11 marzo 2014

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Rosa- rio De Matteis. Da tempo l'amministra- zione provinciale di Campobasso non riesce a garantire una continuità nella sua azione che risulta ferma. E' pur vero che i tagli del governo hanno dis- sanguato le casse, soprattutto, delle Province. Altrettanto vero, però, è che l'attuale amministrazione provinciale non riesce a dare più nulla al territorio. Più di qualcosa si è andato sfilacciando all'interno di una maggioranza che vede più colori insieme e che, proprio per questo, non dà più certezze. L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nicola Gesualdo. L'assessore comu- nale all'Urbanistica del Comune di Campobasso si è dimesso diversa- mente dal suo collega di Giunta, Ni- cola Cefaratti che, invece, è rimasto attaccato alla poltrona fino all'ultimo minuto ad attendere il benservito da- togli dal sindaco Di Bartolomeo. Per Gesualdo poco meno di un anno di at- tività che ha visto spesso e volentieri il Consiglio non assicurargli i voti sulle proposte provenienti dal suo assesso- rato. Alla fine ha mollato. L’Oscar del giorno a Nicola Gesualdo Il Tapiro del giorno a Rosario De Matteis GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 58 - MARTEDÌ 11 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Maxi inchiesta, indagato tutto il centrodestra tranne Frattura

Transcript of 11 marzo 2014

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Rosa-

rio De Matteis. Da tempo l'amministra-

zione provinciale di Campobasso non

riesce a garantire una continuità nella

sua azione che risulta ferma. E' pur

vero che i tagli del governo hanno dis-

sanguato le casse, soprattutto, delle

Province. Altrettanto vero, però, è che

l'attuale amministrazione provinciale

non riesce a dare più nulla al territorio.

Più di qualcosa si è andato sfilacciando

all'interno di una maggioranza che

vede più colori insieme e che, proprio

per questo, non dà più certezze.

L'Oscar del giorno lo assegniamo a

Nicola Gesualdo. L'assessore comu-

nale all'Urbanistica del Comune di

Campobasso si è dimesso diversa-

mente dal suo collega di Giunta, Ni-

cola Cefaratti che, invece, è rimasto

attaccato alla poltrona fino all'ultimo

minuto ad attendere il benservito da-

togli dal sindaco Di Bartolomeo. Per

Gesualdo poco meno di un anno di at-

tività che ha visto spesso e volentieri il

Consiglio non assicurargli i voti sulle

proposte provenienti dal suo assesso-

rato. Alla fine ha mollato.

L’Oscar del giornoa Nicola Gesualdo

Il Tapiro del giornoa Rosario De Matteis

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 58 - MARTEDÌ 11 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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I pensieri dell’assessore Petra-

roia la domenica se ne vanno

per i rami. Il 9 marzo hanno

scelto di fare un’incursione av-

venturistica sulla politica del go-

verno Renzi, in particolare sul

Piano del lavoro (o Jobs act,

come si preferisce dire) metten-

dolo duramente in discussione.

Da donde una serie di valuta-

zioni e riflessioni economiche e

rivendicazioni sociali e sindaca-

listiche, che le sono congeniali

dati i trascorsi cigiellini.

Una paginetta abbastanza pe-

pata, buttata giù, lo si nota chia-

ramente, più per essere un

diversivo che un vero docu-

mento su cui riflettere e da cui

trovare spunti correttivi pratica-

bili.

In sostanza, dopo aver girato e

rigirato intorno al dato statistico

secondo cui il 50% della ric-

chezza nazionale è nelle mani

del 10% degli italiani, condan-

nato l’eccesso di liberalismo e

dato un colpo basso al capitali-

smo animale “ che non intende

più mediare e non ha più inte-

resse a mediare coi lavoratori”, è

approdato alla conclusione che

“se non si riparte da un fisco pro-

gressivo, da una patrimoniale

sulle ricchezze e da una redistri-

buzione dei redditi, delle opportu-

nità e dei diritti, non ci saranno

mai i soldi per un Piano per il La-

voro che restituisca dignità ai di-

soccupati”. Per Petraroia trattasi

di una scelta “che si può e si deve

fare insieme alle confederazioni

sindacali e alle parti sociali ar-

chiviando un ventennio di solip-

sismi imprenditoriali di marca

liberista che hanno reso l’Italia

più povera, meno coesa, e più ini-

qua”.

Al di là del ventennio solipsi-

stico imprenditoriale, nel corso

del quale, però, ci sono stati so-

stanziali intermezzi di sinistra,

per effetto di un evidente rigur-

gito sindacalista, per Petraroia,

“dalla crisi non si esce se non si

riconosce il ruolo delle confedera-

zioni sindacali e delle rappresen-

tanze del mondo del lavoro”. Cosa

che non rileva nell’azione del

governo Renzi, e fa bene a ricor-

darlo a quanti in quel governo

non pongono eccessiva fiducia,

ma al solito preferisce badare

alla pagliuzza negli occhi degli

altri, ignorando il trave nei suoi

e, soprattutto, del governo di Pa-

lazzo Vitale.

Che, come sanno finanche le

pietre, i sindacati e i sindacalisti

finora ha dimostrato di conside-

rarli poco più che soprammobili.

Ricordiamo bene il comunicato

di protesta delle maggiori sigle

sindacali contro Frattura che

tardava a riceverli e a confron-

tarsi con loro. Forse gli è uscito

dalla mente. Vabbene che di

Piano di lavoro nel Molise

manco se ne parla, per cui le

parti sociali se ne possono stare

dove sono, ma che il sindacalista

in quiescenza (?) Michele Petra-

roia faccia di queste sortite, so-

prattutto di domenica, sperando

che gliele si faccia passare per

buone, rivendicando che i sinda-

cati abbiano un ruolo in Italia e

alcuno in Molise, è una pretesa

eccessiva.

Dardo

CAMPOBASSO. L’ipotesi di

esclusione delle donne dalla

Giunta regionale e l’estro-

missione quindi della quota

di genere dalla gestione della

cosa pubblica, ha portato il

consigliere Nunzia Lattanzio,

unica donna eletta in maggio-

ranza, a rompere il silenzio.

La quasi certa assenza fem-

minile nella Giunta Frattura

bis, non risulterebbe per la

Lattanzio affatto casuale, ma

segnale chiaro di una menta-

lità egemonica diffusa a Pa-

lazzo Vitale ed in seno allo

stesso Consiglio regionale,

mentalità ancora fortemente

legata ad una visione settaria

del potere.

“Non è una questione di

quote rosa - precisa Nunzia

Lattanzio - la nomina di una

donna nell’Esecutivo do-

vrebbe maturare attraverso

processi logici naturali per un

corretto profilo osservativo

delle singole questioni poli-

tico-amministrative. Una

eventuale imposizione, per

statuizione e fissità norma-

tiva, mortificherebbe la

stessa decisione. La modifica

statutaria o l’eventuale ri-

corso di parte, segnerebbero

per il nostro Molise una

nuova pagina buia nella af-

fermazione di principi costi-

tuzionali e democratici.

Appare inutile ricordare che

in ogni contesto relazionale

pubblico e privato, il contri-

buto di genere ampio crea ed

alimenta un contraddittorio

puro e completo. Il confronto

prezioso tra uomo e donna, in

ambito genitoriale, ammini-

strativo, sociale e lavorativo è

indubbiamente strumento di

diversificata ed articolata

analisi”.

A questo punto, per il con-

sigliere Lattanzio, è naturale

dedurre che la mancata pre-

senza delle donne nell’Ese-

cutivo regionale sia

strettamente collegata a sup-

posizioni degli uomini che

operano nelle stanze del po-

tere molisano, visto che per

loro le donne possono essere

collaboratrici apprezzate,

professioniste stimabili, ma

non colleghe.

“Il Governatore Frattura, al

fine di tutelare gli equilibri

politici e con riferimento a lo-

giche prevalentemente stati-

stico-numeriche, conclude

Lattanzio, è forse lontano dal-

l’idea di nominare una donna

in Giunta. Egli probabilmente

è forte dell’idea che la natura

dei suoi assessori sia com-

plessa e completa da rac-

chiudere sia il maschile che

il femminile. Lo stesso Gover-

natore, dimentico di ogni

consolidata teoria scientifico-

sociologica-psicologica ed

economico-sociale, potrebbe

finire con l’operare la ripro-

posizione di un Esecutivo al

maschile. Al mio Presidente,

probabilmente, le dimensioni

distinte dell’uomo e della

donna, diverse ed insepara-

bili, complementari ed indivi-

sibili trovano summa

esclusivamente nella singola

natura dell’uomo. Un caso

tutto molisano!”.

TAagliolto

211 marzo 2014

"Esecutivo regionale senzadonne"

I pensieri dell’assessore Petraroia la domenica se ne vanno per i rami

Ipse dixit: “Dalla crisi non si esce se non si riconosce il ruolo delle confederazioni sindacali e delle rappresentanze del mondo del lavoro”

Lattanzio : “E’ evidente che per il Presidente Frattura governare sia ancora cosa da maschi”

Page 3: 11 marzo 2014

Maxi indaginesul centrodestra: 70 persone nel mirino della magistratura tranne Frattura

CAMPOBASSO. Si parla molto in questo

periodo di alcune indagini che coinvolgono

l’ex presidente della Regione Molise Mi-

chele Iorio e le testate giornalistiche: Tele-

molise e La Gazzetta del Molise. In realtà,

sembra che l’avviso di proroga delle inda-

gini preliminari su una maxi inchiesta se-

guita dal procuratore capo di Campobasso,

Armando D’Alterio, riguardi circa una set-

tantina di persone. Tutte del centrodestra

con l’esclusione di qualche esponente di

destra spostato oggi a sinistra. Le accuse?

Tantissime, più di quelle che potrebbe

avere un tipo quale Totò Riina: corruzione,

estorsione, persino associazione per delin-

quere. Settanta persone coinvolte per que-

stioni che, in molti casi, sono state già

sottoposte ad indagini e finite con l’archi-

viazione per assenza di reato. Alcuni

aspetti però sono peculiari.

