Rassegna Stampa del 18 giugno 2010

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•• 9 BOLOGNA POLITICA SABATO 19 GIUGNO 2010 LAVORO, RAISI CHIAMA COOP E CARITAS SUI TEMI DEL LAVORO, L’ONOREVOLEDEL PDL ENZO RAISI CHIAMA COOP, CARITAS E SINDACATI PRESENTANDOUN CONVEGNODI OGGI IL PDL OGGI AL PORTO OGGI DALLE 10 ALLE 12,30 IL PDL INCONTRA I CITTADINI DEL QUARTIERE PORTO DOVE SARANNO ALLESTITI GAZEBO E BANCHETTI AEROPORTO, SUMMIT DA CANCELLIERI IERI LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, DRAGHETTI, E IL NUMERO UNO DELLA MERCANZIA, FILETTI, HANNO INCONTRATO IL COMMISSARIO «NELLE prossime settimane do- vremodeciderelaformuladellaco- alizione per le amministrative. Se sarà un centrosinistra classico o un centrosinistra allargato ai civi- ci». Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd, qualunque sarà lo schema ha però una convinzio- ne:«Nonèpossibilepensareascel- te non condivise con il territorio». Anche se «ci sarà un accompagna- mento». Roma e le città, spiega, marceranno insieme. Bologna, si sa, ha un peso nazionale. Infine, non tanto a margine, Zoggia chia- risce: «Penso che il Pd abbia tutta la forza per individuare il candida- to. Ma questa è la mia opinione». Da confrontare ad esempio con quella dell’alleato più scomodo — e più forte —: Antonio Di Pietro. PiùmorbidoconilPddellasuaco- ordinatrice regionale Silvana Mu- ra. «Ci dicano se siamo davvero l’alleato strategico e fondamenta- le, finora non abbiamo avuto que- sto sentore», si scalda lei, ieri a Bo- logna. Poi arriva il segretario de- mocratico Raffaele Donini. An- nunciano insieme: «Ci vedremo lunedì 28». «Noi ci auguriamo di avere il candidato sindaco di una coalizione unitaria, vediamo come ci arriviamo. Primarie o no? La scelta dovrà essere condivisa», pa- re ‘istruito’ alla risposta Di Pietro, in città per la campagna referenda- ria. Messaggio distensivo con qual- che gaffe. Come quando annuncia di voler mettere «al primo posto il modello del buon governo emilia- nodiunavolta».Enonsipreoccu- pa se Cinzia Cracchi, la donna che ha fatto dimettere il sindaco Del- bono, dopo l’iniziale simpatia per l’Idv ha confidato la sua preferen- zaperigrillini.«Nonliconsideria- mo antagonisti», è ancora una vol- ta pacifico l’ex pm. Non si sottrae neppure quando gli si chiede: lei che ha candidato spesso magistra- ti, potrebbe essere tentato da quel- lasceltaancheperBologna?«Fino- ranonhopensatoafiguredimagi- strati né per Milano, né per Roma, Bologna o Napoli — è serafico —. Ma candidare un magistrato vuol dire candidare una persona che ha i diritti civili e politici. Quelli che non vanno candidati sono i delin- quenti». Infine, sui nuovi esposti annunciati da Enzo Raisi del Pdl: «Chiunque sia a conoscenza di un reato ha il dovere di segnalarlo alla magistratura.Che poi dovrà distin- guere il fumo dall’arrosto». Rita Bartolomei IL COMUNE sta lavorando all’ipotesi di affidare i servizi cimiteriali a una società mista. Una riflessione che si pone dal momento che Hera vuole uscire dai servizi cimiteriali. E’ quanto emerge dall’intervento del subcommissario Matteo Piantedosi al convegno “La politica delle partecipazioni negli enti locali verso il bilancio consolidato”, tenutosi in Provincia. Il subcommissario inoltre in un passaggio della sua relazione ha fatto anche riferimento alle polemiche sui disservizi nel welfare. E, con particolare riferimento alle Asp, le aziende dei servizi alla Persona ha detto: «C’è qualcosina che forse va limata. Anche perché quando c’e’ una disarticolazione sul territorio, c’è una esigenza di maggiore coordinamento e questo è lo sforzo che stiamo facendo nel commissariamento». «Coalizione di sinistra classica o allargata ai civici? Vedremo» Zoggia (Enti locali Pd): «Ma scelte condivise con il territorio» Cimiteri, verso una società mista Antonio Di Pietro ieri in città ai gezebo dell’Idv DI PIETRO Ieri era in città: «Speriamo di avere il candidato sindaco di una coalizioneunitaria» DIRIGENTE Davide Zoggia IMPENITENTI. Un sinda- co dopo l’altro ci riprovano. Rilanciano la partecipazio- ne, nonostante tutto. E met- tono avanti i contenuti. So- noquellidiUnirsi,retedisi- nistra. Per martedì organiz- zano un incontro sulle infra- strutture. Dibattito alle 20.30 al Baraccano. Tra gli invitati, assessori e partiti. Unirsi chiede al commissa- rio Anna Maria Cancellieri di aprire un’istruttoria pub- blicasullamobilità,asettem- bre. Propone un sito Inter- net con informazioni da Re- gione, Provincia e Comune. Flavio Fusi Pecci, rivolto al Pdeallebaruffesuicandida- ti sindaci: «Prima deve veni- re il quadro della città, dopo sidecidequalepersona».An- na Alberigo: «Per noi le pri- marie sono uno strumento ottimo. Ma se dietro non c’è niente...». Fusi Pecci bac- chetta con eleganza anche il commissario. «Due mesi fa le abbiamo chiesto di incon- trare i cittadini una volta al- la settimana o al mese — fa sapere —. Vi faremo sapere, ci hanno detto. Poi più nien- te». Sergio Caserta non cre- de alla città smarrita, «alle manifestazioni di Grillo so- nomigliaia.Lagenteèarrab- biata e trova uno sbocco lì». E sulle tante iniziative civi- che, Fusi Pecci riconosce: «Dobbiamo prendere atto che tutti questi gruppi han- no anche difetti oggettivi di individualismo. Non c’è l’umiltà sufficiente per dire: proviamoci insieme». ri. ba. LA RETE DI SINISTRA Unirsi rilancia «Prima viene la città»

