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I MOTORI DEL CAMBIAMENTO TRANSIZIONE DEMOGRAFICA (1850-1950) 1) Declino mortalità 2) Allungamento vita media (progressi medicina, miglioramento igiene, benessere). In Europa iniziò a fine Ottocento e terminò nella fine degli anni 60. In Asia iniziò dopo il 1950. In Africa dura ancora oggi.

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I MOTORI DEL CAMBIAMENTOTRANSIZIONE DEMOGRAFICA (1850-1950)

1) Declino mortalità

2) Allungamento vita media (progressi medicina, miglioramento igiene, benessere).

• In Europa iniziò a fine Ottocento e terminò nella fine degli anni 60.

• In Asia iniziò dopo il 1950.

• In Africa dura ancora oggi.

CONSEGUENZE DEL CAMBIAMENTO

• INQUINAMENTO. Fra 1890e 1990la popolazione è cresciuta di 3,5 volte

• mentre il biossido di carbonio(principale gas serra) di 17 volte

• il biossido di zolfo(responsabile piogge acide) di 13 volte• I Paesi poveri hanno avuto un impatto enormemente

inferiore, perché hanno continuato a bruciare quasi inferiore, perché hanno continuato a bruciare quasi esclusivamente biomassa.

• ESAURIMENTO RISERVE IDRICHE . Fra il 1900e il 1990 il consumo di acqua è cresciuto di 9 volte (l’aumento di popolazione = ai 4/9, pari al 44%)

• CONSUMO DI SUOLO. Terreni agricoli, di nuovi pascoli, di nuovi spazi per le città…

• La principale conseguenza è stata la deforestazione.

MOVIMENTI MIGRATORI

• 1500-1820: i movimenti migratori costituiti quasi esclusivamente di schiavi e di un numero limitato di fuoriusciti

• 1845-1950: ondate migratorie volontarie da Europa verso America, Oceania e, in misura minore, Africa. Casi significativi: Irlanda durante la carestia (emigrò quasi un 1/3 della popolazione); Italia (dal sud Italia Casi significativi: Irlanda durante la carestia (emigrò quasi un 1/3 della popolazione); Italia (dal sud Italia verso america latina e Usa-Canada).

• 1950-1974: ondate migratorie non più esterne, ma verso le aree sviluppate dei diversi paesi. Dovute allo sviluppo industriale e al conseguente INURBAMENTO della manodopera. Fenomeno comune in tutti i paesi dove c’è sviluppo.

AUMENTO + MOVIMENTI =CRESCITA SENZA PRECEDENTI DELLE CITTA’

1700• solamente cinque città superavano il mezzo milione di abitanti:

Londra, Parigi, Istanbul, Tokio, Pechino.1900• le città con più di 500.000 abitanti erano diventate 43. • Fra 1 milione e 10 milioni: Glasgow, Manchester, Birmingham,

Londra, Parigi, Berlino, Vienna, San Pietroburgo, Mosca, New York, Boston, Filadelfia, Chicago, Calcutta, Pechino, Tokyo.York, Boston, Filadelfia, Chicago, Calcutta, Pechino, Tokyo.

2000• 360città sopra 500.000 abitanti. • Oltre 10 milioni: Londra, Parigi, Mosca, Los Angeles, New

York, Città del Messico, Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Lagos (Nigeria), Cairo, Teheran, Karachi, Bombay, Delhi, Calcutta, Giakarta, Manila, Shangai, Tokyo-Yokohama, Osaka-Kobe.

CITTÀ GENERANO UN FORTE IMPATTO SULL’AMBIENTE:

• Consumano quantità sempre maggiori di acqua, energia e suolo;

• Diffondono inquinanti, immondizia, rifiuti solidi e liquidi.liquidi.

PRODUCONO DUE TIPI DI CAMBIAMENTI:

• 1) Il primo dovuto all’inquinamento;

• 2) il secondo dovuto al consumo del suolo.

