6 giugno 2013

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a monsignor Gabriele Teti cappellano mi- litare del Comando della Guardia di Fi- nanza di Campobasso e di quello del- l'Esercito. Domenica scorsa ha avuto il privilegio di presenziare a Roma alla ce- rimonia del Papa che ha abbracciato i familiari di soldati italiani morti nelle missioni di pace. Tra queste, anche quella di Alessandro Di Lisio. La sua è un'attività fremente grazie alla quale sta portando a compimento la causa di bea- tificazione di Salvo D'Acquisto che ha presentato su Tv Sat di recente e a fine settembre lo vedrà alla Cappella Sistina. Il Tapiro del giorno lo diamo a Pier- paolo Nagni assessore ai Trasporti. Si sta impegnando per la Carpinone-Sul- mona, come del raddoppio tra Lesina e Termoli ma ha tralasciato, del tutto, i collegamenti per Roma e Napoli trascu- rando quelli per Termoli. Eppure, pro- prio su queste tratte che si registrano i problemi maggiori per i viaggiatori co- stretti a subire ritardi, disguidi e rotture dei mezzi. Dovrebbe ancora pensare, poi, alle opere infrastrutturali con la previsione di interventi a carattere eu- ropeo per la realizzazione, finalmente, di una linea degna di questo nome. L’Oscar del giorno a monsignor Gabriele Teti Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 6 - GIOVEDÌ 06 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita REGIONE Le farmacie protestano e chiuderanno il 20 giugno A PAG. 3 LAVORO Occupazione, chiesto un tavolo di confronto al governo A PAG. 4 CAMPOBASSO Una città imbrattata e priva di cultura A PAG. 7

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Rosato: Io abusivo? Tu maldestro

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L'Oscar del giorno lo assegniamo amonsignor Gabriele Teti cappellano mi-litare del Comando della Guardia di Fi-nanza di Campobasso e di quello del-l'Esercito. Domenica scorsa ha avuto ilprivilegio di presenziare a Roma alla ce-rimonia del Papa che ha abbracciato ifamiliari di soldati italiani morti nellemissioni di pace. Tra queste, anchequella di Alessandro Di Lisio. La sua èun'attività fremente grazie alla quale staportando a compimento la causa di bea-tificazione di Salvo D'Acquisto che hapresentato su Tv Sat di recente e a finesettembre lo vedrà alla Cappella Sistina.

Il Tapiro del giorno lo diamo a Pier-paolo Nagni assessore ai Trasporti. Sista impegnando per la Carpinone-Sul-mona, come del raddoppio tra Lesina eTermoli ma ha tralasciato, del tutto, icollegamenti per Roma e Napoli trascu-rando quelli per Termoli. Eppure, pro-prio su queste tratte che si registrano iproblemi maggiori per i viaggiatori co-stretti a subire ritardi, disguidi e rotturedei mezzi. Dovrebbe ancora pensare,poi, alle opere infrastrutturali con laprevisione di interventi a carattere eu-ropeo per la realizzazione, finalmente, diuna linea degna di questo nome.

L’Oscar del giornoa monsignor Gabriele Teti

Il Tapiro del giornoa Pierpaolo Nagni

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 6 - GIOVEDÌ 06 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

REGIONE

Le farmacieprotestanoe chiuderannoil 20 giugno

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LAVORO

Occupazione,chiesto un tavolo di confrontoal governo

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CAMPOBASSO

Una cittàimbrattatae privadi cultura

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Riunione plenaria a San Pietro Avellana con l’intervento degli assessori regionali al trasporto di Abruzzo e Molise

La perpetuazione dei problemi e dei rituali. E’ capi-tato ancora una volta a San Pietro Avellana e ancorauna volta sulla vessata questione della tratta ferroviariaCarpinone-Sulmona che le Ferrovie hanno eliminatoprovocando non poche reazioni e perplessità. Che for-tunatamente continuano, seppure con il peso di una ri-tualità (il solito tavolo tecnico) che finora non ha por-tato a niente.

C’è stato, infatti, di nuovo l’affollamento di assessori,sindaci, associazioni culturali e sindacalisti. Un granparlare e sempre sul solito ritornello: trovare il modo ditenere in vita questa tratta ferroviaria e le sue molte-plici ragioni economiche, sociali, culturali e ambientali.La Carpinone-Sulmona è un “unicum” che non ha repli-che nemmeno nelle tratte alpine e sub-alpine per sug-gestione, bellezza panoramica e arditezza progettuale.Collega territori altrimenti tagliati fuori da forme utilie produttive di comunicazione e di mobilità: ma in ter-mini economici insufficienti per le Ferrovie, purtroppo.

Situazione che va ribaltata ed è possibile ribaltare seinterverranno con incisività e verranno adeguatamentesostenute le motivazioni socio-economiche e culturaliche la Carpinone-Sulmona contiene in misura straboc-chevole. A San Pietro Avellana dove si sono incontratigli assessori regionali ai trasporti di Abruzzo e Molise,i sindaci di Carovilli, Carpinone, Chiauci, Isernia, Mon-

tenero Valcocchiara, Pesche, Pescolanciano, Roccasi-cura, Sessano, Vastogirardi e Capracotta per il Molise,e di Alfedena, Campo di Giove, Castel di Sangro, Pesco-costanzo, Rivisondoli, Roccaraso, Scontrone e Sulmonaper l’Abruzzo, oltre ai rappresentanti di Assoutenti,TransIta Onlus e Rotaie Molisane, il copione è stato ri-spettato ma questa volta con la variante di aver messoin primo piano il ruolo, le possibilità, e i modi d’inter-vento delle Regioni cointeressate. Ruolo primario, sucui aggregare altre energie e risorse, sul presuppostoradicato e ampiamente affermato che con la Carpinone- Sulmoma ci troviamo di fronte ad una realtà non re-plicabile, densa di motivazioni che la propongono (nonsenza una punta di esagerazione) come la Trasiberianad’Italia. Parallelo ardito ma, come dicevamo, del tuttoplausibile dati gli elementi naturali, paesaggisti e co-struttivi dell’opera.

Dal che si ricava in maniera nitida la proposizione tu-ristica della tratta e la sua valorizzazione in un conte-sto nazionale e, se dovesse capitare, internazionale. Na-turalmente ciò presuppone uno studio e una gestione dialto contenuto tecnico, di saggezza economica, e di ca-pacità gestionale. L’assessore regionale ai trasporti delMolise, Pierpaolo Nagni, che in politica e della politicanon butta niente, ha fatto tesoro di ciò ch’è stato dettoe fatto (poco) per la sussistenza della Carpinone- Sul-

mona, andando a cogliere e a sostenere la versione“turistica” del collegamento come perno di una nuovaproposta e di un più largo coinvolgimento.

Chiaro e tondo il suo punto di vista in proposito. Eccolo: “Siamo pronti ad intervenire ampliando il

quadro delle opere strategiche su ferro. Credo che esi-sta realmente un canale in cui possiamo muoverci, maoccorre inventare qualcosa di nuovo. In questo sensol’investimento turistico potrebbe giustificare tecnica-mente un finanziamento al di fuori del piano del fondounico del trasporto”. Non è uno spazio di poco contoquesto che Nagni ha prefigurato e che gli altri conve-nuti a San Pietro Avellana hanno accolto con favore. LeRegioni Abruzzo e Molise, se vogliono, possono accol-larsi l’onere e l’onore di tenere in vita e di rilanciare lepeculiarità della Carpinone-Sulmona. In versione Tran-siberiana d’Italia.

Dardo

di Alberto Montano

Dal 2007 il Molise è entrato nel cosiddetto Piano diRientro dal disavanzo sanitario. Dopo 6 anni il datoeconomico certificato dalla Ragioneria Generale delloStato indica che, rispetto ad un incremento di spesadi oltre il 7% tra il 2002 e il 2006, c’è stato prima unvistoso rallentamento dell’incremento della spesa(+2,9%) tra il 2006 e il 2010 e poi finalmente l’inver-sione di tendenza con un -1,6% di spesa tra il 2010 eil 2012. Partendo da questi dati e facendo prevalere ilragionamento puramente economicistico che ha gui-dato la politica sanitaria di questi anni potremmodire che ci avviamo verso un modello di sanità soste-nibile che costituisce l’obiettivo finale da raggiun-gere. Potremmo dire che lo sforzo fatto da tutti gli at-tori del pianeta sanità in questi anni, a partire dalprecedente Governo Regionale, vari Direttori Gene-rali, strutture commissariali, ecc., abbia portatofrutto.

E questo frutto ha permesso lo sblocco finanziariodi risorse per molto tempo bloccate e di cui l’attualeGoverno Regionale appena insediato, senza neanchecapire bene di cosa si parlava, si è apprestato ad at-tribuirsi i meriti. Ora rimane da capire se l’azione acui è stato sottoposto il Servizio Sanitario Regionalenel suo complesso in questi anni non porti in realtàalle stesse conseguenze che toccarono a quell’asino

che morì proprio nel momento in cui il padrone sicongratulava con sé stesso per avergli insegnato anon mangiare più. Il risultato di questa cura è sottogli occhi di tutti. Delle due grandi aree su cui si svi-luppa l’assistenza sanitaria, quella Ospedaliera equella della Medicina del Territorio, l’una è pratica-mente al collasso sostanziale, l’altra non è mai partitaefficacemente e diffusamente sul territorio, ma vivedi pochissime esperienze positive a macchia di leo-pardo sul territorio regionale, inserite in un contestofortemente asfittico, non in grado di dare risposteadeguate alla popolazione e insufficiente a ridurre ilricorso all’Ospedale come unico luogo di cura e assi-stenza. Perché accade questo? Perché come conl’asino della storia si è preteso e si pretende tuttoradi mantenere in piedi sempre la stessa rete di strut-ture ospedaliere pubbliche togliendo però loro pro-gressivamente ogni risorsa necessaria ad un correttofunzionamento in termini di personale, tecnologie,forniture, investimenti, grazie ai tagli lineari eserci-tati. Questa miopia programmatoria ha ridotto tutte lestrutture pubbliche regionali a scheletri senza carneche sopravvivono solo grazie al sacrificio di tutti glioperatori sanitari che fanno molto più di quanto pos-sibile ma che lavorano in un contesto che non è piùin grado ormai di garantire una sanità almeno digni-tosa. D’altra parte lo sbilanciamento assistenzialeverso le strutture di ricovero private del Sistema Re-

gionale, che vede quasi il 45% delle risorse assorbiteda tale settore, rappresenta un unicum in tutto il ter-ritorio nazionale anche rispetto a realtà come laLombardia in cui il privato è consistente ma si fermaa quote di molto molto inferiori. E in questo sistemaridotto al lumicino dove trovare le risorse per farpartire davvero l’assistenza territoriale con le sueCase della Salute, i Presidi Territoriali di Assistenza,le Residenze Sanitarie, l’assistenza a domicilio e cosìvia ? E’ necessario dunque che prima che l’asinoesali il suo ultimo respiro il padrone rinsavisca e siabbia la capacità di fare ciò che non riesce a fare ecioè una seria e corretta programmazione per lestrutture ospedaliere pubbliche con una riduzione ef-fettiva del loro numero e una concentrazione delle ri-sorse di personale, tecnologie e forniture nei presidiesistenti; una riduzione dello sbilanciamento pub-blico-privato presente anche nell’ultimo piano re-gionale del commissario Basso; un potenziamentoeffettivo della medicina del territorio in particolarenelle aree dove gli ospedali devono essere convertitiin strutture distrettuali a garanzia di una adeguataassistenza della popolazione afferente. Questo peruna politica sanitaria vera nell’interesse del popolomolisano che non faccia morire l’asino mentre ci siperde in battaglie di retroguardia ormai superatedalle cose e dalla realtà.

