Offerte EUROSPESA TOVAZZI TN dal 25 Febbraio all'8 Marzo 2014
8 marzo 2014
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Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi-
chele Petraroia. L'assessore regionale
all'Istruzione dimentica di avere tale
delega e scrive al ministro per lamen-
tarsi sulla questione del riparto fondi
alle scuole a seguito del Piano di di-
mensionamento scolastico. Ma quel
Piano non è stato sospeso dal Tar per
una serie di incongruenze nate proprio
a livello politico? Non avrebbe dovuto
prestare maggiore attenzione alla ste-
sura del documento invece di scrivere,
per l'ennesima volta, ad un ministro
della Repubblica? Del resto, ha già af-
fossato l'Università.
L’oscar del giorno va ai ragazzi del
gruppo politico locale San Martino Li-
bera. Non li conosciamo direttamente,
ma ci pare che abbiano una bella dose
di coraggio. Sì, perché fare domande,
con documenti alla mano, su come
vengono gestiti i soldi pubblici in un
paese dove domina il pensiero unico
di Facciolla, è davvero difficile. Ma
loro hanno preso i vari bilanci e, con
rigore, hanno chiesto: era necessario
spendere mezzo milione di euro in
questo modo? Ai ragazzi va il grazie di
tutti i molisani visto che il loro ex sin-
daco vuole gestire il Molise come ha
gestito San Martino in Pensilis.
L’Oscar del giornoa San Martino Libera
Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 56 - SABATO 8 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
“Le voci di dentro”, non della commedia di Eduardo De
Filippo, ma le più modeste e flebili della Regione Molise,
nella interpretazione analitica del Comitato Unico di Ga-
ranzia: il Cug. A sentirle, si capisce perché l’ente sia un
enorme pachiderma impantanato, difficile da sollevare e
da far camminare.
Un ente che non coniuga da anni i verbi organizzare,
innovare, e modernizzare, per cui, una volta alle prese
con la sperimentazione (il protocollo unico informatico),
ha perso letteralmente la tramontana. Sentiamole “le voci
di dentro”: “Ora accade che alcuni dipendenti sempre pronti
al lavoro hanno accettato il cambiamento e stanno tentando
di comprenderne le difficoltà nel tentativo di risolverle. Ma
a costoro non sta bene che altri, seppure individuati e indi-
viduabili, si defilino chiedendo aiuto a politici e direttori”.
Prima bordata all’establishment, colpevole di aver tolle-
rato per anni la fase di addormentamento delle menti e
delle coscienze, appagato del ritorno che gli è venuto, gli
viene, e gli verrà, dal consenso elettorale e dalla premia-
lità economica. Seconda bordata: “ Questo non giova certo
a chi lavora e vuole lavorare; questo non giova a chi vede un
appiattimento anche a livello di produttività economica:
anche i lavativi prendono la produttività. Gente con le spalle
coperte, che non si sa come passa le giornate di sei o nove
ore. Forse per i corridoi a ciondolare, fintanto non arriva
l’orario d’uscita”. Immagine plastica di una realtà cui tutti:
dirigenti, politici, amministratori, hanno fatto l’occhio;
condizione quotidiana assunta a paradigma di legittimità
e di normalità. Vedere per credere. Tornando al protocollo
unico informatico e alle paturnie che ha generato, per chi
è nel ventre regionale, “Questa novità sarebbe semplice da
risolvere”.
Vediamo come, e perché, si dovrebbe intervenire. “Per
prima cosa disponendo, senza scampo, che i dipendenti che
hanno espletato funzioni al protocollo vadano in Via Ge-
nova (sede del protocollo unico informatico – ndr), ancor-
ché per essere di categoria adeguata. Quindi, affiancando
a questi dipendenti i tecnici della Pubblica amministrazione
digitale, avendo cura di assegnare loro la posta in arrivo e
in partenza della direzione che ben conoscono. Si evitereb-
bero assegnazioni sbagliate; si eviterebbero rifiuti di corri-
spondenza.
Quanto tempo perso … e il cittadino paga”. Paga un conto
salatissimo, se si pensa che il programma del protocollo
unico informatico gli è costato un milione e duecentomila
euro.
Commissionato a chi, e come, con quale procedura, sono
aspetti da mettere a fuoco per capire anche le cause delle
discrasie della sua messa in atto. Sempre dalle “voci di
dentro” apprendiamo che “ Quei pochi lavoratori incastrati
nel protocollo di Via Genova sono perennemente a telefono
per rispondere alle mille domande dei colleghi e degli utenti
destinate a restare, purtroppo, senza risposta”. Un pro-
gramma da un milione e passa euro quindi avviato in to-
tale anarchia, che neppure il corso di aggiornamento
sfornato ad horas pare abbia rimesso in carreggiata. Ine-
vitabilmente amara, pertanto, la conclusione: “Insomma,
c’è chi passa ore per i corridoi e al bar a prendere diversi
caffè e chi, invece, non riesce nemmeno a mangiare una
brioche dalle 8 sulla scrivania … e sono già le 12,30!”. Le
“voci di dentro”, nella interpretazione analitica del Comi-
tato Unico di Garanzia, sono state fatte arrivare alle orec-
chie del direttore generale perché ponga rimedio al
malessere del personale messo di fronte ad una innova-
zione privo di una preventiva ed adeguata preparazione
(“Solitamente una pillola si dà a piccole dosi, per compren-
dere anche possibili reazioni. Qui s’è trattato di uno choc
anafilattico!”). Accadrà?
Ne dubitano soprattutto coloro che due recenti deter-
minazioni del direttore generale Di Mirco relative all’as-
segnazione del personale al protocollo unico informatico,
le hanno viste cadere nel vuoto. Per la prima volta, però,
le voci di dentro della Regione Molise non sono più uni-
voche, ma polifoniche. Che il cambiamento parta davvero
dal basso?
Dardo
di Massimo Dalla Torre
Eccoci nuovamente a voi, anche se ne
avremmo fatto molto volentieri a meno,
perché stanchi, di dover essere i grilli
parlanti della situazione, ma la notizia è
ghiotta e di conseguenza merita la giusta
attenzione. Non so quanti di voi ricor-
dano la commedia musicale andata in
scena negli anni 70, per la precisione era
il 1974, dal titolo “Aggiungi un posto a ta-
vola”. Un musical scritto dalla coppia per
eccellenza del teatro leggero italiano Ga-
rinei e Giovannini, magistralmente in-
terpretato da Johnny Dorelli che, nelle
vesti di un prete, tra una canzone e uno
scherzo, invitava alla letizia e all’amici-
zia aberrando i conflitti e le liti. Fin qui
nulla di strano, perché di musical lo sce-
nario teatrale è pieno.
La particolarità della questione che, ci
ha indotto a intervenire, è che il tema
conduttore che ha dato il titolo alla com-
media musicale, nella seconda parte ha
un ritornello alquanto singolare …se
sposti un po' la seggiola stai comodo
anche tu, gli amici a questo servono a
stare in compagnia, sorridi al nuovo
ospite non farlo andare via dividi il com-
panatico raddoppia l'allegria… Proprio
su questo refrain vorremo che si ponga
l’attenzione poiché, in barba ai regola-
menti di partito, il neo vertice del PD, ha
pensato bene di nominare in seno alla
segreteria, che vede l’ufficialità in questi
giorni, non 15 componenti come detta la
regola ma 25.
Numero che molto probabilmente fa
gioco specialmente in vista della pros-
sima tornata elettorale di maggio. Un
qualcosa che c’ induce a fare qualche ri-
flessione che, ripetiamo, non deve essere
considerata assolutamente lesiva nei
confronti di chi è entrato a far parte del
parterre del partito di maggioranza che
governa sia la nazione sia la regione.
Una riflessione dettata unicamente
dalla constatazione che, gli allargamenti
non previsti, creano squilibri alla stabi-
lità politica del Molise, nonostante si af-
fermi il contrario. Un vero e proprio
colpo di mano dettato, questa è realtà dei
fatti, dalla necessità non più procrastina-
bile, di mandare all’incasso le cambiali
che, se non pagate, potrebbero andare
in protesto. A questo punto ci fermiamo
qui perché, se proseguissimo, rischie-
remo di compromettere seriamente la
stabilità dell’elettorato molisano di sini-
stra.
Per quelli che, come noi assistono atto-
niti a queste vicende, perché non edotti
sulle “manovre” attuate dalla rinnovata
compagine che fa capo al tosco Renzi,
verrebbe spontaneo chiudersi naso,
occhi e bocca, proprio come le tre scim-
miette in modo da non sentire, vedere e
aspirare i “miasmi” generati da questa
“insana palude”. Invece no, perché è
bene portare a conoscenza anche, di chi
non presta attenzione agli artifizi, messi
in opera, dai “maghi della politica lo-
cale”, qual è la trama di questa sceneg-
giata, anzi ci correggiamo dramma. Un
qualcosa che non esitiamo a paragonare
a quelli scritti dai drammaturghi tede-
schi. Un dramma, le cui vicende, nono-
stante le richieste di spiegazioni avan-
zate specialmente dall’ala pura del PD,
sono mascherate da necessità di partito
non più rinviabili.
Necessità che, se lette con la giusta at-
tenzione, invece generano molti dubbi e
soprattutto pochissime soluzioni. Un
dramma che indica che la “guerra dei ca-
sati” è palese e l’epilogo non fa intravve-
dere nulla di positivo.
Un dramma la cui colonna sonora non
è lieta come quella di “aggiungi un posto
a tavola” bensì, pesante e noiosa che, al
paragone la cavalcata delle valchirie con
cui Wagner idolatrò gli eroi del Valhalla,
il palazzo degli eroi delle saghe nordiche
uccisi in battaglia e dimora del re Odino
situato nel regno l’Asgard, è un moti-
vetto bucolico che presto, molti già se lo
augurano, stancherà di essere sia ascol-
tato sia suonato.
TAagliolto
28 marzo 2014
…se sposti un po’ la seggiola stai comodoanche tu…
A margine delle polemiche seguite alla introduzione del protocollo unico informatico
“Le voci di dentro” della Regione Moliserompono il tabù del solidarismo: “Anche i lavativi prendono la produttività”Il programma informatico è costato un milione
e duecentomila euro. Commissionato a chi, e come,
con quale procedura, sono altri aspetti da mettere a fuoco
Facciolla, 535mila eurodi spese “pazze” e i sanmartinesi liberi
di Giovanna Ruggiero
Qual è la differenza tra l’assessore Facciolla e i san-
martinesi liberi? Le risposte possono essere diverse.
Qualcuno potrebbe pensare alla storica lotta locale tra
il carro dei giovani e quello dei giovanotti. Altri ancora
potrebbero pensare ai fans e agli oppositori di Vin-
cenzo il portaborse. In realtà la differenza risiede in chi
fa le cose rispettando le regole e chi invece accusa del
mancato rispetto delle regole in maniera infondata
spendendo fior di quattrini. Soldi pubblici, ovviamente.
