18 giugno 2013

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L'Oscar del giorno lo assegniamo ad Antonio Bianchi. Il patron dell'Ittierre ci sta mettendo di tutto per far compren- dere che la politica deve cambiare passo rispetto all'industrializzazione di una regione. Ce la sta mettendo tutta per sot- tolineare come il tempo sia già scaduto e bisogna muoversi per restituire pro- spettive di futuro e sviluppo ad una parte del Molise che sta conoscendo solo chiusure e ore di cassa integrazione. Ba- sta con i personalismi e gli acidosi scon- tri. Occorre che la politica torni a fare la politica: cioè lanciare idee, formulare proposte, programmare. Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia assessore regionale al Lavoro. "E’ indispensabile fare chiarezza sul fu- turo dell’Ittierre conservando l’obiettivo comune di preservare lo stabilimento e di difendere l’occupazione", così scri- veva a febbraio di quest'anno dai banchi dell'opposizione. E ora, invece, che è in Giunta non dice nulla su quanto detto in queste ore dal suo collega Scarabeo avallato dal presidente Frattura? Non condividiamo il suo silenzio dinanzi ad una questione così delicata come quella dell'Ittierre. L’Oscar del giorno ad Antonio Bianchi Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia REGIONE Le scomode leggi quadro che nessuno vuole assumere LAVORO Confcooperative per la Gam lancia la socializzazione d’impresa A PAG. 5 CAMPOBASSO Lo strano caso della mensa scolastica anche per esterni A PAG. 7 A PAG. 4 GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 15 - MARTEDÌ 18 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Ittierre, l'interesse è distruggerla?

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L'Oscar del giorno lo assegniamo adAntonio Bianchi. Il patron dell'Ittierre cista mettendo di tutto per far compren-dere che la politica deve cambiare passorispetto all'industrializzazione di unaregione. Ce la sta mettendo tutta per sot-tolineare come il tempo sia già scadutoe bisogna muoversi per restituire pro-spettive di futuro e sviluppo ad unaparte del Molise che sta conoscendo solochiusure e ore di cassa integrazione. Ba-sta con i personalismi e gli acidosi scon-tri. Occorre che la politica torni a fare lapolitica: cioè lanciare idee, formulareproposte, programmare.

Il Tapiro del giorno lo diamo a MichelePetraroia assessore regionale al Lavoro."E’ indispensabile fare chiarezza sul fu-turo dell’Ittierre conservando l’obiettivocomune di preservare lo stabilimento edi difendere l’occupazione", così scri-veva a febbraio di quest'anno dai banchidell'opposizione. E ora, invece, che è inGiunta non dice nulla su quanto detto inqueste ore dal suo collega Scarabeoavallato dal presidente Frattura? Noncondividiamo il suo silenzio dinanzi aduna questione così delicata come quelladell'Ittierre.

L’Oscar del giornoad Antonio Bianchi

Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia

REGIONE

Le scomodeleggi quadroche nessunovuole assumere

LAVORO

Confcooperativeper la Gam lanciala socializzazioned’impresa

A PAG. 5

CAMPOBASSO

Lo strano casodella mensascolasticaanche per esterni

A PAG. 7A PAG. 4

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 15 - MARTEDÌ 18 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

CAMPOBASSO. La politica è rimasta per lungo tempoin silenzio e quando decide di parlare lo fa senza cogni-zione di causa. Il caso Ittierre è emblematico. L’azienda,in attesa di conoscere il suo futuro in Molise, avrebbe vo-luto che la nuova classe politica parlasse di specializza-zione, nuove professionalità, alta tecnologia, formazione,sviluppo imprenditoriale, ampliamento e rafforzamentodei canali commerciali. Non già un attacco senza alcunsenso che, addirittura, mette a rischio i piani industrialifuturi al cospetto di una crisi pesante che sta divorandoaspettative e progetti. Di fronte a queste sfide occorre-rebbe reagire e rispondere con forme nuove del fare po-litica: ricordando innanzitutto il “patto” fatto con gli elet-tori quando si è andati a chiedere il loro voto e facendodegli impegni assunti in campagna elettorale la “stella po-lare” del proprio comportamento.

E, poi: in piedi ci sono i numeri dell’Ittierre. Dietro cia-scuno di questi numeri ci sono persone in carne ed ossa(imprenditori, dirigenti, operai ed impiegati) con tutte leloro aspirazioni e, si spera solo per ora, le loro forti pre-occupazioni. Ecco perchè sarebbe necessario guardareavanti. Una buona politica industriale e del lavoro si pre-occupa di preparare il sistema produttivo alle sfide inter-nazionali, che con il passare degli anni si sono profonda-mente modificate. Non già a mortificare l’esistente etagliare le gambe alla progettualità. O, peggio, entrare insterili personalismi. Andrebbe portatoavanti e sviluppato un pro-gramma in grado di so-stenere quelle impresein grado di affrontaremeglio la crisi e di com-petere a livello interna-zionale perchè sonoquelle che sanno coniu-gare innovazione, interna-zionalizzazione e orienta-mento alla green economy.Occorre aiutare queste im-prese facendo conoscere evalorizzando le esperienze ele buone pratiche, sia nei set-tori tradizionali, attraversol’innovazione di prodotto, sia inquelli emergenti legati alle tec-nologie green e ai servizi corre-lati. È sbagliato ed ideologicopensare che ciò possa avvenirespontaneamente: è invece neces-sario ripensare al ruolo pubblicodi indirizzo e di sostegno al settoreindustriale. Questo ed altro si sa-rebbe atteso la dirigenza dell’Ittierredalla cosiddetta nuova politica non, al contrario, dovererincorrere risposte ad un assessore alle Attività produt-tive e al presidente di Giunta. Prima della campagnaelettorale tutti si sono fiondati in quell’area di Pettora-nello per invocare l’immediatezza del Contratto di pro-gramma e la necessità, per la Regione, di definire unapropria strategia. Salvo, oggi, a sferrare attacchi stru-mentali accomapgnati da richieste di scartoffie e carteche sono l’anticamera per far perdere del tempo peraltrogià scaduto.

IL CASO ITTIERRE

O si costruisce un nuovo piano o è la morte

La risposta. Il patron dell’azienda scrive al Governatore

di Antonio Bianchi

Caro Governatore,La sto cercando da quasi un mese per

parlarle dei problemi e della situazione It-tierre ma i miei sforzi sono risultati sem-pre vani e mi dispiace che soltanto oraLei si materializzi per difendere un suoassessore che mi ha duramente attac-cato proditoriamente.

Come al solito "la casta" si arrocca edifende con l'arroganza di sempre ipropri privilegi e questo ne è un casoesemplare. Non intendo spenderetroppe parole perché credo che que-sta diatriba diventi noiosa e pocoproducente.

Intendo dare solo poche rispostea lei Governatore con cui non hoavuto nessuna "luna di miele" maverso il quale ho solo riposto,come hanno fatto moltissimepersone, tanta fiducia per unMolise migliore. Innanzituttoho detto all'assessore Scara-beo di vergognarsi perchèquando ha scritto che Bianchidoveva tirar fuori i bilanci,ben

sapeva che gli stessi erano giástati consegnati a Finmolise con dovizia didati e con tutte le informazioni a più ripreserichieste, e di questo ne sono testimoni i re-sponsabili amministrativi delle mie aziende.

Chi dice menzogne in maniera spudoratae pubblicamente se ne deve vergognare so-prattutto quando queste menzogne ven-gono dette per tentare di giustificare unaingiustificabile inerzia della Regione equando vengono dette per tentare di crearepreventivamente un alibi pubblico finaliz-zato a giustificare il mancato rispetto degliimpegni assunti attraverso il gioco dello

scarico delle responsabilità su chi ha fattotutto quanto è stato richiesto.

Mi fa piacere che lei Governatore parli diproblemi prioritari del tessile, ma alloracome si spiega che documenti da lei firmaticon i quali si impegnava a sostenere , intempi brevissimi, il piano industriale di It-tierre oggi non hanno portato a nulla?

Lei Governatore e Finmolise conoscevateperfettamente l'urgenza e la delicatezzadella situazione, ma in maniera pretestuosarichiedete, certificazioni che soltanto a so-cietá quotate in borsa vengono richieste eIttierre, come tutti sanno, non è una societàquotata. Usando una sua frase Governatore,l'unico modo di uscire dal pantano, non èquello di fare vane promesse e illudere di-pendenti e indotto con frasi ad effetto "utili"solo in campagna elettorale ma, nel caso diIttierre, dando garanzie a un sistema ban-cario che oggi strozza le aziende, garanziecontrogarantite dal patrimonio netto del-l'azienda, per permettere alla stessa di su-perare questa fase di momentanea ten-sione.

Caro Governatore, per concludere nes-suna ira funesta, nessuna ruggine e nessungusto autoreferenziale, ma soltanto il dirittoe il dovere di difendermi e l'esasperazionea cui lei mi ha portato con la sua inspiega-bile sparizione subito dopo la assunzione diimpegni formali. Lei dice che il mio scrittonon ha alcuna utilitá.

A prescindere dal fatto che i molisanidebbano sapere quali sono le dinamichereali, un effetto questo mio scritto l'ha su-scitato ed è stato quello di farmi rispondereda lei dopo gli innumerevoli miei tentativirimasti vani.

Lei parla di confronto per uscire dal pan-tano, caro Governatore, ma il confronto pre-suppone un dialogo.

Frattura, dove sei?

218 giugno 2013

TAaglio

lto

Gentile Assessore Scarabeo, mi chiamoDonatella Petrino e sono una dipendentedella ITR SPA. Nello specifico sono Tribu-tarista e mi occupo proprio di contabilitàgenerale, bilanci e di ogni operazione an-nessa e connessa. Ho svolto questo lavorocon la proprietà Perna, nella fase commis-sariale e continuo, per fortuna,con l’attualegestione Bianchi. Non voglio entrare in di-spute o giudizi personali che Lei possa omeno avere nei confronti dell’imprenditore,ma sicuramente posso testimoniare e ga-rantire con ogni prova, che ho prodotto perla FINMOLISE, più carte e documenti diquanti ne abbia mai predisposto in ventianni di lavoro. In questi giorni il mio com-pito primario è quello di preparare ognisorta di carteggio per la FINMOLISE.

Ho predisposto fascicoli contenenti ognitipo di informazione che la Finanziaria harichiesto:

a parte i bilanci ufficiali depositati dellaITR SPA con tutti gli allegati, la nota inte-grativa e la relazione sulla gestione anche ilbilancio consolidato con le informazioni ditutte le società facenti parte del perimetrodi consolidamento.

