11 marzo 2014
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Il Tapiro del giorno lo diamo a Rosa-
rio De Matteis. Da tempo l'amministra-
zione provinciale di Campobasso non
riesce a garantire una continuità nella
sua azione che risulta ferma. E' pur
vero che i tagli del governo hanno dis-
sanguato le casse, soprattutto, delle
Province. Altrettanto vero, però, è che
l'attuale amministrazione provinciale
non riesce a dare più nulla al territorio.
Più di qualcosa si è andato sfilacciando
all'interno di una maggioranza che
vede più colori insieme e che, proprio
per questo, non dà più certezze.
L'Oscar del giorno lo assegniamo a
Nicola Gesualdo. L'assessore comu-
nale all'Urbanistica del Comune di
Campobasso si è dimesso diversa-
mente dal suo collega di Giunta, Ni-
cola Cefaratti che, invece, è rimasto
attaccato alla poltrona fino all'ultimo
minuto ad attendere il benservito da-
togli dal sindaco Di Bartolomeo. Per
Gesualdo poco meno di un anno di at-
tività che ha visto spesso e volentieri il
Consiglio non assicurargli i voti sulle
proposte provenienti dal suo assesso-
rato. Alla fine ha mollato.
L’Oscar del giornoa Nicola Gesualdo
Il Tapiro del giornoa Rosario De Matteis
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 58 - MARTEDÌ 11 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
I pensieri dell’assessore Petra-
roia la domenica se ne vanno
per i rami. Il 9 marzo hanno
scelto di fare un’incursione av-
venturistica sulla politica del go-
verno Renzi, in particolare sul
Piano del lavoro (o Jobs act,
come si preferisce dire) metten-
dolo duramente in discussione.
Da donde una serie di valuta-
zioni e riflessioni economiche e
rivendicazioni sociali e sindaca-
listiche, che le sono congeniali
dati i trascorsi cigiellini.
Una paginetta abbastanza pe-
pata, buttata giù, lo si nota chia-
ramente, più per essere un
diversivo che un vero docu-
mento su cui riflettere e da cui
trovare spunti correttivi pratica-
bili.
In sostanza, dopo aver girato e
rigirato intorno al dato statistico
secondo cui il 50% della ric-
chezza nazionale è nelle mani
del 10% degli italiani, condan-
nato l’eccesso di liberalismo e
dato un colpo basso al capitali-
smo animale “ che non intende
più mediare e non ha più inte-
resse a mediare coi lavoratori”, è
approdato alla conclusione che
“se non si riparte da un fisco pro-
gressivo, da una patrimoniale
sulle ricchezze e da una redistri-
buzione dei redditi, delle opportu-
nità e dei diritti, non ci saranno
mai i soldi per un Piano per il La-
voro che restituisca dignità ai di-
soccupati”. Per Petraroia trattasi
di una scelta “che si può e si deve
fare insieme alle confederazioni
sindacali e alle parti sociali ar-
chiviando un ventennio di solip-
sismi imprenditoriali di marca
liberista che hanno reso l’Italia
più povera, meno coesa, e più ini-
qua”.
Al di là del ventennio solipsi-
stico imprenditoriale, nel corso
del quale, però, ci sono stati so-
stanziali intermezzi di sinistra,
per effetto di un evidente rigur-
gito sindacalista, per Petraroia,
“dalla crisi non si esce se non si
riconosce il ruolo delle confedera-
zioni sindacali e delle rappresen-
tanze del mondo del lavoro”. Cosa
che non rileva nell’azione del
governo Renzi, e fa bene a ricor-
darlo a quanti in quel governo
non pongono eccessiva fiducia,
ma al solito preferisce badare
alla pagliuzza negli occhi degli
altri, ignorando il trave nei suoi
e, soprattutto, del governo di Pa-
lazzo Vitale.
Che, come sanno finanche le
pietre, i sindacati e i sindacalisti
finora ha dimostrato di conside-
rarli poco più che soprammobili.
Ricordiamo bene il comunicato
di protesta delle maggiori sigle
sindacali contro Frattura che
tardava a riceverli e a confron-
tarsi con loro. Forse gli è uscito
dalla mente. Vabbene che di
Piano di lavoro nel Molise
manco se ne parla, per cui le
parti sociali se ne possono stare
dove sono, ma che il sindacalista
in quiescenza (?) Michele Petra-
roia faccia di queste sortite, so-
prattutto di domenica, sperando
che gliele si faccia passare per
buone, rivendicando che i sinda-
cati abbiano un ruolo in Italia e
alcuno in Molise, è una pretesa
eccessiva.
Dardo
CAMPOBASSO. L’ipotesi di
esclusione delle donne dalla
Giunta regionale e l’estro-
missione quindi della quota
di genere dalla gestione della
cosa pubblica, ha portato il
consigliere Nunzia Lattanzio,
unica donna eletta in maggio-
ranza, a rompere il silenzio.
La quasi certa assenza fem-
minile nella Giunta Frattura
bis, non risulterebbe per la
Lattanzio affatto casuale, ma
segnale chiaro di una menta-
lità egemonica diffusa a Pa-
lazzo Vitale ed in seno allo
stesso Consiglio regionale,
mentalità ancora fortemente
legata ad una visione settaria
del potere.
“Non è una questione di
quote rosa - precisa Nunzia
Lattanzio - la nomina di una
donna nell’Esecutivo do-
vrebbe maturare attraverso
processi logici naturali per un
corretto profilo osservativo
delle singole questioni poli-
tico-amministrative. Una
eventuale imposizione, per
statuizione e fissità norma-
tiva, mortificherebbe la
stessa decisione. La modifica
statutaria o l’eventuale ri-
corso di parte, segnerebbero
per il nostro Molise una
nuova pagina buia nella af-
fermazione di principi costi-
tuzionali e democratici.
Appare inutile ricordare che
in ogni contesto relazionale
pubblico e privato, il contri-
buto di genere ampio crea ed
alimenta un contraddittorio
puro e completo. Il confronto
prezioso tra uomo e donna, in
ambito genitoriale, ammini-
strativo, sociale e lavorativo è
indubbiamente strumento di
diversificata ed articolata
analisi”.
A questo punto, per il con-
sigliere Lattanzio, è naturale
dedurre che la mancata pre-
senza delle donne nell’Ese-
cutivo regionale sia
strettamente collegata a sup-
posizioni degli uomini che
operano nelle stanze del po-
tere molisano, visto che per
loro le donne possono essere
collaboratrici apprezzate,
professioniste stimabili, ma
non colleghe.
“Il Governatore Frattura, al
fine di tutelare gli equilibri
politici e con riferimento a lo-
giche prevalentemente stati-
stico-numeriche, conclude
Lattanzio, è forse lontano dal-
l’idea di nominare una donna
in Giunta. Egli probabilmente
è forte dell’idea che la natura
dei suoi assessori sia com-
plessa e completa da rac-
chiudere sia il maschile che
il femminile. Lo stesso Gover-
natore, dimentico di ogni
consolidata teoria scientifico-
sociologica-psicologica ed
economico-sociale, potrebbe
finire con l’operare la ripro-
posizione di un Esecutivo al
maschile. Al mio Presidente,
probabilmente, le dimensioni
distinte dell’uomo e della
donna, diverse ed insepara-
bili, complementari ed indivi-
sibili trovano summa
esclusivamente nella singola
natura dell’uomo. Un caso
tutto molisano!”.
TAagliolto
211 marzo 2014
"Esecutivo regionale senzadonne"
I pensieri dell’assessore Petraroia la domenica se ne vanno per i rami
Ipse dixit: “Dalla crisi non si esce se non si riconosce il ruolo delle confederazioni sindacali e delle rappresentanze del mondo del lavoro”
Lattanzio : “E’ evidente che per il Presidente Frattura governare sia ancora cosa da maschi”
Maxi indaginesul centrodestra: 70 persone nel mirino della magistratura tranne Frattura
CAMPOBASSO. Si parla molto in questo
periodo di alcune indagini che coinvolgono
l’ex presidente della Regione Molise Mi-
chele Iorio e le testate giornalistiche: Tele-
molise e La Gazzetta del Molise. In realtà,
sembra che l’avviso di proroga delle inda-
gini preliminari su una maxi inchiesta se-
guita dal procuratore capo di Campobasso,
Armando D’Alterio, riguardi circa una set-
tantina di persone. Tutte del centrodestra
con l’esclusione di qualche esponente di
destra spostato oggi a sinistra. Le accuse?
Tantissime, più di quelle che potrebbe
avere un tipo quale Totò Riina: corruzione,
estorsione, persino associazione per delin-
quere. Settanta persone coinvolte per que-
stioni che, in molti casi, sono state già
sottoposte ad indagini e finite con l’archi-
viazione per assenza di reato. Alcuni
aspetti però sono peculiari.
Come ad esempio la riapertura delle in-
dagini avvenuta a ridosso della campagna
elettorale per le regionali del 2013, le in-
dagini seguite dalla Squadra Mobile di
Campobasso su cui incombe l’ombra della
questione del Questore indagato per favo-
reggiamento all’attuale governatore Frat-
tura (la cui sorella ricopre il ruolo di vice
questore vicario e capo di gabinetto del
questore indagato), e, in base a quanto di-
chiarato dalla direttrice di Telemolise (Ma-
nuela Petescia) l’esclusione da questa
maxi inchiesta dello stesso governatore
Frattura nonostante facesse parte, come gli
altri, di quello che viene definito il sistema
Iorio. “Se, ove mai esistesse l’ipotesi di un “sistema
Iorio” dal 2001 al 2012 – evidenzia la direttrice - su
cui starebbe facendo luce la Questura di Campo-
basso, perché sono stati passati al setaccio dalla
Squadra Mobile TUTTI gli Enti, e dico tutti gli Enti
possibili e immaginabili, che avevano rapporti eco-
nomici con la Regione fuorché quelli presieduti da
PAOLO DI LAURA FRATTURA FINO ALL’OTTO-
BRE DEL 2011?”. Ed ancora: “perché si è escluso A
MONTE, a quanto sembra, la possibilità che anche
Frattura abbia fatto parte di questo fantomatico si-
stema? Perché gli organi inquirenti hanno ignorato
tutti i contratti di Camera di Commercio e Union-
camere con Telemolise quando la stessa emittente
televisiva parlava bene di Frattura?”.
