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1 1° CIRCOLO DIDATTICO “Tommaso Vitale” - NOLA Art.1, comma 14 della legge n. 107 del 16 luglio 2015 AA.SS. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 “ Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo”

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1° CIRCOLO DIDATTICO

“Tommaso Vitale” - NOLA

Art.1, comma 14 della legge n. 107 del 16 luglio 2015

AA.SS. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019

“ Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo”

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INDICE

PAG.

DELIBERA DI APPROVAZIONE CONSIGLIO DI CIRCOLO 3

PTOF: COS’È? 4

CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO 5

FINALITÀ DEL PTOF 6

ORGANIGRAMMA 7

ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO E QUADRO ORARIO 10

PIANO DI STUDIO SCUOLA PRIMARIA 11

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE -LA SCUOLA DELL’INFANZIA 12

IL CURRICOLO DI STUDIO DELLA SCUOLA PRIMARIA 15

VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’O.F. 21

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

MODALITA’DI INTEGRAZIONE PER L’ATTIVITA’ DIDATTICA

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28

PIANO DI MIGLIORAMENTO 29

PNSD 30

PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO E L’ARRICCHIMENTO DELL’O.F. 33

PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA 36

PROGETTO DI CONTINUITÀ EDUCATIVA E PROGETTO DI PROMOZIONE MUSICALE 38

PROGETTO DI RECUPERO 40

PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA PRATICA SPORTIVA 41

PROGETTO DI LINGUA INGLESE – CLIL

PROGETTO PRE-ACCOGLIENZA

LA SCUOLA VA IN PISCINA

LA SCUOLA IN CHIARO (MASCHERARTE)

PROGETTO “SCACCHI IN CLASSE”

FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE

DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEL PTOF

43

47

51

53

58

60

62

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3

Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle

istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n.

107;

Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;

Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca,

adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279), in

particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”;

Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero

dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016;

Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento;

Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione

del 20/11/2015 adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3, del D.P.R. 8

marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/2015 citata;

Vista la delibera del Collegio Docenti di elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa in

data 20/10/2016 con delibera n.20;

Sentiti i pareri degli Enti Locali e/o delle diverse realtà istituzionali, e/o culturali, e/o sociali, e/o

economiche operanti nel territorio;

Tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;

Il Consiglio di Circolo, in data 11/11/2016 CON DELIBERA N°93

APPROVA

il Piano triennale dell’offerta formativa.

L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa

Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate.

Il Dirigente scolastico assicurerà la pubblicità di legge all’unito Piano triennale dell’offerta

formativa mediante pubblicazione all’albo on line dell’Istituto Scolastico e “Scuola in Chiaro”.

4

E’ la carta d’identità

dell’istituzione scolastica che

realizza la propria autonomia

Adegua le finalità del sistema

d'istruzione nazionale ai bisogni

dell’utenza e alle esigenze dei

diversi contesti

Esplicita la progettazione

curricolare e l’ampliamento

dell’offerta formativa

Unifica e dà senso alla varietà delle

esperienze degli alunni affinché

possano sviluppare un’identità

consapevole, critica e aperta alla vita

cos'è

5

CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO

Il Primo Circolo Didattico ha sede nel Comune di Nola. La città si presenta come un importante

crocevia commerciale, ottimamente collegato con Napoli e le altre realtà socio-economiche della

Regione. Se in passato le attività tradizionali dei cittadini gravitavano sull’agricoltura e

sull’artigianato, oggi è il settore terziario ad attrarre la maggior parte delle risorse cittadine, un

terziario in parte ancora tradizionale, ma ormai già proiettato verso nuove e più moderne forme di

organizzazione, quali il CIS, l’Interporto e il Vulcano Buono, un centro commerciale in grado di

ampliare ulteriormente l’offerta occupazionale locale. In ogni caso, il tasso di disoccupazione in

città permane abbastanza alto, specie nelle fasce giovanili e femminili. Se tale è la situazione

economica, non meraviglia che il fenomeno del sommerso sia diffuso e che si riscontrino forme di

illegalità, spesso nemmeno percepite come tali. Il senso di illegalità si ripercuote anche sulla scarsa

sensibilità che i cittadini mostrano circa la difesa del proprio territorio dal punto di vista ambientale

e circa la rivalutazione del patrimonio artistico ed archeologico lasciatoci in eredità da una storia

ricca ed illustre, a sostegno delle quali stentano a decollare le iniziative, che pur vengono spesso

proposte da associazioni culturali presenti sul territorio. La Scuola si propone come agenzia

formativa di fondamentale importanza rispetto al territorio con il quale interagisce e partecipa

attivamente alle varie manifestazioni organizzate in ambito comunale, provinciale e regionale. Essa

stabilisce altresì una vasta rete di rapporti con l’Amministrazione Comunale di Nola, l’Azienda

Sanitaria Locale, la Protezione civile, i Vigili Urbani, la Pro-loco e si raccorda con Associazioni

religiose, culturali, ambientali e di volontariato con l’obiettivo di promuovere al suo interno

iniziative che abbiano una ricaduta educativa. La scuola promuove, infine, attività di Continuità con

le altre Scuole di Nola e aderisce a progetti in rete.

6

FINALITA’ DEL P.T.O.F.

Il PTOF, documento pubblicato sul sito della scuola e ampiamente diffuso, definisce la missione e i

valori dell’istituto evidenziando, tra le priorità educative, la centralità dell’alunno e la promozione

dell’acquisizione delle competenze chiave. Così come delineata nelle nuove Indicazioni Nazionali,

“la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei

principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della

conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali con il coinvolgimento

attivo degli studenti e delle famiglie”. Nel rispetto di tale finalità generale il PTOF definisce alcuni

principi fondamentali:

PRINCIPIO DI AFFIDABILITA’: Il piano deve tendere al raggiungimento degli obiettivi

formativi prefissati.

PRINCIPIO DI INTEGRAZIONE: Il PTOF dovrà garantire che tutte le attività proposte siano

finalizzate all’acquisizione delle competenze culturali e sociali che permetteranno all’alunno di

diventare cittadino consapevole e solidale.

PRINCIPIO DI FLESSIBILITA’: La flessibilità deve essere intesa come:

I) flessibilità organizzativa cioè come capacità di programmare percorsi formativi in rapporto alle

caratteristiche e alle esigenze di gruppi specifici, pur se in un contesto unitario di formazione;

II) riprogettualità intendendo il PTOF come strumento in evoluzione, riprogettabile in rapporto al

contesto esterno e alle trasformazioni interne.

AFFIDABILITA'

INTEGRAZIONE

FLESSIBILITA'

7

Organigramma del I° Circolo Didattico

“T. Vitale” di Nola (NA)

DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. SILVANA SARNELLI

DIRETTORE S. G. A.

SIG.MERCOGLIANO MARILENA

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

INS. TORTORA ANNA MARIA I COLLABORATORE

INS. GARGIULO LORENZA II COLLABORATORE

FUNZIONI STRUMENTALI

INS. PRISCO FILOMENA AREA 1 GESTIONE POF/PTOF

INS. COLUCCI IMMACOLATA AREA 2 SOSTEGNO LAVORO DOCENTI

INS. BIFULCO VALENTINA AREA 3 INTERVENTI PER GLI ALUNNI

INS. LAURO MARIA RITA AREA 4 RAPPORTI ENTI ESTERNI – PRIM.

INS.NAPPI RAFFAELLA AREA 5 INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE

FIDUCIARI DI PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA RESPONSABILI MENSA

INS. PACCHIANO LUCIA – PLESSO CENTRALE

INS. SAULINO FELICIA – PLESSO DE MITA

COMMISSIONE ELETTORALE

INS. MIRRA GIUSEPPE

INS. PANICO ROSA

A.A. D’AVANZO ANTONIETTA

COMMISSIONE GESTIONE EVENTI

INS.NAPOLITANO MARIANNA INS. MIRRA GIUSEPPE

INS.PRISCO MATILDE

INS.BOTTIGLIERI MARIACARLA

RESPONSABILI DI PLESSO

COMMISSIONE GLI

INS. PRISCO MATILDE .GARGIULO LORENZA – RUFINO ANNA-

DE MARIAROSA GABRIELLA

ALFIERI VINCENZA- NAPOLITANO MARIANNA-

VECCHIONE ANGELA- SEPE CARLA- MANGANIELLO IOLANDA

RESPONSABILE SITO WEB

ANIMATORE DIGITALE

INS. DE MARIAROSA GABRIELLA

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RESPONSABILE DEI LABORATORI

INS. COLUCCI IMMACOLATA – MULTIMEDIALE / LINGUISTICO

INS.PELUSO ANTONIA -LINGUISTICO

INS. MIRRA GIUSEPPE – MUSICALE

INS. PANICO ROSA - SCIENTIFICO

COMMISSIONE ORARIO

INS. PRISCO FILOMENA INS. LAURO MARIARITA INS. COLUCCI IMMACOLATA

COORDINATORI

CONSIGLI D’INTERCLASSE

CLASSI PRIME INS. RUSSO ANNA CLASSI SECONDE INS. PANICO ROSA CLASSI TERZE INS.MOCERINO ROSA CLASSIQUARTE INS.DAMIANO CRISTINA CLASSI QUINTE INS.BOTTIGLIERI MARIACARLA

COMITATO DI VALUTAZIONE

DOCENTI:

INS. SANTORELLI GIUSEPPINA INS. MIRRA GIUSEPPE INS. DE MARIAROSA GABRIELLA GENITORI:

ALFIERI ANTONIETTA GRECO FILOMENA

PROGETTO DI FINE ANNO INSEGNANTI DELLE CLASSI QUINTE

RESPONSABILI DELLA SICUREZZA

R. S .P. P.

ARCH. BOTTICELLI LUIGI

ADDETTO AL SERV. PREV. E PROTEZIONE

INS. TORTORA ANNA MARIA INS. COLUCCI IMMACOLATA DE MITA: INS. FUSCO MARIA

R. L. S. INS. LAURO MARIA RITA

SQUADRA D’INTERVENTO

ANTINCENDIO

PRIMARIA: INS. MIRRA GIUSEPPE INS. BIFULCO VALENTINA INS. PANICO ROSA INS. PRISCO MATILDE INS. BOTTIGLIERI MARIA CARLA INS. SANTORELLI GIUSEPPINA INFANZIA: INS. D’ARIENZO ANTONIETTA SIG.

RA CAPUTO GIOVANNA

DE MITA: INS. SAULINO FELICIA SIG.

RA SCAFURO ASSUNTA

ADDETTI

ALL’EVACUAZIONE

SIG. SCOTTI PAQUALE : Addetto al controllo di apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico PRIMARIA: INS. LAURO MARIA RITA INS. MIRRA GIUSEPPE SOSTITUTI: Sig.

ra Ambrosino Concetta Sig. De Falco Antonio

INFANZIA: INS. D'ARIENZO ANTONIETTA SOSTITUTA: INS. PACCHIANO LUCIA DE MITA: SIG.

RA SCAFURO ASSUNTA Addetto al controllo di apertura

porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico INS. SAULINO FELICIA SIG.

RA GALLI ANGELA

9

ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO

INS. BIFULCO VALENTINA INS. PRISCO FILOMENA INS. BOTTIGLIERI MARIA CARLA INS. NAPOLITANO MARIANNA INS. NAPPI RAFFAELLA INFANZIA: INS. PISANIELLO CARMELA INS. PACCHIANO LUCIA DE MITA: INS. FUSCO MARIA SIG. RA GALLI ANGELA -

ATTIVAZIONE SUONO D’ALLARME DI EVACUAZIONE

SIG. SCOTTI PASQUALE DE MITA: SIG.

RA GALLI ANGELA

ADDETTI ALLA CHIAMATA DI SOCCORSO

D.S.G.A MERCOGLIANO MARILENA

SIG.RA

D’AVANZO ANTONIETTA

DE MITA: INS. SAULINO FELICIA SIG.

RA GALLI ANGELA

PERSONALE DI SEGRETERIA

DSGA

MERCOGLIANO MARILENA

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

D’AVANZO ANTONIETTA SIRIGNANO MARIA TERESA BALSAMO FELICE

COLLABORATORI SCOLASTICI

AMBROSINO CONCETTA ARUTA PALMINA CAPUTO GIOVANNA DE FALCO ANTONIO DEL GIUDICE ROSA GALLI ANGELA RINALDI MARIA ROSA SCAFURO ASSUNTA SCANZANI TRUSIANA SCOTTI PASQUALE SOMMESE FRANCESCO

N° ALUNNI PER PLESSO (A.S. 2015/16)

Denominazione scuola Ordine di scuola N. sezioni

/classi

N. alunni

1° Circolo Didattico

“Tommaso Vitale”

Scuola dell’Infanzia: Lello De Mita 1 27

Scuola dell’Infanzia: Tommaso Vitale 5 112

Scuola Primaria: Tommaso Vitale 22 481

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Articolazione del Curricolo e Quadro Orario:

LA SCUOLA DELL’INFANZIA è formata da 6 sezioni funzionanti a tempo pieno, per 40 ore

settimanali, distribuite su 5 giorni lavorativi.

I docenti della scuola dell’infanzia, alternandosi nel turno antimeridiano e pomeridiano, effettuano

un orario di servizio di 25 ore settimanali, garantendo la doppia presenza nella fascia oraria dalle

ore 11,30 alle ore 13,10.

NELLA SCUOLA PRIMARIA è stato adottato un orario di 27 ore settimanali, distribuite su 5 giorni

lavorativi. Dal lunedì al giovedì dalle ore 8,10 alle ore 13,40. Il venerdì dalle ore 8,10 alle ore

13,10.

La suddivisione delle aree disciplinari e delle discipline di insegnamento in tutte le classi (incluso

lingua Inglese e religione Cattolica) è la seguente:

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA : Italiano – Musica – Arte e immagine

AREA STORICO-GEOGRAFICA: Storia – Geografia – Educazione Motoria

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA: Matematica – Scienze e tecnologia

L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E COSTITUZIONE sarà sviluppata da tutti i docenti.

Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione Cattolica saranno impegnati

in attività di lettura e scrittura creativa.

Tale suddivisione non è rigida; essa può variare in maniera flessibile a seconda delle esigenze.

Settimanalmente (il martedì) i docenti si incontrano per programmare ed organizzare insieme le

attività didattiche.

