1 II modulo Il newsmaking. 2 ROUTINES INFORMATIVE E PROCESSI PRODUTTIVI La valutazione delle notizie...
-
Upload
giacomo-papi -
Category
Documents
-
view
213 -
download
0
Transcript of 1 II modulo Il newsmaking. 2 ROUTINES INFORMATIVE E PROCESSI PRODUTTIVI La valutazione delle notizie...
1
II moduloII modulo
Il newsmakingIl newsmaking
2
ROUTINES INFORMATIVE ROUTINES INFORMATIVE E PROCESSI PRODUTTIVIE PROCESSI PRODUTTIVI
La valutazione delle notizie da parte dei giornalisti con lunga esperienza professionale tende ad essere la stessa per tutti.
Le regole e i criteri che costituiscono il “senso comune” giornalistico derivano molta della loro efficacia in termini “economici” dal fondamento materiale che hanno nel processo produttivo dell’informazione, determinato da
disponibilità di risorse strumenti tecnici organizzazione del lavoro e struttura degli apparati tempi di lavoro.
3
NEWSMAKING NEWSMAKING E RAPPRESENTAZIONE DELLA E RAPPRESENTAZIONE DELLA
REALTÀREALTÀ
Processi produttiviProcessi produttivi
Organizzazione del lavoroOrganizzazione del lavoro
Cultura professionale (pratiche, norme, valori, ecc.)Cultura professionale (pratiche, norme, valori, ecc.)
Immagine del mondoImmagine del mondo
Distorsione involontariaDistorsione involontaria
4
LA DISTORSIONE INVOLONTARIA: LA DISTORSIONE INVOLONTARIA: alcune conseguenzealcune conseguenze
Le notizie riportano gli eventi indicando i soggetti coinvolti, i luoghi di svolgimento, le azioni compiute
Le notizie non riportano cause profonde, spiegazioni multiple, relazioni possibili con altri eventi:
Immagine di un mondo frammentato
Facilità del ricorso agli stereotipi
Difficoltà di comprensione degli avvenimenti
Eliminazione della complessità e dell’ambiguità dell’esperienza sociale.
5
L’ORGANIZZAZIONE DEL L’ORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVOPROCESSO PRODUTTIVO (G.Tuchmann, (G.Tuchmann,
1978)1978)
Gli apparati di informazione, al fine di produrre notizie, Gli apparati di informazione, al fine di produrre notizie, devonodevono
rendere possibile riconoscere un accadimento come rendere possibile riconoscere un accadimento come evento notiziabileevento notiziabile
elaborare modi di riportare gli eventi, che non tengano elaborare modi di riportare gli eventi, che non tengano conto della pretesa di ogni avvenimento a una conto della pretesa di ogni avvenimento a una trattazione idiosincraticatrattazione idiosincratica
organizzare il lavoro in modo tale che gli eventi notiziabili organizzare il lavoro in modo tale che gli eventi notiziabili possano affluire ed essere lavorati in modo pianificatopossano affluire ed essere lavorati in modo pianificato
essere attrezzati per reagire tempestivamente essere attrezzati per reagire tempestivamente all’imprevisto.all’imprevisto.
6
RAPPRESENTAZIONERAPPRESENTAZIONE
Si realizza attraverso operazioni di
1. selezione - si decide quale porzione dalla realtà si vuole rappresentare
2. decontestualizzazione - gli elementi selezionati vengono estratti dal contesto originale: ciò comporta un’attribuzione di significati differenti da quelli che veicolavano nel contesto originale
3. ricontestualizzazione - gli elementi selezionati vengono riorganizzati e collocati all’interno di un nuovo contesto.
7
NOTIZIABILITÀNOTIZIABILITÀ
Quali caratteristiche deve possedere un evento per essere trasformato in notizia ?
““Fa notizia” ciò che risponde alle esigenze delle procedure produttive e ai canoni della cultura professionale.
La notiziabilità è legata all’esigenza di trasformare l’imprevisto in routine.
notizie
eventi
8
LA PRODUZIONE DELLE LA PRODUZIONE DELLE NOTIZIENOTIZIE
Gli apparati informativi devono:
Disporre di eventi che possano diventare notizia (Raccolta)
Riconoscere che un evento è una notizia (Selezione)
Codificare, elaborare il prodotto/notizia (Editing)
Organizzare le notizie all’interno del notiziario (Presentazione)
È fondamentale la pianificazione
9
LE FONTILE FONTI
La scelta delle fonti è legata alla necessità di disporre di un flusso costante di informazioni.