Allo stesso tempo però si ha la sensazione che da
più parti si voglia gettare nel cestino un’altra in-
chiesta, quella sulla Biocom di Frattura per aver
preso 265mila euro di fondi pubblici mai usati e mai
restituiti.
La stessa inchiesta nel cui filone è finito anche il
questore di Campobasso per favoreggiamento.
Come se non bastasse questo caos generale che ri-
guarda Procura della Repubblica e Questura di
Campobasso, al silenzio degli organi competenti
che dovrebbero far luce e risolvere questo gigante-
sco conflitto che getta ombre sull’operato della ma-
gistratura, ecco piombare come un fulmine a ciel
sereno l’ex direttore della Protezione Civile del Mo-
lise e la figura della consigliera di parità Giuditta
Lembo. Giuseppe Giarrusso lancia sul social net-
work una commistione che dovrebbe far paura a
qualunque cittadino. “Una tale consi-
gliera regionale di parità - scrive Giar-
russo sul suo profilo facebook senza fare
il nome ma per un giornalista la consi-
gliera di parità è proprio Giuditta
Lembo- che si vanta di avere amicizie
importanti in Procura – forse proprio
con il procuratore capo che segue le in-
dagini del centrodestra? - (tra l'altro
sembrerebbe che anche lei c'entri qual-
cosa sulle indagini che stanno coinvol-
gendo Telemolise e non solo...), con
eccesso di zelo, ha denunciato (anche
alla Procura) il mancato rispetto delle
quote rosa nelle commissioni di con-
corso alla Protezione Civile (nonostante
fossero, nel rispetto della norma, state
impegnate tutte le donne, distinte per
professionalità, presenti in Agenzia,
oltre a tutte quelle che, pur essendo a
contratto si erano rese disponibili) salvo
poi tacere dopo che alla sorella, in di-
spregio a tutte le norme in materia di re-
clutamento (senza selezione e senza
concorso) e per chiamata diretta, veniva
proposto un contratto all'Agenzia per la
Protezione Civile (dopo aver allontanato
dalla stessa il sottoscritto) mentre impu-
nemente (secondo me senza validi mo-
tivi) venivano mandate a casa 218
professionisti che avevano superato un
regolare concorso (voglio chiarire che
tutti i ricorsi presentati alla procedura
concorsuale sono stati rigettati dal
TAR)”.
La domanda è: qual è il ruolo della consigliera di
parità sulla maxi inchiesta che riguarda tutto il cen-
trodestra tranne la Camera di Commercio di Cam-
pobasso e Unioncamere Molise rette da Paolo
Frattura? E come mai la sorella della consigliera di
parità è stata (ri)assunta alla Protezione Civile, gui-
data da Frattura e Ciocca, senza concorso e senza
selezione? E soprattutto: quando da Bari e dal Csm
qualcuno si deciderà a muovere un dito per riorga-
nizzare un sistema giuridico che in Molise ha l’aria
di essere corrotto? Ed infine, perché il procuratore
capo D’Alterio non ha voluto prendere atto delle
prove che la direttrice di Telemolise voleva fornire
relativamente a possibili reati del questore di Cam-
pobasso già sotto inchiesta?
Antonio Careca
TAagliolto
311 marzo 2014
Spunta un ruolo anomalo della consigliera di parità Giuditta Lembo: vanta di avere amicizie in Procura
Il Procuratore CapoArmando D’Alterio
CAMPOBASSO. Sono terminati i lavori del primo Con-
gresso nazionale di Fratelli d’Italia – AN tenutisi nella
storica cornice di Fiuggi. Diciannove anni dopo, la de-
stra si è rimessa in cammino proprio da dove aveva la-
sciato la casa del Movimento sociale Italiano per dare
vita all’esperienza di Alleanza Nazionale.
Una due giorni densa di interventi e contenuti nuovi,
un nuovo impulso alla vita del neonato movimento che,
nell’arco di un solo anno, ha percorso tappe importante
del proprio radicamento. Una svolta a destra, un ritorno
alle origini, la difesa della sovranità nazionale, il recu-
pero dei valori storici che hanno contraddistinto per
anni una comunità politica.
“Tanti i giovani, le donne e gli uomini nei cui occhi si
leggeva finalmente la consapevolezza di aver trovato
nuovamente una casa per poter liberamente esprimere
il proprio pensiero”. Così il responsabile regionale del
Molise, Filoteo Di Sandro. “Un partito che vuole resti-
tuire a tutti la possibilità di partecipare dicendo basta
ai nominati ed agli amici degli amici, un partito con le
idee chiare, a destra, fuori da Partito Popolare Europeo
e, se necessario, pronto a sacrificare l’euro pur di affer-
mare il principio “prima l’Italia”. Crescita, identità, so-
lidarietà, legalità, sovranità e verità saranno la guida
della nostra azione politica che è tornata ad essere
scaldata ed illuminata dalla nostra fiamma tricolore.
Abbiamo eletto, nel corso dei lavori, anche i delegati
Molisani alla prossima Assemblea Nazionale con
l’obiettivo di completare al più presto il percorso di
strutturazione del partito e di concentrarci a pieno sulla
prossima sfida per le europee di maggio. Una rappre-
sentanza importante anche questa per la nostra regione
che ha ottenuto ben quattro delegati - eletti dai Grandi
Elettori – che saranno: Alessandro Altopiedi e Luisa
Iannelli per la provincia di Isernia e Costanzo della
Porta e Luciano Paduano per quella di Campobasso”.
CAMPOBASSO. Il TAR nella seduta del 7 marzo si è pronunciato sul ricorso
cautelare della Provincia di Campobasso e ha respinto la sospensiva del Piano
di Dimensionamento Scolastico fissando la trattazione al 27 marzo prossimo.
In settimana lo stesso TAR sarà chiamato nuovamente ad intervenire sulla ma-
teria per discutere del ricorso del Comune e di alcuni genitori di Campobasso, e
dalle decisioni che scaturiranno in sede di Magistratura Amministrativa ne de-
riverà o la conferma delle 54 autonomie scolastiche concordate col Ministero
dell’Istruzione con relativi dirigenti assegnati in titolarità a ogni istituzione sco-
lastica, oppure sarà sancito l’annullamento del Piano col ripristino delle 82 au-
tonomie di cui 41 sottodimensionate e assegnate in reggenza a titolari di altri
istituzioni scolastiche che dovranno fare la spola su più scuole e su una molte-
plicità di comuni.
Diverse associazioni degli utenti insieme ai sindacati di categoria della scuola
sono intervenute pubblicamente in difesa del Piano di Dimensionamento quale
primo atto dell’organizzazione di un mondo che coinvolge 43 mila studenti, 6.500
addetti, Ministero dell’Istruzione, Comuni, Province, ANCI, UPI, famiglie e Re-
gione. Il Molise è rimasta l’unica realtà italiana a non avere un Piano di Dimen-
sionamento in questi anni accumulando un ritardo grave in termini di mancato
approntamento di un’anagrafe degli edifici scolastici da mettere in sicurezza, di un
piano per la scuola digitale, di un anagrafe degli studenti e di interventi agevolativi
per il diritto allo studio.
In caso di annullamento di un Piano costruito dalle Province in sede di Conferenze
dei Sindaci che la Regione si è limitata semplicemente ad assemblare, in Molise si
determinerà il caos perché i 43 mila studenti hanno già completato le iscrizioni per
il nuovo anno scolastico al codice meccanografico delle 54 nuove autonomie.
Si dovranno ripetere le iscrizioni, si fermeranno i trasferimenti di personale, si do-
vranno rifare le graduatorie dei docenti, le 12 dirigenze in titolarità per la differenza
tra le 42 di oggi e le 54 fissate dal Piano si perderebbero, e i trasferimenti da altre
regioni andrebbero incontro al rischio di perdere il posto nella scuola di partenza e
non averlo più in una delle 54 autonomie scolastiche del Molise.
4 TAagliolto11 marzo 2014
Il ricorso della Provincia di Campobasso è stato bocciato dal Tar ma ne pendono altri
CAMPOBASSO. L’Acem ha inoltrato
una nota a firma del Presidente Cor-
rado Di Niro al nuovo Presidente del
Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ed
ai Parlamentari Molisani Venittelli,
Leva, Ruta e Di Giacomo.
Con la nota odierna, è stato chiesto
un incontro urgente a Roma per ri-
prendere il percorso di concertazione
avviato il 7 novembre 2013, allor-
quando una delegazione dell’ACEM fu
ricevuta dai dirigenti della Presidenza
del Consiglio dei Ministri insieme alla
delegazione degli Onorevoli Molisani,
allo scopo di trovare soluzioni ade-
guate per l’attività di ricostruzione post
sisma in Molise.
Nella nota di stamane, l’ACEM riper-
corre le varie vicende a partire dalla
delibera CIPE degli inizi di agosto del
2011 che stanziava per la ricostruzione
in Molise 346.140.000 di euro, prose-
guendo con il varo della legge regio-
nale 30 aprile 2012, n. 12, con cui è
stata istituita l’Agenzia Regionale di
Protezione Civile, alla quale venivano
originariamente assegnati fondi per
circa 58 milioni di euro, integralmente
spesi.
