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MULETTI Sicurezza sul lavoro I segreti del tuo business Avanguardie della logistica News dal mondo dei muletti N.2 2016 LINDE ROBOTICS Una nuova dimensione nelle soluzioni automatizzate DAPPERTUTTO

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MULETTI

Sicurezza sul lavoro

I segreti del tuo business

Avanguardie della logistica

News dal mondo dei muletti

N.2 2016

LINDE ROBOTICSUna nuova dimensione nelle soluzioni automatizzate

DAPPERTUTTO

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Supply Chain Tech-nology: il convegno di Logisticamente 18 34 36Quiz: quanto sei sicu-

ro sul tuo muletto?

Expo Guide: eventi fieristici sotto con-trollo

Cemat 2016Sistemi integrati in mostra alla vetrina della tecnologia 6

BusinessLa Bolzoni passa in mano americana con un’OPA 9

SinergieNasce Lift Communication Italia 17

Sicurezza sul lavoroConsigli pratici per carrellisti 28

RisparmiPneumatici low cost: scelta accurata o azzardo? 38

MULETTIDAPPERTUTTO

Muletti DappertuttoRegistrazione del Tribunale di Cagliari

N°11 del 22 Agosto 2013

Direttore ResponsabileMichelangela Vincis

Vicedirettore ResponsabileErika Atzori

Redazione Zenda Martinelli

Donatella D’AddanteFrancesca Salis

Responsabile TecnicoGiuseppe Raspino

Supporto Direzione Marketing Camilla Dallasta

Realizzazione Grafica Marcello W. Sanna

Segreteria e RedazioneEx S.S. 131 Km 12,00 – 09028 Sestu, Cagliari

Tel. +39 0702326009Cell. +39 393 8155234

[email protected]

Editore SocialTecnica Editore S.R.L.S

DisegniFilippo Sbressa

StampaNuove Grafiche Puddu

Via del Progresso, 609040 Ortacesus (CA)

La rivista Muletti Dappertutto si può facilmente ricevere in abbonamento annuale, con una spesa di € 60,00 più spese postali o in alternativa gratuitamente con la pubblicazione di un pac-chetto minimo di inserzioni annue; per info sui pacchetti visita il nostro sitowww.mulettidappertutto.it.

Per ulteriori informazioni chiama il numero (+39)3938155234

Comunicare l’aziendaCreare un evento per competere nel mercato globale 44

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Il 2016 di Muletti Dappertutto prosegue in controtendenza. Nell’epoca in cui tutti, riviste in primis, liberano il proprio potenziale sul web attraverso siti e blog, noi scegliamo di viaggiare soprattutto su carta. Il perchè è semplice. Il progetto che portiamo avanti è dei più ambiziosi: raggiungere, tra gli altri, con il periodi-co che stringete fra le mani, le decine di migliaia di imprese poco avvezze alle piattaforme interattive o agli strumenti che il web offre. Facile sarebbe cadere nell’errore di pensarci come anacronistici. Muletti Dappertutto è tutt’altro che una rivista antiquata, fuori dal tempo in cui è vive. E’ comunicazione a 360 gradi, comunicazione che non esclude, che ha deciso di andare oltre. Ma di farlo in contro-tendenza, appunto. E’ un progetto editoriale che si fa strada nel vastissimo panorama dei carrelli elevatori im-ponendosi all’attenzione di tutti i protagonisti della logistica con le sue interviste, gli appro-fondimenti e le rubriche. Passo dopo passo, si ritaglia uno spazio utile al confronto con gli addetti ai lavori e con il mondo imprenditoriale, non dimenticando di coltivare un dialogo anche con i tecnici che questa logistica la forgiano tra le mani ogni giorno. E se è vero che ogni buon inizio è metà dell’opera, per Muletti Dappertutto questo secondo numero del 2016 nasce sotto una buona stella.E’ in questo primo quadrimestre, infatti, che vede la luce Lift Communication Italia, un pro-getto fortemente voluto dalla direzione e da tutti i collaboratori della rivista. Uno sforzo editoriale nato dalla sinergia tra Muletti Dappertutto ed il portale tuttocarrel-lielevatori.it: due mondi che hanno deciso di unire le loro forze per dare visibilità alla filiera tutta, nonché ai singoli operatori, che siano essi concessionari, costruttori o rivenditori.Uno strumento che darà risalto a questo settore storicamente silenzioso, fatto di profes-sionisti concreti e pratici che, con la loro attività, movimentano non solo merci ma l’intero Paese. Inoltre, punta di diamante di questa fortunata sinergia, saranno gli speciali. Grazie alla collaborazione con il portale tuttocarrellielevatori.it, Muletti Dappertutto si ar-ricchisce quindi del primo dei suoi speciali, un numero interamente dedicato al CeMat di Hannover. La nostra rivista si presterà a fare da cassa di risonanza per un evento che coinvolgerà tan-tissimi operatori del settore provenienti da tutto il mondo, con interviste ed approfondi-menti sui protagonisti della 4 giorni tedesca. Un numero intermedio quindi, di questo periodico in fasce, a cavallo fra la seconda e la ter-za uscita, che svelerà i retroscena del Salone mondiale dell’intralogistica e del supply chain management e punterà i riflettori sugli stand ed i padiglioni che comporranno l’attesissima fiera.L’evento, organizzato da Deutsche Messe, si svolgerà ad Hannover dal 31 maggio al 3 giu-gno, ed accoglierà oltre 1.000 espositori mondiali. D’obbligo, la presenza di Muletti Dap-pertutto. Vi auguriamo buona lettura!

EDITORIALE di Erika Atzori

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MULETTO BUSINESS

CeMAT 2016, sistemi integrati in mostra4 giorni per trovare risposte concrete alle problematichequotidiane

Si è svolta di recente la conferenza stampa di presentazione del CeMAT, il salone leader dell’intralogistica e sul supply chain management che si aprirà ad Hannover il 31 maggio prossimo. Oltre che una vetrina per presentare nuovi prodotti, tecnologie ed innovazione, l’evento si pone come una quattro giorni di la-voro per gli addetti al settore, dove i visitatori possono trovare risposte concrete e personalizzate alle problematiche lavorati-ve quotidiane. CeMAT infatti non intende esclusivamente dare delle risposte e presentare macchine e tecnologia, vuole mettere questi valori in rete, in relazione, mostrando processi, catene, integrazione di sistemi utili ad avvicinarsi di più alle esigenze dei clienti.“I destinatari di queste risposte – ha affermato Wolfgang Pech di Deutsche Messe, praticamente Senior Vize President in per-

sona – non sono solamente le grandi aziende, ma anzi, anche le piccole e medie imprese al CeMAT hanno bisogno di trovare sostegno e soluzioni alle sfide del futuro.” Saranno dunque 4 giorni di lavoro in cui verranno trattati i temi caldi del settore. “CeMAT – specifica sempre Pech – da sempre anticipa le ten-denze. Nel 2005 già parlavamo di e-commerce e sostenibilità. Noi siamo organizzatori di fiere e non costruttori di prodotti, per questo cerchiamo di dare delle indicazioni, delle tendenze. CeMAT è una piattaforma di orientamento per l’investimento.”Quali saranno dunque i temi trattati quest’anno?La digitalizzazione prima di tutto, fattore molto importante per snellire i costi, innovare, rendere più flessibili i processi azien-dali di produzione ed automazione e personalizzazione dei processi, tutto in funzione della catena, non solo all’interno

Piccole e medie imprese alla vetrina della tecnologia e dell’innovazione

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dell’Azienda ma anche fuori, nella distribuzione.Anche il tema delle reti di distribuzione è attualissimo: ormai tutti fanno acquisti on line e vogliono ricevere i loro prodotti il prima possibile; ed ecco che la mobilitazione delle merci non può prescindere dalla digitalizzazione che snellisce i processi, dall’internet delle cose, dall’industria 4.0. All’interno di que-sta catena di valori c’è tutto: carrelli elevatori, software, ma-gazzino, competenze, sicurezza sul lavoro, gestione logistica. Ed è in tal senso che CeMAT si pone di creare il collegamento tra la realtà fisica, le esigenze pratiche e la realtà digitale. In quest’ottica è stato inserito un nuovo settore espositivo: il set-tore dell’Information Technology, spina dorsale della moderna logistica. L’IT permette di lavorare con meno errori, rendendo il lavoro più efficacie e integrando il lavoro uomo/macchina. Tanti gli espositori in questo salone che propongono software, hardwa-re ma anche soluzioni integrate. Ed anche i forum tratteranno il tema dell’IT parlando di cloud, sistemi intelligenti, big data, elaborazione delle immagini.Tra gli atri settori espositivi presenti al salone, spicca il Move & Lift, è il settore dedicato alle macchine: anche qui gli esposi-tori proporranno sistemi integrati, macchine autocomandate, attività di business. Questo perché il futuro va verso la vendita di servizi, non solo di macchine: il cliente del futuro acquisterà “movimentazione” e ben venga dunque tutto ciò che permet-te, fra le tante, la contabilizzazione.Approfondimento particolare sarà dato al settore gru che in CeMAT avrà uno spazio espositivo d’impatto.Store and Load è il secondo settore più grande della fiera, che interesserà tutto ciò che è gestione degli ordini, immagazzi-namento, distribuzione e settore aziendale con un grande po-tenziale di risparmio. Anche qui verranno presentate le ultime novità di settore e l’e-commerce non potrà che essere un tema centrale.Altra novità è il settore Empack and Label&Print, che affronterà i temi dell’imballaggio e dell’etichettatura, un esempio chiaro dell’importanza che i sistemi siano ben integrati per rendere la catena efficacie, anche nelle piccole realtà, con piccoli materia-

li, dove è importante ad esempio avere etichettature rigorose e macchine in grado di leggere le informazioni. Infine, come sempre, CeMAT sarà anche l’occasione in cui ver-ranno presentati i vincitori del premio IFOY, ambito premio alla tecnologia.CeMAT opera in 9 paesi, di recente è approdata anche nell’A-sia del Sud a Jakarta, con 2 eventi Cold Chain e Trans Asia. Da quest’anno diventa biennale su richiesta dei partner, un modo per seguire i cicli dell’innovazione, una formula concentrata sul B2B.Con uno sguardo verso il mondo fieristico, inoltre, ricordiamo che dal 29 maggio al 1 giugno 2018, Milano ospiterà Intralogi-stica Italia, The Innovation Alliance, una partnership che nasce proprio dalla collaborazione tra Fiera Milano e Deutsche Mes-se, Ipack-Ima, Meat Tech, Plast e Print4All. Quì verrà rappre-sentato tutto il mondo dell’industria della movimentazione ita-liana, gestione del magazzino, stoccaggio, picking. Una sinergia importante che offre alle aziende espositrici e ai visitatori una proposta molto ricca.

