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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina I

Si parla di noi

20/06/2018 p. VIII Il cinema è gratis davanti al museo o seduti in piazza Gaia RauRepubblica Firenze 1

Si gira in Toscana

20/06/2018 p. XVI Leonardo Pieraccioni pratese d'adozione «Tornero ancora qui» Azelio BiagioniTirreno PratoPistoia Montecatini

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20/06/2018 p. 16 Vasari oltre le sue Vite Chiara DinoCorriere Fiorentino 5

Iniziative ed eventi

20/06/2018 p. 19 Da La La Land a Furore, il cinema alla Manifattura Francesca DelBoca

Corriere Fiorentino 7

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L'estate Dal cortile degli Uffizi ai furgoni in periferia,dalla Manifattura Tabacchi ai giardini dello stadioLe occasioni per un film all'aperto (senza pagare)

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GAIA RAU

Nel cortile del piùvisitato museoitaliano, o fra i palazzidelle periferie. Neigiardini di quartiere o

negli spazi di archeologiaindustriale restituiti ai cittadini.È il cinema - rigorosamenteall'aperto, e rigorosamente aingresso gratuito - il grandeprotagonista dell'Estatefiorentina appena decollata.Con schermi che, per tutta lastagione, continueranno aspuntare in luoghi insoliti, pococanonici e affascinanti. Acominciare dall'appena riapertaManifattura Tabacchi, che dalunedì fino al l° agosto ospiterànel Cortile della Ciminiera laterza edizione di "NuovoCinema Puccini Garden",rassegna estiva a cura del teatrodi via delle Cascine. Tanti ilungometraggi e i documentariin programma, che sialterneranno a letture scenichededicate alla grande narrativaamericana (affidate alloscrittore Pietro Grossi) e a unaserie di appuntamentipomeridiani per i più piccoli,come gli spettacoli dimarionette dei Pupi di Stac o i"Racconti sotto la tenda" diCentrale dell'Arte. Quanto aititoli in cartellone, saranno

r;ava

utHdivisi in sei mini-rassegne: "Gliimperdibili", dedicata ai classicidi Hollywood (partenza lunedìcon La La Land di DamienChazelle); "Inside the music",sui rockumentary (da mercoledì27 con Lorenzo `Jovanotti ". OhVita! di Michele MaikidLugaresi); "Italia oggi", con ipiccoli-grandi successi delcinema nostrano (da giovedì 28con Perfetti sconosciuti di PaoloGenovese), e ancora"Documentari - Racconti dalmondo" (da venerdì 29 con Ilsenso della bellezza -Arte escienza al Cern di ValerioJalongo), "Cinema & musica"(dal 7luglio col roadmovie Nico,1988 di Susanna Nicchiarelli) eun testa a testa"Sorrentino-Garrone" che siaprirà l'8 luglio con Leconseguenze dell'amore perconcludersi il 29 con Gomorra.Infine, una serie di documentarisull'Africa in collaborazione colFestival au Désert. Accanto alcinema, una libreria aperta tuttele sere e, per rifocillarsi, ilbar-ristorante "La griglieria delMugello" (inizio spettacoli ore21,30; programma completo suwww.teatropuccini.it).Non è invece una novità, ma sidistingue senza dubbio per laspettacolarità dell'allestimento,la rassegna "Apriti cinema!"pronta a tornare, per il secondoanno consecutivo, nel cortiledella Galleria degli Uffizi.Fondazione Sistema Toscana eQuelli dell'Alfieri firmano inquesto caso un cartellone,raddoppiato rispetto a quellodel 2017 - le proiezioni, ben 48,partiranno la prossimasettimana e dureranno fino all'11agosto - incentrato sui festivalinternazionali che hannoanimato il lungo invernofiorentino, da "Lo schermodell'arte" (che aprirà le danze,lunedì alla presenza degli

M

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pazzaautori, con Theforeigner's homedi Rian Brown e Geoff Pingree,sulla scrittrice premio NobelToni Morrison e la mostraomonima da lei curata nel 2016al Louvre) al "Middle East Now",passando per il "Festival deipopoli" o il "Florence QueerFestival". Inoltre, un omaggio aifratelli Taviani a pochi mesidalla scomparsa di Vittorio (conla proiezione, il 10 agosto, de Lanotte di San Lorenzo), i titoliproposti dal Sindacato criticicinematografici in occasione delPremio Fiesole ai maestri delcinema, e ancora documentarisulla Liberazione e grandiclassici restaurati come 2001:Odissea nello spazio o Il postodellefragole. Tutti i film, rivolti aun pubblico internazionale,saranno proiettati in linguaoriginale con sottotitoli initaliano; gli spettacolicominceranno alle 22 e sarannoaccessibili, fino a esaurimento, aun massimo di 200 persone. Suwww.cinemalacompagnia.it ilprogramma completo.Altro cavallo di battagliadell'Estate fiorentina curata daTommaso Sacchi sarà poi ilritorno, dal mese prossimo,dell'associazione Kansassiti colsuo "Cinema Tascabile", e cioèuna vera e propria salacinematografica itinerante chesi sposterà, a bordo di unfurgone allestito con schermo epoltroncine, fra le piazze dei