Nella richiesta di incontro al neo
Premier, l’ACEM evidenzia che le im-
prese edili, in enormi difficoltà, stanno
lavorando su 344 interventi comples-
sivi di classe “A” per un totale che – de-
purato dei primi stati di avanzamento
già erogati in acconto e di una tranche
di 15 milioni di euro liquidata a fine
anno – ammonta grossomodo a 50 mi-
lioni di euro.
Per questo l’Associazione ritiene ne-
cessario un incontro urgente con il Go-
verno centrale ed i Parlamentari
molisani allo scopo di chiedere con
forza gli opportuni provvedimenti ne-
cessari per riprendere gli interventi di
ricostruzione che ad oggi necessitano
innanzitutto dello sblocco delle risorse
assegnate con gli APQ firmati nei mesi
di ottobre-novembre 2013 (92 milioni
di euro più altri 38 milioni), nonché
della deroga al patto di stabilità asso-
lutamente necessaria per poter spen-
dere le risorse stesse.
"Edilizia, si riapra il confronto"
Scuola, senza Piano è caos
Al termine del primo congresso costituito il vertice del partito
L'Acem torna a chiedere un impegno governativo per la crisi del settor
"Con Fratelli d'Italia torna la destra"
Il territorio regionale annovera tre riserve naturali
(Collemeluccio, Montedimezzo e Pesche), due aree pro-
tette (l’oasi di Guardiaregia e l’oasi di Casacalenda) e uno
spicchio di Parco nazionale (Abruzzo, Lazio e Molise). Al-
l’apparenza sembra virtuoso, attento al valore ambientale
e naturale, e fortemente impegnato a preservarlo e a va-
lorizzarlo. All’apparenza. Perché nei fatti è ben altra mu-
sica. A girare lo sguardo intorno vediamo decine e decine
di pali eolici sui crinali più interessanti dal punto di vista
paesaggistico, centinaia di ettari di terreno boschivo an-
dati in fumo, cave estrattive e discariche a cielo aperto.
Inoltre, furtive e capziose forme di inquinamento hanno
avvelenato il terreno, le acque e l’aria, rese possibili da
una scarsa e insufficiente opera di prevenzione e con-
trollo.
L’espansione delle costruzioni in assenza di piani terri-
toriali e di piani regolatori, avviene sotto il segno della
speculazione, il cui danno maggiore è reso dalla sottra-
zione di aree di pregio ambientale, da un inurbamento sel-
vaggio e, quindi, dall’abbassamento del livello della qualità
della vita. Dinanzi ad un quadro complessivo di questa
fatta, le tre riserve naturali, le due aree protette, e lo spic-
chio di Parco nazionale rappresentano poca cosa rispetto
ad una reale volontà e capacità di considerare il territorio
una risorsa e un’occasione di crescita. Dicono niente.
Cioè non riescono a incentivare e a rafforzare l’idea del
Parco del Matese, che per decenni è stata e rimane l’idea
guida del progetto di salvaguardia e sviluppo del territorio
molisano in versione ambientalista, in versione turistica
e in versione economica, di un’economia fondata su pro-
duzioni cosiddette di nicchia.
Non riescono in quanto esse stesse non danno un’im-
magine dinamica alla gestione né coi numeri e le statisti-
che a dimostrare vantaggi economici. Probabilmente il
difetto è nel manico, nella penuria di risorse, nella ogget-
tiva difficoltà di contrastare il trend della speculazione e
le sue molteplici forme e convenienze. Ma non per questo
l’idea del Parco del Matese, che per ampiezza e per carat-
terizzazione assomma molte altre peculiarità e specificità
rispetto alle riserve naturali, alle oasi e alla porzione del
Parco nazionale che ci appartiene, la si può impunemente
mettere in archivio. Ovvero, rinunciare aprioristicamente
a creare occasioni di crescita e di sviluppo che sono pro-
prie dei Parchi naturali di grande dimensione, ben strut-
turati, e a ridosso di grandi aree urbane. Ciò che
preoccupa è l’indifferenza generale se non addirittura con
qualche risentimento di troppo da parte dei molisani che,
vivendo a ridosso del Parco, ritengono che verrebbero lesi
i propri interessi.
Preoccupa ugualmente l’episodicità con cui emergono
e affondano, ciclicamente, la proposta del Parco del Ma-
tese e l’appeel turistico - ambientale - naturalistico del
Molise, senza pervenire ad una determinazione. Da circa
un ventennio nelle aule consiliari delle maggiori istitu-
zioni locali e territoriali l’argomento è oggetto di discus-
sione, per poi scomparire nel nulla.
Finora, con risultati pari alla loro modesta coscienza po-
litica e personalità amministrativa, si sono cimentati sin-
dacalisti, consiglieri regionali e qualche assessore di
transito all’ambiente. Il cui lascito è una sequenza di pro-
poste di legge e di frettolose retromarce.
Qualche anno fa, sull’idea del Parco s’è spesa finanche
l’Università del Molise protagonista, con il Consiglio re-
gionale Unipol, di un convegno a Isernia dal titolo “I par-
chi del Molise: un’occasione di sviluppo“. La
partecipazione scientifica al dibattito dava un contribuito
sostanziale alo spessore del progetto, ma anche questa cir-
costanza s’è dispersa nel nulla.
Dal convegno ad oggi non s’è mossa foglia. Continuiamo
pertanto a tenerci le tre riserve naturali, le due aree pro-
tette e lo spicchio di Parco nazionale in assoluta carenza
di prospettive e d’iniziative. Frattanto proliferano i pali eo-
lici, i boschi bruciano, le cave s’ingrandiscono, così le di-
scariche e le furtive e capziose forme di inquinamento che
sono sfuggite e sfuggono al controllo. E il Molise allegra-
mente va verso la deriva del degrado ambientale, tutto
preso e compreso nella vergogna delle indennità dei con-
siglieri regionali, dei portaborse, del quinto assessore e
dell’azzeramento della Giunta.
Dardo
di Antonio Turdò*
Come denunciato la settimana scorsa
siamo costretti a tornare e confermare
quanto dichiarato in materia di tassa-
zione dei bolli, cioè che la prescrizione
è triennale ai sensi e per gli effetti
dall’art.3 del D.L.vo 2/1986 poi conver-
tito nella legge 60 del 1986 , che rappre-
senta il termine massimo entro il quale
si prescrive il diritto di riscossione delle
somme dovute e quindi cade in prescri-
zione è fissato entro il terzo anno suc-
cessivo a quello in cui si sarebbe dovuto
pagare.
Ad oggi dobbiamo segnalare che ci è
arrivata una lettura forzata della norma
da parte della Direzione Aci di Campo-
basso ed Isernia la quale smentisce ca-
tegoricamente che le notifiche siano
avvenute fuori termine essendo state
postalizzate il 31.12.2013. Che significa
postalizzate?. Ad una nostra verifica
reale le postalizzazioni sono avvenute il
4 gennaio 2014 quindi fuori termine
massimo dei 36 mesi.
Ma a maggior conforto la norma parla
che il diritto del notificante, quindi la
postalizzazione avvenuta nei termini e
la notifica e consegna reale fuori dai
termini, vale per gli atti giudiziari a
mezzo messo e con tutte le norme con-
sequenziali alla notifica e non ad un
semplice atto di accertamento recapi-
tato a mezzo raccomandata ordinaria.
Quindi Cari Presidenti Chiodi e Frat-
tura abbiate il coraggio di accettare le
richieste di annullamento in autotutela,
poiché non è il caso di adire in Com-
missione tributaria di I° grado , non es-
sendo in dubbio l’obbligo del tributo e
quindi mettiamo fine ad un’altra brutta
pagina di vessazione contro i poveri cit-
tadini.
Vogliamo precisare anche a coloro
che ci hanno accusato che “noi ci do-
vremmo assumere l’onere e la respon-
sabilità delle successive cartelle
esattoriali…” noi lo abbiamo sempre
fatto e la tutela degli automobilisti è
sempre stata improntata alla massima
trasparenza e chiarezza fuggendo da
inutili e cattivi populismi che tanto
male hanno fatto e stanno facendo al
nostro territorio, ma ciò non toglie l’ob-
bligo morale, etico ed anche penale che
incombe sui pubblici uffici nel rispet-
tare la norma prima di tutti!
*Presidente Associazione Comitato
PROTRIGNINA Abruzzo e Molise
TAagliolto
511 marzo 2014
A detta di tutti"I parchi del Molise:un'occasione di sviluppo"
Ma la Regione è presa dalla vergogna delle indennità dei consiglieri, dei portaborse, del quinto assessore e dell'azzeramento della Giunta
L'intervento
Bolli auto, vessazione infinita verso gli automobilisti
CAMPOBASSO. Innovazione,
banda larga ed ultra larga: su questi
temi, che interessano da vicino il
nostro territorio ed il sistema delle
imprese, l'Unioncamere Molise ha
investito tanto negli ultimi tempi,
realizzando nuove iniziative in
grado di supportare la crescita eco-
nomica e la competizione sui mer-
cati. In questo contesto rientra
anche la realizzazione del rapporto
"Infrastrutture a banda larga e ultra
larga sul territorio molisano", rea-
lizzato nell'ambito di un progetto
cofinanziato dal sistema camerale
molisano e dal Ministero dello Svi-
luppo Economico e che sarà presen-
tato oggi, alle ore 10 presso la Sala
del Consiglio della Camera di Com-
mercio di Campobasso. Il rapporto,
curato da Uniontrasporti con la col-
laborazione di Between e Unionca-
mere Molise, vuole essere
un'attenta analisi del contesto in-
frastrutturale nelle specifiche aree
territoriali di interesse di Unionca-
mere Molise, al fine di contestualiz-
zare la tematica delle infrastrutture
di telecomunicazione e delle politi-
che per il loro sviluppo, per poter
poi delineare le possibili azioni e
strategie di interveto dell'Unione
regionale e/o delle singole Camere
di Commercio molisane.
