GiornaleLucano.it - 2011-05-24 - N° 04

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a pagina 3 a pagina 7 alle pagine 8 e 9 a pagina 15 Elezioni. Ciò che non: si dice, si pensa, si fa Le sofferenze di via Cavour Montereale, il parco dell’abbandono Suicidi. Incremento record in Basilicata edizione POTENZA città quattordicinale Anno VI • n. 4 dal 24 maggio al 6 giugno 2011 i n t u t t e l e c a s s e t t e p o s t a l i d i P O T E N Z A 26.500 GRATIS COPIE 1. Da quali paesi vengono questi 700 lavoratori lucani (sui 1.400 totali) che lavo- reranno alla manutenzione straordinaria e ammodernamento del Centro Olio di Viggiano? 2. Quali sono queste 24 aziende? 2 DOMANDE a ENI e REGIONE Riproponiamo anche nell’edizione cartacea 2 domande, a Eni e Regione Basilicata, dopo la sospensione delle at- tività per lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento dell’impianto del Centro Olio di Viggiano. Un comunicato dell’Eni, ripreso dalla Regione Basilicata, ha parlato di 1.400 lavoratori (di cui 700 lucani) e 60 imprese (di cui 24 lucane) che saranno impegnati nei lavori. “ciutarrie” Tremonti: “Delle spiagge non me ne frega niente” . Infatti le finanze pubbliche sono in alto mare! - - - Un test svela quando moriremo. Per la sua affidabilità non leggete i risultati mentre... attraversate la strada! L’annuale dossier realizzato dal Sole 24 Ore che da oltre vent’anni misura la vivi- bilità delle 107 province italiane attraverso una serie di dati statistici, nella classifica ela- borata sull’“ordine pubblico”, vede Potenza al 9° posto. Risultato lusinghiero. Se poi en- triamo nel dettaglio, nella classifica “apparta- menti svaligiati” è addirittura tra le prime 3: solo Crotone ed Oristano, hanno valori (che si basano sui furti in casa ogni 100mila abitanti), migliori del nostro. Eppure, nonostante questi dati del I° sem. 2009, oggi, è allarme in città. Una raffica di furti ha colpito infatti, nelle ultime setti- mane, le case di numerosi cittadini di Poten- za, tra cui la famiglia (nei pressi della Questu- ra) del PM Basentini. Preoccupa che i furti avvengano sempre più spesso, anche di giorno (approfittando di brevi assenze dei proprietari) e con l’ausilio di passepartout tecnologici che aprono le por- te blindate senza lasciare segni di effrazione (una proprietaria di casa, rientrando, ha trovato la porta chiusa con due mandate!) Le zone più prese di mira in città, sono: Montereale, Poggio Tre Galli, Par- co Aurora e viale Dante. Che il fenomeno - anche nel capoluogo - sia in crescita, lo certifica il «Rapporto sulla cri- minalità in Italia. Analisi, prevenzione, con- trasto» che in 450 pagine analizza la situazio- ne della sicurezza in tutte le Regioni italiane: in Basilicata, nel periodo 2007-2010, i furti negli appartamenti sono aumentati del 35%. Questi i dati forniti, a fine marzo, dal Que- store di Potenza, Romolo Panico, a La Gazzet - ta; i furti nelle abitazioni del capoluogo sono stati: a Gennaio 5 (oltre a 3 in esercizi commerciali e 3 di auto o su auto in sosta). A Febbraio 6 (oltre a 5 in negozi e 5 di auto). A Marzo 11 (oltre a 3 in negozi e 5 di auto). I Carabinieri, consigliano di chiudere la porta blindata con più mandate (anche quan- do si esce per pochi minuti) e di dotarsi di un an- tifurto. Ritengono che non siano persone del posto, ma “topi d’appartamento” provenienti dalla Puglia e dalla Campania ed alcuni dei quali rumeni. E se da un lato aumenta il numero dei truffatori e delle vittime privilegiate dei raggiri, che restano gli over 60, dall’altro diminui- sce il numero delle denunce, si suppone a causa della paura di eventuali ritorsioni. Da uno studio Ipso (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione), risulta che i metodi di protezione più usati sono la porta blindata (40,8%), seguito dal «chiedere ai vicini di controllare» (40%). A POTENZA ALLARME FURTI NELLE ABITAZIONI Porta antieffrazione: blindata? No, meglio corazzata! PRESSIONE è la prima prova per misurare la resistenza della porta. Viene simulata una pressione progressiva in differenti punti: una spinta costante che permette di verificare se telaio e punti di chiusura si deformano o resistono. SFONDAMENTO Dopo la prima prova si passa a misurare la resistenza della porta ad attacchi sferrati con sistemi “a testa d’ariete”. In pratica, si colpi- sce l’infisso in più punti con un peso, come se si cercasse di sfondarlo. SCASSO MANUALE Altra prova importante, è l’assalto alla porta utilizzando i tipici ferri del mestiere del ladro (piede di porco, cacciaviti, scalpello...). Il risultato è positivo se la porta resiste alme- no 5 minuti al tentativo di scasso. solo 1 su 5 ha un antifurto solo 1 su 10 ha una polizza assicurativa P.S.: lo abbiamo chiesto telefonicamente il 19 maggio e restiamo in attesa di risposta

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a pagina 3

a pagina 7

alle pagine 8 e 9

a pagina 15

Elezioni. Ciò che non:si dice, si pensa, si fa

Le sofferenze di via Cavour

Montereale, il parcodell’abbandono

Suicidi. Incremento recordin Basilicata

edizione POTENZA cittàquattordicinale • Anno VI • n. 4dal 24 maggio al 6 giugno 2011

in tutte

le ca

ss

ette postali di POTENZA

26.500GRATIS

COPIE

1. Da quali paesi vengono questi 700 lavoratori lucani (sui 1.400 totali) che lavo-reranno alla manutenzione straordinaria e ammodernamento del Centro Olio di Viggiano?2. Quali sono queste 24 aziende?

2 DOMANDE a ENI e REGIONERiproponiamo anche nell’edizione cartacea 2 domande, a Eni e Regione Basilicata, dopo la sospensione delle at-tività per lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento dell’impianto del Centro Olio di Viggiano.Un comunicato dell’Eni, ripreso dalla Regione Basilicata, ha parlato di 1.400 lavoratori (di cui 700 lucani) e 60 imprese (di cui 24 lucane) che saranno impegnati nei lavori.

“ciutarrie”Tremonti: “Delle spiagge non me

ne frega niente”. Infatti le finanze pubbliche sono in alto mare!

- - -Un test svela quando moriremo.

Per la sua affidabilitànon leggete i risultati mentre...

attraversate la strada!

L’annuale dossier realizzato dal Sole 24 Ore che da oltre vent’anni misura la vivi-bilità delle 107 province italiane attraverso una serie di dati statistici, nella classifica ela-borata sull’“ordine pubblico”, vede Potenza al 9° posto. Risultato lusinghiero. Se poi en-triamo nel dettaglio, nella classifica “apparta-menti svaligiati” è addirittura tra le prime 3: solo Crotone ed Oristano, hanno valori (che si basano sui furti in casa ogni 100mila abitanti), migliori del nostro.