InquinamentoACQUA : • lo sviluppo delle città ha causato la morte biologica dei corsi

d’acqua dovuta ai liquami urbani e agli scarichi industriali. • Fra il 1950 e il 1960 quasi tutti i corsi d’acqua dei paesi

industrializzati erano inquinanti . • Risoluzione: da ANNI 70 la costruzione di fogne e depuratori.ARIA : • riscaldamenti, auto e industrie inquinano profondamente l’aria

delle città. delle città. • La prima causa è rappresentata dalle auto, seguita dai riscaldamenti

e dalle industrie (metalli pesanti).RIFIUTI :• Dopo il 1945 si è iniziato a interrare sistematicamente i rifiuti in

apposite discariche, ad incenerirli e a riciclarli . • Problemi connessi: discariche inquinano le falde idriche e i terreni,

gli inceneritori di vecchia generazioneproducevano diossine. Situazione attuale in alcuni paesi:

Consumo di suolo• Nel 1900 le città occupavano lo 0,1% della superficie terrestre. • Nel 1990ne occupavano l’1% .• 1880-1940le città divennero complessi sistemi tecnologici che

occupavano la superficie, il sottosuolo (fogne, acquedotti, tubature varie), il cielo (grattacieli, ciminiere…)

• Dal 1950 le città iniziano a debordare verso il territorio confinante (urban sprawl)

QUESTO MODELLO DI SVILUPPO SI È AFFERMATO IN AMERICA DEL NORD per:

• terreni a buon mercato• Diffusione dell’automobile• mutui accessibili• dal 1950si è affermato in Europa e poi nel resto del mondo

METABOLISMO DI UNA CITTÀ (4 milioni ab.)

Nella città entrano:• 27.000tonnellate di ossigeno• 1.068.000tonnellate di acqua • 6300tonnellate di alimenti• 11.700 tonnellate di petrolio • 18.000tonnellate di merci varie • 530tonnellate di persone.

Dalla città escono:Dalla città escono:• 26500tonnellate di biossido di carbonio; • 160tonnellate di monossido di carbonio; • 310di ossidi di zolfo; • 120di ossidi di azoto; 40di polveri; • 819.000di acqua dolce; 819.000acque luride; • 800tonnellate di rifiuti; 6300tonnellate di corpi solidi negli scarichi; • 8.100tonnellate di merci; 520tonnellate di persone.

I MOTORI DEL CAMBIAMENTO

ENERGIA• Fra il 1930e il 1950il petrolio sostituisce il carbone• Luoghi di produzione del petrolio (Baku Mar Caspio, poi

Texas-Pennsylvania-Oklahoma, poi Messico-Venezuela, poi Libia, Algeria, Golfo Persico, Nigeria)

• Gestione: OPEC che nel 1973 (YomKippur) e nel 1979 alza di molto i prezzi = petrolio energia costosa

• Conseguenze su ambiente: • Conseguenze su ambiente: • TRIVELLAZIONE (inquinamento falde idriche e suolo);• TRASPORTO (incidenti a petroliere: 1967 Torrey Canyon

in Cornovaglia, 1989 Valdez in Alaska con 34.000 tonnellate, recentemente a Genova e in Spagna e Galapagos);

• PIATTAFORME (incendio a piattaforma al largo dello stato di Tabasco in Messico con fuoriscita di 600.000 tonnellate nel 1979)

INDUSTRIALIZZAZIONE E CONSUMO1) MERCIFICAZIONE DELLA NATURA • I danni sono enormi perché la natura non può sostenere

il ritmo della domanda commerciale• Le grandi società hanno sostituito le comunità locali.

2) FINANZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA• i prestiti ai paesi poveri hanno causato enormi disastri • i prestiti ai paesi poveri hanno causato enormi disastri

ambientali perché i finanziamenti sono stati utilizzati in opere infrastrutturali che non hanno tenuto conto degli aspetti ambientali.