Nell'ambito di tale tavolo tecnico
sarà, quindi, possibile analizzare il
livello di infrastrutturazione a
banda larga e ultra larga raggiunto
dai singoli comuni e il livello di qua-
lità del servizio effettivamente of-
ferto, consentendo di sovrapporre la
mappa dell'infrastruttura con la
mappa delle specializzazioni pro-
duttive (distretti e aree produttive),
al fine di avere precise informazioni
su criticità e possibili priorità d'in-
tervento. Ancora un volta l'Union-
camere Molise offre la sua disponi-
bilità, la volontà e gli strumenti per
dialogare con i principali attori: da
un lato le istituzioni di governo ter-
ritoriale responsabili della pro-
grammazione. Dall'altro gli
operatori di telecomunicazioni che
difficilmente dispongono di un'ana-
lisi così puntuale del territorio della
regione Molise poiché in genere
non hanno né la conoscenza "gra-
nulare" del territorio, né le risorse
ed il tempo di effettuare analisi così
approfondite.
Perché, ora, a fine sindacatura,
e non nel corso della legislatura
occuparsi con tanta attenzione
dei problemi relativi alla ge-
stione dei servizi comunali dati
in gestione all’esterno?
La domanda, doverosa, impe-
rativa, comunque non inficia
l’iniziativa del consigliere Mi-
chele Ambrosio con la quale s’è
assicurata la convocazione di un
tavolo tecnico (gruppi consiliari
di maggioranza e il consiglio di
amministrazione della Sea) per
valutare quale potrà (e dovrà?)
essere il futuro della società a to-
tale capitale pubblico che racco-
glie e smaltisce i rifiuti solidi
urbani Campobasso. Basterebbe
approfondire questa gestione, e
come impostarla per l’immediato
futuro, per avere il quadro delle
tante cose necessarie per otte-
nere correttamente l’esercizio di
un servizio che si mantiene tale ,
con le stese modalità e insuffi-
cienze da anni, mentre andrebbe
rivisto e aggiornato con l’in-
gresso di socio privato, se la-
sciato ancora alla Sea, oppure
con il rientro del servizio stesso
e del personale al comune, qua-
lora si dovesse decidere per una
gestione diretta comunale. Il ta-
volo tecnico servirà pure a qual-
cosa. Sicuramente ad allargare il
cerchio delle riflessioni e delle
valutazioni sulla resa e l’utilità di
aver dato la raccolta e lo smalti-
mento dei rifiuti alla Sea, di aver
dato alla Società Sole dell’Enel la
cura della rete elettrica comu-
nale, di aver dato a un privato la
gestione dei loculi cimiteriali,
così per i parcheggi a pagamento
e per la riscossione delle bol-
lette. Un comune esternalizzato,
che vuole e deve necessaria-
mente trovare un equilibrio (fi-
nanziario e funzionale), non ha
via di scampo. Deve andare a ve-
dere uno ad uno i servizi dati in
concessione e quale la resa che
hanno prodotto. Finora le ester-
nalizzazioni hanno dato risultati
deludenti; a cominciare dalla Sea
(va cercato col lanternino il citta-
dino che si dice contento del ser-
vizio di nettezza urbana) per
finire alla rete elettrica: Campo-
basso di notte ha un aspetto ci-
miteriale. Per non dire dei pro-
blemi che si verificano con la
depurazione delle acque luride e
con la gestione e l’assegnazione
dei loculi. Ad Ambrosio il merito,
sebbene acquisito in coda alla
sindacatura, di aver aperto il ca-
pitolo delle esternalizzazioni e
della possibilità che tutti pren-
dano coscienza del cumulo delle
improprietà gestionali, delle in-
sufficienze, dei sotterfugi con cui
i vari gestori si mettono al riparo.
Una cautela che gli viene data
grazie al disordine che vige a Pa-
lazzo San Giorgio in materia di
controllo dei contratti e delle ge-
stioni. Una situazione strana e
paradossale, che però, se viene
tenuta in vita, sta a significare
che oltre ai gestori, ne traggono
vantaggio gli amministratori e il
personale incaricato di sorve-
gliare. Una mano lava l’altra, si
dice. A Palazzo san Giorgio i ru-
binetti sono costantemente
aperti per la bisogna. Diversa-
mente non sarebbe stato possi-
bile che la Sea tenga la città nelle
condizioni in cui la conosciamo;
la rete elettrica funzioni un palo
sì e un palo no e la tensione sia
sempre più bassa; che i depura-
tori vadano in tilt; che il gestore
dei parcheggi provveda a sosti-
tuire le colonnine con circa un
anno di ritardo rispetto ai tempi
contrattuali. Ambrosio è riuscito
ad ottenere la convocazione di
un tavolo tecnico per la Sea, ma
sa bene che così facendo s’è dato
l’obbligo di andar a verificare,
con altri tavoli tecnici, tutti gli
altri servizi dati in gestione al-
l’esterno.
Dardo
CAMPOBASSO. Alcune pattuglie in borghese della PoliziaStradale, hanno fermato e denunciato per il reato di ricetta-zione di:DRAGAN Viorel Cristea, nato a Calarasi (Romania) il
07.02.1976 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33;BURCA Madalin Cosmin, nato a Braila (Romania) il
16.11.1992 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33;GRAJDAN Catalin Ionut, nato a Braila (Romania) il
08.08.1989 e domiciliato a Pescara in Via Nora n. 33. Gli stessi venivano sorpresi lungo l’autostrada A/14, direzione
Nord, nel territorio del comune di Fossacesia a bordo di unautocarro furgonato carico di sette caldaie murali per riscalda-mento di provenienza furtiva in danno di una ditta con sede aRipalimosaniContinua senza sosta la vigilanza notturna delle pattuglie della
Polizia Stradale finalizzata a contrastare gli spostamenti sulle ar-terie stradali principali di gruppi malavitosi dediti ai furti all’in-terno di abitazioni ed esercizi commerciali.L’attività di monitoraggio e attenzione del territorio, trae ori-
gine da una particolare attività di osservazione delle strade adia-centi i caselli autostradali, con equipaggi in borghese e con icolori d’Istituto, che segnalano transiti di furgoni ed autocarrisospetti. “E’ un’operazione particolarmente significativa” dice ilComandante Fabio Santone, coordinatore provinciale della Po-lizia Stradale, perché dimostra l’importanza dei servizi di pre-venzione fortemente sollecitati dal Questore di Chieti FilippoBarboso quale strategia di contrasto alla criminalità”.
611 marzo 2014 Campobasso
Rubano caldaie,denunciatiLa Polizia stradale ha fermato tre romeni autoridel furto a Ripalimosani
Il consigliere Ambrosio con il confronto sulla Sea s’è dato l’obbligo di andare
a verificare, con altri tavoli tecnici, tutti gli altri servizi dati in gestione all’esterno
L’Unioncamere e la banda larga
Un tavolo tecnico per discutere del destino della Sea e per dare uno sguardo anche agli altri servizi in appalto esterno
Uno studio sul contesto infrastrutturale di telecomunicazione sarà presentato oggi
Strano modo di fare: solo alla fine del mandato si vogliono aprire i capitoli controversi dell’amministrazione
Il Consiglio comunale salta. La
storia si ripete nuovamente e,
anche ieri mattina, i lavori consi-
liari non sono decollati a causa
della mancanza del numero le-
gale. Considerando che si trattava
di una seconda convocazione sa-
rebbero bastati 14 consiglieri per
consentire il regolare svolgi-
mento dei lavori, eppure il nu-
mero non è stato raggiunto. A
dire il vero, all’appello delle 9,
erano in aula alcuni amministra-
tori sia di maggioranza che di op-
posizione. Insieme avrebbero
potuto garantire l’apertura dei la-
vori ma , questa volta, uscendo
dall’aula l’opposizione ha voluto
mettere alla prova la maggio-
ranza. E la maggioranza ha fallito,
solo in undici hanno risposto al-
l’appello e quindi il Consiglio è
saltato. Fin qui la cronaca che in
una visione ampia dell’accaduto
dovrebbe dimostrare un certo di-
sinteresse degli amministratori
per i lavori consiliari. Analiz-
zando, invece, la questione da un
punto di vista più strettamente
politico, non si può fare a meno di
evidenziare l’aria di fine mandato
che ormai ha preso il sopravvento
a Palazzo San Giorgio. In vista
delle amministrative di maggio, i
già fragili equilibri della maggio-
ranza sono in fase di stravolgi-
mento. Le trattative si intensifi-
cano e, senza tener conto degli at-
tuali schieramenti, ciascuno sta
cercando di posizionarsi o riposi-
zionarsi . Il sindaco, si sa, dopo
aver ricevuto il mandato esplora-
tivo dal commissario regionale di
Forza Italia Gianfranco Rotondi,
sta cercando, con scarsi risultati,
il consenso dei partiti della coali-
zione di centrodestra. Anche
senza la loro adesione Di Bartolo-
meo dovrebbe essere il candidato
di Forza Italia sostenuto da qual-
che consigliere e dagli assessori
Toma, Cimino e De Benedittis . Il
resto della squadra è diviso ma,
per lo più, i consiglieri sono an-
cora in fase esplorativa perché,
mai come questa volta, il quadro
elettorale non è definito. Tra le
candidature certe e completa-
mente staccate dagli schiera-
menti, come quella di Pino
Saluppo con le liste civiche e di
Roberto Gravina per i pentastel-
lati, tra le primarie del centrode-
stra, ormai saltate, e quelle del
centrosinistra, che dovrebbero
tenersi il 30 marzo, tra nomi im-
previsti e nomi imprevedibili, lo
scenario è in continua evoluzione.