Presidente Consiglio Comunale Termoli

Sanità, le battaglie di retroguardia

206 giugno 2013

Pierpaolo Nagni: “L’investimento turistico potrebbe giustificare tecnicamente un finanziamento al di fuori del piano del fondo unico del trasporto”

Per la Carpinone-Sulmona un passo avanti: fare del collegamentola Transiberiana d’Italia

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CAMPOBASSO. E la storia si ripete, come in un déjà vu. Lo scenario che si sta deline-ando è già stato visto e rivisto nella nostra regione: i politici riempiono pagine e paginedi giornali locali criticando quanto è stato ormai irrevocabilmente stabilito. C’è da chie-dersi dove fossero quegli stessi politici dal 4 settembre 2012, giorno in cui è stata licen-ziata in IV Commissione la bozza di proposte, fino al mese di novembre, quando cioè ilcommissario ad acta ha consegnato il Piano al Ministero. Così ha fatto il presidente dellaRegione, Paolo Frattura, attaccando a giochi fatti il sub commissario alla Sanità, Rosato.Dimenticando, tra l'altro, che lo aveva ricevuto a marzo scorso concordando i tempi del-l'azione. Per dimenticarsene qualche mese dopo dinanzi all'incalzante protesta deicittadini e dei sanitari. Ma non aveva brindato alla nomina di un altro commissariomentre regnava Iorio? E sulla proposta di piano 'partorita' a settembre scorsodalla Quarta commissione cosa ha fatto?

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06 giugno 2013

CAMPOBASSO. Pronta la replica del sub commissarioNicola Rosato alle esternazioni del presidente dellaGiunta regionale, Paolo Frattura.

"Non mi sento in guerra col Presidente Di Laura Frat-tura. Né credo che lui lo sia con me. Capisco e trovo nor-male che il Presidente non sia in sintonia col sub com-missario sul modo di vedere il risanamento del serviziosanitario regionale e voglia che l’incarico cessi. Nessunaobiezione. Tutto chiaro e lineare.Non altrettanto lineareè la questione della mia permanenza “abusiva” in Mo-lise. Provano il contrario alcuni fatti incontrovertibiliperfettamente a conoscenza del Presidente: ho parteci-pato con lui al Tavolo di verifica del 14 aprile e alla riu-nione presso il Ministero dell’economia il 9 maggio, suconvocazione scritta del Ministero. Sono stato e sonocostantemente e personalmente destinatario, insieme alPresidente, di varie e recenti, una ancora oggi, comuni-cazioni ministeriali dirette alla struttura commissariale.Abusivo, quindi, proprio no. Almeno non per i Ministeriche rappresentano il Governo che mi ha nominato, alla

cui decisione mi rimetto, come avevo già comunicato alPresidente.

Quanto alle altre dichiarazioni rese oggi alla stampadal Presidente, sono necessarie alcune precisazioni.

Ho sempre improntato la mia attività al principio dileale collaborazione con la regione Molise e con i suoirappresentanti, con rispetto e nell’interesse e dei citta-dini molisani, operando a supporto del Commissario,l’attuale ed il suo predecessore, nei limiti del mandatoconferitomi dal Consiglio dei ministri e secondo le di-rettive dei Ministeri e del Tavolo di verifica che affian-cano la regione Molise nel Piano di rientro.Non so se ilfatto di segnalare la necessità e talora l'urgenza di as-sumere decisioni, non le mie, ma quelle del Commissa-rio, offrendo, in esecuzione del mandato governativo,proposte, bozze di provvedimenti, suggerimenti opera-tivi, soluzioni di intoppi tecnici possa qualificarsi comeingerenza.

La firma che conta è del Commissario, non la mia.

Non so immaginare cosa altrimenti possa essere l’atti-vità di supporto per le decisioni che spettano al Com-missario.È, dunque, un espediente maldestro, e certa-mente involontario, tentare di far credere all’opinionepubblica che le decisioni del Presidente e Commissariodella regione possano essere subordinate o vincolate daquelle di persone, come il sub commissario, che hannouna posizione istituzionale di minore livello.

Mi sorprende, infine, che il Presidente mi contesti diaver espresso addebiti o critiche all’operato del dottorRuta, cui è stato affidato il gravosissimo compito di dareun nuovo assetto all’azienda sanitaria. Non è vero. Hosemplicemente segnalato un fatto: che ancora non sierano stabiliti efficienti canali di comunicazione e di co-ordinamento operativo, certamente a causa della pe-sante situazione ereditata dal dottor Ruta e non per unsuo prevenuto atteggiamento. Ma, forse, la presa di po-sizione odierna del Presidente indica motivazioni di-verse".

Il sub commissario Nicola Rosato replica alle dichiarazioni del presidente della Giunta regionale

"Il tentativo di Frattura è maldestro"

CAMPOBASSO. Il prossimo 20 giugno lefarmacie resteranno chiuse a causa del cam-biamento di modalità della distribuzionedell’ossigeno. Federfarma Molise ha deciso diinasprire lo stato di agitazione allo scopo disostenere concretamente le legittime istanzedelle farmacie aderenti.

“A causa del cambiamento di modalità di di-stribuzione dell’ossigeno tutte le farmaciedella regione Molise resteranno chiuse ilprossimo 20 giugno – è scritto in una nota –La Federfarma garantirà l’apertura delle far-macie di turno seguendo e pubblicizzandol’elenco stilato dall’ordine dei farmacisti.Inoltre – prosegue il comunicato - le farmacie,

in caso di mancata risposta, inasprirannol’azione sindacale con il passaggio all’assi-stenza indiretta (rispettando i tempi dellacommissione di garanzia) per un periodomassimo di 35 giorni in cui purtroppo i citta-dini saranno obbligati al pagamento dei far-maci prescritti in regime di sistema sanitarionazionale ad esclusione dei farmaci salvavita,tra i quali l’ossigeno di cui si trasmetterà op-portuno elenco, per poi essere rimborsatidalla Asrem in base agli scontrini che il far-macista allegherà alle ricette.

L’astensione rispetterà tutte le norme pro-cedurali dettate dalla commissione di garan-zia”, conclude Federfarma.

Farmacie chiuse il 20 giugnoLa protesta di Federfarma contro la decisione sulla distribuzione dell'ossigeno

Sanità,storia già vistaTardiva e demagogica la posizione del presidente della Regione sui commissari

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Ho appena letto il bando della Re-gione Molise riguardante “Conces-sione di contributi a sostegno di pro-getti per la promozione del vinoitaliano sui mercati dei Paesi terzi”ed ho avuto subito la sensazione diun’altra delle tante occasioni persese (mi auguro di no) si vanno a spar-tire le risorse a disposizione o a daresolo a chi - produttori e/o trasformatorie/o commercianti di vino, consorzi di tutela,organizzazioni professionali, interprofessionalio di produttori riconosciute, soggetti pubblici - hala possibilità di impegnarsi per un progetto almenodi centomila euro, sapendo di avere un contributopari al 70% delle spese ammesse e rendicontate.Una sensazione, dicevo, frutto di tutte le esperienzepassate che, lo spero vivamente, non si ripetano inun momento in cui serve più che mai fare squadra,tanto più in un comparto contrassegnato dauna forte concorrenza proprio nei “Paesiterzi” i mercati indicati e voluti dal bando.C’è anche la possibilità di coinvolgere“Associazioni, anche temporanee di im-presa e di scopo tra i soggetti di cui ai punti precedenti”.Bene, e allora perché non parlare e stimolare la nascitadi una sola associazione?

Uno strumento che vede partecipe i soggetti conside-rati dal bando, con tutti i produttori protagonisti di unprogetto di promozione e valorizzazione dei nostri vinie, con essi, del Molise, che ha come priorità la creazionedi una squadra capace di programmare - sulla base diuna scelta concordata con la Regione di uno o, al mas-simo, due mercati esteri - le iniziative che permettonodi far conoscere il Molise e i suoi vini, ai fini di unacommercializzazione degli stessi.

Una programmazione triennale, un tempo minimoper conoscere e coinvolgere operatori del mercato, ri-storatori, catene commerciali, media e opinion leader.Un tempo necessario, tre anni, per seminare e poi dare

alle aziende la possibilità di raccogliere ifrutti delle azioni e iniziative promosse.Non c’è altra possibilità che mettere inpiedi subito una squadra e un programma,anche per dar vita a una strategia di mar-keting che può dare risultati insperati alvino e all’agroalimentare molisano, con le

aziende che, sulla base del valore aggiuntoe dell’esperienza fatte, acquistano forza e si-

curezza per vivere da protagoniste il mercatonazionale e quelli europei.

Si tratta di mettere insieme tutti i soggetti per va-lutare la possibilità di dar vita a uno strumento co-mune necessario per spendere al meglio le risorse e,nel contempo, offrire ai produttori l’opportunità diconquistare uniti un mercato. Penso al Canada perquello che per noi molisani rappresenta questogrande Paese, che ha bisogno certo di qualità (oggiil Molise ha la possibilità di rispondere a questa

domanda) ma, anche, di quantità, che èpiù difficile da trovare.

Un programma capace di farsi da

solo la pubblicità con le iniziative e le pubbliche rela-zioni che sono da attivare prima, durante e dopo ognievento e nel corso dei tre anni di permanenza sul mer-cato scelto.

E non solo, pensare anche alla adesione a eventi di ri-sonanza mondiale e, in questo caso, per chi ricorda unamia nota di qualche giorno fa, indicavo Zurigo e Pe-chino, due mercati terzi, sedi di campionati di atletica,europei nel primo caso e mondiale nel secondo, chevedono protagonista la nostra “Casa Italia Atletica”espressione della Federazione dell’Atletica Leggera Ita-liana. Un modo per rilanciare sul mercato scelto l’eco diun partecipazione con i nostri campioni primi messag-geri di una terra vocata ai vini di qualità.

La scadenza del 28 di giugno imposto dal Mipaaf è, amio parere, una spada di Damocle sulla possibilità di ri-spondere al bando; un altro problema serio da affron-tare e risolvere subito perché non aiuta a concretizzarequesto discorso di un solo soggetto proponente e tito-lare della domanda e, neanche, quello delle iniziativedei singoli soggetti.

Pasquale Di Lena

406 giugno 2013

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Il presidente della Confcommercio, Paolo spina, interviene al Roadshow “ImPresa diretta con il territorio” a Bari

CAMPOBASSO. C’era anche unadelegazione della Confcommercio delMolise, alla quinta tappa del Road-show “ImPresa diretta con il territo-rio” che si è tenuta a Bari pressola Sala Tridente della Fiera del Le-vante.