Elenco di tutti i fornitori, clienti, spiega-zioni dettagliate su ogni posta di bilancio,sia dal punto di vista finanziario, sia econo-mico che patrimoniale.

Addirittura mi è stato richiesto il dettagliopuntuale anche dei ratei e dei risconti, checome Lei saprà, sono operazioni che vannoa rettificare la competenza economica deicosti e ricavi e quindi vengono classificatinei conti numerari presunti, proprio perchérappresentano delle poste contabili richie-ste solo dal principio di competenza.

E’ tanto vera questa mia affermazione chetutti i giorni dico a me stessa di quanto siacavillosa e troppo pleonastica la burocraziadegli enti regionali.

La invito pertanto a dichiarare il verocirca l’asserita latitanza dell’azienda di tra-smettere atti o documenti che invece sonostati tutti prontamente depositati presso laFINMOLISE e di questo, mi auguro, che ladirezione della Finanziaria me ne darà atto.

La ITR NEW CO, da un punto di vistacontabile e fiscale è in regola con ogniadempimento e i suoi documenti sono cer-tificati dai revisori e dal collegio sindacalecome richiede la Legge. Non abbiamo le di-mensioni e le caratteristiche per avere unarevisione da parte delle aziende qualiKPMG / RECONDA/ ANDERSEN etc… per-ché non siamo quotati in borsa e, quindi,ove si volesse una certificazione da parte direvisori di vostra fiducia, dovreste essereVOI a nominarli e pagarli e noi saremo as-solutamente disponibili ad ogni loro richie-sta.

Quanto poi al giudizio, come elettrice nelMOLISE, devo purtroppo constatare che itemi del lavoro e dello sviluppo economiconon sono stati argomenti prioritario né delprecedente governo della regione e né pur-troppo dell’attuale.

Ci eravamo illusi che una nuova compa-gine amministrativa potesse essere propul-siva allo sviluppo e invece, FERMO TO-TALE, finita la campagna elettorale dellepromesse e delle nuove aspettative, si è tor-nati allo stallo di sempre, alla faccia dei di-soccupati, dei cassintegrati e delle aziendeche continuano a chiudere e a fallire.

Ogni giorno siamo più poveri. La ITRaveva temporeggiato nella richiesta di cassaintegrazione, perché con un credito piùagevolato da parte della FINMOLISE equindi meno oneroso delle banche ordina-rie, forse si sarebbe potuta scongiurare lanuova CIGO e salvare altre famiglie e favo-rire altri lavoratori, ma purtroppo non èstato possibile, perché DI NUOVO LA RE-GIONE HA RISPOSTO PICCHE.

LE AUGURO DI SVEGLIARSI DOTT.SCARABEO DAL SUO SOGNO FELICE EDI ENTRARE UN MOMENTO NEL SO-GNO DI CHI UN RUOLO, UN LAVORO, UNSOSTEGNO ……si era illuso di poterloavere da un nuovo assetto politico, ma pur-troppo devo constatare con giusta retoricache il popolo ha ragione quando afferma:SONO TUTTI UGUALI !!!!

Donatella Petrino

“Caro Scarabeo,basta con le carte

Io questo dialogo l'ho chiesto ripetutamente ma è statoda lei ultimamente negato. Spero che, ora,le mie chiamatericevano una sua risposta e domani io sia in grado di col-legarmi con lei per riaffrontare il discorso e fare rientraretutte quelle vostre artificiose richieste che altro non sonoche blocchi assurdi finalizzati a non rendere possibile larisoluzione del problema.

La Regione Molise non esce vincente quando tutti igiorni chiudono aziende che lei chiama giustamente "pa-trimonio comune", per mancanza di concreti sostegni e,quando si parla di sostegno alle aziende, non si intendecerto ciò che è stato fatto in un recente passato e cioè diaiutare "politicamente" aziende decotte, ma di mettere inatto strumenti finanziari concreti soprattutto quando leaziende sane garantiscono elevati livelli occupazionali.Certamente la sua difesa dell'assessore e il suo articolocompariranno su tutti i giornali molisani; a me invece,come è successo per la mia ultima lettera aperta, è statanegata la pubblicazione o è stata in parte censurata da trequotidiani molisani sui quattro contattati. È stupefacentecome telegiornali e carta stampata si assoggettino e siadeguino così velocemente al nuovo "cambio della guar-dia".

Io sto comunque aspettando il 30 giugno termine ul-timo per vedere se lei, la Regione e Finmolise manterretegli impegni che sin dal 31 maggio avrebbero dovuto, giáin parte, concretizzarsi.

Non vorrei che a fine mese sia costretto a dire anche alei di vergognarsi.

“La Regione Molise non escevincente quando tutti

i giorni chiudono aziendee i lavoratori vanno in Cigs

TAaglio

lto3

18 giugno 2013

Piccoli passi, e per giunta incerti, verso e la revisionedelle strutture regionali e la riorganizzazione dei ser-vizi: obiettivo ragguardevole e ricco d’insidie, ma ine-ludibile. Li va compiendo la nuova giunta regionaleletteralmente assalita dalla necessità di dare risposte alpersonale delle dismesse Comunità montane, al perso-nale dell’Agenzia Molise Lavoro, al personale del Korai,della sorveglianza, e delle tante altre situazioni in cuila precarietà del lavoro è il denominatore comune.

Piccoli passi, alla ricerca di una soluzione praticabileche riesca a compatire la limitatezza delle risorse finan-ziarie con la complessità giuridica e funzionale delle si-tuazioni medesime. Per taluni aspetti la ricerca è unrompicapo, data la traballante professionalità che sta asupporto della giunta; per altri aspetti è un obbligo in-derogabile di natura amministrativa, sociale, e morale.La distanza tra chi in Regione è comodamente nel ven-tre della vacca, al riparo dai problemi esistenziali, e chi,appartenendo alle agenzie, agli enti sub-regionali, aglienti strumentali e al corollario di rapporti di lavoro pe-rennemente in bilico, col rischio di cadere nella disoc-cupazione, , è notevole. Va accorciata, eprogressivamente annullata.

La allocuzione “spending review” tanto di moda fino aqualche tempo fa deve inesorabilmente tornare in augee diventare ciò che sta a significare, ovvero la raziona-lizzazione della spesa pubblica attraverso l’elimina-zione di vantaggi e premialità che discendono dalclientelismo quando era la regola base nei rapporti tragoverno regionale e le strutture interne dell’ente, com-plici sistematiche e compartecipi le opposizioni (di de-stra e di sinistra).

Sono nati là, in quel contesto politico e amministra-tivo spesso consociativo, quando c’era da creare e spar-tire il bottino elettorale, le peggiori soluzioniorganizzative e retributive quali, ad esempio quelle chederivano dall’applicazione delle leggi 30 del 2005 e 33

del 2006 nate (ed applicate) col falso scopo di “rimodu-lare e armonizzare le funzioni amministrative assegnateal personale dipendente della Regione Molise, che richie-dono professionalità lavorative qualificate e che compor-

tano un elevato grado di responsabilità e di autonomiaoperativa e organizzativa”. Affermazioni che oggi, allaverifica dello stato di fatto, suonano come la più atrocedelle prese in giro e offesa al buon senso comune. Nelnovero delle Regioni italiane non ci sono leggi equipa-rabili a queste che segnaliamo al governo di centrosini-stra che predica rigore, trasparenza, coerenza,equilibrio, e giustizia, ma finora non ha dato alcun se-gnale dell’esistenza delle sue vantate prerogative.

Il Molise di quelle due leggi “beffa” ha l’esclusiva e,naturalmente, la responsabilità. Abrogandole o, quan-tomeno rivisitate in chiave di efficienza, come meritanodi essere per manifesta incompatibilità con la moralecomune e per essere sostanzialmente disattese nellospirito e nella lettera, verrebbe compiuto un atto di giu-stizia e verrebbe attivato un cospicuo recupero di ri-sorse finanziarie per dare una risposta alla domanda dicertezza di lavoro che proviene dal personale delleagenzie, degli enti sub-regionali e strumentali e dal co-rollario delle precarietà che affiancano il corpo straccoed opulento della Regione Molise. Sarà mai capace que-sto sedicente governo di centrosinistra assumere prov-vedimenti radicali quanto indispensabili? Sarà maicapace di evitare che decine di persone perdano il postodi lavoro salvaguardando i privilegi di altre in evidentestato di indebito vantaggio?

Sarà mai capace di essere diverso e diversamentepercepito dai governi che lo hanno preceduto? Dubi-tiamo che sia diverso e diversamente capace di gover-nare oltre i confini degli interessi elettorali e di bottega.

Ma dinanzi alla mannaia dei licenziamenti non è daescludere che si faccia strada la volontà di ricorrere adatti di riparazione togliendo il surplus a chi indebita-mente lo percepisce, ciò allo scopo di recuperare le ri-sorse necessarie per creare un minimo di equilibrio edi giustizia sociale. Staremo a vedere!

Dardo

418 giugno 2013

TAaglio

lto

Questo, potrebbe essere il titolo di un articoloche permette di poter disquisire su come la politicasi è impossessata del modo di fare degli Italiani, po-polo sempre attento alle vicende dei palazzi delpotere che in quest’ultima stagione è ingarbugliatae senza nessun nesso logico. Una fotografia che ladice lunga sul modo di agire di chi è stato scelto da-gli elettori quale rappresentante ma che di rappre-sentanza non conosce assolutamente il significatoné letterale, né tanto meno attuativo.

Una rappresentanza che rapportata al Molise,specialmente dopo il pronunciamento del TAR, do-vrà veramente dimostrare di fare e non di parlarea vuoto come sta accadendo da quando le urnehanno dato il loro responso.

Una rappresentanza che i nostri nonni avrebberoparagonato all’esercito di Giacchino, forse Murat,male armato, senza alcun obiettivo e soprattuttoallo sbando, poiché fino a questo momento i pro-clami fatti in campagna elettorale sono stati vani, senon addirittura disattesi, perché ci si è reso contoche forse era meglio lasciare tutto come stava altri-menti si correva il rischio di far cadere il castello dicarte messo su utilizzando materiale riciclato, vec-chio, stantio e poco affidabile.