Importante è che le fonti siano produttive, attendibili, autorevoli.
La maggior parte delle notizie deriva da: Agenzie: imprese specializzate che forniscono dispacci,
notizie pre-confezionate, alle testate abbonate Fonti istituzionali: polizia, ospedali, tribunali, uffici stampa,
ecc.
L’uso di internet ha trasformato le modalità di raccolta delle informazioni.
10
Le principali agenzie Le principali agenzie italianeitaliane
Ansa, agenzia nazionale
Adnkronos, agenzia nazionale
Ap Biscom, agenzia nazionale
Asca, agenzia nazionale
Agi, Agenzia giornalistica Italia
Agenzia d’informazioni fotografiche
Agenzia Internazionale Stampa Estera
Datasport, agenzia giornalistica sportiva
Dire, informazione politico-parlamentare
Econews, notizie sull’ambiente
Edindustria, comunicazioni per le imprese
Finpress, comunicazioni economico-finanziarie
Sir, notiziario della Chiesa italiana
Telepress, agenzia di stampa per la televisione
Televideo RAI
11
NEGOZIAZIONE NEGOZIAZIONE
Obiettivo di ogni istituzione è sviluppare una strategia comunicativa finalizzata a far emergere nello spazio pubblico la propria definizione della situazione.
Ogni istituzione compete con le altre e con i news media.
Agenda setting GameAgenda setting Game
12
LA NEGOZIAZIONE LA NEGOZIAZIONE GIORNALISTICAGIORNALISTICA
NewsmediaNewsmedia PubblicoPubblicoFonti Fonti
13
VALORI NOTIZIAVALORI NOTIZIA
Sono criteri di selezione che vengono utilizzati per stabilire:
1.quali eventi trasformare in notizie e
2.come presentare le notizie (aspetti da enfatizzare, da trascurare, ecc.).
Devono essere:
applicabili facilmente e rapidamente
flessibili
relazionabili e comparabili
orientati all’efficienza.
14
IL CONTENUTO DELLA IL CONTENUTO DELLA NOTIZIANOTIZIA
Una notizia deve essere importante…
Livello gerarchico e prestigio dei soggetti coinvolti
Quantità di persone coinvolte
Impatto e interesse sulla nazione, vicinanza geografica e culturale
Previsione e rilevanza di sviluppi futuri
….e interessante
Capacità di intrattenimento
Interesse umano
Situazioni insolite ed eccezionali
Situazioni in cui si ha un’alterazione in negativo della normalità, fatti tragici e cruenti
15
IL PRODOTTO - NOTIZIAIL PRODOTTO - NOTIZIA
L’evento deve essere:di agevole “copertura”compatibile con le caratteristiche tecniche e organizzative del mezzo
La notizia deve:rispettare limiti di tempo/spazio (essere breve)essere una novità
La presentazione della notizia considera il mezzo:disponibilità di immagini, interviste, ecc. durata dell’evento e prevedibilità
Il notiziario deve essere bilanciato, ossia: contenere notizie di generi differenti, interessare diversi pubblici, coprire tutto il territorio nazionale, ecc.
16
IL PUBBLICO E LA IL PUBBLICO E LA CONCORRENZACONCORRENZA
L’ orientamento al mercato rende questi criteri di notiziabilità particolarmente rilevanti
Le testate diventano “marchi”
Politiche editoriali e strategie di marketing costruiscono mondi simbolici in cui i pubblici possano identificarsi:
cittadini informati o consumatori di informazione?
17
CONCORRENZACONCORRENZA
Forme di concorrenza:
Cognitiva: newsmedia / istituzioni pubbliche e private
informazione / altri prodotti mediali
Inter-media: posizionamento nel mercato mediale
Intra-media: la competizione con i concorrenti determina omogeneizzazione: scoop limitati ai dettagli
aspettative reciproche sugli eventi (si tende a dare le stesse notizie)
stabilizzazione dei criteri professionali.