Eppure, nonostante questi dati del I° sem. 2009, oggi, è allarme in città. Una raffica di furti ha colpito infatti, nelle ultime setti-mane, le case di numerosi cittadini di Poten-za, tra cui la famiglia (nei pressi della Questu-ra) del PM Basentini.

Preoccupa che i furti avvengano sempre più spesso, anche di giorno (approfittando di brevi assenze dei proprietari) e con l’ausilio di passepartout tecnologici che aprono le por-te blindate senza lasciare segni di effrazione (una proprietaria di casa, rientrando, ha trovato la porta chiusa con due mandate!)

Le zone più prese di mira in città, sono: Montereale, Poggio Tre Galli, Par-co Aurora e viale Dante.

Che il fenomeno - anche nel capoluogo - sia in crescita, lo certifica il «Rapporto sulla cri-minalità in Italia. Analisi, prevenzione, con-trasto» che in 450 pagine analizza la situazio-ne della sicurezza in tutte le Regioni italiane: in Basilicata, nel periodo 2007-2010, i furti negli appartamenti sono aumentati del 35%.

Questi i dati forniti, a fine marzo, dal Que-store di Potenza, Romolo Panico, a La Gazzet-ta; i furti nelle abitazioni del capoluogo sono stati: a Gennaio 5 (oltre a 3 in esercizi commerciali e 3 di auto o su auto in sosta). A Febbraio 6 (oltre a 5 in negozi e 5 di auto). A Marzo 11 (oltre a 3 in negozi e 5 di auto).

I Carabinieri, consigliano di chiudere la porta blindata con più mandate (anche quan-do si esce per pochi minuti) e di dotarsi di un an-tifurto. Ritengono che non siano persone del posto, ma “topi d’appartamento” provenienti

dalla Puglia e dalla Campania ed alcuni dei quali rumeni.

E se da un lato aumenta il numero dei truffatori e delle vittime privilegiate dei raggiri, che restano gli over 60, dall’altro diminui-

sce il numero delle denunce, si suppone a causa della paura

di eventuali ritorsioni. Da uno studio Ipso (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione), risulta che i metodi di protezione più usati sono la porta blindata (40,8%), seguito dal «chiedere ai vicini di controllare» (40%).

A POTENZA ALLARME FuRTI NELLE AbITAZIONI

Porta antieffrazione: blindata? No, meglio corazzata!

PRESSIONEè la prima prova per misurare la resistenza della porta. Viene simulata una pressione progressiva in differenti punti: una spinta costante che permette di verificare se telaio e punti di chiusura si deformano o resistono.

SFONDAMENTODopo la prima prova si passa a misurare la resistenza della porta ad attacchi sferrati con sistemi “a testa d’ariete”. In pratica, si colpi-sce l’infisso in più punti con un peso, come se si cercasse di sfondarlo.

SCASSO MANuALEAltra prova importante, è l’assalto alla porta utilizzando i tipici ferri del mestiere del ladro (piede di porco, cacciaviti, scalpello...).Il risultato è positivo se la porta resiste alme-no 5 minuti al tentativo di scasso.

solo 1 su 5

ha un antifurto

solo 1 su 10

ha una polizza

assicurativa

P.S.: lo abbiamo chiesto telefonicamente il 19 maggio e restiamo in attesa di risposta

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Unità d’Italia

150°

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anni, di aver fallito su tutti i versanti dello scenario politico.

Non si fa nulla, ad esempio, per cambiare la legge elettorale, in modo da ridare prota-gonismo e importanza alle scelte dei cittadini, piuttosto che conti-nuare a imporre loro di ratificare la volontà delle decisioni di palaz-zo, così come, rimane del tutto elusa la que-stione di dare riscontro tangibile alle ragioni del mezzogiorno, sem-pre più mortificato e sfruttato.

Per quanto riguar-da la Basilicata, infine: non si dice, non si pen-sa e non si fa nulla, per superare la condizione di marginalità e di su-balternità di cui soffre, inquadrando e indi-rizzando nel verso più utile ed opportuno il sostanziale “monopar-titismo” che ha trova-to conferma in questa tornata elettorale.

un po’...litica

Ancora insufficien-ti e preoccupanti i segnali politici che provengono dalla tor-nata elettorale per il rinnovo delle Ammini-strazioni locali.

Basta soffermarsi sui comportamenti e sulle iniziative dei di-versi partiti, per com-prendere che la poli-tica italiana continua ancora a rimanere av-viluppata su se stessa dimostrando, anche in questa occasione, di non essere capace di af-frontare le questioni di fondo e di maggiore ri-levanza ai fini della sua stessa credibilità.

Se a livello naziona-le, tutto viene ricon-dotto semplicemente al “tifo” verso l’una e l’altra fazione nelle cit-tà di Napoli e Milano, senza affrontare i nodi veri del declino politi-co, economico e socia-le italiano; desta non poca preoccupazione, a livello locale, la so-stanziale accettazione

dell’ineluttabilità ad essere subalterni verso il nord e verso i gruppi di interesse dominanti.

Il fiume di parole

che ha fatto seguito ai risultati elettorali non ha contribuito in al-cun modo a schiarire le contraddizioni che continuano a persiste-re. Neanche a delineare un possibile percorso

di rinnovamento da seguire, per porre fine al degrado e alla deriva democratica e culturale che ha caratterizzato

lo scenario successivo alla “finta” fine della prima Repubblica. So-pravvissuta, nei fatti, sotto diverse spoglie, per alcuni versi persino peggiori di quelle pre-cedenti.

Non possono ba-stare, per rispondere al bisogno di rinnova-mento della politica, le sterili contrapposizio-

ni televisive tra centro-destra e centrosinistra, giocate tutte sul piano della propaganda e del tatticismo politico, trascurando, invece, le questioni che costitui-scono i gravi problemi

di gran parte della po-polazione ed in parti-colare del Sud dell’Ita-lia.

Sulle elezioni è op-portuno mettere in evidenza, non solo l’i-nutile ricorso alla reto-rica e al populismo, ma anche e soprattutto, ciò che non si dice, ciò che non si pensa e ciò che non si fa.

Non si dice, ad esempio, che nel gioco delle convenienze tra i due poli, può risul-tare più utile che per adesso tutto rimanga come prima, e che alla fine non succeda un bel nulla, con buona pace di quanti hanno profu-so impegno e passione nel portare avanti le proprie convinzioni politiche.

Non si pensa, ad esempio, che il princi-pale problema da risol-vere è quello di supera-re il “falso bipolarismo” voluto dalle oligarchie partitiche, che ha di-mostrato, in questi

Elezioni. Ciò che non: si dice, si pensa, si faNicola Manfredelli

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è successo a Potenza2011-05-10Inchiesta sulla mor-

te di un neonato al San Carlo

Aperta dalla Procura della Repubblica un’ in-chiesta sulla morte di un neonato morto subito dopo il parto nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Carlo di Potenza. Probabilmente verrà disposta l’autopsia sul corpicino del bambi-no. L’inchiesta è partita in seguito alla denuncia dei genitori del piccolo.

