1 INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO DEL PROGETTO · Campobasso in controtendenza rispetto all’altro...
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STUDIO DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NELLA REGIONE MOLISE
SEZIONE E
VALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
INDICE
1 INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO DEL PROGETTO.............................................2
1.1 Introduzione.......................................................................................................................................2
1.2 Inquadramento fisico geografico......................................................................................................2
1.3 Analisi della struttura demografica .................................................................................................3
1.4 Il tessuto economico produttivo........................................................................................................4
1.5 Il turismo ............................................................................................................................................8
1.6 Le reti in frastrutturali ...................................................................................................................10
2 ANALISI DI FATTIBILITÀ FINANZIARIA (COSTI-RICAVI)............................................11
2.1 VALUTAZIONE DEI COSTI........................................................................................................112.1.1 Costi d’investimento .................................................................................................................................112.1.2 Costi di esercizio.......................................................................................................................................11
2.2 VALUTAZIONE DEI RICAVI......................................................................................................11
2.3 L’EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO DELL’INIZIATIVA ...................................112.3.1 Gli schemi di finanziamento .....................................................................................................................112.3.2 Verifica delle condizioni di equilibrio economico – finanziario del progetto...........................................13
3 ANALISI DI FATTIBILITÀ ECONOMICA E SOCIALE (COSTI-BENEFICI) ..................17
3.1 Premessa...........................................................................................................................................17
3.2 La valutazione del livello di esposizione al rischio di frane del sistema socio-economico dellaRegione Molise ...........................................................................................................................................18
3.3 ACB...................................................................................................................................................353.3.1 Generalità ..................................................................................................................................................353.3.2 Descrizione degli interventi e della loro funzionalità................................................................................363.3.3 Criteri di identificazione dei trasferimenti, dei fattori di conversione e della revisione prezzi.................393.3.4 Valutazione dei costi .................................................................................................................................483.3.5 Benefici economici interni ........................................................................................................................703.3.6 Analisi della redditività economica...........................................................................................................82
3.4 Analisi degli impatti macroeconomici in fase di cantiere.............................................................873.4.1 Introduzione all’analisi..............................................................................................................................873.4.2 Metodologia ..............................................................................................................................................873.4.3 La metodologia per la stima dell’impatto nella fase di cantiere................................................................883.4.4 I risultati: la stima della produzione e delle ULA generate dagli investimenti .........................................88
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1 INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO DEL PROGETTO
1.1 Introduzione
In questo capitolo si tenta di fornire un quadro generale della regione Molise attraversol’analisi di alcuni aspetti relativi alla situazione socio economica. A tale scopo verrannoanalizzati:
• i dati relativi al movimento anagrafico dei comuni per l’anno 1999 allo scopo dievidenziare la distribuzione sul territorio della popolazione residente ed eventualifenomeni di spopolamento e di invecchiamento;
• i dati relativi agli addetti alle unità locali delle imprese, desunti dal CensimentoIntermedio Industria e Servizi ISTAT 1996 e
• il valore aggiunto provinciale pro-capite elaborato dall’Istituto Tagliacarne perl’analisi del tessuto economico e produttivo;
• gli arrivi, le presenze turistiche e le strutture ricettive che l’ISTAT riportasull’Annuario statistico del 1999,
• gli indici di dotazione infrastrutturale (1996).
1.2 Inquadramento fisico geografico
Prima di proseguire con l’analisi risulta necessaria e doverosa una introduzione circa lecaratteristiche del territorio in esame, sia dal punto di vista paesaggistico cheambientale.
L’estensione del Molise va dall’Appennino alla costa adriatica, ed è compreso dal fiumeTrigno nella parte settentrionale e il fiume Fortone nella zona meridionale. Confina anord con l’Abruzzo e il Mar Adriatico, a est con la Puglia, a sud con la Campania e aovest con il Lazio e un piccolo tratto di Abruzzo.
La zona montuosa comprende i Monti della Meta, nell’ultimo tratto di AppenninoAbruzzese e i Monti del Matese e l’Appennino Sannita che compongono la partesettentrionale dell’Appennino Campano. Nel Matese le montagne più elevate sono ilMiletto e il Muria. La parte orientale scende verso il mare con tratti collinosi moltorotondeggianti. Le montagne e le colline sono molto aride e a causa della composizionedel terreno argilloso, si sono formati profondi solchi. La costa del Molise è lunga circa38 km, è molto pianeggiante ad esclusione della sola zona del promontorio di Termolidove è stato costruito un piccolo porto artificiale.
Il paesaggio è prevalentemente montuoso e collinoso. Le morbide montagne sono moltoarrotondate e sembrano un tutt’uno con la roccia. Anche nelle pianure coltivate si trova
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il terreno roccioso. Caratteristici sono i muretti intorno ai poderi fatti dai contadinitogliendo le pietre dalla terra che lavorano. I prati dove pascolano le pecore sono moltosecchi e rocciosi. Non si trovano grandi città nella Regione. Le piccole cittadine sitrovano sulle cime dei promontori collinosi. Nel litorale costiero sono assenti i porti e lazona non è molto popolata.
I fiumi sono tutti a carattere torrentizio. I principali del versante adriatico sono ilFortone che sfocia però in zona pugliese, il Trigno e il Biferno che scende dal Matese.
1.3 Analisi della struttura demografica
Nel presente paragrafo verrà analizzata la struttura demografica della Regione Molise inbase ai dati ISTAT del 1999 relativi al movimento anagrafico dei comuni. Come si puòosservare sono circa 330.000 i residenti nella regione di cui solo il 28% nella provinciadi Isernia.
La maggiore dimensione in terminidemografici della provincia diCampobasso è confermata anchedalla maggiore densità dipopolazione: oltre 81 abitanti perkmq contro i 60 di Isernia. Nelcomplesso siamo quindi di fronte aduna regione con una densitàdemografica decisamente bassarispetto ad altre realtà del centro-
Italia e soprattutto rispetto al livello medio nazionale.
E’ questa una considerazione che riveste una certa importanza all’interno dello Studiosul rischio idrogeologico del Molise. Infatti, la bassa densità insediativa può giustificareritardi negli interventi di messa in sicurezza dei territori, in quanto riduce il rischioconnesso con il verificarsi degli eventi rispetto ad altre aree a maggiore intensità diantropizzazione.
Popolazione e densità nel 1999
Province Popolazione Superficie Densitàresidente (kmq) (ab. Per kmq)
Campobasso 236.418 2.909 81,3Isernia 91.569 1.529 59,9
Totale 327.987 4.437,6 73,9
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Nella tabella successiva si riporta la popolazione residente e la variazione rispettoall’anno precedente in termini di saldo naturale e migratorio sia delle due province nel
Popolazione redente nelle due province - 1999
Campobasso
Isernia
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complesso, che nei soli comuni capoluoghi allo scopo di ottenere informazioni circa lasua concentrazione sul territorio. Appare evidente come i due comuni, da soli,assorbano oltre il 20% della popolazione residente nel 1999 (per Isernia ben il 23%).
