in gran partefino a non molto tempo fa, furono a poco a poco rimboschitee presero l’aspetto attuale anche per l’energia e la lungimiran-za di uno degli ultimi Parroci, Don Luigi Berliocchi, che neglianni sessanta con la messa a dimora di innumerevoli piantedi conifere ha contribuito a dare al già bellissimo paesaggiol’aspetto odierno.

Tra le tante cose da ricordare cite-remo la visita di Santa VeronicaGiuliani, che volle recarsi a pregare laVergine, quando ancora giovinetta sichiamava Orsola, provenendo dallanatia Mercatello, e il ritorno dellastatuetta, nel novembre 1703, in catte-drale per l’incoronazione da parte delCapitolo di S. Pietro.

Della chiesetta di Caprano si han-no notizie fin dal 1269, conoscendo ilnome dell’allora Rettore, certoMartino figlio di Guido, e si sa cheaveva rendite poverissime, talvolta nulle, tantoché nel 1290il Rettore Borghese fu esonerato dal pagamento del censodovuto. Da un rogito di Ser Marco Vanni si sa che nel 1354vi era una campana recante impressa quella data. Nel 1594Mons. Fabio Tempestivo, Visitatore Apostolico trovò laChiesa diruta e appurò che il Rettore in carica aveva avutonell’anno dalle terre parrocchiali la rendita di un solo staio digrano.

La misera chiesetta, nel corso dei secoli subì danni causatida soldataglie di passaggio, da terremoti e da incuria e servivaprobabilmente da ricovero ai viandanti e ai contadini, infattiil primo miracolo di cui si ha menzione, avvenne mentrealcuni avvinazzati vi giocavano all’interno e avendo uno di

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questi scagliato una pietra sulla Sacra Immagine ne rimaseaccecato, per poi recuperare la vista in seguito al pentimento.Da allora, spargendosi la voce del prodigio, la Madonna diCaprano assunse il titolo di Madonna di Belvedere, si susse-guirono miracoli e i fedeli aumentarono considerevolmente,stimolando nel tempo l’idea della costruzione della nuovachiesa. Quando il nuovo Santuario fu consacrato, la vecchiachiesetta fu abbandonata e il rudere utilizzato come casacolonica fu ingrandito man mano che ne sorgeva la necessità,fino ai primi del novecento, quando prese l’aspetto odierno digrande casa a forma rettangolare, che mantiene il toponimo“Caprano”, e che conserva al suo interno, utilizzato comecantina, l’ambiente del vecchio luogo di culto, con pareti

RicordiLa domenica in Albis si fa una processione che da

Micciano va al Santuario del Carmine per ringraziarela Madonna dei buoni raccolti e benedire le campagne.

Sono trascorsi molti anni da quando io, giovanesposa, vi partecipai per la prima volta e lui era lì,davanti alla processione a portare la Croce, LuigiAlessandrini, detto Torchiana. A me dette l’impressio-ne di un uomo forte e al tempo stesso umile, al serviziodi Dio.

Non mancava mai a questo appuntamento, ognianno era sempre lì, davanti alla processione.

Quest’anno non c’era, io ho pensato: “Chissà per-ché manca Torchiana?”

L’ho incontrato dopo la S. Messa, abbiamo parlatoun po’, era venuto in macchina, non stava tanto bene.Con orgoglio mi disse che per oltre quarant’anni avevapartecipato a questa processione portando la Croce,ora non poteva più, aveva lasciato il suo posto ad altri.

Devoto alla Madonna del Carmine è ritornato ancheper l’Ascensione, incontrandolo l’ho salutato comesempre, il suo sorriso era spento, notai una grandesofferenza sul suo volto, ma nonostante tutto era lì, lasua fede e la devozione alla Madonna lo aiutavano adandare avanti.

Il 24 giugno ha lasciato questa vita terrena, se ne èandato lasciando un caro ricordo e un buon esempio pertutti noi.

Francesca

C’erano duecandelabridi Cmr

“A chi ti leva il mantello,non rifiutare la tunica.”