2011-05-10Assolto giovane ac-

cusato di violenza ses-suale sulla fidanzatina

Assolto dall’accusa di violenza sessuale perchè il fatto non sussiste Alberto Fellone, il giovane accusa-to di aver violentato la sua fidanzata nel maggio del 2008. Allora Alberto era rappresentante degli studenti dell’Itc Leonardo Da Vinci di Potenza e la fi-danzatina una quindicen-ne compagna di scuola. Secondo il racconto della ragazza, lui l’avrebbe por-tata a casa con l’inganno e violentata. Un racconto che non convince il giudi-ce. Mancano le prove dei referti medici che indichi-no la violenza fisica, indi-spensabili in questi casi. In più la ragazza avrebbe raccontato di essere stata

accompagnata per mano in camera da letto. Il chè, secondo il Tribunale di Potenza, non indichereb-be una forzatura da parte del giovane.

2011-05-11bus: cinque nuovi a

metano, cinque vecchi a riposo

Un po’ di ossigeno per il parco macchine del trasporto urbano di Po-tenza, notoriamente fa-tiscente. Entrano in ser-vizio alla Cotrab cinque nuovi autobus a metano. Finiscono a riposo (in-stradati verso la demoli-zione) cinque bus vecchi. I nuovi mezzi sono stati acquistati con fondi pub-blici, sia del Comune che della Regione. Il Munici-pio annuncia anche che c’è l’intenzione di com-prare dodici nuovi auto-bus a metano.

2011-05-12Tre frane in 5 mesi:

emergenza a contrada Canaletto

Tre smottamenti da novembre a contrada Ca-naletto. La segnalazione, fatta a Il Quotidiano dlela Basilicata, arriva da alcu-ni residenti della zona. Si tratta di un’arteria co-munale che collega alla strada provinciale Sp30 e che attraversa un nucleo abitativo di quattro case.

La strada, denunciano i cittadini, è in condizioni disastrose. Più volte la cosa è stata segnalata al Comune che, sebbene al-cuni sopralluoghi, non ha mai posto rimedio. Ogni volta gli abitanti sono co-stretti a chiamare i vigili del fuoco, che possono arginare il problema solo momentaneamente.

A novembre, la frana è giunta fino all’ingresso delle abitazioni, travol-gendo il garage di uno dei residenti e la sua automo-bile, da quel momento inutilizzabile.

2011-05-13Negozi presi di mira

da vandali armati di colla

Cospargere di colla le saracinesche dei negozi e otturare la serratura in modo da impedire l’inse-rimento della chiave. E’ il nuovo divertimento dei vandali in città, raccon-tato dalla Gazzetta della Basilicata. A essere presi di mira, secondo quanto scritto nell’articolo a fir-ma del giornalista Massi-mo Brancati, soprattutto gli esercizi di via Mazzini. Pare, però, che ci sia stato un altro precedente in via Ravenna.

2011-05-16Il largo del Viviani

intitolato a Nino Ferri

Dal primo giugno la navettaper l’aeroporto di Pontecagnano

Dal primo giugno una navetta gratu-ita collegherà Potenza all’aeroporto di Salerno. La partenza verrà programma-ta in funzione del primo volo per Mila-no Malpensa, delle 6.40, e il ritorno in collegamento con l’ultimo arrivo da Mi-lano, previsto alle 21.40. Il servizio spe-rimentale durerà due mesi, per testare la risposta dei viaggiatori del capoluogo lucano e della provincia potentina.

Le novità sono state annunciate nel corso di una conferenza stampa tenuta in Camera di Commercio di Potenza dal presidente del dell’aeroporto di Salerno Spa, Carmine Maiese, dai presidenti delle Cciaa di Potenza e Salerno, Pasquale Lamorte e Guido Arzano, e dal presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza.

«Il tema della mobilità è una assoluta priorità che va inserita nell’agenda programmatica delle istituzioni lucane – ha dichiarato il presidente Lamorte –. Occorre ideare un percorso di ampio respiro che consenta ai cittadini e agli imprenditori lucani di accedere agevolmente agli aeroporti ‘naturali’ di questa regione, quelli di Bari, Foggia e Salerno. La navetta può essere un primo passo importante, cercando di incrociare progressivamente gli interessi e le esigenze della clientela».

Arzano, che ha invitato anche i tour operator lucani a considerare il servizio, in funzione di voli charter, di viaggi e di pacchetti organizzati, ha annunciato che si sta pensando ad un allungamento della pista dello scalo salernitano e che un collegamento efficace con il territorio della Basilicata permetterebbe di coronare un sogno, quello di un sistema di trasporto interregionale.

Lo scalo salernitano è attualmente collegato con Milano Malpensa e Roma Fiumicino, raggiungibili con voli di linea Alitalia. Da giugno saranno operativi charter da e per Bratislava, da luglio si prevedono voli per Timisoara, Barcellona, Madrid, Parigi, le isole greche e le Baleari, con diverse compagnie.

A Potenza una strada intitolata a Nino Ferri, indimenticato presidente di quella che si chiamava “Potenza Miracolo”, esi-

ste già. Ma un gruppo di tifosi e appassionati ha chiesto all’amministra-zione di intitolare invece una zona più vicina allo

Stadio Viviani. Il Muni-cipio ha così annullato la delibera di giunta n. 160 del 19ottobre scorso (che intitolava a Ferri la stra-

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Psicologa del San Carlo, prima assolta, ma ora la Cassazione

annulla la sentenza

è successo a Potenzadina di collegamento tra viale Marconi e via Naza-rio Sauro) e ha deciso di dedicare invece all’uomo lo slargo del Viviani (quel-lo in cui si trovano banca-relle di ortaggi e frutta).

2011-05-18Il parco baden Po-

well diventa contenito-re per l’estate

Finalmente diverrà un luogo in cui divertirsi in maniera sana. E final-mente terrà fede alla sua intitolazione: presentato stamattina il program-ma estivo che si svolgerà nel Parco Baden Powell – dedicato alla memoria di Robert Baden Powell, grande soldato ma so-pratutto fondatore degli scout come corpo e come concetto – nel rione Ver-deruolo. L’idea è farlo di-ventare un vero e proprio contenitore-laboratorio di sport, di cultura, di aggregazione, a tempo pieno. E’ bene precisare però che il centro estivo che il parco ospiterà sarà a pagamento.

2011-05-18Il Mulino bianco fer-

ma il traffico a PotenzaIl Mulino Bianco fer-

ma il traffico a Potenza: una notizia che sembra l’incubo post-sbornia di un Don Chisciotte con-temporaneo. E’ invece quello che è accaduto fino al 25 maggio nel capoluo-go lucano a causa dell’ar-rivo del “Tour del Mulino 2011” in piazza Mario Pa-gano. L’iniziativa del Mu-lino Bianco, il marchio di merendine e biscotti ben nota per le pubblicità in cui è protagonista sempre una famiglia perfetta, ne-cessita di mezzi speciali. In particolare, al centro storico sono arrivati due enormi tir che trasporta-vano le strutture neces-sarie.

2011-05-19Le arance del Meta-

pontino agli alunni del-la S. Giovanni bosco

La spremuta d’arancia: tanta salute, gusto a tutta prova e anche un pizzico di vitamina C. I risultati del progetto sperimen-tale “Spremuta d’arancia nelle scuole”, promosso da Coldiretti e Camera di Commercio del capo-luogo, sono stati illustra-ti nell’aula magna della scuola elementare San Giovanni Bosco di Poten-za in via Giuseppe Verdi, a rione Italia. Gli alunni della scuola hanno potu-to bere periodicamente

una buona bottiglietta di spremuta ottenuta da frutti lucani. In prima fila, ovviamente, le arance del Metapontino: ne sono state premute quattro quintali. Obiettivo: pro-muovere un’alimentazio-ne sana – meno brioscine confezionate, più frutta e verdura – e valorizzare la produzione nostrana.

