1 maggio 2014

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Nel giorno della festa dei lavoratori l’oscar lo assegniamo ad Alfredo Faiella. Lo storico allevatore della Gam ha avuto un gran coraggio ad esprimere tutto il suo disappunto verso chi gestisce il potere in Molise (Frattura) raccontando ai molisani, dalle telecamere di Telemolise, la situa- zione in cui versano 40 famiglie, le pro- messe di pagamento fatte dal governatore e puntualmente disattese. Una disperazione che si mostra con tutta la sua irruenza e le sue verità che por- tano ad una sola richiesta a chi governa: Frattura, per il bene del Molise, dimettiti. L’Oscar del giorno ad Alfredo Faiella Il Tapiro del giorno a Stefano Ramundo Il tapiro del giorno lo assegniamo a Ste- fano Ramundo denominato in città “belli capelli” per via della sua ex lunga e folta chioma. Fedelissimo di Big Gino, il consi- gliere delegato alla cultura, senza mai mo- strare segni di insofferenza, si candida con il Pd. Il tutto, però, dopo che la sua compa- gna è stata “incorporata” nella Polizia Mu- nicipale durante gli anni di mandato di governo appena concluso. Ossia, mentre lui era consigliere comunale. Evidente- mente il buon Ramundo segue la moda. Infatti nel centrosinistra si ritrova in buona compagnia con altri 10 “compagni” prove- nienti dal centrodestra. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 86 - GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO Pian al vertice di Sviluppo Italia: “Merito calpestato, è una vergogna” “Le ultime nomine effettuate dalla Giunta Frattura confermano che questa Regione è la patria del “gattopardo”: cambiare tutto affinché nulla cambi. Frattura si è candidato “vendendo” l’illusione del “Molise di tutti” e sono bastati solo pochi mesi per aggiungere il sottotitolo “…gli amici suoi, di Ruta e di Patriciello”. Altro che meritocrazia, siamo alla più tradizionale spartizione delle poltrone, che non ha ri- sparmiato neppure un solo ente o seggiolina pubblica. Il fortunato, oggi, è un signore di cui non si ricorda altro “merito” se non quello di essere stato coordinatore di Forza Italia e braccio de- stro di Aldo Patriciello e cognati. Con tale invidiabile curriculum, Frat- tura lo nomina al vertice di Sviluppo Italia Molise, la società che dovrebbe progettare i futuro industriale della Regione (e, coinci- denza delle coincidenze, proprio la struttura che erogò per conto della Regione il finanziamento di circa 300mila euro in favore della società Biocom, all’epoca di un certo Paolo Di Laura Frattura….ma sono dettagli). Il messaggio che si trae da questo ennesimo fulgido esempio di spartizione con il Cencelli è questo: i giovani molisani meritevoli per fare carriera nella loro terra non devono essere bravi e competenti, basta che entrino nelle grazie di Frattura o di Patriciello. A proposito: per chi voteranno Frattura e i “fratturiani” alle euro- pee? L’intervento di Michele Coralbo candidato alle amministrative di Campobasso con il Polo Civico per Scasserra sindaco

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Non c'è festa senza lavoro. Grazie Frattura!

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Nel giorno della festa dei lavoratoril’oscar lo assegniamo ad Alfredo Faiella.Lo storico allevatore della Gam ha avutoun gran coraggio ad esprimere tutto il suodisappunto verso chi gestisce il potere inMolise (Frattura) raccontando ai molisani,dalle telecamere di Telemolise, la situa-zione in cui versano 40 famiglie, le pro-messe di pagamento fatte dalgovernatore e puntualmente disattese.Una disperazione che si mostra con tuttala sua irruenza e le sue verità che por-tano ad una sola richiesta a chi governa:Frattura, per il bene del Molise, dimettiti.

L’Oscar del giornoad Alfredo Faiella

Il Tapiro del giornoa Stefano Ramundo

Il tapiro del giorno lo assegniamo a Ste-fano Ramundo denominato in città “bellicapelli” per via della sua ex lunga e foltachioma. Fedelissimo di Big Gino, il consi-gliere delegato alla cultura, senza mai mo-strare segni di insofferenza, si candida conil Pd. Il tutto, però, dopo che la sua compa-gna è stata “incorporata” nella Polizia Mu-nicipale durante gli anni di mandato digoverno appena concluso. Ossia, mentrelui era consigliere comunale. Evidente-mente il buon Ramundo segue la moda.Infatti nel centrosinistra si ritrova in buonacompagnia con altri 10 “compagni” prove-nienti dal centrodestra.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 86 - GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

Pian al vertice di Sviluppo Italia:“Merito calpestato, è una vergogna”

“Le ultime nomine effettuate dalla Giunta Frattura confermano chequesta Regione è la patria del “gattopardo”: cambiare tutto affinchénulla cambi. Frattura si è candidato “vendendo” l’illusione del “Molisedi tutti” e sono bastati solo pochi mesi per aggiungere il sottotitolo“…gli amici suoi, di Ruta e di Patriciello”. Altro che meritocrazia,siamo alla più tradizionale spartizione delle poltrone, che non ha ri-sparmiato neppure un solo ente o seggiolina pubblica.

Il fortunato, oggi, è un signore di cui non si ricorda altro “merito” senon quello di essere stato coordinatore di Forza Italia e braccio de-stro di Aldo Patriciello e cognati. Con tale invidiabile curriculum, Frat-tura lo nomina al vertice di Sviluppo Italia Molise, la società che

dovrebbe progettare i futuro industriale della Regione (e, coinci-denza delle coincidenze, proprio la struttura che erogò per contodella Regione il finanziamento di circa 300mila euro in favore dellasocietà Biocom, all’epoca di un certo Paolo Di Laura Frattura….masono dettagli).

Il messaggio che si trae da questo ennesimo fulgido esempio dispartizione con il Cencelli è questo: i giovani molisani meritevoli perfare carriera nella loro terra non devono essere bravi e competenti,basta che entrino nelle grazie di Frattura o di Patriciello.

A proposito: per chi voteranno Frattura e i “fratturiani” alle euro-pee?

L’intervento di Michele Coralbo candidato alle amministrative di Campobasso con il Polo Civico per Scasserra sindaco

CAMPOBASSO. Cosa c’è di meglio cheagevolare il candidato alle europee del mi-glior avversario, in campo nazionale? Frat-tura non ha dubbi. Forse, non potendoattivamente prendere parte alla campagnaelettorale a favore di Aldo Patriciello, avrà de-ciso di agevolare il candidato di Forza Italiaalle europee assegnando ad un suo “porta-borse” un ruolo di primo piano nella gestionedei finanziamenti alle imprese. Nicandro Co-tugno, ex sindaco di Venafro, legale del Neu-romed di Patriciello nominato commissarioliquidatore della Comunità Montana e Clau-dio Pian promosso ad amministratore di Svi-luppo Italia Molise, dove tra l’altro c’è tutta ladocumentazione riferita ai finanziamenti elar-giti alla Biocom di Frattura (che vede sotto in-chiesta il governatore per 265mila euro difinanziamenti pubblici intascati e non spesi

né restituiti), non piace a nessuno se non aVincenzo Cotugno (il consigliere regionalecognato di Patriciello che governa con Frat-tura). Il pagamento dell’altra cambiale politica ef-

fettuata dal governatore con la nomina, oltrei 40 posti letto alla clinica dello stesso GruppoPatriciello a Salcito (per sei milioni di euroall’anno mentre la sanità molisana chiude e icittadini non sanno dove curarsi), sembranonon aver ancora soddisfatto gli alleati frattu-riani di Forza Italia. Così, mentre si prospet-tano ulteriori richieste che Frattura nonesiterà a soddisfare, ecco arrivare il monitodi Danilo Leva. “Non credo politicamente sensato desi-

gnare a poco più di 20 giorni dalle elezionieuropee e dalle elezioni amministrative, rap-presentanti di Forza Italia ai vertici di enti o

di strutture commissariali. Soprattutto quandoqueste scelte avvengono con a capo del go-verno regionale un esponente del Pd e unicocandidato alle europee della nostra regione,invece, l'europarlamentare uscente di ForzaItalia Patriciello”. Il punto è: Frattura, pur es-sendosi iscritto nel Pd per riottenere la candi-datura a presidente della Giunta, non puònon soddisfare la richiesta di aiuto di Patri-ciello. Non solo perché il gruppo dell’europarla-

mentare uscente è saltato dalla parte dellastaccionata politica con il movimento civico diRialzati Molise (quasi a preventivare l’oppo-sto dell’affossamento che stanno compiendoin Regione), ma anche perché sempre PaoloFrattura è legato agli stessi personaggi dalfilo conduttori degli affari personali. In altreparole, se Frattura è socio in affari con gli

stessi soggetti della famiglia Patriciello, comepuò non aiutare uno che si candida a Bruxel-les con Forza Italia ma governa con lui gli af-fari in Molise? Un problema che il PartitoDemocratico avrebbe dovuto preventivarepiuttosto che pagare lo scotto di mettere inuna posizione di egemonia chi oggi sta cer-cando di affossare lo stesso partito. Resta solo una domanda: quando nel cen-

trodestrasinistra fratturiano finiranno le begheinterne per lavorare guardando al bene dellaRegione?

giorug

TAagliolto

21 maggio 2014

Danilo Leva boccia PaoloFrattura, ancora una volta

Il nuovo statuto regionale è stato promulgato il 14 aprilescorso dal presidente Frattura, con un ritardo di un anno epochi mesi. Costretto a farlo, per non correre il rischio di essere desti-

tuito dalla carica per la palese violazione dell’artico 126della Costituzione italiana (“Con decreto motivato del Presi-dente della Repubblica sono disposti lo scioglimento delConsiglio regionale e la rimozione del Presidente dellaGiunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzioneo gravi violazioni di legge”). Non promulgare lo statuto per scopi politici di parte (por-

tare la giunta regionale da quattro a cinque assessori), sa-

rebbe stato un atto contrario alla costituzione e una graveviolazione di legge.Da “Pinocchio politico” qual è, Frattura ha detto che la pro-

mulgazione e avvenuta nel pieno rispetto dei tempi stabilitidalla legge (Sic! -ndr), ma soprattutto nel massimo riguardodei principi democratici a garanzia del diritto di espressionereferendaria da parte dei cittadini molisani, e che il nuovostatuto rafforzava il percorso di democrazia, equità e traspa-renza a servizio del territorio e di tutti i nostri cittadini.Nient’affatto. E’ stato costretto a farlo, perché posto sull’avviso che da

parte del presidente del Consiglio dei ministri, del ministrodell’Interno e del ministro per gli affari regionali si andavanosviluppando le analisi della interrogazione presentata dalsenatore di Giacomo il 10 febbraio 2014. Iniziativa meritoria del senatore, ma anche questa avviata

con grave ritardo rispetto alle reiterate segnalazioni fatte daqueste colonne il 7 giugno 2013 (Statuto e atti amministrativipiegati all’interesse politico della maggioranza), il 12 settem-bre 2013 (Frattura non può impunemente privare i molisanidel nuovo statuto regionale), il 18 settembre 2013 (Il presi-dente Frattura se ne frega anche dell’articolo 123 della Co-stituzione italiana), il 24 settembre 2013 (Nella situazioneche s’è venuta a creare sussistono i presupposti per avviare

il procedimento di cui al primo comma dell’articolo 126 dellaCostituzione: la destituzione del presidente), il 5 novembre2013 (Colpo di mano del presidente Frattura per allargare lagiunta regionale e aggravare il costo della politica), il 12 no-vembre 2013 (Frattura, per allargare la giunta regionale eaggravare il costo della politica, non si fa scrupolo di calpe-stare leggi e Magna Carta), il 17 gennaio 2014 (Non ci sonopiù dubbi: la mancata promulgazione dello Statuto regionaleè preordinata all’allargamento della giunta regionale da 4 a5 assessori). Dai titoli emergevano evidenti lo scopo e l’interesse poli-

tici di Frattura a non promulgare il nuovo statuto ché gliavrebbe impedito (come gli impedisce) di allargare la giuntaregionale da quattro a cinque assessori. Costretto, dunque. E non già, come impunemente ha dichiarato, trattarsi di

un atto di liberalità. Ma se permarrà l’interesse politico diuna giunta a cinque, c’è da scommettere che Frattura e lamaggioranza che lo sorregge non si faranno scrupolo a mo-dificare lo statuto nel senso e nella direzione voluti. Il cini-smo del centrosinistra a Palazzo Moffa non ha limiti. Ne sanno qualcosa i dipendenti dello Zuccherificio, della

ex Solagrital, del Korai, di Molise Dati, e non andiamo oltre.E un’opposizione beatamente dormiente.