Come ad esempio la riapertura delle in-

dagini avvenuta a ridosso della campagna

elettorale per le regionali del 2013, le in-

dagini seguite dalla Squadra Mobile di

Campobasso su cui incombe l’ombra della

questione del Questore indagato per favo-

reggiamento all’attuale governatore Frat-

tura (la cui sorella ricopre il ruolo di vice

questore vicario e capo di gabinetto del

questore indagato), e, in base a quanto di-

chiarato dalla direttrice di Telemolise (Ma-

nuela Petescia) l’esclusione da questa

maxi inchiesta dello stesso governatore

Frattura nonostante facesse parte, come gli

altri, di quello che viene definito il sistema

Iorio. “Se, ove mai esistesse l’ipotesi di un “sistema

Iorio” dal 2001 al 2012 – evidenzia la direttrice - su

cui starebbe facendo luce la Questura di Campo-

basso, perché sono stati passati al setaccio dalla

Squadra Mobile TUTTI gli Enti, e dico tutti gli Enti

possibili e immaginabili, che avevano rapporti eco-

nomici con la Regione fuorché quelli presieduti da

PAOLO DI LAURA FRATTURA FINO ALL’OTTO-

BRE DEL 2011?”. Ed ancora: “perché si è escluso A

MONTE, a quanto sembra, la possibilità che anche

Frattura abbia fatto parte di questo fantomatico si-

stema? Perché gli organi inquirenti hanno ignorato

tutti i contratti di Camera di Commercio e Union-

camere con Telemolise quando la stessa emittente

televisiva parlava bene di Frattura?”.

Allo stesso tempo però si ha la sensazione che da

più parti si voglia gettare nel cestino un’altra in-

chiesta, quella sulla Biocom di Frattura per aver

preso 265mila euro di fondi pubblici mai usati e mai

restituiti.

La stessa inchiesta nel cui filone è finito anche il

questore di Campobasso per favoreggiamento.

Come se non bastasse questo caos generale che ri-

guarda Procura della Repubblica e Questura di

Campobasso, al silenzio degli organi competenti

che dovrebbero far luce e risolvere questo gigante-

sco conflitto che getta ombre sull’operato della ma-

gistratura, ecco piombare come un fulmine a ciel

sereno l’ex direttore della Protezione Civile del Mo-

lise e la figura della consigliera di parità Giuditta

Lembo. Giuseppe Giarrusso lancia sul social net-

work una commistione che dovrebbe far paura a

qualunque cittadino. “Una tale consi-

gliera regionale di parità - scrive Giar-

russo sul suo profilo facebook senza fare

il nome ma per un giornalista la consi-

gliera di parità è proprio Giuditta

Lembo- che si vanta di avere amicizie

importanti in Procura – forse proprio

con il procuratore capo che segue le in-

dagini del centrodestra? - (tra l'altro

sembrerebbe che anche lei c'entri qual-

cosa sulle indagini che stanno coinvol-

gendo Telemolise e non solo...), con

eccesso di zelo, ha denunciato (anche

alla Procura) il mancato rispetto delle

quote rosa nelle commissioni di con-

corso alla Protezione Civile (nonostante

fossero, nel rispetto della norma, state

impegnate tutte le donne, distinte per

professionalità, presenti in Agenzia,

oltre a tutte quelle che, pur essendo a

contratto si erano rese disponibili) salvo

poi tacere dopo che alla sorella, in di-

spregio a tutte le norme in materia di re-

clutamento (senza selezione e senza

concorso) e per chiamata diretta, veniva

proposto un contratto all'Agenzia per la

Protezione Civile (dopo aver allontanato

dalla stessa il sottoscritto) mentre impu-

nemente (secondo me senza validi mo-

tivi) venivano mandate a casa 218

professionisti che avevano superato un

regolare concorso (voglio chiarire che

tutti i ricorsi presentati alla procedura

concorsuale sono stati rigettati dal

TAR)”.

La domanda è: qual è il ruolo della consigliera di

parità sulla maxi inchiesta che riguarda tutto il cen-

trodestra tranne la Camera di Commercio di Cam-

pobasso e Unioncamere Molise rette da Paolo

Frattura? E come mai la sorella della consigliera di

parità è stata (ri)assunta alla Protezione Civile, gui-

data da Frattura e Ciocca, senza concorso e senza

selezione? E soprattutto: quando da Bari e dal Csm

qualcuno si deciderà a muovere un dito per riorga-

nizzare un sistema giuridico che in Molise ha l’aria

di essere corrotto? Ed infine, perché il procuratore

capo D’Alterio non ha voluto prendere atto delle

prove che la direttrice di Telemolise voleva fornire

relativamente a possibili reati del questore di Cam-

pobasso già sotto inchiesta?

Antonio Careca

TAagliolto

311 marzo 2014

Spunta un ruolo anomalo della consigliera di parità Giuditta Lembo: vanta di avere amicizie in Procura

Il Procuratore CapoArmando D’Alterio

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CAMPOBASSO. Sono terminati i lavori del primo Con-

gresso nazionale di Fratelli d’Italia – AN tenutisi nella

storica cornice di Fiuggi. Diciannove anni dopo, la de-

stra si è rimessa in cammino proprio da dove aveva la-

sciato la casa del Movimento sociale Italiano per dare

vita all’esperienza di Alleanza Nazionale.

Una due giorni densa di interventi e contenuti nuovi,

un nuovo impulso alla vita del neonato movimento che,

nell’arco di un solo anno, ha percorso tappe importante

del proprio radicamento. Una svolta a destra, un ritorno

alle origini, la difesa della sovranità nazionale, il recu-

pero dei valori storici che hanno contraddistinto per

anni una comunità politica.

“Tanti i giovani, le donne e gli uomini nei cui occhi si

leggeva finalmente la consapevolezza di aver trovato

nuovamente una casa per poter liberamente esprimere

il proprio pensiero”. Così il responsabile regionale del

Molise, Filoteo Di Sandro. “Un partito che vuole resti-

tuire a tutti la possibilità di partecipare dicendo basta

ai nominati ed agli amici degli amici, un partito con le

idee chiare, a destra, fuori da Partito Popolare Europeo

e, se necessario, pronto a sacrificare l’euro pur di affer-

mare il principio “prima l’Italia”. Crescita, identità, so-

lidarietà, legalità, sovranità e verità saranno la guida

della nostra azione politica che è tornata ad essere

scaldata ed illuminata dalla nostra fiamma tricolore.

Abbiamo eletto, nel corso dei lavori, anche i delegati

Molisani alla prossima Assemblea Nazionale con

l’obiettivo di completare al più presto il percorso di

strutturazione del partito e di concentrarci a pieno sulla

prossima sfida per le europee di maggio. Una rappre-

sentanza importante anche questa per la nostra regione

che ha ottenuto ben quattro delegati - eletti dai Grandi

Elettori – che saranno: Alessandro Altopiedi e Luisa

Iannelli per la provincia di Isernia e Costanzo della

Porta e Luciano Paduano per quella di Campobasso”.

CAMPOBASSO. Il TAR nella seduta del 7 marzo si è pronunciato sul ricorso

cautelare della Provincia di Campobasso e ha respinto la sospensiva del Piano

di Dimensionamento Scolastico fissando la trattazione al 27 marzo prossimo.

In settimana lo stesso TAR sarà chiamato nuovamente ad intervenire sulla ma-

teria per discutere del ricorso del Comune e di alcuni genitori di Campobasso, e

dalle decisioni che scaturiranno in sede di Magistratura Amministrativa ne de-

riverà o la conferma delle 54 autonomie scolastiche concordate col Ministero

dell’Istruzione con relativi dirigenti assegnati in titolarità a ogni istituzione sco-

lastica, oppure sarà sancito l’annullamento del Piano col ripristino delle 82 au-

tonomie di cui 41 sottodimensionate e assegnate in reggenza a titolari di altri

istituzioni scolastiche che dovranno fare la spola su più scuole e su una molte-

plicità di comuni.

Diverse associazioni degli utenti insieme ai sindacati di categoria della scuola

sono intervenute pubblicamente in difesa del Piano di Dimensionamento quale

primo atto dell’organizzazione di un mondo che coinvolge 43 mila studenti, 6.500

addetti, Ministero dell’Istruzione, Comuni, Province, ANCI, UPI, famiglie e Re-

gione. Il Molise è rimasta l’unica realtà italiana a non avere un Piano di Dimen-

sionamento in questi anni accumulando un ritardo grave in termini di mancato

approntamento di un’anagrafe degli edifici scolastici da mettere in sicurezza, di un

piano per la scuola digitale, di un anagrafe degli studenti e di interventi agevolativi

per il diritto allo studio.

In caso di annullamento di un Piano costruito dalle Province in sede di Conferenze

dei Sindaci che la Regione si è limitata semplicemente ad assemblare, in Molise si

determinerà il caos perché i 43 mila studenti hanno già completato le iscrizioni per

il nuovo anno scolastico al codice meccanografico delle 54 nuove autonomie.

Si dovranno ripetere le iscrizioni, si fermeranno i trasferimenti di personale, si do-

vranno rifare le graduatorie dei docenti, le 12 dirigenze in titolarità per la differenza

tra le 42 di oggi e le 54 fissate dal Piano si perderebbero, e i trasferimenti da altre

regioni andrebbero incontro al rischio di perdere il posto nella scuola di partenza e

non averlo più in una delle 54 autonomie scolastiche del Molise.

4 TAagliolto11 marzo 2014

Il ricorso della Provincia di Campobasso è stato bocciato dal Tar ma ne pendono altri

CAMPOBASSO. L’Acem ha inoltrato

una nota a firma del Presidente Cor-

rado Di Niro al nuovo Presidente del

Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ed

ai Parlamentari Molisani Venittelli,

Leva, Ruta e Di Giacomo.