2011-05-19Lavori promessi e

mai realizzati a Galli-tello

Avevano promesso un piccolo lavoro che avreb-be evitato grossi proble-mi a Gallitello. Non è ac-caduto nulla: alle parole non sono seguiti i fatti. E’ per questo che un lettore ci scrive spiegandoci la si-tuazione e inviandoci an-che due foto singificative.

In pratica la strada, per circa 10/15 metri, non è stata ripristinata a regola d’arte e da anni crea un mini-restingimento di carreggiata (per una lar-ghezza di circa mezzo me-tro sono presenti detriti vari,erba, terra pietriccio e uno scavo verticale che impedisce l uso totale del-la carreggiata) con tutti i disagi che ne conseguo-no. La cunetta peraltro diventa inutile. C’era stata un’interpellanza in Comune, e l’intervento ri-solutivo da parte dell’am-ministrazione sembrava imminente. D’altronde, come fa notare lo stesso lettore, non è che ci voles-se chissà cosa: la pulizia, un po’ di bitume e via. E’ arrivata la primavera, sta passando e giungendo l’e-state, ma nulla si muove.

“Lì è serie C solo per-che’ zona rurale? – si chiede i lettore – Siamo a pochi km dalla Città! La preoccupazione è quella di dover ancora far tra-scorrere anni e lasciare tutto fermo! E inoltre si parla da più parti di vici-nanza tra amministrazio-ne e cittadini… ma i pro-blemi restano tali!”.

Il cittadino, e tutti i cittadini della zona e che vi transitano, attendono ancora.

2011-05-21A Monza mozzarel-

le (e altro) lombardo-lucane

A Monza, nelle terre della Lega Nord, sbarca la grande tradizione agroali-mentare lucana e si fonde con quella lombarda: ac-cadrà oggi, al primo “agri-market agricolo” che ver-rà inaugurato alle 11.30. Tanto per spiegare, il latte

La psicologa potentina Giovanna Viggiano era stata condannata per diffamazione dal Tribunale nel 2008, poi prosciolta in appello nel 2010, ma pochi giorni fa è arrivata la sentenza della Cassazione che annul-la l’assoluzione della Corte di Appello di Potenza. E’ la sintesi di una vicenda giudiziaria complessa, iniziata nel 2003, quando il presidente dell’Associazione Tutor, Dino Potenza, denunciò la psicologa per dif-famazioni piuttosto pesanti avvenute nell’ospedale San Carlo. All’epo-ca Potenza lavorava come giornalista responsabile dell’Ufficio Stampa, mentre la psicologa era dirigente del reparto dove si curava l’anoressia. La Viggiano aveva iniziato una campagna denigratoria contro Potenza, dicendo ai suoi pazienti e ad operatori dell’ospedale che il giornalista aveva commesso violenze, aveva precedenti (falso!) ed era una persona pericolosa da tenere lontana. Per questi motivi la psicologa si era pure rivolta ad un superiore chiedendo di non rinnovare il contratto del Po-tenza, poiché lavorava anche nel suo reparto. Invece era proprio Dino Potenza, in quel periodo, a fare denunce ed esposti sulle condizioni di pericolo per le pazienti anoressiche di quel reparto. Il Centro ospedalie-ro fu chiuso definitivamente nel 2004, mentre già indagava la Guardia di Finanza. Tant’è che nel 2005 la psicologa Maria Giovanna Viggiano fu arrestata con varie accuse, fra cui truffa aggravata, vio-lenza privata, circonvenzione d’incapace, e tutt’oggi è impu-tata in due procedimenti giu-diziari.

La vicenda lucana, raccon-tata perfino dal programma del TG5 “Terra”, ha avuto rile-vanza nazionale dopo il seque-stro di due cliniche a Como e nel Canton Ticino, dove si cu-rava l’anoressia con lo stesso metodo svizzero utilizzato a Potenza, ideato da Bernasco-ni, ora anche lui sotto proces-so per vari reati, fra cui asso-ciazione a delinquere e truffa.

Tornando alla recente de-cisione della Cassazione, pur trattandosi di un processo marginale rispetto alla sud-detta vicenda, Dino Potenza ha espresso soddisfazione: “Dopo la prima sentenza che condannava la Viggiano per diffamazione, non mi sarei mai aspettato l’assoluzione della Corte di Appello. Ancora oggi mi sembra molto strano perché secondo il giudice di primo grado oltre alla diffa-mazione era stata sfiorata la calunnia, invece la Corte di Appello ha poi sminuito tutte le prove. Un ribaltone clamoroso! Rimasi deluso ma senza perdermi d’animo, infatti scrissi io stesso l’istanza di ricorso, che fu accolta. Ero certo che ci avrebbe pensato la Cassazione a correggere l’errore, e così è stato”. Pochi giorni fa, infatti, la quinta sezione penale della Corte suprema di Cassazione di Roma ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado della Corte di Appello di Potenza costituita dai giudici Alfredo Notari, Alberto Iannuzzi e Rocco Pavese, che ave-vano assolto la psicologa difesa dall’avvocato Cimadomo. “Per fortuna – continua Potenza – abbiamo giudici scrupolosi come Lucia Gesum-maria, che nel 2008 depositò una sentenza chiara e inequivocabile di colpevolezza”. Per il giudice monocratico “il carico probatorio a carico della Viggiano appare inconfutabile non potendo residuare alcun dubbio sulla illiceità dei suoi comportamenti, che sfiorano la calunnia, intenzionalmente diretti a ledere la reputazione e l’onore del Potenza, …manifestando al contempo la sua ferma volontà di accusare il Potenza e il suo desiderio di vendetta verso quest’ultimo che l’aveva denunziata agli organi superiori per alcune irregolarità nella gestione della struttura”. Per Gesummaria: “la oggettiva offen-sività delle espressioni utilizzate dall’imputata rende ancora più evidente la sussistenza dell’elemento psicologico, non potendo la stessa non essere con-sapevole di ciò e del fatto di attribuire a Potenza condotte mai verificatesi”. Invece per leggere le motivazioni della Cassazione si dovrà attendere qualche settimana.

della Lombardia verrà maneggiato dalle mani di un mastro casaro della Basilicata e diventerà ot-tima mozzarella lombar-do-lucana.

L’iniziativa, sponso-rizzata dalla Coldiretti di Lodi e Milano, è stata vo-luta da Nunzio Andrisani, che da Bernalda è sbarca-to nel Nord. Ovviamente, si potranno gustare altri formaggi, salumi, uova, pasta, pane, olio, miele e ogni meraviglia della cuci-na. L’obiettivo è rivolgersi a persone che vogliano l’alta qualità delle materie prime e dei cibi.