Di cosa si tratta? Vediamo di capire. A maggio si vota
a San Martino in Pensilis perché il sindaco Facciolla ha
fatto il salto di qualità diventando consigliere (e asses-
sore) regionale. Tra gli antagonisti del gruppo Facciolla
c’è un gruppo: San Martino Libera. Il cui nome la dice
lunga sulla situazione locale.
Cosa fa questo gruppo che si trova in piena campa-
gna elettorale?
Hanno attaccato in paese dei manifesti con le spese
del Comune gestito dall’assessore che vuole impron-
tare la gestione regionale sul decantato modello San
Martino. Così tutto il paese ha potuto leggere le cifre
che vanno dal 2006 al 2013. Con tutte le evoluzioni.
Com’è cresciuto il paese con Facciolla sindaco? Per la
gestione degli uffici, ad esempio, mentre nel 2006 si
spendevano 37.775 euro, nel 2013 la cifra è lievitata a
82.938. Un bel passo avanti anche se inferiore agli oltre
86mila euro del 2011 o agli 84mila euro del 2012. Si
balza dalla sedia invece quando si arriva alla voce “ge-
stione e manutenzione del patrimonio comunale”. Si va
dalle 22.642 euro del 2006 ai 167mila 360 euro del 2013.
E che dire degli spettacoli? Nel 2006 i sanmartinesi si
accontentavano di poco.
Appena 48mila euro. Oggi, in tempi di crisi, l’ammi-
nistrazione del gruppo Facciolla arriva a spendere
179mila e 300 euro risparmiando, in ogni caso, rispetto
ai circa 193mila del 2012. Di certo San Martino però è
un paese in cui c’è cura del verde pubblico che costa ai
cittadini la bellezza di 105.825 euro. Se si va a fare la
somma delle varie voci, si nota come nel
corso degli anni la spesa pubblica é aumen-
tata in maniera vertiginosa prendendo soldi
dalle tasche dei cittadini. In pratica la spesa
pubblica dei sanmartinesi è passata dai 140
mila euro del 2006 ad oltre mezzo milione di
euro del 2013. Per la precisione: 535mila 424
euro.
Qual è stata la reazione?
Qualcuno si è preso la briga di strappare
tutti i manifesti affissi in paese. Un atto van-
dalico e incivile, segno di debolezza, accom-
pagnato dallo sfogo dell’assessore regionale
sul social network. “Avvisate i nostri nuovi
mostri – scrive l’inventore di Vincenzo il por-
taborse – che prima di attaccare i manifesti,
il cui contenuto è ritenuto dai sanmartinesi
di disarmante disinteresse, è fatto obbligo di
pagare gli oneri al Comune e farsi autoriz-
zare”. Insomma, non solo un assessore regio-
nale ritiene che informare i cittadini di come
vengono spesi i soldi pubblici non sia cosa
interessante (se riguardano la propria ge-
stione), ma accusa il gruppo San Martino Li-
bera di non rispettare la legge.
Il diavolo però fa le pentole ma non i co-
perchi. Così Facciolla viene sbugiardato per-
ché appare il versamento “pagato” per
l’affissione dei manifesti che intanto qual-
cuno ha rigorosamente stracciato pur di non
farli leggere a tutti. Insomma: il bue dice cornuto al-
l’asino visto che, a quanto pare, nella passata campagna
elettorale per le comunali lo stesso primo cittadini si
dice non abbia rispettato le regole per l'affissione dei
suoi manifesti .
Perché oltre a fare l’ennesima figuraccia come acca-
duto con le Iene e i soldi dell’articolo 7 in Regione, l’as-
sessore scivola anche sulla trasparenza degli atti e,
soprattutto, dell’utilizzo dei soldi pubblici. Perché piut-
tosto che oscurare le cifre non spiega come ha fatto a
lievitare il costo del bene pubblico ai sanmartinesi?
Ma soprattutto Facciolla dovrebbe fare un favore al
Molise: vista la sordità nell’ascoltare il consiglio già
elargito da questo giornale con la richiesta delle sue di-
missioni da assessore regionale, quanto meno si limi-
tasse a svolgere semplicemente l’ordinaria
amministrazione in Regione.
Perché se il modello che vuole applicare al Molise è
quello che ha utilizzato nella sua San Martino, che Dio
ci aiuti.
TAagliolto
38 marzo 2014
L’assessore vuole applicare al Molise il modello di gestione che ha usato nel suo Comune: che Dio ci aiuti
La ‘reazione’ dell’assssore sui socialcon pronta risposta documentata
www.facebook.com/SanMartinoLibera
CAMPOBASSO. "Nell’attuale
contesto di perdurante crisi eco-
nomica, il tema centrale del-
l’azione di governo deve essere
una ricerca costante di idee che
possano favorire il rilancio pro-
duttivo e, con esso, l’occupa-
zione". E' questo il senso di una
proposta che i consiglieri del
Movimento Cinque Stelle hanno
presentato in Consiglio regio-
nale. "Proprio in quest’ambito,
negli anni passati la Regione
Molise ha creato due società per
favorire lo sviluppo e il rilancio
produttivo anche attraverso la
valorizzazione di nuove capacità
imprenditoriali . La prima, la
FinMolise, società finanziaria,
interamente di proprietà della
Regione, aveva lo specifico
obiettivo di favorire l’accesso al
credito dell’imprenditoria locale;
la seconda Sviluppo Italia Mo-
lise, costituiva l’eredità lasciata
da Sviluppo Italia S.p.A. , allor-
ché la Regione decideva di ac-
quisire l’intero controllo della
sezione regionale di quest’ultima
società nazionale, con l’obiettivo
di valutare e seguire nuovi pro-
getti imprenditoriali, dall’idea-
zione alla realizzazione finale. La
complementarietà di attività
delle due società partecipate
dalla porterebbe, a nostro avviso,
a un netto miglioramento di effi-
cacia e di efficienza dell’azione
amministrativa qualora si proce-
desse a integrare le due funzioni
consentendo sia ai cittadini di
sviluppare le proprie idee im-
prenditoriali sia sia al tessuto di
imprese locali di accedere con
semplicità ed immediatezza a
quel know how finanziario ed
economico utile a migliorare le
proprie performance. Questa
idea ci ha spinto a depositare
una mozione per impegnare il
Presidente della Giunta regio-
nale a promuovere l’integra-
zione dei servizi delle due
società in house in una unica,
con un conseguente recupero di
margini di efficacia ed efficienza,
garantendo interventi mirati alle
imprese in difficoltà, e accor-
ciando i tempi per il reperimento
delle risorse finanziarie occor-
renti anche per quelle imprese
che volessero ampliare la pro-
pria dimensione produttiva".
CAMPOBASSO. “Che fine hanno fatto i propo-
siti di riunificazione dei consorzi industriali in
una sola Agenzia in Molise?”. A chiederlo alla
giunta Frattura è il presidente regionale del Pd,
l’onorevole Laura Venittelli, che torna su di un ar-
gomento più volte in cronaca politica ma che non
ha mai trovato la definizione attraverso l'appro-
vazione di un testo di legge. “C’è imbarazzo e de-
lusione tra gli amministratori territoriali del Pd
del Basso Molise, quelli storicamente radicati nel
nostro partito, per la connivenza con cui viene
ancor oggi garantita la governance del Cosib a
Termoli. Il tema del rilancio dello sviluppo pro-
duttivo nella nostra regione non può essere ritar-
dato e c’è bisogno di radicali riforme. Il governo
regionale deve dare impulso e si attende chia-
rezza sul ruolo dei Consorzi. La crisi sta spaz-
zando via un tessuto produttivo che era il fiore
all’occhiello della nostra Regione e dal Cosib
questo momento di estrema delicatezza viene af-
frontato nell’inerzia più assoluta”. Il parlamen-
tare molisano chiede anche su questo tema uno
scatto in avanti del centrosinistra in Regione, per
far sì che si volti finalmente pagina, anche al
Consorzio industriale di Termoli, da troppo tempo
covo di trasversalità politicamente irricevibili.
4 TAagliolto8 marzo 2014
L'onorevole Venitelli chiede spiegazioni al presidente della Giunta regionale
di Filippo Poleggi*
Fino a quando i cittadini molisani
potranno avere pazienza e sopportare
i disservizi di Trenitalia? Ieri sera il
treno per Roma delle ore 19:30 è stato
bloccato per un'ora e mezza a Vin-
chiaturo in attesa del treno prove-
niente da Roma in ritardo.
Gli sfortunati passeggeri sono rima-
sti in attesa e poi fatti sbarcare dal
treno in attesa di un imprecisato ed
improbabile servizio sostitutivo e suc-
cessivamente fatti risalire, sbatac-
chiati da un personale disorientato
perché privo di direttive e di risorse
rispetto all'imprevisto.
Noi insistiamo ancora una volta
sulla misura che abbiamo indicato da
tempo per risolvere questi ricorrenti
disagi. Riportare a Campobasso il
DCO, sistema di governo della circola-
zione dei treni sul binario unico della
rete molisana, spostato a Bari secondo
una dissennata "razionalizzazione" di
Ferrovie Italiane che contribuisce al
disservizio e ha aumentato la spesa di
soldi pubblici, cioè nostri.
Fino a quando i molisani potranno
sopportare la vera e propria violenza
dell'arrogante silenzio di Ferrovie Ita-
liane che incassa il contributo pub-
blico e se ne frega della necessità di
dare risposte?
Ci chiediamo quale può essere la
spiegazione di un comportamento si-
mile, si vuole forse convincere i moli-
sani, incentivando il disservizio, che
la ferrovia è inservibile e perseguire
oscuri obiettivi?
Preannunziamo nuove iniziative di
protesta alle quali, già da ora, chia-
miamo i cittadini molisani.
*Forum TPL Molise
Ferrovie, disservizi insopportabili
"Frattura e i Nuclei industriali?"
L'Adoc Molise torna a ribadire
la necessità che la Regione
si doti di una sua legislazione
"Sosteniamo lo sviluppo del Molise"Una proposta è stata presentata in Consiglio regionale dai grillini
L'intervento
CAMPOBASSO. Il mercato mondiale dei giochi,
nel 2013, ha registrato una crescita del 4,9%, rag-
giungendo un profitto lordo pari a 317,6 miliardi
di euro. Queste percentuali sono confermate
anche se ci riferiamo all'Italia anzi, negli ultimi
anni, le entrate totali sul gioco d'azzardo hanno
consentito allo Stato italiano di incassare oltre
13,7 miliardi di euro e alle aziende del settore una
somma ancora maggiore, trasformando il gioco
d'azzardo in una delle principali industrie ita-
liane.In attesa che vengano adottate misure più
stringenti soprattutto contro l'offerta di gioco
d'azzardo illegale e in attesa che dall'Europa giun-
gano delle regole e direttive a tutela dei consuma-
tori, l'Adoc, nell'ambito dei propri fini statutari,
hanno ritenuto procedere, nel frattempo, a fornire
una migliore informazione e più corretta educa-
zione dei consumatori, affinché diventino sempre
più consapevoli.
