Credere... chi me lo fa fare?! -estratto libro

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CHI ME LO FA FARE ?! MARCO D’AGOSTINO CREDERE ... ITINERARIO PER LA CRESIMA E OLTRE

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ITINERARIO PER LA CRESIMA E OLTRE. Qual è l’atteggiamento dei ragazzi rispetto alla fede? A cosa serve la cresima? E soprattutto serve? In uno scambio telefonico con don Marco D’Agostino, autore del libro, una delle realtà di cui abbiamo parlato è stata l’indifferenza di molti preadolescenti e adolescenti rispetto alle questioni Dio, Chiesa, cresima… Come fare?

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CHI ME LOFA FARE ?!

MARCO D’AGOSTINO

CREDERE ...

ITINERARIO

PER LA CRESIMAE OLTRE

€ 10,00 228H 7

CredereUn’esperienza in cui tuffarsi

o uno scoglio da cui tenersi alla larga?

Dipende da noiDa noi, ragazzi e ragazze,

e dalla passione che ci mettiamo.Da noi adulti, catechisti, sacerdoti, genitori,

e dalla qualità della nostra vita in Dio.

Credere... Chi me lo fa fare?! è un appassionante itinerario di preparazione alla cresima (e oltre!). Utile a ogni catechista che voglia dare ai propri incontri un tocco di vita e di concre-tezza. Utile ai cresimandi che, in gruppo o da soli, possono confrontarsi con i fondamenti e le provocazioni della fede nel Dio di Gesù Cristo. Utile, perché no?, ai genitori che vogliano dare «una mano allo Spirito ».

Il testo, agile e attuale per il suo modo di coniugare le istanze della fede con le urgenti sfide educative, è adatto inoltre per accompagnare gli adolescenti nel post-cresima.

I CAPITOLI, DI TAPPA IN TAPPA, ACCOMPAGNANO NEL CUORE DELLA FEDE CRISTIANA E ALCUNE SCHEDE OPERATIVE AIUTANO A FARE IL PUNTO DEL CAMMI-NO VISSUTO E A SPINGERSI OLTRE, IN PROFONDITÀ.

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DIAMO UNA MANO ALLO SPIRITO

Una parola per catechisti e genitori

Il problema di un preadolescente e di un adolescente non è prima di tutto « fare » o « aver fatto » la cresima. Non è neppure la fede o la scuola.

I suoi pensieri non vanno, immediatamente, alle « cose di Chiesa ».

Così come, in prima istanza, non si preoccupa dell’utilità del-le nozioni che ascolta in classe o di ciò che la scuola, anche se in modo sempre più coinvolgente, tenta di proporgli.

Non valuta, prima di tutto, se è cambiata la forma catechi-stica dell’annuncio; se, invece di ritrovarsi dietro un banco e su una sedia, come alle elementari e in prima media, ora l’in-contro – che non si chiama più « catechismo » – avviene in luo-ghi diversi, con modalità totalmente nuove, più dinamiche e colorate.

Tutto è concentrato sulla sua persona. Il suo problema reale è essere bello/a, crescere, essere accetta-

to/a dagli altri; sapere se il suo indice di gradimento è a un buon livello oppure è scarso; chiedersi se le domande che rimbalzano nella sua testa sono le stesse degli altri, oppure è un « caso raro » da studiare; notare se gli altri hanno notato il suo ciuffo, il taglio di capelli, quel look particolare concordato, con non poca fatica, con il parrucchiere di fiducia; apparire in un certo modo e non con lo stile precedente; dare un « taglio » con le cose da bambino/a

Questo testo è un'anteprima del libro. Il numero delle pagine è limitato.

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perché, adesso, sta iniziando un’era nuova che tutti devono sape-re, imparare, conoscere, notare.

Tra i problemi che stanno sorgendo c’è il verificare se, nella squadra di calcio o di pallavolo, nella gara di atletica o a canoa, a karatè o a pallanuoto, l’altro/a è più considerato/a; capire se c’è qualche possibilità di sfondare o di farsi vedere, anche se diversi da « quello » o da « quella ». Sapere e pretendere che qualcuno, « non so chi e non so come, mi dica come fare per partecipare al concorso canoro »; conoscere chi può realizzare, e quanto tempo ci vuole per stampare e inviare, il book delle mie foto, pagato in modo così salato dai miei genitori, e capire se è stato visionato – e con quale esito – dagli organizzatori di quella specifica mani-festazione di moda che, arrivati in città, propongono un futuro da modello/a per la vita che mi sta davanti.

In tutto questo marasma, in questo terremoto e scombina-mento di proposte che nascono, sorgono e si spengono nel cuore e nella mente di un preadolescente e che diventano « problemi » per un adolescente, s’inserisce la proposta della fede che non può far finta di nulla e non può (mi azzardo a dire « non deve ») rincor-rere nessuna moda, perché queste sono sempre in evoluzione e non hanno nulla di eterno.