Dardo

Oltre al "portaborse" Pian c'è anche il commissario della Comunità Montana Nicandro Cotugno, legale del Neuromed

A finire nel mirino dell’onorevole del Pd sono le ultime nomina effettuate dal governatore agli uomini di Patriciello

SULLO STATUTO REGIONALE

Al “Pinocchio politico”molisano, Paolo di LauraFrattura, gli s’è allungatoancora di più il naso

TAagliolto

31 maggio 2014

CAMPOBASSO. Guardando il tg di Telemolise un bri-vido è percorso lungo la schiena. Vedere un cittadinomolisano imprecare contro il governo regionaleguidato da Frattura per la situazione economica incui vive lui e la sua famiglia faceva venire le lacrimeagli occhi. Faiella, allevatore della filiera avicola moli-sana, utilizza un termine eloquente: “delinquenti”. Ai limiti della querela, ma nei panni di chi do-

vrebbe riscuotere 31mila euro sui 60mila dovuti, enon percependoli nonostante le rassicurazionifornite dal governatore Frattura, di certo il si-gnor Faiella non si può biasimare. “Quando mi vede scappa, passa dalla porta sul

retro per non incrociarmi perché sa di non essere nel giusto”. Uno sfogo amaro che, purtroppo, seppur condotto in so-

litudine, non è l’unico. La situazione occupazionale in Molise nonfa certo sorridere. Non sono certo entusiasmanti i dati sulla disoccupazione for-

niti dall’Eurostat che fotografano l’Italia e il Molise in netto peg-gioramento. Infatti se nel Paese del sole il tasso di disoccupazionenel 2012 si era attestato al 10,7% nel 2013 ha toccato il 12,2%,quasi due punti in più rispetto alla media europea dove si fermaal 10,8%. E nella nostra regione certo non va meglio. Nel 2013i disoccupati in Molise sono cresciuti del di oltre tre punti toc-cando il 15,8%. A preoccupare il popolo, ma non chi governa, è il tasso di di-

soccupazione registrato per i giovanissimi, cioè quella fetta di po-polazione compresa tra i 15 e i 24 anni. Qui a risultare ormaisenza lavoro sono il 48,9% dei molisani, contro il 40% del datototale italiano e contro il 23,4% dell’Europa. Dati disperati chetraducono in cifre la crisi se si considerano anche i disoccupatidi lungo termine, ovvero quelli che non hanno più lavoro da ben12 mesi. Per il Molise infatti la percentuale è disastrosa attestan-dosi al 60,1%, contro il 56,4% dell’Italia e il 47,5% dell’Europa.Inoltre, solo l’anno scorso, il Molise ha perso 7.700 posti di la-voro. E la politica regionale non può essere immune da responsabi-

lità. Sono in molti ad attendere, vista la situazione, l’istituzionedel Reddito minimo garantito promesso dal centrosinistra unanno fa. Ma purtroppo il governo regionale è troppo impe-gnato a fare i conti per aumentare le proprie indennità, achiudere gli ospedali, a licenziare personale delle aziendegestite dalla Regione. Non ha un secondo per ideare azioniche possano servire ad ammortizzare questa situazione.

Si doveva rilanciare la filiera avicola e la Gam èchiusa. Si doveva risolvere il problema del deficit sani-tario e si chiudono gli ospedali ma si assegnano fondi

alle strutture private. Si doveva rilanciare lo Zuccherificiodel Molise per fare zucchero e invece si rischia di ritro-

varsi tutti i lavoratori a casa e un grande inceneritore su Ter-moli. Intanto oggi è la festa dei lavoratori. Ma chi può dire di festeggiare questa giornata? Gli unici che

possono gioire sono solo coloro che siedono, appunto, nelle isti-tuzioni. Coloro che dovrebbero evitare che più della metà dellapopolazione possa ritrovarsi in condizioni pessime. Coloro chenon dovrebbero limitarsi a scrivere righe di comunicati stampa,stile Petraroia, per rammaricarsi o esortare a fare. Coloro chenon dovrebbero nascondersi in un palazzo a via Genova, rifu-giandosi nel silenzio, stile Frattura, piuttosto che ammettere lapropria incapacità politica nel risolvere i problemi degli altri. In-somma, oggi è la festa dei lavoratori. Il 60,1% dei cittadini molisani non avrà nulla da festeggiare.

Grazie Frattura.

Il testo definitivo del decreto Renzi (Dl 66/14, pub-blicato sulla Gazzetta Ufficiale 95/14 di ieri) confermaquasi tutte le anticipazioni della vigilia, con alcune signi-ficative novità. Destinatari del nuovo credito intro-dotto dal comma 1 bis dell’articolo 13 del Tuir, sono,con riferimento alla tipologia del reddito, tutti coloroche percepiranno nel 2014 redditi di lavoro dipen-dente e alcune categorie di redditi assimilati al lavora-tore dipendente. Ne rimangono esclusi ipensionati.Nell’ambito dei redditi assimilati, sono esclusi, tra gli

altri, i compensi per l’attività libero professionale intra-muraria del personale dipendente del Servizio sanita-rio nazionale, le indennità, i gettoni di presenza e glialtri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni,dalle province e dai comuni per l’esercizio di pubblichefunzioni e le indennità percepite dai membri del Par-lamento nazionale e del Parlamento europeo.Con riferimento alla entità del reddito (comples-

sivo) posseduto, il credito spetta a coloro che, dopoaver scontato la detrazione di lavoro dipendentehanno comunque un’Irpef residua anche se poi do-vesse essere azzerata da altre detrazioni, a condizionetuttavia che non superino i 26mila euro. Rispetto alleindicazioni precedenti restano fuori i possessori diredditi compresi tra 26mila e 28mila euro.La precisazione più rilevante è contenuta, però, nel

secondo comma, dove viene precisato che il creditova rapportato al periodo di lavoronell’anno. Da questa precisazione si desume che ilcredito è “figurativamente” di 80 euro al mese. In re-altà è pari a 53,33 euro.

Il testo, infatti, non indica un valore men-sile, ma un valore annuo e cioè 640 euro, riferito al-l’intero periodo d’imposta. Questo significa che unlavoratore che lavora da gennaio a dicembre riceverà,con riferimento ciascuno dei dodici mesi in cui ha pro-dotto reddito di lavoro dipendente 53,33 euro (640diviso 12). In realtà sui prossimi cedolini paga lo stessolavoratore troverà effettivamente 80 euro, ma soloperché il riconoscimento inizierà da maggio e perchéil sostituto deve riconoscere il credito sugli emo-lumenti corrisposti in ciascun periodo di paga, rap-portandolo al periodo stesso» e quindi dovrà dividereil credito complessivo per gli otto periodi di paga re-sidui fino a dicembre e riconoscere per ciascuno diessi 1/8 dello stesso. In questo modo si ottengono 80euro. Il riconoscimento del credito, essendo un im-porto netto, dovrebbe prescindere dalla presenza direddito nello stesso mese. Vale a dire che dovrebbeessere corrisposto a chi ne ha diritto anche se in unodei mesi, da maggio a dicembre, dovesse essere inaspettativa senza retribuzione.Ma tenuto conto che il bonus deve essere rappor-

tato al periodo di paga, il sostituto non potrà prescin-dere da quello che è successo prima e che succederàdopo il mese di maggio, in particolare dovrà tenerconto di rapporti iniziati dopo gennaio 2014 e checesseranno dopo maggio 2014. Se, infatti, un lavora-tore è stato assunto ad esempio nel marzo 2014, nonha diritto a 80 euro, ma a 66,66 euro e cioè a diecidodicesimi di 640 euro (533,33) diviso 8 (da maggio adicembre ) In pratica, quello che in queste situazioni, ilavoratori troveranno sui cedolini dipenderà anche dacome si organizzeranno le società di software. E pos-sibile che continueranno a ricevere 80 euro, ma a di-cembre, in sede di conguaglio bisognerà che l’importocomplessivo sia pari a 53,33 per i mesi di lavoro equindi o riceveranno di meno o potrebbero restituirequalcosa.

Il ricalcolo sarà necessario anche in caso dicessazione del rapporto dopo il mese di maggio.Per un lavoratore in forza dal primo gennaio 2014, cheha iniziato a percepire 80 euro da maggio e che cessail rapporto di lavoro ad ottobre, occorrerà infatti farein modo che gli venga riconosciuto il credito per tuttoil periodo di lavoro e cioè a 533,33 euro (640 :12 x10). Fino a settembre avrà ricevuto 400 euro (80 x 5mesi). Ad ottobre, bisognerà riconoscerli, anzichè 80euro, 133,33 euro. La problematica dei ricalcoli si puòpresentare in modo ancora più complicato se si deve

tener conto di redditi corrisposti da altri sostituti peri lavoratori assunti durante l’anno e che hanno più rap-porti contestuali. Considerata la “mobilità” e il turnover sempre più spinto, questa situazione è molto fre-quente. Sarà opportuna e necessaria quanto primauna precisazione da parte dell’Agenzia finalizzata allagestione di queste situazioni. In particolare, in presenzadi più committenti o datori di lavoro, il lavoratore ri-schia, in assenza di precisazioni, o di non percepirequanto spettante o di percepirlo indebitamente. Il problema non esiste per i collaboratori familiari.

I datori di lavoro domestici non sono infatti sostitutidi imposta e non possono anticipare il credito. Per-tanto i collaboratori familiari i quali ne hanno dirittopotranno ottenerlo in sede di dichiarazione che tral’altro, proprio perché non sono soggetti ad alcuna ri-tenuta, sono comunque obbligati a presentare anchese hanno solo reddito di lavoro dipendente e nonsono “incapienti”. In questa sede indicheranno tutti iredditi percepiti da tutti i sostituti e i diversi “periodidi lavoro”.

Il bluff delle 80 euro di Renzi: non li percepirà nessuno

Gli unici a poter festeggiare sono gli eletti in Regione dove Fratturapercepisce 12.500 euro mensili per provocare questi danni

Il Sole 24 ore spiega come funzioneranno i conti: si vende fumo ma manca l’arrosto

Festa dei lavoratori?Il Molise non ha nulla da gioireIl tasso di disoccupazione è salita al 60,1% di cui il 28,6% sono giovani e solo l’anno scorso sono stai persi 7.700 posti

L’Italia dei valori è un po’ come l’Udeur.Quest’ultimo esiste solo in Molise (e nem-meno tanto) e a Ceppaloni anche se la fa-miglia Mastella è confluita tutta in ForzaItalia. L’Idv esiste in varie istituzioni, causaconservazione di un contenitore che per-metta il mantenimento di poltrone da partedi alcuni soggetti, come il figlio del Toninonazionale in Molise.

Tra le cause dell’azzeramento dell’Idvritroviamo “il partito personale” targato ap-punto Di Pietro family. Qualcuno, ingenuamente, potrebbe

pensare: chissà, forse la conservazionedel simbolo che si attesta all’1% a livellonazionale, porterà all’eliminazione delnome del capo famiglia. Invece no. Ne èuna riprova la puntuale nota stampa del fi-

gliol prodigo Cristiano. Il vice presidente del Consiglio regio-

nale e segretario regionale dell’Idv Molisesi affretta a fornire chiarimenti agli organidi stampa: “Egregi organi di informazione,vi informo che l’Italia dei Valori alle pros-sime elezioni amministrative di Campo-basso e Termoli del 25 Maggio 2014 saràpresente con il vecchio simbolo denomi-

nato “Di Pietro Italia dei Valori” come daatti depositati presso le competenti sotto-commissioni elettorali. Vi inoltro questa mail in quanto continuo

a constatare che alcuni di voi pubblicanoancora il nuovo simbolo con la denomina-zione Italia dei Valori”. Chissà se gli elettori penseranno: errare

è umano, perseverare è diabolico.