Saranno pubblicati sul sito dell'Adoc nazionale
i report sui maggiori settori del gioco on line, a
partire dai casinò on line, passando per il poker
on line e per le scommesse indicando quali sono le
cautele che i giocatori dovrebbero tenere per evi-
tare di far si che il gioco si trasformi in fonte di
grossi problemi, sia economici che psicologici, e
quali sono i requisiti dei siti di gioco on line affin-
chè questi siano conformi alle norme di settore,
che quindi garantiscano le tutele minime previste
dalla normativa per i consumatori e soprattutto
che il giocatore sia consapevole del suo gioco. In-
tanto, l'Adoc Molise sollecita la Regione alla defi-
nitiva approvazione della legge sul "gioco
d'azzardo" e alla costituzione di un Osservatorio
sul gioco e sulla ludopatia nel quale siano presenti
le associazioni dei consumatori molisane.
"Ludopatia, subito la legge"
Sebbene con altro timbro e altro tono, molto più colla-
terale al governo regionale, anche la Rappresentanza
sindacale unitaria (Rsu), ha manifestato il disagio del
personale per il modo e i tempi (ristretti) con cui è stato
dato avvio alla introduzione del protocollo unico infor-
matico. Dalle parole del presidente Domenico Esposito, la
critica di fondo è parsa essere, come lo era stato in pre-
cedenza per il Comitato unico di garanzia (Cug), la scarsa
organizzazione: in particolare, la mancata formazione/in-
formazione del personale prima dell’installazione del
programma del protocollo unico informatico, e non dopo.
Il corso allestito in fretta e furia presso la sede della
giunta regionale in Via Genova (Palazzo Vitale) è stato
unanimemente considerato insufficiente. Anche dalla
Rsu: “Riteniamo che il cambiamento debba essere ben affi-
dato; alle riunioni formative convocate in tutta urgenza
(meno di 20 ore prima) abbiamo evidenziato diverse ano-
malie o, se si preferisce, diversi suggerimenti da utilizzare
per contribuire al pieno funzionamento di un sistema che
trova varie difficoltà ad entrare in funzione con efficienza”.
Strano che accada ad un sistema informatico costato
un milione e 200mila euro alle casse regionali, sul quale,
come abbiamo accennato in una precedente corrispon-
denza, sarebbe il caso indagare per conoscere come sia
stato scelto, e perché. Nella circostanza del protocollo
unico informatico, come in molti altri casi, viene da chie-
dere come mai non sia stata utilizzata la tecnologia in-
formatica della Molise Dati che, se non siamo fuori dal
mondo, era e rimane una società in house della Regione
Molise.
Sulle deficienze organizzative regionali, il presidente
Esposito ha rilevato che il corso formativo per il perso-
nale delle sedi periferiche, si sarebbe dovuto svolgere di-
versamente. Dice: “E’ anacronistico che decine e decine di
colleghi siano dovuti venire in missione a Campobasso,
quando bastava che il solo tecnico si recasse in loco per
rendere la formazione/informazione voluta”. Ancora: “Il
manuale d’uso che pare sia stato inviato ai singoli dirigenti,
che avrebbero dovuto trasferirlo a tutto il personale, ci si
chiede per quale ragione non è stato inviato direttamente
tramite mail a tutto il personale tali sedi”. Ma come le ci-
liegie, una critica tira l’altra: “Nel contempo si è fatto rile-
vare la necessità di provvedere agli aggiornamenti dei
programmi installati sui processori in uso a vari colleghi (il
tecnico della Pubblica amministrazione digitale ha riferito
che l’hanno segnalato … ma a noi (Rsu) risulta che sono
varie le macchine sfornite di tali necessari e semplici pro-
grammi)”. Dulcis in fundo: “ Insomma, le anomalie sono
diverse e questa profonda innovazione dei sistemi e del-
l’apparato burocratico della Regione Molise trova sempre
e ancora carenze”. Come quelle del Cug, queste delle Rsu
sono le più vere e chiare “voci di dentro” dell’ente. Ma
ometteremmo una parte importante della comunicazione
del presidente Esposito al personale (per conoscenza al
presidente Frattura, all’assessore Petraroia, al direttore
generale Di Mirco e al direttore del Servizio personale,
Rossi) se non aggiungessimo che dopo la pillola amara
delle critiche e dei rilievi, non ci sia stato lo zuccherino.
E che zuccherino!
Accompagnato da un saggio pistolotto: ”S’invitano tutti
i colleghi a continuare a fare il proprio dovere sempre e
comunque non mollando di un passo rispetto ai propri
diritti, essendo che gli uni non possono e non devono
prescindere dagli altri”.
Sui doveri però non possiamo certo dimenticare cosa
ne pensa il Cug (“C’è chi passa ore per i corridoi e al bar
a prendere diversi caffè e chi, invece, non riesce nemmeno
a mangiare una brioche dalle 8 sulla scrivania … e sono
già le 12,30!”), mentre prendiamo atto dei diritti: lo
sblocco dei buoni pasto maturati a conguaglio dell’anno
2013 e l’attivazione delle ricariche inerenti il 2014 e la li-
quidazione della produttività 2013 in parallelo con la
piattaforma contrattuale, tale che la liquidazione degli
importi ad ognuno arrivi sulla mensilità stipendiale di
aprile.
Dardo
di Antonio Campa
La Gazzetta del Molise pubblica un
articolo a sostegno delle sedi di Guardia
Medica che, ad ogni piano sanitario pro-
posto, tornano in ballo per soppressione
di sedi con il pretesto della "riorganizza-
zione". Premesso che i Medici di Guar-
dia sono gli unici sanitari finora ad aver
pagato in solido le presunte riforme an-
cora da definire, con 300 euro di taglio
all'onorario mensile per atto d'imperio
dei commissari Basso e Rosato, in merito
alle sedi la convenzione per la medicina
del territorio prevede un medico ogni
3500 abitanti. I furbetti del commissaria-
mento e i loro successori, ritengono per-
tanto di poterne ridurre il numero per
adeguarlo alla realtà demografica del
Molise basandosi sul mero dato conta-
bile dei medici impegnati nel servizio. Si
tratta di un falso storico, demografico e
concettuale, già smascherato dai tribu-
nali amministrativi. Il TAR Calabria, in-
fatti, con sentenza confermata da quello
della Campania e dal Consiglio di Stato
(non impugnata in Cassazione, dunque
definitiva), ha stabilito che il rapporto di
un medico ogni 3500 abitanti, vale per i
medici di Assistenza Primaria (ex medici
di base) che riassumono in se stessi
l'ambulatorio.
Per le Guardie Mediche, poichè i me-
dici operanti in ogni presidio sono quat-
tro e più, vige invece il principio della
turnazione e pertanto l'interpretazione
della legge(convenzione sanitaria) va
fatta calcolando un presidio di gm ogni
3500 abitanti ( e non un medico). Se così
non fosse, per lo stesso principio biso-
gnerebbe togliere alcune sedi di Guardia
Medica per riequilibrare il rapporto ci-
tato ma al tempo stesso per assurdo e
paradosso bisognerebbe ampliare e di
molto le sedi urbane e nei paesi più
grandi. Campobasso ad esempio, serve
con soli due medici di turno l'intera città
più quattro comuni del circondario, per
un totale di oltre 60 mila abitanti. Basan-
dosi sul rapporto di un medico ogni 3500
utenti, l'organico medico dovrebbe salire
a 18 medici per turno!
A seguire Termoli Isernia ecc. Alla fine
il risultato sarebbe quello di snaturare il
servizio che, come quello dei Carabi-
nieri, ha nella diffusione sul territorio la
propria peculiarità. Nei piccoli villaggi la
sede di GM è l'unico baluardo di riferi-
mento notturno, dato che molte stazioni
dei Carabinieri sono citofoniche. In con-
clusione, una riforma che sopprima sedi
di GM avrebbe come conseguenza un ri-
corso al TAR con notifica dei deliberati
già esistenti e la revoca del provvedi-
mento.Altre soluzioni prospettate vanno
studiate e valutate in rapporto al terri-
torio. Ad esempio il modello Toscana,
con orario di ambulatorio dalle 20 a
mezzanotte e altre otto ore diurne a col-
mare l'orario dei medici di base.
Dopo la mezzanotte interverrebbe di-
rettamente il 118. Progetto intrigante ma
che non trova concordi i medici di base,
timorosi di perdere pazienti a vantaggio
di quelli di Guardia ma soprattutto va
valutato sul piano economico, se davvero
conveniente come si vuol far credere.
TAagliolto
58 marzo 2014
Dopo la voce del Cug, sui guai del protocollo unico informato, quella della Rsu: “Le anomaliesono diverse e questa profonda innovazione dei sistemi e dell’apparato burocratico della Regione Molise trova sempre e ancora carenze”
Rimane sospeso l’interrogativo: “Come mai non è stata utilizzata la tecnologia informatica della Molise Dati che, se non siamo fuori dal mondo, era e rimane una società in house della Regione Molise?”
L'intervento
Guardie mediche, parliamone
Campobasso. Corso di preparazione
per allestimento e guida alla mostra di
arte sacra. Il Centro Culturale di Campo-
basso in collaborazione con l’Arcidio-
cesi di Campobasso - Bojano, presenterà
una mostra sulla figura di San Pietro dal
titolo “Ti chiamerai Pietra” dal 23 al 30
Marzo 2014 presso i locali ex Circolo
Sannitico sito nella piazzetta Villa Flora
a Campobasso. L’esposizione ha carat-
tere didattico –divulgativo e propone la
figura di Pietro sul quale Cristo fonda la
Sua Chiesa. Essa rientra in un pro-
gramma più ampio che la diocesi sta
svolgendo sulla figura di Pietro a partire
dalla lectio “Pietro, la Fede e le Lacrime”
di mons. Bregantini, scritta per l’anno
pastorale 2013- 2014.
La mostra curata dalla fraternità sa-
cerdotale S. Carlo Borromeo di Roma , si
compone di 52 pannelli. Essa si rivolge a
chiunque voglia fare l’esperienza di “ri-
vivere” la fede alla luce dell’arte. Tutti
sono invitati a partecipare impegnandosi
direttamente nell’organizzazione della
mostra dando la propria disponibilità
come guida. A tal fine è stato organizzato
un breve corso di formazione che si terrà
sabato 8 marzo dalle ore 18,30 alle ore
20,00 presso i locali della Diocesi in Via
Mazzini, 80 a Campobasso. il corso di
preparazione sarà tenuto da due sacer-
doti della Fraternità San Carlo Borromeo
di Roma.
La mostra sarà aperta tutti i giorni al
mattino dalle ore 10,00 alle 13,00, il po-
meriggio dalle ore 16,30 alle ore 20,00.