Con la nota odierna, è stato chiesto

un incontro urgente a Roma per ri-

prendere il percorso di concertazione

avviato il 7 novembre 2013, allor-

quando una delegazione dell’ACEM fu

ricevuta dai dirigenti della Presidenza

del Consiglio dei Ministri insieme alla

delegazione degli Onorevoli Molisani,

allo scopo di trovare soluzioni ade-

guate per l’attività di ricostruzione post

sisma in Molise.

Nella nota di stamane, l’ACEM riper-

corre le varie vicende a partire dalla

delibera CIPE degli inizi di agosto del

2011 che stanziava per la ricostruzione

in Molise 346.140.000 di euro, prose-

guendo con il varo della legge regio-

nale 30 aprile 2012, n. 12, con cui è

stata istituita l’Agenzia Regionale di

Protezione Civile, alla quale venivano

originariamente assegnati fondi per

circa 58 milioni di euro, integralmente

spesi.

Nella richiesta di incontro al neo

Premier, l’ACEM evidenzia che le im-

prese edili, in enormi difficoltà, stanno

lavorando su 344 interventi comples-

sivi di classe “A” per un totale che – de-

purato dei primi stati di avanzamento

già erogati in acconto e di una tranche

di 15 milioni di euro liquidata a fine

anno – ammonta grossomodo a 50 mi-

lioni di euro.

Per questo l’Associazione ritiene ne-

cessario un incontro urgente con il Go-

verno centrale ed i Parlamentari

molisani allo scopo di chiedere con

forza gli opportuni provvedimenti ne-

cessari per riprendere gli interventi di

ricostruzione che ad oggi necessitano

innanzitutto dello sblocco delle risorse

assegnate con gli APQ firmati nei mesi

di ottobre-novembre 2013 (92 milioni

di euro più altri 38 milioni), nonché

della deroga al patto di stabilità asso-

lutamente necessaria per poter spen-

dere le risorse stesse.

"Edilizia, si riapra il confronto"

Scuola, senza Piano è caos

Al termine del primo congresso costituito il vertice del partito

L'Acem torna a chiedere un impegno governativo per la crisi del settor

"Con Fratelli d'Italia torna la destra"

Page 5: 11 marzo 2014

Il territorio regionale annovera tre riserve naturali

(Collemeluccio, Montedimezzo e Pesche), due aree pro-

tette (l’oasi di Guardiaregia e l’oasi di Casacalenda) e uno

spicchio di Parco nazionale (Abruzzo, Lazio e Molise). Al-

l’apparenza sembra virtuoso, attento al valore ambientale

e naturale, e fortemente impegnato a preservarlo e a va-

lorizzarlo. All’apparenza. Perché nei fatti è ben altra mu-

sica. A girare lo sguardo intorno vediamo decine e decine

di pali eolici sui crinali più interessanti dal punto di vista

paesaggistico, centinaia di ettari di terreno boschivo an-

dati in fumo, cave estrattive e discariche a cielo aperto.

Inoltre, furtive e capziose forme di inquinamento hanno

avvelenato il terreno, le acque e l’aria, rese possibili da

una scarsa e insufficiente opera di prevenzione e con-

trollo.

L’espansione delle costruzioni in assenza di piani terri-

toriali e di piani regolatori, avviene sotto il segno della

speculazione, il cui danno maggiore è reso dalla sottra-

zione di aree di pregio ambientale, da un inurbamento sel-

vaggio e, quindi, dall’abbassamento del livello della qualità

della vita. Dinanzi ad un quadro complessivo di questa

fatta, le tre riserve naturali, le due aree protette, e lo spic-

chio di Parco nazionale rappresentano poca cosa rispetto

ad una reale volontà e capacità di considerare il territorio

una risorsa e un’occasione di crescita. Dicono niente.

Cioè non riescono a incentivare e a rafforzare l’idea del

Parco del Matese, che per decenni è stata e rimane l’idea

guida del progetto di salvaguardia e sviluppo del territorio

molisano in versione ambientalista, in versione turistica

e in versione economica, di un’economia fondata su pro-

duzioni cosiddette di nicchia.

Non riescono in quanto esse stesse non danno un’im-

magine dinamica alla gestione né coi numeri e le statisti-

che a dimostrare vantaggi economici. Probabilmente il

difetto è nel manico, nella penuria di risorse, nella ogget-

tiva difficoltà di contrastare il trend della speculazione e

le sue molteplici forme e convenienze. Ma non per questo

l’idea del Parco del Matese, che per ampiezza e per carat-

terizzazione assomma molte altre peculiarità e specificità

rispetto alle riserve naturali, alle oasi e alla porzione del

Parco nazionale che ci appartiene, la si può impunemente

mettere in archivio. Ovvero, rinunciare aprioristicamente

a creare occasioni di crescita e di sviluppo che sono pro-

prie dei Parchi naturali di grande dimensione, ben strut-

turati, e a ridosso di grandi aree urbane. Ciò che

preoccupa è l’indifferenza generale se non addirittura con

qualche risentimento di troppo da parte dei molisani che,

vivendo a ridosso del Parco, ritengono che verrebbero lesi

i propri interessi.

Preoccupa ugualmente l’episodicità con cui emergono

e affondano, ciclicamente, la proposta del Parco del Ma-

tese e l’appeel turistico - ambientale - naturalistico del

Molise, senza pervenire ad una determinazione. Da circa

un ventennio nelle aule consiliari delle maggiori istitu-

zioni locali e territoriali l’argomento è oggetto di discus-

sione, per poi scomparire nel nulla.

Finora, con risultati pari alla loro modesta coscienza po-

litica e personalità amministrativa, si sono cimentati sin-

dacalisti, consiglieri regionali e qualche assessore di

transito all’ambiente. Il cui lascito è una sequenza di pro-

poste di legge e di frettolose retromarce.

Qualche anno fa, sull’idea del Parco s’è spesa finanche

l’Università del Molise protagonista, con il Consiglio re-

gionale Unipol, di un convegno a Isernia dal titolo “I par-

chi del Molise: un’occasione di sviluppo“. La

partecipazione scientifica al dibattito dava un contribuito

sostanziale alo spessore del progetto, ma anche questa cir-

costanza s’è dispersa nel nulla.

Dal convegno ad oggi non s’è mossa foglia. Continuiamo

pertanto a tenerci le tre riserve naturali, le due aree pro-

tette e lo spicchio di Parco nazionale in assoluta carenza

di prospettive e d’iniziative. Frattanto proliferano i pali eo-

lici, i boschi bruciano, le cave s’ingrandiscono, così le di-

scariche e le furtive e capziose forme di inquinamento che

sono sfuggite e sfuggono al controllo. E il Molise allegra-

mente va verso la deriva del degrado ambientale, tutto

preso e compreso nella vergogna delle indennità dei con-

siglieri regionali, dei portaborse, del quinto assessore e

dell’azzeramento della Giunta.

Dardo

di Antonio Turdò*

Come denunciato la settimana scorsa

siamo costretti a tornare e confermare

quanto dichiarato in materia di tassa-

zione dei bolli, cioè che la prescrizione

è triennale ai sensi e per gli effetti

dall’art.3 del D.L.vo 2/1986 poi conver-

tito nella legge 60 del 1986 , che rappre-

senta il termine massimo entro il quale

si prescrive il diritto di riscossione delle

somme dovute e quindi cade in prescri-

zione è fissato entro il terzo anno suc-

cessivo a quello in cui si sarebbe dovuto

pagare.

Ad oggi dobbiamo segnalare che ci è

arrivata una lettura forzata della norma

da parte della Direzione Aci di Campo-

basso ed Isernia la quale smentisce ca-

tegoricamente che le notifiche siano

avvenute fuori termine essendo state

postalizzate il 31.12.2013. Che significa

postalizzate?. Ad una nostra verifica

reale le postalizzazioni sono avvenute il

4 gennaio 2014 quindi fuori termine

massimo dei 36 mesi.

Ma a maggior conforto la norma parla

che il diritto del notificante, quindi la

postalizzazione avvenuta nei termini e

la notifica e consegna reale fuori dai

termini, vale per gli atti giudiziari a

mezzo messo e con tutte le norme con-

sequenziali alla notifica e non ad un

semplice atto di accertamento recapi-

tato a mezzo raccomandata ordinaria.

Quindi Cari Presidenti Chiodi e Frat-

tura abbiate il coraggio di accettare le

richieste di annullamento in autotutela,

poiché non è il caso di adire in Com-

missione tributaria di I° grado , non es-

sendo in dubbio l’obbligo del tributo e

quindi mettiamo fine ad un’altra brutta

pagina di vessazione contro i poveri cit-

tadini.

Vogliamo precisare anche a coloro

che ci hanno accusato che “noi ci do-

vremmo assumere l’onere e la respon-

sabilità delle successive cartelle

esattoriali…” noi lo abbiamo sempre

fatto e la tutela degli automobilisti è

sempre stata improntata alla massima

trasparenza e chiarezza fuggendo da

inutili e cattivi populismi che tanto

male hanno fatto e stanno facendo al

nostro territorio, ma ciò non toglie l’ob-

bligo morale, etico ed anche penale che

incombe sui pubblici uffici nel rispet-

tare la norma prima di tutti!

*Presidente Associazione Comitato

PROTRIGNINA Abruzzo e Molise

TAagliolto

511 marzo 2014

A detta di tutti"I parchi del Molise:un'occasione di sviluppo"

Ma la Regione è presa dalla vergogna delle indennità dei consiglieri, dei portaborse, del quinto assessore e dell'azzeramento della Giunta

L'intervento

Bolli auto, vessazione infinita verso gli automobilisti

Page 6: 11 marzo 2014

CAMPOBASSO. Innovazione,

banda larga ed ultra larga: su questi

temi, che interessano da vicino il

nostro territorio ed il sistema delle

imprese, l'Unioncamere Molise ha

investito tanto negli ultimi tempi,

realizzando nuove iniziative in

grado di supportare la crescita eco-

nomica e la competizione sui mer-

cati. In questo contesto rientra

anche la realizzazione del rapporto

"Infrastrutture a banda larga e ultra

larga sul territorio molisano", rea-

lizzato nell'ambito di un progetto

cofinanziato dal sistema camerale

molisano e dal Ministero dello Svi-

luppo Economico e che sarà presen-

tato oggi, alle ore 10 presso la Sala

del Consiglio della Camera di Com-

mercio di Campobasso. Il rapporto,

curato da Uniontrasporti con la col-

laborazione di Between e Unionca-

mere Molise, vuole essere

un'attenta analisi del contesto in-

frastrutturale nelle specifiche aree

territoriali di interesse di Unionca-

mere Molise, al fine di contestualiz-

zare la tematica delle infrastrutture

di telecomunicazione e delle politi-

che per il loro sviluppo, per poter

poi delineare le possibili azioni e

strategie di interveto dell'Unione

regionale e/o delle singole Camere

di Commercio molisane.