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LIFT Communication Italia, partner ufficiale del CeMAT Hannover 2016: dal 31 maggio al 3 giugno in prima lineaper l’evento più importante

La neonata LIFT Communication Italia è già in prima linea all’e-vento più importante nel settore del carrello elevatore e della logistica. Sarà, infatti, presente ad Hannover come media part-ner ufficiale del CeMAT, il salone leader mondiale per il sup-ply chain management e per l’intralogistica che si svolge ogni due anni in Germania. Avendo richiamato nel 2014, ben 1.025 aziende espositrici e circa 48.000 visitatori provenienti da 65 Paesi in un’area espositiva totale di 120.000 metri quadrati è, senza dubbio, la fiera più vasta del settore. CeMAT, infatti, non è soltanto la più rilevante esposizione mondiale del ramo (durante l’anno in cui vi è il CeMAT, il 25% dei visitatori della manifestazione non si reca presso altre fiere), ma anche una vera e propria macchina comunicativa. Presente sui maggiori mercati internazionali e fornendo oltre 1,55 milioni di contatti, ha un grandissimo impatto sui media internazionali: un grande evento che richiama giornalisti e non solo da tutto il mondo. Appuntamento, dunque, imperdibile per LIFT Communication Italia, realtà unica che nasce per dar voce a tutti gli operatori e ai professionisti, persone concrete e pratiche, che vogliono po-ter lavorare bene e seriamente, con mezzi che siano funzionali,

efficaci e sicuri. Ma non solo. Il progetto è venuto alla luce anche per parlare dei settori del carrel-lo elevatore e del muletto, distretti trainanti del Paese, che movimentano non solo merci, bensì economie intere. Comparti di cui, da sempre, si parla poco e in cui si lavora tanto, con storie di coraggio da raccontare, abilità da divulgare, pro-blematiche da portare a galla ed esigenze da ri-portare con tutte le relative sfaccettature di que-sto particolare mondo. Il progetto LIFT Communication Italia prende vita, infatti, dalla sinergia di due realtà che da anni operano nel campo del carrello elevatore: la rivista Muletti Dappertutto e il portale Tuttocar-rellielevatori.it. LIFT Communication racconterà la fiera e la relativa tecnologia, i prodotti, l’inno-vazione, i temi caldi, le dinamiche e le discussioni del settore. Ma, oltre a ciò, ha anche preparato diverse modalità per consentire alle aziende inte-ressate che vogliono partecipare a questa avven-tura di essere, anche solo virtualmente, nella ve-trina internazionale più significativa del settore. Un’importante occasione di visibilità quindi, resa

possibile da strumenti di marketing e promozione, semplici e efficaci come, ad esempio, la possibilità di essere presenti – con una presentazione aziendale, di un prodotto o con un’inter-vista - nella rivista “Speciale Hannover”, distribuita al CeMAT, realizzata in doppia lingua (italiano/inglese). Differenti, perciò, i canali tra cui scegliere per approfittare di questa grande oc-casione: dai box online nella sezione del portale dedicata al CeMAT, agli articoli sul blog della rubrica relativa all’evento fino alla newsletter, senza dimenticare la relativa pagina e presenza sui social, come Facebook.

Appuntamento immancabile per gli addetti ai lavori, il salone leader mondiale per il supply chain management e per l’intralogistica

Per informazioni sul progetto:

LIFT Communication Italia:Riccardo Breda (+39) 347 57 86 016Giuseppe Raspino (+39) 393 81 55 234Email: [email protected]: www.liftcommunicationitalia.it

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Business Italia – Stati UnitiLa Bolzoni passa in mano americana con un’OPA da 4,30 europer azione

La Bolzoni S.p.A., azienda da oltre 70 anni specializzata nel settore dei carrelli elevatori, entra nel mirino della Hyster-Yale Materials Handling. La società statunitense, leader nel merca-to mondiale di materiali Handling Equipment, ha già convinto i due maggiori soci, Penta e Tip, ad accettare l’offerta di oltre 110 milioni di euro. L’innovazione è l’elemento che da sempre caratterizza tutta l’attività Bolzoni, società quotata a Piazza Affari da circa un de-cennio, attiva nella progettazione, produzione e commercializ-zazione di attrezzature per carrelli elevatori e soluzioni per la movimentazione industriale.La divisione R&D, infatti, si occupa della ricerca di nuovi ma-teriali e dello studio di soluzioni tecnologiche innovative. Nel mondo, Bolzoni opera in conformità alle normative nazionali ed internazionali di sicurezza, con l’obiettivo di garantire la sal-vaguardia dei propri dipendenti, degli interessi dei suoi clienti e dei terzi in genere.L’impegno del Gruppo Bolzoni al continuo miglioramento della

qualità, dalla progettazione al servizio post-vendita, è attestato dalle certificazioni otte-nute nel corso della propria attività. In Italia Bolzoni commercializza, con i brand Bolzoni Auramo e Meyer, una vasta gam-ma di attrezzature per la movimentazione industriale. Leader mondiale nel mercato dei prodotti installati come primo impianto (OEM), Bolzoni è inoltre fornitore approvato di tutti i principali costruttori di carrelli ele-vatori. La Hyster-Yale Materials Handling, operan-do attraverso le sue controllate, progetta produce e vende una vasta linea di carrelli elevatori e ricambi, commercializzando a li-vello mondiale. La società è quotata al New York Stock Exchange.Mentre Hyster-Yale Materials Handling è di-ventata una società pubblica indipendente nel 2012, la Hyster-Yale Gruppo (filiale ope-rativa di Hyster-Yale, in base al quale svolge la propria attività) ha costruito rapporti di collaborazione con clienti, fornitori, rivendi-tori e dipendenti da oltre 80 anni. Si impe-

gna per l’innovazione nei propri prodotti e servizi, garantendo qualità ed efficienza, copertura globale e un’attenzione parti-colare al settore organizzativo. Il prezzo offerto da Hyster-Yale Materials Handling è di 4,30 euro per azione. Valutazione che implica un premio pari al 16% e al 21% sul prezzo ponderato per il volume scambiato delle azioni nei 6 e 12 mesi precedenti il 12 febbraio 2016. Nono-stante a prima vista non sembri un premio generoso, visto che la società statunitense ha già opzionato il 62% del capitale in mano ai due maggiori soci, sarà comunque difficile sperare in un rilancio. L’offerta viene infatti definita amichevole. L’azio-nista di maggioranza Penta Holding lancia difatti l’OPA dopo aver ceduto al gruppo americano tutte le sue azioni per 53,4 milioni di euro. Ma la società Penta (socia al 50,4% della Bol-zoni S.p.A.) non si è solo detta favorevole all’Offerta Pubblica di Acquisto; anche il fondo Tip di Giovanni Tamburi (il secondo maggior azionista con l’11,95%) ha dato il suo parere positivo all’OPA.

Acquistata per 53,4 milioni di euro, l’azienda italiana specializzata in carrelli elevatori diventa proprietà della Hyster-Yale Materials Handling, gruppo da 900 milioni di dollari di capitalizza-zione

di Donatella D’Addante

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Bologna, nuova filiale della Unicar SpaDopo Ravenna, si rafforza la presenza del brand di carrellielevatori in Emilia-Romagna

Unicar Spa, importatore ufficiale dei prodotti a marchio Yale® per il Nord Italia, lo scorso giugno ha acquisito una filiale a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. Con l’apertura del-la nuova sede, che affianca quella storica di Ravenna, Unicar arriva a coprire interamente la rete distributiva Yale in Emilia-Romagna. Così è ora in grado di soddisfare l’elevata richiesta di movimentazione dei materiali e offrire servizi ancora più effi-caci e tempestivi. Come afferma Roberto Pasquale, Branch Developer di Unicar: “Bologna e le aree circostanti sono una ‘zona calda’ per quanto concerne la logistica, i trasporti, il magazzinaggio e la supply chain. Sono territori in continuo fermento produttivo e con un tessuto industriale fortemente sviluppato, soprattutto nei settori Retail, GDO e alimentare. Con la nuova filiale – conti-nua Pasquale - abbiamo appena iniziato il lavoro di copertura. Grazie all’affidabilità dei prodotti Yale e alla tempestività del servizio di assistenza Unicar, siamo già pronti a rispondere a ogni tipo di esigenza in termini di consulenza, vendita e servizi post-vendita”.L’esperienza dei tecnici che svolgono il servizio di assistenza è il surplus al quale si affida Unicar, sposando la vision di Yale:

massima efficienza e migliore assistenza ai clienti. Infatti, come precisa Pasquale, “Siamo partiti con un grande vantaggio, visto che la filiale di San Laz-zaro di Savena contava su un personale già alta-mente specializzato e formato. Un valore aggiunto per noi che investiamo for-temente nella professionalità ed eccellenza del team, soprattutto per quanto riguarda i servizi di manutenzione, fiore all’occhiello di Unicar”. La manutenzione preventiva assicura la funziona-lità del carrello a lungo termine, limitando l’insor-gere di guasti e riducendo di conseguenza i costi d’esercizio. Il compito di riconoscere per tempo lo stato di usura e di risolvere anticipatamente gli inconve-nienti che ne derivano, rientra nel programma di servizio al cliente che Yale offre in tutto il mondo. “L’importanza di avere un team competente per la manutenzione delle macchine Yale e di poter garantire un’eccellente funzionalità dei prodotti è confermata dall’assunzione, nella filiale bolo-gnese, di una nuova risorsa, un professionista con

esperienza ventennale nel settore dei carrelli elevatori, espres-samente dedicato alla manutenzione dei mezzi Yale®”, specifi-ca Pasquale.Il distributore Yale combina soluzioni di assistenza integrate con un servizio di manutenzione e ricambi per muletti alta-mente affidabile, per rispondere alle esigenze del cliente con professionalità, esperienza e tempistiche straordinarie. Grazie al supporto della casa madre, Unicar è in grado di svolgere in-terventi risolutivi in poche ore, fidelizzando il rapporto con il cliente, oltre ad offrire quella garanzia professionale che ha fatto di Yale uno dei più antichi, originali produttori di carrelli elevatori al mondo.

La nuova sede che affiancherà quella storica del ravennate copre interamente la rete distribu-tiva Yale in tutta la regione

Per ulteriori informazioni:

Yale Europe Materials Handling | Centennial House |Building 4.5 | Frimley Business Park | Frimley | Surrey | GU16 7SG | Regno Unito | Tel: +44(0)1276 538520www.yale.com

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Stoccarda. Numeri da record per la XIV edizione di LogiMATDall’8 al 10 marzo 2016, una delle più importanti fiere dedicatealla logistica

Oltre 40.000 visitatori, più di 1.200 espositori internazionali provenienti da 32 paesi, 8 padiglioni, 95.000 mq. di superfi-cie espositiva. Questi i numeri di LogiMAT 2016, una delle più grandi fiere dedicate all’intralogistica in Europa, che quest’an-no ha visto un incremento del 25% del numero dei visitato-ri rispetto alla precedente edizione. Dall’8 al 10 marzo 2016, Stoccarda ha proposto un dialogo tra gli operatori, chiamati quotidianamente ad offrire ai mercati in continua evoluzione una logistica flessibile e innovativa. Ma quest’anno, oltre al record di presenze, anche un’altra no-vità. Infatti, per la prima volta LogiMAT si è estesa su tutto lo spazio disponibile presso il nuovo Centro Fieristico di Stoccar-da. La sfida che il salone internazionale ha lanciato al settore della logistica, è quella di riuscire a proporre una grande varie-tà di offerte, prodotti e soluzioni adatti ai vari processi interni delle aziende. Grazie ad un fitto calendario, la manifestazione ha proposto una panoramica completa sulle principali tema-

tiche e problematiche del settore logistico. Altissimo, il livello dei contenuti trattati nei convegni e nei forum d’approfondimento, che ha dato luogo al confronto e alla di-scussione su tutti gli argomenti centrali del momento. Si è passati dall’approvvigiona-mento dei prodotti alle consegne, soffer-mandosi sulla tecnologia, tenendo conto della sicurezza e l’ottimizzazione dei pro-cessi. Gli espositori di LogiMAT 2016 hanno sfrut-tato questa vetrina per presentare tecnolo-gia ed innovazione, ma anche soluzioni per quella che ormai si chiama l’industria 4.0: internet delle cose ed e-commerce. Grande interesse da parte dei presenti per il padi-glione TradeWorld, ricco di prodotti e servi-zi di e-commerce e vendita al dettaglio mul-ticanale, con conferenze dedicate, esperti del settore e racconti di esperienze. Le aziende produttrici hanno proposto una grande varietà di prodotti innovativi, pro-getti, nuove tendenze e sistemi per la logi-stica. Oltre a mettere l’accento su tutto ciò che concerne il magazzinaggio (equipaggia-menti, controlli di produzione, robotica), il packaging, la pesatura e le misurazioni,

l’etichettatura e l’identificazione si è inoltre parlato di tecno-logie e sistemi di carico e di commissionamento, software per spedizioni e trasporto fino alla gestione di magazzino, inventari e archiviazione. Ma non solo. Nei padiglioni si è affrontato an-che il delicato tema dell’energia, l’ambiente, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti, senza tralasciare sicurezza, formazione, informazione e comunicazione.Ugualmente vivo il dibattito sull’industria 4.0 e il commercio via web, le transazioni economiche del commercio digitale e la logistica come spina dorsale del commercio elettronico nel B2B e B2C. Non sono mancati anche i temi più pratici, come il ruo-lo del sensore nei sistemi di trasporto automatico, le modalità per reperire personale qualificato, gli sviluppi e le tendenze nel packaging, la robotica di trasporto, la giusta quantità di magaz-zino per la catena di approvvigionamento e dibattiti sul come aumentare l’efficienza degli impianti di produzione dell’intralo-gistica e la logistica urbana.

