Credere nel mais

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CREDERE NEL MAIS Il mais (Zea Mays L.) è una graminacea appartenente al gruppo dei cereali; Dopo il frumento ed il riso è il TERZO per produzione mondiale; Risulta essere il primo CEREALE per scambi commerciali import-export; E' il cereale più utilizzato per l'alimentazione zootecnica.

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CREDERE NEL MAIS

• Il mais (Zea Mays L.) è una graminacea

appartenente al gruppo dei cereali;

• Dopo il frumento ed il riso è il TERZO per

produzione mondiale;

• Risulta essere il primo CEREALE per

scambi commerciali import-export;

• E' il cereale più utilizzato per

l'alimentazione zootecnica.

CREDERE NEL MAIS

• La produzione mondiale si aggira sui 600 milioni di tonnellate , con una superficie di 140 milioni di Ha;

• I maggiori produttori mondiali sono:

• USA, CINA, BRASILE, MESSICO, FRANCIA, ARGENTINA, INDIA ED ITALIA (OTTAVO POSTO).

CREDERE NEL MAIS

• In italia la superficie coltivata a mais è di

circa 900.000 ha con una produzione di

circa 10 milioni di tonnellate;

• Quasi il novanta per cento del mais è

coltivato nella pianura padana.

CREDERE NEL MAIS

Un po' di storia :

• La coltivazione del mais e' comparsa in

America centrale nel 3000 a.C.;

• Tuttora non si conosce con precisione la

zona d'origine;

• In Messico esiste una specie ritenuta

progenitore del mais, denominata

Teosinte.

CREDERE NEL MAIS

• Già nelle civiltà pre-colombiane il mais

aveva una grande importanza dal punto di

vista alimentare, economico e religioso;

• Quando Cristoforo Colombo scoprì

l‘America nel 1492 il mais era coltivato in

tutto il continente americano;

• Colombo lo portò in Europa nel 1493 ma

all'inizio si diffuse solo come curiosità

botanica.

CREDERE NEL MAIS : BREVE STORIA

• In Italia la coltivazione iniziò in Veneto

nella seconda metà del 500;

• Portoghesi e spagnoli sfruttarono questa

coltura per la coltivazione delle loro colonie

in Africa e in Asia.

CREDERE NEL MAIS Produzioni, superfici, rese unitarie ed esportazioni di mais dei

maggiori produttori mondiali.

Fonte: dati FAO, 2002

CREDERE NEL MAIS

Fonte: dati ISTAT, 2003

Il mais in Italia, principali regioni produttrici.

MORFOLOGIA DELLA PIANTA

MORFOLOGIA DELLA PIANTA

• Il mais è una pianta annuale, monoica, in

quanto l'infiorescenza maschile e

femminile sono portate dalla stessa

pianta, ma separate tra loro.

CEREALS IN THE WORLD

Cereals provide more food energy than any

other kind of crop.

THEY ARE THE MAIN SOURCE OF ENERGY.

MAIZE OR CORN

It is considered STAPLE FOOD of peoples in North America and Africa and of livestock worldwide.

MAIZE: CLASSIFICATION- TAXONOMY

Scientific classification :

•Kingdom: Plantae

•Order: Poales

•Family: Poaceae

•Genus: Zea

•Species: Zea mays

MAIZE OR CORN

Maize can be considered a warm spring cereal:

• It is sown in Spring;

• It germinates and grows in Spring and

Summer;

• It matures at the end of Summer – early

Autumn.

MAIZE OR CORN

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: LE PARTI DELLA PIANTA

Apparato radicale fascicolato, profondo

circa 40 cm.

Il mais possiede tre tipi di radici:

• Radici primarie;

• Radici secondarie;

• Radici aeree.

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: LE PARTI DELLA PIANTA

Culmo o stocco:

• Il culmo e' costituito da 12-24 nodi

ripieni di tessuto spugnoso;

• L'altezza variabile da 1,5 a 4 m;

• In numero di nodi e l'altezza dipendono

dalla lunghezza del ciclo e

dall‘ambiente pedoclimatico.

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: LE PARTI DELLA PIANTA

Foglie:

• Le foglie sono alterne, una per ogni nodo, allungate, parallelinervie, con nervatura centrale molto sviluppata;

• Le foglie più grandi sono le foglie mediane della pianta;

• La superficie fogliare totale per pianta varia da mq 0,5 a 1: l'area fogliare per mq di superficie coltivata a mais è di mq 4-5.

