04-05-16-tutto

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9 770041 444002 60504 € 1,30* IN ITALIA www.tuttosport.com Mercoledì 4 maggio 2016 ANNO 71 · N. 122 **In abbinamento facoltativo con “MAGLIA CELEBRATIVA TUTTOSPORT” a € 14,20 cad. (1,30 + 12,90). **In abbinamento facoltativo con “I GRANDI ROBOT” a € 7,29 cad. (1,30 + 5,99). **In abbinamento facoltativo con “OCCHI DI GATTO – DVD” a € 11,29 cad. (1,30 + 9,99). **In abbinamento facoltativo con “DEADPOOL” a € 10,29 cad. (1,30 + 8,99). **In abbinamento facoltativo con “PEANUTS – gli anni d’oro ” a € 8,29 cad. (1,30 + 6,99). **In abbinamento facoltativo con “TUTTO CALCIO PIEMONTE” a € 3,30 cad. (1,30 + 2,00) solo in Piemonte e Valle D’Aosta. In abbinamento obbligatorio con “IL GIORNO” a € 1,30 solo in Lombardia nelle province di: Sondrio, Lecco e Como. In abbinamento obbligatorio con “IL GIORNO” a € 1,30 solo in Piemonte nelle province di: Alessandria, Asti, Vercelli, Novara e Verbania. 6.5 8 5.5 7 E il Genio accese la luce E il Genio accese la luce IL PAGELLONE JUVE CAMPIONE D’ITALIA Scaricato dal Milan, Pirlo illumina una squadra affamata di gloria Buffon a livelli mondiali: porta blindata. Del Piero da leggenda Conte ha trasformato il gruppo in una spi o eri- gen- e è un he la in-cin. Il podio non è a accoglie tre favo gonisti. Il primo oria che si less ON VU 7 MAG lo Stadium subito s lo Stadium subito sh LA CAVALC JUVE CAMPIONE D’ITALIA A settembre non l’avrebbe detto nessuno, ma i segnali non sono mancati fin dalle prime giornate: erano cambiati lo spirito e l’atteggiamento Conte s col 4-1 a l Parma a Trieste o i 37 passi trionfo Il primo indizio Il primo indizio tr LA CAVALCATA BIANCONERA La vittoria sull’Inter fa scattare la volata 2011 2012 1 Cinque scudetti come dal 1930 al 1935 dopo più di 80 anni la Juve si ripete ridiventando pentacampione come nessun altro nella storia del campionato italiano. Tuttosport rende onore alla memorabile serie di trionfi ripercorrendola attraverso le cinque prime pagine dedicate a ognuna di queste recentissime e fantastiche imprese. Pensate che da quando è stato inaugurato lo Juventus Stadium la squadra bianconera ha disputato (non considerando ancora Carpi e Sampdoria) 93 partite ottenendo 76 vittorie, 14 pareggi e 3 sole sconfitte! Una marcia trionfale scandita da 198 gol segnati e appena 48 subiti (meno di dieci a campionato!). Sono numeri spaziali che hanno valore assoluto anche nei confronti delle altre grandissime squadre d’Europa. Riguardate queste annate 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016 resteranno per sempre nella memoria. La prima pagina di Tuttosport dedicata all’ultima conquista l’abbiamo titolata ZITTI TUTTI! per una forma di rispetto nei confronti di una formazione che ha realmente ammutolito chiunque con una rimonta entusiasmante e irrefrenabile, distanziando il primo avversario visibile al secondo posto con un abisso (nel quinquennio) di quasi cento punti! Alzarsi in piedi ed applaudire dinanzi a questa impresa è un dovere che annulla qualunque inutile polemica perché i fatti contano più di qualsiasi parola Paolo De Paola Direttore Tuttosport LEGGENDARI Dal 10 maggio un appuntament o da non perdere P arte un’altra grande iniziati- va legata alla Juventus e alla straordinaria impresa che i bianconeri hanno realizzato conquistando per la seconda volta 5 scudetti consecutivi. Da martedì 10 maggio ogni settimana sarà possibi- le acquistare al costo di euro 10.90, più il prezzo del quotidiano, le splen- dide lamine, prodotte in collabora- zione con Bolaffi, che ripercorro- no l’inimitabile galoppata vincente. Ecco le lamine da collezionare Una JUVE principesca La notte di Torino Battere Pesaro per restare in A –> PAG. 27 LA GRANDE SORPRESA Leicester povero? Ha un fatturato come il Napoli –> PAG. 14/15 Jamie Vardy, stella del Leicester TRUBRIDGE: 4’54” SENZA RESPIRARE Incredibile apnea Come scendere a -124 senza pinne! –> PAG. 25 William Trubridge, 36 anni Il Bayern vince 2-1, ma non basta. Stasera Real-City decide l’altra fi nalista Champions –> PAG. 13 Simeone caccia Guardiola: Atletico in finale LA RICORRENZA Grande Torino un passato e tanto futuro La folla dei tifosi a Superga: un rituale che si ripete ogni 4 maggio S alire a Superga è una forma di rispetto, raggiungere il colle con una sciarpa granata al collo è un onore. Tifare Toro è un bellissimo, faticosissimo privilegio. Trasmettere ai figli o ai nipoti la storia che si coniu- ga al futuro è un dono dell’anima. Il Toro è resistenza or- gogliosa: a maggior ragione il 4 maggio, quando un popo- lo intero sguaina un’eccellenza di valori e sentimenti per reggere, anche nella memoria, l’assalto di un destino tra- gico. La voce del Grande Torino si distenderà nei pensie- ri dei tifosi che oggi, a migliaia, si ritroveranno a Superga, 67 anni dopo lo schianto: non esiste al mondo una squa- dra così lontana nel tempo, eppur così viva nel futuro. Il 2016 è la targa di domani. Il Grande Torino, i 40 anni del- lo scudetto di Radice, la rinascita del Filadelfia nei pros- simi mesi: costruire una squadra all’altezza e saper mo- strare statura in campo sono i testimoni da raccogliere. ©RIPRODUZIONE RISERVATA MARCO BONETTO Oggi alle 17 cerimonia a Superga e anche la Mole si tingerà di granata. Per il Toro il 2016 è l’anno giusto per guardare avanti –> PAG. 10/11 BASKET / ULTIMA GIORNATA Dal 7 maggio un Guerino da urlo celebra i bianconeri POSTER SABATO L’ESULTANZA DI BONUCCI ZITTI TUTTI! Da domani prenotala in edicola La zittituttimania è diventato un impegno contro l’antijuventinità. Indossa la maglia e mandaci video e foto Parte l’assalto per Bernardo Silva: i bianconeri in pressing sul Monaco e blitz programmato per la sfida con il Lione. Piacciono anche i gioielli Lemar e Bakayoko. Venerdì Allegri firma –> PAG. 2/3/5/7/9 www.ebook3000.com

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DIARIOS ITALIA FUTBOL

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9 770041 444002

6 0 5 0 4

€ 1,30* IN ITALIAwww.tuttosport.com

Mercoledì 4 maggio 2016 ANNO 71 · N. 122

**In abbinamento facoltativo con “MAGLIA CELEBRATIVA TUTTOSPORT” a € 14,20 cad. (1,30 + 12,90). **In abbinamento facoltativo con “I GRANDI ROBOT” a € 7,29 cad. (1,30 + 5,99). **In abbinamento facoltativo con “OCCHI DI GATTO – DVD” a € 11,29 cad. (1,30 + 9,99). **In abbinamento facoltativo con “DEADPOOL” a € 10,29 cad. (1,30 + 8,99).**In abbinamento facoltativo con “PEANUTS – gli anni d’oro ” a € 8,29 cad. (1,30 + 6,99).**In abbinamento facoltativo con “TUTTO CALCIO PIEMONTE” a € 3,30 cad. (1,30 + 2,00) solo in Piemonte e Valle D’Aosta.

In abbinamento obbligatorio con “IL GIORNO” a € 1,30 solo in Lombardia nelle province di: Sondrio, Lecco e Como.In abbinamento obbligatorio con “IL GIORNO” a € 1,30 solo in Piemonte nelle province di: Alessandria, Asti, Vercelli, Novara e Verbania.

6.5 8 5.5 7.5

Nella prima giornata di ritorno l’Udinese fa soffrire la Juventus che allo Stadium si impone 2-1: reti di Matri, Floro Flores e

E il Genio accese la luceE il Genio accese la luceIL PAGELLONEJUVE CAMPIONE D’ITALIA

Scaricato dal Milan, Pirlo illumina una squadra affamata di gloriaBuffon a livelli mondiali: porta blindata. Del Piero da leggendaConte ha trasformato il gruppo in una spietata macchina da guerra

Se la Juve è tornata a vincere loscudetto dopo 6 anni, è pure meri-to di questo cileno che è travolgen-te, straripante, generoso. Che è un

rubapalloni eccezionale. Che lasbatte dentro con gusto. Cin-cin.

Il podio non è a scalini maIl podio non è a scalini maaccoglie tre favolosi prota-accoglie tre favolosi prota-gonisti. Il primo, per tuttagonisti. Il primo, per tuttala storia che si porta ap-la storia che si porta ap-presso, è Alessandro presso, è Alessandro Del

. Il Capitano chiudela sua avventura in bian-

BUFFON VUCINIC

7 MAGGIO 2012

Allo Stadium subito show!

Allo Stadium subito show!

LA CAVALCATA BIANCONERA

JUVE CAMPIONE D’ITALIA

A settembre nonl’avrebbe detto

nessuno, ma isegnali non sono

mancati fin dalleprime giornate:

erano cambiatilo spirito el’atteggiamento

GUIDO VACIAGOMENTE, e anche spudora-

tamente, chi afferma oggi

che se lo aspettava fin dall’i-

nizio. Perché a settembre per

pensare a uno scudetto ju-

ventino ci voleva uno slan-

cio di ottimismo che andava

oltre il tifo più fideistico. Ep-

pure, a sfogliare l’album

della stagione con la visione

del dopo qualche segnale si

poteva cogliere. In quella

partita iniziale con il Par-

ma, quando Pirlo illuminò,

Vidal e Marchisio partirono

con il botto e Conte riuscì ad

arrabbiarsi per il gol incas-

sato, nel finale e già sul 4-0.

Era cambiato qualcosa, an-

zi era cambiato “quel” qual-

cosa che serviva a cambiare

la storia.

fitta del Tardini (che era co-

stata l’addio anche all’Eu-

ropa League) era nata in

uno spogliatoio dove nel

prepartita giocatori spaven-

tati si guardavano e si dice-

vano: «Dai, speriamo di pa-

reggiarla». Una frase di

questo genere, a distanza di

quattro mesi, non l’avrebbe

pronunciata più nessuno.

Anzi, prima della sfida ca-

salinga del Parma a parla-

re è stato Conte, che ha chia-

rito i concetti chiari della

stagione, partendo da quel

«Perdere è come morire», leit

motiv dell’annata biancone-

ra, che passerà alla storia

come quella senza sconfitte.

Qualche dubbio, semmai,

poteva venire quando, con-

tro Bologna e Catania, si so-

no registrati i primi di una

lunga serie di pareggi. Sem-

brava di rivedere i soliti

problemi con le piccole che

avevano già caratterizzato

le passate stagioni, eppure

sempre con il senno di poi

anche quei due mezzi stop

erano “diversi”. Con il Bolo-

gna la Juventus aveva gio-

cato per novanta minuti

nella metà campo avversa-

ria e al Massimimo aveva

cercato con una foga mici-

diale il pareggio.

Prima partita della stagione, Juventus-Parma 4-1: Arturo Vidal realizza la terza rete (LaPresse)

Altro colpaccio dei bianconeri, stavolta a Roma: 1-0 alla Lazio con gol di Pepe (La Presse) La Juventus liquida il Cesena 2-0 e Vidal sigilla il risultato su rigore per poi esultare bevendo... (LaPresse)

La Juventus vince 2-1 sull’Inter a San Siro nel 10° turno: il gol di Marchisio chiude il match (Reuters)

Conte si presentacol 4-1 al Parma

� 2ª GIORNATA (11 settembre)

JUVENTUS-PARMA

4-1

pt 17’ Lichtsteiner; st 13’ Pepe,

28’ Vidal, 38’ Marchisio,

46’ Giovinco rig.� 3ª GIORNATA (18 settembre)

SIENA-JUVENTUS

0-1

st 9’ Matri� 4ª GIORNATA (21 settembre)

JUVENTUS-BOLOGNA1-1

pt 29’ Vucinic; st 7’ Portanova� 5ª GIORNATA (25 settembre)

CATANIA-JUVENTUS1-1

pt 22’ Bergessio; st 4’ Krasic

� 6ª GIORNATA (2 ottobre)

JUVENTUS-MILAN

2-0

st 42’ e 49’ Marchisio� 7ª GIORNATA (16 ottobre)

CHIEVO-JUVENTUS

0-0

� 8ª GIORNATA (22 ottobre)

JUVENTUS-GENOA

2-2

pt 6’ Matri, 31’ Rossi;st 13’ Matri, 40’ Caracciolo

� 9ª GIORNATA (25 ottobre)

JUVENTUS-FIORENTINA2-1

pt 13’ Bonucci; 13’ st Jovetic,

19’ Matri� 10ª GIORNATA (29 ottobre)

INTER-JUVENTUS

1-2

pt 12’ Vucinic, 28’ Maicon,

33’ Marchisio

� 13ª GIORNATA (26 novembre)

LAZIO-JUVENTUSpt 34’ Pepe

� 11ª GIORNATA (29 novembre)

NAPOLI-JUVENTUS

3-3

pt 22’ Hamsik, 40’ Pandev;

st 3’ Matri, 23’ Pandev,

27’ Estigarribia, 35’ Pepe� 14ª GIORNATA (4 dicembre)

JUVENTUS-CESENA

2-0

st 27’ Marchisio, 38’ Vidal rig.

Dal Parma a TriesteEcco i 37 passidel trionfo

Buffon respinge il rigore di Totti: la Juve pareggia 1-1 in casa della Roma

(Liverani)

Il primo indizio tricoloreIl primo indizio tricolore

LA CAVALCATA BIANCONERA

Nella prima giornata di ritorno l’Udinese fa soffrire la Juventus che allo Stadium si impone 2-1: reti di Matri, Floro Flores e

La vittoria sull’Inter

fa scattare la volata

Poi è arrivata la vittoria sul

Milan.Vittoria netta anche se

ottenuta nel finale di gara

con la meravigliosa doppiet-

ta di Marchisio. Avversario

dominato dal punto di vista

tecnico e tattico.E a quel pun-

to,qualcuno ha iniziato a cre-

derci. Soprattutto perché do-

po il Milan è arrivata la vit-

toria sull’Inter a San Siro,

quella sul Palermo (bestia ne-

ra degli ultimi anni) e sulla

Lazio all’Olimpico. Era chia-

ro che la Juventus aveva tut-

to per combattere al vertice.

Ma,paradossalmente, è stato

un pareggio a convincere la

Juventus dei propri mezzi.Al

San Paolo di Napoli, contro

una squadra caricata dagli

ottimi risultati di Cham-

pions e passata in vantaggio

due volte, i bianconeri ag-

guantano il 3-3 con Estigar-

ribia e Pepe.Lo spirito,nato a

inizio stagione, si consacra

definitivamente: da lì in poi

la Juventus non ha più avu-

to paura di niente.

L’anno solare e il girone d’

andata si chiudono in modo

positivo, la Juve è prima e

gioca in modo sempre più

convincente. Ma l’inizio del

2012 segna un calo fisico e

viene caratterizzato da una

serie di pareggi che insieme

ai rinvii per il maltempo

cambiano la classifica. La

Juventus si trova a inseguire

e con l’1-1 di San Siro, quello

del famigerato gol di Munta-

ri che popola gli incubi di Al-

legri, il Milan resta davanti

di un punto. Il folle pareggio

contro il Chievo,quello nel re-

cupero contro il Bologna e

quello contro il Genoa a Ma-

rassi (dove ci sarebbe un gol

di Pepe valido, ma Allegri

non ne parla mai), sembra

proprio che i rossoneri abbia-

no indovinato la mini-fuga

vincente.

Ma la Juventus non molla,

ha ritrovato il suo dna che

non lo consente. Contro l’In-

ter inizia la serie di vittorie

che porta al controsorpasso

sul Milan che nel frattempo

si inceppa, complice anche la

Champions League, pareg-

giando a Catania, perdendo

con la Fiorentina e pareg-

giando con il Bologna a San

Siro. Sono risultati che gal-

vanizzano il gruppo bianco-

nero,ormai lanciato e sempre

più compatto. Ma l’impres-

sione - anche dopo il pari con

beffa col Lecce che riporta il

Milan a meno 1 - è che la Ju-

ventus abbia sempre fatto

corsa su se stessa, dalla pri-

ma giornata contro il Parma,

fregandosene degli altri.Una

squadra affamata che voleva

tornare a digerire vittorie,

non a fare calcoli. Quelli c’è

tempo di farli ora, alla fine

della festa.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Juve batte il Catania 3-1 dopo essere andata sotto: il gol del pari è di Pirlo su punizione

La delusione di Buffon dopo il pareggio subito su tiro di Dramè deviato da Bonucci: finisce 1-1

� 19ª GIORNATA (21 gennaio)

ATALANTA-JUVENTUS0-2

st 9’ Lichtsteiner, 36’ Giaccherini

� 20ª GIORNATA (28 gennaio)

JUVENTUS-UDINESE2-1

pt 42’ Matri; st 11’ Floro Flores,

17’ Matri

� 22ª GIORNATA (5 febbraio)

JUVENTUS-SIENA0-0

� Rec. 21ª GIORNATA (15 febbraio)

PARMA-JUVENTUS0-0

� 24ª GIORNATA (18 febbraio)

JUVENTUS-CATANIA3-1

pt 4’ Barrientos, 22’ Pirlo;

st 29’ Chiellini, 36’ Quagliarella

� 25ª GIORNATA (25 febbraio)

MILAN-JUVENTUS1-1

pt 15’ Nocerino; st 38’ Matri

� 26ª GIORNATA (3 marzo)

JUVENTUS-CHIEVO1-1

pt 17’ De Ceglie; st 31’ Dramé

� Rec. 23ª GIORNATA (7 marzo)

BOLOGNA-JUVENTUS1-1

pt 16’ Di Vaio; st 14’ Vucinic

� 27ª GIORNATA (11 marzo)

GENOA-JUVENTUS

� 28ª GIORNATA (17 marzo)

FIORENTINA-JUVENTUS 0-5

pt 16’ Vucinic, 28’ Vidal;

st 10’ Marchisio, 22’ Pirlo, 27’ Padoin

2011 2012

1Cinque scudetti come dal 1930 al 1935 dopo più di 80 anni la Juve si ripete ridiventando pentacampione come nessun altro nella storia del campionato italiano. Tuttosport rende onore alla memorabile serie di trionfi ripercorrendola attraverso le cinque prime pagine dedicate a ognuna di queste recentissime e fantastiche imprese. Pensate che da quando è stato inaugurato

lo Juventus Stadium la squadra bianconera ha disputato (non considerando ancora Carpi e Sampdoria) 93 partite ottenendo 76 vittorie, 14 pareggi e 3 sole sconfitte! Una marcia trionfale scandita da 198 gol segnati

e appena 48 subiti (meno di dieci a campionato!). Sono numeri spaziali che hanno valoreassoluto anche nei confronti delle altre grandissime squadre d’Europa.

Riguardate queste annate 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016 resteranno per sempre nella memoria. La prima pagina di Tuttosport dedicata all’ultima conquista l’abbiamo titolata ZITTI TUTTI! per una forma di rispetto nei confronti di una formazione che ha realmente ammutolito chiunque con una rimonta entusiasmante e irrefrenabile, distanziando il primo avversario visibile al secondo posto con un abisso (nel quinquennio) di quasi cento punti! Alzarsi in piedi ed applaudire dinanzi a questa impresa è un dovere che annulla qualunque inutile polemica perché i fatti contano più di qualsiasi parola

Paolo De PaolaDirettore Tuttosport

LEGGENDARIDal 10 maggioun appuntamentoda non perdere

Parte un’altra grande iniziati-va legata alla Juventus e alla straordinaria impresa che i bianconeri hanno realizzato

conquistando per la seconda volta 5 scudetti consecutivi. Da martedì 10 maggio ogni settimana sarà possibi-le acquistare al costo di euro 10.90, più il prezzo del quotidiano, le splen-dide lamine, prodotte in collabora-zione con Bolaffi, che ripercorro-no l’inimitabile galoppata vincente.

Ecco le lamineda collezionare

Una JUVEprincipesca

La notte di TorinoBattere Pesaroper restare in A–> PAG. 27

LA GRANDE SORPRESA

Leicester povero?Ha un fatturato come il Napoli–> PAG. 14/15 Jamie Vardy, stella del Leicester

TRUBRIDGE: 4’54” SENZA RESPIRARE

Incredibile apneaCome scenderea -124 senza pinne!–> PAG. 25 William Trubridge, 36 anni

Il Bayern vince 2-1, ma non basta. Stasera Real-City decide l’altra fi nalista Champions –> PAG. 13

Simeone caccia Guardiola: Atletico in fi nale

LA RICORRENZA

Grande Torinoun passatoe tanto futuro

La folla dei tifosi a Superga: un rituale che si ripete ogni 4 maggio

Salire a Superga è una forma di rispetto, raggiungere il colle con una sciarpa granata al collo è un onore. Tifare Toro è un bellissimo, faticosissimo privilegio. Trasmettere ai figli o ai nipoti la storia che si coniu-

ga al futuro è un dono dell’anima. Il Toro è resistenza or-gogliosa: a maggior ragione il 4 maggio, quando un popo-lo intero sguaina un’eccellenza di valori e sentimenti per reggere, anche nella memoria, l’assalto di un destino tra-gico. La voce del Grande Torino si distenderà nei pensie-ri dei tifosi che oggi, a migliaia, si ritroveranno a Superga, 67 anni dopo lo schianto: non esiste al mondo una squa-dra così lontana nel tempo, eppur così viva nel futuro. Il 2016 è la targa di domani. Il Grande Torino, i 40 anni del-lo scudetto di Radice, la rinascita del Filadelfia nei pros-simi mesi: costruire una squadra all’altezza e saper mo-strare statura in campo sono i testimoni da raccogliere.

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MARCO BONETTO

Oggi alle 17 cerimonia a Superga e anche la Mole si tingerà di granata. Per il Toro il 2016 è l’anno giusto per guardare avanti –> PAG. 10/11

BASKET / ULTIMA GIORNATA

JUVEprincipesca

Dal 7 maggioun Guerinoda urlo celebrai bianconeri

POSTERSABATO

L’ESULTANZA DI

BONUCCI

ZITTI TUTTI!Da domaniprenotalain edicola

La zittituttimania è diventato un impegno contro l’antijuventinità. Indossa la maglia e mandaci video e foto

Parte l’assalto per Bernardo Silva: i bianconeriin pressing sul Monaco e blitz programmatoper la sfida con il Lione. Piacciono anchei gioielli Lemar e Bakayoko. Venerdì Allegri firma

–> PAG. 2/3/5/7/9

www.ebook3000.com

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MERCOLEDÌ 4 MAGGIO 2016

www.tuttosport.com2TUTTOSPORT 34°JUVE PENTACAMPIONE DA RECORD MERCOLEDÌ

4 MAGGIO 2016 www.tuttosport.com

3TUTTOSPORTJUVE PENTACAMPIONE DA RECORD 34°

ruolo in corso Galileo Ferraris hanno in-dividuato 4-5 scelte. Bakayoko e Lemar - e soprattutto il loro compagno Bernardo Silva - fanno parte di questa lista allarga-ta e potrebbero anche diventare piste cal-de nei prossimi mesi. Dipenderà dai vari incastri del mercato. Intanto la Juventus li “marca stretti”, a partire dal big match di sabato al “Parc Olympique lyonnais”, im-pianto che tra l’altro ospiterà la gara inau-gurale dell’Italia a Euro 2016.

Garanzia Francia-JuveBakayoko, 21enne mediano ex Rennes, in questa Ligue 1 ha già collezionato 17 pre-senze e 1 gol, mentre il 20enne talentuo-so esterno offensivo, per il quale Jardim ha preferito rinunciare al riscatto di Stephan El Shaarawy, è a quota 24 parite e 5 gol. Sono giovani-vecchi, in perfetto stile Pogba, Co-man e Lemina. Bakayoko e Lemar sono stati anche compagni dell’ex biancone-ro Coman nelle selezioni giovanili fran-cesi. Dopo il “colpaccio” Pogba (preleva-

to a parametro zero dal Manchester Uni-ted) e quello sfiorato con Coman (l’ex Psg in estate ha puntato i piedi per raggiunge-re Guardiola al Bayern) la Juventus oltre a puntare su Lemina tiene le antenne drit-te su altri diamanti transalpini. L’accoppia-ta Juve-Francia, del resto, è praticamente una garanzia.

Occhio a Bayern e LeicesterIl fattore tempo, come sempre, può essere importante se non decisivo: di pari passo all’esplosione dei giocatori sono cresciuti anche prezzo e concorrenza: il Bayern Mo-naco ha offerto 20 milioni per Lemar e in Inghilterra è tenuto in grandissima consi-derazione Bakayoko. Tra i club interessati a quest’ultimo c’è anche il Leicester di Ra-nieri, fresco campione d’Inghilterra, alla ri-cerca di un eventuale sostituto del moto-rino di centrocampo N’Golo Kanté, osser-vato speciale della Juventus e delle princi-pali big europee.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Parte l’assaltoa Bernardo SilvaPressing bianconero sul MonacoNuovi contatti con la dirigenzae blitz per la sfi da con il Lione

FILIPPO CORNACCHIAFABIO RIVATORINO

La parole d’ordine per l’as-salto alla Champions si chiamano “qualità” e “tec-nica”, vocaboli carissimi a Massimiliano Allegri. Il “Conte Max” insiste per do-tare la Juventus 3.0 di una variabile impazzita in gra-do di agire sia dietro alle punte che come mezz’a-la d’inserimento o esterno offensivo. Nella lista della Juventus, accanto ai vari Oscar, Isco e Pastore, sale di posizioni Bernardo Sil-va. Il portoghese è un vec-chio pallino dalla carta d’i-dentità però giovanissima. Sarà anche un ‘94, quindi un anno più giovane di Paul Pogba e Paulo Dybala, ma da due stagioni è un assolu-to protagonista del Monaco di Leonardo Jardim: 32 pre-senze e 9 gol l’anno scorso, 31 partite e 7 reti nell’attua-le Ligue 1. I bianconeri ne hanno parlato col Mona-co a gennaio e anche nelle ultime settimane. Sondag-gi e colloqui accompagna-ti da costanti missioni nel Principato per verificarne dal vivo i progressi. Il Na-zionale portoghese ha su-perato gli esami e a breve Juventus e Monaco potreb-bero vedersi per parlare in modo approfondito di lui e di alcuni suoi compagni di squadra, su tutti Bakayoko e Lemar, senza dimentica-re il più esperto Moutinho.

In ascesaBernardo Silva è in corsa con altri concorrenti, ma di sicuro è uno dei più rag-giungibili per la Juventus. E’ un pezzo caro della gioiel-leria monegasca (25-30 mi-lioni), ma rientra nei para-metri bianconeri: in corso Galileo Ferraris gli investi-

PRINCIPATO JUVE

TORINO. Ma il primo grande “colpo” bianconero - nei piani del presidente Andrea Agnelli, del vicepresiden-te Pavel Nedved e dell’am-ministratore delegato Bep-pe Marotta - dovrebbe es-sere il tecnico Massimilia-no Allegri. A quanto pare, infatti, il tormentone legato al pro-lungamento del contratto dello stratega livornese (in scadenza a giugno 2017: e per principio Marotta non

C’è l’intesa sul progettoe sulle cifre: entro dopodomani l’incontroe l’annuncio che possono chiudere il tormentone

TUTTO PRONTO PER IL PROLUNGAMENTO

Ma il primo “colpo” sarà Allegri: venerdì la fi rma

Massimiliano Allegri con l’ad Beppe Marotta (LAPRESSE)

Il ds bianconero Fabio Paratici

menti “pesanti” preferisco-no riservarli ai talenti più giovani. Non sono coinci-denze, infatti, i 20 milioni investiti per Morata (2014) o i 40 per Dybala (2015), sen-za dimenticare i 26 per Aex Sandro (sempre nel 2015) e i 25-30 che i campioni d’Ita-lia hanno messo in preven-tivo di spendere in questa sessione per André Gomes, compagno di Bernardo Sil-va nel Portogallo di Cristia-no Ronaldo.

Il blitzBernardo Silva è stato av-versario della Juventus nella Champions 2014-15 e nel-la doppia sfida di Coppa si era fatto notare per tec-nica, abilità nel dribbling e nello stretto. Negli ulti-mi dodici mesi è matura-to ulteriormente, crescen-do in modo particolare dal punto di vista tattico. Il suo nome è rispuntato nei re-centi discorsi tra i dirigen-ti e Massimiliano Allegri. E’ uno dei 4-5 candidati per il celebre ruolo di centrocam-pista offensivo/trequarti-sta. Un osservatore della Ju-ventus dovrebbe spiare Ber-nardo Silva anche sabato, nell’attessissimo big match in casa del Lione. Una sorta di spareggio per il secondo posto Champions alle spal-le del Psg.

IncontriSecondo i ben informati, la Juventus presto - forse già la prossima settimana - in-contrerà il Monaco per par-lare proprio di Bernardo Sil-va (soprattutto) e dei suoi “fratelli”. Colloqui e contatti che chiariranno alla Juven-tus la possibilità di accende-re l’operazione. La pista è concreta e se verrà percor-sa con decisione si capirà nel dettaglio nelle prossi-me settimane. Dipenderà anche dalle notizie che ar-riveranno da Madrid (vedi Isco), Londra (Oscar) e Pa-rigi (Pastore). Oltre che da Barcellona, visto che Ber-nardo Silva è tenuto d’oc-chio anche dai catalani.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Bernardo Silva, 21 anni (LIVERANI)

FILIPPO CORNACCHIAFABIO RIVATORINO

Gli osservatori bianconeri sono ospiti qua-si fissi sulle tribune del Louis II, lo stadio-teatro del Monaco. Più che il fascino di Monte-Carlo e del suo lusso, sono i gioiel-li di Leonardo Jardim ad attirare la Juven-tus nel Principato. Tra i dirigenti dei due club i rapporti sono ottimi e le chiacchie-rate frequenti. Da diversi mesi Giuseppe Marotta e Fabio Paratici prendono infor-mazioni sul portoghese Bernardo Silva (di cui parliamo nel dettaglio a pagina 2). Ma il 21enne fantasista, compagno di Nazio-nale di Cristiano Ronaldo e di André Go-mes, non è l’unico talento del Monaco nel

La Juve, a margine dei discorsi per Bernardo Silva, si è informata sui due francesi: su Lemar c’è pure il Bayern, su Bakayoko il Leicester di Ranieri

E occhio ai gioielli Lemar e BakayokoMarotta a caccia di nuovi talenti Under 21: seguiti pure il jolly offensivo e il mediano del Monaco

Bernardo Silva è dunque pronto a scalare posizioni e gerarchie nella lista delle preferenze bianconere per ciò che concerne le opzioni per la nuova trequarti bianconera. Restano comunque in lizza, però, ovviamente, altri nomi per i quali il tecnico Massimiliano Allegri s’è speso in prima persona. Vale a dire Isco del Real Madrid e Oscar del Chelsea, senza dimenticare Pastore del Psg e Mkhitaryan del Borussia Dortmund. Vecchi pallini sempre di moda. Tutti e quattro garantirebbero quell’ulteriore apporto in termini tecnici e qualitativi che l’allenatore bianconero (e non soltanto lui...) ritiene fondamentale per guadagnare in competitività in Europa. L’orientamento della Juventus, in questo momento impegnata soprattutto nella chiusura della trattativa per André Gomes del Valencia, è quello di puntare su profi li duttili impiegabili con differenti sistemi di gioco (4-3-1-2 e 3-5-2). Tra le priorità della Juventus c’è sempre l’attacco, visto che il Real Madrid è deciso a riprendersi Alvaro Morata sfruttando la clausola di recompra da 30 milioni di euro. Il primo obiettivo resta Edinson Cavani (Psg), ma occhio anche a Lukaku dell’Everton e Batshuayi del Marsiglia. Attenne dritte pure in difesa (Mustafi guadagna consensi) e sulle corsie esterne: in Francia è stato accastato anche Aurier (Psg) ai campioni d’Italia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

GIA’ AL TOP

Isco e Oscarle alternative“di grido”

Isco, 24 anni, del Real Madrid (IMAGE SPORT)

Giusto mixClasse ’94, ma vanta già grande esperienza internazionale: ecco perché Silva piaceLe cifrePer il cartellino del giocatore, i vertici monegaschi chiedono 25-30 milioniLe rivaliAttenzione alla concorrenza della Liga: il Barcellona medita contromosse

è disposto ad affidare le sue squadre ad un tecnico in scadenza di contratto) do-vrebbe terminare venerdì. E con un lieto fine, ovvia-mente, secondo piani e au-spici societari.

L’incontroVenerdì, quando cioè i di-rigenti pentascudettati e il tecnico biscudettato si tro-veranno allo scopo di defi-nire gli ultimi dettagli e ap-porre le firme in calce ad un contratto con scaden-za giugno 2018. Seguiran-no - come ormai da ritua-le - il “cinguettio” di rito, il comunicato stampa, la con-ferenza.

L’ormai famoso «uno si

trova, ascolta il progetto e poi se concorda firma se no alza la mano e se ne va» (Al-legri dixit) che aveva reso più piccanti le ultime set-timane in casa biancone-

ra, dunque, non suscita più grossi timori. Fino ad ora, almeno, altre big europee non sono state in grado di far vacillare i buoni propo-siti bianconeri di Allegri e,

di contro, la società bianco-nera ha dato garanzie (sem-mai ce ne fosse stato biso-gno) in merito alla volon-tà di consegnare al Conte Max una squadra ancora più forte e competitiva, in ottica 2016-17. Una squa-dra, cioé, che faccia anco-ra affidamento sulle doti di Paul Pogba e Paulo Dybala; ergo una squadra che pos-sa davvero ambire a lotta-re sino all’ultimo per la vit-toria della Champions Lea-gue. Le ambizioni di gloria europea di Massimiliano Allegri collimano perfetta-mente con quelle della so-cietà. E il tecnico ha matu-rato la convinzione di poter continuare un ciclo vincen-

mirino della Juventus. Se in passato si è parlato del connazionale Joao Moutinho, esperto centrocampista di qualità, nelle ultime settimane la Juventus ha messo gli occhi su due pezzi da novanta dei bian-corossi e dell’Under 21 transalpina: Tie-moué Bakayoko e Thomas Lemar. Il pri-mo è un ‘94, il secondo addirittira un ‘95. Bakayoko, origini ivoriane, è un media-no fisico e potente; mentre Lemar, ester-no d’attacco o trequartista, è considera-to dagli esperti come un talento assoluto. Gli osservatori bianconeri hanno compi-lato numerose relazioni sui due, tutte mol-to positive. Non a caso Marotta e Paratici hanno già fatto un sondaggio esplorativo con il club del Principato. Una chiacchie-rata per conoscere le richieste dei mone-gaschi e i possibili margini d’azione. Inte-ressarsi non significa essere sicuri di ac-quistarli, anche perché questa è la fase del mercato dove si progettano i colpi, si con-tattano molti giocatori e si stabiliscono le gerarchie dei successivi affondi. Per ogni

te, in bianconero. Oltre che, in soldoni, ha ottenuto pieno riconosci-mento di meriti professio-nali con un ingaggio di li-vello assoluto (5 milioni di euro a stagione, con bonus legati agli obiettivi raggiun-ti) che faranno di Allegri il tecnico più pagato della Se-rie A.

RelaxOggi il tecnico guiderà la ri-presa dei lavori, a Vinovo, in vista della sfida di cam-pionato in programma do-menica a Verona, ma più ancora - in generale - in vi-sta della finali di Coppa Ita-lia in agenda il 21 maggio a Roma contro il Milan. Una

volta terminata la stagione agonistica, però, il tecnico non staccherà completa-mente la spina con il mon-do del calcio, anzi. Fresco fresco di prolungamento contrattuale con la Juven-tus, si concederà una diva-gazione sul tema grazie al suo Junior Camp, a Livor-no. Che a quanto pare sta raccogliendo grande suc-cesso: «Livorno mia, sei in-credibile: in 2 settimane già esauriti i posti disponibili per il 2º #MrAllegriJunior-Camp! Grazie mille, ci ve-diamo presto!», cinguetta-va ieri il tecnico. Orgoglio-so e soddisfatto.

F.R.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Thomas Lemar, 20 anni, trequartista ed esterno d’attacco del Monaco: 25 match e 5 gol in Ligue 1 (LIVERANI) Tiemoue Bakayoko, 21 anni, mediano del Monaco: 17 presenze e 1 gol nel campionato francese (LIVERANI)

Da qualche anno, ormai, in tema di giovani talenti e - più ancora - di giovani talenti francesi, la Juventus può contare sui positivi effetti dei fenomeni Pogba e Coman. Due campioni, cioè, che proprio alla Juventus sono riusciti a trovare piena consacrazione e che ora, nei fatti e nelle parole, rappresentano una sorta di testimonial viventi, di spot dell’utilità, per un baby ambizioso, di tentare la sorte proprio

nel club bianconero. Pogba, a suo tempo, non si fece remore alcune a lasciare addirittura il Manchester United, ma ora continua a dichiarare amore e fedeltà alla Juventus. Coman, invece, la Juventus l’ha lasciata ma ha spiegato: «E’ stata soltanto una scelta tattica, ma devo ammettere che come si lavora e si impara alla Juventus non lo si fa in nessun’altra società».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

SULLE ORME DI...

Pogba-Coman: i testimonial

Il portoghese risponde all’identikit dell’uomo di qualità che cercano Allegri e la Juve: discorsi imbastitie pronti a decollare

Il tempismo, in questi casi, può far risparmiare parecchie milionate di euro. Così come i buoni rapporti con le società. Ecco perché la Juventus sta curando con particolare attenzione l’uno e gli altri. Con il Monaco, ad esempio: società amica e, non a caso, ricca di talenti che fanno gola alle big d’Europa (club bianconero compreso). L’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici stanno intensifi cando i contatti e sciogliendo i residui dubbi. Bernardo Silva può rappresentare un profi lo perfetto per rinforzare la Juventus: quel trequartista giovane e forte in grado di rendere felice, una volta per tutte, Massimiliano Allegri e le sue ambizioni da 4-3-1-2. Onde evitare di trovarsi invischiati in una clamorosa asta al rialzo, occorre però che la Juventus anticipi la concorrenza e anticipi l’eventuale effetto Europeo (facile ipotizzare che rialzi, se il portoghese desse spettacolo...). Ecco perché, insomma, Marotta e Paratici stanno premendo sull’acceleratore.

L’importanzadi anticiparel’effettoEuropei

ILFATTO

Tutto sul mercato della Juve in

diretta. Clicca sul sito!

tuttosport.com

a Bernardo Silva

za dimenticare i 26 per Aex

nica, abilità nel dribbling

Nuovo ingaggioIl tecnico guadagnerà 5 milioni di euro a stagione, con bonus legati agli obiettivi

Page 3: 04-05-16-tutto

MERCOLEDÌ 4 MAGGIO 2016

www.tuttosport.com2TUTTOSPORT 34°JUVE PENTACAMPIONE DA RECORD MERCOLEDÌ

4 MAGGIO 2016 www.tuttosport.com

3TUTTOSPORTJUVE PENTACAMPIONE DA RECORD 34°

ruolo in corso Galileo Ferraris hanno in-dividuato 4-5 scelte. Bakayoko e Lemar - e soprattutto il loro compagno Bernardo Silva - fanno parte di questa lista allarga-ta e potrebbero anche diventare piste cal-de nei prossimi mesi. Dipenderà dai vari incastri del mercato. Intanto la Juventus li “marca stretti”, a partire dal big match di sabato al “Parc Olympique lyonnais”, im-pianto che tra l’altro ospiterà la gara inau-gurale dell’Italia a Euro 2016.

Garanzia Francia-JuveBakayoko, 21enne mediano ex Rennes, in questa Ligue 1 ha già collezionato 17 pre-senze e 1 gol, mentre il 20enne talentuo-so esterno offensivo, per il quale Jardim ha preferito rinunciare al riscatto di Stephan El Shaarawy, è a quota 24 parite e 5 gol. Sono giovani-vecchi, in perfetto stile Pogba, Co-man e Lemina. Bakayoko e Lemar sono stati anche compagni dell’ex biancone-ro Coman nelle selezioni giovanili fran-cesi. Dopo il “colpaccio” Pogba (preleva-

to a parametro zero dal Manchester Uni-ted) e quello sfiorato con Coman (l’ex Psg in estate ha puntato i piedi per raggiunge-re Guardiola al Bayern) la Juventus oltre a puntare su Lemina tiene le antenne drit-te su altri diamanti transalpini. L’accoppia-ta Juve-Francia, del resto, è praticamente una garanzia.

Occhio a Bayern e LeicesterIl fattore tempo, come sempre, può essere importante se non decisivo: di pari passo all’esplosione dei giocatori sono cresciuti anche prezzo e concorrenza: il Bayern Mo-naco ha offerto 20 milioni per Lemar e in Inghilterra è tenuto in grandissima consi-derazione Bakayoko. Tra i club interessati a quest’ultimo c’è anche il Leicester di Ra-nieri, fresco campione d’Inghilterra, alla ri-cerca di un eventuale sostituto del moto-rino di centrocampo N’Golo Kanté, osser-vato speciale della Juventus e delle princi-pali big europee.

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Parte l’assaltoa Bernardo SilvaPressing bianconero sul MonacoNuovi contatti con la dirigenzae blitz per la sfi da con il Lione

FILIPPO CORNACCHIAFABIO RIVATORINO

La parole d’ordine per l’as-salto alla Champions si chiamano “qualità” e “tec-nica”, vocaboli carissimi a Massimiliano Allegri. Il “Conte Max” insiste per do-tare la Juventus 3.0 di una variabile impazzita in gra-do di agire sia dietro alle punte che come mezz’a-la d’inserimento o esterno offensivo. Nella lista della Juventus, accanto ai vari Oscar, Isco e Pastore, sale di posizioni Bernardo Sil-va. Il portoghese è un vec-chio pallino dalla carta d’i-dentità però giovanissima. Sarà anche un ‘94, quindi un anno più giovane di Paul Pogba e Paulo Dybala, ma da due stagioni è un assolu-to protagonista del Monaco di Leonardo Jardim: 32 pre-senze e 9 gol l’anno scorso, 31 partite e 7 reti nell’attua-le Ligue 1. I bianconeri ne hanno parlato col Mona-co a gennaio e anche nelle ultime settimane. Sondag-gi e colloqui accompagna-ti da costanti missioni nel Principato per verificarne dal vivo i progressi. Il Na-zionale portoghese ha su-perato gli esami e a breve Juventus e Monaco potreb-bero vedersi per parlare in modo approfondito di lui e di alcuni suoi compagni di squadra, su tutti Bakayoko e Lemar, senza dimentica-re il più esperto Moutinho.

In ascesaBernardo Silva è in corsa con altri concorrenti, ma di sicuro è uno dei più rag-giungibili per la Juventus. E’ un pezzo caro della gioiel-leria monegasca (25-30 mi-lioni), ma rientra nei para-metri bianconeri: in corso Galileo Ferraris gli investi-

PRINCIPATO JUVE

TORINO. Ma il primo grande “colpo” bianconero - nei piani del presidente Andrea Agnelli, del vicepresiden-te Pavel Nedved e dell’am-ministratore delegato Bep-pe Marotta - dovrebbe es-sere il tecnico Massimilia-no Allegri. A quanto pare, infatti, il tormentone legato al pro-lungamento del contratto dello stratega livornese (in scadenza a giugno 2017: e per principio Marotta non

C’è l’intesa sul progettoe sulle cifre: entro dopodomani l’incontroe l’annuncio che possono chiudere il tormentone

TUTTO PRONTO PER IL PROLUNGAMENTO

Ma il primo “colpo” sarà Allegri: venerdì la fi rma

Massimiliano Allegri con l’ad Beppe Marotta (LAPRESSE)

Il ds bianconero Fabio Paratici

menti “pesanti” preferisco-no riservarli ai talenti più giovani. Non sono coinci-denze, infatti, i 20 milioni investiti per Morata (2014) o i 40 per Dybala (2015), sen-za dimenticare i 26 per Aex Sandro (sempre nel 2015) e i 25-30 che i campioni d’Ita-lia hanno messo in preven-tivo di spendere in questa sessione per André Gomes, compagno di Bernardo Sil-va nel Portogallo di Cristia-no Ronaldo.

Il blitzBernardo Silva è stato av-versario della Juventus nella Champions 2014-15 e nel-la doppia sfida di Coppa si era fatto notare per tec-nica, abilità nel dribbling e nello stretto. Negli ulti-mi dodici mesi è matura-to ulteriormente, crescen-do in modo particolare dal punto di vista tattico. Il suo nome è rispuntato nei re-centi discorsi tra i dirigen-ti e Massimiliano Allegri. E’ uno dei 4-5 candidati per il celebre ruolo di centrocam-pista offensivo/trequarti-sta. Un osservatore della Ju-ventus dovrebbe spiare Ber-nardo Silva anche sabato, nell’attessissimo big match in casa del Lione. Una sorta di spareggio per il secondo posto Champions alle spal-le del Psg.