quartieri periferici: aumentaterispetto al 2017, anche in questocaso, le proiezioni, inprogramma dal16luglio fino al10 agosto. E orgogliosamente "diquartiere" è infine una rassegnacome quella curata dalcollettivo In fuga dalla bocciofilaall'interno di "Light - Il giardinodi Marte" nei giardini dellostadio in viale Fanti: dopol'esordio la settimana scorsa conMadMax: Fury Road, si ripartedal l°luglio quasi tutte ledomeniche con dieci titoli fracui Berlinguer ti voglio bene diGiuseppe Bertolucci (l'8) ol'animazione di Hayao Miyazakicon Porco rosso (il 22). E ancoraWoody Allen, Clint Eastwood,Gabriele Salvatores e tanti altri(inizio spettacoli ore 21).eRI PRO DU Z IONE RISERVATA

II Puccini Gardencambia sedeIl programma trapellicole dei festivale documentari

Si parla di noi Pagina 1

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In cartelloneNella foto grande, il

cortile degli Uffizidurante la

proiezioni di un film.Sopra, La la land

Si parla di noi Pagina 2

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Leonardo Pieraccionipratese d'adozione«Tornerò ancora qui»Tra il serio e il faceto il comico fa il bilancio dei ciak in città«Porterò per sempre nel mio cuore il colesterolo di Prato»

di Azelio Biagioni1 PRATO

È il giardino Buonamici il setdi uno degli ultimi giorni pra-tesi delle riprese del film diLeonardo Pieraccioni "Se sonrose". Si respira un'aria di se-renità tra i componenti dellaproduzione (la Levante perMedusa film) per questa pelli-cola che a fine novembre usci-rà al cinema. Tutto è pronto inuna calda mattina di giugno esi parte con il ciak. In scenaPieraccioni e la bellissima Ca-terina Murino. Il regista e atto-re ha appena finito di girareall'interno del giardino, entra

biano, però, i sensi di marciadalla mattina alla sera. Aveva-te smesso con questa cosa dicambiare invece, adesso, ave-te ripreso. Una volta ad una ro-tonda ci sono stato tre quartid'ora, c'era un vigile che dice-va che da una parte non si pas-sava e da un'altra era sensounico. Però devo dire che ave-te tutto, anzi sposterei un po'verso Prato l'aeroporto di Pe-retola e lo stadio di Firenze loporterei qui. E poi io vi regale-rei anche via Calimala, perchéè una bella strada di Firenzeche secondo me starebbe be-nissimo qui».

La scorsa volta , al primociak di "Se son rose", ci disseche, visto che Prato dista po-co da casa sua, durante lapausa delle riprese sarebbeandato a pranzo a Firenze. Loha fatto?

«No, ho fatto portare dallamia mamma le polpette e i ra-violi la sera. Sono ingrassato.Tanto la fidanzata non la vo-glio, volesse cercarla pratese,ma parecchie sono cinesi e al-lora mi sono detto di aspetta-re. Magari la vado a cercare aCalenzano, ma lì sono a paga-mento. Non tutte chiaramen-te, quelle perla strada».

in una stanza di palazzo Ban-per cambiarsici-Buonamici

ed è già preso d'assalto dai fanai quali firma autografi men- «Mi ha conquistato la sua educazione»tre si fa scattare foto ricordo.

La troupe di "Se son rose" abreve lascerà Prato e si sposte-rà a Borgo San Lorenzo, qui ein alcune zone del Mugello sa-rà girata l'altra parte della pel-licola. Prima lasciare la città, ilregista e attore ci ha rilasciatoun'intervista, di quelle a mo-do suo: dove anche uno scam-bio di battute tra cronista e at-tore diventa un siparietto.

Pieraccioni, siamo al rushfinale con le riprese pratesidel suo film . Ci fa un bilanciodi questi giorni in città?

«Il bilancio è buono, ecce-zionale. Voglio girare tutti ifilm a Prato, anzi rigirare quianche quelli che ho fatto adesempio nel Casentino o aLucca. Di tutti rifaccio il rema-ke».

