Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 · 2019-11-21 · Schemi del bilancio consolidato...

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Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014

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Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2014

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Resocontointermediodi gestione

al 31 marzo 2014

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Società cooperativa per azioni Sede Legale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8

Sedi Operative: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8; Brescia, Via Cefalonia 74 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia

Codice Fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro delle Imprese di Bergamo n. 03053920165 ABI 3111.2 Albo delle Banche n. 5678 Albo dei Gruppi Bancari n. 3111.2

Capogruppo del Gruppo Bancario Unione di Banche Italiane Capitale sociale al 31 marzo 2014: Euro 2.254.371.430 i.v.

www.ubibanca.it

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Indice

UBI Banca: cariche sociali ...................................................................................................... pag. 3 Gruppo UBI Banca: principali partecipazioni al 31 marzo 2014 .............................................. pag. 4 Gruppo UBI Banca: articolazione territoriale ......................................................................... pag. 6 Gruppo UBI Banca: principali dati e indicatori ....................................................................... pag. 7 Il rating .................................................................................................................................. pag. 8 Il titolo UBI Banca .................................................................................................................. pag. 10 RELAZIONE INTERMEDIA SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2014

Lo scenario di riferimento .................................................................................................. pag. 14 Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2014 ...................................................................... pag. 21 - La nuova governance di UBI Banca ............................................................................................ pag. 21 - Gli interventi sull’articolazione territoriale .................................................................................. pag. 23 - Il posizionamento di mercato ..................................................................................................... pag. 24 - L’evoluzione dell’organico ........................................................................................................... pag. 25 - Variazioni dell’area di consolidamento ........................................................................................ pag. 27

Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo ........................................... pag. 28

Il conto economico consolidato .................................................................................................... pag. 37

L’intermediazione con la clientela: la raccolta .................................................................... pag. 47 - La raccolta totale ....................................................................................................................... pag. 47 - La raccolta diretta ..................................................................................................................... pag. 48 - La raccolta indiretta e il risparmio gestito .................................................................................. pag. 51

L’intermediazione con la clientela: gli impieghi .......................................................................... pag. 54 - L’evoluzione del portafoglio crediti .............................................................................................. pag. 54 - La rischiosità ............................................................................................................................. pag. 56

L’attività sul mercato interbancario e la situazione di liquidità ................................................ pag. 62 L’attività finanziaria ....................................................................................................................... pag. 65

Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale ........................................................................ pag. 72

Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura ................................................................. pag. 76

Società consolidate: dati principali .............................................................................................. pag. 81

Altre informazioni .......................................................................................................................... pag. 85 - Novità fiscali .............................................................................................................................. pag. 85 - Informativa sul contenzioso ....................................................................................................... pag. 88 - Accertamenti ispettivi ................................................................................................................ pag. 89

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del trimestre e prevedibile evoluzione della gestione consolidata ................................................................................................. pag. 91

BILANCIO CONSOLIDATO INTERMEDIO AL 31 MARZO 2014

Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2014 ...................................................... pag. 96

Note illustrative ................................................................................................................................... pag. 101

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI ................................................................................... pag. 103

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2

INFORMATIVA SULL’ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO UBI BANCA SCPA NEL PRIMO TRIMESTRE 2014

Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo ............................................... pag. 108

L’andamento nel periodo ............................................................................................................... pag. 116 - L’evoluzione economica .............................................................................................................. pag. 116 - Gli aggregati patrimoniali........................................................................................................... pag. 124

Schemi del bilancio intermedio dell’impresa al 31 marzo 2014................................................ pag. 132 CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI

CONTATTI

Legenda

Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: - linea (-): quando il fenomeno non esiste; - non significativo (n.s.): quando il fenomeno non è significativo; - non disponibile (n.d.): quando il dato non è disponibile; - segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle Istruzioni della Banca d’Italia).

Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.

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3

UBI Banca: cariche sociali

Presidente Onorario Giuseppe Vigorelli

Consiglio di Sorveglianza (nominato dall’Assemblea dei Soci il 20 aprile 2013) Presidente Andrea Moltrasio Vice Presidente Vicario Mario Cera Vice Presidente Alberto Folonari Vice Presidente Armando Santus Dorino Mario Agliardi Antonella Bardoni Letizia Bellini Cavalletti Marina Brogi Pierpaolo Camadini Luca Vittorio Cividini Alessandra Del Boca Ester Faia Marco Giacinto Gallarati Carlo Garavaglia Gianluigi Gola Lorenzo Renato Guerini Alfredo Gusmini(*) Federico Manzoni Mario Mazzoleni Enrico Minelli Sergio Pivato Andrea Cesare Resti Maurizio Zucchi

Consiglio di Gestione (nominato dal Consiglio di Sorveglianza il 23 aprile 2013) Presidente Franco Polotti Vice Presidente Giorgio Frigeri Consigliere Delegato Victor Massiah Silvia Fidanza Luciana Gattinoni Francesco Iorio Italo Lucchini Flavio Pizzini Elvio Sonnino

Direzione Generale Direttore Generale Francesco Iorio Vice Direttore Generale Vicario Elvio Sonnino Vice Direttore Generale Rossella Leidi Vice Direttore Generale Ettore Medda Vice Direttore Generale Pierangelo Rigamonti

Dirigente preposto ex art. 154 bis TUF Elisabetta Stegher

Società di Revisione DELOITTE & TOUCHE Spa

(*) Segretario del Consiglio di Sorveglianza.

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SOCIETÀ FINANZIARIEBANCHE RETE ALTRE BANCHE

Banca Popolare di

Bergamo Spa

(1) La percentuale rappresenta il controllo sul capitale complessivamente detenuto.

(2) La percentuale non include le azioni proprie in portafoglio a IW Bank.

(3) Il restante 1,44% è detenuto da UBI Assicurazioni Spa.

Le percentuali si riferiscono alle quote di partecipazione complessivamente detenute dal Gruppo (dirette + indirette) sull’intero capitale sociale.

Banca Popolare

Commercio e Industria Spa

Banca Regionale

Europea Spa

Banca Popolare

di Ancona Spa

Banca Carime Spa

Banca di Valle

Camonica Spa

UBI Leasing Spa

UBI Factor Spa

UBI Banca Scpa

UBI Banca Private

Investment Spa

100%

Banco di Brescia Spa 100%

75,08%

74,75%(1)

93,01%

92,84%

82,96%

99,55%

100%

IW Bank Spa 98,87%(2)

UBI Banca International Sa

Lussemburgo100%

100%

Prestitalia Spa 100%

Gruppo UBI Banca: principali partecipazioni

al 31 marzo 2014

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ASSICURAZIONIASSET MANAGEMENT

E SERVIZI FIDUCIARIALTRE

UBI Assicurazioni Spa BPB Immobiliare Srl

UBI Sistemi

e Servizi SCpA

S.B.I.M. Spa

Società consolidate con il metodo integrale

Società consolidate con il metodo del patrimonio netto

49,99%

Aviva Assicurazioni Vita Spa

Lombarda Vita Spa

Aviva Vita Spa

49,99%

40%

50%

UBI Pramerica SGR Spa 65%

UBI Management

Company Sa100%

100%

98,56%(3)

100%

Centrobanca Sviluppo

Impresa SGR Spa100%

UBI Fiduciaria Spa 100%

UBI Gestioni Fiduciarie

Sim Spa100%

Zhong Ou Asset

Management Co. Ltd

Cina

35%

UBI Trustee Sa

Lussemburgo100%

100%UBI Academy

SCRL

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1

5333 221 66

4 2

163

1

Lombardia

(795)

Trentino Alto Adige

Valle d’Aosta

Piemonte

(196)

Sardegna

Toscana

(7)

Lazio

(110)

Campania

(84)

Calabria

Basilicata

Puglia

(101)

Abruzzo

(17)

Umbria

Marche

Veneto

Emilia Romagna

(44)

Friuli Venezia Giulia

Molise

1

1195

Liguria

(47)

46

5 1 1

49

19

1

20

2

20

57 23 4

92

27

100 1

6

15 2

18

28 16

81

10

35

Gruppo UBI Banca: articolazione territoriale

1

Filiali in Italia 1.673

UBI Banca Scpa 4

Banca Popolare di Bergamo Spa 353

Banco di Brescia Spa 316

Banca Popolare Commercio e Industria Spa 212

Banca Regionale Europea Spa 244

Banca Popolare di Ancona Spa 213

Banca Carime Spa 242

Banca di Valle Camonica Spa 66

UBI Banca Private Investment Spa 21

IW Bank Spa 2

Filiali all’estero 6

Banca Regionale Europea SpaNizza, Mentone, Antibes (Francia)

UBI Banca International Sa (Lussemburgo)Lussemburgo, Monaco (Germania), Madrid (Spagna)

Presenze Internazionali

UBI Factor SpaCracovia (Polonia)

UBI Management Co. SaLussemburgo

Zhong Ou Asset Management Co. LtdShanghai (Cina)

UBI Trustee SaLussemburgo

Uffici di rappresentanzaSan Paolo (Brasile), Mosca, Mumbai, Hong Kong, Shanghai.

Aggiornata a maggio 2014.

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Gruppo UBI Banca: principali dati e indicatori1

31.3.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008

INDICI DI STRUTTURACrediti netti verso clientela /totale attivo 70,2% 71,2% 70,1% 76,8% 78,0% 80,1% 79,0% Raccolta diretta da clientela /totale passivo 73,3% 74,5% 74,6% 79,2% 81,8% 79,5% 80,0% Crediti netti verso clientela /raccolta diretta da clientela 95,9% 95,5% 94,0% 97,0% 95,4% 100,8% 98,7% Patrimonio netto (incluso utile/perdita del periodo) /totale passivo 8,6% 8,3% 7,4% 6,9% 8,4% 9,3% 9,1% Risparmio gestito /raccolta indiretta da clientela privata 54,2% 55,2% 54,3% 51,2% 54,6% 53,2% 53,1% Financial leverage ratio (totale attivo - attività immat.) /(pn incluso utile/perdita del periodo + pn di terzi - attività immat.) 14,1 14,7 17,0 18,5 19,3 17,1 17,3

INDICI DI REDDITIVITÀROE (utile netto)/(patrimonio netto incluso utile/perdita del periodo) annualizzato 2,2% 2,4% 0,8% 3,9% 1,6% 2,4% 0,6% ROTE annualizzato[utile netto /pn tangibile (pn incluso utile/perdita, al netto delle immobilizzazioni immateriali)] 3,0% 3,4% 1,2% 5,9% 3,1% 4,6% 1,2% ROA (utile netto /totale attivo) annualizzato 0,19% 0,20% 0,06% 0,27% 0,13% 0,22% 0,06% Cost/income (oneri /proventi operativi) 61,1% 62,3% 64,3% 69,5% 70,6% 64,4% 63,9% Spese per il personale /proventi operativi 38,2% 37,9% 39,0% 41,4% 41,5% 37,5% 38,8% Rettifiche nette su crediti /crediti netti verso clientela (costo del credito annualizzato) 0,91% 1,07% 0,91% 0,61% 0,69% 0,88% 0,59% Margine di interesse /proventi operativi 53,3% 50,9% 52,8% 61,7% 61,3% 61,5% 68,7% Commissioni nette /proventi operativi 35,2% 34,5% 33,5% 34,7% 33,9% 31,1% 33,3% Risultato netto dell'attività finanziaria /proventi operativi 7,3% 9,4% 7,3% 0,2% 1,0% 3,2% -5,9%

INDICI DI RISCHIOSITÀSofferenze nette /crediti netti verso clientela 4,07% 3,89% 3,18% 2,49% 1,91% 1,36% 0,88% Rettifiche di valore su sofferenze /sofferenze lorde (grado di copertura delle sofferenze) 41,02% 41,60% 42,60% 43,31% 48,69% 51,57% 54,58% Grado di copertura delle sofferenze al lordo degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale e delle relative rettifiche 55,80% 56,05% 57,63% 59,06% 63,62% 66,10% Sofferenze+incagli netti /crediti netti verso clientela 8,96% 8,77% 7,06% 5,03% 3,91% 3,24% 2,08% Rettifiche di valore su sofferenze e incagli /sofferenze+incagli lordi (grado di copertura) 29,67% 29,33% 29,26% 30,55% 34,89% 35,93% 38,22%

COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 3 20142

Tier 1 (Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni /attività di rischio ponderate) 12,23% 13,23% 10,79% 9,09% 7,47% 7,96% 7,73% Common Equity Tier 1(Common Equity Tier 1 dopo i filtri e le deduzioni/ attività di rischio ponderate) 12,23% 12,60% 10,29% 8,56% 6,95% 7,43% 7,09% Total capital ratio (Totale Fondi propri/ attività di rischio ponderate] 17,72% 18,91% 16,01% 13,50% 11,17% 11,91% 11,08% Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro) 10.896.402 11.546.144 12.203.619 12.282.153 10.536.200 10.202.555 9.960.812

di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni 7.522.507 8.075.247 8.263.720 8.276.278 7.047.888 6.816.876 6.944.723Attività di rischio ponderate 61.504.050 61.045.600 76.589.350 91.010.213 94.360.909 85.677.000 89.891.825

DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro),OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 58.135 250.830 82.708 (1.841.488) 172.121 270.099 69.001Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo normalizzato 59.025 100.220 97.324 111.562 105.116 173.380 425.327Proventi operativi 853.425 3.437.292 3.526.311 3.438.339 3.496.061 3.906.247 4.089.739 Oneri operativi (521.243) (2.141.798) (2.266.660) (2.389.626) (2.468.564) (2.514.347) (2.611.348) Crediti netti verso clientela 87.094.749 88.421.467 92.887.969 99.689.770 101.814.829 98.007.252 96.368.452

di cui: sofferenze nette 3.547.523 3.437.125 2.951.939 2.481.417 1.939.916 1.332.576 848.671 incagli netti 4.253.837 4.313.981 3.602.542 2.533.780 2.032.914 1.845.073 1.160.191

Raccolta diretta da clientela 90.844.201 92.603.936 98.817.560 102.808.654 106.760.045 97.214.405 97.591.237Raccolta indiretta da clientela 73.391.738 71.651.786 70.164.384 72.067.569 78.078.869 78.791.834 74.288.053

di cui: Risparmio gestito 39.795.632 39.553.848 38.106.037 36.892.042 42.629.553 41.924.931 39.430.745Raccolta totale da clientela 164.235.939 164.255.722 168.981.944 174.876.223 184.838.914 176.006.239 171.879.290Patrimonio netto del Gruppo (incluso utile/perdita del periodo ) 10.667.482 10.339.392 9.737.882 8.939.023 10.979.019 11.411.248 11.140.207Attività immateriali 2.903.371 2.918.509 2.964.882 2.987.669 5.475.385 5.523.401 5.531.633Totale attivo 123.983.262 124.241.837 132.433.702 129.803.692 130.558.569 122.313.223 121.955.685Sportelli in Italia 1.724 1.725 1.727 1.875 1.892 1.955 1.944Forza lavoro di fine periodo(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) 18.379 18.338 19.090 19.407 19.699 20.285 20.680Forza lavoro media 3

(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) 17.558 17.625 18.490 18.828 19.384 20.185 20.606Promotori finanziari 677 671 672 713 786 880 924

1 Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo” della Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata. Le informazioni relative al titolo azionario sono riportate nelle pagine che seguono. Con riferimento all’esercizio 2011, si segnala che gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile ante rettifiche di valore dell’avviamento e degli intangibili a vita utile definita, pari a 349.373 migliaia di euro.

2 Gli indicatori al 31 marzo 2014 sono stati calcolati secondo la metodologia di Basilea 3 entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (Regolamento UE n.575/2013). I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate); Core Tier 1 dopo le deduzioni specifiche dal patrimonio di base (patrimonio di base al netto delle preference shares e azioni di risparmio o privilegiate di terzi/attività di rischio ponderate); Total capital ratio (patrimonio di vigilanza + Tier 3/attività di rischio ponderate). Il Gruppo era stato infatti autorizzato il 19 luglio 2013 (a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2013) all’utilizzo dei sistemi di rating interno avanzati a fronte del rischio di credito relativo al portafoglio delle PMI e alle esposizioni garantite da immobili residenziali; relativamente al segmento corporate, l’uso dei modelli interni avanzati era stato autorizzato il 16 maggio 2012 (a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2012). Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard.

3 Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.

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8

Il rating

Di seguito si riportano i giudizi di rating assegnati al Gruppo UBI Banca dalle tre principali agenzie internazionali. Il 14 febbraio 2014 Moody’s ha rivisto da negativo a stabile l’Outlook dell’Italia, in considerazione della forza finanziaria dello Stato e del profilo di sostenibilità del debito, in un contesto di tassi storicamente bassi. L’Agenzia ha precisato che l’azione non ha un impatto diretto sui rating delle banche italiane (fatto salvo il caso di sette istituzioni), né tantomeno sull’Outlook negativo che attualmente caratterizza il sistema bancario nel suo complesso e i profili di solidità intrinseca della maggior parte delle banche del Paese.

(I) Capacità di rimborso del debito in valuta locale a lungo termine (scadenza pari o superiore a 1 anno). Attraverso la metodologia JDA (Joint Default Analysis) questo rating associa alla solidità finanziaria intrinseca (Bank Financial Strength Rating) la valutazione circa le probabilità di intervento, in caso di necessità, da parte di un supporto esterno (azionisti, gruppo di appartenenza o istituzioni ufficiali) (Aaa: miglior rating – C: default)

(II) Capacità di rimborso del debito in valuta locale a breve termine (scadenza inferiore a 1 anno)

(Prime -1: massima qualità – Not Prime: grado speculativo)

(III) Questo rating non si riferisce alla capacità di rimborso del debito, ma prende in considerazione la solidità finanziaria intrinseca della banca (attraverso l’analisi di fattori quali l’articolazione territoriale, la diversificazione dell’attività, i fondamentali finanziari, l’esposizione al rischio), in assenza di supporti esterni (A: miglior rating – E: peggior rating)

(IV) Il Baseline Credit Assessment rappresenta l’equivalente del Bank Financial Strength Rating nella scala tradizionale dei rating a lungo termine.

(i) L’Issuer Credit Rating riflette il giudizio sul merito creditizio intrinseco della banca unitamente ad una valutazione del potenziale futuro supporto che la banca potrà ricevere in caso di difficoltà (dal governo o dal gruppo di appartenenza). Breve termine: capacità di ripagare il debito con durata inferiore ad un anno (A-1+: miglior rating – D: default) Lungo termine: capacità di pagamento degli interessi e del capitale su debiti di durata superiore ad 1 anno (AAA: miglior rating – D: default)

(ii) Il SACP rappresenta il giudizio sul merito creditizio intrinseco della banca, in assenza di supporto esterno (da parte del governo o del gruppo di appartenenza). Viene ottenuto partendo da un “Anchor SACP” che sintetizza la valutazione dei rischi economici e industriali propri del settore bancario italiano, poi rettificato per tenere conto di specifici fattori della banca quali la patrimonializzazione, la posizione commerciale, l’esposizione al rischio, la raccolta e la situazione di liquidità, valutati anche in ottica comparativa.

MOODY'S

Long-term debt and deposit rating (I) Baa3

Short-term debt and deposit rating (II) Prime-3

Bank Financial Strength Rating (BFSR) (III) D+

Baseline Credit Assessment (BCA) (IV) ba1

Outlook (deposit ratings) Negativo

Outlook (Bank Financial Strength Rating) Negativo

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured Baa3

Lower Tier 2 subordinated Ba2

Euro Commercial Paper Programme Prime-3

Covered Bond (Primo Programma – mutui residenziali) A2

STANDARD & POOR’S

Short-term Counterparty Credit Rating (i) A-3

Long-term Counterparty Credit Rating (i) BBB-

Stand Alone Credit Profile (SACP) (ii) bbb-

Outlook Negativo

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt BBB-

Subordinated debt (Lower Tier 2) BB+

French Certificats de Dépôt Programme A-3

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9

Il 27 marzo 2014, nell'ambito di un’ampia rating action a livello internazionale, avente ad oggetto i support rating dei principali gruppi bancari, Fitch Ratings ha confermato il Support Rating (2) e il Support Rating Floor (BBB) di UBI Banca. Secondo l’Agenzia è possibile che i Support Rating di tutte le banche europee coinvolte nella revisione vengano rivisti al ribasso nell’arco dei prossimi uno/due anni in parallelo con il consolidarsi del nuovo quadro regolamentare in tema di risoluzione delle crisi bancarie. Tuttavia la stessa Agenzia precisa che, per le banche che abbiano un rating a lungo termine (Long Term IDR) allineato con il Viability Rating (espressione della solidità intrinseca di una banca) – come nel caso di UBI Banca – in assenza di variazioni del Viability Rating l’eventuale revisione al ribasso dei Support Rating non avrà alcun impatto sul Long Term IDR.

(1) Capacità di rimborso del debito nel breve termine (durata

inferiore ai 13 mesi) (F1+: miglior rating – D: peggior rating)

(2) Capacità di fronteggiare puntualmente gli impegni finanziari nel lungo termine indipendentemente dalla scadenza delle singole obbligazioni. Questo rating è un indicatore della probabilità di default dell’emittente (AAA: miglior rating – D: default)

(3) Valutazione della solidità intrinseca della banca, vista nell’ipotesi in cui la stessa non possa fare affidamento su forme di sostegno esterno (aaa: miglior rating - f: default).

(4) Giudizio sull’eventuale probabilità, adeguatezza e tempestività di un intervento esterno (da parte dello Stato o di azionisti istituzionali di riferimento) nel caso la banca si trovasse in difficoltà (1: miglior rating – 5: peggior rating)

(5) Questo rating costituisce un elemento informativo accessorio, strettamente correlato al Support Rating, in quanto identifica, per ogni livello del Support Rating, il livello minimo che, in caso di eventi negativi, potrebbe raggiungere l’Issuer Default Rating.

FITCH RATINGS

Short-term Issuer Default Rating (1) F2

Long-term Issuer Default Rating (2) BBB+

Viability Rating (3) bbb+

Support Rating (4) 2

Support Rating Floor (5) BBB

Outlook (Long-term Issuer Default Rating) Negativo

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt BBB+

Lower Tier 2 subordinated BBB

Euro Commercial Paper Programme F2

French Certificats de Dépôt Programme F2

Covered Bond (Primo Programma – mutui residenziali) A+

Covered Bond (Secondo Programma – mutui commerciali) BBB+

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10

Il titolo UBI Banca

Il titolo azionario Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index. Performance comparata del titolo azionario Unione di Banche Italiane

Importi in euro

31.3.2014A

30.12.2013B

Var. %A/B

30.9.2013C

28.6.2013D

28.3.2013E

Var. %A/E

2.4.2007F

Var. %A/F

Azioni Unione di Banche Italiane

- prezzo ufficiale 6,774 4,924 37,6% 3,748 2,814 2,880 135,2% 21,486 -68,5%

- prezzo di riferimento 6,840 4,936 38,6% 3,738 2,782 2,874 138,0% 21,427 -68,1% Indice FTSE Italia All-Share 23.143 20.204 14,5% 18.480 16.250 16.389 41,2% 42.731 -45,8% Indice FTSE Italia Banche 16.611 12.553 32,3% 10.747 8.539 8.338 99,2% 54.495 -69,5%

Fonte Datastream

I segnali di ripresa emersi sui mercati azionari nella seconda parte del 2013 sono andati ulteriormente consolidandosi nel corso del primo trimestre 2014. I mercati finanziari hanno beneficiato di un rinnovato interesse da parte degli investitori: la formazione del nuovo Governo nel mese di febbraio ha contribuito a creare aspettative positive sulla capacità del Paese di intraprendere alcune importanti riforme strutturali, con un immediato riflesso sullo spread BTP/Bund sceso a 173 punti base a fine marzo (dai 215 di fine 2013). L’andamento dei principali indici borsistici rispetto a dicembre è pertanto risultato positivo: il FTSE Italia All-Share ha segnato un rialzo del 14,5% trainato dal FTSE Italia Banche che ha evidenziato un incremento del 32,3%. In questo contesto la quotazione del titolo UBI Banca è cresciuta del 38% a 6,8 euro, ossia ai livelli di fine marzo 2011: su base annua il progresso è stato superiore al 130%. Nel periodo gennaio-marzo 2014 gli scambi azionari sul titolo UBI Banca hanno riguardato oltre 500 milioni di titoli per un controvalore di 3,2 miliardi di euro (nel medesimo periodo del 2013 erano stati scambiati circa 500 milioni di titoli per un controvalore di 1,8 miliardi di euro). Beneficiando della tendenza sopra descritta, la capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) è salita a 6,1 miliardi rispetto ai 4,4 miliardi di fine 2013, collocando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi bancari commerciali italiani quotati1 ed al 1° posto tra quelli a matrice popolare. A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report – comprendente i Paesi dell’Unione Monetaria più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 45 istituzioni2. Nelle settimane successive alla chiusura del trimestre la quotazione del titolo UBI Banca, pur riflettendo le oscillazioni del mercato legate all’evoluzione della crisi ucraina, si è consolidata al di sopra dei 6,4 euro.

1 Il Gruppo si posiziona al 4° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati. 2 EBR International Flash, marzo 2014.

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05.000.00010.000.00015.000.00020.000.00025.000.00030.000.00035.000.00040.000.00045.000.00050.000.00055.000.00060.000.00065.000.00070.000.00075.000.00080.000.00085.000.00090.000.00095.000.000100.000.000105.000.000110.000.000115.000.000120.000.000

0123456789

1011121314151617181920212223

amg l a s o n d g fmamg l a s o nd g fmamg l a s o nd g fmamg l a s o nd g fmamg l a s o nd g fmamg l a s o nd g fmamg l a s o nd g fmam

Andamento del titolo azionario UBI Bancadal 2 aprile 2007 (*) e volumi scambiati

2007

(*) prezzi di riferimento in euro

2008 2009 2010 2011 2012 2013

Vol

umi

2014

* Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca, post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa. Relativamente ai volumi scambiati, si segnala che i picchi registrati nel 2011 riflettono l’annuncio, l’esecuzione ed il perfezionamento dell’aumento di

capitale da 1 miliardo di UBI Banca.

05

101520253035404550556065707580859095

100105110

a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m

Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca (*) dal 2 aprile 2007

UBI Banca

FTSE Italia All-Share

FTSE Italia Banche

20132007

(*) prezzi di riferimento in euro

2008 2009 2010 2011 2012 2014

* Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca, post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa.

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Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di Borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate. Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa

I Trimestre 2014 Anno 2013

Numero di azioni in essere a fine periodo 901.748.572 901.748.572Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro 5,892 3,734

Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 4,824 2,636Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 6,860 5,220Dividendo unitario - in euro 0,06 0,06Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio) 1,02% 1,61%Dividendi totali - in euro (*) 54.002.914 54.002.914Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo / n. azioni) - in euro 11,77 11,19

Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro 9,08 8,50

Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro 8,68 8,09

Capitalizzazione di Borsa di fine periodo (prezzi ufficiali) - in milioni di euro 6.108 4.441Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine periodo / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo) 0,58 0,44

Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo 0,75 0,58

Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo 0,78 0,61

EPS - Earning per share (utile netto consolidato per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro annualizzato 0,2192 0,2689

(*) Il monte dividendi relativo al 2013 è stato calcolato sulle n. 900.048.572 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione; tale numero include le n. 1.700.000 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.

parte del Consiglio di Gestione; tale numero non include le n. 1.700.000 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.

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RELAZIONE INTERMEDIA SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE CONSOLIDATA

AL 31 MARZO 2014

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Lo scenario di riferimento

Nei primi mesi del nuovo anno lo scenario macroeconomico ha continuato a mostrare segnali di miglioramento, seppur con diversa intensità tra aree geografiche. La consistenza e la durata della ripresa rimangono tuttavia condizionate da una serie di rischi di differente natura:

una riduzione degli stimoli monetari statunitensi più rapida delle attese; crescenti tensioni internazionali legate alla crisi in Ucraina (in seguito all’annessione della Crimea); il possibile brusco rallentamento nei settori dell’economia cinese caratterizzati da un eccesso di capacità produttiva, come quello immobiliare, ed in alcuni comparti dell’industria pesante ad esso collegati.

Le condizioni dei mercati finanziari delle economie avanzate si sono progressivamente distese. Nei Paesi dell’Area euro più esposti alla crisi del debito è proseguita la riduzione degli spread sovrani con la Germania. Come evidenziato dal grafico, anche il differenziale tra i BTP decennali e gli analoghi Bund tedeschi ha proseguito nel percorso di rientro attestandosi a 173 punti base a fine trimestre (215 punti base a fine 2013), con un’ulteriore flessione intorno a quota 150 nelle settimane successive. Al miglioramento hanno contribuito il

consolidarsi delle aspettative di ripresa ciclica, l’orientamento espansivo della politica monetaria da parte della BCE e gli afflussi di capitali dai Paesi emergenti, mentre sono risultati per il momento contenuti gli impatti della crisi ucraina ed il rallentamento dell’economia cinese. Per quanto attiene al lento percorso verso l’unione bancaria, nella riunione del 20-21 marzo – ultima data utile affinché le norme potessero essere approvate prima del rinnovo degli organi comunitari – Parlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto un’intesa sul nuovo meccanismo unico di risoluzione delle crisi creditizie (Single Resolution Mechanism) che ha in parte modificato l’accordo preliminare tra i ministri delle finanze del 18 dicembre 2013. In particolare, il fondo unico di risoluzione, finanziato dalle banche, entrerà in vigore gradualmente a partire dal gennaio 20151 e raggiungerà la dotazione finale di 55 miliardi di euro entro 8 anni anziché 10. Nel periodo di transizione tale fondo comprenderà comparti nazionali le cui risorse saranno mutualizzate progressivamente (40% nel primo anno, 20% nel secondo, la restante parte nei sei anni successivi). Il fondo potrà finanziarsi sul mercato, accrescendo così la propria capacità d’intervento. L’intesa del 21 marzo prevede altresì che le decisioni su come ristrutturare, salvare o lasciar fallire l’istituto di credito segnalato in difficoltà dalla BCE potranno essere assunte in tempi rapidi (nell’arco di un fine settimana, in corrispondenza della chiusura dei mercati finanziari) dal Comitato unico di risoluzione2 in sessione esecutiva se riguardano esborsi fino a 5 miliardi; sarà richiesta la sessione plenaria negli altri casi. Le scelte del Comitato saranno assunte a maggioranza qualificata, tenendo conto del peso dei singoli Paesi nel fondo di risoluzione. Il meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie è stato approvato dal Parlamento europeo il 15 aprile.

1 Si rammenta che le norme europee sull’apporto dei privati alla gestione di una crisi bancaria e alla liquidazione (c.d. “bail-in”)

entreranno invece in vigore a gennaio 2016. 2 Il Comitato è composto da membri permanenti, dalle autorità di risoluzione nazionali e da rappresentati della BCE e della

Commissione europea, questi ultimi in qualità di osservatori.

0

50

100

150

200

250

300

350

400

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500

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600

G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M

Spread BTP-Bund decennali

2010 2011

Puntibase

20132012

Fonte: Thomson Financial Reuters2014

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A fine trimestre le quotazioni delle materie prime evidenziavano complessivamente un incremento di circa il 9%, trainate dal forte rincaro dei beni agricoli, connesso con le ripercussioni sul mercato dei cereali della crisi ucraina, che ha più che compensato la riduzione delle altre componenti non energetiche. Relativamente alle materie prime energetiche, i corsi petroliferi sembrano per il momento non aver risentito delle tensioni derivanti in Ucraina e dell’adozione di sanzioni nei confronti della Russia. A fine marzo infatti il petrolio di qualità Brent si attestava a circa 108 dollari al barile, in lieve diminuzione rispetto ai 111 dollari di fine 20133. Circa l’andamento dei prezzi al consumo, permangono tendenze contrastanti tra le economie avanzate – nelle quali si stanno paventando anche rischi di deflazione – e alcune tra quelle emergenti dove la dinamica dei prezzi si è mantenuta su livelli sostenuti, seppur in lieve attenuazione. Sul mercato dei cambi, tra gennaio e marzo la tabella evidenzia un moderato rafforzamento dello yen ed un parallelo indebolimento dello yuan 4 – proseguiti anche nelle settimane successive alla chiusura del trimestre – mentre è rimasto sostanzialmente stabile il rapporto di cambio tra euro e dollaro.

* * * La ripresa dell’economia mondiale in corso dalla seconda metà del 2013 sembra aver risentito dei segnali di debolezza provenienti da alcuni Paesi emergenti. Tra gli Stati industrializzati si confermano trend positivi per gli USA ed il Giappone ed un recupero per l’Area euro, seppur con diversa intensità al proprio interno5. Dopo una variazione congiunturale annualizzata pari al +2,6% nell’ultimo periodo del 2013, nei primi tre mesi dell’anno il Pil statunitense è cresciuto solo di un modesto 0,1% – peggior risultato dal quarto trimestre 2012 – sintetizzando un apporto positivo dei consumi pressoché compensato dalla flessione di investimenti, scorte ed interscambio commerciale, principalmente a causa delle persistenti condizioni climatiche avverse in zone importanti del Paese. Tra gennaio e marzo il tasso di disoccupazione si è confermato stabile al 6,7% di dicembre, mentre l’inflazione è risalita in marzo all’1,5% di fine 2013 dopo aver toccato l’1,1% in febbraio, il livello più basso dal novembre 2010. L’inflazione “core” (al netto dei prodotti alimentari ed energetici), è invece rimasta sostanzialmente invariata all’1,7% di fine anno. Nel primo bimestre il saldo negativo della bilancia commerciale si è ulteriormente ridotto a 81,6 miliardi di dollari (-4,5% rispetto al corrispondente periodo del 2013), beneficiando principalmente di un minor disavanzo nei confronti del continente africano e della Cina, mentre è risultato in controtendenza il deficit nei confronti dei Paesi Opec. Per quanto riguarda la politica monetaria, la Federal Reserve ha confermato nell’intervallo 0-0,25% il tasso di riferimento annunciando però in marzo una modifica della forward guidance con l’eliminazione del target macroeconomico legato alla disoccupazione (tasso di disoccupazione non superiore al 6,5%) considerato non

3 Ad agire da freno, oltre alla natura assai circoscritta delle misure finora previste, vi sarebbe anche l’eccesso di offerta di greggio sul

mercato mondiale, determinato dal progressivo aumento della produzione negli Stati Uniti e dall’indebolimento della domanda proveniente dalle economie emergenti.

4 Dal 17 marzo la People’s Bank of China ha ampliato dall’1 al 2% la banda di oscillazione dello yuan sul dollaro. 5 Secondo le più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale (aprile 2014) il Pil mondiale crescerà del 3,6% nel 2014 (+3% nel

2013), sempre trainato dai Paesi emergenti (+4,9%; +4,7% nel 2013), ma con un significativo recupero delle economie avanzate (+2,2% dal +1,3% del 2013).

mar-14A

dic-13B

Var. % A/B

set-13C

giu-13D

mar-13E

Euro/Dollaro 1,3770 1,3752 0,1% 1,3524 1,3008 1,2814Euro/Yen 142,09 144,71 -1,8% 132,82 128,94 120,66Euro/Yuan 8,5600 8,3250 2,8% 8,2767 7,9835 7,9642Euro/Franco CH 1,2180 1,2263 -0,7% 1,2237 1,2289 1,2172Euro/Sterlina 0,8263 0,8299 -0,4% 0,8355 0,8550 0,8434Dollaro/Yen 103,19 105,23 -1,9% 98,21 99,12 94,11Dollaro/Yuan 6,2164 6,0537 2,7% 6,1200 6,1374 6,2143Futures - Brent (in $) 107,76 110,80 -2,7% 108,37 102,16 109,69Indice CRB (materie prime) 304,67 280,17 8,7% 285,54 275,62 298,17

Fonte: Thomson Financial Reuters

Principali cambi, quotazioni del petrolio (Brent) e delle materie prime

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più significativo6 . Nelle riunioni di gennaio, marzo e aprile la FED ha inoltre deciso di proseguire il progressivo rientro dalle misure non convenzionali (c.d. tapering) avviato nel dicembre 2013 con efficacia dal mese successivo: tra gennaio e maggio sono stati pertanto ridotti per complessivi 20 miliardi di dollari sia gli acquisti a titolo definitivo di mutui cartolarizzati (Mortgage Backed Securities, da 40 a 20 miliardi mensili), sia gli acquisti di obbligazioni del Tesoro a lungo termine (da 45 a 25 miliardi mensili). Consuntivi e previsioni: Paesi industrializzati

Valori percentuali 2013 2014(1) 2015(1) 2013(2) mar-14(3) 2014(1) (2) 2013(2) mar-14(3) 2014(1) (2) 2013 2014(1) 2015(1) dic-13 mag-14

Stati Uniti 1,9 2,6 2,9 1,5 1,5 1,2 7,4 6,7 6,5 6,5 4,0 3,1 0-0,25 0-0,25Giappone 1,5 1,7 1,7 0,4 1,6 2,8 4,0 3,6 3,6 12,4 8,8 6,9 0-0,10 0-0,10Area Euro -0,4 1,1 1,5 1,4 0,5 0,9 12,0 11,8 11,8 3,0 2,5 2,2 0,25 0,25Italia -1,9 0,7 1,5 1,3 0,3 0,8 12,2 12,7 13,2 3,0 2,6 1,8 - - Germania 0,4 1,6 1,8 1,6 0,9 1,1 5,3 5,1 5,2 0,0 0,0 0,1 - - Francia 0,3 1,0 1,3 1,0 0,7 1,1 10,3 10,4 10,4 4,1 3,7 3,6 - - Portogallo -1,4 0,5 1,7 0,4 -0,4 -0,7 16,5 15,2 16,2 4,9 4,0 2,9 - - Irlanda -0,5 0,9 1,6 0,5 0,3 0,1 13,1 11,8 11,5 7,2 4,7 3,0 - - Grecia -3,8 -1,1 0,9 -0,9 -1,5 -0,6 27,3 26,7 27,6 12,7 3,8 1,8 - - Spagna -1,2 1,1 1,6 1,5 -0,2 0,5 26,4 25,3 25,2 7,1 5,8 4,9 - - Regno Unito 1,7 2,4 2,0 2,6 1,6 2,0 7,6 7,1 7,1 5,8 4,8 3,9 0,50 0,50

(1) Previsioni Fonte: Prometeia e Statistiche ufficiali(2) Tasso medio annuo(3) Laddove non ancora pubblicati i dati al 31 marzo 2014, sono state utilizzate le ultime informazioni disponibili

Prodotto Interno Lordo Prezzi al consumo DisoccupazioneDisavanzo (+) Avanzo (-) Settore

Pubblico (% del PIL)

Tassi di riferimento

Pur se in progressiva moderazione rispetto ai precedenti periodi, nel primo trimestre la crescita del Pil cinese è stata pari al 7,4% su base annua (+7,7% nell’ultimo quarto del 2013). Tutti i principali indicatori della domanda interna hanno continuato a fornire contributi significativi in termini tendenziali: +17,6% gli investimenti fissi; +16,8% gli investimenti nel settore immobiliare; +12% le vendite al dettaglio di beni di consumo; +8,7%

la produzione industriale (+9,9% per il comparto manifatturiero). Con riferimento all’interscambio commerciale, le contrapposte dinamiche di esportazioni (-3,4%) ed importazioni (+1,6%) hanno comunque garantito un surplus di 16,7 miliardi di dollari che ha contribuito ad incrementare ulteriormente le riserve valutarie, salite a fine marzo a 3.950 miliardi di dollari, circa un terzo dei quali stabilmente investito in titoli pubblici statunitensi. Dopo una rapida discesa al 2% in febbraio, l’inflazione è ritornata al 2,4% in marzo (2,5% a dicembre e gennaio) sostenuta dai prezzi degli alimentari (4,1%). In termini di politica monetaria, la Banca centrale cinese ha ripreso a drenare liquidità con operazioni di mercato aperto7. Dalle evidenze disponibili, nei primi mesi del 2014 l’attività economica del Giappone avrebbe accelerato, sostenuta da un temporaneo aumento dei consumi, soprattutto di beni durevoli, in previsione dell’aumento delle imposte indirette in vigore dall’inizio di aprile. Segnali favorevoli stanno emergendo anche dall’indice della produzione industriale che in febbraio aveva espresso il sesto aumento tendenziale consecutivo (+6,8%, dopo il +10,3% di gennaio), in linea con i risultati dell’indagine Tankan di marzo, che hanno evidenziato un ulteriore miglioramento del livello di fiducia per le imprese manifatturiere e non di tutte le dimensioni.

6 La Banca centrale statunitense ha inoltre ribadito che la decisione di aumentare i tassi di riferimento terrà conto di un ampio

insieme di indicatori concernenti il mercato del lavoro, le pressioni inflazionistiche, le aspettative di inflazione e le condizioni finanziarie.

7 Per quanto attiene alle altre principali economie emergenti, al fine di contrastare le pressioni inflazionistiche, la Reserve Bank of India in gennaio ha alzato il Repo di 25 punti base all’8% mentre la Banca Centrale brasiliana ha operato tre aumenti (in gennaio, marzo e aprile) portando progressivamente il tasso di riferimento all’11%.

Consuntivi e previsioni: principali Paesi emergenti

Valori percentuali

2013 2014(1) 2015(1) 2013(2) mar-14(3) dic-13 mag-14

Cina 7,7 7,4 7,2 2,6 2,4 6,00 6,00India 4,6 4,6 5,0 10,9 6,7 7,75 8,00Brasile 2,3 1,8 2,7 6,2 6,2 10,00 11,00Russia 1,3 1,3 2,3 6,8 6,9 8,25 8,25

(1) Previsioni Fonte: Prometeia, FMI e Statistiche ufficiali

(2) Tasso medio annuo

Prodotto Interno Lordo Tassi di riferimentoPrezzi al consumo

(3) Laddove non ancora pubblicati i dati al 31 marzo 2014, sono state utilizzate le ultime informazioni disponibili

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A marzo il tasso di disoccupazione si presentava in lieve flessione al 3,6% (3,7% a dicembre 2013), mentre l’inflazione era pari all’1,6%, sostanzialmente stabile da fine novembre (1,6% anche a dicembre). La Bank of Japan ha lasciato invariati sia l’obiettivo per la base monetaria sia il programma di acquisto di titoli (60-70 mila miliardi di yen l’anno); a partire da febbraio ha inoltre rafforzato due programmi minori (“Stimulating Bank Lending Facility” e “Growth-Supporting Funding Facility”), raddoppiando l’ammontare dei fondi reso disponibile alle banche per stimolare i prestiti. Dopo l’aumento del Pil registrato nell’ultimo trimestre del 2013 (+0,2%), i dati attualmente disponibili lasciano presagire una prosecuzione della crescita nell’Area euro anche nel primo quarto del nuovo anno, pur senza una significativa accelerazione. In marzo l’indicatore €-coin calcolato dalla Banca d’Italia – che fornisce una stima della dinamica di fondo del Pil europeo – è ritornato su livelli analoghi a quelli dell’estate 2011 grazie anche al consolidamento della fiducia di famiglie e imprese. L’indice della produzione industriale a febbraio mostrava un lieve incremento dello 0,2% su base congiunturale (invariato a gennaio; -0,3% a dicembre), trainato anche dal risultato spagnolo (+0,7%). Il dato tendenziale (+1,7%) costituisce invece la miglior performance degli ultimi tre mesi, nonostante la flessione dell’indice francese (-1%). In marzo, il tasso di disoccupazione, pari all’11,8% per il quarto mese consecutivo, incorporava ancora situazioni di particolare criticità, seppur in marginale miglioramento, in Grecia (26,7% a gennaio), Spagna (25,3%) e Portogallo (15,2%). Per contro è proseguito in misura superiore alle attese il calo dell’inflazione che in marzo si è attestata allo 0,5% (0,8% a dicembre) con variazioni negative in alcuni Paesi quali la Grecia (-1,5%), il Portogallo (-0,4%) e la Spagna (-0,2%). Le prime stime relative ad aprile anticipano tuttavia un lieve aumento allo 0,7%. Dopo un temporaneo rialzo all’1% in febbraio, l’indice depurato delle componenti energetiche e alimentari fresche in marzo si è invece riportato allo 0,7%, sul livello di fine 2013. In tema di finanza pubblica, le previsioni di Eurostat evidenziano per il 2013 un rapporto deficit/Pil ed un rapporto debito/Pil rispettivamente pari al 3% e al 92,6%. Per quanto attiene alla politica monetaria, nella riunione di inizio aprile – in un contesto di bassa inflazione, contrazione del credito e prospettive di crescita ancora incerte – la BCE ha confermato che i tassi ufficiali rimarranno su livelli pari o inferiori a quelli attuali (0,25% il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale) per un periodo prolungato. Ha inoltre dichiarato di essere unanime nel proprio impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali, come l’acquisto di titoli sul mercato, per contrastare i rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione. In Italia, dopo il primo modesto recupero congiunturale del Pil registrato nell’ultimo trimestre 2013 (+0,1%), la lenta ripresa dell’attività economica sarebbe proseguita anche tra gennaio e marzo, beneficiando del quadro ancora favorevole della domanda estera e dei primi segnali di miglioramento della domanda nazionale. A febbraio l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti del calendario era aumentato dello 0,4% su base annua – seppur in ridimensionamento rispetto a gennaio (+1,2%) – sintetizzando variazioni di segno opposto tra i diversi settori. Hanno mostrato una dinamica particolarmente favorevole i comparti “Farmaceutico” (+7,6%), “Metallurgico” (+5,3%), “Mezzi di trasporto” (+4,9%), “Tessile e Abbigliamento” (+4,7%) ed “Elettronico” (+4,4%) mentre i cali più significativi hanno interessato i settori “Energetico” (-9,4%), “Fabbricazione di apparecchiature elettriche” (-8,8%) ed “Estrattivo” (-8,5%). Tra gennaio e marzo il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 12,7% (12,6% a dicembre) con un livello sempre molto critico per la fascia 15-24 anni (42,7%8). Il dato generale continua peraltro ad essere mitigato dalla presenza degli ammortizzatori sociali che a marzo hanno evidenziato un incremento tendenziale del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni: 100,1 milioni di ore autorizzate a fronte dei 98 milioni di un anno prima (+2,1%) quale sintesi di una flessione per la componente ordinaria (-20%) più che compensata da un maggior ricorso a quelle straordinaria (+14,9%) e in deroga (+12,6%). L’inflazione, misurata dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo, è scesa in misura significativa collocandosi in marzo allo 0,3% (0,7% a dicembre), al di sotto della media europea (0,5%); tuttavia in aprile, dopo sette flessioni consecutive, il trend si è interrotto con un rialzo allo 0,6%.

8 Il dato esprime l’incidenza dei giovani disoccupati sul totale dei giovani occupati o in cerca di occupazione.

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Nel primo bimestre il saldo della bilancia commerciale è risultato positivo per circa 3 miliardi di euro (-0,5 miliardi nell’analogo periodo del 2013), grazie ad un avanzo nell’interscambio dei prodotti non energetici, dei quali oltre due terzi riferibili ai beni strumentali) che ha più che compensato il deficit energetico (-7,9 miliardi). Il surplus complessivo continua peraltro a riflettere una sostanziale debolezza degli scambi, seppur in progressivo miglioramento, con le esportazioni in aumento su base tendenziale dell’1,6% (+3% a febbraio) e le importazioni in flessione del 4,5% (-2,2% a febbraio). Sul fronte della finanza pubblica, l’8 aprile il nuovo Governo ha approvato il Documento di Economia e Finanza 2014 (DEF) in base al quale nel 2014 il rapporto deficit/Pil è stimato in riduzione al 2,6% (3% nel 2013), mentre il rapporto debito/Pil è previsto in ulteriore aumento al 134,9% (132,6% nel 2013) prevalentemente per effetto dell’accelerazione del pagamento dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione9. Il quadro programmatico del DEF implica una temporanea deviazione dal sentiero di aggiustamento verso il pareggio di bilancio strutturale (ossia al netto degli effetti del ciclo economico e delle misure una tantum), rinviato al 2016, che dovrà essere approvata dal Parlamento. L’ammissibilità della deviazione sarà inoltre valutata dalla Commissione europea e dal Consiglio della UE, alla luce dei margini di flessibilità previsti dalle regole europee10.

* * *

In un contesto di progressivo

miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari delle economie avanzate, i corsi azionari, pur con andamenti eterogenei, sono rimasti nel complesso stabili, risentendo solo temporaneamente delle tensioni che hanno interessato i Paesi emergenti. Come si

evince dalla tabella, le migliori performance sono ascrivibili ai listini italiani in rialzo a fine marzo di oltre il 14%. L’aumento delle quotazioni – determinato da una significativa riduzione del premio per il rischio richiesto dagli investitori, da una lieve crescita della redditività attesa delle società quotate, nonché dalla diminuzione dei tassi d’interesse a lungo termine sui titoli pubblici – ha riguardato tutti i principali comparti ed in particolare i settori delle banche, delle telecomunicazioni e dei servizi di pubblica utilità. In controtendenza si evidenzia invece la dinamica delle Borse giapponesi che, dopo i considerevoli incrementi realizzati nel 2013, hanno risentito di un ridimensionamento delle attese di crescita dell’economia. Con riferimento al risparmio gestito, il settore dei fondi comuni d’investimento ha iniziato l’anno con una raccolta netta positiva in ulteriore rafforzamento a 24,8 miliardi di euro, riconducibili principalmente ai fondi di diritto estero (+18,1 miliardi) ed in misura più contenuta a quelli di diritto italiano (+6,7 miliardi). In termini di tipologie, l’evoluzione del comparto è ascrivibile per la metà ai prodotti flessibili (+12,5 miliardi), ma anche ai fondi obbligazionari (+8,6 miliardi), agli azionari (+2,8 miliardi) e ai bilanciati (+2,4 miliardi), a fronte di una flessione dei fondi di liquidità (-1,5 miliardi) ed una sostanziale stabilità degli hedge (-0,1 miliardi)11.

9 Si segnala che al 28 marzo 2014 risultavano messe a disposizione degli enti debitori risorse finanziarie pari a 25 miliardi dei 20

miliardi di euro originariamente stanziati per il 2013 dal D.L. 35/2013 e successivamente integrati per altri 7,2 miliardi dal D.L. 102/2013. Di essi 23,5 miliardi risultavano già pagati ai creditori.

10 Questi ultimi riguardano, in particolare, eventi eccezionali con rilevanti ripercussioni negative sulle finanze pubbliche (ivi inclusa una grave recessione economica) e l’attuazione di importanti riforme strutturali che, pur comportando costi nel breve periodo, migliorino la sostenibilità dei conti pubblici.

11 Alla raccolta netta dell’anno hanno concorso anche +0,1 miliardi riferibili alla categoria “Fondi non classificati”.

Andamenti dei principali indici azionari espressi in valuta locale

mar-14A

dic-13B

Var. %A/B

set-13C

giu-13D

mar-13E

Ftse Mib (Milano) 21.692 18.968 14,4% 17.435 15.239 15.339Ftse Italia All Share (Milano) 23.143 20.204 14,5% 18.480 16.250 16.389Xetra Dax (Francoforte) 9.556 9.552 0,0% 8.594 7.959 7.795Cac 40 (Parigi) 4.392 4.296 2,2% 4.143 3.739 3.731Ftse 100 (Londra) 6.598 6.749 -2,2% 6.462 6.215 6.412S&P 500 (New York) 1.872 1.848 1,3% 1.682 1.606 1.569DJ Industrial (New York) 16.458 16.577 -0,7% 15.130 14.910 14.579Nasdaq Composite (New York) 4.199 4.177 0,5% 3.771 3.403 3.268Nikkei 225 (Tokyo) 14.828 16.291 -9,0% 14.456 13.677 12.398Topix (Tokyo) 1.203 1.302 -7,6% 1.194 1.134 1.035MSCI emerging markets 995 1.003 -0,8% 987 940 1.035

Fonte: Thomson Financial Reuters

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A fine trimestre il patrimonio gestito aveva raggiunto i 591,4 miliardi, in aumento di circa il 6% rispetto a fine 2013, accentuando nel trimestre una ricomposizione in termini percentuali a favore dei fondi flessibili (dal 17,8% al 19,5%) e dei bilanciati (dal 5,3% al 6%), a fronte di una riduzione nella quota dei prodotti di liquidità (dal 5,2% al 4,2%), degli azionari (dal 21,6% al 20,9%) e degli obbligazionari (dal 48,2% al 47,8%).

* * * Gli effetti della lunga crisi hanno continuato a manifestarsi anche nei primi mesi del 2014, nel corso dei quali il sistema bancario è stato interessato da un ulteriore rallentamento della raccolta, da una perdurante flessione dei prestiti e da un ritmo di crescita sempre elevato dei crediti deteriorati. Sulla base delle stime pubblicate dall’ABI12, a fine marzo il tasso di variazione tendenziale della raccolta diretta (depositi di residenti e obbligazioni) si manteneva negativo e pari al -1,9% (-2,2% a febbraio e -1,8% a dicembre 2013). All’interno dell’aggregato permane la contrapposizione tra la raccolta obbligazionaria (-8,3% dal -9,8% di fine 2013) e l’insieme delle altre forme tecniche, positivo ancorché in decelerazione (+1% dal +2% di dicembre) anche per effetto di una dinamica tendenziale divenuta negativa dei “depositi con durata prestabilita fino a 2 anni”13. In merito agli impieghi a residenti appartenenti al settore privato, le medesime anticipazioni dell’ABI mostrano a marzo una diminuzione annua del 3,6% (-4,2% a dicembre) che tuttavia beneficia degli effetti positivi di una discontinuità statistica che ha interessato i prestiti verso società non finanziarie14. I dettagli relativi a febbraio forniti da Banca d’Italia15 confermano la perdurante debolezza anche per la quota complessivamente destinata alle famiglie (-1,2% dal -1,3% del dicembre 2013), come pure a livello di singole forme tecniche: prestiti per l’acquisto di abitazioni (-1,2%, invariato rispetto a dicembre), credito al consumo (-3,1% dal -1,9%) e altri prestiti (-0,6% dal -1,2%). Sotto il profilo della rischiosità, secondo Banca d’Italia le sofferenze del settore privato al lordo delle svalutazioni sono ulteriormente aumentate – in particolare quelle verso società non finanziarie – raggiungendo a febbraio i 161,6 miliardi di euro, con un progresso del 26,9% su base annua (+24,8% l’incremento registrato nel 2013). Di tale stock, 46,1 miliardi sono relativi alle famiglie (+12,2% su base annua, ma -0,1% rispetto a dicembre) e circa 114,3 miliardi alle imprese (+33,8% su base annua; +5,5% rispetto a dicembre) 16. Il rapporto sofferenze lorde del settore privato/impieghi al settore privato si è così attestato al 9,80% (9,33% a fine dicembre). Le sofferenze nette, pari a 78,2 miliardi, sono cresciute del 26,9% nei dodici mesi, ma risultano in flessione del 2,2% rispetto a dicembre avendo beneficiato di operazioni di cessione. Conseguentemente a fine febbraio il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si era ridotto al 4,27% dal 4,31% di fine 2013. I titoli emessi da residenti in Italia nel portafoglio delle banche italiane a febbraio si attestavano a 888,4 miliardi di euro, in marginale incremento nei dodici mesi (+6,9 miliardi; +0,8%), ma in lieve contrazione rispetto a dicembre (-4,9 miliardi; -0,6%). L’evoluzione su base annua sintetizza in realtà andamenti contrapposti. Gli investimenti in titoli di Stato italiani, pari a 392,4 miliardi, sono complessivamente cresciuti di circa 40,8 miliardi (+11,6%), trainati dagli acquisti delle tipologie a medio-lungo termine (CCT e BTP;

12 ABI Monthly Outlook, Economia e Mercati Finanziari-Creditizi, aprile 2014. 13 Il rallentamento di questa voce riflette principalmente il minor rendimento rispetto ad altri tipi di investimenti, risultato di politiche

di repricing da parte del sistema bancario che, a fronte dell’allentamento delle pressioni dal lato della raccolta, avrebbe privilegiato la componente indiretta mediante la vendita di strumenti finanziari alle famiglie.

14 Nel gennaio 2014 le consistenze dei prestiti a società non finanziarie e ad altre istituzioni finanziarie sono state interessate da una discontinuità statistica dovuta agli effetti della riorganizzazione di primari gruppi bancari. Analizzando la dinamica dei prestiti corretti per tenere conto delle cartolarizzazioni e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni (ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni) il credito verso le società non finanziarie continua ad evidenziare un rallentamento in linea con quanto sperimentato a dicembre (-5,1% a febbraio rispetto al -5,2% di fine 2013).

15 Supplemento al Bollettino Statistico “Moneta e Banche”, aprile 2014. 16 A gennaio 2014 anche le sofferenze in essere sono state influenzate da discontinuità dovute ad operazioni societarie realizzate da

alcuni gruppi bancari. Tali operazioni spiegano in larga misura le variazioni rispetto ai mesi precedenti.