Di Pietro, l’Idv e i personalismi della politica

ROMA. E’ arrivata ieri mattina la sentenza della Corte diCassazione definita, in esclusiva da Affari Italiani, clamo-rosa. Dopo la Consulta, che a gennaio aveva dichiaratoincostituzionale l’attuale legge elettorale, arriva il pro-nunciamento decisivo della Suprema Corte. Che mettenero su bianco una serie di considerazioni che potreb-bero portare, secondo gli avvocati che hanno patroci-nato la causa, addirittura a una impossibilità da partedel Parlamento a cambiare la legge elettorale. Il pronunciamento decisivo della Suprema Corte mette

nero su biancouna serie di considerazioni che potrebberoportare, secondo gli avvocati che hanno patrocinato lacausa, addirittura a una impossibilità da parte del Parla-mento a cambiare la legge elettorale. Insomma, l’Italicum diRenzi potrebbe essere approvato solo a fronte di nuove ele-zioni. Gli avvocati Aldo Bozzi e Claudio Tani, in una lettera al

presidente della Repubblica, scrivono: “Vorremmo attirarela Sua attenzione sulla importantissima recente sentenzapronunciata dalla Corte di Cassazione, n. 8878/14 del 4aprile 2014, nella quale, con l’efficacia del “giudicato ergaomnes “ è stato accertato e dichiarato che “...i cittadini elet-tori non hanno potuto esercitare il diritto di voto personale,eguale, libero e diretto secondo il paradigma costituzionale,per la oggettiva e grave alterazione della rappresentanza

democratica, a causa del meccanismo di traduzione dei votiin seggi, intrinsecamente alterato dal premio di maggioranzadisegnato dal legislatore del 2005, e a causa della impossi-bilità per i cittadini elettori di scegliere i propri rappresentantiin Parlamento...”.Dopo questa premessa, arriva la parte decisiva: “Il princi-

pio di continuità dello Stato non può legittimare fino alla finedella legislatura le Camere elette in violazione della libertàdi voto e che sono il frutto della grave ferita inferta “alla lo-gica della rappresentanza consegnata dalla Costituzione”.Ciò comporterebbe una grave violazione del giudicato co-stituzionale e di quello della Corte di Cassazione, nonchéuna persistente inammissibile violazione della Costituzione.Si tratta di pronuncia che è destinata a spiegare i propri ef-fetti proprio per il futuro e che, quindi, non può essere igno-rata, poiché ha accertato con forza di giudicato l’avvenutaviolazione del diritto di voto di tutti gli elettori italiani, nonsoltanto dei ricorrenti. Ne consegue che l’attuale Parlamento, stante “ la ogget-

tiva e grave alterazione della rappresentanza democratica“,non ha alcuna legittimazione democratica per apportare mo-difiche alla vigente Costituzione, né per modificare la leggeelettorale risultante dalla sentenza n. 1/2014 della Corte Co-stituzionale. Auspichiamo, pertanto, che Lei, preso atto del-l’ineludibile giudicato e dell’obbligo giuridico di darvi pronta

attuazione, promuova gli atti necessari affinché il Popolo Ita-liano sia finalmente messo in grado di “esercitare il diritto divoto personale, eguale, libero e diretto secondo il paradigmacostituzionale”.

La Cassazione a Napolitano: tornare subito al votoDopo la Consulta arriva il pronunciamento anche della Suprema CorteL'Italicum di Renzi potrebbe essere approvato solo a fronte di nuove elezioni

Dopo la Consulta arriva il pronunciamento anche della Suprema Corte

Nei corsivi giornalistici, si sa, non si inseri-scono notizie dettagliate come negli articoli dicronaca. Così capita di ritrovare nomi di personeche nel piccolo Molise sono di dominio pubblico.I lettori molisani sono pochi, ma le voci circolano,saltano di bocca in bocca. Ma è piccola purel’Italia, perché quando quei nomi compaiono sutestate nazionali con firme di giornalisti dai nomialtisonanti, sembra tutto più vero. Oggi accade con Marco Travaglio e il suo edi-

toriale “Inquisiti da esportazione”. Tra i nomi pas-sati al setaccio, da destra a sinistra per leelezioni europee, ecco spuntare Aldo Patriciello.“Forza Italia ha escluso l’impresentabile Scajola(è incensurato) per far posto a imputati e con-dannati. Aldo Patriciello è pregiudicato per finanzia-

mento illecito”. Che vuol dire pregiudicato? Vuoldire che è stato condannato a vario titolo nel

corso di un procedimento penale. E cosa hafatto? Quando? Patriciello è stato condannatodefinitivamente in Cassazione a quattro mesi perun finanziamento illecito: all'inizio degli anni no-vanta diede 16 milioni di lire a un politico amico.

Ma non sarebbe solo. Ci sono anche Raffaele Fitto, che non ha an-

cora concluso i vari gradi di giudizio, c’è Ale-manno indagato in Fratelli d’Italia, c’è ilcalabrese Scopelliti nel Nuovo centrodestra.Anche il Pd non è immune dalla ricerca scrupo-losa di Travaglio. “Il Pd s’ispira al motto “gli altrisono peggio di noi”, dunque centellina le quotemarron un po’ al di sotto di quelle altrui. RenatoSoru è imputato per un’evasione fiscale plurimi-lionaria nei paradisi fiscali e indagato per falsoin bilancio e aggiotaggio. Nicola Caputo, consi-gliere in Campania, è indagato per truffa e pecu-lato nella Rimborsopoli regionale (migliaia dieuro di fondi istituzionali spesi in “bibite”), perciòla Commissione di garanzia del partito lo esclusedalle liste delle politiche 2013: ma ora per l’Eu-ropa va benissimo. Come la collega Anna Pe-trone, anche lei indagata per peculato. Il sindaco

di Ischia, Giosi Ferrandino, è invece imputatoper falso ideologico e abuso: avrebbe disbo-scato una collina per costruire una casermadella Forestale, deputata proprio a evitarescempi ambientali”. Una cosa è certa ed è condivisibile nel Trava-

glio pensiero. “Siccome, con l’Italicum, continue-remo a votare per i deputati nominati dai partiti,mentre col Senato delle Autonomie verrannoabolite direttamente le elezioni e i senatori li sce-glieranno i consigli regionali cioè i partiti, e lostesso accadrà con la finta abolizione delle pro-vince, teniamoci strette le elezioni europee, cherischiano di essere le sole democratiche conquelle comunali. Si vota col proporzionale e i candidati, ovvia-

mente scelti dai partiti (a parte i 5Stelle, che lihan fatti selezionare dagli iscritti al blog di Grillo),dovranno sudarsi le preferenze a una a una”.

Patriciello nel mirino di Marco Travaglio“Inquisiti da esportazione” e con l’eurodeputato il Molise torna alla ribalta nazionale

TAagliolto

41 maggio 2014

Con un ritardo di oltre 10 anni, la Regione Molise ha rece-pito gli indirizzi della legge quadro nazionale 328 del 2000in materia di assistenza sociale: un comparto composito, ar-ticolato, con casistiche specifiche, finora lasciato all’improv-visazione e strettamente correlato alle disponibilitàfinanziarie. La proposta di legge regionale numero 48 approvata ieri

l’atro dal consiglio regionale all’unanimità (con la sola asten-sione del consigliere Sabusco) struttura meglio e in positivole politiche sociali, assicura i fondi (per quanto limitati), in-somma apre un nuovo capitolo in un settore dove ha spa-droneggiato il concetto della sussidiarietà, spesso finendoper essere uno strumento di disparità di trattamento se non

addirittura di clientelismo. Sulla pelle di gente che soffre,che ha bisogno di aiuto e di assistenza non sono mancatele speculazioni politiche e ciò che era un diritto spesso èstato passato per un favore. Il dibattito consiliare s’è svilup-pato intorno alla relazione della consigliera Nunzia Lattanzioche ha tenuto a sottolineare tra gli elementi di maggiore ri-lievo, la centralità della persona, delle famiglie, delle esi-genze “che mutano nei diversi cicli della vita”. Un progetto organico d’interventi garantito dalla istituzione

di uno specifico fondo destinato alla realizzazione del si-stema d’interventi e dei servizi su tutto il territorio molisano.Il fondo si avvale delle risorse trasferite dallo Stato, deglistanziamenti propri della Regione, nonché del contributo dei

fondi Fse, del cofinanziamento dei comuni e della quota dicompartecipazione degli utenti al costo delle prestazioni.Naturalmente, la proposta approvata va accompagnata daun regolamento che disciplini nel dettaglio gli interventi i ser-vizi e le prestazioni. Ciò dovrebbe consentire una continuità che non c’è mai

stata e una politica sociale strettamente vincolata dalla pro-grammazione e non più lasciata alle intuizioni assessorili oalle regolamentazioni spontanee delle strutture socio-sani-tarie. Per il 2014 nel bilancio regionale alle politiche sociali sono

stati riservati 2.080.000 euro del fondo nazionale e2.400.000 euro del fondo nazionale per i non autosufficienti.

di Massimo Dalla Torre

Destra, Sinistra, Centro, questo è il dilemma che inquesti giorni molti si sono posti in vista dei prossimi ap-puntamenti elettorali di maggio. Collocazioni che fannosi che alleanze di un tempo sono state riviste e stravoltetanto da creare tensioni tra i vari schieramenti politici,sempre più promiscui. Allocazioni che ancora una volta hanno aperto scenari

inusitati anche perché questa volta è veramente difficilese non arduo dover scegliere a chi dare la preferenza.Una competizione che, visto le liste, alquanto bislacche,si presenta con un enorme punto interrogativo; eppurec’è ancora, qualcuno che ci prova ad ingannare l’elet-

tore. Leggendo i nomi ma soprattutto ascoltando leprime dichiarazioni dei competitor viene spontaneo do-mandarsi se “questi signori ci fanno o ci sono”, nelsenso che non sappiamo bene se si rendono conto chei Campobassani sono stanchi di essere presi per il nasoda chi “bivacca” nel palazzo di città mentre c’è genteche non può comprare neanche un litro di latte, perchéha perso il posto di lavoro. Personaggi che imperterriti si affidano ad agenzie

specializzate che hanno il compito tramite interviste te-lefoniche di sondare il gradiente, senza sapere che glielettori non ne possono più, di essere subissati d’inter-viste, e-mail, messaggi indicativi su quello o quell’altrocandidato.

Agenzie che non conoscendo il passato politico deiloro committenti non esitano a telefonare all’ora dipranzo o di cena, senza sapere che questo modo difare propaganda elettorale è estenuante. Un modo innovativo, sotto moltissimi aspetti, ma ves-

satorio che la dice lunga di come la voglia di apparirenon è assolutamente sopita, anzi è pressante più chemai. Una voglia dettata unicamente dall’arrivismo smo-dato dei candidati che prevale ogni qualvolta si apre lastagione elettorale, anzi dell’assalto alla poltrona. Ecco perché è meglio desistere se non si vuole che le

risposte vadano oltre la decenza. Desistere perché i problemi e le soluzioni in cambio

del voto non sono risolti al telefono, anzi irritano ancoradi più. Desistere altrimenti il gradimento, nell’eventualitàche ancora ci sia, venga meno. Desistere perché la misura è colma; e quando la mi-

sura arriva a saturazione è pericoloso perché si ottienela repulsione alla politica che invece è una cosa seriache invece molti, anzi moltissimi, hanno scelto qualepassatempo e non come missione per dare una rispostaalla collettività sempre più stanca, sempre più arrab-biata e i Campobassani credeteci lo sono seriamente.

Approvata dal consiglio regionale.

Una legge per mettere ordine edare sicurezza all’assistenza sociale

Pronto: telefoniamo perconto del candidato…

Sulla pelle di gente che soffre, che ha bisogno di aiuto e di assistenza non sono mancate le speculazioni politiche e ciò che era un diritto spesso è stato passato per un favore

TAagliolto

51 maggio 2014

La pasta "La Molisana" va semprepiù di moda. Soprattutto all'estero.Le esportazioni dello storico pastifi-cio campobassano verso i Paesi"Brics" (acronimo di Brasile, Russia,India, Cina e Sudafrica) sono cre-sciute del 20% nel 2013 rispetto al+5% dell'anno precedente e . I datisono stati illustrati dallo staff della ti-tolare dell'azienda, Rossella Ferro,la quale non vuol certo fermarsi quipur consapevole che il mercato in-terno, quello italiano, è ormai saturo.

Ma da buona imprenditrice incassa ilsuccesso e rilancia. L'obiettivo èambizioso: raggiungere il +50% nel2014 rispetto al 2013. E il primo tri-mestre dell'anno in corso promettegià bene: +40% sullo stesso periododell'anno precedente. Intanto, c'è un apputamento a

breve scadenza da onorare. Comeriportato dal sito Internet ufficialedell'azienda, il pastificio molisanosarà presente con uno stand (padi-glione numero 5 - Stand I034) alla

prossima edizione della fiera inter-nazionale Cibus 2014 che si terrà aParma da lunedì 7 maggio prossimodalle 18 con l'happy hour a base dipasta, olio e pomodoro. In partico-lare, l'attenzione sarà rivolta alla"Farfalla rigata" e all'"Orecchetta ri-gata", entrambe trafilate al bronzo,sapientemente cucinate dallo chefNicola Vizzarri. La sintesi perfettadel vero made in Italy che parlacampobassano.