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: LE PARTI DELLA PIANTA

• Infiorescenza maschile (pennacchio) si trova

all'apice del culmo. Le ramificazioni del pennacchio

portano numerose coppie di spighette. Produce 25

milioni di granuli di polline;

• Infiorescenza femminile (spiga) impropriamente

chiamata pannocchia, è situata all'ascella di una

foglia a circa metà del culmo. E’ costituita da un

asse centrale, il tutolo, dove sono inserite tante file

longitudinali riunite in coppie.

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: PARTI DELLA PIANTA

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: LE PARTI DELLA PIANTA

• Nelle varietà coltivate in Italia il numero di file di

spighette varia da 14 a 20 ed il numero di

cariossidi per fila può arrivare a 50;

• In condizioni ottimali una buona spiga può produrre

fino a 1000 cariossidi;

• Gli stili dei fiori detti sete, sono filiformi e sporgono

come un ciuffo all'estremità superiore della spiga o

pannocchia.

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: LE PARTI DELLA PIANTA

• CARIOSSIDE : è costituita da

• involucri (pericarpo e strato aleuronico);

• Endosperma;

• embrione (scutello, piumette, radichetta).

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: LE PARTI DELLA PIANTA

L'endosperma è la parte principale della cariosside, circa 75-80% ed è composto da granuli di amido.

In rapporto alla qualità ed alla quantità dell'amido la cariosside può essere:

Frattura vitrea:

è quella più ricercata per la produzione della farina da polenta pregiata per l'alimentazione umana;

• FRATTURA FARINOSA;

• FRATTURA INTERMEDIA.

TYPES OF CORN

● DENT : ZEA MAYS INDENTATA (used in livestock

field, in industrial products or to make processed

foods);

● FLINT : ZEA MAYS INDURATA (it is similar to dent

corn but it has got a hard outer shell and kernals

with a range of colours from white to red);

● SWEET : ZEA SACCHARATA (it can be eaten on the

cob or it can be canned or frozen);

● POPCORN : ZEA MAYS EVERTA

MORFOLOGIA DELLA PIANTA: LE PARTI DELLA PIANTA

• L' embrione è situato all'apice del seme;

• Nelle varietà coltivate mille semi pesano da 200 a 350 gr.

• Il colore della cariosside può essere:

• BIANCO

• GIALLO

• ROSSO

• BRUNO-NERO

TYPES OF CORN

I botanici hanno classificato il mais in funzione delle

caratteristiche della cariosside in:

● Zea mays indentata (mais dentato);

● Zea mays indurata (mais vitreo);

● Zea mays everta (mais da pop-corn);

● Zea mays amilacea(mais tenero da amido);

● Zea mays saccharata (mais dolce- sweet corn);

● Zea mais ceratina;

● Zea mais tunicata;

● Zea mais ramosa.

UTILIZZAZIONE DELLA GRANELLA

In Italia la produzione totale è così destinata:

• 82% ad uso zootecnico;

• 12% per ricavare amido di cui 5% uso umano-farmaceutico ; il 3,30 % per uso industriale e il 3,70% per uso zootecnico;

• 4% per l'alimentazione umana;

• 2 % per altri usi.

LA COLTIVAZIONE DEL MAIS NEL CREMASCO: le tecniche colturali

Avvicendamento:

• Il mais è una coltura da RINNOVO,

tradizionalmente inserita nel cremasco in

rotazione con frumento e prato artificiale. Oggi

questa rotazione è completamente superata

con la monosuccessione (monocoltura).

Questo ha però portato ad un aumento della

diffusione di patogeni ed infestanti e ad un

impoverimento della struttura del terreno.

Soil management is essential to produce crops with a

minimum of costs and labour.

Important soil management practices are considered :

• Maintenance of soil organic matter;

• Adoption of crop rotation;

• Irrigation to compensate water supplies;

• Use of fertilizers (green manure and chemical fertilizers).

SOIL MANAGEMENT, IRRIGATION AND FERTILIZATION

Le lavorazioni sono un complesso di operazioni agronomiche

eseguite sul terreno attraverso l’utilizzo delle macchine ed attrezzi .

Esse intervengono sulle :

•Condizioni fisico-meccaniche e biologiche del suolo;

•Influenzano i processi di degradazione della sostanza organica;

•L’assorbimento radicale di acqua e nutrienti minerali;

•Arieggiano il suolo;

•Favoriscono la mineralizzazione della sostanza organica;

•Favoriscono la formazione di una buona struttura e migliorano la

circolazione dell’acqua;

•Ritardano i tempi di rilascio dei nitrati nelle falde sotterranee.