Movimento anagrafico nel 1999
Province Popolazione di cui Nati vivi Morti Saldo Iscritti Cancellati Saldo Famiglie Componenti
residente maschi naturale migratorio per famiglia
Campobasso 236.418 115.346 2.084 2.496 -412 3.856 4.182 -326 88.111 2,7
Capoluogo VA 51.413 24.820 424 15,6 34 786 925 -139 18.472 2,8
V% 21,7 21,5 20,3 20,4 22,1 21,0
Isernia 91.569 44.691 692 1.061 -369 1.776 1.662 114 33.483 2,7
Capoluogo VA 21.091 10.339 169 14,6 14 454 377 77 7.095 3,0
V% 23,0 23,1 24,4 25,6 22,7 21,2
Totale 327.987 160.037 2.776 3.557 -781 5.632 5.844 -212 121.594 2,7
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, movimento anagrafico nei comuni, 1999
Il saldo migratorio e naturale mostrano come le due province siano caratterizzate dadifferenti andamenti: mentre nella provincia di Isernia, e in particolare nel suo comuneCapoluogo, essi sono positivi, nella provincia di Campobasso si assiste ad un fenomenodi spopolamento rispetto all’anno precedente. Il saldo migratorio, che maggiormenteevidenzia le scelte da parte dei residenti circa le decisioni in merito alla qualità dellavita, alle opportunità di lavoro e, più in generale al benessere, vede il comune diCampobasso in controtendenza rispetto all’altro capoluogo molisano.
Anche il numero medio di componenti delle famiglie, che la media regionale vede di 2,7abitanti per kmq, appare maggiore nel comune di Isernia rispetto al resto della provinciae a Campobasso.
1.4 Il tessuto economico produttivo
Ne presente paragrafo si riportano i dati relativi agli addetti alle unità locali desunti dalCensimento Intermedio dell’Industria e Servizi ISTAT, 1996. La provincia di Iserniamostra un peso inferiore anche in termini di addetti alle unità locali: nel Molise sono53.400 gli addetti per il complesso delle attività, di questi circa il 28% sono nellaprovincia di Isernia, e il restante (72%) in quella di Campobasso.
Il settore manifatturiero (D) e il commercio al dettaglio e all’ingrosso (G) hannorispettivamente il 32 e il 28% del totale addetti (pari complessivamente a 29.000addetti). Anche il settore costruzioni vede un valore percentuale di addetti rilevante epari al 15% del totale.
Nella parte inferiore della tabella successiva sono riportati i tassi di specializzazione diogni singola provincia in relazione ai diversi settori. In altre parole, tale indicatore è ingrado di fornire utili indicazioni circa la vocazione di un’area per uno o più settori e
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attività produttive non tenendo conto del peso in valori assoluto. In questo caso, gliindici riportati in tabella esprimono la concentrazioni degli addetti per settore nellesingole province raffrontate con l’intera regione.
Nel complesso, non si notano ripartizioni provinciali degli addetti notevolmentedifformi dalla realtà regionale; solamente il settore “Costruzioni” (F) mostra unaconcentrazione nella provincia di Isernia superiore alla media (Indice dispecializzazione pari 1,128). Per la stessa provincia, si nota la medesima situazione,anche se con una contenuta variabilità, per il settore “Manifatturiero”, per le “Attivitàimmobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali e imprenditoriali”(K) e “Altri servizi pubblici, sociali e personali” (O). Per i restanti settori si nota unaleggera prevalenza della provincia di Campobasso.
Addetti alle unità locali nel Molise nel 1996
C D E F G H I J K O Totale
CAMPOBASSO 139 11.881 569 5.634 9.148 2.010 3.094 1.210 3.628 1.203 38.520
ISERNIA 53 5.055 190 2.583 2.993 724 858 378 1.547 498 14.880
MOLISE 192 16.936 759 8.217 12.141 2.734 3.952 1.588 5.175 1.701 53.400
Ripartizione degli addetti per settore
CAMPOBASSO 0,36 30,85 1,48 14,63 23,75 5,22 8,03 3,14 9,42 3,12 100,00
ISERNIA 0,36 33,97 1,28 17,36 20,12 4,87 5,77 2,54 10,40 3,35 100,00
MOLISE 0,36 31,72 1,42 15,39 22,74 5,12 7,40 2,97 9,69 3,19 100,00
Ripartizione degli addetti per provincia
CAMPOBASSO 72,4 70,2 75,0 68,6 75,3 73,5 78,3 76,2 70,1 70,7 72,1
ISERNIA 27,6 29,8 25,0 31,4 24,7 26,5 21,7 23,8 29,9 29,3 27,9
MOLISE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Indici di specializzazione
CAMPOBASSO 1,004 0,973 1,039 0,951 1,045 1,019 1,085 1,056 0,972 0,980 1,000
ISERNIA 0,991 1,071 0,898 1,128 0,885 0,950 0,779 0,854 1,073 1,051 1,000
MOLISE 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT – Censimento intermedio industria e servizi 1996
Lo scenario economico della regione Molise può essere completato attraverso l’analisidei dati relativi al valore aggiunto provinciale calcolati dall’Istituto Tagliacarneannualmente. Nella successiva tabella è inoltre riportata la posizione occupata dalle dueprovince nella graduatoria nazionale del valore aggiunto pro-capite, la variazionerispetto alla medesima relativa al 1991 e il numero indice rispetto alla media italiana. Laregione in esame presenta un VA pro-capite che va dai 23,4 milioni di lire dellaprovincia di Isernia ai 25,8 di Campobasso. Valori notevolmente inferiori alla medianazionale.
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Valore aggiunto pro-capite nel 1999 e confronto con il 1991 (mgl di lire)
Posto ingraduatoria Provincia
V.A. pro-capite
N.I.(Italia=100)
Diff. vs.1991
79 Isernia 23.400 71,7 270 Campobasso 25.771 79,4 -3
Italia 32.635 100.0
Fonte: elaborazioni su dati Ist. Tagliacarne
Dal 1991 la provincia di Isernia ha migliorato la sua posizione nella graduatorianazionale di ben due posti senza, tuttavia, raggiungere il livello di Campobasso cheattualmente occupa la 70^ posizione nonostante l’ultimo decennio abbia caratterizzatouna sua caduta di 3 posti.