2011-05-22Sequestrato terreno

in contrada Vallone Ca-labrese

Denunciata una per-sona e sequestrato ter-reno di circa un ettaro in contrada Vallone Ca-labrese trasformato in una discarica abusiva di rifiuti da demolizio-ne. L’operazione è stata svolta dai Carabinieri del Nucleo Operativo Eco-logico che hanno posto i sigilli davanti al cancello. Gli uomini del NOE han-no trovato terre e rocce da scavo, miste a rifiuti da demolizione, per una volumetria complessiva stimata in circa 5.800 metri cubi, realizzando di fatto una discarica abusi-va di rifiuti speciali. Una persona è stata denun-ciata per violazione della normativa ambientale. In corso indagini per sta-bilire la provenienza dei rifiuti.

2011-05-22In manette 41enne

con 60 grammi di coca Maurizio Finzi, 41

anni, di Potenza accusa-to di detenzione ai fini di spaccio, è stato arrestato dai Carabinieri del Co-mando Provinciale. Fer-mato a un posto di bloc-co, aveva circa 60 grammi di cocaina a bordo della sua autovettura. è stata quindi perquisita anche la casa dove risiede dove, sempre i carabinieri, han-no trovato: delle bustine e delle lamette utilizza-te per il taglio della so-stanza stupefacente, un bilancino di precisione, un piatto sul quale c’era dell’altra cocaina. Con il quantitativo di cocaina sequestrato, sarebbe sta-to possibile confezionare circa 150 dosi che una volte rivendute avrebbe-ro fatto incassare all’uo-mo una somma pari a circa 7.000 euro.

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Edinburgo Ippica, gioca 1 sterli-na e vince 400mila euro

Ha azzeccato sette cavalli vincen-ti nelle corse della giornata con una giocata da una sola sterlina. Così uno scommettitore scozzese baciato dalla fortuna si è aggiudicato il superpre-mio di oltre 400 mila euro.

Frauenfeld Svizzera, fulmine in campo. Tre feriti durante partita

Si è abbattuto sul campo da calcio durante la partita di seconda divisio-ne tra Sirnach e Weesen. Un fulmine ha scaraventato a terra sette persone: tre di loro sono state ricoverate per ac-certamenti. Match sospeso.

Londra È figlio di genitori neri, nasce bianco e biondo

Mamma e papà sono di colore, lui è bianco e biondo. Eppure non è albi-no, non ha antenati bianchi ed è sen-za dubbio “legittimo”, perché i tratti sono quelli di famiglia. Il caso di Da-niel Tshibangu capita una volta su un milione.

Cambridge Scuola vieta gli shorts, ragazzino mette la gonna

è andato al college con la gonna della sorella per protestare contro il divieto di indossare pantaloni corti. Per Chris Whitehead, 12anni, “vietare gli shorts ai maschi quando le ragazze mettono le gonne è discriminazione”.

berlino Condom in Parlamento, tolti i distributori

Erano stati installati appena una settimana prima, ma il Parlamento tedesco li ha fatti togliere: i dispen-ser di preservativi non erano previsti dal contratto stipulato con l’azienda distributrice, che doveva fornire solo sigarette.

è successosul pianeta Terra

La foto che solo lei è riuscita a scattare

Stephanie Gordon è salita su un aeroplano a New York per andare a trovare i suoi genitori a Palm Beach, in Florida. Durante il volo, i passeg-geri hanno avuto la rara opportunità di osservare dall’alto il lancio dello Shuttle Endeavour, partito per la sua ultima missione verso la Stazio-ne Spaziale Internazionale. Gordon ha scattato un paio di fotografie alla scia di fumo creata dall’astronave nei primi secondi dopo il lancio con il suo iPhone e le ha rapidamente condivise su Twitpic, un sito web che consente di caricare le fotogra-fie e di mostrarle poi ai propri con-tatti su Twitter.

Le due fotografie mostrano lo Shuttle in lontananza pronto a supe-rare l’atmosfera terrestre e a prose-guire il proprio viaggio verso l’orbita del Pianeta. Immagini simili erano già state realizzate in passato, ma queste ultime hanno la particolarità di mostrare il lancio in una giornata molto nuvolosa.

Wisconsin un uomo ha mangia-to 25mila “big Mac”

Il record, costruito in 39anni, martedì al McDonald’s di Fond du Lac (Wisconsin), la città del 57enne Don Gorske. Contrariamente alle aspettative, lui è in ottima forma

San Francisco Neonazi ammaz-zato dal figlio di 10 anni

L’estremista Jeffrey Hall, 32 anni, era leader locale di un movimento nazionalsocialista. È stato ucciso dal figlio di 10 anni a cui aveva insegnato a usare le armi. In Usa torna la po-lemica sulla processabilità dei baby-killer.

Washington bussa a cabina dei piloti. uomo arrestato su aereo

Poco prima dell’atterraggio ha tentato di entrare nella cabina dei pi-loti di un volo American Airlines tra Chicago e SanFrancisco. Rager Muri-si, yemenita di 28anni, dice che vole-va andare alla toilette e si è sbagliato. Consegnato all’FBI.

Hangzhou Cina, vende online il suo latte materno

Produce molto latte, più di quanto ne serva a suo figlio. Così, scrive il Global Times, una mamma cinese ha deciso di congelarlo e di venderlo sul web, ma solo agli abitanti della sua città (per evitare che durante il viaggio si deteriori).

Pechino Colpo grosso al Museo della Città proibita

Cofanetti in oro che valgono decine di milioni di dollari. È il bottino rubato dal Museo del Palazzo, nella Città Proi-bita. Il ladro, rivelano le telecamere, si era nascosto nelle sale dopo la chiusura. L’ultimo furto risaliva al 1991.

Dubai Torre più alta del mondo, ar-riva il primo suicidio

Si è gettato dal 147° piano perché - spiega la polizia - il capo non gli avrebbe concesso le ferie. Un giovane asiatico è diventato il primo suicida del Burj Kha-lifa, l’edificio più alto del mondo (828 metri), aperto a Dubai il 4 gennaio 2010.

PRESENTA

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Dario Cassinidal lunedì al venerdì

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me che si prolungano fino a via Ciccotti e via Lazio dalle 14.00 alle 14.30 quando i bus fanno sosta per imbarcare gli studenti universitari ed i pendola-ri.

Le cose peggioreranno ulteriormente quando i fabbricati che hanno pre-so il posto della fornace Ierace saranno ultima-ti, qualche giorno fa si è insediata in un edificio “quasi” pronto una banca ed i pochi parcheggi a ser-vizio del fabbricato sono già pieni, cosa succederà quando saranno ultimati tutti gli edifici? Saranno oltre 400 le unità immobi-liari che sorgeranno, frut-to di una intesa Comune – Privati che è stata fatta passare come riqualifica-zione di quest’area ma che invece gli urbanisti più avveduti e molti cittadini etichettano come ennesi-ma speculazione edilizia nella città vittima del ce-mento. Quel pezzo di via Cavour “ospiterà” tante persone fra abitanti, im-piegati, clienti, avventori che si possono paragonare a tutti gli abitanti di alme-no quattro piccoli centri lucani in via di spopola-mento. Oltre ai fabbricati ad uso privato dovrebbe sorgere un parcheggio ed un collegamento vertica-le con via Vescovado, ma dei lavori per realizzare la parte “pubblica” dell’i-niziativa non v’è ancora traccia.

Fotografa la nostra città, i luoghi brutti, ma anche quelli belli,

ed inviaci le foto ed un breve commento a:[email protected]

Potenza Potenza,che bella città...