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+60,1 miliardi, dei quali +15,3 miliardi da inizio anno), mentre le categorie a breve scadenza si sono ridotte (BOT e CTZ; -19,4 miliardi, dei quali -10,5 miliardi da inizio anno). Gli “Altri titoli”, pari a 496 miliardi, hanno invece evidenziato una flessione (-33,9 miliardi; -6,4%), prevalentemente riconducibile alle obbligazioni bancarie (-34,7 miliardi; -9,2%), la cui incidenza è scesa al 68,9%. A marzo, il tasso medio della raccolta bancaria da clientela calcolato dall’ABI (che include il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro per le famiglie e le società non finanziarie) risultava pari all’1,82% (1,89% a fine 2013). Il tasso medio ponderato sui prestiti alle famiglie e alle società non finanziarie si presentava invece pari al 3,86% (3,82% a dicembre 2013).

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Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2014

La nuova governance di UBI Banca

Il 13 marzo Banca d’Italia ha rilasciato l’autorizzazione al progetto di modifiche statutarie annunciato il 19 dicembre 2013. Il nuovo testo statutario è stato così presentato all’Assemblea Straordinaria dei Soci del 10 maggio 2014 che lo ha approvato in presenza di 6.980 Soci (rappresentanti il 26,475% del capitale sociale); i voti a favore sono stati 6.870 rappresentanti il 26,436% del capitale sociale, i voti contrari sono stati 95, gli astenuti 15. Come già anticipato nell’informativa di bilancio, le modifiche deliberate dall’Assemblea rientrano nell’ambito di un disegno unitario ed organico che – tenendo conto dell’evoluzione normativa, delle indicazioni più volte ribadite dalla Banca d’Italia e delle tendenze espresse dal mercato – fa evolvere gli assetti societari di UBI Banca verso un modello di “banca popolare integrata”, sempre fondata sul principio del voto capitario, ma in grado di favorire un’equilibrata rappresentanza negli organi societari di tutte le componenti della compagine sociale. I punti cardine della nuova governance riguardano: a) la riduzione del numero dei componenti del Consiglio di Sorveglianza da 23 a 17 (art. 44), con

effetto dal prossimo rinnovo del Consiglio, nonché la riduzione da 11 a 9 del numero massimo dei componenti del Consiglio di Gestione (art. 30), prevedendo, nell’ambito di detto Consiglio, la presenza di dirigenti apicali della Banca (situazione già in essere per il Consiglio di Gestione in carica);

b) il rafforzamento dei requisiti di professionalità per i componenti degli organi sociali rispetto a quelli previsti dalla vigente normativa, nonché limiti di età per l’assunzione delle cariche; per il Consiglio di Sorveglianza è stato altresì previsto che la maggioranza dei componenti sia in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina promosso dalla Borsa Italiana e, per le cariche apicali di detto Consiglio, è stato fissato un limite massimo al numero dei mandati;

c) il concetto di “popolare integrata” che si esprime, nel caso del meccanismo di voto, con il mantenimento del principio del voto capitario nella selezione delle due liste di maggioranza e di minoranza per l’elezione del Consiglio di Sorveglianza, accompagnato tuttavia da un meccanismo di premio, nell’attribuzione di Consiglieri, che tiene conto del capitale complessivamente detenuto dai Soci che hanno votato ciascuna lista qualora superi il 10% del capitale sociale (art. 45). Impostazione che permette di far convergere in maniera integrata i diversi interessi degli stakeholder del Gruppo;

d) la modifica, nella stessa prospettiva, dei criteri per la presentazione delle liste per l’elezione dei Consiglieri di Sorveglianza che potranno essere effettuate (i) da almeno 500 Soci che rappresentino almeno lo 0,50% del capitale sociale, (ii) dal Consiglio di Sorveglianza uscente con proposta supportata da almeno 500 Soci che rappresentino almeno lo 0,50% del capitale sociale, (iii) da parte di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) che siano titolari complessivamente di almeno l’1% del capitale sociale e che abbiano diritto di intervenire e di votare nell’Assemblea chiamata ad eleggere il Consiglio di Sorveglianza (art. 45);

e) l’introduzione della video-conferenza nelle adunanze assembleari (art. 24) e l’aumento del numero di deleghe fino a cinque per ogni Socio (art. 26) per favorire la partecipazione assembleare.

Il nuovo testo statutario presentato all’Assemblea è stato con l’occasione oggetto di un riesame complessivo che ha portato anche all’introduzione della soglia del 3% del capitale sociale per le partecipazioni detenibili dalle fondazioni bancarie (art. 18) – in ossequio alla facoltà introdotta dall’art. 30, comma 2 bis, del TUF – e ad una più chiara formulazione di talune previsioni. Stante il positivo accoglimento ricevuto dalle iniziative organizzate nel novembre 2013, in vista dell’Assemblea Straordinaria del 10 maggio è stata riproposta una serie di incontri illustrativi

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con i Soci nelle principali città lombarde dove risiede la quota più significativa della compagine sociale di UBI Banca.

* * * Si ricorda che il 13 febbraio 2014, a margine dell’autorizzazione rilasciata da Banca d’Italia, il Consiglio di Sorveglianza aveva deliberato, ai sensi dell’art. 46 dello Statuto, l’integrazione ex-lege dell’articolo 8 e la modifica dell’articolo 15 dello Statuto Sociale, con lo scopo di recepire le previsioni in materia di ammissione e decadenza dalla qualità di Socio contenute nell’art. 30, comma 5-bis TUB (comma introdotto dal D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221). Tale articolo prevede che, per favorire la patrimonializzazione della società, se lo Statuto subordina l'ammissione a Socio al possesso di un numero minimo di azioni, il venir meno di tale possesso minimo comporta la decadenza dalla qualità così assunta. Intervento normativo che colma un vuoto nelle disposizioni vigenti, eliminando così la possibilità di utilizzi distorti. Nel caso di UBI Banca si è voluto ribadire la misura minima di 250 azioni statutariamente definita nel 2005 dall’allora BPU Banca. Il comma 2 dell’articolo 8 dello Statuto era stato pertanto integrato come segue: “Ai fini dell'ammissione a Socio è richiesta la presentazione della certificazione attestante la titolarità di almeno 250 azioni il cui venir meno comporta la decadenza dalla qualità di Socio ai sensi di legge”. In coerenza, era stato modificato l’articolo 15 dello Statuto, con l’eliminazione del comma 4. Tenuto conto dello spirito mutualistico della Banca cooperativa e dell’ampia base sociale, era stato previsto un periodo transitorio fino al 19 aprile 2014 per consentire ai titolari di un numero di azioni inferiore al minimo indicato nell’articolo 8 di adeguare il numero di azioni possedute e mantenere la qualità di Socio. Come reso noto con comunicato del 24 aprile 2014, dei 23.972 titolari di azioni non in possesso della quantità minima richiesta per mantenere la qualità di Socio soltanto 3.419 hanno provveduto ad adeguare il numero minimo entro il termine stabilito. Conseguentemente il Consiglio di Gestione ha dovuto prendere atto della decadenza di 20.553 Soci.

* * * Nell’ambito dei poteri ad essa attribuiti dal TUB, la Banca d’Italia ha emanato il 7 maggio 2014 le Disposizioni di Vigilanza sul governo societario delle banche, dando attuazione alla CRD IV per le parti relative agli assetti di governo societario delle banche. Le nuove Disposizioni integrano gli obblighi di informazione al pubblico, al fine di consentire al mercato un’attenta valutazione delle scelte di governance operate dalle banche, e prevedono un congruo regime transitorio1 nell’adeguamento da parte del sistema bancario. UBI Banca sta già prendendo visione delle nuove Disposizioni per procedere, coerentemente con le tempistiche indicate, ad ogni necessario ulteriore allineamento.

1 Il periodo di adeguamento è previsto, al più tardi, in occasione dell’Assemblea di approvazione del Bilancio 2014 e, in deroga a ciò

per determinate disposizioni, entro il 30 giugno 2017.

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Gli interventi sull’articolazione territoriale

A fine marzo l’articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca si presentava costituita da 1.730 sportelli, dei quali 1.724 operanti in Italia, in diminuzione di una unità rispetto a fine 2013. Alla data del presente Resoconto il numero si è ridotto a 1.679 (1.673 in Italia), pressoché integralmente per effetto dell’ulteriore manovra di razionalizzazione della struttura distributiva anticipata nell’informativa di bilancio, che con efficacia dal 14 aprile 2014 ha portato alla chiusura di 16 filiali e 34 minisportelli 2 unitamente alla trasformazione di 32 filiali in minisportelli e di 7 minisportelli in filiali. A completamento degli interventi riepilogati in tabella si segnalano le chiusure a gennaio del minisportello milanese di Banca Popolare Commercio e Industria ubicato in Via Rizzoli presso RCS e ad aprile del minisportello aziendale di Banca Popolare di Bergamo a Concorrezzo (Monza Brianza) ubicato presso Linkra. La rete italiana è integrata dalla struttura UBI Banca Private & Corporate Unity che a fine trimestre operava in tutta Italia con 131 centri (49 PCU e 82 Corner)3, divenuti 130 (49 PCU e 81 Corner) alla data del presente Resoconto. In dettaglio: a gennaio è stato chiuso il PCU di Varese della BPB ed ha iniziato ad operare un nuovo Corner di Banca Carime a Catanzaro, mentre a maggio ha cessato di operare il Corner BPB di Vimercate (Monza Brianza). La presenza sul territorio continua inoltre ad essere supportata da una rete di 677 promotori finanziari facenti capo all’Area Promozione Finanziaria di UBI Banca Private Investment, in aumento di 6 unità rispetto a fine 2013.

2 È inoltre prevista la chiusura di altri 4 minisportelli di BRE e di 1 minisportello di BPA. 3 Il dato non include le 6 unità di UBI Banca Private Investment destinate alla sola clientela private e le 3 unità di UBI Banca dedicate

alla sola clientela corporate.

Interventi sugli sportelli con efficacia 14 aprile 2014

filiali minisportelli

Banca Popolare di Bergamo Spa 1 2 - - Banco di Brescia Spa 3 3 8 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa 4 2 3 - Banca Regionale Europea Spa 3 9 9 - Banca Popolare di Ancona Spa 1 5 12 - Banca Carime Spa - 13 - 7UBI Banca Private Investment Spa 4 - - -

TOTALE 16 34 32 7

Chiusure di: Trasformazione di filiali in

minisportelli

Trasformazione di minisportelli

in filiali

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Il posizionamento di mercato

La tabella sintetizza il posizionamento del Gruppo UBI Banca in termini di sportelli, raccolta tradizionale (escluse le obbligazioni) ed impieghi, sia a livello nazionale che nelle regioni e nelle province caratterizzate da una presenza più significativa delle Banche del Gruppo. Con riferimento agli sportelli, il dato di dicembre 2013 evidenzia un lieve incremento rispetto a dodici mesi prima. La quota di mercato a livello nazionale è infatti salita al 5,4%, confermando quote superiori al 10% in 15 province italiane, unitamente ad un’importante presenza a Milano (oltre il 9%) e a Roma (oltre il 4%). Dalle segnalazioni riferite agli aggregati patrimoniali – considerati in base all’ubicazione dello sportello – emerge invece una flessione al 4,4% nella quota nazionale relativa alla raccolta tradizionale – che peraltro non include la componente obbligazionaria – principalmente legata agli effetti delle manovre di ottimizzazione del costo del funding operate sia dalle Banche Rete che dalla Capogruppo e pertanto più evidenti nelle principali province lombarde di riferimento del Gruppo. Per contro la quota nazionale relativa agli impieghi ha complessivamente mostrato maggior stabilità, confermandosi al 5,4%. Quale riflesso delle caratteristiche dei due Gruppi di origine, in alcune aree a maggior presidio territoriale continuano ad evidenziarsi quote di mercato della raccolta tradizionale e/o degli impieghi superiori a quelle degli sportelli.

Gruppo UBI Banca: le quote di mercato(*)

Sportelli Depositi(**) (***)

Impieghi (***)

Sportelli Depositi(**) (***)

Impieghi (***)

Nord Italia 6,3% 5,2% 6,5% 6,1% 5,9% 6,6% Lombardia 13,1% 8,8% 9,6% 12,6% 10,0% 9,8%

prov. di Bergamo 22,1% 29,4% 40,4% 21,2% 30,3% 40,6% prov. di Brescia 22,5% 27,5% 35,0% 21,9% 36,1% 35,7% prov. di Como 6,3% 5,0% 8,1% 6,1% 5,4% 8,3% prov. di Lecco 6,1% 4,9% 7,8% 6,0% 5,7% 7,2% prov. di Mantova 5,3% 2,9% 3,6% 5,2% 3,3% 3,7% prov. di Milano 9,3% 4,6% 3,7% 8,8% 4,8% 3,8% prov. di Monza Brianza 8,4% 6,7% 9,9% 8,2% 7,1% 9,8% prov. di Pavia 15,0% 13,6% 11,4% 14,6% 15,1% 11,4% prov. di Sondrio 8,1% 1,5% 3,4% 8,0% 1,7% 3,3% prov. di Varese 23,4% 27,4% 20,9% 22,6% 28,3% 20,7%

Piemonte 8,0% 4,9% 6,3% 7,8% 5,3% 6,3% prov. di Alessandria 10,7% 7,1% 10,6% 10,6% 7,6% 10,4% prov. di Cuneo 24,0% 19,3% 15,6% 23,5% 21,3% 16,5% prov. di Novara 3,4% 3,5% 6,9% 3,3% 3,5% 6,6%

Liguria 5,5% 4,2% 7,3% 5,3% 5,0% 7,8% prov. di Genova 4,6% 3,6% 6,7% 4,5% 4,4% 7,2% prov. di Imperia 5,3% 3,1% 9,1% 5,2% 3,4% 9,1% prov. di La Spezia 8,6% 10,3% 6,7% 8,3% 11,1% 7,0% prov. di Savona 5,6% 2,9% 9,1% 5,6% 3,5% 9,4%

Centro Italia 3,4% 2,4% 2,6% 3,3% 2,6% 2,5% Marche 7,5% 8,2% 8,9% 7,3% 8,8% 8,8%

prov. di Ancona 9,7% 12,7% 11,5% 9,6% 13,3% 11,8% prov. di Fermo 10,7% 9,9% 14,8% 10,1% 10,5% 15,0% prov. di Macerata 8,3% 8,6% 9,5% 8,0% 9,7% 8,8% prov. di Pesaro e Urbino 5,1% 3,5% 4,9% 4,9% 3,7% 4,6%

Lazio 4,3% 2,3% 2,7% 4,2% 2,5% 2,6% prov. di Roma 4,1% 2,2% 2,6% 4,0% 2,4% 2,5% prov. di Viterbo 13,9% 11,1% 11,2% 13,7% 11,9% 11,1%

Sud Italia 7,7% 6,1% 5,5% 7,5% 6,5% 5,3% Campania 5,4% 4,0% 4,4% 5,3% 4,3% 4,2%

prov. di Napoli 4,7% 3,7% 3,6% 4,6% 3,8% 3,4% prov. di Caserta 8,9% 6,4% 8,2% 8,7% 6,9% 7,7% prov. di Salerno 6,7% 4,6% 5,7% 6,5% 5,3% 5,9%

Calabria 20,5% 19,7% 15,1% 19,8% 20,8% 14,3% prov. di Catanzaro 12,0% 15,7% 11,5% 11,9% 16,1% 9,9% prov. di Cosenza 24,6% 25,9% 19,8% 23,9% 27,1% 19,5% prov. di Crotone 14,7% 11,2% 8,1% 13,9% 11,8% 7,5% prov. di Reggio Calabria 21,4% 15,1% 12,0% 20,2% 16,1% 11,3% prov. di Vibo Valentia 25,0% 25,9% 19,0% 24,3% 28,2% 19,0%

Basilicata 13,1% 10,8% 8,7% 12,9% 11,8% 8,8% prov. di Potenza 13,0% 11,7% 9,6% 12,8% 12,5% 9,6% prov. di Matera 13,3% 9,4% 7,3% 13,0% 10,8% 7,5%

Puglia 7,8% 6,3% 5,0% 7,5% 6,7% 4,9% prov. di Bari 9,9% 7,3% 5,6% 9,5% 7,9% 5,4% prov. di Brindisi 9,6% 7,6% 6,0% 9,4% 8,1% 5,4% prov. di Barletta Andria Trani 7,7% 5,5% 5,0% 6,7% 5,7% 4,9% prov. di Taranto 8,5% 6,6% 5,4% 8,1% 7,1% 5,3%

Totale Italia 5,4% 4,4% 5,4% 5,3% 5,0% 5,4%

(**) Conti correnti, certificati di deposito , depositi a risparmio.

(***) Quote di mercato per ubicazione dello sportello .

(*) Fonte Banca d'Italia: Bo llettino statistico per le quote sportelli; segnalazioni di matrice per gli aggregati patrimoniali.

31.12.201231.12.2013

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25

L’evoluzione dell’organico

Organico del Gruppo

Dipendenti effettivi in servizio

31.3.2014 31.12.2013 Variazioni 31.3.2013 31.3.2014 31.12.2013 VariazioniNumero A B A-B C D E D-E

Banca Popolare di Bergamo Spa 3.700 3.662 38 3.621 3.756 3.711 45Banco di Brescia Spa 2.567 2.564 3 2.516 2.563 2.555 8Banca Carime Spa 1.959 1.960 -1 1.986 2.104 2.109 -5 Banca Regionale Europea Spa 1.792 1.792 - 1.840 1.875 1.874 1Banca Popolare Commercio e Industria Spa 1.629 1.626 3 1.634 1.795 1.794 1Banca Popolare di Ancona Spa 1.601 1.606 -5 1.613 1.681 1.685 -4 UBI Banca Scpa * 1.595 1.588 7 1.679 2.466 2.171 295Banca di Valle Camonica Spa 352 351 1 344 337 335 2IW Bank Spa 206 208 -2 198 202 204 -2 UBI Banca Private Investment Spa 155 150 5 160 133 135 -2 UBI Banca International Sa 100 100 - 101 95 95 -

TOTALE BANCHE 15.656 15.607 49 15.692 17.007 16.668 339

UBI Sistemi e Servizi SCpA 1.961 1.961 - 1.970 813 1.111 -298 UBI Leasing Spa 220 234 -14 240 215 219 -4 Prestitalia Spa 177 176 1 165 76 74 2UBI Pramerica SGR Spa 149 144 5 148 116 115 1UBI Factor Spa 148 148 - 149 132 132 -UBI Fiduciaria Spa 22 22 - 22 17 17 -UBI Academy SCRL 15 15 - 16 - - -BPB Immobiliare Srl 8 8 - 9 4 4 -UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa 7 7 - 7 4 4 -UBI Management Company Sa 5 5 - 3 4 4 -UBI Trustee Sa 4 4 - 4 3 3 -Coralis Rent Srl 3 3 - 4 - - -Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa 2 2 - 5 - - -S.B.I.M. Spa 1 1 - 1 - - -UBI Capital Singapore Pte Ltd ** - - - 9 - - -

TOTALE 18.378 18.337 41 18.444 18.391 18.351 40

Collaboratori con contratto di somministrazione 1 1 - 1 1 1 -

FORZA LAVORO 18.379 18.338 41 18.445Distaccati extra Gruppo

- out 20 21 -1 26 - in 7 7 -

TOTALE RISORSE UMANE 18.399 18.359 40 18.471 18.399 18.359 40

Dipendenti a libro matricola

* Il 6 maggio 2013 è divenuta efficace la fusione per incorporazione di Centrobanca in UBI Banca. ** Dal 14 giugno 2013 UBI Capital Singapore risulta in procedura di liquidazione e pertanto non figurano più dipendenti in forza o a libro matricola. Nel prospetto sopra riportato viene dettagliata – per ciascuna Società – l’effettiva distribuzione del personale dipendente (lavoratori a tempo indeterminato, a tempo determinato e con contratto di apprendistato) al 31 marzo 2014, rettificata per tenere conto dei distacchi da e verso altre entità del Gruppo ovvero esterne al Gruppo (colonna A), raffrontata con quella di fine 2013 (colonna B) e del 31 marzo 2013 (colonna C), entrambe ricostruite in termini omogenei. Nella colonna D viene invece indicato, per ciascuna Società, il numero dei dipendenti risultanti a libro matricola al 31 marzo 2014 confrontato con la situazione di fine 2013, anch’essa ricostruita in termini omogenei (colonna E). Rispetto a quanto pubblicato nella precedente informativa relativa al primo trimestre 2013, i dati relativi al 31 marzo 2013 sono stati così rettificati:

il dato relativo al personale di UBI Banca è stato ricostruito per tenere conto dell’incorporazione di Centrobanca (6 maggio 2013); il dato relativo al personale di Banca Regionale Europea è stato aumentato di 2 unità in seguito a reintegri intervenuti rispettivamente nel secondo e nel quarto trimestre 2013; Banque de Dépôts et de Gestion Sa è stata esclusa dal perimetro dell’organico di Gruppo in seguito alla cessione della Società perfezionata in data 29 novembre 2013.

Con riferimento alla Banca Popolare di Ancona, rispetto a quanto precedentemente pubblicato, i dati al 31 marzo 2013 e al dicembre 2013 sono stati rettificati in aumento di 1 unità in seguito ad un reintegro avvenuto nel primo trimestre 2014. Alla fine del primo trimestre 2014 la forza lavoro del Gruppo UBI Banca risultava costituita da 18.379 risorse rispetto alle 18.338 unità del dicembre 2013 (ricostruite in termini omogenei), con un incremento complessivo di 41 unità (una delle quali per rientro da distacco presso società esterne al perimetro di consolidamento).

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L’evoluzione riflette gli inserimenti di personale con contratto flessibile realizzati nel periodo, principalmente in Banca Popolare di Bergamo e, in misura marginale, nelle altre Banche Rete, in coerenza con le previsioni degli accordi del novembre 2012/febbraio 2013 e dell’intesa raggiunta con le Organizzazioni Sindacali nell’incontro del 10 ottobre 2013. In tale incontro la Capogruppo aveva confermato la volontà di procedere a ulteriori inserimenti di risorse – specificamente in Banca Popolare di Bergamo e in Banco di Brescia tramite mobilità infragruppo e ricorso a contratti anche a tempo non indeterminato – volti a sostenere adeguati livelli di servizio alla luce dell’evoluzione degli organici prevista nell’anno. Come emerge dalla tabella relativa alla dinamica per tipologia contrattuale delle risorse con contratto di lavoro dipendente, le nuove entrate hanno più che bilanciato le uscite di personale a tempo indeterminato. Nel dettaglio, l’aumento complessivo di 40 risorse nei primi tre mesi dell’anno è la risultante di 54 uscite (45 a tempo indeterminato, 7 a tempo determinato e 2 in apprendistato) e di 94 inserimenti (12 a tempo indeterminato, 80 a tempo determinato e 2 in apprendistato)4. Con riferimento infine alle altre entità del Gruppo, si segnala:

una flessione della forza lavoro in UBI Leasing (-14 risorse) giustificata dall’avvio del processo di accentramento in Capogruppo delle attività di Governo e Controllo, secondo quanto previsto dal verbale d’intesa sindacale del 15 gennaio 2014; una significativa crescita dei dipendenti a libro matricola di UBI Banca ed una contestuale diminuzione dei dipendenti a libro matricola presso UBI Sistemi e Servizi in seguito ai passaggi di contratto, avvenuti con decorrenza 1° gennaio 2014, di 302 risorse operative nella Società di Servizi. A fine marzo i distacchi da UBI Banca a UBI.S risultavano pertanto saliti a 825 (erano 524 a fine esercizio).

* * *

Come anticipato nell’ambito dell’informativa di Bilancio 2013, con verbale d’intesa sindacale del 6 marzo 2014, si è stabilito l’accoglimento delle domande di esodo anticipato rimaste in sospeso nell’ambito delle previsioni dell’Accordo Quadro del 29 novembre 2012 e del successivo verbale d’intesa sindacale del 12 febbraio 2013. Le 183 risorse coinvolte, essenzialmente in forza presso il Banco di Brescia e la Banca Popolare di Bergamo, termineranno il rapporto di lavoro il 30 giugno 2014 per avere accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà di settore il successivo 1° luglio.

4 Le dinamiche indicate non considerano 3 stabilizzazioni (passaggi di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato)

avvenute nel trimestre.

Lavoratori dipendenti a libro matricola

Numero 31.3.2014 31.12.2013 Variazione

Totale lavoratori dipendenti 18.391 18.351 40di cui: tempo indeterminato 18.139 18.169 -30

tempo determinato 210 140 70apprendisti (*) 42 42 -

(*) Contratto riservato a giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, che permette di ottenere una qualifica mediante una formazione in ambito lavorativo che dia competenze tecnico-professionali specifiche. La durata varia da un minimo di 18 ad un massimo di 48 mesi.

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Variazioni dell’area di consolidamento

Rispetto al 31 dicembre 2013 l’area di consolidamento non ha subito modifiche, fatto salvo quanto di seguito riportato:

• Banca Regionale Europea Spa: nel primo trimestre dell’anno la Capogruppo ha rilevato dai soci di minoranza n. 48.005 azioni ordinarie, portando la partecipazione di controllo sul capitale ordinario al 79,8637% (dal 79,8576% di fine dicembre). Complessivamente la quota di controllo del capitale (formato da azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio) è salita al 74,7491% dal precedente 74,7438%;

• Banca Popolare di Ancona Spa: nei primi mesi del 2014, in seguito alla cessione di 2.435 azioni da parte di alcuni soci privati, UBI Banca ha accresciuto la percentuale di controllo sulla Banca marchigiana dal 92,9959% del 31 dicembre 2013 al 93,0058% del marzo 2014;

• Banca Popolare Commercio e Industria Spa: il 25 marzo 2014 l'Assemblea dei Soci ha deliberato il trasferimento della sede legale a Milano, da via della Moscova 33 a via Monte di Pietà 7; la variazione è stata iscritta nel Registro delle Imprese il 3 aprile 2014;

• UBI Leasing Spa: al fine di assicurare un più adeguato livello di patrimonializzazione, il 30 novembre 2012 l’Assemblea straordinaria di UBI Leasing aveva approvato un aumento di capitale di massimi 400 milioni di euro, comprensivi di eventuale sovrapprezzo. Il 2 gennaio 2013 si era dato corso alla sottoscrizione (conclusasi il 21 gennaio con la rilevazione di tutto l’inoptato) della prima tranche dell’aumento di capitale, offerto in prelazione ai Soci, ma interamente sottoscritto da UBI Banca, per un importo pari a 300 milioni di euro, con l’emissione di 50.000.000 di nuove azioni del valore nominale di 6 euro, senza sovrapprezzo. Al 31 dicembre 2013 il capitale sociale di UBI Leasing era così salito a 541.557.810 euro, detenuto dalla Capogruppo al 99,5507%. Il 12 marzo 2014, il Consiglio di amministrazione, in forza della medesima delega, ha deliberato la seconda tranche di aumento del capitale sociale per l'ulteriore importo di 100 milioni di euro (arrotondato per difetto a 99.999.996 euro tenuto conto del valore nominale delle azioni pari a 6 euro cadauna). L'aumento è stato offerto in sottoscrizione ai soci, in conformità al disposto dell'art. 2441 C.C. commi 1, 2 e 3; per l'esercizio del diritto di opzione è stato concesso un termine di 30 giorni dall'iscrizione della delibera al Registro delle imprese (avvenuta il 13 marzo 2014), a valere quale pubblicazione dell'offerta ai sensi dell'art. 2441 C.C. comma 2. UBI Banca ha esercitato il proprio diritto il 19 marzo 2014, sottoscrivendo n. 16.591.780 azioni per un controvalore complessivo di 99.550.680 euro5. Il 15 aprile 2014, al termine del periodo di esercizio del diritto di opzione, non avendo l’altro Socio esercitato il diritto spettante, UBI Banca ha rilevato tutto l’inoptato, pari a n. 74.886 azioni (per un controvalore di 449.316 euro). A margine di ciò, la quota di controllo della Capogruppo è salita al 99,6207% (dal 99,5507% del dicembre 2013), mentre il capitale sociale si è portato a 641.557.806 euro;

• BPB Funding Llc, BPB Capital Trust, Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc, Banca Lombarda Preferred Securities Trust, BPCI Funding Llc, BPCI Capital Trust: in seguito al rimborso anticipato delle tre serie di strumenti innovativi di capitale (preference shares) avvenuto rispettivamente il 15 febbraio 2014 (BPB Capital Trust), il 10 marzo 2014 (Banca Lombarda Preferred Securities Trust) e il 27 marzo 2014 (BPCI Capital Trust), sono attualmente in corso le attività per la chiusura di tutte le Società coinvolte nell’operazione. L’operazione era stata autorizzata da Banca d’Italia in via preventiva il 24 dicembre 2013.

5 Per effetto di tale versamento il capitale sociale al 31 marzo 2014 risultava pari a 641.108.490 euro.

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Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVO10. Cassa e disponibilità liquide 492.398 589.705 -97.307 -16,5% 487.951 4.447 0,9%

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.900.044 3.056.264 843.780 27,6% 5.045.199 -1.145.155 -22,7%

30. Attività finanziarie valutate al fair value 193.692 208.143 -14.451 -6,9% 202.979 -9.287 -4,6%

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 16.030.885 15.489.497 541.388 3,5% 14.134.430 1.896.455 13,4%

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.113.263 3.086.815 26.448 0,9% 3.185.071 -71.808 -2,3%

60. Crediti verso banche 4.009.183 4.129.756 -120.573 -2,9% 5.505.388 -1.496.205 -27,2%

70. Crediti verso clientela 87.094.749 88.421.467 -1.326.718 -1,5% 92.264.578 -5.169.829 -5,6%

80. Derivati di copertura 323.782 253.609 70.173 27,7% 410.003 -86.221 -21,0%

90.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 36.493 33.380 3.113 9,3% 78.088 -41.595 -53,3%

100. Partecipazioni 427.438 411.886 15.552 3,8% 447.352 -19.914 -4,5%

120. Attività materiali 1.780.575 1.798.353 -17.778 -1,0% 1.940.484 -159.909 -8,2%

130. Attività immateriali 2.903.371 2.918.509 -15.138 -0,5% 2.956.402 -53.031 -1,8% di cui: avviamento 2.511.679 2.511.679 - - 2.536.574 -24.895 -1,0%

140. Attività fiscali 2.824.368 2.833.188 -8.820 -0,3% 2.625.658 198.710 7,6%

150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 79.769 79.877 -108 -0,1% 23.205 56.564 243,8%

160. Altre attività 773.252 931.388 -158.136 -17,0% 1.089.100 -315.848 -29,0%

Totale dell'attivo 123.983.262 124.241.837 -258.575 -0,2% 130.395.888 -6.412.626 -4,9%

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO10. Debiti verso banche 15.397.770 15.017.266 380.504 2,5% 15.086.195 311.575 2,1%

20. Debiti verso clientela 46.366.664 50.702.157 -4.335.493 -8,6% 54.816.744 -8.450.080 -15,4%

30. Titoli in circolazione 44.477.537 41.901.779 2.575.758 6,1% 43.861.671 615.866 1,4%

40. Passività finanziarie di negoziazione 1.409.672 1.396.350 13.322 1,0% 1.801.256 -391.584 -21,7%

60. Derivati di copertura 528.059 483.545 44.514 9,2% 1.167.314 -639.255 -54,8%

80. Passività fiscali 908.372 756.359 152.013 20,1% 748.223 160.149 21,4%

100. Altre passività 2.704.318 2.111.533 592.785 28,1% 1.647.419 1.056.899 64,2%

110. Trattamento di fine rapporto del personale 387.412 382.262 5.150 1,3% 389.246 -1.834 -0,5%

120. Fondi per rischi e oneri: 320.253 309.219 11.034 3,6% 329.075 -8.822 -2,7% a) quiescenza e obblighi simili 76.251 77.387 -1.136 -1,5% 79.575 -3.324 -4,2% b) altri fondi 244.002 231.832 12.170 5,2% 249.500 -5.498 -2,2%

140.+170.+180.+190.+ 200.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 10.609.347 10.088.562 520.785 5,2% 9.692.341 917.006 9,5%

210. Patrimonio di pertinenza di terzi 815.723 841.975 -26.252 -3,1% 829.946 -14.223 -1,7%

220. Utile (perdita) del periodo 58.135 250.830 -192.695 -76,8% 26.458 31.677 119,7%

Totale del passivo e del patrimonio netto 123.983.262 124.241.837 -258.575 -0,2% 130.395.888 -6.412.626 -4,9%

Importi in migliaia di euro

31.3.2014A

31.12.2013B

VariazioniA-B

Variazioni %A/B

31.3.2013C

VariazioniA-C

Variazioni %A/C

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29

Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali consolidati riclassificati

ATTIVO10. Cassa e disponibilità liquide 492.398 589.705 505.765 490.754 487.95120. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.900.044 3.056.264 3.318.492 4.686.491 5.045.19930. Attività finanziarie valutate al fair value 193.692 208.143 207.370 206.860 202.97940. Attività finanziarie disponibili per la vendita 16.030.885 15.489.497 14.900.979 13.746.914 14.134.43050. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.113.263 3.086.815 3.149.620 3.122.272 3.185.071 60. Crediti verso banche 4.009.183 4.129.756 4.118.005 4.774.761 5.505.38870. Crediti verso clientela 87.094.749 88.421.467 89.846.392 91.268.495 92.264.57880. Derivati di copertura 323.782 253.609 294.878 335.198 410.003

90.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 36.493 33.380 45.164 57.657 78.088

100. Partecipazioni 427.438 411.886 421.918 412.881 447.352120. Attività materiali 1.780.575 1.798.353 1.908.712 1.921.669 1.940.484130. Attività immateriali 2.903.371 2.918.509 2.938.448 2.946.268 2.956.402

di cui: avviamento 2.511.679 2.511.679 2.536.574 2.536.574 2.536.574140. Attività fiscali 2.824.368 2.833.188 2.385.593 2.393.041 2.625.658150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 79.769 79.877 20.448 23.792 23.205160. Altre attività 773.252 931.388 939.797 1.543.208 1.089.100

Totale dell'attivo 123.983.262 124.241.837 125.001.581 127.930.261 130.395.888

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO10. Debiti verso banche 15.397.770 15.017.266 15.066.091 15.025.192 15.086.19520. Debiti verso clientela 46.366.664 50.702.157 51.222.883 52.843.251 54.816.74430. Titoli in circolazione 44.477.537 41.901.779 41.545.618 43.500.547 43.861.67140. Passività finanziarie di negoziazione 1.409.672 1.396.350 1.294.108 1.548.967 1.801.25660. Derivati di copertura 528.059 483.545 936.894 1.016.669 1.167.31480. Passività fiscali 908.372 756.359 619.552 536.670 748.223100. Altre passività 2.704.318 2.111.533 2.781.684 2.064.030 1.647.419110. Trattamento di fine rapporto del personale 387.412 382.262 373.165 372.182 389.246120. Fondi per rischi e oneri: 320.253 309.219 314.808 328.812 329.075

a) quiescenza e obblighi simili 76.251 77.387 77.462 78.751 79.575b) altri fondi 244.002 231.832 237.346 250.061 249.500

140.+170.+180.+190.+ 200.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 10.609.347 10.088.562 9.907.258 9.808.892 9.692.341

210. Patrimonio di pertinenza di terzi 815.723 841.975 837.576 832.116 829.946220. Utile (perdita) del periodo 58.135 250.830 101.944 52.933 26.458

Totale del passivo e del patrimonio netto 123.983.262 124.241.837 125.001.581 127.930.261 130.395.888

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.12.2013 30.9.2013 30.6.2013 31.3.2013

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30

Conto economico consolidato riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 454.472 417.220 37.252 8,9% 1.750.801 di cui: effetti della Purchase Price Allocation (6.456) (9.563) (3.107) (32,5%) (33.983) Margine d'interesse esclusi gli effetti della PPA 460.928 426.783 34.145 8,0% 1.784.784

70. Dividendi e proventi simili 787 455 332 73,0% 10.409 Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.899 8.506 2.393 28,1% 46.579

40.-50. Commissioni nette 300.110 304.786 (4.676) (1,5%) 1.187.065 di cui commissioni di performance - - - - 14.198

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 62.611 42.016 20.595 49,0% 324.554

220. Altri oneri/proventi di gestione 24.546 26.799 (2.253) (8,4%) 117.884 Proventi operativi 853.425 799.782 53.643 6,7% 3.437.292 Proventi operativi esclusi gli effetti della PPA 859.881 809.345 50.536 6,2% 3.471.275

180.a Spese per il personale (326.094) (331.353) (5.259) (1,6%) (1.301.717) 180.b Altre spese amministrative (152.616) (161.693) (9.077) (5,6%) (659.893)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (42.533) (45.275) (2.742) (6,1%) (180.188) di cui: effetti della Purchase Price Allocation (4.911) (5.098) (187) (3,7%) (20.377) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali esclusi gli effetti della PPA (37.622) (40.177) (2.555) (6,4%) (159.811)

Oneri operativi (521.243) (538.321) (17.078) (3,2%) (2.141.798) Oneri operativi esclusi gli effetti della PPA (516.332) (533.223) (16.891) (3,2%) (2.121.421) Risultato della gestione operativa 332.182 261.461 70.721 27,0% 1.295.494 Risultato della gestione operativa esclusi gli effetti della PPA 343.549 276.122 67.427 24,4% 1.349.854

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (198.626) (157.742) 40.884 25,9% (942.978) 130.

b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 1.673 (8.313) 9.986 n.s. (47.511)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) (2.329) 7.734 332,1% (12.372) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (660) (524) 136 26,0% (7.324)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 124.506 92.553 31.953 34,5% 285.309 Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte esclusi gli effetti della PPA 135.873 107.214 28.659 26,7% 339.669

290. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.702) (56.579) 2.123 3,8% 55.136 di cui: effetti della Purchase Price Allocation 3.753 4.845 (1.092) (22,5%) 17.959

310.Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - - -

330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (9.516) (1.847) (19,4%) (25.895) di cui: effetti della Purchase Price Allocation 723 940 (217) (23,1%) 3.385

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impairment e oneri per incentivi all'esodo esclusi gli effetti della PPA 65.026 35.334 29.692 84,0% 347.566 Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impairment e oneri per incentivi all'esodo 58.135 26.458 31.677 119,7% 314.550

200.+260.Rettifiche di valore dell'avviamento e delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - - - - (37.736)

180.aOneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte e dei terzi - - - - (25.984)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 58.135 26.458 31.677 119,7% 250.830

Effetto complessivo della Purchase Price Allocation sul conto economico (6.891) (8.876) (1.985) (22,4%) (33.016)

Importi in migliaia di euro

31.3.2014A

31.3.2013B

VariazioniA-B

Variazioni %A/B

31.12.2013C

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31

Evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato

I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

10.-20. Margine d'interesse 454.472 459.353 446.006 428.222 417.220 di cui: effetti della Purchase Price Allocation (6.456) (7.528) (7.859) (9.033) (9.563) Margine d'interesse esclusi gli effetti della PPA 460.928 466.881 453.865 437.255 426.783

70. Dividendi e proventi simili 787 1.072 1.119 7.763 455 Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.899 2.913 12.947 22.213 8.506

40.-50. Commissioni nette 300.110 298.957 285.863 297.459 304.786 di cui commissioni di performance - 14.198 - - -

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 62.611 156.099 59.088 67.351 42.016

220. Altri oneri/proventi di gestione 24.546 32.627 29.030 29.428 26.799 Proventi operativi 853.425 951.021 834.053 852.436 799.782 Proventi operativi esclusi gli effetti della PPA 859.881 958.549 841.912 861.469 809.345

180.a Spese per il personale (326.094) (327.339) (328.144) (314.881) (331.353) 180.b Altre spese amministrative (152.616) (165.944) (158.699) (173.557) (161.693)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (42.533) (45.139) (44.660) (45.114) (45.275) di cui: effetti della Purchase Price Allocation (4.911) (5.093) (5.088) (5.098) (5.098) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali esclusi gli effetti della PPA (37.622) (40.046) (39.572) (40.016) (40.177)

Oneri operativi (521.243) (538.422) (531.503) (533.552) (538.321) Oneri operativi esclusi gli effetti della PPA (516.332) (533.329) (526.415) (528.454) (533.223) Risultato della gestione operativa 332.182 412.599 302.550 318.884 261.461 Risultato della gestione operativa esclusi gli effetti della PPA 343.549 425.220 315.497 333.015 276.122

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (198.626) (366.337) (192.749) (226.150) (157.742) 130.

b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 1.673 (25.233) (5.005) (8.960) (8.313)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) 1.961 (2.729) (9.275) (2.329) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (660) (7.507) (902) 1.609 (524)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 124.506 15.483 101.165 76.108 92.553 Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte esclusi gli effetti della PPA 135.873 28.104 114.112 90.239 107.214

290. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.702) 204.702 (46.480) (46.507) (56.579) di cui: effetti della Purchase Price Allocation 3.753 4.169 4.276 4.669 4.845

310.Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - - -

330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (7.579) (5.674) (3.126) (9.516) di cui: effetti della Purchase Price Allocation 723 778 811 856 940

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impairment e oneri per incentivi all'esodo esclusi gli effetti della PPA 65.026 220.280 56.871 35.081 35.334 Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impairment e oneri per incentivi all'esodo 58.135 212.606 49.011 26.475 26.458

200.+260.Rettifiche di valore dell'avviamento e delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - (37.736) - - -

180.aOneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte e dei terzi - (25.984) - - -

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 58.135 148.886 49.011 26.475 26.458

Effetto complessivo della Purchase Price Allocation sul conto economico (6.891) (7.674) (7.860) (8.606) (8.876)

Importi in migliaia di euro

2014 2013

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32

Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 454.472 417.220 37.252 8,9%

Dividendi e proventi simili 787 455 332 73,0%

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.899 8.506 2.393 28,1%

Commissioni nette 300.110 304.786 (4.676) (1,5%) Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 62.611 28.517 34.094 119,6%

Altri oneri/proventi di gestione 24.546 26.799 (2.253) (8,4%)

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 853.425 786.283 67.142 8,5% Spese per il personale (326.094) (331.353) (5.259) (1,6%)

Altre spese amministrative (152.616) (161.693) (9.077) (5,6%) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi effetti PPA) (42.533) (45.275) (2.742) (6,1%)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (521.243) (538.321) (17.078) (3,2%)

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 332.182 247.962 84.220 34,0% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (198.626) (157.742) 40.884 25,9% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 1.673 729 944 129,5%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) (2.329) 7.734 332,1%

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 230 (524) 754 n.s.

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (inclusi effetti PPA) 125.396 88.096 37.300 42,3% Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.702) (59.467) (765) (1,3%) Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - -

(Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (9.553) (1.884) (19,7%)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 59.025 19.076 39.949 209,4%

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Variazioni Variazioni %

31.3.2014al netto delle

componenti non ricorrenti

31.3.2013al netto delle

componenti non ricorrenti

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33

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33

Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 454.472 454.472 417.220 417.220

Dividendi e proventi simili 787 787 455 455

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.899 10.899 8.506 8.506

Commissioni nette 300.110 300.110 304.786 304.786 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 62.611 62.611 42.016 (11.974) (1.525) 28.517

Altri oneri/proventi di gestione 24.546 24.546 26.799 26.799

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 853.425 - 853.425 799.782 (11.974) - (1.525) 786.283 Spese per il personale (326.094) (326.094) (331.353) (331.353)

Altre spese amministrative (152.616) (152.616) (161.693) (161.693) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi effetti PPA) (42.533) (42.533) (45.275) (45.275)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (521.243) - (521.243) (538.321) - - - (538.321)

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 332.182 - 332.182 261.461 (11.974) - (1.525) 247.962 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (198.626) (198.626) (157.742) (157.742) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 1.673 1.673 (8.313) 9.042 729

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) (10.063) (2.329) (2.329)

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (660) 890 230 (524) (524)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (inclusi effetti PPA) 124.506 890 125.396 92.553 (11.974) 9.042 (1.525) 88.096 Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.702) (58.702) (56.579) (2.990) 102 (59.467) Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - -

(Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (7.669) (9.516) (37) (9.553)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 58.135 890 59.025 26.458 (11.974) 6.015 (1.423) 19.076

ROE annualiazzato 2,2% 2,2% 1,1% 0,8%

Cost / Income (inclusi effetti PPA) 61,1% 61,1% 67,3% 68,5%

Cost / Income (esclusi effetti PPA) 60,0% 60,0% 65,9% 67,0%

31.3.2014 Conguaglio di prezzo per la

cessione di BDG

componenti non ricorrenticomponenti non ricorrenti

Rettifiche di valore su attività finanziarie

(AFS)

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli

31.3.2014

al netto delle componenti non

ricorrenti

31.3.2013

31.3.2013

al netto delle componenti non

ricorrenti

Cessione di azioni Intesa Sanpaolo e

A2A (AFS)

Earn out Cerved Group

(già Centrale Bilanci)

32

Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 454.472 417.220 37.252 8,9%

Dividendi e proventi simili 787 455 332 73,0%

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.899 8.506 2.393 28,1%

Commissioni nette 300.110 304.786 (4.676) (1,5%) Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 62.611 28.517 34.094 119,6%

Altri oneri/proventi di gestione 24.546 26.799 (2.253) (8,4%)

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 853.425 786.283 67.142 8,5% Spese per il personale (326.094) (331.353) (5.259) (1,6%)

Altre spese amministrative (152.616) (161.693) (9.077) (5,6%) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi effetti PPA) (42.533) (45.275) (2.742) (6,1%)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (521.243) (538.321) (17.078) (3,2%)

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 332.182 247.962 84.220 34,0% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (198.626) (157.742) 40.884 25,9% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 1.673 729 944 129,5%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) (2.329) 7.734 332,1%

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 230 (524) 754 n.s.

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (inclusi effetti PPA) 125.396 88.096 37.300 42,3% Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.702) (59.467) (765) (1,3%) Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - -

(Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (9.553) (1.884) (19,7%)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 59.025 19.076 39.949 209,4%

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Variazioni Variazioni %

31.3.2014al netto delle

componenti non ricorrenti

31.3.2013al netto delle

componenti non ricorrenti

Page 37: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 · 2019-11-21 · Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2014..... pag. 96 Note illustrative ... Sofferenze+incagli

34

Prospetto di raccordo al 31 marzo 2014

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.3.2014 31.3.2014

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Utile delle partecipazioni valutate a pn

Amm.ti per migliorie su beni di terzi

Prospetto consolidato riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 454.472 454.472 70. Dividendi e proventi simili 787 787

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.899 10.899 40.-50. Commissioni nette 300.110 300.110

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 62.611 62.611

220. Altri oneri/proventi di gestione 70.460 (47.094) 1.180 24.546

Proventi operativi 888.440 (47.094) 10.899 1.180 853.425 180.a Spese per il personale (326.094) (326.094) 180.b Altre spese amministrative (199.710) 47.094 (152.616)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (41.353) (1.180) (42.533)

Oneri operativi (567.157) 47.094 - (1.180) (521.243)

Risultato della gestione operativa 321.283 - 10.899 - 332.182 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (198.626) (198.626)

130. b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 1.673 1.673

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) (10.063) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 10.239 (10.899) (660)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 124.506 - - - 124.506 290. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.702) (58.702)

310.Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -

330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (7.669)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 58.135 - - - 58.135

Voci

Riclassifiche

Prospetto di raccordo al 31 marzo 2013

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.3.2013 31.3.2013

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Utile delle partecipazioni valutate a pn

Amm.ti per migliorie su beni di terzi

Riclassifica da consolidamento

Prospetto consolidato riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 417.177 43 417.220 70. Dividendi e proventi simili 455 455

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - 8.506 8.506 40.-50. Commissioni nette 304.786 304.786

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 42.016 42.016

220. Altri oneri/proventi di gestione 63.132 (37.350) 1.060 (43) 26.799

Proventi operativi 827.566 (37.350) 8.506 1.060 - 799.782 180.a Spese per il personale (331.353) (331.353) 180.b Altre spese amministrative (199.043) 37.350 (161.693)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (44.215) (1.060) (45.275)

Oneri operativi (574.611) 37.350 - (1.060) - (538.321)

Risultato della gestione operativa 252.955 - 8.506 - - 261.461 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (157.742) (157.742)

130. b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (8.313) (8.313)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.329) (2.329) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 7.982 (8.506) (524)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 92.553 - - - - 92.553 290. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (56.579) (56.579)

310.Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -

330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (9.516) (9.516)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 26.458 - - - - 26.458

Voci

Riclassifiche

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35

Prospetto di raccordo al 31 dicembre 2013

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2013 31.12.2013

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Utile delle partecipazioni

valutate a patrimonio

netto

Ammortamenti per

migliorie su beni di terzi

Riclassifica da consolidamento

Oneri per incentivi all'esodo

Rettif iche di valore

dell'avviamento e delle attività

materiali

Prospetto consolidato riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 1.750.715 86 1.750.801

70. Dividendi e proventi simili 10.409 10.409

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - 46.579 46.579

40.-50. Commissioni nette 1.187.066 (1) 1.187.065 80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 324.554 324.554

220. Altri oneri/proventi di gestione 310.511 (197.178) 4.636 (85) 117.884

Proventi operativi 3.583.255 (197.178) 46.579 4.636 - - - 3.437.292

180.a Spese per il personale (1.337.687) 35.970 (1.301.717)

180.b Altre spese amministrative (857.071) 197.178 (659.893)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (198.491) (4.636) 22.939 (180.188)

Oneri operativi (2.393.249) 197.178 - (4.636) - 35.970 22.939 (2.141.798)

Risultato della gestione operativa 1.190.006 - 46.579 - - 35.970 22.939 1.295.494

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (942.978) (942.978)

130. b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (47.511) (47.511)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (12.372) (12.372)

240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 14.360 (46.579) 24.895 (7.324)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 201.505 - - - - 35.970 47.834 285.309

290. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente 72.632 (9.892) (7.604) 55.136

310.Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -

330. (Utile)/perdita d'esercizio di pertinenza di terzi (23.307) (94) (2.494) (25.895)

Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo ante impairment e oneri per incentivi all'esodo 250.830 25.984 37.736 314.550

200.+260.Rettifiche di valore dell'avviamento e delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - (37.736) (37.736)

180.aOneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte e dei terzi - (25.984) (25.984)

340. Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 250.830 - - - - - - 250.830

Voc i

Riclassifiche

Page 39: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 · 2019-11-21 · Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2014..... pag. 96 Note illustrative ... Sofferenze+incagli

36

Note esplicative alla redazione dei prospetti consolidati

Gli Schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, come per il Bilancio al 31 dicembre 2013, ai fini della redazione del presente Resoconto, sono state osservate le previsioni di cui al 2° Aggiornamento emesso il 21 gennaio 2014. Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale, vengono redatti i Prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole: - i recuperi di imposte iscritti alla voce 220 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione

delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative; - la voce utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto include gli utili (perdite) delle partecipazioni valutate al

patrimonio netto iscritti alla voce 240 dello schema contabile; - la voce altri oneri/proventi di gestione include la voce 220, al netto delle riclassificazioni citate in altri punti; - la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 200 e 210 dello schema contabile, nonché le quote

di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 220; - la voce utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni include la voce 240, al netto degli utili (perdite) delle

partecipazioni valutate al patrimonio netto, nonché la voce 270 dello schema contabile; - le rettifiche di valore dell’avviamento e delle attività materiali (al netto di imposte e terzi), presenti nel quarto trimestre 2013,

includono un parziale della voce 200 e la voce 260 dello schema contabile; - gli oneri per incentivi all’esodo (al netto di imposte e terzi), presenti nel quarto trimestre 2013, includono un parziale della voce

180a dello schema contabile. Si precisa che, in seguito alla cessione di Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera), avvenuta il 29 novembre 2013, i dati patrimoniali dal 31 dicembre 2013 non includono più le evidenze contabili riferibili alla Banca svizzera, mentre i dati economici dell’esercizio 2013 recepiscono le scritture contabili della Controllata dal 1° gennaio fino al 31 ottobre 2013. La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici Prospetti di raccordo. Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nei successivi capitoli del presente Resoconto. Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica del Gruppo ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono:

I Trimestre 2014: - conguaglio di prezzo sulla cessione della controllata Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera) e della controllata

Sofipo Sa (Svizzera); I Trimestre 2013: - cessione parziale di azioni Intesa Sanpaolo e dismissione totale delle azioni A2A (AFS); - adeguamento del prezzo di cessione della partecipazione in Centrale Bilanci (ora Cerved Group) avvenuta nel 2008 (AFS); - rettifiche di valore su un titolo finanziario allocato nel portafoglio AFS di Centrobanca.

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Il conto economico consolidato

I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti consolidati riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato il periodo gennaio-marzo 2014 rispetto all’analogo periodo dell’esercizio 2013, nonché rispetto al quarto trimestre 2013 (quest’ultimo evidenziato da un leggero sfondo).

Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con un utile netto di 58,1 milioni 1 di euro, in miglioramento rispetto ai 26,5 milioni registrati nello stesso periodo del 2013, ma al di sotto del risultato positivo per 148,9 milioni del quarto trimestre dello scorso esercizio, che aveva beneficiato dell’iscrizione di imposte differite attive IRAP sugli avviamenti riallineati, anche se in parte compensate dagli impairment e dagli oneri per incentivi all’esodo. I primi mesi del 2014 hanno evidenziato, da un lato, il buon andamento del margine d’interesse, per quanto i volumi intermediati continuino ad essere in flessione, nonché dell’attività finanziaria, grazie al calo degli spread sui titoli, associato al superamento dei timori di disgregazione della moneta unica, e, dall’altro lato, l’attenta gestione degli oneri operativi, che ha portato ad un minor costo strutturale di funzionamento. Nei tre mesi in esame, la gestione caratteristica ha dato luogo a proventi operativi per 853,4 milioni (+53,6 milioni rispetto al primo trimestre del 2013), grazie principalmente alla dinamica dei ricavi core (margine d’interesse e attività finanziaria). Il margine d’interesse, comprensivo degli effetti della PPA rispettivamente per -6,5 e per -9,6 milioni, è salito a 454,5 milioni (+37,3 milioni anno su anno), riflettendo soprattutto la dinamica dei tassi2, mentre il contesto economico di riferimento non mostra ancora chiari segnali di ripresa; in dettaglio3: • l’intermediazione con la clientela ha prodotto un flusso di interessi netti pari a 360,9

milioni (+23,5 milioni), sostenuto in gran parte dall’effetto tasso sul fronte della raccolta a breve termine (gli interessi passivi su debiti verso clientela si sono praticamente dimezzati) e solo in minor misura dai volumi medi ad essi relativi. Nonostante la forbice con la clientela abbia mostrato un’apertura di 20 punti base, gli impieghi hanno registrato un ulteriore calo (nei dodici mesi, in media, si sono ridotti del 5,2%, a fronte di una flessione della raccolta, indotta anche dal processo di ottimizzazione dei costi marginali, del 4,5%). Il saldo con la clientela include peraltro i differenziali incassati principalmente sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria emissione (42,2 milioni, rispetto ai precedenti 51,7 milioni);

• il portafoglio titoli di proprietà ha generato interessi attivi netti per 105,8 milioni (104,6 milioni nel 2013), a fronte di investimenti in titoli di debito cresciuti nei dodici mesi di circa 700 milioni (+1,6 miliardi i titoli di Stato italiani). Gli acquisti di titoli governativi continuano ad assicurare un contributo rilevante al margine d’interesse (102,7 milioni dal portafoglio AFS e 26,4 milioni dal portafoglio HTM), sebbene il comparto sconti complessivamente i costi degli scoperti tecnici e della copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati);

• l’attività sul mercato interbancario evidenzia un saldo negativo di 12,1 milioni in deciso ridimensionamento rispetto ai -24,8 milioni del 2013: ciò a fronte della stabilità della raccolta e nonostante le minori erogazioni nel corso dei dodici mesi (-1,5 miliardi). La dinamica trova principalmente giustificazione nel diminuito costo dell’indebitamento con la

1 Escludendo le componenti non ricorrenti (considerate al netto della fiscalità e dei terzi), negative per 0,9 milioni nel primo trimestre

2014 (per effetto del conguaglio di prezzo sulla cessione della controllata BDG) e positive per 7,4 milioni nel primo trimestre 2013 (grazie principalmente alle cessioni di titoli azionari e ad un earn out sulla vecchia cessione di una partecipazione, benché parzialmente compensate dalle rettifiche di valore su un titolo finanziario AFS), l’utile netto normalizzato del periodo sale a 59 milioni contro i 19,1 milioni del corrispondente trimestre 2013.

Entrambi i trimestri incorporano l’onere conseguente all’allocazione della differenza di fusione (Purchase Price Allocation - PPA) rispettivamente per 6,9 milioni nel 2014 e per 8,9 milioni nel 2013.