Adimo

E’ accaduto, perché è stato scientemente escientificamente predisposto che accadesse.Cioè, è stato fatto in modo che i proprietari dellalottizzazione “Parco dei pini” facessero ricorso alTribunale amministrativo regionale (Tar) controla deliberazione con cui il consiglio comunale hanegato ulteriori volumi in aggiunta a quelli esi-stenti, e l’avessero vinta. Dunque è accaduto, etre nuove strutture commerciali su Via 4 Novem-bre toglieranno alla vista dei campobassani unodei panorami simbolo della città composto da: ilcastello Monforte, le chiese romaniche di sanGiorgio e di san Bartolomeo e l’insieme del nu-cleo abitativo medievale. E’ accaduto, perché ladeliberazione consiliare adottata per negare ailottizzatori di “Parco dei Pini” altro cemento, e dioscurare alla vista importanti e significative im-magini paesaggistiche e ambientali, non è statasufficientemente e coerentemente motivata. Il“no” (o presunto tale) opposto alla richiesta dinuovi volumi, a parere dei ricorrenti edel Tribunale amministrativo regio-nale non è stato sufficientemente ecoerentemente giustificato sotto ilprofilo tecnico e amministrativo. Ilconsiglio comunale, ad esempio, nonha rimarcato che, negando l’aumentodi volumi, l’amministrazione eserci-tava un suo sacrosanto diritto: ov-vero, considerare scaduta e conclusala convenzione tra il Comune e i lottizzanti. Pec-cato però che non l’abbia fatto nei termini dilegge, ossia tempestivamente rispetto alla richie-sta di proroga da parte dei lottizzanti, preferendoarrivare, nei modi che stiamo dicendo, all’im-pianto di un atto consiliare con tali e tanti vizi for-mali e sostanziali, da essere facilmenteattaccato. Alla luce di quanto è avvenuto, oggi si

possono meglio capire e valutare gli atteggia-menti pilateschi, i silenzi e le distrazioni da partedegli uffici e degli amministratori comunali. E do-mandarsi come mai nel corso del dibattito con-siliare all’assessore in carica, Nicola Gesualdo,sia stata tolta la possibilità di avvertire l’assem-blea dei vizi e dei difetti di motivazione contenutinella deliberazione che si andava ad assumere,

passando velocemente alla votazione. Se fossestata data quella possibilità, probabilmente l’as-semblea avrebbe acquisto gli elementi utili perdare maggiore consistenza al deliberato e al suocontenuto. Stranezze. Che, valutate a mentefredda, considerate con maggiore pondera-tezza, aprono uno scenario inquietante sulla tra-sparenza dell’atto amministrativo adottato e sulla

reale concreta volontà degli amministratori disalvaguardare l’interesse collettivo a danno del-l’interesse privato. Tutto come previsto. Com-presa l’ipotesi fatta circolare, cui però non diamocredito in assenza di prove tangibili, di accordisottobanco con gli investitori interessati ai nuovivolumi edilizi e commerciali su Via 4 Novembre.Questione di tempo, avevano fatto intendere co-storo, prima di ricorrere al Tar e vedersela datavinta con l’ordinanza del 10 aprile 2014 con laquale i giudici amministrativi hanno sospeso “glieffetti del provvedimento impugnato, al limitatofine di indurre l’amministrazione comunale a unriesame - alla luce dei motivi del ricorso - delladomanda di variante al piano di lottizzazione,proposta dalla società ricorrente”. La trattazionedi merito del ricorso è stata fissata al 12 marzo2015. Volendo - ma siamo certo non lo vorrà -l’amministrazione comunale avrebbe tempo emodo per deliberare nuovamente sulla fac-

cenda, per controbattere alle motiva-zioni del ricorso, cercando di farprevalere gli interessi collettivi suquelli privati, motivandoli in modoinoppugnabile. Con molta probabilitàtoccherà alla nuova amministrazionevenuta fuori dalle urne all’indomanidel 25 maggio affrontare questione eproblema. Se ne avrà voglia; e siadisposta a negare cemento in cambio

di una città migliore. Con ciò che sta per passareil Convento (Gravina, Battista, Scasserra, Sa-luppo, Di Bartolomeo) nutriamo forti dubbi chela nuova amministrazione, come la vecchia, sap-pia resistere alle pressioni dei capitali privati edella speculazione.

Dardo

61 maggio 2014 Campobasso

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Tutto come previsto e da noi anticipato: la delibera contro nuovo cemento nella lottizzazione “Parco dei pini” è stata una sceneggiata recitata male

La Molisana, la pasta... VolaL'export a +20% nel 2013Rispetto al 2012 sono aumentate di quattro volte le venditenei Paesi emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica

Ai lottizzatori il primo round: il Tar ha ordinato la sospensione dell’atto consiliare

Volendo - ma siamo certo non lo vorrà - ilconsiglio comunale avrebbe tempo e mododi deliberare nuovamente sulla faccenda in maniera chiara e inoppugnabile

La toponomastica, ovvero l’intito-lazione delle strade urbane e sub-urbane, è cosa seria. Le città sonovivibili e riconoscibili attraverso latoponomastica; la vita stessa dei cit-tadini e dell’amministrazione comu-nale sono condizionate dallatoponomastica. Cosa seria dapper-tutto, tranne che a Campobasso.Dove la materia è stata trattataquasi fosse un divertissement, unpassatempo, un riempitivo se non,addirittura, un fastidioso accidente.Questo almeno fintanto la faccendanon è passata all’ufficio patrimonio.Da quel momento in poi la topono-mastica è diventata cosa seria; mace n’è voluto di tempo e di buonavolontà. La zona industriale, ad

esempio, era (e parzialmente an-cora è) un guazzabuglio. Il tentativodi renderla praticabile attraverso latitolazione delle strade e, quindi, vi-vibile e riconoscibile, è solo parzial-mente avvenuto. Lodevoleconnotarla con i nomi di quelli chepassano per essere stati gli indu-striali della città: Natale Molinari,Giuseppe Ferro, Luigi Falcione, Mi-chele Carlone, Enrico De Capoa,nonché Giovanni Agnelli ed Enrico

Mattei che sono stati dei gigantidell’economia italiana. Ma proprioad uno dei due, precisamente adEnrico Mattei, è capitato di esserecancellato e al suo posto è stato se-gnato il nome di Arturo Giovannittiche non è stato un industriale ma unsindacalista . Ciò è stato possibileunicamente sulla base che chi hamanovrato la materia della topono-mastica è del tutto sprovvisto di pro-fessionalità. Innanzitutto perché non

ha adottato alcun provvedimento direvoca della titolazione a Mattei,quindi per aver imposto, su unastrada già titolata, un nome diversoe per giunta in antitesi: difatti Matteiera compatibile con le altre titola-zioni che si rifanno agli industriali;Giovannitti, ripetiamo, è altra perso-nalità ed altra memoria. Allo statodelle cose a Campobasso abbiamouna strada con due titolazioni. Enon è affatto una cosa seria. Così

come non è concepibile che per latitolazione della Piazza VittorioEmanuele (alias Piazza Municipio)sia dovuta intervenire la magistra-tura per capire cosa, e chi, hannoimpedito finora di procedere allanuova intestazione, debitamentedeliberata dal consiglio comunale,in vece della intestazione prece-dente. Un Comune da ridere? No;da piangere.

Dardo

Sono undici i consiglieri comunaliche, mentre ancora siedono sugliscranni della maggioranza di PalazzoSan Giorgio, hanno deciso di cam-biare casacca candidandosi nella coa-lizione di centrosinistra.Fregandosene della fiducia ricevutacinque anni fa dagli elettori di centro-destra hanno preferito schierarsi conl’attuale consigliere di opposizione delPd Antonio Battista tradendo e abban-donando ,non solo il centrodestra ma,soprattutto, Gino Di Bartolomeo cheformalmente è ancora il loro sindaco.I “coerenti” in questione sono: StefanoRamundo, Francesco Sanginario, Mi-chele Ambrosio, Massimo Sabuscopresidente del Consiglio , Lino Cola-russo e Giovanni Di Giorgio assessoridefenestrati, Federico Sarli, SabinoIafigliola, Elio Madonna, SalvatoreColagiovanni e Antonio Columbro. Inrealtà ci sarebbe anche Nicola Cefa-ratti in quota Idv ma l’ex assessoredella Giunta di Bartolomeo all’ultimomomento ha deciso di rinunciare allacandidatura per puntare, si dice, alruolo di dirigente comunale. Secondo indiscrezioni, infatti, Cefa-

ratti avrebbe chiuso un accordo con ilcandidato sindaco Battista per soffiareil posto a uno dei dirigenti comunali,pare si tratti di Giuseppe Giarrusso,senza considerare però che per rice-vere un incarico dirigenziale bisognatrascorrere almeno due anni lontanoda ruoli politici. Quindi, per non rima-nere troppo tempo fuori dal Palazzonon è escluso che Cefaratti possachiedere un ruolo da assessoreesterno seguendo il modello regio-nale dell’Idv che ha portato nell’Ese-cutivo Pierpaolo Nagni. Passando aglialtri undici consiglieri che hanno fatto

il grande salto, desta particolare stu-pore la candidatura nel Pd di StefanoRamundo. Eletto cinque anni fa nellalista di Gino Di Bartolomeo, Ramundoè sempre stato un fedelissimo dell’at-tuale sindaco che l’ha premiato affi-dandogli la delega alla cultura.Ramundo non ha mai mostrato partico-lari segni di insofferenza, è semprestato diligente, si è fatto in quattro perorganizzare eventi e manifestazioni ri-cevendo in cambio stima e anche qual-cosa di più. I maligni hannospettegolato non poco quando la suacompagna è stata “incorporata” nellapolizia municipale ma come si suol direa pensar male si fa peccato ma spessoci si indovina . Al di là delle insinuazioniil lavoro svolto dal giovane amministra-tore è sempre stato tenuto in consi-derazione dall’attuale sindaco maevidentemente l’apprezzamento di DiBartolomeo non è bastato e Ramundoche ha optato per la coalizione di cen-trosinistra candidandosi nella lista delPd. Stessa scelta per Sanginario men-tre Ambrosio e Sabusco sono rimastiin quota Udc. Colarusso, Sarli e Iafi-gliola si sono posizionati nella lista Po-polari per l’Italia, Madonna con ilCentro Democratico ed infine sono fi-niti nell’Idv Di Giorgio, Columbro e ilsempreverde Colagiovanni al suodoppio salto della quaglia come Cola-russo e Di Giorgio. Nel corso del man-dato elettorale gli undici consiglieri,con qualche rara eccezione, hanno di-feso l’operato di Di Bartolomeo vo-tando gli atti messi in campodall’amministrazione di centrodestra.Ora, candidandosi nello schieramentoopposto se la vedranno con gli elettori, confusi sì, sprovveduti, no.

Teresa Manara

71 maggio 2014Campobasso

Succede solo a Campobasso e non si sa se ridere o piangere Una strada urbana con due intestazioni:a Enrico Mattei e ad Arturo Giovannitti

Consiglieri ballerini, i traditori del centrodestra

Isernia. È di un arresto, quattro persone denunciate al-l’Autorità Giudiziaria, un ingente sequestro di sostanze stu-pefacenti e il recupero di refurtiva per svariate centinaia dieuro, il bilancio definitivo di una vasta operazione di con-trollo straordinario del territorio coordinata dal ComandoProvinciale Carabinieri di Isernia, per contrastare fenomenidi criminalità e di illegalità diffusa.A Rionero Sannitico, i Militari della locale Stazione, nel

corso di un controllo stradale, hanno proceduto alla perqui-sizione di una Fiat Punto con allaguida un 36enne del luogo, nelcorso della quale sono stati rinve-nuti involucri contenenti circa tregrammi e mezzo di hashish. I Mili-tari hanno così deciso di estenderela perquisizione anche presso lasua abitazione, dove in vari conte-nitori opportunamente occultatisono stati rinvenuti oltre sessanta-cinque grammi di hashish e circacinque grammi di eroina. Nella di-sponibilità del 36enne sono statianche rivenuti circa seicentocin-quanta euro in contanti. Tutta ladroga recuperata è stata sottopostaa sequestro mentre il 36enne, di-pendente delle Poste di Isernia e at-tualmente candidato alle elezioniper il consiglio comunale di RioneroSannitico, è stato arrestato con l’ac-cusa di detenzione ai fini di spacciodi sostanze stupefacenti. Anche ildenaro rinvenuto, verosimilmenteprovento dell’attività di spaccio, è fi-nito sotto sequestro. L’insospettabile trafficante, ora si trovarinchiuso presso la casa Circondariale di Isernia a disposi-zione della competente Autorità Giudiziaria. Ulteriori inda-gini sono in corso per accertare da chi si rifornisse e chierano gli acquirenti delle dosi preparate e pronte alla ven-dita. A Poggio Sannita, i Militari del Nucleo Operativo e Radio-

mobile della Compagnia di Agnone, hanno denunciato perfurto aggravato un 30enne del luogo che aveva asportatonel corso della notte alcuni attrezzi agricoli, per un valore di

circa ottocento euro, all’interno di un cantiere ubicato nellaperiferia. La refurtiva è stata interamente recuperata e sarànelle prossime ore restituita al legittimo proprietario. Sonoin corso ulteriori indagini per accertare se l’uomo sia coin-volto anche in altri furti verificatisi di recente nei territori dellaProvincia Pentra.A Pescopennataro, i Militari della Stazione di Capracotta,

hanno denunciato un 29enne del posto, il quale si è reso re-sponsabile di minaccia aggravata nei confronti di un pen-

sionato anch’egli del posto. Per futilimotivi, armato di un’ascia, lo haminacciato ripetutamente di morte.L’arma è stata sottoposta a seque-stro. A Frosolone, i Militari della locale