La quota oraria di potenziamento sarà utilizzata per:

recupero di alunni in difficoltà di apprendimento

progetti di approfondimento e potenziamento

progetto di preaccoglienza

la sostituzione dei docenti assenti

11

PIANO DI STUDIO – SCUOLA PRIMARIA

DISCIPLINE

Classe 1a

Classe 2a

Classe 3a

Classe 4a

Classe 5a

ITALIANO

7

7

7

7

7

MATEMATICA

6

6

5

5

5

SCIENZE/TECNOLOGIA

2

2

2

2

2

STORIA

2

2

2

2

2

GEOGRAFIA

1

1

1

1

1

ARTE IMMAGINE

2

2

2

2

2

EDUCAZIONE FISICA

2

2

2

2

2

MUSICA

1

1

1

1

1

INGLESEE

2

2

3

3

3

RELIGIONE CATTOLICA/

ATTIVITA’ ALTERNATIVE

2

2

2

2

2

TOTALE ORE 27 27 27 27 27

12

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’Infanzia, considerando i bambini come soggetti attivi, concorre a promuovere la

formazione integrale della loro personalità, nella prospettiva della formazione di soggetti liberi,

responsabili e impegnati in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente

e la cultura.

La Scuola dell’Infanzia si propone di realizzare i suoi interventi e le sue scelte per raggiungere

gli obiettivi del processo formativo attraverso:

1. La maturazione dell’identità;

2. La conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze;

3. Il senso della cittadinanza.

Maturazione delll’identità

Perché imparino a star bene e ad affrontare nuove esperienze sentendosi riconosciuti come persone

uniche e irripetibili.

Conquista dell’autonomia e sviluppo delle competenze

Perché imparino:

- Ad avere fiducia nelle loro capacità e negli altri;

- A realizzare e portare a termine le attività;

- Ad esprimersi con linguaggi diversi;

- Ad esplorare la realtà;

- A motivare le proprie opinioni;

- Ad esprimere i propri sentimenti;

- Ad affrontare gli impegni senza scoraggiarsi;

- A chiedere aiuto quando si trovano in difficoltà.

Promuovere il senso della cittadinanza

Perché scoprano:

- I loro diritti e doveri;

- I loro bisogni e quelli degli altri;

- La necessità di comprendere e rispettare le regole.

13

ORGANIZZAZIONE

25 ORE SETTIMANALI (orario ridotto - servizio mensa escluso) dal lunedì al venerdì dalle

ore 08.10 alle ore 13.10

40 ORE SETTIMANALI (orario ordinario) dal lunedi al venerdi dalle ore 08.10 alle ore 16.30

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

I progetti del nostro circolo contenuti nel PTOF conferiscono alla nostra scuola una precisa identità:

SPICCA IL VOLO: Favorire momenti di Interscambio fra la Scuola dell’infanzia e la Scuola

Primaria.

PSICOMOTRICITÀ: Favorire la presa di Coscienza del proprio Sé e acquisire Sicurezza.

LABORATORIO MUSICALE: Comprendere il Mondo del Linguaggio e dei Suoni e saperli

Utilizzare.

PROGETTO AMBIENTE-ORTOBENESSERE: Educare i bambini a mangiare sano e bene, nel

rispetto dell’ambiente che li circonda, facendo avvicinare le loro famiglie agli ortaggi e ai frutti

coltivati localmente, con metodi naturali.

EVENTI PROGRAMMATI DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA

FESTA DELL’ACCOGLIENZA

USCITE DIDATTICHE

FESTA DEI NONNI

LA VENDEMMIA

GRAN GALA‘ DI NATALE

I COLORI DI NATALE

FESTA DI CARNEVALE

FAMILY-DAY

FESTIVAL DEI DIRITTI DEL FANCIULLO

FESTA DI FINE ANNO

ACCOGLIENZA E INSERIMENTO

Al fine di favorire un sereno inserimento dei bambini e delle bambine, vengono programmati

momenti specifici cosi articolati:

Con i genitori ( da maggio a giugno):

Colloqui individuali con i genitori dei bambini nuovi iscritti per un primo scambio di informazioni.

Con i bambini (maggio/settembre):

Incontri a scuola con la coordinazione e compartecipazione delle insegnanti dell’asilo nido e della

scuola dell’infanzia.

Inserimento personalizzato con aumento graduale del tempo di permanenza dei bambini a scuola

(da concordare con le insegnanti)

EVENTI

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I CAMPI DI ESPERIENZA

In base alle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia (2012), i campi di

esperienza e i relativi obiettivi educativi sono:

1. “IL SÈ E L’ALTRO”:

il bambino si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro;

il bambino sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della

famiglia, della comunità e le mette a confronto;

il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

2. “IL CORPO E IL MOVIMENTO”:

il bambino riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e

in movimento;

il bambino controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei

giochi di movimento, nella musica nella danza;

il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo;

il bambino riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche.

3. “IMMAGINI, SUONI E COLORI”:

il bambino segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo;

il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente;

il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura.

4. “IDISCORSI E LE PAROLE”:

il bambino usa la lingua italiana arricchisce e precisa il proprio lessico comprendendo

parole e discorsi, fa ipotesi sui significati;

il bambino ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità di linguaggi;

il bambino sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole,cerca somiglianze e analogie tra suoni e significati;

il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre

spiegazioni.

5. “LA CONOSCENZA DEL MONDO”:

il bambino ha familiarità sia con le strategie del contare e dell'operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze e pesi;

il bambino sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana;

il bambino riferisce correttamente eventi del passato recente;

sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo;

il bambino si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

15

IL CURRICOLO DI STUDIO DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il curricolo di studio della scuola primaria prevede per tutte le classi gli insegnamenti disciplinari

come previsti a livello ordinamentale dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola del

Primo Ciclo allegate al Regolamento ministeriale del 16 novembre 2012, dal Regolamento

sull’autonomia scolastica n. 275 del 08/03/1999, dal Regolamento di “Revisione dell’assetto,

organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” (DPR 89/2009)

nel limite delle 27 ore settimanali e la possibilità di introdurre nuovi insegnamenti nel limite massimo

del 20% delle stesse al fine di riservare una quota del curricolo alla scuola:

quote del

curricolo

insegnamenti Ore

settimanali

Ore

settimanali

finalità

Classi 1^ Classi 2^ 3^

4^ 5^

1) QUOTA

NAZIONALE

Area linguistica:

italiano, inglese, arte e

immagine

Area matematica:

matematica, scienze,

tecnologia, musica

Area antropologica:

storia, geografia,

educazione fisica

Religione cattolica

9

10

6

2

10

9

6

2

Garantire il carattere

unitario del sistema di

istruzione nazionale

2) QUOTA

RISERVATA

ALLA

SCUOLA

Uso flessibile:

a) introduzione nuove

discipline o attività

b) conferma dell’assetto

delle discipline delle

Indicazioni Nazionali

c) realizzazione di

compensazioni tra le

discipline o gli

insegnamenti nazionali

(max. 5) Riflettere le esigenze

del contesto culturale,

sociale ed economico

della realtà locale,

delle esigenze e delle

attese espresse dalle

famiglie (nel rispetto

delle vocazioni,

capacità, attitudini ed

inclinazioni dei figli

Totale ore

settimanali

Modello unitario del

processo educativo

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L’articolazione degli ambiti disciplinari, pur partendo dal suddetto modello di base, si sviluppa

concretamente per ciascuna classe con i necessari adattamenti concordati dalle equipe pedagogiche

delle classi stesse in ragione delle specializzazioni dei docenti, del tempo scuola differenziato, della

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tipologia differenziata dei rapporti di lavoro e delle effettive e variabili condizioni operative nelle

quali si trovano ad operare da un anno all’altro.

In particolare, la quota del curricolo riservata alla scuola potrà essere utilizzata in misura oraria

proporzionale alle ore di insegnamento fra i docenti che intervengono sulle classi per confermare

l’assetto delle discipline dei programmi del curricolo nazionale, per realizzare compensazioni fra le

discipline, per introdurre nuove discipline o attività, per interventi di raccordo con l’extrascuola e di

continuità educativa.

Nell’ambito antropologico (storico-geografico) è compreso l’insegnamento di “Cittadinanza e

Costituzione”.

Attività alternative alla religione nella scuola primaria :

Per gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento viene concordato con i genitori lo

svolgimento delle seguenti attività:

a) attività didattiche e formative con docente a disposizione o in classe/sezione parallela

b) non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica

ARMONIZZAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA E

DELLA VALUTAZIONE

La progettazione curricolare dei docenti raggruppati per interclasse prevede tra l’altro la definizione

di:

comuni obiettivi specifici di apprendimento, nella prospettiva della formulazione dei piani di

studio curricolari di classe o personalizzati;

comuni modalità e criteri di valutazione

In particolare, le progettazioni di interclasse prevedono sulla base dell’analisi della situazione di

partenza degli alunni:

la definizione degli obiettivi specifici di apprendimento;

la predisposizione delle condizioni organizzative;

le strategie e le scelte metodologiche;

le modalità di verifica e valutazione.

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Nelle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola del Primo Ciclo (scuola primaria)”, per

ciascuna disciplina di studio, sono indicati i “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” che

delineano le competenze attese dagli alunni al termine della scuola primaria.

Tali traguardi rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste didattiche da percorrere e

aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale del bambino.

Nelle Indicazioni Nazionali sono riportati anche gli obiettivi di apprendimento che individuano

campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili per il raggiungimento dei traguardi per

lo sviluppo delle competenze. Tali obiettivi sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi (al

termine del triennio o dell’intero quinquennio).

Il Primo Circolo Didattico al fine di garantire l’efficace progressione degli apprendimenti, ha

elaborato la propria offerta formativa e quindi il proprio curricolo attraverso indicatori che, pur

riferiti agli obiettivi di apprendimento di lungo termine, consentiranno di verificare ed attestare il

graduale raggiungimento degli stessi in itinere con riferimento ai diversi livelli di sviluppo

potenziale attesi per ciascuno dei cinque anni del corso di studio.

Le unità di progettazione curricolare elaborate in itinere dagli insegnanti utilizzeranno gli

indicatori nazionali articolati in monoennio (classe prima), primo biennio (classi seconde e terze),

secondo biennio (classi quarte e quinte).

Essi sono soggetti a verifica e ad eventuale riadattamento da parte dei docenti della scuola.

Metodologie

I docenti si propongono di attivare la metodologia della ricerca e apprendimento per soluzione di

problemi, al fine di sviluppare nel bambino la capacità critica e la riflessione sulle esperienze

concrete della vita quotidiana e renderlo consapevole del suo rapporto con il sociale. Pertanto si

promuoveranno conversazioni e attività di esplorazione, di rappresentazione, di manipolazione, di

gruppo e ludiche.

Dal punto di vista didattico la nostra Istituzione Scolastica adotta una vasta gamma di possibilità di

raggruppamento degli alunni, che va dal lavoro individuale al lavoro di coppia e di piccolo gruppo

al lavoro di grande gruppo, comprendente anche più classi.

Pertanto il lavoro di classe o anche talvolta in grande gruppo verrà ritenuto funzionale alla lezione

espositiva unidirezionale, alla trasmissione di contenuti. Il lavoro in piccolo gruppo risulterà invece

adeguato per attività di ricerca, di costruzione, di confronto e scambio, di lavoro in spazi

specializzati, oltre che per le attività di individualizzazione finalizzate allo sviluppo delle diverse

potenzialità degli allievi, al recupero degli alunni in difficoltà e all’integrazione dei soggetti in

PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE:

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA

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situazione di handicap. Il lavoro individuale o di piccolissimo gruppo servirà infine per interventi

forti di recupero mirati sulle specifiche difficoltà di ciascun soggetto.

Strumenti

I gruppi di lavoro per conseguire gli obiettivi programmati utilizzeranno, di volta in volta, la

strumentazione didattica, scientifica, informatica e audiovisiva in dotazione della scuola, meglio

confacente alle attività proposte.

I docenti si propongono di attivare la metodologia della ricerca e dell’apprendimento al fine di

sviluppare nel bambino la capacità critica e la riflessione sulle esperienze concrete della vita

quotidiana e renderlo consapevole del suo rapporto con il sociale. Pertanto si promuoveranno

conversazioni e attività di esplorazione, di rappresentazione, di manipolazione, di gruppo e ludiche.

Verifica e Valutazione

Le prove oggettive di verifica utili alla raccolta di elementi per la valutazione degli alunni

accompagneranno il processo di apprendimento durante tutto il corso dell’anno scolastico, in modo

da fornire costantemente elementi utili all’insegnante per rivedere il percorso e al bambino per

l’autovalutazione. In merito alle varie tipologie di verifica, si utilizzeranno prove strutturate,

semistrutturate e libere.

La valutazione individuale degli alunni relativamente ad ogni disciplina, area o ambito disciplinare

del curricolo sarà quadrimestrale con relativa comunicazione alle famiglie e registrerà i risultati

raggiunti in termini di maturazione complessiva, acquisizione di conoscenze ed abilità ed

acquisizioni di attitudini e capacità che emergono dalla personalità di ogni bambina e bambino.

Parametri per la valutazione del rendimento scolastico:

VOTO IN DECIMI DESCRITTORI Corrispondenza con giudizio

R.C.