2 La media del tasso Euribor a 1 mese è infatti cresciuta nei due trimestri dallo 0,119% del 2013 allo 0,229% del corrente esercizio. 3 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi dei derivati di copertura e delle passività finanziarie di negoziazione

all’interno delle diverse aree di attività (con clientela, finanziaria, con banche).

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Banca Centrale per i finanziamenti LTRO in essere, sceso da 22,5 milioni a 7,5 milioni, in seguito alle riduzioni del parametro sulle operazioni di rifinanziamento principale (dallo 0,75% nei primi tre mesi del 2013 all’attuale 0,25%). Escludendo tale componente, la contribuzione netta dell’intermediazione con banche si attesta a -4,6 milioni; a fronte dei -2,3 milioni dei primi mesi 2013.

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Importi in migliaia di euro

Titoli di debito Finanziamenti

Altre operazioni 31.3.2014 31.3.2013

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 10.256 - 10.256 15.189 2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 102.654 - - 102.654 106.762 4. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 26.448 - - 26.448 27.058 5. Crediti verso banche 551 1.292 - 1.843 2.552 6. Crediti verso clientela 211 626.442 114 626.767 659.051 7. Derivati di copertura - - 17.389 17.389 19.923 8. Altre attività - - 10 10 160

Totale 140.120 627.734 17.513 785.367 830.695

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Importi in migliaia di euroDebiti Titoli

Altre operazioni 31.3.2014 31.3.2013

1. Debiti verso banche centrali (7.500) - - (7.500) (22.500) 2. Debiti verso banche (6.399) - - (6.399) (4.839) 3. Debiti verso clientela (55.672) - (135) (55.807) (106.819) 4. Titoli in circolazione - (252.332) - (252.332) (266.532) 5. Passività finanziarie di negoziazione (8.756) - - (8.756) (12.686) 6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Altre passività e fondi - - (101) (101) (99) 8. Derivati di copertura - - - - -

Totale (78.327) (252.332) (236) (330.895) (413.475)

Margine di interesse 454.472 417.220

Nel trimestre sono stati incassati dividendi, pressoché interamente sul portafoglio titoli AFS in capo ad UBI Banca, per 0,8 milioni (0,5 milioni nel 2013); mentre gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto4 hanno totalizzato 10,9 milioni (8,5 milioni nel periodo di raffronto) derivanti, per gli apporti più rilevanti, da: Aviva Vita (4,4 milioni, contro i 3,6 milioni del 2013), Lombarda Vita (2,1 milioni, rispetto ai precedenti 2 milioni), Aviva Assicurazioni Vita (1,8 milioni, contro 0,9 milioni) e UBI Assicurazioni (2,2 milioni, rispetto ai 2 milioni del 2013). Le commissioni nette si sono attestate a 300,1 milioni, in flessione di 4,7 milioni rispetto al 2013, sintetizzando da un lato il buon andamento del comparto legato ai servizi di investimento (+9,1 milioni) e dall’altro il decremento dei servizi bancari generali (-13,8 milioni), in dettaglio: • i servizi di gestione, intermediazione e consulenza hanno contribuito alla formazione

dell’aggregato con 158,3 milioni5, sostenuti dalle gestioni di portafoglio (+3 milioni), dalla ricezione e trasmissione ordini (+1,7 milioni), ma soprattutto dalla distribuzione di servizi di terzi (+6,2 milioni), fra i quali i prodotti assicurativi (+4,8 milioni); le voci legate alla consulenza, alla custodia e amministrazione, ma anche al collocamento di titoli e fondi e alla negoziazione di strumenti finanziari hanno mostrato una certa debolezza. Le commissioni passive per l’offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi si sono attestate a 11,4 milioni dai 12,3 milioni del periodo di raffronto;

• l’attività bancaria tradizionale 6 continua a risentire del difficile contesto operativo ed in particolare della ritardata ripresa degli impieghi. Il comparto ha assicurato 141,8 milioni,

4 Nell’aggregato sono inseriti i risultati netti delle Società in base alla quota parte detenuta dal Gruppo. 5 L’importo è formato dai servizi di gestione, intermediazione e consulenza al netto delle corrispettive voci passive e calcolato

escludendo la negoziazione di valute. 6 Tutte le variazioni sono state calcolate sottraendo le commissioni passive alle rispettive componenti attive.

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presentandosi in calo con riferimento alle seguenti componenti: factoring (-1,3 milioni), incassi e pagamenti (-0,7 milioni), tenuta e gestione conti correnti (-0,6 milioni), negoziazione valute (-0,1 milion1), nonché altri servizi (-12,1 milioni, al cui interno è compresa anche la CDF, in flessione di 4,1 milioni). Con riferimento alla voce “garanzie”, si rammenta che essa sostiene il costo (sceso a 10,1 milioni dagli 11,5 milioni del primo trimestre 2013) della concessione della garanzia da parte dello Stato italiano sulle emissioni obbligazionarie effettuate nel 2012 da UBI Banca per 6 miliardi di valore nominale e finalizzate ad aumentare gli attivi stanziabili in BCE. Come evidenziato dal trend tendenziale, la voce recepisce i primi effetti dell’estinzione anticipata di 3 miliardi di obbligazioni (avvenuta il 7 marzo 2014). Si rammenta che il costo è rappresentato da una percentuale in base annua applicata al valore nominale delle stesse. Essendo state emesse dalla Capogruppo, sottoscritte da Centrobanca e riacquistate da UBI Banca, in base ai principi internazionali IAS/IFRS tali passività non vengono evidenziate contabilmente, come gli interessi attivi e passivi ad esse riferiti; trovano tuttavia collocazione fra le attività rifinanziabili inserite nel Collateral Pool a disposizione presso BCE.

Commissioni attive: composizione Commissioni passive: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

a) garanzie rilasciate 15.155 15.275 a) garanzie ricevute (10.836) (11.954) c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza 179.237 170.993 c) servizi di gestione e intermediazione: (19.633) (20.428)

1. negoziazione di strumenti finanziari 6.468 6.511 1. negoziazione di strumenti finanziari (2.704) (2.974) 2. negoziazione di valute 1.284 1.410 2. negoziazione di valute (2) (2) 3. gestioni di portafogli 62.142 58.986 3. gestioni di portafogli (2.571) (2.397)

3.1. individuali 16.192 17.073 3.1. proprie - - 3.2. collettive 45.950 41.913 3.2. delegate da terzi (2.571) (2.397)

4. custodia e amministrazione di titoli 2.147 2.938 4. custodia e amministrazione di titoli (1.821) (1.648) 5. banca depositaria - 5. collocamento di strumenti finanziari (1.184) (1.068) 6. collocamento di titoli 48.297 49.207 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 14.482 12.799 (11.351) (12.339) 8. attività di consulenza 1.304 2.270 d) servizi di incasso e pagamento (9.906) (9.335)

8.1 in materia di investimenti 1.304 2.270 e) altri servizi (6.847) (5.523) 9. distribuzione di servizi di terzi 43.113 36.872 Totale (47.222) (47.240)

9.1. gestioni di portafogli 9 9 9.1.1. individuali 9 9

9.2. prodotti assicurativi 33.778 28.968 9.3. altri prodotti 9.326 7.895

d) servizi di incasso e pagamento 35.318 35.486 f) servizi per operazioni di factoring 5.187 6.477 i) tenuta e gestione dei conti correnti 47.566 48.136 j) altri servizi 64.869 75.659

Totale 347.332 352.026 Commissioni nette 300.110 304.786

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi

Beneficiando del crescente interesse internazionale per i titoli di Stato italiani, e non solo, l’attività finanziaria ha realizzato un utile di 62,6 milioni, in miglioramento di 20,6 milioni rispetto al primo trimestre 2013. Più precisamente: • la negoziazione ha fornito una contribuzione di 34,1 milioni (26,3 milioni il dato di raffronto)

riconducibile per 19,2 milioni ai titoli di debito7 (di cui 17,6 milioni quali plusvalenze), per 6,5 milioni alle plusvalenze nette sui titoli di debito scoperti, per 0,3 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse, per 0,4 milioni ai titoli di capitale e relativi derivati, nonché per 7,7 milioni all’attività in valuta;

• la valutazione al fair value – riferita agli investimenti in fondi Tages, alla residuale posizione in hedge fund, nonché ai possessi azionari di private equity in capo alla ex Centrobanca classificati FVO da fine 2012 – è stata positiva per 0,6 milioni (2,3 milioni nel 2013);

• la copertura, che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle relative poste coperte, ha originato un risultato negativo per 4,2 milioni, legato in gran parte ai derivati sui titoli AFS e su mutui e finanziamenti (-1,3 milioni nel 2013 riveniente principalmente dai derivati a copertura dei prestiti obbligazionari);

• la cessione di AFS e il riacquisto di passività finanziarie hanno generato utili per 32,1 milioni, di cui 34,1 milioni dalla vendita di 1,5 miliardi di titoli di Stato italiani, -0,7 milioni

7 Alla luce dell’attuale operatività di UBI Banca sui mercati finanziari, la lettura aggregata dei risultati dei titoli di debito e dei relativi

derivati non ha più ragion d’essere. I commenti ne propongono pertanto un’analisi separata, senza che ne siano inficiati i dati di raffronto che evidentemente rispecchiavano la situazione a suo tempo oggetto di disamina.

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dalla cessione di marginali posizioni deteriorate (ristrutturate ed incagliate) della ex Centrobanca e -1,3 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito della consueta operatività in contropartita con la clientela. Nel 2013 erano stati conseguiti 14,7 milioni, di cui: 2,4 milioni dalla vendita di due obbligazioni bancarie, 13,5 milioni da titoli di capitale (in particolare, 11,4 milioni la plusvalenza sulle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni su A2A e 1,5 milioni l’integrazione di prezzo derivante dalla cessione di Centrale Bilanci – ora Cerved Group – realizzata nel 2008; importi tutti oggetto di normalizzazione), -0,5 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito dell’ordinaria operatività e -0,6 milioni dalla cessione di crediti pro-soluto da parte di BPB (0,5 milioni) e BRE (0,1 milioni).

Risultato netto dell'attività di negoziazione

Plusvalenze Utili da negoziazione

Minusvalenze Perdite da negoziazione

Risultato netto31.3.2014

Importi in migliaia di euro (A) (B) (C) (D) [(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 24.614 8.496 (4.904) (6.677) 21.529 69.528 1.1 Titoli di debito 17.614 2.111 (387) (185) 19.153 3.983 1.2 Titoli di capitale 432 37 (47) (4) 418 415 1.3 Quote di O.I.C.R. 3 - (3) (1) (1) (19) 1.4 Finanziamenti - - - - - - 1.5 Altre 6.565 6.348 (4.467) (6.487) 1.959 65.149

2. Passività finanziarie di negoziazione 7.763 - (1.299) - 6.464 12.420 2.1 Titoli di debito 7.763 - (1.299) - 6.464 12.379 2.2 Debiti - - - - - - 2.3 Altre - - - - 41

3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 1.494 (5.479) 4. Strumenti derivati 171.912 101.182 (180.974) (91.762) 4.598 (50.183)

4.1 Derivati finanziari 171.912 101.182 (180.974) (91.762) 4.598 (50.183) - su titoli di debito e tassi di interesse 170.833 98.784 (179.908) (89.422) 287 2.657 - su titoli di capitale e indici azionari 28 1 29 117 - su valute e oro X X X X 4.240 (53.921) - altri 1.051 2.397 (1.066) (2.340) 42 964

4.2 Derivati su crediti - - - - - -

Totale 204.289 109.678 (187.177) (98.439) 34.085 26.286

Risultato netto dell'attività di copertura

Importi in migliaia di euro 31.3.2014 31.3.2013

Risultato netto dell'attività di copertura (4.188) (1.297)

Utili (perdite) da cessione/riacquisto

Importi in migliaia di euro

Attività finanziarie1. Crediti verso banche - - - - 2. Crediti verso clientela - (705) (705) (626) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 34.136 (46) 34.090 15.847

3.1 Titoli di debito 34.136 - 34.136 2.390 3.2 Titoli di capitale - - - 13.457 3.3 Quote di O.I.C.R. - (46) (46) - 3.4 Finanziamenti - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - Totale attività 34.136 (751) 33.385 15.221

Passività finanziarie1. Debiti verso banche - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - 3. Titoli in circolazione 532 (1.802) (1.270) (490)

Totale passività 532 (1.802) (1.270) (490) Totale 34.668 (2.553) 32.115 14.731

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

Importi in migliaia di euro 31.3.2014 31.3.2013

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 599 2.296

62.611 42.016

31.3.2013

Utili Perdite Risultato netto31.3.2014 31.3.2013

Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value

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Gli altri oneri/proventi di gestione sono scesi da 26,8 a 24,5 milioni, quale riflesso della dinamica dei proventi di gestione (-2,7 milioni) e in particolare delle sopravvenienze attive (-3,5 milioni), al cui interno trova contabilizzazione la CIV, in calo di 2,6 milioni per effetto delle azioni di monitoraggio a presidio degli sconfini). Il confronto fra i due periodi presentato in tabella mostra peraltro un miglioramento dei recuperi di spesa su conti correnti e sui contratti di locazione finanziaria (complessivamente +1,7 milioni), mentre gli oneri di gestione, seguendo anch’essi il trend delle sopravvenienze passive, si sono contratti di 0,5 milioni. Dal punto di vista congiunturale, i proventi operativi (853,4 milioni) si confrontano con i 951 milioni conseguiti nel quarto trimestre che, in virtù di condizioni di mercato non ordinariamente ripetibili, aveva recepito gli eccezionali profitti della cessione di asset finanziari. In dettaglio: • il margine d’interesse si è

mantenuto sostanzialmente stabile, pur con due giorni lavorativi in meno, a 454,5 milioni (dai 459,4 milioni del quarto trimestre, livello che non veniva più raggiunto da ben 5 trimestri), evidenziando un movimento modesto, ma omogeneo, di tutte le determinanti: -3,5 milioni il saldo con la clientela, che ha risentito dei minori volumi attivi intermediati, ma ha beneficiato della riapertura della forbice (+5 punti base) in relazione al repricing sulle forme di raccolta a breve termine; -3,2 milioni la contribuzione del portafoglio titoli di debito, impattato dalla riduzione dei tassi sulle scadenze superiori ai due anni; -2 milioni la riduzione del saldo negativo dell’intermediazione con banche, che ha beneficiato del diminuito costo dei finanziamenti LTRO (0,25% dal 13 novembre 2013);

• i dividendi, riferiti essenzialmente al portafoglio AFS della Capogruppo e correlati alle campagne assembleari delle Società emittenti, sono scesi da 1,1 a 0,8 milioni;

• gli utili delle parteci-pazioni valutate al patrimonio netto sono per contro saliti dai 2,9 milioni del quarto trimestre 2013 (penalizzati dalla maggiorazione IRES per 7,3 milioni) ai 10,9 milioni più sopra dettagliati;

• le commissioni nette si sono confermate sul livello del quarto trimestre (299 milioni), che

Altri proventi e oneri di gestione

Importi in migliaia di euro 31.3.2014 31.3.2013

Altri proventi di gestione 36.932 39.663 Recupero spese e altri ricavi su c/c 3.260 2.568 Recupero premi assicurativi 5.898 6.370 Recuperi di imposte 47.094 37.350 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 1.256 1.708 Recupero spese su contratti di locazione finanziaria 3.334 2.328 Altri proventi e sopravvenienze attive 23.184 26.689 Riclassifica "recuperi di imposte" (47.094) (37.350)

Altri oneri di gestione (12.386) (12.864) Ammortamento migliorie su beni di terzi (1.180) (1.060) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria (2.185) (1.173) Oneri per contratti di tesoreria agli enti pubblici (1.156) (1.384) Manutenz.ordinarie immobili detenuti a scopo di investimento - - Altri oneri e sopravvenienze passive (9.045) (10.307)

Riclassifica ammortamento migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 1.180 1.060

Altri proventi e oneri di gestione 24.546 26.799

Evoluzione trimestrale del margine d'interesse

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Intermediazione con la clientela 360.853 364.360 360.700 342.558 337.388 Attività finanziaria 105.766 108.937 103.223 105.267 104.558 Interbancario (12.056) (14.082) (17.938) (19.658) (24.787) Componenti residuali (91) 138 21 55 61

Margine di interesse 454.472 459.353 446.006 428.222 417.220

2014 2013

Evoluzione trimestrale delle commissioni nette

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Servizi di gestione, intermediazione e consulenza (al netto delle corrispettive voci passive): 158.322 146.493 138.104 148.534 149.157

negoziazione di strumenti finanziari 3.764 2.844 2.581 2.392 3.537 gestioni di portafogli 59.571 78.098 58.803 58.800 56.589 custodia e amministrazione di titoli 326 1.198 668 1.267 1.290 collocamento di titoli 47.113 21.662 33.758 43.774 48.139 attività di ricezione e trasmissione di ordini 14.482 12.644 10.103 12.552 12.799 attività di consulenza 1.304 1.510 1.357 913 2.270 distribuzione di servizi di terzi 43.113 39.146 39.002 38.413 36.872 offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (11.351) (10.609) (8.168) (9.577) (12.339)

Servizi bancari(al netto delle corrispettive voci passive): 141.788 152.464 147.759 148.925 155.629

garanzie 4.319 (959) (103) (1.160) 3.321 negoziazione di valute 1.282 1.530 1.530 1.504 1.408 servizi di incasso e pagamento 25.412 29.109 26.440 27.254 26.151 servizi per operazioni di factoring 5.187 5.272 5.549 5.892 6.477 tenuta e gestione dei conti correnti 47.566 54.426 52.172 50.759 48.136 altri servizi 58.022 63.086 62.171 64.676 70.136

Commissioni nette 300.110 298.957 285.863 297.459 304.786

2014 2013

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includeva tuttavia le commissioni di performance di pertinenza di UBI Pramerica SGR per 14,2 milioni. Non considerando questa variabile la voce si presenta in crescita del 5,4%, sintetizzando i contrapposti andamenti dei due principali ambiti operativi: da una parte il miglioramento dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza (+26 milioni), grazie all’attività di collocamento titoli (+25,5 milioni) e alla distribuzione di servizi di terzi (+4 milioni provenienti soprattutto dal comparto assicurativo), benché parzialmente controbilanciati dalla flessione delle gestioni di portafoglio (-4,3 milioni), dalla custodia e amministrazione titoli (-0,9 milioni, in funzione della cadenza a fine anno degli addebiti) e dall’aumento delle provvigioni riconosciute ai promotori finanziari (+0,7 milioni); dall’altra, il trend riflessivo dei servizi bancari, in calo di 10,7 milioni, per la debolezza dei servizi di incasso e pagamento (-3,7 milioni), degli altri servizi (-5,1 milioni, da ricondurre in parte anche alla dinamica della CDF), nonché della tenuta e gestione dei conti correnti (-6,9 milioni per la stagionalità degli addebiti di fine esercizio);

• l’attività finanziaria ha generato un utile di 62,6 milioni (conseguito in termini pressoché paritetici dalla cessione di titoli di Stato italiani e dall’attività di negoziazione) dopo i 156,1 milioni realizzati nel quarto trimestre prevalentemente con la cessione di titoli di Stato italiani (89,1 milioni) e dell’ultima tranche di azioni Intesa Sanpaolo (11,8 milioni), nonché grazie alla plusvalenza sulle nuove quote partecipative in Banca d’Italia detenute da BRE e Carime (29,2 milioni) – queste ultime entrambe non ricorrenti. L’attività di trading aveva fornito un contributo di 28,3 milioni riveniente in misura maggiore dalla negoziazione di titoli obbligazionari domestici (di cui 10,2 milioni dalla chiusura di posizioni scoperte);

• gli altri oneri/proventi di gestione sono invece diminuiti a 24,5 milioni dai precedenti 32,6 milioni, per i minori recuperi spese legati alla stagionalità e per il ridotto apporto della CIV, il cui trend riflessivo appare strutturale alla luce del costante monitoraggio condotto. Va sempre peraltro tenuto presente che le sopravvenienze attive e passive, essendo alimentate anche da componenti di natura eterogenea e di carattere non strutturale, spesso presentano dinamiche molto variabili da un periodo all’altro.

Coerentemente con i processi di razionalizzazione della struttura e di ottimizzazione delle attività, nei primi tre mesi dell’anno gli oneri operativi sono scesi a 521,2 milioni (-17,1 milioni rispetto al primo trimestre 2013), delineando in termini via via più marcati un trend di progressiva riduzione dei costi di funzionamento generale del Gruppo, avvalorati dalla contrazione di tutte le componenti:

• le spese per il personale si sono attestate a 326,1 milioni (-5,3 milioni). Come si osserva in tabella, la flessione è riconducibile per 4,8 milioni al personale dipendente. Pur a fronte dell’evoluzione ordinaria delle retribuzioni (+3 milioni), si sono infatti registrati la riduzione della forza lavoro media (-74 risorse, pari a -1,7 milioni) e gli effetti del deconsolidamento di Banque de Dépôts et de Gestion e della liquidazione di UBI Capital Singapore Pte (-3,4 milioni);

Evoluzione trimestrale del contributo economico dell'attività finanziaria

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Attività finanziarie di negoziazione 21.529 89.416 57.728 73.405 69.528 Passività finanziarie di negoziazione 6.464 (1.011) 2.617 (3.277) 12.420 Altre passività finanziarie: differenze di cambio 1.494 4.121 (9.613) 9.622 (5.479) Strumenti derivati 4.598 (64.253) (24.275) (53.532) (50.183)

Risultato netto dell'attività di negoziazione 34.085 28.273 26.457 26.218 26.286

Risultato netto dell'attività di copertura (4.188) 428 888 (3.337) (1.297) Totale attività 33.385 128.489 25.620 47.546 15.221

Totale passività (1.270) (1.019) 4.470 (2.362) (490) Utili (perdite) da cessione/riacquisto 32.115 127.470 30.090 45.184 14.731

Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value 599 (72) 1.653 (714) 2.296

Risultato netto 62.611 156.099 59.088 67.351 42.016

2014 2013

Spese per il personale: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

1) Personale dipendente (321.990) (326.824) a) Salari e Stipendi (226.039) (227.985) b) Oneri sociali (61.840) (62.063) c) Indennità di fine rapporto (11.956) (12.135) d) Spese previdenziali - (322)

e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto (989) (1.098)

f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (516) (759) - a contribuzione definita - (26) - a prestazione definita (516) (733)

g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (9.978) (10.521) - a contribuzione definita (9.771) (10.406) - a benefici definiti (207) (115) h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - - i) Altri benefici a favore dei dipendenti (10.672) (11.941) 2) Altro personale in attività (358) (393) - Spese per collaboratori con contratto di somministrazione - (36) - Altre spese (358) (357) 3) Amministratori e Sindaci (3.746) (4.136) 4) Personale collocato a riposo - - Totale (326.094) (331.353)

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• le altre spese amministrative si sono ridotte a 152,6 milioni, con una variazione di -9,1 milioni, determinata per +1,1 milioni dall’imposizione fiscale indiretta e per -10,2 milioni dalle spese correnti, sulle quali operano le severe politiche di contenimento. La flessione ha interessato in particolare: gli affitti passivi e la conduzione immobili (-3,3 milioni, per effetto delle chiusure di sportelli, delle ulteriori rinegoziazioni dei contratti e dei minori consumi per riscaldamento), la telefonia e trasmissione dati (-2,9 milioni, legati alla rinegoziazione dei contratti), i servizi professionali e le consulenze (-2,2 milioni, anche per il venir meno dei costi sostenuti per il calcolo del requisito patrimoniale con i modelli interni avanzati), nonché le spese postali (-0,7 milioni, dovuti ai minori invii cartacei e ai diminuiti costi unitari); risparmi fronteggiati dai maggiori oneri connessi ai servizi in outsourcing (+0,9 milioni, per l’avvio del nuovo modello “Monetica”) e alle spese per recupero crediti (+0,8 milioni, funzionali al contesto operativo). Sull’aggregato hanno agito anche gli effetti del deconsolidamento di BDG e della liquidazione di UBI Capital Singapore Pte per -2,3 milioni;

• le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali hanno evidenziato una flessione a 42,5 milioni (-2,7 milioni), imputabile principalmente ai minori ammortamenti sul perimetro core del Gruppo (-1,7 milioni) e all’effetto della cessione di BDG (-0,7 milioni).

Anche l’analisi su base congiunturale evidenzia la contrazione degli oneri operativi a 521,2 milioni dai 538,4 milioni del quarto trimestre, mostrando peraltro un deciso ribasso rispetto alla spesa evidenziata in tutti i precedenti periodi del 2013. In dettaglio, la flessione rispetto agli ultimi tre mesi (-17,2 milioni) sintetizza al proprio interno andamenti omogenei (anche se di diversa intensità), che in parte risentono anche del condizionamento esercitato dalla stagionalità di alcuni fattori di spesa caratteristici dei due periodi:

• le spese per il personale scendono a 326,1 milioni (-1,2 milioni) per l’operare congiunto di più fattori: in primis gli effetti degli Accordi sindacali sottoscritti a partire dal 2012, ma anche il venir meno di alcune poste specifiche del quarto trimestre, controbilanciate d’altro canto dalle componenti variabili delle retribuzioni, come pure

Altre spese amministrative: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

A. Altre spese amministrative (138.645) (148.817) Affitti passivi (14.857) (16.711) Servizi professionali e consulenze (14.294) (16.521) Canoni di locazione hardware, software ed altri beni (9.902) (10.193) Manutenzione hardware, software ed altri beni (9.285) (9.876) Conduzione immobili (12.953) (14.391) Manutenzione immobili (4.477) (4.865) Contazione, trasporto e gestione valori (3.188) (3.373) Contributi associativi (2.332) (2.425) Informazioni e visure (2.603) (2.497) Periodici e volumi (353) (425) Postali (5.829) (6.533) Premi assicurativi (10.102) (10.483) Pubblicità e promozione (3.268) (3.672) Rappresentanza (300) (199) Telefoniche e trasmissione dati (11.043) (13.927) Servizi in outsourcing (12.504) (11.568) Spese di viaggio (4.378) (4.559) Spese per recupero crediti (10.032) (9.252) Stampati, cancelleria e materiale di consumo (1.855) (2.081) Trasporti e traslochi (1.613) (1.683) Vigilanza (2.142) (2.181) Altre spese (1.335) (1.402)

B. Imposte indirette (13.971) (12.876) Imposte indirette e tasse (3.122) (3.410) Imposte di bollo (44.633) (35.099) Imposta comunale sugli immobili (4.443) (3.814) Altre imposte (8.867) (7.903) Riclassifica "recuperi di imposte" 47.094 37.350

Totale (152.616) (161.693)

Evoluzione trimestrale delle spese per il personale

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

1) Personale dipendente (321.990) (323.191) (323.861) (310.754) (326.824) a) Salari e Stipendi (226.039) (229.374) (229.347) (219.612) (227.985) b) Oneri sociali (61.840) (59.069) (60.281) (59.561) (62.063) c) Indennità di fine rapporto (11.956) (13.067) (12.113) (11.971) (12.135) d) Spese previdenziali - 889 (316) (303) (322) e) Accantonamento al TFR (989) (807) (1.145) (964) (1.098) f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza e obblighi simili (516) (564) (376) (366) (759) g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (9.978) (9.562) (9.850) (9.871) (10.521) h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - - - - - i) Altri benefici a favore di dipendenti (10.672) (11.637) (10.433) (8.106) (11.941)

2) Altro personale in attività (358) (445) (401) (389) (393) 3) Amministratori (3.746) (3.703) (3.882) (3.738) (4.136) 4) Personale collocato a riposo - - - - -

Spese per il personale (326.094) (327.339) (328.144) (314.881) (331.353)

2014 2013

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dall’evoluzione delle retribuzioni ordinarie e dell’organico (correlato all’impiego di risorse “task force” e stagionali);

• le altre spese amministrative si riducono a 152,6 milioni (-13,3 milioni, di cui +2,8 milioni l’imposizione indiretta e -16,1 milioni le spese correnti), in funzione soprattutto delle diverse tempistiche di fatturazione, che tendono a concentrarsi nei mesi di giugno e dicembre, legate ai servizi professionali, alla conduzione e manutenzione di immobili (per gli effetti di rinegoziazione dei contratti), alle spese per recupero crediti, nonché alla pubblicità e promozione (per l’omaggistica di fine anno e le sponsorizzazioni). Tali riduzioni sono state peraltro mitigate dagli incrementi nei servizi in outsourcing (per la nuova operatività del modello Monetica) e nelle spese postali (per l’impatto delle rendicontazioni di fine anno contabilizzate a gennaio);

• le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali arretrano a 42,5 milioni (-2,6 milioni), replicando i fattori già citati nel commento tendenziale.

Quale sintesi dell’evoluzione complessiva dell’attività, il risultato della gestione operativa è salito a 332,2 milioni, con un progresso del 27% rispetto ai 261,5 milioni del primo trimestre 2013; risultato che si presenta tuttavia in calo rispetto ai 412,6 milioni degli ultimi tre mesi dello scorso anno, sostenuti da proventi di natura finanziaria difficilmente ripetibili. Nel periodo gennaio-marzo 2014 le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono salite a 198,6 milioni (dai 157,7 milioni del primo trimestre 2013) e si riferiscono per 128,7 milioni (82,9 milioni) alle Banche Rete e per 56 milioni (circa 63 milioni) alle Società Prodotto (ivi inclusa UBI Banca, in relazione alle attività acquisite con l’incorporazione della ex B@nca 24-7 e della ex Centrobanca). L’aggregato è stato alimentato da un lato da svalutazioni specifiche nette sui crediti deteriorati per 212,2 milioni (+56,6 milioni, dei quali 48,6 milioni di pertinenza delle Banche Rete e 5,7 milioni dalle Società Prodotto, essendo la rimanente parte sostanzialmente in capo a UBI Banca International, per le ulteriori rettifiche apportate alla posizione Pescanova 8 ); dall’altro, da riprese di portafoglio nette sui crediti in bonis per 13,6 milioni in funzione della riduzione dei volumi, nonché di una parziale ricomposizione degli stessi verso le classi di rischio più basse (12,6 milioni riferiti alla Capogruppo,

8 Alla luce della previsione di riparto della procedura concordataria, nel trimestre la posizione è stata rettificata per ulteriori 13,7

milioni; nei primi tre mesi del 2013, UBI Banca International aveva effettuato rettifiche sulla stessa posizione per 11,2 milioni.

Evoluzione trimestrale delle altre spese amministrative

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestreA. Altre spese amministrative (138.645) (154.758) (145.266) (161.077) (148.817)

Affitti passivi (14.857) (14.889) (14.849) (15.196) (16.711) Servizi professionali e consulenze (14.294) (22.153) (16.900) (21.988) (16.521) Canoni locazione hardware, software ed altri beni (9.902) (9.468) (9.461) (9.942) (10.193) Manutenzioni hardware, software ed altri beni (9.285) (9.694) (9.431) (9.057) (9.876) Conduzione immobili (12.953) (13.787) (14.846) (12.084) (14.391) Manutenzione immobili e impianti (4.477) (9.180) (6.354) (6.966) (4.865) Contazione, trasporto e gestione valori (3.188) (3.514) (3.277) (3.380) (3.373) Contributi associativi (2.332) (2.309) (2.375) (2.703) (2.425) Informazioni e visure (2.603) (3.590) (2.331) (2.411) (2.497) Periodici e volumi (353) (166) (309) (404) (425) Postali (5.829) (4.045) (5.312) (5.323) (6.533) Premi assicurativi (10.102) (9.694) (11.229) (10.438) (10.483) Pubblicità e promozione (3.268) (5.082) (3.046) (9.628) (3.672) Rappresentanza (300) (597) (321) (648) (199) Telefoniche e trasmissione dati (11.043) (11.855) (14.434) (13.843) (13.927) Servizi in outsourcing (12.504) (10.731) (10.154) (11.098) (11.568) Spese di viaggio (4.378) (4.949) (3.961) (4.964) (4.559) Spese per recupero crediti (10.032) (12.112) (10.056) (12.580) (9.252) Stampati, cancelleria e materiale di consumo (1.855) (1.546) (1.790) (2.299) (2.081) Trasporti e traslochi (1.613) (1.661) (1.741) (1.834) (1.683) Vigilanza (2.142) (2.162) (1.921) (2.232) (2.181) Altre spese (1.335) (1.574) (1.168) (2.059) (1.402)

B. Imposte indirette (13.971) (11.186) (13.433) (12.480) (12.876) Altre spese amministrative (152.616) (165.944) (158.699) (173.557) (161.693)

2014 2013

Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione

Importi in migliaia di euro

A. Crediti verso banche - - - B. Crediti verso clientela (212.210) 13.584 (198.626) C. Totale (212.210) 13.584 (198.626)

Importi in migliaia di euro

A. Crediti verso banche - (7) (7) B. Crediti verso clientela (155.657) (2.078) (157.735) C. Totale (155.657) (2.085) (157.742)

Rettifiche /riprese di valore nette31.3.2013

Specifiche Di portafoglio

Rettifiche /riprese di valore nette31.3.2014

Specifiche Di portafoglio

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anche in considerazione degli aggregati residuali della ex B@nca 24-7, e alle Società Prodotto – Prestitalia e UBI Leasing, nonché 0,8 milioni alle Banche Rete). Complessivamente il trimestre ha registrato riprese di valore (escluso il time reversal) per 80,7 milioni (51 milioni nei primi tre mesi del 2013). Il costo del credito (calcolato come incidenza delle rettifiche nette complessive sul portafoglio prestiti netti alla clientela) è parallelamente salito dallo 0,68% del primo trimestre 2013 allo 0,91% del 2014 (dati annualizzati), a fronte dell’1,07% registrato nell’intero esercizio 2013, incorporando tuttavia anche l’effetto della diminuzione delle consistenze di riferimento. Rettifiche /riprese di valore nette per deterioramento crediti: evoluzione trimestrale

Di Di Diportafoglio portafoglio portafoglio

2014 (212.210) 13.584 (198.626)

2013 (155.657) (2.085) (157.742) (212.689) (13.461) (226.150) (192.435) (314) (192.749) (347.302) (19.035) (366.337)

2012 (122.221) (8.949) (131.170) (225.562) 22.381 (203.181) (161.535) 1.207 (160.328) (373.308) 20.773 (352.535)

2011 (96.010) (9.364) (105.374) (142.877) (15.271) (158.148) (110.779) (24.364) (135.143) (195.114) (13.299) (208.413)

2010 (105.366) (26.493) (131.859) (184.080) (5.765) (189.845) (124.200) (9.811) (134.011) (217.327) (33.890) (251.217)

2009 (122.845) (36.728) (159.573) (176.919) (58.703) (235.622) (178.354) (18.995) (197.349) (281.668) 9.001 (272.667)

2008 (64.552) 4.895 (59.657) (85.136) (8.163) (93.299) (77.484) (25.384) (102.868) (219.512) (90.887) (310.399)

III trimestreImporti in

migliaia di euroSpecifiche

Itrimestre

II trimestre Specifiche

IV trimestreSpecifiche

Di portafoglio Specifiche

In termini congiunturali, le rettifiche di valore nette scendono dai 366,3 milioni del quarto trimestre 2013 agli attuali 198,6 milioni; essendo tradizionalmente le prime estese anche alle posizioni emerse successivamente alla chiusura dell’esercizio, il confronto non risulta particolarmente significativo. La variazione delle rettifiche complessive (-167,7 milioni) è riconducibile a minori svalutazioni specifiche per 135,1 milioni, condizionate dalla citata stagionalità, e a minori rettifiche sui crediti in bonis per 32,6 milioni (stanti le riprese per 13,6 milioni evidenziate nel primo trimestre 2014). Nel quarto trimestre 2013 il dato aveva peraltro incorporato gli effetti dell’aggiornamento delle serie storiche. Il costo del credito del trimestre si è pertanto attestato allo 0,91% rispetto all’1,66% degli ultimi tre mesi del 2013 (dati annualizzati). Il conto economico del primo trimestre ha inoltre contabilizzato:

• 1,7 milioni quali riprese nette di valore per deterioramento di altre attività/passività finanziarie, derivanti per +0,3 milioni dalla voce 130b (di cui -0,9 milioni da svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS, prevalentemente quote OICR, e per +1,2 milioni dalla ripresa di valore di un titolo obbligazionario in portafoglio) e per +1,4 milioni dalla voce 130d e attinenti a riprese sui crediti di firma. Nel 2013 erano presenti rettifiche nette per 8,3 milioni, rivenienti per 9 milioni (non ricorrenti) da una svalutazione durevole (95%) di un titolo finanziario nel portafoglio AFS della ex Centrobanca;

• 10,1 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, sostanzialmente riferibili a Prestitalia, a fronte di previsti rimborsi alla clientela. Nel 2013 figuravano accantonamenti per 2,3 milioni in capo a Prestitalia e concernenti l’internalizzazione dell’attività di un’ulteriore Società finanziaria terza, nonché le sistemazioni dei sospesi generati dal sistema documentale;

• 0,7 milioni quale perdita netta delle partecipazioni, riveniente dal conguaglio di prezzo resosi necessario successivamente alla cessione della controllata svizzera BDG (-0,9 milioni normalizzati). Nel 2013 la voce era risultata negativa per 0,5 milioni, recependo la rettifica sulla partecipazione By You (-0,9 milioni), il cui valore era stato completamente azzerato alla luce dello stato di liquidazione in atto, nonostante gli effetti positivi (+0,6 milioni) rivenienti dalla cessione di un immobile da parte del Banco di Brescia.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie (16) 52 Accantonamenti netti ai fondi oneri per il personale (15) (15) Accantonamenti netti ai fondi per bond in default (8) 302 Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali (2.622) (1.383) Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.402) (1.285) Totale (10.063) (2.329)

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Nel quarto trimestre erano state iscritte le seguenti poste: • 25,2 milioni di rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie,

prevalentemente non ricorrenti; di cui: - 17,1 milioni per l’intervento del FITD a favore di Banca Tercas, in amministrazione straordinaria; - 2,1 milioni riconducibili a BRE e alla partecipata (14,23%) G.E.C. Spa (Gestione Esazioni

Convenzionate) per la ricostituzione del capitale pro-quota in modo da permetterne la continuità operativa con una gestione profondamente rinnovata;

- 6 milioni relativi in parte a svalutazioni degli strumenti detenuti nel portafoglio AFS, (fra i quali titoli azionari di pertinenza delle Banche Rete per 3,1 milioni, in quanto derivanti da conversioni crediti) e in parte legati alle rettifiche su crediti di firma;

• 2 milioni di rilasci/utilizzi di accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri derivanti dalle Banche Rete, da Prestitalia e da UBI Leasing;

• 7,5 milioni di perdita netta da cessione di investimenti e partecipazioni, generata per -10,2 milioni (non ricorrenti) dalla dismissione di Banque de Dépôts et de Gestion e della controllata Sofipo Sa (vendita che a livello consolidato ha comportato lo scarico di riserve patrimoniali negative alimentate negli anni sia dai risultati di bilancio della Banca elvetica sia dalle differenze di cambio con il franco svizzero), solo parzialmente compensata dagli utili conseguenti all’aggiustamento di prezzo (+0,4 milioni) sulla cessione della ex UBI Insurance Broker, nonché dalle vendite di alcuni immobili da parte di BPCI e del Banco di Brescia per 2,5 milioni.

Per effetto degli andamenti sopra descritti, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è quantificato in 124,5 milioni, in miglioramento del 34,5% rispetto allo stesso trimestre del 2013. Su base congiunturale, l’utile dell’operatività corrente evidenzia un incremento ancor più significativo dai 15,5 milioni del quarto trimestre agli attuali 124,5 milioni. Le imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente sono risultate pari a 58,7 milioni rispetto ai 56,6 milioni del primo trimestre 2013, definendo un tax rate del 47,15%, rispetto al precedente 61,13%, che evidentemente rifletteva una diversa composizione dei ricavi del Gruppo nel periodo. Rispetto all’aliquota teorica (33,07%), il tax rate risulta principalmente condizionato dall’effetto combinato di maggiori imposte IRES/IRAP derivanti: - dalla parziale indeducibilità degli interessi passivi (4%), introdotta dalla Legge n. 133 del 6

agosto 2008 (4 punti percentuali); - da maggiori imposte su dividendi elisi in sede di consolidamento (3,4 punti percentuali); - da spese, oneri e accantonamenti fiscalmente indeducibili (3,5 punti percentuali); - da perdite di Società del Gruppo non recuperabili ai fini fiscali (3,6 punti percentuali); - dall’indeducibilità ai fini delle spese del personale e dalla parziale indeducibilità delle altre

spese amministrative e degli ammortamenti (9,9 punti percentuali). Tali impatti sono stati solo in parte mitigati: dalla valutazione delle partecipazioni secondo il criterio del patrimonio netto non rilevante ai fini fiscali (2,9 punti percentuali), dall’agevolazione ACE - “Aiuto alla crescita economica” (2,7 punti percentuali), dalla deduzione ai fini IRES dell’IRAP corrispondente alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato e alla deduzione forfettaria del 10% (2,2 punti percentuali), nonché dallo scomputo dal reddito imponibile della Capogruppo di perdite fiscali compensabili di precedenti esercizi (2,6 punti percentuali). Coerentemente con l’evoluzione descritta e per effetto dei risultati conseguiti dalle Banche/Società del Gruppo, l’utile del periodo di pertinenza di terzi (comprensivo degli effetti delle scritture di consolidamento) si è attestato a 7,7 milioni, dai 9,5 milioni del 2013. Rispetto al quarto trimestre l’utile dei terzi, pari a 7,6 milioni, non mostra variazioni significative. Infine nel quarto trimestre, in voci separate, indicate al netto delle imposte e dei terzi, venivano esposte le seguenti componenti non ricorrenti negative:

37,7 milioni quali rettifiche di valore dell’avviamento e delle attività materiali – al netto di 7,6 milioni di imposte e della quota dei terzi per 2,5 milioni. La rettifica, emersa nell’ambito degli impairment test condotti a fine esercizio, si riferiva per 24,9 milioni alla rettifica integrale dell’avviamento di Prestitalia e per 12,8 milioni alle svalutazioni del maggior valore attribuito agli immobili di alcune Banche Rete (principalmente BRE e Banco di Brescia), in sede di allocazione della differenza di fusione (PPA); 26 milioni quali oneri per il Piano di incentivi all’esodo (al netto di 9,9 milioni di imposte e di 0,1 milioni dei terzi) in relazione all’intesa del 6 marzo 2014 con le Organizzazioni sindacali, avente ad oggetto le domande di esodo anticipato rimaste in sospeso nell’ambito del Piano definito con l’Accordo del 29 novembre 2012, e ricorrendone i presupposti secondo i principi contabili internazionali.

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I commenti che seguono si riferiscono agli aggregati patrimoniali consolidati riportati nei prospetti consolidati riclassificati, cui si uniformano anche le relative tabelle di dettaglio. Per informazioni relative alle singole Banche e Società del Gruppo si rinvia al capitolo “Società consolidate: dati principali”.

L’intermediazione con la clientela: la raccolta

La raccolta totale La raccolta totale del Gruppo, costituita dalle masse complessivamente amministrate per conto della clientela, al 31 marzo 2014 si è attestata a 164,2 miliardi evidenziando una sostanziale stabilità nel trimestre ma una riduzione su base annua (-3,3 miliardi) determinata dalla forte contrazione della raccolta diretta, solo parzialmente compensata dal pur significativo trend di crescita della componente indiretta. Raccolta totale da clientela

in valore in % in valore in %

Raccolta diretta 90.844.201 55,3% 92.603.936 56,4% -1.759.735 -1,9% 98.678.415 58,9% -7.834.214 -7,9%

Raccolta indiretta 73.391.738 44,7% 71.651.786 43,6% 1.739.952 2,4% 68.881.438 41,1% 4.510.300 6,5%

di cui: risparmio gestito 39.795.632 24,2% 39.553.848 24,1% 241.784 0,6% 38.316.266 22,9% 1.479.366 3,9%

Raccolta totale da clientela 164.235.939 100,0% 164.255.722 100,0% -19.783 0,0% 167.559.853 100,0% -3.323.914 -2,0%

Raccolta totale al netto di CCG e raccolta istituzionale 148.311.912 146.312.120 1.999.792 1,4% 149.281.392 -969.480 -0,6%

Importi in migliaia di euro

31.3.2013 C

Incid. %

31.3.2014 A

Incid. %

Variazioni A/B31.12.2013 B

Incid. %

Variazioni A/C

In realtà la dinamica della raccolta diretta è risultata condizionata da un lato dalle manovre di contenimento del costo del funding realizzate nel 2013, dall’altro da alcuni fattori di natura istituzionale che non hanno riguardato l’attività di intermediazione vera e propria con la clientela: in primis la diminuita operatività in pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia (CCG) nel corso del 2014, in parallelo con la liquidità generata dalla ripresa dei collocamenti internazionali, avvenuta solo a partire dal 4° trimestre 2013.

Si ricorda in proposito che, stante la positiva situazione di liquidità e di equilibrio strutturale del Gruppo, nel 2013 UBI Banca aveva preferito posticipare il ritorno sui

mercati in attesa di condizioni più coerenti con i livelli di costo prefissati, nonostante significative scadenze in corso d’anno. Come si può notare dalla tabella, isolando le componenti istituzionali sopra menzionate, la raccolta totale “core” del Gruppo mostra una sostanziale stabilità nel raffronto con marzo 2013

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

100.000

110.000

1 Q 2 Q 3 Q 4 Q 1 Q 2 Q 3 Q 4 Q 1 Q 2 Q 3 Q 4 Q 1 Q 2 Q 3 Q 4 Q 1 Q 2 Q 3 Q 4 Q 1 Q 2 Q 3 Q 4 Q 1 Q

Raccolta diretta Raccolta indiretta

Raccolta diretta e raccolta indiretta (consistenze di fine trimestre in milioni di euro)

2008 2009 20142013201220112010

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(-0,6%) ed una ripresa nel trimestre (+2 miliardi) che rispecchia l’incremento della componente indiretta ma anche la tenuta di conti correnti e depositi e il positivo andamento dell’attività di collocamento delle obbligazioni proprie. La raccolta diretta Alla fine del primo trimestre 2014 la raccolta diretta del Gruppo, complessivamente pari a 90,8 miliardi, si presentava in flessione di 7,8 miliardi rispetto al marzo precedente e di 1,8 miliardi nel periodo, risultando condizionata dall’evoluzione del funding a breve termine, su base annua dalle componenti relative alla clientela ordinaria (conti correnti e depositi vincolati) mentre nel trimestre da quelle con controparti istituzionali (pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia). Nel dettaglio, i debiti verso clientela si sono attestati a 46,4 miliardi (-8,5 miliardi rispetto a marzo 2013 e -4,3 miliardi da dicembre), in progressiva diminuzione nel corso dei dodici mesi riflettendo dapprima il calo – avvenuto nel 2013 in seguito all’attuazione di politiche di contenimento della raccolta più onerosa – dell’insieme dei conti correnti e dei depositi vincolati (-4,7 miliardi nel confronto annuo, -0,2 miliardi nel trimestre)1 e successivamente, nella prima parte di quest’anno, la flessione dei pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia (-3,5 miliardi rispetto a marzo, -4,1 miliardi nei tre mesi), per effetto della maggior liquidità a disposizione del Gruppo. Raccolta diretta da clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti e depositi liberi 42.443.090 46,7% 42.627.265 46,0% -184.175 -0,4% 45.225.542 45,8% -2.782.452 -6,2% Depositi vincolati 1.010.287 1,1% 1.014.170 1,1% -3.883 -0,4% 2.933.559 3,0% -1.923.272 -65,6%

Finanziamenti 2.174.806 2,4% 6.232.361 6,7% -4.057.555 -65,1% 5.738.116 5,8% -3.563.310 -62,1% - pronti contro termine passivi 1.704.607 1,9% 5.756.598 6,2% -4.051.991 -70,4% 5.216.576 5,3% -3.511.969 -67,3%

di cui: pct con la CCG 1.410.227 1,6% 5.499.671 5,9% -4.089.444 -74,4% 4.916.887 5,0% -3.506.660 -71,3%

- altri 470.199 0,5% 475.763 0,5% -5.564 -1,2% 521.540 0,5% -51.341 -9,8%

Altri debiti 738.481 0,8% 828.361 1,0% -89.880 -10,9% 919.527 1,0% -181.046 -19,7%

Totale debiti verso clientela (voce 20 Passivo) 46.366.664 51,0% 50.702.157 54,8% -4.335.493 -8,6% 54.816.744 55,6% -8.450.080 -15,4%

Obbligazioni 42.461.592 46,8% 39.773.397 42,9% 2.688.195 6,8% 40.562.221 41,1% 1.899.371 4,7% Certficati di deposito (a)+(d) 1.914.176 2,1% 1.774.941 1,9% 139.235 7,8% 2.678.779 2,7% -764.603 -28,5%

Altri titoli (b)+(c) 101.769 0,1% 353.441 0,4% -251.672 -71,2% 620.671 0,6% -518.902 -83,6%

Totale titoli in circolazione (voce 30 Passivo) 44.477.537 49,0% 41.901.779 45,2% 2.575.758 6,1% 43.861.671 44,4% 615.866 1,4%

di cui:titoli sottoscritti dalla clientela istituzionale: 14.513.800 16,0% 12.443.931 13,4% 2.069.869 16,6% 13.361.574 13,5% 1.152.226 8,6%

Programma EMTN (*) 5.147.408 5,7% 4.157.406 4,5% 990.002 23,8% 5.859.468 5,9% -712.060 -12,2% Programma Certificati di deposito francesi (a) 549.917 0,6% 225.027 0,2% 324.890 144,4% 590.517 0,6% -40.600 -6,9% Programma Euro Commercial Paper (b) 101.769 0,1% 13.445 0,0% 88.324 656,9% 280.707 0,3% -178.938 -63,7%

Programma Covered Bond 8.714.706 9,6% 7.708.057 8,3% 1.006.649 13,1% 6.290.918 6,4% 2.423.788 38,5% Preference shares (**) (c) - - 339.996 0,4% -339.996 -100,0% 339.964 0,3% -339.964 -100,0%

titoli sottoscritti dalla clientela ordinaria: 29.807.343 32,8% 29.319.478 31,7% 487.865 1,7% 30.351.552 30,7% -544.209 -1,8%

del Gruppo:- Certificati di deposito (d) 1.364.259 1,5% 1.549.914 1,7% -185.655 -12,0% 2.088.262 2,1% -724.003 -34,7%

- Obbligazioni: 24.908.074 27,4% 24.085.839 26,0% 822.235 3,4% 24.396.900 24,7% 511.174 2,1% emesse da UBI Banca 15.168.845 16,7% 12.736.571 13,7% 2.432.274 19,1% 8.713.395 8,8% 6.455.450 74,1%

emesse dalle Banche Rete 9.739.229 10,7% 11.349.268 12,3% -1.610.039 -14,2% 15.683.505 15,9% -5.944.276 -37,9%

di reti terze:- Obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca 3.535.010 3,9% 3.683.725 4,0% -148.715 -4,0% 3.866.390 3,9% -331.380 -8,6%

Totale raccolta diretta 90.844.201 100,0% 92.603.936 100,0% -1.759.735 -1,9% 98.678.415 100,0% -7.834.214 -7,9%

Debiti verso la clientela al netto della CCG 44.956.437 45.202.486 -246.049 -0,5% 49.899.857 -4.943.420 -9,9%

Totale raccolta diretta al netto della CCG e della raccolta istituzionale 74.920.174 74.660.334 259.840 0,3% 80.399.954 -5.479.780 -6,8%

Incid. %

Variazioni A/C31.12.2013 B

Incid. %

31.3.2014 A

Incid. %

Variazioni A/B 31.3.2013 C

(*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 5.090 milioni al 31 marzo 2014, a 4.125 milioni al 31 dicembre 2013 e a 5.771 milioni (di cui 182 milioni subordinati) al 31 marzo 2013. Gli importi indicati in tabella non includono collocamenti privati di natura “infragruppo” e pertanto elisi in sede di consolidamento (8 milioni al 31 marzo 2013).

(**) Le preference shares (emesse, in valore nominale, da BPB Capital Trust per 300 milioni, da Banca Lombarda Preferred Securities Trust per 155 milioni e da BPCI Capital Trust per 115 milioni ed oggetto di parziali riacquisti nel tempo) sono state tutte rimborsate nel corso del primo trimestre 2014.

1 La cessione di Banque de Dépôts et de Gestion Sa, avvenuta il 29 novembre 2013, ha comportato il venir meno, nel confronto annuo,

di conti correnti e depositi vincolati per 0,3 miliardi.

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I titoli in circolazione – costituiti per oltre il 95% da obbligazioni – sono saliti a 44,5 miliardi (+0,6 miliardi rispetto a un anno prima e +2,6 miliardi nel trimestre). All’interno dell’aggregato, le obbligazioni hanno raggiunto i 42,5 miliardi, rispetto ai 40,6 miliardi dell’anno precedente e ai 39,8 miliardi di fine 2013, mentre i certificati di deposito (1,9 miliardi) e gli altri titoli (0,1 miliardi) – quest’ultimi costituiti a fine periodo unicamente da Euro Commercial Paper2 – hanno segnato una ripresa nel trimestre dopo essere stati caratterizzati nel 2013 da un trend discendente. L’evoluzione dei certificati di deposito, in particolare, ha beneficiato della crescita della componente istituzionale mentre lo stock sottoscritto dalla clientela ordinaria (1,4 miliardi) è risultato in ulteriore calo anche relativamente alla parte in yen, scesa a 565 milioni. In termini di tipologia di clientela, la RACCOLTA IN TITOLI DA CLIENTELA ISTITUZIONALE ha totalizzato 14,5 miliardi che si confrontano con i 13,4 miliardi di un anno prima e i 12,4 miliardi di dicembre ed è risultata così composta:

Titoli EMTN (Euro Medium Term Notes) per 5,1 miliardi, quotati sulla piazza di Londra ed emessi nell’ambito di un Programma con massimale 15 miliardi di euro. Nei dodici mesi sono state perfezionate 2 emissioni per 1,75 miliardi nominali (750 milioni ad ottobre 2013 ed 1 miliardo a febbraio 2014), a fronte di scadenze, rimborsi e riacquisti per complessivi 2,431 miliardi nominali (concentrate nel 2013);

Obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) pari a 8,7 miliardi, in crescita rispetto ad entrambi i periodi di raffronto grazie ai 2,5 miliardi nominali complessivamente collocati (1,25 miliardi ad ottobre 2013 con una riapertura per 0,25 miliardi a dicembre ed 1 miliardo a gennaio 2014), a fronte di marginali diminuzioni (50,5 milioni) da ricondurre alle quote di ammortamento di due titoli di tipo “amortising”. Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator” garantito da mutui residenziali, di massimi 10 miliardi, UBI Banca ha in essere 10 Covered Bond per un valore nominale di 8,165 miliardi, dopo ammortamenti per complessivi 84,6 milioni3. I titoli sono quotati a Londra. Al 31 marzo 2014 il patrimonio di mutui residenziali costituito presso UBI Finance a garanzia delle emissioni effettuate ammontava a 14,3 miliardi, originati per il 23,3% dalla Banca Popolare di Bergamo, per il 18,5% dal Banco di Brescia, per il 14,4% dalla Banca Popolare Commercio e Industria, per il 14% da UBI Banca, per l’11% circa dalla Banca Regionale Europea, per l’8,6% dalla Banca Popolare di Ancona, per il 6,8% da Banca Carime, per l’1,8% da Banca di Valle Camonica e per l’1,6% da UBI Banca Private Investment. Il portafoglio continuava a mantenere un’elevata frammentazione, includendo oltre 184 mila mutui con un debito residuo medio di 77,5 migliaia di euro, distribuiti per il 64,2% nel nord Italia, ed in particolare in Lombardia (46% del totale). Durante il trimestre non sono state perfezionate ulteriori cessioni rispetto a quelle indicate nel Bilancio 2013. È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel primo Programma. Ad oggi il Programma è stato utilizzato soltanto per emissioni self-retained4. Al 31 marzo 2014 il patrimonio di mutui commerciali e residenziali costituito presso UBI Finance CB2 a garanzia delle emissioni effettuate ammontava a 3,1 miliardi, originati per il 22,3% dalla Banca Popolare di Bergamo, per il 19,2% dalla Banca Regionale Europea, per il 18,6% dal Banco di Brescia, per il 16,3% dalla Banca Popolare di Ancona, per il 10,1% dalla Banca Popolare Commercio e Industria, per il 9,6% da Banca Carime e per il 3,9% da Banca di Valle Camonica. Il portafoglio includeva circa 26 mila mutui con un debito residuo medio di 121 migliaia di euro: la distribuzione, parimenti al Primo Programma, è concentrata nel nord Italia (69%) ed in particolare in Lombardia (45% circa del totale). Nel trimestre non sono state perfezionate ulteriori cessioni di mutui rispetto a quanto illustrato nel Bilancio 2013.

