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AlluminioUtile in cucina ma con cautela

Tunnel carpaleQuando la mano si addormenta

CongiuntiviteProteggere gli occhi dall’allergia ai pollini

È tempo di rifiorireCome attenuare i dolori del cicloCombattere l’acne con la bardana

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Ma anche: la polmonite da piuminoi vantaggi del digiuno e molto altro

Tornano i pollini, tornal’irritazione degli occhi

Che cosa fare se la manoformicola e si intorpidisce

Per i fastidi delle mestruazioniutili farmaci senza prescrizione

È bene usarlo in mododa evitare che passi nei cibi

I parassiti di cani e gatti: portanodisturbi e infezioni, anche all’uomo

Specialistica ambulatoriale gratisma non i farmaci: chi ha diritto

Aiuta a contrastareacne e dermatiti

No, troppa nuoce Sempre meno Una malattia che non esiste

Curarsi senza ricettaUna fastidiosa compagnia che si ripresenta puntuale di mese in mese. Per molte donne il dolore chesi associa al ciclo è un’abitudine con la quale dover convivere periodicamente per alcuni giorni, nontanto invalidante da impedire le attività quotidiane ma disagevole quanto basta per rendere tuttoun po’ più complicato. Per alleviarlo, come vedremo in questo numero di ,ci sono diversi accorgimenti, e poi si può far ricorso a farmaci sicuri e collaudati come quellidi automedicazione, che non richiedono la ricetta del medico e possono essere consigliatidirettamente dal farmacista. Pur sempre medicinali, in ogni caso, e per questo èimportante attenersi ai suggerimenti dello stesso farmacista e leggere con attenzione ilfoglietto illustrativo.Ma farmaci di libera vendita - riconoscibili dal bollino con un viso sorridente stilizzatosopra una croce rossa - sono utilizzabili anche per vari altri disturbi: due, dei quali puretratteremo, sono da un lato le congiuntiviti allergiche tipiche della primavera e ingenerale del periodo in cui maggiormente circolano i pollini, dall’altro i sintomi prodottidalla sindrome del tunnel carpale, quella compressione del nervo mediano, a livello delpolso, che si manifesta con formicolio, intorpidimento, dolore a gran parte della mano.E altri prodotti con attività farmacologica che si possono assumere senza la prescrizionemedica sono quelli erboristici: stavolta, nella consueta rubrica, prenderemo in esamela bardana, erba molto comune che può risultare utile, assunta per bocca o perapplicazioni locali, nel contrastare acne, dermatiti, foruncolosi.Parleremo anche dell’alluminio, che è prezioso in cucina ma può nasconderequalche insidia: il Ministero della salute sta mettendo sull’avviso con

suggerimenti per un corretto impiego. E poi altri argomenti,compresi quelli con cui sfatare alcune diffuse errate

convinzioni. Insomma, buonalettura.

Dormire male per lunghi periodi può aumentare il rischiodi sviluppare demenza. È emerso in occasione di unincontro nel Milken Institute a Washington. “I disturbi el’insufficienza di sonno contribuiscono all’Alzheimerdecenni prima che le persone sviluppino i disturbi”, haspiegato Ruth Benca, dell’Università della California, aIrvine. Un suo lavoro ha evidenziato la relazione tra ilsonno, in particolare quello profondo noto come REM, e losviluppo della demenza più avanti nella vita: le persone ilcui sonno è peggiore tendono ad avere, nel liquido checirconda il cervello, accumuli maggiori di proteineassociate alla malattia (chiamate amiloide e tau). Studisuccessivi hanno dimostrato che il sonno può smaltirealcuni di questi accumuli. Con un’altra ricerca si è visto, in un gruppo diultrasessantenni, che quanti impiegavano più tempo aentrare nel sonno REM e sognavano di meno avevano unelevato rischio di sviluppare demenza. I ricercatori del National Institutes of Health di Bethesda,nel Maryland, poi, hanno osservato livelli più elevati diamiloide tra coloro che la notte precedente avevanoaccettato di essere svegliati ogni ora.Un gruppo della Washington University School ofMedicine, infine, ha scoperto che gli anziani con una fase

REMminoredurante ilsonno hanno maggiori quantità di proteina tau, e che lepersone con Alzheimer hanno cicli di sonno interrotto. Insomma: dormire a sufficienza giova alla salute cognitiva.