L’apertura al traffico di Piazza
prefettura è uno degli argo-
menti preferiti alla vigilia delle
elezioni per risvegliare ciò che
rimane dell’interesse dei com-
mercianti al proprio destino e
dei cittadini alla qualità della
vita. Per questo torna ad essere
argomento “popolare” adattabile
alla circostanza. In questo caso
a una città che esce da cinque
anni di immobilismo ammini-
strativo e vedrebbe con sollievo
un qualsiasi cambiamento,
quant’anche limitatamente alla
circolazione delle macchine e
delle persone. Di apertura al
traffico, di dare ossigeno al
commercio se n’è parlato a più
riprese, con più argomentazioni,
nelle commissioni consiliari di
Palazzo san Giorgio. Soprattutto
per giustificarne la convoca-
zione e il gettone di presenza
dei consiglieri. Difatti, se n’è
solo e sempre parlato, senza ap-
prodare ad alcuna decisione. A
rompere lo schema, ha provve-
duto il consigliere “eterodosso”
Michele Ambrosio, andando a
porre direttamente ai passanti e
ai commercianti se vogliono
l’apertura al traffico di Piazza
prefettura . Un’indagine diretta,
dicevamo, svolta nella forma più
semplice possibile: foglietto con
la domanda alla mano, e richie-
sta di sottoscrizione. I dati rac-
colti sono in fase di conteggio
finale, ma tutto lascia prevedere
che la maggioranza sarà favore-
vole alla riapertura. La convin-
zione è che potendo accedere
con le quattro ruote ai negozi, la
gente sarebbe invogliata a
spendere. Comunque, sul punto
(apertura sì - apertura no) i
pareri sono discordanti e incon-
ciliabili da sempre. In questi
casi, molto dipende dalla vo-
lontà politica di chi amministra.
L’amministrazione comunale di
Campobasso ha dimostrato di
non avere le idee chiare se,
come sappiamo, sul Corso prin-
cipale si può circolare in alcune
ore del giorno e in altre no; a
Piazza prefettura possono acce-
dere alcune macchine ed altre
no. Sia pertanto la gente che per
lavoro o per altre ragioni vive e
frequenta la Piazza a dire cosa
è opportuno fare. La maniera
più “democratica” per decidere
in un senso o nell’altro. Inter-
prete di questa esigenza di de-
mocrazia diretta rispetto
all’indecisionismo amministra-
tivo, è il consigliere Ambrosio,
tra gli amministratori certa-
mente il più aperto al sociale.
Non è però la riapertura al traf-
fico di Piazza Prefettura a qua-
lificarlo tale, quanto la sua
vocazione ad essere l’orecchio
sensibile dell’umore della gente
in seno al consiglio di Palazzo
san Giorgio. Spesso, purtroppo
per lui (politicamente) e per la
collettività (sostanzialmente), le
sue intuizioni, le sue aperture,
le sue sortite di natura socio-
culturale sono in anticipo ri-
spetto ai tempi. Per la prima
volta, forse, per la riapertura al
traffico di Piazza prefettura, gli
capita di essere temporalmente
in coda. La storia si trascina in-
fatti da anni seguendo un dia-
gramma impazzito. A risolverla
(democraticamente e una volta
per tutte) dovrebbe essere
l’esito dell’indagine svolta tra i
cittadini e i commercianti. Se il
volere popolare conta ancora
qualcosa, non dovrebbe essere
lontano il tempo (diciamo una
settimana?) per riavere il tran-
sito a Piazza Prefettura e, per
sovrappiù, in Via Ferrari.
Dardo
68 marzo 2014 Campobasso
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
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Di apertura al traffico, di dare ossigeno al commercio se n’è parlato a più riprese, con più argomentazioni, inutilmente nelle commissioni consiliari di Palazzo san Giorgio
Arte Sacra, la mostra
Una indagine viso a viso con la gente, del consigliere Michele Ambrosio, dovrebbe decidere se tenere Piazza prefettura aperta al traffico o chiusa
L'Arcidiocesi di Campobasso ha organizzato l'evento sulla figura di San Pietro
Dopo anni di sterili discussioni, sia pertanto la gente, che per lavoro o per altre ragioni vive e frequenta la Piazza, a dire cosa è opportuno fare
E’ slittato al 18 marzo il termine
ultimo per la presentazione delle
candidature alle primarie, le pre
elezioni che si terranno il 30
marzo e che affidano ai cittadini
il compito di scegliere il candi-
dato sindaco che rappresenterà la
coalizione di centrosinistra alle
amministrative di maggio. Spo-
stando la data, in un primo mo-
mento fissata al 12 marzo, si è
voluto dare ai competitors qual-
che giorno in più per raccogliere
le firme necessarie per la presen-
tazione della candidatura ma,
contemporaneamente, è stato ri-
dotto parecchio il tempo a dispo-
sizione per la campagna
elettorale che durerà solo undici
giorni, dal 18 al 30 marzo. Una
scelta non affatto casuale, molto
probabilmente presa dai vertici
della coalizione per avere un
maggiore margine di movimento
e, quindi, più tempo a disposi-
zione per chiudere le trattative in
corso e sciogliere definitiva-
mente dei nodi che ancora po-
trebbero ribaltare la situazione
come, ad esempio, la candidatura
di Pierpaolo Nagni. Se infatti il
Governatore Paolo di Laura Frat-
tura dovesse decidere di sosti-
tuire l’attuale assessore
regionale in quota Idv con Cri-
stiano Di Pietro allora ci sono
buone possibilità che Nagni di-
venti il candidato sindaco del
centrosinistra senza passare per
le primarie. Fin quando non si
conoscerà l’assetto del nuovo
Esecutivo regionale “l’opzione
Nagni” resta sospesa ma non può
essere scartata ed anche la deci-
sione si far slittare i termini per la
presentazione delle firme la dice
lunga sulle manovre in corso. Di
certo l’imposizione di Nagni
creerebbe scompiglio tra i partiti
e soprattutto tra gli aspiranti can-
didati che, non solo stanno met-
tendo a punto la documentazione
per partecipare alle primarie ma,
stanno anche organizzando ini-
ziative e incontri in vista del voto
di domenica 30 marzo. Procede a
pieno ritmo la campagna eletto-
rale di Bibiana Chierchia che do-
mani mattina dalle 11 alle 13
sarà in piazza Municipio per con-
frontarsi con tutti i cittadini sulle
sue e sulle loro idee per un nuovo
capoluogo. E’ pienamente confer-
mata la partecipazione alle pri-
marie dell’esponente del Pd e
Capogruppo al Comune Antonio
Battista mentre invece pare che
il collega e amico Augusto Massa
stia in fase di ripensamento e,
anche se il senatore ancora non si
sbottona, sembrerebbe seria-
mente intenzionato a fare un
passo indietro evitando di pre-
sentare la propria candidatura
alle primarie di coalizione, sem-
pre se si terranno davvero.
Teresa Manara
78 marzo 2014Campobasso
VERSO IL VOTO.
La giunta comunale s’è frantumata: Nicola Gesualdo s’è dimesso e potrebbe seguire Nicola CefarattiL’assessore all’urbanistica Nicola Gesualdo è uscito
dall’equivoco su cui è rimasto in bilico nelle ultime
settimane, perché indeciso se dimettersi o farsi di-
mettere (dal sindaco Di Bartolomeo). Ha scelto sag-
giamente di dimettersi, dandosi la possibilità di
spiegare le motivazioni con una lettera al
primo cittadino. In linea con il suo ca-
rattere sostanzialmente riflessivo e
pacifico, non ha fatto ricorso a
speculazioni politiche, non ha,
cioè, forzato la mano sugli at-
teggiamenti strumental-
mente ostili che gli sono stati
opposti dall’interno della
maggioranza e dall’opposi-
zione, preferendo rimanere
legato ai problemi che ha ten-
tato invano di risolvere e sui
quali la responsabilità va ripar-
tita su un arco ampio e variegato.
Un atteggiamento apprezzabile, in un
contesto in cui guazzano mestatori, specu-
latori e demagoghi di ogni risma. L’urbanistica a
Campobasso è materia per spregiudicati, da anni ap-
paltata a un ristretto circolo composto da tecnici, av-
vocati, e imprenditori: una cupola. Collaudata.
Volendo (ma nessuno vuole), attraverso i sistemi che
pone in atto per gestire il territorio, per stabilire le
varianti, per decidere dei volumi, per giustificare gli
abusi, per coprire le responsabilità, sarebbe facil-
mente individuabile. Ma questo esercizio di scoper-
chiamento prevede notevoli e complicati ostacoli
tecnici e amministrativi da superare, e una sorta di
gimkana da compiere tra cavilli, eccezioni, imbriglia-
menti, senza peraltro escludere che arrivino sugge-
rimenti più o meno velati a stare lontani. La cupola
mantiene da sempre un predominio sul volere poli-
tico degli amministratori, indipendentemente dal co-
lore politico, di volta in volta costretti ad arrampicarsi
sugli specchi per giustificare l’impossibilità a varare
un nuovo Piano regolatore generale, a realizzare un
regolamento edilizio congruente, e a limitare l’inva-
denza dei commissari ad acta ai quali deve essere
imputata la maggiore responsabilità della confusione
urbanistica venutasi a creare con il famigerato ex ar-
ticolo 51, le riclassificazioni, e le perimetrazioni delle
zone di recupero, eccetera eccetera. Alla cupola ap-
partiene la gestione e l’adeguamento del Piano casa
nella direzione di sempre maggiori volumi e viola-
zioni. Gesualdo, chiamando il sindaco, la
giunta, e il consiglio a trattare a cielo
aperto delle questioni urbanistiche
in contraddizione con il pro-
gramma elettorale sul quale Di
Bartolomeo e il centrodestra
hanno raccolto il consenso
popolare per governare la
città, ha fatto emergere le ti-
tubanze, le insufficienze co-
noscitive della gran parte
dei consiglieri, e la loro sud-
ditanza politica e psicologica
alle strategie e alla convenienze
degli amministratori regionali.
Non si può ignorare che a Palazzo
san Giorgio siedono, e si ripropongono,
anche cambiando casacca, diversi consiglieri con
contratti (co.co.co e simili) di lavoro, privi di autono-
mia di giudizio. Gesualdo in parte ha messo a nudo
queste contraddizioni ricordando a se steso e al sin-
daco di aver provato, con estrema lealtà e determi-
nazione, a creare rapporti collaborativi con iniziative
volte a migliorare l’assetto e la pianificazione del ter-
ritorio, nonché la gestione delle attività delegate, in
linea con gli obiettivi del programma di governo pre-
sentato all’inizio del mandato elettorale. Purtroppo,
dice Gesualdo, il suo impegno s’è infranto contro un
vero e proprio muro di gomma: basti pensare alla
condizione politica sfavorevole della commissione
urbanistica, alle numerose sedute consiliari andate
deserte e ad alcuni provvedimenti della giunta adot-
tatati in persistente fase emergenziale. La logica di
rimandare a domani i problemi di oggi – dice ancora
Gesualdo al sindaco – o di cadenzare l’attività ammi-
nistrativa con gli appuntamenti elettorali, non gli ap-
partiene. Da qui le dimissioni e un gesto di chiarezza
e “nobilità” politica e amministrativa.
Dardo
Furto da 60mila euroin una gioielleria
CAMPOBASSO. Alle ore 12.00: furto con destrezza in una gio-
ielleria del capoluogo. Due donne, ben vestite e dall’aspetto cu-
rato, sono entrate nel negozio di un orefice sito in via Isernia e,
approfittando della gentilezza e della disponibilità del titolare,
hanno chiesto di poter visionare alcuni gioielli e preziosi in oro.