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Rassegna Stampa del 18 giugno 2010

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••9BOLOGNAPOLITICASABATO 19 GIUGNO 2010

LAVORO, RAISI CHIAMA COOP E CARITASSUI TEMI DEL LAVORO, L’ONOREVOLE DEL PDLENZO RAISI CHIAMA COOP, CARITAS E SINDACATIPRESENTANDO UN CONVEGNO DI OGGI

IL PDL OGGI AL PORTOOGGI DALLE 10 ALLE 12,30 IL PDL INCONTRAI CITTADINI DEL QUARTIERE PORTO DOVESARANNO ALLESTITI GAZEBO E BANCHETTI

AEROPORTO, SUMMIT DA CANCELLIERIIERI LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA,DRAGHETTI, E IL NUMERO UNO DELLA MERCANZIA,FILETTI, HANNO INCONTRATO IL COMMISSARIO

«NELLE prossime settimane do-vremo decidere la formula della co-alizione per le amministrative. Sesarà un centrosinistra classico oun centrosinistra allargato ai civi-ci». Davide Zoggia, responsabileEnti locali del Pd, qualunque saràlo schema ha però una convinzio-ne: «Non è possibile pensare a scel-te non condivise con il territorio».Anche se «ci sarà un accompagna-mento». Roma e le città, spiega,marceranno insieme. Bologna, sisa, ha un peso nazionale. Infine,non tanto a margine, Zoggia chia-risce: «Penso che il Pd abbia tuttala forza per individuare il candida-to. Ma questa è la mia opinione».Da confrontare ad esempio conquella dell’alleato più scomodo —e più forte —: Antonio Di Pietro.Più morbido con il Pd della sua co-ordinatrice regionale Silvana Mu-ra. «Ci dicano se siamo davverol’alleato strategico e fondamenta-

le, finora non abbiamo avuto que-sto sentore», si scalda lei, ieri a Bo-logna. Poi arriva il segretario de-mocratico Raffaele Donini. An-nunciano insieme: «Ci vedremolunedì 28». «Noi ci auguriamo diavere il candidato sindaco di unacoalizione unitaria, vediamo come

ci arriviamo. Primarie o no? Lascelta dovrà essere condivisa», pa-re ‘istruito’ alla risposta Di Pietro,in città per la campagna referenda-ria. Messaggio distensivo con qual-che gaffe. Come quando annunciadi voler mettere «al primo posto ilmodello del buon governo emilia-

no di una volta». E non si preoccu-pa se Cinzia Cracchi, la donna cheha fatto dimettere il sindaco Del-bono, dopo l’iniziale simpatia perl’Idv ha confidato la sua preferen-za per i grillini. «Non li consideria-mo antagonisti», è ancora una vol-ta pacifico l’ex pm. Non si sottraeneppure quando gli si chiede: leiche ha candidato spesso magistra-ti, potrebbe essere tentato da quel-la scelta anche per Bologna? «Fino-ra non ho pensato a figure di magi-strati né per Milano, né per Roma,Bologna o Napoli — è serafico —.Ma candidare un magistrato vuoldire candidare una persona che hai diritti civili e politici. Quelli chenon vanno candidati sono i delin-quenti». Infine, sui nuovi espostiannunciati da Enzo Raisi del Pdl:«Chiunque sia a conoscenza di unreato ha il dovere di segnalarlo allamagistratura. Che poi dovrà distin-guere il fumo dall’arrosto».