Stazione, hanno denunciato una35enne di Sant’Elena Sannita perviolazioni ad un provvedimento intema di affidamento dei figli minori. A Venafro, i Militari della locale

Stazione, hanno denunciato un50enne di Dragoni in provincia diCaserta, per maltrattamenti in fami-glia e verso fanciulli. L’uomo haraggiunto la sua convivente a Vena-fro, e per futili motivi l’ha minacciatadi morte con un coltello e poi l’hapicchiata procurandole varie contu-sioni. Con un cacciavite avrebbeanche minacciato il figlio minorennedella donna. Nel corso delle attività predispo-

ste dalle tre Compagnie dell’Arma,Isernia, Venafro e Agnone, con l’im-

piego di tutte le Stazioni dipendenti e dei Nuclei Operativi eRadiomobile, sono stati anche effettuati controlli a tutte lepersone attualmente sottoposte agli arresti domiciliari o amisure di sicurezza o di prevenzione, istituiti posti di bloccolungo le arterie principali dell’intera Provincia, durante i qualisono stati eseguiti accertamenti su centoquaranta veicoli intransito e identificate centosettantacinque persone, tra con-ducenti e passeggeri, contestate venti contravvenzioni alcodice della strada. Verifiche in materia igienico-sanitariasono state effettuate anche su numerosi esercizi pubblici.

101 maggio 2014 Isernia

ISERNIA. Auditorium di Isernia, fi-nisce la gestione diretta della giuntacomunale, o meglio dell'assessoreCosmo Galasso che, nel corso del-l'ultimo anno, ha fatto davvero i saltimortali per mandare avanti la strut-tura, promuovendola sui circuiti dellospettacolo nazionale e cercando diutilizzarne tutti gli spazi nel miglioredei modi, come nel caso della mo-stra di arte contemporanea nell'alalaterale.Tutto archiviato, da oggi sicambia, infatti il consiglio comunaleha approvato all'unanimità la propo-sta di Stefano Testa, consigliere diminoranza del nuovo centrodestra,che ha chiesto di dare all'auditoriumun regolamento e di dotarlo di un di-rettore artistico che sarà il vero pernoattorno a cui ruoterà la struttura.

“Non credo che la previsione di un contributo straordinario per il 2014e quindi senza un impegno definitivo possa far recedere l' Università atrasferirsi nei locali di proprietà siti in Pesche a pochi centinaia di metridalla Questura del Capoluogo. Non si può dare torto al Rettore che haespresso insoddisfazione su una previsione di spesa che non garantisceper il futuro di tenere indenne l' Università dal pagamento del fitto dei lo-cali di Via Mazzini visto e considerato che l' Ateneo, a pochi centinai dimetri dall' ingresso nord di Isernia, detiene in proprietà locali funzionali edidonei per allocare tutte le facoltà decentrate a Isernia”. E’ questo l’incipitdell’intervento di Albino Iacovone sul caso chiusura Università al centrostorico di Isernia. “Il Comune di Isernia se vuole ancora continuare asperare di mantenere la facoltà di scienze politiche nei locali della Curiadi Via Mazzini dovrà farsi carico ( anche in comune accordo con la Re-gione, è inutile dire anche la Provincia) in modo permanente del canonedi fitto se non vuole che la facoltà stessa venga trasferita a Pesche.Credo che questi sono i termini della questione!Comunque, a prescindere dalle mie considerazioni, se guardiamo l' at-

tuale situazione molisana ed italiana che vede costretti i relativi governia ridurre e/o razionalizzare la spesa pubblica ( o paga la regione o pagail comune o paga l'Università poco cambia!) tenere una sede universitariadi proprietà a pochi centinaia di metri da Isernia e pagare invece un nonpoco canone di locazione a privati ( in questo caso la Curia) mi sembrache non si vada verso la lotta agli sprechi! Non vorrei che prevalga unosterile ed anacronistico campanilismo! L' Università è di tutto il Molise eil tutto deve essere visto nell' ambito regionale . La posizione assunta dalRettore e dal Senato Accademico, quali soggetti pubblici, non può esserecondannata bensì apprezzata. Ogni buon amministratore deve tendere,soprattutto in questo particolare momento, a razionalizzare la spesa pub-blica cercando di limitare anche gli eventuali disagi alla popolazione. Oranon vedo quali grossi problemi possa creare lo spostamento ( e a costozero!) della Facoltà di Scienze Politiche ( sarebbe il caso anche di cono-scere il numero di studenti iscritti) presso la sede di Pesche ( a pochicentinaia di metri dalla Questura) e nelle immediate adiacenze di un com-parto edilizio ( la Nunziatella) in corso di espansione. Con questi presup-posti, anche di natura erariale, non riesco a comprendere i motivi per iquali o il Comune o la stessa Regione debba pagare un fitto di euro82.000 all' anno in presenza di una sede Universitaria di proprietà dellastessa Istituzione e già funzionante! Ed allora, se proprio si ritiene indi-spensabile ( !) far rimanere la facoltà universitaria in Via Mazzini, perchètutti gli Amministratori Comunali, dal Sindaco all' ultimo Consigliere di op-posizione, all' unisono, non chiedono alla Curia Vescovile di concederea titolo gratuito l' uso dei locali ? Ancora, non sarebbe più saggio utiliz-zare le somme che il Comune dovrebbe pagare per il fitto( mi viene anchequalche dubbio sulla regolarità e sulla competenza da parte del Comunestesso) per il diritto allo studio aiutando gli studenti e le famiglie con red-diti bassi?”.

Iacovone spalleggia il rettore Palmieri: lospostamento a Pesche non è un dramma Un arresto e quattro denunce è il bilancio

della vasta operazione del Comando Provinciale

Da oggi la struttura avràuna gestioneautonoma

Il Comune saluta l’Auditorium

Criminalità diffusa, i Carabinierimettono a segno il colpo

Chiusura Università Isernia:continua la polemica

SCAPOLI. Il 1° maggio è si-nonimo di MayDay, l’eventobenefico che vuole essere ilmegafono della solidarietà.“L’opera umana più bella è diessere utile al prossimo” (So-focle): questo il motto del co-mitato organizzatore che,insieme con la Broto Onlus,vuole riportare al centro del-l’attenzione temi quali la fratel-lanza e l’empatia. Tante lenovità di questa 3a edizione.Oltre alla conferma delle ado-zioni a distanza attivate nel2012, gli organizzatori vo-gliono puntare l’accento sultema estremamente attualedella tutela del territorio edell’ambiente, con un conve-gno sul tema “Ambiente e ve-leni”. Saliranno infatti sul palcoil giornalista Paolo De Chiara,autore del libro-inchiesta “Il ve-leno del Molise”, il prof. Vin-cenzo Musacchio, Presidentedella Commissione regionaleanticorruzione – Co.Re.A., la

Dott.ssa Francesca Scarabeoe il Dott. Ettore Rispoli, che sa-ranno protagonisti del dibattitosull’interramento dei rifiuti tos-sici in Molise e sulle conse-guenze per la salute dellapopolazione.Un contest fotografico arric-

chirà l’evento con immaginiche porranno a confronto lezone più suggestive dell’AltaValle del Volturno con quelle incui domina il degrado. Il tuttocondito dalla solita buona mu-sica del MayDay, che vedràesibirsi La Rosa Nomade, Lo-tonero, Gli Arrzznit, Old Chi-mes Bluegrass Band, Ondad’Urto, Francesco Guccini Tri-bute Band. Non mancherà lostand gastronomico dove saràpossibile degustare le preliba-tezze locali gentilmente prepa-rate e donate dai partecipantialla rassegna “Sapori per lasolidarietà”. Svago, riflessionee impegno sociale: questo è ilMayDay!

ISERNIA. Prima la Provincia di Isernia soppressa, poil’Università del Molise pronta a lasciare la sede al centrostorico, ora tocca alla Camera di Commercio. Su Iserniasembra si stia abbattendo una vera a propria mannaia.L’ultima novità infatti è emersa ieri, durante un incontroche si è tenuto a Roma, al quale ha partecipato ancheil presidente della camera di commercio di Isernia, Pa-squalino Piersimoni. Campobasso e Isernia saranno ac-corpate, formando un'unica presidenza. “Isernia nonperderà la sede” assicura Piersimoni. Ciò che cambia èsolo l'assetto organizzativo. Ma perché le parole del pre-sidente della CCAA di Isernia diventino realtà occorremettersi a lavoro. Così, prima che arrivi il governo aspazzare via tutto, l'Unioncamere corre ai ripari, metten-dosi al lavoro su una bozza di riordino degli enti came-rali, tale da permettere sì di risparmiare, ma anche dicontinuare a garantire servizi essenziali agli associati.Perché, tanto per cambiare, anche il Molise dovrà faresacrifici. Ancora.

VENAFRO. Compie 30 anni laFesta della Croce, meritevole ini-ziativa (nata per volere del com-pianto Giovanni Valerio), che ogniprimo maggio coinvolge la colletti-vità venafrana. Dopo il raduno ini-ziale davanti al castello Pandone,seguendo antichi sentieri e attra-versando la pineta di “Monte Ver-gine”, anche quest’anno i venafraniraggiungeranno la cima di “MonteSanta Croce”, che deve il nomeproprio a quel simbolo di metalloche si erge dalle rocce. Per chi nonha sangue venafrano, risulta diffi-cile comprendere per intero il sensodi questa manifestazione. Raggiun-

gere la cima della montagna e sof-fermarsi ad ammirare la Pianadall’alto vuol dire ripercorrere ideal-mente la storia della città. Monte“Santa Croce” assistette all’inse-diarsi delle prime comunità umanenella sottostante valle del Volturno,poi venne Roma con i fasti dellaColonia Giulia. Infine il Medio Evo,con le sue luci e le sue ombre, chenemmeno l’avvento del terzo mil-lennio è riuscito a diradare. Perquesta montagna, abituata a con-frontarsi con le ere geologiche, laquotidiana frenesia degli uominiprobabilmente non significa molto.Per i venafrani, invece, è necessa-

rio che la tradizione si rinnovi dianno in anno. Una volta raggiuntala cima del monte, e dopo la messain suffragio di Giovanni Valerio offi-ciata da Frate Giuseppe Criscuolo,sarà dato spazio alla ormai “clas-sica” spaghettata collettiva, con ag-giunta di grigliate, pane casereccioe buon vino rosso. Nel pomeriggio igiochi di gruppo per bimbi e adulti.Infine le premiazioni e la discesa avalle. Organizza il “Gruppo SantaCroce”. Per contributi e informa-zioni è possibile contattare France-sco Valerio al numero 349.26 70820. In caso di pioggia la festa saràrimandata a nuova data.

111 maggio 2014Isernia

Il governo decide e il presidente Piersimoni rassicura: non perderemo la sede in città

La montagna di Venafro pronta ad accogliere la comunità per un tuffo nella storia

Dal “Veleno del Molise” al contest fotografico, l’eventobenefico apre la terza edizione

MayDay a Scapoli, il 1 maggio si festeggia parlando di ambiente

La Santa Croce compie 30 anni

ROCCAPIPIROZZI – E’ in pro-gramma per domenica prossima, 4maggio, la prima edizione della pas-seggiata a cavallo “Incontro dei Ca-valieri”, organizzata da Antonio edElisa Forte, due appassionati di equi-tazione che con questa iniziativa in-tendono coinvolgere giovani e meno

giovani. Il programma prevede il ra-duno a Roccapipirozzi bassa (SestoCampano) alle ore 9. Raggiunto unnumero sufficiente di cavalieri eamazzoni, si sale a Roccapipirozzialta seguendo gli antichi sentieri deipastori. Seconda tappa a Monte Ce-sima, dove, presso il ristorante “Le

Sette Querce” sarà consumato unpranzo a base di prodotti tipici. Dopoil necessario riposo, alle 16 e 30 iniziala fase della discesa. Il raduno si scio-glierà a Roccapipirozzi bassa, ossiaal punto di partenza. Per eventuali in-formazioni è possibile contattare il nu-mero 327.6868782.

