Rassegna 18 giugno

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18 giugno 2010

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Stritolato da tonnellate d'acciaioIl carico non era ín sicurezza e ha travolto íl camionista

di Lara Loreti

LIVORNO. Un corpo diviso in due. Spez-zato da un tubo d'acciaio lungo 16 metri epesante tre tonnellate. Francesco Ratti,46 anni, ieri mattina stava lavorando nelporto di Livorno, sulla banchina del Var-co Galvani. Un altro lavoratore, Giusep-pe Antioco, 37 anni, manovrava un carrel-lo per scaricare la merce. Ma il cariconon era stato messo in sicurezza.

Ratti è morto così, in un sof-fio. Travolto da uno dei tubiche è scivolato dal camion del-la ditta Federtrans di Castel-lammare di Stabia (Napoli), dicui era dipendente. Forse nonsi è neanche reso conto di quel-lo che è successo. Non ne haavuto il tempo. Fare in fretta,accelerare al massimo, sbrigar-si per poter fare un altro cari-co. La logicadel camioni-sta, sempresotto pressio-ne. Guadagna-re tempo e ri-partire. E ma-gari tornareun po' primaa casa, allaSpezia, dallafiglia, nell'ap-partamentoaccanto al pa-dre, che stavarestaurando.

Niente ditutto ciò. Il trasportatore è mor-to ieri alle 11 in porto, mentrela pioggia imperversava sullacittà. Ma l'acqua continua nonè bastata a lavare il dolore chenegli ultimi tre giorni ha vio-lentato Livorno: martedì unoperaio albanese, padre di fa-miglia di 38 anni, aveva fatto lastessa fine, annegato sul lavo-ro nelle acque del bacino gal-leggiante, dove stavano ripa-rando una nave.

Due morti bianche che han-no insanguinato il porto labro-nico, i cui lavoratori, ieri, anco-

ra una volta, si sono fermatiper lutto e protesta.

Ratti era un camionistaesperto. Eppure il suo bagagliodi conoscenze non è bastato asalvargli la vita. Le misure disicurezza, previste dalla legge,che avrebbero dovuto tutelar-lo e permettergli di operare se-renamente, sono state violate.Lo ha detto ieri il magistrato diturno Antonio Giaconi, inter-venuto sul luogo dell'infortu-nio. «Il carico era pericoloso einsicuro», ha detto il pm, nu-mero due della Procura livor-nese. I tubi non erano fissati.Avrebbero dovuto essere lega-ti con delle fascette, ma non loerano. A metterli in sicurezza,tenuti da un apposito nastro, cihanno pensato dopo i vigili delfuoco. Quando ormai era trop-po tardi. Un'operazione che disolito fa il carrellista.

Ratti arriva presto in portoper scaricare 14 tonnellate ditubi - destinati alla costruzionedi un oleodotto - da imbarcaresu una nave diretta in Nigeriae in partenza fra due-tre gior-ni. Una commessa gestita dalladitta livornese di terminal ope-ration Lorenzini, da trent'anniattiva in porto. A manovrare ilfork lift c'è il carrellista Giusep-pe Antioco, originario di Paler-mo, ma da anni residente a Col-lesalvetti, da circa un anno di-pendente della Lorenzini. «Unmanovratore bravo ed esper-to», così lo descrivono i colle-ghi. Antioco comincia a carica-re i tubi sul carrello per poi sca-

ricarli in banchina. Sono didue dimensioni: i più pesantivengono posizionati sulla peda-na, che è la parte più bassa delcarrello; quelli più leggeri inve-ce vengono adagiati sui braccisuperiori, dotati di zeppe chefunzionano come freno, perevitare che i tubi cadano. Tut-tavia, nella fase di carico, evi-dentemente qualcosa non fun-ziona.

I tubi sono pesantissimi, laloro conformazione li porta arotolare via e, in più, ci si met-te anche la pioggia a renderetutto più difficile. Uno dei tubi,forse uno di quelli posizionatipiù in basso, si sbilancia. È unattimo.

Un attimo maledetto. Lo stes-so in cui Ratti non si trova abordo del camion, come do-

vrebbe esse-re, ma a ter-ra, in corri-spondenzadella spondadestra delmezzo. Non èchiaro cosastia facendo,forse sta chiu-dendo le spon-de del Tir peranticiparsi oforse vuolcontrollare

che tutto sia aposto.

Fatto stache quel tubolo investe co-me un ciclo-ne di morte,colpendolo al-l'addome.Sarà la gru

dei pompieri , dopo i rilievi del-la polmare e dell'Asl, duratiquattro ore, a rimuovere quelgigante malefico dal corpo delcamionista.

Sotto choc il carrellista: un-'immagine agghiacciante da-vanti ai suoi occhi. Si sente ma-le, i soccorritori della Miseri-cordia lo portano in ospedale,dove poi viene interrogato da-gli investigatori della polmare.Gli investigatori sono al lavoroper individuare le eventuali re-sponsabilità. Accertamenti an-che sulla Lorenzini : ieri gli in-quirenti hanno ascoltato il re-sponsabile e acquisito docu-menti sul carico.

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CONSIGLIO REGIONALE Marta Gazzarri e Fabio Evangelisti (ldv)

«Urgente trovare soluzionial dramma delle morti bianche»«Il secondo incidente mortale indue giorni, a Livorno, evidenziaancora una volta, con la sua atro-cità, l'urgenza di trovare delle so-luzioni, nei fatti, al drammaticoproblema delle morti bianche». Lodichiarano in una nota congiunta ilCoordinatore regionale dell'IdvToscana, Onorevole Fabio Evan-gelisti, e il Capogruppo dell'Idv inConsiglio Regionale, Marta Gaz-zarri. Già oggi Evangelisti, dopoaver sollevato la questione nel-l'Aula di Montecitorio, ha presen-tato un'interrogazione al ministrodel lavoro Maurizio Sacconi sulladrammatica e irrisolta questionedelle morti bianche sui luoghi dilavoro.«Non possiamo più permetterci -proseguono Evangelisti e Gazzarri- di rimandare una seria revisionedelle norme di sicurezza, invece ilGoverno continua la sua opera didistruzione dello Statuto dei la-voratori. L'unico intervento da par-te dell'esecutivo per contrastare in-cidenti e morti bianche è statoquello ingiusto di cancellare lenorme positive varate dal Governo