Perché proprio a Prato?«Perché qui ci siamo trovati

bene, abbiamo mangiato be-ne e la gente è ospitale. Cam-

PRATO . «Il primo aggettivo chemi viene in mente parlando diLeonardo Pieraccioni èeducato». Così il sindaco MatteoBiffoni sul regista e attore cheha incontrato ieri nel palazzodella Provincia sul set del film.((Sì, educato - conferma il primocittadino - perché davveroPieraccioni è una persona perbene . E poi è molto simpatico,così come lo vediamo nei suoifilm. Nel corso delle riprese -aggiunge - ho notato la suadisponibilità con tutti, il suomodo affabile: non si è mai

negato per una stretta di manoo per un selfie. Dal suo staffsono rimasti contenti sia perl'organizzazione sia perl'affetto che i pratesi hannotributato a Leonardo».((E questa per un sindaco è unasoddisfazione vera. Gli attoriche recentemente abbiamoavuto in città hanno ribaditocome sia bella Prato ma pococonosciuta. Ecco - terminaquindi Matteo Biffoni - ilcinema è un mezzo importanteper far conoscere quanto dibuono c'è».

Ma di questi giorni a Pratocosa si porterà nel cuore?

«Il colesterolo alto. Ho man-giato veramente tanta carne,però ho mangiato benissimo.Sono andato in un locale e hoperso il conto di quanta bistec-ca mi hanno portato».

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Si gira in Toscana Pagina 3

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Leonardo Pieraccioni e la sua troupe ieri nel giardino Buonamici perle riprese di "Se sono rose"

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Al cinema Luca Verdone porta venerdì all'Odeon il suo film sull'architetto dei Medici«Grande artista, non solo biografo. Mio fratello Carlo? E più famoso, ma gli voglio bene»

Vasari oltre le sue Vitedi Chiara Dino

Per Vasari ha pensato a unriscatto, o meglio a un filmper sancirne il riscatto. LucaVerdone, fratello dell'ipocon-driaco Carlo e anche lui regi-sta ma di documentari,che spesso hanno a che farecon l'arte visto che si è laurea-to con Cesare Brandi èconvinto che lui, re Giorgio,«come artista sia stato sotto-valutato e invece mica è statosolo lo scrittore delle purpregevolissime Vite. Ma a Fi-renze incalza lo sannoche ha progettato gli Uffizi, ilCorridoio Vasariano e che èsuo il rifacimento di PalazzoVecchio voluto da CosimoI?». In realtà sì i fiorentini losanno, molti di loro almeno,e però un film su Vasari chealla dinastia dei Medici eralegatissimo e dunque gestivanon poco potere, mancava.

E adesso eccolo qui: s'inti-tola Le memorie di GiorgioVasari, e lo vedremo in ante-prima all'Odeon venerdì 22alle 21 alla presenza dellostesso Verdone che verrà an-che alla proiezione di dome-nica dell 17,30.

«Ho pensato a questo tri-buto perché di lui si conoscepiù l'attività di biografo chedi artista continua e perscrivere il film ho pescato apiene mani nella sua auto-biografia». Dal lungometrag-gio viene fuori la figura di unuomo concentratissimo sullavoro sin da quando era ra-gazzo. Perse il padre che eraancora giovane e mantenne

la sua numerosa famiglia ci-mentandosi nella fattura diparecchie pale d'altare. «Epoi, racconta Verdonedopo l'assassinio del ducaAlessandro per volontà di Lo-renzino de' Medici andò viada Firenze, dove era arrivatoda Arezzo, che era ancora ra-gazzo». Saranno gli anni del-l'eremo di Camaldoli, di SanMichele in Bosco e di Bolo-gna, e poi di Roma, alla cortedei Farnese, dove lascerà am-pia traccia di sé. «L'idillio coiMedici prosegue il regista

arriva con Cosimo I e allo-ra lui diventa l'architetto dicorte. Uomo schivo lo fu an-che nella sua vita privata. Sisposò tardi, che aveva 34 an-ni, con Cosina, una ragazzinache ne aveva appena 13 e dacui non ebbe mai figli. Fu perquesto che a un certo puntoadottò il figlio di suo fratelloPietro».

Parla come un fiume inpiena Luca Verdone e raccon-ta di questo film come unpunto d'arrivo di una lungacarriera dedicata alla passio-ne per i grandi pittori dalpunto del vista del cinema,una passione che si è trasferi-ta in documentari sugli Uffi-zi, su Paolo Uccello, sulla Pit-tura senese del Trecento. Eforse quest'ultimo non è natoa caso visto che il padre, Ma-rio, celeberrimo critico cine-matografico era senese. «Michiedono sempre di Carlo,mio fratello. E più famoso di

me (ride), io però gli vogliobene. Pensi che abbiamo ini-ziato insieme a fare cinemanegli anni `70. Lui voleva farel'attore, io il regista, e met-temmo in scena Pittura su le-gno un testo di Ingmar Berg-man in una vecchia cantina».