In questo contesto la vita ammi-
nistrativa sembra passare in se-
condo piano mentre invece
dovrebbe continuare a rappre-
sentare la priorità proprio per di-
mostrare ai cittadini che, al di là
del clima elettorale, si continua a
lavorare per il bene del capo-
luogo.
Teresa Manara
711 marzo 2014Campobasso
La pronta telefonata di un cittadino
manda all'aria il tentativo
ai danni di un cantiere edile
Furto sventato dai Carabinieri
CAMPOBASSO. Il binomio cittadino-carabiniere anche sta-
volta è risultato vincente. Ieri sera, infatti, un furto è stato sven-
tato in un cantiere edile in viale Manzoni. Qui un gruppo di
residenti ha notato strani movimenti. Immediata la telefonata al
112, giunti sul posto con una pattuglia del Norm. Un’azione ful-
minea che ha permesso di far saltare i piani dei ladri, fuggiti a
mani vuote. Nel fine settimana che è appena trascorso, invece,
i militari hanno effettuato un servizio di vigilanza sulle strade
con l’obiettivo di prevenire la perpetrazione di reati predatori
e scongiurare il verificarsi di eventi riconducibili al fenomeno
delle “stragi del sabato sera”. Circa 50 i veicoli sottoposti a con-
trollo, identificate oltre 80 persone, eseguiti diversi alcol test
dopo che il precursore in dotazione all’Aliquota Radiomobile
della Compagnia Carabinieri del capoluogo ha segnalato una
sospetta concentrazione di alcool nell’organismo. Quattro i sog-
getti denunciati, tutti ragazzi di età compresa tra i 21 e i 28 anni
che, alla guida di autoveicoli, sono risultati positivi all’alcooltest
con un tasso compreso tra lo 0,96 al 2,00 g/l; nei loro confronti,
oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria, si è proceduto al
ritiro della patente di guida ed al sequestro del veicolo. Per for-
tuna non sono stati segnalati incidenti durante la notte indice
anche di una efficace attività di prevenzione svolta dai carabi-
nieri della Compagnia Capoluogo.
Ferrovie, i soliti ritardi
CAMPOBASSO. Treni sem-
pre in ritardo e fatiscenti. Ieri
pomeriggio solo l'ennesimo
caso. Le responsabilità non
sono dei tagli della Finanzia-
ria, bensì della mancanza di
controlli della Regione che,
pur pagando alle Ferrovie
onerosi contratti di servizio,
non verifica a sufficienza che
il servizio sia in linea con
quanto previsto. Possibile che
a nessuno interessi? Eppure
il tratto Campobasso-Isernia
e viceversa è utilizzato quoti-
dianamente da tanti pendo-
lari che si sono visti, anche,
aumentare il costo del bi-
glietto. E l'aumento della
qualità del servizio? E la cer-
tezza di potere raggiungere
uno dei due centri con un
margine di puntualità? Ma se
su questa linea non cammi-
nano chissà quanti treni per-
chè l'accumulo di ritardi?
Possibile che bisogna andare
avanti in questa maniera
senza che nessuno possa fare
niente?
Il clima politico prende il sopravvento sul Consiglio comunale
Palazzo San Giorgio, aria di fine mandato
Ancora ieri disguidi sulla linea Campobasso-Isernia
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 58 - MARTEDÌ 11 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
La linea ferroviaria Sulmona-Carpinone è sospesa all'esercizioferroviario dal 10 dicembre 2011. I dati del traffico passeggeriche utilizzavano fino ai primi anni 2000 i treni che la percorre-vano dimostrano come storicamente il suo punto di forza sonostate le corse dirette Pescara-Napoli, competitive rispetto allagomma sia in termini di percorrenze e località servite (altrimentiisolate), sia in termini di sicurezza stradale, specie nei mesi inver-nali, sia in termini di risparmi per l'utenza sulle tariffe, fattore oggiquantomai importante. Ma in circa 10 anni la domanda è stataprogressivamente fatta scemare segmentando in più parti le corsee inserendo orari scollegati tra loro che hanno fatto aumentare itempi di percorrenza, scoraggiando l'utenza ed allontanandoladal treno.Nel contratto di servizio 2009/2014 che la regione Abruzzo ha
stipulato con Trenitalia e che alla sua scadenza non verrà rinno-vato, sono previste delle residue corse locali, oggi sostituite conbus, senza nessuna logica oraria e con cadenze scarse e total-mente inutili. Nel 2012 Ferrovia Adriatico Sangritana ha presen-tato un programma di ipotesi di esercizio ferroviario sulla linea, conlo studio dei costi anche per una eventuale gestione. In data 25giugno 2013 invece, in un'audizione presso la IV CommissioneConsiliare Permanente della Regione Abruzzo, le associazioni ad-dette ai lavori hanno presentato uno studio di fattibilità con costi,orari, relazioni e dati allegati che dimostrano che il ripristino deitreni è opportuno e addirittura conveniente, inserendosi in pienaintegrazione con le corse di pullman già presenti. Tale relazionetecnica è però finora rimasta inascoltata dall'amministrazione re-gionale dell'Abruzzo.Da parte sua, la regione Molise ha già datola propria disponibilità di massima a compartecipare i costi, laparola ora spetta alla regione Abruzzo. Ciò comporterebbe unaspesa sostenibile e preziosa: oltre ad un doveroso servizio di mo-bilità pubblica infatti, il treno tornerebbe ad essere il volano del-l'economia della conca peligna, dell'Alto Sangro e dell'Alto Molise,territori dalle grandi potenzialità turistiche, come dimostrato inun anno e mezzo dall'attività delle associazioni che hanno portato
circa 8000 turisti da tutta Italia e dall'estero a bordo di oltre 30treni noleggiati. Il turismo da questo punto di vista giocherebbe unruolo di grande importanza, cosa che rende la Sulmona-Carpi-none un unicum che merita di essere salvaguardato e potenziato.Ma il tempo è poco: nel 2015 il gestore dell'infrastruttura ReteFerroviaria Italiana ha previsto i lavori di distacco del binario diconfluenza della linea in territorio molisano, a Carpinone, cosache la isolerebbe e ne impedirebbe la continuazione sulla Isernia-Vairano-Napoli, facendo venire meno la sua stessa ragione d'es-sere.A quel punto con la linea chiusa e senza più manutenzione,in poco tempo ci sarebbero ingenti danni perché ogni successivoproposito di riapertura della linea si scontrerebbe dall'inizio conla cifra, a quel punto alta, necessaria per procedere a lavori dimanutenzione ben più seri, dovuti ad un intervenuto periodo di in-curia ed abbandono. È inoltre auspicabile che le regioni interessatefacciano sentire in maniera netta la propria voce al competenteMinistero per far dotare anche questa ferrovia, come le altre, delsistema di automazione che la telecomanda, rendendola più effi-ciente e competitiva in termini di percorrenze dei treni.D'intesacon le amministrazioni comunali con cui da tempo siamo in con-tatto, chiediamo un incontro urgente con i candidati alla presi-denza della regione Abruzzo, in modo che possano essereinformati dati alla mano sulla problematica esposta, finora tropposbrigativamente archiviata.Le comunità dei territori interessati nonsono oltremodo intenzionate a subire le vessazioni causate daitagli al trasporto, con pesanti conseguenze dirette sulle tasche esoprattutto sulla qualità della vita.Le potenzialità che offre questalinea ferroviaria sono sotto gli occhi di tutti, parlano i dati, le espe-rienze e le richieste del territorio: bisogna salvare e rivitalizzare laferrovia più bella d'Italia, ora o mai più.Ass. Le Rotaie Molise - Comitato interregionale Salviamo la Fer-
rovia Avezzano-Roccasecca - FILT CGIL sez. Abruzzo - FILT CGILsez. Molise - FILT CGIL sez. Campania – Forum TPL Molise - Fe-derconsumatori Abruzzo - Associazione Utenti Trasporto Pubblico- FASTFerroVie Abruzzo
ISERNIA. Presso la Provincia di Isernia,
si è tenuto un incontro promosso dall'asso-
ciazione EURIDIT e dalla Provincia di Iser-
nia (Ufficio Politiche Attive del Lavoro –
Centro per l'Impiego) sul tema "100% Made
in Italy – Un nuovo percorso di sviluppo per
il settore moda che valorizzi i territori e le
competenze manifatturiere". Nel protocollo
d'Intesa sottoscritto a dicembre da 18
aziende si prevede: la costituzione di una
"rete di imprese" volta a creare una organica
forma di cooperazione produttiva e com-
merciale per competere efficacemente sul
mercato; la richiesta di riconoscimento di
"Distretto Moda", ai sensi della L.R. 8/2004,
per l'area di Pettoranello del Molise al fine
di promuovere il sistema produttivo locale e
le competenze presenti nel nostro territorio;
la creazione di un "laboratorio/incubatore"
presso l'area di Pettoranello del Molise, per
creare un polo di recerca/sviluppo di servizi
per il settore e favorire l'insediamento di
nuove aziende nell'area.