“A chi ti prende del tuonon richiederlo.”Luca 6/27-35

Amico o amica a cui sono “piaciuti” i due candelabri che erano sopra l’altare del Sacro Cuore, nella Proposituradi Anghiari, tu hai commesso un reato e la legge degli uomini, per questo, ti condanna.Ma le mani tu le hai allungate (come si dice in gergo per definire il gesto da te compiuto) le hai allungate nellacasa di Dio e la legge di Dio non è quella degli uomini.Vedi, tu hai tolto qualcosa da sopra l’altare. Il nostro Sacerdote, ogni giorno ci mette qualcosa di molto più grandedi due candelabri. Ci mette la Vittima perfetta, santa, unica e dice: “Pregate, fratelli, perché il mio e vostrosacrificio sia gradito a Dio Padre onnipotente.” È il sacrificio offerto da tutti e tutti siamo invitati a pregare.Quindi, noi comunità cristiana di Anghiari, preghiamo anche per te che hai peccato, davanti a Dio e davanti agliuomini. Ma non ti giudichiamo né ti condanniamo per ciò che ti ha spinto a trasgredire.Ci rivolgiamo fraternamente a te con le parole di Gesù:“VAI IN PACE E NON PECCARE MAI PIÙ”

larghe unmetro, econ a ri-cordo, unan i c c h i acontenenteun’imma-gine dellaBeata Ver-gine.

Nella pagina accanto l'esterno del Santuario e l'altare barocco. Qui sopra la pianta dei fabbricati di Caprano nel 1848 da dove provienel'immagine della Madonna del Belvedere. Nel riquadro l'attuale costruzione e, in neretto, il perimetro della vecchia chiesa.

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La vignetta di ScacciapensieriQuando il dubbio è lecito!!

La vacanza mancatadi Maria Pia Fabiani

Dopo oltre settant’anni d’abitudine anticacon dama e tamburelloenigmistica e librie fogli da disegnoche tutti mi han permessod’arricchirmi al contattodi umanità diversae bella e interessante,quest’anno, a malincuore,per due buoni motivi,ho rinunciato al solito riposonella mia spiaggia amica.

Certo, invidio un pochinole immagini gioiosedi chi si gode il mareche io vedo soltanto in TV!

Ma dieci giorni passano in un volo.Non me ne sono accorta, ti assicuro!E c’è stato un vantaggio e forse più.

Valige da vuotareindumenti gualcitie molti da lavaree tutto (e non è poco)rimettere al suo posto…Ma specialmente duroil disordine in casada rimettere in sesto:orari scompigliati,stoviglie in luogo strano,abitudini nuove,quindi doppio lavoro!

Perciò sorrido e penso:“Ho evitato una serie di fatiche!E questo bel riposo è il mio compenso!”

2 luglio 2002

Banderuole 2di Emmedipì

Nel numero scorso ho esagerato parlando di schede delle banderuo-le. Molto più semplicemente elencherò altre banderuole che ornano, odovrebbero ornare, i nostri campanili.

Andiamo in piazza del teatro. Lo stemma Corsi (un cane tenuto allacatena ed una stella) campeggia sul piccolo campanile del teatro deiRicomposti (aveva anche un orologio con campana), fu costruito daBenedetto Corsi sul finire del settecento. Sul campanile della cappellainvece una banderuola bisognosa di restauro, dovrebbe rappresentareSan Tommaso da Villanova a cui la chiesa è dedicata.

Sul campano “sventola” lo stemma di Anghiari, un giglio, comepure un giglio è stato inciso sulla banderuola della piccola torre, macompleta di orologio, della fornace (del Palazzari) fuori della Portaccia,verso la Frattaccia.

Sul campanile (a vela) del Santuario del Carmine, attualmente inrestauro, la banderuola porta la scritta W MARIA.

Per finire (per questa volta) parliamo di una banderuola molto bellaraffigurante un leone rampante che l’amico Domenico Bartolini (ilGhiaccini) ha collocato… in un “mitulo” a casa sua, al Palazzolo.