Presente Lift Communication Italia con il resoconto sull’evento

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Consumi e risparmioCosto carburante: una spesa importante che incide sulbilancio aziendale

Acquisire il carrello elevatore più idoneo alla propria attività, per ottimizzare i costi. Un recente studio ha rilevato una differenza di consumo di car-burante sorprendentemente alta fra i diversi produttori, dimo-strando quindi che la possibilità di risparmiare acquisendo il carrello elevatore ‘adatto’ è una realtà tangibile.Al momento dell’acquisto di un nuovo carrello elevatore, la voce relativa al costo del carburante viene spesso trascurata, confusa com’è fra i vari dati riportati sulle schede tecniche del produttore, tanto che in alcuni casi è possibile che il valore non venga neppure indicato. Questo valore corrispondente al consumo, viene normalmente riportato in VDI 60. La sigla VDI, che sta per ‘Verband Deutscher Ingenieure’ (Associazione de-gli Ingegneri Tedeschi), corrisponde allo standard accettato per la comparazione del consumo di carburante fra diversi carrelli elevatori. Ciò significa che il carrello ha eseguito una ‘sequen-

za di lavoro’ basata sul ciclo di test VDI2198, moderando attentamente la velocità in modo da completare la successione 60 volte nel giro di 60 minuti. In tal modo è quindi possibile misurare il consumo di carburante nell’arco di un’ora.Nella pratica, la modalità con cui il carrello ele-vatore viene adoperato ed in particolar modo la tipologia di guida dell’operatore, costituisce una differenza ancora maggiore. Il carrello elevatore che viene testato avanza fino alla posizione ‘A’, solleva fino a 2 m di al-tezza il suo carico nominale, quindi fa inversio-ne fino alla posizione ‘B’, distante circa 30 m. Qui effettua nuovamente il sollevamento del carico fino a 2 m, dopodiché inverte la marcia fino alla sua posizione iniziale.Il ciclo indicato è ovviamente piuttosto intensi-vo mentre, nella maggior parte delle situazioni che si verificano a livello pratico, un carrello elevatore non lavora altrettanto intensivamen-te durante i suoi turni. Ad ogni modo, questa è da considerarsi la mi-surazione standard. Una stima ragionevole del consumo di carburante nel mondo reale può essere, invece, ottenuta prendendo in esame il

valore del consumo di carburante VDI60 sulle schede tecniche di ogni diverso produttore e presumendo che il carrello eleva-tore possa lavorare in media solo per il 60% del tempo, o in alternativa per 4,8 ore al giorno.Può essere perciò utile calcolare i costi totali per il carburan-te rilevando il valore del consumo dello stesso riportato sulla scheda tecnica del carrello elevatore. Fase successiva è quella di moltiplicare tale cifra per il costo del litro di carburante die-sel o del chilo di GPL. Importante è anche fare una stima di quante ore al giorno il carrello elevatore venga utilizzato (ad esempio il 60% di un turno di 8 ore, ovvero 4,8 ore) e poi mol-tiplicare per il numero di turni effettuati in un anno. Per ultimo, occorre moltiplicare per il numero di anni contrattuali. Si avrà così una misura di quanto il carrello elevatore acquistato sia idoneo all’utilizzo che se ne fa in azienda ed anche di quanto incide il costo carburante nelle spese aziendali annuali.

Ottenere una stima ragionevole del consumo di carburante di un carrello elevatore non è sempre semplice, ma sicuramente importante per capire se si sta acquistando un muletto adatto alla propria attività

di Donatella D’Addante

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Partnership strategica tra Linde Material Handling e Balyo Sistemi automatizzati per carrelli elevatori

Sotto la denominazione “Linde Robotics”, Linde Material Handling e Balyo hanno siglato una partnership strategica, pia-nificando una collaborazione nell’ambito dello sviluppo, della produzione e della vendita di soluzioni robotizzate. Grazie a questo accordo, Linde MH intensificherà la propria attività nel settore dei veicoli a guida automatica, mentre Balyo raggiun-gerà una significativa penetrazione nel mercato con le proprie soluzioni tecnologiche innovative. Linde Material Handling GmbH, tra i maggiori produttori mon-diali di carrelli elevatori frontali e da magazzino, è leader di mercato in Europa. Grazie a decenni di ricerca, sviluppo e pro-duzione di trasmissioni elettriche, l’azienda offre oggi il proprio know-how per una grande varietà di applicazioni. Inoltre, Lin-

de Material Handling gestisce nove siti di produzione ed as-semblaggio in tutte le più importanti aree del mondo e dispone di una rete globale di vendita e assistenza con filiali in oltre 100 paesi. Balyo progetta, crea e lancia sul mercato sistemi di movimen-tazione robotizzati per i settori manifatturieri e della logistica con una soluzione innovativa che rivoluziona il mondo del-la movimentazione. Inoltre, il team di esperti di Balyo aiuta i clienti, influenza la tecnologia, riduce i costi e ottiene un ritor-no superiore. Dall’identificazione di un potenziale produttivo e dall’analisi dei processi fino alla loro implementazione, Balyo collabora con i suoi clienti per raggiungere il massimo bene-ficio.

Soluzioni avanzate che garantiscono altissimi standard di qualità ed un elevato tasso di sicu-rezza

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“Il nostro obiettivo è quello di am-pliare la gamma con sistemi auto-matizzati per offrire ai nostri clienti soluzioni a diversi livelli. Con Balyo abbiamo un accordo in esclusiva, così da poter trarre il massimo beneficio dalla collaborazione tra le nostre re-altà”, ha dichiarato Christophe Lau-tray, Chief Sales Officer presso Linde MH. “Il nostro piano è quello di in-tegrare la tecnologia innovativa di Balyo nella maggior parte dei nostri prodotti, passo dopo passo, utiliz-zando sinergie sia nella produzione che nelle vendite”, continua Lautray, convinto che la cooperazione sarà un successo.“Linde MH è leader del mercato dei carrelli elevatori e dispone di una profonda conoscenza del prodotto e di una fitta rete commerciale e di assistenza qualificata. Per noi rappre-senta il partner ideale per sviluppa-re soluzioni innovative che possano soddisfare al meglio i nostri clienti comuni,” ha affermato invece Fabien Bardinet, CEO di Balyo, spiegando la decisione di questa unione con l’in-dustria manifatturiera di carrelli ele-vatori. “In Balyo produciamo un eccezionale sistema di guida per carrelli elevatori e, insieme con Linde MH, offriremo ai nostri clienti soluzioni per ottimizza-re il flusso interno delle merci e per ottenere un maggior risparmio nei costi.”Basati sulla produzione di serie dei carrelli Linde, i veicoli automatici guidati dalla tecnologia Balyo non richiedono nessuna infrastruttura di navigazione, come riflettori, sistemi a induzione o magneti. Al contrario, usano una tecnica con un laser as-sistito incorporato che basa la navi-gazione sulle caratteristiche strutturali, come muri, scaffali o pilastri. Un sistema esclusivo che permette un’installazione facile e veloce. Nello specifico, prima di tutto il magazzino vie-ne tracciato e i dati convertiti in una mappa bidimensionale; in seguito, si definiscono l’ordine dei tragitti nel magazzino e le missioni assegnate ai singoli veicoli. Equipaggiato con laser, unità di controllo e mappa digitalizzata, il veicolo localizza la propria posizione in tempo reale. Modifiche nel magazzino, missioni o percorsi possono essere implementati in qualsiasi momento, in modo semplice e velo-

ce. Un software completo, dotato di un’interfaccia utente intu-itiva, assicura l’integrazione dei veicoli automatici alle strutture del magazzino, con interfacciamento ai sistemi WMS e ERP.La famiglia dei nuovi veicoli automatici rappresenta una so-luzione sicura, molto avanzata, che consente una facile inte-razione con gli operatori ed un riavvio automatico dei veicoli quando la strada è di nuovo libera, a seguito di un precedente ostacolo che è stato rilevato e poi rimosso. Contrariamente ad altre soluzioni, i veicoli automatici Linde by Balyo analizzano in 3D l’ambiente e possono ripristinarsi anche autonomamente.

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Il muletto che offre lavoroTra gennaio e marzo 5 giovani su 100 hanno trovato una nuovaoccupazione nelle aziende italiane

Un dato che lascia ben sperare per tutti coloro che hanno intra-preso con entusiasmo questa carriera. Per coloro i quali hanno seguito un corso di formazione per specializzarsi in qualità di conduttori di impianti mobili, in primis carrelli elevatori.Tra gennaio e marzo infatti, sono 5 i giovani su 100 che hanno trovato una nuova occupazione presso grandi e medie imprese italiane impegnate nei settori più diversi. Ai primi posti anche la logistica.Stiamo parlando di circa 227 mila occupati, un numero che farà crescere dell’8,4% la percentuale dei lavoratori rispetto al 2015. E’ quanto ha comunicato il sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere con il supporto del Ministero del Lavoro, sulla base dei programmi occupazionali forniti dalle im-prese italiane dell’industria e dei servizi. In un simile scenario, ciò che si auspica per il semestre a venire è una ripresa della domanda da parte delle industrie italiane tale da consentire l’assunzione di 8 disoccupati su 100 che po-trebbero ottenere un contratto a tempo determinato, indeter-minato o con regime di partita iva. Malgrado la proporzione di 8/100 sembra lasciare ancora aperti molti interrogativi sul futuro dell’occupazione giovanile,

si tratta di un dato assolutamente confortante se si pensa che rappresenta il valore più alto dal 2012, quindi da ben 4 anni. La verità è che, in controtendenza con il passato, oggi le azien-de italiane – prima ancorate ai vecchi standard -, iniziano ad in-teressarsi molto di più alle forze occupazionali giovani, ragion per cui in questo primo trimestre del 2016 circa il 32% dei posti di lavoro offerti dal settore privato è stato riservato agli under 30 (per il 2015 si è sfiorato appena il 30%). Grazie a questa inezione di giovani lavoratori verrà quindi re-gistrata una flessione nell’altissimo tasso di disoccupazione giovanile che attanaglia il nostro paese: su 100 under 30, ben 5 potrebbero aver trovato occupazione tra gennaio e marzo. Non solo. Dati alla mano, rispetto all’ultimo trimestre del 2015, sono in netto aumento le possibilità soprattutto per i giova-ni in grado di svolgere la professione di conduttori di impianti mobili, in particolare conduttori di carrelli elevatori, oltre che ingegneri, architetti e professioni similari. Infine, tra queste professioni, è prevista anche la richiesta di under 30 da inquadrare in qualità di tecnici del marketing, del-le vendite e della distribuzione commerciale.