Dormire poco aumentail rischio di Alzheimer

che può essere didue tipi: quello in cui tutti i pasti vengano consumati, ogni giorno, nell’arco di 6-8 ore, mentre si digiuna per le restanti18-16 ore; oppure il cosiddetto digiuno intermittente 5:2, nel quale in due giorni della settimana cisi limita a un solo pasto, attuando una dieta normale per i restanti 5 giorni. La Johns HopkinsMedicine di Baltimora ha revisionato una vasta mole di studi condotti sull’argomento negliultimi 25 anni, giungendo alla conclusione che il digiuno a intermittenza può modificare ifattori di rischio di obesità e diabete, abbassando la pressione sanguigna, il battitocardiaco a riposo, il colesterolo, la glicemia, l’infiammazione. In particolare duestudi condotti su 100 donne in sovrappeso nello University Hospital of SouthManchester, nel Regno Unito, hanno mostrato che chi adottava il digiuno 2 giornisu 7 perdeva tanto peso quanto chi seguiva una dieta ipocalorica, con migliorivalori di insulina e di grassi nel sangue. Inoltre, studi preliminari suggerisconoche il digiuno a intermittenza possa giovare anche alla salute del cervello.

per conto dellemultinazionali farmaceutiche. Ma c’è pure - secondo un’analisistilata dal canale televisivo Nbc News - quella che vuole cibi earomi come lo zenzero più efficaci della chemioterapia, oquella per cui i noodle precotti aumentano il rischio ditumori. Sono contenute, tra l’altro, in 50 articoli che da solihanno generato oltre 12 milioni tra condivisioni, reazioni,commenti sul web, principalmente su Facebook.Secondo l’emittente americana, l’80% delle persone utilizzaabitualmente il web per cercare informazioni che riguardano lasalute. L’impatto che possono avere sulla vita reale fake news

riguardanti questo tema è dunque dirompente. La NBC haconsiderato solo gli articoli che hanno generato almeno 25 mila

click tra commenti, condivisioni e reazioni online. Tra le fake news piùpopolari c’è pure quella su un vaccino per il cancro del seno.

Un gruppo di medicidell’Aberdeen Royal Infirmary, in Scozia, ha segnalato per la primavolta un caso di questo genere, ed esortano i colleghi a considerare

questa possibilità di fronte a pazienti con un’inspiegabile difficoltàrespiratoria, accompagnata da sudorazione notturna, tosse secca, respirocorto. I medici ritengono che questa polmonite da ipersensibilità, da cuipossono alla lunga derivare cicatrici nei polmoni, dipenda da una rispostaimmunitaria. “Gli operatori sanitari”, fanno notare, “di solito chiedono aipazienti con sintomi respiratori se hanno in casa animali domestici, e inparticolare uccelli. Ma di solito non si domanda dell’esposizione allepiume di uccelli contenute in piumoni e cuscini.”

disturbioculari che spesso si ripresentano nella stagione della

fioritura, provocati da allergie che si può riuscire a tenere a bada.

na fastidiosa irritazione agliocchi, che si ripresenta ognianno in primavera e ingenerale nel periodo della

fioritura: probabilmente si tratta diuna congiuntivite allergica, vale adire un’infiammazione dellacongiuntiva (la membrana mucosache riveste la parte bianca dell’occhioe la superficie interna delle

palpebre), causata da una eccessivasensibilità a sostanze estranee,spesso i pollini di alcune piante.Esistono varie forme cliniche dicongiuntivite allergica: stagionale,perenne, atopica, gigantopapillare(tipicamente associata all’uso di lentia contatto), da contatto. Tuttepresentano un certo grado diinfiammazione e tendono a

ripresentarsi in forma più o menoaccentuata a seconda dei periodidell’anno.• il prurito è il più comune eimportante; può durare da pochisecondi ad alcune ore o, in casilimite, persistere diversi giorni;• gonfiore palpebrale;• lacrimazione;