Il compito, la missione, la vocazione del genitore e del catechi-sta è, certamente, una delle più coraggiose. Proponiamo un messaggio che non interessa e, per quanto lo si addolcisca e lo si presenti con novità e delicatezza, senza polemica verso nessuno, è e resta un messaggio duro, che parla di croce, del « rinnegare se stessi », di obbedienza e ascolto di una volontà che non è la propria. Si profila così un cammino di « conversione » e di « ascolto », anzitutto per l’adulto che vuole accogliere quella Paro-la e non vuole avere « due vangeli » e due catechismi.

Non dobbiamo trascurare minimamente che i ragazzi di oggi sono davanti a un mondo adulto che non sempre è esemplare:

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TV, giornali, social, mondo digitale rimandano video e immagi-ni di violenze, furti, disonestà, illegalità, divisioni che, se da una parte intristiscono, dall’altra scoraggiano e non fanno capire a un ragazzo e a una ragazza di oggi che la vita vale la pena che sia vissuta.

L’annuncio della fede s’inserisce proprio in questo contesto.Ma la difficoltà non deve né far passare la voglia di tentare

né indebolire la consapevolezza della necessità dell’annuncio evangelico.

Da adulti dobbiamo far emergere il valore di una fede che possa cambiare l’esistenza, che proponga un’al-ternativa di vita e faccia sperimentare – come dice l’antico libro del Deuteronomio nella sua conclusione – che davanti a noi, grandi e piccoli, giovani e adulti, « stanno il bene e il male, la vita e la morte ».

E la vita è una scelta da fare e da operare, senza mezzi termi-ni. Per vivere. E vivere bene.

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IO CREDO IN DIOLa fede? Credere!

Già questo è un problema.È qualcosa che « non si vede ».Tutta la vita e l’annuncio catechistico sono utilissimi per mo-

strare la forza e la gioia della fede, la gioia del Vangelo, come di-ce papa Francesco.

Quindi attenzione!Ogni annuncio della fede cristiana dovrà mostrarsi come pos-

sibilità, per un ragazzo e una ragazza che diventano giovani, per vedere e credere a « qualcuno » che non vedono e per il quale do-vrebbero mettere a disposizione tutta la vita.

È chiarissimo che il passaggio è molto, ma molto difficile.

A pensarci bene la fede dovrebbe essere un dono. Il dono dei doni. Il più bel dono, per il credente.Ma spesso, quando si fanno gli incontri con i ragazzi delle me-

die, alla domanda: « Ma cosa fai qui se non ti interessa quello che stiamo dicendo? » c’è sempre qualcuno/a che ti risponde: « Hai ra-gione. Non lo so nemmeno io! ».

La fede rimane un dono.In qualunque modo la si usi, la si traffichi, la si spenda o la si

nasconda.

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Credere è l’esperienza più bella che possiamo vivere nella nostra vita, ma dai 13 anni in poi diventa così ingombrante che sembra nessuno la voglia più.

Da regalo diventa un peso. Da bellezza pesantezza, da grazia peccato, da sorriso rabbia,

da fotografia per immortalare i sacramenti a rifiuto di tutto ciò che profuma d’incenso.

Forse perché una persona, nell’età dalla pre fino all’adole-scenza, cambia profondamente, muta dentro e fuori.

Un ragazzo e una ragazza hanno bisogno di tutto e di tutti, so-prattutto di amicizie, gruppo, confronti, esperienze.

Di tutto, tranne che della fede. Non sentono vicino quel Dio che, raccontato dagli altri, narra-

to e vissuto nella vita di molti, non è più così significati-vo per la vita di chi, come loro, diventa grande.

Non è più il « mio » Dio, il Dio che mi serve, il Dio che mi piace.Al contrario, è il Dio che non vede la vita alla nostra manie-

ra, è il Dio « vecchio », oppure il Dio silenzioso che fa parlare una Chiesa vecchia, non al passo con i tempi, che non capisce e co-mincia ad andare stretta.

Tutto si trasforma, anche l’idea di una fede, di un battesimo, di una grazia che c’è stata affidata un po’ di anni fa.

Nascono un sacco di dubbi. E, forse, è proprio il momento di estrarre le domande vere. Il catechismo inizia, si rafforza e continua proprio così! Ne sono straconvinto. Perché il catechismo è la vita reale: la vita di cia-

scuno che ha bisogno di essere evangelizzata.E allora si parta pure dalle domande per arrivare alle risposte.Il nostro cammino si concentra su questo.Vuole entrare negli articoli di fede del Simbolo Apostolico e

provare a riflettere sopra di essi, senza citazioni dal Vangelo o dal Catechismo.

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Quelli sono regalati dalla Chiesa a ciascuno e naturalmente sono da usare: strumenti essenziali per la formazione e la prepa-razione. Queste riflessioni vogliono – avendo come sfondo pro-prio il Vangelo e il Catechismo – offrire spunti ulteriori per po-ter raccontare la fede; per dire, nel linguaggio di oggi, ciò in cui crediamo.

Suggestioni di fede. Spunti per adolescenti.Postazioni da cui partire per riflettere e condividere.

Questo testo è un'anteprima del libro. Il numero delle pagine è limitato.