Nel novero dei settori, la logistica ai primi posti

di Donatella D’Addante

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Promozione e comunicazione nel mondo del carrello elevatoreLift Communication Italia da voce al mondo della logistica

Il 2016 del carrello elevatore si è aperto con un’interessante novità: è nata la LIFT COMMUNICATION ITALIA con l’obiettivo di mettere in luce un settore storicamente silenzioso, fatto di professionisti concreti e pratici che, con la loro attività, movi-mentano non solo merci ma tutto il Paese.LIFT COMMUNICATION ITALIA è nata per raccontare le storie, le esigenze, le problematiche, le innovazioni di questo mondo che da sempre parla poco seppur lavorando tanto. Proprio per questo c’è moltissimo da raccontare: storie di successo e di co-raggio artigianale e manageriale, abilità da divulgare, problemi da portare a galla, esigenze di tecnologia e innovazione. Ma come e da chi è nata la LIFT COMMUNICATION ITALIA? È nata per volontà di due realtà che conoscono bene questo mondo: è il frutto della fortunata sinergia tra il portale tutto-carrellielevatori.it e la rivista Muletti Dappertutto.Due mondi che, ritrovandosi con obiettivi comuni da raggiun-gere, hanno deciso di collaborare, fondendo le forze, in una missione unica: dare visibilità al mondo del carrello elevatore a 360 gradi, con la convinzione che maggiore visibilità del settore significhi maggiore visibilità per tutta la filiera e per i singoli operatori (concessionari, costruttori, rivenditori). Un meccani-

smo virtuoso che porta vantaggio a tutti. Visibilità a 360 gradi significa utilizzo di tutti i canali e le modalità per inviare molteplici infor-mazioni sul mondo del carrello elevatore. LIFT COMMUNICATION ITALIA comunica infatti via web, attraverso i tradizionali canali cartacei, agli eventi più in vista del settore. Divulga informazio-ni utili per gli operatori ma ha sviluppato anche tante modalità per aiutare gli operatori a diffon-dere i loro messaggi agli utenti finali: campagne marketing, pubblicità, banner, comunicati e tanta personalizzazione dei servizi.Il sodalizio delle due realtà permette una coper-tura capillare del territorio: la sua forza è proprio quella di riuscire a raggiungere tutta Italia con un duplice scopo, ovvero parlare con gli operatori del settore del carrello elevatore e parlare di loro a tutto il Paese.tuttocarrellielevatori.itIl portale si rivolge sia agli utenti finali che agli operatori di settore con diversi servizi, affiancan-do alle informazioni sulle normative, i prodotti e le novità, la possibilità unica di far incontrare do-manda e offerta. Oltre 10 mila i carrelli elevatori

che compongono, in media, il “magazzino virtuale” del por-tale, macchine messe in vendita dagli inserzionisti che sono, per scelta, solamente operatori del settore italiani: rivenditori, concessionari, officine autorizzate, casa madre.

Muletti DappertuttoMuletti Dappertutto è la prima rivista specialistica del settore carrelli elevatori che analizza gli aspetti più nascosti, le innova-zioni e le realtà che caratterizzano questo mercato. È il luogo d’incontro fra brand e aziende che comunicano con i nostri let-tori, in un dialogo sempre aperto e costruttivo.

Nasce una realtà unica e innovativa che parla al settore del carrello elevatore e si interfaccia con tutti gli operatori

Per informazioni sul progetto:

LIFT Communication Italia:Riccardo Breda (+39) 347 57 86 016Giuseppe Raspino (+39) 393 81 55 234Email: [email protected]: www.liftcommunicationitalia.it

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Nuovi sistemi di gestione e movimentazione delle merci Supply Chain Technology: il convegno di Logisticamente

‘No technology, no supply chain’. Questo lo slogan del convegno che si è svolto il 16 marzo scor-so, organizzato da Logisticamente con la collaborazione di AI-LOG (Associazione Italiana di Logistica e di Supply Chain Ma-nagement) e Unione Parmense degli Industriali (UPI), presso il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme. Software, au-tomazione e soluzioni per riorganizzare magazzino e traspor-ti. Questi gli aspetti su cui il convegno dal titolo Supply Chain Technology ha puntato, illustrando le più moderne tecnologie per la logistica ed i trasporti e le best practice di adozione in azienda.

Oltre 200 i partecipanti, professionisti della logistica e manager delle più importanti aziende italiane ed europee, manifatturie-re, commerciali e fornitrici di servizi logistici, a dimostrazione dell’enorme interesse che gli addetti del settore hanno nei con-fronti delle ultime novità.Gli intervenuti hanno raccontato la propria esperienza e le mo-dalità con cui affrontano i continui cambiamenti del mercato, a cui è necessario adeguarsi per mantenere alta la bandiera del-la competitività. Infatti, senza una corretta informatizzazione dei processi è impossibile costruire una vera e propria ‘supply chain’, ragion per cui, il “tutto a mano” sembra essere definiti-

In collaborazione con AILOG, Associazione Italiana di Logistica e l’Unione Parmense degli In-dustriali, un appuntamento fondamentale per gli addetti ai lavori

MULETTO E AVANGUARDIE

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vamente tramontato. La crescente attenzione al binomio costi/produttività e servizio/efficacia portano a ricercare le soluzioni tecnologiche (software, automazione e sistemi) in grado di ri-spondere alle differenti esigenze aziendali. Capacità innovativa, raziocinio, competenza, curiosità, gusto della sfida, capacità di reperire informazioni chiave, fornitori di alto livello, soluzioni praticabili. Tutte qualità che sono emerse al convegno che si è proposto di illustrare le più moderne tec-nologie per la logistica e spiegare la filosofia e l’approccio me-todologico che seguono attualmente i manager per rendere le aziende competitive. Inoltre, il convegno ha posto l’obiettivo di comprendere come sia possibile realizzare oggi una vera ‘sup-ply chain technology’, quale e quanta tecnologia sia necessa-ria per disporre di un’organizzazione logistica efficiente, come scegliere l’handling giusto, quali siano e cosa fanno i software dipartimentali per la logistica e i trasporti. L’evento si è confermato un’importante occasione di confron-to tra i player di maggiore rilevanza cui rivolgersi per ottenere

prodotti e servizi davvero innovativi ed efficienti e gli end-user del settore, permettendo un perfetto incontro tra domanda e offerta nel campo della supply chain, delle tecnologie e dei si-stemi per la logistica. Gli interventi delle associazioni UPI e AILOG hanno fornito, poi, un’utile testimonianza di ampio respiro sugli standard tecnolo-gici e logistici delle aziende non solo italiane, ma anche euro-pee. Ai momenti di approfondimento e studio di case history se ne sono alternati altri più informali e conviviali, di notevole rilevanza al fine di instaurare relazioni e stringere contatti di-retti. La presenza di studenti di Piacenza e Milano ha confer-mato anche l’impostazione formativa e di approfondimento dell’evento.Il prossimo appuntamento sarà con ‘Logisticamente on Food 2016’, convegno dedicato alla logistica agroalimentare, pro-mosso da Fiere di Parma e che si terrà all’interno di Cibus Tec il 26 ottobre 2016. Per informazioni in merito si può scrivere a [email protected]

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Eccellenze di settore Logcenter: la professionalità campana spicca il volo

Fornire macchinari sicuri, efficienti, produttivi e tecnologica-mente all’avanguardia. E’ questa la mission della Logcenter, nata nel 2012 a Carinaro, in provincia di Caserta, per iniziativa dei fratelli Pietro e Antonio Vitiello. Un obiettivo largamente conquistato, come dimostrano anche i premi di cui l’azienda è stata insignita negli scorsi anni e che hanno posto la base per una crescita esponenziale e duratura. Logcenter è un partner qualificato nelle soluzioni logistiche di magazzino, proiettato ad ottimizzare le attività di carico/scari-co e di stoccaggio grazie a sistemi automatici ed avanzati. Offre servizi di manutenzione, vendita di carrelli elevatori, spazzatrici, lavasciuga, scaffalature industriali e quanto sia di

supporto alle attività di deposito e di movimentazione. Garantisce usato sicuro e revisionato di qualsiasi marca e mo-dello ed offre due sezioni ‘Usato’, dedicate rispettivamente a concessionari/rivenditori e al cliente finale. Riesce a consegna-re macchine e garantire service in tutte le province italiane, oltretutto, ottenendo ottimi risultati, grazie a furgoni attrezzati a vere e proprie officine mobili.Sempre attenta alle esigenze dei clienti, oltre a fornire pezzi di ricambio per carrelli elevatori di qualsiasi tipologia, la Logcen-ter consente anche la possibilità di noleggiare macchinari in-dustriali, carrelli elevatori e transpallet così come piattaforme aeree.

Dopo aver conseguito il premio Dealer of the Year nel 2014, l’azienda casertana riconferma anche per il 2015 il suo trend positivo dimostrando una modalità operativa che soddisfa tutta la filiera del settore

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Non solo.L’assistenza che offre l’azienda è strutturata oltre che su offi-cine mobili di pronto intervento operanti su tutto il territorio italiano nell’arco delle 24/36 ore, da efficaci ed attrezzatissime officine interne nonché da una vasta gamma di macchinari di cortesia.Nulla è lasciato al caso.Concessionario Cat lift trucks per la Campania e partner Jun-gheinrich, Logcenter garantisce un vasto parco di oltre 200 macchine in pronta consegna ed un servizio di vendita online, il Light Shop, ospitato all’interno di un sito internet sempre ag-giornato, in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti. Una importante vetrina dell’attività commerciale ed informati-va che l’azienda promuove dispensando consigli pratici ed utili per acquisto e noleggio dei macchinari industriali e di tutti i prodotti che il settore necessita. “Un grande dinamismo e tanta voglia di fare” sono, secondo i fratelli Vitiello, titolari della Logcenter, i segreti di questa realtà aziendale. Ma sotto, c’è anche dell’altro. Un’impresa sicuramente ben strutturata oltre che dinamica, con un service importante alle spalle, un’officina organizzata per rispondere al meglio alle esigenze del cliente, un ufficio

marketing ed una struttura commerciale e amministrativa che operano quotidianamente per mantenere l’azienda solida. Oltre 20 risorse impegnate internamente, con altre 10 esterne, ogni giorno contribuiscono alla buona riuscita di tutta l’attivi-tà lavorativa e che rendono la Logcenter competitiva su tutti i fronti. Questo è, oggi, l’azienda casertana: una realtà moderna e vir-tuosa, capace di adeguarsi ai mutamenti del mercato, in gra-do di unire un insieme di valori che poggiano sull’etica della responsabilità, sull’orientamento al cliente, sull’attenzione al cambiamento, sul gioco di squadra e sulla cooperazione.

Per ulteriori informazioni e contatti:

Logcenter srlZona industriale asiCarinaro (CE)Sito: www.logcenter.it Tel. azienda: 0815016292Rif. Agenti: 3358064299

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Una nuova dimensione nelle soluzioni automatizzateStoccatore robotizzato Linde L-MATIC L HP e trattore robotizzatoLinde P-MATIC: i primi modelli sul mercato

Per rispondere ad una sempre crescente domanda di veicoli industriali automatizzati, gli operatori logistici standardizzano le movimentazioni interne di merci, sviluppando soluzioni semi o interamente automatiche. E’ grazie ai nuovi sviluppi tecnologici, che i carrelli elevatori robotizzati a marchio Linde, senza operatore, rappresentano una soluzione ancora più efficiente per il flusso interno delle merci. Venduti con il marchio Linde Robotics e sviluppati in col-laborazione con l’esperto di robotica Balyo, questi mezzi sono facili da installare e da manovrare, facendo affidamento sugli elementi strutturali del magazzino. Insieme a Balyo, leader dell’innovazione nel settore dell’auto-mazione, Linde Material Handling mira a diventare il fornitore di una gamma completa di carrelli industriali robotizzati. I vei-coli “Driven by Balyo” sono raccomandati per molteplici ap-plicazioni nel settore magazzino e trasporto; inoltre, possono essere collegati a sistemi di gestione del magazzino ed ERP. Ciò significa che i carrelli sono già sulla buona strada per Industry 4.0, un concetto che prevede un futuro con macchine in grado di programmarsi e dialogare tra loro.L’implementazione di soluzioni robotizzate per la gestione del magazzino è particolarmente conveniente dove i processi di movimentazione del carico sono ripetitivi e comportano lun-ghe distanze. Se, oltre a ciò, i carrelli possono essere utilizzati in operazioni su due turni o anche più, vengono soddisfatte tutte le condizioni essenziali per beneficiare dei vantaggi della logistica robotizzata. Essi includono, ad esempio, un maggior livello di trasparenza dei processi e i relativi aumenti di pro-duttività, un ulteriore risparmio potenziale ottenuto mediante l’ottimizzazione delle risorse operative. In quest’ottica rientrano lo stoccatore robotizzato Linde L-MA-TIC L HP e il trattore robotizzato Linde P-MATIC, recentemente lanciati sul mercato e raccomandati soprattutto per gli opera-tori i cui processi di movimentazione del carico forniscono solo un basso valore aggiunto.Lo stoccatore robotizzato Linde L-MATIC L HP ha una portata di 1,2 t e può viaggiare ad una velocità di 1,6 m/s, sia con, che senza carico. Il trattore robotizzato Linde P-MATIC ha una capa-cità di traino di 5 tonnellate e raggiunge una velocità massima di 2 m/s. Entrambi i modelli robotizzati sono stati sviluppati dai rispettivi carrelli Linde dotati di un potente motore da 3 kW in corrente alternata esente da manutenzione, frenatura automatica sulle pendenze, sostituzione laterale della batteria