2 Si ricorda che nel trimestre si è proceduto al graduale rimborso delle preference shares che fino al 31 dicembre 2013 risultavano

computate tra gli altri titoli per un controvalore di circa 340 milioni. 3 A valere sul medesimo Programma sono inoltre in essere due emissioni self-retained per complessivi 1,7 miliardi nominali:

un’emissione da 1 miliardo realizzata nel dicembre 2013 e una da 0,7 miliardi effettuata nel marzo 2014. In quanto riacquistate dalla stessa Capogruppo, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

4 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 2,12 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate) ed un’emissione da 0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

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Certificati di deposito francesi per 550 milioni, emessi da UBI Banca International nell’ambito di un programma di 5 miliardi e quotati in Lussemburgo, nonché Euro Commercial Paper per 102 milioni, sempre emesse da UBI Banca International nell’ambito di un programma di 6 miliardi, anch’esse quotate in Lussemburgo. Ambedue gli strumenti hanno evidenziato una crescita nel trimestre attribuibile ad un ritorno di interesse da parte degli investitori in presenza, a livello di sistema, di una elevata liquidità.

La RACCOLTA IN TITOLI DA CLIENTELA ORDINARIA – costituita per il 95,4% da obbligazioni – si è attestata a 29,8 miliardi, mostrando una relativa stabilità seppur con una ricomposizione verso la componente obbligazionaria. All’interno dell’aggregato, la componente obbligazionaria captive (24,9 miliardi dai 24,4 miliardi del marzo precedente e dai 24,1 miliardi di dicembre) ha continuato ad evidenziare sviluppi opposti tra le emissioni di UBI Banca (+6,5 miliardi su base annua e +2,4 miliardi nel trimestre) e quelle delle Banche Rete (rispettivamente -6 miliardi e -1,6 miliardi), quale riflesso della scelta strategica di accentramento in Capogruppo, a partire dal gennaio 2013, delle emissioni destinate alla clientela e collocate tramite le Banche Rete. Nel corso del primo trimestre 2014 le obbligazioni sottoscritte dalla clientela delle Banche Rete hanno totalizzato 2,7 miliardi nominali a fronte di scadenze e riacquisti per complessivi 1,9 miliardi nominali. La raccolta da clientela extra captive, effettuata a suo tempo dalla ex Centrobanca, in assenza di nuove emissioni ha continuato ad evidenziare un trend riflessivo, attestandosi a 3,5 miliardi. Nella tabella che segue sono riepilogate le scadenze dei titoli obbligazionari del Gruppo in essere a fine marzo 2014. Scadenze dei titoli obbligazionari in essere al 31 marzo 2014

Importi nominali in milioni di euro II trimestre

2014 III trimestre

2014IV trimestre

2014 2015 2016 2017 Annisuccessivi Totale

UBI BANCA 2.291 1.008 1.393 5.321 8.435 3.098 10.271 31.817 di cui: EMTN 870 690 481 965 100 800 1.184 5.090 Covered bond 25 - 25 551 1.801 1.051 4.712 8.165

Banche Rete 1.606 1.242 1.130 3.491 1.212 537 379 9.597 Altre Banche del Gruppo 2 4 6

Totale 3.897 2.250 2.523 8.814 9.647 3.635 10.654 41.420

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La raccolta indiretta e il risparmio gestito

Raccolta indiretta da clientela ordinaria

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

In amministrazione 33.596.106 45,8% 32.097.938 44,8% 1.498.168 4,7% 30.565.172 44,4% 3.030.934 9,9%

Risparmio gestito 39.795.632 54,2% 39.553.848 55,2% 241.784 0,6% 38.316.266 55,6% 1.479.366 3,9%

Gestioni di Patrimoni Mobiliari 6.761.695 9,2% 6.940.568 9,7% -178.873 -2,6% 7.777.365 11,3% -1.015.670 -13,1%

di cui: GPF 1.623.902 2,2% 1.588.871 2,2% 35.031 2,2% 1.654.707 2,4% -30.805 -1,9%

Fondi Comuni di Investimento e Sicav 21.173.805 28,8% 20.907.196 29,2% 266.609 1,3% 19.095.297 27,7% 2.078.508 10,9%

Polizze assicurative e fondi pensione 11.860.132 16,2% 11.706.084 16,3% 154.048 1,3% 11.443.604 16,6% 416.528 3,6%

di cui: Polizze assicurative 11.603.181 15,8% 11.454.276 16,0% 148.905 1,3% 11.201.482 16,3% 401.699 3,6%

Totale raccolta indiretta da clientela ordinaria 73.391.738 100,0% 71.651.786 100,0% 1.739.952 2,4% 68.881.438 100,0% 4.510.300 6,5%

31.3.2014A

Incid. %

Variazioni A/B Variazioni A/C31.12.2013B

Incid. %

31.3.2013C

Incid. %

A fine marzo la raccolta indiretta del Gruppo UBI Banca si attestava a 73,4 miliardi di euro in significativo aumento sia nel trimestre (+1,7 miliardi) sia su base annua (+4,5 miliardi). A partire da settembre 2013 tale evoluzione ha beneficiato in via principale di un deciso e generalizzato miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari che in Italia è proseguito con particolare intensità anche nel primo trimestre del nuovo anno. Come si evince anche dal grafico, nei dodici mesi la dinamica della raccolta indiretta è stata sostenuta principalmente dalla componente in amministrazione – in ripresa dalla seconda metà del 2013 ed in accelerazione da ottobre – il cui ammontare ha raggiunto a fine marzo i 33,6 miliardi (+3 miliardi, dei quali la metà riferibili al primo trimestre 2014), con un parallelo aumento dell’incidenza sul totale dell’aggregato complessivo (dal 44,4% al 45,8%). Tale recupero, favorito dalla ripresa delle quotazioni, ha più che compensato i movimenti di ricomposizione dei portafogli della clientela verso strumenti di risparmio gestito e, in particolare, verso emissioni obbligazionarie di UBI Banca. Analogamente, anche il settore del risparmio gestito ha fornito un contributo positivo in costante crescita a 39,8 miliardi (+1,5 miliardi, dei quali +0,24 miliardi nel primo trimestre 2014), equivalenti al 54,2% della raccolta indiretta totale. Il progresso, ascrivibile per circa la metà al terzo trimestre 2013, è stato trainato dai Fondi Comuni di Investimento e Sicav che hanno raggiunto i 21,2 miliardi (+2,1 miliardi, dei quali +0,27 miliardi nel primo trimestre 2014) grazie agli esiti del collocamento delle Sicav di UBI Pramerica5 (complessivamente oltre 2,8 miliardi tra aprile e ottobre 2013). Al favorevole trend del risparmio gestito hanno concorso anche le Polizze assicurative e fondi pensione, pari a 11,9 miliardi (+0,4 miliardi, dei quali +0,15 miliardi relativi al primo trimestre 2014), mentre le Gestioni di Patrimoni Mobiliari hanno evidenziato una flessione a circa 6,8 miliardi (-1 miliardo, dei quali -0,18 miliardi da inizio anno) – principalmente riconducibile alla cessione di BDG avvenuta a fine novembre 2013 – che non ha tuttavia interessato le Gestioni Patrimoniali in Fondi, stabili nei dodici mesi a 1,6 miliardi. 5 High Yield Bond, Protezione Mercati Emergenti, Global Dynamic Allocation – classe B, Multiasset Europe 50 – classe A.

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

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1 Q

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3 Q

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1 Q

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1 Q

Risparmio gestito Risparmio amministrato

Raccolta indiretta (consistenze di f ine trimestre in milioni di euro)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

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* * *

Con riferimento al settore dei Fondi Comuni e Sicav, a fine trimestre i dati di Assogestioni6 relativi alle Società di Gestione del Gruppo UBI Banca segnalavano in termini di PATRIMONIO GESTITO7:

una raccolta netta positiva nei tre mesi per 302,7 milioni di euro, corrispondenti all’1,6% del patrimonio gestito a fine 2013 (a livello di sistema la raccolta netta è stata invece positiva per 24,8 miliardi, corrispondenti al 4,4% del patrimonio gestito a fine anno); un incremento del patrimonio nei tre mesi (+551 milioni; +3%) sostanzialmente in linea con la tendenza del sistema (+33,1 miliardi; +5,9%). Nei dodici mesi l’incremento del patrimonio gestito dal Gruppo UBI Banca è stato invece pari a 607 milioni (+3,3%), a fronte di un aumento di 84,6 miliardi per il sistema (+16,7%); un patrimonio di 19,1 miliardi che colloca il Gruppo al nono posto con una quota di mercato in progressiva flessione al 3,22% (3,31% a dicembre; 3,64% a marzo 2013).

Va tuttavia ricordato che il campione Assogestioni include anche operatori non bancari; ne derivano pertanto quote di mercato per il Gruppo UBI Banca nel settore del risparmio gestito fisiologicamente inferiori a quelle espresse con riferimento a raccolta diretta, impieghi e sportelli. Limitando l’analisi alle sole società bancarie la quota di mercato del Gruppo al 31 marzo 2014 risulta pari al 5,54% – in recupero rispetto al 5,33% di dicembre – con UBI Banca stabilmente al quarto posto tra gli operatori del settore. I dati riepilogativi esposti in tabella confermano l’approccio prudenziale della clientela del Gruppo, evidenziando:

un’incidenza delle categorie di fondi meno rischiose (fondi di liquidità e obbligazionari) in progressiva diminuzione ma sempre elevata, complessivamente pari al 61,4% del totale a fronte del 52% per il sistema. Nel caso di UBI Banca la riduzione della componente obbligazionaria riflette un calo dei relativi stock (-15,9% nei dodici mesi; -4,2% da fine 2013), in contrapposizione al positivo trend registrato dal sistema (+10,3%; +5,1%); una maggiore incidenza dei fondi bilanciati – saliti in un anno dal 7,7% al 21,4% – rispetto al dato medio di Assogestioni, da correlarsi anche ad alcune nuove Sicav collocate; un’incidenza dei fondi azionari in lieve flessione e costantemente inferiore al campione di riferimento (12,7% rispetto al 20,9%); un modesto incremento dei fondi flessibili che si confronta con una dinamica di sistema decisamente più sostenuta; nessun investimento in fondi hedge (1,1% l’incidenza di questi ultimi per il campione Assogestioni).

Si segnala che anche nei primi tre mesi del 2014 UBI Pramerica SGR Spa ha conseguito importanti riconoscimenti: - nel mese di febbraio, in occasione dei Diaman Awards 2014, il fondo UBI Pramerica Privilege 4 ha

ricevuto il premio come secondo miglior fondo di fondi nella categoria “Balanced” sulla base della performance dell’anno 2013 e dell’applicazione di un indicatore che misura la performance corretta per il rischio;

- a marzo, in occasione del Grands Prix – Fundclass 2014, UBI Pramerica SGR è stata premiata come migliore società di gestione italiana nella categoria “26-40 fondi”;

- sempre in marzo, nell’ambito del Premio Alto Rendimento 2013, UBI Pramerica Obbligazione Dollari è stato premiato quale “Miglior Fondo Obbligazionario America” mentre UBI Pramerica Obbligazioni Globali Alto Rendimento ha ricevuto il premio quale “Miglior Fondo Obbligazionario Internazionale”.

6 “Mappa mensile del Risparmio Gestito”, marzo 2014. 7 Nell’ambito delle rilevazioni periodiche effettuate da Assogestioni, a partire da giugno 2012 il dato del risparmio gestito riferito al

Gruppo UBI Banca include, in considerazione della loro natura, anche le deleghe di gestione a Pramerica Financial – marchio utilizzato da Prudential Financial Inc. (USA) – partner di UBI Banca per il tramite di UBI Pramerica SGR (al 31 marzo 2014 4,6 miliardi di Fondi Comuni e Sicav, dei quali 1,5 miliardi azionari e 3,1 miliardi obbligazionari). Tale esposizione garantisce una più coerente rappresentazione delle effettive consistenze patrimoniali del Gruppo UBI Banca.

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Patrimonio gestito dei fondi (incluso, per il Gruppo UBI Banca, lo stock dato in delega)

Gruppo UBI BancaImporti in milioni di euro in valore in % in valore in %

Azionari 2.428 12,7% 2.433 13,1% -5 -0,2% 2.460 13,3% -32 -1,3% Bilanciati 4.076 21,4% 3.067 16,6% 1.009 32,9% 1.414 7,7% 2.662 188,3% Obbligazionari 9.976 52,4% 10.414 56,3% -438 -4,2% 11.858 64,3% -1.882 -15,9% Fondi di liquidità 1.711 9,0% 1.885 10,2% -174 -9,2% 2.148 11,6% -437 -20,3% Flessibili 866 4,5% 707 3,8% 159 22,5% 570 3,1% 296 51,9%

TOTALE (a) 19.057 100,0% 18.506 100,0% 551 3,0% 18.450 100,0% 607 3,3%

SistemaImporti in milioni di euro in valore in % in valore in %

Azionari 123.571 20,9% 120.598 21,6% 2.973 2,5% 107.353 21,2% 16.218 15,1% Bilanciati 35.589 6,0% 29.416 5,3% 6.173 21,0% 22.802 4,5% 12.787 56,1% Obbligazionari 282.763 47,8% 269.064 48,2% 13.699 5,1% 256.310 50,6% 26.453 10,3% Fondi di liquidità 24.646 4,2% 29.110 5,2% -4.464 -15,3% 31.219 6,1% -6.573 -21,1% Flessibili 115.341 19,5% 99.552 17,8% 15.789 15,9% 75.861 15,0% 39.480 52,0% Fondi hedge 6.246 1,1% 6.170 1,1% 76 1,2% 7.206 1,4% -960 -13,3% Non classificati 3.204 0,5% 4.384 0,8% -1.180 -26,9% 5.974 1,2% -2.770 -46,4%

TOTALE (b) 591.360 100,0% 558.294 100,0% 33.066 5,9% 506.725 100,0% 84.635 16,7%

QUOTA DI MERCATO DEL GRUPPO UBI BANCA (a)/(b) 3,22% 3,31% 3,64%

QUOTA DI MERCATO DEL GRUPPO UBI BANCA CONSIDERANDO LE SOLE SOCIETA' BANCARIE 5,54% 5,33% 5,88%

Variazioni A/C

Variazioni A/C

31.3.2013C

31.3.2013C

Incid. %

Incid. %

Variazioni A/B

Variazioni A/B

31.3.2014A

Incid. %

31.3.2014A

Incid. %

31.12.2013B

Incid. %

31.12.2013B

Incid. %

* * * Per quanto riguarda infine il PATRIMONIO GESTITO AL NETTO DEI FONDI DI GRUPPO – che include le gestioni collettive e di portafoglio – a fine trimestre il Gruppo UBI Banca si confermava all’ottavo posto – settimo tra i gruppi italiani – con un patrimonio pari a 29,8 miliardi – dei quali 7,2 miliardi riferibili a clientela istituzionale – ed una quota di mercato del 2,27%, in marginale flessione rispetto al 2,32% di dicembre (2,45% a marzo 2013). Circoscrivendo l’analisi alle sole società bancarie, la quota di mercato del Gruppo UBI Banca al 31 marzo 2014 si attestava al 4,97% – in miglioramento rispetto al 4,86% di dicembre, ma inferiore al 5,12% del marzo 2013 – posizionando il Gruppo stabilmente al quarto posto tra gli operatori del settore.

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L’intermediazione con la clientela: gli impieghi

L’evoluzione del portafoglio crediti

Composizione dei crediti verso clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti 11.271.134 12,9% 1.545.485 11.534.556 13,1% 1.569.335 -263.422 -2,3% 12.469.479 13,5% 1.396.389 -1.198.345 -9,6%

Pronti contro termine attivi 187.088 0,2% - 18.859 0,0% - 168.229 n.s. 197.176 0,2% - -10.088 -5,1%

Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine 52.209.804 60,0% 4.648.109 52.400.839 59,3% 4.614.463 -191.035 -0,4% 54.264.512 58,8% 4.200.990 -2.054.708 -3,8% Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 4.154.642 4,8% 444.399 4.365.692 4,9% 512.620 -211.050 -4,8% 4.840.336 5,3% 513.767 -685.694 -14,2%

Leasing finanziario 7.226.553 8,3% 1.293.649 7.350.865 8,3% 1.309.584 -124.312 -1,7% 7.825.777 8,5% 1.216.225 -599.224 -7,7%

Factoring 2.171.010 2,5% 258.731 2.480.694 2,8% 300.292 -309.684 -12,5% 2.503.197 2,7% 307.377 -332.187 -13,3%

Altre operazioni 9.866.559 11,3% 1.017.862 10.261.980 11,6% 1.005.979 -395.421 -3,9% 10.153.638 11,0% 881.124 -287.079 -2,8%

Titoli di debito: 7.959 0,0% - 7.982 0,0% - -23 -0,3% 10.463 0,0% 1.004 -2.504 -23,9% - titoli strutturati - - - - - - - - - - - - -

- altri titoli di debito 7.959 0,0% - 7.982 0,0% - -23 -0,3% 10.463 0,0% 1.004 -2.504 -23,9%

Totale crediti verso clientela 87.094.749 100,0% 9.208.235 88.421.467 100,0% 9.312.273 -1.326.718 -1,5% 92.264.578 100,0% 8.516.876 -5.169.829 -5,6%

di cui deteriorate

31.3.2014A

Incid.%

di cui deteriorate

Variazioni A/B Variazioni A/C31.3.2013C

Incid.%

di cui deteriorate

31.12.2013B

Incid.%

A fine trimestre gli impieghi verso clientela del Gruppo UBI Banca ammontavano a 87,1 miliardi di euro, in diminuzione di 1,3 miliardi rispetto agli 88,4 miliardi di dicembre (-1,5%). L’evoluzione dello stock, sostanzialmente in linea con quella degli ultimi due trimestri, sintetizza un effetto positivo delle nuove erogazioni a medio-lungo termine che però non riesce ancora a compensare ammortamenti e rimborsi – anche in ragione della progressiva riduzione degli stock relativi alla clientela non captive1 – nonché il rallentamento delle componenti a breve termine. La variazione del primo trimestre è riconducibile per 0,8 miliardi ad UBI Banca, dei quali -0,6 miliardi riferibili alla riduzione della componente non captive dei portafogli rivenienti dall’incorporazione della ex Centrobanca e della ex B@nca 24-7 e -0,2 miliardi a forme di operatività diverse dall’intermediazione creditizia. Nei dodici mesi i crediti si presentano in flessione di 5,2 miliardi (-5,6%) con un trend sempre condizionato dalla già citata riduzione tendenziale degli impieghi non captive (-2 miliardi) come pure dalla fragilità dello scenario congiunturale italiano che, nonostante la formale conclusione della lunga recessione, sta confermando un basso livello di consumi, produzione ed investimenti che si riflette in una perdurante debolezza della domanda delle famiglie – orientate verso una maggior propensione al risparmio – ma soprattutto delle imprese. Anche la dinamica annua risulta parzialmente influenzata dalla riduzione dei volumi della Capogruppo: -1 miliardo quale riduzione della componente non captive dei portafogli ex Centrobanca ed ex B@nca 24-7 e -0,4 miliardi riferibili a forme di operatività, principalmente di tipo tecnico, diverse dall’intermediazione creditizia. Con riferimento alla segmentazione della clientela per mercati, si evidenzia come a fine marzo il 50% del portafoglio consolidato avesse quale destinatario il mercato retail (49,8% a dicembre; 49,2% a marzo 2013), il 32% il corporate (31,6%; 32%), lo 0,9% il private (0,9%; 0,9%), rappresentando il restante 17,1% l’insieme delle tipologie escluse dalla portafogliazione commerciale, quali ad esempio il leasing, il factoring e gli impieghi di UBI Banca diversi da quelli delle ex Società Prodotto incorporate (17,7%; 17,9%).

1 Complessivamente lo stock di prestiti collocati attraverso il dismesso canale non captive si è ridotto di 1 miliardo rispetto a dicembre

(-2 miliardi su base annua). Per contro l’attività delle Banche Rete registra flussi trimestrali di erogazioni in ripresa ed ormai pari allo scaduto/rimborsato del periodo.

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Dal punto di vista delle forme tecniche: i mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio-lungo termine, pari a 52,2 miliardi, hanno evidenziato nel primo trimestre 2014 una decisa attenuazione della dinamica negativa (-0,2 miliardi2), confermandosi la prima forma d’impiego con un’incidenza in crescita al 60%. Si deve inoltre ricordare che la citata variazione negativa incorpora anche il fisiologico calo degli stock residuali ex B@nca 24-7 attualmente gestiti dalla Capogruppo (-70 milioni). Su base annua la flessione è stata pari a 2,1 miliardi beneficiando solo parzialmente del recupero delle nuove erogazioni in atto dal secondo semestre 2013 che sta interessando principalmente i mutui e prestiti destinati al segmento privati ed in misura più contenuta il settore corporate e lo small business; i pronti contro termine, risaliti nel trimestre a 0,2 miliardi, risultano invece sostanzialmente invariati su base annua e riflettono la dinamica dell’attività specifica di UBI Banca con la Cassa di Compensazione e Garanzia (CCG); i crediti per leasing finanziario, pressoché integralmente di pertinenza di UBI Leasing, sono scesi ulteriormente a 7,2 miliardi con una flessione di 0,1 miliardi rispetto a dicembre in lieve rallentamento rispetto ai due trimestri precedenti. Nei dodici mesi la variazione (-0,6 miliardi) continua a risentire anche degli interventi di ridefinizione dei processi creditizi e di rifocalizzazione verso il mercato captive condotti negli ultimi anni (-0,35 miliardi il calo degli stock riferiti al comparto extra captive); i crediti per factoring, erogati principalmente da UBI Factor, hanno totalizzato 2,2 miliardi con una flessione di 0,3 miliardi su base annua riferibile pressoché integralmente al primo trimestre 2014; le diverse forme di credito al consumo, complessivamente pari a circa 4,2 miliardi, si sono ridotte di 0,2 miliardi rispetto a dicembre per effetto di un calo sia delle consistenze residuali della ex B@nca 24-7 conferite ad UBI Banca (prestiti personali e finalizzati, carte di credito, c/c e altre forme tecniche; -128 milioni) sia del ramo confluito in Prestitalia (CQS; -100 milioni), a fronte di un trend positivo, ma ancora modesto, per l’attività delle Banche Rete (+17 milioni). La variazione su base annua (-0,7 miliardi) – influenzata anche dagli interventi di razionalizzazione dell’attività con la clientela non captive – sintetizza invece una flessione dei volumi di Prestitalia (circa -0,5 miliardi) e della ex B@nca 24-7 (-0,4 miliardi) solo in parte compensata dall’accresciuta operatività delle Banche Rete (+0,2 miliardi); le altre forme tecniche a breve, complessivamente pari a 21,1 miliardi, si presentano in flessione di circa 0,7 miliardi nei tre mesi: -0,4 miliardi per le “Altre operazioni” (finanziamenti per anticipi, portafoglio, operazioni import/export, denaro caldo, ecc.) e -0,3 miliardi per i conti correnti. L’andamento nei dodici mesi (-1,5 miliardi) è invece prevalentemente ascrivibile ai conti correnti (-1,2 miliardi) a fronte di una più contenuta dinamica negativa delle “Altre operazioni” (-0,3 miliardi) che incorpora un temporaneo incremento di 0,6 miliardi avvenuto nel secondo trimestre 2013.

Dal punto di vista delle scadenze, nel primo trimestre 2014 la contrazione del portafoglio crediti pare essersi intensificata sulla componente a breve termine (-0,8 miliardi; -1,8 miliardi nei dodici mesi), mentre segnali di ripresa emergono dalla componente a medio-lungo termine (-0,5 miliardi; -3,4 miliardi nei dodici mesi) la cui incidenza è salita al 73% (72,5% e 72,6% rispettivamente a dicembre e a marzo 2013). A fine marzo il rapporto impieghi/raccolta si era attestato al 95,9%, a fronte del 95,5% di dicembre (93,5% dodici mesi prima). Dal punto di vista della concentrazione, la tabella evidenzia marginali lievi miglioramenti su livelli ormai contenuti, a conferma della costante attenzione del Gruppo nei confronti di tale aspetto.

2 Nei tre trimestri precedenti la flessione era stata pari rispettivamente a -0,6 miliardi, -0,5 miliardi e -0,8 miliardi.

31.3.2014 31.12.2013 30.9.2013 30.6.2013 31.3.2013

Primi 10 2,8% 2,7% 2,8% 2,9% 2,9%

Primi 20 4,6% 4,6% 4,7% 4,8% 4,7%

Primi 30 5,9% 6,0% 6,1% 6,2% 6,0% Primi 40 6,9% 7,1% 7,1% 7,3% 7,1% Primi 50 7,8% 7,9% 7,9% 8,2% 7,9%

Clienti o Gruppi

Concentrazione dei rischi (incidenza dei primi clienti o gruppi sul complesso degli impieghi lordi per cassa e firma)

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La rischiosità

In parallelo con la conclusione della lunga fase di recessione e con l’avvio di una incerta ripresa dell’economia italiana, anche la qualità del credito sembra mostrare i primi segnali di stabilizzazione. Per la prima volta dal secondo trimestre 2007, tra gennaio e marzo 2014 lo stock dei crediti deteriorati lordi, attestatosi a 12,7 miliardi di euro, ha evidenziato una lieve flessione congiunturale, accompagnata da un significativo calo degli ingressi complessivi da bonis (-41% rispetto sia all’ultimo periodo sia al primo trimestre del 2013) che per oltre due terzi hanno interessato la categoria delle esposizioni scadute/sconfinate. La stabilità dell’aggregato rispetto a dicembre (-15,2 milioni) sintetizza in realtà un’importante riduzione delle esposizioni scadute e sconfinate (-153,9 milioni; -18,4%) che ha più che compensato l’incremento delle sofferenze (+130,2 milioni; +2,2%) – alimentate principalmente da trasferimenti da altre categorie di impieghi deteriorati – e dei crediti ristrutturati (+13,5 milioni; +1,5%), mentre sono rimasti sostanzialmente invariati gli incagli (-5 milioni; -0,1%). I primi segnali di miglioramento sotto il profilo della rischiosità sono anche frutto dei numerosi interventi di riorganizzazione interna e di processi operativi3 posti in essere dal Gruppo negli ultimi anni per meglio presidiare il rischio di credito, nonché della scelta di focalizzare l’attività creditizia sul canale captive mediante la progressiva dismissione del canale indiretto soprattutto in settori di elevata criticità quali il leasing e la CQS4. Nei dodici mesi l’evoluzione complessiva è invece stata pari a +1,20 miliardi (+10,5%), interessando le sofferenze (+0,73 miliardi), gli incagli (+0,49 miliardi) ed in misura più contenuta i crediti ristrutturati (+0,20 miliardi), mentre le esposizioni scadute/sconfinate si sono ridotte (-0,22 miliardi). A loro volta i crediti deteriorati netti a fine marzo risultavano scesi a 9,2 miliardi con una flessione di 0,10 miliardi nel trimestre (-1,1%), ma con un incremento su base annua di 0,69 miliardi (+8,1%). In termini di forme tecniche, come si può notare dalla tabella “Composizione dei crediti verso clientela”, la crescita annua dei crediti deteriorati netti si correla alla voce “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a m/l termine” – caratterizzata dalla presenza di garanzie reali che rendono fisiologico un più contenuto livello di copertura – nonché alle forme d’impiego a breve termine (c/c e altre operazioni). Nonostante un elevato peso delle posizioni garantite in via reale – rettificate in misura inferiore in virtù anche di LTV (Loan To Value) cautelativi che caratterizzano i mutui residenziali a privati erogati dal Gruppo – il grado di copertura complessivo è migliorato al 27,26% rispetto sia al 26,52% di dicembre che al 25,66% di marzo 2013, anche per effetto di accresciute rettifiche. Relativamente ai crediti in bonis, a fine trimestre il grado di copertura si presentava pari allo 0,59%, in marginale diminuzione rispetto a dicembre (0,61%) – anche in relazione ad una parziale ricomposizione del portafoglio verso le classi di rischio meno elevate – ma in aumento nel confronto con marzo 2013 (0,55%).

3 Si segnala tra l’altro l’estensione allo stock della Capogruppo riferito all’ex B@nca 24-7 dei meccanismi di classificazione automatica

ad incaglio previsti dal sistema informativo di Gruppo. 4 Si ricorda che dal 2011 il Gruppo UBI Banca ha progressivamente dismesso il canale non captive per il collocamento dei prestiti

contro CQS assistiti dalla clausola “riscosso per non riscosso” revocando il mandato ad operare, oltre a Ktesios, anche a tutte le altre società finanziarie. Pertanto le attività di gestione delle operazioni di CQS sono state oggetto di progressiva internalizzazione nel Gruppo in capo alla società specializzata Prestitalia Spa la quale, oltre all’ordinaria attività di incasso, si occupa anche del recupero diretto dei crediti, attivando nei casi previsti le garanzie obbligatorie per legge, nonché dell’eventuale classificazione delle posizioni nella più idonea categoria dei crediti deteriorati.

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Crediti verso clientela al 31 marzo 2014

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (13,91%) 12.658.629 3.450.394 (10,57%) 9.208.235 27,26% - Sofferenze (6,61%) 6.015.244 2.467.721 (4,07%) 3.547.523 41,02% - Incagli (5,58%) 5.077.475 823.638 (4,88%) 4.253.837 16,22% - Crediti ristrutturati (0,97%) 885.573 125.377 (0,87%) 760.196 14,16% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,75%) 680.337 33.658 (0,75%) 646.679 4,95%

Crediti in bonis (86,09%) 78.348.083 461.569 (89,43%) 77.886.514 0,59%

Totale crediti verso clientela 91.006.712 3.911.963 87.094.749 4,30% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela al 31 dicembre 2013

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (13,74%) 12.673.865 3.361.592 (10,53%) 9.312.273 26,52% - Sofferenze (6,38%) 5.885.049 2.447.924 (3,89%) 3.437.125 41,60% - Incagli (5,51%) 5.082.523 768.542 (4,88%) 4.313.981 15,12% - Crediti ristrutturati (0,95%) 872.069 121.545 (0,85%) 750.524 13,94% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,90%) 834.224 23.581 (0,91%) 810.643 2,83%

Crediti in bonis (86,26%) 79.591.097 481.903 (89,47%) 79.109.194 0,61%

Totale crediti verso clientela 92.264.962 3.843.495 88.421.467 4,17% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela al 31 marzo 2013

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (11,98%) 11.456.762 2.939.886 (9,23%) 8.516.876 25,66% - Sofferenze (5,52%) 5.280.408 2.233.566 (3,30%) 3.046.842 42,30% - Incagli (4,79%) 4.584.063 582.924 (4,34%) 4.001.139 12,72% - Crediti ristrutturati (0,72%) 688.179 94.708 (0,64%) 593.471 13,76% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,95%) 904.112 28.688 (0,95%) 875.424 3,17%

Crediti in bonis (88,02%) 84.206.657 458.955 (90,77%) 83.747.702 0,55%

Totale crediti verso clientela 95.663.419 3.398.841 92.264.578 3,55% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Per le sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale.

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

LE SOFFERENZE

Le sofferenze lorde sono salite nei dodici mesi da 5,28 a 6,01 miliardi di euro con un incremento di 0,73 miliardi, dei quali solo +0,13 miliardi riferibili ai primi tre mesi dell’anno, l’incremento più contenuto dal secondo trimestre 2012. Si ricorda peraltro che la dinamica annua della categoria è stata influenzata:

dalla riclassifica a sofferenza, avvenuta nel secondo trimestre 2013, della posizione IDI di pertinenza di UBI Factor per 153 milioni, non rettificata a fronte della previsione di recupero integrale del credito; da cessioni di sofferenze perfezionate nella seconda parte del 2013 per circa 90 milioni, rettificate pressoché interamente e per la quasi totalità riconducibili al portafoglio crediti di UBI Banca riveniente dalla ex B@nca 24-7.

L’evoluzione dello stock lordo nei dodici mesi è stata determinata dalle Banche Rete – prevalenti anche nel primo trimestre 2014 – da UBI Factor e da UBI Leasing, mentre nel caso di UBI Banca il relativo stock ha beneficiato dell’effetto delle suddette cessioni. Le sofferenze lorde assistite da garanzie reali sono gradualmente salite a 3,8 miliardi (+0,4 miliardi su base annua; +0,1 miliardi nel trimestre), ma la loro incidenza sull’ammontare complessivo lordo è scesa dal 63,8% al 63% (63% anche a dicembre) principalmente in conseguenza dell’ingresso della posizione IDI, non garantita. Escludendo tale componente, l’incidenza delle sofferenze garantite risulterebbe pari al 64,7% (64,6% a dicembre).

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Le sofferenze nette si sono portate da 3,05 a 3,55 miliardi con un incremento di 0,50 miliardi (+16,4%), dei quali 110 milioni riferibili al primo trimestre 2014. L’analisi dei flussi riferita ai tre mesi evidenzia:

nuovi ingressi prevalentemente alimentati da trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate, per lo più incagli, che risultano pari a poco meno di un quarto rispetto al dato dell’intero 2013; gli ingressi da bonis, seppur in aumento nel confronto con il primo trimestre 2013, si sono mantenuti del tutto marginali e pari a meno di un quinto rispetto al dato dell’intero anno precedente; uscite verso esposizioni in bonis più che raddoppiate rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; sempre nel confronto con il primo trimestre 2013, un aumento di 15 milioni degli incassi e di 41 milioni delle cancellazioni.

L’effetto combinato delle dinamiche sopra descritte e della riduzione intervenuta nel portafoglio complessivo ha determinato un progressivo aumento nei dodici mesi del rapporto sofferenze/impieghi dal 5,52% al 6,61% in termini lordi (6,38% a dicembre) e dal 3,30% al 4,07% in termini netti (3,89%), confermando tuttavia il vantaggio qualitativo del Gruppo UBI Banca nel confronto con la media delle banche italiane. A fine marzo l’incidenza dello stock di sofferenze nette prive di alcun tipo di copertura reale o personale si attestava al 13,30%, in aumento rispetto al 10,4% di dodici mesi prima per l’ingresso della citata posizione IDI, ma in flessione nel confronto con il 13,48% di dicembre. Il grado di copertura delle sofferenze appare in progressiva diminuzione su base annua dal 42,30% al 41,02% (41,60% a dicembre) anche per effetto dell’impatto negativo prodotto dalla classificazione della posizione IDI e dalle cessioni di sofferenze chirografarie. Considerando anche le posizioni spesate a conto economico relative a procedure concorsuali ancora aperte, il grado di copertura si attesta in realtà al 55,80% (56,05% a dicembre e 57,42% a marzo 2013). Con riferimento invece alle sofferenze non assistite da garanzie reali, considerate al lordo dei suddetti write-off, a fine marzo il loro grado di copertura si presentava pari al 71,88% (72,49% a dicembre e 76,06% a marzo 2013). GLI INCAGLI

Gli incagli lordi sono passati nei dodici mesi da 4,58 a 5,07 miliardi con un incremento di 0,49 miliardi (+10,8%), ma risultano in diminuzione di 5 milioni rispetto a dicembre, prima flessione su base trimestrale dal quarto trimestre 2011. La dinamica nei dodici mesi è stata condizionata da alcune determinanti congiunturali:

l’ingresso di una serie di posizioni rilevanti provenienti sia da bonis che da altre categorie di crediti deteriorati (esposizioni scadute/sconfinate e crediti ristrutturati) a fronte del difficile contesto economico. Si segnalano in particolare circa 80 milioni riferibili al primo trimestre 2014 e circa 470 milioni nel secondo semestre 2013, dei quali oltre la metà relativi a due sole posizioni di importo particolarmente elevato. Di essi, 149 milioni si riferiscono alla classificazione da bonis della posizione Sorgenia avvenuta nel quarto trimestre 2013; la già citata riclassificazione a sofferenza della posizione IDI per 153 milioni; la riclassificazione tra i crediti ristrutturati, avvenuta nel quarto trimestre 2013, di due posizioni d’importo rilevante per complessivi 163 milioni, dei quali 126 milioni relativi alla Carlo Tassara; l’ulteriore classificazione di circa 42 milioni riferibili alla posizione Pescanova (35 milioni nel secondo trimestre e 7 milioni nel quarto trimestre 2013).

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Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2014

Importi in migliaia di euro

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2014 5.885.049 5.082.523 872.069 834.224 12.673.865Variazioni in aumento 365.587 562.395 57.205 441.746 1.426.933 ingressi da esposizioni in bonis 23.199 163.678 1.557 434.729 623.163

trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 309.926 344.762 43.658 1.412 699.758

altre variazioni in aumento 32.462 53.955 11.990 5.605 104.012

Variazioni in diminuzione -235.392 -567.443 -43.701 -595.633 -1.442.169 uscite verso esposizioni in bonis -3.959 -133.036 -1.095 -217.984 -356.074

cancellazioni -136.061 -1.845 -519 - -138.425

incassi -80.147 -105.843 -27.429 -21.539 -234.958

realizzi per cessioni -2.120 - - - -2.120

trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -4.179 -325.350 -14.258 -355.971 -699.758

altre variazioni in diminuzione -8.926 -1.369 -400 -139 -10.834

Esposizione lorda finale al 31 marzo 2014 6.015.244 5.077.475 885.573 680.337 12.658.629

Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2013

Importi in migliaia di euro

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2013 5.142.308 4.123.537 773.934 918.602 10.958.381Variazioni in aumento 1.634.316 3.455.814 480.583 2.341.816 7.912.529 ingressi da esposizioni in bonis 144.761 1.618.972 49.519 2.310.863 4.124.115

trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 1.313.399 1.619.718 368.927 5.667 3.307.711

altre variazioni in aumento 176.156 217.124 62.137 25.286 480.703

Variazioni in diminuzione -891.575 -2.496.828 -382.448 -2.426.194 -6.197.045 uscite verso esposizioni in bonis -7.001 -486.892 -11.970 -685.728 -1.191.591

cancellazioni -463.483 -12.618 -37.042 -1.002 -514.145

incassi -354.754 -494.817 -73.622 -157.170 -1.080.363

realizzi per cessioni -13.907 - -3.941 - -17.848

trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -8.806 -1.468.680 -249.955 -1.580.270 -3.307.711

altre variazioni in diminuzione -43.624 -33.821 -5.918 -2.024 -85.387

Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2013 5.885.049 5.082.523 872.069 834.224 12.673.865

Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2013

Importi in migliaia di euro

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2013 5.142.308 4.123.537 773.934 918.602 10.958.381

Variazioni in aumento 310.975 977.374 77.985 640.388 2.006.722 ingressi da esposizioni in bonis 17.952 416.260 4.707 629.600 1.068.519

trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 269.554 510.544 56.813 1.532 838.443

altre variazioni in aumento 23.469 50.570 16.465 9.256 99.760

Variazioni in diminuzione -172.875 -516.848 -163.740 -654.878 -1.508.341 uscite verso esposizioni in bonis -1.822 -170.588 -1.268 -174.663 -348.341

cancellazioni -94.589 -3 - - -94.592

incassi -65.114 -87.463 -15.165 -23.746 -191.488

realizzi per cessioni -473 - - - -473

trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -3.791 -258.750 -146.931 -428.971 -838.443

altre variazioni in diminuzione -7.086 -44 -376 -27.498 -35.004 Esposizione lorda finale al 31 marzo 2013 5.280.408 4.584.063 688.179 904.112 11.456.762

Totale

Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute Totale

Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute Totale

Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

Anche alla luce di quanto esposto, l’evoluzione annua risulta alimentata pressoché integralmente dalle Banche Rete e da UBI Banca (relativamente ai portafogli delle ex Centrobanca e B@nca 24-7) ed in via residuale da UBI Banca International, in relazione alla posizione Pescanova, e ad UBI Leasing, mentre UBI Factor ha beneficiato del passaggio a sofferenza della posizione IDI. Relativamente al solo primo trimestre 2014, invece, la flessione che ha interessato Prestitalia ed in misura minore UBI Banca e UBI Leasing, ha più che compensato l’incremento registrato dalle Banche Rete, a fronte di una sostanziale stabilità per UBI Banca International ed UBI Factor.

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60

Gli incagli lordi assistiti da garanzie reali a fine marzo ammontavano a 3,2 miliardi, in aumento di oltre 0,3 miliardi su base annua e di 0,1 miliardi nei tre mesi, equivalenti al 63,5% dello stock complessivo (61,8% a dicembre5 e 62,7% a marzo 2013). L’analisi dei flussi riferita ai tre mesi evidenzia rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente:

un significativo decremento dei nuovi ingressi da bonis (-253 milioni), ancor più marcato nel confronto con il quarto trimestre 2013 (-308 milioni) che era stato influenzato dall’ingresso della posizione Sorgenia per 149 milioni; una flessione di 166 milioni dei trasferimenti da altre categorie di crediti deteriorati, pressoché integralmente esposizioni scadute/sconfinate; un incremento di 67 milioni dei trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate, prevalentemente sofferenze; rispetto al quarto trimestre, tuttavia, i trasferimenti risultano in flessione di 197 milioni, solo in parte dovuti all’uscita di Tassara; una riduzione di 38 milioni delle uscite verso esposizioni in bonis; un incremento di 18 milioni degli incassi.

Gli incagli netti si sono portati da 4 a 4,25 miliardi con un incremento di 0,25 miliardi (+6,3%), ma appaiono in diminuzione di 60,1 milioni rispetto a dicembre. A fine marzo il grado di copertura, pari al 16,22%, risultava in crescita rispetto sia a dicembre (15,12%) che a dodici mesi prima (12,72%) avendo recepito di un più che proporzionale incremento delle rettifiche, favorito anche nel quarto trimestre dall’ingresso di alcune posizioni – quali Sorgenia – caratterizzate da significativi livelli di copertura e dal trasferimento ad altre categorie di posizioni con bassi o nulli rapporti di copertura (IDI e Carlo Tassara). Con riferimento agli incagli non assistiti da garanzie reali, il loro grado di copertura si è attestato al 25,25%, in significativo aumento rispetto a dicembre (23,50%) e a marzo 2013 (18,81%). PESCANOVA Si segnala che il 29 aprile 2014 l’Assemblea dei Creditori ha approvato, con il 63,3% dei voti favorevoli, una proposta concordataria volta a garantire la continuità del business sia per Pescanova che per le società spagnole da questa controllate, con possibilità di recupero per tutti gli stakeholder. In considerazione dell’evoluzione della situazione e delle preannunciate quote di riparto previste dalla procedura concordataria, è stato disposto un incremento di 13,7 milioni della svalutazione complessiva, contabilizzato nel conto economico consolidato del primo trimestre. Conseguentemente, al 31 marzo 2014 i crediti verso il gruppo Pescanova iscritti ad incaglio, pari a 85 milioni, risultavano rettificati per 48,7 milioni, corrispondenti ad una percentuale media del 57%, in linea con le attuali previsioni di recupero. I CREDITI RISTRUTTURATI

I crediti ristrutturati lordi sono saliti nei dodici mesi da 0,69 a 0,89 miliardi con una variazione di +0,20 miliardi (+28,7%) condizionata dall’ingresso nel quarto trimestre 2013 della posizione Carlo Tassara per 126 milioni ed alimentata integralmente dalle Banche Rete, dalla Capogruppo e da UBI Leasing. Tra gennaio e marzo 2014 lo stock ha evidenziato un modesto incremento di 13,5 milioni che incorpora la stipula di tre nuovi accordi di ristrutturazione del credito per oltre 35 milioni, uno dei quali, riferibile al portafoglio di UBI Banca dell’ex Centrobanca, d’importo rilevante. L’analisi dei flussi riferita ai tre mesi evidenzia rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente:

un consistente calo (-133 milioni) dei trasferimenti ad altre categorie di crediti deteriorati, in particolare incagli; una flessione di 13 milioni dei trasferimenti da altre categorie di crediti deteriorati;

5 Il dato di dicembre risentiva degli effetti, nel quarto trimestre 2013, della riclassificazione a ristrutturati della posizione Tassara,

assistita da garanzie, e dell’ingresso della posizione Sorgenia, non assistita da garanzie reali.

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una flessione degli ingressi da bonis (-3 milioni), quasi azzerati, che risulta ancor più significativa nel confronto con l’ultimo periodo del 2013 (-39,2 milioni); un incremento di circa l’80% degli incassi.

Quale effetto delle accresciute rettifiche, il grado di copertura dei crediti ristrutturati è progressivamente aumentato nei dodici mesi dal 13,76% al 14,16% (13,94% a dicembre), nonostante l’ingresso della posizione Tassara rettificata in misura contenuta in funzione delle garanzie presenti. LE ESPOSIZIONI SCADUTE/SCONFINATE

A differenza delle precedenti categorie, le esposizioni scadute/sconfinate lorde si sono significativamente ridotte da 0,90 a 0,68 miliardi con una variazione nei dodici mesi di -0,22 miliardi (-24,8%), dei quali ben -0,15 miliardi riferibili al solo primo trimestre 2014 pur a fronte dell’ingresso di una serie di posizioni relative alle Banche Rete e ad UBI Banca (per il portafoglio relativo alla ex Centrobanca), alcune delle quali di importo rilevante. L’evoluzione su base annua riflette un trend pressoché generalizzato per tutto il Gruppo con l’unica eccezione rappresentata da UBI Leasing che appare invece in aumento. L’analisi dei flussi riferita ai tre mesi evidenzia rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente:

una flessione del 31% dei nuovi ingressi da bonis che conferma la tendenza di progressivo calo dei volumi in entrata già presente nei precedenti trimestri del 2013; una parallela diminuzione dei trasferimenti ad altre categorie di crediti deteriorati (-17%), prevalentemente incagli; un aumento di circa il 25% delle uscite verso bonis, a conferma dell’elevato tasso di rotazione che contraddistingue la categoria per effetto degli automatismi che ne regolano la classificazione.

Per effetto di aumentate rettifiche nel primo trimestre 2014, il grado di copertura è salito al 4,95% (2,83% a dicembre; 3,17% a marzo 2013), livello già prossimo al nuovo target di riferimento previsto dalle policy creditizie del Gruppo.

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L’attività sul mercato interbancario e la situazione di liquidità

Al 31 marzo 2014 la posizione interbancaria netta del Gruppo UBI Banca si presentava debitoria per 11,4 miliardi di euro, in moderato aumento rispetto ai -10,9 miliardi di fine esercizio (in crescita di 1,8 miliardi rispetto al 31 marzo 2013). Il saldo continua ad essere prevalentemente correlato alle operazioni di rifinanziamento (LTRO) in essere con la BCE: escludendo l’operatività con Banche Centrali infatti, la posizione interbancaria netta si presenta positiva e in leggera crescita rispetto al 31 dicembre (+56 milioni), ma in riduzione rispetto a dodici mesi prima (-1,4 miliardi) anche per la riduzione dei volumi di impiego causata principalmente dal rientro della liquidità generata da un SPV del Gruppo (UBI Finance Srl1) avvenuta nel secondo trimestre 2013. Posizione interbancaria netta

Importi in migliaia di euro

Crediti verso banche 4.009.183 4.129.756 4.118.005 4.774.761 5.505.388

di cui Crediti verso Banche Centrali 309.971 860.080 681.238 874.926 698.396

Debiti verso banche 15.397.770 15.017.266 15.066.091 15.025.192 15.086.195

di cui Debiti verso Banche Centrali 12.173.833 12.166.333 12.155.083 12.139.750 12.121.417

Posizione interbancaria netta -11.388.587 -10.887.510 -10.948.086 -10.250.431 -9.580.807

Crediti escluse Banche Centrali 3.699.212 3.269.676 3.436.767 3.899.835 4.806.992

Debiti escluse Banche Centrali 3.223.937 2.850.933 2.911.008 2.885.442 2.964.778Posizione interbancaria escluse Banche Centrali 475.275 418.743 525.759 1.014.393 1.842.214

31.3.2014 31.3.201331.12.2013 30.9.2013 30.6.2013

Le condizioni di mercato, unitamente alle emissioni istituzionali (EMTN e Covered Bond), ai flussi commerciali, ma anche all’incremento del controvalore della riserva di liquidità per effetto del restringimento dello spread sui titoli di Stato italiani, hanno permesso al Gruppo di mantenere un posizionamento positivo di tutta tranquillità, comprovato anche dagli indicatori specifici previsti da Basilea 3, a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e strutturale (Net Stable Funding Ratio), entrambi superiori al 100%2. Va peraltro precisato che l’attuale livello degli indicatori rimane confermato anche successivamente al rimborso dei finanziamenti LTRO. Nel trimestre, l’operatività sul mercato interbancario ha evidenziato le seguenti dinamiche. I crediti verso banche, 4 miliardi a fine marzo, mostrano una variazione di -121 milioni rispetto a dicembre, spiegata dall’andamento contrapposto delle seguenti componenti: - da un lato, le diminuite disponibilità verso Banche Centrali (-550 milioni) con riferimento al

conto accentrato per la Riserva Obbligatoria. In realtà, le variazioni del dato puntuale sono fisiologiche e dipendenti dalle strategie di gestione del saldo, tenuto conto dei vincoli relativi alla giacenza media da rispettare nel periodo di riferimento. Il Gruppo mantiene di norma una giacenza media in linea con quella dovuta;

- dall’altro lato, gli impieghi verso altre banche sono cresciuti di circa 430 milioni, quale sintesi dei movimenti dei conti correnti (+237 milioni) e dei finanziamenti altri (+216 milioni), nell’ambito dell’ordinaria operatività interbancaria. All’interno dell’aggregato “Altri finanziamenti” trovano contabilizzazione i pronti contro termine attivi con controparti di mercato (da leggersi in correlazione con le passività

1 Veicolo costituito per rendere possibile l’attivazione del primo programma di Covered Bond garantito da mutui residenziali. 2 In base all’Accordo raggiunto dal Comitato di Basilea il 6 gennaio 2013, l’indicatore LCR sarà introdotto dal 1° gennaio 2015, ma il

livello minimo richiesto sarà inizialmente pari al 60%.

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finanziarie di negoziazione per cassa - scoperti tecnici su titoli di Stato europei) pari a 937 milioni, rispetto ai 959 milioni del 31 dicembre 2013.

Crediti verso banche: composizione

Importi in migliaia di euro in valore in %

Crediti verso Banche Centrali 309.971 7,7% 860.080 20,8% -550.109 -64,0% 698.396 12,7% Depositi vincolati - - - - - - - -

Riserva obbligatoria 308.750 7,7% 858.856 20,8% -550.106 -64,1% 677.038 12,3% Pronti contro termine attivi - - - - - - - -

Altri 1.221 0,0% 1.224 0,0% -3 -0,2% 21.358 0,4%

Crediti verso banche 3.699.212 92,3% 3.269.676 79,2% 429.536 13,1% 4.806.992 87,3% Conti correnti e depositi liberi 1.855.643 46,3% 1.618.297 39,2% 237.346 14,7% 1.794.060 32,6% Depositi vincolati 30.201 0,8% 32.253 0,8% -2.052 -6,4% 85.542 1,5%

Altri finanziamenti: 1.809.336 45,1% 1.615.115 39,1% 194.221 12,0% 2.873.264 52,2%

- pronti contro termine 936.961 23,4% 959.121 23,2% -22.160 -2,3% 1.198.387 21,8%

- leasing finanziario - - - - - - 4,0 0,0%

- altri 872.375 21,7% 655.994 15,9% 216.381 33,0% 1.674.873 30,4%

Titoli di debito 4.032 0,1% 4.011 0,1% 21 0,5% 54.126 1,0%

Totale 4.009.183 100,0% 4.129.756 100,0% -120.573 -2,9% 5.505.388 100,0%

31.12.2013B

Incid.%

31.3.2013C

Incid.%

31.3.2014A

Incid.%

Variazioni A/B

La raccolta interbancaria, 15,4 miliardi a fine trimestre, risultava concentrata per 12,2 miliardi nei confronti della BCE, confermandosi stabile non solo rispetto al dicembre 2013, ma anche a tutti i periodi precedenti (stanti i finanziamenti LTRO in essere complessivamente per 12 miliardi3 dal primo trimestre 2012). Escludendo tale approvvigionamento, i debiti verso banche si attestavano a 3,2 miliardi (+373 milioni nei tre mesi), riflettendo essenzialmente la crescita dei conti correnti (+298 milioni), nell’ambito dell’ordinaria operatività sul mercato – così come osservato anche negli impieghi verso banche – e dei depositi vincolati (+86 milioni). Nella voce altri finanziamenti sono peraltro incluse le operazioni a medio/lungo termine con la BEI per il sostegno alle PMI, circa 1,2 miliardi, a cui accedono oltre alla Capogruppo (inclusiva della ex Centrobanca) anche le Banche Rete. Fra gli altri debiti (190 milioni a fine periodo) rientra infine il rapporto di regolamento delle carte di credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari, in moderata flessione rispetto a fine 2013. Debiti verso banche: composizione

Importi in migliaia di euro in valore in %

Debiti verso Banche Centrali 12.173.833 79,1% 12.166.333 81,0% 7.500 0,1% 12.121.417 80,3%

Debiti verso banche 3.223.937 20,9% 2.850.933 19,0% 373.004 13,1% 2.964.778 19,7% Conti correnti e depositi liberi 1.195.703 7,8% 897.991 6,0% 297.712 33,2% 1.065.917 7,1%

Depositi vincolati 143.864 0,9% 57.700 0,4% 86.164 149,3% 276.653 1,8%

Finanziamenti: 1.693.973 11,0% 1.666.187 11,1% 27.786 1,7% 1.327.879 8,8% - pronti contro termine passivi 396.615 2,6% 384.790 2,6% 11.825 3,1% 390.641 2,6%

- altri 1.297.358 8,4% 1.281.397 8,5% 15.961 1,2% 937.238 6,2%

Altri debiti 190.397 1,2% 229.055 1,5% -38.658 -16,9% 294.329 2,0%

Totale 15.397.770 100,0% 15.017.266 100,0% 380.504 2,5% 15.086.195 100,0%

31.3.2014A

Incid.%

Variazioni A/B31.12.2013B

31.3.2013C

Incid.%

Incid.%

***

3 Il dato contabile è comprensivo del rateo interessi.

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Attività rifinanziabili

Importi in miliardi di euro

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

Titoli di proprietà (AFS, HTM e L&R) (*) 18,35 19,18 13,40 13,73 13,55 13,71 13,89 13,93 14,65 14,67Obbligazioni con garanzia dello Stato 3,00 2,79 6,00 5,76 6,00 5,66 6,00 5,59 6,00 5,54Covered Bond (emissioni "self-retained" ) 4,02 3,33 2,87 2,32 3,05 2,74 3,05 2,73 3,05 2,73Cartolarizzazione mutui residenziali della ex B@nca 24-7 1,17 0,92 1,21 0,94 1,21 0,95 - - 1,28 0,88

Cartolarizzazione attivi di UBI Leasing 1,15 0,97 1,27 1,04 1,26 1,16 1,52 1,17 1,79 1,30Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI del Banco di Brescia 0,77 0,63 0,81 0,67 0,82 0,69 0,88 0,66 0,91 0,66Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI della Banca Popolare di Bergamo 0,73 0,62 0,85 0,70 0,84 0,79 1,09 0,80 1,86 1,29Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI della Banca Popolare Commercio e Industria 0,57 0,48 0,58 0,48 0,58 0,47 0,58 0,44 0,58 0,41Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI della Banca Popolare di Ancona 0,71 0,59 0,71 0,59 0,71 0,58 0,71 0,54 0,71 0,50Crediti eligibili derivanti dall'adesione ad ABACO (**) 4,04 1,83 3,77 1,68 3,80 1,79 3,90 1,78 3,99 1,95

Totale 34,51 31,34 31,47 27,91 31,82 28,54 31,62 27,64 34,82 29,93

31.3.2014 31.12.2013 30.9.2013 30.6.2013 31.3.2013

(*) Sono qui inclusi titoli di Stato non rifinanziati con la Cassa di Compensazione e Garanzia per i seguenti importi: 31 marzo 2014: 18,8 miliardi (netto haircut), dei quali 3,3 miliardi conferiti al Pool e 15,5 miliardi disponibili extra Pool; 31 dicembre 2013: 13,7 miliardi (netto haircut), dei quali 3,6 miliardi conferiti al Pool e 10,1 miliardi disponibili extra Pool; 30 settembre 2013: 13 miliardi (netto haircut), dei quali 3,1 miliardi conferiti al Pool e 9,9 miliardi disponibili extra Pool; 30 giugno 2013: 13,2 miliardi (netto haircut), dei quali 3,1 miliardi conferiti al Pool e 10,1 miliardi disponibili extra Pool; 31 marzo 2013: 14 miliardi (netto haircut), dei quali 3,2 miliardi conferiti al Pool e 10,8 miliardi disponibili extra Pool;

(**) ABACO (attivi bancari collateralizzati) è la procedura predisposta da Banca d’Italia per la gestione dei prestiti stanziabili. Per essere stanziabile un credito deve presentare specifici requisiti di idoneità indicati dalla normativa di Banca d’Italia e riferiti alla tipologia del debitore (settore pubblico, società non finanziarie, istituzioni internazionali e sovranazionali), al merito creditizio [valutato tramite rating esterni, rating tool di provider abilitati e rating interni (per le banche autorizzate da Banca d’Italia all’utilizzo dei modelli interni)], all’importo minimo (0,1 milioni di euro per i prestiti domestici) e alla forma tecnica.