10 Eccellenza nelle prestazioni in

tutti gli indicatori disciplinari

Possesso sicuro e articolato delle

conoscenze Padronanza delle

procedure disciplinari Capacità

di servirsi degli apprendimenti in

contesti diversi Capacità di porre

in relazione competenze e

conoscenze maturate in contesti

diversi Capacità di esprimere

valutazioni personali

Eccellente

9 Eccellenza nelle prestazioni per

la maggior parte degli indicatori

disciplinari Possesso sicuro delle

conoscenze Capacità di spiegare

il contenuto degli apprendimenti

Padronanza delle fondamentali

procedure e metodologie

Ottimo

19

disciplinari Capacità di servirsi

degli apprendimenti in contesti

diversi

8 Prestazioni adeguate per tutti gli

indicatori disciplinari Sicuro

possesso delle conoscenze

fondamentali Consolidata

capacità di applicare procedure e

metodologie disciplinari

Distinto

7 Apprezzabili prestazioni per tutti

gli indicatori disciplinari

Relativo possesso delle

conoscenze fondamentali

Soddisfacente capacità di

applicare procedure e

metodologie disciplinari

Buono

6 Prestazioni adeguate solo per

alcuni indicatori disciplinari

Elementare possesso delle

conoscenze fondamentali

Relativa autonomia

nell'applicare procedure e

metodologie disciplinari

Sufficiente

5

(o diversa insufficienza)

Prestazioni inadeguate per la

maggior parte degli indicatori

disciplinari Lacunoso possesso

delle conoscenze fondamentali

Mancanza di autonomia

nell'applicare procedure e

metodologie

Assenza di rielaborazione

personale

Insufficiente

Parametri per la valutazione del comportamento:

INDICATORI PER IL GIUDIZIO SUL COMPORTAMENTO

In riferimento a:

Frequenza delle lezioni e impegno di studio

Rispetto nei confronti dei docenti, del personale e dei compagni

Rispetto delle disposizioni organizzative e di sicurezza - Utilizzo

Giudizio sul comportamento espresso in base alla prevalenza corretto delle strutture, delle attrezzature e dei sussidi didattici.

Frequenza assidua e puntualità alle lezioni. Partecipazione attenta, interessata, costruttiva, critica. Impegno notevole; cura, assiduità, completezza e autonomia nei lavori assegnati

Interazione corretta, propositiva e collaborativa con i compagni, docenti e personale

scolastico.

Rispetto costante delle disposizioni organizzative e di sicurezza.

Utilizzo accurato delle strutture, delle attrezzature e dei sussidi didattici.

20

ESEMPLARE

- Frequenza assidua con sporadiche assenze, puntualità alle lezioni. Partecipazione attiva e

produttiva, attenta ed interessata. Impegno costante ed autonomo.

- Interazione corretta, responsabile e disponibile con i compagni, docenti e personale scolastico.

- Rispetto soddisfacente delle disposizioni organizzative e di sicurezza.

- Utilizzo diligente delle strutture, delle attrezzature e dei sussidi didattici.

RESPONSABILE

- Numero contenuto di assenze e qualche ritardo/uscita anticipata. Partecipazione spontanea.

Impegno diligente, fondamentalmente autonomo e rispettoso dei tempi e della completa esecuzione

delle consegne.

- Interazione corretta, abbastanza responsabile ed equilibrata con i compagni, docenti e personale

scolastico.

- Rispetto distinto delle disposizioni organizzative e di sicurezza.

- Utilizzo corretto delle strutture, delle attrezzature e dei sussidi didattici.

EQUILIBRATO

- Frequenza a periodi discontinua, ricorrenti ritardi/uscite anticipate. Partecipazione accettabile ma

selettiva. Impegno essenziale ed autonomia discreta.

- Interazione quasi sempre corretta, con alcuni richiami alla responsabilità e alla collaborazione con

i compagni, docenti e personale scolastico.

- Rispetto discreto delle disposizioni organizzative e di sicurezza.

- Utilizzo adeguato delle strutture, delle attrezzature e dei sussidi didattici.

ACCETTABILE

- Ricorrenti assenze e ricorrenti ritardi/uscite anticipate. Partecipazione selettiva, sollecitata e/o

passiva. Impegno minimo, con parziale rispetto dei tempi e delle consegne assegnati, dispersivo,

parziale o limitata autonomia.

- Interazione qualche volta di disturbo, con richiami all’assunzione di atteggiamenti corretti,

parzialmente disponibile e collaborativa con i compagni, docenti e personale scolastico.

- Rispetto sommario delle disposizioni organizzative e di sicurezza.

- Utilizzo superficiale delle strutture, delle attrezzature e dei sussidi didattici.

PARZIALMENTE CORRETTO

- Non ha frequentato regolarmente per motivi non sempre adeguatamente giustificati, è stato

scarsamente puntuale, non ha assolto agli impegni di studio o lo ha fatto in maniera saltuaria e

carente, con disattenzione, disimpegno generalizzato

- Ha disturbato continuamente le lezioni. Ha assunto atteggiamenti minacciosi o ha avuto reazioni

impulsive verso gli altri

- Non ha avuto rispetto nei confronti dei docenti, del personale della scuola e dei suoi compagni. Ha

utilizzato un linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri.

- Non ha utilizzato correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici ed ha arrecato danni.

21

STRUMENTI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE

DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA

La valutazione degli apprendimenti

La valutazione attribuisce significato e valore a quanto viene osservato. Orienta il docente nella

costruzione del percorso scolastico di ciascun alunno, gli offre gli strumenti per valorizzarne le

capacità e utilizzare in modo formativo l’errore e l’insuccesso.

Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni

organizzative ed educative in rapporto al contesto sociale entro cui opera ed al sistema di istruzione

di cui fa parte. Da ciò la necessità di un sistema di valutazione della propria progettualità formativa,

attraverso cui la scuola si assume le proprie responsabilità e rende conto del proprio lavoro e dei

suoi esiti.

La nostra Scuola nella sua progettualità ha scelto percorsi, itinerari diversificati, metodologie e

strumenti diversi per la promozione del successo formativo degli alunni, arricchendo ed ampliando

l’offerta formativa curricolare. Pertanto, è necessario sottoporre a verifica ed a valutazione le scelte

e gli esiti didattici. A tal fine, il sistema di autovalutazione utilizzerà una serie di indicatori a livello

collegiale, tali da garantire la confrontabilità tra gli obiettivi prefissati ed i traguardi raggiunti. La

misurazione della qualità dell’offerta formativa elaborata, dall’ipotesi progettuale ai diversi aspetti

di realizzazione, passerà attraverso momenti diversi:

A. Valutazione ex ante (accertare la situazione esistente e prefigurare gli obiettivi massimi

raggiungibili).

B. Valutazione in itinere (monitorare il divenire del progetto).

C. Valutazione finale (rilevare il raggiungimento degli obiettivi/finalità).

D. Valutazione ex post (comparare i risultati conseguiti con quelli attesi).

A. La valutazione ex ante terrà presenti i seguenti indicatori:

Tutti gli alunni dovranno acquisire pienamente le competenze relative agli obiettivi

prefissati.

Tutti gli alunni dovranno partecipare sistematicamente alle iniziative.

La partecipazione al Progetto deve determinare negli alunni un interesse per la tematica, che

continui dopo la conclusione.

22

Gli alunni dovranno essere in grado di formulare proposte in merito a quanto prefigurato dai

docenti.

Le competenze acquisite dagli alunni debbono rappresentare una leva strategica per

modificare gli atteggiamenti delle famiglie in ordine alla tematica del progetto.

Gli alunni dovranno dimostrare di saper traslare le competenze acquisite per risolvere

problemi contenuti nel curriculum essenziale (Offerta Formativa Curricolare) e/o per

formulare nuove ipotesi interpretative di questioni contigue o (apparentemente) estranee al

tema del progetto.

B. La valutazione in itinere andrà a monitorare il divenire del progetto attraverso il rilevamento di:

Abilità/competenze.

Efficienza dei materiali e dei sussidi utilizzati.

Efficacia degli interventi educativi e didattici e degli strumenti di valutazione formativa

adottati.

C. La valutazione finale svolgerà una funzione consuntiva e di rilevamento dei risultati raggiunti

in rapporto agli obiettivi programmati.

D. La valutazione ex post andrà a comparare i risultati conseguiti (valutazione finale) con quelli

attesi (valutazione ex ante). La distanza intercorrente tra i risultati ottenuti e quelli attesi

rappresenterà l’indicatore di riuscita/non riuscita dell’Offerta Formativa, avrà funzione strategica di

miglioramento dell’organizzazione scolastica e delle competenze professionali, solleciterà una

riflessione critica e costruttiva tale da trasformare i “punti deboli” in “punti forti” per la

progettazione futura.

La valutazione del servizio formativo

“Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la

funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e

didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o

emergenti da valutazioni esterne” (dalle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo).

A partire dall’anno scolastico 2014-2015, le scuole statali e paritarie sono state coinvolte nel

processo di autovalutazione con l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) reso

pubblico con l’avvio dell’anno scolastico 2015-2016. L’autovalutazione costituisce la prima fase

del processo di valutazione ed è finalizzata all’individuazione di concrete piste di miglioramento,

attraverso un percorso di riflessione interna continua. L’autovalutazione, da un lato, fornisce una

23

rappresentazione della scuola attraverso un’analisi del suo funzionamento, dall’altro, costituisce il

punto di partenza per l’individuazione di priorità di sviluppo verso cui orientare il Piano di

Miglioramento.

La scuola è impegnata perciò in un processo continuo di autovalutazione finalizzato al

miglioramento del servizio da offrire all’utenza scolastica.

Infatti, sulla base dell’analisi;

dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero

delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni restituite dall'Invalsi

degli elementi significativi integrati rilevati direttamente dalla scuola, durante e al termine

dell’anno scolastico, attraverso raccolta di dati, monitoraggi ed indagini

delle valutazioni e attestazioni ricevute dall’esterno

nella scuola vengono:

elaborati periodicamente dalle figure di sistema verifiche sui processi attivati, resoconti sulle

attività svolte e sui risultati raggiunti, relazioni finali e rapporti di autovalutazione

formulati ed attuati programmi gestionali ed organizzativi, piani di miglioramento, attività di

aggiornamento del personale, interventi di manutenzione e potenziamento delle dotazioni

strumentali, aggiornamenti della progettazione dell’offerta formativa, ricerca ed adozione di

soluzioni didattiche ed organizzative innovative, ecc.

Viene altresì promossa la comunicazione scuola-famiglie e la rendicondazione pubblica dei risultati

via via raggiunti.

La gestione dell’autovalutazione interna è affidata al Dirigente scolastico attraverso la costituzione

di una unità di autovalutazione di cui fanno parte, oltre che lo stesso Dirigente, il DSGA e i docenti

della commissione qualità, individuati dal Collegio dei docenti. Tutto il personale, però, è chiamato

a collaborare in tutte le fasi del processo ed in particolare nel perseguimento dei migliori risultati.

Sono previste altresì visite alle scuole dei nuclei di valutazione esterna: esperti coordinati da un

dirigente tecnico.

Il procedimento di autovalutazione e valutazione delle scuole si sviluppa nel triennio e si conclude

con il bilancio sociale, con la rendicontazione dei risultati raggiunti.

24

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

“In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di

ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi

specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché

appartenenti a culture diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende

problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi

europei: Special Educational Needs). Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della

disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico,

linguistico, culturale.”

L’obiettivo fondamentale dello sviluppo delle competenze dell’alunno negli apprendimenti, nella

comunicazione e nella relazione, nonché nella socializzazione, è raggiungibile pertanto attraverso la

collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti scolastiche, delle famiglie e dei soggetti ed

Enti a vario titolo coinvolti. Si rende necessaria una pianificazione puntuale e logica degli interventi

educativi e formativi che:

fissi criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un’inclusione

ottimale degli alunni con bisogni educativi speciali,

definisca o richiami i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione

scolastica,

tracci le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per

l’apprendimento

sia aperto alle integrazioni e regolazioni che dovessero durante l’anno risultare necessarie

sulla base delle esperienze realizzate.

A tal fine il 1° Circolo didattico “T. Vitale” predispone e dà attuazione al PIANO ANNUALE

PER L’INCLUSIVITA’ che si propone in particolare di:

analizzare le criticità e i punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati

nell’anno appena trascorso

formulare un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e

non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo

promuovere, guidare e coordinare le azioni/iniziative/attività scolastiche connesse con le

procedure previste dalle norme di riferimento per l’inclusione;

promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti

territoriali (Comune, ASL, Cooperative, Centri Territoriali di Supporto, ecc.);

Le azioni previste per favorire l’inclusività vengono poste in essere nelle fasi che caratterizzano tale

processo: dal “riconoscimento” dei bisogni, alle iscrizioni e al primo contatto con le famiglie, alla

25

“condivisione” delle problematiche negli incontri istituzionali fra tutti i soggetti interessati, dalla

prima “accoglienza” all’inizio delle lezioni, alla “progettazione” e realizzazione dei “percorsi”

individualizzati, personalizzati, differenziati a seconda delle esigenze formative degli alunni, dalla

predisposizione degli “strumenti” e materiali di cui disporre, alle “verifiche” da effettuare

periodicamente nei vari gruppi di lavoro ed infine nelle attività di “valutazione” differenziata da

operare. Tali azioni richiedono l’impegno, oltre che del personale interno e delle famiglie, anche di

quello dell’Ente Locale, dell’ASL, delle reti di scuole dei Centri Territoriali di supporto, ecc. Per

favorire il processo di inclusività vengono elaborati e verificati periodicamente i seguenti

documenti:

Categorie dei

Bisogni Educativi

Speciali (BES)

Documento Attori Tempi di

elaborazione

disabilità DIAGNOSI

FUNZIONALE Descrive i livelli di

funzionalità raggiunti e la

previsione di possibile

evoluzione dell’alunno

certificato.

Operatori ASL All’atto del primo

riconoscimento o dopo

la revisione del

riconoscimento

medico-collegiale

Disabilità PROFILO DINAMICO

FUNZIONALE Indica le caratteristiche

fisiche, psichiche e

sociali dell’alunno, le

possibilità di recupero, le

capacità possedute da

sollecitare e

progressivamente

rafforzare.

Operatori ASL,

insegnanti curricolari,

docente di sostegno e

genitori dell’alunno

Dopo un primo periodo

di inserimento

scolastico. Viene

aggiornato alla fine

della Scuola

dell’infanzia e primaria

Disabilità PIANO EDUCATIVO

INDIVIDUALIZZATO

(PEI) Descrive gli interventi

integrati ed equilibrati tra

di loro, predisposti per

l'alunno, tenendo presenti

i progetti didattico-

educativi, riabilitativi e

di socializzazione

individualizzati, nonché

le forme di integrazione

tra attività scolastiche ed

extrascolastiche

Operatori ASL,

insegnanti curriculari e

di sostegno della

scuola, operatori degli

Enti locali, in

collaborazione con i

genitori dell'alunno

Formulato entro i primi

tre mesi di ogni anno

scolastico e verificato

nella fase intermedia e

finale dell’anno

Disabilità.

Disturbi evolutivi

specifici.