e facile accesso per la manutenzione e possono essere equi-paggiati con numerosi optional come il dispositivo di sicurezza Linde BlueSpot. Inoltre, le versioni Linde-MATIC presentano un laser di navigazione, scanner di sicurezza anteriori e posterio-ri, una videocamera 3D o un laser a scansione, un computer dotato di schermo LCD da sette pollici, indicatori luminosi ed acustici e pulsante di emergenza su ogni lato. Tali caratteristi-che innovative permettono ai carrelli robotizzati di funzionare nello stesso ambiente insieme a persone e ad altri veicoli: gli ostacoli vengono rilevati in tempo reale e il comportamento del robot è regolato dinamicamente.Rispetto ai veicoli tradizionali dotati di sistemi di guida auto-matizzata (AGV) o ai carrelli industriali automatizzati con riflet-tori laser, i carrelli robotizzati Linde “Driven by Balyo” si muo-vono senza bisogno di infrastrutture. Fanno affidamento sulle caratteristiche strutturali esistenti come muri, scaffali o colon-ne. Questa soluzione è più economica, più semplice da instal-lare e può facilmente adattarsi ai cambiamenti nell’ambiente. Inoltre, i veicoli possono essere integrati facilmente in flotte e magazzini esistenti e tengono conto dell’espansione graduale.Ulteriori modelli robotizzati “Driven by Balyo” saranno lanciati con il marchio “Linde Robotics” nel corso dell’anno corrente e del prossimo. A breve, allo stoccatore Linde L-MATIC L HP ed al trattore Linde P-MATIC saranno aggiunti transpallet, stoccatori per impieghi gravosi, stoccatori controbilanciati, carrelli retrat-tili e carrelli per corsie strette (VNA). I dispositivi robotizzati della serie Linde-MATIC stanno già di-mostrando con successo il proprio valore nelle applicazioni iniziali dei clienti nei settori dell’industria chimica e automo-bilistica.

Linde e Balyo: una sinergia che consente agli operatori di settore di ottimizzare il lavoro dei carrelli elevatori

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Tecnoagri: lunga esperienza e grandi capacità innovativeIl ‘rovesciatore idraulico MRS’, ultima novità dellasocietà ravennate

Grande capacità e volontà di continuare costantemente ad in-novarsi in direzione della piena soddisfazione del cliente. Sono solamente alcune delle peculiarità della Tecnoagri, azienda ra-vennate che, dal 1984, progetta e fabbrica macchine per l’agri-coltura, l’agroalimentare e l’industria. I concetti di qualità, versatilità e sicurezza dei prodotti Tecnoa-gri sono alla base della mission aziendale. Da società partico-larmente attiva e dinamica, nonchè molto attenta alle innova-zioni quale è, non poteva non prestare attenzione al valore dei

prodotti e alla loro affidabilità mediante la selezione di materie prime certificate e di prima qualità. Sulla scia di questa politica aziendale, la Tecnoagri ha lanciato sul mercato una nuova tipologia di prodotto: il ‘rovesciatore idraulico MRS’. Ultimo arrivato nella famiglia dei rovesciatori, particolarmente adatto per prodotti alimentari, questo mac-chinario evita che il contenuto ribaltato entri in contatto con le parti della macchina durante la fase di rovesciamento. Applicabile a tutti i tipi di elevatori da trattore e a tutte le ti-

Come non accontentarsi dei successi e dei traguardi ottenuti, continuando un percorso di innovazione verso nuove soluzioni

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pologie di carrelli elevatori, il nuovo articolo viene impiegato, in modo particolare, nella delicata operazione di raccolta delle olive.Il successo che l’azienda si è conquistata negli anni, è dovuto anche alla vasta gamma di prodotti d’avanguardia, personaliz-zabili secondo le esigenze specifiche della clientela. Sempre nell’ottica innovativa, la società ravennate ha attualmente av-viato una produzione incentrata nel campo della movimenta-zione con prodotti chiave, come rovesciatori di bins, cassoni e contenitori, elevatori a forche, forklifts e benne idrauliche. Ma a dare grandi soddisfazioni è anche il ramo del movimento terra con macchinari come retroescavatori portati al trattore, escavatori portati, bracci retroescavatori, benne per miniesca-vatori e trivelle idrauliche. Negli ultimi anni, poi, l’azienda si è anche specializzata nel cam-po della manutenzione del verde offrendo una vasta gamma di trinciatrici polivalenti e nella lavorazione del terreno con colti-vatori, scavallatori e interceppi. Altro punto di forza della Tecnoagri, oltre alla professionalità e qualificazione dello staff opportunamente coinvolto nelle di-namiche di produzione, è il particolare interesse che l’azienda pone ai bisogni della clientela, congiuntamente alla riduzione dei tempi di consegna.

Si tratta di elementi che, insieme alla garanzia della massima affidabilità dei prodotti, hanno permesso alla società di impor-si sul mercato, non solo nazionale ma anche internazionale, sempre nell’ottica della ricerca di nuove idee. Infatti Tecnoagri all’estero intrattiene rapporti commerciali con ben 21 Stati, sia in Europa che nei Paesi extraeuropei, come in Sud Africa e America del Sud, ma anche in Asia e in Australia, con un fatturato export pari all’ 82% della attuale produzione. Riservare un trattamento personalizato alla clientela è il fiore all’occhiello di un’impresa che continua a scalare le vette dei mercati, imponendosi quale marchio di qualità e affidabilità certificate.La filosofia della direzione aziendale è infatti quella di non ac-contentarsi dei successi e traguardi ottenuti, bensì di continua-re nella strada dell’innovazione verso nuove soluzioni. Non ritenersi mai “arrivati”, ma puntare sempre più in alto, sfatando i propri limiti e imponendosi nuovi traguardi, sempre più promettenti. Il tutto, nel rispetto delle persone e dell’am-biente. In questa ottica rientra anche l’attenzione che l’azienda dedica alla prevenzione degli infortuni; perchè, è chiaro, ogni azienda che rispetti le persone che la compongono, quali ri-sorse qualificate ed imprescindibili per il successo della stessa, non può non riservare un occhio di riguardo anche a questo.

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Sicurezza sul lavoroCarrelli elevatori fuoristrada: normative che ne regolamentanol’utilizzo

Nuove norme tecniche in materia di sicurezza sul lavoro e sull’uso di attrezzature nel settore delle costruzioni e dell’an-tincendio. E’ stato orientato in tal senso lo sforzo del legisla-tore nei mesi di settembre e ottobre 2015, utile a ridefinire e perfezionare i requisiti di sicurezza dei diversi ambiti della logistica e di settori affini. Da segnalare fra tutte, la UNI EN 1459-3-2015 sui Carrelli eleva-tori fuoristrada in vigore dall’8 ottobre 2015. Oggetto dell’ag-giornamento è stata la terza parte dal titolo “Interfaccia tra il carrello elevatore telescopico e la piattaforma di lavoro”, che specifica i requisiti per l’interfaccia tra la piattaforma di la-voro e il carrello elevatore progettato per il sollevamento di persone. La modifica tratta gli eventi e le situazioni di pericolo pertinenti all’interfaccia quando questa viene utilizzata sia in maniera idonea che impropriamente. La normativa europea non prende però in considerazione i pe-ricoli che possono derivare dall’utilizzo di piattaforme di lavo-

ro non integrate o sospese che possono oscillare liberamente. Ancora, nella modifica non si prevede il caso di altre attrezza-ture non destinate al sollevamento di persone o l’eventualità di operazioni in ambienti con atmosfere potenzialmente esplo-sive. Inoltre, la normativa non fornisce requisiti per il carrello com-pleto attrezzato con una piattaforma di lavoro e non si occupa dei rischi derivanti dall’utilizzo di parti del carrello al di fuori dell’interfaccia con la piattaforma di lavoro. In vigore dal 29 ottobre 2015, invece, la nuova UNI EN 1459-2:2015 che, recependo la corrispettiva EN 1459-2:2015, spe-cifica i requisiti generali di sicurezza dei carrelli fuoristrada a braccio telescopico rotante. Questo è costituito da un telaio inferiore con una struttura superiore ruotante dotata di un mezzo di sollevamento telescopico (braccio imperniato), in cui un dispositivo di movimentazione del carico (per esempio, il carrello e le forche) è tipicamente montato.

Aggiornato il terzo titolo della UNI EN 1459-3-2015 sui Carrelli elevatori fuoristrada

MULETTO SICURO di Donatella D’Addante

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Sicurezza sul lavoro Carrelli elevatori a forche: norme di prevenzione

Diversi gli incidenti professionali che vedono protagonista il lavoratore ed il carrello elevatore, come rileva il PuntoSicuro, quotidiano italiano online sulla sicurezza. Le principali dinamiche riguardano gli infortuni dovuti a ribal-tamenti, ad usi impropri dell’attrezzatura o all’inosservanza delle più elementari norme di protezione. La normativa che regolamenta questo ambito è rappresentata dai decreti legislativi 81/2008 e 304/91 e dalle direttive CEE/CEEA/CE n° 240 e 368. Riguardo, ad esempio, alle protezioni del posto di guida, la leg-ge prescrive per tutti i carrelli con forche sollevabili ad un’al-tezza maggiore di 1,80 metri, un tetto di protezione che può

essere amovibile. Inoltre, citando letteralmente la normativa, le parti in movi-mento (l’una rispetto all’altra), alla portata dell’operatore nella normale posizione di lavoro, devono essere adeguatamente protette o trovarsi alla distanza minima stabilita dalle norme. E la visibilità deve essere tale da poter consentire di effettuare tutte le manovre in sicurezza”. Nel caso di carrelli elettrici “un interruttore, separato e indipendente dal sistema di comando, deve disinserire automaticamente il circuito di marcia quan-do il conducente scende dal carrello”. Infine, la protezione del tetto “deve essere concepita in modo tale da poter impedire il passaggio di materiale minuto sulla zona sovrastante quella

Le principali regole da seguire per evitare incidenti professionali

di Francesca Salis

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occupata dall’operatore durante l’azionamento del mezzo”. Inoltre, uno dei principali rischi per l’operatore del carrello, come si sa, è il ribaltamento. Con mezzo carico, questo può dipendere dalle brusche frenate e dalla velocità elevata, come da guida non in retromarcia su percorsi in pendenza. Ma anche l’affrontare le curve con elevata velocità e piccoli raggi di curvatura, può essere causa di incidenti anche impor-tanti. In tutti questi casi, tuttavia, l’adozione di comportamenti corretti permette un’efficace e sicura prevenzione. E’ per questo che tra le principali regole di comportamento troviamo, prima di tutto, la necessità che i carrelli elevatori debbano essere guidati e manovrati solo ed esclusivamente da persone autorizzate e azionati solo dal posto di guida. I guidatori non devono, poi, apportare agli stessi carrelli alcuna aggiunta o modifica che possa influire sul loro funzionamen-to, a meno che non abbiano ricevuto l’autorizzazione. Infine, è importante che i conducenti impieghino i carrelli elevatori solo per gli scopi a cui sono destinati, evitando il trasporto di altri passeggeri. Anche prestare attenzione ad alcune indicazioni relative alla

movimentazione del carico, è fondamentale. A tal proposito, la norma precisa che devono essere movimentati carichi non eccedenti la portata del carrello e solo quelli stabili e disposti in sicurezza. Aldilà della norma in senso stretto, vi sono anche delle regole di guida da rispettare, come la velocità di marcia che deve essere rigorosamente contenuta e mantenuta ‘a pas-so d’uomo’. Occorre poi dare la precedenza ai pedoni e usare i dispositivi di segnalazione come clacson e faro di lavoro. Non solo: è ne-cessario anche evitare partenze, frenate e sterzate brusche e nelle curve procedere con prudenza aumentando, per quanto possibile, il raggio di curvatura. Un cenno di particolare attenzione va poi ai carrelli elevatori trilaterali, che consentono la rotazione delle forche senza do-ver ruotare il mezzo, normalmente utilizzati nelle corsie, pre-senti fra gli scaffali dei magazzini, la cui larghezza è limitata a 1,5 m circa. Tra le indicazioni specifiche è utile ricordare che la circolazione di questi mezzi è consentita solo lungo i percorsi stabiliti e opportunamente segnalati e che le corsie devono es-sere sempre prive di ostacoli.