I valori nominali dei crediti ABACO riferiti ai periodi precedenti differiscono da quanto in precedenza pubblicato in seguito ad un affinamento di natura procedurale intervenuto nel terzo trimestre del 2013.

La riserva di liquidità rappresentata dal portafoglio di attività rifinanziabili presso la Banca Centrale, al 31 marzo 2014 superava i 31 miliardi (al netto degli haircut applicati), a fronte dei 27,9 miliardi di tre mesi prima, e risultava composta da 15,8 miliardi di attività depositate presso il Pool della Banca Centrale Europea (Collateral Pool) e da 15,5 miliardi di titoli di Stato non rifinanziati con la Cassa di Compensazione e Garanzia (CCG), disponibili extra Pool. L’incremento intervenuto nel trimestre (+3,4 miliardi) sintetizza – alla luce dei maggiori flussi di liquidità sopra citati – gli effetti delle aumentate disponibilità di titoli di Stato non rifinanziati con la CCG (+5,4 miliardi, incluso il maggior fair value degli stessi), le emissioni di Covered Bond self-retained (+1 miliardo), nonché la modesta crescita dei crediti ABACO (+156 milioni), che hanno ampiamente compensato l’estinzione anticipata4 delle obbligazioni con garanzia dello Stato (-3 miliardi) e gli ammortamenti delle cartolarizzazioni proprie (-209 milioni). Considerata la quota già impegnata (12,2 miliardi sia a marzo 2013 che a fine 2013), il margine di liquidità ancora disponibile si quantificava in 19,1 miliardi (15,7 miliardi a dicembre).

4 Avvenuta il 7 marzo 2014, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni e previa comunicazione al Ministero dell’Economia e delle

Finanze.

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L’attività finanziaria

Al 31 marzo 2014 le attività finanziarie complessive del Gruppo avevano raggiunto i 23,2 miliardi di euro con un aumento di 1,4 miliardi rispetto a fine 2013. Includendo le passività finanziarie, per circa un terzo rappresentate da derivati finanziari, le attività nette totalizzavano 21,8 miliardi (20,4 miliardi a dicembre). Come emerge dalla tabella, la dinamica dell’aggregato nel trimestre è riconducibile ai titoli di Stato italiani iscritti nel portafoglio di negoziazione (in seguito a nuovi investimenti effettuati nel periodo) e nel portafoglio AFS (quale effetto dell’accresciuta valorizzazione). Attività/passività finanziarie

Importi in migliaia di euroValore di

bilancio (A)Incid.

%Valore di

bilancio (B)Incid.

% in valore in %Valore di

bilancio (C)Incid.

%Valore di

bilancio (D)Incid.

%Valore di

bilancio (E)Incid.

%

Att. fin. detenute per la negoziazione 3.900.044 16,8% 3.056.264 14,0% 843.780 27,6% 3.318.492 15,4% 4.686.491 21,5% 5.045.199 22,4%

di cui: contratti derivati finanziari 456.468 2,0% 456.884 2,1% -416 -0,1% 474.273 2,2% 484.285 2,2% 606.768 2,7%

Att. fin. valutate al fair value 193.692 0,8% 208.143 1,0% -14.451 -6,9% 207.370 0,9% 206.860 1,0% 202.979 0,9%

Att. fin. disponibili per la vendita 16.030.885 69,0% 15.489.497 70,9% 541.388 3,5% 14.900.979 69,1% 13.746.914 63,2% 14.134.430 62,6%

Att. fin. detenute sino alla scadenza 3.113.263 13,4% 3.086.815 14,1% 26.448 0,9% 3.149.620 14,6% 3.122.272 14,3% 3.185.071 14,1%

Attività finanziarie (a) 23.237.884 100,0% 21.840.719 100,0% 1.397.165 6,4% 21.576.461 100,0% 21.762.537 100,0% 22.567.679 100,0%

di cui:

- titoli di debito 22.078.549 95,0% 20.678.536 94,7% 1.400.013 6,8% 20.607.589 95,5% 20.712.929 95,2% 21.411.146 94,9%

- di cui: titoli di Stato italiani 21.125.559 90,9% 19.737.806 90,4% 1.387.753 7,0% 19.444.979 90,1% 19.545.124 89,8% 19.521.140 86,5%

- titoli di capitale 264.002 1,1% 273.915 1,3% -9.913 -3,6% 274.977 1,3% 345.092 1,6% 331.446 1,5%

- quote O.I.C.R. 438.865 1,9% 431.384 2,0% 7.481 1,7% 219.622 1,0% 220.231 1,0% 218.319 1,0%

Passività finanziarie di negoziazione (b) 1.409.672 100,0% 1.396.350 100,0% 13.322 1,0% 1.294.108 100,0% 1.548.967 100,0% 1.801.256 100,0%

di cui: contratti derivati finanziari 443.997 31,5% 417.388 29,9% 26.609 6,4% 423.353 32,7% 444.994 28,7% 594.059 33,0%

Attività finanziarie nette (a-b) 21.828.212 20.444.369 1.383.843 6,8% 20.282.353 20.213.570 20.766.423

31.3.2014 Variazioni (A) / (B)31.12.2013 30.9.2013 31.3.201330.6.2013

Dalle evidenze gestionali1 relative al 31 marzo 2014, si rileva che:

- in termini di tipologie di strumenti finanziari, il portafoglio titoli del Gruppo risultava composto per il 93,8% (93,5% a dicembre) da titoli governativi, per il 4,2% (4,4%) da titoli corporate (di cui il 72% circa emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie italiane e internazionali; il 79% degli investimenti in titoli corporate presentava inoltre un livello di rating pari a “investment grade”), per l’1,2% (stabile) da azioni e per lo 0,8% (0,9%) da fondi e da hedge fund;

- dal punto di vista del profilo finanziario, i titoli a tasso variabile rappresentavano il 19% (19,4%) circa del portafoglio 2 , i titoli a tasso fisso il 76,3% (75,7%), essendo la parte rimanente composta da titoli strutturati, presenti principalmente nel portafoglio AFS, da azioni, fondi e titoli convertibili;

- per quanto riguarda la divisa di riferimento, il 99,7% dei titoli era espresso in euro e lo 0,2% in dollari con cambio coperto, mentre in termini di distribuzione territoriale il 99,6% degli investimenti (esclusi gli hedge fund) era emesso da Paesi dell’Area euro (tutte le incidenze sono invariate rispetto a fine 2013);

- l’analisi per rating (inerente alla sola componente obbligazionaria) evidenziava infine come il 99,1% del portafoglio fosse costituito da titoli “investment grade”, con un rating medio pari a Baa2 (invariato rispetto a dicembre 2013).

1 L’analisi gestionale si riferisce ad un portafoglio di dimensioni più contenute rispetto a quello contabilmente rilevato a livello

consolidato, in quanto esclude le partecipazioni ed alcuni portafogli minori, rilevando tuttavia le eventuali operazioni stipulate a fine periodo con valuta di regolamento nel mese successivo.

2 Sono considerati a tasso variabile anche i titoli a tasso fisso acquistati in asset swap (84% dei titoli a tasso variabile).

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Le Attività finanziarie disponibili per la vendita Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio 2013.

Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio (A) L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio (B) in valore in % L 1 L 2 L 3Valore di

bilancio (C)

Titoli di debito 14.648.466 877.392 3.904 15.529.762 14.144.436 852.136 3.513 15.000.085 529.677 3,5% 12.807.403 994.906 3.648 13.805.957di cui: titoli di Stato italiani 14.130.574 447.046 - 14.577.620 13.632.023 428.529 - 14.060.552 517.068 3,7% 11.546.038 399.483 - 11.945.521

Titoli di capitale 3.559 - 183.564 187.123 2.184 - 180.851 183.035 4.088 2,2% 93.773 - 143.435 237.208

Quote O.I.C.R. 262.202 51.798 - 314.000 254.639 51.738 - 306.377 7.623 2,5% 38.703 52.562 - 91.265

Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - -

Totale 14.914.227 929.190 187.468 16.030.885 14.401.259 903.874 184.364 15.489.497 541.388 3,5% 12.939.879 1.047.468 147.083 14.134.430

31.3.2014 31.3.2013Variazioni (A) / (B)31.12.2013

Alla fine del primo trimestre 2014 le attività finanziarie disponibili per la vendita totalizzavano 16 miliardi e si presentavano costituite principalmente: - dal portafoglio AFS di UBI Banca per 15.282 milioni (14.753 milioni a dicembre 2013); - dal portafoglio di IW Bank per 581 milioni (573 milioni a fine esercizio), rappresentato quasi

interamente da titoli di Stato italiani a tasso variabile e finalizzato alla stabilizzazione del margine d’interesse della Società, stanti le peculiarità dell’operatività tipica.

La variazione evidenziata nel trimestre dal portafoglio AFS (+0,5 miliardi) è legata essenzialmente alla dinamica dei titoli di Stato italiani, saliti per effetto del significativo incremento di fair value di cui hanno beneficiato nel periodo. Nel mese di gennaio UBI Banca ha peraltro realizzato un’operazione di switch su BTP per complessivi 1,55 miliardi nominali (vendita e acquisto per la medesima quantità nominale con un allungamento delle scadenze) che ha permesso di realizzare una plusvalenza lorda di 34 milioni, iscritta nel conto economico consolidato. Lo stock complessivo dei titoli di debito3, pari a 15,5 miliardi, si presentava così costituito: 14,6 miliardi (di cui 14,1 miliardi in titoli di Stato) classificati nel livello 1 di fair value e 0,9 miliardi nel livello 2, costituiti per 0,4 miliardi da titoli Republic of Italy e per la rimanente parte principalmente da obbligazioni emesse da primari Gruppi bancari italiani. Rimane esiguo (3,9 milioni) lo stock classificato al livello 3. I titoli di capitale4 si sono quantificati in 187 milioni (183 milioni a dicembre), sostanzialmente per effetto di acquisti/carico di azioni derivanti da conversione crediti e variazioni di valore dei titoli quotati. I titoli classificati al livello 1 di fair value si sono così portati a 3,6 milioni, dai precedenti 2,2 milioni, mentre i titoli di livello 3 sono saliti a 183,6 milioni (180,9 milioni) quale sintesi di

3 Anche al 31 marzo 2014, come già al 31 dicembre 2013, non figuravano investimenti diretti in titoli del tipo ABS. Gli unici

investimenti in essere riguardavano le cartolarizzazioni proprie, elise in sede di consolidamento, per un importo di 22,8 milioni (23,9 milioni a dicembre 2013), riferite a: - Lombarda Lease Finance 4 (titoli ABS classificati nella categoria AFS, livello 1 di FV, di UBI Banca) per 1,8 milioni (2,9 milioni),

interamente rimborsate in data 30 aprile 2014; - Lombarda Lease Finance 4 per 21 milioni, classificati nella categoria L&R di UBI Leasing (invariati rispetto a dicembre 2013).

4 Risultano qui iscritti i possessi azionari non qualificabili come partecipazioni di controllo, controllo congiunto od influenza notevole.

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variazioni positive/negative di fair value di alcune partecipazioni (tra di esse si segnala, al lordo dell’effetto fiscale, S.A.C.B.O., +2,8 milioni). Le quote O.I.C.R. – riferibili per la quasi totalità ad UBI Banca – sono risultate in crescita a 314 milioni (306,4 milioni a dicembre), incorporando gli effetti delle variazioni positive di fair value dei titoli classificati nel livello 1. Si segnala che fra questi ultimi è incluso un investimento in ETF per 214 milioni (valorizzazione contabile al 31 marzo), realizzato nel quarto trimestre 2013, che è stato smobilizzato con valuta 1° aprile 2014. I fondi immobiliari complessivamente presenti nel portafoglio O.I.C.R. ammontavano a 18 milioni (16,1 milioni a fine anno), in aumento grazie al maggior valore di mercato delle quote relative al fondo Polis. Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate.

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3 Totale L 1 L 2 L 3 Totale in valore in % L 1 L 2 L 3 Totale

Titoli di debito 3.113.263 3.167.584 - - 3.167.584 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 26.448 0,9% 3.185.071 3.261.484 - - 3.261.484di cui: titoli di Stato italiani 3.113.263 3.167.584 - - 3.167.584 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 26.448 0,9% 3.185.071 3.261.484 - - 3.261.484

Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - - - -

Totale 3.113.263 3.167.584 - - 3.167.584 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 26.448 0,9% 3.185.071 3.261.484 - - 3.261.484

31.3.2014Fair ValueValore di

bilancio (A)Valore di

bilancio (B)

31.3.2013Fair Value

31.12.2013Fair Value

Variazioni (A) / (B)Valore di

bilancio (C)

Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza evidenziavano al 31 marzo 2014 un valore di bilancio di 3,1 miliardi (stabile rispetto a fine 2013). L’aggregato è costituito da BTP acquistati nel febbraio 2012 per nominali 3 miliardi, aventi scadenza novembre 2014.

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Gli strumenti finanziari di negoziazione Le Attività finanziarie di negoziazione La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio 2013.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (A)

L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (B)

in valore in % L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (C)

A. Attività per cassa

Titoli di debito 3.435.185 85 254 3.435.524 2.590.923 95 618 2.591.636 843.888 32,6% 4.419.388 89 641 4.420.118di cui: titoli di Stato 3.434.676 - - 3.434.676 2.590.439 - - 2.590.439 844.237 32,6% 4.390.548 - - 4.390.548

Titoli di capitale 6.762 - 446 7.208 6.490 - 447 6.937 271 3,9% 11.389 - 5.449 16.838

Quote O.I.C.R. 203 1 640 844 168 1 638 807 37 4,6% 370 1 1.104 1.475

Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - -

Totale (a) 3.442.150 86 1.340 3.443.576 2.597.581 96 1.703 2.599.380 844.196 32,5% 4.431.147 90 7.194 4.438.431

B. Strumenti derivati

Derivati finanziari 309 456.159 - 456.468 293 456.591 - 456.884 -416 -0,1% 431 606.337 - 606.768

Derivati su crediti - - - - - - - - - - - - - -

Totale (b) 309 456.159 - 456.468 293 456.591 - 456.884 -416 -0,1% 431 606.337 - 606.768

Totale (a+b) 3.442.459 456.245 1.340 3.900.044 2.597.874 456.687 1.703 3.056.264 843.780 27,6% 4.431.578 606.427 7.194 5.045.199

31.3.2014 31.12.2013 Variazioni (A) / (B) 31.3.2013

A fine marzo 2014 le attività finanziarie detenute per la negoziazione risultavano salite a 3,9 miliardi con un incremento nel trimestre di 0,8 miliardi, attribuibile ai titoli di debito ed in particolare agli investimenti, di pertinenza della Capogruppo, in titoli di Stato italiani classificati nel livello 1 di fair value (+1 miliardo di BOT e BTP), a fronte di vendite per circa 0,2 miliardi (BTP e CCT). I titoli di capitale sono saliti a 7,2 milioni dai 6,9 milioni del dicembre scorso, per effetto della lieve crescita riscontrata a livello 1 di fair value mentre i titoli classificati nel livello 3 non hanno avuto variazioni nel periodo. Gli investimenti in quote di O.I.C.R. – 0,8 milioni – sono riferiti per la maggior parte agli hedge fund acquistati da UBI Banca prima del 30 giugno 2007, classificati nel livello 3 di fair value per 0,6 milioni5. Fra le attività finanziarie classificate come HFT figuravano infine strumenti derivati per 456 milioni – stabili nel trimestre – ed esclusivamente di natura finanziaria, la cui dinamica e consistenza vanno lette in stretta correlazione con la corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione.

5 Per un quadro completo degli investimenti in hedge fund del Gruppo si rinvia al successivo paragrafo “Attività finanziarie valutate al

fair value”.

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Le Passività finanziarie di negoziazione

Passività finanziarie di negoziazione: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (A)

L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (B)

in valore in % L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (C)

A. Passività per cassa

Debiti verso banche 937.522 - - 937.522 959.994 - - 959.994 -22.472 -2,3% 1.207.197 - - 1.207.197

Debiti verso clientela 28.153 - - 28.153 18.968 - - 18.968 9.185 48,4% - - - -

Titoli di debito - - - - - - - - - - - - - -

Totale (a) 965.675 - - 965.675 978.962 - - 978.962 -13.287 -1,4% 1.207.197 - - 1.207.197

B. Strumenti derivati

Derivati finanziari 112 443.885 - 443.997 52 417.336 - 417.388 26.609 6,4% 16 594.043 - 594.059

Derivati creditizi - - - - - - - - - - - - - -

Totale (b) 112 443.885 - 443.997 52 417.336 - 417.388 26.609 6,4% 16 594.043 - 594.059

Totale (a+b) 965.787 443.885 - 1.409.672 979.014 417.336 - 1.396.350 13.322 1,0% 1.207.213 594.043 - 1.801.256

31.3.2014 Variazioni (A) / (B)31.12.2013 31.3.2013

A marzo 2014 le passività finanziarie di negoziazione ammontavano a 1,4 miliardi, pressoché invariate nei tre mesi sia per importo che per composizione. Nell’ambito delle passività per cassa, totalmente di pertinenza di UBI Banca, i debiti verso banche hanno continuato ad essere rappresentati da scoperti tecnici su titoli di Stato esteri (francesi e tedeschi) per 936,4 milioni (958 milioni a dicembre), mentre gli scoperti tecnici su titoli di Stato italiani, pari a 29,3 milioni (21 milioni a fine 2013), sono iscritti per 1,1 milioni tra i debiti verso banche e per 28,2 milioni tra i debiti verso clientela. Le Attività finanziarie valutate al fair value La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio 2013.

Attività finanziarie valutate al fair value: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (A) L 1 L 2 L 3 Valore di

bilancio (B) in valore in % L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (C)

Titoli di debito - - - - - - - - - - - - - -

Titoli di capitale - 927 68.744 69.671 - 927 83.016 83.943 -14.272 -17,0% - 2.506 74.894 77.400

Quote O.I.C.R. 117.148 - 6.873 124.021 117.129 - 7.071 124.200 -179 -0,1% 111.858 - 13.721 125.579

Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - -

Totale 117.148 927 75.617 193.692 117.129 927 90.087 208.143 -14.451 -6,9% 111.858 2.506 88.615 202.979

31.3.2014 31.12.2013 Variazioni (A) / (B) 31.3.2013

In chiusura di trimestre le attività finanziarie valutate al fair value, totalmente di pertinenza della Capogruppo, erano pari a 194 milioni (208 milioni a dicembre) e risultavano costituite da: - titoli di capitale per 69,7 milioni, rappresentati dai titoli detenuti nell’ambito dell’attività di

merchant banking e di private equity, quasi totalmente allocati nel livello 3 di fair value

(83,9 milioni a dicembre): la flessione intervenuta nel periodo è attribuibile alla cessione, per un corrispettivo di 15 milioni, del 3,75% del capitale detenuto in Humanitas Spa, operazione che ha ridotto la partecipazione di UBI Banca nel capitale della Società al 5,31%;

- quote OICR per 124 milioni, stabili rispetto a fine anno. La categoria include nel livello 1 di fair value i fondi quotati Tages per 117 milioni e, a livello 3, i residui investimenti in hedge fund per 6,9 milioni. Considerando anche l’importo di 0,6 milioni contabilizzato fra le attività finanziarie di negoziazione (sempre nel livello 3 di fair value), gli investimenti diretti in fondi hedge di UBI Banca diversi dai Tages (fondi hedge) totalizzavano 7,5 milioni (sostanzialmente invariati rispetto a fine anno sia per ammontare che per composizione/tipologia).

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L’esposizione al rischio sovrano Gruppo UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano

Paese / portafoglio di classificazione

Importi in migliaia di euroValore

nominaleValore

di bilancio Fair Value Valore nominale

Valore di bilancio Fair Value

- Italia 20.293.654 21.740.295 21.794.605 19.727.172 20.595.425 20.662.157attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 3.417.334 3.405.396 3.405.396 2.605.276 2.569.364 2.569.364attività finanziarie disponibili per la vendita 13.245.020 14.577.620 14.577.609 13.245.565 14.060.552 14.060.546attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.000.000 3.113.263 3.167.584 3.000.000 3.086.815 3.153.553crediti 631.300 644.016 644.016 876.331 878.694 878.694

- Spagna 71.748 71.748 71.748 72.047 72.047 72.047crediti 71.748 71.748 71.748 72.047 72.047 72.047

- Germania -599.997 -624.795 -624.795 -600.000 -646.519 -646.519 attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) -599.997 -624.795 -624.795 -600.000 -646.519 -646.519

- Francia -299.260 -310.860 -310.860 -299.807 -311.175 -311.175 attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) -300.000 -311.600 -311.600 -300.000 -311.368 -311.368 crediti 740 740 740 193 193 193

- Olanda 10 10 10 10 10 10crediti 10 10 10 10 10 10

- Argentina 1.240 596 596 2.411 687 687attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 1.240 596 596 2.411 687 687

Totale esposizioni per cassa 19.467.395 20.876.994 20.931.304 18.901.833 19.710.475 19.777.207

31.3.2014 31.12.2013

Il dettaglio delle esposizioni del Gruppo UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority, ESMA) per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.

Al 31 marzo 2014 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano del Gruppo UBI Banca era pari a 20,9 miliardi (19,7 miliardi a fine 2013). L’esposizione continua ad essere quasi totalmente concentrata sull’Italia, rappresentata da titoli di Stato per 21,1 miliardi (+1,4 miliardi da dicembre), dei quali 14,6 miliardi nella categoria AFS (+0,5 miliardi), 3,4 miliardi nella categoria HFT, considerata al netto dei relativi scoperti tecnici (+0,8 miliardi) e 3,1 miliardi nella categoria HTM. Sono invece risultati in calo nel trimestre i finanziamenti alle amministrazioni pubbliche – 644 milioni dagli 879 milioni di fine esercizio – in seguito agli incassi pervenuti dagli enti debitori e riferiti a crediti vantati dalle Banche Rete del Gruppo. Per quanto riguarda gli altri Paesi, è rimasto stabile il rischio riferito alla Spagna (71,7 milioni inerenti all’attività creditizia svolta da UBI Banca International in quel Paese6 ), in leggera flessione l’esposizione sovrana verso l’Argentina (0,6 milioni) e pressochè invariate le posizioni scoperte – rientranti nell’ambito dell’attività di trading – nei confronti di Germania (-625 milioni dai -647 milioni di fine 2013) e Francia (-312 milioni). Sempre nei confronti della Francia, erano in essere 0,7 milioni di crediti per factoring legati all’attività creditizia di UBI Banca International (0,2 milioni a dicembre).

* * *

6 Trattasi di crediti per factoring – aventi quali debitori ceduti controparti statali – per complessivi 20,3 milioni, inclusivi di posizioni

scadute verso comuni spagnoli per 13,5 milioni; nonché di finanziamenti diretti a enti statali per 51,4 milioni dei quali 50,4 milioni verso le Ferrovie dello Stato

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71

Nella tabella successiva è riportata la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio, al netto dei relativi scoperti tecnici. Si segnala che la vita media del portafoglio AFS si attesta a 6 anni (5,9 anni a dicembre 2013), quella del portafoglio HTM a 0,6 anni (0,9 anni) mentre quella dei titoli di Stato classificati nel portafoglio di negoziazione (HFT) risulta pari a 1,52 anni (1,6 anni). Dal confronto con fine anno si rileva:

l’aumento dei titoli nella fascia temporale “da 6 mesi fino ad 1 anno” per i citati investimenti in BOT effettuati nell’ambito del portafoglio di negoziazione; la diminuita incidenza della fascia “da 1 anno a 3 anni” (31,1% dal 38,1%) con un parallelo incremento della fascia “da 3 anni fino a 5 anni” (27,9% dal 22%) in seguito alla manovra di switch realizzata all’interno del portafoglio AFS che ha portato ad un allungamento delle scadenze.

Maturity Titoli di Stato Italiani

Importi in migliaia di euro

Attività finanziarie detenute

per la negoziazione

(*)

Attività finanziarie

disponibili per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

Valore di bilancio

Incid.%

Attività finanziarie detenute

per la negoziazione

(*)

Attività finanziarie

disponibili per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

Valore di bilancio

Incid.%

Fino a 6 mesi 3.238 - - 3.238 0,0% 7.912 - - 7.912 0,0% Da 6 mesi fino a 1 anno 1.994.141 164.451 3.113.263 5.271.855 25,0% 1.439.942 163.870 3.086.815 4.690.627 23,8% Da 1 anno fino a 3 anni 1.395.950 5.165.169 - 6.561.119 31,1% 1.126.778 6.381.972 - 7.508.750 38,1% Da 3 anni fino a 5 anni 27.186 5.864.220 - 5.891.406 27,9% - 4.330.939 - 4.330.939 22,0% Da 5 anni fino a 10 anni -29.279 1.315.616 - 1.286.337 6,1% -21.075 1.279.939 - 1.258.864 6,4% Oltre 10 anni 14.160 2.068.164 - 2.082.324 9,9% 15.807 1.903.832 - 1.919.639 9,7%

Totale complessivo 3.405.396 14.577.620 3.113.263 21.096.279 100,0% 2.569.364 14.060.552 3.086.815 19.716.731 100,0%

(*) Al netto dei relativi scoperti tecnici.

31.3.2014 31.12.2013

Si precisa infine che a marzo 2014 (così come a dicembre 2013) non vi erano in essere contratti derivati su credito (Credit Default Product), né tantomeno il Gruppo ha operato su tali strumenti nel corso del trimestre, per incrementare la propria esposizione ovvero per acquisire protezione.

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72

Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale

L’evoluzione del patrimonio netto consolidato

Importi in migliaia di euro Patrimonio netto di cui: Utile del periodo

Patrimonio netto e utile del periodo come da situazione contabile della Capogruppo 9.727.212 227.027Effetto del consolidamento delle Società controllate, anche congiuntamente 1.117.354 69.689

Effetto della valutazione a patrimonio netto delle altre partecipazioni rilevanti 66.929 10.474Dividendi incassati nel periodo - -235.771 Altre rettifiche di consolidamento (inclusi gli effetti della PPA) -244.013 -13.284

Patrimonio netto e utile del periodo come da situazione contabile consolidata 10.667.482 58.135

Prospetto di raccordo tra patrimonio e utile del periodo della Capogruppo con patrimonio e utile netto consolidato al 31 marzo 2014

Variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo intervenute nel primo trimestre del 2014

31.3.2014

Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.254.371 - - - - - - 2.254.371a) azioni ordinarie 2.254.371 - - - - - 2.254.371b) altre azioni - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione 4.716.866 - - - - - - 4.716.866

Riserve 3.294.414 250.830 -3.647 -2.094 - - - 3.539.503

Riserve da valutazione -170.968 - - 1 - - 275.695 104.728

Azioni proprie -6.121 - - - - - - -6.121

Utile del periodo 250.830 -250.830 - - - - 58.135 58.135

Patrimonio netto del Gruppo 10.339.392 - -3.647 -2.093 - - 333.830 10.667.482

Patrimonio netto del Gruppo

Esistenze al

31.12.2013

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio-marzo 2014

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto Redditività

consolidata complessivaRiserve Stock options

Dividendi e altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Al 31 marzo 2014 il patrimonio netto del Gruppo UBI Banca, comprensivo dell’utile di periodo, si attestava a 10.667,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 10.339,4 milioni di fine 2013. Come si evince dalla tabella “Variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo intervenute nel primo trimestre del 2014”, l’incremento di 328,1 milioni sintetizza: • l’attribuzione ad altre

destinazioni di 3,6 milioni da parte delle Banche Rete per scopi di beneficenza;

• il miglioramento per 275,7 milioni del saldo delle riserve da valutazione – divenuto positivo – integralmente generato dall’impatto della redditività complessiva che ha interessato: per +280,6 milioni le attività finanziarie disponibili per la vendita; per +0,3 milioni la copertura di flussi finanziari; per -5,2 milioni gli utili/perdite relativi a piani previdenziali a benefici definiti;

• una variazione complessivamente negativa per 2,1 milioni delle altre riserve di utili; • l’appostazione dell’utile del periodo per 58,1 milioni.

Riserve da valutazione di pertinenza del Gruppo: composizione

Importi in migliaia di euro 31.3.2014 31.12.2013

Attività finanziarie disponibili per la vendita 125.046 -155.515

Copertura flussi finanziari -1.735 -2.037

Differenze di cambio -243 -243 Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -77.081 -71.914

Leggi speciali di rivalutazione 58.741 58.741

Totale 104.728 -170.968

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Importi in migliaia di euro Riserva positiva Riserva negativa Totale Riserva positiva Riserva negativa Totale

1. Titoli di debito 256.684 -226.533 30.151 96.032 -336.633 -240.601 2. Titoli di capitale 75.797 -2.418 73.379 72.847 -2.481 70.3663. Quote di O.I.C.R. 24.564 -3.048 21.516 17.698 -2.978 14.7204. Finanziamenti - - - - - -

Totale 357.045 -231.999 125.046 186.577 -342.092 -155.515

31.12.2013

Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita di pertinenza del Gruppo: composizione

31.3.2014

Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita di pertinenza del Gruppo: variazioni annue

Importi in migliaia di euroTitoli

di debitoTitoli

di capitaleQuote

di OICR Finanziamenti Totale

1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2014 -240.601 70.366 14.720 - -155.515

2. Variazioni positive 353.365 4.327 8.244 - 365.936 2.1 Incrementi di fair value 353.150 4.294 8.009 - 365.453 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 215 33 235 - 483

- da deterioramento - - 190 - 190

- da realizzo 215 33 45 - 293

2.3 Altre variazioni - - - -

3. Variazioni negative -82.613 -1.314 -1.448 - -85.375 3.1 Riduzioni di fair value -61.819 -1.097 -1.361 - -64.277 3.2 Rettifiche da deterioramento - - - - - 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo -20.794 -216 -87 - -21.097 3.4 Altre variazioni - -1 - - -1

4. Rimanenze finali al 31 marzo 2014 30.151 73.379 21.516 - 125.046

Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la sopra richiamata variazione positiva di 280,6 milioni che ha interessato le “Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita” è prevalentemente riconducibile ai titoli di debito in portafoglio (il cui saldo è migliorato di 270,8 milioni a +30,2 milioni, al netto dell’effetto fiscale e della quota riferibile ai terzi) ed in particolare ai titoli di Stato italiani. È infatti proseguita la favorevole evoluzione della relativa riserva che è divenuta positiva per 13,9 milioni (+251,3 milioni da inizio anno, dei quali 246,5 milioni inerenti alla Capogruppo). Nei primi tre mesi dell’anno la riserva relativa ai titoli di debito ha mostrato incrementi di fair value per 353,2 milioni, dei quali 280,8 milioni di pertinenza della Capogruppo (per oltre il 95% su titoli di Stato italiani), 63,1 milioni di Lombarda Vita, 5,2 milioni di IW Bank (derivanti dal portafoglio di titoli di Stato italiani) e 2,9 milioni di UBI Assicurazioni. Dalla tabella emergono altresì variazioni negative: decrementi di fair value per 61,8 milioni, per la quasi totalità di Lombarda Vita, e rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo per 20,8 milioni correlati alla cessione totale di tre titoli di Stato del portafoglio di UBI Banca. Per quanto attiene ai titoli di capitale, gli incrementi di fair value sono risultati pari a 4,3 milioni, prevalentemente riferibili a Lombarda Vita (1,3 milioni) ed alla Capogruppo (2,8 milioni, quasi integralmente relativi alla partecipazione in S.A.C.B.O.) Le riduzioni di fair value per 1,1 milioni sono invece attribuibili a Lombarda Vita. Anche le quote di OICR hanno beneficiato di incrementi di fair value per 8 milioni, dei quali 6,7 milioni inerenti ad UBI Banca e 1,3 milioni a Lombarda Vita, a fronte di riduzioni di fair value per 1,4 milioni essenzialmente riconducibili a Lombarda Vita.

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Informazioni relative agli assetti proprietari di UBI Banca Ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della Finanza (D.Lgs. 58/1998), coloro che partecipano in un emittente azioni quotate avente l'Italia come Stato membro d'origine in misura superiore al 2% del capitale ne danno comunicazione alla società partecipata ed alla Consob. Si segnala che in data 18 marzo 2014 Silchester International Investors LLP ha comunicato di detenere, tramite le proprie società di gestione del risparmio, il 4,90% del capitale sociale di UBI Banca (5,001% la precedente segnalazione del 1° novembre 2011). Va in ogni caso tenuto presente che le percentuali di partecipazione indicate nella precedente informativa annuale ed in questo Resoconto potrebbero non essere più quelle effettive qualora fosse nel frattempo intervenuta una variazione che non comporta obblighi di comunicazione in capo agli azionisti (art. 119 bis “Esenzioni” del Regolamento Emittenti, commi 7 e 8). In base agli aggiornamenti del Libro Soci, al 31 marzo 2014 la compagine sociale di UBI Banca si presentava costituita da n. 97.254 Soci (94.544 a fine 2013). Considerando anche i possessori di azioni non iscritti a Libro Soci, l’insieme dei Soci/Azionisti totalizzava oltre 151 mila unità. Si ricorda che in data 24 aprile il Consiglio di Gestione di UBI Banca, terminato il periodo transitorio concesso per l’adeguamento del possesso azionario a quello minimo previsto dall’art. 8 dello Statuto (n. 250 azioni), ha preso atto del decadimento di 20.553 Soci. Alla data del presente Resoconto i Soci di UBI Banca risultano pari a 77.500. L’adeguatezza patrimoniale

Il 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation, c.d. CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive, c.d. CRD IV), che traspongono nell’Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il CRR ha avuto diretta efficacia negli Stati membri, mentre la disciplina contenuta nella CRD IV richiede il recepimento negli ordinamenti nazionali. A conclusione di un processo di consultazione pubblica avviato nel mese di novembre, il 17 dicembre 2013 Banca d’Italia ha pubblicato la Circolare 285 “Disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”, che ha dato attuazione alla nuova disciplina comunitaria. Successivamente, con Comunicazione del 23 aprile 2014, la Banca Centrale, tenuto conto delle numerose innovazioni segnaletiche derivanti dall'entrata in vigore del CRR e della CRD IV e considerato il processo di produzione integrato delle segnalazioni di vigilanza, ha differito al 30 giugno 2014 il termine di invio delle segnalazioni prudenziali riferite al 31 marzo 2014. Come si può notare dalla tabella, a fine marzo il Common Equity Tier 1 (CET1) del Gruppo UBI Banca ammontava a 7,5 miliardi ed i Fondi propri totali a 10,9 miliardi. Si ricorda che, in base alle disposizioni di vigilanza, il calcolo dei coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2014 non tiene conto dell’utile di periodo e delle conseguenti variazioni nei filtri/deduzioni. Il CET1, in base alla nuova disciplina prudenziale, è impattato, in particolare, dagli effetti peggiorativi relativi al minor computo degli interessi di terzi, in precedenza riconosciuti per intero nei fondi propri; alla nuova deduzione delle partecipazioni detenute indirettamente tramite fondi o altri strumenti di capitale; all’applicazione del regime transitorio (phasing-in) riferito alla differenza fra perdite attese e accantonamenti; alle riserve da valutazione (diverse da quelle sui titoli di Stato italiani). Tali effetti sono parzialmente compensati dalla ponderazione (risk-weight al 250%) delle partecipazioni dirette significative, precedentemente in deduzione dal patrimonio di base. Con riferimento invece alle attività di rischio ponderate (RWA), 61,5 miliardi, si segnala che l’impatto negativo più rilevante ha riguardato l’inclusione fra gli RWA delle attività per imposte anticipate (c.d. DTA), solo in parte controbilanciato dal beneficio derivante dall’introduzione del “supporting factor”, ossia di un fattore di sostegno che consente di ridurre il requisito patrimoniale a fronte di esposizioni verso PMI che rispecchiano particolari condizioni.

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A fine periodo i coefficienti patrimoniali del Gruppo UBI Banca evidenziavano un Common Equity Tier 1 ratio ed un Tier 1 ratio pari al 12,23%, nonché un Total capital ratio al 17,72%. Qualora fra i fondi propri venisse incluso l’autofinanziamento di periodo, il CET1 ratio risulterebbe pari al 12,31% (+ 8 punti base). Il Common Equity Tier 1 a regime è gestionalmente stimato pari a circa il 10,5%. Per quanto riguarda infine il coefficiente di leva finanziaria previsto da Basilea 3, il Leverage ratio1 stimato gestionalmente in base ai dati di bilancio al 31 dicembre 2013 si attesta al 5,16%. La rilevazione al 31 marzo 2014 verrà inclusa nelle segnalazioni di vigilanza da effettuarsi entro il termine del 30 giugno prossimo.

Nel calcolo del patrimonio regolamentare al 31 marzo 2014, il Gruppo UBI Banca – conformemente alle disposizioni transitorie in materia di fondi propri contenute nella Parte II, Capitolo 14 della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 di Banca d’Italia (“Disposizioni di vigilanza per le banche”) – si è avvalso della facoltà di non includere in alcun elemento dei fondi propri profitti o perdite non realizzati, relativi alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita". La facoltà in oggetto è stata esercitata entro il termine previsto del 31 gennaio 2014 ed è applicata a livello sia individuale che consolidato. In seguito alle autorizzazioni ricevute dalla Banca d’Italia, il Gruppo UBI Banca utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito con riferimento al segmento Corporate (esposizioni verso imprese) ed ai rischi operativi dalla segnalazione di vigilanza consolidata al 30 giugno 2012 e con riferimento al segmento Retail regolamentare (esposizioni verso piccole e medie imprese ed esposizioni garantite da immobili residenziali) dalla segnalazione consolidata al 30 giugno 2013.

1 Secondo Basilea 3 il Leverage è calcolato come rapporto fra il Tier 1 e il totale dell’attivo di bilancio e fuori bilancio, con un minimo

richiesto del 3%.

Coefficienti patrimoniali (Basilea 3)

Importi in migliaia di euro 31.3.2014

Common Equity Tier 1 prima dei filtri e delle disposizioni transitorie 7.841.670

Effetti delle disposizioni transitorie previste dalla normativa (minority interest) 383.303

Effetti delle disposizioni transitorie previste dalla normativa (riserve AFS) -130.593

Rettifiche del Common equity Tier 1 dovute a filtri prudenziali previsti dalla normativa -5.191

Effetto sterilizzazione titoli governativi 5.547

Common Equity Tier 1 capital al netto dei filtri prudenziali 8.094.736Deduzioni dal Common equity Tier 1 -572.229

di cui: Elementi negativi per Eccedenza delle Perdite attese rispetto alle Rettifiche di valore comprensiva dell'applicazione delle disposizioni transitorie -535.172

Common Equity Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni 7.522.507

Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni 7.522.507

Tier 2 capital prima delle disposizioni transitorie 3.688.037Effetti delle disposizioni di grandfathering sugli strumenti Tier 2 31.835

Tier 2 capital dopo le disposizioni transitorie 3.719.872Deduzioni dal Tier 2 -345.977 di cui: Elementi negativi per Eccedenza delle Perdite attese rispetto alle Rettifiche di valore comprensiva dell'applicazione delle disposizioni transitorie -356.782

Tier 2 capital dopo le deduzioni specifiche 3.373.895

Totale Fondi propri (Total own funds) 10.896.402

Rischio di credito 4.457.665

Rischi di mercato 103.535

Rischio operativo 359.124

Altri elementi di calcolo -

Totale requisiti prudenziali 4.920.324

Attività di rischio ponderate 61.504.050Common Equity Tier 1 ratio(Common Equity Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni/Attività di rischio ponderate) 12,23% Tier 1 ratio (Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni/Attività di rischio ponderate) 12,23% Total capital ratio (Totale Fondi propri/Attività di rischio ponderate) 17,72%

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Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Nell’ambito del presente Resoconto intermedio viene riportato un aggiornamento in termini quantitativi dei principali indicatori di rischio. Per gli aspetti generali, le politiche di gestione dei rischi, nonché i modelli organizzativi e le metodologie di misurazione si rimanda a quanto già descritto nella Parte E della Nota Integrativa Consolidata al 31 dicembre 2013. Rischi di mercato Rischio di tasso d’interesse e rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza Portafoglio di negoziazione di vigilanza – modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività

Evoluzione dei rischi di mercato: Market VaR giornaliero dei portafogli di trading del Gruppo

nei primi tre mesi del 2014

14000000

15000000

16000000

17000000

18000000

19000000

20000000

21000000

Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione totale del Gruppo al 31 marzo 2014.

Portafoglio di Trading del Gruppo UBI Banca 31.3.2014 Media Minimo Massimo 31.12.2013 31.3.2013

Rischio cambio 798.559 980.912 706.426 1.239.529 1.096.417 151.515 Rischio tasso 1.695.784 1.638.654 1.230.247 1.945.182 1.790.539 581.771 Rischio azionario 181.845 165.659 147.313 181.845 161.084 442.869 Rischio credito 16.684.720 16.581.784 13.909.258 18.901.460 14.012.264 14.142.676 Rischio volatilità 224.622 277.414 215.106 320.266 309.114 96.775 Effetto diversificazione (1) (1.624.179) (2.023.928) (724.721) Totale (2) 17.961.351 17.944.764 15.029.658 20.628.449 15.345.490 14.690.885

(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.(2) Il VaR massimo è stato rilevato il 13 febbraio 2014, il VaR minimo il 7 gennaio 2014.

L’aumento del VaR totale è legato agli investimenti netti in titoli di Stato italiani effettuati nel trimestre.

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Rischio di tasso d’interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario Informazioni di natura qualitativa Per quanto attiene agli aspetti organizzativi e metodologici, invariati, si rimanda a quanto già descritto nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1, Capitolo 2 – Gruppo Bancario - Rischi di mercato, del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2013. Informazioni di natura quantitativa L’esposizione del Gruppo UBI Banca al rischio tasso di interesse, in termini di sensitivity core valutata in uno scenario di variazione dei tassi di -100 bp, si attesta sulle poste patrimoniali al 31 marzo a -246,25 milioni di euro, pari al 2,26% del totale Fondi propri consolidati, a fronte di un Early Warning pari a -450 milioni di euro. Il livello di esposizione complessiva include, coerentemente con quanto previsto dalla Policy Rischi Finanziari, una stima dell’effetto del fenomeno delle estinzioni anticipate e la modellizzazione delle poste a vista sulla base del modello interno. La sensitivity originata dalle Banche Rete ammonta a -117,52 milioni; la sensitivity generata dalle Società Prodotto si attesta a +110,70 milioni; la Capogruppo contribuisce complessivamente per -239,43 milioni. Nel caso di variazione positiva dei tassi (+100 bp) la sensitivity è pari a +346,66 milioni. La tabella riporta l’esposizione valutata in termini di sensitivity del valore economico ad uno scenario di variazione dei tassi di riferimento di +200 bp rilevate nel primo trimestre 2014, rapportate al Tier 1 capital ed ai Fondi propri totali. L’analisi di sensitività del margine di interesse si focalizza sulle variazioni reddituali derivanti da uno shock parallelo della curva dei tassi e misurate con orizzonte temporale 12 mesi. Alla determinazione complessiva dell’esposizione contribuisce l’effetto derivante dal profilo comportamentale delle poste a vista. L’esposizione del Gruppo al rischio tasso di interesse, stimata in termini di impatto sul margine di interesse derivante da aumento dei tassi di riferimento di 100 bp, si attesta al 31 marzo 2014 a +39,75 milioni. Tale misura è stimata in uno scenario di variazione istantanea dei tassi di mercato su un orizzonte temporale di analisi di 12 mesi ipotizzando volumi costanti nel tempo. Non può pertanto considerarsi un indicatore previsionale sul livello futuro del margine di interesse.

Evoluzione dei rischi di mercato: Market VaR giornaliero dei portafogli di banking book del Gruppo

nei primi tre mesi del 2014

180000000

185000000

190000000

195000000

200000000

205000000

210000000

215000000

Indicatori di rischiosità - media annua Marzo 2014 /Marzo 2013 Anno 2013

shift parallelo di +200 bpsensitivity/Tier 1 capital 2,75% 3,14%sensitivity/totale Fondi propri* 1,90% 2,20%

Indicatori di rischiosità - valori puntuali 31.3.2014 31.12.2013

shift parallelo di +200 bpsensitivity/Tier 1 capital 0,05% 0,21%sensitivity/totale Fondi propri* 0,04% 0,14%

* I dati rela tivi a l 2013 sono stati ca lcolati con ri ferimento a l Patrimonio di Vigi lanza (Bas i lea 2 AIRB)

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Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario del Gruppo al 31 marzo 2014.

Portafoglio di Banking del Gruppo UBI Banca 31.3.2014 Media Minimo Massimo 31.12.2013 31.3.2013

Rischio cambio 50.820 58.157 45.461 62.115 58.633 106.824 Rischio tasso 24.081.173 24.656.477 22.518.476 27.140.347 25.788.208 12.621.606 Rischio azionario 580.154 7.276.505 580.154 7.640.752 7.517.896 1.680.526 Rischio credito 200.657.197 196.669.849 186.117.157 202.075.491 185.236.883 225.728.647Rischio volatilità 461.995 459.310 438.324 475.714 460.909 825.485 Effetto diversificazione (1) (21.185.161) (28.009.406) (12.943.897) Totale (2) 204.646.178 203.050.524 191.619.112 209.197.187 191.053.123 228.019.191

(1) L'effetto di diversif icazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.(2) Il VaR massimo è stato rilevato il 7 marzo 2013, il VaR minimo il 2 gennaio 2014.

Rischio di liquidità Per quanto concerne l’indebitamento interbancario netto di bilancio ed i dettagli sulla riserva di liquidità del Gruppo si rimanda all’attività sul mercato interbancario del presente Resoconto intermedio. Con riferimento al rischio liquidità a breve termine, monitorato attraverso un modello di analisi del saldo netto di liquidità a livello consolidato su un orizzonte temporale a 30 giorni, integrato da prove di stress tali da valutare la capacità del Gruppo di fronteggiare scenari di crisi caratterizzati da un livello crescente di severity, la posizione di fine trimestre evidenzia un saldo ampiamente positivo. L’equilibrio strutturale delle poste attive e passive, valutate rispettivamente in base al grado di liquidabilità, evidenzia un saldo ampiamente positivo. Per ulteriori approfondimenti in tema di rischio di liquidità, si rimanda a quanto già esposto nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1, Capitolo 3 – Gruppo Bancario - Rischio di liquidità, del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2013. Rischi operativi Dal 1° aprile 2009 al 31 marzo 2014 sono stati rilevati 22.778 eventi per un controvalore pari a 229 milioni di euro (di cui 23 milioni recuperati) concentrati sui Risk Driver “Processi” (28% del numero di eventi rilevati e 60% del totale perdite, principalmente riconducibili a contenziosi per anatocismo) e “Cause esterne” (68% del numero di eventi e 25% del totale perdite, essenzialmente frodi finanziarie e su carte di pagamento).

Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 1° aprile 2009 – 31 marzo 2014)

Numerosità degli eventi Impatto economico

25%

11%60%

4%

68%

2%

28%

2% Cause esterne (Contesto Esterno)

Persone (Fattore Umano)

Processi

Sistemi

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Nei primi tre mesi del 2014 sono stati rilevati 430 eventi per un controvalore pari a 3 milioni di euro, concentrati sui Risk Driver “Processi” (75% degli eventi rilevati e 49% del totale perdite, sempre riconducibili in via principale a contestazioni per anatocismo) e “Cause esterne” (22% degli eventi e 32% delle perdite, in gran parte per furti e rapine).

Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 1° gennaio 2014- 31 marzo 2014)

Numerosità degli eventi Impatto economico

I 22.778 eventi, per un controvalore complessivo di 229 milioni (dei quali 23 milioni recuperati) rilevati nel periodo dal 1° aprile 2009 al 31 marzo 2014 si presentano concentrati principalmente nelle tipologie di eventi “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (16% del numero di eventi rilevati e 30% del totale perdite, dovuti in maggioranza all’errata esecuzione di disposizioni), “Clientela, prodotti e prassi professionali” (12% degli eventi rilevati e 30% delle perdite, riconducibili principalmente a contestazioni per anatocismo) e “Frode Esterna” (63% del numero e 22% del totale perdite, in prevalenza per frodi su carte di pagamento e furti/rapine).

Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 1° aprile 2009 – 31 marzo 2014)

Numerosità degli eventi Impatto economico

32%

18%

49%

1%

22%

2%

75%

1%Cause esterne (Contesto Esterno)

Persone (Fattore Umano)

Processi

Sistemi

30%

1%30%

22%

5%4% 8%

12% 2%

16%

63%

1%1%

5%

Clientela, prodotti e prassi professionali

Danni da eventi esterni

Esecuzione, consegna e gestione dei processiFrode esterna

Frode interna

Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemiRapporto di impiego e sicurezza sul lavoro

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Per quanto riguarda invece i 430 eventi, per un controvalore di 3 milioni di euro, rilevati nei primi tre mesi del 2014, essi risultano concentrati nelle tipologie “Clientela, prodotti e prassi professionali” (57% del numero di eventi rilevati e 35% del totale perdite, prevalentemente contenziosi per anatocismo), “Frode esterna” (20% del numero di eventi rilevati e 30% del totale perdite, principalmente furti e rapine) e “Frode interna” (0,5% del numero di eventi rilevati e 15% del totale perdite).

Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 1° gennaio 2014- 31 marzo 2014)

Numerosità degli eventi Impatto economico

Requisito patrimoniale Per quanto riguarda la determinazione del Requisito patrimoniale, la cui rilevazione avviene con cadenza semestrale, si rimanda a quanto declinato nella Parte E della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio al 31 dicembre 2013.

35%

1%

15%

30%

15%

0%4%

57%

1%

17%

20%

0,5%0,5%

4%

Clientela, prodotti e prassi professionali

Danni da eventi esterni

Esecuzione, consegna e gestione dei processi

Frode esterna

Frode interna

Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi

Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro

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Società consolidate: dati principali

Utile netto

Importi in migliaia di euro

I trimestre 2014

A

I trimestre 2013

B

Variazione

A-B

Variazione %

A/B

Anno2013

C

Unione di Banche Italiane Scpa (1) 227.027 96.002 131.025 136,5% 71.340 Banca Popolare di Bergamo Spa 42.971 45.020 (2.049) (4,6%) 138.720 Banco di Brescia Spa 20.625 16.293 4.332 26,6% 3.386 Banca Popolare Commercio e Industria Spa 14.826 16.750 (1.924) (11,5%) 36.539 Banca Regionale Europea Spa 6.654 10.316 (3.662) (35,5%) 26.530 Banca Popolare di Ancona Spa 602 7.313 (6.711) (91,8%) 4.645 Banca Carime Spa (293) 7.576 (7.869) n.s. 24.010 Banca di Valle Camonica Spa 1.589 1.071 518 48,4% 1.860 UBI Banca Private Investment Spa 803 1.045 (242) (23,2%) 4.039 Centrobanca Spa - 6.966 (6.966) (100,0%) - Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa (57) (136) (79) (58,1%) (407) Banque de Dépôts et de Gestion Sa (*) (2) - (2.066) (2.066) (100,0%) (8.532) IW Bank Spa 3.277 1.208 2.069 171,3% 2.295 UBI Banca International Sa (*) (11.221) (8.399) 2.822 33,6% (10.328) UBI Pramerica SGR Spa 6.976 6.220 756 12,2% 30.866 UBI Leasing Spa (9.328) (6.237) 3.091 49,6% (67.001) UBI Factor Spa 3.496 4.490 (994) (22,1%) 7.342 Prestitalia Spa (*) (4.125) (4.420) (295) (6,7%) (20.243) BPB Immobiliare Srl 164 229 (65) (28,4%) 1.036 Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa 559 538 21 3,9% 1.527 UBI Sistemi e Servizi SCpA (3) 3.028 3.594 (566) (15,7%) - UBI Fiduciaria Spa (192) (89) 103 115,7% (307) UBI Assicurazioni Spa (49,99%) 2.166 1.964 202 10,3% 7.513 Aviva Assicurazioni Vita Spa (49,99%) 1.800 850 950 111,8% 9.100 Aviva Vita Spa (50%) 4.350 3.550 800 22,5% 16.150 Lombarda Vita Spa (40%) 2.140 1.980 160 8,1% 13.346 UBI Management Co. Sa 153 - 153 - 420 UBI Trustee Sa 177 (67) 244 n.s. 18

CONSOLIDATO 58.135 26.458 31.677 119,7% 250.830

(*) Il risultato evidenziato emerge dalle situazioni contabili predisposte ai fini del consolidamento, secondo i principi applicati dalla

Capogruppo.

(1) I dati relativi al 31 marzo 2013 non tengono conto del risultato di Centrobanca, incorporata in data 6 maggio 2013, ma si riferiscono alla sola UBI Banca.

(2) In data 29 novembre 2013 la Banca è stata ceduta a Banque Cramer & Cie Sa (Gruppo Norinvest). Il risultato 2013 indicato si riferisce ai primi 10 mesi dell’anno.

(3) Trattandosi di una Società consortile con scopo mutualistico e non lucrativo, UBI Sistemi e Servizi chiude il bilancio in pareggio.

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Crediti netti verso clientela

Importi in migliaia di euro31.3.2014

A31.12.2013

B31.3.2013

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Scpa (1) 23.962.361 25.168.913 21.539.134 2.423.227 11,3% Banca Popolare di Bergamo Spa 18.713.453 18.841.272 19.061.405 -347.952 -1,8% Banco di Brescia Spa 12.890.362 12.644.164 13.145.401 -255.039 -1,9% Banca Popolare Commercio e Industria Spa 8.311.848 8.378.292 8.342.045 -30.197 -0,4% Banca Regionale Europea Spa 8.827.583 8.811.291 9.419.173 -591.590 -6,3% Banca Popolare di Ancona Spa 7.665.203 7.622.923 7.776.685 -111.482 -1,4% Banca Carime Spa 4.437.857 4.719.756 4.615.967 -178.110 -3,9% Banca di Valle Camonica Spa 1.827.498 1.836.012 1.812.021 15.477 0,9% UBI Banca Private Investment Spa 486.021 475.611 477.820 8.201 1,7% Prestitalia Spa 2.339.972 2.439.690 2.781.649 -441.677 -15,9% Centrobanca Spa - - 6.067.883 -6.067.883 -100,0% Banque de Dépôts et de Gestion Sa (2) - - 197.866 -197.866 -100,0% UBI Banca International Sa 664.413 774.489 945.833 -281.420 -29,8% IW Bank Spa 334.344 314.484 287.527 46.817 16,3% UBI Factor Spa 2.033.192 2.286.120 2.110.421 -77.229 -3,7% UBI Leasing Spa 7.318.585 7.440.930 7.954.497 -635.912 -8,0%

CONSOLIDATO 87.094.749 88.421.467 92.264.578 -5.169.829 -5,6%

Indici di rischiosità

Incidenze percentuali 31.3.2014 31.12.2013 31.3.2013 31.3.2014 31.12.2013 31.3.2013 31.3.2014 31.12.2013 31.3.2013

Unione di Banche Italiane Scpa (1) 1,20% 1,18% 1,02% 3,43% 3,39% 1,40% 4,63% 4,57% 2,42% Banca Popolare di Bergamo Spa 3,65% 3,37% 2,91% 3,00% 3,11% 3,64% 6,65% 6,48% 6,55% Banco di Brescia Spa 2,31% 2,34% 2,14% 6,00% 5,58% 4,05% 8,31% 7,92% 6,19% Banca Popolare Commercio e Industria Spa 4,14% 4,03% 3,89% 2,58% 2,45% 1,85% 6,72% 6,48% 5,74% Banca Regionale Europea Spa 4,29% 4,17% 3,00% 4,12% 4,00% 3,82% 8,41% 8,17% 6,82% Banca Popolare di Ancona Spa 6,00% 5,77% 5,00% 5,21% 5,52% 5,33% 11,21% 11,29% 10,33% Banca Carime Spa 3,77% 3,39% 2,97% 5,95% 5,42% 4,40% 9,72% 8,81% 7,37% Banca di Valle Camonica Spa 4,68% 4,63% 4,12% 3,91% 3,86% 3,27% 8,59% 8,49% 7,39% UBI Banca Private Investment Spa 2,84% 2,91% 2,73% 2,09% 1,79% 1,54% 4,93% 4,70% 4,27% Prestitalia Spa 0,55% 0,45% 0,17% 12,03% 14,18% 11,34% 12,58% 14,63% 11,51% Centrobanca Spa - - 2,39% - - 4,68% - - 7,07% Banque de Dépôts et de Gestion Sa (2) - - 0,10% - - 1,76% - - 1,86% UBI Banca International Sa 2,57% 2,28% 1,03% 6,95% 7,79% 5,46% 9,52% 10,07% 6,49% IW Bank Spa - - - 0,17% 0,17% 1,06% 0,17% 0,17% 1,06% UBI Factor Spa 11,16% 9,90% 3,48% 0,19% 0,16% 7,77% 11,35% 10,06% 11,25% UBI Leasing Spa 7,80% 7,41% 6,73% 6,03% 5,98% 5,70% 13,83% 13,39% 12,43%

CONSOLIDATO 4,07% 3,89% 3,30% 4,88% 4,88% 4,34% 8,95% 8,77% 7,64%

Incagli netti/ Crediti netti

Sofferenze nette/Crediti netti

Sofferenze nette + Incagli netti/Crediti netti

(1) I dati relativi al 31 marzo 2013 non tengono conto di Centrobanca, incorporata in data 6 maggio 2013, ma si riferiscono alla sola

UBI Banca.

