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IL MATRIMONIO: CREDERE IN DUEOvvero un sacramento per credere nel due

Week-end di formazione

La fede si fa vitaTriuggio – Villa Sacro Cuore 15 – 16 SETTEMBRE 2012

Ci piace pensare il matrimonio come Ci piace pensare il matrimonio come sacramento plurale perché si dice e si sacramento plurale perché si dice e si pratica in una condizione pluralepratica in una condizione plurale

Un sacramento, quello sponsale, che Un sacramento, quello sponsale, che incarnato nella verità di quella incarnato nella verità di quella condizione plurale reale e concreta condizione plurale reale e concreta delinea, fonda ed alimentadelinea, fonda ed alimenta una una identità nuova…. quella della FIGURA identità nuova…. quella della FIGURA PLURALEPLURALE

Ecco…questa figura plurale sarà Ecco…questa figura plurale sarà oggetto della nostra riflessioneoggetto della nostra riflessione

Diciamo subito che la FIGURA Diciamo subito che la FIGURA PLURALE è una consapevolezza da PLURALE è una consapevolezza da acquisire e da far crescere… perché acquisire e da far crescere… perché la figura plurale è una condizione la figura plurale è una condizione che deve venire…che deve venire…

Che non cChe non c’’è ancora…non ci sarà è ancora…non ci sarà mai in una forma compiutamai in una forma compiuta

La Figura plurale è una condizione La Figura plurale è una condizione verso la quale tendiamo…verso la quale tendiamo…

Ma sappiamo che certamente deve Ma sappiamo che certamente deve venire…venire…(un futuro tanto certo (un futuro tanto certo quanto indefinito e questo ci quanto indefinito e questo ci dovrebbe libera da molte ansie e dovrebbe libera da molte ansie e paure ….)paure ….)

Allora la figura plurale non ci è data una volta per sempre ma sta nel dinamismo, nel movimento di un continuo ri-cominciamento.

La figura plurale è una prospettiva verso la quale dobbiamo continuamente convertirci.

Ma è un’attesa, una tensione che dobbiamo tenere continuamente in vita perché ci fornisce gli anticorpi ad una delle patologie più gravi della vita di coppia e quindi del matrimonio.

Quella del DISINCANTO.

Sono molte le coppie che vanno in crisi là dove viene meno l’attesa, là dove si entra nel vortice della rassegnazione, là dove si annida il disincanto.

Allora se la figura Allora se la figura plurale svolge un ruolo plurale svolge un ruolo così altamente così altamente terapeutico proviamo a terapeutico proviamo a delineare alcuni delineare alcuni caratteri….caratteri….

1) Prima di tutto la figura 1) Prima di tutto la figura plurale affonda le sue radici in plurale affonda le sue radici in un sapere che biblicamente ha un sapere che biblicamente ha una chiara collocazione… Alla una chiara collocazione… Alla coppia è dato di con-prendere coppia è dato di con-prendere e di interpretare una e di interpretare una determinata condizione… determinata condizione… quella della solitudine (quella della solitudine (““non è non è bene che lbene che l’’uomo stia solo…uomo stia solo…”” Gen. 2,18)Gen. 2,18)

Come dire che alla coppia è Come dire che alla coppia è dato di dato di custodirecustodire, nella , nella dimensione più concreta dimensione più concreta possibile, il sapere di una possibile, il sapere di una pluralità che proprio non pluralità che proprio non negando il suo contrario ci negando il suo contrario ci permette di capire meglio la permette di capire meglio la nostra individualità allentando nostra individualità allentando ogni timore…ogni timore…

• ““Anche se camminassi in una Anche se camminassi in una valle oscura, non temerei alcun valle oscura, non temerei alcun male perché tu sei con me” male perché tu sei con me” Salmo Salmo 23,423,4

• Perché la figura plurale ci fa Perché la figura plurale ci fa intuire che la vera salvezza non intuire che la vera salvezza non sta nell’azzerare la valle oscura e sta nell’azzerare la valle oscura e neanche nell’uscirne indenni.neanche nell’uscirne indenni.

• La vera salvezza sta nel non La vera salvezza sta nel non essere soli in quel cammino. essere soli in quel cammino.

Tutto questo per dire che lTutto questo per dire che l’’uomo e la uomo e la donna essendo due, essendo un plurale, donna essendo due, essendo un plurale, riproducono misteriosamente un riproducono misteriosamente un carattere dellcarattere dell’’identità stessa di Dio, identità stessa di Dio, calcano cioè una sua impronta, dicono calcano cioè una sua impronta, dicono concretamente un suo sapere. concretamente un suo sapere.