L'incontro di Bari, propedeutico al-l'Assemblea Generale di Confcom-mercio Imprese per l'Italia, in pro-gramma a Roma per questo mese digiugno, ha avuto la finalità di racco-gliere istanze, priorità ed aspettativedel mondo del commercio, del turi-smo, dei servizi e dei trasporti, por-tate all’attenzione della politica dalleassociazioni territoriali e dagli im-prenditori che hanno saputo dareespressione alla sofferenza delle re-gioni drammaticamente colpite dauna crisi che non ha risparmiato nes-sun territorio d’Italia.

Ne è emersa, dalle parole del presi-dente nazionale di Confcommercio,Carlo Sangalli, una “situazione da al-larme rosso” per il Mezzogiorno.

E, proprio tra le regioni del Sudd’Italia e del centro presenti all’in-contro (Puglia, Campania, Basilicata,Molise, Abruzzo) il Molise ha volutofar sentire la sua voce.

La delegazione dell’Unione regio-nale del Molise di Confcommercio,composta dal presidente Paolo Spina,da Tonino Marchitelli, Irene Tartagliae Tiziano Pizza, ha rappresentato ladifficile situazione. “Il momento didebolezza che caratterizza l’interoSud, in Molise si presenta ancora piùaccentuato, considerate le peculiaritàdel tessuto economico che risente,più di altri, delle grosse difficoltà diaccesso alle banche e dalla sfiducianei confronti del sistema creditizio”,ha spiegato Paolo Spina. “La crisi cheha colpito un po’ tutti i settori, ha de-terminato una situazione di generaleincertezza, che rende operatori e ac-quirenti sempre meno disposti a ri-schiare e a investire.

In questo quadro generale, occorreagire subito per salvare la piccola e

media impresa. Soprattutto se sipensa al fatto che in Molise il piccolocommercio svolge non solo una fun-zione economica, che va salvaguar-data di fronte alla recessione, ma unafunzione sociale e strategica, in unterritorio contraddistinto da tanti pic-coli centri sparsi ovunque.

I negozi di ridotte dimensioni in-fatti, consentono anche ai piccolipaesi diffusi in tutta la regione, chenon hanno collegamenti immediaticon la grande distribuzione rappre-sentata dai centri commerciali, diavere dei presìdi indispensabili a ga-ranzia dell’accesso ai servizi e ai pro-dotti per comunità composte da pochiabitanti, spesso anziani.

In questo quadro, è facile capirecome la chiusura di un’attività in unqualsiasi piccolo centro del Moliserappresenti un danno, una forma didepauperamento che il nostro terri-torio non può assolutamente più per-mettersi”, ha concluso il PresidenteSpina.

CAMPOBASSO. La Segreteria della CISLPoste – sostiene il Segretario del sindacato An-tonio D’Alessandro - è costretta, ancora unavolta, ad intervenire sulla questione relativaalla gestione complessiva della formazione inPoste che viene affrontata e trattata alla stessastregua di un mero adempimento aziendale, diuna formale osservanza del quadro relativoalla finanziabilità degli stessi, senza tenere inalcun conto tutti gli altri aspetti di carattere or-

ganizzativo, logistico e gestionale ad essa con-nessi.

Uffici da “abbandonare” in orari improbabili,nel bel mezzo dell’attività al pubblico o pocoprima delle attività propedeutiche alle chiu-sure contabili, per partecipare a corsi “finan-ziati per quel giorno e per quelle ore….” che,evidentemente, mettono in luce tutta la ca-renza organizzativa della filiera decisionaleaziendale".

Poste, formazione dilettantisticaLa denuncia è della Cisl. "Per i corsi costretti a chiudere gli uffici"

Grande opportunita’ per i vini molisaniContributi a sostegno di progetti per la promozione del vino italiano sui mercati dei Paesi terzi

“La chiusura delle piccole attivitàper il Molise è un disastro”

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CAMPOBASSO. Attraverso unanota inoltrata all’attenzione delGoverno Letta, il deputato del Pd,Danilo Leva, rilancia il temadell’emergenza lavoro in Molise,chiedendo alla Presidenza delConsiglio dei Ministri l’aperturadi un tavolo di confronto sullequestioni che riguardano da vi-cino la sviluppo e la crescita dellaregione. Si tratta di quattro temiin particolare: nuove prospettivedi sviluppo dello stabilimentoFIAT di Termoli; vertenze sullefiliere dell'avicolo (SOLAGRITAL- ARENA), del tessile (IT Holding- Ittierre), del bieticolo-saccari-fero (Zuccherificio del Molise) edelle crisi relative al compartodell' edilizia; sblocco delle risorseper la ricostruzione post-sisma;sblocco dei fondi per la sanità,autorizzando la stabilizzazionedei precari e superando il bloccodel turn over connesso con ilPiano di Rientro del debito del 30marzo 2007.

Con la convinzione che il Mo-lise da solo non riesca a superarelo stato di crisi, l’onorevole Leva,in sinergia con l’Assessorato re-gionale alle Politiche del Lavoro,

auspica l’avvio di un’interlocu-zione che porti tali emergenze aldi fuori dei confini della regioneper una pronta risoluzione. Nellanota, il deputato molisano evi-denzia come la disoccupazionegiovanile sia passata dal 29% del2011 al 42% del 2012, mentrequella femminile dal 36 al 44%.Le ore di cassa integrazione stra-ordinaria sono cresciute del 558%tra il primo quadrimestre 2012 eil primo quadrimestre 2013. Le

unità lavorative che hanno usu-fruito della disoccupazione ordi-naria sono state 5.515, a cui si ag-giungono 912 persone in mobilitàordinaria, 1.090 con la indennitàdell’ASPI e 180 con la mini ASPI,oltre a 225 trattamenti di disoccu-pazione per l’edilizia. A questinumeri, in una regione che contaun totale di 105.000 addetti com-plessivi in tutti i settori (ISTAT-Banca d’Italia), si aggiungono ilavoratori che usufruiscono degli

ammortizzatori sociali in derogache, per il 2013, si avvicinano alle4.000 unità per un importo presu-mibile di 33 milioni di euro a co-pertura. Dati che non conside-rano, tra le altre cose, tutti queilavoratori che non hanno rag-giunto i requisiti minimi per ac-cedere ai trattamenti di disoccu-pazione e agli ammortizzatorisociali. “Si tratta di una emer-genza – afferma Leva – che, senon affrontata con tempestività e

adeguatezza, rischia di non es-sere più recuperabile. Da questoquadro emerge come sia indiffe-ribile un confronto tra Governo eRegione Molise per verificarequali misure specifiche possanoessere adottate nell’immediato eper promuovere una sinergia trai vari livelli istituzionali, che inuna situazione di crisi così ecce-zionale e delicata risulta essere,più che opportuna, indispensa-bile”.

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06 giugno 2013

La richiestaè stata formulata

dall'onorevoleLeva vista

la drammaticitàdella situazione.

CAMPOBASSO. “I dati sull’occupazionesono sempre più preoccupanti e gli uo-mini cominciano a ricoprire posti di la-voro, come quelli del terziario, che fino adora erano destinati alle donne” - così an-nuncia la Consigliera di Parità della Re-gione Molise Giuditta Lembo. “Si trattadi un fenomeno occasionale oppure siprofila una tendenza di parziale sostitu-zione tra occupazione maschile e femmi-nile, data la prolungata e sostenuta fuo-riuscita degli uomini dai settorimanifatturieri? A ciò si aggiunge che è increscita il fenomeno delle donne qualiuniche portatrici di reddito all’interno deinuclei familiari: quando gli uomini per-dono il posto di lavoro le loro compagnesi “adattano” ad attività lavorative (puli-zie, badanti, ecc.) che prima erano ap-pannaggio delle straniere. Le donne, poi,continuano ad essere sottoutilizzate esottopagate rispetto ai loro colleghi uo-mini malgrado l’altro tasso d’istruzione e

la comprovata professionalità. Altro feno-meno preoccupante è anche la discrimi-nazione femminile sul luogo di lavoro cheè in aumento e che non solo non e' reces-sivo, ma mostra segnali di aumento. Moltedonne lavoratrici continuano a subireforme di mobbing e di molestie. Ancoraoggi, si riscontrano molti atti di deman-sionamento e dequalificazione professio-nale, oltre che vere e proprie molestienon necessariamente di natura sessuale.Non dimentichiamo, poi, che persistonoancora episodi di tratta che riguardanosoprattutto le donne extracomunitarie.Preoccupante, “continua la Consigliera”, èil fenomeno delle donne che, entro ilprimo anno di vita del figlio, abbando-nano il posto di lavoro. La motivazionepreponderante anche in Molise è legataalle difficoltà oggettive di gestione del fi-glio per carenze di servizi o di reti di so-stegno. Le donne di oggi entrano nelmondo del lavoro all’età in cui le loro ma-

dri cominciavano ad uscirne, le aspetta-tive rispetto al lavoro sono cambiate no-tevolmente e le risposte non ci sono.Sembra quasi che “il dono della mater-nità” si trasformi nella condanna delledonne che, in Italia, non trovano sup-porto. L’equilibrio tra donne, lavoro e fa-miglia, ossia nella società, si può otteneresoltanto con la condivisione! Quindi -precisa la Consigliera - pari opportunitàvuol dire credere nel valore dell’altro, co-struire la speranza per un futuro piùequo e di cui nel nostro paese, luogo pereccellenza delle sperequazioni, ha tantobisogno. Pari opportunità vuol dire edu-care le future generazioni al rispetto ealla consapevolezza che i limiti posso di-ventare risorse e che un fare diverso epositivo può portare grandi risultati. Nes-suna vera crescita senza uguaglianza.Una crescita diseguale è infatti una cre-scita senza solide basi, diseguaglianza esviluppo economico sono inversamenteproporzionali. Dunque, –conclude laLembo- il primo passo da fare è contra-stare ogni forma di discriminazione, so-prattutto quella di natura sociale ed eco-nomica che generano un malesserediffuso e che se non curate con tempesti-vità rischiano di diventare una patologiairreversibile.”

Per la consigliera di Pari opportunità, Giuditta Lembo, urgono provvedimenti.

“Lavoro, un tavolo “Lavoro, un tavolo “Lavoro, un tavolo “Lavoro, un tavolo “Lavoro, un tavolocon il governo”

“Occupazione, dati preoccupanti”

Giuditta Lembo

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606 giugno 2013

Papa Francesco incontra un gruppo di familiari dei militari caduti e feriti nelle missioni di pace

“Questa mattina ho celebrato la Santa Messacon alcuni militari e con i parenti di alcunicaduti nelle missioni di pace che cercano dipromuovere la riconciliazione e la pace inPaesi in cui si sparge ancora tanto sangue fra-terno in guerre, che sono sempre una follia”.