Rita Bartolomei

IL COMUNE sta lavorando all’ipotesi di affidare i servizicimiteriali a una società mista. Una riflessione che si pone dalmomento che Hera vuole uscire dai servizi cimiteriali. E’quanto emerge dall’intervento del subcommissario MatteoPiantedosi al convegno “La politica delle partecipazioni neglienti locali verso il bilancio consolidato”, tenutosi in Provincia.Il subcommissario inoltre in un passaggio della sua relazioneha fatto anche riferimento alle polemiche sui disservizi nelwelfare. E, con particolare riferimento alle Asp, le aziendedei servizi alla Persona ha detto: «C’è qualcosina che forseva limata. Anche perché quando c’e’ una disarticolazione sulterritorio, c’è una esigenza di maggiore coordinamento equesto è lo sforzo che stiamo facendo nelcommissariamento».

«Coalizione di sinistra classicao allargata ai civici? Vedremo»Zoggia (Enti locali Pd): «Ma scelte condivise con il territorio»

Cimiteri, verso una società mista

Antonio Di Pietro ieri in città ai gezebo dell’Idv

DI PIETROIeri era in città: «Speriamodi avere il candidato sindacodi una coalizione unitaria»

DIRIGENTEDavide Zoggia

IMPENITENTI. Un sinda-co dopo l’altro ci riprovano.Rilanciano la partecipazio-ne, nonostante tutto. E met-tono avanti i contenuti. So-no quelli di Unirsi, rete di si-nistra. Per martedì organiz-zano un incontro sulle infra-strutture. Dibattito alle20.30 al Baraccano. Tra gliinvitati, assessori e partiti.Unirsi chiede al commissa-rio Anna Maria Cancellieridi aprire un’istruttoria pub-blica sulla mobilità, a settem-bre. Propone un sito Inter-net con informazioni da Re-gione, Provincia e Comune.Flavio Fusi Pecci, rivolto alPd e alle baruffe sui candida-ti sindaci: «Prima deve veni-re il quadro della città, doposi decide quale persona». An-na Alberigo: «Per noi le pri-marie sono uno strumentoottimo. Ma se dietro non c’èniente...». Fusi Pecci bac-chetta con eleganza anche ilcommissario. «Due mesi fale abbiamo chiesto di incon-trare i cittadini una volta al-la settimana o al mese — fasapere —. Vi faremo sapere,ci hanno detto. Poi più nien-te». Sergio Caserta non cre-de alla città smarrita, «allemanifestazioni di Grillo so-no migliaia. La gente è arrab-biata e trova uno sbocco lì».E sulle tante iniziative civi-che, Fusi Pecci riconosce:«Dobbiamo prendere attoche tutti questi gruppi han-no anche difetti oggettivi diindividualismo. Non c’èl’umiltà sufficiente per dire:proviamoci insieme».

ri. ba.

LA RETE DI SINISTRA

Unirsi rilancia«Prima viene

la città»

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SABATO 19 GIUGNO 2010

ANTONIO Di Pietro frena il “toto-nomi” sul prossimo candidato sindaco,che finora avrebbe avuto l’unico risultato di “bruciare” l’ipotesi di LorenzoSassoli de Bianchi. «Fare nomi adesso significa mettere le persone per be-ne, come Sassoli nel frullatore — ha detto ieri l’ex magistrato — noi ci au-guriamo di avere il candidato sindaco di una coalizione unitaria, vediamocome ci arriviamo». La coordinatrice Silvana Mura chiede primarie di coa-lizione «aperte ai “grillini” del Movimento 5 stelle», ma soprattutto striglia idemocratici. «Sono svariati giorni che leggo nomi, peraltro puntualmentecestinati — attacca Mura — mi sembra che il Pd sia in grande confusione».

CAPELLI A PAGINA V Antonio Di Pietro alla manifestazione di ieri in via Indipendenza

L’iniziativa allo Scalo San Donato

Tutti in posacon il bavaglioper la libertàd’informazioneOLIVIERI A PAGINA III

Il presidente Legacoop chiede le primarie

Calzolari a Bonaccini:“Basta ingerenzesul candidato sindaco”BIGNAMI A PAGINA V

Di Pietro a gamba tesa su Sassoli: “Il Pd lo ha bruciato”

“Gentile pensionata,ci restituisca 15 mila euro”CARLO GULOTTA

DOPO tanti anni di lavoro ealtri dodici da pensionata,la signora Anna Maria C.,

ex dipendente comunale, 73 anni,tutto pensava, tranne di ritrovarsiin debito verso l’Inpdap. L’ha sco-perto a fine maggio, quando ha ri-cevuto una raccomandata dell’I-stituto di previdenza per i dipen-denti dell’amministrazione pub-blica: «Gentile signora, ci restitui-sca 15.344,60 euro: recupero di in-debito pensionistico».