Un esercito di persone che ancora non hanno ca-

pito il ruolo a loro affidato e soprattutto non è an-cora in grado di dare contezza alle idee che potreb-bero essere il vettore per la rinascita del Molise cheservono solo ed unicamente ad aggiungere confu-sione su confusione. Uno stato d’inefficienza che èil sintomo di un fallimento, del resto era stato pro-nosticato, che crea affanni a quanti speravano, eche avvalora qualora fosse necessario che il detto:chi di speranza vive disperato muore, è quanto maicalzante. Un detto che oggi che i nodi stanno ve-nendo al pettine, leggasi: Gam, ITR, Solagrital, Zuc-cherificio, ricostruzione post-terremoto, ancora unavolta sono il banco di prova per chi siede nellastanza dei bottoni.

Un qualcosa che quotidianamente schiaffeggiaviolentemente chi si riempie ancora la bocca di pa-roloni e promesse pur sapendo che nulla sarà man-tenuto, perché a fare da padrone è solo e unica-mente lo scarica barile e questo per una realtàcome il Molise è negativo, anzi è letale perché si-gnifica che si è arrivati al punto del non ritornodove da un lato c’è il baratro e dall’altro il vuoto checi ha ridotti allo stato in cui siamo, in cui la logica,come direbbe l’ottimo Antonio Di Pietro “poco c’az-zecca”.

Massimo Dalla Torre

Sarà mai capace questo sedicente governo di centrosinistra a evitare che decine di persone perdano il posto di lavoro salvaguardando i privilegidi altre in evidente stato di indebito vantaggio?

L’intervento.

Lo scandalo delle leggi quadro 30 del 2005 e 33 del 2006 e il dramma esistenziale del personale del Korai, degli enti sub-regionali, strumentali e delle agenzie regionali

La logica della politicaIl Molise negli ultimi 10 anni ha più che rad-

doppiato la densità di istituzioni no profit conCampobasso più virtuosa di Isernia. A rilevareil dato è una ricerca realizzata da DAS Assicu-razioni, compagnia del gruppo Generali specia-lizzata nella tutela legale, in occasione dellancio della polizza Difesa Associazione, cheoffre la tutela legale ai membri del consiglio di-rettivo e agli iscritti delle associazioni sportivee di volontariato. In Molise è Campobasso laprovincia più virtuosa per presenza di istitu-zioni no-profit. Il capoluogo fa registrare un’as-sociazione senza scopo di lucro ogni 107abitanti attestandosi al 29° posto nella classificadelle province italiane. Isernia, con un’associa-zione sportiva o di volontariato ogni 115 abi-tanti rientra tra le prime 50 province italianealla 43°posizione. Mediamente il Molise fa regi-strare un’istituzione no-profit ogni 109 abitanticollocandosi al 6° posto nella classifica delle re-gioni italiane.

Il Molise è la sesta regione in Italia per presenza di queste associazioni

Molise: piu’ che raddoppiata(+120%) negli ultimi 10 anni ladensita’ di istituzioni no-profit

TAaglio

lto5

18 giugno 2013

CAMPOBASSO. Confcooperative Molise

propone l'apertura immediata di un tavolo per

verificare la possibilità di risoluzione defini-

tiva della problematica Gam Solagrital attra-

verso la "socializzazione d'impresa", ovvero

la creazione di un gruppo di cooperative con

partecipazione diretta al capitale degli stessi

lavoratori. Confcooperative Molise ritiene

che, visti anche i successi ottenuti in Italia e

in Europa da aziende che hanno applicato lo

stesso modello di gestione, tale soluzione

possa rappresentare una valida via di uscita

dalla crisi che attanaglia il settore avicolo in

Molise.

Partendo da questo assunto, Confcoperative

ha chiesto alle parti sociali interessate ed alla

Regione Molise di voler manifestare il proprio

interesse, facendo pervenire presso la propria

sede di un semplice cenno di adesione entro

mercoledì 19 Giugno. Visto il carattere di

estrema urgenza, Confcooperative Molise ha

convocato il tavolo permanente delle parti so-

ciali per il giorno Venerdì 21 Giugno alle ore

16,00 presso la propria sede legale. Si tratta di

un passaggio importante che rompe anche le

tradizionali vicende che stanno accompa-

gnando il mondo del lavoro e, soprattutto,

delle industrie.

La proposta della socializzazione d'impresa

che, tra l'altro, richiama forme sperimentali

del passato e oggi, invece, avviate in altre parti

d'Europa, potrebbe essere uno degli sbocchi

possibili per cercare di dare una soluzione al

problema Solagrital. L'appuntamento di Con-

fcooperative per venerdì, potrebbe essere un

primo passo.

Tanto rumore per nulla. Oddio, proprio nulla no, ma ilclamore che è stato dato alla bocciatura del Consuntivo2011 della Regione Molise da parte della Consulta, hacertamente decibel in eccesso. Per abbassare il volumeè sufficiente dare una scorsa non prevenuta né faziosaai commenti che hanno accompagnato la circostanza incampo nazionale.

Bene, si leggono valutazioni di questo genere: La pra-tica, invalsa da tempo tra le regioni e gli enti locali, diinserire nei rendiconti una massa, spesso assai rile-vante, di residui attivi, per esempio crediti tributari nonriscossi e a volte anche scaduti, per «abbellire» la situa-zione finanziaria conferma come la faccenda dei rendi-conti investe un po’ tutto il sistema amministrativo alpunto che, per mettervi riparo, “dall'anno prossimo

tutti gli enti locali dovranno iscrivere a bilancio unfondo di svalutazione crediti» da calcolare in base allanatura dei crediti stessi e all'andamento del fenomenonegli ultimi cinque anni”. Certo, non ha fatto piacere anessuno, più che mai agli amministratori regionali(maggioranza e opposizione degli anni in questione),vedersi additati come contraffattori di contabilità ammi-nistrativa, ma farlo passare come il caso limite o il caso“scandalo” è una forzatura che solo la parzialità di giu-dizio di Frattura e compagni poteva creare. I giudicidella Consulta, nel bocciare il consuntivo 2011 del Mo-lise, hanno rimarcato che del conto consuntivo possanoentrare a far parte solo somme accertate e non pre-sunte. Cosa che, invece, - hanno aggiunto - non è acca-duta col rendiconto finanziario della regione Moliseapprovato con legge regionale n. 23/2012.

A dirla in termini spiccioli, nel consuntivo 2011 vi sa-rebbero “valori non dimostrati, espressi attraversoun'aggregazione apodittica e sintetica, suscettibile di al-terare le risultanze finali del conto”. Presunzione, even-tualità, ma nessuna certezza. Per cui è tutto da dimo-strare e da discutere alla luce di una prassi largamenteinvalsa nel sistema amministrativo regionale in gene-rale. Nessuna furbizia o furbata molisana, insomma.Tanto è vero che la situazione del comune di Napoli di-venta parallela e altrettanto emblematica.

Napoli che improvvisamente, dopo anni di conti appa-rentemente in ordine, ripuliti i bilanci dai residui attivi,ha scoperto di avere un buco di 850 milioni di euro e diessere alle soglie del default. Per il Molise è ancora daverificare se possano esserci buchi o meno una volta ri-pulito il bilancio dai residui attivi. Prudenza, quindi, emeno allarmismi dal netto sapore strumentale e propa-gandistico.

Confcoperative Molise lanci la sua propostaper l’azienda avicola di Bojano

La Consulta ha bocciato il rendiconto 2011 del Molise

Gam, socializzazione d’impresa

Nessuna certezza che il bilancio è truccatoLa faccenda dei rendiconti investe un po’ tutto il sistemaamministrativo al punto che, per mettervi riparo, “dall'anno prossimo tutti gli enti locali dovranno iscrivere a bilancio un fondo di svalutazione crediti»

CAMPOBASSO. Il Forum del Trasporto Pubblico LocaleMolise è intervenuto attraverso un suo esponente in viaggioe la sede di Campobasso, a sostegno dei viaggiatori del trenoRoma-Campobasso delle ore 17:35 incorsi nell’ennesimoviaggio “avventuroso”, collegandosi con la Direzione Regio-nale di Trenitalia, sollecitandone l’intervento.

I viaggiatori in partenza da Roma sono stati avvertiti inextremis dello spostamento dell’ennesima partenza del trenodal binario 20/bis; corse, affanno e impossibilità per molti diobliterare il biglietto anche perché le macchinette poste intesta al binario erano tutte fuori uso da entrambi i lati del bi-nario stesso. Nonostante fosse stato avvertito della situa-zione il capotreno ha egualmente multato i malcapitati.

Dopo circa un’ora di viaggio il treno è andato in avaria e iviaggiatori hanno dovuto attendere un treno di soccorso cheli ha condotti a Cassino.

Nella cittadina laziale i viaggiatori hanno dovuto atten-dere due bus sostitutivi, insufficienti a trasportarli, poi hannoatteso il terzo bus promesso e dopo circa 45 minuti di inutileattesa, Trenitalia ha deciso di trasbordarli sul treno Roma-Campobasso partito dalla capitale alle ore 19:35 e in arrivoCassino.

Collocati sul treno alla bene e meglio, stressati, esasperati,alle 23 circa i malcapitati sono giunti alla stazione di Cam-pobasso dove li ha attesi una delegazione del Forum TPL perconfortarli, in segno di solidarietà e condivisione.

"Purtroppo questi viaggi sono diventati ricorrenti e ilForum Tpl ripropone con forza i rimedi da noi individuati chepossono migliorare subito e con costi sopportabili la situa-zione.Ripristino dell’officina di manutenzione a Campobasso.Oggi le nostre vecchie motrici sono soggette a frequenti gua-sti e devono essere condotte a Benevento per manutenzionee riparazione, anche per piccoli guasti che potrebbero essereriparati subito, manutenzioni che sottraggono mezzi per di-verso tempo e determinano l’insufficienza dei convogli. Oggil’officina a Campobasso rappresenterebbe anche un utileperché i treni vengono portate a Benevento attraverso Ca-serta, consumando circa 1000 km al giorno sottratti agliutenti che di conseguenza devono sopportare la chiusuradella tratta Campobasso-Termoli che deve cessare subito.Altro obiettivo che poniamo da tempo è riportare nel Molisela Dirigenza Centrale Operativa che garantiva la massimaflessibilità del traffico sul binario unico del Molise.

Questi sono tra i molti obiettivi che proponiamo, quelli dieffetto rapido. Trenitalia questa volta ci ascolti!".

Dopo l'ennesimo guasto del trenoda Roma, il Forum del trasportolocale chiede interventi

"Trenitalia ci ascolti"

Mimmo Asciutto (72 anni), è morto im-provvisamente in un letto d’ospedale. AlCardarelli. Calabrese di Reggio, giunto aCampobasso tanti anni fa per motivi dilavoro vi è rimasto per sempre, integran-dosi perfettamente all’ambiente. Erasposato con Fiorella Di Lauro che gli èstata al fianco sino all’ultimo respiro.