Così ha detto, Papa Francesco , al terminedella recita dell’Angelus ,domenica scorsa . Eha proseguito : “Tutto si perde con la guerra -ha dichiarato con forza il Santo Padre - tutto siguadagna con la pace. Chiedo una preghieraper i caduti, i feriti e i loro familiari”. L’invitodel Pontefice è stato accolto dalla gremitissimapiazza S. Pietro con un grande applauso. “Fac-ciamo insieme adesso in silenzio, nel nostrocuore, tutti insieme, una preghiera per i caduti,i feriti e i loro familiari. In silenzio”, ha esor-tato il Papa. Nella Cappella della Casa SantaMarta, infatti, il Pontefice aveva celebrato la S.Messa nella solennità del Corpus Domini conun gruppo di genitori di militari caduti e da al-cuni militari feriti nelle missioni di pace. Circa80 persone, guidate dal nostro amatissimo Ar-

civescovo S.E. Mons. Vincenzo Pelvi che,al termine della celebrazione eucari-stica, ha presentato tutti personal-

mente al Santo Padre , fra i qualianche i genitori del nostro Ales-sandro DI LISIO che hanno ri-cevuto in dono il paterno ab-

braccio e la corona del santorosario.

Commovente l’incontrocon i genitori che hannochiesto una preghiera peri loro figli e nello stessotempo assicurato la loro

preghiera per il Papa, el’abbraccio ai feriti che re-

sterà “impresso per sempre nella loro memo-ria”: come hanno raccontano appena usciti daSanta Marta. Davanti a loro, che stringevanooggetti ed immagini dei loro cari, il Ponteficeha lanciato anche un monito duro contro gliinteressi economici che stanno dietro i con-flitti: “La guerra è un atto di fede ai soldi, agliidoli, agli idoli dell’odio, all’idolo che ti portaad uccidere il fratello, che porta ad ucciderel’amore. Dietro una guerra sempre ci sono ipeccati: c’è il peccato dell’idolatria, il peccatodi sfruttare gli uomini nell’altare del potere,sacrificarli”.

A termine della Messa uno dei feriti nellemissioni a sostegno della pace ha recitato la“Preghiera per l’Italia”, composta dal BeatoGiovanni Paolo II e Mons. Pelvi, Padre e Pa-store buono della Chiesa Ordinariato Militare, ha consegnato al Papa, in dono, un’opera diartigianato napoletano, in terracotta, raffigu-rante San Giuseppe lavoratore che mostra glioggetti della passione al piccolo Gesù.

Mons. Gabriele Teti

La messa a Santa Marta e poi il ricordo e la preghiera all'Angelus

Campobasso

L’Orchestra Colozza” dell’IstitutoComprensivo “G.A.Colozza” diCampobasso composta da 50 ele-menti guidati dai professori: IreneApollonio (Oboe), Loretta Di Pilla(flauto), Tiziano Baranello (violon-cello e direttore), Domenico De Si-mone (pianoforte), nel mese dimaggio ha partecipato, dal 27 al 30maggio 2013, al Campo Scuola"MUSICAINSIEME 2013" per lescuole medie ad indirizzo musicalepresso il Villaggio “Kastalia” di Sco-glitti (RG). Nel campo scuola sisono svolti tornei musicali, con lapartecipazione di 8 scuole, per lamaggior parte siciliane, per un to-tale di 400 ragazzi. Gli allievi dellaCOLOZZA si sono esibiti con di-verse formazioni cameristicheconfrontandosi con le altre realtàmusicali vincendo così numerosipremi:

1° premio assoluto a FernandoPianese (violoncello) con 100/100

1° premio assoluto al quartetto:Cristina Apollonio (flauto), MarziaMarinelli (oboe), Sara Di Cristofaro(violoncello), Elisa Abbrescia ( pia-noforte) con 100/100;

1° premio a Marzia Marinelli(oboe) con 98/100

1° premio al trio di violoncelli:

Fernando Pianese, Rebecca Ciara-mella, Teresa Cappuccio con 98/100

1° premio al trio Luca de Sci-sciolo (flauto), Sabrina Mosca(Oboe), Antonio Pierro (violoncello)con 96/100

2° premio al duo di oboi: MarziaMarinelli, Sabrina Mosca con95/100

Per la categoria orchestre:1° premio assoluto all’orchestra

COLOZZA con 100/1001° premio assoluto per il miglior

arrangiamento ai Prof. Tiziano Ba-ranello e Domenico De Simone.

Il 31 maggio inoltre l’orchestraCOLOZZA ha partecipato al 4°Concorso Musicale “Vincenzo Bel-lini” di Milo (CT), gareggiando conaltre 12 orchestre vincendo nuova-mente il 1° premio assoluto con100/100. Il prossimo appuntamentodell'orchestra sarà il saggio di fineanno che si svolgerà presso l'Audi-torium del Liceo Classico Mario Pa-gano di Campobasso Venerdì 7Giugno 2013 alle ore 18.00

Nella stessa serata si esibirannoanche il coro Coeli Lilia direttodalla Prof. ssa Giovanna Consiglioe il corpo di ballo delle classi 2ª A e1ª C guidato dalla Prof.ssa AdeliaD'Alò.

Successo per l'orchestra della ColozzaAmpi riconoscimenti per i ragazzi della scuola campobassana

Delle piste ciclabili e della segnaletica resta quasi niente.L’assenza di manutenzione e il trascorrere del tempo hannocancellato quasi del tutto i percorsi stradali assegnati ai ci-clisti. Qua e là qualche residuo a ricordare l’inutilità di unascelta che non ha mancato di sollevare perplessità per ilmodo con cui era stata realizzata e, soprattutto, per l’assolutaindifferenza mostrata dai cittadini e, cosa ancora più grave,dai ciclisti. Che a Campobasso non usano il mezzo per spo-starsi da un capo all’altro della città, ma praticano il ciclismoamatoriale sulle lunghe distanze.

La pista, insomma, è stato un flop gigantesco. La cui rea-lizzazione ha creato spunti esilaranti per l’assurdità e la pe-ricolosità di taluni percorsi che finivano a ridosso di unmuro o nel bel mezzo di un incrocio stradale. La gente cam-pobassana deve sapere che questo “diversivo urbano” è co-stato quasi trecentomila euro. Soldi che utilizzati con criterioe responsabilità, sarebbero potuti servire, chessò, a turare lebuche che infestano le strade o a rimettere in sesto qualchemarciapiede.

Per onestà di giudizio bisogna dire che l’orografia urbana

è poco favorevole all’uso della bici e, quindi, all’utilizzazionedi eventuali appositi percorsi.

La cosa giusta da fare sarebbe stata non utilizzare (anzinon sprecare) quelle centinaia di miglia di euro. Chi ha de-ciso diversamente avrà avuto le sue buone ragioni soprat-tutto se, dal progetto delle piste ciclabili, ha ricavato qualchevantaggio economico per sé. Che l’esperimento sia andatoin fumo, e non abbia avuto più seguito, lo si ricava dalla di-versa fortuna che le piste ciclabili hanno avuto in altrerealtà urbane. Ovvero, dalla fornitura di biciclette a pedalataassistita ad alto rendimento, dotate di un particolare motoreche non inquina. Ebbene, Campobasso non c’è, a confermache l’esperimento delle piste ciclabili, al quale era statoammesso e finanziato, è stato ritenuto sostanzialmente fal-lito.

Le biciclette a motore ad alto rendimento e a inquina-mento zero sono state pertanto assegnate ai comuni in cuiè costume usare la bici per risolvere in maniera intelligenteed economicamente valida i problemi della mobilità interna.Nel caso a: Benevento, Bologna, Bra, Brescia, Cagliari, Casal

Velino, Casale Monferrato, Castiglione della Pescaia, Cata-nia, Chieri, Cologno Monzese, Conegliano, Cremona, Cuneo,Faenza, Ferrara, Firenze, Foligno, Frosinone, La Spezia,Lodi, Melito di Napoli, Milano, Monterotondo, Napoli, No-vara, Padova, Palermo, Perugia, Pesaro, Pordenone, ReggioEmilia, Rivello, Roma, Rovigo, San Donato Milanese, Sa-ronno, Schio, Torino, Venezia, Verona e Vicenza. A ciascunodi questi comuni è stata assegnata una consistente dota-zione di biciclette a motore per essere usate a sollievo deltraffico automobilistico e per migliorare la qualità ambien-tale.

Campobasso non figura in questo elenco avendo dimo-strato di non essere in grado di assecondare concretamentee fattivamente l’introduzione di sistemi di mobilità innova-tivi.

Quale sarebbero state considerate le piste ciclabili qualoranon avessero presentato errori di tracciato e condizioni og-gettive di inutilizzabilità, che le hanno rese sostanzialmenteimpraticabili.

Dardo

Là dove hanno funzionato, lo stato fornisce biciclette a motore per favorire la mobilità

Piste ciclabili: un errore da trecentomila euro

Soldi che utilizzati con criterio e responsabilità, sarebbero potuti servire a turare le buche che infestano le strade o a rimettere in sesto qualche marciapiede

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706 giugno 2013

Nonostante l'invito del Prefetto in Consiglio comunale non c'è stata maggioranza. Ultima chiamata il 10 giugnoCAMPOBASSO. Ancora una seduta andata a vuoto al Co-

mune di Campobasso ed ormai tale circostanza è diventatauna triste consuetudine.Quelle di ieri, poi, vedeva all'or-dine del giorno l'approvazione del bilancio consuntivo,quindi un argomento serio, oltretutto sollecitato dal Pre-fetto di Campobasso, una quindicina di giorni addietropena lo scioglimento anticipato del Consiglio. La maggio-ranza, che forse è diventata minoranza, ha scelto di nonpresentarsi in aula, immaginando di non poter tenere inpiedi il numero di 21 unità, necessario ad approvare il do-cumento contabile.Così facendo, nella seconda convoca-zione già calendarizzata per il prossimo 10 giugno, permantenere il numero sarà sufficiente essere in 14.Altrodato politico, di non poco conto, è che l'opposizione, se sifosse organizzata bene avrebbe potuto far avviare i lavori

nella mattinata, garantendo la maggioranza. Se ciò fosseaccaduto, sarebbe stata una Caporetto per il centro destrache avrebbe dovuto serrare al massimo le fila e sperare dinon vedere bocciato dall'aula il consuntivo.In definitiva, lasituazione è estremamente confusa in entrambi i fronti,con la conseguenza di un immobilismo amministrativoabbastanza tangibile.

Qualcuno della maggioranza è fiducioso sulla tenuta,altri, dello stesso schieramento, lo sono un po' meno. Pros-simo appuntamento a palazzo San Giorgio il prossimo 7giugno, per un consiglio monotematico sul centro storicorichiesto da alcuni Consiglieri comunali, durante il qualesaranno affrontate le problematiche che interessanoquella specifica area della città anche se, in questo caso,continua ad essere assente un quadro preciso dell'insieme.