IncontriSecondo i ben informati, la Juventus presto - forse già la prossima settimana - in-contrerà il Monaco per par-lare proprio di Bernardo Sil-va (soprattutto) e dei suoi “fratelli”. Colloqui e contatti che chiariranno alla Juven-tus la possibilità di accende-re l’operazione. La pista è concreta e se verrà percor-sa con decisione si capirà nel dettaglio nelle prossi-me settimane. Dipenderà anche dalle notizie che ar-riveranno da Madrid (vedi Isco), Londra (Oscar) e Pa-rigi (Pastore). Oltre che da Barcellona, visto che Ber-nardo Silva è tenuto d’oc-chio anche dai catalani.

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Bernardo Silva, 21 anni (LIVERANI)

FILIPPO CORNACCHIAFABIO RIVATORINO

Gli osservatori bianconeri sono ospiti qua-si fissi sulle tribune del Louis II, lo stadio-teatro del Monaco. Più che il fascino di Monte-Carlo e del suo lusso, sono i gioiel-li di Leonardo Jardim ad attirare la Juven-tus nel Principato. Tra i dirigenti dei due club i rapporti sono ottimi e le chiacchie-rate frequenti. Da diversi mesi Giuseppe Marotta e Fabio Paratici prendono infor-mazioni sul portoghese Bernardo Silva (di cui parliamo nel dettaglio a pagina 2). Ma il 21enne fantasista, compagno di Nazio-nale di Cristiano Ronaldo e di André Go-mes, non è l’unico talento del Monaco nel

La Juve, a margine dei discorsi per Bernardo Silva, si è informata sui due francesi: su Lemar c’è pure il Bayern, su Bakayoko il Leicester di Ranieri

E occhio ai gioielli Lemar e BakayokoMarotta a caccia di nuovi talenti Under 21: seguiti pure il jolly offensivo e il mediano del Monaco

Bernardo Silva è dunque pronto a scalare posizioni e gerarchie nella lista delle preferenze bianconere per ciò che concerne le opzioni per la nuova trequarti bianconera. Restano comunque in lizza, però, ovviamente, altri nomi per i quali il tecnico Massimiliano Allegri s’è speso in prima persona. Vale a dire Isco del Real Madrid e Oscar del Chelsea, senza dimenticare Pastore del Psg e Mkhitaryan del Borussia Dortmund. Vecchi pallini sempre di moda. Tutti e quattro garantirebbero quell’ulteriore apporto in termini tecnici e qualitativi che l’allenatore bianconero (e non soltanto lui...) ritiene fondamentale per guadagnare in competitività in Europa. L’orientamento della Juventus, in questo momento impegnata soprattutto nella chiusura della trattativa per André Gomes del Valencia, è quello di puntare su profi li duttili impiegabili con differenti sistemi di gioco (4-3-1-2 e 3-5-2). Tra le priorità della Juventus c’è sempre l’attacco, visto che il Real Madrid è deciso a riprendersi Alvaro Morata sfruttando la clausola di recompra da 30 milioni di euro. Il primo obiettivo resta Edinson Cavani (Psg), ma occhio anche a Lukaku dell’Everton e Batshuayi del Marsiglia. Attenne dritte pure in difesa (Mustafi guadagna consensi) e sulle corsie esterne: in Francia è stato accastato anche Aurier (Psg) ai campioni d’Italia.

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Isco e Oscarle alternative“di grido”

Isco, 24 anni, del Real Madrid (IMAGE SPORT)

Giusto mixClasse ’94, ma vanta già grande esperienza internazionale: ecco perché Silva piaceLe cifrePer il cartellino del giocatore, i vertici monegaschi chiedono 25-30 milioniLe rivaliAttenzione alla concorrenza della Liga: il Barcellona medita contromosse

è disposto ad affidare le sue squadre ad un tecnico in scadenza di contratto) do-vrebbe terminare venerdì. E con un lieto fine, ovvia-mente, secondo piani e au-spici societari.

L’incontroVenerdì, quando cioè i di-rigenti pentascudettati e il tecnico biscudettato si tro-veranno allo scopo di defi-nire gli ultimi dettagli e ap-porre le firme in calce ad un contratto con scaden-za giugno 2018. Seguiran-no - come ormai da ritua-le - il “cinguettio” di rito, il comunicato stampa, la con-ferenza.

L’ormai famoso «uno si

trova, ascolta il progetto e poi se concorda firma se no alza la mano e se ne va» (Al-legri dixit) che aveva reso più piccanti le ultime set-timane in casa biancone-

ra, dunque, non suscita più grossi timori. Fino ad ora, almeno, altre big europee non sono state in grado di far vacillare i buoni propo-siti bianconeri di Allegri e,

di contro, la società bianco-nera ha dato garanzie (sem-mai ce ne fosse stato biso-gno) in merito alla volon-tà di consegnare al Conte Max una squadra ancora più forte e competitiva, in ottica 2016-17. Una squa-dra, cioé, che faccia anco-ra affidamento sulle doti di Paul Pogba e Paulo Dybala; ergo una squadra che pos-sa davvero ambire a lotta-re sino all’ultimo per la vit-toria della Champions Lea-gue. Le ambizioni di gloria europea di Massimiliano Allegri collimano perfetta-mente con quelle della so-cietà. E il tecnico ha matu-rato la convinzione di poter continuare un ciclo vincen-

mirino della Juventus. Se in passato si è parlato del connazionale Joao Moutinho, esperto centrocampista di qualità, nelle ultime settimane la Juventus ha messo gli occhi su due pezzi da novanta dei bian-corossi e dell’Under 21 transalpina: Tie-moué Bakayoko e Thomas Lemar. Il pri-mo è un ‘94, il secondo addirittira un ‘95. Bakayoko, origini ivoriane, è un media-no fisico e potente; mentre Lemar, ester-no d’attacco o trequartista, è considera-to dagli esperti come un talento assoluto. Gli osservatori bianconeri hanno compi-lato numerose relazioni sui due, tutte mol-to positive. Non a caso Marotta e Paratici hanno già fatto un sondaggio esplorativo con il club del Principato. Una chiacchie-rata per conoscere le richieste dei mone-gaschi e i possibili margini d’azione. Inte-ressarsi non significa essere sicuri di ac-quistarli, anche perché questa è la fase del mercato dove si progettano i colpi, si con-tattano molti giocatori e si stabiliscono le gerarchie dei successivi affondi. Per ogni

te, in bianconero. Oltre che, in soldoni, ha ottenuto pieno riconosci-mento di meriti professio-nali con un ingaggio di li-vello assoluto (5 milioni di euro a stagione, con bonus legati agli obiettivi raggiun-ti) che faranno di Allegri il tecnico più pagato della Se-rie A.

RelaxOggi il tecnico guiderà la ri-presa dei lavori, a Vinovo, in vista della sfida di cam-pionato in programma do-menica a Verona, ma più ancora - in generale - in vi-sta della finali di Coppa Ita-lia in agenda il 21 maggio a Roma contro il Milan. Una

volta terminata la stagione agonistica, però, il tecnico non staccherà completa-mente la spina con il mon-do del calcio, anzi. Fresco fresco di prolungamento contrattuale con la Juven-tus, si concederà una diva-gazione sul tema grazie al suo Junior Camp, a Livor-no. Che a quanto pare sta raccogliendo grande suc-cesso: «Livorno mia, sei in-credibile: in 2 settimane già esauriti i posti disponibili per il 2º #MrAllegriJunior-Camp! Grazie mille, ci ve-diamo presto!», cinguetta-va ieri il tecnico. Orgoglio-so e soddisfatto.

F.R.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Thomas Lemar, 20 anni, trequartista ed esterno d’attacco del Monaco: 25 match e 5 gol in Ligue 1 (LIVERANI) Tiemoue Bakayoko, 21 anni, mediano del Monaco: 17 presenze e 1 gol nel campionato francese (LIVERANI)

Da qualche anno, ormai, in tema di giovani talenti e - più ancora - di giovani talenti francesi, la Juventus può contare sui positivi effetti dei fenomeni Pogba e Coman. Due campioni, cioè, che proprio alla Juventus sono riusciti a trovare piena consacrazione e che ora, nei fatti e nelle parole, rappresentano una sorta di testimonial viventi, di spot dell’utilità, per un baby ambizioso, di tentare la sorte proprio

nel club bianconero. Pogba, a suo tempo, non si fece remore alcune a lasciare addirittura il Manchester United, ma ora continua a dichiarare amore e fedeltà alla Juventus. Coman, invece, la Juventus l’ha lasciata ma ha spiegato: «E’ stata soltanto una scelta tattica, ma devo ammettere che come si lavora e si impara alla Juventus non lo si fa in nessun’altra società».

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SULLE ORME DI...

Pogba-Coman: i testimonial

Il portoghese risponde all’identikit dell’uomo di qualità che cercano Allegri e la Juve: discorsi imbastitie pronti a decollare

Il tempismo, in questi casi, può far risparmiare parecchie milionate di euro. Così come i buoni rapporti con le società. Ecco perché la Juventus sta curando con particolare attenzione l’uno e gli altri. Con il Monaco, ad esempio: società amica e, non a caso, ricca di talenti che fanno gola alle big d’Europa (club bianconero compreso). L’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici stanno intensifi cando i contatti e sciogliendo i residui dubbi. Bernardo Silva può rappresentare un profi lo perfetto per rinforzare la Juventus: quel trequartista giovane e forte in grado di rendere felice, una volta per tutte, Massimiliano Allegri e le sue ambizioni da 4-3-1-2. Onde evitare di trovarsi invischiati in una clamorosa asta al rialzo, occorre però che la Juventus anticipi la concorrenza e anticipi l’eventuale effetto Europeo (facile ipotizzare che rialzi, se il portoghese desse spettacolo...). Ecco perché, insomma, Marotta e Paratici stanno premendo sull’acceleratore.

L’importanzadi anticiparel’effettoEuropei

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a Bernardo Silva

za dimenticare i 26 per Aex

nica, abilità nel dribbling

Nuovo ingaggioIl tecnico guadagnerà 5 milioni di euro a stagione, con bonus legati agli obiettivi

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MERCOLEDÌ 4 MAGGIO 2016www.tuttosport.com

5TUTTOSPORTJUVE PENTACAMPIONE DA RECORD 34°

Gregory Van der Wiel, 28 anni: 26 presenze, due gol e 5 assist in questa stagione al Psg (LIVERANI)

ANTONINO MILONETORINO

In principio fu Andrea Pirlo, scaricato dal Mi-lan (come, tre anni dopo, Massimiliano Al-legri) e accompagnato da Michele Pazienza e Reto Ziegler. Il trio non ebbe la medesima fortuna nella Juventus. Di più: soltanto uno avrebbe scritto buona parte della storia legata alla rinascita dei bianconeri. Regista di profes-sione, nato nel bresciano, con un compasso al posto del piede destro, Pir-lo levò le tende soltanto allo scoccare del quarto scudetto. Dal 2011 all’estate 2012, ecco Lucio, Nicolas Anelka, ma so-prattutto Paul Pogba: dalla notte al giorno, dalle “tocca-te e fughe” di una coppia di comprimari alla conferma del Polpo ad altissimi livelli. Quindi, ecco Fernando Llo-rente e Kingsley Coman (ce-duto, il francesino, anche per ricavarne una corposa plu-svalenza), per chiudere con Sami Khedira e Neto. Sono i colpi a parametro zero, per i quali Beppe Marot-ta e Fabio Paratici continuano a rappresentare la coppia più temuta del cal-ciomercato. E siccome l’appetito vien man-giando, prepariamoci ad assistere ad altri in-gaggi al top, non nel senso di stipendi inac-cessibili, ma di acquisti a sensazione. Meglio se poco conosciuti al grande pubblico, anche se in molti casi ci sono di mezzo rapporti pri-vilegiati con procuratori di spessore.

Parigi, è stato bello...Gregory Van der Wiel, per esempio, a 28 anni, è uno dei “mille” assistiti della scuderia tar-gata Mino Raiola. Che, per inciso, cura pure gli interessi di Paul Pogba (e Romelu Luka-ku, obiettivo del club bianconero pur non essendo in scadenza di contratto). Il terzino destro olandese non è un nome nuovo per chi mastica il mercato juventino. E’ segnala-to, in ogni caso, fra i potenziali partenti in un gruppo talmente corposo da comprendere anche Edinson Cavani, Javier Pastore, Salva-tore Sirigu e Marquinhos. Al Psg l’operazione restyling è già partita, e chissà se comprende-rà un altro “quasi svincolato” di lusso come Zlatan Ibrahimovic: è altamente improbabile (ad essere ottimisti) che lo svedese torni alla Juventus dopo la fuga post-retrocessione for-zata in B del 2006. Però, a 34 anni, Ibra cerca l’ultima avventura di una carriera da 385 gol in 672 partite. Numeri da paura, come l’in-

I top player a parametro zero

Dal 2011 la Juve ha abituato tutti all’ingaggio di un big senza spendere nulla Ecco i nomi in vetrina: Van der Wiel può lasciare Parigi. L’occasione IvanovicDa Pirlo a Pogba, passando per Llorente e Khedira: i successi bianconeri sono arrivati anche grazie ai colpi d’astuzia della dirigenza

gaggio da 15 milioni netti. In Ligue 1 gli oc-chi degli osservatori bianconeri si sono più volte posati anche su Nizza e Marsiglia: nel primo caso è il 29enne Hatem Ben Arfa, fu-mantino trequartista franco-tunisino (18 gol in 35 partite fra Ligue 1 e Coppe), a stuzzica-re la fantasia mercatara dei dirigenti juven-tini, attirati da un giocatore già gradito a Ba-yern Monaco e Atletico Madrid; nel secon-do, spunta il camerunese Nicolas N’Koulou, anni 26, difensore centrale adattato a media-no quando necessario. Siccome - Marotta dixit - la Juventus cer-ca «difensori giovani, ma anche eventuali opportunità legate a giocatori con esperien-za internazionale», al fianco del mai tramon-tato Mehdi Benatia in uscita dal Bayern Mo-

naco non vanno sottovaluta-ti i sondaggi fatti con i vertici marsigliesi, legati ai bianco-neri da un feeling stabilito ai tempi della cessione di Pao-lo De Ceglie e Mauricio Isla, senza contare l’interesse ju-ventino per il bomber belga Michy Batshuayi, anche lui in scadenza di contratto.

Dalla Premier alla SpagnaIl giro d’orizzonte toccherà altri Paesi. Come l’Inghilter-ra, destinazione Londra, con tappa fissa a Stamford Brid-ge: Juventus e Chelsea stan-no per mettersi a tavolino in modo da chiudere la questio-

ne Cuadrado una volta per tutte. Il colombia-no terminerà il prestito a Torino e poi torne-rà alla base, su richiesta esplicita di Antonio Conte che - si racconta - sarebbe pronto a di-sfarsi di più di un esterno attualmente in rosa pur di coccolarsi l’ex Fiorentina. A proposi-to di uomini d’esperienza, il serbo Branislav Ivanovic ne ha da vendere: 32 anni, ma con un contratto in scadenza a fine giugno nel-le fila dei Blues, forse prolungato per accon-tentare lo stesso ct della Nazionale, mentre José Mourinho s’affaccia alla finestra: Ivano-vic è stato un “protetto” dello Special One. Dalla Premier alla Liga, qualora Inter o Fe-nerbahce non chiudano l’affare a stretto giro di posta, anche la Juventus potrà entrare con-centramente in scena per soffiare Sofiane Fe-ghouli alla concorrenza: attaccante esterno abile su entrambe le fasce, il 26enne franco-algerino può diventare un’opzione interes-sante per i campioni d’Italia. In Olanda, inve-ce, occhi puntati su Tonny Vilhena, 21 anni, centrocampista in scadenza al Feyenoord e sul 24enne Nicolai Boilesen, eclettico difen-sore danese a “rischio” di svincolarsi dall’Ajax: un’estate fa piaceva parecchio al Genoa, ora può liberarsi gratis. Nell’aria c’è profumo di parametro zero: la Juve si è già messa sull’at-tenti.

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Francia mon amour Caccia in difesa e in attacco, tra Nizza e Marsiglia: non interessa solo il belga BatshuayiL’intreccio con Conte Ivanovic potrebbe tornare utile al futuro tecnico del Chelsea: ma se non rinnoverà...

CHI È IL PROSSIMO?

dato in scadenza il 30 giugno e attende soltanto la comu-nicazione ufficiale con tan-to di conferenza stampa alla presenza delle più alte cari-che societarie, il transalpino valuta più soluzioni, ivi com-presa la possibilità di saluta-re la compagnia. Tra la pro-posta di un prolungamento

annuale con opzione e la ri-chiesta di due anni “secchi”, c’è il rischio che le parti si sa-lutino in tutta tranquillità, senza il pericolo di una bur-rasca improvvisa. Nel caso di Evra, tuttavia, la questio-ne economica è soltanto una delle variabili da mettere in conto: occorre fare attenzio-ne anche alle prospettive del

TORINO. C’è chi resterà di si-curo, perché della vittoria non ci si accontenta mai ed alla Juventus ci sono tutte le condizioni per proseguire la striscia positiva. E chi, in-vece, sta valutando se conti-nuare o andar via, pur sen-za sbattere la porta: se sarà addio, tuttavia, basterà una stretta di mano per salutar-si, da gentiluomini. Andrea Barzagli e Patrice Evra vi-vono giorni opposti: acco-munati dalla soddisfazione per l’ennesimo trionfo, di-visi da un futuro potenzial-mente antitetico. Ma c’è un altro elemento che li met-te alla pari: entrambi sono stati pagati pochissimo. Non vanno catalogati nel grup-po dei parametri zero, però nella sostanza il loro ingag-

Barzagli non si tocca, Evra decide in 10 giorniPer il toscano la Juve pagò 300 mila euro, per il francese la spesa fu di 1,7 milioni: soldi mai così bene investiti

ARTEFICI DELLO SCUDETTO, SONO COSTATI POCO

L’attesa L’ex United studia la proposta di rinnovo, ma non è sicuro di restare: addio possibile

gio non ha provocato chissà quali “mal di pancia” in cor-so Galileo Ferraris. Per aver-li, la spesa complessiva è sta-ta di 2 milioni, euro più euro meno, cui vanno aggiunti i premi: il difensore di Fieso-le è costato 900 mila euro (300 mila per il cartellino, al-tri 600 mila di bonus a bene-ficio del Wolfsburg) mentre per il francese sono stati in-vestiti 2,2 milioni (1,7 più 500 mila euro in più nelle cas-se del Manchester United).

Resto, non resto...Trentaquattro anni ciascuno (Barzagli spegnerà 35 can-deline domenica prossima), eppure la coppia potrebbe dividersi a breve. Colpa - si fa per dire - di una decisione appesa al volere della fami-glia di Evra, giunto al capo-linea della seconda stagione da juventino, epperò in forte dubbio sul futuro. Così, men-tre il centrale toscano ha già firmato il rinnovo (biennale) del contratto che sarebbe an-

giocatore, ben consapevo-le del fatto che rispetto a ciò che si è verificato in questa stagione, nella prossima sarà Alex Sandro il titolare indi-scusso e indiscutibile, secon-do il progetto tecnico-tattico ideato da Massimiliano Al-legri. Non si tratterebbe di una “punizione”, piuttosto di rispettare l’ordine natu-rale delle cose. E non è così scontato che il francese de-cida di rimanere alla Juven-tus nella doppia veste di con-fermatissimo uomo spoglia-toio e rincalzo. Di spessore, ma pur sempre una riserva. La prossima settimana gli agenti di Evra incontreran-no Beppe Marotta e Fabio Paratici, quindi entro metà maggio (al massimo, dopo la finale di Coppa Italia del 21) sarà fatta definitiva chia-rezza sull’argomento. Rima-nere oppure lasciarsi «così, senza rancor»: questo è il di-lemma...

A.MI.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sarà in edicola a partire da sabato, ma già promette benissimo. Il nuovo numero del Guerin Sportivo si presenta sempre più ricco di sorprese: così, dopo aver dedicato la copertina di maggio a Paulo Dybala e Gonzalo Higuain in qualità di protagonisti indiscussi della stagione di Juventus e Napoli, questa volta è il turno dei neocampioni d’Italia. “Scala reale” è il titolo che campeggia sulla prima pagina, dedicata all’impresa leggendaria dei bianconeri, entrati nella storia del calcio italiano dopo aver conquistato il 5° scudetto consecutivo. E’ il bis del Quinquennio d’Oro realizzato

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Ormai è un pensiero fisso, da snocciolare ogni volta che Beppe Marotta incrocia l’occhiolino rosso della telecamera: «Proveremo a cogliere le opportunità di mercato». E’ un mantra destinato a replicarsi nel prossimo futuro. Perché una delle caratteristiche più spiccate della gestione del dirigente varesino nel corso della sua avventura torinese è stata la capacità non soltanto di braccare i nuovi talenti prima degli altri, ma pure di pagarli poco o nulla. Così, archiviato il primo anno di “apprendistato” nell’era targata Andrea Agnelli, dall’estate 2011 in poi i grandi colpi a costo nullo sono andati di pari passo con il rispetto di determinati equilibri di bilancio. In soldoni: il parametro zero è un profilo che intriga Marotta e il suo braccio destro Fabio Paratici. Da Andrea Pirlo al prossimo colpo, il passo può non essere così lungo.

Grandi colpi Tutti gratis La specialità di Marotta

ILFATTO

ANDREA PIRLOIL REGISTA DEL CALCIO MODERNO Il centrocampista ora al New York City fu acquistatonel 2011: mollato dal Milan, arrivò a Torino da svincolato

PAUL POGBAARTISTA E GIOCOLIEREIl francese era senza contratto nel Manchester United di Ferguson nel 2012: un gentile dono per la Juve

SAMI KHEDIRAIL GEOMETRA DELLO SCUDETTO Il tedesco, l’estate scorsa,ha lasciato il Real Madrid dove non avrebbe avuto futuro: Marotta ne ha approfittato

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MENSILE ANNO CIV9 771122 171008

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evenienza. Può sempre ri-presentare il sistema Cham-pions di Monaco. Con Evra a sinistra nella difesa a tre e Alex Sandro più avanti nel centrocampo a cinque. Una soluzione importante che permetterebbe alla squa-dra di mantenere un equi-librio di ferro. Ma tutto di-pende da Chiellini. Come detto prima la speranza di

rivederlo protagonista è for-te. Forte come il suo carat-tere. Il Chiello, vicecapita-no (e se recupera Neto che prenderà il posto di Buffon sarà proprio Chiellini, even-tualmente, ad alzare la Cop-pa), vuole esserci. Ha fretta di guarire ma nello stesso tempo non vorrebbe com-promettere la sua partecipa-zione ai prossimi campio-nati europei. Perchè questi

TORINO. Juve in grande emer-genza. Domenica a Vero-na contro la squadra di Del Neri i bianconeri scende-ranno in campo senza quat-tro giocatori squalificati: Hernanes, Pogba, Lichtstei-

Dubbio Morata e quattro squalificati

Alvaro Morata, 23 anni: 11 gol stagionali (GIGLIO)

Forte contusione per lo spagnolo, ma nessuna lesione. Hernanes, Pogba, Mandzukic e Lichtsteiner squalificati per un turno

EMERGENZA COL VERONA

CAMILLO FORTETORINO

Giorgio Chiellini migliora e per la finale di Coppa Ita-lia contro il Milan il 21 mag-gio dovrebbe farcela. Ma la situazione non è facile e va monitorata con molta at-tenzione. Per il bene di tut-ti. Della Juve, del giocato-re e della Nazionale perchè in caso di nuovo ko il difen-sore rischierebbe di saltare la fase finale dei campiona-ti europei. E chissenefrega, magari pensa un tifoso ju-ventino. In realtà il giocato-re è stipendiato dal club ma la stessa Juventus sa bene quanto ci tenga un suo tes-serato a disputare la compe-tizione più esaltante d’Euro-pa. Quindi farà attenzione. Sia chiaro: Chiellini sarà a completa disposizione per il match dell’Olimpico con-tro i rossoneri ma, probabil-mente, gli verrà condona-ta l’ultima partita di cam-pionato il 14 o il 15 con la Sampdoria, visto che non conta nulla per il campiona-to. In questo modo Giorgio Chiellini avrà sei-sette gior-

Chiellini si giocaMilan ed EuropeiAllegri e il suo staff hanno studiato un lavoro particolare, evitando rischi di ricadute, per il recupero completo del difensore

Straordinari con obiettivo finale di Coppa Italiama senza rischiare di perdere la maglia azzurra

Giorgio Chiellini, 31 anni, quest’anno ha collezionato 31 presenze (IMAGE SPORT)

Sfortuna Considerando l’ultimo ko il bianconero quest’anno si è fermato sei volteMarchisio riparte Dopo l’operazione il centrocampista ha cominciato la rieducazione

ner e Mandzukic, ammoni-ti della sfida casalinga vit-toriosa con il Carpi per 2-0. Più Chiellini e Morata indi-sponibili. Massimiliano Al-legri, allora, avrà la possi-bilità di far giocare chi sino ad oggi ha avuto meno spa-zio di altri. Verrà schierato Khedira assieme a Lemina e Sturaro. Con Lichtsteiner a destra e Alex Sandro a si-nistra. In difesa soliti tre: Ru-gani, Bonucci e Barzagli. In

avanti Zaza e Dybala. Sì, sta-volta Zaza dovrebbe partire dal primo minuto. Non es-sendoci Mandzukic (squa-lificato) e Morata (acciacca-to) nessuno può togliergli la soddisfazione di comincia-re un match dall’inizio. E’ da un po’ (tanto) di tempo che non succede.

Morata ok ma...Ieri Alvaro Morata è stato sottoposto agli esami del

caso che hanno escluso le-sioni muscolari. Una buo-na notizia in vista della fi-nale di Coppa Italia contro il Milan. Difficilmente lo spa-gnolo verrà schierato dome-nica (ore 20.45) contro il Ve-rona. Una partita che sotto l’aspetto della classifica non ha niente da dire visto che il Verona è matematicamen-te retrocesso in serie B ma importante per mantenere la condizione in vista della

finale di Coppa Italia. Mas-similiano Allegri ha ribadi-to in più di una circostan-za che vuole una squadra più tonica di quella che ha sconfitto il Carpi. L’appun-tamento della Coppa Italia, poi, non può concedere ri-lassamenti pericolosi. Trop-po importante l’impegno.

Giudice SportivoSono 11 i giocatori squalifi-cati (tutti per un turno) dal

ni in più per trovare la con-dizione migliore. Se non ci fossero stati gli europei di mezzo tutto sarebbe stato più facile...

Sesto incidenteRicordiamo che il difensore si infortunò durante un al-lenamento due giorni pri-ma della sfida di Firenze del 24 aprile. Lieve distorsione al collaterale del ginocchio destro. Tempi di recupero: 15-20 giorni. Quindi sono passati undici giorni. But-tarlo nella mischia contro la Sampdoria, ai limiti dei tempi stabiliti per il recupe-ro, sarebbe un azzardo. Con-tro il Milan, sei giorni dopo, un po’ meno. Ecco perchè è probabile rivederlo pro-tagonista contro i rossone-ri. Dove serve di più. Anche perchè per quella partita Le-onardo Bonucci è squalifi-cato. Quindi serve, nella ma-niera più assoluta, il recu-pero di Chiellini. Questo è il suo sesto infortunio sta-gionale. Insomma, un’anna-ta tutta da dimenticare. Mai come nell’ultimo periodo il giocatore è stato a guardare i compagni giocarsi parti-te importanti, lui abituato a stare sempre in prima linea ha sofferto tremendamente.

Alternativa prontaMassimiliano Allegri, co-munque, è pronto ad ogni

sono gli appuntamenti a cui nessun giocatore al mondo vorrebbe mancare. A propo-sito: ieri Claudio Marchisio, dopo l’intervento chirurgi-co, ha cominciato la riedu-cazione.

La caricaTorniamo a Chiellini: è di buon umore, sereno, con-vinto di poter riscattare la sfortunata stagione con la conquista (in campo, da protagonista) della Coppa Italia e disputare un grande campionato europeo. Anto-nio Conte punta molto su di lui per cercare di sorprende-re le super corazzate euro-pee e disputare un torneo da grande protagonista. In due mesi può togliersi sod-disfazioni significative a li-vello personale: e poi avrà tempo per concentrarsi su quello che tutto l’ambiente bianconero insegue da tem-po: quella Champions Lea-gue che, visti i valori tecni-ci mostrati dal campo, non è poi così lontana. L’impor-tante è crederci e, soprattut-to, avere i giocatori migliori nel pieno della forma quan-do arriveranno le partite che contano. Ma adesso il pen-siero corre alla finale del 21 maggio. Non sarebbe male conquistare la seconda Cop-pa Italia di fila. Sarebbe un altro record, uno dei tanti.

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La finale di Coppa Italia contro il Milan non è una partita qualsiasi. La Juve può conquistare un altro trofeo, quindi un nuovo record. Perchè se dovesse alzarla in due anni vincerebbe sia lo scudetto sia la Coppa Italia. Di fila, s’intende. Più la Supercoppa italiana in attesa di giocare la prossima a Natale. La squadra bianconera, dunque, si prenderebbe un altro pezzo di storia del calcio italiano, alla faccia di chi continua a parlare di aiuti e aiutini. Per questo Massimiliano Allegri chiede ai suoi grandissima concentrazione per non fallire l’appuntamento con la leggenda. Poi, la prossima stagione, partirà l’assalto alla Coppa più importante. Quella che manca.

Allegri tiene tutti all’erta L’obiettivo è la Coppa

ILFATTO

Giudice sportivo dopo la 17/a giornata di ritorno di Serie A. Oltre ai biancone-ri Hernanes, Pogba, Licht-steiner e Mandzukic ci sono Murillo (Inter), unico gio-catore espulso nell'ultimo turno, Keita (Lazio), Felipe (Udinese), Gentiletti (La-zio), Gori (Frosinone), Kr-sticic (Sampdoria) e Tomo-vic (Fiorentina).

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9TUTTOSPORTJUVE PENTACAMPIONE DA RECORD 34°

CHAMPIONS

CAMILLO FORTE

Gerard Piqué, fortissimo di-fensore del Barcellona, in-tervenendo alla premiazio-ne del Gentleman Fairplay Award 2016 ha parlato (mol-to) del calcio italiano in ge-nerale e di quello biancone-ro in particolare. Ricorda... «La finale di Berlino della passata stagione? Abbiamo giocato bene ma dopo il gol dell’1-1 ha dominato la Juve. Poi, per fortuna, la nostra rete che ci ha permesso di concludere con tranquilli-

Piqué: «Juve, presto tocca a te»tà. I bianconeri negli ultimi anni stanno dominando e in questa stagione hanno fat-to una rimonta incredibile. A questo punto la squadra campione d’Italia può vin-cere la Champions in qua-lunque momento. Se Pogba ci può servire? Non è una decisione mia ma del club e dell’allenatore. Credo, co-munque, che gli attuali gio-catori a nostra disposizione abbiano tanto talento». In-somma, la Juve comincia a far paura per davvero ed a essere rispettata. Piquè ha

ammesso che la finale del-lo scorso anno non è stata una passeggiata per il fortis-simo Barcellona. Anzi, in al-cuni frangenti ha avuto pau-ra per davvero. Barcellona e Juventus sono le grandi eli-minate di questa stagione e puntano a riscattarsi tra po-chi mesi. Magari la finale del 2017, a Cardiff, sarà dispu-tata tra Juventus e e Barcel-lona. Chissà: tutto può suc-cedere. Di sicuro le due for-mazioni saranno competiti-ve ai massimi livelli.

©RIPRODUZIONE RISERVATAGerard Piqué, 29 anni

PORDENONE

TORINO. Più che alleanze, sono collaborazioni. Amicizie sem-pre utili, soprattutto per arri-vare prima della concorrenza sui talenti italiani che giocano nelle categorie inferiori. La Ju-ventus punta molto sul “made Italy” e continua a stringere sinergie in giro per l’Italia. Se quella con il Sassuolo del pa-tron Giorgio Squinzi è quella più famosa (con gli emiliani sono stati concretizzati diversi colpi in tandem, a partire da Zaza), sono tante le società con cui i bianconeri vantano rapporti privilegiati. Una cor-sia preferenziale, d’ora in poi,

La Juve allargala mappa-alleanze

sarà anche quella con il Por-denone: ieri una delegazione della società friulana, guidata dal presidente Mauro Lovisa, si è recata a Vinovo. Tra i due club è stata imostata una col-laborazione ad ampio raggio: la Juventus monitorerà i mi-gliori ragazzi del Pordenone e in cambio girerà in futuro al-cuni dei suoi giocatori usciti dalla Primavera al club nero-verde che attualmente milita in Lega Pro. Più o meno quel-leoche succede in altre piazze, tanto in Italia (vedi Lanciano, Cesena, Pro Vercelli...) quan-to all’estero: dagli olandesi del Den Bosch, agli spagnoli del Leganes, passando per i te-deschi dell’Eintracht Fran-coforte, gli austriaci del Ra-pid Vienna, i belgi dello Zul-te Waregem...

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche il club friulano (Lega Pro) ha stretto un rapporto di collaborazione con i bianconeri per lanciaree scoprire nuovi talenti

MODELLONasce uno JuventusStadium in AlbaniaE’ stata presentata la nuova casa della Nazionale di Gianni De Biasi: si ispira allo Juventus Stadium. Sarà pronto entro il maggio 2018, si chiamerà Arena Kombetare, avrà una capienza di 25 mila posti. Il premier Rama: «La Nazionale avrà uno stadio a livello europeo e questo ci consentirà di candidarci a ospitare una fi nale di Supercoppa Europea o Europa League. Vvoglio che questo stadio abbia un’infl uenza notevole anche nel resto d’Europa. Sarà

aperto e funzionante tutti i giorni, come l’impianto della Juventus».

#SFIDOLAFAMEAnche Barzagli testimonial per Oxfam Sabato e domenica, in occasione della 37ª giornata, torna sui campi della Serie A TIM la campagna di raccolta fondi di Oxfam Italia Sfi do la Fame in collaborazione con Lega Serie A, FIGC e AIA. Testimonial dell’iniziativa, Barzagli, Florenzi, Matri Davide Cassani, Fiona May, Gigi Mastrangelo e Francesca Schiavone #sfi dolafame. Sms 45509.

IN PILLOLE

FLASH MOB ALLO STADIUM

Sì, è esplosa la...zittituttimania. La nostra maglietta scudetto sta andando a ruba. Pronti via, un esaurimento scorte. Ora - in settimana, a grande richiesta - nuove disponibilità. Per assecondare il grande moto d’orgoglio del popolo bianconero. Tutti pronti a sfoggiare la nuova maglietta in occasione dei festeggiamenti per il tricolore a margine di Juventus-Sampdoria.

Mandateci foto e video, sbizzarritevi con l’hashtag #fi noalla fi nezittitutti. Pubblicheremo sul giornale le immagini più curiose e su tuttosport.com i video più divertenti. Inoltre, nei prossimi giorni, vi stupiremo con nuove iniziative: dal 10 maggio le lamine da collezione di Bola� , con le prime pagine scudetto. E, sabato, il poster di Leonardo Bonucci.

E’ sempre più...Zittitutti mania

Luca Toni, 38 anni: 6 gol in 24 partite stagionali (LAPRESSE)

OGGI L’ANNUNCIO

Toni dà l’addio al calcioe domenica vuole il golVERONA. Reduce dalla sconfi tta di Reggio Emilia con il Sassuolo, il Verona ha ripreso ieri la preparazione a Peschiera in vista della gara di domenica sera al Bentegodi con la Juventus. E' rientrato in gruppo Helander, cure riabilitative per Albertazzi, Fares, Pazzini e Souprayen. Lavoro differenziato programmato per Viviani. Terapie per Siligardi, dopo i postumi di un risentimento al fl essore della gamba destra accusato domenica: nelle prossime ore gli esami diagnostici. Oggi è in programma una seduta pomeridiana a porte aperte. Ma soprattutto, stamattina è in programma in sede una conferenza stampa di Luca Toni, nel corso della quale è presumibile che l'attaccante campione del mondo nel 2006 a Berlino annunci il suo addio al calcio. Toni lo avrebbe già confi dato ad alcuni amici

nei mesi scorsi e pare che adesso sia arrivato il momento di annunciarlo a tutti. Per lui, ultimo re di Verona (50 reti in tre stagioni), un capolinea che non avrebbe desiderato, vista la retrocessione del Verona in serie B. E proprio per questo, la sua probabile passerella fi nale davanti ai suoi tifosi nella gara di domenica, dà un signifi cato alla partita tra Hellas e Juventus, due squadre che a questo campionato non hanno più nulla da chiedere. Verona retrocesso e Juve già campione d'Italia, infatti, si affronteranno presumibilmente per onore di fi rma, anche se è indubbio che i gialloblù vorranno tentare l'impresa nell'ultima giornata casalinga del campionato, e i bianconeri non staranno di certo a guardare, visto che sono reduci da una striscia positiva impressionante.

ANTONIO SPADACCINO

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calcio serie a10 TUTTOsPOrT MerCOLeDÌ, 4 MaGGiO 2016

calcio serie a TUTTOsPOrT 11MerCOLeDÌ, 4 MaGGiO 2016

MaRco BoTOriNO

Il Torino del futuro, in attac-co, avrà, anche, il volto di Lu-cas Boyé, attaccante argenti-no di 20 anni del River Plate, in prestito ora in questa sua ultima stagione sudameri-cana al Newell’s Old Boys. Il club torinista lo ha preso ri-uscendo a soffiarlo al fotofi-nish sia al Bologna che alla Roma. Decisivo un blitz sot-to la Mole proprio del bom-ber, rimasto affascinato dal clima della tifoseria grana-ta e della curva Maratona in una partita vissuta di perso-na al Grande Torino, e con-vinto maggiormente dal pro-getto: in giallorosso avrebbe avuto garantito meno spazio per potersi mettere in mo-stra mentre l’idea emiliana lo affascinava meno rispet-to al Toro. In queste settima-ne sta seguendo a distanza le gesta della sua prossima squadra, esaltandosi per le immagini su internet del 5-1 di Udine, e non vede l’ora di iniziare la sua nuova av-ventura italiana. Nonostan-te fosse in regime di svinco-lo, per tesserarlo, il Toro do-vrà spendere poco meno di due milioni tra commissio-ni agli agenti e il suo entou-

E Boyé potrà esaltare Belotti

Boye era in scadenza col River e arriverà al Toro per una spesa complessiva di circa 2 milioni di euro

alla ScoPERTa DEl BoMBER aRGENTiNo SoFFiaTo a BoloGNa E RoMa

La giovane punta presa dal River Plate, ora in prestito al Newell’s Old Boys, non vede l’ora di iniziare l’avventura granata

MaRco BoNETToTOriNO

Erano giovani e forti, se chiudiamo gli occhi ne sentiamo il respiro alle spalle, e ci indicano ancora una rotta. Sono gli Angeli di Superga: valori e non sol-tanto volti, insegnamenti e non solo vittorie, rispetto e non solo colore. Oggi è il 4 maggio e il Toro si moltipli-ca in un volano di richiami, per quella misteriosa leg-ge che mescola l’amore con la morte e conduce a nuo-va vita. Accadde 67 anni fa. L’aereo del Grande Torino si schiantò contro il terra-pieno della basilica di Su-perga, al rientro da un’a-michevole a Lisbona con il Benfica.

il mondo chiamavaErano le cinque del pome-riggio, la pioggia imperver-sava su Torino, la nebbia abbassò le palpebre, la notte anticipò le lancette dell’orologio. Morirono tut-ti, giocatori, dirigenti, al-lenatori, giornalisti, equi-paggio. In 31. E morì anche un’Italia: un popolo non solo di sognatori, ma anche di costruttori, nel 1949. Se ne andò una squadra uni-ca, inimitabile, con i suoi record in corso, interrot-ti dal fato. A volo d’uccel-lo: i cinque scudetti di fila, la prima accoppiata trico-lore-Coppa Italia, i 10 gio-catori titolari in una parti-ta della nazionale, le vit-

E’ il 4 maggio: migliaia di tifosi tornano sul colle, dove 67 anni fa morì il Grande Torino. In ricordo di don Aldo, l’ultima volta di Glik

2016: RITORNO AL FUTUROUn anno speciale per caricarsi e riconquistare l’europa

torie per 10 a 0 in serie A, il primato di successi e di gol segnati in campionato, e via dicendo. Ma il Grande Torino, soprattutto, prese per mano tanta Italia, nel dopoguerra. Regalando a questo Paese, uscito deva-stato dalla dittatura e dal-la guerra, un sorriso, una fonte di dignità, un moti-vo di riscatto, una speranza grande come il mondo. Ed era una squadra così forte, quella, che per l’appunto da tutto il mondo era chia-mata: per tournée in Sud America piuttosto che in Europa, a mostrar meravi-glia. Altro che Champions League: manco esisteva, negli Anni 40! Da una di quelle esibizioni nacque la morte, e per la stessa ra-gione la gloria diventò leg-genda. Era il 1949, sì: e al- Migliaia di tifosi a Superga: un rito che si ripete tutti gli anni, il 4 maggio (LaPresse)

Urbano Cairo a Superga con alcuni bambini del vivaio granata (LaPresse)Kamil Glik davanti alla lapide del Grande Torino, con don Aldo Rabino (LaPresse)

degli applausi e dei cori di un popolo che combat-te la morte dimostrando quanto intenda vivere. Ed è un anno speciale, que-sto, perché ancor più spe-ciale fu quell’anno targa-to 1976, 40 primavere fa: il 16 maggio 1976 il capi-tano Claudio Sala e Puli-ci e Castellini e tutti i loro fratelli di avventura si ri-trovarono tricolori, perché lassù qualcuno di amava, e qualcuno li ama anco-ra, e li amerà sempre. Sì, Toro, lassù davvero qual-cuno ti ama, tanto quan-to i bambini continuano

a gremire il colle, in giorni così pregni da non cono-scere il peso del tramonto. E domenica contro il Na-poli il Torino di oggi bat-terà le ali per l’ultima par-tita in casa di questo cam-pionato, in uno stadio ap-pena ribattezzato Grande Torino. E a ottobre il nuovo Filadelfia sarà inaugurato, come una casa che rinasce sulle fondamenta del so-gno. Resta dunque la spe-ranza, oggi, sopra la morte. Ecco cosa si ode e si vede nell’anima, quando rintoc-ca il sentimento, tra i pa-renti anziani degli Angeli del 1949, tra i bambini che chiedono se tornerà mai il Grande Torino, tra gli adul-ti che invocano una cresci-ta, nell’identità granata del Toro di domani.

©riPrODUZiONe riserVaTa

Asticella da alzare I 40 anni del tricolore, lo stadio Grande Torino, il nuovo Filadelfia: crescere è un dovere

E’ un uomo assist In questa stagione ne ha già serviti 6 e si esalta nel ruolo di seconda punta

Maxi Lopez, 32 anni

Van Ransbeeck, 21 anni

lora oltre al calcio quei gio-catori lavoravano pure, chi aveva un negozio di verni-ci, chi un bar, e mica tut-ti possedevano l’automo-bile, anzi. E’ un pianeta che non esiste più, quel-lo di quei tempi. E per via del progresso tecnologico che nell’ultimo mezzo se-colo ha accelerato il tempo come mai, e della finanza cieca e della globalizzazio-ne furiosa, non sembra ne-anche che siano passati 67 anni, ma 167.

insegnate ai bambiniE’ tutto un altro calcio e un business e in fondo un altro mondo, il mondo d’oggi. Ma se proprio oggi, 4 mag-gio 2016, all’ora della trage-dia saranno migliaia le fa-miglie di granata in cima al colle di Superga, come

sempre, è perché quella squadra davvero possie-de ancora un senso... inar-restabile, realmente impe-rituro. E nel rito che si tra-manda tra le donne e gli uomini, nel passaggio di consegne dai nonni ai figli ai nipoti, nel testimone dei sentimenti che ci si passa nel cuore davanti alla la-pide, ma anche ogni gior-no dell’anno nei ricordi, si può scorgere, vivaddio, la voglia di valori d’un calcio antico, però non passato, bensì coniugato al futuro.

coincidenzeE’ un 4 maggio di un anno speciale. Nel tormento del-la morte, perché oltre al ri-cordo dei caduti di Super-ga ai aggiunge la memo-ria dolce, ma pure la rabbia umanissima, di non poter veder più tra noi, là all’al-tare, don Aldo Rabino. Sto-rico cappellano del Toro per più di 40 anni, mis-sionario, cittadino onora-rio per il suo operare per i poveri e i giovani, creato-re di ospedali in Brasile, di oasi di crescita in Piemon-te e Valle d’Aosta. Manca-to all’improvviso, in estate, un anno fa. L’omelia sarà celebrata da don Riccardo Robella, già autore di pace in occasione della benedi-zione popolare al Filadel-fia lo scorso ottobre, cre-sciuto nel Toro sotto l’ala di don Aldo. Sarà l’ultima volta di Glik capitano da-vanti alla lapide, perché la storia sta dicendo questo, il difensore polacco chiu-derà il suo ciclo in granata uscendo dalla finestra del prossimo mercato: ancora una volta leggerà i nomi dei caduti, e il silenzio dopo la preghiera calerà, prima

rage, la quota di formazione che spetta al River Plate e le percentuali sulle tasse rela-tive ai trasferimenti interna-zionali. In ogni caso al Toro sono sicuri di essersi assi-curati un talento di caratu-ra importante, sui cui biso-gnerà lavorare con intelli-genza affinchè riesca quasi subito a dare il meglio del suo potenziale. Che il Toro abbia fiuto per le punte è un dato di fatto, non un’opinio-ne sulla quale si possa di-scutere. Gli ultimi affari par-lano in maniera inequivo-cabile: da Cerci a Immobi-le, da Quagliarella a Belotti, con punto di domanda solo su Martinez che, peraltro, si

sta sciogliendo. Il venezue-lano evidentemente aveva bisogno di essere sfruttato con maggior continuità per esprimersi senza ansia sot-to porta. Dunque che Boyé, individuato dal diesse Pe-trachi come un talento sul quale conviene scommette-re, possa inserirsi nella scia dei suoi recenti predeces-sori in granata, è piuttosto probabile, anche se come al solito occorrerà metter-lo nella condizione di vive-re nella maniera più serena possibile il periodo di adat-tamento e ambientamen-to sia al nostro campionato che al nostro Paese anche se per gli stranieri sudamerica-

ni questi tempi sono solita-mente più ristretti.