Insieme han-no fatto an-che Sette chi-li in settegiorni, lui daregista, Carlosul set e an-cora Albertoil grande, re-alizzato dallaRegione La-zio per il de-cennale dellascomparsa di

Alberto Sordi, un film che haricevuto il premio EnnioFlaiano 2013 e la Targa Spe-ciale ai Nastri d'Argento.«Era impossibile credoper noi non fare cinemaquando noi eravamo ragazzi-ni in casa giravano personag-gi come Federico Fellini eFranco Zeffirelli, il fascinoche emanavano era tale cheper entrambi si è trattata diuna scelta normale». La sua

più declinata sull'arte. E oggisull'arte raccontata tramitefiction. Perché questo cam-bio di passo? «Credo che og-gi conclude Verdonenon sia più tempo peri docu-mentari. Si tratta di un gene-re che richiede una capacitàdi concentrazione notevole esempre più rara. Oggi il digi-tale ci impone di creare deiprodotti capaci di colpire gliocchi e l'immaginazione inmodo veloce. Ed è per questoche per Vasari ho scelto la fic-tion». 11 film è girato per lagran parte in un castello delviterbese. «Avevo cercato dilavorare ad Arezzo, ma hotrovato una resistenza e unalentezza che mi hanno sco-raggiato». Firenze, però, isuoi Uffizi, le sue strade, ilsuo Corridoio e i suoi affre-schi a Palazzo Vecchio li ve-dremo. Così come vedremola citazione di un suo poconoto autoritratto custoditonel museo di Casa Vasari. Sivede un artista intento a di-pingere una figura di donna.Quell'artista è lo stesso Vasariche raffigura se stesso.

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Sul setA sinistraLuca Verdonedietro lamacchinada presa, sopraBrutius Selbyveste i pannidi GiorgioVasari

Da sapere

• Sarà inanteprimanazionale sulgrandeschermovenerdì seraall'Odeon Lememorie di

Giorgio Vasaridi LucaVerdone. Ilregista saràpresente insala e torneràanche allaproiezionedi domenicaalle 17,30

• Nel cast cisono BrutiusSelby, LiviaFilippi, DouglasDean, RobertDawson e CliveRiche

Pubblico e privatoEra un uomo moltoconcentrato sul lavoro,si sposò solo a 34 annicon una ragazzina di 13

Da sapereDall'altoGiorgio Vasariritrae se stessomentre dipinge,(Museo di casaVasari,Firenze);qui sopra (inbianco e nero)da sinistra,Luca, Mario eCarlo Verdone

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AI Puccini Garden

Da La La Land a Furore,il cinema alla Manifattura

Nuova programmazione enuova sede. 11 cinemaall'aperto del Puccini Gardensi trasferisce nel vicinoCortile della Ciminiera dellaManifattura Tabacchi, in vistadei lavori di riqualificazionedell'intero complesso cheaprirà i battenti sabato, inoccasione dell'open day: unospazio più grande peraccogliere ancora, dal 25giugno al i agosto ore 18 -24,la Griglieria del Mugello, gliscaffali della Libreria deiLettori, lo spazio bambini sulprato della Centrale dell'Artee naturalmente tutto ilmiglior cinema degli ultimitempi, gratuito e suddivisoper giornate tematiche. Laprima proiezione La La Landdi Damien Chazelle (25/6)inaugura la rassegna del

lunedì dedicata al cineforum,tra pellicole di successo etitoli da rispolverare comeLady Macbeth di WilliamOldroyd (16/7); martedì è ilmomento delle letturesceniche a cura dello scrittorePietro Grossi sulla LostGeneration di Francis ScottFitzgerald, ErnestHemingway, John Steinbeck(con proiezione di Furore diJohn Ford il 31/7); mercoledìe sabato filone musicalerappresentato, a esempio, daFabrizio De Andrè PrincipeLibero di Luca Facchini (18 e25/7) e Nico 1988 di SusannaNichiarelli; giovedì i filmitaliani più amati comePerfetti Sconosciuti di PaoloGenovese (28/6); venerdì idocumentari dal mondo tracui Marina Abramovic: The

Una scena di «La La Land»

Space in Between di MarcoDel Fiol, aspettando la mostradi Palazzo Strozzi; domenicala sezione speciale Sorrentinovs Garrone, un testa a testatra mostri sacri a colpi di IlDivo (22/7) o Gomorra(29/7). Arricchiscono laprogrammazione l'unitàcinematografica del «FestivalAu Dèsert» tra Africa eOccidente con The Blues: dalMali al Mississippi di MartinScorsese (1/7) e gli spettacolidei Pupi di Stac il sabato sera.Gran finale insieme allaCompagnia delle Seggiole(1/8).

Francesca Del Boca© RIPRODUZIONE RISERVATA

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