Bianchi Linda, ArezzoBoncompagni Michele, S.sepolcroBoncompagni Fernando, MarzoccaCanicchi Maria, Anghiari vecchioCesari Roberto, CasaleDraghi Delfo, StazioneGhignoni EnricoGhignoni LirioGiovagnini Francesco, RomaLanzi Giuseppina

Lazzerini FabrizioMondani Otello, CarmineUna personaPagani Antonietta, CatiglianoPaletti Pietro, San RoccoRomani Romano, Novaggio CHRossi Tullio, DepositoRuggeri Senesi AssuntinaSassolini Alfonso, SpicchiVanni Riccardo, Prato

Ancora contributi per l'OratorioMario Guiducci ci invia la sua offerta in memoria della madreInes Poggini; Anna Maria Guiducci di Arezzo ci manda la suaofferta a nome della Madre Giuseppa: la Beppa de Bielle e altriaffezionati lettori ci hanno fatto pervenire il loro contributo:

Viaggiare informatia cura del servizio tanto fate sempre come vi pare

Il traffico in questi ultimi tempi si sta inten-sificando anche a causa delle vacanze estive.

Massima attenzione alla barriera della Sta-zione per il probabile passaggio della cinque-cento del Pari (con il Pari dentro).

Vento forte per la Badia e allo Sporto.Attenzione alle colombe che volano in grup-

po sotto le Logge.Traffico rallentato per la via del “sudore”

(via del Carmine) per la presenza di pedoni chevanno e vengono.

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3 maggio 2002: festa in parrocchiaIl giorno 3 maggio, festa del SS. Crocifisso, alla presenza del vescovo Monsignor Gualtiero Bassetti è

stato conferito il sacramento della Confermazione ai ragazzi della parrocchia di Anghiari. Nella mattinatadello stesso giorno il vescovo aveva eseguito l’importante momento di vita parrocchiale con i ragazzi diTavernelle.

È stato un momento significativo per tutta la parrocchia, non solo per le famiglie dei ragazzi e delleragazze; è una testimonianza a vivere l’esperienza della fede in maniera adulta. Il sacramento dellaConfermazione o Cresima, è proprio il sacramento dell’adulto, della fede, di colui che si assume di frontea Dio, attraverso il dono dello Spirito, la capacità della testimonianza della fede.

Lo "Studio Lirico" ospite ad Anghiaridi Walter Del Sere

Hanno soggiornato, studiato e cantato ad Anghiari dal 23 giugno al 20luglio i giovani cantanti statunitensi che hanno partecipato allo “Studiolirico”, ospitato per il secondo anno consecutivo nella nostra cittadinagrazie alla proficua collaborazione con la University of South Carolina(USA).

I 25 giovani cantanti lirici hanno preso parte a un fitto calendario diprove finalizzate all’allestimento dell’opera buffa “Così fan tutte” diMozart che è stata poi rappresentata in anteprima al Teatro deiRicomposti di Anghiari il 17 e 18 luglio. La Regia dell’opera era curata daTalmage Fauntleroy e Simone Spirei. L’Orchestra era quella de “I MusiciFiorentini”, diretta da Fausto Nardi. L’opera è stata prodotta ad Anghiarinelle 4 settimane di prove che si sono tenute in idonei spazi messi adisposizione dall’Amministrazione Comunale, Filarmonica PietroMascagni e Istituto Comprensivo Scolastico.

Grande qualità interpretativa e legittimo successo di pubblico ancheper i “pomeriggi musicali” che si sono tenuti alle ore 18.30 del martedì egiovedì in Piazza Mameli, nel cuore del centro storico di Anghiari. Unricco programma curato dal Direttore Generale Talmage Fauntleroy, conesecuzioni di alta scuola affidate alle belle voci dei giovani professionistiamericani, svedesi, giapponesi e tedeschi.

L’appuntamento con lo Studio Lirico è per il mese di luglio 2003quando, dopo “L’infedeltà fedele” di Domenico Cimarosa e il drammagiocoso “Così fan tutte” di W.A.Mozart, dopo tanti anni il Teatro deiRicomposti di Anghiari potrebbe accogliere nuovamente un’opera diGiuseppe Verdi.