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Cosa fareste se guidando un carrello elevatore, questo inizias-se a ribaltarsi? Sarebbe più sicuro stare sul veicolo o saltare giù con una certa celerità? Se la vostra risposta è la seconda, sappiate che avreste messo in pericolo la vostra vita. La maniera più sicura per sopravvivere al ribaltamento è rima-nere sul veicolo allontanandosi dalla direzione del ribaltamen-to, cinture di sicurezza sempre agganciate, con una presa stret-ta sul volante ed i piedi ben appoggiati al pavimento. I carrelli elevatori sono apparecchiature indispensabili in ma-gazzini, fabbriche e, purtroppo, molti addetti ai lavori, non si rendono conto di quanto possano rendersi pericolosi. La guida di un carrello elevatore richiede competen-ze e conoscenze specifiche. E’ preoccupante quanta poca formazione ricevono alcuni carrellisti, perchè è re-sponsabilità di ogni azienda assicurarsi che i loro opera-tori siano adeguatamente formati prima che possano utiliz-zare un carrello elevatore sul posto di lavoro. Molti sanno che sono tre, i più comuni incidenti causati dai car-relli elevatori: il rovesciamento, lo schiacciamento e la caduta dal carrello. Ma pur nella conoscenza dei rischi, è facile sentirsi esperti e tralasciare non pochi dettagli durante la normale atti-vità lavorativa. Dettagli che a volte possono rivelarsi fatali. E’ per questo che alcune semplici domande possono farci ren-dere conto di quanto in realtà ne sappiamo della sicurezza sul lavoro. Quindi, mettiamoci alla prova!

1. Durante una normale attività di carico e scarico, è molto fa-cile rovesciarsi su rampe e superfici inclinate?a) Verob) Falso

2. Quando si guida un carrello elevatore carico, su rampe con una inclinazione superiore al 10%, si deve sempre mantenere il carico in salita, anche se questo significa guidare in retromar-cia giù per la rampa?a) Verob) Falso

3. Chi guida un carrello elevatore deve sempre guardare...a) Gli specchietti b) Il suo caricoc) Nel senso di marciad) In avanti

4. Cosa si deve fare quando ci si avvicina ad un incrocio?a) Rallentare e suonare il clacsonb) Controllare la presenza di eventuali pericoli sporgendosi dalla cabinac) Ruotare lentamente il carrello d) Attraversare il più rapidamente possibile

5. Cosa fare quando la visibilità è ostruita?a) Guardare in direzione del caricob) Procedere in avanti lentamente e con la dovuta cautelac) Guidare in retromarciad) Nessuna delle precedenti

6. Un operatore del carrello elevatore dovrebbe preoccuparsi di: a) Aumentare la sua velocità di carico e scaricob) Controllare che il veicolo sia in buone condizioni operativec) Controllare i cambi di turno per il programma di carico/scaricod) Stabilizzare le forcelle su tutti gli autocarri utilizzati in un tur-no

7. Quale dei seguenti è un segnale di avvertimento che il car-rello elevatore può avere bisogno di essere messo fuori servi-zio e riparato? a) Perdite dal sistema di alimentazioneb) Un pedale del freno che ha perso impatto con il piede dell’o-peratorec) Cattivo odore dei gas di scarico d) Tutto quanto sopra

Quante risposte sbagliate sono ammesse? Nel posto di lavoro, zero. Ogni volta che i conducenti di carrelli elevatori esercitano le loro funzioni in modo non corretto, si da il via ad inciden-ti, lesioni che si traducono anche in spese di compensazione, perdita di produttività, premi assicurativi e sanzoni. Per questo è importante assicurarsi che ogni norma venga rispettata, per consentire di fare un passo fondamentale verso la promozione di un lavoro più sicuro.

QUIZ

di Erika Atzori

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Eventi fieristici sotto controlloExpo Guide: migliaia le imprese vittime di pratichecommerciali scorrette

Expo Guide S. C. è una società con sede legale in Messico che opera a livello mondiale e gestisce una banca dati online de-nominata “Guida per fiere ed espositori”, accessibile tramite il sito internet www.expo-guide.com e contenente informazioni sulle fiere programmate e in corso in diversi Paesi europei ed extra-europei oltre che i dati aziendali relativi a 3.000.000 di espositori. In Italia i comportamenti posti in essere da Expo Guide hanno riguardato l’iscrizione dei dati aziendali di oltre 247.000 incon-sapevoli imprese partecipanti ad eventi fieristici, al solo fine di ottenere la sottoscrizione di un abbonamento triennale ad un servizio di annunci pubblicitari a pagamento del valore di 1.271 euro all’anno, automaticamente rinnovabile alla data di scadenza. Con il pretesto di far verificare e correggere alle im-prese eteronomamente pre-iscritte i dati inseriti nel suddetto

database telematico, Expo Guide invia un modulo nel quale i dati aziendali delle stes-se sono riportati in maniera parzialmente incompleta o errata; richiede quindi la cor-rezione e/o l’aggiornamento dei dati azien-dali pre-registrati con una lettera che riporta nell’intestazione la denominazione dell’ente che organizza la fiera alla quale l’impresa contattata è iscritta. L’eventuale necessità di correzione viene giustificata dalla necessità di aggiornare e pubblicare tempestivamente i dati errati nel sito internet sotto la rispetti-va fiera o esibizione a cui l’impresa deve par-tecipare. Successivamente al reinvio del mo-dulo sottoscritto, corretto o meno che sia, Expo Guide procede, nel mese successivo, a far recapitare alle microimprese la fattura di pagamento relativa alla prima annualità dell’abbonamento oneroso al servizio di an-nunci pubblicitari fornito mediante il proprio database online. La società messicana, inoltre, ostacola di fatto l’esercizio del diritto di recesso delle imprese, in quanto procede ad inviare la fat-tura relativa alla prima rata dell’abbonamen-to solo successivamente al consolidarsi del vincolo contrattuale, attendendo cioè la sca-denza del termine di dodici giorni per eser-

citare il diritto di ripensamento convenzionalmente concesso. Avviene così che, a seguito del mancato pagamento della fat-tura relativa alla prima annualità, di importo pari a 1.271 euro, la Expo Guide S.C. provvede direttamente a spedire ripetuti solleciti e a minacciare azioni legali di recupero e cancellazioni delle imprese dal database. Di fatto, questo comportamento spinge le imprese a pagare, per evitare le pregiudizievoli conseguenze economiche minac-ciate dal professionista, anche sulla scorta del timore di essere deregistrate e quindi di non poter prendere parte all’evento fieristico che le riguarda. L’Antitrust, per le suddette pratiche, ha comminato pesanti sanzioni per un totale di quasi un milione di euro. Tuttavia, la società sembra essere ancora operante e continuano le segna-lazioni da parte di imprese italiane rimaste coinvolte.

Tante le imprese italiane coinvolte in un vero e proprio raggiro da parte della società con sede in Messico

di Luca BalzanoMONDO MULETTI

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La buona manutenzione Linee guida ISPESL: il segreto per salvaguardare lavoratorie impresa

Sterzo difettoso e chiavette di accensione bloccate sono solo alcuni dei numerosi difetti che si riscontrano nei carrelli eleva-tori. Non da ultimo, il caso trattato da un tribunale inglese in cui un diciassettenne è finito all’ospedale per due settimane. Causa: il carrello elevatore che stava utilizzando gli ha bloccato un arto. Il dispositivo era stato preso in prestito per sei mesi da un’altra ditta che non aveva effettuato una buona manutenzio-ne. Incidente e relativa causa per il risarcimento dei danni si sarebbero potute evitare se l’azienda avesse ottemperato agli obblighi normativi.Non è un segreto infatti che i controlli periodici delle attrezza-

ture di lavoro siono stabiliti dalla Direttiva 95/63/CE di emen-damento della Direttiva inerente l’impiego di attrezzature ope-rative 89/655/CEE. La revisione annuale deve essere eseguita in base ai requisiti descritti dalla EN45004. Questo documento, molto importante per tutte le aziende, richiede che l’ispezione venga effettuata da un organismo accreditato indipendente, sia rispetto al proprietario che all’utilizzatore del carrello ele-vatore.Ed è per questo che in Italia, l’ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro) ha varato le linee guida per il controllo periodico (tramite ispezioni annuali) dello stato

Quanto sono importanti le ispezioni periodiche per lavorare in efficienza, lontani da possibili pericoli?

di Donatella D’Addante

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di manutenzione ed efficienza dei carrelli elevatori, delle relati-ve attrezzature e dotazioni supplementari, se presenti. La legge richiede che queste siano ispezionate da un tecnico qualificato almeno una volta all’anno o più frequentemente se durata, condizioni di funzionamento e luogo di lavoro lo rendo-no necessario, allo scopo di valutarne lo stato di conservazione ed efficienza. Esiste inoltre l’obbligo di conservare una docu-mentazione scritta che confermi che i carrelli elevatori soddi-sfino i rigorosi standard richiesti.Il datore di lavoro, perciò, è tenuto a garantire che i veicoli di movimentazione interna, nonché tutti i dispositivi di sicurezza necessari alla circolazione in corsia, vengano controllati perio-dicamente. Un esercizio sicuro di tali veicoli dipende infatti in misura decisiva da un ottimo stato di telaio, freni, guida, grup-po sollevatore, dispositivi di sicurezza e altre parti dell’equi-paggiamento. Forse in molti lo ignorano, ma un’avaria di queste componenti,

dovuta ad invecchiamento, usura, corrosione e altri danni re-lativi a un esercizio continuativo o da effetti esterni, potrebbe avere come conseguenza, gravi incidenti. Al fine di individuare tutti questi fattori, sono necessarie par-ticolari nozioni specifiche, quali quelle richieste ad esperti e tecnici specializzati che lavorano in azienda o presso il con-cessionario locale di carrelli elevatori. Tali figure professionali sono in grado di determinare le eventuali deviazioni dalle ap-propriate condizioni di efficienza e stabilire quali misure deb-bano essere adottate per assicurare un funzionamento sicuro. Durante queste verifiche, un’attenzione particolarmente accu-rata dovrà essere data alle catene di sollevamento, poiché la legge richiede che vengano controllate trimestralmente (art. 179 Decreto Presidenziale 547/55). Inoltre, la serie di controlli si concentrerà principalmente sugli elementi del carrello che sono sottoposti ai più elevati livelli di usura e che costituiscono una minaccia per la sicurezza come, ad esempio, i cavi.

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Risparmiare tempo e denaroNavette brevi, per incrementare l’efficienza

Più di 20 anni di ricerca sul campo hanno dimostrato l’impor-tanza della fiducia da parte dell’operatore su come si compor-terà il carrello elevatore che sta manovrando. È la capacità di lavorare istintivamente, senza esitazioni e senza preoccuparsi dei comandi, la ricetta vincente che fa risparmiare tempo, so-prattutto quando si lavora sotto pressione. E’ per questo or-dine di motivi che è importante acquisire innanzitutto carrelli comodi e facili da guidare, naturalmente stabili. Confortevo-li pedali di stile automobilistico, sterzo regolabile e comandi collocati in modo ottimale: questo il segreto di una macchina capace di far sentire l’operatore subito a suo agio.Molte aziende che richiedono l’uso di navette brevi e intensive si trovano oggigiorno a fare i conti con le spese per il carburan-te, addirittura superiori a quelle di noleggio o acquisto del car-rello. Infatti, alcuni modelli di carrelli elevatori consumano più del 40% del carburante necessario ad altri della stessa classe. Da qui la necessità di fare dei calcoli preventivi per valutare a quali spese si andrà incontro quando si ha bisogno di adotta-re un carrello elevatore nella propria azienda. Tra gli elementi fondamentali nella scelta dell’acquisto, vi è quello di installare un controllo della velocità. Infatti, limitando la velocità dei car-relli elevatori, è possibile ottenere un notevole risparmio che non danneggia affatto la produttività, ma che ha il potere di incrementarla, mostrano anche ragguardevoli vantaggi per la sicurezza. Inoltre, adottando anche i nuovi controlli della ve-locità ‘intelligenti’ per carrelli elevatori termici, che non ridu-

cono la prestazione sulle rampe, i risultanti potrebbero essere ancora maggiori.Altro fattore da tenere in considerazione nella spinta verso l’ottimizzazione di tempi e costi, è la visibilità sul carico e sul-la punta delle forche. Infatti, grazie ad una più chiara visuale attraverso il montante, gli operatori hanno la possibilità di la-vorare più velocemente. Visto che i momenti critici in cui si effettuano le operazioni di carico e scarico sono quelli in cui si può risparmiare o perdere più tempo, il fatto di essere in grado di vedere costantemente il carico e la punta delle forche è senza dubbio molto positivo, specie nella prevenzione di in-cidenti. Un metodo piuttosto valido attraverso il quale ridurre le perdite per i danni allo stock.E non da meno è necessario verificare quali siano gli intervalli di servizio, la cui durata può variare anche fino ad un 50%, fra carrelli elevatori di marchi diversi. Infatti, alcuni carrelli eleva-tori usano ancora motori di tipo automobilistico con cinghia convenzionale, che, ricordiamo, deve essere generalmente so-stituita alla soglia di ogni 2000 ore di impiego del carrello. La scelta di un carrello dotato di motore industriale con trazione a catena può, invece, far risparmiare un’intera giornata di fermo macchina per carrello, una o due volte all’anno.Alcuni di questi possono sembrare banali accorgimenti, ma una volta messi in pratica hanno davvero il potere di rendere all’azienda quel plus necessario a bilanciare meglio le spese af-frontate durante l’intero anno di lavoro.