Le sofferenze di via CavourVia Cavour è l’anello

di congiunzione fra la parte di città densamen-te abitata, rione S. Maria e tutto il circondario e via Appia che conduce a rione Betlemme e quindi verso le direttrici viarie più im-portanti. Lunga 800 me-tri parte dall’incrocio fra via Mazzini e via Ciccotti a S.Maria e termina nel rondò della chiesa di S. Rocco.

Recentemente, per far posto al mega insedia-mento che sta sorgendo al posto della fornace Ierace, un tratto di 200 mt è sta-to modificato, solo che i lavori sono stati realizzati a pene di segugio, il nuovo tratto di strada si è presto deteriorato e di recente la pavimentazione è stata rappezzata, mentre quan-do piove intensamente si forma un lago che rallenta o blocca del tutto il traffi-co, non si capisce perché non tutto il marciapiedi realizzato è stato pavi-mentato.

Raccogliendo l’invito di una lettrice abbiamo per-corso tutti gli 800 metri di via Cavour partendo da S. Rocco.

Il tratto iniziale è carat-terizzato da marciapiedi molto stretti su cui sono piazzati degli enormi pali della pubblica illu-minazione che a stento consentono il passaggio a persone un po’ più robu-ste del normale. Passando davanti al fruttivendolo non si può fare a meno di notare la catasta di casset-te accumulate sul margine del marciapiedi, meglio non guardare al di sotto del muraglione perché,

VIVI-POTENZAVivere la città di Potenza.

Proposte, proteste e suggerimenti.La piazza virtuale dei potentini.vivi-potenza.ilcannocchiale.it

opportunamente nasco-sti dalla vegetazione, si trovano rifiuti d’ogni ge-nere, tante, ma davvero tante, le discariche nelle scarpate. Il marciapiedi presenta evidenti avvalla-menti in qualche tratto, i cordoli di pietra sono sfaldati per molti metri, ci sono buche qua e la, la ringhiera arrugginita non è a norma, in qualche trat-to la recinzione è in legno ma è altrettanto precaria. All’altezza del distributore di benzina inizia il tratto di marciapiedi costruito nel pezzo di strada varia-to e che risulta privo delle mattonelle per una trenti-na di metri. Proseguendo verso Santa Maria trovia-

mo una piattaforma di cemento che ha ospitato per molti anni un WC pubblico che non ha mai funzionato (per entrarci bisognava pagare), anche in questo tratto le scarpa-te sono in condizioni disa-strose. C’è una pensilina per l’attesa del bus invasa dall’erbaccia e vandalizza-ta dai soliti bulli, due pan-chine, anch’esse immerse nella folta vegetazione. Subito dopo le panchine il marciapiedi s’interrom-pe e i pedoni si devono muovere sul margine del-la carreggiata delimitato da alcune transenne che mostrano evidenti i segni di urti, il tratto di strada è sconnesso e si rischiano

distorsioni alle caviglie; percorsi i pochi metri su strada il malcapitato pe-done dovrebbe percorrere il marciapiedi ma esso è perennemente occupato da auto in sosta, per for-tuna ci si può servire del porticato del fabbricato adiacente. Via Cavour si collega a via Ciccotti nei pressi dell’ormai abban-donata caserma dell’e-sercito tramite un par-cheggio invaso da auto e rifiuti.

Altra criticità segnalata è l’esiguità dello spazio di una fermata di bus utiliz-zata da tantissimi pendo-lari, per lo più studenti universitari che frequen-tano la sede di Macchia

Romana situata a poche centinaia di metri da via Cavour. Su un tratto di marciapiedi è posizionata una pensilina per l’attesa dei bus e solo due pan-chine, intorno alle 14.00 sostano, ammassati uno sull’altro, centinaia di per-sone.

Via Cavour, come altre zone di Potenza, soffre terribilmente di “mal di traffico”, in orari di punta, la mattina dalle 7.30 alle 9.30, all’uscita da scuole e luoghi di lavoro, e nella prima serata, attraversare via Cavour è un autentico tormento, sono centinaia i bus interurbani che tran-sitano su questa strada, si formano code lunghissi-

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“Dalla mia finestra mi è capitato di vedere ragazzini che si salvavano per un pelo dall’essere in-vestiti”, dice Gianfranco Terranova del Comitato di quartiere.

Le strade di Monte-reale nascondono molte trappole. Ad esempio, la serie di vie e viuzze che portano dalla piazzetta del Coni giù, in via Vac-caro. Via dei Ligustri, via dell’Edera, via del Man-dorlo e altre stradine fio-rite in alcuni tratti si re-stringono. In fortissima pendenza le auto sono costrette a brusche fre-nate per evitare scontri frontali o l’investimento di un pedone. Promesse, da parte del Comune, ma da decenni è sempre così. Zona pericolosa e ignora-ta, come se si dovesse at-tendere l’incidente grave per agire.

Ma anche dall’altra parte, via della Pineta,

Viabilità: tanti, troppi rischi per i pedoniLa richiesta: rientrare nella Ztl

Dentro i quartieri :

non esiste uno straccio di marciapiede fino alla sede dell’Enel, sotto al ponte.

E proprio il ponte –

per la toponomastica è la continuazione di via Emanuele Viggiani – è un altro dei punti dolenti

della questione “viabilità” di Montereale.

Considerate le condi-zioni della struttura, nata

nel Ventennio fascista, la si è racchiusa in una serie di impalcature per rimetterla a posto. Poi,

l’idea di abbatterla e rifar-la da capo. “Secondo noi – commenta Terranova – sarebbe un inutile spreco di soldi. Se il ponte è nato per far passare i carri ar-mati depositati dove oggi è la piscina, significa che aveva un coefficiente di resistenza molto elevato. Certo, bisogna effettua-re le verifiche del caso, rimettere in sesto qual-cosa, ma pensiamo che la struttura sia buona. D’altronde, il Comune vuole far partire la Ztl, Zona a traffico limitato, nel centro storico. Noi chiediamo che il parco vi sia ricompreso, innanzi-tutto per non diventare il parcheggio del centro: non sarebbe giusto e la situazione diventereb-be ingestibile. E poi, per limitare il passaggio di mezzi. In questa maniera, penso che il ponte possa essere aggiustato e lascia-to lì dov’è”.

In alto, un esempio di strettoria pericolosa.A destra, via della Pineta senza marciapiedi

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ro si impegnò. “Ci disse – ricorda Terranova – di aspettare un paio di mesi. A oggi, abbiamo atteso un anno e non è accadu-to nulla”. Proprio nulla? “Assolutamente nulla”, ribadisce Terranova, che aggiunge: “Penso faremo in breve tempo un incon-tro tutti noi di Monterea-le per decidere cosa fare. Ci dovranno ascoltare. Altrimenti, noi del comi-tato, che cavolo ci stiamo a fare?”.

Trent’anni fa c’era il trenino dei bambini, un paio di bar in più, i pesci nella fontana. Oggi il tre-nino è solo un lontano ri-cordo, il bar è uno – e per un periodo non c’è pro-prio stato – e i pesci nella fontana non durerebbero un giorno.

Il Parco di Montereale ha un sacco di problemi. Ne parla Gianfranco Ter-ranova, vicepresidente del Comitato di quartiere di Montereale-Murate.

Il principale problema è la viabilità, in partico-lare per quanto riguarda la sicurezza dei pedoni. E a questo problema de-dichiamo un articolo a parte (vedi a fianco).