La creazione di valore aggiunto in valore assoluto per settore è espressa nella tabellaseguente unitamente ad un raffronto con le aggregazioni territoriali “Nord-Centro” e“Sud-Isole” e l’Italia nel complesso. Circa 8.000 miliardi di lire è il valore aggiuntoregionale (il settore agricolo contribuisce per il 6% mentre l’industria e i servizirispettivamente per 25,6% e il 68%), di questi circa 6.000 nella sola provincia diCampobasso. La provincia di Isernia, rispetto alla media vede, nella generazione diricchezza, una prevalenza del manifatturiero (28,5% contro il 25,6% regionale) e delsettore agricolo (7,3% contro il 6% regionale) a scapito del settore servizi.
Valore aggiunto al costo dei fattori per settore di attività' economica nel 1999
Province e Dati assoluti (miliardi di lire) Composizione %
Regioni Agricoltura Industria Servizi Totale Agricoltura Industria Servizi Totale
Campobasso 328 1.453 4.138 5.919 5,5 24,5 69,9 100,0
Isernia 151 592 1.334 2.077 7,3 28,5 64,3 100,0
Molise 479 2.045 5.472 7.996 6,0 25,6 68,4 100,0
Nord-centro 34.769 427.789 923.855 1.386.412 2,5 30,9 66,6 100,0
Sud-isole 24.120 90.743 326.726 441.588 5,5 20,5 74,0 100,0
Italia 58.888 518.532 1.250.580 1.828.000 3,2 28,4 68,4 100,0
Fonte: Istituto Tagliacarne
Un confronto della distribuzione settoriale del valore aggiunto con i valori nazionalimostra un Molise caratterizzato da un settore agricolo con una incidenza maggiore perentrambe le province a scapito del manifatturiero per Campobasso e dei servizi per laprovincia di Isernia. Nel complesso un Molise maggiormente vicino all’Italiameridionale piuttosto che al Centro e al Nord.
Il grafico successivo rappresenta la distribuzione delle province italiane in funzione delvalore aggiunto relativo all’anno 1991 per quanto riguarda le ascisse e al tasso medio
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annuo di crescita dello stesso nell’arco di tempo tra il 1991 e il 1999 lungo l’asse delleordinate. Le linee tratteggiate rappresentano i valori relativi alla media nazionale.
Come si può osservare vi è una distribuzione, anche se non del tutto uniforme, delleprovince lungo un’ideale diagonale a 45°; ciò sta a significare che le province con unasituazione economica migliore di partenza sono state quelle maggiormente dinamiche ein grado di consolidare le loro posizioni; al contrario le province che già partivano nel1991 con una posizione di svantaggio rispetto al resto d’Italia hanno peggiorato la loroposizione; cioè chi all’inizio dell’ultimo decennio aveva un valore aggiunto inferiorerispetto alla media nazionale non è stato in grado di risollevare la propria posizione; alcontrario il gap tra il Nord e il Sud è aumentato.
In questo contesto, la regione Molise sembra trovarsi in una posizione intermediacaratterizzata da un valore aggiunto inferiore alla media nazionale e con tassi di crescitaannui non in grado di permettere rilevati balzi in avanti. Le province del Sud Italiarisultano, dal grafico, quasi tutte racchiuse nel quadrante in basso a destra, mentre ilCentro-Nord in quello in alto a sinistra; le due province molisane appaiono come in unaposizione anche se non del tutto negativa, sicuramente caratterizzata da un pressochéassente dinamismo.
Valore aggiunto pro capite 1991 (numero indice Italia=100)
160140120100806040
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Ripartizioni
Centro-Nord
Mezzogiorno
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1.5 Il turismo
In questa sezione si analizza la domanda e offerta turistica della regione Moliseattraverso i dati ISTAT relativi alle presenze turistiche alberghiere ed extra-alberghierea livello provinciale e comunale e la capacità ricettiva.
Per quanto riguarda la domanda nella tabella successiva si riportano le presenze e gliarrivi di turisti italiani e stranieri, la permanenza media e il tasso di occupazione deiposti letto.
Come si può osservare: di 548.000 circa presenze turistiche, ben l’82% sono avvenutenella provincia di Campobasso che presenta anche una permanenza media di ben 3,6giorni; valore superiore alla media regionale (Isernia solo 2,5) ma comunquenotevolmente inferiore ai 4,4 giorni del Sud e Isole.
L’offerta turistica è caratterizzata da 160 strutture ricettive ( di cui il 62,5% alberghiere)con 11.000 posti letto (di cui il 46,1% in strutture ricettive alberghiere). Tre quartidell’offerta turistica in termini di strutture ricettive è nella provincia di Campobasso cheassorbono circa l’86% dei posti letto complessivi. La regione Molise presenta un livelloqualitativo dell’offerta superiore alla media nazionale; ben il 62% sono alberghi (controil 48% nazionale), tale percentuale risulta ancor più elevata se si considera la solaprovincia di Isernia (80%).
Il tasso di occupazione dei posti letto vede la provincia di Isernia in notevole vantaggiorispetto a Campobasso (18,1 contro il 13,2). La regione mostra valori notevolmenteinferiori se paragonati al resto d’Italia.
La domanda turistica - Anno 1998
PROVINCE - REGIONI Arrivi PresenzeStrutturericettiva
Posti lettoPerman.media
Tasso dioccupazione dei
P.L..
Isernia 38.366 94.604 40 1.454 2,5 18,1
Campobasso 126.209 453.345 120 9.549 3,6 13,2
Molise 164.575 547.949 160 11.003 3,3 13,8
Nord 39.178.837 170.946.609 36.559 1.857.007 4,4 25,6
Centro 19.838.163 69.513.656 24.511 812.786 3,5 23,8
Sud- Isole 13.296.561 59.048.122 8.461 905.083 4,4 18,1
ITALIA 72.313.561 299.508.387 69.531 3.574.876 4,1 23,3
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, 1999
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L'offerta turistica (1998)
Valori percentualiPROVINCE -
REGIONI Strut. ricett.alberghiere
Letti in s.r.albergh.
Strutt. ricett.extralb.
Letti in s.r.extralb.
Totale strutt.Ricett.
P.L. totali
Isernia 80,0 91,9 20,0 8,1 100,0 100,0
Campobasso 56,7 39,1 43,3 60,9 100,0 100,0
Molise 62,5 46,1 37,5 53,9 100,0 100,0
Nord 60,2 55,2 39,8 44,8 100,0 100,0
Centro 25,3 43,6 74,7 56,4 100,0 100,0
Sud-Isole 63,0 44,5 37,0 55,5 100,0 100,0
ITALIA 48,2 49,9 51,8 50,1 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, 1999
Nella tabella successiva si riporta la graduatoria dei comuni molisani secondo lepresenze turistiche per l’anno 1996 . Dalla tabella si evidenzia come vi sia una forteconcentrazione in pochi comuni: ben l’84,6% delle presenze turistiche in strutturericettive sia alberghiere che extralberghiere avvengono in soli 10 comuni, di cui 2 sono icapoluoghi di provincia Campobasso e Isernia. Il solo comune di Termoli assorbe ben il22% dei flussi turistici regionali.