Tornano i pollini, tornal’irritazione degli occhi

Congiuntivite

• bruciore;• arrossamento oculare. le allergie ocularicolpiscono il 15% della popolazione.L’allergia congiuntivale può essereacuta o cronica e, in una metà circadei casi, è associata alla riniteallergica.Spesso sono colpite persone chehanno già tipiche manifestazioniallergiche: rinite stagionale, febbreda fieno, asma bronchiale, orticaria,dermatite atopica, allergia a cibi obevande. la fa l’oculista,esaminando gli occhi con la lampadaa fessura per verificare eventualisegni di allergie (come la dilatazionedei vasi sanguigni sulla superficieoculare). I segni obiettivi piùcaratteristici sono l’arrossamentodella congiuntiva, la presenza dipapille ingrossate sotto le palpebre,una secrezione filamentosa e viscosa. i rimedipiù efficaci, come quelli suggeritidall’Agenzia internazionale per laprevenzione della cecità (tabella adestra), mirano a evitare il contattocon i pollini o altre sostanze cheprovocano l’allergia; ma c’è anche lapossibilità di trattamenti - per lo piùsintomatici - con farmaci, anche diautomedicazione (riquadro nellapagina precedente).Per i bambini, oltre agli accorgimentivalidi per gli adulti, è importante:• impedire lo sfregamento degli occhicon le mani sporche, anche inpresenza di un forte prurito (siprevengono così infezioni e piccolitraumi alla cornea);• evitare rigorosamente l’esposizioneal fumo di tabacco, che favorisce lacomparsa dell’allergia nel bambino arischio, già durante la gestazione. Lostesso vale per il fumo attivo negliadolescenti.

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ormicolii, intorpidimento edolore alla mano e al bracciosono le manifestazioni checaratterizzano la sindrome del

tunnel carpale, una condizionepatologica dovuta alla compressionedel nervo mediano che decorre lungoil braccio e raggiunge le ditapassando all’interno di uno strettocanale (il tunnel carpale appunto) alivello del polso. Poiché, nellamaggior parte dei casi, il disturbo siaccentua con il passare del tempo, èimportante accertare la sindrome ecurarla prima possibile.

I sintomi si manifestano,generalmente, in maniera graduale ediscontinua; se si dorme con il polsopiegato possono peggiorare nelle orenotturne. I più comuni includono:• formicolio e ridotta sensibilità nelledita della mano (escluso il mignolo,che non è innervato dal mediano), inalcuni casi associati a dolore, etalvolta a sensazioni di scossaelettrica; i disturbi, che possonodiffondersi lungo il braccio verso laspalla, spesso si manifestano quandosi tiene in mano per un tempoprolungato un oggetto, per esempio

il volantedell’automobile, il telefono o ilgiornale;• debolezza e intorpidimento dellamano, e in particolare del pollice: lapresa diviene più debole, tanto che,anche per la ridotta sensibilità delledita, alcuni oggetti possono nonessere trattenuti.Qualsiasi agente che comprima oirriti il nervo mediano nello spaziodel tunnel carpale può provocare ildisturbo (tabella nella paginasuccessiva). Nella maggior parte deicasi si sommano più cause.

Tunnel carpaleChe cosa fare se la manoformicola e si intorpidisce

possono provocare una compressione del ‘nervo mediano’ in uno stretto passaggio all’altezza del polso. Precauzioni e terapie aiutano ad attenuare il disturbo.

Nelle fasi iniziali i disturbi possonoessere alleviati con sempliciaccorgimenti (riquadro nella paginaprecedente). Tuttavia, il protrarsidella pressione sul mediano puòdanneggiare il nervo e peggiorare isintomi: in alcuni casi, al fine diprevenire un danno permanente alnervo, è necessario l’interventochirurgico.

Non esistono strategie comprovateper prevenire la sindrome del tunnelcarpale, ma si può cercare di ridurre latensione di mani e polsi, per esempiocon gli accorgimenti suggeriti dallaMayo Clinic statunitense. se il lavoro prevede unregistratore di cassa o una tastiera, adesempio, premere i tastidelicatamente; per una prolungatascrittura a mano, utilizzare unapenna grande con un adattatore aimpugnatura morbida che la ingrossie con inchiostro ben scorrevole. distenderee piegare delicatamente mani e polsiperiodicamente; quando possibile,alternare attività diverse. Ciò èparticolarmente importante se siutilizzano apparecchiature chevibrano o che richiedono grandeforza. una posizionecentrale rilassata è la migliore.Posizionare la tastiera all’altezza delgomito o leggermente più in basso. una errataporta le spalle in avanti, accorciandoi muscoli del collo e delle spalle ecomprimendo i nervi nel collo; ciòpuò influire su polsi, dita e mani. che sia comodo e non sforziil polso.

è piùprobabile che si sviluppi dolore erigidità alla mano se si lavora in unambiente freddo; se non si riesce a

controllare la temperatura durante illavoro, indossare guanti senza ditaper mantenere il calore di mani epolsi.

da contrazionidolorose sono un problema molto frequente.