Nel corso del dibattito è emersa l'ampia
condivisione "istituzionale" (Provincia, Fin-
molise ecc.) e sociale sul tema della valoriz-
zazione delle produzioni "100% made in
italy", sempre più richiesto dal mercato, e, in
particolare, sulla proposta di: creazione di
una (o più) rete di imprese ora realizzabile
dopo l'accordo collaborativo con "progetto
ALTOITALIANO" specializzato nella fase
distributivo/commerciale; istituzione, ai
sensi della L.R. 8/2004, del "Distretto Moda"
per l'area di Pettoranello del Molise.La pro-
posta di acquisto della ITTIERRE, da parte
del "Gruppo Colella", rappresenta una im-
portante novità che può aprire delle impor-
tanti e positive prospettive per il futuro della
ITTIERRE e del settore stesso. Rileviamo
infatti, dai comunicati diffusi dagli Organi di
informazione, che la proposta di "acquisto"
formulata prevede lo "sviluppo di un polo
industriale della moda con l'obiettivo di ag-
gregare le micro e piccole imprese in un
unico contenitore logistico ed un centro ser-
vizi integrato attraverso l'utilizzo degli spazi
(Pettoranello del Molise o
Monteroduni).Obiettivi questi che si muo-
vono in piena sintonia con la proposta "di-
strettuale" e con la creazione di un
"laboratorio/incubatore" contenuta nel ri-
chiamato protocollo d'intesa e illustrato nel-
l'incontro dell'8 marzo.Considerato inoltre
che la proposta del "Gruppo Colella" (nella
sua ipotesi di sviluppo) non appare, alla luce
di una prima e sommaria valutazione, alter-
nativa alla proposta IKF, riteniamo impor-
tante l'avvio di una "costruttiva riflessione"
tesa a ricondurre le diverse iniziative in can-
tiere all'interno di una proposta capace di
valorizzare, nel rispetto delle singole auto-
nomie ed esigenze/scopi, le competenze
professionali e imprenditoriali del settore. E'
chiaro che questo proposta di "reindustria-
lizzazione" dovrebbe essere "attivamente"
coordinata dalla Regione Molise e sottopo-
sta all'attenzione del "tavolo" nazionale. Il
tema della "reindustrializzazione/rilancio
del sistema manifatturiero" infatti, rappre-
senta un tema centrale nell'attuale dibattito
politico nazionale ed europeo. A riguardo
segnaliamo l'avvio di una importante inizia-
tiva denominata "il cantiere della reindu-
strializzazione" con la quale la Regione
Veneto intende creare un "modello di inter-
vento" di reindustrializzazione riproducibile
in altri contesti territoriali. In una logica di
"best practices" può rappresentare un im-
portante riferimento.
1111 marzo 2014Isernia
L'intervento
“Mandare via Equitalia dal comune”Il consigliere di Fratelli d'Italia
presenta un'interrogazione a Brasiello
Dell'azienda tessile se ne è discusso in un incontro sul Made in Italy
Sulmona-Carpinone, ora o mai più
Ittierre, nuove prospettive?
ISERNIA. Negli ultimi
anni Equitalia è stata al
centro di molti dibattiti
in quanto ritenuta causa
di gravi problemi econo-
mici e di inquietudini a
danno dei cittadini,
siano essi dei privati o
imprenditori.
"Il pagamento dei tri-
buti fa indubbiamente
parte degli obblighi di
legge, raddoppiarne
l’importo dovuto come
spesso accade a seguito
dell’intervento di Equi-
talia, per chi non è riu-
scito suo malgrado a
versarlo, può significare
tracollo finanziario e
grave indigenza delle fa-
miglie con un corrispon-
dente e meramente
virtuale vantaggio per le
casse dello Stato. D’altro
canto, rilevasi che la ri-
scossione dei tributi,
nonché dei crediti da
parte di Equitalia, com-
porta per il Comune
l’obbligo di pagamento
di un importo a titolo di
provvigione per tale ser-
vizio. In sostanza, il tri-
buto introitato dal
Comune viene decurtato
dell’importo pari alla
provvigione dell’Ente ri-
scossore, mentre l’one-
rato paga un importo
notevolmente superiore
perché maggiorato di
spese, interessi straordi-
nari e sanzioni". Ebbene,
la Legge dello Stato
388/2000 art. 36 e Legge
n. 106/2011 prevedono
che tutti i Comuni pos-
sano evitare le conse-
guenze sopra descritte
mediante la riscossione
diretta dei rispettivi cre-
diti senza dover delegare
Equitalia. Per questo, il
consigliere di minoranza
Eugenio KNIAHYNICKI
, del Gruppo Consiliare
FRATELLI D’ITALIA ,
chiede Che il Comune di
Isernia provveda alla ri-
scossione diretta dei
propri crediti, siccome
previsto dalla Legge n.
106/2011, nell’auspicata
prospettiva futura di una
distensione dei rapporti
tra istituzione da una
parte e cittadini e im-
prese dall’altra, in un
momento di grave crisi
economica e di liquidità.
Consentendo così una
maggiore entrata per le
casse del Comune di
Isernia determinata dal
risparmio delle provvi-
gioni a favore di Equita-
lia. Per il Comune
riscuotere direttamente
non significa rinunciare
al credito e premiare chi
non paga, ma più sem-
plicemente evitare que-
gli sciacallaggi che
troppo spesso hanno de-
terminato il suicidio di
persone in difficoltà.
Con le risorse rispar-
miate, il Comune di Iser-
nia potrà anche più
agevolmente agire sul ri-
basso delle aliquote
IMU".
1211 marzo 2014 Termoli
TERMOLI – Anche quattro
componenti del partito a livello
regionale di Fratelli d’Italia – Al-
leanza Nazionale hanno preso
parte all’assemblea nazionale
che si è svolta gli scorsi 8 e 9
marzo a Fiuggi e sono stati no-
minati componenti dell’assise a
livello nazionale. Tra di loro
anche i bassomolisani Luciano
Paduano e Costanzo Della Porta.
Proprio Luciano Paduano, di
lunga militanza politica a livello
locale e regionale ha rilasciato
una dichiarazione. L’Italia, forte
dell' ingegno e delle intuizioni
del suo popolo, deve e può tor-
narea produrre nelle industrie e
nelle coltivazioni con il rilancio
della piccola e media impresa e
dell’agricoltura. I prodotti ita-
liani, agricoli ed industriali, ri-
conosciuti da tutti il mondo
come eccelenze, meritano tutela
economica e legislativa sia in
campo nazionale che interna-
zionali. Produrre e sviluppare le
eccellenze della nostra terra –
continua Luciano Paduano - si-
gnifica produrre ed aumentare
la ricchezza economica e sociale
del nostro popolo e tutelare il
lavoro operaio, agricolo intellet-
tuale, imprenditoriale e auto-
nomo. A tal proposito noi
vogliamo l’applicazione piena
ed intera dell art .46 della costi-
tuzione laddove stabilisce che la
repubblica riconosce il diritto
dei lavoratori a collaborare nei
modi e nei limiti stabiliti dalla
legge alla gestione delle aziende.
Noi vogliamo il popolo italiano,
dentro e fuori i confini nazio-
nali, sovrano ed artefice del pro-
prio destino politico ed
economico e l’applicazione
piena ed intera della costitu-
zione della repubblica italiana
che sin dall art 1 stabilisce: la
sovranità appartiene al popolo.
Vogliamo intendere la nostra
azione politica – conclude Pa-
duano - come missione al servi-
zio del popolo italiano, restituire
al popolo italiano tutte le sovra-
nità perdute in qualsiasi ambito
interno e internazionale, riba-
dendo la tutela dei diritti e do-
veri di un popolo e di ogni
singolo cittadino”.
TERMOLI – In attesa del prossimo
incontro delle componenti del centro-
sinistra in vista delle primarie per
scegliere il candidato sindaco della
coalizione, Sinistra, Ecologia e Libertà
ha visionato il precedente regola-
mento apportando alcune modifiche
che ora sono al vaglio delle altre forze
politiche. “Il regolamento – dicono da
SEL - è stato semplificato”, cosi come
spiegano che queste primarie saranno
a costo zero per gli elettori e che biso-
gna chiarire la situazione dell’accet-
tazione delle candidature. “Chiediamo
a chi si candida alle primarie – af-
ferma il segretario Sandro D’Onofrio
- l’impegno a non accettare liste col-
legate che contengono candidati o
elettori fuoriusciti dal centrodestra.
Non si tratta di personalismi ma sem-
plicemente di coerenza. Non pos-
siamo chiedere agli elettori di votare
senza chiarezza, ci deve essere una
giusta alternanza e deve essere chiaro
che chi ha fallito oggi deve rimanere
fuori. Noi non accetteremo ammuc-
chiate”.
Paduano e Della Porta eletti delegati nazionali di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale
Notizie in breve
Primarie, SEL propone modifiche al regolamento
TERMOLI – Nulla di fatto domenica nell’assembrea del PD cittadino
per decidere sui nomi dei candidati a sindaco per le primarie che si
terranno il 30 marzo. Il termine scadeva proprio alle 13 di domenica
ma è stato prorogato alle ore 12 del 18 marzo. Oltre a questa decisione,
l’assemblea ha approvato anche altri due punti: ogni candidato deve
essere sostenuto dal 20 per cento degli iscritti al circolo cittadino, al-
meno 58 tesserati su un totale di 295 tesserati; nessuna alleanza con
partiti o uomini che negli ultimi 18 mesi hanno fatto parte della coa-
lizione di centrodestra. Il dibattito è stato aperto dal segretario Anto-
nio Sciandra, e poi si sono succeduti vari interventi tra i quali quelli di
Luca Iosue, responsabile regionale dell’organizzazione. Molto affollata
la platea e non sono sfuggite le presenza del vicesegretario regionale
Michele Di Giglio, Francesco Totaro, l’ex consigliere comunale Salva-
tore Di Francia, i tre candidati a sindaco per le primarie Franco Scurti,
Fiore Aufiero e Michele Giuliano, Matteo Caruso, Enzo Mancini e An-
tonio Russo, ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale.
PD, candidati sindaci per le primarie, tutto rinviato al 18 marzo
TERMOLI – L’ex consigliere comunale di maggioranza, Giuseppe
Ragni, è pronto a ricandidarsi con il centrodestra e lo conferma divul-
gando un comunicato. “Non vi è chi non veda la sana e volitiva esi-
stenza di un gruppo di Consiglieri di maggioranza uscenti, animati da
spirito costruttivo, pronti a far bene, a relazionarsi davvero con i cit-
tadini, lungi dall’assecondare logiche o calcoli che scavalchino le reali
e legittime aspettative dei cittadini. Il cittadino, in altri termini, al cen-
tro della politica: dal lavoro alla famiglia, dalla tutela dell’ambiente al
sociale, per finire alla vivibilità e alle opere da continuare e da intra-
prendere. E’ questo l’animo con cui sto pensando di ripartire – con-
clude Ragni -, di rimettermi in gioco in vista del prossimo
appuntamento elettorale, con l’umiltà di chi sa che errori se ne pos-
sono commettere ma con la consapevolezza di aver sempre operato
guardando alle istanze e alle esigenze civiche presenti sul territorio.