Per questo motivo si stanno sperimentando da diversi anni

nuove tecniche agronomiche che riducendo lo strato di

terreno lavorato, hanno l’intento di rendere più eco-

compatibile ogni intervento sul suolo .

Ormai si è quasi certi che la riduzione della profondità di

aratura ed una riduzione delle lavorazioni contribuiscono a

limitare le perdite di azoto nel terreno e consentono

risparmi energetici ed economici

Assumono oggigiorno una grande importanza quelle

tecniche di lavorazione che vanno sotto il nome di

CONSERVATIVE (minimum e zero tillage)

Queste tecniche possono andare da :

•Aratura superficiale o una disciussura con una minima

lavorazione con erpici rotanti o una semina su terreno non

lavorato

•Minima lavorazione (minimum tillage) consiste in un

intervento di preparazione del letto di semina senza

aratura : a questo scopo si utilizzano coltivatori o erpici

combinati ad azione statica

LAVORAZIONI CONSERVATIVE

CREDERE NEL MAIS LAVORAZIONI DEL TERRENO

Nella moderna maiscoltura le lavorazioni del terreno sono

molteplici e diversificate in funzione della struttura del

terreno;

Terreni argillosi e di medio impasto :

• L’aratura a 30-35 cm di profondità è ancora la tecnica

più diffusa;

• Lavorazione a due strati : ripuntatura a profondità di 40

cm e aratura/erpicatura a 15-25 cm.

Terreni sciolti e ben strutturati:

• Lavorazioni superficiali a 10-15 cm con parziale

interramento dei residui della coltura precedente;

• Semina diretta o non lavorazione attuata con

macchine seminatrici apposite.

CREDERE NEL MAIS

CONCIMAZIONE ORGANICA E CHIMICA : il mais è una coltura

molto esigente sotto il profilo nutrizionale, infatti l'intensità di

assorbimento degli elementi minerali ( azoto, fosforo, potassio)

è bassa all'inizio del ciclo, aumenta durante la levata e

raggiumge il suo massimo in corrispondenza della fioritura (

20 gg prima e dopo la fioritura) . Per quantificare la quantità di

elementi fertilizzanti da apportare bisogna considerare che per

produrre :

UN Q DI GRANELLA SERVONO :

● 2- 2,4 kg di N

● 0,9-1 kg di P

● 1,8-2 kg di K

DOTAZIONE NUTRITIVA DEL TERRENO ( DI

MEDIA/BUONA FERTILITA’ DELLA PIANURA

PADANA )

•AZOTO

•* IN UN HA DI TERRENO CON PROFONDITA’

DI 30-35 CM L’AZOTO TOTALE PRESENTE

NON UTILIZZABILE VARIA DA 4000 AD 8000

KG SOLO 50-100 KG /HA ANNO SONO

UTILIZZABILI DALLA COLTURA PRESENTE

•FOSFORO

•LA DOTAZIONE DI 300 -400 KG/ HA NON

UTILIZZABILI MA SUFFICIENTI PER LA

COLTURA ANNUALE

•POTASSIO

•LA DOTAZIONE MEDIA E’ DI 120 KG /HA

Una buona letamazione con circa 400 q ed oltre

può mettere a disposizione della coltura

dell’annata 50-100 kg di azoto.

Il mais è una coltura primaverile-estiva.

I coefficienti di utilizzazione dei fertilizzanti

apportati con i concimi chimici sono :

•N 50- 60%

•P 30-35%

•K 70-80%

Fabbisogni per produrre un quintale di granella di

mais

N 2-2,4 kg

P 0,9-1 kg

K 1,8-2 kg

N.B. I concimi fosfatici e potassici vanno distribuiti

totalmente in pre-semina

I concimi azotati vanno distribuiti il 30/50% in pre-

semina ed il restante 50-70% in copertura in una

o due volte entro l’ottava foglia .

figura 7 pag.47

figura 14 pag.48

SEMINA La temperatura minima di germinazione del mais è di 8 gradi

circa dell’aria – pertanto è consigliabile procedere alle

operazioni di semina quando il terreno raggiunge stabilmente i

10-12 gradi C .