PIANO DIDATTICO

PERSONALIZZATO

(PDP) Progettazioni didattico-

Insegnanti della classe,

in collaborazione con i

genitori dell'alunno

Formulato entro i primi

tre mesi di ogni anno

scolastico e verificato

in itinere dai docenti,

26

educative calibrate sui

livelli essenziali attesi

per le competenze in

uscita, progettazioni con

misure compensative o

dispensative.

bimestralmente con i

genitori

Svantaggio

socioeconomico,

linguistico,

culturale

Progettazioni per

l’integrazione degli

alunni diversamente

abili, elaborate per

ciascun alunno con BES

Insegnanti della classe,

in collaborazione con i

genitori dell'alunno

Formulato entro i primi

tre mesi di ogni anno

scolastico e verificato

in itinere dai docenti,

bimestralmente con i

genitori

Per tutti gli alunni con BES i docenti, in collaborazione con i genitori, predispongono e aggiornano

periodicamente il PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP).

Per gli alunni con diversa abilità la scuola mette in atto interventi equilibrati fra apprendimento e

socializzazione. All’interno della classe si mira a costruire relazioni socio-affettive positive e attente

ai bisogni di ciascuno, per favorire l’accettazione delle diversità. L'apprendimento avviene,

preferibilmente nell'ambito della classe e nel contesto della programmazione per questa predisposta,

attraverso metodologie quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il

tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori

didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Laddove si rende

necessaria una certa calibrazione dei percorsi didattici, si ricorre ad interventi individualizzati con

metodologie d’insegnamento specifiche, innovative e funzionali al recupero e al potenziamento

delle competenze, sottese da una costante azione di formazione, aggiornamento e ricerca da parte

del personale coinvolto. Si predispongono le condizioni didattiche ed organizzative per la piena

partecipazione alla vita scolastica, partendo dalle potenzialità funzionali dell’alunno con disabilità e

costruendo, sulla base di queste, adeguati percorsi di autonomia, di socializzazione e di

apprendimento. In particolare, agli alunni diversamente abili sono garantite le attività di sostegno

sulla base delle necessità di individualizzazione dell’insegnamento e dell’organico dei docenti

assegnato. Agli alunni viene anche garantita l’assistenza di base e quella specialistica ove previste.

Per gli alunni con difficoltà evolutive nell’acquisizione di alcune abilità di lettura/scrittura e di

calcolo nell’arco dei primi due anni della scuola primaria si avviano immediatamente percorsi

didattici di recupero mirati a piccoli gruppi o ai singoli bambini, al termine dei quali – in assenza di

risultati significativi - è opportuno procedere ad una consultazione diagnostica. Per gli alunni che

presentano DSA conclamati si introducono dalla classe terza della scuola primaria strumenti

27

compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché

misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da

apprendere.

Per gli alunni in situazione di svantaggio (socioeconomico, linguistico, culturale) nella scuola

primaria si predispongono interventi di recupero, individualizzato o nel piccolo gruppo,

permettendo a ciascun alunno di operare secondo ritmi calibrati sulle capacità di ciascuno. Se

necessari, si richiedono ai Servizi del territorio possibili interventi di supporto che possano

sostenere le famiglie e gli alunni in orario extrascolastico.

Per gli alunni stranieri si richiede, se possibile, l’attivazione del ruolo facilitante di una mediazione

linguistica e culturale nella fase di accoglienza e inserimento degli alunni, per creare da subito un

clima sereno di comunicazione reale. Si prevede, inoltre, la realizzazione di interventi o progetti

didattici mirati all’apprendimento della lingua italiana, contestualmente all’immersione, sin da

subito, nel contesto di seconda lingua parlata da adulti e compagni (gruppo-classe) che faciliti

l’apprendimento del linguaggio funzionale. Per la valorizzazione delle lingue e delle culture

originarie vengono coinvolte sia le famiglie che le eventuali agenzie pubbliche e di privato sociale

presenti sul territorio.

Tutti gli alunni con BES risultano integrati nel gruppo classe e raggiungono risultati positivi in

relazione alle situazioni di partenza e nella prospettiva degli obiettivi personalizzati ed

individualizzati perseguiti.

Il delicatissimo processo dell’inclusione scolastica degli alunni con BES costituisce tutti gli anni

una sfida per gli operatori della scuola, per la professionalità e la capacità organizzativa, la loro

disponibilità di promuovere occasioni di collegamento e di progettazione comune con gli specialisti

dell’ A.S.L, i genitori, l’Ente locale, le associazioni di volontariato e tutti gli altri soggetti coinvolti.

28

Per realizzare "Il pieno rispetto della dignità umana e perseguire la piena inclusione" il 1° Circolo

Didattico di Nola si propone di:

Finalizzare tutta l'opera educativa, formativa e riabilitativa ad un "progetto di vita" che tenga conto

del ruolo attivo che la persona dovrà svolgere nella società.

Accogliere e facilitare l'ingresso o il passaggio dell'alunno , da un ordine di scuola all'altro e

sostenerlo nella fase di adattamento al nuovo ambiente.

Favorire l'inserimento e la graduale inclusione dell'alunno all'interno della scuola e della

sezione/classe tenendo ben presente i suoi bisogni e sviluppando le potenzialità che emergono

nell'interazione con i coetanei e con gli adulti di riferimento.

Promuovere nell'alunno il benessere psicofisico, lo sviluppo della personalità, la partecipazione

attiva all'attività didattica della sezione/classe aumentandone il coinvolgimento, il livello di

autostima, la motivazione personale e l'autonomia.

Definire pratiche condivise di collaborazione tra il personale docente, quello educativo e

collaboratori scolastici, all'interno del nostro istituto.

Attivare iniziative di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali per la realizzazione del

progetto di vita della persona.

Sviluppare tre fasi fondamentali e determinanti nel Progetto di Inclusione: ACCOGLIENZA,

INCLUSIONE, ORIENTAMENTO.

Le linee guida per la realizzazione del percorso formativo tenderanno essenzialmente a forme

personalizzate di apprendimento, riferite alle caratteristiche cognitive, sociali, affettivo-relazionali

ed emotive dell’alunno, ai suoi bisogni formativi e alle sue capacità potenziali.

L’alunno verrà stimolato, attraverso rinforzi positivi, all’esposizione orale di avvenimenti inerenti

alle attività didattiche realizzate o alle esperienze di vita quotidiana, con riferimenti spaziali e

temporali.

Si farà ricorso agli strumenti multimediali a disposizione della scuola e si costruiranno situazioni ed

esperienze reali attraverso le quali l’alunno potrà conquistare competenze ed abilità con modalità

ludiche.

Quotidianamente saranno effettuate verifiche tramite l’osservazione diretta, oggettiva e sistematica

e la valutazione degli esercizi al termine di ogni lavoro. Tali verifiche in itinere consentiranno di

fare il punto sulla situazione reale dell’alunno e di intervenire adeguatamente modificando, ove sia

necessario, la programmazione iniziale. Nella valutazione finale si terrà conto dei prerequisiti di

partenza, delle capacità e potenzialità personali, dei progressi realizzati , delle competenze e delle

abilità acquisite ed infine della valutazione sul piano umano e sociale.

MODALITA’ DI INTEGRAZIONE CON L’ATTIVITA’ SCOLASTICA

29

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)

PRIORITA’, TRAGUARDI E OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’Autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione d’Istituto (RAV), pubblicato sul portale Scuola in Chiaro del

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

NAEE15200L. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui

opera l’istituto, le risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti

documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici

messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del

Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: priorità, traguardi di lungo periodo, obiettivi di breve

periodo. Le priorità che l’Istituto si prefigge per il triennio 2016/17- 2017/18 – 2018/19 sono:

Esiti degli

studenti Priorità n. Traguardi

Risultati Primo

anno

Risultati

Secondo anno

Risultati Terzo

anno

Risultati nelle

prove

standardizzate

Priorità n. 1

Migliorare il livello di

competenze in Italiano e

Matematica, riducendo la

distanza dei risultati di alcune

classi rispetto al valore medio

nazionale e riducendo la

variabilità tra/dentro le classi in

Italiano e Matematica

Allineare i

risultati di alcune

classi in Italiano

e Matematica al

valore medio

nazionale e

allineare la

variabilità tra le

classi e dentro le

classi in Italiano

e Matematica.

Allineare i

risultati di tutte

le classi in

Italiano e

Matematica

almeno al

punteggio medio

del 50%;

Variabilità tra le

classi al 35%;

Variabilità

dentro le classi

al 65%

Allineare i

risultati di tutte

le classi in

Italiano e

Matematica

almeno al

punteggio medio

del 55%

Variabilità tra le

classi al 20%

Variabilità

dentro le classi

al 80%

Allineare i

risultati di tutte

le classi in

Italiano e

Matematica

almeno al

punteggio medio

del 60%

Variabilità tra le

classi al 8.4%

Variabilità

dentro le classi

al 90%

Risultati

scolastici

Priorità n. 2

Migliorare la partecipazione a

corsi di Formazione/

Aggiornamento su

Inclusione/BES, innovazione

metodologica e tecnologica

(LIM) nei processi di

insegnamento/apprendimento

Elevare la

percentuale

media di

insegnanti

coinvolti nei

progetti di

Formazione/

Aggiornamento

attivati dal

18,87% al 40%

(Riferimento

provinciale)

Elevare la

percentuale

media di

insegnanti

coinvolti nei

progetti di

Formazione/

Aggiornamento

attivati al 28%

Elevare la

percentuale

media di

insegnanti

coinvolti nei

progetti di

Formazione/

Aggiornamento

attivati al 35%

Elevare la

percentuale

media di

insegnanti

coinvolti nei

progetti di

Formazione/

Aggiornamento

attivati al 40%

Risultati a

distanza

Priorità N. 3

Migliorare la rilevazione degli

esiti degli studenti usciti dalla

scuola primaria al termine del

primo anno di scuola secondaria

di 1° grado.

Realizzare un

report con

cadenza

triennale per

verificare i

risultati degli

studenti nel

percorso

successivo di

studio.

Realizzare una

prima griglia di

valutazione sui

risultati degli

alunni in uscita

dopo il 1° anno,

con specifica

comparazione

delle valutazioni

di Italiano e

Matematica

Realizzare una

seconda griglia

di valutazione

sui risultati degli

alunni in uscita

dopo il 2° anno,

con specifica

comparazione

delle valutazioni

di Italiano e

Matematica

Realizzare un

report triennale

di verifica dei

risultati degli

studenti nel

percorso

successivo di

studio.

La tabella servirà al termine di ciascun anno scolastico per verificare il risultato effettivamente

raggiunto in quel momento, misurato con gli specifici strumenti che la scuola ha utilizzato per il

monitoraggio interno ed esterno, in modo da controllare se e in quale misura si sta progredendo in

direzione dei traguardi preventivati. Il PDM nella sua interezza viene proposto in allegato.

30

PERCORSO DI REALIZZAZIONE DEL PIANO NAZIONALE

SCUOLA DIGITALE (PNSD)

Il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015, ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale, come

previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56.

Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni

tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le

metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

Il presente piano è in linea con il “PNSD” attraverso:

- l’ individuazione e la nomina dell’animatore digitale;

- le scelte per la formazione degli insegnanti;

- le azioni che si conta di promuovere per migliorare le dotazioni hardware della scuola;

- i contenuti e le attività correlate al PNSD da introdurre nel curricolo degli studi.

Bandi a cui la scuola ha partecipato per finanziare specifiche attività:

1. BANDO PON AMPLIAMENTO DELLA RETE LAN WLAN (FINANZIATO)

2. BANDO PON PER LE INFRASTRUTTURE INFORMATICHE (FINANZIATO)

PIANO D’INTERVENTO:

A.S. 2015/16

- Formazione dell’Animatore digitale;

-Pubblicizzazione e socializzazione fra i docenti del PNSD, attraverso la pubblicazione sul sito dei

documenti relativi al PNSD ;

- Ricognizione attraverso questionari del rapporto docenti e digitale (conoscenza dei vari strumenti

a disposizione, eventuale utilizzo) e ricognizione di hardware e software presenti nell’Istituto;

-Analisi dei bisogni e delle richieste dei docenti dell’istituto anche in base alla ricognizione e ai

risultati del RAV;

- Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali riguardanti la diffusione del digitale a

scuola e le azioni del PSND.

31

TRIENNIO 2016-2019

A.S. 2016/17

❏ registro elettronico;

❏ formazione di base (strumenti e metodologie innovative);

❏ utilizzo di strumenti tecnologici presenti a scuola (lim, pc e tablet);

❏ utilizzo di una piattaforma online per la condivisione di attività didattiche.

A.S. 2017/18

❏ formazione avanzata (strumenti e metodologie innovative, uso del cloud computing nella didattica);

❏ uso dei testi digitali;

❏ utilizzo di strumenti tecnologici presenti a scuola (lim, pc e tablet);

❏ utilizzo di una piattaforma online per la condivisione di attività didattiche.

A.S. 2018/19

❏ elaborazione di lavori in team attraverso l’uso di tecnologie innovative;

❏ creazione di reti sul territorio, a livello nazionale e internazionale;

❏ utilizzo di una piattaforma online per la condivisione di attività didattiche;

❏ sperimentazione di tecnologie e metodologie sempre più innovative.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

A.S. 2016/17

❏ Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione anche con l’accesso ai fondi PON-FESR;

❏ estensione della rete wi-fi di Istituto;

❏ Bando FESR 12810 del 15/10/2015 realizzazione ambienti digitali

❏ Bando FESR 9035 del 13/07/2015 realizzazione ampliamento rete LANWLAN

❏ selezione e presentazione di web-app, strumenti di condivisione, di repository di documenti,

forum, blog e classi virtuali;

❏ sviluppo del pensiero computazionale: introduzione al coding.

A.S. 2017/18

❏ promuovere attività di coding utilizzando software dedicati (Scratch);

❏ educazione ai media e ai social network; utilizzo dei social nella didattica tramite adesione

a progetti specifici;

❏ promuovere la collaborazione e la comunicazione in rete: le piattaforme digitali scolastiche come ambienti di collaborazione fra docenti e studenti (es. piattaforma Edmodo);

❏ sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom.