Graduatoria dei comuni molisani per presenze turistiche (1996)
ISTATCOMUNE
ProvincePresenze totali
(1996)Valori % V. % cumulati
70078 TERMOLI CAMPOBASSO 103.318 22,3 22,3
70010 CAMPOMARINO CAMPOBASSO 64.461 13,9 36,2
70046 MONTENERO DI BISACCIA CAMPOBASSO 55.858 12,1 48,3
70006 CAMPOBASSO CAMPOBASSO 51.158 11,1 59,4
70070 SAN MASSIMO CAMPOBASSO 39.331 8,5 67,9
94023 ISERNIA ISERNIA 34.455 7,4 75,3
70051 PETACCIATO CAMPOBASSO 18.199 3,9 79,2
94031 PESCHE ISERNIA 8.390 1,8 81,0
94002 AGNONE ISERNIA 8.349 1,8 82,8
94052 VENAFRO ISERNIA 8.320 1,8 84,6
ALTRI COMUNI 71.087 15,4 100,0
TOTALE REGIONALE 462.926 100,0
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
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1.6 Le reti in frastrutturali
L’Istituto Tagliacarne ha elaborato una serie di indicatori in grado di descrivere lasituazione delle regioni italiane in merito alle strutture e reti di trasporto. Dalla tabellaseguente si nota come il Molise appaia in un posizione marginale rispetto al restod’Italia. Sia la rete stradale che ferroviaria presentano valori notevolmente al di sottodella media dell’Italia Meridionale che presenta dei ritardi rispetto alla realtà nazionale.
Le infrastrutture di trasporto (1996)
Province eregioni
Retestradale
Reteferroviaria
Porti Aeroporti
Molise 73,4 42,9 48,2 35,7
Centro-Nord 116,9 104,3 87,4 -----Sud-Isole 70,5 92,5 104,2 41,8
Italia 100 100 100 100
Fonte: elaborazioni su dati Ist. Tagliacarne
I collegamenti di una certa rilevanza sono esclusivamente lungo la costa adriatica.Carente appare la rete viaria e ferroviaria interna a causa anche delle caratteristiche delterritorio solo in minima parte pianeggiante.
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2 ANALISI DI FATTIBILITÀ FINANZIARIA (COSTI-RICAVI)
Le caratteristiche degli interventi previsti nel quadro dello Studio sul rischioidrogeologico della Regione Molise non sono tali da provocare rientri finanziari; sitratta, infatti, di opere fredde, di diversa valenza e funzionalità.
Ai fini dell’analisi finanziaria, si sono svolte quindi unicamente le elaborazioni relativeal Piano Finanziario degli interventi che evidenzia le fonti di copertura del fabbisognofinanziario connesso all’implementazione dell’insieme di interventi.
2.1 VALUTAZIONE DEI COSTI
2.1.1 Costi d’investimento
Per una descrizione e quantificazione dei costi di investimento, vedi il § relativo ai costiinterni di investimento nella situazione “con” del successivo capitolo dedicato all’analisieconomica.
2.1.2 Costi di esercizio
Per una descrizione e quantificazione dei costi di esercizio, vedi il § relativo ai costiinterni di esercizio nella situazione “con” del successivo capitolo dedicato all’analisieconomica.
2.2 VALUTAZIONE DEI RICAVI
Non sono previsti ricavi.
2.3 L’EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO DELL’INIZIATIVA
2.3.1 Gli schemi di finanziamento
Nell’ambito delle tematiche che hanno per oggetto la realizzazione di grandi opereinfrastrutturali, uno dei nodi principali da affrontare è rappresentato dalla finanziabilitàdi questi progetti, nell’ipotesi di utilizzare il capitale pubblico a fondo perduto comeelemento non esclusivo.
Gli schemi finanziari generalmente adottati per queste tipologie di investimento sono daporre in relazione ad una serie di elementi, quali la disponibilità di risorse pubbliche, ilgrado di pubblica utilità dell’opera, il livello di profittabilità per i privati, la capacità delmercato di assorbire l’offerta generata dall’iniziativa.
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I fattori su esposti, di volta in volta combinati, costituiscono il quadro di riferimentoentro cui viene formulata la struttura delle differenti ipotesi di finanziabilità dell’opera.Nel caso dei sistemi di intervento per la prevenzione del rischio idro-geologico, occorretuttavia pensare unicamente all’attivazione di risorse pubbliche.
Nel caso in questione, come verrà più approfonditamente argomentato nella successivasezione dedicata all’analisi economica, alcune delle opere previste (segnatamente quelleriferite alla componente relativa al rischio da frana)à state almeno parzialmenterealizzate, oppure già dispongono di risorse finanziarie stanziate.
Più in particolare, per la sub-componente, relativa alla sistemazione del movimentofranoso, gli interventi sulla frana Covatta sono in corso di ultimazione grazie a piùfinanziamenti, erogati in fasi successive da parte della Protezione Civile (Ordinanza delMinistero dell’Interno n. 2438 del 15/5/1996). Quelli sulla frana Lama del Gallopossono contare su di un finanziamento sempre della Protezione Civile, stanziati afronte della presentazione di un progetto preliminare per la realizzazione di interventimirati alla protezione dal movimento franoso.
Gli interventi sulle strade possono invece contare su finanziamenti da parte dell’ANAS.
Per quanto concerne il rischio idraulico, coerentemente con quanto espresso nellasezione del presente studio dedicata all’analisi della fattibilità amministrativa delsistema di interventi, sono state identificate come possibili fonti di finanziamento: ilPOR Molise 2000-2006 e la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città, che ha dato ilvia allo schema di decreto governativo sulla ripartizione dei fondi destinati per ilquadriennio 2000-20003 per il riassetto dei principali bacini idrografici italiani.
Tale ultima fonte è stata considerata come l’unica attivabile a partire dal sesto annodella fase di investimento. Infatti, mentre è certo che le risorse finanziarie attivabili avalere sul POR Molise andranno ad incidere sull’arco temporale di validità di talestrumento – con ogni probabilità il Molise uscirà dall’obiettivo 1 nella prossima tornatadi programmazione dei fondi strutturali comunitari1 – per quanto riguarda la ConferenzaUnificata Stato-Regioni-Città è lecito supporre un nuovo periodo di programmazionedelle risorse dopo il 2003.
Nelle tabelle riportate alle pagine successive sono riepilogati i piani finanziari delle duecomponenti (rischio da frana e rischio idraulico) e totale dello Studio del rischioidrogeologico della Regione Molise.