Per la scelta dell’ibrido bisogna valutare in funzione di tre

variabili :

•Epoca di semina

•Destinazione della coltura ( granella o foraggio )

•Tipo di terreno

•Pertanto il coltivatore ha a disposizione un’ampia scelta in

base alla durata del ciclo, identificate in 8 classi FAO di

precocità, da cento a ottocento , con variazione di 5 giorni tra

una classe e la successiva.

Il seme in condizioni ottimali di umidità e temperatura inizia a

germinare in due, tre giorni emettendo prima la radichetta e poi la

piumetta . Normalmente in sei-dieci giorni si ha l’emissione della

piumetta dal terreno e le prime due foglie vere. Dopo trenta giorni

dall’emergenza la plantula può presentare 6-8 foglie ed un apparato

radicale autonomo.

Dopo circa 30 gg dalla semina la pianta presenta circa 8 foglie ed è

alta circa 30 cm ed oltre .

In questo momento l’agricoltore effettua l’operazione di sarchiatura

con concime azotato, con uno o due distribuzioni.

GERMINAZIONE ED EMERGENZA DELLA PLANTULA

CREDERE NEL MAIS

Diserbo : controllo delle erbe infestanti

– Il diserbo chimico è una pratica fondamentale per

il mais

● Le principali infestanti del mais sono :

● MONOCOTILEDONI : SORGHETTA, GIAVONE,

SANGUINELLA , PANICO ECC

● DICOTILEDONI : CENCIO MOLLE, AMARANTO,

FARINACCIO, ERBA MORELLA, POLIGONO

CONVOLVOLO, PERSICARIA, STOPPIONE

● ALTRE : EQUISETUM

CREDERE NEL MAIS

I tipi di diserbo che si possono fare al mais sono:

Trattamento in pre-emergenza

• È indicato quando si prevedono infestazioni di

graminacee dicotiledoni annuali . Le miscele di

diserbante sono ad azione antigerminello.

Trattamento in post-emergenza

• E’ alternativo al precedente e serve a controllare

graminacee e dicotiledoni annuali resistenti come la

sorghetta, anche da rizoma, il giavone e il convolvulo

CREDERE NEL MAIS IRRIGAZIONE

La disponibilità idrica è spesso nei nostri ambienti il principale

fattore produttivo o limitante . L’esigenza idrica del mais è

molto elevata, pari a 5000-6000 mq /ha ( 500-600 mml)

durante l’intero ciclo colturale.

Gli interventi irrigui fondamentali sono tre :

• In pre-fioritura : prima dell’emissione del pennacchio

• 15 gg dopo l’inizio della fioritura

• Poco prima della maturazione lattea

CREDERE NEL MAIS

Controllo delle principali avversità

I parassiti più dannosi alla coltura del mais sono

presenti :

• Nei primi stadi di sviluppo ( insetti terricoli come gli

elateradi e le notule)

• Nello stadio adulto ( la piralide e negli ultimi anni la

temibile diabrotica)

CREDERE NEL MAIS Malattie crittogame

Le crittogame principali che attaccano il mais sono :

• Carbone

• Elmintosporiosi

• Marciume dello stocco

• Muffe della spiga

Le muffe o marciumi della spiga sono causate da funghi,

alcuni molto dannosi, perché produttori di micotossine,

sostanze tossiche per l’uomo e gli animali.

RACCOLTA

L’epoca e la modalità di raccolta variano in

funzione della destinazione della coltura : la

raccolta può essere fatta in spiga o in granella.

La raccolta in spiga è quella tradizionale,

quando si raccoglie a mano, staccando le

pannocchie dalla pianta ed eliminando le

brattee che le avvolgono, lasciate essiccare

per poi essere sgranate con macchina

sgranatrice . Questo sistema è ancor oggi

utilizzato per la raccolta del mais da seme.

La raccolta in granella - più universalmente

diffusa - viene effettuata con la mietitrebbia che

esegue contemporaneamente la raccolta delle

pannocchie e la sgranatura.

Il momento ottimale per la mietitura del mais è

quando la granella ha un’umidità – ha un

contenuto in acqua- del 22-25 %

La raccolta dell’intera pianta viene eseguita da

macchine falcia-trincia-caricatrici semoventi per

ottenere la produzione di trinciato integrale

quando il mais è allo stadio di maturazione

cerosa.

L’intera pianta viene trinciata a lunghezza non

superiore a 1-1,2 cm e poi conservata in appositi

silos o platee.