Nell'ambito di tale tavolo tecnico

sarà, quindi, possibile analizzare il

livello di infrastrutturazione a

banda larga e ultra larga raggiunto

dai singoli comuni e il livello di qua-

lità del servizio effettivamente of-

ferto, consentendo di sovrapporre la

mappa dell'infrastruttura con la

mappa delle specializzazioni pro-

duttive (distretti e aree produttive),

al fine di avere precise informazioni

su criticità e possibili priorità d'in-

tervento. Ancora un volta l'Union-

camere Molise offre la sua disponi-

bilità, la volontà e gli strumenti per

dialogare con i principali attori: da

un lato le istituzioni di governo ter-

ritoriale responsabili della pro-

grammazione. Dall'altro gli

operatori di telecomunicazioni che

difficilmente dispongono di un'ana-

lisi così puntuale del territorio della

regione Molise poiché in genere

non hanno né la conoscenza "gra-

nulare" del territorio, né le risorse

ed il tempo di effettuare analisi così

approfondite.

Perché, ora, a fine sindacatura,

e non nel corso della legislatura

occuparsi con tanta attenzione

dei problemi relativi alla ge-

stione dei servizi comunali dati

in gestione all’esterno?

La domanda, doverosa, impe-

rativa, comunque non inficia

l’iniziativa del consigliere Mi-

chele Ambrosio con la quale s’è

assicurata la convocazione di un

tavolo tecnico (gruppi consiliari

di maggioranza e il consiglio di

amministrazione della Sea) per

valutare quale potrà (e dovrà?)

essere il futuro della società a to-

tale capitale pubblico che racco-

glie e smaltisce i rifiuti solidi

urbani Campobasso. Basterebbe

approfondire questa gestione, e

come impostarla per l’immediato

futuro, per avere il quadro delle

tante cose necessarie per otte-

nere correttamente l’esercizio di

un servizio che si mantiene tale ,

con le stese modalità e insuffi-

cienze da anni, mentre andrebbe

rivisto e aggiornato con l’in-

gresso di socio privato, se la-

sciato ancora alla Sea, oppure

con il rientro del servizio stesso

e del personale al comune, qua-

lora si dovesse decidere per una

gestione diretta comunale. Il ta-

volo tecnico servirà pure a qual-

cosa. Sicuramente ad allargare il

cerchio delle riflessioni e delle

valutazioni sulla resa e l’utilità di

aver dato la raccolta e lo smalti-

mento dei rifiuti alla Sea, di aver

dato alla Società Sole dell’Enel la

cura della rete elettrica comu-

nale, di aver dato a un privato la

gestione dei loculi cimiteriali,

così per i parcheggi a pagamento

e per la riscossione delle bol-

lette. Un comune esternalizzato,

che vuole e deve necessaria-

mente trovare un equilibrio (fi-

nanziario e funzionale), non ha

via di scampo. Deve andare a ve-

dere uno ad uno i servizi dati in

concessione e quale la resa che

hanno prodotto. Finora le ester-

nalizzazioni hanno dato risultati

deludenti; a cominciare dalla Sea

(va cercato col lanternino il citta-

dino che si dice contento del ser-

vizio di nettezza urbana) per

finire alla rete elettrica: Campo-

basso di notte ha un aspetto ci-

miteriale. Per non dire dei pro-

blemi che si verificano con la

depurazione delle acque luride e

con la gestione e l’assegnazione

dei loculi. Ad Ambrosio il merito,

sebbene acquisito in coda alla

sindacatura, di aver aperto il ca-

pitolo delle esternalizzazioni e

della possibilità che tutti pren-

dano coscienza del cumulo delle

improprietà gestionali, delle in-

sufficienze, dei sotterfugi con cui

i vari gestori si mettono al riparo.

Una cautela che gli viene data

grazie al disordine che vige a Pa-

lazzo San Giorgio in materia di

controllo dei contratti e delle ge-

stioni. Una situazione strana e

paradossale, che però, se viene

tenuta in vita, sta a significare

che oltre ai gestori, ne traggono

vantaggio gli amministratori e il

personale incaricato di sorve-

gliare. Una mano lava l’altra, si

dice. A Palazzo san Giorgio i ru-

binetti sono costantemente

aperti per la bisogna. Diversa-

mente non sarebbe stato possi-

bile che la Sea tenga la città nelle

condizioni in cui la conosciamo;

la rete elettrica funzioni un palo

sì e un palo no e la tensione sia

sempre più bassa; che i depura-

tori vadano in tilt; che il gestore

dei parcheggi provveda a sosti-

tuire le colonnine con circa un

anno di ritardo rispetto ai tempi

contrattuali. Ambrosio è riuscito

ad ottenere la convocazione di

un tavolo tecnico per la Sea, ma

sa bene che così facendo s’è dato

l’obbligo di andar a verificare,

con altri tavoli tecnici, tutti gli

altri servizi dati in gestione al-

l’esterno.

Dardo

CAMPOBASSO. Alcune pattuglie in borghese della PoliziaStradale, hanno fermato e denunciato per il reato di ricetta-zione di:DRAGAN Viorel Cristea, nato a Calarasi (Romania) il

07.02.1976 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33;BURCA Madalin Cosmin, nato a Braila (Romania) il

16.11.1992 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33;GRAJDAN Catalin Ionut, nato a Braila (Romania) il

08.08.1989 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33. Gli stessi venivano sorpresi lungo l’autostrada A/14, direzione

Nord, nel territorio del comune di Fossacesia a bordo di unautocarro furgonato carico di sette caldaie murali per riscalda-mento di provenienza furtiva in danno di una ditta con sede aRipalimosaniContinua senza sosta la vigilanza notturna delle pattuglie della

Polizia Stradale finalizzata a contrastare gli spostamenti sulle ar-terie stradali principali di gruppi malavitosi dediti ai furti all’in-terno di abitazioni ed esercizi commerciali.L’attività di monitoraggio e attenzione del territorio, trae ori-

gine da una particolare attività di osservazione delle strade adia-centi i caselli autostradali, con equipaggi in borghese e con icolori d’Istituto, che segnalano transiti di furgoni ed autocarrisospetti. “E’ un’operazione particolarmente significativa” dice ilComandante Fabio Santone, coordinatore provinciale della Po-lizia Stradale, perché dimostra l’importanza dei servizi di pre-venzione fortemente sollecitati dal Questore di Chieti FilippoBarboso quale strategia di contrasto alla criminalità”.

611 marzo 2014 Campobasso

Rubano caldaie,denunciatiLa Polizia stradale ha fermato tre romeni autoridel furto a Ripalimosani

Il consigliere Ambrosio con il confronto sulla Sea s’è dato l’obbligo di andare

a verificare, con altri tavoli tecnici, tutti gli altri servizi dati in gestione all’esterno

L’Unioncamere e la banda larga

Un tavolo tecnico per discutere del destino della Sea e per dare uno sguardo anche agli altri servizi in appalto esterno

Uno studio sul contesto infrastrutturale di telecomunicazione sarà presentato oggi

Strano modo di fare: solo alla fine del mandato si vogliono aprire i capitoli controversi dell’amministrazione

Page 7: 11 marzo 2014

Il Consiglio comunale salta. La

storia si ripete nuovamente e,

anche ieri mattina, i lavori consi-

liari non sono decollati a causa

della mancanza del numero le-

gale. Considerando che si trattava

di una seconda convocazione sa-

rebbero bastati 14 consiglieri per

consentire il regolare svolgi-

mento dei lavori, eppure il nu-

mero non è stato raggiunto. A

dire il vero, all’appello delle 9,

erano in aula alcuni amministra-

tori sia di maggioranza che di op-

posizione. Insieme avrebbero

potuto garantire l’apertura dei la-

vori ma , questa volta, uscendo

dall’aula l’opposizione ha voluto

mettere alla prova la maggio-

ranza. E la maggioranza ha fallito,

solo in undici hanno risposto al-

l’appello e quindi il Consiglio è

saltato. Fin qui la cronaca che in

una visione ampia dell’accaduto

dovrebbe dimostrare un certo di-

sinteresse degli amministratori

per i lavori consiliari. Analiz-

zando, invece, la questione da un

punto di vista più strettamente

politico, non si può fare a meno di

evidenziare l’aria di fine mandato

che ormai ha preso il sopravvento

a Palazzo San Giorgio. In vista

delle amministrative di maggio, i

già fragili equilibri della maggio-

ranza sono in fase di stravolgi-

mento. Le trattative si intensifi-

cano e, senza tener conto degli at-

tuali schieramenti, ciascuno sta

cercando di posizionarsi o riposi-

zionarsi . Il sindaco, si sa, dopo

aver ricevuto il mandato esplora-

tivo dal commissario regionale di

Forza Italia Gianfranco Rotondi,

sta cercando, con scarsi risultati,

il consenso dei partiti della coali-

zione di centrodestra. Anche

senza la loro adesione Di Bartolo-

meo dovrebbe essere il candidato

di Forza Italia sostenuto da qual-

che consigliere e dagli assessori

Toma, Cimino e De Benedittis . Il

resto della squadra è diviso ma,

per lo più, i consiglieri sono an-

cora in fase esplorativa perché,

mai come questa volta, il quadro

elettorale non è definito. Tra le

candidature certe e completa-

mente staccate dagli schiera-

menti, come quella di Pino

Saluppo con le liste civiche e di

Roberto Gravina per i pentastel-

lati, tra le primarie del centrode-

stra, ormai saltate, e quelle del

centrosinistra, che dovrebbero

tenersi il 30 marzo, tra nomi im-

previsti e nomi imprevedibili, lo

scenario è in continua evoluzione.

