11settembre2017 - Toscana Film Commission · Dal fumetto «Hellboy» ... ma di scelta e...

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

11settembre2017

Pagina I

Festival Cinematografici

11/09/2017 p. 37 Il creatore dimostri Valerio CappelliCorriere Della Sera 1

Segnalazioni

11/09/2017 p. 35 Anteo, da «tana» dei cinofili a santuario dell'audiovisivo Maurizio PorroCorriere Della Sera 3

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Il creatore dimostriDel Toro: «Da piccolo temevo l'inferno e girano horrorLa svolta della vita? Il rapimento di papà in Messico»L'intervistaIl regista vincitorea Veneziacon «The Shapeof Water»

Ambientato nell'Americadella guerra fredda, il suofilm è...

«Fantascienza, thriller,commedia romantica, perchéc'è una storia d'amore tra ladonna delle pulizie muta e lacreatura marina, prigionierain una base militare. I due nonparlano tra loro ma si capisco-no piuttosto bene. C'è chi ha

Uno dei miei eroi è statoFrankenstein. Avevo paura del-l'Inferno, non lo capivo, mianonna era una donna moltocattolica, con lei vivevo nel ter-rore di finire avvolto dallefiamme. Le chiedevo: se micomporto bene non potrò an-dare in Paradiso? Lei mi parla-va del peccato originale. Sonoossessionato dal cercare la bel-lezza nei mostri, li amo, miconsidero un romantico».

Li crea per vincere paure?«C'è un episodio che ha de-

finito la mia vita, l'ha aperta ametà come una mela. Nel 1998in Messico rapirono mio pa-dre. Rimase nelle mani dei se-questratori per oltre due mesi.Quando i poliziotti li trovaro-no dissero a noi familiari chepotevano richiudere i rapitoriin una stanza, legati, e poteva-mo divertirci con una sprangadi piombo. La violenza chiamaviolenza: risposi no grazie.Quando grazie al riscatto fu ri-lasciato, con la mia famigliaandai a vivere in California».

Come ha cominciato?«A nemmeno dieci anni gi-

ravo i primi filmini horror. Imiei modelli sono Hitchcock eBuñuel. Alla premiazione hodetto che chiamerò il Leoned'oro Sergio Leone. E ho rive-lato qualcosa di me. Che ho 52anni, che peso 130 chili, e checon la pancia e la mente sonomessicano al cento per cento».

Facile finanziare i suoiprogetti «folli»?

«Per fare questo film ho ri-

nunciato a parte del mio com-penso per stare nel budget di19 milioni di dollari. Sono anniche penso a una versione di Pi-nocchio antifascista, ho prontimarionette e disegni, ma sic-come è ambientata all'iniziodell'ascesa di Mussolini, i pos-sibili finanziatori mi hannopreso per matto. Devo trovare35 milioni. Mi complico sem-pre la vita».

Il cinema è tutta la sua vi-ta?

«C'è una parte di me che so-gna di ritirarsi e di poter final-mente leggere i duemila libriche ho comprato. Mio padre,quando ero piccolo, vinse unalotteria e con la vincita compròuna biblioteca piena di enci-clopedie. Mi ha trasmesso luila passione per la lettura».

E se per questo mostro ledaranno l'Oscar?

«Non so, il film è un attod'amore, l'importante è farequalcosa di personale. Al cine-ma bisogna rischiare e mante-nere la propria purezza».

Valerio Cappelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

DAL NOSTRO INVIATO visto una metafora politica sui

VENEZIA Il Leone d'oro Guiller-mo del Toro è appena uscitodal labirinto della sua creativi-tà darle affollata da strane crea-ture. La bonomia apparente,gli occhialini tondi da profes-sore celano montagne russe difantasie gotiche. Nel suo«c'era una volta» c'è sempreun fantasma che bussa allaporta: si apre e si entra in unmondo oscuro, affascinante. AVenezia per una volta è stato ri-spettato il pronostico: ha vintoThe Shape of Water (dal 15 feb-braio nelle sale col titolo Laforma dell'acqua). Del Toroera alla sua prima volta allaMostra. Il grande pubblico havisto quest'omone commuo-versi e ha cominciato a cono-scerlo, ma è un regista moltoapprezzato: nel 2007 con ilfantasy Il labirinto del Faunovinse tre Oscar e tre nomina-tion. Continua l'onda lungadel Messico che ha conquista-to Hollywood, Cuarón, Iñárri-tu, del Toro. I tre sono amici, siinfluenzano a vicenda.