Parrocchia di Anghiari

Alessia GuerriniCostanza AgnolucciDamiano PonzianiErika PaterniFederica RicceriFrancesca BianchiFrancesco CambiFrancesco PellegriniFrancesco PierantoniGiacomo MarziGiada CortelazziLinda TortoriLuca Baggi

Oggi sono felicedi Ilaria Andreozzi

Io cammino e respiro nel crepuscolol’odore della tarda primavera,e m’imbevo di néttare e di pòllinenel tripudio dei glìcini la sera.

Guardo lontano, il sole è una vertigine,s’impossessa di me, mi fa gioìre,riscalda la speranza e i sogni vólanofra le foglie che il vento fa stormire.

Mi perdo nell’azzurro con le rondini,laddóve l’aria limpida è più purae il canto melodioso di un’allódolaculla la ninna-nanna alla natura.

Oggi sono felice dentro all’anima,anche i colori sembrano più belli,corro verso il futuro che mi affàscina,e mi metto una rosa nei capelli…

Maddalena MarraniMarina BassaniMichael FontanaNico DraghiRaffaele ChieliSerena TramontaniStefano DraghiTeresa Alberti

Parrocchia di Micciano

Enrico LigiMichele Salvi

Parrocchia di Ponte alla Piera

Elisabetta GrecoSamuele GrecoSerena Rosadi

Parrocchia di San Leo

Pamela ZanelliSara MatteagiSerena Furlan

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LA NUOVA AMBULANZA

Nel parcheggio della Misericordia il 9 giugno, come da programma precedentementeannunciato, Don Marco, dopo la Santa Messa, ha benedetto la nuova ambulanza alla presenzadelle autorità.

È stata una bella cerimonia a cui hanno partecipato tante persone. Come ogni buona festache si rispetti, alla fine una buona merenda ha rifinito la serata. Credo sia doveroso ringraziaretutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della festa.

Un grazie particolare a Catia, Gastone e Piero i quali hanno offerto vino e vin santo,all’Antica Macelleria che ci ha offerto un buon prosciutto, al Bar Garibaldi che ci ha permessodi addolcire il caffè e di poter brindare con del buon spumante, a tutte le famiglie (e sono statetante) che hanno portato dolci, figuratevi che sono arrivati perfino dalla Motina.

Penso che sia una gran soddisfazione per tutto il popolo d’Anghiari aver contribuito all’acquisto di questa nuovaambulanza corredata da tutto quanto previsto dalla legge, per tutto ciò grazie e ancora “DIO VE NE RENDAMERITO”

Francesca

Io da i miei giornida quande sono nètodi molte vieAnghièri s’è scordèto.

Su per il Fossosi apre una stradinache ai mi’ giornisi chiamava Violina

Dalla Calabriain via Cupa allenadalla Stroscinatu vai alla via Pièna

Su per la Tombain vetta lo Sportonealle Cascinetu trovi il Conventone

Di sotto l’Archinotu troverai i Cordonia Sant’Agostinoi piedi tuoi ci poni

Scendi il Fossoe via delle Latrinesbocchi in piazzatra tante belle stradine

La Croce, via Novae Montelorotra loro si giunserocon il traforo

Furon le Loggea fare questo passoe dal Parterretu guardi giù in basso

Lì c’è la Fontede fianco c’è il Terrètoal Mammaluccoscommetto un ci s’è stèto

Via del Teatroconfina con la Boziaalla Portacciail fiato lì ti strozza

L’Arco di Piazzolalo Sporto e le due Portese fai il Chiassolole gambe tue son corte

Via della Badiail Bordello e il Poggiolinola via più cortaè quella del Destino

Là TralemuraDoccione, Castello Anticofino al Campènodi Piazzola, che vi dico

Se i “tromboni”coglievi alla Frattacciase te girèvivedevi Anghièri in faccia

Poi parlandoe a volte discussionesotto la lucedel fu chiamato Lampione

Sant’Agostinoun dì Piazza Cazzottiora è Mamelisenza i vetri rotti

Vecchi Anghiaresirivolgo a voi preghieravoi non gettate‘sti nomi in pattumiera

Sono ricordiche vanno preservatisolo al pensierolà dove siamo nati

Se questo Anghiaridi antico vuol passarepur questi luoghidovranno segnalare

E se qualcunode testa m’è scappatosono Anghiaresee qui farei pechèto

Da cittadinoconosco queste traccee la mi’ storiafinisce a le Bucacce

El Conventoneuna volta era il granèiodi queste stradene ho perse più de ‘n péio:

Vecchie strade anghiaresiRicordarsi è bene, dimenticarsi male e peccatodi Armando Zanchi

Note per chi ha meno di cinquant'anni.Alcuni dei nomi delle strade elencati da Armando possono risultare di difficile collocazione: la Violina è il Vicolo del Poeta mentreil Doccione si trova poco dopo il Poggiolino, in via Mura di sopra, dove esisteva, ed ancora esiste, una grossa fognatura. LeCascine sono lo slargo di Via XXV luglio mentre il Mammalucco si trova dove attualmente c'è l'ingresso del Cavallino nero. Il Bor-dello sarebbe Via della Misericordia mentre il Poggiolino ha la sua notorietà per lo spettacolo estivo che vi viene rappresentato.La stroscina esisteva fino a qualche anno fa fuori della Portaccia, verso il “Topo”; le “Latrine” erano collocate entro la portafiorentina dove c'era il posto di guardia. Infine il Lampione per antonomasia era un grosso lampione in ghisa collocato in piazzadel Teatro negli anni ’30.

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Siepi e giardinidi Civis

Varie volte ho evidenziato l’esagerazione di alcune siepi che circonda-no i giardini delle nostre abitazioni.

Di solito questo elemento della casa, il giardino, serviva ad abbellirlae quindi: doveva essere veduto dai passanti. Che senso ha, avranno pensatoi nostri predecessori, avere un bel giardino e nasconderlo. È legittimod’altra parte avere un luogo appartato, nascosto agli occhi indiscreti deipassanti per trascorrere momenti della giornata.

Pensando a tutte queste cose mi è venuto in mente che queste genialirealizzazioni potrebbero essere messe a “disposizione” di tutti almeno unavolta all’anno. Per esempio nelle giornate di primavera che sono stateorganizzate una volta dal Comune per visitare luoghi e palazzi di solito nonaccessibili al pubblico. Questa potrebbe essere l’occasione per inserireanche i giardini fra i luoghi da visitare e apprezzare.

Settembre in collinadi Vera Cuccini

Il pallido chiarore del solesi confonde con l’argentodegli ulivi.Gli alti castagniassorbono, maestosi,l’ultimo caloredella tarda estate.Immensa è la quietedei boschimentre, felice,qualcuno se ne vaper funghi e per more…

Iscrizioni che vanno in maloradi Mario Del Pia

Gli stemmi del Palazzo comunale avrebbero bisogno diun deciso restauro. Alcuni di loro sono stati spostati all’in-terno perché danneggiati, altri non sono più leggibili. Stessasorte anche per parecchie iscrizioni (ad esempio quelle dellafacciata della Badia) su architravi ed abitazioni sia pubblicheche private. Non sarebbe male che il Comune promuovesseun generale restauro di questi importanti segni delle nostreabitazioni. Molte volte infatti i privati, anche se disposti asobbarcarsi la spesa necessaria, non sanno a chi rivolgersi (enon vorrebbero certo spendere un’esagerazione).

Intanto io riporto alcune interessanti iscrizioni (anchequi il deterioramento è visibile) sulle soglie delle quattrofinestre al primo piano (detto anche piano nobile) del palazzoabitato dal Dottor Busatti, per il Borgo della Croce, chehanno per tema la casa.

MELIOR EST BVCCELLA SICCA CVM GAVDIOQVAM DOMVS PLENA VICTIMIS

CVM IVRGIO

Meglio un tozzo di pan secco con gioia che una casa ab-bondante di cibo dove ci sia discordia

INOPS CONSILIJCALAMITOSA DOMVS

Infelice la casa povera di saggezza.

DOMVS DESERTACOGITATIO[NE]S PRAVE

Una casa senza vita genera cattivi pensieri.

NON DOMVS D[OMI]NVM SED DOMVM DOMINVSEXORNAT

Non è la casa che dà lustro al padrone ma il padrone cheabbellisce la casa.