Ma abilmente, le due donne riescono ad arraffare e ad occultare
un rotolo pieno di bracciali per poi andare via. Il titolare scoprirà
l’assenza del rotolo in questione solo dopo che le due donne
hanno lasciato il negozio facendo perdere le loro tracce.
Il fatto risale a ieri mattina, 7 marzo, intorno alle 10.30. Avviate
immediatamente le indagini portate avanti dai Carabinieri e
dalla Polizia di Stato. Il bottino ammonta a circa 60.000 euro.
Due donne sono entrate
nel negozio ed hanno portato
via un rotolo di preziosi
Primarie centrosinistra, slitta al 18la presentazione delle candidature
Nicola Gesualdo
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
30.000 copie in omaggioISERNIAANNO X - N° 56 - SABATO 8 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
RIONERO SANNITICO. Blitz dei Carabi-
nieri del Comando Provinciale di Isernia,
contro il fenomeno dello smaltimento ille-
cito di rifiuti pericolosi per la salute pub-
blica e più in generale contro
l’inquinamento ambientale che deturpa le
bellezze naturali del territorio molisano.
Nelle ultime ore una pattuglia di militari
della Stazione di Rionero Sannitico, rica-
dente nel territorio di competenza della
Compagnia di Isernia, ha intercettato lungo
la strada statale che lambisce il piccolo cen-
tro montano, un furgone Ford Transit, che
trasportava circa dieci quintali di rifiuti
speciali. I responsabili,
due cittadini di origine
rumena, un 44enne ed
un 21enne, entrambi do-
miciliati a Villa Literno
nel casertano, con vari
precedenti di reato,
sprovvisti di autorizza-
zione relativa alla ge-
stione, allo smaltimento
e al trasporto dei rifiuti,
sono stati denunciati alla
competente Autorità
Giudiziaria. Sulla prove-
nienza e la destinazione
del mezzo con il relativo
carico, finiti sotto seque-
stro, sono ora in corso
ulteriori indagini.
Nell’ottobre scorso furono i militari del
Nucleo Investigativo di Isernia a scoprire e
a sottoporre a sequestro un’area adibita a
discarica abusiva di circa mille metri qua-
dri, nei pressi di una zona boschiva della
periferia cittadina, dove erano stati sversati
oltre venti quintali di rifiuti speciali alcuni
dei quali anche di natura pericolosa, men-
tre nello scorso mese di febbraio a Poggio
Sannita, tre persone del posto furono de-
nunciate per smaltimento illecito di rifiuti
speciali, in quanto furono sorpresi mentre
da un camion sversavano circa dieci quin-
tali di materiali inquinanti all’interno di un
terreno. Anche in quest’ultima circostanza
sia il mezzo utilizzato che i rifiuti furono
sottoposti a sequestro. Tali operazioni a di-
mostrazione della particolare attenzione da
parte dei Carabinieri impegnati quotidiana-
mente anche per contrastare i reati di cri-
minalità ambientale con particolare
riferimento alle zone protette da severi vin-
coli paesaggistici come quelle della provin-
cia Pentra.
CAMPOBASSO. Partiamo da una pre-
messa: la Regione, ossia Molise e i moli-
sani devono dare alla nuova gestione
Ittierre 12milioni di euro, che ha una po-
sizione debitoria complessiva di circa 90
milioni di euro. La vecchia Ittierre invece,
quella di Perna, è riuscita ad accumulare
circa 700 milioni di euro. La nuova Ittierre
ha anche attività oltre alle passività, per
cui facendo un bilancio ha 30 -40 milioni
di euro di debiti", inizia con questa pre-
messa l'incontro con la stampa il senatore
Roberto Ruta affiancato dal deputato Da-
nilo Leva sulla vertenza Ittierre. " Chi ha
le fideiussioni? La struttura Commissa-
riale. C'è da dire ancora che il creditore
principale non ha beni e sostanze per far
fronte al debito e quindi la Struttura Com-
missariale va a chiedere i soldi alla Re-
gione, che deve dare 12 milioni di euro
alla gestione della nuova Ittierre, lo riba-
disco, a prescindere da qualsiasi mossa,
azione o missione che si possa fare. Da
questo presupposto siamo partiti, dob-
biamo dare 12 milioni di euro a qualcosa
che su territorio non esiste più, come dire
a fondo perduto". Poi il senatore passa ad
illustrate, a sommi capi, la proposta che i
deputati Leva e Venittelli hanno ragionato
con dipendenti, Mise, Ikf, e a quanto pare
due nuovi soci. " Sapete che la Ikf ha dato
disponibilità per il fitto del ramo
d'azienda, a questo punto siamo interve-
nuti con una proposta. Noi proponiamo,
dopo aver parlato con gli amministratori
di Ikf con gli amministratori della nuova
Ittierre, con la struttura Commissariale e
con la Regione, non il fitto ma l'acquisto
del ramo d'azienda. Significa che il giu-
dice deve fare una perizia per verificare il
valore del ramo d'azienda, posto il valore
del ramo d'azienda si può creare una
compagine societaria aperta, a Ikf, dispo-
nibile anche all'acquisto, come socio prin-
cipale, con la creazione di più cooperative,
una di produzione, una di gestione del
magazzino, una di trasporto e una di logi-
stica. Ciascuna cooperativa di lavoratori
entrerebbe con una piccola quota nel ca-
pitale sociale, la Regione che entra nel ca-
pitale sociale per un biennio, ma non
quote gestionali, al massimo per un trien-
nio, con patti para - sociali che prevedono
la progressiva eliminazione della quota
delle partecipazioni della Regione, e an-
cora con la partecipazione di almeno due
nuovi soci, uno molisano e uno non, che
hanno già dato la disponibilità a questo
tipo di proposta. Tutto questo con la bene-
dizione del MISE, che è disposto ad aprire
le porte ad una rinegoziazione dei 12mila
euro. " Ma c'è di più, anche il mondo della
Moda non è esente a questa proposta, due
sono i marchi con cui abbiamo avuto dei
colloqui, di cui non posso oggi fare il
nome, che sono disponibili, concreta-
mente e non a parole, a mettere a disposi-
zione i marchi e far lavorare questa
struttura". "Questa proposta è la soluzione
allo smantellamento, - conclude il depu-
tato Leva - a fronte del concordato tra il
Ministero e la Regione possiamo costruire
un Distretto del tessile, dove ci gioche-
remo una partita importante. Era nostro
dovere intervenire e mi auguro che questa
proposta venga presa seriamente in con-
siderazione, alla morte sociale dove ci
stiamo incamminando abbiamo il dovere
di reagire così come la politica ha il do-
vere di farlo dando soprattutto una pro-
spettiva per il futuro".
118 marzo 2014Isernia
L'incidente l'altra
notte sulla Statale
verso Colli a Volturno
sul fiume Volturno
ISERNIA. L'altra notte sulla SS 158,
nel Comune di Colli a Volturno, un
autoarticolato, in prossimità di un via-
dotto, ha sfondato le barriere di pro-
tezione precipitando per circa 15
metri, impattando sull'argine del
fiume Volturno. Dopo pochi minuti
dall'evento sul posto i Vigili del Fuoco
del Comando Provinciale di Isernia,
Carabinieri, personale sanitario del
118 e ANAS. Per poter raggiungere il
mezzo, è stato necessario l'intervento
del nucleo VF SAF (speleo alpino flu-
viali), al fine di poter calare gli ope-
ratori dal viadotto. Nella Cabina
distrutta non vi era traccia dell'auti-
sta, ed è iniziata una rapida perlu-
strazione del sito e "sotto" il mezzo
alla ricerca del disperso. Quest'ultimo
miracolosamente illeso si era adden-
trato nella boscaglia e riusciva a rag-
giungere autonomamente la strada, è
stato affidato alle cure del personale
sanitario, poiché in evidente stato di
alterazione.