Un bomber al servizioDotato di fisico non indif-ferente e gamba piuttosto veloce, con piede educa-to, Boyé si sta conferman-do come elemento d’attac-co interessante soprattut-to se sfruttato come secon-da punta. Nonostante il suo main target sia il gol, è più at-tirato dalla giocata dell’assist che dalla rete vera e propria. In questa stagione, a fronte di due marcatue sinora rea-lizzate, ha servito la bellezza di 6 palloni che i suoi com-pagni hanno trasformato in gol. Dando un’occhiata ad alcuni video che racchiudo-no alcune delle sue perfor-mance migliori, si intuisce la sua visione di gioco in fase d’attacco non proiettata solo al gol: nel suo campo visivo i movimenti dei compagni di reparto hanno sempre una posizione privilegiata. Sem-bra dunque un compagno prezioso per Belotti, in gra-do di esaltarlo con palloni invitanti. Così come il Gal-lo, Boye interpreta il ruolo dell’attaccante in chiave mo-derna, dunque è attento alla fase offensiva e difensiva ol-tre a svariare sull’intero fron-te dell’attacco. Il futuro del Toro è anche targato Boye, che in Argentina ha un so-prannome: “El Toro”. Un al-tro indizio...

©riPrODUZiONe riserVaTa

Superga, scudetto, Fila Anche così cresce il Toro

Andrea Belotti, 22 anni: il futuro del Toro è suo (PaVaN)

TOriNO. Risuonerà di nuovo an-che il nome di Renato Casal-bore, nella voce di Glik, quan-do davanti alla lapide, dopo la messa, il capitano del Torino leggerà i nomi dei 31 caduti. Casalbore, il fondatore e di-rettore di Tuttosport, perì con i campioni del Grande Torino, il 4 maggio del 1949. La mes-sa sarà celebrata dalle 17 in poi. Saranno alcune migliaia le persone sul colle. Chi salirà a piedi, chi in bici, chi arrive-rà in pullman, chi con la den-tera, la bella tranvia Sassi-Su-perga. Il parcheggio della ba-silica sarà off limits ai più. Per la prima volta, come da pe-tizione popolare accolta dal sindaco, la Mole si colorerà di granata in memoria del Gran-

MaRco Bo

TOriNONon soltanto Superga con la messa nella Basilica. Oggi, in occasione del 4 maggio, pres-so il Cimitero Monumentale di Torino, che ospita le salme di alcuni giocatori scompar-si nella tragedia del 1949, si svolgerà una commemora-zione particolare del Gran-de Torino. Condotta da Diego Piovano, a partire dalle 13,30, la rassegna onorerà la squa-dra leggendaria attraverso momenti artistici grazie an-che alla presenza del musici-sta Piero Mortara e del pittore Claudio Bellino (che si esibi-rà in una performance, dipin-gendo in nove minuti sulle note “live” della fisarmoni-

Il sindaco Fassino al Fila: «Il Grande Torino è un simbolo glorioso per tutta l’Italia». A Superga perì anche il fondatore di Tuttosport

Ispirato dalla fisarmonica di Mortara «fisserò l’essenza degli Invincibili attraverso l‘astrattismo». Dalle 13.30 al cimitero monumentale

Il Grande Torino vinse cinque scudetti consecutivi Claudio Bellino, 53 anni, ha esposto in Italia e in Brasile

La messa alle 17, poi la lapide E la Mole si accende di granata

Bellino prima della salita al Collecreerà un quadro “live” degli Eroi

la coMMEMoRaZioNE aNcHE UNa PERFoRMaNcE aRTiSTica

de Torino. Fassino ha visita-to il cantiere del Filadelfia: «Il Grande Torino è una squadra che ha lasciato un solco inde-lebile nella storia del calcio, di Torino e dello sport italiano. Il 4 maggio è la giornata simbo-lo del popolo granata, ma an-che di tutto il mondo sportivo. Quei ragazzi erano il simbolo

della rinascita italiana dopo le nefaste vicende della secon-da Guerra mondiale. Le gesta sportive del Grande Torino furono una riscossa italiana. Una squadra amata in tutto il mondo e da cui ogni cittadino italiano si sentiva rappresen-tato. Un legame indissolubile tra i tifosi e quella squadra che

verrà ancor più rinforzato con il nuovo Filadelfia».

le 31 vittimeI giocatori: Valerio Bacigalu-po, Aldo Ballarin, Dino Balla-rin, Émile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Riga-monti, Julius Schubert. I di-rigenti: Arnaldo Agnisetta, Ip-polito Civalleri, Andrea Bona-iuti (organizzatore delle tra-sferte della squadra granata). Lo staff tecnico: Egri Erbstein, Leslie Lievesley, Osvaldo Cor-tina (massaggiatore). I giorna-listi: Renato Casalbore, Renato Tosatti, Luigi Cavallero. L’equi-paggio: Pierluigi Meroni, Ce-leste D’Inca, Cesare Biancar-di, Antonio Pangrazi.

M.BoN.©riPrODUZiONe riserVaTa

ca che romperà il silenzio e la pace del cimitero). Atte-si anche Oskar degli Statuto, lo scrittore Giorgio Ciriachi, il poeta Ermanno Eandi, il gial-lista Riccardo Pedraneschi e Claudio Sala. Nonostante l’o-rario particolare e il giorno infrasettimanale, sono atte-se alcune centinaia di tifo-

si provenienti da tutta Italia, compresi i sempre presen-ti Fedelissimi Granata Pesa-ro (ingresso via Varano 35).

il quadro per il FiladelfiaA caratterizzare questo ricor-do così speciale, l’esibizione di Claudio Bellino, 53 anni, artista visivo contemporaneo,

che recentemente ha esposto con successo i propri quadri in tutta Italia oltre che in Bra-sile: «Ho accettato con gran-de emozione questo invito degli organizzatori, -spiega - soprattutto perché la mia ani-ma è granata da sempre e nel quadro che realizzerò “in di-retta”, di fronte alla gente, ac-compagnato dalla fisarmoni-ca di Piero Mortara, cercherò di dare vita al romanticismo che il Grande Torino rappre-senta. Attraverso l’astrattismo vorrò “fissare” l’essenza degli Invincibili. Sarà quindi mio onore donare questa opera alla Fondazione Filadeflia». Tra l’altro i lavori di ricostru-zione stanno procedendo celermente e di questo pas-so la data del 17 ottobre di-venta sempre più probabi-le per il taglio del nastro del nuovo impianto che ospite-rà gli allenamenti della pri-ma squadra.

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fronte che nell’altro. Il Toro infatti ha prodotto sondag-gi in direzione di Gian Piero Gasperini, che ha in essere un rapporto ancora valido per due stagioni con il Ge-noa e Sinisa Mihajlovic, al momento contrattualizza-to con il Milan ma soltan-to per un altro campiona-

to. In compenso per cono-scere meglio la situazione di Ventura si è mosso sia il Ca-gliari che l’Atalanta. Ma non solo. Perché sullo sfondo re-sta viva l’opzione della Na-zionale italiana, che dopo gli Europei dovrà trovare un nuovo commissario tecni-co visto che Antonio Con-te ha firmato per il Chelsea

TOriNO. Il Torino che viaggia a meno sei dalla performan-ce della scorsa stagione ha la possibilità di dimezzare il di-vario finale. Come? Passan-do da due vittorie nelle ulti-me due partite della stagio-ne: domenica sera contro il Napoli e quindi la domeni-ca successiva a Empoli. Mica facile, vero, ma il Toro dei ra-gazzi visto a Udine, libero nella mente e veloce nelle gambe, potrebbe centrare la doppia vittoria che signifi-cherebbe come minimo 10° posto e circa due milioni in più di introiti dalla torta-tv rispetto a chi arriverà nella parte destra della classifica. Soldi da reinvestire nel mer-cato o magari in qualche in-gaggio “dopato” rispetto alla media prevista dal budget

Ventura, Gasperini, Mihajlovic: a chi tocca?

Mihajlovic è un profilo che piace molto al Torino (CaNONierO)

Nonostante i due anni di contratto dell’allenatore genovese, è fluida la situazione per la guida del prossimo campionato

la PaNcHiNa RESTa UN DiScoRSo aPERTo DoPo lE UlTiME DicHiaRaZioNi DEl TEcNico GRaNaTa

Avanti e indietro... In queste settimane conferme e parole sibilline da parte del presidente e del tecnico

della società torinista, per un paio di giocatori che ogget-tivamente viaggiano su sti-pendi più alti. Ma la doman-da che aleggia sulla testa del Toro stagione 2016/17 non è tanto legata ai nomi di chi verrà per alzare il livello del gruppo, bensì chi lo guide-rà. Già, perché se da una parte Cairo continua a dire che Ventura resta perché ha due anni di contratto “non a caso” e il tecnico ribadisce lo stesso concetto, entrambi, poi, in tempi e luoghi diffe-renti, precisano che «i matri-moni bisogna viverli in due» e «adesso pensiamo a chiu-dere bene il campionato poi vedremo». Dunque, come si suol dire in questi casi, la si-tuazione è fluida, molto flu-ida. Per cui prepariamoci a qualsiasi situazione tranne una: quella dell’esonero o del sollevamento dell’inca-rico di Ventura da parte del patron granata. A ciò che ci risulta, ci sono stati contat-ti almeno indiretti sia su un

che in questa annata è pas-sato agli onori della ribal-ta solo l’altra sera per ave-re pareggiato in casa il der-by con il Tottenham, conse-gnando così lo scudetto al Leicester di Claudio Ranie-ri. Dunque una situazione ancora in divenire quella re-lativa alla panchina granata, con lo stesso Ventura che, a caldo, intervistato dalla Rai in radio dopo la sfida vinta con l’Udinese, alla domanda precisa sulla sua prossima stagione, ha preferito drib-blare con una prontezza sti-le quella di Martinez nell’a-rea di rigore friulana. Ormai comunque non manca mol-to alla fine della stagione e quindi per capire cosa suc-cederà davvero è scattato il count down: nel giro di un mese la verità, quella vera, dovrà per forza saltare fuo-ri. E allora si vedrà chi avrà avuto il naso lungo in que-sto periodo...

M.Bo©riPrODUZiONe riserVaTa

TOriNO. Precauzione. Precauzione è la parola che ha tenuto banco ieri mattina alla Sisport e ha consigliato lo staff sanitario, di concerto con quello tecnico, a far proseguire Ciro Immobile e Joel Obi a lavorare non in gruppo ma con carichi differenziati. Entrambi alle prese con convalescenze per problemi muscolari, oggi saranno nuovamente valutati per verificare quando potranno tornare ai normali ritmi di lavoro. Oggi il Torino torna ad allenarsi alla Sisport a porte chiuse per preparare la sfida contro il Napoli

OGGI NUOVA VERIFICA

Ciro e Obi ancora a parteIl Napoli rimane a rischio

che avrà il calcio d’inizio alle 20.45. Per quanto riguarda la formazione che Ventura sceglierà, sarà molto simile a quella di Udine con buone possibilità che tutti gli undici vengano confermati dopo lo strepitoso successo per 5-1 che ha spinto il Torino al 10° posto della classifica. Per quanto riguarda la prevendita le prime indicazioni sono incoraggianti per cui la cornice per l’ultima partita casalinga della stagione dovrebbe risultare assolutamente all’altezza.

M.Bo©riPrODUZiONe riserVaTa

MaRco BoNETToTOriNO

Maxi Lopez rischia il ta-glio, e la sua situazione è uno dei nodi più appari-scenti di questo Toro. L’at-taccante argentino è crolla-to nella considerazione del-lo staff tecnico e dirigenzia-le, i malumori e le crepe si sono trasformati in pubbli-che frecciate, così il destino di colui che l’anno scorso era divenuto un beniamino dei tifosi, a suon di gol, è a dir poco in bilico. La gente continua ad amarlo, i cori si odono senza soluzione di continuità, ma i rappor-ti con Ventura e con parte della dirigenza sono tutto fuorché idilliaci. Maxi ha 32 anni e il suo contratto è sta-to rinnovato di recente. La scadenza è stata procrasti-nata al 2018, il centravan-ti guadagna circa 900 mila euro netti all’anno e vista la situazione che si è crea-ta, non sarà certo facile re-cuperare una gran cifra, sul mercato. Insomma, la sua situazione è ancora com-plessa, e un primo passag-gio chiave sarà la conclu-sione della telenovela del-la panchina.

c’è anche Parigini Il Torino in attacco ha già ingaggiato il giovane argen-tino Boyé, destinato a rima-nere in rosa, dopo la pre-parazione estiva. Tra i jolly offensivi, utilizzabili pure da seconde punte, va an-noverato anche un ragaz-zo di scuola granata, Pari-gini, al momento in presti-to al Perugia, ma - nei piani del Toro - candidato a rien-trare alla base, nella pros-sima stagione, per un suo lancio graduale in serie A. Vi è naturalmente Belotti, al centro della strategia e del-la pianificazione. E al suo fianco Immobile, che pe-raltro non ha ancora certez-ze sulla permanenza in gra-nata. A Torino è in prestito con diritto di riscatto a cifre prefissate, ma gli 11 milio-ni dell’accordo preventivo tra il club granata e il Sivi-glia, proprietario del cartel-lino, sarà oggetto di nuove trattative. Segnali tra le par-ti sono già stati inviati, Cai-

L’argentino è vicino all’addio. Van Ransbeeck, giovane centrocampista, lascia Cipro, dove giocava: spera di meritare il Toro

Maxi, Immobile e Martinez: nodi da sciogliere

iN PRoVa UN BElGa

ro chiede uno sconto sulla cifra da versare alla socie-tà spagnola. La Lazio e al-tri club seguono con atten-zione la vicenda. Il Torino ha comunque tempo fino a giugno per vincere la sua partita. In dubbio è infine Martinez, che negli ultimi tempi ha finalmente pre-so il volo, tra gol segnati e non più sbagliati. La con-ferma del giovane venezue-lano sarà condizionata an-che dai destini di Maxi Lo-pez e Immobile.

ciao, ciproIntanto da ieri alla Sisport è in prova un giovane cen-trocampista, Kenneth van Ransbeeck, belga, eclet-tico mediano ed esterno, in uscita dall’Enosis Neon Paralimni (massimo cam-pionato di Cipro: la squa-dra è in grave crisi, il gio-vane centrocampista po-trà liberarsi a fine stagione). Starà a Torino per una de-cina di giorni, poi la socie-tà e Ventura decideranno se continuare a dargli fiducia. Il suo agente è l’ex giocatore Bruno Cirillo, che lo ha ac-compagnato al primo alle-namento in granata.

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calcio serie a10 TUTTOsPOrT MerCOLeDÌ, 4 MaGGiO 2016

calcio serie a TUTTOsPOrT 11MerCOLeDÌ, 4 MaGGiO 2016

MaRco BoTOriNO

Il Torino del futuro, in attac-co, avrà, anche, il volto di Lu-cas Boyé, attaccante argenti-no di 20 anni del River Plate, in prestito ora in questa sua ultima stagione sudameri-cana al Newell’s Old Boys. Il club torinista lo ha preso ri-uscendo a soffiarlo al fotofi-nish sia al Bologna che alla Roma. Decisivo un blitz sot-to la Mole proprio del bom-ber, rimasto affascinato dal clima della tifoseria grana-ta e della curva Maratona in una partita vissuta di perso-na al Grande Torino, e con-vinto maggiormente dal pro-getto: in giallorosso avrebbe avuto garantito meno spazio per potersi mettere in mo-stra mentre l’idea emiliana lo affascinava meno rispet-to al Toro. In queste settima-ne sta seguendo a distanza le gesta della sua prossima squadra, esaltandosi per le immagini su internet del 5-1 di Udine, e non vede l’ora di iniziare la sua nuova av-ventura italiana. Nonostan-te fosse in regime di svinco-lo, per tesserarlo, il Toro do-vrà spendere poco meno di due milioni tra commissio-ni agli agenti e il suo entou-

E Boyé potrà esaltare Belotti

Boye era in scadenza col River e arriverà al Toro per una spesa complessiva di circa 2 milioni di euro

alla ScoPERTa DEl BoMBER aRGENTiNo SoFFiaTo a BoloGNa E RoMa

La giovane punta presa dal River Plate, ora in prestito al Newell’s Old Boys, non vede l’ora di iniziare l’avventura granata

MaRco BoNETToTOriNO

Erano giovani e forti, se chiudiamo gli occhi ne sentiamo il respiro alle spalle, e ci indicano ancora una rotta. Sono gli Angeli di Superga: valori e non sol-tanto volti, insegnamenti e non solo vittorie, rispetto e non solo colore. Oggi è il 4 maggio e il Toro si moltipli-ca in un volano di richiami, per quella misteriosa leg-ge che mescola l’amore con la morte e conduce a nuo-va vita. Accadde 67 anni fa. L’aereo del Grande Torino si schiantò contro il terra-pieno della basilica di Su-perga, al rientro da un’a-michevole a Lisbona con il Benfica.

il mondo chiamavaErano le cinque del pome-riggio, la pioggia imperver-sava su Torino, la nebbia abbassò le palpebre, la notte anticipò le lancette dell’orologio. Morirono tut-ti, giocatori, dirigenti, al-lenatori, giornalisti, equi-paggio. In 31. E morì anche un’Italia: un popolo non solo di sognatori, ma anche di costruttori, nel 1949. Se ne andò una squadra uni-ca, inimitabile, con i suoi record in corso, interrot-ti dal fato. A volo d’uccel-lo: i cinque scudetti di fila, la prima accoppiata trico-lore-Coppa Italia, i 10 gio-catori titolari in una parti-ta della nazionale, le vit-

E’ il 4 maggio: migliaia di tifosi tornano sul colle, dove 67 anni fa morì il Grande Torino. In ricordo di don Aldo, l’ultima volta di Glik

2016: RITORNO AL FUTUROUn anno speciale per caricarsi e riconquistare l’europa

torie per 10 a 0 in serie A, il primato di successi e di gol segnati in campionato, e via dicendo. Ma il Grande Torino, soprattutto, prese per mano tanta Italia, nel dopoguerra. Regalando a questo Paese, uscito deva-stato dalla dittatura e dal-la guerra, un sorriso, una fonte di dignità, un moti-vo di riscatto, una speranza grande come il mondo. Ed era una squadra così forte, quella, che per l’appunto da tutto il mondo era chia-mata: per tournée in Sud America piuttosto che in Europa, a mostrar meravi-glia. Altro che Champions League: manco esisteva, negli Anni 40! Da una di quelle esibizioni nacque la morte, e per la stessa ra-gione la gloria diventò leg-genda. Era il 1949, sì: e al- Migliaia di tifosi a Superga: un rito che si ripete tutti gli anni, il 4 maggio (LaPresse)

Urbano Cairo a Superga con alcuni bambini del vivaio granata (LaPresse)Kamil Glik davanti alla lapide del Grande Torino, con don Aldo Rabino (LaPresse)

degli applausi e dei cori di un popolo che combat-te la morte dimostrando quanto intenda vivere. Ed è un anno speciale, que-sto, perché ancor più spe-ciale fu quell’anno targa-to 1976, 40 primavere fa: il 16 maggio 1976 il capi-tano Claudio Sala e Puli-ci e Castellini e tutti i loro fratelli di avventura si ri-trovarono tricolori, perché lassù qualcuno di amava, e qualcuno li ama anco-ra, e li amerà sempre. Sì, Toro, lassù davvero qual-cuno ti ama, tanto quan-to i bambini continuano

a gremire il colle, in giorni così pregni da non cono-scere il peso del tramonto. E domenica contro il Na-poli il Torino di oggi bat-terà le ali per l’ultima par-tita in casa di questo cam-pionato, in uno stadio ap-pena ribattezzato Grande Torino. E a ottobre il nuovo Filadelfia sarà inaugurato, come una casa che rinasce sulle fondamenta del so-gno. Resta dunque la spe-ranza, oggi, sopra la morte. Ecco cosa si ode e si vede nell’anima, quando rintoc-ca il sentimento, tra i pa-renti anziani degli Angeli del 1949, tra i bambini che chiedono se tornerà mai il Grande Torino, tra gli adul-ti che invocano una cresci-ta, nell’identità granata del Toro di domani.

©riPrODUZiONe riserVaTa

Asticella da alzare I 40 anni del tricolore, lo stadio Grande Torino, il nuovo Filadelfia: crescere è un dovere

E’ un uomo assist In questa stagione ne ha già serviti 6 e si esalta nel ruolo di seconda punta

Maxi Lopez, 32 anni

Van Ransbeeck, 21 anni

lora oltre al calcio quei gio-catori lavoravano pure, chi aveva un negozio di verni-ci, chi un bar, e mica tut-ti possedevano l’automo-bile, anzi. E’ un pianeta che non esiste più, quel-lo di quei tempi. E per via del progresso tecnologico che nell’ultimo mezzo se-colo ha accelerato il tempo come mai, e della finanza cieca e della globalizzazio-ne furiosa, non sembra ne-anche che siano passati 67 anni, ma 167.

insegnate ai bambiniE’ tutto un altro calcio e un business e in fondo un altro mondo, il mondo d’oggi. Ma se proprio oggi, 4 mag-gio 2016, all’ora della trage-dia saranno migliaia le fa-miglie di granata in cima al colle di Superga, come

sempre, è perché quella squadra davvero possie-de ancora un senso... inar-restabile, realmente impe-rituro. E nel rito che si tra-manda tra le donne e gli uomini, nel passaggio di consegne dai nonni ai figli ai nipoti, nel testimone dei sentimenti che ci si passa nel cuore davanti alla la-pide, ma anche ogni gior-no dell’anno nei ricordi, si può scorgere, vivaddio, la voglia di valori d’un calcio antico, però non passato, bensì coniugato al futuro.

coincidenzeE’ un 4 maggio di un anno speciale. Nel tormento del-la morte, perché oltre al ri-cordo dei caduti di Super-ga ai aggiunge la memo-ria dolce, ma pure la rabbia umanissima, di non poter veder più tra noi, là all’al-tare, don Aldo Rabino. Sto-rico cappellano del Toro per più di 40 anni, mis-sionario, cittadino onora-rio per il suo operare per i poveri e i giovani, creato-re di ospedali in Brasile, di oasi di crescita in Piemon-te e Valle d’Aosta. Manca-to all’improvviso, in estate, un anno fa. L’omelia sarà celebrata da don Riccardo Robella, già autore di pace in occasione della benedi-zione popolare al Filadel-fia lo scorso ottobre, cre-sciuto nel Toro sotto l’ala di don Aldo. Sarà l’ultima volta di Glik capitano da-vanti alla lapide, perché la storia sta dicendo questo, il difensore polacco chiu-derà il suo ciclo in granata uscendo dalla finestra del prossimo mercato: ancora una volta leggerà i nomi dei caduti, e il silenzio dopo la preghiera calerà, prima

rage, la quota di formazione che spetta al River Plate e le percentuali sulle tasse rela-tive ai trasferimenti interna-zionali. In ogni caso al Toro sono sicuri di essersi assi-curati un talento di caratu-ra importante, sui cui biso-gnerà lavorare con intelli-genza affinchè riesca quasi subito a dare il meglio del suo potenziale. Che il Toro abbia fiuto per le punte è un dato di fatto, non un’opinio-ne sulla quale si possa di-scutere. Gli ultimi affari par-lano in maniera inequivo-cabile: da Cerci a Immobi-le, da Quagliarella a Belotti, con punto di domanda solo su Martinez che, peraltro, si

sta sciogliendo. Il venezue-lano evidentemente aveva bisogno di essere sfruttato con maggior continuità per esprimersi senza ansia sot-to porta. Dunque che Boyé, individuato dal diesse Pe-trachi come un talento sul quale conviene scommette-re, possa inserirsi nella scia dei suoi recenti predeces-sori in granata, è piuttosto probabile, anche se come al solito occorrerà metter-lo nella condizione di vive-re nella maniera più serena possibile il periodo di adat-tamento e ambientamen-to sia al nostro campionato che al nostro Paese anche se per gli stranieri sudamerica-

ni questi tempi sono solita-mente più ristretti.

Un bomber al servizioDotato di fisico non indif-ferente e gamba piuttosto veloce, con piede educa-to, Boyé si sta conferman-do come elemento d’attac-co interessante soprattut-to se sfruttato come secon-da punta. Nonostante il suo main target sia il gol, è più at-tirato dalla giocata dell’assist che dalla rete vera e propria. In questa stagione, a fronte di due marcatue sinora rea-lizzate, ha servito la bellezza di 6 palloni che i suoi com-pagni hanno trasformato in gol. Dando un’occhiata ad alcuni video che racchiudo-no alcune delle sue perfor-mance migliori, si intuisce la sua visione di gioco in fase d’attacco non proiettata solo al gol: nel suo campo visivo i movimenti dei compagni di reparto hanno sempre una posizione privilegiata. Sem-bra dunque un compagno prezioso per Belotti, in gra-do di esaltarlo con palloni invitanti. Così come il Gal-lo, Boye interpreta il ruolo dell’attaccante in chiave mo-derna, dunque è attento alla fase offensiva e difensiva ol-tre a svariare sull’intero fron-te dell’attacco. Il futuro del Toro è anche targato Boye, che in Argentina ha un so-prannome: “El Toro”. Un al-tro indizio...

©riPrODUZiONe riserVaTa

Superga, scudetto, Fila Anche così cresce il Toro

Andrea Belotti, 22 anni: il futuro del Toro è suo (PaVaN)

TOriNO. Risuonerà di nuovo an-che il nome di Renato Casal-bore, nella voce di Glik, quan-do davanti alla lapide, dopo la messa, il capitano del Torino leggerà i nomi dei 31 caduti. Casalbore, il fondatore e di-rettore di Tuttosport, perì con i campioni del Grande Torino, il 4 maggio del 1949. La mes-sa sarà celebrata dalle 17 in poi. Saranno alcune migliaia le persone sul colle. Chi salirà a piedi, chi in bici, chi arrive-rà in pullman, chi con la den-tera, la bella tranvia Sassi-Su-perga. Il parcheggio della ba-silica sarà off limits ai più. Per la prima volta, come da pe-tizione popolare accolta dal sindaco, la Mole si colorerà di granata in memoria del Gran-

MaRco Bo

TOriNONon soltanto Superga con la messa nella Basilica. Oggi, in occasione del 4 maggio, pres-so il Cimitero Monumentale di Torino, che ospita le salme di alcuni giocatori scompar-si nella tragedia del 1949, si svolgerà una commemora-zione particolare del Gran-de Torino. Condotta da Diego Piovano, a partire dalle 13,30, la rassegna onorerà la squa-dra leggendaria attraverso momenti artistici grazie an-che alla presenza del musici-sta Piero Mortara e del pittore Claudio Bellino (che si esibi-rà in una performance, dipin-gendo in nove minuti sulle note “live” della fisarmoni-

Il sindaco Fassino al Fila: «Il Grande Torino è un simbolo glorioso per tutta l’Italia». A Superga perì anche il fondatore di Tuttosport

Ispirato dalla fisarmonica di Mortara «fisserò l’essenza degli Invincibili attraverso l‘astrattismo». Dalle 13.30 al cimitero monumentale

Il Grande Torino vinse cinque scudetti consecutivi Claudio Bellino, 53 anni, ha esposto in Italia e in Brasile

La messa alle 17, poi la lapide E la Mole si accende di granata

Bellino prima della salita al Collecreerà un quadro “live” degli Eroi

la coMMEMoRaZioNE aNcHE UNa PERFoRMaNcE aRTiSTica

de Torino. Fassino ha visita-to il cantiere del Filadelfia: «Il Grande Torino è una squadra che ha lasciato un solco inde-lebile nella storia del calcio, di Torino e dello sport italiano. Il 4 maggio è la giornata simbo-lo del popolo granata, ma an-che di tutto il mondo sportivo. Quei ragazzi erano il simbolo

della rinascita italiana dopo le nefaste vicende della secon-da Guerra mondiale. Le gesta sportive del Grande Torino furono una riscossa italiana. Una squadra amata in tutto il mondo e da cui ogni cittadino italiano si sentiva rappresen-tato. Un legame indissolubile tra i tifosi e quella squadra che

verrà ancor più rinforzato con il nuovo Filadelfia».

le 31 vittimeI giocatori: Valerio Bacigalu-po, Aldo Ballarin, Dino Balla-rin, Émile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Riga-monti, Julius Schubert. I di-rigenti: Arnaldo Agnisetta, Ip-polito Civalleri, Andrea Bona-iuti (organizzatore delle tra-sferte della squadra granata). Lo staff tecnico: Egri Erbstein, Leslie Lievesley, Osvaldo Cor-tina (massaggiatore). I giorna-listi: Renato Casalbore, Renato Tosatti, Luigi Cavallero. L’equi-paggio: Pierluigi Meroni, Ce-leste D’Inca, Cesare Biancar-di, Antonio Pangrazi.

M.BoN.©riPrODUZiONe riserVaTa

ca che romperà il silenzio e la pace del cimitero). Atte-si anche Oskar degli Statuto, lo scrittore Giorgio Ciriachi, il poeta Ermanno Eandi, il gial-lista Riccardo Pedraneschi e Claudio Sala. Nonostante l’o-rario particolare e il giorno infrasettimanale, sono atte-se alcune centinaia di tifo-

si provenienti da tutta Italia, compresi i sempre presen-ti Fedelissimi Granata Pesa-ro (ingresso via Varano 35).

il quadro per il FiladelfiaA caratterizzare questo ricor-do così speciale, l’esibizione di Claudio Bellino, 53 anni, artista visivo contemporaneo,

che recentemente ha esposto con successo i propri quadri in tutta Italia oltre che in Bra-sile: «Ho accettato con gran-de emozione questo invito degli organizzatori, -spiega - soprattutto perché la mia ani-ma è granata da sempre e nel quadro che realizzerò “in di-retta”, di fronte alla gente, ac-compagnato dalla fisarmoni-ca di Piero Mortara, cercherò di dare vita al romanticismo che il Grande Torino rappre-senta. Attraverso l’astrattismo vorrò “fissare” l’essenza degli Invincibili. Sarà quindi mio onore donare questa opera alla Fondazione Filadeflia». Tra l’altro i lavori di ricostru-zione stanno procedendo celermente e di questo pas-so la data del 17 ottobre di-venta sempre più probabi-le per il taglio del nastro del nuovo impianto che ospite-rà gli allenamenti della pri-ma squadra.

©riPrODUZiONe riserVaTa

fronte che nell’altro. Il Toro infatti ha prodotto sondag-gi in direzione di Gian Piero Gasperini, che ha in essere un rapporto ancora valido per due stagioni con il Ge-noa e Sinisa Mihajlovic, al momento contrattualizza-to con il Milan ma soltan-to per un altro campiona-

to. In compenso per cono-scere meglio la situazione di Ventura si è mosso sia il Ca-gliari che l’Atalanta. Ma non solo. Perché sullo sfondo re-sta viva l’opzione della Na-zionale italiana, che dopo gli Europei dovrà trovare un nuovo commissario tecni-co visto che Antonio Con-te ha firmato per il Chelsea

TOriNO. Il Torino che viaggia a meno sei dalla performan-ce della scorsa stagione ha la possibilità di dimezzare il di-vario finale. Come? Passan-do da due vittorie nelle ulti-me due partite della stagio-ne: domenica sera contro il Napoli e quindi la domeni-ca successiva a Empoli. Mica facile, vero, ma il Toro dei ra-gazzi visto a Udine, libero nella mente e veloce nelle gambe, potrebbe centrare la doppia vittoria che signifi-cherebbe come minimo 10° posto e circa due milioni in più di introiti dalla torta-tv rispetto a chi arriverà nella parte destra della classifica. Soldi da reinvestire nel mer-cato o magari in qualche in-gaggio “dopato” rispetto alla media prevista dal budget

Ventura, Gasperini, Mihajlovic: a chi tocca?

Mihajlovic è un profilo che piace molto al Torino (CaNONierO)

Nonostante i due anni di contratto dell’allenatore genovese, è fluida la situazione per la guida del prossimo campionato

la PaNcHiNa RESTa UN DiScoRSo aPERTo DoPo lE UlTiME DicHiaRaZioNi DEl TEcNico GRaNaTa

Avanti e indietro... In queste settimane conferme e parole sibilline da parte del presidente e del tecnico

della società torinista, per un paio di giocatori che ogget-tivamente viaggiano su sti-pendi più alti. Ma la doman-da che aleggia sulla testa del Toro stagione 2016/17 non è tanto legata ai nomi di chi verrà per alzare il livello del gruppo, bensì chi lo guide-rà. Già, perché se da una parte Cairo continua a dire che Ventura resta perché ha due anni di contratto “non a caso” e il tecnico ribadisce lo stesso concetto, entrambi, poi, in tempi e luoghi diffe-renti, precisano che «i matri-moni bisogna viverli in due» e «adesso pensiamo a chiu-dere bene il campionato poi vedremo». Dunque, come si suol dire in questi casi, la si-tuazione è fluida, molto flu-ida. Per cui prepariamoci a qualsiasi situazione tranne una: quella dell’esonero o del sollevamento dell’inca-rico di Ventura da parte del patron granata. A ciò che ci risulta, ci sono stati contat-ti almeno indiretti sia su un

che in questa annata è pas-sato agli onori della ribal-ta solo l’altra sera per ave-re pareggiato in casa il der-by con il Tottenham, conse-gnando così lo scudetto al Leicester di Claudio Ranie-ri. Dunque una situazione ancora in divenire quella re-lativa alla panchina granata, con lo stesso Ventura che, a caldo, intervistato dalla Rai in radio dopo la sfida vinta con l’Udinese, alla domanda precisa sulla sua prossima stagione, ha preferito drib-blare con una prontezza sti-le quella di Martinez nell’a-rea di rigore friulana. Ormai comunque non manca mol-to alla fine della stagione e quindi per capire cosa suc-cederà davvero è scattato il count down: nel giro di un mese la verità, quella vera, dovrà per forza saltare fuo-ri. E allora si vedrà chi avrà avuto il naso lungo in que-sto periodo...

M.Bo©riPrODUZiONe riserVaTa

TOriNO. Precauzione. Precauzione è la parola che ha tenuto banco ieri mattina alla Sisport e ha consigliato lo staff sanitario, di concerto con quello tecnico, a far proseguire Ciro Immobile e Joel Obi a lavorare non in gruppo ma con carichi differenziati. Entrambi alle prese con convalescenze per problemi muscolari, oggi saranno nuovamente valutati per verificare quando potranno tornare ai normali ritmi di lavoro. Oggi il Torino torna ad allenarsi alla Sisport a porte chiuse per preparare la sfida contro il Napoli

OGGI NUOVA VERIFICA

Ciro e Obi ancora a parteIl Napoli rimane a rischio

che avrà il calcio d’inizio alle 20.45. Per quanto riguarda la formazione che Ventura sceglierà, sarà molto simile a quella di Udine con buone possibilità che tutti gli undici vengano confermati dopo lo strepitoso successo per 5-1 che ha spinto il Torino al 10° posto della classifica. Per quanto riguarda la prevendita le prime indicazioni sono incoraggianti per cui la cornice per l’ultima partita casalinga della stagione dovrebbe risultare assolutamente all’altezza.

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MaRco BoNETToTOriNO

Maxi Lopez rischia il ta-glio, e la sua situazione è uno dei nodi più appari-scenti di questo Toro. L’at-taccante argentino è crolla-to nella considerazione del-lo staff tecnico e dirigenzia-le, i malumori e le crepe si sono trasformati in pubbli-che frecciate, così il destino di colui che l’anno scorso era divenuto un beniamino dei tifosi, a suon di gol, è a dir poco in bilico. La gente continua ad amarlo, i cori si odono senza soluzione di continuità, ma i rappor-ti con Ventura e con parte della dirigenza sono tutto fuorché idilliaci. Maxi ha 32 anni e il suo contratto è sta-to rinnovato di recente. La scadenza è stata procrasti-nata al 2018, il centravan-ti guadagna circa 900 mila euro netti all’anno e vista la situazione che si è crea-ta, non sarà certo facile re-cuperare una gran cifra, sul mercato. Insomma, la sua situazione è ancora com-plessa, e un primo passag-gio chiave sarà la conclu-sione della telenovela del-la panchina.

c’è anche Parigini Il Torino in attacco ha già ingaggiato il giovane argen-tino Boyé, destinato a rima-nere in rosa, dopo la pre-parazione estiva. Tra i jolly offensivi, utilizzabili pure da seconde punte, va an-noverato anche un ragaz-zo di scuola granata, Pari-gini, al momento in presti-to al Perugia, ma - nei piani del Toro - candidato a rien-trare alla base, nella pros-sima stagione, per un suo lancio graduale in serie A. Vi è naturalmente Belotti, al centro della strategia e del-la pianificazione. E al suo fianco Immobile, che pe-raltro non ha ancora certez-ze sulla permanenza in gra-nata. A Torino è in prestito con diritto di riscatto a cifre prefissate, ma gli 11 milio-ni dell’accordo preventivo tra il club granata e il Sivi-glia, proprietario del cartel-lino, sarà oggetto di nuove trattative. Segnali tra le par-ti sono già stati inviati, Cai-

L’argentino è vicino all’addio. Van Ransbeeck, giovane centrocampista, lascia Cipro, dove giocava: spera di meritare il Toro

Maxi, Immobile e Martinez: nodi da sciogliere

iN PRoVa UN BElGa

ro chiede uno sconto sulla cifra da versare alla socie-tà spagnola. La Lazio e al-tri club seguono con atten-zione la vicenda. Il Torino ha comunque tempo fino a giugno per vincere la sua partita. In dubbio è infine Martinez, che negli ultimi tempi ha finalmente pre-so il volo, tra gol segnati e non più sbagliati. La con-ferma del giovane venezue-lano sarà condizionata an-che dai destini di Maxi Lo-pez e Immobile.

ciao, ciproIntanto da ieri alla Sisport è in prova un giovane cen-trocampista, Kenneth van Ransbeeck, belga, eclet-tico mediano ed esterno, in uscita dall’Enosis Neon Paralimni (massimo cam-pionato di Cipro: la squa-dra è in grave crisi, il gio-vane centrocampista po-trà liberarsi a fine stagione). Starà a Torino per una de-cina di giorni, poi la socie-tà e Ventura decideranno se continuare a dargli fiducia. Il suo agente è l’ex giocatore Bruno Cirillo, che lo ha ac-compagnato al primo alle-namento in granata.

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calcio serie a12 TUTTOsPOrT MerCOLeDÌ, 4 MaGGiO 2016

Paola Di GENoVaNaPOLi

Di occasioni il Napoli ne ha perse, ma se questa dove-va essere l'annata di transi-zione, c'è da essere comun-que ottimisti. In ogni caso sarà Champions e nono-stante lo scudetto sia sfu-mato, forse troppo presto, l'unica cosa da non fare è rimpiangere di non esse-re stati pronti nel momen-to più delicato. Imparare dagli errori per non com-metterli ancora. A Torino, per esempio, quando sul cammino del Napoli si pre-senterà un nuovo ostaco-lo. Scivolare sulla buccia di banana non è consenti-to più ad una squadra che vuol raccogliere i frutti di un'annata da incornicia-re e che meriterebbe di di-ritto l'accesso diretto alla Champions per quanto fatto finora. La strabilian-te rimonta della Juven-tus ha messo in secondo piano la cavalcata azzur-ra, ma i numeri non men-tono: da quando si asse-gnano 3 punti alla vittoria, mai il Napoli aveva avuto questo rendimento dopo 36 giornate, con 76 punti guadagnati. E gran parte di questo successo è sta-to conquistato tra le mura amiche.

Numeri grandiosiA Fuorigrotta, sono arriva-te 15 vittorie, una in più del Napoli di Mazzarri che con le sue 14 vittorie stabilì un record nel 2012/2013. Ma si può migliorare, raggiun-gendo Albertino Bigon che nel 1989/90 ottenne 16 vit-

Napoli: 2° posto poi lo scudetto

Lo slovacco: «Un giorno vinceremo il campionato e mi farò tatuare lo scudetto sulla gamba. Esploderà pure il Vesuvio!»

sarri contro il Toro vuole blindare l’accesso diretto alla Champions. e Hamsik rilancia

Marek Hamsik (400 presenze in azzurro), con due glorie napoletane: Luis Vinicio e Giuseppe Bruscolotti (LiVeraNi)

torie ed un pareggio nelle 17 partite giocate al San Pa-olo. Grande merito del ren-dimento del Napoli va at-tribuito al reparto offensi-vo che ha segnato già 100 gol (74 in campionato, 3 in coppa Italia e 23 in Euro-pa League), posizionan-dosi così al primo posto tra le squa-dre italiane e all'ottavo nei top-five campiona-ti europei. Ora l'attac-co azzur-ro ha mes-so nel mi-rino le 104 reti segnate dal Napo-li di Beni-tez nelle stagioni 2013/14 e 2014/15. Ed è proprio Hi-guain che intende scrivere la storia: finora ha segna-to 32 gol in Serie A, è ad un passo da Angelillo (33 reti) e a 3 lunghezze da Nordhal (35). Tre, come i gol che se-parano il Pipita da Suarez. In Europa, l'attaccante del

re lungo il cammino trac-ciato e rinforzare la squa-dra sul mercato. Argomen-to, questo, che ieri Aurelio De Laurentiis ha evitato di trattare.

Nuove parole«Sono un uomo e voglio migliorare nonostante la stagione fantastica che stiamo andando a chiu-dere»: il presidente non si nasconde e dopo aver blin-dato Sarri con un comu-nicato apparso lunedì sul sito ufficiale, torna a parla-re. «Sono contento del ren-dimento del Napoli - dice a Kiss Kiss - abbiamo gli stes-si punti dell’andata, quan-do eravamo primi: è stata la Juventus a fare una ri-monta straordinaria». Sul futuro, De Laurentiis non si sbilancia: «Se andremo direttamente in Cham-pions, faremo moltissimo sul mercato per la squadra, altrimenti faremo lo stes-so. Dobbiamo essere uni-ti e voglio i tifosi in massa a Fuorigrotta contro il Fro-sinone per l’ultima di cam-pionato». La gara contro l’Atalanta è stata un’occa-sione in più per Giuntoli e Sartori per parlare di mer-cato. Il Napoli con l’acqui-sto di Grassi a gennaio ha strappato al club bergama-sco le opzioni per Sportiel-lo, De Roon e Conti. L’estre-mo difensore rappresenta la soluzione più probabi-le per giugno, anche se re-sta da capire se accettereb-be di essere utilizzato solo in caso di indisposizione di Reina. Anche il 25enne olandese, sempre titolare quest’anno con l’Atalanta tranne nelle due giornate di squalifica, piace da tem-po e il Napoli potrebbe de-cidere di puntare su di lui nella prossima stagione. Per Conti, invece, l’idea è di bloccarlo, ma lasciarlo crescere in maglia orobica.

STEFaNo caRiNarOMa

La corsa alla Champions vive il suo snodo finale. Perché se il Napoli dovesse passare in-denne a Torino, difficilmen-te il Frosinone (a quel punto probabilmente retrocesso) potrebbe impedire a Higuain e compagni di tagliare il tra-guardo come secondi. Che ricordiamolo, è molto diver-so rispetto ad arrivare terzi.