Ma non è l’unico. E alla fine tutte quante le diffi-coltà vissute dai cittadini che abitano a Montereale – e da quanti vi si recano per passare un paio d’o-re di relax – hanno un comune denominatore: l’abbandono.

“Non esiste alcuna sorveglianza – lamen-ta Terranova – Di sera il parco diventa territorio di bande di schiamazza-tori che arrivano e fanno quello che vogliono. Gio-cano a morra a voce così alta, ad esempio, che non si riesce a dormire. Mai che passi un vigile”.

Terranova chiede la presenza o il passaggio costante di una guardia che dissuada maleducati, sporcaccioni, teppisti e malintenzionati dal tra-sformare Montereale in una terra di nessuno. O, in subordine, un sistema di sorveglianza con tele-camere a circuito chiuso.

L’illuminazione, in alcuni punti, lascia a de-siderare. E si sa che una buona luce è il segreto per rilanciare una zona in declino (per fare un esempio forestiero, Bari Vecchia, anni fa terri-torio di caccia per de-linquenti e off limits per chiunque, ha cominciato a trasformarsi e diventa-re il quartiere chic e fre-quentato di adesso grazie a una buona illuminazio-ne pubblica).

Sono stati piazzati dei buoni giochi per bambi-

ni, alcuni davvero origi-nali. “Ma anche in quel caso – spiega Terranova – se non c’è sorveglian-za, finiscono in balia dei vandali”. E difatti, di due altalene ne rimane una.

Per non parlare del-la condizione del verde: Emilio Salgari, in alcu-ni punti di Montereale, avrebbe potuto trarre facilmente ispirazione per le sue avventure nella giungla orientale. L’erba è tanto alta da togliere

la visuale ai bambini. “Non esiste un giardi-niere – conferma il vice-presidente del comitato di quartiere – che, anche periodicamente, prov-veda alla cura di piante, fiori e alberi”.

Montereale negli anni Settanta era diventato luogo di incontro e con-sumo per i tossicodipen-denti potentini: erano gli anni del buco, dell’eroina come veicolo per abban-donare le incongruenze

sociali, per volare via in una dimensione apolitica e lontana. E si vedevano immagini che rimaneva-no impresse. E oggi?

“Mi hanno detto di aver trovato siringhe qui nel parco – risponde Ter-ranova – In ogni caso, dato il disimpegno di qualsiasi autorità, se non è accaduto, prima o poi accadrà”.

Tra le tante cose su cui puntare il dito, il rifaci-mento di alcuni vialetti.

MonterealeMontereale, il parco dell’abbandono

direttore responsabile Gianluigi Petruccio vice direttore Rocco Pezzano editore consorzio Gruppo Editoriale Lucano redazioni a Potenza via Rocco Scotellaro 7b e centro direzionale Rossellino, tel. 0971 4694 58/66, fax 0971 449 056 Reg.Trib. di Pz n°340 del 16/12/05grafica ed impaginazione Ivan Fabbricatore stampa Martano Editrice srl - Lecce tiratura 26.500 copie distribuzione Pubbli Distribuzione soc. coop.responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Giuseppe Coletta giornalelucano.it | [email protected]à > imprese private 0971 46 94 58 • enti pubblici, società a partecipazione pubblica, finanziaria e legale 0971 46 94 66testata “Il Balcone del Conte”

Il tono di Terranova si fa ironico: “Se stessimo a Roma, forse il travertino andrebbe anche bene. In questo parco non ha proprio senso. Le lastre di pietra di prima erano molto meglio. Quando gelerà e quel marmo si ghiaccerà, forse ci si ren-derà conto dell’errore commesso”.

Il comitato tempo fa inviò una serie di propo-ste e richieste al Comune. Il sindaco Vito Santarsie-

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sono “obiettivo”di Pasquale D’Aquino

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V.I.P. (Very Important Potentini)

Se si dicesse che Se-natro Colucci – il primo parrucchiere unisex della storia potentina – è un uomo senza peli sulla lingua, dato il mestiere che ha fatto per quasi sessant’anni sembrereb-be una presa in giro. Ma di certo questo signore, classe 1938, che a 14 anni già ha cominciato a versare contributi Inps lavorando a bottega, non la manda a dire.

E il carattere gentile ma irruento è stato una costante della sua vita, cominciata a Missanello in Val d’Agri, proseguita a San Chirico Raparo – paese della fidanzata, poi moglie, in cui nel 1952 si mise a lavorare – e stabi-lizzatasi a Potenza.

Qui arrivò nel 1972, dopo che una lunga nevi-cata – e un avventuroso rientro a casa – lo con-vinse, insieme al deside-rio del figlio di studiare, a trasferirsi.

Gli inizi non furono tutti rose e fiori, fra locali da trovare – si insediò in un salone di automobili – e permessi da ottene-re. Proprio la difficoltà di avere il sospirato fo-glio di carta dalla Ca-mera di commercio – a causa della tignosità di un dipendente che non voleva firmarlo – fece emergere l’animosità di Senatro. Che, nonostan-te una statura non da marcantonio, fece irru-zione nell’ufficio del re-calcitrante funzionario, lo prese per il cravattino e – non fosse stato per l’intervento della moglie – gli avrebbe fatto passa-re un brutto quarto d’o-ra. Per la cronaca, il pro-blema si risolse il giorno stesso.

Ma non era la prima volta che Senatro Colucci aveva a che fare con l’ot-tusità della burocrazia. Anche a San Chirico Ra-paro il sindaco gli aveva fatto una piazzata pub-blica perché aveva aperto una finestra nel bagno del locale in cui stava rea-lizzando il salone. E lui lo aveva bellamente man-dato a quel paese.

A Potenza, quello che emerse di Colucci non fu tanto il pepe del carat-tere quanto la sapienza delle mani. A parte che un salone Uomo-Donna non si era mai visto,

arrivavano messe in pie-ga di ogni sorta – a bot-tega da Senatro cresceva un’altra persona: Stella Laura, la figlia. Oggi – dopo aver respirato per anni gli odori e gli umori del mestiere, comune an-che alla mamma – gesti-sce lo stesso salone di via Mazzini e ha una serie di collaborazioni presti-giose. Ad esempio, con Rai International: cura trucco e acconciature per numerosi documentari.

e la novità attirava, e tanto. Ma poi Senatro affinò l’arte di conosce-re il cliente, di avviarlo a conversazione anche quando era di quelli che si siedono sulla poltrona del parrucchiere, danno due indicazioni veloci, stanno zitti per un’ora, poi si alzano, pagano e se ne vanno. “Farli apri-re, sorridere – racconta il parrucchiere – non serve solo a prendere confidenza: se il cliente

Oggi Senatro non può più far svolazzare le for-bici sulla testa dei suoi clienti: una cataratta non gli consente di avere l’occhio di un tempo. La figlia è degna continua-trice della tradizione di famiglia (un figlio inve-ce mise le cose in chia-ro quando aveva pochi anni: il papà, che lo ave-va portato a bottega, gli aveva chiesto di spazzare via con la scopa i capelli per terra. E lui aveva ri-

è troppo silenzioso, non ti spiega nemmeno come vuole l’acconciatura. Se ne va scontento e non lo rivedi più”. Ed è così che nel tempo ha imparato a sciogliere il nodo alla lin-gua di professori univer-sitari, viceprefetti e altri “orsi” potentini.