• I paesi in via di sviluppo si sono opposti alla decisione della Banca Mondiale che nel 1987 per erogare fondi chiedeva una valutazione di impatto ambientale. La loro priorità è lo sviluppo “a tutti i costi”.

Le critiche al concetto di sviluppo

LA SOCIETÀ STAZIONARIA• 1968: Paul Ehrlich , The Population Bomb: crescita della

popolazione avrebbe originato la crisi ecologica.• 1968: Garrett Hardin , The Tragedy of the Commons:

imporre limiti alle libertà individuali per contenere drasticamente la crescita demografica.

• 1972: Edward Goldsmith, Robert Allen, A Blueprint forSurvival sostituire la società della crescita illimitata con una società stazionaria fondata sul ritorno ad un sistema Survival sostituire la società della crescita illimitata con una società stazionaria fondata sul ritorno ad un sistema economico chiuso e basato su piccole comunità.

• 1972 e il 1974 il Club di Roma sovvenzionò le ricerche del System Dynamics Groupdel MIT di Boston che furono pubblicate in una serie di rapporti noti come Limits toGrowth = stato di equilibrio da raggiungere attraverso stabilizzazione demografica e «arresto di uno sviluppo economico libero».

ECOLOGIA POLITICA

• 1971: Barry Commoner, The Closing Circle: crisi dovuta all’insuccesso ecologico della tecnologia. Non “dirigismo illuminato” ma una nuova organizzazione sociale in grado di razionalizzare l’uso delle risorse.

• Secondo approccio: critica radicale a sistema economicistico e produttivistico (quindi sia a capitalismo che a marxismo).

• Moscovici: riavvicinamento dell’uomo alla natura, • Moscovici: riavvicinamento dell’uomo alla natura, antimodernismo e superamento della cesura operata da cristianesimo e meccanicismo

• Illich : rifiuto della società moderna e concetto di convivialità (l’uomo sceglie liberamente fini e strumenti della produzione)

• Gorz: modello sociale alternativo sia a capitalismo che a marxismo che fosse post-industriale e anti-produttivistico.

ECONOMIA DELL’AMBIENTE ED ECOLOGICA

• ESTERNALITA’ NEGATIVE (Cecil Pigoue EzraMishan) = danni economici delle attività produttive che devono essere pagati da tutta la comunità

• Herman Daly: stato stazionario, diminuire attività fino a creare una economia in equilibrio. attività fino a creare una economia in equilibrio. No crescita del PIL ma ricchezza mantenuta in equilibrio ad un livello ottimale.

• Nicholae GeorgescuRoegen: concetto di entropia, l’entropia di un sistema chiuso aumenta ininterrottamente e prova il passaggio dall’ordine al disordine.

RADICALISMO AMBIENTALEOrganizzazioni:• Earth Liberation Front; Animal Liberation

Front; Movimento No Global• Organicismo: dottrine che interpretano il mondo

e la natura per analogia con l’organismo. Teoria più nota quella elaborata da James Lovelockcon Ipotesi Gaia in cui la Terra è considerata come un Ipotesi Gaia in cui la Terra è considerata come un essere vivente.

• Ecologia profonda: Arne Naess, superare l’ antropocentrismo poiché tutti esseri viventi hanno un uguale importanza. Superamento modernità tecnologica, produttivismo, rigetto del consumismo, decremento demografico, società basata su piccolo comunità eco-sufficienti.

RADICALISMO AMBIENTALE• Primitivismo : John Zerzan: ritorno ad uno stato

pre-agricolo del periodo pre-neolitico. Cause primarie della crisi = agricoltura e allevamento(ma anche nell’alienazione dovuta all’organizzazione del lavoro).

• Bioregionalismo: basato sul concetto di bioregione, ovvero luogo geografico facilmente riconoscibile per specie vegetali, animali e per la cultura umana (Slow specie vegetali, animali e per la cultura umana (Slow Food)

• Antiutilitarismo : equa distribuzione delle risorse. Serge Latouche con la decrescita.