Roma, non far la stupida con Totti

Francesco Totti, 39 anni

Spuntano divergenze con il campione sui diritti d’immagine e così la firma per il nuovo legame slitta ancora pericolosamente

il clUB DiSPERDE ENERGiE SUl RiNNoVo DEl caPiTaNo MENTRE iN Ballo c’E’ il 2° PoSTo

Anche perché, dando un'oc-chiata ai principali campio-nati europei, la terza italiana rischia di affrontare nei play-off di agosto una tra Villareal, Manchester City, Bayer Le-verkusen, o una tra Monaco e Lione, Porto, Olympiacos e Psv. Non certo una passeg-giata. La Roma, dopo aver vinto a Genova, non può far altro che continuare a vin-cere. Prima col Chievo e poi a Milano, contro il derelit-to Milan di Brocchi. Il suc-cesso di lunedì, ha regala-to nuove certezze alla squa-dra di Spalletti. In primis di aver di nuovo a disposizio-ne un calciatore formidabi-

le come Strootman e l'altra che Totti rischia di diventa-re eterno. Per aggiornare le statistiche di chi lo vorrebbe alla fine dell'anno lasciare il calcio, Francesco con il gol a La Manna si gode il prima-to della miglior media reti nei top 5 campionati euro-pei (presi in esame i gioca-tori che hanno realizzato al-meno 5 gol: Totti ha segna-to 1 rete ogni 65,6 minuti).

contratto da rifarePer questo motivo c’è curio-sità di capire quando si sboc-cherà la questione relativa al contratto. La società ave-va assicurato entro domeni-

solte. Il colloquio con il dg sabato mattina, è servito in-fatti al capitano per avere gli ultimi aggiornamenti sulla nuova posizione della pro-prietà Usa. Ora però bisogna affrontare il tema contratto che certamente sarà meno complesso dei precedenti, ma comunque articolato. In ballo per una volta non c’è l’ingaggio ma la suddivisione dei diritti d’immagine. Que-stioni assolutamente risolvi-bili ma per le quali (forse) ci vorrà qualche giorno in più. Come il trasferimento di Sa-diq al Bologna. Fenucci lo ha richiesto in prestito: la Roma prende tempo.

Napoli è secondo solo alla stella del Barcellona ed è con lui che lotterà per il ti-tolo della Scarpa d'Oro.

PromesseChi invece è reduce da un riconoscimento impor-

tante è Ma-rek Hamsik, che ha già s u p e r a t o quota 400 p r e s e n z e in azzurro. « Q u a n d o vincerò i l campiona-to, mi farò disegnare lo scudetto sulla gamba - racconta al mensile slo-vacco Break -. Ho già ta-

tuato la Coppa Italia vin-ta col Napoli e la data del-la storica qualificazione al Mondiale in Sud Africa del-la Slovacchia, ma non pro-vo ad immaginare cosa po-trebbe accadere in città, è possibile pure che esplo-da il Vesuvio». Per riuscirci, sarà necessario procede-

De Laurentiis: gli elogi «Stiamo per concludere una stagione fantastica, sono felicissimo»De Laurentiis: i piani «Ora cerchiamo di arrivare secondi. Voglio migliorare la rosa, farò moltissimo mercato»

ca prossima ma poi nel pre-gara di Genova ha fatto par-ziale retromarcia: «Non lo so se ci sarà quest’annun-cio prima di Roma-Chievo, ma non credo sia importan-te. Sarà una gara di campio-nato, se l’Olimpico tornerà pieno per la squadra o per Totti noi saremo molto con-tenti. Francesco potrà conti-nuare a giocare per la Roma. Se, però, così non dovesse essere verrà comunque ce-lebrato come si deve in un altro momento», ha chia-rito Baldissoni. Parole che non nascondono un volta-faccia ma la semplice spia di situazioni che vanno ri-

CLASSIFICA SERIE APRoSSiMo TURNo SaB 7/5 - oRE 18 inter-empoliSaB 7/5 - oRE 20.45Bologna-MilanDoM 8/5 - oRE 12.30roma-ChievoDoM 8/5 - oRE 15atalanta-UdineseCarpi-LazioFiorentina-PalermoFrosinone-sassuolosampdoria-GenoaDoM 8/5 - oRE 20.45Torino-NapoliVerona-Juventus

CHaMPiONs

PreLiMiNari

eUrOPa LeaGUe

reTrOCessiONe

MaRcaToRi 32 RETi: Higuain (Napoli, 3 rig.). 16 RETi: Dybala (Juventus, 4 rig.), Bacca (Milan, 1 rig.). 15 RETi: Icardi (inter, 1 rig.). 13 RETi: Ilicic (Fiorentina, 7 rig.), Eder (12 sampdoria, 3 rig., 1 inter), Salah (roma).

SQUaDRa PT G V N P RF RS Juventus 88 36 28 4 4 69 18 Napoli 76 36 23 7 6 74 31 Roma 74 36 21 11 4 77 40 Inter 64 36 19 7 10 47 34 Fiorentina 60 36 17 9 10 56 40 Sassuolo 55 36 14 13 9 45 39 Milan 54 36 14 12 10 47 40 Lazio 51 36 14 9 13 47 47 Chievo 49 36 13 10 13 43 42 Torino 45 36 12 9 15 50 51 Genoa 43 36 12 7 17 41 46 Empoli 43 36 11 10 15 37 46 Atalanta 41 36 10 11 15 38 45 Bologna 41 36 11 8 17 33 44 Sampdoria 40 36 10 10 16 48 53 Udinese 38 36 10 8 18 33 57 Carpi 35 36 8 11 17 34 53 Palermo 35 36 9 8 19 35 63 Frosinone 31 36 8 7 21 35 71 Verona 25 36 4 13 19 30 59 Juventus campione d’italia Verona retrocesso in serie B

la VolaTa PER la cHaMPioNSE l’EURoPa lEaGUE 37ª 38ªNAPOLI 75 TORINO Frosinone

ROMA 74 Chievo MILAN

INTER 64 Empoli SASSUOLO

FIORENTINA 60 Palermo LAZIO

SASSUOLO 55 FROSINONE Inter

MILAN 54 BOLOGNA Roma

LAZIO 51 CARPI Fiorentina

In MAIUSCOLO le partite in trasferta. La 2ª classificata (attualmente il Napoli) diret-tamente alla fase a gironi della Champions League, la 3ª ai playoff Champions. La 4ª e la 5ª (attualmente Inter e Fiorentina) in Europa League, la 6ª al terzo turno prelimi-nare di Europa League a meno che il Milan non vinca la Coppa Italia

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CHAMPIONS SEMIFINALI TUTTOSPORT 13MERCOLEDÌ , 4 MAGGIO 2016

SvoltaSimeone lascia fuori Fernandez per far po-sto a Carrasco. Cambio che si rivela azzec-cato. Rispetto ai primi 45’, infatti, gli spagnoli riescono a infastidire la costruzione del gio-co del Bayern. Tattica che porta subito i frut-

ti all’8’ quando Torres lancia Griezmann, in fuorigioco, che si invola verso la porta siglan-do la rete del pari. Una maz-zata per il Bayern che impie-ga una decina di minuti per riprendersi e tornare alla ca-rica. Assalto che viene pre-miato al 29’ con la rete di Le-wandowski, assist di Vidal, che serve a ridare entusia-smo ai tedeschi. Gli ultimi 15’ sono ancora più emozionanti e convulsi. Al 38’ l’arbitro con-cede un rigore all’Atletico, no-nostante il fallo di Martinez su Torres sia fuori area, che lo stesso Torres si fa parare da

Neuer. Emozioni finite? No. L’ultima la regala Oblak, il migliore dei suoi, che in controtem-po interviene sul tiro da fuori di Alaba deviato da un difensore e consegna la seconda fina-le in tre anni a Simeone e all’Atletico Madrid.

BAYERN-ATLETICO MADRID 2-1Marcatori: pt 31' X. Alonso, st 8' Griezmann, 29' Lewan-dowskiBayern (4-1-4-1): Neuer; Lahm, Boateng, J. Martinez, Alaba; X. Alonso; D. Costa (28' st Coman), Müller, Vidal, Ribery; Lewandowski. A disp. Ulreich, Rafi nha, Kimmich, Tasci, Götze, T. Alcantara. All. GuardiolaAtletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, F. Luis; Koke (45+3 Savic), Gabi, A. Fernandez (1' st Carrasco), Niguez; Griezmann (37' st Partey), Torres. A disp. Vietto, Hernandez, Moya, Correa. All. SimeoneArbitro: Cakir (Turchia)Note: spettatori 75 mila. Ammoniti: Gimenez, J. Marti-nez. Angoli: 12-2 per il Bayern. Recupero: pt 1’; st 5’

FEDERICO LO GIUDICEMONACO DI BAVIERA

Niente da fare. La maledizione spagnola si ab-batte ancora sul Bayern che per il terzo anno consecutivo viene eliminato in semifinale per mano di una squadra iberica. Dopo Real Ma-drid e Barcellona stavolta è toccato all'Atleti-co Madrid interrompere il sogno dei campio-ni di Germania e di Guardiola che lascerà la Baviera senza aver conquistato quel trofeo per cui Hoeness e Rummenigge tre estati fa lo vollero fortemente come sostituto di Jupp Heynckes. Un'eliminazione che brucerà mol-to visto il rigore sbagliato di Müller, proprio lui il grande escluso della gara d'andata, che avrebbe portato i tedeschi sul 2-0 e la rete di Griezmann partito in posizione di fuorigioco.

Pressione Eppure l'inizio di gara dei bavaresi mostrava una squadra che sembrava in grande condi-zione e con lo giusto spirito per strappare il biglietto per Milano. La squadra di Guardio-la, infatti, non lascia tempo e spazio di rea-zione agli spagnoli costretti a restare chiusi nella loro metà campo. Un monologo, a fine primo tempo il possesso pal-la sarà del 77% con i tedeschi che non permetteno agli ospi-ti di creare pericoli dalle par-ti di Neuer. Nonostante que-sto dominio, e alcune occa-sioni da rete sbagliate, il Ba-yern trova il gol del vantaggio solo su punizione: a procurar-sela è Alaba, mentre a trasfor-marla è Xabi Alonso il cui tiro viene deviato da Gimenez. Il gol dell'ex Real Madrid ser-ve a dare ancora più benzi-na ai panzer bavaresi che al 33' sprecano la migliore delle occasioni per raddoppiare. Gimenez cintura in area Mar-tinez: rigore netto. Dal dischetto va Müller, ma il numero 25 calcia malissimo e si fa pa-rare il tiro da Oblak.

Il catalano eliminato per il terzo anno consecutivo in semifinale da una spagnola: Xabi Alonso e Lewandowski illudono i tedeschi

Il francese Antoine Griezmann non sbaglia a tu per tu con Neuer e fi rma la rete che porta l’Atletico Madrid in fi nale (ANSA)

Atletico, la fi nale è tuaGuardiola, triste addioIl gol di Griezmann elimina il Bayern ed esalta Simeone

Cakir nel mirinoL’arbitro convalida il pari spagnolo in dubbio fuorigioco e inventa un penaltyDischetto proibitoPesano sul risultato anche i rigori parati da Oblak e Neuer: Muller e Torres alla sbarra

dubbio alcuno che lo sareb-be. Molte delle sue possi-bilità di rimanere in sella al Real dipendono, infatti, dal-la partita di stasera: «Sarà una gara più difficile di quel-la della settimana scorsa». Difficile o no, l’Undécima è davvero troppo vicina per non provarci fino in fondo.

Qui Manchester City«Per raggiungere la finale abbiamo bisogno di una grande prova. Dopo due ti-toli in 4 anni, vogliamo fare la storia di questo club. Cercheremo di attaccare dal primo minuto e di con-trollare il possesso palla»: Manuel Pellegrini sa bene quanto al Santiago Berna-

RAFFAELE R. RIVERSOALESSANDRO POGGI

«Cristiano Ronaldo è al cen-to per cento». Zinedine Zi-dane aveva proprio voglia di dirlo. E di ripeterlo: «Contro il Manchester City sarà in campo sin dall’inizio». Zi-zou, di solito schivo, questa volta ha fatto di tutto pur di evitare malintesi sulle con-dizioni di CR7. Forse, lo ha annunciato ai quattro ven-ti per intimorire e mettere pressione all’avversario. O, forse, solo per autoconvin-cersi del fatto che potrà con-tare di nuovo sul capocan-noniere della Champions League di quest’anno (16 reti) e, in generale, della sto-ria della massima compe-tizione europea (93). E già, perché con CR7 in campo

Zidane senza rete: «Finale o fallimento»Il francese si gioca la conferma: «Abbiamo voglia di giocare e vincere». Ronaldo sicuro: «Passerò alla storia del calcio»

STASERA L’ALTRA SEMIFINALE REAL MADRID-MANCHESTER CITY

Il credo di Pellegrini«Non mi interessa non partire favorito, vogliamo centrare un traguardo storico»

le probabilità delle “meren-gues” di staccare il taglian-do per la finale di San Siro si moltiplicano. Un calciatore unico che, come suo solito, non ha fatto sfoggio di mo-destia: «Passerò alla storia del calcio, non ho dubbi - ha proclamato in un’intervista al sito della Uefa -. Piaccia o meno alla gente, i miei nu-meri parlano da soli».

Casemiro e Benzema outLe buone notizie per Zida-ne, tuttavia, finiscono qui. Il tecnico francese, infatti, sarà costretto a rinunciare a Ca-semiro e Benzema, proba-bilmente le due pedine tat-ticamente più importanti dell’undici blanco: «Case-miro è Casemiro, ma sono sicuro che chi giocherà al suo posto lo farà alla gran-de - ha ammesso Zizou -. Abbiamo voglia di giocare e vincere. E nel caso in cui non dovessimo riuscirci si potrà tranquillamente par-lare di fallimento». E non c’è

beu apprezzino il bel gioco e in quello che è stato per un anno il suo stadio ci tiene a fare bene. Il tecnico cileno sa che a fine stagione scadrà il suo mandato, ma non per questo vuole rinunciare al suo credo calcistico: «Per-dere contro il Real non sa-rebbe un disastro, lo sareb-be se perdessimo senza gio-care come sappiamo», ha ri-sposto a chi gli riportava le parole di Zidane che aveva parlato di “fracaso” in caso di ko. Pellegrini dovrà fare a meno di Silva (infortunato-si all'andata) e Zabaleta, ma nonostante il “miedo esce-nico” del Bernabeu è con-vinto di poter fare il colpac-cio: «Questa squadra ha fat-to sempre bene fuori casa negli ultimi anni: abbiamo vinto a Roma e a Monaco e quest'anno abbiamo fat-to bene a Parigi, Siviglia e Monchengladbach. Non mi interessa non partire favori-to, vogliamo centrare un tra-guardo storico».

1 1.50 X 4.40 2 6.25

Allenatore: ZidaneA disposizione: 13 Casilla, 23 Danilo, 2 Varane, 6 Nacho 10 James Rodriguez, 16 Kovacic, 20 JeséIndisponibili: Casemiro, BenzemaSqualificati: nessunoDiffidati: nessuno

Allenatore: PellegriniA disposizione: 13 Caballero, 26 Demi-chelis, 11 Kolarov, 20 Mangala, 7 Sterling, 18 Delph, 72 Ilheanacho Indisponibili: Silva Squalificati: nessuno Diffidati: nessuno

REAL MADRID 4-3-3 MANCHESTER C. 4-2-3-1

Arbitro: Skomina (Slovenia)Stadio: Santiago Bernabeu, Madrid. Ore: 20.45. Tv: Premium Sport. Web: tuttosport.com

3SAGNA

1HART

4RAMOS

1NAVAS

12MARCELO

15CARVAJAL

3PEPE

8KROOS

22ISCO

19MODRIC

11BALE

7RONALDO

18LUCAS VAZQUEZ

4KOMPANY

30OTAMENDI

22CLICHY

15NAVAS

10AGÜERO 42

YAYA TOURÉ

17DE BRUYNE

Il cileno Manuel Pellegrini

Il francese Zinedine Zidane

Oblak insuperabileVidal il più pericolosoBAYERNNEUER 7Tiene in vita il Bayern parando il rigo-re su Torres, non basta. LAHM 6Straripante nel primo tempo. Smet-te di essere una minaccia quando Simeone gli mette Carrasco alle cal-cagna. JAVI MARTINEZ 6Non è pericoloso sui calci da fermo. Punita eccessivamente la disatten-zione all'84': il fallo su Torres è fuori area. BOATENG 5Prova spesso a far partire l'azione. Ma, su un lancio sbagliato, cerca uno scriteriato recupero palla sulla tre-quarti avversaria, ma lascia scoper-ta la difesa, errore che favorisce Griezmann. ALABA 6.5Entra nelle due reti: è lui a subire il fal-lo che genera la punizione dell'1-0, è suo il cross su cui Vidal fa sponda per Lewandowski. XABI ALONSO 6Sblocca al 31' trovando un varco nel-la barriera dell'Atletico. L'intensità, però, non è la stessa di Vidal. DOUGLAS COSTA 5.5Parte vicino a Lewandowski, libe-rando spazio a destra per Lahm. Nel-la ripresa non trova più la posizione. Coman (28' st) 5.5 Impreciso al ti-ro. MÜLLER 5Il rigore fallito al 34' - quando inve-ce di isolarsi va a separare Ribery e Gimenez - guasta la notte del Ba-yern. VIDAL 7Nella squadra di Guardiola, nessuno è in condizione come l'ex juventino, sempre pericoloso con i suoi inseri-menti. Re Arturo fa segnare Lewan-dowski con una sponda prepotente. RIBERY 5.5Nervoso, discute con mezzo Atleti-co e non illumina. LEWANDOWSKI 6Segna quando non può esimersi (di testa da un metro su assist di Vidal). Combatte, e sopporta le maniere for-ti di Godin-Gimenez. ALL. GUARDIOLA 6Ricava meno del previsto da un pri-mo tempo di intensità e possesso palla concreto. Sconta i rischi in fa-se difensiva.

ATLETICO MADRIDOBLAK 8E' l'eroe con il rigore parato a Müller, quando l'Atletico poteva capitolare. Decisivo due volte su Lewandowski e su Alaba (con deviazione) . JUANFRAN 6.5Bella diagonale in avvio per fermare Lewandowski, tiene la posizione. GODIN 6.5Al rientro dopo due settimane, dà vi-ta ad un duello fisico con Lewan-dowski. GIMENEZ 5Con tre minuti da incubo alla mezz'o-ra (tocca in barriera spiazzando Oblak, rischia il "mani" volontario in area, causa il rigore al 34', per netta

LE PAGELLE

Il portiere sloveno Jan Oblak

Il cileno Arturo Vidal

trattenuta su Javi Martinez) quasi rovina la Champions dell'Atletico. FILIPE LUIS 6.5Parte male, tiene in gioco Lewan-dowski al 20' quando il polacco sfio-ra il gol. Meglio nella ripresa, protet-to da Carrasco. KOKE 6.5Cresce alla distanza, quando è mag-giormente nel vivo del gioco. Savic(48' st) ng. GABI 6.5Offre la consueta sapienza tattica, regge l'urto nel primo tempo. FERNANDEZ 5Offre poco filtro, è ingenuo sul fallo che genera la punizione-gol di Xabi Alonso. Ferreyra Carrasco (1' st) 6.5 Prezioso a sinistra, ferma le di-scese di Lahm. SAUL 7Il match-winner dell'andata è deter-minante quando Simeone lo sposta davanti alla difesa. TORRES 5.5Bravo a mandare in porta Griezmann, ma il suo errore dal dischetto regala 10' di passione all'Atletico. GRIEZMANN 7Gli basta un solo pallone per spedire l'Atletico a San Siro: non perdona Neuer. Bravo a offrire copertura a de-stra. Thomas (37' st) ng. ALL. SIMEONE 7L'Atletico resta in piedi dopo la bur-rasca del primo tempo, El Cholo cor-regge il modulo e il 4-5-1 ferma la sofferenza sulle fasce. Non si fa man-care un faccia a faccia duro con Ri-bery e Guardiola. Seconda finale in tre anni da uomo-copertina.

ARBITROÇAKÝR 4Dubbi sull'1-1 (il guardalinee Ongun lascia correre ma Griezmann sem-bra in fuorigioco) e sul 2-1, con Vidal che sovrasta Filipe Luis. E' chiaris-simo l'errore sul rigore per l'Atletico: il fallo di Javi Martinez è fuori area.

M.M.

SEMIFINALI AND. RIT.

ATLETICO MADRID (Spa)-Bayern (Ger) 1-0 1-2

Manchester City (Ing) - Real Madrid (Spa) 0-0 oggi

FINALE28 maggio Stadio San Siro / Milano

6FERNANDO

25FERNANDINHO

www.ebook3000.com

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IL TRIONFO DEL LEICESTER ORGOGLIO ITALIANO IL TRIONFO DEL LEICESTER ORGOGLIO ITALIANO MERCOLEDÌ

4 MAGGIO 2016www.tuttosport.com

14TUTTOSPORT

MERCOLEDÌ 4 MAGGIO 2016 www.tuttosport.com

15TUTTOSPORT

ALESSANDRO POGGILONDRA

«Vincere il campionato il prossimo anno? Non credo sia possibile. La top 10? È un obiettivo più realistico»: Clau-dio Ranieri non è uno che fa “mind games” e quando parla lo fa con schiettezza, da uomo pragmatico come ama dire lui. In più di un'occasione il tecnico testaccino ha ricorda-to che il suo Leicester ha sapu-to approffittare di un campio-nato strano, dove praticamen-te tutte le grandi non sono sta-te all'altezza delle aspettative, dal City all'Arsenal, per non parlare del Chelsea campio-ne in carica che per la prima volta nell'era Abramovich resterà senza Europa. Diffi-cile però che le big falliscano ancora, anche perché gente come Pep Guardiola, Anto-nio Conte e José Mourinho è abituata a vincere e ha presi-denti pronti a tutto per asse-condare le sue ambizioni. In più, il Leicester non sarà più una sorpresa e sarà inevita-bilmente logorato dagli im-pegni in Champions. Ranie-ri è ben consapevole di tutto questo e giustamente mette le mani avanti perché un'impre-sa come quella appena com-piuta è unica proprio perché irripetibile.

Concorrenza agguerritaFare previsioni così in antici-po è quantomeno azzardato e, come successo col Leice-ster quest'anno, si rischiano figuracce, ma è ragionevole pensare che dalla prossima stagione sulla carta ci siano almeno cinque-sei squadre davanti alle Foxes. A comin-ciare dal Manchester City, la cui rosa attuale è già fortissi-ma (si pensi ad Agüero, De Bruyne, Kompany, Touré...) e sarà arricchita da Guardio-la (gli indiziati sono Thiago Alcantara, suo pupillo al Ba-yern, e il promettente difenso-re dell'Athletic Bilbao Aymeric Laporte, valutato 50 milioni). Poi c'è il Chelsea in cerca di ri-scatto dopo una stagione disa-strosa: Conte aveva già saputo

STEFANO SALANDIN

Premessa appena necessa-ria: qui nessuno vuole met-tere in discussione l’enormità dell’impresa sportiva compiu-ta del Leicester, ma soltanto cercare di riportare la questio-ne nell’ambito della veridici-tà (per quanto questa posa es-sere applicabile al calcio) dei numeri. Consapevoli, peral-tro, che retorica e poesia par-tono in vantaggio così come le letture utilitaristiche di un evento: di chi vorrà convin-cervi che i fatturati non con-tino nulla nelle vittorie (per smontare, magari, le argo-mentazioni di Sarri o di chi per lui sull’argomento); o di chi userà le “volpi” per appun-tire l’ormai patetica filastroc-ca del campionato non condi-zionato dagli arbitri, e quindi più competitivo. Ovviamente non sono vera nè l’una nè l’al-tra. Vediamo perché.

Poveri a chi?Intanto togliamo di mezzo la falsa convinzione secon-do cui quello del Leicester sia il trionfo dei poveri con-tro i ricchi. Scaldano il cuo-re, in questi tempi di finanza aggressiva, i riferimenti a Ro-bin Hood, ma sono appunto una leggenda. In termini as-soluti, perché il Leicester fat-tura 135 milioni di euro, vale a dire poco meno del Napo-li (143 milioni). Ma anche in termini relativi, perché il fat-turato del Leicester è “solo” un quinto di quello del Manche-ster United (che arriva a fan-tasmagorici 550 milioni pur

I falsi poveriViva la favoladel LeicesterFatturato a livello del Napoli e a un quinto dello United. Con l’anomalia dei diritti tv...

Le immagini di Ranieri e dei giocatori campeggiano nelle vie di Leicester (LAPRESSE)

Tra i pochi club in Premier dove i soldi delle televisioni pesavano oltre il 70 %. Stipendi da top in Italia, e quello di Ranieri si impenna

Le big programmano la riscossa: Chelsea e City pronte a esaudire i desideri dei tecnici e lo United, con Mourinho o no, farà grandi colpi

77I PUNTIdel Leicester. Il record in un campionato di Prima divisione era 55 (‘99/’00)

40I PUNTIin più del Leicester rispetto alla 36ª giornata dell’anno scorso: 77 contro 37

38GLI ANNIdall’ultimo trionfo di una squadra mai prima campione: il Nottingham Forest nel ‘78

11LE PARTITEdi fi la in gol di Vardy (4ª-14ª), nuovo record della Premier: Van Nistelrooy si fermò a 10

98LE VITTORIEin Premier League di Ranieri: potrebbe toccare quota 100 nelle ultime due giornate

61,1LA PERCENTUALEdi vittorie di Ranieri da tecnico del Leicester. Il migliore dopo di lui è O’Neill con il 34,9%

Conte e GuardiolaIl futuro è più duroRanieri: «Bis? La top 10 obiettivo più realistico»

non essendo stato in Caham-pions...) mentre in Italia il rap-porto tra Juventus e Carpi è di uno a trenta. Sul fronte sti-pendi il gap con i “ricchi” della Premier è maggiore: con 62.6 milioni di euro e nella metà bassa della graduatoria, lon-tano dal Chelsea (280 milio-ni), United (264) e City (251). Attenzione: il monte ingag-gi della Juventus “schiaccia-sassi” è sì il doppio del Leice-ster, ma considerando anche il lordo delle tasse. Ovvio che l’impresa produrrà un’im-pennata sia negli incassi sia nei costi. Il solo Ranieri, per esempio, vedrà il proprio in-gaggio raddoppiato a tre mi-lioni di sterline (3,8 milioni di euro), ma soprattutto incas-serà qualcosa come 6,4 mi-lioni di euro legati ai bonus. Tutto questo non cadrà sul-le spalle del pur facoltoso Vi-chai Srivaddhanaprabha, im-prenditore thailandese e de-voto buddhista che, partendo da un negozietto di souvenir a Bangkok ha costruito un im-pero commerciale da 3 mi-liardi di dollari (non proprio un “poveretto” neppure lui). Qualcosa gli toccherà scuci-re di tasca propria, ma la Pre-mier sa essere molto genero-sa con chi lo merita: circa 116 milioni in più dai diritti tv: 76 per la quota fissa e una qua-rantina dai “merit payments” derivanti dalla posizione in classifica e dai passaggi in tv (oh yes: in Premier non si ve-dono tutte le partite in video). Una pioggia a cui si dovran-no aggiungere gli incassi dalla Champions e quelli dalla pre-vedibile crescita del marke-ting. Perché se fino a ieri c’era una cosa che avvicinava il Lei-cester più alla nostra Serie A che alla Premier era la dipen-denza, per il 70 per cento del fatturato, dai diritti tv: un’ano-malia (allo United, per dire,

rappresentano il 35 per cen-to circa) dovuta alla mancata valorizzazione del merchan-dising nonostante una strut-tura societaria di tutto rispet-to e un’area urbana di riferi-mento con 400 mila abitanti.

Premier competitiva?Un’altra leggenda che questo capolavoro sportivo (perché di questo indubbiamente si tratta) ha consolidato, è quel-la di una Premier che sarebbe più competitiva in virtù di una più equa ridistribuzione dei diritti tv. Dalla sua fondazio-ne (nel 1992) è stata vinta solo da 5 squadre: United e Arse-nal egemoni (a parte una pa-rentesi del Blakburn nel ‘95) fino all’arrivo di Chelsea e City. Così, da questo punto di vi-sta, l’irruzione del Leicester è davvero una clamorosa ano-malia grazie alla continuità da “formichina” con cui Ranieri ha saputo approfittare della concomitante crisi di tutte le “grandi”. Quanto alla questio-ne arbitrale, è appena il caso ricordare l’episodio dell’espul-sione di Vardy contro il West Ham per una clamorosa topi-ca dell’arbitro: due giornate di squalifica più una per prote-ste proprio nel momento cru-ciale della stagione: nessuno, in Inghilterra, ha pensato a un disegno occulto per favorire il Tottenham. Ecco, dopo aver riconosciuto i giusti meriti a Ranieri, dopo aver pagato da-zio alla retorica, forse sarebbe il caso di ragionare. E, invece di sognare un improbabile e consolatorio Leicester, proget-tare una Premier italiana. Nel-la quale, per dirne una, i diritti tv siano di più per tutti perché tutti fanno qualcosa affinché possano aumentare, invece di vivacchiare come succede ora. Ma questo sì, purtroppo, resterà un sogno.

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Festa senza fi ne a Leicester, e non solo per le Foxes. Tredici minuti dopo la conquista aritmetica della Premier, infatti, Mark Selby, di Leicester, vinceva il suo secondo mondiale di snooker. Non lo sapevano ovviamente i giocatori, scatenati a casa di Jamie Vardy a Melton Mowbray, saltando sui divani e trascinando il capitano Morgan sul pavimento della cucina. La festa si è poi spostata al Club Republic e nei locali del centro con balli, cori e bevute fi no alle 4.30. Nonostante la baldoria, ieri alle 10 la squadra si è ritrovata a Belvoir Drive (Morgan con gli stessi vestiti della sera precedente). Ranieri (tornato da Roma lunedì a bordo del jet privato da 54 milioni di euro con la dirigente Supornthip Choungrangsee) si è presentato con uno scarpino blu in mano con la scritta "Champions 2015/16", prima di guidare tutti a pranzo al ristorante San

CAMPIONI ANCHE BENALOUANE E INLER

Giocatori e tifosi, è festa no stopE Vardy sfotte Kane su Twitter

Carlo, il suo preferito. A proposito di Italia, oltre a Ranieri e allo staff sono campioni anche Inler, ex Udinese e Napoli, pur con appena 5 presenze, e Benalouane, ex Cesena e Atalanta ceduto a gennaio alla Fiorentina. Tornando alla festa, c'è voluta la polizia per scortare i giocatori dentro e fuori dal ristorante, assediato dai tifosi. Poi la squadra è salita su un bus, continuando la festa con pizza e birra. Vardy non ha perso tempo nello sfottere Harry Kane che due settimane fa aveva postato su Instagram la foto di un branco di leoni a caccia (del Leicester): la replica su Twitter (5,5 milioni di tweet sul Leicester) con l'immagine di Mustafa, padre di Simba del "Re Leone", che precipita da una rupe. Faccenda che non dovrebbe compromettere i rapporti vista degli Europei.

F.FAR.

Non ha la mistica del titolo vinto nel 2012 da Mancini con il Manchester City (Dzeko e Medjugorje), ma poco ci manca. Da qualche tempo, infatti, gli abitanti di Leicester hanno attribuito lo straordinario campionato delle Foxes al ritrovamento dei resti di Re Riccardo III, avvenuto sotto ad un parcheggio cittadino nella zona di Greyfriars (zona nord) nel 2012. Poco più di un anno fa, il 26 marzo del 2015, la città si stava preparando a dare degna sepoltura alle spoglie regali nella Cattedrale. In quel momento, a nove giornate dalla fi ne, le Foxes erano ultime in classifi ca con appena quattro vittorie su 29 partite, ormai avviate verso una retrocessione praticamente aritmetica. Dopo la sistemazione di Riccardo III invece, il Leicester ha iniziato a vincere e non si è più fermato: una sconfi tta, un

LE SPOGLIE DEPOSTE NELLA CATTEDRALE UN ANNO FA

Riccardo III e l’aiuto dall’aldilàLa svolta dopo la sepoltura del re

pareggio e nove vittorie per festeggiare la salvezza. E poi pure la vittoria del campionato e chissà cos'altro la prossima stagione. Una rivincita "karmica" nei confronti del resto del Paese e di William Shakespeare che dipingeva Riccardo come uno spietato assassino, mentre nella Cattedrale di Leicester è spiegato a chiare note: "Riccardo III fu l'ultimo re inglese a morire da guerriero conducendo le sue truppe in battaglia". Una versione fi abesca della storia ("La Volpe e il Re Fantasma") è stata scritta e raccontata a BBC4 da Michael Morpurgo. Mentre la città festeggia, la volpe e il Re si ritrovano alla luce della promessa fatta dal sovrano, con la Fox che invita il Ghost King a partecipare alla rappresentazione teatrale di "Sogno di una notte di mezza estate"..

F.FAR.

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tuttosport.com

«E' fantastico, voglio dire grazie ai miei ragazzi, ai tifosi, alla dirigenza, è veramente un risultato incredibile. Pensavamo di fare qualcosa di importante quest'anno ma nessuno si sarebbe aspettato di ottenere questo. Lunedì sera ho festeggiato a casa con mia moglie e con la mia famiglia ma niente di più. Nella mia testa ho sempre pensato che avrei vinto un campionato, non sapevo dove ma l'avrei fatto. La mia forza è di essere sempre un uomo positivo, ho sempre pensato di poter vincere qualcosa. Sono un uomo pragmatico, so che nel calcio può succedere qualcosa di strano. Voglio congratularmi con il Tottenham per la fantastica stagione: dietro di noi ha sempre spinto forte. E' tutto bellissimo in questo momento e sarà bellissimo festeggiare con i tifosi nel nostro stadio».

Ranieri«Impresache va oltrele attese»

LE PAROLE

Elogio di Ranieri, vecchia volpe minimalistaIL COMMENTO

rilanciare una Juve reduce da due settimi posti e i Blues han-no comunque ottimi giocatori (Hazard su tutti), non giocano le coppe e con un paio di in-nesti (Nainggolan? Rudiger? Higuain?) potrebbero tornare al vertice. Intanto il ct azzurro fa i complimenti al prossimo rivale: «Ha compiuto un’im-presa straordinaria, che coro-na una carriera esemplare». Non si sa ancora se a gui-dare lo United sarà Mourinho, pure lui generoso con Ranie-ri, spesso attaccato in passa-to: «Complimenti a tutto il Lei-cester. Ho perso il titolo a van-taggio di Claudio Ranieri ed è con grande emozione che vivo questo momento magi-co della sua carriera». Di certo, chiunque sieda in panchina, i Red Devils hanno nel mirino i migliori al mondo (Neymar, Ibrahimovic, il talento porto-ghese Renato Sanches) e han-no i soldi per comprarli. Non dimentichiamoci poi del Tot-tenham e dell'Arsenal e non è da sottovalutare il West Ham di Ogbonna e Payet che ha già fatto intravedere il proprio po-tenziale.

RinforziNonostante le difficoltà, non è detto però che questo Leice-ster non possa ancora dire la sua, ma per confermarsi sugli stessi livelli sarà fondamenta-le trattenere i gioielli e miglio-rare una rosa che, ora come ora, non è in grado di affron-tare anche la Champions. Ra-nieri cerca giocatori ‘affama-ti’ che sposino il progetto: in difesa gli obiettivi sono Car-valho e il romanista Mano-las (che hanno lavorato con il tecnico in passato), men-tre a centrocampo si cerca un vice Kanté (corteggiato dal Psg e dalla Juve) e per sostituire eventualmente il francese si punta a Henderson del Liver-pool e al giovane Mendy del Nizza. In avanti il belga Ben-teke rappresenta l’attaccante di peso che quest’anno forse è mancato, mentre il 23enne nigeriano Musa Ahmed po-trebbe rappresentare una va-lida alternativa a Vardy. Senza dimenticare poi la suggestio-ne Falcao, allenato da Ranieri al Monaco. Chi l’avrebbe mai pensato solo tre anni fa quan-do le Volpi erano in Cham-pionship e il colombiano era considerato uno dei migliori attaccanti al mondo?

Antonio Conte, 46 anni, allenerà il Chelsea (IMAGE SPORT)

Pep Guardiola, 45 anni José Mourinho, 53 anni

«Ranieri? È un amico: abbiamo giocato assieme a Palermo, ci sentiamo tutte le settimane e ho seguito la sua cavalcato come il primo dei tifosi. Vincere come ha fatto lui, nella Premier che è per me il “Campionato per eccellenza”, giocando un ottimo calcio, organizzato, armonico e e� cace, è pura poesia«. Così Gianni De Biasi, oggi ct dell’Albania che ha portato ad una storica qualifi cazione all’Europeo in Francia, sul sito www.sportmediaset.it. De Biasi ha poi

risposto sulle “questioni Nazionali”: «Paragonare il Leicester alla qualifi cazione dell’Albania? Sì, può starci. Zenga ha detto che sarò il nuovo ct della Nazionale italiana? Speriamo che non sia come in politica, quando un nome speso con tanto anticipo, poi viene bruciato. Sarebbe un onore: chi non ambirebbe a diventare ct dell’Italia quattro volte campione del mondo? Ora però sono concentrato sull’Europeo con la mia Albania, poi…».

DE BIASI, TRA IMPRESA E “POST CONTE”

«Leicester poesia puraL’Italia un grande onore»

MASSIMILIANO ALLEGRIALLENATORE «L’organizzazione italiana conquista la Premier! Bravo Claudio Ranieri: ci vediamo in Champions!»

ALESSANDRO DEL PIEROEX GIOCATORE «Felice per mister Ranieri e per chi ama lo sport: leggendario Leicester, impresa indimenticabile»

FRANCESCO TOTTIGIOCATORE «Complimenti mister, sei stato davvero un grande, te la meriti tutta questa soddisfazione!»

OSVALDO BAGNOLIEX ALLENATORE Il Leicester ha un po’ più merito del Verona: un anno fa si era salvato, noi venivamo da un 6° e un 4°posto

MATTEO RENZIPRESIDENTE DEL CONSIGLIO La più grande impresa della storia del calcio inglese l’ha guidata un italiano. Grande Leicester, grandissimo Ranieri

IL FUTURO RIVALE

IL SUO 10 ALLA JUVE

IL SUO 10 ALLA ROMA

IL PRECURSORE

IL PREMIER

GIANCARLO DOTTO

Lo avevano imbarcato su un volo privato da Roma per far-gli respirare all’unisono, al fi-schio finale di Chelsea-Totten-ham, la notizia che era già tito-lo da almeno una settimana. Leicester campione. E mentre i pub di tutto l’East Midlan-ds e non solo scoppiavano di birra e mirra e di sudore alle-gro per placare una sete lunga 132 anni, lui, Claudio Ranie-ri se ne stava acquattato nel-la sua casa inglese, volentie-ri arreso a farsi beatificare il giusto, con la sua cresta da Ce-sare finalmente congrua alla parte che gli spetta. A suggel-lare l’oleografia che lo scopre genio dopo trent’anni di one-sta panchina e più bile che al-

In questo articolo pubblicato sul sito Dagospia, il giornalista Giancarlo Dotto traccia un brillante profilo del tecnico romano

tro, la visita lampo romana di cuore di mamma alla vegliar-da di 93 anni. Due cose, grazie a Sor Clau-dio. Da oggi in poi Leicester non è più una vaga idea pian-tata in una campagna non lontana da Nottingham, pro-prio lei, quella di Robin Hood, quello che consolava i pove-ri sottraendo ai ricchi. Più o meno al centro del Regno mai così Unito nella felicitazione. Prima di oggi Leicester era la città natale di Elephant Man, Joseph Merrick, l’uomo con la proboscide, mezzo uomo e mezzo elefante. Un’anoma-lia vivente. Un incidente. Uno scherzo della natura. Questo è il Leicester. La Squadra Elefan-te della Premier League. L’al-tra cosa. Lui, come Simeone a Madrid, El Cholo, e, ma sì, mettiamoci anche Juric al Cro-tone, un plebeo calcio in culo alla dittatura dei fatturati. Os-sia, all’equazione cara ai per-denti e ai giustificazionisti che “denaro uguale vittoria”. Spes-so vero, ma non sempre.

Per quel gentiluomo di Sor Claudio Ranieri, testaccino ri-sciacquato in tutte le acque del mondo, che impara a stare a braccia conserte per prende-re meglio schiaffi da tutti, ecco la madre, ma anche la zia e la nonna di tutte le rivincite. Vince a Leicester (...) dopo non aver vinto con Chelsea, Valen-cia, Monaco, Napoli, Juven-tus, Inter e Roma. Alla faccia di quel sibilante e sprezzan-te uomo di Setubal. “Ranieri? E’ vecchio. Non vince nulla e dopo anni non sa una paro-la d’inglese”, l’aveva liquidato Mourinho. Il mondo gira, la vendetta arriva fredda. Prima lo fa cacciare dalla sua Londra strapazzandolo in una partita di Premier, poi, questa sì feroce, impartisce il perdono quando chiunque altro si toglierebbe il macigno dalla scarpa. “Vuoi sapere la verità, tutta la verità? Sono veramente dispiaciuto per il suo licenziamento”. Più perfidamente gandhiano che ovviamente testaccino. Per noi italiani che lo cono-

sciamo da sempre, da quando batteva onesto calcio da terzi-no per nulla sfascione del Ca-tanzaro (io ancora da pri-ma, quando lui centravanti, io centromediano, lo marca-vo al Flaminio nel campiona-to juniores), complicato da di-gerire il concetto che sia diven-tato improvvisamente un ge-nio. Il sospetto aggredisce i più. A me, sincero che sono, nem-meno mi sfiora. Sor Claudio è ben lungi dall’essere una par-venza di genio. Lui è il primo a saperlo e farlo sapere. Onesto com’è. Ranieri è uno che s’ar-rangia. Un pragmatico di fer-ro. Un buon gestore di uomini, quando gli uomini non sono troppo complicati da gestire (vedi Totti e De Rossi a Roma, per dirne una). Bravo, lui spes-so umiliato e offeso, a eccitare a sangue gli umiliati e offesi. Sor Claudio, insomma, ci stareb-be bene in un romanzo di Emi-le Zola, uno che non ubriaca nemmeno se stesso, una vec-chia pellaccia che ne ha passa-te di tutti i colori e, quasi sem-

pre, in bianco e nero. In questa inverosimile storia di Leicester, timbrato a fuoco da una som-ma di colpi di culo che han-no pochi riscontri nella sto-ria dell’umanità calcioide e non. Per dirla tutta, Sor Clau-dio ha inciso molto di più nelle storie anche belle ma perden-ti di Londra, Torino, Milano

e Roma, che in quella strepi-tosa di oggi. Ha imparato a tenere alta la guardia. Come tiene alta la guardia lui non la tiene nessu-no. Ha imparato che nella vita in quanto calcio fondamentale è parare e schivare. Da legno-so e lagnoso che era, è diven-tato col tempo bello, cazzuto, sintetico e definitivo come cer-

ti sfregi sui muri di casa sua a Testaccio. “Sapete che nuova c’è? Scordatevi il bel gioco”, dis-se quando si presentò a Trigo-ria dopo la cacciata di Spallet-ti. Il bel gioco, lui, non ha mai saputo cosa sia. Dopo l’esperienza a dir nul-la fallimentare come selezio-natore della nazionale gre-ca, Sor Claudio arriva a Lei-cester come si arriva all’estre-mo pezzo di un viale che sa di pensionato. Si ritrova, pensa lui e pensano tutti, una squa-dra che, messa insieme, non vale mezzo Manchester, City o United fate voi. Un tale Mah-rez, dribblomane algerino, cresciuto in una banlieu pa-rigina, pagato 400 mila ster-line nel 2014, tale improbabi-le Vardy, il bufalo di Sheffield, un ex operaio che solo quattro anni prima giocava nei dilet-tanti, tale Kantè, una specie di nano assatanato di nome N’Golo e di origine maliana, scarti dei Red Devil come Drin-kwater, uno scandalo solo a chiamarsi così da inglese, un

paio di armadi sottratti a un destino malavitoso, incapa-ci di mettere insieme due o tre palleggi di fila, Huth e Morgan, e poi in porta Kasper, il figlio, in tutti i sensi minore, del miti-co Schmeichel. Una somma di bravi ragazzi che, in breve tem-po, diventa una banda feroce stile sporca dozzina, dove non esiste un leader, ma il leader è una specie di anima eroica che si espande partita dopo parti-ta e fa, di quegli undici blues, un unico blu nel cielo dipinto di blu. Molti di questi good fel-las, Sor Claudio non li aveva sentiti nemmeno nominare. Ranieri è un minimalista nato. Guai a parlare di “som-mo artefice”. Non ti lascia nem-meno che ci provi ad accorda-re il violino celebrativo. Da vec-chia volpe in versione fatali-sta ci sta come un pascià alla guida dei “foxes”, le volpi: que-sta multiforme e improbabile banda di inglesi, francesi, sviz-zeri, algerini, africani, giappo-nesi e danesi, dove si tratta in fondo solo di sturare e tenere

acceso il loro animus strada-iolo e terra promessa annessa, miracoli sparsi, qua e là anche forbiti di buoni piedi. Ranieri arriva quando l’impronun-ciabile presidente thailande-se, Mr. Srivaddhanaprabha, detto Vichai, si era stufato di pompare denaro nelle casse del club che, solo un anno fa, aveva rischiato di brutto la re-trocessione. Ma i suoi soldi re-stano comunque all’origine del fenomeno Leicester, a parti-re da uno staff di tutto rispet-to, allenatori in seconda, pre-paratori, medici, analisti. Sor Claudio, the fox, la volpe, ha raccolto i frutti di tutto que-sto, quasi passando per caso, al posto giusto nel momento giusto. Non solo. Ha convinto il Boss d’Oriente a siglare un contratto triennale con un bo-nus di centomila sterline per ogni posizione superiore alla diciassettesima in classifica. Fate voi i conti. Molto profu-mati. Ben ti sta, Sor Claudio. Ci sta tutta la sbornia, da qui alla fine dei tuoi giorni.