Mimmo Asciutto lo conoscevo bene. E’stato ottimo professore di Ragioneria euno sportivo completo, praticante e diri-gente. Con il tennis, Mimmo, si è speso

molto, stando a capo della federazioneper molti anni. Le sue sciate a Campi-tello sono state apprezzate anche daglisciatori provetti. Il suo chiodo fisso èstato il tennis, sport verso il quale haindirizzato la nipote acquisita, GiovannaDi Lauro, un talentino che si è allenataper anni anche lontana dai campi della

villa comunale. Con maestri di grido, masenza raggiungere i risultati che le suequalità avevano fatto intravedere neiprimi anni di attività. Gli piaceva ancheil pallone. E tifava per la sua Reggina.Come sponda locale ha avuto il suo con-terraneo Carmelo Parpiglia, nato aBrancaleone, vicino a Reggio. Domenica

pomeriggio, con la città avvolta da uncaldo imprevisto, si sono svolti i funerali,nella chiesa di Sant’Antoio di Padova, lasua parrocchia.

Ieri mattina, su sua espresso desiderioil feretro s’è diretto verso Reggio Cala-bria, per essere tumulato nella cappelladi famiglia.

618 giugno 2013

C’è un retroscena nella vicendache riguarda l’assegnazione allaDussmann srl del servizio di risto-razione per le scuole e per gli asilinido comunali, da cui viene fuoriche la Ditta, una volta aggiudicatosil’appalto, ha saputo programmare erealizzare una struttura di tipo in-dustriale (Incredibile dictu, pergiunta in un ambito scolastico! Masi può? E il servizio di igiene pub-blica competente è stato interes-sato?) che le permette di sfornarepasti in numero tale da poter corri-spondere ad esigenze esterne(ospedali, mense private e quan-t’altri), oltre alle esigenze dellemense scolastiche e degli asili nidocomunali. Lo ha potuto fare inte-grando i termini dell’appalto, cosache doveva essere rigorosamenteinserita nel bando di gara in modoche ogni partecipante poteva valu-tarne il ritorno economico e quinditarare l'offerta. L’adeguamento delcentro di cottura ubicato in Via Cri-spi infatti era stato quantificato in44mila euro invece dei 114 mila chesi sono resi necessari perché fossenelle condizioni di fornire pasti an-che a clienti esterni. Diciamolo, inquesto modo si è formalizzato unvantaggio aziendale per la Dus-smann in quanto, con appena 20centesimi di euro, ovvero l’equiva-lente da dare al comune per ognipasto fornito all’esterno, può ope-rare sul mercato utilizzando le cu-cine comunali. In prima battuta, ilcontrollo sui lavori di adeguamentoè stato assegnato al geometra Di

Maio (che aveva fatto parte dellacommissione aggiudicatrice delservizio mensa – sic!), il quale, però,con inopinata, improvvisa, deci-sione ha lasciato l’incarico a mezzavia, pare, perché “le attività poste inessere dalla Ditta Dussmann Ser-vice S.r.l. risultavano in palese con-trasto con quanto disposto dal De-creto legislativo 163/2006 esuccessive modifiche e integra-zioni”. Si dice - ribadiamo -, inquanto sia Di Maio che il Dirigentedell’Area n. 4 – Settore Lavori Pub-blici – quantunque quest’ultimo ri-chiesto dal dirigente del settorePubblica Istruzione, De Marco, difornire quali fossero le attività po-ste in essere dalla Ditta DussmannService S.r.l. in palese contrasto conquanto disposto dal Decreto di cuisopra, non hanno dato riscontro.Situazione imbarazzante, ma nonper chi aveva motivo per andareavanti. E difatti s’è andato avanticon la nomina dell’architetto Garo-falo del Settore Ambiente di cui è

responsabile lo stesso De Marco.Tutto in famiglia, insomma. Un re-troscena abbiano scritto all’iniziodi questa corrispondenza, ma an-che un arcano. I motivi, ovvero, percui il geometra Di Maio, all’improv-viso, non abbia voluto più sapernedi seguire i lavori di adeguamento.Un’amministrazione seria, ancor-ché responsabile, approfondirebbela questione. L’architetto Garofalo,non ponendosi alcuno interroga-tivo sul disimpegno del geometraDi Maio, intanto ha dato il via liberaalla diversa disposizione internadegli ambienti dovuta alla necessitàdi ampliare la zona cottura e aquella di confezionamento e allaposa in opera di unità di tratta-mento aria dai previsti 6500 mc. acirca 10.500 mc.. Sicché, dai 44 milaeuro previsti nel bando di gara,l’adeguamento è venuto a costare114mila euro. A cosa possa servireal comune un centro cottura di di-mensione industriale, nessuno fi-nora lo ha spiegato. E cosa ne farà

una volta esaurito il rapporto con-trattuale con Dussmann, nem-meno. Né è stato analiticamente di-mostrato che i 20 centesimi, che laDitta s’è impegnata a dare al Co-mune per ogni pasto fornito al-l’esterno, siano vantaggiosi per lacollettività campobassana. Al di làdei centesimi, però, restano inevasii seguenti punti interrogativi: i revi-sori dei conti e il segretario gene-rale nella sua qualità di responsa-bile della verifica degli atti inmerito alla regolarità tecnica e am-ministrativa e contabile (articolo147bis del Tuel cosi come modifi-cato dalla Legge 213/2012) cosa di-cono al riguardo? L’assessore al bi-lancio che ne pensa? Chi e comesarà incaricato di controllare nel-l’interesse del comune i pasti fattu-rati all’esterno dalla Ditta? Chi, econ quale frequenza, nell'interessedel Comune, controllerà la tenutadella struttura e la sua buona con-servazione?

Le decine di miglia di euro di dif-ferenza tra il preventivo dei lavoridi adeguamento e il consuntivopretendono di essere analizzate percome sono state spese e per qualefine oggettivo. Per come si sono ve-nuti configurando, i 20 centesimiche il comune dovrebbe incassareper ogni pasto della Dussmann for-nito all’esterno, sembrano il risul-tato di fattori quali superficialità,disattenzione, pressappochismo esudditanza degli apparati comunalialle necessità altrui.

Dardo

Incredibile, una cucina industrialenella scuola di Via Crispi!

Campobasso

La Dussmann srl aggiudicataria del servizio di ristorazione per le scuole e per gli asili nido comunaliè stata autorizzata a fornire pasti all’esterno utilizzando le attrezzature e gli impianti comunali

E’ venuto a mancare improvvisamente Mimmo Asciutto

La valle del Fiume Tappino. Tappa di

bassa intensità e più corta rispetto alle

altre tappe per favorire il riposo dai

giorni precedenti.

Ci si muoverà al di sopra del Fondo-

valle Tappino circa a mezza costa fino

ad arrivare al famoso Ponte di toro

dove è prevista la pausa pranzo insieme

ai toresi. Da li con blande pendenze

raggiungeremo il paese di Campodipie-

tra nel primo pomeriggio.

Per l’alloggio tende e cavalieri il co-

mune metterà a disposizione il campo

sportivo con servizi e docce, invece

per il pernotto in letto si potrà usu-

fruire di un agriturismo fuori dal paese

al costo di 25 euro a persona con co-

lazione (l’associazione metterà a dispo-

sizione un servizio di trasporto da e

per l’agriturismo).

•Programma accoglienza: a Toro l’Ass.

Il Nostro Paese e l’Amministrazione

comunale offriranno il ristoro per la

pausa pranzo nella zona dello splendido

ponte romano, il famoso Ponte di Toro.

A Campodipietra accoglienza e saluto

da parte dell’associazione Onlus-Il Trat-

turo; intervento dell’amministrazione

comunale e visita guidata del paese e

alla chiesa San Martino Vescovo di

Campodipietra, con saluto del parroco;

la serata si concluderà con cena a casa

del presidente.

Il cammino: sulleorme dei SannitiDomani 4^ tappa Pietracatellaa Campodipietra (15km)

20 centesimi al comune per ogni pasto fornito all’esterno sembranoil risultato di una sudditanza degli apparati comunali alle necessità altrui.

Domenica i funerali e poi la tumulazione a Reggio Calabria, la sua città natale

718 giugno 2013Campobasso

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A fil di voce

Fumare è stata una delle prime monellerie di tutti i ragazzi. Li ha

fatti sentire per qualche verso già grandi. A rischio di ricevere qualche

scappellotto dai genitori che, pur essendo accaniti fumatori, hanno

visto come una cosa da evitare il “vizio” del fumo.

Si è andati avanti così da sempre. Con l’aggiunta delle ragazze tra

il popolo dei fumatori, le statistiche parlano di più donne che uomini

dediti al tabacco. L’arrivo delle sigarette finte o elettroniche, tanto per

non discostarsi dalla realtà tecnologica ha in qualche modo creato

preoccupazione nei tabaccai e ha aperto nuove frontiere nei fuma-

tori. Al tempo stesso ha creato anche nuove opportunità lavorative:

in pochi mesi sono stati aperti negozi specializzati nella vendita delle

nuove sigarette che al posto del fumo gettano una nuvoletta fresca

e lievemente aromatica, poco più di bolle di sapone. Sostanzialmente

giovani si sono dati a questo tipo di commercio che avviene sotto

l’egida dei grandi gruppi. Così mamma e papà hanno preso una parte

della liquidazione e l’hanno investita per il figliolo, ancora senza un la-

voro. Sono nati esercizi commerciali anche in misura superiore alle

aspettative, belli, centrali, eleganti. E, stando alle prime impressioni,

gli affari sono stati anche incoraggianti. Alla faccia dei vecchi tabaccai

che hanno dovuto ingoiare amaro. Finendo col ritrovarsi i concor-

renti alla porta accanto. Ma l’Eldorado commerciale sembra già

messo a dura prova dalle polemiche e dai rilievi tecnici e scientifici

che si susseguono. Attraverso uno studio del dipartimento di Farma-

cia dell’Università di Napoli sembra emergere nelle ricarica una dif-

fusa presenza di metalli pesanti. Il ministro della Salute impone il

divieto di fumare nei locali al chiuso e sembra intenzionato ad allar-

gare il provvedimento anche altrove. I cinesi vendono (di contrab-

bando) le sigarette elettroniche a prezzi concorrenziali. Vacillano

intanto le certezze dei giovani commercianti. Che, intanto, hanno

utilizzato i soldi di famiglia e ora rischiano di dover fare i conti con

una realtà che sembra loro ostile. (pi.pò)