SEGUE A PAGINA IX

Forse un errore di calcolo dell’Inpdap alla base della richiesta

La storia

Solo la green economysalverà le nostre impreseALESSANDRO ALBERANI

LA CRISI economica nonpuò essere affrontata solocon misure straordinarie

per tutelare l’occupazione, madeve farci diventare protagoni-sti di azioni di sviluppo che crei-no condizioni per incrementarel’occupazione. A fronte di unamanovra finanziaria che si con-centra molto sui tagli più che sul-lo sviluppo a livello locale vannoindividuate azioni di promozio-ne per il rilancio dell’economia.

SEGUE A PAGINA XI

Le proposte del segretario provinciale della Cisl

Il cantiere delle idee

Pistorius agli specialisti di Vigorso: “Siete fenomenali”L’atleta sudafricano a Imola per i campionati disabili

Oscar Pistorius, 24 anni, sudafricano, disabile da quando aveva 11 mesi

L’altra estate degli spettacoliIl programma di “Embè”, i giardini del rock e le feste popolari

Dalle associazioni culturali ai privati, dai gruppi alternativi alle istituzioni, inizia la stagione dell’intrattenimento all’aperto

SCENDE in campo “l’altra cultura”dell’estate bolognese, tutta rivoltaai giovani. L’Embè festival del cen-tro sociali, nato per fare nostalgica-mente il verso alla rassegna Bè fir-mata dall’ex assessore Angelo Gu-glielmi, parte per primo con unaprogrammazione che spazia finoalla musica elettronica, con incon-tri letterari e workshop di fumetti.Ma il Comune segue a ruota, con unintero mese dedicato al rock ai giar-dini di via Filippo Re, in collabora-zione con l’Estragon e l’Università.

I SERVIZI ALLE PAGINE II E III

La lettera dell’Inpdap

Lucarelli,il nuovo libroe questa città“senza volto”

Il personaggio

VALENTINA DESALVO

L’APERITIVO con de-litto è il libro scrittocon Andrea Camille-

ri, in uscita in questi giorni. MaCarlo Lucarelli sta già prepa-rando l’invito a cena: si chia-ma «Il sogno di volare», do-vrebbe arrivare a novembre,ed è un romanzo con GraziaNegro (quella di Almost Blue,sì) ambientato a Bologna, die-ci anni dopo «Un giorno dopol’altro», ultima fotografia nerache aveva scelto di scattare incittà.

«Avevo smesso di raccon-tarla perché pensavo di cono-scerla, pensavo non ci fossepiù niente da scoprire: la me-galopoli dell’Emilia Roma-gna, le contraddizioni del po-sto che non è quello che sem-bra, eccetera eccetera. Quan-do hai un’idea in testa ti restaquella e io ridicevo sempre lastessa cosa».Poi?«Poi c’è statoCofferati, il primo campanel-lo. Le sue ordinanze, gli sgom-beri. Dovevamo esplodere co-me grande città europea e in-vece la città mostrava tutte lesue rughe. E poi. Incontravotanta gente che mi diceva: Bo-logna è la città più invivibiled’Italia. Li guardavo e pensa-vo: vabbè, io ci ho messo un se-rial killer, ma proprio la più in-vivibile d’Italia... Avrei capitose me l’avessero detto nel 1992quando c’era la banda dellaUno bianca, ma adesso?»

SEGUE A PAGINA XVII

Clienti sventanouna rapinaTossicodipendentein manette

PARMA.REPUBBLICA.IT

Bologna.it Parma.it

Esami di terza mediai test sono troppo difficili?Una studentessa racconta:“Il sistema ci penalizza”

BOLOGNA. REPUBBLICA. IT

Il grillino Favia, 2 aprile: dello stipendio da con-sigliere regionale “mi servono circa 1400 euro,tutto il resto è destinato alla politica”. Sempre

lui, ieri: “Prendo 2500 euro, il resto è a disposizioneper campagne elettorali e altro”. Di questo passo,ancora qualche mese e non rimarrà molto resto.

IL BOLOGNINO

FEDERICO PETRONI

«MAI visto un postocosì». Oscar Pi-storius di espe-

rienza ne avrebbe da mietere.Lo chiamano Blade Runner enon per una somiglianza col ru-de Harrison Ford. Runner per-ché, a 24 anni, vanta quattro orialle Paralimpiadi. Blade per-ché, al posto dei piedi, ha duelamine di carbonio: a soli undi-ci mesi, per una grave malfor-mazione, gli furono amputatele gambe sotto il ginocchio. Og-gi è il corridore disabile più for-te al mondo. Eppure, varcandol’ingresso del centro protesidell’Inail di Vigorso di Budrio,conosce ancora la sorpresa.