In questo contesto la vita ammi-

nistrativa sembra passare in se-

condo piano mentre invece

dovrebbe continuare a rappre-

sentare la priorità proprio per di-

mostrare ai cittadini che, al di là

del clima elettorale, si continua a

lavorare per il bene del capo-

luogo.

Teresa Manara

711 marzo 2014Campobasso

La pronta telefonata di un cittadino

manda all'aria il tentativo

ai danni di un cantiere edile

Furto sventato dai Carabinieri

CAMPOBASSO. Il binomio cittadino-carabiniere anche sta-

volta è risultato vincente. Ieri sera, infatti, un furto è stato sven-

tato in un cantiere edile in viale Manzoni. Qui un gruppo di

residenti ha notato strani movimenti. Immediata la telefonata al

112, giunti sul posto con una pattuglia del Norm. Un’azione ful-

minea che ha permesso di far saltare i piani dei ladri, fuggiti a

mani vuote. Nel fine settimana che è appena trascorso, invece,

i militari hanno effettuato un servizio di vigilanza sulle strade

con l’obiettivo di prevenire la perpetrazione di reati predatori

e scongiurare il verificarsi di eventi riconducibili al fenomeno

delle “stragi del sabato sera”. Circa 50 i veicoli sottoposti a con-

trollo, identificate oltre 80 persone, eseguiti diversi alcol test

dopo che il precursore in dotazione all’Aliquota Radiomobile

della Compagnia Carabinieri del capoluogo ha segnalato una

sospetta concentrazione di alcool nell’organismo. Quattro i sog-

getti denunciati, tutti ragazzi di età compresa tra i 21 e i 28 anni

che, alla guida di autoveicoli, sono risultati positivi all’alcooltest

con un tasso compreso tra lo 0,96 al 2,00 g/l; nei loro confronti,

oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria, si è proceduto al

ritiro della patente di guida ed al sequestro del veicolo. Per for-

tuna non sono stati segnalati incidenti durante la notte indice

anche di una efficace attività di prevenzione svolta dai carabi-

nieri della Compagnia Capoluogo.

Ferrovie, i soliti ritardi

CAMPOBASSO. Treni sem-

pre in ritardo e fatiscenti. Ieri

pomeriggio solo l'ennesimo

caso. Le responsabilità non

sono dei tagli della Finanzia-

ria, bensì della mancanza di

controlli della Regione che,

pur pagando alle Ferrovie

onerosi contratti di servizio,

non verifica a sufficienza che

il servizio sia in linea con

quanto previsto. Possibile che

a nessuno interessi? Eppure

il tratto Campobasso-Isernia

e viceversa è utilizzato quoti-

dianamente da tanti pendo-

lari che si sono visti, anche,

aumentare il costo del bi-

glietto. E l'aumento della

qualità del servizio? E la cer-

tezza di potere raggiungere

uno dei due centri con un

margine di puntualità? Ma se

su questa linea non cammi-

nano chissà quanti treni per-

chè l'accumulo di ritardi?

Possibile che bisogna andare

avanti in questa maniera

senza che nessuno possa fare

niente?

Il clima politico prende il sopravvento sul Consiglio comunale

Palazzo San Giorgio, aria di fine mandato

Ancora ieri disguidi sulla linea Campobasso-Isernia

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www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 58 - MARTEDÌ 11 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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La linea ferroviaria Sulmona-Carpinone è sospesa all'esercizioferroviario dal 10 dicembre 2011. I dati del traffico passeggeriche utilizzavano fino ai primi anni 2000 i treni che la percorre-vano dimostrano come storicamente il suo punto di forza sonostate le corse dirette Pescara-Napoli, competitive rispetto allagomma sia in termini di percorrenze e località servite (altrimentiisolate), sia in termini di sicurezza stradale, specie nei mesi inver-nali, sia in termini di risparmi per l'utenza sulle tariffe, fattore oggiquantomai importante. Ma in circa 10 anni la domanda è stataprogressivamente fatta scemare segmentando in più parti le corsee inserendo orari scollegati tra loro che hanno fatto aumentare itempi di percorrenza, scoraggiando l'utenza ed allontanandoladal treno.Nel contratto di servizio 2009/2014 che la regione Abruzzo ha

stipulato con Trenitalia e che alla sua scadenza non verrà rinno-vato, sono previste delle residue corse locali, oggi sostituite conbus, senza nessuna logica oraria e con cadenze scarse e total-mente inutili. Nel 2012 Ferrovia Adriatico Sangritana ha presen-tato un programma di ipotesi di esercizio ferroviario sulla linea, conlo studio dei costi anche per una eventuale gestione. In data 25giugno 2013 invece, in un'audizione presso la IV CommissioneConsiliare Permanente della Regione Abruzzo, le associazioni ad-dette ai lavori hanno presentato uno studio di fattibilità con costi,orari, relazioni e dati allegati che dimostrano che il ripristino deitreni è opportuno e addirittura conveniente, inserendosi in pienaintegrazione con le corse di pullman già presenti. Tale relazionetecnica è però finora rimasta inascoltata dall'amministrazione re-gionale dell'Abruzzo.Da parte sua, la regione Molise ha già datola propria disponibilità di massima a compartecipare i costi, laparola ora spetta alla regione Abruzzo. Ciò comporterebbe unaspesa sostenibile e preziosa: oltre ad un doveroso servizio di mo-bilità pubblica infatti, il treno tornerebbe ad essere il volano del-l'economia della conca peligna, dell'Alto Sangro e dell'Alto Molise,territori dalle grandi potenzialità turistiche, come dimostrato inun anno e mezzo dall'attività delle associazioni che hanno portato

circa 8000 turisti da tutta Italia e dall'estero a bordo di oltre 30treni noleggiati. Il turismo da questo punto di vista giocherebbe unruolo di grande importanza, cosa che rende la Sulmona-Carpi-none un unicum che merita di essere salvaguardato e potenziato.Ma il tempo è poco: nel 2015 il gestore dell'infrastruttura ReteFerroviaria Italiana ha previsto i lavori di distacco del binario diconfluenza della linea in territorio molisano, a Carpinone, cosache la isolerebbe e ne impedirebbe la continuazione sulla Isernia-Vairano-Napoli, facendo venire meno la sua stessa ragione d'es-sere.A quel punto con la linea chiusa e senza più manutenzione,in poco tempo ci sarebbero ingenti danni perché ogni successivoproposito di riapertura della linea si scontrerebbe dall'inizio conla cifra, a quel punto alta, necessaria per procedere a lavori dimanutenzione ben più seri, dovuti ad un intervenuto periodo di in-curia ed abbandono. È inoltre auspicabile che le regioni interessatefacciano sentire in maniera netta la propria voce al competenteMinistero per far dotare anche questa ferrovia, come le altre, delsistema di automazione che la telecomanda, rendendola più effi-ciente e competitiva in termini di percorrenze dei treni.D'intesacon le amministrazioni comunali con cui da tempo siamo in con-tatto, chiediamo un incontro urgente con i candidati alla presi-denza della regione Abruzzo, in modo che possano essereinformati dati alla mano sulla problematica esposta, finora tropposbrigativamente archiviata.Le comunità dei territori interessati nonsono oltremodo intenzionate a subire le vessazioni causate daitagli al trasporto, con pesanti conseguenze dirette sulle tasche esoprattutto sulla qualità della vita.Le potenzialità che offre questalinea ferroviaria sono sotto gli occhi di tutti, parlano i dati, le espe-rienze e le richieste del territorio: bisogna salvare e rivitalizzare laferrovia più bella d'Italia, ora o mai più.Ass. Le Rotaie Molise - Comitato interregionale Salviamo la Fer-

rovia Avezzano-Roccasecca - FILT CGIL sez. Abruzzo - FILT CGILsez. Molise - FILT CGIL sez. Campania – Forum TPL Molise - Fe-derconsumatori Abruzzo - Associazione Utenti Trasporto Pubblico- FASTFerroVie Abruzzo

ISERNIA. Presso la Provincia di Isernia,

si è tenuto un incontro promosso dall'asso-

ciazione EURIDIT e dalla Provincia di Iser-

nia (Ufficio Politiche Attive del Lavoro –

Centro per l'Impiego) sul tema "100% Made

in Italy – Un nuovo percorso di sviluppo per

il settore moda che valorizzi i territori e le

competenze manifatturiere". Nel protocollo

d'Intesa sottoscritto a dicembre da 18

aziende si prevede: la costituzione di una

"rete di imprese" volta a creare una organica

forma di cooperazione produttiva e com-

merciale per competere efficacemente sul

mercato; la richiesta di riconoscimento di

"Distretto Moda", ai sensi della L.R. 8/2004,

per l'area di Pettoranello del Molise al fine

di promuovere il sistema produttivo locale e

le competenze presenti nel nostro territorio;

la creazione di un "laboratorio/incubatore"

presso l'area di Pettoranello del Molise, per

creare un polo di recerca/sviluppo di servizi

per il settore e favorire l'insediamento di

nuove aziende nell'area.