Sono stati i Carabinieri di Rionero Sannitico a bloccare
un mezzo con 10 quintali di scarti illegali
Così i parlamentari Ruta e Leva che ritengono così rilanciare l'azienda
Rifiuti illegali, denunciati
“Ittierre, la Regione dia 12 milioni”
Camion nel fiume, illeso l'autista
128 marzo 2014 Termoli
TERMOLI - Il Partito della Rifonda-zione Comunista di Termoli, accogliendocon naturale sollievo la caduta della dan-nosa amministrazione Di Brino (comun-que promossa dai soliti trasversalismi trail centrosinistra-destra e sotto la regiadei vertici istituzionali regionali, in unasorta di inquietante parallelismo con ilgoverno Letta), non può fare a meno dirilevare che sono sempre le medesimedinamiche ad animare il proscenio poli-tico termolese. Proprio per questo, pen-siamo che più delle vicendeamministrative, nel contesto dato, siamaggiormente rilevante il fatto che leprossime elezioni europee vedranno lapartecipazione della lista "L'altra Europa"in sostegno al candidato di sinistra AlexisTsipras, leader della formazione greca diSYRIZA. Se non da una angolazione e daun azione più ampia, infatti, non è altri-menti arginabile la deriva liberista che in-veste il nostro Paese, determinata dagoverni di emanazione della BCE e delFondo Monetario Internazionale, impe-gnati all'esautorazione del sistema pub-blico, allo svuotamento sostanziale delsistema democratico e alla mercifica-zione sfrenata ed insensata di tutte le ri-sorse e di tutti i beni comuni del nostroPaese. Pensiamo che per contrastarequesta offensiva capitalistica l'unica stradapraticabile e necessaria sia una lotta eduna risposta sociale e politica di respiro
internazionale, che rimetta al centro delsistema l'uomo e i suoi bisogni, non più il"dio denaro", che attraverso le logiche dimercato, i profitti e le speculazioni finan-ziarie, stanno attentando all'esistenzastessa del nostro Pianeta. A tal proposito,non possiamo immaginare a Termoli al-cuna proposta politica che non sia in sin-tonia con questa visione e con questiobiettivi. Un sindaco, a nostro avviso, do-vrebbe porsi come interprete e agentedei bisogni della gente, opponendo unnetto rifiuto al patto di stabilità e a tuttequelle logiche mercantili ed economici-stiche che stanno arretrando sempre piùil quadro sociale e umano. Dovrebbeoperare concretamente per ripubbliciz-zare tutti i beni comuni e tutti i servizi,operare uno scontro frontale con ilCosib (coacervo di interessi economicioltre che rischio permanente per la sa-lute delle comunità circostanti), costruirenuovi strumenti per la partecipazionepopolare e così che siano i cittadini a de-cidere le sorti del proprio territorio. Di-versamente da queste premessepolitiche, oggi un sindaco, in un contestocosì minato e limitato, non avendo alcunaagibilità per decidere le sorti del proprioterritorio e della propria comunità, sa-rebbe solo destinato a diventare meroesecutore di politiche scellerate e anti-sociali, poco più che un "gabelliere" perrimpinguare le casse amministrative. Per-tanto, il confrontarsi con forze politiche(in primis con il Partito Democratico)che sono i più zelanti sostenitori-esecu-tori delle logiche e dei processi di ristrut-turazione capitalistica europea in chiaveiper-liberista, che hanno fatto del conso-ciativismo con le forze più retrive e cor-rotte della destra il faro della loro azionepolitica e che stanno attentando a tutti ilivelli ai principi costituzionali, allo statosociale ed al futuro del nostro Paese, noicrediamo non porterebbe a nulla di di-verso e a nulla di buono per la collettivitàstessa. Per questo non siamo interessatia partecipare a tavoli o a consessi che ve-dono queste presenze politiche e chenon rappresentano in alcun modo gli in-teressi dei cittadini, ma sono solo meraespressione di contrattazioni trasversalie di scontri intestini per la gestione par-ticolare del potere e della cosa pubblica.Gli stessi richiami ad improbabili "unitàdel centrosinistra" sono solo vuoti e re-torici slogan, che non hanno senso e ra-gione di esistere, poiché oggi, il PD alivello nazionale è in manifesto accordo
con il centrodestra e proprio con que-st'ultimo opererà per promuovere even-tuali intese o accordi per il nostroterritorio, allo stesso modo di come in-sieme hanno determinato la caduta del-l'amministrazione. Questo accadrà allafine anche per la nostra comunità. Inquanto ai più svariati nomi che oggi cir-colano e a strumenti inaffidabili per ac-creditarli "democraticamente" -adesempio le primarie- non possiamo cheesprimere profondo diniego, essendo dasempre interessati ai contenuti concretie alle proposte prima ancora che agli uo-mini che dovranno farsene interpreti po-litici. E' impensabile poi che i cittadinisiano messi nella misera condizione didover solo scegliere tra opzioni prestabi-lite da conciliaboli, senza alcuna possibi-lità propositiva e di incidere a monte neiprocessi reali della democrazia. Un po'come i sondaggi che spesso vengonomessi nelle testate giornalistiche on-line,dove in una ipotetica rosa di nomi, non èpossibile esprimere un nome diverso, senon tra quelli predeterminati oppurescegliere la non partecipazione. Questa anostro avviso non è democrazia, non fun-ziona così la partecipazione popolare. Èper questo, e non solo, che RifondazioneComunista sin da ora invita a confron-tarsi tutte le forze politiche, le associa-zioni ed i movimenti sociali, locali eregionali, che vogliono porsi in alternativia questi fallimentari modelli autoritari eliberisti, a mettersi a lavoro per costruiredal basso processi per lo sviluppo di unareale politica per l'uomo, non solo ri-guardo il Comune di Termoli, ma pertutta la Regione. Proprio per questo ri-teniamo interessante segnalare la nostrapartecipazione al Forum dei movimentidi Matrice che si terrà il 7-8 marzo, ovesi confronteranno fattivamente su questie altri temi, movimenti sociali e associa-zioni, sensibilità individuali e collettive.Pensiamo che ogni cittadino debba es-sere interessato ai problemi di tutto ilterritorio e non solo del proprio "orti-cello" di vita, sentire un nostro problematanto lo sfruttamento e l'inquinamentodella nostra costa quanto quello delmedio e alto Molise, poiché, in quantomolisani, abbiamo tutti diritto a vivere egodere integralmente del nostro spazioe delle nostre risorse, dai monti al mare,per lasciare alle nuove generazioni un fu-turo vivibile e in armonia con il mondo.
Per il Circolo PRC "Ottobre"Il segretario Domenico Farina
TERMOLI – I Coordinamenti regionale e
provinciale dell’Italia dei Valori, riunitisi
presso la sede del partito di Via Gorizia a
Campobasso, hanno ufficializzato il loro
appoggio ad Antonio D’ambrosio in qualità
di candidato alle primarie di coalizione di
centrosinistra per il Comune di Termoli. Lo
hanno fatto attraverso una deliberazione
discussa e votata all’unanimità che segue
alle dichiarazioni già rilasciate in merito
dal segretario regionale Cristiano Di Pie-
tro. “Tenuto conto della volontà dei partiti
e dei movimenti appartenenti all’area del
centrosinistra di scegliere il proprio can-
didato Sindaco attraverso lo strumento
delle primarie – si legge nel testo del do-
cumento - e tenuto conto delle dichiara-
zioni di disponibilità a candidarsi da parte
di Antonio D’ambrosio che rappresenta
elevati valori amministrativi, politici e cul-
turali, il Coordinamento regionale e il Co-
ordinamento provinciale di Campobasso
IdV deliberano di appoggiare la candida-
tura dell’avv. D’ambrosio alle primarie
della coalizione di centrosinistra e di chie-
derne la più ampia condivisione a tutti i
partiti e i movimenti che la compongono”.
Elezioni amministrative, PRC pronto al confronto
Primarie, il coordinamento regionale e provinciale IdV punta su Antonio D’Ambrosio
GINEVRA - È stata presentata la nuova Jeep Renegade 2015, il fuo-
ristrada “small” della casa statunitense, assemblata nello stabilimento
Sata di Melfi, mentre i motori a benzina sono realizzati, a seconda delle
tipologie e cilindrate, nello stabilimento di Termoli. Compatta, robusta,
tecnologica, prodiga di comfort e dalle linee ricercate, la nuova Jeep
Renegade 2015 è un evento storico per la storia industriale italiana e
americana, perché è la prima volta che un’autovettura griffata dal
marchio di fuoristrada è prodotta al di fuori dei confini Usa. Il nuovo
modello, definito small Suv (Sport utility vehicle), o mini Suv, darà
nuova linfa alle fabbriche italiane visto che secondo le previsioni del
gruppo, saranno realizzati circa 350 mila autovetture l’anno, di cui
oltre la metà della mini Jeep, auto destinata a riscuotere successo in
mezzo mondo.
Fiat-Chrysler, presentato il mini Suv Jeep Renegade
TERMOLI – Questo pomeriggio alle 18,30 presso l’Officina solare
Gallery di via Marconi sarà inaugurata una collettiva di pittura dal ti-
tolo “”L’Arte al femminile”. Le opere della mostra, curata da Tommaso
Evangelista, si potrannoammirare le opere delle artiste: Enza Acciaro,
Valeria Acciaro, Aliaksandra Baraukova, Enrica Caula, Mantra Cer-
rone, Mariagrazia Colasanto, Angela Caposiena, Lucia Di Miceli, Ceci-
lia Falasca, Cinzia Mastropaolo, Simona Materi, Manuela Mazzini,
Maya Nagy, Fabiola Mignogna, Sara Pellegrini, Mariangela Regoglioso,
Rosa Socci e Cristina Valerio. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico
fino al 27 marzo dalle 18,30 alle 20,30
“L’arte al femminile”, nell’Officina Solare Gallery
Optimist, al via competizioni per il team di agonisti del Circolo Vela TERMOLI - Dopo un lungo in-
verno di allenamenti, la squadra ago-nistica Optimist del Circolo dellaVela Termoli “M.Cariello” compostada Davide Dicenso, Marco Ioffredi,Luigi Aprile, Corrado De Curtis eGianpiero Mattucci torna alle com-petizioni agonistiche. Il prossimoweek end dell'8 e 9 marzo, presso laLega Navale di Trani, sarà di scena laprima delle cinque tappe del TrofeoOptimist Italia Kinder + Sport, unadelle manifestazioni itineranti dimaggior successo dedicate alla velagiovanile, organizzate dall'Associa-zione Italiana Classe Optimist in col-laborazione con i circoli velici FIV
coinvolti. Un evento in continua cre-scita tecnica e di partecipazione, cheanche quest'anno conta della fonda-mentale partecipazione di Kinder +Sport, partner in perfetta sintoniacon i valori della Classe Italiana Op-timist, come crescere, socializzare,educare allo sport con uno stile divita sano e positivo. Tra le novità diquest'anno anche l'accordo conl'azienda di abbigliamento SLAM, chegià alla prima tappa di Trani presen-terà e venderà nel villaggio regata al-lestito in prossimità del circolo, iprimi capi della nuova collezionepersonalizzata Optimist Italia. Dalpunto di vista tecnico invece da se-
gnalare che quest'anno anche i ca-detti (9-11 anni) potranno fare treprove al giorno (contro le due deglianni precedenti), così come gli junio-res (12-14 anni). Per tutti, al finedella classifica generale del Circuito,si potrà scartare una delle cinquetappe. Per i giovani velisti termolesil'appuntamento con questa primatappa del Trofeo Optimist Italia Kin-der + Sport rappresenta ancheun'ottima occasione per verificare ilproprio grado di preparazioneanche in vista delle selezioni inter-zonali per i Campionati Mondiali eEuropei che si terranno nell’ultimoweek end di marzo.
138 marzo 2014Termoli
ROMA - “Metteremo in atto tutte le
azione possibili per fronteggiare un
provvedimento che rischia di mettere in
ginocchio imprese e lavoratori del set-
tore. Stiamo già lavorando per impu-
gnare presso le sedi preposte l’action
plan per la pesca italiana, recentemente
adottato dalla Commissione europea e
che predispone nuovi pesanti adempi-
menti per i pescatori”.
Lo afferma il coordinamento pesca
dell’Alleanza delle Cooperative italiane,
ricevuta dalla Commissione Politiche
Agricole, alla presenza degli assessori
regionali di settore. “Abbiamo deciso di
ripercorrere la strada già intrapresa con
il regolamento sui controlli e lavorare
per impedire l’entrata in vigore di un
piano di azione che prevede il ritiro della
licenza di pesca se si commettono due
infrazioni gravi. Una scelta che creerà
ulteriore disoccupazione a causa di san-
zioni vessatorie e assolutamente spro-
porzionate”. L’incontro con gli assessori
regionali è servito anche per fare una
panoramica a tutto tondo sulle priorità
del comparto. “E’ stato un momento utile
di confronto per rilanciare le nostre
istanze e lamentare la necessità della ri-
presa di un dialogo con le istituzioni e
l’amministrazione, fermo ormai da
troppo tempo”.
BASSO MOLISE - Con delibera n. 62
del 21 febbraio la regione Molise una-
nime di rilascia giudizio positivo di com-
patibilità ambientale sul progetto
presentato dalla Società Gamma Wind Srl
(Gruppo C&C Energy srl) con sede legale
a Matinella in Albanella (Sa) relativo ai
lavori di realizzazione di un impianto per
la produzione elettrica da fonte eolica con
potenza 22 Mw in localià "Mauro" a Mon-
tecilfone (CB) con opere di connessione
alla RTN ricadenti nei comuni di Monte-
cilfone (CB) e Palata (CB) subordinata-
mente al rispetto delle prescrizioni
contenute nel rapporto sull'impatto am-
bientale. Perché diciamo NO all’eolico
selvaggio? Perché il sistema è opaco e
danneggia gravemente la popolazione.