Lei è il più visionario: ef-fetti speciali e una poeticaumanissima.

«Ho cominciato dal make-up designer perché nessunoriusciva a realizzare ciò cheavevo in mente. La favola è ilmodo migliore di raccontarele cose».

pregiudizi e sul razzismo. Ioho la pelle chiara, ma appenavarco la frontiera tomo a esse-re il nemico messicano».

La sua protagonista, SallyHawkins, è muta ; CharlotteRampling, migliore attrice alLido, in «Hannah» dirà centoparole in un 'ora e mezzo.

«L'immaginazione seguestrani percorsi. Sa come mi èvenuto in mente il mio film?Sognandolo. Dormivo e l'hosognato. In genere li disegno».

Il mostro in Laguna.«Ma quella creatura per le

popolazioni indigene era unadivinità. Chi lo vede come unacosa sporca e chi come un es-sere sacro. L'acqua è uno deimiei riferimenti ideali, forseera destino che lo presentassia Venezia».

Perché ha il «mito» delmostro?

«Da piccolo li collezionavo,ti danno emozioni incredibili.

Pinocchio antifascistaVorrei fare una versionedi Pinocchio antifascistama devo trovare35 milioni di dollari

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130 chiliIl registaGuillermo delToro firmaautografi sul redcarpet del suofilm Leone d'oroa Venezia «TheShape of Water».Di sé ha detto:«Ho 52 anni, peso130 chili e con lapancia e con lamente sonomessicano alcento per cento»

Dal fumetto«Hellboy»(2004) di DelToro è ispirato alfumetto di MikeMignola. Haavuto un sequel:«Hellboy: TheGolden Army»(2008)

Favola darkLa creaturaanfibia(interpretata daDougJones)protagonista di«The Shape ofWater»: il filmuscirà nelle saleil 15 febbraio

Tre Oscar«Il labirinto delfauno» (2006) èil film in linguaspagnola che haottenuto nellastoria i maggioriincassi. Nel 2007si è aggiudicatotre Oscar

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Anteo, da «tana» dei cinofilia santuario dell'audiovisivoTredici sale, anche lezioni, film «on demand», letture e giochi

La storia mente mutati, sono cambiati i sioni ulteriori, arrivò, forte delruoli, non solo una volta. C'è successo dei cine d'essai di allo-tutto, spazio per piccoli e gran- ra (i gloriosissimi Orchidea edi, chi legge, guarda o vede, Rubino), il mitico signor Pelli-sente o ascolta, o semplice- cani, che poi divenne una fami-

di Maurizio Porro mente osserva, chiacchiera, au- glia e una saga di esercenti illu-sculta in diretta la sociologia minati: ci fece scoprire sui ma-della città. nifesti che I. Bergman non vole-

correndo gli elenchi dei Ma che storia nasconde l'An- va dire Ingrid ma Ingmar e fu illocali, così detti «tambu- teo dietro l'elegante ingresso primo a proporre «Il posto del-rini», ora accanto all'An- curvo? Nacque come Casa del le fragole». L'arco politico so-teo, primo della lista, si Fascio ma nel `45 fu occupato cial costituzionale si completa-