Nonostante l'invito del Prefetto in Consiglio comunale non c'è stata maggioranza. Ultima chiamata il 10 giugno

Consuntivo, manca il numero legale

Campobasso

AUTOBUS

AZIENDA TRASPORTI MOLISANA spaTel. 0874.64744 - 0874.65050 - Fax 0874.629847Per maggiori informazioni consultare il sito:www.atm-molise.it

CAMPOBASSO-ROMA

ORARICAMPOBASSO-NAPOLI CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA

Campobasso è stata scambiata per un comodo epermissivo fondale sui cui esercitare le fantasieartistiche (?) e le voluttà qualunquistiche dei wri-ters, che taluni preferiscono considerare graffitidi un certo pregio. Campobasso è stata resa in-guardabile. Proviamola ad immaginare senzamuri imbrattanti e con più verde attrezzato; con

meno cementificazione selvaggia e più spazi li-beri; con meno discariche a cielo aperto e più ri-gore ambientale; con una cartellonistica menoinvadente e insensata, e una qualità di vita pre-servata dagli inquinamenti (acustici e visivi). Vo-lendola, si può.

(Dardo)

Campobasso che non c’èAntonio Battista è una persona mite. Indiscutibilmente gentile. Come

conferma quando attacca gli avversari politici, usando toni decisi, ma gar-bati. Non usa mai verbi o aggettivi appuntiti. Il termine che da qualchegiorno gli riesce meglio è “inadeguati”. Rivolto ai membri della maggioranzadi centrodestra. Che ha fatto più chiacchiere che fatti.

Dicono quelli che ne sanno una più del diavolo che sarà lui il candidatoa sindaco del centrosinistra. Con o senza primarie: non c’è trippa per gatti.Toccherà all’ex ferroviere macchinista il compito di intercettare i voti deicampobassani. Palesemente delusi dalla gestione Fuciliere, nomignolo chemal si attaglia alle scarse munizioni usate dal sindaco per cercare di risol-levare la città, maldestramente governata per ben 14 anni proprio dal cen-trosinistra. Che, evidentemente, ha la memoria corta. E tra gli smemoratisembra esserlo più degli altri proprio Antonio Battista il quale è entratonel Palazzo nel lontanissimo 1995, ricoprendo vari incarichi, compresoquello delicato di assessore alle Finanze.

Gli uomini che guardano a sinistra, storicamente, hanno un chiaro com-plesso di superiorità. Osservano gli altri dall’alto in basso, quasi a voler dire:ma dove vi volete presentare? Non è così sfacciato Battista che, per for-mazione, è uomo di centro. Il classico democristiano di lontana memoria.Abituato a mediare, a stare tra la gente, a fare una facile promessa, a dareuna pacca sulla spalla a chi gli espone un disagio.

Mentre la base grida al ricambio, nel centrosinistra stanno allevando uncandidato sindaco che in altra parte del mondo sarebbe in età di pensione.Come del resto era da “rottamare” Di Bartolomeo, figlio di infinite elezionie di tante cariche.

Destra e sinistra, stando a ciò che si vede e si dice, non sembrano diversi.L’una rimprovera all’altra le responsabilità della sfascio della città. Ma, in-tanto, non preparano la meglio gioventù. Che, a quanto pare, dovrà aspet-tare a lungo. Visto che non è ancora tempo di mettere da parte le cariatidi.

(pipò)

Quelli con la memoria cortaA fil di voce

Nell’insieme delle manifestazioni e dei prota-gonisti della festività del Corpus Domini una siglaha fatto spicco sulle altre per capacità innovativa,per incisività delle iniziative promosse e realiz-zate, per livello di gradimento.

Vogliamo citare di proposito A.RE.S. (Agenziaregionale di servizio), che nei locali di PiazzaPrefettura ha impiantato un punto di riferimentostorico-culturale della manifestazione per chiun-que (stanziale/ospite) interessato a risalire la sto-ria del “Misteri” e a conoscere i luoghi che nesegnano il divenire negli anni.

Negli stessi locali anche l’espressione fisica diun’accoglienza professionale ancorché cordiale eaccattivante, e una dotazione di gadgets sul lato

più laico della sfilata delle “macchine” ideate dalDi Zinno, ovvero la presenza del diavolo in tuttele sue luciferine prerogative che nella sfilata siammantano di una straordinaria teatralità.

Ad una organizzazione perfetta ha corrispostouna serie di iniziative originali per concezione eper spettacolarità mai disgiunta da una motiva-zione storico-culturale.

Un’operazione intelligente che s’è staccata (eragià capitato nelle edizioni passate) dal resto delcartellone generale della manifestazione citta-

dina, rimasto tutt’ora vincolato a schemi ludici diordinaria e stanca concezione, non esclusa lachiusura con il solito big (o presunto tale) dellamusica leggera.

Ares: un nome e una garanzia per il successo del Corpus Domini

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aEmilio Izzo. Il coraggioso dipendente delministero dei Beni culturali nonchè sin-dacalista della Uilbac, è stato trasferitoad altra sede. Ha sempre denunciato, nelcorso degli anni, una scarsa attenzioneper i beni artistici in Molise e, soprat-tutto, si è battuto per il Museo preisto-rico di Isernia. E' proprio vero che inquesta regione la cultura è da conside-rare come una fastidiosa appendice echiunque si batte o, semplicemente, siagita a sorreggerla è costretto, prima opoi, a dover fare le valigie.

Il Tapiro del giorno lo diamo al neosindaco di Isernia, Luigi Brasiello. Sem-bra essere già scomparso dalla scenadopo il voto di domenica 26 maggio.Preso, evidentemente, dalle problemati-che per la composizione della Giuntasembra avere perso il passo svelto el'oratoria forbita dei giorni della campa-gna elettorale. La gente attendeva già ladefinizione del suo esecutivo per potere,in tempi rapidi, procedere all'avvio delprogramma. Proprio per questo, infatti,i cittadini l'hanno votato fin dal primoturno anche se con una maggioranza ri-sicata.

L’Oscar del giornoa Emilio Izzo

Il Tapiro del giornoa Luigi Brasiello

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 6 - GIOVEDÌ 06 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Il fatto.La delibera

è stata adottatadal Commissario

poco primadi andare via

ISERNIA. E' stato uno degli ul-timi atti della commissaria al Co-mune di Isernia l'assunzione diun mutuo con la Cassa depositi ePrestiti di una anticipazione di €.2.150.033,64 per far fronte al pa-gamento dei debiti maturati en-tro il 31.12.2012 "secondo le mo-

dalità e criteri fissati nel sud-detto decreto, all’uopo sottoscri-vendo il contratto di cui alloschema inviato dalla prefataCassa; far constare che il serviziofinanziario provvederà alle ne-cessarie allocazioni nel bilancio2013, in corso di formazione, e

nei successivi bilanci; che laCassa DD.PP. con lettera del15.05.2013 (posizione 982) ha co-municato l’esito positivo del-l’istruttoria e trasmesso loschema di contratto dal qualeemerge l’importo ammesso adanticipazione in €. 2.150.033,64da erogarsi per l’importo di €.1.075.016,82 nell’anno 2013 e perpari importo nell’anno 2014". Sitratta di una boccata di ossigenoper le aziende che attendevanoda tempo di essere pagate. E'chiaro, però, che il mutuo si pro-trarrà per 30 anni per il paga-mento da parte dell'amministra-zione.

Ma si è trattato di un modo percercare di immettere liquidità ingiro e cercare di sostenereun'ipotetica ripresa del circuitoeconomico cittadino. Un primopassa al quale, ore,a dovrannofare seguito interventi strutturalicapaci di aiutare le piccole atti-vità alla ripresa.

Il 2 e 3 ottobre 1993 a Venafroci fu un’alluvione. Io subii undanno cospicuo, con la perditadi tutti i mobili che di li a qual-che giorno avrei dovuto trasfe-rire in un appartamento in ulti-mazione, proprio a causa degliavversi eventi atmosferici e alcollegato dissesto idrogeologicodel territorio.

Infatti le acque del fiume Vol-turno e tutti i suoi affluenti inpiena si innalzarono e invaserole aree circostanti o diretta-mente o tramite ritorno dallefogne che non ingoiavano più. Ariprova di ciò allego alcuni do-cumenti.

Mi hanno fatto ricordare ciòun mio sconfinamento involon-tario, in un’uscita di diporto dialcuni giorni fa, all’interno delcantiere in oggetto e gli eventiatmosferici attuali e abnormi incentro Europa.

Inoltre (anche perché solleci-tato sabato 25 maggio dagli in-terventi nel workshop tecnicosu “Le3A”, indetto dal Presi-dente del Consorzio di Bonificadi Venafro dott. V. Nola) poichèoggi mi trovo ad abitare a Mac-chia d’Isernia a pochi metri da-gli uffici chiusi e dismessi delcantiere della ditta Vittadelloche ha curato la realizzazionedei lotti 1, 2 e 3 del costruendoinvaso sul fiume Cavaliere (acirca 50 mt dagli uffici) atto acontenere le acque dovute a fe-nomeni atmosferici estremi e alloro graduale rilascio onde evi-tare pericoli di inondazioni a

valle dell’impianto.L’opera, quando ormai manca

poco alla sua conclusione (restasolo il 4° e ultimo lotto), è oraarenata e rischia di restareun’ennesima cattedrale nel de-serto a spese innanzitutto dellacomunità che, oltre ad aver con-tribuito con le varie tasse ai la-vori finora portati avanti, conti-nua a restare sotto la spada diDamocle (è il caso di dire) deifenomeni atmosferici estremi;ciò a dispetto del plastico depo-sitato presso il Consorzio di Bo-nifica di Venafro che evidenziauna struttura altamente tecno-logica ai fini della salvaguardiadalle piogge torrenziali, didatti-camente educativa e formativae ambientalmente/turistica-mente ecosostenibile vista la ri-qualificazione dell’

area interessata e la sua col-locazione in zona SIC (Sito diInteresse Comunitario). Allegoanche le foto scattate durantel’uscita di diporto.

Le domande sono: 1) Quandole nostre Istituzioni, prepostenel merito e nel metodo, si sen-tiranno in dovere di dare pro-sieguo e conclusione a un’operadel genere, a salvaguardia dellemigliaia di persone che gravi-tano sulle aree influenzate dapotenziali esondazioni delfiume Volturno e/o della capil-lare rete dei suoi affluenti? 2)Visti gli ultimi gravi accadi-menti sempre più ricorrenti sulterritorio nazionale e regionalee i pianti a posteriori verificatisi

ultimamente, le dette Istituzionicapiscono di essere responsa-bili di deprecabili eventualidanni, incidenti e lutti conse-guenziali al non completamentodell’opera? 3) Se al momento lostallo è dovuto a mancanza in-tegrativa dei fondi necessari (mirisulta che circa 10 milioni sonogià stanziati, ma che sono in-sufficienti) le Istituzioni prepo-ste non ritengono di dover darela massima priorità a tale operaallorché si troveranno con di-sponibilità finanziarie ade-guate?

Ritenendo ora certamenteedotta questa Redazione sullainformativa che precede sicu-ramente essa si attiverà tempe-stivamente per fare proprie ledomande su poste per ri-sotto-porle in maniera certo più com-piuta agli organi istituzionalicoinvolti e poter poi (con unservizio dedicato) riferire ai cit-tadini più o meno direttamenteinteressati alla problematica(che sono i principali destina-tari di un serio servizio pub-blico di informazione, li dovel’argomento ha un indubbiospessore sociale), anche pernon essere malauguratamentechiamati a corresponsabilitàper non avere sollecitato e sti-molato le dovute esaurienti ri-sposte da parte delle Istituzioni.