Prodi con il cosiddetto Testo uni-co, di cui l'Italia dei Valori chiededa tempo il ripristino immediato».«Anche in Toscana il numero divittime è inaccettabile, e gli in-cidenti di questi ultimi due giornine sono la peggiore testimonianza.La prevenzione sarebbe la miglio-re ricetta contro le morti bianche,ma anche in questo caso il Governosembra fare orecchie da mercante.La denuncia del vicedirettore del-l'Inail Toscana Tommaso De Ni-cola sulla carenza di personale cheaffligge l'Istituto di prevenzione inToscana, impone interventi urgen-ti, a livello nazionale e locale».«E necessario, poi, individuare epunire i colpevoli, diretti e indi-retti, combattendo l'inaccettabileabitudine alla deresponsabilizza-zioneche le pratiche lassiste diquesto Governo sembrano inveceincoraggiare. Ci piacerebbe perquesto che la discussione sulla giu-stizia, che impegna da mesi lamaggioranza, si concentrasse acolpire chi ha la responsabilità deimille omicidi bianchi che si ve-rificano ogni anno».

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IL CORDOGLIO

Unanime l'indignazionedi politici e istituzioni

La notizia del nuovo incidente mortale sullavoro hanno suscitato stupore tra i consi-glieri provinciali livornesi riuniti ieri a Palaz-zo Grandicelli. Il presidente della Provincia,Giorgio Kutufà si è recato immediatamentesul luogo della tragedia, mentre il presiden-te del Consiglio, Fabio Di Bonito, ha espres-so a nome dell'assemblea profondo cordo-glio, vicinanza e solidarietà alla famiglia dellavoratore facendo osservare un minuto disilenzio. Il sindaco di Livorno, AlessandroCosimi, ha ribadito che si tratta di un'emer-genza da non sottovalutare. Per AlbertoMonaci, presidente del Consiglio regionale«suscita sgomento una catena così ravvici-nata di vittime sul lavoro'. In memoria diRatti la commissione sviluppo economicodel Consiglio toscano, ha osservato un mi-nuto di silenzio e racco-glimento. Cordoglio èstato espresso dal ca-pogruppo della Federa-zione Sinistra-Verdi,Monica Sgherri e dalconsigliere regionalePaolo Marini, dal coor-dinatore toscano del-I'Idv Fabio Evangelistie dal capogruppo inConsiglio regionale Alessandro CosimiMarta Gazzarri. Tuttihanno chiesto «soluzioni soluzioni al dram-matico problema delle morti bianche».«La frequenza di questi incidenti non si puòspiegare come disgrazia o casualità», hadetto il vicepresidente dei Senato, VanninoChiti. «Per quanto sia giusto attendere i ri-sultati delle inchieste giudiziarie, appare evi-dente come ancora una volta la sicurezzavenga considerata un costo da ridurre e nonun fondamentale pilastro dei processo pro-duttivo».Al prezzo di questa mentalità -conclude Chi-ti -è il grave tributo di sangue che i lavoratorie le loro famiglie pagano quotidianamente.È un costo che non possiamo più tollerare.Ai familiari di Francesco Ratti va la mia vici-nanza e il mio profondo cordoglio per la gra-ve perdita».

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LA NAZIONE Pagina 5 – Livorno La reazione dei politici «Fermiamo questo stillicidio» «UN ALTRO morto nel porto di Livorno, il secondo in tre giorni. Il mio primo pensiero va alla famiglia di Francesco Ratti»: il presidente della Regione Enrico Rossi esprime con queste parole il suo dolore per questa nuova, tragica morte sul lavoro. Ci va giù dura la Federazione Sinistra Verdi: Monica Sgherri e Paolo Marini tuonano che «Bisogna fermare questo stillicidio. E necessaria al di là della attività doverosa della magistratura una commissione istituzionale ad hoc che verifichi la situazione». E l’IdV, con l’onorevole Evangelisti, ha sollevato a Montecitorio la questione sicurezza-lavoro presentando un’interrogazione al ministro Sacconi. E Marta Gazzarri: «Le parole di cordoglio ora più che mai suonano rituali e vuote. Occorre fare qualcosa e presto». Marco Ruggeri, Pd: «Era importante che venisse subito un segnale dal consiglio regionale», riferendosi ad un incontro tenuto subito nel pomeriggio con l’Autorità Portuale, le istituzioni e i sindacati. Grande cordoglio anche da parte di tutto il gruppo consiliare del PdL: «E’intollerabile che nel 2010 si debba morire per lavorare; occorre che questi eventi ci portino ad una riflessione per rendere sempre più efficaci le norme sulla sicurezza». Cordoglio e vicinanza alle famiglie anche dalla Cna livornese. E oggi in porto alle 10 assemblea dei lavoratori.

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IL TIRRENO Pagina 5 – Viareggio L’INTERROGAZIONE Evangelisti (Idv) a Matteoli: chiarisca la catena di sicurezza VIAREGGIO. L’onorevole Fabio Evangelisti (Italia dei Valori) ha presentato ieri una nuova interrogazione al ministro Altero Matteoli, in merito alla strage di via Ponchielli. Evangelisti ha sollecitato il Governo a fare chiarezza sulle responsabilità e sulle cause dell’incidente. In particolare, il deputato dell’Idv ha invitato il ministro «a chiarire le condizioni di manutenzione dei binari e dei vagoni, ovvero se la catena di sicurezza che deve assicurare il Gruppo Fs sia stata rispettata. Visto che, da notizie riportate dalla stampa - scrive Evangelisti - risultano oggetto di indagine della magistratura anche le «condizioni dei binari al momento del deragliamento e dei pezzi metallici che avrebbero potuto squarciare la cisterna».