Una grande opportunità per le aziende di migliorare la produttività e ridurre le spese

di Donatella D’Addante

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Macchine industriali per la puliziaMacroclean Srl: spazzatrici meccanico-aspiranti per usoindustriale ed urbano

Si chiama Macroclean Srl, la nuova azienda che produce e com-mercializza le grandi spazzatrici meccanico-aspiranti Macro per uso urbano e industriale e altri modelli stradali multifunzione.Per vincere la sfida col mercato, le due aziende emiliane met-tono in campo l’organizzazione commerciale mondiale di RCM e l’esperienza ventennale di Macro nella carpenteria pesante e di precisione e nella produzione di grandi macchine.“Grazie a questa partnership abbiamo realizzato un amplia-mento di gamma che pone RCM tra le prime sette industrie del settore al mondo per varietà di modelli. Inoltre - particolare non trascurabile data l’attuale congiuntura economica - stia-mo dando un segnale di fiducia al mercato e ai nostri partner. RCM c’è e con Macroclean è sempre più forte”. Così Raimondo Raimondi, direttore marketing RCM, parla della nascita di Ma-croclean.Con la costituzione di Macroclean, RCM completa la sua gam-ma di spazzatrici stradali con la meccanico-aspirante M60 af-fiancandola a Ronda e Patrol.Alla ormai consolidata e affidabile tecnologia, M60 aggiunge prestazioni uniche e soluzioni tecniche veramente innovative per il contenimento dei costi di gestione, la facilità di utilizzo, il rispetto dell’ambiente, la sicurezza e il comfort dell’operatore, ma anche la semplicità di assistenza. Sfruttando la forza meccanica della spazzola per raccogliere i detriti e l’azione delle ventole aspirazione per filtrare le polveri fini, questa macchina consente di pulire grandi superfici senza sollevare polvere come accade con le sue competitrici.

In grado di raccogliere grandi quantità di rifiuti, per volume di carico e portata utile (6 metri cubi di volume e 6000 kg di por-tata utile) la M60 è ai vertici della categoria delle spazzatrici meccanico-aspiranti in ambito urbano.Il suo motore diesel Mercedes Intercooler AdBlue® (Tier3/Euro5/Euro6) da 130Kw/177 hp offre la massima affidabilità ed è garantito da una rete di assistenza capillare in tutto il mondo. Al suo pari il Motore a Metano Iveco Intercooler 100Kw/134 hp riduce fortemente le emissioni nel rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti sulle restrizioni del traffico, abbattendo consumi e rumorosità.La M60 offre un avanzato sistema di controllo elettronico Can-bus per prestazioni impareggiabili. Il Canbus offre molteplici vantaggi: dalla semplificazione dell’uso della macchina al con-trollo e gestione “dinamica” di tutti i dati di lavoro, dalla possi-bilità di installare dispositivi avanzati di risparmio-costi a quella di modificare a distanza e in pochi minuti qualunque parame-tro operativo e funzionale.Disponibile nelle due versioni M60 ST (gestione manuale delle funzioni con motore Diesel Mercedes) e M60 CB (funzioni au-tomatizzate con motore Diesel Mercedes), è visionabile sul sito internet dell’azienda all’indirizzo www.macroclean.it

Nata dall’accordo tra RCM Spa e MACRO Srl, una nuova realtà emiliana si impone nel panora-ma delle macchine industriali studiate per la pulizia

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Economicità ad alto rischio Pneumatici low cost: scelta intelligente o scorciatoia pericolosa?

Quando si intede risparmiare, spesso non si tiene in conto il rapporto qualità/convenienza. Si ragiona in termini di econo-micità senza riflettere su quelli che sono i rischi che ne deri-vano. E’ un po’ come quando si acquistano beni di uso quoti-diano, viaggi low cost: l’imperativo è il risparmio. Poco conta quanto durerà un dato bene o se in volo ci offrano o meno da bere. Purchè si risparmi.Questo è quanto accade anche all’interno delle aziende, so-prattutto se a dover essere acquistate sono attrezzature, stru-menti e macchinari dal costo tutt’altro che irrisorio. E’ il caso quindi anche dei pneumatici per carrelli elevatori. Molte ricer-

che negli ultimi anni si sono concentrate su quanto potesse essere realmente economico per l’azienda investire su pneu-matici a basso costo. Il risultato? Si è scoperto che i pneumatici economici influenzano negativamente la stabilità del carrello elevatore e si è accertato come riducano drasticamente la pro-duttività, rivelandosi un investimento decisamente poco con-veniente.Solo a titolo di esempio, basta ricordare come le ricerche con-dotte sui carrelli elevatori, abbiano esaminato in dettaglio i pneumatici a basso costo importati dall’estero. Questi, oltre ad essere identici a qualsiasi altro pneumatico per carrello eleva-

Quando risparmiare è l’imperativo aziendale, che rischia di mettere in pericolo il lavoro degli addetti ai carrelli elevatori

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tore, sono anche progettati per adattarsi ai cerchi delle ruote e, quando si utilizza il carrello senza carico, si comportano esat-tamente come i pneumatici approvati dai produttori. Tuttavia, non appena si aggiunge un carico, il carrello non mantiene più la linea retta, ma sbanda lateralmente. La crescente sensazione di instabilità ha compromesso la fidu-cia degli operatori durante la guida, riducendone la produttivi-tà. Tanto che nelle frenate e nelle curve, i pneumatici sembra-vano talmente flessibili da dare agli operatori la sensazione di perdere il controllo del carrello.Di gran lunga più economici, il fatto che questi pneumatici siano piacevolmente morbidi fa presumere che siano anche confortevoli, ma così non è soprattutto a causa della loro in-stabilità e dell’aumento delle vibrazioni della macchina. La dissipazione dell’energia negli ammortizzatori in gomma può essere persino superiore a quanto si possa immaginare. E’ per questo che al fine di sfruttare al massimo una carica di batteria o un serbatoio di carburante, occorre scegliere pneumatici di qualità superiore.Se poi si tiene conto di tutti questi aspetti (per composizione e tipologia di pneumatico) e si osserva il numero di pallet movi-mentati per carica di batteria (80 V/480 Ah), si scopre facilmen-te come i pneumatici con il miglior rendimento consentano la movimentazione di 411 pallet, mentre quelli con il peggior ren-

dimento siano in grado di consentire la movimentazione di soli 360 pallet, una differenza pari ad oltre il 14%.I ricercatori hanno, inoltre, rilevato che scegliere un modello di pneumatici scorretto può avere un impatto estremamente negativo sulle prestazioni. Infatti, alcuni pneumatici sono pro-gettati per aumentare la stabilità e migliorare il rendimento, mentre altri sono maggiormente resistenti all’usura e consen-tono un risparmio in termini di consumo energetico.Di conseguenza, per scegliere i pneumatici più appropriati al proprio carrello e alle proprie applicazioni, è bene prima di tutto definire le proprie priorità e analizzare le caratteristiche dell’ambiente di lavoro. In linea di massima, in presenza di superfici di scarsa qualità, è opportuno scegliere un tipo di pneumatico più confortevo-le mentre su superfici di buona qualità, è meglio optare per pneumatici progettati per garantire stabilità. In questo modo si può assicurare agli operatori una sensazione di maggior comfort e sicurezza, più conforme agli standard ergonomici e di sicurezza sul lavoro.Diversamente da quanto si possa presupporre, l’esperienza in-segna che, a fronte di un investimento iniziale più cospicuo, l’impatto a lungo termine dei pneumatici approvati dal produt-tore sulla sicurezza, sulla produttività e sui costi di manutenzio-ne, li rende la scelta più economica per qualsiasi applicazione.

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Comunicare nel mercato globale DG Events: come promuovere la propria azienda erendersi competitivi

DG Events è specializzata nella comunicazione ed eventi. Ma cosa significa organizzare un evento? Partiamo dal presupposto che, per chi lo fa di mestiere, orga-nizzare gli eventi deve essere una vera e propria passione. Per-mettere ai clienti di sentirsi sollevati dall’impegno di seguire tutte le fasi di realizzazione del progetto e di “andare in scena” da assoluti protagonisti quando si apre il sipario, è la vera mis-sione di un organizzatore di eventi.Convegni, meeting, congressi, conferenze, cene di gala, inau-gurazioni, open day, celebrazioni, lancio di nuovi prodotti, an-niversario di fondazione, convention per dipendenti, commer-ciali, clienti o rivenditori: qualunque sia l’idea di evento che il cliente intende realizzare il primo obiettivo è quello di racco-gliere tutte le informazioni necessarie per definire il progetto e fare le scelte più corrette per iniziare il suo sviluppo.Fondamentale è ovviamente l’esperienza dei collaboratori che vengono coinvolti nella realizzazione dell’evento, i quali devo-no essere dei veri professionisti di cui si conosce la professio-nalità e a cui sapere esattamente che cosa poter chiedere.Punto di partenza per l’organizzazione di un evento è tracciare il percorso che consiste nell’accompagnare i vari collaboratori in ogni fase del processo che coniuga la capacità delle risor-se selezionate con la realtà dell’azienda cliente e con l’idea di evento che si vuole offrire agli invitati. Tutto ciò creando squa-

dra: perché come in ogni squadra, il conseguimento dei risulta-ti nasce dalla condivisione virtuosa delle capacità: divise nelle competenze, comuni nell’obiettivo.Ed è in questo momento che inizia la vera e propria composi-zione. Comporre un evento è mettere insieme le sue compo-nenti in rapporti di armonia e di equilibrio, con il giusto peso e verso una precisa direzione. L’armonia è quella irripetibile com-binazione di cose diverse che piace. Il peso è la sua capacità di attirare l’attenzione degli invitati, di tenerli dentro l’evento. Location, catering, allestimento, accoglienza. Dal dialogo fun-zionale di questi ingredienti (solo alcuni di una lunga serie!) si concretizza l’essenza della parola evento: fare venire fuori l’azienda per la quale è stato organizzato.In tutto ciò l’organizzazione è la risorsa più importante. Saperla gestire con sicurezza è una capacità necessaria. Semplifica le relazioni tra le persone, migliora l’operatività nella composizio-ne dell’evento e della sua messa in scena.

Parlaci di questi ingradienti. Quali sono le componenti che hanno bisogno di essere attenzionate durante l’organizzazio-ne di un evento aziendale?Sono ovviamente moltissime e variano con il variare del-la tipologia dell’evento. Tre, in particolare, meritano un’e-strema attenzione: la location, il catering e l’allestimento.