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Alleniamoci

Questo piccolo percorso serve per allenarci, per « fare i musco-li » nella fede.Vita e catechesi sono utilissime per far gustare la gioia di credere.Nei preadolescenti e adolescenti tutto si trasforma... È fondamentale partire dalle domande per arrivare alle risposte!Lasciare che un ragazzo si sfoghi è il punto di partenza.La fede ha bisogno di chi, giovane o adulto, si metta in discussione.Avere come sottofondo musicale del cammino: Vangelo e Ca-techismo.Come stile: un modo nuovo di raccontare... un linguaggio nuovo.Per ricominciare a raccontare la fede, vale la pena cambiare an-che il dizionario catechistico... e io ci provo!!!

La parola alla Parola!Prova a entrare in contatto con alcuni brani della Bibbia:

• Genesi 2,4b-9: per scoprire il Dio creatore in azione.• Isaia 43,1-4: il Dio che ha creato il mondo, ti custodisce, resta

con te, ti salva sempre.• Luca 23,35-43: Dio ci ama fino all’estremo e, morendo sulla

croce, ci salva.

Prima di iniziare la prossima tappaFai zoom su quanto hai scoperto, su ciò che non condividi, sulle cose importanti da non dimenticare. Prova a scrivere

anche tu cosa significa, per te, « credo ». Sii concreto, però!!!

Questo testo è un'anteprima del libro. Il numero delle pagine è limitato.

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INDICE

DIAMO UNA MANO ALLO SPIRITOUna parola per catechisti e genitori pag. 7

1. Evangelizzare le domande » 102. Abbozzare le risposte » 133. Decidere di essere cristiani » 18

IO CREDO IN DIOLa fede? Credere! » 21

1. Credo in Dio Padre » 24

Credo in Dio, creatore delle mie domande » 24Dio crede in me. Non sono obbligato a credere in lui » 26Io credo, ma non so cosa significa » 28Io credo in Dio, cioè cerco una vita buona » 30Alleniamoci » 32

2. Credo in Gesù Cristo » 33

Credo nel Verbo deposto nella mangiatoia » 33Credo nel Verbo che pianta la sua tenda » 37Credo nel Verbo nato dalla Vergine » 41Alleniamoci » 44

3. Patì, morì e risuscitò... » 45

Credo in un Cristo che interroga » 45Credo in un Cristo debole » 51Credo in un Cristo crocifisso » 55Credo in un Cristo risorto e vivo » 60Alleniamoci » 68

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4. Salì al cielo... pag. 69

Ripartire dall’incontro » 70Una fiducia infinita » 74Alleniamoci » 76

5. Il dono che fa vivere » 77

Credo nello Spirito consolatore » 77Credo nello Spirito datore di doni » 80Credo nello Spirito che riempie il cuore » 84Alleniamoci » 87

6. La Chiesa, nostra stampella » 88

Credo la Chiesa, una schiera di santi » 88Credo la Chiesa, la strada di/con/per Gesù » 91Alleniamoci » 93

7. Credo che non finisca qui! » 94

Dio mi vuole santo, cioè « servo » » 94Dio mi vuole santo, cioè sveglio » 99Dio mi vuole santo, cioè fratello » 102Alleniamoci » 106

AMENInsieme verso una vita di fede » 107

1. Camminare verso una vita simbolica » 1082. Impegnarsi per una vita credente » 1113. Immaginare una vita santa » 1144. Desiderare una vita eccellente » 1175. Detestare una vita che non sceglie » 121

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APPENDICESOS preghiera pag. 127

Signore, donaci di scegliere » 128O Padre, rendici immagini vere di Cristo » 129Signore Gesù, ricolmaci del tuo Spirito » 130Signore, fa’ crescere in me la tua Parola » 132Padre, donami la fede » 133Padre nostro, liberaci dalla tentazione » 134

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CHI ME LO

FA FARE ?!

MARCO D’AGOSTINO

CREDERE ...

ITINERARIO

PER LA CRESIMA

E OLTRE€ 10,00 228H 7

CredereUn’esperienza in cui tuffarsi

o uno scoglio da cui tenersi alla larga?

Dipende da noiDa noi, ragazzi e ragazze,

e dalla passione che ci mettiamo.Da noi adulti, catechisti, sacerdoti, genitori,

e dalla qualità della nostra vita in Dio.

Credere... Chi me lo fa fare?! è un appassionante itinerario di preparazione alla cresima (e oltre!). Utile a ogni catechista che voglia dare ai propri incontri un tocco di vita e di concre-tezza. Utile ai cresimandi che, in gruppo o da soli, possono confrontarsi con i fondamenti e le provocazioni della fede nel Dio di Gesù Cristo. Utile, perché no?, ai genitori che vogliano dare « una mano allo Spirito ».

Il testo, agile e attuale per il suo modo di coniugare le istanze della fede con le urgenti sfide educative, è adatto inoltre per accompagnare gli adolescenti nel post-cresima.

I CAPITOLI, DI TAPPA IN TAPPA, ACCOMPAGNANO NEL CUORE DELLA FEDE CRISTIANA E ALCUNE SCHEDE OPERATIVE AIUTANO A FARE IL PUNTO DEL CAMMI-NO VISSUTO E A SPINGERSI OLTRE, IN PROFONDITÀ.

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