SEGUE A PAGINA XIII

Lettera dell’associazione:il commissario riceva i cittadini

La rete Unirsialla Cancellieri“Una istruttoriasulle grandi opere”IL SERVIZIOA PAGINA XI

e

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BOLOGNA

CRONACA� V

@SABATO 19 GIUGNO 2010

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.pdbologna.orgwww.legacoop.it

Legacoop ai dirigenti regionali: servono primarie vere

Calzolari striglia il Pd“Basta ingerenze dall’alto”

ELEONORA CAPELLI

L’ITALIA dei Valori alza la vocenel dibattito sulle primarie per leprossime amministrative e con-sidera “bruciata” l’ipotesi di can-didare Lorenzo Sassoli de Bian-chi. «Fare dei nomi in questo mo-mento significa buttare anche lepersone per bene, come Sassoli,nel frullatore — scandisce Anto-nio Di Pietro, ieri in città per so-stenere la raccolta firme sui refe-rendum promossi dall’Idv — ilcandidato sindaco deve essereespressione unitaria della coali-zione, per questo mi impe-gnerò». Magari un candidatoIdv? «Non posso dire il punto diarrivo, ma il percorso deve essereunitario all’interno della coali-zione», glissa Di Pietro. In seratadagli schermi di è-tv l’ex magi-strato ha confermato che «l’Idv èin grado di presentare propriecandidature, ma se la candidatu-ra a sindaco sarà di estrema qua-lità non necessariamente il parti-to dovrà proporne una alle pri-marie». Con un occhio rivolto alMovimento 5 stelle di BeppeGrillo, «un fenomeno positivoche raccoglie le espressioni dellasocietà, non solo lo scontento maanche la volontà di impegnarsi».Molto più dura contro il Pd lacoordinatrice regionale SilvanaMura che chiede primarie di coa-lizione ad ogni costo e si lamentaper essere stata costretta al ruolodi spettatrice in questi giorni di“toto-nomi” sul candidato sin-daco. «L’Idv è davvero l’alleatostrategico e fondamentale per lascelta del sindaco? — si chiedepolemicamente Mura — io fino

ad oggi non ne ho avuto sentore.Questa città merita molto di più,almeno la possibilità di esprime-re un proprio candidato. Mi sem-bra che abbia pagato e tuttora pa-ghi le conseguenze devastanti discelte politiche, a questo puntodeve essere fatto un disegno piùprogrammato e strategico e nonrispondere a beghe e correnti in-terne al Pd». Più “soft” la posizio-ne di Di Pietro, che non escludeuna scelta condivisa senza pri-marie. «Il nostro partito non èchiuso all’una o all’altra soluzio-ne, la cosa migliore non è mette-re il cappello sopra in questo mo-mento ad una specifica richiesta— dice l’ex magistrato — ma con-dividerla insieme ai segretari de-gli altri partiti in modo trasparen-te. Noi non abbiamo certo pauradelle primarie, siamo pronti adaffrontarle anche per il candida-to nazionale, stiamo a vedere».

Già in agenda, garantisce ilneosegretario provinciale PdRaffaele Donini presente ieri al-l’incontro con Di Pietro, una riu-nione con l’Idv lunedì prossimo econ ognuna delle forze della coa-lizione. «Auspico che anche i gril-lini si siedano a questo tavolo» in-siste Mura. Ieri Sinistra, ecologiae libertà ha richiamato i “seces-sionisti” di Verdi e Prc, che prefi-gurano una lista alternativa al Pd,dicendo che «le primarie di coali-zione sono uno strumento checonsideriamo necessario e pre-zioso».

SILVIA BIGNAMI

«BASTA ingerenze del Pd regio-nale sul candidato sindaco. Han-no già scelto Delbono e Coffera-ti. Mi pare abbastanza». Non è te-nero il presidente di LegacoopGianpiero Calzolari. Nel casset-to il sogno di vedere a PalazzoD’Accursio l’ex leader Granarolo

Luciano Sita — «Per lui farei vo-lantinaggio casa per casa» — Cal-zolari sferza il segretario regio-nale Stefano Bonaccini, e soprat-tutto il presidente Vasco Errani(che fu sponsor degli ultimi duesindaci). Entrambi, secondo leindiscrezioni, al lavoro nei giorniscorsi sulla candidatura del pre-sidente di Mambo Lorenzo Sas-soli de Bianchi, senza il passag-gio delle primarie. Piuttosto, ag-giunge Calzolari, «si segua l’e-sempio di Gian Mario Anselmi»,che è sceso in campo autonoma-mente.

Presidente, lei quindi appog-gia le primarie.