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LA NAZIONE Pagina 5 – Viareggio Strage, sette milioni per quattro vittime Risarcimenti, le assicurazioni di Ferrovie e Gatx anticipano anche 700 mila euro a 7 feriti SETTE MILIONI di euro di indennizzi. Ammonta a tanto la cifra erogata dalle compagnie assicurative di Ferrovie dello Stato e della multinazionale Gatx come attività di assistenza e supporto a tutti coloro che sono stati colpiti dal disastro ferroviario. «Si è già pervenuti alla chiusura di indennizzi per circa 7 milioni di euro relativi a quattro deceduti — spiega il gruppo Fs nella lettera inviata tra gli altri al ministro dei trasporti e ai presidenti di Camera e Senato — e sono stati corrisposti anticipi per 700mila euro a 7 feriti. Inoltre, sono state effettuate 30 visite mediche e programmate altre 124 al fine di poter avviare nel più breve tempo possibile ulteriori risarcimenti». IL DENARO versato dalle compagnie, non è stato corrisposto per via di una richiesta giudiziaria. «La nostra iniziativa – sottolineano le Ferrovie nella loro lettera — è stata assunta esclusivamente per motivi di autentica solidarietà. La nostra compagnia assicuratrice, ha condiviso tali sentimenti e, pur in assenza d’obbligo essendo ancora in corso le indagini per l’accertamento delle responsabilità, si è determinata ad anticipare i risarcimenti alle vittime dell’incidente». NEL FRATTEMPO che il deputato Fabio Evangelisti dell’Idv ha presentato una nuova interrogazione al ministro dei trasporti Altero Matteoli per chiarire la situazione di binari e vagoni al momento dell’incidente, l’approvazione definitiva della “Legge Viareggio” è stata rinviata alla settimana prossima e le telecamere per sorvegliare la via Ponchielli sono entrate finalmente in funzione. Ieri infatti, la commissione al bilancio del Senato non ha potuto discutere — per dare l’ok definitivo — la legge speciale per le vittime del disastro perché il governo non ha fatto avere la relazione tecnica mentre il sistema di videosorveglianza che consente di monitorare nel dettaglio per tutte le 24 ore di ogni giorno tutta la via Ponchielli col sistema infrarosso è stato attivato. L’impianto, collegato wireless con il comando di polizia municipale e col registrato visionabile anche da altri corpi di polizia, è stato finanziato dalla Regione per consentire di identificare eventuali “sciacalli” che proveranno ad avventurarsi nella zona colpita dal disastro ferroviario. PROPRIO per commemorare il disastro, unendolo virtualmente con l’alluvione del ’96, domani e domenica prenderà il via una ciclopedalata aperta a tutti e il cui ricavato andrà ai familiari delle vittime: il “Memorial Viareggio Cardoso per non dimenticare”. Domani, con partenza alle 17 dal parcheggio del Pam e iscrizioni dalle 10 del mattino, vi sarà “Piccoli fiori in bici” una gimcana dedicata ai bambini mentre domenica sarà la volta degli adulti. Con ritrovo alle 7,30 ancora al parcheggio del Pam i ciclisti saranno protagonisti prima di un circuito cittadino con arrivo in via Ponchielli e poi di una corsa che partendo da Viareggio arriverà sino a Pruno. Per info e iscrizioni, chiamare i numeri 338 27 80 019 o 338 499 04 31. F.Bert.

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LA NAZIONE Pagina 6 – Livorno

L'assetto del consiglio provinciale : per l'Idv entra CelantiENRICO CELANTI (nella foto) è ilneo consigliere provinciale dell'Italiadei Valori. Ha preso il posto di MariaTeresa Sposito nominata assessore alposto di Toncelli . Sul rimpasto in giun-ta, annunciato in apertura di sedutadal presidente Giorgio Kutufa , non so-no mancate le bordate di chi, dai ban-chi dell 'opposizione, ha definito l'usci-

ta di scena di Toncelli «sconvenien-te». A partire da Michele Mazzola ca-pogruppo del Partito dei Comunisti Ita-liani. «Non capisco l'uso che si facciadi certe poltrone - dice Mazzola - eche differenza faccia, per il servizio aicittadini, essere membro di una giuntapiuttosto che di un 'altra». I ComunistiItaliani, che si stanno guardando intor-no per posizionarsi come «forza di go-

«NEWENTRY»

EnricoCelanti èil nuovo

consigliereprovinciale

dell'Italiadei Valori

verno» anzichè di opposizione - l'en-trata nel cda di Casalp di Renzo Cionine è prova - sono pungenti . «La par-tenza di Toncelli - dice Mazzola -ha fatto saltare un'importante riunio-ne della commissione speciale energiae della commissione ambiente». Per-ché le esigenze die cittadini, possonoaspettare.

m.b.

Gianni Berengo GardinElliott Ernia

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IL TIRRENO Pagina 13 – Empoli Padule come risorsa per il turismo «Ma va tutelato» LARCIANO. Il Padule come luogo di promozione turistica? La proposta, lanciata appena pochi giorni fa dall’assessore regionale Cristina Scaletti trova il sostegno di Legambiente. Del resto da tempo l’associazione ambientalista sostiene le potenzialità dell’area in questo senso. Ma, al tempo stesso, secondo Legambiente questo progetto non può prescindere da una serie di considerazioni. Le stesse considerazioni che i circoli Empolese Valdelsa e Valdinievole espongono in una lettera aperta inviata alle amministrazioni provinciali di Pistoia e Firenze, sui cui territori ricade l’area naturale. «Apprezziamo - si legge sull’intervento - che l’assessore regionale alla cultura e al turismo abbia visitato il Padule di Fucecchio, e abbia manifestato la volontà di promuoverlo come luogo di attrazione turistica. Noi da anni pensiamo (e proponiamo) che la valorizzazione di quella area palustre possa rappresentare per la Valdinievole una straordinaria opportunità per promuovere il turismo verde,facendo così decollare un’economia locale più sostenibile». «Per questo, e per evitare di fare mera accademia - prosegue però la lettera - è bene precisare e ricordare alcune cose. Spesso le nostre richieste di andare nella direnzione indicata dall’assessore Scaletti si sono scontrate con la miopia e la resistenza di alcuni amministratori,e con gli interessi di alcuni lobby locali (per esempio quelle dei cacciatori) e la fruizione turistica del Padule non potrà mai prescindere dalla sua tutela e salvaguardia e dalla conservazione dell’importante biodiversità che vi è e che potrebbe esservi reintrodotta». A proposito del tema biodiversità: «In questi anni è stato fatto un egregio lavoro, soprattutto dal Centro di documentazione, ma molto è ancora da fare. Abbiamo infatti richiesto requisiti essenziali per valorizzare il Padule di Fucecchio, che sono stati spesso disattesi (allargare la Zps e la riserva naturale in provincia di Firenze, contenere la proliferazione del florivivaismo nell’area palustre, allargare la riserva naturale Righetti la Monaca in località il Coccio e Marconi)». «È da ricordare - chiude l’associazione ambientalista - che sono i parchi e le riserve naturali che hanno dimostrato, su scala tanto locale che planetaria, le capacità di promuovere il turismo verde e una corretta fruizione pubblica dei beni naturali. Crediamo, infine sia importante attrezzare l’intera area recuperando in modo filologicamente corretto gli edifici storici presenti, e dotandola di un sistema integrato di aree protette, fornito di osservatori e di una sentieristica importante, che nel rispetto della natura, permetta ai visitatori di godere delle bellezze presenti in un conteso confortevole e davvero didatticamente stimolante».