Una giornata per avvicinare i giovani all’equitazione

L’incontro dei cavalieri, al via la domenica a cavallo

Accorpamenti, ora toccaalla Camera di Commercio

TERMOLI - Si è svolta a BuenosAires l’assemblea della FIODS, Fe-derazione Internazionale delle Or-ganizzazioni di Donatori di Sangue.La tornata elettorale ha portato rile-vanti novità all’interno del Consiglioesecutivo Fiods, con l’elezione delVice presidente Pascual SegoviaArmero (dalla Spagna) e del nuovoSegretario generale Horia Bugner

(Romania), mentre sono stati ricon-fermati il tesoriere Stelios Nickopou-los (Grecia), il revisore dei contiSilvio Trione (Italia) e, soprattutto, ilPresidente Gianfranco Massaro(Italia), per un nuovo mandato.Grande soddisfazione per l’Avis diTermoli e Giovani per tutte lesezioni Avis Molisane e Nazionaliche vede ancora una volta ed ai

massimi livelli internazionali il presi-dente Massaro. Un meritato ricono-scimento, un grande motivo diorgoglio per l'Italia, per l'encomia-bile lavoro che operatori,volontari edonatori delle AVIS ogni giorno por-tano avanti per prestare assistenzae soccorso ai più bisognosi e per lastraordinaria capacità di risponderealle emergenze sanitarie. Si ag-

giunge questa altra bellissima noti-zia dopo l’ottimo risultato del Ge-mellaggio tra M.B.D.A dellaRepubblica di Malta e l’Avis Termoliormai proiettata ad altri appunta-menti internazionali come quelloprossimo con l’UCADOVOBESdella Repubblica del Camerun chevedrà uniti a sottoscrivere una Cartadi Intenti della Cooperazione per fa-

vorire l’amicizia e l’integrazione trai popoli uniti dalle stesse motiva-zioni della donazione Si tratta dipensare ad un nuovo modo di farecooperazione che investa sulle ideee sulle relazioni, capace di rispon-dere agli interessi ed ai bisogni realiespressi dalle nuove generazione ditutto questo è forza trainante l’AVISGiovani.

TERMOLI - “Come dar torto a quelche dice un padre termolese in meritoallo stato di abbandono e degrado delparco della città? Come non poter es-sere d’accordo con il disagio che unpadre vive portando il proprio figlio agiocare in una delle zone che dovrebbeessere il cuore pulsante di Termoli eche invece si trova davanti uno spetta-colo di incuria e fango?”. Ad affermarloè il candidato sindaco Paolo Marinuccia seguito della nota inviata alla stampada un cittadino che lamenta proprio lanegligenza di chi doveva curarsi delverde pubblico e mai lo ha fatto. “Dalloscorso luglio, da quando è stato firmatoil contratto di concessione tra l’Ammini-strazione Di Brino e l’Ati “Vivere ilParco”, da consigliere di minoranza hosollevato più volte la questione, cer-cando di far luce su un bando che è

stato scritto ed approvato in tutta frettaper togliersi il “peso” dell’area verde;cercando di portare all’attenzione la in-capacità stessa di gestione del Parco.Ha ragione quel padre che non può farvivere una giornata di svago al suobambino in un’area verde pubblica; haragione quel genitore che si preoccupadi non poter utilizzare spazi pubbliciperché, a fronte di tante parole, i fattimostrano una realtà completamente di-versa. Come fatto da consigliere di op-posizione, continuerò nel mio mandatoda primo cittadino se gli elettori mi da-ranno modo di governare - come sonocerto! La mia amministrazione si faràcarico della revisione e del controllodella convenzione messa in esseredalla passata amministrazione che, in-capace di gestire e tutelare il parco, hapreferito affidarlo ad esterni; vigileremo

e controlleremo che chi gestisce ilParco di Termoli abbia effettivamentecura e passione per il bene comune,per arrivare a ridiscutere la conven-zione nel caso si ritenesse doveroso enecessario; rivitalizzeremo l’area giàcon la rimessa in funzione della piscinaoltre a portare avanti iniziative ed attivitàche possano restituire a Termoli il cuorepulsante della vita cittadina, punto di in-contro, confronto e socializzazione fon-damentale per le famiglie ed i bambini.Non ho mai preso in giro i miei concit-tadini – conclude Marinucci -. Per annimi sono battuto affinché il primo obiet-tivo dell’amministrazione fosse il citta-dino ed il bene comune e lo dimostranole tante battaglie e tutti gli atti prodotti atal fine. Da primo cittadino, il mio impe-gno non potrà che triplicarsi”.

121 maggio 2014 Termoli

TERMOLI. “Sei di Termoli se nonabbocchi a fare quello che ci "indi-cano" di fare da Campobasso, Ric-cia e San Martino in Pensilis(Frattura, Fanelli, Facciolla)”. Chinon si riconosce nella coalizione dicentrosinistra, ossia in quella partedi centrosinistra che fa capo a An-gelo Sbrocca, non ha dubbi: il can-didato sindaco venuto fuori dalleprimarie era stato deciso a tavo-lino. Ma questo, a quanto pare, sa-rebbe il male minore. Lapreoccupazione più grande infattisarebbe un’altra: l’ombra di Grecodietro il candidato sindaco del Par-tito Democratico. Un’ombra che, adir la verità, si cerca in tutti i modidi oscurare per evitare ripercus-sioni a livello elettorale. Ma il datopolitico, nonostante i silenzi o i sot-terfugi, resta. Un complotto, quellocha ha portato alla candidatura diSbrocca, di cui anche Laura Venit-telli (tra le fila rutiane) avrebbe

fatto parte. Come se i filoni delPartito Democratico si fosserospartite le due città Campobasso eTermoli. Due zone, con due nomiche rappresentano clan diversi delpartito. Rivali all’interno del Pd masolo per posizionarsi entrambi. ACampobasso infatti troviamo Batti-sta, esponente del clan Ruta (equindi avversario interno di Frat-tura e compagnia cantando), a Ter-moli Sbrocca, esponente direttodella diramazione dell’ex primo cit-tadino Vincenzo Greco, rivale delclan Ruta ma vicino a Frattura eFacciolla (la Fanelli compare solocome controfigura ma non fa cartesul piano politico nonostante ilruolo di segretaria regionale delPd). Se a questo si aggiungeanche il fatto che la lista del Pd diTermoli è stata composta esclu-dendo esponenti locali, da sempremilitanti, perché portatori di votiche potevano, forse, soffiare il

posto a nuovi ingressi più propensiad essere gestiti una volta eletti,ecco che il quadro inizia a pren-dere le forme di un incubo che hacome obiettivo la fine del partito. Ecosì, tra saltimbanchi approdati dadestra a sinistra come salvatoridella patria e gestione fallimentaredella politica, ecco che il centrosi-nistra si spacca. Sel, non più ge-stito dal cognato di Frattura madall’uomo che ha rotto i piani alclan fratturiano (Gigino D’Angelo),abbandona la coalizione per tute-lare i propri valori. In tutta questalotta ecco arrivare il Gattone. Inuna gestione fallimentare della po-litica, a raccogliere il dissenso dicasalinghe allo stremo, muratoridisoccupati, giovani senza lavoro,ci ha pensato Remo Di Giandome-nico. Lui, il volpone della politicatermolese, alla domanda seguarda più a destra che a sinistrarisponde filosofeggiando: “Guardo

al cuore dei termolesi”. E Termoli,si sa, è una città strategica da con-quistare. Gli affari sul litorale moli-sano sono di gran lunga superioririspetto a quelli che si possonoconcludere su Campobasso. Con-quistare Termoli può significaredue cose: o ostacolare le miraespansionistiche di coloro che po-trebbero avere conflitti d’interessetra impresa e politica, o agevolaretali espansioni. Così il centrodestragioca d’astuzia e d’intelligenza.Mette fine alla spaccatura internache vedeva contrapposti l’uscenteDi Brino, vittima delle pugnalatedei suoi consiglieri dimissionariche ne hanno determinato la ca-duta, e si ricompatta su MicheleMarone. La partita è tutta da gio-care. C’è solo una domanda cheattanagli ala mente: i termolesihanno davvero voglia di rivivere lagestione “fallimentare” dell’ammi-nistrazione Greco? red.pol.

L’ombra di Greco sul candidato del Pd

TERMOLI – Ancora un colpo discena per l’accettazione delle listecollegate ai candidati sindaci.L’Udeur, che appoggia il candidatoMichele Marone, è stata esclusadalla tornata elettorale perché lacommissione elettorale ha conte-stato nella documentazione presen-tata moduli non aggiornati. Irappresentanti del partito che facapo all’onnorevole Mastella hannogià presentato ricorso al Tar Moliseed ora si resta in attesa della deci-sione. Intanto in Municipio si è pro-ceduto al sorteggio per assegnarel’ordine di apparizione sulla schedaelettorale dei candidati sindaci e listea loro collegate. Primo Michele Ma-rone appoggiato nell’ordine dalleliste: Fratelli d’Italia, Lista civica per

Termoli, Democrazia Cristiana, Alle-anza per Termoli, Nuovo Centrode-stra – Udc, Forza Italia; secondoPaolo Marinucci di Liberatermoli e leliste: L’Altra Termoli, Uniti per cam-biare, Liberatermoli e Sel; terzo Ni-colino Di Michele del Movimento 5Stelle; quarto Angelo Sbrocca con leliste: Popolari per l’Italia, Idv, Unioneper il Molise per Termoli, Pd e Votaper te Sbrocca sindaco; quintoRemo Di Giandomenico appoggiatoda: Termoli nuova, Popolari per Ter-moli, TermoliSi, Alba termolese eTermoli giovane. Ora non resta cheattendere la sentenza del Tar sul ri-corso dell’Udeur e, in caso di riam-missione, il sorteggio dovrà essereripetuto solo per determinare nuova-mente l’ordine delle liste.

Amministrative, Udeur resta fuori dalle votazioni

TERMOLI - La candidata alle ele-zioni Europee per il PD Pina Piciernosarà presente oggi nella sede delcandidato sindaco Angelo Sbrocca apartire dalle ore 12. L'incontro dibat-tito verterà sui temi del lavoro, la di-soccupazione, il rilancio delMezzogiorno in Europa. La candi-data, capolista del Pd alle Europee

ha risposto con entusiasmo all'invitodel candidato sindaco AngeloSbrocca e ha dichiarato "Sono felicedi poter visitare la città di Termolisimbolo dell'industria del Mezzo-giorno in quanto sede di un grandestabilimento Fiat. Mi fa ancora piùpiacere essere qui il 1 maggio in oc-casione della festa dei lavoratori".

La candidata PD alle Europee incontra i cittadini

Parco comunale: “Controllo, vigilanza e attenzioneper far rivivere il cuore pulsante della città”

Commercio, offerta formativa primavera estate 2014

“AVIS Molise" sul tetto del Mondo, assemblea Internazionale della FIODS a Buenos Aires

Laura Venittelli si accoda al complotto, il centrosinistra si spacca e Di Giandomenico raccoglie il dissenso Il centrodestra si ricompatta su Marone e si gioca la partita per il Comune di Termoli

TERMOLI - L'Associazione Commercianti Molise aderente Confeser-centi, con sede a Termoli in Via Cavour, presenta l'offerta formativa pre-vista per la primavera ed estate 2014. Per i giovani che intendono avviarsialla professione di Pizzaiolo, forno a legna, sono disponibili gli ultimi 2posti per un corso che avrà inizio a metà maggio. Il corso ha una duratadi 50 ore, 8 di teoria e 42 di pratica, al termine delle quali sarà rilasciatoun attestato di frequenza della Regione Molise. Il corso è proposto alcosto di 380 € + iva, la metà del costo medio nazionale. Per coloro cheintendono avviare in proprio attviità commerciali nel settore alimentare(pescherie, macelleria, frutta e verdura, market ecc.) o della somministra-zione (pub, ristoranti, bar, pizzerie ecc.) è in programma per la fine delmese di maggio il corso di qualifica necessario per diventare titolari. Il

corso ha una durata di 120 ore ed un costo di 400 € + iva. Per le attivitàcommerciali che desiderano mettersi in regola con la normativa sulla si-curezza, legge 81/2008, ultimi giorni per iscriversi al pacchetto di corsiRSPP, RLS, Antincendio e Primo Soccorso che avranno inizio nel mese dimaggio. L'intero pacchetto è proposto al più che competitivo costo di400 € + iva. Sono inoltre in programma corsi di idoneità sanitaria base,specifici e di aggiornamento che dal 2008 sostituiscono in tutta Europail libretto sanitario e sono necessari per lavorare nel settore alimentare edella somministrazione. L'Associazione Commercianti Molise sta inoltrepreparando per il mese di giugno un corso per Barman di 30 ore con at-testato di frequenza della Regione Molise. Per ulteriori informazioni con-tattare i numeri telefonici 0875.706044 o 347.6149567.