La Conferenza di Servizi, riunitasi presso la

sede della Soprintendenza per i Beni Architet-

tonici del Molise, ha bocciato per la seconda

volta (la prima bocciatura ebbe luogo nella se-

duta del 20 febbraio) la variante proposta dal

Comune di Duronia per trovare una soluzione

alternativa al progetto che ha permesso lo

scempio perpetrato sul tratturo Lucera-Castel

di Sangro con l’inizio della costruzione di una

strada a scorrimento veloce, parallela per

mt.300 alla S.P. Molisina sempre sul tratturo,

nel tratto Valle del Colle-Ricciuto in agro del

comune di Duronia. La vicenda, come molti

ricorderanno, iniziò con l’articolo-denuncia

dell’arch. Giovanni Germano del novembre

dello scorso anno, che poi è diventato un ap-

pello ad opporsi a quello che stava succe-

dendo sul Tratturo e che portò ad organizzare

un sit-in di protesta sul posto, dove nacque il

Comitato spontaneo per la Tutela dei Tratturi,

formato da tanti liberi cittadini ed associa-

zioni.La Conferenza di Servizi di mercoledì

scorso, come sopra ricordato, boccia di nuovo

la variante presentata dal comune di Duronia

“…in quanto dalle tavole depositate non si

evince la compatibilità tra il percorso stradale

ipotizzato, che continua ad essere la soluzione

adottata dal progettista tra più pareri non con-

cordi e la possibilità del contemporaneo pas-

saggio a piedi di persone e greggi…”

(Sopr.BA), per la “…esigenza di verificare la

praticabilità del collegamento della strada su

altro punto della S.P., in prossimità dell’ultimo

tornante, anche attraverso un cavalcafosso.”

(Uff. Tratturi), etc.. Inoltre l’arch. Paolo Di-

scenza, in rappresentanza del Comitato Spon-

taneo (stranamente non invitato ufficialmente

alla Conferenza dal Comune di Duronia, ma

successivamente integrato solo a seguito di ri-

chiesta inviata dallo stesso Comitato a tutti i

partecipanti alla Conferenza), prende visione,

per la prima volta nella stessa mattinata della

riunione, della planimetria presentata a cor-

redo della variante per la sua approvazione, e

rileva che non vi sono state modificazioni ri-

spetto a quella della precedente Conferenza

di Servizi, tanto che il percorso stradale previ-

sto ripercorre fedelmente quello precedente-

mente presentato e parzialmente realizzato. A

fronte di ciò, il Comitato chiede, per l’enne-

sima volta, che venga eliminato il tratto stra-

dale che percorre longitudinalmente il Tratturo

per un tratto di 300 mt peraltro parallelo al

tratto della S.P. collocata a monte, e che venga

adottata una soluzione di intersezione, così

come già suggerito dagli uffici regionali. Per

quanto sopra ricordato, il Comitato Sponta-

neo, facendo presente che non ha mai propo-

sto una soluzione che preveda una chiusura

totale alla realizzazione della strada sul trat-

turo, bensì una variante alternativa più ade-

guata che contempli al contempo la

salvaguardia del Bene e dell’interesse pubblico,

(anche se al momento e per i prossimi decenni

l’interesse pubblico di quella strada non ci sarà

perchè muore in un bosco), ritiene, qualora il

Comune di Duronia dovesse insistere nella

volontà di voler continuare i lavori per la co-

struzione della strada così come progettata ed

in parte realizzata, che gli Enti regionali prepo-

sti alle autorizzazioni debbano d’imperio im-

porre al Comune di Duronia una soluzione

progettuale alternativa (da trovarsi magari con

un bando pubblico), la meno impattante pos-

sibile che ne migliori anche la fruibilità turistica

e paesaggistica, ed ordinare comunque l’imme-

diato ripristino del suolo tratturale, oggetto

dello scempio.

Quel fumo senza tabacco Tratturo, bloccato lo scempioDopo l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata dalla soprintendenza, in sede di conferenza di servizi, bocciata per la seconda voltala soluzione proposta dal comune di Duronia

Vivo e aperto il dibattito sull’opportunità di mettere in motoun sistema agevolativo che renda meno pesante la nuova stangata

Tares, gli effetti sulle aziende

E’ stato accolto con interesse e partecipa-zione, dai sindaci molisani, l’invito dellaConfcommercio a mettere insieme espe-rienze e competenze per alleggerire il piùpossibile l’impatto che il nuovo tributo sui ri-fiuti e servizi (Tares) – destinato a sostituirele precedenti tipologie di prelievo (Tarsu,Tia1 e Tia2) – avrà su commercianti e im-prenditori.

Tanti, infatti, sono stati i primi cittadini egli amministratori che hanno preso parteall’incontro convocato dall’associazione sin-dacale per rafforzare un dialogo volto nonsolo ad approfondire gli aspetti tecnici dellanorma, ma anche a riflettere sulle azioni daportare avanti a livello nazionale e localeper far pesare il meno possibile sulle im-

prese questa nuova stangata. Ad aprire i la-vori, il direttore della Confcommercio diCampobasso Irene Tartaglia, al cui inter-vento ha fatto seguito una breve introdu-zione del tema da parte di Tiziano Pizza, re-sponsabile per le relazioni esterne dellaConfcommercio. Ad entrare nel vivo dell’ar-gomento, il dottor Dario Giardi del settoreAmbiente e Utilities della Confcommercionazionale. In prima battuta, è stato presen-tato lo studio elaborato dalla Confcommercioregionale assieme a quella nazionale, dalquale è emerso come tutte le categorie delsettore terziario siano interessate da un ge-nerale aumento del prezzo del servizio per lagestione dei rifiuti urbani (registrando un in-cremento medio nazionale del 290%).

Ma l’aspetto che ha acceso il dibattito, alquale i sindaci hanno preso parte in manieraproficua e portando ad esempio le loro espe-rienze e la loro idea su cosa potrebbe esserefatto per mettere in campo una politica age-volativa per le imprese del territorio, è quellorelativo alle buone pratiche che alcuni co-muni italiani già stanno sperimentando. Unesempio su tutti sono i criteri premiali appli-cati dai Comuni di Bari e di Varese, che pre-vedono incentivi per i comportamenti vir-tuosi, specie in materia di raccoltadifferenziata. I rappresentanti dei comunimolisani hanno manifestato il loro interessea sfruttare al meglio tutte le opportunità perfare altrettanto, “pescando” nel sistema dellerateizzazioni e delle esenzioni previsto dalla

normativa. L’associazione sindacale si èmessa a disposizione per fornire tutte le in-dicazioni e gli strumenti per potere appli-care nell’esperienza concreta quanto è statostabilito nel corso della riunione e per stu-diare con i comuni più piccoli, alle prese conproblemi ulteriori relativi ai costi dei servizi,un sistema opportunamente calibrato sullaloro specifica realtà.

L'Oscar del giorno lo assegniamo aMichele Carosella sindaco di Agnone. Ilprogetto del completamento della va-riante alla statale 86, a nord del centroabitato, è in dirittura di arrivo e prevedeuno svincolo che pur non intaccandol’area archeologica di San Lorenzo risol-verà in maniera definitiva l’annoso pro-blema dell’ingresso in Agnone da quelversante. Si tratta di un passaggio im-portante per la cittadina di Agnone che,finalmente, potrà vedersi riconosciutoun diritto dopo essere finita in paginanazionale.

Il Tapiro del giorno lo diamo a LuigiMazzuto presidente della Provincia diIsernia e coordinatore provinciale delPdl. Non si hanno notizie circa il rimpa-sto di Giunta proprio mentre all'internodel suo partito si agitano in molti perchiedere l'azzeramento delle carichedopo i risultati elettorali maturati. Non èimmune nemmeno il coordinamentoprovinciale di Isernia del Pdl alle prese,da tempo, con problemi non secondarilegati alle Regionali e, poi, alle Comu-nali. E nel bel mezzo è comparsa la que-stione rimpasto.

L’Oscar del giornoa Michele Carosella

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 15 - MARTEDÌ 18 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Il Tapiro del giornoa Luigi Mazzuto

1118 giugno 2013

ISERNIA. Buone nuove dall’Anas.Dopo la visita effettuata dai tecnicipresso il Comune di Agnone si apprendeche il progetto del completamento dellavariante alla statale 86, a nord del centroabitato, è in dirittura di arrivo e prevedeuno svincolo che pur non intaccandol’area archeologica di San Lorenzo risol-verà in maniera definitiva l’annoso pro-blema dell’ingresso in Agnone da quelversante. A distanza di oltre un annodall’incontro avuto con il capo di com-partimento Anas di Campobasso, il sin-daco di Agnone, ing. Michele Carosella,rende noti gli sviluppi positivi dovuti an-che all’azione di pressione esercitatadall’Amministrazione comunale nei con-fronti dell’Ente gestore delle strade sta-tali. In breve, i fatti.

In una lettera indirizzata lo scorsoaprile all’ing. Roberto Giannetti, mas-simo dirigente Anas in Molise, il Sindacochiedeva ufficialmente “di conoscere sesiano stati compiuti passi in avanti nelladirezione da tutti indicata e auspicata.Non è superfluo ricordare – sottolineavaCarosella nella missiva – che il Tg2 del 7

luglio 2012 in orario di massimo ascoltodedicò un servizio al viadotto di che trat-tasi, collocandolo fra le opere incom-piute che non fanno onore al nostroPaese”.

La lettera non è rimasta inascoltata. Ineffetti, dopo poche settimane si è avutala visita di tre tecnici incaricati dall’Anasper la progettazione dell’opera, pressoil Comune di Agnone i quali hanno mo-

strato agli amministratori e ai responsa-bili dell’Ufficio tecnico il progetto defini-tivo del completamento del viadotto, edella sistemazione complessiva della va-riante, in stato di avanzatissima defini-zione.

“In effetti mancano pochi dettagli – in-forma il primo cittadino di Agnone – per-ché si giunga alla stesura finale. La sod-disfazione è massima – continuaCarosella – perché dopo tutti questi anninon solo verrà completato il viadotto po-nendo fine all’indecoroso spettacolodell’ennesima incompiuta, ma soprat-tutto perché finalmente Agnone potràdotarsi di un comodo e sicuro ingressodal versante nord dell’abitato.”

Sottolineando come il progetto pre-veda la salvaguardia totale della limi-trofa area archeologica, il Sindaco tienead informare che “naturalmente il pro-getto definitivo, prima della sua appro-vazione finale, dovrà essere sottoposto alvaglio di una apposita Conferenza diServizio cui parteciperanno gli enti pre-posti e i soggetti interessati, come danormativa vigente”.