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IL TIRRENO Pagina 3 - Prato Mazzoni: «Città polveriera, un pool indaghi su Chinatown» L’Idv chiede un consiglio comunale straordinario sulla sicurezza, la Lega attacca la comunità cinese PRATO. «Prato è una polveriera: tre omicidi in tre giorni nella Chinatown cresciuta nel cuore della città sono il segnale che il livello di guardia è stato ampiamente superato». A sostenerlo è il deputato e coordinatore provinciale Pdl Riccardo Mazzoni. «I controlli quotidiani e capillari - prosegue Mazzoni - messi in atto dall’amministrazione comunale in piena sinergia con le forze dell’ordine hanno dato risultati eccellenti sul fronte dell’immigrazione clandestina e dell’emersione dell’illegalità sul lavoro e di quella fiscale. Tutto lascia pensare che Chinatown sia definitivamente in mano a una mafia spietata che non esita a regolare i suoi conti col sangue. Prato non merita tutto questo, e il governo deve prendere atto che è necessario attivare contromisure immediate e - appunto - eccezionali. Se c’è una mafia da fronteggiare, vanno messi in campo uomini e mezzi all’altezza della sfida, a partire da uno specifico pool antimafia. Invece Procura e tribunale sono ampiamente sotto organico, e le forze di polizia - che pure hanno avuto un adeguamento di uomini - hanno bisogno di ulteriori rinforzi». Anche la segreteria della Lega Nord interviene sul duplice omicidio. «L’ennesimo atto delittuoso in Chinatown, testimonia ancora di più quanto sia distante gran parte di questa comunità dalle basi del nostro vivere civile. Una comunità che per venti anni ha vissuto nell’illegalità e che ultimamente sta esprimendo tutta la propria violenza». L’Italia dei Valori chiede un consiglio comunale straordinario e l’apertura di un tavolo di discussione «per far fronte a questa emergenza prima che diventi ingovernabile. Italia dei Valori invita «il Pdl, la Lega Nord e l’Udc che amministrano questa città a prendere atto che da soli non sono riusciti in un anno a dare quella maggiore sicurezza promessa ai pratesi. E’ arrivato il momento di discutere seriamente di quanto sta accadendo in città sotto il profilo della malavita organizzata, prevalentemente nella comunità orientale, ma non solo».

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IL TIRRENO Pagina 4 - Pistoia Non si ferma la lotta di Badia Il Comitato: chiederemo di cancellare la previsione Affollata assemblea con politici e amministratori Sarà preparata una osservazione al regolamento urbanistico PISTOIA. Continua la battaglia del comitato di Bottegone-Badia-Agliana contro il previsto impianto di trattamento dei rifiuti di Badia a Pacciana. Comune e Provincia hanno “congelato” la previsione, ma alèla gente della zona non basta: vogliono che l’ipotesi di un impianto nella piana di Badia sia cancellata per sempre. Proprio per questo il comitato preparerà una osservazione al regolamento urbanistico che prevede l’impianto in località Case Bartolomei. Si è conclusa con questo annuncio l’assemblea dell’altro ieri a Badia a Pacciana, organizzata dal comitato nel chiostro dell’abbazia, di fronte ad un pubblico molto numeroso tra pareti tappezzate di striscioni “contro i rifiuti a Badia”. L’idea era di parlare della discussione in consiglio comunale del giorno prima. L’assemblea cittadina avrebbe dovuto affrontare la proposta di organizzare una istruttoria pubblica sul sito dove collocare il nuovo impianto per i rifiuti, ma la discussione era stata anticipata dalla comunicazione del sindaco Berti circa un accordo raggiunto con la Provincia, che consente di soprassedere alla previsione dell’impianto di trattamento dei rifiuti. Almeno sinchè il nuovo piano interprovinciale (che dovrebbe essere pronto nel giro di qualche settimana) si pronunci sulla necessità o meno di impianti di trattametno rifiuti in Comune di Pistoia e, se sì, quali. Inoltre c’è da osservare come andrà a finire la proposta di reindustrializzazione dell’ex Radicifil, dove potrebbe sorgere una caldaia per generare energia. In base a queste novità, il Pd non ha più votato la proposta di istruttoria pubblica, limitandosi all’astensione. All’assemblea erano stati chiamati tutti i consiglieri comunali che avevano sottoscritto la richiesta di una istruttoria pubblica (rappresentanti di An, Forza Italia, Verdi, Idv, Lega Nord, Udc). Presenti anche gli assessori comunale Mario Tuci e provinciale Rino Fragai nonché il consigliere provinciale Patrizio La Pietra. «In generale - si legge in una nota diffusa dal Comitato - tutti i consiglieri si sono mostrati decisamente contrari, sia nel metodo che nella sostanza, alla procedura che ha portato a prevedere a Badia un impianto previsto, dall’inizio degli anni 2000, a Sant’ Agostino. Il Comitato ha ribadito più volte la sua posizione, espressa in assemblee pubbliche e sulla stampa, nettamente contraria non solo all’impianto cdr, ma a qualsiasi tipo di stoccaggio e trattamento di rifiuti in quella zona. Questa posizione è stata condivisa non solo dai consiglieri presenti, ma anche dall’assessore provinciale Fragai il quale ha dichiarato: “Alla domanda: si fa qualsiasi impianto per l’oggi e per il futuro di gestione dei rifiuti a Badia a Pacciana? La risposta dell’assessore provinciale Rino Fragai è no!”». Diverse le dichiarazioni dell’assessore comunale Mario Tuci, il quale ha ribadito che la previsione sul regolamento urbanistico può essere modificata solo dal consiglio comunale: non basta la volontà di un amministratore. Ha comunque ribadito il “congelamento” della previsione in attesa soprattutto del nuovo piano interprovinciale e ha preso l’impegno con l’assemblea di un confronto permanente su tutte le scelte che l’amministrazione compirà in materia.