ROMA - Dopo il voto della plenariadel Parlamento Europeo, il nuovoFondo europeo per gli affari marittimie la pesca (FEAMP) entrerà in vigorein poche settimane con un budget di6.567 milioni di euro per il periodo2014-2020. Come per il precedenteperiodo di programmazione (FEP)ogni Stato membro dovrà elaborareil proprio programma operativo unicoin cui destinare, a seconda delle spe-cifiche priorità, i fondi di cofinanzia-mento.“È certamente una buonanotizia il varo dello strumento finan-ziario della nuova Politica Comunedella Pesca – ha dichiarato l’Alle-anza delle Cooperative Italiane Co-ordinamento Nazionale del settorePesca – dopo un iter sofferto in cuial testo sono stati apportati diversimiglioramenti, grazie all’azione dellaCommissione Pesca del ParlamentoEuropeo, a cui non abbiamo fattomancare il nostro contributo. Il nuovoFondo presenza diversi aspetti inno-vativi, come la formazione per i gio-vani pescatori (una sorta diapprendistato) o il cofinanziamentodi piani assicurativi nazionali per

eventi calamitosi e vittime degli inci-denti in mare, particolarmente impor-tanti in Italia dove il fondo disolidarietà della Pesca è ormaiestinto, e le misure connesse alla di-versificazione (pescaturismo, ittituri-smo, ristorazione, serviziambientali,etc...), alla commercializ-zazione e trasformazione dei prodottidella pesca e dell’acquacoltura; conspecifici vincoli saranno ancora pos-sibili arresti definitivi e temporanei eil rinnovo dei motori, con apparatimeno inquinanti, per le imbarcazionidella flotta fino a 24 metri di lun-ghezza fuori tutto. Il FEAMP non èesattamente come lo avremmo vo-luto ma, nel complesso, presenta op-portunità e strumenti interessantiche, solo se pienamente utilizzati,potranno fornire una spinta decisivaper la filiera ittica nazionale. A preoc-cupare non sono solo i paletti previstiper l’arresto temporaneo, ma anchele rigide condizionalità che vincolanol'accesso ai fondi e che rischiano direnderne ancora più difficile diquanto non sia già stato l’effettivoutilizzo. Tra queste, i criteri di ammis-

sibilità per i beneficiari, per i quali sidovrà ripensare il sistema sanziona-torio italiano, e le condizionalità exante richieste allo Stato membro,come la preliminare redazione delPiano Strategico nazionale per l'Ac-quacoltura, il miglioramento raccoltadati e l' implementazione del sistemadi controllo. Ci auguriamo – concludel’Alleanza – che sul piano operativounico e su come affrontare la mi-gliore utilizzazione del FEAMP il Mi-nistero apra al più presto un Tavolodi discussione con le Organizzazioninazionali della pesca, anche percontribuire a colmare le lacune evi-denziate da Bruxelles nell'Accordo diPartenariato in corso di revisione.Ciòper dare certezza alla nuova pro-grammazione e per evitare di tro-varci ancora una volta, alla fine del2020, a dover constatare la perditadi importanti risorse finanziarie perun settore che non può permettersiulteriori sprechi e indebolimenti”,come è avvenuto quest’anno con ildisimpegno di circa 20 milioni dieuro, distribuiti tra quota comunitariae nazionale.

131 maggio 2014Termoli

SAN MARTINO IN PENSILIS – Il carro deiGiovanotti, bissando il successo dello scorsoanno, si sono aggiudicati la carrese 2014. Ilcarro con i colori giallo rosso è infatti transi-tato per primo sotto l’arco che conduce allachiesa madre di San Pietro Apostolo, seguitodal carro dei Giovani (bianco celeste) e alterzo posto i Giovanissimi (giallo verse).Gran tripudio tra i sostenitori del carro vinci-tore con i rituali sfottò per gli altri conten-denti. La carrese ha avuto inizio ieri mattinaintorno alle 13 con la benedizione impartitadal parroco della chiesa Madre di San PietroApostolo, Don Nicola Mattia, e poi lenta-

mente i carri si sono portati, percorrendo aritroso gli 8 chilometri del tracciato, alla par-tenza posta nei pressi della masseria Ma-crellino. Posti a 25 metri l’uno dall’altro inordine inverso all’arrivo dello scorso anno,sono partiti al colpo di pistola sparato in ariadal Sindaco e poi veloci verso il cambio deibuoi che è avvenuto al Tratturo e poi altri 4chilometri percorsi verso il traguardo e la vit-toria dei giallo rosso che ha ora l’onore diportare in processione il busto del patronoSan Leo. Domani, giornata conclusiva deifesteggiamenti, dalle ore 22 si esibirà inpiazza Umberto la cantante Anna Tatangelo.

Pesca, approvato definitivamente il FEAMP

I Giovanotti rivincono la corsadei carri trainati da buoi

BASSO MOLISE - “Dalle decisioni che l'Italia si appresta acompiere rispetto agli aiuti accoppiati della nuova Pac dipenderàil futuro di intere filiere agroalimentari di importanza strategicaper il nostro Paese.Il criterio con cui verranno allocate le risorse – dichiara la Se-

greteria Nazionale della Fai Cisl - non sia ispirato ad una sem-plice spartizione di risorse tra le Regioni, ma ad una attentavalutazione circa le filiere più importanti dal punto di vista produt-tivo e da quello delle ricadute occupazionali”. La nota del Sindacato agroalimentare della Cisl prosegue:

“Esortiamo gli Assessori Regionali e il Ministro dell’AgricolturaMartina affinché nel loro prossimo incontro pongano la massimaattenzione a decisioni da cui dipende la competitività delleaziende agroalimentari e l'occupazione di migliaia di operai e im-piegati agricoli”.

Fai Cisl, Pac: “Gli aiuti accoppiati privilegino le filierestrategiche e il lavoro”

BASSO MOLISE – E’ stata inaugurata, dal Progetto Policoro,la prima edizione dello Sportello mensile nei Paesi del “Cratere”,in collaborazione con il progetto diocesano AnimAzione: io ci sto.E’ un progetto già presente nei paesi colpiti dal terremoto che siarricchisce con la presenza e il sostegno degli animatori, attra-verso l’orientamento e l’accompagnamento dei giovani nelmondo del lavoro, dell’università e dell’autoimprenditorialità. IlTour ha fatto tappa a Colletorto dove lo “Sportello” ha fornito in-formazioni, cercare e valutare offerte di lavoro locali e nazionalie offrire aiuto per la compilazione del curriculum vitae. Il Progettoprevede anche l’accompagnamento dei giovani che si presen-tano con un’idea imprenditoriale fornendo loro gli strumenti ne-cessari e attualmente presenti in Diocesi a sostegno dei giovani.Le successive tappe saranno: 21 maggio a Casacalenda; 28maggio a Santa Croce di Magliano; 11 giugno a Bonefro; 17 set-tembre a Larino e il 24 settembre a Ripabottoni – Morrone.

Al via i Progetti Policoroe AnimAzione io ci stonei paesi del cratere

CASACALENDA – La LIPU, che ha una sede anche aCasacalenda, lancia l’appello di devolvere il cinque permille alla Lega Italiana Protezione Uccelli. I centri dellaLega aiutano gli uccelli a nascere, vivere, riprodursi. Li

cura quando sono feriti. Li strappa dalle mani di chi vuole ucciderli. Li aiuta a

volare lontano e a tornare da noi. E regala a noi stessiun cielo più bello, una terra protetta, un futuro migliore.Il cinque per mille alla LIPU è una meravigliosa dichiara-zione d’amore alla Natura. Basta consegnare il codicefiscale 80032350482 al proprio commercialista oppureinserirlo nel 730 o Modello Unico. Firmare nella casella"Sostegno del volontariato" in alto a sinistra e inserire ilcodice 80032350482. “Con il tuo cinque per mille la LIPUprotegge la natura, salva gli uccelli e si occupa di tute-lare gli ambienti naturali attraverso azioni concrete e ladiffusione della cultura ambientale. Per un futuro doveuomo e natura possano vivere in modo equo e sosteni-bile”. La LIPU chiede di diffondere la propria dichiara-zione d'amore per la natura e far sapere ad amici,parenti, colleghi di lavoro come aiutare la LIPU con il cin-que per mille.

Lipu, dichiara il tuo amore alla natura con il cinque per mille

MONTENERO DI BISACCIA – Il sin-daco Nicola Travaglini e l'Amministra-zione comunale esprimono le propriefelicitazioni agli alunni della Sezione 4della Scuola dell'Infanzia di Via Pa-lermo, per il conseguimento del 3° pre-mio ex-aequo ottenuto nell'ambito

della nona edizione del Concorso Na-zionale denominato "Fabbricando2014 - Scuola in Azienda, i documentidell'esperienza". Le congratulazioni sono estese

anche agli insegnanti e al DirigenteScolastico Franco Capone per l'impor-

tante lavoro svolto con gli studenti, cheha portato alla realizzazione dell'operapremiata, intitolata "Fabbricando ... ilpane! Dal chicco di grano ... le nostremani in pasta!". Una delegazione sco-lastica ritirerà il premio a Udine il pros-simo 24 maggio

Premio nazionale “Fabbricando 2014”,terzo posto per la scuola dell’infanzia

141 maggio 2014 Spettacolo

di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Il Primo Maggio, da

sempre, è un momento di aggregazione, di

civile movimento ludico, senza cedimenti

culturali, o meglio, senza grosse cadute di

stile.

Questo come concetto generale. Poi biso-

gna soffermarsi su situazioni singole,

eventi specifici e contestualizzati al luogo,

alle persone.

Il Primo Maggio, quello di piazza San

Giovanni in Roma, servitore dei sinadacati,

blindato dalla Rai, schiavo dell’audience e

di voraci discografici, ha perso la vitalità

che una kermesse di tale portata dovrebbe

avere.

Resta però, comunque, un grosso evento

musicale, seppur con qualche ripetizione

nel cast, di artisti che si presentano sul

palco dell’evento, con il disco nuovo.

Lodevole l’iniziativa “Primo maggio tutto

l’anno”, che ha permesso a band emergenti

di esibirsi ad un platea così vasta. E’ toc-

cato anche ai molisani Riserva Moac.

La “Festa dei lavoratori” (che oggi suona

un pò male), si festeggia in varie forme in

tutta Italia. Si presume, che chi organizza,

se decide di farlo per una platea allargata,

come quella di una piazza, debba selezio-

nare artisti che vanno ad occupare spazi e

gusti un pò per tutti, rispettando sempre

però, il buon gusto, cercando di scegliere

band, cantanti, attori, artisti di strada, di

varia natura.

Se la scelta si riduce ad un solo artista,

diventa complicato capire cosa possa sod-

disfare più persone possibili. Tipo Corpus

Domini nel capoluogo, con la differenza

però, che in quel periodo ci sono eventi

collaterali, il Primo maggio no.

Campobasso oggi, presenta la cover band

di Rino Gaetano “Nun te reggae band”,

gruppo formato da musicisti molisani: Aldo

Pinelli nelle vesti di Rino, Giorgio De Luca

alle tastiere e piano, Amerigo Malzone chi-

tarra, Giuliano Civetta basso e Carmine

D'Alena batteria.

Senza scendere in discriminazioni sulle

cover band, ci pare un pò misera come fe-

sta quella di oggi. Rino Gaetano è stato un

grande, le sue canzoni sono manifesti, il

suo “Nuntereggaepiù” è stato il primo reg-

gae italiano, lui era capace di dissacrare lo

Stato e i politici, senza eccedere o debor-

dare nel cattivo gusto.

Questo lo rende immortale, grazie alle

tribute band che popolano l’Italia, questo

però, non giustifica un evento come quello

di oggi. Il Primo Maggio è di tutti, dedicare

una giornata a Rino Gaetano è sempre una

bella cosa ma appunto, deve essere una

manifestazione che ripercorra il suo, e solo

il suo, percorso musicale. I 4.000 euro spesi

(tanto costa il live di oggi, tutto compreso),

potevano essere usati in maniera più ela-

stica ed eterogenea, per la popolazione.

Le tribute band si muovono sulla sottile

linea che delinea la bravura, dalla imita-

zione o dal cattivo gusto.

Rendere la magia di chi ha brillato di suo,

diventa complicato. Restituire le stesse

emozioni impossibile. Il successo diventa

un’eredità tipo copia/incolla, quindi la dif-

ferenza la si fa solo se si reinterpreta con

motivazioni artistiche proprie, un reperto-

rio noto.