Nel corso del dibattito è emersa l'ampia

condivisione "istituzionale" (Provincia, Fin-

molise ecc.) e sociale sul tema della valoriz-

zazione delle produzioni "100% made in

italy", sempre più richiesto dal mercato, e, in

particolare, sulla proposta di: creazione di

una (o più) rete di imprese ora realizzabile

dopo l'accordo collaborativo con "progetto

ALTOITALIANO" specializzato nella fase

distributivo/commerciale; istituzione, ai

sensi della L.R. 8/2004, del "Distretto Moda"

per l'area di Pettoranello del Molise.La pro-

posta di acquisto della ITTIERRE, da parte

del "Gruppo Colella", rappresenta una im-

portante novità che può aprire delle impor-

tanti e positive prospettive per il futuro della

ITTIERRE e del settore stesso. Rileviamo

infatti, dai comunicati diffusi dagli Organi di

informazione, che la proposta di "acquisto"

formulata prevede lo "sviluppo di un polo

industriale della moda con l'obiettivo di ag-

gregare le micro e piccole imprese in un

unico contenitore logistico ed un centro ser-

vizi integrato attraverso l'utilizzo degli spazi

(Pettoranello del Molise o

Monteroduni).Obiettivi questi che si muo-

vono in piena sintonia con la proposta "di-

strettuale" e con la creazione di un

"laboratorio/incubatore" contenuta nel ri-

chiamato protocollo d'intesa e illustrato nel-

l'incontro dell'8 marzo.Considerato inoltre

che la proposta del "Gruppo Colella" (nella

sua ipotesi di sviluppo) non appare, alla luce

di una prima e sommaria valutazione, alter-

nativa alla proposta IKF, riteniamo impor-

tante l'avvio di una "costruttiva riflessione"

tesa a ricondurre le diverse iniziative in can-

tiere all'interno di una proposta capace di

valorizzare, nel rispetto delle singole auto-

nomie ed esigenze/scopi, le competenze

professionali e imprenditoriali del settore. E'

chiaro che questo proposta di "reindustria-

lizzazione" dovrebbe essere "attivamente"

coordinata dalla Regione Molise e sottopo-

sta all'attenzione del "tavolo" nazionale. Il

tema della "reindustrializzazione/rilancio

del sistema manifatturiero" infatti, rappre-

senta un tema centrale nell'attuale dibattito

politico nazionale ed europeo. A riguardo

segnaliamo l'avvio di una importante inizia-

tiva denominata "il cantiere della reindu-

strializzazione" con la quale la Regione

Veneto intende creare un "modello di inter-

vento" di reindustrializzazione riproducibile

in altri contesti territoriali. In una logica di

"best practices" può rappresentare un im-

portante riferimento.

1111 marzo 2014Isernia

L'intervento

“Mandare via Equitalia dal comune”Il consigliere di Fratelli d'Italia

presenta un'interrogazione a Brasiello

Dell'azienda tessile se ne è discusso in un incontro sul Made in Italy

Sulmona-Carpinone, ora o mai più

Ittierre, nuove prospettive?

ISERNIA. Negli ultimi

anni Equitalia è stata al

centro di molti dibattiti

in quanto ritenuta causa

di gravi problemi econo-

mici e di inquietudini a

danno dei cittadini,

siano essi dei privati o

imprenditori.

"Il pagamento dei tri-

buti fa indubbiamente

parte degli obblighi di

legge, raddoppiarne

l’importo dovuto come

spesso accade a seguito

dell’intervento di Equi-

talia, per chi non è riu-

scito suo malgrado a

versarlo, può significare

tracollo finanziario e

grave indigenza delle fa-

miglie con un corrispon-

dente e meramente

virtuale vantaggio per le

casse dello Stato. D’altro

canto, rilevasi che la ri-

scossione dei tributi,

nonché dei crediti da

parte di Equitalia, com-

porta per il Comune

l’obbligo di pagamento

di un importo a titolo di

provvigione per tale ser-

vizio. In sostanza, il tri-

buto introitato dal

Comune viene decurtato

dell’importo pari alla

provvigione dell’Ente ri-

scossore, mentre l’one-

rato paga un importo

notevolmente superiore

perché maggiorato di

spese, interessi straordi-

nari e sanzioni". Ebbene,

la Legge dello Stato

388/2000 art. 36 e Legge

n. 106/2011 prevedono

che tutti i Comuni pos-

sano evitare le conse-

guenze sopra descritte

mediante la riscossione

diretta dei rispettivi cre-

diti senza dover delegare

Equitalia. Per questo, il

consigliere di minoranza

Eugenio KNIAHYNICKI

, del Gruppo Consiliare

FRATELLI D’ITALIA ,

chiede Che il Comune di

Isernia provveda alla ri-

scossione diretta dei

propri crediti, siccome

previsto dalla Legge n.

106/2011, nell’auspicata

prospettiva futura di una

distensione dei rapporti

tra istituzione da una

parte e cittadini e im-

prese dall’altra, in un

momento di grave crisi

economica e di liquidità.

Consentendo così una

maggiore entrata per le

casse del Comune di

Isernia determinata dal

risparmio delle provvi-

gioni a favore di Equita-

lia. Per il Comune

riscuotere direttamente

non significa rinunciare

al credito e premiare chi

non paga, ma più sem-

plicemente evitare que-

gli sciacallaggi che

troppo spesso hanno de-

terminato il suicidio di

persone in difficoltà.

Con le risorse rispar-

miate, il Comune di Iser-

nia potrà anche più

agevolmente agire sul ri-

basso delle aliquote

IMU".

Page 12: 11 marzo 2014

1211 marzo 2014 Termoli

TERMOLI – Anche quattro

componenti del partito a livello

regionale di Fratelli d’Italia – Al-

leanza Nazionale hanno preso

parte all’assemblea nazionale

che si è svolta gli scorsi 8 e 9

marzo a Fiuggi e sono stati no-

minati componenti dell’assise a

livello nazionale. Tra di loro

anche i bassomolisani Luciano

Paduano e Costanzo Della Porta.

Proprio Luciano Paduano, di

lunga militanza politica a livello

locale e regionale ha rilasciato

una dichiarazione. L’Italia, forte

dell' ingegno e delle intuizioni

del suo popolo, deve e può tor-

narea produrre nelle industrie e

nelle coltivazioni con il rilancio

della piccola e media impresa e

dell’agricoltura. I prodotti ita-

liani, agricoli ed industriali, ri-

conosciuti da tutti il mondo

come eccelenze, meritano tutela

economica e legislativa sia in

campo nazionale che interna-

zionali. Produrre e sviluppare le

eccellenze della nostra terra –

continua Luciano Paduano - si-

gnifica produrre ed aumentare

la ricchezza economica e sociale

del nostro popolo e tutelare il

lavoro operaio, agricolo intellet-

tuale, imprenditoriale e auto-

nomo. A tal proposito noi

vogliamo l’applicazione piena

ed intera dell art .46 della costi-

tuzione laddove stabilisce che la

repubblica riconosce il diritto

dei lavoratori a collaborare nei

modi e nei limiti stabiliti dalla

legge alla gestione delle aziende.

Noi vogliamo il popolo italiano,

dentro e fuori i confini nazio-

nali, sovrano ed artefice del pro-

prio destino politico ed

economico e l’applicazione

piena ed intera della costitu-

zione della repubblica italiana

che sin dall art 1 stabilisce: la

sovranità appartiene al popolo.

Vogliamo intendere la nostra

azione politica – conclude Pa-

duano - come missione al servi-

zio del popolo italiano, restituire

al popolo italiano tutte le sovra-

nità perdute in qualsiasi ambito

interno e internazionale, riba-

dendo la tutela dei diritti e do-

veri di un popolo e di ogni

singolo cittadino”.

TERMOLI – In attesa del prossimo

incontro delle componenti del centro-

sinistra in vista delle primarie per

scegliere il candidato sindaco della

coalizione, Sinistra, Ecologia e Libertà

ha visionato il precedente regola-

mento apportando alcune modifiche

che ora sono al vaglio delle altre forze

politiche. “Il regolamento – dicono da

SEL - è stato semplificato”, cosi come

spiegano che queste primarie saranno

a costo zero per gli elettori e che biso-

gna chiarire la situazione dell’accet-

tazione delle candidature. “Chiediamo

a chi si candida alle primarie – af-

ferma il segretario Sandro D’Onofrio

- l’impegno a non accettare liste col-

legate che contengono candidati o

elettori fuoriusciti dal centrodestra.

Non si tratta di personalismi ma sem-

plicemente di coerenza. Non pos-

siamo chiedere agli elettori di votare

senza chiarezza, ci deve essere una

giusta alternanza e deve essere chiaro

che chi ha fallito oggi deve rimanere

fuori. Noi non accetteremo ammuc-

chiate”.

Paduano e Della Porta eletti delegati nazionali di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale

Notizie in breve

Primarie, SEL propone modifiche al regolamento

TERMOLI – Nulla di fatto domenica nell’assembrea del PD cittadino

per decidere sui nomi dei candidati a sindaco per le primarie che si

terranno il 30 marzo. Il termine scadeva proprio alle 13 di domenica

ma è stato prorogato alle ore 12 del 18 marzo. Oltre a questa decisione,

l’assemblea ha approvato anche altri due punti: ogni candidato deve

essere sostenuto dal 20 per cento degli iscritti al circolo cittadino, al-

meno 58 tesserati su un totale di 295 tesserati; nessuna alleanza con

partiti o uomini che negli ultimi 18 mesi hanno fatto parte della coa-

lizione di centrodestra. Il dibattito è stato aperto dal segretario Anto-

nio Sciandra, e poi si sono succeduti vari interventi tra i quali quelli di

Luca Iosue, responsabile regionale dell’organizzazione. Molto affollata

la platea e non sono sfuggite le presenza del vicesegretario regionale

Michele Di Giglio, Francesco Totaro, l’ex consigliere comunale Salva-

tore Di Francia, i tre candidati a sindaco per le primarie Franco Scurti,

Fiore Aufiero e Michele Giuliano, Matteo Caruso, Enzo Mancini e An-

tonio Russo, ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale.