32

A.S.2018/19

❏ potenziamento del pensiero computazionale anche attraverso esperienze di robotica

educativa;

❏ costruire contenuti digitali da utilizzare in classe o fra classi diverse;

❏ coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione;

❏ sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom;

❏ promuovere la collaborazione e la comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca (es. progetti Etwinning).

Nel triennio è prevista anche la partecipazione ad eventuali progetti PON o bandi regionali,

nazionali o internazionali inerenti ad azioni o progetti riguardanti la diffusione del digitale a scuola

e le azioni del PSND.

Le varie azioni elencate saranno sempre elaborate e coordinate insieme alle figure di sistema e al

Collegio Docenti e potranno subire variazioni o aggiornamenti in base alle esigenze dell’Istituto.

33

PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO E L’ARRICCHIMENTO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

La progettazione curriculare si integra da diversi anni con progetti e laboratori di particolare

rilevanza. Essa offre la possibilità di aprirsi al territorio e alle sue risorse, costituendo occasioni

formative uniche e talvolta irripetibili. Allo stesso tempo si concretizza come virtuale luogo

d’incontro con persone, ambienti e linguaggi nuovi.

Alcune proposte laboratoriali o progettuali sono pensate e destinate a tutti gli alunni del Circolo,

mentre altre sono differenziate per ciclo, interclasse, modulo, etc.

I criteri di scelta per l’approvazione degli stessi interventi, tengono presente dapprima la reale

fattibilità del lavoro pianificato, successivamente la fascia dei destinatari, favorendo quei percorsi

formativi che vengono pensati per un numero d’utenti maggiore e/o che coinvolgono casi di

svantaggio e disabilità.

Alla formazione contribuiscono inoltre le uscite sul territorio, le visite d’istruzione, la fruizione di

spettacoli teatrali e la partecipazione ai concorsi che ciascun team docente programma ad inizio

anno scolastico per le proprie classi. Ogni progetto, accompagnato da una scheda completa nella

declinazione degli obiettivi, della metodologia, della documentazione e verifica, è parte integrante

del Piano dell’Offerta Formativa.

La progettazione extracurricolare del 1° C.D. di Nola, insieme a quella curricolare, prende in

considerazione le esigenze formative degli alunni e le aspettative delle famiglie, le richieste della

comunità locale e quelle della comunità nazionale ed internazionale, il patrimonio di esperienze

collaudate in passato e le innovazioni metodologiche e tecnologiche in atto, le disponibilità e le

competenze dei docenti e la collaborazione di altre agenzie educative o di altre scuole, al fine di

garantire un coerente e organico piano di interventi integrativi del curricolo obbligatorio, che offra a

tutti gli alunni interessati delle occasioni di espansione ai percorsi didattici seguiti in orario

curricolare.

La scuola elabora annualmente un piano di interventi integrativi del curricolo obbligatorio, che fa

convergere verso i seguenti ambiti il coinvolgimento delle classi/sezioni e dei docenti:

SPICCA IL VOLO (continuità tra infanzia e primaria e scuola secondaria di primo grado)

MOVIMENTO E SPORT (piscina, giochi con finalità non agonistici)

RICORRENZE E TRADIZIONI (quadriglia, tarantella, laccio d’amore)

ESPRIMERSI E CREARE ( laboratori espressivi )

AMBIENTE E SALUTE (crescere felix)

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SOLIDARIETA’ (mercatino, adozione)

FESTIVAL DEI DIRITTI DEI BAMBINI

CONSIGLIO COMUNALE DEI BAMBINI

LABORATORIO MUSICALE

BASKET IN CARTELLA

CINEFORUM

PROGETTO PRE-ACCOGLIENZA

PROGETTO LA SCUOLA VA IN PISCINA

PROGETTO ARCHEOCLUB STUDENTI CICERONI

PROGETTO FAI - APPRENDISTI CICERONI

BANDO SCRIVI UNA FAVOLA “LE SFUMATURE DEL BULLISMO”

SPORT IN CLASSE

PROTOCOLLO D’INTESA FONDAZIONE PREMIO CIMITILE

RASSEGNA CAMPANIA FELIX: LETTERATURA PER RAGAZZI E GIOVANI

OPERA KIDS OPERA EDUCATION

PERCORSO EDUCATIVO D’INFORMATICA SCUOLA DELL’INFANZIA

ATTIVITA’ FORMATIVA RIVOLTA AGLI ALUNNI SULLA RACCOLTA

DIFFERENZIATA

GLI SCACCHI IN CLASSE

I docenti interessati ad un intervento didattico specifico nella fase iniziale dell’anno scolastico e

sulla base di esigenze emergenti, programmano interventi integrativi di arricchimento degli

insegnamenti curricolari. Le proposte ricevono le disponibilità finanziarie come da contrattazione

d’istituto. La durata prevista di ciascun intervento è mediamente di 20 ore.

Con il progetto “CURRICOLO DI ECCELLENZA” (in allegato) la scuola si propone invece di

arricchire e potenziare il curricolo scolastico con l'opera di esperti esterni che collaborano con i

docenti (artisti, attori, musicisti, istruttori sportivi, registi, guide, giornalisti, fotografi, docenti

ordine di scuola superiore, esperti di madrelingua, psicologi, esperti di informatica, grafici,

consulenti, ecc.).

35

PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA E

DELL'ORGANICO DELL'AUTONOMIA

PROGETTO DI CONTINUITA’ EDUCATIVA

Nel suo percorso formativo la scuola, a cominciare da quella dell’Infanzia, procede nella

consapevolezza che il processo d’insegnamento – apprendimento esplicitato, proseguirà in tutte le

fasi successive dell’istruzione e della vita dei bambini/studenti. In tal modo l’istituzione fornisce le

chiavi per “apprendere ad apprendere”.

A questa linea formativa di continuità verticale si affianca una orizzontale, col proposito di

concretizzare una vera e propria alleanza educativa con i genitori e con le agenzie formative

territoriali, alternative alla scuola e alla famiglia. Di fatto scuola, famiglia ed extra-scuola

s’impegnano unitamente a riconoscere i reciproci ruoli e a supportarsi vicendevolmente nel

raggiungimento delle finalità educative comuni.

In particolare per quanto riguarda la continuità verticale, il Circolo programma momenti di raccordo

fra i diversi ordini di scuole per favorire il passaggio degli alunni e facilitarne l'accoglienza nel

rispetto delle diverse competenze acquisite e delle diverse personalità.

A tal fine, mediante la funzione strumentale (Area 3) scelta collegialmente, l’istituzione cura con

estrema attenzione la raccolta delle informazioni sui bambini in entrata, mediante colloqui a fine

anno scolastico con le insegnanti della Scuola dell'infanzia, per poi conoscere le potenzialità e

fornire utili informazioni per la formazione di classi equilibrate.

Si prevede il seguente piano delle attività di continuità educativa fra la scuola dell’infanzia, la

scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado:

INCONTRI/INTERSCAMBI TRA GLI ADULTI:

tra insegnanti dei tre ordini di scuola per un raccordo didattico ed educativo;

tra i Dirigenti scolastici dei diversi ordini di scuola per un raccordo organizzativo fra le

scuole;

tra docente responsabile dell’organico del potenziamento, docenti e genitori degli alunni

frequentanti l'ultimo anno di scuola dell'infanzia o della scuola primaria per illustrare il

PTOF e far visitare la scuola.

36

PARTECIPAZIONE DELLE SCOLARESCHE AD ATTIVITA' COMUNI:

A) ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA:

visite guidate presso la scuola secondaria di primo grado, per una conoscenza approfondita

delle nuove realtà scolastiche, anche in occasione di mostre e manifestazioni;

partecipazione con gli alunni cinquenni a feste e manifestazioni di accoglienza con i futuri

docenti delle classi prime;

partecipazione con gli studenti di scuola secondaria di primo grado ad iniziative comuni e in

rete fra le scuole.

B) ALUNNI CINQUENNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:

visite guidate presso la scuola primaria, per una conoscenza approfondita delle nuove realtà

scolastiche, anche in occasione di mostre e manifestazioni;

partecipazione con gli alunni della classe prima della scuola primaria a feste e

manifestazioni.

37

PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA PRATICA E DELLA CULTURA MUSICALE

(Potenziamento dell'offerta formativa e dell'organico dell'autonomia)

Il progetto di educazione musicale da attuare prevede un percorso, che sappia stimolare e motivare

gli alunni verso una esperienza musicale significativa e verso la formazione di un “coro”d’istituto,

come da tradizione.

DESTINATARI: Gli alunni del Circolo Didattico

LUOGHI E TEMPI: le attività potranno svolgersi in orario scolastico o extrascolastico e

prevedranno l’utilizzo di aule, spazi comuni, palestra.

OBIETTIVI FORMATIVI:

Sviluppo dell’autocontrollo, della capacità di concentrazione e dello spirito di

collaborazione.

Coinvolgimento emotivo del gruppo nell’attività del cantare e del suonare insieme.

Sviluppo del gusto e dell’interesse per il fenomeno musicale.

Conoscere alcuni celebri brani della cultura musicale italiana.

Sviluppo delle capacità di esternare emozioni attraverso la musica e l’espressione corporea.

OBIETTIVI MUSICALI:

Proporre ai bambini un approccio alla musica per:

Educazione alla vocalità, conoscenza attraverso lo sviluppo dell’orecchio e della voce.

Sviluppo del senso ritmico e della coordinazione motoria.

.Sviluppo della percezione uditiva e del senso melodico.

Educazione strumentale di base:

capacità di leggere e riprodurre la durata e l’altezza dei suoni (in riferimento ai brani

affrontati dalla classe);

acquisizione di segni convenzionali di rappresentazione musicale;

riproduzione di semplici brani musicali con uno strumento.

. Personalizzazione dell’esperienza sonora

ATTIVITA’

Attività di esplorazione con la voce, oggetti sonori e strumenti(filastrocche, conte, poesie e

canti).

Interpretare l’esperienza sonora con vari linguaggi: verbale, grafico, motorio, mimico-

gestuale...

Esecuzione di canti corali.

Ascolto di brani musicali appartenenti alla tradizione culturale italiana.

Rappresentazione delle note con segni convenzionali.

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Riproduzione (individuale e di gruppo) di semplici brani musicali di difficoltà gradualmente

crescente, elaborati per essere eseguiti da strumenti musicali di facile approccio.

Attività ritmiche di vario genere.

Eventuale esecuzione di canti e brani musicali utili per rappresentazioni teatrali

Costituzione di un coro scolastico

Metodologia

Il corso si pone come occasione per portare gli alunni a vivere esperienze significative in campo

musicale attraverso un coinvolgimento creativo ed un approccio ludico — motorio ed espressivo.

Gli interventi nei gruppi mireranno all’apprendimento dei linguaggio musicale e sono attuati con un

approccio metodologico basato sulla percezione uditiva, l’operatività e l’apertura ad una

rielaborazione autonoma ed originale dell’evento sonoro.

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PROGETTO DI RECUPERO

(Potenziamento dell'offerta formativa e dell'organico dell'autonomia)

Destinatari: Gruppi di alunni delle varie classi della Scuola Primaria

Illustrazione del progetto: Attraverso la formazione di gruppi di alunni suddivisi per livelli di

apprendimento in orario curricolare, si interverrà sulle potenzialità di ciascuno al fine di realizzarne

il successo formativo e consentire il recupero, il consolidamento e il potenziamento delle

fondamentali abilità di base. Si intende dunque realizzare un percorso didattico individualizzato che

consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un loro reale e positivo

sviluppo.

Finalità:

acquisire la strumentalità di base;

prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione, arricchire il codice verbale;

sviluppare le competenze logico - espressive.

Campo di indagine: Ambito linguistico e logico-matematico.

Obiettivi specifici:

Lingua italiana

. Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare

. Leggere, comprendere e produrre testi

. Individuare la successione logico - temporale di un racconto

. Riferire con chiarezza esperienze vissute

. Leggere parole, frasi e testi di diverso genere

.Associare digrammi e trigrammi con i corrispondenti valori fonematici

. Scoprire le regole ortografiche

Matematica

. Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale

. Confrontare e ordinare i numeri naturali, utilizzando i simboli>,<,=

. Leggere e scrivere i numeri

. Scomporre e comporre i numeri in decine e unità

. Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni

. Eseguire addizioni e sottrazioni con materiale strutturato e non

. Tradurre problemi espressi con parole in rappresentazioni matematiche

. Individuare i dati essenziali per la risoluzione di un problema

. Rappresentare graficamente e risolvere problemi con una o più operazione

. Acquisire i concetti spazio – temporali

40

. Localizzare oggetti nello spazio, prendendo come riferimento se stessi o altri, secondo le

relazioni: destra/sinistra -prima/dopo - sopra/sotto - vicino/lontano...

Attività:

Ascolto, lettura e comprensione di racconti; conversazioni; illustrazione di storie in sequenze;

completamento di schede operative; esercizi di consolidamento; verbalizzazioni individuali e

collettive, orali e scritte; utilizzo di materiale vario di manipolazione; giochi con materiale

strutturato e non, rappresentazioni grafiche; esercitazioni individuali; utilizzazione di schede e

tabelle utilizzo di software specifici per sviluppare le capacità logiche, la comprensione dei testo e

la correttezza ortografica; le abilità di calcolo (addizione , sottrazione, moltiplicazione, divisione).

Risultati attesi

Educativi

Consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare.

Formativi

Saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti

Comportamentali

Riuscire ad utilizzare in modo pertinente i vari codici comunicativi.

Materiali e mezzi

Materiale vario di manipolazione; schede operative, strutturate e non, graduate per livelli di

difficoltà; laboratorio multimediale; software per il rinforzo delle capacità logico - espressive.

Verifica e valutazione

In itinere e finale - Schede di rilevazione delle competenze, delle abilità e dei comportamenti

maturati.

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PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA PRATICA SPORTIVA

(Potenziamento dell'offerta formativa e dell'organico dell'autonomia)

Destinatari: Gruppi di alunni delle varie classi della Scuola Primaria

Illustrazione del progetto: Attraverso la formazione di gruppi di alunni suddivisi per livelli di

apprendimento in orario curricolare, si interverrà sulle potenzialità di ciascuno al fine di realizzarne

il successo formativo e consentire il recupero, il consolidamento e il potenziamento delle

fondamentali abilità di base. Si intende dunque realizzare un percorso didattico individualizzato che

consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un loro reale e positivo

sviluppo.