ISERNIA. Nei giorni scorsi ad Isernia si è tenuta la riunione degli

iscritti e simpatizzanti di Sinistra Ecologia Libertà. Oggetto dell’in-

contro è stato l’analisi del risultato delle elezioni comunali. L’assem-

blea esprime soddisfazione per la vittoria della coalizione di centro-

sinistra e l’elezione a sindaco di Luigi Brasiello, al quale vanno i più

sinceri auguri di un buon lavoro. Tutti i candidati ed i simpatizzanti

ringraziano calorosamente l’elettorato isernino che ha scelto di

dare fiducia alla lista SEL – PSI, portandola ad ottenere un buon ri-

sultato in termini di preferenze e all’elezione di un rappresentante

in consiglio comunale. "Si auspica che si arrivi, in tempi brevi, alla

composizione dell’esecutivo cittadino con la certezza che il neo-

eletto sindaco saprà raccogliere e valorizzare tutte le competenze

presenti all’interno dell’assise civica affinché si possa iniziare, da su-

bito, il lavoro necessario per avviare il cambiamento positivo di cui

la città ha concretamente bisogno.

Si è altresì convinti che, nel pieno rispetto di tutta la coalizione,

sia necessaria una giusta rappresentanza dell’anima progressista di

sinistra all’interno della giunta comunale per lavorare alle questioni

concrete che riguardano il capoluogo e consentire quindi un legame

solido e costruttivo tra tutte le forze politiche che hanno contri-

buito, insieme, alla vittoria delle elezioni.

Lavoro assai complesso considerate le tante problematiche da af-

frontare. Sappiamo che occorre ripensare l’assetto della città per-

ché la si renda maggiormente vivibile tramite la realizzazione di aree

verdi attrezzate, il miglioramento delle strade e dei luoghi pubblici,

l’implementazione di un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti

e la gestione accorta e rispettosa delle peculiarità artistiche, cultu-

rali e storiche perché possano divenire il motore dell’economia di

una città non più decadente. Per realizzare tutto ciò, siamo convinti

che sia indispensabile sostenere i servizi sociali e l’istruzione.

La situazione è complessa, ma siamo certi che il sindaco, coadiu-

vato dalle competenze della giunta e della maggioranza consiliare,

saprà gestire il tutto in maniera ottimale per dare un nuovo futuro

di luce a tutti i cittadini di Isernia".

di Emilio Izzo*Il Ministero per i Beni e le At-

tività Culturali, con un provvedi-mento del 5 giugno scorso (masolo oggi si viene a sapere e soloper vie traverse!) ha sospeso ilprovvedimento relativo alla miacacciata dal Molise, in attesa divalutare le controdeduzioni cheho prodotto all’indomani delprovvedimento ministeriale me-desimo! Sarebbe clamoroso, sidiceva, se non conoscessimo lestorture, le devianze e gli atti dibassa lega che nella pubblicaamministrazione vengono postiin essere da dirigenti non degnidi tale ruolo! E, lo ripeto ancorauna volta e fino alla noia, nonsono gli aspetti tecnici relativialla mia posizione che mi appas-sionano o mi preoccupano, bensìil motivo tutt’altro che velato,cioè quello di allontanare unfunzionario dal percorso fintroppo trasparente che non si ri-tiene allineato con il potere e lestorture ad esso affini. Certa-mente, per ritornare solo un at-timo agli aspetti tecnici, un attodi sospensione non se lo sareb-bero nemmeno sognato se, comeimmagino, anche sotto questoprofilo non avessi tutte le ra-gioni del mondo. Sconfessato Fa-miglietti e sconfessato il mini-stero?! Lo lascio ancora per unpo’ con il punto di domanda, an-cora per un po’ ma per il mo-mento è così! Ma, se volete sa-pere veramente cosa ha fattoscattare questo meccanismofatto passare per tecnicismo,sono certo che la risposta sta nelmovimento di opinione, nella ri-sposta della gente comune, nei

rappresentanti delle istituzionii quali, all’indomani dell’insanoe bieco provvedimento di allon-tanamento, hanno “causato” unarisposta che nessuno nei verticidella burocrazia MiBAC avrebbevoluto dare. Rimango sempreconvinto che, al centro delle ri-vendicazioni, rimangono gli uo-mini e la loro unità, difronte allaquale nessun potente o prepo-tente che dir si voglia può op-porsi. Il concetto si rafforza an-che in considerazionedell’osceno ordine di servizioemanato l’8 giugno dal dirigenteFamiglietti, al momento dellaconferenza stampa tenutasi da-vanti ai cancelli dell’infinitocantiere del Museo del Paleoli-tico, nel quale si intimava di im-pedire le visite ai “manifestanti”(ovvero sindaco, consiglieri co-munali, giornalisti, membri dibenemerite associazioni, …)scambiando una conferenza peruna manifestazione di violenti.Ulteriore conferma del timore

che può scaturire dall’unionemanifestata da liberi cittadinimagari sostenuti dalle istituzionia loro più vicine è verificabileda chiunque voglia recarsi alMuseo (!), dove noterà comenell’area è stata tagliata la fittavegetazione erbacea che verdeg-giava prepotentemente il giornodell’iniziativa! Potenza della ri-bellione di massa! Dobbiamosempre esserci, sottolinearel’inerzia (chiamiamola così) diqueste figure dirigenziali, segna-lare, denunciare ed infine, contutte le evidenti ragioni del caso,chiederne il loro allontana-mento! A tal proposito ricordo,per inciso, che già da qualchegiorno le sigle CGIL, CISL e UILdel settore della Pubblica Am-ministrazione, hanno annun-ciato la rottura dei rapporti sin-dacali con la dirigenza dei BeniCulturali, per ampie e pregnantimotivazioni che verranno espo-ste a breve in una conferenzastampa. Il primo round l’hovinto ed in attesa di conoscere ledeterminazioni ultime chiedo al-l’opinione pubblica di conti-nuare a sostenere questa lottadi civiltà, di non far calare l’at-tenzione. Sarebbe questa l’unicaarma che il potere potrà usarecontro la verità.

P.S. Per una vostra e mia ga-ranzia di trasparenza, vi allegouna immagine del museo scat-tata il pomeriggio del giornodella conferenza stampa delgiorno 8 giugno scorso ed un’al-tra scattata il martedì succes-sivo! Trovate le differenze?!

*Segretario RegionaleUILBAC Molise

Sinistra e Libertà sprona il sindacoBrasiello a chiudere il discorso Giunta.

“Ora, subito al lavoro”CLAMOROSO!

(O MEGLIO LO SAREBBE SE……)

Isernia

Il sindaco Carosella: “Agnone avrà finalmente uno svincolo degno di questo nome”

Variante Anas, completata la statale 86

Emilio Izzo

1218 giugno 2013

TERMOLI – Il Tribunale di La-rino, con provvedimento colle-giale del 13 giugno scorso, ha ac-colto il reclamo proposto dalComune di Termoli revocandol’ordinanza ex art. 700 c.p.c.emessa in data 17 aprile 2013 dalGiudice del Lavoro del Tribunaledi Larino, con la quale si acco-glieva parzialmente il ricorso pre-sentato da Ugo Sciarretta. Il colle-gio giudicante, nella sostanza, hadato torto a Sciarretta, ritenendoche non vi siano elementi peripotizzare un rischio di compro-missione della professionalitàraggiunta dallo stesso, valutatoanche che non possa valere aconfigurare un demansionamentoorizzontale, il mero fatto che lenuove mansioni abbiano compor-tato il trasferimento presso altroufficio dislocato al di fuori dellastruttura che ospita la Polizia Mu-nicipale, a nulla rilevando che ildipendente abbia soggettiva-mente percepito la nuova ubica-zione come espressione di ostra-cismo. La vicenda, si ricorderà,

attiene al ricorso inizialmenteproposto da Ugo Sciarretta, ilquale ricorreva contro il Comunechiedendo di essere reintegratonelle funzioni di comando dellaPolizia Municipale; il Giudice delLavoro, pur disattendendo la do-manda del ricorrente tesa ad otte-nere il ripristino della precedenteposizione organizzativa, ordinavaal Comune di Termoli la cessa-zione di quella che veniva definita

la “condotta di demansionamentoed isolamento” che sarebbe stataposta in essere nei confronti delricorrente.

Nei confronti di questa deci-sione il Comune di Termoli, assi-stito dall’avvocato Rosa MariaMauri, ha proposto il 2 maggio2013 un reclamo contro il provve-dimento, lamentando in partico-lare che il giudice di primo gradoaveva “.. errato ..”, nell’accogliere,

sia pure in parte, il richiesto prov-vedimento cautelare, atteso che inrealtà non sussistevano i presup-posti per la sua concessione, inparticolare dovendosi ritenerel'insussistenza del cosiddetto “fu-mus bonis iuris”.

“Si tratta di un provvedimentoche ristabilisce la verità dei fatti –ha dichiarato il sindaco Basso An-tonio Di Brino – e che restituisceonorabilità all’Amministrazionecomunale, al sottoscritto, al Segre-tario comunale dott. D’Anello eall’intera struttura municipale.

Resta infatti indelebile nellamia memoria quanto detto nellaconferenza stampa organizzatadagli avvocati difensori di Sciar-retta e quanto riportato negli arti-coli giornalistici che seguirono lavicenda, i quali riferirono, peraltroin maniera parziale ed unilaterale,vicende tutt’altro che persecuto-rie. Il pronunciamento del Tribu-nale di Larino lava in un sol colpola valanga di fango e di sospettiche è stata riversata ingiusta-mente su questa Amministra-

zione, nella speranza che si pongala parola fine all’intera vicenda eche tutti tornino a lavorare conimpegno e disponibilità, nell’in-teresse del bene comune e dellacollettività termolese”.

TERMOLI – I consiglieri di opposizioneal Comune ieri mattina hanno protocol-lato una mozione con la quale chiedono larevoca di Alberto Montano da presidentedel Consiglio comunale. La richiesta erastata annunciata dal centrosinistra allavigilia di Natale dopo il consiglio comu-nale monotematico sulla sanità. Ora si èpassati ai fatti con il protocollo del docu-mento che vede primo firmatario Remo DiGiandomenico.

Insieme all’ex sindaco e parlamentarehanno firmato la mozione Francesco Pa-nico e Giuseppe Mottola, Erminia Gatti,Nicola Camaioni, Francesco Caruso, An-tonio Giuditta, Paolo Marinucci, PeppinoDe Lena, Daniele Paradisi, Antonio Russoe Mario Di Blasio. Inoltre c’è la richiestadi un Consiglio comunale con all’ordinedel giorno proprio la revoca della caricaa Montano.