1 A tale proposito, pare opportuno evidenziare come, l’entrata dei nuovi paesi PECO (paesi dell’Europa
centro-orientale) nella UE, comporterà una significativa riduzione dei parametri socio-economici che
identificano le aree obiettivo 1. Stanti gli attuali livello di reddito, l’unica regione italiane che presenta
qualche probabilità di permanere tra le aree obiettivo 1 è rappresentata dalla Calabria.
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2.3.2 Verifica delle condizioni di equilibrio economico – finanziario del progetto
Come già detto, dal momento che non sono prevedibili rientri finanziari di nessun tipo,non si è proceduto alla verifica delle condizioni di equilibrio finanziario del progetto.
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Tab. 2.3.I - Rischio da frana; Piano Finanziario
ANNI1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1. Totale fabbisogno fase diinvestimento
21.138.900 41.094.600 43.626.500
1.1 Costi di investimento 21.138.900 41.094.600 43.626.500
2. Totale copertura fase diinvestimento
21.138.900 41.094.600 43.626.500
2.1 Protezione civile 7.272.000 15.774.000 16.214.0002.2 ANAS 13.866.900 25.320.600 27.412.5002.3 POR Molise2.4 Conferenza Stato-Regioni-Città3. Totale fabbisogno fase digestione
96.360 463.320 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000
3.1 Costi di gestione 96.360 463.320 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000
4. Totale copertura fase di gestione 96.360 463.320 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.0004.1 Ricavi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 04.2 Trasferimenti 96.360 463.320 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000
5. Flusso di cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
6. Flusso di cassa cumulato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
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Tab. 2.3.II - Rischio idraulico; Piano Finanziario
ANNI1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1. Totale fabbisogno fase diinvestimento
22.130.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000
1.1 Costi di investimento 22.130.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000
2. Totale copertura fase diinvestimento
22.130.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000
2.1 Protezione civile2.2 ANAS2.3 POR Molise 11.065.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 10.740.0002.4 Conferenza Stato-Regioni-Città
11.065.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000
3. Totale fabbisogno fase digestione
323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385
3.1 Costi di gestione 323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385
4. Totale copertura fase digestione
323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385
4.1 Ricavi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 04.2 Trasferimenti 323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385
5. Flusso di cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
6. Flusso di cassa cumulato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Tab. 2.3.III - Piano Finanziario dello Studio del rischio idrogeologico della Regione Molise
ANNI
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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1. Totale fabbisogno fase diinvestimento
43.268.900 62.574.600 65.106.500 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000
1.1 Costi di investimento 43.268.900 62.574.600 65.106.500 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000
2. Totale copertura fase diinvestimento
43.268.900 62.574.600 65.106.500 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000
2.1 Protezione civile 7.272.000 15.774.000 16.214.000 0 0 0 0 0 0 02.2 ANAS 13.866.900 25.320.600 27.412.500 0 0 0 0 0 0 02.3 POR Molise 11.065.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 0 0 0 0 02.4 Conferenza Stato-Regioni-Città 11.065.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.0003. Totale fabbisogno fase digestione
419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.385
3.1 Costi di gestione 419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.385
4. Totale copertura fase di gestione 419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.3854.1 Ricavi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 04.2 Trasferimenti 419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.385
5. Flusso di cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
6. Flusso di cassa cumulato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
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3 ANALISI DI FATTIBILITÀ ECONOMICA E SOCIALE (COSTI-BENEFICI)
3.1 Premessa
La valutazione economica dello Studio del rischio idrogeologico nella Regione Molisepone un insieme di problemi che si relazionano con le finalità proprie dello studio; permassimizzare l’utilità delle elaborazioni di natura economica e sociale, occorre quindipartire dalla definizione delle finalità dello studio in modo da renderle coerenti con gliobiettivi tecnici perseguiti.
Si ricorda, innanzitutto, che lo Studio si articola in due principali componenti:
- analisi del rischio da frana;
- analisi del rischio idraulico.
Con riferimento alla prima di tali componenti, i risultati dello studio condotto sull’areamolisana relativamente al rischio da frana hanno evidenziato una problematicaparticolarmente complessa sia sotto il profilo tecnico-scientifico sia sotto il profilosociale ed economico della regione. Il consistente numero di eventi censiti, la lorodistribuzione sul territorio regionale ed il peculiare contesto antropico nel quale si cala ilproblema rappresentano i presupposti sui quali basare un’analisi volta ad unavalutazione, seppur di larga massima, delle tipologie di intervento proponibili edeconomicamente sostenibili.
In totale sono stati censiti 9038 eventi franosi e/o aree caratterizzate da processi dierosione accelerata. A ciascuno degli eventi è stato fatto corrispondere un “bacino dipericolosità” ovvero un areale nel quale le condizioni morfologiche, geologiche eidrogeologiche rappresentano le condizioni al contorno per il manifestarsi del dissesto.
Per quanto riguarda l’analisi del rischio idraulico, la definizione degli interventi a lungoe breve termine è stata condotta con un approccio di massima sull’intero territorioregionale in relazione alla specificità delle diverse aree dedotta sulla base delladocumentazione esistente mentre si procederà ad un approfondimento per quantoriguarda sia le aree oggetto dello specifico studio idraulico per la perimetrazione dellearee a diversa pericolosità idraulica.
Per quanto attiene le aree oggetto di specifico studio idraulico nelle fasi precedenti sonostate definite le aree soggette a diversa probabilità di esondazione e sono statiidentificati gli elementi a rischio.
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Come sintesi delle due attività si è pervenuti alla definizione delle aree a rischio comesovrapposizione tra la carta della probabilità di esondazione (pericolosità) e la cartadegli elementi a rischio (infrastrutture, centri urbani, previsioni edificatorie, etc.).
A partire da questo quadro conoscitivo sul rischio idraulico sono state identificate lestrategie di intervento sia di tipo strutturale che non strutturale (vincoli sulladestinazione d’uso delle aree stesse e/o norme di edificabilità) in modo da conseguireun’omogenea riduzione del rischio sull’intero territorio regionale.
Infine, si ricorda che, per entrambe le tipologie di rischio, si è proceduto ad unapprofondimento relativamente ad aree di bacini campione.
Più in particolare, con riferimento agli interventi ascrivibili a tali aree, per quantoriguarda il rischio da frana, sono stati individuati 4 interventi (2 di sistemazione delmovimento franoso e 2 di rifacimento di infrastrutture viarie) su due aree di frana:Covatta e Lama del Gallo. Per il rischio di natura idraulica, si è invece definito uninsieme articolato di interventi a breve ed a lungo termine.
L’analisi economica è riferita a tali due gruppi di interventi ed è stata effettuata sia alivello del singolo gruppo - separando quindi gli interventi legati al rischio idraulico daquelli relativi al rischio da frana – e sia a livello aggregato, per l’insieme complessivodegli interventi volti a mitigare il rischio idrogeologico nella Regione Molise.