Finalità:

acquisire la strumentalità di base;

prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione, arricchire il codice verbale;

sviluppare le competenze logico - espressive.

II progetto ha le seguenti caratteristiche generali:

coinvolgimento di alunni della Scuola primaria durante l’anno scolastico, con particolare

attenzione a percorsi di integrazione di alunni diversamente abili;

inserimento della figura di “Docente specializzato” (Piano di Potenziamento) con

competenze certificate;

insegnamento dell’educazione fisica per un’ora settimanale, in ciascuna classe, impartita dal

docente specializzato” in collaborazione e condivisione di responsabilità e obblighi con il

docente di classe.

realizzazione dl “giochi di fine anno scolastico”

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse;

Partecipare alle attività di gioco dello sport rispettando le regole;

Promuovere una cultura dello sport fondata sull’accettazione dell’altro;

Miglioramento dei prerequisiti facilitanti l’accesso alla pratica sportiva;

Conoscenza e presa di conoscenza corporea;

Sviluppo degli schemi motori statici e dinamici;

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Sviluppo della funzione coordinativa;

Sviluppo dell’espressività motoria

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Le attività motorie saranno proposte in forma ludica, variata, polivalente, partecipata, a seconda

delle varie fasce d’età. Per gli alunni di prima e seconda classe si prevede l’utilizzo di tutta la vasta

gamma di giochi motori, attingendo sia all’esperienza vissuta, sia alla tradizione popolare, quindi

gioco in tutte le sue forme e modalità(d’invenzione, di situazioni, di regole). Per le classi terze,

quarte e quinte, considerato il raggiungimento di livelli di autonomia, l’ampiezza della base motoria

e il complesso delle capacità coordinative acquisite, si proporranno anche attività preagonistiche e

di giochi organizzati.

DURATA

a) Tempi di svolgimento: un‘ora a settimana, in orario curriculare, per ciascuna classe.

b) Fasi operative della progettazione: docente curriculare e specializzato programmeranno l’attività

motoria durante gli incontri di Programmazione e organizzazione didattica della classe.

c) Fase operative dell’intervento didattico: docente curriculare e docente specializzato lavoreranno

in sinergia con l’intero gruppo classe o scegliendo un’articolazione per piccoli gruppi. L’intervento

didattico prevederà sempre una fase di riscaldamento, l’attività vera e propria, una fase di

defaticamento.

MISURAZIONE DEI RISULTATI

Oltre alla Somministrazione di test di ingresso, intermedi e finali, per tutta la durata del progetto, si

potranno analizzare le varie attività proposte raccogliendo suggerimenti attraverso l’interazione con

i bambini e i loro feed-back, in modo da modulare il carico dell’attività in base alle esigenze degli

alunni medesimi.

43

PROGETTO DI LINGUA INGLESE - CLIL

(potenziamento dell'offerta formativa e dell'organico dell'autonomia)

L’acronimo CLIL (Content and Language Integrated Learning) che significa “Apprendimento

Integrato di Lingua e Contenuti” si riferisce all’insegnamento di una disciplina In lingua straniera.

Lo scopo dell’utilizzo di questa metodologia ha una duplice valenza: potenziare l’apprendimento

della lingua Inglese usata come mezzo per conoscere, approfondire, esprimere i contenuti di altre

discipline e incrementare la conoscenza delle stesse.

FINALITA’

Il progetto intende coinvolgere tutti gli alunni delle classi del primo e secondo biennio della scuola

primaria attraverso la presentazione di contenuti disciplinari di arte, storia, geografia e scienze, in

lingua inglese per favorire l’apprendimento sia degli argomenti presentati sia della lingua stessa. A

livello sperimentale potranno eventualmente essere coinvolti anche gli alunni del monoennio con

semplici attività collegate ad Arte e Immagine, Storia e Geografia e nella scuola dell’infanzia con

attività collegate ad Arte e motoria. Si tratta di imparare non solo ad usare una lingua, ma di usare

una lingua per imparare.

OBIETTIVI GENERALI:

Arricchire il patrimonio lessicale in L2

Sviluppare la capacità di comunicare oralmente in L2

Favorire la capacità espressiva

Utilizzare la L2 per eseguire un compito, per descrivere e spiegare

INGLESE ARTE E IMMAGINE

OBIETTIVI SPECIFICI PER LIVELLO

Il progetto si articolerà su tre livelli:

CLASSI 1°: SHAPES AND COLOURS

Conoscere colori primari e secondari

Comprendere ed eseguire istruzioni

Porre e rispondere a domande

Ascoltare

CLASSI 2° - 3°: THROUGH THE ARTIST’S EYES: THE BODY

Conoscere e denominare le parti del corpo

Comprendere ed eseguire istruzioni

Porre e rispondere a domande

Osservare e descrivere dipinti di artisti famosi

Riprodurre immagini in modo personale utilizzando tecniche diverse

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CLASSI 4° - 5°: LANDSCAPE PAINTING

Osservare e descrivere paesaggi nelle diverse stagioni arricchendo progressivamente il

lessico

Comprendere ed eseguire istruzioni

Porre e rispondere a domande

Osservare e descrivere dipinti di artisti famosi

Riprodurre immagini utilizzando varie tecniche e materiali diversi

Scrivere didascalie per descrivere le immagini presentate

INGLESE, STORIA E GEOGRAFIA:

UP and DOWN

OBIETTIVI STORIA:

Conoscere i nomi del giorni della settimana, i mesi dell’anno e le stagioni.

Conoscere gli indicatori temporali di successione (PRIMA — ORA — DOPO)

OBIETTIVI GEOGRAFIA:

Utilizzare e riconoscere alcuni organizzatori spaziali (SOTTO/SOPRA — DENTRO/FUORI

— TRA — DAVANTI/DIETRO — SU/GIU’)

OBIETTIVI LINGUA INGLESE:

Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della L2

Utilizzare la L2 per denominare i giorni della settimana, i mesi dell’anno e le stagioni.

Conoscere alcuni organizzatori spaziali (IN/ON/UNDER — BETWEEN —IN FRONT

OF/BEHIND- IN/OUT— UP/DOWN)

OBIETTIVI TRASVERSALI DI EDUCAZIONE MOTORIA - ARTE E IMMAGINE -

MUSICA - MATEMATICA

Conoscere i numeri fino al 12

Gestire numeri e colori

Comprendere ed eseguire istruzioni

Porre e rispondere a domande

Cantare e drammatizzare canzoni e filastrocche inglesi

INGLESE E SCIENZE: PETS AND FARM AN1MAL — WATER CYCLE

OBIETTIVI:

PETS AND FARM ANIMALI

Conoscere ed identificare animali;

Saper classificare gli animali in animali domestici e da fattoria (pets and farm animals)

Conoscere le parti dei corpo e le caratteristiche fisiche di un animale;

Conoscere e descrivere le abitudini alimentari degli animali

Conoscere le abilità degli animali;

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WATER CYCLE

Saper eseguire istruzioni per realizzare semplici esperimenti.

Conoscere gli stati della materia.

Conoscere e denominare le fasi del ciclo dell’acqua.

Saper utilizzare semplici strutture linguistiche per esprimere i contenuti appresi.

Saper abbinare semplici frasi ad immagini.

Cantare e mimare una semplice canzone.

INGLESE E SCIENZE: WILD ANIMALS

OBIETTIVI:

Conoscere ed identificare animali;

Conoscere le caratteristiche fisiche degli animali selvatici

Conoscere le abitudini alimentari

Classificare gli animali in base al luogo in cui vivono

Classificare gli animali in base alle caratteristiche fisiche

Identificare ciò che gli animali sanno e non sanno fare

Identificare gli animali da una descrizione

Saper descrivere animali

INGLESE E GEOGRAFIA: DISCOVERING NOLA

OBIETTIVI:

Conoscere il paesaggio e le caratteristiche di Nola

Conoscere la regione Campania

Saper utilizzare i punti cardinali in modo adeguato.

Conoscere qualche aspetto urbanistico e monumentale del proprio paese

Localizzare edifici del paese usando preposizioni adeguate

Verbalizzare indicazioni stradali

Chiedere indicazioni stradali

Dare indicazioni stradali usando il modo imperativo.

METODOLOGIA

Le insegnanti utilizzeranno attività basate sul metodo TOTAL PHYSICALRESPONSE (TPR). Tale

tecnica è ideale per alunni ai primi livelli di apprendimento quando le capacità di produzione

verbale non sono ancora sufficientemente sviluppate.

Si creeranno condizioni che facilitano l’apprendimento dell’argomento attraverso mirate attività di

semplificazione, impiegando strategie che permettano di utilizzare la lingua inglese attraverso

ripetizione,riformulazione, richiesta di conferma di comprensione, ricorso ad esempi concreti,

illustrazione di parole-chiave mediante flashcards.

• Ascolto e drammatizzazione

• Realizzazione di un poster

• Attività individuali, a coppie ed in gruppo

• Disegno e descrizione di animali

• Completamento di tabelle

• Esecuzione di canti e mimi

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• Completamento di schede

• Esecuzione di giochi

DESTINATARI

Il progetto intende coinvolgere tutti gli alunni dell’istituto, con attività diversificate a seconda

dell’età.

DURATA

Il progetto si svolgerà per tutto l’arco dell’anno scolastico con le attività di arte e immagine nel

primo quadrimestre e delle rimanenti discipline nel secondo con l’impegno di un’ora a settimana in

orario pomeridiano e/o antimeridiano.

RISORSE UMANE

Le insegnanti di Lingua Inglese madrelingua abilitati o laureati e insegnanti Curricolari.

BENI E SERVIZI

Saranno utilizzati libri, giochi, CD musicali, schede, flashcards e immagini tratte da internet e da

libri d’arte, materiale per il disegno e la pittura.

SPAZI

Aule, laboratori e spazi comuni della scuola.

VALUTAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI RAGGIUNTI

Si osserveranno gli alunni durante lo svolgimento delle attività, si verificherà la capacità di

comunicare, comprendere consegne, parlare e scrivere riguardo agli argomenti trattati e alle

strutture presentate.

Saranno somministrate schede opportunamente scelte e preparate dalle insegnanti con richieste di

attività tipo: LISTEN AND DO, LISTEN AND DRAW, LISTEN AND MATCH, LISTEN AND

COLOUR, FILL IN THE GAPS

A seconda dell’età si valuterà se l’alunno sarà in grado di:

• Esporre adeguatamente l’argomento

• Leggere semplici testi in L2

• Descrivere animali, oggetti

• Eseguire le attività richieste

• Collegare le varie informazioni

• Porre /rispondere a domande sull’argomento

• Collegare didascalie ad immagini

47

I CIRCOLO DIDATTICO di NOLA Piazza Risorgimento, 80035 Nola (Na)

Tel.: 0818231347 fax. 0815126689 -e-mail: [email protected]

www.nolaprimo.it

PROGETTO ACCOGLIENZA E PRE-SCUOLA

PROGETTO ACCOGLIENZA

Anno scolastico 2016/2017

PREMESSA

“Un viaggio di mille miglia comincia

sempre con il primo passo"

Lao Tzu

L'accoglienza nel nostro Istituto è ritenuta un momento altamente qualificante; ogni persona, infatti,

ha bisogno di sentirsi accolta dall'ambiente che vive per poter stare bene. Ciò vale per gli alunni che

tornano a scuola dopo la pausa estiva e che hanno bisogno di riprendere relazioni interrotte per

qualche mese e per gli alunni che si affacciano per la prima volta nella nostra scuola e che devono

iniziare a costruire rapporti sociali con persone nuove che siano adulti di riferimento o pari.

Il periodo dell'accoglienza deve poter rispondere alle aspettative di ciascuno ma anche ai timori

degli alunni e delle loro famiglie.

Le funzioni AREA 1 ed AREA 3 del 1 circolo didattico di Nola in collaborazione con la docente

Bottiglieri Maria Carla hanno steso questo progetto con la convinzione che l'accoglienza è uno stile

che non deve essere relegato alla prima settimana di scuola, ma che deve continuare tutto l'anno

perché il percorso formativo di ogni alunno sia proficuo.

Nell’ambito della progettazione dell’accoglienza si prevede un tema che caratterizzerà le attività per

l’intero anno scolastico: "LEGAMI".

Gli aspetti qualificanti di questo servizio sono:

• attenzione educativa rivolta alle esigenze dei singoli bambini;

• integrazione tra soggetti di età e abilità differenti;

• garanzia di accudimento dei bambini per la serenità alle famiglie.

La trama

“ Per ottenere un tessuto, occorre un intreccio di fili perpendicolari tra di loro, l’ordito, ossia

l’insieme di fili tesi sul telaio, e la trama, il filo che lo percorre da una parte all’altra. Dall’ordito

si comincia ed è la parte meno vistosa e colorata del tessuto, ma delimita un perimetro, traccia un

fondo e lo rende consistente, fissando il percorso longitudinale dell’intreccio. Poi arriva la trama e

fioriscono i colori, torsioni, contrasti e sfumature, nodi, simboli e disegni …” (Giuseppe Nicolodi,

Bologna, 1992)

La trama è ciò che verrà costruito nell'anno scolastico: nuovi legami che andranno a creare

connessioni con il passato, verranno agiti nel presente e costituiranno una base per il futuro stando

bene a scuola.

E' necessario che ogni alunno sia disposto a mettere a disposizione i propri "fili" perché il tessuto

che verrà creato sia forte e capace di gestire anche le criticità che inevitabilmente sorgeranno.

L'ordito verrà intrecciato su tre livelli:

PROGETTO ACCOGLIENZA

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PRIMO LIVELLO: LEGAMI ALL'INTERNO DI CIASCUNA CLASSE. (durante i primi tre giorni di scuola 14 – 15 e 16 Settembre) Le attività proposte durante la

prima settimana prevedono una didattica flessibile che, unita all’utilizzo di diversi tipi di

linguaggio, permette di instaurare un clima sereno e collaborativo e di dare a tutti la

possibilità di esprimersi e di integrarsi perché l’alunno si senta a proprio agio e viva

l'ingresso nell'ambiente scolastico senza difficoltà, riuscendo a relazionarsi con gli altri nel

modo che gli è più congeniale.