Gli eventi sono alla base di una buona promozione aziendale. Ne abbiamo parlato con Diana Gradara, responsabile della DG Events di Busto Arsizio

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La scelta della location è fondamentale. In molti progetti rap-presenta più del 50% dell’evento. A volte è proprio la location a essere non solo il luogo in cui si svolge l’evento ma anche un vero e proprio mezzo di comunicazione. Centri congressi, auditorium, teatri, hotel, ristoranti; ma anche dimore storiche, residenze di prestigio, musei, chiese sconsa-crate ben si prestano a quello che intendiamo offrire ed offria-mo ai nostri clienti. Per scegliere la migliore location, bisogna effettuare una ricerca in profondità. Trovare il luogo e lo spazio che abbia le caratteristiche migliori per ospitare l’idea di even-to che il cliente intende realizzare non è semplice. Detto que-sto, il catering, o comunque la giusta scelta enogastronomica non può mancare tra le componenti di un evento. Bisogna far-ne una questione di gusto, in tutti i sensi. Nel senso più lato: creare quell’atmosfera per cui l’invitato si senta un ospite. Il senso più stretto: dare all’evento un sapore non solo concreto, ma anche di immagine. Elegante per una cena di gala, tradizio-nale se si desidera far conoscere il proprio territorio con pro-dotti tipici, essenziale se si vuole intrattenere gli ospiti con un light-buffet o un aperitivo.Ed infine, prestare attenzione all’allestimento. Il giusto obietti-vo è trasformare la location scelta in una scena, dando a quello spazio un gusto estetico, una funzionalità tecnica, un’atmosfe-ra ospitale. Tensostrutture, palchi, complementi di arredo, addobbi flore-ali, stand, impianti di illuminazione audio e video, grafiche, to-tem sono solamente alcune delle componenti dell’allestimen-to per un evento. Lo spazio scelto deve diventare la scena del cliente, poichè trasmette la sua immagine aziendale, comunica la sua voce, accoglie i suoi invitati.

Se ci dovessi spiegare quindi che cosa è, in fondo, un evento, cosa ci diresti?Direi che è un pezzo di tempo oggettivo, che inizia ad un’ora e finisce ad un’altra. Durante queste ore gli ospiti percepiscono che quel tempo non è solo un tempo scadenzato dalle lancette dell’orologio. È qualcosa di più. Quelle ore diventano per gli invitati il tempo di un’ampia espe-rienza di contenuti: informazioni, narrazioni, emozioni, degu-stazioni, ma anche una maggiore vicinanza all’azienda, una sensazione di intenso coinvolgimento, un rinnovato senso di appartenenza. Chiunque siano gli ospiti – manager, commerciali, dipendenti, affiliati, franchiser, clienti o potenziali tali – con l’organizzazio-ne di un evento verranno tutti raggiunti attraverso il canale più vivo, diretto, trasparente: quello umano. Di fronte a loro, gli invitati trovano un’azienda in carne e ossa: con la propensione ad aprirsi, a raccontarsi, a proporre nuove idee di vendita, ragioni da fare conoscere, motivazioni da tra-smettere, opportunità da mettere in circolazione, nuovi argo-menti da diffondere.In quelle ore l’evento ha una sua vita, in un tempo che non tornerà più indietro. Supera la concezione temporale, va oltre il tempo. Esiste una sola volta. Poi, e in questo consiste la sua profondità, resterà nella memoria.

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Innovazione al CeMATBatteria sempre carica anche a grandi portate: alto rendimentoe basso consumo energetico

La GM ELECTRIC, in questi anni, ha impegnato grandi risorse economiche e tecniche al fine di immettere nel mercato una gamma di carica batterie HF con un alto grado di affidabilità, un’alternativa ai carica batterie tradizionali caratterizzati da un alto consumo elettrico e una carica molto approssimativa, che tendono a sovraccaricare la batteria, con conseguente spreco energetico.In occasione dell’imminente CeMAT, salone internazionale del supply chain management e dell’intralogistica che si terrà dal 31 maggio al 3 giugno ad Hannover, l’azienda veneta presente-rà il suo nuovo prodotto, frutto di ricerca, innovazione e dell’at-

tento ascolto delle esigenze del mercato: un nuovo carica bat-terie da 20Kw, in alta frequenza, pensato per le nuove esigenze di carrelli elettrici dalla portata sempre più grande.Il nuovo carica batterie ha la peculiarità di riuscire a consentire un alto rendimento per un maggior risparmio energetico, in dimensioni e peso di molto ridotti rispetto ai precedenti.L’innovazione tecnologica che lo caratterizza rende possibili diversi tipi di ricarica, grazie ai nuovi algoritmi su cui si basa il funzionamento dell’apparecchio, per una performance sempre più efficiente. Ciò consente di avere una batteria sempre per-fettamente carica, con un dispendio minimo di energia elettri-

Arriva da GM ELECTRIC una novità per il mondo dei carrelli elevatori elettrici: il carica batterie da 20Kw, in alta frequenza, pensato per le nuove esigenze

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ca. Lo stesso carica batterie è disponibile anche come desol-fatatore per recuperare batterie vecchie e danneggiate che, a causa della formazione dei microcristalli, non mantengono la carica compromettendo la durata della batteria stessa e por-tandola al completo inutilizzo.Ma non solo, il nuovo prodotto della GM ELECTRIC è anche in versione multitensione; è pensato per erogare a 100V e 200Ah continuativi, a 150V e 140Ah in servizio continuativo.Solo un’impostazione aziendale basata su ricerca e innovazio-ne consentono di arrivare all’ideazione di strumenti di alto li-vello: è questo il caso proprio della GM ELECTRIC che non solo ha ideato ma produce e commercializza questo e tanti altri prodotti – batterie, caricabatteria e accessori – con successo e consenso da parte del mercato che ha premiato le scelte di GM ELECTRIC di autoprodurre le componenti dei prodotti, di investire in tecnologia, di seguire attentamente i clienti con la personalizzazione e l’offerta di una vasta gamma di prodotti.Oltre ai carica batterie, infatti, la G.M.ELECTRIC produce stru-menti di controllo per il monitoraggio dello stato della batteria dei carrelli elevatori, kit di trasformazione universale per carica

batterie, timer servosterzo, convertitori di tensione DC\DC e segnalatori acustici. Tra i carica batterie tradizionali, spiccano i monofase (small e power), i trifase (COMPACT, COMPACT-S, CBT99F, WO WA, CBT99F Impulsi, CBT99F Luxury). Disponibili anche quelli che operano in alta frequenza, ad alto risparmio energetico, con tecnologie inverter e switching: mo-nofase HF (S-T200, S-T300, S-T400, S-T500, HF2k5), Trifase HF (HF3k, HF6k, HFC10k, HFC14k, HFM10k) ed accessori vari quali indicatore remoto, scheda remota e pompa di rimescolamen-to.

Per contatti e info:

GM Electric S.R.L. con unico socioVia II strada, 21 - 30030 Fossò (VE) Telefono 041.5170090 | Fax 041.466846

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21 marzo - 20 aprile

TRANSPALLET ELETTRICO

Ogni giorno che passa siete sempre più pronti a buttarvi la spina alle spalle e godervi una meritata vacanza… Occhio che non sempre le batterie rimangono funzionanti da spente!!! Che ne dite di una bella revisionatina prima e dopo la pausa? Potreste trovarvi nella stessa officina con un bel timonato pronto a passare le vacanze con voi…

21 aprile - 20 maggio

MULETTO DIESEL

Adesso si che siete caldi a sufficienza, nessuno vi può più fermare!!! Potreste tirare così anche tutta estate, tanto non importa, non vi stancate mai, irriducibili e davvero maniaci del lavoro. C’è solo la vecchia questione del muletto a colonna che ancora non si convince della vostra superiorità…

21 maggio - 21 giugno

MULTIDIREZIONALE

Ma dove siete??? Qui o li??? Oppure ovunque? Non siete stanchi di tutte queste direzioni diverse? Benissimo, ci sono altrettante strade per le vostre prossime ferie… Piuttosto, ci vogliamo davvero an-dare da soli? Non è forse il caso di portare con voi quel retrattile che non si è ancora accorto di quale direzione avete preso? In ogni caso viaggerete ovunque!!!

22 giugno - 22 luglio

RETRATTILE

Ve lo dicevo… Certe direzioni si pagano, e la vostra timidezza non da davvero spazio a nessuno. Avete incontrato quel multidirezionale così veloce, eppure vi siete tirati indietro!!! Ma non preoccupatevi: per questi mesi avrete la possibilità di conoscervi meglio, a forza di scappare, qualcuno vi rincorrerà ovunque andiate!!!

23 luglio - 23 agosto

MULETTO FUORISTRADA

Finalmente, dopo tante peripezie, un po’ di riposo non guasta, giusto? Peccato che per voi riposare significhi altre scalate, altre esplorazioni e altre feste, che però non vi stancano mai! La vostra grinta la farà da padrona, come sempre, tranne che con quel piccolissimo transpallet manuale che ancora vi da filo da torcere con la sua passione e il suo pragmatismo…

24 agosto - 22 settembre

TELESCOPICO

Lassuuuuuhhhhh… dove siete voi, dove nessuno può raggiungervi, solo la state davvero bene, con la testa perennemente tra le nuvole. Dite una cosa e ne fate un’altra, ma soprattutto non c’è nessuno che arriva così in alto e così velocemente… Questo vi fa sentire davvero bene, soprattutto pensando ai mesi caldi in arrivo. Voi sarete più vicino al sole, ma ci sarà sempre il vostro portacontainer preferito a farvi un po’ di ombra coi suoi grossissimi carichi. Che fortunati!

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23 settembre - 22 ottobre

MULETTO ELETTRICO

Una primavera fantastica, piena di lavoro redditizio e veloci svalvolate… L’estate che si avvicina sarà calda e focosa? Non è un problema vostro, visto che siete ancora rinchiusi in quel magazzino con lo stesso commisionatore di questo ultimo inverno… Adesso si che avete imparato a godervi la vita, non esagerate!!!

23 ottobre - 22 novembre

PORTA CONTAINER

Reduci da un freddo nemmeno troppo freddo vi apprestate a passare una bella stagione davvero come sognate voi. Ferie o lavoro, il vostro bellissimo telescopico al fianco, e tutti quei container che continuate a trasportare… La vostra passione, la vita l’aria la libertà, in un’unica parola: voi!

23 novembre - 21 dicembre

TIMONATO

Ok, ok avete ragione… Lo sappiamo tutti ormai che state alla base di tutto, ma anche voi avete diritto al riposo, altrimenti non si va avanti. Tra l’altro ultimamente fate cigolii strani… una controllatina non guasterebbe, e in un’officina fresca, in questi mesi, magari non da soli ma in dolce compagnia di uno o più piccoli transpallet elettrici, non sarebbe davvero niente male!! Divertitevi e riparatevi, ve lo meritate!

22 dicembre - 20 gennaio

CARRELLO A COLONNA

Finalmente avete capito quanto sia importante stare al livello degli altri, oltre che al vostro. Siete il piedistallo al quale tutti si appoggiano, ma questo non significa che dovete essere sempre e solo voi a sostenere tutto. Quel fantastico muletto diesel che vi ha accompagnato per tutto l’inverno dovrebbe ormai avervi insegnato come si lavora, con continuità e senza scatti… Non è forse il caso che nasca qualcosa di più interessante??

21 gennaio - 19 febbraio

TRANSPALLET MANUALE

Finalmente una luce in fondo al tunnel… Era ora che lo capiste! Vi siete resi conto che siete richiesti da chiunque, che tutti vogliono lavorare con voi. Questo per la vostra spiccata manualità. Perché siete semplici e non date problemi. Sono doti sempre più ricercate ormai… Anche quel muletto fuoristra-da che vi ha seguito tutto l’inverno lo sta imparando, a sue spese, perché siete voi ora l’anima della festa!!!

20 febbraio - 20 marzo

COMMISIONATORE

Stanchi? Avete lavorato tantissimo questo inverno? E’ normale, ma sicuramente eravate in ottima compagnia… La vostra storia con quel bel muletto elettrico sembra continuare, e anche lavorare insie-me sta dando buoni frutti. Che sia il caso di farci un pensierino?? Il consiglio migliore è di non lasciare nulla al caso. Potrete davvero controllare tutto!

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