Perchè disperdere il lavoro e l’impegno già profusi?”.
L’ex consigliere comunale Ragni pronto a ricandidarsi
Francesco Caruso responsabile cittadino IdVTERMOLI - Il segretario regionale dell’Italia dei valori Molise, Cri-
stiano Di Pietro, rende noto che, sentiti i coordinamenti regionale eprovinciale, ha provveduto alla nomina dei responsabili cittadini del par-tito per le città di Termoli e Campobassoi, rispettivamente nelle personedi Francesco Caruso e Carmelo Parpiglia. Un ruolo, quello assegnato ai
due esponenti IdV che, in vista delle ormai prossime elezioni ammini-strative, li vedrà impegnati fin da subito anche nella questione legata alleprimarie del centrosinistra. “La presenza costante di dirigenti IdV chesiano espressione dei territori interessati e che, come tali, conoscanonei dettagli le questioni politiche legate ai rispettivi Comuni – ha dichia-
rato il segretario regionale Cristiano Di Pietro - è fondamentale sia inquesta prima fase che in quella strettamente elettorale. Certo che Fran-cesco Caruso e Carmelo Parpiglia sapranno portare avanti il ruolo cheil partito ha inteso affidargli – ha concluso - auguro ad entrambi unbuon lavoro”.
TERMOLI – Nuovo appun-
tamento con il Caffe teologico
venerdì 14 marzo alle 20,30
presso i locali per la Nuova
Evangelizzazione della Chiesa
del Crocifisso. Tema dell’in-
contro "La Chiesa impedisce il
progresso medico?", e vedrà
come relatore il dottor Paolo
Gulisano, laureato in Medi-
cina e Chirurgia e specializ-
zato in Igiene e Medicina pre-
ventiva.
TERMOLI – E’ stata inaugu-
rata presso “Il Battello Ebbro”
nel borgo antico la mostra
“Donne - Versi e Forme” della
poetessa Norma Malacrida e
la pittrice Susanna Celano, La
mostra rimarrà aperta fino a
lunedì 31 Marzo e si può visi-
tare dalle 19,30 alle 24.
1311 marzo 2014Termoli
LARINO – E’ di due feriti, per fortuna non
gravi, il bilancio di un incidente stradale
avvenuto ieri mattina lungo la strada sta-
tale 87 nei pressi delle Piane di Larino. Per
cause in via di accertamento da parte della
Polizia stradale del distaccamento frentano
e i carabinieri sul posto anche per regola-
mentare il traffico, due autovetture si sono
scontrate. Alla guida dei mezzi, una Lancia
Musa e una Peugeot, due donne della quale
una è rimasta incastrata nell’abitacolo e
sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco di
Termoli per liberarla dalle lamiere con-
torte. Poi le due donne sono state traspor-
tate con l’ambulanza del 118 all’ospedale
Vietri di Larino dove i medico del 118 le
hanno sottoposte a vari accertamenti e
cure: per fortuna le loro condizioni non de-
stano preoccupazioni. Il transito dei mezzi,
dopo una breve interruzione, è ripreso re-
golarmente dopo che i mezzi incidentati
sono stati rimossi.
TERMOLI – Lo stato di agitazione è stato
proclamato dal sindacato Fials negli ospe-
dali di Termoli e Larino per la carenza di
personale. Il sindacato Fials, maggiore rap-
presentante dei lavoratori molisani della
sanità, stigmatizza l’atteggiamento della
dirigenza dell’Asrem nei confronti del sin-
dacato e dei lavoratori stanchi, questi ul-
timi, di sopportare gli eccessivi carichi di
lavoro creati dal blocco del turnover e per
la carenza di personale infiermieristico nei
due ospedali.
Viste le continue lamentele del perso-
nale il sindacato aveva invitato per lo
scorso 5 marzo ad un incontro del perso-
nale il Direttore Generale dell’Asrem e il
Direttore Sanitario dei Presidi Ospedalieri
di Termoli e Larino che hanno declinato
l’invito per quel giorno: un nuovo incontro
è stato fissato per il 12 marzo. “C’è da dire
- si legge in una nota firmata dal segretario
provinciale Fials Gianluigi Angelucci - che
questa organizzazione sindacale giudica
singolari e del tutto inappropriati i sistemi
con i quali codesta Azienda intende far
fronte alle varie complicazioni che, ormai,
si registrano quotidianamente.
Pertanto, se l’Azienda continua ad emar-
ginare il Sindacato sulle questioni che ri-
guardano direttamente i dipendenti,
demandando ad altre “figure” non infer-
mieristiche la formulazione di proposte e
soluzioni che non producono effetti di ri-
lievo, se non aggravare le responsabilità e
il carico di lavoro degli operatori di corsia,
la Fials mentre rigetta le disposizioni im-
partite, stigmatizza l’atteggiamento del-
l’Asrem che continua a rinviare le riunioni
con le parti sociali come se non volesse
trovare soluzioni alle problematiche espo-
ste. Per questo motivo – continua la nota -
s’intende denunciare pubblicamente l’at-
teggiamento talvolta ostile di chi, invece di
salvaguardare la salute del cittadino e le
condizioni lavorative il più possibile favo-
revoli ai lavoratori , patrimonio inestima-
bile dell’azienda stessa, continua a
rinviare i problemi sollevati. Nell’attesa
che l’ Asremri convochi urgentemente i
Sindacati (sperando che non vi sia un altro
rinvio) aventi titolo alla “Contrattazione
Decentrata”, proprio per la gravità e la su-
perficialità delle disposizioni impartite,
decisioni assunte senza consultare mini-
mamente i “Rappresentanti dei Lavora-
tori”, per questa ragione la Fials proclama
lo stato di agitazione di tutto il personale
turnista e non del Presidio sanitario San
Timoteo e del Vietri di Larino, stanco di es-
sere penalizzato e osteggiato da improvvi-
sate risoluzioni che, ad ogni modo, non
migliorano affatto l’assistenza ai degenti e
risultano persino in contrasto con le
norme più elementari dell’etica professio-
nale ed in violazione con il dettato contrat-
tuale”.
Incidente stradale, due i feriti perfortuna non gravi
Carenza di personale in ospedale, statodi agitazione al San Timoteo e Vietri
Strada abusiva in costruzione sequestrada e due persone denunciate SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI
– Gli uomini del Corpo della Forestale
hanno individuato e posto sotto seque-
stro in contrada Ponticelli una strada in
costruzione senza che fossero state ri-
lasciate le autorizzazioni ambientali e
urbanistiche.
Ad essere sequestrata un’area pri-
vata dove era stato rimosso del terreno
ed abbattuti degli alberi per poi gettare
ghiaia stabilizzata e realizzate cunette
e scarpate allo scopo di realizzare una
strada con rete idrica e illuminazione.
Dopo gli immediati accertamenti la
Forestale ha denunciato a piede libero
alla Procura della Repubblica del Tri-
bunale di Larino il proprietario del ter-
reno e il responsabile della ditta che
stava eseguendo i lavori.
Acquisto doni per le scuole della Costa d’AvorioMAFALDA – L’Amministrazione co-
munale dopo la visita ufficiale ricevuta
lo scorso mese di ottobre da parte del
Cardinale Bernard Agré, ha conosciuto
l’importanza dell’omonima Fondazione
che opera in Costa d’Avorio e in altri
paesi dell’Africa, dove realizza progetti
a favore della popolazione africana e,
in particolare, dei ragazzi e giovani,
sviluppando programmi di educazione
– istruzione nelle 52 scuole, istituite
dalla stessa fondazione, e piani di svi-
luppo e sanità per mezzo di numerose
altre strutture.
Ritenendo utile una visita in quei
luoghi e vista la disponibilità da parte
dell’Assessore comunale alla Cultura e
alle Politiche Scolastiche e ai rapporti
con i mafaldesi all’estero, Aurelia Spa-
tocco, al fine di osservare e studiare le
opere della Fondazione Bernard Car-
dinal Agré, la visità sarà effettuata dal
23 marzo al 4 aprile prossimi e il viag-
gio sarà a carico dell’amministratrice,
la Giunta comunale ha deliberato di
donare alle scuole gestite dalla Fonda-
zione materiale scolastico per i bam-
bini che sarà consegnata dallo stesso
Assessore.
LARINO - “Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo. Non scac-
ciarmi dalla tua presenza e non privarmi del
tuo santo Spirito”. Sono il sacerdote Michele
Valentini, Cappellano nella Casa circondariale
di Larino. In occasione della quaresima mi
piace, con le dovute cautele, partire da questa
dura presenza sul territorio della nostra Dio-
cesi: questo “santuario” di dolore e sofferenze
che altri chiamano “carcere”. Se mi chiedete
quale è il desiderio più grande dei detenuti,
mi è difficile non rispondere: la libertà. Stiamo
per iniziare di nuovo un tempo – quaresima-
per coltivare la vera libertà. Tutti stiamo, per
un certo verso, “in carcere”, quello delle nostre
debolezze, delle nostre passioni, dei nostri
peccati. Nell’ambiente carcerario vi sono delle
figure preposte a “rieducare” il detenuto, a
“creare un cuore puro” e a “rinnovare uno spi-
rito saldo”, perché “lavato tutto dalla colpa”,
ognuno possa “aprire le labbra e la bocca e
proclamare la lode” a Dio con una vita “rico-
struita” dalla e nella speranza. Lo sappiamo:
l’unico, vero, insostituibile “Educatore” è lo
Spirito, pronto a lavare da ogni iniquità e a so-
stenere un nuovo spirito generoso. Come i
primi, i detenuti, rieducandosi, riprendono a
gustare la sperata libertà, così ogni credente,
“ritornando” al Signore “con tutto il cuore”, rie-
sce a vivere la immensa dignità di figli di Dio.