La mia cara amica Francadi Assuntina Ruggeri Senesi

Oggi 4 aprile 2002 mi sento tanto triste e stanca:mi è venuta a mancare la mia cara amica Franca.Ora che mi sto avviando alla sua Messacon lei se ne va una parte di me stessa.Se questo mi può consolaredi averla conosciuta fin dall’età scolare.Spesso scherzavamo della nostra Universitàpassata nei campi a lavorà’siamo sempre state molto amicheci siamo ritrovate insieme a cucire le camice.In tanti anni insieme ci siamo sempre confidatedi gioie e dolori ne abbiamo passate!Con tanta discrezione è giunta l’ora della pensionela vedevo passare ogni mattinaper accompagnare a scuola la sua adorata nipotina.Franca sapeva fare di tutto dall’orto alla cucinaper questo di lei tutti avevano un grande stima.Era una persona dotata di una intelligenzae forte intuito la sua passione e il cucito.Conosceva questo lavoro a prima vistachi l’ha conosciuta sa: “Lei era un’artista”.Questo mio scritto è di bassa culturama lei mi capirebbe io ne son sicura.Ad Aldo Cristina, Maurizio e Giulianon trovo le parole per alleviare questo dolorericordatela con tanto amore.

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Fatti di casa nostraovvero la pagina di Walter Del Sere

Daniel A. NigroIl 12 luglio, ad Arezzo, il Comandante del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di New York Daniel A. Nigro, ha ricevuto

il Premio Internazionale “Fair Play Mecenate”. Il giorno prima l’illustre ospite ha visitato la Val Tiberina Toscana, come dasuo espresso desiderio.

Daniel Nigro, considerato un eroe per l’opera prestata dopo i tragici fatti dell’11 settembre, è arrivato a Monterchi nelprimo pomeriggio di giovedì 11 luglio e, dopo la visita alla Madonna del Parto, ha raggiunto Sansepolcro. Nella Cittàpierfrancescana il Comandante dei Vigili del Fuoco di New York ha ammirato tanti altri capolavori del Sommo Pittore, nellavisita che ha compiuto al Museo Civico biturgense.

Alle ore 18.30 la delegazione è arrivata ad Anghiari dove, nel Palazzo Comunale, ha trovato ad accoglierlo il ConsiglioComunale. Il Sindaco Danilo Bianchi ha rivolto un breve ma significativo saluto al famoso personaggio al quale ha poidonato le prestigiose copie dei disegni preparatori che Leonardo da Vinci realizzò per dipingere il capolavoro scomparso de“La Battaglia di Anghiari”. Successivamente la delegazione è arrivata in Piazza Mameli dove era in programma uno deitanti concerti dei cantanti statunitensi dello Studio Lirico.

Una cornice di pubblico attento e il repertorio di Spirituals cantati con grande bravura dai giovani ospiti di Anghiari,hanno creato un’atmosfera decisamente suggestiva. Dopo l’applauditissimo ultimo brano eseguito “a cappella” e direttodallo stesso Direttore Artistico dello Studio Lirico Talmage Fauntleroy, Daniel Nigro e le autorità hanno visitato la fabbricadei “tessuti di Anghiari” prima di dirigersi verso il Castello di Sorci, già dimora del Capitano di Ventura Baldaccio Bruni.Qui, illuminata dai bagliori delle torce si è svolta la serata conviviale in onore del Comandante dei Pompieri di New Yorkche alla fine, con sincera emozione, ha voluto ringraziare tutti per il sobrio pomeriggio trascorso in questo lembo di Toscanaautentica e genuina.