Nel frattempo – men-tre le abitudini cambia-vano, i fricchettoni degli anni Settanta non si fa-cevano più crescere i ca-pelli “come le femmine”,

sposto: no, dai papà, non mi va. E da allora, capito-lo chiuso. Oggi è un bra-vo informatico).

Intanto, da una delle poltrone si alza una si-gnora. Porta un bel taglio scalato che valorizza i ca-pelli brizzolati. Si presen-ta. E prima di dirti che si chiama Rosa Onofrio, ti spiega: sono cliente di Senatro. Da una vita.

[[email protected]]

Senatro: tempra di ferro, mani di vellutodi Rocco Pezzano

Nelle foto in alto, Senatro Colucci, con la figlia Stella, “oggi”.

Nella foto appena sopra, c’è il pro-tagonista della storia, Senatro Co-lucci, mentre si fa scherzosamente acconciare i capelli da un cliente, negli anni Settanta.A destra, c’è lo stesso Senatro Co-lucci nel giorno del matrimonio con la moglie, Wanda Rosa Di Pierro, il 21 giugno 1960.A sinistra, la figlia, Stella, negli anni Settanta.

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permettere al consumatore di verificare la “convenienza” o meno del prodotto;• per la pasta di grano duro vengono rilevate le seguenti marche: Barilla, Amato e Divella (tra queste viene

individuata la marca che ha il prezzo inferiore);• il prezzo più basso di ciascun prodotto viene evidenziato;• i prodotti in offerta vengono specificatamente segnalati;

• gli esercizi commerciali sono scelti tra quelli già inseriti nel progetto “Sms Consumatori”;• gli esercizi commerciali che intendono far parte del progetto di rilevazione possono farne richiesta alla sede di

Potenza dell'ADOC Basilicata;• sul nostro sito www.adocbasilicata.org sono riportati tutti i prodotti e tutti gli esercizi commerciali oggetto

della rilevazione;• l'ADOC Basilicata non riceve alcun compenso e/o contributo per tale attività in quanto svolta in maniera

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Pane di semola di grano duro 1 kg 1.90 1.80 1.80 1.80 2.20 1.60* 2.60 1.60* 1.80

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Uova di gallina 6 pezzi 0.95 1.24 0.79 0.89 0.99 0.75* 0.89 0.75* 0.79

Scamorza 1 kg 9.89 8.90 8.90 8.20 5.99* 8.49 8.29 8.00 8.30

Petto di pollo 1 kg 8.99 9.99 7.90 8.99 - 7.99 8.35 8.80 8.90

Salsiccia di maiale 1 kg 4.99* 4.18* 6.50 5.59 - 6.89 6.90 7.35 7.50

Trota 1 kg - - - 4.59* - 6.50 6.50 - -

Cozze 1 kg - - - 1.89 - 2.50 2.50 - -

Vongole 1 kg - - - 9.90 - 6.90* 10.00 - -

Piselli 1 kg - 2.98 2.99 1.99 - - 2.69 - 1.99

Pomodori insalatari 1 kg 1.99 2.28 1.59 1.95 1.39 2.49 1.99 0.99* 1.59

Zucchine 1 kg 0.99* 1.48 1.39 0.99* 1.45 1.49 1.59 1.29 0.89*

Spinaci 1 kg - - 2.59 1.65 2.59 2.49 - 1.35 1.89

Fragole 1 kg 4.16 3.56 - 3.90 3.99 3.90 3.58 3.59* 3.38

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per lo spiritodi Maria De Carlo

La vignettadi Mario Bochicchio

mariobochicchio.blogspot.com

Come cerbiatti impau-riti arrivano incollati alle gambe di mamma e papà nel reparto di pediatria. Ma è un po’ così ogni volta che si deve andare dal dot-tore. In Ospedale la cosa è più problematica. Eppure quegli occhioni impauriti si tranquillizzano quando nel-la sala d’attesa si spalanca una stanza che fa dimenti-care di essere in un luogo di cura. Disegni colorati tap-pezzano i muri, palloncini, giocattoli e due simpatiche volontarie pronte ad acco-glierle al tavolo con tanto di carta e pennarelli. Ci sono anche libri e fumetti da sfogliare e allora…..torna il sorriso. Un grazie davvero sentito va fatto ai volontari della Fondazione Abio Italia (per il bambino in ospedale) che con la società italiana di pediatria è presente anche nel San Carlo di Potenza. Annalisa e Laura (due dei numerosi volontari incon-trate al San Carlo) credono in questo progetto e hanno scelto di mettere a dispo-

sizione dei bambini e delle famiglie un po’ del loro tem-po. Il volontariato è e resta una delle forme più alte di civiltà perché fondato sull’a-more gratuito e disinteres-sato. L’Abio con la Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti (Carta che fa ri-ferimento alla Convenzione internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adole-

scenza del 1989, ratificata da tutti i Governi europei, e che si ispira alla Carta di Each redatta nel 1988) vuo-le contribuire a creare un “ospedale migliore” e alla qualità dell’ambiente “che comprenda il gioco, il sor-riso, i colori”, così come si legge nella brochure.

[maria.decarlo @giornalelucano.it]

L’Abio e i volontariper far sorridere i bambini

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La basilicata è la re-gione in cui, nel 2009, si è verificato il maggior aumento di suicidi in Italia. Lo dice l’ultimo rapporto dell’Eures in materia. In generale, nel Paese crescono i suici-di. Nel 2009 sono stati 2.986, il 5,6% in più ri-spetto all’anno prece-dente. Tra i disoccupati, ce n’è uno al giorno che decide di farla finita. Il rischio è più alto tra ve-dovi e separati.

Per quanto riguarda il territorio lucano, si è registrato un incremen-to a tre cifre percentuali: +105%, passando da 20 suicidi nel 2008 a 41 nel 2009 (la media di au-mento in Italia è stata del 5,6 %).

Ma, a leggere più nel dettaglio la versione in-tegrale del Rapporto Eu-res – i lanci giornalistici hanno riguardato solo la sintesi stampa – si sco-prono anche altri aspetti sulla situazione lucana.

Innanzitutto, il raf-fronto degli anni che

lo sapevate che...Suicidi. Incremento record

in basilicata (Eures)vanno dal 2005 al 2009. Nel 2005, ogni centomi-la abitanti in Basilicata ci sono stati 4,9 suici-di; 4 nel 2006; 4,9 nel 2007; 3,4 nel 2008; 6,9 nel 2009. La media del quinquennio è di 4,8. In Italia, nello stesso perio-do, è stata di 4,9.

Ma la situazione è sta-ta assai diversa nelle due province: mentre in quel-la di Potenza si è registra-ta una media di 4 suicidi ogni centomila abitanti, in provincia di Matera la media è salita a 6,5. Di qui, l’innalzamento della media lucana.

Nel rapporto Eures si traggono, tra le altre, que-ste conclusioni: “Ciò che sembra caratterizzare il fenomeno suicidario nel 2009, come visto anche in precedenza, è la sua forte interdipendenza con la crisi economico-oc-cupazionale”. Ma si tratta di analisi da prendere con le pinze e che analizzere-mo, nei prossimi numeri, con l’aiuto di specialisti del settore.

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