leggono 13 titoli diversi, varia- dalle forze di Liberazione, infi- va, come fu per il cinema Rovel-mente ma sistematicamente ri- ne concesso, regalo per la Resi- lo, sede di torture della brigatavolti a diversi pubblici, orari, stenza, al partito comunista e Muti e poi Piccolo Teatro.età, gusti. È nata a Milano la alle prime timide associazioni Quando arrivò nel 1979 Lio-prima multisala d'essai su 4 di critici, quelle contro cui si nello Cerri con i suoi soci, ami-piani, che apre alle 1o del matti- lanciava Paolo Villaggio, per ci, complici, cinefili, tutti insie-no (come il vecchio Metro proiezioni d'essai, che poi si me appassionatamente cerca-Astra) e chiude all'una di notte, trasferirono grazie a Morandini rono di trasformare un localetra bagordi di testa e pancia, e a Casiraghi all'Arti. Era l'epoca che non aveva identità precisaosteria, libreria e ristorante. E in cui nascevano i locali di lus- in una sala con una specialecerto che Anteo preferirà sem- so, sfarzosi e giganteschi, dotati programmazione, iniziandopre gli affetti e non gli effetti di scalinate infinite, marmi, co- con un non dimenticato ciclo dispeciali, pur nel massimo me Manzoni e Capitol, decorate musical, come qualche voita fa-spiendore tecnico. Ancora una da artisti (l'Arlecchino ancora ceva il Pier Lombardo con Mirovolta con sentimento, la storica lotta con noi), ma in periferia Silvera. E poi è storia recentesala cambia, aprendo un siste- resistevano gli ultimi locali a anche se sono ormai quasi 40ma di scelta e partecipazione «due film 100 lire» con divisio- anni con un costante aumentodiversa, titolando ogni sala a ne tra primi e secondi posti (in di pubblico e una costante con-un cinema defunto del passato: galleria costava di più anche nei sapevolezza, la fiducia che al-inevitabile Abadan, era il pri- cinema centrali fino ai `6o). l'Anteo non si prende, come simo della lista. Nel 1970, quando si contava- diceva, un bidone o una frega-

Mitologicamente parlando, no più di 15o sale tra prime, tura: il pubblico si fida, come siAnteo è un gigante figlio di Po- proseguimenti, seconde e vi- fidava del President, regno delsidone e di Gea, invincibile fin- cinema per signore.ché restava a contatto con ma- Un palazzo del cinema che adre Terra, ma Eracle furbissimo Il palazzo del cinema puzzle si situa nel nuovo centrolo strozzò tenendolo sollevato La sfida: un centro culturale, tra i grattacieli bo-dal suolo. Ma è leggenda, ora culturale nella zona più scosi, la piazza di Gae AulentiAnteo propone film on de- dinamica mantenendo lo che ne sarebbe fiera, Eataly, lamand, in originale, le rassegne, Fondazione Feltrinelli e il tea-i titoli del passato (alla prima spirito della sala d'essai tro Strehler, lo Studio. E quan-«Il diritto del più forte» e «L'in- do si esce, car sharing elettrico,ferrale Quinlan»), cine lezioni fantascienza a portata di mano.e anche una sala da 18 posti do- RIPRODUZIONE RISERVATA

ve si vede il film mangiandosperiamo non una grandebouffe.

Manca solo una sala con va-rietà in omaggio alla nostalgia:l'offerta tiene conto di 12o annidi esperienza in cui il mediume il messaggio sono radical-

Il nome

• II cinemaAnteo, aperto aMilano nel1979 prende ilnome dallafiguramitologica diun gigantefiglio diPosidone eGea, invincibilefinche restavaa contatto conla Terra. MaEracle lostrozzòtenendolosollevato dalsuolo. Nella«Divinacommedia»Dante lo mettenel Pozzo deigiganti, puntodi connessionetra l'ottavo e ilnono cerchiodell'Inferno. Adifferenza deisuoi simili,Anteo non èincatenato, inquanto nonprese parte allabattagliacontro gli deidell'Olimpo

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II diavolo della finanza Robert De Niro in «Wizard of Lies» di Barry Levinson in cui interpreta Bernie Madoff, autore della più grossa truffa finanziaria di tutti i tempi: a Fuoricinema il 16 settembre

Dentro e fuoriLa facciata deiNuovo Palazzodei Cinema aMilano:l'edificionacque comeCasa del Fascio;sotto, unadelle salein cui si puòanchemangiare; adestra l'atriocon la«segnaletica»che rievoca icinemascomparsi diMilano(foto VagliaLaPresse)

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