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IL TIRRENO Pagina 6 - Pisa Sulla sicurezza avanti così, la giunta sta operando bene MICHELE CURCI (coordinatore provinciale Italia dei Valori) A proposito dell’intervento di Gabriele Santoni, assessore alla Provincia di Pisa e iscritto a Sinistra Ecologia Libertà, nel quale si invita il sindaco e la maggioranza che governa la città di Pisa a «pianificare una correzione di rotta» per evitare che «dell’immaginario di certa sinistra pisana» si faccia strada «l’idea del tanto peggio tanto meglio... per cui è meglio se vince il centrodestra», non ci sembra in realtà che un simile approccio abbia un fondamento, visto il risultato elettorale che i partiti di maggioranza hanno ottenuto a Pisa nelle ultime elezioni regionali. Il governo della città di Pisa sta proseguendo nel suo programma di mandato, molto corposo di investimenti e pieno di iniziative importantissime che guardano con fiducia al futuro e che, nonostante il momento di crisi economica e i tagli sempre più elevati imposti agli enti locali dalla politica nazionale, rispondono con il massimo impegno anche ai problemi sociali. Il dialogo con la sinistra è certamente importante e la maggioranza non ha mancato di manifestare interesse, ma andiamoci piano con i “cambiamenti di rotta”. La nostra opinione è, invece, che la strada intrapresa dalla maggioranza e dalla giunta pisana vada nella direzione migliore possibile e che il dinamismo messo in campo da sindaco e assessori (compreso l’assessore dell’Idv Antonio Cassone) è proprio quello che ci vuole in questo momento. Il tema della sicurezza in città, citato da Santoni, è stato fin da subito all’attenzione del nostro programma elettorale e il modo come lo stiamo affrontando, sindaco in testa, è garanzia di sviluppi condivisi dalla città, tenuto conto che il problema sicurezza non può gravare solo sulle spalle del Comune. Santoni dice: «Bisogna intenderci sul concetto di sicurezza e di rischio», poi dice, che bisogna fare al più presto una «conferenza sulla città», poi che vada pensato «un piano d’area dei bisogni e delle necessità sociali», poi ancora che occorre «un piano d’area della vivibilità sociale e dell’accoglienza nelle regole» e in ultimo che vada costruito un «patto per il futuro delle nuove generazioni». Tutte cose a cui la politica locale dovrebbe rispondere con conferenze, piani, patti e tavole rotonde. Noi a Pisa lavoriamo per tutto questo e i cittadini lo sanno, perché mai dovremmo cambiare rotta? Se la Sel vuole dialogare con noi deve partire dal programma di coalizione, che la città stessa condivide, altrimenti si fa solo propaganda politica. IL TIRRENO Pagina 13 – Empoli A SERRAVALLE - Festa dell’Idv SERRAVALLE. Al via da stasera, in località Spazzavento, la prima edizione della festa provinciale dell’Italia dei Valori. Ad aprire la festa saranno, alle 18, l’onorevole Fabio Evangelisti e il responsabile provinciale Michele Parronchi. Alle 21,30 poi è prevista la serata dibattito su “Informazione e crisi economica: le verità nascoste”, con il senatore Francesco Pardi e di Stefano Simoni, responsabile dell’osservatorio regionale Caritas su povertà e risorse.

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IL TIRRENO Pagina 9 - Livorno Tutto il fascino dell’acquedotto Leopoldino “Il tempo dell’acqua”, di Dario Matteoni, in edicola da oggi con Il Tirreno ELISA SIRONI LIVORNO. L’auspicio è che un giorno l’acquedotto Leopoldino abbia il riconoscimento che merita: l’ingresso a pieno titolo nel patrimonio dell’Unesco. Dario Matteoni, autore del libro “Il tempo dell’acqua”, da oggi in edicola con Il Tirreno, lancia un’ipotesi che somiglia più ad un invito alle istituzioni affinché i passi convergano nella medesima direzione. L’idea trova d’accordo anche la consigliera regionale Marta Gazzarri che da vice sindaco si è molto impegnata per contrastare lo stato di abbandono dell’opera. Il volume è il terzo di una collana edita da Ets e veicolata attraverso il nostro giornale, un’avventura folkloristica e allo stesso tempo scientifica tra il patrimonio artistico della nostra città, quattro tappe dedicate al mercato centrale, alla Livorno della belle epoque, all’acquedotto e al grattacielo. Un impegno che il giornale si è preso «perché una delle missioni di un quotiano - ha evidenziato Gianni Dotta, amministratore delegato del Tirreno - è valorizzare il territorio e promuoverne la conoscenza. Guardare indietro serve per andare avanti. Questi volumi sono snelli, agevoli, di piacevole lettura senza per questo peccare di scientificità». Intorno all’acquedotto Leopoldino la mobilitazione sociale è stata soprendentemente vivace, dando origine persino ad una associazione”Salviamo il salvabile”, schierata in prima linea per il recupero dell’opera.

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IL TIRRENO Pagina 11 - Pisa In mille chiedono un aiuto Tante domande per gli affitti, a breve ci sarà la graduatoria Il Comune di Pontedera ci mette 350mila euro. Poi ci sono i fondi regionali. Ecco i criteri e le priorità per le assegnazioni PAOLA SILVI PONTEDERA. Sono già oltre 200 le domande caricate sul sistema informatico del comune di Pontedera. E altrettante stanno aspettando di essere inserite. Secondo le prime stime degli addetti ai lavori alle politiche sociali, le richieste per avere i contributi dell’affitto raggiungeranno, più o meno, la stessa cifra dell’anno passato. Sono 450 i moduli per la città della Vespa e mille in totale per tutte le amministrazioni della Valdera. Una valanga di richieste che conferma i bisogni e le priorità presenti sul territorio. Che ribadisce l’attenzione degli enti locali alle categorie più svantaggiate e mette in campo le stesse risorse. Si parla per Pontedera di 350mila euro di finanziamenti comunali che andrebbero a sommarsi con quelli regionali per estendere il sostegno a più famiglie possibili. «I cassintegrati e i disoccupati che hanno perso il lavoro a causa della grave crisi economica, così come gli anziani ultrasessantacinquenni - entra nel merito Marco Cecchi, assessore alla casa - avranno la priorità nell’assegnazione dei contributi. Così come altre categorie sociali deboli, i nuclei monogenitoriali o quelli in cui è presente un grave portatore di handicap». All’occhio vigile del sociale insomma non scappa nessuno. E le prospettive di aiuto economico sembrano abbracciare la maggior parte delle domande. «E’ difficile - continua Cecchi - non rientrare nelle graduatorie. Resteranno fuori solo coloro che non ha i requisiti indispensabili. Ad esempio non possono dimostrare di aver la residenza in Italia da 10 anni e in Toscana da 5. Gli altri dovrebbero rientrare nella lista dei contributi, suddivisi nelle due fasce». Fascia A e fascia B in base alle dichiarazioni Isee presentate. I primi con un’integrazione di 2mila euro all’anno, i secondi con un contributo che supera i mille euro. Compresa la possibilità di rateizzare la quota nei dodici mesi. «In alcuni casi - aggiunge Matteo Franconi, assessore al sociale - su segnalazione dei servizi sociali, i soldi potranno essere anticipati mensilmente». Di norma invece vengono consegnati in due tranches: a novembre e a febbraio. «Nelle situazioni di morosità poi i finanziamenti andranno direttamente ai proprietari, come forma di tutela e garanzia nei loro confronti. Ma l’aspetto da sottolineare - conclude l’assessore Franconi - è la fiducia che riusciamo a creare nella gente. I cittadini credono in noi e l’amministrazione è presente, sempre pronta a non deluderli. Insomma, al loro fianco».