«Io appoggio le primarie “ve-re”. Nel senso che se è quella del-le primarie la strada che si inten-de perseguire, allora ritengo chedebba trattarsi, questa volta, diuna competizione reale. Il puntoperò è che il nodo “primarie sì-o-no” deve essere sciolto dal nuo-vo segretario provinciale Raffae-le Donini. Non ad altri».

Donini le vuole. Chi sono glialtri?

«Gli altri livelli del partito. Mipare davvero eccessivo l’inter-ventismo del regionale su Bolo-gna. E’ la stessa cosa che è già ac-caduta con Delbono e con Coffe-

rati, anche se allora il segretarioregionale era Salvatore Caronna.Ora basta. Il partito di Bolognanon ha bisogno di essere com-missariato, tanto per capirci».

Eppure sembra che il segreta-rio regionale Bonaccini ed Erra-ni abbiano già pensato a Sasso-li.

«Mi piacerebbe capire conquali motivazioni vorrebberocandidare Sassoli. Io non lo co-nosco, ma credo che se questiesponenti di partito stanno pen-sando a lui dovrebbero dirlo allaluce del sole. Senza lasciare chequesti nomi “aleggino” senzache nessuno si prenda la respon-sabilità politica di pronunciarli.Un conto è se per Sassoli si espri-me Roversi Monaco, che è un im-prenditore. Ma se sono i partiti apensare a lui e non lo ammetto-no è una operazione poco tra-sparente che finirà solo per “bru-ciare” questo nome in parten-za».

Intanto Anselmi si è autocan-didato alle primarie. Che dice?

«Mi pare sia un buon segno.Colgo in questa iniziativa l’obiet-tivo molto onesto e reale di scar-dinare un po’ i giochi. Ci mette lafaccia ed è già una bella novità».

E il suo candidato qual è?«E’ una domanda “viziosa”,

ma non mi sottraggo. Io mi spen-derei personalmente per Sita. E’vero che non è giovanissimo, maci sono tanti giovani più vecchi dilui».

“Il candidatosindaco deveessere espressioneunitariadella coalizione”

“Hanno giàsbagliato Cofferatie Delbono.Bene Anselmi,ma io tifo per Sita”

“Sassoli? Per me è già bruciato”Di Pietro a valanga sugli alleatiL’ex pm: “Persona per bene, ma fare nomi ora è scorretto”

Gianpiero Calzolari in versione barman alla festa dell’Unità

Il leader Idv Antonio Di Pietro ieri in via Indipendenza

L’intervista

© RIPRODUZIONE RISERVATA© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il convegno

Oggi Pdl e coopdiscutono di lavoroCARITAS, Cisl, coop bian-che e rosse. Tutti a confron-to col Pdl sui temi del lavo-ro. Accade oggi alle 16 nel-la Sala Zodiaco della Pro-vincia, dove il partito ha pro-mosso un dibattito su lavo-ro, impresa e sussidiarietà.«Il centrodestra non si tiraindietro su temi appannag-gio della sinistra», dice il de-putato Pdl Enzo Raisi. (a.c.)

Via del Carrozzaio, 2 (zona Roveri)tel. 051 6036940 - fax 051 6036954

[email protected]

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Monari (Pd)

Tra nove anni l’ex assessoreregionale alle Finanze ed ex sin-daco di Bologna Flavio Delbo-no, dimessosi per il Cinzia-ga-te, incasserà un vitalizio di2.640 euro al mese. Ma per sta-re all’oggi, già dal 2010 il tre vol-te assessore alla Sanità, Giovan-ni Bissoni, ha diritto a una pen-sione da 4.187 euro, l’ex consi-gliere di Sel Ugo Mazza da 2.887euromentre la «regina del cioc-colato» Anna Majani incasseràun assegno da 1.897 euro. E per-sino il segretario nazionale delPd, già presidente della Regio-ne, Pier Luigi Bersani, potrebbegodere della pensione di vialeAldo Moro se non fosse parla-mentare. Così come gli altri col-leghi romani Pierluigi Casta-

gnetti, Carlo Giovanardi e Fa-bio Garagnani, tutti passati dal-l’aula della Regione. Sono alcu-ne delle cifre diffuse ieri daiconsiglieri regionali del movi-mento di Beppe Grillo Giovan-ni Favia e Andrea Defranceschiche hanno presentato tre propo-ste di legge per ridurre del 50%le indennità base e di funzionedegli eletti, per abolire i rimbor-si forfettari sostituendoli conquelli a piè di lista e per elimina-re i vitalizi. Il risparmio com-plessivo sarebbe di circa ottomilioni e mezzo.«Questo — spiega Favia — è

un primo passo per combatteregli sprechi che la casta si è datae ai quali non sa o non vuole ri-nunciare». I due consiglieri del

movimento di Beppe Grillo sisono ridotti in modo sensibilelo stipendio rinunciando agli ol-tre 8 mila euro per tenerne solo2500. Un bel taglio non c’è chedire anche se, ad onor del vero,Favia aveva promesso in campa-gna elettorale di accontentarsidi 1300 euro.Favia ne ha per tutti. Per il

gruppo di lavoro istituito dalPd che mira a tagliare i vitalizi:

«Hanno bisogno di una com-missione per capire cosa fannole altre Regioni...». Per il Pdl,«che latita anzichè incalzare». Eper l’Idv «che si barcamena».Il Movimento 5 Stelle propo-

ne di togliere i vitalizi non soloper i consiglieri appena eletti,ma anche per quelli delle altrelegislature che ancora non per-cepiscono l’assegno. E soprat-tutto non crede che la riformapossa essere realizzata dal Pd.«Non c’è nessuna frenata — hareplicato ieri il capogruppo deiDemocratici, Marco Monari —ma unicamente la volontà di in-dividuare il modo più concretoed efficace per realizzare dei ri-sparmi giusti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mura«Il Partito democraticoè in confusione,ci dica se siamoun alleato fondamentale»

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Cazzola perMr. Valsoia: «Io lo voterei»«Lorenzo Sassoli de’ Bianchi è un

bel candidato, un candidato moltoforte». Queste parole non sono pro-nunciate da un autorevole esponen-te del Pd, il partito che sta lavoran-do alla candidatura del patron dellaValsoia, ma di quello che potrebbeessere il suo sfidante alle elezioni ecioè il parlamentare del Pdl, Gian-carlo Mazzuca. «Se io sarò il candi-dato del centrodestra e lui del cen-trosinistra— fa sapere l’ex direttoredel Carlino—sarà davvero una bel-la sfida». Mazzuca, che al momentoè il candidato prescelto dal Pdl in at-tesa di nuovi ordini, non è un politi-co di professione e quindi parla libe-ramente senza le prudenze tipichedella classe politica. «Conosco Sas-soli de’ Bianchi e lo apprezzo, è unapersona molto in gamba: lo ha di-mostrato con la Valsoia, con la gui-da dei pubblicitari italiani e con lapresidenza del museo d’artemoder-na. Se il centrosinistra punterà sudi lui sarà una scelta più che rispet-tabile. Il fatto che si cerchi un rap-presentante della società civile co-me lui significa però anche che nonsi hanno energie sufficienti all’inter-no del partito».La strada che potrebbe portare il

Pd alla candidatura di Sassoli è mol-to impervia. Perché c’è il vasto parti-to dei primaristi che sperano in unagara senza rete tra più candidati e

perché il nome del patron della Val-soia non accende i cuori a sinistra.Ma la sua è una candidatura atipicacapace sicuramente di sfondare alcentro e di intercettare molti con-sensi nel mondo della cultura con ilquale il Pd, come ammette lo stessosegretario provinciale Raffaele Doni-ni, non ha proprio un rapporto idil-liaco. A confermare in modo clamo-roso la capacità di un candidato co-me Sassoli di incunearsi in mondinon riconducibili strettamente alcentrosinistra sono le parole di Al-fredo Cazzola, l’uomo che ha sfidatoDelbono alle ultime elezioni: «Ho la-vorato insieme a Sassoli — dice alCorriere — e ho moltissima stimadi lui. Stiamo parlando di un ottimoimprenditore e di una persona diprofonda cultura». Lo voterebbe?«Sicuramente. Anche se il mio giudi-zio è su di lui, poi bisogna vedere ilcontesto nel quale si presenta».

Ieri, a spendersi pubblicamentea favore di una candidatura di Sas-soli è stato, in un’intervista a Re-pubblica, il presidente della Fonda-zione Carisbo, Fabio Roversi Mona-co. E il nome del presidente delMambo piace ad un bel pezzo dellaclasse dirigente della città. Si diceche goda della stima del rettore Iva-no Dionigi che però ieri sul temase l’è cavata con una battuta («Par-lo solo dei sindaci e non dei candi-dati sindaci»), del presidente dellaFondazione del Monte, Marco Cam-melli e più in generale del mondoeconomico cittadino.Ieri ha detto la sua su Sassoli an-

che il leader dell’Italia dei ValoriAntonio Di Pietro: «A me pare che

fare dei nomi senza prima averlidefiniti vuol dire semplicementebuttare persone perbene, come Sas-soli, nel frullatore». Dichiarazioneun po’ ermetica perché non si capi-sce con chi ce l’abbia Di Pietro (ilPd non ha mai parlato ufficialmen-te di Sassoli) e perché visto checon ogni probabilità si faranno leprimarie di coalizione di candidatu-re definite non ce ne possono esse-re. Il coordinatore regionale del-l’Idv, Silvana Mura ieri ha parlatodi «Pd in confusione» aggiungen-do che «dobbiamo sapere se siamoun alleato fondamentale».