Puntare decisamente con tutti i mezzi - …ele-
mosina, preghiera, digiuno….- a fare nuovo il
cuore, per “diventare giustizia di Dio”. Pentirsi
sinceramente per “far pentire” Dio: “Chi sa che
non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una
benedizione? … perché Egli è misericor-
dioso…”. Quando ognuno si “ritrova”, ritrova
Dio “Dov’è il loro Dio?” “… il Padre tuo… è nel
segreto… il Padre tuo vede nel segreto…”. In
questo cammino propizio e favorevole pur-
troppo altre “voci”, altre “parole” possono di-
stogliere. Uscire dal carcere, dopo aver
“pagato” e dopo essere stato guidato nel “cam-
mino del cambiamento” o della “conversione”,
si ritrova il “tentatore che può “trasportarci” di
nuovo a “mangiare un “frutto” che dà la morte.
Scegliere Dio è certamente scomodo. La fe-
deltà costa “tutte le cose preziose costano”. Gli
assalti, dopo il deserto-carcere, si moltiplicano.
Il Vangelo della prima domenica di Quaresima
ci ricorda l’agguato del tentatore, pronto a mi-
stificare la verità, pur di ingannare: “se tu …
se tu… se tu…”, ma evidenzia anche che se
“condotto dallo Spirito” – come Gesù – in
ognuno “esplode” la “quiete dopo la tempesta”,
la vittoria dopo la prova, la gioia dopo la resi-
stenza al maligno. Buona quaresima: ripercor-
riamo il cammino della Pasqua di passione
sulle orme di Cristo, itinerario riscaldato dal
sole della Pasqua di Resurrezione.
SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI -L’Assessore alle Politiche Sociali, LuciaD’Amario, rende noto che da fine marzo ini-zierà il progetto “Anni in movimento” (per-corso di attività motoria) promossodall’Amministrazione Comunale in collabo-razione col CONI. “Anni in movimento” in-tende far sperimentare praticamente allepersone dai 55 anni di età, un percorso mo-torio e sportivo che permetta di constatarepersonalmente e sulla propria persona i be-nefici di un’attività svolta in maniera regolaree nel rispetto di esigenze specifiche. Il corsodi ginnastica dolce gratuito sarà tenuto da unistruttore del CONIi con frequenza diuno/due incontri settimanali in orario pome-ridiano. L’iniziativa sarà presentata con un se-minario iniziale dall’Assessore alle PoliticheSociali, Lucia D’Amario, e dal coordinatoreTecnico Provinciale del CONI. Inoltre, tutti ipartecipanti saranno visitati gratuitamenteda un geriatra ed il Medico sportivo rilasceràil certificato di sana e robusta costituzione.Le adesione dei cittadini residenti a San Gia-como dai 55 anni in su vengono raccolte finoad oggi, martedì 11 marzo presso l’ufficio diCittadinanza del Municipio.
Corso di ginnasticadolce gratuito per gli anziani
Tempo quaresimale: tra formazione,riflessione e approfondimento
I biancocelesti sono vicini al baratro e alla retrocessione, i granata sono ancora in corsa per la salvezza diretta
Il pari nel derby tra l'Isernia e l'Olympia Agnonese è
stato utile più ai granata, che ai pentri. Gli altomolisani,
infatti, restano in piena corsa per la salvezza diretta;
mentre, i biancocelesti, rimasti senza dirigenti, anna-
spano sempre al penultimo posto, a due lunghezze dal-
l'Angolana, che al momento disputerebbe i playout.
L'Isernia, oltre a superare la classifica, dovrà anche pro-
vare a ridurre il gap dalla tredicesima posizione, per
ambire agli spareggi salvezza.
Unico comune denominatore dei due club di serie D
della provincia di Isernia è che già da domenica pros-
sima dovranno tornare a vincere.
L'Agnonese riceverà il tranquillo Giulianova, mentre
per l'Isernia ci sarà la difficile trasferta di Matelica con-
tro la terza forza del girone F della serie D.
Il derby non è stato uno spettacolo, né in campo, né
sugli spalti. Se le due formazioni non hanno dato vita a
una grande prestazione, sulle tribune è mancato il colpo
d'occhio che aveva caratterizzato le precedenti sfide tra
i due club. Sintomo, questo, della forte crisi in cui versa
l'Isernia calcistica, società dalla quale si sono dimessi i
massimi vertici, ma anche di un entusiasmo calato at-
torno al fenomeno calcistico in alto Molise con l'Agno-
nese che sta disputando il suo settimo campionato
consecutivo di serie D. Un derby per circa 150 spettatori:
ben lontani dai numeri che si registravano sino a qual-
che mese fa. Fatto sta che se per l'Isernia il baratro della
retrocessione e del fallimento societario è vicino, per
l'Agnonese le ultime otto gare saranno altrettanti finali
per raggiungere la permanenza nella categoria.
La squadra di Urbano dovrà giocare contro Giulia-
nova, Fano, Termoli e Matelica al 'Civitelle' e a Fermo,
Celano, Civitanovese e Angolana lontano dal Molise. Un
calendario, tutto sommato, non proibitivo, a patto che i
granata, che recupereranno contro il Giulianova l'ex
Esposito e Di Lullo, ritorneranno sin da subito al suc-
cesso. Per l'Isernia, che affronterà nello sbando più to-
tale il finale di stagione, ci saranno ancora da affrontare
Matelica, Amiternina, Vis Pesaro, Jesina, Bojano con i tre
punti già al sicuro, la capolista Ancona, Recanatese e
Maceratese.
Questo quadro fa immaginare a un'Agnonese che, il 4
maggio, potrà ancora festeggiare la salvezza, ma a
un'Isernia dove è meglio iniziare a pensare alla riorga-
nizzazione societaria, per ripartire dall'Eccellenza.
Il Campobasso ha ripreso gli allenamenti, dopo il ri-
poso domenicale concesso dall'allenatore Francesco
Farina, in occasione della sosta che ha osservato il cam-
pionato di Eccellenza.
I lupi si erano allenati venerdì e sabato, giorno in cui
la truppa rossoblù ha disputato un test amichevole con-
tro il Santo Stefano, compagine del torneo di Prima ca-
tegoria, terminato a sorpresa con un pareggio per 2-2.
La squadra di Farina si allenerà anche questa mattina
e al termine della rifinitura la truppa si trasferirà in au-
tobus a Ciampino, dal cui aeroporto decollerà l'aereo
che condurrà la comitiva a Cagliari.
Domani è in programma la partita di ritorno dei
quarti di finale contro il Portocorallo, squadra di Villa-
putzu, centro di quasi cinquemila abitanti a un'ora di
autobus dal capoluogo sardo.
Farina, come avverrà fino al termine della stagione,
dovrà rinunciare a Monti e Guglielmi, così come sta an-
cora recuperando la forma migliore Cammino.
In porta giocherà Cattenari, mentre in difesa si posi-
zioneranno i centrali Minadeo e Scampamorte, suppor-
tati dagli esterni bassi Volpecina sulla mancina e
Scudieri sul fronte opposto.
In mediana spazio a Fazio e Pignataro, insieme con i
due cursori laterali, Cianci e Palumbo. In avanti il duo
Lazzarini-Vitelli. A gara in corso ci sarà spazio pure per
Di Lallo e Corradino, con quest'ultimo che dopo gli ul-
timi acciacchi fisici, alla soglia dei 40 anni, dà sempre il
suo fattivo contributo.
A Villaputzu si partirà dal 2-0 dell'andata, firmato da
Lazzarini e Fazio. Mezza qualificazione alle semifinali è
in tasca al Campobasso, ma guai a sottovalutare i sardi,
che in campionato sono la seconda forza del massimo
torneo regionale sardo.
I lupi dovranno essere protagonisti di una gara ac-
corta: toccherà al Portocorallo rischiare qualcosa, al
fine di trovare la via della rete per provare a ribaltare
il risultato del match in terra molisana. Impresa, co-
munque, difficile per i cagliaritani, anche per via del
fatto he quest'anno il Campobasso ha subito pochis-
sime reti nelle trentasei partite ufficiali.
I lupi, se dovessero superare il turno con l'accesso
alle semifinali della manifestazione tricolore, trove-
ranno sul proprio cammino verso la finalissima di Fi-
renze una tra il Casarano e il Catania San Pio X.
Mercoledì scorso, in Sicilia, i locali si sono imposti per
1-0. Domani, in Puglia, sarà gara aperta a qualsiasi ri-
sultato, con il Casarano che va a caccia a tutti i costi del
ritorno in serie D.
La partita di domani tra il Portocorallo e il Campo-
basso sarà diretta da Luca Testi della sezione di Li-
vorno, con gli assistenti Simone Assante e Filippo Vona,
entrambi di Frosinone.
Si giocherà alle ore 14.
Sport15
11 marzo 2014
I rossoblù partiranno dal 2-0 dell'andataIn Sardegna arbitrerà Luca Testi della sezione di Livorno
Il Campobasso, domani alle ore 14, affronterà il Portocorallo per l'accesso alle semifinali
Un derby sottotono,in campo e sugli spaltiIsernia e Agnonese non hanno brillato: un giusto pari nel deserto del 'Lancellotta'
Lupi, scatta l'operazione Coppa Italia
Un contrasto aereo tra Pifano e Panico Il momento del sorteggio iniziale del derby