2 giugno 2011 crevalcore

2 GIUGNO 1946 - 2 GIUGNO 201165°FESTA DELLA REPUBBLICA

CELEBRAZIONE IN PIAZZA “MALPIGHI”

CREVALCOREdi Paola Poppi

2 GIUGNO 2011 CREVALCORE

• Giovedì 2 Giugno 2011 anche a Crevalcore è stata celebrata la 65° Festa della Repubblica con una cerimonia organizzata dall’ Amministrazione Comunale, alla presenza del Sindaco Claudio Broglia, del Presidente del Consiglio Comunale Mariarosa Nannetti, dei cittadini.

• 2 Giugno 2011• FESTA DELLA REPUBBLICA

• ore 10.00, Piazza Malpighi:• CONCERTO DEI CORI• “Amici del canto”

“I Castellani della Valle” “Terre d’Acqua”

• ore 10.45: Parata dei Garibaldini del battaglione “P. Setti”

• ore 11.00: Saluto del Sindaco• ore 11.30: Distribuzione di

palloncini tricolori


• La “Colonna Garibaldina Petronio Setti” sfila in Via Matteotti.


Foto di Roberto Tommasini

• La “Colonna Garibaldina Petronio Setti” schierata in “Piazza Malpighi”.



• La “Colonna Garibaldina Petronio Setti” col Sindaco di Crevalcore Claudio Broglia.



• Il Coro “AMICI del CANTO” , diretto dal Maestro Roberto Rinaldi canta :

• 1-Crevalcore (Raul Ostorero)• 2-La bella Gigogin (Paolo Giorza)• 3-Senti le rane che cantano

(Anonimo)• 4-Il Piave (E. A. Mario)• 5-Inno alla gioia (L.V. Beethoven)


Foto di Valeria Bergonzoni

• I maestri Franco Borsari e Mario Borsari accompagnano il Coro “Amici del canto”.


Foto di Francesco e Leonardo Alvisi

• Il Coro “I CASTELLANI della VALLE” , diretto dal Maestro Gian Marco Grimaldi canta:

• 1-Bàla bèn biondina (arm. Giorgio Vacchi)

• 2-Benia Colastoria (Bepi De Marzi)

• 3-Coro di schiavi ebrei (Giuseppe Verdi – Temistocle Solera)

• 4-Tutti mi dicon Maremma (arm. Lamberto Pietropoli)

• 5-Bim Bum Bam (arm. Fedele Fantuzzi)



• Il Coro “TERRE d’ACQUA” , diretto dal Maestro Nicola Pachioli canta:

• 1-La bandiera dei tre colori (Dall’Ongaro – Cordigliani)

• 2-Addio mia bella addio (C. A. Bosi)

• 3-Sul ponte di Bassano (Anonimo)

• 4-Le stellette (Anonimo)• 5-Il bersagliere ha cento penne

(Anonimo)



• I tre cori cantano insieme l’Inno d’Italia

• “IL CANTO DEGLI ITALIANI”

• di Goffredo Mameli e Michele Novaro.



• Care cittadine cari cittadini.• Siamo di nuovo in Piazza, per

festeggiare il 65° Anniversario della nascita della Repubblica Italiana.

• Prima di tutto, lasciatemi ringraziare Don Ivano e la Parrocchia di Crevalcore, per averci concesso l’uso del sagrato della Chiesa per questa occasione.

• Ritengo infatti, che pur nella distinzione dei ruoli e dei compiti, sia importante che feste come quella di oggi, possano vedere coinvolte istituzioni diverse, senza vincoli nè prevaricazioni e nel più assoluto rispetto reciproco.

IL DISCORSO DEL SINDACO CLAUDIO BROGLIA


• Un grande ringraziamento poi va al nostro battaglione di Garibaldini “Petronio Setti”, che anche questa mattina ci ha accompagnato in questi festeggiamenti.

• Grazie davvero a Lucio Passarini e a tutti i ragazzi del battaglione, che stanno portando Crevalcore in giro ormai per tutta l’Italia, da Comacchio a Pordenone, e in tanti comuni a noi vicini.



• Siamo di nuovo in Piazza, dicevo, a ricordare un tratto fondamentale della nostra storia, un tratto che sta dentro a quello più complessivo dell’Unità d’Italia e dei suoi 150 anni.

• C’è un filo rosso, che lega il 17 Marzo, il 25 aprile, il 2 giugno, il 4 Novembre, come feste che ricordano eventi da cui poi è nata ed è cresciuta l’Italia di oggi.



• Ed oggi abbiamo voluto rendere omaggio a tutto questo attraverso il canto popolare.

• Canto popolare che, grazie ai nostri tre splendidi cori di Terre d’Acqua, degli Amici del Canto e dei Castellani della Valle, ci ha fatto attraversare un secolo di storia della nostra patria.

• Canti, che sono la testimonianza più diretta delle tradizioni popolari e che in certe fasi si trasformarono fino a diventare inni di rivolta di popolo, e quindi in un certo senso canti che hanno coagulato e unito popolazioni intere, accompagnandole in percorsi di resistenza o di ribellione.

• Pensiamo per esempio al Piave o a Verdi con Il coro di Schiavi ebrei…


• … Oggi festeggiamo questo compleanno, ed è curioso pensare che noi siamo Repubblica non per una Legge, o un Decreto, o un Editto.