Con l’augurio per le popola-zioni interessate, affinché vadatutto a buon fine, cordialmentesaluto.

Domenico De Simone

Ludwig Feuerbach sarebbe il primo ad accorrere alworkshop che si terrà il 7 giugno sul tetto della nostraRegione, a Capracotta, organizzato dal Consorzio delGiardino della Flora Appenninica in collaborazionecon l’Università del Molise e l’associazione Antichi-terrae Molise.

Il filosofo Feuerbach, infatti, è stato il primo adavere la piena consapevolezza dell’estrema impor-tanza di una alimentazione sana. E pensare che vi-veva in un secolo, l’Ottocento, in cui l’agricoltura eraancora naturale. Arrivò ad affermare, fra lo scandalodella cultura che lo bollò di materialismo, che“l’uomoè ciò che mangia”. Se l’uomo si nutre di cibi “avvele-nati”, avvelenati sarà tutto il suo essere, il corpo e lamente.

L’obiettivo che il Workshop vuole raggiungere è lavalorizzazione dell’agricoltura rispettosa della mi-gliore tradizione del territorio molisano, precondi-zione per ottenere cibi sani e salutari. La felice inizia-tiva è giunta alla seconda edizione. Dopol’ubriacatura della mondializzazione industriale, agri-cola e culturale, si è tornati ad apprezzare le coltureautoctone. La nuova frontiera è il ritorno a casa, il ri-torno al nostro territorio, ma con una consapevolezzamolto maggiore. Alla riscoperta e con garanzia di au-tentici sapori antichi. Il dibattito e i lavori saranno, in-fatti, finalizzati alla valorizzazione e alla diffusionedelle specie ortofrutticole autoctone, dei prodotti achilometro zero, di cui spesso si parla, senza peròoperare per promuoverli e garantirne veramente laprovenienza. Le associazioni agricole regionali e na-zionali si scambieranno le loro esperienze di coltiva-zione, innesto, conservazione dei semi, nel totale ri-fiuto di veleni come i pesticidi e gli ogm, dei qualiancora non si conosce tutta la pericolosità di inqui-namento dell’ambiente agricolo e gli effetti sulla no-stra salute. Gli intervenuti si scambieranno, insiemeai semi autoctoni, le esperienze di piccoli imprendi-tori agricoli - regionali ed extra regionali - tese apromuovere mercati a vendita diretta, a sensibilizzarei cittadini alla coltivazione di orti e le scuole a pro-muovere giardini didattici. Il titolo del workshop rias-sume egregiamente le finalità che si intendono con-seguire, con il corollario degli aspetti scientifici,culturali, ambientali, giuridici ed economici. Un in-contro e uno scambio importante fra Università, as-sociazioni agricole e cittadini che hanno maturato,con le esperienze della vita e gli scandali degli inqui-namenti e delle truffe alimentari, la convinzione sa-lutista che non ci si deve accontentare di mangiare,ma si deve pretendere di sapere che cosa si mangia,e chi e come lo produce .

Un mutuo per pagarele imprese e i servizi

Recupero, conservazionee valorizzazionedelle risorseagronomiche locali”

Isernia

Lettera agli amministratori

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1206 giugno 2013

GUGLIONESI - L’IdV non può essere mi-nimamente coinvolto nel suicidio politicoannunciato del PD locale e prende le di-stanze dal clima da “guelfi e ghibillini” chesi vuole instaurare nella comunità per co-prire una cocente sconfitta per noi larga-mente prevista. Avremmo volentieri fatto ameno di intervenire in questo dibattito postelettorale per l’evidenza macroscopica delrelativo responso, ma siamo stati tirati inballo dal “Ghedini locale” che, nel tentativodi difendere l’indifendibile, addossa al no-stro partito le colpe di un suicidio politicoannunciato. Interpretare l’invito – fin troppoovvio - al libero esercizio del voto formulatodal nostro Parroco per avvalorare la trabal-lante tesi della sconfitta del suo “assistito” acausa di un voto non libero e fortementecondizionato, è operazione intellettuale vileperché significherebbe qualificare tale ilparroco in assenza d’una sua denunciaespressa. Rinviando a tempi migliori unapiù esaustiva disamina dell’analisi politicadel voto amministrativo, a cui non ci sottrar-remo, in questa sede ci preme condannareil tentativo fuorviante di quanti, protagonistie sodali, hanno inteso colpevolizzare coloroche nel segreto dell’urna hanno preferito inmaggioranza esprimere il consenso ad An-tonacci rispetto al candidato Sindaco delPD. D’altronde è solo la conferma di un votogià espresso cinque anni fa, che vide l’oggi

riconfermato Sindaco già vincente rispettonon solo all’allora candidato Sindaco Mar-cantonio, quanto soprattutto nei confrontidell’allora Sindaco uscente, che subì l’ontadella non elezione come consigliere comu-nale. L’IdV, contrariamente alla tesi dell’im-provvisato difensore d’ufficio, ha parteci-pato attivamente alla costruzione delcantiere riformista con determinazione efranchezza, portando al tavolo delle tratta-tive contributi fattivi in termini di pro-gramma e di criteri per l’individuazione deicandidati, tra cui l’aspirante candidato Sin-daco: non si aveva alcun interesse partico-lare da difendere, se non quello di costruireuna larga coalizione in grado di aggredire erisolvere i problemi della nostra comunità.Nel momento in cui il centrosinistra è rima-sto solo come coalizione abbiamo messo inguardia il PD dall’idea di risolvere il pro-

blema del candidato Sindaco attraverso unaconsultazione esclusiva tra i propri iscritti,puntando invece sull’individuazione di unafigura esterna ai partiti, per dare spessore aquella volontà di andare oltre l’angusto re-cinto delle appartenenze partitiche. Difronte al netto rifiuto di tale opzione, aggra-vato dall’insindacabilità della scelta a favoredello sconfitto candidato Sindaco del PD,abbiamo comunicato la nostra indisponibi-lità a condividere tali scelte nel metodo e nelmerito. Avremmo potuto dar luogo a risen-timenti personali, ma abbiamo preferito nonintervenire nella competizione elettorale,lasciando i nostri elettori liberi di votare se-condo coscienza, pur nella consapevolezzadell’assurdità della posizione di chiusuraassunta dal PD attorno alla figura del can-didato Sindaco, che noi non ritenevamo inlinea con un serio programma riformista di

mandato. Non possiamo gioire di una scon-fitta del centrosinistra locale, anche se ci ti-riamo fuori dalla responsabilità che ricadeinteramente sulla classe dirigente del PDlocale, che avrebbe fatto meglio ad ascoltarequanti, pur dichiaratamente di centrosini-stra, palesavano dubbi sulla scelta del can-didato Sindaco: sincere critiche che Belloc-chio taccia quale “tenagliamediatico-informatica”. Da ultimo, fare in-sinuazioni su un voto non libero, soggetto aforti condizionamenti e pressioni di variogenere, significa toccare argomentazioni cheesulano dalla consueta dialettica politica: ilposto giusto in cui riferire tali fatti è una ca-serma dei C.C., altrimenti è uno dei tipici ar-gomenti appartenenti a quel filone a cui ri-corre chi di argomenti non ne ha … la“teoria del complotto”.

IdV - Guglionesi

SAN MARTINO IN PENSILIS - La sala dei conve-gni della locale Società Operaia sarà intitolata al pro-fessor Michele Mancini. La cerimonia si terrà sabato8 giugno alle 10 e sarà dedicata all’uomo che tanto haamato e rispettato la Società Operaia. Fu il professorMancini a ranncontarne in un libro della Palladinoeditore la storia della Società Operaia di San Martinoin Pensilis, a circa 130 anni dalla sua fondazione, of-frendo una ricostruzione non soltanto localistica madi respiro più ampio: un pezzo, insomma seppur limi-tato - della storia italiana, in particolare del Sud. Unlibro per conoscere la storia della Società Operaia,non solo attraverso i grandi personaggi della borghe-sia del censo e della cultura, ma anche mediante ilpercorso di esponenti del mondo popolare verso l'ac-quisizione della propria dignità e dei propri diritti. Lastoria di una vera e propria rivoluzione culturale cheha contribuito non poco alla crescita di tutta la comu-nità. I componenti del coro di San Giuseppe hannoavuto un pensiero per il professore ricordandolocome “Un uomo di sinistra, insegnante, amministra-tore, studioso, portatore di conoscenza per amore delsuo territorio e della sua comunità”.

TERMOLI - La Camera diCommercio di Campobasso starealizzando una serie di attivitàfinializzate alla diffusione,presso le imprese ed i consuma-tori, della cultura della sicurezza,trasparenza e del corretto fun-zionamento del mercato. Tra leiniziative messe in campo visono anche i progetti "Acquistasicuro", "Mediare Conviene" e"Consumatore Informato", soste-nuti dalla Regione Molise e dal-l'Unioncamere Molise. L'obiet-tivo è la capillare diffusione,presso i consumatori e le im-prese, dei vantaggi derivanti dal-l'utilizzo di strumenti a disposi-zione degli attori del mercato percontribuire a creare uno scambioregolato da rapporti economicisolidi e duraturi, in cui ci sia tra-sparenza e correttezza. A tal finela Confesercenti di Termoli, cheha aderito ai progetti, ha ospitato

nella sua sede di Via Cavour, leoperatrici della Camera di Com-mercio che hanno incontrato cit-tadini e commercianti ai qualihanno consegnato materiale in-formativo. Le operatrici hannofornito delucidazioni e chiari-menti in particolare su: sicurezzaed etichettatura dei prodotti (ab-bigliamento, calzature, giocattoli,occhiali da sole, prodotti elet-trici); contratti tipo; mediazione;diritti dei consumatori ed obbli-chi delle aziende.

L'esperimento ha ottenuto unaconsiderevole partecipazione esarà ripetuto anche nel mese diLuglio. "Con l'avanzare dellacrisi, afferma Massimiliano Or-lando Direttore della Confeser-centi di Termoli, è aumentato no-tevolmente il numero dicommercianti o semplici citta-dini che, disorientati, si rivolgonoalla nostra associazione per otte-

nere servizi o per ricevere unconcreto aiuto ad affrontare iproblemi che sempre più spessosi presentano nella gestione diun'attività commerciale. Le ri-chieste sono aumentate a talpunto che stiamo effettuando daalcuni mesi orario continuatodalle 9 alle 19. Abbiamo aderitocon piacere ai progetti della Ca-mera di Commercio ed è perquesto che abbiamo concordatocon le responsabili un nuovo in-contro con imprese e cittadiniper il mese di Luglio". Presso lasede della Confesercenti di Ter-moli in Via Cavour, 9 - Zona sta-zione ferroviaria ed Universitàdel Molise, sarà messo a disposi-zione per tutta la settimana unbanco esposizione dal quale i cit-tadini ed i commercianti interes-sati potranno ritirare gratuita-mente il materiale informativo ele guide al consumo consapevole.