PD, candidati sindaci per le primarie, tutto rinviato al 18 marzo

TERMOLI – L’ex consigliere comunale di maggioranza, Giuseppe

Ragni, è pronto a ricandidarsi con il centrodestra e lo conferma divul-

gando un comunicato. “Non vi è chi non veda la sana e volitiva esi-

stenza di un gruppo di Consiglieri di maggioranza uscenti, animati da

spirito costruttivo, pronti a far bene, a relazionarsi davvero con i cit-

tadini, lungi dall’assecondare logiche o calcoli che scavalchino le reali

e legittime aspettative dei cittadini. Il cittadino, in altri termini, al cen-

tro della politica: dal lavoro alla famiglia, dalla tutela dell’ambiente al

sociale, per finire alla vivibilità e alle opere da continuare e da intra-

prendere. E’ questo l’animo con cui sto pensando di ripartire – con-

clude Ragni -, di rimettermi in gioco in vista del prossimo

appuntamento elettorale, con l’umiltà di chi sa che errori se ne pos-

sono commettere ma con la consapevolezza di aver sempre operato

guardando alle istanze e alle esigenze civiche presenti sul territorio.

Perchè disperdere il lavoro e l’impegno già profusi?”.

L’ex consigliere comunale Ragni pronto a ricandidarsi

Francesco Caruso responsabile cittadino IdVTERMOLI - Il segretario regionale dell’Italia dei valori Molise, Cri-

stiano Di Pietro, rende noto che, sentiti i coordinamenti regionale eprovinciale, ha provveduto alla nomina dei responsabili cittadini del par-tito per le città di Termoli e Campobassoi, rispettivamente nelle personedi Francesco Caruso e Carmelo Parpiglia. Un ruolo, quello assegnato ai

due esponenti IdV che, in vista delle ormai prossime elezioni ammini-strative, li vedrà impegnati fin da subito anche nella questione legata alleprimarie del centrosinistra. “La presenza costante di dirigenti IdV chesiano espressione dei territori interessati e che, come tali, conoscanonei dettagli le questioni politiche legate ai rispettivi Comuni – ha dichia-

rato il segretario regionale Cristiano Di Pietro - è fondamentale sia inquesta prima fase che in quella strettamente elettorale. Certo che Fran-cesco Caruso e Carmelo Parpiglia sapranno portare avanti il ruolo cheil partito ha inteso affidargli – ha concluso - auguro ad entrambi unbuon lavoro”.

TERMOLI – Nuovo appun-

tamento con il Caffe teologico

venerdì 14 marzo alle 20,30

presso i locali per la Nuova

Evangelizzazione della Chiesa

del Crocifisso. Tema dell’in-

contro "La Chiesa impedisce il

progresso medico?", e vedrà

come relatore il dottor Paolo

Gulisano, laureato in Medi-

cina e Chirurgia e specializ-

zato in Igiene e Medicina pre-

ventiva.

TERMOLI – E’ stata inaugu-

rata presso “Il Battello Ebbro”

nel borgo antico la mostra

“Donne - Versi e Forme” della

poetessa Norma Malacrida e

la pittrice Susanna Celano, La

mostra rimarrà aperta fino a

lunedì 31 Marzo e si può visi-

tare dalle 19,30 alle 24.

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1311 marzo 2014Termoli

LARINO – E’ di due feriti, per fortuna non

gravi, il bilancio di un incidente stradale

avvenuto ieri mattina lungo la strada sta-

tale 87 nei pressi delle Piane di Larino. Per

cause in via di accertamento da parte della

Polizia stradale del distaccamento frentano

e i carabinieri sul posto anche per regola-

mentare il traffico, due autovetture si sono

scontrate. Alla guida dei mezzi, una Lancia

Musa e una Peugeot, due donne della quale

una è rimasta incastrata nell’abitacolo e

sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco di

Termoli per liberarla dalle lamiere con-

torte. Poi le due donne sono state traspor-

tate con l’ambulanza del 118 all’ospedale

Vietri di Larino dove i medico del 118 le

hanno sottoposte a vari accertamenti e

cure: per fortuna le loro condizioni non de-

stano preoccupazioni. Il transito dei mezzi,

dopo una breve interruzione, è ripreso re-

golarmente dopo che i mezzi incidentati

sono stati rimossi.

TERMOLI – Lo stato di agitazione è stato

proclamato dal sindacato Fials negli ospe-

dali di Termoli e Larino per la carenza di

personale. Il sindacato Fials, maggiore rap-

presentante dei lavoratori molisani della

sanità, stigmatizza l’atteggiamento della

dirigenza dell’Asrem nei confronti del sin-

dacato e dei lavoratori stanchi, questi ul-

timi, di sopportare gli eccessivi carichi di

lavoro creati dal blocco del turnover e per

la carenza di personale infiermieristico nei

due ospedali.

Viste le continue lamentele del perso-

nale il sindacato aveva invitato per lo

scorso 5 marzo ad un incontro del perso-

nale il Direttore Generale dell’Asrem e il

Direttore Sanitario dei Presidi Ospedalieri

di Termoli e Larino che hanno declinato

l’invito per quel giorno: un nuovo incontro

è stato fissato per il 12 marzo. “C’è da dire

- si legge in una nota firmata dal segretario

provinciale Fials Gianluigi Angelucci - che

questa organizzazione sindacale giudica

singolari e del tutto inappropriati i sistemi

con i quali codesta Azienda intende far

fronte alle varie complicazioni che, ormai,

si registrano quotidianamente.

Pertanto, se l’Azienda continua ad emar-

ginare il Sindacato sulle questioni che ri-

guardano direttamente i dipendenti,

demandando ad altre “figure” non infer-

mieristiche la formulazione di proposte e

soluzioni che non producono effetti di ri-

lievo, se non aggravare le responsabilità e

il carico di lavoro degli operatori di corsia,

la Fials mentre rigetta le disposizioni im-

partite, stigmatizza l’atteggiamento del-

l’Asrem che continua a rinviare le riunioni

con le parti sociali come se non volesse

trovare soluzioni alle problematiche espo-

ste. Per questo motivo – continua la nota -

s’intende denunciare pubblicamente l’at-

teggiamento talvolta ostile di chi, invece di

salvaguardare la salute del cittadino e le

condizioni lavorative il più possibile favo-

revoli ai lavoratori , patrimonio inestima-

bile dell’azienda stessa, continua a

rinviare i problemi sollevati. Nell’attesa

che l’ Asremri convochi urgentemente i

Sindacati (sperando che non vi sia un altro

rinvio) aventi titolo alla “Contrattazione

Decentrata”, proprio per la gravità e la su-

perficialità delle disposizioni impartite,

decisioni assunte senza consultare mini-

mamente i “Rappresentanti dei Lavora-

tori”, per questa ragione la Fials proclama

lo stato di agitazione di tutto il personale

turnista e non del Presidio sanitario San

Timoteo e del Vietri di Larino, stanco di es-

sere penalizzato e osteggiato da improvvi-

sate risoluzioni che, ad ogni modo, non

migliorano affatto l’assistenza ai degenti e

risultano persino in contrasto con le

norme più elementari dell’etica professio-

nale ed in violazione con il dettato contrat-

tuale”.

Incidente stradale, due i feriti perfortuna non gravi

Carenza di personale in ospedale, statodi agitazione al San Timoteo e Vietri

Strada abusiva in costruzione sequestrada e due persone denunciate SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI

– Gli uomini del Corpo della Forestale

hanno individuato e posto sotto seque-

stro in contrada Ponticelli una strada in

costruzione senza che fossero state ri-

lasciate le autorizzazioni ambientali e

urbanistiche.

Ad essere sequestrata un’area pri-

vata dove era stato rimosso del terreno

ed abbattuti degli alberi per poi gettare

ghiaia stabilizzata e realizzate cunette

e scarpate allo scopo di realizzare una

strada con rete idrica e illuminazione.

Dopo gli immediati accertamenti la

Forestale ha denunciato a piede libero

alla Procura della Repubblica del Tri-

bunale di Larino il proprietario del ter-

reno e il responsabile della ditta che

stava eseguendo i lavori.

Acquisto doni per le scuole della Costa d’AvorioMAFALDA – L’Amministrazione co-

munale dopo la visita ufficiale ricevuta

lo scorso mese di ottobre da parte del

Cardinale Bernard Agré, ha conosciuto

l’importanza dell’omonima Fondazione

che opera in Costa d’Avorio e in altri

paesi dell’Africa, dove realizza progetti

a favore della popolazione africana e,

in particolare, dei ragazzi e giovani,

sviluppando programmi di educazione

– istruzione nelle 52 scuole, istituite

dalla stessa fondazione, e piani di svi-

luppo e sanità per mezzo di numerose

altre strutture.

Ritenendo utile una visita in quei

luoghi e vista la disponibilità da parte

dell’Assessore comunale alla Cultura e

alle Politiche Scolastiche e ai rapporti

con i mafaldesi all’estero, Aurelia Spa-

tocco, al fine di osservare e studiare le

opere della Fondazione Bernard Car-

dinal Agré, la visità sarà effettuata dal

23 marzo al 4 aprile prossimi e il viag-

gio sarà a carico dell’amministratrice,

la Giunta comunale ha deliberato di

donare alle scuole gestite dalla Fonda-

zione materiale scolastico per i bam-

bini che sarà consegnata dallo stesso

Assessore.

LARINO - “Crea in me, o Dio, un cuore puro,

rinnova in me uno spirito saldo. Non scac-

ciarmi dalla tua presenza e non privarmi del

tuo santo Spirito”. Sono il sacerdote Michele

Valentini, Cappellano nella Casa circondariale

di Larino. In occasione della quaresima mi

piace, con le dovute cautele, partire da questa

dura presenza sul territorio della nostra Dio-

cesi: questo “santuario” di dolore e sofferenze

che altri chiamano “carcere”. Se mi chiedete

quale è il desiderio più grande dei detenuti,

mi è difficile non rispondere: la libertà. Stiamo

per iniziare di nuovo un tempo – quaresima-

per coltivare la vera libertà. Tutti stiamo, per

un certo verso, “in carcere”, quello delle nostre

debolezze, delle nostre passioni, dei nostri

peccati. Nell’ambiente carcerario vi sono delle

figure preposte a “rieducare” il detenuto, a

“creare un cuore puro” e a “rinnovare uno spi-

rito saldo”, perché “lavato tutto dalla colpa”,

ognuno possa “aprire le labbra e la bocca e

proclamare la lode” a Dio con una vita “rico-

struita” dalla e nella speranza. Lo sappiamo:

l’unico, vero, insostituibile “Educatore” è lo

Spirito, pronto a lavare da ogni iniquità e a so-

stenere un nuovo spirito generoso. Come i

primi, i detenuti, rieducandosi, riprendono a

gustare la sperata libertà, così ogni credente,

“ritornando” al Signore “con tutto il cuore”, rie-

sce a vivere la immensa dignità di figli di Dio.