• Ecofemminismo: termine coniato dalla femminista francese Francoise d’Eaubonne. La massima teorica è Carolyn Merchant con volume La morte della natura. Principale esponente attuale è Vandana Shiva.

MOVIMENTO AMBIENTALISTA: LE ORIGINI

• Protezione del paesaggio anche derivata dal romanticismo. Riserve di caccia poi trasformate in parchi.

• 1824: Society for the Prevention of Cruelty to Animals• 1865: Commons, Open Spaces and Footpaths Preservation

Society (la più antica associazione ambientalista)• 1895: in Austria Der Naturfreund• 1898: in Italia Pro Montibuset Sylvis e il Gruppo naturalistico

Giuseppe Ragazzoniin Italia Pro Montibuset Sylvis e il Gruppo naturalistico

Giuseppe Ragazzoni

America:• 1876: Appalachian Mountain Club (White Mountains nel New

Hampshire)• 1892: Sierra Club per preservare Mount Rainier e Yosemite

Valley• 1897: New Jersey Audubon Society

ORIGINI LEGISLAZIONE AMBIENTALE

• XVIII secolo: leggi per tutela della Mauritius, Tobago e Saint Vincent.

• GB: Alkali Act : 1863, Rivers Pollution Act: 1876• Usa: Timber Culture Act nel 1873 per favorire la riforestazione.

Aree protette:• 1826: nel regno delle Due Sicile boschi di Montecalvo, San Vito,

Carditelloe CalviCarditelloe Calvi• 1832: Hot Springs in Arkansas• 1853: Fontainebleau in Francia.• 1872: Yellowstone• 1879: National Park nel Nuovo Galles in Australia• 1885: Banff National Park in Canada• 1894: Tongariro National Park in Nuova Zelanda• 1898: Sabie Sand in Sudafrica

AMBIENTALISMO 1900-1950Conservazionismo Progressista

• Politiche ambientali di Roosevelt (1901-1908): Forest Service Gifford Pinchot e Bureau of the Biological Survey: lotta agli animali predatori (squilibri naturali: Italia oggi)

• Aldo Leopold: Game Management(gestione della • Aldo Leopold: Game Management(gestione della selvaggina come se fosse attività produttiva).

• Critiche dalle associazioni naturaliste e svolta di Aldo Leopold che elaborò una sorta di etica della terra (Land Ethic) per cui CONSERVAZIONISMOassume l’accezione di massima riduzione della pressione antropica su un ambiente naturale.

• 1905: National Audubon Societye American BisonSociety

• 1922: Adirondack Mountain Club e Izaak WaltonLeague (prima grande associazione con 100.000 soci)

• Anni ’30: Wilderness Society, National WildlifeFederation (principale ssociazione Usa con 5 milioni di soci)e Wildlife Society.

• Legislazione: 1900 Lacey Actper vietare commercia caccia di frodo; 1916 National Park Act e 1918 Migratory Bird Treaty Act per protezione uccelli caccia di frodo; 1916 National Park Act e 1918 Migratory Bird Treaty Act per protezione uccelli migratori.

• Anni ’30:• Migratory Bird Hunting Stamp Act : acquisto di marca da

bollo con proventi destinati a protezione aree umide• Soil Conservation Act: Soil Conservation Service per

contrastare l’erosione• Pittman-Robertson Act: sovvenzioni per la salvaguardia.

• Canada: secondo agli Usa con 15 parchi di cui 8 antecendential 1915

• Gran Bretagna: Royal Society for the Protection of Birdsnel 1889; 1899 Ebenezer Howard fondò la Garden CitiesAssociationper promozione delle città giardino (fenomeno europeo fra anni 10 e 50); 1926 Patrick Abercrombiefondò il Council for the Preservation of Rural England.