Iniziamo dalla opacità: il sistema econo-
mico volto all’installazione delle pale eo-
lico non mira, nel modo in cui è attivato in
Molise ed in generale nel sud, a produrre
energia elettrica, ma solo ad ottenere cer-
tificati ambientali che consentono alle
grandi multinazionali di inquinare in
altre parti del mondo. Questo è facil-
mente desumibile dal fatto che solo al-
cuni pali sono collegati alla rete di
distribuzione dell’energia elettrica. Ma se
non producono corrente elettrica e se per
produrre gli stessi benefici all’ambiente
sarebbe sufficiente piantare le piante o
utilizzare i pannelli solari o fotovoltaici
sui tetti delle abitazioni, a che servono le
pale eoliche? Forse la risposta si trova
nelle fondazioni profonde fino a 30 mt
e spesso riempite di notte fuori da occhi
indiscreti. I racconti di vari testimoni di
giustizia non escludono anche l’ulteriore
guadagno del traffico illecito di rifiuti tos-
sici e nocivi dietro gli affari dell’eolico.
Veniamo ai danni alla popolazione. A Ri-
pabottoni, tanto per non andare molto
lontano, alcuni residenti hanno denun-
ciato una nota società di installazione di
pali eolici per danni causati sotto forma
di instabilità conclamata al sistema ner-
voso ed hanno ottenuto risarcimenti in-
genti in denaro.
Cosa accade? Gli infrasuoni generati
dal movimento delle pale, destabilizzano
a tal punto da procurare stati gravi di in-
sonnia e perdita di equilibrio, ma anche
sterilità. Ricordiamo poi che il Tar Molise,
il 24 marzo 2011, ha emesso le Sentenze
di merito n. 132/2011, n.133/2011 e n.
134/2011, con cui ha respinto i ricorsi
della Ditta Essebiesse Power srl e dei Co-
muni di Cercepiccola, S. Giuliano del
Sannio e Cercemaggiore. Nelle Sentenze
il TAR riconosce al Molise di aver già am-
piamente superato le percentuali di pro-
duzioni di energia da fonti rinnovabili
richieste dall’Unione Europea e di aver
già sopportato un impatto ambientale no-
tevole. L'art. 3 comma 2 della legge regio-
nale 22/20019 relativa alla "Nuova
disciplina degli insediamenti degli im-
pianti di produzione di energia elettrica
da fonti rinnovabili nel territorio della
Regione Molise" dice che è consentita
l'installazione di impianti fotovoltaici a
terra fino al raggiungimento della po-
tenza complessiva, sull'intero territorio
regionale, di 500 Mw.
Perchè la Regione agisce dimentican-
dosi la sentenza del Tar Molise del 2011?
Se abbiamo ampiamente superato le
percentuali previste dal protocollo di
Kyoto perchè i nostri amministratori de-
liberano a favore di nuovi impianti foto-
voltaici? La Società Gamma Wind Srl
(Gruppo C&C Energy srl) con sede legale
a Matinella in Albanella (Salerno), è
quasi tutta di proprietà di altra società
Wind Friend srl a sua volta della C & C
Energy srl e della PLC System srl al 50%
cadauno. Ma la particolarità è che sia la
Gamma Wind che la Wind Friend sono
inattive. Come è stato possibile affidare,
da parte della regione Molise, a imprese
inattive, installazioni così opache e a
grave rischio per la salute umana?
Comitato “No stalla,
Sì Molise Bene Comune”
in collaborazione con l'Associazione
Italiana Insegnanti di geografia
Alleanza Cooperative pronta ad impugnare “action plan” Italia
Eolico: sistema opaco che danneggia la popolazione!
Giancarlo Prosperi presenta il suo libro
Al via campagna promozionale su Tremiti e Garganole bellezze pugliesi
ISOLE TREMITI - I promontori, le
spiagge, i trabucchi, i boschi e le pinete
delle Isole Tremiti e del Gargano fatti co-
noscere in Europa con canali e mezzi d’in-
formazione italiani e internazionali. È
l’obiettivo di Follow your nature, la cam-
pagna promozionale del territorio lanciata
dalls regione Puglia e partirà prima sulla
grande stampa nazionale e poi su riviste
specializzate, giornali e spazi informativi
mirati internazionali. “Segui la tua natura”
è il messaggio principale che accompa-
gnerà la campagna informativa, che rap-
presenterà e farà rivivere attraverso
immagini e parole, gli scorci, i sentieri, le
distese verdi che ricoprono una delle zone
più belle d’Italia.
Al via "InArte": mostre,letture e concorsi
CAMPOMARINO – Da oggi e fino al 22
marzo, Palazzo Norante in corso Skanderbeg,
ospita la mostra collettiva d’arte contempora-
nea InArte, dall’Assessore alla Cultura del co-
mune di Campomarino, Giuseppina
Occhionero, e Maria Assunta Fazzano, idea-
trice e curatrice. Cinque gli artisti “locali” che
espongono: Franco Carafa, Gianluigi De Cur-
tis, Barbara De Marco, Antonio Norante, Rosa
Vaccarella, e un “ospite” dell’Abruzzo, Fabio
Malfagia. Il calendario della manifestazione
prevede: oggi 8 marzo alle 18,30 l’inaugura-
zione della mostra InArt; alle 19 Golosità
InArte: concorso che premia la torta più “In”;
giovedì 13 marzo alle ore 18 prosa InArte, pre-
sentazione del libro di Maria Assunta Prezioso
“Segovia e gli altri”, con letture di Annamaria
Graziani accompagnata dalla chitarra di Ales-
sandro Petrecca; sabato 15 marzo alle 21 note
InArte, spettacolo musicale del gruppo “La
Cantina Sociale” electroacustic cover trio, con
pezzi dei Coldplay, Johnny Cash, Pink Floyd,
Tracy Chapman, Rem, U2; venerdì 21 marzo
alle 18,30 poesia InArte, Giornata Mondiale
della Poesia patrocinata dall’Unesco, con la
presentazione del recentissimo libro di poesie
di Virginia Macchiaroli Mucciaccio, dal titolo
“Tra buio e luce”.
LARINO - “L’affettività: risorsa
umana nel processo educativo” è il ti-
tolo del libro di Giancarlo Prosperi che
questa mattina alle 9,30 presenterà
nell’aula magna dell’Istituto “San
Pardo”. L’incontro culturale sarà aperto
con i saluti del dirigente scolastico
Paolo Santella, e poi sarà la volta dei
relatori: Giorgina Di Ioia, pedagogista
clinico, docente e referente regionale
Uniped; Domenico Esposito, presidente
Associazione Molisana Polizia Locale -
Rappresentante Osservatorio Regio-
nale di Promozione Sociale; Angela
Battista, pedagogista, counselor siste-
mico-relazionale. La presentazione del
libro è stata organizzata con il patroci-
nio dell’Istituto Tecnico Agrario e per
Geometri “San Pardo” e dell’Uniped
(Unione Italiana Pedagogia). “L’Istituto
Tecnico “San Pardo” – ha detto il pro-
fessor Romano - offre ogni anno molte-
plici opportunità formative all’intero
territorio, sia in ambito tecnico che nel
settore pedagogico. In quest’ultimo
caso abbiamo voluto fortemente porre
in evidenza l’importanza del tema, af-
frontato egregiamente dall’autore nel
testo, nel percorso educativo offrendo
proficui spunti di riflessione e di con-
fronto soprattutto ai professionisti
della didattica che assisteranno all’in-
contro”.
di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - Ognuno di
noi ha cose non dette o non
fatte, nell’arco della vita. Ogni
avvenimento, ha una sua collo-
cazione nei tiretti dell’esistenza
terrena.
Carmine Aceto il 31 marzo
pubblica il nuovo romanzo “Le
cose sbagliate”.
Un romanzo pieno di vita
reale, ma con il denominatore
comune che è l’amore, quello
che fa tornare sempre tutto a
bomba. Il romanzo uscirà come
e -book ed in seguito cartaceo,
ma è lo stesso autore a spiegare
meglio l’evoluzione del lavoro:
“L'idea del progetto iniziale di
Le cose sbagliate, promossa
dalla casa editrice di Faenza, Al-
kemia Books, è stata , di comune
accordo con me, principalmente
di puntare sulla distribuzione
dell'edizione digitale, ovvero
l'ebook, attraverso la rete e tutti i
maggiori store online.
Le cose sbagliate come ro-
manzo esce ufficialmente il 31
marzo, ma la sua vita sul web è
oramai iniziata sin da agosto
2013. Ma la parte che mi è pia-
ciuta di più è stata la condivi-
sione in anteprima del romanzo,
quando era in una prima fase di
editing, con un gruppo di lettori
che si è prestato per certi versi
ad una spietata lettura e analisi
del testo.
L’idea stessa di distribuzione
di contenuti digitali con un ebook
non può solo essere vincolata al
momento della scelta del mezzo e
del tipo di canale per smerciare il
prodotto. Se si decide di puntare
su un formato digitale come stru-
mento di contenuti letterari, lo si
deve veicolare e accompagnare
in un processo vitale che spazi in
contesti informativi e anche pro-
mozionali diversi da quelli con-
venzionali.
Il romanzo uscirà, sempre dal
31 marzo, anche in cartaceo, ma
anche in questo caso con una po-
litica di distribuzione lontana
dalle abitudini mainstream e in-
vece più vicina alla gente, ai let-
tori, attraverso incontri e presen-
tazioni dirette, in giro, a
dimostrazione che la contrappo-
sizione tra cartaceo e digitale è in
Italia fin tropo strumentale e
strumentalizzata da chi ha ra-
gioni, necessità e piaceri nel far
sì che tutto resti immobile, ma la
vera sconfitta in questo campo è
non guardare non tanto al pre-
sente, quanto al futuro, dimo-
strandosi capaci di immaginare
scenari più aperti e complessi di
quelli ai quali solo chi ha già dei
vantaggi di mercato può appi-
gliarsi. Quando qualcuno viene
a sapere che stai scrivendo una
storia la prima cosa che ti chiede
è:“Di che parla il tuo libro?”.
Una domanda che mi trova im-
preparato per “costituzione”, in-
tendo dire che proprio per come
io sono fatto nella vita di tutti i
giorni, procedere ad una sintesi
dei pensieri e delle immagini
presenti in una storia mi riesce
complicato. Se proprio dovessi
inventarmi una frase che possa
dare un senso e un indizio su ciò
che Le cose sbagliate è e prova a
raccontare, direi che si tratta di
una storia che invita tutti ad es-
sere se stessi fino in fondo, al
punto da prendere in considera-
zione l’ipotesi di diventare qual-
cun altro.
Forse non è il massimo come
sinossi di un romanzo ma è il
punto di vista che mi sto facendo
intorno a quello che ho scritto.
Perché scrivere una storia non è
come pensarla. Tutta la gente che
affolla Le cose sbagliate sembra
avere degli obiettivi, ma averli
non vuol dire automaticamente
raggiungerli.
Ciò che questi personaggi pos-
sono fare è intraprendere una
strada, percorrerla e capire se è
quella giusta o sbagliata non
prima di essere arrivati alla fine.
Una volta lì, potranno provare
anche a cambiare.