Se non dipendono da malattie non devono allarmare.Si possono trattare con farmaci senza obbligo di ricetta.

e soffre la maggior partedelle donne, con un disagioa volte accentuato al quale,però, di solito non

corrisponde una condizionepatologica. Il dolore mestrualeassociato al ciclo mensile(dismenorrea) si manifesta con

contrazioni dolorose nella partebassa dell’addome, che possonodiffondersi fino alla schiena e allecosce. Il dolore può essere intenso,oppure meno forte ma costante e puòvariare tra un mese e l’altro. Inoltre,in alcuni casi, può presentarsi anchein assenza di mestruazioni.

Nei giorni del ciclo laparete dell’utero subisce energichecontrazioni che hanno lo scopo difavorire l’espulsione del tessutopresente all’interno dell’organo. Ciòprovoca compressione dei vasisanguigni, con la conseguenza che siarresta temporaneamente l’afflussodi sangue e quindi l’apporto diossigeno all’utero; a causa di ciò, iltessuto uterino rilascia sia alcunesostanze chimiche che provocanol’insorgenza del dolore, sia altresostanze, dette prostaglandine, che,se prodotte in abbondanza,stimolano maggiormente lacontrazione muscolare, accrescendocosì la sensazione di dolore.In una ridotta percentuale di casi, ildolore mestruale può dipendere damalattie preesistenti o daparticolari condizioni comel’impiego della spirale intrauterina(tabella a fianco). Si parla allora didismenorrea secondaria, checolpisce, in genere, le donne tra i 30e i 40 anni; in questi casi si possonopresentare:• variazioni di intensità e durata deldolore mestruale rispetto alla

Doloridi quei giorni

normalità;• irregolarità del ciclo mestruale;• sanguinamento tra unamestruazione e l’altra;• secrezione vaginale densa emaleodorante;• dolore durante i rapporti sessuali.In presenza di simili disturbi è benerivolgersi al medico, così comequalora il dolore sia molto intenso ole mestruazioni abbondanti. Inalcuni casi, per accertare le causepuò essere necessario sottoporsi aispezioni manuali del ginecologo o aindagini strumentali. Il dolore si manifesta disolito alla comparsa delsanguinamento, anche se in alcunicasi può presentarsi anche nei giorniche precedono l’inizio dellemestruazioni. In genere, dura dalle48 alle 72 ore, ma può permanereanche oltre ed essere più intensoquando il flusso mestruale diventapiù abbondante. Durantel’adolescenza, le mestruazioni sonospesso dolorose. Se non è provocatoda malattie preesistenti, il doloremestruale tende ad attenuarsi neglianni e in seguito a gravidanze. Per attenuare il fastidio,può risultare utile assumere farmaci(riquadro a fianco), oltre che attuareaccorgimenti come quelli suggeritidall’Istituto superiore di sanità(tabella a fianco). Il doloremestruale non ha effetti sulla fertilità,a meno che non sia secondario amalattie, come l’endometriosi el’infiammazione pelvica, che possonocausare danni o ispessimenti neltessuto delle tube di Falloppio o delleovaie, tali da impedire allo sperma diraggiungere la cellula uovo. Fibromi e adenomiosi possonoprodurre danni del tessuto uterino ecausare mestruazioni abbondanti.

rova largo impiego nelsettore alimentare per larealizzazione di imballaggi erecipienti destinati a venire

in contatto con gli alimenti, come

pentole, padelle, caffettiere, fogli peravvolgere, vaschette monouso e cosìvia. Per questo l’alluminio è unmateriale molto presente e di grandeutilità in cucina.

Però il suo uso va attuato con alcunecautele, che il Ministero della saluteha fatto oggetto di una campagna diinformazione dopo averapprofondito - con il proprio

negli alimentiè possibile, soprattutto in

certe condizioni. Considerata lapossibile tossicità, il Ministero della

salute invita a usare alcune precauzioni.