(2) In data 29 novembre 2013 la Banca è stata ceduta.

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Raccolta diretta da clientela

Importi in migliaia di euro31.3.2014

A31.12.2013

B31.3.2013

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Scpa (1) 35.269.640 35.559.531 28.320.357 6.949.283 24,5% Banca Popolare di Bergamo Spa 16.813.681 16.771.292 19.113.237 -2.299.556 -12,0% Banco di Brescia Spa 9.699.736 10.214.529 11.552.429 -1.852.693 -16,0% Banca Popolare Commercio e Industria Spa 6.165.446 6.454.020 7.457.189 -1.291.743 -17,3% Banca Regionale Europea Spa 5.742.046 5.989.089 7.054.098 -1.312.052 -18,6% Banca Popolare di Ancona Spa 5.621.023 5.909.274 6.524.231 -903.208 -13,8% Banca Carime Spa 6.088.497 6.383.495 7.026.889 -938.392 -13,4% Banca di Valle Camonica Spa 1.253.382 1.289.306 1.462.788 -209.406 -14,3% UBI Banca Private Investment Spa 563.649 544.281 675.533 -111.884 -16,6% Centrobanca Spa - - 3.938.030 -3.938.030 -100,0% Banque de Dépôts et de Gestion Sa (2) - - 311.797 -311.797 -100,0% UBI Banca International Sa (3) 1.128.747 1.292.882 1.753.834 -625.087 -35,6% IW Bank Spa 2.544.043 2.757.511 3.159.878 -615.835 -19,5%

CONSOLIDATO 90.844.201 92.603.936 98.678.415 -7.834.214 -7,9%

La raccolta diretta da clientela è comprensiva dei debiti verso clientela e dei titoli in circolazione, con esclusione dei prestiti obbligazionari sottoscritti direttamente da Società del Gruppo. In particolare, per le seguenti Banche, la raccolta diretta risulta così rettificata:

Importi in milioni di euro 31.3.2014 31.12.2013 31.3.2013

Unione di Banche Italiane Scpa (1) 1.878,9 1.875,5 2.377,8Banca Popolare di Bergamo Spa 848,7 386,1 - Banco di Brescia Spa 1.370,1 1.154,8 650,0Banca Regionale Europea Spa 937,0 690,5 608,5Banca Popolare di Ancona Spa 697,5 612,5 - Banca di Valle Camonica Spa 393,7 253,1 252,5Centrobanca Spa - - 2.328,3

(1) Il dato relativo al 31 marzo 2013 non tiene conto di Centrobanca, incorporata in data 6 maggio 2013, ma si riferisce alla sola UBI

Banca.

(2) In data 29 novembre 2013 la Banca è stata ceduta.

(3) Il dato relativo al 31 marzo 2014 è al netto delle emissioni di CD francesi ed Euro Commercial Paper per complessivi 3.799 milioni (3.075 milioni al 31 dicembre 2013; 2.627,6 milioni al 31 marzo 2013).

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Raccolta indiretta da clientela (valori di mercato)

Importi in migliaia di euro31.3.2014

A31.12.2013

B31.3.2013

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Scpa 5 5 5 - - Banca Popolare di Bergamo Spa 28.765.209 27.641.234 24.510.297 4.254.912 17,4% Banco di Brescia Spa 14.503.301 13.612.421 12.168.524 2.334.777 19,2% Banca Popolare Commercio e Industria Spa 10.487.025 10.252.248 9.633.794 853.231 8,9% Banca Regionale Europea Spa 9.611.724 9.018.269 8.052.405 1.559.319 19,4% Banca Popolare di Ancona Spa 4.363.580 4.033.300 3.382.056 981.524 29,0% Banca Carime Spa 6.577.132 6.259.293 5.612.542 964.590 17,2% Banca di Valle Camonica Spa 1.270.750 1.205.143 1.040.201 230.549 22,2% UBI Banca Private Investment Spa 5.754.357 5.465.073 5.377.653 376.704 7,0% Banque de Dépôts et de Gestion Sa (1) - - 658.657 -658.657 -100,0% Lombarda Vita Spa 4.923.460 4.853.289 4.563.566 359.894 7,9% UBI Pramerica SGR Spa 22.616.890 22.718.642 21.433.060 1.183.830 5,5% UBI Banca International Sa 2.980.045 2.781.767 2.492.903 487.142 19,5% IW Bank Spa 3.223.715 3.131.886 3.158.136 65.579 2,1% Aviva Assicurazioni Vita Spa 2.184.259 2.188.441 2.102.101 82.158 3,9% Aviva Vita Spa 4.622.813 4.512.424 4.441.060 181.753 4,1%

CONSOLIDATO 73.391.738 71.651.786 68.881.438 4.510.300 6,5%

Gli stock relativi alle Banche Rete includono anche la raccolta indiretta rappresentata dalle emissioni obbligazionarie di UBI Banca. Risparmio gestito (valori di mercato)

Importi in migliaia di euro31.3.2014

A31.12.2013

B31.3.2013

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Scpa - - - - - Banca Popolare di Bergamo Spa 12.997.910 12.922.812 12.378.765 619.145 5,0% Banco di Brescia Spa 6.695.911 6.740.007 6.359.633 336.278 5,3% Banca Popolare Commercio e Industria Spa 4.659.534 4.597.080 4.316.448 343.086 7,9% Banca Regionale Europea Spa 4.339.465 4.296.394 4.105.645 233.820 5,7% Banca Popolare di Ancona Spa 1.785.064 1.730.853 1.582.998 202.066 12,8% Banca Carime Spa 3.045.310 3.060.765 2.888.857 156.453 5,4% Banca di Valle Camonica Spa 481.307 464.283 427.824 53.483 12,5% UBI Banca Private Investment Spa 4.438.225 4.379.076 4.254.281 183.944 4,3% Banque de Dépôts et de Gestion Sa (1) - - 658.657 -658.657 -100,0% Lombarda Vita Spa 4.923.460 4.853.289 4.563.566 359.894 7,9% UBI Pramerica SGR Spa 22.616.890 22.718.642 21.433.060 1.183.830 5,5% UBI Banca International Sa 141.978 150.592 176.021 -34.043 -19,3% IW Bank Spa 581.318 588.409 603.380 -22.062 -3,7% Aviva Assicurazioni Vita Spa 2.184.259 2.188.441 2.102.101 82.158 3,9% Aviva Vita Spa 4.622.813 4.512.424 4.441.060 181.753 4,1%

CONSOLIDATO 39.795.632 39.553.848 38.316.266 1.479.366 3,9%

(1) In data 29 novembre 2013 la Banca è stata ceduta.

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Altre informazioni

Novità fiscali

Si sintetizzano di seguito i contenuti dei principali temi e provvedimenti intervenuti nel corso del trimestre. Anagrafe dei Conti Come noto, a far data dall’anno 2011 (D.L. 201/2011, convertito nella Legge 214/2011) gli intermediari finanziari sono tenuti a fornire periodicamente all’Amministrazione finanziaria informazioni quantitative dettagliate (saldi, movimenti, ecc.) dei rapporti intrattenuti con la clientela. Approssimandosi la scadenza per l’invio delle informazioni relative all’anno 2013, lo scorso 4 aprile l’Agenzia delle Entrate ha sospeso la trasmissione dei dati – già sostanzialmente elaborati – in vista di una ulteriore modifica della serie di informazioni che gli intermediari hanno l’obbligo di rilevare e comunicare. Anche in questa circostanza non può farsi a meno di rilevare l’onerosità delle elaborazioni che dovranno essere effettuate con riguardo a richieste, oggi ancora indeterminate, dell’Amministrazione finanziaria. Si ricorda che le informazioni relative agli anni 2011 e 2012 sono state comunicate rispettivamente entro il 31 ottobre 2013 ed il 31 marzo 2014. Normativa FATCA Il 10 gennaio 2014 l’Italia ha siglato con il Governo USA uno specifico accordo (c.d. IGA) funzionale ad una più agevole applicazione della normativa in oggetto nel cui ambito è altresì previsto lo scambio automatico di informazioni con riferimento ai rispettivi contribuenti. Nonostante l’avvicinarsi della data di prima applicazione, fissata per il 1° luglio 2014, si è ancora in attesa della legge di ratifica del predetto accordo nonché dell’emanazione dei necessari provvedimenti contenenti le relative norme attuative ed integrative. Si ricorda che la normativa in parola, nata per contrastare l’evasione delle imposte USA da parte di soggetti statunitensi, ha un rilevante impatto relazionale, operativo ed organizzativo per l’attività delle banche e della clientela dal momento che impone anche agli intermediari finanziari non statunitensi – quali le Società del Gruppo UBI Banca – rafforzati obblighi di identificazione e documentazione della clientela – statunitense e non – e di dichiarazione all’Erario USA, secondo procedure definite da quest’ultimo. Alla luce di quanto precede il Gruppo ha tuttora in corso le necessarie attività di implementazione della normativa in parola, per acquisire lo status FATCA compliant. Ritenute d’ingresso sui flussi esteri (Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014) Si ricorda che la Legge n. 97/2013 aveva introdotto l’obbligo per gli intermediari finanziari di assoggettare a ritenuta i flussi finanziari provenienti dall’estero, relativi ad un’ampia casistica di redditi di capitale e di redditi diversi derivanti dagli investimenti e dalle attività estere di natura finanziaria detenuti da persone fisiche, enti non commerciali e società semplici fiscalmente residenti in Italia . Il recente Decreto Legge n. 66/2014 abroga il predetto obbligo la cui concreta applicazione era già stata rinviata al 1° luglio 2014 dal Provvedimento Direttoriale del 19 febbraio 2014 a causa delle difficoltà applicative riscontrate dagli intermediari e dai contribuenti nonché in vista della sua eliminazione alla luce delle intese in ambito internazionale di lotta all’evasione fiscale cross-border mediante lo scambio di informazioni tra Stati (comunicato stampa MEF n. 46 del 19 febbraio 2014). Legge 11 marzo 2014 n. 23 – Delega per la revisione del sistema fiscale Dopo un lungo iter parlamentare, è stata approvata la c.d. “Legge Delega” per la revisione del sistema fiscale, in ottica di equità, trasparenza e orientamento alla crescita. La delega dovrà essere esercitata ad invarianza di gettito e completata entro il prossimo 27 marzo 2015, data entro cui, salvo proroghe, sono da emanare i decreti legislativi di attuazione.

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Per quanto di maggiore rilevanza per l’operatività del Gruppo, anche in vista di possibili effetti positivi nella soluzione di taluni contenziosi fiscali attualmente in essere, si richiamano i seguenti argomenti:

abuso del diritto: si prevede l’introduzione di un principio generale di definizione di tale concetto, coordinato con le raccomandazioni comunitarie in tema di pianificazione fiscale aggressiva ed incentrato sul fatto che l’abuso del diritto è configurabile solo in presenza di un uso distorto di strumenti giuridici idonei ad ottenere risparmi d’imposta; deve essere garantita al contribuente la libertà di scegliere tra operazioni diverse che comportano carichi fiscali diversi, fermo restando che l’abuso è escluso in presenza di ragioni extrafiscali non marginali, ivi incluse quelle organizzative di miglioramento strutturale e funzionale delle aziende. L’onere della prova del comportamento abusivo è posto sull’Amministrazione finanziaria mentre tocca al contribuente provare le valide ragioni extrafiscali; gestione del rischio fiscale: è prevista l’introduzione di forme di comunicazione e cooperazione rafforzata tra le imprese e l’Amministrazione finanziaria. Per i soggetti di grandi dimensioni si introduce l’istituzione di sistemi aziendali strutturati di gestione e controllo del rischio fiscale con chiara attribuzione di responsabilità nel quadro complessivo del sistema dei controlli interni (Compliance); sistema sanzionatorio: si prevede una revisione del sistema sanzionatorio da improntare al principio di proporzionalità ed effettiva gravità dei comportamenti. Il raddoppio dei termini temporali per l’azione di accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria (v. art. 37 del D.L. n. 223/2006) si potrà verificare solo in presenza di effettivo invio della denuncia penale entro il termine ordinario di decadenza (di norma quinquennale); reddito d’impresa e produzione netta: con l’obiettivo di ridurre le incertezze e favorire l’internazionalizzazione delle imprese, si intendono razionalizzare le modalità di determinazione del reddito d’impresa ai fini IRES e del valore della produzione netta ai fini IRAP con introduzione di criteri chiari e coerenti con la disciplina di bilancio, in special modo per le perdite su crediti (aspetto in parte già anticipato dalle significative modifiche introdotte in tema dalla recente Legge n. 147/2013); la revisione dei criteri di deducibilità degli ammortamenti, delle spese generali e di particolari categorie di costi, nonché una migliore specificazione del principio di inerenza. È prevista altresì la revisione dei criteri applicabili alle operazioni transfrontaliere (regime delle CFC-Controlled Foreign Companies e deducibilità dei costi con paradisi fiscali), del sistema delle ritenute transnazionali e della tassazione delle stabili organizzazioni; IVA e altre imposte indirette: razionalizzazione dell’IVA e di altre imposte indirette (imposta di registro, di bollo, ecc.) in ottica di semplificazione degli adempimenti e di razionalizzazione delle aliquote d’imposta. Per quanto riguarda l’IVA è altresì prevista l’attuazione in Italia del c.d. “Gruppo IVA” indicato dall’art 11 della Direttiva 2006/112/CE caratterizzato da una unica partita IVA di gruppo e neutralità d’imposta per i rapporti infragruppo.

Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 44 Il Decreto reca l’attuazione della Direttiva 2011/61/UE in materia di fondi comuni principalmente modificando le disposizioni normative e regolamentari (D.Lgs n. 58/1998 – Testo Unico della Finanza) in materia di gestione collettiva del risparmio, di operatività transfrontaliera dei gestori e di commercializzazione degli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR). Interviene altresì sul regime fiscale dei redditi finanziari rivenienti dagli OICR. Nell’attesa di chiarimenti ufficiali sulla decorrenza delle disposizioni fiscali – da individuarsi nel prossimo 1° luglio 2014 – i principali aspetti fiscali riguardano: - la razionalizzazione del regime fiscale dei redditi di capitale derivanti dalla partecipazione a

tutte le tipologie di OICR esteri (diversi da quelli immobiliari) uniformandolo maggiormente a quelli italiani;

- la semplificazione del calcolo della base imponibile dei redditi derivanti dagli OICR non immobiliari;

- per i redditi derivanti dai fondi immobiliari esteri, introduzione di un regime analogo a quelli italiani;

- nuove specifiche sull’individuazione degli intermediari che rivestono il ruolo di sostituto d’imposta in talune circostanze.

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Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014 Il Decreto, in corso di conversione, introduce taluni aspetti di novità per il sistema bancario. In particolare:

Aliquote IRAP: dal periodo d’imposta 2014 verrano ridotte le aliquote d’imposta da applicare sul valore della produzione. Per le banche e gli altri enti finanziari l’aliquota base si abbassa dal 4,65% al 4,20%. Analogamente viene ridotta dall’1% allo 0,92% anche la maggiorazione che le Regioni hanno il potere di applicare (si ricorda che in generale, per le banche, le Regioni ove opera il Gruppo si avvalgono di tale maggiorazione). Per quanto attiene alla determinazione degli acconti IRAP, per il 2014 si prevede che ove determinati con il c.d. metodo previsionale, le banche e gli altri enti finanziari debbano utilizzare l’aliquota base del 4,40%. La nuova misura delle aliquote IRAP impatterà anche sulle imposte differite attive e passive già iscritte in bilancio. Da una prima stima effettuata sulla base consolidata al 31 marzo 2014, tale provvedimento comporterà un beneficio a livello d’imposizione corrente per circa 2 milioni di euro. Per contro, si stima un effetto negativo una tantum in termini di adeguamento della fiscalità differita di circa 20 milioni. Imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle partecipazioni in Banca Italia: l’aliquota dell’imposta sostituiva sulla rivalutazione effettuata nel bilancio al 31 dicembre 2013, originariamente prevista al 12% - e così rilevata nel predetto bilancio - viene innalzata al 26% modificandone altresì i termini di pagamento che da rateale dovrà essere fatto in unica soluzione nel prossimo mese di giugno. Per effetto di quanto sopra, con specifico riguardo alle due Banche del Gruppo che detengono quote partecipative in Banca d’Italia (Banca Regionale Europea Spa e Banca Carime Spa), si determinerà un aggravio impositivo nel 2014 per circa 4,3 milioni di euro (3,5 milioni al netto dei terzi). Aliquota di tassazione delle rendite finanziarie: a decorrere dal 1° luglio 2014 viene innalzata dal 20% al 26% l’aliquota delle ritenute e delle imposte sostitutive da applicare sui redditi di capitale e sui redditi diversi di natura finanziaria (c.d. plusvalenze/minusvalenze). L’aumento dell’aliquota non interessa i titoli di Stato ed assimilati la cui tassazione resta al 12,50%. Il passaggio alla nuova tassazione ricalca sostanzialmente quanto già avvenuto nel precedente innalzamento di aliquota disposto dal D.L. 138/2011 a decorrere dal 1° gennaio 2012. L’applicazione della normativa comporterà un sensibile impegno operativo, informatico e documentale in concomitanza, peraltro, con l’applicazione di altre disposizioni (Normativa FATCA, D.Lgs. 44/2014, ecc.).

***

Sul piano interpretativo si segnala il seguente documento di prassi.

Circolare Agenzia delle Entrate n. 4 del 24 febbraio 2014 Intervenendo sul regime fiscale della rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il riallineamento disciplinato dall’art. 1, comma 148 della L. 147/2013 - che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva del 12% - è un regime speciale incompatibile con il regime di esenzione (partecipation exemption) delle plusvalenze previsto dall’art. 87 del TUIR che risulta perciò inapplicabile.

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Informativa sul contenzioso

Il contenzioso legale Rispetto alla situazione rappresentata nel Bilancio al 31 dicembre 2013, cui si rimanda, non si segnalano variazioni di rilievo. Il contenzioso fiscale Nel corso del periodo è proseguita ed è tuttora in corso la verifica fiscale condotta su UBI Pramerica SGR dalla Guardia di Finanza, nucleo di Polizia Tributaria di Milano, con specifico riguardo ai rapporti intrattenuti con le controllate estere del Gruppo. Atti di accertamento IMPOSTA SOSTITUTIVA EX D.P.R. 601/1973 SUI FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE

Nel corso del trimestre sono pervenuti i seguenti avvisi di liquidazione rispettivamente indirizzati ad UBI Banca Scpa (ex Centrobanca): - avviso su finanziamento stipulato all’estero il 29 novembre 2010 per complessivi 112 mila euro; - avviso su finanziamento stipulato all’estero il 25 novembre 2010 per complessivi 150 mila euro. La pretesa erariale nasce dalla presunta omessa applicazione dell’imposta sostitutiva di cui al D.P.R. 601/1973 su atti di finanziamento stipulati all’estero e che, a giudizio dell’Amministrazione, risulterebbero interamente formati in Italia e perciò soggetti all’imposta in parola. Circa i contenziosi già avviati, nel trimestre in esame sono intervenuti i seguenti eventi: - avviso su finanziamento stipulato all’estero da Banca Popolare di Bergamo nel secondo

semestre 2009 per complessivi 22 mila euro: il 18 marzo 2014 si è tenuta l’udienza di trattazione del ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale di Bergamo; si è in attesa del deposito della relativa sentenza;

- avviso su finanziamento stipulato all’estero dal Banco di Brescia nel primo semestre 2010 per complessivi 187 mila euro: il 28 marzo 2014 si è tenuta l’udienza di trattazione del ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale di Brescia; si è in attesa del deposito della relativa sentenza.

CONTENZIOSO CONCERNENTE IL REGIME IVA DEI SERVIZI DI BANCA DEPOSITARIA DI FONDI COMUNI

Sulla base dei contenuti della Risoluzione Ministeriale n. 97/E del dicembre 2013 sono in corso di definizione con la competente Agenzia delle Entrate gli avvisi di liquidazione inerenti alle diverse annualità già oggetto di accertamento. Si stima di definire le relative controversie nel corso dell’anno con un esborso di circa 4 milioni per imposte e di circa 0,8 milioni per interessi. In forza dell’art. 60 del D.P.R. 633/1972 il Gruppo procederà alla rivalsa dell’imposta così dovuta sui rispettivi committenti. PREFERENCE SHARES – UBI BANCA E BANCO DI BRESCIA

I contenziosi in parola concernono l’asserita omessa effettuazione (e conseguente versamento) della ritenuta alla fonte di cui all’art. 26, comma 5, D.P.R. 600/1973 (aliquota 12,5%, ora 20%) sugli interessi dovuti dalla banca italiana (ex BPU Banca, Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare Commercio e Industria, Banco di Brescia) a fronte di depositi che la Controllata società veicolo estera (Llc) residente nel Delaware aveva effettuato nei primi anni 2000, nell’ambito di complesse operazioni di rafforzamento del Patrimonio di Vigilanza. Nello specifico l’Agenzia ha riqualificato tali depositi quali finanziamenti da cui la presunta omessa ritenuta.

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Complessivamente sono state accertate maggiori ritenute, con riguardo alle annualità dal 2004 al 2008, per complessivi 29,9 milioni di euro (22 milioni UBI Banca e 7,9 milioni Banco di Brescia), oltre a sanzioni ed interessi. Tutti gli accertamenti pervenuti sono stati ritualmente impugnati presso le competenti Commissioni Tributarie nel presupposto che: - non si verte in materia di abuso del diritto dal momento che le operazioni in parola sono

state effettuate dietro apposita preventiva autorizzazione da parte della Banca d’Italia; - appare erronea la riqualificazione ai soli fini fiscali dei depositi in parola considerandoli alla

stregua di finanziamenti ricevuti e ciò per la circostanza che gli stessi risultavano allora rilevanti ai fini del computo del Patrimonio di Vigilanza. La vigente normativa fiscale in tema di sostituzione tributaria non prevede infatti una simile fattispecie.

Nel corso del 2014 sono intervenute le seguenti decisioni/udienze presso le competenti Commissioni Tributarie: - 15 gennaio: udienza presso CTP Milano per UBI Banca anno 2005; si è in attesa del

deposito della relativa sentenza; - 5 febbraio: la CTP Milano per Banco di Brescia anno 2004 ha depositato sentenza negativa,

peraltro escludendo le sanzioni per incertezza normativa; - 7 febbraio: udienza presso CTP Milano per Banco di Brescia anno 2005; viene rinviata la

trattazione a nuovo ruolo in attesa della decisione CTR su UBI Banca anno 2004 (udienza fissata al 24 giugno 2014);

- 14 aprile: udienza presso CTP Milano per UBI Banca anno 2006, si è in attesa del deposito della relativa sentenza;

- 15 aprile: udienza presso CTP Milano per Banco di Brescia anno 2007, la trattazione è stata rinviata al 7 ottobre 2014;

- 28 aprile 2014: udienza presso CTP Milano per Banco di Brescia anno 2006. Si ricorda infine che la tematica coinvolge anche altri primari istituti per cui non può escludersi una soluzione della controversia a livello di sistema. UBI LEASING

In data 21 gennaio 2014 è stato perfezionato un accordo conciliativo per l’annualità 2007 - la controversia riguardava operazioni tipicamente di leasing nautico contraddistinte da maxicanone ovvero operazioni presunte oggettivamente inesistenti - con un esborso complessivo di 0,35 milioni di euro (oltre interessi) contro una pretesa originaria di 2,1 milioni (oltre interessi), ed in data 11 febbraio 2014 è stato perfezionato un accordo conciliativo per l’annualità 2005 - avente pure ad oggetto operazioni presunte oggettivamente inesistenti - con un esborso complessivo di 0,17 milioni (oltre interessi) rispetto ad una pretesa originaria di 0,31 milioni (oltre interessi). Sono in fase di definizione, sulla base dei medesimi criteri, ulteriori conciliazioni anche per altri contenziosi concernenti le annualità dal 2005 al 2007 i cui accertamenti assommano a 9,76 milioni per imposte e sanzioni (oltre interessi) definibili con un esborso stimato in 2,32 milioni (oltre interessi). Accertamenti ispettivi

Come già riportato nell’informativa di bilancio, a margine degli accertamenti condotti nel periodo dal 29 luglio al 22 novembre 2013 per valutare le strategie e i sistemi di governo e controllo del Gruppo, il 13 febbraio 2014 Banca d’Italia ha presentato il rapporto ispettivo contenente rilievi e osservazioni riguardanti sostanzialmente i profili strategici relativi al modello di business adottato, nonché i processi di governo e il sistema dei controlli interni. Sulla base degli approfondimenti condotti successivamente sui singoli temi evidenziati, con comunicazione del 26 marzo 2014 sono state presentate all’Autorità di Vigilanza le inerenti considerazioni, valutate dai competenti Organi di UBI Banca. In linea con analoghe attività avviate presso le quindici primarie realtà bancarie nazionali, Banca d’Italia ha avviato – a partire dal 10 marzo 2014 – una specifica attività di Analisi della

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qualità degli attivi creditizi (“Asset Quality Review – AQR”) nell’ambito della valutazione approfondita dei Gruppi Bancari da effettuarsi in vista dell’avvio del Meccanismo di Vigilanza Unico presso la Banca Centrale Europea (BCE). Secondo la preannunciata programmazione, tale valutazione – in corso – dovrà completarsi necessariamente per l’intero settore entro la fine del mese di ottobre 2014. A margine degli accertamenti ispettivi condotti in Prestitalia tra novembre e dicembre del 2013 – rientranti nell’ambito delle attività di vigilanza in materia di trasparenza e correttezza dei rapporti con la clientela (Titolo VI del Testo Unico Bancario) – il 20 marzo 2014 Banca d’Italia ha consegnato a Prestitalia il documento contenente “Rilievi e Osservazioni”, comunicando altresì l’avvio di una procedura sanzionatoria nei confronti di esponenti ed ex-esponenti della Società. Oltre ad alcuni rilievi in ordine agli assetti organizzativi e di controllo, l’Organo di Vigilanza ha sottolineato la necessità di rafforzare gli specifici presidi in essere in materia di trasparenza e correttezza nei rapporti con la clientela (quali, ad esempio, la gestione e i tempi di evasione dei reclami, l’implementazione della documentazione di trasparenza in uso, l’assetto e l’attività delle funzioni di controllo). Prestitalia ha pertanto provveduto ad implementare le iniziative già in corso, avviando tutte le opportune azioni volte a rimuovere le criticità segnalate, con particolare attenzione agli aspetti reputazionali derivanti dalla gestione delle relazioni con la clientela, quali ad esempio i tempi di evasione dei reclami e dei rimborsi.

*** Si informa infine che Consob, con lettera del 30 aprile 2014, inviata a UBI Banca ha comunicato l’avvio di una procedura ai sensi dell’art. 195 TUF in capo ai componenti del Consiglio di Sorveglianza – in carica dal 2009 al 30 aprile 2014 – segnalando una possibile violazione dell’art. 149 TUF. È in corso la predisposizione delle relative controdeduzioni.

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Fatti di rilievo successivi alla chiusura del trimestre e prevedibile evoluzione della gestione consolidata

Successivamente al 31 marzo 2014 – data a cui si riferisce il presente Resoconto intermedio di gestione – e fino al 13 maggio 2014 – data di approvazione dello stesso da parte del Consiglio di Gestione di UBI Banca Scpa – non sono intervenuti eventi di rilievo tali da influenzare la situazione economica e patrimoniale illustrata. A titolo informativo si segnala quanto segue. Società partecipate

Il 9 aprile 2014 Prisma Srl (Società valutata al patrimonio netto e partecipata al 20% del capitale sociale) è stata ceduta a Cattolica Assicurazioni per un controvalore di 28.000 euro.

Il 15 aprile 2014 si è conclusa l’operazione di rafforzamento patrimoniale di UBI Leasing Spa (si veda in proposito quanto riportato nel capitolo “Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2014”).

Il 7 maggio 2014 il Consiglio di Amministrazione di IW Bank ha deliberato un aumento del capitale sociale fino a massimi 12 milioni di euro, subordinato all’autorizzazione della Banca d’Italia e da sottoporre all’Assemblea straordinaria, volto a dotare la Banca di mezzi patrimoniali idonei a garantire il rispetto anche dei limiti prudenziali definiti dal Consiglio di Sorveglianza nell'ambito del Risk Appetite Framework. L’aumento – a valere sulla "Riserva versamento in conto futuro aumento di capitale" di circa 60,2 milioni, generata nel 2011 dal versamento effettuato da UBI Banca per far fronte alla situazione di particolare volatilità dei mercati che aveva inciso negativamente sul patrimonio netto della Banca a causa della riduzione di valore del portafoglio titoli di proprietà – si è reso necessario poiché la suddetta “Riserva” è computata nel solo patrimonio civilistico e non anche ai fini regolamentari. Stante l’indirizzo assunto dal Consiglio di Gestione di UBI Banca (in data 11 marzo 2014), che in seguito all'aumento di capitale venisse rimborsato il residuo del citato versamento, e stante il recupero delle quotazioni che ha progressivamente azzerato la riserva negativa sui titoli di Stato, unitamente al rafforzamento patrimoniale derivato dalla ritenzione degli utili negli anni 2011-2013 (16,7 milioni), IW Bank ha deliberato di procedere nei termini seguenti: - soppressione dell'indicazione del valore nominale delle azioni in circolazione (in applicazione

dell'art. 2346, comma 3, del Codice Civile); caratteristiche e godimento delle azioni in circolazione invariati;

- annullamento delle 831.168 azioni proprie in portafoglio, con conseguente rideterminazione del numero totale in 72.788.012 azioni. L'annullamento avviene senza contestuale riduzione del capitale sociale (invariato nell’attuale importo di 18.404.795 euro) e dunque con incremento della parità contabile di ciascuna azione;

- aumento del capitale sociale, inscindibile, offerto in opzione a UBI Banca ai sensi e per gli effetti dell’art. 2441 C.C., di 1.764.705 euro con sovrapprezzo complessivo di 10.235.289 euro, da eseguire mediante emissione di n. 7.058.820 azioni al prezzo di 1,70 euro per ciascuna azione (di cui 0,25 a titolo di conferimento e quindi imputabile a capitale sociale e 1,45 euro a titolo di sovrapprezzo, pari complessivamente a 11.999.994 euro);

- esecuzione mediante utilizzo, per il corrispondente importo di 11.999.994 euro, della "Riserva versamento in conto futuro aumento di capitale" costituita in seguito al versamento di complessivi 60.179.000 euro effettuato dalla Capogruppo nel settembre 2011; dopo l'aumento di capitale la predetta Riserva ammonterà a 48.179.006 euro, importo di cui verrebbe proposto all'Assemblea ordinaria degli azionisti il rimborso a favore di UBI Banca;

- perfezionamento dell’operazione atteso entro la fine dell’anno.

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La partnership strategica con il Gruppo Aviva Il 16 aprile 2014 UBI Banca ha sottoscritto con il Gruppo Aviva una serie di accordi aventi ad oggetto il complessivo riassetto della joint venture esistente nel settore della distribuzione di prodotti assicurativi nei rami vita. In base alle intese raggiunte, le parti hanno concordato: 1. in ambito commerciale:

l’estensione sino al 31 dicembre 2020 della durata degli accordi commerciali di distribuzione vigenti (in scadenza nel 2015), a valere sul perimetro distributivo attuale, con una gamma più ampia di prodotti vita e risparmio; l’acquisizione da parte di UBI Pramerica della gestione delle riserve tecniche di Aviva Vita Spa, pari a circa 3 miliardi di euro;

2. in ambito societario: la semplificazione della struttura dell’azionariato delle due joint venture Aviva Vita Spa e Aviva Assicurazioni Vita Spa. Alla luce dei richiamati accordi, UBI Banca venderà ad Aviva il 30% delle due joint venture (partecipate rispettivamente al 50% Aviva Vita e al 49,99% Aviva Assicurazioni Vita), rimanendo con circa il 20% del capitale sociale di ognuna e conseguendo una plusvalenza a livello consolidato di circa 57 milioni netti di euro; il riacquisto, da parte di UBI Banca, di tutte le partecipazioni detenute dalle società controllate da Aviva Holding Italia Spa in Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Popolare di Ancona e Banca Carime. Tale riacquisto avverrà per un corrispettivo di 327 milioni di euro, in linea con il fair value delle partecipate. La riduzione delle partecipazioni di pertinenza dei terzi (minority) comporterà per il Gruppo un impatto limitato sui ratio patrimoniali, stimato in circa 20 punti base sul Common Equity Tier 1 a regime. In seguito al riacquisto, il Gruppo deterrà l’83,8% di BPCI, il 99,5% di BPA e il 100% di Carime e potrà beneficiare appieno degli effetti della progressiva ripresa dell’economia, attesi a partire dal corrente esercizio.

Si stima di ottenere le necessarie autorizzazioni di legge entro la fine del 2014. Delibere assunte dall’Assemblea ordinaria di UBI Banca Il 10 maggio 2014 si è riunita in seconda convocazione, sotto la presidenza di Andrea Moltrasio (Presidente del Consiglio di Sorveglianza), l’Assemblea dei Soci di UBI Banca, che ha assunto le seguenti deliberazioni (per la parte Straordinaria si rinvia a quanto già richiamato nel precedente capitolo “Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2014”): 1. la destinazione dell’utile d’esercizio della Capogruppo e la distribuzione di un dividendo di

0,06 euro per azione alle 900.048.572 azioni ordinarie di UBI Banca in circolazione, per un monte dividendi complessivamente pari a circa 54 milioni di euro, a valere sull’utile della Capogruppo. Il dividendo sarà messo in pagamento con data di stacco, record date e data di pagamento rispettivamente il 19, 21 e 22 maggio 2014;

2. l’integrazione del Collegio dei Probiviri, confermando Attilio Rota, subentrato il 14 settembre 2013 in seguito della scomparsa di Mario Caffi, alla carica di Proboviro Effettivo e nominando Rodolfo Luzzana alla carica di Proboviro Supplente. Entrambi i componenti scadranno, insieme a quelli già in carica, alla data dell’Assemblea 2015;

3. la determinazione del compenso aggiuntivo da attribuire ai Consiglieri di Sorveglianza membri del Comitato per il Controllo Interno per lo svolgimento dell’incarico di Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 – in conseguenza dell’evoluzione del Modello 231 di UBI Banca, che prevede l’assegnazione delle funzioni di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 ad un organismo collegiale corrispondente alla composizione del Comitato per il Controllo Interno di UBI Banca, costituito ai sensi dell’art. 49 dello Statuto nell’ambito dello stesso Consiglio di Sorveglianza – nella misura del 15% dell’attuale compenso spettante ai membri del Comitato per il Controllo Interno (complessivamente 51.000 euro con decorrenza dal 1° gennaio 2014);

4. il nuovo Regolamento Assembleare, che adegua il testo precedentemente vigente alle nuove disposizioni statutarie e recepisce ulteriori interventi finalizzati ad agevolare lo svolgimento dei lavori assembleari. Le principali innovazioni sono essenzialmente conseguenti alle modifiche statutarie attinenti: all’introduzione della videoconferenza come modalità di

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svolgimento delle adunanze assembleari per consentire ai Soci la partecipazione a distanza; alla nomina del Collegio dei Probiviri, al fine di adeguare il testo al nuovo criterio di nomina per lista previsto dallo Statuto. Il nuovo testo regolamentare diverrà efficace contestualmente all’iscrizione nel Registro delle Imprese di Bergamo della delibera di modifica dello Statuto Sociale;

5. in senso favorevole sulla prima sezione della Relazione sulla remunerazione, redatta ai fini dell’Informativa al pubblico ai sensi delle Disposizioni vigenti e messa a disposizione del pubblico ai sensi di legge. In tale sezione sono contenute le principali informazioni riguardanti i processi decisionali in tema di sistemi di remunerazione, le principali caratteristiche, le modalità attraverso cui è assicurato il collegamento tra remunerazione e risultati, i principali indicatori di performance presi a riferimento, le ragioni sottostanti le scelte dei sistemi di remunerazione variabile e le altre prestazioni non monetarie;

6. l’approvazione delle politiche di remunerazione a favore dei Consiglieri di Gestione come proposte dal Consiglio di Sorveglianza;

7. in senso favorevole in merito al Piano di incentivazione basato su strumenti finanziari 2014, con la valorizzazione di una quota della componente variabile della retribuzione del “Personale più rilevante” mediante assegnazione di azioni ordinarie di UBI Banca. In considerazione della stima del numero complessivo di azioni eventualmente da assegnare, il meccanismo individuato è quello dell’assegnazione a valere sulle azioni proprie già detenute dalla Capogruppo;

8. infine, sempre in tema di remunerazione, e tenendo in considerazione la vigente disciplina in materia e le discrezionalità previste dalla Direttiva Europea, l’incremento del rapporto tra remunerazione variabile e fissa, fino ad un massimo di 2:1, per situazioni limitate e particolari, che saranno definite anno per anno e puntualmente rendicontate all’Assemblea, per poter assicurare una gestione retributiva competitiva e flessibile di attività, mercati e business specifici. Tale massimo per il 2014 è previsto per 5 posizioni della Società di Asset Management, UBI Pramerica SGR, di cui 1 posizione ricompresa nel perimetro del “Personale più rilevante”.

***

Circa la prevedibile evoluzione della gestione consolidata, sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, si evidenzia quanto segue. Alle attuali condizioni di mercato è atteso proseguire il miglioramento del margine d’interesse, che dovrebbe continuare a beneficiare dal lato del passivo dell’allentamento della pressione sul costo del funding e, dal lato dell’attivo, della progressiva sostituzione dei prestiti a medio-lungo termine erogati in passato a spread inferiori a quelli correnti. Si prevede d’altro canto anche la prosecuzione della buona tenuta dell’apporto commissionale. Un’ulteriore attenuazione del rischio sovrano potrebbe inoltre consentire di ottenere risultati positivi dall’attività di negoziazione e copertura anche nella rimanente parte dell’anno. Il trend in riduzione delle spese amministrative viene confermato, mentre l’evoluzione del costo del personale dipenderà dall’esito finale del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. Il rallentamento del flusso di nuovi crediti in default registrato nel primo trimestre dell’anno consente di ribadire le attese per un miglioramento del costo del credito rispetto al 2013. Bergamo, 13 maggio 2014

IL CONSIGLIO DI GESTIONE

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BILANCIO CONSOLIDATO INTERMEDIO

AL 31 MARZO 2014

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Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2014

Stato patrimoniale consolidato

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.12.2013 31.3.2013

VOCI DELL'ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 492.398 589.705 487.95120. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.900.044 3.056.264 5.045.19930. Attività finanziarie valutate al fair value 193.692 208.143 202.979 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 16.030.885 15.489.497 14.134.43050. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.113.263 3.086.815 3.185.071 60. Crediti verso banche 4.009.183 4.129.756 5.505.38870. Crediti verso clientela 87.094.749 88.421.467 92.264.57880. Derivati di copertura 323.782 253.609 410.00390. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 36.493 33.380 78.088

100. Partecipazioni 427.438 411.886 447.352120. Attività materiali 1.780.575 1.798.353 1.940.484130. Attività immateriali 2.903.371 2.918.509 2.956.402

di cui:- avviamento 2.511.679 2.511.679 2.536.574

140. Attività fiscali 2.824.368 2.833.188 2.625.658a) correnti 551.822 552.039 606.934b) anticipate 2.272.546 2.281.149 2.018.724

- di cui alla Legge 214/2011 1.876.841 1.864.579 1.438.509150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 79.769 79.877 23.205160. Altre attività 773.252 931.388 1.089.100

123.983.262 124.241.837 130.395.888TOTALE DELL'ATTIVO

Importi in migliaia di euro

31.3.2014 31.12.2013 31.3.2013

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 15.397.770 15.017.266 15.086.19520. Debiti verso clientela 46.366.664 50.702.157 54.816.74430. Titoli in circolazione 44.477.537 41.901.779 43.861.67140. Passività finanziarie di negoziazione 1.409.672 1.396.350 1.801.25660. Derivati di copertura 528.059 483.545 1.167.31480. Passività fiscali 908.372 756.359 748.223

a) correnti 499.203 404.246 407.387 b) differite 409.169 352.113 340.836

100. Altre passività 2.704.318 2.111.533 1.647.419110. Trattamento di fine rapporto del personale 387.412 382.262 389.246120. Fondi per rischi e oneri: 320.253 309.219 329.075

a) quiescenza e obblighi simili 76.251 77.387 79.575b) altri fondi 244.002 231.832 249.500

140. Riserve da valutazione 104.728 -170.968 -611.646 170. Riserve 3.539.503 3.294.414 3.338.878180. Sovrapprezzi di emissione 4.716.866 4.716.866 4.716.862190. Capitale 2.254.371 2.254.371 2.254.368200. Azioni proprie (-) -6.121 -6.121 -6.121 210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 815.723 841.975 829.946220. Utile (Perdita) del periodo (+/-) 58.135 250.830 26.458

123.983.262 124.241.837 130.395.888TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

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Conto economico consolidato

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013 31.12.2013

10. Interessi attivi e proventi assimilati 785.367 830.652 3.254.962 20. Interessi passivi e oneri assimilati (330.895) (413.475) (1.504.247)

30. Margine di interesse 454.472 417.177 1.750.715 40. Commissioni attive 347.332 352.026 1.382.528 50. Commissioni passive (47.222) (47.240) (195.462)

60. Commissioni nette 300.110 304.786 1.187.066 70. Dividendi e proventi simili 787 455 10.409 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 34.085 26.286 107.234 90. Risultato netto dell’attività di copertura (4.188) (1.297) (3.318)

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 32.115 14.731 217.475 a) crediti (705) (626) (3.149) b) attività finanziarie disponibili per la vendita 34.090 15.847 220.025 d) passività finanziarie (1.270) (490) 599

110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 599 2.296 3.163

120. Margine di intermediazione 817.980 764.434 3.272.744 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (196.953) (166.055) (990.489)

a) crediti (198.626) (157.742) (942.978) b) attività finanziarie disponibili per la vendita 297 (9.732) (26.898) d) altre operazioni finanziarie 1.376 1.419 (20.613)

140. Risultato netto della gestione finanziaria 621.027 598.379 2.282.255 170. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 621.027 598.379 2.282.255 180. Spese amministrative: (525.804) (530.396) (2.194.758)

a) spese per il personale (326.094) (331.353) (1.337.687) b) altre spese amministrative (199.710) (199.043) (857.071)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) (2.329) (12.372) 200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (22.141) (24.578) (119.956) 210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (19.212) (19.637) (78.535) 220. Altri oneri/proventi di gestione 70.460 63.132 310.511

230. Costi operativi (506.760) (513.808) (2.095.110) 240. Utili (Perdite) delle partecipazioni 10.009 7.605 46.506

260. Rettifiche di valore dell'avviamento - - (24.895) 270. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 230 377 (7.251)

280. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 124.506 92.553 201.505 290. Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente (58.702) (56.579) 72.632

300. Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 65.804 35.974 274.137 310. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto imposte - - -

320. Utile (perdita) del periodo 65.804 35.974 274.137 330. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (9.516) (23.307)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 58.135 26.458 250.830

Earning Per Share base annualizzato 0,2192 0,1236 0,2689 Earning Per Share diluito annualizzato 0,2192 0,1236 0,2689

Prospetto della redditività consolidata complessiva

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013 31.12.2013

10. UTILE/ PERDITA DEL PERIODO 65.804 35.974 274.137

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico40. Piani a benefici definiti -5.590 -1.096 -7.399

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico90. Copertura dei flussi finanziari 322 73 3.081100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 275.838 -36.666 412.156120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 4.822 -2.802 -6.118

130. Totale delle altre componenti reddituali, al netto delle imposte 275.392 -40.491 401.720

140. REDDITIVITÅ COMPLESSIVA (Voce 10. + 130.) 341.196 -4.517 675.857

150. REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA DI PERTINENZA DI TERZI 7.366 9.506 23.259

160. REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 333.830 -14.023 652.598

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Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2014

Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.762.447 - 2.762.447 - - - - - - - - - -46 - 2.762.401 2.254.371 508.030a) azioni ordinarie 2.717.340 - 2.717.340 - - - - - - - -46 - 2.717.294 2.254.371 462.923b) altre azioni 45.107 - 45.107 - - - - - - - - - - - 45.107 - 45.107

Sovrapprezzi di emissione 4.772.267 - 4.772.267 - - - - - - - - - -49 - 4.772.218 4.716.866 55.352

Riserve 3.553.596 - 3.553.596 274.137 -37.169 -170 - - - - - - -1.924 - 3.788.470 3.539.503 248.967a) di utili 1.508.859 - 1.508.859 274.137 -37.169 - - - - - - - -1.924 - 1.743.903 1.494.936 248.967

b) altre 2.044.737 - 2.044.737 - - -170 - - - - - - - - 2.044.567 2.044.567 -

Riserve da valutazione -174.959 - -174.959 - - - - - - - - - 275.392 100.433 104.728 -4.295

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie -6.121 - -6.121 - - - - - - - - - - -6.121 -6.121 -

Utile/perdita del periodo 274.137 - 274.137 -274.137 - - - - - - - - - 65.804 65.804 58.135 7.669

Patrimonio netto 11.181.367 - 11.181.367 - -37.169 -170 - - - - - - -2.019 341.196 11.483.205 10.667.482 815.723

Patrimonio netto del Gruppo 10.339.392 - 10.339.392 - -3.647 -170 - - - - - - -1.923 333.830 10.667.482 X X

Patrimonio netto dei Terzi 841.975 - 841.975 - -33.522 - - - - - - - -96 7.366 815.723 X X

Esistenze al

31.12.2013

Modifica saldi di

apertura

Esistenze all'1.1.2014

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio - marzo 2014

Stock options

Dividendi e altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di

capitale

Derivati su proprie azioni

31 marzo 2014

Variazioni di riserve

Redditività consolidata complessivaRiserve Patrimonio

netto del Gruppo di Terzi

Operazioni sul patrimonio netto

Variazioni interessenze partecipative

32

Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 454.472 417.220 37.252 8,9%

Dividendi e proventi simili 787 455 332 73,0%

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.899 8.506 2.393 28,1%

Commissioni nette 300.110 304.786 (4.676) (1,5%) Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 62.611 28.517 34.094 119,6%

Altri oneri/proventi di gestione 24.546 26.799 (2.253) (8,4%)

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 853.425 786.283 67.142 8,5% Spese per il personale (326.094) (331.353) (5.259) (1,6%)

Altre spese amministrative (152.616) (161.693) (9.077) (5,6%) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi effetti PPA) (42.533) (45.275) (2.742) (6,1%)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (521.243) (538.321) (17.078) (3,2%)

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 332.182 247.962 84.220 34,0% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (198.626) (157.742) 40.884 25,9% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 1.673 729 944 129,5%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) (2.329) 7.734 332,1%

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 230 (524) 754 n.s.

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (inclusi effetti PPA) 125.396 88.096 37.300 42,3% Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.702) (59.467) (765) (1,3%) Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - -

(Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (9.553) (1.884) (19,7%)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 59.025 19.076 39.949 209,4%

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Variazioni Variazioni %

31.3.2014al netto delle

componenti non ricorrenti

31.3.2013al netto delle

componenti non ricorrenti

Page 102: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 · 2019-11-21 · Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2014..... pag. 96 Note illustrative ... Sofferenze+incagli

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Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.764.895 - 2.764.895 - - -1.505 - - - - - - - 2.763.390 2.254.368 509.022a) azioni ordinarie 2.719.788 - 2.719.788 - - -1.505 - - - - - - - 2.718.283 2.254.368 463.915

b) altre azioni 45.107 - 45.107 - - - - - - - - - - 45.107 - 45.107

Sovrapprezzi di emissione 4.772.714 - 4.772.714 - - -348 1 - - - - - - 4.772.367 4.716.862 55.505

Riserve 3.527.244 - 3.527.244 91.666 17.731- -2.448 - - - - - - - 3.598.731 3.338.878 259.853

Riserve da valutazione -574.975 - -574.975 - - -130 - - - - - - -40.491 -615.596 -611.646 -3.950

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie -4.375 - -4.375 - - - - -1.746 - - - - - -6.121 -6.121 -

Utile/perdita del periodo 91.666 - 91.666 -91.666 - - - - - - - - 35.974 35.974 26.458 9.516

Patrimonio netto 10.577.169 - 10.577.169 - -17.731 -4.431 1 -1.746 - - - - -4.517 10.548.745 9.718.799 829.946

Patrimonio netto del Gruppo 9.737.882 - 9.737.882 - - -3.315 1 -1.746 - - - - -14.023 9.718.799 X X

Patrimonio netto dei Terzi 839.287 - 839.287 - -17.731 -1.116 - - - - - - 9.506 829.946 X X

31 marzo 2013

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Redditività consolidata complessivaRiserve Patrimonio

netto del Gruppo di Terzi

Esistenze al

31.12.2012

Modifica saldi di

apertura

Esistenze all'1.1.2013

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio - marzo 2013

Stock options

Dividendi e altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di

capitale

Derivati su proprie azioni

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Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 454.472 417.220 37.252 8,9%

Dividendi e proventi simili 787 455 332 73,0%

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 10.899 8.506 2.393 28,1%

Commissioni nette 300.110 304.786 (4.676) (1,5%) Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 62.611 28.517 34.094 119,6%

Altri oneri/proventi di gestione 24.546 26.799 (2.253) (8,4%)

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 853.425 786.283 67.142 8,5% Spese per il personale (326.094) (331.353) (5.259) (1,6%)

Altre spese amministrative (152.616) (161.693) (9.077) (5,6%) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi effetti PPA) (42.533) (45.275) (2.742) (6,1%)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (521.243) (538.321) (17.078) (3,2%)

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 332.182 247.962 84.220 34,0% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (198.626) (157.742) 40.884 25,9% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 1.673 729 944 129,5%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.063) (2.329) 7.734 332,1%

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 230 (524) 754 n.s.

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (inclusi effetti PPA) 125.396 88.096 37.300 42,3% Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.702) (59.467) (765) (1,3%) Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - -

(Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.669) (9.553) (1.884) (19,7%)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 59.025 19.076 39.949 209,4%

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Variazioni Variazioni %

31.3.2014al netto delle

componenti non ricorrenti

31.3.2013al netto delle

componenti non ricorrenti

Page 103: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 · 2019-11-21 · Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2014..... pag. 96 Note illustrative ... Sofferenze+incagli

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Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto)

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

417.471 183.890 - risultato del periodo (+/-) 65.804 35.974 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-) -34.684 -28.582 - plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 4.188 1.297 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 196.953 166.055 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 41.353 44.215 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 10.063 2.329 - premi netti non incassati (-) - - - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) - - - imposte e tasse non liquidate (+) 160.833 -27.602 - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (-/+) - - - altri aggiustamenti (+/-) -27.039 -9.796

214.471 1.753.313 - attività finanziarie detenute per la negoziazione -809.695 -994.979 - attività finanziarie valutate al fair value 15.050 -242 - attività finanziarie disponibili per la vendita -507.001 -143.553 - crediti verso banche: a vista - - - crediti verso banche: altri crediti 120.573 566.958 - crediti verso clientela 1.128.092 465.649 - altre attività 267.452 1.859.480

-722.489 -2.093.437 - debiti verso banche: a vista - - - debiti verso banche: altri debiti 380.504 -124.976 - debiti verso clientela -4.335.493 1.058.337 - titoli in circolazione 2.575.758 -1.197.482 - passività finanziarie di negoziazione 13.322 27.382 - passività finanziarie valutate al fair value - - - altre passività 643.420 -1.856.698

-90.547 -156.234

1.677 832 - vendite di partecipazioni 890 377 - dividendi incassati su partecipazioni 787 455 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - vendite di attività materiali - - - vendite di attività immateriali - - - vendite di società controllate e di rami d'azienda - -

-8.437 - - acquisti di partecipazioni - - - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - acquisti di attività materiali -4.363 - - acquisti di attività immateriali -4.074 - - acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -

-6.760 832

- emissioni/acquisti di azioni proprie - 1.745 - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - - - distribuzione dividendi e altre finalità - -

- 1.745

-97.307 -153.657

Riconciliazione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 589.705 641.608Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo -97.307 -153.657 Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 492.398 487.951

A. ATTIVITÁ OPERATIVA

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista

LIQUIDITÁ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO

1. Gestione

C. ATTIVITÁ DI PROVVISTA

1. Liquidità generata da

2. Liquidità assorbita da

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa

B. ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO

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101

Note illustrative Principi generali di redazione Il presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 del Gruppo UBI Banca, approvato dal Consiglio di Gestione del 13 maggio 2014, è redatto secondo le previsioni dell’art. 154 ter del D.Lgs. 58/1998 attuativo della c.d. “Direttiva Transparency” e con l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS1, relativamente alla quale non sono state effettuate deroghe. I criteri adottati per la predisposizione dello stesso, in termini di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste patrimoniali, nonché di iscrizione dei costi e dei ricavi sono i medesimi adottati per il Bilancio al 31 dicembre 2013, a cui si rimanda per la lettura integrale, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo “Evoluzione normativa” dove sono descritti i principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2014. La redazione del Resoconto intermedio richiede da parte della Banca l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del Resoconto. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della Banca alla data del presente Resoconto, dovessero differire dalle circostanze effettive, saranno modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse variano. Per la descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia alla Parte A.1, Sezione 2, paragrafo “Principi contabili” della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio al 31 dicembre 2013. In coerenza con le precedenti informative periodiche, al fine di garantire la piena comparabilità dei dati quantitativi, il Resoconto, non soggetto a revisione contabile da parte della società di revisione, include sia gli Schemi di bilancio consolidato conformi alla Circolare Banca d’Italia n. 262/20052 e successive modificazioni e integrazioni3, sia i Prospetti consolidati riclassificati, entrambi redatti in euro quale moneta di conto. Il documento è inoltre corredato dalle tabelle di dettaglio sul contenuto delle principali voci del Conto economico consolidato riclassificato e dello Stato patrimoniale consolidato riclassificato, con i relativi commenti, e da una sintetica informativa sui rischi finanziari ed operativi. È stata altresì prevista una specifica Sezione relativa all’informativa sull’andamento della Capogruppo Unione di Banche Italiane Scpa nel periodo di riferimento. Il Resoconto si riferisce all’area di consolidamento declinata nel Bilancio al 31 dicembre 2013, che non ha subito modifiche salvo quanto eventualmente precisato nello specifico paragrafo della “Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata al 31 marzo 2014”. In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, in materia di fatti intervenuti dopo la data di riferimento del Resoconto intermedio di gestione, si informa che successivamente al 31 marzo 2014, data di riferimento del Resoconto in parola, e fino al 13 maggio 2014, data in cui il Consiglio di Gestione ha approvato il Resoconto, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

1 Tali principi, recepiti dal nostro ordinamento mediante il D.Lgs. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE

1606/2002 in materia di principi contabili internazionali, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato.

2 Lo Stato patrimoniale elenca le attività e le passività in ordine decrescente di liquidità e il Conto economico espone i costi secondo la natura dei medesimi.

3 Il presente Resoconto Intermedio è pertanto conforme alle previsioni di cui al 2° aggiornamento della Circolare 262/2005 emesso in data 21 gennaio 2014 da Banca d’Italia.