SECONDO LIVELLO: LEGAMI TRA TUTTE LE PERSONE CHE VIVONO LA SCUOLA: ALUNNI,

DOCENTI, PERSONALE E FAMIGLIE attraverso il progetto accoglienza pre – scuola (da

novembre a giugno)

Durante l’intero anno scolastico la scuola garantisce un servizio di pre - scuola dalle ore

7,35 alle 8,05 per la Scuola Primaria. da novembre a maggio. Il servizio si svolge presso i

locali del 1° Circolo didattico. I limiti numerici sono determinati nel rapporto di 1 operatore

addetto alla vigilanza ogni 25 bambini, in base alle vigenti disposizioni relative ai limiti

numerici delle classi della scuola primaria.

TERZO LIVELLO: Legami tra le classi (da ottobre a giugno)

Durante l’intero anno scolastico la scuola offrirà agli alunni la possibilità di aderire ad una

serie di iniziative pensate nell’ottica di garantire un’attenzione prioritaria allo sviluppo

positivo della personalità di ogni bambino, mettendo a sua disposizione esperienze

significative e coinvolgenti con la collaborazione con enti esterni presenti sul territorio. Le

indicazioni nazionali per il curricolo sottolineano come sia importante per l’acquisizione dei

saperi l’uso flessibile degli spazi, delle risorse materiali ed umane con esperti esterni e

docenti interni diversi dai propri. L’incontro di ragazzi provenienti da classi diverse offrirà

sicuramente occasioni di confronto, socializzazione, integrazione e la possibilità di

interagire.

FINALITÀ

Facilitare un progressivo adattamento alla realtà scolastica, attraverso l'esplorazione di uno

spazio accogliente, sereno e stimolante per una positiva socializzazione.

Rinnovare e consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.

Promuovere l’autonomia, la relazione con gli altri, l’accettazione dell’ambiente scolastico e delle sue regole.

Essere un punto di riferimento educativo per la famiglia al fine di instaurare un rapporto

collaborativo con essa.

BISOGNI

Affettivi: ascolto, comprensione, comunicazione, sicurezza, stabilità e accettazione;

Cognitivi: curiosità, scoperta, esplorazione, gioco e comunicazione;

Sociali: contatto con gli altri, relazione e partecipazione.

49

ATTIVITA’

Le attività educative e formative, sono di carattere prettamente ricreativo ed aggregativo, al fine di

facilitare nei bambini i processi di socializzazione, stimolarli nelle abilità personali, educarli alla

vita di gruppo. Esse sono organizzate per aree d’interesse, eventualmente in funzione delle richieste

e/o delle preferenze dei bambini.

Area ricreativa/manipolativa: attività di manipolazione e di creazione con l’utilizzo di diversi strumenti e materiali (colori, tempere, plastiline, carta, cartone, materiali di recupero,

etc..), e differenti tecniche (pittura, bricolage, composizioni, riciclo, origami, etc..).

Area logica: attività di intrattenimento a gruppi, utilizzando gli standard dei giochi di società, di carte e di memoria, diversi a seconda delle età dei bambini.

Area culturale: attività di letture animate. L’educatore propone la lettura animata di fiabe,

favole, racconti, storie favorendo il dialogo, il confronto .

DESTINATARI

Gli alunni del 1 circolo didattico di Nola i cui genitori (entrambi) sono oggettivamente

impossibilitati a portare il/i proprio/i figlio/i all'orario di apertura ordinaria della scuola a causa di

comprovati impegni lavorativi del padre e della madre o facenti funzioni

RISORSE

Docenti interni del Circolo

50

Il 1° C.D. Tommaso Vitale ha stipulato una convenzione con la società DD Swim S.r.l., gestore

della Piscina Comunale di Roccarainola per effettuare un progetto che consenta agli scolari

frequentanti il 2° ciclo della scuola primaria di praticare lo sport del nuoto, al fine di potenziare

l'attività motoria. Il progetto è in continuità con "Il nuoto va a scuola", già effettuato nell'anno

scolastico 2015/2016, con l'obiettivo di sensibilizzare gli alunni alla pratica sportiva, in particolare

del nuoto, per le particolari caratteristiche e i benefici che comporta sia nel fisico che nel

comportamento.

1) Obiettivi

Gli obiettivi principali sono legati alle componenti motorie, strutturali e funzionali di un individuo,

in particolare un ragazzo.

A seconda del grado di acquaticità, il discente riceverà nozioni che incrementeranno il suo "know

how" riferito all'ambiente acqua, partendo dalla sensibilizzazione di quelli che si cimentano per la

prima volta nello sport del nuoto, fino ai casi di approfondimento delle tecniche e degli stili, per

coloro che presentano una maggiore conoscenza natatoria.

Un altro obiettivo riguarderà l'area comportamentale, emotiva e sociale del soggetto praticante. Il

discente si troverà, infatti, in un ambiente, quello Acqua - Aria, che è ben diverso da quello Terra -

Aria, in cui vive quotidianamente. Ciò porterà l'alunno a confrontarsi con esperienze emotive e

regole di comportamento particolari, dettate dall'ambiente acqua, che lo stimoleranno ad ampliare le

sue capacità e le sue attitudini in modo tale da affrontare positivamente, con occhi diversi, anche le

situazioni che si verificheranno nell'ambiente Terra - Aria

PROGETTO “LA SCUOLA VA IN PISCINA”

51

Inoltre il superamento della nota paura dell’acqua, della sensazione di disorientamento e della

sensazione di mancanza di gravità dettata dall’ambiente fluido, grazie alla nota spinta di

Archimede, dettato dalla mente, che stimolata da questi diversi “input” esterni si spinge a trovare

necessariamente soluzioni che poi trasferisce come comandi all’intero corpo umano interessando

muscoli, articolazioni e organi vitali, scatena un'influenza estremamente positiva sulle altre aree

della personalità che si traduce anche in un più elevato rendimento scolastico.

2) Contenuti e Metodi

Il progetto consiste nello svolgere l’attività di due ore settimanali di nuoto da praticare in un

ambiente diverso e non all’interno delle mura del proprio istituto ma sicuramente assai stimolante

per tutti gli aspetti psico-motori del discente. Questo fa si che l’alunno si proietti in una realtà

prettamente sportiva e come in una biblioteca si è portati in automatico a sfogliare e quanto meno a

leggere alcune pagine di un libro, così in un ambiente in cui si fa solo sport il discente si troverà

spinto a voler praticare un’attività fisica rivolta allo sport. Ciò è molto importante visto il momento

e l’era particolare che stanno vivendo i ragazzi di oggi sempre più avvolti dal mondo della

tecnologia e “violentati psicologicamente” dalle “realtà virtuali” che spingono l’individuo a

svolgere quasi ogni propria attività in maniera sedentaria pur illudendosi di condurre una vita in

movimento e dinamica.

La gamma di servizi di utilità sociale offerti dal nostro impianto potranno rivestire un ruolo

importante nelle attività didattico-motorie dei ragazzi, infatti durante il tempo in cui i ragazzi

passeranno presso il nostro impianto sarà messo a disposizione oltre che l’impianto natatorio anche

il campo di calcio a cinque in erba sintetica e la palestra.

In questo modo anche chi non sarà disposto in alcuni giorni a voler praticare il nuoto potrà

comunque praticare altri sport a secco.

3) Modalità di lavoro

La struttura organizzativa ha previsto una frequenza settimanale per tutto il periodo che si deciderà

di sfruttare; sono previsti 120 minuti dal momento in cui i ragazzi saranno trasportati dall’istituto

scolastico fino alla struttura, svolgeranno le attività sportive, principalmente nuoto, e dove potranno

fare anche ricreazione, fino a ritornare all’istituto, infatti si propone di accorpare due ore.

Le attività in Piscina dureranno circa 50 minuti, prevedendo tutta la lezione in acqua, compresa la

fase di avviamento motorio, durante tale tempo i discenti avranno modo di stare in acqua e nuotare

secondo il loro grado di acquaticità; le attività didattiche saranno coordinate in simbiosi

dall’insegnante di Educazione Fisica e da istruttori F.I.N. di nuoto di provata esperienza e

competenza, messi a disposizione dalla nostra struttura.

52

La piscina è coperta, semiolimpionica con 6 corsie, nella struttura è presente campo di calcio a

cinque in erba sintetica, palestra coperta e Bar ristoro.

4) Organizzazione

4 sedute mensili, il tutto così articolato:

ore 09:00 partenza con autobus dall’istituto;

ore 09:20 arrivo in struttura;

ore 08

09:30 inizio sport a so;

ore 09:20 ingresso in acqua;

ore 10:10 doccia e ricreazione;

ore 10:40 rientro nell’istituto.

Il costo offerto è di €25,00 mensili per ogni discente, a carico delle famiglie e direttamente versate

alla struttura sportiva, comprensivo di:

o trasporto;

o corso di nuoto con istruttore.

Due docenti accompagneranno gli alunni e li assisteranno nel corso delle attività in piscina, con

compiti di tutoraggio e supporto alle attività.

Il progetto si svolgerà in orario extracurriculare il sabato mattina da Ottobre 2016 a Maggio 2017,

offrendo così un potenziamento del tempo scuola e delle attività motorie.

53

DESCRIZIONE DEL CONTESTO

La nostra scuola è espressione di un sistema educativo volto a cogliere non solo l’interdipendenza

tra soggetto, obiettivi pedagogici e realtà sociali, ma guarda soprattutto agli effetti

dell’apprendimento dell’utenza poiché se non c’è rispondenza tra l’offerta scolastica e le aspettative

di chi apprende, il rischio dell’abbandono o delle “uscite” scolastiche può diventare una realtà

collettiva disastrosa. Ora, se è vero che l’autonomia, legge 53 del 93, ha dato spazi e tempi

all’istituzione educativa molto rilassanti e opportuni, è altrettanto vero che ogni scuola, riflettendo

una particolare realtà sociale complessa nella stratificata questione ambientale, si assume la

responsabilità di ricercare una “didassi” che, nello specifico della sperimentazione in campo, sappia

agire in modo puntuale, variegato e consono all’unità processuale di ogni soggetto; soprattutto dei

soggetti a rischio.

All’interno delle classi è aumentato il numero dei ragazzi in situazione di disagio affettivo-

relazionale, di deficit cognitivo e con difficoltà di apprendimento, oltre ai numerosi alunni in

situazioni di handicap e all’ingresso di ragazzi extracomunitari. La presenza di queste situazioni

richiede contenimento emotivo-affettivo, interventi sul gruppo mirati alla gestione delle relazioni e

all’accoglienza dell’altro, interventi specifici per l’acquisizione delle abilità di base e di adeguate

strategie cognitive e meta cognitive L’altro aspetto importante da considerare è l’eterogeneità

dell’utenza all’interno delle classi che pone in primo piano il bisogno di gestire conflitti che spesso

ripropongono fenomeni di etichettamento, pregiudizi, esclusione, aggressività, bullismo. Si tratta

dunque di mettere in atto strategie di intervento sul gruppo che consentano a ciascun alunno di

sentirsi accolto, valorizzato, di sperimentare la cooperazione e la condivisione, di creare all’interno

della scuola un modello di comunità aperto, che scardini taluni meccanismi sociali presenti basati

su modelli di prevaricazione e\o di esclusione. Se riproposti e riconfermati, infatti, tali meccanismi

rischiano di rafforzare i comportamenti a rischio di devianza e le situazioni di emarginazione,

nonché forme più o meno accentuate di fuga dalla scuola. I nostri interventi educativi e didattici

mirano quindi a prevenire un ritorno della dispersione scolastica, a promuovere il successo

formativo per aiutare l’alunno a“svilupparsi intellettualmente, affettivamente, socialmente al

meglio delle sue possibilità”, a intervenire nelle situazioni di disagio e di difficoltà di

apprendimento, a mantenere coerenza fra lo statuto epistemologico delle discipline e le finalità

della nostra Offerta Formativa.

La scuola per prevenire l’abbandono, il disagio scolastico e quello socio-culturale intende

potenziare la cultura degli alunni attivando un centro di aggregazione, realizzando i laboratori di

teatro, musica, grafico-pittorico e sport. Inoltre, intende aprire uno sportello di ascolto, per i genitori

che vivranno l’istituzione scolastica come sostegno e luogo di partecipazione per finalità formative

condivise. Nelle scelte dei suindicati laboratori si è favorito il processo comunicativo che va oltre il

semplice scambio di comunicazione ed esprime, invece, la disponibilità ad una apertura e al tempo

stesso a una accoglienza nei confronti dell’ “altro” finalizzati alla costruzione di relazioni

significative. Il fenomeno del bullismo, in particolare, può essere emarginato se la scuola riesce a

insegnare ad imparare che il rispetto dell’altro è sinonimo di una civile emancipazione che vede la

TITOLO: “MascherArte con la mente e con le mani

54

scuola come fautrice di una comunità libera e democratica. L’alunno, infatti, tramite la musica e la

pittura può trasferire il proprio mondo interiore che rispecchia la sua cultura nel nuovo codice

appreso e comunicarlo al suo interlocutore. Ciò è possibile grazie all’interazione della musica e

della pittura con la storia individuale sia riferita al paese sia al luogo che lo ospita. Tramite il teatro

e lo sport l’alunno ha la possibilità di socializzare esperienze e di condividere momenti significativi.

Specificatamente lo sport non è semplice esperienza motoria, ma interviene nel complesso processo

di apprendimento che caratterizza lo sviluppo dell’essere umano. Di fatto, comunque, la maggior

parte degli allievi si trova in una situazione di rischio sociale, caratterizzata da fenomeni di

deviazione, disadattamento e disagio.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA ATTIVITÀ

La scuola per prevenire l’abbandono, il disagio scolastico e potenziare la cultura degli alunni vuole

attivare:

Laboratorio di creatività per:

Facilitare l'apprendimento e la padronanza di strumenti creativi, nella promozione del benessere e

nella prevenzione del disagio scolastico;

Incentivare la motivazione individuale, prevenire il rischio di disinteresse e atteggiamenti di ostilità

verso la conoscenza

Promuovere l’assunzione di comportamenti responsabili;

Promuovere lo sviluppo della capacità "metarappresentativa", attraverso l'uso del linguaggio

teatrale complesso e pluridisciplinare: corpo, movimento, suono, ritmo, gesto, parola e immagine;

Promuovere la creatività degli alunni.