Alluminio in cucinacon cautela

Comitato nazionale per la sicurezzaalimentare e con l’Istituto superioredi sanità - l’esposizione deiconsumatori a questo metallo perfenomeni di migrazione nei cibi dautensili o imballaggi.Un inconveniente, questo, che si puòprevenire attraverso sempliciaccorgimenti (tabella a fianco),considerato che il rilascio dialluminio è condizionato dallemodalità di uso e da altri fattoricombinati, quali il tempo diconservazione, la temperatura, lacomposizione dell’alimento.Va detto che nelle persone sane latossicità dell’alluminio (riquadronella pagina precedente) è limitata,per via alimentare, grazie allo scarsoassorbimento e alla rapidaeliminazione di questo metallo. Piùvulnerabili sono i soggetti condiminuita capacità di eliminazioneattraverso i reni, per i quali si puòcreare, in seguito all’assunzione didosi anche modeste ma ripetute, unaccumulo del metallo nei tessutiesposti agli effetti negativi: • bambini sotto i 3 anni;• anziani sopra i 65 anni;• soggetti con malattie renali.Tra questi, i bambini sono il gruppomaggiormente a rischio, perché:• l’assunzione giornaliera risulta, intermini di concentrazione,particolarmente elevata (i piccoliintroducono, in proporzione al peso,più cibo rispetto ai grandi);• i reni, che eliminano questometallo, sono ancora immaturi;• sotto i tre anni, il sistema nervoso èpiù suscettibile agli effetti tossicidell’alluminio.Anche le donne in gravidanza vannoconsiderate a rischio, per unapossibile azione tossicadell’alluminio sul feto.Alcuni studi su alimenti avvolti in

fogli di alluminio e sottoposti adifferenti tipi di cottura (in forno egrigliati sulla carbonella) hannodimostrato che l’elevata temperaturacomporta un maggior rilascio delmetallo nell’alimento. Si è accertatoche l’assunzione di singoli cibicucinati in foglio di alluminio non

costituisce un rischio elevato per lasalute; consumare spessopreparazioni di questo tipo, però,può produrre - soprattutto neisoggetti con ridotta funzione renale -un accumulo del mineralenell’organismo, con effetti dannosiper la salute.

possono provocare disturbi e infezioni, che in alcuni casi riguardano anche le persone.

eanche i cani e gatti che vivonoprevalentemente in casa sono al

riparo dalla minaccia dei parassiti,che oltretutto riguarda pure lepersone presenti negli stessiambienti, con malattie trasmissibiliall’uomo (le cosiddette zoonosi).I parassiti che colpiscono gli animalidomestici possono essere divisi in: • esterni (ectoparassiti), come lepulci, le zecche, i pidocchi, gli acari,

le zanzare, i flebotomi;• interni (endoparassiti), come iprotozoi, i nematodi e i cestodi.Pulci e zecche attaccano gli animali el’uomo per succhiare loro il sangue, ecosì facendo possono veicolareagenti patogeni capaci di causareimportanti malattie: tra queste,l’infestazione da Dipylidiumcaninum (un verme intestinale che,trasmesso dalle pulci, può fare

ammalarecane, gatto e uomo) e la borreliosi omalattia di Lyme (veicolata dallezecche, può colpire sia il cane sial’uomo). Pidocchi e acari suscitanosoprattutto prurito e inducono glianimali a grattarsi. Zanzare e flebotomi sono implicatinella diffusione della filariosi cardio-polmonare (che interessa cane egatto) e della leishmaniosi (malattiadel cane e dell’uomo).Di fronte a tutte queste insidie,fondamentale è la prevenzione. Ilproprietario di animali domesticidovrebbe imparare a riconoscere iparassiti, aguzzando la vista eosservando con attenzione ilcomportamento del proprio cane ogatto (riquadro a fianco).È inoltre indispensabile affidarsi almedico veterinario, che sapràindicare la strategia farmacologicamigliore in base alla singolasituazione e al contesto. Attenzione al fai da te: una correttainformazione deve sempre provenireda fonti autorevoli, credibili eformate, quali il veterinario e ilfarmacista.

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dalla competente Commissionemedica della ASL di residenzadell’assistito. La domanda perottenere il riconoscimentodell’invalidità civile va presentataall’INPS per via telematica. L’invaliditàper lavoro è certificata dallacompetente Commissione INAIL.L’esenzione per invalidità noninclude le prestazioni farmaceutiche(per informazioni in materia di ticketsui farmaci di fascia A, introdotti danorme regionali, è necessariorivolgersi alla propria ASL); tuttavia gliinvalidi di guerra, titolari di pensione

direttavitalizia, e levittime delterrorismo hannodiritto a ritirare gratuitamente imedicinali appartenenti alla classe C,su prescrizione del medico che neattesti la comprovata utilitàterapeutica.L’esenzione per invalidità è del tuttoindipendente dal reddito.