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102

Altri aspetti EVOLUZIONE NORMATIVA

Come già anticipato nell’informativa di bilancio al 31 dicembre 2013, alla quale si rimanda per una trattazione esaustiva, nell’esercizio in corso sono entrate in vigore talune previsioni di cui ai Regolamenti emanati dall’Unione Europea. A tal proposito, con riguardo agli aspetti di maggior rilevanza, si segnala che a partire dal 1° gennaio 2014 sono entrate in vigore le previsioni di cui al Regolamento UE 1254/2012 che hanno: - introdotto gli IFRS 10 “Bilancio consolidato”, IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto” e IFRS

12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità”; - modificato lo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato”, ridenominato IAS 27 “Bilancio

separato”, e lo IAS 28 “Partecipazioni in società collegate”; inserendo, in sostanza, alcune variazioni in merito alle regole che disciplinano la redazione e l’informativa obbligatoria del bilancio consolidato e del bilancio separato. In funzione di quanto sopra il Gruppo UBI Banca, nel corso dell’esercizio 2013, aveva avviato e concluso l’analisi d’impatto per determinare le eventuali modifiche al perimetro di consolidamento. Per gli aspetti di maggior rilevanza, l’analisi in parola ha riguardato le interessenze nelle società di “Bancassurance”4 e, a tal proposito, si specifica che le analisi di dettaglio relative ai meccanismi di governance e alle attività rilevanti hanno portato a configurare l’esistenza di controllo congiunto, ai sensi delle previsioni dell’IFRS 11, con riguardo alle partecipazioni in Aviva Vita, Aviva Assicurazioni Vita e UBI Assicurazioni. Relativamente alla partnership con il Gruppo assicurativo Cattolica (Lombarda Vita Spa), l’analisi effettuata ha portato ad individuare una situazione che si configura nella fattispecie degli investimenti in società sottoposte ad influenza notevole ai sensi delle previsioni dello IAS 28. Peraltro si evidenzia come i metodi di consolidamento previsti dall’IFRS 11 non determinino, nel bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca, differenti effetti rispetto a quanto operato sino al 31 dicembre 2013, posto che le partecipazioni in parola, precedentemente rilevate ai sensi dello IAS 28 in quanto interessenze soggette ad influenza notevole, continuano ad essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Conseguentemente, le principali novità riguardano l’adeguamento dell’informativa di bilancio derivante dall’introduzione dell’IFRS 12. Per completezza informativa si segnala che, relativamente alle analisi svolte sugli special purpose vehicle (SPV) nei confronti dei quali il Gruppo intrattiene relazioni, i medesimi sono tutti veicoli costituiti nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione. Conseguentemente, tali veicoli erano già inclusi ai sensi dello IAS 27 e SIC 12, allora vigenti, nel perimetro di consolidamento del Gruppo al 31 dicembre 2013, in linea con quanto previsto anche dall’IFRS 10. IMPAIRMENT DI TITOLI AFS Al 31 marzo 2014 la valutazione al fair value dei titoli AFS ha comportato rettifiche di valore iscritte a conto economico per 0,93 milioni di euro (al lordo di imposte e terzi), di cui 0,78 milioni riferibili ad UBI Banca. Tali rettifiche sono ascrivibili a titoli di capitale ed in particolare, in larga parte, a investimenti in OICR (detenuti dalla Capogruppo) il cui fair value è ottenuto sulla base dei NAV periodicamente comunicati dalle società di gestione. Le rettifiche sono rilevate, in ossequio alla policy di Gruppo in materia di impairment su titoli di capitale AFS, allorquando il fair value dei titoli risulta inferiore al costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi ovvero inferiore al medesimo per più del 35%, oppure in caso di riduzioni di valore successive alla rilevazione di precedenti rettifiche. In considerazione del fatto che il Gruppo UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle Relazioni finanziarie semestrali e non anche all’informativa trimestrale, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, si evidenzia che eventuali apprezzamenti dei titoli, che si dovessero registrare nel secondo trimestre, andranno a ridurre la rettifica rilevata a conto economico nel primo trimestre fino a concorrenza della rettifica medesima. 4 Il riferimento è alle società Aviva Vita Spa, Aviva Assicurazioni Vita Spa, Lombarda Vita Spa e UBI Assicurazioni Spa.

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DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA

REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

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INFORMATIVA SULL’ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO UBI BANCA Scpa

NEL PRIMO TRIMESTRE 2014

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Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo

Stato patrimoniale riclassificato

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 129.992 151.927 -21.935 -14,4% 124.660 5.332 4,3%

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.011.024 3.191.080 819.944 25,7% 4.831.209 -820.185 -17,0%

30. Attività finanziarie valutate al fair value 193.692 208.143 -14.451 -6,9% 125.579 68.113 54,2%

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.281.956 14.753.276 528.680 3,6% 12.192.040 3.089.916 25,3%

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.113.263 3.086.815 26.448 0,9% 3.185.071 -71.808 -2,3%

60. Crediti verso banche 14.460.750 13.487.366 973.384 7,2% 15.283.251 -822.501 -5,4%

70. Crediti verso clientela 23.962.361 25.168.913 -1.206.552 -4,8% 21.539.134 2.423.227 11,3%

80. Derivati di copertura 300.274 215.310 84.964 39,5% 108.737 191.537 176,1%

90.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 5.606 5.418 188 3,5% - 5.606 n.s.

100. Partecipazioni 10.708.381 10.608.614 99.767 0,9% 11.235.287 -526.906 -4,7%

110. Attività materiali 645.244 650.742 -5.498 -0,8% 581.597 63.647 10,9%

120. Attività immateriali 410 410 - - 410 - -

130. Attività fiscali 1.684.885 1.727.626 -42.741 -2,5% 1.630.799 54.086 3,3%

140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.329 2.329 - - 2.329 - -

150. Altre attività 699.446 656.676 42.770 6,5% 729.573 -30.127 -4,1%

Totale dell'attivo 75.199.613 73.914.645 1.284.968 1,7% 71.569.676 3.629.937 5,1%

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 25.086.834 24.285.811 801.023 3,3% 28.606.811 -3.519.977 -12,3%

20. Debiti verso clientela 2.658.889 7.223.913 -4.565.024 -63,2% 7.456.576 -4.797.687 -64,3%

30. Titoli in circolazione 34.489.699 30.211.092 4.278.607 14,2% 23.238.243 11.251.456 48,4%

40. Passività finanziarie di negoziazione 1.513.524 1.531.436 -17.912 -1,2% 1.693.378 -179.854 -10,6%

60. Derivati di copertura 462.440 377.702 84.738 22,4% 950.122 -487.682 -51,3%

80. Passività fiscali 451.208 323.144 128.064 39,6% 284.167 167.041 58,8%

100. Altre passività 705.434 631.077 74.357 11,8% 608.383 97.051 16,0%

110. Trattamento di fine rapporto del personale 43.545 40.166 3.379 8,4% 35.218 8.327 23,6%

120. Fondi per rischi e oneri: 60.828 58.488 2.340 4,0% 39.133 21.695 55,4%

a) quiescenza e obblighi simili 1.052 1.061 -9 -0,8% - 1.052 n.s.

b) altri fondi 59.776 57.427 2.349 4,1% 39.133 20.643 52,8% 130.+160.

+170.+180.+190.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 9.500.185 9.160.476 339.709 3,7% 8.561.643 938.542 11,0%

200. Utile (perdita) del periodo 227.027 71.340 155.687 218,2% 96.002 131.025 136,5%

Totale del passivo e del patrimonio netto 75.199.613 73.914.645 1.284.968 1,7% 71.569.676 3.629.937 5,1%

31.3.2013CImporti in migliaia di euro

31.12.2013B

VariazioniA-C

Variazioni %A/C

VariazioniA-B

31.3.2014A

Variazioni %A/B

I dati patrimoniali al 31 marzo 2014 e al 31 dicembre 2013 includono gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013 e dal 1° gennaio 2013 relativamente agli aspetti contabili e fiscali).

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109

Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 129.992 151.927 127.012 115.362 124.660

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.011.024 3.191.080 3.449.192 4.858.058 4.831.209

30. Attività finanziarie valutate al fair value 193.692 208.143 207.370 206.860 125.579

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.281.956 14.753.276 13.968.794 12.813.746 12.192.040

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.113.263 3.086.815 3.149.620 3.122.272 3.185.071

60. Crediti verso banche 14.460.750 13.487.366 12.491.061 13.717.646 15.283.251

70. Crediti verso clientela 23.962.361 25.168.913 26.013.350 26.527.303 21.539.134

80. Derivati di copertura 300.274 215.310 231.834 246.075 108.737

90.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 5.606 5.418 5.692 5.961 -

100. Partecipazioni 10.708.381 10.608.614 10.976.197 10.975.983 11.235.287

110. Attività materiali 645.244 650.742 628.686 633.267 581.597

120. Attività immateriali 410 410 410 410 410di cui: avviamento - - - - -

130. Attività fiscali 1.684.885 1.727.626 1.531.234 1.552.572 1.630.799

140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.329 2.329 2.329 2.329 2.329150. Altre attività 699.446 656.676 420.688 714.059 729.573

Totale dell'attivo 75.199.613 73.914.645 73.203.469 75.491.903 71.569.676

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 25.086.834 24.285.811 26.916.219 28.531.411 28.606.811

20. Debiti verso clientela 2.658.889 7.223.913 7.280.405 7.441.689 7.456.576

30. Titoli in circolazione 34.489.699 30.211.092 26.743.945 26.717.190 23.238.243

40. Passività finanziarie di negoziazione 1.513.524 1.531.436 1.457.552 1.787.611 1.693.378

60. Derivati di copertura 462.440 377.702 835.256 881.210 950.122

80. Passività fiscali 451.208 323.144 231.797 172.210 284.167

100. Altre passività 705.434 631.077 516.425 833.387 608.383

110. Trattamento di fine rapporto del personale 43.545 40.166 39.127 38.995 35.218

120. Fondi per rischi e oneri: 60.828 58.488 59.854 60.520 39.133

a) quiescenza e obblighi simili 1.052 1.061 1.083 1.083 - b) altri fondi 59.776 57.427 58.771 59.437 39.133

130.+160.+170.+

180.+190.Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 9.500.185 9.160.476 8.983.798 8.883.660 8.561.643

200. Utile (perdita) del periodo 227.027 71.340 139.091 144.020 96.002

Totale del passivo e del patrimonio netto 75.199.613 73.914.645 73.203.469 75.491.903 71.569.676

31.12.2013Importi in migliaia di euro

30.9.2013 30.6.2013 31.3.201331.3.2014

Dal 30 giugno 2013 i dati contabili evidenziano gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013).

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110

Conto economico riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 24.938 (12.511) 37.449 n.s. 119.390 70. Dividendi e proventi simili 236.558 165.817 70.741 42,7% 247.205

40.-50. Commissioni nette 401 (3.427) 3.828 n.s. 5.239

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 57.720 (3.705) 61.425 n.s. 232.945

190. Altri oneri/proventi di gestione 27.664 28.091 (427) (1,5%) 108.317

Proventi operativi 347.281 174.265 173.016 99,3% 713.096 150.a Spese per il personale (37.761) (32.050) 5.711 17,8% (153.334) 150.b Altre spese amministrative (38.694) (38.772) (78) (0,2%) (164.991)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.532) (5.562) (30) (0,5%) (22.977)

Oneri operativi (81.987) (76.384) 5.603 7,3% (341.302)

Risultato della gestione operativa 265.294 97.881 167.413 171,0% 371.794 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (25.646) (24.541) 1.105 4,5% (188.115)

130.b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 886 (1.223) (2.109) n.s. (40.367)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.002) 618 1.620 n.s. (1.354) 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (914) (23) (891) n.s. (6.170)

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 238.618 72.712 165.906 228,2% 135.788 260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (11.591) 24.191 (35.782) n.s. 246.813 280. Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - - -

Utile (perdita) del periodo ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo 227.027 96.903 130.124 134,3% 382.601

150.a Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte - - - - (86) 210. Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte - (901) (901) (100,0%) (311.175)

290. Utile (perdita) del periodo 227.027 96.002 131.025 136,5% 71.340

31.12.2013CImporti in migliaia di euro

Variazioni A-B

Variazioni %A/B

31.3.2014A

31.3.2013B

I dati contabili al 31 marzo 2014 e al 31 dicembre 2013 evidenziano gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013). Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato

I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

10.-20. Margine d'interesse 24.938 50.933 29.802 51.166 (12.511) 70. Dividendi e proventi simili 236.558 16.568 1.115 63.705 165.817

40.-50. Commissioni nette 401 (285) (880) 9.831 (3.427)

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 57.720 121.023 50.158 65.469 (3.705)

190. Altri oneri/proventi di gestione 27.664 27.147 25.592 27.487 28.091

Proventi operativi 347.281 215.386 105.787 217.658 174.265 150.a Spese per il personale (37.761) (40.788) (37.812) (42.684) (32.050) 150.b Altre spese amministrative (38.694) (36.195) (41.325) (48.699) (38.772)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.532) (5.692) (5.683) (6.040) (5.562)

Oneri operativi (81.987) (82.675) (84.820) (97.423) (76.384)

Risultato della gestione operativa 265.294 132.711 20.967 120.235 97.881 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (25.646) (99.321) (33.552) (30.701) (24.541)

130.b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 886 (3.103) (3.197) (32.844) (1.223)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.002) (523) 160 (1.609) 618 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (914) (6.152) (18) 23 (23)

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 238.618 23.612 (15.640) 55.104 72.712 260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (11.591) 218.997 10.711 (7.086) 24.191 280. Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - - -

Utile (perdita) del periodo ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo 227.027 242.609 (4.929) 48.018 96.903

150.a Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte - (86) - - - 210. Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte - (310.274) - - (901)

290. Utile (perdita) del periodo 227.027 (67.751) (4.929) 48.018 96.002

Importi in migliaia di euro

20132014

Dal 30 giugno 2013 i dati contabili evidenziano gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013).

Page 114: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 · 2019-11-21 · Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2014..... pag. 96 Note illustrative ... Sofferenze+incagli

111

Importi in migliaia di euro

Margine d'interesse 24.938 (12.511) 37.449 n.s.

Dividendi e proventi simili 236.558 165.817 70.741 42,7%

Commissioni nette 401 (3.427) 3.828 n.s.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 57.720 (16.216) 73.936 n.s.

Altri oneri/proventi di gestione 27.664 28.091 (427) (1,5%)

Proventi operativi 347.281 161.754 185.527 114,7%

Spese per il personale (37.761) (32.050) 5.711 17,8%

Altre spese amministrative (38.694) (36.064) 2.630 7,3%

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.532) (5.562) (30) (0,5%)

Oneri operativi (81.987) (73.676) 8.311 11,3%

Risultato della gestione operativa 265.294 88.078 177.216 201,2%

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (25.646) (24.541) 1.105 4,5%

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 432 (705) 1.137 n.s.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.002) 618 (1.620) n.s.

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (24) (23) 1 4,3%

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 239.054 63.427 175.627 276,9%

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (11.466) 23.212 (34.678) n.s.

Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - -

Utile (perdita) del periodo 227.588 86.639 140.949 162,7%

Variazioni Variazioni %

31.3.2014al netto delle componenti

non ricorrenti

31.3.2013al netto delle componenti

non ricorrenti

Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Page 115: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 · 2019-11-21 · Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2014..... pag. 96 Note illustrative ... Sofferenze+incagli

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112

Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli

Importi in migliaia di euro

Margine d'interesse 24.938 24.938 (12.511) (12.511)

Dividendi e proventi simili 236.558 236.558 165.817 165.817

Commissioni nette 401 401 (3.427) (3.427)

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 57.720 57.720 (3.705) (11.974) (537) (16.216)

Altri oneri/proventi di gestione 27.664 27.664 28.091 28.091

Proventi operativi 347.281 - - 347.281 174.265 - - (11.974) - (537) 161.754

Spese per il personale (37.761) (37.761) (32.050) (32.050)

Altre spese amministrative (38.694) (38.694) (38.772) 2.708 (36.064)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.532) (5.532) (5.562) (5.562)

Oneri operativi (81.987) - - (81.987) (76.384) - - - 2.708 - (73.676)

Risultato della gestione operativa 265.294 - - 265.294 97.881 - - (11.974) 2.708 (537) 88.078

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (25.646) (25.646) (24.541) (24.541)

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 886 (454) 432 (1.223) 518 (705)

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.002) (1.002) 618 618

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (914) 890 (24) (23) (23)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 238.618 (454) 890 239.054 72.712 - 518 (11.974) 2.708 (537) 63.427

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (11.591) 125 (11.466) 24.191 (135) (881) 37 23.212

Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - - -

Utile (perdita) del periodo ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo 227.027 (329) 890 227.588 96.903 - 383 (11.974) 1.827 (500) 86.639 Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte - - - -

Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte - - (901) 901 -

Utile (perdita) del periodo 227.027 (329) 890 227.588 96.002 901 383 (11.974) 1.827 (500) 86.639

31.3.2014

31.3.2014

al netto delle componenti non

ricorrenti

31.3.2013

al netto delle componenti

non ricorrenti

Rettifiche di valore su titoli

azionari e quote OICR (AFS)

Canone di service per la migrazione di

Centrobanca sul sistema target

Earn out Cerved Group (già

Centrale Bilanci)

31.3.2013Cessione di azioni Intesa

Sanpaolo e A2A (AFS)

Componenti non ricorrenti

Rettifiche di valore su

partecipazioni del Gruppo

Conguaglio di prezzo sulla

cessione BDG

Componenti non ricorrenti

Rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e

quote OICR (AFS)

118

+26,6 milioni dalla negoziazione (-19,8 milioni nel 2013), riconducibile per +18,7 milioni al comparto dei titoli di debito2 (alimentato per 17,6 dalle plusvalenze), per +6,5 milioni alle plusvalenze nette sui titoli di debito scoperti, per +1 milione all’attività in valuta, per +0,6 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili, plusvalenze e ratei)3, per +0,4 milioni ai titoli di capitale e relativi derivati, nonché per -0,5 milioni ai derivati di credito di negoziazione; +0,6 milioni dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, della residuale posizione in hedge fund, nonché delle partecipazioni di private equity della ex Centrobanca (+2 milioni nel 2013); -1,6 milioni dalla copertura – che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle relative poste coperte – riferibili prevalentemente ai titoli AFS (-0,5 milioni nel 2013 da collegarsi ai prestiti obbligazionari); +32,1 milioni dalla cessione di AFS e dal riacquisto di passività finanziarie, di cui 34,1 milioni dalla vendita di 1,5 miliardi di titoli di Stato italiani, -0,7 milioni dalla cessione di posizioni deteriorate (ristrutturate ed incagliate) della ex Centrobanca e -1,3 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito della consueta operatività in contropartita con la clientela. Nel primo trimestre 2013 gli utili conseguiti erano stati 14,7 milioni, di cui 2,4 milioni rivenienti dalla vendita di due obbligazioni bancarie, 12,5 milioni da titoli di capitale (in particolare, 11,4 milioni la plusvalenza sulle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni su A2A e 0,5 milioni l’integrazione di prezzo derivante dalla cessione di Cerved Group realizzata nel 2008; importi tutti oggetto di normalizzazione) e -0,2 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione;

gli altri proventi e oneri di gestione si sono attestati a 27,7 milioni (28,1 milioni nei primi tre mesi del 2013), riflettendo in primis la consistenza, ma anche l’evoluzione, dei proventi. Dal dettaglio delle voci, si osserva la riduzione dei “recuperi di altre spese” (-0,4 milioni dagli invii degli estratti conto sulle carte di credito e dai finanziamenti a clientela) e dei “fitti, canoni attivi e altri proventi per la gestione immobili” (-1,4 milioni, anche per effetto del processo di razionalizzazione delle proprietà immobiliari), ma anche l’aumento degli “altri proventi e sopravvenienze attive” (+1,1 milioni, fra i quali sono inclusi 0,8 milioni di proventi per operazioni di cartolarizzazione). I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” hanno mostrato un’evoluzione positiva (+0,4 milioni), correlata alla crescita dei volumi operativi in ambito Finanza e ad una maggiore incidenza di alcuni service (fra i quali i servizi Rischi di riciclaggio e finanziamento al terrorismo e Commerciale), parzialmente compensata dagli effetti conseguenti all'incorporazione di Centrobanca in UBI Banca;

il margine d’interesse – anche grazie all’attività di finanziamento rilevata nel 2012 dalla Consumer Bank e nel maggio del 2013 dalla Corporate Bank – è diventato positivo per 24,9 milioni (-12,5 milioni nel primo trimestre 20134), recependo, fra l’altro, anche il moderato rialzo della struttura della curva dei tassi nei due periodi5. L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).

2 Alla luce dell’attuale operatività di UBI Banca sui mercati, si propone la lettura disaggregata dei risultati dei titoli di debito e dei relativi

derivati; la lettura combinata che veniva proposta negli anni passati rimane valida per le situazioni a suo tempo oggetto di disamina. 3 Quest’ultima componente nel 2013 incorporava le perdite su derivati riferiti a tassi d’interesse per 33,6 milioni, rivenienti principalmente

dalla manovra di parziale rimodulazione delle coperture del rischio tasso (IRS) sui prestiti obbligazionari di propria emissione, sui mutui della ex B@nca 24-7, ma anche sulle attività e passività delle Società del Gruppo. Tale impatto era stato bilanciato dall’effetto positivo sugli attivi e passivi delle Banche Rete e delle Società Prodotto con un esito sostanzialmente neutro sul bilancio consolidato

4 Il margine d’interesse si presentava negativo poiché incorporava il costo finanziario che UBI Banca sosteneva a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari andavano ad alimentare la voce dividendi.

5 La media del tasso Euribor a 1 mese è infatti salita nei due trimestri dallo 0,119% del 2013 allo 0,229% del corrente esercizio.

Altri proventi e oneri di gestione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

Altri proventi di gestione 28.093 28.422 Recupero spese e altri ricavi su c/c 1 - Recupero altre spese 2.344 2.750 Recuperi di imposte 1.844 1.443 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 8.276 9.712 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 16.159 15.771 Altri proventi e sopravvenienze attive 1.313 189 Riclassifica "recuperi di imposte" (1.844) (1.443)

Altri oneri di gestione (429) (331) Ammortamento migliorie su beni di terzi (32) (32) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria - - Altri oneri e sopravvenienze passive (429) (331)

Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 32 32

Totale altri proventi e oneri di gestione 27.664 28.091

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113

Prospetto di raccordo 31 marzo 2014

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.3.2014 31.3.2014

Importi in migliaia di euro

Schema del bilancio

dell'impresa

Recupero imposte

Amm. per migliorie su beni di terzi

Prospetto riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 24.938 24.938

70. Dividendi e proventi simili 236.558 236.558

40.-50. Commissioni nette 401 401 80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 57.720 57.720

190. Altri oneri/proventi di gestione 29.476 (1.844) 32 27.664

Proventi operativi 349.093 (1.844) 32 347.281 150.a Spese per il personale (37.761) (37.761)

150.b Altre spese amministrative (40.538) 1.844 (38.694)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.500) (32) (5.532)

Oneri operativi (83.799) 1.844 (32) (81.987)

Risultato della gestione operativa 265.294 - - 265.294 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (25.646) (25.646)

130.b+c+d

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 886 886

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.002) (1.002)

210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (914) (914)

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 238.618 - - 238.618 260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (11.591) (11.591)

280. Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -

290. Utile (perdita) del periodo 227.027 - - 227.027

Voci

Riclassifiche

Prospetto di raccordo 31 marzo 2013

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.3.2013 31.3.2013

Importi in migliaia di euro

Schema del bilancio

dell'impresa

Recupero imposte

Amm. per migliorie su beni di terzi

Rettifiche di valore su partecipazioni del

Gruppo

Prospetto riclassificato

10.-20. Margine d'interesse (12.511) (12.511)

70. Dividendi e proventi simili 165.817 165.817

40.-50. Commissioni nette (3.427) (3.427) 80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value (3.705) (3.705)

190. Altri oneri/proventi di gestione 29.502 (1.443) 32 28.091

Proventi operativi 175.676 (1.443) 32 - 174.265 150.a Spese per il personale (32.050) (32.050)

150.b Altre spese amministrative (40.215) 1.443 (38.772)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.530) (32) (5.562)

Oneri operativi (77.795) 1.443 (32) - (76.384)

Risultato della gestione operativa 97.881 - - - 97.881 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (24.541) (24.541)

130.b+c+d

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (1.223) (1.223)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 618 618

210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (924) 901 (23)

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 71.811 - - 901 72.712 260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 24.191 24.191

280. Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -

Utile (perdita) del periodo ante rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo 96.002 - - 901 96.903

210. Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte - (901) (901)

290. Utile (perdita) del periodo 96.002 - - - 96.002

Voci

Riclassifiche

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114

Prospetto di raccordo 31 dicembre 2013

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2013 31.12.2013

Importi in migliaia di euro

Schema del bilancio

dell'impresa

Recupero imposte

Amm. per migliorie su beni di terzi

Rettifiche di valore su partecipazioni

del Gruppo

Oneri per Piano di incentivi all'esodo

Prospetto riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 119.390 119.390

70. Dividendi e proventi simili 247.205 247.205

40.-50. Commissioni nette 5.239 5.239 80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 232.945 232.945

190. Altri oneri/proventi di gestione 116.334 (8.144) 127 108.317

Proventi operativi 721.113 (8.144) 127 - - 713.096 150.a Spese per il personale (153.453) 119 (153.334)

150.b Altre spese amministrative (173.135) 8.144 (164.991)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (22.850) (127) (22.977)

Oneri operativi (349.438) 8.144 (127) - 119 (341.302)

Risultato della gestione operativa 371.675 - - - 119 371.794 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (188.115) (188.115)

130.b+c+d

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (40.367) (40.367)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.354) (1.354)

210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (316.390) 310.220 (6.170)

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (174.551) - - 310.220 119 135.788 260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente 245.891 955 (33) 246.813

280. Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -

Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per incentivi all'esodo erettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo 71.340 - - 311.175 86 382.601

150.a Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte - (86) (86)

210.Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte - (311.175) (311.175)

290. Utile (perdita) d'esercizio 71.340 - - - - 71.340

Voci

Riclassifiche

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Note esplicative alla redazione dei prospetti Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, come per il Bilancio al 31 dicembre 2013, ai fini della redazione del presente Resoconto sono state osservate le previsioni di cui al 2° Aggiornamento emesso il 21 gennaio 2014. Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole: - i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione)

sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative; - la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello

schema contabile, nonché le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190;

- gli oneri per incentivi all’esodo (al netto delle imposte), presenti nel quarto trimestre, includono un parziale della voce 150 dello schema contabile;

- le rettifiche e le riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (al netto delle imposte), presenti nel primo e nel quarto trimestre 2013 includono la quasi totalità della voce 210 dello schema contabile.

La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo. Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nei successivi capitoli. Si ricorda che, essendo l’incorporazione di Centrobanca Spa avvenuta il 6 maggio 2013, il primo trimestre 2013 presentato per il raffronto non include nè le grandezze patrimoniali nè i risultati economici riferiti alla ex Corporate Bank. Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono:

I Trimestre 2014: - rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS); - conguaglio di prezzo sulla cessione della controllata Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera); I Trimestre 2013: - rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo; - rettifiche di valore su titoli azionari e quote OICR (AFS); - cessione parziale di azioni Intesa Sanpaolo e A2A (AFS); - canone di service per la migrazione della ex Centrobanca sul sistema target; - earn out Cerved Group (già Centrale Bilanci) sulla cessione della partecipazione avvenuta nel 2008.

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L’andamento nel periodo

I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nel precedente capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato il primo trimestre 2014 rispetto al primo trimestre 2013, nonché rispetto al quarto trimestre 2013 (quest’ultimo evidenziato da un leggero sfondo). I primi tre mesi del 2013 non includono le pertinenze della ex Centrobanca, incorporata a partire dal secondo trimestre, stante il perfezionamento della fusione in data 6 maggio 2013; si ricorda infatti che i dati di raffronto non sono stati riesposti per tenere conto dell’operazione societaria infragruppo.

L’evoluzione economica Il primo trimestre del 2014 si è chiuso con un risultato netto di 227 milioni di euro, in sensibile miglioramento rispetto ai 96 milioni registrati nei primi tre mesi del precedente esercizio1. L’attività con la clientela ha infatti determinato maggiori oneri operativi (+5,6 milioni) e maggiori rettifiche di valore su crediti (+1,1 milioni), ma ha al tempo stesso evidenziato valori positivi per le caratteristiche voci di ricavo dell’intermediazione, quali il margine d’interesse e le commissioni nette (+41,3 milioni complessivamente), che in passato si presentavano negative per la natura stessa di holding di UBI Banca. Il quarto trimestre del 2013 si era invece concluso con una perdita netta di 67,8 milioni, causata dalle rettifiche di valore su alcune partecipazioni del Gruppo, conseguenza dei periodici test di impairment, nonostante l’iscrizione di un credito per imposte anticipate (DTA IRAP), non stanziate nei precedenti esercizi, relative agli avviamenti riallineati, e nonostante gli effetti positivi rivenienti dall’attività commerciale in capo alla ex Centrobanca (come già si era riscontrato per la ex B@nca 24-7). Nei primi mesi del 2014 la gestione caratteristica ha generato proventi operativi per 347,3 milioni, con un progresso di 173 milioni rispetto al periodo gennaio-marzo 2013, grazie alle dinamiche di seguito descritte:

i dividendi sono saliti a 236,6 milioni (+70,7 milioni), rivenienti pressoché interamente dalle partecipazioni del Gruppo (come si osserva in tabella). Dell’ammontare complessivamente incassato, oltre 209 milioni sono stati distribuiti dalle Banche Rete, evidenziando una crescita di 77,1 milioni. Quest’ultima va ricondotta per 21,7 milioni a BPB, per 14,2 milioni a BPCI, per 11,2 milioni a Banca Carime, per 4,1 milioni a BPA, quale riflesso della ripresa, ancorché contenuta, dell’attività commerciale con la clientela, mentre i 36,1 milioni relativi a BRE derivano dalla distribuzione di parte della Riserva Statutaria (40 milioni) deliberata dall’Assemblea del 25 marzo 2014,

1 Entrambi i periodi evidenziano componenti non ricorrenti: negative per 561 mila euro nel 2014 (generate dall’integrazione di prezzo

sulla cessione della controllata svizzera BDG) e positive per 9,4 milioni nel 2013 (prevalentemente riconducibili alla cessione delle azioni Intesa Sanpaolo e A2A, benché parzialmente compensate dal canone di service per la migrazione di Centrobanca e da alcune rettifiche di valore), escludendo le quali il risultato dei primi tre mesi dell’anno si attesta a 227,6 milioni, a fronte degli 86,6 milioni dell’analogo trimestre del 2013.

Dividendi e proventi simili

Importi in migliaia di euro 31.3.2014 31.3.2013

Banca Popolare di Bergamo Spa 129.109 107.433Banca Regionale Europea Spa 36.111 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa 25.800 11.551UBI Pramerica SGR Spa 20.053 25.683Banca Carime 11.180 - Banca Popolare di Ancona Spa 4.146 - UBI Banca Private Investment Spa 3.837 2.270 Banco di Brescia Spa 3.151 13.372UBI Factor Spa - 2.275Altre partecipazioni (voce 100) 2.384 2.779

Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni 235.771 165.363Dividendi percepiti da voce 40 AFS 780 454Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione e voce 30 Fair Value Option 7 -

Totale dividendi e proventi simili 236.558 165.817

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alla luce dell’elevata patrimonializzazione aziendale. In controtendenza si presentano invece il Banco di Brescia (-10,2 milioni) e le Società Prodotto: UBI Pramerica SGR (-5,6 milioni) e UBI Factor (-2,3 milioni), che nel corrente esercizio non ha staccato dividendi. In base alla configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca riveste il ruolo di holding e detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate; ne discende che gli utili dalle stesse distribuiti ne costituiscono la primaria fonte reddituale;

Risultato netto dell'attività di negoziazione

Risultato netto31.3.2014 31.3.2013

Importi in migliaia di euro [(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 18.011 2.261 (415) (1.264) 18.593 8.213 1.1 Titoli di debito 17.578 1.553 (365) (110) 18.656 2.609 1.2 Titoli di capitale 430 35 (47) 0 418 (147) 1.3 Quote di O.I.C.R. 3 - (3) 1- (1) 2 1.4 Finanziamenti - - - - - - 1.5 Altre - 673 - (1.153) (480) 5.749

2. Passività finanziarie di negoziazione 7.763 - (1.299) - 6.464 12.379 2.1 Titoli di debito 7.763 - (1.299) - 6.464 12.379 2.2 Debiti - - - - - - 2.3 Altre - - - - - -

3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 1.012 (5.854) 4. Strumenti derivati 147.979 92.116 (156.101) (83.924) 556 (34.545)

4.1 Derivati finanziari 147.979 92.116 (156.009) (83.473) 1.099 (33.269) - su titoli di debito e tassi di interesse 147.740 91.041 (155.777) (82.420) 584 (33.299) - su titoli di capitale e indici azionari 27 1 - - 28 (17) - su valute e oro X X X X 486 47 - altri 212 1.074 (232) (1.053) 1 -

4.2 Derivati su crediti - - (92) (451) (543) (1.276) Totale 173.753 94.377 (157.815) (85.188) 26.625 (19.807)

Risultato netto dell'attività di copertura

Importi in migliaia di euro 31.3.2014 31.3.2013

Risultato netto dell'attività di copertura (1.648) (519)

Utili (perdite) da cessione/riacquisto

Importi in migliaia di euro

Attività finanziarie1. Crediti verso banche - - - - 2. Crediti verso clientela - (705) (705) - 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 34.126 - 34.126 14.851

3.1 Titoli di debito 34.126 - 34.126 2.381 3.2 Titoli di capitale - - - 12.470 3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - 3.4 Finanziamenti - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - Totale attività 34.126 (705) 33.421 14.851

Passività finanziarie1. Debiti verso banche - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - 3. Titoli in circolazione 17 (1.294) (1.277) (186)

Totale passività 17 (1.294) (1.277) (186) Totale 34.143 (1.999) 32.144 14.665

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

Importi in migliaia di euro 31.3.2014 31.3.2013

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 599 1.956

57.720 (3.705)

31.3.2013

Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value

Risultato netto31.3.2014Utili

Plusvalenze

(A)

Utile da negoziazione

(B)

Minusvalenze

(C)

Perdite

Perdite da negoziazione

(D)

il risultato netto dell’attività finanziaria è cresciuto a 57,7 milioni (si presentava negativo per 3,7 milioni nei primi tre mesi del 2013), per effetto dei seguenti risultati:

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+26,6 milioni dalla negoziazione (-19,8 milioni nel 2013), riconducibile per +18,7 milioni al comparto dei titoli di debito2 (alimentato per 17,6 dalle plusvalenze), per +6,5 milioni alle plusvalenze nette sui titoli di debito scoperti, per +1 milione all’attività in valuta, per +0,6 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili, plusvalenze e ratei)3, per +0,4 milioni ai titoli di capitale e relativi derivati, nonché per -0,5 milioni ai derivati di credito di negoziazione; +0,6 milioni dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, della residuale posizione in hedge fund, nonché delle partecipazioni di private equity della ex Centrobanca (+2 milioni nel 2013); -1,6 milioni dalla copertura – che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle relative poste coperte – riferibili prevalentemente ai titoli AFS (-0,5 milioni nel 2013 da collegarsi ai prestiti obbligazionari); +32,1 milioni dalla cessione di AFS e dal riacquisto di passività finanziarie, di cui 34,1 milioni dalla vendita di 1,5 miliardi di titoli di Stato italiani, -0,7 milioni dalla cessione di posizioni deteriorate (ristrutturate ed incagliate) della ex Centrobanca e -1,3 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito della consueta operatività in contropartita con la clientela. Nel primo trimestre 2013 gli utili conseguiti erano stati 14,7 milioni, di cui 2,4 milioni rivenienti dalla vendita di due obbligazioni bancarie, 12,5 milioni da titoli di capitale (in particolare, 11,4 milioni la plusvalenza sulle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni su A2A e 0,5 milioni l’integrazione di prezzo derivante dalla cessione di Cerved Group realizzata nel 2008; importi tutti oggetto di normalizzazione) e -0,2 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione;

gli altri proventi e oneri di gestione si sono attestati a 27,7 milioni (28,1 milioni nei primi tre mesi del 2013), riflettendo in primis la consistenza, ma anche l’evoluzione, dei proventi. Dal dettaglio delle voci, si osserva la riduzione dei “recuperi di altre spese” (-0,4 milioni dagli invii degli estratti conto sulle carte di credito e dai finanziamenti a clientela) e dei “fitti, canoni attivi e altri proventi per la gestione immobili” (-1,4 milioni, anche per effetto del processo di razionalizzazione delle proprietà immobiliari), ma anche l’aumento degli “altri proventi e sopravvenienze attive” (+1,1 milioni, fra i quali sono inclusi 0,8 milioni di proventi per operazioni di cartolarizzazione). I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” hanno mostrato un’evoluzione positiva (+0,4 milioni), correlata alla crescita dei volumi operativi in ambito Finanza e ad una maggiore incidenza di alcuni service (fra i quali i servizi Rischi di riciclaggio e finanziamento al terrorismo e Commerciale), parzialmente compensata dagli effetti conseguenti all'incorporazione di Centrobanca in UBI Banca;

il margine d’interesse – anche grazie all’attività di finanziamento rilevata nel 2012 dalla Consumer Bank e nel maggio del 2013 dalla Corporate Bank – è diventato positivo per 24,9 milioni (-12,5 milioni nel primo trimestre 20134), recependo, fra l’altro, anche il moderato rialzo della struttura della curva dei tassi nei due periodi5. L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).

2 Alla luce dell’attuale operatività di UBI Banca sui mercati, si propone la lettura disaggregata dei risultati dei titoli di debito e dei relativi

derivati; la lettura combinata che veniva proposta negli anni passati rimane valida per le situazioni a suo tempo oggetto di disamina. 3 Quest’ultima componente nel 2013 incorporava le perdite su derivati riferiti a tassi d’interesse per 33,6 milioni, rivenienti principalmente

dalla manovra di parziale rimodulazione delle coperture del rischio tasso (IRS) sui prestiti obbligazionari di propria emissione, sui mutui della ex B@nca 24-7, ma anche sulle attività e passività delle Società del Gruppo. Tale impatto era stato bilanciato dall’effetto positivo sugli attivi e passivi delle Banche Rete e delle Società Prodotto con un esito sostanzialmente neutro sul bilancio consolidato

4 Il margine d’interesse si presentava negativo poiché incorporava il costo finanziario che UBI Banca sosteneva a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari andavano ad alimentare la voce dividendi.

5 La media del tasso Euribor a 1 mese è infatti salita nei due trimestri dallo 0,119% del 2013 allo 0,229% del corrente esercizio.

Altri proventi e oneri di gestione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

Altri proventi di gestione 28.093 28.422 Recupero spese e altri ricavi su c/c 1 - Recupero altre spese 2.344 2.750 Recuperi di imposte 1.844 1.443 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 8.276 9.712 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 16.159 15.771 Altri proventi e sopravvenienze attive 1.313 189 Riclassifica "recuperi di imposte" (1.844) (1.443)

Altri oneri di gestione (429) (331) Ammortamento migliorie su beni di terzi (32) (32) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria - - Altri oneri e sopravvenienze passive (429) (331)

Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 32 32

Totale altri proventi e oneri di gestione 27.664 28.091

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In particolare6: il portafoglio titoli di proprietà ha generato interessi per 103 milioni (99,1 milioni nel 20137), a fronte di investimenti in titoli di debito cresciuti nei dodici mesi di circa 2 miliardi. Gli acquisti di titoli di Stato italiani continuano ad assicurare un contributo rilevante al margine d’interesse (99,9 milioni dal portafoglio AFS e 26,4 milioni dal portafoglio HTM), sebbene il comparto incorpori i costi degli scoperti tecnici e della copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati, pur se in diminuzione); l’attività sul mercato interbancario, focalizzata prevalentemente sull’intermediazione infragruppo, ha dato luogo ad un saldo negativo di 15,2 milioni, in deciso miglioramento rispetto ai precedenti -60,9 milioni. Tale andamento trova giustificazione sia nella flessione della raccolta da banche (-3,5 miliardi nei dodici mesi), a fronte di impieghi sostanzialmente invariati (benché siano venuti meno finanziamenti per circa 1,6 miliardi alla ex Centrobanca 8 ), sia nella diminuzione degli interessi passivi corrisposti sui finanziamenti LTRO (scesi da 22,5 a 7,5 milioni, in seguito alle riduzioni del parametro sulle operazioni di rifinanziamento principale, dallo 0,75% dei primi tre mesi del 2013 all’attuale 0,25%); l’attività con la clientela ha evidenziato un risultato negativo di 62,8 milioni (-50,6 milioni nel 2013), nonostante l’accresciuto flusso di interessi attivi da clientela provenienti dai finanziamenti retail e corporate (128,6 milioni rispetto ai precedenti 109,1 milioni) e nonostante il calo degli interessi passivi sui debiti verso clientela (-44%). La voce sostiene infatti il costo dei titoli in circolazione (emessi da UBI Banca per tutta la clientela ordinaria e istituzionale del Gruppo), salito a 217 milioni dai 160,8 milioni del primo trimestre 2013, parallelamente alla crescita dell’ammontare outstanding (+11,3 miliardi nei dodici mesi, anche in seguito all’incorporazione della ex Centrobanca). Il saldo netto include inoltre i differenziali incassati sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria emissione (35,9 milioni, rispetto ai 19,6 milioni del periodo di raffronto);

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Importi in migliaia di euro

Titoli di debito

Finanziamenti Altre operazioni 31.3.2014 31.3.2013

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 10.211 - - 10.211 14.884 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 99.918 - - 99.918 98.618 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 26.448 - - 26.448 27.058 4. Crediti verso banche 10.850 7.358 - 18.208 21.021 5. Crediti verso clientela 6.855 121.731 - 128.586 109.071 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Derivati di copertura X X 11.102 11.102 -

8. Altre attività X X 6 6 7 Totale 154.282 129.089 11.108 294.479 270.659

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Importi in migliaia di euroDebiti Titoli Altre

Passività 31.3.2014 31.3.2013

1. Debiti verso banche centrali (7.500) - - (7.500) (22.500) 2. Debiti verso banche (25.894) X - (25.894) (59.410) 3. Debiti verso clientela (10.325) X - (10.325) (18.568) 4. Titoli in circolazione X (216.966) - (216.966) (160.750) 5. Passività finanziarie di negoziazione (8.757) - - (8.757) (12.686) 6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (99) (99) (97) 8. Derivati di copertura X X - - (9.159)

Totale (52.476) (216.966) (99) (269.541) (283.170)

Margine di interesse 24.938 (12.511)

6 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura all’interno delle diverse aree

di attività (finanziaria, con banche, con clientela). 7 Il dato non include gli interessi sui titoli di debito AFS di pertinenza di Centrobanca per 4,3 milioni, riferiti ad un portafoglio di

corporate bond pari a 365 milioni. 8 La voce interessi su crediti verso banche al 31 marzo 2013 (21 milioni) incorporava gli interessi che UBI Banca percepiva dalla ex

Centrobanca per i finanziamenti erogati e le passività sottoscritte per 8,9 milioni (di cui 6,1 milioni su titoli di debito).

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le commissioni nette si sono attestate a +0,4 milioni (-3,4 milioni nel 2013), grazie all’espansione delle componenti attive (+2,4 milioni), principalmente rivenienti dalla negoziazione di strumenti finanziari e dall’attività di consulenza in materia di investimenti, nonché dagli altri servizi (dove figurano 7,4 milioni percepiti sull’operatività in carte di credito e 4,4 milioni per l’attività sui finanziamenti) e alla parallela riduzione delle componenti passive (-1,4 milioni), riconducibili perlopiù all’offerta fuori sede di strumenti finanziari (carte di credito e altri prodotti) collocati dalle Banche Rete, nonché alle garanzie ricevute. Queste ultime, scese da -11,5 a -10,2 milioni, recepiscono i primi effetti dell’estinzione anticipata (avvenuta il 7 marzo 2014) per 3 miliardi di valore nominale, delle obbligazioni emesse nei primi mesi del 2012 con la garanzia dello Stato italiano. UBI Banca aveva infatti emesso un ammontare nominale di 6 miliardi finalizzato ad aumentare gli attivi stanziabili in BCE e il costo indicato rappresenta una percentuale in base annua applicata al valore nominale delle obbligazioni in essere. Essendo state emesse dalla Capogruppo, sottoscritte da Centrobanca e riacquistate in toto da UBI Banca, in base ai principi internazionali IAS/IFRS tali passività non vengono evidenziate contabilmente, analogamente agli interessi attivi e passivi ad esse riferite; trovano tuttavia collocazione fra le attività rifinanziabili inserite nel Collateral Pool a disposizione presso la Banca Centrale Europea.

Dal punto di vista congiunturale, i proventi operativi (347,3 milioni) si confrontano con i 215,4 milioni del quarto trimestre 2013. La variazione (+131,9 milioni) trova giustificazione nella dinamica parzialmente divergente delle componenti che alimentano l’aggregato. Da un lato si sono registrate le variazioni positive delle voci:

dividendi (+220 milioni), grazie ai buoni risultati conseguiti principalmente da BPB, BPCI, Carime e BPA, come pure alla distribuzione di Riserve Statutarie da parte di BRE; l’anticipazione del calendario assembleare ha d’altro canto permesso di distribuire gli utili prima del 31 marzo 2014. Nel quarto trimestre erano stati incassati 16,6 milioni, pressoché interamente rivenienti da una distribuzione di riserve effettuata dalle società assicurative Aviva Vita (12 milioni) e Aviva Assicurazioni Vita (3,5 milioni) nel mese di dicembre; commissioni nette (+0,4 milioni dal precedente -0,3 milioni), le quali, pur condizionate dalla già citata presenza dei costi (10,1 milioni) connessi alla garanzia ricevuta dallo Stato sulle emissioni obbligazionarie (la parziale estinzione delle emissioni, essendo avvenuta il 7 marzo ha solo marginalmente attenuato l’impatto sulla voce complessiva), evidenziano gli effetti dei ricavi connessi all’attività commerciale acquisita con l’incorporazione di B@nca 24-7 e di Centrobanca, con un miglioramento della propria composizione strutturale; altri oneri e proventi di gestione (+0,5 milioni), da ricondurre in parte ai recuperi delle spese da clientela, stante la diversa temporalità che caratterizza i due periodi; la voce si è attestata peraltro ad un livello medio confermato anche dall’evoluzione trimestrale del 2013.

Dall’altro lato si è ridotta la contribuzione delle seguenti componenti: margine d’interesse (sceso da 50,9 a 24,9 milioni), per effetto della dinamica dell’intermediazione con la clientela nei primi mesi dell’anno e in particolare, per il calo degli impieghi intervenuto nel trimestre (-1,2 miliardi, che non ha permesso di beneficiare appieno dell’aumento, benché di pochi punti base, dei tassi di mercato sulle scadenze a più breve termine), nonché per il maggior costo registrato dai titoli in circolazione (le cui consistenze nei tre mesi sono aumentate di 4,3 miliardi). Tale dinamica è stata solo parzialmente compensata dal miglioramento della contribuzione – ancorché negativa – dell’attività interbancaria; l’attività finanziaria, dopo i brillanti risultati conseguiti nel quarto trimestre dell’anno (121 milioni, dei quali 89,1 milioni dalla vendita di titoli di Stato in portafoglio e 11,8 milioni, non ricorrenti, dalla cessione di azioni Intesa Sanpaolo, completamente dismesse a fine periodo), nei primi tre mesi dell’anno ha garantito un risultato di 57,7 milioni, rivenienti sia dai titoli di Stato italiani, sia dalla negoziazione di titoli di debito.

Sul versante dei costi, nei primi tre mesi dell’anno gli oneri operativi hanno totalizzato 82 milioni (76,4 milioni nello stesso periodo del 2013), con una variazione di +5,6 milioni, legata in primo luogo all’ingresso della ex Centrobanca; in dettaglio:

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le spese per il personale si sono portate a 37,8 milioni (32,1 milioni), con un incremento di 5,7 milioni, che sintetizza in realtà andamenti diversificati. Da un lato, l’ingresso delle risorse della ex Centrobanca (circa 300 dipendenti effettivi in servizio al 31 marzo 2013 equivalenti ad una spesa di 7,1 milioni) che ha condizionato il costo complessivo del personale dipendente; dall’altro, come evidenzia la tabella, gli aumenti (+5,4 milioni) dei recuperi di spesa per i “distaccati” presso altre Società. Trattasi degli effetti della parziale “cessione di contratti” relativi al personale distaccato fra la Capogruppo e UBI.S, così come sancito dall’Accordo sindacale del 29 novembre 2012, che in realtà trova esatta compensazione in una posta di segno contrario allocata fra le spese per il personale dipendente. Esaminando i dati contabili a parità di perimetro (includendo dunque Centrobanca nel primo trimestre 2013), le spese per il personale mostrano in realtà una riduzione di 1,4 milioni, da ricondurre all’efficacia delle azioni poste in essere negli ultimi 18 mesi: con la diminuzione della forza lavoro (-91 risorse medie) e delle relative retribuzioni (-1,7 milioni), che ha ampiamente compensato gli effetti dell’evoluzione dei redditi ordinari;

le altre spese amministrative si sono mantenute stabili a 38,7 milioni – nonostante l’ingresso di Centrobanca, le cui spese correnti al 31 marzo 2013 ammontavano ad oltre 4 milioni – riflettendo la stabilità sia dell’imposizione fiscale indiretta (1,6 milioni), sia delle uscite correnti (37,1 milioni), che continuano a recepire severe azioni contenitive. L’ulteriore estensione dell’operatività commerciale (con l’incorporazione della ex Corporate Bank nel secondo trimestre del 2013) ha impattato voci specifiche, quali: il recupero crediti, i servizi in outsourcing, le spese telefoniche e di trasmissione dati e in misura più modesta i canoni di locazione hw e sw, a fronte invece di una sostanziale stabilità dei canoni per prestazioni da parte di UBI.S. Al tempo stesso, si osservano le riduzioni: degli affitti passivi (prevalentemente infragruppo, in seguito al rilascio dei locali di Milano, via Moscova, di proprietà di BPCI), delle consulenze strategiche e organizzative (anche per il venir meno dei costi collegati alla determinazione del requisito patrimoniale con i modelli interni avanzati); ai quali hanno fatto parzialmente riscontro i maggiori oneri per il rilascio dei rating da parte delle Agenzie internazionali specializzate (altri servizi professionali), nonché i maggiori contributi a Consob per un aumento tariffario e per l’accentramento in Capogruppo dei prestiti obbligazionari in precedenza

Altre spese amministrative: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

A. Altre spese amministrative (37.069) (37.073) Affitti passivi (1.935) (2.301) Servizi professionali e consulenze (4.113) (5.759) Canoni locazione hardware, software ed altri beni (937) (832) Manutenzioni hardware, software ed altri beni (139) (146) Conduzione immobili (1.689) (1.724) Manutenzione immobili e impianti (451) (362) Contazione, trasporto e gestione valori (1) (1) Contributi associativi (856) (445) Informazioni e visure (139) (125) Periodici e volumi (115) (109) Postali (666) (706) Premi assicurativi (1.306) (1.317) Pubblicità e promozione (497) (730) Rappresentanza (78) (43) Telefoniche e trasmissione dati (2.696) (2.386) Servizi in outsourcing (2.173) (1.741) Spese di viaggio (853) (666) Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S) (15.285) (15.128) Spese per recupero crediti (2.339) (1.874) Stampati, cancelleria e materiale di consumo (108) (146) Trasporti e traslochi (69) (68) Vigilanza (422) (266) Altre spese (202) (198)

B. Imposte indirette (1.625) (1.699) Imposte indirette e tasse (107) (142) Imposte di bollo (1.641) (1.592) IMU / ICI (1.438) (1.307) Altre imposte (283) (101) Riclassifica "recuperi di imposte" 1.844 1.443

Totale (38.694) (38.772)

Spese per il personale: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

1) Personale dipendente (50.321) (38.950) a) Salari e Stipendi (35.300) (26.944) b) Oneri sociali (9.563) (7.392) c) Indennità di fine rapporto (1.898) (1.511) d) Spese previdenziali - - e) Accantonamento al TFR (80) (120) f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza e obblighi simili (7) -

- a benefici definiti (7) - g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (1.650) (1.483)

- a contribuzione definita (1.650) (1.483) i) Altri benefici a favore di dipendenti (1.823) (1.500)

2) Altro personale in attività (59) (59) - Spese per collaboratori con contratto di somministrazione - - - Altre spese (59) (59)

3) Amministratori (1.653) (1.740) 4) Personale collocato a riposo - - 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 21.751 16.332 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la Società (7.479) (7.633) Totale (37.761) (32.050)

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emessi dalle Banche Rete (contributi associativi). Va peraltro tenuto presente che il primo trimestre 2013 includeva 2,7 milioni, non ricorrenti, quale canone di service relativamente alle attività propedeutiche alla migrazione di Centrobanca sul sistema informativo target, allocato fra i canoni per servizi riconosciuti a UBI.S;

le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si sono mantenute invariate a 5,5 milioni (5,6 milioni nel corrispondente periodo 2013).

In termini congiunturali, gli oneri operativi (82 milioni rispetto agli 82,7 milioni del quarto trimestre 2013) non mostrano variazioni significative, benché singolarmente si evidenzino: spese per il personale in riduzione di 3 milioni, per gli effetti dei sopracitati Accordi sindacali; altre spese amministrative in aumento di 2,5 milioni, essenzialmente a causa della diversa temporalità di fatturazione che caratterizza i due periodi, stante la perdurante severità delle politiche di spesa; nonché rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (-0,2 milioni) sostanzialmente senza variazioni rispetto ai tre mesi precedenti. Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa è cresciuto a 265,3 milioni (+171% rispetto al 2013). Su base congiunturale la gestione operativa evidenzia un soddisfacente recupero, raffrontandosi con i 132,7 milioni del quarto trimestre 2013. Nel primo trimestre dell’esercizio 2014 sono stati inoltre contabilizzati: • 25,6 milioni (a fronte dei 24,5 milioni

del 2013) quali rettifiche di valore nette per deterioramento crediti riferibili ai portafogli della ex B@nca 24-7 e della ex Centrobanca: di cui 34 milioni quali svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di riprese di valore – diverse dal time reversal – per 12,4 milioni) e 8,4 milioni quali riprese nette sul portafoglio in bonis (per la flessione dei volumi creditizi);

• 0,9 milioni quali riprese nette di valore per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (contro precedenti rettifiche nette per 1,2 milioni9) derivanti per -0,8 milioni da svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS, prevalentemente quote OICR, e per +1,2 milioni dalla ripresa di valore di un titolo obbligazionario in portafoglio (entrambe le determinanti sono state allocate fra i non ricorrenti); l’importo residuale (circa 0,4 milioni) si riferisce a riprese su crediti di firma;

• 1 milione quale accantonamento netto ai fondi per rischi ed oneri per cause passive con diverse tipologie di controparti. Nel 2013 la voce sintetizzava il rilascio di un fondo di natura fiscale, accantonato a margine di un datato contenzioso con una controparte bancaria nel frattempo venuto meno.

• 0,9 milioni quale perdita netta delle partecipazioni, riveniente dal conguaglio di prezzo resosi necessario relativamente alla cessione della ex controllata svizzera BDG (importo normalizzato).

Nel quarto trimestre 2013 erano stati contabilizzati: 99,3 milioni alla voce 130a rettifiche di valore nette per deterioramento crediti, riferite prevalentemente al portafoglio corporate della ex Centrobanca; 3,1 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività e passività finanziarie, afferenti ai crediti di firma; 0,5 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri; nonché -6,2 milioni dalla cessione di investimenti e partecipazioni, originata dalla perdita (6,6 milioni non ricorrenti, comprensivi degli oneri di transazione) a margine della dismissione di Banque de Dépôts et de Gestion nel novembre 2013, a cui si era parzialmente

9 L’importo derivava per 0,5 milioni da svalutazioni durevoli, non ricorrenti, di strumenti detenuti nel portafoglio AFS,

prevalentemente quote OICR, e per 0,7 milioni da rettifiche su crediti di firma.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie (100) -

Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali (902) (157)

Totale (1.002) 618

Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione

Importi in migliaia di euro

A. Crediti verso banche - - - B. Crediti verso clientela (34.002) 8.356 (25.646) C. Totale (34.002) 8.356 (25.646)

Importi in migliaia di euro

A. Crediti verso banche - - - B. Crediti verso clientela (23.203) (1.338) (24.541) C. Totale (23.203) (1.338) (24.541)

Rettifiche /riprese di valore nette31.3.2013

Specifiche Di portafoglio

Specifiche Di portafoglio

Rettifiche /riprese di valore nette31.3.2014

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contrapposto l’aggiustamento di prezzo, +0,4 milioni, seguito alla cessione della ex UBI Insurance Broker nel dicembre 2012. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è così salito a 238,6 milioni, dai 72,7 milioni dei primi tre mesi del 2013 (242,6 milioni nell’ultimo trimestre 2013). Parallelamente all’evoluzione della base imponibile, i primi tre mesi dell’anno evidenziano imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente per 11,6 milioni, da ricondurre all’andamento positivo del risultato lordo di periodo, pur escludendo la voce dividendi che fruisce di un regime di parziale detassazione sia ai fini IRES che IRAP. Nel corrispondente trimestre 2013 le imposte erano risultate positive per 24,2 milioni, in virtù, da un lato, della minor incidenza del risultato lordo e dall’altro della diversa composizione, soprattutto con riguardo all’attività di negoziazione che, nel periodo indicato, includeva plusvalenze su titoli azionari – classificati nel comparto AFS – non assoggettati a prelievo fiscale. Infine, nel primo trimestre 2013, in una voce separata, esposta al netto delle imposte, venivano evidenziate le rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo – pari a 0,9 milioni non ricorrenti – interamente riferite alla partecipazione in BY YOU (distribuzione mutui), il cui valore di bilancio era stato azzerato alla luce dello stato di liquidazione tuttora in corso.