Amministrative, la sconfidda del PDnon coinvolge l’Italia dei Valori

Società Operaia, la salaconvegni intitolataal professore Mancini

Progetti “Acquista Sicuro” e “Mediare Conviene”,Confesercenti aperta per tutta la settimana

Termoli

PALATA - Età Evolutiva. Questo iltema di un convegno che vedrà con-frontarsi vari medici. L’incontro siterrà oggi dalle 9 alle 12 nel nuovoedificio scolastico ed è dal CentroSanto Stefano Abruzzo con la collabo-razione dell’Asi Molise (Ente nazio-

nale – associazioni sportive e socialiitaliane).

Il tema, abbastanza di attualità, èrivolto ad insegnanti, genitori e bam-bini delle classi elementari e a tutti igenitori che vorranno seguire il di-battito. I temi riprenderanno gli

aspetti dello sviluppo neuro cognitivo,psicocomportamentale, riabilitativo,posturale, logopedia ecc… dell’etàevolutiva.

Al termine del convegno alcuni spe-cialisti saranno a disposizione pereventuali consulti gratuiti.

Età evolutiva, un convegno tra mediciMAFALDA – “Miseria e Nobiltà” di Eduardo

Scarpetta è lo spettaco teatrale che oggi alle18,30 che gli alunni della III media mette-ranno in scena nella palestra comunale. Aguidarli nella rappresentazione le professo-resse Amalia Provvidenti, Anna Antenucci eda Emilio Montano.

In scena la commedia“Miseria e Nobiltà”

Una veduta di Guglionesi

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TERMOLI - Brutte notizie per le maestranze della Fiatdi Rivolta del Re. La dirigenza dell’azienda automobilisticaha comunicato ai sindacati che già da questo mese nonpagherà più la cassa integrazione: dai 300 ai 400 euro inmeno in busta paga. La decisione dell’azienda è statapresa dopo che per cinque mesi anticipa il pagamentodella cassa integrazione che l’Inps ha smesso di erogare.“Tutte le segreterie nazionali – comucano dal sindacatoUgl metalmeccanici - si sono messe in contatto con la sedecentrale dell’Inps e con quella della società a Torino pertrovare al più presto una soluzione”. Ora gli stessi sindacatiterritoriali non nascondono la possibilità di alcune inizia-tive di protesta e, a sua volta, la Fia ha annunciato nuovacassa integrazione a partire dal primo luglio. Tra i lavora-tori c’è appensione e insicurezza del momento per la cifrache non troveranno in busta paga anche se sono consape-voli che quei soldi non andranno persi.

TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino ha convocatouna conferenza stampa che si terrà venerdì 7 giugno alle ore10, presso Piazza Bega. Nel corso dell’incontro saranno illu-strati i dettagli dell’opera di riqualificazione portata a terminenell’area dei portici e del parcheggio. All’evento sono invitatianche i rappresentanti delle associazioni “Jacovitti” e “AndreaPazienza”, autori di alcuni lavori realizzati presso le pensiline.

La Fiat non anticipa più il pagamentodella casa integrazione

In breve.

Conferenza stampa: illustrazione lavori realizzati in piazza Bega

TERMOLI – Si terrà sabato 8 giugno, alle ore 18, nel piazzaledella stazione di servizio API IP del Lungomare Nord di Termoli,la nona edizione della "Festa della Repubblica e della Costitu-zione", quest'anno rinviata di una settimana a causa del mal-tempo, e organizzata dall'Associazione Italia Civile, presiedutadal Francesco Fiardi. Un incontro dibattito che nasce dalla vo-lontà del Popolo al fine di conoscere e discutere gli innumerevolie fondamentali temi ispirati dalla nostra Carta Costituzionale.Quest'anno il dibattito si incentrerà soprattutto sulla domanda:"Costituzione imperfetta? Parliamone insieme". Alla fine dell'in-contro seguirà un momento di ristoro.

Sabato la Festa della Repubblicae della Costituzione

TERMOLI - Il presidente della locale sede Avis, Mario Ianieri,ha indetto una conferenza stampa per oggi alle 11 nella sedeavisina dell’ospedale San Timoteo. Tema dell’incontro con irappresentanti gli organi di informazione divulgare “La culturadella solidarietà” in collaborazione con le Forze Armate Nazio-nali. All’incontro saranno presenti i massimi vertici del Corpodei Vigili del Fuoco della Regione Molise. Successivamente, sa-bato 8 giugno, presso la Sala Donatori del Centro Trasfusionaledell’Ospedale Civile San Timoteo effettueranno la donazione.

Avis e Vigili del Fuoco insieme per la solidarietà

TERMOLI – L’Associazione molisana Polizia Locale (Amopol)organizza un seminario sul tema Microcriminalità e la crimina-lità organizzata. L’incontro si terrà sabato 8 giugno alle ore 8,30nel centro polifunzionale "La vida". Al seminario saranno pre-senti anche gli studenti del Liceo Scientifico Alfano.

Seminario su Microcriminalitàe criminalità organizzata

Termoli

TERMOLI - Dal 2007 il Molise èentrato nel cosiddetto Piano diRientro dal disavanzo sanitario.Dopo 6 anni il dato economico cer-tificato dalla Ragioneria Generaledello Stato indica che, rispetto adun incremento di spesa di oltre il7% tra il 2002 e il 2006, c’è statoprima un vistoso rallentamentodell’incremento della spesa (+2,9%)tra il 2006 e il 2010 e poi finalmentel’inversione di tendenza con un -1,6% di spesa tra il 2010 e il 2012.Partendo da questi dati e facendoprevalere il ragionamento pura-mente economicistico che ha gui-dato la politica sanitaria di questianni potremmo dire che ci avviamoverso un modello di sanità sosteni-bile che costituisce l’obiettivo finaleda raggiungere. Potremmo dire chelo sforzo fatto da tutti gli attori delpianeta sanità in questi anni, a par-tire dal precedente Governo Re-gionale, vari Direttori Generali,strutture commissariali, ecc., abbiaportato frutto. E questo frutto hapermesso lo sblocco finanziario dirisorse per molto tempo bloccate edi cui l’attuale Governo Regionaleappena insediato, senza neanchecapire bene di cosa si parlava, si èapprestato ad attribuirsi i meriti.Ora rimane da capire se l’azione acui è stato sottoposto il Servizio Sa-nitario Regionale nel suo com-plesso in questi anni non porti inrealtà alle stesse conseguenze chetoccarono a quell’asino che morìproprio nel momento in cui il pa-drone si congratulava con sé stesso

per avergli insegnato a non man-giare più. Il risultato di questa curaè sotto gli occhi di tutti. Delle duegrandi aree su cui si sviluppa l’as-sistenza sanitaria, quella Ospeda-liera e quella della Medicina delTerritorio, l’una è praticamente alcollasso sostanziale, l’altra non èmai partita efficacemente e diffu-samente sul territorio, ma vive dipochissime esperienze positive amacchia di leopardo sul territorioregionale, inserite in un contestofortemente asfittico, non in gradodi dare risposte adeguate alla po-polazione e insufficiente a ridurreil ricorso all’Ospedale come unicoluogo di cura e assistenza. Perchéaccade questo? Perché come conl’asino della storia si è preteso e sipretende tuttora di mantenere inpiedi sempre la stessa rete di strut-ture ospedaliere pubbliche to-gliendo però loro progressiva-mente ogni risorsa necessaria adun corretto funzionamento in ter-mini di personale, tecnologie, forni-ture, investimenti, grazie ai tagli li-neari esercitati. Questa miopiaprogrammatoria ha ridotto tutte lestrutture pubbliche regionali ascheletri senza carne che sopravvi-vono solo grazie al sacrificio di tuttigli operatori sanitari che fannomolto più di quanto possibile mache lavorano in un contesto chenon è più in grado ormai di garan-tire una sanità almeno dignitosa.D’altra parte lo sbilanciamento as-sistenziale verso le strutture di ri-covero private del Sistema Regio-

nale, che vede quasi il 45% dellerisorse assorbite da tale settore,rappresenta un unicum in tutto ilterritorio nazionale anche rispettoa realtà come la Lombardia in cui ilprivato è consistente ma si ferma aquote di molto molto inferiori. E inquesto sistema ridotto al lumicinodove trovare le risorse per far par-tire davvero l’assistenza territorialecon le sue Case della Salute, i Pre-sidi Territoriali di Assistenza, le Re-sidenze Sanitarie, l’assistenza a do-micilio e così via ? E’ necessariodunque che prima che l’asino esaliil suo ultimo respiro il padrone rin-savisca e si abbia la capacità di fareciò che non riesce a fare e cioè unaseria e corretta programmazioneper le strutture ospedaliere pubbli-che con una riduzione effettiva delloro numero e una concentrazionedelle risorse di personale, tecnolo-gie e forniture nei presidi esistenti;una riduzione dello sbilanciamentopubblico-privato presente anchenell’ultimo piano regionale delcommissario Basso; un potenzia-mento effettivo della medicina delterritorio in particolare nelle areedove gli ospedali devono essereconvertiti in strutture distrettuali agaranzia di una adeguata assi-stenza della popolazione afferente.Questo per una politica sanitariavera nell’interesse del popolo mo-lisano che non faccia morire l’asinomentre ci si perde in battaglie diretroguardia ormai superate dallecose e dalla realtà.

Alberto Montano

La sanità in molise come l’asinoche non mangiava

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dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

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1406 giugno 2013

Ecco comesi sono svolti

i fattiche hanno

portatoal ricambio

al verticerossoblu.

Tutti i passaggi

per arrivare

alla stipula dell’atto

dal notaio Giordano

Era commosso Ferruccio Capone, l’altrasera. Solo dopo essere uscito dalla stanzadel notaio Giordano si è accorto di nonessere più il padrone del lupo.

Certo, avrà tirato anche un profondo so-spiro di sollievo, ma l’aver perduto il gio-cattolo più bello che gli è capitato tra lemani deve essergli costato molto.

Solo chi non ha conosciuto Capone nonpuò immaginare come possa sentirsi. Perl’irpino il calcio è tutto; viene davanti atutto. Era e forse ancora è il segno dellasua scalata al successo. Più di quanto ab-biano significato le conquiste economichee sociali raggiunte attraverso il duro la-voro.

Da bimbo Capone ha sognato, come tantibambini, di fare il calciatore. Pensava diavere i numeri per sfondare, ma poi s’è do-vuto ricredere. Ma in compenso ha celato

un segreto che man mano ha spifferatoun po’ a tutti, per questo non è stato più unsegreto: fare il tecnico.

A fargli credere di essere tagliato perquesto delicato lavoro è stato Arrigo Sac-chi che in campo non è stato certamentepiù bravo di lui. Capone si è detto: se Sac-chi ha fatto sviluppare al Milan il gioco piùbello di sempre e ha sfiorato di vincere ilmondiale in Usa, perduto solo per la stol-tezza dei nostri rigoristi, vuol dire che ciposso provare anch’io. Cominciando dalMontella, la città dove è nato, vive e fa an-che il sindaco.

Le cose sono andate in altra maniera.Così ha cambiato obiettivo: faccio il mana-ger. Lavoro che si svolge in giacca e cra-vatta e per il quale, fatta qualche rara ec-cezione, si usano auto eleganti, si alloggiain alberghi di lusso, si frequenta la crema

degli intellettuali del pallone.Macchè, anche questa seconda strada è

risultata piena di chiodi. Così si è messo afare il presidente, sentendosi però piùbravo di qualsiasi allenatore e più tagliatodel migliore manager.