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LA NAZIONE Pagina 10 – Massa Carrara La polemica. Si moltiplicano le prese di posizione contro la brochure dell’APT Il lato “b”? Ormai è un vizio Anche Lunatica aveva utilizzato il fondoschiena per la promozione MASSA — «PER SCEGLIERE una spiaggia occorre vedere un bel lato B?». Se lo chiede la consigliera di parità della Provincia Annalia Mattei, costretta dagli eventi ad intervenire sul caso della brochure diffusa dalla Apt, lesiva, secondo alcuni, della dignità femminile. «Per carità, nessuno vuole imporre il ritorno al vestito da bagno di ottocentesca memoria — dice la Mattei — ma quello che contesto è che per pubblicizzare la nostra provincia, monti compresi, sia necessario sbattere un bel lato “b”, svestito quanto basta, in primo piano; tra l’altro, in una provincia dove l’ente interessato ha siglato un protocollo contro la presenza di immagini lesive della dignità femminile in pubblicità». Un caso quasi nazionale, dunque, che rischia di compromettere i rapporti tra Provincia e Apt, già bacchettata dall’assessore al Turismo Sara Vatteroni, che ne chiedeva meno autonomia. «Sentir dire che quel tipo di messaggio è destinato ai giovani, come si è giustificato il direttore della Apt Tarantino — conclude la Mattei — , è ancor più avvilente: siamo così certi che le nuove generazioni siano così vuote? E se così fosse, non sarebbe questo un ottimo motivo per cominciare ad invertire la tendenza, con messaggi finalmente diversi?». Alla consigliera di parità si aggiungono le dipendenti provinciali: «Nell’assordante silenzio o peggio ancora nella complicità della politica locale, è una donna che con coraggio afferma che non si promuove nulla strumentalizzando e mercificando il corpo femminile; noi come dipendenti pubbliche siamo al suo fianco». Non piace alle donne della Provincia né la scelta della foto né lo slogan “Io ho scelto e tu?”, che definiscono sconcertante: «Chi è che dovrebbe in tal modo scegliere di trascorrere le vacanze sul nostro litorale? Arrapati maschi?». Insomma, rischiando di essere giudicate bacchettone, le dipendenti si uniscono ai cori di protesta sul “lato B” della discordia. Non vorrebbe dargli importanza, ma lo fa ugualmente, il Popolo Azzurro, che attraverso Francesco Sinatti scrive: «L’attenzione dedicata alla pubblicità scelta dall’Apt per promuovere il nostro territorio, è a dir poco sorprendente; bisognerebbe occuparsi anzi dei miasmi dal depuratore delle Querce, o del ritardo nel ripascimento dell’arenile». Una cosa però Sinatti la ricorda bene: «Anche il festival Lunatica l’anno scorso mise in copertina ben due lati B per promuovere la sua kermesse». Insomma il “lato B” per la provincia sta diventando un vizio.

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LA NAZIONE Pagina 6 – Empoli Montaione. Dalle 16 fino alle 23 La piccola Gerusalemme torna a «risplendere» Domani inaugurazione SARA BESSI MONTAIONE - «L’INAUGURAZIONE del restauro di San Vivaldo è una data significativa perchè restituiamo un patrimonio unico e perchè auspichiamo che possa diventare un luogo di incontro di culture per le quali le differenze sono punti di ricchezza, oltre che mèta turistica e religiosa». Paola Rossetti, sindaco di Montaione, esprime la soddisfazione per un’operazione di recupero della piccola Gerusalemme della Valdelsa, costata 800mila euro con finanziamento in parte della Regione e in parte del Comune. L’appuntamento è per domani alle 16, a San Vivaldo. Saranno presenti il sindaco Rossetti, Cristina Scaletti, assessore regionale alla cultura e al turismo, Paolo Fantaccini, padre provinciale dei Frati Minori in Toscana, Anna Benvenuti, vicepresidente del Centro internazionale di studi «La Gerusalemme di San Vivaldo», Laura Baldini e Claudio Paolini della soprintendenza Bapsae, Silvano Salvadori, progettista. Le cappelle saranno visitabili fino alle 23. LA MANIFESTAZIONE offre un momento suggestivo con la rappresentazione teatrale a cura de «L’Oranona Teatro» per la regia di Carlo Romiti. «... un po’ me n’andai a Monte Calvario» è il titolo della performance con testi di Niccolò da Poggibonsi, Guagello Gaugelli, Dolcibene de Tori e dai Vangeli apocrifi, scelti e adattati da Carlo Romiti, Silvia Cappelletti, Martina Dani. Gli interpreti sono: Marco Lazzerini, Simona Lazzerini, Lucia Succi, Giovanni Pruneti, Martina Dani. Le musiche sono di Damiano Santini e sono eseguite da Grazia Novelli (voce), Filippo Marcori (contrabbasso). «SIAMO contenti dell’investimento in cultura su una delle realtà culturali e storiche più significative per Montaione e la nostra area, che potrà portare ricadute significative sull’economia locale — afferma l’assessore alla cultura Cristiano Rossi — Ci sono stati momenti difficili, ma con la volontà di tutti siamo riusciti ad avere quei requisiti adeguati per partecipare al bando della Regione. Ringraziamo la Provincia francescana che ha dato in usufrutto San Vivaldo per 30 anni». L’architetto Salvadori ha ribadito l’eccezionalità del luogo: «E’una primizia rispetto agli altri Sacri Monti di epoca successiva. Lo scopo era riprodurre la Gerusalemme per permettere di compiere un pellegrinaggio in un’epoca in cui era pericoloso avventurarsi in Terra Santa». NELLA CHIESA del convento è allestita fino al 18 luglio la mostra di Bruna Scali, artista di Castelfiorentino che aveva già riproposto l’interpretazione pittorica dell’altorilievo dedicato al Pozzo della Samaritana, oggi al Museo di Cleveland. L’esposizione è composta da 8 opere e parte dalla cappella del ‘Noli me tangere’ defraudata della figura del Cristo. Il ciclo si rifà all’episodio evangelico facendo ricomparire Gesù in presenza della Maddalena.