Olivio [email protected]

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I potenziali si trasformanomolto velocemente e per controè indispensabile che i dati in ba-se ai quali si determinano gli in-tenti d’impresa, quanto d’investi-mento, nonché le capacità inter-pretative a livello scientifico, sia-no esatti. Per cui deve essere pri-ma di tutto garantita un’attendi-bile conoscenza della reale condi-zione potenziale della città. Sim-metricamente, serve una verificadel livello di attuazione e dei dan-ni eventuali che potrebbero deri-vare da un’ulterio-re dilazione dellatrasformazionedelle potenzialitàin realtà attuate.Perché una dellecaratteristiche diBologna è la scis-sione tra un livel-lo propositivo, sucui i vari soggettitrovano frequen-temente una concordia teorica, ela persistenza dell’inazione. Con-viene l’inazione? E’ verosimileche possa anche risultare conve-niente a qualcuna della parti, maè da valutare entità e gravità de-gli effetti indesiderabili.

Sono convinto non vi sia alter-nativa al dovere di imprimere al-la congiuntura del paese una ap-plicazione locale peculiare. In ge-nerale, non c’è ambito dove que-sto intento, se condiviso, sia faci-le da attuare, quanto quello arti-stico culturale. E’ sufficiente, maimprescindibile, superare la con-dotta autonoma e stabilire un li-vello di gestione cittadina dellediverse competenze, dalla pro-

grammazione al bilancio e checomprenda assolutamente tuttele parti in causa. A fronte, per cia-scun settore, le competenzescientifiche. Un tale livello di con-sultazione e valutazione non puòidentificarsi in nessuna parte isti-tuzionale. Né può ricevere unapropria preventiva costituzioneformale, giuridico amministrati-va, poiché ogni istituzione ha giàpropri compiti e proprie vicende-voli distinzioni. Per cui, rispettoa quanto esiste e funziona, nonc’è bisogno d’ altro.

Ciò che manca è un’occasio-ne che costante-mente garantiscal’efficacia organi-ca sul luogo delleapplicazioni e deiloro effetti. Poi-ché il problema èoggettivo, esisto-no già organismidi composizionedelle parti, di con-trollo delle appli-

cazioni e di bilancio degli effetti.Ma sono strutture ad un livellotroppo generale ed elevato nellegerarchie, per non essere ineffi-caci sulla realtà delle singole cit-tà. Per essere più preciso, pren-do a riferimento la Soprinten-denza, di cui dirigo quella alleArti. Fuori discussione l’adempi-mento delle funzioni specifiche,il rispetto dell’ambito proprio etutto ciò che si deve. Sull’effica-cia dell’azione, intrinsecamentee inscindibilmente composta ditutela del patrimonio e di produ-zione di cultura, l’istituzioneche dirigo si sforza di evitarequalsiasi autoreferenzialità. ABologna, ora, non è difficile tro-vare collegamenti tra competen-ti scientifici. Vi è sostanzialeidentità di visione con i diretto-ri dei musei comunali, degli or-ganismi culturali, con i docentidelle differenti scienze: in ambi-to scientifico non è raro che leanalisi convergano.

Lo sforzo necessario è immet-tere al nostro tavolo operativo eprogettuale problematiche e sog-getti dello sviluppo, quello d’im-presa, come quello pertinentequalsiasi ordine professionale ecommerciale. Comporre a pienotitolo un’economia della cultura.Deve essere chiaro che un’ipotesidi composizione di spesa e profit-to, per essere concreta, non puòoltrepassare un livello cittadino.Se ci si riesce, il luogo cittadinonon sarà provincia, ma un’effica-ce articolazione di un tutto, capa-ce di produrre una figura, origi-nale e propria alla città, dell’ap-partenenza nazionale. Con la do-vuta e necessaria relatività esse-re cioè non un paese ma, nel suoproprio geografico, una capitale.

Luigi Ficacci

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L’offensivaDe Franceschi e Favia fanno i conti in tasca agli ex consiglieri e rendono note le cifre delle pensioni

Regione, i grillini avanti tutta: via i vitalizi e stipendi a 2.500 euro

Nessuna frenata suivitalizi, ma vogliamo faredei risparmi in modogiusto e concreto

Lo «sfidante» Mazzucatende la mano a Sassoli:sarebbe un candidato forte

Strategia e metodo

Una vera alleanzaper un’economia della cultura

Chi èGiancarloMazzuca,giornalista, exdirettore delResto del

Carlino è oggiunparlamentaredel Pdl. Almomento è ilcandidato delpartito alleprossimeelezionicomunali

Neoconsigliere Il grillino Giovanni Favia

SEGUE DALLA PRIMA

ComunaliDi Pietro: persona perbene, ma no a nomi nel frullatore

7CronacaCorriere di Bologna Sabato 19 Giugno 2010

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