Ne Le cose sbagliate ci sono
tanti mondi. Il mondo denso della
biblioteca, quello ammaliante dei
casinò di Las Vegas, il mondo ap-
parente di Ginevra, quello rassi-
curante di Calitri.
Poi c’è il mondo dei perso-
naggi, quello interiore del quale
condividiamo debolezze e desi-
deri, frustrazioni e rivincite.
Ognuno segue il proprio trac-
ciato, ognuno corre verso sé
stesso, per poi trovarsi nel mede-
simo punto di partenza. Le cose
sbagliate riempiono la nostra
vita, come quella di Sandro, Ar-
kansas, Herman, Sara, Charles
P., Lucas, Elena e Andrea, fino a
diventarne il senso stesso”.
148 marzo 2014 Spettacolo
CAMPOBASSO - Al via oggi
la rassegna “Off” all’audito-
rium del Liceo classico.Il
primo spettacolo presenato
dalla Incas è “Equità, ad
ognuno il suo debito”.
Scritto e diretto da Palma
Spina, lo spettacolo è interpre-
tato dalla stessa autrice con
Marco Caldoro.
Il cartellone precede quattro
spettcoli, tutte produzioni mo-
lisane.
Teatro
Da ieri nuovo appunta-
mento su Rai3 de “I dieci
comandamenti”, il pro-
gramma dell’autore moli-
sano Domenico Iannacone.
La nuova edizione vede,
nel ruolo di consulente, un
altro molisano, Enzo
Luongo, che va così a rin-
forzare una squadra che
ha raccolto solo successi e
consensi nella passata edi-
zione.
Televisione
Storie di vita realeIl 31 marzo Carmine Aceto pubblica “Le cose sbagliate”
CAMPOBASSO - La discoteca Alexan-
der oggi presenta il “Dj contest”. Competi-
zione per disc jockey emergenti. Ospite
della serata, il tronista Francesco Monte.
CAMPOBASSO -Al teatro Savoia l’asso-
ciazione Amici della musica presenta Yuri
Bashmet e i solisti di Mosca. Ingresso ore
18.30.
CAMPOBASSO - Stasera al Plaza Cafè,
aperitivo in musica. Play Mario Tallari.
BOJANO - Al circolo Nebbia oggi “We
all have secrets”, dj set a cura di Hinobe.
RICCIA - Al complesso turistico “Il ca-
saccio” sulla ss12 Riccia-Campobasso,
l’ospite della serata sarà il tronista Gio-
vanni Conversano.
CAMPOBASSO - Oggi all’antico risto-
rante Aciniello (Fossato cupo), la Festa
delle donne con menù dedicato, burlesque,
e con Soul Vibes live, Jackie Brown (dj) e
Domingos Mondego (percussioni).
CAMPOBASSO - Il Move club questa
sera, festeggia la donna con la serata di-
sco. In consolleMark Di Meo, resident
Ciakko. Dalle 20.00 cena e musica live.
CAMPOBASSO - Il Mama’s oggi, pre-
senta l’aperitivo in musica dalle 20.00, a
seguire live di Nuntereggaepiù band, tri-
bute di Rino Gaetano.
CAMPOBASSO - Live di Soul 4et (Chaira
Izzi, Marco Mancini, Nicoal Corso, Alberto
Romano) stasera al Cafè Prestige. A se-
guire set di Mr.Frangetta.
ISERNIA - Live della rockblues band dei
Turnaround stasera al pub L’antica fab-
brica di ghiaccio.
CAMPOBASSO - Al Caffè Marconi, alle
22.30 live di Blue Velvet (Ilaria Bucci, Giu-
lio Amicone, Enzo Melillo). A seguire, sele-
zioni di dj Helveg.
JELSI - All’ Hackerkaus al Parco del
cerro, la festa di oggi con dj Twin e Tony
dj.
ISERNIA - Il Roof club presenta l’8
marzo e i suoi dj: Diego capece, Liam Gard,
Alessandro.
CAMPOBASSO - In arrivo, il 22 marzo al
Move club il super ospite Luca Agnelli.
Appuntamenti
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal
Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo
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Nel campionato di Eccellenza, in questo fine settimana, è in programma una sosta. Spazio a due recupe
Sono ripresi gli allenamenti in casa Campobasso
dopo il giorno di riposo concesso dall’allenatore Fran-
cesco Farina alla truppa rossoblù, all’indomani del suc-
cesso in Coppa Italia contro il Portocorallo.
Il torneo di Eccellenza osserva in questo weekend un
turno di sosta, quanto mai salutare per i lupi in questo
frangente della stagione. Il Campobasso ha già giocato
36 partite ufficiali (ne ha vinte 34) e la squadra, anche
a causa degli infortuni di Cammino, Monti e Guglielmi,
è ridotta al lumicino.
Farina deve dosare le forze dei suoi ragazzi, anche se
a Villaputzu mercoledì prossimo sicuramente scenderà
in campo la migliore formazione. Il 2-0 dell’andata, ma-
turato grazie ai gol di Lazzarini e Fazio, fa partire i ros-
soblù con un vantaggio importante, ma in Sardegna
sarà gara vera, perché il Portocorallo punta tutto sulla
kermesse tricolore per sperare nell’approdo in serie D.
Un mini turnover sarà necessario, se non indispen-
sabile, domenica prossima, soprattutto se i ragazzi di
Farina si qualificheranno per le semifinali di coppa,
quando al ‘Selva Piana’ arriverà l’Alife. Nella prossima
gara di campionato contro i campani sarà sicuramente
capitan Minadeo a saltare la gara, perché squalificato.
E sarà anche il primo Campobasso stagionale senza il
suo capitano, che non ha saltato un minuto delle 36
gare ufficiali giocate sinora. Un bel traguardo all’alba
dei 37 anni.
La squadra si allenerà anche oggi, per poi riprendere
lunedì e martedì, giorno in cui è in programma anche la
partenza per Villaputzu, comune di quasi cinquemila
abitanti che dista circa 70 chilometri da Cagliari.
Il Portocorallo dovrà rinunciare nella gara di ritorno
contro il Campobasso agli squalificati Giuseppe Chia-
relli e Omar Giovanni Porru; mentre, tra le fila dei lupi
non siederà in panchina l’allenatore Francesco Farina,
appiedato per un turno dal giudice sportivo.
La gara si giocherà alle 14,00 e al seguito del Campo-
basso ci saranno almeno una trentina di tifosi, che
hanno già provveduto ad acquistare il biglietto per l’ae-
reo, per non far sentire troppo soli i lupi nell’isola
sarda.
Campionato di Eccellenza – Fine settimana dedicato
ai recuperi nel massimo torneo regionale. In campo,
questo pomeriggio alle ore 15, Sesto Campano e Vasto-
girardi; mentre, domani sempre alle 15, sfida tra l’Alife,
prossima avversaria dei lupi, e la Cliternina. Entrambe
le gare erano state rinviate la scorsa settimana, a causa
dell’impraticabilità dei due campi di gioco.
È tutto pronto per il derby tra l’Isernia e l’Olympia
Agnonese. Per i biancocelesti, reduci da una settimana ab-
bastanza travagliata, sarà l’ultimo treno per poter ambire
almeno ai playout; mentre, i granata di mister Urbano
hanno la chance di dare un allungo per la salvezza diretta.
L’Agnonese dovrà rinunciare a Vittorio Esposito e a Di
Lullo, entrambi squalificati, ma gli altomolisani a diffe-
renza dell’Isernia hanno preparato al meglio l’atteso
derby.
Non si può dire la stessa cosa per l’Isernia. Lunedì l’ab-
bandono della società da parte del presidente Ciampit-
tiello e del direttore sportivo Dino Petrangelo, che hanno
lasciato il club con un comunicato stampa.
Per il momento i calciatori stanno gestendo l’Isernia e
gli stessi atleti, per mezzo di persone di loro fiducia, hanno
indetto e gestiranno la giornata biancoceleste. Tutti do-
vranno acquistare il biglietto per assistere al derby: 10
euro il costo del ticket, 5 euro per donne e bambini. Con
l’incasso saranno pagate le vertenze alle quali è stata con-
dannata la società, effettuate da ex calciatori, al fine di evi-
tare altri punti di penalizzazione, che porterebbero al
collasso della classifica dei biancocelesti.
La squadra di mister Califano si è allenata soltanto due
volte in questa settimana, approfittando di una struttura
alberghiera che ha ospitato, per una nottata, la squadra,
mentre domani un noto locale di ristorazione offrirà il
pranzo ai calciatori.
Panico e compagni vogliono giocarsi le chance di sal-
vezza, anche perché come ha più volte affermato il capi-
tano, durante la settimana che sta volgendo al termine, lo
scopo è quello, anche in caso di retrocessione, di ripartire
con una società pulita dall’Eccellenza.
Isernia-Agnonese, nonostante quando accaduto nel ca-
poluogo pentro, sarà una partita vera, aperta a qualsiasi
risultato. Entrambe le squadre non potranno fallire l’ap-
puntamento con i tre punti e questo fattore renderà an-
cora più bella l’attesa partita.
Il derby del ‘Lancellotta’ (domani ore 14,30) sarà diretto
da Simone Degli Esposti della sezione di Bologna, che sarà
coadiuvato dagli assistenti Giuseppe Di Giacinto di Te-
ramo e Simone Piccirilli dell’Aquila.
Sport15
8 marzo 2014Sarà l’ultima chiamata, domani, per il team di CalifanoLa squadra di Urbano punta a uscire dalla zona playout
I biancocelesti arrivano alla gara con due soli allenamenti
e senza società, i granata proveranno ad approfittarne
Campobasso, si pensa solo al PortocoralloI lupi sono concentrati sulla sfida in Sardegna: obiettivo semifinali di Coppa Italia
Isernia-Agnonese, il derby della provincia pentra vale la salvezza
Il Consiglio direttivo del Comitato regionale della Figc Mo-lise ha organizzato per venerdì 21 marzo, con inizio alle ore 18,il consueto appuntamento annuale de “La festa del calcio mo-lisano”. La manifestazione si terrà presso la sala ricevimentidi Villa D’Evoli, l’ex Hotel Roberto, situato sulla strada stataleFossaltina. Saranno premiate le società vincitrici dei campionatie della Coppa disciplina nella stagione 2012/2013, oltre a diri-genti, giocatori e arbitri che si sono distinti nel corso dellastessa annata. La festa del calcio molisano, quest’anno, coinci-derà con la cerimonia di presentazione dei progetti che por-teranno alla realizzazione della nuova sede del Comitatoregionale della Figc Molise e del Centro Tecnico Federale.Interverranno, per l’importante evento, il presidente della
Figc, Giancarlo Abete; il presidente della Lega Nazionale Dilet-tanti e vicepresidente vicario della Federcalcio, Carlo Tavec-chio, oltre ad autorità sportive, politiche e istituzionali,nazionali e regionali.
La locandina dell’evento
Figc Molise, il 21 marzo la festa del calcio regionale
La manifestazione si terra, a partire dalle 18, presso la sala ricevimenti di Villa D’Evoli