Il pragmatico di ferro Sa tenere alta la guardia. Ed è il primo a fa rsapere di non assomigliare a un genio

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IL TRIONFO DEL LEICESTER ORGOGLIO ITALIANO IL TRIONFO DEL LEICESTER ORGOGLIO ITALIANO MERCOLEDÌ

4 MAGGIO 2016www.tuttosport.com

14TUTTOSPORT

MERCOLEDÌ 4 MAGGIO 2016 www.tuttosport.com

15TUTTOSPORT

ALESSANDRO POGGILONDRA

«Vincere il campionato il prossimo anno? Non credo sia possibile. La top 10? È un obiettivo più realistico»: Clau-dio Ranieri non è uno che fa “mind games” e quando parla lo fa con schiettezza, da uomo pragmatico come ama dire lui. In più di un'occasione il tecnico testaccino ha ricorda-to che il suo Leicester ha sapu-to approffittare di un campio-nato strano, dove praticamen-te tutte le grandi non sono sta-te all'altezza delle aspettative, dal City all'Arsenal, per non parlare del Chelsea campio-ne in carica che per la prima volta nell'era Abramovich resterà senza Europa. Diffi-cile però che le big falliscano ancora, anche perché gente come Pep Guardiola, Anto-nio Conte e José Mourinho è abituata a vincere e ha presi-denti pronti a tutto per asse-condare le sue ambizioni. In più, il Leicester non sarà più una sorpresa e sarà inevita-bilmente logorato dagli im-pegni in Champions. Ranie-ri è ben consapevole di tutto questo e giustamente mette le mani avanti perché un'impre-sa come quella appena com-piuta è unica proprio perché irripetibile.

Concorrenza agguerritaFare previsioni così in antici-po è quantomeno azzardato e, come successo col Leice-ster quest'anno, si rischiano figuracce, ma è ragionevole pensare che dalla prossima stagione sulla carta ci siano almeno cinque-sei squadre davanti alle Foxes. A comin-ciare dal Manchester City, la cui rosa attuale è già fortissi-ma (si pensi ad Agüero, De Bruyne, Kompany, Touré...) e sarà arricchita da Guardio-la (gli indiziati sono Thiago Alcantara, suo pupillo al Ba-yern, e il promettente difenso-re dell'Athletic Bilbao Aymeric Laporte, valutato 50 milioni). Poi c'è il Chelsea in cerca di ri-scatto dopo una stagione disa-strosa: Conte aveva già saputo

STEFANO SALANDIN

Premessa appena necessa-ria: qui nessuno vuole met-tere in discussione l’enormità dell’impresa sportiva compiu-ta del Leicester, ma soltanto cercare di riportare la questio-ne nell’ambito della veridici-tà (per quanto questa posa es-sere applicabile al calcio) dei numeri. Consapevoli, peral-tro, che retorica e poesia par-tono in vantaggio così come le letture utilitaristiche di un evento: di chi vorrà convin-cervi che i fatturati non con-tino nulla nelle vittorie (per smontare, magari, le argo-mentazioni di Sarri o di chi per lui sull’argomento); o di chi userà le “volpi” per appun-tire l’ormai patetica filastroc-ca del campionato non condi-zionato dagli arbitri, e quindi più competitivo. Ovviamente non sono vera nè l’una nè l’al-tra. Vediamo perché.

Poveri a chi?Intanto togliamo di mezzo la falsa convinzione secon-do cui quello del Leicester sia il trionfo dei poveri con-tro i ricchi. Scaldano il cuo-re, in questi tempi di finanza aggressiva, i riferimenti a Ro-bin Hood, ma sono appunto una leggenda. In termini as-soluti, perché il Leicester fat-tura 135 milioni di euro, vale a dire poco meno del Napo-li (143 milioni). Ma anche in termini relativi, perché il fat-turato del Leicester è “solo” un quinto di quello del Manche-ster United (che arriva a fan-tasmagorici 550 milioni pur

I falsi poveriViva la favoladel LeicesterFatturato a livello del Napoli e a un quinto dello United. Con l’anomalia dei diritti tv...

Le immagini di Ranieri e dei giocatori campeggiano nelle vie di Leicester (LAPRESSE)

Tra i pochi club in Premier dove i soldi delle televisioni pesavano oltre il 70 %. Stipendi da top in Italia, e quello di Ranieri si impenna

Le big programmano la riscossa: Chelsea e City pronte a esaudire i desideri dei tecnici e lo United, con Mourinho o no, farà grandi colpi

77I PUNTIdel Leicester. Il record in un campionato di Prima divisione era 55 (‘99/’00)

40I PUNTIin più del Leicester rispetto alla 36ª giornata dell’anno scorso: 77 contro 37

38GLI ANNIdall’ultimo trionfo di una squadra mai prima campione: il Nottingham Forest nel ‘78

11LE PARTITEdi fi la in gol di Vardy (4ª-14ª), nuovo record della Premier: Van Nistelrooy si fermò a 10

98LE VITTORIEin Premier League di Ranieri: potrebbe toccare quota 100 nelle ultime due giornate

61,1LA PERCENTUALEdi vittorie di Ranieri da tecnico del Leicester. Il migliore dopo di lui è O’Neill con il 34,9%

Conte e GuardiolaIl futuro è più duroRanieri: «Bis? La top 10 obiettivo più realistico»

non essendo stato in Caham-pions...) mentre in Italia il rap-porto tra Juventus e Carpi è di uno a trenta. Sul fronte sti-pendi il gap con i “ricchi” della Premier è maggiore: con 62.6 milioni di euro e nella metà bassa della graduatoria, lon-tano dal Chelsea (280 milio-ni), United (264) e City (251). Attenzione: il monte ingag-gi della Juventus “schiaccia-sassi” è sì il doppio del Leice-ster, ma considerando anche il lordo delle tasse. Ovvio che l’impresa produrrà un’im-pennata sia negli incassi sia nei costi. Il solo Ranieri, per esempio, vedrà il proprio in-gaggio raddoppiato a tre mi-lioni di sterline (3,8 milioni di euro), ma soprattutto incas-serà qualcosa come 6,4 mi-lioni di euro legati ai bonus. Tutto questo non cadrà sul-le spalle del pur facoltoso Vi-chai Srivaddhanaprabha, im-prenditore thailandese e de-voto buddhista che, partendo da un negozietto di souvenir a Bangkok ha costruito un im-pero commerciale da 3 mi-liardi di dollari (non proprio un “poveretto” neppure lui). Qualcosa gli toccherà scuci-re di tasca propria, ma la Pre-mier sa essere molto genero-sa con chi lo merita: circa 116 milioni in più dai diritti tv: 76 per la quota fissa e una qua-rantina dai “merit payments” derivanti dalla posizione in classifica e dai passaggi in tv (oh yes: in Premier non si ve-dono tutte le partite in video). Una pioggia a cui si dovran-no aggiungere gli incassi dalla Champions e quelli dalla pre-vedibile crescita del marke-ting. Perché se fino a ieri c’era una cosa che avvicinava il Lei-cester più alla nostra Serie A che alla Premier era la dipen-denza, per il 70 per cento del fatturato, dai diritti tv: un’ano-malia (allo United, per dire,

rappresentano il 35 per cen-to circa) dovuta alla mancata valorizzazione del merchan-dising nonostante una strut-tura societaria di tutto rispet-to e un’area urbana di riferi-mento con 400 mila abitanti.

Premier competitiva?Un’altra leggenda che questo capolavoro sportivo (perché di questo indubbiamente si tratta) ha consolidato, è quel-la di una Premier che sarebbe più competitiva in virtù di una più equa ridistribuzione dei diritti tv. Dalla sua fondazio-ne (nel 1992) è stata vinta solo da 5 squadre: United e Arse-nal egemoni (a parte una pa-rentesi del Blakburn nel ‘95) fino all’arrivo di Chelsea e City. Così, da questo punto di vi-sta, l’irruzione del Leicester è davvero una clamorosa ano-malia grazie alla continuità da “formichina” con cui Ranieri ha saputo approfittare della concomitante crisi di tutte le “grandi”. Quanto alla questio-ne arbitrale, è appena il caso ricordare l’episodio dell’espul-sione di Vardy contro il West Ham per una clamorosa topi-ca dell’arbitro: due giornate di squalifica più una per prote-ste proprio nel momento cru-ciale della stagione: nessuno, in Inghilterra, ha pensato a un disegno occulto per favorire il Tottenham. Ecco, dopo aver riconosciuto i giusti meriti a Ranieri, dopo aver pagato da-zio alla retorica, forse sarebbe il caso di ragionare. E, invece di sognare un improbabile e consolatorio Leicester, proget-tare una Premier italiana. Nel-la quale, per dirne una, i diritti tv siano di più per tutti perché tutti fanno qualcosa affinché possano aumentare, invece di vivacchiare come succede ora. Ma questo sì, purtroppo, resterà un sogno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Festa senza fi ne a Leicester, e non solo per le Foxes. Tredici minuti dopo la conquista aritmetica della Premier, infatti, Mark Selby, di Leicester, vinceva il suo secondo mondiale di snooker. Non lo sapevano ovviamente i giocatori, scatenati a casa di Jamie Vardy a Melton Mowbray, saltando sui divani e trascinando il capitano Morgan sul pavimento della cucina. La festa si è poi spostata al Club Republic e nei locali del centro con balli, cori e bevute fi no alle 4.30. Nonostante la baldoria, ieri alle 10 la squadra si è ritrovata a Belvoir Drive (Morgan con gli stessi vestiti della sera precedente). Ranieri (tornato da Roma lunedì a bordo del jet privato da 54 milioni di euro con la dirigente Supornthip Choungrangsee) si è presentato con uno scarpino blu in mano con la scritta "Champions 2015/16", prima di guidare tutti a pranzo al ristorante San

CAMPIONI ANCHE BENALOUANE E INLER

Giocatori e tifosi, è festa no stopE Vardy sfotte Kane su Twitter

Carlo, il suo preferito. A proposito di Italia, oltre a Ranieri e allo staff sono campioni anche Inler, ex Udinese e Napoli, pur con appena 5 presenze, e Benalouane, ex Cesena e Atalanta ceduto a gennaio alla Fiorentina. Tornando alla festa, c'è voluta la polizia per scortare i giocatori dentro e fuori dal ristorante, assediato dai tifosi. Poi la squadra è salita su un bus, continuando la festa con pizza e birra. Vardy non ha perso tempo nello sfottere Harry Kane che due settimane fa aveva postato su Instagram la foto di un branco di leoni a caccia (del Leicester): la replica su Twitter (5,5 milioni di tweet sul Leicester) con l'immagine di Mustafa, padre di Simba del "Re Leone", che precipita da una rupe. Faccenda che non dovrebbe compromettere i rapporti vista degli Europei.

F.FAR.

Non ha la mistica del titolo vinto nel 2012 da Mancini con il Manchester City (Dzeko e Medjugorje), ma poco ci manca. Da qualche tempo, infatti, gli abitanti di Leicester hanno attribuito lo straordinario campionato delle Foxes al ritrovamento dei resti di Re Riccardo III, avvenuto sotto ad un parcheggio cittadino nella zona di Greyfriars (zona nord) nel 2012. Poco più di un anno fa, il 26 marzo del 2015, la città si stava preparando a dare degna sepoltura alle spoglie regali nella Cattedrale. In quel momento, a nove giornate dalla fi ne, le Foxes erano ultime in classifi ca con appena quattro vittorie su 29 partite, ormai avviate verso una retrocessione praticamente aritmetica. Dopo la sistemazione di Riccardo III invece, il Leicester ha iniziato a vincere e non si è più fermato: una sconfi tta, un

LE SPOGLIE DEPOSTE NELLA CATTEDRALE UN ANNO FA

Riccardo III e l’aiuto dall’aldilàLa svolta dopo la sepoltura del re

pareggio e nove vittorie per festeggiare la salvezza. E poi pure la vittoria del campionato e chissà cos'altro la prossima stagione. Una rivincita "karmica" nei confronti del resto del Paese e di William Shakespeare che dipingeva Riccardo come uno spietato assassino, mentre nella Cattedrale di Leicester è spiegato a chiare note: "Riccardo III fu l'ultimo re inglese a morire da guerriero conducendo le sue truppe in battaglia". Una versione fi abesca della storia ("La Volpe e il Re Fantasma") è stata scritta e raccontata a BBC4 da Michael Morpurgo. Mentre la città festeggia, la volpe e il Re si ritrovano alla luce della promessa fatta dal sovrano, con la Fox che invita il Ghost King a partecipare alla rappresentazione teatrale di "Sogno di una notte di mezza estate"..

F.FAR.

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«E' fantastico, voglio dire grazie ai miei ragazzi, ai tifosi, alla dirigenza, è veramente un risultato incredibile. Pensavamo di fare qualcosa di importante quest'anno ma nessuno si sarebbe aspettato di ottenere questo. Lunedì sera ho festeggiato a casa con mia moglie e con la mia famiglia ma niente di più. Nella mia testa ho sempre pensato che avrei vinto un campionato, non sapevo dove ma l'avrei fatto. La mia forza è di essere sempre un uomo positivo, ho sempre pensato di poter vincere qualcosa. Sono un uomo pragmatico, so che nel calcio può succedere qualcosa di strano. Voglio congratularmi con il Tottenham per la fantastica stagione: dietro di noi ha sempre spinto forte. E' tutto bellissimo in questo momento e sarà bellissimo festeggiare con i tifosi nel nostro stadio».

Ranieri«Impresache va oltrele attese»

LE PAROLE

Elogio di Ranieri, vecchia volpe minimalistaIL COMMENTO

rilanciare una Juve reduce da due settimi posti e i Blues han-no comunque ottimi giocatori (Hazard su tutti), non giocano le coppe e con un paio di in-nesti (Nainggolan? Rudiger? Higuain?) potrebbero tornare al vertice. Intanto il ct azzurro fa i complimenti al prossimo rivale: «Ha compiuto un’im-presa straordinaria, che coro-na una carriera esemplare». Non si sa ancora se a gui-dare lo United sarà Mourinho, pure lui generoso con Ranie-ri, spesso attaccato in passa-to: «Complimenti a tutto il Lei-cester. Ho perso il titolo a van-taggio di Claudio Ranieri ed è con grande emozione che vivo questo momento magi-co della sua carriera». Di certo, chiunque sieda in panchina, i Red Devils hanno nel mirino i migliori al mondo (Neymar, Ibrahimovic, il talento porto-ghese Renato Sanches) e han-no i soldi per comprarli. Non dimentichiamoci poi del Tot-tenham e dell'Arsenal e non è da sottovalutare il West Ham di Ogbonna e Payet che ha già fatto intravedere il proprio po-tenziale.

RinforziNonostante le difficoltà, non è detto però che questo Leice-ster non possa ancora dire la sua, ma per confermarsi sugli stessi livelli sarà fondamenta-le trattenere i gioielli e miglio-rare una rosa che, ora come ora, non è in grado di affron-tare anche la Champions. Ra-nieri cerca giocatori ‘affama-ti’ che sposino il progetto: in difesa gli obiettivi sono Car-valho e il romanista Mano-las (che hanno lavorato con il tecnico in passato), men-tre a centrocampo si cerca un vice Kanté (corteggiato dal Psg e dalla Juve) e per sostituire eventualmente il francese si punta a Henderson del Liver-pool e al giovane Mendy del Nizza. In avanti il belga Ben-teke rappresenta l’attaccante di peso che quest’anno forse è mancato, mentre il 23enne nigeriano Musa Ahmed po-trebbe rappresentare una va-lida alternativa a Vardy. Senza dimenticare poi la suggestio-ne Falcao, allenato da Ranieri al Monaco. Chi l’avrebbe mai pensato solo tre anni fa quan-do le Volpi erano in Cham-pionship e il colombiano era considerato uno dei migliori attaccanti al mondo?

Antonio Conte, 46 anni, allenerà il Chelsea (IMAGE SPORT)

Pep Guardiola, 45 anni José Mourinho, 53 anni

«Ranieri? È un amico: abbiamo giocato assieme a Palermo, ci sentiamo tutte le settimane e ho seguito la sua cavalcato come il primo dei tifosi. Vincere come ha fatto lui, nella Premier che è per me il “Campionato per eccellenza”, giocando un ottimo calcio, organizzato, armonico e e� cace, è pura poesia«. Così Gianni De Biasi, oggi ct dell’Albania che ha portato ad una storica qualifi cazione all’Europeo in Francia, sul sito www.sportmediaset.it. De Biasi ha poi

risposto sulle “questioni Nazionali”: «Paragonare il Leicester alla qualifi cazione dell’Albania? Sì, può starci. Zenga ha detto che sarò il nuovo ct della Nazionale italiana? Speriamo che non sia come in politica, quando un nome speso con tanto anticipo, poi viene bruciato. Sarebbe un onore: chi non ambirebbe a diventare ct dell’Italia quattro volte campione del mondo? Ora però sono concentrato sull’Europeo con la mia Albania, poi…».

DE BIASI, TRA IMPRESA E “POST CONTE”

«Leicester poesia puraL’Italia un grande onore»

MASSIMILIANO ALLEGRIALLENATORE «L’organizzazione italiana conquista la Premier! Bravo Claudio Ranieri: ci vediamo in Champions!»

ALESSANDRO DEL PIEROEX GIOCATORE «Felice per mister Ranieri e per chi ama lo sport: leggendario Leicester, impresa indimenticabile»

FRANCESCO TOTTIGIOCATORE «Complimenti mister, sei stato davvero un grande, te la meriti tutta questa soddisfazione!»

OSVALDO BAGNOLIEX ALLENATORE Il Leicester ha un po’ più merito del Verona: un anno fa si era salvato, noi venivamo da un 6° e un 4°posto

MATTEO RENZIPRESIDENTE DEL CONSIGLIO La più grande impresa della storia del calcio inglese l’ha guidata un italiano. Grande Leicester, grandissimo Ranieri

IL FUTURO RIVALE

IL SUO 10 ALLA JUVE

IL SUO 10 ALLA ROMA

IL PRECURSORE

IL PREMIER

GIANCARLO DOTTO

Lo avevano imbarcato su un volo privato da Roma per far-gli respirare all’unisono, al fi-schio finale di Chelsea-Totten-ham, la notizia che era già tito-lo da almeno una settimana. Leicester campione. E mentre i pub di tutto l’East Midlan-ds e non solo scoppiavano di birra e mirra e di sudore alle-gro per placare una sete lunga 132 anni, lui, Claudio Ranie-ri se ne stava acquattato nel-la sua casa inglese, volentie-ri arreso a farsi beatificare il giusto, con la sua cresta da Ce-sare finalmente congrua alla parte che gli spetta. A suggel-lare l’oleografia che lo scopre genio dopo trent’anni di one-sta panchina e più bile che al-

In questo articolo pubblicato sul sito Dagospia, il giornalista Giancarlo Dotto traccia un brillante profilo del tecnico romano

tro, la visita lampo romana di cuore di mamma alla vegliar-da di 93 anni. Due cose, grazie a Sor Clau-dio. Da oggi in poi Leicester non è più una vaga idea pian-tata in una campagna non lontana da Nottingham, pro-prio lei, quella di Robin Hood, quello che consolava i pove-ri sottraendo ai ricchi. Più o meno al centro del Regno mai così Unito nella felicitazione. Prima di oggi Leicester era la città natale di Elephant Man, Joseph Merrick, l’uomo con la proboscide, mezzo uomo e mezzo elefante. Un’anoma-lia vivente. Un incidente. Uno scherzo della natura. Questo è il Leicester. La Squadra Elefan-te della Premier League. L’al-tra cosa. Lui, come Simeone a Madrid, El Cholo, e, ma sì, mettiamoci anche Juric al Cro-tone, un plebeo calcio in culo alla dittatura dei fatturati. Os-sia, all’equazione cara ai per-denti e ai giustificazionisti che “denaro uguale vittoria”. Spes-so vero, ma non sempre.

Per quel gentiluomo di Sor Claudio Ranieri, testaccino ri-sciacquato in tutte le acque del mondo, che impara a stare a braccia conserte per prende-re meglio schiaffi da tutti, ecco la madre, ma anche la zia e la nonna di tutte le rivincite. Vince a Leicester (...) dopo non aver vinto con Chelsea, Valen-cia, Monaco, Napoli, Juven-tus, Inter e Roma. Alla faccia di quel sibilante e sprezzan-te uomo di Setubal. “Ranieri? E’ vecchio. Non vince nulla e dopo anni non sa una paro-la d’inglese”, l’aveva liquidato Mourinho. Il mondo gira, la vendetta arriva fredda. Prima lo fa cacciare dalla sua Londra strapazzandolo in una partita di Premier, poi, questa sì feroce, impartisce il perdono quando chiunque altro si toglierebbe il macigno dalla scarpa. “Vuoi sapere la verità, tutta la verità? Sono veramente dispiaciuto per il suo licenziamento”. Più perfidamente gandhiano che ovviamente testaccino. Per noi italiani che lo cono-

sciamo da sempre, da quando batteva onesto calcio da terzi-no per nulla sfascione del Ca-tanzaro (io ancora da pri-ma, quando lui centravanti, io centromediano, lo marca-vo al Flaminio nel campiona-to juniores), complicato da di-gerire il concetto che sia diven-tato improvvisamente un ge-nio. Il sospetto aggredisce i più. A me, sincero che sono, nem-meno mi sfiora. Sor Claudio è ben lungi dall’essere una par-venza di genio. Lui è il primo a saperlo e farlo sapere. Onesto com’è. Ranieri è uno che s’ar-rangia. Un pragmatico di fer-ro. Un buon gestore di uomini, quando gli uomini non sono troppo complicati da gestire (vedi Totti e De Rossi a Roma, per dirne una). Bravo, lui spes-so umiliato e offeso, a eccitare a sangue gli umiliati e offesi. Sor Claudio, insomma, ci stareb-be bene in un romanzo di Emi-le Zola, uno che non ubriaca nemmeno se stesso, una vec-chia pellaccia che ne ha passa-te di tutti i colori e, quasi sem-

pre, in bianco e nero. In questa inverosimile storia di Leicester, timbrato a fuoco da una som-ma di colpi di culo che han-no pochi riscontri nella sto-ria dell’umanità calcioide e non. Per dirla tutta, Sor Clau-dio ha inciso molto di più nelle storie anche belle ma perden-ti di Londra, Torino, Milano

e Roma, che in quella strepi-tosa di oggi. Ha imparato a tenere alta la guardia. Come tiene alta la guardia lui non la tiene nessu-no. Ha imparato che nella vita in quanto calcio fondamentale è parare e schivare. Da legno-so e lagnoso che era, è diven-tato col tempo bello, cazzuto, sintetico e definitivo come cer-

ti sfregi sui muri di casa sua a Testaccio. “Sapete che nuova c’è? Scordatevi il bel gioco”, dis-se quando si presentò a Trigo-ria dopo la cacciata di Spallet-ti. Il bel gioco, lui, non ha mai saputo cosa sia. Dopo l’esperienza a dir nul-la fallimentare come selezio-natore della nazionale gre-ca, Sor Claudio arriva a Lei-cester come si arriva all’estre-mo pezzo di un viale che sa di pensionato. Si ritrova, pensa lui e pensano tutti, una squa-dra che, messa insieme, non vale mezzo Manchester, City o United fate voi. Un tale Mah-rez, dribblomane algerino, cresciuto in una banlieu pa-rigina, pagato 400 mila ster-line nel 2014, tale improbabi-le Vardy, il bufalo di Sheffield, un ex operaio che solo quattro anni prima giocava nei dilet-tanti, tale Kantè, una specie di nano assatanato di nome N’Golo e di origine maliana, scarti dei Red Devil come Drin-kwater, uno scandalo solo a chiamarsi così da inglese, un

paio di armadi sottratti a un destino malavitoso, incapa-ci di mettere insieme due o tre palleggi di fila, Huth e Morgan, e poi in porta Kasper, il figlio, in tutti i sensi minore, del miti-co Schmeichel. Una somma di bravi ragazzi che, in breve tem-po, diventa una banda feroce stile sporca dozzina, dove non esiste un leader, ma il leader è una specie di anima eroica che si espande partita dopo parti-ta e fa, di quegli undici blues, un unico blu nel cielo dipinto di blu. Molti di questi good fel-las, Sor Claudio non li aveva sentiti nemmeno nominare. Ranieri è un minimalista nato. Guai a parlare di “som-mo artefice”. Non ti lascia nem-meno che ci provi ad accorda-re il violino celebrativo. Da vec-chia volpe in versione fatali-sta ci sta come un pascià alla guida dei “foxes”, le volpi: que-sta multiforme e improbabile banda di inglesi, francesi, sviz-zeri, algerini, africani, giappo-nesi e danesi, dove si tratta in fondo solo di sturare e tenere

acceso il loro animus strada-iolo e terra promessa annessa, miracoli sparsi, qua e là anche forbiti di buoni piedi. Ranieri arriva quando l’impronun-ciabile presidente thailande-se, Mr. Srivaddhanaprabha, detto Vichai, si era stufato di pompare denaro nelle casse del club che, solo un anno fa, aveva rischiato di brutto la re-trocessione. Ma i suoi soldi re-stano comunque all’origine del fenomeno Leicester, a parti-re da uno staff di tutto rispet-to, allenatori in seconda, pre-paratori, medici, analisti. Sor Claudio, the fox, la volpe, ha raccolto i frutti di tutto que-sto, quasi passando per caso, al posto giusto nel momento giusto. Non solo. Ha convinto il Boss d’Oriente a siglare un contratto triennale con un bo-nus di centomila sterline per ogni posizione superiore alla diciassettesima in classifica. Fate voi i conti. Molto profu-mati. Ben ti sta, Sor Claudio. Ci sta tutta la sbornia, da qui alla fine dei tuoi giorni.

Il pragmatico di ferro Sa tenere alta la guardia. Ed è il primo a fa rsapere di non assomigliare a un genio

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CALCIO SERIE A TUTTOSPORT 17MERCOLEDÌ , 4 MAGGIO 2016

Venti giorni, forse qualcosa in più. In questo lasso di tempo potrebbe decidersi il futuro del club rossonero, ma anche quello dei giocatori. Già, perché entro venerdì Silvio Berlusconi darà probabilmente l’ok all’esclusiva per trattare la cessione della società al gruppo cinese rappresentato dall’advisor Galatioto, ma prima che si arrivi alle fi rme del contratto preliminare ci vorranno alcune settimane. Tutto congelato in chiave mercato fi no a quel momento, ma è chiaro che la futura nuova maggioranza dovrà valutare la rosa rossonera e decidere chi abbia meritato di rimanere e chi no.

Il mese della verità per giocatori e società

ILCASO

FEDERICO MASINIMILANO

Per Silvio Berlusconi fino a un paio di settimane fa il grande colpevole era Sinisa Mihajlovic. Adesso, da quan-to filtra da Arcore, la rabbia del presidente è tutta riversa-ta sui giocatori. Logica con-seguenza di quanto visto in campo nelle ultime partite, quelle guidate da Cristian Brocchi, il tecnico scelto per-sonalmente dal patron. Dun-que, assolto Brocchi e gioca-tori rei di aver buttato all'aria quanto restava del campio-nato, complicando la cor-sa all'Europa League. Loro, quindi, sul banco degli im-putati e questo, forse, va al di là del pensiero di Berlu-sconi, perché se nelle ulti-me tre stagioni hanno falli-to i vari Allegri, Seedorf, In-zaghi e Mihajlovic, un moti-vo ci sarà.

Milan ai cinesi? Si salvi chi può Per trattenere il portiere dovrà però essere allestita una squadra da Champions. Sul mercato c’è pure Bacca, ma vale 30 milioni

Con il passaggio di proprietà sarà rivoluzione Rinnovi congelati, si ripartirà da Donnarumma

Gianluigi Donnarumma, 17 anni, è l’unica eredità positiva in una stagione disastrosa (IMAGE SPORT)

Fattore RaiolaCome noto, Berlusconi sta ragionando sulla possibili-tà di cedere il club. Motivo per cui molte trattative, com-prese quelle per i rinnovi di contratto (vedi Montolivo), sono di fatto congelate. Se fra un mese dovesse cam-biare la dirigenza del club, tutto potrebbe infatti muta-re: chi era certo di rimane-re, potrebbe essere ceduto e viceversa. Chi arriverà a co-mandare deciderà il dà farsi e in queste settimane valu-terà il destino di molti gio-catori. E al momento, sono davvero in pochi quelli che si sono meritati la maglia ros-sonera. Da promuovere si-curamente Donnarumma, al di là della prestazione col Frosinone, e Bonaventura. Loro per rendimento, con-tinuità e impatto sui risulta-ti del Milan meritano indub-biamente di rimanere. Così come ha fatto il suo dovere Abate, unico reduce insieme ad Abbiati e Boateng dell'ul-timo scudetto nel '10-11. Cu-rioso notare come tutti e tre siano gestiti da Mino Raio-la. L'agente solitamente ten-de a muovere i suoi giocato-ri e il futuro cambio di pro-

prietà potrebbe mutare cer-ti equilibri che vedono oggi Donnarumma e Bonaventu-ra (seguiti da diversi club eu-ropei) decisi a rimane, ma un domani chissà...

Antonelli: Juve a rischioA completare il breve elen-co dei promossi Antonelli: il terzino sinistro, protagonista della rimonta col Frosinone, si è però infortunato (lesione parziale del soleo della gam-

ba destra) e adesso rischia di saltare la finale di Coppa Ita-lia del 21 maggio. Quando si dice, piovere sul bagnato.

Bacca rimandatoNessun altro giocatore del Milan merita la sufficienza piena, neanche quel Car-los Bacca autore di 18 gol in 40 partite stagionali. Il co-lombiano, pagato 30 milio-ni, ha dato il suo contributo,

ma escluse le conclusioni in porta, è mancato in alcune circostanza di cinismo, quasi sempre nella partecipazione al gioco offensivo e all’aiuto nella fase senza palla. Bacca non va di certo bocciato, ma è logico che da lui ci si aspet-tasse di più, tant’è vero che la sua posizione non è così gra-nitica: con un’offerta supe-riore ai 30 milioni, verrebbe ceduto. Sulla stessa lunghez-za d’onda Kucka, Niang (po-sitivo finché c’è stato) e Hon-da. Così come non va boc-ciato Romagnoli, comunque non sempre all’altezza: il di-fensore, a differenza di Ruga-ni alla Juventus, non è stato aiutato dai partner di reparto nella sua maturazione e nella prossima stagione avrà biso-gno di essere affiancato da un centrale di maggiore affidabi-lità. Per questo motivo Alex, Mexes e Zapata non hanno meritano sul campo la con-ferma, così come Diego Lo-pez (il terzo portiere più pa-gato d’Europa), De Sciglio, Bertolacci (“schiavo” della sua valutazione da 20 milio-ni), Montolivo (il capitano è costantemente fra i più fi-schiati) e il resto dell’attacco, da Balotelli in giù.

MILANO

Un rinvio, non decisivo. Dif-ficilmente arriverà oggi l'ok di Silvio Berlusconi a conce-dere l'esclusiva al gruppo ci-nese rappresentato dall'advi-sor statunitense Sal Galatioto per negoziare la cessione del-la maggioranza del Milan. Ma sarà solo questione di ore, vi-sto che sembra certo che que-sto passaggio verrà comple-tato se non entro la giornata di venerdì, al massimo all'ini-zio della prossima settimana.

Verso il preliminareUna volta arrivato il sì di Ber-lusconi - un sì che non sarà vincolante -, verrà convoca-to il cda di Fininvest nel qua-le verrà dato mandato all'ad Pasquale Cannatelli di firma-re con il gruppo cinese il con-tratto per trattare in esclusi-va (senza penali). Una pri-ma tappa dell'intera tratta-tiva. Perché a quel punto gli acquirenti analizzeranno an-cora meglio i conti del club attraverso la due diligence, mentre Fininvest potrà co-noscere con maggiore preci-sione chi c'è dietro Galatioto. Perché al momento rimane la massima riservatezza sugli imprenditori che intendono acquistare il Milan anche se ormai sembra certa la pre-senza dell'Evergrande Real Estate Group, colosso delle costruzioni, ma che col tem-po ha saputo allargare i propri investimenti fra banche, assi-curazioni e calcio (possiedo-no il Guangzhou Evergran-de allenato negli anni scor-si anche da Marcello Lippi). Fra le figure che potrebbero esserci dietro all'Evergrande

Berlusconi e Fininvest vogliono rassicurazioni sul gruppo che fa capo a Galatioto, ma continuano a trattare: presto il via libera

Tutti attendono l’ok di Silvio I cinesi verso l’esclusiva

Silvio Berlusconi, 79 anni, da trenta proprietario del Milan (ANSA)

LA TRATTATIVA

anche il socio Jack Ma, pro-prietario di Alibaba (ma l'a-zienda di e-commerce non rientra nell'operazione-Mi-lan). Sul piatto, circa 750 mi-lioni per il 70% delle azioni, debiti inclusi.

Ritardo su tuttoQuesto periodo di studio du-rerà fra le tre e le quattro set-timane e servirà innanzitut-to per conoscere definitiva-mente il pensiero di Berlu-sconi. Perché il grande punto di domanda su questa vicen-da riguarda proprio la volon-tà del patron. Vendere oppu-re no? Berlusconi non vuole uscire di scena da perdente ed è chiaro che la situazio-ne attuale lo veda in questa posizione, sempre che Broc-chi non riesca nel miracolo - perché oggi non si può defi-nire diversamente - di vin-cere la Coppa Italia. Il fatto che si prenda tempo e che Fininvest faccia intendere di voler fare maggiore chiarez-za sulle garanzie del gruppo cinese stona, perché questo gruppo era già presente dodi-ci mesi fa, quando gli fu pre-ferito Bee Taechaubol per la sua volontà di entrare nel Milan con una quota di mi-noranza "stra-valutata" (485 milioni per il 48%). Dunque i cinesi di Galatioto sono ben noti a Fininvest e l'impres-sione è che si voglia prepa-rare una "via di fuga" qualora Berlusconi - contro il parere di tutti (famiglia, Fininvest e tifosi) - dica di no. Ovviamen-te questa attesa complica la programmazione del futuro prossimo: non si possono rin-novare i contratti in scaden-za, avvicinare nuovi potenzia-li giocatori e soprattutto sce-gliere l'allenatore. A fine mag-gio-metà giugno, ci saranno ancora tecnici di valore libe-ri sul mercato?

MASINI-MAZZARA

E Antonelli va ko Tra i pochi a salvarsi c’è l’ex genoano che rischia di saltare la Juve per una lesione al polpaccio

MILANO. A portare una splendida notizia a Casa Milan, se non altro, ci pensa la cicogna: Barbara Berlusconi è in dolce attesa. La rivelazione è stata resa pubblica dal settimanale Chi, in edicola oggi. Per la vicepresidente e ad del Milan si tratta della terza gravidanza: Barbara, infatti, è già mamma di due maschietti, Alessandro ed Edoardo (rispettivamente 8 e 6 anni) avuti dal legame con Giorgio Valaguzza. Questa gravidanza è invece frutto della relazione con Lorenzo Guerrieri. Un periodo molto

speciale, quello della gravidanza, che Barbara potrà condividere insieme alla sorella minore Eleonora. Anche la più piccola delle fi glie di Silvio Berlusconi e Veronica Lario, infatti, è incinta del suo secondo fi glio (a quanto pare una bimba) dal modello inglese Guy Binns, che già l'ha resa mamma di Riccardo nel 2013. A dare l'annuncio della gravidanza di Eleonora era stato proprio Silvio Berlusconi, che si era lasciato scappare la notizia durante una manifestazione elettorale.

A.SCU.

ANCHE ELEONORA E’ INCINTA

Terzo figlio in arrivo per Barbara Berlusconi

SOLO IN 4 MERITANO LA CONFERMABOCCIATIDiego Lopez, Alex, De Sciglio, Ely, Mexes, Zapata, Bertolacci, Montolivo,Poli, Balotelli, Boateng, L.Adriano, Menez

RIMANDATIAbbiati, Romagnoli, Calabria, Kucka, Mauri, Honda, Bacca, Niang

PROMOSSIDonnarumma, Abate, Antonelli, Bonaventura

Diego Lopez, Alex, De Sciglio, Ely, Mexes, Zapata, Bertolacci, Montolivo,

Abbiati, Romagnoli, Calabria, Kucka, Mauri, Honda, Bacca, Niang

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SERIE A IL CONCORSO18 TUTTOSPORT MERCOLEDÌ, 4 MAGGIO 2016

IL PIPITA È UNA CERTEZZAA due turni dal terminedel campionato di serie Ae delle TS League, è lasquadra MISSA KISS adimporsi come campionedi giornata. Su un totale di90.5 punti ottenuti dal suoundici, ben 33 sono arri-

vati dal tridente d’attacco: Gonzalo Higuainha inciso in maniera determinante con ladoppietta segnata all’Atalanta. Sono ora 32 igol stagionali del Pipita in campionato: contre reti nelle ultime due gare potrebbe egua-gliare il record della Serie A, appartenente aGunnar Nordahl (stagione 1949-50). Con idue centri dell’argentino, inoltre, il Napoli èsalito a quota 100 reti stagionali in tutte lecompetizioni: è la prima squadra italiana ariuscirci quest’anno. A segno anche gli altridue attaccanti della squadra vincitrice dell’ul-tima giornata: Mohamed Salah ha realizzatola sua 13ª rete con la Roma in campionato, ein totale ha preso parte a 19 marcature giallo-rosse in Serie A (sei assist); Andrea Belotti salea quota 12 reti in stagione, 11 delle quali nel2016 (solo Higuain ha fatto meglio). Dallapanchina arriva poi il bonus per il gol di unaltro granata, Pontus Jansson, al primo centronel campionato italiano: non ha fatto rim-piangere la scelta di Ventura di schierarlo alposto del capitano Kamil Glik. Anche il cen-trocampo di MISSA KISS è stato prolifico: ingol Franco Vazquez, a segno in due delle ul-time tre giornate, e Antonio Candreva, autoredella sua quinta rete contro l’Inter – il suo ber-saglio preferito in campionato. G.Z.

La doppietta di Higuain premia “MISSA KISS”, squadra vincitrice di giornata

ECCO LA LISTA COMPLETA DEI GIOCATORIGIOCATORI SQUADRA COSTO

Per saperne di più, collegati al sito www.tuttosport.com

GIOCATORI SQUADRA COSTO GIOCATORI SQUADRA COSTO GIOCATORI SQUADRA COSTO GIOCATORI SQUADRA COSTO GIOCATORI SQUADRA COSTO GIOCATORI SQUADRA COSTO GIOCATORI SQUADRA COSTO GIOCATORI SQUADRA COSTO GIOCATORI SQUADRA COSTO

PORTIERI

ABBIATI MIL 4ANDUJAR NAP 1AVRAMOV ATA 1BARDI FRO 4BASSI ATA 1BELEC CAR 2BENUSSI CAR 2BERISHA LAZ 3BERNI INT 1BIZZARRI CHI 8BRESSAN CHI 1BRIGNOLI SAM 1BRKIC CAR 1BUFFON JUV 31CARRIZO INT 1CASTELLAZZI TOR 1COLOMBI PAL 2CONSIGLI SAS 6COPPOLA VER 2CURCI ROM 1DA COSTA BOL 1DE SANCTIS ROM 18DIEGO LOPEZ MIL 9DONNARUMMA MIL 3DONNARUMMA GEN 1FAVILLI JUV 1FREZZOLINI ATA 1FRISON SAM 4GABRIEL NAP 1GOLLINI VER 1GOMIS FRO 1GOMYS TOR 1HANDANOVIC INT 14ICHAZO TOR 5KARNEZIS UDI 9LAMANNA GEN 1LEALI FRO 1LEZZERINI FIO 1LOBONT ROM 1MARCHETTI LAZ 7MIHAJLOV VER 2MIRANDA CHI 1MIRANTE BOL 5NETO JUV 1NICOLAS VER 1PADELLI TOR 7PANICO GEN 1PAWLOWSKI UDI 1PEGOLO SAS 1PELAGOTTI EMP 2PERIN GEN 13PIGLIACELLI FRO 1POLITO SAS 1POMINI SAS 1PUGGIONI SAM 2PUGLIESI EMP 1RAFAEL VER 1RAFAEL NAP 3REINA NAP 13ROSATI FIO 1RUBINHO JUV 1SECULIN CHI 1SEPE FIO 1SKORUPSKI EMP 1SORRENTINO PAL 6SPORTIELLO ATA 5SQUIZZI CHI 1STOJANOVIC BOL 2STRAKOSHA LAZ 1SULIGNATI PAL 1SVEDKAUSKAS ROM 1SZCZESNY ROM 14TATARUSANU FIO 1UJKANI GEN 1VIVIANO SAM 12ZAPPINO FRO 1ZELJKO UDI 3ZIMA GEN 3

DIFENSORI

ABATE MIL 6ACCARDI EMP 1ACERBI SAS 12ADNAN UDI 2AGOSTINI VER 4AJETI FRO 2ALBERTAZZI VER 1ALBIOL NAP 11ALDROVANDI CHI 1ALEX MIL 8ANDELKOVIC PAL 1ANDERSON CHI 2ANDREA EMP 1ANDREOLLI INT 2ANSALDI GEN 5ANTEI SAS 2ANTONELLI MIL 10ANTONINI GEN 5ARIAUDO EMP 7ARMERO UDI 3ASTORI FIO 4

AVELAR TOR 9BAGADUR FIO 2BARBA EMP 5BARZAGLI JUV 19BASANTA FIO 5BASSOLI CHI 1BELLINI ATA 5BENALI PAL 3BERARDI SAM 1BERGDICH GEN 2BERTONCINI FRO 2BIANCHETTI VER 4BIANCO SAS 1BIAVA ATA 5BIRAGHI CHI 1BISEVAC LAZ 1BITTANTE EMP 4BLANCHARD FRO 2BLAZE GEN 1BOCHNIEWICZ UDI 1BONUCCI JUV 16BOVO TOR 6BRAAFHEID LAZ 2BRIVIO ATA 11BUBNJIC CAR 1BURDISSO GEN 3CACCIATORE CHI 7CACERES JUV 4CACERES TOR 3CALABRIA MIL 3CAMPORESE EMP 1CANA LAZ 3CANNAVARO SAS 10CASSANI SAM 3CASTAN ROM 6CECCARELLI BOL 4CESAR CHI 3CHERUBIN ATA 2CHIELLINI JUV 13CHIRICHES NAP 10CIOFANI FRO 1CODA SAM 1CONSTANT BOL 3CONTI ATA 4COSIC EMP 2COSTA CHI 1COSTA EMP 5CRESCENZI LAZ 1CRIVELLO FRO 1D’AMBROSIO INT 5DAINELLI CHI 3DANILO UDI 11DAPRELA’ CAR 1DE MAIO GEN 3DE SCIGLIO MIL 1DE SILVESTRI SAM 8DE VRIJ LAZ 1DEL GROSSO ATA 5DERMAKU EMP 3DI CESARE TOR 2DIAKITE’ SAM 2DIGNE ROM 13DODO SAM 5DOMIZZI UDI 6DRAME’ ATA 4EDENILSON UDI 1EL KAOUTARI PAL 7ELY MIL 1EMERSON ROM 4ERICK BOL 2EVRA JUV 10FARKAS CHI 1FELIPE UDI 3FERRARI BOL 4FIGUEIRAS GEN 4FONTANESI SAS 2FRAIZ FRO 1FRANCHINI CAR 3FRASCATORE SAS 1FREY CHI 3GABRIEL SILVA GEN 1GAGLIOLO CAR 2GAMBERINI CHI 4GASTALDELLO BOL 6GASTON SILVA TOR 5GAZZOLA SAS 2GENTILETTI LAZ 1GHOULAM NAP 8GILBERTO VER 3GLIK TOR 15GOLDANIGA PAL 7GOLUBOVIC ROM 1GONZA LAZ 1GONZALEZ PAL 1GYOMBER ROM 3HELANDER VER 2HENRIQUE NAP 3HEURTAUX UDI 6HOEDT LAZ 1HYSAJ NAP 7INIGUEZ CAR 3IZZO GEN 1JANSSON TOR 4

JESUS INT 4KOULIBALY NAP 8LAURINI EMP 4LAZAAR PAL 1LETIZIA CAR 3LICHTSTEINER JUV 11LONGHI SAS 1LULIC LAZ 8MADRIGALI FIO 1MAICON ROM 12MAIELLO EMP 2MAIETTA BOL 4MAKSIMOVIC TOR 6MANOLAS ROM 21MANTOVANI PAL 1MARCHESE GEN 2MARCOS ALONSO FIO 6MARQUEZ VER 4MARTIC VER 1MARTINELLI EMP 1MASIELLO ATA 1MASIELLO TOR 3MASINA BOL 4MATTIA SAM 4MATTIELLO CHI 1MAURICIO LAZ 2MBAYE BOL 2MESBAH SAM 2MEXES MIL 8MILANOVIC PAL 1MILESI ATA 2MIRANDA INT 7MLADEN ROM 1MOISANDER SAM 1MOLINARO TOR 4MONTOYA INT 6MORAS VER 12MORERO CHI 1MORETTI TOR 16MORGANELLA PAL 1MORLEO BOL 2MUNOZ GEN 1MURILLO INT 8NAGATOMO INT 1NALDO UDI 6NATALI SAS 1OIKONOMOU BOL 4PALETTA ATA 5PAMIC FRO 3PARAMATTI BOL 3PASQUAL FIO 3PASQUALE UDI 6PATRIC LAZ 2PATRICIO LAZ 1PAVLOVIC FRO 1PELLEGRINI SAS 6PELUSO SAS 7PEREIRA SAM 1PERES TOR 13PIRIS UDI 7PISANO VER 6POLI CAR 2PUCINO CHI 3RADACOVIC BOL 2RADU LAZ 2RAIMONDI ATA 5RANOCCHIA SAM 3REGINI SAM 2RICHARDS FIO 7RISPOLI PAL 6RODRIGUEZ FIO 16RODRIGUEZ VER 6ROMAGNOLI MIL 11ROMAGNOLI CAR 4ROMULO VER 7RONCAGLIA FIO 3ROSI FRO 2ROSSETTINI BOL 3RUBIN CHI 3RUDIGER ROM 6RUGANI JUV 5RUSSO FRO 3SABBIONE CAR 3SABELLI CAR 4SANDRO JUV 16SANTON INT 2SARDO CHI 3SARZI PUTTINI CAR 2SCALONI ATA 2SILVA DUARTE EMP 1SILVESTRE SAM 8SOKOLI GEN 1SOLINI CHI 1SOMMA EMP 2SORENSEN VER 2SOUPRAYEN VER 2SPOLLI CHI 4STENDARDO ATA 7STRINIC NAP 8STRUNA PAL 2SUAGHER CAR 4TAMBE GEN 3TAVARES CHI 1