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CORRIERE DI MAREMMA Inizio positivo Il turismo è partito bene nel 2010: nei primi sei mesi aumento del 2,6 Il turismo finalmente respira Il 2010 inizia col 2,6% in più. Bene soprattutto Pisa, Livorno e Firenze. Nel 2009 la Toscana ha registrato oltre 41 milioni di presenze turistiche e 11,5 milioni di arrivi, con un calo dello 0,7% (dato nazionale -4,7%). Le previsioni per il primo semestre 2010 indicano però una crescita del 2,6%. Nei primi due mesi del 2010, infatti, per quanto riguarda le presenze effettive, la provincia di Pisa ha registrato una crescita del 21,5%, Livorno del 19,8%, Firenze del 4,2% (solo a gennaio), Siena del 3%, Lucca dell’1,9%. Con il segno meno invece (nei primi tre mesi) il risultato per le province di Pistoia (-5,8%), Massa Carrara (-5,4%), Prato (-0,9%). I dati dell’Osservatorio turistico regionale sono stati illustrati dall’assessore regionale al turismo, Cristina Scaletti, nel convegno ’Turismo&Toscana”. Durante il convegno è stato ricordato che la Toscana, nel 2009, ha avuto un calo del 3,6% di stranieri, mentre il turismo interno è cresciuto del 2%. Tra le presenze straniere aumentano quelle australiane (90%), coreane (70%) e indiane (19,6%). Lo scorso anno, è stato spiegato, non tutte le aree hanno risentito allo stesso modo della crisi: dal -11,8% di Montecatini, al +2,9% di Chianciano, dal -4,3% del sistema turistico fiorentino al +7,1% di Pisa o al +6,7% di Livorno. Per l’assessore Scaletti, “la Toscana è un marchio che tiene. Il nostro impegno sarà far crescere il sistema-Toscana e i servizi, stare attenti alla sostenibilità e sfruttare le potenzialità del web” Andrea Nardi

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CORRIERE DI MAREMMA Mazzocco critica l’amministrazione: “Non fa niente per i giovani”. La civica: “La politica occupazionale del Pd non convince neanche gli alleati”. Massa Marittima - “Sul problema lavoro l’Idv tradisce Bai”. Le accuse Paolo Mazzocco attacca il Comune e fa notare il significato delle parole dell’Idv (forza politica alleata del sindaco) sull’assenza di posti di lavoro “Che dice il sindaco quando le critiche le arrivano dalla sua stessa maggioranza?”. Dopo le parole del coordinatore locale dell’Italia dei Valori Andrea Marasco nei confronti del sindaco e degli amministratori, colpevoli di non fare nulla per il rilancio di Massa Marittima e di pensare solo al turismo e alla cultura non accorgendosi che, così facendo, non c’è lavoro per i giovani, Paolo Mazzocco interviene sull’argomento. “Quando siamo noi a fare queste sacrosante critiche ci rispondono che sono sterili e inconcludenti, quando noi abbiamo detto che il nostro amato ospedale lo hanno assediato e ridotto un fantasma ci rispondono che invece oggi è migliore e più efficiente...cosa risponde il sindaco Lidia Bai alle stesse identiche e durissime critiche che fanno i suoi alleati dell’Italia dei Valori? Nulla di nulla, silenzio assoluto. Il coordinatore dell’Idv dice testualmente, e io concordo, che i nostri amministratori continuano a illudere la gente dicendogli che la cultura e il turismo possono essere il volano per l’economia locale, io aggiungo che i cittadini sono illusi due volte perchè vengono usati i loro soldi per il Palazzo dell’Abbondanza, per l’Amatur, per il Parco degli Etruschi (oggi chiuso). E uanto lavoro hanno prodotto? Nulla. Quanto costano ai cittadini? Tantissimo”. Più volte la lista civica ha polemizzato sul fatto che a Massa Marittima si spende troppo per la cultura ma la risposta che ne è sempre seguita è che un paese senza cultura è un paese senza futuro. “Belle parole, ma io dico che un paese senza abitanti e senza lavoro non è che abbia un futuro migliore. Il sindaco dirà qualcosa ai suoi alleati - conclude Mazzocco - visto che la criticano quanto e più di noi; male non sarebbe se rispondesse anche a Rifondazione che poco tempo fa, sempre sugli stessi temi, la accusava di non rispettare il programma elettorale” Chiara Calcagno