Da ultimo, si sottolinea come, ai fini della presente valutazione economica, nonostantegli interventi si trovino in momenti diversi del loro percorso attuativo (in parte, sonostati realizzati, in parte sono in corso di realizzazione, mentre altri sono in progetto),l’anno di inizio dei lavori è stato considerato convenzionalmente uguale per tutti.
Le elaborazioni effettuate nella presente sezione dello Studio rappresentano infatti dellesimulazioni finalizzate alla valutazione degli effetti economici provocati dagli interventitenendo conto della loro funzionalità.
In altre parole, l’obiettivo dell’analisi è quello di valutare la redditività economica delpacchetto di interventi senza tenere conto di quelle variabili del contesto (mancanza dirisorse finanziarie, lentezze burocratiche, etc.) che hanno causato ritardi nell’esecuzionedi un insieme di opere che, nella loro interezza, contribuiscono al raggiungimento deimedesimi obiettivi, ossia: la riduzione del rischio e la ricostituzione dello stato di fatto(per lo meno dal punto di vista funzionale), dal punto di vista sia del rischio idraulicoche di quello da frana.
3.2 La valutazione del livello di esposizione al rischio di frane delsistema socio-economico della Regione Molise
Al fine di valutare l’interazione tra gli eventi franosi e il sistema sociale ed economicodella Regione Molise è stata effettuata una specifica analisi, basata su due insiemi diinformazioni:
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i) la rilevazione della superficie di ciascun comune, esposta a rischio di frane;
ii) i dati sulle caratteristiche sociali, demografiche ed economiche di ciascuncomune.
L’incrocio di tali due insiemi di informazioni ha permesso di ricavare diversi set diindicatori che permettono di apprezzare la differente esposizione del territorio regionaleal rischio da frana, tenendo conto della distribuzione delle variabili sociali,demografiche ed economiche.
Nelle cartine riportate alle pagine successive si presentano i risultati dell’analisi.
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COLLETORTO
SESTO CAMPANO
POZZILLI
VENAFRO
CONCA CASALE
AGNONE
BELMONTE DEL SANNIO
PIETRABBONDANTE
VASTOGIRARDI
CASALCIPRANOTORO
CAMPODIPIETRA
MONTAGANO
PETRELLA TIFERNINA
SANT'ANGELO LIMOSANOCASTELLINO DEL BIFERNO
FOSSALTO LIMOSANO
MONTELONGOCASACALENDA
PESCOPENNATARO
POGGIO SANNITA
LARINO
CAMPOLIETO
MATRICE
SAN BIASE
LUCITO
CIVITACAMPOMARANO
Quota della superficie comunale conpericolosità da frana moderata:
20% ed oltre (29)dal 10 al 20% (18)dal 5 al 10% (14)inferiore al 5% (59)valore nullo (16)
TEMATISMO DEI COMUNI SECONDO L’INDICE PF1
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Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 21 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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PESCOPENNATARO
CAPRACOTTA
POGGIO SANNITA
AGNONE
FORNELLI
TUFARARICCIA
PIETRACATELLA
LARINO
CAMPOLIETO
MATRICE
MONTAGANO
PETRELLA TIFERNINA
SANT'ANGELO LIMOSANOCASTELLINO DEL BIFERNO
SAN BIASE
LUCITO
FOSSALTO
CASTELMAURO
TAVENNA
CIVITACAMPOMARANO
PIETRABBONDANTE
TORO
Quota della superficie comunale conpericolosità da frana elevata:
20% ed oltre (24)dal 10 al 20% (25)dal 5 al 10% (29)inferiore al 5% (50)valore nullo (8)
TEMATISMO DEI COMUNI SECONDO L’INDICE PF2
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Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 22 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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MORRONEDEL SANNIO
RIPABOTTONI
PROVVIDENTI
SANT'ANGELO LIMOSANO
MONACILIONI
MACCHIA VALFORTORE
URURI
MONTECILFONE
PALATA
TAVENNA
CIVITACAMPOMARANO
GUARDIALFIERA
BELMONTE DEL SANNIO
POGGIO SANNITA
CASTELVERRINO
PIETRABBONDANTE
TOROCASALCIPRANO
LIMOSANO
MONTAGANO
FOSSALTO
Quota della superficie comunale conpericolosità da frana estremamente elevata:
20% ed oltre (21)dal 10 al 20% (22)dal 5 al 10% (21)inferiore al 5% (52)valore nullo (20)
TEMATISMO DEI COMUNI SECONDO L’INDICE PF3
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Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 23 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis
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Venafro
Sesto Campano
Colli a V.
Scapoli
Rocchetta al V.
CastelS.Vincenzo
Pizzone
MonteneroVal Cocchiara
Cerro al V.
Monteroduni
Montaquila
Macchia d'Isernia
Fornelli
Acquaviva d'IserniaForl• del Sannio
Rionero Sannitico
Vastogirardi
Castel del Giudice
Sant'Angelo del Pesco
Capracotta
San Pietro Avellana
CarovilliRoccasicura
Pettoranello
S.Agapito
Longano
Isernia
Miranda
Pesche
Cantalupo nel S.
Macchiagodena
Santa Maria del Molise
Castelpetroso
Carpinone
Castelpizzuto
Frosolone
Roccamandolfi
Pietrabbondante
Civitanova del S.
Pescolanciano
Sessano
Chiauci
Pescopennataro
Belmonte del Sannio
Poggio S.
Castelverrino
Agnone
Bojano
Baranello
Vinchiaturo
Campochiaro
Guardiaregia
San Polo Matese
Colle d'Anchise
San Massimo
Castropignano
Torella del Sannio
Molise
Casalciprano
Busso
Spinete
Sant'Elena Sannita
DuroniaFossalto
Bagnoli del Trigno
Pietracupa
SalcitoSan Biase
Trivento
Limosano
Montagano
Sant'Angelo L.
Ripalimosani
Campobasso
Oratino
Montemitro
Mafalda
S.Felice
Montefalcone nel Sannio
Roccavivara
Sepino
Ferrazzano
Mirabello S.
S.Giuliano del S.
Gildone
Cercepiccola
Cercemaggiore
Campodipietra
Toro
Lupara
Castellino del B.
Morrone del Sannio
Castelmauro
Civitacampomarano
Matrice
Petrella T.
Lucito
Campolieto
Castelbottaccio
San Giovanni in Galdo
Tavenna
Montenero di Bisaccia
Acquaviva Collecroce
Montecilfone
Palata
Larino
Provvidenti
Ripabottoni
Casacalenda
Guardialfiera
Sant'Elia a Pianisi
Jelsi Gambatesa
Macchia Valfortore
Monacilioni
Pietracatella
RicciaTufara
S.Giacomo degli S.