MUCCHI DI RENAAd Anghiari (AR), dall’11 al 19 agosto 2002, si terrà la settima edizione di “Tovaglia a Quadri”, l’evento di teatro e cucina

che si è conquistato un posto di rilievo tra le manifestazioni che si svolgono d’estate in Toscana.L’appuntamento ha come palcoscenico naturale la piazzetta del “Poggiolino”, nel cuore del borgo antico del paese, ed

è realizzato dalla Pro Loco e dal Teatro di Anghiari. È la gente del posto che si racconta, fra memorie autentiche e miti locali,fatti accaduti e riferimenti puramente casuali. Tovaglia a Quadri non è lontana come ceppo culturale originario da altreesperienze dove gli abitanti di un paese si mettono in scena. Ad Anghiari c’è la caratteristica che tutto avviene duranteun’ottima cena toscana servita all’aperto in uno dei luoghi più suggestivi del borgo. Anghiari è un paese medievale benconservato che in questo modo cerca di tenere insieme la memoria e il buonumore, perché appunto si mangia, si beve e, frauna portata e l’altra, quasi naturalmente in questa specie di osteria allestita per l’occasione, viene raccontata una storia. Unastoria dove ci sono drammi e sorrisi, sentimenti e vita quotidiana, come nella migliore tradizione, poi degli stornelli toscaniche infatti tornano spesso nello spettacolo.

L’esperienza, iniziata nel 1996, tratta sempre temi diversi. Da un fatto realmente accaduto, si sviluppano altre storiecommentate dalle “comari” affacciate alle finestre e dai tanti personaggi che animano l’Osteria del Poggiolino. Il tutto vieneraccontato in un dialetto tradizionale molto vivo, colorito e divertente, non meno piccante delle portate che nel frattempovengono servite ai 120 fortunati commensali. Naturale è tutto l’allestimento: tavole, cucina ed ambientazione. I contrappuntimusicali della più autentica tradizione popolare toscana, riscritti da Mario Guiducci, costituiscono il legittimo legame frale pietanze e l’azione teatrale che quest’anno si intitola: MUCCHI DI RENA

“Mucchi” dal doppio singolare: mucchio o mucco. Il primo riguarda le cose, la roba. Il secondo è riferito all’uomo, condisprezzo. Il mucco nero è lo straniero, il diverso, l’altro. Il primo soldato alleato dal muso nero. L’africano ambulante.Lo slavo venuto a cercar fortuna come muratore. La rena è il pane: con l’acqua e il cemento i muratori la mescolano, esi mescolano. Mucchi di rena appoggiati ai muri del borgo antico. Mucchi neri appoggiati al filo spinato, a migliaia, nelcampo di concentramento di Renicci, sotto Anghiari, lungo il Tevere. Ora, aimuratori è affidato il restauro delle baracche del campo, per non dimenticare.Si mescola il cibo, i sogni, le paure. Paura che il mucco tocchi la rena e rubi ilpane, dal mucchio…

Tovaglia a Quadri è un’occasione rara di potere insieme divertirsi ma ancheripescare la memoria e tenere presente la vita civile della comunità. Un eventoaffascinante, da non perdere.La prevendita inizierà mercoledì 31 luglio.

A destra il momento finale dell'edizione 2001. Foto Tavanti

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CRONACHETTAdei fatti più strani, più importanti o più semplici, avvenutiad Anghiari e narrati da me Anghiarino Anghiarese.

Maggio 2002

Venerdì 3. Oggi era festa ad Anghiari ma ha piovuto eha sciupato la Tombola che è stata rinviata a domanisera.Sabato 4. Oggi è morta Giuseppina Fastacchini vedovaTagliaferri di anni 101. Abitava a Milano dalla figlia etutti la ricordano per il negozio di merceria del maritoTito.Lunedì 6. Oggi è nato Samuele Migliorati di Franco eDalia Rossi. La sua famiglia abita a Bagnaia.- Oggi è morta Bruna Quercioli vedova Micanti di anni83. Abitava alla stazione ma proveniva da Toppole.- Oggi è morto Eugenio Lombardi di anni 41. Eraoriginario di Formia.Mercoledì 8. Oggi è morta Monica Campi di anni 39.Abitava a Ramatone.Sabato 11. Stasera non abbiamo fatto il fuoco perl’Ascensione e il tempo era anche brutto.Lunedì 13. Oggi ho sentito il vinsanto di Ivandro diMonteloro. È secco e anche veramente buono.- Stamani ho visto che hanno “riformato” anche il vasodi fronte alla Bozia.Mercoledì 15. Stamani sono andato alla piattaformaecologica del Chiuso e ho visto che c’erano due galline.Mica le avranno portate lì per riciclarle?- Oggi è morto Nello Giusti di anni 79. Abitava versol’Infrantoio.Venerdì 17. Stamani ho visto Andrea Papini che portavaal bidone un sacchetto della spazzatura; e uno lo portavail suo cane.Martedì 21. Oggi è morto Giovanni Bianchi di anni 68.Abitava a Tavernelle.Venerdì 24. Stamani ho visto la nuova macchina delleGuardie comunali.- Oggi è morta Bruna Bruni vedova Ruggeri di anni 82.Abitava per la via del Carmine ma era originaria diToppole.Giovedì 30. Oggi è nata Clara Vannini di Stefano eCaterina Lega.Venerdì 31. Stamani ero in piazza del Teatro quando hosentito suonare mezzogiorno dal Campano.