• Svizzera: Ligue suisse pour la protection de la nature(1908).

• Francia: Ligue pour la protection des Oiseax(1912)• Francia: Ligue pour la protection des Oiseax(1912)• Germania: Verein Naturschutzpark e Wandervogelper

ritorno alla natura.• Parchi: primi in Svezia nel 1909 poi Svizzera in Engandina,

poi in Spagna e in Italia con Gran Paradiso nel 1922, Abruzzo nel 1923, Circeo nel 1934 e Stelvio nel 1935

• Europa Est: zapovednik in Russia e Parco di Bialowieza in Polonia nel 1932

Legislazioni extra Usa:• In Italia legge per la protezione del paesaggio nel 1922 e il

Testo Unico delle leggi sanitarie nel 1934.• America Latina: Perù nel 1906 legge per proteggere depositi

di Guano e in Venezuelanel 1917 legge per difendere uccelli da caccia intensiva (piume di aironi).

• Primo parco in Argentina nel 1922 Parque Nacional del Sur: ruolo di Perito Francisco Moreno.

• Africa : parchi nel 1925Alberta National Park fra Congo e Ruanda, 1926Kruger e 1929Game Reservedel Serengeti in Ruanda, 1926Kruger e 1929Game Reservedel Serengeti in Tanzania.

• India : politica dei parchi nazionali fra anni 30 e 40 (3 parchi) e conflitti con la popolazione locale.

• Australia : Royal Australasian Ornithologist Union nel 1901 e nel 1909 Gould League of Bird Lovers e Wildlife Preservation Society of Australia.

• Nuova Zelanda: nel 1923 la Royal Forest and Bird Protection Society

Dopo 1950: ambientalismo moderno• Nel 1962Primavera Silenziosa della Carson. Il 22 aprile

1972negli Stati Uniti l’Earth Day.

• WWF : a Ginevra nel 1961 da Julian Huxley, Edward Nicholson e Peter Scott. Raccogliere fondi per programmi di conservazione. Manifesto di Morges e The 1001: a Nature Trust. Critiche.

• Friends of the Earth: 1969 daDavid Brower, direttoredel • Friends of the Earth: 1969 daDavid Brower, direttoredel Sierra Club. Per polemica con Sierra Club sul nucleare.

• Greenpeace: a Vancouver in Canada nel 1971 da piccolo gruppo anti-nucleare Don’t Make a Wave Committee nato nel 1969. Aleutine, Mururoa con affondamento nel 1985 del RainbowWarrior.

• Nel 1979. primitivista ed ecocentrista. Azione diretta.EarthFirst !

LA POLITICA VERDE

• United Tasmania Group nel 1972: conquista il 3,9%. Dal 1976 il centro dell’attività politica diventa la Tasmanian Wilderness Society e nel 1983 il suo direttore Bob Brown diventa il primo ambientalista eletto nel parlamento della Tasmania.

• ValuesParty in Nuova Zelanda primo partito verde • ValuesParty in Nuova Zelanda primo partito verde nazionale nel 1972. 5,3% nelle elezioni nazionali del 1975. Poi breve declino.

• Nel 1983 nasce il primo partito nord-americano:Green Party of Canada.

• 1984 negli Usa: Green Committees of Correspondence.

LA POLITICA VERDE IN EUROPA• 1973: nasce in Inghilterra prima il partito PEOPLE, poi Ecology

Party e Green Party• Irlanda: Ecology Party of Ireland e dal 1983 Green Alliance-

Comhaontas Glas.• Belgio: ECOLO in Vallonia nel 1980 su successo di due liste

formatesi per elezioni amministrative ed europee (WallonieEcologie e Europe Ecologie), 2 deputati nel 1981 e 5 nel 1985. AGALEV (Groen!),nato come partito del distretto di Anversa ottenne 2 deputati nel 1981 e 4 nel 1981.