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Gli aggregati patrimoniali I commenti che seguono si riferiscono agli aggregati patrimoniali riportati nei prospetti riclassificati, a cui si uniformano anche le relative tabelle di dettaglio. Al 31 marzo 2014, la raccolta diretta da clientela di UBI Banca ammontava a 37,1 miliardi di euro mostrando una crescita di circa 6,5 miliardi nel raffronto annuo ed una sostanziale stabilità (-0,3 miliardi) rispetto a fine 2013, seppur accompagnata da una ricomposizione degli stock. Come si può notare dalla tabella, lo sviluppo è stato trainato dalla componente relativa ai titoli in circolazione (+11,3 miliardi nei dodici mesi, di cui +4,3 miliardi nel trimestre) che ha più che compensato la diminuzione, pressochè interamente concentrata nei primi tre mesi del 2014, dei debiti verso clientela (-4,8 miliardi nei dodici mesi, di cui -4,6 miliardi nel trimestre).

Raccolta diretta da clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti e depositi liberi 769.552 2,1% 671.987 1,8% 97.565 14,5% 1.376.500 4,5% -606.948 -44,1%

Depositi vincolati - - - - - - - - - -

Finanziamenti 1.876.068 5,1% 6.535.873 17,5% -4.659.805 -71,3% 6.019.017 19,6% -4.142.949 -68,8%

- pronti contro termine passivi 1.410.227 3,8% 5.499.671 14,7% -4.089.444 -74,4% 4.916.887 16,0% -3.506.660 -71,3%

di cui: pct passivi con la CCG 1.410.227 3,8% 5.499.671 14,7% -4.089.444 -74,4% 4.916.887 16,0% -3.506.660 -71,3%

- altri 465.841 1,3% 1.036.202 2,8% -570.361 -55,0% 1.102.130 3,6% -636.289 -57,7%

Altri debiti 13.269 0,0% 16.053 0,0% -2.784 -17,3% 61.059 0,2% -47.790 -78,3%

Totale debiti verso clientela 2.658.889 7,2% 7.223.913 19,3% -4.565.024 -63,2% 7.456.576 24,3% -4.797.687 -64,3%

Obbligazioni 34.444.917 92,7% 30.161.233 80,6% 4.283.684 14,2% 23.238.243 75,7% 11.206.674 48,2%

- obb ligazioni sottoscritte da clientela istituzionale 13.862.114 37,3% 11.865.463 31,7% 1.996.651 16,8% 12.150.386 39,6% 1.711.728 14,1% di cui: EMTN (*) 5.147.408 13,9% 4.157.406 11,1% 990.002 23,8% 5.859.468 19,1% -712.060 -12,2%

Covered Bond 8.714.706 23,4% 7.708.057 20,6% 1.006.649 13,1% 6.290.918 20,5% 2.423.788 38,5%

- obb ligazioni sottoscritte da clientela ordinaria 18.703.855 50,3% 16.420.296 43,9% 2.283.559 13,9% 8.713.395 28,4% 9.990.460 114,7%

di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca) 3.535.010 9,5% 3.683.725 9,8% -148.715 -4,0% - - 3.535.010 n.s.- obb ligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo) 1.878.948 5,1% 1.875.474 5,0% 3.474 0,2% 2.374.462 7,7% -495.514 -20,9%

Altri titoli 44.782 0,1% 49.859 0,1% -5.077 -10,2% - - 44.782 n.s.

Totale titoli in circolazione 34.489.699 92,8% 30.211.092 80,7% 4.278.607 14,2% 23.238.243 75,7% 11.251.456 48,4%

Totale raccolta da clientela 37.148.588 100,0% 37.435.005 100,0% -286.417 -0,8% 30.694.819 100,0% 6.453.769 21,0% di cui:

passività subordinate 4.265.480 11,5% 4.955.561 13,2% -690.081 -13,9% 5.422.403 17,7% -1.156.923 -21,3%

di cui: depositi subordinati - - 572.479 1,5% -572.479 -100,0% 572.370 1,9% -572.370 -100,0%

titoli subordinati 4.265.480 11,5% 4.383.082 11,7% -117.602 -2,7% 4.850.033 15,8% -584.553 -12,1%

di cui: EMTN (*) - - - - - - 181.579 0,6% -181.579 -100,0%

31.12.2013 B

Incid. %

Incid. %

Variazioni A/CVariazioni A/B 31.3.2014 A

Incid. %

31.3.2013 C

(*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 5.090 milioni al 31 marzo 2014, a 4.125 milioni al 31 dicembre 2013 e a 5.771 milioni (di cui 182 milioni subordinati) al 31 marzo 2013. Gli importi indicati in tabella non includono collocamenti privati di natura “infragruppo” e pertanto elisi in sede di consolidamento (8 milioni al 31 marzo 2013).

Più in dettaglio, i DEBITI VERSO LA CLIENTELA, complessivamente pari a 2,7 miliardi, hanno evidenziato:

una flessione tendenziale dei conti correnti (-0,6 miliardi) imputabile alle manovre di ottimizzazione del costo del funding attuate nella prima parte del 2013 al fine di contenere le forme di raccolta più onerose. Nel confronto con dicembre la voce ha invece segnato un lieve incremento (+0,1 miliardi); un calo significativo dei pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia (-3,5 miliardi anno su anno, -4,1 miliardi nel trimestre) quale conseguenza della maggior liquidità a disposizione nei primi mesi del 2014, anche grazie alle emissioni realizzate nel periodo; la diminuzione della voce finanziamenti – altri (-0,6 miliardi), anche questa avvenuta nel primo trimestre di quest’anno, riconducibile all’estinzione dei depositi subordinati a garanzia delle tre emissioni di preference shares rimborsate anticipatamente tra febbraio e marzo.

I TITOLI IN CIRCOLAZIONE hanno raggiunto la consistenza di 34,5 miliardi beneficiando da un lato del costante incremento delle obbligazioni sottoscritte dalla clientela ordinaria, salite a 18,7 miliardi, e dall’altro di una ripresa delle emissioni istituzionali, dapprima nell’ottobre 2013 e

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poi nel gennaio/febbraio 2014, che ha portato lo stock delle obbligazioni istituzionali a 13,9 miliardi (+1,7 miliardi nei dodici mesi e +2 miliardi nei tre mesi). In dettaglio, la raccolta istituzionale di UBI Banca al 31 marzo si presentava costituita da:

titoli EMTN per 5,1 miliardi emessi nell’ambito di un Programma con massimale 15 miliardi di euro. Lo stock ha mostrato una diminuzione di 0,7 miliardi nell’anno ed un incremento di 1 miliardo circa nel periodo gennaio-marzo 2014: nei dodici mesi sono state realizzate 2 emissioni per 1,750 miliardi nominali (750 milioni ad ottobre 2013 e 1 miliardo nel febbraio 2014), a fronte di scadenze, rimborsi e riacquisti per complessivi 2,431 miliardi nominali (concentrate nel 2013);

Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 8,7 miliardi (+2,4 miliardi nei dodici mesi e +1 miliardo nel trimestre), in crescita grazie a collocamenti per complessivi 2,5 miliardi nominali (1,25 miliardi nell’ottobre 2013 con una successiva riapertura per 0,25 miliardi in dicembre e 1 miliardo nel gennaio 2014) cui hanno fatto fronte marginali diminuzioni (50,5 milioni), legate alle quote di ammortamento annue di due titoli del tipo “amortising”. Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 10 miliardi, UBI Banca ha in essere 10 Covered Bond per un valore nominale di 8,165 miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 84,6 milioni)10, a fronte di un portafoglio segregato che al 31 marzo 2014 era pari a 14,3 miliardi11. È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel primo Programma (3,1 miliardi il portafoglio segregato a fine periodo). Ad oggi il Programma è stato utilizzato soltanto per emissioni self-retained12.

La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – costituita per lo più da obbligazioni destinate alla clientela delle Banche Rete – ha raggiunto i 18,7 miliardi (+10 miliardi circa su base annua, +2,3 miliardi nei tre mesi): l’evoluzione nei dodici mesi è spiegata in primis dalla scelta strategica di accentrare in Capogruppo, a partire dal 2013, le emissioni destinate alla clientela ordinaria ma risente anche degli effetti dell’incorporazione della ex Centrobanca avvenuta nel maggio 2013 (obbligazioni di natura extra-captive in essere a fine trimestre per 3,5 miliardi). Nei primi tre mesi dell’esercizio l’attività di collocamento ha riguardato 38 prestiti per un controvalore pari a 2,7 miliardi (solo in modo esiguo controbilanciati da scadenze e riacquisti per 0,4 miliardi). La raccolta obbligazionaria infragruppo (1,9 miliardi), rappresentata dai prestiti sottoscritti da alcune Banche del Gruppo a titolo di investimento di liquidità, è risultata invariata nel trimestre mentre in ragione d’anno ha evidenziato un calo di 0,5 miliardi – attribuibile innanzitutto all’elisione, a margine della fusione, dei prestiti a suo tempo sottoscritti dalla ex Centrobanca (1,6 miliardi nominali) e a scadenze/rimborsi per 58 milioni – solo parzialmente compensato da nuove emissioni per complessivi 1,2 miliardi nominali (effettuate nel quarto trimestre 2013).

***

10 A valere sul medesimo Programma sono inoltre in essere due emissioni self-retained per complessivi 1,7 miliardi nominali:

un’emissione da 1 miliardo realizzata nel dicembre 2013 e una da 0,7 miliardi effettuata nel marzo 2014. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

11 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda.

12 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 2,12 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate) ed un’emissione da 0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

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Composizione dei crediti verso clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti 971.014 4,0% 2.319 1.297.643 5,2% 2.306 -326.629 -25,2% 782.845 3,6% 3.207 188.169 24,0%

Pronti contro termine attivi 1.152.982 4,8% - 1.053.956 4,2% - 99.026 9,4% 1.495.548 7,0% - -342.566 -22,9% Mutui ipotecari e altri finanziamentia medio/lungo termine 11.180.069 46,7% 1.143.806 11.334.202 45,0% 1.161.847 -154.133 -1,4% 6.451.020 30,0% 467.626 4.729.049 73,3% Carte di credito, prestiti personalie cessioni del quinto 1.081.354 4,5% 113.119 1.209.478 4,8% 117.507 -128.124 -10,6% 1.494.532 6,9% 105.672 -413.178 -27,6%

Factoring 6.121 0,0% - 6.054 0,0% - 67 1,1% - - - 6.121 -

Altre operazioni 9.459.465 39,5% 111.454 9.926.369 39,4% 111.946 -466.904 -4,7% 10.993.398 51,0% 26.415 -1.533.933 -14,0%

Titoli di debito 111.356 0,5% - 341.211 1,4% - -229.855 -67,4% 321.791 1,5% - -210.435 -65,4% di cui: titoli strutturati 110.106 0,5% - 339.944 1,4% - -229.838 -67,6% 321.791 1,5% - -211.685 -65,8%

altri titoli di debito 1.250 0,0% - 1.267 0,0% - -17 -1,3% - - - 1.250 -

Totale crediti verso clientela 23.962.361 100,0% 1.370.698 25.168.913 100,0% 1.393.606 -1.206.552 -4,8% 21.539.134 100,0% 602.920 2.423.227 11,3%

31.3.2014A

Incid. %

di cui deteriorate

Variazioni A/B Variazioni A/C31.12.2013B

Incid. %

di cui deteriorate

31.3.2013C

Incid. %

di cui deteriorate

Al 31 marzo 2014, gli impieghi della Capogruppo sfioravano i 24 miliardi di euro, in aumento nei dodici mesi (+2,4 miliardi), ma in flessione rispetto a fine 2013 (-1,2 miliardi). Tenuto conto di una tendenziale riduzione dei finanziamenti alle Società del Gruppo (-1,6 miliardi su base annua, -0,7 miliardi in termini congiunturali) – da leggersi anche in relazione agli impatti sui volumi operativi del difficile contesto economico – la variazione positiva rispetto a marzo 2013 si spiega principalmente con gli effetti della fusione per incorporazione di Centrobanca, avvenuta nel maggio 2013, con la conseguente acquisizione da parte della Capogruppo del portafoglio crediti della Banca incorporata. A fine trimestre, la citata operazione incideva sulle masse di UBI Banca per 5,4 miliardi (5,5 miliardi a dicembre), dei quali:

4,9 miliardi riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui e altri finanziamenti a medio/lungo termine” (5 miliardi a dicembre); 0,5 miliardi riferibili alle Altre operazioni (invariato rispetto a dicembre); 6,1 milioni per operazioni di factoring (6,1 milioni anche a dicembre).

Prosegue la riduzione dell’attività di finanziamento della Capogruppo ad UBI Leasing e ad UBI Factor, destinatarie di crediti rispettivamente per 6,9 miliardi e 1,9 miliardi, equivalenti al 36,7% degli impieghi totali13. A marzo 2013, i finanziamenti concessi alle Società del Gruppo operanti nel settore del leasing e del factoring ammontavano rispettivamente a 7,7 miliardi e a 2 miliardi, pari al 44,8% dei crediti verso clientela (7,1 miliardi e 2,2 miliardi a dicembre 2013). A partire da luglio 2012 anche Prestitalia – Società controllata dedicata all’attività di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – risulta destinataria di finanziamenti diretti per un importo che a fine marzo si attestava a 2,7 miliardi di euro dei quali circa 1,4 miliardi contabilizzati tra i “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” e 1,3 miliardi fra le operazioni a breve14. L’ammontare complessivo dei crediti verso Prestitalia si presenta sostanzialmente stabile nel primo trimestre 2014, ma in lieve flessione di 0,1 miliardi su base annua evidenziando una parziale ricomposizione da forme di finanziamento a breve termine (-0,5 miliardi riferibili integralmente al quarto trimestre 2013) ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio e lungo termine” (+0,4 miliardi15, dei quali la metà riferibili all’ultimo periodo del 2013). Il trend degli impieghi della Capogruppo continua ad essere parzialmente influenzato anche dall’evoluzione dello stock residuale di prestiti della ex B@nca 24-7, che a fine trimestre ammontava a 5,8 miliardi di euro (-0,8 miliardi nei dodici mesi; -0,2 miliardi rispetto a dicembre) dei quali: 13 Il sostegno finanziario ad UBI Leasing viene fornito nella forma tecnica dei PCT attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle

cartolarizzazioni interne), dei mutui, dei c/c, ma soprattutto delle altre operazioni a breve termine. Il finanziamento ad UBI Factor è invece tutto a breve termine (c/c e Altre operazioni).

14 Fatta eccezione per 203 milioni di “Mutui” erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei confronti di B@nca 24-7.

15 Inclusi i 203 milioni rivenienti dall’incorporazione di Centrobanca.

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4,6 miliardi riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui e altri finanziamenti a medio/lungo termine”. Il dato appare in progressivo e fisiologico calo stante il carattere di residualità dell’attività di gestione (-0,3 miliardi su base annua; -0,1 miliardi nel primo trimestre 2014); 1,1 miliardi riferibili alle diverse forme di credito al consumo (-0,4 miliardi nei dodici mesi; -0,1 miliardi rispetto a dicembre); 87 milioni inclusi fra le Altre operazioni (-94 milioni su base annua; -17 milioni rispetto a dicembre).

Lo stock complessivo dei finanziamenti di UBI Banca incorpora, seppure marginalmente, anche esposizioni di origine tecnica verso controparti esterne al Gruppo, soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno:

l’operatività ordinaria con la Cassa di Compensazione e Garanzia a fine marzo totalizzava 0,4 miliardi (-0,3 miliardi su base annua; -0,1 miliardi nel primo trimestre 2014). Dopo essersi sostanzialmente azzerati nel corso del 2013, nel primo trimestre del nuovo anno si è avuta una ripresa dei p/t attivi aventi quale sottostante titoli di Stato italiani (+0,2 miliardi), posti in essere quale investimento della liquidità. Per contro le marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato italiani, rimaste sostanzialmente stabili nel 2013, hanno registrato una flessione di 0,3 miliardi nel 2014 in parallelo con il diminuito utilizzo di questa forma di finanziamento; le marginazioni sull’operatività in derivati, solo parzialmente riconducibili agli swap che assistono il Programma di Covered Bond e le cartolarizzazioni interne, ammontavano a 0,7 miliardi (+0,2 miliardi nei dodici mesi; +30 milioni rispetto a dicembre), integralmente rappresentati da conti correnti.

Crediti verso clientela al 31 marzo 2014

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (8,25%) 2.038.654 667.956 (5,72%) 1.370.698 32,76% - Sofferenze (2,88%) 711.885 423.373 (1,20%) 288.512 59,47% - Incagli (4,09%) 1.010.867 189.343 (3,43%) 821.524 18,73% - Crediti ristrutturati (0,97%) 239.477 51.555 (0,78%) 187.922 21,53% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,31%) 76.425 3.685 (0,31%) 72.740 4,82%

Crediti in bonis (91,75%) 22.677.588 85.925 (94,28%) 22.591.663 0,38%

Totale crediti verso clientela 24.716.242 753.881 23.962.361 3,05% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela al 31 dicembre 2013

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (7,96%) 2.063.185 669.579 (5,54%) 1.393.606 32,45% - Sofferenze (2,86%) 741.845 446.040 (1,18%) 295.805 60,13% - Incagli (3,95%) 1.023.514 170.521 (3,39%) 852.993 16,66% - Crediti ristrutturati (0,88%) 227.803 50.367 (0,70%) 177.436 22,11% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,27%) 70.023 2.651 (0,27%) 67.372 3,79%

Crediti in bonis (92,04%) 23.872.034 96.727 (94,46%) 23.775.307 0,41%

Totale crediti verso clientela 25.935.219 766.306 25.168.913 2,95% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela al 31 marzo 2013

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (4,66%) 1.025.390 422.470 (2,80%) 602.920 41,20% - Sofferenze (2,68%) 590.443 369.833 (1,02%) 220.610 62,64% - Incagli (1,60%) 351.363 48.878 (1,40%) 302.485 13,91% - Crediti ristrutturati - - - - - - - Esposizioni scadute/sconfinate (0,38%) 83.584 3.759 (0,38%) 79.825 4,50%

Crediti in bonis (95,34%) 21.000.949 64.735 (97,20%) 20.936.214 0,31%

Totale crediti verso clientela 22.026.339 487.205 21.539.134 2,21% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Per le sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale.

Esposizione lorda

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Si ricorda infine che l’evoluzione dei titoli di debito registra gli effetti del rimborso anticipato delle preference shares avvenuto tra febbraio e marzo del corrente esercizio. L’importo iscritto in tale voce (229,8 milioni a dicembre; 211,7 milioni a marzo 2013) era relativo ai riacquisti precedentemente effettuati. A fine marzo le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni risultavano stabili a circa 2 miliardi di euro (-24,5 milioni rispetto a dicembre)16. Come si può notare dalla tabella dei flussi delle esposizioni deteriorate lorde, nei primi tre mesi del 2014 il totale dei nuovi ingressi da bonis (82,1 milioni) è risultato in significativo ridimensionamento rispetto al 2013 ed altrettanto contenuti sono stati i trasferimenti tra le varie categorie. Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati ammontavano a circa 1,4 miliardi, riferibili per l’83% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”. Stante il trend riflessivo del portafoglio, l’incidenza rispetto al totale dei crediti è tuttavia salita all’8,25% in termini lordi (7,96% a dicembre) e al 5,72% in termini netti (5,54%). Il grado di copertura è complessivamente migliorato al 32,76% (32,45% a dicembre) con andamenti non omogenei a livello di singola categoria. Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2014

Importi in migliaia di euro

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2014 741.845 1.023.514 227.803 70.023 2.063.185Variazioni in aumento 18.581 61.460 21.361 75.164 176.566 ingressi da esposizioni in bonis 1.177 6.060 - 74.854 82.091 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 14.110 46.692 20.471 - 81.273 operazioni di aggregazione aziendale - - - - - altre variazioni in aumento 3.294 8.708 890 310 13.202Variazioni in diminuzione -48.541 -74.107 -9.687 -68.762 -201.097 uscite verso esposizioni in bonis -70 -26.651 - -20.853 -47.574 cancellazioni -38.532 -869 -519 - -39.920 incassi -9.910 -12.056 -9.168 -1.196 -32.330 realizzi per cessioni - - - - - perdite da cessione - - - - - trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -29 -34.531 - -46.713 -81.273 operazioni di aggregazione aziendale - - - - - altre variazioni in diminuzione - - - - - Esposizione lorda finale al 31 marzo 2014 711.885 1.010.867 239.477 76.425 2.038.654

Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2013

Importi in migliaia di euro

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2013 586.953 218.967 - 108.074 913.994Variazioni in aumento 693.958 1.082.808 323.464 530.429 2.630.659 ingressi da esposizioni in bonis 5.615 253.402 9.959 491.530 760.506 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 119.920 457.752 59.363 580 637.615 operazioni di aggregazione aziendale 508.452 333.946 246.377 30.920 1.119.695 altre variazioni in aumento 59.971 37.708 7.765 7.399 112.843Variazioni in diminuzione -539.066 -278.261 -95.661 -568.480 -1.481.468 uscite verso esposizioni in bonis -707 -79.078 -61 -119.372 -199.218 cancellazioni -426.416 -6.828 -3.636 - -436.880 incassi -107.922 -60.925 -9.688 -20.480 -199.015 realizzi per cessioni -2.699 - -2.858 - -5.557 perdite da cessione -1.021 - -1.083 - -2.104 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -301 -130.352 -78.335 -428.628 -637.616 operazioni di aggregazione aziendale - - - - - altre variazioni in diminuzione - -1.078 - - -1.078 Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2013 741.845 1.023.514 227.803 70.023 2.063.185

Totale

Totale

Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

*** 16 Considerato che l’evoluzione su base annua della rischiosità risulta condizionata dall’incorporazione della ex Centrobanca, l’analisi

viene proposta con riferimento al solo primo trimestre 2014.

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129

Mercato interbancario: evoluzione trimestrale

Importi in migliaia di euro in valore in %

Crediti verso banche 14.460.750 13.487.366 973.384 7,2% 12.491.061 13.717.646 15.283.251di cui:- crediti verso Banche Centrali 239.831 776.842 -537.011 -69,1% 560.036 737.251 606.308- infragruppo 12.198.864 10.880.101 1.318.763 12,1% 9.740.765 10.401.624 12.180.521

di cui: titoli infragruppo 4.254.091 3.094.120 1.159.971 37,5% 1.948.538 1.647.346 3.835.593

Debiti verso banche 25.086.834 24.285.811 801.023 3,3% 26.916.219 28.531.411 28.606.811di cui:- debiti verso Banche Centrali 12.173.833 12.166.333 7.500 0,1% 12.155.083 12.139.750 12.121.417- infragruppo 10.863.627 10.295.663 567.964 5,5% 12.786.631 14.179.303 14.629.652

di cui: depositi subordinati - - - - 201.035 200.319 201.060

Posizione interbancaria netta -10.626.084 -10.798.445 -172.361 -1,6% -14.425.158 -14.813.765 -13.323.560 di cui: infragruppo 1.335.237 584.438 750.799 128,5% -3.045.866 -3.777.679 -2.449.131

banche esterne al Gruppo -11.961.321 -11.382.883 578.438 5,1% -11.379.292 -11.036.086 -10.874.429 Posizione interbancaria netta escluse Banche Centrali e operatività infragruppo -27.319 6.608 -33.927 n.s. 215.755 366.413 640.680

30.9.2013C

31.3.2013E

30.6.2013D

31.3.2014A

31.12.2013B

Variazioni A/B

Stanti i finanziamenti LTRO in essere con la Banca Centrale Europea per 12 miliardi di euro, a fine trimestre il saldo interbancario di UBI Banca continuava a mostrarsi negativo per 10,6 miliardi, formato dal saldo infragruppo per +1,3 miliardi e dall’interscambio netto con il mercato per circa -12 miliardi. Rispetto al 31 dicembre 2013, la posizione netta non ha mostrato variazioni di rilievo (-172 milioni), sintesi in realtà di un aumento parallelo sia del saldo positivo infragruppo, sia del saldo negativo verso controparti esterne, che a fine marzo 2014 definiva una posizione debitoria netta (escluse Banche Centrali e operatività interna al Gruppo) di 27,3 milioni. Quale effetto dell’incorporazione di B@nca 24-7 (nel terzo trimestre 2012) e di Centrobanca (nel secondo trimestre 2013), il saldo infragruppo di UBI Banca è divenuto sempre più negativo per la minore attività di finanziamento verso le Controllate incorporate (che venivano sostenute con erogazioni in varie forme tecniche). Tale effetto è andato tuttavia annullandosi poiché il prevalente accentramento in UBI Banca delle emissioni dei prestiti obbligazionari destinati alla clientela ordinaria e collocati dalle Banche Rete ha parzialmente modificato la struttura patrimoniale della Capogruppo, che dalla seconda metà del 2013 accoglie fra i crediti verso banche (nella voce titoli infragruppo) le sottoscrizioni – nuove e in crescita – di titoli emessi dalle Controllate bancarie (prevalentemente BBS, BPB e BPA), registrando al contempo un calo della raccolta infragruppo dalle Banche Rete17, quale riflesso della mutata strategia di gestione del funding obbligazionario e della liquidità. La dinamica trimestrale complessiva evidenzia peraltro un’altrettanto modesta espansione sia per i crediti verso banche (+1 miliardo), sia per i debiti (+0,8 miliardi), che così si spiega. Al 31 marzo 2014, i crediti verso banche totalizzavano 14,5 miliardi, ed erano composti per circa 0,3 miliardi dalle diminuite disponibilità verso Banche Centrali per il conto accentrato della Riserva Obbligatoria (-0,5 miliardi) e per 14,2 miliardi dai crediti verso altre banche. Questi ultimi sintetizzano una crescita complessiva di 1,5 miliardi, derivante dall’incremento dei titoli di debito (+1,2 miliardi, per le citate emissioni delle Banche Rete, sottoscritte dalla Capogruppo a titolo di impiego della liquidità in seguito all’accentramento in UBI Banca dell’attività di emittente obbligazioni destinate alla clientela delle stesse Banche) e dei conti correnti (+0,4 miliardi, equamente ripartiti fra controparti interne e di mercato), a cui si è contrapposta la flessione dei pronti contro termine attivi infragruppo (-0,2 miliardi; la voce – nella sezione non infragruppo, pari a 937 milioni – va letta in correlazione con le passività finanziarie di negoziazione per cassa/scoperti tecnici su titoli di Stato europei). All’interno dell’aggregato i finanziamenti verso controparti bancarie del Gruppo ammontavano a fine trimestre a 12,2 miliardi (10,9 miliardi al 31 dicembre 2013).

17 La crescita della raccolta infragruppo nei tre mesi rispecchia un flusso proveniente da UBI Banca International.

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130

Con riferimento alla raccolta da banche, pari complessivamente a 25,1 miliardi a fine trimestre, si osserva una variazione di +0,8 miliardi, da ricondurre essenzialmente ai volumi intermediati infragruppo (complessivamente 10,9 miliardi), in particolare i conti correnti (+0,2 miliardi) e i depositi vincolati (+0,5 miliardi). Quest’ultima voce (la più significativa delle forme tecniche, salita ormai a 8,1 miliardi) evidenzia da un lato il deflusso della liquidità delle Banche Rete (-0,6 miliardi, in relazione alla nuova strategia di funding) e dall’altro l’incremento delle disponibilità delle altre Controllate bancarie (UBI Banca Private Investment, IW Bank e UBI Banca International, +1,1 miliardi). I finanziamenti hanno subito un calo di 0,1 miliardi a 1,5 miliardi per effetto dei p/t passivi originati all’interno del Gruppo; nella voce sono incluse le erogazioni a m/l termine della BEI (898 milioni dai 910 milioni del dicembre scorso per effetto degli ammortamenti) da porre in relazione all’attività di sostegno finanziario alle PMI. Fra gli altri debiti (199 milioni), essenzialmente rivenienti dall’operatività esterna al Gruppo, rientra il rapporto di regolamento delle carte di credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari (in leggera flessione nei primi tre mesi dell’esercizio). L’esposizione verso Banche Centrali si quantificava a fine periodo in 12,2 miliardi (comprensivi del rateo interessi), invariata rispetto al 31 dicembre 2013. Per quanto riguarda infine l’informativa sulle riserve di liquidità, rappresentate dagli attivi stanziabili in Banca Centrale Europea nelle operazioni di rifinanziamento, si rimanda alla Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata, riportata in altra parte del presente fascicolo.

***

Attività/passività finanziarie

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio (A)

Incid. % L 1 L 2 L 3 Valore di

bilancio (B)Incid.

%in valore in %

Att. fin. detenute per la negoziazione 3.433.897 575.789 1.338 4.011.024 17,7% 2.584.378 605.001 1.701 3.191.080 15,0% 819.944 25,7% di cui: contratti derivati finanziari 204 575.783 - 575.987 2,5% 158 604.993 - 605.151 2,8% -29.164 -4,8%

Att. fin. valutate al fair value 117.148 927 75.617 193.692 0,9% 117.129 927 90.087 208.143 1,0% -14.451 -6,9%

Att. fin. disponibili per la vendita 14.228.262 920.081 133.613 15.281.956 67,6% 13.726.705 895.804 130.767 14.753.276 69,5% 528.680 3,6%

Att. fin. detenute sino alla scadenza - - - 3.113.263 13,8% - - - 3.086.815 14,5% 26.448 0,9%

Attività finanziarie (a) 17.779.307 1.496.797 210.568 22.599.935 100,0% 16.428.212 1.501.732 222.555 21.239.314 100,0% 1.360.621 6,4% di cui:

- titoli di debito 17.393.788 869.856 4.379 21.381.286 94,6% 16.050.828 845.785 4.668 19.988.096 94,1% 1.393.190 7,0% di cui: titoli di Stato italiani 16.880.910 447.046 - 20.441.219 90,4% 15.543.833 428.129 - 19.058.777 89,7% 1.382.442 7,3%

- titoli di capitale 5.762 927 198.676 205.365 0,9% 5.290 927 210.178 216.395 1,0% -11.030 -5,1% - quote O.I.C.R. 379.553 50.231 7.513 437.297 1,9% 371.936 50.027 7.709 429.672 2,0% 7.625 1,8%

Passività fin. di negoziazione (b) 965.788 547.736 - 1.513.524 100,0% 979.014 551.777 645 1.531.436 100,0% -17.912 -1,2% di cui: contratti derivati finanziari 112 547.736 - 547.848 36,2% 52 551.777 - 551.829 36,0% -3.981 -0,7%

Attività finanziarie nette (a-b) 16.813.519 949.061 210.568 21.086.411 15.449.198 949.955 221.910 19.707.878 1.378.533 7,0%

31.3.2014 Variazioni (A) / (B)31.12.2013

Per la categoria delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza non è stato indicato il fair value in quanto contabilizzate al costo ammortizzato.

Al 31 marzo 2014, le attività finanziarie detenute da UBI Banca si sono attestate a 22,6 miliardi (21,1 miliardi se calcolate al netto delle passività finanziarie), con un incremento di 1,4 miliardi rispetto a fine 2013, riconducibile sia a nuovi acquisti di BTP e BOT che hanno interessato il portafoglio di negoziazione sia all’aumento di fair value degli investimenti classificati nella categoria AFS. Si evidenziano di seguito i principali movimenti che hanno riguardato le diverse categorie finanziarie nel primo trimestre dell’anno, rinviando per una più completa ed esaustiva analisi alla Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata riportata nelle pagine precedenti:

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131

Attività/passività finanziarie: evoluzione trimestrale

Importi in migliaia di euroValore di

bilancio (A)Incid.

%Valore di

bilancio (B)Incid.

%Valore di

bilancio (C)Incid.

%Valore di

bilancio (D)Incid.

%Valore di

bilancio (E)Incid.

%

Att. fin. detenute per la negoziazione 4.011.024 17,7% 3.191.080 15,0% 3.449.192 16,6% 4.858.058 23,1% 4.831.209 23,8% di cui: contratti derivati finanziari 575.987 2,5% 605.151 2,8% 652.820 3,1% 740.620 3,5% 501.537 2,5%

Att. fin. valutate al fair value 193.692 0,9% 208.143 1,0% 207.370 1,0% 206.860 1,0% 125.579 0,6%

Att. fin. disponibili per la vendita 15.281.956 67,6% 14.753.276 69,5% 13.968.794 67,2% 12.813.746 61,0% 12.192.040 59,9%

Att. fin. detenute sino alla scadenza 3.113.263 13,8% 3.086.815 14,5% 3.149.620 15,2% 3.122.272 14,9% 3.185.071 15,7%

Attività finanziarie (a) 22.599.935 100,0% 21.239.314 100,0% 20.774.976 100,0% 21.000.936 100,0% 20.333.899 100,0% di cui:

- titoli di debito 21.381.286 94,6% 19.988.096 94,1% 19.655.044 94,6% 19.729.124 93,9% 19.407.576 95,4% di cui: titoli di Stato italiani 20.441.219 90,4% 19.058.777 89,7% 18.522.467 89,2% 18.591.657 88,5% 18.567.368 91,3%

- titoli di capitale 205.365 0,9% 216.395 1,0% 247.182 1,2% 310.660 1,5% 207.340 1,0%

- quote O.I.C.R. 437.297 1,9% 429.672 2,0% 217.917 1,0% 218.426 1,0% 215.250 1,1%

Passività fin. di negoziazione (b) 1.513.524 100,0% 1.531.436 100,0% 1.457.552 100,0% 1.787.611 100,0% 1.693.378 100,0% di cui: contratti derivati finanziari 547.848 36,2% 551.829 36,0% 587.547 40,3% 683.638 38,2% 486.181 28,7%

Attività finanziarie nette (a-b) 21.086.411 19.707.878 19.317.424 19.213.325 18.640.521

31.3 2014 31.12.2013 30.9.2013 30.6.2013 31.3 2013

Per la categoria delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza non è stato indicato il fair value in quanto contabilizzate al costo ammortizzato.

le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cresciute a 15,3 miliardi (+0,5 miliardi rispetto a dicembre), riflettendo il significativo incremento di fair value dei titoli di Stato italiani. Si segnala che nel trimestre è stata effettuata una manovra di switch che ha interessato BTP per un controvalore nominale complessivo di 1,55 miliardi (vendite sulle scadenze a breve termine e contestuale re-investimento nella medesima tipologia di strumenti aventi scadenze allungate, caratterizzate da un miglior rendimento) e ha permesso di realizzare una plusvalenza lorda di 34 milioni, iscritta a conto economico; le attività finanziarie detenute sino alla scadenza, pari a 3,1 miliardi, continuano ad essere costituite unicamente dai titoli di Stato acquistati nel primo trimestre del 2012 (BTP per nominali 3 miliardi con scadenza novembre 2014); le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono salite a 4 miliardi (+0,8 miliardi) in seguito ad acquisti di BTP e BOT per un controvalore di 1 miliardo a fronte di vendite per 0,2 miliardi, che hanno riguardato BTP e CCT; le attività finanziarie valutate al fair value – costituite da investimenti in fondi e in titoli di capitale, questi ultimi detenuti nell’ambito dell’attività di merchant banking e di private equity – si sono quantificate in 193,7 milioni (208,1 milioni a fine 2013): la flessione nel periodo è attribuibile alla cessione, per un corrispettivo di 15 milioni, del 3,75% del capitale detenuto in Humanitas Spa, operazione che ha portato la partecipazione di UBI Banca nel capitale della Società al 5,31%. È risultato invece pressochè invariato nel trimestre il fair value, pari a 124 milioni, delle quote in O.I.C.R. che comprendono, al livello 1, i fondi quotati Tages per 117 milioni e, a livello 3, hedge fund per 6,9 milioni (questi ultimi sono anche presenti, per 0,6 milioni, all’interno della categoria HFT).

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132

Schemi del bilancio intermedio dell’impresa al 31 marzo 2014

Stato patrimoniale

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.12.2013 31.3.2013

VOCI DELL'ATTIVO10. Cassa e disponibilità liquide 129.992 151.927 124.66020. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.011.024 3.191.080 4.831.20930. Attività finanziarie valutate al fair value 193.692 208.143 125.57940. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.281.956 14.753.276 12.192.04050. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.113.263 3.086.815 3.185.07160. Crediti verso banche 14.460.750 13.487.366 15.283.25170. Crediti verso clientela 23.962.361 25.168.913 21.539.13480. Derivati di copertura 300.274 215.310 108.73790. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 5.606 5.418 -

100. Partecipazioni 10.708.381 10.608.614 11.235.287110. Attività materiali 645.244 650.742 581.597120. Attività immateriali 410 410 410130. Attività fiscali 1.684.885 1.727.626 1.630.799

a) correnti 321.094 322.536 407.405b) anticipate 1.363.791 1.405.090 1.223.394

- di cui alla Legge 214/2011 1.237.798 1.238.386 922.908140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.329 2.329 2.329150. Altre attività 699.446 656.676 729.573

75.199.613 73.914.645 71.569.676TOTALE DELL'ATTIVO

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.12.2013 31.3.2013

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO10. Debiti verso banche 25.086.834 24.285.811 28.606.81120. Debiti verso clientela 2.658.889 7.223.913 7.456.57630. Titoli in circolazione 34.489.699 30.211.092 23.238.24340. Passività finanziarie di negoziazione 1.513.524 1.531.436 1.693.37860. Derivati di copertura 462.440 377.702 950.12280. Passività fiscali 451.208 323.144 284.167

a) correnti 300.566 232.645 223.083 b) differite 150.642 90.499 61.084

100. Altre passività 705.434 631.077 608.383110. Trattamento di fine rapporto del personale 43.545 40.166 35.218120. Fondi per rischi e oneri: 60.828 58.488 39.133

a) quiescenza e obblighi simili 1.052 1.061 - b) altri fondi 59.776 57.427 39.133

130. Riserve da valutazione 125.805 -142.564 -546.893 160. Riserve 2.409.264 2.337.924 2.143.427170. Sovrapprezzi di emissione 4.716.866 4.716.866 4.716.862180. Capitale 2.254.371 2.254.371 2.254.368190. Azioni proprie (-) -6.121 -6.121 -6.121 200. Utile (Perdita) del periodo (+/-) 227.027 71.340 96.002

75.199.613 73.914.645 71.569.676TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

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133

Conto economico

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013 31.12.2013

10. Interessi attivi e proventi assimilati 294.479 270.659 1.229.614

20. Interessi passivi e oneri assimilati (269.541) (283.170) (1.110.224)

30. Margine di interesse 24.938 (12.511) 119.39040. Commissioni attive 19.457 17.032 94.789

50. Commissioni passive (19.056) (20.459) (89.550)

60. Commissione nette 401 (3.427) 5.23970. Dividendi e proventi simili 236.558 165.817 247.205

80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 26.625 (19.807) 44.949

90. Risultato netto dell’attività di copertura (1.648) (519) (4.182)

100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 32.144 14.665 189.015a) crediti (705) - (2.338)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 34.126 14.851 188.192

d) passività finanziarie (1.277) (186) 3.161

110. Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value 599 1.956 3.163

120. Margine di intermediazione 319.617 146.174 604.779130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: (24.760) (25.764) (228.482)

a) crediti (25.646) (24.541) (188.115)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 454 (518) (21.768)

d) altre operazioni finanziarie 432 (705) (18.599)

140. Risultato netto della gestione finanziaria 294.857 120.410 376.297150. Spese amministrative: (78.299) (72.265) (326.588)

a) spese per il personale (37.761) (32.050) (153.453)

b) altre spese amministrative (40.538) (40.215) (173.135)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.002) 618 (1.354)

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (5.500) (5.530) (22.850)

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - - -

190. Altri oneri/proventi di gestione 29.476 29.502 116.334

200. Costi operativi (55.325) (47.675) (234.458) 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni (904) (927) (316.397)

240. Utili (Perdite) dalla cessione di investimenti (10) 3 7

250. Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 238.618 71.811 (174.551) 260. Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente (11.591) 24.191 245.891

270. Utile (Perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 227.027 96.002 71.340280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - - -

290. Utile (Perdita) del periodo 227.027 96.002 71.340

Prospetto della redditività complessiva

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013 31.12.2013

10. UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 227.027 96.002 71.340

Altre componenti reddituali, al netto delle imposte, senza rigiro a conto economico40. Piani a benefici definti -725 -72 -565

Altre componenti reddituali, al netto delle imposte, con rigiro a conto economico100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 269.094 -44.247 388.089

130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 268.369 -44.319 387.524

140. REDDITIVITÅ COMPLESSIVA (Voce 10. + 130.) 495.396 51.683 458.864

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134

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 marzo 2014

Esistenze al 31.12.2013

Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.254.371 - 2.254.371 - - - - - - - - - - 2.254.371a) azioni ordinarie 2.254.371 - 2.254.371 - - - - - - - - - 2.254.371b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione 4.716.866 - 4.716.866 - - - - - - - - - - 4.716.866

Riserve 2.337.924 - 2.337.924 71.340 - - - - - - - - - 2.409.264a) di utili 1.661.654 - 1.661.654 71.340 - - - - - - - - - 1.732.994

b) altre 676.270 - 676.270 - - - - - - - - - - 676.270

Riserve da valutazione -142.564 - -142.564 - - - - - - - - - 268.369 125.805

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie -6.121 - -6.121 - - - - - - - - - -6.121

Utile/perdita del periodo 71.340 - 71.340 -71.340 - - - - - - - - 227.027 227.027

Patrimonio netto 9.231.816 - 9.231.816 - - - - - - - - - 495.396 9.727.212

Patrimonio netto al

31.3.2014Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Redditività complessivaRiserve Dividendi e altre

destinazioniStock

options

Modifica saldi di

apertura

Esistenze all'1.1.2014

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio - marzo 2014

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di

capitale

Derivati su proprie azioni

118

+26,6 milioni dalla negoziazione (-19,8 milioni nel 2013), riconducibile per +18,7 milioni al comparto dei titoli di debito2 (alimentato per 17,6 dalle plusvalenze), per +6,5 milioni alle plusvalenze nette sui titoli di debito scoperti, per +1 milione all’attività in valuta, per +0,6 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili, plusvalenze e ratei)3, per +0,4 milioni ai titoli di capitale e relativi derivati, nonché per -0,5 milioni ai derivati di credito di negoziazione; +0,6 milioni dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, della residuale posizione in hedge fund, nonché delle partecipazioni di private equity della ex Centrobanca (+2 milioni nel 2013); -1,6 milioni dalla copertura – che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle relative poste coperte – riferibili prevalentemente ai titoli AFS (-0,5 milioni nel 2013 da collegarsi ai prestiti obbligazionari); +32,1 milioni dalla cessione di AFS e dal riacquisto di passività finanziarie, di cui 34,1 milioni dalla vendita di 1,5 miliardi di titoli di Stato italiani, -0,7 milioni dalla cessione di posizioni deteriorate (ristrutturate ed incagliate) della ex Centrobanca e -1,3 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito della consueta operatività in contropartita con la clientela. Nel primo trimestre 2013 gli utili conseguiti erano stati 14,7 milioni, di cui 2,4 milioni rivenienti dalla vendita di due obbligazioni bancarie, 12,5 milioni da titoli di capitale (in particolare, 11,4 milioni la plusvalenza sulle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni su A2A e 0,5 milioni l’integrazione di prezzo derivante dalla cessione di Cerved Group realizzata nel 2008; importi tutti oggetto di normalizzazione) e -0,2 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione;

gli altri proventi e oneri di gestione si sono attestati a 27,7 milioni (28,1 milioni nei primi tre mesi del 2013), riflettendo in primis la consistenza, ma anche l’evoluzione, dei proventi. Dal dettaglio delle voci, si osserva la riduzione dei “recuperi di altre spese” (-0,4 milioni dagli invii degli estratti conto sulle carte di credito e dai finanziamenti a clientela) e dei “fitti, canoni attivi e altri proventi per la gestione immobili” (-1,4 milioni, anche per effetto del processo di razionalizzazione delle proprietà immobiliari), ma anche l’aumento degli “altri proventi e sopravvenienze attive” (+1,1 milioni, fra i quali sono inclusi 0,8 milioni di proventi per operazioni di cartolarizzazione). I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” hanno mostrato un’evoluzione positiva (+0,4 milioni), correlata alla crescita dei volumi operativi in ambito Finanza e ad una maggiore incidenza di alcuni service (fra i quali i servizi Rischi di riciclaggio e finanziamento al terrorismo e Commerciale), parzialmente compensata dagli effetti conseguenti all'incorporazione di Centrobanca in UBI Banca;

il margine d’interesse – anche grazie all’attività di finanziamento rilevata nel 2012 dalla Consumer Bank e nel maggio del 2013 dalla Corporate Bank – è diventato positivo per 24,9 milioni (-12,5 milioni nel primo trimestre 20134), recependo, fra l’altro, anche il moderato rialzo della struttura della curva dei tassi nei due periodi5. L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).

2 Alla luce dell’attuale operatività di UBI Banca sui mercati, si propone la lettura disaggregata dei risultati dei titoli di debito e dei relativi

derivati; la lettura combinata che veniva proposta negli anni passati rimane valida per le situazioni a suo tempo oggetto di disamina. 3 Quest’ultima componente nel 2013 incorporava le perdite su derivati riferiti a tassi d’interesse per 33,6 milioni, rivenienti principalmente

dalla manovra di parziale rimodulazione delle coperture del rischio tasso (IRS) sui prestiti obbligazionari di propria emissione, sui mutui della ex B@nca 24-7, ma anche sulle attività e passività delle Società del Gruppo. Tale impatto era stato bilanciato dall’effetto positivo sugli attivi e passivi delle Banche Rete e delle Società Prodotto con un esito sostanzialmente neutro sul bilancio consolidato

4 Il margine d’interesse si presentava negativo poiché incorporava il costo finanziario che UBI Banca sosteneva a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari andavano ad alimentare la voce dividendi.

5 La media del tasso Euribor a 1 mese è infatti salita nei due trimestri dallo 0,119% del 2013 allo 0,229% del corrente esercizio.

Altri proventi e oneri di gestione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

Altri proventi di gestione 28.093 28.422 Recupero spese e altri ricavi su c/c 1 - Recupero altre spese 2.344 2.750 Recuperi di imposte 1.844 1.443 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 8.276 9.712 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 16.159 15.771 Altri proventi e sopravvenienze attive 1.313 189 Riclassifica "recuperi di imposte" (1.844) (1.443)

Altri oneri di gestione (429) (331) Ammortamento migliorie su beni di terzi (32) (32) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria - - Altri oneri e sopravvenienze passive (429) (331)

Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 32 32

Totale altri proventi e oneri di gestione 27.664 28.091

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Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 marzo 2013

Esistenze al 31.12.2012

Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.254.368 - 2.254.368 - - - - - - - - - - 2.254.368a) azioni ordinarie 2.254.368 - 2.254.368 - - - - - - - - - - 2.254.368b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione 4.716.861 - 4.716.861 - - - 1 - - - - - - 4.716.862

Riserve 1.919.945 - 1.919.945 223.496 - -14 - - - - - - - 2.143.427a) di utili 1.483.812 - 1.483.812 223.496 - - - - - - - - - 1.707.308

b) altre 436.133 - 436.133 - - -14 - - - - - - - 436.119

Riserve da valutazione -502.574 - -502.574 - - - - - - - - - -44.319 -546.893

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie -4.375 - -4.375 - - - - -1.746 - - - - - -6.121

Utile/perdita del periodo 223.496 - 223.496 -223.496 - - - - - - - - 96.002 96.002

Patrimonio netto 8.607.721 - 8.607.721 - - -14 1 -1.746 - - - - 51.683 8.657.645

Patrimonio netto al

31.3.2013Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Redditività complessivaRiserve Dividendi e altre

destinazioniStock

options

Modifica saldi di

apertura

Esistenze all'1.1.2013

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio - marzo 2013

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di

capitale

Derivati su proprie azioni

118

+26,6 milioni dalla negoziazione (-19,8 milioni nel 2013), riconducibile per +18,7 milioni al comparto dei titoli di debito2 (alimentato per 17,6 dalle plusvalenze), per +6,5 milioni alle plusvalenze nette sui titoli di debito scoperti, per +1 milione all’attività in valuta, per +0,6 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili, plusvalenze e ratei)3, per +0,4 milioni ai titoli di capitale e relativi derivati, nonché per -0,5 milioni ai derivati di credito di negoziazione; +0,6 milioni dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, della residuale posizione in hedge fund, nonché delle partecipazioni di private equity della ex Centrobanca (+2 milioni nel 2013); -1,6 milioni dalla copertura – che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle relative poste coperte – riferibili prevalentemente ai titoli AFS (-0,5 milioni nel 2013 da collegarsi ai prestiti obbligazionari); +32,1 milioni dalla cessione di AFS e dal riacquisto di passività finanziarie, di cui 34,1 milioni dalla vendita di 1,5 miliardi di titoli di Stato italiani, -0,7 milioni dalla cessione di posizioni deteriorate (ristrutturate ed incagliate) della ex Centrobanca e -1,3 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito della consueta operatività in contropartita con la clientela. Nel primo trimestre 2013 gli utili conseguiti erano stati 14,7 milioni, di cui 2,4 milioni rivenienti dalla vendita di due obbligazioni bancarie, 12,5 milioni da titoli di capitale (in particolare, 11,4 milioni la plusvalenza sulle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni su A2A e 0,5 milioni l’integrazione di prezzo derivante dalla cessione di Cerved Group realizzata nel 2008; importi tutti oggetto di normalizzazione) e -0,2 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione;

gli altri proventi e oneri di gestione si sono attestati a 27,7 milioni (28,1 milioni nei primi tre mesi del 2013), riflettendo in primis la consistenza, ma anche l’evoluzione, dei proventi. Dal dettaglio delle voci, si osserva la riduzione dei “recuperi di altre spese” (-0,4 milioni dagli invii degli estratti conto sulle carte di credito e dai finanziamenti a clientela) e dei “fitti, canoni attivi e altri proventi per la gestione immobili” (-1,4 milioni, anche per effetto del processo di razionalizzazione delle proprietà immobiliari), ma anche l’aumento degli “altri proventi e sopravvenienze attive” (+1,1 milioni, fra i quali sono inclusi 0,8 milioni di proventi per operazioni di cartolarizzazione). I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” hanno mostrato un’evoluzione positiva (+0,4 milioni), correlata alla crescita dei volumi operativi in ambito Finanza e ad una maggiore incidenza di alcuni service (fra i quali i servizi Rischi di riciclaggio e finanziamento al terrorismo e Commerciale), parzialmente compensata dagli effetti conseguenti all'incorporazione di Centrobanca in UBI Banca;

il margine d’interesse – anche grazie all’attività di finanziamento rilevata nel 2012 dalla Consumer Bank e nel maggio del 2013 dalla Corporate Bank – è diventato positivo per 24,9 milioni (-12,5 milioni nel primo trimestre 20134), recependo, fra l’altro, anche il moderato rialzo della struttura della curva dei tassi nei due periodi5. L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).

2 Alla luce dell’attuale operatività di UBI Banca sui mercati, si propone la lettura disaggregata dei risultati dei titoli di debito e dei relativi

derivati; la lettura combinata che veniva proposta negli anni passati rimane valida per le situazioni a suo tempo oggetto di disamina. 3 Quest’ultima componente nel 2013 incorporava le perdite su derivati riferiti a tassi d’interesse per 33,6 milioni, rivenienti principalmente

dalla manovra di parziale rimodulazione delle coperture del rischio tasso (IRS) sui prestiti obbligazionari di propria emissione, sui mutui della ex B@nca 24-7, ma anche sulle attività e passività delle Società del Gruppo. Tale impatto era stato bilanciato dall’effetto positivo sugli attivi e passivi delle Banche Rete e delle Società Prodotto con un esito sostanzialmente neutro sul bilancio consolidato

4 Il margine d’interesse si presentava negativo poiché incorporava il costo finanziario che UBI Banca sosteneva a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari andavano ad alimentare la voce dividendi.

5 La media del tasso Euribor a 1 mese è infatti salita nei due trimestri dallo 0,119% del 2013 allo 0,229% del corrente esercizio.

Altri proventi e oneri di gestione

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

Altri proventi di gestione 28.093 28.422 Recupero spese e altri ricavi su c/c 1 - Recupero altre spese 2.344 2.750 Recuperi di imposte 1.844 1.443 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 8.276 9.712 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 16.159 15.771 Altri proventi e sopravvenienze attive 1.313 189 Riclassifica "recuperi di imposte" (1.844) (1.443)

Altri oneri di gestione (429) (331) Ammortamento migliorie su beni di terzi (32) (32) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria - - Altri oneri e sopravvenienze passive (429) (331)

Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 32 32

Totale altri proventi e oneri di gestione 27.664 28.091

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136

Rendiconto finanziario (metodo indiretto)

Importi in migliaia di euro31.3.2014 31.3.2013

-1.427 -68.824 - risultato del periodo (+/-) 227.027 96.002

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (+/-) -17.262 -22.536

- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 1.648 519 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 24.760 25.763 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 5.500 5.530 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 1.002 618 - imposte e tasse non liquidate (+) 11.591 -24.191 - altri aggiustamenti (+/-) -255.693 -150.529

-701.554 1.984.311 - attività finanziarie detenute per la negoziazione -818.607 -55.512 - attività finanziarie valutate al fair value 15.042 -255 - attività finanziarie disponibili per la vendita -1.562 -381.111 - crediti verso banche -972.956 546.391 - crediti verso clientela 1.171.327 1.019.789 - altre attività -94.798 855.009

545.043 -1.833.306 - debiti verso banche 806.511 498.330 - debiti verso clientela -4.563.711 -440.052 - titoli in circolazione 4.137.546 -123.546 - passività finanziarie di negoziazione 2.278 -839.440 - altre passività 162.419 -928.598

-157.938 82.181

235.796 165.366 - vendite di partecipazioni - - - dividendi incassati su partecipazioni 235.771 165.363 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - vendite di attività materiali 25 3 - vendite di attività immateriali - -

-99.793 -324.584 - acquisti di partecipazioni -99.767 -324.468 - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - acquisti di attività materiali -26 -116 - acquisti di attività immateriali - - - acquisti di rami d'azienda - -

136.003 -159.218

- emissioni/acquisti di azioni proprie - -1.745 - distribuzione dividendi e altre finalità - -

- -1.745

-21.935 -78.782

Riconciliazione

Importi in migliaia di euro 31.3.2014 31.3.2013

Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 151.927 203.442 Operazioni di aggregazione aziendale - - Liquidità totale generata/assorbita -21.935 -78.782 Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 129.992 124.660

A. ATTIVITÁ OPERATIVA1. Gestione

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa

B. ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO1. Liquidità generata da

LIQUIDITÁ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO

2. Liquidità assorbita da

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento

C. ATTIVITÁ DI PROVVISTA

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista

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Calendario finanziario

Calendario degli eventi societari di UBI Banca per il 2014

Data prevista Evento

19 maggio, 21 maggio e 22 maggio 2014

Rispettivamente data di stacco, record date e data di pagamento del dividendo se deliberato dall’Assemblea dei Soci

8 agosto 2014 Approvazione della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2014 da parte del Consiglio di Gestione

11 novembre 2014 Approvazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2014 da parte del Consiglio di Gestione

Le presentazioni dei dati contabili alla comunità finanziaria, che si prevede avranno luogo con frequenza trimestrale, verranno comunicate di volta in volta.

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Contatti

Contatti

Sul sito www.ubibanca.it è disponibile tutta l’informativa periodica Investor Relations: tel. 035 3922217 e-mail: [email protected] Comunicazione istituzionale e Relazioni con la stampa: tel. 02 77814932 /02 77814213 e-mail: [email protected] Ufficio Soci: tel. 035 3922312 e-mail: [email protected]

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Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2014