Termoli

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In viaggio nei luoghi dannunziani

Conferenza stampa:diffida per la revocadel piano sanitarioregionale

TERMOLI – A 150 anni dalla nascita di Gabriele Dannunzio e al ter-

mine di un cliclo di incontri dedicati alla sua figura e alle sue opere,

il gruppo di lettura del centro sociale di via Cina ha organizzato un

viaggio per ripercorrere i luoghi dannunziani. Il viaggio, organizzato da

Mariangela Camino, Rosaria Lepore, Mariaemilia Caraceni, si terrà il

prossimo 27 giugno. Chiunque volesse prendervi parte può contat-

tare il numero telefonico 349 3009506.

TERMOLI – Il sindacoBasso Antonio Di Brinoquesta mattina alle 10,30,presso il Municipio, terràuna conferenza stampaper illustrare l’atto di si-gnificazione e diffida che ilComune di Termoli hapresentato alla RegioneMolise in merito alla re-voca del Piano SanitarioRegionale.

Rivoluzione democratica, è tempodi attuare le proposte dei cittadiniTERMOLI - Forti del risultato ottenuto la scorsa settimana, Rivolu-

zione democratica, come richiesto, incontrerà nuovamente le famiglie

in difficoltà del territorio basso molisano il prossimo martedì 18 giu-

gno, alle 19,30, in via XXIV Maggio presso la sede di Rifondazione co-

munista per dare concretezza alle proposte messe in campo durante

la discussione, prima tra tutte l’apertura di uno sportello antipovertà,

mettendo a disposizione la volontà, l’esperienza, la capacità comuni-

cativa dei tanti cittadini coinvolti, legali ed altri professionisti. Tra le altre

proposte che saranno al centro del dibattito troviamo l’attuazione di

un gruppo di acquisto popolare; l’assistenza legale sull’emergenza abi-

tativa; la nascita ed individuazione di orti cittadini; le azioni per accom-

pagnare la campagna per la ripubblicizzazione della cassa depositi e

prestiti; le modalità d’avvio di banca del tempo con scambi in natura;

il sostegno delle istituzioni in queste ed altre situazioni con fondi ad

hoc per casalinghe e giovani disoccupati nonché una moratoria sui

debiti di soggetti con reddito di sussistenza. Un nuovo modo di fare

politica dal basso e orizzontale da coloro che vogliono rialzare sé

stessi e l’intera comunità cittadina.

Opposizione chiedela revoca di Montanoda presidentedel consiglio

Il tribunale di Larino accoglie il reclamodel comune: il capitano Sciarretta non ha subitoalcun demansionamento o isolamento

TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino ha emesso un’Ordinanza con la quale si

stabilisce il divieto su tutto il territorio comunale, di deteriorare, imbrattare, pitturare, scrivere

e comunque deturpare e/o danneggiare, con qualsiasi mezzo o strumento e sotto qualsiasi forma,

edifici e superfici fisse o mobili, pubblici o privati, la pavimentazione nonché qualsiasi altra struttura

ed infrastruttura pubblica o privata, i beni strumentali del Comune o costituenti arredo urbano,

quali: attrezzature per segnaletica stradale, pali della pubblica illuminazione, panchine, cestini get-

tacarte, cabine, veicoli, manufatti, verde pubblico. E’ inoltre vietata qualsiasi altra forma di dan-

neggiamento o deterioramento di quanto sopra evidenziato, tale da rendere in tutto o in parte

inservibili i beni di che trattasi. Il divieto di realizzare disegni non vige per le aree dove è legitti-

mamente ed espressamente consentita tale attività. Fatte salve le sanzioni previste dal codice

penale, le violazioni alla presente Ordinanza sono sanzionate amministrativamente con multe

da 25 a 500 euro. A carico dei trasgressori, oltre all’applicazione della sanzione amministrativa

pecuniaria prevista, è contemplato anche l’obbligo di provvedere al ripristino dello stato dei luoghi

entro 15 giorni dalla data dell’avvenuta contestazione; l’eventuale inosservanza di tale obbligo

comporterà, a carico del trasgressore, l’addebito delle spese allo scopo sostenute dall’Ammi-

nistrazione Comunale. Eventuali attrezzature o altro materiale che hanno determinato il detur-

pamento, danneggiamento e/o l’imbrattamento dei beni mobili e immobili, nonché dei luoghi,

potranno infine essere sequestrati. “Purtroppo – spiega Di Brino nell’Ordinanza – riscontriamo

sempre più frequentemente fenomeni di imbrattamento con vernice spray o altri materiali, di

edifici, monumenti, beni di valore storico e beni strumentali al servizio della città, quali ad esempio

cabine, panchine, targhe e segnaletica stradale, elementi di arredo urbano, veicoli. Questo feno-

meno reca pregiudizio al decoro urbano, alla dignità della comunità locale e dell’Amministrazione,

oltre a danneggiare beni strumentali allo svolgimento di servizi comunali, generando un naturale

scadimento nella percezione della qualità e dell’immagine, anche turistica, di Termoli. Pur confi-

dando nella buona volontà di tutti e nella capacità di ognuno di autoalimentare il proprio senso

civico, l’amore ed il rispetto per la propria città, ci siamo visti costretti a correre ai ripari, nella

speranza che in un futuro non troppo lontano si possa fare a meno di utilizzare questi mezzi di

deterrenza e di repressione”.

Di Brino: “Stop all’imbrattamentodel patrimonio pubblico e privato”

LARINO – Il neo sindaco,Vincenzo Notarangelo, ha pre-sentato i componenti dellagiunta comunale.

Vice sindaco è AssuntaD’Ermes con deleghe al centrostorico, alle politiche giovanili,sport e al turismo; Miriam Pe-triella coordinerà i settori am-biente, urbanistica e trasporti,mentre Mariangela Biscotti sioccuperà delle finanze. InfineMichele Palmieri sono stateassegnate le deleghe ai lavoripubblici, sanità e ricostru-zione.

1318 giugno 2013

PALATA – E’ stato trovato in strada sangui-nante e riverso a terra e subito soccorso etrasportato in ambulanza nell’ospedale diTermoli dove è stato sottoposto ad interventochirurgico; le sue condizioni non sono gravie dopo l’intervento è stato dimesso. Erano le18 di domenica quando un passante ha no-tato il 23enne A.M., il quale a Palata gestisceun bar, che perdeva sangue dalla schiena edha chiamato subito i carabinieri e i soccorsi.Immediate le ricerche da parte dei carabi-nieri di Palata e della Compagnia di Termoliche, grazie alla testimonianza di alcuni auto-mobilisti che hanno visto il quartetto discu-tere all’altezza della fonte Berchicci, tra Pa-lata e Montecilfone, e poi i tre presuntiaggressori allontanarsi a bordo di un mezzodi colore verde. Proprio questo elemento ha

permesso ai militari dell’Arma di rintracciarei giovani di Montecilfone, tra questi un mino-renne: uno di loro indossava ancora gli abiticon qualche macchia di sangue. L’accoltella-mento è avvenuto durante un diverbio nato,dalle prime indiscrezioni, per il furto di al-cuni attrezzi agricoli di proprietà dell’accol-tellato, avvanuto alcuni giorni fa, cheavrebbe annunciato ai tre presunti ladri esuccessivamente aggressori l’intenzione didenunciarli. Dalla discussione si è passatialle vie di fatto e il 23enne è stato raggiuntoalle due spalle con un coltello che in seguitoè stato trovato dai carabinieri. I tre ragazzi diMontecilfone, una volta in caserma ed esple-tate tutte le indagini, sono stati denunciati apiede libero con l’accusa di lesioni personaliaggravate.

Giovane accoltellato in strada: denunciate tre persone

Termoli

MONTENERO DI BISACCIA – La Giunta comunale, conpropria delibera, ha deciso di cofinanziare il progetto chevedrà la realizzazione di una passeggiata naturalisticanell’ambito di un intervento complessivo del valore diotre 850.000 euro per la valorizzazione turistica dellegrotte arenarie.

“Sono molto soddisfatto – ha commentato l’assessore aiLavori Pubblici Angelo Magagnato – perché l’opera diprogrammazione di questa Amministrazione continua adare i suoi frutti. Quella che abbiamo deciso di cofinan-ziare è un’opera di grande rilevanza, perché coniuga lavalorizzazione delle grotte arenarie con la realizzazione diuna bella passeggiata naturalistica, che si estenderà an-che sulla Strada Provinciale Frentana 13, conosciuta daimonteneresi come strada “Sotto la Valle”. Il nostro intento– spiega ancora Magagnato – oltre a quello di rendere piùmoderna e funzionale l’area delle grotte arenarie è, infatti,anche quello di mettere in sicurezza uno dei tratti distrada maggiormente frequentati da pedoni, ciclisti e po-disti; si tratta, appunto, della strada “Sotto la Valle”, quo-tidianamente interessata dal passaggio di mezzi leggeri epesanti che, molto spesso, transitano a pochi centimetridai pedoni. Questa Amministrazione ha deciso di dareun nuovo volto a quel tratto di strada, regalando ai mon-teneresi la possibilità di correre e passeggiare in tutta si-curezza su un percorso pedonale separato dalla carreg-giata da opportune barriere. Il percorso, inoltre, coprirà iltratto che va dal Santuario della Madonna di Bisaccia, finoalla zona dell’incrocio con la discesa di Via Santa Lucia”.“Stiamo portando avanti gli impegni presi con la cittadi-nanza – ha detto il sindaco Nicola Travaglini – cercando direalizzare opere che abbiano una visione strategica e chepossano essere utili alla collettività, nonostante le ogget-tive difficoltà derivanti dalla ben nota crisi economica. Abreve sarà predisposta la progettazione esecutiva, con laquale saranno individuati, nello specifico, tutti i dettaglidei lavori da realizzare”.

Approvato il finanziamentoper la valorizzazionedelle grotte arenarie

SAN GIACOMO DEGLISCHIAVONI – Si terrà questopomeriggio in piazza Romadalle 17 alle 21 il “Mercatinodelle Pulci e del Libro Usato”,iniziativa che ha il fine a valo-rizzare il territorio comunaleproponendo ai cittadini, resi-denti ed ospiti, una occasione diaggregazione e ritrovo basatasulla vendita da parte di privatidi oggetti di modico valore.Dopo il successo della primaedizione, che si è tenuta in oc-

casione delle ultime festivitànatalizie, l' Assessore comunaleAngela Bracone ha voluto ripro-porre la manifestazione chequest'anno sarà replicata perpiù di una volta.