TELLES INT 5TERRANOVA SAS 2TOLOI ATA 6TOMOVIC FIO 1TONELLI EMP 11TOROSIDIS ROM 5VIDIC INT 2VINICIUS LAZ 1VITIELLO PAL 1VRSALJKO SAS 6WAGUE UDI 5WALLACE CAR 1WIDMER UDI 5YAO INT 1ZACCARDO CAR 8ZAMBELLI EMP 2ZANON FRO 3ZAPATA MIL 5ZAPPACOSTA TOR 6ZOU PAL 1ZUKANOVIC ROM 5

CENTROCAMPISTI

ACQUAH TOR 6AGYEI FIO 1ALLAN NAP 18ALVAREZ SAM 5ASAMOAH JUV 5BACINOVIC PAL 1BADELJ FIO 2BADU UDI 13BAKIC FIO 2BALINT BOL 1BARILLA’ SAM 1BARRETO SAM 2BARUSSO TOR 1BASELLI TOR 13BASHA TOR 1BASTA LAZ 10BATTAGLIA ROM 1BENASSI TOR 9BENTIVOGLIO CHI 4BERTOLACCI MIL 15BIABIANY INT 8BIANCO CAR 7BIGLIA LAZ 14BIONDINI SAS 11BIRSA CHI 11BLASZCZYKOWSKI FIO 11BOATENG MIL 9BOLZONI PAL 1BONAVENTURA MIL 28BORJA VALERO FIO 39BOTTA CHI 7BRIENZA BOL 9BRIGHI BOL 8BRILLANTE EMP 4BROZOVIC INT 9BRUNO FERNANDES UDI 6BUCHEL EMP 6CABRAL GEN 4CALELLO CHI 6CALLEJON NAP 40CAMPANHARO VER 7CANDREVA LAZ 27CARBONERO SAM 11CARMONA ATA 5CASTRO CHI 5CATALDI LAZ 1CHALOBAH NAP 5CHIBSAH FRO 3CHOCHEV PAL 6CHRISTIANSEN CHI 1CHRISTODOULOPOULOS SAM 5CICIRETTI ROM 2CIGARINI ATA 11COFIE CAR 4CORREA SAM 2COSTA FIO 7CRESCENZI FRO 4CRIMI CAR 4CRISETIG BOL 5CRISTANTE PAL 3CROCE EMP 10D’ALESSANDRO ATA 8DA SILVA EMP 1DE GUZMAN CAR 14DE JONG MIL 9DE ROON ATA 5DE ROSSI ROM 20DELLA ROCCA PAL 1DI GAUDIO CAR 7DI GENNARO PAL 1DIAMANTI ATA 7DIAWARA BOL 2DIOUSSE’ EMP 2DOKOVIC BOL 1DONSAH BOL 7DUNCAN SAS 17DZEMAILI GEN 5EDENILSON GEN 2EL KADDOURI NAP 10

EMANUELSON VER 2EMBALO EMP 1ERAMO SAM 1ESTIGARRIBIA ATA 1EVANGELISTA UDI 4FARNERUD TOR 10FEDELE CAR 5FELICIOLI MIL 1FELIPE MELO INT 13FERNANDEZ FIO 19FERNANDO SAM 13FETFATZIDIS GEN 5FLORENZI ROM 38FRARA FRO 8FREULER ATA 4GAVAZZI SAM 6GAZZI TOR 8GIORGI ATA 3GNOUKOURI INT 3GOBBI CHI 2GONZALEZ LAZ 11GORI FRO 1GRASSI NAP 1GRECO VER 10GUANA CHI 3GUARENTE EMP 6GUARIN INT 8GUCHER FRO 2GUILHERME UDI 1HALLFREDSSON UDI 16HAMSIK NAP 36HERNANES JUV 19HETEMAJ CHI 15HILJEMARK PAL 7HONDA MIL 24ILICIC FIO 34IONITA VER 8ITURRA UDI 1IVAN SAM 2IVAN CAR 4IZCO CHI 3JADSON UDI 2JAJALO PAL 1JANKOVIC VER 10JOAQUIN FIO 1JORGINHO NAP 18KEITA ROM 9KHEDIRA JUV 22KONDOGBIA INT 16KONE FIO 12KONKO LAZ 6KRAGL FRO 5KRIVICIC BOL 5KRUNIC EMP 4KUCKA MIL 8KURTIC ATA 2KUZMANOVIC UDI 3LACZKO SAM 1LARIBI SAS 5LAXALT GEN 12LAZAROS VER 7LAZZARI CAR 8LEMINA JUV 17LODI UDI 4LOLLO CAR 3LOPEZ NAP 12LUND NIELSEN VER 1MAGGIO NAP 11MAGNANELLI SAS 10MANAJ INT 1MANDRAGORA GEN 1MARCHIONNI CHI 1MARCHIONNI SAM 6MARCHISIO JUV 17MARESCA PAL 4MARRONE VER 8MARTINHO CAR 3MASTOUR MIL 3MATUZALEM VER 6MAURI MIL 4MAURI LAZ 5MEDEL INT 3MENEZ MIL 21MENGA TOR 6MERKEL UDI 6MIGLIACCIO ATA 9MILNAR UDI 1MISSIROLI SAS 19MOLINA CAR 4MONTOLIVO MIL 9MORRISON LAZ 3MOUNIER BOL 11MUSSIS GEN 6NAINGGOLAN ROM 42NGOYI PAL 1NOCERINO MIL 3NTCHAM GEN 6OBBADI VER 7OBENG NAP 1OBI TOR 2OCTAVIO FIO 2OLIVIER GEN 4ONAZI LAZ 3

PADOIN JUV 4PALOMBO SAM 14PAREDES EMP 13PAROLO LAZ 19PASCIUTI CAR 11PEPE CHI 11PEREYRA JUV 11PEROTTI ROM 17PETRICCIONE FIO 1PINZI CHI 7PISCITELLA GEN 1PJANIC ROM 38POGBA JUV 37POLI MIL 9PORCARI CAR 2PRCIC TOR 6PUGLIESE CAR 4PULZETTI BOL 4QUAISON PAL 1RADOVANOVIC CHI 3RAGUSA GEN 1RANELLI FRO 4RANOVAONIC CHI 8RICCI ROM 1RIERA UDI 1RIGONI CHI 6RIGONI GEN 21RINCON GEN 11RIZZO BOL 2ROCCA SAM 3RODRIGUEZ SAM 9RONALDO EMP 5SALA SAM 10SALAMON SAM 7SAMMARCO FRO 10SANCHEZ MINO TOR 3SANTANA GEN 1SANTOS UDI 3SAPONARA EMP 13SAVIC LAZ 10SEMIOLI SAM 3SIGNORELLI EMP 1SODDIMO FRO 1SORIANO SAM 18STOIAN CHI 6STROOTMAN ROM 9

STURARO JUV 5SUAREZ FIO 16TACHTSIDIS GEN 6TAIDER BOL 4TONEV FRO 4TROISI ATA 3UCAN ROM 3VAINQUEUR ROM 4VALDIFIORI NAP 12VAZQUEZ PAL 16VECINO FIO 1VERDU’ FERNANDEZ FIO 4VITALE JUV 1VIVES TOR 7VIVIANI VER 1WELBECK ATA 2WSZOLEK VER 8YEBDA UDI 4ZACCAGNI VER 3ZAPATA SAS 4ZIELINSKI EMP 6ZUCULINI BOL 10ZUNIGA BOL 9

ATTACCANTI

ACQUAFRESCA BOL 6ADRIANO MIL 26AGUIRRE UDI 1ALADJE SAS 1ALEXE SAS 2ALFARO LAZ 1AMAURI TOR 19ANDERSON LAZ 21BABACAR FIO 12BACCA MIL 40BALOTELLI MIL 13BARRETO LAZ 3BELOTTI TOR 6BELTRAME JUV 2BENTIVEGNA PAL 1BERARDI SAS 25BERNARDESCHI FIO 11BOAKYE ATA 1BONAZZOLI SAM 11BORRIELLO ATA 31BRUGMAN PAL 1

CACIA BOL 9CAMPOS TORO UDI 6CAPEL GEN 1CARLINI FRO 3CASSANO SAM 7CASSINI PAL 9CASTILLO FRO 3CENTURION GEN 8CERCI GEN 10CHANTURA VER 2CIOFANI FRO 5CUADRADO JUV 29DE LUCA ATA 7DEFREL SAS 10DENIS ATA 18DESTRO BOL 16DI NATALE UDI 27DIONISI FRO 6DIOP TOR 1DJORDJEVIC LAZ 11DJURDJEVIC PAL 1DYBALA JUV 43DZEKO ROM 28EDER INT 30EL SHAARAWY ROM 20FALCINELLI SAS 1FALCO BOL 2FARES VER 1FLOCCARI BOL 13FLORO FLORES CHI 24GABBIADINI NAP 30GAKPE’ ATA 1GEIJO UDI 3GIACCHERINI BOL 14GILARDINO PAL 34GOMEZ ATA 18HALLBERG UDI 4HIGUAIN NAP 70IAGO FALQUE ROM 19IBARBO ROM 9ICARDI INT 35IMMOBILE TOR 10INGLESE CHI 4INSIGNE NAP 31ITURBE ROM 16JAADI UDI 3

JARA GEN 2JOVETIC INT 23JUANITO GOMEZ VER 18KALINIC FIO 15KEITA LAZ 16KISHNA LAZ 9KLOSE LAZ 17KONATE’ GEN 2LA GUMINA PAL 4LASAGNA CAR 7LAZAREVIC SAS 7LAZOVIC GEN 1LESTIENNE GEN 8LIVAJA EMP 1LJAJIC INT 17LOI CAR 4LONGO FRO 2LOPEZ UDI 1LUPOLI FRO 6MACCARONE EMP 22MAKIENOK PAL 6MANCOSU CAR 5MANDZUKIC JUV 36MARILUNGO ATA 4MARQUINHO UDI 1MARSURA GEN 1MARTINEZ TOR 11MASUCCI SAS 1MATOS SANTOS UDI 1MATRI LAZ 9MAXI LOPEZ TOR 25MBAKOGU CAR 3MCHEDLIDZE EMP 3MEGGIORINI CHI 13MERTENS NAP 27MICHU NAP 6MONACHELLO ATA 3MORATA JUV 27MPOKU CHI 7MURIEL SAM 26NAPOLI ATA 3NIANG MIL 7OKAKA SAM 15PAGANINI FRO 2PALACIO INT 22PALMIERI CAR 7

PALOSCHI CHI 20PANDEV GEN 1PASQUATO JUV 4PAVOLETTI GEN 14PAZZINI VER 19PELLISSIER CHI 11PERICA UDI 1PERISIC INT 15PETTINARI ATA 2PINILLA ATA 10PIU EMP 2POLITANO SAS 5POLO INT 1PONCE ROM 1POZZI CHI 5PUCCIARELLI EMP 9QUAGLIARELLA SAM 35RAGATZU VER 3REBIC VER 2RODRIGUEZ SAM 7ROSSETI JUV 1SADIQ ROM 4SALAH ROM 21SAMASSA CHI 2SANSONE SAS 20SAVIC SAM 4SGRIGNA VER 7SILIGARDI VER 6SOSA EMP 6SUSO GEN 6TELLO FIO 2THEREAU UDI 26TONI VER 38TORELLI CAR 4TOTTI ROM 34TRAJKOVSKI PAL 2TROTTA SAS 3VADALA’ JUV 1VERDE FRO 6VERDI CAR 1WILCZEK CAR 8YAISIEN BOL 4ZAPATA UDI 12ZARATE FIO 5ZAZA JUV 12

UNDICI VINCENTE PUNTI

BRUNO PERES6.5

REINA5

CANDREVA8

HIGUAIN13

BELOTTI10.5

VAZQUEZ10.5

G. RODRIGUEZ5.5

SALAH9.5

CALLEJON6

PEROTTI5.5

JANSSON10.5

SQUADRA MISSA KISS 90.5

HIGUAINNAPOLI

13

CLASSIFICA 36a GIORNATA

1° MISSA KISS 90,5 SILVANO -

2° SQUADRA_1000226

3° BENJI TORDYS-JP

9090 CRISTIANO RM

POSTO SQUADRA PUNTI MISTER PROVINCIA

4° AMVI 90 VITO TO5° JETHRO BULL 90 IGEA -6° SQUADRA_1012869 89,5 ROSARIO -

LUCA -

ANTONINO MI

MANUEL VI

ANTONINO MI

POSTO SQUADRA PUNTI MISTER PROVINCIA

4° ANDÚRIL 1 1364,5 ENRICO VI5° F.C. CESATE 1356,5 CHRISTIAN -6° INTERNAZIONALE2 1352 NICOLA VI

CLASSIFICA RITORNO

1° TONINATONINO 13732° MANUEL TEAM 2

3° TONINOTONINA

13701365,5

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calcio serie a TUTTOsPOrT 19MerCOLeDÌ, 4 MaGGiO 2016

E’ già tempo di verdetti o sarà tutto rimandato alla “bella”? Poche ore e lo sapremo, per-ché tra oggi e domani si gio-ca Gara-2 dei quarti di fina-le dei playoff scudetto: per quattro protagoniste il so-gno di laurearsi campio-ne d’Italia potrà prosegui-re, per altrettante svanire in modo definitivo. Si par-te stasera alle 20 con Kaos Futsal-Acqua&Sapone Em-megross (1-1 in Gara-1) e alle 20.30 (diretta RaiSport 1 HD) con Asti-Carlisport Cogian-co (piemontesi sconfitti 6-4 sul neutro di Latina); doma-ni si prosegue alle 20 con Pe-scara-Gruppo Fassina Lu-parense (ore 20, 4-5 in Gara-1) e Real Rieti-Montesilva-no (20.15, RaiSport 2, 7-2 in Gara-1). Le “belle” si gioche-rebbero eventualmente ve-nerdì e sabato.

Prime sfide Gara-2 inizierà al Pala Hil-ton Pharma di Ferrara, dove il Kaos ha applica-to prezzi popolari (ridu-zioni fino a 1 euro) per ri-empire la sua “tana”. Arriva l’Acqua&Sapone Emme-gross di Bellarte: si riparte dall’1-1 di gara-1, ma gli emi-liani (quarti al termine della regular season) hanno il van-taggio del campo da sfruttare sia stasera sia eventualmen-te (in caso di nuovo pareg-gio) venerdì, giorno di Gara-

Playoff quarti, ultima chiamata per il Pescara

I campioni d’Italia obbligati a vincere con il Gruppo Fassina Luparense per allungare a Gara-3. Real Rieti , Gara-2 da favorito

SPEcialE calcio a 5

Una fase della sfida di Gara-1 che ha visto di fronte Asti e Carlisport Cogianco (BOCaLe / DiVisiONe CaLCiO a 5)

Il sogno del Cataforio conti-nua. La squadra calabrese, che ha chiuso al comando il Girone V di Under 21, batte 4-2 l’Augusta negli ottavi di finale dei playoff scudetto e accede al turno successivo (andata domenica 8, ritor-no il 15). Gli ospiti chiudo-no il primo tempo in vantag-gio 1-0 grazie al gol di Ceesay, il più rapido di tutti a racco-gliere la ribattuta del portiere dopo un tiro libero sbagliato da Ranno, poi sbagliano an-cora dai dieci metri con Dan-so, che si fa ipnotizzare da Pa-risi. Nella primi minuti della ripresa, i calabresi si portano sul 3-1 con Modafferi e una doppietta di Giuseppe Sco-pelliti, poi realizzano il 4-1 con Spanò; inutile il gol nel finale di Carbonaro.

le altreNelle gare giocate nel fine set-timana, tutto facile per Kaos Futsal, Italservice Pesarofa-no e B&A Sport Orte, che ri-filano 7 reti a Top Five, Poggi-bonsese e PGS Club San Pa-olo. La Golden Eagle Parte-nope, invece, ne fa 6 al Futsal Barletta, così come la Feni-ce, l’unica squadra capace di rimontare lo svantaggio di Gara-1. A Mestre, i padroni di casa vanno sotto 0-2 contro il Real Arzignano, poi – trasci-nati dall’azzurrino Tenderini, autore di una tripletta – ribal-tano il risultato e vincono 6-3. Le due finaliste di Coppa Ita-lia, Aosta e Carlisport Cogian-co, passano il turno segnan-do 4 reti a Lecco e Real Dem.

QuartiSi parte domenica con le gare di andata. A Cercola, Golden

Scopelliti e Spanò Cataforio vola alto

UNDER 21 PlaYoFF ScUDETTo

3. La serie andrebbe infat-ti alla “bella” solo in caso di nuovo segno X: è l’unica “fi-nale” dei quattro quarti di fi-nale. Chi vince passa il turno, chi perde il duello tra le fina-liste delle due ultime stagioni (Acqua&Sapone 2014, Kaos 2015) saluta i sogni scudetto. Alle 20.30, al Pala San Quiri-co (diretta RaiSport 1 HD), ultima chiamata per l’Asti: dopo il ko del Palabianchi-ni, arriva una Carlisport Co-gianco cui basta non perdere per estromettere dalla corsa la vincitrice della regular se-ason. Cafù non avrà lo squa-lificato Duarte; Juanlu, neo-tecnico spagnolo dei castel-lani, perde Paulinho ma ri-trova Urio e Brizzi, appiedati in Gara-1.

DomaniUn’impresa simile a quel-la della Carlisport Cogian-co la cerca anche il Gruppo Fassina Luparense, di scena al PalaRigopiano di Pescara, già espugnato dalla squadra di Fuentes nella stagione re-golare. Il 5-4 di sabato scorso a San Martino regala ai Lupi

la possibilità di passare il tur-no con un pareggio; i cam-pioni d’Italia, invece, dopo la sconfitta di Gara-1 devo-no necessariamente vincere per allungare la serie a Gara-3. I ragazzi di Fulvio Colini sono concentratissimi. Alle 20.15, con diretta su RaiSport 2, l’unica sfida che in Gara-1 ha rispettato i pronostici, al-meno guardando la classifi-

ca della stagione regolare: il Real Rieti, vittorioso 7-2 al PalaRoma di Montesilvano, davanti al proprio pubblico può chiudere i conti anche con un pari e regalarsi la pri-ma storica semifinale scu-detto. Gli abruzzesi, che al PalaMalfatti si sono già in-chinati al Real nella semi-finale di Winter Cup dello scorso 22 dicembre, si pre-

senteranno anche senza Bordignon, il miglior mar-catore della stagione.

PLAYOFF – QUARTIGara-1: acqua&sapone emme-gross-Kaos Futsal 1-1, Carlisport Cogianco-asti 6-4 (venerdì 29 apri-le), Gruppo Fassina Luparense-Pe-scara 5-4, Montesilvano-real rie-ti 2-7 (sabato 30).G a r a - 2 :   K a o s F u t s a l -

acqua&sapone emmegross (oggi, ore 20), asti-Carlisport Cogianco (oggi, ore 20.30, diretta raisport 1 HD), Pescara-Gruppo Fassina Lu-parense (domani, ore 20), real ri-eti-Montesilvano (domani, ore 20.15, diretta raisport 2).Gara-3: venerdì e sabato (orari e di-rette tv da definire)Semifinali: 12, 17, ev.19 maggioFinale: 25, 30 maggio, 1, ev. 7, ev. 9 giugno

Un’altra #nottemagica all’orizzonte. Da Roma a Milano, dallo Stadio Nicola Pietrangeli del Foro Italico a Roma, all’Assago Summer Arena di Milano, l’area esterna del Mediolanum Forum di Assago, ancora una volta all’aperto, per un altro evento indimenticabile. Nel prossimo Street Music Art (www.streetmusicart.com), rassegna estiva di musica dal vivo in programma tra giugno e luglio, ci sarà una settimana dedicata al futsal. E la #MilanoFutsalWeek

APPUNTAMENTO AL 13 GIUGNO

Futsal allo Street Music Art(questo l’hashtag ufficiale dell’evento) inizierà lunedì 13 giugno con l’amichevole tra la Nazionale italiana femminile (la terza in Italia, dopo quelle di Roma e Montesilvano contro l’Ungheria nel giugno 2015) e la Slovacchia. Calcio d’inizio alle 19, ingresso gratuito all’arena.Con un terzo tempo da non perdere: dalle 21, tutti davanti al maxischermo che sarà allestito nell’area per seguire Belgio-Italia, gara di esordio della Nazionale di calcio all’Europeo di Francia.

Eagle Partenope e B&A Sport Orte si trovano di nuovo di fronte a questo punto dei pla-yoff a distanza di 12 mesi: lo scorso anno la spuntarono i viterbesi, ma stavolta i cam-pani sperano in un finale di-verso. Tutto da vivere lo scon-tro tra l’Aosta e il Kaos Futsal, semifinale della Final Eight di Coppa Italia che terminò 6-2 in favore degli aostani. Feni-ce Veneziamestre-Italservi-ce Pesarofano e Cataforio-Carlisport Cogianco si gio-cano per la prima volta nel-la storia della competizione. Otto squadre ancora in cor-sa, per un finale ancora tut-to da scrivere.

PLAYOFF SCUDETTOOttavi di finale(1) aosta-Lecco 4-3 (and. 7-3)(2) Fenice Veneziamestre-real ar-zignano 6-3 (and. 4-6)(3) Top Five-Kaos Futsal 1-7 (and. 1-7)(4) italservice Pesarofano-Poggi-bonsese 7-0 (and. 7-2)(5) real Dem-Carlisport Cogian-co 0-4 (and. 2-3)(6) B&a sport Orte-Pgs Club san Paolo 7-2 (and. 2-1)(7) Futsal Barletta-Golden eagle Partenope 1-6 (and. 0-7)(8) Cataforio-augusta 4-2 (and. 2-0)Quarti (and. 08/05; rit. 15/05)(X) aosta-Kaos Futsal(Y) Fenice Veneziamestre-italservi-ce Pesarofano (V) Golden eagle Partenope-B&a sport Orte(Z) Cataforio-Carlisport CogiancoSemifinali (and. 22/05; rit. 29/05)(W) Vincente Y-Vincente X(J) Vincente V-Vincente ZFinale (and. 05/06; rit. 12/06)Vincente W-Vincente J

Questa sera al Bernabeu seduto in tribuna ci sarà anche il ds nerazzurro Piero Ausilio per assistere alla sfida fra Real Madrid e Manchester City. Viaggio di aggiornamento o missione di mercato lo dirà il tempo. Sicuramente il blitz spagnolo di Ausilio sarà l’antipasto di un’estate calda per l’Inter, con un mercato vivo sia in entrata che in uscita. Tanto per dire, col Manchester City il ds potrebbe parlare del prestito (con obbligo) di Jovetic, così come dei pallini di Mancini, Yaya Tourè e Zabaleta. Senza dimenticare il possibile interesse del Real per alcuni nerazzurri.

Ausilio blitz a Madrid per vedere Real-City

ilFaTTo

rivare al pareggio di bilancio nell’esercizio che chiuderà al 30 giugno 2017, sarà pro-fondamente segnata dalle grandi manovre in atto con il City. Questo soprattutto perché Mancini, quando fa riferimento alla neces-sità di aumentare la perso-nalità in squadra, pone (e ha posto con Thohir) come metro di riferimento proprio i due ex allievi ai tempi del City. Il tecnico - che ieri ha messo in cerchio la squadra per parlare brevemente con i giocatori senza intentare ulteriori processi (basta e avanza quanto detto a Roma

STEFaNo PaSQUiNoMiLaNO

Tutte le strade portano a Manchester. In entrata (per Touré e Zabaleta) e in usci-ta (Jovetic). La lunga estate calda del ds Ausilio, chia-mato a condurre in equili-brio il mercato essendo fer-ma intenzione di Thohir ar-

Inter, c’è un biennale per TouréL’ivoriano vuole 3 anni di contratto, ma il club non andrà oltre alla proposta di un accordo di breve durata, non essendo un giocatore di prospettiva

Toccherà a Mancini convincere il giocatore. Bloccato Zabaleta, ma per il 2017nel post partita sull’approc-cio alla gara con la Lazio) - ha idee chiare su dove mi-gliorare e, sapendo di avere un contratto in scadenza nel giugno 2017, ha bisogno di giocatori pronti all’uso. Due buoni motivi per non vede-re come un gran problema il fatto che Zabaleta abbia 31 anni mentre Touré taglierà addirittura il traguardo dei 33 il 13 maggio.

Doppia strategiaParadossalmente il gioca-tore più facile da prende-re (Touré) è anche quel-lo che crea più divisioni in

società tra chi non ritiene l’acquisto funzionale per una squadra che deve ra-gionare in prospettiva e chi (Mancini) che vuole l’ivo-riano - oltre a Banega - ben piantato in mezzo al cam-po dall’inizio del prossimo campionato. La discrimi-nante con Zabaleta è Guar-

diola: mentre Touré non ri-entra nei piani dell’allena-tore in pectore del City (l’i-voriano venne “fatto fuori” dal Barça proprio su man-dato del tecnico), lo spa-gnolo - anche per affinità linguistiche - è stato stop-pato da Pep nonostante fosse grande l’intenzione di provare un’esperienza nuova in un altro campio-nato. L’Inter è in pressing per bloccare Zabaleta per il 2017 (quando il suo con-tratto andrà in scadenza) però lavora sotto traccia per anticipare di un anno i tempi del suo arrivo.

Ostacolo Guardiola L’allenatore ha stoppato Zabaleta: se non cambia idea, il laterale arriverà a zero

l’assist del SuningPer quanto riguarda Touré, invece, la trattativa dovrà condurla in prima persona Mancini: la società, al mas-simo, è pronta a offrire un biennale all’ivoriano (il resto potrebbe farlo il Suning, ma-gari garantendogli un pre-pensionamento dorato in Cina) e toccherà all’allena-tore convincere il giocatore - e soprattutto il suo agente - sulla bontà di scommette-re in un club che, tra l’altro, non disputerà nemmeno la Champions nella stagione che verrà. Ancor più ingar-bugliata la vicenda Jovetic,

considerato che “ballano” i 14,5 milioni che l’Inter dovrà pagare al City per un riscatto di fatto obbligatorio. Ausilio (stasera in missione diplo-matica a Madrid), per aggi-rare il problema, dovrà riu-scire a trovare un club - ma-gari in Premier - disposto ad accollarsi la pratica. Difficile ma non impossibile, consi-derato che Jovetic ha anco-ra molto mercato in Inghil-terra. Il tutto nella speran-za che l’interessato non si metta di traverso. Altrimen-ti non ci saranno margini di manovra per l’Inter.

©riPrODUZiONe riserVaTa

Yaya Touré, 32 anni, ha sommato - tra coppe e Premier League - 44 gare in stagione realizzando 8 gol (iMaGe sPOrT) Stevan Jovetic, 26 anni (iMaGe sPOrT)

Pablo Zabaleta, 31 anni (aNsa)

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CALCIO SERIE A TUTTOSPORT 21MERCOLEDÌ , 4 MAGGIO 2016

MAURIZIO MOSCATELLIGENOVA

«A Vallecorsa cambiò la storia, tuo nonno parla ara-bo... il mio fondò Littoria!». Parole in libertà per Mattia Perin, che su Instagram ha risposto così ad alcuni sfottò di tifosi del Frosinone in una diatriba che va avanti da mesi e che nelle ultime settmane ha toccato il culmine con in-sulti da una parte e dall'al-tra. Ma quella di ieri è sta-ta un’uscita a vuoto per il portiere del Genoa e della Nazionale, che ha citato uno degli episodi più controversi della Seconda Guerra Mon-diale: a Vallecorsa, nel cuo-re della Ciociaria, centinaia di donne e ragazzine venne-ro violentate e uccise dai sol-

Perin, che fi guraccia sui social!Il portiere pubblica su Instagram un commento offensivo nei confronti di Frosinone. Dietrofront e scuse dopo le proteste

GENOA

SIMONE DI STEFANOROMA

La tecnologia può aiuta-re «ma attenzione a non chiamarla moviola: il gio-co deve restare fluido». In vista del prossimo incontro in Olanda con l'Ifab, al quale l'Aia prenderà parte con un suo delegato al fianco della Figc, Marcello Nicchi torna a parlare della prossima spe-rimentazione del Var (Vi-deo Assistant Referees), che in Italia dovrebbe sbarcare già nella prossima stagione:

«Tecnologia sì, ma il gioco resti fluido»Spiega Nicchi: «Abbiamo già abbassato la media dei fischi a partita. Intervistea fine gara? Sì, però solosu questioni tecniche»

ARBITRI

Marcello Nicchi, 63 anni, presidente dell’Aia (ANSA)

dati marocchini arruolati nel-le truppe Alleate con l'Eserci-to francese. Un dramma che Alberto Moravia raccontò ne La Ciociara, il libro diventa-to poi nel 1960 un film con Sophia Loren protagonista e Vittorio De Sica alla regia.

RimozioneAccortosi di aver esagerato, Perin ha rimosso il post ori-ginale per pubblicarne uno di scuse: «Chiedo scusa a tutte le persone che ho offeso con il mio commento totalmente fuori luogo e per il quale sono

rammaricato. Ho fatto er-roneamente riferimento a fatti storici che non co-

noscevo appieno in tutta la loro tragica gravità. In un periodo non semplice a li-vello professionale, non ho avuto la lucidità per evitare di reagire a una serie di con-tinue e gravissime provoca-zioni rivolte a me e alla mia famiglia. Tutto questo, ovvia-mente, non costituisce un ali-

bi perché so di aver sbagliato sotto ogni aspetto e me ne as-sumo la responsabilità. Il di-spiacere è reso ancora mag-giore in quanto il mio atteg-giamento non rispecchia i va-lori in cui credo e che cerco di perseguire». Però il messag-gio originale ha scatenato un putiferio, sino alla richiesta di una punizione esemplare da parte della senatrice demo-cratica Maria Spilabotte.

ProtestaUna polemica che in casa Ge-noa avrebbero evitato volen-tieri tanto più che il portiere è in convalescenza dopo l’ope-razione per la ricostruzione del legamento e sino a otto-bre sarà indisponibile. I ros-soblù hanno infatti ben altro a cui pensare con il derby di ritorno in arrivo domenica. Derby che potrebbe vedere inoltre anche la protesta de-gli steward, che lamentano ritardi nei pagamenti degli stipendi.

«Ma non influirà sulle par-tite, noi il prossimo anno ci dedicheremo solo a istruire gli assistenti in tribuna», as-sicura il numero uno dell'As-sociazione italiana arbitri. «La tecnologia può aiutare il gioco del calcio e la goal-li-ne technology lo dimostra - rileva Nicchi -, ma sento già parlare di moviola: facciamo attenzione, il gioco deve re-stare fluido. Se vogliamo in-vece maggiore spettacolo, a questo proposito siamo sta-ti apprezzati perché abbia-mo ridotto la media dei fi-schi da 45 a 25 per partita».

Come parlareL’occasione era un incon-tro andato in scena ieri tra arbitri e giornalisti a Roma.

Dove arbitri e designatori hanno spiegato ai media dati, uniformità di giudizio (colpisce in questo la me-dia rigori concessi da Roc-chi, 0,80 a partita, ben oltre lo 0,30 standard degli altri

colleghi), ma soprattutto si sono ripromessi di riveder-si. Il sogno sarebbe quello di sentirli parlare anche dopo una partita per spiegare gli episodi salienti ed evitare così polemiche post-gara:

«Potrebbe essere l’inizio di una nuova era», dice Nic-chi, subito aggiungendo che «non dobbiamo corre-re, ma mai dire mai» e au-spicando in un rapporto tra arbitri e giornalisti più «ve-ritiero e leale». Conferenze stampa a fine match? Forse, ma con dei paletti: «Possia-mo rispondere solo su que-stioni tecniche e non disci-plinari, c’è sempre il ver-detto del giudice sportivo da dover attendere», preci-sa lo stesso Nicchi. C’è an-che chi in qualche modo si pente, come Gianluca Roc-chi: «L’intervista dopo Ju-ventus-Roma dello scor-so anno avrei preferito non farla, ma è stata comunque un’esperienza positiva».

che ai ragazzi di Castori ba-sterebbe almeno pareggiare in Friuli nell'ultima di cam-pionato. In quel caso, bian-corossi salvi anche se all'U-dinese si aggiungessero Pa-lermo e Sampdoria (e pure Bologna e Atalanta, già sal-ve ma ancora raggiungibili a quota 41).

PALERMOLa situazioneIl trend positivo, la continu-ità tattica, la carica dei «se-natori». Il Palermo di colpo ha ritrovato tutto quello che

serviva per giocarsi al meglio lo sprint salvezza, e la testi-monianza arriva dalle ulti-me due partite che hanno partorito altrettante vittorie per i rosanero. Sei punti che hanno permesso alla squa-dra di Ballardini di riaggan-ciare un treno che stava fug-gendo e che consentono di sperare più di prima. Mora-le alle stelle, i due successi con Frosinone e Sampdoria hanno ritemprato la squadra e «seppellito» definitivamen-te gli screzi del passato che c'erano stati fra parte della

LUIGI BUTERAFABIO GARAGNANI

Un campionato che, sul fon-do, non ha alcuna voglia di chiudere i conti. Merito di chi (Carpi e Frosinone) era stato erroneamente indica-to come retrocesso fin dall’e-state e demerito di chi (Udi-nese e Palermo) ha pagato in corsa scelte tecniche come gestionali. A 180’ dalla fine è tutto aperto nella coda del-la serie, con il solo Verona già retrocesso. Un discorso a quattro, visto che ad Ata-lanta, Bologna e Sampdo-ria manca pochissimo per la sicurezza aritmetica. Ma un discorso soprattutto a due, visto che Carpi e Palermo ap-paiono le dirette rivali per un solo posto, a meno di un im-probabile eclissarsi dell’Udi-nese e di un complicato col-

Verona retrocesso, Frosinone quasi spacciato: resta da assegnare un posto. Come se la giocano Castori e Ballardini

Fabrizio Castori, 61 anni, tecnico del Carpi: per lui prima stagione in serie A (ANSA)

Tra Carpi e Palermotesta a testa per la AUna volata esaltante: ecco come stanno le due rivali

180’ DA BRIVIDI po di coda del Frosinone. Ve-diamo come stanno.

CARPILa situazioneSuperato il momento di fles-sione, coinciso con le scon-fitte con Sassuolo e Chievo, il Carpi ha ripreso a corre-re e ora sa che il futuro pas-sa per intero tra i suoi piedi. Con due vittorie i biancoros-si sarebbero aritmeticamen-te salvi, situazione nient'af-fatto scontata fino a poco più di un mese fa. Manca l'ulti-mo scatto, ma ora la gamba e l'intensità sono quelle che piacciono a Fabrizio Castori e nella rosa non si registrano infortuni. Il ritorno al 4-4-1-1 e il turnover permetteranno al tecnico di schierare con-tro la Lazio ben sei elemen-ti tenuti a riposo allo Juven-tus Stadium.L'uomo chiaveL'anima del Carpi risiede so-prattutto nel collettivo: squa-dra di gregari, dalla quale emergono di partita in par-tita protagonisti diversi. Pa-radossalmente, l'elemento a cui si affidano i biancorossi per centrare il loro sogno è un centravanti dalle polve-ri bagnatissime: Mbakogu. Il nigeriano, ancora fermo a quota un gol, ha le caratteri-stiche perfette per allungare gli avversari, ed è elemento che Castori ritiene insostitu-ibile. Le reti, semmai, arrive-ranno dal centrocampo o da Lasagna, specialista nell'in-gresso a partita in corso.Gli scontri direttiLa miglior differenza reti complessiva rispetto a Pa-lermo e Frosinone, con le quali è in perfetta parità negli scontri diretti, mette il Car-pi al sicuro in caso di arrivo alla pari con una delle due. Sarebbe invece retrocesso se si trovasse sullo stesso gradi-no con entrambe. La vittoria dell'andata contro l'Udine-se mette al riparo anche nei confronti dei friulani, visto

squadra e lo stesso Ballardi-ni nella sua prima avventu-ra in rosanero. Gli ultimi 180’ hanno anche detto che il Pa-lermo non è scoppiato, anzi molti rosanero hanno mo-strato una vitalità fisica che prima non avevano.

L’uomo chiaveLa salvezza passa dai piedi di Franco Vazquez, come di-mostrato anche nell'ultima partita contro la Sampdoria in cui il «Mudo» ha segnato un gol e propiziato l'autore-te dei liguri. Un anno fa l'i-talo-argentino griffò il finale di stagione del Palermo con gol in serie che gli permise-ro di arrivare a quota dieci. Adesso è già a sette, e quin-di ancora in tempo per fare il bis e... salvare il Palermo.

Gli scontri direttiL’attenzione è a quello che può succedere nel prossimo turno, visto che al Palermo fa gola la classifica avulsa. Con il Carpi c’è situazione di pa-rità (2-2 all’andata, 1-1 al ri-torno), ma gli emiliani han-no una migliore differenza reti globale. Con l’Udinese i rosanero sono in vantaggio perché i friulani sono stati battuti in entrambe le par-tite. In caso di arrivo a tre a pari punti a salvarsi sarebbe proprio il Palermo. Conside-rando che all’ultima giornata c’è Udinese-Carpi, ecco per-ché diventa fondamentale il prossimo turno.

«A Vallecorsa cambiò la storia, tuo nonno parla ara-bo... il mio fondò Littoria!». Parole in libertà per Mattia Perin, che su Instagram ha risposto così ad alcuni sfottò di tifosi del Frosinone in una diatriba che va avanti da mesi e che nelle ultime settmane ha toccato il culmine con in-sulti da una parte e dall'al-tra. Ma quella di ieri è sta-ta un’uscita a vuoto per il portiere del Genoa e della Nazionale, che ha citato uno degli episodi più controversi della Seconda Guerra Mon-diale: a Vallecorsa, nel cuo-re della Ciociaria, centinaia di donne e ragazzine venne-ro violentate e uccise dai sol-

Instagram un commento offensivo nei confronti di Frosinone. Dietrofront e

dati marocchini arruolati nel-le truppe Alleate con l'Eserci-to francese. Un dramma che Alberto Moravia raccontò ne La Ciociara, il libro diventa-to poi nel 1960 un film con Sophia Loren protagonista e Vittorio De Sica alla regia.

RimozioneAccortosi di aver esagerato, Perin ha rimosso il post ori-ginale per pubblicarne uno di scuse: «Chiedo scusa a tutte le persone che ho offeso con il mio commento totalmente fuori luogo e per il quale sono

rammaricato. Ho fatto er-roneamente riferimento

noscevo appieno in tutta la loro tragica gravità. In un periodo non semplice a li-vello professionale, non ho avuto la lucidità per evitare di reagire a una serie di con-tinue e gravissime provoca-zioni rivolte a me e alla mia famiglia. Tutto questo, ovvia-mente, non costituisce un ali-

Vediamoci in edicolacon il

Le uscite a vuotodei portieri causano i gol,

ma quello di Perine’ stato un autogol...

OCCHIELLO

BOLOGNAProblemi per il Dall’AraBOLOGNA. (s.bu.) Il progetto di ristrutturazione del Dall'Ara è impantanato al ministero dei Beni culturali, a cui la Soprintendenza bolognese ha chiesto un parere. Ieri il ministro Franceschini era a Bologna: «Si troverà una soluzione, lasciando fuori la politica. Il percorso sta proseguendo, spero in tempi brevi». L'inizio dei lavori, previsto in estate, potrebbe slittare e Saputo potrebbe orientarsi verso la costruzione di uno stadio nuovo.

FIORENTINAUltimatum di PasqualFIRENZE. (bc) 11 anni in viola non bastano a Manuel Pasqual per fare chiarezza sul suo futuro, di qui l'ultimatum alla Fiorentina: «Non so se la gara di domenica sarà l'ultima per me al Franchi con questa maglia. La società conosce la mia volontà, ho rifi utato varie offerte e non ho fi rmato con nessuno perché vorrei chiudere la carriera qui. Attendo un segnale ma non so quanto sarò disposto ad aspettare ancora».

PORTOGALLOIndagini su riciclaggioLa polizia portoghese ha effettuato perquisizioni presso alcuni club di calcio nell'ambito dell’operazione Bambole Matrioska, su un presunto riciclaggio di denaro con legami con la criminalità russa. Coinvolti anche Benfi ca e Sporting Lisbona. Al centro delle indagini l'Uniao Leiria, formazione di terza divisione di proprietà di Aleksandr Tolstikov.

EUROPEO DONNEDebutta l’Under 17L’Under 17 donne debutta oggi nella fase fi nale del’Europeo a Borisov, in Bielorussia: alle 15.30 sfi da con la Repubblica Ceca. Le altre avversarie sono Germania (sabato 7) e Spagna (martedì 10).

Il Kosovo è stato accettato come 55° membro dell’Uefa e subito scatta la polemica. Una polemica politica, come avvenuto ai tempi dell’accet-tazione di Gibilterra, su cui pende l’irrisolta questione della dipendenza dal Regno Unito contestata dalla Spa-gna. In questo caso la rea-zione è della Serbia, da cui il Kosovo si è dichiarato in-dipendente otto anni fa. Il paese balcanico è stato ac-colto dal congresso annua-le dell’Uefa tenutosi a Buda-pest, con 28 voti a favore e 24 contro (due quelli non vali-di): ora il Kosovo potrà di-sputare partite internazio-nale, con la Nazionale e con i club. Fadil Vokri, presiden-te della federcalcio, ha parla-to di «momento storico, po-tremo avvicinare la gente at-traverso il calcio, in campo e al di fuori del campo». E se il presidente Hashim Thaci ha aggiunto «una notizia bellis-sima per i cittadini del Ko-sovo, il premier Isa Musta-fa ha rilanciato: «Presto di-venteremo anche membro della Fifa», con la possibili-tà di partecipare alle qualifi-cazioni per Russia 2018. Vie-ne ipotizzato un inserimen-to nel gruppo con Croazia, Turchia, Islanda, Finlandia e Ucraina.

Reazioni furibondeLa notizia non è stata ov-viamente ben accettata in Serbia. La Federcalcio pre-senterà ricorso contro l’Ue-fa al Tribunale internazio-nale per l'arbitrato sportivo a Losanna. Il ministro del-lo Sport Vanja Udovicic e il capo dell'Ufficio governati-vo serbo per il Kosovo Marko

Belgrado si oppone alla scelta. Un successivo via libera della Fifa aprirebbe alla possibiliità di partecipare a Russia 2018

Uefa, sì al KosovoLa Serbia protesta

CALCIO E POLITICA

Djuric hanno stigmatizzato il via libera: «Si getta sotto i piedi lo statuto dell’Uefa e si pone lo sport al servizio della politica: una sconfitta per il calcio, con conseguen-ze imprevedibili». Tomislav Karadzic, presidente della Federcalcio serba, ha par-lato «di una grave ingeren-za. In base alla risoluzione 1244 del consiglio di sicurez-za dell'Onu, ancora vigente e vincolante, il Kosovo è par-te della Repubblica di Serbia sotto amministrazione del-le Nazioni Unite». Negativa anche la reazione di Dejan Savicevic, l’ex giocatore del Milan oggi presidente della Federcalcio montenegrina, tornato sullo statuto Uefa, in base al quale possono es-sere membri dell’organiz-zazione solo paesi ricono-sciuti dall’Onu, come il Ko-sovo non è: «Come potete ora spiegare a me e a tutti gli altri che lo statuto prevede una cosa, mentre il congres-so ha votato per un qualco-sa che va contro lo statuto?».

Strategie internazionaliIl Kosovo, a stragrande mag-gioranza di popolazione di etnia albanese e religione musulmana, ha proclamato unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008. Finora è stato riconosciuto da 111 dei 193 paesi rappresenta-ti all’Onu, compresi Italia e Usa. Insieme con la Serbia non ne riconoscono l’indi-pendenza Russia, Cina e cin-que dei 28 stati membri della Ue: Spagna, Grecia, Roma-nia, Slovacchia e Cipro. Per quanto riguarda l’organiz-zazione delle partite, l’Ue-fa farà in modo che squa-dre di Serbia e Kosovo non si affrontino direttamente in gare a livello internaziona-le, sulla falsariga di quanto avvenuto per Russia/Ucrai-na e Azerbaigian/Armenia.