18
L’EDITINGL’EDITING
““L’informazione è come il caffè: è buona quando è L’informazione è come il caffè: è buona quando è calda e forte”: calda e forte”: è loè lo slogan di una rete televisiva slogan di una rete televisiva francese, RTL.francese, RTL.
La presentazione della notizia deveLa presentazione della notizia deve vivacizzare la scenavivacizzare la scena sottolineare l’azione sottolineare l’azione mantenere il ritmomantenere il ritmo garantire completezzagarantire completezza essere chiara nel linguaggioessere chiara nel linguaggio utilizzare una strutturazione narrativa.utilizzare una strutturazione narrativa.
Stesura dell’articoloStesura dell’articolo
19
STRUTTURE NARRATIVESTRUTTURE NARRATIVE
Inserire i fatti in una struttura narrativa comporta un’attribuzione di significati e un’indicazione su come interpretarli.
Le notizie vengono vivacizzate, rese più facilmente memorizzabili, si evidenziano i fattori emotivi ed umani.
Le formule narrative usate per esporre i fatti sono spesso fortemente schematizzate e si ripetono nel tempo, provocando nel lettore un’impressione di ovvietà e di già conosciuto anche quando la notizia è nuova.
Una storia può essere raccontata con molti linguaggi (orale, scritto, fotografico, cinematografico, ecc.).
20
LINGUAGGIO GIORNALISTICO E LINGUAGGIO GIORNALISTICO E LINGUAGGI SETTORIALILINGUAGGI SETTORIALI
Il linguaggio utilizzato da giornali e telegiornali è costituito da un insieme di linguaggi specialistici (o sottocodici) che si riferiscono a contesti specifici:
Gli spostamenti da un ambito all’altro sono molto frequenti.
Ogni sottocodice viene utilizzato non solo per parlare di un argomento particolare ma anche per argomenti differenti.
Es. Il linguaggio politico può ricorrere al lessico sportivo o militare (“scendere in campo”, “scontro degli schieramenti”, ecc.)
PoliticoPolitico Tecnico – scientificoTecnico – scientifico
Economico– finanziario Economico– finanziario Sportivo Sportivo
BurocraticoBurocratico Pubblicitario, ecc.Pubblicitario, ecc.
21
IL NON DETTOIL NON DETTO
Il modo in cui il lettore interpreta il discorso del giornale dipende anche da elementi “non detti”: condivisi, presupposti,
implicati.
Attraverso l’uso delle presupposizioni e delle inferenze il giornale può veicolare contenuti impliciti, può far pensare
qualcosa senza affermarlo esplicitamente.
22
INFERENZEINFERENZE
Le presupposizioni del giornale fanno riferimento:
• al lettore modello (aspettative, interessi, sistemi valoriali, preferenze, ecc.);
• alle conoscenze generali e informazioni specifiche su particolari argomenti presumibilmente possedute dai lettori.
Il lettore compie delle inferenze legate:
• alla percezione che ogni cosa che viene scritta deve essere rilevante e pertinente;
• agli accostamenti (di titoli, di articoli, di titolo con articolo, ecc.);
• al modo di utilizzare le parole (“minacciare”, “promettere”, “ammettere”, ecc.).
23
STRATEGIESTRATEGIE ENUNCIATIVEENUNCIATIVE
Forme di enunciazione spesso utilizzate a scopi di occultamento ricorrono a :
formule impersonali (si pensa che…, si avanza l’ipotesi che…,ecc.);
enunciatori fittizi (la gente vuole…, l’opinione pubblica pensa…, qualcuno potrebbe dire…, ecc.);
formule astratte (la crisi impone…il particolare momento richiede.., ecc.);
termini come: forse, probabilmente, dovrebbe, potrebbe, non è certo che, ecc.
24
PRESENTAZIONEPRESENTAZIONE
Le notizie vengono contestualizzate nel notiziario.
L’organizzazione delle notizie all’interno del contenitore giornale/telegiornale comporta un’attribuzione di senso agli eventi e la formazione di una certa immagine della realtà.
In un giornale sono fondamentali le relazioni che si stabiliscono tra:
titolo, articolo, foto, articolo di commento;
i diversi articoli in relazione al modo in cui sono organizzati nella pagina;
i diversi articoli in relazione al modo in cui sono organizzati all’interno del giornale.