Elohim suona in forma plurale … Genesi Elohim suona in forma plurale … Genesi 1,26 (1,26 (E Dio disse:E Dio disse:””FacciamoFacciamo l l’’uomo a uomo a nostranostra immagine, a immagine, a nostranostra somiglianza somiglianza””))

2) La figura plurale si esprime 2) La figura plurale si esprime in un sapere che ha una in un sapere che ha una specifica specifica singolaritàsingolarità che che consiste nel fatto che non nega consiste nel fatto che non nega il singolare anzi ha in qualche il singolare anzi ha in qualche modo la modo la pretesa pretesa di realizzare il di realizzare il singolare.singolare.

Questo perché la figura plurale è una figura essenziale, fondativa, primaria.

Tutto è riassunto nell’essere due perché il due raccoglie l’uno per dargli l’opportunità della sua comprensione.

• La figura plurale, disponendoci ad accogliere un’alterità, ci permette di cogliere una verità alla quale possiamo accedere solo attraverso una distanza (Ignazio chiama questa distanza indifferenza)

3) Il carattere fondamentale della figura plurale sta nel primato della relazione intima, nel movimento di chiusura e apertura a cui richiama la relazione intima (esclusività e donazione……insieme. Pensiamo alla prospettiva del Cantico 4,12-15 LPensiamo alla prospettiva del Cantico 4,12-15 L’’amore è descritto come FONTANA SIGILLATA ma anche amore è descritto come FONTANA SIGILLATA ma anche come FONTANA CHE IRRORA I GIARDINI).come FONTANA CHE IRRORA I GIARDINI).

E’ in questa relazione di intimità che richiama contemporaneamente esclusività e donazione che evitiamo il rischio di essere solo UTENTI delle nostre relazioni così come della nostra vita spirituale .

Perché sia nella vita affettiva che in quella spirituale è sempre il grado, l’intensità e la densità della relazione intima che fa la differenza

4) La figura plurale ha bisogno di uno spazio di vita nel quale esprimersi in tutta la sua valenza spirituale.

Per trovare questo spazio dobbiamo stare dentro la nostra vita senza complessi di inferiorità, sapendo RICONOSCERE nella nostra vita quelle competenze plurali che danno fondamento alla nostra vita e soprattutto delineano la nostra vita spirituale in due.

Perché la vita spirituale non è mai nella linea aggiuntiva ma sempre in quella riconoscitiva.

Perché è la nostra vita ordinaria in due che progressivamente va ad assumere un valore ermeneutico per la nostra vita spirituale … e mai il contrario.

Per concludere questa prima parte Per concludere questa prima parte possiamo dire questo…la figura plurale è possiamo dire questo…la figura plurale è una grande opportunità che la vita ci pone una grande opportunità che la vita ci pone di frontedi fronte

Un’opportunità per dirci chi siamo, per Un’opportunità per dirci chi siamo, per entrare nella profondità di una relazione, entrare nella profondità di una relazione, per ordinare con un senso la nostra vita per ordinare con un senso la nostra vita reale…e quindi vivere pienamente il reale…e quindi vivere pienamente il sacramento sponsale. sacramento sponsale.

E un’opportunità che ci è data e che in E un’opportunità che ci è data e che in buona parte scegliamo. Un’opportunità per buona parte scegliamo. Un’opportunità per sperimentare una grazia immanente che ci sperimentare una grazia immanente che ci è data qui ed ora. Una grazia che va abitata è data qui ed ora. Una grazia che va abitata cioè compresa e praticata ora e sempre.cioè compresa e praticata ora e sempre.

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IL MATRIMONIO: CREDERE IN DUEOvvero un sacramento per credere nel due

Seconda parte

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La fede si fa vitaTriuggio – Villa Sacro Cuore 15 – 16 SETTEMBRE 2012

Dicevamo all’inizio che la figura plurale è una Dicevamo all’inizio che la figura plurale è una condizione da cercare continuamente, che non condizione da cercare continuamente, che non ci è data mai in modo definitivo.ci è data mai in modo definitivo.

La figura plurale si alimenta di un dinamismo La figura plurale si alimenta di un dinamismo interno che dà movimento e che sostiene la interno che dà movimento e che sostiene la ricerca continua dell’altro ricerca continua dell’altro

Il Cantico esprime esattamente questo Il Cantico esprime esattamente questo dinamismo, lo contempla, lo interpreta e lo dinamismo, lo contempla, lo interpreta e lo descrive con precisione e varietà di particolaridescrive con precisione e varietà di particolari

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