LA VOLATA SALVEZZA

IN MAIUSCOLO LE PARTITE IN TRASFERTA. NOTA: IN SERIE B LE ULTIME TRE, VERONA GIÀ RETROCESSO

37ª 38ªSAMPDORIA 40 Genoa JUVENTUS

UDINESE 38 ATALANTA Carpi

CARPI 35 Lazio UDINESE

PALERMO 35 FIORENTINA Verona

FROSINONE 31 Sassuolo NAPOLI

I giocatori decisiviGli emiliani puntano sulle doti di Mbakogu, i siciliani chiedonoi gol a Vazquez

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calcio serie b22 TUTTOsPOrT MerCOLeDÌ, 4 MAGGiO 2016

dare via, ovvero il 50%». C'è chi giura che l'allenatore resterà in rossoblu, ma sull'al-tra metà della sponda genovese. Perché il suo sogno è quello di tornare a Genova ed allenare il Genoa. Città in cui Ivan Juric e famiglia hanno più o meno gli stessi lega-mi sentimentali. Ma qui si parla di calcio e di lavoro, i sentimenti contano, ma alla fine ognuno insegue i suoi sogni. Allora in qual-che modo occorrerà guardarsi intorno. Ur-sino continua a ripetere che non si fa nien-te senza prima parlare con Juric, ma intan-to i nomi accostati al Crotone circolano. C'è quello di Pasquale Marino, per esempio, un vecchio pallino della società sin da quan-do Crotone e allenatore siciliano si affron-tavano in Serie C. Poi ci sono i giovani che tanto bene stanno facendo, come De Zer-bi del Foggia e, molto più realisticamente, Massimo Oddo del Pescara. Difficile un ri-torno di Massimo Drago che, però, non sa-rebbe del tutto da escludere. Sia Oddo che Drago in questo momento sono in corsa per i playoff di B.

a briglie sciolte Inutile, dunque, anche solo parlare di conferme e pro-spettive sui calciatori. Certo il prolungamento del con-tratto di Martella, il riscatto dell’intero cartellino di Bu-dimir e il parco giocatori di proprietà del Crotone rap-presentano una buonissi-ma base di partenza per i dirigenti rossoblu che, co-munque, dovranno scio-gliere prima il nodo allena-tore. E per tornare in qual-che modo al calcio giocato e a Juric, va detto che l’alle-natore neo promosso in Se-rie A ha tenuto a fare alcu-

ne precisazioni rispetto a dichiarazioni ri-lasciate nel dopo gara di Modena-Crotone che avevano sollevato una levata di scudi di dirigenti delle squadre in corsa per la sal-vezza. E Juric da schietto qual è ha ribadito il concetto: «Se continuassi a fare il duro con i miei calciatori otterrei esattamente l’effetto contrario. Sono sicuro, invece, che lascian-doli allenare in piena tranquillità loro con-tinueranno a dare il massimo come han-no fatto fino ad oggi. È evidente che le mie parole non sono state affatto comprese. Io sono sicuro che faremo tre grandi presta-zioni da qui alla fine e che il piccolo Crotone vincerà il campionato». Più chiaro di così.

BRUNo PalERMoCrOTONe

Non si può prescindere dall'incontro con Ju-ric. Incontro che non verrà prima della pros-sima partita di sabato allo Scida contro il La-tina. Di questo ne è certa la società del Croto-ne che ancora - a detta del direttore sportivo Peppe Ursino - non ha nemmeno cominciato a guardarsi intorno. «Se prima non parliamo con Ivan Juric non facciamo niente», le pa-role del ds dei miracoli che da oltre vent'an-ni insieme ai dirigenti rossoblu cerca, scova e porta a Crotone talenti di primissima clas-se. Un elenco lungo e corposo che nel corso degli anni ha permesso ai giovani di talen-to di emergere proprio in maglia rossoblu, esattamente il contrario di quanto accadeva fino a meno di dieci anni fa quando a Croto-ne non ci voleva andare nessuno. Ora i pro-curatori e i dirigenti delle al-tre squadre fanno la fila per poter valorizzare le proprie pepite calcistiche alla corte dei fratelli Vrenna, di Gual-tieri e di Ursino.

lo stalloMa come detto senza allena-tore non si comincia nem-meno a parlare del prossi-mo anno in Serie A per i ca-labresi. «Dobbiamo prima di tutto capire cosa accadrà con Juric, anche perché noi par-tiamo sempre dall'allenato-re, poi ci muoviamo». E come dargli torto. Non si può pre-scindere dal manico, cioè dal modulo tattico da adottare, dai calciatori con certe caratte-ristiche piuttosto che altre. E il Crotone vor-rebbe trattenere il tecnico croato anche per-ché è legato alla società calabrese da altri due anni di contratto. Nel caso, però, Juric deci-desse di andare via difficilmente il Crotone si opporrebbe, proprio in virtù dello splendi-do rapporto che c'è sempre stato tra società ed ex calciatore prima e allenatore poi. Ursi-no. Però, non dispera e se deve scegliere una percentuale sulla permanenza di Ivan Juric nella città di Pitagora non ha dubbi: «Secon-do me le percentuale sono equamente distri-buite tra la possibilità di resta e quella di an-

L’incontro con il tecnico, tentato dal Genoa, non prima di sabato. Il dirigente: «Prima l’allenatore e poi ci muoviamo. Percentuali? 50%»

Il tecnico Ivan Juric, 40 anni, festeggia la storica promozione del Crotone in serie A (iMAGe sPOrT)

Juric dribblail suo futurocol Crotoneil ds Ursino: «Dipende solo da lui»Marino, Oddo e De Zerbi in attesa

I pretendenti Tra i candidati spunta anche il nome dell’ex Drago impegnato nei playoff con il CesenaL’equivoco Juric spiega: «Le mie parole non comprese, lascerò serena la squadra per caricarla»

Nicola Dalmonte, attaccante 18enne del Cesena che in questa stagione ha collezionato 4 presenze (e un gol nella sfida persa 2-1 a Trapani il 23 aprile), è risultato positivo a un controllo antidoping effettuato dopo la gara di Pescara (1-0 per i biancazzurri, incontro disputato il 15 aprile). La giovane promessa bianconera è risultata positiva al Clostebol Metabololita ed è stato sospesa in via cautelare (istanza accolta dal Tna, il tribunale nazionale antidoping, su proposta dell’Ufficio della Procura antidoping).

MUNaRi: TRE GioRNaTE Di SQUaliFicaMunari non festeggerà sul campo la promozione del Cagliari: il centrocampista rossoblù, tra i 14 giocatori appiedati dal Giudice sportivo, è infatti stato fermato per 3 giornate dopo la gara contro il Livorno (“per essersi reso responsabile di un fallo grave di gioco; per

CESENA

Dalmonte positivo all’antidopingavere, al 14’ del secondo tempo all’atto dell’espulsione, rivolto agli ufficiali di gara un’espressione irriguardosa”, la motivazione del Giudice). Due giornate sono andate a Pigliacelli (Pro Vercelli) e Martinelli (Brescia). Di seguito i giocatori squalificati per un turno: Amenta (Lanciano), Biraschi (Avellino), Cacia (Ascoli), Caracciolo (Brescia), Ceccherini (Livorno), Ciano (Cesena), Coda (Salernitana), Claiton (Crotone), Meccariello e Palumbo (Ternana), Olivera (Latina).

Ecco “il caMPioNaTo DEGli iTaliaNi”“Il campionato degli italiani”: questo il titolo del libro a cura di Gianluca Campagna presentato ieri a Milano. Si tratta di un’antologia che racconta il legame tra le 22 squadre di calcio della Serie B e il tessuto sociale nel quale sono inserite attraverso 22 racconti redatti da giornalisti, scrittori e blogger.

STEFaNo ScaccHiMiLANO

Una frase secca che la dice lunga sullo stato dei rappor-ti tra Lega Serie A e Lega B da quando è iniziata la "batta-glia del paracadute". L'ulti-ma puntata prima di ieri era andata in scena venerdì scor-so quando, al termine dell'as-semblea dei club della mas-sima divisione, il presidente Maurizio Beretta aveva par-lato di "profondo disappunto e irritazione" dopo la decisio-ne della Serie B di escludere le retrocesse dalla mutuali-tà (quella in arrivo dai diritti tv della Serie A a favore delle categorie inferiori, non quel-la interna dei diritti tv della Serie B stessa) per reagire al raddoppio del paracadute, provvedimento ritenuto po-tenzialmente in grado di fal-sare il campionato cadetto perché capace di scavare un solco economico troppo forte fra tre squadre e il resto del-la comitiva. Beretta aveva an-che criticato il metodo e an-nunciato che avrebbe chiesto un confronto con la Serie B.

Risposta taglienteIeri Andrea Abodi ha ag-giunto un nuovo capitolo: «Le stesse cose le avrei po-

Il presidente della Lega di B: «Il disappunto di Beretta? Io l’ho provato quando la Lega di A ha approvato il maxi paracadute...»

Beretta-AbodiE’ uno scontroche non ha fine

Andrea Abodi, 56 anni

lEGa a VS lEGa B

tuto tranquillamente dire io un mese fa, quando la Serie A ha approvato il maxi pa-racadute», ha detto a margi-ne della presentazione del li-bro “Il campionato degli ita-liani”. Evidente il riferimento al fatto che era stato proprio Abodi a chiedere una deci-sione più concertata quan-do la Lega Serie A aveva ini-ziato a discutere del raddop-pio a 60 milioni del contribu-to alle retrocesse. Il manager romano aveva anche fatto ap-pello alla Figc per corregge-re questa misura, considera-ta pericolosa per l’equilibrio dei prossimi campionati di B. Ma da Via Allegri non erano arrivati segnali di particola-re attenzione. Pochi giorni dopo, l’assemblea della mas-sima divisione aveva appro-vato la delibera.

La motivazione del Giudice sportivo di Lega Pro è la me-desima e costa: “per compor-tamento offensivo verso l’arbi-tro e per aver profferito un’e-spressione blasfema” due cal-ciatori dovranno scontare tre giornate di squalifica. Si trat-ta di Marco Frediani dell’An-cona e Salvatore Sandome-nico dell’Aquila. Due giorna-te sono invece state affibiate a Carlo Pelagatti del Catania (“per comportamento offen-sivo verso l’arbitro”), e a Mat-teo Patti del Catanzaro (“per atto di violenza verso un av-versario senza avere la pos-sibilità di giocare il pallone”). Di seguito, invece, i giocato-ri squalificati per una gior-nata e che in conseguenza di ciò perderanno l’ultimo tur-no di campionato: Brugger (Sudtirol), Cortinovis (Albi-noLeffe), Dionisi (Padova), Nicco (Alessandria), Hamli-li, Lombardi (Ancona), Cop-pola (Pro Patria), Idda (Caser-tana), Onescu, Tartaglia (Fide-

GUiDo FERRaRo

A 90' dal termine del cam-pionato di Lega Pro molti i verdetti già decisi, soprat-tutto nella corsa diretta alla serie B. Ma c’è ancora spazio per qualche brivido, in par-ticolar modo nella corsa per evitare i playout, corsa che coinvolge anche il Catania.GiRoNE aDopo una sola stagione tor-na in B il Cittadella. Ai pla-yoff Pordenone (62 punti), Bassano (61), Alessandria (57). Ai playout Albinoleffe (19), Mantova (33) contro il Cuneo (34). Domenica de-cisiva Lumezzane (41)-Pro Piacenza (38). Bresciani sal-vi con un pareggio, Pro Pia-cenza salva se vince avendo vinto (1-0) la gara di anda-

Ultimo sprint, rischia il Catania

Francesco Moriero, 47 anni, allenatore del Catania (LAPresse)

Per evitare i playout, gli etnei sono legati ai risultati di Catanzaro, Monopoli e Akragas. Sfida decisiva tra Lumezzane e Pro Piacenza

Blasfemia: 3 turnia... Sandomenico

ta. Renate (40) in casa con la Pro Patria già retrocessa in D, salvo anche se perde ma non deve vincere la Pro Piacenza. Brianzoli salvi con un pareg-gio se la Pro Piacenza vince con tutte e tre a 41 punti. La classifica avulsa salva Rena-te e Pro Piacenza e manda ai playout il Lumezzane.

GiRoNE BSpal promossa in B dove mancava da 23 anni. Ai pla-yoff Pisa (62) e Maceratese (58). Nulla da fare per l'An-cona (50) esclusa come peg-giore quarta. Retrocede in D il Savona. Ai playout Lupa Roma (27) e l'Aquila (30). Il Prato (30) riceve il Savona;

il Rimini (35) ospita l'Arez-zo, ad entrambe potrebbe non bastare vincere, van-no ai playout se vincono la Pistoiese (36) in casa con il Pisa; il Santarcangelo (36) a Macerata e il Tuttocuoio (37) a Ferrara contro la Spal.GiRoNE cBenevento promosso in B per la prima volta. Ai play-off il Foggia (62). Basta un punto a Lecce (60) e Caser-tana (60), salentini in casa con la Lupa Castelli Roma-ni retrocessa in D; campa-ni che ospitano la Paganese già salva. Speranze solo arit-metiche per il Cosenza (57) che riceve l'Ischia già certa dei playout come Martina e Melfi. Al Catania (36) po-trebbe non servire vincere in casa con l'Andria se il Catan-zaro (38) vince la gara inter-na col Melfi, il Monopoli (38) conquista i tre punti a Mate-ra e l'Akragas (39) pareggia la gara interna col Benevento.

(CreAZ)

lis Andria), Tremolada (Arez-zo), Corsi (Cosenza), Bonomo (Cuneo), Spezzani (Ischia), Cosentini (Aquila), Alcibiade (Lecce), Lulli (Savona).

Due giornate a D’angeloUna sanzione - due giornate -, è andata anche a Luca D’An-gelo, tecnico della Fidelis An-dria stoppato “per compor-tamento offensivo verso l’ar-bitro”. L’allenatore in seconda del Padova, Rino Lavezzini, prende una giornata “per at-teggiamento irriguardoso nei confronti di un assistente ar-bitrale”. Nel Catanzaro, invece, viene fermato 3 giornate il pre-paratore atletico Giuseppe Ta-lotta (“allontanato dal campo per comportamento offensi-vo verso l’arbitro rientrava sul-la panchina aggiuntiva per es-sere di nuovo allontanato dal direttore di gara”). Intanto è confermata la penalizzazione di 2 punti (che si sommano ai 3 già assegnati) per l’Akragas (che comunque è già salvo).

LEGA PRO

GiRoNE a. Domenica ore 15 Alto Adige-Cittadella, Cremonese-Cu-neo, Feralpisalò-Pavia, Lumezza-ne-Pro Piacenza, Mantova-Albi-noLeffe, Padova-Alessandria (di-retta raisport), Pordenone-Giana, reggiana-bassano, renate-Pro Patria. Classifica: Cittadella 73; Pordenone 62; bassano 61; Ales-sandria 57; reggiana, Padova 51; Feralpisalò, Cremonese 50; Pavia 48; Alto Adige 44; Giana 42; Lu-mezzane 41; renate 40; Pro Pia-cenza 38; Cuneo 34; Mantova 33; AlbinoLeffe 19; Pro Patria (-3) 7.

GiRoNE B. Domenica ore 18 Luc-chese-Carrarese, Lupa roma-L'A-quila, Maceratese-santarcange-lo, Pistoiese-Pisa, Pontedera-Te-ramo, Prato-savona, rimini-Arez-zo, siena-Ancona, spal-Tuttocuo-io. Classifica: spal 71; Pisa (-1) 62;

Maceratese 58; Ancona 50; Car-rarese 48; siena 46; Pontedera 44; Teramo (-3) 42; Arezzo 41; Luc-chese 39; Tuttocuoio 37; santar-cangelo (-6), Pistoiese 36; rimini (-2) 35; Prato 34; L'Aquila (-7) 30; Lupa roma 27; savona (-14) 22.

GiRoNE c. Sabato ore 16 Akragas-benevento, Casertana-Paganese, Catania-Fidelis Andria, Catanza-ro-Melfi, Cosenza-ischia, Juve sta-bia-Foggia, Lecce-Lupa Castelli romani, Martina-Messina, Mate-ra-Monopoli. Classifica: beneven-to (-1) 69; Foggia 62; Lecce, Ca-sertana 60; Cosenza 57; Matera (-2) 52; Fidelis Andria 45; Messi-na 44; Paganese (-1), Juve stabia 42; Akragas (-5) 39; Monopoli, Ca-tanzaro 38; Catania (-10) 36; Mel-fi 30; ischia (-4), Martina (-2) 21; Lupa Castelli romani (-1) 12.

34ª GIORNATA

Padova-Alessandria domenica in diretta tv

CLASSIFICA SERIE BSQUADRA PT G V N P RF RS

Crotone 78 39 22 12 5 59 32 Cagliari 74 39 22 8 9 70 40 Trapani 66 39 18 12 9 58 47 Pescara 65 39 19 8 12 59 49 Bari 65 39 18 11 10 54 41 Spezia 62 39 16 14 9 45 40 Cesena 61 39 17 10 12 53 35 Entella 61 39 16 13 10 46 37 Novara (-2) 59 39 17 10 12 51 34 Brescia 54 39 14 12 13 50 56 Perugia 53 39 14 11 14 38 37 Avellino 48 39 13 9 17 50 59 Ternana 48 39 14 6 19 45 52 Ascoli 46 39 13 7 19 44 59 Vicenza 45 39 10 15 14 38 50 Pro Vercelli 42 39 10 12 17 39 49 Latina 41 39 9 14 16 40 48 Modena 41 39 11 8 20 35 46 Salernitana 41 39 8 17 14 47 59 Lanciano (-7) 39 39 12 10 17 40 49 Livorno 37 39 9 10 20 39 53 Como 29 39 4 17 18 34 62

Crotone promosso in serie A

PRoSSiMo TURNo

VENERDÌ 6/5 - oRE 20.30bari-CagliariSaBaTo 7/5 - oRE 15Avellino-ComoCrotone-LatinaLivorno-PerugiaNovara-AscoliPro Vercelli-Trapanisalernitana-ModenaTernana-CesenaVicenza-entellaDoMENica 8/5 - oRE 17.30Pescara-LancianolUNEDÌ 9/5 - oRE 20.30spezia-brescia

PrOMOsse

PLAYOFF

reTrOCesse

PLAYOUT

MaRcaToRi: 24 RETi: Lapadula (Pescara); 17 RETi: Cacia (Ascoli, 4 rig. ), Ca-puto (entella, 5 rig.); 16 RETi: Budimir (Crotone, 3 rig.); 15 RETi: Coda (salernita-na, 4 rig.); 14 RETi: Ganz (Como, 3 rig.)

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calcio serie d TUTTOsPOrT 23MerCOLedÌ, 4 MAGGiO 2016

GUiDo FERRaRo

Dopo otto anni torna nel cal-cio professionistico la Viterbe-se. La rinascita nel segno del “Comandante” Piero Camil-li, ex patron del Grosseto, con accanto i figli: Vincenzo il pre-sidente e Luciano il vice. In un triennio, dall'Eccellenza, ha fatto ripartire il calcio nella cit-tà di 67.273 abitanti. Nell'esta-te 2013 l'A. S. Viterbese dopo il terzo posto in D al termine della stagione 2012/13 non si iscrisse al massimo campio-nato dei dilettanti. Camilli che aveva vinto l'Eccellenza con la Castrense di Grotte di Ca-stro, portò a Viterbo il titolo e nacque la Viterbese Castren-se che in tre campionati ha ot-tenuto la vittoria in Eccellen-za, lo scorso anno il secondo posto in D con 71 punti die-tro la Lupa Castelli Romani, e in questa stagione ha trion-fato nel girone G salendo in Lega Pro.

Rilevato il club dopo il fallimento, ha avviato la cavalcata che in tre anni ha permesso di riconquistare il calcio professionistico

Tifosi e giocatori in festa dopo la gara che ha sancito la promozione in Lega Pro (PeTriCCA)

Viterbese in “formato Camilli”L’ex presidente del Grosseto ha riportato il club in Lega Pro 8 anni dopo

(g.f.) Completo il quadro del-le 29 promosse in D in atesa delle 7 vincitrici degli spareg-gi di Eccellenza. Ce l’ha fatta

Fa festa anche la Sanremese ScoNFiTTo il MaZaRa

GiRoNE a27 gol: Ferrario (Bra, 6 rig.). 25 gol: Massaro (sp. Bellinzago, 7 rig.). 23 gol: Corno (Caronnese, 6 rig.). 20 gol: di renzo (Chieri). 16 gol: Montante (sp. Bel-linzago). 15 gol: Mair (Caronnese); d'Antoni (Chie-ri, 1 rig.); Guidetti (Gozzano, 3 rig.); Colombi (Oltre-poVoghera).

GiRoNE B26 gol: França (Lecco, 9 rig.). 22 gol: Gullit (Grumel-lese, 5 rig.). 20 gol: Marzeglia (Piacenza). 18 gol: santonocito (F. Caratese, 6 rig.); Gaeta (inveruno, 5 rig.). 17 gol: Lella (Pontisola, 2 rig.). 16 gol: Anzano (Bustese, 2 rig.); Germani (V. Bergamo, 1 rig.).

GiRoNE c24 gol: Mastroianni (este, 3 rig.). 21 gol: Zecchina-to (Montebelluna, 3 rig.). 20 gol: Ferrari (Mestre, 3 rig.). 19 gol: Godeas (Monfalcone, 3 rig.); serafini (Venezia, 5 rig.). 18 gol: Beccaro (Luparense, 4 rig.). 17 gol: Vianello (Liventina, 6 rig.); Madiotto (Union ripa, 5 rig.); Cernigoi (Virtus V. Verona, 3 rig.).

GiRoNE D26 gol: Pera (delta rovigo, 7 rig.). 25 gol: Nocciolini (Forlì, 7 rig.). 22 gol: Trinchieri (Arzignano, 1 rig.); Fer-retti (imolese, 6 rig.). 20 gol: Baraye (Parma); Gra-ziani (ribelle); Olcese (san Marino, 8 rig.). 19 gol: Peluso (Altovicentino, 3 rig.).

GiRoNE E21 gol: santini (Montecatini, 3 rig.). 17 gol: Lombar-di (Gavorrano, 4 rig.). 16 gol: di Paola (Foligno, 2 rig.);

SociETa’ PT GSp. Bellinzago 83 37Caronnese 81 37Chieri 71 37Lavagnese 71 37Argentina 65 37Gozzano 60 37Sestri Levante 60 37Pinerolo 58 37RapalloBogliasco 57 37OltrepoVoghera 52 37Derthona 51 37Bra 48 37Borgosesia 47 37Pro Settimo 42 37Ligorna 40 37Vado 39 37Fezzanese 33 37Acqui 28 37Castellazzo 21 37Novese 19 37

PRoS. TURNo (8/5/2016): Ac-qui-Pinerolo; Argentina-der-thona; Bra-Novese; Chieri-Ca-ronnese; Gozzano-Ligorna; Pro settimo-Castellazzo; rapal-loBogliasco-Lavagnese; se-stri Levante-OltrepoVoghera; sp. Bellinzago-Borgosesia; Va-do-Fezzanese

SociETa’ PT GPiacenza 93 37Lecco 77 37Seregno 63 37Ciliverghe 60 37Pontisola 58 37Olginatese 53 37Inveruno 52 37Ciserano 52 37F. Caratese 49 37Monza 48 37Pro Sesto 47 37Grumellese 47 37Pergolettese 46 37Varesina 46 37Bustese 45 37V. Bergamo 45 37Caravaggio 33 37Fiorenzuola 33 37Mapellobonate 30 37Sondrio 24 37

PRoS. TURNo (8/5/2016): Ca-ravaggio-Ciliverghe; Fioren-zuola-sondrio; F. Caratese-Grumellese; inveruno-Cisera-no; Lecco-Pergolettese; Ma-pellobonate-Varesina; Ponti-sola-Bustese; Pro sesto-Ol-ginatese; seregno-Monza; V. Bergamo-Piacenza

SociETa’ PT GVenezia 87 37Campodarsego 76 37Este 73 37Belluno 64 37Virtus V. Verona 60 37Luparense 55 37Tamai 53 37Mestre 51 37Abano 49 37Calvi Noale 48 37Dro 48 37Levico Terme 45 37Union Ripa 45 37Monfalcone 42 37Montebelluna 40 37Liventina 39 37U. Triestina 39 37Giorgione 37 37Fontanafredda 36 37Sacilese 13 37

PRoS. TURNo (8/5/2016): Bel-luno-Liventina; dro-Monte-belluna; este-Abano; Fonta-nafredda-Calvi Noale; Giorgio-ne-Monfalcone; Levico Terme-Tamai; Mestre-Campodarse-go; sacilese-Virtus V. Verona; U. Triestina-Venezia; Union ri-pa-Luparense

SociETa’ PT GParma 91 37Altovicentino 74 37Forlì 68 37San Marino 65 37Correggese 61 37Imolese 60 37Delta Rovigo 60 37Ribelle 60 37Lentigione 59 37Sammaurese 54 37Arzignano 50 37Legnago 48 37Ravenna 43 37V. Castelfranco 42 37Romagna C. 41 37Mezzolara 35 37Villafranca V. 33 37Clodiense 27 37Bellaria 26 37F. Juventus 13 37

PRoS. TURNo (8/5/2016): Ar-zignano-Mezzolara; Bellaria-Clodiense; delta rovigo-Forlì; F. Juventus-Correggese; imo-lese-Lentigione; ravenna-ri-belle; sammaurese-Parma; san Marino-romagna C.; Vil-lafranca V.-Altovicentino; V. Castelfranco-Legnago

SociETa’ PT GGubbio 71 33Montecatini 62 33Gavorrano 61 33Poggibonsi 55 33O. Colligiana 51 33Ghivizzano 51 33Montemurlo 49 33Ponsacco 48 33Sangiovannese 47 33Pianese 46 33Viareggio 46 33Foligno 46 33C. di Castello 43 33Scandicci 32 33Sansepolcro 31 33Massese 30 33Gualdo C. 20 33V. Spoleto 20 33

PRoS. TURNo (8/5/2016): Fo-ligno-V. spoleto; Ghivizzano-O. Colligiana; Gualdo C.-Pia-nese; Gubbio-Viareggio; Mas-sese-Gavorrano; Poggibonsi-Montemurlo; sangiovannese-C. di Castello; sansepolcro-Montecatini; scandicci-Pon-sacco

SociETa’ PT GSambenedettese 78 33Fano 65 33Campobasso 58 33Matelica 55 33Fermana 52 33Recanatese 48 33Jesina 47 33San Nicolò 46 33Chieti 46 33Vis Pesaro 43 33Avezzano 41 33O. Agnonese 40 33Castelfidardo 39 33Monticelli 37 33Isernia 37 33F. Veregra 32 33Amiternina 24 33Giulianova 24 33

PRoS. TURNo (8/5/2016): Avezzano-recanatese; Cam-pobasso-isernia; Castelfidar-do-F. Veregra; Chieti-Jesina; Fermana-Amiternina; Mate-lica-O. Agnonese; Monticelli-Giulianova; san Nicolò-sam-benedettese; Vis Pesaro-Fa-no

SociETa’ PT GViterbese 73 33Grosseto 68 33Torres (-2) 61 33Rieti 61 33Olbia (-1) 59 33Arzachena 59 33Albalonga 54 33Nuorese 48 33Flaminia 44 33Ostia Mare 43 33Trastevere 40 33Muravera 36 33Budoni 34 33Lanusei 34 33Cynthia 33 33Castiadas 30 33San Cesareo 27 33Astrea 14 33

PRoS. TURNo (8/5/2016): Al-balonga-Cynthia; Budoni-Ol-bia; Castiadas-Lanusei; Fla-minia-Trastevere; Nuorese-Astrea; Ostia Mare-Muravera; san Cesareo-rieti; Torres-Grosseto; Viterbese-Arzache-na

SociETa’ PT GFrancavilla F. 65 33Taranto 62 33Francavilla S. 60 33Nardò 60 33Fondi 49 33Pomigliano 46 33Manfredonia (-1) 46 33Marcianise 45 33Bisceglie 44 33Isola Liri 43 33Potenza 43 33San Severo (-2) 42 33Turris 42 33Torrecuso 41 33Serpentara 38 33Picerno 29 33Aprilia 28 33Gallipoli 21 33

PRoS. TURNo (8/5/2016): Bi-sceglie-san severo; Franca-villa F.-isola Liri; Francavilla s.-Taranto; Manfredonia-Aprilia; Fondi-Nardò; Picer-no-Turris; Pomigliano-Poten-za; serpentara-Marcianise; Torrecuso-Gallipoli

SociETa’ PT GSiracusa 73 35N. Frattese (-1) 70 35Cavese 65 35Vibonese 53 35Reggina 53 35Aversa Normanna (-2) 50 35Due Torri 50 35Roccella 45 35Gragnano 44 35Sarnese 44 35Rende 42 35Noto 40 35Marsala 40 36Agropoli 39 35Leonfortese 37 35Palmese 36 35Gelbison 33 35Scordia 31 35Vigor Lamezia (-3) 27 35

PRoS. TURNo (8/5/2016): Aversa Normanna-Agropoli; Cavese-N. Frattese; due Tor-ri-reggina; Gelbison-Noto; Le-onfortese-Gragnano; rende-siracusa; roccella-scordia; sarnese-Palmese; Vigor La-mezia-Vibonese. riposa: Mar-sala

GIRONE A GIRONE B GIRONE C GIRONE D GIRONE E GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I

MARCATORINEl GiRoNE i

Il Siracusa a 90 minuti dal sogno Continua la sfida a distanzaFerrario e Meloni re dei bomber

CLASSIFICHE E PROGRAMMA DELL’ULTIMA GIORNATA

Ovviamente il vulcanico patron anche in questo cam-pionato ha cambiato allena-tore, alla sesta giornata dopo la vittoria 2-1 sul Castiadas, esonerato Stefano Sanderra, al suo posto Federico Nofri Onofri (46 anni) che ha de-buttato sabato 10 ottobre in Sardegna con la Nuorese (0-0). Da giocatore centrocampi-sta con dieci stagioni nei pro-fessionisti, 5 in C1 e altrettante

in C2 con Montevarchi, Livor-no, Castel di Sangro, Agliane-se, Valenzana ed Arezzo dove vinse la serie D. Il tecnico um-bro in panchina un triennio al Castel Rigone: vinse l'Eccel-lenza, la Coppa Italia e un se-condo posto in D dietro al Pe-rugia. Salvezze quasi impossi-bili subentrando al Todi, all'A-rezzo (24 punti in 12 partite) e Gavorrano lo scorso anno. Un secondo posto in D col Foli-gno dietro la Pistoiese. «Ma

36 reti nei professionisti in Ita-lia, delle quali 149 e 19 reti in B con il Padova. 3 centri per il talentuoso Belcastro ex Carra-rese. Viterbese che tra le 171 della D è quella che ha man-dato in gol più elementi: 19 davanti al Gubbio 18. Camilli è raggiante quanto afferma: «Chiusa l'esperien-za di Grosseto volevo smet-

tere col calcio e pensare solo al mio paese: Grotte di Castro, 3.000 abitanti dove sono il sin-daco. Con la Castrense andai D e vinsi la Coppa Italia. I miei figli Vincenzo 35 anni e Lu-ciano 28 mi hanno convin-to a riportare la Viterbese nel calcio che conta. Credo che la mia esperienza sia stata utile. Non amo partecipare, preferi-sco vincere. Viterbo ha fame di calcio, c'è l'entusiasmo giu-sto. Il gruppo è valido ma va migliorato e lo faremo». Ds un suo fedelissimo: il romagnolo Vincenzo Minguzzi (60 anni), un vincente, chiamato ad ot-tobre per correggere un orga-nico che era a -7 dalla vetta. Ma che alla distanza ha im-posto la legge del più forte.

la RoSa. Portieri: Pini ('97), Miche-li ('97), Mastropietro ('97). Difenso-ri: scardala ('81), Callegari ('96), dal-mazzi ('94), dierna ('87), Fè ('96), Pacciardi ('95), Pandolfi ('96), An-drea Perocchi ('96), Pomante ('83). Centrocampisti: Cuffa ('81), selva-tico ('89), Addessi ('96), Ansini ('96), Belcastro ('91), Boldrini ('81), Mba-ye ('95), Nuvoli ('87), santeramo ('95). Attaccanti: Neglia ('91), Ber-nardo ('86), de sena ('91), inverniz-zi ('81), Vegnaduzzo ('83).

(cREaZ)

C’è fame di calcio Camilli: «Non amo partecipare, preferisco vincere. E qui c’è l’entusiasmo giusto»

l’Unione Sanremo di Cevo-li. Nella finale Coppa Italia di Eccellenza 2-0 sul Mazara (pt 29’ rig Cardin, st 45’ Scalzi.

Ferri Marini (Gubbio, 7 rig.). 15 gol: Tranchitella (O. Colligiana, 4 rig.). 14 gol: Ferretti (Ponsacco, 4 rig.). 13 gol: improta (Montemurlo, 3 rig.). 12 gol: de Go-ri (Ghivizzano, 3 rig.); Ferrari (Montecatini).

GiRoNE F18 gol: Titone (sambenedettese, 3 rig.). 17 gol: dos santos (Chieti, 1 rig.); Gucci, sivilla (Fano, 6 rig.). 16 gol: Miani (recanatese, 4 rig.). 15 gol: Pedalino (F. Veregra, 3 rig.); Marolda (O. Agnonese). 14 gol: esposito (Matelica, 5 rig.); Galli (Monticelli, 1 rig.).

GiRoNE G20 gol: Cruz (Albalonga, 5 rig.). 19 gol: Palumbo (Grosseto, 5 rig.). 18 gol: Marcheggiani (rieti, 7 rig.). 17 gol: Musto (Torres, 4 rig.). 16 gol: sanna (Arza-chena, 1 rig.); Mastinu (Olbia, 3 rig.). 13 gol: Branicki (Arzachena, 5 rig.).

GiRoNE H27 gol: Meloni (Fondi, 5 rig.). 24 gol: evacuo (s.se-vero, 2 rig.). 23 gol: Genchi (Taranto, 1 rig.). 16 gol: esposito (Picerno, 3 rig.). 15 gol: Galizia (Pomiglia-no, 5 rig.); de iulis (serpentara, 1 rig.); Pastore (Tor-recuso).

GiRoNE i20 gol: Foggia (Gragnano, 6 rig); Catania (siracusa, 3 rig). 18 gol: Longo (N.Frattese, 3 rig); Allegretti (Vi-bonese). 15 gol: Celiento (N.Frattese, 4 rig). 14 gol: dorato (roccella). 13 gol: de rosa (Cavese, 4 rig). 10 gol: V.Varriale (Cavese); riccobono (Marsala, 5 rig); Marotta (N. Frattese, 1 rig); dezai (siracusa).

vincere con la Viterbese rap-presenta l'apice della mia car-riera in panchina. Una grande piazza, un patron unico come il Comandante Camilli e la sua famiglia. Un vincente che non si accontenta mai, sa dare sti-moli immensi a tutti. Non na-scondo che mi piacerebbe ri-manere anche in Lega Pro» af-ferma Nofri. Che in 27 partite

ha ottenuto 64 punti: 19 vitto-rie, 7 pareggi e 1 sola sconfit-ta (1-0), ad Arzachena fallen-do un rigore al 94' con Bernar-do. Che assieme a Neglia con 10 reti forma la coppia di can-nonieri davanti a Invernizzi 8 centri (arrivato a dicembre dalla Sangiovannese); 5 gol Mbaye, 4 reti Ansini e l'argen-tino Cuffa, oltre 300 partite e

Sottil ha impresso la svolta alla squadra: «Ma non abbiamo ancora vinto niente. Concentrati fino all’ultimo impegno»

RiNalDo cRiTElli

Novanta minuti separano il Siracusa dalla Lega Pro: domenica a Rende baste-rà un punto per ritorna-re nel campionato da cui manca ormai da quattro anni. La 21ª vittoria stagio-nale, che ha condannato la Vigor all'Eccellenza, con-sente al Siracusa di intra-vedere ormai la promozio-ne dopo lunga una rincor-sa iniziata alla 5ª giornata con l'arrivo in panchina di

Andrea Sottil. Appena due sconfitte (in totale saranno quattro) in 34 partite per il tecnico torinese, ritornato a Siracusa dopo la B per-sa nel 2012 contro il Lan-ciano ai playoff, non pri-ma però di essere arriva-ti primi a fine regular se-ason ma penalizzati di 5 punti per inadempienze economiche.

RiscattoNon perde da un'eternità il Siracusa, addirittura per tutto un girone da dome-nica scorsa, avendo per-so l'ultima proprio a La-mezia il 13 dicembre scor-so. «C'è solo da vergognar-si», sentenziò un infuriato

Sottil alla fine della parti-tà che sancì quella brutta sconfitta contro l'allora fa-nalino di coda calabrese. Per poi continuare: «Serve una risposta forte: qui non si dorme la notte, c'è gen-te che ha fatto forti investi-menti e bisogna tenersela stretta». Detto-fatto. Da lì la riscossa. Rosa rimodu-lata, via tra gli altri Masca-ra e Crocetti, e dentro Are-na, Gallon e D'Alessandro. Il riscatto proprio da allora: 11 vittorie e 7 pareggi uti-li a staccare prima la Ca-vese e poi la Frattese, che spera magari in passi falsi siciliani domenica a Ren-de. Numeri importanti per l'undici di patron Cutrufo:

più vittorie, ben 21 (come la Frattese) e meno sconfit-te (4), miglior attacco (70) anche qui con la Frattese, e seconda miglior difesa (30 gol). Sicuramente un avversario sorprendente quello campano, che in-segue a 3 punti, ma all'al-tezza dei siciliani.

Sottil concentratoEd è lo stesso tecnico a non cantare già vittoria dopo il 2-0 di domenica al Lame-zia, davanti a tremila tifo-si già festanti. «La squadra - spiega Sottil - ha dimo-strato di meritarsi la vet-ta della classifica. Forse all’ inizio abbiamo senti-to l’importanza della gara.

La testa era già a Rende? Il campionato - sottolinea l’ex difensore di Torino e Genoa - non è finito, da martedì stiamo pensan-do al prossimo impegno. Il Rende è ormai salvo ma-tematicamente, noi andre-mo a fare la nostra partita consapevoli che dobbia-mo fare almeno un pun-to». E la squadra non sarà sola: già iniziata la preven-dita per la storica trasfer-ta calabrese che segnerà, con tutta probabilità, il ri-torno nel professionismo più consono al blasone di Siracusa. Certo non come traguardo ma come pun-to di partenza verso cate-gorie più ambiziose.

(g.f.) Dopo aver vinto i rispettivi campionati di Eccellenza, salgono per la prima volta in Serie D i modenesi del Castelvetro (Emilia Romagna, girone A), 11.000 abitanti e la Gioventù Dauna di Castelnuovo della Daunia, 1500 abitanti in provincia di Foggia, ma iscritta all’Eccellenza molisana. La promozione dei pugliesi è però sub judice per un’indagine federale su un presunto tentativo di illecito che risale a dicembre 2015 che ha portato al congelamento dei playoff.

SALGONO IN D

Ecco i Daunie Castelvetro

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MOTO GP di francia24 TUTTOSPOrT MErcOLEdÌ, 4 MaGGiO 2016

MIRCO MELLONI

E' l'unico iridato MotoGP impegnato nella Classe Re-gina a non aver ancora an-nunciato la firma sul con-tratto per il 2017, eppure il suo futuro con la Honda non sembra in dubbio. E' il lea-der del Mondiale, eppure la sua moto non è la migliore del lotto, tanto che senza la sfortuna di Andrea Dovizio-so la Honda sarebbe terza nella classifica costruttori, dietro Yamaha e Ducati. L'inizio del 2016 di Marc Marquez è ricco di para-dossi, per questo non de-vono sorprendere le paro-le - all'apparenza contrad-dittorie - del 23enne catala-no alla vigilia del weekend di Le Mans, quinta tappa del Mondiale. «Quello francese è un tracciato “stop-and-go”, con curve lente e ripartenze dalle basse velocità che ren-dono fondamentale l'accele-razione. Ad Austin, altra pi-sta con queste caratteristi-che, abbiamo vinto, ma non posso dire con certezza se in Francia saremo in condizio-ni simili: in Texas eravamo andati meglio del previsto».

Test provvidenzialeIl circuito francese non è sempre stato favorevo-le a Marquez, che nel Mo-toMondiale ha vinto a Le Mans “soltanto” due volte, una in Moto2 e una in Mo-toGP, nel 2014 iniziato con dieci successi consecutivi. «Però è una pista che mi è sempre piaciuta, l'importan-te è farsi trovare pronti per-ché Le Mans offre sempre tante variabili, a cominciare dal meteo - ha detto il feno-

Marquez-Honda rinnovo vicino

Qualcuno ipotizza un rilancio della Yamaha, ma non sarebbe possibile la convivenza con Rossi. Dunque la strada è obbligata

Lo spagnolo è ancora senza contrattoma il suo sembra essere un destino scritto

Computer e bellezze naturali. Ci sono tanti ingredienti nel successo di Marc Marquez, 23 anni (iMaGEPHOTOaGEncY)

Niente rilancio Molti tasselli di mercato sono a posto, non c’è spazio per tratative troppo lungheLe Mans come Austin La pista ha alcuni punti di contatto con quella americana, dove il “fenomeno” ha vinto

meno di Cervera - mi riferi-sco alla pioggia ma non solo: lo scorso anno, per esem-pio, le temperature si alza-rono parecchio nel giorno della gara, e soffrimmo con l'anteriore». Marc arriva con fiducia al fine settimana, merito anche delle indicazioni fornite dal test di Jerez (la Ducati inve-ce ha provato ieri al Mugel-lo per verificare il compor-tamento delle Michelin, in pista anche l'Aprilia) dove la Honda ha lavorato su elet-tronica e ciclistica: «Cercava-mo più trazione e bilancia-mento per ridurre l'impen-namento. E' un lavoro che tornerà utile».

Marc con PedrosaLa crescita della Honda è una necessità. Fin qui Marc non è mai sceso dal podio, diventando imprendibile quando ha avuto a disposi-zione un pacchetto compe-titivo - Argentina e Texas - e

limitando i danni in Qatar e a Jerez, con due terzi posti. Marquez non ha mai sba-gliato, al contrario di Loren-zo (a -17 complice la scivola-ta a Termas de Rio Hondo) e Rossi (a -24 anche per col-pa della caduta ad Austin). E soprattutto ha fatto la diffe-renza, perché è sempre sta-to il miglior pilota Honda al traguardo con un vantaggio medio sul primo compagno di marca di quasi 23 secon-di. Più o meno un secondo al giro: un abisso. Per questo è difficile cre-dere che la Casa di Tokyo si lascerà sfuggire il pilota che sta coprendo gli effetti del difficile connubio tra la RC213V e l'elettronica stan-dard. Lo aveva compreso in fretta anche la Ducati, inten-zionata ad orientare la ricer-ca del top rider proprio su Marquez, tuttavia per con-vincere Marc a tagliare il cor-done ombelicale dalla HRC sarebbe servita una trattati-va lunga e senza la certezza di un esito positivo, e in caso di mancato accordo per la Rossa si sarebbero esauriti i tempi per andare a caccia di Lorenzo. Difficile credere che Ya-maha possa mettere nello stesso box di Valentino il ne-mico numero uno (pure se ieri SportYou ha azzardato l’ipotesi di un’offerta da 12 milioni l’anno della Casa di Iwata per Marquez) e quindi l’incastro Marc-Honda arri-verà per inerzia. Il probabile ultimo mercato condotto da Shuhei Nakamoto contem-pla la coppia Marquez-Dani Pedrosa come priorità. L’u-nica controindicazione, per Marquez, potrebbe essere a livello di ingaggio: i contratti già firmati da Lorenzo e Ros-si con Ducati e Yamaha han-no azzerato la concorrenza e diminuito il potere di Marc in sede di contrattazione. Ma chi si aspetta un muro con-tro muro, sbaglia indirizzo.

Giovedì scorso, Enea Bastianini veniva operato al polso destro: domani, a Le Mans, il 18enne riminese sosterrà la visita per ottenere il via libera per provare a correre nel GP di Francia in Moto3. Il pilota della Honda del Team Gresini si era infortunato una settimana fa, nel corso di un allenamento in moto a San Marino, e dopo l'immediato intervento (effettuato dal dottor Lucidi) si è sottoposto a numerose sessioni di fisioterapia con gli specialisti della Clinica Mobile. «Voglio scendere in pista, senza però prendere rischi inutili: se avrò

OPERATO DA POCO

Moto3, Bastianini tentadi avere l’ok dei medici

l'ok cercherò di capire come mi sentirò in sella e decideremo se proseguire il fine settimana» ha detto Bastianini.

M.M.PROGRAMMA. GP Francia, su SkySportMotoGP (canale 208): domani ore 17 conferenza stampa piloti, venerdì prove libere (MotoGP alle 9.55 e 14.05), sabato prove libere (MotoGP ore 9.55 e 13.30) e qualifiche (Moto3 ore 12.35, MotoGP ore 14.10, Moto2 ore 15.05). Domenica le gare: Moto3 (ore 11), Moto2 (ore 12.20), MotoGP (ore 14).