Puntare decisamente con tutti i mezzi - …ele-

mosina, preghiera, digiuno….- a fare nuovo il

cuore, per “diventare giustizia di Dio”. Pentirsi

sinceramente per “far pentire” Dio: “Chi sa che

non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una

benedizione? … perché Egli è misericor-

dioso…”. Quando ognuno si “ritrova”, ritrova

Dio “Dov’è il loro Dio?” “… il Padre tuo… è nel

segreto… il Padre tuo vede nel segreto…”. In

questo cammino propizio e favorevole pur-

troppo altre “voci”, altre “parole” possono di-

stogliere. Uscire dal carcere, dopo aver

“pagato” e dopo essere stato guidato nel “cam-

mino del cambiamento” o della “conversione”,

si ritrova il “tentatore che può “trasportarci” di

nuovo a “mangiare un “frutto” che dà la morte.

Scegliere Dio è certamente scomodo. La fe-

deltà costa “tutte le cose preziose costano”. Gli

assalti, dopo il deserto-carcere, si moltiplicano.

Il Vangelo della prima domenica di Quaresima

ci ricorda l’agguato del tentatore, pronto a mi-

stificare la verità, pur di ingannare: “se tu …

se tu… se tu…”, ma evidenzia anche che se

“condotto dallo Spirito” – come Gesù – in

ognuno “esplode” la “quiete dopo la tempesta”,

la vittoria dopo la prova, la gioia dopo la resi-

stenza al maligno. Buona quaresima: ripercor-

riamo il cammino della Pasqua di passione

sulle orme di Cristo, itinerario riscaldato dal

sole della Pasqua di Resurrezione.

SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI -L’Assessore alle Politiche Sociali, LuciaD’Amario, rende noto che da fine marzo ini-zierà il progetto “Anni in movimento” (per-corso di attività motoria) promossodall’Amministrazione Comunale in collabo-razione col CONI. “Anni in movimento” in-tende far sperimentare praticamente allepersone dai 55 anni di età, un percorso mo-torio e sportivo che permetta di constatarepersonalmente e sulla propria persona i be-nefici di un’attività svolta in maniera regolaree nel rispetto di esigenze specifiche. Il corsodi ginnastica dolce gratuito sarà tenuto da unistruttore del CONIi con frequenza diuno/due incontri settimanali in orario pome-ridiano. L’iniziativa sarà presentata con un se-minario iniziale dall’Assessore alle PoliticheSociali, Lucia D’Amario, e dal coordinatoreTecnico Provinciale del CONI. Inoltre, tutti ipartecipanti saranno visitati gratuitamenteda un geriatra ed il Medico sportivo rilasceràil certificato di sana e robusta costituzione.Le adesione dei cittadini residenti a San Gia-como dai 55 anni in su vengono raccolte finoad oggi, martedì 11 marzo presso l’ufficio diCittadinanza del Municipio.

Corso di ginnasticadolce gratuito per gli anziani

Tempo quaresimale: tra formazione,riflessione e approfondimento

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I biancocelesti sono vicini al baratro e alla retrocessione, i granata sono ancora in corsa per la salvezza diretta

Il pari nel derby tra l'Isernia e l'Olympia Agnonese è

stato utile più ai granata, che ai pentri. Gli altomolisani,

infatti, restano in piena corsa per la salvezza diretta;

mentre, i biancocelesti, rimasti senza dirigenti, anna-

spano sempre al penultimo posto, a due lunghezze dal-

l'Angolana, che al momento disputerebbe i playout.

L'Isernia, oltre a superare la classifica, dovrà anche pro-

vare a ridurre il gap dalla tredicesima posizione, per

ambire agli spareggi salvezza.

Unico comune denominatore dei due club di serie D

della provincia di Isernia è che già da domenica pros-

sima dovranno tornare a vincere.

L'Agnonese riceverà il tranquillo Giulianova, mentre

per l'Isernia ci sarà la difficile trasferta di Matelica con-

tro la terza forza del girone F della serie D.

Il derby non è stato uno spettacolo, né in campo, né

sugli spalti. Se le due formazioni non hanno dato vita a

una grande prestazione, sulle tribune è mancato il colpo

d'occhio che aveva caratterizzato le precedenti sfide tra

i due club. Sintomo, questo, della forte crisi in cui versa

l'Isernia calcistica, società dalla quale si sono dimessi i

massimi vertici, ma anche di un entusiasmo calato at-

torno al fenomeno calcistico in alto Molise con l'Agno-

nese che sta disputando il suo settimo campionato

consecutivo di serie D. Un derby per circa 150 spettatori:

ben lontani dai numeri che si registravano sino a qual-

che mese fa. Fatto sta che se per l'Isernia il baratro della

retrocessione e del fallimento societario è vicino, per

l'Agnonese le ultime otto gare saranno altrettanti finali

per raggiungere la permanenza nella categoria.

La squadra di Urbano dovrà giocare contro Giulia-

nova, Fano, Termoli e Matelica al 'Civitelle' e a Fermo,

Celano, Civitanovese e Angolana lontano dal Molise. Un

calendario, tutto sommato, non proibitivo, a patto che i

granata, che recupereranno contro il Giulianova l'ex

Esposito e Di Lullo, ritorneranno sin da subito al suc-

cesso. Per l'Isernia, che affronterà nello sbando più to-

tale il finale di stagione, ci saranno ancora da affrontare

Matelica, Amiternina, Vis Pesaro, Jesina, Bojano con i tre

punti già al sicuro, la capolista Ancona, Recanatese e

Maceratese.

Questo quadro fa immaginare a un'Agnonese che, il 4

maggio, potrà ancora festeggiare la salvezza, ma a

un'Isernia dove è meglio iniziare a pensare alla riorga-

nizzazione societaria, per ripartire dall'Eccellenza.

Il Campobasso ha ripreso gli allenamenti, dopo il ri-

poso domenicale concesso dall'allenatore Francesco

Farina, in occasione della sosta che ha osservato il cam-

pionato di Eccellenza.

I lupi si erano allenati venerdì e sabato, giorno in cui

la truppa rossoblù ha disputato un test amichevole con-

tro il Santo Stefano, compagine del torneo di Prima ca-

tegoria, terminato a sorpresa con un pareggio per 2-2.

La squadra di Farina si allenerà anche questa mattina

e al termine della rifinitura la truppa si trasferirà in au-

tobus a Ciampino, dal cui aeroporto decollerà l'aereo

che condurrà la comitiva a Cagliari.

Domani è in programma la partita di ritorno dei

quarti di finale contro il Portocorallo, squadra di Villa-

putzu, centro di quasi cinquemila abitanti a un'ora di

autobus dal capoluogo sardo.

Farina, come avverrà fino al termine della stagione,

dovrà rinunciare a Monti e Guglielmi, così come sta an-

cora recuperando la forma migliore Cammino.

In porta giocherà Cattenari, mentre in difesa si posi-

zioneranno i centrali Minadeo e Scampamorte, suppor-

tati dagli esterni bassi Volpecina sulla mancina e

Scudieri sul fronte opposto.

In mediana spazio a Fazio e Pignataro, insieme con i

due cursori laterali, Cianci e Palumbo. In avanti il duo

Lazzarini-Vitelli. A gara in corso ci sarà spazio pure per

Di Lallo e Corradino, con quest'ultimo che dopo gli ul-

timi acciacchi fisici, alla soglia dei 40 anni, dà sempre il

suo fattivo contributo.

A Villaputzu si partirà dal 2-0 dell'andata, firmato da

Lazzarini e Fazio. Mezza qualificazione alle semifinali è

in tasca al Campobasso, ma guai a sottovalutare i sardi,

che in campionato sono la seconda forza del massimo

torneo regionale sardo.

I lupi dovranno essere protagonisti di una gara ac-

corta: toccherà al Portocorallo rischiare qualcosa, al

fine di trovare la via della rete per provare a ribaltare

il risultato del match in terra molisana. Impresa, co-

munque, difficile per i cagliaritani, anche per via del

fatto he quest'anno il Campobasso ha subito pochis-

sime reti nelle trentasei partite ufficiali.

I lupi, se dovessero superare il turno con l'accesso

alle semifinali della manifestazione tricolore, trove-

ranno sul proprio cammino verso la finalissima di Fi-

renze una tra il Casarano e il Catania San Pio X.

Mercoledì scorso, in Sicilia, i locali si sono imposti per

1-0. Domani, in Puglia, sarà gara aperta a qualsiasi ri-

sultato, con il Casarano che va a caccia a tutti i costi del

ritorno in serie D.

La partita di domani tra il Portocorallo e il Campo-

basso sarà diretta da Luca Testi della sezione di Li-

vorno, con gli assistenti Simone Assante e Filippo Vona,

entrambi di Frosinone.

Si giocherà alle ore 14.

Sport15

11 marzo 2014

I rossoblù partiranno dal 2-0 dell'andataIn Sardegna arbitrerà Luca Testi della sezione di Livorno

Il Campobasso, domani alle ore 14, affronterà il Portocorallo per l'accesso alle semifinali

Un derby sottotono,in campo e sugli spaltiIsernia e Agnonese non hanno brillato: un giusto pari nel deserto del 'Lancellotta'

Lupi, scatta l'operazione Coppa Italia

Un contrasto aereo tra Pifano e Panico Il momento del sorteggio iniziale del derby

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