Un plauso alla “Nun te reggae band” va

fatto. Il suo booking conferma la bravura

dei musicisti, il loro tour 2014 è sold-out

dappertutto e la maestria nel coinvolgere il

pubblico, è notevole.

Peccato però, che il Comune non abbia

allargato ad altri operatori culturali, la ma-

niera di poter organizzare o, perlomeno, di

presentare un altro progetto, magari di-

verso, di diversa fattura.

Persone e associazioni che hanno idee,

esistono sul territorio, basta farle emer-

gere, dare loro la possibilità di promuovere

le loro idee.

Festa di piazzaOggi nel capoluogo la tribute band

di Rino Gaetano “Nun te reggae”

GUGLIONESI - Azzurra De Gregorio, porta in scena al tea-

tro Fulvio “Madre”, spettacolo scritto e diretto dalla regista

termolese. Sul palco Giulio Maroncelli, Rossella Massari,

Arianna Ricciardi, Ilaria Barone e Luciana di Nardo. Lo

spettacolo è prodotto dalla Frentania Teatri, la stessa che

realizza il cartellone teatrale durante l’anno. “Quella che

emergerà da questa opera – spiega la regista - sarà dunque

la rappresentazione di una madre capace di assorbire su se

stessa più ruoli contemporaneamente: santa, figlia, sposa,

sorella, amante. In un ciclo continuo e complesso in cui al-

chimie, pulsioni, miti e desideri si mescolano fin quasi a

confondersi tra loro”.

Azzurra De Gregorio dirige “Madre”

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La Scuola Calcio Primavera di Campobassoha partecipato, per il secondo anno consecu-tivo, alla Juventus National Academy Cup, ma-nifestazione riservata alla categoria Esordientie organizzata a Torino e in tutta la Provincia delcapoluogo piemontese.Partecipano le scuole calcio italiane affiliate

alla Juventus Academy e i ragazzi si confron-tano in tornei di calcio e giochi d’abilità.Buoni risultati per la scuola calcio ‘Michele

Scorrano’ con la kermesse vinta dal Torino ‘J-Stars’.La comitiva campobassana è stata ospite a

Torino per quattro giorni: insieme ai baby calcia-

tori, istruttori e genitori, per una ‘vacanza spor-tiva’ davvero interessante. Immancabili le tappe allo Juventus Museum e

allo Juventus Stadium, mentre la cerimonia diinaugurazione della manifestazione si è svoltaal Villaggio Olimpico di Bardonecchia.Intanto è tutto pronto per il memorial “Michele

Scorrano” che si terrà oggi al campo sportivo‘Sturzo’ a Campobasso e che vedrà dodicisquadre di Pulcini sfidarsi in ricordo dello storicocapitano dei Lupi. È stata invitata anche l’AsdSporting Boscoreale, affiliata al progetto Jna.

Antonio Noviello, portacolori della Monastier Treviso, èstato l’assoluto protagonista della due giorni di bocce ad altolivello, che ha caratterizzato la città di Frosolone.L’atleta salernitano si è aggiudicato sia la Parata dei Cam-

pioni, che la gara nazionale di bocce, valida per il 10° trofeo‘Città di Frosolone’ che per il settimo anno è stato dedicatoal compianto ex sindaco del centro frosolonese, Lelio Pal-lante.Noviello, nella gara ufficiale a carattere nazionale specia-

lità individuale, si è imposto davanti ai 128 atleti ai nastri dipartenza, superando, dopo sette intense partite, nella finalis-sima un altro atleta campano, l’arianese Francesco LoConte, che gioca per la società ‘Città di Benevento’.Una finale che ha visto sempre in vantaggio il giovane No-

viello, che sta lottando per rientrare nella serie A1, l’élite na-

zionale delle bocce, a differenza della parata dei campionidel giorno prima che aveva visto una finalissima particolar-mente combattuta, in coppia con Domenico Mauro del Cor-bordolo Pesaro, contro Alfonso Mauro e GiuseppePappacena: quattro tra i boccisti più forti d’Italia.Si è fermato alla semifinale del 10° trofeo ‘Città di Froso-

lone’ – Memorial ‘Lelio Pallante’, invece, Giuseppe Pappa-cena della Monastier Treviso (terzo) e compagno di coppiacon il vincitore Noviello, con i due atleti protagonisti di underby di semifinale molto combattuto e di alto livello, termi-nato 12-11.Stop in semifinale anche per il primo dei molisani, Stefano

Calabrese, portacolori della Polisportiva Colonna Bertinoro,centro nei pressi di Ravenna. Il campobassano, trapiantatoa Forlì, avrebbe meritato maggiore fortuna, per una finalis-

sima sfumata proprio sul più bello. Un cammino, quello diCalabrese, senza ostacoli e abbastanza agevole, avendovinto tutte le partite con largo vantaggio. Contro Lo Conte,invece, è mancata un pizzico di sorte, che non guasta mai,e l’atleta di Ariano Irpino si è imposto per 12-11.A concludere il quadro dei quarti di finale sono stati Fran-

cesco Santoriello (quinto, Enrico Millo Baronissi); FrancescoGentile (sesto, Ferrovia Basile Vairano Patenora); StefanoPellicanò (settimo, Madonna delle Grazie Termoli); LuigiRusso (ottavo, Il Laghetto Venafro), con quest’ultimi due chehanno chiuso il podio per quel che concerne i partecipantimolisani alla manifestazione.Il direttore di gara è stato Cosimo Iuliano, arbitro nazionale

appartenente al Comitato di Benevento; mentre, l’assistenteè stato l’arbitro nazionale di Campobasso, Lucio Fiorella.“Siamo soddisfatti per come è andata la due giorni di

bocce ad alto livello – ha affermato il presidente della Boccio-fila Frosolonese, Pasquale Mangione –. Nonostante la crisiabbia un po’ fermato un po’ tutti i movimenti sportivi e le as-sociazioni collegate, noi ci teniamo a riproporre tutti gli anniil trofeo ‘Città di Frosolone’, memorial ‘Lelio Pallante’, che èstato un amico personale, ma più in generale dell’intera co-munità frosolonese. Questa gara nazionale è nata con lui,che era sempre presente alla nostra due giorni, e non pos-siamo fare a meno di non riproporla tutti gli anni, il 25 aprile.Siamo soddisfatti anche dal punto di vista agonistico, con imigliori, tra cui il vincitore Noviello e Santoriello, arrivati neiprimi otto, così come siamo contenti che tre molisani si sianopiazzati nel girone finale con il quarto posto di Stefano Cala-brese, che per me è stata una vera sorpresa perché era laprima volta che l’ho visto all’opera, oltre ai piazzamenti diStefano Pellicanò e Luigi Russo”.Alle premiazioni presenti autorità politiche locali, nonché il

consigliere nazionale della Federazione Italiana Bocce, Giu-seppe Taraborrelli, il presidente del Comitato Provinciale diIsernia della Fib, Ernesto Di Iorio, uno dei sostenitori, in-sieme con Mangione, della kermesse.Durante le premiazioni, la Bocciofila Frosolonese ha con-

segnato una gara a Quintino Pallante, figlio di Lelio a cui èdedicato il memorial, nonché erede della tradizione paternacon la sua vicinanza al mondo sportivo frosolonese, con unadedica che ha commosso un po’ tutti i presenti: “Dove c’èamore non c’è limite né distanza! Il ricordo e l’affetto di Lelio,che ci ha amato, continuerà ad essere vivo nei nostri cuori.25 aprile: un giorno per ricordarti… una vita per continuaread amarti”.

Sport15

1 maggio 2014

La Scuola Calcio Primavera protagonista aTorino alla Juventus National Academy CupIntanto, oggi è in programma allo ‘Sturzo’ il memorial‘Michele Scorrano’: in campo dodici team ‘pulcini’

La gara nazionale di bocce, specialità individuale, ha visto ai nastri di partenza ben 128 atleti

Antonio Noviello si aggiudica il 10° trofeo ‘Città di Frosolone’,memorial ‘Lelio Pallante’Il campano, portacolori della Monastier Treviso, ha battuto in finaleil corregionale Lo Conte. Quarto il molisano Stefano Calabrese

Il tapiro del giorno lo diamo a Laura Venit-telli. L’onorevole del Pd ha accettato il tan-dem con l’ex sindaco Vincenzo Grecoattraverso la candidatura di Sbrocca. Ecome se non bastasse pare abbia anchepartecipato all’esclusione di candidati nellalista del partito che però nel Pd hannosempre militato. Il tutto in accordo con lasua rivale nonché segretaria regionale delpd, Micaela Fanelli, che ha proposto lorodi candidarsi con l’Idv. Per punirli di quantoaccaduto con la caduta dell’amministra-zione Greco di cui anche lei faceva parte?

L’oscar lo assegniamo a Remo Di Gian-domenico. Il Gattone, da buon felino, nonvuole proprio smetterla di graffiare i poli-tici termolesi. Così eccolo ancora incampo per le elezioni amministrative aTermoli riuscendo a chiudere ben 5 listein un momento la disaffezione alla poli-tica porta le persone a voler stare lontanodalle competizioni elettorali. Come hafatto? Ha cavalcato la protesta, sullo stiledi Beppe Grillo, raccogliendo l’assensoalle candidature di cittadini semplici chevivono sulla propria pelle la situazionedrammatica di questi tempi. Basterà avincere?

L’Oscar del giornoa Remo Di Giandomenico

Il Tapiro del giornoa Laura Venittelli

GIORNALE SATIRICO

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

di Oreste Campopiano

Conclusa la fase “organizzativa” della campa-gna elettorale, una fase in verità caratterizzatapiù dalla stucchevole discussione sul numero

delle liste a sostegno dei singoli candidati Sindaco an-zichè dai contenuti, dalle proposte, dalle idee e pro-getti per la Città, possiamo finalmente azzardare unaprima valutazione politica di quanto emerso.Due a mio avviso i fatti rilevanti:

a) la sofferta ricomposizione del centro destra attornoad un unico candidato;b) la divisione difficilmente ricomponibile del centrosinistra.Mi soffermo su questo secondo aspetto , posto che,

come era facilmente prevedibile, le elezioni “primarie”hanno finito col far prevalere le ragioni di divisione (tante) su quelle di condivisione ( poche) nell’ambitodell’area politica di centro sinistra. E ciò per la altrettanto evidente ragione che proprioil PD, che più degli altri le aveva volute, ha di fatto tra-dito lo spirito della consultazione , da un lato aprendola coalizione a forze politiche ed a candidati distantidal centro sinistra, dall’altro di fatto escludendo la

parte più di sinistra dello schieramento (SEL ed altreformazioni)Che questa sia stata una scelta non solo voluta ,madettata da calcoli politici connessi ad accordi più altisottoscritti in altre sedi, è difficilmente opinabile, se èvero come è vero che nelle uniche due realtà localipiù significative, Campobasso e Termoli, sono stati“portati in dote” alla coalizione le liste degli aderentiall’UDC oltre che gran parte degli esponenti di areamoderata che fino a qualche giorno addietro hannomilitato ed interpretato ruoli istituzionali e politicinell’area di centro destra.Ciò ha snaturato, dissolvendola, l’area politica cheaveva condiviso il percorso e la logica delle “primarie”a seguito dell’allontanamento di SEL e della nettasterzata a destra del PD (con le conseguenti fibrilla-zioni interne al partito specie nelle due componentipiù sinistrorse ,Civati e Cuperlo).Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il Pd oggi guida unacoalizione che si connota perché raccoglie e salda duespezzoni di due esperienze amministrative che perla loro oggettiva consunzione sono terminate anzi-tempo, quella di Vincenzo Greco e quella appena de-caduta di Antonio Di Brino

Un ibrido difficilmente digeribile ed altrettanto diffi-cilmente comprensibile agli stessi elettori del PD, senon attraverso l’utilizzo di logiche di conservazioneche rispondono a necessità di stabilità politica di or-ganismi collegiali regionali, ma che nulla hanno a chefare con le necessità e gli interessi di Termoli e delbasso Molise.Le ripetute “incursioni” notturne e festive di perso-nalità regionali di spicco intese “a fare sintesi”, chie-dendo in realtà alla parte più coerente delloschieramento di recedere, danno il senso del comples-sivo disegno “coloniale” che si intende ancora unavolta imporre al territorio.Nel linguaggio velico la “virata di prua” è il repentinocambio di direzione impresso ad una imbarcazionein movimento che si effettua portando la prua in di-rezione del vento.La manovra opposta è definita “ l’abbattuta” più co-munemente conosciuta come strambata o virata dipoppa.Ho fondato motivo di ritenere che la… virata di pruache il PD e la sua aggregazione hanno tentato ,potrà trasformarsi ben presto in una….. virata dipoppa.

La virata di prua del Pd