In senso lato - molto in sen-so lato - si può dire che il 2017 sia cominciato a Fiora-no. Non il 2017 della Ferrari, per quello c’è tempo. Il 2017 di tutta la Formula 1. La Pi-relli ha infatti sostenuto un test con la Ferrari. La Scu-deria ha messo a disposizio-ne una monoposto del 2014 (come da regolamento) e il collaudatore, ovvero il fran-

A Fiorano ecco le gomme 2017

Si lavora alle regole del 2017. Ma anche il presente non è male (LaPrESSE)

Test condotto dal collaudatore Vergne a bordo della monoposto del 2014. Ma per la Ferrari nessun vantaggio

cese Jean Eric Vergne. Chi ha assistito alle prove è ri-masto deluso: le gomme del 2017 saranno molto diver-se da quelle attuali, più lar-ghe. Ma in questa fase, an-che perché si usano mono-posto pensate per le misure attuali, la Pirelli sta lavoran-do su tutto quel che a occhio nudo non si vede: mesco-le, strutture e quant’altro. In realtà si stanno effettuan-do sperimentazioni molto importanti, seppure diffi-cile da vedere. Le squadre che partecipano a questi test (ieri è toccato alla Rossa, al-tre squadre potrebbero pre-

starsi in futuro) non hanno nessun vantaggio. Sia per-ché si usano auto “vecchie”, sia perché i test di gomme sono tradizionalmente “ce-chi” (ossia alla squadra non vengono fornite informa-zioni). Le prime gomme di nuova generazione si po-trebbero vedere in estate. Nel frattempo, la Pirelli ha fornito già i dati per il lavo-ro in galleria del vento, dal momento che gomme di di-versa dimensione genera-no un’impronta differente. Sempre a proposito di gomme: la Pirelli ha svela-to ieri le scelte di pneuma-

set di Medium in più e uno in meno di Soft. Ferrari all’assalto e Mer-cedes in difesa? Non pro-prio. In inverno, durante tut-ti i test prestagionali, la Mer-cedes ha perfezionato quasi maniacalmente l’uso delle gomme più dure e oggi ap-pare in grado di usarle me-glio, senza “pagare” troppo in termine di prestazione e magari ottimizzando la stra-tegia dei pit stop (anche se si parla più di lunghezza de-gli “stint” che di numero di soste). Si vedrà, dunque, chi avrà azzeccato la scelta otti-male.

Nel palmares può vantare la vittoria di una Green Hybrid Cup e due successi alla 24 Ore di Adria, ha diviso il volante anche con l’ex ferrarista Artu-ro Merzario, col quale ha cor-so anche al Nurburgring. Vin-cendo. Un curriculum da pilo-ta professionista; invece Jim-my Ghione, l’inviato di Striscia la notizia che dal ‘98 smasche-ra truffe ai danni dei cittadini di fronte a milioni di italiani, corre solo per divertimento. Ora Jimmy è pronto a una ine-dita ed esclusiva sfida che lo vede per la prima volta infila-re la tuta da pilota per prova-re le ultime novità del merca-to automobilistico con la sua consueta verve indagatoria. Dal 5 maggio parte “Jim-my & Cars” la nuova web se-rie prodotta da Sportnetwork in esclusiva per i portali di Tut-tosport, Corriere dello Sport, Auto e Autosprint. Sportive, green, compatte e non solo: l’inviato più temuto della tv metterà alla frusta gli ultimi

“Jimmy & Cars”da domani online

GIOCHI ESTIVILa fiamma olimpicaè arrivata in BrasileLa fiamma olimpica è arrivata a Brasilia da dove inizierà un

TUTTONOTIZIE

modelli delle più famose case automobilistiche per raccon-tarne pregi e difetti dopo un ri-goroso test drive su strada, off-road e sull’asfalto dei circuiti. Nel primo episodio Jimmy si confronterà con la prima ver-sione ibrida di una delle te-desche più amate dagli ita-liani. Ma non sveliamo oltre: il primo episodio di “Jimmy & Cars” sarà on line domani su tuttosport.com, corrieredello-sport.it, auto.it e autosprint.it.

tour di 90 giorni attraverso 300 città del Paese che si concluderà il 5 agosto con l’apertura dei Giochi olimpici nello stadio Maracanà di Rio de Janeiro. La fiamma

olimpica è arrivata a Brasilia a bordo di un jet di linea Tam, scortato da due caccia dell’aereonautica brasiliana. L’ha accolta la presidente Dilma Roussef.

ROMA 2024Kit digitaleper le scuoleApprendere i valori dello sport grazie a un’originale guida digitale sulla storia dei giochi olimpici e paralimpici. Si intitola “Il mistero della fiaccola scomparsa” il kit digitale realizzato da ActionAid e dal Comitato promotore di Roma2024.

ATLETICAMondiali di marciaecco i convocati(w.b.) Ufficializzati i convocati per il Campionato del Mondo di marcia a squadre di Roma (in programma in questo fine settimana). Uomini km 20: Antonelli, Dei Tos, Fortunato, Minei, Rubino. Km 50: Caporaso, De Luca, Giupponi, Tontodonati, Schwazer.

Under20 km10: Brandi, Coppini, Rigamonti. Donne km: 20: Colombi, Di Vincenzo, Giorgi, Rigaudo, Trapletti. Under 20 km. 10: Mirabello, Ciabini, Stella.

Diamond League al viaFassinotti in Qatar(w.b) Prende il via venerdì la Diamond League. Prima tappa Doha (Qatar). Ci sarà anche Marco Fassinotti (alto) contro Bruin (Can) e Barshim (Qat). Il triplo con Taylor (Usa) e Thamgo (Fra).Esordio nei 100 di Dafne Schippers (Ola) e il ritorno del primatista del mondo dei 100hs Aries Merritt dopo il trapianto del rene (Diretta Fox Sport 18-20).

VELAProgetto Jonhatanper i giovani detenutiSei ragazzi scelti dalla giustizia minorile, sei mesi per imparare la vela su una barca bi-campione del mondo e il sogno di partecipare alla Tre Golfi, una delle regate più importanti d’Italia, a Napoli. E’ il

progetto Jonathan-Vela che porterà il 13 maggio tre di quei sei ragazzi a far parte dell’equipaggio che a bordo di “Scugnizza” tenterà di vincere la regata

IPPICALa Tris di oggi(m.sp) La Tris di galoppo, valida per il Quarté e il Quinté, si corre a San Siro (Milano) per il Premio Mile e Classic. In pista 14 cavalli di 4 anni, sui 1.800 metri. Favorito della corsa Green Twist (1), davanti a Bravo Sergio (3) e a Dream Hall (9). Potrebbero inserirsi Fata Birichina (11) e Tintischnell (8).

La Tris di ieri(m.sp) Trotto, Taranto (ippodromo Paolo VI), Tris Quarté Quinté sui 1.600 metri, in pista grande 20 cavalli per il Premio Marina. Ordine di arrivo: 1. Omar Om (3), 2. Olibior di Casei (17), 3. Sushi Bip (4), 4. Nehru Dei Greppi (11), 5. San Giuseppe (10). Tris: 3-17-4 da 1.089,40 euro (nessun Quarté e Quinté).

LOTTOBari 29 56 44 16 77 cagliari 12 49 29 85 58firenze 6 28 50 84 14Genova 26 38 74 78 58Milano 2 77 48 40 7napoli 47 64 32 15 80Palermo 2 90 52 42 5roma 18 76 85 68 73Torino 30 8 17 5 27Venezia 26 32 85 74 23nazionale 22 76 19 9 72

SUPERENALOTTO14 29 58 72 75 85 JOLLY 71Superstar 77QUOTEnessun “6”Jackpot “6” € 52.000.000,00nessun “5+1”ai 3 “5” € 54.241,52ai 369 “4” € 444,47ai 15.329 “3” € 32,43

10 E LOTTO 2 6 8 12 18 26 28 29 30 32 38 44 47 49 50 56 64 76 77 90

LOTTERIE

Jimmy Ghione, star del sito

tici che le squadre hanno effettuato in vista del pros-simo GP in Spagna. Le me-scole a disposizione saran-no di tre tipi: ci saranno le Hard (quelle arancioni), le Medium (bianche) e le Soft (gialle). La Ferrari ha scel-to 8 treni di gomme gialle e, per entrambi i piloti, 4 tre-ni di medie e 1 di dure. Cosa significa? Significa che sulla pista catalana i tecnici del-la Rossa puntano a una stra-tegia di attacco, privilegian-do le mescole più morbide (e dunque più veloci). Una strategia diversa da quella della Mercedes, che avrà un

FORMULA 1

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Una suggestiva immagine della Targa Florio

AUTOMOBILISMO

Targa Florio, 100ª edizionePresentata ieri a Palermo la 100ª edizione della Targa Florio. Da domani a domenica “A Cursa” si dividerà in quattro eventi per celebrare il traguardo centenario. Il “Targa Florio Rally” è il terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally, Targa Florio Historic Rally, Targa Florio Classic e Historic speed, la grande novità di questa edizione, che vedrà sfilare alcuni dei piloti che hanno fatto la storia.

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SEZIONE TEMA TUTTOSPORT 25MERCOLEDÌ , 4 MAGGIO 2016

LA GRANDE SFIDA DEGLI ABISSI

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APNEA IN ASSETTO COSTANTE (con e senza attrezzatura)Si possono utilizzare solo le proprie forze, raggiungendo senza zavorra la quota e risalendopoi lungo il cavo guida senza però toccarlo.

APNEA IN IMMERSIONE LIBERANell’immersione libera si ha la possibilità di aiutarsi con le braccia lungo il cavo guida,senza poter indossare le pinne.

APNEA IN ASSETTO VARIABILE REGOLAMENTATOSi scende usando una slitta zavorrata (massimo 30 kg) e si risale poi pinneggiandoo aiutandosi con il cavo guida.

APNEA IN ASSETTO VARIABILE ASSOLUTO (anche conosciuta come No-Limits)Si scende zavorrati senza limiti di peso e si risale utilizzando un pallone o altri sistemi analoghi di riemersione. È la specialità con cui si raggiungono le profondità maggiori,ma anche tra le più pericolose.

NITSCH

-214 metri

14/6/2007

TRUBRIDGE

-124 metri

2/5/2016in 4’54”

TRUBRIDGE

-101 metri

16/10/2010

MOICHANOV

- 128 metri

19/9/2013

Immersionelibera

Assetto costantesenza pinne

Assetto costantecon pinne

Assetto variabileNo-limits

-214 metri

14/6/2007

120120

ILFATTO

In apnea nel blu fino a -124, un respiro lungo 4’54’’Quattro minuti e 54 secondi solo nel blu, senza respirare. E’ questo il nuovo record

mondiale di apnea, stabilito da William Trubridge. Alle Bahamas,

l’atleta neozelandese è stato autore di una doppia impresa. Nella giornata di sabato ha raggiunto la misura di - 122 metri di immersione libera, vale a dire senza l’aiuto delle pinne. Un

primato ritoccato appena 48 ore dopo, quando Trubridge ha migliorato di 2 metri la prestazione mondiale. portando il record della disciplina, a -124 metri sotto il livello del mare.

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«A occhi chiusitrovo il mio io»Il record del celebre apneista neozelandesefrutto di concentrazione e training autogeno

DIEGO DE PONTI

Per essere Supeman non serve la kryptonite, basta sapersi rilassare e respira-re. Profondamente, molto profondamente si direb-be, a giudicare dalle im-prese di William Trubrid-ge. Nell’arco di due giorni il neozelandese ha sposta-to ancora un poco più in là i limiti dell’uomo. Nell’in-credibile cornice del Dean’s Blue Hole alle Bahamas, è sceso, una prima volta, fino a -122 metri di profondità in immersione libera sen-za l’ausilio delle pinne, con un tuffo durato 4 minuti e 24 secondi. Due giorni dopo è andato oltre scendendo fino a -124 metri con un tuffo du-rato ben 4 minuti e 54’’ se-condi. Per i comuni mortali una cosa inconcepibile. Ba-sti pensare che ad ogni die-ci metri la pressione sale di un atmosfera e Trubridge a -124 metri era schiaccia-to da una pressione di 13 at-mosfere. Non vi dice niente? Pensate che per reggere una vettura le ruote sono gon-fiate a 2,5 atmosfere. Come fare a resistere a tanta “pres-sione”? Ci vuole un grande lavoro di training autoge-no e mentale per imparare a concentrarsi al punto da estraniarsi dal corpo. Me-glio la kryptonite?

La vocazioneWilliam Trubridge l’apnea ce l’ha nel sangue. Nato in Gran Bretagna, ha trascor-so i primi anni della sua vita in mezzo agli oceani sulla barca dei suoi genitori pri-ma che la famiglia decidesse di stabilirsi sulla terra ferma

A 8 anni raggiungeva i 15 metri poi non si è più fermato. E’ considerato il migliore al mondo nell’immersione libera

in Nuova Zelanda. Ha im-parato a nuotare all’età di 18 mesi, e già a 8 anni rag-giungeva in apnea i 15 me-tri facendo a gara con il fra-tello maggiore per vedere chi dei due riusciva a ripor-tare un sasso in superficie da una profondità sempre maggiore. A 22 anni Tru-

bridge scopre che l’apnea è uno sport. Da allora ha con-quistato record su record. Nel 2011 e nel 2012 ha vin-to il premio Wafa (World’s Absolute Freediving Award) come miglior apneista del mondo. Ma come è la vita di questo superman: Tru-bridge trascorre la maggior

parte dell’anno alle Baha-mas, dove si allena presso il Dean’s Blue Hole. E qui ha sede il “Suunto Vertical Blue”, uno degli eventi di ap-nea più importanti a livel-lo internazionale organiz-zato proprio da Trubridge, che ha ospitato le sue ulti-me imprese.

La sfi daLa maggior parte degli ap-passionati scende minori profondità, sono pochi al mondo quelli che possono confrontarsi con l’eccellen-za di Trubridge. Forse due atleti. Per raggiungere certi livelli bisogna essere pron-ti ad affrontare difficoltà in-credibili e mettere in conto anni di lavoro. Chi si prepa-ra per fare apnea sa che do-vrà lavorare sulla mente per oltre il 50%, poi c’è la pre-parazione fisica. Nel Blue Hole le difficoltà sono an-cora di più. Trubridge, nei video che si possono trova-re su youtube, ad un certo punto si lascia cadere come fosse una foglia. «Chiudo gli occhi e mi concentro sul rilassamento: c’è un pun-to in cui si smette di nuota-re e ci si lascia andare ver-so la profondità, questa è la parte più bella dell’immer-sione, il momento in cui si raggiunge una pace totale» aveva dichiarato il neoze-landese in occasione di un altro evento. Si scende soli, nel buio con il proprio io. Al fondo di questo tuffo si trova la vera sfida: fare i conti con se stessi, il confronto con il proprio io. Dice un maestro dell’Apnea Academy: «Là ti aspetta uno specchio in cui si riflette la tua anima». In un viaggio, anche ancestra-le, alla ricerca di noi stessi ri-lassarsi e respirare profon-damente può essere già un piccolo, grande passo.

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Le colonne d’Ercole si spingono sempre più in là. Lo spiega il dottor Marco Fadde, dell’Ospedale Mauriziano di Torino, che oltre ad essere medico è un istruttore subacqueo: «La profondità raggiunta da Trubridge è pari a -124 metri. Questo vuol dire che a quella profondità le atmosfere sono 13. E’ notevole ma in passato si pensava che non si potesse scendere oltre i 40 metri perché l’organismo sarebbe collassato. Oggi sappiamo che quel limite si è spostato e di molto. Sappiamo che l’uomo può arrivare fi no a 300 metri. E’ una questione di tempo. E’ fondamentale la capacità di concentrazione. Il minutaggio non è incredibile. In altre condizioni Genoni ha resistito in apnea per 18 minuti. Qui bisogna tenere conto delle 13 atmosfere che “pesano” sul corpo. Oggi è assodato che la possibilità di dilatare i tempi in apnea non sono legate ad un fatto fi sico ma

soprattutto mentale. Altri aspetti medici da considerare sono legati alla frequenza cardiaca che si abbassa fi no a dieci battiti al minuto. In queste condizioni il cuore lavora a frequenze più basse e usa meno ossigeno. L’unico problema è quello delle possibili sincopi a basse superfi ci, tra i 3 e i 5 metri. Dobbiamo tenere conto che da 0 a 10 metri la pressione raddoppia, la densità raddoppia e il volume dei polmoni si dimezza. Tutto questo è accompagnato da un senso di euforia. Ma da 10 a 0 metri si ha il processo di riespansione dei polmoni. L’iperventilazione, invece, provoca una riduzione drastica della pressione parziale dell’anidride carbonica (CO2) del sangue e posticipa eccessivamente la percezione della “fame d’aria”. Ai dilettanti che si vogliono avvicinare a questo mondo il primo consiglio è quello di seguire scrupolosamente le regole».

DDP

IL PARERE DEL MEDICO

«A trecento metri il limite dell’uomo»

Un respiro lungo diciotto minuti. E’ questo il record di apnea statica (con ossigeno puro) di Gianluca Genoni. Lo ha realizzato, nel 2008, nella piscina del centro termale Airone di Goito (Mantova). Genoni è sceso nella piscina con l’acqua ad una temperatura di 34 gradi ed è rimasto immerso per 18’03”69. Il precedente record, detenuto dall’inglese David Blaine, era di 17’04”. Genoni è anche primatista di apnea profonda. La sicurezza nella pratica dell’apnea è sempre stata ai primi posti nella preparazione di Gianluca in vista di tutti i suoi numerosi record mondiali e ha permesso all’atleta di aumentare le profondità raggiunte senzarischi eccessivi. Aver superato il muro dei 18 minuti ha un grande signifi cato per Genoni, che ha riportato questo primato nelle mani di un apneista puro, visto che il precendente record di 17’04” era caduto nelle mani dell’illusionista inglese David Blaine che aveva fatto dell’apnea un’attività più spettacolare che sportiva. Un’altra impresa per Gianluca Genoni è arrivata nel 2012. L’italiano ha stabilito a Rapallo il record mondiale di apnea tecnica scendendo fi no a 160 metri di profondità in 3’44’’ con un propulsore elettrico. L’atleta di Busto Arsizio deteneva già il precedente primato di 152 metri fi ssato nel 2010. Questo è stato per Genoni il diciottesimo record in una carriera che lo ha visto migliorarsi costantemente e duellare con tutti i protagonisti della apnea internazionale.

APNEA STATICA

Con Genonicade il murodei 18 minuti

Gianluca Genoni, 47 anni

2,5ATMOSFEREla pressione degli pnenumatici delle automobili

13ATMOSFEREla pressione a -124 metri, la profondità raggiunta da Trubridge

-300METRIla profondità massima per l’uomo prima che l’organismo collassi

La concentrazione di William Trubridge, 35 anni, durante una prova di apnea (DA YOUTUBE.COM)

LA MOLE ANTONELLIANAE’ ALTA

167 metri

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CiClismo Giro d'italia, venerdì il via26 tUttoSPort MerColedì, 4 MaGGio 2016

DANiElE TiRiNNANZi

Non sarà l'Atzeca di Città del Messico, o il Westfalen-stadion di Dortmund. Non sarà una staffetta tra Riva e Rivera, o un sinistro a giro di Grosso. Nessuna blasfemia, tranquilli. Ma Italia-Germa-nia si può giocare anche al Giro d'Italia. Campo neutro, l'Olanda. Tre tappe nel ver-nissage della carovana rosa al Nord. Una cronometro, dopodomani, e due tappe in linea. Perfette per i velo-cisti. E che velocisti. Il me-glio che Italia e Germania - appunto - possano offrire. Formazioni ufficiali. Azzur-ri con Modolo, Viviani, Ma-reczko, Nizzolo. A disposi-zione Pelucchi e Sbaragli. La Germania parte in inferiori-tà numerica, ma la qualità è altissima. Kittel, Greipel, Arndt. Non sarà una semi-finale mondiale, ma nell'an-no in cui il ciclismo assegna la sua maglia iridata in Qa-tar in un percorso per velo-cisti puri, può essere un in-teressantissimo turno pre-liminare.

TedeschiIl top player lo hanno loro, poche storie. Marcel Kittel è per molti il velocista più for-te del mondo, oggi. Al Giro, già due vittorie nel 2014. In stagione, già 7 successi tra Dubai, Algarve, La Pan-ne, Scheldeprijs e - ultimo - Romandia. Reduce da un 2015 fiacco e costellato di problemi fisici, il passaggio alla Etixx sembra averlo rivi-talizzato. Può contare inol-tre su una squadra di primo livello, con Trentin e Sabati-ni a totale disposizione per

È Italia-Germaniaper gli sprint rosa

Al Giro e soprattutto nelle prime tappe olandesi si può rinverdire la rivalità sportiva tra i due Paesi, divenuta epocale nel calcio

Gli azzurri Modolo, viviani, nizzolo e Mareczkocontro super Kittel, il gorilla Greipel e arndt

Marcel Kittel, 28 anni il prossimo 11 maggio, dominatore delle volate. Qui nella prima tappa del Giro di Romandia. (liverani)

Tutti contro Marcel Kittel è considerato il migliore al mondo nelle volate. Nel 2016 ha già 7 successiGruppo importante Oltre ai top 4, l’Italia ha Pelucchi e Sbaragli. Altri stranieri: Ewan, Demare, Hofland

lanciarlo nella lotta tra ruo-te veloci. Con lui (o meglio, con-tro di lui) Andre Greipel, il Gorilla. Potenza fisica al ser-vizio della velocità, con la sua Lotto Soudal pronta a scortarlo. Lo scorso anno, lo sprint vincente a Casti-glione della Pescaia al Giro. In stagione, quota 3 succes-si. Infine, Nikias Arndt della Giant nel ruolo di outsider.

“Azzurri”Poi arrivano i nostri. Affa-mati come non mai. Centra-vanti di riferimento? Sacha Modolo ha appena chiuso il Giro di Turchia con due suc-cessi allo sprint. Due come le vittorie al Giro 2015, scor-tato da una Lampre-Meri-da che punta su Ferrari per aprirgli la strada nelle vola-te che contano. E' lui il più in forma, almeno sulla carta. Seconda punta, la freccia del Team Sky Elia Viviani, già alle prese con una stagione

ricchissima di impegni tra strada e pista. Dodici mesi fa, a Genova, fu in grado di battere proprio Greipel. Quest'anno, ci riproverà. Sky ha il grande obiettivo della vittoria finale con Mikel Lan-da, ma non per questo ver-rà a mancare il supporto allo sprinter veneto. Vita da me-diano per Giacomo Nizzolo della Trek. Il velocista com-pagno di squadra di Cancel-lara, lotta su tutti gli arrivi in velocità dallo scorso genna-io. Tour Down Under, Dubai, Tirreno-Adriatico e Croazia (due successi). Tanta curiosità accompa-gna invece l'esordio al Giro d'Italia di Jakub Mareczko. Nato in Polonia, italiano d'adozione, ventidue anni. Nel 2015 è stato l'azzurro più vincente del ciclismo italia-no, nel 2016 con la sua Wiler-Southeast ha già raccolto 5 successi. Il primo, al Tour de San Luis in Argentina dove beffò il compagno in Nazio-nale, Viviani. Il veneto non la prese benissimo, disertando la premiazione. Per la rivin-cita basterà attendere poco. E poi, in panchina (si fa per dire) abbiamo Matteo Pe-lucchi della Iam e Kristian Sbaragli della Dimension Data. Il primo va a caccia del secondo sprint vincen-te in Italia dopo la vittoria alla Tirreno-Adriatico 2014. Il secondo vuole dare con-tinuità all'exploit alla Vuel-ta 2015.

Gli altriPossibili invasioni di cam-po in questo Italia-Germa-nia? Pacifiche invasioni, ci mancherebbe. I principali indiziati sono l’australiano Caleb Ewan dell’Orica, ta-lento cristallino, il france-se Arnaud Demare, fresco vincitore della Milano-San-remo, e l’olandese Moreno Hofland della Lotto-Jumbo. Tutto pronto, insomma. Non resta che il fischio d’inizio.

Lo scorso anno stupì tutti, anche la sua Astana. Oggi, capitano del team Sky, torna al Giro con un solo obiettivo. Mikel Landa ha le idee chiare per la corsa rosa. «Ho sempre accettato di partecipare a questa corsa senza poter vincere. Mi è sempre piaciuta e adesso sento che è il mio momento per provare a conquistarla». Tra gli uomini che proveranno a scortarlo in rosa a Torino ci sono Viviani, Boswell, Deignan, Sebastian Henao, Knees, Lopez, Roche e Nieve. «Il Giro si deciderà nell’ultima settimana, ma per me sarà importante non

LANDA: IL PROGETTO

«Nibali favorito, io ci provose non perdo nelle crono»

perdere troppo tempo nelle cronometro», è la strategia dello spagnolo. «Il favorito n. 1? E’ Vincenzo Nibali, ha pure la squadra più forte. Ma non dobbiamo dimenticare Valverde e Uran».

l’UCi sU BiCi-moToRiNoL’UCI annuncia test su 12.000 bici (finora 2500) da qui a fine 2016, Tour e Giochi compresi, per verificare l’esistenza di motorini nascosti. L’iniziativa segue la squalifica (frode tecnologica, 6 anni) alla belga Femke Van Den Driessche, “beccata” ai Mondiali di ciclocross.

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Basket Serie A, ultimA giornAtA tuttoSPort 27merColeDÌ, 4 mAggio 2016

Final 4 di Fiba Cup di Varese ci ha aiutati. Ma non è questo il punto. Ho visto comunque la tensione giusta, la voglia, la determinazione. E l’avverto anche in città. Sono uscito, camuf-fandomi un po’. Ma i tifosi mi hanno ricono-sciuto per strada e incitato. Sappiamo che sa-ranno tutti con noi. E’ incredibile la passine, la fame di basket che c’è in città».

CondizioniE’, noto, perdendo in casa Virtus, Torino non è più padrona del prprio destino nella 30ª gior-nata all’ultimo respiro. Deve vincere, altrimen-ti è spacciata eppoi deve sperare che Bologna stessa e Caserta non vincano entrambe. Se i

campani restassero a quota 20, il successo Manital li con-dannerebbe. Ma anche il Pa-lamaggò sarà stracolmo per il match con Trento che si gioca i playoff e certo la posizione in griglia. Se i campani vincesse-ro, invece, sarebbe necessario che i bolognesi perdessero a Reggio Emilia. Con partità a

tre o anche a più, comunque con Bologna, la classifica avulsa condannerebbe proprio i gloriosi bianconeri. C’è un unico altro caso che permetterebbe all’Auxilium di salvarsi: la sconfitta della sola Cantù tra quelle a quota 22. E’ una partita senza appelli, per tutti. Soltan-to l’olandese Kloof ha contratto per il 2016-17,

PIeRO GUeRRINItorino

Un “all in”, al buio e sperando pure che gli av-versari, seduti in altri tavoli, però, non cali-no un poker. L’Auxilium Torino si gioca tut-to in una notte. E tutti in società si giocano il futuro. Contro Pesaro alle 20.30, in un Ruffi-ni gremito all’inverosimile- si dice così, vero? - è una di quelle partite che il grande Boscia Tanjevic definì in modo colo-rito: «Di quando culo mangia pigiama». Cioè la paura può contare più dei valori e delle motivazioni in campo. Perché Pesaro è già salva, «ma se fai capire loro che possono gio-carsela mica si tirano indie-tro». Parole di coach Frank Vi-tucci in una vigilia di massima tensione. «Dovremo chiarire subito che tipo di incontro sia. E’ una chiave di volta pazze-sca per il futuro di ciascuno di noi. Poi certo, siamo legati ai risultati altrui. Ma dobbiamo vincere. Eyenga ha avuto un acciacco, White già domenica 24 aprile stava male a Bologna e ha continuato per 4-5 giorni. Il rinvio per la

Alle 20.30 la partita che vale una stagione. La Manital se perde scende.In caso di vittoria può retrocedere se vincono Virtus e Caserta

Questo il colpo d’occhio in ogni settore del Ruffini stasera. I tifosi di Torino meritano la Serie A. (CiAmillo)

Torino, tuttoin una notte Pure il futurol’Auxilium deve battere Pesaroe sperare in altri per evitare l’A2

Ruffini: 10° esaurito Vitucci: «Che passione! In strada mi hanno riconosciuto e incitato. Non credevo...»

ma neppure il suo è garantito in caso di retro-cessione, anzi. E la società dovrebbe interro-garsi su quale strada intraprendere riparten-do dall’A2 dopo una sola stagione in A e 22 in attesa. E’ evidente che occorra cominciare bene e non smarrirsi. Perché s’è visto troppe volte che nelle difficoltà la Manital perde ar-monia di gioco, voglia di condividere. Ognu-no si rifugia in personalismi, anche 1 contro 5, che tolgono ritmo, sicurezza e mettono in crisi anche la difesa. Pesaro poi ha tre ottimi Usa: dal super Austin Daye, figlio del Daren

dei due tricolori, a Lacey e Christon. Inutile ricordare il percorso accidentato di Torino, compresa l’aggressione all’alba del 6 gennaio a Dyson e Miller (ora a Verona). Domani sarà tempo di bilanci consultivi e poi di program-mazione. Tesa, in caso di retrocessione. Allo-ra è bene chiudere con il ds Nicolai: «Ognu-no di noi dovrà dare qualcosa in più innan-zitutto per la proprietà e per il pubblico, due realtà unanimemente considerate di Serie A dal movimento».

©riProDuZione riSerVAtA

seRIe a 30ª giornata: oggi ore 20.30: Sassari-mi-lano; Caserta-trento (SkySport2); Cremona-Brindi-si; reggio emilia-Virtus Bologna (raiSport1); orlan-dina-Pistoia; Cantù-Varese; Venezia-Avellino; torino-Pesaro. Classifica milano 44; reggio emilia e Avelli-no 40; Cremona 36; Venezia, Pistoia, trento, Sassari 30; Varese 28; Brindisi 26, pesaro 24, orlandina, Can-tù, V. Bologna 22, Caserta, torino 20. Nota: l’ultima scende in A2, le prime 8 ai playoff.NUOVI. tesseramenti per i playoff: Jeremy Pargo a Ve-nezia; William Cummings a trento. entro domani: ousman Krubally (Venezia) e Derek needham (reg-

TRENTO, PISTOIA E VARESE

In tre per due posti ai playoffgio emilia). meo Sacchetti si è accordato con Brindisi per due stagioni. oggi o domani l’annuncio ufficiale.seRIe a2. Playoff. ottavi. gara2, al meglio delle 5. og-gi ore 20.30: treviso-Casale (0-1); tortona-trieste (1-0). ore 21: imola-Siena (1-0), Scafati-Verona (1-0).eUROLeGa-FIBa. Incontro a Monaco Eurolega (ECA)-Fiba sulle coppe con nulla di fatto. Lo stop al numero di partecipanti ad Eurolega. ECA conferma 40. Fiba che avrebbe la Champions come 2ª, offriva 24. Fiba non ha ritirato le sanzioni a club e nazionali. Ci sarà un nuovo incontro.

(p.g.) Niente da fare, la Nba è davvero un altro mondo, a parte rispetto a tutto il resto. Certo, gli arbitri sbagliano an-che lì e pure nonostante tut-ti gli aiuti tecnologici messi in campo (e nel replay center a Secauscus, di cui vi abbiamo parlato). Ma la differenza è so-stanziale ed è stata evidenzia-ta ieri notte alla fine di gara2 tra San Antonio e Oklahoma, vinta dai Thunder 98-97 dopo una rimessa a metà campo in cui Waiters ha sgomitato Gi-nobili che ostacolava. Ebbe-ne, l’arbitro Ken Mauer ha am-messo l’errore: «C’era un fallo di Waiters). E tutto è stato ri-portato nel “Last two minute report” che poi è l’analisi arbi-trale fatta dalla lega (che paga i direttori di gara, escluden-do dunque combine o peg-gio). Un esempio di civiltà, tra-sparenza, chiarezza, che ren-de più forte l’immagine degli arbitri nell’opinione pubbli-ca. Non bastasse, secondo la lega ci sarebbe poi stato fal-lo anche sul tiro di Mills e sul rimbalzo di Kawhi LeonardVa peraltro ricordato che que-sto è già il secondo caso di er-rore ammesso dal settore ar-bitrale della lega, in un’azione decisiva e allo scadere. Era già successo in gara3 Houston-Golden State nel 1° turno del-

Esaminato il video a fine San Antonio-Oklahoma, Ken Mauer dice: «C’era fallo di Waiters». E’ già il 2° caso in questi playoff

Gli arbitri Nba ammettono subito gli errori

La gioia di Russell Westbrook

CLaMOROsO IN aMeRICa

lo scorso 16 aprile. Immagi-nate cosa sarebbe successo in Italia e nel calcio ma non solo, nella medesima situa-zione... E invece Manu Gino-bili (uno diventato grande da noi) ha commentato: «Quel fallo non è stato decisivo per-ché abbiamo costruito e sba-gliato un buon tiro e poi falli-to il rimbalzo». E l’allenatore Gregg Popovich ha commen-tato: «L’ammissione non cam-bia nulla, la partita è finita». . Caso chiuso. Siccome però le cattive idee passano per la testa di tutti, nei giorni scor-si la moglie di Dwyane Wade (un’attrice, peraltro, Gabriel-le Union) aveva avuto l’ardire di sostenere dopo un errore: «Gli arbitri dovrebbero essere multati per gli errori». Mah... Per finire, Cavs avanti 2-0, su Atlanta spinta da Schroeder (27 punti in 29’)

©riProDuZione riSerVAtA

Al Masters 1000 di Madrid non è mai andata troppo bene, per Fabio Fognini. L’an-no scorso ha vinto finalmen-te una partita dopo 6 lunghi anni. Ma stavolta l’azzurro che insegue la miglior for-ma dopo l’infortunio agli ad-dominali ha cominciato nel modo migliore. E’ vero che il balzano australiano Bernard Tomic attraversa un periodo

Fognini cresce e trita Tomic

Fabio Fognini, 28 anni, avanza a Madrid (AnSA)

L’azzurro a Madrid supera agevolmente il primo turno cancellando l’australiano e mostrando progressi atletici dopo l’infortunio

buio e non vince una singola partita da una vita, cioè due mesi. E pure ieri è apparso svogliato e nervoso, al pun-to di impugnare sul match point la racchetta al contrario, per rispondere col manico, come fosse una mazza da ba-seball. Insomma, è uscito di testa lui, per il dominio mo-strato da Fabio: 6-2 6-4 e una bella doccia dopo neanche un’ora pensando già al tostis-simo Kei Nishikori (oggi dopo le 14 sul campo Arantxa San-chez), affrontato un volta sol-tanto nel 2011 (quando vinse il giapponese) al primo turno degli Australian Open.

Confortano soprattutto le condizioni fisiche di Fognini, apparso sempre più mobile sulle gambe, in crescita co-stante di rendimento. Ottimo segnale, siccome Roma e gli Internazionali sono alle porte e intanto hanno già perso due possibili protagonisti di casa. Ottimo segnale che confer-ma la semifinale di Monaco di Baviera e il quarto di fina-le perso contro Nadal a Bar-cellona. Pronto e tostissimo sulla risposta, un suo dritto addirittura da annali.Ciao Karin Eliminata invece al secondo turno Karin Knapp, letteralmente travolta da Si-

co. La trasparenza deve esse-re totale»Roma, due forfeit E non arri-vano altre buone notizie per gli italiani in vista di Roma. Perché Camila Giorgi si ritira prima del match con Pavlyu-chenkova e annuncia che tor-nerà in campo a Strasburgo dal 16 maggio. Il problema è un risentimento muscola-re intercostale alla schiena. Deve dare forfeit agli Interna-zionali d’Italia anche Simone Bolelli, che non ha recupera-to dall’infortunio al ginocchio sinistro che l’aveva costretto al ritiro a Marrakech e lascia ad altri la wild card

TENNIS

mona Halep 6-1 6-1. Mentre in campo maschile si segnala il ritorno dopo tanti malanni e interventi (ai polsi) di Juan Martin Del Potro, ora n. 274 e capace di eliminare la gran-de realtà d’Austria Dominic Thiem,uno dei futuri domi-natori e già n. 14, per 7-6 6-3. Vince facile anche Rafa Na-dal, 6-3 6-3 su Kuznetsov, e ritorna sul caso della querela per le accuse di doping all’ex ministra francese Roselyn Ba-chelot e sulla sua idea di pub-blicare gli esami dei test cui è stato sottoposto: «Per me è diventata una necessità pub-blicare il passaporto biologi-

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13 2012 2115 2010 1613 17 9 21 7 1212 2110 2412 20

ARIETE 21-3/20-4: Andate incontro agli eventi, nonaspettate che le cose vi capitino. Siete abbastanzaprotetti da potervelo permettere.TORO 21-4/20-5: Nei mesi scorsi avete seminato pa-recchio, ora, finalmente, è arrivato il momento di rac-cogliere i frutti delle vostre fatiche.GEMELLI 21-5/21-6: Un Saturno splendente nel vo-stro Segno vi permetterà di ottenere buoni risultatinel settore professionale.CANCRO 22-6/22-7: Se per realizzare il vostro pro-getto vi verrà chiesto di fare un piccolo investimento,non esitate a chiedere l’aiuto di un amico fidato.LEONE 23-7/23-8: Oggi Mercurio non è perfetta-mente allineato con il vostro Segno, per questo nonvi potete permettere inutili sviste.VERGINE 24-8/22-9: Qualche malinteso con il part-ner, dovuto a una leggera opposizione di Venere, nonvi permetterà di stare sereni.BILANCIA 23-9/22-10: La casa della salute è distur-bata da alcune opposizioni astrali. Dedicate un po’più di tempo alla cura del vostro corpo.SCORPIONE 23-10/22-11: Oggi non sarete molto so-cievoli. Onde evitare spiacevoli battibecchi sul lavoro,cercate di rimanere defilati.SAGITTARIO 23-11/21-12: Un istinto di ribellione vipercorrerà in questa giornata dalla difficile gestione.Cercate di far valere la diplomazia.CAPRICORNO 22-12/20-1: è arrivato il momento, pervoi del Capricorno, di allargare il vostro giro di cono-scenze. Le attuali non vi soddisfano più di tanto.ACQUARIO 21-1/19-2: Qualche opposizione astralerenderà difficile, per voi dell’Acquario, la gestione deipiù semplici impegni quotidiani.PESCI 20-2/20-3: I segnali che le Stelle vi stanno in-viando sono difficili da decifrare. L’atteggiamentogiusto è quello dell’attesa.

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(Diretta)16.00 TG3 L.I.S16.05 TGR Piazza Affari16.10 Aspettando Geo16.40 Geo19.00 TG3 - TG Regione20.00 Blob20.10 #TreTre320.35 Un posto al sole21.05 Chi l’ha visto?0.00 TG3 Linea notte1.00 Meteo 3

9.30 Carabinieri10.30 Sai cosa mangi?10.45 Ricette all’italiana11.30 TG4 - Meteo.it12.00 Un detective

in corsia13.00 La signora in giallo14.00 Lo sportello

di Forum15.30 Hamburg

Distretto 2116.35 Lo scudo dei

Falworth (Avven-tura 1954) Con Tony Curtis

18.55 TG419.35 Dentro la Notizia -

Meteo.it19.55 Tempesta

d’amore20.30 Dalla vostra parte21.15 Don Camillo e l’o-

norevole Peppone(Comm. 1955)Con Fernandel

23.30 Alaska (Avventura1996) Con ThoraBirch

6.00 Prima Pagina7.55 Traffico - Meteo.it8.00 TG5 Mattina8.45 Mattino Cinque11.00 Forum13.00 TG5 - Meteo.it13.40 Beautiful14.10 Una vita14.45 Uomini e Donne16.10 L’isola dei Famosi16.20 Amici16.30 Il segreto17.10 Pomeriggio

CinqueTG5 Minuti (all’interno)

18.45 Caduta libera19.55 TG5 Prima Pagina20.00 TG5 - Meteo.it20.40 Striscia la Notizia

- La voce dell’in-vadenza

21.10 Prima tv Fuocoamico TF45 -Eroe per amore

23.30 Matrix1.30 TG5 Notte -

Meteo.it

10.15 Dr. House 12.05 Cotto e mangiato12.25 Studio Aperto13.00 L’Isola dei Famosi13.15 Sport Mediaset13.55 I Simpson14.20 EmiGratis14.25 Futurama14.45 The Big Bang

Theory15.20 Mom15.45 Due uomini

e mezzo16.40 La vita secondo

Jim17.35 Mike & Molly17.55 L’Isola dei Famosi18.25 What Women

Want18.30 Studio Aperto19.25 C.S.I. Miami21.10 Pirati dei Caraibi -

Oltre i confini delmare (Avv. 2011)Con Johnny Depp

0.00 Un viaggioda Campioni -Priceless Surprise

6.00 Meteo - Traffico -Oroscopo

6.15 Meteo - Traffico -Oroscopo

6.30 Omnibus - News(Diretta)

7.30 TG La77.50 Meteo7.55 Omnibus (Diretta)9.45 Coffee Break

(Diretta)11.00 L’aria che tira

(Diretta)13.30 TG La714.00 TG La7 Cronache14.20 Tagadà (Diretta)16.25 Ironside18.15 Prima tv

Joséphine, ange gardien

20.00 TG La720.35 Otto e mezzo

(Diretta)21.10 La Gabbia

(Diretta)0.00 TG La70.10 Otto e mezzo

(Replica)

10.30 Serie A Review; 11.30 HighlightsCampionato Polacco; 12.00HighlightsCampionato Francese; 13.00 PremiumSport News Notiziario; 13.15 Sport Me-diaset Notiziario; 14.00 Premium SportNews Notiziario; 14.30 Calcio, UEFAChampions League 2015/2016Bayern Monaco - Atletico Madrid (Se-mifinale. Gara di ritorno); 16.20 Pre-mium Moments; 16.30 HighlightsCampionato Scozzese ; 17.00 PremiumSport News Notiziario; 19.30 Cham-pions League Live; 20.25 ChampionsLeague Live; 20.45 Calcio, UEFAChampions League 2015/2016 RealMadrid - Manchester City (Semifinale.Gara di ritorno) (Dir.); 22.40 Cham-pions League Live

14.00 Calcio, Major League Soccer2016 Seattle Sounders - ColombusCrew (9a giornata); 15.15 SeguendoFabian; 15.30 Ciclismo, 4 giorni diDunkerque 2016 1a tappa: Dunkerque- Gravelines (Dir.); 17.00 Biliardo,Snooker Mondiali 2016 Da Sheffield(Inghilterra) Finale; 18.00 Motocicli-smo, Mondiale Superbike 2016 DaImola GP Italia: Gara 1; 18.30 Motoci-clismo, Mondiale Superbike 2016 DaImola GP Italia: Gara 2; 18.55 News I;19.00 Ciclismo, Giro dello Yorkshire2016 3a tappa: Middlesbrough -Scarborough; 20.30 Ciclismo, Girodell’Azerbaijan 2016 1a tappa; 20.45Giro d’Italia - Highlights; 21.45 Cicli-smo, 4 giorni di Dunkerque 2016

14.30 Calcio, Serie A 2015/2016Genoa - Roma; 16.15 Calcio, Serie A2015/2016 Udinese - Torino; 16.30MondoGol; 17.00 Calcio, Serie A2015/2016 Lazio - Inter; 17.30 Calcio,Serie A 2015/2016 Milan - Frosi-none; 18.00 Calcio, Serie A2015/2016 Juventus - Carpi; 18.30MondoGol; 19.00 Codice Rosso: Da-vide vs Golia; 19.30 Goal deejay; 20.00Calcio, Serie A 2015/2016 Napoli -Atalanta; 20.15 Basket Room; 20.30Basket, Serie A Beko 2015/2016Pasta Reggia Caserta - Dolimiti Ener-gia Trentino (15a giornata ritorno)(Dir.); 22.30 L’uomo della Domenica;22.45 Scudetto X5: Juve Le partite diritorno

6.30 Super Rugby 2016 Crusaders -Jaguares (8a giornata); 7.30 FerrariChallenge 2016 Coppa Shell (Gara 2,da Mugello); 8.30 Ferrari Challenge2016 Trofeo Pirelli (Gara 2, da Mu-gello); 9.30 MotorSport; 10.00 TrofeoAbarth 500 2016 Gara 2, da Monza;10.45Nissan the Quest X-Over SportsR; 11.00 Wrestling, WWE Main Event;12.00 Tennis, ATP World Tour Masters1000 2016 Madrid: secondo turno -sessione diurna (Dir.); 21.30 Tennis,ATP World Tour Masters 1000 2016Madrid: secondo turno - sessione se-rale (Dir.); 23.30 Tennis Remix; 24.00Basket, Serie A Beko 2015/2016Pasta Reggia Caserta - Dolimiti Ener-gia Trentino (15a giornata ritorno)

6.00 Tennis, ATP World Tour Masters1000 2016 Madrid: primo turno; 12.00Tennis, ATP World Tour Masters1000 2016 Madrid: secondo turno(Dir.); 22.00 Codice Rosso: Davide vsGolia; 22.30Goal deejay; 23.00 Serie BRemix; 23.30 Serie A Remix; 24.00Nissan the Quest X-Over Sports R;0.00 Basket Room; 0.15 Wrestling,WWE Domestic Raw; 2.00 Automo-bilismo, Ferrari Challenge 2016 TrofeoPirelli (Gara 2, da Mugello); 3.00 Golf,US PGA Tour 2016 Da San Antonio(Texas) Valero Texas Open: giornatafinale

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