Giugno 2002

Lunedì 3. Stanotte, verso le cinque, mi sono svegliato eho sentito che già alcuni uccelli cinguettavano preparan-dosi ad una nuova giornata.

Quando più tardi sono uscito di casa ho visto lungo ilBorgo della Croce alcune bandiere tricolori per l’Italiache gioca oggi per il Campionato Mondiale in Corea.Martedì 4. Oggi è nata Athena Venturini di Michele eNatalya Derenikyan. La sua famiglia abita al Ronco.Giovedì 6. Oggi è nato Davide Senesi di Danilo eLoredana Tofanelli. La sua famiglia abita a Tavernelleper la via della chiesa.- Stasera, verso le cinque, si è alzato un gran vento e dallaMotina sembrava venisse un forte temporale. Invece nonha fatto quasi niente.- Oggi è morto Vasco Guadagni di anni 58. Vasco abitavaa Catigliano, alla Casanova.Venerdì 7. Stamani per la Croce l’Ape del Comune s’èsfrenata e, dopo aver preso un vaso di fiori, si è fermatasulla macchina della Patrizia.- Oggi è nata Benedetta Giorni di Daniele e Gessica Fiori.La sua famiglia abita al Ghetto di San Leo.Domenica 9. Oggi è nata Chiara Maria FrancescaGrasso di Marco e Katiuscia Bigioli. La sua famigliaabita a San Lorenzo.Domenica 16. Oggi siamo andati a Roma per festeggiareil 25° anniversario di matrimonio del fratello di miamoglie.Lunedì 17. Stasera dopo cena ho visto che ancoraqualche lucciola gira negli orti dietro casa nostra.Mercoledì 19. Stamani al mercato c’era un discretomovimento forse anche per la presenza di numerosigiovani liberi dalla scuola.Venerdì 21. Oggi è morta Itala Inghirami di anni 78. LaItala abitava nelle case fuori della Portaccia e io laricordo per i bei lavori al tombolo che realizzava. Era lafiglia di “Scarpone”.Sabato 22. Dicono che gli uffici del Comune sonosempre chiusi. Io stamani li ho trovati tutti aperti. Forseperché faceva parecchio caldo?- Oggi è morta Ines Poggini vedova Guiducci di anni 91.Ines proveniva dalla Casalanda ed ha abitato per tantianni al Conventone del Borgo della Croce.Lunedì 24. Oggi con mia moglie abbiamo fatto il nocino.Abbiamo utilizzato i frutti del nocio piantato da Jan.- Oggi è morta Giselda Donnini vedova Bracci di anni 85.Abitava a Tavernelle vicino alla chiesa.Martedì 25. Stasera, dopo cena, ho sentito diversi “toni”ma ha fatto solo poche gocce. Speriamo stanotte piova,così domani sarà meno caldo.- Oggi è morto Luigi Alessandrini di anni 63. Luigi,conosciuto come Torchiana, abitava ai Renicci.Mercoledì 26. Oggi al Conventone (ex convento di S.Martino di fuori) hanno rimontato il portone restaurato.Molto bello!Venerdì 28. Oggi è morto Dino Valentini di anni 89.Abitava all'Isabella.Sabato 29. Oggi è nato Luca Matteucci di Giorgio eAnna Ganavelli. La sua famiglia abita la Ponte deisospiri.

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