• LUSSEMBURGO: Dei Greng nel 1983 e due seggi alle politiche • LUSSEMBURGO: Dei Greng nel 1983 e due seggi alle politiche del 1984.

• Olanda: Groen Links con due deputati nel 1989 (esiste una seconda formazione minore DeGroenen).

• Francia: nel 1973 Ecologie et Surviedi Antoine Waechter e Solange Fernex. Nel 1974 l’agronomo René Dumontpartecipò alle presidenziali ottenendo l’1%. Nel 1981 Brice Lalonde ottenne un buon risultato nelle presidenziali (quasi 4%). Il partito verde nacque nel 1984 con risultati modesti e il miglior risultato fu alle presidenziali del 1988 con Antoine Waechter (3,78%).

LA POLITICA VERDE IN EUROPA

• Austria: Die Grunen nel 1986, 8 deputati.• Svizzera:nel 1983 nascono una formazione di lingua

francese (Federation des Partis Ecologistes de Suisse) e tedesca (Grune Alternative ). 1986nasce Parti Ecologiste Suisseche prende forza in tutto il paese, continua ad esistere anche l’Alternative (radicata solamente in qualche cantone di lingua (radicata solamente in qualche cantone di lingua tedesca).

• Germania: nel 1980 nascono Die Grunen con guida di Joschka Fisher, Daniel Cohn-Bendit e Petra Kelly. Nel 1983 conquistarono 27 seggi alla Dieta Federale. Partito diviso in due correnti, una radicale di Rudolf Bahro. Nel 1985 Fisher ministro in Assia e ben 44 seggi alle politiche del 1987.

LA POLITICA VERDE IN EUROPA

• Area mediterranea: Os Verdesnel 1987, Los Verdes nel 1984 e la Federazione delle liste Verdi in Italia con 13 seggi nel 1987.

• Area scandinava:Vihrea Lutto in Finlandia partito principale con 2 deputati nel 1983 e 4 nel 1987. In Svezia Milioparteit de Grona, in Danimarca De Gronne e in Milioparteit de Grona, in Danimarca De Gronne e in Norvegia Milioparteit de Gronne restano ai margini del sistema parlamentare.

• Elezioni europee: nel 1979 nasce un Coordinamento dei partiti verdi e radicali europei. Nel 1984 entrano in Parlamento con 11 eletti e formano il Gruppo Arcobaleno con i regionalisti e, cosa singolare, con gli anti-europeisti danesi.

LA POLITICA VERDE DOPO IL 1989:• Successo negli anni ’90 con partecipazione a

coalizioni di governo in Belgio, Germania, Finlandia, Francia e Italia.

• Inizio XXI secolo: generale declino dei consensi.

• Sviluppo nei paesi extra europei con alcuni successi in Messico(quarta forza politica), Brasile (al governo con Lula), Australia e Nuova Zelanda e in Kenyadove Wangary Maathai, fondatrice del Green BeltMovement, è stata nominata viceministro dell’Ambiente.

LE CAUSE DEL DECLINO:• Incapacità ad aumentare i consensi, raramente

oltre il 10%.

• Partecipazione alle alleanze di centro-sinistra = spostamento al centro (perdita di carica innovativa)

• Scelta di una forma partito nazionale mentre i problemi ambientali hanno natura transnazionale.

• Nascita del partito verde globale, Global Greens: Canberra nel 2001 e Sao Paulo nel maggio 2008. Global Green Charter (cartacostitutiva del movimento)

IL NUOVO AMBIENTALISMO “DAL BASSO”• NIMBY : NOT IN MY BACK YARD contro

costruzione di infrastrutture.

• SINDROME NIMBY: perché non si disconosce utilità delle infrastrutture ma non si accetta che vengano costruite nel territorio di residenza

• Forte sviluppo in Italia (comitati No Tav, No Tram, 5 Stelle…)

• Perché in Italia? Debolezza dei partiti che inoltre si disputano il consenso di questi gruppi favorendo le logiche NIMBY