Attività:

Laboratorio di arte ed immagine: le magie dei colori;

Dimostrazioni pratiche ed esecuzione di manufatti con legno, carta, sughero, plastica polistirolo,

vetro;

Laboratorio di bijoutteria.

Laboratorio di teatro per:

- Potenziare il processo di socializzazione;

- Prevenire la dispersione promuovendo attività che possano coinvolgere l’alunno rendendolo

protagonista di un percorso;

- Fare ottenere all’alunno dei successi con attività pratiche per sopperire agli insuccessi scolastici;

- Imparare ad attingere alle proprie potenzialità creative;

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- Impostare le varie attività nell’ottica di un “campus” a tutti gli effetti, alternando l’utilizzo degli

spazi scolastici ai luoghi di interessi presenti sul territorio limitrofo;

- Fare accrescere nell’utenza l’interesse per lo spettacolo, l’informazione, la musica, la pittura e lo

sport.

Attività:

Lettura e analisi di testi, brani, opere teatrali.

Il doppiaggio e le sue tecniche.

Lezioni nei siti storici, archeologici e culturali presenti sul territorio.

Laboratorio di pittura artistica – scenografica – street art.

Laboratorio si sperimentazione artistica con materiale di riciclo e lavorazione di cartapesta

Laboratorio di musica e ballo per:

Sviluppare delle abilità sensoriali e percettive e acquisizione delle conoscenze necessarie per

ascoltare, analizzare e interpretare, in senso critico, gli eventi musicali;

Favorire l’aspetto socializzante e l’integrazione con l’uso di vari linguaggi attraverso l’esperienza

musicale.

Favorire lo sviluppo della consapevolezza della sensibilità evocativa ed emozionale propria della

musica;

Sviluppare le potenzialità creative e orientarle in modo produttivo anche attraverso il corpo.

Attività:

Esercitazioni e lettura di brani musicali di diverso genere e stili;

Ascolto di brani musicali per percepire e riconoscere musica e parole con varie tonalità;

Esercizi guidati;

Pratica corale;

Balli.

Laboratorio di gioco a squadre per:

Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età;

Muoversi con destrezza nell’ambiente e nel gioco;

Acquisire competenze tecniche e conoscenze per l'avvio al gioco agonistico degli scacchi;

Conoscere le tattiche e le strategie in relazione alle aperture mediogioco e finali;

Promuovere la creatività in rapporto alle competenze logico-matematiche e spazio sequenziali

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proprie del gioco degli scacchi;

Promuovere un corretto atteggiamento agonistico tramite il rispetto delle regole e della

Persona;

Sviluppare strategie di gioco, promuovendo lo spirito di gruppo e il fair play.

Attività:

Tornei tra gli alunni partecipanti;

Raccolta di scatti fotografici per creare un album ricordo;

Costruzione di scacchiere con materiali vari.

Strumenti impiegati:

Sarà necessario l’utilizzo degli spazi della scuola in orario extra scolastico e di materiali necessari

in ogni laboratorio.

Laboratorio di lingua

aula linguistica;

connessione alla rete;

software specifici;

cd e dvd rom.

Laboratorio di creatività:

materiale da costruzioni in legno;

colori acrilici;

tela; colla e flat.

Laboratorio di gioco a squadre palestra e/o campetto sportivo;

strumenti ginnici per il riscaldamento;

lavagna magnetica;

testi didattici sul medio gioco.

Laboratorio di musica: strumenti musicali in dotazione alla scuola;

testi;

software specifici.

Laboratorio di teatro:

spazi idonei;

carte, stoffe, vestiti dismessi, maschere, ecc. per realizzare costumi di scena;

testi teatrali.

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DESCRIZIONE DEI RISULTATI ATTESI

Interazione armonica tra gli alunni dei gruppi;

Interazione tra docenti curriculari, docenti di percorso, alunni e famiglie;

Interazione tra docenti, associazioni esterne;

Crescita culturale;

La scuola come centro di integrazione e intercultura;

Crescita di interesse per il teatro, l’informazione, l’arte, la musica e lo sport;

Manifestazione finale: Produzione di uno spettacolo teatrale , di una mostra per divulgare i prodotti e gare

sportive.

DESTINATARI

60 alunni iscritti alle classi 4 e 5

3 esperti esterni

10 docenti interni

DURATA

240 ore

TEMPI DI ATTUAZIONE

Mese di Luglio da lunedì 11 a venerdì 29 esclusi sabato e domenica.

Mese di Settembre da lunedì 5 a venerdì 9.

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“Gli Scacchi in classe - divertirsi con intelligenza”

Premessa.

Questo progetto nasce dalla convinzione che gli scacchi possano assumere un ruolo importante

all’interno della scuola, sia come occasione di svago e distrazione negli orari dedicati alle attività

extra-curriculari, sia come complemento alla normale didattica nelle classi.

Finalità.

A prescindere dagli eventuali progressi e risultati tecnici che potranno essere conseguiti, riteniamo

che la pratica scacchistica influisca in maniera positiva su molti aspetti della crescita intellettiva e

sociale del ragazzo, e su questi vorremmo soffermarci brevemente.

La funzione cognitiva: le prime capacità che vengono esercitate sono sicuramente quelle di tipo

intellettivo e quindi la riflessione e il ragionamento logico-matematico su tutte; il fatto poi che il

gioco degli scacchi preveda l’utilizzo di vari tipi di pezzi (pedoni, torri, alfieri, cavalli, ecc.) aventi

caratteristiche di movimento, potenzialità e ruoli tutte diverse tra loro che vanno però coordinate e

indirizzate verso un unico obbiettivo, costringe il ragazzo ad allenare il proprio spirito di

osservazione e stimolare la memoria visiva e spaziale; inoltre la necessità di elaborare piani di gioco

e strategie (anche se all’inizio rudimentali ed approssimative) aiuta a sviluppare le capacità di

attenzione e concentrazione. La funzione educativa: come tutti gli sport anche il gioco degli

scacchi è inquadrato da una serie di norme e regolamenti che se anche in una prima

fase di apprendimento possono essere interpretati in maniera più elastica, abituano comunque fin

dall’inizio al rispetto delle regole ed al rifiuto di atteggiamenti negativi come la prevaricazione, la

scorrettezza, l’ingiustizia.

Inoltre, è di fondamentale importanza il rispetto dell’avversario, in quanto i tre risultati possibili

della partita scaturiscono dall'interazione con l'avversario; pertanto, imparare a perdere senza

drammatizzare, riconoscere i propri errori, cercare di non imputare al caso le sconfitte sono aspetti

importanti e tra questi non è da trascurare il rispetto dei tempi di riflessione ed il saper attendere

pazientemente la mossa del partner. La funzione socializzante: questa è una funzione

universalmente riconosciuta a tutti i giochi in generale ed anche per noi è un aspetto fondamentale;

il confronto, la gara, la competizione, se incanalati dentro principi di lealtà sportiva sono mezzi

utilissimi per interagire e relazionarsi con gli altri, capire ed accettare i punti di vista altrui. Inoltre,

gli scacchi, pur essendo un gioco individuale, prevedono anche tornei a squadre, nei quali i risultati

dei singoli influiscono sul risultato della propria squadra; ciò favorisce da un lato lo spirito di

solidarietà del gruppo e la responsabilizzazione verso i compagni e contemporaneamente

contribuisce a ridurre gli atteggiamenti eccessivamente egocentrici. Infine, giova sempre ricordare

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che da un punto di vista pedagogico, per gli insegnanti ed educatori l’osservazione dei

comportamenti dei ragazzi durante le loro attività di gioco, può essere uno strumento in più per la

valutazione delle loro attitudini o per la comprensione di situazioni di eventuale disagio sociale o

psicologico.

Modalità di svolgimento del progetto.

Il progetto prevede un percorso diviso in tre fasi, collegate fra loro da svolgere nell’arco temporale

di un anno scolastico:

1° fase: Primo approccio agli scacchi –

Breve presentazione dei contenuti essenziali del progetto.

2° fase: Conoscenza del gioco del gioco –

Gli alunni interessati potranno fruire gratuitamente di due lezioni tenute da un esperto in cui si

cominceranno a dare le prime nozioni tecniche riguardanti il gioco degli scacchi.

3° fase: Avviamento all’attività agonistica – 10 incontri di 2 ore

I ragazzi che nelle varie classi hanno mostrato il maggior interesse potranno liberamente scegliere

di seguire ulteriori lezioni articolate in 10 incontri di 2 ore e che si svolgeranno secondo un

calendario concordato con i dirigenti scolastici, per approfondire le nozioni tecniche apprese fino

a questo momento e per affrontare gli aspetti fondamentali della pratica agonistica (conoscenza

del regolamento, uso degli orologi da torneo, scrittura delle mosse delle partite, ecc..).

A conclusione di questo percorso saranno organizzati tornei amichevoli a livello d’interclasse e

d’istituto e, come accennato in precedenza, potranno essere preparate delle squadre di ragazzi che

rappresentino l’Istituto nelle varie fasi provinciali, regionali .

60

FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI

Dalle proiezioni relative al numero degli iscritti per i prossimi 3 anni, si prevede una sostanziale

conferma del numero attuale di classi e di docenti:

SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSI SCUOLE

DELL’ INFANZIA

NUMERO SEZIONI

CATTEDRE

COMUNI

CATTEDRE DI

SOSTEGNO

PLESSO “T. Vitale” 5 10 1

PLESSO “De Mita” 1 2 1

SCUOLA PRIMARIA

NUMERO

CLASSI

CATTEDRE

COMUNI

CATTEDRE DI

SOSTEGNO

PLESSO “T. Vitale” 22 27 8

RICHIESTA FABBISOGNO ORGANICO DI POTENZIAMENTO

SCUOLA

PRIMARIA NUMERO DOCENTI OBIETTIVO

1 docente cattedra comune

Recuperare, consolidare e potenziare le competenze

espressivo-linguistiche e logico-matematiche.

1 docente cattedra comune

Realizzare progetto di continuità Scuola dell’Infanzia –

Scuola Primaria

1 docente di Ed. Musicale

Realizzare un progetto musicale per l’utilizzo di uno

strumento musicale e la formazione di un “coro” d’Istituto.

2 docenti con specializzazione per il sostegno scuola primaria

Favorire l'integrazione e l'inclusione di alunni stranieri, BES e DSA.

1 docente di madre lingua inglese

Potenziare la lingua inglese presso la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria anche con attività laboratoriali pomeridiane di conversazione in lingua.

TOTALE

2 posti comuni 1 posto di Ed. Musicale 2 posti di sostegno

1 posto di Lingua Inglese

61

PERSONALE ATA

Scuola

dell’Infanzia

Scuola

Primaria

Totale

COLLABORATORI

SCOLASTICI

4

9

13

PERSONALE

AMMINISTRATIVO

1 DSGA

4 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

RISORSE MATERIALI

La Scuola Primaria ha in dotazione materiali informatici e non, che favoriscono lo svolgimento

delle attività didattiche.

Per completare la dotazione informatica si dovranno acquistare:

N° 5 LIM per il Plesso “T. Vitale” della Scuola dell’Infanzia;

N° 2 LIM per il Plesso “De Mita” della Scuola dell’Infanzia.

Inoltre, dovranno essere implementate le reti al fine di poter estendere l’uso del registro elettronico in tutte le

sedi di scuola primaria e l’uso di internet in tutte le sedi di scuola dell’infanzia.

L’ufficio di segreteria è dotato di postazioni informatiche obsolete che richiederebbe la loro sostituzione con

n. 5 postazioni recenti.

62

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE L.107/2015

Ogni anno il Collegio dei docenti dell’Istituto organizza attività di formazione per una continua e

migliore valorizzazione della professionalità di tutti i docenti.

“Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei

docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite

dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con i

risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di

cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità

nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro

dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di

categoria”(L. 107/2015 c. 124).

Il 1° Circolo Didattico di Nola, in considerazione delle priorità previste dal RAV e dal Piano di

Miglioramento di Istituto, promuove le seguenti iniziative di formazione dei docenti e del

personale ATA:

1. Sperimentare metodologie innovative e strategie didattiche finalizzate alla personalizzazione

dei percorsi formativi nella scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria ;

2. Partecipare a corsi di aggiornamento su Handicap – Inclusione, DSA e BES, anche in rete

con altre scuole;

3. Formarsi attraverso corsi di aggiornamento nell’area scientifico-matematica, linguistico-

espressiva e sulle metodologie didattiche;

4. Implementare il registro elettronico per docenti e famiglie;

5. Promuovere la partecipazione del personale ATA a corsi di aggiornamento per il

potenziamento delle competenze del personale sulla gestione amministrativo-contabile della

scuola.

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DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEL PTOF

Il PTOF sarà portato a conoscenza degli stakeholder interni e esterni attraverso i canali di

comunicazione utilizzati dalla scuola:

Inserimento sul sito internet;

Inserimento sul portale “Scuola in chiaro”;

Coinvolgimento diretto di tutte le figure di staff (collaboratori del dirigente e referenti d’indirizzo, funzioni strumentali ) nella condivisione del Piano;

Incontri con enti locali di riferimento e con associazioni, enti culturali e imprese che interagiscono a vario titolo con la scuola.

Con tale sistema di comunicazione si ritiene di poter realizzare uno scambio di informazione

tempestivo ed una proficua interazione tra il 1° Circolo Didattico di Nola e stakeholder con lo

scopo di rafforzare la comunicazione interna ed esterna che permetta la crescita della collegialità e

della condivisione, costruendo sinergie fra i diversi attori e favorendo il senso di appartenenza ad

una comunità educativa.

Si prevede anche, per la fine del triennio di validità del Piano, di procedere ad un’integrazione del

questionario che all’interno del sistema certificato di qualità della scuola viene somministrato a

studenti, genitori e docenti per la valutazione del servizio scolastico con una domanda in grado di

fornire una misurazione del grado di apprezzamento ed efficacia delle azioni di diffusione del Piano

intraprese (Customer satisfaction).

Gli Esiti del Piano e la sua progressiva realizzazione, nonché gli eventuali adattamenti e

adeguamenti, saranno portati a conoscenza dell’intero corpo docente e, a fine triennio, si prevede di

socializzare gli esiti anche con il resto della comunità scolastica realizzando momenti d’incontro

che vedano coinvolti studenti, ex studenti e famiglie oltre agli organi collegiali della scuola.