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LA NAZIONE Grosseto – Pagina 11 Equilibri. Una componente della coalizione continua a essere critica «Strappo» nella maggioranza Le considerazioni dell’Idv sul commercio alzano un polverone GIANFRANCO BENI MASSA MARITTIMA - L’ITALIA dei Valori ha «sparato» contro l’amministrazione, e il suo sindaco Lidia Bai non resta con le mani in mano e replica seccamente. Lo strappo è servito. Cosa dice a Marasco? «Benché componente della coalizione di maggioranza devo dire che come minimo è male informato». L’Idv accusa l’amministrazione di aver sostenuto che l’alternativa all’industria potesse essere il turismo. «Forse non hanno letto con attenzione il programma da me presentato fin dalla scorsa legislatura e ripetuto anche per l’attuale». Ovvero? «Lì sta scritto come sia oltremodo rischioso puntare su un unico settore, bensì occorre svilupparne altri compatibili con le caratteristiche e le vocazioni del territorio». Possibile che l’Italia dei Valori non conosca le strategie su cui puntate? «Sembra putroppo di sì, stando almeno alle dichiarazioni del suo coordinatore». In particolare a cosa si riferisce? «All’impegno con cui la giunta assieme a tutta l’amministrazione guarda al potenziamento dell’area industriale nella zona del Magrone, alla ripresa dell’agricoltura attivando anche forme parallele alle sole produzioni, alla produzione di energie rinnovabili fermo restando la salvaguardia del paesaggio, alla ricerca di finanziamenti comunitari con l’ausilio della Comunità Montana». E’ ipotizzabile a questo punto uno strappo all’interno della maggioranza di Massa Democratica? «Non è questo un compito mio, ma degli organismi politici che comunque sicuramente non potranno far finta di nulla». Che i rapporti con l’Idv all’interno di Massa Democratica non siano dei più idilliaci verrebbe confermato dalla breve presidenza di Gianfranco Mezzetti alla presidenza dell’Amatur dopo la bocciatura avuta in campagna elettorale. Ebbene, sembra che Mezzetti ovviamente in quota Idv, non abbia avuto il necessario sostegno della coalizione di maggioranza trovandosi così quasi subito costretto a gettare la spugna. Di certo qualcosa si è incrinato e i mal di pancia cominciano a evidenziarsi. è prevista una verifica a tutto campo che potrebbe portare a clamorosi risvolti con l’Idv che addirittura potrebbe abbandonare il tavolo della maggioranza.

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IL TIRRENO Pagina 9 - Prato Bambini registi per raccontare l’interculturalità Un nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Cesvot e Provincia VALENTINA CECCATELLI PRATO. La collaborazione fra Cesvot e Provincia comincia a dare risultati, e negli ultimi due anni, spiega l’assessore provinciale Loredana Ferrara, «Si sono raggiunti obiettivi interessanti: il primo è la redazione della guida “Facciamo associazionismo”, presente anche online». «Nato dal coinvolgimento della cittadinanza residente sul territorio, migranti compresi, èun lavoro che è partito da Prato, ma ci hanno chiesto di diffonderlo in tutta la Toscana, ed ora cominciano ad arrivare richieste anche da fuori regione.» Pubblicato in 8 lingue (italiano, arabo, cinese, albanese, francese, inglese, rumeno e spagnolo), spiega come costituire e mandare avanti un’associazione, e si può trovare nei luoghi di culto di qualsiasi religione, negli uffici Urp «e in tutti i luoghi strategici». Il secondo obiettivo raggiunto è stata la creazione del laboratorio “Progettisti della solidarietà”, una piattaforma che riunisce varie associazioni, comunità migranti ed individui singoli con il fine di operare in rete sul territorio. Da questa esperienza è nato il terzo progetto: “I millepiedi del mondo”, un laboratorio di creazione video sul tema dell’intercultura rivolto ai ragazzi dai 9 ai 12 anni residenti nel territorio della provincia. «Le iscrizioni chiudono sabato, si sono iscritti ragazzi di molte etnie - spiega Enza De Simone, capofila del progetto - mercoledì 23 giugno ci sarà una riunione coi genitori dei ragazzi iscritti al Laboratorio del Tempo. Vogliamo mostrare l’intercultura con gli occhi dei ragazzi, che gireranno il video e ne ideeranno la struttura. Avranno a disposizione professionisti ed esperti, naturalmente volontari. Tutti coloro che lavorano a questo progetto sono volontari, è bello unirsi per cercare di migliorare le cose». Le associazioni che hanno creato il progetto sono: Luna e Sole, Acs Camerun, Isi, Senegalesi di Prato, Selam per il futuro e Donnehaiat, ma si sono uniti anche singoli cittadini; il laboratorio si terrà dal 28 giugno al 16 luglio al Magnolfi Nuovo, e il risultato sarà presentato in varie occasioni, la prima il 22 settembre alla Sala Banti del comune di Montemurlo.

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LA NAZIONE Pagina 10 – Prato Accordo. Firmato un nuovo protocollo Associazionismo tra immigrati Alleanza Provincia-Cesvot PROVINCIA e Cesvot hanno firmato un nuovo accordo per sostenere l’associazionismo degli immigrati e promuovere l’attività volontaria presso le comunità straniere, attraverso un percorso di consapevolezza di diritti e doveri di ‘cittadinanza attiva’, che favorisca la partecipazione alla vita sociale. «Il nuovo accordo consolida una collaborazione, che mira a stimolare la crescita del volontariato portandolo a sistema — spiega l’assessore alle politiche sociali della Provincia Loredana Ferrara — L’obiettivo è offrire alle associazioni la possibilità di acquisire strumenti adeguati per promuoversi anche a livello europeo». «Incentivare il volontariato è la missione del Cesvot, a Prato stiamo costruendo un percorso con le comunità migranti che sta ottenendo risultati addirittura superiori alle nostre iniziali aspettative – aggiunge la presidente della delegazione Cesvot di Prato Michela Buongiovanni – La guida all’associazionismo, per esempio, è oggi diffusa in tutta la Toscana e ce la stanno chiedendo anche da fuori Regione, perché in Italia è forse l’unica pubblicazione, leggera e fruibile anche come formato, disponibile in così tante lingue”. «L’impegno più vicino è quello per la realizzazione del laboratorio video per ragazzi I Millepiedi del mondo, che parte il 28 giugno – spiega Enza De Simone dell’associazione Luna e Sole, capofila di questo particolare progetto – Abbiamo già 18 iscrizioni di ragazzi italiani e stranieri, lavoreremo con loro e con esperti di immagine, teatro e di psicopedagogia per realizzare un video in cui i ragazzi possano raccontarsi». Il lavoro fatto negli ultimi due anni grazie ai primi due accordi fra Provincia e Cesvot ha ulteriormente evidenziato l’esistenza di numerose e differenti realtà associative che hanno consolidato nel tempo i loro rapporti con le istituzioni locali. La collaborazione finora ha dato modo di realizzare corsi di formazione frequentati anche dalle comunità straniere, su strumenti linguistici e informatici di base, ma anche per ‘progettista del volontariato’. Fra i frutti concreti del lavoro svolto la guida all’associazionismo in 7 lingue e il laboratorio video per ragazzi che sta per partire.