Termoli
Petacciato
Guglionesi
Colletorto
Montelongo
Bonefro
Montorio nei Frentani Rotello
Santa Croce di Magliano
San Giuliano di Puglia
Ururi
San Martino in Pensilis
Campomarino
Portocannone
Popolazione residente:(1999)
) 10.000) 5.000
) 1.000
LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI
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Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 24 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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MonteneroVal Cocchiara
Cerro al V.
Monteroduni
Montaquila
Macchia d'Isernia
Fornelli
Acquaviva d'IserniaForl• del Sannio
Rionero Sannitico
Vastogirardi
Castel del Giudice
Sant'Angelo del Pesco
Capracotta
San Pietro Avellana
CarovilliRoccasicura
Pettoranello
S.Agapito
Longano
Isernia
Miranda
Pesche
Cantalupo nel S.
Macchiagodena
Santa Maria del Molise
Castelpetroso
Carpinone
Castelpizzuto
Frosolone
Roccamandolfi
Pietrabbondante
Civitanova del S.
Pescolanciano
Sessano
Chiauci
Pescopennataro
Belmonte del Sannio
Poggio S.
Castelverrino
Agnone
Bojano
Baranello
Vinchiaturo
Campochiaro
Guardiaregia
San Polo Matese
Colle d'Anchise
San Massimo
Castropignano
Torella del Sannio
Molise
Casalciprano
Busso
Spinete
Sant'Elena Sannita
DuroniaFossalto
Bagnoli del Trigno
Pietracupa
SalcitoSan Biase
Trivento
Limosano
Montagano
Sant'Angelo L.
Ripalimosani
Campobasso
Oratino
Montemitro
Mafalda
S.Felice
Montefalcone nel Sannio
Roccavivara
Sepino
Ferrazzano
Mirabello S.
S.Giuliano del S.
Gildone
Cercepiccola
Cercemaggiore
Campodipietra
Toro
Lupara
Castellino del B.
Morrone del Sannio
Castelmauro
Civitacampomarano
Matrice
Petrella T.
Lucito
Campolieto
Castelbottaccio
San Giovanni in Galdo
Tavenna
Montenero di Bisaccia
Acquaviva Collecroce
Montecilfone
Palata
Larino
Provvidenti
Ripabottoni
Casacalenda
Guardialfiera
Sant'Elia a Pianisi
Jelsi Gambatesa
Macchia Valfortore
Monacilioni
Pietracatella
RicciaTufara
S.Giacomo degli S.
Termoli
Petacciato
Guglionesi
Colletorto
Montelongo
Bonefro
Montorio nei Frentani Rotello
Santa Croce di Magliano
San Giuliano di Puglia
Ururi
San Martino in Pensilis
Campomarino
Portocannone
Addetti:(1996)
) 5.000) 2.500
) 500
GLI ADDETTI NEI COMUNI
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Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 25 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis
GLI ADDETTI NELL’INDUSTRIA IN SENSO STRETTO NEI COMUNI
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C o n c a C a s a l e
Pozzi l l i
F i l i gnano
V e n a f r o
S e s t o C a m p a n o
Co l l i a V .
Scapo l i
R o c c h e t t a a l V .
C a s t e lS .V incenzo
P i z z o n e
M o n t e n e r oV a l C o c c h i a r a
C e r r o a l V .
M o n t e r o d u n i
Mon taqu i l a
Macch ia d ' I se rn ia
Forne l l i
Acquav i va d ' I se rn iaFo r l• de l Sann io
R ione ro Sann i t i co
Vas tog i r a rd i
Cas te l de l G iud i ce
S a n t ' A n g e l o d e l P e s c o
Capraco t t a
S a n P i e t r o A v e l l a n a
Carov i l l iRoccas i cu ra
Pet to rane l lo
S .Agap i t o
L o n g a n o
Isern ia
M i r a n d a
P e s c h e
C a n t a l u p o n e l S .
M a c c h i a g o d e n a
S a n t a M a r i a d e l M o l i s e
Cas te lpe t roso
C a r p i n o n e
Cas te lp i zzu to
F r o s o l o n e
R o c c a m a n d o l f i
P i e t r a b b o n d a n t e
C i v i t a n o v a d e l S .
P e s c o l a n c i a n o
S e s s a n o
C h i a u c i
P e s c o p e n n a t a r o
B e l m o n t e d e l S a n n i o
P o g g i o S .
Cas te l ve r r i no
A g n o n e
B o j a n o
Barane l lo
V inch ia tu ro
C a m p o c h i a r o
Guard ia reg ia
S a n P o l o M a t e s e
Co l l e d 'Anch i se
S a n M a s s i m o
C a s t r o p i g n a n o
Tore l l a de l Sann io
Mo l i se
C a s a l c i p r a n o
B u s s o
Sp ine te
S a n t ' E l e n a S a n n i t a
Duron iaFossa l to
Bagno l i de l T r i gno
P i e t r a c u p a
Salc i to
S a n B i a s e
Tr i ven to
L im o s a n o
M o n t a g a n o
S a n t ' A n g e l o L .
R ipa l im o s a n i
C a m p o b a s s o
Ora t i no
M o n t e m i t r o
M a f a l d a
S .Fe l i ce
M o n t e f a l c o n e n e l S a n n i o
R o c c a v i v a r a
S e p i n o
F e r r a z z a n o
M i rabe l lo S .
S . G i u l i a n o d e l S .
G i ldone
Cercep icco la
C e r c e m a g g i o r e
C a m p o d i p i e t r a
T o r o
L u p a r a
C a s t e l l i n o d e l B .
M o r r o n e d e l S a n n i o
C a s t e l m a u r o
C i v i t a c a m p o m a r a n o
Mat r i ce
P e t r e l l a T .
Luc i to
C a m p o l i e t o
Cas te lbo t tacc io
S a n G i o v a n n i i n G a l d o
T a v e n n a
Mon tene ro d i B i sacc ia
A c q u a v i v a C o l l e c r o c e
Mon tec i l f one
Pa la ta
La r i no
P r o v v i d e n t i
R i p a b o t t o n i
C a s a c a l e n d a
Guard ia l f i e ra
San t 'E l i a a P ian i s i
Je ls i G a m b a t e s a
Macch ia Va l f o r to re
M o n a c i l i o n i
P ie t racate l la
Ricc iaTu fa ra
S . G i a c o m o d e g l i S .
T e r m o l i
Pe tacc ia to
G u g l i o n e s i
Co l le tor to
M o n t e l o n g o
B o n e f r o
M o n t o r i o n e i F r e n t a n i Rote l lo
S a n t a C r o c e d i M a g l i a n o
San G iu l i ano d i Pug l i a
Urur i
San Mar t i no i n Pens i l i s
C a m p o m a r i n o
P o r t o c a n n o n e
Addetti nell ' industria in senso stretto:(1996)
) 1.000) 500
) 100
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Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 26 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis
GLI ADDETTI NELL’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONE NEI COMUNI
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C o n c a C a s a l e
Pozzi l l i
F i l i gnano
V e n a f r o
S e s t o C a m p a n o
Co l l i a V .