Inoltre la serata sarà allietatadall'esibizione della scuola diballo ASD Futurgimnica di Ter-moli guidata dalla prof.ssa Da-niela Catenaro che, per l'occa-sione, presenterà un bellissimospettacolo dal titolo "Ritmicasotto le stelle".

Al via il Mercatinodelle “Pulci e del libro usato”

Al via corsi di veladi iniziazione e perfezionamento

CAMPOMARINO – Proseguonoi lavori di dragaggio nella canalinadi ingresso ed uscita del porto tu-ristico eseguiti dalla società Mari-nucci Yachting di Termoli. Durantei lavori, che sureranno fino alprossimo 21 giugno, il bacino por-tuale è interdetto alla navigazione,transito e sosta da parte di tutte leunità navali nonché lo svolgi-mento di ogni altra attività colle-gata al mare sia di superficie chesubacquea. Nell’ordinanza emessadalla Capitaneria di Porto di Ter-moli, è fatto divieto avvicinarsi ameno di 50 metri dalle strumenta-zioni – strutture e pertinenze im-piegate nelle attività. Rescano ov-viamente esclusi dai divieti leunità navali nelle operazioni didragaggio, quelle della Guardia co-

stiera, forze di polizia e militari ingenere, le unità adibite ad un pub-blico servizio che abbiano neces-sità, non prorogabile, di accedereall’area. Infine la Capitaneria ri-corda che i comandanti di unitànavali in genere, in transito nellaprossimità dello specchio acqueointeressato ai lavori, dovrannotransitare al di fuori della distanzadi sicurezza e alla velocità minimanecessaria per governare il na-tante, in modo da evitare di crearemovimenti ondosi che possano di-sturbare lo svolgimento dei lavoridi dragaggio. Comunque le mano-vre di avvicinamento dovranno es-sere concordate con il responsa-bile dei lavori presente sul postocomunicando via vhf (canale 16) ocon telefono.

Lavori di dragaggio al porto turistico

Revisione e condivisione: la tre giorni diocesana a Matrice

Il sindacoha assegnatole deleghe

LITORALE - Anche que-st’anno presso il Circolo dellaVela “Mario Cariello”, affiliato eautorizzato dalla FederazioneItaliana Vela, si terranno corsi divela e windsurf per bambini e

adulti. I corsi di “iniziazione”, “perfe-

zionamento” e “avviamento allaregata o all’agonismo”, si ter-ranno nella sede del Circolo invia Rio Vivo e saranno tenuti da

Istruttori Federali, con cadenzasettimanale. Le fasi pratiche diapprendimento si svolgerannosu derive tipo “optimist”, “laser”,“FJ”, “420” , “Tridente” e tavole avela.

BASSO MOLISE - Dalla mattinata di ieri al primo pomeriggio di giovedì 20

giugno i presbiteri del clero diocesano di Termoli - Larino si ritrovano per il

ritiro di fine anno pastorale. Preghiera e meditazioni comuni, ma anche l’ag-

giornamento e la condivisione delle problematiche presenti e delle prospettive

future. Durante la prima giornata gli interventi di don Enrico sul “sacerdote

adulto nella fede” e la verifica dell’anno pastorale. Nella seconda, le tematiche

sulla vita familiare, mentre nel terzo sulle problematiche sociali e lavorative.

1518 giugno 2013

Ha ragione Giulio Di Palma:l’impianto costruito da Molinari a Selva Piana è troppo

grosso per la città. Meglio per Campobasso una struttura da 10.000 posti. Tagliata per

i suoi pochi abitanti. Quando fu costruito il “catino”, 28 anni fa, la popolazione campo-

bassana era più o meno quella di oggi. Solo che il calcio aveva un altro appeal e la gente,

anche perché aveva meno alternative, ci andava e come al campo. Non certo per

riempire l’impianto nel quale ci siamo stati larghi da sempre. Eccetto il giorno dell’inau-

gurazione con la Juventus, in cui anche il Maracanà sarebbe stato piccolo per ricevere

tutti i pretendenti pronti a poter dire. “Io c’ero”. Il fatto è che Molinari che in quegli anni

dirigeva la squadra rossoblù si fissò sullo stadio, pensando di poterci portare in Serie A:

l’economia era solida e le sue aziende viaggiavano col vento in poppa. Poi è successo

quello che è successo: fu proprio Molinari a conoscere i primi morsi della crisi. Così le

sue numerose maestranze iniziarono a vivere da cassintegrati. Il resto sarebbe venuto

a seguire, con lo strano ostracismo dei politici locali che invece di aiutare il presidente

del calcio gli misero anche qualche sbarra tra le ruote. Al resto pensò la sovrintendenza

che gli bloccò i lavori all’ex GIL, lavori iniziati appena da pochi giorni e che stavano an-

dando nella direzione della costruzione della nuova sede del Consiglio regionale. Una

sede che la Regione, dopo quasi 30 anni ancora non ha di sua proprietà. Continuando

a pagare gli affitti d’oro di cui la cronaca e lo stesso consigliere Ciocca hanno posto sul

piatto della dialettica. Molinari voleva infilare il Molise dentro al suo stadio. E, conoscen-

dolo, ci sarebbe riuscito se il vento non avesse cambiato direzione. Ora, a distanza di

anni, Di Palma che non è certo uno sprovveduto, ha capito al volo che più che fare un

semplice lavoro di manutenzione con i fantomatici 800 mila euro disposti dalla Regione,

meglio sarebbe buttarlo giù lo stadio. E costruirne uno nuovo. Tagliato per la piccola città,

capoluogo di una modesta regione. Parole condivisibili quelle di Di Palma che però non

ha fatto bene i conti con la realtà. Il Credito Sportivo una volta era una bella cassaforte

da cui ognuno attingeva da ogni latitudine. Oggi le casse sono vuote, i finanziamenti av-

vengono con parsimonia, quasi con il contagocce. Quindi è pensabile di annullare questa

idea, quasi un sogno per il successore di Capone. Avendo imparato a conoscere la tenacia

del vicentino nato in Molise non ce la sentiamo di escludere che non mollerà tanto fa-

cilmente la presa. Ma, intanto, deve fare i conti con Di Bartolomeo che è vero che gli

ha promesso la gestione dell’area sportiva, ma alla sola condizione che egli iscriva la squa-

dra e che dia prova provata di allestire anche una formazione che possa puntare alla C

unica. In modo da non far disperdere l’unico capitale certo, rappresentato dal titolo.

(pi.pò)

C’è l’intesa verbale. Ma di scritto solo unabozza. Per il momento si tratta di un primopasso per sostanziare un accordo che, a pa-role, esiste da sempre, tra Di Palma e DiBartolomeo. Raffinato mediatore della trat-tativa è l’avvocato Aldo De Benedittis, as-sessore allo sport del Comune.

Al termine dell’incontro avvenuto in mu-nicipio c’erano sorrisi e strette di mano. Eanche un contagioso ottimismo. Di Palmaha spiegato al cronista che gli ricordava itanti soldi che dovrà tirar fuori entro pochigiorni non ha affatto indietreggiato. Spie-gando con un termine che gli è caro chenon ci sono “Controindicazioni”. Di Bartolo-meo e De Benedittis che non hanno l’anelloal naso si sono guardati bene dal sottoscri-vere il contratto. Per il momento, entro ladata prevista da regolamento, preparerannola pratica con la quale si indica la disponi-bilità dell’impianto per il campionato. Solodopo l’iscrizione e il perfezionamento delladocumentazione che attesti l’avvenuto pa-gamento delle spettanze ai giocatori, oltre

alla stipula della fideiussione si potrà lavo-rare per la concessione dello stadio. Cheper Di Palma è indispensabile per poter darfondo al suo progetto di trasformare l’areadi Selva Piana. In mododa farne un polosportivo e forse an-che commerciale.Un polo che do-vrebbe produrreutili, da rigirare alclub con le ma-gliette rossoblù.

Sport

L’idea di Di Palma di costruire uno stadio a modello della città non è da buttare.

Rispetto a 30 anni fal’economia è evaporatae per la nuova realtàbasterebbero 10.000 posti

C’è l’intesa tra Di Palmae il sindaco per la concessione

Dorme l’Eccellenza. E questo sonnonon è certo foriero di buone notizie. Cipar di capire che al momento ci siascarsa voglia di riorganizzarsi. Noncerto per mancanza di energie fisiche,ma economiche. Prendete il Campo-basso 1919. Aveva creduto di potersiaffidare a Di Palma, il quale durante lesue frequenti puntate molisane avevaincontrato anche Antonio Lozzi, diri-gente tuttofare della società che ha nelnipote Umberto Lozzi il suo uomo diriferimento. La trattativa che sembravaben avviata si è improvvisamente in-ceppata. Così la famiglia Lozzi, almenoper il momento, sta dentro il guscio. In

attesa che prima o poi qualcosa simuova. Bisogna mettere sempre inconto che se per caso le promesse di DiPalma non dovessero sostanziarsi, ma-gicamente, sarebbe il 1919 la societàpiù titolata del capoluogo. La quale,qualora dovesse trovare un valido so-stegno economico, potrebbe iniziare

con iscriversi all’Eccellenza molisanae, avendone le possibilità, di chiederel’accesso in Serie D, attraverso il ripe-scaggio. Anche se la domanda dovesseessere inevasa resterebbe l’opportu-nità di puntare in un solo anno alla D,vincendo sul campo il campionato chesi gioca nel circuito dei campi molisani.

Tutto questo non intende minima-mente screditare Di Palma, ma non co-noscendolo non abbiamo elementi pervalutarne capacità economiche e vogliadi tirar fuori tante soldi per guidare laprima squadra calcistica del capoluogo.E poi c’è un precedente che mette inguardia la tifoseria: con Johnny Di Ste-fano ci furono tante promesse che an-darono presto in fumo. E la società siritrovò cancellata dai campionati. Ep-pure il petrellese vissuto a Londraprima di lasciare il capoluogo giurò dipartire per Roma per andare a iscri-vere la squadra. Facendo perdere lesue tracce.

Intanto la squadra della famiglia Lozzi è in attesa degli eventi.

Il 1919 pronta a diventareancora di salvezzaLa società potrebbe chiedere il ripescaggio per la D

Ma i soldi dove sono?Ma i soldi dove sono?

Ma tutto è rinviato dopo l’iscrizione

Gino Di Bartolomeo