• Noi siamo Repubblica perché un Referendum popolare ha sancito tutto questo…


Foto Milocca - Wordpress.com

• … Per questo, io dico, proprio prendendo spunto dalla Costituzione Italiana, che nel ‘46 non era ancora nata, ma che proprio da quel referendum prese forma e dal 1948 ci accompagna e ci sostiene, che ogni volta che si è chiamati ad esprimersi, i cittadini devono farlo, devono dare il loro contributo alla democrazia.


Foto ilsole24ore.com

• Dice l’ Articolo 1: “LA SOVRANITÀ APPARTIENE AL POPOLO CHE LA ESERCITA NELLE FORME E NEI LIMITI PREVISTI DALLA COSTITUZIONE”.

• Ed i referendum stanno appunto nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione…


Foto quirinale.it

• … Un referendum, quindi, fa nascere la nostra Repubblica, Repubblica di cui oggi noi festeggiamo i 65 Anni di età, e che sempre più, deve fare i conti con il venir meno dei suoi nonni, dei suoi genitori, dei suoi padri fondatori.


Prima seduta dell'Assemblea Costituente, il 25 giugno 1946

Foto pavonerisorse

• E proprio per questo, sempre più vi è l’esigenza che i figli, i nipoti, e domani i pro nipoti, studino, ricordino, celebrino questa storia.

• E’ dovere di tutti noi, padri e madri di famiglia, prima ancora che rappresentanti delle istituzioni, tenere viva la memoria, il ricordo e la storia di questi 150 anni di Unità d’Italia e questi 65 anni di storia Repubblicana.



• Perché nulla ci è dato per sempre, anzi, proprio la nostra storia lontana e recente ci insegna che ogni conquista, se non ben difesa può ogni giorno essere rimessa in discussione.

• E’ soprattutto per questo, che oltre a festeggiare nei momenti istituzionali, noi siamo impegnati ogni anno, come Amministrazione Comunale a portare i nostri ragazzi, i nostri giovani a visitare i campi di sterminio a Mauthausen e Gusen, così come a farli partecipare alla Giornata della Memoria e alla Giornata del Ricordo.

• Siamo cioè impegnati a fondo nel trasferire loro il patrimonio di conoscenza per renderli cittadini informati, consapevoli, coscienti delle loro radici affinché abbiano i necessari strumenti per conservare e migliorare tutto quello che attraverso il sangue, il sacrificio e la lotta, chi ci ha preceduto ha costruito per noi.


• Ma c’è un altro impegno che noi dobbiamo prenderci, noi che rappresentiamo le istituzioni, che è quello di essere di esempio, attraverso le funzioni che svolgiamo ed i comportamenti che teniamo, per far sì che i nostri giovani siano attratti e non distratti dai valori importanti contenuti nella Carta Costituzionale, che è lo strumento che regola la nostra vita repubblicana.



• Onestà, legalità, schiena dritta, moralità, impegno, sacrificio, passione, rispetto, tolleranza, antifascismo, antitotalitarismo, pace, solidarietà.


Foto Wikimedia

• Questi sono i valori che i cittadini ed in particolar modo i più giovani devono veder rappresentati da chi li amministra o li governa, e questi sono i valori per i quali chiunque abbia una funzione pubblica si deve sentire impegnato non solo in prima persona, ma anche come impegno ad allontanare da sé e dalle istituzioni chiunque tradisca queste qualità.



• Perché davvero, e concludo, se vogliamo festeggiare davvero questa nostra Repubblica, e metterla al riparo nei momenti difficili da cricche, cosche, razzismi, secessionismi, o altri disvalori, che potrebbero riempire i vuoti lasciati in giro, dobbiamo imparare a volerle bene.

• Dobbiamo imparare a servirla per il bene di tutti e non a servicene per interessi personali o di parte.


Foto terrasini blogswordpress.com

• Questo è quello che dobbiamo a tutti gli italiani onesti che, partendo da Mazzini, fino ad arrivare ai giorni nostri, hanno dato la loro vita per costruire l’Italia Unita e Repubblicana.

• Viva l’Italia!


Foto ilquotidianoinclasse.it

• Il Presidente del Consiglio Comunale Mariarosa Nannetti ricorda la Festa della Repubblica.



• Il Sindaco di Crevalcore Claudio Broglia, il Presidente del Consiglio Comunale Mariarosa Nannetti, il Maresciallo dei Carabinieri Antonio Giunta.



• Il balcone del Municipio con il Tricolore del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, la bandiera italiana, la bandiera dell’Europa Unita, lo stendardo del Comune di Crevalcore.



• Il campanile con il Tricolore del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.



• I palloncini tricolori.



RINGRAZIAMENTI• Ringrazio le persone che hanno collaborato alla realizzazione di

questo lavoro :• -il Sindaco di Crevalcore, Claudio Broglia, che mi ha fornito il

testo del suo discorso• -la Dirigente Scolastica, Dott.ssa Carla Neri• -il Sig. Roberto Tommasini, che mi ha fornito le fotografie della

cerimonia • -la mia alunna Valeria Bergonzoni e la sua famiglia, che mi

hanno fornito le fotografie della cerimonia• -i miei nipoti Francesco e Leonardo Alvisi che mi hanno fornito

le fotografie della cerimonia• -la collega Alessandra Serra che pubblica tutte le mie

Presentazioni Power Point sul sito dell’Istituto Comprensivo di Crevalcore iccrevalcore.net

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