Neanche in questo campo ha avuto ra-gione. Così un po’ alla volta ha dovuto ar-retrare. Continuando a cacciare soldi susoldi: il calcio per lui è stato solo firmareassegni dietro assegni. Senza incassaremai. Non ha introitato neppure i soldi diabbonamenti e biglietti il signor Caponeche ha avuto il poco invidiabile record dilitigare con tutti. Facendo allontanare col-laboratori e, soprattutto, tifosi.

Un certo giorno Gino Di Bartolomeo gliha presentato Giulio Di Palma, molisano diradici che vive nel Nord-Est dello Stivale.Come le altre sembrava una conoscenza

senza soluzione di sorta.Invece, tra litigi e incomprensioni, come

un amore tormentato, è andata avanti.Sino a che, l’altra sera, alle 8 della sera,Capone e Di Palma hanno firmato il tra-sferimento di quote, davanti al notaioGiordano. Professionista di Salerno cheoltre 10 anni fa, benché giovanissimo(aveva 33 anni) rilevò lo studio del notaioSilvestro Delli Veneri, che si era pensio-nato.

Inizia così la nuova era rossoblù. In cuiCapone torna a casa sua, mantenendo nelcassetto il 49 per cento delle quote e tantiimpegni economici da assolvere. Di Palmacomanda con il 51% delle quote. Inizia unanuova stagione. Con i conti da sistemare,con il pensiero alla Lega che prepara unanuova penalizzazione in classifica, con unpopolo sportivo da riconquistare. (pipò)

Cambia subito faccia il Campo-basso. Non solo a livello societa-rio. Anche i tecnici saranno nuovi.Per ora è stato lasciato a casa Mi-chele Ciccone, il diesse. Nei pros-simi giorni stessa sorte potrebbesubire anche Salvatore Vullo, ilprincipale artefice della salvezzadei lupi.

Di Palma ha scelto come diesseAntonio Recchi, padre calciatore(portiere dell’Inter), e un cam-mino tra campi di calcio e politica.Secondo i dati affiorati su interneti suoi trascorsi lo hanno visto aNovara, Cesena, Ternana e Trie-stina. Proprio nella città alabar-data il signor Recchi avrebbe

avuto anche qualche problema,legato al fallimento del club chefu caro a Nereo Rocco.

Questo, però, poco conta. L’im-portante per i colori della squadracampobassana è che Recchi(amico del patron) ripeta le per-formance di Cesena, dove ha otte-nuto il meglio del suo cammino.

Stando a chi sa tutto di tuttiRecchi avrebbe anche ricopertocariche elettive nelle Marche, lastessa terra di Anna Favi. Uscita discena da qualche mese, dopo es-sere stata la referente della pro-prietà.

Di Palma, invece, sembra averscelto come suo uomo di fiducia ilgiovane Gianluca De Santis chia-mato a fare anche il segretario. Inun ufficio ove quasi certamentearriveranno da subito bollette enotifiche di creditori. Tipichequando si cambia gestione. Laprima sgradevole “carta” è stataappena recapitata in sede, ierimattina. Niente male, come de-butto.

Il nuovo presidente ha annun-

ciato che anche con i punti di pe-nalizzazione il Campobasso pun-terà a entrare nei primi nove (ootto) posti per guadagnarsi l’ac-cesso nella C unica. L’annuncio èpiaciuto ai giornalisti e al nutritogruppo di tifosi che ieri mattina siè portato in sala stampa (senzasedie).

Nel suo breve intervento il di-rettore Recchi ha chiesto tempoper valutare la posizione dei tes-serati, i loro compensi e il modulodi gioco che vorrà adottare l’alle-natore (che sarà lui a scegliere).Solo successivamente potrà agiresul mercato, dando la preferenzaai giovani. Il cui costo è più leg-gero dei colleghi più smaliziati.

Novità anche come addettostampa: toccherà al giovane Fa-tica, figlio del collega della Rai, ilcompito svolto da Mimmo Di Io-rio, almeno sino a quando è rima-sto in sede. Perché dopo i mancatipagamenti dei compensi anchelui se l’è squagliata. Questa sceltal’ha fatta direttamente Di Palmache ha accordato la fiducia a unragazzo con radici di Oratino.Come le sue.

Ritiro estivo in sede e voglia dilanciare le propaggini rossoblù intutta la regione, attraverso ami-chevoli e rapporti di collabora-zione con i club “minori”. (p.p.p.)

Così Di Palma ha rimpiazzato Capone

Sport

A giorni il nuovo allenatore e a seguire la campagna acquisti. Ritiro estivo in loco.

Subito tante novità: fuori Cicconee (forse) Vullo, l’artefice della salvezza

Antonio Recchiè il nuovodirettoresportivo

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1506 giugno 2013Spettacolo

Domenico Iannacone, giornalista e autore tv molisano (Torelladel Sannio, 62), sta riscuotendo notevoli consensi con la suanuova trasmissione “I dieci comandamenti”, in seconda seratasu Rai3 il lunedì. Trattare temi spesso scomodi, di cronaca, di at-tualità, senza trascendere e diventare censore armato del tubocatodico, risulta semplice per Iannacone, non per altri. La tele-visione del dolore, quella che si sofferma, indugia, esplora im-pietosamente i drammi di chi li patisce, quella che offre alla pla-tea televisiva, distratta tra uno spot di carta igienica e unomicidio, impera. Iannacone invece, senza irrompere neldramma, ma restando accanto al protagonista, lasciando il com-mento e le conclusioni allo spettatore, espone la notizia con de-licatezza, senza commentare, evitando banali conclusioni percarpire l’attenzione della platea televisiva. Tutta l’esperienza delgiornalista molisano acquisita in trasmissioni quali “Ballarò” e“Presa diretta” vengono fuori da questa creatura tutta sua, e as-surgono a nuove forme giornalistiche, meno rutilanti, e certa-mente più di spessore. La critica nazionale, incorona “I dieci co-mandamenti” come “Un programma che merita e che esaltal'importanza del punto di vista e dell'assunzione di responsabilitàdi fronte al dilagare dei talk (Aldo Grasso,Corriere Tv)”. chp

Tv. Consensi unanimi della critica

Inannacone impera su Rai3 con“I dieci comandamenti”

CASACALENDA - La scadenza per inviare i lavoria “Molisecinema” (1° giugno) sancisce il primo passoverso la verifica dei corti che andranno ad occuparele 5 sezioni del concorso: Paesi in corto, Percorsi,Frontiere, Paesi in lungo, Paesi animati. il Festivalprevede un fitto programma di proiezioni ed eventispeciali, incontri con i protagonisti del cinema, restro-spettive, mostre, concerti, spettacoli, libri, video arte.

Chiuse le iscrizioni

Molisecinemadal 6 all’11 agosto

VINCHIATURO - Sabato 8 giugno dalle22.00 presso il ristorante le 4Vianove, con-certo dei 3ttnika. Una notte dedicata allapizzica, tammurriata e alla taranta con ilduo molisano che si esibirà in una seri diinediti (dal loro primo disco) e con coverche omaggiano grandi autori italiani.

3ttnika live

Sabato alle4Vianove

di Charles N. Papa

SIENA - “L’asino e Penelope” sanciva lequalità da crooner di Raffaele Spidalieri, sen-tirlo nel nuovo disco tra assoli di chitarra,virtuosismi rock, con un’energia inaspettata,fa alzare il volume dello stereo per ascoltaremeglio. L’impatto sonoro di “Le farfalle nonfanno confusione” è piacevole, la band cheaccompagna Spidalieri è, come già detto piùvolte, granitica, solida, è un muro di suoni chenon fa pause, che non dà tregua.

Accostamenti artistici per questo disco nesminuirebbero il valore, ma il ricordo a certeevoluzioni d’un Springsteen d’annata, con unClarence Clemons in forma, o a certi Stonesdegli esordi, ci sono. La voce di Spidalieri simuove sicura sul tappeto sonoro anche se an-cora troppo gentile rispetto a riff e break dicui il disco è pieno.

Una piacevole digressione rock fa di questo-lavoro, un piccolo gioiello nel panorama dellamusica d’oggi.

Alle spalle, un’etichetta che ha fatto la sto-ria delle sette note in Italia, la Cramps, casadiscografica fondata nel 1972 da Sergio Al-bergoni e Franco Mamone. Furono a lanciareartisti quali Area, Eugenio Finardi, AlbertoCamerini, Claudio Rocchi, Skiantos.

L’avvio con “Ho perso”, brano solare che facapire subito dove si va, “La luna e la botti-glia” il più ruvido, “Sono qua”, brano già delrepertorio del cantautore, in versione dow-ntempo con il sax che la fa da padrone e chesi frappone tra rock e ballad. “Restaci tu” con-

ferma quanto Spidalieri sia perfettamente ca-lato nelle atmosfere più rarefatte, dove sicu-ramente la sua voce trova agevolmente spazio.

Il quartetto d’archi esalta il resto. Impalpa-bile “Un pò di dolore”, mentre “Fino alla finedel mondo” porta dritto alla chiusura del discodove “Buonanotte”, in un crescendo musicale,lascia il segno, indelebile, di un’opera che ma-bisce a restare nel tempo.

La tracklist comprende “Parlami d’amoreMariù”, singolo uscito lo scorso inverno.

L’autore declina il suo pensiero su questodisco: “È un progetto creativo dove i suoni, i te-sti, le immagini sonore, si mescolano saggia-mente, senza confusione, ma sempre con con-torni e scenari limpidi e precisi. Un disco che sisnoda su un tessuto ritmico variegato, dalle at-mosfere avvolgenti alle energie pure del rockche danno vita ad un affresco multicolore conuna omogeneità stilistica fluttuante”.

Il disco è suonato da: Diego Perugini (chi-tarre), Guido Pietrella (bassi elettrici), Ales-sandro Cristofori (pianoforte, rhodes, Ham-mond), Luca Ravagni (fiati), GianlucaMeconcelli (batteria). I Musicoi di Parma sonoformati da: Carlo D'Alessandro Caprice (vio-lino), Larisa Aliman (violino), Michele Pinto(viola), Cristiano Sacchi (violoncello).

Ai cori Sheila Gasparri. La produzione egkli arrangiamenti sono di Spidalieri/Peruginie quest’ultimo, ha scritto e arrangiato gli ar-chi.

La masterizzazioe finale è stata realizzatada Ian Cooper at Metropolis Studios, Lon-dra.

Il rock dello SpidaIl cantautore molisano pubblica il nuovo albume vira verso sonorità graffianti ed energiche

FERRAZZANO - La Riserva Moac hapubblicato il secondo inedito (dopo May-Day MiDai) “Jackpot”, prima della pubbli-cazione del nuovo album, il terzo, previstaper l’autunno prossimo.

Lo special guest del singolo è ErriquezGreppi, leader della Bandabardò.

Il gruppo molisano si esibirà giovedì 13giugno in piazza Spensieri a Ferrazzano.Sarà il primo live della stagione.

Concerto

Riserva Moaca Ferrazzano

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