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e c’è una pianta su tutte che lamedicina popolare riserva alle

affezioni della pelle, quella è labardana, tuttora utilizzata neltrattamento di acne, dermatiteseborroica, foruncolosi. Un’efficaciaprobabilmente dovuta alla sua azionedepurativa, disintossicante estimolante la secrezione biliare e ladiuresi, tutte attività ampiamente

utilizzate come tali dalla medicinapopolare. La bardana possiede ancheazione antinfiammatoria eantiossidante, e un’eccessivaproduzione di sostanze ossidantinella cute è alla base dell’acne e dialtre dermatiti. Inoltre, gli acidicaffeilchinici in essa contenutiproteggono il collagene cutaneo dallealterazioni provocate dai raggi solari,e inibiscono la ialuronidasi, enzimaresponsabile di gran parte del dannonei tessuti cutanei e sottocutanei chesi osserva in corso di acne, dermatiteseborroica e così via.Per il suo elevato contenuto ininulina, la bardana viene inoltre

utilizzataper controllarecondizioni diiperglicemia (eccessivocontenuto di glucosio nel sangue).La bardana è molto ben tollerata,priva di rilevanti effetti collaterali.Non ci sono dati sul suo uso ingravidanza e durante l’allattamento;tuttavia una possibile azione sullamuscolatura uterina suggerisceprudenza nelle gestanti.

BardanaAiuta a contrastareacne e dermatiti

Molte persone, oggi, sono vive a distanza di molti anni dalla diagnosi di tumore, grazie agliscreening, alle diagnosi precoci e ai miglioramenti delle terapie farmacologiche, chirurgichee radioterapiche. In Italia ogni anno ci sono circa 370.000 nuove diagnosi di cancro, ma ilnumero dei morti è circa la metà. Insomma, molte persone che si ammalano di cancro nonmoriranno per questa causa: almeno un paziente su quattro, pari a quasi un milione dipersone in Italia, torna ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale. Per alcuni tipi di tumore le possibilità di guarigione sono altissime (5 anni dopo la diagnosiè in vita l’87% di chi lo ha avuto alla mammella, il 92% per quello alla prostata, il 91% perquello al testicolo, l’87% per il melanoma cutaneo); con altre forme di cancro, che vengonospesso diagnosticate in stadio avanzato e per le quali i trattamenti sono di efficacia limitata, laquota è più modesta: sempre a 5 anni, è in vita il 65% di chi ha avuto una diagnosi di tumore alcolon-retto, il 40% per l’ovaio, il 32% per lo stomaco, il 16% per il polmone e soltanto l’8% per il pancreas.

Per un buono stato di salute l’organismo ha bisogno che siano reintegrate, con l’assunzione diacqua, le perdite idriche, ma senza eccessi: bere troppa acqua è nocivo quanto berne troppopoca, perché può produrre, tra l’altro, una diluizione degli elettroliti nel sangue,specialmente il sodio e il potassio che svolgono funzioni essenziali. Segnali diun’assunzione eccessiva di acqua sono mal di testa, nausea e vomito, aumento dellapressione sanguigna, stato confusionale, sonnolenza, respirazione difficoltosa, astenia. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha ridefinito la quantità di acquada assumere ogni giorno per godere di buona salute; i valori consideranol’assunzione complessiva - anche attraverso alimenti e bevande di ogni genere - incondizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica:• 0-6 mesi di vita: 100 millilitri per chilo di peso; • 6-12 mesi: 800-1000 millilitri;• 1-3 anni: 1,1-1,3 litri;• 4-8 anni: 1,6 litri;• 9-13 anni: per i bambini 2,1 litri, per le bambine 1,9 litri;• da 14 anni in su: per le femmine 2 litri, per i maschi 2,5 litri.

Con climi caldi, attività fisiche intense o altre condizioni che inducano disidratazione(come vomito o diarrea), i livelli di acqua da assumere possono aumentare.

Più acqua si beve, più si guadagna salute?

Nonesiste una malattia con questo nome, che nel linguaggiocorrente caratterizza tutta una serie di sintomi riferibili adepressione, ansia, umore irritabile, stanchezza fisica ementale, difficoltà a concentrarsi e a rilassarsi, vertigini,insonnia, cefalee.Qualunque sia la causa che abbia portato a una o più diqueste condizioni, occorre affrontare il problemaconsultando il proprio medico che, dopo aver valutatol’insieme dei sintomi, predisporrà una corretta terapia, daun punto di vista psicologico e da uno farmacologico, coneventuale somministrazione di ansiolitici e antidepressivisotto stretto controllo.

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