Scapo l i
R o c c h e t t a a l V .
C a s t e l
S .V incenzo
P i z z o n e
M o n t e n e r oV a l C o c c h i a r a
C e r r o a l V .
M o n t e r o d u n i
Mon taqu i l a
Macch ia d ' I se rn ia
Forne l l i
Acquav i va d ' I se rn iaFo r l• de l Sann io
R ione ro Sann i t i co
Vas tog i r a rd i
Cas te l de l G iud i ce
S a n t ' A n g e l o d e l P e s c o
Capraco t t a
S a n P i e t r o A v e l l a n a
Carov i l l iRoccas i cu ra
Pet to rane l lo
S .Agap i t o
L o n g a n o
Isern ia
M i r a n d a
P e s c h e
C a n t a l u p o n e l S .
M a c c h i a g o d e n a
S a n t a M a r i a d e l M o l i s e
Cas te lpe t roso
C a r p i n o n e
Cas te lp i zzu to
F r o s o l o n e
R o c c a m a n d o l f i
P i e t r a b b o n d a n t e
C i v i t a n o v a d e l S .
P e s c o l a n c i a n o
S e s s a n o
C h i a u c i
P e s c o p e n n a t a r o
B e l m o n t e d e l S a n n i o
P o g g i o S .
Cas te l ve r r i no
A g n o n e
B o j a n o
Barane l lo
V inch ia tu ro
C a m p o c h i a r o
Guard ia reg ia
S a n P o l o M a t e s e
Co l l e d 'Anch i se
S a n M a s s i m o
C a s t r o p i g n a n o
Tore l l a de l Sann io
Mo l i se
C a s a l c i p r a n o
B u s s o
Sp ine te
S a n t ' E l e n a S a n n i t a
Duron iaFossa l to
Bagno l i de l T r i gno
P i e t r a c u p a
Salc i to
S a n B i a s e
Tr i ven to
L im o s a n o
M o n t a g a n o
S a n t ' A n g e l o L .
R ipa l im o s a n i
C a m p o b a s s o
Ora t i no
M o n t e m i t r o
M a f a l d a
S .Fe l i ce
M o n t e f a l c o n e n e l S a n n i o
R o c c a v i v a r a
S e p i n o
F e r r a z z a n o
M i rabe l lo S .
S . G i u l i a n o d e l S .
G i ldone
Cercep icco la
C e r c e m a g g i o r e
C a m p o d i p i e t r a
T o r o
L u p a r a
C a s t e l l i n o d e l B .
M o r r o n e d e l S a n n i o
C a s t e l m a u r o
C i v i t a c a m p o m a r a n o
Mat r i ce
P e t r e l l a T .
Luc i to
C a m p o l i e t o
Cas te lbo t tacc io
S a n G i o v a n n i i n G a l d o
T a v e n n a
Mon tene ro d i B i sacc ia
A c q u a v i v a C o l l e c r o c e
Mon tec i l f one
Pa la ta
La r i no
P r o v v i d e n t i
R i p a b o t t o n i
C a s a c a l e n d a
Guard ia l f i e ra
San t 'E l i a a P ian i s i
Je ls i G a m b a t e s a
Macch ia Va l f o r to re
M o n a c i l i o n i
P ie t racate l la
Ricc iaTu fa ra
S . G i a c o m o d e g l i S .
T e r m o l i
Pe tacc ia to
G u g l i o n e s i
Co l le tor to
M o n t e l o n g o
B o n e f r o
M o n t o r i o n e i F r e n t a n i Rote l lo
S a n t a C r o c e d i M a g l i a n o
San G iu l i ano d i Pug l i a
Urur i
San Mar t i no i n Pens i l i s
C a m p o m a r i n o
P o r t o c a n n o n e
Addetti nell ' industria delle costruzioni:(1996)
) 1.000) 500
) 100
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Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 27 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis
GLI ADDETTI NEL COMMERCIO NEI COMUNI
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V e n a f r o
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Co l l i a V .
Scapo l i
R o c c h e t t a a l V .
C a s t e l
S .V incenzo
P i z z o n e
M o n t e n e r oV a l C o c c h i a r a
C e r r o a l V .
M o n t e r o d u n i
Mon taqu i l a
Macch ia d ' I se rn ia
Forne l l i
Acquav i va d ' I se rn iaFo r l• de l Sann io
R ione ro Sann i t i co
Vas tog i r a rd i
Cas te l de l G iud i ce
S a n t ' A n g e l o d e l P e s c o
Capraco t t a
S a n P i e t r o A v e l l a n a
Carov i l l iRoccas i cu ra
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S .Agap i t o
L o n g a n o
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M i r a n d a
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C a n t a l u p o n e l S .
M a c c h i a g o d e n a
S a n t a M a r i a d e l M o l i s e
Cas te lpe t roso
C a r p i n o n e
Cas te lp i zzu to
F r o s o l o n e
R o c c a m a n d o l f i
P i e t r a b b o n d a n t e
C i v i t a n o v a d e l S .
P e s c o l a n c i a n o
S e s s a n o
C h i a u c i
P e s c o p e n n a t a r o
B e l m o n t e d e l S a n n i o
P o g g i o S .
Cas te l ve r r i no
A g n o n e
B o j a n o
Barane l lo
V inch ia tu ro
C a m p o c h i a r o
Guard ia reg ia
S a n P o l o M a t e s e
Co l l e d 'Anch i se
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C a s t r o p i g n a n o
Tore l l a de l Sann io
Mo l i se
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B u s s o
Sp ine te
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P i e t r a c u p a
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M o n t a g a n o
S a n t ' A n g e l o L .
R ipa l im o s a n i
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Ora t i no
M o n t e m i t r o
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M o n t e f a l c o n e n e l S a n n i o
R o c c a v i v a r a
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M i rabe l lo S .
S . G i u l i a n o d e l S .
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Macch ia Va l f o r to re
M o n a c i l i o n i
P ie t racate l la
Ricc iaTu fa ra
S . G i a c o m o d e g l i S .
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Pe tacc ia to
G u g l i o n e s i
Co l le tor to
M o n t e l o n g o
B o n e f r o
M o n t o r i o n e i F r e n t a n i Rote l lo
S a n t a C r o c e d i M a g l i a n o
San G iu l i ano d i Pug l i a
Urur i
San Mar t i no i n Pens i l i s
C a m p o m a r i n o
P o r t o c a n n o n e
Addett i nel com m e rcio:(1996 )
) 2 .000) 1 .000
) 200
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Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 28 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis
GLI ADDETTI NELLE ALTRE ATTIVITA’ NEI COMUNI
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