00 27/09/2005, R. Tartaglia, La gestione del rischio in sanità Lorganizzazione della gestione del...
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1127/09/2005, R. Tartaglia, La gestione del rischio in sanità
L’organizzazione della L’organizzazione della gestione del rischio clinicogestione del rischio cliniconella Regionenella Regione Toscana Toscana
Riccardo Tartaglia
L’organizzazione della L’organizzazione della gestione del rischio clinicogestione del rischio cliniconella Regionenella Regione Toscana Toscana
Riccardo Tartaglia
La gestione del rischio in sanità27/09/2005
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The Ergonomics (or Human Factor)
27/09/2005, R. Tartaglia, La gestione del rischio in sanità
“We cannot change the human beingsbut we can change the conditionsunder they work”
(James Reason, 2003)
We must build systems that are fitted to workers and not workersto be fitted to systems
3327/09/2005, R. Tartaglia, La gestione del rischio in sanità
Quality
ERGONOMICS
Safety
Ergonomics between Quality and Safety
Santiago CalatravaAlamillo Bridge/Cartuja Viaduct, 1987-92 Siviglia, Spagna
4427/09/2005, R. Tartaglia, La gestione del rischio in sanità
Ergonomics and Humanization
Care
HUMANIZATION
Cure
Il Ponte Vecchioattribuito a Neri di Fioravante, 1345
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Il rischio clinico in Toscana
Il Servizio Sanitario Regionale spende circa 40 milioni di euro per assicurare la responsabilità professionale degli operatori
Non esisteva un sistema informativo regionale per il monitoraggio dei sinistri e di incident reporting
Alcuni ospedali hanno difficoltà a trovare una compagnia disposta ad assicurarli
Molte buone pratiche di gestione del rischio nelle strutture sanitarie
Costituzione del Centro regionale per la Gestione del Rischio Clinico e la Sicurezza del Paziente
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La gestione del rischio clinico in Toscana
Mission
Promuovere la cultura della comunicazione e gestione dei rischi, con il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema sanitario nelle iniziative per la sicurezza del paziente
Goals
Medio termine> il sistema GRC in ogni azienda
Breve termine> Campagne per la sicurezza del paziente
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La gestione del rischio clinico in Toscana
Approccio interdisciplinare
Ergonomia e Fattore Umano
Studi organizzativi
Scienze della Comunicazione
Sanità pubblica
Design
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La gestione del rischio clinico in Toscana
Ogni azienda è tenuta ad avere:
Un Clinical Risk Manager
Un gruppo aziendale GRC
Il comitato per la sicurezza del paziente
Un programma condiviso di formazione GRC
Area vasta coordinamento gestione rischio clinico polizze e acquisti
Delibere G.R. N. 1387 del 27/12/2004 e N. 657 del 20/06/2005
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La gestione del rischio clinico in Toscana
Promuovere una nuova cultura
Step 1
Impegno pubblico dei leaders
Step 3
La GRC come pratica
Step 2
Training
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Il sistema GRC
Identificazione dei rischi
Clinical Audit
M&M review
Incidents reporting
Reclami e denunce
Dati amministrativi
Media e pubblico
Miglioramento continuo della qualità
Analisi dei rischi
Prevenzione dei rischi
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Istruzioni per l’uso del CA
- Casistica selezionata sui cosiddetti near misses oppure su casi già valutati dalla magistratura a meno che non si proceda all’audit soltanto per problematiche organizzative.
- L’audit non è in alcun modo elemento costitutivo della cartella clinica in quanto non legato alla gestione del caso.
- L’audit si compone di una parte retrospettiva di analisi e di riflessione e in una parte propositiva; solo questa è inviata alla direzione sanitaria.
- L’audit è una riflessione clinico scientifica e non ha alcuna funzione certificatoria, cosicché i professionisti partecipanti non rivestono qualifica di pubblici ufficiali.
- L’audit può essere richiesto da qualsiasi professionista abbia partecipato a un caso.
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Campagne 2005
Prevenzione infezioni ospedaliere > “le mani pulite”
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Campagne 2005
Prevenzione infezioni ospedaliere > “antibiotico giusto al momento giusto”
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Campagne 2005
Prevenzione errori di terapia > “scheda terapeutica unica”
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Campagne 2005
Prevenzione errori di terapia > “farma-memo”
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Verso un sistema integrato di gestione degli EA
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Primi risultati
In ognuna delle 16 aziende toscane
nominato e formato il clinical risk managercostituito il comitato per la sicurezza del paziente formati oltre 200 componenti gruppi aziendale GRC attivato il coordinamento area vasta per coperture
assicurativeprogrammi di formazione iniziati per i facilitatori e per gli
operatori delle aree a maggior rischio l’analisi degli eventi avversi è obbiettivo di budget realizzato un seminario di lancio in ogni aziendarealizzato database gestione sinistri e contenzioso
regionale
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Considerazioni finali
I professionisti della sanità sentono il bisogno di cambiamento
La Gestione del Rischio Clinico è una responsabilità di tutti, quindi deve essere partecipativa per rinforzare la fiducia tra aziende, professionisti e pazienti
La riduzione del rischio deve tradursi in minori costi assicurativi da reinvestire in qualità
Iniziamo diffondendo le buone pratiche (M&M, CA ecc.)
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Grazie per l’attenzione
“I problemi che abbiamo oggi non saranno mai risolti all’interno della stessa cultura che li ha generati”